CHIESA PARROCCHIALE PREPOSITURALE S. ANDREA APOSTOLO - DIOCESI DI

BASILICA ROMANA MINORE

NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DI S. ANDREA APOSTOLO IN PRALBOINO (BS) - OTTOBRE 2019 2

SOMMARIO ● La parola del Parroco "Nutriti di bellezza" 3-4

● La parola del Papa “Ottobre mese missionario straordinario" 4

● La parola del Vescovo "Nutriti dalla bellezza. Celebrare l'Eucaristia" 5 "L'icona di Rublȅv" 6 ● Tempo liturgico: Esaltazione della Santa Croce "Il tesoro delle Sante Croci" 7-8-9 ● Riflessioni di don Mario Rossetti "La preghiera di San Bernardo alla Vergine" 10 "Commemorazione dei defunti" 10-11 ● Libri per la mente e per il cuore "Carmela G. Rebora, Oggi è la mia festa" 12 "Nicola Brunialti, Il Paradiso alla fine del mondo" 12 Foto di copertina: La Trinità o Ospitalità di "Francesco Lorenzi, I segreti della luce" 12-13 Abramo è una celebre icona di Adrej Rublëv, "Alice Ongaretti, Viola" 13 realizzata intorno al 1422 e conservata pres- "Laura Vincenzi, Lettere di una fidanzata" 13 so la Galleria statale di Tret'jakov a Mosca ● L'angolo dell'oratorio "Grest estate 2019" 14-15 ● A.Ge. "Anniversari di matrimonio" 15 ● Pellegrinaggi fuori porta "Fonte di Caravaggio - Chiampo" 16 Visita il sito della Parrocchia Sant’Andrea A. ● Gruppo alpini Pralboino-- www.parrocchia.pralboino.net "Al Sacrario Militare di Redipuglia" 16

● Gente della nostra terra Contributo normale: € 15,00 "50 anni dallo sbarco sulla luna" 17-18 Contributo sostenitore: € 25,00 Contributo benemerito: € 50,00 ● Il melo "L'albero della conoscenza salvifica" 18-19 Facciamo appello per una maggiore generosità a coloro che ricevono il Bollettino per posta e li ● 2 ottobre invitiamo alla puntualità del versamento del con- "Gli angeli messaggeri di Dio tributo che vorranno elargire tramite Conto Cor- e angeli nostri custodi" 19-20 rente Postale n° 11945250 intestato a: ● 22 settembre 2019 Parrocchia S. Andrea Apostolo "Puliamo il fiume Mella" 20 25020 Pralboino ● Sagra di San Flaviano "I pralboinesi in festa per il Santo Patrono" 21 Autorizzazione del Tribunale di Brescia n° 35/1990 del 14 luglio 1990 ● Anagrafe parrocchiale 22-23 Direttore responsabile: Gabriele Filippini Direzione e redazione: ● Ottobre - Mese mariano Parrocchia S. Andrea Apostolo, Pralboino "Il Rosario non è una filastrocca" 23 Via XX Settembre, 25020 Pralboino (Bs) ● Calendario liturgico 24 Tel. 030 954174 . C.F.88005710178 Stampa: Tipo-Lito F.L. (Pralboino) Via Gatti n. 9 3

La parola del Parroco Nutriti di Bellezza Il Vescovo Tremolada, per l'anno cipare alla mensa eucaristica. Solo Si parla da tempo di “più Messa e pastorale 2019-2020, ci sollecita a con il Concilio Vaticano II (a.1965) meno Messe”, di Unità Pastorale. celebrare l’Eucarestia domenicale si giunge nella Costituzione Sacro- In realtà avviene che un sacerdote per “Nutrirci di bellezza”. santum Concilium (sulla Liturgia) (a differenza del sottoscritto) debba In effetti a ciascuna persona è a porre come tema dominante la occuparsi di più comunità parroc- dato, sebbene in modo diverso, di “partecipazione attiva del popolo chiali costringendolo per un verso essere partecipe del fatto che Lui ,il cristiano alla liturgia e soprattutto a ridurre e concentrare il numero Signore, si impegna per primo a far all’ Eucarestia” riconosciuta come delle celebrazioni Eucaristiche ma, sì che il vivere in questo mondo sia “la fonte, il centro e l’apice” di tutta per l’altro verso, a tenersi la respon- bello, significativo, beatificante. la vita della chiesa (vedi S.C.N.10 sabilità delle molteplici strutture: Nel gesto dell’offerta del pane e e48). Chiese, Case canoniche, Oratori, del vino che avviene in ogni ce- Sono passati alcuni anni dall’ Proprietà. Egli deve pastoralmen- lebrazione Eucaristica di fatto si ”udire la Messa” (a.1215), al “par- te essere sempre in movimento portano i “frutti della terra e del la- tecipare” (a. 1965) alla “frazione e, allo stesso tempo “portare sul- voro dell’uomo”. Il credente che del pane”, alla “cena del Signo- le spalle” la responsabilità degli partecipa all’Eucarestia illuminato re”, al “fate il mio corpo”, eppure accresciuti beni materiali delle va- dal senso di appartenenza, qua- molti in età matura si ritrovano alla rie realtà parrocchiali. Così se è le discepolo di Gesù, va al tempio messa domenicale ma non fanno vero che c’è chi, a parole, aiuta a (chiesa) e prepara la mensa. Una la Comunione anche se non sussi- risolvere qualche problema specifi- volta che tutti (quanti riconoscono ste alcun impedimento normativo. co, ad oggi, dal punto di vista delle la terra e sé stessi suo dono) sono Di fatto Gesù invita a cena e i suoi scelte non risulta che sia difeso il riuniti, arriva il Signore (nel segno stanno solo a guardare. Cosi non sacerdote né l’azione pastorale. E’ di chi presiede) che prende i frut- stupisce che per molti ragazzi la vero che si fanno delle scelte anzi, ti della terra e del lavoro umano Prima Comunione diventi l’ulti- spesso si deve scegliere ma solo che noi per quanto deboli e limitati ma. In questa logica abitudinaria per necessità. Dove sono finite le abbiamo preparato al meglio elimi- che esclude l’invito esplicito del Si- scelte per virtù? Basta vedere, ad nandone le sozzure per porli nelle gnore al banchetto del: “fate il mio esempio, la tiritera (10 anni di..) per sue mani. Solo Lui il Signore è in corpo”, “realizzatevi, riesprimete- la formazione del Nuovo Messa- grado di riceverli, così come cia- vi nella mia vita”, si capisce che la le che contiene i testi-guida per la scuno è capace di presentarli, e “coerenza” dei ragazzi è più deter- celebrazione dell’Eucarestia e che con il suo Spirito d’amore trasfor- minata rispetto agli adulti. I genitori ad oggi non è ancora pronto. Se la marli perché mangiati e bevuti, e le poche famiglie con il loro es- sua riformulazione serve per vive- “fate questo”, realizzi la sua Azione serci alla celebrazione Eucaristica re il Mistero con parole sempre più Vivificante (creatrice) che di dome- e alla formazione sono ed esprimo- adatte alla comprensione nell’og- nica in domenica cambia la vita fino no il cambiamento. Non serve dare gi, pare invece che ci si accalori a giungere all’incontro dove la fe- colpe a chissesia ma è questione maggiormente, passi l’immagine, sta non tramonterà mai. Debbo dire di presa d’atto da parte dei figli che per la “sistemazione dell’arredo” ri- che l’esempio più bello di un popo- mostrano nelle loro scelte ciò che spetto all’incontro con Gesù. Non lo adunato sotto lo stesso Nome è è loro dato o testimoniato riguardo mancano convegni, incontri, rela- quello che ho vissuto nella celebra- a quello che conta per la vita. Essi zioni….sembra quasi che ad una zione delle Palme. pensano: perché devo fare ciò che vita stressata dettata dal guada- Di fronte a tale spettacolo capace voi non fate? Fino a che si tratta di gnare il “pane quotidiano” e per il di trasformare “la polvere in esse- scuola, tempo libero, gioco, rispet- cosiddetto “benessere personale”, re vivente”, dove ciò che è parte to degli altri..va bene, ma per ciò uno debba essere disposto anche dell’universo viene fatto nuovo, il che attiene alla vita dello spirito: a sfasciare le proprie scelte e le re- battezzato, unito a Cristo come ascolto della Parola, celebrazione lazioni anche familiari e sociali. Più le membra del corpo al capo, che dei Sacramenti, preghiere, amo- il singolo è insicuro e più viene at- cosa fa ? re al nemico (realtà specifiche del tratto da una necessaria risonanza All’inizio del Medioevo la parteci- cristiano), si fa grande fatica a co- per “essere al top” rispetto a chi lo pazione alla Comunione Eucaristica glierne la bontà. circonda. Fermare questa dinamica era talmente scarsa che il IV Con- Allargando lo sguardo, non meno significherebbe rimaner “sconnes- cilio Lateranense nel 1215 impose significativo è il fatto che si celebra- so” solo, isolato. Forse non c’è più la Confessione una volta all’anno e no ancora molte Messe. I sacerdoti spazio per il silenzio, per un ascol- la Comunione almeno a Pasqua. Il diminuiscono mentre cresce di età to pacifico, per una condivisione “vedere l’Ostia” si sostituì al parte- la popolazione che “va in Chiesa”. serena che conduce docilmente i segue a pagina 4 → 4

