IL TERRITORIO DELLA

PROVINCIA DI

REGGIO NELL ’E MILIA

1750-1862

SOMMARIO

INTRODUZIONE 2

Tavola delle abbreviazioni 3

Legenda 3

Tavola n. 1 PARTIZIONE del ducato di Reggio al 1750 4

Tavola n. 2 DESCRIZIONE del ducato di Reggio, cioè città e luoghi principali dello Stato ... . 1781 8

Tavola n. 3 PARTIZIONE del territorio del ducato di Reggio secondo le giurisdizioni. 1788 19

Tavola n. 4 DIPARTIMENTO del Crostolo sotto la Repubblica cispadana. 1797 26

Tavola n. 5 RIPARTIZIONE territoriale del dipartimento del Crostolo. 23 vendemmiale a. VII (14 ott. 1798) 29

Tavola n. 6 DISTRETTUAZIONE del dipartimento del Crostolo. 8 apr. 1804 32

Tavola n. 7 COMPARTO territoriale del dipartimento del Crostolo. 8 giu. 1805 35

Tavola n. 8 CONCENTRAZIONE dei comuni del dipartimento del Crostolo. 31 lug. 1809 37

Tavola n. 9 RIORDINAZIONE del dipartimento del Crostolo. 11 feb. 1814 40

Tavola n. 10 PROVINCIA di Reggio. 12 gen. 1815 43

Tavola n. 11 PROVINCIA di Reggio. 29 dic. 1815 46

Tavola n. 12 DISTRETTUAZIONE della provincia di Reggio. 20 dic. 1827 49

Tavola n. 13 AGGREGAZIONE della Comunità di a quella di . 16 ott. 1829 52

Tavola n. 14 TRATTATO di Firenze, pubblicato il 23 dic. 1847 52

Tavola n. 15 Circoscrizioni territoriali delle province di Reggio e di . 1848 53

Tavola n. 16 CIRCOSCRIZIONI territoriali dei comuni della provincia di Reggio. 4 dic. 1859 54

Tavola n. 17 CIRCOSCRIZIONE territoriale della provincia di Reggio. 27 dic. 1859 57

Tavola n. 18 CIRCOSCRIZIONE amministrativa della provincia di Reggio. 31 dic. 1862 59

Bagnolo e la giurisdizione di 63

Ciano e 64

La smaterializzazione di un luogo: Piagna 70

Bagatelle di geopolitica 78

La giurisdizione di Arceto 82

1

INTRODUZIONE

Il periodo preso in esame per illu- E poiché le complesse vicende territoriali di strate i molteplici assetti territoriali assunti, alcune località ebbero pesanti conseguenze nel corso del tempo, dalla provincia di Reg- sulla loro documentazione, si è ritenuto op- gio si apre con la metà del sec. XVIII, re- portuno, quasi necessario, seguire in detta- gnante Francesco III. glio i mutamenti che hanno interessato I domini degli Estensi si componevano an- qualche in particolare: ignorando i cora di più «stati», e tra essi, oltre al duca- fatti relativi alla storia del territorio, riusci- to di , c’era quello di Reggio, il prin- rebbe talvolta incomprensibile la presenza o cipato di Correggio e la contea di Novella- l’assenza di alcuni registri in determinati ar- ra 1. chivi. Si sono prese in considerazione Ba- Di lì a pochi anni di tutto ciò non ri- gnolo in Piano con Novellara, Ciano e Ca- maneva più nulla: le repubbliche napoleoni- nossa, Piagna di e la giurisdizione di che divisero il precedente ducato di Modena Arceto. e Reggio nei due distinti e autonomi dipar- La Restaurazione che seguì non i- timenti del Panaro e del Crostolo, e sostitui- gnorò tutto questo intenso lavoro: fatte rono governatorati, giurisdizioni e podeste- salve le restituzioni determinate rie con un’amministrazione pubblica che dall’applicazione del «principio di legittimi- promanava dal governo centrale, e che ge- tà», il ducato austro-estense dal 1815 fu stiva e controllava il territorio attraverso diviso non più in «stati» ma in province, e i una capillare e ben strutturata rete di uffici comuni che le componevano ricordavano statali ed enti pubblici territoriali. assai da vicino i cantoni napoleonici. La Il mutamento non era di lieve entità, semplificazione amministrativa fu acquisita e richiese anni e ripetuti tentativi per essere una volta per tutte, la statalizzazione del messo a punto. Il dipartimento del Crostolo, potere politico si perfezionò e si consolidò: i uno dei primi ad essere istituito, partecipò a feudi erano stati soppressi e indietro non si questa progressiva elaborazione, o la subì a tornò più. seconda del punto di vista, e quindi, nel pe- Da quel momento in poi si può dire riodo che va dal 1797 al 1814, numerosi fu- che si tratta solo di registrare gli aggiusta- rono gli assetti territoriali amministrativi menti territoriali dovuti agli avvenimenti che assunse. politici, e certo il più rilevante fu la nascita del Regno d’Italia nel 1861, ma la struttura 1 Si veda quanto detto in: G. SANTINI , Lo stato estense fondamentale della provincia di Reggio non tra riforme e rivoluzione , Milano, Giuffrè, 1983, p. fu più sostanzialmente toccata, e così la 142, a proposito della carta geografica del ducato, re- troviamo anche ai nostri giorni. Per questo datta nel 1785 da A. Zatta. l’ultima distrettuazione riportata è del 1862.

2 TAVOLA DELLE ABBREVIAZIONI LEGENDA a., aa. = anno, -i AC RE = Archivio del Comune di art., artt. = articolo, -i b., bb. = busta, -e ACV RE = Archivio della Curia vescovile c., cc. = carta, -e di Reggio Emilia cap., capp. = capitolo, -i A. P. G. = Atti di Protocollo generale cat. = categoria Arch. Pref. = Archivio di Prefettura cfr. = confronta AS MN = Archivio di Stato di Manto d. l. = decreto legge, decreto legi- va slativo AS MO = Archivio di Stato di Modena d. m. = decreto ministeriale AS RE = Archivio di Stato di Reggio d. p. r. = decreto del presidente della Emilia Repubblica c. s. = come sopra es. = esempio f. = filza etc. = eccetera II. DD. = Imposte dirette fasc., fascc. = fascicolo, -i Int. fin. RE = Intendenza di finanza di Ibid. = Ibidem Reggio Emilia l. = legge I. R. = Imperial regio/a lett. = lettera, -e loc. = località n., nn. = numero, -i R. D. = Regio/a ducale p., pp. = pagina, -e RE = Reggio Emilia r = recto R. I. = Regio/a imperiale r. = regio S. A. R. = Sua Altezza Reale r. d. = regio decreto S. M. = Sua Maestà r. d. l. = regio decreto legge Tit. = Titolo reg., regg. = registro, -i Uff. = Ufficio rub. = rubrica s. d. = senza data N.B.: sec. = secolo L’esatta denominazione del capoluogo sg., sgg. = seguente, -i di provincia è «Reggio nell’Emilia», secondo il v = verso r. d. n. 880 del 5 ott. 1862; fino a quel mo- v. = vedi mento era chiamata solo Reggio; oggi, per brevità, è in uso la forma «Reggio Emilia», ed N.B.: è questa che si adotta. Dall’unità d’Italia, per I nomi dei mesi, nelle date complete, evitare equivoci con toponimi uguali di altre sono indicati con le loro prime tre lettere. Si regioni, la denominazione di qualche comune precisa che viene usata la forma «Distretto» ha acquisito specificazioni geografiche. Con r. per indicare la partizione territoriale ammini- d. del 5 ott. 1862, n. 880, Bagnolo, San Polo strativa estense, e la forma «distretto» per la e Sant’Ilario completarono le loro denomina- partizione territoriale amministrativa napoleo- zioni in , San Polo d’Enza in nica. Il termine «Villa», che nel secolo XVIII Caviano e Sant’ilario d’Enza, mentre Rio mutò designava un centro abitato privo di una pro- in . in seguito a r. d. del 4 feb. pria Adunanza di reggenti, viene sempre dato 1864, n. 1678. San Polo assunse l’attuale in maiuscolo per non ingenerare equivoci con forma semplificata di «San Polo d’Enza» con il vocabolo relativo all’omonimo edificio. d. p. r. del 15 lug. 1955, n. 809. Tuttavia, Notificazioni, avvisi, leggi, decreti, re- poiché all’interno della provincia equivoci non golamenti e quant’altro in materia normativa, possono verificarsi, si è spesso usata la vec- sono citati senza ulteriori formalità che la data chia denominazione breve, soprattutto quan- e l’emittente, poiché essi si trovano tutti nella do si è trattato di indicare le frazioni di questi raccolta legislativa dell’Archivio di Stato di comuni. Con legge regionale n. 14 del 30 Reggio Emilia, scandita dai vari titoli che ha mag. 1991 la denominazione del comune di assunto nel corso degli anni; per il periodo Ciano d’Enza è stata modificata in «Canossa»; anteriore al 1797 si deve ricorrere a: AS RE, ai fini delle inventariazioni però, si continua AC RE, Gride a stampa. ad usare, per evidenti motivi di carattere sto- rico, la vecchia forma di «Ciano», anche per distinguere il territorio del centro del comune dalla Canossa che, fino al 1991, ha indicato solo una frazione di esso.

3 * Tavola n. 1 *

PARTIZIONE del ducato di Reggio al • Almizone [Lemizzone] 1750 2. • Trignano Come si noterà, i primi due Partimenti cor- • Campogajano rispondono all'incirca alle future province di Modena e Reggio; nel secondo Partimento, grosso modo quello di Reggio, è compresa CITTÀ E LUOGHI PRINCIPALI DELLO anche Varano nella Lunigiana, mentre alcu- STATO DI MODENA ne località che in seguito diverranno frazioni SOGGETTI AL SECONDO PARTIMENTO di comuni reggiani, figurano nel primo e nel terzo Partimento, quello della Garfagnana. ◊ Stato immediato ◊

Reggio Città CITTÀ E LUOGHI PRINCIPALI DELLO Governo nobile. Vi risiede un governatore STATO DI MODENA col podestà, ed il giudice, che in assenza, o SOGGETTI AL PRIMO PARTIMENTO mancanza del governatore è anche luogo- tenente del governo ◊ Stato immediato ◊ • Reggio ... Suoi Borghi: di Porta S. Pietro Rubbiera di Porta Castello Residenza d’un giusdicente col titolo di go- di Porta S. Stefano vernatore, ed ha sotto di sé le seguenti Ville di Porta S. Croce • Sue Ville: Mancasale Ville: Bagno Seta Caselle Roncocese Cazzuola Tresinara Fontana Gavasseto Marmirolo Massenzatico San Faustino Penizzo Codemondo ◊ Stato mediato ◊ Quaresimo ... Pieve Modolena Gavassa marchesato: feudo San Martino d'Este Cognento • Castellarano Cà del Bosco si sopra • Roteglia Cà del Bosco di sotto • San Cassano Cella • San Michele San Maurizio Coviolo San Donnino di Liguria Casaloffia marchesato: feudo G. B. Mari di Genova Rivalta, luogo di delizie • San Donnino di Liguria di S.A.S. • Arceto Pra Fontana • Corticello / Strinati Sesso Budrio marchesato: feudo San Martino d’Este Argine • Gazada Canoli • Prato Fogliano • Stiolo Canali Cavazzoli 2 Tratto da Catalogo delle Città e luoghi principali del- Sabione lo Stato di Modena diviso in tre partimenti ... , in Mo- Pratonera dena, per lo Soliani Stamp. duc., 1750, pubblicato in L. San Gio. della Fossa AMORTH , Modena capitale , Modena, Banca popolare San Michele / Fossa di Modena, 1967, pp. 195-204. Santa Maria / Fossa San Tommaso

4 Montecchio Residenza del giusdicente col titolo di go- Brescello vernatore Residenza del podestà • Montecchio • Brescello Sue Ville: Pozzo ferrato Sue Ville: Lentigione Piazza Costa Giarole Aiola Barco Castelnuovo ne' Monti Sant’Illario residenza del podestà Calerno • Castelnuovo ne' Monti Gaida Ville: Cagnola Duchessa Cola Frascaro Novellara Rosano ove risiede il podestà • Novellara Suoi luoghi e Ville: Bagnolo Cereto nell'Alpi Pieve di Bagnolo residenza del podestà San Bernardino • Cereto nell'Alpi Correggio Città Residenza del giusdicente col titolo di go- Governo nobile, vi risiede un governatore vernatore col podestà • Scandiano • Correggio Sue Ville: Sue Ville: Campagnola Dinazzano Rio Sant’Antonino Mandrio Villalunga Mandriolo Salvaterra San Martino Gesso San Prospero Jano Fazano Felegara San Biagio Ventoso Fosdondo San Ruffino Fabrico Podesteria se- Chiozza parata, ma però di- pendente dal Gover- Varano nella Lunigiana no di Correggio residenza del podestà • Varano Gualtieri Ville Appella Residenza del podestà Ripola • Gualtieri Taponeco Sue Ville: Pieve di Gualtieri Tavernella Santa Vittoria ◊ Stato mediato ◊ Minozzo residenza del podestà Acquabuona • Minozzo contea: feudo Vigarani Ville: Asta • Acquabuona Cavola • Cerè di Sologno Civago Febio marchesato: feudo Frosini Gazzano • Albinea Sologno • Mozzadella Villa di Minozzo • Montericco • Borzano

5 Atticola 3 Casteldaldo in Camera contea: feudo Sessi di Vicenza • Atticola • Casteldaldo • Gottano Castellaro nella Podesteria di Minozzo Baiso contea: feudo Antonelli Vita di Pesaro marchesato: feudo Levizzani • Castellaro • Baiso • Levizzano Castelnuovo di Sotto marchesato: feudo Gherardini Bebbio • Castelnuovo di Sotto contea: feudo Rizzi • Bazano • Bebbio • Monte dall'Oglio 6 • Pianzo Bedogno 4 • Roncaglio contea: feudo Ancini • San Polo • Bedogno • Scurano • Cadezoboli Bismantova marchesato: feudo Calori marchesato: feudo Lucchesini • Cavriago • Bismantova • Cadè • Campolongo • Cereto di Bismantova Cerè Marabino • Frascinetolo contea: feudo Malaguzzi • Garfagnolo • Cerè Marabino

Busana Cervarolo marchesato: feudo Zambeccari 5 contea: feudo Guicciardi • • Cervarolo • Cadeferrari • Cervarezza Coriano • Marmoreto contea: feudo Ercole Forni • Talada • Coriano • Santogno • Calizzo contea: feudo Pegolotti • Busanella Costabuona contea: feudo Malavasia di Canossa • Costabuona contea: feudo Valentini • Secchio • Canossa

Carpineto Costa de' Grassi marchesato: feudo Gianini in Camera • Carpineto • Costa de' Grassi

Carù Crevara contea: feudo Flavi d'Urbania contea: feudo Palù • Carù • Crevara

Debbio 3 Nel 1788 L. Ricci, nella sua Corografia dei territori contea: feudo Mariliani di Modena, Reggio, e degli altri Stati già appartenenti • Debbio alla Casa d’Este , in Modena, Eredi Soliani, s.d., p. 8, segnala Atticola solo come «... denominazione di Luo- Deusi go posto nella giurisdizione di Gottano.», contea infeu- contea: feudo Cesare Forni data ai Soliani Raschini di Brescello. • Deusi 4 Da non confondersi con l'omonima località di , nel Piano e Colle. 5 Di Bologna. 6 E' l'attuale Monchio delle Olle. 6 Fellina Paderna marchesato: feudo Molza contea: feudo Gabbi • Fellina • Paderna • Mandra Pantano contea: feudo Borso Santagata Gatta • Pantano marchesato: feudo Ceccopieri • Gatta Pavullo reggiano contea: feudo Sora Gazuolo • Pavullo contea: feudo Molza • Gazuolo Piolo marchesato: feudo Bernardi Giandeto • Piolo contea: feudo Busetti • Cadebracchi • Giandeto • Campo • Onfiano • Casalino • Cinquecerri Gova • Giarola contea: feudo Dalli • Montecagno • Gova Pojago Leguigno in Camera contea: feudo Scapinelli • Pojago • Leguigno Pontone Ligonchio in Camera contea. feudo Becchi • Pontone • Ligonchio Primavore Montealto contea: feudo Baldi Capellina contea: feudo Canossa, Crispi e Ferrari • Primavore • Montealto Quara Montebabbio contea: feudo Sassi • contea: feudo Cabrietti e Prini Quara • • Vogno Montebabbio Quattro Castella Montecastagneto in Camera contea: feudo Calcagni • Quattro Castella • Montecastagneto • Bianello • Montezagni Montericco • Bibiano in Camera per la porzione che spettava alla • Roncolo Casa Manfredi. Le altre due porzioni spetta- • Salvarano no ai conti Vezzani e Toschi, condomini. Querzola 7 Montevetro marchesato: feudo Estense Selvatico contea: feudo Canossa • Querzola • Montevetro • Cadepazzi

Rebecco Nigone contea: feudo Cassoli, Palù e Masdoni, contea: feudo Vallisneri la cui porzione è in Camera • Nigone • Rebecco • Borra Riparotonda • Montemiscoso contea: feudo Greco della • Ramiseto • Riparotonda

7 Di Padova.

7 Rondinara Valisniera marchesato: feudo Cortesi contea: feudo Valisnieri • Rondinara • Valisniera • San Romano • Valbona

Saltino Vezzano marchesato: feudo Estense Tassoni 8 contea: feudo Cassoli • Saltino • Vezzano • Sedrio Salvarano marchesato: feudo Ghislieri di Bologna Viano • Salvarano contea: feudo Aldrovandi Marescotti 9 • Viano San Bartolomeo in Sassoforte • Piagna contea: feudo Affarosi • San Bartolomeo in Sassoforte Villaberza contea: feudo Bellencini San Donino di Marola • Villaberza marchesato: feudo Fontanelli • San Donino di Marola • Marola CITTÀ E LUOGHI PRINCIPALI DELLO STATO DI MODENA San Valentino SOGGETTI AL TERZO PARTIMENTO marchesato: feudo Sacrati di Ferrara • San Valentino PROVINCIA DELLA GARFAGNANA

Sarzano ◊ Stato immediato ◊ marchesato: feudo Carandini ... • Sarzano • Corogna sede di Podesteria • ... Sordiglio • Morsciano [] contea: feudo Parisetti • ... • Sordiglio

Toano ◊ Stato mediato ◊ contea: feudo Toretti ... • Toano • Macognano Ceredolo • Monzone contea: feudo Stoffi • Ceredolo Valestra marchesato: feudo Molza Massa di Montefiorino • Valestra contea: feudo Fontana • Massa

8 Ferrarese. 9 Di Bologna.

* Tavola n. 2 *

«DESCRIZIONE del ducato di Reggio, alla Corografia ... cit. del Ricci (1788), - cioè città e luoghi principali dello Stato di trebbe apparire un pletorico doppione di S.A. Serenissima, e come in abbasso 10 .». quella. La realtà, tuttavia, è più complessa. Questa ripartizione amministrativa In primo luogo, qui siamo in presen- del 1781, data la sua prossimità temporale za di un documento ufficiale, redatto a cura del governatore di Reggio Clemente Bagne- 10 Copia AS RE, AC RE, Carteggi, Carteggio del Reg- si, che rispondeva così a una nota del 17 gimento 1372-1796 , b. 1781-1782a. lug. 1781, inviatagli dal colonnello Rinaldo

8 Boccolari. Era questi, all’interno del Consi- da alcune differenze di status delle località glio di economia, soprintendente al Rego- qui registrate rispetto alla Corografia ... cit. lamento e all’economia delle Comunità e del Ricci. La redazione dei due testi avven- dell’Annona, e la sua richiesta, fatta a nome ne a cinque o sei anni di distanza l’uno del Consiglio stesso, assume quindi un par- dall’altro, eppure , che nella «De- ticolare rilievo e significato, e che le infor- scrizione» è qualificata come «Podestaria mazioni domandate premessero molto Boc- separata, ma però dipendente dal Governo colari lo diceva chiaramente: di Correggio», venne dal Ricci data solo come «... Comune sotto il principato di Cor- «... Per soddisfare pertanto a questo suo desiderio reggio ...» senza alcun accenno alla Pode- 11 e premurosa ricerca, prega esso Tribunale vostra steria 15 , che evidentemente in quel breve eccellenza a darsi la pena di rintracciare sollecita- volgere di anni fu soppressa, e accorpata mente le opportune cognizioni o dal Pubblico, o dal ministro che costì 12 <è> in qualità di presidente alla maggiore giurisdizione di Correggio. Ciò soprintendente all’Estimo pel generale censimento avvenne secondo un generale processo di ecclesiastico e secolare, o da altra parte che vostra accentramento delle sedi giudiziarie nelle eccellenza riconoscesse convenir meglio per una si- località di maggior rilievo, a scapito dei cen- cura informazione, e di trasmettere allo stesso Tri- tri più piccoli, ciò che tendeva ad assicurare bunale quanto sopra 13 colla maggiore possibile subito maggiore economia ed efficienza prontezza, ...». nell’amministrazione della giustizia almeno Indubbiamente necessiterebbero in- nello «Stato immediato», in cui il Governo dagini più approfondite per poter trarre poteva procedere senza scontrarsi con conclusioni adeguatamente fondate, ma è l’istituzione feudale. lecito supporre che anche il documento qui Si può accogliere quindi questa «De- presentato si inserisca nel disegno genera- scrizione» fra i documenti preparatori, che le, che gli organi del governo centrale sta- testimoniano lo sforzo costante, compiuto vano già perseguendo da qualche tempo, e nella seconda metà del sec. XVIII, di co- cioè partire dalla cognizione esatta, precisa struire nel ducato di Modena lo stato mo- il più possibile, del territorio amministrato derno. (e non a caso si insiste in particolare sulla La partizione è accompagnata e con- Montagna alta), verificare quanta e quale clusa da un elenco alfabetico delle Ville di parte fosse «immediatamente» soggetta al- tutto il ducato di Reggio; accanto al nome la Pubblica amministrazione, e quanta lo di ciascuna di esse, è specificato lo stato fosse «mediatamente», riuscire, possibil- giuridico, cioè se giurisdizione immediata o mente senza suscitare contrasti troppo vio- feudo, e lo stato ecclesiastico, cioè se Ret- lenti con i poteri forti, ad estendere la com- toria, Prevostura ... .Questo elenco è in re- petenza dei funzionari dello stato sull’intero altà assai più completo della «Descrizione», territorio, anche mediante la trasformazione e infatti numerosi luoghi presenti in esso parziale degli amministratori feudali in fun- sono in questa assenti; oltre a ciò, in non zionari statali, responsabili davanti ai go- pochi casi i nomi dei feudatari signori di una vernatori ducali, e agenti su loro delega al- località riportati in elenco, sono diversi da meno per quanto riguardava le materie più quelli segnalati nella «Descrizione». Non si delicate dell’amministrazione: il fisco, possono individuare con certezza le cause l’ordine pubblico, la difesa, la viabilità. 14 di queste discrepanze e confusioni; si può Che l’assetto amministrativo dello solo ipotizzare che la frammentazione am- stato fosse in movimento lo si percepisce ministrativa ancora notevolissima del terri- anche, (e qui veniamo al secondo punto che torio, unita alla poca dimestichezza di Ba- 16 rende interessante questa «Descrizione»), gnesi con il ducato di Reggio , e soprattut- to con la sua complicata Montagna, abbiano 11 Il Consiglio di economia. contribuito alla scarsa esattezza della «De- 12 Cioè all’interno dello stesso Consiglio di economia. scrizione» del territorio reggiano. 13 Cioè «... un dettaglio non solo delle Ville, ma ancora delle Castellanze che compongono codesto ducato tan- to immediato che mediato, come pure la notizia certa ed individua di quella parte dello stesso ducato, che si considera Montagna alta. ...». 14 15 Si veda, a questo riguardo, quanto detto nella pre- L. RICCI , Corografia ... cit., p. 82. messa alla Tavola n. 3 a proposito della amministrazio- 16 Sebbene governatore di Reggio già da qualche anno, ne della giustizia; per una trattazione più organica egli si era effettivamente insediato a esercitare la sua dell’argomento, si veda G. SANTINI , Lo stato estense ... carica in città solo nel gennaio 1781, poco tempo dopo cit, pp. 134-153. la morte di Francesco III, presso cui era a Varese. 9 ◊ Stato immediato ◊ Fabbrico Reggio Città Podestaria separata, ma però dipendente Governo nobile, ove risiede un governatore, dal Governo di Correggio. ed in sua mancanza un luogotenente, ed un podestà. Brescello Distretto di detta città, borghi e sue Ville Residenza di un governatore e podestà Sue Ville: Lentigione San Pietro Boretto San Stefano Borghi Porta Castello Gualtieri Porta Santa Croce Residenza di un podestà Sue Ville: Pieve di Gualtieri Ville Mancasale Santa Vittoria Seta Roncocesi Novellara Tresinara Residenza di un podestà Massenzatico Suoi luoghi e Ville: Bagnolo Penizzo Pieve di Bagnolo Codemondo San Bernardino Quaresimo Pieve Modolena Rubbiera Gavassa Residenza di un giurisdicente Cognento Sue Ville: Bagno Caselle Cadelbosco di sotto Cazzuola Celladella Fossa Fontana San Maurizio Marmirolo Coviolo San Faustino Casalofia Rivalta Pratofontana MONTAGNA San Prospero de’ Strinati Sesso Castelnovo ne' Monti Budrio ove risiede un podestà Argine Sue Ville: Cagnola Canolo Cola Fogliano Frascaro Canali Rosano Cavazzoli Vetto Sabbione Pratonera Cereto nell'Alpi, e Nismozza San Giovanni residenza d'un podestà San Michele della Fossa Santa Maria Minozzo San Tommaso residenza di un podestà Ville di Minozzo: Asta Correggio Cavola Città Governo nobile, ove risiede un gover- Cerè Sologno natore col podestà Civago Sue Ville: Campagnola Febbio Rio Gazzano Mandrio Sologno Mandriolo San Martino piccolo Fazano Varano nella Lunigiana San Biaggio residenza di un podestà San Prospero Sue Ville: Appella Fosdondo Ripola

10 Taboneco San Polo 17 Tavernella Bazzano ______Monte dall'Oglio 18 Gherardini marchese Pianzo Carlo ◊ Stato mediato in Pianura ◊ Roncaglio Scurano 19 Montecchio 20 residenza di un governatore Gottano } Sogliani Raschini Sue Ville: Pozzoferrato conte Domenico Piazza Costa Bagnesi sig Cola} In Camera

Aiola marchese Cle- Monte Castagneto} Calcagni conte Barco mente feudo Aurelio Sant’Ilario vitalizio Calerno Leguigno} Scapinelli sig. conte Carlo Gaida Duchessa Scalucchio di Crevara Pallù conte Legrezzo di Crevara Mario Cavriago, e Cadè sua Villa} Feudo Ca- lori sig. marchese Giovanni Batti- Gazzuolo} Molza conte Sigismondo sta Nigonborra } Feudo Gherardini Montemiscoso Valisnieri sig. marchese Carlo Canova di Nigone conte Casalobio Girolamo 21 Tegge

San Donnino di Liguria, Mari marchesa Casteldaldo} Sessi conte Nicolò Arceto e Corticella Lilla vedova Ferdinando Spinola Ramiseto} Valisnieri sig. conte Carlo San Bartolomeo in Sasso Forte} feudo sig. conte Giovanni Battista Borini Valestra} Molza marchese Gherardo

Scandiano Rebecco per ⅜} Casoli conte Giuseppe ove risiede un podestà Sue Ville: Casalgrande Saltino} Tassoni Estense Dinazzano marchese Giuseppe

Sant’Antonino Pantano} Conte Giovanni Salvaterra Battista Sant'Agata Toricella Villalunga Bismantova Gesso Campolongo Iano Carniola e Vologno Luchesini sig. Felegara Cereto di Bismantova conte Ventoso Frascineto Girolamo San Ruffino Graffagnolo 22 Chiozza

17 Nota in margine a sinistra: «Podestà».

18 E’ l’attiale Monchio delle Olle ◊ Stato mediato de' feudi e ◊ 19 Nota in margine a sinistra: «Podestà». Ville della Montagna 20 Come si vede nella tav. n. 1, al 1750 Gottano era ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ comune della giurisdizione di Atticola, feudo al mo- mento «in Camera»; trent'anni più tardi essa sarà con- Acquabona feudo Vigarani tea e sede di giurisdizione, e nel 1788 il Ricci ( Coro- Colagna conte Carlo grafia dei territori di Modena, Reggio, e degli altri Sta- ti già appartenenti alla Casa d’Este , in Modena, Eredi Soliani, s.d..; p. 8), segnala Atticola solo come «Luo- go» posto nella giurisdizione di Gottano. 21 Nota in margine a sinistra di questo gruppo di locali- tà: «Nigone». 11 Gatta} Munarini Bianchi conte Camillo Gova} Dalli conte Giandeto Busetti sig. conte Onfiano Marco Antonio Ligonchio} Canuti Castelvetri conte Francesco Bebbio} Scalabrini conte Prospero Piolo} Bernardi marchese Ercole Debbio} Marigliani conte Francesco Pramavore} Campani conte Francesco } Valdrighi conte Bartolomeo Riparotonda} Greco conte Francesco San Donnino di Marola} Fontanelli sig. conte Vincenzo Alfonso Costabona Marchisio conti Francesco

Fellina Chiodini sig. conte e Secchio e figlio Giuseppe Mandra Tommaso 11 Rebecco per 20 quarti} Grilenzoni Pontone} Simonazzi Magistrani conte Bartolomeo 1 conte Cesare Rebecco per 6 parte} Pallù conte Girolamo Valbona Valisnieri} Valisnieri conte Girolamo e condomini Quara Sassi conte Vogno Iacopo Annibale Costa} Campi sig. conte Giovanni

Busanella} Benedetti conte Coradino Toano} Guerra conte Giuseppe Antonio

Poiago} Callani marchese Tommaso Cereto Marabino} Maleguzzi conte

Alfonso Deusi} Lazzoni conte Girolamo e

Busana}Zambeccari marchese Costanzo Carlo Moreschi Lazzoni

Valisniera} Valisnieri conte Michele Cervarolo} Guicciardi conte Francesco, in condominio col conte Piazza San Valentino} Sacrati conte Amadeo Paullo reggiano} Sorra conte Carù} Signoretti conte Giuseppe Pietro Vitale

Baiso Livizzani marchese Sordiglio} Parisetti conte Orazio 24 Levizzano Paolo Camillo

Cadeferrari Zambeccari

Cervarezza marchese ◊ Segue lo Stato mediato del ◊ Talada 23 Costanzo Collemonte ~ — — — — — — — — — — — — — — — Villaberza} Bellincini conte Francesco

