Il Territorio Della Provincia Di Reggio Nell'emilia
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IL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI REGGIO NELL ’E MILIA 1750-1862 SOMMARIO INTRODUZIONE 2 Tavola delle abbreviazioni 3 Legenda 3 Tavola n. 1 PARTIZIONE del ducato di Reggio al 1750 4 Tavola n. 2 DESCRIZIONE del ducato di Reggio, cioè città e luoghi principali dello Stato ... 1781 8 Tavola n. 3 PARTIZIONE del territorio del ducato di Reggio secondo le giurisdizioni. 1788 19 Tavola n. 4 DIPARTIMENTO del Crostolo sotto la Repubblica cispadana. 1797 26 Tavola n. 5 RIPARTIZIONE territoriale del dipartimento del Crostolo. 23 vendemmiale a. VII (14 ott. 1798) 29 Tavola n. 6 DISTRETTUAZIONE del dipartimento del Crostolo. 8 apr. 1804 32 Tavola n. 7 COMPARTO territoriale del dipartimento del Crostolo. 8 giu. 1805 35 Tavola n. 8 CONCENTRAZIONE dei comuni del dipartimento del Crostolo. 31 lug. 1809 37 Tavola n. 9 RIORDINAZIONE del dipartimento del Crostolo. 11 feb. 1814 40 Tavola n. 10 PROVINCIA di Reggio. 12 gen. 1815 43 Tavola n. 11 PROVINCIA di Reggio. 29 dic. 1815 46 Tavola n. 12 DISTRETTUAZIONE della provincia di Reggio. 20 dic. 1827 49 Tavola n. 13 AGGREGAZIONE della Comunità di Gualtieri a quella di Brescello. 16 ott. 1829 52 Tavola n. 14 TRATTATO di Firenze, pubblicato il 23 dic. 1847 52 Tavola n. 15 Circoscrizioni territoriali delle province di Reggio e di Guastalla. 1848 53 Tavola n. 16 CIRCOSCRIZIONI territoriali dei comuni della provincia di Reggio. 4 dic. 1859 54 Tavola n. 17 CIRCOSCRIZIONE territoriale della provincia di Reggio. 27 dic. 1859 57 Tavola n. 18 CIRCOSCRIZIONE amministrativa della provincia di Reggio. 31 dic. 1862 59 Bagnolo e la giurisdizione di Novellara 63 Ciano e Canossa 64 La smaterializzazione di un luogo: Piagna 70 Bagatelle di geopolitica 78 La giurisdizione di Arceto 82 1 INTRODUZIONE Il periodo preso in esame per illu- E poiché le complesse vicende territoriali di strate i molteplici assetti territoriali assunti, alcune località ebbero pesanti conseguenze nel corso del tempo, dalla provincia di Reg- sulla loro documentazione, si è ritenuto op- gio si apre con la metà del sec. XVIII, re- portuno, quasi necessario, seguire in detta- gnante Francesco III. glio i mutamenti che hanno interessato I domini degli Estensi si componevano an- qualche comune in particolare: ignorando i cora di più «stati», e tra essi, oltre al duca- fatti relativi alla storia del territorio, riusci- to di Modena, c’era quello di Reggio, il prin- rebbe talvolta incomprensibile la presenza o cipato di Correggio e la contea di Novella- l’assenza di alcuni registri in determinati ar- ra 1. chivi. Si sono prese in considerazione Ba- Di lì a pochi anni di tutto ciò non ri- gnolo in Piano con Novellara, Ciano e Ca- maneva più nulla: le repubbliche napoleoni- nossa, Piagna di Baiso e la giurisdizione di che divisero il precedente ducato di Modena Arceto. e Reggio nei due distinti e autonomi dipar- La Restaurazione che seguì non i- timenti del Panaro e del Crostolo, e sostitui- gnorò tutto questo intenso lavoro: fatte rono governatorati, giurisdizioni e podeste- salve le restituzioni determinate rie con un’amministrazione pubblica che dall’applicazione del «principio di legittimi- promanava dal governo centrale, e che ge- tà», il ducato austro-estense dal 1815 fu stiva e controllava il territorio attraverso