Arrva in Italia "JustWatch" il sito gratuito dedicato allo streaming

di Francesco Pellegrino Lise

Amanti dei film e delle serie televisive attenzione, arriva in Italia JustWatch. Il servizio è una sorta di motore di ricerca che aiuta gli utenti a trovare in un click quale servizio in streaming presente nel nostro paese trasmette il programma che si desidera guardare senza dover perdere tempo navigando tra un sito e l'altro. Si tratta di un vero e proprio aggregatore di servizi video online, che mette insieme i contenuti disponibili su Netflix, TimVision, Mediaset Premium Play, Infinity, Sky Go, SkyNow, iTunes, Google Play Movies, Playstation, Microsoft Store, Chili, Wuaki, Mubi e GuideDoc. JustWatch è già online in 22 paesi e conta oltre 20 milioni di utenti, è stato lanciato il 5 febbraio negli Stati Uniti che al momento è il paese con più utenti seguito da Gran Bretagna, Germania e Francia. Inoltre è disponibile su Internet ma anche come app su iOS sia su Android, la startup sta lavorando anche per le app su smart tv. Ma come funziona? Attraverso una griglia personalizzabile per tipologia, generi, anno di produzione, prezzo e valutazione si possono individuare tutti i film e le serie TV di proprio interesse. È utile quindi non solo per scoprire le novità o soddisfare ogni curiosità, ma anche fare il punto sulle piattaforme e per scegliere a quale sia più conveniente abbonarsi. E' bene sapere inoltre che JustWatch consente anche di accedere direttamente ai contenuti scelti, nel caso si sia già abbonati alla piattaforma che trasmette il programma. È sufficiente cliccare sul logo che identifica la propria piattaforma per far partire il video. Come se non bastasse il portale Just Watch mostra un'area cinema con tutti i film nelle sale, anche di prossima programmazione, e la possibilità di acquistare i biglietti online della catena UCI. La società ha uffici a Berlino e Los Angeles e conta su un team composto da circa 30 persone. Insomma, se il futuro della televisione è proprio lo streaming, con JustWatch trovare i propri contenuti preferiti è sempre più facile e alla portata di tutti.

Sicurezza Agroalimentare: sequestrati 15mila litri di olio extravergine d'oliva nei frantoi tra Bari e Brindisi

Red. Cronaca

BARI – L’olio extravergine di oliva è uno dei prodotti più rappresentativi del sistema agroalimentare nazionale, la cui materia prima è quasi del tutto autoctona, e che mostra una grande riconoscibilità all’estero come prodotto italiano. In tale contesto, nell’ultima settimana, il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, attraverso i N.A.C. ( Nuclei Antifrodi Carabinieri ) dipendenti, ha disposto una vasta azione di monitoraggio della filiera di produzione di olio extravergine di oliva di pregio, nel territorio del Sud-Est ed in particolare nella zona tra la bassa Murgia barese ed il nord Salento brindisino (Binetto, Alberobello, Castellana Grotte, Turi, Noicattaro e Noci in provincia di Bari e Francavilla Fontana, Fasano, Carovigno, Erchie, San Michele Salentino, Ostuni, Latiano, Oria, Cisternino e Ceglie Messapica in provincia di Brindisi) ove insistono oliveti secolari, perfettamente integrati nel paesaggio.

I controlli hanno comportato verifiche e accertamenti sulla filiera produttiva e sulla conformità dei processi di trasformazione, la regolare tenuta della documentazione prevista dalla legge ed ancora sulla correttezza e veridicità delle informazioni riportate nell’etichetta dei prodotti . Ulteriori controlli sono consistiti nella consultazione di banche dati del comparto agroalimentare e nelle correlate verifiche sulla superficie olivetata.

Le verifiche hanno evidenziato irregolarità a carattere amministrativo in contrasto con la normativa di riferimento: – irrogate sanzioni amministrative per un totale di 6.100 euro; – contestate 13 diffide per violazioni reversibili, in prevalenza per mancato aggiornamento registri e mancata regolarizzazione del sistema di identificazione delle partite di olio contenute nei silos; – per l’oggettiva discrepanza delle giacenze e la mancata rintracciabilità degli olii nella fase ascendente della filiera, operato il sequestro amministrativo di 15.000 (quindicimila) litri di olii dichiarati extravergini d’oliva (valore 90.000 euro circa) detenuti nei frantoi, senza la necessaria documentazione di rintracciabilità.

L’attività ispettiva dei N.A.C., appartenenti al comparto di Specialità del neo istituito Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri, si incardina nel contesto del nuovo modello organizzativo e operativo di presidio del territorio per garantire il più alto livello di potenziamento della tutela agro-ambientale, e contribuisce a preservare e difendere il patrimonio agroalimentare con l’apporto di militari altamente specializzati nel contrasto degli illeciti anche in quel settore, a tutela del consumatore e dei produttori . I controlli, in larga parte, hanno anche attestato l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto del prodotto imbottigliato, i cui esiti rassicurano il consumatore sull’autenticità e sul valore dell’acquisto, nonché sulla alta qualità del prodotto italiano.

