R Nuovo lavoro per il rocker di Detroit, O accolto con una certa sorpresa sia dai C fans che dagli addetti ai lavori, visto K la tempistica abituale di Seger in que- sti ultimi anni. Un disco dopo tre anni, visto che Ride Out è sta- to edito nel 2014, è un fatto abbastanza inusuale conside- CONSIGLIATO rando che tra It’s a Mystery e Face The Promise erano inter- corsi undici anni. E tra Face The Promise e Ride Out altri otto anni. Ma I Knew You When è composto da due covers e da brani che il nostro ha scritto nel corso della sua carrie- ra, non da canzoni composte ultima- mente. Ci sino brani che risalgono al 1993 (Runaway Train), 1997 (Blue Ri- dge ed I Know You When), 1999 (Even Now e Forward In The Past), 2001 (So- mething More), 2011 (I’ll Remember You e The Sea Inside). Un disco co- struito su canzoni scritte nel corso di diversi anni, ma registrato nel Mag- gio 2017 a Nashville con la sua attua- I Knew You When le band. Ed il suono è quello classico, tra composizioni rock potenti e balla- Capitol/Universal te pianistiche, come nella più classi- wwww ca tradizione di Seger. C’ome per Ride Out ci sono due versioni: quella stan- dard con 10 canzoni e quella Deluxe

NEIL YOUNG & The derla di nuovo grande. alla Young, con un coret- strumentale semplice e tato giù in dieci minuti, Promise of The Real Chi vuol capire, capisca. to che riprende il titolo fluida al tempo stesso, più o meno. Chiude il di- The Visitor The Visitor è il terzo di- ed un piano che conno- Change of Heart è ben sco Forever che, per for- Reprise sco del canadese con ta una melodia sul fon- cpstruita. Carnival è sor- tuna, torna al Neil Young www la band The Promise of do. Buona canzone. Non prendente. Si tratta di un più classico, spendendo The Real, cioè la band posso dire la stessa cosa brano a carattere messi- musica vera e non cian- capitanata da Lukas Nel- per Fly By Night Deal, che cano con tanto di critos, ce. Una ballata classica, son, dopo The Monsan- trova abbastanza brutta. ritmo ondeggiante e me- dal tessuto acustico, pie- to Years ed il doppio dal E’ una canzone di de- lodia piacevole. Il coretto na di forza e decisamen- vivo Earth. The Visitor, nuncia, ma la canzone old fashioned non è nien- te piacevole. The Visitor 10 canzoni, appartie- non mi piace per niente, te male. Solo che la can- è un lavoro discontinuo, ne alla categoria dei di- ha un passo quasi dance. zone, con il resto del di- con alti e bassi, portato a schi medi di Young, non Mentre Almost Always è sco, ha ben poco a che termine troppo in fretta, è bellissimo ma neanche molto classica, ritmo len- spartire. Aumenta la con- senza badare ad una logi- brutto: ci sono dei bra- to, armonica sul fondo ed fusione. Diggin’ A Hole è ca di fondo. In parte è un ni niente male, ma an- un buon motivo di base: elettrica, quasi bluesa- buon disco, in parte no. La cosa più bella di que- che qualcuno abbastan- certamente è già senti- ta, solida e diretta. Un Paolo Carù sto disco è la prima can- za sotto tono. E’ il difetto ta, ma quando Neil at- un brano molto classico zone, non tanto per la di Young, quando vuole tacca ballate di questo che, pur non aggiungen- canzone stessa, quan- fare un disco, lo fa, che genere, colpisce sempre do niente di nuova, è ben MISS VELVET to perché Neil Young ri- abbia o meno le canzo- nel segno. Stand Tall ha accetto. Children Of De- & THE BLUE WOLF sponde a Donald Trump ni. The Monsanto Years, un intro parlato, una vo- stiny, tanta per mante- BAD GET SOME riguardo al suo mot- uscito due anni fa, era, luta confusione, poi Neil nere l’illogicità della sua Isotopia Records to Make America Great almeno a mio parere, attacca cantando in ma- logica, è completamen- www½ Again, lo slogan con cui migliore di questo lavo- niera stentorea e la can- te diverso dai preceden- CONSIGLIATO ha condotto la sua cam- ro. The Visitor parte