Maria Vittoria Brugnoli

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Maria Vittoria Brugnoli ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte FIG. 1 - ROMA, TRINITÀ DEI MONTI - PERIN DEL VAGA: ANNUNCIAZ.IONE (PARTICOLARE DELLA VOLTA DELLA CAPPELLA puccr) (Fot. G. F . N.) MARIA VITTORIA BRUGNOLI GLI AFFRESCHI DI PERIN DEL VAGA NELLA CAPPELLA PUCCI NOTE SULLA PRIMA ATTIVITÀ ROMANA DEL PITTORE L FATTO che gli affreschi di Perin del Vaga nel confronti dell'attività di Perino e dello stesso am­ nella Cappella Pucci in Trinità dei Monti a Roma biente romano in quegli anni. I siano collocati a circa 14 metri da terra in condi- Gli affreschi della cappella Pucci assumono viceversa zioni di luce non certo favorevoli - in parte anzi tutto il loro significato qualora vengano posti a fuoco pressochè invisibili dal basso, per la loro posizione (mi nello stretto giro di anni che seguì il ritorno di Peri no riferisco alle pitture che sovrastano l'oculo aperto in da Firenze, periodo concluso bruscamente dal funesto alto sulla parete sinistra, e a quelle terminali del sot­ Sacco del '27 cui seguì la partenza del pittore per tarco di ingresso) - spiega come questa opera non Genova: e sono gli stessi anni nei quali cade il soggiorno abbia trovata la considerazione che merita anche da romano del fiorentino Rosso, del parmense Mazzola. parte di quella critica che ha appuntato il suo interesse Una stagione breve ma di estrema importanza per la con acutezza di indagine e di giudizio sui fatti della pittura a Roma, a tutt'oggi ancora non ben chiarita pittura toscana e romana degli anni intorno al '20. nella portata e nei limiti di ciascuna sua componente, Così che, ad esempio, si è potuto continuare a consi­ per la mancanza di molti dati documentari, per la di­ derar valida, per tali affreschi, la datazione suggerita spersione o distruzione di alcune delle poche opere dal Vasari agli anni immediatamente precedenti la segnalate dalla storiografia, per la difficoltà infine di partenza di Perino per Firenze a causa della peste del districarsi da notizie manchevoli o fallaci. 1523: 1) una datazione, come si vedrà, che non trova In questo contesto quanto mai complesso e difficol­ conferma nei pochi elementi storici recuperabili, e toso vanno ricollocati gli affreschi di Perino, che deco­ tanto meno nei dati stilistici, assolutamente inspiegabili rano la volta a crociera e due delle lunette archiacute 327 ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte quella di destra della volta) ove solo qualche particolare - le donne che assistono S. Anna, il vecchio ado­ rante la neonata nel primo episodio; la giovane donna elegantemente ac­ conciata al sommo della scala nel secondo episodio - testimonia del­ l'alta qualità di esecuzione : quale caratterizza gli altri due episodi, e cioè ' L'incontro di Gioacchino ed Anna' e 'L'Annunciazione' (ri­ I spettivamente nella vela sinistra e in quella verso l'arco di ingresso). Nel sottarco si susseguono - entro spa­ zi rettangolari alternati a riquadri di proporzioni all'incirca raddoppiate ed • occupati da grottesche in cui sono in­ seriti motivi sacri di angeli, della Ve­ ronica o del candelabro a sette bracci (fig. I) - episodi dei progenitori: e cioè, da sinistra verso destra, ' Ada­ mo ed Eva dopo la Creazione', , Il peccato originale' , 'La creazione di Adamo' (nella chiave dell'arco), , La cacciata dal Paradiso terrestre' , , Il lavoro dei progenitori ' ; all'ester­ no dell'arco, i profeti Isaia e Daniele e due putti che dovevano reggere l'ar­ me del cardinale Pucci, sostituita più tardi da quella dell'arcivescovo Gia­ FIG. 2 - PERIN DEL VAGA: AFFRESCHI SULL'ARCO DI INGRESSO E NEL LUNETTONE como Cauco. Nei lunettoni infine, la DI FONDO DELLA CAPPELLA PUCCI (Fot. G. F . N.) , Visitazione' sulla parete di fondo, , La Carità e la Fede' , su quella di del braccio sinistro del transetto di Trinità dei Monti sinistra; e nel sottarco dell'oculo è conservato il primi­ - trasformato in cappella e dedicata alla Vergine -, tivo fregio e l'unico stemma superstite del primo con­ nonchè il sottarco e la fronte dell'arco acuto di ingresso cessionario della cappella, il card. Lorenzo Pucci: una alla navata (figg. 1-8). testa di moro entro uno scudo sovrastato dal cartiglio Una buona lettura degli affreschi è stata resa possi­ col motto "Intus Candor" (fig. 6). Il lunettone di bile dalla campagna fotografica svolta nella chiesa nel destra, con' La Sibilla che mostra ad Augusto la Ver­ luglio del 1960 da parte del Gabinetto Fotografico gine " non appartiene invece a Perino, ma agli Zuccari Nazionale: 2) innalzati i ponti, fu agevole esaminare a (fig. 32) . Il lavoro di decorazione venne infatti inter­ distanza ravvicinata le pitture delle 4 vele e del lunet­ rotto: secondo il Vasari,3) a ca~sa di una malattia che tone di fondo e scoprire, - poichè di scoperta in­ precedette