Assassin’s Creed, porta la trilogia di Ezio Auditore su e PlayStation 4

di Francesco Pellegrino Lise

Nonostante l'assenza di un nuovo Assassin's Creed sugli scaffali dei negozi, il 2016 non verrà lasciato privo dell'eterna lotta tra Ordine dei Templari e Confraternita degli Assassini. In attesa dell’uscita del prossimo capitolo ufficiale della serie, Ubisoft ha però rilasciato Assassin’s Creed: The Ezio Collection, una raccolta per Xbox One e PlayStation 4 che comprende i tre titoli dedicati a Ezio Auditore di Firenze usciti nel 2009, 2010 e 1011, ovvero: "Assassin’s Creed 2", "Assassin’s Creed Brotherhood" e "Assassin’s Creed Revelations". Nel pacchetto sono stati inseriti tutti i contenuti scaricabili rilasciati fino ad ora ma sono stati tagliati gli elementi multigiocatore. Per chi non lo sapesse, Ezio Auditore è stato il protagonista di maggior successo all’interno della saga di Assassin’s Creed tanto che gli è stata concessa la possibilità di apparire in ben tre titoli differenti che ne hanno delineato le fasi della vita. Il primo è un vero e proprio viaggio di formazione, comincia dalla nascita del protagonista e passa per le tragedie che forgeranno Ezio come Assassino assetato di sangue templare; la storia comincia a Firenze, ma poi si sposterà in giro per l’Italia, tra cui figura un’incantevole Venezia, durante il carnevale ancor più bella. In Brotherhood, invece, Ezio verrà messo a capo degli Assassini e dovrà così gestire le truppe e le missioni in cui schierarle, mentre cerca vendetta per le strade di una Roma realizzata in stile open world. Infine, in Revelations, l’agilità e la sfacciatezza di un tempo lasciano spazio alla maturità di Ezio e alla ricerca delle origini nella grigia Costantinopoli. Insomma la trilogia rappresenta un viaggio incredibile in epoche e realtà splendidamente riprodotte e dense di attività da svolgere. Purtroppo però dal punto di vista grafico questi tre titoli rimasterizzati non lasciano a bocca aperta. Se paragonato al lavoro compiuto da Infinity Ward per Call of Duty: Modern Warfare Remastered o a quello di The Coalition per Gears of War: Ultimate Edition purtroppo la Ezio Auditore Collection non ha ricevuto la stessa cura. Intendiamoci, il restyling è stato compiuto ed è di buon livello, solamente che i fan più accaniti della saga sicuramente si sarebbero aspettati qual cosina in più. La differenza con i giochi per PlayStation 3 ed si nota principalmente dalla risoluzione a 1080p, mentre la fluidità è rimasta ancorata a trenta fotogrammi al secondo, non senza qualche incertezza nelle situazioni più dinamiche. Fortunatamente c'è più di questo, e le rifiniture migliori sono apprezzabili soprattutto sotto il profilo delle texture, che mostrano un numero maggiore di dettagli e colori generalmente più vividi. È sufficiente soffermarsi con lo sguardo su mattonelle, decorazioni e tessuti per notare nel complesso una maggior pulizia e brillantezza delle trame.

Nella remastered, inoltre sono del tutto scomparse le terribili texture caricate in ritardo sui palazzi più lontani che affliggevano i giochi originali. Sono presenti anche lievi aggiornamenti su effetti speciali, particellari e sulla resa dell'acqua, ma nulla di particolarmente incisivo e rilevante. Ciò che invece fa storcere davvero il naso è il trattamento riservato ad alcuni modelli poligonali: gli interventi, seppur limitatissimi, hanno deformato un poco i volti di determinati personaggi, che anche a causa delle animazioni datate talvolta sfociano in espressioni a dir poco grottesche. Questo trattamento di "make-up" si è riflesso anche sulle espressioni degli occhi, che possono apparire spiritati soprattutto nelle sequenze filmate. Si tratta di piccole sbavature che sicuramente daranno fastidio ai gamers più esigenti, ma tuttavia il lavoro svolto è nel complesso più che apprezzabile. Tirando le somme, nonostante la The Ezio Collection offra in edizione rimasterizzata i tre capitoli interamente dedicati alle gesta del mentore fiorentino, e permetta di apprezzare nuovamente sia il valore storico e contenutistico della trilogia, sia l’immortale qualità dei singoli episodi, dell’atmosfera e dell’intreccio narrativo, purtroppo si trascina alcune debolezze tecniche e ludiche che erano rimaste sepolte nei meandri della memoria: le aggiunte grafiche, in Assassin’s Creed 2 e in Brotherhood, migliorano solo parzialmente alcuni aspetti della resa visiva, e causano addirittura inedite problematiche che inficiano inevitabilmente la bellezza artistica ed il gameplay delle opere in questione. D’altro canto, è proprio Revelations, nel trittico il capitolo meno ricordato ed apprezzato, ad aver resistito con più forza alle insidie del tempo, anche grazie ad un restyling estetico meno marcato rispetto a quello dei predecessori. L’aumento della risoluzione in 1080p e il frame stabile a 30 fotogrammi al secondo non bastano purtroppo a rendere totalmente onore all’epopea di Ezio Auditore da Firenze, sebbene la sua importanza ed il suo fascino siano rimasti, anche a distanza di anni, del tutto immutati. Insomma, se proprio non si può fare a meno della Saga per un anno o si vuole rigiocare tre dei titoli che hanno fatto grande la saga, l’acquisto di questa collezione è quasi obbligatorio. Se però si è già giocato ai titoli presenti nella raccolta e si cerca qualcosa di nuovo, il consiglio è quello di aspettare l’anno prossimo e nel frattempo di buttarsi su uno degli innumerevoli videogames usciti in questo periodo.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Gameplay: 8