po- zone rende corpo. C’è ti. Elettrica, cantata a più Bella, avvenen- pagna elettorale. La can- sitivamente con Already l’idea di fondo, manca voce, declamatoria. Can- te e con una voce zone si intitolo Already Great, ballata elettrica, la canzone. Certamen- zone discreta, ma nien- di fuoco, Miss Velvet Great, ciàè Già Grande, solida e adeguatamente te meglio Change of He- te di più. Come anche la spunta a sorpresa dal il che vuole dire che non strutturata: è un brano ti- art. Intro fischiato, quasi seguente When Bad Got Northeast americano e c’è alcun bisogno di ren- pico, un brano elettrico discorsiva, con una base Good, che Young ha but- va a incidere il suo

70 con tredici. Sulla Deluxe appare Glenn Song, una ballata classica, più up tempo rispet- R dedicata a Glenn Frey. Glenn e Bob erano to a I Knew You When: intro lento voce e O amici di lunga data, si conoscevano sin dal chitarra elettrica, poi la canzone si apre C lontano 1966 e la scomparsa di Frey è stata e la melodia si fa più intensa e decisa, K un colpo duro per Seger, che gli ha dedica- mentre il ritmo è cadenzato ed il piano to questa ballata potente, messa in circui- lavora sempre sul fondo. The Sea Insi- to sin dal 18 Gennaio di quest’anno. Seger de è un brano rock grintoso, quasi zep- ricorda i morti, cosa che non aveva mai fat- peliniano, tiene banco in modo deciso, to, mettendo due covers, due brani d’auto- malgrado un arrangiamento un po’ trop- re: Busload of Faith (Lou Reed, era su New po gonfio. Marie invece rallenta i tem- York), e Democracy (Leonard Cohen, era su pi ed offre di nuovo una ballata, meno The Future). Gracile apre il disco. La canzo- classica di I Knew You When, più nostal- ne, tutto il contrario di quanto recita il tito- gica e struggente. Runaway Trian è, per lo, è un brano rock potente, solido, diretto: contro, rock and roll allo stato puro. De- una composizione tipica del Seger rocker cisa, vibrante, forte, aggressiva, ha dal- che si ascolta tutto d’un fiato. Voci quasi la sua elementi blues fortemente venati gospel alle sue spalle, ritmica dura, chitarra di classico rock and roll Come vuole l’al- in bella evidenza a fare da base Busload of ternanza segeriana, Something More è Faith è un atto d’amore per Lou Reed. Una rilettura molto rockeg- lenta. Bella, ben strutturata, dalla melodia molto ben costruita, si- giante della canzone del poeta newyorkese. E la canzone viene curamente tra le migliori del disco Chiude l’album una lunga rilet- rifatta da Seger quasi fosse una canzone sua, con forza, anzi ve- tura di Democracy di Leonard Cohen, suonata con un vestito diver- emenza. Tanto che il ritornello fatica a venire alla luce, ma la ver- so, decisamente più elettrica rispetto alla versione originale. Seger sione, solida, è di quelle destinate a durare a lungo. The Highway riesce a mantenere il pathos e la forza della versione di Leonard è un rock ballad incalzante, decisa e molto elettrica. Un tipico bra- Cohen, malgrado il brano sia più ricco dal punto di vista della stru- no da highway, da suonare in macchina a tutto volume, per spri- mentazione. Un buon album, solido e senza sbavature, che pos- gionare tutta la sua forza. I Knew You When è una splendida bal- siamo tranquillamente mettere sulle stesso piano delle due ope- lata, con il piano in evidenza, come nelle famose composizioni del re più recenti del leone di Detroit: Ride Out e Face The Promise. nostro, siamo dalle parti di Against The Wind. Voce solida, piano Paolo Carù in bella evidenza e la canzone che scorre limpida, forte, imperio- PS: L’edizione Deluxe contiene tre canzoni in più, che non ho sen- sa e che lascia trasparire una melodia di grande spessore. Seger tito.:Glenn Song, tributo di Seger all’amico scomparso Glenn Frey, non ha perso lo smalto. Certamente no. Anche I’ll Remember You è Forward Into The Past e Blue Ridge.