Bedogno e Cadezoboli} Ancini conte Quattro Castella Antonio Bianello, Monteluzzo Montezagno e Gabbi 25 Castellaro Podestaria Bonaventuri Villa , Roncolo Villa marchese di Minozzo conte Andrea Salvarano in parte Villa Antonio Paderna Calizzo Catelli Corriano marchese Canossa}Valentini conte Giovanni Maria Santogno Gaettano 24 Queste tre ultime località sono state omesse nell'e- 22 lenco generale del territorio, e si trovano aggiunte, in- Nota in margine a sinistra di questo gruppo di locali- sieme a Montevetro, in un foglio a parte. tà: «Bismantova». 25 Questa denominazione si riferisce a Bibbiano, e solo 23 Nota in margine a sinistra di questo gruppo di locali- per ragioni di spazio è finita nel rigo sottostante; così tà: «Ville che cadono sotto Busana», con cui condivi- nell’originale. dono in effetti anche il feudatario. 12 Sarzano Carandini conte Cortogna Girolamo Montericco} Toschi sig. conte Tommaso

Iano sotto Scandiano vedi sopra 26 Montericco per ⅛} Vezzani sig. conte Ales- sandro Rondinara Cortesi marchese San Romano Giovanni Battista Vezzano Casoli sig. conte Sedrio Antonio Viano Aldrovandi senatore Piagna Gianpaolo Montebabbio} Cabrietti conte Antonio in condominio conte Giacomo Prini Querzola Selvatico marchese Cadepazzi Benedetto e fratelli Montalto} Crispi conte Achille per metà, e per metà Fabrici conte Francesco Albinea Muzzadella Frosini sig. mar- Salvarano detto Ghislieri} Ghislieri sig. Borzano chese Vincenzo marchese Francesco Montericco per ⅜

26 Alla voce «Scandiano».

Ville della Montagna alta del ducato di Reggio 27

A Acquabona Feudo Vigarani Rettoria Sant'Andrea Prevostura delle Carpineti, e castello antico Asta sotto Minozzo Rettoria Atticola In Camera ______

B Baiso Feudo Livizzani con governatore Arcipretura Bebbio Feudo Rettoria Bedogno Feudo Ancini Bismantova Feudo Lucchesini Podesteria Busanella Feudo Pegolotti Busana Feudo Zambeccari Prevostura Bazzano Feudo Gherardini Bora Feudo Vallisnieri

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C Carpineti con Borgo di case 28 Feudo Valdrighi con governatore Santa Catterina delle Carpineti Arcipretura San Cassano sotto Castellarano Feudo Valotta Cagnola sotto Castelnuovo Monti Casteldaldo Feudo Sessi Rettoria Castellarano Feudo Valotta Arcipretura Castelnuovo ne' Monti Castellanza Podesteria ducale Arcipretura Campolungo sotto Bismantova Rettoria Carniana sotto il Rettorato di Minozzo Rettoria Carù Feudo Flavi Rettoria Caprile sotto il vicariato di Minozzo Rettoria

27 Questo elenco alfabetico comprende anche alcune località bensì appartenenti al ducato di Modena, ma ecclesiastica- mente dipendenti dalla diocesi di Reggio. 28 Con il termine «Borgo» si intendeva la parte di territorio in cui sorgeva il castello, con le case subito circostanti; v. F. FABBI , Il castello e la Villa di Carpineti , Reggio Emilia, Bizzocchi, s. d., p. 26 (estr. da «Il pescatore reggiano», 1955). 13 Casola Canossa Feudo Parisetti Rettoria Canossa Feudo Valentini Castello vecchio Rettoria Cadebracchi sotto Piolo Feudo Bernardi Campo sotto Piolo Casalino sotto Piolo Cadepazzi Feudo Selvatici Cadeferrari Feudo Zambeccari Calizzo Feudo Forni Castellaro Feudo Antonelli Vita Rettoria Castelvecchio sotto Prignano 29 Rettoria Casola Querziola Feudo Selvatici Prioria Cavola sotto Minozzo Rettoria Cerè delle Alpi Risiede podestà Rettoria Cerè di Sologno sotto Minozzo Rettoria Cerè marabino Feudo Maleguzzi Rettoria Cereto di Bismantova Feudo Lucchesini Cervarolo Feudo Guicciardi Rettoria Cervarezza Feudo Zambeccari Coderoggio Rettoria Civago sotto Minozzo Cura Cola sotto Castelnovo ne' Monti Rettoria Ciregio 30 Rettoria Colagna Feudo Vigarani Rettoria Costa Rettoria Cortogna Rettoria Crevara Feudo Palù Mario Rettoria Coriano Feudo Forni Ercole Rettoria Costabuona Feudo Malvasia Rettoria Cinquecerri sotto Piolo Rettoria Corneto Rettoria Costa de' Grassi In Camera ______

D Debbio Feudo Marliani Rettoria Deusi Feudo Forni Cesare San Donnino di Marola Feudo Fontanelli Prevostura ______

F Fellina Feudo Chiodini Prioria Febbio sotto Minozzo Rettoria Frascaro sotto Castelnovo ne' Monti Rettoria Frascinedolo Feudo Lucchesini Rettoria Fontanaluccia 31 Rettoria ______

G Giandeto Feudo Busetti Prevostura Genevreto Rettoria

29 Ci si sta riferendo a giurisdizioni ecclesiastiche; Castelvecchio, nel ducato di Reggio, è indicato come sottoposto a Prignano, comune del ducato di Modena, poiché la parrocchiale di M. V. Assunta di Castelvecchio era filiale della pie- ve di Prignano, dipendente dalla diocesi di Reggio (L. RICCI , Corografia dei territori di Modena, Reggio, ... cit., pp. 52 e 199). 30 Villa del comune di Vairo – ducato di , ma ecclesiasticamente dipendente dalla parrocchia di Ramiseto - ducato di Reggio; è l'attuale Cereggio. 31 Era comune della giurisdizione di Montefiorino – ducato di Modena, ma ecclesiasticamente dipendeva dalla diocesi di Reggio, essendo la sua parrocchiale filiale della pieve di Toano (L. RICCI , Corografia dei territori di Modena, Reg- gio, ... cit., p. 91). 14 Graffagnolo Feudo Lucchesini Rettoria Gatta Feudo Ceccopieri Rettoria Gottano In Camera Rettoria Gazzolo Feudo Molza Rettoria Gova Feudo Dalli Rettoria Gazzano sotto Minozzo Prevostura Giarola sotto Piolo Feudo Bernardi Grassiano sotto Canossa Rettoria San Giovanni di Querzola Feudo Salvatici Rettoria ______

L Livizano Feudo Livizzani Con governatore Rettoria Leguigno Feudo Scapinelli Rettoria Ligonchio Feudo Becchi Prevostura ______

M Marola Feudo Fontanelli Abbazzia Monte Castagneto Feudo Calcagni Rettoria Montecagno sotto Piolo Feudo Bernardi Rettoria Montebabbio Feudo Cabrietti e Prini Prevostura Montalto Feudo Crispi e Fabrici Castello vecchio Prioria Mandra sotto Fellina Feudo Molza Montemiscoso Feudo Vallisneri Maccagnano Feudo Torretti Rettoria Minozzo Podesteria ducale Arcipretura Marmoreta sotto Busana Feudo Zambeccari Manno Rettoria Morsiano 32 Rettoria Monte dall'Oglio Feudo Gherardini Rettoria San Michele sotto Castellarano Feudo Valotta Rettoria ______

N Nigone Feudo Vallisneri Arcipretura Nismozza Rettoria Novellano 33 Rettoria ______

O Onfiano Feudo Busetti Rettoria Ospitaletto di Ligonchio Rettoria ______

P Paderna Feudo Gabbi Rettoria Pianzano Rettoria Pantano Feudo Santagata Rettoria San Pietro in Savognatico 34 Rettoria Poiago In Camera Rettoria Pontone In Camera Rettoria

32 Si trovava nella stessa situazione di Fontanaluccia; v. ivi (L. RICCI , Corografia dei territori di Modena, Reggio, ... cit., p. 173-174). 33 Villa soggetta alla Comunità di Morsiano, ne condivideva la situazione ecclesiastica (L. RICCI , Corografia dei terri- tori di Modena, Reggio, ... cit., p 179). 34 E' l'attuale chiesa parrocchiale di S. Pietro di Carpineti, nei pressi della località di Savognatica; v. G. SACCANI , Delle antiche chiese reggiane , Reggio Emilia, Bizzocchi, 1976, p. 38; e P. SCURANI , Le chiese della diocesi reggiana , V/2, ms., 1895, pp. 718-720 in CURIA VESCOVILE DI REGGIO EMILIA , Ufficio Beni culturali. 15 Paullo reggiano Feudo Sora Arcipretura Piagna sotto Viano Feudo Aldrovandi Piagnolo Feudo Palù,Cassoli e Grillenzoni Pianzo sottoScurano Feudo Gherardini Rettoria Pineto 35 sotto la Prevostura di Rosano Feudo Palù, Cassoli e Grillenzoni Poiano Rettoria Piolo Feudo Bernardi Rettoria Pramavore Feudo Baldi Cappellina Prignano 36 Arcipretura San Pietro in Querzola Feudo Selvatici Rettoria ______

Q Quara Feudo Sassi Rettoria Querziola Feudo Selvatici Rettoria ______

R Ramiseto sotto Nigone Feudo Vallisneri Rettoria Roteglia sotto Castellarano Feudo Valotta Rosano sotto Castelnuovo ne' Monti Prevostura Regnano sotto Querzola Feudo Selvatici Rettoria 37 Rettoria Rovolo 38 Rettoria Rondinara Feudo Cortesi Rettoria San Romano Feudo Cortesi Rettoria Roncaglio sotto Scurano Feudo Gherardini Rebecco Feudo Palù, Cassoli e Grillenzoni Riparotonda Feudo Greco ______

S Saltino 39 sotto Prignano Rettoria Sarzano Feudo Carandini Rettoria Sologno sotto Minozzo Rettoria Secchio Feudo Malvasia Rettoria Scurano Feudo Gherardini Santogno Feudo Forni Ercole Sordiglio Feudo Parisetti ______

T Talada sotto Busana Feudo Zambeccari Rettoria Toano Feudo Torretti Arcipretura ______

V Viano Feudo Aldrovandi Prevostura Visignolo Rettoria

35 Località attualmente in territorio comunale di Vetto, a Est rispetto al capoluogo, e a Nord della frazione di Santo Ste- fano, con cui qui si identifica. La chiesa di S. Stefano di Pineto, date le sue miserabili condizioni, fu unita a quella di Rosano nel 1493; le due chiese furono nuovamente separate, ognuna col titolo di Rettoria, nel 1852 (P. SCURANI , Le chiese della diocesi reggiana ... cit., III/1, p. 91). 36 Comune della giurisdizione di Pigneto nel ducato di Modena, ma dipendeva dalla diocesi di Reggio. 37 Comune della giurisdizione di Montefiorino nel ducato di Modena, ma dipendeva dalla diocesi di Reggio. 38 Villa soggetta alla Comunità di Fontanaluccia della giurisdizione di Montefiorino nel ducato di Modena, ma dipende- va dalla diocesi di Reggio. 39 Era marchesato e giurisdizione del ducato di Reggio, ma ecclesiasticamente la sua parrocchiale dipendeva dalla pieve di Prignano

16 Vallata delle Carpineti 40 Feudo Valdrighi Rettoria Vallestra FeudoMolza Rettoria Vologno Rettoria Villaberza Feudo Bellincini Rettoria Vetto sotto Castelnovo ne' Monti Rettoria Villa sotto Minozzo Rettoria Vaglie Rettoria San Valentino Feudo Sacrati Arcipretura Vallisnera Feudo Vallisneri Rettoria Valbona Rettoria Vogno Rettoria ______

Ville del Colle e Monte del ducato di Reggio

Albinea Feudo Frosini Castello antico Arcipretura Borzano Feudo suddetto Arcipretura Mozzadella Feudo suddetto Arcipretura Montericco Feudo Frosini, Castello vecchio Priorato Toschi e Vezzani

Quattro Castella Feudo Gabbi, sotto Bianello cui si comprendono Montezagno Roncolo Rettoria Salvarano Rettoria Bibbiano Arcipretura

San Polo Feudo Gherardini Castello antico Arcipretura

Scandiano Castellanza Podesteria du- Arcipretura Casalgrande cale sotto cui si Prevostura Salvaterra comprendono Arcipretura Montebabbio Sant'Antonino Rettoria Villalonga Rettoria Torricella Gesso Iano Fellegara Prevostura Ventoso Prevostura San Ruffino Prevostura Chiozza Rettoria Pratissolo Cura

Cavriago Feudo Callori sot- to cui vi sono due Diocesi di Parma Prioria Parrocchie cioè San Terenzio Dio- cesi di Reggio e San Nicolò Diocesi di Parma

40 E' l'attuale chiesa parrocchiale di S. Prospero di Carpineti, la cui denominazione era a suo tempo accompagnata dalla specifica «della Vallata», intendendosi con questo termine l'intera area delle Carpineti; v. G. SACCANI , Delle antiche chiese reggiane , cit., pp. 40-41; e P. SCURANI , Le chiese della diocesi reggiana , V/2, cit., pp. 721-725.

17 Montecchio Castellanza Feudo Bagnesi Con governatore Pozzoferrato sotto cui esistono Piazza Costa Aiola Barco Arcipretura Sant’Illario Arcipretura Calerno Gaida Rettoria Duchessa Priorato

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~ Ville della Pianura ~

Borghi Porta San Pietro Borghi Porta Castello Borghi Porta Santo Steffano Borghi Porta Santa Croce Mancasale Rettoria Seta Rettoria Roncocese Rettoria Tresinara Gavasseto Rettoria Massenzatico Vicariato di monsignor vescovo Penizzo Codemondo Cura Quaresimo Pieve Modolena Arcipretura Gavassa Rettoria Cogneto Cadelbosco di sopra Arcipretura Cadelbosco di sotto Rettoria Cella Arcipretura San Maurizio Rettoria Coviolo Rettoria Casaloffia Rivalta Arcipretura Prafontana Rettoria San Prospero de’ Strinati Cura Sesso Arcipretura Budrio Prevostura Argine Priorato Canoli Fogliano Canali Rettoria Cavazzoli Rettoria Sabbione Prevostura Pratonera San Giovanni della Fossa Santa Maria della Fossa San Michele della Fossa San Tommaso della Fossa San Bartolommeo in Sassoforte Feudo Borini Priorato

18 San Martino in Rio Castellanza ora Feudo D’Aragona Con Governatore Arcipretura Trignano sotto cui si conten- Rettoria Stiolo gono Rettoria Limizzone Cura Gazzada Cura Prato Cura Campogagliano

Novellara Castellanza Podesteria ducale sotto cui Arcipretura Bagnolo si contengono Cura Pieve Rossa Cura San Tommaso di Bagnolo Cura San Bernardino de’ Terreni nuovi Rettoria

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* Tavola n. 3 *

PARTIZIONE del territorio del ducato di comportanti una pena fino a 50 scudi mo- Reggio secondo le giurisdizioni al 1788. denesi; per le cause eccedenti questi limiti, Dal punto di vista giuridico il princi- essi potevano procedere solo per delega del pato di Correggio e la contea di Novellara governatore, che era anche il giudice non facevano parte del ducato di Reggio, d’appello della Iª istanza giudicata dai po- ma queste terre si trovano ugualmente qui destà. Il rapporto di subordinazione che le- inserite, perché le successive vicende stori- gava il governatore della città capitale e i che le legarono presto a Reggio e alle sue vicegerenti delle giurisdizioni minori era strutture politiche e amministrative. quindi evidente. Tenendo presente che nelle terre Anche nello stato mediato le cose immediate i funzionari erano di nomina du- erano sensibilmente mutate rispetto al pas- cale, e in quelle mediate erano di nomina sato. Formalmente erano ancora i feudatari feudale, con il termine «giurisdizione» si in- che esercitavano il potere giurisdizionale dividuava una circoscrizione giudiziaria, nel- sulle loro terre attraverso giusdicenti da es- la cui località eponima risiedeva appunto un si nominati, e insediati, normalmente, nella funzionario che amministrava la giustizia. località sedi del castello o della rocca. Di Tale circoscrizione comprendeva di norma fatto il Codice estense del 1771 aveva la- un territorio su cui si trovavano una o più sciato ad essi la competenza sulle cause ci- Comunità e le Ville ad esse soggette. Le vili, che però erano soggette alla revisione Comunità erano enti territoriali retti da una del Supremo consiglio di giustizia, e su propria Adunanza di reggenti, laddove le quelle criminali fino a una pena non supe- Ville erano invece centri abitati privi di que- riore a 50 scudi modenesi, o che non com- sto organo di governo locale, e perciò sog- portasse «pena afflittiva di corpo»; ecce- gette a una determinata Comunità viciniore. dendo questi limiti, anche il giusdicente Da Reggio, capitale dell’omonimo ducato, feudale dipendeva dal Consiglio di giusti- dipendeva un tale numero di Ville (trenta- zia 41 . sette), da costituire in questo solo caso un Si noti la maggiore frammentazione Distretto. amministrativa, e la più consistente presen- Esisteva una gerarchia tra funzionari za di feudi nella Montagna rispetto alla Pia- giudiziari locali, e quindi anche fra giurisdi- nura e Collina: rarissime erano le giurisdi- zioni: non tutti avevano la stessa importan- zioni immediate. za, e non tutti potevano svolgere le stesse funzioni. 41 Tutte le informazioni sono state desunte da: AS RE, Nell’ambito del ducato di Reggio, per Intendenza di finanza RE, Catasto del territorio reg- quanto attiene allo stato immediato, si tro- giano detto di IIª conservazione, Campagnoli o Regi- vava un solo governatore, residente nella stri delle stime ; L. RICCI , Corografia dei territori di città capitale; nelle altre giurisdizioni erano Modena, Reggio, ... citato; G. SANTINI , Lo Stato esten- presenti i podestà o vicegerenti. Erano essi se tra riforme e rivoluzione. Le strutture amministrati- giudici ordinari di Iª istanza per le cause ci- ve modenesi del XVIII secolo , Milano, Giuffrè, 1983, vili fino al £ 300, e per quelle criminali pp. 129-153.

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Reggio e Distretto 42 • Reggio Giurisdizione di Albinea 47 Ville: - Argine marchesato: feudo Frosini - Borghi di Porta Castello • Albinea - Borghi San Pietro - Borghi Santa Croce Giurisdizione di Arceto 48 - Borghi Santo Stefano marchesato: feudo Spinola - Budrio • Arceto - Cadelbosco di sopra • Corticella - Cadelbosco di sotto • San Donnino di Liguria 49 - Canali 43 - Canolo Giurisdizione di Baiso 50 - Casaloffia: v. Cella 44 marchesato: feudo Levizzani - Cella • Baiso - Codemondo • Levizzano - Cognento

- Coviolo 51 - Fogliano Giurisdizione di Bebbio - Gavassa contea: feudo Marchisio • - Gavasseto Bebbio - Mancasale 52 - Marmirolo 45 Giurisdizione di Bedogno o Cadezobbi - Masone o Tresinara contea: feudo Ancini - Massenzatico • Bedogno - Penizzo - Pieve Modolena Giurisdizione di Bianello 53 - Prato Fontana marchesato: feudo Gabbi - Pratonera • Bianello - Rivalta Ville: - Bergonzano - Roncadella - Corniano - Roncocesi - Monticelli - Sabbione - Piazzola - San Giovanni della Fossa - Bibbiano - San Maurizio - Mangalano in parte 54 - San Michele della Fossa - Roncolo - San Prospero degli Strinati - Salvarano - Santa Maria della Fossa - San Tommaso della Fossa 47 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà. - Sesso 48 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà; il pre- - Seta torio era situato nel castello di Arceto. - Tresinara: v. Masone 49 A proposito di questo territorio si vedano gli ulteriori ragguagli posti nella tavola finale, dedicata alla Giuri- sdizione di Arceto . 50 Ha un giusdicente con il titolo di governatore; il pre- 46 torio è a Baiso. Giurisdizione di Acquabona 51 contea: feudo Vigarani Toschi Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio • Acquabona è a Bebbio 52 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio • Collagna è a Bedogno. 53 42 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà; il pre- Sede di un governatore nobile, coadiuvato da un giu- torio era situato nella rocca di Bianello. Questa giuri- dice. 43 sdizione comprendeva tre quarti circa del territorio del- Per la gran parte; per la restante v. la giurisdizione di le Quattro Castella, e comunemente ne portava anche il Correggio. nome; v. anche la giurisdizione di Montevetro, il cui 44 Comprende anche Casaloffia. 45 territorio era frammisto a quello di Bianello nell’area Per una parte; per la restante v. la giurisdizione di delle Quattro Castella (L. RICCI , Corografia ... cit, p. Rubiera. 46 14). Ha un giusdicente con il titolo di podestà, il pretorio 54 Per la parte restante v. alla giurisdizione di Monteve- è a Collagna. tro.

20 Giurisdizione di Carpineti 62 Giurisdizione di Bismantova 55 contea: feudo Valdrighi marchesato: feudo Lucchesini • Carpineti • Bismantova Ville: - Castello Ville: - Campolungo - Pieve di Santa Caterina - Frassinedolo - San Pietro - Garfagnolo 56 - San Prospero - Ginepreto 63 - Vologno Giurisdizione di Carù contea: feudo Signoretti • Giurisdizione di Borzano 57 Carù marchesato: feudo Frosini Giurisdizione di Casteldaldo 64 • Borzano contea: feudo Sessi

58 • Casteldaldo Giurisdizione di Brescello • Brescello Giurisdizione di Castellaro 65 • Boretto contea: feudo Bonaventuri • Lentigione • Castellaro

Giurisdizione di Busana 59 Giurisdizione di Castelnuovo di sotto66 marchesato: feudo Zambeccari Zanchini marchesato: feudo Gherardini • Busana • Castelnuovo di sotto Ville: - Marmoreto Ville: - • Cervarezza - Cogruzzo • Talada - Cornetole Ville: - Cadeferrari - Meletole - San Savino 67 Giurisdizione di Busanella contea: feudo de Benedetti Giurisdizione di Castelnuovo ne' Monti • Busanella residenza del podestà • Castelnuovo Monti Giurisdizione di Canossa 60 Ville: - Cagnola contea: feudo Valentini - Frascaro • Canossa - Rosano Ville: - Casola Canossa • Cola - Grassano • Vetto

68 Giurisdizione di Carniana 61 Giurisdizione di Castelvecchio 69 marchesato: feudo Arnaldi marchesato: feudo Estense Tassoni • • Carniana Castelvecchio • Poiano 62 Ha un giusdicente con il titolo di governatore, il cui pretorio è a Carpineti, e al quale sono soggette anche le 55 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio Comunità di Busanella, Casteldaldo, Mandra e Vale- stra; v. F. FABBI , Il castello ... cit, p. 29.. è a Vologno. 63 56 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio Comprende anche il villaggio di Cerreto di Bisman- è a Carù. tova. 64 57 Il pretorio è a Carpineti. Sede di un giusdicente con il titolo di podestà; il pre- 65 torio era situato in Albinea, probabilmente perché i Pur essendo data dal Ricci come Villa soggetta alla feudatari erano i medesimi e le giurisdizioni contigue. Comunità di Cerrè Sologno, nella giurisdizione di Mi- 58 nozzo, Castellaro ha un proprio giusdicente con il titolo Sede di un giusdicente con il titolo di luogotenente; di podestà. sede anche di un Archivio pubblico; questo nome desi- 66 gna l’ufficio in cui dovevano confluire tutti gli atti Sede di un giusdicente con il titolo di governatore; il pretorio è a Castelnuovo sotto. pubblici, (e perciò anche quelli notarili), del territorio 67 costituente la sua circoscrizione. Sui documenti censuari, ma non sull’opera del Ricci, 59 compare anche Sant’Andrea, che sembra però riferirsi Ha un giusdicente con il titolo di commissario; il pre- piuttosto alla parrocchia, e quindi al centro abitato di torio è a Busana. 60 Castelnuovo sotto. Ha un giusdicente con il titolo di commissario; il pre- 68 torio è a Canossa. Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio 61 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. è a Castelvecchio. 69 Di Adria, 21 Giurisdizione di Cavola 70 - San Martino residenza del podestà - San Prospero • Cavola • Campagnola Ville: - Corneto • Fabbrico - Manno Giurisdizione di Costabuona 78 Giurisdizione di Cavriago 71 contea: feudo Marchisio marchesato: feudo Calori • Costabona • Cavriago Ville: - Secchio Ville: - San Nicolò - San Terenziano Giurisdizione di Costa de' Grassi 79 contea: feudo Campi Giurisdizione di Cerrè Marabino 72 • Costa de' Grassi contea: feudo Malaguzzi • Cerrè Marabino Giurisdizione di Crevara 80 contea: feudo dalla Palude Giurisdizione di Cerreto dell'Alpe 73 • Crevara • Cerreto dell'Alpe Ville: - Casalecchio • Le Vaglie - Legrezzo • Nismozza - Piagnolo - Scalucchia Giurisdizione di Cervarolo 74 contea: feudo Guicciardi e Piazza Giurisdizione di Debbia 81 • Cervarolo contea: feudo Marliano • Debbia Giurisdizione di Coriano 75 Marchesato: feudo Castelli Giurisdizione di Deusi 82 • Coriano contea: feudo Ceccardo Lazzoni Ville: - Calizzo • Deusi - Santogno Giurisdizione di Fellina 83 Giurisdizione di Correggio 76 contea: feudo d'Ottone Chiodini • Correggio • Fellina Ville: - Canolo 77 Ville: - Braglia - Fazzano - Fosdondo - Mandrio Giurisdizione di Gatta 84 - Mandriolo contea: feudo Munarini - Rio • Gatta - San Biagio Giurisdizione di Gazzuolo 85 70 Questa giurisdizione è in realtà unita a quella di Mi- contea: feudo Molza nozzo, ma con un propio funzionario. • Gazzuolo 71 Sede di un giusdicente; il pretorio è a Cavriago. 72 Ha un giusdicente con i titolo di podestà. 78 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio 73 Giurisdizione immediata; il pretorio è a Cereto del- è a Costabuona. l'Alpe. 79 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio 74 E' Villa di Gazzano, nella giurisdizione di Minozzo, è a Costa de' Grassi. ma ha conservato il proprio giusdicente. 80 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio 75 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. è a Crevara. 76 Principato e Governo nobile, sede di un giusdicente 81 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio con il titolo di podestà luogotenente, e di un Archivio è a Debbia. pubblico. 82 E' Villa di Asta, nella giurisdizione di Minozzo, ma 77 In piccola parte; per la restante v. Reggio. Sui registri ha conservato il proprio giusdicente con il titolo di po- e sui documenti la parte della Villa di Canolo che era destà. posta sotto la giurisdizione di Correggio, era denomi- 83 Ha un giusdicente con il titolo di commissario; il pre- nata Canoli; quando, più tardi, le due parti del territorio torio è a Felina. della Villa si riunirono sotto l’unico comune di Cor- 84 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio reggio, sparì Canoli e si conservò il solo toponimo di è a Gatta. Canolo. 85 Ha un giusdicente con il titolo di podestà.

