Next Gen Shapovalov: Tanto Di Cappello
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Anno XIII - n.32 - 6 settembre 2017 Denis ha il piatto più piccolo di Roger Scelte tecniche e mode della nuova star. E di Rublev, Coric e... Pag.28 Next Gen Shapovalov: tanto di cappello Il 18enne canadese incanta New York. Mai uno giovane come lui negli ottavi dai tempi di Chang Pag.3 e 8 Lorenzi tra i primi 16: Cuccioli, 80 anni fa solo 5 azzurri come lui pioniere a New York A 35 anni e 8 mesi il senese La storia dello studente bolognese, gioca il suo Slam migliore primo italiano nel tabellone dello Slam Pag.4 Pag.10 Master Kinder +sport GLI ALTRI CONTENUTI I ritratti dei vincitori Prima pagina: Effetto Pigmalione Pag.3 Chi sono i 13 ragazzi che l’hanno I numeri della settimana Pag.14 spuntata su 1.345 partecipanti-record Il tennis in tv Pag.16 - Notizie dalle regioni Pag.22 Circuito Fit-Tpra: “Noi, amatori anche d’estate” Pag.26 Personal coach: il coccodrillo come fa? Pag.27 Pag.18 Esperto: fallo di piede e niente arbitro, che si fa? Pag.30 prima pagina Effetto Pigmalione DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES sua, un Frances Tiafoe che porta Fede- rer al quinto set. Così il ricambio gene- astava crederci davvero. Basta- razionale che pareva non arrivare mai va credere davvero che i gio- sta invece avvenendo con naturalezza. vani avessero grandi qualità e I Next Gen si dimostrano pronti a pren- Bpotessero presto prendere il dere le redini, a partire proprio dalla posto dei campioni che li avevano pre- personalità. ceduti. E dimostrarlo nei fatti, lancian- Del resto, anche i numeri parlano do il concetto di Next Gen e comincian- chiaro. A fine agosto 2013, quando do a mettere sistematicamente sotto i Federer pareva in definitivo declino riflettori i ragazzi che dimostravano di e dunque si cominciava a studiare il avere delle doti. problema di come tenere vivo il fasci- Ora i riflettori di New York si sono ac- vo, nella fiducia trasmessa da chi in- no che la sua rivalità con Nadal aveva cesi su ragazzi che a 18 anni sanno segna a chi ha le doti per emergere, il creato intorno al tennis, c’erano solo portare sulle spalle l’atmosfera di uno vero segreto della riuscita di quest’ul- 4 giocatori under 21 nei primi 100 stadio da 30.000 posti stracolmo ed timo. Chi volesse farsene un’idea in del mondo, nessuno dei quali tra i esprimere con personalità tutta la loro 5 minuti può guardarsi (qui) un bel primi 50, 1 solo tra i primi 70. Due classe. È l’esempio del biondo manci- video proprio così intitolato del no- anni dopo, fine agosto 2015, con tutta no canadese Denis Shapovalov, vinci- stro amico Marco Montemagno, guru una serie di programmi mirati a dare tore di Wimbledon junior 2016. Il 7 di del mondo digitale ma grande appas- visibilità agli emergenti, attraverso la agosto, un mese fa, era n.143 del mon- sionato di tennis (che spessissimo ci- televisione, il web e i social gli under do. Ma correva insieme a tanti altri ta) ed ex giocatore professionista di 21 erano diventati 7 tra i primi 100 (2 teenager pieni di qualità nella Race to tennistavolo (per cui certe dinamiche tra i top 50, 4 tra i top 70). Alla vigilia Milan, la classifica creata dall’Atp per sportive le conosce “da dentro”). degli Us Open 2017 i Next Gen tra i stabilire i partecipanti al nuovo gran- Gli Us Open 2017 si stanno rivelando primi 100 erano 10, con 3 top 50 e 9 de masters di fine anno, le Next Gen un passaggio fondamentale della rivo- top 70. E a fine torneo i numeri saran- Atp Finals (1.275.000 dollari il monte- luzione Next Gen, con uno straordina- no ancora migliori. Quando il “largo premi) che si giocheranno a Milano dal rio Andrey Rublev ai suoi primi quarti ai giovani” non si fa solo a parole, i 7 all’11 di novembre. In quel ranking di finale Slam, un Borna Coric capace giovani arrivano. E le finali Atp di Mi- era messo bene: era entrato nella Top di far vedere al principino Alexander lano quest’anno rischiano di rubare la 10. E l’ambiente che l’Atp ha creato in- Zverev che la Next Gen non è tutta roba scena a quelle di Londra... torno a lui e agli altri Next Gen glielo ha fatto sentire, vivere in pieno. La set- timana successiva Denis ha giocato da Il tennis allunga la vita: è scientifico Top 10 assoluto: ha battuto Del Potro e Nadal, raggiungendo le semifinali a Il sito del Corriere della Sera ha ripreso nella sua homepage uno studio pubblicato sul British Journal of Sport Montreal. Ciononostante ha dovuto af- Medicine che afferma che il tennis è lo sport che più allunga la vita, seguito dal nuoto, dall’aerobica e dal cicli- smo. Lo studio