PERIODICO DEL GRUPPO BOTANICO PAGINE MILANESE BOTANICHE

N. 42-43 - 2019-2020 PAGINE BOTANICHE PERIODICO DEL GRUPPO BOTANICO MILANESE

Direttore responsabile: Gabriele Galasso

Comitato di redazione: Enrico Banfi , Gabriele Galasso, Riccardo Mazza, Roberto Ferranti, Benedetto Prinetti

Coordinamento editoriale: Sandro Perego, Giorgio Ceffali

Coordinamento tecnico: Lorenzo Achilli

Direzione e redazione: c/o Museo Civico di Storia Naturale di Milano C.so Venezia, 55 - 20121 Milano

C.C.P. n. 36070209 intestato al Gruppo Botanico Milanese

Registrazione Tribunale di Milano: N. 124 del 3-3-1984 Distribuzione gratuita ai soci

Stampa: Aessegi srl - via del Tecchione, 36A - 20098 San Giuliano Milanese (MI) Pubblicato online luglio 2020 - Finito di stampare settembre 2020

Sito internet: www.gruppobotanicomilanese.it

Il Gruppo si riunisce ogni lunedì sera dalle 21.00 alle 22.30 presso il Museo di Storia Naturale di Milano, ingresso gratuito PAGINE BOTANICHE 2019-2020 PERIODICO DEL GRUPPO BOTANICO MILANESE N. 4242-43 43

SOMMARIO Pag.

45° anniversario della fondazione del Gruppo Botanico Milanese 3 Alberto Sessi

Smyrnium olusatrum L. (Apiaceae), una novità di tutto rispetto per la 5 flora di Milano Enrico Banfi & Gabriele Galasso

Passeggiate botaniche con alcuni prosatori dell’Ottocento 9 Antonella Monti

Vegetazione da salvare 40 Ella Torretta

Il gelsomino notturno di Giovanni Pascoli e la bufala botanica del secolo 41 Enrico Banfi

Quattro passi nelle Madonie: breve escursione a Monte Quacella 49 (Sicilia, provincia di Palermo) Paolo Picco

Notulae ad plantas advenas Longobardiae spectantes: 9 (425-566) 67 Gabriele Galasso & Enrico Banfi

Settimana botanica G.B.M. Mezzana. 22-28 giugno 2019 115 Velia Tegas & Sandro Perego

XLVIII Mostra Micologica e Botanica Milanese 127 19-20 ottobre 2019 Benedetto Prinetti, Alberto Sessi, Sandro Perego & Giorgio Ceffali

Il G.B.M. ricorda Giuseppe Campagnola 134 Benedetto Prinetti

Il G.B.M. ricorda Dante Nardi 136 Ernesto Cavagna & Alberto Sessi Puya raimondii Harms: specie andina dedicata al suo scopritore Antonio Raimon- di (Milano, 1824 – San Pedro de Lloc, Perù, 1890), geografo italiano naturaliz- zato peruviano, il cui busto campeggia sulle scale del Museo di Storia Naturale di Milano in considerazione del suo operato in campo naturalistico e ambienta- le grandemente apprezzato dalla comunità scientifica della sua epoca. È consi- derato il padre fondatore delle scienze naturali in Perù. (Foto Sergio Sgorbati).

2 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 3-4 45° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL GRUPPO BOTANICO MILANESE

Nell’anno 2020 ricorre il quaranta- pensabili fino a poco tempo fa, grazie cinquesimo anniversario della fon- anche all’uso massiccio di strumenti dazione del nostro sodalizio, nato nel elettronici, e chissà mai che dalla ne- 1975. cessità emerga la virtù. Doveva essere l’occasione per or- Per i pensionati, categoria ampiamen- ganizzare un’escursione dedicata te rappresentata nella nostra associa- all’evento, unitamente al pranzo zione, l’obbligata clausura potrebbe sociale. Purtroppo la pandemia, da essere sfruttata vantaggiosamente, qualche mese, ha determinato il bloc- incrementando lo studio individuale, co d’ogni attività lavorativa e cul- nello spirito di un aforisma di Max turale. Le trasmissioni televisive di Weber che così recita: “Per ciò che ri- tutto il mondo, ogni sera, trasmettono guarda il suo agire, non è vero che dal resoconti agghiaccianti, che riguar- bene può derivare solo il bene e dal dano specialmente la nostra regione. male solo il male, ma spesso accade Di conseguenza il nostro gruppo ha il contrario”. Per quanto sia straziante dovuto adeguarsi sospendendo ogni lo sconforto, diventa imperativo re- attività a tempo indeterminato. È sta- agire realisticamente affinché non si to un peccato dover rinunciare alla rechi pregiudizio al proprio stato di Settimana Botanica in Val di Fiem- salute e ai rapporti familiari. me, per la quale, come da tradizione, Anche la nostra associazione dovrà erano stati tracciati gli itinerari e pre- adeguarsi alla mutata situazione am- disposti i piani di studio. Molti soci bientale causata dalle necessarie re- avevano già aderito all’iniziativa con gole di distanziamento sociale, che entusiasmo. diventeranno permanenti alla luce di Riflettendo sul momento storico che possibili e incombenti recrudescenze stiamo vivendo, e specialmente sulle della pandemia. Se ciò non bastasse, conseguenze socio-politiche ed eco- in prospettiva, gli scienziati hanno nomiche che hanno investito ogni segnalato che nuovi spillover dagli Paese, bisognerà pure trovare una via animali all’uomo potrebbero, quan- d’uscita razionale, la meno dolorosa to prima, investire l’umanità. È per possibile. Il mondo del lavoro dovrà queste ragioni che alcuni soci hanno apprestare modifiche operative im- progettato di tenere videoconferenze,

3 tramite Skype o altro software, ini- Da qualche anno molti soci, privata- zialmente per gruppi ristretti e poi su mente, organizzano escursioni con scala allargata se la risposta dei soci mezzi propri finalizzate al rilevamen- sarà favorevole. to di specie botaniche di particolare Tornando al nostro anniversario, sal- interesse, anche raccogliendo mate- vo il preambolo che avrei preferito riale fotografico a uso dei conferen- non dover mai scrivere, si evidenzia zieri. che il Gruppo ha continuato la colla- Il periodico Pagine Botaniche di borazione con la direzione del Mu- quest’anno sarà pubblicato assieme seo, procurando validissimi relatori al numero dell’anno scorso a causa per una trentina di conferenze l’anno, dei ritardi nella preparazione dei nu- parte delle quali fornite dal Gruppo merosi articoli, alcuni dei quali al- Ornitologico Lombardo, col quale, quanto ponderosi. Si coglie pertanto da anni, manteniamo ottimi rapporti l’occasione per ringraziare sentita- di collaborazione. Anche le Mostre mente i numerosi autori degli articoli; micologiche e botaniche hanno avu- in special modo vada il plauso a tutti to regolare svolgimento, d’intesa con gli addetti al coordinamento editoria- la direzione del Museo e grazie alla le, Giorgio Ceffali, Sandro Perego e dedizione di molti soci, che non si ri- soprattutto al direttore responsabile sparmiano, sia nella raccolta del ma- Gabriele Galasso. teriale fresco sia nell’allestimento lo- gistico e nell’assistenza ai visitatori. Alberto Sessi, Presidente

4 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 5-8 SMYRNIUM OLUSATRUM L. (APIACEAE), UNA NOVITÀ DI TUTTO RISPETTO PER LA FLORA DI MILANO

Enrico Banfi* & Gabriele Galasso*

RIASSUNTO – Si segnala la naturalizzazione nella città di Milano (parco urbano del Monte Stella) della specie mediterranea Smyrnium olusatrum (Apiaceae), pianta selvatica d’uso oleraceo in età classica, successivamente (Medioevo) sostituita dal sedano (Apium graveolens). Tale comparsa potrebbe essere spiegata come trasferimento involontario di disseminuli (frutti) connesso a interventi umani, forse manutentivi, effettuati nell’area del parco; ma come ciò possa essere avvenuto è difficile immaginarlo. In questo caso, infatti, il disseminulo, inusualmente grande e pesante, non sembra predisposto a viaggiare in modo clandestino al seguito dell’uomo. Resta il fatto che la specie, a rigore alloctona nel territorio interessato, va a migliorare la biodiversità della flora milanese perché esente dai contrassegni negativi delle comuni aliene.

ABSTRACT – SMYRNIUM OLUSATRUM L. (APIACEAE), AN OUTSTANDING NOVELTY FOR THE FLORA OF MILAN. We herewith report about the naturalization in the city of Milan (urban park of Monte Stella) of the Mediterranean species Smyrnium olusatrum (Apiaceae), a wild plant used as a vegetable in the classical age, later (Middle Ages) replaced by celery (Apium graveolens). This appearance could be explained as an involuntary transfer of disseminules (fruits) related to human interventions, maybe management, carried out in the park area; but how this could have happened is difficult to imagine. In this case, indeed, the disseminule, unusually large and heavy, seems not prepared for clandestinely follow man. The fact remains that the species, strictly speaking allochthonous in the concerned territory, improves the biodiversity of the Milanese flora, being free from the negative marks of common alien plants.

* Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale di Milano, Corso Venezia 55, 20121 Milano (MI); [email protected], [email protected]

5 INTRODUZIONE freschi e ombrosi di tutta l’area medi- Il lessico italiano annovera i termini terranea. Così agli scriventi il mace- macerone e corìnoli comune (PENZIG, rone si è presentato anche a Milano, 1924; PIGNATTI, 1982; PIGNATTI et al., dove la pianta non si era mai vista pri- 2018) per un approccio popolare alla ma: durante una visita al parco urba- specie botanica Smyrnium olusatrum no di Monte Stella effettuata nel mese L., intrigante ombrellifera mediter- di aprile 2019 (Figg. 1-2), ranea. Raccolta selvatica ad uso ali- mentare già nella notte dei tempi, poi LO SMYRNIUM A MILANO ufficializzata dall’agricoltura di età Questi i dati del reperto. classica (olus atrum = verdura scura, Smyrnium olusatrum L. (Apiaceae): per il verde cupo del fogliame combi- Milano (MI), Monte Stella (Mon- nato con il nero lucido dei frutti matu- tagnetta di San Siro), versante sud ri), fu il precursore del sedano (Apium verso via E. Terzaghi (WGS84: graveolens L.). Dopo le conquiste di 45.487667°N 9.134550°E), ca. 140 m Giulio Cesare, i romani la esportaro- s.l.m., S, bosco di latifoglie, 16 Apr no nelle finitime terre d’Europa dove 2019, G. Galasso, det. G. Galasso & l’inverno è mite per effetto dell’oce- E. Banfi (MSNM). ano (il famoso clima marittimo dei Come il sedano, il macerone appartie- vecchi testi di geografia), cioè le co- ne a un genere perenne o bienne del- ste atlantiche della Gallia (Francia) e la famiglia Apiaceae (Smyrnium L.), della Britannia (Gran Bretagna). Qui che in Italia assomma quattro taxa la specie ancora oggi fa qualche occa- afferenti a due specie: S. olusatrum L. sionale comparsa. Tanto Catone (De (lectotipo del genere), S. perfoliatum agri cultura, 160 a.C.) quanto Varro- L. subsp. perfoliatum, S. perfoliatum ne (De re rustica, 37 a.C.) ne parla- subsp. dimartinoi (Raimondo, Maz- no, ma il più diffuso sull’argomento zola & Spadaro) Stinca & Pignatti e è Columella (De re rustica, fra il 34 e S. perfoliatum subsp. rotundifolium il 70 d.C.), che per coltivare la pianta (Mill.) Bonnier & Layens (BARTOLUC- insegna come scegliere la posizione CI et al., 2018). La seconda specie, che migliore nell’orto (possibilmente ai qui non ci interessa, è più termofila, piedi di un muro), come dissodare e essendo legata alla vegetazione medi- concimare il terreno, come e quando terranea dell’alleanza Allion triquetri operare la semina. Fatto sta che l’af- O.Bolòs 1967. Almeno fino alla fine fermazione del sedano in età medioe- del secolo scorso la città di Milano vale, a partire da poco prima dell’850 non era predisposta all’insediamento d.C., fece rapidamente accantonare il permanente del macerone in quanto le macerone per un complesso di possi- condizioni invernali erano mediamen- bili vantaggi orticoli e commerciali, te al di sotto delle possibilità, da parte il quale tornò ad essere una comune della specie, di riprendersi alla fine di erba selvatica, ignota alle nuove ge- inverni più rigidi rispetto all’habitat nerazioni, con habitat nei siti ruderali originale per acquistare l’energia suf-

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Fig. 1: Smyrnium olusatrum, Milano, Monte Stella, 16 aprile / April 2019. (Foto / Photo Enrico Banfi).

ficiente a tener testa alla competitività della vegetazione residente. Oggi non è più così perché il global warming involve anche Milano e l’ostacolo in- vernale all’autodiffusione della pianta è scomparso. È interessante osservare che le specie mediterranee termofile comparse a Milano nell’ultimo ven- tennio sono numerose (es. Sonchus tenerrimus L.: BANFI & GALASSO, 2008), ma si tratta sempre di piante che si affidano a una disseminazio- ne sinantropico-opportunistica per- ché provviste di disseminuli leggeri, spesso con sindrome anemocora o zoocora, facili a farsi trasportare pas- sando inosservati. Non è così per il Fig. 2: Smyrnium olusatrum, Milano, macerone, che invece ha disseminuli Monte Stella, 16 aprile / April 2019. (Foto pesanti e voluminosi; l’evento che ha / Photo Enrico Banfi). portato l’insediamento del macerone

7 a Milano deve quindi ricondursi a due risultato è il successo milanese di una sole possibilità: riporti di terreno da nuova, vistosa rappresentanza, una suolo contenente parti dormienti del- volta tanto di provenienza mediterra- la pianta (semi inclusi), per altro non nea (autoctona nazionale) e insignita documentati, e diffusione involontaria di passato storico. operata da Homo sapiens, quest’ulti- Sarà importante monitorare l’evo- ma di norma più verosimile. Se la luzione del popolamento di questo seconda ipotesi è quella giusta, per gradito, nuovo esponente della flora l’ennesima volta la nostra specie si è spontanea milanese, il quale, all’op- resa responsabile di un apporto fuori posto delle ricorrenti invasioni aliene, controllo di semi, possibilmente a ca- non costituisce una minaccia per la ve- rico di mezzi di trasporto, strumenti getazione sinantropica boschiva della o merci sostati pro tempore nell’area metropoli, al contrario la impreziosi- del parco interessata; non importa, il sce con un punto in più di naturalità.

BIBLIOGRAFIA BANFI E. & GALASSO G., 2008 - Notula: 1467. In: Notulae alla checklist della flora vascolare italiana 5 (1420-1474). Nepi C., Peruzzi L. & Scoppola A. (eds.). Inform. Bot. Ital., Firenze, 40 (1): 112. BARTOLUCCI F., PERUZZI L., GALASSO G., ALBANO A., ALESSANDRINI A., ARDENGHI N. M. G., ASTUTI G., BACCHETTA G., BALLELLI S., BANFI E., BARBERIS G., BERNARDO L., BOUVET D., BOVIO M., CECCHI L., DI PIETRO R., DOMINA G., FASCETTI S., FENU G., FESTI F., FOGGI B., GALLO L., GOTTSCHLICH G., GUBEL- LINI L., IAMONICO D., IBERITE M., JIMÉNEZ-MEJÍAS P., LATTANZI E., MARCHETTI D., MARTINETTO E., MASIN R. R., MEDAGLI P., PASSALACQUA N. G., PECCENINI S., PENNESI R., PIERINI B., POLDINI L., PROSSER F., RAIMONDO F. M., ROMA- MARZIO F., ROSATI L., SANTANGELO A., SCOPPOLA A., SCORTEGAGNA S., SEL- VAGGI A., SELVI F., SOLDANO S., STINCA A., WAGENSOMMER R. P., WILHALM T. & CONTI F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, 152 (2): 179-303. PENZIG O., 1924 - Flora popolare italiana: raccolta dei nomi dialettali delle principali piante indigene e coltivate in Italia. Tipo-litografia del R. Istituto sordomuti, Genova. PIGNATTI S., 1982 - Flora d’Italia. Edagricole, Bologna, 2. PIGNATTI S., GUARINO R. & LA ROSA M., 2018 - Flora d’Italia. Ed. 2. Edagri- cole, Bologna 3.

8 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 9-39 PASSEGGIATE BOTANICHE CON ALCUNI PROSATORI DELL’OTTOCENTO

Antonella Monti*

RIASSUNTO – Vengono presentati alcuni testi in prosa di autori italiani noti e meno noti del XIX secolo, fra i quali il grande genio milanese Alessandro Manzoni, popolarmente noto come don Lisander. Il secolo è culturalmente noto per il Romanticismo, che coinvolge l’immaginazione, la ricerca dell’unificazione nazionale e della fede religiosa, l’amore per la natura con un’accentuata sensibilità.

ABSTRACT – BOTANICAL WALKS WITH SOME 19TH CENTURY PROSE WRITERS. Some prose texts are presented, by well or less known Italian authors of the 19th century, among which the great Milanese genius Alessandro Manzoni, popularly called Don Lisander. The century is culturally known for Romanticism, that involves imagination, research of national unification and of religious faith, love for nature with a stressed sensitiveness.

INTRODUZIONE palmente poeti, con l’intenzione di far L’Ottocento è il secolo della corren- conoscere aspetti meno noti dell’arte te del Romanticismo che rivaluta di alcuni di loro. La nomenclatura l’unità nazionale, l’immaginazione, delle specie riprese nelle didascalie il sentimento religioso e la natura, la segue le recenti checklist della flora quale rispecchia stati d’animo talora autoctona italiana (BARTOLUCCI et al., tormentati e spesso viene interrogata 2018) e di quella alloctona (GALAS- alla ricerca di risposte sul senso della SO et al., 2018), inclusi i successivi vita (CECCHI & SAPEGNO, 1969; CA- aggiornamenti costantemente rece- TALDI et al., 2012). piti nel PORTALE DELLA FLORA D’ITA- Alcuni degli autori scelti non sono LIA / PORTAL TO THE FLORA OF ITALY esclusivamente prosatori, ma princi- (2020+).

* Via Arzaga 24, 20146 Milano (MI); [email protected]

9 UGO FOSCOLO miglia, in fuga verso la Francia il poeta [ZANTE (OGGI GRECIA), 1778 – tratteggia il paesaggio montuoso delle LONDRA (REGNO UNITO), 1827] Alpi Marittime, tra ghiacciai e burroni, Nato nel 1778 a Zante (Zacinto), al- dove svanisce anche la presenza umana. lora appartenente alla Repubblica di Ultime lettere di Jacopo Ortis, Venezia oggi alla Grecia, Foscolo è un Lettera da Ventimiglia autore contraddistintosi per l’impegno Ho vagato tra queste montagne. patriottico a favore della Repubblica Non v’è albero, non tugurio, non Cispadana e il sostegno a Napoleone, erba. Tutto è bronchi (Fig. 1); fino al momento della delusione quan- aspri e lividi macigni; e qua e là do il generale cedette Venezia all’Au- molte croci che segnano il sito di stria con il trattato di Campoformio viandanti assassinati. (1797), ma ricordato anche per pas- Là giù è il Roja, un torrente che sionali relazioni amorose con donne quando si disfanno i ghiacci preci- aristocratiche e intellettuali. pita dalle viscere delle Alpi, e per Nell’opera in prosa Ultime lettere di Ja- gran tratto ha spaccato in due questa copo Ortis, uscita la prima volta nel 1798 immensa montagna. […] da quelle e in forma definitiva nel 1817, la delu- spalancate Alpi scende e passeggia sione politica e amorosa del protagonista ondeggiando la tramontana e per è espressa in un romanzo autobiografico quelle fauci invade il Mediterra- nel quale si riflette sulla tragica condi- neo. La natura siede qui solitaria e zione umana e sulla vanità della storia minacciosa e caccia da questo suo e della scrittura. Nella Lettera da Venti- regno tutti i viventi (Figg. 2-3).

Fig. 1: Vinadio, Vallone di Sant’Anna. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

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Fig. 2: Saxifraga pedemontana All. subsp. pedemontana. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

Fig. 3: Viola argenteria Moraldo & Forneris. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

11 GIACOMO LEOPARDI Operette morali, Dialogo della [RECANATI (MC), 1798 – Natura e di un Islandese NAPOLI, 1837] Vide da lontano un busto grandis- Il tema della natura è centrale in Le- simo che da principio immaginò opardi, che nell’opera in prosa Ope- dover essere di pietra e a somi- rette morali esprime considerazioni glianza degli ermi colossali veduti di tipo filosofico su un soggetto per- da lui molti anni prima nell’isola sonificato, la Natura, indifferente di Pasqua. Ma fattosi più vicino, al destino delle creature viventi ma trovò che era una forma smisurata ancor più ostacolo alla loro felicità. di donna seduta in terra, col busto Nel Dialogo della Natura e di un ritto, appoggiato il dosso e il go- Islandese (1824), l’autore imma- mito a una montagna e non finta, gina il suo alter ego partire da una ma viva; di volto mezzo tra il bel- terra inospitale (Figg. 4-5) (Leopar- lo e terribile, di occhi e di capelli di ne aveva notizia da studi su carte nerissimi la quale guardàvalo fis- geografiche utilizzate da navigatori samente [...]. ed esploratori) e intraprendere una Natura: Chi sei? che cerchi in corsa per la maggior parte del mon- questi luoghi dove la tua specie do, incontrare a Capo di Buona Spe- era incognita? ranza una forma smisurata di donna Islandese: Sono un povero Islan- con cui intesse un dialogo serrato dese che vo fuggendo la Natura; e sul destino dell’uomo e infine mo- fuggitala quasi tutto il tempo della rire in un deserto inghiottito da due mia vita per cento parti della terra, leoni macilenti o da una tempesta di la fuggo adesso per questa [emi- sabbia. sfero australe].

Fig. 4: Ambiente naturale al Circolo polare artico / Natural environment at the Arctic Polar Circle. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

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Fig. 5: Eriophorum scheuchzeri Hoppe. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

ALESSANDRO MANZONI in mano che il sole si alzava die- [MILANO, 1785 – MILANO 1873] tro il monte (Fig. 6), si vedeva la Nella vita e nell’opera di Alessandro sua luce, dalla sommità dei monti Manzoni, popolarmente noto come opposti, scendere, come spiegan- don Lisander, la botanica è costante- dosi rapidamente, giù per i pendii mente presente, sia attraverso il suo e nella valle. Un venticello d’au- capolavoro I promessi sposi (prima tunno, staccando dai rami le fo- edizione nel 1827 e ultima nel 1842) glie appassite del gelso (Fig. 7), sia nelle sue dimore, quella a Milano le portava a cadere, qualche pas- in via del Morone e le ville di Brusu- so distante dall’albero. A destra e glio e di Lecco. Nel capitolo 4° de I a sinistra, nelle vigne, sui tralci promessi sposi, dedicato al racconto ancora tesi [non potati] brillavan della vita di Padre Cristoforo attra- le foglie rosseggianti a varie tinte verso una lunga analessi in apertura, (Fig. 8); e la terra lavorata di fre- all’alba del 9 novembre 1628 il reli- sco, spiccava bruna e distinta ne’ gioso lascia il convento di Pescareni- campi di stoppie (Fig. 9) bianca- co, alle porte di Lecco, per recarsi a stre e luccicanti dalla guazza. La casa di Lucia. scena era lieta; ma ogni figura di I promessi sposi, dal capitolo 4° uomo che vi apparisse rattristava Il cielo era tutto sereno: di mano lo sguardo e il pensiero […].

13 Fig. 6: Sole che sorge dietro il Resegone / Sunrise behind the Resegone. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

Fig. 7: Morus alba L. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

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Fig. 8: Vitis vinifera L. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

15 Fig. 9: Brianza, campi di stoppie; sullo sfondo la Costiera dell’Albenza / Brianza, stubble fields; in the background the Albenza hillside. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

[…] Alcuni andavano gettando le contro i governatori spagnoli e diretto lor semente, rade, con risparmio verso Bergamo, all’epoca compresa e a malincuore come chi arrischia nel territorio della Repubblica di Ve- cosa che troppo gli preme; altri nezia, quindi soggetta ad altro ordina- spingevan la vanga come a stento, mento politico. Il personaggio è già e rovesciavano svogliatamente la uscito da Gorgonzola e spera di diri- zolla. La fanciulla scarna, tenendo gersi verso la destinazione prescelta per la corda al pascolo la vacche- riconoscendo “la voce” dell’Adda, rella magra stecchita, guardava che dovrà traghettare. innanzi e si chinava in fretta a I promessi sposi, dal capitolo 17° rubarle, per cibo della famiglia, - Cammina, cammina o presto o qualche erba (Fig. 10) di cui la tardi ci arriverò. L’Adda ha buona fame aveva insegnato che anche voce e quando le sarò vicino non gli uomini potevan vivere. ho più bisogno di chi me l’inse- Più avanti nel romanzo, nel capitolo gni. Se qualche barca c’è da poter 17°, cronologicamente nella notte del passare, passo subito, altrimenti 12 novembre, troviamo un altro per- mi fermerò fino alla mattina, in sonaggio in movimento: è Renzo, in un campo, su una pianta come le fuga da Milano perché creduto per passere: meglio su una pianta che un equivoco capo di una sommossa in prigione. -

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Fig. 10: Taraxacum F.H.Wigg. sect. Taraxacum. (Foto / Photo Sandro Perego).

[…] Cammina, cammina; arrivò più impazienza che voglia, comin- dove la campagna coltivata mori- ciò a veder tra le macchie qualche va in una sodaglia (Fig. 11) [terre- albero sparso; e andando ancora, no incolto, non dissodato] sparsa sempre per lo stesso sentiero s’ac- di felci (Fig. 12) e di scope. Gli corse d’entrare in un bosco. parve, se non indizio, almeno un […] E stando così fermo, sospeso certo qual argomento di fiume vi- il fruscio dei piedi nel fogliame, cino e s’inoltrò per quella seguen- tutto tacendo d’intorno a lui, co- do un sentiero che l’attraversava. minciò a sentire un rumore, un […] A poco a poco si trovò tra mac- mormorio, un mormorio d’acqua chie più alte di pruni (Fig. 13), di corrente. Sta in orecchi; n’è certo; quercioli (Fig. 14), di marruche esclama - È l’Adda! - (Fig. 15). Seguitando ad andare Fu il ritrovamento di un amico, avanti e allungando il passo con d’un fratello, di un salvatore.

17 Fig. 11: Vegetazione naturale presso il Fiume Adda / Natural vegetation not far from Adda river. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

Fig. 12: Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

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Fig. 13: Prunus spinosa L. subsp. spinosa. (Foto / Photo Sandro Perego).

Fig. 14: Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

19 Fig. 15: Paliurus spina-christi Mill. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

Ma è il capitolo 33° quello che offre l’autore sottolinea i segni di vio- la più ampia rassegna di riferimenti lenza da parte di chi ha strappato e botanici e che è stato oggetto di varie tagliato senza rispetto, approfittando interpretazioni da parte della critica: della situazione in periodo di guer- RUSSO (1982) e PAMPALONI (1988) lo ra e di peste (exemplum di denuncia connotano come un pezzo di bravura morale). e di esibizione di scienza botanica, I promessi sposi, dal capitolo mentre BÀRBERI SQUAROTTI (1984) e 33° LUPERINI & BROGI (2013) sono pro- E andando, passò davanti alla sua pensi a un’interpretazione simbo- vigna; e già dal di fuori poté subito lica, quindi astratta, ricollegandosi argomentare in che stato la fosse. a frequenti citazioni dell’Antico e Una vetticciola [cima d’albero], Nuovo testamento sul tema del bene una fronda d’albero di quelli che contrapposto al male, del raccolto e ci aveva lasciati, non si vedeva della sua distruzione. È il caos della passare il muro; se qualcosa si ve- natura, così come il fenomeno della deva, era tutta roba venuta in sua peste che domina in questi capitoli. assenza. S’affacciò all’apertura L’incontrollata vitalità e sopraffa- (del cancello non c’eran più nep- zione della vegetazione è stata resa pure i gangheri) […]. possibile dalla mancata sorveglian- […] Viti, gelsi, frutti d’ogni sorte, za del padrone; nello stesso tempo tutto era stato strappato alla peg-

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gio, o tagliato al piede. Si vedeva- se, si tiràvan giù, pure a vicenda, no però ancora i vestigi dell’anti- come accade spesso ai deboli che ca coltura: giovani tralci, in righe si prendon l’uno con l’altro per ap- spezzate, ma che pure segnavano poggio. Il rovo era per tutto (Fig. la traccia de’ filari desolati; qua e 16); andava da una pianta all’al- là, rimessitìcci [germogli spuntati tra, saliva, scendeva, ripiegava i alla base delle piante tagliate] o rami o gli stendeva, secondo gli getti di gelsi, di fichi, di peschi, di riuscisse; e, attraversato davanti al ciliegi, di susini; ma anche que- limitare stesso, pareva che fosse lì sto si vedeva sparso, soffocato, in per contrastare il passo, anche al mezzo ad una nuova, varia e fitta padrone [Renzo]. generazione, nata e cresciuta sen- Ma questo non si curava d’entrare za l’aiuto della man dell’uomo. in una tal vigna; e forse non istette […] e, mescolando i suoi deboli tanto a guardarla, quanto noi a far- steli e le loro foglie poco diver- ne questo po’ di schizzo.

Fig. 16: Rubus ulmifolius Schott. (Foto / Photo Sandro Perego).

21 IPPOLITO NIEVO e due cugine: l’irruenta Pisana [PADOVA, 1831 – e la mite Clara. MAR MEDITERRANEO, 1861] Le confessioni di un italia- Un genere particolare di roman- no, dal capitolo 1° zo ottocentesco è il romanzo Io vissi i miei primi anni confessione, ambientato nella nel castello di Fratta il qua- storia contemporanea. Nievo le adesso è nulla più di un visse una breve vita di poeta mucchio di rovine donde e di eroe, un vero Romantico i contadini traggono a lor d’azione. Fervente seguace del- grado sassi e rottami per le le idee di Mazzini, partecipò fonde dei gelsi (Fig. 17) ma alla spedizione dei Mille e morì l’era a quei tempi un gran nel naufragio del piroscafo che caseggiato con torri e torri- da Palermo doveva trasferirlo a celle, un gran ponte levato- Napoli. io scassinato dalla vecchiaia Tra il 1857 e il 1858 scrive Le e i più bei finestroni gotici confessioni di un italiano, pub- che si potessero vedere tra blicato postumo nel 1867, nel il Lemene e il Tagliamento. quale segue la cronologia degli […] Il castello stava sicuro 83 anni di vita del protagoni- a meraviglia tra profondis- sta, Carlo Altoviti, che nasce simi fossati dove pascevano veneziano e muore italiano. Il le pecore quando non vi can- giovane Carlo si avvicina agli tavano le rane, ma l’edera ideali di libertà e di uguaglian- (Fig. 18) temporeggiatrice za sociale e, in occasione della era venuta investendolo per rivolta di Portogruaro, resta de- le sue strade coperte e spun- luso dall’atteggiamento di Na- ta di qua e inerpica di là ave- poleone come pure dai continui va finito col fargli addosso rifiuti della Pisana, la donna che tali paramenti d’arabeschi e ama e alla quale deve rinuncia- di festoni che non si distin- re. Partecipa ai moti del 1821 e gueva più il colore rossigno sfugge alla pena capitale grazie delle muraglie di cotto. Nes- proprio alla Pisana. Fugge esu- suno si sognava di por mano le a Londra, dove vive di sten- in quel manto venerabile ti e poi torna a Venezia, dove dell’antica dimora signorile, imperversa un’epidemia. Dopo e appena le imposte sbattute il fallimento anche dei moti del dalla tramontana s’arrischia- 1848, fugge in America dove vano talvolta di scompigliar- muore. Il passo estrapolato si ne qualche frangia cadente. riferisce alla descrizione del […] pioppi (Fig. 19) secolari Castello di Fratta, dove Carlo che ombreggiavano la cam- trascorre l’infanzia con una zia pagna intorno al castello.

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Fig. 17: Morus alba L. (Foto / Photo Sandro Perego).

Fig. 18: Hedera helix L. subsp. helix. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

23 Fig. 19: Populus nigra L. subsp. nigra. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

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GIOVANNI VERGA Da notare il contrasto tra i papaveri [CATANIA, 1840 – CATANIA, 1922] rossi e gli occhi neri della donna per Nella seconda metà dell’Ottocento, richiamare l’opposizione amore/mor- dal Naturalismo francese in Italia si te. sviluppano nuove strategie narrative Nel romanzo I malavoglia (1881) ap- che trovano nel Meridione, recen- pare lo scontro tra la tradizione e la temente annesso al Regno d’Italia, modernità sotto il profilo economico: l’ambiente di elezione e nell’autore la realtà dei pescatori vive all’inse- Giovanni Verga il più valido esponen- gna di sacrifici e risparmio e si basa te: osservare e descrivere, documen- sull’autorità patriarcale (padron ‘Nto- tare con occhio distaccato la realtà ni), mentre in città è arrivato il pro- sociale, lo scrittore come uno scien- gresso, la gente si veste elegante e ziato deve cogliere rapporti di causa trova il tempo di passeggiare come ed effetto per spiegare i fenomeni che rileva il nipote ‘Ntoni. caratterizzano l’ambiente sociale. I malavoglia, dal capitolo 1° Nella raccolta di novelle Vita dei […] li avevano sempre cono- campi (1880) troviamo i temi della sciuti per Malavoglia, di padre passione perturbante e dell’esclusio- in figlio, che avevano sempre ne dal gruppo sociale a causa del pre- avuto delle barche sull’acqua giudizio frutto di ignoranza. Nella no- e delle tegole al sole. Adesso vella La Lupa, una donna seducente a Trezza non rimanevano che i non viene chiamata con il suo nome, Malavoglia di padron ‘Ntoni, ma con un appellativo perché ritenuta quelli della casa del nespolo mai sazia. (Fig. 22) e della Provvidenza Vita dei campi, La Lupa ch’era ammarrata sul greto sotto “Ammazzatemi - rispose la Lupa - il lavatoio […]. che non me ne importa; ma senza […] il dottore della leva, quan- di voi [Nanni] non voglio starci.” do si vide dinanzi quel pezzo di Ei come la scorse da lontano, in giovanotto, gli disse che aveva il mezzo a seminati verdi, lasciò di difetto di essere piantato come un zappare la vigna e andò a stacca- pilastro su quei piedacci che sem- re la scure dall’olmo (Fig. 20). La bravano pale di ficodindia (Fig. Lupa lo vide venire, pallido e stra- 23) […]; e perciò si presero ‘Nto- lunato, colla scure che luccicava ni senza dire “permettete”. al sole, e non si arretrò di un sol Nella raccolta di Novelle rustica- passo, non chinò gli occhi, seguitò ne (1883) a prevalere è la logica ad andargli incontro con le mani dell’interesse e dell’egoismo ed em- piene di manipoli di papaveri blematica già nel titolo è la novella rossi (Fig. 21) e mangiandoselo La roba, dove protagonista unico è con gli occhi neri. l’infelice Mazzarò che muore solo, “Ah! Malanno all’anima vostra!” circondato di beni di cui non ha sa- balbettò Nanni. puto usufruire.

25 Fig. 20: Ulmus minor Mill. subsp. minor. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

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Fig. 21: Papaver rhoeas L. subsp. rhoeas. (Foto / Photo Sandro Perego).

Fig. 22: Mespilus germanica L. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

27 Fig. 23: Opuntia ficus-indica (L.) Mill. (Foto / Photo Sandro Perego).

Fig. 24: Citrus ×aurantium L. Sinensis Group. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

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Novelle rusticane, La roba Passaneto e di Passanitello, se Il viandante che andava lun- domandava, per ingannare la go il biviere di Lentini steso là noia della lunga strada polvero- come un pezzo di mare morto sa, sotto il cielo fosco dal caldo e le stoppie riarse della piana […] e il lettighiere canta la sua di Catania e gli aranci (Fig. canzone malinconica per non la- 24) sempre verdi di Francofon- sciarsi vincere dal sonno e dalla te e i sugheri (Fig. 25) grigi di malaria: - Qui di chi è? - sentiva Resecone, e i pascoli deserti di rispondersi: - Di Mazzarò -.

Fig. 25: Quercus suber L. (Foto / Photo Sandro Perego).

