<<

9 TEATRO MASSIMO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Membro di

GIOACHINO ROSSINI seguici su: IL BARBIERE teatromassimo.it DI SIVIGLIA Piazza Verdi - 90138 Palermo

ISBN: 978-88-98389-87-2 euro 10,00 OPERE E BALLETTI OPERE E BALLETTI SOCI FONDATORI PARTNER PRIVATI

REGIONE SICILIANA ASSESSORATO AL TURISMO SPORT E SPETTACOLI ALBO DEI DONATORI FONDAZIONE ART BONUS TEATRO MASSIMO

FONDAZIONE SICILIA Francesco Giambrone Sovrintendente

TASCA D’ALMERITA CONSIGLIO DI INDIRIZZO Leoluca Orlando (sindaco di Palermo) Presidente CAFFÈ MORETTINO Federico Ferina Vicepresidente

ANNIBALE BERLINGIERI Daniele Ficola Luciano Fiorino

SAIS AUTOLINEE Castrenze Guzzetta

AGOSTINO RANDAZZO COLLEGIO DEI REVISORI Maurizio Graffeo Presidente FILIPPONE ASSICURAZIONE Marco Piepoli Gianpiero Tulelli GIUSEPPE DI PASQUALE IL BARBIERE DI SIVIGLIA

TURNI Melodramma buffo in due atti

Libretto di Cesare Sterbini dalla commedia Le barbier de Séville Venerdì 20 settembre 20.30 Prime di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais Musica di Domenica 22 settembre 18.30 D

Martedì 24 settembre 18.30 B Prima rappresentazione: Roma, Teatro Argentina, 20 febbraio 1816 Giovedì 26 settembre 18.30 C

Sabato 28 settembre 20.30 F

La prima di venerdì 20 settembre sarà trasmessa in diretta Allestimento della Fondazione Arena di Verona streaming sul sito del Teatro Massimo. INDICE 31 25 HANDLUNG 21 ARGUMENT 17 SYNOPSIS 13 ARGOMENTO 85 78 63 40 39 “IO SONODOCILE, SONRISPETTOSA, MA…” NOTE BIOGRAFICHE AL TEATROMASSIMO ALBUM DIIL BARBIEREDISIVIGLIA ATTO II ATTO I LIBRETTO DI ANGELAFODALE

13

ARGOMENTO

Atto I Una piazza di Siviglia, prima dell’alba. Il conte d’Almaviva canta una serenata per Rosina (“Ecco, ridente in cielo”). Apprende poi da Figa- ro, un tempo suo servitore, ora barbiere e factotum della città (“Largo al factotum”), che la ragazza è sotto la tutela del dottor Bartolo, e che Figaro ha libero accesso alla casa. Rosina riesce a far avere al Conte un biglietto, con il quale chiede di sapere nome, rango e intenzioni del suo corteggiatore; e quando Bartolo si allontana per andare in cerca di Don Basilio, il maestro di musica che lo assiste nel suo pro- getto di sposare Rosina per impossessarsi della sua dote, Almaviva canta un’altra serenata, nella quale racconta di essere un povero stu- dente di nome Lindoro (“Se il mio nome saper voi bramate”). Rosina sta per rispondere, ma viene interrotta. Il Conte vuole incontrare Ro- sina e offre a Figaro ricchi compensi in cambio del suo aiuto; Figaro suggerisce di fingersi un soldato ubriaco che deve essere alloggiato in casa di Bartolo (“All’ idea di quel metallo”). In casa di Bartolo, Rosina è decisa a sposare Lindoro, anche contro le intenzioni di Bartolo (“Una voce poco fa”). Bartolo è preoccupato dalla presenza di un corteggiatore di Rosina, e Don Basilio rinfocola 14 15 ARGOMENTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

i suoi sospetti dicendo che il Conte è stato visto a Siviglia e sugge- nel panico: con minacce e profferte, il Conte riesce a farlo sloggiare rendo di liberarsene inventando qualche calunnia (“La calunnia è un (“Don Basilio! – Cosa veggo”). Mentre Figaro si occupa di Bartolo, il venticello”). Quando i due si ritirano per discutere il contratto nuziale, Conte vorrebbe raccontare a Rosina dello stratagemma del biglietto, Figaro, che li ha spiati, racconta tutto a Rosina e la invita a scrivere ma Bartolo si accorge dell’inganno e scaccia il barbiere e il finto ma- un biglietto al povero studente. La lettera è già scritta, e Rosina la estro di musica. consegna a Figaro: appena in tempo, perché il sospettoso Bartolo Basilio consiglia a Bartolo di affrettare il matrimonio: quella sera stes- arriva e la interroga, minacciandola di rinchiuderla nella sua stanza sa verrà il notaio. La vecchia serva Berta si lamenta delle follie che fa (“A un dottor della mia sorte”). Ma ecco giungere Almaviva, travestito fare l’amore (“Il vecchiotto cerca moglie”). da soldato ubriaco (“Ehi, di casa! buona gente!”); nello scompiglio Al termine di una tempesta, Figaro e il Conte arrivano dalla scala pog- che si crea al suo arrivo, riesce a far avere a Rosina un biglietto, che giata contro il balcone, ma Rosina è infuriata per le calunnie di Bartolo Bartolo scorge ma che Rosina astutamente sostituisce con la lista del contro Lindoro. Il Conte rivela la sua identità, Figaro scopre però che bucato. Il baccano è tale che interviene la guardia, ma Almaviva si fa la scala non è più al suo posto, e si sentono intanto rumori di gente riconoscere dall’ufficiale, tra lo stupore generale. che entra in casa: sono Basilio e il notaio, venuti a celebrare il matri- monio di Bartolo e Rosina. Ma lo sposo sarà invece il Conte: quando Atto II Bartolo arriva con i gendarmi, sarà costretto ad arrendersi al volere Bartolo rimugina sul misterioso soldato quando entra di nuovo Al- del nobile (“Cessa, di più resistere”). Ma poiché il Conte rinuncia alla maviva, questa volta travestito da “Don Alonso”, finto allievo di Don dote di Rosina, il lieto fine è generale (“Di sì felice innesto”). Basilio: quest’ultimo sarebbe malato e lui verrebbe in sua vece per dar lezione a Rosina; e per sviare i sospetti del tutore, mostra il bigliet- to di Rosina, sostenendo di averlo avuto per caso e che si potrebbe usarlo per avvelenare l’amore di Rosina verso il Conte. Durante la le- zione, Rosina canta un’aria alla moda (“Contro un cor”) accompagna- ta dal Conte, che approfitta del momento in cui Bartolo sonnecchia per esporre alla ragazza il progetto per rapirla nel corso della notte. Bartolo canta poi un’aria di stile antico (“Quando mi sei vicina”), e Fi- garo giunge per far la barba a Bartolo e impadronirsi della chiave del balcone. Ma arriva anche Basilio, gettando tutti per un momento 17

SYNOPSIS

Act I A small square in Seville before dawn. Disguised as a student, Count Almaviva serenades Rosina (“Ecco, ridente in cielo”). He learns from Figaro, a former servant, now the city barber and general factotum (“Largo al factotum”), that she is Dr Bartolo’s ward, and that he has access to the house. Rosina contrives to drop a note for Almaviva, sending her guardian on a wild-goose chase to pick it up and cau- sing him to resolve to keep her under even closer guard. The letter asks for information about her unknown suitor’s name, rank and in- tentions; and when Bartolo has set off in search of his crony Don Ba- silio, the music teacher, to arrange his marriage to Rosina, Almaviva sings another serenade, telling her that he is a poor student called Lindoro (“Se il mio nome saper voi bramate”). Inspired by the Count’s munificence, Figaro declares that he can get him into the house, disguised as a drunken soldier seeking a billet (“All’ idea di quel metallo”). Inside Dr Bartolo’s house, Rosina is determined to marry her unk- nown suitor (“Una voce poco fa”), while Bartolo is set on marrying her himself. He tries to interrogate his servants about what has been going on in his house, but they can only yawn or sneeze, because 18 19 SYNOPSIS IL BARBIERE DI SIVIGLIA

they have been dosed by Figaro. Basilio tells him that Count Almavi- because he looks so ill, advice he accepts the more readily because va has been seen in Seville and advises getting rid of him by slander Almaviva slips him a bribe (“Don Basilio! – Cosa veggo”). Figaro be- (“La calunnia è un venticello”). They retire to work on the marriage gins to shave Bartolo, while Almaviva and Rosina continue to arran- contract. Figaro, who has overheard their plans, tells Rosina and ur- ge the elopement. Bartolo realises what is going on and the Count ges her to write to his “poor cousin.” The letter is already written and and Figaro make their escape. she gives it to him. Bartolo, suspecting that she has been writing, Basilio comes back with the unwelcome news that the unknown confronts her with the evidence. She has an answer to all his accusa- suitor is probably Almaviva himself, a conclusion he has reached tions, but he is not convinced and says he will lock her in her room because of the size of the bribe. Bartolo sends Basilio to bring the when he goes out (“A un dottor della mia sorte”). Almaviva bursts in, notary to perform the marriage with Rosina and to arrest Figaro and disguised as a drunken soldier (“Ehi, di casa! buona gente!”). In the Almaviva. Berta wonders why people in love act so crazily (“Il vec- confusion he slips Rosina a note, which is seen by Bartolo, but Rosi- chiotto cerca moglie”). na smartly substitutes the laundry list. The watch arrive to quell the During the storm Figaro and Almaviva climb a ladder to the balcony, riot, but are awed by a document produced by Almaviva. only to be confronted by an angry Rosina, but the Count calms her fears by revealing his identity. Figaro urges haste, but the ladder Act II has been taken. Basilio arrives with the notary and they get him to Bartolo is voicing his suspicions about this soldier when Almaviva solemnise Almaviva’s marriage to Rosina. Bartolo and the law arrive appears again, this time disguised as “Don Alonso”, a supposed pu- too late, and are confronted by the Count (“Cessa, di più resistere”). pil of Don Basilio, who, he says, is indisposed and has sent him to Bartolo has no choice but to accept that he has been beaten and take Rosina’s music lesson. To allay Bartolo’s suspicions he produces join in the celebrations (“Di sì felice innesto”). Rosina’s note, pretending it has fallen into his hands by accident and suggesting that Bartolo tell her it was given to him by a mistress of the Count, to prove that he is trifling with her affections. Rosina sings an aria to the Count’s accompaniment (“Contro un cor”) and as Bartolo dozes off, the Count explains his plan for eloping with Rosina later that night. While Bartolo sings an old aria, (“Quando mi sei vicina”), Figaro appears to shave Bartolo and manages to get hold of the key to the balcony. Basilio arrives, but is told to go home 20 21

ARGUMENT

Acte I A Séville, Fiorello, valet du Comte Almaviva, rassemble une troupe de musiciens afin d’accompagner son maître pour chanter une sérénade à Rosine, pupille du docteur Bartolo, dont il est épris (“Ecco, ridente in cielo”). Malgré le chant, Rosine ne se montre pas et le Comte renvoie sa troupe turbulente, dans la crainte d’éveiller l’attention. Entendant quelqu’un arriver, le Comte se cache et observe Figaro, barbier de la ville, vanter la multiplicité de ses talents qui en font un personnage incontournable à Séville (“Largo al factotum”). Se mon- trant, le Comte lui demande son aide pour déjouer la surveillance de Bartolo, le tuteur de Rosine. Celle-ci se montre au balcon et laisse tomber un message à l’attention du Comte, lui indiquant qu’elle n’est pas insensible à sa cour, et lui demandant de se présenter. Almavi- va chante alors une nouvelle sérénade, dans laquelle il se fait pas- ser pour Lindoro, un étudiant sans le sou (“Se il mio nome saper voi bramate”). Figaro, stimulé par l’argent d’Almaviva, lui conseille de se déguiser en militaire et de se présenter à Bartolo muni d’un billet de logement lui permettant de réquisitionner une chambre. Pour mieux tromper le docteur, il lui conseille également d’avoir l’air ivre (“All’idea di quel metallo”). 22 23 ARGUMENT IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Dans la maison de Bartolo, Rosine se plaint de son manque de liber- sei vicina”). Figaro arrive alors pour le raser afin de détourner son té. Amoureuse de Lindoro, elle se jure d’échapper à son tuteur (“Una attention. Il parvient également à lui subtiliser la clef du balcon, par voce poco fa”). Basile, le maître de musique, entre alors avertir Barto- lequel Almaviva souhaite venir enlever Rosine. Mais la leçon de mu- lo que le Comte Almaviva, qui convoite Rosine, est de retour en ville. sique est rapidement interrompue par Basile à la surprise de Bartolo Pour le discréditer, il lui conseille d’utiliser la calomnie (“La calunnia è qui le croyait malade (“Don Basilio! – Cosa veggo!”). L’or d’Almaviva un venticello”). Bartolo préfère cependant avancer au lendemain son convainc cependant le professeur de musique de quitter les lieux. mariage avec Rosine dont il convoite la dot, afin d’éviter toute mena- Bartolo, surprenant une conversation entre Almaviva et Rosine, com- ce du Comte. Pendant que les deux hommes vont préparer les noces, prend la supercherie, met tout le monde dehors et projette d’avancer entre Figaro qui prévient Rosine que Bartolo prévoit de l’épouser et encore le mariage. Berta, de son côté, se plaint du docteur dont elle que Lindoro l’aime. Rosine lui transmet alors un message. Soupçonn- ne supporte plus les défauts (“Il vecchiotto cerca moglie”). eux, Bartolo reparaît, peu enclin à se laisser berner (“A un dottor della Alors qu’un orage éclate, Figaro et le Comte s’introduisent par le bal- mia sorte”). Entre alors Almaviva, qui, déguisé en soldat, réclame une con pour enlever Rosine. Celle-ci le rejette d’abord, mais est vite ras- chambre (“Ehi, di casa! buona gente!”). Le docteur lui montre alors un surée lorsque le Comte lui dévoile sa véritable identité. Basile entre document l’exemptant de toute réquisition. Le ton monte, alors que alors avec un notaire pour préparer le mariage de Bartolo et Rosine. Figaro, Basile et Berta, la camériste, se joignent aux débats. La garde Mais il plie une fois de plus devant l’or d’Almaviva et accepte d’être vient alors arrêter Lindoro, mais y renonce en apprenant sa véritable le témoin du mariage du Comte et de Rosina. Lorsque Bartolo arri- identité, ce qui plonge tous les protagonistes dans la stupéfaction. ve, il est trop tard, les deux amants sont mariés; le Comte expose sa volonté (“Cessa, di più resistere”) et tous sont heureux (“Di sì felice Acte II innesto”). Bartolo repense aux événements précédents lorsqu’Almaviva, cette fois déguisé en Alonso, élève de Basile, fait irruption pour donner un cours de musique à Rosine, son maître étant prétendument ma- lade. Afin de gagner la confiance de Bartolo, Almaviva lui présente le billet reçu de Rosine et lui propose de s’en servir pour calomnier le Comte. A ce mot, Bartolo pense reconnaître la patte de Basile et accepte de faire venir Rosine, qui chante un air à la mode (“Contro un cor”), à laquelle Bartolo répond avec un air ancien (“Quando mi 24 25

HANDLUNG

Erster Akt In der Morgendämmerung bringt Graf Almaviva, begleitet von ei- nigen Musikanten unter Fiorillos Führung, seiner geliebten Rosi- ne ein Ständchen (“Ecco, ridente in cielo”). Das Mädchen, das von ihrem eifersüchtigen Vormund Bartolo, der sie selbst gern hei- raten möchte, streng bewacht wird, lässt sich nicht sehen. Dafür kommt, ein lustiges Lied trällernd, Figaro (“Largo al factotum”). Der Graf bittet ihn, ihm zu helfen, Rosine zu gewinnen, die ihn nur unter dem Namen “Lindoro” kennt. Als Bartolo und Rosine auf den Balkon treten, lässt diese ein Briefchen für ihren Verehrer, der sich schnell mit Figaro versteckt hat, auf die Strasse fallen. Barto- lo bemerkt dies und treibt das Mädchen in ihr Zimmer zurück. Er eilt davon, um noch an diesem Tag seine Vermählung mit Rosi- ne zu betreiben. Er beauftragt seine Diener, den Musikmeister Basilio zu erwarten. Noch einmal singt der Graf ein Liebeslied (“Se il mio nome saper voi bramate”). Rosine tritt entzückt auf den Balkon, muss aber gleich wieder ins Haus. Inspiriert durch einen Beutel Gold rät Figaro dem Grafen, sich als Soldat verkleidet bei Bartolo einquartieren zu lassen und vorzutäuschen, betrunken zu 26 27 HANDLUNG IL BARBIERE DI SIVIGLIA

sein (“All’ idea di quel metallo”). Reich entlohnt, entfernt sich der sei vicina”). Figaro kommt, um Bartolo zu rasieren. Inzwischen ge- Barbier, nachdem er dem Grafen noch verraten hat, wo er zu fin- lingt es Rosine und Almaviva, sich ihre Liebe zu gestehen. In die- den ist. sem Augenblick erscheint Basillo. Schliesslich kann Almaviva den Rosine schreibt ihrem “Lindoro” ein Briefchen (“Una voce poco Musiklehrer durch eine volle Börse überzeugen, dass er krank ist fa”) und geht gerade aus dem Zimmer, als Bartolo und Basilio ein- und sofort ins Bett muss. (“Don Basilio! – Cosa veggo”). Bartolo, treten. Der Musikmeister rät Bartolo, den Nebenbuhler durch Ver- der immer noch rasiert wird, überrascht die Liebenden und jagt leumdung unmöglich zu machen (“La calunnia è un venticello”). den falschen Musiklehrer und Figaro hinaus. Dann lässt er Basilio. Kaum sind sie aus dem Zimmer, als Figaro und Rosine kommen, Derweil sinniert die Haushälterin Berta über die Narrheiten und die dem Barbier ihren Liebesbrief aushändigen will, aber von Freuden der Liebe (“Il vecchiotto cerca moglie”). Von Basilio au- Bartolo überrascht wird (“A un dottor della mia sorte”). Da stürzt fgeklärt, dass der Besucher Almaviva gewesen sein muss, wüns- Almaviva als betrunkener Offizier ins Haus. Bartolo versucht, ihn cht Bartolo sofort einen Notar, um Rosina auf der Stelle zu heira- hinauszuweisen, weil er von jeder Einquartierung befreit ist. Als ten. Ein heftiges Gewitter tobt. Der Graf und Figaro steigen über der Graf dennoch bleibt, sich Rosine nähert und als Lindoro zu eine Leiter ins Haus. Almaviva wirbt um Rosine, wobei ihm der erkennen gibt, lässt der Doktor die Wache holen. Almaviva gibt mit Basilio eintretende Notar gerade recht kommt. Beide werden sich dem Offizier zu erkennen und geht zum Erstaunen aller frei bestochen und unterschreiben den Ehevertrag, der Almaviva mit aus dem Haus (“Ehi, di casa! buona gente!”). Rosine verbindet. Bartolo und die Wachen kommen zu spät. Al- maviva klärt alles auf und gibt sich als Graf und Ehemann Rosinas Zweiter Akt zu erkennen (“Cessa, di più resistere”). Der Doktor wird entschäd- Kaum hat sich Bartolo von dem Zwischenfall erholt und nachge- igt, weil der Graf auf die Mitgift verzichtet, die Bartolo mit Figaro dacht, wer der fremde Offizier gewesen sein mag, als es wieder teilen soll (“Di sì felice innesto”). an der Tür klopft. Almaviva, als Musikmeister verkleidet, tritt ein, um den angeblich erkrankten Basilio zu vertreten. Bartolo will zunächst nichts davon wissen, lenkt aber ein, als “Don Alonso” erklärt, Almaviva gut zu kennen. Rosina erscheint zur Musikstun- de, erkennt ihren “Lindoro” und singt ein Liebesgeständnis in Form eines Rondo (“Contro un cor”), welches Bartolo mit einer “schöneren” Arie aus der guten alten Zeit kontert (“Quando mi

