Piano Sociale Di Zona Anno 2014 Parte Prima Allegato Alla
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO ASL RMF 2 COMUNI DI CERVETERI E LADISPOLI PARTE PRIMA 1 SOMMARIO PARTE PRIMA .............................................................................................................................................................................. 4 Premessa ............................................................................................................................................................................................ 4 1.Descrizione del territorio Distrettuale dal punto di vista geografico, urbanistico e produttivo ............... 5 1.1 aspetti geomorfologici ............................................................................................................................................... 5 1.2.Il rapporto dei due comuni con la vicina città di Roma e rapporti economici ........................................ 7 1.3 Gli indicatori economici del Distretto F2 ................................................................................................................. 8 - I redditi .................................................................................................................................................................................. 8 - le pensioni ....................................................................................................................................................................................... 8 - le abitazioni e le imprese .......................................................................................................................................................... 8 2.Descrizione del territorio dal punto di vista demografico ........................................................................................ 8 2.1. La struttura della popolazione ( elaborazione dati istat) ................................................................................. 9 2.2. La popolazione minorile ............................................................................................................................................ 13 3.Il quadro territoriale dei bisogni ................................................................................................................................. 18 3.1 Area minori e famiglie .................................................................................................................................................. 18 3.2.Area anziani ...................................................................................................................................................................... 29 3.3 Area Disabili ..................................................................................................................................................................... 32 3.3.1 Assistenza educativa scolastica Cerveteri e Ladispoli ........................................................................... 34 3.3.2 Assistenza domiciliare disabilità a carico dei Comuni di Cerveteri e Ladispoli ............................ 34 3.4 Disagio ed esclusione sociale ....................................................................................................................................... 37 3.5 Immigrazione .................................................................................................................................................................... 39 4. Quadro generale dell’offerta dei servizi socio-assistenziali ............................................................................ 40 4.2 Area anziani: offerta socio-assistenziale ............................................................................................................... 41 4.3 Area Disabili: offerta socio-assistenziale ............................................................................................................. 44 4.4 Area Disagio ed esclusione sociale: offerta dei servizi socio-assistenziali ............................................... 45 4.5 Immigrazione .................................................................................................................................................................... 46 5.Obiettivi strategici del Piano di zona .............................................................................................................................. 46 5.1 Obiettivo n.1: servizi essenziali ( ex art.22 legge 328/2000) .......................................................................... 47 5. 2. Obiettivo n.2: tutela dei minori in condizioni di disagio .............................................................................. 47 5.3 Obiettivo n.3: presa in carico persone con disagio psichico ......................................................................... 48 5.4 Obiettivo n.4: presa in carico delle donne vittime della violenza di genere ........................................... 48 5.5. Obiettivo n.5: Ufficio di piano .................................................................................................................................. 48 6.Integrazione socio-sanitaria dei servizi .......................................................................................................................... 50 7.Coordinamento con altri organi dello stato ................................................................................................................. 51 8.Strumenti di valutazione dei risultati raggiunti ......................................................................................................... 52 2 9.Innovazioni organizzative, operative e gestionali e di sistema del Distretto: il sistema di accreditamento del Distretto F2 ........................................................................................................................................... 52 10. Quadro finanziario del Piano sociale di zona ................................................................................................... 53 3 PARTE PRIMA Premessa • La Regione Lazio, con la D.G.R. n.136/2014 approva le nuove linee guida per la stesura dei piani di zona annualità 2014, definisce il Piano di Zona quale strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e di integrazione socio-sanitaria ; • dispone altresì la trasformazione dei progetti annuali contenuti nei Piani di Zona in servizi sociali essenziali (art. 22 L. n. 328/2000) distrettuali permanenti. • Pone a tutti i distretti i seguenti obiettivi operativi : 1. Il mantenimento del livello di spesa e dei servizi 2013 anche per l’anno 2014; 2. Il recepimento degli indirizzi di Giunta contenuti nella relazione alla proposta di legge di cui alla D.G.R. n. 321/2013 “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio”, compatibili con la normativa regionale vigente L.R. n. 38/96; 3. Il rafforzamento del soggetto istituzionale distretto socio-sanitario attraverso il superamento degli attuali accordi di programma utilizzando le forme associative di cui al titolo II, capo V del D. Lgs. 267/2000 e successive modifiche, artt. 30 , 31 e 32; 4. L’introduzione di strumenti contabili e organizzativi omogenei a livello distrettuale (documento finanziario e regolamento di organizzazione dell’Ufficio di Piano); 5. L’attivazione di azioni volte a evitare la duplicazione degli interventi distrettuali contenuti nei Piani di Zona e negli altri interventi regionali e comunali; 6. L’individuazione e la distinzione degli interventi distrettuali socio-assistenziali e di quelli socio-sanitari tramite il raccordo e la coerenza della programmazione distrettuale con quella della ASL di riferimento; 7. L’implementazione della piattaforma informatica regionale; 8. L’individuazione delle procedure per la chiusura e auto-valutazione del periodo di programmazione 2012-2014; 9. L’attivazione, nel corso dell’anno 2014, di un percorso regionale per la definizione dei contenuti e delle modalità attuative del nuovo periodo programmatorio 2015-2017. La Regione dispone inoltre che tutti i documenti programmatori relativi al Pdz vengano predisposti secondo apposita modulistica, uguale per tutti i distretti. Ciò premesso, il “Piano sociale di zona” del Distretto F2 è stato predisposto tenendo conto delle indicazioni regionali, della necessità di dare continuità ai progetti già in essere al fine di non creare interruzioni che potrebbero creare gravi disagi all’utenza e tenendo conto delle osservazioni emerse durante l’iter tecnico amministrativo seguito che è stato realizzato secondo il seguente processo partecipativo: - indizione tavoli di lavoro tematici aperti alla partecipazione del terzo settore; - coordinamento tecnico, con i rappresentanti di servizi pubblici e privati; - concertazione sindacale; - riunione del Comitato Istituzionale che, in esecuzione del nostro vigente accordo di programma prevede la presenza non solo dei sindaci (o loro delegati) ma anche di n.2 consiglieri comunali per ciascuno dei due comuni. 4 1.Descrizione del territorio Distrettuale dal punto di vista geografico, urbanistico e produttivo 1.1 aspetti geomorfologici Il piano territoriale provinciale annovera tra i “Sistemi urbani morfologici locali”, riferiti alle sub-regioni naturali della provincia, i comuni di Cerveteri e Ladispoli . I due centri, a nord di Roma, sorti sulle preesistenze insediative di epoca etrusco- romana, hanno subito consistenti trasformazioni con le bonifiche e le riforme agrarie che hanno sostituito il tessuto insediativo rurale dei casali e delle