Longevità: 8

Sonoro: 8

VOTO FINALE: 8 WhatsApp "abbandona" gli più vecchi

di Francesco Pellegrino Lise

Se si possiede un telefonino datato e si fa parte di quella schiera di persone che utilizzano WhatsApp in maniera assidua, forse è ora di iniziare a pensare di dover cambiare il proprio smartphone. L’app di messaggistica ha infatti reso noto sul suo blog, a febbraio scorso, che andrà progressivamente eliminando il supporto per una serie di sistemi operativi proprio a partire dal primo gennaio 2017. Se ne andranno quindi il Symbian S60, ovvero l'os più anziano in grado di supportare WhatsApp, lo stesso utilizzato per dai 3660, dall’N70 ma anche da alcuni modelli di smartphone Lg, Samsung e Panasonic. Ad esso si affiancherà anche anche Android 2.1 e Android 2.2, noti come Eclair e Froyo, così come Windows Phone 7 e Apple iOS 6, quindi addio WhatsApp su tutti i modelli del melafonino dal 3GS in giù. L'app dall’anno prossimo non sarà più utilizzabile sui Blackberry 10 e sui Nokia S40. E' stato spiegato inoltre dalla stessa azienda che BlackBerry OS, BlackBerry 10 (quello cui sono equipaggiati i modelli Z10, Q10 e Q5), Nokia S40 (quella usata dalla gamma low cost Asha) e Nokia Symbian S60 potranno disporne fino al 30 giugno 2017. Quindi otterranno ancora qualche mese di autonomia prima di dare l'addio al servizio in modo definitivo. La scelta di WhatsApp è più che comprensibile. Uno dei punti sui quali l'app di messaggistica ha maggiormente battuto negli ultimi tempi è quello della sicurezza, e quasi tutti i sistemi operativi coinvolti sono piuttosto vecchi e non offrono quindi garanzie come quelli più recenti, più sicuri, ma soprattutto in grado di svolgere tutte le funzioni che vengono costantemente aggiunte attraverso gli aggiornamenti. A conferma di quanto detto, proprio la società sul blog aveva scritto: "Nel guardare avanti verso i nostri prossimi sette anni, vogliamo concentrare i nostri sforzi sulle piattaforme mobili che la stragrande maggioranza delle persone usa". La famosa applicazione, che negli anni ha letteralmente mandato in pensione gli sms, abbandonerà gradualmente alcuni dispositivi "più vecch" che non danno le funzionalità necessarie di cui abbiamo bisogno per espandere le funzioni della nostra App in futuro".

Aids: ogni 2 minuti un adolescente contrae l'HIV

Redazione

Un aumento del 60% dei nuovi casi di HIV fra gli adolescenti entro il 2030, se i progressi si arrestano. "Ogni 2 minuti un adolescente, con molte probabilità una ragazza, contrae l'HIV''. E' quanto afferma l'Unicef.

Secondo un nuovo rapporto lanciato oggi, se entro il 2030 non verranno effettuati ulteriori progressi per raggiungere gli adolescenti, i nuovi casi di contagio da HIV per questa fascia di età aumenteranno fino a 400.000 ogni anno, rispetto ai 250.000 del 2015 in tutto il mondo.

L'AIDS rimane una delle cause principali di morte fra gli adolescenti: nel 2015 ha causato 41.000 vittime fra i ragazzi tra i 10 e i 19 anni, secondo il settimo rapporto sui bambini e l'AIDS 'For Every Child: End AIDS'. Il mondo "ha fatto enormi progressi per porre fine all'AIDS, ma la battaglia è ancora lontana dall'essere conclusa, soprattutto per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti", ha dichiarato il direttore generale Unicef Anthony Lake.

Nel rapporto viene sottolineato che sono stati fatti considerevoli progressi nella prevenzione della trasmissione materno infantile dell'HIV. Nel mondo, fra il 2000 e il 2015, sono stati evitati 1,6 milioni di nuovi contagi fra i bambini. Nel 2015 sono state colpite 1,1 milioni di persone fra bambini, adolescenti e donne. I bambini fra 0 e 4 anni che convivono con l'HIV, rispetto a tutti gli altri gruppi di età, avverte l'Unicef, vanno incontro ai maggiori rischi di morte causata dall'AIDS, e questi casi sono spesso diagnosticati e curati troppo tardi. Solo alla metà dei bambini nati da madri sieropositive viene effettuato un test per l'HIV nei primi due mesi di vita, e in Africa Subsahariana l'età media dei bambini, che cominciano a ricevere cure e ai quali le madri hanno trasmesso il virus dell'HIV, è di circa 4 anni.

Nel 2015 nel mondo erano circa 2 milioni gli adolescenti fra i 10 e i 19 anni che convivevano con l'HIV. Nell'Africa Subsahariana, la regione maggiormente colpita, 3 nuovi casi su 4 registrati fra gli adolescenti dai 15 ai 19 anni hanno colpito le ragazze.

Malasanità: per 1 italiano su 3, 34 mila denunce ogni anno

Redazione

A tutela dei Medici, un nuovo strumento per contrastare il dilagante fenomeno della Medical Malpractice, che ha assunto negli ultimi anni le dimensioni di una pandemia. Una rete nazionale di Legali e Consulenti Tecnici schierata al fianco dei Medici: M.S.M. Srl – Mutuo Soccorsolegale Medici supporta il medico e sanitario a 360° nel momento in cui si trovi ad affrontare un evento devastante come la denuncia penale.