31

“IO SONO DOCILE, SON RISPETTOSA, MA…” DI ANGELA FODALE

Le tre più note opere buffe rossiniane, L’italiana in Algeri, andata in scena per la prima volta a Venezia al Teatro San Benedetto il 22 mag- gio 1813, Il barbiere di Siviglia, andato in scena al Teatro Argentina di Roma il 20 febbraio 1816 e infine , rappresentato sempre a Roma ma al Teatro Valle il 25 gennaio 1817 sull’onda del successo del Barbiere, costituiscono quasi una trilogia. Ad unirle, ol- tre al successo avuto negli anni che le ha mantenute in repertorio quasi stabilmente, mentre le altre opere buffe rossiniane (per non parlare di quelle serie) hanno sempre un carattere di eccezionalità nelle stagioni d’opera, ieri come oggi, anche la vicinanza negli anni ma soprattutto la scelta di affidare il ruolo della protagonista non alla voce del soprano ma a quella, più scura e determinata, del contralto. Scelta legata in primo luogo alla presenza di due interpreti come Ma- rietta Marcolini e Geltrude Righetti Giorgi. Marietta Marcolini, fiorentina, fu l’interprete anche delle altre due opere giovanili di Rossini, precedenti L’italiana in Algeri, dove la pro- tagonista canta con voce di contralto: si tratta de L’equivoco strava- gante (rappresentato al Teatro del Corso nel 1811) e de (rappresentato alla Scala di Milano nel 1812). In entrambe 32 33 “IO SONO DOCILE, SON RISPETTOSA, MA…” IL BARBIERE DI SIVIGLIA

le opere, la scelta del timbro profondo del contralto è giustificata in Rossini porta in scena con L’italiana in Algeri è quindi, per la prima primo luogo dalla situazione scenica. L’equivoco stravagante della volta, una donna vera: sensuale, patriottica, decisa, eroica, solidale prima opera è infatti quello per il quale viene messa in giro la diceria con le altre donne. , che il titolo presentava quasi come che la protagonista Ernestina sia in realtà un uomo, fatto evirare dal sequel dell’Italiana in Algeri nella speranza di ripeterne il successo, padre nell’ottica di garantirgli una carriera in teatro e poi travestito non riuscì mai ad imporsi veramente, né nell’Ottocento né in epoca da donna per sfuggire all’obbligo della leva. Una trama, quella del moderna, nonostante la ripresa da parte della Callas a metà del se- libretto di Gaetano Gasbarri, che riflette il momento storico in cui fu colo scorso. La protagonista Fiorilla infatti, con i suoi capricci strava- scritto, tra la fine degli “evirati cantori” e le guerre napoleoniche. Nel- ganti e il suo finale assoggettarsi alla morale borghese ritornando dal la Pietra del paragone invece la protagonista, la marchesa Clarice, si marito, è ben lontana dal fascino positivo che emana Isabella e che traveste da uomo fingendo di essere il proprio gemello Lucindo. Più condivide con Rosina del Barbiere di Siviglia e con Angelina de La scuro rispetto al timbro del tenore, il contralto si prestava bene agli Cenerentola. Con queste due opere infatti Rossini riprende davvero equivoci di queste due opere buffe. Ma la Marcolini fu anche prima il percorso iniziato con L’italiana in Algeri. Scritti non più per Marietta interprete di due importanti ruoli seri en travesti composti da Rossini, Marcolini ma per Geltrude Righetti Giorgi, i due ruoli presentano di i ruoli del titolo di e . Tutte le altre opere nuovo una figura femminile pienamente positiva, volitiva, ingegnosa, buffe o semiserie di Rossini si rassegnano invece alla convenzione sicura di sé, rispettosa del prossimo, generosa. per cui il ruolo della protagonista è affidato al soprano: daLa cambia- Buona parte delle notizie su Geltrude Righetti Giorgi provengono le di matrimonio del 1810 passando per , L’occasione da un suo scritto, i Cenni di una donna già cantante sopra il maestro fa il ladro, L’inganno felice (tutte del 1812), Il turco in Italia del 1814, La Rossini, scritti e pubblicati nel 1823 in risposta a quanto aveva scritto gazzetta (1816) e nelle poche opere buffe successive a Cenerentola, a su di lei Stendhal, come annunciato già dal sottotitolo: “in risposta a partire dalla semiseria rappresentata nel 1817 al Teatro ciò che ne scrisse nella state dell’anno 1822 il giornalista inglese in alla Scala, dove al contralto è affidato il ruolo en travesti di Pippo. Parigi, e fu riportato in una gazzetta di Milano nello stesso anno”. Già Con L’italiana in Algeri quindi Rossini realizza quasi una rivoluzione: la dalla prima pagina, il piglio con cui scrive la cantante, ormai ritiratasi protagonista è un contralto non perché debba fingersi o essere cre- dalle scene, ricorda quello dei personaggi rossiniani da lei interpre- duto uomo, anzi, dato che Isabella è protagonista di una di scene di tati (fu interprete in diverse occasioni anche di Isabella), ricordando seduzione più convincenti del teatro d’opera, l’aria “Per lui che adoro” come all’epoca fosse raro per una donna prendere pubblicamente in cui, mentre Lindoro, Taddeo e Mustafà la spiano – e lei lo sa –, si la parola, in una qualsiasi forma: «In Italia una donna, che componga veste per sedurre… chi? tutti e tre, e il pubblico con loro. Quella che pel pubblico, è cosa strana. Mi renderò io adunque coraggiosa nel 34 35 “IO SONO DOCILE, SON RISPETTOSA, MA…” IL BARBIERE DI SIVIGLIA

silenzio di tutte, e parlerò di cose, sulle quali tutte le italiane Donne che io li meritassi con una Cavatina piacevole, ed amorosa. Quando s’interesseranno: voglio dire di Rossini, e della sua Musica. […] dirò intesero quelle poche parole, proruppero in fischi e schiamazzi». Non cose ancor io, che potranno meritare una qualche attenzione». di segregazione ma di vera e propria schiavitù, condita da minacce Con L’italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola Rossini di morte e percosse, si tratta nel caso di Cenerentola, ripudiata dai ha appunto offerto alle donne la parola; e per farlo ha scelto tre vicen- propri parenti acquisiti, che anche in questo caso si sono impadroniti de che, pur trattate appunto come soggetto comico e non tragico, si dei suoi beni. Stupro, segregazione, violenze fisiche e morali: parole basano però su situazioni che sono tragiche e, purtroppo, in parte che troviamo purtroppo spesso nelle notizie di attualità. Ma temati- anche attuali. La protagonista dell’Italiana in Algeri infatti è una donna che che Rossini affronta non sottovalutandole ma puntando sulla for- che viaggia e che viene fatta prigioniera, esposta al rischio dello stu- za e luminosità del carattere delle proprie eroine, e proponendo al pro e della segregazione a vita. Rosina è anch’essa segregata, non da proprio pubblico, senza mai diventare pedante, delle fondamentali un estraneo ma dal proprio tutore, colui quindi che dovrebbe difen- lezioni etiche. “M’offra chi mi vuol sposa rispetto, amor, bontà”, canta dere i suoi interessi ma che invece vuole sposarla per impossessarsi Cenerentola nel momento in cui l’opera di Rossini si allontana forse dei suoi beni (e del suo corpo), con il divieto persino di affacciarsi di più dalla favola di Perrault: perché Angelina, anziché obbedire alle alla finestra o di parlare con chicchessia salvo una vecchia domestica direttive di una fata madrina e puntare all’obbiettivo di tutte le donne sorda. E questa segregazione Rossini ce la presenta musicalmente del paese (le nozze con il principe), è una giovane donna che ascolta i con grande efficacia e sintesi, quando sembra che Rosina stia per consigli di Alidoro ma soprattutto decide con la propria testa, rifiutan- affacciarsi al balcone, riprendendo il canto di Lindoro per dargli la do ricchezza e splendore alla ricerca di sentimenti veri, che si basano risposta, e si interrompe bruscamente dopo pochissime note. Episo- in primo luogo sul rispetto reciproco. Il suo punto di vista coincide dio che era un contravvenire alle regole del melodramma dell’epoca con quanto scrive Amos Oz in Una storia di amore e di tenebra: «Sai e che il maldisposto pubblico della prima rappresentazione romana che cosa conta davvero? Che cosa deve cercare una donna, nel suo prese come un vero e proprio insulto, come leggiamo nel resoconto uomo? Deve cercare un ingrediente niente affatto entusiasmante ma della Righetti Giorgi: «Ma Garzia dopo avere accordata la Chitarra sul- più prezioso dell’oro: l’onestà. E fors’anche il buon cuore. Oggi, sappi, la Scena, locchè eccitò le risa degli indiscreti, cantò con poco spirito oggi l’onestà la considero più importante del buon cuore: l’onestà è le sue Cavatine, che vennero accolte con disprezzo. Io mi era disposta la fetta di pane. Il buon cuore è già il burro. O il miele». Un’altra mo- a tutto. Salii trepidante la scala, che dovevami portare sul balcone difica importante rispetto alla favola di Rossini riguarda il fatto che per dire queste due parole: – Segui, o caro, deh segui così. – Avvezzi Cenerentola è circondata quasi solamente da uomini: il coro delle tre i Romani a colmarmi di plauso nella Italiana in Algeri, si aspettavano, opere è interamente maschile, e accanto alle protagoniste troviamo 36 37 “IO SONO DOCILE, SON RISPETTOSA, MA…” IL BARBIERE DI SIVIGLIA

solo poche accennate figure femminili: le solidali ma deboli Elvira e zione si adatta solo a Rosina. Il Conte infatti è alla fine dell’opera esat- Zulma dell’Italiana, la neutrale Berta del Barbiere, le ostili sorellastre tamente come era stato all’inizio, e così Figaro, Bartolo, Don Basilio; Clorinda e Tisbe di Cenerentola. e identici a se stessi li ritroveremo nella Folle journée del Mariage de Anche per Rosina nel Barbiere di Siviglia, come per Cenerentola, la Figaro di Beaumarchais e li avevamo già trovati nelle Nozze di Figaro parola chiave è il rispetto: quando finalmente si presenta al pubbli- di Mozart e Da Ponte. Ma Rosina, nel terzetto “Ah, qual colpo inaspet- co con un’aria, fa di sé un ritratto eloquente, in cui il fatto di essere tato”, affronta già quella trasformazione che la porterà a diventare la rispettosa è al secondo posto: « Io sono docile, son rispettosa, / sono Contessa d’Almaviva, un soprano, personaggio soffuso di mestizia obbediente, dolce, amorosa; / mi lascio reggere, mi fo guidar. / Ma se eppure capace di grande spirito, e dotato di quella bontà del perdo- mi toccano dov’è il mio debole, / sarò una vipera e cento trappole / no universale che è anche di Cenerentola. prima di cedere farò giocar». Il libretto di Sterbini segue molto fedel- Il barbiere di Siviglia si conclude con un’aria del tenore, non del con- mente la commedia di Beaumarchais, ma questa cavatina di Rosina tralto, cui segue un rondò affidato ai tre personaggi principali, Figaro, non ha alcun corrispondente nel Barbier de Séville. Come Isabella, Rosina e il Conte: il che farebbe pensare che il protagonista per Ros- Rosina è pronta a tutto, di vivace intelligenza; quando Figaro fa un sini è appunto Almaviva, come sostenuto da Lamacchia. Ma la storia secondo ritratto della ragazza, la descrive « grassotta, genialotta, / capel- delle opere di Rossini, forse più che per altri autori, è anche quella lo nero, guancia porporina, / occhio che parla, mano che innamora…». dei suoi esecutori e delle modifiche che apportavano alle sue opere: Chi è il vero protagonista dell’opera? il ruolo del titolo, quel barbiere e per il Barbiere di Siviglia bisogna ricordare che nell’estate del 1816 intrigante che escogita intrighi? O non piuttosto il Conte d’Almavi- l’opera fu presentata a Bologna, e Geltrude Righetti Giorgi, cantando va, come ha suggerito un saggio di Saverio Lamacchia, Il vero Figaro nella sua città, si impadronì dell’aria del tenore, cantando lei “Cessa di ossia il falso factotum, dove si mette in luce come gli stratagemmi più resistere”; nell’autunno, nelle recite fiorentine, l’aria fu soppressa proposti da Figaro siano in realtà tutti destinati a fallire, mentre il vero del tutto; nel 1816 la sezione conclusiva dell’aria, “Ah, il più lieto, il motore dell’azione, sia musicalmente che drammaturgicamente, è più felice”, fu inserita da Rossini come cabaletta dell’aria finale de La rappresentato dal Conte. Oppure è Rosina la vera protagonista? È Cenerentola con le parole “Non più mesta accanto al fuoco”, sancen- lei in fondo quella che non si fa mai prendere in castagna da Bartolo, do così con la sua autorizzazione l’appropriazione già compiuta del- riuscendo sempre con grande spirito a volgere in proprio favore le la Righetti Giorgi e regalando ufficialmente al contralto il ruolo della accuse del tutore. Se si considera poi come criterio per individuare il protagonista assoluta. personaggio principale di un dramma quello di porre attenzione agli sviluppi che affronta nel corso dell’azione, è evidente che tale descri- IL LIBRETTO

IL BARBIERE DI SIVIGLIA Melodramma buffo in due atti

Libretto di Cesare Sterbini dalla commedia Le barbier de Séville di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais

PERSONAGGI Il Conte d’Almaviva (tenore) Don Bartolo, dottore in medicina, tutore di Rosina (basso) Rosina, ricca pupilla in casa di Bartolo (mezzosoprano) Figaro, barbiere (baritono) Don Basilio, maestro di musica di Rosina, ipocrita (basso) Berta, vecchia governante in casa di Bartolo (soprano) Fiorello, servitore di Almaviva (baritono) Un ufficiale (basso) Ambrogio, servitore di Bartolo Un notaro

Soldati, suonatori di istrumenti

La scena si rappresenta in Siviglia 40 41 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

ATTO PRIMO FIORELLO CONTE obbligati in verità. Son pronti già. Di’, la vedi? Oh, che incontro fortunato! SCENA PRIMA E un signor di qualità. Una piazza della città di Siviglia. CONTE FIORELLO Il momento dell’azione è sul terminar della Bravi, bravissimi, Signor no. CONTE notte. A sinistra è la casa di Bartolo, con balcone fate silenzio; Basta, basta, non parlate! praticabile, circondato da gelosia, che deve piano, pianissimo, CONTE Ma non serve, non gridate! aprirsi e chiudersi – a suo tempo – con chiave. senza parlar. Ah. ch’è vana ogni speranza! Maledetti, andate via! Fiorello, con lanterna nelle mani; introducendo Ah, canaglia, via di qua. sulla scena vari suonatori di strumenti. Indi il CORO FIORELLO Tutto quanto il vicinato Conte avvolto in un mantello. Piano, pianissimo, Signor Conte, il giorno avanza… questo chiasso sveglierà. senza parlar. FIORELLO (avanzandosi con cautela) (i suonatori accordano gli istrumenti, e il Conte CONTE FIORELLO Piano, pianissimo, canta accompagnato da essi) Ah! che penso! che farò? Zitti, zitti… che rumore! senza parlar, Tutto è vano… buona gente! Maledetti, andate via… tutti con me CONTE Ah, canaglia, via di qua! venite qua. Ecco, ridente in cielo CORO (sottovoce) Ve’, che chiasso indiavolato! spunta la bella aurora, Mio signor. Ah, che rabbia che mi fa! CORO e tu non sorgi ancora (i suonatori partono) Piano, pianissimo, e puoi dormir così? CONTE eccoci qua. Sorgi, mia dolce speme, Avanti, avanti. CONTE vieni, bell’idol mio; (dà la borsa a Fiorello, il quale distribuisce i Gente indiscreta!… FIORELLO rendi men crudo, oh Dio, denari a tutti) Tutto è silenzio; lo stral che mi ferì. Più di suoni, più di canti FIORELLO nessun qui sta Oh sorte! già veggo io bisogno ormai non ho. Ah, quasi che i nostri canti quel caro sembiante; con quel chiasso importuno possa turbar. quest’anima amante FIORELLO tutto quanto il quartiere han risvegliato. ottenne pietà. Buona notte a tutti quanti, Alfin sono partiti! CONTE (sottovoce) Oh istante d’amore! più di voi che far non so. Fiorello… Olà.. Oh dolce contento! (i suonatori circondano il Conte ringraziandolo CONTE (si sente da lontano venire Figaro cantando) Felice momento e baciandogli la mano e il vestito. Egli, indispet- Chi è mai quest’importuno? FIORELLO che eguale non ha! tito per lo strepito che fanno, li va cacciando. Lo Lasciamolo passar; sotto quegli archi, Signor, son qua. (si fa giorno a poco a poco) stesso fa anche Fiorello) non veduto, vedrò quanto bisogna; Ehi, Fiorello? già l’alba è appena e amor non si vergogna. CONTE CORO (si nasconde sotto il portico) Ebben! gli amici? FIORELLO Mille grazie… mio signore… Mio Signore… del favore… dell’onore… SCENA SECONDA Ah, di tanta cortesia Figaro, con la chitarra appesa al collo e detto, nascosto. 42 43 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

