! 8 marzo: una lunga storia

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Le donne ! e! il teatro

La prima donna italiana che

ità del Tempo Libero di Mestre - Anno2 -Numero 5 marzo-aprile 201 Libero di Mestre - Tempo itàdel passeggia tra pianeta le stelle

Scienza iNNO ! Cultura Ricordi & Ritratti ! ALLA DONNA! Curiosità “Stupenda Attualità Viaggi immacolata fortuna…. Casa & Cucina Lifestyle Periodicod’informazione dell’Univers !

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! _____ Magazine______5 ! ______Il giornale di e per tutti noi______MARZO-Aprile 2015______P I A N E T A UTL. ! mar-apr2015 Colophon ! ! IN QUESTO NUMERO ! ! ! IN COPERTINA _PIANETA___ ! Il giornale di e per tutti noi 1^ Opere in vetro di Laura De Santillana - [email protected] Le Stanze del Vetro, Isola di San Giorgio (2014) ! [foto di Gabriella Baso] NUMERO 5 - ANNO II !MARZO-APRILE 2015 ! ! 2^ SOMMARIO In questo numero COORDINATORE EDITORIALE 3^ CINEMA&STORIA “” (Pane e Rose) Corrado Balistreri Trincanato

! Maria Montessori SPECIALE 8 MARZO ! Tina Modotti

Maria Curie

“Essere donna è così affascinante. Matilde Serao ! È un’avventura che richiede un Coco Chanel Essere Donna…. 4^ tale coraggio, una sfida che non finisce mai” SEGRETARIA DI REDAZIONE Oriana Fallaci

Aung San Sun Kyi

UTL Anna Maria Dal Moro ! Frida Kahlo ! Rita Levi Montalcini ! Pina Bausch Carla Fracci ! PIANETAUTL n° 5 marzo-aprile 2015 ! A cura dei docenti, assistenti e soci dell’Università del Tempo Libero di Mestre REDAZIONE ! Daniela Angelozzi, Gabriella Baso, Anna Maria Dal Moro, PIANETA Mariacarla Gennari, Lucia AI SOCI Luttmann, Maura Miozzo. ! ! 03 EDITORIALE 8 marzo, Giornata della Donna PROGETTO GRAFICO !Gabriella Baso SPECIALE 8 MARZO ! 05 STORIA 8 marzo: una lunga storia VERSIONE ON-LINE Daniela Angelozzi ! 08 A PROPOSITO DI… Le donne e il teatro HANNO COLLABORATO: ! Daniela Angelozzi, Corrado 11 ATTUALITA’ La prima donna italiana che passeggia tra le stelle Balistreri Trincanato, Gabriella ! Baso, Manuela Bigozzi, Alice Bragato, Daniela Cornaviera, 14 POESIA Inno alla donna Mariacarla Gennari, Ester Per te Jacchia, Maura Miozzo, Sabina Schiavuta. ! ! 16 CULTURA La donna etrusca ! STAMPATO presso la SEDE UTL ! 18 RICORDI Mio padre: ovvero, “Ricordi di una bambina” !TIRATURA 200 copie Distribuzione gratuita 20 RACCONTI Una veneziana a Milano ! ! ! 22 RITRATTI “Come bianche farfalle” Il nostro periodico è aperto a tutti ! coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di ! diffu s i o n e ” , n o n c o s t i t u e n d o "Ci scusiamo per eventuali, non volute, carenze od omissioni nelle indicazioni di pertanto, tale collaborazione autori di porzioni di testi non virgolettati, degli autori di immagini fotografiche, gratuita alcun rapporto di lavoro pittoriche e disegnate, delle eventuali proprietà editoriali o ©, a fronte di una dipendente o di collaborazione carenza d'indicazioni delle stesse, o presenti su fogli volanti, o poste in siti autonoma. internet anonimi"

2 PIANETA Editoriale: 8 marzo, Giornata della Donna UTL Di Daniela Cornaviera Chuyia, la protagonista del film Water

L’incarico affidatomi dalla Redazione di aprire questo numero SPECIALE 8 MARZO speciale dedicato alle donne mi ha indotto a riflettere sulla cele- brazione della Giornata della Donna, diventata ormai una con- suetudine. E mi ha fatto ricordare che, studente sessantottina prima e giovane docente poi, inserita in un contesto di assoluta parità tra i sessi, la celebrazione di questa giornata mi sembrava inutile e pleonastica. Evidentemente la consideravo solo dal mio piccolo orizzonte, dominato dall’entusiasmo delle conquiste di quegli anni e non turbato da un’informazione martellante, este-

sa ad un mondo globalizzato.