La parola del Papa Ottobre 2019 - Mese missionario straordinario Nel 2019 ricorrono 100 anni dalla Lettera Apostolica "Maximum Illud" di Papa Benedetto XV - Per celebrare questa ricorrenza Papa Francesco ha indetto il Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019

Il Santo Padre ha indicato per il ta del Signore, seguono il mandato razione e realizzazione del Mese Mese Missionario Straordinario di di Cristo uscendo dalla propria et- Missionario Straordinario Ottobre ottobre il tema “Battezzati e invia- nia, cultura e patria per andare oltre 2019: ti: la Chiesa di Cristo in missione le frontiere ad ammaestrare i popo- nel mondo”. li, battezzandoli e insegnando loro Già attraverso il titolo, egli ci vuol ad osservare tutto ciò che Egli ha 1 - L’incontro personale far riflettere sul senso più pieno comandato (Mt 28,18-20). con Gesù Cristo vivo nella della missionarità della Chiesa. La Una tra le condizioni necessarie Sua Chiesa attraverso l’Eu- fede, quale dono ricevuto gratuita- prima dell’annuncio del Vangelo è caristia, la Parola di Dio, la mente nel Battesimo, va condivisa, che i missionari ad gentes si im- preghiera personale e co- donata gratuitamente. mergano nella realtà complessa e munitaria; Questa è la missione, l’essenza del problematica del mondo, in mezzo nostro essere cristiani: ogni battez- ad un’umanità ferita, sofferente, po- 2 - La testimonianza: i san- zato cioè partecipa alla vita nuova vera ed emarginata, in cui esistono ti, i martiri della missione di Gesù Cristo e alla sua missione religioni, valori, culture e bisogni di- e i confessori della fede, di sacerdote. In virtù della grazia ri- versi. espressione delle Chiese cevuta, il battezzato diventa anche Solo successivamente essi po- sparse nel mondo intero; “inviato”, acquisisce in altre parole tranno poi seminare e far crescere 3 - La formazione missio- l’impegno di andare a comunicare la semente della Buona Notizia di naria: scrittura, catechesi, quella ricchezza che ha in sé; que- Gesù. spiritualità e teologia; sto è il senso della missione. Quattro sono le dimensioni, in- 4 - La carità missionaria. Coloro, poi, che sono missionari dicateci dal Papa, per vivere più ad gentes per una speciale chiama- intensamente il cammino di prepa- ← segue da pagina 3 convenuti a scoprire la “pioggia di confuso consenso umano riguar- ta motivo di grande gioia perché benedizione” che ogni giorno il Pa- dante la fine dei Sacramenti della tali beni possano essere goduti da dre regala ai suoi figli: apri la porta, Cresima e dell’Eucarestia, non in- tutti. Noi siamo viandanti, di pas- fermati, ascolta, guarda, senti, toc- dichino cioè l’urgenza di uscire dal saggio, e Colui che dalla croce ha ca, odora, gusta. Alla televisione fosso, cambiare rotta per una nuo- effuso lo Spirito santo e poco dopo, si vedono capi di stato e ... che in- va e meravigliosa missione. dove erano riuniti in preghiera, l’ha contrando il Papa lo salutano con Che si fa? Si procede perché il Si- riconfermato in modo stabile per- enfasi e ricevono lettere circa la vi- gnore supera le difficoltà. Serve un ché ”erano i suoi”. Siamo "suoi", sione cristiana di ciò che distrugge “catecumenato”, un incontro dove abilitati a fare quello che ci dice. o può aiutare l’uomo. Ma chi con- il Signore ci parla lungo il cammi- Pertanto lasciamo perdere i soli- divide i suoi doni, il “date voi stessi no della vita, dove nelle varie soste ti ragionamenti autogiustificanti e da mangiare”? Chi difende quanti si approfondisce il senso e si pren- riprendiamo, nell’ascolto di Lui, a sono considerati un peso, un in- de il coraggio di essere mandati a pregare affinché il mattino illumi- gombro? testimoniare la Buona Notizia nel ni il giorno e la notte non rimanga Un giorno stavo tornando a casa suo nome. Ciò ci farà superare di oscura perché nel sorger del nuo- e c’era la nebbia, non riuscivo a volta in volta la tentazione di pen- vo giorno ci possiamo rallegrare scoprire dove andare, mi muovo a sare di essere noi a fare quanto con Maria della sua grazia elargita piedi un po’ avanti e indietro a de- basta per Lui e per il prossimo. E’ su tutta la terra. stra e a sinistra, vedo due terminali Lui che ci ha dato lo Spirito il quale Ogni domenica lasciamo che il Si- equidistanti e faccio un sospiro di ci attiva nel seminare, consapevo- gnore ci NUTRA DI BELLEZZA e, sollievo, do una pedalata e di col- li che l’abitare, coltivare e custodire senza indugio, diciamo il nostro: po mi trovo in fondo al fosso. Mi la terra, non significa appropriar- "ECCOMI!", diciamo: “AMEN!” con viene il dubbio che forse quei due sene per sé. E’ Lui a farla fruttare la nostra presenza aperta al suo terminali siano espressione di un e il nostro coinvolgimento diven- amore. Don Faustino 5

La parola del vescovo “Nutriti dalla Bellezza. Celebrare l’Eucaristia" Seconda Lettera Pastorale del vescovo di Brescia

E’ stata pubblicata la secon- da Lettera pastorale del vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tre- molada, dal titolo: “Nutriti dalla Bellezza. Celebrare l’Eucaristia oggi”. A due anni dalla sua nomina a Brescia, il Vescovo sin dalle prime pagine della nuova Lettera pastora- le rende evidente la continuità con “Il bello del vivere”, lettera del- lo scorso anno. In quel caso era la santità il tema centrale; quest’anno è l’Eucaristia, che è una via privi- legiata per raggiungere la santità. Nella sua lettera Tremolada invita a dedicare l’anno pastorale 2019/2020 alla riscoperta della celebrazione eucaristica, preoccupandosi non tanto del numero dei partecipanti, bensì del modo in cui essa viene vissuta. Le 101 pagine della Lettera pa- storale contengono 6 capitoli: Incanto, l’Eucaristia come liturgia; Irradiazione, l’Eucaristia e il mon- incandescente, una sorgente sacri” ma la vita cristiana è chiamata do; Mistero, l’Eucaristia come zampillante, una realtà misterio- a diventare “testimonianza, annun- sacramento; Comunione, Euca- sa che permette alla Chiesa di cio e missione proprio nel mondo. ristia e Chiesa; Celebrazione, essere veramente sé stessa per Vi è anche un motivo di carattere l’Eucaristia celebrata; Festa, l’Eu- il bene del mondo. Mi piacereb- storico che ha portato il vescovo di caristia e il Giorno del Signore. be far percepire a tutti questa Brescia a dedicare questa secon- Come già ne “Il bello del vive- verità”. In questa prospettiva la da lettera pastorale all’Eucaristia. re”, anche nella nuova Lettera chiave di lettura che il vescovo Il prossimo anno, 2020, ricorre il pastorale compaiono sei video- Tremolada propone non è quella cinquecentesimo anniversario di testimonianze che si possono dello sguardo nostalgico al passa- istituzione della Compagnia dei Cu- consultare grazie ad altrettanti QR to, ma quella di un’apertura carica stodi delle Sante Croci. La Diocesi code presenti nel testo, in apertura di speranza sul futuro. Il presu- di Brescia ha il privilegio e la gioia di ogni capitolo. A questi “testimo- le è anche convinto che occorre di custodire nel cuore del Duomo ni” di variata estrazione sociale puntare, nonostante la disaffezio- Vecchio le sante reliquie che ri- -dal sacerdote, alla suora, a laici ne alla liturgia eucaristica che si mandano al centro del mistero della impegnati, a genitori, etc.- è stato registra oggi, sul valore dell’Euca- redenzione, cioè alla morte del Si- chiesto di raccontare nel loro quoti- restia: “Molto dipenderà da come gnore. Di questa morte salvifica diano l’Eucaristia. la sapremo celebrare. Le sue me- l’Eucaristia è il memoriale liturgico. Altri due video sono dedicati al Te- ravigliose potenzialità rischiano Papa Francesco ha accolto posi- soro delle Sante Croci e all’icona infatti di venire mortificate da una tivamente la richiesta della nostra di Andrej Rublëv del 1422, che ri- consuetudine un po’ stanca e for- Diocesi di celebrare un Giubileo trae la Santissima Trinità. se anche un po’ presuntuosa”. Straordinario per il prossimo anno, “Non sono certo il primo a pen- L’Eucaristia, quindi, “fonte e cul- nel tempo in cui le Sante Croci sarlo, ma mi fa piacere dichiararlo”, mine della vita cristiana” non è saranno esposte alla pubblica vene- scrive mons. Tremolada, che l’Eu- chiamata a “svolgersi nel chiuso razione, cioè dal 24 febbraio al 14 caristia rappresenta “un nucleo dello spazio del sacro o dei tempi settembre 2020. 6

