Valerio Belli, Giovanni Bernardi E Un Gruppo Di Intagli Non Antichi

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Valerio Belli, Giovanni Bernardi E Un Gruppo Di Intagli Non Antichi BaBesch 71 (1996) Valerio Belli, Giovanni Bernardi e un Gruppo di Intagli non antichi Gabriella Tassinari Se la moltiplicazione delle pubblicazioni glittiche ciata) e ricade dietro il braccio e con un lembo sul ha notevolmente ampliato la nostra documenta- femore: è questo un elemento peculiare che non zione, sono i cataloghi di Musei e collezioni private sembra comparire nelle gemme antiche (anche se, con gemme antiche a predominare, mentre tuttora ricordiamo, non è determinante indizio di “moder- inedita è la maggior parte degli intagli e cammei nità” l'assenza di riscontro che può esser semplice- postclassici1. Alcuni dei testi più recenti includono mente dovuta alla situazione attuale). Un'altra anche esemplari giudicati di antichità dubbia, per caratteristica è che talvolta non è chiaro il tipo di cui si propongono datazioni entro ampi margini di oggetto fabbricato. A questa composizione comune tempo. Alla ricostruzione di questa produzione glit- vengono apportate le variazioni (alterazioni, addi- tica, i cui punti di riferimento sicuri sono assai zioni o innovazioni) che fanno la specificità di un scarsi, si vuol portare un contributo, prendendo in intaglio; ad esempio sullo sfondo possono sta- esame un insieme di intagli non antichi con gliarsi due lance o strani riempitivi; oppure la Vulcano al lavoro come fabbro. Lo schema di per scena è arricchita dall'aggiunta di un'altra figura, sé non denuncia “falsità”, poiché assai strette sono maschile o femminile o un erote. le somiglianze con l'iconografia antica. Tuttavia E' parso opportuno fornire una assai breve descri- questa composizione se ne distingue molto bene ed zione degli esemplari, sottolineando le varianti, e è così individuabile da consentire un discorso uni- riunendoli in due raggruppamenti stilistici. tario: il confronto tra queste gemme è stringente, Gli intagli nn. 1-6, del primo gruppo, sono del tutto talvolta sin nei particolari, identici. simili riguardo allo stile, caratteristico nel rendere Obiettivo della ricerca è suggerire alcune linee di in modo sommario le estremità, la capigliatura lettura di ciò che ha determinato la creazione di (o un curioso copricapo? una corona di lauro?) e il questa nuova iconografia, la sua circolazione, la profilo dei visi a marcati e schematici tratti oriz- ricezione, l'interpretazione e l'adattamento da parte zontali, che risultano quasi uguali; singolare è del repertorio figurativo glittico al gusto del tempo; anche la resa a solchi rotondi dei muscoli dell'ad- il discreto numero di esemplari dimostra che il dome e delle gambe. motivo ha incontrato un certo successo. Pertanto a 1. Agata zonata in toni castani e bianchi, ovale, giustificare delle omissioni che sono scelte delibe- superficie superiore piana e posteriore convessa; rate, non verrà specificamente analizzato l'aspetto mm. 27 x 14,5 x 3,5; Museo Archeologico tecnico (non è stata infatti possibile la visione Nazionale, Madrid (Fig. 1)2. Come nelle tre gemme diretta degli intagli esaminati) né l'inserimento seguenti, dall'elmo salgono una serie di segmenti nella temperie figurativa del tempo, ciò che presup- verticali, “raggi” (per rendere il cimiero?). Linea porrebbe un complesso riscontro con le coeve ana- di terreno. loghe raffigurazioni su altre classi di materiali, così 2. Lapislazuli ovale, superficie superiore piana e da pervenire a una visione del formarsi e del posteriore convessa; mm. 21 x 15,5 x 3; Museo diffondersi di tale iconografia. Questo è lo schema degli intagli (dall'originale): Desidero esprimere i miei più vivi ringraziamenti, per l'invio Vulcano, talvolta barbato, seduto di profilo verso delle fotografie delle gemme e delle placchette e l'autorizza- sinistra (unica eccezione la gemma n. 11) con il zione a pubblicarle, a E.A. Arslan (Medagliere delle Civiche 3 Raccolte Archeologiche di Milano); A.M. Gerhartl-Witteveen torso di ⁄4, una gamba di solito più avanti dell'al- (Provinciaal Museum G.M. Kam, Nijmegen); H. Heres (Staat- tra, di frequente nascosta, alza sopra la testa, con liche Museen, Antikensammlung, Berlino); C. Theuerkauff (Staat- ampio gesto, il braccio sinistro col martello in atto liche Museen Preussischer Kulturbesitz, Skulpturengalerie, di colpire, mentre con l'altra mano abbassata tiene Berlino); E. Vassilika (Fitzwilliam Museum, Cambridge) e al Museo Archeologico Nazionale di Madrid. Sono inoltre grata a in genere un elmo poggiato su un alto podio cilin- A. De Luca per la fotografia dell'intaglio dei Musei Capitolini. drico che spesso funge da incudine, con le estre- 1 Un'analisi, con alcune proposte per rimediare, come è neces- mità superiori e inferiori sporgenti e modanate, sario, all'attuale situazione, frutto dell'atteggiamento per cui la come il sedile del dio. Vulcano è nudo, ma dalla pubblicazione delle gemme non antiche non era di competenza dell'archeologo, in Zwierlein-Diehl 1993, 373-374. Cfr. anche spalla gli pende la clamide svolazzante che forma Zwierlein-Diehl 1991, 24-25. un'ampia curva (una velificatio più o meno pronun- 2 N. inv. 45; Casal Garcia 1990, I, 206; II, 115, n. 149. 