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2019 - COMUNITÀ PARROCCHIALE DI CHIONS 2

Cari lettori 3 FOTO DI COPERTINA Lucio Pavan Benvenuto al nuovo parroco agro nella festa dell’Ausiliatrice 4 IV DI COPERTINA Don Alessandro un prete sempre in cammino 6 John T. Stoia Un sincero riconoscimento 6 Il saluto 7 Troviamo il tempo 8 Dal Consiglio degli Affari Economici 10 Quarto precetto 12 Il buon profumo di una sera d’estate 14 Sommario Abbiamo scelto il matrimonio cristiano 16 Orientamento delle chiese 18 Don Loris 22 Serata teatrale pro Bolivia 23 A.C.R. 24 Carità e Missioni 26 Canto di “Primavera” 28 Oratorio 2.0 29 Un tesoretto musicale 30 È arrivato un bruco da passeggio 32 Scuola dell’Infanzia 33 Scuola Primaria 34 Scuola Secondaria 35 COLLABORATORI Il viaggetto 36 Don Luca Buzziol, don Alessandro Zanta, don Simone Toffolon, Marilisa Calderan, Villa Biasoni – Azzano 37 Didier Regini, Aldo Presot, Rosella Liut, Pro Loco 40 Eleonora Lena, Luca Regini, Tommaso De È carnevale 41 Zorzi, Alberto Pavan, Insegnanti Scuola dell’Infanzia, Insegnanti Scuola Primaria, Samurun 2019 42 Insegnanti Scuola Secondaria di primo Una nuova commedia 43 grado, Ilaria Pavan, Mauro Daniotti, Chions Drean Men, Giada Moretti Parata dell’Allegria 44 Gruppo Alpini, Eva Bressan, Serie D 46 Edoardo Borean, Ermanno Bianchi. Centro Anziani 47 IMMAGINI Alpini d’Italia 48 John T. Stoia, Rosella Liut, Donatori 50 Gianni Santin, Dennis Turchetto, Lo sviluppo in agricoltura 51 Ugo Marson, Alex Gumiero. MOSA 50 52 Ci sostengono 53 I contributi a sostegno della presente Lauree 53 pubblicazione possono essere effettuati mediante bonifico su c/c I lettori ci scrivono 53 Bancario Unicredit di Battesimi e Prime Comunioni 54 IT52K0200864780000002406646 oppure con vaglia postale intestato a: Matrimoni 55 Parrocchia San Giorgio Martire Feste di classe 56 via San Giorgio, 27 – 33083 CHIONS In famiglia 57 PER CONTATTARCI Anniversari 58 Tel. 0434.648138 Defunti 60 [email protected] Un sorriso bello come il sole 62 Finito di stampare Angelo Corazza 62 nel mese di dicembre 2019 I ricordi 63 Tipografia DFB – Francenigo (TV)

Arcon 2017 3 Cari lettori

… è per me un onore scrivere qui bollettino è vita di casa e come tale è un nell’Arcon, il nostro bollettino parrocchiale. bene prezioso che raggiunge ogni parte del Mi presento, sono don Luca Buzziol e dal mondo. 22 settembre mi ritrovo ad essere il nuovo La nostra piccola grande Chions diventa, parroco dell’Unità Pastorale di Chions che così, internazionale. comprende le parrocchie di Chions-Panigai, L’Arcon, mi hanno detto, è un CVillotta-Basedo, Taiedo-Torrate. fiumiciattolo incontaminato. Tanto che Ho 34 anni e sette anni di sacerdozio. nascono ancora le ninfee. Per noi è un Insomma, come prima esperienza, proprio simbolo che ci indentifica e che ci interroga. un bell’inizio. Non sono solo, con me ad Come comunità cristiana e sociale di don Luca aiutarmi c’è don Fabio Magro, sacerdote da Chions dobbiamo chiederci: “Quanto siamo 16 anni e professore di Teologia Morale in ancora puri, incontaminati?” quanto, cioè, diversi seminari e facoltà. Siamo ben lieti che ci sentiamo appartenenti ad una terra, un il Signore ci abbia portato qui, in queste terre, territorio, ad una tradizione che ci unisce ora le nostre terre. E proprio qui cerchiamo nonostante le diversità? di testimoniare la bellezza del Vangelo, dello Credo che il senso buono e grande stare con Gesù e l’importanza di entrare di questo bollettino sia proprio quello di in relazione con tutti. Non è semplice, ma farci riscoprire la bellezza di essere ed neppure impossibile. indentificarci come chionsesi. Per di più, a gennaio, abbiamo la grazia Un reciproco scambio di auguri per le don Fabio della Visita Pastorale: il nostro vescovo prossime festività, quelli sinceri, giungano Giuseppe ci onorerà per una settimana a tutte le persone dando la priorità ai più (dal 6 al 12) di vivere con noi, stare con noi, deboli, bambini, anziani, ammalati, e a chi incontrarci, parlare, pregare ed ascoltare. soffre di solitudine. Ora che le presentazioni sono state Il Signore accolga le richieste di questa fatte, permettetemi di ringraziare di comunità che chiede ascolto e condivisione cuore i collaboratori della redazione per nell’Amore di Dio. l’impegnativo e laborioso compito che don Luca svolgono da tanti anni. Il contenuto del

Presepe allestito nel piazzale ex-farmacia di Chions 4

Ad accogliere il nuovo parroco, i bambini della Scuola dell’Infanzia

Benvenuto al nuovo parroco don Luca Buzziol e al collaboratore don Fabio Magro nella Festa dell’Ausiliatrice

L’ingresso ufficiale di don Luca nella nostra Unità gremita, che per l’occasione ha riunito sia i fedeli residenti Pastorale è avvenuto a Chions domenica 22 settembre, nel capoluogo che quelli provenienti dalle frazioni, mediante un’unica celebrazione solenne coincisa con la oltre naturalmente a parenti, conoscenti e sacerdoti tradizionale festa di Maria Ausiliatrice. concelebranti. Mentre il coro (formato per l’occasione LDon Luca Buzziol è stato accolto da una chiesa da coristi appartenenti alle diverse comunità coinvolte) Arcon 2017 5

Insieme... per essere famiglia comunitaria

ha intonato il primo brano, i bambini della Scuola Fabio Magro, chiamato ad affiancarlo in qualità di dell’Infanzia hanno accompagnato il neo parroco lungo collaboratore pastorale. la navata fino al presbiterio, per iniziare simbolicamente un percorso pastorale da scoprire e costruire insieme. La festa è proseguita per tutti con un brindisi all’aperto e successivamente con il pranzo in Oratorio Insieme per “essere famiglia”; questo il concetto organizzato dalla Pro Loco, a cui hanno partecipato chiave espresso più volte durante la Messa: circa 230 persone. All’iniziativa conviviale è stata grandi e piccoli, operatori e cittadini, preti e laici, abbinata una ricca lotteria di beneficenza, resa ciascuno è invitato alla corresponsabilità e alla possibile grazie alla collaborazione dei commercianti condivisione di idee, per realizzare progetti che locali; l’intrattenimento musicale ha contribuito a interessino il bene collettivo e aiutino il prossimo a rendere il clima ancor più festoso. sentirsi autenticamente parte della grande famiglia comunitaria. Don Luca, dal canto suo, si è subito detto La solennità di Maria Ausiliatrice era stata ben disposto a mettersi in gioco e con spontaneità e preceduta al venerdì sera da una veglia di preghiera giovialità ha strappato un sorriso a tutti i presenti. animata da don Stefano Vuaran e da alcuni giovani seminaristi, dal titolo “Maria, Madre della Chiesa”. Al termine della celebrazione hanno trovato spazio È proprio a lei che affidiamo don Luca e le nostre gli interventi dei rappresentanti dei consigli pastorali comunità, affinché possano compiere insieme un di Villotta-Basedo, Taiedo-Torrate, Chions-Panigai cammino di crescita nella solidarietà e nel servizio. e dell’Amministrazione comunale, che hanno dato il benvenuto al sacerdote entrante e anche a don Marilisa Calderan

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Don Alessandro

un prete sempre in cammino contento di donare Cla sua vita per i fratelli

Carissimi, ciascuno perché è Padre. forse anche quest’anno la festa dell’Ausiliatrice risuona Grazie perché ho potuto visitare le vostre famiglie nei nostri cuori con diverse note... da quelle più gravi a sentendomi accolto come un fratello. Porto con me quelle più gioiose: un parroco ci saluta e un altro arriva e l’incontro umano con molte persone malate; quanta continua il cammino con voi. Porto con me il bel ricordo di ricchezza “nascosta” nelle persone che soffrono... questi due anni vissuti a Chions, un tempo breve ma intenso Grazie per i passi fatti insieme. Vi considero come e ricco di rapporti umani, di condivisione della Parola e della un grande dono che ha arricchito lo mia vita e concludo vita. Nei trentacinque anni di prete, arricchito dall’esperienza il mio servizio in mezzo a voi ringraziando Dio per avervi missionaria e dell’ascolto di tante persone e situazioni, mi conosciuto e amato sinceramente. So che questo rimangono nel cuore alcune parole del Vangelo: “Noi siamo cambiamento veloce può aver provocato qualche disagio e passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli”; “In sofferenza; perdonatemi. verità vi dico: tutto quello che avete fatto al più piccolo dei Vorrei che mi ricordaste come un prete sempre in miei fratelli, l’avete fatto a me!” cammino, sempre in ricerca e contento di donare lo sua vita Questa è la Buona notizia-Vangelo: Dio è presente in per i fratelli. Vi chiedo una preghiera e vi assicuro la mia. ogni uomo e in ogni luogo, indipendentemente dai meriti della persona. Dio non guarda ai meriti ma ai bisogni di don Alessandro

Caro padre Aimé, Un sincero siamo qui per salutarti, per dirti CIAO, ma prima vorremmo ringraziare il buon Dio, perché Lui che riconoscimento guida le nostre vite, ci ha fatto incontrare, ed è stato per il servizio di padre un incontro meraviglioso. È vero, la strada percorsa assieme è stata breve, ma questo poco conta, perché Aimé Malan Kablan ogni incontro ci ha spiritualmente arricchiti. Ti ringraziamo padre Aimé perché con la tua testimonianza del Vangelo ci hai aiutato a vederlo da un punto di vista diverso dal nostro. All’inizio forse è stato difficile perché difficile è accettare e capire il nuovo, il diverso. Se ricordiamo il tuo 25° anniversario, ancora riusciamo a sentire la gioia, i colori, i profumi di quella celebrazione. Ricordiamo le celebrazioni in cui parlavi di famiglia, tu ci tenevi a precisare che ci sono sì i genitori, ma che ci sono anche i nonni e sottolineavi che è con la collaborazione di tutta la famiglia che si riesce a crescere meglio i nostri bambini, gli adulti di domani. Domenica 1 settembre la nostra comunità, ha salutato Ti auguriamo di trovare accoglienza, amicizia e padre Aimé Malan. Originario della Costa d’Avorio. cortesia per annunciare con cuore gioioso la Buona Era stato incaricato dal Vescovo Giuseppe Pellegrini di Novella nella tua nuova comunità di Morsano. affiancare nel 2017, quale collaboratore per le parrocchie Ti ringraziamo per tutto quello che hai fatto per noi. dell’Unità Pastorale, l’allora parroco don Loris Vignandel, Ti promettiamo di ricordarti nelle nostre preghiere e ricevendo poi conferma anche con il parroco don e ti chiediamo di fare altrettanto. Se ci fidiamo della DAlessandro Zanta. Lascia un vivo ricordo di uomo di fede presenza del Signore siamo sicuri che la tua nuova che, con semplicità e profonda conoscenza, spiegava il strada sarà sicura. Ti salutiamo augurandoti Buona Vita! Vangelo ed invitava a metterlo in pratica nella vita di tutti i giorni. Padre Aimé è stato destinato alla parrocchia di Il Consiglio Pastorale delle comunità . di Chions e Panigai

Arcon 2017 7 Il saluto a don Alessandro Zanta, Moira Zanichelli e Maria Luisa Floris

Didier Regini don Alessandro celebra la Messa di Commiato

È da quando mi hai dato la notizia soprattutto quelli che sono nel ultimi 100 anni), proprio un bello della tua partenza che penso al bisogno: anziani, ammalati, persone “scherzo da prete”. Rimarrà in noi saluto che doverosamente ti dovevo in difficoltà. In questi due anni avete il ricordo di un uomo innamorato a nome del Consiglio Pastorale e visitato tanti anziani e ammalati della vita, di due donne che nella della comunità di Chions. della nostra comunità portando loro vita consacrata hanno trovato la ÈDurante il funerale di Onelio l’Eucaristia ma soprattutto creando ragione del loro agire quotidiano, Grando penso di aver trovato rapporti di amicizia e fratellanza, che ci hanno presentato un Dio che l’ispirazione giusta nelle stesse condividendo spesso il peso della vuole la felicità piena dei suoi figli e parole che lui ti ha rivolto nel suo croce della malattia, della sofferenza un Gesù che va cercato nel volto dei ultimo saluto: “Te son un bon prete”. e della solitudine. fratelli, a iniziare dalla comunità in Non possiamo dire che sei riuscito Siete stati dei buoni formatori per cui viviamo. a conquistare tutti, sicuramente ci i giovani e le giovani famiglie. Vi auguriamo di continuare saranno delle persone con cui non Poi non ci scordiamo le tue ad essere testimonianza gioiosa hai legato e a cui il tuo stile non omelie e la tua sempre nuova anche nella comunità di Pinerolo, è piaciuto; da sempre in queste spiegazione della Parola, il tuo dove andrete a svolgere servizio e occasioni c’è chi piange e c’è chi ride. soffrire per una Chiesa che tante siamo sicuri che i rapporti di vera Chi ha camminato accanto a te volte ci parla un linguaggio non amicizia che avete creato ci faranno però ha creato un rapporto speciale comprensibile, statico, vecchio, che reincontrare in Piemonte, da queste perché nelle relazioni umane sei passa sopra le teste della gente e parti o altrove. davvero un buon prete: padre, sopra la tua voglia di novità. Come comunità abbiamo amico e fratello. Ci hai presentato Ci sarebbero ancora tante cose pensato ad un piccolo dono con un Gesù che si fa pane solo se lo da dire sull’argomento, ma non è l’augurio che continuiate ad essere condividiamo con i fratelli. Non c’è questo il momento… Sono passati Eucaristia amando i fratelli che Eucaristia se non amiamo il nostro solo due anni da quando in questa incontrerete nella vostra strada. prossimo. Questo è il messaggio chiesa ti abbiamo dato il benvenuto, che ci lasci e, insieme a Maria avrai il primato di essere stato il Didier Regini Luisa e Moira, ci hai fatto vedere un parroco con il passaggio più veloce per il Consiglio Pastorale Dio da amare attraverso i fratelli, nella nostra comunità (almeno degli di Chions

Arcon 2017 8 Troviamo il tempo per ascoltare giovani

Per l’anno pastorale 2019-2020 il Vescovo Giuseppe Pellegrini ha formulato la lettera pastorale dedicandola ai giovani dal titolo P“… e camminava con loro”. La fonte ispiratrice e il filo conduttore della lettera pastorale sono l’episodio dei due discepoli di Emmaus, perché – scrive il Vescovo – aiuta a comprendere la missione della Chiesa verso adolescenti e giovani: “Camminare insieme a loro”. “Gesù cammina con i due discepoli che non hanno compreso il senso della sua vicenda e si stanno allontanando da Gerusalemme e dalla comunità. Li interroga e si mette in paziente ascolto della loro versione dei fatti per aiutarli a riconoscere quanto stanno vivendo. gli adolescenti e i giovani. bulimia, vandalismo, bullismo, Poi, con affetto ed energia, Distinguere le diverse età, tra dipendenze. annuncia loro la Parola, conducendoli adolescenti che sono ancora presenti Giovani sono coloro che, a interpretare alla luce delle Scritture in parrocchia e giovani che si vedono terminato il percorso scolastico, gli eventi che hanno vissuto. Accetta sempre meno, è cosa necessaria e si trovano a compiere passi l’invito a fermarsi presso di loro al utile perché le due fasi della vita sono fondamentali con decisioni calar della sera: entra nella loro notte. molto differenti. importanti e scelte di vita da fare. Nell’ascolto il loro cuore si illumina, Ha utilizzato analisi sociologiche “La giovinezza è marcata da nella frazione del pane i loro occhi si condivisibili: l’adolescenza è la sogni che vanno prendendo corpo, da aprono. Sono loro stessi a scegliere di fase della crescita, della ricerca relazioni che acquistano sempre più riprendere senza indugio il cammino di indipendenza, della fatica ad consistenza ed equilibrio, da tentativi in direzione opposta, per ritornare alla accettare suggerimenti dai genitori. e sperimentazioni, da scelte che comunità, condividendo l’esperienza Punti di riferimento sono il mondo costruiscono gradualmente un progetto dell’incontro con il Risorto”. dello spettacolo, della moda, dello di vita. In questa stagione i giovani sono Il brano è tratto dall’esortazione sport. Le relazioni sono per lo più chiamati a proiettarsi in avanti senza “Christus Vivit” di Papa Francesco, tra coetanei; gli adolescenti faticano tagliare le radici, a costruire autonomia ripresa dal documento finale del a rendersi pienamente conto degli ma non solitudine. Sentono le tradizioni Sinodo dei Vescovi. sbagli e di quello che non è giusto familiari come opprimenti e ne L’invito rivolto ai presbiteri, ai fare. Ma è in quel periodo della vita fuggono sotto la spinta di una cultura diaconi, ai religiosi e a tutti gli operatori che si vivono esperienze piene ed globalizzata che a volte li lascia senza pastorali, è quello di porsi in ascolto edificanti, incontri, gioia di vivere, punti di riferimento” (Christus Vivit, 80). vero che, con umiltà, pazienza e scoperta di sensazioni amorose, Il panorama giovanile è variegato, disponibilità, permette di dialogare con come pure quelle negative quali i giovani non accettano la morale

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Si può fare qualcosa?

Per favorire l’incontro con Gesù è necessario smuovere l’immobilismo. Le comunità parrocchiali sono invitate ad interessarsi dei giovani e degli adolescenti creando luoghi adatti ed accoglienti per occasioni di incontro e di reciproca conoscenza. Attenzioni particolari devono essere rivolte ai giovani che si trovano in situazioni di I Giovani di Chions durante una festa di Carnevale povertà o fragilità o di disagio, malattie e disabilità. Invita ad aprire gli oratori per tuto sessuale della Chiesa e faticano a il periodo dell’anno con educatori mantenere una buona relazione con il Una fede e operatori formati. Invita i consigli proprio corpo e a vivere con serenità le a modo mio pastorali a domandarsi il perché c’è relazioni affettive. difficolta a fare una narrazione della Il Vescovo pone poi la seguente Una parte del documento è fede? domanda: perché i giovani fanno riservata all’analisi sulla trasmissione Ai parroci chiede il coraggio di fatica a porsi domande ed interrogativi della fede. Gli adolescenti e i affiancare i giovani, di cercarli nei luoghi fondamentali della vita? Spesso vivono giovani di oggi sono figli di genitori da loro frequentati, di diventare loro situazioni difficili e complicate, eventi cresciuti nell’attuale clima culturale amici e confidenti. Affronta il tema della drammatici, eppure sembrano non e anaffettivo nei confronti di Dio. scuola e della possibilità di fare rete scalfirli, tutto poi ritorna come prima. Hanno abbandonato in massa la con gli insegnanti di religione e gli altri Diventa necessario avere il partecipazione alla vita parrocchiale, insegnanti creando tavoli educativi. coraggio e la forza di porre queste pur avendo frequentato lezioni In tutte le svariate forme di domande essenziali per favorirne di catechismo, oratorio, Azione associazionismo presenti nei territori la crescita e aiutare ad uscire da sé Cattolica, ricevuto i sacramenti fino sono coinvolti volontari e giovani, invita stessi ed aprirsi agli altri e al “mistero”. alla Cresima. alla collaborazione e alla condivisione, Gesù cammina con i giovani per Il distacco dalla Chiesa è evidente, anche negli ambienti sportivi (tanti aiutarli a scoprire il dono della vita e i preti sono soggetti a critiche serrate, parroci lamentano difficoltà di incastro per aiutarli ad essere “pronti sempre l’immagine della Chiesa in questo di orari, tra partite, messe e ore di a rispondere a chiunque vi domandi periodo storico è sotto osservazione, catechismo) e chiede di creare alleanze ragione della speranza che è in voi”. anche per gli scandali sull’uso del educative con allenatori e dirigenti. L’esperienza di chi si innamora o denaro e dell’abuso sui minori da L’arte, la musica, il teatro, la politica, di chi prova affetto per una persona parte dei suoi ministri. A fronte di i temi ambientali, il digitale, sono amica, ha il calore nel cuore che spinge tutto ciò tanti giovani riconoscono nel terreni fertili per incontrare giovani ed a dare fiducia e ad aprirsi agli altri. prete un ruolo fondamentale, quando adolescenti, dove è possibile formare ed Avere Gesù come compagno di nel loro cammino si trovano figure approfondire i più svariati temi. strada significa fare esperienza della capaci di ascoltare, “Camminare insieme a loro” consolazione. Chi ascolta la Parola di accompagnare, di essere vicini nei è seguire l’esempio di Gesù che di Dio non può rimanere fermo, né momenti di sofferenza e costruttori di affianca i due discepoli di Emmaus nei indifferente. Comincia a guardarsi comunione e fraternità. momenti di sfiducia, di incredulità, di dentro e scopre che dentro c’è una Il vescovo percepisce nei giovani stanchezza. Gesù si fa scoprire con il grande ricchezza. Chi fa l’esperienza il segno di dare un senso alla propria gesto dello “spezzare il pane” ed essi, dell’incontro con Gesù si sente proteso vita. Nonostante le cadute, le cattive dopo l’aiuto ad interpretare le Scritture ad andare con Lui sulle strade del abitudini, l’apatia, c’è in essi ricerca per capire gli eventi che hanno vissuto, mondo per mettersi accanto agli altri del bene. Invita i sacerdoti a dedicare scelgono di fare il percorso inverso, e scoprire la gioia del cuore che può tempo all’accompagnamento quello di ritornare nello loro comunità fiorire nella condivisione, nel servizio di spirituale e vocazionale degli condividendo l’esperienza del Cristo Dio e nell’aiuto al prossimo. adolescenti e dei giovani. Risorto.

