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46 Spettacoli italia: 54515157505751 Mercoledì 9 Ottobre 2013 Corriere della Sera

DANZA E Racconti di giugno, Pippo 7 giorni Coreografie Claudio Berardo in Usdum autobiografico (fino al 17 Piccolo (foto): Brasile e Sodoma. Dagli anni Strehler; 18 Studio, Milano) sul palco 80-90: classici di Cosimi, Monteverde, Abbondanza (dal 12, Cavallerizza e MOTUS di CLAUDIA PROVVEDINI Fonderie Limone, Torino) Caliban Cannibal Shakespeare e la In Platea primavera dei gelsomini. Con Silvia DELBONO Calderoni e Dalì (oggi e domani, Orchidee Viaggi danza cinema specchi. Festival Actoral, Marsiglia)

L’Arlesiana Sul palco a Jesi Liolà La «commedia agreste» nell’allestimento di Richard Eyre: toni gentili, poca vitalità Amoreeossessione nell’operacrepuscolare Se Pirandello è un intrigo inglese delCileapiùintimista di FRANCO CORDELLI di ENRICO GIRARDI irandello in inglese è ormai nor- male. Ma un Pirandello come P quello di Liolà del 1916 sarà cer- to meno frequente. Il regista che lo propone a Londra è Richard Eyre, che ricordiamo per alcuni suoi film, in specie Iris, un amore vero (la storia di Iris Murdoch e della sua malattia fi- nale). Liolà non è tra i capolavori del drammaturgo siciliano, tutti ne con- vengono. Mi sono ritrovato tra le ma- ni una recensione di Luca Archibugi a un Liolà messo in scena da Gigi Dal- l’Aglio in cui perfino un fanatico co- Dramma Una scena di «L’Arlesiana» di Cilea a Jesi me il nostro poeta la ritiene un’opera minore. Non sono qui per smentire, avevano data una volta a Parma negli anni non avrebbe senso. Ma la verità è che L’ Novanta, per cui non è cosa del tutto inedita in Liolà, benché opera minore (ossia tempi moderni. Ma L’Arlesiana, dramma lirico di musica e teatro precedente la rivoluzione concettuale fine Ottocento, resta ed è destinata a restare opera operata dai testi successivi) è lo stes- rarissima mentre il suo autore, Francesco Cilea, sarà so un capolavoro: di costruzione, se si Donne Un momento dello spettacolo «Liolà» in scena fino al 6 novembre al National Theatre di Londra sempre quello dell’Adriana Lecouvreur. Il perché è vuole di intrigo, e di poesia. presto detto. La dimensione lirico-sentimentale di La costruzione (la vicenda) della Ma a mossa segue contromossa. Lio- Liolà non si piegherà alle ragioni del lui l’attore inglese Rory Keenan non è Adriana è quella in cui Cilea naviga col vento in commedia è diabolica per la sua na- là, che per Mita aveva una passioncel- matrimonio. Perché dovrebbe tradire più che corretto, un quarto dell’ener- poppa. Quella dell’Arlesiana, pagina che alterna tura mimetica: per come nasconde la, riesce a sedurre la ragazza. Non so- la sua natura: un quarto figlio sì, una gia di quel nostro non attore che al- morbidi tepori alla Bohème a virulenti tumulti dietro l’idillio — Pirandello la chiama lo, anche Mita è finalmente incinta, moglie no. l’occorrenza sapeva esserlo. Nello passionali tipo Otello non è altrettanto nelle sue commedia agreste — la durezza, la sarebbe la prova assoluta che zio Si- Vedendo lo spettacolo di Eyre (in spettacolo di Eyre gli attori tendono corde. Persino una musica assai più grezza come furbizia, l’inganno, la reticenza, la mone non è sterile: e a questo punto scena al National Theatre di Londra) invece a ingentilire, a smussare le quella di Mascagni risulta più efficace, anche se ciò menzogna, l’irresponsabilità di ogni il vecchiaccio ritiene che sia meglio all’improvviso mi sono ricordato asperità, a confezionare un ambiente nulla toglie all’oggettiva bellezza di tante pagine di personaggio e, in una parola, del dire la verità. Il figlio di Tuzza, che tra d’averlo già visto una volta, Liolà. Ne rustico forse privo della sua qualità questo titolo che a Jesi, nell’ambito di un cartellone mondo antico in essa rappresentato. l’altro è sua nipote, non è suo, sareb- era interprete Domenico Modugno, si essenziale, la straripante vitalità. che fonde la 46a stagione lirica con il 13° festival La sua natura è poetica dal titolo alla be meglio che Tuzza sposasse il padre era sotto un tendone, sulla Cristoforo © RIPRODUZIONE RISERVATA Pergolesi-Spontini, hanno deciso di rilanciare. E frase conclusiva del protagonista: vero, Liolà. Inutile dire, e qui tornia- Colombo a Roma. Modugno cantava l’hanno fatto con cura. In primo luogo affidando la «Vedo che qui c’è un figlio in più. Be- mo alla frase