161 Fig. 1. Agata zonata (Inv. 45). Originale. Museo Archeologico Nazionale, Madrid. Foto Museo. Fig. 2. Lapislazuli (Inv. 2). Originale. Museo Archeologico Nazionale, Madrid. Foto Museo. Fig. 4. Agata zonata (Inv. KM/G 189). Originale. Provinciaal Museum G.M. Kam, Nijmegen (Foto I. Diakonoff). Fig. 3. Corniola (Inv. 337). Originale. Museo Archeologico Nazionale, Madrid. Foto Museo. con sicurezza a una a una. Inoltre non sono preci- sati gli esemplari donati, comprati o trovati; così, si ignora a quali pezzi corrispondono le rare indica- zioni di provenienza. In base agli scarsi dati relativi Archeologico Nazionale, Madrid (Fig. 2)3. Come la all'origine di questa eterogenea collezione, si può precedente. Linea di terreno. solo stabilire che alcuni pezzi vengono dagli scavi 3. Agata zonata in toni castani e bianchi, ovale, di Ercolano, di Pompei e della Spagna; una parte è piana; mm. 18 x 13,5 x 3; Museo Archeologico di quella raccolta reale, in cui sono confluite quasi Nazionale, Madrid4. La scena è marcata da una tutte le gemme straniere, specie dalla Francia; linea continua tutt'intorno; il sedile del dio e l'in- un'altra parte infine è frutto di numerosi acquisti da cudine sono ornati da una ghirlanda a festone. collezionisti di Spagna, Francia e Italia. Linea di terreno. 5. Agata zonata, a bande opache e trasparenti, bian- 4. Corniola ovale, piana; mm. 20,5 x 18 x 4,5; che e rossastre, ovale, piana; mm. 19,8 x 16,2 x 3,6; Museo Archeologico Nazionale, Madrid (Fig. 3)5. collezione Guyot, Provinciaal Museum G.M. Kam, Un erote aiuta Vulcano a sostenere l'elmo sopra Nijmegen (Fig. 4)8. L'oggetto del lavoro è forse un l'incudine. Linea di terreno. elmo. Sullo sfondo una figura maschile nuda, La Casal Garcia non data specificamente ognuno di stante, di profilo verso sinistra, una lancia in una questi intagli; li inserisce nella serie moderna, pro- dotti di un incisore che situa cronologicamente non 6 3 N. inv. 2; Casal Garcia 1990, I, 206; II, 115, n. 150. prima del XVII secolo . 4 N. inv. 75; Casal Garcia 1990, I, 206; II, 115, n. 151. Salvo rare eccezioni, si ignora la provenienza dei 5 N. inv. 337; Casal Garcia 1990, I, 206; II, 116, n. 152. 2436 pezzi, per lo più intagli, della dattilioteca del 6 Casal Garcia 1990, I, 72-74; Chaves Tristán-Casal Garcia Museo Archeologico Nazionale di Madrid7. 1993, 316. 7 Per la storia della collezione glittica del Museo Archeologico, L'ordinamento attuale e le descrizioni molto som- Casal Garcia 1990, I, 55-60; Chaves Tristán-Casal Garcia marie che nelle guide e nelle notizie del Museo si 1993, 316-317. danno delle gemme non permettono di identificarle 8 N. inv. KM/G 189; Maaskant-Kleibrink 1986, 92, n. 189. 162 mano, tocca con l'altra il bordo superiore di uno scudo verticale. Linea di terreno. La Maaskant-Kleibrink data la gemma al XVI- XVII secolo(?). L'aggiunta dell'incisore è costi- tuita dal secondo personaggio (definito guerriero dalla Maaskant-Kleibrink) che rende originale e complessa la scena, poiché per la mancanza di pre- 5. 6. cisi attributi che lo contraddistinguano, la sua iden- tità rimane dubbia. Giustamente la Maaskant- Fig. 5. Calcedonio (Inv. CM. 151. 1982). Originale. Kleibrink9 ricorda come nel XVI e XVII secolo era Fitzwilliam Museum, Cambridge. Foto Museo. ampiamente noto l'episodio virgiliano di Venere da Fig. 6. Corniola (Inv. CM. 121. 1982). Originale. Vulcano piuttosto che quello omerico di Teti da Fitzwilliam Museum, Cambridge. Foto Museo. Efesto; comunque nessuno dei due racconti include una visita di Achille o di Enea alla fucina del dio. Dal momento che, almeno a quanto mi consta, non di Sir Henry Solomon Wellcome13, famoso filan- figura su altre gemme questa simultanea riprodu- tropo sostenitore della ricerca medica, figura guida zione dell'opera del dio e della persona cui è desti- nell'industria farmaceutica, accanito collezionista nata, non è facile specificare se l'eroe sia Achille o di ogni aspetto dell'attività umana del passato. La Enea. A favore della prima ipotesi stanno i monu- collezione glittica di Wellcome (arricchita da menti antichi, peraltro rari, in cui egli compare nel- acquisti particolarmente intensi dal 1913 fino alla l'officina, ma l'unico conosciuto dalla metà del sua morte, nel 1936) consiste di vari tipi di intagli, ’500, a Roma, è il coperchio del sarcofago al cammei, sigilli (greci, romani, persiani, amuleti Museo Capitolino10 che però non sembra possa gnostici…) antichi e non, fino al XIX secolo, non- aver influito sull'intaglio di Nimega, differente. ché di più di 15000 impronte di pietre incise di Infatti nella scena centrale Vulcano seduto tiene gesso, zolfo e vetro, eseguite nel XVIII - prima poggiato sull'incudine lo scudo che i tre ciclopi parte del XIX secolo.
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