FIGARO Presto la barba CONTE (tra sé) CONTE Largo al factotum Qua la sanguigna Oh, è lui senz’altro! Ah birbo! della città. Presto il biglietto (forte) Presto a bottega, Figaro… Figaro… son qua. Figaro! FIGARO ché l’alba è già. Figaro… Figaro… eccomi qua. Grazie. Ah, che bel vivere, Ahimè, che furia! FIGARO che bel piacere Ahimè, che folla! Mio padrone CONTE per un barbiere Uno alla volta, (riconoscendo il Conte) Hai messo ancor giudizio? di qualità! per carità! Oh, chi veggo! Eccellenza! Ah, bravo Figaro! Figaro su, Figaro giù, FIGARO Bravo, bravissimo; pronto prontissimo CONTE Oh! e come… Ed ella, fortunatissimo son come il fulmine: Zitto, zitto, prudenza! come in Siviglia? per verità! sono il factotum Qui non son conosciuto, Pronto a far tutto, della città. né vo’ farmi conoscere. Per questo CONTE la notte e il giorno Ah, bravo Figaro! ho le mie gran ragioni. Or te lo spiego. Al Prado sempre d’intorno, Bravo, bravissimo; vidi un fior di bellezza, una fanciulla, in giro sta. a te fortuna non FIGARO figlia d’un certo medico barbogio Miglior cuccagna mancherà. Intendo, intendo, che qua da pochi dì s’è stabilito. per un barbiere, Ah, ah! che bella vita!… la lascio in libertà. Io, di questa invaghito, vita più nobile, Faticar poco, divertirsi assai, lasciai patria e parenti, e qua men venni. no, non si dà. e in tasca sempre aver qualche doblone, CONTE E qui la notte e il giorno Rasori e pettini, gran frutto della mia riputazione. No… passo girando a que’ balconi intorno. lancette e forbici, Ecco qua: senza Figaro al mio comando non si accasa in Siviglia una ragazza; FIGARO FIGARO tutto qui sta. a me la vedovella Che serve? A que’ balconi? un medico? Oh cospetto! V’è la risorsa, ricorre peI marito: io colla scusa Siete ben fortunato; poi, del mestiere del pettine di giorno, CONTE sui maccheroni il cacio v’è cascato. colla donnetta, della chitarra col favor la notte, No, dico: resta qua; col cavaliere a tutti onestamente, forse ai disegni miei CONTE Ah, che bel vivere, non fo per dir, m’adatto a far piacere, non giungi inopportuno… Ma cospetto, Come? che bel piacere Oh che vita, che vita! Oh che mestiere! dimmi un po’, buona lana, per un barbiere Orsù, presto a bottega… come ti trovo qua? poter del mondo! FIGARO di qualità! . Ti veggo grasso e tondo… Certo. Là dentro Tutti mi chiedono, CONTE (avanzandosi, tra sé) io son barbiere, parrucchier, chirurgo, tutti mi vogliono, È desso, o pur m’inganno? FIGARO botanico, spezial, veterinario, donne, ragazzi, La miseria, signore! il faccendier di casa. vecchi, fanciulle: FIGARO (scorgendo il Conte, tra sé) Qua la parrucca Chi sarà mai costui? 44 45 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

CONTE Il tempo è buono. Cos’è quella carta? BARTOLO (uscendo sulla via) sempre più m’interessa. Oh che sorte! Son qua. Dov’è? ROSINA (cercando) FIGARO FIGARO Niente, niente, signor: son le parole Presto, presto: Non basta. La ragazza dell’aria dell’«Inutil precauzione». ROSINA vediamo cosa scrive. figlia non è del medico. È soltanto Ah, il vento l’ha portata via. la sua pupilla! CONTE (a Figaro) Guardate. CONTE Ma brava… deIl’«Inutil precauzione»… (additando in lontananza) Appunto. Leggi. CONTE Oh che consolazione! FIGARO (al Conte) BARTOLO FIGARO (legge il biglietto) Che furba! lo non la veggo. «Le vostre assidue premure hanno eccitata la FIGARO Eh, signorina, non vorrei… mia curiosità. Il mio tutore è per uscir di casa; Perciò… Zitto! BARTOLO (tra sé) appena si sarà allontanato, procurate d’indi- Cos’è questa Cospetto! carmi il vostro nome, il vostro stato e le vostre CONTE «Inutil precauzione»? Costei m’avesse preso! intenzioni. Io non posso comparire al balcone Cos’è? (forte) senza l’indivisibile compagnia del mio tiranno. ROSINA (lasciando cadere il biglietto) In casa, in casa, Siate però certo che tutto è disposta a fare, per FIGARO Oh, me meschina! L’aria m’è caduta. animo, su! A chi dico? In casa, presto. rompere le sue catene, la sventurata Rosina.» S’apre il balcone. (a Bartolo) (si ritirano sotto il portico) Raccoglietela presto. ROSINA CONTE Vado, vado. Che furia! Sì, sì, le romperà. SCENA TERZA BARTOLO Rosina, indi Bartolo sulla ringhiera e detti. Vado, vado. BARTOLO FIGARO (si ritira) Quel balcone Aiuto! ROSINA (guardando per la piazza) lo voglio far murare… Non è venuto ancora. Forse… ROSINA (verso il Conte) Dentro, dico. CONTE Ps… Ps… Che? CONTE (uscendo dal portico) ROSINA Oh, mia vita! CONTE Ah, che vita da crepare! FIGARO Mio nume! mio tesoro! Ho inteso. (Rosina si ritira dal balcone. Bartolo anch’esso S’apre la porta. Vi veggo alfine, alfine… (raccoglie il foglio) rientra in casa) (sentendo aprire la porta della casa di Bartolo si ritirano in fretta) ROSINA (cava una carta, tra sé) ROSINA SCENA QUARTA Oh, che vergogna! Presto. Conte e Figaro, indi Bartolo BARTOLO (parlando verso la porta) Vorrei dargli il biglietto… Fra momenti io torno; CONTE CONTE non aprite a nessun. Se Don Basilio BARTOLO (di dentro) Non temete. Povera disgraziata! venisse a ricercarmi, che m’aspetti. Ebben, ragazza? (si nasconde) Il suo stato infelice Le mie nozze con lei meglio è affrettare. (esce) 46 47 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Sì, dentr’oggi finir vo’ quest’affare. FIGARO del suo core Lindo… CONTE (parte) Oh che pazienza! (si sentono di dentro chiudere le finestre) Parola.

CONTE (fuori con Figaro) CONTE CONTE FIGARO Dentr’oggi le sue nozze con Rosina! Ebben, proviamo. Oh cielo! Dunque, oro a discrezione? Ah, vecchio rimbambito! Se il mio nome saper voi bramate, Ma dimmi or tu! chi è questo Don Basilio? dal mio labbro il nome ascoltate. FIGARO CONTE Io son Lindoro Nella stanza Oro a bizzeffe. FIGARO che fido v’adoro, convien dir che qualcuno entrato sia. Animo, via. È un solenne imbroglion di matrimoni, che sposa vi bramo, Ella si è ritirata. un collo torto, un vero disperato, che a nome vi chiamo, FIGARO sempre senza un quattrino… di voi sempre parlando così CONTE (con enfasi) Son pronto. Ah, non sapete Già, è maestro di musica; dall’aurora al tramonto del dì. Ah cospettone! i simpatici effetti prodigiosi insegna alla ragazza. Io già deliro… avvampo!… Oh, ad ogni costo che, ad appagare il mio signor Lindoro, ROSINA (di dentro) vederla io voglio… Vo’ parlarle . Ah, tu, produce in me la dolce idea dell’oro. CONTE Segui, o caro, deh, segui così! tu mi devi aiutar. All’idea di quel metallo Bene, bene; portentoso, onnipossente, tutto giova saper. FIGARO FIGARO un vulcano la mia mente Sentite. Ah! che vi pare? Ih, ih, che furia! incomincia a diventar. FIGARO Sì, sì, v’aiuterò. Ora pensate CONTE CONTE della bella Rosina Oh, me felice! CONTE Su, vediam di quel metallo a soddisfar le brame. Da bravo: entr’oggi qualche effetto sorprendente, (presentandogli la chitarra) FIGARO vo’ che tu m’introduca in quella casa. del vulcan della tua mente In una canzonetta, Da bravo, a voi, seguite. Dimmi, come farai? via! del tuo spirito qualche mostro singolar. così, alla buona, il tutto vediam qualche prodezza. spiegatele, signor. CONTE FIGARO L’amoroso e sincero Lindoro, FIGARO Voi dovreste travestirvi, CONTE non può darvi, mia cara, un tesoro. Del mio spirito! per esempio… da soldato. Una canzone? Ricco non sono, Bene… vedrò… ma in oggi… ma un core vi dono, CONTE FIGARO un’anima amante, CONTE Da soldato? Certo. Ecco la chitarra; presto, andiamo. che fida e costante Eh via! t’intendo. per voi sola sospira così Va là, non dubitar; di tue fatiche FIGARO CONTE dall’aurora al tramonto del dì. largo compenso avrai. Si, signore. Ma io… ROSINA FIGARO CONTE L’amorosa e sincera Rosina Davver? Da soldato? e che si fa? 48 49 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

FIGARO FIGARO CONTE la fiamma io sento, Oggi arriva un reggimento. Perché d’un ch’è poco in sé, Ho ben capito… nunzia di giubilo (imitando moderatamente i moti d’un ubriaco) e di contento! CONTE che dal vino casca già, FIGARO D’ardore insolito Sì, è mio amico il Colonnello. il tutor, credete a me, Or vada presto. quest’alma accende, il tutor si fiderà. e di me stesso FIGARO CONTE maggior mi fa. Va benon. CONTE E FIGARO Tu guarda bene… Ecco propizia Che invenzione prelibata! che in sen mi scende! CONTE Bravo, bravo, in verità! FIGARO Eppoi? Bella, bella, in verità! Io penso al resto. FIGARO Delle monete FIGARO CONTE CONTE il suon già sento! Cospetto! Dunque… Di te mi fido… Già viene l’oro, Dell’alloggio col biglietto viene l’argento; quella porta s’aprirà. FIGARO FIGARO eccolo, eccolo, Che ne dite, mio signore? All’opra. Colà l’attendo. che in tasca scende; Non vi par? Non l’ho trovata? D’ardore insolito CONTE CONTE quest’alma accende, CONTE E FIGARO Andiamo. Mio caro Figaro… e di me stesso Che invenzione prelibata! maggior mi fa. Bravo, bravo, in verità! FIGARO FIGARO (Figaro entra in casa di Bartolo, il Conte parte) Bella, bella, in verità! Da bravo. Intendo, intendo. SCENA QUINTA FIGARO CONTE CONTE Camera nella casa di Don Bartolo Piano, piano… un’altra idea! Oh, il meglio mi scordavo! Porterò meco… Veda l’oro cosa fa. Dimmi un po’, la tua bottega, ROSINA (con una lettera in mano) Ubriaco… sì, ubriaco, per trovarti, dove sta? FIGARO Una voce poco fa mio signor, si fingerà. La borsa piena. qui nel cor mi risuonò; FIGARO (additando fra le quinte) il mio cor ferito è già, CONTE La bottega? Non si sbaglia; CONTE e Lindor fu che il piagò. Ubriaco? guardi bene; eccola là. Sì, quel che vuoi, ma il resto poi… Sì, Lindoro mio sarà; Numero quindici a mano manca, lo giurai, la vincerò. FIGARO quattro gradini, facciata bianca, FIGARO Il tutor ricuserà, Sì, signore. cinque parrucche nella vetrina, Oh non si dubiti, io l’ingegno aguzzerò. sopra un cartello «Pomata fina», che bene andrà… Alla fin s’accheterà, CONTE mostra in azzurro alla moderna, e contenta io resterò Ubriaco? Ma perché? v’è per insegna una lanterna… CONTE Sì, Lindoro mio sarà; Là senza fallo mi troverà. Ah, che d’amore lo giurai, la vincerò. 50 51 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Io sono docile, son rispettosa, ROSINA SCENA SETTIMA SCENA OTTAVA sono obbediente, dolce, amorosa; Ah, ah, mi fate ridere! Bartolo, Rosina Bartolo, indi Don Basilio mi lascio reggere, mi fo guidar. Che mi serve lo spirito, Ma se mi toccano dov’è il mio debole, che giova la bellezza, BARTOLO BARTOLO sarò una vipera e cento trappole se chiusa io sempre Ah, disgraziato Figaro! Ah! Barbiere d’inferno… prima di cedere farò giocar. sto fra quattro mura, Ah, indegno! ah, maledetto! ah, scellerato! Tu me la pagherai… Qua, Don Basilio; Sì, sì, la vincerò. Potessi almeno che mi par d’esser giungete a tempo! Oh! Io voglio, mandargli questa lettera. Ma come? proprio in sepoltura? ROSINA (tra sé) per forza o per amor, dentro domani Di nessun qui mi fido; Ecco qua: sempre grida. sposar la mia Rosina. Avete inteso? il tutore ha cent’occhi… basta, basta; FIGARO sigilliamola intanto. In sepoltura? ohibò! BARTOLO BASILIO (dopo molte riverenze) (va allo scrittoio e suggella la lettera) (chiamandola a parte) Signorina, il barbiere lo vedeste? Eh, voi dite benissimo Con Figaro, il barbier, dalla finestra Sentite, io voglio… e appunto io qui veniva ad avvisarvi… discorrer l’ho veduto più d’un’ora, ROSINA (chiamando a parte) Figaro è un galantuomo, ROSINA Perché? Ma segretezza! È giunto un giovin di buon core… Ecco il tutor. il Conte d’Almaviva. Chi sa ch’ei non protegga il nostro amore! BARTOLO FIGARO Perché lo vo’ sapere. BARTOLO SCENA SESTA Davvero? Chi? L’incognito amante Figaro e detta ROSINA della Rosina? ROSINA Forse anch’egli v’adombra? FIGARO Certo, certo; è il suo passo… BASILIO Oh buon dì, signorina! BARTOLO Appunto quello. FIGARO E perché no? ROSINA Salva, salva; fra poco BARTOLO Buon giorno, signor Figaro. ci rivedremo: ho a dirvi qualche cosa. ROSINA Oh diavolo! Ebben, ve lo dirò. Sì, l’ho veduto, Ah, qui vi vuol rimedio! FIGARO ROSINA gli ho parlato, mi piace, m’è simpatico Ebbene, che si fa? E ancor io, signor Figaro. il suo discorso, il suo gioviale aspetto… BASILIO (tra sé) Certo; ma… alla sordina. ROSINA FIGARO Crepa di rabbia, vecchio maledetto. Si muor di noia. Bravissima. (parte) BARTOLO Vado. Sarebbe a dir? FIGARO (si nasconde nella prima porta a sinistra, poi BARTOLO Oh diavolo! Possibile! tratto tratto si fa vedere) Vedete che grazietta! BASILIO Un ragazza bella e spiritosa… Più l’amo, e più mi sprezza la briccona. Così, con buona grazia ROSINA Certo, certo è il barbiere bisogna principiare Quanto è garbato! che la mette in malizia. a inventar qualche favola (si ritira) che al pubblico lo metta in mala vista, 52 53 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

che comparir lo faccia Dalla bocca fuori uscendo FIGARO ROSINA un uomo infame, un’anima perduta… lo schiamazzo va crescendo, Ma bravi! ma benone! Sì? oh, l’ha sbagliata affè! Io, io vi servirò: fra quattro giorni, prende forza a poco a poco, Ho inteso tutto. Evviva il buon dottore! Povero sciocco! L’avrà da far con me. credete a me, Basilio ve lo giura, vola già di loco in loco; Povero babbuino! Ma dite, signor Figaro, noi lo farem sloggiar da queste mura. sembra il tuono, la tempesta Tua sposa? Eh via! Pulisciti il bocchino. voi poco fa sotto le mie finestre che nel sen della foresta Or che stanno là chiusi, parlavate a un signore… BARTOLO va fischiando, brontolando procuriam di parlare alla ragazza. E voi credete? e ti fa d’orror gelar. Eccola appunto. FIGARO Alla fin trabocca e scoppia, Ah, un mio cugino, BASILIO si propaga, si raddoppia ROSINA (entrando) un bravo giovinotto; buona testa, Oh certo! È il mio sistema. e produce un’esplosione Ebbene, signor Figaro? ottimo cuor; qui venne E non sbaglia. come un colpo di cannone, i suoi studi a compire, un tremuoto, un temporale, FIGARO e il poverin cerca di far fortuna. BARTOLO un tumulto generale, Gran cose, signorina. E vorreste? che fa l’aria rimbombar. ROSINA Ma una calunnia… E il meschino calunniato, ROSINA Fortuna? oh, la farà. avvilito, calpestato, Sì, davvero? BASILIO sotto il pubblico flagello FIGARO Ah, dunque per gran sorte va a crepar. FIGARO Oh, ne dubito assai; in confidenza la calunnia cos’è voi non sapete? Ah! che ne dite? Mangerem dei confetti. ha un gran difetto addosso.