22 Giurisdizione di Giandeto 86 • Gazzano 96 contea: feudo Busetti Minghelli Ville: - Civago • Giandeto • Sologno • Onfiano • Villa Minozzo

Giurisdizione di Gottano 87 Giurisdizione di Montalto 97 contea: feudo Soliani Raschini contea: feudo condomini Fabrizi e Crispi • Gottano • Montalto Ville: - Cesola - Groppo Giurisdizione di Montebabbio contea: feudo Prini e Cabrietti Giurisdizione di Gova 88 • Montebabbio contea: feudo Dalli Ville: - Lorano • Gova 98 Giurisdizione di Montecastagneto Giurisdizione di Gualtieri 89 contea: feudo Calcagni • Gualtieri • Montecastagneto

Ville: - Pieve Saliceto Giurisdizione di Montecchio 99 - Santa Vittoria • Montecchio Giurisdizione di Leguigno 90 Ville: - Aiola contea. feudo Scapinelli - Costa • Leguigno - Piazza - Pozzoferrato Giurisdizione di Ligonchio 91 • Barco contea: feudo Cantuti • Calerno • Ligonchio • Gaida Ville: - Ospitale • Sant’Ilario

100 Giurisdizione di Mandra 92 Giurisdizione di Montericco • contea: feudo d'Ottone Chiodini Montericco feudo Frosini (per 3/8) • • Mandra Montericco feudo Toschi (per 4/8) • Montericco feudo Vezzani (per 1/8) 93 Giurisdizione di Minozzo Giurisdizione di Montevetro 101 residenza del podestà • Montevetro • Minozzo Ville: - Castione • 94 Asta - Bibbiano • 95 Cerrè Sologno - Mangalano in parte 102 • Febbio - Roncolo - Salvarano 86 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio è a Giandeto. 103 87 Giurisdizione di Muzzadella Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio marchesato: feudo Frosini è a Gottano. • Muzzadella 88 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio

è a Gova. 96 89 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà luogo- V. anche la giurisdizione di Cervarolo. 97 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. tenente. 98 90 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio è a Montecastagneto. è a Leguigno. 99 91 Ha un giusdicente con il titolo di governatore; il pre- Sede di un giusdicente con il titolo di podestà, e di un Archivio pubblico. torio è a Ligonchio. 100 92 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio Ogni parte della giurisdizione ha un proprio giusdi- è a Carpineti. Nelle due precedenti partizioni, Mandra è cente con il titolo di podestà, e avendo anche una pro- sempre associata a Felina; Ricci la dà come giurisdi- pria Adunanza di reggenti, costituisce una distinta Co- munità. zione a sé stante, ma non è sede del proprio pretorio, e 101 conserva comunque in comune con Felina il feudatario. Sede di un giusdicente con il titolo di podestà; il 93 Il pretorio è a Minozzo. pretorio è a Montevetro. Questa giurisdizione com- 94 V. anche le giurisdizioni di Deusi e di Riparotonda. prende un quarto circa del territorio delle Quattro Ca- 95 stella; v. anche la giurisdizione di Bianello. V. anche le giurisdizioni di Castellaro e di Pramavo- 102 re. Per la parte restante v. alla giurisdizione di Bianello. 103 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà. 23 Ville: - Montecavolo Giurisdizione di Piolo 111 - Puianello marchesato: feudo Bernardi • Piolo Giurisdizione di Nigone 104 Ville: - Cadebracchi contea: feudo Vallisneri Visdomini - Casalino • Nigone - Loggia • Borra e Tegge - Montecagno • Canova • Campo • Casalobbio Ville: - Ghiarola • Montemiscoso • Caprile • Ramisceto • Cinquecerri

Giurisdizione di Novellara 105 Giurisdizione di Poiago 112 • Novellara marchesato: feudo Calani Ville: - Borgazzo • Poiago - Boschi - Reatino Giurisdizione di Pontone 113 - San Michele contea: feudo Mastriggiani Simonazzi - Terreni nuovi 106 • Pontone - Valle • Bagnolo Giurisdizione di Pramavore 114 107 Ville: - Pieve Rossa contea: feudo Campana • Pramavore 108 Giurisdizione di Paderna marchesato: feudo Gabbi Giurisdizione di Quara 115 • Paderna contea: feudo Sassi Nigrelli 109 Giurisdizione di Pantano • Quara contea: feudo Santagata Ville: - Vogno • Pantano Quattro Castella : territorio composto dalle 110 Giurisdizione di Pavullo reggiano due giurisdizioni di Bianello e Montevetro. contea: feudo Sorra • Paullo Giurisdizione di Querciola o Cadepazzi marchesato: feudo Estense Selvatico 116 • Querciola 104 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio Ville: - Casola Querciola è a Nigone. - Regnano 105 Contea e sede di un giusdicente con il titolo di po- - San Giovanni in Querciola destà; il pretorio è a Novellara. 106 - San Pietro in Querciola L’origine del toponimo è spiegata dal Ricci ( Coro- grafia ... cit., p. 187), nella voce relativa al canale Par- Giurisdizione di Rebecco 117 migiana. Prima della grande opera di bonifica promos- contea: feudo condomini Grillenzoni, sa da Cornelio Bentivoglio nel 1561, nella Parmigiana Cassoli, dalla Palude confluivano il Canalazzo, il Crostolo e la Cava i quali, • Rebecco da Cadelbosco, si dirigevano verso Nord-Est per il No- vellarese; «... Ma questi tre torrenti, rompendo per le campagne, si chiusero ed interrarono alle parti inferiori 111 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio l’uscita, colmando intanto i Terreni nuovi di Novellara, è a Piolo, ...». La denominazione di San Bernardino, impiegata 112 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. spesso come sinonimo per questa località, deriva dal 113 Ha un giusdicente con il titolo di commissario; il santo titolare della parrocchiale; il suo uso sempre più pretorio è a Pontone. frequente ha finito, in prosieguo di tempo, per prevale- 114 Pur essendo Villa di Cerrè Sologno, nella giurisdi- re sul toponimo più antico, ed infatti è quella attual- zione di Minozzo, essa è stata separatamente infeudata mente in uso. 107 ai Campana di Toscana. A proposito dell’intero territorio, si vedano gli ulte- 115 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio riori ragguagli posti di seguito, nella parte dedicata a- è a Quara. Bagnolo e la giurisdizione di Novellara . 116 Il pretorio è nel Castello di Querciola, e proprio 108 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. 109 questa denominazione avrebbe sostituito, di lì a poco, il Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio toponimo più generico di Querciola. è a Pantano. 117 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. 110 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. 24 Giurisdizione di Riparotonda 118 - Trignano contea: feudo Greco della Mirandola - Villanova • Riparotonda 127 Giurisdizione di San Polo Giurisdizione di Rondinara 119 contea: feudo Gherardini marchesato: feudo Cortese • San Polo • Rondinara 128 • San Romano Giurisdizione di San Valentino marchesato: feudo Sacrati Giraldi • Giurisdizione di Rubiera 120 San Valentino • Rubiera Ville: - Gavardo • Ville: - Bagno Cadiroggio

- Borghi di Rubiera 129 - Cacciola Giurisdizione di Sarzano - Casale marchesato: feudo Carandini • - Fontana Sarzano - Marmirolo 121 Ville: - Cortogno

- San Faustino Giurisdizione di Scandiano 130

122 marchesato: feudo d’Este Giurisdizione di Saltino • Scandiano marchesato: feudo Tassoni Ville: - Borghi di Scandiano • Saltino - Chiozza

123 - Fellegara Giurisdizione di Salvarano Ghislieri - Pratissolo marchesato: feudo Ghislieri • Casalgrande • Salvarano • Dinazzano Ville: - Sant’Antonino Giurisdizione di San Bartolomeo in Sasso- 124 - Villa lunga forte • Gesso contea: feudo Borini Ville: - Ventoso • San Bartolomeo in Sassoforte • Iano • Salvaterra Giurisdizione di San Donnino di Marola • 125 San Ruffino marchesato: feudo Fontanelli • San Donnino di Marola Giurisdizione di Scurano 131 126 Giurisdizione di San Martino in Rio marchesato: feudo Gherardini marchesato: feudo Rango d’Aragona • Scurano • San Martino in Rio • Bazzano Ville: - Gazzata • Monchio - Lemizzone • Pianzo - Marzano • Roncaglio - Prato - Stiolo Giurisdizione di Sordiglio 132 contea: feudo Parisetti 118 E' Villa di Asta, nella giurisdizione di Minozzo, ma • Sordiglio ha conservato il proprio giusdicente con il titolo di po- • Banzola destà. Ville: - Sosineda 119 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio è a Rondinara. 127 Sede di un giusdicente con il titolo di commissario; 120 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà; il il pretorio è a San Polo. pretorio è a Rubiera. 128 Ha un giusdicente con il titolo di governatore; il pre- 121 In parte; per la restante v. Reggio. torio è a San Valentino. 122 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio 129 Ha un giusdicente con il titolo di governatore; il pre- è a Saltino. torio è a Sarzano. 123 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà. 130 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà, e di 124 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà. un Archivio pubblico; il pretorio è nel castello di Scan- 125 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio diano. è a San Donnino. 131 Ha un giusdicente con il titolo di commissario; il 126 Sede di un giusdicente con il titolo di governatore; il pretorio è a Scurano. pretorio è nel castello di San Martino in Rio. 132 Ha un giusdicente con il titolo di podestà.

25 Giurisdizione di Toano 133 contea: feudo Guerra, Ceccopieri, Facevano al momento parte del du- Toretti cato di Modena anche alcuni comuni che, in • Toano seguito, sarebbero stati aggregati al territo- Ville: - Campiolo rio reggiano: - Macognano - Monzone ◊ Ducato di Modena ◊

Giurisdizione di Valestra 134 Giurisdizione di Castellarano 139 marchesato: feudo Molza marchesato: feudo Valotta • Valestra • Castellarano Ville: - San Michele Giurisdizione di Vallisniera 135 • Roteglia contea: feudo Vallisneri • San Cassiano • Vallisniera • Valbona Giurisdizione di Cerredolo 140 contea: feudo Stoffi Giurisdizione di Vezzano 136 • Cerredolo contea: feudo Cassoli • Vezzano Ville: - Sedrio Giurisdizione di Massa di Montefiorino 141 contea: feudo Marchisio Giurisdizione di Viano 137 • Massa contea: feudo Aldrovandi Marescotti • Viano Giurisdizione di Montefiorino 142 • Piagna • ... • Morsiano Giurisdizione di Villaberza 138 Ville: - Novellano contea. feudo Bellincini • Villaberza

133 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio è a Campiolo. 139 Ha un giusdicente con il titolo di governatore; il pre- 134 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio torio è a Castellarano. è a Carpineti. 140 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. 135 Ha un giusdicente con il titolo di podestà. 141 Ha un giusdicente con il titolo di commissario. 136 Sede di un giusdicente con il titolo di podestà. 142 Ha un giusdicente con il titolo di podestà; il pretorio 137 Ha un giusdicente con il titolo di commissario; il è a Montefiorino. pretorio è a Viano. 138 Ha un giusdicente con il titolo di podestà.

* Tavola n. 4 *

DIPARTIMENTO del Crostolo sotto la Si osservi la profonda somiglianza Repubblica cispadana, secondo la Costitu- fra il vecchio ducato di Reggio e il nuovo di- zione del 28 feb. 1797 143 . partimento del Crostolo, e fra le vecchie Il territorio della Repubblica venne diviso in giurisdizioni e i nuovi cantoni. L’unica novità dieci dipartimenti, ogni dipartimento in can- rimarchevole fu il passaggio di Castellarano toni, ogni cantone in sezioni. Il dipartimento da Modena (dipartimento del Panaro), a 144 del Crostolo, corrispondente grosso modo Reggio (dipartimento del Crostolo) . all'ex ducato e all'attuale provincia di Reg- gio, venne ripartito in ventidue cantoni. 144 Tutti gli assetti territoriali del periodo napoleonico e le informazioni ad essi relative sono state desunte, oltre 143 Proclamata il 27 mar. dello stesso anno. Tabella dei che dalle raccolte normative edite negli anni corrispon- dipartimenti, e cantoni provvisionali, con le loro sezio- denti, da G CAVALIERI , Il dipartimento del Crostolo. I ni, o siano parrocchie del territorio della Repubblica frequenti cambiamenti nella sua periferia territoriale e cispadana. , In Modena, Per gli Eredi Soliani, s. d. nello stato dei distretti e dei comuni , parte I in Il pesca- tore reggiano. 1985 , Reggio Emilia, Bizzocchi, s. d., 26 n. 1 Cantone di Reggio n. 4 Cantone di San Martino in Rio • Reggio Capo – Luogo • San Martino in Rio Capo – Luogo • Argine • Gazzata • Borghi di Porta Castello • Marzano e Villanova • Borghi San Pietro • Panzano 146 • Borghi Santa Croce • Prato • Borghi Santo Stefano • Stiolo • Budrio • Trignano • Cadelbosco di sopra • Cadelbosco di sotto n. 5 Cantone di Correggio • Canali • Correggio Capo – Luogo • Canolo • Fazzano • Casaloffia • Fosdondo • Cella • Mandrio • Codemondo • Mandriolo • Cognento • Rio • Coviolo • San Biagio • Fogliano • San Martino • Gavassa • San Prospero • Gavasseto • Mancasale n. 6 Cantone di Fabbrico • • Masone Fabbrico Capo – Luogo • 147 • Massenzatico Campagnola • Penizzo n. 7 Cantone di Novellara • Pieve Modolena • Novellara Capo – Luogo • Pratofontana • Borgazzo • Pratonera • Boschi • Rivalta • Reatino • Roncadella • Terreni nuovi (o San Bernardino) • Roncocesi • Sabbione n. 8 Cantone di Bagnolo • San Giovanni della Fossa • Bagnolo Capo – Luogo • San Maurizio • Pieve rossa • San Michele della Fossa • San Prospero degli Strinati n. 9 Cantone di Brescello • Santa Maria della Fossa • Brescello Capo – Luogo • San Tommaso della Fossa • Boretto • Sesso • Lentigione • Seta n. 10 Cantone di Gualtieri n. 2 Cantone di Cavriago • Gualtieri Capo – Luogo • Cavriago Capo – Luogo • Pieve Saliceto • Cadè • Santa Vittoria • San Nicolò • San Terenziano n. 11 Cantone di Castelnuovo di sotto • Castelnuovo di sotto Capo – Luogo n. 3 Cantone di Rubiera • Campegine • Rubiera Capo – Luogo • Cogruzzo • Bagno • Cornetole • Cacciola • San Savino • Casale • Fontana n. 12 Cantone di Montecchio 145 • Marmirolo • Montecchio Capo – Luogo • San Faustino • Barco pp. 97-135, parte II in Il pescatore reggiano. 1987 , 146 Panzano faceva precedentemente parte del ducato di Reggio Emilia, Bizzocchi, s. d., pp. 161-200. Modena 145 Marmirolo entrò a fare del tutto parte del cantone di 147 Queste due comunità furono staccate dalla giurisdi- Rubiera, e non risultò divisa, come in passato, con zione di Correggio, e formarono cantone a sé stante. Reggio. 27 n. 17 Cantone di Castellarano 150 n. 13 Cantone di Santa Eulalia (o Sant’Ila- • Castellarano Capo – Luogo rio • Roteglia • Santa Eulalia (o Sant’Ilario) Capo – • San Valentino, compresi ecc.151 Luogo • Calerno n. 18 Cantone di Arceto • Gaida 148 • Arceto • Corticella n. 14 Cantone di Bibbiano 149 • San Donnino di Liguria • Bibbiano Capo – Luogo • Canossa n. 19 Cantone di Carpineto • Grassano • Carpineto Capo – Luogo • Montevetro • Baiso • Salvarano • Bebbio • San Polo • Busanella • Cassina, o Sarzano e Cortogno n. 15 Cantone di Vezzano • Casteldaldo • Vezzano Capo – Luogo • Caula 152 • Albinea • Ceredolo • Banzola • Debbio • Casola di Canossa • Fellina • Montalto • Giandeto, ed Onfiano • Monte Calvo [Montecavolo] • Leguigno • Montericco • Levizzano • Muzzadella • Mandra • Paderna • Massa di Monte Fiorino 153 • Pavullo • Pantano • Querzuola • Pojago • Sordiglio • Pontone • San Cassiano 154 n. 16 Cantone di Scandiano • San Donnino di Marola • Scandiano Capo – Luogo • Valestra • Borzano • Casalgrande n. 20 Cantone di Castelnuovo ne' Monti • Chiozza • Castelnuovo, Capo – Luogo e • Dinazzano sue Ville 155 : - Cagnola • Fellegara - Cola • Iano - Frascaro • Montebabbio e Lorano - Rosano • Piagna - Vetto • Pratissolo • Acquabona • Rondinara • Bismantova • Salvaterra Ville: - Campolungo • San Romano - Frassinedolo • San Ruffino • Sant’Antonino 150 L'intero territorio passò dall'ex ducato di Modena al • Ventoso dipartimento del Crostolo, compresa la Villa di San • Viano Michele [dei Mucchietti]. • Villalunga 151 Si sottintende «... compresi Cadiroggio e Gavardo». 152 E' Cavola di Toano. 153 Proveniente dall'ex ducato di Modena. 154 148 Scorporata da Castellarano. Queste tre comunità facevano precedentemente par- 155 te della giurisdizione di Montecchio. Il nome di Santa Compaiono solo in questo cantone le precedenti uni- Eulalia derivava a Sant’Ilario dalla titolare della chiesa tà territoriali delle Ville, ormai cancellate dalla nuova parrocchiale del paese. Costituzione; è possibile che si sia ancora fatto ricorso 149 «... o Quattro – Castella». Da notare il profondo ri- a questo termine non perché le Ville fossero ancora vi- maneggiamento di questo cantone rispetto alla giuri- genti, ma solo per brevità, cioè per indicare succinta- sdizione di Bianello che, insieme a quella di Monteve- mente un territorio esteso, tanto è vero che passano sot- tro, formava le Quattro Castella, toponimo che allora to questa denominazione anche luoghi che preceden- indicava solo il territorio. temente erano autonome Comunità. 28 - Garfagnolo - Ginepreto n. 21 Cantone di Minozzo - Vologno • Minozzo Capo – Luogo • Busana • Asta Ville: - Cadeferrari • Bedogno - Cervarezza • Carniana, e Poiano - Marmoreto • Carù - Talada • Castellaro • Cerreto dell'Alpi • Cerè di Sologno Ville: - Le Vaglie • Cerreto marabino - Nismozza • Cervarola • Costa de' Grassi • Civago • Crevara • Coriano • Culagna • Costabona • Gazzolo • Deusi • Gottano • Febbio Ville: - Cesola • Gazzano - Groppo • Gova • Monte Castagneto • Ligonchio • Nigone • Morsiano Ville: - Borra e Tegge • Nuvolano 157 - Canova • Piolo - Casalobbio • Pramaore - Montemiscoso • Quara - Ramiseto • Riparotonda • Rebecco • Sologno • Scurano, e cinque 156 • Toano Ville: - Bazzano • Villa – Minozzo - Monchio - Pianzo n. 22 Cantone di Varano - Roncaglio • Varano Capo – Luogo • Vallisnera, e Valbona • Appella • Villaberza • Ripola • Taponecco 156 I comuni (e non le Ville) compresi nella ex giurisdi- • Tavernella zione di Scurano erano solo quattro, a meno che non si voglia contare quello di Scurano stessa; ad essi, secon- 157 E' Novellano che, insieme a Morsiano, proveniva do il Ricci ( Corografia ... cit., p. 226), non era aggrega- dall'ex ducato di Modena. ta nessuna Villa.

* Tavola n. 5 *

RIPARTIZIONE territoriale del diparti- rettorio incaricò Pellegrino Nobili, in qualità mento del Crostolo secondo la legge del 23 di commissario, di organizzare i dipartimen- vendemmiale a. VII (14 ott. 1798). ti del Crostolo, del Panaro e delle Alpi a- Il 19 mag. 1797 gli ex ducati di Mo- puane. dena e Reggio, con Massa e Carrara e la Il 15 fruttidoro a. VI (1 set. 1798), Garfagnana, furono aggregati alla Lombar- fu emanata una nuova costituzione, che dia e nacque la Repubblica cisalpina, inau- modificava la precedente: i dipartimenti e- gurata il 9 lug. 1797 con una sua Costitu- rano sempre undici, ma non compariva più zione dell’anno V. Il territorio veniva diviso quello delle Alpi apuane, incorporato in in undici dipartimenti, fra cui quelli del Cro- quello del Crostolo, i cui distretti salivano a stolo e delle Alpi apuane; i dipartimenti si quindici con quelli di Massa, Carrara, Fosdi- dividevano in distretti, e questi in comunità, novo e Mulazzo; inoltre, questa costituzione con la circoscrizione che allora esse posse- prevedeva che i distretti fossero costituiti devano. In questa costituzione non erano da comuni, e non da comunità. Poiché un specificati quali fossero concretamente i di- comune poteva avere una propria Municipa- stretti e le comunità. Il 18 lug. 1797 il Di- lità distrettuale solo se di popolazione supe- 29 riore ai 10.000 abitanti, tutti quelli più pic- - Rio coli erano uniti tra loro (in ragione della vi- - San Biagio cinanza geografica), fino a raggiungere la - San Martino cifra stabilita di popolazione e formare così - San Prospero un distretto, la cui Municipalità risultava • Budrio composta dagli Ufficiali provenienti dai sin- • Canolo goli comuni; la legge poteva anche aggre- • Cognento gare un comune piccolo ad un altro già di • Massenzatico 10:000 abitanti, per formare un unico di- • Pratofontana stretto. • San Michele [della Fossa] Una legge del 5 set. 1798 aveva e- spressamente indicato tutti i dipartimenti (III) Distretto di Novellara 158 con i rispettivi capoluoghi, non specificati • Novellara capoluogo nella stesura della costituzione; la legge per Ville: - Borgazzo l’organizzazione interna del dipartimento - Boschi del Crostolo invece fu, come già detto, del - Reatino 14 ott. 1798. Si noti che le località distin- - San Michele tamente indicate sono da ritenersi comuni, i - Terreni nuovi cui singoli ufficiali andavano a costituire la - Valle Municipalità distrettuale nel comune capo- • Bagnolo con Pieve rossa luogo; quando la legge nomina partizioni • Campagnola più piccole, non rilevanti dal punto di vista • Fabbrico amministrativo, ne fa espressa menzione ri- • Ruolo [Rolo] ferendosi ad esse come Ville, cioè frazioni di • San Giovanni della Fossa un comune. Soltanto il distretto di Reggio • Santa Maria [della Fossa] era composto da un solo comune, compren- • San Tommaso [della Fossa] sivo a sua volta di un cospicuo numero di • Seta Ville, ma si trattava anche del capoluogo del dipartimento, abbastanza grande da po- (IV) Distretto di Gualtieri ter avere una propria Municipalità distret- • Gualtieri capoluogo con la Pieve Sa- tuale senza l’aggregazione di altre entità liceto amministrative. • Boretto • Brescello (I) Distretto di Reggio • Lentigione • Reggio capoluogo • Santa Vittoria Ville: - Argine - Bagno (V) Distretto di Castelnuovo di sotto - Cella • Castelnuovo di sotto e Casaloffia - Codemondo Ville: - Campegine - Coviolo - Cogruzzo - Fogliano - Cornetole - Gavasseto - San Savino - Mancasale - Sant’Andrea - Marmirolo • Cadelbosco di sopra - Masone • Cadelbosco di sotto - Pieve Modolena • Meletole - Rivalta - Roncadella (VI) Distretto di Montecchio 159 - Roncocesi • Montecchio capoluogo - Sabbione Ville: - Aiola - San Maurizio - Costa - San Prospero - Piazza - Sesso - Pozzoferrato

(II) Distretto di Correggio 158 Oltre all’allargamento del territorio soggetto a No- • Correggio capoluogo vellara, da notare soprattutto il passaggio di Rolo dal Ville: - Fazzano Mantovano, (dipartimento del Mincio), al dipartimento - Fosdondo del Crostolo. - Mandrio 159 Il distretto di Montecchio aveva inglobato la vecchia - Mandriolo giurisdizione di Cavriago e il cantone di Sant’Ilario. 30 • Barco detratta la Fossa • Cervarezza • Cadè • Cola • Cavriago con Pratonera • Costa de' Grassi • Sant’Ilario • Crevara con Rebecco Ville: - Calerno • Culagna con Acqua-bona, - Gaida e Nismozza • Gottano con Gazzuolo VII Distretto di Bibbiano Capo - Luogo • Monte Castagnetto con Villaberza • Bibbiano colle quattro Castella • Montemiscoso con Ramiseto • Bazzano • Nigone, e sue Ville 163 • Canossa • Scurano Ville: - Casola • Talada con Cà de' Ferrari - Grassano • Vetto • Muzzadella con Montecavolo • Valisnera con Valbona • Paderna con Banzola, e Sordiglio • Paullo X Distretto di Carpineti Capo – Luogo • Pianzo • Carpineti • Roncaglio con Monchio • Bajso 160 • Salvarano e la Fossa di Barco • Bebbio, e Castelbaldo164 • San Bartolomeo in Sassoforte • Cassina con Sarzano, e Cortogno • San Polo • Cavola • Vezzano • Felina con la Gatta • Giandeto VIII Distretto di Scandiano Capo-Luogo • Leguigno • Scandiano capoluogo e Iano • Levizzano Ville: - Borghi di Scandiano • Massa di Montefiorino e Ceredolo - Chiozza • Onfiano, e Mandra Valestra - Fellegara • Pantano - Pratissolo • Pontone • Albinea • San Cassiano con Debbio • Arceto • San Donnino di Marola, e Bu- • Borzano sanella • Casalgrande • Castellarano XI Distretto di Minozzo Capo – Luogo • Dinazzano • Minozzo • Gesso con Ventoso • Asta con Deusi, e Ripa rotonda • Montalto • Bedogno con Cà de' zobbio • Montebabbio • Carmiano 165 con Pojano • Montericco • Carrù • Querciola • Cereto dell'Alpi • Rondinara • Cerre di Sologna con Primavoro, • Roteglia e Castellaro • Salvaterra • Cerrè Marabino • San Romano, e Lorano • Cinque Cerri con Campo, • San Ruffino e Caprile 161 • San Valentino, e Cadiroccio • Civago con Gazzano, e Cervarolo • Viano con Piagna • Coriano • Costabuona IX Distretto di Castelnovo ne' Monti • Cova Capo – Luogo • Febbio • Castelnovo • Ligonchio con Levaglie • Bismantova • Borra, e Teggia con Casalobbio, 162 E' Busana. e Canova 163 Le Ville storicamente dipendenti da Nigone figura- 162 • Buzzana no tutte già elencate nel distretto: Borra e Tegge, Ca- nova, Casalobbio, Montemiscoso e Ramiseto, per cui 160 La Fossa aggregata a Salvarano, e detratta da Barco, non si riesce a determinare a quali altre località ci si ri- veniva data dalla Corografia ... cit., (p. 93), come vil- ferisca. laggio di Bibbiano. 164 E' Casteldaldo. 161 E' Cadiroggio. 165 E' Carniana. 31 • Morsiano con Novellano • San Faustino di Rubiera • Piolo • San Martino in Rio • Quara • Stiolo e Gazzata • Sologno • Toano Si noti come nella distrettuazione al- • Villa Minozzo cune località minori, (essenzialmente Ville), da sempre appartenenti al territorio reggia- Il territorio reggiano subì profondi no non vengano nominate, sembrando così cambiamenti, sia interni che esterni. Molti essere state cancellate dalla legge. Il feno- comuni che facevano parte della Montagna meno non dovette riguardare solo il dipar- confluirono nei distretti del Piano e Colle; timento del Crostolo poiché, proprio per ri- Rolo, che faceva parte del ducato di Manto- mediare a queste gravi inesattezze, impu- va, passò al distretto di Novellara, mentre il tabili spesso all’imprecisione delle carte to- distretto di Rubiera era assegnato in tronco pografiche, la legge del 17 piovoso a. VII (5 al dipartimento del Panaro, ed era così arti- feb. 1799) stabilì’ che l’organizzazione del colato: territorio avesse solo valore dimostrativo ma non esclusivo, e quindi qualunque loca- DIPARTIMENTO DEL PANARO lità non menzionata nel piano, si intendeva automaticamente appartenere all’entità (VI) Distretto di Rubiera 166 amministrativa da cui era più contornata. Si • Rubiera capoluogo tenga ben presente questa norma anche • Campo Galliano per i casi successivi. • Città nuova Vennero istituiti posteriormente alla • Fontana distrettuazione gli Uffici del registro 167 , e ne • Freto e Ramo era previsto uno in ogni capoluogo di di- • Magreta stretto. • Marzaglia Per una migliore comprensione delle • Marzano e Villanova vicende amministrative, giova ricordare che • Panzano nel maggio 1799 gli Austro-Russi sciolsero • Saliceto di Buzolino con Lesignana le repubbliche napoleoniche in Italia, scon- • San Donnino di Liguria figgendole militarmente, e solo l’anno suc- cessivo Napoleone riuscì a ricostituirle; si 166 Questo distretto si componeva dei vecchi cantoni di tratta quindi di un periodo molto travagliato Rubiera e San Martino in Rio (reggiani), con l’aggiunta in ogni senso. di alcuni comuni da sempre modenesi; San Donnino passò anche formalmente al dipartimento del Panaro, 167 Legge del 17 brumale a. VIII (8 nov. 1798). unita a Rubiera.

* Tavola n. 6 *

DISTRETTUAZIONE del dipartimento del rebbero poi state considerate a tutti gli ef- Crostolo approvata con decreto governativo fetti una sola (art. 76). dell'8 apr. 1804. Ben presto, infatti, ci si era resi con- Restaurata la Repubblica cisalpina to di quanto fosse arduo costituire un'am- nel giugno 1800, vennero indetti i Comizi ministrazione comunale massimamente in lionesi alla fine del 1801; ne uscì la Repub- Montagna, dove la popolazione era scarsa e blica italiana, proclamata ufficialmente il 26 l'analfabetismo quasi totale. Per questi mo- gen. 1802 con la sua costituzione, che con- tivi le aggregazioni di comuni vennero per- tinuava a prevedere la divisione del territo- seguite e attuate con grande determinazio- rio in dipartimenti, distretti e comuni 168 . La ne, dimostrando con i risultati la giustezza legge del 24 lug. 1802 istituì in ogni distret- di questa linea di condotta. Il prefetto del to un cancelliere, e in ogni comune una dipartimento del Crostolo Fadigati elaborò, Municipalità; suddivise le comuni in tre il 7 ott. 1802, un progetto di aggregazione classi in ragione degli abitanti e, con l’art. che venne approvato il 21 ottobre, ma poi- 75, diede la possibilità di aggregare le co- ché mancava la divisione del dipartimento muni di terza classe più piccole; queste sa- in distretti, bisognò prima provvedere a ciò per far divenire operative le aggregazioni. 168 Titolo I, art. 3 della costituzione. Vari progetti di distrettuazione furo- no elaborati nel corso del 1803, finché si 32 giunse a quello approvato l’8 apr. 1804, da • Querzola con Borzano 169 cui soprattutto risultano le aggregazioni che • Rivalta con Coviolo divennero in effetti operanti; è l'ultima leg- • San Terenziano di Cavriago con ge della Repubblica italiana in questo cam- Pratonera po. San Nicolò I cancellieri censuari, già previsti • Vezzano con Montalto dalla legge del 1802, non poterono entrare in attività prima di questa partizione territo- II Distretto di Brescello riale che ne specificava le circoscrizioni, ma • Brescello capoluogo anche in seguito a ciò si verificarono ritardi • Boretto e difficoltà nel loro insediamento. • Campegine Sia le distrettuazioni che le aggrega- • Castelnuovo di sotto zioni continuarono a susseguirsi, provocan- • Gualtieri con Pieve di Gualtieri do numerosi cambiamenti, per tutto il pe- • Lentigione riodo napoleonico, e trasmisero la loro posi- • San Savino con tiva eredità alla Restaurazione e agli assetti Cogruzzo territoriali conseguenti all'unità d'Italia. Cornetole Meletole I Distretto di Reggio • Santa Vittoria • Reggio capoluogo con Borghi di Porta Castello III Distretto di Correggio Borghi di Porta San Pietro • Correggio capoluogo con Canali Fazzano Cavazzoli Fosdondo Codemondo Mandrio Mancasale Mandriolo Pieve Modolena Rio Prato Fontana San Biagio Roncocesi San Martino San Bartolomeo San Prospero San Maurizio • Campagnola San Prospero • Canolo con Cognento • Albinea con Montericco • Fabbrico • Bagno con • Novellara Marmirolo • Rolo Masone • San Bernardino 170 con Roncadella Borgazzo • Bagnolo con Pieve rossa Boschi • Budrio con Reatino Gavassa Valle Massenzatico • San Tommaso 171 con Penizzo San Bernardino di Villa Seta • Cadelbosco di sopra con Sesso San Giovanni della Fossa • Cadelbosco di sotto con Argine San Michele • Canossa Santa Maria della Fossa • Cella con Casaloffia • Fogliano con IV Distretto di Montecchio Cacciola • Montecchio capoluogo Gavasseto • Barco con Fossa di Barco Sabbione • Bibbiano • Muzzadella con • Gaida con Cadè Montecavolo • Quattro Castella con Roncolo Salvarano • San Polo • Paullo con • Sant’Ilario con Calerno Banzola Paderna, e 169 E' Borzano di Albinea Sordiglio 170 Lo stesso che Terreni nuovi. 171 Della Fossa.

33

V Distretto di Scandiano VII Distretto di Carpineti • Scandiano capoluogo • Carpineti Capo Luogo con • Arceto con Corticella Pojago • Casalgrande con Pontone, e Dinazzano San Donnino di Marola Sant’Antonino • Bajso con Levizzano Villalunga • Bebbio con • Castellarano con San Cassiano, e Debbio Cadiroggio • Cavola con Roteglia Massa di Montefiorino, e San Michele Ceredolo • Gesso con • Pantano con Iano Giandeto, ed Onfiano Ventoso • Sarzano con • Salvaterra con Cortogno, e Leguigno San Ruffino • Valestra con Torricella Casteldaldo, e Mandra • San Valentino con • Viano con Lorano Piagna Montebabbio Rondinara, e San Romano

VI Distretto di Castelnuovo ne' Monti VIII Distretto di Minozzo • Castelnuovo ne' Monti Capo • Minozzo Capo Luogo Luogo con • Febbio con Gatta, e Asta Vologno Corriano • Bazzano con Deusi, e Riparotonda Monchio • Gazzano con Pianzo, e Cervarolo Roncaglio Civago • Bismantua Morsiano, e Novellano • Busana con • Ligonchio con Cervarezza Campo Costa de' grassi Cinquecerri Talada, e Cà de' ferrari Piolo • Culagna con Vaglie, e Caprile Cereto dell'Alpi • Quara con Nismozza Gova Valbona Secchio, e Costabona Valisnera, ed Acquabona • Toano con Cerrè Marabino • Fellina con • Villa Minozzo con Busanella Bedogno Villaberza, e Cà de' Zobbio Monte Castagneto Carrù • Montemiscoso con Castellaro Borra Corniana 173 Canova Pojano Casalobbio Sologno, e Primavoro Gazzolo Gottano Ramiseto Teggia, e Nigone Completavano il dipartimento del • Scurano Crostolo: IX distretto di Massa, X distretto • Vetto con 172 di Fosdinovo, XI distretto di Villafranca. Colle Crevara, e Rebecco 173 E' Carniana.