La parola del vescovo l’amore perfetto ed eterno che emana dalla Santis- sima Trinità. Si riconosce nell’icona un’armonia stra- ordinaria, davvero divina, che traspare dagli sguar- di delle tre figure celesti, dai loro gesti, ma anche dai colori e dalla stessa ar- chitettura soggiacente la rappresentazione. Rublëv ha cercato così di espri- mere l’idea di diversità e di unità che il mistero la- scia trasparire, affinché gli uomini, mediante la con- templazione della Trinità, arrivassero almeno a con- trastare l’odiosa divisione del mondo e imparassero a vivere sulla terra come fra- telli. A questa comunione nell’amore divino l’uma- nità è destinata sin dalla creazione. [...] Ecco dun- que la grande verità che l’icona annuncia: siamo stati accolti nell’abbraccio d’amore che è proprio di Dio e possiamo anche noi sedere alla mensa del Dio uno e trino. Un particolare dell’icona mi preme qui sottolinea- re: la coppa presente al centro della mensa. Essa richiama il sacrificio del Fi- glio sul calvario, ma anche l’Eucaristia che permetterà di riviverlo nella forma del memoriale liturgico. Così, La Trinità o Ospitalità di Abramo è una celebre icona di Adrej Rublëv, l’icona di Rublëv ci fa comprendere realizzata intorno al 1422 e conservata presso la Galleria statale di che l’orizzonte ultimo della celebra- Tret'jakov a Mosca zione eucaristica è la comunione d’amore della Santissima Trinità. […] Una simile consapevolezza non L’icona di Rublëv può che avere come unica conse- guenza l’impegno a non perdere Nell’epilogo o parte finale del- rappresentazione artistica tesa a l’Eucaristia domenicale e a cele- la Lettera episcopale, il vescovo di raffigurare il mistero insondabile brare l’Eucaristia con la dignità che Brescia commenta l’icona di Ru- della Trinità divina, questa icona merita. Essa suscita in noi un infini- blëv realizzata intorno al 1422 con prende spunto dal racconto dell’ap- to senso di gratitudine. Fa sorgere queste parole: “Sono convinto che parizione dei tre angeli che fanno poi il profondo desiderio di fare del- tra i capolavori dell’arte di ogni tem- visita ad Abramo presso le quer- la celebrazione eucaristica il nucleo po si debba annoverare l’icona di ce di Mamre (Gen 18,16). Si offre incandescente del nostro cammino Andrej Rublëv sulla Santissima Tri- qui una sintesi del mistero cristiano spirituale e della vita della Chiesa, nità. […] Diversamente da ogni altra per eccellenza, facendo percepire per il bene del mondo”. 7

14 settembre: Esaltazione della S. Croce Il Tesoro delle Sante Croci Prezioso per il valore storico-artistico degli oggetti che lo compongono, ma soprattutto per il loro significato religioso, il “Tesoro delle Sante Croci” è custodito nel Duomo Vecchio di Brescia, nella cappella di sinistra del transetto

Il tesoro delle Sante Croci com- le circostanze dell’arrivo a Bre- prende: scia della Reliquia insigne, la più 1) la Reliquia della Santa Croce, probabile sembra essere quel- detta Reliquia insigne; la del dono da parte del vescovo 2) la Stauroteca; Alberto da Reggio che partecipò 3) il Reliquiario della S. Croce; alla quinta Crociata (1219-1221). 4) la Croce del Campo o dell’Ori- La prima menzione storica, invece, fiamma. risale al 1260 circa ed è contenuta negli Statuti del di Bre- scia.

2 - La Stauroteca Fino al 1532 la Reliquia insigne venne conservata in un cofanetto in legno argentato dell’XI seco- lo. Sul coperchio è il rilievo con la Crocifissione. Nel centro domina la Croce su cui è appeso il Redentore con aureola crociata intorno al capo reclinato sulla sinistra, con “succin- ctorium” (= pezzo di stoffa) ai fianchi e i piedi inchiodati separatamen- te ad un suppedaneo. A sinistra è

Foto sopra: Stauroteca (aperta)

Maria con il volto esprimente dolo- re; a destra sta Giovanni, il libro dei Vangeli stretto al petto. La croce e le figure laterali si elevano da mon- tagnole piramidali. Sopra il braccio orizzontale della Croce si librano due angeli adoranti sovrastati dal sole e dalla luna, a ricordo dell’eclis- Foto sopra: Reliquia insigne si verificatasi alla morte di Gesù. All’interno della teca è incavata la 1 - La Reliquia insigne della sede della Reliquia, fiancheggia- Santa Croce ta in basso dalle figure frontali di I tre frammenti lignei sono disposti Costantino, a sinistra e di Elena, a forma di doppia croce. Le estre- a destra, indicati dai nomi in al- mità dei bracci sono incapsulate in fabeto greco, mentre sopra, fra i guaine d’oro decorato da smalti con bracci trasversali, sono due angeli. motivi floreali e geometrici di colore I quattro fianchi della cassetta sono verde, azzurro, rosso su fondo bian- decorati con palmette e motivi flo- co; i bracci trasversali sono fissati reali. al centrale da fili d’oro incrociati. La decorazione a smalto è tipicamen- 3 - Il Reliquiario della S. Croce te costantinopolitana del sec. X. La struttura architettonica ti- Fra le varie ipotesi sull’epoca e Foto sopra: Stauroteca (chiusa) picamente rinascimentale del segue a pagina 8 → → 8

14 settembre: Esaltazione della S. Croce sto motivo decorativo incornicia la nella maggiore. Intorno al Reden- teca della Reliquia formata da due tore sono gli altri elementi tipici di cristalli di quarzo legati in oro. una Crocifissione: il sole e la luna in alto, i busti di Maria e Giovanni 4 - La Croce del Campo o evangelista al termine dei bracci dell’Orifiamma laterali, Adamo bendato in basso. La struttura è a croce greca Sul verso, un disco all’in- con bracci appena espansi alle crocio dei bracci reca a estremità e prolungamento del forte rilievo l’Angelus Dei crucifero. braccio verticale inferiore. L’ani- Su ambedue le facce sono in- ma di legno è rivestita da lamina castonate con disposizione d’argento puro, con bordi dorati. simmetrica antiche gemme in- Sul recto, a rilievo, è il corpo di Cri- cise, pietre dure, vetri colorati. sto applicato su una seconda croce La Croce veniva issata sul carroc- più piccola di dimensioni e inserita cio bresciano e da esso pendeva lo

Foto sopra: Reliquiario della Santa Croce. Foto a lato: particolare del piedi- stallo del Reliquiario piedistallo poggia su otto sfere ro- strate da altrettanti delfini, dalle eleganti movenze, che scendono a capofitto da una sovrastante piat- taforma ottagonale perimetrata ad angoli inflessi. Il ripiano di questa è finemente decorato a filigrana d’argento su fondo smaltato verde e blu. Su di esso poggia un’edico- la ottagonale con lesene aggettate agli spigoli; fra le lesene ci sono bi- fore architravate con ricche cimase; infine vi è una sezione di cupoletta emisferica decorata a filigrana e a smalti. Su questa si erge un secon- do corpo ottagonale più ristretto con nicchie architravate ospitanti figu- re a mezzo busto di santi e profeti, coperto da una semicalotta sferica dalla quale sboccia una bella in- fluorescenza di tralci di vite lavorati in oro con applicati smalti, brillanti e perle, di gusto veneziano. Que- segue a pagina 9 → 9

14 settembre: Esaltazione della S. Croce

Foto sopra: La croce del Campo (fronte) Foto sopra: La croce del Campo (retro) stendardo o Orifiamma; da qui la di apposita cappella nel transet- Presidente della Compagnia dei duplice denominazione. to di sinistra dell’antica cattedrale, Custodi delle SS. Croci. che venne completata nel 1527. La Cappella delle Sante Croci Il tesoro è posto nell’abside della La Compagnia dei Custodi del- Fino al termine del XV secolo il cappella, protetto da una grande le Sante Croci tesoro era conservato nella sa- inferriata dorata; per l’apertura del- La tradizione vuole affidato il teso- grestia del Duomo Vecchio, in un la cassaforte occorrono tre chiavi: ro, fin dalle origini, ai Cavalieri delle forziere. Il 25 settembre 1495 il una tenuta dal Vescovo, una dal Croci, scelti fra i cittadini di maggior Comune deliberò la costruzione Sindaco della città, la terza dal rilievo per casato ed esemplarità di costumi. A questa istituzione spet- ta il compito di custodire il tesoro, di conservare la cappella, di prov- vedere alla fornitura degli oggetti per il culto, di occuparsi della ma- nutenzione dei pezzi e, soprattutto, della loro salvaguardia durante le esposizioni ordinarie, che avven- gono l’ultimo venerdì di Quaresima e nella festività dell’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, e straordinarie, legate in genere a importanti eventi liturgici, e infine di assistere gli ammalati e gli indigenti. 10

