Montesilvano, 9 Gennaio 2010

Nuovi ponti su Saline e Piomba e mobilità sostenibile a (di Giuseppe Di Giampietro, responsabile Webstrade.it www.webstrade.it )

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1. Due ponti ed un fiume (di auto)

Nel silenzio e nell'indifferenza generale si stanno per compiere due ulteriori gravi errori urbanistici sulla costa Nord pescarese, tra Montesilvano e Silvi, che rischiano di avere conseguenze nefaste per il futuro del nostro territorio. Pare che siano già finanziati sia un ponte alla foce del Piomba tra Silvi e Città S. Angelo (pare richiesto per la valorizzazione del nuovo complesso turistico residenziale Le Dune di Silvi) sia un nuovo ponte stradale alla foce del Saline all'altezza del multisala Warner, finanziato dalla Provincia di Pescara. Se si realizzassero questi ponti stradali è certo che il traffico sulla costa Nord Pescarese, collegando i lungomare di Silvi, Città S. Angelo e Montesilvano, trasformerebbe in un asse di scorrimento veloce la fascia litoranea, diventando di fatto la vera tangenziale Nord del sistema Pescarese. Non avendo infatti incroci sul lato mare, per la presenza della spiaggia, i veicoli avrebbero un'accessibilità privilegiata negli spostamenti del Nord Pescarese.

2. Migliaia di veicoli al giorno.

Tali spostamenti lungo la fascia costiera tra Pescara e Silvi sono stati misurati in circa 60mila veicoli in Comune di Montesilvano (circa 20mila veicoli al giorno su ciascuno dei tre assi paralleli: lungomare, statale 16, e pedecollinare di via Verrotti). Questo traffico veicolare quotidiano, che è maggiore del numero di tutti gli abitanti di Montesilvano causa inquinamento, rumore, congestione, incidentalità ed è incompatibile con la qualità della vita degli insediamenti.

3. Opere senza piani

Ma questi ponti, che nessuno ha valutato nei loro impatti si realizzeranno nell'assoluta mancanza di una pianificazione. Montesilvano, 50mila abitanti è priva di un piano del traffico a cui sarebbe obbligata per legge come tutte le città con almeno 30mila abitanti. Nessun piano provinciale aveva programmato questa connessione delle strade litoranee. Anche perché non esiste alcun piano territoriale dell'area metropolitana in grado di coordinare tre provincie e la quindicina di comuni che formano la realtà dell'area metropolitana Pescara- Chieti.

4. Opere che cambiano le città (e la vita)

Ma questi errori non sono necessari né inevitabili e delle alternative per gli investimenti pubblici sono disponibili. A Riccione si è chiuso un lungomare trasformandolo in una affascinante passeggiata ciclopedonale vanto del litorale romagnolo, con giardini, fontane, verde, arredo urbano e un parcheggio sotterraneo sotto il Lungomare della Libertà.

A Reggio Emilia il Sindaco per scavalcare l'autostrada e la nuova linea ferroviaria ad alta velocità ha chiamato Santiago Calatrava, il più geniale architetto-ingegnere strutturista

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vivente che ha realizzato gli spettacolari tre ponti ad arco e funi sopra l'autostrada del Sole, ora simbolo e porta della città visibili da chilometri.

La Provincia di Teramo ha realizzato lungo tutta la costa teramana una serie di ponti ciclopedonali in legno lamellare che scavalcano le foci di tutti i fiumi e collegano tutta la costa con un percorso verde o "greenway", da Martinsicuro a Silvi.

A Pescara, il discusso Ponte del mare, ciclopedonale, che collega la riviera Nord e Sud di Pescara, ha cambiato il paesaggio e le abitudini dei Pescaresi dimostrando che è possibile realizzare un ponte da cui sono escluse le automobili restituendo a migliaia di persone il piacere di muoversi a piedi e in bicicletta tra fiume mare e cielo collegando le due riviere di Pescara.

5. Una città senza urbanistica

Nel frattempo l'urbanistica è un'araba fenice senza prospettive. Mentre si stanno per realizzare tali scellerate opere pubbliche nessuno sa come collegare la tangenziale Nord all'autostrada evitando l'abitato di Montesilvano, magari trasformando l'autostrada A14 nel troncone di un asse attrezzato del fondovalle -Saline.

Non si hanno certezze per la prosecuzione della filovia verso Silvi e ancora si discute se bisogna realizzare sull'area di risulta della ex ferrovia un'infrastruttura moderna ed efficace per il trasporto pubblico per l'area metropolitana Pescarese.

Sarebbe possibile invece completare la rete di percorsi ciclopedonali esistenti sul litorale pescarese fino a collegarli al percorso verde della costa Teramana, e collegata ad una nuova asta lungo l'area golenale del fiume Saline offrire alla città e agli alberghi un parco lineare metropolitano tra campeggi, aree boscate per pic nic, eventi sport e spettacoli all'aperto.

Ma nel frattempo a Montesilvano si continuano a costruire interi quartieri con recinti a filo strada, senza marciapiedi, senza parcheggi, con stradine misere su colate di cemento, senza altra alternativa per pedoni, ciclisti, utenti del trasporto pubblico, se non un'effimera illusoria speranza di mobilità in automobile per un fiume di auto che non sappiamo più dove mettere, mentre mancano le regole per l'edilizia e la riqualificazione della città, da fissare in un Regolamento Viario come complemento di un necessario Piano del Traffico.

6. Un territorio sostenibile per le generazioni future

E mentre vediamo scomparire la bellezza, e la qualità ambientale delle nostre "Silvi", "Monte Silvano", "contrada Foreste" "Pineto", "Roseto" che solo nei toponimi ci ricordano cos'era la costa adriatica, non riusciamo più a sognare un territorio diverso, naturale e sostenibile da lasciare alle generazioni future. Ma è un sogno a cui non tutti sono disposti a rinunciare.

Per scaricare immagini inerenti a questo contributo (Piste della costa Teramana, Calatrava a Reggio Emilia, Riccione lungomare Libertà, Pescara Ponte del mare, Montesilvano area ponte sul Saline): http://www.webstrade.it/montesilvano/ponti/11-01.09_ponti-sul-saline_jpg.zip

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