"Secondo i dati in nostro possesso un italiano su tre si lamenta di malasanità” – dichiarano Fabrizio Fossati e Calogero Caponetto, responsabili di M.S.M. Srl – Mutuo Soccorsolegale Medici – “Attualmente in Italia la problematica assicurativa ha un ruolo sempre più rilevante nell’attività professionale dei medici o sanitari ed appare assolutamente necessario realizzare un sistema in grado di fornire loro una consulenza e tutela legale tempestiva e specialistica, atteso il continuo mutare di leggi e sentenze, molto spesso sfavorevoli alla classe medica ed ai sanitari in genere”.

LA SITUAZIONE IN ITALIA – In Italia non esistono certezze in merito alla tutela dei rischi sanitari. Sia agli operatori (dai medici ai portantini) che ai cittadini tutti (pazienti e loro parenti) le strutture sanitarie dovrebbero essere garantite come totalmente sicure, non solo sul piano professionale, ma anche su quello strutturale e assicurativo. Il concetto di sicurezza implica che qualunque "evenienza avversa" che possa capitare ad ogni individuo riceverà adeguata copertura. Tuttavia manca una legge specifica che affronti il problema del rischio professionale, sanitario ma non solo.

LE CAUSE DEL RISCHIO DI MALPRACTICE – I rischi sempre maggiori a cui è esposta la componente medica/sanitaria nella delicata attività professionale sono correlati all'aumento esponenziale della conflittualità con i pazienti; alle difficoltà del mercato assicurativo a fornire coperture adeguate; alla mancanza dell’obbligo assicurativo per le strutture ospedaliere; all'assenza di monitoraggio, prevenzione e riduzione del rischio clinico (risk management); al coinvolgimento personale dei medici in lunghi processi penali e civili; all'esposizione del patrimonio personale dei medici, spesso aggredito da azioni esecutive dei pazienti e di rivalsa delle strutture; al danno alla persona; alla scomparsa dell’alea terapeutica; non osservanza delle norme delle disposizioni di legge, tra cui le linee guida; al contenzioso derivante dal mancato rispetto delle normative vigenti; alla non ottemperanza della gestione burocratica.

I DATI – Secondo l’Eurobarometro, agenzia dell’Unione Europea, su un campione di 5.000 pazienti, il 68% ritiene che gli errori medici e di errata prescrizione dei farmaci siano tra i problemi più rilevanti di cui sono fortemente preoccupati, senza tener conto dell’alea terapeutica. Il 23% di questo campione dichiara di avere avuto personalmente o in famiglia problemi causati da errori medici. I ricorsi sono aumentati di circa il 38% in tutti gli Stati negli ultimi 5 anni.

Secondo un’indagine dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), in un anno solare si registrano circa 34.000 denunce di cittadini per danni subiti da medici privati e nelle strutture sanitarie. Considerato che un risarcimento si aggira tra i 25.000,00 e i 40.000,00 Euro, il costo economico della malpractice potrebbe giungere a superare i 2 miliardi di Euro l’anno. Cifre teoriche, ma folli se si considera che rappresentano il 2% del FSN (fondo sanitario nazionale).

LE POSSIBILI SOLUZIONI – Per porre rimedio a questi rischi sono necessari nuovi strumenti legislativi e un costante confronto con l’esperienza europea, nuove forme di tutela legale e assicurativa e nuovi strumenti di monitoraggio e prevenzione dei rischi e degli eventi avversi. In particolare, tutti i professionisti, sanitari e non, dovrebbero essere coperti da assicurazione. La tipologia di polizza deve coprire sia la “colpa lieve” che la “colpa grave” per il libero professionista, solo la sola colpa grave per il dipendente ospedaliero.

A questo proposito, M.S.M. Srl – Mutuo Soccorsolegale Medici propone una risposta definitiva. Una rete nazionale di Legali e Consulenti Tecnici viene schierata al fianco dei Medici, fornendo uno strumento finalmente chiaro e diretto che supporti il medico/sanitario a 360° nel momento in cui si trovi ad affrontare un evento devastante come la denuncia penale. MSM Srl non rientra in alcun modo nel mondo dei servizi assicurativi, né vi entra in conflitto.

L’acquisto del servizio da parte del Medico include la consulenza sulle polizze assicurative esistenti, con esclusione totale di vendita diretta o indiretta di polizze, il pronto soccorso legale e la tutela del patrimonio personale, offerte da Professionisti esperti dei settori e convenzionati con MSM Srl. In caso di contenzioso penale, il Medico dovrà solamente conferire il mandato ad uno dei legali convenzionati con MSM, esperti del settore penale-sanitario, lasciando a quest’ultimo la gestione del complesso iter burocratico, perizie e atti irripetibili compresi, a costi prefissati e rispondenti ai minimi tariffari legali. Netto risparmio quindi per i medici in contenzioso, ma anche per le strutture ospedaliere e le assicurazioni. Watchdogs 2, hacker in lotta a San Francisco