Riflessioni di don Mario Rossetti La preghiera di San Bernardo alla Vergine I primi versi (vv. 1-21) del canto XXXIII del Paradiso di Dante Alighieri sono dedicati all’inno di lode alla Vergine, che San Bernardo innalza a Maria, intercedendo per il poeta toscano affinché possa assistere alla mirabile visione di Dio - Si propone la lettura-riflessione sui versi di questo inno nel mese di ottobre, dedicato alla Beata Vergine del Rosario

«Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore. Qui se’ a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra ‘ mortali, se’ di speranza fontana vivace. Donna, se’ tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz’ ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fïate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna quantunque in creatura è di bontate. (Paradiso - Canto XXXIII, vv. 1-21)

Antonello da Messina, l'Annunciata (Palermo) Tempo liturgico: Commemorazione dei defunti I cimiteri si affollano e forse qual- Signore quella vita senza fine che ci lasciarci cadere nel nulla. No, Dio cuno si domanda: “Dove sono i ha promesso e garantito per mezzo ha creato l’uomo per l’immortalità. nostri fratelli? Sono spariti nel nul- del suo Figlio Gesù, morto e risorto. Poiché il mistero della morte ci la?”. Anche noi rispondiamo che Questo è il grande messaggio che obbliga a pensare al dopo, due ca- “tutto finisce con la morte!” oppure viene dal Signore. Io non riesco ad tegorie di uomini esistono al mondo: cerchiamo una risposta più forte, accettare l’ipotesi di un Dio, che coloro che credono che c’è la vita convincente e verace? Gesù Cristo ha detto essere nostro eterna e coloro che non ci credono. Tutti siamo stati creati per l’incon- Padre e per cui noi siamo sui figli, Coloro che non credono, la sapien- tro con Dio nella vita eterna. La che possa averci creato per farci za li chiama empi: essi negano Dio nostra preghiera sulle tombe dei no- vivere qui sulla terra, più o meno e negano l’eternità dopo la morte; stri cari morti è perché ricevano dal bene, ottanta o cento anni, per poi dicono che la vita è breve e triste e 11

Tempo liturgico: commemorazione dei defunti che non c’è rimedio quando l’uomo muore. Siamo nati per caso e, dopo, saremo come se fossimo mai stati. Il nostro corpo diventerà cenere e lo spirito si dissiperà come aria legge- ra. La nostra vita passerà come le tracce di una nube, si disperderà come nebbia. La nostra esistenza è il passare di un’ombra e non c’è ritor- no alla nostra morte, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro. Fermiamoci un istante su queste parole: non è forse questa la convin- zione di tante persone, che ostentano sicurezza nella loro incredulità, ne- gando che ci sia una possibilità di un’altra vita dopo la morte? Ecco come Dio risponde a que- sti increduli: la pensano così, ma si sbagliano, la loro malizia li ha acce- cati; non conoscono i segreti di Dio E’ per la vita definitiva che Dio ci documento del Concilio Vatica- e non credono alla ricompensa del- ha creato, ed è la vita che vince- no II ci ha ricordato che è da qui le anime pure. Dio ha creato l’uomo rà, non la morte. “Dov’è, o morte, che viene una risposta convincen- per l’immortalità e lo ha fatto a im- la tua vittoria?”. te a quegli interrogativi capitali che magine e somiglianza della propria Qualcuno potrebbe obietta- toccano la coscienza di ogni uomo natura. re: “Come si fa ed essere certi di che pensa e si mette con onestà San Paolo, scrivendo ai Co- queste affermazioni? Nessuno ha alla ricerca della verità: chi è o che rinti, argomenta in modo molto visto direttamente quello che ci cos’è l’uomo? Qual è il significato convincente sulla verità della risur- accade dopo la nostra morte”. del dolore, del male, della morte? rezione degli uomini, partendo dal La risposta è riposta in Gesù Cosa ci sarà dopo questa vita? fatto indiscutibile che Gesù Cri- Cristo, figlio di Dio e nostro sal- Il testo conciliare ci offre una ri- sto, vero Dio ma anche vero uomo, vatore, che si è fatto vedere vivo sposta. La Chiesa crede che Gesù è risuscitato dopo la sua morte. e risorto ai suoi apostoli, dan- Cristo per tutti è morto e risorto, dà La risurrezione di Gesù è un’in- do loro il compito di annunciare all’uomo mediante il suo spirito la dicazione chiara del percorso a tutti la bella e rassicurante ve- capacità di capire che Lui è la chia- che noi tutti faremo, perché Egli rità che, quando si muore, si ve, il centro e la fine di tutta la storia è il primogenito di ogni creatu- entra nella vita definitiva con Dio. umana. ra; e come Lui è risorto con il suo Gesù ha detto: “Non sia turbato il San Paolo scriveva ai Tessalonice- vero corpo, anche noi risorgeremo. vostro cuore e abbiate fede in me. si e si preoccupava di non lasciarli Se Cristo non fosse risorto, vana Nella casa del Padre mio vi sono nell’ignoranza circa quelli che sono sarebbe la nostra fede e noi, suoi molti posti. Io vado a prepararvi morti, ribadendo la certezza del- discepoli, saremmo da compiange- un posto; quando sarò andato e vi la risurrezione e della vita eterna. re più di tutti gli uomini, poiché da avrò preparato un posto, ritorne- La speranza cristiana, quindi, tro- poveri e illusi correremmo dietro ad rò e vi prenderò con me, perché va fondamento nella Bibbia, nella un morto, ad uno che non c’è più. siate anche voi dove sono io.” invincibile bontà e misericordia di Ma l’apostolo San Paolo incalza: Dove si trova adesso Gesù? E’ Dio. “Io so che il mio redentore è “Ora invece Cristo è risuscitato dai vivo e glorificato alla destra del vivo e che, ultimo, si ergerà sulla morti, ed è il primo che con la sua Padre. polvere!”, esclama Giobbe nel mez- potenza divina sconfigge la morte Ciascuno di noi si deve con- zo della sua tormentata vicenda. ed apre a tutti noi la strada della vita frontare sul significato della vita Non è dunque la dissoluzio- eterna”. Certo questo corpo mortale e sul mistero della morte, per rin- ne nella polvere il destino finale prima va nel sepolcro, ma la potenza novare la nostra speranza in una dell’uomo, bensì, attraversata la te- di Dio, rivelatasi vera ed efficace nei vita senza fine, fondandosi sul- nebra della morte, la visione di Dio. confronti del corpo di Gesù, rivestirà le parole di Cristo: “Padre, voglio Per questo preghiamo per i nostri anche il nostro corpo di incorruttibi- che quelli che mi hai dato sia- cari defunti e confidiamo nella loro lità e di immortalità, per cui la morte no con me dove sono io, perché intercessione, nutrendo la speran- non è assolutamente l’ultima paro- contemplino la mia gloria, quel- za di raggiungerli in cielo per unirci la sull’esistenza di ciascuno di noi. la che mi hai dato”. Un grande agli eletti nella lode a Dio. 12

Consigli di lettura per la stagione autunnale Libri per la mente e per il cuore del diario della giovane. l’unico punto di partenza per tutti i Benedetta Bianchi Porro è stata barconi dei migranti diretti in Africa. dichiarata “Beata” nella cattedra- Questo avviene perché dall’inizio le di Forlì il 14 settembre 2019. del nuovo millennio il mondo è ca- Anche un gruppo di Pralboino ha povolto. I paesi africani sono i più partecipato alla cerimonia di bea- ricchi della Terra, mentre quelli tificazione, visti gli stretti agganci europei, vessati da anni di reces- parentali di Benedetta con alcune sione economica, di crisi climatica famiglie della nostra comunità. e da numerose guerre, sono diven- tati invivibili. Così, da allora, ogni 2 - Nicola Brunialti, Il paradiso giorno una massa infinita di profu- alla fine del mondo, Ed. Sperling & ghi tenta di lasciare la miseria degli Kupler Stati del Nord del mondo in cerca Teresa sta per diventare nonna, di un futuro migliore. Teresa è tra ma non è una futura nonna come quei pochi fortunati che ce l’han- le altre. Ha solo quarantadue anni no fatta, ma a carissimo prezzo. e, da quando ne aveva sedici, vive Ora, mentre attende in ospedale in Sierra Leone, dove è arriva- che si compia nuovamente il mi- ta come profuga. Teresa sta per racolo della vita, ripensa a tutto diventare nonna, ma non è una fu- quello che ha rischiato, alle vio- tura nonna come tutte le altre. Ha lenze subite, a ciò che ha perduto solo 42 anni e da quando ne ave- attraversando il Mediterraneo venti- va sedici vive a Freetown, in Sierra sei anni prima, per arrivare alla sua 1 - Carmela Gaini Rebora, Oggi Leone, dove è arrivata come pro- terra promessa. Il luogo che final- è la mia festa, Ed. E.D.B. fuga. Ventisei anni prima, infatti, mente ha potuto chiamare casa. Il 21 gennaio 1964, a soli 27 anni, nel 2023, Teresa ha dovuto lascia- Sebbene sia ambientata in un moriva la beata Benedetta Bianchi re una poverissima Germania per futuro non troppo lontano dal no- Porro. intraprendere insieme alla sua fa- stro, la tematica trattata da Nicola Nata a Dovadola (Forlì) nel 1936, miglia un interminabile viaggio della Brunialti è estremamente attuale: fu colpita a pochi mesi di vita dal- speranza verso le coste siciliane: quella dei migranti, persone che la poliomielite e poi da una malattia vivono in un paese di guerra e di- rara incurabile che la rese progres- sperati intraprendono viaggi duri, sivamente sorda, paralizzata e quasi impossibili, che li segnano infine cieca. Con gli altri comuni- per sempre e che gli donano quel cava attraverso un alfabeto tattile poco di speranza di trovare alla trasmessole mediante la mano de- fine del loro lungo viaggio un posto stra. migliore dove vivere in modo digni- Nonostante le sue infermità se- toso. guì un normale corso di studi e si iscrisse alla facoltà di medicina, 3 - Francesco Lorenzi, I segreti che frequentò fino al 1958 quando della luce, Ed. Rizzoli sostenne il suo ultimo esame. Nel 2014 l’autore ha raccontato Personalità ricca e sensibile, in questo libro sincero e intensissi- Benedetta maturò un’intensa spi- mo il suo percorso di conversione ritualità, visse la malattia come da una vita senza luce a un’altra il- occasione di configurazione al Cri- luminata da Dio, in cui tutto trova sto sofferente e seppe confortare un senso: la musica, il successo, quanti intrattennero con lei rapporti le amicizie, ogni relazione umana. diretti o epistolari. Questa esperienza fortissima lo Avendo conosciuto la famiglia ha educato ad una meditazione Bianchi Porro nei tempi lontani, profonda che gli ha permesso di l’autrice di questo libro traccia un cogliere una nuova dimensione di profilo di Benedetta attraverso i felicità, una pienezza traboccan- racconti della madre e la lettura del te che libera l’anima e fa bene al → 13