Arcon 2017 10 Dal Consiglio per gli affari economici

Nel corso del 2019 il Consiglio per gli affari economici si è riunito tre volte. Riteniamo importante riassumere il verbale della seduta del 20 novembre 2018 (il bollettino era già ultimato in tale data) in quanto è inerente ai lavori Ndi restauro del campanile.

Seduta di martedì 20 novembre 2018. Ordine del giorno: 1. Lavori di restauro al campanile – Approvazione piano finanziario. 2. Varie ed eventuali. Il consiglio, preso atto del prosieguo delle pratiche inerenti ai lavori di restauro del campanile, approva il piano finanziario per la sola fase n. 1. La spesa complessiva prevista è di € 146.450,00. A fronte di tale importo si ha la certezza di un contributo di € 102.000,00 che sarà erogato dalla C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) con fondi derivanti dall’8x1000, e di ulteriori € 40.000,00 da un contributo che la Regione destina per i luoghi di culto; il rimanente importo di € 4.650,00 sarà a carico della parrocchia. Il cantiere del campanile

Seduta di giovedì 21 marzo 2019. Ordine del giorno: Sul primo argomento, alla presenza dell’ing. Livio 1. Visione ed approvazione rendiconto economico 2018. Romanin e la geom. Paola Gobbo dello studio IN.TE.CO. Vengono analizzate e commentate le singole voci sia in di , viene data lettura del disciplinare d’incarico entrata che in uscita risultanti dal prospetto riassuntivo del per prestazioni di opera intellettuale, concernenti la rendiconto dell’anno 2018: entrate ordinarie € 49.751,67; progettazione del restauro del campanile della chiesa uscite ordinarie € 53.384,42. Il disavanzo passivo per la parrocchiale, l’assistenza alla predisposizione delle parte ordinaria è risultato essere di € 3.632,75. domande di autorizzazione e finanziamento dell’opera, La parte straordinaria, differenza tra le rate di mutuo oltre che la direzione dei lavori e collaudi. Dopo per l’edificio della Scuola dell’Infanzia ed i contributi discussione e reciproci chiarimenti fra le parti, viene regionali ed offerte da privati, presenta lo sbilancio adottato il testo del disciplinare. negativo di € 6.168,14. Il rendiconto finanziario viene approvato con la perdita Secondo argomento: Progetto esecutivo Fase n. 1. complessiva di € 9.424,89. Si ricorda l’iter fin qui percorso, che ha portato alla Nella parte finale della seduta, il parroco porta a promessa di contributo da parte della CEI di € 102.000,00 conoscenza del prosieguo delle pratiche inerenti al e da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia restauro del campanile. di € 40.000,00, per un totale di € 142.000,00. Si approva il progetto definitivo di restauro del campanile che prevede Seduta di giovedì 8 agosto 2019. Ordine del giorno: due fasi di lavoro. La prima fase è esecutiva ed è quasi 1. Disciplinare di incarico per la progettazione e direzione interamente finanziata; la seconda necessita di ulteriori lavori per il restauro del campanile. finanziamenti. La prima fase prevede una spesa di € 2. Approvazione del progetto e finanziamento. 146.450.00 per lavori e € 7.368,25 per oneri professionali 3. Appalto dei lavori di cui sopra. aggiuntivi. Detratti i contributi raccolti e promessi, rimarrà a carico della Parrocchia un onere di € 11.818,25 dei

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quali ci si dovrà fare carico con fondi propri di bilancio e parrocchiale, che necessita di un intervento di restauro iniziative straordinarie di raccolta fondi. conservativo.

Terzo argomento: Appalto lavori. Secondo argomento. Il consiglio prende atto delle offerte Il Consiglio esprime il parere di indire una gara pervenute per la 1ª fase dei lavori di restauro del campanile. d’appalto per i lavori del campanile chiedendo preventivi Si tratta di tre offerte che vengono aperte e valutate dal di spesa ad almeno tre ditte esperte nel settore di lavori punto di vista economico mettendone a confronto gli sulle campane, visto che la preponderanza percentuale importi. Delibera di affidare l’incarico alla ditta Comin snc, la dell’appalto della Fase n. 1 riguarderà appunto questa cui offerta è risultata essere la più conveniente, per l’importo tipologia di lavori. di € 114.728,90.

Seduta di giovedì 24 settembre 2019. Terzo argomento. Il nuovo parroco viene messo al corrente Ordine del giorno: delle questioni più impegnative rimaste in sospeso, in 1. Saluto del nuovo parroco particolare lo stato delle permute con il Comune di Chions e 2. Appalto lavori di restauro del campanile l’edificio della Vecchia Latteria. 3. Stato delle pratiche pregresse (vecchio edificio della ***** latteria e permuta terreni) 4. Varie I lavori al campanile sono iniziati gli ultimi giorni di ottobre. La ditta Comin ha provveduto a registrare il suono Primo argomento. Da soli due giorni è parroco don Luca delle campane, nelle diverse varianti, prima di zittirle. Per Buzziol e immediatamente si è trovato a dover riunire il questa fase, i lavori consistono nel rifacimento del castello Consiglio degli affari economici per deliberare in merito in ferro che tiene ancorate le campane: sarà appoggiato alla ad argomenti non procrastinabili. base della cella campanaria anziché sulla parte sommitale, All’inizio di seduta don Luca dà il benvenuto ai per evitare che lo scarico delle forze di spostamento vadano presenti, ringraziandoli per il servizio a favore della ad usurare le parti più deboli. comunità parrocchiale. Come argomento non all’ordine Saranno rifatte anche le scale interne e altri lavori a del giorno, propone di prendere in considerazione la salvaguardia della pubblica incolumità. pila in pietra per l’acqua santa, collocata nella chiesa Rosella Liut

Alla fine del mese di ottobre, in concomitanza con l’apertura del cantiere del campanile, si è dovuto intervenire nel lato esterno della parrocchiale per provvedere a sanificare il vecchio muro che lasciava filtrare l’acqua piovana all’interno dell’abside. La stuccatura delle pietre dovrebbe risolvere il problema, ma al lavoro esterno si dovrà procedere a ridipin- gere le pareti interne dell’abside per coprire le macchie di umido che non sono scomparse neppure con la calda stagione estiva.

Arcon 2017 12 Quarto precetto: “Sovvenire alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi o le usanze”

Dio ha pensato il suo popolo, la sua Chiesa, come una alle quali dobbiamo tutti esserne partecipi. Il bilancio grande famiglia di fratelli e sorelle, con un unico padre che parrocchiale redatto nei primi mesi di ogni anno, viene è nei cieli. puntualmente analizzato ed approvato dal Consiglio degli Parole che risuonano continuamente nelle nostre affari economici. Negli ultimi rendiconti, a fronte di spese chiese e che sono a rischio di semplici formalità. Come incrementate, utenze e manutenzioni, si è riscontrato un in ogni vera famiglia così anche nella Chiesa non sono significativo calo delle offerte domenicali, analogamente a Dpensabili dei semplici clienti di servizi religiosi. Il luogo quelle di battesimi, funerali ed altri servizi. del culto non ha niente da spartire con il supermercato. È altrettanto vero che da alcune famiglie giungono Nella grande famiglia della Chiesa, che si rende concreta delle offerte anche di significativo importo, ma la e visibile nelle singole comunità, tutti sono chiamati ad corresponsabilità di tutti, secondo le proprie possibilità, essere in qualche modo responsabili della casa comune. lascia molto a desiderare. Nella liturgia, dove nessuno dovrebbe stare Nella nostra parrocchia alcune attività compensano i semplicemente a guardare, tutti sono chiamati a minori introiti riportati sopra: sono il bollettino L’Arcon che prendervi parte e in qualche modo a sottolineare una viene distribuito nelle case durante le festività di Natale, comunione solidale. una lotteria ed il pranzo comunitario che quest’anno è La condivisione con i poveri, il sostentamento dei coinciso con l’ingresso del nuovo parroco don Luca Buzziol nostri presbiteri, le manutenzioni ordinarie e straordinarie domenica 22 settembre 2019, la Schola di Sant’Ermacora dei beni parrocchiali, le tante utenze di servizi, che sovviene alle riparazioni dell’antica chiesetta. riscaldamento, energia elettrica, acquedotto, spese Nei prossimi anni si prevedono necessità ancora più generali per il funzionamento del servizio di segreteria, il pregnanti, in quanto sono previsti lavori improrogabili materiale liturgico e quant’altro richiesto da una ordinata al campanile, alla rimozione delle cause che provocano gestione delle strutture, sono necessità imprescindibili infiltrazioni nell’abside della chiesa, alla sostituzione della caldaia del Centro catechistico e alla ripassatura del tetto,

Piccoli spiccioli nel cestino delle offerte dopo una Messa domenicale. alla dipintura esterna dell’oratorio ed ancora manutenzioni alla casa canonica. Se c’è decoro negli edifici che sono a disposizione e frequentati da tante persone, c’è da immaginare che in quella comunità ci sia condivisione, rispetto e reciprocità. Argomento a parte è l’ordinaria cura che viene riservata alle aree esterne degli edifici di proprietà della parrocchia, perché grazie alla convenzione con l’Associazione Dilettantistica Polisportiva Comunale, a fronte dell’utilizzo degli impianti sportivi, i volontari provvedono allo sfalcio dell’erba e di quanto necessita il verde in termini di pulizia ed asporto ramaglie e foglie secche. Fino a quando? Ormai i volontari, tutti pensionati, stanno avanzando in età ed è impensabile che senza un ricambio di persone si possa continuare a richiedere loro di prestare gli stessi servizi per sempre. Il sovvenire alle necessità della parrocchia con offerte, sempre secondo le proprie possibilità, potrebbe rendere fattibile qualche altra soluzione in termini di pulizie e decoro.

Consiglio affari economici

Arcon 2017 13 Il “sovvenire” Collage da alcuni Bollettini degli anni dopoguerra di Chions nel dopoguerra

A complemento dell’articolo sul quarto dei cinque precetti generali della Chiesa (“Sovvenire…”), viene spontaneo un confronto con la generosità delle famiglie di ChionsA negli anni seguenti la Seconda Guerra Mondiale. Dopo gli stenti e le paure del periodo bellico, che mortificavano iniziative e speranze, è sbocciata una primavera di fraternità e solidarietà tra le famiglie e la parrocchia che ha dell’incredibile. Quasi sembrava ci fosse una gara per “dare di più”, per non essere da meno degli altri, per non rimanere o sfigurare in fondo alla classifica. Osservando il “collage” con stralci di elenchi dei “benefattori”, estrapolati dai bollettini parrocchiali di allora, registrati dal parroco don Umberto Fabris che li titolava “Il cuore della parrocchia”, possiamo capire quanto era viva la collaborazione tra famiglie e parrocchia. Le offerte dei nostri bisnonni, nonni, genitori per la Chiesa, per l’Oratorio (in costruzione), per l’Asilo Infantile, per il Bollettino Parrocchiale, per la Conferenza della San Vincenzo…, sempre tanto numerose, assicuravano lo svolgimento di tutte le attività e sopperivano alle inevitabili spese. Non mancavano mai le offerte straordinarie (e che offerte, si direbbe oggi!), in occasione di battesimi, matrimoni, funerali… Nei bollettini parrocchiali di quegli anni si possono verificare i lunghi e sostanziosi elenchi che il parroco puntualmente sottoponeva ai lettori. E dire inoltre che il Bollettino parrocchiale (pur di sole quattro grandi pagine) non era solo annuale, veniva pubblicato anche più volte nello stesso anno, a seconda degli avvenimenti più o meno importanti (ad es. nel 1947 cinque volte, nel 1951 tre volte). Oltre alle offerte va nominata anche la questua (il “quartese”): del vino, del frumento, del granoturco, delle uova… Ogni famiglia (senza alcun obbligo) si sentiva in dovere di consegnare una parte dei raccolti, secondo le proprie disponibilità e possibilità. Come pure una parte dei soldi ricavati dalla vendita dei bozzoli (“la galeta”) dei bachi da seta veniva destinata alla parrocchia insieme ai prodotti della terra. Oggi la situazione è cambiata, e non in meglio. Le tante piccole monetine di centesimi che vengono offerte durante le Messe sono insufficienti al Sovvenire per le necessità della parrocchia. La parrocchia è al servizio di tutti… e tutti insieme la dobbiamo ”sostenere”. Ebì

Arcon 2017 14 Il buon profumo di una sera d’estate

Nel tempo in cui don Alessandro si apprestava a concludere il suo servizio di ministero a Chions, e mentre ancora non si conosceva chi ne avrebbe assunto l’incarico, giungeva – nel calendario liturgico N– la memoria di San Ermagora, il Vescovo di Aquileia celebrato nella graziosa chiesina sul Sile, dove la parrocchia di Chions si affaccia su quella di Fagnigola, avendo già in faccia la chiesetta di San Michele. Non so come mi sia stato chiesto, ma confesso che ho accettato con diletto la possibilità di venire a presiedere la Messa solenne, quel venerdì 12 luglio, all’imbrunire. Da bambino non mancavo mai a servire all’altare il giorno della festa, e la domenica successiva si tornava di nuovo lì, tutti, all’ora della Messa grande. Io avevo fascino per quella Messa, forse per le suggestioni del contesto, il profumo dell’estate; forse perché era l’unica Messa che ancora si vedeva, in cui il sacerdote dava le spalle al popolo, su quell’elegante altarino bianco, dalla linea paleocristiana. Forse anche perché dalla sua nicchia, San Ermagora poteva finalmente affacciarsi per un giorno solo all’anno tra il tremolio delle quattro grosse candele che Adriano portava dalla chiesa, e una selva di gladioli d’ogni tinta, provenienti dagli orti delle donne della borgata, sapientemente vigilati e custoditi per quel

Sopra, don Simone Toffolon responsabile diocesano di Arte Sacra. giorno. Per il resto, era un Santo ben nascosto, protetto. Sotto, fedeli alla Messa in Sant’Ermacora Non avevo mai celebrato a quell’altare. E non ci avevo nemmeno mai pensato. Quando mi fu proposto di farlo, m’accorsi – nella mia mente – d’un fatto inevitabile: da bambino avevo sempre visto il Santo antico, posto sull’altare. Ora avrei celebrato innanzi ad una copia. Il Santo vero – mi dicevo – ce l’avevo io stesso, custodito in Museo Diocesano, luogo di cui sono direttore, unito al mio incarico di delegato per l’Arte Sacra e direttore dell’Ufficio Beni Culturali. Ebbene, presi la decisione: avrei donato ai miei amici un piccolo sano brivido, un gusto di buona nostalgia, riportando per una sera sola in quella chiesa la vera Statua del Santo Patrono. Non voglio sembrare vanaglorioso, mi si creda, ma devo dire questo: di fatto dovevo chiedere il permesso a me stesso. Me lo sono chiesto, e l’ho ottenuto. Confesso d’aver celebrato con emozione. E l’emozione l’ho colta in molti. Non v’erano profumi d’incenso (non si potrebbe, in quel luogo modesto, accadrebbe come quando si era bambini, che l’amica

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Natascia svenne). Ma in chiesa c’era Urbano – perché in capo ha la tiara da modalità per un restauro, e la il profumo dei vissuti, delle nostre pontefice, non la mitria da Vescovo. possibilità di collocarla in sicurezza in tradizioni, e dei valori di cui siamo Ma questo un tempo accadeva: da un chiesa parrocchiale, ci adopereremo figli, e che vorremmo regalare ai altare antico, da cui senza dubbio il per questa scelta, facendo ogni nostri eredi. manufatto proviene, ci fu chi propose doveroso passaggio nel dialogo con La chiesa è suggestiva, ma quest’immagine alla venerazione la Sovrintendenza, e valutando con spoglia: un’architettura pulita e in quella chiesa, e il popolo seppe intelligenza e prudenza ogni aspetto. ordinata, senza fregi e senza arte. affezionarsi ad un santo vescovo Mi sia concessa una confidenza. Quella sera, unendo l’amore e la vestito da santo papa. Niente di Quel che sempre ho invidiato alla passione di chi custodisce e tiene sacrilego, nulla di cui scandalizzarsi: zia Marisa – quando la Statua era pulito; ricollocando la piccola scultura quel profilo entrò nella memoria, e a nascosta in casa Ceolin ̶ quella notte lignea al suo posto; celebrando con quel profilo siamo affezionati: quello l’ho vissuto io: ho dormito con San gli antichi paramenti rossi, segnati e per una sera abbiamo rivisto tra le Ermagora, chiuso a chiave in camera. feriti dal tempo, ma intrisi e carichi candele e i gladioli. Che sia Urbano o Ermagora, ho dormito di solenne significato, abbiamo Mentre ringrazio per quel con un Santo. risvegliato un po’ l’amore per noi felice invito, rinnovo la mia seria stessi, il volerci bene. Guardarsi disponibilità: se si troveranno don Simone Toffolon attorno e conoscerci tutti; vedere che passa il tempo ma le relazioni sono forti; alzare lo sguardo, e incrociare quello dipinto del Santo, che ci ha sempre guardati tutti, fin da piccoli, che dietro il velo di pittura dorata e dentro il legno scolpito e vivo, ha un cuore che scruta, e che trasuda il suo paterno affetto per un popolo… ci ha aiutati ad essere Chiesa. Quella sera, nel fresco imbrunire di luglio, siamo stati bene. Va detto per onestà: chi portò l’immagine del Santo in Museo Diocesano, aveva ogni legittimo diritto, e il buon senso di chi – da buon padre di famiglia – ha a cuore il patrimonio della Fede e si prende cura degli arredi del sacro. La Statua non ha data certa, ma chi se ne intende la colloca con sicurezza nel pieno 1400: buona la fattura, elegantissima la posa – quasi un passo di danza di Ermagora che manda avanti il piedino rivestito dal raffinato calzare – mentre regge con garbo il pastorale con la croce patriarchina di Aquileia. Dipinto con maestria, in foglia d’oro, risente il segno del tempo e ha in sé ferite come le nostre cicatrici da ragazzi, quelle che ci si faceva correndo e cadendo: la figura appare evidentemente fragile nel suo stato conservativo, ma ciò le riconosce un servizio di secoli, di devozione e di venerazione. Va detto poi in verità, e lo diciamo sottovoce: il profilo è quello di un Santo Papa – forse San

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Abbiamo scelto il matrimonio cristiano... Io accolgo te