di Francesco Pellegrino Lise

Sono trascorsi quasi due anni e mezzo da quando Watch Dogs arrivò sugli scaffali dei negozi. Ubisoft cercò di buttarsi in un open world in stile GTA toccando però tematiche completamente diverse. Watch Dogs venne aspramente criticato a causa di un comparto tecnico non all'altezza della situazione a causa della distribuzione del gioco sia su Playstation 3 che Playstation 4 e di una giocabilità a tratti monotona. Watch Dogs 2 ha quindi il compito di lasciare alle spalle gli aspetti negativi dell'avventura di Aiden Pierce e proporre agli utenti un prodotto perfetto sotto ogni punto di vista. L’inizio della storia di questo sequel ambientato a San Francisco vede il novello hacker Marucs intento a cancellare i propri dati personali dai server del ctOS come "battesimo del fuoco" per entrare a far parte del DedSec di San Francisco e unirsi dunque a un gruppo che include Sitara, un'abile street artist ben più saggia dei suoi anni; Wrench, un tipo misterioso che indossa sempre una maschera dotata di un display LED per comunicare il suo stato d'animo; Josh, timido quanto abile con computer e Horatio, di giorno dipendente del motore di ricerca Dudle ma di notte pirata informatico e giustiziere. Tutta la storia ruota attorno a come la Blume Corporation stia utilizzando il ctOS 2.0 e il social network “Invite” per manipolare le persone, carpire le loro informazioni e finanche influenzarne il voto. Lo stesso Marcus è stato anni prima vittima del sistema, accusato ingiustamente di crimini che non aveva commesso solo perché il software della potente multinazionale lo reputava capace di compierli. Il gruppo DedSec si oppone a queste tecniche aggressive di controllo lanciando una propria app e invitando i suoi follower a condividere capacità computazionale per consentire la violazione dei server della Blume e rivelare così la verità sul suo losco operato.

L'atmosfera di gioco è generalmente scanzonata, mirata per un pubblico preciso, e sebbene alcune scene riescano a strappare un sorriso, c'è il concreto rischio che una parte dell'utenza non si riconosca nei personaggi, che alla fine dei conti combattono il male con il male: si procurano denaro trasferendolo dal conto corrente di persone a caso, rubano veicoli per strada, leggono messaggi e ascoltano telefonate private, e spesso e volentieri si scontrano con la polizia. Per quanto riguarda la giocabilità, subito dopo aver fatto la conoscenza del protagonista e dopo aver superato la prima missione, il giocatore si troverà immerso in un open world in cui sarà necessario non solamente esplorare e affrontare le diverse missioni che la trama principale offre, ma anche prendere parte alle tantissime attività secondarie presenti sulla mappa. Queste ultime poi, sono sempre varie e in grado praticamente di introdurre nuovi elementi al gameplay generale come ad esempio infiltrarsi nelle basi nemiche allo scopo di raccogliere determinate informazioni oppure eliminare minacce legate al traffico di droga e molto altro ancora. Una delle migliori qualità di Watch Dogs 2 è che è affrontabile sia con un approccio action che con quello stealth. Inutile però negare che gli sviluppatori abbiano comunque lavorato di più sulla seconda tipologia, non solamente inserendo una sorta di visuale tattica in modo da vedere attraverso i muri e quindi studiare sia l'obiettivo che i movimenti dei nemici, ma anche sfruttando ogni dispositivo presente nella zona dove è in corso la missione. Marcus può quindi trasformare in vere e proprie bombe stordenti tutti gli apparecchi elettronici nel proprio raggio di azione, ma come del resto può comandare semafori, far esplodere tombini chiudere dissuasori e così via. L’hacker può anche attirare verso una trappola i nemici di turno grazie a dei piccoli cortocircuiti, insomma, in Watchdogs 2 si può fare ancora meglio quello che faceva Aiden. Nel corso dell’avventura è poi possibile contare sul supporto hitech fornito da due tipi di droni, il “Jumper” e il “Quadricottero”. Il primo è dotato di quattro ruote, una molla per effettuare salti e soprattutto in grado di sostituire Marcus negli hack fisici, di conseguenza capiterà di portare a termine una missione senza correre rischi in prima persona. Il secondo si rivela invece molto utile per effettuare ricognizioni, in modo da individuare minacce e capire quali sono i punti deboli da sfruttare a proprio favore. Il “Quadricottero” permette inoltre di leggere i codici di accesso da remoto, elemento chiave per poter entrare nei diversi sistemi informatici presenti in ogni missione. Sfruttare ogni gadget a disposizione è l'unica via per portare a termine le missioni, anche perché l’intelligenza artificiale degli antagonisti è ben calibrata e quindi le missioni non saranno mai una “passeggiata”.