29 ANTONIO FOGAZZARO Piccolo mondo antico, Introdu- [VICENZA, 1842 – VICENZA, 1911] zione a cura di Giulio Cattaneo Negli anni Ottanta dell’Ottocento tro- “Risotto si”, “Risotto no”, “Risotto viamo, oltre al Verismo nel Sud, una ai tartufi”. Nella parola “tartufi” tendenza letteraria spiritualista di ma- è un riferimento all’ipocrita, au- trice cattolica in una piccola realtà pro- striacante Pasotti confermato dal vinciale “segregata dal mondo grande” marchese Bianchi “antico ufficia- sul lago Ceresio (ovvero di Lugano), le del Regno d’Italia”: “Direi che la Valsolda di Antonio Fogazzaro. qui non mancano neppure i tartufi Piccolo mondo antico (1895) si apre neri” (Fig. 26). […] La colazio- su un lago battuto da una breva fred- ne è un pretesto per far conosce- da, infuriata di voler cacciar le nubi re al nipote della marchesa, don grigie, pesanti sui cocuzzoli delle Franco, la signorina Carabelli di montagne. Nel primo capitolo, Risot- famiglia nobiliare; un sondaggio to e tartufi, si presentano i personaggi per un possibile matrimonio. […] che frequentano la marchesa Orsola, prima che sia servito il pasticcio di “la vecchia signora di marmo”. Il ti- risotto e tartufi, esplode un contra- tolo si riferisce all’amichevole diver- sto di opinioni di natura politica, bio tra il controllore delle dogane au- Franco spezza il suo piatto e se ne striache Pasotti e il curato di Puria su va furioso guastando la festa e va- quello che sarà servito a tavola. nificando l’ipotesi matrimoniale.

Fig. 26: Tuber melanosporum Vittad. (Foto / Photo Giovanni Convertini).

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In un altro romanzo, dal titolo Danie- per di là ad un quieto seno aperto le Cortis, vediamo rappresentato una del colle, e quindi, fra gli alberi, al sorta di superuomo che ama, riamato piano erboso dove una colonna di in un sublime amore platonico, una marmo antico reca sulla base due cugina sposata con un senatore sici- mani di rilievo che si stringono e liano, volgare e corrotto. Leggiamo le seguenti parole: […]. un breve scorcio dal capitolo 5° del […] Sic coniunguntur astra et romanzo, in cui è evidenziato il moti- planetae, non corpore sed lumine; vo dell’unione spirituale. sic nubent palmae, non radice sed Daniele Cortis, dal capitolo 5° vertice [così si congiungono gli “Villa Cortis” disse Elena al coc- astri e i pianeti, non nel corpo ma chiere, salendo. nella luce; così si uniscono le pal- […] Ella risaliva il valloncello me (Fig. 29) non dalla radice, ma che mette capo da sinistra a quella dalla punta]. svolta; lo stretto valloncello dove […] Si alzò, prese il braccio un rivolo gorgoglia tra le ninfee di Cortis, raccolse negli occhi, (Fig. 27), l’erba affoga il sentiero nell’anima ogni forma, ogni colo- e in alto le acacie (Fig. 28) dell’uno re del caro paese; le ghiaie bian- e dell’altro pendio confondono nel che, l’acqua veloce e verde nel filo sole il loro verde, spandono al di della corrente, il prato dell’altra sotto un’ombra dorata. Si ascende sponda, il grosso rivo spumeg-

Fig. 27: Nymphaea alba L. (Foto / Photo Sandro Perego).

31 giante che vi casca sotto le case Questo modello di scrittura tardo del villaggio alte a destra e bian- romantica piacque agli ambienti pic- che di sole, umili e scure a sinistra colo borghesi conservatori del suo dietro; e sopra i tetti di queste, gli periodo, ma non ebbe estimatori nel erbosi pendii, gli abeti della villa Novecento, neppure in ambito catto- Carrè, il Passo Grande. lico.

Fig. 28: Robinia pseudoacacia L. (Foto / Photo Sandro Perego).

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Fig. 29: Phoenix dactylifera L. (Foto / Photo Giorgio Ceffali).

33 GRAZIA DELEDDA Elias Portolu [NUORO, 1871 – ROMA, 1936] Il divertimento maggiore era Chiudiamo con un’autrice del gentil però nella cumbissia [una lun- sesso, Grazia Deledda, meritevole nel ghissima stanza, semibuia, roz- 1926 del premio Nobel per la letteratu- zamente selciata con il sottotetto ra. Ispirandosi alla realtà della sua terra di canne], di notte, attorno agli dalla quale si allontanò nel 1900 per alti e crepitanti fuochi di lenti- recarsi, dopo il matrimonio, a Roma, schio (Fig. 30). Fuori la notte era produsse un gran numero di romanzi fresca, talvolta quasi fredda: la e novelle attualmente poco ricordati. luna calava sul vasto occidente, Nella sua opera prevalgono personaggi dando alla brughiera (Fig. 31) tormentati, vicende di dolore, di amore un incanto selvaggio. O pallide e di morte, il senso lacerante del pecca- notti delle solitudini sarde! Il ri- to e la consapevolezza dell’ineluttabili- chiamo vibrato dell’assiuolo, la tà del destino. L’ambiente della Sarde- selvatica fragranza del timo (Fig. gna è ricostruito miticamente, ma rivela 32), l’aspro odore del lentischio, anche un interesse per la cultura e le tra- il lontano mormorio dei boschi dizioni popolari di quest’isola, in linea solitari si fondono in un’armonia con la formazione verista dell’autrice. monotona e melanconica che dà Leggiamo un passo di un brano, tratto all’anima un senso di tristezza dal romanzo Elias Portolu, riguar- solenne, una nostalgia di cose dante la festa di San Francesco in un antiche e pure. villaggio sardo.

Fig. 30: Pistacia lentiscus L. (Foto / Photo Sandro Perego).

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Fig. 31: Gariga / Garrigue. (Foto / Photo Sandro Perego).

Fig. 32: Thymus vulgaris L. subsp. vulgaris. (Foto / Photo Sandro Perego).

35 Raccolti intorno al fuoco, i paesa- Chiaroscuro, Cinghialetto ni della cumbissia maggiore nar- Appena aperti gli occhi alla luce ravano storie argute, bevevano e del giorno, il cinghialetto vide cantavano. L’eco delle loro voci i tre più bei colori del mondo: il sonore si perdeva al di fuori, in verde, il bianco, il rosso, sullo quella gran solitudine, in quel si- sfondo azzurro del cielo, del mare lenzio lunare, fra le macchie sotto e dei monti lontani. cui dormivano i cavalli. In mezzo al verde delle querce Tra le raccolte di novelle della scrit- (Fig. 33) le cime dei monti vicini trice sarda la natura si esprime in rap- apparivano candide come nuvole presentazioni emotivamente inten- alla luna, ma già intorno al nido se in animali dai sentimenti umani. del cinghialetto rosseggiava il Vediamo una novella della raccolta musco fiorito (Fig. 34), e i ma- Chiaroscuro (1912) dal titolo vezzeg- cigni, le chine, gli anfratti roc- giativo Cinghialetto. ciosi ne eran coperti come se tutti

Fig. 33: Quercus ilex L. subsp. ilex. (Foto / Photo Sandro Perego).

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i pastori e i banditi passati lassù La suggestione di questo racconto avessero lasciato stesi i loro giub- nasce dal fatto che il punto di vista è boni di scarlatto e anche qualche quello del piccolo animale selvatico, traccia del loro sangue. Come non ceduto dal figlio di un pastore incol- essere arditi e prepotenti in un pato di furto a signoriccu, un bam- simile luogo? Appena la giovane bino capriccioso, figlio del giudice, cinghialessa ebbe finito di liscia- in cambio di un libro illustrato. Due re e leccare i suoi sette piccini mondi opposti sono messi a confron- attaccati alle sue mammelle dure to: povertà e ricchezza, capacità di come ghiande, l’ultimo nato di sacrificio e avidità di possesso. Tro- essi, il nostro ardito cinghialetto, viamo opposizione interna nel figlio sazio e beato si slanciò dunque del giudice tra l’aspetto fisico da an- nel mondo, cioè al di la del cer- gelo biondo e il desiderio di uccidere chio d’ombra della quercia sotto l’animaletto inerme con una pistola cui era nato. sottratta al padre. Nella conclusione […] La madre volse attorno agli il cinghialetto morente rivede alcuni occhi dolci e selvaggi dalle palpe- colori dei suoi primi istanti di vita: il bre rossicce, grugnì mostrando le verde della quercia, il bianco non più zanne candide come i picchi dei della neve, ma della casa e il rosso monti, ma il cinghialetto non ri- non più del musco fiorito ma del suo spose, non tornò più. sangue.

Fig. 34: Sedum caeruleum L. (Foto / Photo Sandro Perego).

37 CONCLUSIONI simbologia che li accompagna nelle Abbiamo quindi potuto constatare, varie culture, travalicano le epoche attraverso questo limitato excursus storiche e ci pongono di fronte al di autori e brani di opere dell’Otto- dovere di conoscerli sempre meglio cento, che piante, fiori e frutti sono e di preservarli in ogni loro forma: una fonte di ispirazione molto fre- selvatica o coltivata, decorativa o di quente nei letterati e non un sem- utilità per il sostentamento fisico e plice scenario o corollario decorati- l’armonia dello spirito. vo. Le percezioni, cui si associa la

BIBLIOGRAFIA BÀRBERI SQUAROTTI G. (ed.), 1984 - Il romanzo contro la storia. Studi sui Pro- messi sposi. Ed. 2. Vita e Pensiero, Milano. BARTOLUCCI F., PERUZZI L., GALASSO G., ALBANO A., ALESSANDRINI A., ARDENGHI N. M. G., ASTUTI G., BACCHETTA G., BALLELLI S., BANFI E., BARBERIS G., BERNARDO L., BOUVET D., BOVIO M., CECCHI L., DI PIETRO R., DOMINA G., FASCETTI S., FENU G., FESTI F., FOGGI B., GALLO L., GOTTSCHLICH G., GUBEL- LINI L., IAMONICO D., IBERITE M., JIMÉNEZ-MEJÍAS P., LATTANZI E., MARCHETTI D., MARTINETTO E., MASIN R. R., MEDAGLI P., PASSALACQUA N. G., PECCENINI S., PENNESI R., PIERINI B., POLDINI L., PROSSER F., RAIMONDO F. M., ROMA- MARZIO F., ROSATI L., SANTANGELO A., SCOPPOLA A., SCORTEGAGNA S., SEL- VAGGI A., SELVI F., SOLDANO S., STINCA A., WAGENSOMMER R. P., WILHALM T. & CONTI F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, 152 (2): 179-303. CATALDI P., ANGIOLONI E. & PANICHI S., 2012 - La letteratura e i saperi dal se- condo Ottocento a oggi. Palumbo Editore, Palermo. CECCHI E. & SAPEGNO N., 1969 - Storia della letteratura italiana. Garzanti edi- tore, Milano. GALASSO G., CONTI F., PERUZZI L., ARDENGHI N. M. G., BANFI E., CELESTI- GRAPOW L., ALBANO A., ALESSANDRINI A., BACCHETTA G., BALLELLI S., BANDINI MAZZANTI M., BARBERIS G., BERNARDO L., BLASI C., BOUVET D., BOVIO M., CECCHI L., DEL GUACCHIO E., DOMINA G., FASCETTI S., GALLO L., GUBELLINI L., GUIGGI A., IAMONICO D., IBERITE M., JIMÉNEZ-MEJÍAS P., LATTANZI E., MARCHETTI D., MARTINETTO E., MASIN R. R., MEDAGLI P., PASSALACQUA N. G., PECCENINI S., PENNESI R., PIERINI B., PODDA L., POLDI- NI L., PROSSER F., RAIMONDO F. M., ROMA-MARZIO F., ROSATI L., SANTAN- GELO A., SCOPPOLA A., SCORTEGAGNA S., SELVAGGI A., SELVI F., SOLDANO S., STINCA A., WAGENSOMMER R. P., WILHALM T. & BARTOLUCCI F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, 152 (3): 556-592.

38 PAGINE BOTANICHE 2019-2020

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39 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 40 VEGETAZIONE DA SALVARE

Ella Torretta

Piante silenziose in crescita, che abbelliscono la città e purificano l’aria, esemplari monumentali, giardini privati profumati da aiuole fiorite, parchi, viali alberati, alberi da frutto, essenze coltivate, prati incolti, cespugli, arbusti, flora spontanea, estensione di boschi cupi, rampicanti, muschi, licheni sono i patrimoni della terra: vegetazione da salvare!

40 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 41-48 IL GELSOMINO NOTTURNO DI GIOVANNI PASCOLI E LA BUFALA BOTANICA DEL SECOLO

Enrico Banfi*

RIASSUNTO – “Il gelsomino notturno” è il titolo di una famosa poesia (1903) di Giovanni Pascoli che, oltre ad alimentare critiche letterarie spesso sgangherate, ha sfidato i naturalisti a risolvere l’enigma dell’identità botanica della pianta evocata dal poeta. Detto fatto, nell’era del digitale è bastato che una mens acuta individuasse l’esistenza online di un “night jasmine” per comunicare a tutto il mondo di avere scoperto l’identità botanica del famoso gelsomino pascoliano: la solanacea caraibica Cestrum nocturnum. Da quel momento tutti coloro che scrivono libri, articoli o comunicano online sull’argomento ripetono fedelmente la bufala del secolo, che cioè il gelsomino di Pascoli è la citata solanacea dei Caraibi. Il malinteso è dovuto al nome inglese di Cestrum nocturnum, “night jasmine”, la cui traduzione italiana “gelsomino notturno” casualmente coincide con il titolo della poesia. Il Pascoli tuttavia non poteva conoscere Cestrum nocturnum, all’epoca totalmente sconosciuto in Italia. Sulla base di una ricerca pubblicata sul finire dello scorso secolo dall’università di Friburgo (Svizzera) e di considerazioni botaniche, linguistiche e storiche dello scrivente, la tesi viene facilmente smontata e la pianta viene correttamente identificata con la specie Mirabilis jalapa, la bella di notte, coltivata dal poeta nel giardino di Castelvecchio di Barga in Garfagnana.

ABSTRACT – GIOVANNI PASCOLI AND THE BOTANICAL MISIDENTIFICATION OF THE “NIGHT BLOOMING JASMINE”. Giovanni Pascoli’s poetry Il gelsomino notturno (The night blooming jasmine) (1903) more and more times target of inappropriate literary criticism, has always been a challenge for naturalists, as the true botanical identity of the title plant was concerned. Thus, in the digital age, an incompetent online research resulted in the finding of a “night jasmine” and in the subsequent worldwide communication about the discovery of Pascoli’s jasmine botanical identity, namely

* Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale di Milano, Corso Venezia 55, 20121 Milano (MI); [email protected]

41 the Solanaceae species Cestrum nocturnum, of Caribbean origin. Since then, this wrong interpretation has consistently reported in books and articles, as well as on the web. The misunderstanding results from confusion between the English name “night jasmine”, actually referred to C. nocturnum, and its Italian translation “gelsomino notturno” which just casually coincide with the title in the Pascoli’s poetry. However, Pascoli clearly could not know C. nocturnum, completely unknown in Italy at that time. On the basis of a research published by the university of Freiburg (Switzerland) and according to botanical, linguistic and historical considerations of the writer, the above reported thesis is disproved, and the Pascoli’s plant is identified with the species Mirabilis jalapa, introduced to Europe from Peru, widely cultivated, today naturalized and partially invasive in Italy, already widespread in gardens at the time of Giovanni Pascoli and also cultivated by himself in his garden at Castelvecchio di Barga (Garfagnana, Tuscany).

INTRODUZIONE troppo, se appena si approfondisce “E s’aprono i fiori notturni ...”. Solo l’argomento, non ci vuole molto a qualcuno tra i fans (compreso lo scri- capire che tale identificazione è una vente) di quell’insuperato interprete solenne bufala, immessa forse nel della natura che è Giovanni Pascoli web da qualche pioniere che, navi- si è cimentato a rincorrere l’identità gando online, si è illuso di aver tro- botanica del famoso gelsomino im- vato in modo semplice e automatico mortalato dal poeta in una delle liri- la risposta al quesito sull’identità del che più belle e anche letterariamente gelsomino di Pascoli. Ed ecco appa- più discusse (spesso a sproposito) rire il night jasmine, nome anglofo- dei Canti di Castelvecchio. Solo no che contrassegna appunto la spe- per citare un caso, Serena DANDINI cie Cestrum nocturnum. Ma questa (2014) rivela ai lettori di Io Donna pianta, fuori dai nostri orti botanici che il misterioso gelsomino pasco- e dalla competenza di isolati amato- liano è stato identificato in una so- ri del passato, in Italia è salita alla lanacea, Cestrum nocturnum L. (Fig. ribalta solo da pochi decenni, tant’è 1), originaria dei Caraibi, diffusa nei che non possedendo un’identità pre- giardini tropicali e nota per il pro- gressa nel nostro Paese, ha dovuto fumo inebriante della sua fioritura mutuare dall’inglese, tradotto let- notturna. La tesi è sostenuta da AC- teralmente, il nome di gelsomino CINELLI & SANDROLINI (2013), autori notturno: la coincidenza di questa di un meritevole volumetto dedicato espressione con il titolo della poesia a Giovanni Pascoli naturalista, dove di Pascoli è del tutto casuale, rive- a pag. 29 si precisa: “...Il tutto ruota landosi particolarmente infausta nel attorno a un fiore, il gelsomino not- creare un quid pro quo inamovibile turno, Cestrum nocturnum...”. Pur- sull’identità botanica della pianta pa-

42 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 scoliana. Il night jasmine, infatti, ap- a Castelvecchio) non poteva essere partiene all’eredità orticolturale an- che la “bella di notte”, Mirabilis ja- glo-franco-ispanica, che trae origine lapa L. (Fig. 2), famigliare orticola dal passato coloniale delle rispettive da fiore, una pianta erbacea perenne nazioni implicate. Non ha mai sfio- con radice ingrossata (napiforme) e rato l’area italiana e solo di recente fiori profumati che si aprono dopo il è stata immessa in quella branca del tramonto. Aggiungo ora, sulla base mercato ortofloricolo generale che di alcune considerazioni, qualche investe anche il nostro Paese. ulteriore paletto a questa tesi. La bufala identificativa della pian- ta di Pascoli è figlia della disgra- BREVE DIGRESSIONE SUL ziata convinzione, propria dell’era CONCETTO DI GELSOMINO digitale, che la risposta a qualsiasi Prima di tutto, per mettere un po’ quesito si ottenga più o meno auto- d’ordine nelle idee, è bene preci- maticamente navigando online, al sare che non una, ma molte piante risparmio di impegni personali quali afferenti a specie diverse vengono studiare o consultare chi di mestiere comunemente chiamate gelsomini. per formarsi qualche idea sulla ma- Il sostantivo, derivato come sem- teria ricercata e trascurando la ne- bra dal persiano antico in possibili cessità di appellarsi ad altre discipli- varianti (yasmin, yassemin, yazmin ne connesse con la ricerca (per es. la ecc.) con il possibile significato storia), quando da queste dipenda la di “fiore bianco”, fu ufficialmente congruità del risultato finale. È que- latinizzato da LINNEO (1753) con sto appunto il caso in oggetto, dove l’istituzione del genere botanico la poesia di Pascoli nella sua realtà Jasminum L., attribuito successiva- storica non è stata presa in conside- mente alla famiglia delle Oleaceae. razione; diversamente, una semplice Si può immaginare con sufficiente navigazione nel web avrebbe mo- verosimiglianza che il fiore bianco strato che il problema dell’identi- dei persiani fosse quello dell’attuale tà botanica della pianta pascoliana gelsomino di Provenza o di Sicilia era già stato affrontato e risolto da (Jasminum grandiflorum L.), visto Marcella POZZI (1997) in una tesi che nella sua distribuzione natura- di laurea, successivamente pubbli- le (areale primario) questa specie cata presso l’università di Friburgo include l’Iran, cioè era a portata di (Svizzera). Con abbondanza di do- mano dei persiani rispetto ad altre cumentazione storica e scientifica e specie ugualmente famose, ma più con un’adeguata dose di buon senso lontane di casa (per es. J. sambac L., interpretativo supportato da solide sud-est asiatico). Sebbene il mondo premesse, la studiosa dimostrava classico non ne faccia menzione, la che la specie più verosimilmente af- pianta era conosciuta e apprezzata feribile al gelsomino di Pascoli (per già nell’antichità; si deve agli arabi altro coltivata dal poeta nel suo orto la sua introduzione in area mediter-

43 ranea come articolo commerciale da dizione orticola nazionale e infatti profumo e del resto è coltivata an- non li troviamo fissati in nessuna che oggi in Provenza (Grasse) per la espressione del nostro lessico; solo distillazione dell’essenza destinata in tempi recenti, con l’espansione e all’industria profumiera. Per preve- l’intensificazione del traffico ortico- nire un diffuso equivoco precisiamo lo internazionale, oggi favorito più qui che il suddetto gelsomino da che mai dal global warming, specie profumo non è quello che si usa in di questo genere, anche di vecchia Cina per aromatizzare il tè; quest’ul- acquisizione italiana (sec. XVIII), timo è J. sambac. Ma -si diceva- nel hanno incominciato a prendere po- linguaggio corrente i gelsomini non sto nell’astratto collettivo del giar- sono solo Jasminum, comprendono dinaggio nostrano. C. parqui L’Hér. infatti anche piante botanicamente era ed è la specie più comune in col- differenti, spesso ben distanti l’una tivazione, ha avuto anche il tempo dall’altra in senso filogenetico e tas- di sfuggire, naturalizzarsi e trasfor- sonomico, accomunate dal possesso marsi in un’alloctona invasiva in di fiori piuttosto piccoli, vistosi e diverse regioni del centro-sud Italia in genere (non d’obbligo) profu- (GALASSO et al., 2018). C. auranti- mati. Ecco quindi i Trachelosper- acum Lindl., C. elegans (Brongn. ex mum Lem., le Marsdenia R.Br. e le Neumann) Schltdl. (= C. purpureum Mandevilla Lindl. (Apocynaceae), (Lindl.) Standl., nom. illeg.), con di- la Plumbago auriculata Lam. (= P. verse cultivar, e l’ibrido orticolo di capensis Thunb., Plumbaginaceae) quest’ultima con C. parqui (C. ×cul- e persino il caprifoglio giapponese tum Francey) sono in uso nei giar- (Lonicera japonica Thunb., Caprifo- dini mediterranei d’Italia. Parados- liaceae) passare tutti indistintamente salmente, se da un lato C. noctur- per “gelsomini” nei vivai, nei cata- num è rimasta semisconosciuta per loghi di vendita, nei garden center, oltre due secoli nel nostro territorio, sulle riviste orticole e, naturalmente, dall’altro le mode orticole d’oltral- sul web. Qui forse dobbiamo mette- pe e d’oltre oceano negli anni 2000 re da parte il purismo scientifico e l’hanno portata alla ribalta anche in dobbiamo considerare il battesimo Italia, proponendola fra le novità del linguaggio popolare, in queste da giardino degne di attenzione. In circostanze, come acquisizione cul- conclusione, C. nocturnum, che da turale che si fissa nel tempo e si sto- noi si era risparmiata per lungo tem- ricizza, sempre provvista di qualche po la qualifica di gelsomino, ades- potenziale poetico. Proprio come il so se la ritrova appiccicata da una gelsomino notturno di Pascoli. più che inopportuna traduzione del I Cestrum L. in Italia non sarebbe- nome vernacolare inglese imposta ro facilmente caduti nel calderone dal mercato. Qui è nato il quid pro dei gelsomini, perché, come già quo con la pianta di Giovanni Pasco- detto, non appartengono alla tra- li, di cui nessuno si è accorto.

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LE SPECIE IN DISCUSSIONE collezionisti interessati a scambi per Cestrum nocturnum L. Sp. Pl. 1: 191. le loro serre e giardini in riviera. L’ac- 1753 [1 Mai 1753]. Famiglia: Solana- climatazione della specie può essere ceae. Origine: Caraibi. Nome italiano: riuscita nelle aree costiere più calde inesistente; nome inglese: night jasmi- delle regioni meridionali e della Li- ne, non proponibile in traduzione let- guria, perché altrove la pianta deve terale perché in conflitto con l’identità essere tenuta in contenitore da ripor- botanica della pianta di Pascoli. (Fig. 1) re in serra, possibilmente riscaldata MANIERO (2015) riferisce che la prima d’inverno. Appurato che coloro che segnalazione di presenza della specie conoscevano questa specie nell’Italia in Italia risale al 1785. Quel che è del secolo XIX si sarebbero contati certo è che da allora rimase confinata sulla punta delle dita, Giovanni Pa- alle collezioni dei principali orti bota- scoli, poeta delle piante domestiche nici universitari (Padova, Pisa, Napo- “quotidiane” e cantore della flora sel- li, Palermo ecc.), mentre al di fuori di vatica spontanea, difficilmente avreb- questi avrebbe solamente soddisfatto be saputo dell’esistenza di C. noctur- la curiosità di un’élite di amatori e num volendosi, nel caso, procurare la

Fig. 1: Vere corolle dell’inebriante night jasmine (Cestrum nocturnum) aperte di notte nel giardino di un resort a Kamarina, Vittoria (Ragusa) / True corollas of the heady- scented Caribbean night jasmine (Cestrum nocturnum) open in the night in a resort garden at Kamarina, Vittoria (Ragusa, Sicily, Italy). (Foto / Photo Enrico Banfi).

45 pianta, specialmente per la difficoltà SACCARDO (1909) testimonia come di poterla coltivare a Castelvecchio; questa specie fosse coltivata in Ita- fra l’altro, in quel periodo, gli inver- lia già nel 1583, a meno di un secolo ni si andavano mitigando solo lenta- dalla scoperta delle Americhe. La suc- mente dopo la fine della Piccola Era cessiva diffusione fu rapida e inarre- Glaciale, convenzionalmente stabilita stabile, data la perfetta acclimatazione nel 1850, fatto che avrebbe reso anco- in area mediterranea, la speditività ra più arduo coltivare C. nocturnum della riproduzione via seme e la resa in Garfagnana. Il poeta durante l’in- orticola decisamente elevata. Oggi la verno si limitava a riparare al meglio i pianta, oltre che coltivata in tutta Ita- suoi agrumi (bergamotti, cedri, limo- lia su ampia scala, appare naturalizza- ni, mandarini), sistemandoli dove sa- ta in tutte le regioni esclusa la Valle rebbe stato impensabile far svernare d’Aosta, in particolare nelle regioni indenne C. nocturnum. costiere e quelle dell’interno a regime mediterraneo; in Toscana, Campania, Mirabilis jalapa L. Sp. Pl. 1: 177. Calabria e Sardegna la specie risulta 1753 [1 Mai 1753]. Famiglia: Nycta- addirittura invasiva (GALASSO et al., ginaceae. Origine: Perù. Nome italia- 2018). Numerose cultivar con fiori di no: bella di notte. (Fig. 2) ogni colore, compresi quelli screzia-

Fig. 2: Pseudocorolle (calici) del gelsomino pascoliano nonché bella di notte (Mirabilis jalapa), qui naturalizzata presso Riomaggiore (La Spezia) / False corollas (calyxes) of the Pascoli’s jasmine as well as four o’clock flower or marvel of Peru (Mirabilis jalapa), here naturalized near Riomaggiore (La Spezia, Liguria, Italy). (Foto / Photo Enrico Banfi).

46 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 ti e maculati, sono state selezionate del fiore adottata sotto ignote pressio- in America, Inghilterra e Francia già ni selettive da alcune famiglie di pian- nei secoli passati, per essere poi dif- te, fra cui, appunto, le Nyctaginaceae; fuse in tutto il mondo. Possiamo stare queste, come si vede, hanno deman- tranquilli che il gelsomino pascoliano dato al calice la funzione vessillare di è proprio la pianta in questione, possi- una corolla soppressa. Nei trattati di bilmente in forma prossima all’origi- botanica dei secoli XVIII-XIX l’as- nale selvatico, cioè con fiore piccolo senza di corolla di certi fiori era docu- di colore viola o cremisi. A questo mentata e si sapeva che il fascino della riguardo dobbiamo aggiungere un’al- fioritura notturna delle Mirabilis L. è tra importante testimonianza: i fiori tutto merito di calici. imbutiformi si aprono alla sera per La biblioteca di casa Pascoli in Ca- chiudersi alla mattina, sono piacevol- stelvecchio annovera trattati di bo- mente profumati (“... Dai calici aperti tanica che il poeta ha certamente si esala l’odore di fragole rosse ...”) e consultato in più occasioni: è mia nelle notti fresche in prevalenza si im- convinzione che egli conoscesse be- pollinano da soli (autogamia), mentre nissimo il caso di Mirabilis, per altro in quelle calde, aumentando secrezio- paradigmatico in campo didattico. Ne ne nettarifera e profumo, richiamano Il gelsomino notturno il cantore del- farfalle notturne (Noctuidae, Sphyn- la natura si esprime, non a caso, con gidae) che effettuano l’impollinazione voluta precisione tecnica: “... Dai ca- incrociata (gitonogamia, allogamia) lici aperti si esala ...”: non si tratta di (MARTÍNEZ DEL RÍO & BÚRQUEZ, 1986). licenza poetica per un’alternativa al Presentano alla base 5 foglioline (brat- termine corolla richiesta dalla metri- tee) disposte a coppa, ma non hanno ca del verso, è piuttosto correttezza corolla, per cui l’imbuto colorato e scientifica volutamente mantenuta in profumato (Fig. 2) che include al cen- poesia. Se invece della bella di notte tro stami e pistilli è un calice simulan- si fosse trattato del presunto Cestrum te una corolla in vistosità, colorazione nocturnum detentore di una vera co- e profumo allo scopo di richiamare rolla (Fig. 1), il poeta botanico, atten- gli impollinatori. La scomparsa della to osservatore e umile interprete della corolla quale componente interna al natura, non avrebbe mai scambiato i calice è una semplificazione evolutiva termini in questione.

BIBLIOGRAFIA ACCINELLI G. & SANDROLINI G. (eds.), 2013 - Giovanni Pascoli: il fanciullo che parla l’eterna lingua della natura. Eugea Edizioni, Bologna. DANDINI S., 2014 - Le regine della notte. Io Donna, Milano, 30 agosto 2014. GALASSO G., CONTI F., PERUZZI L., ARDENGHI N. M. G., BANFI E., CELESTI-GRA- POW L., ALBANO A., ALESSANDRINI A., BACCHETTA G., BALLELLI S., BANDINI MAZZANTI M., BARBERIS G., BERNARDO L., BLASI C., BOUVET D., BOVIO M.,

47 CECCHI L., DEL GUACCHIO E., DOMINA G., FASCETTI S., GALLO L., GUBELLINI L., GUIGGI A., IAMONICO D., IBERITE M., JIMÉNEZ-MEJÍAS P., LATTANZI E., MARCHETTI D., MARTINETTO E., MASIN R. R., MEDAGLI P., PASSALACQUA N. G., PECCENINI S., PENNESI R., PIERINI B., PODDA L., POLDINI L., PROSSER F., RAIMONDO F. M., ROMA-MARZIO F., ROSATI L., SANTANGELO A., SCOPPOLA A., SCORTEGAGNA S., SELVAGGI A., SELVI F., SOLDANO S., STINCA A., WAGENSOM- MER R. P., WILHALM T. & BARTOLUCCI F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, 152 (3): 556-592. LINNEO C., 1753 - Species Plantarum. Salvius, Stockholm, 1. MANIERO F., 2015 - Cronologia della flora esotica italiana. Leo S. Olschki, Fi- renze. MARTÍNEZ DEL RÍO C. & BÚRQUEZ A., 1986 - Nectar production and temperature dependent pollination in Mirabilis jalapa L. Biotropica, Miami, 18 (1): 28-31. POZZI M., 1997 - I fiori nella poesia di Giovanni Pascoli. In: Fiori e piante nella poesia di Pascoli e di Montale: repertori e studi. Pozzi M. & Notari L. Edi- zioni Universitarie Friburgo Svizzera, Friburgo. SACCARDO P. A., 1909 - Cronologia della flora italiana. Padova, Tipografia del Seminario, Padova.

48 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 49-66 QUATTRO PASSI NELLE MADONIE: BREVE ESCURSIONE A MONTE QUACELLA (SICILIA, PROVINCIA DI PALERMO)

Paolo Picco*

RIASSUNTO – L’autore descrive un itinerario in una delle zone di maggiore interesse delle Madonie, nell’Appennino siculo. Si risalgono le pendici SW del Monte Quacella, uno dei luoghi di maggiore pregio floristico della Sicilia, ricchissimo di endemiti e specie rare, tra cui spicca il prestigioso e rarissimo Abies nebrodensis. Se ne descrivono le specie più significative, in un contesto paesaggistico e naturale di grande bellezza.

ABSTRACT – A WALK IN THE MADONIE: A SHORT TRIP TO MONTE QUACELLA (SICILY, PALERMO PROVINCE). The author describes an itinerary in one of the most interesting sites of the Madonie Group, NW Sicily. In particular we go up to the southwestern slopes of the Quacella Mount, where there are many botanical rarities and endemites, such as Abies nebrodensis. The author illustrates the various interesting species in one of the most beautiful landscapes of Sicily.

INTRODUZIONE alti pianori carsici intarsiati di piccole Molto diverso dal resto della Sicilia, e grandi doline (le “quarare”) fanno il territorio delle Madonie presenta spiccare le vette maggiori delle Ma- aspetti peculiari, con cime rocciose e donie in modo netto nel paesaggio dai suoli calcarei e dolomitici (triassici e profili più attenuati delle circostanti liassici) che conferiscono al paesag- formazioni arenacee e argillose. gio aspetti, se non proprio alpini, per- L’area più elevata del complesso della lomeno simili a quelli delle più alte Madonie risulta pianeggiante. In essa cime dell’Appennino centrale e me- si sviluppano, elevandosi a quote che ridionale. Pareti rocciose fossilifere e sfiorano i 2.000 m, quattro aggruppa- valloni cosparsi di sfasciumi detritici; menti di vette, ma due spiccano per

* Via J. Palach 16, 20142 Milano (MI); [email protected]

49 altitudine e imponenza. In partico- stagione. Stiamo parlando, lo avrete lare il secondo, il più meridionale, intuito, del mitico abete dei Nebrodi è costituito dai monti San Salvatore (Fig. 1). (1.910 m), Mufara (1.865 m) e Qua- Nella geografia della Sicilia, le Ma- cella (1.869 m), per l’appunto, vero e donie rappresentano il gruppo mon- proprio scrigno di inestimabile valore tuoso più rilevante dopo l’Etna, ed il dal punto di vista naturalistico e, in più complesso e articolato tra quelli special modo, botanico. formanti la catena settentrionale, sicu- Dal punto di vista floristico, l’aspet- la, vera e propria estensione insulare to più rilevante della Madonie è co- dell’Appennino meridionale oltre lo stituito dalla straordinaria ricchezza Stretto. Come detto, geologicamente di specie, oltre 1.500 entità in un si configurano come un vasto altopia- territorio che risulta appena l’1,55% no costituito essenzialmente da rocce dell’intera isola. In pratica, circa il carbonatiche, con manifestazioni car- 57% delle specie siciliane, fra le quali siche tra cui doline, inghiottitoi e grot- ben 170 taxa endemici. Il motivo di te. In questo differiscono nettamente questa peculiarità floristica è sugge- dai contigui Nebrodi, formati invece stivo: durante le glaciazioni molte da banchi di rocce argillose e arena- specie centro-europee si sono sposta- cee, con pendii dolci e aperti in ampie te discendendo verso latitudini medi- vallate. Le Madonie annoverano tutte terranee per sfuggire alle temperature le cime più elevate della Sicilia dopo più rigide e, in molti casi, sono giunte l’Etna, sfiorando, in vari casi, i due- fino alla Sicilia, ultimo lembo con- mila metri. Nonostante questi aspetti tinentale prima dell’Africa. Con la spesso peculiari, non è facile stabilire successiva crescita delle temperature, con certezza i confini fisici del rilie- per trovare le condizioni più adatte vo: a ovest il limite sembra disegnato molte specie hanno risalito le cime bene dal corso dell’Imera Settentrio- delle Madonie, dove si sono isolate e nale, ma taluni ne estenderebbero il differenziate dando origine, nel tem- territorio sino alla valle del Fiume po, a un elevato numero di endemiti. Torto, mentre a oriente è la fiumara Il periodo migliore per apprezzarne del Torrente Pollina a delimitarlo dai la ricchezza floristica… semplice- vicini Nebrodi. A sud il limite appare mente non c’è. Una sola escursione, definito dai solchi in cui si snoda in di fatto, non basta, perché da aprile prevalenza la strada Gangi-Petralia- a luglio ogni mese, forse anche ogni Polizzi-Sclafani, mentre a nord il decade, vede mutare il paesaggio ve- complesso degrada dolcemente verso getale: mentre alcune specie precoci la costa. Ma più curioso è il percorso scompaiono, altre più alpine e tardive a ritroso nel tempo: se è dubbio che iniziano la loro antesi. Ma una pian- il termine “Madonie” possa essere ri- ta, forse “la pianta” per eccellenza di condotto all’antico Marone (Plinio), questi luoghi…, non appassisce mai e val la pena ricordare che il nome più rivela la sua unicità e bellezza in ogni antico, Nebrodes, che ancora alcuni

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Fig. 1: Abies nebrodensis. (Foto / Photo Paolo Picco).

