PROGETTO ∙ PROJECT

La nuova Arena vista da piazza Nënë Tereza con in primo piano il Museo Archeologico © Archea Inserimento,

The new Arena, view from Nënë Tereza Square with the Archaeological Museum in the foreground © Archea Innesto, Ibridazione

La facciata-teca dell’Arena Kombëtare a

Insertion, Graft, Hybrid

The façade of the Arena Kombëtare in Tirana

Antonello Boschi Sul palinsesto della preesistenza storica si “innesta” Andrea Bulleri il progetto del nuovo stadio disegnato da Archea.

The new stadium designed by Archea is “grafted” upon this pre-existing historical project.

Antefatto* «Il viale ricorda il manico del fascio, il grande edifcio del Rettorato ne rappresenta la testa che oltrepassa la scure propriamente detta, il teatro dell’Opera ne raffgura il dorso, mentre lo stadio […] ne imita il taglio a forma d’arco. […] nel cuore della capitale c’era una specie di gigantesco sigillo»1. Lungo il viale dell’Impero, al centro di piazza Littorio – oggi Nënë Tereza – Gherardo Bosio predispone l’impianto simbolico di Tirana capitale del Viceregno italiano (1939-1943): un gigantesco sigillo urbano conformato sul proflo di un fascio littorio, secondo una fortunata suggestione letteraria2. Il ricorso a una forma riconoscibile rimanda a pratiche compositive di facile lettura adottate dal Razionalismo italiano come la celebre fgura di schermidore utilizzata da Luigi

4.2018 paesaggio urbano 29 f e

a b d

Moretti nella disposizione planimetrica della Casa Casa della Gioventù del Littorio Albanese5 fno a “Il proflo del fascio Littorio”, delle Armi al Foro Italico (1934-1936), ma a ragion PRG Tirana 1940 di Gherardo trovare la sua naturale conclusione nella tribuna c Bosio e Ivo Lambertini © del vero nessuna dichiarazione chiarirà la natura Antonello Boschi, Andrea Bulleri centrale dello stadio. Nel rapporto tra la “pesantezza” accidentale, o intenzionalmente ricercata, di questa architettonica della scalinata monumentale in “Outline of the fasces,” Tirana evidente somiglianza. regulatory plan 1940, Gherardo travertino e il loggiato in calcestruzzo a vista, la Bosio and Ivo Lambertini © L’assetto della piazza è determinato da una sorta Antonello Boschi, Andrea Bulleri diversa rispondenza materica e volumetrica richiama di doppio registro compositivo: da una parte il il prospetto bipartito dell’Hotel Dajti6, così come il