Il matrimonio costituisce l’unione di Dio, predicato da Gesù. Questo intraprendere l’avventura del di due persone e per tutta la durata amore si manifesta nel momento in matrimonio, ad individuare la via da della sua validità sancisce una serie cui l’uno mette al primo posto l’altro percorrere insieme per tutta la vita. Idi diritti, doveri e obblighi fra gli e viceversa costantemente, in un In un percorso di sette incontri sposi e gli eventuali figli. tornado che spazza via inesorabile sono stati identificati quegli Abbiamo scelto il matrimonio ogni forma di egoismo, ogni segno ingredienti che permettono di cristiano perché esso rafforza di egocentrismo. Questo tornado è edificare la famiglia nell’amore di Dio. l’entità stessa dell’unione: il talmente forte e impetuoso che al Quelli che vorremmo citare in matrimonio cristiano si fonda suo interno gli sposi prendono la queste brevi parole sono tre: la sull’amore degli sposi PER SEMPRE forma di unità, ovvero di famiglia diversità, la scelta, la riscoperta di in Dio. Ma l’amore non è un amore cristiana. Dio. Conoscere se stessi e l’altro qualsiasi o di libera scelta, è l’amore Il corso per fidanzati (che è sicuramente uno degli aspetti che Dio ha lasciato all’umanità quest’anno a Chions ha visto la fondamentali per edificare una intera. Tale amore è inesauribile partecipazione di sette coppie famiglia, ma agli sposi viene chiesto e infinito. Possiamo dire che il di futuri sposi e lo scorso di ben di più: gli sposi devono accogliersi e matrimonio cristiano è una delle tredici), ha l’obiettivo di aiutare accettarsi reciprocamente. Scoprire forme in cui si concretizza l’amore le coppie che si accingono ad e rendersi profondamente conto

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che ognuno di noi è DIVERSO e Diventare famiglia, diventare partecipanti a cominciare da chi, che la nostra diversità è una delle una nuova originale realtà richiede con umiltà e con una maturata manifestazioni dell’unicità di Dio, anche RISCOPRIRE il rapporto con esperienza, ma sempre in ricerca, è il fondamento di un matrimonio Dio. La famiglia deve ridare forma ci ha accompagnati durante l’intero solido. Ogni sposo deve accogliere al dialogo con Dio che passa da una percorso. In queste condivisioni la diversità dell’altro con costante comunicazione uno a uno ad una l’amore si espande esponenzialmente: sentimento di gratitudine, con cuore comunicazione che contempla la un fuoco di amori diversi che si aperto e meravigliato dell’originalità realtà della famiglia, che pur essendo accettano, si ascoltano, si gratificano di un altro essere umano: l’unicità un’Unità, ritrova al suo interno e si alimentano reciprocamente della sposa e dello sposo deve almeno due individui con una propria e che ritrovano ardore nel tempo essere accettata e non sopportata. intimità e una propria anima. dedicato ad ascoltarsi e ascoltare Sposarsi, e quindi amarsi, è Un secondo aspetto riguarda il quello degli altri senza timori, animati una SCELTA. L’amore non è magia prendere coscienza che l’amore in e incoraggiati dalla presenza del ma una scelta che si rinnova ogni cui vive la famiglia non è un amore Signore. giorno, ogni minuto, ogni secondo… a una dimensione, che congiunge Crediamo che questo percorso lo sposo e la sposa scelgono di orizzontalmente i due sposi, ma è sia un’occasione unica per fermarsi amarsi e affrontano la vita con la un amore a due dimensioni in cui è dalla routine quotidiana, per dedicarsi consapevolezza di questa scelta. costantemente presente la dimensione un po’ di tempo e per scoprire che Ogni cosa bella o brutta che possa verticale verso il Cielo: l’amore degli l’Amore ha e avrà per SEMPRE succedere deve essere sempre sposi è proiettato nell’amore di Dio e si bisogno di tempo, di ascolto e di Dio. approcciata alla luce della scelta di nutre dell’amore di Dio per consolidare Un grazie speciale a Don amarsi. E proprio perché è una scelta, il legame della coppia. Alessandro, Padre Aimé, Paola e l’amore va alimentato, rinnovato e La bellezza del corso in Roberto, Daniela e Marco, Flaminio e mantenuto sempre vivo al fine di preparazione del matrimonio trova Valeria, Moira e Maria Luisa. creare una “dipendenza” da cui gli poi la sua massima espressione sposi non possono più tirarsi indietro. nella condivisione tra tutte le coppie Jessica Liut e Mattia Piccolo

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Parrocchiale di Chions edificata nella seconda metà del 1400 Orientamento delle chiese

Le norme per il tracciamento significative. Tra il 983 e il 997 che avviene solamente agli equinozi. sul terreno, nella costruzione degli scrisse il “Tractatus de Astrolabio” e - Dal 1500, periodo d’introduzione edifici di culto, hanno sempre anche il “Geometria” in cui riportò e della bussola magnetica, si fece obbedito a criteri semplici ma descrisse un centinaio di soluzioni progressivamente ricorso a tale efficaci, con degli allineamenti che è di vari problemi geometrici e strumento di per sé impreciso Lpossibile riepilogare sinteticamente molte loro applicazioni pratiche, e improprio, essendo gli nel seguente sviluppo temporale. con l’ausilio dell’astrolabio, che orientamenti astronomici riferiti - Dal IV sino al X secolo, periodo contribuirono alla diffusione dell’uso al Nord geografico, e non a quello paleocristiano, bizantino, primo di questo particolare strumento ai magnetico. romanico, i criteri erano ispirati fini di stabilire linee e proporzioni Così le chiese costruite prima alle indicazioni di Vitruvio riportate astronomicamente significative nelle del 1500 sono caratterizzate da nell’Opera “De Architectura”, e chiese cristiane medioevali. Fino al un’orientazione molto accurata, comunque riferiti a sistemi di 1400-1500, attraverso il romanico, mentre dal 1500 in poi l’orientazione orientamento solare. Anche il gotico e il rinascimentale, diviene meno precisa fino ad se più probabilmente le chiese questo testo fu il riferimento arrivare al 1700 in seguito al venivano edificate su templi o altri ufficiale adottato dai progettisti e quale, i luoghi di culto, tendono edifici preesistenti. Mantenendo costruttori di chiese e cattedrali, e a essere orientati in maniera l’orientamento che avevano questi. le misurazioni hanno confermato casuale, o condizionate da - Dal X sec. furono seguite orientazioni molto accurate. esigenze topografiche, cioè dalle principalmente le indicazioni di In una delle sue bolle papali è strade e dagli edifici preesistenti Gerberto d’Aurillac (Papa Silvestro raccomandato esplicitamente il in quella zona; comunque “non II 999-1003), sicuramente una delle criterio “Versus Solem Orientem”, astronomicamente orientate”. personalità più notevoli che contribuì e in particolare il criterio “Sol Questo è evidente soprattutto nei a diffondere l’idea e l’abitudine di Aequinoctialis”, che utilizza il punto centri urbani, mentre le chiese orientare i luoghi di culto verso di levata dell’astro diurno quando la isolate nel territorio rimangono direzioni solari astronomicamente sua declinazione è pari a zero, cosa ancora abbastanza ben orientate. 19

Altri orientamenti, misurazioni e classificazioni

Come ricordato prima, già durante i periodi 5) Orientamento quale risultato di condizionamenti paleocristiano, bizantino e medioevale, e in particolare localistici, senza tener conto di criteri astronomici. da quello rinascimentale in poi, il canone equinoziale non fu il solo utilizzato per l’impianto chiesastico; molte Eseguite comunque le misurazioni, si passa alla chiese, infatti, presentano, com’è possibile osservare ricerca delle possibili correlazioni tra le date in cui il sole con appositi rilievi, un orientamento assai diversificato. sorge o tramonta con lo stesso Azimut dell’asse della Salvo rari casi, non siamo a conoscenza dei criteri chiesa, e alcuni giorni caratteristici per l’edificio religioso, di orientamento utilizzati dai costruttori di allora, e in come per esempio la festa del santo patrono o altre merito si è sviluppata una notevole bibliografia che ha ricorrenze di carattere religioso, sempreché si appuri coinvolto diversi studiosi e discipline, dalla storia delle un orientamento astronomico, perché diversamente si religioni all’antropologia culturale, alla semiotica, e ricade nei casi n° 4-5. ovviamente all’astronomia e all’architettura, strettamente In tale “ipotetica” ricostruzione occorre tener conto: correlate. La base di tali studi è costituita da specifiche 1) della riforma del calendario gregoriano del misure che consentono di determinare l’orientamento 1582, che aveva lo scopo di riportare e mantenere il delle chiese oggetto di studio, in altre parole i rispettivi 21 marzo come la data dell’equinozio, e fu necessario Azimut (l’angolo compreso tra il nord geografico e l’asse passare da giovedì 4 ottobre direttamente al venerdì ingresso-abside). 15 ottobre, saltando quindi 10 giorni. La differenza In merito possono essere formulate le seguenti media tra il calendario Giuliano (Giulio Cesare, I sec. ipotesi: a.C.) in vigore prima del 1582 e il calendario Gregoriano 1) Orientamento secondo la direzione equinoziale, (Gregorio XIII, papa, 1582) è di tre giorni ogni 400 anni. in altre parole secondo l’osservazione del sorgere e In definitiva immaginando la costruzione di una chiesa tramontare del sole nei giorni di equinozio (Azimut 90°); nel XIV-XV sec. come quelle del nostro territorio, per 2) Orientamento secondo la direzione osservata dal la determinazione del suo allineamento, 100-200 anni sorgere e dal tramontare del sole nel giorno della festività prima della riforma, dovremo retrodatare l’attuale data del santo cui la chiesa era dedicata, o nei giorni solstiziali del calendario con un valore di circa otto giorni (10 tolti (Azimut 90°±d); dalla riforma meno 2 corrispondenti all’intervallo tra i 3) Orientamento secondo la direzione osservata dal due calendari); sorgere (o dal tramontare) del sole nel giorno in cui erano tracciate le fondamenta (Azimut 90°±d); 2) del fatto che diverse festività di santi sono state 4) Orientamento quale risultato di condizionamenti spostate nel corso dei secoli e non corrispondono più topografici, senza tener conto di criteri astronomici; alle date riportate sui calendari odierni.

L’ orientamento delle Chiese di Chions

Passiamo quindi ad esaminare le Quindi qualsiasi orientazione nostre chiese, sotto i presupposti fin che non ricada entro questi qui esaminati. limiti non può essere presa in Se all’equinozio di primavera e di considerazione. autunno, per definizione il sole sorge Oltre alla direzione ingresso-abside, esattamente ad Est, quindi con vengono prese in considerazione un Azimut di 90° rispetto al Nord, anche altre direzioni, sempre andando verso il solstizio d’estate partendo dall’ingresso della l’angolo diminuisce fino ad arrivare chiesa, come l’angolo di destra o a 54,12°. Se poi andiamo al solstizio di sinistra rispetto all’abside; che d’inverno, ci si spinge fino a 123,78° diventano fondamentali con il loro (si usano per comodità di calcolo i orientamento nel dimensionamento decimali e non i sessagesimali). e forma della chiesa.

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modificando la lunghezza si possono cambiare gli orientamenti. Provando a misurare i gradi di Azimut dalla porta d’ingresso, riportiamo tre misurazioni: 1. Direzione dell’altare e della piccola abside sul retro, circa 76°. 2. Direzione dell’angolo a sinistra della navata, circa 56°. 3. Direzione dell’angolo a destra della navata, circa 90°. Ho messo “circa” non potendo disporre di uno strumento di misura molto preciso. Dei tre valori, già il terzo coglie subito l’attenzione: 90° è esattamente l’est, il punto del sorgere del sole “Sol Aequinoctialis”, come raccomandava papa Silvestro II. Il primo dato ci riporta poi ad un’altra data caratteristica: a 56,43° di Azimut il sole sorge il 12 luglio, proprio il giorno in cui si ricorda Sant’Ermacora. Bastano questi

Località Sant’Ermacora: il colle con l’antica chiesetta due punti per farci capire come l’orientamento della chiesetta non sia casuale, ma esattamente voluto 56° così. Resterebbe l’orientamento della direzione dell’asse principale, forse risultato come diretta conseguenza degli altri due, e quindi da non considerare, ma se ricaviamo l’Azimut 76° di 76,5° vediamo che in quella direzione il sole sorge il 31 agosto, e in quella data il martirologio romano ricorda un san Fortunato di Salerno. Non è certo il Fortunato che 90° accompagnava Ermacora, ma è pur Chiesa San Ermacora sempre un San Fortunato.

Se passiamo ad esaminare la parrocchiale di San Giorgio martire, Incominciamo con quello che nel Friuli, della predicazione di le cose si vanno a complicare. Nei secondo la tradizione dovrebbe Ermacora. Forse su quella altura documenti notarili antichi si trova essere il luogo più antico, la c’era già un edificio che poi è stato un riferimento datato 1239 “…in chiesetta di Sant’Ermacora. Sorge trasformato in chiesa cristiana. La ecclesia sancti Georgii de Caono…” su una piccola altura naturale, chiesetta attuale è stata oggetto di facendo riferimento ad un edificio vicino allo scorrere del fiume Sil, in restauri e rifacimenti nel corso dei preesistente a quello attuale, che è una zona ricca di laterizi romani, e secoli, l’ultimo agli inizi del 1900 datato dopo la metà del 1400. Se frammenti di mosaici, che stanno avrebbe riguardato l’ampliamento osserviamo il campanile, questo ad indicare un insediamento forse del portico. L’orientamento però non è parallelo alla chiesa, come derivato dalla centuriazione dell’agro non dovrebbe essere stato solitamente lo sono i campanili; il di Julia Concordia, iniziato nel 43 a.C. intaccato, anche se probabilmente campanile ha direzione 60°, e la La tradizione vorrebbe che questo risente da come era posizionato il chiesa 42°, e lo spazio fra chiesa sia stato il punto più ad occidente, supposto edificio preesistente. Ma e torre campanaria è molto più

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gerarchicamente vicino alla medioevo, però era una cappella Madonna. Ci mancherebbe la gentilizia posta all’interno della direzione 71,1° che è l’Azimut fortificazione del castello, ad uso al 23 aprile, giorno di San di quegli abitanti e per i contadini Giorgio. Però volendolo cercare delle campagne vicine. Quindi lo troviamo che corrisponde risentiva per forza di cose degli alla diagonale della navata, spazi disponibili all’interno della dall’angolo a sinistra rispetto cinta muraria. Nella seconda all’entrata, fino all’angolo di destra metà del 1700 venne ristrutturata rispetto all’abside. per volontà del conte Girolamo, rialzata e rivestita di muri, finte La chiesetta di San Giuseppe, colonne e stucchi per farla risale alla seconda metà del 1700, diventare barocca. probabilmente voluta dall’abate La struttura iniziale però è Rambaldini. Ha orientamento rimasta, come dimostrano le 130°, e come si ricordava all’inizio vecchie mura e gli affreschi. E di questa indagine, oramai su queste possiamo prendere prevalevano gli orientamenti gli allineamenti. L’orientamento urbanistici preesistenti, la strada principale è verso il solstizio e la casa vicina (ora Cossetti), d’inverno, e la diagonale sinistra non più quelli astronomici. è verso l’equinozio. Quindi non posizionata a caso. Mancherebbe Ci rimane San Giuliano da trovare il riferimento al santo Affreschi del 1500 all’interno della parrocchiale raffiguranti a Panigai. Questo è un patrono. i santi Fortunato (a sn) ed Ermacora (a ds). insediamento antico, risale all’alto Aldo Presot grande di quello analogo di tutte le chiese che conosciamo. Quindi estrapolando quanto esposto fin qui, è logico pensare che fra la chiesa e il campanile fosse ubicata la chiesa antica, più piccola, e 42° diversamente orientata rispetto a quella attuale. Bisognerebbe fare una attenta campagna di scavo per trovare tracce a convalida di questa 54° ipotesi. Come cennato sopra, la attuale parrocchiale ha la direzione 56,43° 71° 42° che è inferiore ai 54,12° dell’Azimut al solstizio d’estate. Chiesa San Giorgio Questa direzione però la troviamo in corrispondenza con la colonna di destra di accesso all’abside. Se poi 90° prendiamo la direzione dalla porta principale all’angolo destro della navata, si ripete quel 56° che ci riporta al ricordo di Sant’Ermacora. E non è certo un caso che i primi 123° santi raffigurati sugli affreschi, partendo dall’angolo, prima della Madonna con Bambino, siano un santo Vescovo e un santo diacono. E chi se non Ermacora e Fortunato? O meglio in ordine Fortunato ed Ermacora, così il Vescovo è posto Chiesa San Giuliano, Panigai

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L’incontro di don Loris Vignandel nella sala dell’Asilo 1962 con gli operatori della Carità e Missioni Don Loris Vignandel missionario in terra d’Africa

Di ritorno dal Mozambico, dov’è avviene per tutti coloro che lasciano essergli vicino con la preghiera. Gli missionario dal mese di aprile dello la propria terra. aiuti materiali, anche se sempre scorso anno, don Loris Vignandel L’Africa raccontata dal necessari, li ha collocati in secondo è ritornato dai suoi parrocchiani missionario è un piccolo lembo di piano. La terza sua richiesta è un Ddi Chions per la celebrazione della territorio a sud dell’equatore dove invito da rivolgere a qualche persona Messa prefestiva di sabato 9 uomini, donne e bambini vivono una che abbia il desiderio di andare in febbraio. quotidianità semplice ma non priva missione per la costruzione di un Tante le persone in chiesa di situazioni disagiate; ne consegue LAR, un edificio da destinare ad per porgergli un saluto, tra questi che per migliorare alcune condizioni alloggi per giovani studenti, per bambini e ragazzi del catechismo è necessaria la formazione e facilitarne la frequenza scolastica. con i genitori, le coriste, i giovani l’istruzione. La scuola locale non è Rosella Liut di azione cattolica e quanti di qualità, ma l’auspicio è che possa espressamente sono venuti per migliorare mettendo in atto azioni Visita di don Loris ai suoi ex parrocchiani l’incontro. concrete a carico della missione. Un canto in lingua portoghese, Don Loris ha promesso di insegnato a tutti i presenti prima ritornare ogni anno e chiede di non della Messa, è stato l’inizio di una spezzare quel legame, già in fase di celebrazione le cui preghiere hanno consolidamento, con la sua terra di idealmente abbracciato anche i missione. nuovi suoi parrocchiani di Chipene. Qualche sera prima, don Loris era Don Loris ha raccontato sé riuscito a ritagliare un po’ di tempo stesso, la sua scelta di essere per incontrare a Chions le persone fedele a Dio, alla Chiesa universale, che operano volontariamente ha espresso le sue iniziali nell’ambito della carità, delle preoccupazioni per le tante difficoltà missioni e della salute nelle varie che avrebbe dovuto superare, quali parrocchie componenti la forania una nuova lingua, persone di culture di Azzano Decimo. In occasione differenti, ambiente, clima, come di quell’incontro ha chiesto di 23 Una serata a teatro per aiutare le Missioni in Bolivia

La serata di sabato 16 marzo 2019 ha visto protagonisti sul palco dell’oratorio di Chions i Vip Claunando, sezione di Pordenone, con uno spettacolo musicale dal titolo “Il Claun di Oz”. La storia è quella di Dorothy, una bimba ammalata e bisognosa di trovare in sé la forza di combattere. LDalla stanza di ospedale ha sognato un mondo fiabesco ed incontrato bizzarri e stravaganti personaggi: uno spaventapasseri molto intelligente, un uomo di latta a cui mancava l’amore, un leone codardo, fate e streghe ed il Claun di Oz che ha messo in atto le proprie capacità umane per stimolarne le reazioni, quali l’uso dell’intelligenza, la ricerca dell’amore, l’affrontare le paure senza neutralizzarle. accompagnate da suor Giulia Posocco, loro Madre Un bellissimo cast di oltre trenta giovani attori ha Superiora. incantato il pubblico di bambini e famiglie, motivato Uno dei progetti dei Vip Claunando di Pordenone, oltre ad assistere allo spettacolo e idealmente mostrare la che portare il sorriso claunesco nelle corsie degli ospedali propria vicinanza alle suore Rosarie che operano nelle e nelle case dei bambini ammalati, è aiutare bambini e Missioni in Bolivia, tra queste suor Raimonda Mascarin e ragazzi che vivono nei Paesi più poveri del mondo. Federica Borean. La serata si è conclusa con un prolungato applauso Lo spettacolo era finalizzato a sostenere agli attori e alle suore Rosarie. L’intero incasso di economicamente le Missioni in Bolivia e tra il 1.000 euro è stato devoluto a favore dei loro progetti pubblico, giunte da Udine, c’erano alcune consorelle missionari.

