Poliziamoderna C’
Poliziamoderna C’è ancora un ragazzo che... Ogni sera entra in scena da solo, con la chitarra al collo, la sua inconfondibile voce e il suo contagioso entusiasmo per raccontare, attraverso le sue canzoni, un pezzo di storia del nostro Paese. E ogni sera, i 3.000 posti del teatro tenda che lo segue in giro per l’Italia sono puntualmente assiepati di gente. Lui è Gianni Morandi, l’eterno ragazzo della musica leggera italiana, ma anche un uomo che, dopo aver conosciuto il successo e l’oblio del pubblico, ha saputo rialzare la testa. Una carriera strepitosa: 400 canzoni incise, 34 album pubblicati, 3.700 esibizioni in tutto il mondo e una tournée in giro per l’Italia, proprio in questi giorni, con il suo ultimo spettacolo. Qual è il segreto per continuare ad essere così creativo e così in forma, pur avendo già superato i 60 anni?Il nostro è un mestiere fatto di passione e di voglia di mettersi in gioco, di migliorarsi giorno dopo giorno. E soprattutto è un lavoro dove non si finisce mai di imparare e dove non bisogna mai pensare di essere “arrivati”. Il segreto, se di segreto si può parlare, è che ancora oggi, dopo tutti questi anni, ho lo stesso entusiasmo di quando ho iniziato a cantare, la stessa voglia di lanciarmi in nuovi progetti. E poi cerco di tenermi in forma con le partite della Nazionale cantanti e con le maratone, soprattutto quella di New York: l’edizione del 2008 l’ho saltata perché ero in tour, ma quest’anno ci voglio tornare...Lei è uno dei pochi cantanti degli Anni ’60 ad aver resistito all’arrivo del rock e dei cantautori.
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