viale dell’Impero si propone come un susseguirsi rivestimento in bugnato utilizzato per la tribuna Fatto** Planimetria generale prima di facciate, lungo una direttrice longitudinale replica il trattamento utilizzato nella Casa del Fascio, dell’intervento: in tratteggio Inserimento, innesto, ibridazione. Parole che possono riassumere un progetto predominante, prospetticamente orientata sulla Casa con la quale instaura una relazione visiva diretta. il perimetro della Arena Kombëtare, Tirana 2016 © meglio di tanti disegni e che, a una osservazione distratta, posso sembrare avulse del Fascio, posta peraltro in posizione sopraelevata e Una uniformità dettata dalle puntuali indicazioni del Antonello Boschi, Andrea Bulleri dai modi dell’architettura e, al contrario, troppo vicine a “campi” dell’agricoltura, capace di riunire richiami tradizionali all’architettura piano regolatore7 e purtroppo interrotta nel 1943 a) Stadio Qemal Stafa della botanica, della genetica. Se infatti l’inserimento di una costruzione in un italiana, come il trattamento a bugnato, e a quella lasciando in eredità un impianto mai realmente b) Rettorato/Museo archeologico tessuto consolidato, è oramai termine accettato che presuppone un rapporto albanese, con la ripresa tipologica della kulla3. completato. Irfan Tërshana provvederà a defnirne c) Politecnico di Tirana d) Accademia delle Arti dialettico con il luogo fatto di concordanze e opposizioni, mimetismi e distacchi, Al viale dell’Impero, prolungamento meridionale del l’assetto defnitivo in risposta alle esigenze di utilizzo e) Palazzo Presidenziale la parola innesto suggerisce invece un salto qualitativo, un superamento, la 4 f) Palazzo dei congressi boulevard di Brasini si oppone, al centro della piazza, funzionale per le Balcaniadi del 1946, – «mancava creazione di un qualcosa di nuovo. Si tratta di una tecnica che permette di fondere un secondo tracciato che consuma il passaggio tra la quasi tutto, gli spogliatoi, il campo sportivo e persino General plan: before due piante al fne di formare un individuo più produttivo o dalle caratteristiche confgurazione urbana e la permeabilità paesaggistica le piste»8 – realizzando in calcestruzzo grezzo sia construction: dotted line: perimeter of the Arena più pregiate. Ora se assimiliamo questa antica consuetudine contadina alla della città-giardino sul quadrante sud-orientale. Un l’interno che l’esterno. Il terrapieno, realizzato da Kombëtare, Tirana 2016 © pratica compositiva non possiamo che dedurre che l’inserzione di un elemento Antonello Boschi, Andrea Bulleri percorso che si sviluppa dalla facciata dell’Opera del Bosio solo sul prospetto principale, non sarà mai apparentemente estraneo attuata in un complesso che è preesistente, possa Dopolavoro Albanese attraverso il porticato della completato lasciando la struttura e le scale a vista. a) Qemal Stafa stadium generare non solo qualcosa di inedito, ma qualcosa di migliore. b) Rector’s Building/ Archeological Museum Se poi aggiungiamo che alla tipologia dello stadio si sono sovrapposte in questi c) Polytechnic of Tirana 2 History* literary device . The use of a towards the Casa del the Opera del Dopolavoro uniformity followed specifc d) Academy of the Arts anni funzioni sempre più distanti dall’uso originario come il museo, le aree “The boulevard suggests the recognizable shape evokes Fascio. The building is in Albanese through the portico instructions of the regulatory (e) Presidential Palace 7 commerciali, alberghi e strutture per la ristorazione – un chiaro caso di ibridazione handle of the fasces, the large practices of composing a raised position and can of the Casa della Gioventù plan , on which work was f) Palaces of Congresses Rector’s building is its head easy-to-interpret fgures in join traditional references del Littorio Albanese5 and unfortunately halted in 1943, – ecco che il progetto che analizziamo a Tirana si propone come un unicum nel sticking above the axe, the Italian Rationalism, such as to Italian architecture, such then comes to its natural leaving behind a layout that opera theater is its back, and the famous fgure of a fencer as the ashlar cladding, and conclusion in the stadium’s was never truly completed. quale il passaggio dal lemma stadiumi a quello di arena non può essere certo the stadium [...] mimics the that Luigi Moretti used for the Albanian architecture, such as central stand. Within the Irfan Tërshana later defned casuale. Così, usando una terminologia da addetti ai lavori, sopra il “portainnesto” arc of the blade. [...] in the layout of the House of Arms a return to the kulla3 building relationship between the the fnal layout, responding capital’s center, there was a at the Foro Italico (1934– type. architectural “weight” of to the functional needs of the di una parte dello stadio originario si sovrappone il “nesto” della nuova arena. 1 kind of giant seal” . 1936), though, in truth, there The Empire Avenue, the the monumental travertine “Balcaniadi” games of 1946, Due culture, quella nativa albanese e quella italiana che ritorna, si fondono e, Along the Avenue of the was never a statement to southern extension of Brasini’s staircase and the exposed by building everything, inside Empire, in the center of clarify if this obvious similarity boulevard4 at the square’s concrete loggia, the different and outside, in rough concrete parafrasando Carducci, l’architettura opera l’innesto di una cultura straniera sul Littorio Square– present- was accidental or intentional. center, is in opposition to relationships between material — “almost everything was tronco italiano. day Nënë Tereza – Gherardo The square’s layout has a a second line that forms and volume suggests Hotel lacking: locker rooms, sports Bosio designed the symbolic kind of dual compositional the passage between the ’s6 two-part facade. feld, and even the tracks”8 . A parte il teorema dell’innesto di una costruzione nel corpo di un’altra e il layout of Tirana, the organization: on one side urban confguration and Likewise, the ashlar cladding The embankment, which Bosio capital of the Italian fascist of Empire Avenue there is a the city-garden’s landscape used for the stand echoes had made only on the main corollario della sovrapposizione in architettura, la tipologia dello stadio sembra viceroyalty (1939–1943): a succession of facades along permeability in the south- the cladding of the Casa del facade, was never completed, fatta apposta per esaltarne le caratteristiche e dimostrare la bontà dell’assunto. giant urban seal outlined a dominant longitudinal eastern section. The line Fascio, with which it has a leaving the structure and the fasces, adopting a clever line, oriented in perspective starts from the facade of direct visual relationship. This stairs visible. Il progressivo, inevitabile rifacimento di queste strutture negli anni ci mostra