La situazione attuale è ben diversa, tutti i giorni i media ci bombardano con notizie di violenze sulle donne e di femminicidi, o vediamo donne schiave, succubi di padri, mariti, fratelli, private di ogni elementare diritto, financo mar-apr2015 condannate perché pretendono di guidare la macchina. La celebrazione di questa giornata oggi non è inutile, se non intesa come semplice pretesto di incontro conviviale inconsapevole del suo significato storico e culturale. La Giornata della Donna, celebrata in- ternazionalmente e addirittura festiva in alcuni paesi, è qualcosa di più di un momento aggregante, pur se l’aggregazione è comunque un valore, è una giornata per ricordare le conquiste sociali e politiche delle

donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflet- tere sui passi ancora da compiere. La leggenda vuole che l’8 marzo sia stato istituito nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo della fabbrica Cotton di New York, fatto mai avvenuto, anche se un evento simile si produrrà qualche anno più tardi. In realtà, questa giornata trae origine dalle lotte operaie che agitarono l’Europa all’inizio del XX secolo e dalle numerose manifestazioni delle donne che reclamavano il diritto di voto, migliori condizioni di lavoro e l’uguaglianza tra uomini e donne. La Giornata Internazionale della Donna nasce ufficialmen- te negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909, dalla grande manifestazione in favore del diritto di voto per le donne organizzata dal Partito Socialista americano. La data dell'8 marzo entra per la prima volta nella storia della Giornata della Donna nel 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivo- luzione russa di febbraio». A questo evento si ispirarono le delegate della Seconda conferenza internazio- nale delle donne comuniste a Mosca quando scelsero l'8 marzo come data in cui istituire la Giornata In- ternazionale dell'Operaia. In Italia la Giornata della Donna inizia a essere celebrata nel 1922, ma prende forza nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia (formata da donne del Pci, Psi, Partito d'Azione, Sinistra Cristiana e Democra- zia del Lavoro) celebra la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia liberate dal fascismo. L'8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l'Italia ricorda la Giornata della Donna e la mimosa, che fiorisce proprio !nei primi giorni di marzo, diventa simbolo della ricorrenza. 8 marzo all’UTL Anche noi all’UTL celebriamo questa giornata, con un duplice obiettivo: da un lato riflettere sulla condi- zione della donna nel mondo e nella storia, dall’altro valorizzare donne che si sono distinte per il loro operato o il loro talento. Così negli ultimi anni abbiamo visto il film Water, dove la protagonista, una vedova-bambina di otto anni rinchiusa per il resto della sua vita in un ahsram per vedove, diventa simbolo della condizione di emargina- zione che ancora oggi colpisce milioni di vedove indiane costrette alla ferrea osservanza delle pratiche religiose.

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E abbiamo ricordato le attrici del teatro barocco che, grazie all’arte della recitazione, si conquistavano libertà, stima e rispetto e che, nella loro pro- fessione, diventavano pari all’uomo, o addirittura lo surclassavano in fama e popolarità.

mar-apr2015 Quanto alla valorizzazione delle donne del nostro territorio, abbiamo ospi- tato Espedita Grandesso, arguta scrittrice di favole, racconti, proverbi ve- neziani scritti in una lingua ricca e colorata, e le donne del Comitato

Donne San Lorenzo XXV Aprile che offrono soluzioni ai problemi con- creti delle donne, in assenza dell’impegno delle istituzioni, e organizzano attività aggreganti che permettono alle donne, anche straniere, di esprime-