4 - Alice Ongaretti, Viola, Ed. Al- Cosa unisce queste tre donne? batros Cosa le ossessiona da oltre quat- Italia 1959. Innamorata dell’arte tro secoli? e della cultura, dopo la laurea Vio- A questo punto, Alice Ongaret- la Castaldo inizia a lavorare nella ti, scrittrice bresciana, ci invita bottega di Davide, un restauratore nuovamente in viaggio, stavolta la- di Firenze e, grazie a questa espe- sciandoci affascinare dai misteri rienza, diventa ben presto una dell’antichissima India e dalla bel- esperta del settore, tanto da gua- lezza senza tempo dell’Italia e della dagnarsi anche la stima del signor Francia. Ci presenta personaggi a Diderot, famoso commerciante tutto tondo, mai convenzionali; ci d’arte parigino. presenta soprattutto donne voliti- Nel frattempo si sposa con Clau- ve e indipendenti che giocano una dio, che crede di conoscere, ma partita con il destino, donne che, se che invece, per seri motivi, si dimo- a volte possono soccombere, tutta- stra molto lontano dall’essere il suo via alla fine sapranno prevalere. ideale di uomo. Decisa a ricominciare, Viola si tra- sferisce a Parigi e lì ha inizio la sua nuova vita che la vede affermarsi come una delle più importanti per- sonalità di quel mondo straordinario della moda e dell’arte. Al suo fian- co un altro uomo, Jean Belmont, che l'ama per quello che è e che la cuore. Per questo l’autore presen- sprona a seguire il suo istinto e la ta un cammino in 21 passi. I primi 7 sua passione. rappresentano un risveglio perché ci Le loro vicende si intrecciano, aiutano a metterci in ascolto di quel- come legate da un filo invisibile, a le che lui, quale musicista, definisce quelle della principessa indiana Tri- le sette note dell’armonia interiore ed sha e della sua schiava Dharma, esteriore, dal do di Dono al si di Si- vissute nel lontano 1573, e dell'an- lenzio passando per il fa di Fallire e il ziana Corinne Montblanc, studiosa la di Lavoro. La seconda fase del per- di lingue orientali che la pazzia e corso è quella della consapevolezza l'alcolismo hanno portato alla mor- e della scelta, una terra di mezzo te proprio nella capitale francese. in cui occorre interrogarsi: perché continuare nonostante la fatica e la paura di non farcela? Sono i 7 scalini del combattimento spirituale interio- 5 - Laura Vincenzi, Lettere di una re grazie ai quali si scoprono valori fidanzata, Ed. Ave come il Perdono (che non vuol dire Laura Vincenzi ha poco più di lasciar perdere), l’Ammirazione (che vent’anni. E’ una ragazza sincera, non è fanatismo), la Fedeltà (ben di- che ama la vita e sogna di spo- versa dalla monotonia). Salire questi sarsi, ma presto scopre di essere gradini apre la strada alla terza parte gravemente malata. del cammino, i 7 passi di contem- Attraverso le lettere che scrive al plazione della meta: l’incontro con fidanzato e le pagine del diario, nel- lo Spirito, l’accorgersi che in questo le quali confida i pensieri più intimi, cammino non siamo mai stati soli. si rivela la sua straordinaria for- E’ questo un itinerario lineare e za, quella dell’amore vissuto, che graduale che può intraprendere le permette di affrontare con fede chiunque senta l’esigenza di in- e coraggio grandi sofferenze, dedi- dagare sulla propria vita. Ma è candosi con serenità agli impegni anche un cammino rivolto a quelli di ogni giorno. Oggi la sua testimo- che hanno paura, a coloro che vor- nianza accompagna non solo chi rebbero amare e non ci riescono, l’ha conosciuta, ma tutti quelli che a coloro che sono feriti nell’animo. si lasciano incontrare dalla sua sto- E’ un cammino per tutti perché cia- ria. scuno è un’anima alla ricerca della Il 7 dicembre 2016 si è aperta la felicità. causa per la sua beatificazione. 14

Grest estate 2019 Fare della propria vita una "Bella Storia" Dopo tre settimane si è conclusa, la vita, ricca di quel “talento” che il anche quest’anno un’esperienza Signore ci affida per la nostra feli- che ha lo scopo di fare trascor- cità e che deve essere speso per rere momenti ludico-ricreativi ai il bene di tutti. Una storia tutta da numerosi bimbi partecipanti. “Bel- scrivere… Forza ragazzi, anche se la storia” era il titolo dell’edizione il Grest è finito, non dimenticatevi 2019 che ha sviluppato l’argomen- di fare della vostra vita “una bella to della vocazione. La vocazione è storia”! la nostra bella storia con Dio per- L’appuntamento per la serata fi- ché parla della relazione tra Dio e nale è stato una magia per tutti, gli uomini. ragazzi, genitori, parenti, amici e Le attività di base e i momenti di la comunità intera, che si è sentita animazione, ben coordinati dall’ani- coinvolta nel clima di festa, creato matore Francesco di dalla vitalità, esuberanza, gioia, vo- e dai suoi collaboratori, sono sta- glia di divertirsi dei suoi ragazzi. ti incrementati da alcune uscite Un grazie ai genitori che ancora fuoriporta che hanno emozionato una volta si sono fidati degli orga- fortemente i bambini e hanno fatto nizzatori ”affidando” loro il bene più crescere in loro il sentimento della prezioso. condivisione. Un grazie grande al gruppo di Nonostante l’elevata temperatura animatori - alcuni alla loro prima i bambini (e i loro splendidi anima- esperienza - che ha saputo con pa- tori) non hanno risentito molto della zienza e affetto aiutare e i bambini fatica e se c’è stata, è stata affron- a vivere i vari momenti del Grest. tata con molta tranquillità. Molto importante è stato anche I ragazzi erano stati divisi in squa- l’apporto di varie mamme che con dre, che si sono “affrontate” nelle grande dedizione e per il tempo gare e nei giochi, per imparare che loro disponibile hanno fatto sì che la vocazione a cui ciascuno è chia- anche da un punto di vista prati- mato è di fare della propria vita, co tutto si svolgesse nel miglior dono di Dio, una bella storia. “Bel- modo possibile, preparando 25- la storia!”, infatti, era lo slogan 30 gustosi pranzetti ogni giorno. dell’Oratorio Estivo 2019: esclama- Ci sembra di poter affermare, sen- zione di gioia e di stupore, che dice za ombra di smentita, che anche quanto possa essere bella l’esi- quest’anno il Grest è stata una stenza se vissuta dentro il progetto bella esperienza di comunità e col- di Dio e nell’incontro con Lui. laborazione che certo resterà nella I ragazzi sono stati sollecitati ad mente e nel cuore di chi vi ha par- imparare a vivere “stando” dentro tecipato. 15

Grest estate 2019

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO Come da tradizione ormai consolidata, la seconda domenica di settembre abbiamo celebrato la ventunesima festa degli anniversari di matrimonio. Un ricordo ed un pensiero d’affetto alle undici coppie che non hanno potu- to festeggiare per la perdita del proprio coniuge nel corso degli ultimi cinque anni. Fra le numerose coppie partecipanti, alle quali va il nostro ringraziamento per la loro testimonianza e presen- za, voglio sottolineare il 60° di Bruno Filippini con Angela e di Angelo Filippini con Laurina. Alla cerimonia, emozionante ed intensa, celebrata in Basilica da don Faustino, ha fatto seguito l’aperi- tivo rinfresco in Oratorio. Grazie a quanti hanno contribuito alla bella riuscita dell’evento: al Coretto ed ai suoi Maestri, all’A.Ge., all’Oratorio, a Martina per i bellissimi bouquet per le Spose, alle persone che hanno preparato il rinfresco. Arrivederci all’anno prossimo 16

