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Champions ed Europa League ritornano, mentre nel il ligure Mager si sta facendo strada di G.Dorati-S.Monaco 02 Marzo 2020 – 11:12

Spettacolo puro. È questo che ad un appassionato qualunque viene in mente pensando alla Champions e all’Europa League, le due competizioni europee dove ogni annole squadre partecipanti danno vita a partite memorabili.

Chiunque ricorda l’incredibile cavalcata delle due outsider della scorsa edizione, l’Ajax ed il Tottenham, compagini che hanno dato vita a sfide indimenticabili.

Quest’anno gli ottavi di finale ci stanno dimostrando che la storia non è cambiata, dando vita a diverse sorprese proprio come nella passata stagione. Vorremmo parlarvi subito dell’Atalanta e anche voi sarete sicuramente impazienti, però è opportuno iniziare parlandovi del match disputatosi a Lione mercoledì sera.

Il 26 febbraio è infatti andata in scena l’attesissima sfida valida per gli ottavi di finale della Uefa Champions Leagueche ha visto come protagonista… una squadra francese. Esatto cari lettori, non serve che torniate indietro, abbiamo scritto proprio quella frase.

Dopotutto penso che tutti i tifosi juventini si siano resi conto delle grandi difficoltà della loro amata Vecchia Signora, che con un gioco a tratti snervantenon è riuscita a segnare neanche un gol contro una formazione settima nel campionato francese.

Per carità, i nostri cugini transalpini meritano tutto il rispetto del mondo (già nel 2006 li abbiamo fatti patire abbastanza), peròla nostra Serie A, secondo molti esperti, è decisamente più complicata rispetto alla Ligue 1.

Com’è quindi potuto succedere che l’inarrestabile Juventus sia caduta al cospetto del Lione di Rudi Garcia? Questione di ambiente, pensano alcuni, coni tifosi francesi che hanno preparato un’accoglienza davvero di fuoco per Ronaldo e compagni.

Noi crediamo però che il problema si trovi altrove. Non ce ne vogliano i supporter del Lione, ma è inaccettabile che la squadra di punta del nostro campionato sia scesa in

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campo in un appuntamento europeo in maniera così passiva e con così poca contrazione.

Tanti passaggi sbagliati e nessuna traccia dello stupendo “Sarriball” ammirato a Napoli prima e a Londra poi (sponda Chelsea).Non è un mistero infatti che tra Sarri e i bianconeri non sia ancora sbocciato l’amore. Il mese di marzo è però già arrivato ed è ora che arrivano gli appuntamenti più importanti della stagione.

L’1-0 patito a Lione con un gol beffardo realizzato da Tousart ha confermato i limiti di una rosa che quest’anno sembra peccare di presunzione. La medicina che ci permettiamo di suggerire a mister Maurizio Sarri è il lavoro di squadra, senza permettere che gli individualismi prevalgano.

Per quanto ci riguarda, abbiamo trovato spiacevoli e fuori luogo le dichiarazioni di Bonucci e Sarri, che hanno accusato alcuni di non essersi impegnati abbastanza durante il match. Si vince e si perde insieme, non è giusto cercare un colpevole quando le cose vanno male e salire sul carro del vincitore se le stesse iniziano ad andar bene.

Appuntamento quindi all’Allianz Stadium martedì 17 marzo, partita nella quale la Juventus dovrà dimostrare a tutti di non aver dimenticato la sua essenza.

Passiamo ora a parlare del Napoli. I partenopei hanno favorevolmente colpito nella partita d’andata contro i marziani del Barcellona. Un 1-1 finale che sta stretto agli uomini di Gattuso, con l’allenatore che a fine partita ha rilasciato dichiarazioni forti: ”Ci hanno fatto il solletico” ha detto, riferendosi alle poche occasioni avute da Messi e compagni.

Il risultato non è del tutto favorevole e al Camp Nou, nel match di ritorno, i partenopei dovranno scalare una vera e propria montagna. In Champions però si sa, le sorprese sono sempre dietro l’angolo e, per i valori dimostrati sul campo, veder il Napoli ai quarti non sarebbe una blasfemia. Noi ci crediamo!

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Arriviamo adesso finalmente a parlare della magica Dea allenata da un uomo fantastico come Gian Piero Gasperini, che con i suoi ragazzi ha deciso di voler stregare l’Europa intera.

Mercoledì 11 marzo 40000 bergamaschi hanno invaso San Siro per vivere in prima persona un momento storico per la loro amata squadra. Chi però poteva immaginarsi una partita così? Dopo il magnifico 0-3 inflitto allo Shakhtar a domicilio francamente non si poteva chiedere troppo ai nerazzurri, che hanno però deciso di stupire ancora.

4-1 ai danni del Valencia e pubblico in delirio, con i tifosi bergamaschi che già si preparano per andare a supportare i loro beniamini a Valencia (restrizioni per il Coronavirus permettendo).

Infine è giusto citare anche i risultati ottenuti dalle italiane in Europa League.Inter e Roma hanno scelto di approcciare in modo completamente diverso alla competizione, ottenendo però il medesimo risultato.

Passaggio del turno conquistato e testa già alle prossime sfide, che vedranno i giallorossi sfidare il Siviglia dell’ex Monchi, mentre i nerazzurri se la vedranno con il Getafe.

Tornando ai match disputati nei sedicesimi, Fonseca ha deciso di puntare sulla competizione schierando la formazione titolare, ottenendo una vittoria per 1-0 tra le mura amiche dello stadio Olimpico e un pareggio esterno sul campo del Gent.