30 paesaggio urbano 4.2018 4.2018 paesaggio urbano 31 una lunga casistica che si ripete ciclicamente: Certo esistono modi più discreti di adagiare un a Monaco di Baviera, ma di aver saputo rimodernare una struttura dal passato Veduta dello stadio esistente, Ricostruzione del fronte e pensiamo all’unico stadio italiano ristrutturato Tirana 2016 velario sulle tribune esistenti. Una copertura appena della pianta dell’ingresso allo ingombrante, quale era quella ideata da Werner March, senza alternarne l’originale stadio Olimpico, Tirana 1939 © 11 due volte in occasione dei campionati del mondo, View of the existing stadium, percepibile dall’esterno che non ne altera la visione Antonello Boschi, Andrea Bulleri impostazione architettonica e urbana . quello di Genova che nasce dal riutilizzo del Tirana 2016 nemmeno quando va a intersecare le torri poste a Al nuovo stadio di Tirana, attualmente in fase di completamento, sono state vecchio Luigi Ferraris datato 1911, già ampliato guardia della . La gigantesca tenda che Reconstruction of the front and mosse critiche proprio in questo senso. In particolare gli si rimprovera di non aver Marathontor the ground plan of the entrance in occasione della Coppa Rimet del 1934 e infne copre lo stadio olimpico di Berlino si ritrae in quel to the Olympic Stadium, Tirana, lasciato l’area centrale dove è collocato a vantaggio di una area periferica. Ma 1939 © Antonello Boschi, Andrea completamente ridisegnato nel 1990 lasciando a punto facendo passare i raggi del sole al tramonto e Bulleri non si tratta di uno stadio qualunque ma dello stadio che rappresenta non una contrasto il colore giallo dell’originale biglietteria9, lasciando inalterato l’asse monumentale che guarda squadra, non una città, non una provincia ma un paese intero. Un arena nazionale con il rosso mattone dell’intervento gregottiano. Non al campo retrostante, il Campo di Maggio che serviva che sorge nei luoghi in cui l’aveva immaginata Bosio. E se le ragioni affettive non ha resistito invece agli attacchi del tempo l’ingresso per i raduni di massa, e l’adiacente campanile. Il tutto fossero suffcienti ve ne sono altre, come il consumo di suolo, che chiariscono del Vélodrome di Marsiglia che dopo aver subito ben preceduto dalla Olympiaplatz lunga ben 500 metri. le scelte effettuate. In fondo uno stadio occupa una superfcie di alcuni ettari due ampliamenti10, ha dovuto cedere il passo sotto il Insomma il merito del progetto di von Gerkan, Mark e mantenere in vita due strutture avrebbe comportato uno spreco di un’area “peso” della copertura frmata nel 2014 dallo studio und partner è quello di non aver ceduto alla voglia di centrale destinata quasi sicuramente all’abbandono. Qualcuno potrebbe dire che parigino SCAU e dall’architetto locale Didier Rogeon. spostare in periferia la tifoseria come era avvenuto questo sia un problema tipicamente italico, osservando le desolanti immagini del