finale che ho citato, che e ballava. Era perfetto. In confronto a 11111111111111111 voto 7 Form (Filarmonica Marchigiana) a Francesco ne, non ho difficoltà. Crescerà il da fa- Cilluffo, giovane direttore che sta crescendo bene re a mia madre. Il figlio, lo dica pure a perché ha gusto e senso del teatro e perché sa Tuzza, se me lo vuole dare me lo pi- guidare i cantanti senza assecondarli oltre il dovuto. glio io». Dicevo del titolo. Non è forse Secondariamente, assemblando un cast di voci quel nome una condensazione quasi Hanno tutti ragione Il libro di Sorrentino va in scena con Iaia Forte decisamente interessante nel quale spiccano il onirica di «lì», «o», «là»? Vale a dire, tenore Dmitrij Golovnin — voce e temperamento da non c’è in questo nome già racchiusa leone — il soprano Mariangela Sicilia e il mezzo la natura fantastica del personaggio? Annunziata Vestri. Ottima inoltre la messinscena di Le stravaganze del melodico napoletano Rosetta Cucchi. Il dramma è quello che è. Come si Liolà, lo dice lui stesso, non è «uccel- diceva, vorrebbe esser tumultuoso ma fa i conti con lo di gabbia» bensì «uccello di volo». di MAGDA POLI ri, Tony è fatto vivere dalla brava, eclet- lo stile tra il bozzettistico e il crepuscolare del libretto Il che, tradotto nell’effettualità della tica Iaia Forte, che sembra guardarlo, che Leopoldo Marenco trasse da Alphonse Daudet. Si situazione, significa che Liolà semina ivertente, aspro monologo tratto solo per il semplice fatto di essere don- parla di un giovane di campagna che rifiuta le ovunque figli, e tre di essi sono al ri- D dal primo romanzo di Paolo Sor- na, con ironia insolente e oggettività rassicurazioni di una vita già scritta (il casale e il paro, nelle cure di sua madre. rentino, regista che con il film La gran- bonaria. Iaia Forte è uno spirito di Na- podere, la moglie servizievole, la madre devota) per L’intrigo viene a costituirsi con lo de bellezza rappresenta l’Italia agli poli e sa calarsi bene nel sentire robo- inseguire il fantasma di una seducente creatura di strazio di zio Simone, il quale sessan- Oscar, Hanno tutti ragione (al Teatro i ante e miserrimo di Tony, valorizzando città, l’arlesiana appunto, che gli si è concessa una tenne ha sposato Mita, ma non riesce di Milano) ha come protagonista Tony il ritratto fulminante che, con un napo- volta. È dunque il dramma dell’ossessione per una ad avere figli. Lui dice da lei, ma nella Pagoda, cantante melodico napoleta- letano «ripulito» ed efficace, ne dà l’au- bella e impossibile, che non compare mai in scena. campagna circostante tutti pensano no, all’apice del successo negli anni 70. tore. Tony che ama le prostitute ma si fa Metterla in chiave psicanalitica è forse l’unica via che la causa sia lui, la sua vecchiaia, la È un uomo intelligente, ironico, cini- Ironica Iaia Forte in «Hanno tutti ragione» fregare, che tratta i suoi vizi come vezzi, d’uscita. Lei non compare semplicemente perché è sua sterilità. Zio Simone non si dà pa- co, disilluso, dedito a sesso, coca, cibo e che pencola tra autocritica e autoingan- morta. L’ossessione di lui è in realtà l’elementare ce. A chi lascerà i suoi beni? Ci pensa bel canto, che racconta verità amare sanabile, a tratti accidioso, a tratti ma- no, tra abusi e eccessi, tra frenesie e tor- forma di ribellione contro quel destino già scritto Liolà. Ecco che all’improvviso una ra- con schiettezza lasciando trapelare de- linconico, di una malinconia sentimen- pore con sprazzi di rapida inquietudi- che lo sprovveduto riesce a manifestare prima di gazza del paese, Tuzza, è incinta. Ma cadenza e miseria. Lo scopriamo a New tale pronta a perdersi nel gran frastuo- ne, di lucidità e di avida megalomania. essere sedato e lobotomizzato da madre e sposa, lei non vuole sposare quel padre York alla Carnegie Hall alla presenza di no della sua vita. Tutte pulsioni che ri- Un’interpretazione intelligente che ovvero dalle sue aguzzine. L’unica via di riscatto resta troppo volatile. Chiede a zio Simone Sinatra, per niente in soggezione: «Se a tornano nel sistema complesso di una svela la straziante umanità di un Tony dunque, infine, il suicidio. di prenderla sotto la sua protezione. Sinatra la voce l’ha mandata il Signore, vitalità esagerata, di una sopravvivenza Pagoda simpatico e insopportabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA Felice, zio Simone accetta, così dimo- allora a me, più modestamente, l’ha ostinata anche a se stessi. © RIPRODUZIONE RISERVATA strando di non essere lui la causa di mandata san Gennaro». Filosofia di un Parrucca ultralaccata, abiti maschili, 11111111111111111 voto 7 un matrimonio senza discendenza. narcisista disincantato, un torbido in- una camicia rossa e stretti pantaloni ne- 111111111111111111 voto 8