Lo spettacolo musicale dei Vip Claunando di Pordenone

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Auronzo di Cadore, campo ACR 6/11 A.C.R. Azione Cattolica Ragazzi

Meditando con Elia, la tua vita prende il via mani di Dio”, capaci di lasciare un segno positivo per sé Come “prendere il via” nella propria vita, se non e soprattutto per gli altri. accompagnati dal profeta Elia e dalla sua storia? MProprio con questo personaggio è iniziata, Eliaddin e la ricerca della lampada magica il 28 luglio, l’avventura del campo 6/11 nella Durante la terza settimana di luglio, la Casa Alpina di magica cornice di Auronzo di Cadore, che ha visto ha ospitato un campo 6/11 composto da ben protagonisti 49 ragazzi provenienti da Chions, Fiume 53 ragazzini delle parrocchie di Chions, Corva, Maron Veneto, Maron, Prata e . e Summaga, accompagnati dai rispettivi educatori e La storia di Elia è stata il filo conduttore di tutta la da don Davide Ciprian; questo è quello che riportano i settimana; le scenette, che ci aiutavano ad avvicinarci registri dei visitatori. in modo più concreto al personaggio, davano il lancio In realtà gli ospiti sono stati davvero tantissimi, dai e il tema della giornata. I ragazzi, grazie all’aiuto di comportamenti più bizzarri e disparati! Lo sanno bene Elia e dei personaggi della sua storia, sperimentavano i direttori Michele e Tamara, che al loro arrivo hanno quotidianamente alcuni atteggiamenti che avrebbero dovuto accogliere un gruppo di beduini, capitati per caso fatto parte del loro bagaglio a fine campo. da quelle parti. Questi nomadi hanno rivelato ai ragazzi I ragazzi hanno imparato a conoscersi, a fidarsi le indicazioni per raggiungere la grotta delle meraviglie, dell’altro, a essere un po’ più coraggiosi nelle relazioni che secondo la leggenda contiene un mare di tesori, e nell’aiutare chi è in difficoltà e a essere grati delle lampade magiche, pietre preziose e un forziere con ben piccole ma meravigliose cose che viviamo ogni 53 diamanti allo stato grezzo. Coincidenze? Non proprio. giorno. Inizia così il viaggio dei nostri ragazzi, la mattina Questo, grazie anche al prezioso aiuto di don rivivevano le avventure di Aladdin, durante la giornata Massimo, alla sua santa pazienza e alla sua presenza, partecipavano alle attività accompagnati da personaggi mai invadente, ma costante. Con lui ci siamo d’eccezione, dai quali hanno potuto imparare davvero accostati alla Parola anche facendone esperienza con molto. Hanno conosciuto: la vedova, simbolo della semplici ma significative attività e con umili preghiere gratuità e del donarsi senza riserva, e i sacerdoti che però venivano dal cuore. di Baal che hanno insegnato loro l’importanza del Sotto l’attenta e paziente guida dell’équipe, i discernimento. Durante la camminata hanno provato il ragazzi hanno percepito di essere “piccole matite nelle senso di smarrimento e la rassicurante presenza della 25

Casa Alpina di Cimolais, campo ACR 6/11 brezza leggera. L’incontro con il re Acab ha rivelato Hanno aiutato un Generale, riscoprendo a tutti la bellezza della conversione; il secondo l’atteggiamento della fiducia, cercando la spia che incontro con Elia, che ha donato loro un pezzo stava minacciando la quiete e stava per provocare una del proprio mantello, ha suggellato l’impegno dei guerra; uno Scienziato ad ottenere una creatura umana ragazzi di raccontare a tutti quanto vissuto durante grazie alla condivisione delle proprie esperienze. Hanno la settimana, diventando loro stessi testimoni e intrapreso una spedizione subacquea alla ricerca del messaggeri dell’amicizia con Dio. tesoro della nave mercantile Flying Dutchman nella fossa Grazie a questi personaggi e all’immensa pazienza delle Marianne, scoprendo che il vero tesoro sono tutte di don Davide, i momenti di celebrazione hanno le cose che li rendono unici, hanno lottato contro feroci assunto un carattere più vivo e concreto, rendendo fenomeni naturali per riportare la pace nel mondo delle partecipi i ragazzi stessi. Infatti, durante ogni nuvole. Ma queste forze ambientali non li hanno lasciati celebrazione il personaggio della giornata lasciava vincere senza prima instillare in loro dei piccoli dubbi, sui loro un oggetto, segno dell’atteggiamento imparato quali hanno riflettuto riscoprendo la bellezza dello stare quel giorno, che andava a far parte del forziere che assieme e la bellezza dello stare assieme a Dio. ogni bambino personalizzava e teneva con cura. Dopo una settimana di incontri e di ricerche Luca Regini, Tommaso de Zorzi, Eleonora Lena della fantomatica lampada magica, abbiamo però scoperto che non era importante la meta e l’oggetto che volevamo raggiungere, ma che noi stessi eravamo , campo ACR 12/14 una pietra preziosa, un diamante allo stato grezzo. Invece di esprimere tre desideri, abbiamo formulato tre propositi (pratici, concreti e verificabili) da mettere in pratica una volta concluso il nostro viaggio.

Tramonti di Sopra. Campo 12/14 anni dal 28 luglio al 4 agosto Trentasei ragazzi provenienti da Chions, , Fossalta e Summaga vengono catapultati in un videogioco: TraMondi. Obiettivo della settimana: uscire dal videogioco. Ma attenzione. Se TraMondi vorrai lasciare, tutte le prove dovrai affrontar, e quando uscirai una persona diversa sarai. Dopo un primo momento di conoscenza, sono stati creati gli avatar e si è pronti a iniziare. Ogni giorno un personaggio, proveniente da un mondo differente, ha lanciato delle missioni che i ragazzi hanno dovuto affrontare. 26

Mercatino di Pordenone con oggetti donati

Carità e Missioni

La carità è la carica dell’Amore di Dio. Amare significa società e farci sentire consapevoli del valore di ciascuno e donare senza aspettarsi di ricevere alcunché in cambio. dell’indispensabile bisogno di attenzione e di affetto. Carità è donare. Nella nostra comunità è significativa la presenza di un gruppo di persone che si sentono in dovere Raccolta indumenti usati e distribuzione Ldi donarsi, di far qualcosa per gli altri, di sacrificare tempo È veramente straordinaria la generosità delle e mezzi per condividere non passioni o interessi comuni persone che nelle giornate di apertura del Centro a proprio beneficio, ma aiuti ed attenzione nei confronti di Caritas consegnano pacchi di indumenti da riutilizzare. chi ne ha bisogno. Una parte, dopo accurata selezione, viene messa a Partecipare ad un gruppo Carità è fare un servizio a disposizione delle persone, soprattutto famiglie con tempo pieno e, se si esclude il mese di agosto, è essere bambini, che richiedono indumenti per sé o per i propri operativi tutto l’anno. Significa essere aggiornati sulle familiari all’estero. diverse normative che potrebbero essere di aiuto agli altri, Alcuni indumenti vengono posti in vendita al mettere a disposizione i propri strumenti informatici per mercatino dell’usato di Pordenone, ciò consente di espletare le pratiche con la pubblica amministrazione ricavare un utile per perseguire gli scopi prefissati. per chi non ha mezzi; come pure la propria macchina È invece diventato un problema smaltire tutto il senza chiedere rimborsi chilometrici, intercettare rimanente: chi veniva a ritirare l’abbigliamento usato in opportunità lavorative o abitative, programmare attività buone condizioni ma a noi non utile, ha comunicato che che favoriscano l’integrazione nella comunità e quant’altro c’è saturazione in quel genere di mercato. Ormai anche si necessita per far crescere la reciproca fiducia. È anche gli abitanti dei paesi più poveri del mondo consumano partecipare ai corsi di formazione promossi dalla Caritas abbigliamento a basso costo proveniente dalla Cina. Diocesana e agli incontri di preghiera. Per far fronte a questa situazione ed evitare che È fondamentale per il buon funzionamento del gran parte del materiale donato venga destinato gruppo creare stima e fiducia reciproca, collaborazione all’incenerimento, ci sarà una serata aperta a tutti dedicata e partecipazione, presenza e oggettiva osservazione del all’informazione a all’educazione delle buone pratiche, con territorio, rispetto dei luoghi che la parrocchia mette a l’obiettivo di analizzare gli strumenti utili per consumare disposizione e rispetto di quanto viene donato. meno e privilegiare la qualità nella scelta del nuovo. È un’ottima opportunità che aiuta a migliorare la

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Incontro con i ragazzi del catechismo per parlare di Carità

Le missioni Nel mese di marzo di quest’anno abbiamo organizzato uno spettacolo teatrale dal titolo “Il Claun di Oz” messo in scena dal gruppo Vip Claunando di Pordenone finalizzato a sostenere economicamente le Missioni delle Suore Rosarie in Bolivia. Altra iniziativa a favore della Missione Diocesana di Chipene in Mozambico è stata l’offerta per i lumini da deporre nelle tombe dei defunti in occasione delle festività di inizio novembre. L’importo ricavato è stato di € 1.280,00 grazie anche all’aiuto ricevuto dalle parrocchie del Comune di Chions, Cristo Re di Pordenone e San Giovanni di Casarsa.

Rosella Liut Le aiutanti della vendita dei lumini

In segno di trasparenza e condivisione, presentiamo il rendiconto economico per l’anno 2018

ENTRATE USCITE

Offerte ricevute iniziative per Chipene € 1.251,00 Aiuti a persone € 698,81

Mercatino Chions in Fiore € 1330,10 Aiuti alle Missioni € 4.136,86

Ricavi dal mercatino di Pordenone € 3.489,25 Retta Scuola Infanzia € 1.450,00

Da Centro Caritas € 2.295,22 Contributo a Parrocchia € 320,00 di

Da serata teatrale € 446,60 Spese per serata teatrale € 300,00

Da Comune di Chions per rimborso libri Altre spese € 995,21 corso di italiano € 90,00

TOTALE ENTRATE € 8.902,17 TOTALE USCITE € 7.900,88

Da fondo di riserva 00 A fondo di riserva spese future € 1.001,29

A PAREGGIO € 8.902,17 A PAREGGIO € 8.902,17

Arcon 2017 28 Canto di “Primavera”, ieri come oggi

All’interno di un vecchio numero più festose, esprimendo la gioia territorio”, per il quale ci è stato chiesto di “L’Arcon” si trovano alcuni pensieri dell’incontro con Dio attraverso la di registrare un brano del Cossetti che che le coriste di allora avevano musica. È un altro aspetto importante avrebbe poi costituito il sottofondo di liberamenteA dedicato al Coro che abbiamo sentito ribadire più volte un breve filmato riguardante il paese Primavera; uno di essi cercava quasi dal nostro vescovo, in occasione di Chions. di dare una definizione della parola dell’annuale Messa in onore di Santa Servono certamente impegno coro, e diceva così: “felicità nel Cecilia che riunisce nel mese di e costanza per coltivare questa sentirsi uno di tutti e uno per tutti”. La novembre i cori della diocesi. Infatti, passione, e talvolta alle prove bisogna pubblicazione risale all’anno 2000, ma un canto che risuona tra le pareti di combattere contro la stanchezza si può ancora riconoscere la verità una chiesa può subito trasportare chi di fine giornata, ma il coro sa essenziale di questa frase, perché lo ascolta in un determinato periodo trasformare la fatica in bellezza, indiscutibilmente far parte di un coro dell’anno liturgico o in un’atmosfera quando le parole o le note di un brano dà la certezza di non essere mai di raccoglimento e meditazione; può danno un brivido sulla pelle, quando soli. Ognuno si mette in gioco, con diventare preghiera, a tutti gli effetti. si ha la percezione di avere ancora flussi di fiato, concentrazione e cuore L’espressione polifonica di nell’orecchio la voce di chi ti era per far vivere un brano e restituire un coro, però, si colloca con accanto, quando la musica ti regala il messaggio che porta con sé, e soddisfazione anche in altri ambiti, libertà. l’obiettivo si raggiunge insieme, con oltre a quello religioso: è successo Insomma, il tempo passa l’armonia delle parti. con la realizzazione della commedia (quest’anno il Primavera ha raggiunto i Quel “sentirsi uno per tutti”, però, musicale “Aggiungi un posto a tavola” 45 anni) ma le emozioni restano, perché può anche essere letto come il coro assieme alla compagnia teatrale non si tratta solo di far parte di un coro… (uno) che si mette a servizio della Cibìo e, più di recente, all’inizio di è anche il coro a far parte di te. propria comunità (tutti) per animare quest’anno, con la partecipazione le celebrazioni eucaristiche e renderle al video concorso “Ambasciatori del Marilisa Calderan

Serata relax del Coro Primavera

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La tre giorni delle famiglie a Tramonti di Sopra Oratorio 2.0: una famiglia di famiglie

Circa un anno fa, nasceva, per un bel gruppo di famiglie ha voluto di più, ma, pur con i limiti di tempo, iniziativa di alcuni genitori della nostra staccare completamente dalla solita di fantasia, di capacità di ognuno di parrocchia, “Oratorio 2.0”. L’intenzione confusionaria routine di tutti i giorni noi, speriamo nel nostro piccolo di di quel primo gruppetto di volontari e ha condiviso un intero weekend contribuire a portare un po’ di sereno era quella di provare a dare nuova vita tra passeggiate, giochi, momenti di buonumore e di sana condivisione e, al nostro oratorio per i nostri figli e per riflessione, ottimo cibo (grazie Lucia da genitori, speriamo di rappresentare l’interaC comunità, utilizzandolo non e Danilo!), chiacchiere e canti sotto le per i nostri figli un esempio coerente solo per spettacoli, cene, teatro, eventi, stelle, in semplice e genuina armonia. di impegno nel sociale. ma anche come luogo di incontro È stata davvero una bella Un pensiero speciale e un per ragazzi e famiglie in cui poter occasione per riappropriarsi un po’ del ringraziamento di cuore vanno a condividere momenti di gioco e di proprio tempo, per stare con i nostri don Alessandro, vero promotore e allegria, di riflessione e di confronto. cari lontano da distrazioni spesso primo sostenitore dell’iniziativa, e a Diverse le iniziative realizzate nel vuote e superficiali, e per iniziare a Moira, che ci ha sempre incoraggiato corso degli ultimi mesi: le danzanti costruire una vera famiglia di famiglie. e aiutato in tutte le nostre attività. feste in maschera “Fuori di zucca” Siamo soddisfatti per quanto fin Presenze discrete e spesso in della vigilia di Ognissanti e quella qui proposto e realizzato, e carichi ombra, ma per noi fondamentali: di Carnevale, con il gran finale della di idee per una nuova stagione, prezioso esempio quotidiano di vita di cascata di palloncini; i laboratori per la compresa la “tre-giorni” dell’estate comunità cristiana. Grazie. realizzazione del presepe all’esterno prossima. Certo, siamo anche ben dell’oratorio e di piccoli presepi per consapevoli che poteva esser fatto Mauro Daniotti ogni famiglia; la partecipazione alla rassegna “Segui la Stella… trovi un Laboratorio per la realizzazione di statuine per il Presepe Presepe” e alla sfilata dei carri di Carnevale; la serata “Master Pizza”, durante la quale i nostri giovani cuochi hanno impastato e farcito delle ottime pizze, poi valutate da “attenta e severa” giuria prima di essere allegramente divorate dalle quasi 150 persone presenti… e ancora qualche domenica pomeriggio trascorsa in allegria tra una scalcettata e una partita a pallavolo… E, soprattutto, i tre giorni di giugno trascorsi a Casa Paisa a Tramonti! Accompagnati dallo slogan “Disconnettersi per riconnettersi”, 30 Un tesoretto musicale d’altri tempi

Tutte le soffitte contengono riordinato quanti più documenti Edoardo di rilasciarci un resoconto “tesori”. Se degli oggetti vengono possibili in un grande armadio del suo lavoro. lì depositati, il motivo c’è, si vuole donato, che Renato Zavattin ha conservarli perché si ritengono provveduto al montaggio. Com’è venuto a conoscenza Tancora utili per il futuro. In un lato della stanza, sui ripiani del contenuto della stanzetta nel Anche la canonica di Chions ha di un vecchio scaffale in legno, sottotetto della canonica? una soffitta (o meglio un grande depositati in modo disordinato, Un giorno chiesi a don stanzone), rimasta tale e quale fin erano rimasti molti spartiti musicali, Alessandro di poter visitare la dalla sua costruzione che risale anche molto rovinati. Evidentemente soffitta: ero alla ricerca dei vecchi ai primi anni del 1900: mattoni a in occasione di pulizie e restauri bollettini parrocchiali, quelli dei vista, tetto in tegole che poggia su dell’organo è stato deciso di primi anni di pubblicazione (1947- travi grezze in legno, pavimento conservarli in quella stanza. Edoardo 1950). Ho trovato alcune vecchie in cemento, finestre solo con gli Borean, uno degli allievi ancora in copie: ora sono riordinate in una scuri che lasciano passare caldo vita del maestro Giovan Battista cartella vicino ai bollettini pubblicati e freddo, polveri ed insetti; è il Cossetti, pure lui musicista e per dal 1981 in poi. luogo dove sono depositate cose di molti anni suonatore e presidente seconda necessità. C’è però anche della Banda musicale di E in quel luogo cosa d’altro ha una piccola stanza utilizzata per la e cantore nel Coro parrocchiale, notato? conservazione di documenti, una ora ritornato a vivere a Chions, Mi sono trovato davanti ad specie di archivio. collaboratore del nostro bollettino, è un mucchio di pagine musicali La scorsa primavera Moira riuscito nell’impresa di scartabellare abbandonate, “buttate là…” (come si Zanichelli, la collaboratrice quelle carte. La scoperta è stata dice di cose vecchie, prive di valore). consacrata che operava in sorprendente. Nel gran mucchio di carte e polvere, parrocchia con don Alessandro Trattandosi di parte della storia mischiate alle pagine musicali Zanta e Maria Luisa Floris, ha della parrocchia, abbiamo chiesto a c’erano opuscoli, cataloghi, fogli

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lacerati, raccolte e quanto di più si possa immaginare. Contenuto delle sette cartelle

E si è sentito in dovere di 1) Tre Messe di Oreste Ravanello (partiture per organo e parti per mettere un po’ d’ordine? ogni singolo cantore, tutte trascritte a mano dal M.° G.B. Cossetti: La mia prima reazione è stata capolavori di pazienza e lavoro inestimabile). Sulla copertina c’è quella di consigliare di buttare tutto una dedica della parrocchia di Chions al Maestro. nella carta straccia; poi ho pensato: 2) Sei Messe di Lorenzo Perosi (partiture e parti per coristi): “forse fra quelle carte ci saranno Eucharistica, Da Requiem, Davidica, Te Deum laudamus, delle musiche scritte dal maestro Pontificalis, Secunda Pontificalis. Cossetti” (da ragazzo facevo parte del coro diretto dal grande 3) Sedici Messe di autori vari: Cossetti (4), Refice, Haydn, Pagella, maestro, di lui conservo stima e Tosi, Martorell, Bonfitto, Serena, Mitterer, Santini, Picchi, Haller. ammirazione, cantavo da contralto 4) Musiche per Natale, alla Madonna, Sacre, Corali, Cossetti nelle varie esecuzioni di Messe, cartella 1, Cossetti cartella 2. canti liturgici e popolari). Ho quindi deciso di portarmi tutto a casa per 5) Musiche per Azione Cattolica, Varie, Asilo e Scuola, brani un possibile riordino. Il lavoro è d’Opera e Operette, Opera completa “La sonnambula” di Bellini con stato di pazienza e attenzione, tante accompagnamento di pianoforte. carte le ho dovute eliminare perché 6) Liber Coralis, Pedro (Solfeggi manoscritti), Pagella stracciate e indecifrabili. (Il parrocchiano cantore), Libro Il parrocchiano cantore, Berlioz (Trattato di strumentazione e d’orchestrazione), Ferro (Cantorino Qual è stato il risultato del suo parrocchiale), Lodi Sacre, Manuale Gregoriano, Laudi Sacre. lavoro? Quello di aver trovato un 7) Musiche per organo, pianoforte, harmonium, riviste musicali. “tesoretto”. Ho diviso tutta la musica in sette gruppi, a loro volta suddivisi in cartelle contenenti brani dello stesso tipo o dello stesso autore, con possibilità di consultazione e migliore conservazione.