51 storici vorrebbero attribuire alle Ma- di Iris pseudopumila Tineo, nelle donie, oggi viene invece limitato al due versioni cromatiche a fiori gial- territorio più a oriente, in sinonimia li e blu. Questo giaggiolo ha una di- con quello di Caronie. Ma testimone stribuzione mediterranea, risalendo diretta di questa trascorsa estensione sino al Gargano, e ricorda molto il geografica dei Nebrodi è proprio la più nordico I. lutescens Lam. (= I. botanica: molte specie esclusive del- chamaeiris Bertol.), anche nella poli- le Madonie, alcune anche molto rare, croma variabilità dei fiori. In prima- conservano nell’epiteto specifico pro- vera, poi, i prati mostrano un piacevo- prio l’aggettivo nebrodensis/-e. Un le “effetto onda” grazie alle spighe di esempio? L’abete dei Nebrodi, sem- Stipa sicula Moraldo, La Valva, Ric- plicemente, nei Nebrodi… non c’è! ciardi & Caputo, che al pari di molte congeneri presenta lunghissime reste ESCURSIONE SUL MONTE sericee che ondeggiano a ogni alito di QUACELLA vento. Iniziano a fiorire anche specie La nomenclatura delle specie segue la di prato più tardive, come Carthamus recente checklist della flora autocto- caeruleus L., C. pinnatus Desf., Ery- na italiana (BARTOLUCCI et al., 2018) simum bonannianum C.Presl (Fig. e successivi aggiornamenti, costan- 2), Genista aristata C.Presl, Lamium temente recepiti nel PORTALE DELLA flexuosum Ten., Sixalix atropurpurea FLORA D’ITALIA / PORTAL TO THE FLORA (L.) Greuter & Burdet (= Scabio- OF ITALY (2020+). sa maritima L.) e Trifolium bivonae L’itinerario botanico che ha protago- Guss. In particolare, le due Fabaceae nista la Quacella inizia da Polizzi Ge- (Genista e Trifolium) sono specie en- nerosa (718 m), grazioso centro che demiche esclusive sicule, come pure guarda dall’alto la valle dell’Imera l’Erysimum. Diffuso in gran parte Settentrionale. Da qui comincia una dell’isola, quest’ultimo non è l’uni- lunga e comoda carrozzabile, che si- co erisimo che possiamo incontrare: nuosamente fiancheggia le pendici molto più sporadico è il bellissimo E. occidentali del monte per condurre a metlesicsii Polatschek (Fig. 3), dalla Portella Colla e Piano Battaglia (1.519 caratteristica infiorescenza bicolore m). All’incirca dopo una decina di chi- per i fiori di un giallo carico in boc- lometri, lungo un tratto boschivo, si cio, ma che sbiadiscono man mano lascia l’auto e si imbocca, sulla destra, che l’antesi prosegue, dunque dall’al- una larga e comoda strada bianca, che to verso il basso. Più facile incontrar- in breve esce dal bosco guadagnando lo sui castelli e sui muri antichi, per gradualmente quota e affacciandosi al la consuetudine di impiegarlo a sco- maestoso scenario dei contrafforti oc- po ornamentale: e come dare torto… cidentali della Quacella. Asteraceae multiformi e multicolori La prima parte del tragitto lambisce si svelano, rivelando il massimo ri- aree prative esposte a ovest, ricchis- goglio verso fine primavera. Oltre ai sime di orchidee e fioriture precoci Carthamus, anche i Cirsium, le Cru-

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Fig. 2: Erysimum bonannianum. (Foto / Photo Paolo Picco).

Fig. 3: Erysimum metlesicsii. (Foto / Photo Paolo Picco).

53 pina, gli Xeranthemum… e il bellissi- a distinguerle dalle specie più diffu- mo, quanto raro, Ptilostemon niveus se, almeno al nord. Per la verità in- (C.Presl) Greuter, che risale in conti- contriamo anche diverse querce, che nente sino al Pollino e fiorisce a inizio certo meriterebbero maggiore atten- estate, insieme alla meno appariscen- zione; ammetto però la mia scarsa te ma ugualmente degna di rispetto dimestichezza con un genere che da (spine…) Carlina nebrodensis Guss. queste parti andrebbe studiato quasi ex DC. E poi una moltitudine di Apia- pianta per pianta. ceae interessanti o endemiche, come Ma è solo ora, quando la strada risale Kundmannia sicula (L.) DC., Pran- ancora per un breve tratto e, a breve, gos ferulacea (L.) Link (≡ Cachrys f. piega decisamente verso est prose- (L.) Calest.) e Siler montanum Crantz guendo con alcuni tornanti prima di subsp. siculum (Spreng.) Iamonico, rientrare in un contesto più boschivo, Bartolucci & F.Conti (≡ Laserpitium che si svelano le maggiori valenze siler L. subsp. siculum (Spreng.) San- botaniche, in uno scenario sempre tang., F.Conti & Gubellini); e poi le suggestivo dominato dalle rupi cal- bellissime corolle porporine di Gera- caree incombenti della Quacella. I nium pyrenaicum Burm.f. subsp. pyre- fianchi rupestri e i piccoli sfasciumi naicum e Scutellaria rubicunda Hor- detritici che si incontrano, ma anche nem., quelle giallo pallido di Onosma le pietraie e i ghiaioni al di sotto della echioides (L.) L. subsp. canescens strada, ci mostreranno in rapida se- (C.Presl) Peruzzi & N.G.Passal. (≡ O. quenza un’infinità di specie rare ed canescens C.Presl) e Stachys italica endemiche. Dunque, cosa aspettia- Mill. (– Sideritis syriaca auct., non mo? Pronti con appunti, taccuino per L.) o più intenso di Allium nebroden- note e reflex… Ma no, non possiamo se Guss., quelle bianche di Cerastium proseguire. O meglio, proseguiamo tomentosum L…, insomma una tavo- ma… da un’altra parte! Abbiamo rag- lozza che a ogni passo rivela nuove giunto l’ingresso del Vallone di Ma- sorprese, maggiormente per un “nor- donna degli Angeli (Figg. 4-5), nean- dico” in trasferta! che a 1.400 m di quota, e un cartello Risalendo la mulattiera, si guadagna ci segnala, a una ventina di minuti, il lentamente quota ammirando un paio “Sentiero Abies”. È un’emozione pro- di arbusti che mostrano una certa fa- fonda, il pensiero si ferma: la smania miliarità con le piante delle nostre di contare endemiti l’uno dopo l’altro Prealpi, ma… nulla di scontato in come in un gioco cede il passo a un questi luoghi: non è Sorbus aria (L.) silenzioso, calmo avanzare, immagi- Crantz, ma il simile S. graeca (Spach) nando già quello che vedremo di qui Lodd. ex S.Schauer; e il biancospino a poco. La fatica breve di un sentiero non è Crataegus monogyna Jacq., ma piuttosto ripido, ma sempre aperto e l’endemico C. laciniata Ucria; in en- panoramico, ci porta al vero obietti- trambi i casi le foglie ci aiutano, con vo dell’escursione, oserei dire anche pochi ma sicuri dettagli morfometrici, dell’intero viaggio in Sicilia: l’Abies

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Fig. 4: Monte Quacella / Quacella Mount, Vallone di Madonna degli Angeli. (Foto / Photo Paolo Picco).

55 Fig. 5: Monte Quacella / Quacella Mount, Vallone di Madonna degli Angeli. (Foto / Photo Paolo Picco). nebrodensis (Lojac.) Mattei (Fig. 1). mento e alla minore competitività di Ve ne sono una trentina soltanto, ma specie locali più aggressive, come ad rappresentano per le Madonie, per la esempio il faggio (Fagus sylvatica Sicilia e per il nostro Pianeta un pa- L. subsp. sylvatica). Ad ogni buon trimonio inestimabile. Tanto che tutti, conto, la specie è considerata dalla ma proprio tutti, hanno una sorta di IUCN in pericolo critico di estinzio- venerazione per questo abete, sebbe- ne ed è stata inserita nella lista delle ne agli occhi inesperti sia del tutto si- 50 specie vegetali a maggior rischio mile ad altre conifere ben più comuni, nell’area mediterranea. Nel 2000 il primo fra tutti l’abete bianco (Abies Parco delle Madonie ha avviato uno alba Mill.). Persino in luoghi dove le specifico progetto LIFE Natura per cronache riportano annualmente cri- la sua conservazione. Un secondo mini perpetrati contro il patrimonio progetto di tutela prevede anche la boschivo, questo albero è riuscito a messa a dimora di migliaia di nuovi guadagnarsi il rispetto di tutti. Trenta esemplari, in tal modo scongiurando, alberi, censiti e recintati uno per uno, si spera in modo definitivo, il rischio in un fazzoletto di terra dove ven- di estinzione. E pensare che, con ogni nero scoperti solo nel 1957 (fino ad probabilità, l’abete dei Nebrodi dove- allora la pianta era ritenuta estinta), va un tempo essere piuttosto diffuso: forse sopravvissuti grazie all’isola- certo rappresentò un’importante fonte

56 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 di commercio per le popolazioni della abeti, piuttosto scosceso ed esposto Sicilia settentrionale, soprattutto du- (forse è anche per questo che qui le rante la colonizzazione greca. Prova piante si sono potute mantenere in ne sono le monete coniate dall’antica vita), e riprendiamo la mulattiera città di Halaesa, nei pressi della attua- non senza aver rivolto lo sguardo le Tusa (ME), recanti l’inconfondibi- al superbo panorama che si gode da le immagine di questo albero. E, tor- questo punto: l’abitato di Polizzi in nando ai giorni nostri, un’emissione primo piano, oltre il quale lo sguar- filatelica del Ministero delle Poste del do spazia su gran parte della Sicilia 1985, intitolata “Salviamo la Natura”, occidentale, con le cime dei Sicani, realizzò 4 francobolli, con disegni la mole di Rocca Busambra su tutte, dell’artista Giuseppe Ascari, allo sco- in maestosa evidenza. La mulattiera po di raffigurare due specie animali e corre ora lungo le pendici meridio- due vegetali tra quelle maggiormente nali della Quacella (Fig. 6), guada- in pericolo nel nostro territorio. Una gnando quota anche con un paio di delle due piante era, per l’appunto, tornanti scavati nella roccia calcarea. il nostro abete. L’altra? Una primula Qui, con una comodità di osserva- meridionale… zione quasi imbarazzante, possiamo Rientriamo però sui nostri passi, ri- contare decine di specie endemiche discendiamo il breve sentiero che o comunque assolutamente nuove ci aveva condotto a raggiungere gli per chiunque non sia “della zona”:

Fig. 6: Monte Quacella, pendici meridionali / Quacella Mount, southern slopes. (Foto / Photo Paolo Picco).

57 sembra davvero un giardino botani- dall’aspetto inconfondibile, alme- co, mancano solo i cartellini… Ma no da queste parti: altre sottospecie procediamo con ordine, anche se sono presenti in Appennino e oltre mi limito a poche specie tra quelle l’Adriatico, in Croazia, ma manca davvero salienti. Linum punctatum del tutto sulle Alpi. C.Presl subsp. punctatum rivela le Su ghiaioni e pendii detritici possia- sue corolle cerulee sino a metà mag- mo incontrare diverse Brassicace- gio, poi l’effimera bellezza dei suoi ae, dal portamento variabile. Iberis petali cede alle frequenti e impietose violacea R.Br. (= I. pruitii Tineo), raffiche di vento. Parente stretto dei dai graziosi corimbi bianchi con to- lini alpini, si distingue agevolmente nalità rosa violaceo verso il centro per le foglioline marcatamente glau- dell’infiorescenza; i petali esterni cescenti e concentrate alla base del sono caratteristicamente più lunghi fusto. Cresce alla base di rocce o an- degli interni. Aethionema saxatile che sui ghiaioni, soprattutto se un po’ (L.) R.Br. (la presenza in Sicilia di A. consolidati. Ecologia che condivide, marginatum (Lapeyr.) Montemurro in gran parte, con un’altra stupenda (= A. saxatile (L.) R.Br. subsp. ova- specie a fiori azzurro intenso: Edra- lifolium (DC.) Nyman) è dubbia), ianthus graminifolius (L.) A.DC. ex non molto diversa nel portamento e Meisn. subsp. siculus (Strobl) Greu- aspetto generale, si distingue subito ter & Burdet (Fig. 7), Campanulacea per i petali a croce regolare, uguali

Fig. 7: Edraianthus graminifolius subsp. siculus. (Foto / Photo Paolo Picco).

58 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 tra loro. Odontarrhena nebrodensis lumnae Guss. subsp. sicula (Strobl) (Tineo) L.Cecchi & Selvi subsp. ne- M.A.Koch, D.A.German & R.Karl brodensis (≡ Alyssum n. Tineo) (Fig. (≡ A. deltoidea (L.) DC. subsp. sicu- 8) è invece di un giallo vivo; ho po- la (Strobl) Phitos), formante cusci- tuto incontrarla sia su detriti che in netti abbarbicati alle rupi in ambienti ambienti più consolidati. Matthiola soleggiati, ancora di un violetto par- fruticulosa (L.) Maire subsp. fruticu- ticolarmente vistoso sul candore del losa è più elevata, con racemi di un calcare. bel blu-violaceo, anche su ghiaioni e Veniamo alle Fabaceae: qui pos- suoli in movimento. Hesperis laci- siamo incontrare specie di colore niata All. subsp. cupaniana (Guss.) e portamento molto variabile, ma Giardina & Raimondo, presente qua sempre di grande valore biogeogra- e là, mostra un portamento ancora fico. Astragalus nebrodensis (Guss.) più elevato e corolle più nettamente Strobl (Fig. 9) forma pulvini o picco- violacee. E ancora, erisimi delle due li cespuglietti abbarbicati alla roccia, specie citate sono ancora diffusi, in soprattutto su versanti soleggiati, con particolare Erysimum bonannianum caratteristiche foglie imparipennate a (Fig. 2), anche se predilige suoli rachide acutamente spinoso e piccole più evoluti. E, infine, Aubrieta co- corolle sfumate di rosa carnicino. È

Fig. 8: Odontarrhena nebrodensis subsp. nebrodensis (≡ Alyssum n.). (Foto / Photo Paolo Picco).

59 Fig. 9: Astragalus nebrodensis. (Foto / Photo Paolo Picco). una pianta del tutto simile a molte al- bra, località da cui prende il nome, tre specie che crescono sui maggiori risultando in pratica l’unica entità di rilievi montuosi dell’area mediterra- A. vulneraria a fiori gialli presente in nea, dal Gennargentu all’Etna, dalla zona. In realtà alcuni studiosi disser- Calabria al Peloponneso e oltre, fa- tano sulla reale posizione sistematica cendo supporre un’origine ancestra- di questa entità, notando differenze le comune piuttosto antica (quando significative sia nella morfologia cioè tutti questi luoghi, oggi separati (dimensioni e numero di capolini) da ampi tratti di mare, erano diretta- sia nella pelosità di fusto e foglie. A mente comunicanti). Genista cupanii prima vista le piante delle Madonie Guss. forma cespugli inavvicinabili risultano molto diverse da quelle di (sfiorare per credere!) di un bellis- Rocca Busambra (dove venne sco- simo giallo carico. Endemica delle perta e descritta) e per certi versi po- Madonie, è tuttavia in questo tratto trebbero addirittura sembrare molto piuttosto diffusa, conferendo bellis- vicine alla sottospecie maura (Beck) sime note di colore sia in ambienti Maire (che però è a fiori rossi…); aperti sia al margine di querceti o di come si vede, un bel rompicapo. Ma altre formazioni boschive. Partico- noi ce ne disinteressiamo; la ammi- larmente comune è inoltre Anthyllis riamo, fotografiamo e… riprendiamo vulneraria L. subsp. busambarensis il cammino. (Lojac.) Pignatti, che invero è molto Anche nelle Caryophyllaceae non più comune rispetto a Rocca Busam- mancano le rarità e gli endemiti,

60 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 come Silene italica (L.) Pers. subsp. Tra le Asteraceae iniziamo con Heli- sicula (Ucria) Jeanm. (≡ S. sicula chrysum pendulum (C.Presl) C.Presl Ucria), dai bei petali involuti e con (= H. nebrodense Heldr.) (Fig. 10): tonalità roseo-porporine. S. fruticosa nell’aspetto ricorda i suoi cugini più L. ha invece corolle bianco sporco e “litoranei”, ma è spiccatamente rupi- foglioline più piccole e sottili. Sabu- colo e anzi talvolta alligna nelle fes- lina verna (L.) Rchb. subsp. grandi- sure di rupi verticali, anche a diversi flora (C.Presl) Dillenb. & Kadereit metri d’altezza. Si riconosce, fra l’al- (≡ Minuartia v. (L.) Hiern subsp. tro, per le foglie basali più larghe e grandiflora (C.Presl) Hayek) mostra piane. Sempre a fiore gialli i bellissimi corolle insolitamente grandi e vistose capolini di Jacobaea ambigua (Biv.) rispetto alle altre sottospecie. Hernia- Pelser & Veldkamp subsp. nebroden- ria glabra L. subsp. nebrodensis Ny- sis (Guss.) Peruzzi & N.G.Passal. man, al contrario, è specie minuscola, & C.E.Jarvis (= Senecio candidus abbarbicata al suolo: insignificante, (J.Presl & C.Presl) DC.), che risal- direbbero molti, sbagliano! A diffe- ta (… o forse no?) con le sue foglie renza della sottospecie nominale, è bianco candido su rupi e detriti cal- pianta perenne, suffruticosa ed ha carei. Jurinea bocconei (Guss.) Guss. foglioline cigliate. Si trova, oltre che (Fig. 11) è specie ridotta, appressata in Sicilia, altrove nelle regioni centro- al suolo, con graziosi capolini rosa- meridionali. cei e curiose foglie imparipennate di

Fig. 10: Helichrysum pendulum (= H. nebrodense). (Foto / Photo Paolo Picco).

61 Fig. 11: Jurinea bocconei. (Foto / Photo Paolo Picco). aspetto crassulento. Si incontra anche Parlatore (1816-1877) fu autore di ai margini di sentieri, come in conte- una Flora Italiana tra le più impor- sti più riparati; ecologia che condivi- tanti, fondatore e direttore per lungo de con Centaurea parlatoris Heldr. tempo dell’Erbario Centrale Itali- subsp. parlatoris, anch’essa a capoli- co di Firenze. Nondimeno siciliano ni roseo-porporini. Ogni tanto anche era anche Francesco Cupani (1657- qualche margherita…, ecco Anthemis 1710), frate francescano fondatore cupaniana Tod. ex Nyman, dalle ca- di un Hortus Carholicus, un giardino ratteristiche foglie che si risolvono in botanico a Misilmeri (PA), autore di lacinie filiformi. una Flora Sicula pubblicata a Na- Queste tre specie rendono, a loro poli nel 1696 e grande amico dello modo, onore ad altrettanti tra i mag- stesso Boccone. Ed un cenno lo me- giori studiosi della flora sicula. Il rita pure André Jurine (1780-1804), monaco cistercense siciliano Pao- naturalista e studioso di medicina e lo Boccone (1633-1704) fu uno tra botanica. A questa figura di giovane i più attenti esploratori della flora promessa della Scienza, prematura- mediterranea e a lui è intitolata, fra mente scomparso, è dedicata la citata l’altro, anche una interessante rivi- Jurinea bocconei. sta specialistica su questa disciplina Ptilostemon niveus, dalle micidiali e (Bocconea). Il palermitano Filippo ubique spine, possiamo incontrarlo

62 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 ancora, ma fiorisce decisamente più Apiaceae: ve ne sono anche qui di in- tardi. Doronicum orientale Hoffm., teressanti ed endemiche. Athamanta invece, una sorta di margheritona sicula L. (Fig. 12) alligna nelle fes- gialla in tutte le sue componenti fio- sure delle rupi, con caratteristiche rali, la possiamo trovare facilmente ombrelle bianche, compatte. Specie a da fine primavera al margine della fiori gialli è invece Bonannia graeca faggeta e anche all’interno di questa, (L.) Halácsy, oltre a Kundmannia si- se non troppo fitta. Poteva inoltre cula e Prangos ferulacea (≡ Cachrys mancare una dedica al “nostro” Pi- f.) che abbiamo già visto a quote infe- gnatti? Eccola: Hieracium racemo- riori ma che possono ancora, occasio- sum Waldst. & Kit. ex Willd. sub- nalmente, risalire di quota. sp. pignattianum (Raimondo & Di Se tra le Rosaceae abbiamo già vi- Grist.) Greuter (≡ H. pignattianum sto alcuni piccoli alberi endemici (e Raimondo & Di Grist.), presente in molte altre specie arboree endemi- zona qua e là, sia in contesti rupestri che appartenenti a questa famiglia o comunque aperti sia in ambienti di sono state individuate e descritte faggeta. per la Sicilia), non mancano motivi

Fig. 12: Athamanta sicula. (Foto / Photo Paolo Picco).

63 di interesse anche tra gli arbusti e Ancora specie pregevoli: Onosma le specie erbacee. Rosa sicula Tratt. echioides subsp. canescens (≡ O. ca- presenta bellissimi fiori di discrete nescens), che abbiamo già incontrato dimensioni, rosa tenue o anche bian- all’inizio, una piccola ma simpatica castro. Amelanchier ovalis Medik.: Boraginacea dalle corolle pendule ecco una pianta che conosciamo giallo pallido e dalle foglie lineari- anche noi “alpestri”? Naturalmente lanceolate, di aspetto grigio-verda- no, come potrebbe: è la sottospecie stro; ispida per peli rigidi abbondanti embergeri Favarger & Stearn, che, sulle foglie basali, al punto da risul- tanto per cambiare, è… endemica. In tare quasi pungente. Alla medesima questo, è ovvio, ci si fida della lette- famiglia appartiene il raro Cynoglos- ratura; è impensabile, a meno di es- sum nebrodense Guss. subsp. nebro- sere vere enciclopedie su due gambe, dense, che però possiamo incontrare cogliere sempre e comunque la diffe- solo a quote più elevate, verso l’area renza tra queste entità meridionali e sommitale della Quacella come di al- le più familiari specie di riferimento tre vette delle Madonie. “nordiche”, cui istintivamente le ri- Tra le Lamiaceae, oltre alla bella ed colleghiamo. Potentilla caulescens elegante Scutellaria rubicunda (che L. subsp. nebrodensis (Strobl ex cresce anche a quote inferiori), bella Zimmeter) Arrigoni ricorda in effetti e piuttosto frequente risulta Zizipho- la “nostra”, ma se ne distingue per ra granatensis (Boiss. & Reut.) Mel- alcuni caratteri, soprattutto fogliari. nikov subsp. granatensis (= Acinos P. calabra Ten., invece, è una spe- alpinus (L.) Moench subsp. nebro- cie minuscola, appressata al suolo densis (A.Kern. & Strobl) C.Brullo ma con graziosissimi e vistosi fiori & Brullo), esempio quasi didascalico giallo carico e foglioline densamen- della somiglianza tra piante dell’arco te tomentose, che conferiscono alla alpino e specie della vegetazione alto pianta un aspetto grigio-argentino o montana mediterranea: innegabile anche biancastro. Simile nell’aspet- trovare un filo comune tra questa e to se osservata a distanza, ma ben altre entità del gruppo di Z. granaten- diversa nel dettaglio, è una piccola sis di Alpi (es. la subsp. alpina (L.) Cistacea, Helianthemum oelandicum Bräuchler & Gutermann (≡ Acinos (L.) Dum.Cours. subsp. nebrodense alpinus (L.) Moench)), Appennino e (Heldr. ex Guss.) Greuter & Burdet Sardegna. (≡ H. canum (L.) Baumg. subsp. ne- Due piccole Rubiaceae meritano un brodense (Heldr. ex Guss.) Arcang.). rilievo: sono Galium aetnicum Biv., Come abbiamo notato all’inizio, non che, a dispetto del nome, non cresce deve stupirci la quantità di specie solamente sulle lave vulcaniche ma “nebrodensi” in territorio “mado- anche su pietraie e suoli incoerenti di niense”, soprattutto andando a ri- altre località della Sicilia. Asperula troso nella storia e nella geografia gussonei Boiss. è specie minuta, ma locale. che risalta con le sue graziose corolle

64 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 rosa carnicino a forma di piccola cro- tre zone sommitali, rappresentano i ce. Anch’essa, per vederla, occorre luoghi di crescita esclusivi di alcu- salire un poco, verso la parte sommi- ne tra le specie endemiche più rare e tale della Quacella. Celebra la fama di minacciate dell’intera flora sicula. E Giovanni Gussone (1787-1866), cam- una volta ridiscesi per la medesima pano, ma appassionato in particolare mulattiera, raggiungendo la carroz- della flora di Sicilia, attivo a Palermo zabile potremo visitare altri luoghi e a Napoli. E ancora: Viola nebroden- delle Madonie, altrettanto meritevoli sis C.Presl, dalle graziose corolle vio- di attenzione. Da Piano Battaglia a la chiaro a fauce gialla, parente sici- Pizzo Carbonara, da Piano Zucchi liana della comune V. calcarata L. In ai dintorni di Isnello e Castelbuono, giro per la Sicilia sono segnalate varie tante possibilità per chi non ne aves- entità di questo bellissimo gruppo di se avuto abbastanza… e pensare che viole: questa specie parrebbe esclusi- in lontananza ci guarda, sorniona, la va delle Madonie, diffusa in gran par- Rocca Busambra, la cui sagoma, sfu- te dei rilievi più elevati. mata dalle foschie di una primavera Come si vede, un compendio floristi- ormai prossima all’estate, si eleva co di inestimabile ricchezza. Senza maestosa e solitaria, dominando con contare che un appassionato potreb- la sua cresta rocciosa il paesaggio be programmare un viaggio sulle dell’occidente siculo. Per chi ha, sin Madonie anche solo alla ricerca del da ragazzo, maneggiato il PIGNATTI mitico abete dei Nebrodi… e strada (1982) e, come me, immaginava la facendo si imbatte in decine di specie Sicilia come una terra lontana e mi- rare, endemiti, piante sconosciute: il tica, affascinante ma irraggiungibile tutto in uno scenario naturalistico, (almeno nelle possibilità di allora), paesaggistico e culturale di indubbio la Busambra era la meta naturalisti- e travolgente fascino. E senza conta- ca più suggestiva e importante, “la” re che, ancora, la Quacella annovera meta su tutte… ma la Quacella, a me diverse altre specie, che in questo colpevolmente sconosciuta sino ai itinerario non abbiamo presentato preparativi per il mio primo viaggio poiché localizzate in stazioni meno in Sicilia, non ha certo fatto rimpian- accessibili. In particolare le mitiche gere la più nota, celebrata montagna “Fosse di San Gandolfo”, come al- del Corleonese.

BIBLIOGRAFIA BARTOLUCCI F., PERUZZI L., GALASSO G., ALBANO A., ALESSANDRINI A., ARDENGHI N. M. G., ASTUTI G., BACCHETTA G., BALLELLI S., BANFI E., BARBERIS G., BERNARDO L., BOUVET D., BOVIO M., CECCHI L., DI PIETRO R., DOMINA G., FASCETTI S., FENU G., FESTI F., FOGGI B., GALLO L., GOTTSCHLICH G., GUBEL- LINI L., IAMONICO D., IBERITE M., JIMÉNEZ-MEJÍAS P., LATTANZI E., MARCHETTI D., MARTINETTO E., MASIN R. R., MEDAGLI P., PASSALACQUA N. G., PECCENINI

65 S., PENNESI R., PIERINI B., POLDINI L., PROSSER F., RAIMONDO F. M., ROMA- MARZIO F., ROSATI L., SANTANGELO A., SCOPPOLA A., SCORTEGAGNA S., SEL- VAGGI A., SELVI F., SOLDANO S., STINCA A., WAGENSOMMER R. P., WILHALM T. & CONTI F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, 152 (2): 179-303. PIGNATTI S., 1982 - Flora d’Italia. Edagrcole, Bologna, 1-3. PORTALE DELLA FLORA D’ITALIA / PORTAL TO THE FLORA OF ITALY, 2020 - Portale della Flora d’Italia - Portal to the Flora of Italy 2019.2. (ultima consultazione il 3 aprile 2020).

66 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 67-114 NOTULAE AD PLANTAS ADVENAS LONGOBARDIAE SPECTANTES: 9 (425-566)

Gabriele Galasso* & Enrico Banfi*

Notulae 425-427 brate, binari e massicciata ferrovia- Gabriele Galasso, Enrico Banfi, ria sul lato orientale (UTM ED50: Rodolfo Gentili* & Chiara Toffolo** tra 32T 0518673.5037057 e 32T Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale 0518731.5036787), 124 m s.l.m., no di Milano, Corso Venezia 55, 20121 Milano exp., binari ferroviari, 21 Mai 2018, (MI); [email protected], G. Galasso, det. G. Galasso & E. [email protected] *Dipartimento di Scienze della Terra e Banfi (MSNM); ibidem, banchina dell’Ambiente, Università di Milano-Bicocca, ferroviaria, 25 Sep 2018, G. Galasso, Piazza della Scienza 1, 20126 Milano (MI); det. G. Galasso & E. Banfi (MSNM); [email protected] Milano (MI), Via M. Bagarotti, par- **Faculty of Science, University of South cheggio del supermercato Eurospin Bohemia, Branišovská 31, CZ-370 05 (UTM ED50: 32T 0507656.5033999), České Budějovice, Czech Republic; chiara. 122 m s.l.m., no exp., 29 Iun 2019, [email protected] margine erboso, con Crepis foetida subsp. foetida, G. Galasso (MSNM). 425. Crepis foetida L. subsp. rhoe- - Archeofita naturalizzata nuova per adifolia (M.Bieb.) Čelak. (Asterace- la provincia di Milano. ae) Crepis foetida subsp. rhoeadifolia è (≡ Crepis rhoeadifolia M.Bieb.) un’archeofita originaria dell’Asia oc- cidentale e, forse, dell’Europa orien- + (NAT) MI: Milano (MI), Sta- tale, in espansione verso ovest, che si zione Milano-Centrale, binari sul differenzia dalla sottospecie nominale lato sinistro della stazione (UTM per l’assenza di peli ghiandolari sulle ED50: tra 32T 0516610.5038061 squame dei capolini (BABCOCK, 1947; e 32T 0516396.5037738), 130 m LAMBINON, 2000). In Lombardia era s.l.m., no exp., banchina ferrovia- finora nota come naturalizzata nella ria, 17 Mai 2018, G. Galasso, det. sola provincia di Pavia (ARDENGHI et G. Galasso & E. Banfi (MSNM); al., 2010). A Milano è stata trovata Milano (MI), Stazione Milano-Lam- soprattutto lungo le linee ferroviarie.

* Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale di Milano, corso Venezia 55, 20121 Milano; [email protected], [email protected]

67 426. Euphorbia davidii Subils (Eu- Asia temperata, per la Lombardia in- phorbiaceae) dicata come casuale in provincia di (– Euphorbia dentata auct., non Mi- Bergamo (ARDENGHI et al., 2010). chx.) BIBLIOGRAFIA + (NAT) MI: Milano (MI), Stazione ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., Milano-Lambrate, binari e massiccia- BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA ta ferroviaria sul lato orientale (UTM G., CATTANEO G., CEFFALI G., COLA- ED50: tra 32T 0518673.5037057 TORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., e 32T 0518731.5036787), 124 m FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., s.l.m., no exp., binari ferroviari, 25 GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO Sep 2018, G. Galasso, det. G. Ga- BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA lasso & E. Banfi (MSNM). - Neofita ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRE- naturalizzata nuova per la provincia SCIANO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI di Milano. A., KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., Specie originaria dell’America set- PAROLO G., PERICO M., PROSSER F., tentrionale e diffusa in Lombardia ROVELLI P., SARTORI F., TRUZZI A., VIL- soprattutto lungo le massicciate fer- LA M. & ZANOTTI E., 2010 - Dati su roviarie, era finora conosciuta per le presenza e distribuzione provinciale. provincie di Monza e Brianza, Lecco In: La flora esotica lombarda. Ban- e Pavia (ARDENGHI et al., 2010). Ni- fi E. & Galasso G. (eds.). Museo di cola Ardenghi ci comunica di averla Storia Naturale di Milano, Milano. + osservata anche lungo un binario alla CD-ROM. Sazione Milano-Greco Pirelli. BABCOCK E. B., 1947 - The genus Crepis. Part two. Systematic treat- 427. Rumex patientia L. subsp. pa- ment. Univ. Calif. Publ. Bot., Berke- tientia (Polygonaceae) ley, 22: 199-1030. LAMBINON J., 2000 - n° 19649 - + (CAS) MI: Milano (MI), depo- Crepis foetida L. subsp. rhoeadifo- sito ferroviario Milano-San Rocco lia (Bieb.) Čelak. Bull. Soc. Éch. Pl. (c/o Stazione Milano-Porta Gari- Vascul. Eur. Bass. Médit., Liège, 28: baldi), binari e massicciata ferro- 97-98. viaria sul lato nordorientale (UTM ED50: tra 32T 0513086.5038148 e Notula 428 32T 0513596.5037795), 125-126 m Enrico Banfi & Gabriele Galasso s.l.m., no exp., binari ferroviari, 27 Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale Sep 2018, G. Galasso, det. G. Ga- di Milano, Corso Venezia 55, 20121 Milano lasso & E. Banfi (MSNM). - Neofi- (MI); [email protected], gabriele. ta casuale nuova per la provincia di [email protected] Milano. Rumex patientia subsp. patientia è 428. Heliotropium amplexicaule una neofita originaria di Europa e Vahl (Heliotropiaceae)

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+ (CAS) MI: Milano (MI), Via BIBLIOGRAFIA Marco Bruto (UTM ED50: 32T ARDENGHI N. M. G., 2012 - Notulae 0518746.5034258), 109 m s.l.m., 51-94. In: Notulae ad plantas advenas no exp., marciapiede, 30 Aug 2019, longobardiae spectantes: 2 (29-140). E. Banfi (MSNM). - Neofita casuale Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. nuova per la provincia di Milano. Bot., Milano, 35 (2011): 58-78. Specie appartenente a un genere ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., complesso e articolato, attribuita alla BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA sezione Heliotrophytum G.Don, di G., CATTANEO G., CEFFALI G., COLA- origine sudamericana, con centro TORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., principale in Argentina. L’indagine FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., filogenetica di LEUBERT et al. (2011) GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO ha dimostrato che tale sezione forma BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA il clado (discendenza) denominato ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRE- “Tournefortia” assieme alle specie del- SCIANO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI le sezioni Coeloma (DC.) I.M.Johnst., A., KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., Hypsogenia I.M.Johnst., Plagiomeris PAROLO G., PERICO M., PROSSER F., I.M.Johnst., Platygyne Benth., Scho- ROVELLI P., SARTORI F., TRUZZI A., VIL- bera (Scop.) I.M.Johnst., Triaridium LA M. & ZANOTTI E., 2010 - Dati su (Lehm.) Griseb. e Tournefortia L. sect presenza e distribuzione provinciale. Tournefortia; per un rapido raffronto, In: La flora esotica lombarda. Ban- Heliotropium europaeum L., elemen- fi E. & Galasso G. (eds.). Museo di to originale della nostra flora, parte- Storia Naturale di Milano, Milano. + cipa al clado denominato “Heliotro- CD-ROM. pium II”, ben distante dal precedente BONALI F., 2019 - Segnalazioni bi- e rappresentativo del ceppo paleotro- bliografiche e precisazioni: 145-158. pico. H. amplexicaule è una xenofita In: Segnalazioni floristiche per la pro- ormai largamente diffusa al di fuori vincia di Cremona: 86-165. Bonali F. del suo areale primario, che comporta (ed.). Pianura, sc. st. amb. padano, anche seri problemi di invasività, per Cremona, 38: 32-34. esempio nel sudest dell’Australia; per GALASSO G., 2019 - Notulae reda- contenere tale invasività è stata messa zionali 408-424. In: Notulae ad plan- a punto la lotta biologica mediante i tas advenas Longobardiae spectantes: coleotteri crisomelidi Deuterocampta 8 (398-424). Galasso G. & Banfi E. quadrijuga (Stål, 1859) e Longitar- (eds.). Pag. Bot., Milano, 41 (2018): sus spp. sperimentati in Argentina. 49-54. In Lombardia era finora nota come LEUBERT F., BROKAMP G., WEN J., casuale nelle provincie di Berga- WEIGEND M. & HILGER H. H., 2011 - mo, Brescia, Como (ARDENGHI et al., Phylogenetic relationships and mor- 2010) e Cremona (BONALI, 2019; GA- phological diversity in Neotropical LASSO, 2019) e naturalizzata in quella Heliotropium (Heliotropiaceae). Ta- di Pavia (ARDENGHI, 2012). xon, Utrecht, 60 (3): 663-680.

69 Notula 429 Oenothera rosea (enagra rosea) è una Luca Gariboldi & Isabella Negroni* specie originaria di Nordamerica e Via Ghisolfa 3, 20017 Rho (MI); info@ Sudamerica, spesso coltivata e na- lucagariboldi.it turalizzata in Asia meridionale, Au- *Via F. da Levania 23, 26833 Comazzo (LO); stralia, Europa e Sudamerica (JIARUI [email protected] et al., 2007). In passato era già stata segnalata in Lombardia, ma per erro- 429. Oenothera rosea L’Hér. ex Ai- re (BANFI & GALASSO, 2010; GALASSO ton (Onagraceae) (Fig. 1) et al., 2018); infatti, come evidenzia- to in BANFI & GALASSO (2010), il dato + (CAS) LOM (MI): Melzo (MI), presente in PIGNATTI (1982) riprende- Oasi Naturalistica della Martesana, va una segnalazione di FIORI (1925) a SW del laghetto, entro i confini del riferita all’interno dell’Orto Botanico Parco Agricolo Sud Milano (UTM di Pavia, dunque da escludere dal- ED50: 32T 0534997.5038616), 114 m la flora esotica lombarda. A Melzo è s.l.m., no exp., incolto umido, 15 Sep presente con circa una decina di in- 2019, L. Gariboldi & I. Negroni, det. dividui, osservati nell’incolto umido L. Gariboldi & E. Banfi (MSNM). - situato presso lo sterrato che percorre Neofita casuale nuova per la Lombar- l’intera oasi. dia e per la provincia di Milano.