Now** something new. This technique areas, hotels, and restaurants as a construction in the body 1934 and then completely intersects the towers placed they managed instead to It’s a national arena that is Insertion, grafting, merges two plants to form a — a clear case of hybridization of another and the corollary redesigned in 1990, leaving to guard the Marathontor. modernize a structure with located in the places where hybridization. These words new specimen that is more — , we can see that the project of architecture layering, the yellow of the original The enormous awning that a cumbersome past, which Bosio had envisioned it. And may be better able to sum up productive or has more we are considering in Tirana the stadium type appears ticket offce9 to contrast with covers the Olympic Stadium had been designed by Werner if sentimental reasons were a project than many drawings. valuable qualities. Now, if we is a unique case, in which the tailor-made to heighten its the red of Gregotti’s project. of Berlin retracts at that March, without changing not enough, there are other But, if considered too hastily, liken this age-old farming shift from the word stadiumi qualities and show the good The entrance to Marseille’s point, letting the sun rays its original architectural and reasons, such as land use, they might seem far from the custom to the compositional to arena can certainty not be quality of the new addition. Vélodrome did not survive the in at sunset and leaving urban defnition.11 that make the choices clear. ways of architecture and have practice, we must assume considered meaningless. To The inevitable progressive passage of time: after having unchanged the monumental The new stadium in Tirana, A stadium ends up covering too much in common with the that inserting an apparently use the specialist terminology, remodeling of these buildings undergone two expansions10, axis facing the feld behind currently in the fnal stages of an area of several acres. felds of agriculture, botany, foreign element in an on the “rootstock” of a part over the years offers us a grea it had to give up under the it, May Field, once used for completion, has been criticized Keeping two structures in and genetics. While it is now existing complex could create of the original stadium, we series of examples, cyclically “weight” of the roof designed mass rallies, and its adjacent on this very front. Specifcally, operation would have ended accepted to speak of inserting something not only new but place the “graft” of the new repeating: for example, there in 2014 by the Paris studio bell tower. This is all preceded it has been accused of not up wasting a central area that a building in an established better. arena. Two cultures — native was the only Italian stadium SCAU and the local architect by the 500-meter-long having left the central area would have almost certainly building fabric, assuming a If we then add the Albanian and Italian — are remodelled twice for the Didier Rogeon. There are, Olympiaplatz. In other words, where it was to the advantage fallen into disuse. Some might dialectical relationship with consideration that, over the brought back and merged, and world championships, the needless to say, more subtle the project by von Gerkan, of a peripheral area. But this think that this is a typically the place, made up of accords years, other functions were to paraphrase Carducci, the one from Genoa based on ways of adding a cover to Mark und partner deserves is not just a stadium, it is Italian problem, looking at and oppositions, mimicry and added to the stadium building architecture makes a graft of reusing the old Luigi Ferraris existing stands, such as a roof credit for not having given a stadium that represents the desolate sights of Campo distance, the word “graft” type that were increasingly a foreign culture on the Italian stadium from 1911, which that can barely be perceived into the impulse to move — more than a team, more Testaccio and the Flaminio suggests a rise in quality, distant from its original use, trunk. had been already expanded from the outside and does not the fans to the periphery, as than a city, more than a stadium in Rome. But we need a surpassing, a creating of such as a museum, shopping Apart from the theory of graft during the Rimet Cup of change the view even when it had happened in Munich; province — an entire country. only look at what happened