L'ambientazione gioca naturalmente un ruolo fondamentale nella produzione di Ubisoft: la San Francisco di Watch Dogs 2 è splendida e include zone circostanti come la Silicon Valley, Oakland, Civic e Marin. Fra i tanti luoghi presenti ci sono anche numerosi easter egg e citazioni più o meno autobiografiche per la casa francese, che si aggiungono al solito, corposo monte ore delle produzioni a base sandbox come questa. Si può impostare una destinazione sullo smartphone virtuale e partire, oppure girare per il puro piacere di farlo, recandosi magari nei negozi d'abbigliamento per conferire al protagonista un look in linea con i propri gusti. A proposito di smartphone, come nel primo capitolo si tratta di un dispositivo fondamentale, tramite cui accedere alle missioni, alla mappa e a funzioni secondarie come gli incarichi da autista o l'app ScoutX, che premia con nuovi follower se si scattano e condividono dei selfie in determinate location. A ciò si aggiunge l'immancabile Media Player, dove selezionare i brani della colonna sonora che accompagnerà le nostre avventure fra generi diversi o stazioni radio tematiche. In Watchdogs 2 non manca nemmeno la componente multi giocatore: tale approccio è molto ben curato in quanto le attività che è possibile svolgere insieme ad altri utenti vengono inserite in modo trasparente nell'azione standard. Capita ad esempio che ci si trovi nei pressi di un giocatore che abbiamo il compito di hackerare, e a quel punto è possibile decidere se perseguire tale attività oppure allontanarsi e restare sulla campagna. Le tipologie di eventi online sono molteplici, sia di stampo competitivo che cooperativo e offrono un’ottima fonte di distrazione dalla storia principale. Dal punto di vista grafico, il titolo di Ubisoft gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro. La riproduzione della città è resa in maniera molto dettagliata, le texture sono nitide e riescono nell'arduo compito di non risultare ripetitive, nell'ottica di un'ambientazione ricca di personalità anche nelle sue periferie, con spaccati suggestivi che fanno sempre venir voglia di aprire l'app della fotocamera del protagonista e scattarsi un selfie. Ottimo anche il comparto sonoro che offre una vastissima gamma di canzoni a disposizione dei giocatori e rumori di background sempre convincenti. Tirando le somme, questo Watchdogs 2 è riuscito pienamente a superare i limiti del suo predecessore donando quel qualcosa in più che gli utenti avrebbero già voluto due anni e mezzo fa. Se quello che si cerca è un titolo dalla natura freeroaming,con tantissime cose da fare e ben strutturato, il titolo di Ubisoft è senza ombra di dubbio uno dei migliori software per Xbox One e PS4 in circolazione.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9 Gameplay: 8,5 Sonoro: 8 Longevità: 9

VOTO FINALE: 8,5

Battlefield 1, i giocatori diventano testimonial

di Francesco Pellegrino Lise

Quale migliore testimonial per un videogioco dei propri appassionati giocatori? Elia Sforza, 34 anni di Milano, Gianluca Vitale, 27 anni di Cesena e Stefano Pinna, 25 anni di Tortolì, dal 25 Novembre appariranno in TV su DMAX per raccontare la propria passione perBattlefield 1. I tre ragazzi, fan della celebre saga di Electronic Arts sono i vincitori del casting “Solo in Battlefield 1, solo su DMAX” lanciato il mese scorso, che invitava gli utenti a creare un video in cui raccontare, in prima persona, la propria passione per Battlefield 1. Elia, Gianluca e Stefano sono stati selezionati dalla giuria per comparire come protagonisti del video di 50’’ creato da DMAX, il canale dedicato alle passioni maschili, in cui descrivono le emozioni e le sensazioni provate scendendo in battaglia con Battlefield 1. Le testimonianze si alternano alle sequenze di gameplay, fornendo un’immagine viva e reale dell’esperienza di gioco. Ultimo capitolo di una saga di grande successo, Battlefield 1 porta i giocatori a scoprire le origini della guerra totale. Con il gioco è possibile esplorare il mondo in guerra ripercorrendo l'entusiasmante campagna “Avanti Savoia”, ambientata in Italia, oppure partecipare a frenetiche battaglie multigiocatore per un massimo di 64 giocatori. Si può combattere tra le file della fanteria, guidare una carica di cavalleria oppure prendere il controllo di potenti mezzi di terra, aria e mare: dai carri armati ai biplani, fino agli enormi Behemoth, alcuni dei veicoli più grandi mai apparsi in Battlefield. Con Battlefield 1 lo sviluppatore DICE si è posto l’obiettivo di creare il più immersivo e dinamico Battlefield di sempre, migliorando ancora di più il comparto multigiocatore grazie ad ambientazioni sempre in cambiamento, meteo dinamico e distruttibilità massima.

Il ransomware Locky e le sue varianti minacciano l'Italia

di Francesco Pellegrino Lise

La telemetria "Live Grid" di ESET ha rilevato un nuovo picco di infezioni causato dal malware JS/Danger.ScriptAttachment, che da fine ottobre ad oggi ha minacciato il 33,49% degli internauti in Italia attraverso allegati o link fraudolenti inviati via mail per rubare dati personali e credenziali di accesso a importanti servizi online, come ad esempio l’home banking. Una volta aperto, Danger.ScriptAttachment scarica e installa sul dispositivo infettato differenti varianti di malware, la maggior parte dei quali costituiti da cripto- ransomware; tra questi, gli esperti di ESET hanno rilevato nuove varianti di Locky, il temibile ransomware il cui scopo è quello di crittografare i dati preziosi chiedendo poi centinaia di euro per decriptare i file. Oltre che in Italia, Danger.ScriptAttachment ha registrato nell’ultimo mese un picco di infezioni nell’Europa centro orientale raggiungendo il 53% nella Repubblica Ceca, poi in Svezia (45%), Slovacchia (44%) ed Austria (43%). Per evitare il contagio i ricercatori di ESET raccomandano di usare attenzione e prudenza durante la navigazione on-line e nel leggere le email. Ad esempio, mai cliccare in automatico su link, soprattutto se abbreviati (anche sui social media), scaricare file o aprire allegati e- mail, anche se sembrano provenire da una fonte nota e attendibile, dotare il proprio dispositivo di un buon software per la sicurezza informatica.