BARTOLO BARTOLO ROSINA ROSINA No, davvero. Eh! sarà ver, ma intanto Come sarebbe a dir? Un gran difetto… si perde tempo e qui stringe il bisogno. BASILIO No: vo’ fare a mio modo: FIGARO FIGARO No? Uditemi e tacete. in mia camera andiam. Voglio che insieme Sarebbe a dire Ah, grande: è innamorato morto. La calunnia è un venticello, il contratto di nozze ora stendiamo. che il vostro bel tutore ha stabilito un’auretta assai gentile Quando sarà mia moglie, esser dentro doman vostro marito. ROSINA che insensibile, sottile, da questi zerbinotti innamorati Sì, davvero? leggermente, dolcemente, metterla in salvo sarà pensier mio. ROSINA Quel giovane, vedete, incomincia a sussurrar. Eh, via! m’interessa moltissimo. Piano piano, terra terra, BASILIO (tra sé) sottovoce, sibilando, Vengan denari: al resto son qua io. FIGARO FIGARO va scorrendo, va ronzando; Oh, ve lo giuro; Per bacco! nelle orecchie della gente SCENA NONA a stender il contratto s’introduce destramente, Figaro uscendo con precauzione, indi Rosina. col maestro di musica ROSINA e le teste ed i cervelli là dentro or s’è serrato. Non ci credete? fa stordire e fa gonfiar. 54 55 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

FIGARO ROSINA FIGARO per parlarvi qui sarà. Oh sì! Dunque io son… tu non m’inganni? Su, coraggio. Dunque io son la fortunata! . . ROSINA ROSINA (tra sé) ROSINA Venga pur, ma con prudenza! E la sua bella, Già me l’ero immaginata: Non saprei… dite, abita lontano? lo sapevo pria di te. FIGARO FIGARO Zitto, zitto qui verrà. FIGARO FIGARO Sol due righe… Oh no! cioè… Di Lindoro il vago oggetto SCENA DECIMA Qui! due passi… siete voi, bella Rosina. ROSINA Rosina, indi Bartolo (tra sé) Mi vergogno… ROSINA Oh, che volpe sopraffina, ROSINA Ma è bella? ma l’avrà da far con me. FIGARO Ora mi sento meglio. Questo Figaro Ma di che? Ma di che? si sa! è un bravo giovinotto. FIGARO ROSINA (andando allo scrittoio) Oh, bella assai! Senti, senti… ma a Lindoro Presto, presto; qua un biglietto. BARTOLO (entrando) Eccovi il suo ritratto in due parole: per parlar come si fa? Insomma, colle buone, grassotta, genialotta, ROSINA (richiamandolo, cava dalla tasca il potrei sapere dalla mia Rosina capello nero, guancia porporina, FIGARO biglietto e glielo dà) che venne a far colui questa mattina? occhio che parla, mano che innamora… Zitto, zitto, qui Lindoro Un biglietto? eccolo qua. per parlarvi or or sarà. ROSINA ROSINA FIGARO (attonito) Figaro? Non so nulla. E il nome? ROSINA Già era scritto? Ve’, che bestia! Per parlarmi? Bravo! bravo! Il maestro faccio a lei! BARTOLO FIGARO Venga pur, ma con prudenza; Ah, che in cattedra costei Ti parlò? Ah, il nome ancora? io già moro d’impazienza! di malizia può dettar. Il nome… Ah, che bel nome! Ma che tarda? ma che fa? Donne, donne, eterni Dei, ROSINA Si chiama… chi vi arriva a indovinar? Mi parlò. FIGARO ROSINA Egli attende qualche segno, ROSINA BARTOLO Ebben, si chiama?… poverin, del vostro affetto; Fortunati affetti miei! Che ti diceva? sol due righe di biglietto Io comincio a respirar. FIGARO gli mandate, e qui verrà. Ah, tu solo, amor, tu sei ROSINA Poverina! Che ne dite? che mi devi consolar! Oh! mi parlò di cento bagatelle… Si chiama… erre… o… Ro… Senti, senti, ma Lindoro? del figurin di Francia, esse… i… si… Rosi… ROSINA del mal della sua figlia Marcellina. enne… a… na… Rosina. Non vorrei… FIGARO Qui verrà. A momenti 56 57 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

BARTOLO BARTOLO So ben io quel che ho da far. CONTE Davvero!… Ed io scommetto… Un fiore! Signorina, un’altra volta Siete voi… Aspetta un poco… (forte) Ah! fraschetta! quando Bartolo andrà fuori, Siete voi… dottor Balordo? Che vuol dir questo dito la consegna ai servitori così sporco d’inchiostro? ROSINA a suo modo far saprà. BARTOLO Davver. Ah, non servono le smorfie, Che balordo? ROSINA faccia pur la gatta morta. Sporco? oh, nulla. BARTOLO Cospetton! per quella porta CONTE (leggendo) Io me l’avea scottato, Zitto! nemmen l’aria entrar potrà. Ah, ah, Bertoldo? e coll’inchiostro or or l’ho medicato. E Rosina innocentina, ROSINA sconsolata, disperata, BARTOLO BARTOLO (tra sé) Credete. in sua camera serrata Che Bertoldo? Eh, andate al diavolo! Diavolo! fin ch’io voglio star dovrà. Dottor Bartolo. (forte) BARTOLO E questi fogli… Basta così. SCENA TREDICESIMA CONTE Or son cinque… eran sei. Il Conte travestitio da soldato di cavalleria, indi Ah, bravissimo; ROSINA Bartolo dottor Barbaro; benissimo; ROSINA Signor… già v’è poca differenza. Que’ fogli?… è vero. CONTE (tra sé) D’uno mi son servita BARTOLO Ehi, di casa! buona gente! Non si vede! che impazienza! a mandar dei confetti a Marcellina. Non più… tacete. Ehi, di casa! niun mi sente! Quanto tarda! dove sta? A un dottor della mia sorte BARTOLO queste scuse, signorina? BARTOLO (entrando) BARTOLO (tra sé) Bravissima! E la penna Vi consiglio, mia carina, Chi è costui? che brutta faccia! Io già perdo la pazienza, perché fu temperata? un po’ meglio a imposturar. È ubriaco! chi sarà? qui prudenza ci vorrà. I confetti alla ragazza? ROSINA (tra sé) II ricamo sul tamburo? CONTE CONTE Maledetto! Vi scottaste: eh via! Ehi, di casa! maledetti! Dunque voi… siete dottore? (forte) Ci vuol altro, figlia mia, La penna! per potermi corbellar. BARTOLO BARTOLO Per disegnare un fiore sul tamburo. Perché manca là quel foglio? Cosa vuol, signor soldato? Son dottore… sì, signore. Vo’ saper cotesto imbroglio. BARTOLO Sono inutili le smorfie; CONTE CONTE Un fiore? ferma là, non mi toccate! Ah! si… sì… bene obbligato. Ah, benissimo; un abbraccio, Figlia mia, non lo sperate (vedendolo, cerca in tasca) qua, collega. ROSINA ch’io mi lasci infinocchiar. Un fiore. Via, carina, confessate; BARTOLO (tra sé) BARTOLO son disposto a perdonar. Qui costui che mai vorrà? Indietro! Non parlate? Vi ostinate? 58 59 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

CONTE (lo abbraccia per forza) Ah, giudizio, per pietà! CONTE Eh, andate al diavolo! Qua. Sono anch’io dottor per cento, Come? Come? Non mi state più a seccar. maniscalco al reggimento. BARTOLO (vedendo Rosina) (presentando il biglietto) Signorina, che cercate? BARTOLO BARTOLO Dell’alloggio sul biglietto Presto, presto, andate via. Eh, non v’è replica: Cosa fa, signor mio caro? osservate, eccolo qua. ho il brevetto d’esenzione. ROSINA CONTE BARTOLO Vado, vado, non gridate. CONTE (adirato) Zitto là, Dottor somaro. Dalla rabbia e dal dispetto Il brevetto? Il mio alloggio è qui fissato, io già crepo in vertià. BARTOLO e in alloggio qui vo’ star. Ah, ch’io fo, se mi ci metto, Presto, presto, via di qua… BARTOLO qualche gran bestialità! Mio padrone, BARTOLO (legge il biglietto) CONTE un momento e il mostrerò. Vuol restar? Ehi, ragazza, vengo anch’io. (va allo scrittoio) CONTE (tra sé) CONTE Ah, venisse il caro oggetto BARTOLO CONTE (a Rosina) Restar, sicuro. della mia felicità! Dove, dove, signor mio? Ah, se qui restar non posso, Vieni, vieni; il tuo diletto deh, prendete… BARTOLO (prendendo un bastone) pien d’amor t’attende qua. CONTE Oh, son stufo, mio padrone; In caserma, oh, questa è bella! ROSINA (piano) presto fuori, o un buon bastone SCENA QUATTORDICESIMA Ohimè, ci guarda! ti farà di qua sloggiar. Rosina e detti BARTOLO Prudenza! In caserma? bagattella! CONTE (serio) ROSINA (si arresta vedendo Bartolo) CONTE E ROSINA Dunque lei… lei vuol battaglia? Un soldato ed il tutore! CONTE Cento smanie io sento addosso. Ben! Battaglia le vo’ dar. Cosa mai faranno qua? Cara! Ah, più reggere non so. Bella cosa è una battaglia! (si avanza pian piano) Ve la voglio qui mostrar. ROSINA BARTOLO (cercando nello scrittoio) (avvicinandosi amichevolmente a Bartolo) CONTE (tra sé) Aiuto! Ah, trovarlo ancor non posso; Osservate! questo è il fosso… È Rosina; or son contento. ma sì, sì, lo troverò. L’inimico voi sarete… BARTOLO (venendo avanti con una pergamena) (gli dà una spinta) ROSINA (tra sé) Olà, cospetto! Ecco qua. Attenzion… E gli amici (giù il fazzoletto) Ei mi guarda, e s’avvicina. (legge) (piano a Rosina alla quale si avvicina porgendo- CONTE (a Bartolo, incamminandosi verso le camere) Con la presente le la lettera) CONTE (piano a Rosina) Dunque vado… Il Dottor Bartolo, etcetera, e gli amici stan di qua. Son Lindoro. esentiamo… Attenzione! BARTOLO (trattenendolo) (coglie il momento in cui Bartolo l’osserva meno ROSINA (piano a Lindoro) Oh, no, signore, CONTE (con un rovescio di mano manda in aria attentamente. Lascia cadere il biglietto e Rosina Oh ciel! che sento! qui d’alloggio non può star. la pergamena) vi fa cadere sopra il fazzoletto) 60 61 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

BARTOLO È la lista, son di stucco! TUTTI (eccetto il Conte) FIGARO (alzando il bacile e minacciando il Ferma, ferma! Ah, son proprio un mammalucco! Gente! Aiuto, soccorretelo! Conte) Ah, che gran bestialità! Signor soldato, CONTE (rivolgendosi e fingendo accorgersi CONTE porti rispetto, della lettera che raccoglie) ROSINA E CONTE (tra loro) Lasciatemi! o questo fusto, Che cos’è? ah! Bravo, bravo il mammalucco corpo del diavolo, che nel sacco entrato è già. TUTTI or la creanza BARTOLO (avvedendosene) Gente! Aiuto, per pietà! le insegnerà. Vo’ vedere. BERTA (tra sé) (piano al Conte) Il barbiere, quanta gente! SCENA QUINDICESIMA Signor, giudizio, CONTE Non capisco, son di stucco; Figaro entrando col bacile sotto il braccio, e detti. per carità. Sì, se fosse una ricetta! qualche imbroglio qui ci sta. Ma un biglietto… è mio dovere… FIGARO CONTE (a Bartolo) Mi dovete perdonar. ROSINA (piangendo) Alto là! Brutto scimmiotto! (fa una riverenza a Rosina e le dà il biglietto e il Ecco qua! sempre un’istoria; Che cosa accadde, fazzoletto) sempre oppressa e maltrattata; signori miei? BARTOLO (al Conte) ah, che vita disperata! Che chiasso è questo? Birbo malnato! ROSINA Non la so più sopportar. Eterni Dei! Grazie, grazie! Già sulla strada TUTTI (a Bartolo) (scambia la lettera con altro foglietto) BARTOLO (avvicinandosele) a questo strepito Zitto, dottore… Ah, Rosina… poverina… s’è radunata BARTOLO mezza città. BARTOLO Grazie un corno! CONTE (minacciando e afferrandolo per un (piano al Conte) Voglio gridare… Qua quel foglio, impertinente! braccio) Signor, giudizio, (a Rosina) Via qua tu, cosa le hai fatto? per carità. TUTTI (al Conte) A chi dico? Presto qua. Fermo, signore… BARTOLO BARTOLO (additando il Conte) ROSINA Ah, fermate… niente affatto… Quest’è un birbante… CONTE Ma quel foglio che chiedete, Voglio ammazzare… per azzardo m’è cascato; CONTE (cavando la sciabola) CONTE (additando Bartolo) è la lista del bucato. Ah, canaglia, traditore! Quest’è un briccone… TUTTI (entrano da una parte Basilio con carte in mano, Fate silenzio, dall’altra Berta) TUTTI (trattenendolo) BARTOLO per carità. Via, fermatevi, signore. Ah, disgraziato! BARTOLO CONTE Ah, fraschetta! Presto qua. CONTE CONTE (minacciando colla sciabola) No, voglio ucciderlo, (le strappa il foglio con violenza) Io ti voglio subissar! Ah, maledetto! non v’è pietà. Ah, che vedo! ho preso abbaglio! (si ode bussare con violenza alla porta di strada) 62 63 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

TUTTI BERTA E BASILIO FIGARO (ridendo) CORO Zitti, che battono… Fa un inferno di rumore, Guarda Don Bartolo! Pensiam noi. Chi mai sarà? parla sempre d’ammazzare. Sembra una statua! Vada ognun pe’ fatti suoi, Ah ah! dal ridere si finisca d’altercar. BARTOLO CONTE sto per crepar! Chi è? In alloggio quel briccone BARTOLO non mi volle qui accettare. BARTOLO (all’Ufficiale) Ma sentite… CORO (di dentro) Ma, signor… Zitto su! Zitto giù! La forza, ROSINA aprite qua. Perdonate, poverino, CORO BERTA, ROSINA, CONTE, FIGARO, BASILIO tutto effetto fu del vino. Zitto tu. Ma ascoltate… TUTTI Zitto qua! La forza! Oh diavolo! UFFICIALE BARTOLO Zitto là! Ho inteso. Ma un dottor… FIGARO E BASILIO (al Conte) TUTTI L’avete fatta! Galantuom, siete in arresto. CORO Mi par d’essere con la testa Fuori presto, via di qua. Oh, non più! in un’orrida fucina, TUTTI (i soldati si muovono per circondare il Conte) dove cresce e mai non resta Quest’avventura, BARTOLO delle incudini sonore ah, come diavolo CONTE Ma se lei… l’importuno strepitar. mai finirà? lo in arresto? Fermi, olà. Alternando questo e quello (con gesto autorevole trattiene i soldati che si CORO pesantissimo martello SCENA SEDICESIMA arrestano. Egli chiama a sè l’ufficiale, gli dà a Non parlar… fa con barbara armonia Un ufficiale con soldati, e detti leggere un foglio: l’Ufficiale resta sorpreso, vuol muri e volte rimbombar. fargli un inchino, e il Conte lo trattiene. BARTOLO E il cervello, poverello, CORO L’Ufficiale fa cenno ai soldati che si ritirano indie- Ma vorrei… già stordito, sbalordito, Fermi tutti. Niun si mova. tro, e anch’egli fa lo stesso. Quadro di stupore) non ragiona, si confonde, Miei signori, che si fa? CORO si riduce ad impazzar. Questo chiasso d’onde è nato? BARTOLO, ROSINA, BASILIO E BERTA Non gridar. La cagione presto qua. Freddo/a ed immobile come una statua BERTA, BARTOLO, BASILIO ATTO SECONDO BARTOLO fiato non restami Ma se noi… Questa bestia di soldato, da respirar. SCENA PRIMA mio signor, m’ha maltrattato. CORO Camera in casa di Bartolo con sedia ed un pia- CONTE Zitti voi. noforte con varie carte di musica. FIGARO Freddo ed immobile Bartolo, solo lo qua venni, mio signore, come una statua, BERTA, BARTOLO, BASILIO questo chiasso ad acquetare. fiato non restagli Ma se poi… da respirar. 64 65 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