Insomma, è stato un lavoro impegnativo. Ma in futuro quelle musiche potrebbero ancora trovare esecuzione? Sono musiche d’altri tempi, potrebbero interessare a qualche appassionato. La riforma liturgica post conciliare ha modificato tempi e modi anche nei canti e nelle musiche liturgiche. Tuttavia se la musica dei nostri padri non trova più motivo di essere eseguita, è importante la sua conservazione, a memoria della loro bravura e della dedizione alla parrocchia.

Non possiamo chiudere questa pagina senza rivolgere un grande ringraziamento a Edoardo Borean per il lavoro svolto. In fondo la musica è arte e come tale abbiamo il dovere di conservarla e divulgarla.

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È arrivato un bruco da passeggio

“Creattiviamoci” è la denominazione di un laboratorio che opera presso il Centro Caritas Cdella parrocchia. L’anno scorso, le signore del laboratorio di riciclo creativo hanno realizzato, con stoffe di recupero, un meraviglioso “bruco da passeggio” per i bambini della Sezione Primavera e dell’intera Scuola dell’infanzia. Si tratta di un bruco con un viso Ed anche un molto simpatico, un papillon rosso al collo, ed un allegro corpo colorato mappamondo… con dieci maniglie su entrambi i Un pannello di tela con disegnato lati. I bambini lo usano per uscire un mappamondo è il bellissimo regalo dalla scuola e fare passeggiate nel che la signora Dori Corazza ha donato territorio circostante: ognuno di loro ai bambini della Scuola. sa che deve tenersi forte alla maniglia Si tratta di un lavoro realizzato a mano e, e non mollarla mai. oltre alla sagoma dei continenti, L’idea era nata da un progetto da brava ideatrice ha creato gli animali sull’alimentazione che la Sezione che li caratterizzano. I bambini si sono Primavera segue e che vede come dimostrati curiosi ed impazienti ed i più protagonista “Il piccolissimo bruco mai sazio”, personaggio del testo di Eric grandi, inventandosi un gioco, hanno dato prova Carle, dedicato proprio ai più piccini. di conoscere continenti ed animali. È un dono graditissimo e molto I loro sorrisi e la gioia hanno gratificato utile per tutte le passeggiate la bravissima signora Dori che, con dei piccoli alunni della Sezione la generosità che la distingue, Primavera, e non solo! ha aiutato la scuola a diventare La Scuola dell’Infanzia coglie ancora più ricca di materiale didattico. l’occasione per ringraziare le gentilissime signore del “Creattiviamoci”, sia per il tempo dedicato alla realizzazione del nostro bruco, sia per aver dato ai bambini la possibilità di vivere un’esperienza di rete nel territorio che auguriamo possa essere di buon auspicio per una sempre più intensa collaborazione futura.

Le insegnanti ed educatrice Scuola dell’Infanzia Maria Ausiliatrice

Arcon 2017 33 Scuola dell’Infanzia la nostra nuova biblioteca

Il tema dell’anno scolastico concluso nel mese di giugno è stato “Io amo i libri”. Abbiamo realizzato il nostro progetto ascoltando e leggendo storie tratte dai libri regalati dalle famiglie che Ihanno accolto l’invito ad aderire all’iniziativa proposta dalla scuola “Io leggo perché...”. Con i graditissimi e bellissimi libri ricevuti in regalo, nel mese di gennaio abbiamo ufficialmente inaugurato, con il taglio del nastro, la nostra biblioteca. Attualmente ci sono un centinaio di libri a disposizione dei piccoli alunni ma che andranno ad incrementarsi con altri libri che ci verranno regalati. Il giorno dell’inaugurazione era stata invitata una volontaria di “Nati per leggere” che ha letto una storia per i bambini delle sezioni medi e grandi. La Scuola dell’Infanzia ringrazia Per la sezione dei grandi si è pensato di creare un tutte le persone che in questi anni hanno reso momento significativo: il prestito dei libri. Ogni venerdì i la scuola più bella, con la cura del giardino e del cortile, bambini sceglievano un libro in autonomia da portare a e chi si rende sempre disponibile nelle piccole casa e leggere insieme a mamma e papà, riportandolo la manutenzioni interne. settimana successiva. Tutto ciò nasce per sensibilizzare Un grazie anche ai genitori sempre presenti e responsabilizzare i bambini alla cura delle cose. e attenti alle varie iniziative della scuola. Le insegnanti

Festa speciale per Michele

A giugno di quest’anno, nella nostra scuola c’è stata una festa speciale! Il nostro amico Michele De Zorzi, nonché collega e mascotte, è andato in pensione dopo che per vent’anni ha svolto il servizio di aiuto-cucina. In tale occasione abbiamo organizzato per lui una cena, invitando tutto il personale della scuola, il presidente e le due nostre ex coordinatrici. La serata si è conclusa con un buonissimo dolce offerto dai suoi familiari. Non sono mancate le sue imitazioni di Lorella Cuccarini, Raffaella Carrà e Patty Pravo. Grazie Michele per quello che sei stato e hai fatto per tutte noi e per il servizio prestato ai bambini.

Arcon 2017 34 Scuola Primaria: dove le differenze si incontrano

Calzini spaiati: tutti diversamente uguali

Se è vero che la scuola è “un altro pezzetto di mondo quotidianità. Il tema della diversità e quello dell’inclusione, dove le differenze si incontrano, si scontrano e, se educate, ripresi numerose volte, diventano anche l’occasione per possono diventare ricchezza”, allora diventa davvero ripassare, con un bell’esercizio di italiano e di grammatica, un gioco di parole sugli opposti significati, o per sottolineare importante insegnarlo e ricordarlo ai nostri bambini. È S il fatto che l’esistenza di uno necessita della presenza importante farlo ogni giorno, attraverso giochi, attività e dell’altro: come l’uomo con la donna, l’animale cacciatore immagini che possano restare impresse, proprio come la foto con le rispettive prede. Una tematica trattata in modi diversi dei loro piedi con i calzini spaiati: la bellezza della diversità! e più volte nel corso dell’anno, ma con un unico grande Quando ciò in cui crediamo diventa ciò che sentiamo, insegnamento, riassunto ai bambini così: siamo ciò che i nostri valori si intrecciano alle nostre vite e si vestono di siamo, tutti diversamente uguali!.

Certificazione Cambridge Importante per i nostri ragazzi è stato anche il prima di svolgere l’esame finale a giugno. Hanno lavorato con raggiungimento di un altro traguardo, la certificazione grande impegno, entusiasmo e costanza. “Cambridge”. Durante l’anno scolastico 2018-2019 alcuni La cerimonia ufficiale si è svolta a metà ottobre, quando alunni della classe Quarta e della classe Quinta si sono i referenti del Centro Cambridge di Udine hanno consegnato preparati per l’esame di livello di inglese. Un corso che ha i certificati per premiare, anche alla presenza dei genitori, il permesso ai bambini di potenziare le competenze linguistiche grande impegno dei bambini.

Il meritato certificato che promuove i giovani bilingue

Arcon 2017 35 Scuola Secondaria: un ponte a Natale

Anche quest’anno, come da tradizione, nella nostra scuola “Italo Svevo” è presente il presepio. Grazie al prezioso aiuto del prof. Rusalen, un gruppetto di ragazzi Adi Terza ha allestito il presepio all’entrata della scuola. Il tema di quest’anno è IL PONTE. Ma cos’è per noi il ponte? Ne abbiamo discusso insieme alla prof.ssa Cella e abbiamo capito che le interpretazioni possono essere molte. Noi ragazzi di 3ªE lo abbiamo interpretato pensando ad un fatto di attualità successo poco tempo fa a Genova. Coloro che leggono questo articolo forse ricordano che il 14 agosto 2018 intorno alle ore 11.50 una parte del ponte Morandi a Genova è crollata e ha causato numerose vittime tra cui un bambino di 10 anni. Si tratta, in poche parole, di una vera tragedia. Se pensiamo ad un ponte tradizionale ci vengono in Abbiamo riportato integralmente un articolo mente idee di unione, passaggio e fratellanza, ma nel pubblicato nel primo numero de “Il Chionsaggero” un caso di Genova tutto ciò sembra effettivamente “crollare”. giornale da leggere… in digitale. Per fortuna però il “nostro ponte Morandi” ospita Gesù Lo scorso dicembre 2018 è uscito il primo numero e la Sacra Famiglia; e questo ci conforta e ci dà una de “Il Chionsaggero”, il giornalino dei ragazzi della Scuola nuova speranza. Dobbiamo credere al potere del Natale Secondaria. È redatto in formato digitale, contiene articoli e al significato che ha per noi: ogni Natale abbiamo la e video realizzati dai ragazzi. È un periodico, sono previsti possibilità di costruire un nuovo ponte tra noi uomini e tre numeri ogni anno scolastico, ed è stato ideato dal Gesù, ma anche un ponte tra tutti gli uomini. Grazie a Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) della Scuola questo PONTE può nascere un unico mondo unito e vivo. Secondaria, realizzato anche grazie al supporto di alcuni insegnanti. Basem Samaali, Misirach Della Rosa, Andrea Fabris, Molti sono gli aspetti positivi “nascosti” in un Angelica Facca, Tommaso Mattiuzzi giornalino dei ragazzi. Tra gli scopi dell’attività, infatti, c’è quello di incentivare nei ragazzi i processi creativi e relazionali, per far in modo che prendano consapevolezza dei propri interessi ed attitudini. E non da ultimo, vi è anche lo scopo di sviluppare competenze digitali per utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione.

Vi è piaciuto l’articolo? Vi abbiamo incuriosito? Potrete leggere altri articoli e altri numeri de “Il Chionsaggero” nel sito dell’Istituto Comprensivo di Chions: www.istitutocomprensivochions.edu.it nell’apposita sezione delle attività realizzate presso la Scuola Secondaria di Chions.

Arcon 2017 36 Il «viaggetto» di Francesco di Manzano dal Friuli al Veneto

Nel dicembre del 1834 Francesco della notte. Fu comendabile in questa Dalla descrizione, l’avoltoio di Manzano (1801-1895), insieme nostra gita, oltre la gentilezza del con. osservato dal co. Manzano a Chions all’amico Sebastiano Paciani di Cividale, Rambaldo Cataneo, che noi sempre ci probabilmente altri non era che un visitò Porcia, Pordenone, Panigai di ha onorati di sua gradita compagnia, Grifone eurasiatico. Genere (Gyps) Provisdomini, , Ceneda, Serravalle, la destrezza di condurci congiunta ad di uccelli dell’ordine Accipitriformi (o Colle Umberto, Conegliano, Belluno, una stimabile intrepidezza. Il 4 dicem- Falconiformi secondo alcuni autori), NFeltre, Vicenza e altre località minori, bre detto siamo portati da Panigai a famiglia Accipitridi, comprende circa 7 lasciando brevi e frettolosi appunti su Villotta, accompagnati dall’ottimo con. specie. Il g. eurasiatico (Gyps fulvus); quanto aveva visto. All’epoca del suo Antonio Panigai, passando per Chions ha grandi dimensioni (apertura alare «viaggetto» dal Pordenonese al Veneto, nuovamente animati dal desiderio di di 240-280 cm), testa e collo grigi, privi il conte Francesco aveva trentatré anni, vedere un vivo avoltoio, che colà si trova. di penne; folto collare bianco (marrone era già vedovo e in procinto di risposarsi, Arrivati dopo lungo stento nel sopradet- nei giovani), corpo color tortora con e si dedicava alle tipiche occupazioni di to luogo, smontati dal rev.do parroco remiganti marroni-nere. Frequenta un nobile di campagna nel Friuli regio- ch’è molto erudita e gentile persona, ambienti aperti di montagna e pianura; imperiale, dividendosi cioè tra la cura delle visitata la sua chiesa che non ha nulla nidifica in colonie su elevate pareti di proprie sostanze e varie cariche pubbliche, d’interessante tranne la sua antichità, roccia; si nutre di carogne. di tipo amministrativo e politico. Accanto abbiamo potuto vedere nella famiglia a questi impegni si prodigava in ricerche Girotti (forse si tratta di Girardi, perché Vivono in colonie di non grande sulla storia locale, con una particolare dai registri parrocchiali non risultano numero, allo stato selvatico si possono attenzione alle questioni legate ai confini Girotti a Chions) l’avoltoio sudetto. [- egli osservare, io ne ho visti, nella zona nord e alla nazionalità del Friuli, ma la grande è veramente meritevole da vedersi] la dell’isola croata di Cherso. Presso il lago vera passione giovanile del di Manzano maestà combinata con alquanta ferocia friulano di Cornino, sopra San Daniele era l’arte, la pittura. del portamento di esso, la lunga sua si trova una oasi naturalistica, con un Aveva frequentato l’Accademia ala, che misurano ben 6 piedi e più, la centro di cura della fauna selvatica, e veneziana tra il 1821 ed il 1825, fino sua testa lanuginosa, il forte suo rostro spesso ospita anche di questi uccelli che a ché un disturbo alla vista lo aveva gli adunchi artigli, le piumme lunghe una volta riabilitati si provvede a rilasciare costretto ad abbandonare quegli studi. che discendono come picciole e sottili in libertà. Tuttavia, egli continuò a disegnare e cordelle di setta di color di giallo ocrato Quando il di Manzano dice che nella a dipingere per il resto della sua vita, scuro, dalla parte superiore del collo fin Chiesa di Chions non vi ha trovato opere raggiungendo esiti non disprezzabili. crescendo sempre lungo il petto fino che d’arte, è comprensibile dal fatto che gli vengono a coprirsi le [-gambe] coscie, affreschi erano nascosti dalla pittura data Dal suo diario prendiamo quello che in tutte dell’anzidetto colore unite pur per disinfettare i muri dopo le epidemie qualche maniera ci riguarda più da vicino. anche a le molte e spesso sopra il dorso di peste. Unici dipinti erano quelli allora formano veramente un bell’augello, che sistemati sugli altari, che ora sono appesi ….il 5 dicembre Partiti da Pordenone unitavi poscia la rarità di esso in questi alle pareti del coro. dopo le tre pomeridiane siamo portati nostri siti lo costituiscono veramente Aldo Presot a Panigai, passando per Cimpello, poi meritevole da vedersi. Il 5 dicembre mi Azzano, indi Chions e arrivati in quella portai a Pravisdomini, un miglio e mezzo Il Grifone nobilissima famiglia de’ conti di Panigai, lontano da Panigai, ove credendo di ritro- ove la bontà di cuore e a somma genti- vare alcune cose riguardanti alle belle lezza formano il caratteristico di quella e arti fui deluso, perché nulla di bello mi fu non poteva certamente esser ricompen- possibile di vedere, ritornato nella fami- sata migliormente la lunga intranquilità glia de’ con. Panigai, ove alla cordialità fu che ci costò il tedioso viaggio per le unita somma allegria, abbiamo pranzato pericolose ed impraticabili strade che ab- ed alle 2 e mezza pomeridiane siamo biamo dovuto percorrere onde arrivarvi, partiti per ritornare a Pordenone, e vi accresciuta maggiormente dall’oscurità siamo giunti alle 5 della serra…

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Villa Azzano a Chions Villa Biasoni-Azzano: Chions che cambia

Se dall’estremità settentrionale di via Roma si guarda da un cornicione che segue le linee del timpano. A est si verso sud, ci si imbatte all’altro capo della strada nella congiunge di poco arretrata una barchessa di due soli bella facciata simmetrica di una villa, che sembra piani, con un portone ad arco su strada, ora murato, che Usorta quasi in asse con il palazzo dei Panigai che dava accesso al grande cortile, dove si affacciavano, domina dirimpetto. Il paese, all’epoca della costruzione, perpendicolari alla villa, due case coloniche, destinate ai consisteva in una strada che dalla chiesa s’allungava mezzadri. Paralleli alle case coloniche due filari di olmi verso le Taviele, fiancheggiata da casupole basse o da ornavano il sedime – pertinenza della villa, coltivato casoni, salvo lo slargo, poi piazza, dove nel secolo XVIII a vigneto e alberi da frutto. Nel 1962 gli alberi furono erano sorte le grandi case dei signori, i Panigai, e dei tagliati e negli anni ’70 l’accesso alla proprietà divenne la notabili, come i Turrini e i Partido. La villa nasce quindi in strada pubblica, non a caso poi chiamata via degli Olmi. una parte del paese ancora periferica, in cui nella prima Il corpo padronale è un cubo veneto con il tetto a metà dell’Ottocento sorgevano solo delle case coloniche. capanna e la pianta che si sviluppa simmetricamente L’edificio riprende con dimensioni più contenute il intorno alle sale passanti dei primi due piani e la scala si modello della vicina villa Rambaldini poi Cossetti, trova in posizione centrale sul lato destro. Un’iscrizione anche nei suoi elementi decorativi: si presenta con una sul pavimento a seminato veneziano del piano terreno facciata in cui fa da asse di simmetria un corpo centrale consente, con buona probabilità, la datazione dell’assetto lievemente aggettante sormontato da un timpano su definitivo e il riconoscimento del committente: B.A. 1883. cui si distribuiscono nei primi due livelli delle aperture Tuttavia già il catasto austriaco del 1851 testimonia a tre fori, di cui quella del primo piano con poggiolo e l’esistenza di un fabbricato a uso colonico che insiste cornice a timpano in posizione centrale. Basamento e solo parzialmente sulla superficie poi occupata dalla cornici marcapiano movimentano la facciata, abbellita villa e la proprietà risulta essere di Giuliana di Antonio

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Villa Azzano: facciata sul cortile interno

di Panigai maritata in Panigai; quando per legge si dispose la che nell’Ottocento erano state tra le nel 1857 risulta poi proprietà costruzione dei cimiteri extraurbani, più influenti e facoltose, cedendo il di Nicolò di Bortolo di Panigai, essendo stata individuata un’area posto a uomini intraprendenti, che ancora minore, per breve periodo prativa oltre l’Arcon, la famiglia non fondavano la loro posizione solo appartiene a un non meglio noto Biasoni volle evitare il rischio di un sulla nascita. Timoleone Gaspari e nel 1862 è così noioso vicinato, trasferendosi È interessante a questo proposito acquistata da Antonio Biasoni (il in paese e destinando la casa ai il racconto che sa di leggenda di B.A. dell’iscrizione), che nel 1872 fittavoli. Anche se al cimitero fu come la villa Biasoni fu ceduta al ha posto mano al fabbricato assegnata altra collocazione, i nuovo proprietario. Si narra che, trasformandolo radicalmente e Biasoni ormai si erano stabiliti in all’osteria di Enrico Zaghis, una sera probabilmente terminando i lavori paese e si dedicarono al rifacimento del 1920 Antonio Azzano (1873- nel 1883. Pertanto anche la storia di della loro casa. Antonio Biasoni 1950), imprenditore di Fagnigola, questa casa si colloca nell’ambito ebbe tre figli: Elena Cecilia, sposata arricchitosi con la fornitura di della disgregazione delle proprietà Fedeli, Giovanni Antonio e Giuseppe legname all’esercito, propose a feudali dei consorti Panigai seguita Francesco. Giovanni Biasoni di comprare tutta alla soppressione dei feudi del 1806 Poche sono le tracce di questi la proprietà, dicendosi disponibile a e alle conseguenti inarrestabili ultimi: si sa che Giuseppe si laureò dargli sull’unghia la cospicua cifra alienazioni e divisioni ereditarie. e morì ventiquattrenne di polmonite richiesta. Così fece e una delle più Antonio Biasoni (1813-1886), nel 1879, mentre Giovanni, avvocato, belle case del paese fu sua insieme figlio di Osvaldo e di Elena Aprilis, continuò a vivere più o meno con le campagne (verso Azzano e era un possidente di Arba che stabilmente a Chions, dove durante in località le Roste). I Biasoni se ne nel 1848 sposò la nobile Vittoria l’anno dell’occupazione austriaca fu andarono a Roma e non videro più di Panigai (1815-1881), figlia – suo malgrado – sindaco, sospeso Chions. di Antonio e di Cecilia dei conti il consiglio comunale in carica, con Antonio Azzano fu podestà dal Girardi della Meduna e sorella il delicato compito di mediare tra 1937 al 1942, quando si terminò la di Giuliana, già proprietaria della il Comando Imperiale e Regio, gli costruzione delle scuole, avviata particella su cui sorge la villa. I occupanti sempre più incattiviti e qualche anno prima su impulso Biasoni vivevano allora in un’altra affamati e la popolazione sempre del prefetto Perotti. Tra i suoi figli casa sorta anch’essa su terreni più estenuata. ricordiamo il geometra Luigi, detto di proprietà Panigai, collocata in La Grande Guerra portò a Nino (1916-2012), che fu nella Regia posizione elevata oltre il ponte Chions cambiamenti decisivi anche Aeronautica Italiana nel gruppo sull’Arcon lungo la strada che nell’assetto sociale della comunità: Aereosiluranti dal 1939 al 1943, porta ad Azzano, ora di proprietà non solo ci fu un notevole afflusso dove raggiunse il grado di colonnello Della Rosa. Si racconta però che, di contadini dal Veneto, ma anche pilota. In seguito all’8 settembre sul finire del dominio austriaco, scomparvero alcune delle famiglie 1943, smise la divisa per impegnarsi