Fig. 1: Oenothera rosea. (Foto/Photo Gariboldi).

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BIBLIOGRAFIA 430. Ammannia coccinea Rottb. BANFI E. & GALASSO G. (eds.), 2010 (Lythraceae) - La flora esotica lombarda. Museo di Storia Naturale di Milano, Milano. + + (INV) MN: Roverbella (MN), loc. CD-ROM. Cà Mantovane (UTM ED50: 32T FIORI A., 1925 - Nuova flora anali- 0647959.5011935), 29 m s.l.m., no tica d’Italia. Tipografia di M. Ricci, exp., nel fango di una risaia, 10 Sep Firenze, 2 (1): 1-160. 2017, A. Truzzi (MSNM). - Neofita: GALASSO G., CONTI F., PERUZZI L., cambiamento di status, da casuale a ARDENGHI N. M. G., BANFI E., CELESTI- invasivo, per la provincia di Manto- GRAPOW L., ALBANO A., ALESSANDRINI va. A., BACCHETTA G., BALLELLI S., BANDINI Attualmente Ammannia coccinea MAZZANTI M., BARBERIS G., BERNARDO è considerata casuale in provincia L., BLASI C., BOUVET D., BOVIO M., CEC- di Mantova (ARDENGHI et al., 2010) CHI L., DEL GUACCHIO E., DOMINA G., FA- perché il 4 settembre 2009 era stata SCETTI S., GALLO L., GUBELLINI L., GUIGGI rinvenuta in un unico esemplare nel A., IAMONICO D., IBERITE M., JIMÉNEZ- letto asciutto del Fiume Po. Si pro- MEJÍAS P., LATTANZI E., MARCHETTI D., pone qui il passaggio allo status di MARTINETTO E., MASIN R. R., MEDAGLI invasiva poiché ne sono stati trova- P., PASSALACQUA N. G., PECCENINI S., ti abbondanti individui infestanti le PENNESI R., PIERINI B., PODDA L., POLDINI risaie, analogamente a quanto osser- L., PROSSER F., RAIMONDO F. M., ROMA- vato nella confinante provincia di MARZIO F., ROSATI L., SANTANGELO A., Verona. SCOPPOLA A., SCORTEGAGNA S., SELVAGGI A., SELVI F., SOLDANO S., STINCA A., WA- 431. Heteranthera reniformis Ruiz GENSOMMER R. P., WILHALM T. & BARTO- & Pav. (Pontederiaceae) LUCCI F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Pl. Bio- + (INV) MN: Roverbella (MN), loc. syst., Firenze, 152 (3): 556-592. Cà Mantovane (UTM ED50: 32T JIARUI C., HOCH P. C. & WAGNER W. 0647959.5011935), 29 m s.l.m., no L., 2007 - 5. Oenothera Linnaeus. In: exp., nel fango di una risaia, 10 Sep Flora of China. Wu Z. Y., Raven P. H. 2017, A. Truzzi (MSNM). - Neofita & Hong D. Y. (eds.). Science Press, invasiva nuova per la provincia di Beijing, Missouri Botanical Garden Mantova. Press, St. Louis, 13: 423-426. Heteranthera reniformis è stata rin- PIGNATTI S., 1982 - Flora d’Italia. venuta in numerosi esemplari, ana- Edagricole, Bologna, 2. logamente alle risaie della limitrofa provincia di Verona. Notulae 430-435 Andrea Truzzi 432. Lathyrus oleraceus Lam. subsp. Via Concetto Marchesi 21, 46029 Suzzara oleraceus (Fabaceae) (MN); [email protected] (≡ Pisum sativum L.)

71 + (CAS) MN: San Giorgio Bigarello del Fiume Po (UTM ED50: 32T (MN), loc. Dosso Prati (UTM ED50: 0668668.4991353), 20 m s.l.m., no 32T 0649499.5004435), 25 m s.l.m., exp., su fango e sabbia umida, 3 Sep no exp., ai margini di un seminativo 2019, A. Truzzi (MSNM). - Neofi- a frumento, 22 Apr 2019, A. Truzzi ta casuale nuova per la provincia di (MSNM). - Archeofita casuale nuova Mantova. per la provincia di Mantova. Rotala ramosior viene qui segnala- Sono state rinvenute alcune piante di ta per la prima volta in provincia di una cultivar di pisello del Gruppo di Mantova. cultivar Afila, utilizzata per la pro- duzione di granella secca proteica e 435. Sagittaria latifolia Willd. (Ali- la cui coltura è in espansione anche smataceae) grazie ai contributi della PAC (Poli- tica Agricola Comunitaria). In gene- + (NAT) MN: Castel Goffredo (MN), re, le piante spontanee si rinvengono fraz. Sant’Anna, Corte Gambarèdolo, nei campi coltivati a pisello durante fosso di scolo ai margini della strada l’anno precedente, a causa della di- che da Castel Goffredo conduce a spersione di qualche seme durante la Ceresara, sul margine destro (UTM raccolta. Non mostra tendenza a dif- ED50: 32T 0620044.5016199), 50 m fondersi al di fuori dei seminativi a s.l.m., no exp., nell’acqua di un fosso, cereali o delle colture foraggere. 1 Oct 2017, A. Truzzi (MSNM). - Ne- ofita naturalizzata nuova per la pro- 433. Physalis angulata L. (Solana- vincia di Mantova. ceae) È stato rinvenuto un un gruppo di Sa- gittaria latifolia, regolarmente frutti- + (CAS) MN: Medole (MN), loc. Cor- ficante, che sta colonizzando la riva te Rossa, a SW di Monte Medolano di un fossato dimostrando capacità di (UTM ED50: 32T 0619028.5022983), espansione. 73 m s.l.m., no exp., in un campo preparato per la semina dopo il rac- BIBLIOGRAFIA colto di mais, 14 Oct 2018, A. Truzzi ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., (MSNM). - Neofita casuale nuova per BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA la provincia di Mantova. G., CATTANEO G., CEFFALI G., CO- È stato rinvenuto un piccolo gruppo di LATORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., Physalis angulata in fruttificazione. FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO 434. Rotala ramosior (L.) Koehne BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA (Lythraceae) ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRESCIA- (≡ Ammannia ramosior L.) NO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI A., KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., PARO- + (CAS) MN: Ostiglia (MN), Iso- LO G., PERICO M., PROSSER F., ROVELLI la Boschina, letto secondario P., SARTORI F., TRUZZI A., VILLA M. &

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ZANOTTI E., 2010 - Dati su presenza e Fiume Po, presso l’area di sosta all’in- distribuzione provinciale. In: La flora crocio con l’argine maestro (UTM esotica lombarda. Banfi E. & Galas- ED50: 32T 0569508.4993791), 46 m so G. (eds.). Museo di Storia Natu- s.l.m., no exp., erboso su argine mae- rale di Milano, Milano. + CD-ROM. stro, una decina di esemplari, 14 Iun 2019, F. Bonali (MSNM); ibidem, 8 Notulae 436-447 Iul 2019, F. Bonali (MSNM). - Ne- Fabrizio Bonali ofita naturalizzata confermata per la Via G. Carnevali 2, 26100 Cremona (CR); provincia di Lodi. [email protected] Segnalata per la prima volta come naturalizzata in Lombardia nella pro- 436. Amaranthus emarginatus vincia di Cremona (BONALI, 2002), Salzm. ex Uline & W.L.Bray subsp. qui se ne conferma, oltre alle stazio- emarginatus (Amaranthaceae) ni tipiche delle boscaglie golenali, la presenza nei rilievi arginali (BONALI + (CAS) LO: Castelnuovo Boc- & D’AURIA, 2007). Per la provincia ca d’Adda (LO), ca. 250 m a W di di Lodi esiste una precedente segna- Cascina Costa (UTM ED50: 32T lazione (GIORDANA & BONALI, 2008) 0566260.4995311), 41 m s.l.m., no relativa al quadrante floristico di exp., stoppie di mais, a tratti copio- Somaglia (CFCE: 0823-4 Somaglia) sa, 16 Aug 2019, F. Bonali (MSNM). (GIORDANA, 2010), che stranamente - Neofita casuale nuova per la provin- non era stata ripresa ne La flora esoti- cia di Lodi. ca lombarda (ARDENGHI et al., 2010). Entità da poco definita (IAMONICO, Il dato era riferito a Senna Lodigiana 2015), presente in diverse regioni (LO), fraz. Guzzafame, tra i ruderi di d’Italia (GALASSO et al., 2018), tra una cascina crollata (CFCE: 0823-4 cui anche la Lombardia, per la qua- Somaglia), ca. 51 m s.l.m., ambien- le IAMONICO (2012, 2015) la segnala te ruderale, 2006, obs. F. Giordana. casuale in provincia di Mantova al Per poter meglio definire il periodo di Bosco Fontana e ARDENGHI & POLANI introduzione in Lombardia, andrebbe (2016) naturalizzata in quella di Pa- precisata l’appartenenza al territorio via (GALASSO, 2020). Mentre le piante lombardo del reperto conservato in rinvenute nel mantovano corrispon- FI (Erbario C. Camperio, in agro tici- dono alla var. emarginatus, quelle qui nense, 17 Iul 1891, R. Farneti). segnalate si riferiscono alla var. pseu- dogracilis (Thell.) Iamonico. 438. Corylus colurna L. (Betulace- ae) 437. Chaerophyllum bulbosum L. subsp. bulbosum (Apiaceae) + (CAS) CR: Cremona (CR), parco “Asia”, nei pressi di Via Persico, ap- + (NAT) LO: Castelnuovo Bocca pena dopo la fonte di acqua pubblica d’Adda (LO), al termine del ponte sul (UTM ED50: 32T 0582025.4999783),

73 40 m s.l.m., no exp., parco urbano, 32T 0580129.4998468), 38 m s.l.m., rari esemplari nei pressi della pian- WSW, base di muro, due esemplari, ta madre, 10 Mai 2019, F. Bonali 17 Apr 2019, F. Bonali) e in Contra- (MSNM, Herb. F. Bonali). - Neofi- da Santa Tecla (Cremona (CR), Con- ta casuale nuova per la provincia di trada Santa Tecla (UTM ED50: 32T Cremona. 0579688.4998800 ± 90 m), ca. 35 Specie ornamentale originaria di m s.l.m., base di muro, una ventina Balcani e Asia minore, utilizzata nei di individui in frutto, 8 Oct 2019, F. parchi urbani e finora segnalata come Bonali). casuale nelle provincie di Brescia e Milano (ARDENGHI et al., 2010). 440. Gamochaeta pensylvanica (Wil- ld.) Cabrera (Asteraceae) 439. Erigeron bonariensis L. (Aste- (≡ Gnaphalium pensylvanicum Wil- raceae) ld.)

+ (NAT) CR: Cremona (CR), Via + (CAS) CR: Cremona (CR), R. Manna, retro della chiesa di Via R. Manna (UTM ED50: 32T Santa Lucia (UTM ED50: 32T 0580129.4998468), 38 m s.l.m., 0580120.4998443), 38 m s.l.m., ENE, WSW, base di muro, due individui, 17 acciottolato, una trentina di indivi- Apr 2019, F. Bonali (MSNM, Herb. dui in frutto, 20 Aug 2019, F. Bonali F. Bonali). - Neofita casuale nuova (MSNM). - Neofita naturalizzata con- per la provincia di Cremona. fermata per la provincia di Cremona. Raccolta per la prima volta in Lom- In Lombardia, Erigeron bonariensis bardia nel 1980 a Pavia (ARDENGHI, è naturalizzata nelle provincie di Ber- 2013), naturalizzata nelle provincie gamo, Brescia, Lecco, Milano (AR- di Milano e Pavia (ARDENGHI et al., DENGHI et al., 2010), Pavia (ARDEN- 2010), Varese (MENEGUZZO et al., GHI, 2012), Como (GALASSO, 2013) e 2014) e casuale in quella di Lodi casuale in quella di Lodi (ARDENGHI (BONALI, 2015). In seguito, nel set- & MOSSINI, 2015). Per la provincia tembre del 2019 sono stati osserva- di Cremona esistono due precedenti ti una decina di individui sul retro segnalazioni di AGAPITO LUDOVICI & della chiesa di Santa Lucia, a ca. 20 CECERE (2003) e di D’AURIA & ZA- m dalla presente stazione (Cremo- VAGNO (2008), che stranamente non na (CR), Via R. Manna, retro della sono state riprese nell’Atlante coro- chiesa di Santa Lucia (UTM ED50: logico delle piante vascolari della 32T 0580120.4998443), 38 m s.l.m., provincia di Cremona (BONALI et al., ENE, acciottolato, una decina di indi- 2006) e ne La flora esotica lombarda vidui, Sep 2019, F. Bonali). (ARDENGHI et al., 2010). Altri indivi- dui sono stati osservati, sempre a Cre- 441. Graptopetalum paraguayense mona, lungo la stessa via (Cremona (N.E.Br.) Walther subsp. paraguay- (CR), Via R. Manna (UTM ED50: ca. ense (Crassulaceae) (Fig. 2)

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(≡ Cotyledon paraguayensis N.E.Br. proprietari dell’immobile, le piante ≡ Sedum paraguayense (N.E.Br.) qui segnalate deriverebbero da un nu- Bollock) cleo acquistato in montagna, allevato in vaso e poi diffusosi spontaneamen- + (CAS) CR: Cremona (CR), Via te. Tra gli stessi coppi è presente an- S.L. Bissolati (UTM ED50: 32T che Sedum album L. subsp. album e 0579800.4998825), 41 m s.l.m., SW, Umbilicus rupestris (Salisb.) Dandy. coppi a ca. 4 m di altezza, un paio In Lombardia, la specie risulta già se- di vistosi individui, 11 Dec 2019, F. gnalata come casuale per le provincie Bonali (MSNM, fotografia). - Neofi- di Pavia e Sondrio (ARDENGHI, 2019; ta casuale nuova per la provincia di GALASSO, 2020). Cremona. Graptopetalum paraguayense subsp. 442. Gymnocladus dioicus (L.) paraguayense (graptopetalum) è una K.Koch (Fabaceae) specie nativa del Centramerica e col- (≡ Guilandina dioica L.) tivata a scopo ornamentale, partico- larmente nel centro storico di Cremo- + (CAS) CR: Castelverde (CR), na. Stando a informazioni raccolte dai fraz. Costa Sant’Abramo, Via

Fig. 2: Graptopetalum paraguayense subsp. paraguayense. (Foto/Photo Bonali).

75 San Predengo (UTM ED50: 32T Aug 2019, F. Bonali (MSNM). - Neo- 0576205.5002532), 51 m s.l.m., no fita casuale nuova per la provincia di exp., fosso, una plantula alta ca. 1 Lodi. m, discosta una decina di metri dalla Un’altra plantula, alta circa 1,5 m, è pianta madre, 10 Sep 2019, F. Bonali stata osservata sempre a Castelnuovo (MSNM, Herb. F. Bonali). - Neofi- Bocca d’Adda, sulla scarpatella nord ta casuale nuova per la provincia di del Canale Grandiolo o Canale Tosi, Cremona. a 41 m di quota (UTM ED50: 32T Specie originaria del Nordamerica, 0567368.4996233; no exp.). volgarmente detta albero del caffè del Kentucky o albero dei cervi, è coltiva- 445. Lagerstroemia indica L. ta come ornamentale e in Lombardia (Lythraceae) è stata sinora segnalata come casuale nelle provincie di Milano e Mantova + (CAS) CR: Cremona (CR), Via (ARDENGHI et al., 2010) e Lecco (VIL- Trebbia, rotonda con Via Serio (UTM LA, 2010). ED50: 32T 0579127.4998599), 35 m s.l.m., no exp., crepe nel cemento, una 443. Juglans cinerea L. (Juglanda- plantula in fiore alta ca. 80 cm, nei ceae) pressi della pianta madre posizionata sulla rotatoria, 4 Sep 2019, F. Bonali + (CAS) CR: Cremona (CR), (MSNM). - Neofita casuale nuova per Via San Rocco (UTM ED50: 32T la provincia di Cremona. 0581917.4997678), 33 m s.l.m., no La specie ornamentale, originaria exp., fosso, una plantula alta ca. 1 m, dell’Asia orientale, piuttosto diffu- 9 Oct 2019, F. Bonali (MSNM, Herb. sa nel giardini cremonesi, risulta già F. Bonali). - Neofita casuale nuova segnalata come casuale in Lombardia per la provincia di Cremona. per la provincia di Mantova (ARDEN- Specie originaria del Nordamerica GHI et al., 2010). (versante orientale), segnalata per la prima volta in Lombardia da FEDERICI 446. Lobelia erinus L. (Campanula- et al. (2013) come casuale in provin- ceae) cia di Bergamo. + (CAS) CR: Cremona (CR), Viale 444. Juglans cinerea L. (Juglanda- Trento e Trieste, pista ciclabile (UTM ceae) ED50: 32T 0580429.4999269), 41 m s.l.m., no exp., aiuola, un indivi- + (CAS) LO: Castelnuovo Bocca duo in fiore, 18 Aug 2019, F. Bonali d’Adda (LO), argine maestro del Fiu- (MSNM). - Neofita casuale nuova per me Po, a N di Cascina Malpensata la provincia di Cremona. (UTM ED50: 32T 0569431.4993632), La specie, di origine tropicale e utiliz- 44 m s.l.m,, no exp., erboso su argine zata come ornamentale per bordure di maestro, una plantula alta ca. 1 m, 30 aiuole o in vaso, è stata finora segna-

76 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 lata in Lombardia soltanto come ca- ARDENGHI N. M. G., 2019 - Terzo suale in provincia di Lodi (ARDENGHI contributo alla flora esotica della pro- et al., 2010). vincia di Sondrio (Lombardia, Italia), con speciale riferimento alla Val- 447. Tilia americana L. (Malvaceae) chiavenna. Ann. Mus. civ. Rovereto, (= Tilia heterophylla Vent. ≡ Ti- Sez. Arch., St., Sc. nat., Rovereto, 34 lia americana L. var. heterophylla (2018): 169-211. (Vent.) Loudon) ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA + (CAS) CR: Cremona (CR) Via G., CATTANEO G., CEFFALI G., CO- Lungo Po Europa, lungo la discesa da LATORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., Largo Marinai d’Italia (UTM ED50: FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., 32T 0578577.4997859), 35 m s.l.m., GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO W, siepe, 27 Mai 2019, F. Bonali BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA (MSNM). - Neofita casuale nuova per ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRESCIA- la provincia di Cremona. NO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI A., La specie, originaria del Nordamerica KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., PARO- e utilizzata per alberature stradali, ri- LO G., PERICO M., PROSSER F., ROVELLI sultata finora segnalata come casuale P., SARTORI F., TRUZZI A., VILLA M. & nelle provincie di Lecco e Lodi (AR- ZANOTTI E., 2010 - Dati su presenza e DENGHI et al., 2010), Pavia e Varese distribuzione provinciale. In: La flora (ARDENGHI et al., 2013), Bergamo, esotica lombarda. Banfi E. & Galas- Milano e Sondrio (ARDENGHI, 2019; so G. (eds.). Museo di Storia Natu- GALASSO, 2020). rale di Milano, Milano. + CD-ROM. ARDENGHI N. M. G. & MOSSINI S., BIBLIOGRAFIA 2015 - Notula 280. In: Notulae ad AGAPITO LUDOVICI A. & CECERE F., plantas advenas Longobardiae spec- 2003 - La conservazione di una zona tantes: 5 (263-310). Galasso G. & umida. La riserva naturale Le Bine: Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 38 trent’anni di gestione (1972-2002). Col- (2014): 34-35. lana I quaderni del Parco, 3. Consorzio ARDENGHI N. M. G., ORSENIGO S. del Parco Oglio Sud, Piadena (CR). & GALASSO G., 2013 - Notula 182. In ARDENGHI N. M. G., 2012 - Notulae Notulae ad plantas advenas longobar- 51-94. In: Notulae ad plantas advenas diae spectantes: 3 (141-208). Galasso longobardiae spectantes: 2 (29-140). G. & Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Mila- Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. no, 36 (2012): 43-44. Bot., Milano, 35 (2011): 58-78. ARDENGHI N. M. G. & POLANI F., ARDENGHI N. M. G., 2013 - Notulae 2016 - La Flora della provincia di Pa- 143-161. In: Notulae ad plantas adve- via (Lombardia, Italia settentrionale). nas longobardiae spectantes: 3 (141- 1. L’Oltrepò Pavese. NHS, Atti Soc. it. 208). Galasso G. & Banfi E. (eds.). Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. Milano, Pag. Bot., Milano, 36 (2012): 19-27. Milano, 3 (2): 51-79.

77 BONALI F., 2002 - Segnalazioni flo- tes: 9 (425-566). Galasso G. & Banfi ristiche per la provincia di Cremona: E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 42-43 36-41. In: Segnalazioni floristiche (2019-2020): 79-114. per la provincia di Cremona: 32-57. GALASSO G., CONTI F., PERUZZI L., Bonali F. (ed.). Pianura, sc. st. amb. ARDENGHI N. M. G., BANFI E., CELE- padano, Cremona, 15: 110-113. STI-GRAPOW L., ALBANO A., ALESSAN- BONALI F., 2015 - Notulae 286-289. DRINI A., BACCHETTA G., BALLELLI S., In: Notulae ad plantas advenas Lon- BANDINI MAZZANTI M., BARBERIS G., gobardiae spectantes: 5 (263-310). BERNARDO L., BLASI C., BOUVET D., Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. BOVIO M., CECCHI L., DEL GUACCHIO Bot., Milano, 38 (2014): 34-35. E., DOMINA G., FASCETTI S., GALLO L., BONALI F. & D’AURIA G., 2007 - GUBELLINI L., GUIGGI A., IAMONICO D., Flora e vegetazione degli argini flu- IBERITE M., JIMÉNEZ-MEJÍAS P., LAT- viali del Po cremonese. Pianura, sc. TANZI E., MARCHETTI D., MARTINETTO st. amb. padano. Monogr., Cremona, E., MASIN R. R., MEDAGLI P., PASSA- 8: 1-91. LACQUA N. G., PECCENINI S., PENNESI BONALI F., D’AURIA G., FERRARI V. R., PIERINI B., PODDA L., POLDINI L., & GIORDANA F., 2006 - Atlante co- PROSSER F., RAIMONDO F. M., ROMA- rologico delle piante vascolari della MARZIO F., ROSATI L., SANTANGELO provincia di Cremona. Pianura, sc. A., SCOPPOLA A., SCORTEGAGNA S., st. amb. padano. Monogr., Cremona, SELVAGGI A., SELVI F., SOLDANO S., 7: 1-344. STINCA A., WAGENSOMMER R. P., WIL- D’AURIA G. & ZAVAGNO F., 2008 - HALM T. & BARTOLUCCI F., 2018 - An Aspetti floristici e vegetazionali dei updated checklist of the vascular flo- Siti di Importanza Comunitaria (SIC) ra alien to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, in provincia di Cremona. Primo con- 152 (3): 556-592. tributo. Pianura, sc. st. amb. padano, GIORDANA F. (ed.), 2010 - Flora Cremona, 22: 15-74. Lodigiana: cartine di distribuzio- FEDERICI G., BANFI E. & GALASSO ne, 15 apr 2010. plantas advenas longobardiae spec- (ultima consultazione il 20 febbraio tantes: 3 (141-208). Galasso G. & 2020) Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 36 GIORDANA F. & BONALI F., 2008 - Il (2012): 51, 38-39. censimento della flora vascolare della GALASSO G., 2013 - Notulae 173- provincia di Lodi: rapporto prelimi- 179. In: Notulae ad plantas advenas nare. Pianura, sc. st. amb. padano, longobardiae spectantes: 3 (141-208). Cremona, 22: 3-13. Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. IAMONICO D., 2012 - Aggiorna- Bot., Milano, 36 (2012): 29-30. menti floristici per il genere Ama- GALASSO G., 2020 - Notulae reda- ranthus (Amaranthaceae) in Italia. zionali 449-566. In: Notulae ad plan- 3. Inform. Bot. Ital., Firenze, 44 (1): tas advenas Longobardiae spectan- 159-162.

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IAMONICO D., 2015 - Taxonomic BIBLIOGRAFIA revision of the genus Amaranthus ARDENGHI N., ARRIGONI P., ASSINI S., (Amaranthaceae) in Italy. Phytotaxa, BANFI E., BONA I., BONALI F., BRUSA 199 (1): 1-84. G., CATTANEO G., CEFFALI G., COLA- MENEGUZZO E., KLEIH M., BANFI E. TORE A., FEDERICI G., FENAROLI F., & GALASSO G., 2014 - Notula 210. FERRANTI R., FRATTINI S., GALASSO G., In: Notulae ad plantas advenas Lon- GARIBOLDI L., GIORDANA F., GRUPPO gobardiae spectantes: 4 (209-262). BOTANICO MILANESE, GRUPPO FLORA Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. ALPINA BERGAMASCA, GRUPPO BRE- Bot., Milano, 37 (2013): 40. SCIANO DI RICERCA FLORISTICA, GUIGGI VILLA M., 2010 - Notulae 6-7. In: No- A., KLEIH M., MARTINI F., MAURI S., tulae ad plantas advenas longobardiae PAROLO G., PERICO M., PROSSER F., spectantes: 1 (1-28). Galasso G. & Ban- ROVELLI P., SARTORI F., TRUZZI A., VIL- fi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, 34: 22. LA M. & ZANOTTI E., 2010 - Dati su presenza e distribuzione provinciale. In: La flora esotica lombarda. Ban- Notula 448 fi E. & Galasso G. (eds.). Museo di Fabrizio Bonali & Andrea Truzzi* Storia Naturale di Milano, Milano. + Via G. Carnevali 2, 26100 Cremona (CR); [email protected] CD-ROM. *Via Concetto Marchesi 21, 46029 Suzzara TRUZZI A., 2020 - Notulae 430-435. (MN); [email protected] In: Notulae ad plantas advenas Lon- gobardiae spectantes: 9 (425-566). 448. Rotala ramosior (L.) Koehne Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. (Lythraceae) Bot., Milano, 42-43 (2019-2020): 71- (≡ Ammannia ramosior L.) 73.

+ (CAS) LO: Castelnuovo Bocca Notulae redazionali 449-566 d’Adda (LO), sinistra idrografica del Gabriele Galasso Fiume Po, ca. 350 m a valle della Sezione di Botanica, Museo di Storia Naturale diga di Isola Serafini (UTM ED50: di Milano, Corso Venezia 55, 20121 Milano 32T 0570761.4994297), 38 m s.l.m., (MI); [email protected] no exp., sabbie umide, un unico in- dividuo, 11 Aug 2019, F. Bonali Vengono qui riportate alcune segnala- (MSNM). - Neofita casuale nuova per zioni apparse su altre riviste o alcune la provincia di Lodi. rettifiche di carattere redazionale. Nel La specie, di origine neotropicale e 2018 è stata pubblicata la checklist naturalizzata in Europa, Asia e Nor- della flora alloctona italiana (GALASSO damerica in risaie e su fanghiglie, è et al., 2018a), che integra e aggiorna stata finora segnalata in Lombardia la Flora esotica lombarda (BANFI & come naturalizzata nelle provincie GALASSO, 2010). Questa pubblicazio- di Milano (ARDENGHI et al., 2010) e ne aggiunge varie specie e analizza Mantova (TRUZZI, 2020). meglio il periodo di introduzione,

79 distinguendo meglio tra archeofite 451. Albizia julibrissin Durazz. (Fa- e amaurogene o alloctone dubbie. I baceae) numerosi cambiamenti relativi alla Lombardia non sono qui completa- + (CAS) SO: Chiavenna (SO), sen- mente inclusi e saranno oggetto di tiero lungo la sponda W del Fiume note successive. Mera, all’altezza del parchetto di Via Falcone e Brosellino (UTM ED50: 449. Acalypha virginica L. (Euphor- 32T 0530647.5129435), 301 m s.l.m., biaceae) sponda, con Robinia pseudoacacia, Populus ×canadensis, Rubus ulmi- + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via folius, Buddleja davidii, Phytolacca dei Raschi, gradino e spiazzo da- americana, Salix purpurea, un unico vanti all’ingresso dell’ambulatorio esemplare alto ca. 2 m, 23 Oct 2018, infermieristico (UTM ED50: 32T N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 0530657.5129761), 321 m s.l.m., fes- 174). - Neofita casuale nuova per la sura nel cemento, ca. una decina di in- provincia di Sondrio. dividui, 22 Oct 2018, N.M.G. Arden- Specie segnalata da ARDENGHI (2019). ghi (PAV); ibidem, Via F. Dolzino 107 (UTM ED50: 32T 0531210.5130070), 452. Alcea biennis Winterl subsp. bi- 327 m s.l.m., infestante all’interno di ennis (Malvaceae) un vaso con ginepro coltivato, 13 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, – PV. - Neofita esclusa dalla flora del- 2019: 174). - Neofita naturalizzata la provincia di Pavia. nuova per la provincia di Sondrio. Specie esclusa da ARDENGHI & POLANI Specie segnalata da ARDENGHI (2016) in quanto confusa con Alcea (2019). rosea L.

450. Acanthus mollis L. subsp. mol- 453. Alcea rosea L. (Malvaceae) lis (Acanthaceae) + (NAT) LOM (PV): Stradella (PV), + (CAS) PV: Stradella (PV), Via dintorni della stazione FS (UTM G. Mazzini, angolo Via C. Pisacane ED50: ca. 32T 0523774.4991980), (UTM ED50: 32T 0523859.4991800), ca. 75 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi & 81 m s.l.m., una plantula sul marcia- F. Polani (ARDENGHI & POLANI, 2016: piede, nata da semi di piante coltivate appendice 1, 198). - Archeofita: cam- nell’adiacente aiuola condominiale, biamento di status, da casuale a na- N.M.G. Ardenghi & F. Polani (AR- turalizzato, per la Lombardia e per la DENGHI & POLANI, 2016: appendice 1, provincia di Pavia. 63). - Amaurogena casuale nuova per Specie segnalata da ARDENGHI & la provincia di Pavia. POLANI (2016); il dato lombardo è Specie segnalata da ARDENGHI & PO- già stato recepito da GALASSO et al. LANI (2016). (2018a).

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454. Allium sativum L. (Amaryllida- è stata segnalata da IAMONICO (2012, ceae) 2015). La pianta segnalata da IAMONI- CO (2012, 2015) corrisponde alla var. + (DUB) PV: Provincia di Pavia emarginatus. (PV), 1963, A. Scardavi (ARDENGHI & POLANI, 2016: appendice 1, 319). - 456. Amaranthus emarginatus Archeofita dubbia per la provincia di Salzm. ex Uline & W.L.Bray subsp. Pavia. emarginatus (Amaranthaceae) Specie segnalata da ARDENGHI & PO- LANI (2016), che riportano un dato di + (NAT) LOM (PV): Corana (PV), SCARDAVI (1963) meritevole di verifi- bordo campi e lungo il Po, 2 Aug 2006, ca. F. Sartori & V. Terzo (PAV-Lav); Stra- della (PV), Via Nazionale (SP10), lato 455. Amaranthus emarginatus N, a E di Via dei Mille (UTM ED50: Salzm. ex Uline & W.L.Bray subsp. 32T 0523954.4991963), 79 m s.l.m., emarginatus (Amaranthaceae) fessura nel cemento alla base del mar- (≡ Amaranthus blitum L. subsp. ciapiede, con Polycarpon tetraphyl- emarginatus (Salzm. ex Uline & lum ed Euphorbia maculata, 12 Iul W.L.Bray) Carretero, Muñoz Garm. 2016, N. Ardenghi (Herb. N. Arden- & J.Pedrol = Amaranthus lividus ghi). - Neofita naturalizzata nuova per L. subvar. pseudogracilis Thell. ≡ la provincia di Pavia; cambiamento di Amaranthus emarginatus Salzm. ex status, da casuale a naturalizzato, per Uline & W.L.Bray subsp. pseudogra- la Lombardia. cilis (Thell.) Hügin ≡ Amaranthus Specie segnalata da ARDENGHI & pseudogracilis (Thell.) G.H.Loos) POLANI (2016); il dato lombardo è già stato recepito da GALASSO et al. + (CAS) LOM (MN): Marmiro- (2018a). lo (MN), Bosco Fontana, strada est lungo i prati della palazzina (UTM 457. Amaranthus hybridus L. subsp. ED50: 32T 063.500), ca. 22 m s.l.m., caudatus (L.) Iamonico & Galasso no exp., 30 Iul 1977, R. Barini (FI (Amaranthaceae) sub A. ascendens Loisel., rev. D. Ia- (≡ Amaranthus caudatus L.) monico 09/06/2009); ibidem, limite dei prati ai margini del bosco (UTM + (CAS) PV: Arena Po (PV), Oct ED50: 32T 063.500), ca. 22 m s.l.m., 2005, G. Manstretta (Herb. Mu- no exp., 4 Oct 1977, R. Barini (FI sub seo Stradella); Varzi (PV), SP641, A. ascendens Loisel., rev. D. Iamo- loc. Giarola (UTM ED50: ca. 32T nico 09/06/2009). - Neofita casuale 0519660.4962306), ca. 665 m s.l.m., nuova per la Lombardia e per la pro- N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI & POLA- vincia di Mantova. NI, 2016: appendice 1, 16). - Neofita Amaranthus emarginatus subsp. casuale nuova per la provincia di Pa- emarginatus (amaranto smarginato) via.

81 Specie segnalata da ARDENGHI & PO- (≡ Ferula graveolens (L.) Spreng. ≡ LANI (2016). Pastinaca graveolens (L.) Bernh. ≡ Peucedanum graveolens (L.) Benth. 458. Amaranthus hybridus L. subsp. & Hook. = Anethum segetum L.) cruentus (L.) Thell. (Amaranthaceae) (≡ Amaranthus cruentuss L.) – LOM (PV). - Archeofita esclusa dalla flora della Lombardia e della – PV. - Neofita esclusa dalla flora del- provincia di Pavia. la provincia di Pavia. Anethum graveolens (aneto) è stata Specie esclusa da ARDENGHI & POLA- esclusa da ARDENGHI & POLANI (2016) NI (2016) sulla base di un precedente sulla base di un precedente dato di dato di ANDREIS & SARTORI (2011) ri- SCARDAVI (1963) ritenuto errato; il tenuto errato. dato lombardo è già stato recepito da GALASSO et al. (2018a). 459. Ambrosia psilostachya DC. (Asteraceae) 461. Anthriscus cerefolium (L.) Hoffm. (Apiaceae) + (NAT) BG: Urgnano (BG), (≡ Scandix cerefolium L.) fraz. Basella, greto del Fiume Se- rio (CFCE: 0324-3 Zanica) (UTM + (NAT) LOM (PV): Stradella (PV), ED50: 32T 0557889.5051609), 146 fraz. Solinga (UTM ED50: ca. 32T m s.l.m., greto fluviale, 23 Sep 2019, 0522753.4989540), 215 m s.l.m., G. Federici & G. Perico (FEDERICI & margine stradale ombroso, lungo PERICO, 2019: 35); Romano di Lom- una boscaglia, 5 Mai 2009, N.M.G. bardia (BG), greto del Fiume Serio Ardenghi (Herb. N. Ardenghi); Cal- (CFCE: 0424-3 Morengo) (UTM vignano (PV), loc. Castello (UTM ED50: 32T 0557097.5043244), 115 ED50: 32T 0513026.4981433), 309 m s.l.m., greto fluviale, 24 Sep 2019, m s.l.m., margine di boscaglia, con G. Federici & G. Perico (FEDERICI Robinia pseudoacacia e Sambucus & PERICO, 2019: 35); Treviolo (BG), nigra, 9 Mai 2013, N.M.G. Ardenghi greto del Fiume Brembo (CFCE: & P. Cauzzi (Herb. N. Ardenghi). - 0323-2 Treviolo) (UTM ED50: 32T Archeofita: cambiamento di status, da 0545779.5058471), 190 m s.l.m., casuale a naturalizzato, per la Lom- greto fluviale, 26 Sep 2019, G. Fe- bardia e per la provincia di Pavia. derici & G. Perico (FEDERICI & PERI- Specie segnalata da ARDENGHI & POLA- CO, 2019: 35). - Neofita naturalizzata NI (2016); il dato lombardo è già stato nuova per la provincia di Bergamo. recepito da GALASSO et al. (2018a). Specie segnalata da FEDERICI & PERI- CO (2019). 462. Antirrhinum majus L. subsp. majus (Plantaginaceae) 460. Anethum graveolens L. (Apia- ceae) + (NAT) PV: Provincia di Pavia (PV).