172 E' Cola. 34 * Tavola n. 7 *

COMPARTO territoriale del dipartimen- • Cadelbosco di sopra con Sesso to del Crostolo secondo il decreto dell'8 giu. • Cadelbosco di sotto con Argine 1805. • Budrio con Questo assetto fece seguito al mu- Gavassa tamento istituzionale dalla Repubblica ita- Massenzatico liana al Regno d'Italia. Il territorio dello Sta- Penizzo to fu diviso in dipartimenti, questi in di- • Canossa stretti, i distretti in cantoni e i cantoni in • Cella con Casaloffia comuni. Questi restavano divisi in tre clas- • Fogliano con si; le Municipalità dei comuni di prima e se- Cacciola conda classe erano presieduti da un pode- Gavasseto stà, quelle dei comuni di terza classe da un Sabbione sindaco 174 . L’art. 17 specificava che ci sa- • Muzzadella con rebbe stato un cancelliere del Censo in ogni Montecavolo cantone, nominato direttamente dal re co- Sabrarone 176 me i podestà, laddove i sindaci erano nomi- • Paullo con nati dai prefetti dei dipartimenti 175 . In ogni Banzola dipartimento era previsto un prefetto, in Paderna ogni distretto un vice prefetto; tutti questi Sordiglio funzionari erano di nomina regia. • Querciola con Borzano In seguito a questo comparto, quin- • Rivalta con Coviolo di, i comuni dipesero non più dai distretti • San Terenziano di Cavriago con ma dai cantoni, che avevano però una cir- Pratonera coscrizione ben più ampia rispetto a quelli San Nicolò della Repubblica cispadana. • Vezzano con Montalto Il dipartimento del Crostolo fu diviso in due distretti, il secondo dei quali era II Cantone di Brescello quello di Massa e Carrara, composto dai tre • Brescello cantoni di Massa, Fosdinovo e Villafranca. • Boretto • Campegine ◊ DISTRETTO I° DI REGGIO ◊ • Castelnuovo di sotto • Gualtieri con Pieve di Gualtieri I Cantone di Reggio • Lentigione • Reggio con • San Savino con Borghi di Porta Castello Cogruzzo Borghi di Porta San Pietro Cornetole Canali Meletole Cavazzoli • Santa Vittoria Codemondo Mancasale III Cantone di Correggio Pieve Modolena • Correggio con Prato Fontana Ferzano 177 Roncocesi Fosdondo San Bartolomeo Mandrio San Maurizio Mandriolo San Prospero Rio San Martino • Albinea con Montericco San Biagio • Bagno con San Prospero Marmirolo • Campagnola Masone • Canolo con Cognento Roncadella • Fabbrico • Bagnolo con Pieve rossa • Novellara

174 Titolo V, art. 28. 176 Sta per Salvarano. 175 Titolo VII, art. 46. 177 E’ da intendersi Fazzano.

35 • Rolo • Culagna con • San Bernardino 178 con Cereto dell'Alpi Borgazzo Valbuona Boschi Valisnera Reatino Vismozza 183 , ed Valle Acquabuona • San Tommaso 179 con • Felina con San Bernardino di Villa Seta Busanella San Giovanni della Fossa Villaberga 184 , e San Michele Montecastagneto • Montemiscoso con IV Cantone di Montecchio Borra • Montecchio Canova • Barco con Fossa di Barco Casalobbio • Bibbiano Gazzolo • Gaida con Cadè Gottano • Quattro Castella con Roncolo Ramisetto 180 • Sampolo Tegia, e Migone 185 • Sant’Ilario con Calerno • Scurano • Vetto con V Cantone di Scandiano Colle 186 • Scandiano Crevara, e Rebecco • Arceto con Corticella • Casalgrande con VII Cantone di Carpineti Dinazzano • Carpineti con Sant’Antonino Pojago Villalunga Pontone, e • Castellarano con San Donino di Marola Cadiroggio • Baiso con Levizzano Roteglia • Bebbio con San Michele San Cassiome 187 , e Debbio • Gesso con • Cavola con Iano Massa di Montefiorino, e Ventoso Ceredolo • Salvaterra con • Pantano con San Ruffino Giandetto, ed Onfiano Torricella • Sarzano con • San Valentino con Cortogno, e Levigno 188 Lorano • Valestra con Montebabbio Casteldaldo, e Mandra • Viano con VI Cantone di Castelnovo ne' Monti Piagna • Castelnovo ne' Monti con Rondinara, e 181 Gatta, e Volungo San Romano • Bismantova 182 • Borzano con VIII Cantone di Minozza Monchio • Minozza Pianzo, e Roncaglio • Febbio con • Busana con Asta Cervarezza Corriano Costa de' grassi Deusi, e Riparotonda Telada, e Cadeferrari 183 E' Nismozza. 178 O Terreni nuovi. 184 E' Villaberza. 179 Della Fossa. 185 E' Nigone. 180 Così nel decreto; la forma corretta è San Polo. 186 E' Cola. 181 E' Vologno. 187 E' San Cassiano. 182 E' Borzano Vedriano, proveniente dall'ex ducato di 188 E' Leguigno. Parma. 36 • Gazzano con • Villa Minozzo con Cervarolo Bedogno Civago Cadegobbi 190 Morsiano, e Novellano Cantù 191 • Guera 189 con Carmiana 192 Gova Castellaro Secchio, e Costabuona Cerè di Sologno • Ligonchio con Pojano Campo Pramavore Cinquecerri Sologno Piolo Vaglie, e Caprile • Toano con Cerè Marabino 190 E' Cà de' Zobbi. 191 E' Carù. 189 E' Quara. 192 E' Carniana.

* Tavola n. 8 *

CONCENTRAZIONE dei comuni del di- ◊ DISTRETTO I° DI REGGIO ◊ partimento del Crostolo, eseguita a termini del decreto del 14 lug. 1807, ed approvata I Cantone di Reggio dal Consiglio legislativo il 31 lug. 1809. • Reggio con Considerato che nel 1806 il diparti- Borghi di Porta Castello mento del Crostolo perse il cantone di Mas- Borghi di Porta San Pietro sa 193 , ma acquisì l'ex Principato di Guastal- Canali la 194 tolto a Paolina Borghese 195 , nel 1809 Cavazzoli esso si trovò ad avere tre distretti: Reggio, Cella e Casaloffia Villafranca e Guastalla, e sempre undici Codemondo cantoni, ma non tutti uguali a quelli del Coviolo 1805, e comunque con una notevole con- Fogliano centrazione di comuni 196 . Gavassa Mancasale Massenzatico Pieve Modolena 193 R. d. del 30 mar. 1806. Prato Fontana 194 Decreto del 24 ago. 1806; dal decreto del 23 mar. Rivalta 1807, relativo all’imposta diretta, si apprende che i Roncocesi comuni del territorio di Guastalla erano tre: Guastalla, San Maurizio e . San Prospero 195 Decreto del 24 mag. 1806. Sesso 196 Le informazioni relative a questa tavola sono state • Albinea con desunte, oltre che dalle raccolte normative edite negli Borzano anni corrispondenti, da G CAVALIERI , Il dipartimento Montericco del Crostolo. I frequenti cambiamenti nella sua perife- Muzzadella ria territoriale e nello stato dei distretti e dei comuni , • Bagno con parte II in Il pescatore reggiano. 1987 , Reggio Emilia, Cacciola Bizzocchi, s. d., pp. 161-200. L’art. 1 del decreto del Gavasseto 1807 prevedeva espressamente: «La popolazione di comuni di seconda e terza classe si approssima al ma- Marmirolo ximum della classe rispettiva col mezzo Masone dell’aggregazione, ove le circostanze il permettano, dei Roncadella vicini comuni, i quali formeranno un comune solo ed • Bagnolo con Pieve rossa individuo.». Nel dipartimento del Crostolo tale norma • Cadelbosco di sopra con trovava un vasto campo di applicazione, data la picco- Argine lezza generalizzata dei comuni, di cui da sempre si era- Cadelbosco di sotto no lamentati gli amministratori. Seta

37 • Cavriago con • San Tommaso 198 con Pratonera San Giovanni della Fossa San Nicolò San Michele [della Fossa] San Terenziano Santa Maria [della Fossa] • Vezzano con Casola Querciola IV Cantone di Montecchio Castello • Montecchio con Barco Montalto • Bibbiano con San Bartolomeo [in Paderna Sassoforte] Paullo • Quattro Castella con Querciola Canossa Regnano Casola Canossa San Giovanni Grassano San Pietro Montecavolo Roncolo II Cantone di Boretto Salvarano • Boretto con • San Polo con Brescello Monchio Lentigione Pianzo • Campegine Roncaglio • Castelnuovo di sotto • Sant’Ilario con • Gualtieri con Cadè Pieve di Gualtieri Calerno Santa Vittoria Gaida • San Savino con Cogruzzo V Cantone di Scandiano Meletole • Scandiano con Gesso III Cantone di Correggio Iano • Correggio con • Arceto con Budrio Cacciola Canoli Corticella 197 Canolo Sabbione Fazzano • Casalgrande con Fosdondo Dinazzano Lemizzone Salvaterra Mandrio Sant’Antonino Mandriolo Torricella Prato Villalunga Rio • Castellarano con San Biagio Cadiroggio San Martino Montebabbio San Prospero Roteglia • Campagnola San Michele • Fabbrico San Valentino • Novellara con Borgazzo VI Cantone di Castelnovo ne' Monti Boschi • Castelnovo ne' Monti con Cognento Bismantova Reatino Cagnola San Bernardino (o Terreni Campolungo nuovi) Frascaro San Michele Frascinedolo Valle Garfagnolo Gatta 197 Da questo momento le due parti della Villa si riuni- Ginepreto rono sotto Correggio, assumendo presto il toponimo unico di «Canolo», che aveva identificato in passato 198 Della Fossa solo la parte sottoposta a Reggio. 38 Noce 199 VIII Cantone di Villa di Minozzo Rosano • Villa di Minozzo con Vologno Carniana • Busana con Carrù Cervarezza Castellaro e Primavore Costa dei Grassi Cerrè di Sologno Gazzolo Minozzo Gottano Poiano Montemiscoso Sologno Nigone • Febbio con Ramiseto Asta Talada Coriano • Colagna con Deussi Acquabona Riparotonda Cereto delle Alpi • Gazzano con Nismozza Cervarolo Valbona Civago Vallisnera Gova • Fellina con Morsiano Busanella Novellano Monte Castagneto Secchio Villaberza • Ligonchio con • Scurano con Bazzano Campovaglie • Vetto con Caprile Cola Cinque Cerri Crevara Montecagno Ospitaletto VII Cantone di Carpineti Piolo • Carpineti con • Toano con Onfiano Cavola Pantano Ceredolo Pojago Costabona Pontone Cerrè Marabino San Donnino di Marola Corneto • Baiso Manno Massa di Monte Fiorino • Sarzano con Monzone Cortogno Quara Giandeto Vologno Leguigno • Valestra con Bebbio Il distretto II era quello di Villafranca, Casteldaldo nell’alto Appennino; seguiva infine il nuovo Levizzano di Baiso distretto III di Guastalla, in cui era confluita Mandra Rolo, scorporata dal cantone di Correggio: San Cassiano-Bebbio • Viano con ◊ DISTRETTO III DI GUASTALLA ◊ Piagna Rondinara I Cantone di Guastalla San Romano • Guastalla Visignolo • Luzzara • Reggiolo • Rolo 199 Località posta ad Est di Campolungo.

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* Tavola n. 9 *

RIORDINAZIONE del dipartimento del Cavazzoli Crostolo approvata dal Consiglio legislativo Cella del Regno l'8 feb. 1814, e resa esecutiva Codemondo con un decreto dell'11 febbraio dello stesso Coviolo anno. Fogliano Con un precedente decreto del 5 a- Gavassa go. 1811, Napoleone aveva modificato di Gavasseto nuovo i confini tra Regno d'Italia e Impero Mancasale francese, acquisendo a quest'ultimo tutto il Massenzatico distretto II di Villafranca, tolto al diparti- Pieve Modolena mento del Crostolo. La perdita fu comunque Prato Fontana compensata con il passaggio a questo di- Rivalta partimento di alcuni comuni ex parmensi, Roncocesi tra i quali Ciano, , , San San Maurizio Vincenzo 200 e la parte del territorio di Vairo San Prospero degli Strinati sulla sponda destra dell'Enza 201 . • Albinea Questi mutamenti territoriali e la ne- aggregati che compongono il comu- cessità, dimostrata dall'esperienza, di fare ne: Albinea degli aggiustamenti nelle aggregazioni dei Borzano con la frazione che si comuni, tenendo conto della quantità di po- stacca da Iano polazione e delle distanze reciproche, rese- Montericco ro necessaria questa «Riordinazione». La Muzzadella sua importanza non è tanto legata alla sua Vezzano attuazione 202 , quanto piuttosto all'influsso • Bagno che ebbe sulle distrettuazioni decretate dal aggregati che compongono il comu- governo estense restaurato, e al suo valore ne: Bagno di modello anche per quelle disposte da Fa- Marmirolo rini alla vigilia dell'unità d'Italia. Inoltre, so- Masone lo in questa distrettuazione compaiono i Roncadella comuni uniti al dipartimento del Crostolo • Bagnolo con Pieve rossa nel 1811, e restituiti al ducato di Parma sol- • Cadelbosco di sopra con Sesso tanto in seguito a specifiche trattative nel • Cadelbosco di sotto 1816. aggregati che compongono il comu- ne: Cadelbosco di sotto Argine ◊ DISTRETTO I° DI REGGIO ◊ Villa Seta

I Cantone di Reggio • Cavriago • Reggio aggregati che compongono il comu- aggregati che compongono il comu- ne: Cavriago ne: Reggio Pratonera Borghi di Porta Castello San Nicolò Borghi di Porta San Pietro San Terenziano Cadè • Querciola Canali aggregati che compongono il comu- Casaloffia ne: Querciola Casola [Querciola] 200 Corrisponde all’attuale Ramiseto. Castello [Querciola] 201 Per una trattazione più diffusa dell'argomento, si Montalto veda la Tavola sugli assetti territoriali conseguenti al Paderna trattato di Firenze. Paullo 202 Nella primavera di quello stesso anno le truppe au- Regnano stro-britanniche occuparono i dipartimenti del Crostolo San Giovanni e del Panaro, determinando la caduta del Regno d'Ita- San Pietro lia, e aprendo le porte al ritorno degli Estensi. 40 II Cantone di Correggio • Ciano • Correggio aggregati che compongono il comu- aggregati che compongono il comu- ne: Ciano ne: Correggio Canossa Budrio Rossena 204 Fazzano Fosdondo IV Cantone di Scandiano Lemizzone • Scandiano Mandrio aggregati che compongono il comu- Mandriolo ne: Scandiano Prato Chiozza Rio Fellegara San Biagio Gesso San Martino Iano con Ventoso San Prospero Pratissolo • Campagnola • Arceto • Fabbrico aggregati che compongono il comu- • Novellara ne: Arceto aggregati che compongono il comu- Cacciola ne: Novellara Corticella Borgazzo Sabbione Boschi San Donnino di Liguria del Reatino dipartimento del Panaro San Bernardino (o Terreni • Casalgrande nuovi) aggregati che compongono il comu- San Michele ne: Casalgrande Valle Dinazzano • San Tommaso 203 Salvaterra aggregati che compongono il comu- San Ruffino ne: San Tommaso Sant’Antonino Canoli Torricella Canolo Villalunga Cognento • Castellarano San Giovanni della Fossa aggregati che compongono il comu- San Michele [della Fossa] ne: Castellarano Santa Maria [della Fossa] Montebabbio Roteglia con Cà di Roggio III Cantone di Montecchio San Valentino • Montecchio con Barco • Bibbiano con San Bartolomeo [in V Cantone di Castelnovo ne' Monti Sassoforte] • Castelnovo ne' Monti • Quattro Castella aggregati che compongono il comu- aggregati che compongono il comu- ne: Castelnovo ne' Monti ne: Quattro Castella Bellessere 205 Casola [Canossa] Bersana 206 Grassano Bismantova-Campolungo Montecavolo Cagnola Roncolo Frascaro Salvarano Frascinedolo • San Polo Garfagnolo • Sant’Ilario Gatta aggregati che compongono il comu- Ginepreto ne: Sant’Ilario Noce Calerno Gaida 204 Ciano e Rossena provenivano dall'ex ducato di Par- Martorano ma, ed avevano quindi un proprio estimo. Taneto 205 Oggi Bell'Essere, località subito a Nord di Castel- nuovo Monti, ai piedi del monte Monterò, racchiusa fra 203 Della Fossa. Castelnuovo stessa, Braglia, la Fornace e Cagnola. 206 E' Berzana, nei pressi di Monticelli, a Sud. 41 Rosano • Roncaglio Vologno aggregati che compongono il comu- • Busana ne: Roncaglio aggregati che compongono il comu- Borzano [di Vedriano] ne: Busana Compiano Acquabona Monchio Cereto delle Alpi Pianzo Cervarezza Selvapiana Colagna Vedriano Costa dei Grassi • Sarzano Gazzolo aggregati che compongono il comu- Montemiscoso ne: Sarzano Nigone Belleo Nismozza Cortogno Ramiseto Giandeto Talada Levigno 210 • Felina • Valestra aggregati che compongono il comu- aggregati che compongono il comu- ne: Felina ne: Valestra Busanella Bebbio Gombio 207 Casteldaldo Monte Castagneto Debbio Villaberza Levizzano di Baiso • Pieve San Vincenzo 208 San Cassiano aggregati che compongono il comu- • Viano ne: Pieve San Vincenzo aggregati che compongono il comu- Camporella ne: Viano Cereggio Piagna Miscoso Rondinara Succiso San Romanetto 211 Valbona Visignolo Vallisnera • Vetto VII Cantone di Minozzo aggregati che compongono il comu- • Minozzo ne: Vetto aggregati che compongono il comu- Cola ne: Minozzo e Villa di Crovara Minozzo Gottano Asta, Riparotonda Santo Stefano Castellaro, Prima- vore, Carù VI Cantone di Carpineti Cerrè di Sologno • Carpineti Coriano 212 aggregati che compongono il comu- Corniana ne: Carpineti Deusi Bottega 209 Febbio Mandra Poiano Onfiano Sologno Pantano • Ligonchio Pojago aggregati che compongono il comu- Pontone ne: Ligonchio San Donnino di Campovaglie Marola Caprile • Baiso Cinque Cerri Montecagno 207 Proveniva dall'ex ducato di Parma. Ospitaletto 208 Ad eccezione di Valbona e Vallisnera, tutte le altre Piolo località che componevano questo comune provenivano dall'ex ducato di Parma. 210 E' Leguigno. 209 Località a Ovest di Gatta, attualmente nel territorio 211 E' San Romano. comunale di Castelnuovo Monti 212 E' Carniana. 42 • Marsiano (Morsiano) II Cantone di Brescello aggregati che compongono il comu- • Brescello ne: Marsiano aggregati che compongono il comu- Cervarolo ne: Brescello Civago Coenzo Costa buona Lentigione Gava (Gova) Gazzano San Iorio Novellano San Sisto Quara, Menzone 213 • Boretto Secchia 214 • Campegine Vogno • Castelnuovo di sotto • Toano • Gattatico aggregati che compongono il comu- aggregati che compongono il comu- ne: Toano ne: Gattatico Cavola Casaltone Ceredolo Enzola Cerreto Marabino Fiesso Manno, Massa di Olmo Montefiorino, Praticello Corneto • Gualtieri aggregati che compongono il comu- ne: Gualtieri ◊ DISTRETTO II° DI GUASTALLA ◊ Pieve Saliceto Santa Vittoria • Poviglio I Cantone di Guastalla aggregati che compongono il comu- • Guastalla ne: Poviglio • Luzzara Casalpò • Reggiolo Fodico • Rolo Nocetolo • San Savino aggregati che compongono il comu- ne: San Savino 213 E' Monzone. Cogruzzo 214 E' Secchio. Meletole

* Tavola n. 10 *

215 PROVINCIA di Reggio secondo il com- no di «secondo rango »; tutte le altre e- parto territoriale risultante dal decreto du- rano di terzo. cale del 12 gen. 1815. In questa e nella successiva distret- La provincia di Reggio fu divisa in tuazione compaiono le località 216 che da sedici comuni, di prima, seconda e terza Napoleone erano state distaccate dall'ex classe a seconda della popolazione; ogni ducato di Parma, assegnate al dipartimento comune aveva una Comunità capoluogo, e del Crostolo 217 e non ancora restituite, no- le località aggregate erano considerate se- nostante la Restaurazione e il principio di zioni, di cui solo quelle più popolose aveva- legittimità. La retrocessione a Maria Luisa no un agente comunale, specialmente inca- avvenne nel corso del 1816 218 . ricato di far eseguire le disposizioni della Comunità da cui la sezione dipendeva. 215 Erano quindi composte da un podestà e sei ammini- La Comunità di Reggio era classifica- stratori. ta di «primo rango», quelle di Brescello, di 216 Per quanto riguarda la Montagna, si tratta della parte Correggio, di Montecchio, di Novellara, di del territorio di Vairo sulla destra dell'Enza.. Poviglio, di Castelnuovo Monti, di Carpineti, 217 V. la tavola n. 10. 218 di Minozzo, di San Polo e di Scandiano era- V. la successiva tavola n. 12.

43

◊ PROVINCIA DI REGGIO ◊ • Carpineti capo luogo Carpineti • Reggio capo luogo Baiso Reggio Bebbio Argine Busanella Bagno Casteldaldo Bagnolo Castello delle Carpineti Cadelbosco di sopra Cavola Cadelbosco di sotto Ceredolo Canali Codogno Cavazzoli Corneto Cella Giandeto Codemondo Leguigno Corticella Livizzano Coviolo Mandra Fogliano Manno Gavassa Massa Gavasseto Onfiano Mancasale Pantano Marmirolo Pianzano Masone Pojago Massenzatico Pontone Montalto Rondinara Montecavolo San Donnino di Marola Muzzadella San Pietro Ospizio nei Borghi San Prospero/Carpineti Pieve Modolena San Romano Pieve rossa Santa Caterina Prato Fontana Sarzano Rivalta Toano Roncadella Valestra Roncocesi Viano Sabbione Visignolo San Bartolomeo in Sassoforte San Maurizio • Castellarano capo luogo San Pellegrino Castellarano San Prospero degli Strinati Cadiroggio Sesso Debbio Vezzano Lorano • Brescello capo luogo Montebabbio Brescello Rotelia Boretto San Cassiano Coenzo di qua San Michele Lentigione San Valentino San Sisto • Castelnuovo di sotto capo luogo • Busana capo luogo Castelnuovo di sotto Busana Cogruzzo Acquabona Meletole Cereto nell'Alpi San Savino Cervarezza Culagna • Castelnuovo ne' Monti capo luogo Nismozza Castelnuovo ne' Monti Pieve San Vincenzo Cagnola Succiso Campolungo Talada Camporella Valbona Cereggio Valisnera Cola

44 Compiano 219 Febbio Costa de' Grassi Gazzano Crevara Gova Fellina Ligonchio Frascaro Montecagno Frassinedolo Monzone Garfagnolo Morsiano Gatta Novellano Gazzolo Ospitaletto Ginepreto Piolo Gottano Pojano Miscoso Quara Monte Castagneto Secchio Nigone Sologno Pieve di Castello Vaglie Rebecco Villa di Minozzo Rosano Vogno Vetto Villaberza • Montecchio capo luogo Vologno Montecchio Barco • Correggio capo luogo Bibbiano Correggio Cavriago Budrio San Nicolò Canolo San Terenziano Cognento Fazzano • Novellara capo luogo Fosdondo Novellara Lemizzone Campagnola Mandrio Fabbrico Mandriolo San Bernardino (o Terreni Prato nuovi) Rio San Giovanni della Fossa San Biagio Santa Maria della Fossa San Martino di Correggio San Tommaso della Fossa San Michele della Fossa Seta San Prospero • Poviglio con Poviglio • Gualtieri capo luogo Casaltone di qua Gualtieri Casalpò Pieve Saliceto Enzola Santa Vittoria Fodico Gattatico • Minozzo capo luogo Martorano di qua Minozzo Nocetolo Asta Olmo Caprile Praticello Carù Sorbolo di qua Casalino Taneto Cerè di Sologno Cerè Marabino • San Polo capo luogo Cervarolo San Polo Cinque Cerri Borzano [di Vedriano] Civago Canossa Coriano Casola Canossa Corniano Ciano Costabuona Compiano di qua Grassano 219 Era pervenuta al dipartimento del Crostolo dall'ex Gombio ducato di Parma. Monchio 45 Paderna Pratissolo Pavullo Regnano Pianzo Salvaterra Quattro Castella San Giovanni [di Querciola] Roncaglio San Pietro [di Querciola] Roncolo San Ruffino Rossena Sant’Antonino Salvarano Ventoso Selvapiana Villalunga Vedriano Continuavano a far parte del territo- • Sant’Ilario capo luogo rio modenese Rubiera e San Martino in Rio Sant’Ilario come segue: Cadè Calerno ◊ PROVINCIA DI MODENA ◊ Campegine Gaida • Rubiera capo luogo Rubiera • Scandiano capo luogo Casale Scandiano Fontana Albinea Marzaglia Arceto San Donnino di Liguria Borzano San Faustino di Rubiera Cacciola Casalgrande • San Martino in Rio capo luogo Casola Querciola San Martino in Rio Castello di Querciola Gazzata Chiozza Marzano Dinazzano Panzano Fellegara Stiolo Iano con Gesso Trignano Montericco Villanova

* Tavola n. 11 *

PROVINCIA di Reggio secondo la nuo- Gavassa va distrettuazione stabilita dal decreto du- Gavasseto cale del 29 dic. 1815. Mancasale Il numero dei comuni rimase invaria- Marmirolo to (sempre sedici), e le poche modifiche Masone apportate erano state dettate dalla stessa Massenzatico esperienza amministrativa. Montalto Montecavolo ◊ PROVINCIA DI REGGIO ◊ Muzzadella Ospizio nei Borghi • Reggio capo luogo Pieve Modolena Reggio Pieve rossa Argine Prato Fontana Bagno Rivalta Bagnolo Roncadella Cadelbosco di sopra Roncocesi Cadelbosco di sotto Sabbione Canali San Bartolomeo in Sassoforte Cavazzoli San Maurizio Cella San Pellegrino Codemondo San Prospero degli Strinati Corticella Sesso Coviolo Seta Fogliano Vezzano

46 • Brescello capo luogo Lorano Brescello Montebabbio Boretto Roteglia Coenzo di qua San Cassiano Lentigione San Valentino Sorbolo di qua • Castelnuovo di sotto capo luogo • Busana capo luogo Castelnuovo di sotto Busana Cogruzzo Acquabona Meletole Cereto nell'Alpi San Savino Cervarezza Culagna • Castelnuovo ne' Monti capo luogo Miscoso Castelnuovo ne' Monti Nismozza Cagnola Pieve San Vincenzo Campo-lungo Succiso Camporella Talada Cereggio Valbona Cola Valisnera Compiano Costa de' Grassi • Carpineti capo luogo Crevara Carpineti Fellina Baiso Frascaro Bebbio Frassinedolo Busanella Garfagnolo Casteldaldo Gatta Castello delle Carpineti Gazzolo Cavola Ginepreto 220 Ceredolo Gombio Codogno Gottano Corneto Monte-Castagneto Giandetto Nigone Leguigno Pieve di Castello Livizzano Rebecco Mandra Rosano Manno Vetto Massa Villaberza Onfiano Vologno Pantano • Pianzano Correggio capo luogo Pojago Correggio Pontone Budrio Rondinara Canolo San Donnino di Marola Cognento San Pietro Fazzano San Prospero delle Carpineti Fosdondo San Romano Lemizzone Santa Caterina Mandrio Sarzano Mandriolo Valestra Prato Viano Rio Visignolo San Biagio San Martino di Correggio • Castellarano capo luogo San Michele della Fossa Castellarano San Prospero Cadiroggio 220 Debbio Località pervenuta al dipartimento del Crostolo dal- l'ex ducato di Parma. 47 • Gualtieri capo luogo Enzola Gualtieri Fodico Pieve Saliceto Gattatico Santa Vittoria Olmo Nocetolo • Minozzo capo luogo Praticello Minozzo San Sisto Asta Caprile • San Polo capo luogo Carù San Polo Casalino Canossa Cerè di Sologno Casola Canossa Cerè-Marabino Ciano Cervarolo Compiano di qua Cinque Cerri Grassano Civago Monchio Coriano Paderna Corniano Pavullo Costabuona Pianzo Febbio Quattro Castella Gazzano Roncaglio Gova Roncolo Ligonchio Rossena Montecagno Salvarano Monzone Selvapiana Morsiano Vedriano Borzano Novellano • Ospitaletto Sant’Ilario capo luogo Piolo Sant’Ilario Pojano Cadè Quara Calerno Secchio Campegine Sologno Gaida Toano Martorano di qua Vaglie Taneto

Villa di Minozzo • Scandiano capo luogo Vogno Scandiano • Montecchio capo luogo Albinea Montecchio Arceto Barco Borzano Bibbiano Cacciola Cavriago Casalgrande San Nicolò Casola Querciola San Terenziano Castello di Querciola Chiozza • Novellara capo luogo Dinazzano Novellara Fellegara Campagnola Iano con Gesso Fabbrico Montericco San Bernardino (o Terreni Pratissolo nuovi) Regnano San Giovanni della Fossa Salvaterra Santa Maria della Fossa San Donnino di Liguria San Tommaso della Fossa San Giovanni [di Querciola] San Pietro [di Querciola] • Poviglio capo luogo San Ruffino Poviglio Ventoso Casaltone di qua Villalunga Caselpò 48 Continuavano a far parte della provincia di gresso di Vienna 221 stabiliva fra i ducati di Modena Rubiera e San Martino in Rio: Modena e Parma i vecchi confini del tempo di Campoformio (1797), e in realtà il ducato di Guastalla, con Luzzara e Reggiolo, venne ◊ PROVINCIA DI MODENA ◊ prontamente restituito da Francesco IV. Non così avvenne per i territori a destra • Rubiera con dell’Enza, (Ciano, Gattatico e Poviglio), che Rubiera infatti nelle distrettuazioni del 1815 compa- Casale rivano ancora come facenti parte del ducato Fontana di Modena. La restituzione avvenne nel cor- Marzaglia so del 1816 222 . Il ristabilimento degli antichi San Faustino confini fu definitivamente sancito dal tratta- to di Parigi del 10 giu. 1817, con • San Martino in Rio capo luogo l’accoglimento integrale del dettato dell’art. San Martino in Rio 98 da parte del duca di Modena, del futuro Gazzata duca di Parma e del granduca di Toscana. Marzano Si noti comunque, in generale, l’influsso Panzano avuto dalle repubbliche e dal regno napole- Stiolo onici sull’assetto amministrativo del ducato Trignano estense uscito dalla Restaurazione. Villanova Rettifiche di confine di modesta enti- tà, o meglio precisazioni, vennero fatte con Profondi mutamenti territoriali ri- il trattato del 24 dic. 1821 fra il duca di Mo- spetto al vecchio ducato di Reggio vennero dena e la duchessa di Parma. sanciti dalla Restaurazione. I Comuni di Ru- 221 biera e San Martino in Rio, passati già dal C. GIACHETTI , Il congresso di Vienna (1814-1815) , 1798 al dipartimento del Panaro, restarono Milano, Mondadori, 1941; per l’«Atto finale» v. «Ap- assegnati alla provincia di Modena; nel di- pendice». cembre 1815 tornava però a far parte del 222 Si veda la disposizione del ministro parmense Ma- comune di Scandiano San Donnino di Ligu- gawly Cerati dell’8 mar. 1816, con cui si nominava una ria. Rolo che dal 1798, con la Cisalpina, a- commissione che, di concerto con l’altra analoga mo- veva fatto parte del dipartimento del Cro- denese, procedesse alla retrocessione al ducato di Par- stolo, venne restituita a Mantova e al Lom- ma di tutti quei territori alla destra dell’Enza, che anco- bardo-Veneto. ra il duca di Modena del tutto arbitrariamente, detene- Più complessa fu la vicenda dei comuni ex va. Le conseguenze della restituzione si vedono nella «Tabella delle ville e parrocchie restituite dal Governo parmensi. L’art. 98 dell’Atto finale del con- di Modena all’altro di Parma col loro rispettivo esti- mo», datata 2 apr. 1816 (AS RE, Arch. Pref., Tit. VII rub. 3 , b. 469).