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Barchessa della Villa Azzano Travature della “lobia” nella lotta partigiana con il nome di Fu sindaco di Chions dal 1956 sorella, la signorina Lucilla, maestra Cristiano fino alla conclusione della al 1964 e sotto i suoi mandati il dal sorriso dolce e schivo e dalla guerra e durante questo travagliato Comune ebbe, tra le altre cose, fede tenace, che abitava l’ala della periodo la sua casa divenne sede le strade asfaltate e una nuova casa dai balconi rossi. del comando di un distaccamento toponomastica, memore della storia della Wehrmacht. dell’Italia unita e delle sue più recenti Anche questa storia nasce dagli Nel dopoguerra Nino Azzano fu perdite territoriali, che sostituì vecchi scatti di Ugo Marson e si sostanzia un imprenditore così lungimirante toponimi, testimoni di usi linguistici di povere notizie documentarie e da avviare negli anni ’60 la prima e tradizioni scomparse per sempre. di ricche conversazioni, sempre attività artigianale del paese, che Chi scrive ha sempre visto villa più lontane nel tempo, con il impiegò e diede lavoro a domicilio Azzano con le imposte chiuse ad geometra Nino Azzano, Giacomo a numerose donne, favorendo accrescere il dignitoso riserbo Cesselli e Teresa Pavan Gini. Un quindi l’emancipazione della della sua bella facciata, ma ricorda ringraziamento particolare va ad donna da contadina e casalinga, il geometra Azzano, un uomo la Antonio Azzano per avere letto e in tutto e per tutto dipendente dal cui eleganza era naturalezza e integrato con informazioni preziose marito, a operaia, economicamente cordialità, attento alle parole di e precise il mio scritto. autonoma e in grado di collaborare tutti e felice di condividere con aria al mantenimento della famiglia. divertita le proprie memorie, e sua Alberto Pavan

Casa colonica abitata dalla famiglia Mattiuzzi “Lobia” della casa colonica abitata dalla famiglia Mattiuzzi

Arcon 2017 40 Pro Loco Carnevale, Chions in Fiore, Sagra di Sant’Ermacora

Distribuzione pastasciutta in occasione del Samurun

Anche quest’anno gli impegni della Pro Loco sono nell’allestimento scenografico dello spazio loro dedicato, stati numerosi e Michele Cester, il presidente, ed i suoi hanno implementato il listino cocktails e organizzato dei dj consiglieri non si sono mai tirati indietro dal dare la propria set accattivanti, con un intramontabile Luciano Gaggia dj a Idisponibilità. chiusura dei festeggiamenti. Il primo impegno dell’anno 2019 è stato la sfilata di Durante queste serate le cucine e le griglie sono Carnevale svoltasi lungo le vie principali di Chions, per state in piena attività, lavorando senza sosta con una fortuna allietata da una bellissima giornata di sole. In piazza organizzazione super! A tal proposito, diciamo grazie a tutti i ad accogliere i carri mascherati e i loro figuranti i volontari volontari che durante la sagra vengono numerosi a dare una della Pro Loco avevano preparato per tutti: tè e cioccolata mano: a chi lavora in cassa, al bar, chi come cameriere, chi calda, vin brulè, frittelle e crostoli. cucina gli gnocchi, chi al fritto misto, al frico, alle griglie, chi Meno fortunata è stata la giornata di Chions in Fiore, raccoglie i rifiuti e chi li smista meticolosamente facendo la evento che, per la prima volta dopo 29 anni di attività, raccolta differenziata…, insomma nessuno escluso. non ha avuto luogo. Purtroppo la pioggia incessante ed il Un immenso grazie va a Marina Marino, venuta a forte vento non hanno reso possibile e sicura l’accensione mancare il 14 agosto, che per tanti anni ha lavorato in dei fuochi per le griglie, e di conseguenza non sono state cucina-gnocchi, e non solo, creando un gruppo di amiche avviate le cucine. Oltretutto la temperatura bassa, non che lei chiamava con un appellativo particolare, che qui non prevista per una giornata di primavera, non rendeva neppure possiamo ripetere, ma che metteva a tutti così tanta allegria gradevole consumare il pasto sotto il capannone. Per tutti da far sparire la stanchezza e la fatica. Quest’anno abbiamo questi motivi la Pro Loco, a grande malincuore, ha ritenuto sentito tanto la sua mancanza: il suo aiuto in cucina era opportuno annullare l’evento. fondamentale, in quanto padroneggiava i segreti del ragù e Grande successo ha comunque riscosso la lotteria di degli gnocchi come nessuno, ma ancora di più è mancata Chions in Fiore che, grazie all’impegno di tutti, ha venduto la sua compagnia, la sua solarità, la sua allegria e la sua numerosi biglietti, offrendo non solo premi di svago ma giocosa spavalderia. anche utilissimi buoni per spese e compere. L’assenza di Marina si è sentita domenica 22 settembre La Sagra di Sant’Ermacora quest’anno ha animato quando ci siamo trovati a preparare il pranzo per oltre le serate di Chions solo per l’ultimo week-end di luglio e duecento persone in occasione della festa di Maria concluso i festeggiamenti con il martedì, invece che con Ausiliatrice, fatta coincidere eccezionalmente con l’ingresso il consueto lunedì. Durante la settimana si è svolto come di don Luca Buzziol nelle parrocchie del Comune di Chions. ogni anno il torneo di calcetto organizzato dal Milan club di Il pranzo comunitario è stato organizzato in collaborazione Chions e, per rifocillare i calciatori a fine partita, i volontari con la Parrocchia con lo scopo di ricavarne dei fondi a Pro Loco hanno dato disponibilità per preparare ottimi sostegno del pagamento delle rate di mutuo in essere per il panini farciti, patatine fritte e pizze, oltre che per spinare restauro della chiesa, per la costruzione del nuovo edificio birre e bibite dissetanti. della Scuola dell’Infanzia, per i prossimi ed imminenti lavori Le serate da venerdì a martedì hanno visto come ospiti di restauro del campanile. cinque orchestre diverse, una su tutte la “Matteo Tarantino In quel giorno abbiamo voluto ricordare Marina donando orchestra”, che hanno fatto danzare sulla pista da ballo in sua memoria un contributo alla Parrocchia. tutti gli appassionati di liscio, mentre nell’area giovani Tra le altre collaborazioni della Pro Loco c’è quella per i ragazzi del Chionsco si sono impegnati ancor di più la giornata della Samurun, svoltasi domenica 20 ottobre,

Arcon 2017 dove i volontari hanno allestito il ristoro finale nel piazzale dell’oratorio, 41 offrendo acqua fresca, tè caldo, sali minerali, piccoli tranci di pizza e fettine di torta e infine servito il pranzo. È carnevale, Per il periodo natalizio, in collaborazione con il Comune, i commercianti e la Parrocchia, la tutti a sfilare Pro Loco organizza “Segui la stella… trovi un Presepe” l’ormai consueta manifestazione giunta all’ottava Musica nell’aria, persone che camminano per le vie indossando curiosi edizione: simpatica e seguita travestimenti, tavolate con crostoli e frittelle, carri allegorici di diverse forme iniziativa natalizia che permette di e colori ad occupare i parcheggi di Piazza Roma: questo lo scenario apertosi visitare una trentina di Presepi allestiti davanti agli occhi di coloro che nel pomeriggio di domenica 17 febbraio si da associazioni, scuole e privati in sono ritrovati al centro di Chions e non certo per caso! In questa data infatti vari luoghi del paese. Viene preparata Mha avuto luogo la sfilata di carnevale che quest’anno ha coinvolto sei gruppi una mappa dei posti, che facilita il mascherati, alcuni provenienti anche da fuori paese. percorso e permette di visitarli tutti, Atmosfera in bianco e nero per i figuranti di Annone Veneto, che hanno anche quelli più nascosti. presentato “Stanlio e Ollio”, in contrasto con le colorate “Farfalle in erba” Come sempre i volontari proposte dalla Pro Loco di San Lorenzo di Arzene. L’idea del volo è stata della Pro Loco hanno dato prova ripresa anche dal Patronato Don Bosco di Motta di Livenza, che ha trascinato della loro disponibilità e della loro il pubblico “Sulle ali della fantasia”. determinazione nel voler creare Per quanto riguarda i partecipanti locali, la nostra Scuola dell’Infanzia sempre qualcosa di bello per la assieme al gruppo parrocchiale “Oratorio 2.0” hanno scelto di lanciare un comunità. Senza i volontari tutto ciò nobile messaggio formando “Il carro dell’amicizia”, mentre gli “Amici di non sarebbe possibile, proprio per Chions” hanno realizzato il personaggio di “Manny tuttofare”. Dulcis in fundo, questo sono benvenuti e graditissimi i briosi giullari gialloblu di Chions Tuttinsieme, che con il carro “Alla corte di Re tutti coloro che hanno voglia di Carnevale” hanno poi proseguito la stagione carnevalesca partecipando alle mettersi in gioco ed offrire un po’ sfilate di Motta di Livenza, Conegliano, Maniago, Azzano Decimo, Meduna di del loro tempo per fare in modo che Livenza e Annone Veneto. il nostro paese viva e mantenga la Un doveroso ringraziamento a Pro Loco, Commercianti e Amministrazione caratteristica di comunità inclusiva. comunale che hanno collaborato con il comitato di Chions Tuttinsieme per l’organizzazione di questo evento e un arrivederci a presto, perché il conto alla Ilaria Pavan rovescia per la prossima sfilata chionsese sta per iniziare!

Marilisa Calderan

Marina Marino al lavoro alla Pro Loco

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I protagonisti della serata Samurun Samurun 2019 “Crisi ambientale: noi possiamo distruggere la terra, noi possiamo salvarla”

Sabato 19 e domenica 20 ottobre si è svolta la Dream Men, gli Abbacchiati, i Minicdm e le Gems e i ragazzi quarta edizione della Samurun, manifestazione nata per del Cibìo junior per divertire i numerosi spettatori in sala. ricordare Samuele Liut prematuramente scomparso nel Domenica 20 ottobre si è svolta la corsa vera e propria. 2016 all’età di 13 anni. Quest’anno, una splendida giornata di sole ha favorito la La serata di sabato è stata dedicata al tema della crisi partecipazione di quasi 1000 persone nei due magnifici Eambientale. Tanti gli spunti di riflessione grazie agli ospiti percorsi di 7 o 14 km andando a toccare i punti più saliti sul palco. L’introduzione è toccata ad Anita Santin, caratteristici di Chions, percorsi tracciati dall’esperto runner studentessa di medicina. Nel suo intervento ha spiegato Giacomo Salmaso. quanto sempre più è evidente che il nostro pianeta sta Durante la corsa fornitissimi ristori, organizzati dalla Pro soffrendo, stiamo vivendo quella che viene denominata la Loco Chions e dall’Avis, hanno dato sollievo ai runner mentre sesta era dell’estinzione di cui l’uomo è l’unico responsabile. all’arrivo situato nel piazzale dell’oratorio hanno potuto Allo stesso tempo però è anche in grado di salvarla, rifocillarsi con la pasta cucinata dagli Alpini. attraverso politiche ambientali alle quali tutti gli Stati del È stato ridotto l’utilizzo della plastica in tutti i ristori della mondo dovrebbero adeguarsi e anche con le piccole azioni manifestazione per dare il segnale che “cambiare si può”. che nel quotidiano ognuno di noi può fare. Altissima la partecipazione al concorso “Corri per la Si è parlato poi di raccolta differenziata e riciclo con scuola” dove le scuole più numerose si sono aggiudicate Ambiente e Servizi e di agricoltura sostenibile con Guido premi in materiale scolastico. Lenarduzzi fondatore di Grani Antichi FVG. Tutto ciò è stato reso possibile grazie ai tanti volontari, A tutti i partecipanti è stato consegnato un decalogo l’Azione Cattolica, i Comuni di Chions ed Azzano Decimo, con dieci regole per aiutare il nostro pianeta e una borraccia ed in particolare gli sponsor Ama Crai-Est Montebelluna, di alluminio donata da LTA, l’azienda pubblica erogatrice Supermercato Nives Crai di Chions e Namedsport. dell’acqua. Presente in sala anche la dirigente scolastica Il ricavato della manifestazione sarà devoluto a Earth Cristina Del Bel Belluz che insieme alla famiglia Liut ha Alliance Foundation, per la salvaguardia dell’ambiente, e premiato Giorgia Pantarotto, vincitrice della borsa di studio all’Area Giovani del CRO di . “Samuele Liut” destinata al miglior studente delle “Medie”. Un sentito grazie a tutti. Il tutto inserito in un contesto di cabaret con i Chions Chions Dream Men

Arcon 2017 43 Una nuova commedia per la Compagnia teatrale Cibìo Saggio di fine corso

La compagnia teatrale Cibìo di Chions ha allestito un nuovo spettacolo dal titolo “Orazio l’ultimo Conte de Cusan”. La commedia è ispirata ad un poemetto satirico Corso di teatro del 1770 dal titolo “L’imeneo Cusano”, opera del letterato Giorgio di . Il per ragazzi manoscritto è conservato alla biblioteca Joppi di Udine. LAlberto Pavan, appassionato studioso e ricercatore di storia locale, trovatosi in Quest’estate un gruppo di possesso di una copia, ha svolto un lavoro di ricerca con analisi su fatti, personaggi quindici aspiranti attori si sono e mode dell’epoca ed è da qui che Aldo Presot ne ha tratto gli spunti per scrivere cimentati nell’arte teatrale. una commedia su sue indicazioni e suggerimenti. Due volte la settimana, il palco La vicenda raccontata si svolge nell’antico castello di Cusano di (che dell’Oratorio è stato calpestato oramai non esiste più), nell’anno 1769. Orazio è l’ultimo discendente della nobile da una quindicina di ragazzi e, famiglia Formentini, che da alcuni secoli è Giurisdicente della Contea di Cusano; sebbene le lezioni non fossero sposato con Anna Maria, non hanno avuto figli, la dinastia quindi è a rischio di allegre, soprattutto all’inizio estinzione. La storia, che viene rappresentata, inizia il 14 settembre. quando si trattava di imparare la La moglie Anna Maria è morta, e siamo al ritorno dalle cerimonie del funerale. respirazione, le posture, le letture La sala del castello è addobbata a lutto e la governante con la giovane cameriera ad alta voce, il ripetere dei gesti stanno preparando un po’ di rinfresco per gli amici e i parenti che sono arrivati da tante e tante volte, sono stati lontano per presentare le loro condoglianze. bravi e perseveranti. Si inizia con i soliti discorsi di circostanza, ma ben presto si arriva a parlare Solitamente nei corsi di della mancata discendenza della famiglia Formentini. Complici gli esempi sui teatro, frequentati da ragazzi Patriarchi della Bibbia, si finisce col cercare di convincere il conte Orazio a principianti, difficilmente si risposarsi, per poter finalmente avere il sospirato erede. giunge alla realizzazione di un La commedia è in dialetto, con un’alternanza di varianti secondo la provenienza saggio finale con testi recitati dei personaggi: le serve parlano un genere friulano occidentale, in “meneghel” a memoria. Il corso ha avuto i Montereale Mantica, in veneto antichizzato Orazio e il suo cappellano- una spinta in avanti quando amministratore don Giovanni Miani, con alternanza di parole in tedesco per il Aldo Presot, l’insegnante, ha nipote Giovanni Battista Formentini di Cividale. consegnato dei copioni con lo Un nuovo tassello di storia locale sarà regalata al pubblico con uno spettacolo scopo di far diventare loro gli divertente che fa rivivere personaggi realmente esistiti le cui vicende hanno interpreti delle scenette. lasciato segni sul nostro presente. Giovedì 17 ottobre, i ragazzi Lo spettacolo ha già ricevuto apprezzamenti dal pubblico di San Cassiano erano pronti a mettere in scena di , di Taiedo e Chions; altre serate sono in programma per il 2020 a un vero spettacolo di scenette Pordenone e ed in altri luoghi della Regione Friuli Venezia Giulia. e letture di poesie catartiche per i loro genitori e familiari. Attori in scena in “Orazio Conte de Cusan” L’emozione era fortissima, la prova generale è andata bene. Due giorni dopo, sabato 19 ottobre, sono stati inseriti nello spettacolo organizzato dai Chions Dream Men, in occasione della giornata SamuRun, e ancora molti applausi. Un sassolino è stato lanciato per favorire il teatro a Chions e possa continuare con i nuovi giovani attori chionsesi. 44 1979 – 2019 Parata dell’Allegria: una storia che continua

La storia della “Parata dell’Allegria” inizia in realtà con a mandorla, la bandiera dell’India portata da Madre il carnevale, altro evento simbolo di Chions, del 1979. In Teresa di Calcutta, e così via. quell’anno due dei quattro figli della signora Franca Vatta, L’iniziativa riscosse un enorme successo e i ragazzi Andrea e Roberta, frequentavano la quinta elementare ne furono entusiasti e soddisfatti! sotto l’insegnamento della maestra Bianca Lovisa, che Successivamente, con la fine della scuola, genitori, chiese la collaborazione della mamma per ideare un ragazzi e maestre avevano organizzato la festa di fine carro mascherato con il quale i ragazzi avrebbero potuto anno, ed è stato proprio lì che i bambini diedero prova sfilare il martedì grasso. delle loro doti recitative e di spettacolo: presi dall’euforia Visti anche gli avvenimenti storici del momento, del momento e dal clima di festa, avevano iniziato ad si scelse di realizzare un carro che rappresentasse le esibirsi improvvisando numeri di vario genere. nazioni del mondo: ogni ragazzo doveva sfilare con la La signora Franca colse l’occasione per radunare tutti bandiera di una nazione e indossarne gli abiti più tipici i ragazzi che volevano cimentarsi con l’arte del teatro, e caratteristici. Ci volle un mese di preparazione per la e che soprattutto volevano divertirsi in compagnia, riuscita di questa rappresentazione, infatti le bandiere riuscendo così a creare un gruppetto di giovani (dai 7 dei vari Paesi furono create proprio dai ragazzi, che a ai 12 anni) che lei ha bonariamente definito “impazziti”: scuola avevano ritagliato ogni giorno un po’ di tempo da perché talmente carichi di energia, allegria, voglia di dedicarvi; altrettanto fecero le mamme, che a casa erano ridere e scherzare, che a tratti era difficile contenerli … da riuscite a trovare un momento disponibile per cucire i qui il nome “Parata dell’Allegria”! costumi dei propri figli. La prima Parata andò in scena a settembre del 1980, Il giorno di carnevale si vide sfilare la bandiera degli in occasione della festa di saluto a don Umberto Fabris. Stati Uniti d’America portata da un cowboy, la bandiera Il mese di agosto, quando tutti erano in vacanza e della Cina portata da una ragazza truccata con gli occhi liberi dagli impegni scolastici, fu interamente dedicato