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- Archeofita: cambiamento di status, grande, lato NW dell’incrocio con da casuale a naturalizzato, per la pro- Via Botteghino (UTM ED50: 32T vincia di Pavia. 0530782.4992595), 64 m s.l.m., Specie segnalata da ARDENGHI & PO- N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI & PO- LANI (2016). LANI, 2016: appendice 1, 272); Stra- della (PV), Via Emilia (UTM ED50: 463 Antirrhinum majus L. subsp. ca. 32T 0524968.4991123), ca. 90 m majus (Brassicaceae) s.l.m., N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI & POLANI, 2016: appendice 1, 272); + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via ibidem, stradina tra Via E. Curiel e Consoli Chiavennaschi (SS36), a N Via P. Togliatti (UTM ED50: ca. 32T di Via Santa Rosalia (UTM ED50: 0524619.4991370), ca. 84 m s.l.m., 32T 0530747.5129908), 323 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI & POLA- base di muretto, diverse piante, 10 Apr NI, 2016: appendice 1, 272); ibidem, 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, lato N di Regione Previano, pochi 2019: 188); ibidem, fraz. San Giovan- m a E dall’incrocio tra Via P. Bian- ni, Via E. Vanoni (UTM ED50: 32T chi (SP144) e la strada che conduce 0531017.5130365), 372 m s.l.m., SE, a Colombetta (UTM ED50: ca. 32T muro, con Parietaria judaica, Sedum 0524806.4991973), 73 m s.l.m., mar- dasyphyllum, Delosperma coope- gine stradale, all’esterno di un cortile, ri, 15 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi avventizia, svariati individui, 29 Mai (PAV). - Archeofita: cambiamento di 2010, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ar- status, da casuale a naturalizzato, per denghi). - Neofita casuale nuova per la provincia di Sondrio. l’Italia, per la Lombardia e per la pro- Specie segnalata da ARDENGHI (2019). vincia di Pavia. Aquilegia cv. (aquilegia ortense) è 464. Apios americana Medik. (Faba- stata segnalata da ARDENGHI & POLA- ceae) NI (2016). Le piante osservate corri- (≡ Glycine apios L.) spondono a una selezione di ibridi tra A. canadensis L. (E-Nordamerica), A. + (CAS) BG: Tra Cividate al Piano chrysantha A.Gray (SW-Nordameri- (BG) e Torre Pallavicina (BG), R. Fer- ca), A. coerulea E.James (W-Norda- linghetti & E. Zanotti (FERLINGHETTI & merica) e A. saximontana Rydb. (Co- ZANOTTI, 2003). - Neofita casuale nuo- lorado) (ARDENGHI & POLANI, 2016); va per la provincia di Bergamo. il dato lombardo è già stato recepito Specie segnalata da FERLINGHETTI & da GALASSO et al. (2018a). ZANOTTI (2003). 466. Artemisia abrotanum L. (Aste- 465. Aquilegia cv. (Ranunculaceae) raceae)

+ (CAS) LOM (PV): Arena Po + (CAS) PV: Santa Maria della Versa (PV), fraz. Ripaldina, Via Strada- (PV), fraz. Pizzofreddo, in campis ad

83 latera viarum di Pizzofreddo (UTM copertura pari al 100%, formando ED50: ca. 32T 0525658.4979281), uno spesso strato sotto il quale si ce- ca. 460 m s.l.m. (NOCCA & BALBIS, lano Spirodela polyrhiza e rari esem- 1821: addenda et omissa, 31); ibidem plari di Lemna gibba e L. minor; la (NOCCA, 1823b: 59); ibidem, e altrove popolazione, di colore verde chiaro, (SCARDAVI, 1963: 139). - Archeofita è visibile dalle foto satellitari di Go- casuale nuova per la provincia di Pa- ogle Earth (rilevamento del 24 Oct via. 2014), ma all’estremità E della lanca, Specie segnalata da ARDENGHI & PO- a ridosso della chiavica, dove tuttora LANI (2016), che riprendono dati pre- persiste, 27 Sep 2015, N.M.G. Arden- cedenti di NOCCA & BALBIS (1821), ghi (Herb. N. Ardenghi); Suardi (PV), NOCCA (1823b) e SCARDAVI (1963). una popolazione analoga a quella di Arena Po è stata recentemente rileva- 467. Aucuba japonica Thunb. (Gar- ta in Lomellina alla Lanca del Molino ryaceae) (o di Borgofranco) di Suardi (errone- amente indicata come appartenente + (CAS) SO: Chiavenna (SO), al comune di Gambarana); qui, nel Via al Deserto (UTM ED50: 32T febbraio e nel marzo 2016, la spe- 0531359.5129732), 370 m s.l.m., cie è stata osservata formare un fitto margine di bosco mesofilo, con Ro- tappeto monospecifico di colore rosa binia pseudoacacia, Acer pseudopla- sull’intera superficie del corpo idrico tanus e Fraxinus excelsior, due indi- (DE AGOSTINO, 2016) (UTM ED50: vidui, 24 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi 32T 0481778.4985855), 75 m s.l.m., (PAV); ibidem, Via al Tiglio (UTM 2016, U. De Agostino (ARDENGHI & ED50: 32T 0531302.5129681), 360 POLANI, 2016: appendice 1, 11). - Ne- m s.l.m., scarpata, con Rubus ulmi- ofita: cambiamento di status, da natu- folius, due individui, 24 Oct 2018, ralizzato a invasivo, per la Lombardia N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: e per la provincia di Pavia. 175). - Neofita casuale nuova per la Specie segnalata da ARDENGHI & PO- provincia di Sondrio. LANI (2016), che riportano anche un Specie segnalata da ARDENGHI dato di DE AGOSTINO (2016); il dato (2019). lombardo è già stato recepito da GA- LASSO et al. (2018a). 468. Azolla filiculoides Lam. (Salvi- niaceae) 469. Bidens vulgata Greene (Astera- ceae) + (INV) LOM (PV): Arena Po (PV), lanca dello Scolo Cardanile, sponda + (NAT) BG: Pradalunga (BG), greto NW, sul lato N dell’abitato (UTM del Fiume Serio, a monte del ponte pe- ED50: 32T 0528535.4994137), 52 donale per Crespi di Nembro (CFCE: m s.l.m., lanca risagomata, la pianta 0224-4 Pradalunga) (UTM ED50: occupa 1,48 ha della superficie con 32T 0560358.5066413), 305 m s.l.m.,

84 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 greto fluviale, 9 Sep 2019, G. Perico 0529207.5127913), 271 m s.l.m., ca- (Herb. G. Perico); Gorle (BG), gre- nale asciutto, con Impatiens balfourii, to del Fiume Serio, nel tratto a S del 23 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); ponte per Scanzorosciate (CFCE: Prata Camportaccio (SO), angolo tra 0224-3 Alzano Lombardo) (UTM Viale Italia e Via Edisonvolta (UTM ED50: 32T 0556491.5061056), 242 ED50: 32T 0530812.5129077), 297 m s.l.m., greto fluviale, con Physalis m s.l.m., margine di piazzale, su peruviana e Persicaria pensylvani- asfalto, 24 Oct 2018, N.M.G. Arden- ca, 16 Sep 2019, G. Perico (MANGILI ghi (PAV). - Neofita naturalizzata et al., 2019: 33); Calvenzano (BG), nuova per la provincia di Sondrio. giardino privato (CFCE: 0523-2 Mi- Specie segnalata da ARDENGHI sano Gera d’Adda) (UTM ED50: (2019). 32T 0546875.5039101), 117 m s.l.m., infestante in un giardino privato, 19 471. Campanula poscharskyana De- Sep 2019, L. Mangili (MANGILI et gen (Campanulaceae) al., 2019: 33-34); Urgnano (BG), fraz. Basella, greto del Fiume Serio + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via (CFCE: 0324-3 Zanica) (UTM ED50: M. del Grosso (UTM ED50: 32T 32T 0557911.5051622), 180 m s.l.m., 0530754.5129713), 319 m s.l.m., greto fluviale, 23 Sep 2019, G. Fede- N, muretto, un individuo, 23 Oct rici (MANGILI et al., 2019: 34); Roma- 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); ibi- no di Lombardia (BG), boscaglia a dem, Via E. Fermi (UTM ED50: 32T lato del greto del Fiume Serio (CFCE: 0530392.5129704), 326 m s.l.m., NE, 0424-3 Morengo) (UTM ED50: 32T muretto, 24 Oct 2018, N.M.G. Arden- 0557058.5042935), 115 m s.l.m., bo- ghi (ARDENGHI, 2019: 175). - Neofi- scaglia ripariale, 24 Sep 2019, G. Fe- ta casuale nuova per la provincia di derici (MANGILI et al., 2019: 34); Tre- Sondrio. violo (BG), greto del Fiume Brembo Specie segnalata da ARDENGHI (CFCE: 0323-2 Treviolo) (UTM (2019). ED50: 32T 0545829.5058367), 190 m s.l.m., greto fluviale, 26 Sep 2019, 472. Cardamine occulta Hornem. G. Federici (MANGILI et al., 2019: (Brassicaceae) 34). - Neofita naturalizzata nuova per la provincia di Bergamo. + (CAS) BG: Bergamo (BG), gra- Specie segnalata da MANGILI et al. dinata tra Via G. Ferraris e Via Le- (2019). onardo da Vinci (UTM ED50: ca. 32T 0553479.5063243), ca. 300 m 470. Bidens vulgata Greene (Astera- s.l.m., 2 Apr 2016, N.M.G. Ardenghi ceae) (ARDENGHI, 2018: 75); ibidem, Viale Papa Giovanni XXIII, tra il n° civi- + (NAT) SO: Mese (SO), loc. San Vit- co 44 e l’incrocio con Via Paleocapa tore, Via ai Campi (UTM ED50: 32T (UTM ED50: 32T 0552814.5060354

85 ± 70 m), ca. 247 m s.l.m., 2 Apr 2016, le G. Matteotti (UTM ED50: 32T N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2018: 0531153.5129952), 327 m s.l.m., NE, 75). - Neofita casuale nuova per la muro di cinta in pietre e cemento, provincia di Bergamo. con muschi e Sedum dasyphyllum, 28 Specie segnalata da ARDENGHI Nov 2017, N.M.G. Ardenghi (ARDEN- (2018). GHI, 2018: 76). - Neofita casuale nuo- va per la provincia di Sondrio. 473. Cardamine occulta Hornem. Specie segnalata da ARDENGHI (2018); (Brassicaceae) la pianta osservata corrisponde alla cultivar Glauca. + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via G.G. Macolini (UTM ED50: 32T 475. Cedrus deodara (Roxb.) G.Don 0531263.5130066), 330 m s.l.m., (Pinaceae) sommità di muro, fessure nel cemen- (≡ Pinus deodara Roxb.) to, 28 Nov 2017, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2018: 75); ibidem, Piazza + (CAS) SO: Chiavenna (SO), spon- Caduti per la Libertà (UTM ED50: da W del Fiume Mera all’altezza 32T 0531243.5129879), 334 m s.l.m., dell’isola ecologica (UTM ED50: aiuola, ca. 10 individui, 22 Oct 2018, 32T 0530520.5129007), 294 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: sponda, con Populus nigra e Robinia 188); ibidem, Via M. del Grosso pseudoacacia, un individuo isolato (UTM ED50: 32T 0530806.5129716), alto ca. 5 m, 23 Oct 2018, N.M.G. 319 m s.l.m., fessura nell’asfalto alla Ardenghi (PAV); ibidem, Via Don P. base di un marciapiede, 23 Oct 2018, Cerfoglia, angolo con Corso Prato- N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: giano e Via Don G.B. Picchi (UTM 188); ibidem, Via al Tiglio (UTM ED50: 32T 0531473.5130057), 347 ED50: 32T 0531328.5129725), 361 m s.l.m., sommità di muretto in ce- m s.l.m., canalina di scolo in cemen- mento con semaforo, un robusto indi- to, con Galinsoga quadriradiata, viduo, 13 Nov 2018, N.M.G. Arden- tappezzante su una lunghezza di ca. ghi (ARDENGHI, 2019: 187). - Neofita 3 m, 24 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi casuale confermata per la provincia (PAV). - Neofita naturalizzata nuova di Sondrio. per la provincia di Sondrio. Specie segnalata da ARDENGHI (2019). Specie segnalata da ARDENGHI (2018) Precedenti dati per la zona del Parco come casuale e passata a naturalizza- Marmitte dei Giganti a Chiavenna ta da ARDENGHI (2019). sono presenti in CONSORZIO PARCO MARMITTE DEI GIGANTI (1990), ripreso 474. Cedrus atlantica (Endl.) da CONSORZIO PER LA PROMOZIONE TURI- G.Manetti ex Carrière (Pinaceae) STICA DELLA VALCHIAVENNA (2018). (≡ Pinus atlantica Endl.) 476. Ceratostigma plumbaginoides + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via- Bunge (Plumbaginaceae)

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+ (CAS) PV: Canevino (PV), stra- DENGHI, 2019: 176). - Neofita casuale dina tra il lato SE della chiesa e il nuova per la provincia di Sondrio. centro abitato (UTM ED50: 32T Specie segnalata da ARDENGHI (2019). 0521935.4976318), 485 m s.l.m., SE, crepe nel cemento a lato della stradi- 479. Cotoneaster horizontalis Decne. na, derivante da piante coltivate nei (Rosaceae) dintorni, 5 Sep 2015, N.M.G. Arden- ghi & S. Mossini (Herb. N. Ardenghi). + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Viale - Neofita casuale nuova per la provin- Risorgimento, lato E della rotonda cia di Pavia. con Via C. Pedretti (UTM ED50: 32T Specie segnalata da ARDENGHI & PO- 0530886.5129734), 320 m s.l.m., ac- LANI (2016). ciottolato, numerose plantule, 12 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); ibi- 477. Citrullus lanatus (Thunb.) Mat- dem, Via C. Pedretti 45 (UTM ED50: sum. & Nakai subsp. lanatus (Cucur- 32T 0530883.5129750), 320 m s.l.m., bitaceae) in una fessura alla base di un muro, (≡ Momordica lanata Thunb.) esemplare fruttificante, 12 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: + (CAS) SO: Chiavenna (SO), sponda 176). - Neofita casuale nuova per la W del Fiume Mera all’altezza di Via provincia di Sondrio. Falcone e Borsellino (UTM ED50: Specie segnalata da ARDENGHI 32T 0530626.5129314), 298 m s.l.m., (2019). sabbie fluviali, 23 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). - Archeofita casuale 480. Cucumis melo L. subsp. melo nuova per la provincia di Sondrio. (Cucurbitaceae) Specie segnalata da ARDENGHI (2019). + (CAS) MB: Monza (MB), stazione FS di Monza, lungo i binari (UTM 478. Cortaderia selloana (Schult. & ED50: 32T 0521390.5047358 ± 85 Schult.f.) Asch. & Graebn. (Poace- m), 157 m s.l.m., no exp., binari fer- ae) roviari, 11 Oct 2013, N.M.G. Arden- (≡ Arundo selloana Schult. & ghi (ARDENGHI, 2019: 176). - Archeo- Schult.f.) fita casuale nuova per la provincia di Monza e Brianza. + (CAS) SO: Chiavenna (SO), spon- Specie segnalata da ARDENGHI (2019). da N del Fiume Mera, tra i ponti di Via M. Quadrio e quello del Lungo- 481. Cucumis melo L. subsp. melo mera degli Alpini (UTM ED50: 32T (Cucurbitaceae) 0531142.5130297), 338 m s.l.m., greto sassoso, fessura alla base di un + (CAS) SO: Chiavenna (SO), sponda dislivello in pietra, un grosso cespo, W del Fiume Mera all’altezza di Via 24 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (AR- Falcone e Borsellino (UTM ED50:

87 32T 0530626.5129314), 298 m s.l.m., (var. ovifera (L.) Alef.), 10 Sep 2011, sabbie fluviali, due individui, 23 Oct N.M.G. Ardenghi & F. Polani (Herb. 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). - Ar- N. Ardenghi). - Neofita casuale nuova cheofita casuale nuova per la provin- per l’Italia, per la Lombardia e per la cia di Sondrio. provincia di Pavia. Specie segnalata da ARDENGHI (2019). Cucurbita melopepo L. subsp. melo- Gli individui osservati sono dotati di pepo (zucchina ornamentale) è sta- frutti (parzialmente) reticolati e ap- ta segnalata da ARDENGHI & POLANI partengono al Gruppo di cultivar Re- (2016); il dato lombardo è già stato ticulatus, uno dei più diffusi in com- recepito da GALASSO et al. (2018a). mercio. 483. Cucurbita pepo L. subsp. pepo 482. Cucurbita melopepo L. subsp. (Cucurbitaceae) melopepo (Cucurbitaceae) (≡ Cucurbita pepo L. subsp. melope- + (CAS) PV: Canneto Pavese (PV), po (L.) Harz ≡ Cucurbita pepo L. var. Via Roma (UTM ED50: ca. 32T melopepo (L.) Alef. ≡ Pepo melopepo 0522444.4988874), ca. 230 m s.l.m., (L.) Moench = Cucurbita ovifera L. ≡ N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI & PO- Cucurbita pepo L. subsp. ovifera (L.) LANI, 2016: appendice 1, 130); Varzi D.S.Decker ≡ Cucurbita pepo L. var. (PV), SP207, loc. Gabarda (UTM ovifera (L.) Alef. ≡ Pepo ovifer (L.) ED50: ca. 32T 0516458.4963635), Peterm. – Cucurbita pepo auct. p.p., ca. 470 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi non L.) (ARDENGHI & POLANI, 2016: appendi- ce 1, 130). - Neofita casuale confer- + (CAS) LOM (PV): Stradella (PV), mata per la provincia di Pavia. fraz. Colombetta (UTM ED50: ca. Specie segnalata da ARDENGHI & PO- 32T 0525538.4991454), 93 m s.l.m., LANI (2016). La precedente segnala- ciglio di una strada costruita recen- zione per la provincia di Pavia (BANFI temente (2008), la pianta, in tempi & GALASSO, 2010) è erronea e da ri- successivi alla raccolta, ha prodotto ferire a Cucurbita melopepo L. sub- frutti giallo-arancioni striati/variega- sp. melopepo (ARDENGHI & POLANI, ti, comunemente utilizzati a scopo or- 2016). namentale, 23 Aug 2009, N.M.G. Ar- denghi (Herb. N. Ardenghi); Mezza- 484. Cuscuta campestris Yunck. nino (PV), fraz. Busca, tra l’argine e (Convolvulaceae) la sponda destra del Fiume Po (UTM ED50: 32T 0516999.4998314), 56 + (INV) SO: Chiavenna (SO), Fiu- m s.l.m., incolto, con Calystegia se- me Mera, a S dello stabilimen- pium, Urtica dioica e Elytrigia re- to Moro Pasta (UTM ED50: 32T pens (Convolvulion sepium), var. 0530644.5129153), 296 m s.l.m., ornamentale, con frutti (non raccolti) sponda fluviale, con Robinia pseudo- verdi e tubercolati oppure gialli e lisci acacia e Phytolacca americana, su

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Reynoutria japonica, 12 Nov 2018, 74 m s.l.m., marciapiede, crepe N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neofita: nell’asfalto, 27 Oct 2013, N.M.G. Ar- cambiamento di status, da naturaliz- denghi (Herb. N. Ardenghi); ibidem, zato a invasivo, per la provincia di 5 Nov 2013, N.M.G. Ardenghi (Herb. Sondrio. N. Ardenghi). - Neofita naturalizzata Specie segnalata da ARDENGHI nuova per la provincia di Pavia. (2019). Specie segnalata da ARDENGHI & PO- LANI (2016). 485. Cyperus microiria Steud. (Cype- raceae) 488. Digitaria ciliaris (Retz.) Koeler (Poaceae) + (CAS) BG: Sorisole (BG), avval- (≡ Panicum ciliare Retz.) lamento situato a W della fraz. Az- zonica (CFCE: 0223-4 Almè) (UTM + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via ED50: 32T 0550520.5065857), 325 M. del Grosso, lato W del ponte della m s.l.m., prati da sfalcio, 9 Sep 2019, SS36 sul Fiume Mera (UTM ED50: G. Perico (Herb. G. Perico). - Neo- 32T 0530818.5129741), 320 m s.l.m., fita casuale nuova per la provincia di incolto, con Solanum nigrum, Clema- Bergamo. tis vitalba, Commelina communis, Specie segnalata da PERICO (2019). Potentilla indica, Ficus carica, 22 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). 486. Datura stramonium L. (Solana- - Neofita naturalizzata nuova per la ceae) provincia di Sondrio. Specie segnalata da ARDENGHI + (NAT) SO: Chiavenna (SO), tra il (2019). Fiume Mera e Via M. del Grosso, a S del ponte di Via A. Moro (UTM 489. Dipsacus laciniatus L. (Dipsa- ED50: 32T 0530702.5129383), 300 caceae) m s.l.m., ghiaia di riporto e macerie, 4 esemplari, 12 Nov 2018, N.M.G. Ar- + (CAS) MN: Provincia di Mantova denghi (PAV). - Neofita naturalizzata (MN), lungo gli argini nelle valli di nuova per la provincia di Sondrio. Sermide, 25 Aug 1882, E. Ferrari Specie segnalata da ARDENGHI (FI). - Neofita casuale nuova per la (2019). provincia di Mantova. Specie segnalata da ARDENGHI & PO- 487. Digitaria ciliaris (Retz.) Koeler LANI (2016). (Poaceae) (≡ Panicum ciliare Retz.) 490. Dipsacus laciniatus L. (Dipsa- caceae) + (NAT) PV: Stradella (PV), Via Pri- mo Maggio, incrocio con Via Sentirolo + (CAS) PV: Provincia di Pavia (UTM ED50: 32T 0523625.4992053), (PV), in iisidem locis ac praecedens

89 [D. fullonum], sed trans Padum (NOC- + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via CA & BALBIS, 1816: 67); ibidem, rive M. del Grosso (UTM ED50: 32T del Po, prima della via, che imena a 0530682.5129652), 315 m s.l.m., ci- Casteggio (BERGAMASCHI, 1823: 74). glio stradale, 23 Oct 2018, N.M.G. Ar- - Neofita casuale nuova per la provin- denghi (PAV); ibidem, Via P. Amedeo, cia di Pavia. parcheggio sul retro della stazione FS Specie segnalata da ARDENGHI & PO- (UTM ED50: 32T 0531302.5129853), LANI (2016), che riprendono vecchi 339 m s.l.m., cumuli di detrito, lo- dati di NOCCA & BALBIS (1816) e BER- calmente abbondante, 24 Oct 2018, GAMASCHI (1823). N.M.G. Ardenghi (PAV); ibidem, Viale Risorgimento, all’altezza de- 491. Eclipta prostrata (L.) L. (Aste- gli scalini per la stazione FS (UTM raceae) ED50: 32T 0531160.5129780), 333 (≡ Verbesina prostrata L.) m s.l.m., marciapiede, 12 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: + (NAT) LOM (PV): Spessa (PV), 178); Prata Camportaccio (SO), pista sponda destra del Fiume Po (UTM ciclopedonale a E di Via G. Bertacchi ED50: 32T 0525283.4995829), 48 m (UTM ED50: 32T 0530776.5128665), s.l.m., sponda fangosa, 25 Sep 2014, 300 m s.l.m., margine di sentiero, 24 N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Arden- Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDEN- ghi); Torrazza Coste (PV), Via Emilia, GHI, 2019: 178); ibidem, Via Mulino, lato E dell’ingresso del negozio “Le- area del Consorzio Forestale di Pra- roy Merlin” (ex “Castorama”) (UTM ta Camportaccio (UTM ED50: 32T ED50: 32T 0505970.4982607), 93 m 0530646.5128015), 359 m s.l.m., ma- s.l.m., commissure tra la pavimenta- cerie, 25 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi zione in cemento, un individuo, 17 (ARDENGHI, 2019: 178). - Neofita na- Aug 2015, N.M.G. Ardenghi & S. turalizzata nuova per la provincia di Mossini (Herb. N. Ardenghi). - Neofi- Sondrio. ta: cambiamento di status, da casuale Specie segnalata da ARDENGHI a naturalizzato, per la Lombardia e (2019). per la provincia di Pavia. Specie segnalata da ARDENGHI & 493. Eragrostis pectinacea (Michx.) POLANI (2016); il dato lombardo è Nees (Poaceae) già stato recepito da GALASSO et al. (≡ Poa pectinacea Michx.) (2018a). + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via 492. Eragrostis mexicana (Hornem.) M. del Grosso, parcheggio del su- Link subsp. virescens (J.Presl) permercato MD (UTM ED50: 32T S.D.Koch & Sánchez Vega (Poace- 0530709.5129509), 305 m s.l.m., ae) autobloccanti, 23 Oct 2018, N.M.G. (≡ Eragrostis virescens J.Presl) Ardenghi (PAV); Prata Camportaccio (SO), Via Mulino, area del Consor-

90 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 zio Forestale di Prata Camportaccio 0531337.5129646), 377 m s.l.m., (UTM ED50: 32T 0530646.5128015), NW, margine di bosco mesofilo, con 359 m s.l.m., macerie, 25 Oct 2018, Robinia pseudoacacia, Acer pseu- N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neofita na- doplatanus e Fraxinus excelsior, 24 turalizzata nuova per la provincia di Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); Sondrio. ibidem, Parco Marmitte dei Giganti, Specie segnalata da ARDENGHI (2019). sentiero principale (UTM ED50: 32T 0531649.5130255), 382 m s.l.m., bo- 494. Erigeron karvinskianus DC. sco mesofilo, 14 Nov 2018, N.M.G. (Asteraceae) Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 179). - Neofita casuale nuova per la provin- + (INV) SO: Chiavenna (SO), Via P. cia di Sondrio. Bossi, lato S del ponte sul Fiume Mera Specie segnalata da ARDENGHI (UTM ED50: 32T 0530901.5129897), (2019). 320 m s.l.m., S e W, arcate in mura- tura e rocce, 26 Oct 2017, N.M.G. 496. Gleditsia triacanthos L. (Faba- Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 189); ceae) ibidem, Via M. del Grosso (UTM ED50: 32T 0530683.5129632), 314 + (CAS) SO: Samolaco (SO), m s.l.m., W, muro in cemento, 22 SS36, lato N dell’abitato della Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); fraz. Somaggia (UTM ED50: 32T ibidem, sponda W del Fiume Mera, a 0532390.5123029), 231 m s.l.m., N di Via A. Moro (UTM ED50: 32T rocce, plantule presso piante madri 0530650.5129521), 305 m s.l.m., presumibilmente piantumate, 27 Mai E, argine in cemento, 22 Oct 2018, 2018, N.M.G. Ardenghi & G. Rossi N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: (PAV). - Neofita casuale nuova per la 189); ibidem, sponda N del Fiume provincia di Sondrio. Mera, tra i ponti di Via M. Quadrio Specie segnalata da ARDENGHI (2019). e quello del Lungomera degli Alpini Gli individui osservati derivano dalla (UTM ED50: 32T 0531149.5130303), disseminazione di alberi appartenenti 338 m s.l.m., SE, argine in cemento, a una cultivar inerme. 24 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (AR- DENGHI, 2019: 189). - Neofita: cam- 497. Graptopetalum paraguayense biamento di status, da naturalizzato a (N.E.Br.) Walther subsp. paraguay- invasivo, per la provincia di Sondrio. ense (Crassulaceae) (Fig. 2) Specie segnalata da ARDENGHI (2019). (≡ Cotyledon paraguayensis N.E.Br. ≡ Sedum paraguayense (N.E.Br.) 495. Euonymus japonicus Thunb. Bollock) (Celastraceae) + (CAS) LOM (PV): Pavia (PV), Vi- + (CAS) SO: Chiavenna (SO), colo San Nicolò del Verzaro (UTM Via al Deserto (UTM ED50: 32T ED50: 32T 0512738.5003731), 77 m

91 s.l.m., coppi su muro di recinzione, Graptopetalum paraguayense subsp. 20 Dec 2013 (ancora presente in data paraguayense (graptopetalum) è stata 20 Nov 2018 e vistosamente molti- segnalata da ARDENGHI (2019). È inol- plicatasi) (ARDENGHI, 2019: 171); ibi- tre presente in provincia di Cremona dem, Viale C. Battisti, davanti al con- (BONALI, 2020) e di Pavia (vedi notula dominio “Battisti” (UTM ED50: 32T precedente). 0511677.5003981), 76 m s.l.m., grata su bocca di lupo, con Sedum palmeri, 499. ×Graptosedum sp. (Crassulace- un individuo, 26 Oct 2015 (ARDENGHI, ae) 2019: 171); ibidem, Via Luino 2 (UTM (= Graptopetalum Rose × Sedum L.) ED50: 32T 0512828.5004090), 77 m s.l.m., crepa alla base di un vecchio + (CAS) LOM (SO): Chiavenna balcone, un individuo, 19 Nov 2018 (SO), Via G.G. Macolini (UTM (ARDENGHI, 2019: 171). - Neofita ca- ED50: 32T 0531263.5130066), 330 suale nuova per la Lombardia e per la m s.l.m., sommità di un muro, fes- provincia di Pavia. sure nel cemento, quattro esemplari Graptopetalum paraguayense subsp. disetanei, costituiti dalla sola roset- paraguayense (graptopetalum) è stata ta basale, 28 Nov 2017, N.M.G. Ar- segnalata da ARDENGHI (2019). È inol- denghi (ARDENGHI, 2018: 74). - Ne- tre presente in provincia di Cremona ofita casuale nuova per l’Italia, per (BONALI, 2020) e di Sondrio (vedi no- la Lombardia e per la provincia di tula successiva). Sondrio. ×Graptosedum sp. (graptosedum) è 498. Graptopetalum paraguayense stata segnalata da ARDENGHI (2018). (N.E.Br.) Walther subsp. paraguay- Risulta difficile attribuire gli indivi- ense (Crassulaceae) (Fig. 2) dui osservati a una cultivar precisa, (≡ Cotyledon paraguayensis N.E.Br.) anche se è probabile che appartanga- no alla ‘Darley Sunshine’ (ARDENGHI, + (CAS) LOM (SO): Prata Campor- 2018). taccio (SO), Via M. del Grosso (UTM ED50: 32T 0530620.5128418), 314 500. Guizotia abyssinica (L.f.) Cass. m s.l.m., fessura nel cemento alla base (Asteraceae) di un muro, nove individui, 13 Nov (≡ Polymnia abyssinica L.f.) 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 171); Chiavenna (SO), fraz. + (CAS) PV: Broni (PV), SP45, tra San Giovanni, Via E. Vanoni (UTM Casa Zoppini e Via Colombarone di ED50: 32T 0530977.5130337), 368 Canneto Pavese (UTM ED50: 32T m s.l.m., SE, muro, un esemplare, 0521250.4988439), 224 m s.l.m., 15 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (AR- terra smossa, substrato argilloso, as- DENGHI, 2019: 171). - Neofita casuale sieme a Solanum nigrum e a Phalaris nuova per la Lombardia e per la pro- canariensis, 10 Aug 2011, N.M.G. vincia di Sondrio. Ardenghi, G. Parolo & A. Pirovano

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(Herb. N. Ardenghi). - Neofita casua- 180). - Neofita casuale nuova per la le nuova per la provincia di Pavia. provincia di Brescia. Specie segnalata da ARDENGHI & PO- Specie segnalata da ARDENGHI (2019), LANI (2016). che riprende un post di BONA (2016).

501. Hedera algeriensis Hibberd 504. Helianthus ×laetiflorus Pers. (Araliaceae) (Asteraceae) (= Helianthus tuberosus L. × Helian- + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via thus pauciflorus Nutt.) M. del Grosso (UTM ED50: 32T 0530681.5129654), 316 m s.l.m., + (NAT) LOM (PV): Stradella (PV), margine di boscaglia ripariale a Ro- regione San Zeno, destra idrografica binia pseudoacacia, 22 Oct 2018, del Torrente Versa (UTM ED50: ca. N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neofita ca- 32T 0524546.4991057), 80 m s.l.m., suale nuova per la provincia di Son- terreno ruderale, suolo argilloso con drio. detrito ghiaioso derivante dall’eson- Specie segnalata da ARDENGHI dazione primaverile del Versa, 28 (2019). Sep 2009, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ardenghi sub H. tuberosus); ibi- 502. Hedera hibernica (G.Kirchn.) dem, loc. Mistrino (UTM ED50: 32T Bean (Araliaceae) 0525429.4991953), 74 m s.l.m., fosso (≡ Hedera helix L. var. hibernica alla base della scarpata stradale, 27 G.Kirchn.) Oct 2013, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ardenghi); ibidem, passaggio a + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via livello di Via Ticino (UTM ED50: E. Vanoni, tra le fraz. San Giovan- 32T 0523077.4991973), 77 m s.l.m., ni e Pianazzola (UTM ED50: 32T N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI & POLANI, 0530808.5130403), 426 m s.l.m., SE, 2016: appendice 1, 63); ibidem, regione incolto, con Elymus repens e Rubus San Zeno, sponda destra del Torrente ulmifolius, 15 Nov 2018, N.M.G. Ar- Versa, dietro al campo sportivo (UTM denghi (PAV). - Neofita naturalizzata ED50: ca. 32T 0524546.4991057), nuova per la provincia di Sondrio. ca. 80 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi (AR- Specie segnalata da ARDENGHI DENGHI & POLANI, 2016: appendice (2019). 1, 63); Canneto Pavese (PV), Strada per Zavattarello, 140 m s.l.m., scar- 503. Helianthus ×laetiflorus Pers. pata stradale, 26 Sep 2010, N.M.G. (Asteraceae) Ardenghi (Herb. N. Ardenghi sub H. (= Helianthus tuberosus L. × Helian- tuberosus); Portalbera (PV), argine a thus pauciflorus Nutt.) N dell’abitato (UTM ED50: ca. 32T 0525455.4994613), 55 m s.l.m., N, + (CAS) BS: Provincia di Brescia scarpata, 28 Sep 2010, N.M.G. Arden- (BS), 2016, I. Bona (ARDENGHI, 2019: ghi (Herb. N. Ardenghi sub H. tubero-

93 sus); ibidem, deposito a S della SP67, + (CAS) VA: Bodio (VA), 300 m ca. 270 m E dal Torrente Versa (UTM s.l.m., bordo strada, Sep 2018, M. Ro- ED50: ca. 32T 0526059.4994221), landi (ARDENGHI, 2019: 180). - Neo- ca. 61 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi fita casuale nuova per la provincia di (ARDENGHI & POLANI, 2016: appendi- Varese. ce 1, 63); Montù Beccaria (PV), loc. Specie segnalata da ARDENGHI (2019), Molino Quaroni (UTM ED50: ca. che riprende un post di ROLANDI 32T 0524031.4988612), 105 m s.l.m., (2018). fosso a lato della strada, 2 Oct 2010, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ardenghi 507. Helianthus pauciflorus Nutt. sub H. tuberosus); Broni (PV), Casa (Asteraceae) Zoppini, SP45, lato E (UTM ED50: (= Harpalium rigidum Cass. ≡ He- ca. 32T 0521130.4988466), ca. 209 lianthus rigidus (Cass.) Desf.) m s.l.m., N.M.G. Ardenghi (ARDEN- GHI & POLANI, 2016: appendice 1, 63). + (CAS) SO: Caiolo (SO), presente - Neofita naturalizzata nuova per la soprattutto nei boschetti di fondoval- provincia di Pavia; cambiamento di le, Sep 1989, R. Ferranti (FERRANTI et status, da casuale a naturalizzato, per al., 2002: 25 fig. 9). - Neofita casuale la Lombardia. nuova per la provincia di Sondrio. Specie segnalata da ARDENGHI & POLA- Specie segnalata da Ferranti in FER- NI (2016); il dato lombardo è già stato RANTI et al. (2002). recepito da GALASSO et al. (2018a). 508. Hyacinthoides ×massartiana 505. Helianthus ×laetiflorus Pers. Geerinck (Hyacinthaceae = Aspara- (Asteraceae) gaceae subfam. Scilloideae) (= Helianthus tuberosus L. × Helian- (= Hyacinthoides hispanica (Mill.) thus pauciflorus Nutt.) Rothm. × Hyacinthoides non-scripta (L.) Chouard ex Rothm.) + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via- le Consoli Chiavennaschi, lato SE + (CAS) LC: tra Calolziocorte (LC) del parcheggio (UTM ED50: 32T e Bellano (LC), lungo la ferrovia, 0530811.5129803), 320 m s.l.m., in- 10 Apr 2018, N.M.G. Ardenghi (AR- colto, con Artemisia verlotiorum, 22 DENGHI, 2019: 186). - Neofita casuale Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDEN- nuova per la provincia di Lecco. GHI, 2019: 180). - Neofita naturalizza- Specie segnalata da ARDENGHI ta nuova per la provincia di Sondrio. (2019). Specie segnalata da ARDENGHI (2019). 509. Jasminum officinale L. (Olea- 506. Helianthus ×laetiflorus Pers. ceae) (Asteraceae) (= Helianthus tuberosus L. × Helian- + (CAS) SO: Chiavenna (SO), circa thus pauciflorus Nutt.) Chiavennam passim ex rupibus erum-

94 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 pit, A. von Haller (HALLER, 1768: tula, 22 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi 230); ibidem, cimitero (UTM ED50: (PAV). - Neofita casuale nuova per la 32T 0531574.5130246), 369 m s.l.m., Lombardia e per la provincia di Son- W, rocce a strapiombo, 13 Nov 2018, drio. N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: Juniperus chinensis (ginepro cinese) 187). - Archeofita casuale confermata è stata segnalata da ARDENGHI (2019). per la provincia di Sondrio. Specie precedentemente segnalata da 512. Ligustrum ovalifolium Hassk. HALLER (1768), confermata da AR- (Oleaceae) DENGHI (2019). + (NAT) SO: Chiavenna (SO), 510. Jasminum officinale L. (Olea- Via al Deserto (UTM ED50: 32T ceae) 0531337.5129646), 377 m s.l.m., NW, margine di bosco mesofilo, con + (CAS) PV: Provincia di Pavia Robinia pseudoacacia, Acer pseudo- (PV), specie or coltivate all’aper- platanus e Fraxinus excelsior, 24 Oct to, o già coltivate e fatte spontanee 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neo- (ROTA, 1847: 267); Canevino (PV), fita naturalizzata nuova per la provin- strada che sale verso la chiesa, sul cia di Sondrio. lato S di questa (UTM ED50: 32T Specie segnalata da ARDENGHI 0521900.4976325), 486 m s.l.m., S, (2019). scarpata, con Robinia pseudoacacia, derivante da vecchie piante coltivate 513. Ligustrum sinense Lour. (Olea- lungo la strada, 5 Sep 2015, N. Arden- ceae) ghi (Herb. N. Ardenghi). - Archeofita casuale confermata per la provincia + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via P. di Pavia. Bossi, Passerella Lungomera (UTM Specie segnalata da ARDENGHI & PO- ED50: 32T 0530883.5129888), 320 LANI (2016), che riportano anche dati m s.l.m., siepe di alloro, 28 Nov di ROTA (1847). 2017, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2018: 76). - Neofita casuale nuova 511. Juniperus chinensis L. (Cupres- per la provincia di Sondrio. saceae) Specie segnalata da ARDENGHI (2018). + (CAS) LOM (SO): Chiavenna (SO), Via M. del Grosso, lato W del ponte 514. Lilium candidum L. (Liliaceae) della SS36 sul Fiume Mera (UTM ED50: 32T 0530818.5129741), 320 + (CAS) LOM (PV): Broni (PV), m s.l.m., incolto, con Solanum ni- scarpata a ridosso della ferrovia, grum, Clematis vitalba, Commelina all’incirca sotto il cimitero (UTM communis, Potentilla indica, Digita- ED50: ca. 32T 0521050.4991012), ria ciliaris, Ficus carica, una plan- ca. 78 m s.l.m., due individui, N.M.G.