diviso non più in «stati» ma in province, e i una capillare e ben strutturata rete di uffici comuni che le componevano ricordavano statali ed enti pubblici territoriali. assai da vicino i cantoni napoleonici. La Il mutamento non era di lieve entità, semplificazione amministrativa fu acquisita e richiese anni e ripetuti tentativi per essere una volta per tutte, la statalizzazione del messo a punto. Il dipartimento del Crostolo, potere politico si perfezionò e si consolidò: i uno dei primi ad essere istituito, partecipò a feudi erano stati soppressi e indietro non si questa progressiva elaborazione, o la subì a tornò più. seconda del punto di vista, e quindi, nel pe- Da quel momento in poi si può dire riodo che va dal 1797 al 1814, numerosi fu- che si tratta solo di registrare gli aggiusta- rono gli assetti territoriali amministrativi menti territoriali dovuti agli avvenimenti che assunse. politici, e certo il più rilevante fu la nascita del Regno d’Italia nel 1861, ma la struttura 1 Si veda quanto detto in: G. SANTINI , Lo stato estense fondamentale della provincia di Reggio non tra riforme e rivoluzione , Milano, Giuffrè, 1983, p. fu più sostanzialmente toccata, e così la 142, a proposito della carta geografica del ducato, re- troviamo anche ai nostri giorni. Per questo datta nel 1785 da A. Zatta. l’ultima distrettuazione riportata è del 1862. 2 TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI LEGENDA a., aa. = anno, -i AC RE = Archivio del Comune di art., artt. = articolo, -i Reggio Emilia b., bb. = busta, -e ACV RE = Archivio della Curia vescovile c., cc. = carta, -e di Reggio Emilia cap., capp. = capitolo, -i A. P. G. = Atti di Protocollo generale cat. = categoria Arch. Pref. = Archivio di Prefettura cfr. = confronta AS MN = Archivio di Stato di Manto d. l. = decreto legge, decreto legi- va slativo AS MO = Archivio di Stato di Modena d. m. = decreto ministeriale AS RE = Archivio di Stato di Reggio d. p. r. = decreto del presidente della Emilia Repubblica c. s. = come sopra es. = esempio f. = filza etc. = eccetera II. DD. = Imposte dirette fasc., fascc. = fascicolo, -i Int. fin. RE = Intendenza di finanza di Ibid. = Ibidem Reggio Emilia l. = legge I. R. = Imperial regio/a lett. = lettera, -e loc. = località n., nn. = numero, -i R. D. = Regio/a ducale p., pp. = pagina, -e RE = Reggio Emilia r = recto R. I. = Regio/a imperiale r. = regio S. A. R. = Sua Altezza Reale r. d. = regio decreto S. M. = Sua Maestà r. d. l. = regio decreto legge Tit. = Titolo reg., regg. = registro, -i Uff. = Ufficio rub. = rubrica s. d. = senza data N.B.: sec. = secolo L’esatta denominazione del capoluogo sg., sgg. = seguente, -i di provincia è «Reggio nell’Emilia», secondo il v = verso r. d. n. 880 del 5 ott. 1862; fino a quel mo- v. = vedi mento era chiamata solo Reggio; oggi, per brevità, è in uso la forma «Reggio Emilia», ed N.B.: è questa che si adotta. Dall’unità d’Italia, per I nomi dei mesi, nelle date complete, evitare equivoci con toponimi uguali di altre sono indicati con le loro prime tre lettere. Si regioni, la denominazione di qualche comune precisa che viene usata la forma «Distretto» ha acquisito specificazioni geografiche. Con r. per indicare la partizione territoriale ammini- d. del 5 ott. 1862, n. 880, Bagnolo, San Polo strativa estense, e la forma «distretto» per la e Sant’Ilario completarono le loro