Pellegrinaggi fuori porta Fonte di Caravaggio - Chiampo Nello scorso mese di maggio, tra- dizionalmente dedicato a Maria, si è svolto il consueto pellegrinaggio al santuario mariano di Santa Ma- ria del Fonte a Caravaggio. In programma la visita al santua- rio, la partecipazione alla Santa Messa e, a conclusione, l’imman- cabile merenda a base di pane e salame, uova e torte varie, offerte dalle partecipanti. Il viaggio in pullman, grazie alla verve delle capocomitiva, è sta- to piacevole. Ai partecipanti non è stato possibile sottrarsi all’im- mancabile lotteria che ha riservato Chiampo (Vicenza) - La grotta di Lourdes fu edificata nel 1935 da fra- premi per tutti o quasi. te Claudio Granzotto che è sepolto ai suoi piedi. In cemento e ferro, il Quello che va lodato è che il rica- luogo sacro è una replica di quella presente sui Pirenei in Francia. vato è andato a fin di bene. I 500 euro raccolti, uniti ai 500 euro rac- di Caravaggio che si trova di fron- Per la stessa finalità sono sta- colti in occasione del pellegrinaggio te alla cascina Crocetta, sono stati ti dati a don Faustino anche i 450 del 2018 sempre a Caravaggio, consegnati a don Faustino per la euro raccolti (iscrizione e lotteria) inizialmente accantonati per il re- sistemazione del portale della no- tra i partecipanti al pellegrinaggio a stauro della santella della Madonna stra Basilica. Chiampo del 9 settembre scorso. Gruppo Alpini Pralboino - Milzano - Seniga Al Sacrario Militare di Redipuglia Sabato 7 settembre 2019 il gruppo Alpini di Pralboino-Milzano-Seniga si è recato in pellegrinaggio al Sa- crario Militare di Redipuglia, situato in provincia di Gorizia, in Friuli Ve- nezia Giulia. Questo monumentale cimitero mi- litare è la più grande opera italiana dedicata ai caduti della prima guer- ra mondiale. L’inaugurazione, alla quale presenziò anche Benito Mus- solini, è avvenuta nel 1938. Al suo interno sono custoditi i re- sti di 100.187 soldati caduti durante la grande guerra e per questo mo- della sofferenza, della tribolazione to in noi tante emozioni pensando tivo è conosciuto come il “sacrario e del dolore. ai tanti padri, mariti, figli che con dei centomila”. La maestosa scalinata formata da coraggio e determinazione hanno La struttura è composta da tre 22 gradoni custodisce in ordine al- combattuto e difeso la patria. livelli che rappresentano simboli- fabetico le spoglie di 39.857 soldati Le gite, le escursioni e le varie at- camente “l’esercito che scende dal identificati, le cui iscrizioni recano tività organizzate dai nostri alpini cielo”, mentre le tre croci poste in la scritta PRESENTE che ricorda il sono piacevoli momenti di condi- cima richiamano la crocefissione rito d’appello dello squadrismo. La visione all’insegna dell’amicizia e di Cristo, in particolare l’immagine visita di questo luogo ha suscita- solidarietà. 17

Gente della nostra terra 50 anni dallo sbarco sulla Luna

Foto sopra: il palazzo municipale di Berlino

Un evento storico a cui la genera- I numerosi clienti da tutta Europa una dall’altra era di almeno 15 km zione, un po’ avanti con gli anni, ha (la più piccola era la famosa Furga perché il territorio di Berlino era avuto la gioia di assistere. di Canneto S/O.) facevano pensare 884 Km quadrati, con molti boschi Non molti avevano allora un te- ad un futuro più che mai prospero interni e così, a volte, si aveva la levisore in casa per cui, tanti alla per il nostro piccolo paese, vista la sensazione di essere usciti dal ter- radio, altrettanti nei bar, assistette- grossa possibilità lavorativa offerta ritorio urbano, ed invece si era in ro al grande evento. dalla presenza della ditta tedesca. pieno centro città. C’è stato qualcuno che vi ha assi- A meno di un anno dall’inizio del- Era divisa in tre settori: francese, stito in modo assai diverso. Quello le attività, pressioni politiche locali inglese ed americano ed in quest’ul- è il sottoscritto. insensate ed immotivate pretesero timo si trovava il mio appartamento. Parlare delle cose personali non che si assumessero persone imme- Eravamo in piena “guerra fredda” e è mai auspicabile, ma in questo diatamente, pena la chiusura e la vi era un incredibile via vai di spie e caso ho lo spunto per un curioso cacciata dell’impresa (come venne servizi segreti.Ad alcuni scontri ho articolo nel quale, comunque, vi è scritto sui muri di fronte all’edificio). anche assistito personalmente in anche una realtà del nostro paese Spaventati, i titolari innalzarono nel metrò e per strada! in quell’anno. giro di un mese il numero dei di- A questo punto, a titolo informa- Per capire l’antefatto dobbiamo ri- pendenti da dodici ad oltre cento, tivo, devo specificare che Berlino salire al 1967. consegnandomi ogni giorno perso- Ovest (che era poi il centro della Chi ha i capelli almeno brizzola- ne a cui affidare un lavoro. città) non era, come molti pensano, ti ricorda la ditta Schlossar S.r.l. Totalmente incompetenti del set- divisa a metà, ma completamente tedesca, che operava nell’edificio tore, i nuovi assunti portarono circondata dal tristemente famo- delle scuole elementari producen- più scompiglio che produttività. so “muro” che dalla mia finestra do “voci per bambole”?. La conseguenza fu che la ditta fu vedevo ogni giorno verso la Bran- Io fui il primo dipendente. costretta a chiudere. derburg Tor, essendo in linea d’aria Il proprietario ing. Edmund Sch- Io ero responsabile dello stam- a 200 mt. di distanza. lossar, proveniente da Berlino paggio plastico, ma anche uomo Tutto l’esterno attorno al muro per Ovest (città allora ancora con il fa- di fiducia dei proprietari. Per questi 200 km era il settore russo in cui si migerato “muro”), aveva ideato un due motivi, l’Ing. Gerad Goyke, re- trovava Berlino Est. meccanismo che permetteva alle sponsabile della produzione e già Poiché l’orario di lavoro era dal- bambole, per la prima volta nella proprietario di una ditta di stam- le 07.00 alle 16.45 (con 3 pause) storia dei giocattoli, di parlare nel- paggio delle materie plastiche a ed i negozi chiudevano alle 17.30, le varie lingue, ed era una grande Berlino Ovest e successivamen- dovevo prendere velocemente la innovazione. te mio testimone di nozze, mi volle metropolitana per avere la possibi- Con lui erano presenti l’ingegnere come responsabile della sua azien- lità di fare acquisti. Alfred Zinch e l’ing. Gerard Goyke, da, a Berlino Ovest. Pur avendo In una di queste occasioni, era tecnici eccezionali. casa e ditta in città, la distanza di il 20 luglio 1969, vidi gente ferma segue a pagina 18 → 18

← segue da pagina 17 davanti ad un negozio di elettrodo- va perso quell’alone di mistero che mestici e mi fermai io pure. da centinaia di anni trovava spazio Proprio in quel momento i televiso- nella letteratura e nei film: la luna ri del negozio stavano trasmettendo era per gli innamorati, era quel- l’allunaggio del modulo LEM sul no- la dell’omasì che ci raccontavano stro satellite Luna. i nonni, era in tantissime canzoni Vidi l’atterraggio, lo sportello che come simbolo di innamoramento si apriva e l’astronauta Neil Arm- ecc.! strong che con un balzo toccava Ecco, in quell’istante dentro di me il suolo lunare. Ascoltai anche le ho avvertito che scompariva un parole che ne seguirono: “E’ un mito lasciando spazio alla realtà piccolo passo per un uomo, ma un della tecnologia moderna. balzo gigante per l’umanità!”. Realtà che avrebbe fatto balzi gi- In quel momento la Luna si trova- ganteschi e sbalorditivi in questi va nientemeno che a 388.650 Km decenni, cambiando totalmente la dalla Terra. vita per noi umani (e non sempre Io vidi quindi l’allunaggio non a in meglio, purtroppo!), lanciandoci Pralboino, ma sul marciapiede ber- nell’ignoto dello spazio e alimen- linese di via Eisenacherstrasse a tando in noi la mai sopita speranza 1.600 Km di distanza!! di incontrare un giorno un’altra ci- Provai una forte emozione, anche viltà. Sarà un’utopia?? Forse no!! Brandemburg Tor - Berlino perché in quell’attimo la luna ave- D. Piovani

Il melo L'albero della conoscenza salvifica

Michelangelo Buonarroti, Peccato originale e cacciata dall'Eden (Cappella Sistina - Roma)