CLASSICA Composizioni con l’orchestra Stesichoros ROCK JAZZ The Complete Remastered Recordings POP Boom! L’armonica di Littera: Il suono, alchimia estrema La batteria di Cyrille Un gruppo esplosivo poesia che commuove con i gira a pieno ritmo per il deejay Stylophonic Ecco il cd perfetto per quando I Nine Inch Nails sono il signor L’attivissima Cam pubblica La dance non è più un fenomeno si ha voglia di ascoltare accompagnato ogni un nuovo blocco di ristampe da club e discoteche. Non lo è da qualcosa di nuovo, di diverso, volta da musicisti diversi. È un tratte dai cataloghi che ha anni. Guetta, Avicii e altri deejay di imprevisto. È quello che alchimista estremo del suono, acquisito: 6 cofanetti per 47 piazzano numeri 1 in serie e le

Gianluca Littera, con dischi ossessionato dalla ricerca della cd dedicati a Giorgio Gaslini, popstar fanno la fila per farsi l’Orchestra Stesichoros diretta perfezione. Icona della industrial Paul Bley, Oliver Lake, Art produrre da loro. L’Italia arriva da Francesco Di Mauro, incide music (ideale sottofondo in Farmer, David Murray, Andrew sempre in ritardo. Stefano per Stradivarius compilando palestre e saune), prosegue nella Cyrille. Privilegiamo questo Fontana, produttore e deejay una serie di pezzi per armonica a bocca e orchestra. direzione sonora che lo ha reso celebre, ossia quella di batterista non abbastanza conosciuto nonostante sotto il nome Stylophonic, è stato fra i primi a capire la Si tratta sia di cose originali sia di cose trascritte unire l’elettronica burbera e scontrosa alle chitarre gli storici lavori con Cecil Taylor e la recente direzione co-producendo «Buon sangue» di Jova. Ora dallo stesso Littera (come la magnifica «Pavane» di rock. Dopo un matrimonio e la nascita di due figli, è «rinascita» con il potente Trio 3. Alla soglia dei sono pop-rock-rap a rendergli il favore in «Boom!» Fauré), che rivelano non solo quanta agilità e meno inquieto di vent’anni fa: più sobrio, ma sempre 74 anni, insomma, Cyrille è sempre un maestro (Carosello). Giuliano Sangiorgi fa ballare sulla title duttilità si sprigioni dal minuscolo strumento ma attento a ricercare sonorità moderne e rivoluzionarie. del jazz contemporaneo. «The Complete track. Sorprende Raf che torna alle origini in «Gira il anche quanta poesia. Incredibile a dirsi, ma certi Una rinascita dagli abusi di alcol e droghe del passato, Remastered Recordings», che raccoglie i 7 lavori mondo». Emis Killa spara rime su «Conto alla rovescia». passi recano con sé uno struggimento «Hesitation Marks» (EMI/Universal) lo porta a una realizzati fra il 1978 e il 1985 per le etichette «Black Mamba» con Ermal Meta ha una melodia paragonabile a quello della fisarmonica la cui rinnovata creatività che coniuga la furia e veemenza sorelle Black Saint e Soul Note, mette in luce azzeccata. Azzardata la rivisitazione di «Nel blu dipinto letteratura, non a caso, negli ultimi decenni si è di «» (album del 1994 che lo ha l’intesa con generazioni diverse: Jimmy Lyons e di blu». E ancora Nesli, Samuel dei Subsonica, Pau dei assai ampliata. Chissà però che questo disco non fatto conoscere in tutto il mondo) all’intimismo di David S. Ware ai sax, James Newton al flauto. Negrita, D’Argen D’Amico e Malika, Irene Grandi e induca qualche compositore a dedicare anche «». Le atmosfere cupe lasciano spazio Duetti, trii e quartetti «liberi» con continui agganci Saturnino, Caparezza. Fontana è pronto per rivitalizzare all’armonica, la sorella minore, le attenzioni che a ritmi dance e chitarre funky in «All Time Low». I testi al passato, chiusi significativamente con uno dei nostri dinosauri in letargo: Fausto Leali può merita. (E. Gir.) esaltano sofferenza e oscurità («Came Back Haunted» l’omaggio pieno di colori a «Bu», ovvero Art essere il nostro Tom Jones? (Andrea Laffranchi) © RIPRODUZIONE RISERVATA e «Various Methods of Escape»). (Mario Luzzatto Fegiz) Blakey. (Claudio Sessa) © RIPRODUZIONE RISERVATA 11111111111111111r voto 7,5 11111111111111111r voto 7,5 11111111111111111r voto 7,5 11111111111111111r voto 7,5