[http://www.giuliocavalli.net] re la propria creatività ed acquisire maggiore fiducia in se stesse. Quest’anno con l’associazione “Voci di carta” renderemo omaggio alle !tredici donne scrittrici cui è stato assegnato, nel corso di oltre un secolo, il Premio Nobel per la Letteratura. Si dice delle donne Nell’informarmi sulla Giornata della Donna, ho percorso molti siti e ho pensato di riportare alcune frasi SPECIALE 8 MARZO che mi hanno colpito. Inizio senz’altro con Stendhal che già due secoli fa, nel 1817, aveva piena convin- zione della parità uomo-donna tanto da scrivere: UTL Accordare alle donne la parità perfetta costituirebbe un segno inequivocabile di civiltà che raddoppierebbe le for- !ze intellettuali del genere umano e le sue possibilità di felicità. Sempre in Francia, Marie Deraismes (1828-1894), scrittrice, giornalista, femminista ante litteram, pro- PIANETA clama l’uguaglianza tra uomini e donne affermando che sono entrambi necessari alla procreazione, dun- que uguali. !L’inferiorità delle donne non è un fatto di natura, è un’invenzione umana, una finzione sociale. Parole forti e inequivocabili da entrambi questi scrittori, forse non a caso francesi. Ricordiamo infatti che un'antesignana dell’affermazione dei diritti delle donne fu Olympe de Gouges con la sua Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina del 1791, che però finì sulla ghigliottina. E ricorro all’ironia di due donne, Francoise Giroud (1916 – 2003), giornalista, scrittrice, ministro degli Affari Femminili del governo Chirac e Charlotte Witton (1896-1975), prima donna sindaco di una grande città canadese, Ottawa, ben consapevoli che le donne debbono faticare per far riconoscere le loro compe- tenze, anche alle stesse donne. Potremo dire di avere raggiunto la parità tra i sessi quando donne mediocri occuperanno posizioni di responsabilità. Qualsiasi cosa facciano le donne devono farla due volte meglio degli uomini per essere apprezzate la metà. Per !fortuna non è una cosa difficile! Ma la parità uomo-donna non è solo un fatto di equità e di rispetto dei diritti dell’uomo, è anche una que- stione di progresso economico. Riporto uno stralcio del discorso del segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon in occasione della giornata internazionale della donna 2014. Tema dell’anno: “Uguali diritti, uguali opportunità: progresso per tutti”. I paesi dove le donne sono trattate su un piano di parità con gli uomini godono di una migliore crescita economica. Le aziende che contano delle donne tra i loro dirigenti raggiungono dei risultati migliori. Gli accordi di pace dove sono coinvolte delle don- ne durano più a lungo. I parlamenti in cui ci sono delle donne adottano più leggi che toccano questioni sociali fondamentali come la sanità, l'istruzione, la non discriminazione e gli assegni familiari. Non c’è quindi ombra di dubbio che la parità tra !donne e uomini è un vantaggio per tutti. E termino con la citazione semiseria di un anonimo bloggista, che speriamo induca al sorriso anche i si- gnori uomini. Per fortuna, nella nostra realtà, ce la possiamo permettere! Certo che Dio ha creato l’uomo prima della donna. Si fa sempre una bozza prima del capolavoro finale.

4 PIANETA

SPECIALE 8 MARZO UTL

SPECIALE 8 MARZO

PERCHÉ SI REGALANO LE MIMOSE? Sono state le ita- liane a eleggere la mimosa “pianta delle donne”. Nel 1946, l’U.D.I.

(Unione Donne Italiane) cercava un fiore che po-

tesse celebrare la mar-apr2015 prima Festa della donna del dopo- guerra. La scelta fu quasi obbligata: la mimosa è una delle poche piante a essere fiorita

all’inizio di marzo. Inoltre aveva il vantaggio di esse- re poco costosa.