32 paesaggio urbano 4.2018 4.2018 paesaggio urbano 33 Campo Testaccio o del Flaminio a Roma. Ma basta trattava di operare delle scelte sapendo che una La teca che racchiude l’originaria guardare cosa è divenuto l’Olympiastadion di Monaco entrata allo stadio di Gherardo moderna arena non è solo la donna della domenica, Bosio © Archea di Behnisch e con le coperture di Otto, Leonhard ma un luogo che vive sette giorni su sette attraverso The case that encloses the e Andrä, per capire come la magnifca fusione di original entrance to Gherardo la creazione di strutture ricettive, ristoranti, bar, architettura e paesaggio, sport e cultura, ambiente Bosio’s stadium © Archea negozi, uffci, spazi per spettacoli e concerti; il e tecnologia si sia trasformata in una fabbrica tutto garantendo in ogni circostanza la totale dismessa. E quello che era stato il punto di forza, separazione dei fussi e delle attività, in modo che ovvero il fatto di trovarsi ai bordi di una autostrada, la compresenza e la simultaneità degli eventi sia si sia trasformato nel suo tallone d’Achille. sempre garantita e sicura in ogni circostanza. Il Una volta stabilito il “dove era” – senza peraltro lungo lavoro di analisi condotto attraverso ricerche operare il congelamento dell’area esistente – restava in archivio sui disegni originali e il confronto con da chiarire il “come era”. In fondo lo stadio aveva già il rilievo accurato dell’esistente forniva indicazioni subito una serie di trasformazioni, superfetazioni, abbastanza precise. L’unica porzione rimasta rimaneggiamenti rispetto al progetto originario. Si abbastanza integra, dopo l’interruzione dei lavori per

to Behnisch’s Olympiastadion and alterations to the original main entrance on the west incorporate the old entrance in Meier’s, to pass down to in Munich, with the roofs of design. It was a matter of side was the only section to the central stand. The posterity the artistic value and Otto, Leonhard & Andrä, to see either making choices, aware that stayed fairly intact, after facade that at once presents memory of the monumental how the magnifcent fusion that a modern arena is more construction stopped for its image and its consistency complex. of architecture and landscape, than just a Sunday place, as the war, completed in 1946, through anastylosis by The facade is a backdrop to sports and culture, the it is now used seven days a the early construction of the painstakingly disassembling a spatial sequence of voids environment and technology week by creating hospitality frst load-bearing stairs of and re-assembling every — Nënë Tereza Square — and has been rendered an facilities, restaurants, bars, the east stands in 1960, and sculptural and decorative solids the Rector’s Offce/ abandoned factory. What had shops, offces, and spaces then the later enlargement element. Those who come Archeological Museum, and been one of its strength, being for plays and concerts; this of the stand in 1973, The into the stadium by the part a kind of propylaea preparing set along a highway, ended up always involves completely grassy escarpment, seen in of the VIP stands will take the for in the next void of La torre del nuovo stadio adibita being its Achilles heel. separating the activities and the plastic models shown to same stairs, walk on the same Square. Where there was a Hotel e la nuova piazza Italia Once the “where it was had fows so that simultaneous the fascist leaders, had been stones, and could even touch a parking lot, cars moving © Archea been determined — though events can go on safely inserted only in the direction Maraini’s statues that had through and stopping, now without freezing the existing in any circumstance. The of Italy Square. Here we have not been made at the time.12 there is literally a carpet The tower of the new stadium area — the “how it was” long analysis of the original the fragment to be saved, the This game of references to the of red Persian travertine, turned into a hotel and the new still had to be clarifed. drawings through archive jewel to be set, the essence past, this “museumifcation,” treated to recreate the weave Italy Square © Archea The stadium had actually research, compared with a of Bosio’s design. The new has illustrious precedents of traditional Albanian already undergone a series of thorough survey, provided stadium is, therefore, shaped in the Morpurgo’s case for textiles, which connects the transformations, additions, quite precise information. The by a large facade that can Ara Pacis in Rome, and then monumental staircase to the