* Tavola n. 12 *

DISTRETTUAZIONE della provincia di ◊ PROVINCIA DI REGGIO ◊ Reggio secondo il decreto ducale del 20 dic. 1827, in vigore dal 1 gen. 1828. • comune di Reggio Rispetto alla precedente ripartizione, Reggio i comuni diminuirono da sedici a tredici: Argine Busana fu assorbita da Castelnuovo Monti e Bagno con Corticella Sant’Ilario da Montecchio; Poviglio era stata Bagnolo restituita al ducato di Parma. Tra i territori Cadè restituiti ai Parmensi da notare anche Coen- Cadelbosco di sopra zo e Sorbolo, che avevano fatto parte del Cadelbosco di sotto comune di Brescello. Canali . Le località minori soggette ai comuni era- Cavazzoli no, come per l'addietro, sezioni. Cella Codemondo

49 Coviolo • comune di Castellarano Fogliano Castellarano Gaida Cadiroggio Gavassa Montebabbio Gavasseto Roteglia Mancasale San Romano con Lorano Marmirolo San Valentino Masone Massenzatico • comune di Castelnuovo di sotto Montalto Castelnuovo di sotto Montecavolo Campegine Muzzadella Cogruzzo Ospizio nei Borghi Meletole Pieve Modolena San Savino Pieve rossa Pratofontana • comune di Castelnuovo ne' Monti Rivalta Castelnuovo ne' Monti Roncadella Acquabona Roncocesi Busana Sabbione Busanella San Bartolomeo in Sassoforte Cagnola San Maurizio Campolungo San Pellegrino Cereto nell'Alpi San Prospero degli Strinati Cervarezza Sesso Cola Seta Costa de' Grassi Vezzano Crevara Culagna • comune di Brescello Felina Brescello Frascaro Boretto Frassinedolo Lentigione Garfagnolo Gatta • comune di Carpineti Gazzuolo Carpineti Ginepreto Baiso Gottano Bebbio Miscoso Casteldaldo Montecastagneto Castello delle Carpineti Nigone Cortogno Nismozza Debbio Pieve di Castello Giandeto Rebecco Leguigno Rosano Levizzano Scurano Mandra Talada Onfiano Valbona Pantano Valisnera Pianzano Vetto Pojago Villaberza Pontone Vologno Rondinara San Cassiano • comune di Correggio San Donnino di Marola Correggio San Pietro Budrio San Prospero/Carpineti Canolo Santa Catterina Cognento Sarzano Fazano 223 Valestra Viano 223 Rectius : Fazzano. Visignolo 50 Fosdondo Chiozza Lemizzone Dinazzano Mandrio Fellegara Mandriolo Iano con Gesso Prato Montericco Rio Pratissolo San Biagio Regnano San Martino di Correggio Salvaterra San Michele della Fossa San Donnino di Liguria San Prospero San Giovanni [Querciola] San Pietro [di Querciola] • comune di Gualtieri San Ruffino Gualtieri Sant’Antonino Pieve Saliceto Ventoso Santa Vittoria Villalunga

• comune di Montecchio con • comune di Villa di Minozzo Montecchio Villa di Minozzo Barco Asta Bibbiano Caprile Calerno Carù San Nicolò di Cavriago Casalino San Terenziano di Cavriago Cavola Sant’Ilario Cerè di Sologno Ceredolo • comune di Novellara Cerè Marabino Novellara Cervarolo Campagnola Cinque Cerri Fabbrico Civago San Bernardino (o Terreni Coriano nuovi) Corneto San Giovanni della Fossa Corniano Santa Maria della Fossa Costabuona San Tommaso della Fossa Febbio Gazzano • comune di San Polo Gova San Polo Ligonchio Bazzano Manno Canossa Massa Casola Canossa Montecagno Grassano Monzone Monchio Morsiano Paderna Novellano Pavullo Ospitaletto Pianzo Piolo Quattro Castella Pojano Roncaglio Quara Roncolo Secchio Salvarano Sologno Toano • comune di Scandiano Vaglie Scandiano Terra nobile Vogno Albinea Arceto Borzano Appartenevano ancora alla provincia Cacciola di Modena Rubiera e San Martino in Rio: Casalgrande Casola [Querciola] Castello di Querzola

51 ◊ PROVINCIA DI MODENA ◊ • comune di San Martino in Rio San Martino in Rio • comune di Rubiera Gazzata Rubiera Marzano Casale Panzano Fontana Stiolo Marzaglia Trignano San Faustino di Rubiera Villanova

* Tavola n. 13 *

AGGREGAZIONE della comunità di Gualtieri a quella di Brescello secondo il sovrano decreto del 16 ott. 1829, in vigore dal 1 gen. 1830; il comune di Brescello risultò quindi così composto:

• Comune di Brescello Brescello Boretto Gualtieri Lentigione Pieve Saliceto Santa Vittoria

* Tavola n. 14 *

TRATTATO di Firenze del 28 nov. 1844 fra il duca di Modena, il granduca di Tosca- • Camporella aggregate al co- na e il futuro duca di Parma, pubblicato con • Cereggio mune di Castel- notificazione del ministro degli Affari esteri • Gombio nuovo Monti del 23 dic. 1847. Era già stato stabilito 224 che, alla • Martorano di qua aggregate al morte di Maria Luisa, il duca di Modena a- • Taneto comune di vrebbe ceduto alcuni territori della Lunigia- Montecchio na al duca di Parma, e ne avrebbe avuto in cambio il ducato di Guastalla e tutte le terre • Ciano aggregate parmensi a destra dell’Enza. In forza di • Compiano di qua al comune questo accordo, il confine tra il ducato di • Rossena di San Polo Modena e quello di Parma fu segnato dal • Selvapiana thalweg 225 del torrente Enza; ne derivò che: • comune di Guastalla • Bazzano, dal comune di San Polo Guastalla • Scurano, dal comune di Castel- San Girolamo nuovo Monti San Martino San Rocco in quanto situate sulla riva sinistra dell'En- Villa Pieve za, furono cedute al ducato di Parma; da questo passarono, per l'opposto motivo, al • comune di Luzzara ducato di Modena: Luzzara Casoni • Coenzo di qua aggregate Codisotto • San Giorgio al comune Rotta • Sorbolo di qua di Brescello • comune di Poviglio • Miscoso aggregate Poviglio • Pieve San Vincenzo al comune Casaltone di qua • Succiso di Busana Caselpò Enzola 224 Art. 3 del trattato di Parigi del 10 giu. 1817. Fodico 225 La linea mediana del letto di un corso d'acqua. Gattatico 52 Nocetolo tempo una parte dell'area denominata «Val- Olmo le del cavalieri». Tredici erano i paesi che Praticello storicamente la componevano: Camporella, San Sisto Castagneto, Miscoso, Pieve San Vincenzo e Succiso sulla riva destra dell'Enza, e Ranza- • comune di Reggiolo no, Pratopiano, Vairo, Palanzano, Canneto, Reggiolo Trevignano, Zibana e Cozzanello sulla riva Brugneto. sinistra del torrente; anche Cereggio e Temporia ne facevano in qualche modo par- te 229 , e proprio Cereggio e Miscoso erano Si ricostituiva la distrettuazione del sedi di due dogane fra gli stati di Parma e di 29 dic. 1815, precedente la restituzione di Modena, che furono consegnate formalmen- questi paesi, e richiamata in vigore dal duca te al nuovo sovrano 230 . con un sovrano decreto del 29 dic. 1847. Tutte queste Ville appartenevano ec- Ciò fu reso possibile anche dal fatto che Bu- clesiasticamente alla diocesi di Parma, sana, secondo quanto risulta dal- tranne Cereggio, che però vi fu aggregata l'«Almanacco di Corte per l'anno 1846» 226 , nel 1821 231 ; tuttavia, dopo le rettifiche di già in questo anno era stata nuovamente confine del 1848, un breve papale del 1 lug. elevata al rango di comune, e così compare 1853 rimise ordine anche nelle giurisdizioni anche nella Statistica generale degli Stati ecclesiastiche, e le frazioni passate al duca- estensi 227 del 1849. I comuni della provincia to di Reggio andarono a far parte anche di di Reggio erano tornati sedici. quella diocesi 232 . Le sei località aggregate a Busana e a Castelnuovo Monti appartenevano al co- mune di Vairo 228 , e costituivano da lungo

226 229 Modena, s. d. p. 261. G. MICHELI , Le valli dei cavalieri. Note e documen- 227 Di C. RONCAGLIA , Modena, tip. Vincenzi, 1849, pp. ti , Parma, Tip. federale, 1915, p. 187. 88-97. 230 Ibid. , p. 265. 228 231 Oggi frazione, a sua volta, del comune di Palanza- P. SCURANI , Le chiese della diocesi reggiana ... cit., no; si veda anche ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO EMI- III/2, pp. 454-455. 232 LIA , Uffici finanziari estimi e catasti ... cit. p. 99. Ibidem , e anche IV/1, pp. 80-83, 88 e 93.

* Tavola n. 15 *

CIRCOSCRIZIONI territoriali delle pro- Correggio vince di Reggio e di Guastalla 233 al 1848; in Gattatico questo stesso anno vennero anche elevate Montecchio a comuni Ciano, Gattatico e Gualtieri. Poviglio San Polo ◊ PROVINCIA DI REGGIO ◊ Scandiano Villa Minozzo • Provincia di Reggio Comuni: • Provincia di Guastalla Reggio Comuni: Busana Guastalla Carpineti Brescello Castellarano Gualtieri Castelnuovo di sotto Luzzara Castelnuovo ne’ Monti Novellara Ciano Reggiolo

233 Quest’ultima fu istituita con provvedimento ducale Faceva ancora parte della pro- n. 182 del 2 set. 1848, (AS MO, Segreteria di gabinet- vincia di Modena: to, Chirografi, Registri delle massime 1814-1859 ). 53 • Provincia di Modena ago. 1849 tra il duca di Modena e Comuni: l’imperatore d’Austria, il comune di Rolo , ... ingrandito della frazione delle Tullie, entrò a San Martino in Rio far parte del ducato austro-estense, e ven- ... ne al momento aggregato alla provincia di Modena. E’ opportuno tenere presente che dal 1850, in ossequio al trattato di Milano dell’8

* Tavola n. 16 *

CIRCOSCRIZIONI dei comuni della pro- vincia di Reggio secondo il decreto del ditta- • Comune di Baiso tore Farini del 4 dic. 1859. frazioni dipendenti: Debbia ◊ INTENDENZA DI REGGIO ◊ Levizzano San Cassiano • Comune di Reggio San Romano frazioni dipendenti: Visignolo Bagno Cadè • Comune di Bibbiano Canali frazioni dipendenti: Cavazzoli Barco Cella Codemondo • Comune di Busana Coviolo frazioni dipendenti: Fogliano Cervarezza Gaida Frassinedolo Gavassa Nismozza Gavasseto Talada Mancasale Marmirolo • Comune di Cadelbosco di sopra Masone frazioni dipendenti: Massenzatico Argine Ospizio Cadelbosco di sotto Pieve Modolena Seta Pratofontana Rivalta • Comune di Campegine Roncadella Roncocesi • Comune di Carpineti Sabbione frazioni dipendenti: San Bartolomeo in Sassoforte Bebbio San Maurizio Busanella San Pellegrino Casteldaldo San Prospero degli Strinati Castello Sesso Onfiano Pantano • Comune di Albinea Pianzano frazioni dipendenti: Pojago Borzano Pontone Montericco San Donnino [di Marola] San Pietro • Comune di Bagnolo Sant'Andrea frazioni dipendenti: San Vitale Pieve Rossa Valestra San Michele della Fossa San Tommaso della Fossa

54 • Comune di Casalgrande Rossena frazioni dipendenti: Selvapiana Dinazzano Vedriano Salvaterra San Donnino di Liguria • Comune di Correggio Sant’Antonino frazioni dipendenti: Villalunga Budrio Canolo • Comune di Fazzano frazioni dipendenti: Fosdondo Cortogno Lemizzone Giandeto Mandrio Leguigno Mandriolo Pavullo reggiano Prato Pianzo San Biagio Sarzano San Martino San Prospero di Correggio • Comune di Castellarano frazioni dipendenti: • Comune di Culagna Cadiroggio frazioni dipendenti: Montebabbio Acquabona Roteglia Cerreto nell'Alpi San Valentino Valbona Vallisnera • Comune di Castelnuovo di sotto frazioni dipendenti: • Comune di Gattatico Cogruzzo frazioni dipendenti: Meletole Casaltone San Savino Martorano Nocetolo • Comune di Castelnuovo Monti Olmo frazioni dipendenti: Praticello Cagnola Taneto Campolungo Costa de' Grassi • Comune di Gazzano Felina frazioni dipendenti: Frascaro Asta Garfagnolo Cervarolo Gatta Civago Ginepreto Morsiano Gombio Novellano Monte Castagneto Nigone • Comune di Ligonchio Villaberza frazioni dipendenti: Vologno Caprile Casalino • Comune di Cavriago Cinquecerri frazioni dipendenti: Montecagno San Nicolò Ospitaletto San Terenziano Piolo Vaglie • Comune di Ciano frazioni dipendenti: • Comune di Montecchio Borzano [di Vedriano] Canossa • Comune di Pieve San Vincenzo Ceredolo frazioni dipendenti: Compiano d’Enza Camporella Monchio Cereggio Roncaglio Gazzolo

55 Miscoso • Comune di Vezzano Ramiseto frazioni dipendenti: Succiso Casola Canossa Montalto • Comune di Poviglio Muzzadella frazioni dipendenti: Paderna Casalpò Enzola • Comune di Viano Fodico frazioni dipendenti: San Sisto Casola di Querzola Castello di Querzola • Quattro Castella Regnano frazioni dipendenti: San Giovanni di Querzola Montecavolo San Pietro di Querzola Roncolo Salvarano • Comune di Villa Minozzo frazioni dipendenti: • Comune di Rio Carniana Carù • Comune di San Polo Cerè Sologno frazioni dipendenti: Coriano Grassano Costabona Febbio • Comune di Sant’Ilario Gova frazioni dipendenti: Minozzo Calerno Pojano Secchio • Comune di Scandiano Sologno frazioni dipendenti: Arceto Cacciola ◊ INTENDENZA DI GUASTALLA ◊ Chiozza Fellegara • Comune di Guastalla Iano frazioni dipendenti: Pratissolo San Girolamo Rondinara San Martino San Ruffino San Rocco Ventoso Tagliata Villa Pieve • Comune di Toano in Cavola frazioni dipendenti: • Comune di Boretto Cavola Ceredolo • Comune di Brescello Cerè Marabino frazioni dipendenti: Corneto Lentigione Manno e Visiago Sorbolo a mane Massa Monzone • Comune di Campagnola Quara frazioni dipendenti: Vogno Cognento

• Comune di Vetto • Comune di Fabbrico frazioni dipendenti: Cola • Comune di Gualtieri Croara frazioni dipendenti: Gottano Pieve Saliceto Rosano Santa Vittoria Santo Stefano

56 • Comune di Luzzara tempo solo una modestissima borgata a frazioni dipendenti: valle di Sarzano 234 ; la scelta di eleggerla a Casoni sede comunale fu determinata dall'impor- Codisotto tanza crescente che andava assumendo la Rotta strada Gualtieri-Aulla 235 , sul cui tracciato, Tagliata appunto, si trova Casina 236 . Il suo territorio comunale fu così composto: • Comune di Novellara frazioni dipendenti: Cortogno San Bernardino Giandeto provenienti dal San Giovanni della Fossa Leguigno comune di Carpineti Santa Maria della Fossa Sarzano

• Comune di Reggiolo Paullo provenienti dal frazioni dipendenti: Pianzo comune di San Polo Brugneto Villanova Interminabile fu la controversia con Ciano per la definizione dei rispettivi ambiti Facevano ancora parte della provin- territoriali 237 , venendo in contestazione so- cia di Modena: prattutto per la località di Votigno. Le pen- denze furono definitivamente chiuse soltan- ◊ INTENDENZA DI MODENA ◊ to nel 1956, con il passaggio della frazione di Beleo da Ciano a Casina 238 , che acquisì in • Comune di Rolo questo modo anche essa una piccola parte frazioni dipendenti: di territorio ex parmense. Tullie di Gonzaga • Toano aggiunse alla sua denomina- zione la specifica «in Cavola» poiché in • Comune di Rubiera questa frazione venne posta la sede Munici- frazioni dipendenti: pale, ritenendosi Cavola molto più illustre, Casale Sant’Agata dal punto di vista storico, di Toano, che pu- Fontana re dava il nome al comune 239 . Marzaglia San Faustino 234 Denominata più frequentemente «La Cassina», era situata fra Le Braglie e Costa; v. MODENA (ducato), • Comune di San Martino in Rio Carta topografica del ducato di Modena , s. l., s. e., frazioni dipendenti: [1848], tav. 4. Gazzata 235 L'attuale Strada statale 63. 236 Stiolo AA. VV., Casina, lo scorrere di un secolo , s. l., Trignano Comune di Casina e A.G.E., [1990], p. 14. 237 Si veda, qui di seguito, la parte dedicata alle vicende di Ciano e Canossa . 238 La nuova distrettuazione aveva pro- Si veda AS RE, Ufficio distrettuale delle Imposte dirette di Castelnuovo Monti, Tavole censuarie , reg. fondamente rimaneggiato il precedente as- 2/6 Casina. Questa Tavola fu compilata ad hoc per la setto territoriale, e soprattutto aveva istitui- ragione espressa sul frontespizio: «Mappali provenienti to un certo numero di nuovi comuni, anche dal Comune di Ciano d'Enza – Beleo, per variata circo- per dare un segno politicamente forte e vi- scrizione territoriale:/ D.P.R. 11-9-1956, n. 1173.», sibile di discontinuità con i passati regni. pubblicato sulla G. U. n. 271 del 26 ott. 1956. • 239 Casina fece parte di queste nuove F. MILANI , Toano , Reggio Emilia, Bizzocchi, 1978, entità amministrative. Era stata per lungo pp. 255-256.

* Tavola n. 17 *

CIRCOSCRIZIONE territoriale della pro- Come recita l'art. primo: «Il Regio vincia di Reggio secondo il decreto dittato- Territorio dell'Emilia è diviso in Provincie, riale del 27 dic. 1859. Circondari, Mandamenti e Comuni come nella annessa Tabella.». Era stato ridotto il

57 240 numero delle province , e si erano appor- • 11) Mandamento di Carpineti tate modifiche funzionali nelle circoscrizioni comuni: Carpineti dei comuni. Casina

• PROVINCIA DI REGGIO 12) Mandamento di San Polo comuni: San Polo ◊ I) CIRCONDARIO DI REGGIO ◊ Ciano Quattro Castella • 1)Mandamento di Reggio città Vezzano comuni: Reggio • 13) Mandamento di Culagna • 2) Mandamento di Reggio campagna comuni: Culagna comuni: Reggio campagna Busana • 3) Mandamento di Rubiera Ligonchio comuni: Rubiera (esclusa Marzaglia) Pieve San Vincenzo Casalgrande

• 4) Mandamento di Scandiano ◊ II) CIRCONDARIO DI GUASTALLA ◊ comuni: Scandiano Albinea • 14) Mandamento di Guastalla Viano comuni: Guastalla Gualtieri • 5) Mandamento di Montecchio comuni: Montecchio • 15) Mandamento di Brescello Bibbiano comuni: Brescello Cavriago Boretto Sant’Ilario Poviglio

• 6) Mandamento di Castellarano • 16) Mandamento di Novellara comuni: Castellarano comuni: Novellara Baiso Campagnola

• 7) Mandamento di Villa Minozzo Fabbrico comuni: Villa Minozzo Rio Gazzano • Toano 17) Mandamento di Reggiolo comuni: Reggiolo • 8) Mandamento di Castelnovo ne' Monti Rolo comuni: Castelnovo ne' Monti Vetto • 18) Mandamento di Luzzara comuni: Luzzara • 9) Mandamento di Castelnuovo di sotto comuni: Castelnuovo di sotto La circoscrizione della provincia di Cadelbosco Reggio venne a somigliare molto a quella Campegine del dipartimento del Crostolo, e alla sua di- Gattatico visione in distretti, cantoni e comuni. Le frazioni dei comuni erano rimaste invariate, • 10) Mandamento di Correggio salvo alcune eccezioni. Da notare che solo comuni: Correggio con questo nuovo comparto territoriale i tre Bagnolo comuni di Rolo, Rubiera e San Martino in San Martino in Rio Rio vennero a far parte stabilmente e defi- nitivamente della provincia di Reggio.

240 Fu soppressa la provincia di Guastalla.

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* Tavola n. 18 *

CIRCOSCRIZIONE amministrativa della 3) Mandamento di Rubiera provincia di Reggio al 31 dic. 1862 241 ; con • Comune di Rubiera r. d. del 5 ott. 1862, n. 880, la denomina- frazioni: zione del capoluogo di provincia fu definita Casale Sant’Agata nella forma di Reggio nell'Emilia 242 . Nel cir- Fontana condario di Guastalla venne eretto manda- San Faustino mento a sé stante Poviglio, senza altri co- • Comune di Casalgrande muni; con ciò l’assetto della provincia di frazioni: Reggio era divenuto praticamente uguale a Dinazzano quello odierno. Salvaterra San Donnino di Liguria PROVINCIA DI REGGIO Sant’Antonino Villalunga ◊ CIRCONDARIO I DI REGGIO ◊ 4) Mandamento di Scandiano 1) Mandamento di Reggio Emilia città • Comune di Scandiano • Comune di Reggio Emilia frazioni: frazioni: Arceto Bagno Cacciola Cadè Chiozza Canali Fellegara Cavazzoli Iano Cella Pratissolo Codemondo Rondinara Coviolo San Ruffino Fogliano Ventoso Gaida • Comune di Albinea Gavassa frazioni: Gavasseto Borzano Mancasale Montericco Marmirolo • Comune di Viano Masone frazioni: Massenzatico Casola di Querzola Ospizio Castello di Querzola Pieve Modolena Regnano Prato Fontana San Giovanni di Querzola Rivalta San Pietro di Querzola Roncadella Roncocesi 5) Mandamento di Montecchio Sabbione • Comune di Montecchio San Bartolomeo in Sassoforte • Comune di Bibbiano San Maurizio frazioni: San Pellegrino Barco San Prospero • Comune di Cavriago Sesso frazioni: San Nicolò 2) Mandamento di Reggio Emilia campagna San Terenziano • Comune di Reggio Emilia campagna • Comune di Sant’Ilario frazioni: Calerno 241 Tratta da G. SCELSI , Statistica generale della pro- vincia di Reggio nell'Emilia , Milano, tip. Bernardoni, 6) Mandamento di Castellarano 1870, pp. 8-15 Tavola III. • Comune di Castellarano 242 Per consuetudine e generalizzato uso corrente, ci si frazioni: continuerà a servire della forma contratta di «Reggio Cadiroggio Emilia». Montebabbio

59 Roteglia San Valentino • Comune di Vetto • Comune di Baiso frazioni: frazioni: Cola Debbio Croara Levizzano Gottano San Cassiano Rosano San Romano SantoStefano Visignolo 9) Mandamento di Castelnuovo sotto 7) Mandamento di Villa Minozzo • Comune di Castelnuovo sotto • Comune di Gazzano frazioni: frazioni: Cogruzzo Asta Meletole Cervarolo San Savino Civago • Comune di Cadelbosco sopra Morsiano frazioni: Novellano Argine • Comune di Toano in Cavola Cadelbosco sotto frazioni: Seta Cavola • Comune di Campegine Cerredolo • Comune di Gattatico Cerrè Marabino frazioni: Corneto Nocetolo Manno e Visiago Olmo Massa Toano Praticello Monzone Taneto Quara Vogno • Comune di Villa Minozzo 10) Mandamento di Correggio • frazioni: Comune di Correggio Carniana frazioni: Carù Budrio Cerè Sologno Canolo Coriano Fazzano Costabona Fosdondo Febbio Lemizzone Gova Mandrio Minozzo Mandriolo Poiano Prato Secchio San Biagio Sologno San Martino San Prospero 243 8) Mandamento di Castelnovo ne' Monti • Comune di Bagnolo in Piano • Comune di Castelnovo Monti frazioni: frazioni: Pieve rossa Cagnola San Michele della Fossa Campolungo San Tommaso della Fossa Costa de' Grassi • Comune di San Martino in Rio Felina frazioni: Frascaro Gazzata Garfagnolo Stiolo Gatta Trignano Ginepreto Gombio Montecastagneto Nigone Villaberza Vologno 243 Denominazione assunta in base al r. d. del 5 ott. 1862, n. 880. 60 11) Mandamento di Carpineti 13) Mandamento di Culagna • Comune di Carpineti • Comune di Busana frazioni: frazioni: Bebbio 244 Cervarezza Busanella Frassinedolo Casteldaldo Nismozza Onfiano Talada Pantano • Comune di Culagna Pianzano frazioni: Poiago Acquabona Pontone Cereto nelle Alpi San Donnino [di Marola] Valbona San Pietro Vallisnera San Prospero 245 • Comune di Ligonchio Santa Caterina frazioni: Sant'Andrea Caprile Valestra Casalino • Comune di Casina Cinquecerri frazioni: Montecagno Cortogno Ospitaletto Giandeto Piolo Leguigno Vaglie Paullo reggiano • Comune di Pieve San Vincenzo Pianzo frazioni: Sarzano Camporella Cereggio 12) Mandamento di San Polo Gazzolo • Comune di Ciano Miscoso frazioni: Ramiseto Borzano [di Vedriano] Succiso Canossa Ceredolo Compiano ◊ CIRCONDARIO II DI GUASTALLA ◊ Monchio Roncaglio 1) Mandamento di Guastalla Rossena • Comune di Guastalla Vedriano frazioni: • Comune di Quattro Castella Baccanello frazioni: Pieve Montecavolo San Giacomo Roncolo San Girolamo Salvarano San Martino • 246 Comune di San Polo d'Enza San Rocco frazioni: Tagliata Grassano • Comune di Gualtieri • Comune di frazioni: frazioni: Pieve Saliceto Casola Canossa Santa Vittoria Montalto 247 Muzzadella 2) Mandamento di Brescello Paderna • Comune di Brescello frazioni: 244 Sulla Tavola è erroneamente riportata «Debbio». Coenzo a mane con San Gior- 245 E' il nucleo abitato centrale di Carpineti, l'antico San gio Prospeo della Vallata. Lentigione 246 La denominazione completa ha anche la specifica- Sorbolo a mane 248 zione «in Caviano». 247 Con r. d. del 17 feb. 1872, n. 693 2ª serie, la frazio- 248 Sorbolo, Coenzo e San Giorgio provenivano dall’ex ne di Muzzadella venne staccata dal territorio di Vez- ducato di Parma, e venivano infatti spesso indicati, sui zano, e aggregata a quello di Quattro Castella con effet- registri censuari, come «Brescello parmense». to dal 1 apr. 1872. 61 • Comune di Boretto Codisotto frazioni: Rotta San Rocco Tagliata Santa Croce Di lì a pochi anni si produssero alcuni 3) Mandamento di Poviglio mutamenti di modesta entità riguardanti • Comune di Poviglio qualche frazione. frazioni: • Cavola e Corneto il 17 dic. 1865 Casalpò chiesero e ottennero di essere scorporate Enzola da Toano, e aggregate a Carpineti; si rese Fodico quindi necessario separare l'estimo di que- San Sisto ste due frazioni da quello di Manno, cui era 4) Mandamento di Novellara unito, e ciò fu fatto con il «riparto Baroni- • Comune di Novellara Bonicelli», dal nome dei periti incaricati del- frazioni: l'operazione. Il riparto divenne operativo 250 Borgazzo nel 1873 , ma nel 1884 Cavola e Corneto Boschi vollero tornare ad essere aggregate a Toa- 251 Reatino no , e così è anche oggi. San Bernardino (o Terreni nuo- • Culagna modificò la sua denomina- vi) zione nell'attuale forma «Collagna» con r. San Giovanni della Fossa d. del 25 feb. 1872, n. 702. San Michele • Gazzano, con un modesto territorio, Santa Maria della Fossa fu eretta comune già dalla prima distrettua- Valle zione del Farini; tuttavia, nel maggio 1870 • Comune di Campagnola il suo Consiglio comunale chiese ed ottenne frazioni: la riaggregazione a Villa Minozzo, come a- Cognento vevano già fatto quasi tutte le sue frazio- 252 • Comune di Fabbrico ni . • Rio Saliceto 249 • Nigone nel 1866 fu scorporata dal comune di Castelnuovo Monti, e aggregata 5) Mandamento di Reggiolo a quello di Pieve San Vincenzo 253 . • Comune di Reggiolo • Ramiseto , con r. d. del 5 gen. 1873, frazioni: n. 1232, divenne sede del già comune di Brugneto Pieve San Vincenzo, a circoscrizione inalte- Villanova rata; Pieve fu declassata al rango di frazio- • Comune di Rolo ne. frazioni: 250 Tullie Si veda ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO EMILIA , Uf-

fici finanziari estimi e catasti ...cit, p. 121. 6) Mandamento di Luzzara 251 • F. MILANI , Toano , cit., pp. 255-256. Comune di Luzzara 252 F. MILANI , Minozzo negli sviluppi storici della pieve frazioni: e podesteria , Reggio Emilia, Nironi e Prandi, 1938, p. Casoni 286. 253 G. SCELSI , Statistica generale ... cit., p. 11. 249 Denominazione assunta in base al r. d. del 4 feb. 1864, n.1678.