BARTOLO un novel travestimento CONTE BARTOLO (trattenendolo, con dolcezza) Ma vedi il mio destino! Quel soldato, più propizio a me sarà. Don Basilio Piano, piano. per quanto abbia cercato, (forte) sta male, il poverino, ed in sua vece… Dite, dite, v’ascolto. niun lo conosce in tutto il reggimento. Gioia e pace, pace e gioia! Io dubito… eh, cospetto! BARTOLO (in atto di partire) CONTE (a voce alta e sdegnata) Che dubitar? Scommetto BARTOLO Sta mal? Corro a vederlo… Il conte… che dal conte Almaviva Ho capito. è stato qui spedito quel signore (tra sé) CONTE (trattenendolo) BARTOLO ad esplorar della Rosina il core. Oh ciel! che noia! Piano, piano. Piano, per carità. Nemmen in casa propria Non è mal così grave. sicuri si può star! Ma io… CONTE CONTE (calmandosi) (battono) Gioia e pace, ben di cuore. BARTOLO (tra sé) Stamane nella stessa locanda Chi batte? Di costui non mi fido. era meco d’alloggio, ed in mie mani Ehi, chi è di là… Battono, non sentite! BARTOLO (forte) per caso capitò questo biglietto In casa io son; non v’è timore, aprite. Basta, basta, per pietà, Andiam, andiamo. (mostrando un biglietto) (tra sé) dalla vostra pupilla a lui diretto. SCENA SECONDA Ma che perfido destino! CONTE Il Conte vestito da maestro di musica, e detto. Ma che barbara giornata! Ma signore… BARTOLO Tutti quanti a me davanti! (prendendo il biglietto e guardandolo) CONTE Che crudel fatalità! BARTOLO (brusco) Che vedo! è sua scrittura! Pace e gioia sia con voi. Che c’è? CONTE CONTE BARTOLO (tra sé) CONTE (tirandolo a parte e sottovoce) Don Basilio Mille grazie, non s’incomodi. Il vecchion non mi conosce: Voleva dirvi… nulla sa di quel foglio: ed io, per lui oh, mia sorte fortunata! venendo a dar lezione alla ragazza, CONTE Ah, mio ben! Fra pochi istanti BARTOLO voleva farmene un merito con voi… Gioia e pace per mill’anni. parlerem con libertà. Parlate forte. perché… con quel biglietto… (mendicando un ripiego con qualche imbarazzo) BARTOLO BARTOLO CONTE (sottovoce) si potrebbe… Obbligato in verità. Insomma, mio signore, Ma… (tra sé) chi è lei si può sapere? BARTOLO Questo volto non m’è ignoto, BARTOLO (sdegnato) Che cosa? non ravviso… non ricordo… CONTE Forte, dico. ma quel volto… ma quel volto… Don Alonso, CONTE non capisco… chi sarà? professore di musica ed allievo CONTE (sdegnato anch’esso e alzando la voce) Vi dirò… di Don Basilio. Ebben, come volete, s’io potessi parlare alla ragazza, CONTE (tra sé) ma chi sia Don Alonso apprenderete. io creder… verbigrazia… le farei Ah, se un colpo è andato a vuoto BARTOLO (in atto di partire) che me lo die’ del Conte un’altra amante, a gabbar questo balordo, Ebbene? Vo’ dal conte Almaviva… prova significante 66 67 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

che il Conte di Rosina si fa gioco. ROSINA tu mi salva, per pietà. (provandosi di rintracciare ii motivo) E perciò… Eh, un granchio al piede. sentite, Don Alonso: eccola qua. CONTE Quando mi sei vicina, BARTOLO CONTE Non temer, ti rassicura; amabile Rosina… Piano un poco. Oh nulla: sorte amica a noi sarà. (con vezzo verso Rosina) Una calunnia! Oh bravo! sedete a me vicin, bella fanciulla. l’aria dicea Giannina, Degno e vero scolar di Don Basilio! Se non vi spiace, un poco di lezione, ROSINA ma io dico Rosina… (lo abbraccia, e mette in tasca il biglietto) di Don Basilio in vece, vi darò. Dunque spero? Quando mi sei vicina, Io saprò come merita amabile Rosina… ricompensar sì bel suggerimento. ROSINA CONTE Il cor mi brilla in petto, Vo a chiamar la ragazza; Oh, con mio gran piacer la prenderò. A me t’affida. mi balla il minuetto… poiché tanto per me v’interessate, (entra Figaro coi bacile sotto il braccio, e si pone mi raccomando a voi. CONTE ROSINA dietro Bartolo imitando il canto con caricatura) Che vuol cantare? E il mio cor? (avvedendosi di Figaro) CONTE (tra sé) Bravo, signor barbiere, Non dubitate. ROSINA CONTE ma bravo! (Bartolo entra nella camera di Rosina) Io canto, se le aggrada, Giubilerà. L’affare del biglietto il Rondò dell’«Inutil Precauzione». (Bartolo si va risvegliando) FIGARO dalla bocca m’è uscito non volendo. Eh, niente affatto: Ma come far? Senza d’un tal ripiego CONTE ROSINA scusi, son debolezze. mi toccava andar via come un baggiano. Da brava, incominciamo. Cara immagine ridente, Il mio disegno a lei (il Conte siede al pianoforte e Rosina canta ac- dolce idea d’un lieto amore, BARTOLO ora paleserò; s’ella acconsente, compagnata dal Conte; tu m’accendi in petto il core, Ebben, qui dunque io son felice appieno. Bartolo siede ed ascolta) tu mi porti a delirar. che vieni a fare? Eccola. Ah, il cor sento balzarmi in seno. ROSINA CONTE FIGARO SCENA TERZA Contro un cor che accende amore Bella voce! Bravissima! Oh bella! Bartolo conducendo Rosina, e detto. di verace, invitto ardore, Vengo a farvi la barba: oggi vi tocca. s’arma invan poter tiranno ROSINA BARTOLO di rigor, di crudeltà. Oh! mille grazie! BARTOLO Venite, signorina. Don Alonso, D’ogni assalto vincitore Oggi non voglio. che qui vedete, or vi darà lezione. sempre amor trionferà. BARTOLO (Bartolo s’addormenta) Certo, bella voce, FIGARO ROSINA (vedendo il Conte) Ah Lindoro, mio tesoro, ma quest’aria, cospetto! è assai noiosa; Oggi non vuol? Dimani Ah! se sapessi, se vedessi! la musica a’ miei tempi era altra cosa. non potrò io. Questo cane di tutore, Ah! quando, per esempio, BARTOLO ah, che rabbia che mi fa! cantava Caffariello BARTOLO Cos’è stato? Caro, a te mi raccomando, quell’ aria portentosa la, ra, la… Perché? 68 69 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

FIGARO (lascia sul tavolino il bacile e cava un FIGARO (tra sé) BARTOLO Tiene ogni stanza al buio, e poi… e poi… libro di memorie) Ah, se mi dava in mano Eh, a me non me la ficca… Perché ho da fare il mazzo delle chiavi, ero a cavallo. (si sente di dentro un gran rumore come di BARTOLO a tutti gli Ufficiali (a Rosina, marcato) vasellame che si spezza) Oh, non più. del nuovo reggimento barba e testa… Dite: non è fra quelle Oh, disgraziato me! alla marchesa Andronica la chiave che apre quella gelosia? FIGARO il biondo parrucchin coi maroné… ROSINA Dunque andiam. al contino Bombé ROSINA Ah, che rumore! (al Conte e Rosina) il ciuffo a campanile… Sì, certo; è la più nuova. Giudizio. purgante all’avvocato Bernardone che ieri s’ammalò d’indigestione… BARTOLO BARTOLO BARTOLO e poi… e poi… che serve? (rientrando, tra sé) Oh, che briccon! Me lo diceva il core. A noi. Doman non posso. Ah, son pur buono (entra) (si dispone per sedere e farsi radere. In quella a lasciar qua quel diavolo di barbiere! entra Basilio) BARTOLO (forte) CONTE (a Rosina) Orsù, meno parole. Animo, va’ tu stesso. Quel Figaro è un grand’uomo; or che siam soli, SCENA QUARTA Oggi non vo’ far barba. (dando le chiavi a Figaro) ditemi, o cara: il vostro al mio destino Don Basilio e detti Passato il corridor, sopra l’armadio d’unir siete contenta? FIGARO il tutto troverai. Franchezza! ROSINA No? Cospetto! Bada, non toccar nulla… Don Basilio! Guardate che avventori! ROSINA (con entusiasmo) Vengo stamane: in casa v’è l’inferno… FIGARO Ah, mio Lindoro, CONTE (tra sé) ritorno dopo pranzo: oggi non voglio… Eh, non son matto. altro io non bramo… Cosa veggo! (contraffacendolo) (piano) (si ricompone vedendo rientrar Bartolo e Figaro) Ma che? M’avete preso Allegri! FIGARO (tra sé) per un qualche barbier da contadini? (forte) CONTE Quale intoppo! Chiamate pur un altro, io me ne vado. Vado e torno. Ebben? (Riprende il bacile in atto di partire) (piano) BARTOLO Il colpo è fatto. BARTOLO Come qua? BARTOLO (tra sé) (entra) Tutto mi ha rotto; Che serve? a modo suo; sei piatti, otto bicchieri, una terrina. BASILIO vedi che fantasia! BARTOLO (al Conte) Servitor di tutti quanti. (forte) È quel briccon, che al Conte FIGARO (mostrando di soppiatto al Conte la Va’ in camera a pigliar la biancheria. ha portato il biglietto di Rosina. chiave della gelosia che avrà rubata dal mazzo) BARTOLO (tra sé) (si cava dalla cintola un mazzo di chiavi per dar- Vedete che gran cosa! Ad una chiave Che vuoi dir tal novità? le a Figaro, indi le ritira) CONTE se io non mi attaccava per fortuna, No, vado io stesso. Mi sembra un imbroglion di prima sfera. per quel maledettissimo CONTE E FIGARO (tra loro) (entra) corridor così oscuro, Qui franchezza ci vorrà. spezzato mi sarei la testa al muro. 70 71 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

ROSINA (tra sé) Ascoltate un poco qua. FIGARO (tastando il polso a Basilio) CONTE Ah, di noi che mai sarà? Son da voi, son da voi, Bagattella! Che brutta cera! ascoltate un poco qua. Cospetton! Che tremarella! BARTOLO (piano) Questa è febbre scarlattina!… BASILIO Don Basilio, come state? Fate un po’ ch’ei vada via, Brutta cera? ch’ei ci scopra ho gran timore: BASILIO BASILIO (stupito) della lettera, signore, Scarlattina? CONTE, FIGARO E BARTOLO Come sto? ei l’affare ancor non sa. Oh, brutta assai! CONTE (dà a Basilio una borsa di soppiatto) FIGARO (interrompendo) BARTOLO (piano al Conte) Via, prendete medicina, BASILIO Or che s’aspetta? Dite bene, mio signore; non vi state a rovinar. Dunque vado… Questa barba benedetta or lo mando via di qua. la facciamo sì o no? FIGARO TUTTI ROSINA (tra sé) Presto, presto, andate a letto… Vada, vada! BARTOLO (a Figaro) Io mi sento il cor tremar! Buona sera, mio signore, Ora vengo! CONTE presto, andate via di qua. (a Basilio) FIGARO (piano a Rosina) Voi paura inver mi fate… Maledetto seccatore! E… ii Curiale? Non vi state a disperar. Pace, sonno e sanità. ROSINA BASILIO (stupito) BASILIO (tra sé) Dice bene, andate, a letto… BASILIO Il Curiale?… Ah, qui certo v’è un pasticcio; Buona sera… ben di core… non l’arrivo a indovinar. TUTTI poi diman si parlerà. CONTE (interrompendo, a Basilio) Presto, andate a riposar. Non gridate, ho inteso già. Io gli ho narrato CONTE (a Basilio) (parte) che già tutto è combinato. Colla febbre, Don Basilio, BASILIO (stupito, tra sé) Non è ver? che v’insegna a passeggiar? Una borsa! Andate a letto! FIGARO (Figaro ascoltando con attenzione si prepara a Ma che tutti sian d’accordo! Orsù, signor Don Bartolo… BARTOLO secondare il Conte) Sì, tutto io so. TUTTI BARTOLO BASILIO (stupito) Presto a letto. Son qua. BASILIO Colla febbre? (Bartolo siede, Figaro gli cinge al collo un asciu- Ma, Don Bartolo, spiegatevi… BASILIO gatoio disponendosi a fargli a barba; durante CONTE Eh, non son sordo. l’operazione Figaro va coprendo i due amanti) CONTE (a Bartolo, interrompendolo) E che vi pare? Non mi faccio più pregar. Stringi, bravissimo. Ehi, Dottore, una parola. Siete giallo come un morto. (a Basilio) FIGARO CONTE Don Basilio, son da voi. BASILIO (stupito) Che color! Rosina, deh, ascoltatemi. (a Bartolo) Sono giallo come un morto? 72 73 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

ROSINA Bricconi, birbanti! Va’ subito. Scoppia un temporale. Vi ascolto; eccomi qua. Ah, voi tutti quanti (a Berta) Dalla finestra di prospetto si vedono frequenti (siedono fingendo studiar musica) avete giurato Di guardia lampi, e si sente il rumore del tuono. Sulla di farmi crepar! tu piantati alla porta, fine del temporale si vede dal di fuori aprirsi la CONTE (a Rosina, con cautela) Su, fuori, furfanti, e poi… no, no… gelosia, ed entrano uno dopo l’altro Figaro ed il A mezzanotte in punto vi voglio accoppar. (tra sé) Conte avvolti in mantelli e bagnati dalla piog- a prendervi qui siamo: Di rabbia, di sdegno non me ne fido. gia. Figaro avrà in mano una lanterna. or che la chiave abbiamo mi sento crepar. Io stesso ci starò. Il Conte e Figaro, indi Rosina. non v’è da dubitar. SCENA SESTA ROSINA, CONTE E FIGARO Berta, sola FIGARO FIGARO (distraendo Bartolo) La testa gli gira. Alfine, eccoci qua. Ahi! ahi! Ma zitto, Dottore, BERTA La testa vi gira, Che vecchio sospettoso! CONTE BARTOLO ma zitto, dottore, Vada pure Figaro, dammi man. Poter del mondo! Che cos’è stato? vi fate burlar. e ci stia finché crepa… Che tempo indiavolato! Tacete, tacete, Sempre gridi e tumulti in questa casa; FIGARO non serve gridar. si litiga, si piange, si minaccia… FIGARO Un non so che nell’occhio! (tra loro) Non v’è un’ora di pace Tempo da innamorati. Guardate… non toccate… L’amico delira, con questo vecchio avaro, brontolone! soffiate per pietà. intesi già siamo, Oh, che casa! Oh, che casa in confusione! CONTE l’amico delira, Il vecchiotto cerca moglie, Ehi, fammi lume. ROSINA non v’è a replicar. vuol marito la ragazza; (Figaro accende i lumi) A mezzanotte in punto, (partono, meno Bartolo) questo freme, quella è pazza, Dove sarà Rosina? anima mia, t’aspetto. tutti e due son da legar. Io già l’istante affretto SCENA QUINTA Ma che cosa è questo amore FIGARO (spiando) che a te mi stringerà. Bartolo solo, poi Ambrogio, indi Berta che fa tutti delirar? Ora vedremo… Egli è un male universale, Eccola appunto. CONTE BARTOLO una smania, un pizzicore… Ora avvertir vi voglio, Ah! disgraziato me! ma come! ed io un solletico, un tormento… CONTE (con trasporto) (Bartolo si alza e si avvicina agli amanti) non mi accorsi di nulla! Ah! Don Basilio sa certo Poverina, anch’io lo sento, Ah, mio tesoro! cara, che il vostro foglio, qualche cosa. Ehi! chi è di là? Chi è di la? né so come finirà. perché non fosse inutile (compariscono Berta e Ambrogio da parti op- Oh! vecchiaia maledetta! ROSINA (respingendolo) il mio travestimento… poste) Son da tutti disprezzata… Indietro, Senti, Ambrogio: e vecchietta disperata anima scellerata; io qui di mia BARTOLO (scattando) corri da Don Basilio qui rimpetto, mi convien così crepar. stolta credulità venni soltanto Il suo travestimento? digli ch’io l’aspetto, (esce) a riparar lo scorno, a dimostrarti Ah, ah! bravo, bravissimi! che venga immantinente quai sono, e quale amante Sor Alonso, bravo! Bravi! che ho gran cose da dirgli e ch’io non vado SCENA NONA perdesti, anima indegna e sconoscente. Pace, gioia! perché… perché… perché ho di gran ragioni. Camera con griglia come nel primo atto 74 75 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

CONTE (sorpreso) CONTE Zitti, zitti, piano, piano, CONTE (si avvolge nel mantello) Io son di sasso. Ah, non più, non più, ben mio. non facciamo confusione; Mia Rosina, coraggio. Il bel nome di mia sposa, per la scala del balcone FIGARO (sorpreso) idol mio, t’attende già. presto andiamo via di qua. FIGARO Io non capisco niente. (vanno per partire) Eccoli qua. ROSINA (si ritirano verso una delle quinte) CONTE Il bel nome di tua sposa, FIGARO Ma per pietà… oh, qual gioia al cor mi dà! Ah, disgraziati noi! come si fa? SCENA DECIMA Don Basilio con lanterna in mano, introducendo ROSINA CONTE CONTE un notaio con carte in mano. Taci. Fingesti amore Sei contenta! Che avvenne mai? per vendermi alle voglie BASILIO (chiamando alla quinta opposta) di quel tuo vil Conte Almaviva… ROSINA FIGARO Don Bartolo! Don Bartolo! Ah! mio signore! La scala… CONTE (con gioia) FIGARO (accennando al Conte) Al Conte? Ah, sei delusa! oh, me felice… ROSINA E CONTE CONTE Don Basilio. Mirami, o mio tesoro, Dolce nodo avventurato Ebben? Almaviva son io, non son Lindoro. che fai paghi i miei desiri! CONTE Alla fin de’ miei martiri FIGARO E quell’altro? ROSINA (stupefatta, con gioia tra sé) tu sentisti, amor, pietà. La scala non v’è più. Ah! qual colpo inaspettato! FIGARO Egli stesso? o ciel, che sento! FIGARO CONTE Ve’, ve’, il nostro notaro. Allegramente. Di sorpresa e di contento Presto andiamo, vi sbrigate; Che dici? Lasciate fare a me. Signor Notaro: son vicina a delirar. via, lasciate quei sospiri. (Basilio e il Notaro si rivolgono e restano sorpre- Se si tarda, i miei raggiri FIGARO si. Il notaio si avvicina a Figaro) FIGARO (tra sé) fanno fiasco in verità. Chi mai l’avrà levata? dovevate in mia casa Son rimasti senza fiato: (guardando fuori del balcone) stipular questa sera ora muoion di contento. Ah! cospetto! che ho veduto! CONTE il contratto di nozze Guarda, guarda il mio talento Alla porta una lanterna… Quale inciampo crudel!… fra il conte d’Almaviva e mia nipote. che bel colpo seppe far! due persone! che si fa? Gli sposi, eccoli qua. Avete indosso ROSINA la scrittura? Benissimo. CONTE (tra sé) CONTE Me sventurata! (il notaio cava la scrittura) Qual trionfo inaspettato! Hai veduto due persone? Una lanterna? Me felice! oh bel momento! FIGARO BASILIO Ah! d’amore e di contento FIGARO Zi… Zitti… sento gente. Ora ci siamo. Ma piano. son vicino a delirar. Sì, signor. Signor mio, che si fa? Don Bartolo… dov’è?