34 paesaggio urbano 4.2018 4.2018 paesaggio urbano 35 la guerra, il completamento nel 1946, la realizzazione prima delle scale portanti Spaccato trasversale dello stadio con il lato ovest che ospita le nella tribuna est nel 1960 e il successivo ingrandimento della tribuna nel 1973, era tribune dedicate sul lato interno e la scala originaria sul lato quella dell’ingresso principale sul lato ovest. La stessa scarpata erbosa, presente esterno © Archea nel plastico presentato ai gerarchi fascisti, era stata inserita solo verso piazza Transverse section of the stadium Italia. Ecco quindi il frammento da salvare, ecco il gioiello da incastonare, ecco with the west side that holds special stands on the internal l’essenza del progetto di Bosio. Il nuovo stadio è così disegnato da una grande side, and the original stairs on facciata capace di inglobare il vecchio ingresso alla tribuna centrale. Una facciata the external side © Archea che ne espone l’immagine e al contempo la consistenza per anastilosi, attraverso lo smontaggio e la ricomposizione esatta e flologica di ogni elemento plastico e decorativo. E chi entrerà nello stadio dalla parte della tribuna autorità, salirà le stesse scale, calpesterà le stesse pietre, potrà forse accarezzare le statue di Maraini che all’epoca non furono realizzate12. Un gioco di rimandi al passato, una museifcazione che ha precedenti illustri nella teca dell’Ara Pacis romana di Morpurgo prima e in quella di Meier dopo, ideate per tramandare ai posteri il valore artistico e la memoria del complesso monumentale. Una facciata che fa da sfondo alla sequenza spaziale di vuoto – piazza Madre Teresa –, pieno – Rettorato/Museo archeologico e sorta di propilei che preparano al vuoto successivo di piazza Italia. Laddove c’era un parcheggio, l’attraversamento e la presenza delle automobili, ora si stende, letteralmente, un tappeto di travertino persiano rosso lavorato in modo da riprodurre le trame tessili della cultura albanese, capace di collegare la scala monumentale alla corte del museo. E

Le scalinate di ingresso alla museum courtyard. We see envelope protected by a sun behind it and will make it tribuna ricostruite per anastilosi that it is a true facadë and not breaker of multicolored metal possible to install a large © Archea just the repetition of faceted panels in shades of red and concert stage. The entrance stairs to the stands sides like the Qemal Stafa gray with raised geometric The facade/case, like a tree, rebuilt based on anastylosis © stadium. This is shown in the patterns typical of local can be interpreted in two Archea tower holding a hotel, almost fabrics. Even from inside, we ways: a tree dividing in two or a direct quote of the Pier Luigi can perceive that this is not two trees merging into one. Nervi’s slender construction just any side but the building’s The branches bear two types in or the imposing main facade, as it makes it of fruit and leaves, made as if brick volume by Giulio Ulisse evident that it has no stand by a strange graft of cultures, Arata in Bologna. It is a tower and is the scaenae frons of an habits, and customs. that marks the presence of auditorium on three sides. It the building and its role in the is a two-faced Janus, which setting. Though some would sacrifces the upper part of the call it a landmark, it is simpler stands, to hold the VIP area, to consider it an identifying the sky box, and the press box, symbol, rather like a bell tower and most importantly, a large of a church or a minaret of inclined blank wall that covers mosque. As mentioned, it is the corridor that distributes a front with a double glass the triple volume of the areas