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* Bagnolo e la * giurisdizione di Novellara

Sebbene la Corografia ... cit. del Ric- ci, alla voce «Bagnolo» (a p. 9), non parli di - 1727: muore Camillo III Gonzaga, ultimo una autonoma giurisdizione, ma ponga signore della contea di Novellara e questa località sotto quella di Novellara, pu- Bagnolo. re in alcuni registri censuari si rileva una diversa indicazione 254 . Del resto, proprio - 1728: con la morte di Filippo Alfonso, uni- nella notificazione del 3 apr. 1786 troviamo co erede maschio di Camillo III, si che Bagnolo era una di quelle località, che estingue il ramo dei Gonzaga di presentava le denunzie originali dei beni in Novellara; l’imperatore Carlo VI mano al suo giusdicente. Eppure, nonostan- avoca a sé il feudo. te questi dati, nei fatti i registri di Bagnolo sono sempre insieme a quelli di Novellara, e - 1737: il 14 ottobre l’imperatore Carlo VI anche le doppie scritte, (come «Campione investe della contea di Novellara e di Novellara e Bagnolo»), cessano dopo il Bagnolo, feudi imperiali, Rinaldo 1791. Come già accaduto per la giurisdizio- d’Este duca di Modena, in risarci- ne di Arceto, si ritiene utile fornire schema- mento delle spese e dei danni da ticamente qualche ragguaglio sulla storia di questi sofferti durante la guerra di Bagnolo, per una migliore comprensione dei successione polacca. dati 255 . - 1737: il 30 dicembre il duca di Modena ri- - 1315: comune soggetto alla città di Reg- conferma formalmente le antiche gio. leggi municipali e i privilegi delle due comunità di Novellara e Bagno- - 1335: i Gonzaga, signori di Reggio, acqui- lo. stano anche Bagnolo. Probabilmente l’essere stata Bagnolo - 1371: Feltrino Gonzaga vende Reggio a giurisdizione a sé stante, solo per motivi di- Bernabò Visconti, ma tiene per sé e nastici unita a quella di Novellara ma con i suoi discendenti Novellara e Ba- una propria fisionomia comunale, ha de- gnolo, che costituiscono due distin- terminato il perdurare di questa località te giurisdizioni, e che si dividono come giurisdizione autonoma, anche se sui sotto i figli di Feltrino. generis . Si tenga presente che lo stesso do- cumento imperiale di investitura a Rinaldo - 1484: le due giurisdizioni si riuniscono nel d’Este parlava di «feudi» di Novellara e ramo dei Gonzaga di Novellara. Bagnolo, sottintendendo così che si trattava di due terre, indicazione questa che è ricon- - 1501: come feudi imperiali, Massimiliano I fermata anche nell’opera del Ricci. Dalle erige a contea Novellara e Bagnolo carte relative al comune di Bagnolo emerge e ne investe i Gonzaga. una possibile ricostruzione dei fatti 256 . Fino al 1730 Bagnolo ebbe un pro- - 1508-1510: la contea è sotto il dominio di prio podestà con funzioni di giusdicente 257 . papa Giulio II. 256 AS RE, AC RE, Carte dei comuni aggregati a quel- - 1510: ritorno sotto il dominio dei Gonzaga lo di Reggio, n. 2 Bagnolo . di Novellara. 257 Lo testimonia una lettera di Camillo III Gonzaga del 17 lug. 1718 indirizzata al podestà, in cui il conte dice- 254 Ad es. in AS RE, Intendenza di finanza, Catasto del va: «... non essere azione propria di un giusdicente [ba- territorio reggiano detto di 2^ conservazione , alla serie stonare gli imputati] ...», (in . AS RE, AC RE, Carte dei dei «Campioni generali». comuni aggregati a quello di Reggio, n. 2 Bagnolo, n. 255 I dati sono tratti essenzialmente da: R. GROSSI , Me- 3 Lettere dei conti di Novellara al podestà di Bagnolo morie storico-ecclesiastiche di Bagnolo in Piano , Ba- 1668-1718 , b. n. 3). Ancora il 30 ott. 1730 era il pode- gnolo in Piano, tip. Lusuardi, 1970, pp. 9-24 e48-52. stà che pubblicava un avviso a Bagnolo, (in AS RE, AC RE, Carte dei comuni aggregati a quello di Reggio, n. 63 Dal 1742 la giurisdizione si trova come uni- tà di Bagnolo era debitrice verso la Curia di ca, quella di Novellara, e il podestà di que- Novellara. Ciò detto, va appunto ricordato sto luogo corrispondeva a Bagnolo con un che il podestà di Novellara, avente giurisdi- vicegerente, il quale aveva poteri limitati, zione anche su Bagnolo, da tempo teneva delegati dallo stesso podestà di Novellara. in questa località un incaricato quale vice- Scorre in parallelo, fra le carte di gerente, cioè in funzione vicaria della sua Bagnolo, un’altra serie 258 , che tratteggia lo carica. Nel 1756 l’allora podestà di Novella- stesso quadro visto da un’altra angolazione. ra non voleva rinnovare le funzioni al vice- La giurisdizione cui Bagnolo apparteneva gerente di Bagnolo, ma solo mantenergli era quella di Novellara 259 , tanto più che un l’ufficio svuotato di ogni potere e contenuto. avviso datato Modena, 19 set. 1771, con Di questo si lamentò la Comunità di Bagno- cui il Magistrato sopra gli alloggi disponeva lo presso il duca, che infatti la esaudì 260 . l’impianto dell’estimo nei territori di Novel- Da tutto questo si può dedurre che il lara e Bagnolo, precisava che le denunzie giusdicente di Bagnolo, nelle cui mani do- originali dei beni dovevano essere presenta- vevano essere presentate le denunzie origi- te per entrambi i luoghi al giusdicente di nali previste dalla notificazione del 3 apr. Novellara, e una lettera datata Modena, 4 1786, fosse non il giusdicente vero e pro- mar. 1772, relativa ad alcuni rimborsi per prio (che era quello di Novellara), ma piut- spese di giustizia, precisava che la Comuni- tosto il suo vicegerente, e la persistenza dell’indicazione di Bagnolo quale giurisdi- 2 Bagnolo, n. 4 Lettere, atti e altre carte del podestà di zione sia determinata dal fatto che essa co- Bagnolo 1528-1730 , b. n. 14). stituiva una terra e un feudo a sé stante, e 258 AS RE, AC RE, Carte dei comuni aggregati a quel- in più aveva un vicegerente del podestà. lo di Reggio, n. 2 Bagnolo, n. 6 Lettere al podestà di Novellara e atti della sua curia 1739-1800 , 1 b. 260 Ibid ., lett. del segretario F. A. Bianchi al podestà di 259 Ibid. , notificazione da Modena del 17 feb. 1756, e Novellara, datata Modena, 6 lug. 1756. anche altra da Novellara dell’11 mar. 1780.

* Ciano e Canossa *

Si potrebbe obiettare immediatamen- via, poiché i fatti che si vogliono esporre ri- te che il titolo contiene due parole e tre im- salgono tutti ad anni anteriori al 1991, si precisioni, poiché l'esatta denominazione di continueranno ad usare i nomi che la storia Ciano comprende anche la specifica «d'En- stessa ci ha tramandato. za», perché oggi comunque il termine «Cia- Come giustamente si trova scritto in no» non indica più l'intero territorio comuna- L'Emilia Romagna paese per paese 262 , Ciano le, e perché, di conseguenza, il nome «Ca- è «... un comune fra i più recenti e compli- nossa» non individua più una frazione del cati della provincia di Reggio Emilia.»; ben- quel territorio ma l'intero comune 261 . Tutta- ché istituito già prima dell'unità d'Italia, il suo assetto territoriale si è definito solo alla 261 La frazione di Canossa si denomina attualmente metà del secolo scorso; ad un contesto già «Castello di Canossa»; su tutto questo si veda la nota tanto problematico, la frazione di Canossa, apposta alla Legenda. Non si può mancare l'occasione assegnata a Ciano, apportò un notevole con- per ribadire che il nome dei luoghi ha sempre un preci- tributo in termini di dispute e controversie. so e profondo significato, che distilla vicende e situa- Nel tentativo di rendere più comprensibile zioni maturate nel corso di molti secoli; ciò li rende l'argomento, si suddividerà lo svolgersi delle ricchi di senso e lega il passato al presente, dimostran- vicende storiche schematicamente per anni, do al vivo che il tempo della storia si scandisce su unità e poiché Canossa è appartenuta a quella che di misura ben diverse dalla breve vita dell'uomo e dalle sue contingenti ed effimere urgenze. Sono i conquista- dovrebbe essere soggetto alla volubilità superficiale e tori che, come massima umiliazione da infliggere ai ignara della storia, tanto meno soggetto alle squallide vinti, cambiano il nome dei luoghi di quelli, per di- leggi del mercato, per svendere così anche il senso più struggere anche la memoria di un passato indipendente. riposto delle cose. Cambiare dall'oggi al domani il nome di un luogo non 262 II, Firenze, Bonechi, 1987, p. 124. 64 oggi è la provincia di Reggio da molto prima di Ciano, si comincerà dalla frazione e non • 1636 . Rimasto unico erede dei feudi dal comune. di Canossa e Bedogno, Camillo II Rondinelli alienò al conte Ghitto Bosi di Reggio le Ville • 1570 mag. 1 . Dopo essere stata am- acquistate a suo tempo dai Malvezzi, più una ministrata direttamente dal governatore di parte di Sordiglio 268 . Reggio, Canossa tornò ad essere costituita in feudo, di cui Alfonso II d'Este investì Boni- • 1642 mag. 14: Morto senza eredi facio e Pirro Ruggieri 263 . Oltre alla Comunità maschi Camillo II Rondinelli, del feudo di eponima, la contea si componeva, seppure Canossa, comprensivo anche di Bedogno, fu- con periodiche fluttuazioni, delle seguenti rono investiti da Francesco I il conte Paolo Ville: Riverzana, Grassano, Pietre, Borsea, Valentini e i suoi figli. Sedignano, Valle, Reverbera, Montemoro, Bedogno, Arati, Macigno, Carbognano, Vet- • 1666: Dal feudo di Canossa vennero to, Casola, Monte, Pecorile, Melano, Peder- stralciate Paderna e le Ville di Melano, Pe- niano, Signano, Travaglioli, Paderna, La derniano, Signano e Travaglioli, che andaro- Vecchia, Ca' Simonini, Chiesa, Sordiglio, no a costituire un nuovo feudo, concesso al Querceto, Votigno, Bergogno, Vercallo, Ce- conte Antonio Gabbi 269 ; qualche anno prima redolo (de' Coppi), Cavandola 264 . Come si Pecorile era già stata retrocessa a Vezza- può vedere, il territorio del feudo era molto no 270 . esteso, enormemente più esteso dell'odierna frazione di Canossa. • 1750: Il Catalogo delle città e luoghi principali dello Stato di Modena 271 ... ripor- • 1592. Morto senza eredi maschi Lelio tava questa suddivisione amministrativa del Ruggieri, il feudo tornò in Camera 265 . territorio trattato: - Canossa: feudo del conte Tiberio Valentini • 1593. Alfonso II investì di Canossa - Paderna: feudo del conte Gabbi Camillo ed Ercole Rondinelli, quest'ultimo - Sordiglio: feudo del conte Parisetti. anche governatore di Reggio. • 1755 : Secondo l'Estimo di Canossa, • 1605. Cesare d'Este costituì in feudo, attivato in quell'anno, la giurisdizione di a favore di Giovanni Rondinelli, Bedogno, cui componeva delle seguenti Ville: Arati, Bedo- aggregò le Ville di Arati, Montemoro, River- gno, Bergogno, Borsea, Borseia, Ca' de' Bur- bera, Macigno e una parte di Casola, distac- lenghi, Canossa, Carbognano, Casola Canos- candole tutte dal feudo di Canossa; inoltre, sa, Cavandola, Ceredolo (de' Coppi), Gras- mediante distacco da Paderna, assegnò a sano, Macigno, Molino, Monte, Pecorile, Pie- Bedogno Pecorile e la parte bassa di Caso- tre, Querceto, Riverbera, Riverzana, Sedi- la 266 . gnano, Valle, Vetto, Votigno 272 .

• 1611. Ercole Rondinelli, cui era rima- • 1788: Lodovico Ricci confermava la sto il feudo vero e proprio di Canossa, in- giurisdizione di Canossa come feudo dei con- grandì il suo territorio acquistando dai conti ti Valentini; dalla Comunità eponima dipen- Malvezzi, feudatari di Paullo, le Ville di Ban- devano le due Ville di Casola e Grassano; zola, Susineta, Ca' del Monte, Fornace e tutte le altre località riportate dall'Estimo del Squassata. Fu questo il momento di massi- 1755 non avevano, evidentemente, entità ma espansione del feudo di Canossa; durò amministrativa propria, ma ricadevano, a fino al 1635 267 . 268 Ibid. , p. 91. 263 269 IOTTI MARIO , Canossa: feudatari e comunità (1570- Ibid. , p. 93. 270 1796), in DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LE ANTI- MILANI FRANCESCO , Vezzano e le sue frazioni ... CHE PROVINCIE MODENESI , Atti e memorie , 1988, Serie cit., p. 131. XI – vol. X, p. 90. 271 ... diviso in tre partimenti secondo l'uso della Duca- 264 Ibid. , pp. 113-114. le cancelleria , in AMORTH LUIGI , Modena capitale , s. 265 Ibid. , p. 90. l., Banca popolare di Modena, 1967, pp. 198-201. 266 272 Ibid. , p. 91, e MILANI FRANCESCO , Vezzano e le sue AS RE, Ufficio distrettuale delle II. DD. di RE, E- frazioni nel solco della storia , Reggio Emilia, Age, stimi e Bastardelli , reg. 1/1. 1971, p. 126. 267 Si veda la cartina in IOTTI MARIO , Canossa: ... cit., p. 92. 65 seconda della loro dislocazione, sotto le tre tero territorio attuale di Ciano 275 : Canossa, nominate 273 . Casola, Ciano, Compiano, Monchio delle Ol- le, Roncaglio, Rossena, Selvapiana e Vedria- • 1796 set. 5-8: Con due successive no Borzano. Erano sezioni di San Polo anche sedute, la Comunità di Canossa deliberò l'a- Paderna. Paullo e Pianzo. desione alla Repubblica reggiana, decretan- do quindi di fatto la fine del feudo 274 . • 1816. I comuni della riva destra del- l'Enza vennero restituiti al ducato di Parma; • 1797: Sotto la Repubblica cispadana fra di essi era Ciano, con le frazioni già par- Canossa e Grassano facevano parte del can- mensi, per cui, nella distrettuazione del 20 tone di Bibbiano o Quattro Castella, Casola dic. 1827, nella circoscrizione comunale di di quello di Vezzano, come pure Paderna, San Polo erano rimaste: Canossa, Casola, Paullo e Sordiglio. Grassano e Roncaglio, oltre naturalmente a Paderna, Paullo e Pianzo. • 1798 ott. 14: Durante la Repubblica cisalpina appartenevano alla Municipalità di- • 1828: In seguito alla distrettuazione strettuale di Bibbiano i comuni di Canossa del 20 dic. 1827, e soprattutto alle norme (con le Ville di Casola e Grassano), Paderna che la regolavano, la Comunità di San Polo con Banzola e Sordiglio, Paullo, Pianzo e perse la parte di Vercallo che le appartene- Roncaglio con Monchio (delle Olle). va; essa venne riunita alla rimanente e maggiore parte, che faceva capo a Corto- • 1804 apr. 8: Da questa ripartizione gno, nella Comunità di Carpineti 276 . territoriale Canossa venne elevata a comune nel distretto I di Reggio, come pure Paullo • 1848: In seguito all'applicazione del con Banzola Paderna e Sordiglio. trattato di Firenze, i comuni della riva destra dell'Enza, fra cui Ciano, passarono definiti- • 1805 giu. 8. Venne riconfermato l'as- vamente dal ducato di Parma a quello di setto territoriale precedente, inserito però Modena; la circoscrizione comunale di San nel cantone I di Reggio, facente parte a sua Polo tornò quindi ad essere uguale a quella volta del distretto I di Reggio. del 1815, ma in quello stesso 1848 Ciano fu elevata a comune. Insieme ad essa dal du- • 1809 lug. 31: In seguito alla concen- cato di Parma provenivano, fra le altre: Be- trazione dei comuni, nel distretto I di Reg- leo, Borzano Vedriano, Casalino, Compiano, gio, cantone I di Reggio, Vezzano costituiva Gombio, Rossena, Selvapiana eVedriano; comune con, fra le altre, Paderna e Paullo; Gombio fu assegnata al territorio comunale nel cantone IV di Montecchio il comune di di Castelnuovo Monti, le restanti località ri- Quattro Castella comprendeva Canossa, Ca- masero aggregate a Ciano. sola e Grassano, e il comune di San Polo, I moti del 1848 intersecarono queste vicen- Monchio (delle Olle), Pianzo e Roncaglio. de territoriali e amministrative complicando- le non poco, e se si considera che già di per • 1811 ago. 5: Ciano, staccata dal di- sé la determinazione delle circoscrizioni co- partimento del Taro (Impero francese), ven- munali è da sempre foriera di aspre contro- ne aggregata al dipartimento del Crostolo, versie, ben si comprenderà come le aggre- nel Regno d'Italia; dalla successiva Riordina- gazioni avvenute nel 1848 abbiano incre- zione dell'11 feb. 1814, Ciano venne asse- mentato l'instabilità amministrativa della gnata al cantone III di Montecchio in qualità provincia di Reggio. di comune con Canossa e Rossena; nello Se, già fin dal 29 dic. 1847, France- stesso cantone al comune di Quattro Castel- sco V aveva reso noto che i paesi sulla riva la restarono Casola e Grassano. destra dell'Enza sarebbero stati uniti alla provincia di Reggio secondo le distrettuazio- • 1815 dic. 29: Il comune di San Polo comprendeva, con le sue sezioni, quasi l'in- 275 Non ancora restituita al ducato di Parma. 276 AS RE, Arch. pref., Tit. IX rub. 4 , b. 700 bis, lett. n. 273 RICCI LODOVICO , Corografia dei territori di Mode- 4645 del 21 giu. 1828 del governatore di Reggio alle na, Reggio, e degli altri Stati già appartenenti alla ca- Comunità di San Polo, Reggio e Carpineti; per le rego- sa d'Este , In Modena, per gli Eredi di Bartolomeo So- le sulla distrettuazione del 1827 v. Ibid. , circolare del liani, 1788, p. 33. 17 nov. 1827 del governatore di Reggio ai podestà e 274 IOTTI MARIO , Canossa: ... cit., p. 94. sindaci della provincia.

66 ni del 1815 277 , è pur vero che un suo chiro- La risoluzione delle controversia pendenti ar- grafo del 19 feb. 1848 riconosceva esistenza rivò con una nota del ministro dell'Interno autonoma al comune di Ciano con confini datata 31 gen. 1849 284 , con la quale si ren- certi e regolari, sospendendo di fatto così la deva noto che era volontà del duca sospen- sua aggregazione a quello di San Polo 278 . I dere l'aggregazione di Ciano a San Polo e di sommovimenti politici intervenuti travolsero Gattatico a Poviglio, il che comportava per i questo progetto, ancora pendente per motivi due paesi l'automatico riconoscimento come tecnici. Con il ritorno del duca, si era sperato comuni autonomi. In questi termini, infatti, di dare finalmente piena attuazione al chiro- si espresse il delegato di Reggio rispondendo grafo del febbraio '48 ma, tutto al contrario, al podestà di San Polo, che lamentava la ne- il trasporto di carte e registri alla podesteria gligenza dell'agente comunale di Ciano nel- di San Polo rese evidente il proposito di ag- l'aggiornare i registri di Stato civile 285 ; poi- gregare Ciano a quel comune 279 . Ed effetti- ché era stato ripristinato il comune di Ciano, vamente il ministro dell'Interno si era chia- già riconosciuto dal chirografo del febbraio ramente espresso in questi termini nel no- 1848, da allora in avanti tutti gli affari ad vembre, ribadendo «... 1° che col 1 mo. del essa relativi sarebbero stati sbrigati in sede prossimo venturo anno =1849= la sezione di locale, e l'agente tornava ad essere segreta- Ciano e sue dipendenze debba di bel nuovo rio comunale. Il ripristino di Ciano quale co- aggregarsi al comune di San Polo 280 ...»; i- mune comportò la riaggregazione ad essa noltre, sempre secondo le distrettuazioni del anche della frazione di Gombio 286 . 1815, Gombio e una parte di Compiano do- vevano essere aggregate a Castelnuovo • 1859 : Le distrettuazioni di quell'anno Monti. Inutilmente il podestà di Ciano tra- riconfermarono il comune di Ciano con le smetteva l'elenco e degli abitanti di quello frazioni di: Borzano, Canossa, Ceredolo (dei che egli considerava il territorio del suo co- Coppi), Compiano, Monchio (delle Olle), mune 281 ; ai primi del nuovo anno l'archivio Roncaglio, Rossena, Selvapiana e Vedriano. comunale di Ciano fu trasferito a San Po- Al comune di Vezzano erano state assegnate lo 282 . Vale la pena di evidenziare come a Casola Canossa e Paderna, a quello di San Ciano erano rimaste aggregate solo frazioni Polo Grassano; Gombio venne riconfermata parmensi: Borzano, Compiano, Gombio, a Castelnuovo Monti. Rossena, Selvapiana e Vedriano. Altro a- spetto che va messo nel debito risalto, è che • 1864: Iniziarono le controversie di non vennero comunque trasferiti a San Polo confine tra Ciano e i comuni limitrofi, ali- carte e registri del catasto e di Stato civile, il mentate anche dall'eredità territoriale della primo perché diverso da quello estense, e frazione di Canossa, le cui antiche località quindi soggetto a norme di conservazione erano state suddivise fra più comuni, re- proprie, che era conveniente lasciar eserci- stando Canossa assegnata a Ciano. In que- tare a chi già le conosceva; il secondo per- sto anno i Consigli comunali di Ciano e Casi- ché necessario complemento del primo 283 . na deliberarono di istituire due distinte commissioni per i confini, che tuttavia non 277 AS RE, Arch. Pref., Tit. IX rub. 4 , b. 700, lett. n. vennero a capo della controversia su Voti- 7568 al governatore di Reggio. gno, distaccata da Paullo di Casina, secondo 278 Ibid. , lett. n. 432 del 26 gen. 1849 di una rappresen- tanza dei cittadini di Ciano al delegato di Reggio. Gombio assegnata ad altro comune, ne risultava infi- 279 Ibidem . ciata la ripartizione dei carichi fiscali fra i cittadini. 280 Ibid. , lett. n. 623 del 14 nov. 1848 alla Delegazione 284 AS RE, Arch. Pref., Tit. IX rub. 4 , b. 700, lett. n. del ministero dell'Interno di Reggio. 743 al delegato di Reggio. 281 Ibid. , lett. n. 225 del 12 ott. 1848 al delegato di Reg- 285 Ibid. , lett. n. 84 del 7 feb. 1849 gio. 286 Ibid. , lett. n. 105 del 14 lug.. 1849 del podestà di 282 Ibid. , lett. n. 25 del 17 gen. 1849 del podestà di San Castelnuovo Monti al delegato di Reggio,e risposta di Polo al delegato di Reggio. quest'ultimo. Si segnala, ad ogni buon conto, anche una 283 Nella già citata lettera dei cittadini di Ciano al dele- voce del tutto discorde da quelle sentite finora. Si tratta gato di Reggio, del 26 gen. 1849, è sottolineato anche il dei proprietari e consiglieri delle frazioni di Borzano, danno derivante dall'assegnazione di Gombio a Castel- Compiano e Vedriano che, con una lettera del 16 set. nuovo Monti, poiché anche quella frazione era soggetta 1848, chiesero al delegato di Reggio che i loro comu- al catasto parmense, ma scorporarla dalla Matricola di nelli fossero disaggregati da Ciano e riuniti a San Polo, ruolo di Ciano avrebbe comportato un reimpianto della comune più comodo da raggiungere e più ricco, per cui Matricola stessa, operazione lunga e costosa, del resto, ne sarebbe risultato un riparto delle spese più vantag- lasciando le carte come stavano, ed essendo ormai gioso, in Ibid. , lett. n. 1337.

67 gli amministratori di quel comune, solo per mettere a raffronto i due estimi del 1755 e accordi intervenuti tra le parrocchie di Paullo del 1836 293 , tralasciando in questa sede le stessa e di Canossa, senza che l'autorità ci- differenze formali e sostanziali fra i due, e vile ne fosse informata 287 . concentrandosi solo sul territorio racchiuso. E' stato già illustrato quali e quante località • 1869: Le dispute si inasprirono al componessero la gliurisdizione di Canossa punto che il comune di Ciano contestò a secondo l'Estimo del 1755. Poco meno di un quello di San Polo la riscossione degli inte- secolo dopo molte cose erano cambiate, a ressi per la vendita allo Stato, avvenuta nel cominciare dal fatto che Canossa era, ormai, 1851, di alcuni beni posti alle Bercemme 288 . una frazione del comune di San Polo; tutta- Ciano rivendicava ormai a sé la percezione via, esaminando i Riassunti delle partite di degli utili, essendo state le Bercemme sem- possidenza del 1836, si può vedere che la pre aggregate al territorio di Canossa, fra- sezione di allora comprendeva un territorio zione di Ciano. praticamente uguale a quello della giurisdi- zione dell' Ancien Régime . Le distrettuazioni • 1871: Su espressa richiesta dei suoi del Farini, però, e l'unità d'Italia ridisegnaro- abitanti, la frazione di Gombio fu distaccata no i confini anche dei comuni della provincia da Castelnuovo Monti e assegnata a Cia- reggiana, e le località di Canossa, ormai fra- no 289 . zione di Ciano d'Enza, si trovarono ripartite fra più comuni a questa adiacenti. Si rese • 1874: La denominazione del comune necessario, a quel punto, tentare di far chia- divenne «Ciano d'Enza 290 ». rezza anche sui registri censuari, aggiornan- doli a un mutamento di fatto che implicava • 1889 lug. 11: mediante una serie di anche cambiamenti nel settore delle imposte aggregazioni, si ridusse il numero delle fra- dirette. Sui Riassunti delle partite di possi- zioni di Ciano, ma ovviamente non il territo- denza si trovano, quindi, annotazioni a mati- rio: Cerezzola fu unita a Ciano stessa, Beleo ta sul margine esterno di ogni pagina de- a Gombio, Selvapiana a Rossena e Selva a stra: esse si riferiscono ai comuni cui erano Monchio delle Olle 291 . stati aggregati i corpi di terra precedente- mente della sola Canossa; il suo territorio si • 1950: Gombio venne assegnata al divise infatti fra Ciano, Casina, Quattro Ca- comune di Castelnuovo Monti, e Beleo a stella, San Polo e Vezzano. Qualche difficoltà quello di Casina 292 . sorse per i luoghi assegnati a Casina, poiché questa faceva capo all'Agenzia delle II. DD. Dalle notizie riportate, risulta eviden- di Castelnuovo Monti, per cui l'omologo uffi- te che i problemi nell'assetto di questo terri- cio di Montecchio, sotto la cui competenza si torio comunale sono dovuti solo in piccola trovavano tutti gli altri comuni, doveva pur parte a Ciano, aggregata piuttosto tardi al- sempre gestire il carteggio delle località as- l'attuale provincia reggiana, e alla ricerca segnate bensì a Casina, ma i cui dati e regi- quindi di una sua collocazione in un'area che stri censuari erano sui registri di Canossa, aveva già un assestamento determinato da salvo trasmettere il tutto all'Agenzia di Ca- una storia plurisecolare; in parte ben mag- stelnuovo Monti, poiché le imposte di Casina giore le difficoltà sono derivate da quella che dovevano essere gestite e riscosse in quel potremmo chiamare la dispersione dell'ere- distretto. E' per questo che, fino al 1904, dità canossana, intendendo con questo ter- nelle Petizioni per volture si trova l'indica- mine non certo la famiglia, ma la contea di zione «Ciano e Casina». Ovviamente questo Canossa con la sua ampia circoscrizione. stato di cose ebbe termine con l'attivazione Soffermandosi anche soltanto su epoche più del Nuovo catasto terreni nell'ottobre del recenti e meglio documentate, si possono 1904: i registri del nuovo catasto geometri- co particellare corrispondevano del tutto al- 287 Casina. Lo scorrere di un secolo. , s. l., AGE grafi- l'assetto territoriale coevo, e cessarono co–editoriale, s. d., pp. 33 e 104. quindi le complicazioni derivanti dal fatto di 288 CAVANDOLI ROLANDO , Ciano per la libertà. 1859- avere nello stesso inscindibile registro i dati 1945 , Reggio Emilia, Tecnostampa, s. d., p. 53. censuari di comuni diversi; del resto, i danni 289 R. d. del 5 mar. 1871. erano stati, tutto sommato, contenuti poi- 290 R. D. dell'11 dic. 1873, n. 1737. 291 CAVANDOLI ROLANDO , Ciano per la libertà. ... cit., 293 Quest'ultimo in AS RE, Uff. distr. II. DD. di Mon- p. 50. tecchio, Riassunti delle partite di possidenza, regg. 292 L'Emilia Romagna paese per paese ... cit., p. 124. 292 68 ché, all'infuori di Casina, tutti i comuni in cui partengono a questo comune anche: Mela- era risultato diviso il territorio di Canossa, no, Pederniano, Signano, Travaglioli, Pader- frazione di Ciano, dipendevano, come que- na, La Vecchia e Borseia. st'ultima, dall'Agenzia delle II. DD. di Mon- tecchio. • Ciano: A Canossa, e quindi al comune Per avere un'idea di come si fosse ar- di Ciano, sono restate: Cavandola, Ceredolo ticolato l'ex territorio canossano, si riportano de' Coppi, Riverzana e Votigno. i nomi di alcune delle località principali sotto il comune a cui sono state aggregate. I dati E' doveroso segnalare qualche diffi- sono tratti dalle note a margine dei Riassunti coltà nel reperimento dei luoghi, dovuta non delle partite di possidenza, e non sono com- solo alla attuale sparizione di alcuni toponi- pleti, ma riescono a dare un'idea piuttosto mi, ma addirittura, il più delle volte, alla loro precisa. sovrabbondanza, nel senso che la stessa de- nominazione, dato il suo carattere generico, • Casina. A questo comune erano an- si applica a più località. I casi più evidenti date, fra le altre, le seguenti località: Bergo- sono Bedogno di Quattro Castella, da non gno, Bergognano, Querceto 294 , Vercallo e confondersi con la località di Villa Minozzo, una parte di Votigno. Fu proprio quest'ultima e, più insidioso, Vetto di San Polo, che non è ad alimentare le maggiori controversie tra l'omonimo comune. Accanto a questi, altri Ciano e Casina; attualmente il centro abitato toponimi causano maggiori perplessità: le di Votigno fa capo a Ciano ma una parte del Prade come tali oggi non si rintracciano più, suo territorio, compreso il mulino, appartie- ma esiste «Pietre»; nulla autorizza, tuttavia, ne a Casina, delle antiche pertinenze canos- l'identificazione della prima con la seconda. sane sempre a questa sono andate: Banzola, Monte si trova sia sopra Sedignano, in co- Sordiglio, Ca' del Monte, Fornace, Squassa- mune di San Polo, sia sopra Casola di mez- ta, Susineta, Paullo e Pianzo. zo, in territorio di Vezzano. Arati, che pure non è stato possibile rintracciare sulla pian- • Quattro Castella. Sui Riassunti ad es- ta, è sempre data nei pressi di Reverbera e sa venne riconosciuta Bedogno, ma nel suo Macigno; oggi l'unica località reperita con territorio comunale oggi troviamo anche le questo nome si trova nel comune di Casina, Bercemme 295 , Valle e Ca' de' Burlenghi. ai confini con il territorio di Carpineti, poco sopra Marola. Il vertice si tocca con il topo- • San Polo. In questo comune sono nimo «Salatte»; questa località di Canossa confluite molte delle antiche località canos- fu assegnata a San Polo nelle suddivisioni sane; dai registri risultano: Grassano, Car- effettuate sui Riassunti delle partite di possi- bognano 296 , Salatte, Pietre, Prade, Macigno, denza, ma in quell'ambito comunale non è Monte, Reverbera e Vetto, ma sono da ag- stata reperita; in compenso si trovano «Sa- giungere anche: Borsea, Sedignano, Caver- latte» tra Vezzano e Ca' Vendina, e ben due zana, Arati e Montemoro. in territorio comunale di Casina: una sopra Bettola e l'altra sotto Beleo; è del tutto logi- • Vezzano. Al suo territorio comunale co, del resto, che proprio questo nome sia sono state assegnate: Casola («Canossa» e stato tanto usato in montagna, poiché infatti «di mezzo»), Pecorile e la Piopponara; ap- si legge alla voce «Salatta» del Vocabolario Reggiano – Italiano 297 : «Frana, mòtta. Smo- 294 Inizialmente a Casina era andata solo una parte di vimento che fa la terra ne' luoghi a pen- quest località, mentre l'altra era stata riconosciuta a dio .». Vezzano, ma attualmente Querceto è del tutto compre- Questi pochi esempi possono dare un'idea sa nel territorio comunale di Casina delle insidie e delle difficoltà connaturate alla 295 Sui Riassunti le Bercemme «bosco e di là dal rio» topografia storica. sono assegnate a Vezzano, ma attualmente ricadono nel comune di Quattro Castella. 297 Reggio, Tip. Torreggiani e compagno, 1832. 296 Sui registri è divisa fra San Polo e Vezzano; attual- mente è per intero nel territorio comunale di San Polo.