ROSINA ROSINA, CONTE E FIGARO CONTE (chiamando a parte Basilio, cavandosi in Mio signor! ma voi… ma io… Che si fa? anello del dito, e additandogli di tacere) 76 77 IL LIBRETTO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Ehi, Don Basilio, BARTOLO (additando Figaro ed il Conte all’Alca- CORO io smorzo la lanterna; quest’anello è per voi. de ed ai soldati, e slanciandosi contro Figaro) Non si scioglie, qui più non ho che far. Fermi tutti. Eccoli qua. sempre a lei vi stringerà. (smorza la lanterna) BASILIO Ma io… FIGARO CONTE ROSINA Colle buone, signor. Ah, il più lieto, il più felice Costò sospiri e pene CONTE (cavando una pistola) è il mio cor de’ cori amanti; un sì felice istante: Per voi BARTOLO non fuggite, o lieti istanti alfin quest’alma amante vi son ancor due palle nel cervello Signor, son ladri. della mia felicità. comincia a respirar. se v’opponete. Arrestate, arrestate. CORO CONTE BASILIO (prende l’anello) UFFICIALE Annodar due cori amanti Dell’umile Lindoro Oibò, prendo l’anello. Mio signore, è piacer che egual non ha. la fiamma a te fu accetta; Chi firma? il suo nome? più bel destin t’aspetta, BARTOLO su vieni a giubilar. CONTE E ROSINA CONTE Ma insomma, io ho tutti i torti… Eccoci qua. Il Conte d’Almaviva io sono. TUTTI (sottoscrivono) Cessa di più resistere, FIGARO Amore e fede eterna Son testimoni non cimentar mio sdegno. Eh, purtroppo è così! si vegga in voi regnar. Figaro e Don Basilio. Essa è mia sposa. Spezzato è il gioco indegno di tanta crudeltà. BARTOLO (a Basilio) FIGARO E BASILIO Della beltà dolente, Ma tu, briccone, Evviva! d’un innocente amore tu pur tradirmi e far da testimonio!… l’avaro tuo furore CONTE più non trionferà. BASILIO Oh, mio contento! E tu, infelice vittima Ah, Don Bartolo mio, quel signor Conte d’un reo poter tiranno, certe ragioni ha in tasca, ROSINA sottratta al giogo barbaro, certi argomenti a cui non si risponde. Oh, sospirata mia felicità! cangia in piacer l’affanno e in sen d’un fido sposo BARTOLO FIGARO E BASILIO gioisci in libertà. Ed io, bestia solenne, Evviva! Cari amici… per meglio assicurare il matrimonio, (nell’atto che il Conte bacia la mano a Rosina, portai via la scala del balcone. Figaro abbraccia goffamente Basilio, ed entrano CORO Don Bartolo e un Uffiziale con Soldati) Non temete. FIGARO Ecco che fa un’«Inutil precauzione». SCENA ULTIMA CONTE Di sì felice innesto Bartolo, un Ufficiale con soldati, e detti Questo nodo… serbiam memoria eterna; 78 79 IL BARBIERE DI SIVIGLIA IL BARBIERE DI SIVIGLIA AL TEATRO MASSIMO

Luigi Alva (Conte d’Almaviva) nel 1963 al Teatro Massimo con la 1957 regia di Sandro Bolchi.

1963

Teresa Berganza (Rosina) per la prima volta al Teatro Massimo nel 1963.

Agostino Lazzari, nell’uniforme del primo travestimento del Conte d’Al- maviva, e Giuseppe Taddei (Figaro), seduto, nel 1957 al Teatro Massimo. 80 81 IL BARBIERE DI SIVIGLIA AL TEATRO MASSIMO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Leo Nucci torna a interpreta- re Figaro nel 2003 al Teatro Massimo, dopo il Barbiere di Siviglia del 1978 al Teatro di Verdura.

June Anderson (Rosina) nel 2003 1983 al Politeama Garibaldi 1983 con Enrico Fissore (Bartolo), Simone Alaimo (Basilio), Lau- Sempre nel 2003, Enzo ra Zannini (Berta), Renzo Ca- Dara (Don Bartolo) e Nico- sellato (Almaviva) e Nelson laj Ghiaurov (Don Basilio). Portella (Figaro) 82 83 IL BARBIERE DI SIVIGLIA AL TEATRO MASSIMO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

2013

Dmitry Korchak (Almaviva) e Nicola Alaimo (Don Bartolo), in alto, e Simone Alaimo (Don Basilio), a destra, nel 2010 2010 al Teatro Massimo con la regia di Francesco Micheli, sul podio Michele Mariotti. Il barbiere di Siviglia con la regia di Francesco Micheli e la direzione di Stefano Montanari nel 2013 al Teatro Massimo. Alessandro Corbelli è Don Bartolo, Lawrence Brownlee il Conte d’Almaviva. 85

NOTE BIOGRAFICHE

Gianluca Capuano Nato a Milano, si è diplomato in organo, composizione e direzione d’orchestra presso il Conservatorio della sua città. Si è specializzato nella musica antica presso la Scuola Civica di Milano e si è laureato con lode in Filosofia teoretica presso l’Università Statale, occupandosi di estetica musicale, pubblicando il saggio I segni della voce infinita (Jaca Book, 2002) e un’edizione critica del Diluvium universale di Carissimi per l’Istituto Italiano di Storia della Musica. Dalla sua fondazione, è direttore artistico del festival “Musica negli Horti”, che si svolge ogni anno a settembre in Val d’Orcia. Ha svolto un’intensa attività come direttore, organista e continuista in tutta Europa, Stati Uniti, Russia e Giappone. Ha collaborato con artisti quali M. Chance, E. Kirkby, C. Bartoli, M. E. Cencic, P. Jaroussky, D. Fasolis, L. e V. Ghielmi. Nel 2006 ha fondato il gruppo vocale e strumentale “Il canto di Orfeo” con cui si dedica al repertorio barocco europeo; con l’ensemble vocale ha preso parte anche alle opere Cuore di cane di Raskatov e Die Soldaten di Zimmermann al Teatro alla Scala di Milano.

Gianluca Capuano Ha diretto Artaserse di Vinci con Concerto Köln all’Opera di Colonia, 86 87 NOTE BIOGRAFICHE IL BARBIERE DI SIVIGLIA

tornandovi per Leucippo di Hasse, cui sono seguiti l’Orlando di Cenerentola e Iphigénie en Tauride a Zurigo, Ariodante a Montecarlo, Händel a Dresda, Orfeo ed Euridice ad Hohenems, Orlando Paladino Orfeo ed Euridice a Roma, Alcina a Salisburgo e Glyndebourne, La di Haydn a Zurigo, La scintilla a Winterthur e il Vespro della Beata morte di Abel e Semele e Ariodante a Milano e Salisburgo, Cenerentola Vergine di Monteverdi a Cremona con “Il canto d’Orfeo” per il Festival e L’elisir d’Amore a Vienna. Monteverdi. Nell’agosto 2016 si è imposto all’attenzione internazionale dirigendo Pier Francesco Maestrini la Norma di Bellini con Cecilia Bartoli ad Edimburgo, opera poi ripresa Nato a Firenze, inizia la sua carriera con Il barbiere di Siviglia di Ros- anche a Parigi e a Baden-Baden. Ha diretto il tour di La Cenerentola sini alla Bunkamura Orchard Hall di Tokyo. Da allora ha diretto più di con Cecilia Bartoli a Montecarlo, Dortmund, Amburgo, Amsterdam, cento produzioni in Italia e in tutto il mondo con un repertorio che Versailles e Lussemburgo. Altri recenti impegni includono Catone spazia dal Barocco al Verismo. in Utica di Vivaldi con Concerto Köln a Colonia, Così fan tutte a Nel 2012 realizza in Cile una versione di Don Giovanni di Mozart pro- Como, Brescia e Cremona, Idomeneo a Firenze, La clemenza di Tito a iettata nel mondo dei vampiri che impressiona il pubblico sia per la Karlsruhe, L’incoronazione di Poppea a Nantes. magnificenza dell’allestimento che per l’accostamento di due eterni Nell’estate 2017 ha debuttato al Festival di Salisburgo con Ariodante miti: Mozart libertino e Dracula di Bram Stoker, produzione ripresa l’anno e , ancora con Cecilia Bartoli e Les musiciens du seguente a San Paolo in Brasile. Sempre nel 2012 dirige Rigoletto a Rio Prince. Sono seguiti Pigmalione di Donizetti e Che originali! di Mayr al de Janeiro e un Elisir d’amore in versione country-western a Maribor. Festival Donizetti di Bergamo, Le metamorfosi di Pasquale di Spontini Nel 2013, a San Paolo, realizza una produzione di Cavalleria rusticana a Venezia, Gli uccellatori di Gassmann a Colonia, La finta giardiniera a fortemente ispirata alla saga de Il padrino di Coppola. Nello stesso Winterthur e Zurigo. anno firma due produzioni di Aida al Festival La Perla di Zurigo e a In ambito concertistico ha diretto l’Orchestra del Maggio Musicale Maribor in Slovenia, e di di Verdi al Teatro Comunale di Mode- Fiorentino, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Haydn di Trento na, dove viene acclamato da critica e pubblico. e Bolzano, la Philharmonische Orchester Kiel, l’Orchestre National de Nel 2014, per il Teatro Lirico di Cagliari, cura la regia di Turandot di Montpellier, Concerto Köln. Con “Il Canto d’Orfeo” ha inaugurato il Puccini, con scenografie di Pinuccio Sciola e La bohème al Teatro Fi- Festival Milano Arte Musica 2017. larmonico di Verona. Ha inciso un CD di oratori di Giacomo Carissimi («Amadeus») e uno L’anno successivo è a Verona per La forza del destino e Il barbiere di di arie di Galuppi con C. King per Avie. Siviglia, per cui crea un’interazione tra animazione e personaggi reali I suoi ultimi progetti includono Il matrimonio segreto a Colonia in una produzione poi ripresa alla New York City Opera. Sempre nel 89 IL BARBIERE DI SIVIGLIA

2015 dirige L’elisir d’amore di Donizetti al National Centre of Perfor- ming Arts di Pechino, che lo aveva precedentemente ospitato per le produzioni di Don Pasquale e Il barbiere di Siviglia. Nel corso della stagione 2016-2017 ha inaugurato la stagione del Te- atro Lirico di Cagliari con La campana sommersa di Respighi, opera poco nota del compositore, in una produzione che ha suscitato un grande interesse fra il pubblico e la critica, ed è nuovamente a Verona per la regia di Un viaggio a Reims di Rossini. Nominato Direttore rtistico del Teatro Municipal di Rio de Janeiro per la stagione 2018, cura la regia di Un ballo in maschera di Verdi, prodotto in collaborazione tra il teatro brasiliano e il Theater Kiel in Germania dove, sempre nel 2018, riprende la produzione veronese del Barbiere di Siviglia riproposta anche a Lubecca e al Teatro Solis di Montevideo. Nel dicembre 2018 cura la regia di una nuova produzio- ne di Rigoletto per il Teatro Lirico di Cagliari che lo ospiterà anche nel marzo dell’anno seguente per la nuova produzione di Tosca. Nel maggio 2019 mette in scena nuove produzioni del Faust di Gou- nod per il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor e di Andrea Chénier al Grand Théatre di Tours, titolo che sarà ripreso dal Teatro di Nizza nel novembre 2019.

Joshua Held È un cartoonist e animatore. È autore di viral, vignette satiriche, serie animate, spot pubblicitari, video musicali, libri per bambini e di scenografie teatrali animate.

Pier Francesco Maestrini 90 91 NOTE BIOGRAFICHE IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Luca Dall’Alpi Da ricordare l’inaugurazione nel 2010 della Guangzhou Opera House Ha disegnato i costumi per diverse produzioni a Guangzhou in Cina con Turandot diretta da Lorin Maazel e la regia di operistiche, tra le quali Lohengrin, Die lustige Shahar Stroh, nel 2016 l’inaugurazione dell’Opera House di Dubai con Witwe, Alceste, Il barbiere di Siviglia, Ernani, Les pêcheurs de perles (direzione di Donato Renzetti, regia di Davide Aida, Luisa Miller, La traviata, Don Carlo, Rigolet- Garattini) e nel 2017 la tournée in Giappone con il Teatro Massimo. to, La damnation de Faust, L’elisir d’amore, Don Giovanni, oltre ad altri titoli di opera, musical e balletto. Ha lavorato, Levy Sekgapane tra gli altri, nei teatri di Roma, Santiago del Cile, Bratislava, San Paolo, Inizia giovanissimo la propria formazione musi- Palermo, Verona, Parma e Maribor. cale nel coro della sua città natale e nel 2006 si iscrive alla Stellenberg High School di Cit- Bruno Ciulli tà del Capo. Prosegue poi gli studi presso il Laureato in Scienze e Tecnologie dello Spettacolo, South African College of Music sotto la guida dal 1981 al 2008 è stato lighting designer del di Kamal Khan e Hanna van Niekerk. È solista in Teatro Massimo di Palermo. Nel corso della sua produzioni operistiche e concerti in Sudafrica ed è membro del coro carriera ha inoltre collaborato sin dagli anni al Festival di Schleswig-Holstein in Germania. In questi primi anni Settanta con, fra gli altri, Lamberto Puggelli, della sua carriera interpreta il Requiem in re minore di Mozart a Cit- Filippo Crivelli, Alberto Fassini, Graziella Sciutti, tá del Capo, Crucifixion di Strainers con la Cape Town Philharmonic Stefano Vizioli, Giorgio Gallione, Pierfrancesco Maestrini, Maurizio Orchestra accanto a B. Terfel e la direzione di K. Khan. Ha partecipato Avogadro sia nel teatro di prosa che in quello lirico. Ha inoltre curato le dal 2012 alla International Choir Academy di Lubecca, cantando da luci di alcuni spettacoli di Antonello Venditti e Claudio Baglioni. Nel 2004 solista nella Passione secondo Giovanni di Bach con H. Rilling. ha collaborato con Irene Papas al Teatro Greco di Siracusa per Antigone. Nel 2015 vince il primo premio al Concorso Lirico Belvedere e di Fra i suoi impegni più recenti, anche numerosi incarichi internazionali seguito al Concorso “Montserrat Caballé” in Spagna. Nella stagio- alla Washington National Opera, al Saõ Carlos di Lisbona, a Valencia e a ne 2015/16 è stato membro dell’Opera Studio della Semperoper di Salonicco, al Teatro Regio di Torino, all’Opéra di Nizza e al Teatro Verdi Dresda e nel 2017 vince il Primo premio al Concorso Operalia diret- di Pisa, Il trovatore, Il barbiere di Siviglia e Carmen al Luglio Musicale to da P. Domingo. È diventato in breve tempo un riferimento per il Trapanese e spettacoli come Anna Frank. Parole dall’ombra (Imperfect ruolo del Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia, che ha cantato Dancers) e al Teatro Filarmonico di Verona per Lucia di Lammermoor. alla Deutsche Oper di Berlino, all’Opera di Essen, all’Opera di Oslo, 92 93 NOTE BIOGRAFICHE IL BARBIERE DI SIVIGLIA