Inquinamento killer: In Europa 470mila morti l'anno per smog

di Marco Staffiero

Nelle grandi città si muore. E' solo un lontano ricordo l'immagine di numerose famiglie che lasciavano le campagne per andare a vivere nelle città. Adesso chi ci riesce fugge dalle metropoli coperte di veleno per andare a vivere in realtà meno inquinate. L'inquinamento atmosferico è "la più grande minaccia ambientale alla salute in Europa": si stimano quasi 470mila morti premature in 41 Paesi europei collegate all'inquinamento dell'aria nel 2013. Lo riferisce l'Agenzia europea per l'ambiente."La riduzione delle emissioni ha portato a miglioramenti della qualità dell'aria in Europa, ma non abbastanza per evitare danni inaccettabili per la salute umana e l'ambiente", ha detto Hans Bruyninckx, a capo dell'agenzia con sede a Copenhagen. Sono necessari – ha aggiunto – maggiori sforzi da parte delle autorità pubbliche e delle imprese, così come dei cittadini e ricercatori".

L'inquinamento da particolato così come l'ozono e il biossido di azoto causano o peggiorano problemi respiratori, malattie cardiovascolari, cancro e portano ad aspettative di vita più brevi, riferisce l'Eea. Non solo. L'ozono, a livello di troposfera, è anche ritenuto responsabile della bassa resa delle colture. Il report dell'agenzia europea, che si riferisce al periodo 2000-2014, utilizza i monitoraggi di oltre 400 città. Nonostante i miglioramenti, circa l'85% degli abitanti delle città dell'Ue nel 2014 sono stati esposti a inquinamento da particolato a livelli ritenuti dannosi per la salute dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il report definisce l'inquinamento da particolato come una miscela di minuscole particelle e goccioline liquide composte da diversi elementi tra cui acidi, metalli, particelle di suolo o polvere. Fonte principale è la combustione di carbone e biomassa da parte di industrie, centrali elettriche e famiglie. Altre fonti di inquinamento sono i trasporti, l'agricoltura e l'incenerimento dei rifiuti. L'Italia non esce pulita da un panorama che sembra apocalittico.

Secondo una recente indagine del CCM VIIAS (Valutazione Integrata dell'Impatto dell'Inquinamento atmosferico sull'Ambiente e sulla Salute) finanziato dal Centro Controllo Malattie (CCM) del Ministero della Salute con la collaborazione di varie Università e centri, oltre 34.500 italiani ogni anno muoiono 'avvelenati' dall'inquinamento atmosferico: è come se 'scomparisse' improvvisamente un'intera città delle dimensioni di Aosta. 'Veleni' dell'aria che uccidono soprattutto al Nord, dove si registrano 22.500 decessi annuali, ma che riducono in media di 10 mesi la vita di ogni cittadino. Eppure, il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 11.000 vite l'anno. La nuova mappa dell'inquinamento è ottenuta applicando sofisticati modelli previsionali delle concentrazioni degli inquinanti su tutto il territorio nazionale. Emerge così che il 29% della popolazione italiana vive in luoghi dove la concentrazione degli inquinanti è costantemente sopra la soglia di legge, ma anche che vi sono considerevoli disuguaglianze degli effetti sanitari sul territorio.

Come atteso, l'inquinamento colpisce maggiormente il Nord (per il 65% del totale), in generale le aree urbane congestionate dal traffico e le aree industriali.Anche la combustione di biomasse (principalmente legno e pellet) è responsabile della maggiore incidenza di morti e malattie per l'esposizione al particolato. Questi scenari, afferma il Rapporto, mostrano come l'effettivo rispetto dei limiti previsti dalla normativa, e soprattutto l'ulteriore diminuzione del 20% della concentrazione media annuale degli inquinanti, avrebbero ricadute positive sulla salute pubblica e sull'economia: seguendo le statistiche dell'OMS, infatti, 10.000 decessi evitati all'anno corrispondono a circa 30 mld di euro. Il Rapporto mette anche a fuoco come è cambiata la natura dell'inquinamento atmosferico negli ultimi dieci anni, individuando nella combustione di biomasse per il riscaldamento e negli scarichi dei veicoli diesel i due principali bersagli verso cui indirizzare nuove misure preventive. Inoltre, il progetto ha mostrato come la riduzione significativa delle emissioni avvenuta negli ultimi anni non si sia sempre tradotta in un abbassamento delle esposizioni, soprattutto in quelle aree (come la Pianura Padana) caratterizzate da condizioni fisiche e meteorologiche difficili.