69 * La smaterializzazione di un luogo: * Piagna

Nel 1786 Piagna era comune della Scurani identifica senz'altro la località di giurisdizione di Viano, contea infeudata alla Piagna con la borgata di Osteria vecchia, famiglia Aldrovandi Marescotti di Bologna, e posta sempre sulla riva destra del Tresina- a Viano Piagna rimase legata anche durante ro 301 . In termini identici si era espresso tutto il periodo napoleonico 298 . Assente nel- Saccani su questo stesso argomento, pro- le distrettuazioni del 1815, ricomparve solo ponendo anche egli l'identificazione di Pia- nel prospetto delle Campionerie del 1823, gna con Osteria vecchia, e della chiesa dei dove era aggregata all'ufficio di Carpineti, SS. Giacomo e Andrea con l'oratorio di S. di cui era anche sezione. In seguito non Giacomo, sul rio omonimo, a Nord Est di Vi- comparve più, e a tutt'oggi non è reperibile signolo 302 . Anche M. Bertolani Del Rio, nella neppure come località. sua opera sui castelli reggiani 303 ,parlando Lo Scurani, nella sua opera sulle del castello di Viano dice: «Nel castello era chiese della diocesi di Reggio 299 , a proposito il Pretorio della contea di Viano e Piagna: della parrocchia di Visignolo, facente capo due comuni distinti, aventi ciascuno i propri al vicariato di Baiso, dice: «Il territorio reggenti. Piagna abbracciava il territorio dell’attuale parrocchia di Visignolo sino alla dell’attuale Visignolo. Non si trovano più fine del sec. XVIII formava l’antico comune tracce del suo antico castello.»; più avan- di Piagna o Plagna, di cui probabilmente il ti 304 parla del distrutto castello di Visignolo Mons di Visignolo o Visiago non era che una identificandolo senz’altro con quello porzione.». Dopo aver succintamente ricor- dell’antico comune di Piagna. dato le vicende storiche di questo luogo 300 , Nonostante tutte queste informazio- conclude: «Nel secolo XIX scompare il co- ni, l'argomento rimane piuttosto nebuloso, mune di Piagna, e Visignolo, dopo la restau- poiché né Saccani né Scurani specificano le razione estense, divenne frazione del co- fonti in base alle quali avanzano l'identifica- mune di Carpineti, finché col decreto Farini zione con l'attuale Osteria vecchia di Pia- del dicembre 1859 entrò a far parte del gna. E' bene, quindi, tornare alle testimo- nuovo comune di Baiso.». Tornando ancora nianze di studiosi ad essa contemporanei, su Piagna, Scurani aggiunge che, oltre al ed attendibili come Ricci e Venturi. castello, un tempo vi era anche la chiesa dei SS. Giacomo e Andrea, filiale della pieve di Baiso come quella dell'Assunta di Visi- Le informazioni del Ricci gnolo; tuttavia, già dal sec. XVI la chiesa Nella sua Corografia 305 , così Ricci ri- dei SS. Giacomo e Andrea era stata ridotta porta i confini del comune di Piagna: «Ha da rettoria a beneficio semplice, trasportato per confine a Levante San Romano, Mezzo- nella parrocchiale dell'Assunta; «Rimane però nella Villa di Piagna un semplice orato- 301 SCURANI PROSPERO , Le chiese della diocesi ... cit, rio di S. Giacomo sulla riva destra del Tre- p. 172. sinaro.». Poche pagine prima, alla voce e- 302 SACCANI GIOVANNI , Delle antiche chiese reggiane , spressamente dedicata a questa chiesa, Reggio Emilia, Bizzocchi, 1976, p. 16. E' Scurani debi- tore di Saccani per le informazioni suddette, in quanto 298 Fino alla distrettuazione del 1798 compresa, Viano Delle antiche chiese reggiane uscì per la prima volta a e Piagna fecero parte del cantone, poi distretto, di stampa, in cinquantanove puntate, come appendice del Scandiano: dal1804 in avanti esse ricaddero nel distret- settimanale «Il reggianello» dall'aprile 1892 al novem- to, poi cantone, di Carpineti. bre 1983, cioè qualche anno prima del lavoro di Scura- 299 SCURANI PROSPERO , Le chiese della diocesi reg- ni, il quale, per altro, apre la voce Visignolo , a p. 211, giana , II, ms., 1895., in CURIA VESCOVILE DI REGGIO proprio con una nota di citazione in margine: «G. Sac- EMILIA , Ufficio Beni culturali; pp. 211-217. cani in "Reggianello"». Si veda la nota introduttiva di 300 Piagna aveva un castello, che era fra quelli conqui- Nerio Artioli al volume del Saccani, alle pp. IX-XIV. 303 stati dai Fogliani nel 1296. Nel 1349 esso era nelle ma- BERTOLANI DEL RIO MARIA , I castelli reggiani , ni di Guglielmo da Piagna, ma fu poi distrutto dai Gon- Reggio Emilia, s. e., 1959, p. 97. zaga signori di Reggio. Niccolò III d'Este investì di 304 Ibid. , p. 139. 305 Piagna Cesare e Niccolò Fogliani, ma alla fine del sec. RICCI LODOVICO , Corografia dei territori di Mode- XVI ne furono investiti, in aggiunta a Viano, gli Al- na, Reggio, e degli altri Stati già appartenenti alla ca- drovandi di Bologna, e la situazione restò immutata fi- sa d'Este , In Modena, per gli Eredi di Bartolomeo So- no all'estinzione dei feudi, alla fine del sec. XVIII. liani, 1788, p. 190.

70 giorno Baiso, Ponente Querzola mediante il sticamente era la parrocchia di Visignolo. La torrente Tresinaro, Settentrione Viano. Ha sua chiesa, quella appunto dell'Assunta, è propria Adunanza di reggenti, ed una par- sempre stata filiale della pieve di Baiso, rocchiale col titolare di Maria vergine As- sempre con il titolo di rettoria 308 , e sottopo- sunta, filiale della pieve di Baiso.». A Visi- sta, come tutte, alle periodiche ispezioni gnolo sono dedicate due sole significative delle visite pastorali [immagini 04 e 05]. righe: «VISIGNOLO, denominazione di luo- go posto nel comune di Piagna.» 306 ; si os- servi la genericità dell'espressione «luogo», Le visite pastorali che esclude qualsiasi connotazione ammini- Dall'elenco dei beni immobili della strativa, almeno dal punto di vista delle isti- chiesa di S. Maria Assunta di Visignolo re- tuzioni laiche. Un altro interessante dato è datto il 19 ago. 1679, risulta, fra gli altri: fornito dalla voce Viano , comune che, in- «Una possessione posta nella Villa di Pia- sieme a Piagna, costituiva la contea omo- gna, territorio di Viano, in loco dito à Visi- nima, nonché feudo Aldrovandi Marescotti; gnolo, distinta in più pezze ...» 309 . Informa- nello specificarne i confini, Ricci riporta, a zioni più circostanziate vengono dallo stato proposito di quello meridionale: «... Mezzo- delle anime redatto il 2 giu. 1724, in occa- giorno Piagna mediante il torrente Tresina- 310 307 sione della visita Forni . Così si apre il do- ro, ...» . Si possono, a questo punto, co- cumento: «Repertorio dell'anime della chie- minciare a tracciare i confini del territorio sa parrocchiale di Santa Maria Assunta di del comune di Piagna, almeno per come ri- Visignolo della Piagna dell'anno mille sette- sultavano a Ricci sul finire del sec. XVIII, e cento venti quattro, sotto Baiso.»; quello se quello meridionale e quello orientale so- che segue è un elenco suddiviso per locali- no piuttosto ardui da definire in mancanza tà, che sono: il Borgo, Ca' degli Abati, l'Oca, di altre attendibili fonti, ben chiari, perché Ronco; quello che viene sempre nominato geografici, erano i confini occidentale e set- «Borgo» corrisponde all'attuale Borgo Visi- tentrionale, costituiti entrambi dal torrente gnolo, da non confondersi con il soprastan- Tresinaro.Il comune di Piagna sembra e- te e più discosto monte Visignolo, su cui stendersi, quindi, su un'area grosso modo propriamente sorge la chiesa, e infatti lo semicircolare, di cui il monte di Visignolo stato delle anime indica il Borgo come loca- rappresenta il centro del diametro che ta- lità distinta. La relazione sullo stato vero e glia il cerchio, e il Tresinaro costituisce la proprio della chiesa, redatto il 31 lug. 1724, semicirconferenza. Non essendo stati repe- si chiude con questa inequivocabile nota: riti documenti coevi più precisi, risulta quasi «Iurisdictio Visignoli, seu Planea, subiacet impossibile dettagliare con ragionevole e- in temporalibus domino comiti Philippo Al- sattezza le località racchiuse da questa su- drovandi senatori bononiensi.». In questo perficie. Ricci afferma, però, che la parroc- documento la sovrapposizione della parroc- chia di Piagna è la chiesa di Santa Maria As- chia di Visignolo al comune di Piagna viene sunta, e cioè, indubbiamente, quella che si data come totale e precisa, e in modo più trova sul monte Visignolo; l'informazione è netto ed esplicito di quanto non si deduca di fondamentale importanza poiché, se da Ricci. Al fine poi di determinare il più scarsissima è la documentazione diretta su possibile la porzione di territorio material- Piagna, un certo numero di notizie si riesce mente occupata dalla parrocchia di Visigno- invece a raccogliere su quella che ecclesia- lo, e quindi, a quel che sembra, dal comune di Piagna, ancora più utile risulta lo stato 306 Ibid., p. 256. 307 delle anime redatto il 13 gen. 1753, in oc- Ibid., p. 252. Di questa stessa voce si segnala l'anno- casione della visita Castelvetri 311 . Gli abi- tazione finale: «In luogo detto Capanna si trovano sassi tanti della parrocchia si suddividevano fra di belle vene ondate e ad arco, che raffigurano con molta somiglianza fusti di colonne spezzate ed archi e 308 loggie fuggenti in iscorcio e in prospetto, e mille sfa- SCURANI PROSPERO , Le chiese della diocesi ... cit, p. 212. sciumi di edificii e annose piante. Queste pietre ricevo- 309 no un bel pulimento e lucido simile a quello delle aga- ACV RE, Sacre visite pastorali, Augusto Bellincini 1675-1694, Libro ed atti, f. 12-13, fasc. 54, a. 1679. te.». Lungi dal voler trarre la minima conclusione, si 310 vuole solo far presente come il termine piagna è ripor- ACV RE, Sacre visite pastorali, Lodovico Forni 1724-1729 , Diocesi, f. 27 da S a V, fasc.Visignolo. tato nel Vocabolario Reggiano-Italiano , II, Reggio, tip. 311 Torreggiani, 1832, p. 119: «PIAGNA ‗ Lastra. Pietra ACV RE, Sacre visite pastorali, Giovanni Maria non molto grossa, di superficie piana, da coprir tetti, e Castelvetri 1751-1768 , Diocesi, f. 39 da T a V, fasc. da lastricare .» Visignolo.

71 queste località: Visignolo monte, Ca' degli ...» 314 ; è lecito chiedersi che senso avrebbe Abati, Bosco, Ronco, Borgo, Capanna e Pi- questa indicazione di provenienza, se Pia- no; si potrebbe notare a margine che, com- gna corrispondesse a Osteria vecchia, loca- plessivamente, le «anime» ascendevano a lità facente parte della medesima parroc- centotrentuno, numero molto prossimo ai chia, e sempre menzionata con il suo nome centotrentatré abitanti indicati da Ricci per di «Osteria». Dalla rettoria dei SS. Quirico e il comune di Piagna; intercorrono comunque Giulitta dipendevano, come afferma Scura- circa trent'anni tra i due rilievi, e non si può ni, quattro oratori, di cui uno era posto nel- dire fino a che punto sia significativa questa la Villa di Osteria e dedicato al Nome di Ma- coincidenza. ria, e un altro era nella Villa di Paderna, de- Nonostante queste informazioni, ri- dicato a San Rocco 315 . Se e quale parte del mane il dubbio se la circoscrizione ecclesia- territorio della parrocchia di San Romano stica della parrocchia di Visignolo racchiu- appartenesse, alla fine del sec. XVIII, al desse interamente anche quella civile del comune di Piagna, giurisdizione di Viano e comune di Piagna; rispetto a Visignolo, Via- feudo Aldrovandi Marescotti, non si può di- no è non solo a Nord, ma decisamente spo- re, non essendosi trovata documentazione stata verso Est, subito sopra alcuni luoghi al riguardo. Bisogna attendere il secolo suc- situati bensì al di là del Tresinaro, ma mai cessivo per avere dati più precisi. nominati negli stati delle anime della par- rocchia di Visignolo; eppure Ricci afferma che il confine meridionale del comune di L'estimo di Piagna

Viano è costituito solo dal comune di Pia- Si è già detto che nelle due distret- gna, mediante il Tresinaro. I nomi di quelle tuazioni del 1815, a Restaurazione avvenu- località ancora non comparse, si ritrovano ta, non compare il toponimo di Piagna, è nella documentazione della parrocchia di 312 indicativo, però, che appaia per la prima San Romano , perché a quella ecclesiasti- volta in una partizione territoriale dello Sta- camente appartenevano. La chiesa dei SS. to Visignolo, aggregata come sezione al Quirico e Giulitta di San Romano è sempre comune di Carpineti. Eppure un documento stata filiale della pieve di San Valentino, con di poco posteriore, e altrettanto attendibile il titolo di rettoria. Il suo stato delle anime e ufficiale delle distrettuazioni, riporta anco- redatto il 6 lug. 1724, mette in evidenza le ra i dati alla vecchia maniera; si tratta delle località che componevano la parrocchia: «Istruzioni alli cancellieri, capi archivisti e Paderna, «Villa detta l'Hosteria», La costa, cancellieri archivisti sul modo di compilare Lama, Villa delle Viole, Ochetta, Lorano e 316 313 gli elenchi degli atti e contratti ...» , del San Romano . Solo considerando la par- 1823. Nell'elenco di tutti i luoghi che costi- rocchia di San Romano si riesce a reperire tuivano il ducato di Modena e Reggio, com- Osteria, corrispondente alla attuale Osteria pare Piagna come sezione di Carpineti, ma vecchia; si trattava anche allora di una lo- non Visignolo; si può pensare che, nel sec. calità veramente remota: tutti i suoi abitan- XIX i due toponimi fossero dati in pratica ti erano costituiti da un solo nucleo familia- come sinonimo l'uno dell'altro. Non è però re, composto di nove persone. La relazione da credersi che Piagna fosse costituita solo di questa visita comprende anche la «Nota dal territorio della parrocchia di Visignolo, de' beni che possiede la Compagnia del SS. poiché le Denunzie originali e il Riassunto Rosario esistente nella chiesa parrocchiale delle partite di possidenza di Piagna, im- di San Romano», redatta il 23 lug. 1724; piantati fra il 1817 e il 1820 in seguito alla nell'elenco è nominato anche « Item un cen- rinnovazione dell'estimo della Montagna so con Lazaro Monti della Piagna di scudi 25 314 312 Potrebbe trattarsi dello stesso Lazaro Monti di anni Passata di mano per vendite successive, San Roma- cinquantotto, residente a Ca' degli Abati, che compare no fu infeudata ai Fogliani, ai Sertorio e, in qualità di nello stato delle anime del 1724 della parrocchia del- comune con propria Adunanza di reggenti, dal 1613 fi- l'Assunta di Visignolo, in ACV RE, Sacre visite pasto- no al 1796 ai Cortesi di Modena, nella giurisdizione del rali, Lodovico Forni 1724-1729 , Diocesi, f. 27 da S a marchesato di Rondinara. Dal 1815 fu aggregata alla V, fasc.Visignolo. 315 Comunità di Castellarano, e dal 1860 al comune di SCURANI PROSPERO , Le chiese della diocesi ... cit, Baiso. 313 V/2, p. 548. ACV RE, Sacre visite pastorali, Lodovico Forni 316 AS MO, Archivio Austro-Estense, Ministero dell'In- 1724-1729 , Diocesi, f. 25-26 da N a R, fasc. 146. terno, Atti riservati, Miscellanea Estimi e catasti, b. 1809.

72 composta, consentono finalmente di rap- lecchio 327 , Chiesurolo 328 , Coste, Fontana presentare con buona precisione il territo- dell'Ochetta, Guzzella, Lama, monte Cor- rio. Dall'esame delle Denunzie originali 317 , il nacchia, monte Galbone 329 , Osteria 330 , Pa- primo dato che si evidenzia è proprio la derna, Piana dell'oca, Pino, Pradella, il rio percezione, da parte dei contemporanei, Spigone, Ronco 331 , Spianzagna 332 , Vai 333 e della sostanziale omonimia fra Piagna e Visignolo 334 . Due sole volte compare, come parrocchia di Visignolo: numerose denunzie località in cui si trovano gli immobili, il no- parlano di immobili situati «... nella parroc- me di Piagna 335 ; essendo quei possedimenti chia di Visignolo, frazione di Viano e Comu- circondati solo da altre proprietà, risulte- nità delle Carpineti» 318 , oppure «... nel co- rebbe azzardato precisare a quale porzione mune di Carpineti, frazione di Viano e par- di territorio si stessero riferendo i denun- rocchia di Visignolo ...» 319 . Così si sfumano zianti; tuttavia i nomi dei confinanti, gros- anche i contorni delle vecchie denominazio- solanamente incrociati con le coordinate da ni: il Borgo è detto, indifferentemente, a essi stessi fornite per la denunzia dei propri volte «di Piagna» 320 , altre volte «di Visigno- beni, indurrebbe a credere che con Piagna lo» 321 ; nella denunzia n. 10, gli immobili si indicasse un'area approssimativamente a sono detti trovarsi al «Bosco di Piagna», Ovest dell'oratorio di San Giacomo. quello che oggi è Bosco Visignolo; non Sulla base dei toponimi emersi dai registri manca, tuttavia, chi conserva il senso delle d'estimo del 1817-1820, la superficie che differenze: il rettore di S. Maria Assunta aveva al suo centro il monte Visignolo risul- denunziava una «... possidenza di ragione ta somigliare non più a un semicerchio, ma del beneficio medesimo nella sezione di ai ¾ di una circonferenza, estendendosi a Piagna in Viano, (...), cioè / 1. A Visignolo Sud del monte con Lama e soprattutto con la canonica, casa mezzadrile, (...) e la chie- Vai. A Nord e a Est, invece, i confini dell'a- sa parrocchiale. ...» 322 , ed è chiaro che ci si rea toccano il Tresinaro, come affermava sta riferendo al monte di Visignolo. Ma pro- già Ricci per i confini del comune di Piagna prio sulla base delle Denunzie originali e del negli anni intorno al 1788; è possibile che Riassunto delle partite di possidenza 323 , si può affermare che la circoscrizione ecclesia- subito sotto il monte Visignolo, una più lontana a Nord, stica della parrocchia dell'Assunta non co- spostata leggermente a Ovest rispetto a esso. stituiva l'intera sezione di Piagna, ma ne 327 Questa località ricorre sia in tale forma, sia in quella era solo una parte. Queste sono le località di «piana di Casalecchio», e medesima sorte tocca a più significative in cui i contribuenti di Pia- Spianzagna; trattandosi di un territorio tutto composto gna denunziarono i loro appezzamenti, e si di alture, dove si trovava una spianata lì, di preferenza, definiscono più significative perché reperibili si insediavano quanto meno i corpi casamentivi. Le ca- ancora oggi con le medesime denominazio- ratteristiche dell'area si evidenziano anche dalla ricor- ni: Borgo 324 , Borre, Bosco 325 , Bosco della renza della specificazione «bosco di», senza contare Capanna, Ca' degli Abati, Capanna 326 , Casa- che questo è proprio il toponimo di una località: Bosco Visignolo. 328 317 Questa località compare solo sulla carta del Venturi, AS RE, Uffi distr. II. DD. RE, Estimo della Monta- a Ovest del rio Spigone, sotto il monte Lusino. gna composta, Denunzie originali , Baiso – Piagna. reg. 329 Entrambi si trovano raffigurati solo sulla carta del 2/4. Venturi, sotto il Tresinaro, rispettivamente a Nord o- 318 Ibid. , denunzie nn. 5; 14; 17; 39 e 42. 319 vest e a Nord del monte Visignolo. Ibid. , denunzia n. 7. 330 320 Corrisponde all'odierna Osteria vecchia, come si de- Ibid. , denunzia n. 20; degna di nota questa denunzia, duce chiaramente dalla denunzia n. 32, redatta il 10 set. poiché contiene gli immobili dei fratelli Cilloni, che di- 1818 da Pietro Gatti di Rondinara (per la collocazione chiarano, al Borgo appunto, un «... casamento, cortile, delle Denunzie, v. sopra); l'immobile in località Oste- aia.»; forse si tratta proprio di Ca' Cilloni. 321 ria, comprensivo anche della casa, è descritto come Ibid. , denunzia n. 46. confinante a Est con la strada comunale, e a Nord con il 322 Ibid. , denunzia n. 4. 323 torrente Tresinaro e la «via comunale»; a Sud e a Ovest AS RE, Uffi distr. II. DD. RE, Estimo della Monta- si trovano altre proprietà, gna composta, Riassunti delle partite di possidenza, 331 Corrisponde all'attuale Vronchi . Baiso – Piagna. reg. 3/6. 332 324 Questo nome corrisponde all'attuale Borgo Visigno- Anche questa località si presenta così semplicemen- lo. te, o con la specifica di «piana di Spianzagna»; v. la 325 nota a Casalecchio. Oggi Bosco Visignolo. 333 326 Si riscontra in questo caso un fenomeno frequente Distinta quasi sempre in «Vai di sopra», e «Vai di sotto». con i toponimi; nei dintorni di Visignolo si trovano ben 334 due località con questo stesso nome: una verso Sud Est Con questa sola indicazione ci si riferiva al monte. 335 Precisamente a c. 37 r e a c, 39 r del reg. 3/6. 73 Piagna sia stata restaurata, come sezione di situato nella carta del Venturi in posizione Carpineti, nell'estensione che aveva nel pe- eccessivamente arretrata rispetto allo Spi- riodo precedente a quello napoleonico. Quel gone, ed eccessivamente prossima al ca- che è certo, però, è che anche su questi do- stello di San Romano. Ciò farebbe pensare cumenti censuari Osteria vecchia compare a un errore di rilevamento, forse favorito con il suo nome, e non si sovrappone a nul- dal fatto che a Ovest del monte Visignolo, la, poiché questo è l'estimo di Piagna, di cui fra questo e il rio, non sono presenti centri Osteria era una delle tante località, e non abitati, fatto salvo il piccolo nucleo di Case delle maggiori. Spianzagna, come riportano le carte mo- derne, o i due toponimi di Piagna e Spia- gna, come disegnato nella mappa del Ven- La carta topografica del Venturi turi. Ammettendo in questa carta, come ri-

E' utile, a questo punto, prendere in sulta dalla sovrapposizione, un margine di considerazione un altro documento redatto errore piuttosto considerevole per il monte nello stesso periodo dell'estimo, ma inspie- Visignolo e per l'area fra questo e lo Spigo- gabilmente tralasciato dagli studiosi, o li- ne, si può ipotizzare che la Spiagna del quidato frettolosamente con una citazione Venturi corrisponda a Spianzagna, e la so- priva di qualsiasi conseguenza, come fa prastante Piagna vada a cadere nell'area fra Saccani quando scrive della chiesa dei SS. il monte Cornacchia di Spianzagna e la zona Giacomo e Andrea di Piagna 336 : si intende a Ovest dell'oratorio di San Giacomo, che parlare della carta del «Territorio di Scan- corrisponderebbe a quella con buona pro- diano e paesi adiacenti», edita nel 1822 da babilità indicata sotto il nome di Piagna an- Giovanni Battista Venturi 337 . Si è già detto che nelle Denunzie originali. E' lecito, del che alcune località presenti in estimo si rin- resto, supporre che, se i lettori contempo- tracciano solo su di essa, e non compaiono ranei del Venturi, ed egli stesso, non erano più sulle carte topografiche odierne, ma il nella condizione di misurare il terreno con dato di maggiore rilievo è costituito dalla la tavoletta pretoriana, e quindi controllare ubicazione di Piagna, situata fra Visignolo e l'esattezza di un rilievo topografico, cono- il rio Spigone, ma molto più prossima a scevano invece bene la posizione reciproca, quest'ultimo. Se si tentasse una sovrappo- almeno di massima, dei luoghi fra di loro, e sizione della carta del Venturi con quella se è facile pensare che il rilievo del perito dell'Istituto Geografico Militare 338 , o con possa non essere stato del tutto preciso, quella della Provincia di Reggio 339 sulla sola assai più difficile è credere che Venturi ab- base del nome di luogo di maggiore impor- bia pubblicato una mappa con i nomi dei tanza, e cioè si tentasse di sovrapporre Vi- luoghi in relazioni errate fra di loro, e giova signolo del Venturi con Visignolo di queste ricordare che nel 1820 la cognizione di Pia- altre carte recenti, si osserverebbe che gna non poteva essersi perduta del tutto, neppure un solo altro luogo, nemmeno dei perché l'estimo coevo della zona è l'estimo più grandi, come Baiso o San Romano, ver- di Piagna, come dicono i documenti. E' inol- rebbero anche approssimativamente a coin- tre, come si vedrà, carico di un preciso si- cidere. Ma se, invece di tenere ferma Visi- gnificato il fatto che, anche graficamente, gnolo, si assume a punto di riferimento il l'importanza maggiore sia stata data a Visi- rio Spigone, ecco che si realizza una note- gnolo e non a Piagna, il che dimostra, se vole coincidenza nelle carte, con una impor- mai fosse necessario, che Venturi era te- tante eccezione: proprio il monte Visignolo, stimone attento e informato della realtà po- litica e amministrativa del suo tempo; sul 336 monte Visignolo era posta la sede parroc- SACCANI GIOVANNI , Delle antiche chiese reggiane chiale, elemento dal forte significato sia ec- ...cit., p. 16. 337 clesiastico che civile; si ricorderà che sva- VENTURI GIOVANNI BATTISTA , Storia di Scandiano , Modena, Vincenzi, 1822; tavola fuori testo. riate denunzie di Piagna, coeve della pian- 338 Si veda la «Carta dell'insediamento storico» allegata ta, indicavano la circoscrizione come: par- a Insediamento storico e beni culturali. Appennino rocchia di Visignolo sezione di Viano, della reggiano , a cura di W. BARICCHI , Reggio Emilia, Tip. Comunità delle Carpineti. Ancor a proposito Tecnostampa, 1988. della carta del Venturi, si vuole infine far 339 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA , Carta geografica u- notare che solo su di essa sono chiaramen- nica del territorio – CTR 5 – RG , rilievi effettuati nel te individuabili alcuni piccoli corsi d'acqua, 1998, carte nn. 218081; 218082 e 218084; su supporto come il rio di San Giacomo, quello di Visi- elettronico compact-disc. gnolo e quello di Paderna, che ricorrono

74 tanto spesso nelle confinazioni degli immo- parti di territorio soggette a una parrocchia bili denunziati. diversa da quella della sezione stessa; è questo il senso e la ragione della risposta del governatore 342 , ed è questo medesimo La distrettuazione del 1827 motivo che determinò, già nelle distrettua-