al Teatro Perez Galdo di Las Palmas, all´Opera Bastille, a Firenze, al Tra gli altri titoli del suo repertorio ricordiamo La Cenerentola, Il Turco Teatro di Santiago del Cile, al Festival di Glyndebourne e all’Opera di in Italia, L’italiana in Algeri, Don Giovanni, Così fan tutte, Don Pasquale, Bordeaux. Ha impersonato Ramiro ne La Cenerentola ad Amburgo e L’elisir d’amore, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, La bohème, a Monaco di Baviera, Libenskof ne a Copenhagen La donna serpente di Casella, Le Chalet di Adam, Il mondo alla rove- e Barcellona e Lindoro ne L’italiana in Algeri a Palermo. Ha debuttato scia di Salieri, Il medico dei pazzi di Battistelli, Margherita d’Anjou e La alla Elbphilharmonie di Amburgo con un Gala di Capodanno, al Tea- forza del destino. Ha collaborato con direttori quali R. Muti, M. Mariot- tro di Wiesbaden come Nemorino ne L’elisir d’amore, Selimo in ti, G. Noseda, F. Luisi, D. Rustioni, E. Mazzola, A. Battistoni, S. Montanari, a Pesaro, Guido in Enrico di Borgogna al Festival Donizetti di Berga- e registi come M. Martone, E. Sagi, D.e Abbado, J. Font, F. Micheli, M. mo ed Ernesto in Don Pasquale in un Gala all´Opera di Riga. Gandini e R. Cucchi. Tra i prossimi impegni Il barbiere di Siviglia alla Bayerische Staatsoper Tra i suoi ultimi impegni L’elisir d’amore al Maggio Musicale Fiorenti- e al Teatro Liceu di Barcellona, La Cenerentola a Liegi e a Monaco, no, Barbiere di Siviglia al Comunale di Bologna ed in tournée in Giap- Adina a Wexford, Don Pasquale in un Gala al Teatro di Mannheim. Al pone con TCBO, Madama Butterflye Così fan tutte al San Carlo di Na- Teatro Liceu di Barcellona debutterà come Idreno ne La poli, Don Pasquale a Mosca, La forza del destino a Piacenza, Modena e alla Wiener Staatsoper ne L’elisir d’amore. e Reggio Emilia, Il barbiere di Siviglia a Martina Franca, Il Campanello dello speziale alla Reggia di Caserta, Fra Diavolo di Auber a Palermo. Marco Filippo Romano I suoi progetti futuri includono Il matrimonio segreto a Martina Fran- Ha intrapreso lo studio del canto dopo essersi ca, Pietro il grande a Bergamo, L’elisir d’amore a Venezia, Il viaggio a diplomato in Corno presso il Conservatorio di Reims a Colonia, Così fan tutte a Firenze e Vienna, Il maestro di Cap- Palermo debuttando in prestigiosi teatri e festi- pella a Napoli e Il barbiere di Siviglia a Piacenza. val a Venezia, Torino, Bologna, Firenze, Madrid, Monaco, Oslo, Daegu, Glyndebourne Wexford Chiara Amarù e Martina Franca. Specialista di ruoli rossiniani, È nata a Palermo dove inizia gli studi musicali Don Bartolo ne Il Barbiere di Siviglia è un suo cavallo di battaglia e sotto la guida dei propri genitori, entra a gli ha procurato unanimi consensi in Italia e nel mondo. Ha ottenuto far parte del coro di voci bianche del Teatro grande successo a Pesaro impersonando Don Profondo ne Il viaggio Massimo e consegue il diploma di canto a Reims, Raimondo in e a Wildbad come Leuthold lirico con il massimo dei voti al conservatorio in Guillaume Tell e Omar in Siège de Corinthe. Vincenzo Bellini. Dal 2009 al 2011 frequenta la Scuola dell’Opera 94 95 NOTE BIOGRAFICHE IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Italiana presso il Teatro Comunale di Bologna continuando una fitta Vincenzo Taormina attività concertistica e operistica. Nato a Palermo, inizia parallelamente agli studi in Nel 2010 debutta come Idamante nell’Idomeneo al Comunale di Bo- architettura lo studio del canto con Paride Venturi; logna, è Assunta nella Napoli milionaria al Festival della Valle D’Itria, si perfeziona in seguito presso il Teatro alla Scala Madame Balandard nell’operetta Monsieur Choufleuri a Bologna e si di Milano e l‘Accademia Verdiana di Busseto. esibisce in concerto con Andrea Bocelli in occasione del premio Pa- Inizia una brillante carriera cantando interpretando varotti d’oro 2010. Gli appuntamenti delle stagioni più recenti l’hanno il repertorio belcantistico: tra i titoli interpretati ricordiamo Manon di poi vista protagonista come Isabella ne’ L’Italiana in Algeri al Comu- Massenet alla Scala e a Palermo; Il turco in Italia al Carlo Felice di nale di Bologna, al Petruzzelli di Bari, alla Fenice di Venezia, al Verdi Genova, al Teatro Regio di Torino; Così fan tutte a Palermo; L’elisir di Trieste e al teatro dell’opera di Tours; Angelina ne La Cenerentola a d’amore al Maggio Musicale Fiorentino e a Verona; Il barbiere Treviso, Ferrara, Torino, Palermo e Lisbona; Isolier ne al di Siviglia alla Scala, Verona, Venezia, in tournée ad Abu Dhabi, Teatro alla Scala; Rosina ne Il barbiere di Siviglia a Torino, Venezia e a all’Opera di Roma; La bohème all’Arena di Verona, alla Scala, al Pesaro dove poi è stata anche protagonista in una serie di concerti di Petruzzelli di Bari, a Palermo, Catania, al Festival di Glyndebourne e belcanto; Sara in Roberto Devereux a Firenze; Preziosilla ne La forza a Cagliari; Il matrimonio inaspettato di Paisiello a Salisburgo; Gianni del destino a Parma e al Filarmonico di Verona; Orfeo ed Euridice e Schicchi, Le convenienze ed inconvenienze teatrali, L’italiana in Pamela in Fra Diavolo a Palermo; Rosina nel Barbiere di Siviglia e Do- Algeri e La scala di seta al Teatro alla Scala; La traviata con il Covent rabella nel Così fan tutte a Roma; Meg in Falstaff a Cagliari; Il Barbiere Garden di Londra in tourneè in Giappone, a Saint-Etienne e Palermo; di Siviglia al Teatro Regio di Parma e a Lima; I puritani a Montpellier. È Don Giovanni (Masetto) e Turandot all‘Arena di Verona; Pagliacci stata Aristea in Che originali! di Mayr ed ha interpretato la Messa da (Silvio) a Taormina e al San Carlo di Napoli; Falstaff (Ford) a Busseto; Requiem al Festival Donizetti di Bergamo. Artista attiva anche in am- Madama Butterfly al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Massimo bito concertistico è stata applaudita nel Requiem di Mozart a Bari; in di Palermo e al San Carlo di Napoli; La fille du régiment al Teatro alla un Gala rossiniano alla Verdi di Milano; nello di Rossini Scala, a Palermo e alla Royal Opera House di Muscat. Ha lavorato a Toulouse, e successivamente con la National Symphony Orchestra a con importanti direttori d’orchestra quali: Muti, Arrivabeni, Chailly, Washington e New York quindi a Parigi (TCE - Les Grandes Voix). Nel Campanella, Mariotti, Neschling, Webb, Oren, Renzetti, Steinberg, 2013 riceve il prestigioso Oscar della Lirica. Wilson, Battistoni, Allemandi, Chung, Santi, Fourniller e registi quali Tra gli impegni a venire Il barbiere di Siviglia a Torino, a Melbourne e Crivelli, Joel, Ronconi, Michieletto, Gandini, Albanese, Mariani, in tournée in Australia; La Cenerentola a Bologna. McVicar, Zeffirelli, Morassi, Sparvoli, Livermore, Corsetti. Tra i suoi 96 97 NOTE BIOGRAFICHE IL BARBIERE DI SIVIGLIA

impegni recenti e futuri: La bohème e Turandot al Teatro Massimo di a Pechino, Così fan tutte a Novara e Ravenna, La gazza ladra a Bari, Ma- Palermo; Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo) al Teatro Lirico di Cagliari e non Lescaut e Falstaff a Torino, a Pesaro, Don Pasqua- al Teatro Regio di Parma; Turandot al Teatro Comunale di Bologna; La le a Mosca, La scala di seta a Zurigo, L’elisir d’amore a Venezia, L’Italiana in Cenerentola (Dandini) al Teatro Massimo Bellini di Catania. Algeri e Gianni Schicchi a Parigi, Nozze di Figaro a Parigi, Manon Lescaut alla Scala, La Cenerentola a Roma, L’Italiana in Algeri a Torino. Carlo Lepore Tra i progetti futuri: Nozze di Figaro a Ravenna e a Parigi, Barbiere di Si- Nato a Napoli, ha studiato con A. Gonzaga, C. viglia a Parigi e Torino, La Cenerentola a Ginevra, la Messa di Gloria a Bergonzi, P. Montarsolo, J. Giardina, A. Zedda Roma Santa Cecilia. e con O. Edelman alla Wiener Kammeroper, vincendo concorsi quali il “G. B. Pergolesi” di Piera Bivona Roma ed il Concorso “A. Belli” di Spoleto. Si è diplomata in canto presso l’Istituto di Alta Ha esordito all’Opera di Roma come Don Basi- Formazione Artistica “V. Bellini “ di Catania nel lio, approdando poi al San Carlo di Napoli con Il matrimonio segreto, 2001 e nel Maggio del 2007 ha conseguito la Il convitato di pietra di Tritto, Le convenienze ed inconvenienze teatrali Laurea in Discipline Musicali con il massimo dei e al Teatro alla Scala per Nina, o sia la pazza per amore diretta da R. voti. Nell’agosto del 1997 ha partecipato al Primo Muti, cui sono seguite La Cenerentola diretta da B.Campanella e L’i- Stage Internazionale per cantanti lirici a Bassano del Grappa sotto la taliana in Algeri diretta da C. Rovaris, Elisir d’amore diretto da R. Rizzi direzione artistica di M. L. Cioni, debuttando nell’Arcadia in Brenta di Brignoli, Turandot con G. Prêtre e Le nozze di Figaro con R. Muti. Galuppi. Ha seguito dei corsi di tecnica vocale e interpretazione tenuti Ha interpretato titoli quali Bianca e Faliero, Le siège de Corinthe, Adi- da R. Kabaiwanska , M. Devia, G. Ravazzi, G. Canetti e L. Maragliano. na, Il vero omaggio, Matilde di Shabran, La scala di seta, Il Signor Bru- Ha interpretato ruoli da protagonista nelle operette Cin-ci-là ed Il paese schino, , L’inganno felice e in opere di rara esecuzione quali La dei campanelli messe in scena presso il Teatro Antico di Tindari, il grotta di Trofonio di Salieri, Il Socrate immaginario di Paisiello, Celos aun Metropolitan di Catania e nelle provincie di Palermo e Messina. del Aire matan di Hidalgo, Le astuzie femminili di Cimarosa, L’Orfeo di È stata più volte ospite del Teatro “V. Bellini” di Catania dove ha Sartorio, Gli amori di Apollo e Dafne di Cavalli, L’Euridice di Peri a Firenze, interpretato Die Aufseherin in Elektra di Strauss, La Coefora in Cassandra L’Aretusa di Vitali e Il Sansone di Ferrari. Tra i recenti impegni: Barbiere di di Gnecchi, Frasquita in Carmen di Bizet, Annina ne La traviata di Siviglia a Londra, Venezia, Napoli Torino, Strasburgo e Bordeaux, Nozze Verdi, Learco nella Fedra di Paisiello, Santuzza in Cavalleria rusticana di di Figaro a Glyndebourne e in Giappone, Don Pasquale e Don Giovanni Mascagni, Odabella in Attila di Verdi. Nel 2009 ha debuttato nel ruolo 98 99 NOTE BIOGRAFICHE IL BARBIERE DI SIVIGLIA

di Tosca al teatro Metropolitan di Catania riscuotendo consensi di Alto Perfezionamento dell’Opera di Firenze, sotto la direzione di Gianni pubblico e di critica, riprendendo questo ruolo nelle città Siracusa, Noto Tangucci. Nel 2014 vince il “Concorso Comunità Europea” di Spoleto e presso il Teatro Garibaldi di Modica. Nel luglio del 2015 ha debuttato debuttando nel ruolo di Schaunard ne La bohème e nel 2016 vince il da solista nello Stabat Mater di Rossini al Teatro “V. Bellini” di Catania. prestigioso Concorso As.Li.Co per il ruolo di Guglielmo in Così fan tutte. Nel medesimo teatro, in occasione dei 180 anni dalla morte di Bellini, ha Tra i suoi impegni recenti e futuri figurano: Acquagranda di Perocco al eseguito, come soprano solista, la Messa seconda in sol minore, per coro Teatro La Fenice, Il barbiere di Siviglia, Don Carlo e La traviata al Maggio soli e orchestra. Nel Marzo 2017 è stata Flora nella Traviata di Verdi presso il Musicale Fiorentino, Rigoletto al Filarmonico di Verona ed al Petruzzelli Teatro Massimo di Palermo, in una produzione riproposta nel corso di una di Bari, La bohème in una tournée giapponese dello Sperimentale di tournée in Giappone. Ad agosto dello stesso anno ha debuttato nel ruolo Spoleto ed al Regio di Torino, Don Giovanni a Malta, La fanciulla del West di Mimì ne La bohème a Noto con l’Orchestra Mediterranea Siracusana. al San Carlo, Edipo Re di Leoncavallo al Verdi di Pisa e Carmen al Teatro delle Muse di Ancona e nella nuova produzione che inaugurerà lo Sferi- Tommaso Barea sterio Opera Festival 2019, Songe d’une nuit d’été al Wexford Festival e Il Basso-baritono veneto, si è accostato allo studio barbiere di Siviglia all’Opéra di Parigi. del canto sotto la guida del soprano Argit Butzke; attualmente si sta perfezionando sotto la guida di Antonio Barbagallo Sherman Lowe. Nel 2013 vince il Primo premio al Nato a Catania, dopo gli studi con F. Celso e G. Ba- XVI Concorso Internazionale “G. B. Velluti” ed il Pre- vaglio e il perfezionamento con Carmelo Corrado mio assoluto di gradimento della Giuria Popolare. Caruso intraprende un’intensa attività solistica nei Ha conseguito la laurea alla facoltà di “Lettere e Filosofia” all’Università maggiori teatri lirici italiani, quali il Regio di Tori- Ca’ Foscari di Venezia. Ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti no, Massimo di Palermo, Opera di Roma, Regio di in occasione di concorsi quali il Concorso internazionale O.M.E.G.A., il Parma, Filarmonico di Verona, Grande di Brescia, Ponchielli di Cremona, Concorso “I. A. Corradetti”, il Concorso “M. Oliviero”, il Concorso “Franco Pavarotti di Modena, Sferisterio di Macerata, Antico di Taormina e molti Federici” di Parma, il Concorso “R. Pelizzoni”, il Concorso “Giovani Mu- altri. Tra i ruoli interpretati, Amonasro (Aida), Sharpless (Madama Butter- sicisti” di Treviso, il Concorso “M. Pagano”, il “Premio Contea”, il Premio fly), Silvio (Pagliacci), Fabrizio (La gazza ladra), Samuel (Un ballo in ma- “E. Limiti” di Milano (dove ottiene anche il premio “Giovane Talento Ma- schera), partecipando anche a diverse produzioni audio e video. Ha una schile”). A Gennaio 2018 vince il Premio “M. Viñas”, al Concorso “Tenor intensa attività concertistica ed è stato il baritono protagonista in Bianco, Viñas” di Barcellona. Nell’A.A. 2016/2017 ha frequentato ll’Accademia di Rosso e Verdi al Teatro Massimo di Palermo, spettacolo che ha ricevuto il 100 NOTE BIOGRAFICHE

“Premio Abbiati”. È artista del coro presso la Fondazione Teatro Massimo di Palermo dal 1998, con la stessa mansione ha anche collaborato con il Teatro dell’Opera di Roma e il Bellini di Catania.

Giacomo Gati laureato in pianoforte presso il conservatorio “G. Puccini” di Gallarate (Va), ha svolto intensa attività concertistica in ambito nazionale, perfezionan- dosi in musica da camera e basso continuo nella produzione operistica del ‘700. Ha partecipato ai master class tenuti da Magda Olivero presso Villa Malfitano a Palermo, in qualità di pianista accompagnatore. Vincitore di numerosi concorsi pia- nistici nazionali, svolge la professione di maestro collaboratore presso la Fondazione Teatro Massimo di Palermo dal 1998. Si è impegnato in ruoli pianistici in scena tra cui Boleslao Lazinski nell’opera Fedora di U. Giordano, con protagonista Mirella Freni, successivamente nell’opera Wozzeck di A. Berg e recentemente nella Fille du regiment con la regia di Filippo Crivelli, protagonista Desirée Rancatore. Ha eseguito la di Rossini nella versione originale per due pianoforti e armonium durante la stagione sinfonica del Teatro Massimo 2016. FONDAZIONE TEATRO MASSIMO

Sovrintendente Francesco Giambrone Direttore generale Elisabetta Tesi Direttore musicale Gabriele Ferro

Maestro del Coro Ciro Visco Coordinatore del Corpo di ballo Marco Bellone

Direttore dell’allestimento scenico Renzo Milan

Segretario artistico Marcello Iozzia

Casting Manager e assistente del direttore musicale Alessandro Di Gloria

Direttore comunicazione, nuovi media e marketing Gery Palazzotto

Stampa ed Editoria Angela Fodale

Responsabile delle relazioni nazionali e internazionali della Fondazione e del coordinamento delle attività di staff Chiara Zarcone

Assistente del Sovrintendente per i rapporti istituzionali Andreas Bonadio AREA ARTISTICA CORO Maestro del Coro Ciro Visco Segretario artistico Marcello Iozzia Altro Maestro del Coro Salvatore Punturo Casting manager e assistente del direttore musicale Alessandro Di Gloria Direttore musicale di palcoscenico Danilo Lombardini Tenori primi Vincenzo Bonomo, Biagio Di Gesù, Giovanni Di Pasquale, Direttore di scena Ludovico Rajata Francesco Polizzi, Salvo Randazzo, Mariano Sanfilippo Regista collaboratore Alberto Cavallotti Maestri collaboratori di sala e di palcoscenico Giuseppe Cinà, Tenori secondi Antonio Alotta, Antonio Lo Presti, Carlo Morgante, Marco Palmeri Giacomo Gati, Giorgio Mirandola, Steven Rizzo Baritoni Antonio Barbagallo, Gianfranco Barcia, Antonio Corbisiero, Maestro collaboratore ai sopratitoli Simone Piraino Alessio Gatto Goldstein, Riccardo Schirò

Bassi Federico Cucinotta, Gianfranco Giordano, Tommaso Smeraldi ORCHESTRA Violini primi Salvatore Greco*, Giacomo Mazzola, Patrizia Richichi, Marco Spadi, Addetto coro Nicola Pedone Giuseppe Dorato, Daniele Malinverno, Rossana Rocca, Fabio Ferrara, Francesco Palmisano, Daniele Cappello Violini secondi Mattia Osini**, Cristina Pantaleone, Giuseppe Polizzotto, Maurizio Giordano, Giuseppe Arcuri, Nicoletta Conigliaro, Antonio G. Geraci, Alessandro Zambito Viole Rosario D’Amato**, Matteo Giacosa, Francesco Mineo, Anna Schillaci, Rosalia Ballo, Francesco Chinnici Violoncelli Kristi Curb**, Viviana Caiolo, Emanuela Zanghi, Alberto Baldo, Antonino Saladino Contrabbassi Daniele Pisanelli**, Fausto Patassi, Antonio Mezzapelle, Penelope Mitsikopoulos Fortepiano Giacomo Gati Campanelli a tastiera Pasquale Lo Cascio** Chitarra Nicolò Renna Flauti Rosolino Bisconti**, Salvatore Saladino Oboi Gerardo Bellarosa, Francesca Ciccateri Clarinetti Alessio Vicario**, Giovanni Giuliano Fagotti Aldo Terzo**, Cristoforo Caradonna Corni Gianpiero Riccio**, Francesco Modica Trombe Salvatore Piazza**, Roberta Fustaino Timpani Davide Ravioli** Percussioni Santo Campanella, Elio Anselmo