denomina- partizione territoriale amministrativa napoleo- zioni in Bagnolo in Piano, San Polo d’Enza in nica. Il termine «Villa», che nel secolo XVIII Caviano e Sant’ilario d’Enza, mentre Rio mutò designava un centro abitato privo di una pro- in Rio Saliceto. in seguito a r. d. del 4 feb. pria Adunanza di reggenti, viene sempre dato 1864, n. 1678. San Polo assunse l’attuale in maiuscolo per non ingenerare equivoci con forma semplificata di «San Polo d’Enza» con il vocabolo relativo all’omonimo edificio. d. p. r. del 15 lug. 1955, n. 809. Tuttavia, Notificazioni, avvisi, leggi, decreti, re- poiché all’interno della provincia equivoci non golamenti e quant’altro in materia normativa, possono verificarsi, si è spesso usata la vec- sono citati senza ulteriori formalità che la data chia denominazione breve, soprattutto quan- e l’emittente, poiché essi si trovano tutti nella do si è trattato di indicare le frazioni di questi raccolta legislativa dell’Archivio di Stato di comuni. Con legge regionale n. 14 del 30 Reggio Emilia, scandita dai vari titoli che ha mag. 1991 la denominazione del comune di assunto nel corso degli anni; per il periodo Ciano d’Enza è stata modificata in «Canossa»; anteriore al 1797 si deve ricorrere a: AS RE, ai fini delle inventariazioni però, si continua AC RE, Gride a stampa. ad usare, per evidenti motivi di carattere sto- rico, la vecchia forma di «Ciano», anche per distinguere il territorio del centro del comune dalla Canossa che, fino al 1991, ha indicato solo una frazione di esso. 3 * Tavola n. 1 * PARTIZIONE del ducato di Reggio al • Almizone [Lemizzone] 1750 2. • Trignano Come si noterà, i primi due Partimenti cor- • Campogajano rispondono all'incirca alle future province di Modena e Reggio; nel secondo Partimento, grosso modo quello di Reggio, è compresa CITTÀ E LUOGHI PRINCIPALI DELLO anche Varano nella Lunigiana, mentre alcu- STATO DI MODENA ne località che in seguito diverranno frazioni SOGGETTI AL SECONDO PARTIMENTO di comuni reggiani, figurano nel primo e nel terzo Partimento, quello della Garfagnana. ◊ Stato immediato ◊ Reggio Città CITTÀ E LUOGHI PRINCIPALI DELLO Governo nobile. Vi risiede un governatore STATO DI MODENA col podestà, ed il giudice, che in assenza, o SOGGETTI AL PRIMO PARTIMENTO mancanza del governatore è anche luogo- tenente del governo ◊ Stato immediato ◊ • Reggio ... Suoi Borghi: di Porta S. Pietro Rubbiera di Porta Castello Residenza d’un giusdicente col titolo di go- di Porta S. Stefano vernatore, ed ha sotto di sé le seguenti Ville di Porta S. Croce • Rubiera Sue Ville: Mancasale Ville: Bagno Seta Caselle Roncocese Cazzuola Tresinara Fontana Gavasseto Marmirolo Massenzatico San Faustino Penizzo Codemondo ◊ Stato mediato ◊ Quaresimo ... Pieve Modolena Castellarano Gavassa marchesato: feudo San Martino d'Este Cognento • Castellarano Cà del Bosco si sopra • Roteglia Cà del Bosco di sotto • San Cassano Cella • San Michele San Maurizio Coviolo San Donnino di Liguria Casaloffia marchesato: feudo G. B. Mari di Genova Rivalta, luogo di delizie • San Donnino di Liguria di S.A.S. • Arceto Pra Fontana • Corticello San Prospero / Strinati Sesso San Martino in Rio Budrio marchesato: feudo San Martino d’Este Argine • Gazada Canoli • Prato Fogliano • Stiolo Canali Cavazzoli 2 Tratto da Catalogo delle Città e luoghi principali del- Sabione lo Stato di Modena diviso in tre partimenti ..