95 Ardenghi (ARDENGHI & POLANI, 2016: ED50: 32T 0534453.5119650), 237 appendice 1, 194); Canevino (PV), m s.l.m., rocce, 27 Mai 2018, N.M.G. fraz. Caseo, Via G. Zanini (UTM Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 189); ED50: 32T 0521823.4976674), 410 Prata Camportaccio (SO), Via Mu- m s.l.m., margine di prato sfalcia- lino, area del Consorzio Forestale di to, 12 Mai 2012, N.M.G. Ardenghi Prata Camportaccio (UTM ED50: (MSNM). - Archeofita casuale nuova 32T 0530633.5128049), 354 m s.l.m., per la Lombardia e per la provincia recinzione in legno al margine di bo- di Pavia. scaglia, 25 Oct 2018, N.M.G. Arden- Lilium candidum (giglio di Sant’An- ghi (ARDENGHI, 2019: 190); Samolaco tonio) è stata segnalata da ARDENGHI (SO), stazione FS (UTM ED50: 32T & POLANI (2016); il dato lombardo è 0532644.5121855), 208 m s.l.m., già stato recepito da GALASSO et al. massicciata, tappezzante, 12 Nov (2018a). 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 190). - Neofita: cambiamento 515. Lonicera japonica Thunb. (Ca- di status, da naturalizzato a invasivo, prifoliaceae) per la provincia di Sondrio. Specie segnalata da ARDENGHI + (INV) SO: Chiavenna (SO), (2019). Via al Deserto (UTM ED50: 32T 0531337.5129646), 377 m s.l.m., 516. Lycopsis orientalis L. (Boragi- NW, margine di boscaglia, 10 Apr naceae) 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, (≡ Anchusa arvensis (L.) M.Bieb. 2019: 189); ibidem, sentiero lun- subsp. orientalis (L.) Nordh. = An- go la sponda W del Fiume Mera, chusa ovata Lehm.) all’altezza del parchetto di Via Fal- cone e Borsellino (UTM ED50: 32T + (NAT) LOM (PV): Rovescala 0530647.5129435), 301 m s.l.m., E, (PV), loc. Fraciòn, C. Girometta (AR- sponda sassosa, 23 Oct 2018, N.M.G. DENGHI & POLANI, 2016: appendice 1, Ardenghi (PAV); ibidem, sponda W 88); Santa Maria della Versa (PV), del Fiume Mera all’altezza di Via Bosco della Fame, C. Girometta (AR- Falcone e Borsellino (UTM ED50: DENGHI & POLANI, 2016: appendice 1, 32T 0530632.5129336), 298 m s.l.m., 88); Montù Beccaria (PV), loc. Co- sabbie fluviali, 23 Oct 2018, N.M.G. lombaia dei Fiocchi (UTM ED50: Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 190); ibi- ca. 32T 0526801.4987482), ca. 175 dem, sponda W del Fiume Mera, lato m s.l.m., 18 Oct 2006, D. Chiappetta NE della foce del Torrente Liro (UTM & V. Terzo (PAV-Lav); ibidem, strada ED50: 32T 0530283.5128582), 288 tra Fontanetto Oriente e Colombaia m s.l.m., arbusteti ripariali, 23 Oct dei Fiocchi, 147 m s.l.m., scarpata 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, a ridosso della strada, 13 Apr 2011, 2019: 190); Novate Mezzola (SO), N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ardenghi SS36, lato N dell’abitato (UTM sub L. arvensis L.); Montescano (PV),

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19 Oct 2006, s.coll. (PAV-Lav); Stra- incolto, con Solanum nigrum, Clema- della (PV), regione San Zeno, destra tis vitalba, Commelina communis, idrografica del Torrente Versa (UTM Potentilla indica, Digitaria cilia- ED50: ca. 32T 0524441.4990976), 80 ris, Ficus carica, una plantula, 22 m s.l.m., sponda, su suolo argilloso- Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); ghiaioso, smosso di recente, 24 Sep ibidem, cimitero (UTM ED50: 32T 2009, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ar- 0531566.5129745), 375 m s.l.m., roc- denghi sub L. arvensis L.); Voghera ce, 13 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (PV), Strada Frassolo, all’altezza di (ARDENGHI, 2019: 182); ibidem, sentie- Via Valle d’Aosta (UTM ED50: 32T ro lungo la sponda E del Fiume Mera 0500246.4983162), 88 m s.l.m., mar- (UTM ED50: 32T 0530546.5128897), gine di piazzale per il carico/scarico 292 m s.l.m., boscaglia ripariale, con delle merci, copiosa, ≠ da L. arvensis Robinia pseudoacacia, 13 Nov 2018, per le brattee > calice, fiori pedunco- N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: lati e calice patente a stella alla frut- 182). - Neofita casuale nuova per la tificazione, 4 Mai 2014, N.M.G. Ar- provincia di Sondrio. denghi (Herb. N. Ardenghi); ibidem, Specie segnalata da ARDENGHI sponda destra del Torrente Staffora, a (2019). lato della “Greenway Voghera-Varzi” (UTM ED50: 32T 0502233.4983047), 518. Mespilus germanica L. (Rosa- 91 m s.l.m., suolo argilloso-ghiaioso, ceae) con Anisantha sterilis, Hordeum mu- rinum, Poa trivialis, Avena sterilis, + (NAT) PV: Provincia di Pavia (PV) Erodium ciconium, 15 Mai 2014, (ROTA, 1847: 258); ibidem (SCARDAVI, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Arden- 1963: 63); Calvignano (PV), Monte ghi). - Neofita naturalizzata nuova Ceresino, F. Polani (ARDENGHI & PO- per la Lombardia e per la provincia LANI, 2016: appendice 1, 283); Volpa- di Pavia. ra (PV), 9 Sep 2009, F. Polani (Herb. Lycopsis orientalis (buglossa orien- Museo Stradella). - Archeofita natu- tale) è stata segnalata da ARDENGHI ralizzata confermata per la provincia & POLANI (2016); il dato lombardo è di Pavia. già stato recepito da GALASSO et al. Specie segnalata da ARDENGHI & PO- (2018a). LANI (2016), che riprendono anche vecchi dati di ROTA (1847) e SCARDA- 517. Mahonia aquifolium (Pursh) VI (1963). Nutt. (Berberidaceae) (≡ Berberis aquifolium Pursh) 519. Morus kagayamae Koidz. (Mo- raceae) + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via M. del Grosso, lato W del ponte della + (CAS) LOM (PV): Stradella (PV), SS36 sul Fiume Mera (UTM ED50: Via E. Fanoli, parcheggio pubbli- 32T 0530818.5129741), 320 m s.l.m., co a lato della strada (UTM ED50:

97 32T 0524778.4991204), 87 m s.l.m., 521. Oenothera chicaginensis de campo incolto e tombino adiacenti, Vries ex Renner & Cleland (Ona- N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI & PO- graceae) LANI, 2016: appendice 1, 203); ibi- dem, curva tra Via E. Fanoli e Via + (NAT) SO: Chiavenna (SO), sen- Fratelli Cervi, lato W (UTM ED50: tiero lungo la sponda E del Torrente 32T 0524759.4991228), 86 m s.l.m., Liro, a S di Via dei Raschi (UTM fessura nell’asfalto alla base del ED50: 32T 0530159.5129008), 303 marciapiede, 2 piante nate non più m s.l.m., margine di sentiero, a ri- tardi dello scorso anno, 29 Apr 2016, dosso di un muretto in pietra, 23 Oct N.M.G. Ardenghi (MSNM). - Neofi- 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neo- ta casuale nuova per l’Italia, per la fita naturalizzata nuova per la provin- Lombardia e per la provincia di Pa- cia di Sondrio. via. Specie segnalata da ARDENGHI Morus kagayamae (gelso giappone- (2019). se) è stata segnalata da ARDENGHI & POLANI (2016); il dato lombardo è 522. Oxalis debilis Kunth (Oxalida- già stato recepito da GALASSO et al. ceae) (2018a). + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via 520 Muhlenbergia schreberi G.G. Macolini (UTM ED50: 32T J.F.Gmel. (Poaceae) 0531263.5130066), 330 m s.l.m., sommità di muro, fessure nel ce- + (NAT) SO: Chiavenna (SO), mento, 28 Nov 2017, N.M.G. Arden- Via al Tiglio (UTM ED50: 32T ghi (ARDENGHI, 2018: 77); ibidem, 0531309.5129697), 359 m s.l.m., Via ai Bazzi, stradina verso la pa- spiazzo in cemento, con Parietaria lestra comunale (UTM ED50: 32T judaica, Lapsana communis, Che- 0530984.5130143), 322 m s.l.m., lidonium majus, Geranium rober- fessura alla base di un muro, 14 Nov tianum, occupante una superficie di 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); ibi- ca. 1,5×1,0 m, 24 Oct 2018, N.M.G. dem, stradina a lato del Bar “Boome- Ardenghi (PAV); Prata Camportac- rang”, tra Viale Maloggia (SS37) e cio (SO), pista ciclopedonale a N di Via San Giovanni (UTM ED50: 32T Via G. Bertacchi (UTM ED50: 32T 0531020.5130296), 347 m s.l.m., 0530786.5128728), 298 m s.l.m., fessura nell’asfalto alla base di un sommità di muretto, con Sedum pal- muretto, abbondante, 15 Nov 2018, meri e Delosperma cooperi colti- N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neofita vati, 24 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi naturalizzata nuova per la provincia (PAV). - Neofita naturalizzata nuova di Sondrio. per la provincia di Sondrio. Specie segnalata da ARDENGHI (2018) Specie segnalata da ARDENGHI come casuale e passata a naturalizza- (2019). ta da ARDENGHI (2019).

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523. Oxalis latifolia Kunth (Oxalida- Neofita naturalizzata confermata per ceae) la provincia di Sondrio. Specie segnalata da ARDENGHI (2019). + (CAS) PV: Canneto Pavese (PV), SP45 tra Colombarone e Casa Zoppini 526. Paspalum dilatatum Poir. (Po- (UTM ED50: 32T 0521272.4988569), aceae) 230 m s.l.m., ciglio stradale, con Se- taria italica subsp. viridis, 17 Oct + (CAS) PV: Montebello della Bat- 2015, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ar- taglia (PV), cimitero (UTM ED50: denghi). - Neofita casuale nuova per ca. 32T 0507538.4983960), ca. 85 m la provincia di Pavia. s.l.m., 19 Sep 2006, L. Fantoni (PAV- Specie segnalata da ARDENGHI & PO- Lav). - Neofita casuale nuova per la LANI (2016). provincia di Pavia. Specie segnalata da ARDENGHI & PO- 524. Parthenocissus inserta LANI (2016). La precedente segnala- (A.Kern.) Fritsch (Vitaceae) zione di questa specie per il territorio (≡ Vitis inserta A.Kern.) pavese (ARDENGHI, 2013) era stata ricondotta a Paspalum thunbergii + (INV) SO: Chiavenna (SO), Kunth (VERLOOVE et al., 2016; GALAS- stazione FS (UTM ED50: 32T SO, 2017). 0531277.5129862), 337 m s.l.m., recinzione, 22 Oct 2018, N.M.G. 527. Passiflora caerulea L. (Passiflo- Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 187); raceae) ibidem, Via M. del Grosso, sponda del Fiume Mera (UTM ED50: 32T + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via 0530681.5129654), 316 m s.l.m., M. del Grosso, lato W del ponte della margine di boscaglia ripariale a Ro- SS36 sul Fiume Mera (UTM ED50: binia pseudoacacia, 22 Oct 2018, 32T 0530818.5129741), 320 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: incolto, con Solanum nigrum, Clema- 187). - Neofita invasiva confermata tis vitalba, Commelina communis, per la provincia di Sondrio. Potentilla indica, Digitaria ciliaris, Specie segnalata da ARDENGHI (2019). Ficus carica, diverse plantule, 22 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 525. Parthenocissus quinquefolia 2019: 183). - Neofita casuale nuova (L.) Planch. (Vitaceae) per la provincia di Sondrio. (≡ Hedera quinquefolia L.) Specie segnalata da ARDENGHI (2019). + (NAT) SO: Chiavenna (SO), fraz. San Giovanni, Via E. Vanoni (UTM 528. Pinus wallichiana A.B.Jacks. ED50: 32T 0531019.5130363), 370 (Pinaceae) m s.l.m., SE, parete in cemento, 15 (≡ Pinus excelsa Wall. ex D.Don, non Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). - Lam., nom. illeg.)

99 + (CAS) SO: Chiavenna (SO), sentie- 2019: 183). - Neofita casuale nuova ro lungo la sponda E del Fiume Mera per la provincia di Sondrio. (UTM ED50: 32T 0530546.5128897), Specie segnalata da ARDENGHI 292 m s.l.m., boscaglia ripariale, con (2019). Robinia pseudoacacia, Populus ni- gra, Pinus sylvestris, 13 Nov 2018, 530. Prunus dulcis (Mill.) D.A.Webb N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neofita ca- (Rosaceae) suale nuova per la provincia di Son- (≡ Amygdalus dulcis Mill.) drio. Specie segnalata da ARDENGHI + (CAS) PV: Provincia di Pavia (2019). (PV), in collibus circa Bobbio, ac ad castrum di Nazzano, etiam in antiquis 529. Platycladus orientalis (L.) Fran- muris ejusdem castri, Junio, Julio. co (Cupressaceae) Spontanea frutex, nec arbor. Mars. (≡ Thuja orientalis L.) (NOCCA & BALBIS, 1816: 224); ibidem (NOCCA, 1823a: 115); ibidem (ROTA, + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via 1847: 257); Ponte Nizza (PV), tra del Saliceto, resti delle mura di cinta Lumello e il Monte Lumello (UTM quattrocentesche, lati W ed E (UTM ED50: ca. 32T 0508649.4968199), ED50: 32T 0531091.5129796), 329 ca. 400 m s.l.m., N.M.G. Ardenghi m s.l.m., W ed E, mura in pietra, tre (ARDENGHI & POLANI, 2016: appen- individui, di cui uno fruttificante, 12 dice 1, 286); ibidem, fraz. Lumello, Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDEN- lato NW dell’abitato (UTM ED50: GHI, 2019: 183); ibidem, Via del Sa- 32T 0508378.4968034), 411 m s.l.m., liceto, tra le mura quattrocentesche e arbusteto, con Ligustrum vulgare, Viale Risorgimento (UTM ED50: 32T Lonicera caprifolium, Spartium jun- 0531128.5129787), 331 m s.l.m., SW, ceum, 11 Mar 2012, N.M.G. Ardenghi muro in pietra, 13 Nov 2018, N.M.G. (Herb. N. Ardenghi). - Archeofita ca- Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 183); suale confermata per la provincia di ibidem, Via C. Lena Perpenti, muro Pavia. di cinta del Parco dell’Immacolata Specie segnalata da ARDENGHI & PO- (UTM ED50: 32T 0531038.5129827), LANI (2016), che riportano anche dati 326 m s.l.m., sommità di muro, un di NOCCA & BALBIS (1816), NOCCA esemplare fruttificante alto ca. 1 (1823a) e ROTA (1847). m, 14 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 183); ibidem, fraz. 531. Prunus serotina Ehrh. (Rosace- San Giovanni, Via E. Vanoni (UTM ae) ED50: 32T 0531017.5130365), 372 m s.l.m., SE, muro, con Parietaria + (CAS) SO: Chiavenna (SO), sta- judaica, Sedum dasyphyllum, Delo- zione FS, ingresso all’area ferroviaria sperma cooperi, tre individui, 15 Nov (UTM ED50: 32T 0531163.5129718), 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 335 m s.l.m., massicciata ferroviaria,

100 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 con Elymus repens e Impatiens balfou- di Via Falcone e Borsellino (UTM rii, un individuo, 24 Oct 2018, N.M.G. ED50: 32T 0530632.5129336), 298 Ardenghi (PAV). - Neofita casuale m s.l.m., sabbie fluviali, ca. 5 esem- nuova per la provincia di Sondrio. plari, 23 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi Specie segnalata da ARDENGHI (PAV). - Neofita casuale nuova per la (2019). provincia di Sondrio. Specie segnalata da ARDENGHI 532. Pyracantha crenatoserrata (2019). (Hance) Rehder (Rosaceae) (≡ Photinia crenatoserrata Hance 534. Quercus rubra L. (Fagaceae) = Pyracantha crenulata (D.Don) M.Roem. var. yunnanensis M.Vilm. + (INV) SO: Chiavenna (SO), Par- ex Mottet ≡ Pyracantha gibbsii co Marmitte dei Giganti, sentie- A.B.Jacks. var. yunnanensis (M.Vilm. ro principale (UTM ED50: 32T ex Mottet) Osborn ≡ Pyracantha yun- 0531698.5130265), 392 m s.l.m., nanensis (M.Vilm. ex Mottet) Chitt. bosco mesofilo, con Robinia pseu- – Photinia fortuneana auct., non Ma- doacacia, Carpinus betulus, Quercus xim. – Pyracantha fortuneana auct., rubra, Q. petraea, Castanea sativa, non (Maxim.) H.L.Li) abbondante, 14 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). - Neofita: cambia- + (CAS) LOM (PV): Ponte Nizza mento di status, da naturalizzato a in- (PV), sommità del colle sul lato NE vasivo, per la provincia di Sondrio. dell’incrocio tra SP146 e SP7, a S Specie segnalata da ARDENGHI di Cascina Colombera (UTM ED50: (2019). 32T 0510219.4968595), 346 m s.l.m., arbusteto, con Crataegus monogyna 535. Reynoutria bohemica Chrtek & e Ligustrum vulgare, 9 Mai 2014, Chrtková (Polygonaceae) N.M.G. Ardenghi (MSNM). - Neofita casuale nuova per l’Italia, per la Lom- + (INV) SO: Prata Camportaccio bardia e per la provincia di Pavia. (SO), loc. Stovano [Superiore], da- Pyracantha crenatoserrata (agazzino vanti alla Baita Giadanna (UTM crenato) è stata segnalata da ARDEN- ED50: 32T 0531525.5127496), 700 GHI & POLANI (2016); il dato lombar- m s.l.m., macerie di antiche case in do è già stato recepito da GALASSO et pietra, 25 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi al. (2018a). (PAV). - Neofita: cambiamento di sta- tus, da naturalizzato a invasivo, per la 533. Pyracantha crenatoserrata provincia di Sondrio. (Hance) Rehder (Rosaceae) Specie segnalata da ARDENGHI (≡ Photinia crenatoserrata Hance) (2019).

+ (CAS) SO: Chiavenna (SO), spon- 536. Rumex cristatus DC. (Polygo- da W del Fiume Mera all’altezza naceae)

101 + (INV) PV: Portalbera (PV), sponda N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: N della Roggia Lancone (UTM ED50: 172); Samolaco (SO), Fiume Mera 32T 0525013.4994763), 53 m s.l.m., ca. all’altezza di Via Vignola (UTM pioppeto e megaforbieto mesoigrofi- ED50: ca. 32T 0532391.5119979), lo, con Urtica dioica, Arctium minus, 200 m s.l.m., boscaglia ripariale, 17 Solidago gigantea, Poa trivialis, oc- Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDEN- cupante una superficie di ca. 120 m2 GHI, 2019: 172); ibidem, SS36 (UTM con copertura dell’85-90%, 16 Apr ED50: 32T 0532470.5122964), 233 2016, N.M.G. Ardenghi & F. Guzzon m s.l.m., boscaglia mesoigrofila, con (Herb. N. Ardenghi). - Amaurogena: Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior, cambiamento di status, da naturaliz- 25 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi & G. zato a invasivo, per la provincia di Rossi, det. N.M.G. Ardenghi (PAV); Pavia. Chiavenna (SO), sponda N del Fiume Specie segnalata da ARDENGHI & PO- Mera, tra i ponti di Via M. Quadrio LANI (2016). e quello del Lungomera degli Alpini (UTM ED50: 32T 0531149.5130303), 537. Salix ×fragilis L. (Salicaceae) 338 m s.l.m., sponda, 24 Oct 2018, (≡ Salix decipiens Hoffm., nom. il- N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: leg. ≡ Salix fragilis L. var. decipi- 172). - Archeofita naturalizzata nuo- ens W.D.J.Koch, nom. illeg. = Salix va per la Lombardia e per la provincia vitellina L. ≡ Salix alba L. subsp. di Sondrio; cambiamento di status, da vitellina (L.) Schübl. & G.Martens casuale a naturalizzato, per la Lom- ≡ Salix alba L. subsp. vitellina (L.) bardia. Arcang., isonym ≡ Salix alba L. I salici da vimini con rami di colore var. vitellina (L.) Stokes ≡ Salix giallo uovo erano stati considerati una alba L. var. vitellina (L.) Ser., iso- sottospecie, una varietà o un semplice nym ≡ Salix ×fragilis L. f. vitellina sinonimo di Salix alba L. (es. S. alba (L.) I.V.Belyaeva = Salix ×rubens subsp. vitellina); essi sono invece da Schrank = Salix alba L. × Salix eu- ascrivere all’ibrido tra quest’ultima xina I.V.Belyaeva) specie e l’archeofita sudovest-asiatica S. euxina I.V.Belyaeva (– S. ×fragilis + (NAT) LOM (SO): Cosio Val- auct. p.p., non L.), ovvero S. ×fragi- tellino (SO), tra la SS38 e il Fiume lis, che attualmente è il nome accetta- Adda, ca. all’altezza di Bolgia (UTM to per l’ibrido precedentemente noto ED50: ca. 32T 0538593.5110814), col nome di S. ×rubens, andando così 210 m s.l.m., scarpata stradale, 17 ad ampliarne la concezione tassono- Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (AR- mica (BELYAEVA et al., 2018; GALASSO DENGHI, 2019: 172); Delebio (SO), et al., 2018b). In precedenza non era tra la SS38 e il Fiume Adda, ca. stata inserita nell’elenco delle specie all’altezza di Scese (UTM ED50: esotiche lombarde (BANFI & GALASSO, ca. 32T 0533618.5110600), 205 m 2010), perché considerata un ibrido s.l.m., scarpata stradale, 17 Oct 2018, tra entità autoctone.

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Salix ×fragilis (salice fragile) è stata = Salix alba L. × Salix euxina segnalata da ARDENGHI (2019), che in I.V.Belyaeva) provincia di Sondrio ne cambia anche lo status, da casuale a naturalizzato, + (CAS) LO: Provincia di Lodi per la Lombardia. (LO), coltivato e talora inselvatichi- to, F. Giordana (GIORDANA, 2010b). 538. Salix ×fragilis L. (Salicaceae) - Archeofita casuale nuova per la (= Salix vitellina L. ≡ Salix alba provincia di Lodi. L. subsp. vitellina (L.) Schübl. & Specie segnalata da GIORDANA G.Martens = Salix ×rubens Schrank (2010b). Per le altre osservazioni si = Salix alba L. × Salix euxina veda la precedente Notula 537. I.V.Belyaeva) 541. Salix ×fragilis L. (Salicaceae) + (CAS) BG: Provincia di Bergamo (= Salix vitellina L. ≡ Salix alba (BG), coltivato e talora inselvatichi- L. subsp. vitellina (L.) Schübl. & to, F. Martini, E. Bona, G. Federici, G.Martens = Salix ×rubens Schrank F. Fenaroli & G. Perico (MARTINI et = Salix alba L. × Salix euxina al., 2012: 481 sub Salix alba var. vi- I.V.Belyaeva) tellina). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Bergamo. + (CAS) MI: Milano (MI), ruderati Specie segnalata da MARTINI et al. dietro il Cimitero Maggiore (UTM (2012). Per le altre osservazioni si ED50: 32T 0508219.5039946 ± 200 veda la precedente Notula 537. m), ca. 140 m s.l.m., no exp., ruderati incolti, G. Galasso & E. Banfi (BAN- 539. Salix ×fragilis L. (Salicaceae) FI & GALASSO, 1998: 295 sub S. ×ru- (= Salix vitellina L. ≡ Salix alba L. sub- bens); ibidem, Parco delle Cave, Cava sp. vitellina (L.) Schübl. & G.Martens Cerutti-Ongari, montagnette di ghiaia = Salix ×rubens Schrank = Salix alba (UTM ED50: 32T 0507647.5035743 L. × Salix euxina I.V.Belyaeva) ± 100 m), ca. 125 m s.l.m., saliceto su montagnetta di ghiaia, G. Galasso + (CAS) CR: Provincia di Cremo- (BANFI & GALASSO, 1998: 295 sub S. na (CR), F. Giordana (GIORDANA, ×rubens). - Archeofita casuale nuova 2010a). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Milano. per la provincia di Cremona. Specie segnalata da BANFI & GALAS- Specie segnalata da GIORDANA SO (1998). Per le altre osservazioni si (2010a). Per le altre osservazioni si veda la precedente Notula 537. veda la precedente Notula 537. 542. Salvia hispanica L. (Lamiace- 540. Salix ×fragilis L. (Salicaceae) ae) (= Salix vitellina L. ≡ Salix alba L. subsp. vitellina (L.) Schübl. & + (CAS) LOM (BG): Urgnano (BG), G.Martens = Salix ×rubens Schrank fraz. Basella, greto del Fiume Serio

103 (CFCE: 0324-3 Zanica) (UTM ED50: ED50: 32T 0541931.5048300), 137 32T 0557863.5052109), 185 m s.l.m., m s.l.m., sponda fluviale, 3 Nov 2015, greto fluviale, 24 Sep 2013, G. Federi- G. Bonanomi (BONANOMI et al., 2019: ci (BONANOMI et al., 2019: 34); ibidem 34); Cavernago (BG), loc. Malpaga, (UTM ED50: 32T 0557957.5051079), terrazzo del Fiume Serio vicino alla 170 m s.l.m., greto fluviale, 21 Oct pista ciclabile (CFCE: 0324-3 Zanica) 2015, G. Bonanomi (BONANOMI et al., (UTM ED50: 32T 0558147.5051772), 2019: 34); ibidem (UTM ED50: 32T 184 m s.l.m., no exp., erboso, 7 Oct 0557880.5051924), 180 m s.l.m., gre- 2016, L. Gariboldi & F. Mangi- to fluviale, 4 Nov 2016, G. Bonanomi li (MSNM); Brembate (BG), foce (BONANOMI et al., 2019: 34); Albino del Fiume Brembo nel Fiume Adda (BG), greto del Fiume Serio (CFCE: (CFCE: 0423-1 Canonica d’Adda) 0224-2 Albino) (UTM ED50: 32T (UTM ED50: 32T 0542101.5048853), 0562974.5068168), 333 m s.l.m., gre- 137 m s.l.m., sponda fluviale, 4 Nov to fluviale, 19 Oct 2013, G. Federici 2016, G. Bonanomi (BONANOMI et al., (BONANOMI et al., 2019: 34); Filago 2019: 34-35); Gorle (BG), greto del (BG), sponda destra del Fiume Brem- Fiume Serio, nel tratto a S del ponte bo (CFCE: 0323-3 Filago) (UTM per Scanzorosciate (CFCE: 0224-3 ED50: 32T 0543750.5051868), 165 m Alzano Lombardo) (UTM ED50: s.l.m., sponda fluviale, 21 Nov 2014, 32T 0556491.5061056), 242 m s.l.m., G. Bonanomi (BONANOMI et al., 2019: greto fluviale, 16 Sep 2019, G. Peri- 34); ibidem, forra del Fiume Brembo, co (BONANOMI et al., 2019: 35); Tre- sponda destra (CFCE: 0323-3 Filago) violo (BG), greto del Fiume Brem- (UTM ED50: 32T 0544323.5054529), bo (CFCE: 0323-2 Treviolo) (UTM 165 m s.l.m., sponda fluviale, 4 Nov ED50: 32T 0545829.5058367), 190 2016, G. Bonanomi (BONANOMI et al., m s.l.m., greto fluviale, 26 Sep 2019, 2019: 35); Ghisalba (BG), greto del G. Federici (BONANOMI et al., 2019: Fiume Serio, a S del paese (CFCE: 35). - Neofita casuale nuova per la 0324-3 Zanica) (UTM ED50: 32T Lombardia e per la provincia di Ber- 0558123.5049034), 160 m s.l.m., gre- gamo. to fluviale, 22 Oct 2015, G. Bonanomi Salvia hispanica (chia) è stata segna- (BONANOMI et al., 2019: 34); ibidem, lata da BONANOMI et al. (2019); il dato 3 Nov 2017, G. Bonanomi (BONANO- lombardo è già stato recepito da GA- MI et al., 2019: 35); Dalmine (BG), LASSO et al. (2018a). sponda sinistra del Fiume Brembo (CFCE: 0323-3 Filago) (UTM ED50: 543. Sedum palmeri S.Watson (Cras- 32T 0544596.5055383), 170 m s.l.m., sulaceae) sponda fluviale, 26 Oct 2015, G. Bo- nanomi (BONANOMI et al., 2019: 34); + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via P. Canonica d’Adda (BG), foce del Fiu- Bossi, lato N del ponte sul Fiume Mera me Brembo nel Fiume Adda (CFCE: (UTM ED50: 32T 0530892.5129907), 0423-1 Canonica d’Adda) (UTM 320 m s.l.m., SE, muro, 28 Nov 2017,

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N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2018: Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV). - 77); ibidem, Via G.G. Macolini (UTM Neofita casuale nuova per la provin- ED50: 32T 0531263.5130066), 330 cia di Sondrio. m s.l.m., sommità di muro, fessure Specie segnalata da ARDENGHI nel cemento, 28 Nov 2017, N.M.G. (2019). Ardenghi (ARDENGHI, 2018: 77); ibi- dem, Via F. e G. Dolzino, all’altezza 545. Spinacia oleracea L. (Chenopo- della Farmacia Dr. Dolci (UTM ED50: diaceae) 32T 0530980.5129903), 322 m s.l.m., crepa nel muro, due individui, 10 Apr + (CAS) LOM (PV): Stradella (PV), 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, Via B. Buozzi (UTM ED50: ca. 32T 2019: 204); ibidem, Via dei Raschi 0524623.4991356), 83 m s.l.m., un (UTM ED50: 32T 0530739.5129823), esemplare maschile, N.M.G. Arden- 321 m s.l.m., sommità di muro, un in- ghi (ARDENGHI & POLANI, 2016: ap- dividuo, 10 Apr 2018, N.M.G. Arden- pendice 1, 122). - Archeofita casuale ghi (ARDENGHI, 2019: 204); ibidem, nuova per la Lombardia e la provincia Via M. del Grosso (UTM ED50: 32T di Pavia. 0530715.5129705), 319 m s.l.m., N, Spinacia oleracea (spinacio) è sta- muro, 23 Oct 2018, N.M.G. Ardenghi ta segnalata da ARDENGHI & POLANI (ARDENGHI, 2019: 204); ibidem, fraz. (2016); il dato lombardo è già stato Loreto, Strada per Loreto, all’altezza recepito da GALASSO et al. (2018a). della Stràda di Mòort (UTM ED50: 32T 0531311.5130525), 360 m s.l.m., NW, 546. Syringa vulgaris L. (Oleaceae) muro in sassi, 15 Nov 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 205); Prata + (CAS) PV. - Neofita: cambiamento Camportaccio (SO), Via M. del Grosso di status, da naturalizzato a casuale, (UTM ED50: 32T 0530620.5128418), per la provincia di Pavia. 314 m s.l.m., fessura nel cemento alla Specie segnalata da ARDENGHI & PO- base di un muro, 13 Nov 2018, N.M.G. LANI (2016). Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 204-205). - Neofita casuale nuova per la provin- 547. Telekia speciosa (Schreb.) Bau- cia di Sondrio. mg. (Asteraceae) Specie segnalata da ARDENGHI (2018, (≡ Buphthalmum speciosum Schreb. 2019). = Buphthalmum cordifolium Waldst. & Kit.) 544. Solanum pseudocapsicum L. (Solanaceae) + (NAT) LOM (PV): Romagnese (PV), pendici del Monte Pietra di Cor- + (CAS) SO: Chiavenna (SO), Via vo, dintorni della recinzione del “Giar- M. del Grosso (UTM ED50: 32T dino Alpino di Pietra Corva” (UTM 0530754.5129713), 319 m s.l.m., ED50: ca. 32T 0527942.4963778), sommità di muretto, una plantula, 22 ca. 930 m s.l.m., margine di sterra-

105 ta, copiosa, sfuggita e naturalizzata + (CAS) LOM (SO): Chiavenna dal suddetto giardino, 30 Apr 2011, (SO), sponda W del Fiume Mera a N.M.G. Ardenghi & F. Polani (Herb. N di Via A. Moro (UTM ED50: 32T N. Ardenghi); ibidem, dintorni del 0530650.5129521), 305 m s.l.m., E, cumulo di scarti vegetali provenienti argine in cemento, un individuo frut- dal suddetto giardino, Aug 2011, F. tificante alto ca. 1,5 m, 22 Oct 2018, Polani (Herb. N. Ardenghi); ibidem, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 5 Iun 2012, N.M.G. Ardenghi (Herb. 172). - Neofita casuale nuova per la N. Ardenghi); ibidem, 925 m, margi- Lombardia e per la provincia di Son- ne di impianto di conifere, svariate drio. plantule e giovani individui, 24 Iun Thuja occidentalis (tuia occiden- 2014, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ar- tale) è stata segnalata da ARDENGHI denghi). - Neofita naturalizzata nuova (2019). per la Lombardia e per la provincia di Pavia. 550. Tilia americana L. (Malvaceae) Telekia speciosa (telekia) è stata se- (= Tilia heterophylla Vent. ≡ Ti- gnalata da ARDENGHI & POLANI (2016); lia americana L. var. heterophylla il dato lombardo è già stato recepito (Vent.) Loudon) da GALASSO et al. (2018a). + (CAS) BG: Bergamo (BG), stazio- 548. Tetragonia tetragonoides (Pall.) ne FS di Bergamo, fra i binari (UTM Kuntze (Aizoaceae) ED50: ca. 32T 0552654.5060037), (≡ Demidovia tetragonoides Pall. ≡ 247 m s.l.m., no exp., binari ferro- Tetragonia expansa Murray, nom. il- viari, 25 Iun 2009, N.M.G. Ardenghi leg.) (ARDENGHI, 2019: 185). - Neofita ca- suale nuova per la provincia di Ber- + (CAS) LOM (PV): Stradella (PV), gamo. Via B. Buozzi (UTM ED50: ca. 32T Specie segnalata da ARDENGHI 0524623.4991356), 83 m s.l.m., mar- (2019). ciapiede, a lato di un orto ove colti- vata, 16 Sep 2010, N.M.G. Ardenghi 551. Tilia americana L. (Malvaceae) (Herb. N. Ardenghi). - Neofita casua- (= Tilia heterophylla Vent. ≡ Ti- le nuova per la Lombardia e per la lia americana L. var. heterophylla provincia di Pavia. (Vent.) Loudon) Tetragonia tetragonoides (spinacio della Nuova Zelanda) è stata segna- + (CAS) MI: Santo Stefano Ticino lata da ARDENGHI & POLANI (2016); il (MI), stazione FS di Corbetta-Santo dato lombardo è già stato recepito da Stefano Ticino (UTM ED50: ca. 32T GALASSO et al. (2018a). 0493681.5036589), 145 m s.l.m., marciapiede, due plantule nate nei 549. Thuja occidentalis L. (Cupres- dintorni di un albero coltivato, 20 Sep saceae) 2013, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI,