all’United Sound Studio gazza che sembra essere jazz-rock oppure il basso cover che tutti vorrem- di Detroit dove hanno stata scaraventata qui dal di Rain simulerà un bat- mo da questo disco e registrato George Clin- lontano 1970. Miss Vel- tito cardiaco che andrà in da questa vocalist. Dif- ton & Parliament Fun- vet è una forza della na- fibrillazione non appena ficile arrivare dove è ar- kadelic e gli Earth, Wind tura a dispetto del suo Miss Velvet si metterà ad rivata Janis ma la ver- & Fire. Il funk è solo un fisico longilineo e della urlare la sua voglia di vi- sione è credibile, Miss aspetto della sua musica sua pelle bianca e i Blue vere ed il brano si trasfor- Velvet parte ombrosa e e dei Blue Wolf, una po- Wolf, (il chitarrista Hen- merà in un duro e apo- poi si impenna, la trom- tente band di sette ele- ry Ott è solito esibirsi con calittico funky-blues. ba di Neumann ci met- menti con tanto di sezio- una paurosa maschera di Per fortuna nel chiasso- te un tocco di eleganza ne fiati, perché se viene lupo) una band che non batte cattiva dietro una so e deflagrante univer- mentre Henry Ott stra- naturale pensare a qual- si limita a fare da suppor- chitarra torcibudella e le so sonoro dei Blue Wolf zia la chitarra prima del- cuno ascoltando Bad Get to alla front-girl ma de- tastiere dell’altra femmi- c’è spazio per arrangia- la debordante apoteosi Some i nomi che vengo- clina uno scatenato rock- na bollente del combo, menti di qualità, ottimo finale. Bad Get Some è no in mente sono quelli blues con gli schiamazzi la produttrice Constan- il lavoro dei fiati e della un esordio decisamente di Janis Joplin, di Etta Ja- del funk e le chitarre (e ce Hauman, si infilano sezione ritmica in Dare, interessante e dimostra mes e della nostra Arian- le urla) dei Led Zeppe- negli unici spazi rimasti una traccia che ha quasi l’attrazione che il rock na Antinori, anche se è lin, dei Free e delle band a disposizione. Quella di le sembianze di una bal- del passato suscita sul- coi Blues Pills di Elin Lars- dell’era dell’Acquario. Un Miss Velvet & The Blue lata, mentre Love Train le band di ultima gene- son che il paragone sem- sound forte, sanguigno e Wolf è musica che non si piazza tra Prince e Ja- razione (esempi recenti bra più appropriato. Miss selvaggio, un urlo vintage possiede buone manie- mes Brown e Velvet Door sono gli Strypes e Gre- Velvet possiede una voce anni ‘70 con canzoni cru- re ma arriva allo stoma- è soul psichedelico tira- ta Van Fleet), nel caso di di fuoco, veemente, urla- de e sofferte, i fiati che co con un pugno diretto to per i capelli dalla sca- Miss Velvet sarebbe au- ta, a volte eccessivamen- soffiano imperiosi (il sax e senza preavviso. Si par- tenata Miss Velvet in un spicabile una maggior te sguaiata ed è questo di Jehiah Bray, la trom- te con Bad Get Some e si vortice orchestrale. Più misura nelle urla e nello l’unico limite della sua ba di Trevor Neumann, capisce che non sarà un calmo il finale, Drowing squarciagola a vantaggio performance ma in que- il trombone di Dan Le- viaggio facile nemmeno distilla lacrime di una sof- di sfumature più melodi- sto esordio c’è talmente vine) una iconografia quando gli arrangiamen- ferta ed intima Janis Jo- che, ma la ragazza è gio- tanta energia ed irruen- sonora “negroide” pre- ti della tromba di End of plin sullo sfondo di una vane e il tempo sta dalla za che è difficile rimane- sa tra Chicago e Detroit The Line porteranno il chitarra dilatata nel co- sua parte. re insensibili ad una ra- mentre la sezione ritmica pezzo alle altitudini del smo e Summertime è la Mauro Zambellini

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