8 marzo: una lunga storia Daniela Angelozzi

La “Festa della Donna”, ovve- Le operaie scioperarono per Socialista americano, che in ro “La Giornata interna- protestare contro le terribili quella data organizzò per l’8 zionale della Donna”, ricor- condizioni in cui erano co- marzo una grande manife- re l'8 marzo e ricorda sia le strette a lavorare e lo sciope- stazione in favore del diritto conquiste sociali, politiche ed ro si protrasse per alcuni delle donne al voto, diritto economiche delle donne, sia le giorni, ma l'8 marzo il pro- che negli USA fu concesso discriminazioni e le violenze prietario Mr. Johnson bloccò nel 1920. di cui sono ancora oggetto in tutte le porte della fabbrica In Russia la festa dell'8 molte parti del mondo. per impedire alle operaie di marzo venne istituita in ri- Le origini della festa uscire e diede fuoco alla fab- cordo di una manifestazione dell'8 Marzo sono incerte. brica stessa. Le 129 operaie avvenuta nel 1917 a San Pie- Una leggenda molto diffusa morirono arse vive nell'in- troburgo durante la quale le narra che la Festa della Don- cendio. donne russe sfilarono per le na sia stata istituita nel 1908 In realtà la Giornata In- vie della città protestando in ricordo della tragedia che ternazionale della Donna contro la fame e chiedendo il ebbe come protagoniste le nacque ufficialmente negli ritorno a casa dalle trincee di 129 operaie dell’industria Stati Uniti il 28 febbraio del figli e mariti. tessile Cotton di New York. 1909. A istituirla fu il Partito Oggi, in tutto l’occidente,

5 6 PIANETAUTL SPECIALE 8 MARZO mar-apr2015 enh 10 ni a drti lmnai che elementari diritti fa, anni così. 100 sempre Neanche stato è non ma uomini, degli diritti stessi degli e giuridica dell’uguaglianza godono e stesse se di padrone sono donne le o n emn d trat di termini in ro lavo sul discriminate fortemente ed erano professioni alle e all'Università dere acce casi molti in no poteva non voto, di ovunquediritto se dal esclu erano donne le dell'800 un fine Alla senza consistente. coinvolgimento intellettuali, fine minoranze la piccole tra porsi dell’ a cominciò femminile nelsolo 1972. concesso fu donne alle suffragio il Portogallo in e Svizzera civilissima nella che ricordare Basti difficile.percorso un occidentale mondo nel anche stato è femminile, mancipazione dell’e importantissima tappa esempio, per del L’acquisizione donne. alle riconosciuti erano alla votonon al proprietàe lavoro, al all’istruzione, diritto il come dubbio in mettere di sogna si nessuno ormai inglese perlediscriminazionineiconfronti delgenere 1914 -Ungruppodidonneprotestano contro ilgoverno voto alledonne manifestazioni peril Immagine delleprime ! ! femminile. In Europa il problema della condizione condizione della problema il Europa In 800 e l'inizio del '900 ma rimase legato a legato rimase ma '900 del l'inizio e 800 [foto GettyImagesinhttp///

[in http// stoppacompagnoni.racine.ra.it - - - - - iit d voto di diritto www.style.it ] ] - , oa het l’ chiesta cora an veniva donne Alle marito. al spettava ciò lavoro,proprio perchéil con guadagnati soldi i gestire potevano non sposate, se donne, Le uffici. pubblici ai ammesse essere ad quello meno tanto né legittimi, figli sui tutela la tare avevano non donne le 1865 esercidi diritto il mentari. ele diritti di italiana donna alla noscimento rico il e l’emancipazione verso passo primo il Fu universale. suffragio il concesso venne alle suffragio il allargare di proponeva si che Pankhurst, Emmeline di “Suffragette” delle movimento il Bretagna Gran in “esplode” secolo XX del primi Ai economico. tamento di quello dei lavoratori di sesso maschile. sesso di lavoratori dei quello di metà della più poco genere in era voratrici la delle stipendio delle lo e abbienti meno necessità classi una come semplicemente lavoro considerato era Il donna della extra-domestico concubinato. di caso in solo rito per anni due a prevedeva mesi tre da detentiva Penale pena una Codice del 486 L’articolo legale. separazione la ottenere per anche pitali. ca riscuotere o cedere mutui, contrarre bili, immo beni ipotecare o vendere donare, per Nel la donna adultera, mentre puniva il ma il puniva mentre adultera, donna la on. tlzaa eoi i protesta di metodi Utilizzava donne. ee noa lno sl nl 1945 nel solo e lungo a ancora dere atten occorre Italia In 1918. di nel voto diritto il ottenere di inglesi donne alle permise e attentati, persino marce, fame, della scioperi come duri anche Tale autorizzazione era necessaria necessaria era autorizzazione Tale oie i aila italiano Famiglia di Codice atrzain maritale" "autorizzazione del