Il melo è l’albero simbolico della Nella Bibbia, infatti, si narra che il gli alberi, ma del frutto dell’albero, conoscenza salvifica che conduce Serpente, il più astuto tra tutti gli che sta in mezzo al giardino, Dio all’immortalità. Nel Medioevo cri- animali creati dal Signore, disse alla ha detto “Non ne dovete mangiare stiano si riteneva che il suo frutto, donna: «E’ vero che Dio ti ha det- e non lo dovete toccare, altrimenti la mela, fosse la causa del peccato to “Non dovete mangiare di nessun morirete”». originale. In realtà il racconto della albero del giardino?”. Eva rispose: Tutti sappiamo come andò a fi- Genesi non descrive questo albero. “Noi possiamo mangiare i frutti de- nire: Eva mangiò il frutto e poi ne segue a pagina 19 → 19

← segue da pagina 18 2 ottobre offrì ad Adamo ed entrambi, com- messo il peccato, furono scacciati dal Paradiso terrestre. Perché nell’iconografia dell’ar- Gli angeli messaggeri te cristiana è stato scelto il melo come “albero della conoscenza”? La fonte primaria del mito della di Dio e nostri custodi Genesi è mediorientale, ma nel- La parola “Angelo” viene dal gre- della prossima nascita del Bambi- la Bibbia assume caratteri originali co Anghelos, termine usato nella no (Mt 2, 20), della fuga in Egitto in un concetto teologico diverso dai Bibbia con il significato di “mes- (Mt 2, 13) e del ritorno (Mt 2, 19). precedenti. Mentre il serpente è una saggero”, ed è, secondo la dottrina Gabriele è l’Angelo della Annun- metafora del diavolo, il melo, come cristiana, uno Spirito celeste. ciazione, parla a Zaccaria della albero della conoscenza, costitui- - Nell’Antico Testamento – La nascita di Giovanni Battista (Lc 1, sce un’allegoria che sant’Agostino forma più primitiva di fede negli 11) e a Maria della nascita di Gesù così spiega nelle “Confessioni”: fu Angeli era quella che li riteneva (Lc1, 26). L’Angelo del Signore la superbia ad indurre al peccato. “messaggeri di Yahweh”. Ecco annuncia la nascita di Gesù ai pa- Adamo ed Eva si lasciarono persua- alcuni esempi: un angelo ferma stori ed è accompagnato da uno dere a non voler essere sottomessi Abramo dal sacrificare Isacco (Gn stuolo che intona un inno di lode. a Dio, ma preferirono essere auto- 22, 11ss); un angelo parla ad a Gli Angeli assistono Gesù durante nomi così da non osservare la legge Giacobbe in sogno (Gn 31, 11); le tentazioni e un Angelo lo con- di Colui che ritenevano geloso della un angelo appare a Mosè presso il forta nella sua agonia. Angeli sono loro libertà; essi pensavano di non roveto ardente (Es 14, 19); un an- presenti nella Risurrezione. aver bisogno della “luce interiore”, gelo appare ad Elia nel suo viaggio In tutti questi casi essi sono “mes- ma di essere in grado di discernere verso l’Horeb (1Re 19, 7); un an- saggeri”. “il Bene e il Male”. Prima del pec- gelo distrugge gli Assiri di fronte - Gli scritti apostolici del Nuo- cato di superbia, Dio offriva loro a Gerusalemme (2Re 19, 35). vo Testamento - Il “messaggero la vera conoscenza e la vera vita. Al plurale il termine “Angeli” si tro- di Yahweh” libera Pietro e Giovanni Mangiata la mela, persero per sem- va soltanto in Gn 28,12 (salgono e dal carcere (At 5, 19) e solamente pre questa facoltà e, perciò, furono scendono la scala vista in sogno da Pietro (At 12, 7ss); dice a Cornelio allontanati anche dall’albero della Giacobbe) e in Gn 32, 2. Da que- di andare a cercare Pietro (At 10, vita, dal Paradiso. sti passi si deduce con chiarezza 3) e a Filippo di prendere la strada La mela divenne pure un attributo che il “messaggero di Yahweh” ap- di Gaza dove incontrerà l’eunuco di Cristo stesso come Salvatore e partiene alle parti più antiche della della regina di Etiopia (At 8, 26). così Egli venne raffigurato, a volte, tradizione ebraica e il fatto che ap- Un angelo appare in sogno a Pa- con in mano una mela a simbo- paia sempre meno, a mano a mano olo durante il viaggio verso Roma; leggiare la liberazione dal peccato si procede, si spiega tenendo pre- un altro colpisce Erode Agrippa con originale. sente che le tradizioni più antiche una malattia mortale (At 12, 23). La rotondità del frutto ha ispira- sono folklore che spesso accentua Nelle Lettere degli Apostoli gli Ange- to il simbolo del globo terrestre e lo straordinario e fa appello al divi- li sono meno presenti: testimoniano in senso traslato la sovranità. Per no per spiegare i fenomeni. la sofferenza dei cristiani e presie- questo motivo gli imperatori roma- - Nei Vangeli del Nuovo Testa- dono ai servizi liturgici (1Co 11, 10). ni, che si vantavano di discendere mento - L’importanza degli Angeli è - Arcangelo - Nella Bibbia la parola da Venere madre di Enea, porta- evidente. Essi avvertono Giuseppe vano in mano una mela d’oro come raffigurazione del mondo. La me- la-globo, su cui a volte campeggia la “Vittoria alata”, divenne così il simbolo del potere assoluto. A Costantinopoli la grande statua equestre di Giustiniano teneva nel- la mano un globo di rame dorato, definito la “Mela rossa”. Gli imperatori del Sacro Romano Impero vi sovrapposero una Cro- ce a dimostrare che regnavano in nome di Cristo e questa insegna durò fino all’Ottocento per ricorda- re ai sudditi l’origine divina del loro ruolo. segue a pagina 20 → 20

2 ottobre - Gli angeli custodi sec., afferma che ognuno di noi rice- ve dalla nascita un Angelo custode che lo accompagna fino alla morte e, alle soglie del trapasso, lo conse- gna nelle braccia amorose di Dio. Questa consapevolezza di un ac- compagnatore nei pericoli della vita procura all’essere umano coraggio e consolazione. RITUALE PER CHIEDERE UN ANGELO AL PROPRIO FIANCO Foto sopra: angelo con mitria e angelo con pane e vino. Foto pagina precedente: angelo con aspersorio e angelo con la croce. Affreschi PRIMA DI VIAGGIARE nella volta della Basilica S. Andrea apostolo di Pralboino Quando ci sediamo in macchina “Arcangelo” (o “Angelo capo) si tro- GLI ANGELI CUSTODI per andare da qualche parte, abitu- va solo in 1Ts 4, 16; 4d, 9. iamoci a compiere il rituale con cui Il 29 settembre la Chiesa celebra Il mese di ottobre inizia con la fe- chiedere a Dio di mandarci un Angelo la festa di 3 Arcangeli: Michele, sta degli Angeli Custodi (2 ottobre). che ci protegga nel corso del viaggio. Gabriele e Raffaele. Però è ormai Da dove arriva questa devozio- Se chiediamo a Dio di essere as- tradizione considerare che il loro ne e che cosa ci vuole insegnare? sistiti o se chiediamo direttamente numero è di 7. Gesù ci ha ammonito: “Io vi dico al nostro Angelo che ci custodi- Essi vengono anche definiti come che i loro Angeli nei cieli vedono sca, otterremo fiducia e tranquillità. le 7 fiaccole, le 7 lanterne e i 7 Spi- sempre la faccia del Padre mio che Questo, però, non significa che, riti di Dio. è nei cieli” (Mt 18,10), esortando a dopo, possiamo viaggiare in modo I nomi degli altri 4 sono Uriele non disprezzare neppure i piccoli e irresponsabile. L’Angelo ci accom- (dall’ebraico “fuoco di Dio”), Se- gli insignificanti. pagnerà in modo che possiamo altiele (dall’ebraico “Preghiera di Partendo da questa parola di procedere con cautela ed atten- Dio”), Geudiele (dall’ebraico “Lode Gesù, i Padri della Chiesa hanno zione senza mettere a repentaglio a Dio”), Barachiele (dall’ebraico sviluppato la dottrina dell’Angelo nessuno e senza esporre noi stes- “Benedizione di Dio”). custode. Origene, all’inizio del III si a qualche pericolo.