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2019: 185). - Neofita casuale nuova ghi (ARDENGHI, 2019: 192); Chiaven- per la provincia di Milano. na (SO), Via al Deserto (UTM ED50: Specie segnalata da ARDENGHI 32T 0531359.5129732), 370 m s.l.m., (2019). margine di bosco mesofilo, con Robi- nia pseudoacacia, Acer pseudoplata- 552. Tilia americana L. (Malvaceae) nus e Fraxinus excelsior, localmente (= Tilia heterophylla Vent. ≡ Ti- abbondante, 10 Apr 2018, N.M.G. lia americana L. var. heterophylla Ardenghi (ARDENGHI, 2019: 192); ibi- (Vent.) Loudon) dem, stazione FS (UTM ED50: 32T 0531277.5129862), 337 m s.l.m., pen- + (CAS) SO: Chiavenna (SO), spon- silina, 10 Apr 2018, N.M.G. Arden- da W del Fiume Mera all’altezza ghi (ARDENGHI, 2019: 192); ibidem, dell’isola ecologica (UTM ED50: sponda W del Fiume Mera all’altezza 32T 0530520.5129007), 294 m s.l.m., di Via Falcone e Borsellino (UTM sponda, con Populus nigra e Robinia ED50: 32T 0530618.5129270), 297 pseudoacacia, 23 Oct 2018, N.M.G. m s.l.m., sabbie fluviali, 23 Oct 2018, Ardenghi (PAV). - Neofita casuale N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: nuova per la provincia di Sondrio. 192); ibidem, Via dei Raschi (UTM Specie segnalata da ARDENGHI ED50: 32T 0530517.5129559), 297 (2019). m s.l.m., aiuola, con Liquidambar styraciflua coltivato, un individuo, 23 553. Trachycarpus fortunei (Hook.) Oct 2018, N.M.G. Ardenghi (PAV); H.Wendl. (Arecaceae) ibidem, sponda del Fiume Mera all’al- (≡ Chamaerops fortunei Hook.) tezza della Casa Cantoniera (UTM ED50: 32T 0530715.5129333), 300 + (NAT) SO: Prata Camportac- m s.l.m., boscaglia ripariale, con Ro- cio (SO), fraz. Tanno, sopra il binia pseudoacacia, copiosa, 12 Nov santuario della Beata Vergine del 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, Rosario (UTM ED50: ca. 32T 2019: 192); ibidem, Parco Marmitte 0530962.5129060), ca. 310 m s.l.m., dei Giganti, sentiero principale (UTM boscaglia mesofila, con Quercus pe- ED50: 32T 0531614.5130221), 373 traea, Fraxinus excelsior, Robinia m s.l.m., N, robinieto, su rocce, tre pseudoacacia, 28 Iun 2017, G. Rossi, individui, 13 Nov 2018, N.M.G. Ar- det. N.M.G. Ardenghi (PAV); ibidem, denghi (ARDENGHI, 2019: 192). - Ne- ferrovia presso la stazione FS (UTM ofita: cambiamento di status, da ca- ED50: 32T 0530725.5128532), suale a naturalizzato, per la provincia 305 m s.l.m., margine boschivo, 10 di Sondrio. Apr 2018, N.M.G. Ardenghi (AR- Specie segnalata da ARDENGHI DENGHI, 2019: 192); ibidem, sterra- (2019). ta a S di Berzo (UTM ED50: 32T 0530301.5127525), 306 m s.l.m., ro- 554. Tradescantia fluminensis Vell. binieto, 13 Nov 2018, N.M.G. Arden- (Commelinaceae)

107 ED50: 32T 0524785.4990686), 92 m + (NAT) SO: Chiavenna (SO), Via s.l.m., campo di orzo distico, un sin- della Molinanca (UTM ED50: 32T golo esemplare, 20 Mai 2016, N.M.G. 0531021.5130044), 321 m s.l.m., gra- Ardenghi (Herb. N. Ardenghi). - Ne- dinata e base di muretto, fessure nel ofita casuale nuova per l’Italia, per la cemento, 24 Oct 2018, N.M.G. Ar- Lombardia e per la provincia di Pa- denghi (PAV). - Neofita naturalizzata via. nuova per la provincia di Sondrio. ×Triticosecale sp. (triticale) è sta- Specie segnalata da ARDENGHI ta segnalata da ARDENGHI & POLANI (2019). (2016). Essa è da riferire possibil- mente a ×Triticosecale neoblarin- 555. Trifolium alexandrinum L. (Fa- ghemii A.Camus (= Secale cereale L. baceae) subsp. cereale × Triticum turgidum L. subsp. durum (Desf.) Husn.). Il dato + (NAT) LOM (PV): Stradella (PV), lombardo è già stato recepito da GA- fraz. Orzoni, a ridosso dell’auto- LASSO et al. (2018a). strada A21 (UTM ED50: ca. 32T 0525880.4992505), 67 m s.l.m., cam- 557. Triticum aestivum L. subsp. po di erba medica degradato, in pre- aestivum (Poaceae) cedenza coltivato a soja, per 1/4 della superficie infestato da Cuscuta cam- + (CAS) SO: Novate Mezzola (SO), pestris Yunck., 1 Iul 2009, N.M.G. SS36, lato N dell’abitato (UTM Ardenghi (Herb. N. Ardenghi); Borgo ED50: 32T 0534453.5119650), 237 Priolo (PV), Costa Pelata, lato NW del m s.l.m., ciglio stradale, 28 Mai 2018, sentiero per il Monte Fratello (UTM N.M.G. Ardenghi & G. Rossi (ARDEN- ED50: 32T 0514787.4978960), 363 GHI, 2019: 185). - Archeofita casuale m s.l.m., campo di erba medica, 18 nuova per la provincia di Sondrio. Iun 2015, N.M.G. Ardenghi & P. Specie segnalata da ARDENGHI Cauzzi (Herb. N. Ardenghi). - Neofi- (2019). ta: cambiamento di status, da casuale a naturalizzato, per la Lombardia e 558. Triticum aestivum L. subsp. per la provincia di Pavia. aestivum (Poaceae) Specie segnalata da ARDENGHI & POLANI (2016); il dato lombardo è + (CAS) VA: Gallarate (VA), stazione già stato recepito da GALASSO et al. FS, fra i binari (UTM ED50: ca. 32T (2018a). 0484401.5056470), 242 m s.l.m., no exp., binari ferroviari, 12 Oct 2013, 556. ×Triticosecale sp. (Poaceae) N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, 2019: (= Secale L. × Triticum L.) 185). - Archeofita casuale nuova per la provincia di Varese. + (CAS) LOM (PV): Stradella, regio- Specie segnalata da ARDENGHI ne San Zeno, lato E della strada (UTM (2019).

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m W dal passaggio a livello (UTM 559. Tulipa gesneriana L. (Liliace- ED50: 32T 0526843.4992214), 70 m ae) s.l.m., fosso alla base della massic- ciata ferroviaria, con Rubus sect. Co- + (CAS) LC: presso Calolziocor- rylifolii, Equisetum telmateia, 22 Sep te (LC), lungo la ferrovia presso la 2013, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ar- stazione FS di Calolziocorte, 10 Apr denghi). - Amaurogena naturalizzata 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, nuova per la provincia di Pavia. 2019: 186); presso Bellano (LC), lun- Specie segnalata da ARDENGHI & PO- go la ferrovia presso la stazione FS di LANI (2016). Bellano, 11 Apr 2018, N.M.G. Arden- ghi (ARDENGHI, 2019: 186). - Neofi- 562. Vitis ×bacoi Ardenghi, Galasso ta casuale nuova per la provincia di & Banfi (Vitaceae) Lecco. (= Vitis riparia Michx. × Vitis vinifera Specie segnalata da ARDENGHI L.) (2019). + (NAT) PV: Canneto Pavese (PV), 560. Tulipa gesneriana L. (Liliace- SP45, lato S (UTM ED50: 32T ae) 0523054.4988778), 169 m s.l.m., S, scarpata stradale, substrato argilloso + (CAS) SO: Chiavenna (SO), calcareo, con Robinia pseudoacacia, Via al Deserto (UTM ED50: 32T Ailanthus altissima, Sambucus nigra, 0531359.5129732), 370 m s.l.m., Vitis ×koberi, arrampicantesi sulle margine di bosco mesofilo, con Ro- chiome e fruttificante, 4 Aug 2014, binia pseudoacacia, Acer pseudopla- N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Arden- tanus e Fraxinus excelsior, 10 Apr ghi); ibidem, 18 Aug 2015, N.M.G. 2018, N.M.G. Ardenghi (ARDENGHI, Ardenghi (MSNM); ibidem, 17 Oct 2019: 185). - Neofita casuale nuova 2015, N.M.G. Ardenghi (MSNM); per la provincia di Sondrio. Montù Beccaria (PV), tra la SP134 Specie segnalata da ARDENGHI e la strada di Molino Quaroni (UTM (2019). ED50: 32T 0524207.4989031), 101 m s.l.m., incolto tra i vigneti, con Ju- 561. Ulmus laevis Pall. (Ulmaceae) glans regia (su cui si arrampica), Cle- matis vitalba, Quercus pubescens e + (NAT) PV: Stradella (PV), tra Vitis ×koberi, abbondantemente frut- Casamassimini e Arco di Zene- tificante, acini colla polpa rosso in- vredo, sinistra idrografica del Rio tenso, dolci come l’uva, sapore aspro- Poalone (UTM ED50: ca. 32T erbaceo quasi impercettibile, 13 Sep 0526489.4990476), 90 m s.l.m., bo- 2015, N.M.G. Ardenghi (MSNM); scaglia ripariale, 21 Iun 2009, N.M.G. Varzi (PV), greto del Torrente Staffora Ardenghi (Herb. N. Ardenghi); Are- all’altezza del parco comuale (UTM na Po (PV), loc. Vergombera, ca. 80 ED50: 32T 0515805.4963288), 405

109 m s.l.m., boscaglia igrofila, con Sa- N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Arden- lix triandra, Populus nigra, P. alba, ghi). - Neofita naturalizzata nuova Platanus hispanica, 10 Aug 2016, per l’Italia, per la Lombardia e per la N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Arden- provincia di Pavia. ghi). - Neofita naturalizzata nuova per Vitis ×gallica (vite euroamericana) è la provincia di Pavia. stata segnalata da ARDENGHI & POLANI Specie segnalata da ARDENGHI & PO- (2016); il dato lombardo è già stato LANI (2016). recepito da GALASSO et al. (2018a).

563. Vitis ×gallica F.M.Vázquez (Vi- 564. Vitis ×instabilis Ardenghi, Ga- taceae) lasso, Banfi & Lastrucci (Vitaceae) (= Vitis berlandieri Planch. × Vitis vi- (= Vitis riparia Michx. × Vitis rupe- nifera L.) stris Scheele)

+ (NAT) LOM (PV): Montù Becca- + (INV) LOM (PV). - Neofita: cam- ria (PV), lato NW dell’incrocio tra la biamento di status, da naturalizzato SP43 e la strada per Molino Quaroni, a invasivo, per la Lombardia e per la all’altezza di Roncole (UTM ED50: provincia di Pavia. 32T 0523748.4986950), 117 m s.l.m., Specie segnalata da ARDENGHI & incolto, con Robinia pseudoacacia, POLANI (2016); il dato lombardo è Acer negundo, Clematis vitalba, Ely- già stato recepito da GALASSO et al. mus repens, Equisetum telmateia, (2018a). Urtica dioica, 26 Aug 2014, N.M.G. Ardenghi (Herb. N. Ardenghi); ibi- 565. Vitis ×novae-angliae Fernald dem, SP134 tra Molino Quaroni e Ca’ (Vitaceae) Bianca/Casa del Pozzo, lato E (UTM (= Vitis labrusca L. × Vitis riparia ED50: 32T 0524234.4988672), 132 Michx.) m s.l.m., W, margine di robinieto, con Robinia pseudoacacia, Rubus ul- + (NAT) SO: Prata Camportac- mifolius, Clematis vitalba, Humulus cio (SO), loc. Stova all’Orlo (Sto- lupulus, Torilis helvetica, ricoprente vano Inferiore) (UTM ED50: 32T gli strati arbustivo e arboreo fino a 6 0531202.5127543), 593 m s.l.m., m di altezza, con copertura dell’80%, muretto a secco, 25 Oct 2018, N.M.G. producente molti grappoli lassi, ma- Ardenghi (Herb. N. Ardenghi). - Neo- turi, 26 Aug 2015, N.M.G. Ardenghi fita naturalizzata nuova per la provin- (MSNM, Herb. N. Ardenghi); ibi- cia di Sondrio. dem, Ca’ Bianca, lato SW dell’abitato Specie segnalata da ARDENGHI (UTM ED50: 32T 0524195.4988353), (2019). 148 m s.l.m., SW, arbusteto, con Cor- nus sanguinea, Crataegus monogyna, 566. Yucca recurvifolia Salisb. (Aga- Prunus avium, Clematis vitalba, suo- vaceae = Asparagaceae subfam. Aga- lo argilloso calcareo, 26 Aug 2015, voideae)

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+ (CAS) SO: Prata Camportaccio no alle soglie del terzo millennio e i (SO), Via G. Carducci (UTM ED50: suoi cambiamenti a partire dal 1700. 32T 0530463.5127872), 331 m s.l.m., Memorie Soc. it. Sci. nat. Museo civ. robinieto, 13 Nov 2018, N.M.G. Ar- Stor. nat. Milano, Milano, 28 (1): denghi (ARDENGHI, 2019: 187). - Neo- 267-388. fita casuale nuova per la provincia di BANFI E. & GALASSO G. (eds.), Sondrio. 2010 - La flora esotica lombarda. Specie segnalata da ARDENGHI Museo di Storia Naturale di Milano, (2019). Milano. + CD-ROM. BELYAEVA I. V., EPANTCHINTSEVA BIBLIOGRAFIA O. V., GOVAERTS R. H. A., MCGINN ANDREIS C. & SARTORI F., 2011 - K., HUNNEX J. & KUZOVKINA Y. A. , Vegetazione forestale della Lombar- 2018 - The application of scientific dia. Inquadramento fitosociologico. names to plants in cultivation: Salix Arch. Geobot., Pavia, 12-13 (2006- vitellina L. and related taxa (Salica- 2007): 1-215. ceae). Skvortsovia, Yekaterinburg, 4 ARDENGHI N. M. G., 2013 - Notu- (2): 42-70. lae 143-161. In: Notulae ad plantas BERGAMASCHI G., 1823 - Gita Bo- advenas longobardiae spectantes: 3 tanica agli Appennini Boglelio, e (141-208). Galasso G. & Banfi E. Lesime. Giorn. Fis. Chim. Storia (eds.). Pag. Bot., Milano, 36 (2012): Nat. Med. Arti, Pavia, s. 2, 6 (1): 19-27. 69-75. ARDENGHI N. M. G., 2018 - Note BONA I., 2016 - [Post senza ti- su alcune piante vascolari esotiche tolo del 09/10/2016]. Gruppo in Valchiavenna (Lombardia, Italia). pubblico “Botanica Rhaetica”. Nat. Valtellin., Morbegno, 28 (2017): (ul- ARDENGHI N. M. G., 2019 - Terzo tima consultazione il 23 novembre contributo alla flora esotica della 2018). provincia di Sondrio (Lombardia, BONALI F., 2020 - Notulae 436-447. Italia), con speciale riferimento alla In: Notulae ad plantas advenas Lon- Valchiavenna. Ann. Mus. civ. Rove- gobardiae spectantes: 9 (425-566). reto, Sez. Arch., St., Sc. nat., Rovere- Galasso G. & Banfi E. (eds.). Pag. to, 34 (2018): 169-211. Bot., Milano, 42-43 (2019-2020): ARDENGHI N. M. G. & POLANI F., 73-79. 2016 - La Flora della provincia di BONANOMI G., FEDERICI G., GA- Pavia (Lombardia, Italia settentrio- RIBOLDI L., MANGILI F. & PERICO nale). 1. L’Oltrepò Pavese. NHS, Atti G., 2019 - 84. Salvia hispanica L. Soc. it. Sci. nat. Museo civ. Stor. nat. (Lamiaceae) – Chia. In: Segnalazioni Milano, Milano, 3 (2): 51-79. floristiche: XV contributo. Perico G. BANFI E. & GALASSO G., 1998 - La (ed.). Not. Florist. Gruppo Fl. Alp. flora spontanea della città di Mila- Bergam., Bergamo, 56: 34-35.

111 CONSORZIO PARCO MARMITTE DEI plantas advenas Longobardiae spec- GIGANTI, 1990 - Parco Marmitte dei tantes: 6 (311-364). Galasso G. & Giganti. Castelletti, Bergamo, Qua- Banfi E. (eds.). Pag. Bot., Milano, drifolio, Torre Boldone (Bergamo). 39 (2015-2016): 25-39. [depliant] GALASSO G., CONTI F., PERUZZI L., CONSORZIO PER LA PROMOZIONE TU- ARDENGHI N. M. G., BANFI E., CELE- RISTICA DELLA VALCHIAVENNA, 2018 STI-GRAPOW L., ALBANO A., ALESSAN- - Marmitte dei giganti. (ultima BERNARDO L., BLASI C., BOUVET D., consultazione il 14 novembre 2018). BOVIO M., CECCHI L., DEL GUACCHIO DE A GOSTINO U., 2016 - La lanca di- E., DOMINA G., FASCETTI S., GALLO venta rosa, colpa di una felce. La Pro- L., GUBELLINI L., GUIGGI A., IAMONI- vincia Pavese, Pavia, 15 marzo 2016. CO D., IBERITE M., JIMÉNEZ-MEJÍAS P., PENNESI R., PIERINI B., PODDA L., (ultima consultazione 15 marzo POLDINI L., PROSSER F., RAIMONDO 2016). F. M., ROMA-MARZIO F., ROSATI L., FEDERICI G. & PERICO G., 2019 - 86. SANTANGELO A., SCOPPOLA A., SCOR- Ambrosia psilostachya DC. (Astera- TEGAGNA S., SELVAGGI A., SELVI F., ceae) – Ambrosia a spighe glabre. In: SOLDANO S., STINCA A., WAGENSOM- Segnalazioni floristiche: XV contri- MER R. P., WILHALM T. & BARTOLUCCI buto. Perico G. (ed.). Not. Florist. F., 2018a - An updated checklist of Gruppo Fl. Alp. Bergam., Bergamo, the vascular flora alien to Italy. Pl. 56: 35. Biosyst., Firenze, 152 (3): 556-592. FERLINGHETTI R. & ZANOTTI E., GALASSO G., DOMINA G., ALESSAN- 2003 - Il paesaggio vegetale semi- DRINI A., ARDENGHI N. M. G., BAC- naturale. In: L’Oglio tra storia e na- CHETTA G., BALLELLI S., BARTOLUCCI tura da Cividate al Piano a Torre Pal- F., BRUNDU G., BUONO S., BUSNARDO lavicina. Caproni R., Ferlinghetti R., G., CALVIA G., CAPECE P., D’ANTRAC- Lorenzi M., Plebani F., Resini M. & COLI M., DI NUZZO L., FANFARILLO E., Zanotti E. (eds.). Editrice Commer- FERRETTI G., GUARINO R., IAMONICO ciale, Bergamo: 74-99. D., IBERITE M., LATINI M., LAZZARO FERRANTI R., PIROLA A. & PENATI L., LONATI M., LOZANO V., MAGRI- F., 2002 - Il paesaggio vegetale della NI S., MEI G., MEREU G., MORO A., provincia di Sondrio. Supplemento MUGNAI M., NICOLELLA G., NIMIS P. al n. 13 del Naturalista Valtellinese. L., OLIVIERI N., PENNESI R., PERUZZI Tipografia Bettini, Sondrio. L., PODDA L., PROBO M., PROSSER F., GALASSO G., 2017 - Notulae re- RAVETTO ENRI S., ROMA-MARZIO F., dazionali 332-364. In: Notulae ad RUGGERO A., SCAFIDI F., STINCA A. &

112 PAGINE BOTANICHE 2019-2020

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113 Bot. Univ. Lab. Critt. Pavia, Pavia, s. in Europe: 3. Paspalum thunbergii, 5, 20 (1961): 3-158. a new naturalized neophyte in W VERLOOVE F., BRUSA G. & ARDENGI Europe. Willdenowia, Berlin, 46 (1): N. M. G., 2016 - Studies in the ge- 137-143. nus Paspalum (Paniceae, Poaceae)

114 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 115-126 SETTIMANA BOTANICA G.B.M. MEZZANA. 22-28 GIUGNO 2019

Velia Tegas & Sandro Perego

22 giugno patula, C. scheuchzeri subsp. scheu- Pellizzano chzeri, Centaurea montana (≡ Cya- Il giorno dell’arrivo, nel pomeriggio, nus m.), Chamaenerion angustifolium a motivo del tempo incerto non vie- (≡ Epilobium a.), Cirsium alsophilum ne organizzata un’uscita didattica e i (= C. montanum), Geranium sylvati- soci si organizzano singolarmente. Un cum, Isatis tinctoria subsp. tinctoria gruppo, seguendo un sentiero lungo il e Melampyrum sylvaticum subsp. syl- Torrente Noce, si reca a Pellizzano, vaticum. che dista circa 3,7 km da Mezzana. Lungo l’itinerario, semplice e molto 23 giugno bello, ammiriamo alcune specie flori- Lago dei Caprioli, Malga Alta Ar- stiche, la bellissima chiesa del paese e tuik e Lago Stablo il centro storico. Approfittando della bella giornata, Tra le specie osservate: Achillea mil- domenica 23 giugno il gruppo com- lefolium subsp. millefolium1, Actaea patto decide di andare al Lago dei spicata, Campanula patula subsp. Caprioli, che si trova nel territorio

1 La nomenclatura delle specie spontanee segue la Checklist della flora italiana autoctona (Barto- lucci F., Peruzzi L., Galasso G., Albano A., Alessandrini A., Ardenghi N. M. G., Astuti G., Bac- chetta G., Ballelli S., Banfi E., Barberis G., Bernardo L., Bouvet D., Bovio M., Cecchi L., Di Pietro R., Domina G., Fascetti S., Fenu G., Festi F., Foggi B., Gallo L., Gottschlich G., Gubellini L., Iamonico D., Iberite M., Jiménez-Mejías P., Lattanzi E., Marchetti D., Martinetto E., Masin R. R., Medagli P., Passalacqua N. G., Peccenini S., Pennesi R., Pierini B., Poldini L., Prosser F., Rai- mondo F. M., Roma-Marzio F., Rosati L., Santangelo A., Scoppola A., Scortegagna S., Selvaggi A., Selvi F., Soldano S., Stinca A., Wagensommer R. P., Wilhalm T. & Conti F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, 152 (2): 179-303.) ed esotica (Galasso G., Conti F., Peruzzi L., Ardenghi N. M. G., Banfi E., Celesti-Grapow L., Albano A., Alessandrini A., Bacchetta G., Ballelli S., Bandini Mazzanti M., Barberis G., Bernardo L., Blasi C., Bouvet D., Bovio M., Cecchi L., Del Guacchio E., Domina G., Fascetti S., Gallo L., Gubellini L., Guiggi A., Iamonico D., Iberite M., Jiménez-Mejías P., Lattanzi E., Marchetti D., Martinetto E., Masin R. R., Medagli P., Passalacqua N. G., Peccenini S., Pennesi R., Pierini B., Podda L., Poldini L., Prosser F., Raimondo F. M., Roma-Marzio F., Rosati L., Santangelo A., Scoppola A., Scortegagna S., Selvaggi A., Selvi F., Soldano S., Stinca A., Wagensommer R. P., Wilhalm T. & Bartolucci F., 2018 - An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Pl. Biosyst., Firenze, 152 (3): 556-592.) e successivi aggiornamenti (cfr. http://dryades.units.it/floritaly/index.php).

115 della vicina Pellizzano. Dal parcheg- 24 giugno gio in mezzo al bosco procediamo Lago di Tovel, Malga Pozzol, Mal- lungo un sentiero carrabile fino al ga Tuena bellissimo lago, a 1.280 m di quota. Lunedì 24 giugno la fortuna ci assi- Alcuni soci decidono di godersi lo ste, il tempo è bellissimo: si parte per spettacolo del lago, mentre il grosso il Lago di Tovel (1.178 m), un lago del gruppo affronta la dura salita per alpino situato nella omonima valle in la Malga Alta Artuik, situata a 1.546 territorio del comune di Ville d’Anau- m di quota nella parte superiore di nia, in Val di Non all’interno del Par- un grande pascolo, macchiato da co Naturale Adamello-Brenta. Giunti numerosi grossi sassi e, qua e là, da in macchina fino al parcheggio posto qualche larice (Larix decidua). Qua- nei pressi del lago, dopo una breve si tutti i soci godono di un meritato camminata si giunge a destinazione. riposo, gustando qualche leccornia Già il percorso per arrivare al lago è della malga. Un piccolo ardimento- uno spettacolo della natura che dà la so gruppo prosegue la salita, prima giusta euforia per affrontare la gior- su una strada carrareccia e poi su un nata, ma lo spettacolo del lago non è ripido sentiero boschivo, fino a rag- da meno, anche se non ha più la carat- giungere il Lago Stablo (1.712 m). teristica colorazione rossa. La località Qui, il lago non è altro che una pa- è molto suggestiva e offre più alter- lude attraversata da un ruscello con native di percorso, così che il gruppo una buona portata d’acqua. si divide in tre tronconi. Il primo pre- Fra i ritrovamenti floristici: Actaea ferisce fare una comoda e suggestiva spicata, Ajuga pyramidalis, Aquile- passeggiata intorno al lago. Il sentie- gia atrata, Campanula glomerata, ro, con un minimo dislivello, permette Cicerbita alpina (≡ Lactuca a.), Cle- di osservare questo splendido bacino matis alpina, Dactylorhyza lapponica di acqua trasparente in cui si specchia subsp. rhaetica (= D. pseudocordi- una corona di cime dolomitiche. È gera), Equisetum sylvaticum, Gen- attorniato da un bosco di abete rosso tiana punctata, Geum montanum, G. (Picea abies), che gradatamente sale rivale, Homogyne alpina, Jacobaea trasformandosi in lariceto (Larix de- alpina subsp. alpina (≡ Senecio a.), cidua) finché raggiunge le rocce delle Lonicera nigra, Maianthemum bifo- vette. Lungo il percorso si può visitare lium, Moneses uniflora, Pedicularis la Casa del Lago Rosso, allestita dal recutita, Phyteuma betonicifolium, Parco Naturale Adamello-Brenta per Potentilla grandiflora, Ranunculus offrire informazioni ai visitatori. Un platanifolius, Rhododendron ferru- secondo gruppetto, il più numeroso, gineum, Thalictrum aquilegiifolium sale lungo i tornanti della strada ster- subsp. aquilegiifolium, Tozzia alpina rata per poi proseguire, costeggiando subsp. alpina, Trollius europaeus, il Torrente Tresegna, fino ad arrivare Vaccinium myrtillus, Viola biflora e V. al pascolo di Malga Pozzol (1.632 palustris. m), percorso già effettuato nel 2015.

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Un terzo drappello, infine, si cimenta atratum, Stellaria nemorum subsp. nel raggiungere Malga Tuena (1.738 nemorum, Thesium alpinum e Vale- m), sulla sponda destra del lago, af- riana saxatilis. frontando prima un dislivello di circa Chi è salito fino a Malga Tuena ha 150 m su una strada carrabile sterrata osservato anche: Aconitum napellus, e poi altri 400 m in ripida salita nel Adenostyles alpina subsp. alpina (= A. sottobosco. glabra), Aquilegia atrata, Campanula Alcuni tra i ritrovamenti floristici: carnica s.l., C. glomerata, Cerastium Arctostaphylos uva-ursi, Clematis arvense subsp. arvense, Convallaria alpina, Coeloglossum viride, Cypri- majalis, Crepis foetida subsp. foeti- pedium calceolus, Draba aizoides da, Epipactis helleborine, Geranium subsp. aizoides, Kernera saxatilis phaeum, G. sylvaticum, Geum rivale, subsp. saxatilis, Lilium bulbiferum Gymnadenia conopsea, Gypsophila subsp. croceum, Linnaea borealis repens, Helianthemum nummularium (Fig. 1), Moneses uniflora (≡ Pyrola s.l., Lamium album subsp. album, u.), Pseudofumaria lutea, Rubus sa- Lathyrus vernus, Lilium martagon, xatilis, Sabulina verna subsp. verna Maianthemum bifolium, Neottia ni- (≡ Minuartia v. subsp. verna), Sedum dus-avis, Paris quadrifolia, Planta-

Fig. 1: Linnaea borealis. (Foto / Photo Sarino Lollo).

117 go media subsp. media, Platanthera al Rifugio Solander (2.045 m), dove bifolia, Polygala alpestris subsp. facciamo la foto di gruppo (Fig. 2) alpestris, Polygonatum multiflorum, per poi proseguire e raggiungere il Ranunculus platanifolius, Saponaria Lago delle Malghette (1.890 m) in ocymoides subsp. ocymoides, Saxi- due gruppi separati. Il primo gruppo fraga crustata, Scrophularia nodosa, imbocca il sentiero che porta diret- Silene dioica, Thalictrum aquilegiifo- tamente al lago, mentre il secondo lium subsp. aquilegiifolium, Trollius prende la strada carrabile in salita fino europaeus, Valeriana montana, Ver- al Rifugio Orso Bruno (2.200 m), per bascum nigrum, Veronica chamae- poi ridiscendere al lago attraverso un drys subsp. chamaedrys e Viola biflo- sentiero alternativo e, infine, ritornare ra. Tra i funghi: Morchella esculenta alla funivia dal sentiero percorso dal (L.) Pers. (= M. conica Pers. : Fr.). primo gruppo. Il Lago delle Malghet- te si è dimostrato una meta di tutto 25 giugno rispetto, localizzata in un contesto Rifugio Solander, Lago delle Mal- bellissimo. ghette, Rifugio Orso Bruno Questi i principali ritrovamenti flori- Oggi, tempo ancora bellissimo, si stici: Ajuga pyramidalis, Antennaria va al Lago delle Malghette. Prendia- dioica, Carex acutiformis, Crocus ver- mo la funivia a Marilleva e, con un nus (= C. albiflorus), Daphne striata, doppio tratto di cabinovia, arriviamo Eriophorum scheuchzeri, Gentiana

Fig. 2: Foto di gruppo al Rifugio Solander; sullo sfondo il Lago delle Malghette / Group photo at Solander Refuge; in the backgroud the Lago delle Malghette. (Foto / Photo Sarino Lollo).

118 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 clusii, Geum montanum, G. reptans, Questi i principali ritrovamenti flo- Homogyne alpina, Leucanthemopsis ristici: Aconitum napellus, Anchusa alpina subsp. alpina, Linaria alpina, officinalis, Antennaria dioica, Aster Luzula nivea, Melampyrum pratense alpinus subsp. alpinus, Atocion ru- s.l., Micranthes engleri (= Saxifraga pestre (≡ Silene r.), Dactylorhyza stellaris subsp. alpigena), Pilosella maculata subsp. fuchsii (≡ Orchis officinarum (≡ Hieraceum pilosella), m. subsp. fuchsii), Digitalis gran- Pinguicula vulgaris subsp. vulgaris, diflora, Jacobaea alpina subsp. al- Polygala alpestris subsp. alpestris, pina (≡ Senecio a.), Lilium bulbife- Polygaloides chamaebuxus (≡ Poly- rum subsp. croceum (≡ L. croceum), gala c.), Primula daonensis, Pulsa- L. martagon, Paradisea liliastrum, tilla alpina subsp. apiifolia, P. alpina Pinguicula leptoceras, Polygala subsp. austroalpina (– P. alpina subsp. alpestris subsp. alpestris, Saxifra- alpina auct.), P. vernalis, Ranunculus ga paniculata (Fig. 3), Sempervi- kuepferi subsp. orientalis (– R. pyre- vum montanum subsp. montanum, naeus auct.), Rhododendron ferrugi- Veronica fruticans e Viola tricolor neum, Sedum alpestre, Soldanella al- subsp. saxatilis (= V. tricolor subsp. pina subsp. alpina, Trifolium alpinum, subalpina). Vaccinium vitis-idaea e Viola biflora.

26 giugno Val di Rabbi con pranzo in malga Mercoledì 26 giugno, tempo bellissi- mo, buona parte del gruppo dedica la giornata all’attrattiva culinaria. Infatti gli albergatori organizzano un pranzo nella malga di famiglia in Val di Rab- bi, preceduto da una passeggiata lun- go i sentieri circostanti. Un piccolo gruppo preferisce fare una escursio- ne sul sentiero delle cascate, sempre in Val di Rabbi. Parcheggiata l’auto nell’area di sosta “El Plain”, prosegue su una strada lungo il corso del fiume fino alle cascate del Saènt. Il contesto paesaggistico eccezionale del percor- so rende già di per sé stesso appagan- te la passeggiata; la grande quantità e la qualità dei fiori visti coronano in modo certamente positivo la giornata, poi conclusa con un divertentissimo Fig. 3: Saxifraga paniculata. (Foto / Photo percorso Knaus. Sarino Lollo).

119 27 giugno Val di Pejo: Lago Pian Palù Giovedì 27 giugno, bellissima gior- nata, si parte per la Val di Pejo con destinazione Lago Pian Palù. Si par- cheggia a Fontanino di Pejo, a circa 1.670 m di quota, e si prosegue per una ripida salita fino al Lago Pian Palù (1.800 m). Durante il percorso c’è un ritrovamento importante: la Linnaea borealis (Fig. 1). Una volta raggiunto il lago, si prosegue su un comodo sentiero lungo il lato sinistro del bacino, con ritorno per lo stesso percorso; solo alcuni fanno ritorno dalla sponda opposta, poiché il sentie- ro è reso difficoltoso da alberi caduti a causa di recenti temporali. Già nel 2015 era stata prevista l’escursione a Fig. 4: Gagea serotina (≡ Lloydia s.). questo lago, ma era fallita a causa di (Foto / Photo Sarino Lollo). una frana; per fortuna abbiamo avuto modo di ritornarci, per ammirarne la su itinerari diversi: alcuni rimango- straordinaria bellezza e osservare nu- no al passo, altri prendono la funivia merose specie tra le quali la rarissima per salire sul ghiacciaio a 3.000 m di Linnaea borealis. quota, altri ancora, indecisi, imbocca- Tra gli altri ritrovamenti floristici ri- no un sentiero sul versante a sinistra cordiamo: Ajuga pyramidalis, Clema- del passo, verso Alvo Presena. Parte tis alpina, Gagea serotina (≡ Lloydia di quest’ultimo gruppo rinuncia, per s.) (Fig. 4), Lonicera xylosteum, Mi- tornare e prendere la seggiovia che cranthes engleri (= Saxifraga stella- porta a Malga Valviolo (2.250 m), da ris subsp. alpigena), Ribes rubrum, dove può godere di uno straordinario Sambucus racemosa subsp. racemo- spettacolo naturale proprio di fronte sa, Saxifraga rotundifolia subsp. ro- al Ghiacciaio del Presena e trovarsi tundifolia, Streptopus amplexifolius immerso in un’incredibile varietà di e Thalictrum aquilegiifolium subsp. fiori, degna conclusione di una Setti- aquilegiifolium. mana Botanica più che mai appagante per gli insaziabili soci avidi di bellez- 28 giugno ze naturali e di fiori. Passo del Tonale Tra i ritrovamenti floristici più in- Oggi, ultimo giorno, tempo clemen- teressanti ricordiamo: Achillea ma- te, si sceglie di salire al Passo del crophylla, Androsace chamaejasme, Tonale. Qui il gruppo si sparpaglia Anemonoides baldensis (≡ Anemone

120 PAGINE BOTANICHE 2019-2020 b.), Antennaria dioica, Arenaria mar- ma orbiculare, Pinguicula alpina, P. schlinsii, Bartsia alpina, Carex cur- vulgaris subsp. vulgaris, Polygala vula subsp. curvula, Chamaenerion alpestris subsp. alpestris, Potentilla angustifolium (≡ Epilobium a.), Da- aurea subsp. aurea, Primula daonen- phne striata, Dryas octopetala subsp. sis, P. farinosa, P. glutinosa, P. halle- octopetala, Erigeron alpinus (Fig. ri, P. hirsuta, Pseudorchis albida (≡ 5), E. uniflorus, Gagea serotina (≡ Leucorchis a.), Pulmonaria australis, Lloydia s.) (Fig. 4), Gentiana acaulis Pulsatilla alpina subsp. apiifolia, (= G. kochiana), G. punctata, G. ver- P. alpina subsp. autroalpina, P. ver- na subsp. verna, Geum montanum, nalis, Ranunculus aconitifolius, R. Globularia cordifolia, Gypsophila kuepferi subsp. orientalis (– R. pyre- repens, Hippocrepis comosa subsp. naeus auct.), Rhododendron ferrugi- comosa, Kalmia procumbens (≡ Loi- neum, Sabulina verna subsp. verna seleuria p.), Linaria alpina, Lonicera (≡ Minuartia v. subsp. verna), Salix nigra, Myosotis scorpioides subsp. reticulata, S. serpillifolia, Senecio scorpioides, Oxytropis montana (= doronicum s.l., Silene acaulis subsp. O. jacquinii), Pedicularis elongata acaulis, Soldanella alpina subsp. al- subsp. elongata, P. recutita, Phyteu- pina, Streptopus amplexifolius, Trol-

Fig. 5: Erigeron alpinus. (Foto / Photo Sarino Lollo).