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PIANETA Durante il fascismo le donne vennero Costituente furono elette 21 donne. spinte, per quanto possibile, entro le mura A questo importante provvedimento legi- domestiche, secondo lo slogan: "la materni- slativo hanno fatto seguito nei decenni succes- tà sta alla donna come la guerra sta al- sivi numerosi altri interventi, molto importan- UTL

l’uomo”. Le donne prolifiche venivano insi- ti poiché intervengono negli ambiti della fa- SPECIALE 8 MARZO gnite di apposite medaglie e il controllo delle miglia e del lavoro, come: la legge sul Dirit- nascite era formalmente vietato dal Codice to di Famiglia nel ’75, che introduce parità Rocco che lo considerava un "attentato al- tra uomini e donne nell'ambito familiare, le l’integrità della stirpe”. Il Codice di Fami- leggi sulla Parità salariale (’57) e sulle glia, già abbastanza retrivo, venne inasprito: Pari Opportunità (’91) che rimuovono, da le donne vennero poste in uno stato di totale un punto di vista legislativo, le discriminazio- sudditanza di fronte al marito. Sul piano eco- ni esistenti nel mondo del lavoro. nomico tutti i beni appartenevano al marito, Nel nostro Paese resta comunque ancora ed in caso di morte venivano ereditati dai molto da fare per raggiungere un’effettiva

figli, mentre alla donna spettava solo l’usu- parità tra i sessi. Nel mondo del lavoro per frutto. Le condizioni cambiarono notevol- esempio, nonostante le donne abbiano in

mente nel periodo delle due guerre mon- media un livello di scolarizzazione superiore mar-apr2015 diali durante le quali le donne svolsero un rispetto agli uomini, difficilmente ricoprono ruolo fondamentale sostituendo gli uomini posizioni dirigenziali e sono ancora poche le impegnati in combattimento, in tutte le attivi- donne libere professioniste e imprenditrici e tà lavorative, aumentando nelle donne la stessa discriminazione riguarda anche i

l’indipendenza e la consapevolezza dei propri livelli retributivi, spesso inferiori a parità di diritti. Alla fine della seconda guerra mondia- mansione. Fortunatamente, per quanto ri- le il suffragio universale femminile diven- guarda le nuove occupazioni e le nuove gene- ta una realtà: nel febbraio 1945, su proposta razioni, tali discriminazioni stanno progressi- di Togliatti e De Gasperi, venne concesso vamente scomparendo, per il bene delle don- dal CNL il voto alle donne e all’Assemblea ne e del Paese intero. ! La lotta nel mondo per il 2 giugno 1946: quel primo grande diritto fondamentale delle voto delle donne italiane donne al voto non è anco- [in www.orvietonews.it] ra finita. Vale la pena ri- cordare che, nonostante ! Organismi e Conferenze internazionali ab- ! biano definito più volte come imprescindibile ! tale diritto, i Paesi in cui le donne ancora non votano sono molto numerosi.

! 7 delle 21 donne elette all’Assemblea Costituente [in www.ilfattoquotidiano.it]

7 mar-apr2015

“A ciascuno la sua maschera” Giuseppe Artale (1628 – 1679) Vittoria Piissimi, la Fioretta, prima bufa dei Gelosi actrice e [in http///illuminationschool.wordpress.com] meretrice [in https///www.flickriver.com] Le donne e il teatro

SPECIALE 8 MARZO Alice Bragato (*)