La Parata degli anni ‘80

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Il trio Lescano interpretato dagli attori della Compagnia all’allestimento e alle prove che si svolgevano nel coreografia e i costumi, ma anche per la scenografia, giardino di casa di Franca, nonché alla creazione delle è quello delle danze popolari russe. I costumi sono locandine, rigorosamente disegnate a mano e poi stati ideati dalla signora Franca, poi ogni mamma si è appese alla porta della chiesa. impegnata a cucire quello per il proprio figlio: i materiali Franca insegnò delle scenette comiche, adatte ai erano stati gentilmente regalati da un signore che aveva ragazzi, tratte da una piccola raccolta fornitale da un un negozio di stoffe. suo conoscente, nonché autore delle stesse. Oltre a La novità più grande è stata il fondale, delle dimensioni questi sketch andarono in scena altri numeri, tra cui il più di 4 metri per 8, disegnato e dipinto da Giacomo Cesselli, famoso: il “Trio Lescano”, i cui vestiti erano stati realizzati rappresentante la Piazza Rossa di Mosca. in cartapesta. Nell’84 subentra alla signora Franca Con l’anno successivo i ragazzi che avevano preso nell’organizzazione della Parata dell’Allegria il signor parte alla parata erano aumentati e misero in scena Erminio Marino, ballerino, coreografo e scenografo di “l’orchestra”, utilizzando degli strumenti musicali rinomata fama. finti, fabbricati con il cartone e tanta fantasia. A capo Franca diede comunque la sua disponibilità nel dell’orchestra c’era un direttore pazzo e scapigliato, fornire qualche suggerimento per i costumi, e in Andrea Cossetti, che con enfasi dirigeva gli strumenti particolare nella realizzazione del fondale del balletto e dava il LA alle eccezionali estensioni vocali di Maria “Thriller”, ballato sulle note dell’omonima canzone di Callas, interpretata da una giovanissima Fides Marson Michael Jackson. Per produrre questa scenografia prese nell’elegante abito da sera della signora Franca. dei grandi fogli di carta da pacchi e li unì l’uno all’altro Nell’82, oltre alle scenette, si iniziò a ballare! Tramite fino a formare una grande tela dalle dimensioni di 4 delle conoscenze si riuscì a coinvolgere un’insegnante metri per 8, poi con l’ausilio di una scala con la quale di ballo, che in poco tempo fu capace di realizzare delle riuscire ad arrivare ad ogni altezza della tela, ha prima coreografie ad hoc per i ragazzi. disegnato e poi dipinto un’ambientazione lugubre e In particolare un balletto voleva richiamare le movenze cimiteriale, adatta al tema del balletto. e i costumi tipici degli abitanti del Kenya, in omaggio a La Parata nel corso degli anni ha continuato ad don Romano fratello di don Armando Filippi, sacerdote e operare sotto la direzione dei ragazzi stessi che a loro missionario in quelle terre: i ballerini infatti erano vestiti volta, diventati più grandi, hanno saputo trasmettere da kenyoti con grandi stoffe colorate e lunghi capelli scuri questa passione a chi è venuto dopo, facendo sì che la realizzati con la lana nera; inoltre ognuno disegnò e colorò Parata dell’Allegria fosse motivo di aggregazione, gioia e il proprio scudo e la propria lancia. un momento attesissimo da tutto il paese. Un altro balletto degno di nota, non solo per la Ilaria Pavan

Arcon 2017 46 Serie D Il traguardo più alto nella storia Tifosi allo stadio Tesolin

Nel bollettino dello scorso anno, la pagina dedicata al diventando anche l’occasione per farsi conoscere sempre più, racconto del Chions calcio, si chiudeva con “El camino es la non solo a livello di squadra, anche a livello di paese. Questo recompensa” tradotto come “Il cammino è la ricompensa”. perché la Polisportiva non è solo la Prima Squadra, anzi. Una frase, o meglio, una citazione scelta e riportata * * * del presidente Mauro Bressan in occasione della serata Dal calcio alla pallavolo, passando per il basket e per il di presentazione della Prima Squadra. La citazione era ballo moderno, sono oltre quattrocento i ragazzi e le ragazze Nper tutti. Per i giocatori, per lo staff, per i tifosi. Un modo che tengono vivo lo sport nel nostro territorio, portando alto per ricordare che, nonostante tutto, non dovevano mai il nome e facendo conoscere e apprezzare, grazie ai loro venire meno l’amore e la passione per il Chions, perché, in risultati, il lavoro e la passione di chi c’è dietro. Infine, oltre alle fondo, ciò che conta davvero non è la meta ma il cammino. attività agonistiche, non sono mancati i numerosi momenti Quasi un anno dopo, in questo nuovo bollettino L’Arcon, legati ad attività sociali, come, per esempio, l’organizzazione raccontiamo di un Chions che sta ancora percorrendo lo del Memorial Sandy Gorgato, il torneo Gallini con squadre stesso cammino, quello della Serie D. Il traguardo più alto provenienti da tutta Europa e le varie collaborazioni con della sua storia, raggiunto ormai una stagione fa. associazioni e enti del territorio. L’annata 2018-2019, la più bella, perché del tutto nuova, La Polisportiva ringrazia la Parrocchia per la possibilità si è conclusa con la certezza di aver fatto tanto, di averci di utilizzare le strutture per lo svolgimento delle attività creduto e di poterci essere ancora, anche quest’anno. Si è e contraccambia con la manutenzione delle aree verdi conclusa con la convinzione che “insieme si può”, grazie parrocchiali, grazie ai propri volontari e ai propri mezzi. ad uno staff di persone che credono, collaborano e aiutano Un impegno comune e una grande stagione sportiva che quotidianamente. Inoltre, per chiudere il cerchio di una super hanno aperto le porte a quella nuova, già cominciata, con la annata, è arrivato anche il primo posto nella Coppa disciplina speranza di poter continuare ancora la strada intrapresa. nel suo girone e il quarto a livello nazionale. Piccole ma grandi soddisfazioni che accrescono il valore della società, Eva Bressan Atletica Leggera

Si è tenuto quest’anno il 54° campionato di atletica leggera Aics (Associazione italiana cultura sport) memorial Pietro Mennea, svoltosi a Cervia il 6-7-8 settembre. Per l’occasione sono stati convocati i nostri atleti di Chions per partecipare alla competizione sportiva che li ha premiati con la medaglia Sd’oro nella staffetta 4x100. Inoltre, Matteo De Michieli si è aggiudicato la medaglia d’oro nei 60 ad ostacoli e lancio del vortex, mentre Lorenzo Pollicina medaglia d’oro nel salto in alto e medaglia d’argento nei 60 ad ostacoli. Tornati a casa, i nostri ragazzi hanno lavorato con costanza e dedizione nella preparazione di altre gare conquistando anche titoli regionali. Complimenti agli atleti per la stagione appena conclusa e auguriamo un buon lavoro per la prossima che inizierà a gennaio. Momento delle premiazioni

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In gita al Castello di Bressanone (archivio) Attività fisica nella terza età

Il benessere fisico è oggi un argomento di cui tutti sono attratti dal gioco delle bocce (dove si mettono in parlano. La ricerca della linea perfetta, le attività all’aperto movimento… gambe e braccia) e dal gioco delle carte (dove ed in palestra contagiano persone giovani e con i capelli si esercitano molto… le dita e… la lingua). A ciascuno le sue bianchi, per cui sempre più spesso si incontrano lungo le preferenze! strade “atleti” ed “atlete” madidi di sudore che camminano, Gli anziani hanno bisogno di avere momenti di Icorrono, pedalano su biciclette di vario tipo. Ogni domenica aggregazione, cioè occasioni per incontrarsi e stare poi migliaia di persone partecipano a maratone e marce insieme. Il Centro Sociale Anziani ne offre parecchie: di beneficenza sia nei centri grossi che piccoli, unendo dai giochi (bocce, carte, ecc.) alle attività di laboratorio generosità a resistenza fisica. Senza contare quelli che coordinate dalle assistenti sociali del Comune (collage, invece, sotto la guida di esperti allenatori, faticano chiusi mosaico, lavori a maglia, preparazione di regalini, uscite sul nelle palestre muovendosi al ritmo di musiche esotiche o territorio, ecc.); dagli intrattenimenti tradizionali di stagione manovrando attrezzi ultramoderni. (castagnata, festa di Natale, crostolata, festa di primavera, Il Centro Sociale Anziani già da anni si è messo in linea scampagnata) agli incontri con esperti su argomenti con questa tendenza e pian piano ha allestito una piccola di attualità e alla Messa in ricordo dei soci scomparsi; palestra adatta alle donne che lo frequentano. Gli attrezzi dalla effettuazione dei corsi di ginnastica “femminile” di che offre sono molto semplici: bastoni, palloni, elastici, corde, cui sopra, all’organizzazione assieme al Gruppo Alpini tappetini; un hi-fi d’annata che diffonde musiche nostrane. Gli dell’annuale Torneo di bocce “Enzo Lena”, il cui ricavato esercizi sono proposti da persone che hanno esperienza e viene devoluto al CRO di Aviano e alla cura degli ambienti capacità di motivare e di far sentire tutte a proprio agio. che ospitano il Centro. Due volte la settimana, da settembre a maggio, un gruppo Grazie all’aiuto dell’Amministrazione Comunale e di di signore dai 50 a oltre 75 anni (!) si ritrovano per eseguire alcuni Enti, il Centro Sociale Anziani, diretto dal Presidente esercizi di ginnastica dolce ed antalgica. Inoltre sanno Ugo Santin e dai componenti il Comitato di Gestione, si socializzare e al benessere fisico uniscono quello psicologico. prefigge di diventare ancora più accogliente e funzionale e È importante essere “belle e snelle”, ma lo è altrettanto attende “giovani” pensionati sensibili a dare una mano e a stare serenamente in compagnia. Disciplina, attenzione, suggerire nuove iniziative per renderlo un autentico centro affiatamento non mancano, con soddisfazione di tutte. di aggregazione per le persone della terza età. Questa attività del Centro è esclusivamente femminile. Gli uomini, infatti, non ne sono per niente interessati. Loro Ermanno Bianchi

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Coro sezione ANA di Pordenone in divisa storica

L’anniversario dei cent’anni festeggiato dagli Alpini d’Italia

Quest’anno ricorre un anniversario molto importante l’accompagnamento canoro e musicale del coro per tutti gli Alpini d’Italia: la nostra Associazione Jubilate, in una chiesa parrocchiale gremita di gente. Nazionale Alpini (A.N.A.), fondata a Milano la sera Proseguendo, il 10 marzo, con la ricorrenza Sdell’8 luglio 1919, ha festeggiato un secolo di vita. dell’affondamento della Nave Galilea, una cerimonia Anche il nostro Gruppo di Chions, fondato nel 1933 sempre molto sentita con la partecipazione da un gruppo di paesani Alpini, ha ricordato questa straordinaria di Onorino Pietrobon, 98 anni, ultimo importante data partecipando a tante iniziative e in superstite ancora tra noi dei 284 che si sono salvati dal particolare all’Adunata Nazionale che si è tenuta proprio naufragio. Durante il corteo siamo stati accompagnati a Milano. dal coro della Sezione ANA di Pordenone in divisa Cent’anni di passaggi di mano in mano di un storica, presenza molto gradita da tutti i partecipanti, testimone affidatoci dai nostri fondatori, combattenti che hanno apprezzato sia i canti che la divisa. Il della Grande Guerra che hanno voluto creare un ricordo della Nave Galilea è stato celebrato anche il sodalizio a memoria di tutti gli Alpini. 23 marzo a Sala Baganza, in provincia di Parma, con La volontà di non lasciar sbiadire la memoria dei l’accompagnamento del Labaro Nazionale affiancato nostri caduti, di tener vivi quei valori che gli Alpini hanno dal presidente nazionale Sebastiano Favero, e anche in coltivato e che noi continuiamo a portare avanti a testa questa occasione eravamo presenti. alta, si concretizza in tante iniziative di carattere civile Dal 10 al 12 Maggio, in occasione dell’Adunata che tuttora gli Alpini d’Italia realizzano come volontari. Nazionale a Milano, ci siamo affiancati al Gruppo Alpini Come da tradizione, questo 2019 è stato un anno di Villotta in quella che è stata definita “l’Adunata dei ricco di iniziative e in queste poche righe ne ricordiamo 100 Anni”, proprio a ricordo della data di fondazione alcune: dell’ANA, come dicevamo all’inizio. Il 27 gennaio, Messa in ricordo dei dispersi in Un mese dopo, l’Adunata del Triveneto, svoltasi Russia celebrata da Don Alessandro Zanta con presso Tolmezzo, è riuscita a coinvolgere un numero 49 elevato di Alpini che hanno creato, alpine che comunali, ogni tanto in una splendida atmosfera, una ha delle difficoltà a garantire la festa senza intoppi nella cittadina presenza in quanto risente del carnica. mancato ricambio di giovani leve Oltre a queste varie ricorrenze, e perché purtroppo qualcuno “va quest’anno si è tenuto a Lignano avanti”, come diciamo noi, a volte Sabbiadoro, dal 30 agosto al 1° anche troppo presto: quest’anno settembre, il 70° anniversario due nostri Alpini, sempre presenti della Brigata Alpina Julia. La data alle nostre manifestazioni e vicini scelta, in alta stagione balneare, ha al nostro Gruppo, ci hanno lasciato, visto poca affluenza da parte degli e con questo ricordo esprimiamo Alpini, compensata tuttavia da una nuovamente la nostra vicinanza numerosa presenza di turisti che si alle loro famiglie. Ricordo che sono ben inseriti nell’evento; questi allarghiamo sempre anche a tutti tre giorni con uno sfondo balneare gli Alpini e amici Alpini che sono ci hanno già proiettati alla prossima “andati avanti” e che hanno dato Adunata, che si terrà a Rimini dall’8 tanto al nostro Gruppo. alla comunità civile 2.060 ore di al 10 Maggio 2020. Per finire, il Gruppo nel suo volontariato, segnate nel nostro Per concludere l’anno, siamo piccolo tenta sempre di portare Libro Verde della beneficenza. stati presenti anche all’Adunata avanti i valori e lo spirito alpino, Tramite questa pagina del Sezionale a il 21 e cercando di collaborare con tutti bollettino L’Arcon, approfittiamo 22 settembre, pur con qualche secondo la propria disponibilità, della possibilità di raggiungere intoppo, ma nulla ci ha impedito di mettendo a disposizione ore tante famiglie e augurare a tutti partecipare perché lo spirito alpino personali di volontariato e Buone Feste e Buon 2020 con va oltre ogni difficoltà. lavorando sempre con il sorriso e a saluti Alpini. Il Gruppo, sempre presente testa alta. Con questo spirito infatti, alle cerimonie o alle ricorrenze sia nell’anno 2019, sono state donate Gruppo Alpini Chions

Monumento ai Caduti della Galilea in cimitero

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Entrata in chiesa del corteo Donatori di sangue e d’organi in festa

l traguardo dei 55 anni di attività della sezione frammento di un grande mosaico che da solo non ha comunale Avis e dei 35 di fondazione del Gruppo Aido forza, ma unito a tutti gli altri ha il potere di salvare rappresenta motivo d’orgoglio per l’intero Comune di un’opera, una vita umana. Abbiamo voluto cosi Chions poiché la donazione è una delle azioni più nobili ringraziare consegnando le medaglie di benemerenza Iche ciascuno di noi può “regalare” al prossimo, è un atto coloro che ogni giorno donano speranza. di puro altruismo, il cui valore, peso e serietà diventa Ben 67 i riconoscimenti Rame (8 donazioni), 51 gli prezioso quanto insostituibile per ogni essere umano. Argento (10), 29 gli Argento dorato (36), 20 gli Oro (50), 5 Il donatore con un solo e silenzioso gesto è in gli Oro con Rubino (55), 4 gli Oro con Smeraldo (100) ed grado di dare speranza a chi ne ha bisogno, in maniera 1 Diamante (120). La giornata si è conclusa con un ricco concreta, vera ed ammirevole, un esempio per tutti. buffet presso l’oratorio parrocchiale. Oggi i soci Avis sono quasi trecento che nell’arco A nome del Consiglio un grazie di cuore a tutti i dei dodici mesi mettono assieme più di 400 donazioni. nostri associati per il sostegno di ieri, oggi e domani, un Mentre superano trecento gli iscritti soci Aido. grazie ai donatori, il nostro cuore pulsante. Si esprime È stato giusto festeggiare, sabato 8 giugno a Chions, gratitudine verso le autorità, le Avis consorelle, l’Aido con questi anniversari con una manifestazione pubblica per cui collaboriamo ed i collaboratori sempre presenti. rendere merito alle due associazioni: un avvenimento pieno di gioia, di soddisfazione per queste sezioni che Giada Moretto vantano mete, percorsi e storie ben lunghe alle spalle. La festa è iniziata nel pomeriggio con il ritrovo Sopra, entrata in chiesa del corteo. nel piazzale della chiesa è seguito il corteo verso il Sotto, in Oratorio per la festa finale ed il taglio della torta monumento ai Caduti per la deposizione della corona, sono seguiti i discorsi e le premiazioni in Villa Perotti. Hanno preso parola il Sindaco, la presidente Avis, il vicepresidente Aido, una rappresentanza Avis/Aido Regionale e Provinciale; ognuno con parole personali ha trasmesso a tutti i presenti il messaggio di quanto sia importante il dono del sangue e, in caso di morte precoce, degli organi, per la sopravvivenza di persone meno fortunate. Anche l’Amministrazione comunale plaude e ringrazia, partecipa e sostiene attivamente l’azione di promozione. Una “goccia” del nostro sangue è come un piccolo

Arcon 2017 51 Lo sviluppo in agricoltura della famiglia Cossetti

Da ben 115 anni insiste sul territorio di Chions l’Azienda che è localizzata in Saccon, è attrezzata con sistemi Agricola Cossetti, oggi esempio di impegno e dedizione all’avanguardia che costantemente monitorano e regolano familiare, riguardo verso il benessere del suolo e attenzione la temperatura, nonché di docce e ventilatori per i periodi al sano allevamento animale. caldi, tecnologie che permettono ai titolari di avere più Quest’impresa ultracentenaria nasce nel 1904 quando tempo per seguire gli animali. Grande importanza viene Giobatta Cossetti ereditò la tenuta di campagna, la quale data anche all’alimentazione non OGM dei maiali, ai quali comprendeva all’incirca 120 ettari di terreni tutti nel territorio viene fornito il cibo tramite un sistema automatico di Ddi Chions. Nel corso degli anni si sono alternate su quei suoli distribuzione. L’allevamento è certificato GLOBAL GAP, colture e bestiami diversi, in particolare coltivazioni di cereali ovvero questa certificazione intende soddisfare la crescente Donatori di sangue e d’organi in festa e vigneti (con tanto di cantina), allevamento di bachi da seta attenzione del consumatore finale verso le questioni di e vacche da latte con latteria in casa, dando così luogo a sicurezza alimentare e di rispetto per l’ambiente. Non svariati prodotti soggetti sia a vendita diretta che alla vendita a caso la sigla GAP sta per Good Agricultural Practice, tramite commercianti locali a seconda della merce. ovvero Buone Pratiche Agricole che concretamente sono: A occuparsi dei lavori agricoli vi era Giobatta Ermanno rintracciabilità delle materie prime, salute e sicurezza coadiuvato da alcuni mezzadri. dei lavoratori, approccio responsabile nei confronti degli Oggi l’azienda ad indirizzo zoo-cerealicolo è gestita da animali, uso limitato di sostanze chimiche potenzialmente Claudio Cossetti e il figlio Giovanni Battista, che insieme si nocive per l’uomo e l’ecosistema. impegnano per una conduzione all’avanguardia ed efficiente. GLOBAL GAP è anche una collaborazione tra produttori I terreni, con sistema fisso di irrigazione ad aspersione, agricoli e rivenditori per stabilire degli standard di vengono utilizzati per la produzione di cereali e leguminose, certificazione ampiamente accettati e procedure per buone sia per utilizzo zootecnico che umano. pratiche agricole. La sua portata attualmente copre frutta, L’attenzione alle più recenti tecniche agronomiche è verdure fresche, materiale di moltiplicazione, assicurazione rigidamente costante al fine di rendere più economicamente integrata della fattoria (bestiame, mucche, maiali, pollame, sostenibili i sempre maggiori costi delle coltivazioni, le quali cereali e grani combinabili), fiori e piante da ornamento, tè, continuano a svalutarsi. È indispensabile salvaguardare caffè ed acquacoltura. il suolo, infatti da un po’ di anni vengono utilizzati, e si È davvero lodevole che l’Azienda Cossetti sia una continuano a sperimentare, i microorganismi efficaci: una delle poche della zona ad implementare un sistema che miscela di diversi ceppi batterici selezionati per rivitalizzare favorisca il rispetto dell’ambiente, i ritmi delle colture, i terreni ed agire in sinergia con le piante. Grazie alla l’allevamento degli animali in condizioni dignitose loro azione di stimolazione della naturale flora batterica riducendo al minimo l’uso di antibiotici. Padre e figlio si e fungina, il regolare uso dei microorganismi efficaci dicono orgogliosi del lavoro che svolgono con passione e assicura il successo economico ed ecologico in agricoltura. intendono perseverare verso un continuo miglioramento Sono impiegati anche per rivitalizzare i suoli sfruttati dai delle tecniche agricole ed ecosostenibili. Sopra, entrata in chiesa del corteo. trattamenti chimici o per potenziare le rese di quelli biologici Ilaria Pavan Sotto, in Oratorio per la festa finale ed il taglio della torta o biodinamici. L’applicazione dei microorganismi efficaci quindi migliora lo sviluppo delle piante, la produttività e il vigore in ogni fase della crescita, soprattutto se iniziata a partire dai primi stadi di vita. L’azienda alleva anche maiali d’ingrasso in soccida con una grande azienda del settore, che esporta in tutto il mondo. La capienza della stalla è di circa 1500 suini ed è inserita in una particolare filiera del suino per i salumi e le carni fresche: in totale si parla di oltre 150 allevamenti coinvolti che applicano la riduzione dell’uso di antibiotici e il completo non utilizzo negli ultimi quattro mesi di vita su oltre 300mila animali. Un aspetto molto importante nell’allevamento è costituito dal benessere animale e dal miglioramento delle condizioni di vita, infatti la struttura, Veduta aerea dell’azienda Cossetti in via Saccon