Conte ha invece deciso di operare un ampio turnover, ma la resistenza dei bulgari del Ludogorets non è stata sufficiente per sconfiggere una formazione che poteva comunque vantare Eriksen e Lukaku dal primo minuto. Il risultato? 0-2 esterno e 2-1 casalingo che hanno qualificato l’Inter al prossimo turno.

Il sorteggio, come già avete potuto leggere,non è stato troppo fortunato per le nostre due squadre, che dovranno vedersela contro due compagini spagnole. L’Inter potrebbe farcela magari accusando qualche difficoltà legata proprio alle rotazioni, mentre per la Roma la qualificazione potrebbe essere un’ardua impresa.

La speranza è che i giallorossi ritrovino la brillantezza di inizio stagione, provando a far gioire i propri tifosi insieme a tutto il resto degli appassionati italiani. Riusciranno quindi le italiane a passare i rispettivi turni? Lasciamo a voi l’ardua sentenza.

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A tutto fuoco. Parliamo adesso del tennis o meglio, torniamo a farlo. Dopo l’ la nostra rubrica non ha più approfondito nessun tema riguardante questo sport, ma non temete, non ci siamo dimenticati della sua esistenza.Semplicemente Berrettini è stato costretto a fermarsi a causa di un problema fisico, mentre Fognini ultimamente non ha ottenuto risultati entusiasmanti. Questi fattori sono stati quelli che hanno determinato la mancanza di “chiacchierate” sul tennis, ma ecco che all’improvviso qualcosa è cambiato.

Conoscete Gianluca Mager? A essere sinceri noi solo qualche volta avevamo sentito il suo nome, ma non credevamo fosse capace di compiere certe imprese. Prima di raccontare il motivo per il quale vi stiamo parlando di lui,conosciamolo meglio. Gianluca come avrete intuito è un tennista, nato il primo dicembre del 1994 (quindi ha 25 anni) a Sanremo, città che ha visto nascere anche un certo .

Pensate che a questo punto potremmo parlare di tutt’altro, perché il nostro protagonista in giovane età era stato squalificato per quattro mesi dall’anti-doping. Lui però non si è arreso e, anche grazie al suo coach che ha sempre creduto in lui, ha iniziato la sua ascesa.

Essa non è stata precoce, come ad esempio quella di Sinner, ma merita comunque una menzione. È nel 2017 che Mager ha giocato la sua prima partita in un torneo ATP, grazie però ad una wild card.

La competizione? Niente meno che gli Internazionali di Roma. Il risultato? Eliminazione contro lo sloveno Bedene senza neanche terminare il match a causa dei crampi. È da qui che però inizia la consacrazione del tennista ligure, chenel 2019 ha vinto tre Challenger: quello di Koblenz, quello di Barletta e infine quello di Biella.

È il 2020 però l’anno della definitiva esplosione. Mager inizia con il botto vincendo la sua seconda partita in un Atp (il primo urrà era arrivato al termine della scorsa stagione), ma è nel torneo di Rio de Janeiro che si fa conoscere dal mondo intero.

Il ligure, dopo aver superato brillantemente le qualificazioni, ha battuto il norvegese (testa di serie numero otto) nei sedicesimi di finale e il portoghese Domingues negli ottavi. Ai quarti l’ostacolo sembrava insormontabile, dato cheil tabellone aveva regalato a Gianluca la prestigiosa sfida contro il numero 4 del mondo, l’austriaco .

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Il finalista degli Australian Open era il grande favorito per la vittoria finale, ma Mager aveva altri piani. 7-6, 7-5 e l’impresa è servita, con il ligure che è quindi approdato in semifinale senza concedere neanche un set a un giocatore della top 10.

Nel turno successivo è poi arrivata l’ennesima gioia per il nostro tennista, che ha eliminato Balazs approdando per la prima volta in carriera nella finale di un torneo ATP 500 (terzo italiano a riuscirci dopo Fognini e Seppi).

L’ultimo atto della competizione ha però visto gioire Garin, tennista cileno che ha superato il nostro Gianluca con il risultato di 7-6, 7-5.Mager però la sua sfida personale l’aveva già ampiamente vinta, dimostrando al mondo intero che con dedizione e sacrificio si può raggiungere qualsiasi risultato.

Un esempio per i giovani, una bella pagina di cronaca sportiva in questi giorni ricchi di polemiche (soprattutto nel mondo calcistico a causa del Coronavirus).Questa storia ci ricorda quindi che nella vita è possibile raggiungere qualsiasi obiettivo, l’importante è non scoraggiarsi mai e credere nelle proprie capacità.

Lavorare su se stessi, arricchire le proprie capacità e mettersi in gioco sono gli ingredienti principali per il successo, che arriva quando meno ce lo aspettiamo. Gianluca Mager è adesso noto a tutto il mondo tennistico e potrà giocare i tornei più importanti senza passare dalle qualificazioni, dato che la sua cavalcata trionfale a Rio lo ha catapultato al settantasettesimo posto del ranking Atp.

Il ligure è anche stato convocato da capitan Barazzutti per le qualificazioni alla Coppa Davis, ennesima soddisfazione in un inizio di stagione fantastico per lui.

Se aggiungiamo la continua crescita di Sinner e la prima volta di Musetti nel tabellone principale di un Atp, possiamo davvero sperare in una grande stagione tennistica per i nostri giocatori.

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Noi ci crediamo e voi?

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