121 lius europaeus, Vaccinium myrtillus e re, la presenza di peli ialini all’apice V. vitis-idaea. delle foglioline, l’accartocciamento delle foglioline, la disposizione del- Muschi raccolti durante la le foglioline appressate al fusticino, Settimana Botanica 2019 la struttura della pianta a pulvino, i Prima di elencare le specie muscinali fusticini tomentosi alla base. Inol- rinvenute durante la settimana, rite- tre, l’acqua ha due percorsi per en- niamo utile citare le località di raccol- trare nella struttura del muschio: 1) ta e fare qualche cenno sulla loro fi- per assorbimento dal substrato, con siologia, in modo particolare sul loro conduzione interna fino alle foglioli- rapporto con l’acqua. ne e agli altri punti di evaporazione, Le raccolte sono state effettuate pres- mentre la superficie delle foglioline so il Lago dei Caprioli (1.280 m), il è prevalentemente idrorepellente Lago di Tovel (1.160 m), il Lago Pian (piante endoidriche) (comportamen- Palù (1.800 m) e lungo il Torrente to tipico di Polytrichaceae e Mniace- Noce presso Mezzana (950 m). ae); 2) per assorbimento diretto dalle Le piccole dimensioni e la mancanza foglioline, con relativa evaporazio- di veri tessuti conduttori rappresenta- ne sopra l’intera superficie (piante no fattori critici per il metabolismo e ectoidriche) (comportamento tipico l’ecologia dei muschi. Le piante va- di Grimmiaceae, Orthotrichaceae e scolari sono generalmente più grandi molte Hypnaceae). Questi caratteri dei muschi ed è la loro grande su- condizionano la loro crescita nelle perficie che le preserva dalle rapide varie fitocenosi. Molti muschi pos- fluttuazioni dell’umidità dell’aria e sono perdere parte della loro acqua della disponibilità di vapore acqueo. molto rapidamente, senza essere dan- I muschi, invece, non hanno mec- neggiati né morire, ma rimanendo in canismi per assorbire e conservare uno stato di vita latente. Al ripristino l’acqua; le loro foglioline presentano delle condizioni ambientali favorevo- solo un’incompleta e sottile cuticola li, cioè per pioggia o rugiada, l’acqua sulla pagina superiore, di norma as- viene rapidamente assorbita ed entro sente in quella inferiore, per cui il pochi minuti le funzioni metaboliche muschio, se esposto all’aria secca an- riprendono normalmente. che per pochi minuti, si disidrata. Per superare questa situazione le briofite Elenco dei muschi2 presentano particolari adattamenti Bartramia halleriana Hedw. (Bar- morfologici, come la presenza di pa- tramiaceae) pille sulla superficie cellulare, la pre- Bryum sauteri Bruch & Schimp. senza di lamelle sulla lamina foglia- (Bryaceae)

2 La nomenclatura dei muschi segue la Checklist delle briofite italiane (Aleffi M., Tacchi R. & Cortini Pedrotti C., 2008 - Check-list of the Hornworts, Liverworts and Mosses of Italy. Bocconea, Palermo, 22: 5-254.

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Campylium stellatum (Hedw.) Lange & C.E.O.Jensen (Amblystegiaceae) Dicranum majus Sm. (Dicranaceae) Distichium capilllaceum (Hedw.) Bruch & Schimp. (Ditrichaceae) Grimmia incurva Schwägr. (Grimmia- ceae) Hedwigia ciliata (Hedw.) P.Beauv. var. ciliata (Hedwigiaceae) Homalothecium philippeanum (Spru- ce) Schimp. (Brachytheciaceae) Hylocomium splendens (Hedw.) Fig. 6: Hylocomium splendens. In cima Schimp. (Hylocomiaceae) (Fig. 6) al fusticino è ben visibile l’innovazione Hypnum cupressiforme Hedw. var. annuale; il carattere aiuta a distinguere la specie / Annual innovation is clearly cupressiforme (Hypnaceae) visible on the top of the non-vascular stem; Mnium spinulosum Bruch & Schimp. this is a helpful feature to identify the (Mniaceae) (Fig. 7) species. (Foto / Photo Sandro Perego).

Fig. 7: Mium spinulosum. Talvolta nei capolini archegoniali, formati da rosette di foglioline che avvolgono gli archegoni (organi femminili), crescono numerosi sporofiti / Sometimes in the archegonial heads, formed by rosettes of non-vascular leaves enclosing the archegonia (reproductive female organs), several sporophytes grow. (Foto / Photo Sandro Perego).

123 Orthotrichum acuminatum H.Philib. Rhytidiadelphus squarrosus (Hedw.) (Orthotrichaceae) Warnst. (Hylocomiaceae) Orthotrichum cupulatum Hoffm. ex Sanionia uncinata (Hedw.) Loeske Brid. (Orthotrichaceae) (Amblystegiaceae) (Fig. 11) Palustriella decipiens (De Not.) Ochy- Scorpidium revolvens (Sw. ex anon.) ra (Amblystegiaceae) Rubers (Calliergonaceae) Plagiomnium cuspidatum (Hedw.) Scorpiurium circinatum (Bruch) T.J.Kop. (Plagiomniaceae) M.Fleisch. & Loeske (Brachythe- Pleurozium schreberi (Willd. ex ciaceae) Brid.) Mitt. (Entodontaceae) Sematophyllum demissum (Wilson) Polytrichastrum formosum (Hedw.) Mitt. (Sematophyllaceae) G.L.Sm. (Polytrichaceae) Straminergon stramineum (Dicks. ex Ptilium crista-castrensis (Hedw.) De Brid.) Hedenäs (Calliergonaceae) Not. (Hypnaceae) (Fig. 8) Syntrichia ruralis (Hedw.) F.Weber & Rhizomnium punctatum (Hedw.) D.Mohr var. ruralis (Pottiaceae) T.J.Kop. (Cinclidiaceae) (Fig. 9) Tetraphis pellucida Hedw. (Tetraphi- Rhynchostegium confertum (Dicks.) daceae) (Fig. 12) Schimp. (Brachytheciaceae) (Fig. Tortella tortuosa (Hedw.) Limpr. var. 10) tortuosa (Pottiaceae)

Fig. 8: Ptilium crista-castrensis. Fusticini regolarmente pennati e “rami” complanati rendono facilmente riconoscibile questo elegante muschio / Regularly pinnate non- vascular stems and coplanar “twigs” make easily recognizable this graceful moss. (Foto / Photo Sandro Perego).

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Fig. 9: Rhizomnium punctatum. Oltre agli sporofiti, a destra è visibile una rosetta di foglioline che avvolgono gli anteridi (organi maschili addetti alla riproduzione) / Besides the sporophytes, on the right it is visible a rosette of non-vascular leaves enclosing the antheridia (reproductive male organs). (Foto / Photo Sandro Perego).

Fig. 10: Competizione fra muschio (Rhynchostegium confertum) e lichene. Sono due organismi autotrofi completamente differenti, ma spesso condividono lo stesso ambiente, avendo in comune molte esigenze ecologiche che li pongono tra loro in competizione / Competition between moss (Rhynchostegium confertum) and lichen. These are wholly different autotrophic organisms, yet they often share the same habitat, having in common several ecological requirements which make them compete with each other. (Foto / Photo Sandro Perego).

125 Fig. 11: Sanionia uncinata. Fusticini e “rami” curvati all’apice con foglioline fortemente falcate, tutte rivolte dallo stesso lato anche allo stato asciutto, rendono facilmente riconoscibile questa elegante specie / Non-vascular stems and twigs bent at apex, with strongly falcate non-vascular leaves, all facing the same side even when dry, make easily recognizable this graceful species. (Foto / Photo Sandro Perego).

Alcuni caratteri sono tipici delle spe- cie raccolte: • presenza di papille sulla superficie cellulare: Tortella tortuosa var. tor- tuosa; • presenza di lamelle sulla lamina fo- gliare: Polytrichastrum formosum; • presenza di peli ialini all’apice del- le foglioline: Syntrichia ruralis var. ruralis; • accartocciamento delle foglioline: molte delle specie raccolte; • disposizione delle foglioline ap- pressate al fusticino: Homalothe- cium philippeanum; Fig. 12: Tetraphis pellucida. La specie • struttura della pianta a pulvino: cresce su legno marcescente; caratteristica Orthotrichum acuminatum, O. cu- la capsula con peristoma a 4 denti / This pulatum; species grows on decaying wood; the capsule with four-toothed peristome is • fusticini tomentosi alla base: Bar- distinctive. (Foto / Photo Sandro Perego). tramia halleriana.

126 PAG. BOT. 2019-2020, 42-43: 127-133 XLVIII MOSTRA MICOLOGICA E BOTANICA MILANESE 19-20 OTTOBRE 2019

Benedetto Prinetti, Alberto Sessi, Sandro Perego & Giorgio Ceffali

La 48a Mostra micologica e botanica sitori, con le notizie essenziali delle è stata realizzata, come in passato, piante riguardanti il nome volgare, con una buona partecipazione di soci quello latino, la famiglia di apparte- e simpatizzanti. La situazione mete- nenza e il luogo d’origine. La raccolta orologica è stata parzialmente condi- e la determinazione dei vegetali sono zionata dalla siccità. Tuttavia la colla- state curate da Sandro Perego, Gior- borazione da parte dei raccoglitori del gio Ceffali e Michele Di Pace. Alla materiale fungino è stata inadeguata: raccolta hanno partecipato anche altri nonostante le ripetute sollecitazioni, soci, cui va il nostro ringraziamento. verbali e scritte, rivolte a tuti i soci da Infine, Sandro Perego ha esposto una parte del presidente, soltanto cinque o raccolta di 23 specie di muschi rac- sei persone vi hanno provveduto. Le colte durante la Settimana botanica specie esposte sono state comunque in Val di Sole, ciascuna corredata da sufficienti per fare una bella figura: un’apposita scheda descrittiva. in totale 183 specie fungine contro le Ci preme rammentare che l’allesti- 152 dell’anno precedente, nel quale mento della mostra non rappresenta vi fu una pronunciata siccità. un appuntamento marginale fra le La determinazione del materiale è nostre numerose attività, anzi è mo- stata eseguita dal nostro socio onora- mento cruciale per proporre alla cit- rio Riccardo Mazza, che ringraziamo tadinanza un’esposizione di materiale sentitamente. Infine non possiamo fresco, fungino e floristico, finaliz- tralasciare di ringraziare Stefano Via- zata alla divulgazione scientifica e nello, che da molti anni realizza la con un rilevante significato pratico locandina e i volantini pubblicitari, nel particolare intento di prevenire provvedendo anche all’esposizione di le intossicazioni da funghi. Non va nuove immagini fotografiche di pre- poi dimenticato che la realizzazione gevole valenza scientifica ed estetica. della mostra rientra tra gli obblighi Accanto ai funghi sono stati esposti di collaborazione con il Museo. La ben 145 campioni di fronde di alberi e buona riuscita della manifestazione ci arbusti, contro le 142 specie dell’an- consente, pertanto, di mantenere alto no precedente. Per l’occasione sono il ruolo del nostro sodalizio in questa stati stampati i nuovi cartellini espo- prestigiosa sede.

127 Infine merita sottolineare che nell’an- Artomyces pyxidatus (Pers. : Fr.) no 2019 la nostra Mostra ha ben fi- Jülich gurato all’interno del palinsesto di Bjerkandera adusta (Willd. : Fr.) “Milano Montagna Week”, evento P.Karst. patrocinato dal Comune di Milano Boletus calopus Pers. : Fr. con il concorso di vari enti e imprese Boletus edulis Bull. : Fr. operanti nell’ambito dell’outdoor, del Boletus erythropus Pers. : Fr. Touring Club Italiano, delle Sezioni Boletus pinophilus Pilát & Dermek del CAI e di altre associazioni. Bovista nigrescens Pers. : Pers. Ringraziamo quindi i soci volonterosi Cantharellus cibarius (Fr. : Fr.) Fr. che hanno lavorato con entusiasmo, Cantharellus lutescens (Pers. : Fr.) Fr. specialmente i volontari che si sono Cantharellus tubaeformis Fr. : Fr. prodigati nei lavori di manovalanza. Chroogomphus rutilus (Schaeff. : Mi auguro che per l’anno 2020 non Fr.) Mill. si ripetano le defezioni tra i raccogli- Clavariadelphus pistillaris (L. : Fr.) tori del comparto micologico sopra Donk lamentate. Clavulina cinerea (Bull. : Fr.) J.Schröt. Elenco delle specie fungine espo- Clitocybe clavipes (Pers. : Fr.) ste* (183) P.Kumm. Agaricus campestris L. : Fr. Clitocybe gibba (Pers. : Fr.) Agaricus praeclaresquamosus P.Kumm. A.E.Freeman Clitocybe inornata (Sowerby : Fr.) Albatrellus ovinus (Schaeff. : Fr.) Gillet Kotl. & Pouzar (Batsch : Fr.) Aleuria aurantia (Pers. : Fr.) Fuckel P.Kumm. Amanita citrina (Schaeff.) Pers. Clitocybe nivea Velen. Amanita muscaria (L. : Fr.) Pers. Clitocybe odora (Bull. : Fr.) Amanita pantherina (DC. : Fr.) P.Kumm. Krombh. Clitocybe phaeophtalma (Pers.) Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Kuyper Fr.) Link Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Amanita porphyria (Alb. & Schwin. : P.Kumm. Fr.) Mlady Collybia butyracea (Bull. : Fr.) Amanita rubescens Pers. : Fr. P.Kumm. Armillaria gallica Marxm. & Ro- Collybia confluens (Pers. : Fr:) magn. P.Kumm. Armillaria mellea (Vahl : Fr.) Collybia fusipes (Bull. : Fr.) P.Kumm. P.Kumm.

* La nomenclatura è quella in uso alle mostre dell’Associazione Micologica Bresadola.

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Collybia kuehneriana Singer P.Karst. Collybia ocior (Pers.) Vilgalys & Geastrum fimbriatum Fr. : Fr. O.K.Mill. Gomphidius glutinosus (Fr.) Fr. Cortinarius anomalus (Fr. : Fr.) Fr. Hebeloma edurum Métrod ex Bon Cortinarius bolaris (Pers. : Fr.) Fr. Hebeloma sinapizans (Paulet ) Gillet Cortinarius camphoratus (Fr. : Fr.) Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fr. Fr. Helvella lacunosa Afzelius : Fr. Cortinarius caninus (Fr. : Fr.) Fr. Hydnellum peckii Banker Cortinarius cephalixus Fr. Hydnum albidum Peck Cortinarius cinnabarinus Fr. Hydnum repandum L. : Fr. Cortinarius delibutus Fr. Hydnum rufescens Pers. : Fr. Cortinarius duracinus Fr. Hygrophoropsis aurantiaca (Wulfen : Cortinarius elegantior (Fr.) Fr. Fr.) Maire Cortinarius glaucopus (Schaeff. : agathosmus (Fr.) Fr. Fr.) Fr. Hygrophorus discoideus (Pers. : Fr.) Cortinarius largus Fr. Fr. Cortinarius magicus Heichhorn Hygrophorus eburneus (Bull. : Fr.) Cortinarius orellanus Fr. Fr. Cortinarius preastans (Cordier) Gil- Hygrophorus russula (Schaeff. : Fr.) let Quél. Cortinarius speciosissimus Kühner Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) & Romagn. P.Kumm. Cortinarius subvalidus Rob.Henry Inocybe fibrosa (Sowerby) Gillet Cortinarius torvus (Fr. : Fr.) Fr. Inocybe terrigena (Fr.) Kühner Cortinarius triformis Fr. Kuehneromyces mutabilis (Schaeff. : Cortinarius triumphans Fr. Fr.) Singer & A.H.Sm. Cortinarius variegatus Bres. Laccaria affinis (Singer) Bon Cortinarius variicolor (Pers. : Fr.) Fr. Lactarius blennius (Fr. : Fr.) Fr. Cortinarius varius (Schaeff. : Fr.) Fr. Lactarius chrysorrheus Fr. Cortinarius violaceus (L. : Fr.) Gray Lactarius controversus Pers. : Fr. Cratarellus cornucopioides (L.) Pers. Lactarius deterrimus Gröger Crucibulum laeve (Huds.) Kambly Lactarius fulvissimus Romagn. Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod Lactarius mitissimus (Fr. : Fr.) Fr. Daedaleopsis confragosa (Bolt. : Fr.) Lactarius pallidus Pers. : Fr. J.Schröt. var. tricolor (Pers. : Fr.) Lactarius piperatus (L. : Fr.) Pers. Bondarcev Lactarius pyrogalus (Bull. : Fr.) Fr. Flammulina velutipes (Curt. : Fr.) Lactarius rubrocinctus Fr. P.Karst. Lactarius salmonicolor R.Heim & Fomitopsis pinicola (Sw. : Fr.) Leclair P.Karst. Lactarius sanguifluus (Paulet) Fr. Ganoderma lipsiense (Batsch) Atk. Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Ganoderma lucidum (Leyss. : Fr.) Pers.

129 Lactarius vellereus (Fr. : Fr.) Fr. Pholiota squarrosa (Weigel : Fr.) Lactarius vinosus (Quél.) Bataille P.Kumm. Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray Piptoporus betulinus (Bull. : Fr.) Leccinum scabrum (Bull. : Fr.) Gray P.Karst. Lepiota aspera (Pers. : Fr.) Quél. Pluteus cervinus (Schaeff.) P.Kumm. Lepiota cristata (Bolt. : Fr.) P. Polyporus mori (Pollini : Fr.) Fr. Kumm. Postia stiptica (Pers. : Fr.) Jülich Lepiota ignivolvata Bousset & Joss. Psathyrella candolleana (Fr. : Fr.) ex Joss. Maire Lepista flaccida (Sowerby) Pat. var. Pseudoclitocybe cyathiformis (Bull. : flaccida Fr.) Singer Lepista glaucocana (Bres.) Singer Pseudohydnum gelatinosum (Scop. : Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke Fr.) P.Karst. Lepista sordida (Schumach. : Fr.) Russula acrifolia Romagn. Singer Russula albonigra (Krombh.) Fr. Leucoagaricus leocothites (Vittad.) Russula atropurpurea (Krombh.) Wasser Britzelm. Lycoperdon perlatum Pers. : Pers. Russula chloroides (Krombh.) Bres. Lyophyllum connatum (Schumach. : Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. Fr.) Singer Russula integra (L.) Fr. Lyophyllum decastes (Fr. : Fr.) Russula mairei Singer Singer Russula ochroleuca Pers. Lyophyllum loricatum (Fr.) Kühner Russula parazurea Jul.Schäff. Macrolepiota mastoidea (Fr. : Fr.) Russula romellii Maire Singer Russula torulosa Bres. Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Russula vesca Fr. Singer Russula xerampelina (Schaeff.) Fr. Marasmius oreades (Bolt. : Fr.) Fr. Sarcodon imbricatus (L. : Fr.) Melanoleuca cognata (Fr.) Konrad P.Karst. & Maubl. Scleroderma citrinum Pers. : Pers. Meripilus giganteus (Pers. : Fr.) Stereum hirsutum (Willd. : Fr.) Gray P.Karst. Stropharia aeruginosa (Curtis : Fr.) Mutinus elegans (Mont.) E.Fisch. Quél. Mycena pelianthina (Fr. : Fr.) Quél. Suillus grevillei (Klotzch : Fr.) Mycena plygramma (Bull. : Fr.) Gray Singer Mycena rosea (Bull.) Gramberg Suillus luteus (L. : Fr.) Roussel Myriostoma coliforme (With : Pers.) Suillus tridentinus (Bres.) Singer Corda Suillus variegatus (Sw. : Fr.) Kuntze Omphalotus olearius (DC. : Fr.) Trametes gibbosa (Pers. : Fr.) Fr. Singer Trametes versicolor (L. : Fr.) Lloyd Paxillus involutus (Batsch) Fr. acerbum (Bull. : Fr.) Paxillus rubicondulus P.D.Orton Quél.

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Tricholoma album (Schaeff. : Fr.) Tricholoma terreum (Schaeff. : Fr.) P.Kumm. P.Kumm. Tricholoma aurantium (Schaeff. : Tricholoma ustale (Fr. : Fr.) Fr.) Ricken P.Kumm. Tricholoma colossum (Fr.) Quél. Tricholoma vaccinum (Schaeff. : Fr.) Tricholoma orirubens Quél. P.Kumm. Tricholoma pardinum (Pers.) Quél. Tricholoma virgatum (Fr. : Fr.) var. filamentosum Alessio P.Kumm. Tricholoma portentosum (Fr. : Fr.) Tricholomopsis rutilans (Schaeff. : Quél. Fr.) Singer Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) Xerocomus badius (Fr. : Fr.) E.-J. P.Kumm. var. saponaceum Gilbert Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) Xerocomus ferrugineus (Schaeff.) P.Kumm. var. squamosum Bon (Cooke) Rea Xerocomus pruinatus (Fr.) Quél. Tricholoma sejunctum (Sowerby : Xerocomus pulverulentus (Opat.) Fr.) Quél. E.-J.Gilbert Tricholoma sulphureum (Bull. : Fr.) Xylaria polymorpha (Pers. : Fr.) P.Kumm. Greville

Elenco delle specie vegetali esposte unedo L. (145) Betula pendula Roth Abelia ×grandiflora (Rovelli ex An- Buddleja davidii Franch. dré) Rehder Calocedrus decurrens (Torr.) Florin Abies cephalonica Loudon Carpinus betulus L. Acacia dealbata Link subsp. deal- Catalpa bignonioides Walter bata Cedrus atlantica (Endl.) G.Manetti Acer campestre L. ex Carrière Acer negundo L. Cedrus deodara (Roxb.) G.Don Acer palmatum Thunb. Cedrus libani A.Rich. subsp. libani Acer platanoides L. Celtis australis L. subsp. australis Acer pseudoplatanus L. Ceratonia siliqua L. Acer saccharinum L. susbp. saccha- Cercis siliquastrum L. subsp. sili- rinum quastrum Acer tataricum L. subsp. ginnala Chaenomeles japonica (Thunb.) Lin- (Maxim.) Wesm. dl. ex Spach Aesculus hippocastanum L. Chimonanthus praecox (L.) Link Albizia julibrissin Durazz. Citrus trifoliata L. Alnus cordata (Loisel.) Duby Clematis recta L. Alnus glutinosa (L.) Gaertn. Clerodendrum trichotomum Thunb.

131 Cornus mas L. Lavandula angustifolia Mill. Cornus sanguinea L. s.l. Ligustrum lucidum W.T.Aiton Corylus avellana L. Ligustrum ovalifolium Hassk. Corylus maxima Mill. Liquidambar styraciflua L. Cotinus coggygria Scop. Liriodendron tulipifera L. Cotoneaster lacteus W.W.Sm. Maclura pomifera (Raf.) Crataegus ×grignonensis Mouill. C.K.Schneid. Crataegus monogyna Jacq. Magnolia grandiflora L. Cydonia oblonga Mill. Malus ×purpurea (Eug.Barbier) Re- Elaeagnus pungens Thunb. hder Euonymus alatus (Thunb.) Siebold Mespilus germanica L. Euonymus europaeus L. Metasequoia glyptostroboides Hu & Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica W.C.Cheng Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica Morus alba L. ‘Aspleniifolia’ Morus kagayamae Koidz. Ficus carica L. Nandinia domestica Thunb. Forsythia suspensa (Thunb.) Vahl Nerium oleander L. subsp. oleander Fraxinus angustifolia Vahl subsp. Olea europaea L. oxycarpa (M.Bieb. ex Willd.) Osmanthus fragrans (Thunb.) Lour. Franco & Rocha Afonso Ostrya carpinifolia Scop. Fraxinus excelsior L. subsp. excel- Parrotia persica (DC.) C.A.Mey. sior Parthenocissus inserta (A.Kern.) Fraxinus ornus L. subsp. ornus Fritsch Gardenia sp. cv. Paulownia tomentosa (Thunb.) Ginkgo biloba L. Steud. Gleditsia triacanthos L. Photinia serratifolia (Desf.) Kalk- Gymnocladus dioicus (L.) K.Koch man Hedera algeriensis Hibberd Picea abies (L.) H.Karst. Hedera helix L. subsp. helix Picea orientalis (L.) Link Hesperocyparis glabra (Sudw.) Bar- Pieris floribunda (Pursh) Benth. & tel Hook.f. Hibiscus syriacus L. Pinus mugo Turra subsp. mugo Hydrangea macrophylla (Thunb.) Pinus nigra G.F.Arnold subsp. nigra Ser. Pinus pinea L. Ilex aquifolium L. Pinus sylvestris L. Ilex cornuta Lindl. & Paxton Pinus wallichiana A.B.Jacks. Juglans nigra L. Pittosporum tobira (Thunb.) Juglans regia L. W.T.Aiton Juniperus communis L. Platanus hispanica Mill. ex Münchh. Juniperus horizontalis Moench Platanus orientalis L. Koelreuteria paniculata Laxm. Platycladus orientalis (L.) Franco Laurus nobilis L. Populus alba L.

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Populus nigra L. subsp. nigra Skimmia japonica Thunb. Prunus cerasifera Ehrh. ‘Pissardii’ Spiraea ×bumalda Burv. Prunus cerasus L. Styphnolobium japonicum (L.) Prunus padus L. subsp. padus Schott Prunus serrulata Lindl. Kanzan Symphoricarpos albus (L.) S.F.Blake Group Taxodium distichum (L.) Rich. Prunus spinosa L. subsp. spinosa Taxus baccata L. Ptreocarya fraxinifolia (Lam.) Spach Tilia americana L. Punica granatum L. Tilia cordata Mill. Pyracantha coccinea M.Roem. Tilia ×europaea L. Pyrus communis L. subsp. communis Trachelospermum jasminoides Quercus acutissima Carruth. (Lindl.) Lem. Quercus cerris L. Ulmus glabra Huds. Quercus ilex L. subsp. ilex Ulmus minor Mill. subsp. minor Quercus palustris Münchh. Viburnum lantana L. Quercus robur L. subsp. robur Viburnum odoratissimum Ker Gawl. Quercus rubra L. Viburnum opulus L. Rhaphiolepis bibas (Lour.) Galasso Viburnum rhytidophyllum Hemsl. & Banfi Viburnum tinus L. subsp. tinus Robinia pseudoacacia L. Vitex agnus-castus L. Rubus idaeus L. subsp. idaeus Vitis vinifera L. Rubus sp. Zelkova carpinifolia (Pall.) K.Koch Ruscus aculeatus L. Ziziphus jujuba Mill. Salix babylonica L. ‘Tortuosa’ Sciadopitys verticillata (Thunb.) Sie- bold & Zucc.

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mo arrivare i due occupanti: erano Giuseppe Campagnola con la moglie Ester. È stato il nostro primo incontro e fin dal primo momento si è subito creata tra noi una viva e reciproca simpatia. Così decidemmo di man- tenerci in contatto per eventuali in- contri per l’autunno successivo. Non dovemmo aspettare molto: ad agosto dello stesso anno ci rincontrammo, senza averlo prima programmato, in un convegno di micologia alpina che il socio AMB Pier Giovanni Jamoni organizzava ogni anno in agosto nei pressi di Alagna in Val Sesia. Fu l’oc- casione per rinsaldare, con reciproca soddisfazione, quell’amicizia che si sarebbe sempre più consolidata negli anni successivi. GIUSEPPE CAMPAGNOLA Giuseppe Campagnola era una perso- Somaglia (Lodi), 3 marzo 1936 – na che, attraverso anni di approfondi- Lodi, 29 novembre 2019 ti studi, aveva acquisito un notevole Benedetto Prinetti sapere micologico, che con grande umiltà dispensava alle persone che gli Era una bella giornata di fine maggio erano amiche, specie nelle riunioni 1994: io e l’amico Convertini aveva- nella sua casa a Casalpusterlengo. Era mo deciso di andare a fare un’uscita sempre disponibile quando era richie- in Val Nure, in una località sopra Fa- sto il suo aiuto in campo micologico. rini. Un posto davvero piacevole, sia Ottimo fotografo, ha collaborato alle perché prevalentemente pianeggiante più importanti riviste micologiche e sia per la grande varietà di essenze ar- con i più rinomati micologi del nostro boree che garantivano sempre diversi tempo. Sapeva anche disegnare bene, generi di funghi. Giunti sul posto, con come dimostra la sua collaborazione nostro stupore, giacché non era tem- con Regione Lombardia per la stesura po di porcini, c’era già posteggiata del Manuale del cercatore di funghi, una macchina e poco dopo vedem- edito nel 2009 e poi ristampato nel PAGINE BOTANICHE 2019-2020

2015. Tra i promotori del Gruppo Mi- Caro amico ci mancherai. Come pos- cologico Casalese, collaborava attiva- so dimenticare le piacevoli passeg- mente alle varie mostre micologiche giate in Val Nure con te e Convertini della sua zona, fornendo assistenza e spesso con tua moglie Ester! Non e materiale fungino ed esponendo, a c’era angolo, di questa valle, che tu volte, anche le sue creazioni micolo- non conoscessi, da Ferriere fino al giche in metallo. Monte Ragola, da Farini fino al Pas- È stato socio del Gruppo Botanico so dello Zavallo e poi avanti fino al Milanese dal 1995 al 2007. Ha dato Monte Penna. Non solo: in Val Nure sempre il suo fattivo contributo al sapevi dove c’era un negozio di ge- gruppo, sia tenendo alcune conferen- neri alimentari dove trovare la focac- ze sia facendoci avere, fino a che gli è cia più saporita e la pancetta “che si stato possibile, materiale fungino per scioglieva in bocca”. Conoscevi ogni le nostre mostre micologiche. posto dove, sul mezzogiorno, ci si Gran parte della sua vita l’ha de- potesse fermare trovando un tavolo dicata allo studio della micologia: da picnic e dove facevamo intermina- vorrei ricordare solo alcuni suoi la- bili e bonarie divagazioni sui funghi vori di grande spessore scientifico, ritrovati e scherzavamo su chi di noi come l’articolo apparso sulla Rivista tre fosse il più competente in campo di Micologia (numero 4 del settem- micologico. Non c’era paragone, tu bre-dicembre 2012) dal titolo “Due lo sapevi benissimo, ma non lo volevi specie interessanti e poco note del ammettere per la tua modestia. Poi, a genere Gymnosporangium”, corre- fine giornata, prima di separaci, era dato da fotografie a colori dei fun- d’obbligo fermarci nel primo paese ghi coi loro caratteri sia macro- che che si incontrava per farci un “bian- microscopici. Non posso non citare chino”. quello che dal punto di vista scien- Caro amico ci mancherai. La malattia, tifico gli è costato un grosso impe- che all’inizio dell’estate avevi affron- gno; si tratta della monografia sui“ tato con il solito piglio, sperando di Funghi clavarioidi”, stampato nel poter tornare nei tuoi boschi preferiti, 2007 nella prestigiosa collana mico- non ti ha lasciato scampo. A novem- logica “Funghi non delineati” dalla bre abbiamo appena fatto in tempo a Edizioni Candusso. Nell’aprile del venirti a trovare. A fine mese ci hai 2010 aveva dato alle stampe, con la lasciato. collaborazione della moglie Ester Caro amico, ti voglio ricordare in Tosi per la parte botanica, “Funghi e uno dei tanti felici momenti passati Fiori della Valle di Breguzzo”, con il insieme in Val Nure, soddisfatto per patrocinio del Comune di Breguzzo il ritrovamento di un raro micete, e (TN). Ed infine il suo ultimo lavoro soprattutto felice di poter dividere del 2013, “Morchellaceae”, una mo- questa gioia con chi ti era vicino. Era nografia completa ed esauriente su nel tuo carattere di uomo gentile, ge- questo genere. neroso, geniale.

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tura, mai ostentata o esibita. Il nostro socio veterano conseguì la laurea in farmacia presso l’università di Pavia, in seguito esercitò la docen- za universitaria per un certo tempo. Successivamente fu assunto dalla Re- cordati, dove rimase impegnato per tanti anni fino a occupare posizioni di vertice. Concluse la sua esperienza professionale con incarichi di consu- lenza d’alto livello. La nostra amicizia risale a circa qua- rant’anni fa. Durante una escursione micologica mi confidò che le discipli- ne farmaceutiche lo avevano affasci- nato, cosicché tanta passione e com- petenza gli procurarono opportunità di lavoro in altri Paesi e anche negli Stati Uniti. Se non ché lui aveva una DANTE NARDI particolare dedizione alla sua fami- Gallarate (Varese), 16 settembre glia, all’amata Emma e all’adorata 1930 – Gemonio (Varese), 26 figlia Laura. Pertanto rifiutò offerte giugno 2019 di lavoro allettanti, che lo avrebbero Ernesto Cavagna & Alberto Sessi obbligato a emigrare e, magari, com- promettere gli affetti che gli stavano Dante ci ha lasciato, ci rimane il ri- tanto a cuore. cordo della sua grande intelligenza, Nei momenti di svago si dedicava della sua simpatia, cortesia, signori- allo studio dei funghi, in ciò favorito lità e generosità. Le sue qualità fuori dal possesso di una dimora per le va- dal comune lo portarono nel campo canze a Gemonio, in Valcuvia, dove professionale ai vertici della nota casa certo non mancavano i boschi. Ebbi farmaceutica Recordati e, nell’ambi- la fortuna di fare qualche passeggiata to delle sue passioni, ad un’ampia e al suo seguito da quelle parti. Presto approfondita conoscenza del mondo mi resi conto che il suo approccio ai dei funghi, al cui studio si dedicò con funghi era diverso da quello dei so- passione, per il puro amore della cul- liti raccoglitori, per lo più stimolati PAGINE BOTANICHE 2019-2020 dall’interesse gastronomico. Dante si si addicono alla scienza. È solo il caso occupava invece di sistematica e spe- di osservare che le teorie scientifiche ciografia comparata, che approfondi- sono sempre soggette a revisioni, a va con lo stesso rigore metodologico confutazioni, fino a essere superate di ricercatore come quando era impe- da tesi addirittura contrarie, più con- gnato in azienda. Nella sua biblioteca vincenti, ma comunque anch’esse su- figuravano i testi più accreditati dalla scettibili di revisione. comunità scientifica internazionale, Nella sua casa sono rimasti ancora cosicché mi rendeva partecipe dei numerosi faldoni di appunti originali, suoi risultati di ricerca, specialmente dei quali, ogni tanto, mi trasmetteva quando le tesi degli autori analizzati le elaborazioni più significative. Fu divergevano mettendo in evidenza gli protagonista nella lunga frequenta- enigmi da risolvere. zione delle serate d’incontro presso il Quando discutevamo per la deter- Gruppo Botanico fino a pochi anni fa. minazione di una raccolta difficile, i L’anno scorso andai a trovarlo nella suoi giudizi erano sempre prudenti e sua abitazione per restituirgli un te- probabilistici. In ciò si poteva coglie- sto che mi aveva prestato; mi accolse re una onestà intellettuale d’ispirazio- con l’abituale stile garbato e sorri- ne popperiana, propria di chi pratica dente. Lo ricorderò sempre come in la scienza senza mai sostenere posi- quell’ultimo incontro. Addio Dante, zione dogmatiche. Dante ben sapeva maestro di scienza e di umanità. che le prese di posizione a priori non

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Pagine Botaniche sono un periodico fondato nel 1983 da parte del Gruppo Botanico Mila- nese, che pubblica articoli inerenti la botanica, la micologia e le scienze naturali in genere. I lavori devono riferirsi a ricerche originali inedite; sono previste una sezione relativa alle attività sociali ed eventuali rubriche tematiche. La Redazione si riserva il diritto di accettare o meno i manoscritti a essa pervenuti per la pubblicazione, dopo averli sottoposti al parere del Comitato di Redazione e/o di Revisori di volta in volta indicati dallo stesso. I manoscritti non conformi alle norme di presentazione di seguito indicate non saranno presi in considerazione.

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ISSN 1722-5477