Tutti pazzi per il Black Friday e il Cyber Monday

di Francesco Pellegrino Lise

Il 25 novembre ha inizio il tanto atteso fine settimana di sconti e promozioni prenatalizie, il Black Friday, che culminerà lunedì prossimo con il Cyber Monday. Il fenomeno, di origine statunitense, ha saputo affermarsi anche in Italia nel corso degli ultimi anni, grazie soprattutto alla diffusione degli acquisti online. Secondo i dati di una ricerca condotta dal portale Idealo.it, “in Italia, nel 2015 si è registrata una crescita esponenziale del fenomeno pari al 33,46% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, l’aumento percentuale di traffico rispetto alle tre settimane precedenti e successive è stato nel 2015 del 78% per il Back Friday e del 40% per il Cyber Monday.” Nel 2014 la crescita fu meno forte, con 11,03% di visitatori in più per il Black Friday e solo 4,52% per il Cyber Monday. I prodotti più richiesti appartengono principalmente al settore dell’elettronica di consumo: console di gioco, robot da cucina, notebook, TV LED, obiettivi, fotocamere, smartphone, ultrabook e smartwatch. A suggerire che gli appassionati di tecnologia, forse per una maggiore familiarità con il mezzo, coincidono con il segmento della popolazione che più di ogni altro privilegia gli acquisti online. Ma quanto si risparmia effettivamentefacendo acquisti in questo periodo? Sempre secondo i dati divulgati da Idealo, che ha tracciato gli sconti offerti lo scorso anno, il livello medio dei ribassi è stato pari al 6%. “Gli sconti più significativi sono stati praticati, in occasione del Black Friday, su Robot da cucina (13,3%), Smartwatch (8,1%), Fotocamere Bridge (6,7%) e Notebook (5,9%)”. Si possono tuttavia trovare offerte molto più convenienti se si ha la pazienza di cercarle, sia sui grandi portali (Amazon in testa) sia sui negozi online più piccoli. Anche in questo caso Facebook, Twitter e le piattaforme social in genere rimangono le "guide" privilegiate per scoprire le occasioni migliori per portarsi a casa i migliori prodotti al minor prezzo.

A caccia dell'occasione migliore

I profili social delle aziende e dei grandi gruppi dell’ecommerce sono uno dei canali privilegiati tramite il quale è possibile scoprire le offerte migliori. Anche i siti specializzati di tecnologia, grazie ai programmi di affiliazione che restituiscono una percentuale sugli acquisti se qualcuno compra da un link condiviso, approfittano spesso del weekend nero per scovare sconti da proporre ai propri utenti. Le offerte più allettanti durano di solito per poche ore, o fino ad esaurimento del prodotto scontato. Per questo spesso è utile mettere subito un prodotto nel carrello virtuale per evitare di veder sfumare lo sconto o di essere battuti sul tempo da altri utenti più veloci ad acquistare. Prima del pagamento ci sarà poi ancora un po’ di tempo per valutare se procedere fino in fondo con l’acquisto.

Tutto sulle offerte di Amazon Il Black Friday di Amazon (qui tutte le offerte) è uno degli eventi più attesi da chi desidera spendere meno per farsi o fare un bel regalo. Capire al meglio il modo in cui tali offerte arriveranno sullo store è però il modo migliore per approcciare il Black Friday, poiché consente di calibrare al meglio i propri click e le proprie scelte di acquisto. Complessivamente sono previste oltre 10 mila offerte, la metà delle quali messe a disposizione da piccole aziende che sfruttano il marketplace per posizionare i propri prodotti. Nella sola giornata del Black Friday saranno disponibili oltre 3000 offerte. Con l’edizione 2016, Amazon estende il Black Friday anticipandone l’inizio e posticipandone la fine: il Cyber Monday sarà infatti incluso nella speciale parentesi a sconto maggiorato, portando così le offerte fino al 28 novembre. Nello specifico, Amazon offre i propri sconti sulla base di tre meccanismi differenti, da comprendere al meglio per poterne approfittare con il massimo vantaggio: offerte del giorno, offerte lampo e offerte in vetrina. Le offerte del giorno coinvolgono oggetti che rimarranno a disposizione a prezzo scontato per un giorno soltanto: lo sconto è valido e concede un giorno interno all’utente per decidere se abbandonarsi all’acquisto o se meditare ancora. Trattasi di offerte interessanti che la pagina mette in luce per 24 ore, dopodiché si passa ad una nuova proposta ed il prezzo del singolo oggetto torna ad essere quello di listino. Le offerte lampo sono per oggetti coinvolti da una promozione limitata nel tempo: vengono annunciate improvvisamente sul sito e rimangono disponibili soltanto per qualche ora. Si tratta di offerte di particolare interesse poiché correlate a sconti speciali che possono arrivare anche oltre il 50%. Sono tuttavia offerte che richiedono una scelta rapida, una valutazione immediata e un acquisto da concludersi entro il tempo scandito dall’apposito conto alla rovescia. Le offerte in vetrina sono un meccanismo per offrire a prezzo scontato molti oggetti che l’azienda intende mettere in luce durante il periodo di avvicinamento al Natale. Sono abbinate a speciale scontistica, ma la scadenza non è in questo caso di breve periodo: rappresentano una opzione che rimane valida fintanto che sarà garantito l’arrivo del pacco entro il Natale.

Un po' di storia

Letteralmente “Black Friday” significa “venerdì nero”, tale evento non ha niente a che vedere con crolli borsistici o altri infausti eventi: è il giorno di sconti e promozioni che segue la Festa del Ringraziamento. Nel 2005 shop.org ideò il Cyber Monday, una giornata di ulteriori sconti – disponibili esclusivamente online – da tenersi il lunedì successivo. L’iniziativa fu un successo e prese rapidamente piede, tanto che negli ultimi anni tutto l’ultimo fine-settimana di novembre, definito per estensione “black weekend”, si è trasformato in una quattro giorni di sconti e promozioni dove le persone si affollano per acquistare regali per se stessi, per gli altri o dove comprano direttamente per il Natale.