LA NASCITA DELLA RECITAZIONE FEMMINILE A debutto delle donne in teatro, scrivendo in un suo testo, UTL METÀ! DEL XVI SECOLO. pubblicato nel 1616: «non son cinquant’anni che si costu- Tra i suoi numerosi primati che l’Italia può vanta- mano le donne in scena». re, il più negletto è senz’altro quello d’aver dato il via Affermazione che sembra trovar riscontro, per altro, PIANETA alla pratica della recitazione femminile. Infatti, la nel primo contratto che certifica la presenza di una prima attrice nota agli storici del teatro occidentale, fu donna in una compagnia di comici di professione, stilato una certa Donna Flaminia, romana. Di lei, purtroppo, si a Roma nell’anno 1564 e firmato da tale donna Lu- conosce solo il nome e nulla più, esattamente come av- crezia senese. Anche in questo caso, s’osservi, ella si fir- veniva generalmente per le cortigiane più ambite ed mò solo con il proprio nome. Ora, non vi sono attual- ammirate dell’epoca, specie quelle della capitale, quali mente prove inequivocabili che ci permettano d’afferma- per esempio la celeberrima Imperia, morta giovane e re che le prime attrici fossero tutte delle cortigiane, tutta- bellissima. Ancor oggi ignoriamo se suddetti “nomi via va sottolineato che le prime comiche, analogamente d’arte” derivassero dal loro nome di battesimo legger- alle meretrici oneste, dimostrarono di possedere un mente modificato, dal loro cognome mutato in nome, o background culturale elevato in una società all’epoca dipendesse al contrario dal loro ruolo sociale, trattandosi scarsamente alfabetizzata. Entrambe cioè, comiche ed in effetti di nomi palesemente classicheggianti, in accor- eteree, grazie alla loro professione poterono esibire un do con i gusti dell’epoca: Cesarilla, Mercurina ect.. Le grado d’istruzione e raffinatezza che all’epoca era con- “meretrici oneste” - così venivano definite dai loro con- cessa solo a poche elette per diritti di nascita, quando temporanei, giacché non erano semplicemente delle co- loro, viceversa, nascevano per la maggior parte povere, o noscitrici d’amore ma erano donne colte, sovente lettera- comunque in classi sociali modeste, al più figlie bastarde te nonché “virtuose della conversazione e del canto” - of- di nobiluomini. Dunque, sebbene non si possa banalizza- frivano invero nei loro salotti intrattenimenti molto più re il complesso fenomeno della recitazione femminile raffinati dei meri piaceri della carne che costituivano solo limitandosi a sostenere che la cortigiana semplicemente, una piccola parte della loro professione. Coloro che fre- ad un certo punto, si trasformò in attrice, è pur vero che, quentavano queste donne erano esclusivamente uomini a livello di fama e notorietà, le donne che così bene ave- nobili, ricchi ed eruditi, che scrivevano per queste loro va descritto l’Aretino nelle sue opere, sul finire del XVI amanti raffinati sonetti e componimenti in latino, in altre secolo furono soppiantate dalle comiche di professione. parole, gentiluomini avvezzi a citare Catullo e Petrarca A differenza delle cortigiane però, le attrici raggiun- con estrema disinvoltura. sero col tempo un grado di libertà insperato per le loro Il comico dell’Arte Pier Maria Cecchini, alias Frit- sorellastre, giacché se anch’esse dovettero esibire il loro tellino, fornirà agli studiosi una data approssimativa del corpo in pubblico, nondimeno non furono mai costrette,

8 PIANETA nel concreto, a venderlo, limitandosi ad offrire ciò che loro immagine in virtù delle loro straordinarie doti per- era solo un’ immagine, un simulacro di bellezza e vanità. formative. Per esempio, la comica Vittoria Piissimi, Con queste premesse, con simili affinità, nonostante il probabilmente colei che diede vita e corpo alla Silvia differente “grado di mercimonio corporale”, non deve stu- tassiana nella messa in scena dell’Aminta del 1573. Ella, UTL

pire se le due professioni, meretrice onesta e attrice, con- nel 1589, si ritroverà coinvolta in una sfida simile a quel- SPECIALE 8 MARZO tinuarono ancora per molto tempo ad essere associate e la che dovette affrontare l’Armani con una giovane che raffrontate, in barba al fatto che numerose comiche del- circa sei anni prima era entrata a far parte della sua l’Arte si distinsero per ingegno e bravura letteraria, susci- compagnia e minacciava di toglierle il ruolo di prima tando il plauso di molti intellettuali loro coevi. Il pregiu- donna: Isabella Andreini. dizio, grazie alla severa morale post-tridentina e alla ! Chiesa controriformata, perdurò nei secoli ISABELLA ANDREINI E LA NOBILI- a venire. Si veda il caso della diva Vincen- TAZIONE DELLA DONNA-ATTRICE za Armani, amata e ricercata oltre ogni Isabella Canali nasce nel 1562 a dire. Quand’ella morì, il poeta Adriano Padova, da padre veneziano e sposa,