sdogana anche il nostro sport per quando concerne i pericoli dell’asimmetria sostenendo che il frontare le qualificazioni agli Us Open, rischio di uno sviluppo muscolare disomogeneo è molto ridotto rispetto al passato, complice l’uso di racchette perché le tempistiche dell’entry list lo più leggere e l’esecuzione del rovescio a due mani. Ecco l’elenco dei motivi per cui giocare fa bene. avevano registrato ancora ben oltre la 1) Il tennis tonifica i principali gruppi muscolari. I più sollecitati sono gli addominali e i muscoli di gambe, 100a posizione. Le ha superate e a New braccia, spalle. York è stato il personaggio più lumi- 2) Migliora la coordinazione oculo-manuale e la capacità di muoversi nello spazio. noso della prima settimana. Ha gesti- 3) Migliora la capacità respiratoria, favorendo una maggiore ossigenazione dei tessuti. 4) Fa bene all’umore e aiuta a sconfiggere le tensioni, soprattutto nei bambini. to il palcoscenico da Top 10 assoluto 5) Ha effetti positivi sulla concentrazione e l’autostima. a cominciare dallo sfolgorante match 6) Insegna la padronanza di sé, perché quando si gioca occorre essere precisi e dosare il colpo. serale sull’Arthur Ashe in cui ha rego- 7) Fa bene all’apparato cardiocircolatorio, grazie agli effetti positivi sulla pressione sanguigna, la frequenza lato in tre set, da padrone del campo, cardiaca e i grassi nel sangue. il n.12 del mondo JW Tsonga. 8) Può essere d’aiuto se si vuole dimagrire. Giocando a tennis (amatoriale) per un’ora si bruciano dalle 400 Si chiama Effetto Pigmalione, quello alle 600 calorie. per cui sta nell’atteggiamento positi- Noi che viviamo con la racchetta al nostro fianco, queste cose le sapevamo. È bello che ora le sappiano tutti. DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE Manoscritti e fotografie, anche se non Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, GAME Comunicazione & Media S.r.l. pubblicati, non si restituiscono. SUPER TENNIS TEAM Andrea Nizzero, Gabriele Riva, COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, REDAZIONE E SEGRETERIA Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Annamaria Pedani Piero Valesio Stadio Olimpico - Curva Nord Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, (grafica) Ingresso 44, Scala G La rivista è disponibile Massimo Verdina A CURA DI 00135 Roma in formato digitale sui siti www. FOTO Sportcast srl Info: [email protected] federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli [email protected] dell’ 8 gennaio 2004 scrivere a [email protected] 3 circuito mondiale Il grande cuore di Paolino Lorenzi A 35 anni e 8 mesi il senese è il giocatore più anziano di sempre a conquistare per la prima volta in carriera un ottavo di finale Slam. E contro Anderson ha fatto di tutto per non fermarsi lì. L’azzurro non smette di stupire: e ora? DA NEW YORK, ANGELO MANCUSO FOTO GETTY IMAGES ategli un’occasione e non vi deluderà. Certo, il ten- nis è sempre più “vecchio” D e certi risultati oltre i 30 anni non sono così clamorosi, ma alzi la mano chi avrebbe scom- messo proprio su Paolo Lorenzi. È un esempio di umiltà, lavoro, dedizione e sacrificio e continua a collezionare miracoli. Adesso è diventato il giocatore più anziano dell’era open ad aver raggiunto per la prima volta in carriera gli ottavi di finale in uno Slam. Sono in totale sei i tennisti azzurri a vantare que- sto traguardo a New York: oltre a Lorenzi, Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Gianluca Pozzi, Davide Sanguinetti e Fabio Fognini. Il mi- glior risultato di un tennista italia- no agli Us Open è quello ottenuto da Barazzutti (ma allora si gioca- va ancora a Forest Hills) nel 1977, quando l’attuale capitano azzurro di Coppa Davis raggiunse le semi- finali e fu battuto da Jimmy Con- nors. Dopo aver eliminato nell’or- dine il portoghese Joao Sousa, il lussemburghese Gilles Muller e nel due set non si è rimesso in carreg- risultati fino ai 35 anni, ma le uni- derby Thomas Fabbiano (il 25enne giata mettendo paura al perticone che finali le aveva colte parecchi pugliese è l’altra nota lieta del tor- di Johannesburg. anni prima. Lorenzi ha saputo mi- neo azzurro), Lorenzi si è arreso in gliorarsi, anno dopo anno, ed ha quattro set (6-4 6-3 6-7 6-4) al gi- La gavetta aspettato il suo momento. Al Cir- gante sudafricano Kevin Anderson, Paolino, come lo chiamano affettuo- colo Tennis Siena se lo ricordano top 10 nel 2015 prima di incappare samente gli amici, è il tennista ita- tutti: biondo, piccolino, passava in una serie di problemi fisici ormai liano più anziano ad aver vinto una le giornate a cercare qualcuno che superati.