22 settembre: "Puliamo il fiume Mella"

Nella Giornata mondiale dell'Ac- qua, alcuni volontari si sono dedicati con gioia ed impegno alla raccolta dei rifiuti lungo l'argine del fiume Mella. Un esempio da seguire! 21

13 ottobre: San Flaviano martire I pralboinesi in festa per il Santo Patrono La Festa patronale, dedicata a al cristianesimo, si mise a difende- in una teca di vetro nascosta die- san Flaviano, si svolge ogni anno re i cristiani perseguitati, aiutandoli tro ad un apprezzato dipinto, opera la seconda domenica di ottobre. nelle difficoltà e persino occupando- del pittore Sante Cattaneo, che vie- Il lunedì seguente, detto “San si del seppellimento dei martiri, per ne tolto in occasione della festività. Flavianino”, è considerato giorno evitare la profanazione dei loro cor- La teca era portata in processio- festivo. pi. Così egli fu costretto a lasciare ne per le vie del paese ogni cinque San Flaviano è un martire roma- la sua carica di prefetto, passan- anni su un carro mobile, costruito no, vissuto al tempo di Giuliano dola nelle mani di un suo acerrimo dal mitico Pì Frer (Giuseppe Gibel- l’Apostata (IV sec. d.C.). rivale e acceso sostenitore del pa- lini) e spinto a braccia da volontari. Egli discendeva dalla prestigio- ganesimo, un tale Aproniano. Recentemente (nell'anno 2010), sa famiglia Flavia che, per il potere L'imperatore Giuliano lo fece mar- per evitare ulteriori danni irrepa- gareggiò sempre con quella Giulia. chiare a fuoco sulla fronte con il rabili all’urna, si è convenuto di Entrambi i casati, assai noti nella bollo rovente dell'infamia e lo con- lasciare la teca sull’altare, sosti- storia romana, annoverarono diver- dannò ai lavori forzati, esiliandolo tuendola con una statua di legno si imperatori alla guida dell'Impero. ad Aquas Taurinas (forse l’attuale rappresentante il santo patrono. Secondo la tradizione cristiana Montefiascone oppure Acquapen- In questi giorni di festa, nel cen- più affidabile, Flaviano, Prefetto dente, nei dintorni di Roma). Qui S. tro del paese, vengono allestite della città di Roma, era il marito di Flaviano morì di stenti e fatiche , ed bancarelle di vario genere, mentre santa Dafrosa e padre delle san- infine martirizzato nel 361 d.C. negli edifici pubblici sono orga- te Bibiana e Demetria, tutte e tre I resti del patrono, traslati a nizzate esposizioni e nella piazza martirizzate tra il 361 e il 363 d.C. Pralboino nel 1673-74, sono con- antistante la chiesa parrocchiale Anche Flaviano, dopo aver aderito servati nella chiesa parrocchiale sono presenti delle giostre.

Nella foto: paratura dell'altare dedicato a San Flaviano e, a destra, la statua del Santo Martire 22

Anagrafe parrocchiale - I nostri defunti

“O Dio, concedi a questi nostri defunti, fratelli nella fede, il perdono di tutti i peccati, perché ottengano la misericordia e la pace in cui hanno sempre sperato”.

16 - Rachele Maggi 17 - Francesca Zorza 18 - Luciano Curati 19 - Grolamo Bonetta di anni 92 di anni 89 di anni 70 di anni 71 † 12-06-2019 † 15-07-2019 † 16-07-2019 † 08-08-2019

20 - Davinia Gosi 21 - Antonio Rossi 22 - Livio Dordoni 23 - Elena Moioli di anni 92 di anni 83 di anni 96 di anni 81 † 17-08-2019 † 31-08-2019 † 14-09-2019 † 19-09-2019

24 - Paolo Accorti Luciano Zanelli Renato Boninsegna Maria Bodini di anni 83 di anni 75 di anni 83 di anni 88 † 26-09-2019 † 22-09-2019 † 13-09-2019 † 18-09-2019 funerato a Vignate (Mi) tumulato a Pralboino tumulata a Milzano 23

Anagrafe parrocchiale - I nostri battesimi

SONO DIVENTATI CRISTIANI NEL BATTESIMO Battezzato/a il 08 - Maicol Soretti di Francesco e Francesca Marzenti 14-07-2019 09 - Mirco Ferrari di Mario e Silvia Sandrini 25-08-2019 10 - Sofia Comincini di Andrea e Chiara Gatti 22-09-2019 11 - Marco Paletti di Roberto e Liana Ferrari 22-09-2019 12 - Eva Maria Zucchi di Ugo e Giulia Ruggeri 28-09-2019 13 - Chloe Sangiorgio di Pasquale e Federica Ardesi 29-09-2019

Ottobre - Mese mariano ll Rosario non è una filastrocca Il Rosario è piuttosto una devozione per i “mistici” cioè per quei “bambini nello spirito” di cui ci parla Gesù nel Vangelo. Così, mentre l’intelligenza riflette sui misteri della vita di Gesù, il cuore si abbandona fra le braccia di Maria e batte d’amore per Lui

La parola Rosario significa “Corona di Rose”. La Madonna ha rivelato che ogni volta che si dice un’Ave Maria è come se si donasse a Lei una bella rosa e che con ogni Rosario completo Le si dona una corona di rose. Il Santo Rosario è considerato una preghiera completa, perché riporta in sintesi tutta la storia della nostra salvez- za. Con il Rosario infatti meditiamo i “misteri” della gioia, della luce, del dolore e della gloria di Gesù e Maria. È una preghiera semplice, umile così come Maria. In tutte le apparizioni la Mamma celeste ci ha invitato a recita- re il Santo Rosario come arma potente contro il Male, per avere la vera pace. Qui di seguito i “misteri” e una nota pratica per aiutare la recita quotidiana. Misteri della Gioia: (Lunedì e Sabato) 1. L’annunciazione della nascita di Gesù a Maria SS. 2. Maria SS. visita Santa Elisabetta 3. Gesù Cristo nasce povero a Betlemme 4. Gesù viene presentato al tempio 5. Gesù, smarrito nel tempio, viene ritrovato Misteri della Luce: (Giovedì) 1. Il Battesimo di Gesù al Giordano 2. Gesù trasforma l’acqua in vino alle nozze di Cana 3. L’Annuncio del Regno di Dio con l’invito alla conversione 4. La Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo 5. L’istituzione dell’Eucaristia. Misteri del Dolore: (Martedì e venerdì) 1. Gesù agonizza nel giardino degli ulivi 2. Gesù viene flagellato alla colonna 3. Gesù viene incoronato di spine 4. Gesù sale il calvario portando la croce 5. Gesù viene crocifisso e muore in croce Misteri della Gloria: (Mercoledì e Domenica) 1. Gesù risorge dalla morte 2. Gesù sale al cielo Madonna del Rosario - Basilica Pralboino 3. Lo Spirito Santo discende su Maria e sugli apostoli riuniti nel cenacolo 4. Maria SS. è assunta in cielo 5. Maria SS. è incoronata Regina del cielo e della terra. Nota esplicativa: dopo la proclamazione di ogni mistero si recita il Padre nostro, l’Ave Maria (10 volte) e il Glo- ria. E’ possibile limitarsi anche soltanto a un mistero e a una Ave Maria purché si faccia con fede. CALENDARIO LITURGICO Festività di S. Flaviano, martire e patrono di Pralboino

OTTOBRE - 11. Venerdì. Giornata penitenziale. Si può ricevere il sacramento della Riconciliazione dalle ore 9.00 alle ore 10 dalle ore 15 alle ore 16 e dalle ore 19 alle ore 20. - 12. Sabato. Alle ore 18 Celebrazione Eucaristica con lo scoprimento dell’Urna di S.Flaviano. - 13. Domenica. Festa patronale di San Flaviano Celebrazioni Eucaristiche: alle ore 8.00 - alle ore 10.00 presiederà don Mario e si ricorderanno anche il suo 70.mo e il mio 40.mo di Ordinazione sacerdotale - alle ore 18.00 Alle ore 16.00 canto del Vespro.

- 14. Lunedì detto S. Flavianino. La Celebrazione Eucarestia delle ore 10.00, a cui sono invitati i Sacerdoti nativi, i Parroci e i Curati qui inviati e i Sacerdoti della Zona XII, sarà presieduta dal nuovo Vicario episcopale per la vita consacrata e rettore del Santuario di S.Angela Merici Don Giovanni Palamini. Il pranzo in Oratorio è aperto a tutti, previa prenotazione. Alle ore 18.00 Celebrazione Eucaristica con il coprimento dell’urna di S.Flaviano. - 20. Domenica. Giornata Missionaria Mondiale. Alle ore 10.00: “consegna del Padre nostro” al gruppo Cafarnao. Ore 15.00: 2° incontro dei genitori in N.C.G.E. in oratorio.

NOVEMBRE 01. Venerdì. Festa di tutti i Santi. Ore 9.00 Celebrazione Eucaristica in Basilica. Ore 15.00 Celebrazione Eucaristica al Camposanto.

02. Sabato. Commemorazione dei fedeli defunti. Ore 10.00. Cel. Eucaristica al Camposanto. Ore 18.00 Cel. Eucaristica festiva in Basilica. 03. Domenica. Cel. Eucaristica alle ore 8.00 Ore 10.00 Cel. Eucarisica con consegna della Bibbia al Gruppo Gerusalemme. Ore 15,00 in Oratorio, incontro per Genitori del Gruppo Betlemme. 04. Lunedì. Ore 20.00 Cel.Eucaristica in Basilica.

10. Domenica. 69.ma Giornata nazionale del Ringraziamento. Iniziativa a favore della Caritas. 17. Domenica. Giornata Mondiale dei poveri. Alle ore 15.00 in oratorio incontro con i genitori in N.C.G.E.