36 paesaggio urbano 4.2018 4.2018 paesaggio urbano 37 Note Notes

1 I. Kadaré, Le général de l’armée morte, Paris 1970, trad. it., Il generale 1 I. Kadaré, Le général de l’armée morte, Paris 1970, my translation. dell’armata morta (1982) , Milano 20102, pp. 127-128. 2 “It was after the war that the communists frst few over the city and 2 «È stato dopo la guerra che i comunisti, nel sorvolare per la prima realized this effect, and they immediately gave the order to undo the volta la città, si sono accorti di quell’effetto e hanno subito dato fasces fgure.” In I. Kadaré, Le général de l’armée morte, …, p. 128. l’ordine di confondere la raffgurazione del fascio». In I. Kadaré, Le 3 This traditional Albanian building type is similar to a tower-house. général de l’armée morte, cit. …, p. 128. See M. Giacomelli, A. Vokshi (edited by), Architetti e ingegneri in 3 Si tratta di una tipologia tradizionale albanese simile a una casa- , Florence 2012. torre. Cfr. M. Giacomelli, A. Vokshi (a cura di), Architetti e ingegneri in 4 For a discussion of the Italian contribution to the early planning of Albania, Firenze 2012. Tirana, see B. Aliaj, G. Myftiu, K. Lulo (edited by), Tirana the Challenge 4 Per una analisi del contributo italiano alla prima fase della of Urban Development, Sloalba 2003; M. A. Giusti, Architettura italiana pianifcazione di Tirana cfr. B. Aliaj, G. Myftiu, K. Lulo (a cura di), Tirana in Albania nel secondo ventennio del Novecento, Viareggio 2004; M. A. the Challenge of Urban Development, Sloalba 2003; M. A. Giusti, Giusti, Albania architettura e città 1925–1943, Florence 2006. Architettura italiana in Albania nel secondo ventennio del Novecento, 5 Two buildings by Bosio from between 1939 and 1943. Viareggio 2004; M. A. Giusti, Albania architettura e città 1925-1943, 6 (1939–1942) soon became one of the most modern, best- Firenze 2006. known hotels in Europe, a true “grand hotel” adopting state-of-the-art 5 Due architetture di Bosio realizzate fra il 1939 e il 1943. technology for the time, both in its construction and building systems; 6 L’Hotel Dajti (1939-1942) diverrà presto uno dei complessi più with running water and baths in every room, it was the frst hotel moderni e conosciuti d’Europa, un vero e proprio “Grand Hotel” capace equipped with an elevator, a goods lift, and a dumbwaiter. di utilizzare le soluzioni tecnologiche più aggiornate per l’epoca, sia 7 Not only did Bosio use 4-meter modular spacing for the general costruttive che impiantistiche: acqua corrente e bagni in ogni camera, volume and perspective layout – “the surrounding building alongside fu il primo albergo dotato di ascensore, montacarichi e portavivande. have continuous, unifed fronts, with widths in proportion to the street 7 Bosio non solo adotterà interassi modulari di 4 metri per la width: the front lengths of the individual buildings were determined volumetria generale e l’impaginato prospettico – «gli edifci in fregio in the site plan to make up multiple modular spacings of 4 m” — as abbiano fronti continue e unitarie, d’ampiezza proporzionata alla well as a height layout set by the low buildings, usually three foors, larghezza stradale: sono state defnite in planimetria le lunghezze with a maximum height of 17 meters — for the harmony of the frontali dei singoli edifci da costruire su multipli di interassi modulari surrounding buildings, their height and those of the individual foors di m. 4» – ma anche un assetto altimetrico determinato da edifci must be coherent” — and uniform material through the use of stone bassi, solitamente di tre piani, con un’altezza massima di 17 metri – «è cladding: “For the building’s construction dignity, their basement necessario per l’armonia degli edifci in fregio che le altezze di questi areas are clad in stone.” In Uffcio Centrale per l’Edilizia e l’Urbanistica e quelle dei singoli piani siano ricorrenti» – e una uniformità materica dell’Albania, Piano regolatore di Tirana. Regolamento Urbanistico del affdata all’uso del rivestimento lapideo: «per la dignità edilizia degli Viale dell’Impero, Tirana 1940. edifci le zone basamentali siano rivestite in pietra». In Uffcio Centrale 8 P. Capolino, Tirana 1923-1943: architetture del Moderno, Rome, 2011, per l’Edilizia e l’Urbanistica dell’Albania, Piano regolatore di Tirana. p. 224. Regolamento Urbanistico del Viale dell’Impero, Tirana 1940. 9 The ticket offce was actually built in 1926. See E. Ranzani, “Stadio 8 P. Capolino, Tirana 1923-1943: architetture del Moderno, Roma, 2011, ‘Luigi Ferraris’, Genova”, Domus, 682, April 1987, pp. 46–55. p. 224. 10 Inaugurated in 1937, based on Henri Ploquin’s design, the stadium 9 In realtà la biglietteria era stata realizzata nel 1926. Cfr. E. Ranzani, was modifed between 1971 and 1984, removing the cycling track, “Stadio ‘Luigi Ferraris’, Genova”, Domus, 682, aprile 1987, pp. 46-55. and then in 1998 by Jean-Pierre Buff who brought the stands closer 10 Inaugurato nel 1937 su progetto di Henri Ploquin, lo stadio fu to the feld, sacrifcing the athletics track. See J-P. Buff, “Stade modifcato tra il 1971 e il 1984 con l’eliminazione della pista per il Vélodrome: un stade pour la Coupe du Monde, Marseille”, Architecture ciclismo e poi ad opera di Jean-Pierre Buff nel 1998 che ne avvicinò le méditerranéenne, 51, November 1988, pp. 255-258. tribune al campo sacrifcando la pista di atletica. Cfr. J-P. Buff, “Stade 11 H. Stimmann, “Ricostruzione dello stadio olimpico di Berlino”, Area, Vélodrome: un stade pour la Coupe du Monde, Marseille”, Architecture 75, July–August 2004, pp. 14-25. che si tratti proprio di una facadë e non della mera ripetizione dei lati sfaccettati L’arena vista dall’interno che méditerranéenne, 51, novembre 1988, pp. 255-258. 12 The sculptor Antonio Maraini had worked on Bosio’s Palazzina del Qemal Stafa, lo rivela la presenza della torre che ospita un hotel, quasi una evidenzia la disposizione ad 11 H. Stimmann, “Ricostruzione dello stadio olimpico di Berlino”, Area, Reale. In M. A. Giusti (edited by), 20. secolo: architettura italiana in anfteatro © Archea 75, luglio-agosto 2004, pp. 14-25. Albania: conoscenza, tutela, restauro, Pisa 2009, pp. 185–96. citazione dello snello elemento di Pier Luigi Nervi a Firenze o dell’imponente 12 Lo scultore Antonio Maraini aveva lavorato nella Palazzina Reale volume di mattoni di Giulio Ulisse Arata a Bologna. Una torre che segna la The arena, view from inside, di Bosio. In M. A. Giusti (a cura di), 20. secolo: architettura italiana in showing the amphitheatre’s Albania: conoscenza, tutela, restauro, Pisa 2009, pp. 185-196. presenza e il ruolo dell’edifcio in relazione al contesto, e qualcuno lo defnirebbe arrangement © Archea un Landmark a scala territoriale: più semplice considerarlo un simbolo idenditario, un po’ come il campanile in una chiesa o il minareto in una moschea. Un fronte,