la partenza dell' artista per Firenze nel 1523 ; vero si tratta - le due bellissime figure di Virtù teolo­ ma risultando erronea - come già si accennava - la gali (la Fede e la Carità) adagiate con estrema eleganza datazione proposta dallo storiografo, si deve piuttosto al di sopra dell'oculo aperto in alto a sinistra; o le due pensare che l'interruzione sia stata imposta dal Sacco (( storiette » estreme del sottarco (rispettivamente ' Ada­ del '27, da causa cioè posteriore al ritorno da Firenze di mo ed Eva dopo la Creazione' e il 'Lavoro dei pro­ Perino, il quale - abbandonata poi Roma per Genova­ genitori ') nascoste alla vista dal basso dalla sporgenza non potè più portare a fine l'opera comme~sagli dal dell'architrave sulle paraste angolari (figg. 4, 5, 6) . cardinale fiorentino: così che questi, venuto a morte Si debbono purtroppo lamentare massicci danni nel 1531, non potè giovarsi della propria cappella per causati da penetrazione di umidità e da grossolane la sepoltura, in quanto la decorazione era a quell'anno vecchie ridipinture agli episodi della 'Natività della non ancora terminata. 4) Ripresa circa quattro decenni Vergine ' e della 'Presentazione della Vergine al più tardi per volontà del nuovo concessionario, Giacomo tempio' (rispettivamente nella vela di fondo ed in Cauco arcivescovo di Corfù, venne affidata a Taddeo ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte FIG. 3 - PERIN DEL VAGA: VOLTA DELLA CAPPELLA PUCCI (Fot. G. F. N .) Zuccari e, alla sua morte, continuata da Federico: l'in­ Le poche notizie circa la cappella e la sua storia sono carico assunto da Taddeo comprendeva tutta la deco­ recuperabili, oltre che dal Vasari, dai manoscritti del razione della parte inferiore della cappella, e in più illu­ convento : tra i più antichi conservatici, è quello del nettone di destra, l'unico lasciato disadorno da Perino. 5) padre Robert Lederc della fine del sec. XVI, 6) che FIG. 4 - PERI N DEL VAGA : ADAMO ED EVA FIG. 5 - PERIN DEL VAGA (E ZUCCARI): IL LAVORO DEI (PART. DEL SOTTARCO DELLA CAPP. PUCCI) PRO GENITORI (PART. DEL SOTTARCO DELLA CAPP. PUCCI) (Fot. G. F. N .) (Fot. G. F . N .) 329 ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte FIG. 6 - PERIN DEL VAGA : LA FEDE E LA CARITÀ (LUNETTONE SINISTRO DELLA CAPP. PUCCI) (Fot. G. F. N .) informa come la cappella "quae dicitur Coronationis " divenne solo protettore della chiesa alla morte di que­ fosse costruita dai Padri a spese del convento " absque st' ultimo, che avvenne nel gennaio del 1523 : 9) fu allora tamen ullo ornamento "; che poi " gratis et reverentia che il fiorentino chiese ed ottenne la giurisdizione di moti" quelli la concessero" Ill.mo Cardinali Laurentio una cappella - quella appunto dedicata alla Incoro­ Puccio, Protectori ordinis... qui fornicem eleganti nazione della Vergine e situata presso la porta del pictura per manu Perini del Vaga decorari fecit ti : chiostro - e che si preoccupò di adornarla di pitture. là dove "fornicem" deve intendersi in senso lato - Anche ammettendo che l'incarico della decorazione di arco volta lunette - secondo, del resto, l'accezione sia stato conferito a Peri no subito a quella data - e latina del termine. Alla morte del cardinale, gli eredi sembrano confermarlo i superstiti disegni per le vele - non si curarono di portare a fine l'opera incominciata; non si può certo pensare che il pittore abbia eseguito gli rinunziarono anzi nel 1548 alla giurisdizione sulla cap­ affreschi nel brevissimo lasso di tempo intercorso tra pella, che fu poi ceduta, nel settembre 1562, a Gia­ la morte del Carvajal - e la successiva assegnazione como Cauco vescovo di Corfù: 7) e lo stemma Cauco della cappella al card. Pucci - e la partenza per Fi­ si sostituì a quello Pucci nella chiave dell'arco e in renze a causa della peste, che sappiamo era ricomparsa quella della volta. a Roma già nel febbraio dell'anno 1523. IO) Un termine post-quem per l'attività di Perino nella Assunto l'incarico della decorazione della cappella, cappella ci viene già suggerito da quella qualifica di Perino potè fornire qualche disegno, ma l'esecuzione " Protettore " dell'ordine con la quale il card. Pucci degli affreschi dovette certo essere rimandata al suo è rammentato nel manoscritto cinquecentesco; in un ritorno, che coincise, all'incirca, con la venuta a Roma manoscritto dei primi del sec. XIX 8) si apprende infatti del Rosso e del Parmigianino. E con tale deduzione che il card. Lorenzo Pucci, nominato fin dal 1513 suggerita dai pochi dati storici in nostro possesso tor- I protettore del convento dei Padri minimi da Leone X nano, e assai bene, le conclusioni che si impongono mSieme con il vecchio cardinale Bernardino Carvajal, all' esame dei disegni per le vele e degli affreschi. 33° ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte FIG.
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