* spalla ** prime parti

Assistente musicale Domenico Pirrone Addetta Orchestra Claudia Di Mattei Francesco Canepa segreteria PERSONALE DELLA FONDAZIONE Antonino Costanzo servizio vigilanza e coordinatore impianti tecnologici Bartolomeo Martorana coordinatore impianti elettrici ed elettromeccanici SOVRINTENDENZA Vincenzo Milazzo servizio vigilanza e coordinatore vigilanza Ernesta Insalaco responsabile Ufficio Sovrintendenza e Cerimoniale Gioele Chinnici servizio vigilanza e addetto al controllo degli ascensori Carlo Graziano supporto tecnico e logistico al Cerimoniale, e degli apparati di sollevamento agli Organi della Fondazione e alla Direzione Giuseppe De Corcelli servizio vigilanza e addetto al controllo e alla vigilanza sull’esecuzione delle manutenzioni di porte, finestre e porte REI DIREZIONE OPERATIVA Salvatore La Barbera servizio vigilanza e addetto al controllo Francesco Caltagirone responsabile del controllo di gestione e alla vigilanza sull’esecuzione delle manutenzioni edili ed idrauliche e responsabile di staff della direzione operativa Giuseppe Martorana servizio vigilanza e addetto al controllo Contenzioso e alla vigilanza sull’esecuzione delle pulizie Francesco Caltagirone assistente del responsabile dell’ufficio contenzioso Lorenzo Megna servizio vigilanza e addetto al controllo degli evacuatori fumo e reti idranti del servizio antincendio Ufficio Marketing, Progetti educativi e Servizio scuole Franco Salvatore Sidoti servizio vigilanza e addetto al controllo delle attrezzature Marida Cassarà coordinatrice ed estintori del servizio antincendio Maria Castiglione, Francesca Falconi, Margherita Safina addette Salvatore Di Piazza addetto manutenzione Servizi di sala Lorenzo Mazzola, Vincenzo Trapani portieri Antonino Sampognaro direttore di sala Biglietteria DIREZIONE ARTISTICA Antonio Renna coordinatore Maria Pia Lenglet, Agnese Restivo segreteria Crocifissa Abbate, Sofia Maiorino addette Deborah Boga, Filippo Barrale, Rosa Scuderi archivio musicale Biblioteca e Museo Simone Piraino referente per l’organizzazione dell’archivio musicale Silvana Danzé responsabile progetto sistemazione Archivio Storico Mario Di Peri addetto biblioteca e Museo DIREZIONE PROGRAMMAZIONE Vincenzo Vitale assistente della direzione artistica presso la Direzione Artistica Ufficio Amministrazione Maria Pia Di Mattei segreteria Elisabetta Tesi direzione Giuseppe Tamburella coordinatore ufficio ragioneria DIREZIONE ALLESTIMENTI SCENICI Vincenza De Luca gestione contabilità artisti e piccola cassa Giuseppe Cangemi coordinatore allestimento scenico Giorgia Paganelli responsabile dell’Ufficio contabilità fornitori Patrizia Sansica segreteria Silvia Giannetto, addetta alla contabilità fornitori e controllo DURC Rosalba Di Maggio tecnico specializzato per la gestione dei progetti Maurizio Alessi responsabile C.E.D. Maurizio Costanza caporeparto della Movimentazione scene, costumi e attrezzeria Ufficio del Personale Michelangelo Li Gammari addetto Movimentazione scene, costumi e attrezzeria Caterina Converso direttore del personale e degli affari generali Reparto Sartoria Michele La Mattina responsabile ufficio presenze Marja Hoffmann Direttore della sartoria Alfio Scaglione responsabile ufficio paghe e contributi Nino Pollari caporeparto Alessandro Semplice responsabile ufficio contratti e protocollo Antonina Tantillo caposquadra Ufficio Acquisti Anna Maria Chiarelli, Anna Maria D’Agostino, Elisabetta Tesi responsabile ad interim Anna Maria Di Carlo, Vincenza Scalisi, Felicia Uccello sarti Antonio Ciappa coordinatore ufficio acquisti Maria Ruffino segreteria Vincenzo Carollo, Silvana Danzé, Reparto Trucco e Parrucco Giovanni Montalbano, Vincenzo Monteleone addetti ufficio acquisti Monica Amato, Ileana Zarbo vice caporeparto Ufficio Servizi tecnici, generali e vigilanza Maria Cusimano caposquadra parrucco Cosimo De Santis coordinatore servizi tecnici generali e vigilanza Maria Di Fiore, Rosalia Dragotto, Maria Lucchese, NOTE SUI COLLABORATORI Francesca Maniscalco, Teresa Romano trucco e parrucco Reparto Macchinisti di palcoscenico Sebastiano Demma caporeparto Carlo Gulotta, Alfonso La Rosa vice caporeparto Vincenzo Brasile caposquadra Angela Fodale si è laureata in Lettere classiche presso l’Università di Palermo Vincenzo Vella vicecaporeparto macchinisti di soffitta con una tesi su Carlo V nelle opere di Verdi (2005). È dottore di ricerca in Sto- Giuseppe Buscemi, Massimiliano Cannova caposquadra macchinisti di soffitta ria e Analisi delle Culture musicali presso La Sapienza di Roma, con una tesi Vincenzo Fricano, Giuseppe Messina, Vincenzo Pisano, Bartolomeo Tusa macchinisti dal titolo “Lo specchio del Settecento”. Marco Medulla °, Riccardo Onofrio Cuccia°, Alessandro De Santis°, Alessandro La Spadola°, Massimiliano Pipi°, Calogero Magliocco°, Giacomo Sciuto°, Domenico Previte °, Francesco Paolo Di Mariano°, Claudio La Fata° aiuto macchinisti Le fotografie alle pagine 8-9, 10-11, 12, 16, 20, 24, 28-29, 30, 38-39, 88, 101, 102, 110-111 sono di Rosellina Garbo. Reparto Elettricisti Salvatore Spataro caporeparto Le fotografie da pagina 78 a pagina 83 provengono dall’Archivio del Teatro Pietro La Monica, Francesco Randazzo vice caporeparto Massimo. Michele Bisconti, Giuseppe Morreale, Rosario Principe cabinisti Vincenzo Rizzo, Leonardo Librizzi, Vincenzo Traina, Per la pubblicità Antonio Giunta, Biagio Ignoffo caposquadra elettricisti Ufficio Marketing del Teatro Massimo, piazza G. Verdi, Palermo Giovanni Bruno, Danilo Iraci elettricisti (tel. 0916053213) - [email protected] Salvatore Cangemi°, Orazio Li Vigni°, Giovanni Raia°, Davide Riili°, Giovanni Romano°, Yuri Rizzo° aiuto elettricisti Programma di sala a cura di Angela Fodale [email protected] Reparto Audiovisivi Ha collaborato Marcella Musacchia. Santo Benigno vice caporeparto Si ringraziano Silvana Danzè e Simone Piraino. Giuseppe Uccello Caposquadra Grafica e impaginazione: Luca Orlando. Samuele Mollisi°, Matteo Scannaliato°, Dario Castiglione° aiuto audiovisivi Stampa: Seristampa (Palermo). Reparto Attrezzisti di palcoscenico Giuseppe Pizzurro caporeparto La Fondazione Teatro Massimo è disponibile a regolare eventuali pendenze Alfredo Arnò vice caporeparto con gli aventi diritto che non sia stato possibile contattare. Gino Amato attrezzista Marinella Muratore°, Giovanni Vallone°, Ginevra Tessitore°, Domenica Presbitero° , aiuto attrezzisti ISBN: 978-88-98389-87-2 Reparto Scenografia Christian Lanni caporeparto Raffaele Ajovalasit vice caporeparto Maria Abbate, Cinzia Carollo, Vitalba D’Agostino, Alessandra La Barbera, Maria Passavia scenografi Vincenzo Gorgone cucitore di scenografia Reparto Macchinisti costruzioni Giuseppe Ventura caporeparto Salvatore Vescovo vice caporeparto Giacomo Romano, Davide Curcio caposquadra Sebastiano Bruccoleri, Giuseppe Salvato macchinisti costruttori Reparto Attrezzisti costruttori Stefano Canzoneri vice caporeparto Carmelo Chiappara, Giorgio Chiappara caposquadra attrezzisti costruttori ° a tempo determinato

In Sala degli Stemmi, in uno spazio allestito per le attività ludiche, i bambini potranno vivere l’opera in una dimensione di gioco, in uno spazio tranquillo e protetto. Per bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni

27 gennaio Turandot Ovvero “Il suo nome è amore” 10 febbraio Il ritorno di Ulisse in patria Ovvero “Mio sospirato sol”

3 marzo La Favorite Ovvero “Leonora e il re”

28 aprile Idomeneo Ovvero “Stupenda Vittoria” 22 settembre Il barbiere di Siviglia Ovvero “i travestimenti del Conte”

1 dicembre My fair lady Ovvero “la scommessa”

22 dicembre Lo schiaccianoci Ovvero “Il re dei Topi”

Per informazioni e prenotazioni: tel. 329 7260846 - 349 3612353 Biglietteria / da martedì a domenica dalle 9.30 alle 18.00 biglietteria 091.605.35.80 Call center 091 84.86.000 / tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 Il Teatro Massimo è di tutti Sosteniamolo

Scopri ArtBonus la donazione che ti premia

Contatta l’Ufficio Marketing della Fondazione Teatro Massimo: [email protected] - teatromassimo.it 12 / 27 Giuseppe Verdi SETTEMBRE LA TRAVIATA Direttore Alberto Maniaci Regia OPERE E BALLETTI Mario Pontiggia 20 / 28 Gioachino Rossini SETTEMBRE 19 / 27 Giacomo Puccini IL BARBIERE DI SIVIGLIA GENNAIO Direttore Gianluca Capuano INAUGURAZIONE TURANDOT Regia Pier Francesco Maestrini Direttore Gabriele Ferro 4 / 8 Ludovico Einaudi Regia Fabio Cherstich OTTOBRE 7 / 10 Claudio Monteverdi WINTER JOURNEY FEBBRAIO PRIMA RAPPRESENTAZIONE ASSOLUTA Direttore Carlo Tenan IL RITORNO DI ULISSE IN PATRIA Regia Direttore e arrangiamenti musicali Philippe Pierlot Roberto Andò Regia e animazione video William Kentridge 24 / 29 Robert Schumann OTTOBRE 24 MARZO Gaetano Donizetti 3 FEBBRAIO DAS PARADIES UND DIE PERI Direttore Gabriele Ferro LA FAVORITE Regia, scene, costumi e video Direttore Francesco Lanzillotta Anagoor Regia Allex Aguilera 26 NOVEMBRE Frederick Loewe 20 / 26 2 DICEMBRE MARZO MY FAIR LADY PRELJOCAJ / KOR’SIA Direttore Wayne Marshall Direttore Tommaso Ussardi Regia Paul Curran Coreografie Angelin Preljocaj e Kor’sia (nuova creazione) 15 / 23 Pëtr Il’ič Čajkovskij 16 / 28 Wolfgang Amadeus Mozart DICEMBRE APRILE LO SCHIACCIANOCI IDOMENEO Direttore Alessandro Cadario Direttore Daniel Cohen Coreografia Lienz Chang da Marius Petipa Regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi 8 / 14 MAGGIO PINK FLOYD / CARMEN SUITE Direttore Aleksej Baklan Coreografie Micha van Hoecke (Pink Floyd) Alberto Alonso (Carmen Suite)

14 / 23 Ruggero Leoncavallo GIUGNO PAGLIACCI Orchestra, Coro, Coro di voci bianche, Corpo di ballo e Tecnici del Teatro Massimo Direttore Daniel Oren Maestro del Coro Piero Monti / Ciro Visco Regia Lorenzo Mariani Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo

Biglietteria / dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 | Call center 091 84.86.000 / tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 teatromassimo.it 23 SETTEMBRE LOVING ELLA LUNEDÌ | 20.30 Jazz concert: le musiche di Ella Fitzgerald CONCERTI / RECITAL Direttore Domenico Riina Voce Simona Molinari Orchestra Jazz Siciliana In collaborazione con The Brass Group 9 MARZO OMER MEIR WELLBER SABATO | 20.30 N. RIMSKIJ-KORSAKOV | S. PROKOFIEV 10 OTTOBRE MAXIME PASCAL Direttore Omer Meir Wellber GIOVEDÌ | 20.30 I. STRAVINSKY | C. DEBUSSY | O. MESSIAEN | B. BARTÓK Mezzosoprano Ekaterina Sergeeva Direttore Maxime Pascal Pianoforte Daniel Petrica Ciobanu Pianoforte Sinforosa Petralia

31 MARZO ROBERTO ABBADO 5 NOVEMBRE BEETHOVEN / FERRO DOMENICA | 20.30 F. SCHUBERT | W. A. MOZART | G. MAHLER MARTEDÌ | 20.30 L.V. BEETHOVEN Direttore Roberto Abbado Direttore Gabriele Ferro Fagotto Riccardo Terzo Soprano Sophie Karthäuser Soprano Genia Kühmeier 9 NOVEMBRE PETER EÖTVÖS CICLO BRAHMS SABATO | 20.30 G. LIGETI | P. EÖTVÖS | F. LISZT Direttore Peter Eötvös

19 MAGGIO GABRIELE FERRO RECITAL DOMENICA | 20.30 A. ZAMBITO | J. BRAHMS Direttore Gabriele Ferro 30 GENNAIO MARIELLA DEVIA 12 OTTOBRE IAN BOSTRIDGE 24 MAGGIO REQUIEM TEDESCO MERCOLEDÌ | 20.30 Soprano Mariella Devia SABATO | 20.30 Tenore Ian Bostridge Pianoforte Giulio Zappa Pianoforte Julius Drake VENERDÌ | 20.30 J. BRAHMS Direttore Gabriele Ferro Soprano Valeria Sepe 1 MARZO NICOLA ALAIMO 25 OTTOBRE ANNE SOFIE VON OTTER Baritono Albert Dohmen VENERDÌ | 20.30 Baritono Nicola Alaimo VENERDÌ | 20.30 Mezzosoprano Anne Sofie von Otter Pianoforte Giuseppe Cinà Chitarra Fabian Fredriksson 30 MAGGIO JADER BIGNAMINI Pianoforte Leif Kaner-Lidström

GIOVEDÌ | 20.30 J. BRAHMS 17 MAGGIO JESSICA PRATT Direttore Jader Bignamini Soprano 5 DICEMBRE WALTRAUD MEIER Pianoforte Sergei Babayan VENERDÌ | 20.30 Jessica Pratt Pianoforte Vincenzo Scalera GIOVEDÌ | 20.30 Mezzosoprano Waltraud Meier Pianoforte Joseph Breinl 17 GIUGNO LA SANTA ROSALIA LUNEDÌ | 20.30 B. ALIOTTI Orchestra, Coro, Coro di voci bianche del Teatro Massimo e Massimo Kids Orchestra Direttore Enrico Onofri Maestro del Coro Piero Monti / Ciro Visco Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo In collaborazione con il Conservatorio di Palermo

Biglietteria / dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.00 | Call center 091 84.86.000 / tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 teatromassimo.it SALA ONU ORE 18.00 BEATRICE MONROY VI RACCONTO L’OPERA

17 / 1 Turandot Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 26 / 2 La favorite Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 13 / 4 Idomeneo Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 11 / 6 Pagliacci Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 11 / 9 Traviata Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 20 / 9 Il barbiere di Siviglia Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 20 / 10 Das Paradies und die Peri Beatrice Monroy con Rinaldo Clementi e Nunzia Lo Presti 25 / 11 My Fair Lady Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix 11 / 12 Lo Schiaccianoci Beatrice Monroy con Giuseppe Cutino e Sabrina Petix

INGRESSO GRATUITO FINO A ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI ABBONAMENTO 22/06/2019 ore 20.30 PAGLIACCI Opera in un prologo e due atti Musica di Ruggero Leoncavallo Direttore Daniel Oren Regia Lorenzo Mariani Scene e costumi Maurizio Balò Orchestra, Coro, Coro di voci bianche 5 SPETTACOLI IN SALA GRANDE e Corpo di ballo del Teatro Massimo CON LA PARTECIPAZIONE DI Allestimento del Teatro Massimo MASSIMO KIDS ORCHESTRA, CANTORIA E CORO DI VOCI BIANCHE DEL TEATRO: 11/10/2019 ore 18.30 TRE CONCERTI, UN’OPERA E UN BALLETTO W. A. Mozart Sinfonia n. 25 in Sol minore K 183 Concerto in Sol maggiore per violino e orchestra L. v. Beethoven La Battaglia di Wellington op. 91 10/03/2019 ore 18.30 Direttore Gabriele Ferro B. Britten Introduzione di un giovane Violino Anna Tifu all’orchestra op. 34 Massimo Kids Orchestra S. Prokofiev Pierino e il lupo op. 67 20/12/2019 ore 20.30 Direttore Michele De Luca Drammaturgia Francesco Micheli LO SCHIACCIANOCI Voci narranti Elio e Francesco Micheli Balletto fantastico in due atti Massimo Kids Orchestra Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij Direttore Alessandro Cadario 26/05/2019 ore 18.30 Coreografia Lienz Chang da Marius Petipa F. Poulenc Litanies à la Vierge Noire Corpo di ballo, Orchestra C. Saint-Saëns Concerto n. 1 in La minore e Coro di voci bianche del Teatro Massimo per violoncello e orchestra Violoncello Christian Barraco BIGLIETTI CONCERTI KIDS G. Faurè Cantique de Jean Racine, SETTORE Intero Ridotto Ave Verum, Maria Mater Gratiae, 1 25 20 Le Ruisseau 2 20 16 Ridotto UNDER 18 M. Ravel Bolero 3 20 16 10 EURO Direttore Michele De Luca 4 20 16 Massimo Kids Orchestra 5 15 12 Biglietti Pagliacci Cantoria e Coro di Voci Bianche 6 15 12 da 90 a 15 euro Maestro del Coro Salvatore Punturo 7 15 12 Biglietti Lo schiaccianoci 8 10 - da 60 a 14 euro

Biglietteria / da mar-dom 9.30 - 18.00 | Tel. 091 605.35.80 Call center / tutti i giorni 9.00 - 20.00 | Tel. 091 84.86.000 Biglietteria online ticketone.it teatromassimo.it 9 TEATRO MASSIMO IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Membro di

GIOACHINO ROSSINI seguici su: IL BARBIERE teatromassimo.it DI SIVIGLIA Piazza Verdi - 90138 Palermo

ISBN: 978-88-98389-87-2 euro 10,00 OPERE E BALLETTI