dicevamo, costituito da un doppio involucro di vetro protetto da un brise soleil Antonello Boschi** di pannelli metallici policromi nei toni del rosso e del grigio, con in rilievo le Professore Associato di Composizione architettonica geometrie tipiche delle stoffe locali. E che questo non sia un lato qualunque ma il e urbana, DESTeC, Università di Pisa • Associate Professor prospetto principale dell’edifcio lo si percepisce anche all’interno della struttura, of Architecture and Urban Design, DESTeC, Pisa palesando il suo essere privo di tribune, il suo essere frons scenae di una cavea a [email protected] tre lati. Un giano bifronte che grazie al sacrifcio della parte superiore degli spalti, ospita area vip, sky-box, tribuna stampa ma soprattutto un grande muro cieco Andrea Bulleri* Ph.D., Architetto, DESTeC, Università di Pisa • Ph. D. inclinato che oltre a coprire il corridoio distributivo del triplo volume delle aree Architect, DESTeC, Pisa retrostanti, permetterà di installare un grande palco per concerti. [email protected] Come un albero, la facciata-teca si può leggere in due modi: un albero che si divide in due o due alberi che si fondono in uno. I rami portano due tipi di foglie e frutti come per uno strano innesto di culture, modi e usi.

38 paesaggio urbano 4.2018 4.2018 paesaggio urbano 39