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MOSA 50

Titolari e dipendenti alla festa dei cinquant’anni MOSA Un‘altra realtà industriale del nostro porta del titolare per informarlo della loro della lamiera. Successivamente nel 1980 territorio ha compiuto cinquant’anni, decisione e rassegnare qualche giorno l’apertura di un’officina autonoma in garanzia di sviluppo e ricchezza produttiva dopo le conseguenti dimissioni. grado di progettare, costruire, modificare per tanti lavoratori e una vita dignitosa * * * e manutenzionare gli stampi del reparto per le loro famiglie. I cinquant’anni di MOSA ci raccontano produttivo. la sua storica avventura avviata con Ancora un’altra decisione importante A Chions, zona industriale, via G. intelligente coraggio dall’intuizione nel 1980 (seconda svolta): MOSA dà vita UMarconi 14, campeggiano due insegne dei due Soci fondatori e continuata, ad una produzione propria nel settore che non sfuggono all’occhio di chi ancora oggi come ieri, con puntuale dell’ortoflorovivaismo con macchine per transita davanti per altra destinazione: determinazione. In concreto: da piccola la semina, il trapianto e l’irrigazione che, MOSA (l’azienda dei titolari MOzzon realtà artigianale alle attuali due aziende oggi, oltre che in Italia, esporta in più di 20 Fernando e SAntarossa Antonio) e 50 • MOSA srl Paesi nel mondo. (il compleanno del “mezzo secolo”). (progettazione, costruzione stampi e Negli ultimi due decenni altri Cinquant’anni di lavoro, di intraprendenza stampaggio lamiera) investimenti in macchine e presse di e tenacia, di puntualità e qualità, di fiducia • MOSA GREEN srl notevole potenza per lo stampaggio e collaborazione, coronati da successi, (macchine per ortoflorovivaismo) (nell’ottica di una migliore qualità e riconoscimenti e gratificazioni, frutto - in un’officina di 8.224 mq su una maggiore quantità) e il forte impegno di fatiche quotidiane, indispensabili e superficie totale di 23.295 mq per il raggiungimento delle certificazioni inevitabili in ogni attività produttiva. - oltre una cinquantina di maestranze ISO 9001 e IATF 16949 rilasciate - un fatturato di oltre 10 milioni di Euro dall’Istituto DNV GL nel 2006, hanno MOSA 1968-69 / 2018-19 - più di 16 milioni di pezzi prodotti/anno permesso all’azienda di entrare nei Il 2 ottobre 1968 i due giovani settori: automotive, elettrodomestico, quasi venticinquenni, con alle spalle Notevole l’evoluzione e la costante riscaldamento, elettrico, climatizzazione, la scuola dell’obbligo e la “Licenza di crescita nell’aspetto esterno (ben cinque agricolo ed edilizio con la produzione Istituto Professionale”, ma animati gli ampliamenti nel 1975, 1980, 1985, di particolari metallici attraverso uno da una forte volontà di intraprendere 1997 e 2008, tutti con raddoppiamento stampo dedicato. un’attività “in proprio” e inserirsi nel del precedente). Edoardo Borean mondo imprenditoriale, costituiscono Altrettanto forte, all’interno, ufficialmente la Società Mosa e firmano l’incremento della produzione. Si * * * il contratto d’acquisto del terreno (4.000 inizia con le “crocette” per il sostegno mq) per la costruzione di un piccolo delle pentole sui fornelli del gas e altri La parrocchia di Chions, da queste capannone 12x20 (240 mq). articoli richiesti dai settori dell’industria, righe de “L’Arcon”, esprime a MOSA un Nel 1969, dopo alcuni anni di lavoro dell’edilizia e dell’agricoltura. grazie per i tanti aiuti ricevuti nell’arco dei presso la rinomata azienda Pasquotti di Poi la prima svolta decisiva: l’acquisto cinquant’anni trascorsi, si complimenta per Pordenone, pur benvoluti dai dirigenti e di macchine e di attrezzature adeguate i traguardi raggiunti ed augura un futuro colleghi, decidono di bussare insieme alla per il taglio, la piegatura e lo stampaggio sempre più proficuo e ricco di risultati. 53

Lauree

Sandy Moretti Elisa Mozzon 13/03/2019 18/03/2019. Ci sostengono Corso di Laurea: Laurea Magistrale da lontano 2019 Economia e Gestione in Ingegneria civile Aziendale Università di Udine Università degli Studi Bragato Bertilla Motta di Livenza di Trieste Bottos Claudia Bergamo Trevisan Pierangelo Villotta Bernardi Toni Saludecio F.lli Agnolon Barco Bressan Roberto Canada Celant René Francia Fantin Teresa Argentina Fantin sr. Annalisa Cormons Fantin Pietro Tiezzo Letizia Santin Giulia Regini Enrico Bressan Celant Rodolfo Svizzera 27/03/2019 29/03/2019 08/07/2019 Laurea Magistrale Laurea Magistrale in Laurea Magistrale Marchese Enrica Roma in Giurisprudenza Lingue e letterature in Comunicazione Bragato Marisa Motta di Livenza Università degli Studi europee ed e Marketing Gambarin Mario Francia di Trieste extraeuropee Università Ca’ Foscari 110 e lode 110 e lode di Venezia Gambarin Iolanda Milano Basso Luciano Preganziol Toffolon Gino Roma Della Pina – Regini Francia Della Bella Santina Grazzano Badoglio N. N. Como Favot Caterina Francia Molinari Dino Francia Zanardo Ines Michieli Angelo Canada I lettori Michieli Lina Canada ci scrivono Praturlon Bruna Solaro Simonetto Oriano Belgio Battel Sandro Canada Con piacere ho ricevuto il bollettino del 2018, per il quale ringrazio Zanin Elio Canada sentitamente. Vi faccio i miei complimenti per il prezioso lavoro che state facendo, ma soprattutto per le attività pastorali che la Parrocchia fa senza Andre Alain Francia trascurare nessuno. Non credo di esagerare se dico che è una Parrocchia Gobat Lino San Benigno modello, quindi complimenti al Parroco ma anche a tutti voi laici. Canevese Vi assicuro del mio ricordo nelle preghiere, porgo i miei riverenti saluti al Bottos Claudio Canada Parroco e tutti voi collaboratori. Con stima e riconoscenza, obbl.ma Moretto Luigi Azzano Decimo Suor Annalisa Fantin Suore della Provvidenza

Arcon 2017 54Battesimi

Yesso Elie Blay Degni Giorgia Frunzo Cristiano Cesco Francesca Vittoria di Simon Parfait di Giuseppe di Gianantonio Papais e Niamke Gisele e Cristal Benedini e Valentina Ilario di Manuel e Maria nato il 26/05/09 nata il 18/01/2019 nato il 04/09/2018 Azzurra Gozzo battezzato il battezzata il battezzato il nata il 30/01/2019 18/05/2019 09/06/2019 09/06/2019 battezzata il 27/10/2019

Filippo Paludet Ludovica Drigo Adele Vatri Rachele Moretto di Christian di Paolo e Marta Soldati di Yuri e Marta Tesolin di Matteo e Alessandra e Giulia Martin nata il 09/03/2019 battezzata il Bianchini nato il 12/06/2019 battezzata il 31 marzo 2019 nata il 29/01/2019 battezzato il 27/10/2019 a Latisana battezzata il 27/10/2019 19/05/2019 a S. Vito al Tagliamento

Prima Comunione

Domenica 19 maggio 2019 Ester Antoniol, Marica Beninato, Elie Mael Blay Degni Yesho, Giorgia Borean, Matteo Brun, Edoardo Cesco, Tommaso Cigagna, Sveva Corazza, Mattia Del Bianco, Elia Favaro, Rachele Lena, Sara Isabella Milani, Daniel Picone, Stefano Regini, Martina Stefanin, Serena Valeri, Sveva Anna Zanin 55 Matrimoni 2019

02/03/2019 JODY DEL BIANCO e FABIANA FACCA

04/05/2019 DANIELE PIAZZA e NICOLETTA PAVAN

25/05/2019 MATTIA PICCOLO e JESSICA LIUT 15/06/2019 FLAVIO BARISI e LAURA RIGON

10/08/2019 MARCO ZAGOLIN e SILVIA PANIGHELLO 07/09/2019 LUCA PIVETTA e ANNACHIARA BRESSAN

56 Feste di Classe

Classe 1939 Classe 1945

Classe 1949 in gita a Padova Classe 1956 a FRIESACH (Austria)

Classe 1959 Classe 1969

Classe 1964 in gita a Solferino

Arcon 2017 57 In famiglia

Buone speranze per la continuità della famiglia Presot negli U.S.A.

Nel giorno del novantottesimo compleanno Giacomo Cesselli ha avuto la visita del sindaco Renato Santin, del parroco don Luca Buzziol insieme al sacrestano Alberto Toffolon.

Incontri straordinari fuori paese. Due famiglie di Chions la scorsa estate avevano deciso di recarsi a New York per trascorrere qualche giorno di vacanza. La sera del 27 luglio si sono casualmente incontrate in città nella grande Times Square. Ecco la foto a testimonianza di quella indimenticabile serata fuori paese per le famiglie di Mauro Casonato e Keven Corazza. Uno scatto con i propri nipoti per ricordare Onelio Grando.

Cinque generazioni in una foto. Un Gli sposi Megan Presot e Carry Artrip sono venuti a far Per il suo sessantesimo benvenuto a Rachele Moretto (2019), visita ai tanti familiari italiani. Una grande festa li ha compleanno le donne di casa figlia di Matteo Moretto e Alessandra accolti in casa Corazza, famiglia di origine della nonna Segat hanno organizzato una Bianchini, nipote di Patrizia Mercante, Giuseppina. grande festa a sorpresa presso bisnipote di Nives Tesolin e trisnipote il laghetto Le Roste per Ugo. di Rita Cicuto di anni 97. Nella foto la La redazione de L’Arcon porge piccola Rachele in braccio alla zia Giada. vivissimi auguri.

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Anniversari

Le nozze di diamante di Luigi Valeri e Nella Brun sono state finalmente l’occasione per essere protagonisti di una festa. Nella foto con i cinque adorati nipoti: Giacomo, Massimiliano, Enrico, Eva e Adelaide.

Domenica 26 maggio alcune coppie hanno voluto festeggiare Domenica 22 settembre 2019 a Udine le sorelle suor Patrizia assieme nella chiesa di Chions le loro “nozze di smeraldo”, e suor Samuela Roncadin hanno ricordato, con una Messa di dopo 55 anni di matrimonio, con una Messa di ringraziamento ringraziamento nella chiesa dell’Istituto Beata Vergine Maria al Signore per il lungo periodo che hanno potuto trascorrere in Regina del S. Rosario a Udine, rispettivamente il sessantesimo compagnia, allietato da figli e nipoti. e il cinquantesimo anno di professione religiosa. Il loro servizio Successivamente si sono ritrovate in un locale della zona per il a favore dei bambini delle diverse Scuole dell’Infanzia rimane convivio di rito, ricordandosi a vicenda episodi, sia lieti che tristi, indelebile testimonianza di amore verso Dio e verso il prossimo. che hanno scandito giorno dopo giorno la loro vita. La comunità di Chions è riconoscente al Signore per questi loro traguardi.

Nozze di diamante per Tranquillo Mattiuzzi e Elena Calderan Festa anche in casa Mercante per il raggiunto traguardo delle nozze d’oro di Augusto e Nives Tesolin. Arcon 2017 59

Sposi nozze d’oro Sposi da 40 anni

Sposi da 30 anni Sposi nozze d’argento

Sposi da 20 anni Sposi da 15 anni

Sposi da 10 anni 60° e 50° di professione religiosa, suor Patrizia e suor Samuela Roncadin 60 Defunti 2019 in Parrocchia

Carlo Collini Adelfia Mattiuzzi Renato Cesco † 18/12/2018 ved. Corazza † 12/01/2019 anni 69 † 03/01/2019 anni 65 anni 85

Franca Fasan Angelo Corazza Egelinda Casonato Armando Tesolin Fermino Bonetto ved. Rossit † 20/01/2019 ved. Stolfo † 17/02/2019 † 04/03/2019 † 18/01/2019 anni 71 † 23/01/2019 anni 94 anni 80 anni 83 anni 99

Franca Casonato Mario Mascarin Adriano Veneruz Anna Bellotto Edi Bergamo † 27/03/2019 † 28/03/2019 † 27/03/2019 ved. Miotto in Battistel anni 42 anni 83 anni 72 † 04/04/2019 † 17/04/2019 anni 90 anni 67

Giuliana Cobelli Marisa Bragato Cesira Borean Enzo Gambarin Onelio Grando ved. Battistutta † 29/05/2019 ved. Molinari † 24/06/2019 † 04/08/2019 † 15/05/2019 anni 61 † 04/06/2019 anni 76 anni 68 anni 78 anni 86

Arcon 2017 61

Marina Marino Gianclaudio Morettin Gina Chiarotto Giorgio Michieli Bruno Vazzoler ved. Paludet † 16/08/2019 ved. Zanese † 23/08/2019 † 02/09/2019 † 14/08/2019 anni 76 † 22/08/2019 anni 85 anni 75 anni 63 anni 88

Enzo Molinari Tito Alessandro Flavio Favretto Guido Bottos don Gino Bravo † 02/09/2019 De Munari † 19/11/2019 † 22/11/2019 † 06/12/2019 anni 63 † 10/09/2019 anni 52 anni 93 anni 95 anni 75 fuori Parrocchia

Gino Gardiman † 16/11/2018 anni 89 Canada

Rina Piazza Fabiana Celant Milena Girardi Lucia Lena Bianca Aurora † 28/12/2018 in Alberti ved. Cesselli † 11/11/2019 Mascarin ved. Pegolo anni 73 † 12/01/2019 † 22/10/2019 anni 82 † 26/11/2019 Varese anni 51 anni 73 Svizzera anni 91 Svizzera Vallenoncello Pasiano Arcon 2017 62 Un sorriso bello come il sole

lutto che colpisce profondamente la e questo è terribilmente ingiusto e nostra piccola comunità di Panigai, crudele. Abbiamo perso il conto delle che a memoria dei più anziani non volte che ci siamo chiesti PERCHÈ? trova ricordo di tanto “disastro”. Ora non ci sei più per tutti. “Incredibile, tutte e due... robe da Ora ci sei solo per chi ti ama e terzo mondo... di solito una delle due ti amerà per sempre. Hai scaldato, la salvano ...” sono le esternazioni colorato e migliorato le nostre vite più ricorrenti che abbiamo sentito in e tutto l’amore che ci hai lasciato ci È una fresca mattina d’inizio questi tristi mesi. difenderà e proteggerà dagli inverni primavera quando ci lasciano Franca A volte purtroppo anche la che dovremo attraversare. Casonato 42 anni appena compiuti e scienza è impotente. Grazie a te per essere stata il la sua tanto desiderata piccola Anna Roberto, l’amatissimo compagno, NOSTRO SOLE BELLISSIMO. che portava in grembo da circa sei e Nadia, sorella insostituibile, colpiti mesi. Anna, la bimba voluta e amata nel profondo del cuore dell’anima, da sempre, non ce la fa da subito; non trovano parole ma ringraziano per Franca l’uguale e ingiusto destino tutti per le dimostrazioni d’affetto è per il giorno dopo. Ma da animo vero e le preghiere sincere. buono e puro quale lei era regala A te Franca ..... l’ultimo immenso gesto d’amore verso Franchina nostra... all’alba del tuo gli altri donando cinque organi. È un sogno più grande tutto si frantuma La tua family

Angelo Corazza, un uomo speciale per il nostro paese

Domenica 20 gennaio, poco Angelo ha contribuito a creare in via Diaz un ambiente prima dell’inizio della Messa, le d’altri tempi, aperto, gioioso e soprattutto generoso. campane hanno suonato per Con il fratello si erano divisi i compiti: a lui competeva la annunciare la morte di Angelo lavorazione delle terra e delle coltivazioni, a Domenico la Corazza, di anni 71, avvenuta cura della stalla, coadiuvati dalle mogli Cristina e Margherita. qualche ora prima all’ospedale Pur in presenza di tanto lavoro nei campi, la famiglia di Pordenone. L’annuncio dato tutta ha sempre partecipato alle tante iniziative della in chiesa ha sortito tra i presenti parrocchia. Angelo era un organizzatore, un amico, sentimenti di cordoglio e tristezza: un amante del suo paese e della sua gente. Difficile è “Chions ha perso un uomo speciale di cui si sentirà la riassumere i tanti gesti di bontà e di come le sue braccia mancanza” sono stati i primi commenti. aperte siano state capaci di aiutare il prossimo. Tra quelle Angelo era uno degli ultimi agricoltori del paese, titolare più evidenti la disponibilità dei locali, delle attrezzature della più grande azienda agricola a gestione familiare, in e di quanto necessario per realizzare i carri di carnevale comproprietà con il fratello Domenico. La discendenza della Compagnia Chionstuttinsieme di cui lui era l’autista è quella di una famiglia insediatasi a Chions da alcune specializzato nella trazione dei carri. Attività che avrà generazioni, ramificatosi in tante altre famiglie; infatti Corazza continuità per suo desiderio. è uno dei cognomi più frequenti. La malattia, un tumore al pancreas, l’ha combattuta con Angelo era figlio di Gino, l’unico maschio della grande coraggio e determinazione ma gli è servita anche per dare famiglia di Marco e Benvenuta Nardo, con sette sorelle sostegno ed aiuto ad altri ammalati come lui. Ha pregato (cinque ancora viventi: una, la zia suor Regina della e sperato che il fine vita non fosse un calvario di dolore ed Congregazione del Buon Salvatore a Roma, pur di 93 anni, è stato esaudito, non ha sofferto e all’alba di domenica 20 non ha voluto mancare per l’ultimo saluto all’amato nipote). gennaio il suo generoso cuore ha cessato di battere. La mamma Oliva Diana, scomparsa da poco più di un Immancabile il grande affetto di cui sono stati circondati anno, aveva affrontato con il marito Gino l’emigrazione in i familiari, la moglie Cristina, le famiglie dei due figli Dario e Inghilterra per far fronte alla povertà della grande e numerosa Diego, il fratello Domenico e la cognata Margherita, la nipote famiglia che mai ha avuto momenti divisivi. Le porte di casa Federica, gli zii e Suor Regina. Corazza sono sempre rimaste aperte a tutte le persone che I familiari in sua memoria hanno devoluto offerte alla in qualsiasi ora e per qualsiasi motivo passavano da loro; era Parrocchia, alla Scuola dell’Infanzia, al Coro Primavera. un calore pieno di accoglienza, di bontà, di generosità, senza fretta e carico di attenzione per tutti gli ospiti. Rosella Liut 63 Tra i ricordi

Domenica 21 settembre 1958. Una giornata di festa per i benefattori che hanno contribuito alla costruzione della Casa della Madonna Pellegrina di Pordenone. All’ingresso della chiesa un gruppo di ragazze d’ogni età. La redazione ringrazia se qualcuno farà giungere i nominativi delle persone ritratte.

Qui sotto: anni ’60 -Giovani di Chions in gita a Bergamo. Salire su un calesse di legno diventava motivo di trasgressione ma tante divertimento. Nella foto: Beppino Della Rosa, Bianca Lovisa, Nella Cesco (seminascosta), Graziana Santin, Teresa Mozzon, Giulia Nardo.

Angelo Corazza, un uomo speciale per il nostro paese

Nota: nei cassetti delle famiglie sono conservate di sicuro foto dei tempi passati. La redazione de L’Arcon è aperta tutto l’anno in canonica, per raccogliere suggerimenti, documenti, immagini di ieri e di oggi. I contatti sono Parrocchia San Giorgio M. Chions 0434648138, [email protected]

Arcon 2017