Pochi anni dopo gli avvenimenti ri- zioni del 1815, la scomparsa del toponimo portati, e cioè la rinnovazione dell'estimo e di Piagna e la sua sostituzione con Visigno- la stesura della pianta del Venturi, nuovi lo: quest'ultima era la sede della parroc- problemi sorsero in seguito alla distrettua- chia, non Piagna. Se poi ci si volesse chie- zione disposta dal decreto ducale del 20 dic. dere perché lo Stato estense dimostrasse 1827. I cambiamenti in questa zona furono, tanta sollecitudine nei confronti della inte- di per sé, di modesta entità: il comune di grità territoriale delle parrocchie, la risposta Carpineti perdeva San Romano in favore di si troverebbe nella disposizione del 29 set. Castellarano, e questa cedeva a Carpineti 1814, con la quale Francesco IV abolì gli uf- Debbia e San Cassiano. Ovviamente, le car- fici di Stato civile dei comuni, e demandò in te relative a tutte queste sezioni dovevano prima battuta ai parroci il compito di regi- passare al nuovo comune competente, e fra strare i nati, morti e matrimoni della pro- le carte era l'estimo, fondamentale per ri- pria parrocchia, vincolandoli all'obbligo di partire fra i contribuenti i carichi fiscali. Le inviare mensilmente ai sindaci o podestà complicazioni sorsero, in verità, per la sola competenti per territorio, tre distinti moduli con i rispettivi accadimenti anagrafici del San Romano. Scriveva infatti la Comunità di 343 Castellarano al governatore provinciale ben mese precedente . Si comprenderà facil- due anni dopo, il 10 set. 1829 340 : mente, a questo punto, che la compattezza territoriale delle parrocchie assicurava allo «Informata questa comunale Amministrazione che Stato una ordinata tenuta dei fondamentali una vistosa parte del territorio di San Romano, registri di Stato civile; se veniva meno staccato con sovrano decreto 20 dicembre 1827. quella compattezza, si introduceva un ele- dal comune di Carpineti ed al nostro aggregato, sia mento di grave disordine, poiché, ad esem- tuttavia inscritto nei registri censuari di Piagna par- pio, se la frazione di Pratofontana fosse sta- rocchia di Visignolo, motivo per cui la detta Comu- ta ecclesiasticamente divisa in due parroc- nità di Carpineti, non ostante l'avvenuta separazio- ne, ha seguitato a percepirne la sovrimposta in chie, individui nati nella medesima sezione pregiudizio dei nostri diritti, ci facciamo un dovere sarebbero stati registrati in due uffici par- di portare a cognizione dell'Eccellenza vostra un ta- rocchiali diversi. Era questo, per l'appunto, le emergente, ...». il caso paradossale in cui si era venuta a trovare Piagna, e a cui la distrettuazione del La Comunità sperava in un intervento che 1827 aveva cercato di porre rimedio. Il fat- sbloccasse questa irregolare situazione. to è che neppure i contemporanei riusciva- Due giorni dopo giunse la disarmante rispo- no a districarsi più in una situazione che era sta del governatore, con la quale veniva ri- andata progressivamente confondendosi, cordato a Castellarano che, secondo lo spi- soprattutto quando norme nuove si erano rito della legge del 1827, non si potevano dovute sovrapporre a uno stato di fatto dif- assolutamente dividere le parrocchie, per forme e radicatosi nel corso dei secoli. Que- cui, ricadendo Piagna nella parrocchia di Vi- sto è il secondo elemento significativo della signolo, ed essendo questa una sezione del risposta del governatore: quasi nello stesso comune di Carpineti, ne derivava che Pia- momento in cui Venturi, nella sua carta del gna apparteneva per intero alla Comunità di territorio di Scandiano e dintorni, indicava 341 Carpineti stessa . Questo scambio di lette- Piagna collocandola in un punto preciso del- re sembra proprio rappresentare un dialogo la Comunità di Carpineti, il governatore del- tra sordi, e in effetti così era. Ciò che im- porta far emergere, di questa risposta, sono 342 Proprio egli aveva inviato, il 17 nov. 1827, una cir- due elementi. In primo luogo, il decreto del colare ai sindaci, ai podestà e al Tribunale di giustizia dicembre 1827 aveva sancito il principio della provincia di Reggio, con cui rendeva noto, conte- che, all'interno di una unità amministrativa stualmente all'entrata in vigore della prossima distret- come era la sezione, non potessero esserci tuazione, «1° Che ove le parrocchie sieno situate in due Comunità, sieno aggregate per intero a quelle sotto la 340 AS RE, Archivio di Prefettura, di Re, Tit. IX rub. 4 , cui giurisdizione esiste la chiesa parrocchiale e la ca- b. 700 bis, lett. n. 334. nonica.»; Ibid. , lett. n. 9111. 341 Ibid. lett. n. 7207 del 12 set. 1829. 343 Notificazione del governatore provinciale di Reggio n. 134 del 2 dic. 1814, artt. 1 e 2. 75 la provincia di Reggio non riusciva più a ca- Piagna, per cui converrà che una deputazione pire il senso delle osservazioni che il sinda- d'ambe le Comunità si porti sulla faccia del luogo, e co di Castellarano gli muoveva a proposito mediante le informazioni de' più anziani del paese, stabilisca i punti di divisione di territorio, onde ser- di Piagna, sapendo solo rispondere che era vano di base per separare da quella di Piagna la nella parrocchia di Visignolo, ma ignorando porzione d'estimo spettante a Paderna.» 345 . del tutto che, solo pochi anni prima, le cose stavano esattamente al contrario 344 , e che Così stavano esattamente le cose nel sec. Piagna aveva da sempre compreso nella XIX, ma, da quanto detto nella lettera, an- sua circoscrizione una parte della parroc- che in tempi anteriori come quelli del Ricci, chia di San Romano. ad esempio, la circoscrizione di Piagna si estendeva oltre il Borgo, fino a comprende- re Osteria vecchia e Paderna, parrocchia di La divisione dell'estimo San Romano. Eppure, nel giro di pochi anni

Gli amministratori locali, però, spinti forse si assiste a una costante e inarrestabile e- anche dalla tutela di interessi diretti, con- rosione di tutte queste cognizioni, anche da servarono ancora per un certo tempo la co- parte degli abitanti del luogo. Quando, nel gnizione del presente e del passato. E' la 1844, un abitante di San Romano inviò una Comunità di Carpineti, sollecitata a stralcia- petizione al governatore, affinché la parte re Paderna dall'estimo di Piagna, a offrire di Piagna assegnata a San Romano fosse di una chiara e dettagliata ricostruzione dei nuovo unita al comune di Carpineti, a volte fatti, mettendo in risalto il punto nodale scrisse correttamente che solo una parte di della questione, e cioè che Piagna era stata Piagna aveva subito un mutamento ammi- composta da due diverse parrocchie, e o- nistrativo, altre volte questa porzione di biettando, del tutto ragionevolmente, che territorio, corrispondente a Paderna, venne era faccenda complessa una divisione d'e- indicata semplicemente come Piagna, dan- stimo, perché su un territorio appartenuto a do adito all'equivoco di credere che la sola un solo comune, nessuno aveva mai prima Paderna, con il poco territorio circostante, 346 tracciato confini fra le varie località: costituisse Piagna nella sua interezza . Era però comprensibile che il richiedente così si «In forza del sovrano decreto del 22 dicembre esprimesse poiché, ormai dal 1815, la gran 1827, venne staccata da questa Comunità, ed ag- parte dell'antico territorio di Piagna era isti- gregata a quella di Castellarano, la parrocchia di tuzionalmente indicata come Visignolo, il San Romano. La piccola Villa di Paderna, di cui fa nome della parrocchia, e il vecchio toponi- menzione il venerato dispaccio dell'Eccellenza vo- mo restava ad indicare genericamente quel- stra 29 scaduto settembre n. 7669, sebbene appar- tenente per gli oggetti spirituali alla sumenzionata la porzione di territorio che gli apparteneva parrocchia di San Romano, è sempre stata giurisdi- in passato, e cioè Paderna, Osteria, Borre e zione civile di Piagna, che tuttavia fa parte di que- dintorni, e che non si sarebbe saputo come sta Comunità. Premessa la massima, che una fra- indicare altrimenti in modo succinto. Solo zione di parrocchia non possa appartenere ad altra tre anni più tardi quattro «possidenti nella Comune, che a quella cui n'è soggetta la maggior frazione di Piagna» rinnovavano l'identica parte, o per meglio dire la chiesa parrocchiale, cer- tamente anche la Villa di Paderna, ch'è frazione, petizione al governatore e, ricostruendo con come si disse, di San Romano, può considerarsi ter- molta esattezza le vicende storiche, opera- ritorio, o giurisdizione comunale di Castellarano; rono una totale sovrapposizione del presen- ma tutt'uno è il catasto censuario di Piagna e di Pa- te al passato, fino a dire che all'antico feudo derna, quindi, prima d'ogni altra cosa, troppo è ne- di Viano degli Aldrovandi Marescotti «... cessario il passare ad una giusta demarcazione di confini, d'indi alla divisione dell'estimo; e qui non competeva l'intera parrocchiale di Viano, trattasi d'opera del momento, né da eseguirsi a ta- quella di Visignolo, e porzione di quella di volino, giacché bene si sa quali siano le case di Pa- San Romano soprannominata Piagna, derna, ma poi non si conoscono i limiti, che separa- ...» 347 , mentre persino le relazioni delle visi- re possano i terreni di Paderna stessa da que' di te pastorali parlano sempre della parrocchia di «Visignolo della Piagna». Questo equivo- 344 Vale la pena di conoscere la risposta dei costernati co di confondere la parte con il tutto, e cioè amministratori di Castellarano alla incongruente nota Paderna con l'intera Piagna, riceve l'anno del governatore: «Non è già la Villa di Piagna, e il di lei territorio, che viene reclamato da questo comune, 345 Ibid. lett. n. 12965 del 16 ott. 1829. ma bensì quella di Paderna, ...»; la lettera prosegue e- 346 Ibid. lett. di Giovanni Battista Severi al governatore sponendo succintamente il problema dell'estimo di Pa- della provincia di Reggio, n. 1549 del 10 giu. 1844. derna, amalgamato a quello di Piagna ( Ibid. lett. n. 353 347 Ibid. lett. n. 2551 del 26 mag. 1847. del 26 set. 1829). 76 successivo una specie di sanzione ufficiale, mo, e l'edificio distrutto continuò, ciò nono- quando il sindaco di Castellarano invia al stante, a far sentire la sua presenza: la zo- delegato del ministero dell'Interno il pro- na che si estendeva intorno al castello di spetto delle sezioni e Ville che compongono Piagna era uno spazio qualificato, aveva il suo comune; al n. 5 dell'elenco si trova una sua compattezza e un suo status giuri- «San Romano con Piagna», e questa osser- dico, costituiva il territorio preciso su cui vazione: «Piagna è accatastato nella sezio- esercitava la sua giurisdizione il signore di ne di Visignolo soggetta al comune di Car- Piagna; lo status giuridico di questa porzio- pineti» 348 ; qui il travisamento è totale: a ne di territorio non mutò perché era stato San Romano non era unita Piagna ma la so- distrutto il castello; certamente era stata la la Paderna, ed essa non era accatastata af- presenza di questo a conferire in origine un fatto nell'estimo di Visignolo, che come tale significato particolare all'area, qualificando- non esiste, ma in quello di Piagna, identifi- la come centro di potere in grado di difen- cata a tal punto oramai con la sua parroc- dersi dagli attacchi nemici, ma una volta chia, che il suo Mastro delle partite presen- radicatosi questo potere, anche attraverso il ta una doppia indicazione: quella oroginale riconoscimento giuridico, la distruzione del del dorso riporta «Piagna», a quella origina- suo simbolo di sicuro lo indebolì, ma non lo le della coperta e del frontespizio una mano cancellò. Tutto questo sembra racchiuso posteriore all'impianto ha aggiunto, a mati- nell'espressione «... cum Curia Plagnae ta rossa e blu, «o Visignola» 349 . Lo scorporo Comitatus regiensis», con la quale, nel di Paderna e della sua area, e quindi anche 1433, Niccolò III d'Este investì Cesare e di Osteria vecchia e di Borre, dai registri Niccolò Fogliani di Viano e Piagna 351 , laddo- censuari di «Visignola», e il caricamento su ve «Curia» è termine tecnico, ad indicare la quelli di San Romano terminò il 10 lug. sede giurisdizionale e la sua circoscrizio- 1858 350 , e così anche l'ultimo lembo di ter- ne 352 . ritorio che i residenti locali di metà '800 Forse, però, a rimanere soppressa in segui- chiamavano ancora «Piagna», perse defini- to a quell'evento fu la precisa localizzazione tivamente ogni connotazione, confluendo a spaziale di Piagna, che doveva identificarsi tutti gli effetti nella circoscrizione della Villa in toto con il solo castello e non con un in- di San Romano. La smaterializzazione di sediamento abitativo, abbenché piccolo, Piagna si era perfettamente compiuta. poiché, in questa stessa zona, nuclei ridot- tissimi come Vronchi, Casalecchio o Bosco Visignolo pure sono arrivati fino ai nostri L'ombra del castello giorni, perfettamente definiti nella loro ubi-

Come narrano gli storici, ci fu un cazione. Il toponimo di Piagna restava però tempo in cui a Piagna esisteva un castello, ad indicare qualcosa di molto importante, posseduto dai Fogliani, poi da Bartolino, poi come s'è detto: l'area giurisdizionale della da Guglielmo da Piagna. E' lecito supporre contea, e come tale sopravvisse, sebbene che, in quel periodo, il toponimo corrispon- diminuita d'importanza, fino alla soppres- desse a un punto ben preciso del territorio sione dei feudi, e si deve infatti ricordare sottostante Viano, sulla riva destra del Tre- che i conti Aldrovandi erano investiti delle sinaro. L'area circostante il castello doveva due contee di Viano e Piagna; che abbiano rappresentare la giurisdizione del signore fissato la sede del pretorio in Viano, come che lo deteneva, o che ne era stato investi- località di maggiore rilievo, era del tutto to. La distruzione del castello da parte dei ovvio. Giova inoltre tenere presente che, in Gonzaga diede inizio a un processo di perdi- tutti i documenti consultati, solo molto ra- ta di prestigio e di importanza molto lento, ramente si trova nominata «Piagna»; nella ma inarrestabile e irreversibile. Sia chiaro: stragrande maggioranza dei casi è impiega- l'atterramento del simbolo stesso del pote- ta l'espressione «la Piagna», il che ricondu- re, il castello, non comportò automatica- ce all'idea di un'area, piuttosto che a quella mente la cancellazione del potere medesi- di un nucleo. Il vero problema di Piagna fu quello di racchiudere nel suo territorio luo- 348 Ibid. lett. n. 313 13 ott. 1848. 351 349 AS RE, Ufficio distrettuale delle II. DD. di RE, Ma- TIRABOSCHI GIROLAMO , Dizionario topografico – stri delle partite , reg. 33/309. storico degli Stati estensi , II, Modena, Tipografia ca- 350 merale, 1825, rist. anast. Bologna, Forni, s. d., p. 200. AS RE, Ufficio distrettuale delle II. DD. di RE,, 352 Giornali delle volture , Scandiano (Montagna; Piano e ORMANNI ANGELO , Curia , in Novissimo Digesto Colle) 1858-1865, reg. 31/138. italiano , V, Torino, UTET, 1957, p. 68.

77 ghi appartenenti a due diverse parrocchie: sendovi alcun insediamento umano preciso quella dell'Assunta di Visignolo (vicariato di sotteso a quel toponimo, esso naturalmente Baiso), e quella dei SS. Quirico e Giulitta di si perse. San Romano (vicariato di San Valentino). Piagna è quindi un nome che si Quando, con la Restaurazione, Francesco IV svuota progressivamente di consistenza, rimodellò il ducato sulle circoscrizioni delle perde materia e contenuto fino al dissolvi- parrocchie, visto che erano esse a curare le mento, e quando sparisce non può lasciare registrazioni di Stato civile, un territorio traccia, anche minima, di una sostanza che come quello di Piagna aveva necessaria- non aveva già più, neanche negli ultimi anni mente i giorni contati, pur avendo mante- in cui pure il nome era ancora in uso presso nuto la sua compatteza attraverso i secoli, gli abitanti della zona. Priva di un ancorag- nonostante la precoce sparizione del castel- gio anche minimo, ma solido, a una porzio- lo 353 . Si divisero le due circoscrizioni parroc- ne concreta e individuabile del territorio, chiali: la parte che passò sotto San Roma- proprio questo, che conserva più di ogni al- no, andò semplicemente a costituire una tra cosa le tracce del passato, tanto che le porzione di quella Villa; la parte residua campagne emiliane ancora si articolano se- prese giustamente il nome di luogo della condo la centuriazione romana, ha estro- sede parrocchiale: Visignolo. L'area di Pia- messo in un tempo molto breve un nome gna come tale non esisteva più, e non es- bensì antico e carico di storia, ma privo di spazio e di terra. 353 Come dimostra Venturi, che ancora la riconosce e la nomina nel 1822.

* Bagatelle di geopolitica *

Gli anni che vanno dal 1796 all'Unità menti, avevano insegnato, con la forza del- d'Italia costituirono un periodo di aggiusta- l'evidenza, che entità amministrative troppo menti continui all'interno della provincia di piccole non erano più compatibili con la ge- Reggio Emilia; il suo assetto territoriale fu stione di uno Stato moderno e centralizza- frequentemente messo in discussione, per to. Esse non potevano fornire amministra- essere poi modificato di conseguenza. E' zioni locali efficienti, perché troppo ristretto ovvio che tutto ciò non accadde solo a que- era il numero delle persone, da cui trarre sta parte d'Italia, ma indagare i modi e i un sia pur sparuto gruppo di uomini abba- tempi in cui l'impianto territoriale della pro- stanza istruiti e competenti, da reggere a- vincia reggiana venne di volta in volta toc- deguatamente una struttura locale. A inizio cato, mette in maggiore evidenza la centra- anno ogni comune doveva redigere un bi- lità politica di questo aspetto della storia lancio preventivo delle proprie entrate e u- dell'amministrazione statale, aiuta a com- scite, e un consuntivo a fine anno; entrambi prendere meglio quanto accade da sempre, dovevano essere approvati dall'autorità su- e cioè che una delle primarie forme di ma- periore, e l'insieme dei bilanci, con altre vo- nifestazione del potere, da chiunque dete- ci, andava ad alimentare la finanza pubbli- nuto, consiste nell'imprimere la propria ca, uno dei fondamenti stessi dello Stato; forma al territorio su cui lo si esercita, per occorrevano consiglieri, sindaci, podestà i- renderlo più congruente ai fini che si vo- struiti e capaci, affinché il delicato e impor- gliono perseguire. tantissimo meccanismo funzionasse ade- L'esperienza napoleonica, conclusasi guatamente. A livello locale, altri aspetti politicamente nel 1814, aveva segnato in assumevano rilievo sostanziale. Alle mate- molti settori dell'amministrazione statale il rie che gli organi centrali avevano deman- classico «punto di non ritorno». I frequenti dato ai comuni, bisognava provvedere con riassetti territoriali dei dipartimenti (di cui risorse locali, come le sovrimposte comuna- quello del Crostolo fece speciale esperienza, li. Maggiore era il gettito fiscale che ne de- essendo stato uno dei primi), l'istituzione di rivava, maggiori erano le capacità di spesa Municipalità distrettuali, di Consigli e di a- del comune, e quindi la possibilità di miglio- genti comunali e altri consimili provvedi- rare le vie di comunicazione, i canali, gli i-

78 stituti assistenziali, le scuole, e insomma mento c'era poco da dibattere: San Michele quella che si può definire l'economia locale. è diviso da Castellarano dal Secchia; era E' chiaro, quindi, che ogni mutamento nel- quindi del tutto congruo che venisse aggre- l'assetto territoriale dello Stato somigliasse gata a un comune vicino e, soprattutto, sul- a una specie di scossa tellurica, che andava la stessa sponda del fiume. Tuttavia, perché a sconvolgere equilibri preesistenti, e che questa disposizione diventasse esecutiva, lasciava dietro di sé una scia di polemiche e bisognò attendere il 27 dic. 1818, giorno in di lamentazioni, finché non si creava fatico- cui entrò in possesso di tutte le samente una nuova stabilità, derivante dal- carte relative alla contabilità e al bilancio la giustapposizione di contrastanti interessi. della sua nuova frazione, e, per ottenere Forse proprio per questo Francesco IV volle questo risultato, si era dovuta costituire notificare la sua piena presa di possesso del una commissione paritetica fra i due comu- restaurato ducato con una distrettuazione, ni 355 . In precedenza, invano la Comunità di quella del 12 gen. 1815. Anche il territorio Sassuolo aveva sporto reclamo presso il suo doveva portare il segno del mutamento di governatore, perché il parroco di San Mi- potere politico, e scomparvero quindi dipar- chele non inviava le tabelle di popolazione, timenti, distretti e cantoni, ma i sedici co- impedendo così la stesura dei Ruoli della muni che ne presero il posto non somiglia- tassa personale: il sindaco di Castellarano vano in nulla neppure alla partizione territo- glielo aveva proibito, e il parroco si era at- riale del ducato di Ercole III. tenuto all'ordine 356 . Per uscire da questo In generale, si può dire che i governi stallo il governatore di Reggio aveva escogi- dei duchi della Restaurazione mirarono a tato la commissione paritetica 357 , e l'espe- costituire uno stato centralizzato, e i prov- diente funzionò, sorvolando sui tempi di at- vedimenti messi in atto, pur nella loro va- tuazione della legge, ben più lunghi di quelli rietà, sostanzialmente mirarono a questo ufficiali. fine. Razionalizzare le circoscrizioni ammini- Le rimostranze della Comunità di strative era uno dei primi e necessari passi, Sassuolo introducono a considerare un altro ma su quale strada restava da vedere. Lo aspetto della politica interna allora in atto. stato centralizzato, quando si identifica con Uno dei primi provvedimenti presi dal duca una sola persona, sfocia nell'assolutismo di- restaurato fu quello di sopprimere gli uffici spotico e autoritario, accentratore più che di Stato civile presso i comuni, e di affidare centralizzatore. Sicché, se da un lato circo- il fondamentale servizio di registrazioni a- scrizioni comunali troppo piccole sono quasi nagrafiche ai parroci, vincolandoli all'obbli- sempre inefficienti e povere (si pensi so- go di darne mensilmente comunicazione al prattutto alla Montagna), dall'altro la ridu- competente podestà o sindaco 358 . Secondo zione drastica del numero dei comuni, ac- Francesco IV, la ratio della disposizione compagnata soprattutto dall'altrettanto consisteva nel risparmio di spesa di cui si drastico ridimensionamento di competenze, sarebbero giovati i comuni, avendo a carico e dalla sparizione di organi elettivi, stava ad un ufficio di meno, e nel non «... esporre i indicare in Francesco IV un'intransigente bambini ai pericoli di viaggi, e di stagione volontà assolutistica, più che modernista, ...» 359 . Non è neppure il caso di parlare del- volta a soffocare, fin quasi all'annullamento, la gravità del provvedimento del duca: non le autonomie locali sia materialmente, ridu- si può sollevare la pubblica amministrazione cendole nel numero, sia politicamente, di un onere finanziario, privandola dell'eser- svuotandole di competenze. Eppure, gli in- cizio di funzioni che sono la sua stessa ra- tenti del duca di Modena si trovarono spes- gion d'essere, e che anche questo atto con- so a fare i conti con le proteste, i rancori, la disobbedienza dei comuni, e non sempre 355 AS RE, Arch. Pref, Tit. IX rub. 4 , b. 700, lett. del poterono ignorarli; spesso bisognò ricorrere podestà di Castellarano al governatore di Reggio, n. 51 a meccanismi di compensazione, che con- del 9 feb. 1820. tribuirono a modellare l'aspetto della pro- 356 Ibid. , lett. del governatore di Modena al governatore vincia quale oggi la vediamo. di Reggio, n. 3774 del 26 giu. 1816. 357 La distrettuazione del 29 dic. 1815 Ibid. , lett. del governatore di Reggio alla Comunità aveva staccato San Michele 354 dalla Comu- di Castellarano, n. 10726 del 27 dic. 1816. 358 nità di Castellarano, per assegnarla a quella Reale dispaccio ai governatori del 29 set. 1814, no- di Sassuolo; sull'opportunità del provvedi- tificato dal governatore di Reggio ai podestà, sindaci e parroci il 2 dic. 1814, n. 134. 359 354 Preambolo della notificazione del governatore di «dei Mucchietti». Reggio. 79 tribuisse al generale depotenziamento delle del 25 gen. 1848 363 , a sole due settimane amministrazioni locali, è fin troppo eviden- circa dalla presa di possesso ufficiale, il che te. Ciò che, in questa sede, si vuole mettere vuol dire che quella ricognizione sui luoghi in risalto sono le conseguenze pesanti di soggetti a diocesi straniere fu uno dei primi una simile disposizione. Come lamentava la atti, se non il primo, di cui dovettero incari- Comunità di Sassuolo, bastava che, per una carsi gli amministratori locali, ed era inevi- qualsiasi ragione, i parroci non trasmettes- tabile che così fosse, dato l'ordinamento di sero gli elenchi mensili di nati, morti e ma- Stato civile estense. I comuni ex parmensi trimoni ai sindaci, perché questi fossero avevano conservato il sistema napoleonico, nell'impossibilità di compilare adeguata- e gestivano, naturalmente, essi stessi quel- mente i Quinternetti di scossa, e i Ruoli per l'importante settore dell'amministrazione. la riscossione delle imposte principali e lo- Le sostanziali difformità di diritto pubblico cali, con quali danni per il comune è facile dei comuni ex parmensi rispetto allo Stato immaginare, oltre al fatto che, in tale con- estense, unitamente all'estensione che ave- testo, l'autorità degli amministratori locali va raggiunto la parte padana del ducato, risultava notevolmente affievolita, condizio- suggerirono nuove soluzioni nel settembre nata come era, nel suo esercizio, dall'ope- del 1848, non appena Francesco V tornò a rato di istituzioni estranee alla struttura Modena e pose mano ad alcune riforme statale, come le parrocchie, eppure a quella amministrative: Guastalla, Luzzara, Reggio- surrettiziamente assimilate. lo, Novellara e Brescello avrebbero costitui- Questo modo reazionario e codino di to una Delegazione a parte, di cui Guastalla intendere la pubblica amministrazione mo- sarebbe stata capoluogo 364 . strava tutte le sue debolezza, non appena Questi paesi di recente aggregazione lo status quo veniva minimamente alterato. andavano comunque a innestarsi in una E' il caso dell'acquisizione del ducato di compagine statale che aveva propri mecca- Guastalla e dei territori a destra dell'Enza, nismi di funzionamento, ai quali, fatti salvi i in cambio di Bazzano e Scurano 360 . La presa necessari aggiustamenti, anche essi dovet- di possesso di queste nuove terre da parte tero sottostare. del duca di Modena avvenne l'8 gen. L'8 dic. 1848 il ministro dell'Interno solleci- 1848 361 . Francesco V aveva già indicato, il tava al delegato di Reggio il passaggio di 29 dic. 1847, l'ordine territoriale di aggre- Sorbolo, Coenzo e San Giorgio dal comune gazione: Guastalla, Luzzara Poviglio e Reg- di Poviglio a quello di Brescello, e ciò per giolo sarebbero rimasti comuni con il pro- due ottime ragioni: la prima era che così prio circondario; gli altri paesi sarebbero aveva disposto il duca già dal 29 dic. 1847; stati uniti a quelle Comunità di cui facevano la seconda era che, dal 1 gen. 1849, Gual- parte secondo le distrettuazioni del 1815 362 . tieri e le sue sezioni si sarebbero distaccate Furono proprio queste ultime Comunità a da Brescello, e avrebbero di nuovo costitui- trovarsi subito in una posizione ambigua, to autonomo comune di terza classe; le tre chiaramente segnalata dalle lettere che i ri- frazioni ex parmensi rappresentavano la spettivi podestà, in rapida successione, in- compensazione dello stralcio 365 . Oltre ai viarono per risposta al governatore di Reg- comuni, parti in causa erano i due delegati gio: comunicavano le sezioni, all'interno del di Guastalla per Brescello, e di Reggio per proprio circondario, soggette a diocesi este- Poviglio. Era proprio quest'ultima a frappor- re, e naturalmente per tutti coincidevano re ostacoli alla realizzazione del piano; i con i paesi di nuova acquisizione, soggetti motivi furono chiaramente esposti dal dele- alla diocesi di Parma. Estremamente signifi- cativa è la data delle risposte: la prima è 363 AS RE, Arch. Pref., Tit. IX rub. 4 , b. 700 bis, lett. n. 73, con cui il podestà di Castelnuovo Monti segnala, 360 Sull'intera operazione v. MESCHINI PAOLA , Estimi e per il suo comune, Gombio, Cereggio, Camporella e catasti del territorio reggiano. Il territorio (1786- Compiano; con nota n. 137 del 27 gennaio, il podestà 1972). L’unità d’Italia, il Regno, la Repubblica (1864- di Brescello segnala Sorbolo e Coenzo; con lett. n. 52 1977), Reggio Emilia, s. e., 2003, pp. 46-47. del 28 gennaio, il podestà di Montecchio indica Taneto 361 AS RE, Arch. Pref., Tit. IX rub. 2 , b. 692, lett. del e Martorano; con lett. n. 9 del 3 febbraio, il sindaco di ministro degli Affari esteri al governatore di Reggio, Busana segnala Miscoso, Pieve San Vincenzo e Succi- so. dell'11 gen. 1848. 364 362 AS RE, Arch. Pref., Tit. IX rub. 4 , b. 700, lett. del AS RE, Arch. Pref., Tit. IX rub. 4 , b. 700, lett. del ministro degli Affari esteri al governatore di Reggio, ministro dell'Interno al delegato provinciale di Reggio, del 2 gen. 1848, n. 43. n. 675 del 20 set. 1848. 365 Ibid. , lett. n. 1131.

80 gato di Reggio in una lettera di risposta al lo, nonostante il decreto ducale di distret- ministro dell'Interno, del 16 gen. 1849 366 : tuazione 367 . Si era alle ultime battute di un pote- «... posta la persistente esistenza del co- re in declino; gli avvenimenti del 1848 lo mune di Gattatico, l'altro di Poviglio, privo avevano già dimostrato. Una decina di anni di quella aggregazione che lo compensava più tardi un nuovo stato avrebbe cancellato della perdita che andava a soffrire, non par- tutti quelli preesistenti, dovendo però farsi rebbe potersi costringere a perdere senza carico delle loro passività, sia economiche corrispettivo i comunelli di Sorbolo e di Co- che politiche. L'esordio del nuovo stato, nel- enzo, i quali debbono seguitare a farne par- le province modenesi e parmensi, fu affida- te sino a che la serie dei mutui scambi non to alle distrettuazioni del dittatore Farini nel sia completamente avverata. E se a ciò 1859, quando ancora il Regno d'Italia non consiglia la naturale equità, di non far cioè esisteva e l'ex duca era appena stato depo- sopportare una perdita a Poviglio pel ritardo sto. Il padre di Francesco V, quarantaquat- che soffrirebbe Brescello ad ottenere le tro anni prima, aveva compiuto un identico nuove aggregazioni, impeditegli dalla so- gesto, appena insediato sul trono che il pravvivenza di Gattatico, sembra insieme a principio legittimista gli riconosceva. ciò stesso condurre il pensiero di non dare Reazionari, liberali, conservatori, per ora ad esso Brescello, che reggesi a democratici, despoti o rappresentanti degli Legge estense, tre comunelli che, avendo elettori, per chi governa un concetto è subi- diritto di seguitare a reggersi a legge par- to chiaro: il territorio è elemento costitutivo mense, hanno invece abituale e facile di- di uno stato, ed è anzi il primo, perché non pendenza da Poviglio, loro consueto capo- può darsi uno stato senza territorio, e su di luogo.». esso viene infatti esercitata la prima forma In attesa che la situazione si chiaris- di potestà di uno stato: la sovranità territo- se, sembrava al delegato di Reggio che non riale. Il potere, qualsiasi esso sia, che regge fosse opportuno che la Delegazione di Gua- uno stato, quindi, non può e non vuole ri- stalla affrettasse i tempi, con il rischio di nunciare a plasmare il territorio secondo i «... disgustar vivamente due comuni impor- propri intenti, altrimenti questi sarebbero a tanti della reggiana Delegazione.». Siamo di priori destinati al fallimento. Quando sia pu- nuovo in presenza di meccanismi già noti: re una frazione cambia comune di apparte- la ricerca di un equilibrio dei giustapposti nenza, quello che si modifica è l'orizzonte di interessi dei singoli comuni, ricerca che riferimento, lo spazio pubblico della vita di spesso si risolveva con un atto d'imperio, a chi la abita, e gestire al massimo la vita fronte di un'inspiegabile tolleranza dimo- pubblica, quando non anche quella privata, strata a lungo nei confronti di chi non os- è caratteristica costitutiva del potere. servava le disposizioni, come fu il caso di Castellarano, che per ben due anni si rifiutò di passare le carte di San Michele a Sassuo- 367 Il 3 mar. 1849 il delegato di Reggio dovette dare corso agli ordini superiori, e ingiungere al podestà di 366 Ibid. , lett. n. 242. Poviglio di cedere Sorbolo, Coenzo e San Giorgio a Brescello, sebbene fosse ancora pendente l'esito di una supplica al duca ( Ibid. , lett. n. 988).

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