Valerini scrisse uno splendido componi- giovanissima, Francesco Andreini, mento in suo onore e molti altri s’unirono noto con il nome d’Arte di Capitan al suo cordoglio, eppure, a dispetto di tanta Spavento da Vall’Inferno, intrapren- mar-apr2015 ammirazione e fama, sono stati rinvenuti dendo con lui la professione comica. dei versi dell’epoca ove una colta signora Nel 1583 essi entrano a far parte uffi- ebrea mantovana rimprovera Leone de’ cialmente della compagnia dei Ge- Sommi - allestitore, letterato e anfitrione di losi, al servizio del Duca di Mantova svariate compagnie dell’Arte, i cui scritti - una delle più antiche e prestigiose [in http///upload.wikimedia.org] sono un caposaldo per lo studio del teatro compagnie dell’Arte, si hanno notizie Rinascimentale - per aver scritto lunghi componimenti di loro rappresentazioni già dal 1560 - anche se proba- poetici che esaltavano la grande attrice: bilmente i due sposi avevano iniziato a collaborare con “Voi pur dovete ricordarvi ch’ella loro già qualche anno prima, e la giovane e talentuosa Ignobil nacque e vende a prezzo vile Isabella entra subito in competizione con la prima don- Su per le scene i gesti e la favella” na della troupe, la celebre Vittoria Piissimi. Le due fini- Leone, ad ogni modo, ribadirà la propria sconfinata ranno così per sfidarsi in una gara performativa nel cor- ammirazione per l’ingegno della comica. La fama di so dei festeggiamenti delle nozze tra Ferdinando de’ Me- Vincenza Armani, ebbe inizio nell’estate 1567, quando dici e Cristina di Lorena. La Piissimi portò in scena La in Mantova ella iniziò un contenzioso con la più esperta cingana, mentre l’Andreini si produsse in quella che di- rivale Donna Flaminia. Il primo agone fu nel campo venne una delle più celebri performance della storia del della tragedia. Flaminia rappresentò un estratto del ruo- teatro europeo: La pazzia d’Isabella. lo di Didone dall’Orlando dell’Ariosto; di Vincenza Suddetta performance era un chiaro omaggio del- s’ignora la scelta, poiché il cronista, Luigi Rogna, non l’attrice all’Ariosto e al suo Orlando furioso, possedendo ritenne importate citarlo nelle sue lettere, ma si sa che ella una profonda conoscenza della letteratura coeva, cantò magnificamente. La competizione tra le due con- nonché essendo essa stessa una letterata estremamente tinuò poi in un contesto d’intermezzi: il 5 Luglio, Vin- dotata. Isabella fu difatti una donna straordinariamente cenza si esibì nel ruolo di Cupido che libera la ninfa Clo- colta e talentuosa in ogni campo artistico, dalla recita- ri dalla sua metamorfosi in albero, mentre Flaminia fu zione, al canto, all’arte retorica e compositiva, tanto da una ninfa tra un gruppo di satiri danzanti la moresca. Il giungere seconda in una sfida letteraria contro Torquato 15 Luglio l’Armani dovrà lasciare Mantova, apparente- Tasso. Un anno prima della sua celebre Pazzia aveva mente sconfitta. Eppure, grazie agli scritti di Adriano inoltre dato alle stampe una pastorale, La Mirtilla, nel Valerini e di Tommaso Garzoni da Bagnocavallo, che cui scontro tra le due ninfe protagoniste si può già presa- esalteranno soprattutto le sue straordinarie doti declama- gire la sfida che sarebbe avvenuta alle nozze del de’ Me- torie e canore, la fama di Vincenza durerà per sempre. dici con Cristina di Lorena con la Piissimi. Dopo di lei, altre grandi dive tenteranno di nobilitare la Ella, con il contributo sapiente del marito, che anche

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dopo la sua morte continuò ad incensarne e celebrarne Claudio avrebbe scritto per suo marito, Giovan Battista, la figura, nobilitò grandemente la figura d’attrice, un breve componimento musicale da inserire in una sua ponendosi come donna virtuosa ed irreprensibile, un’in- sacra rappresentazione, La Maddalena, avente ancora tellettuale ancor prima che una comica, capace di rap- una volta per protagonista la bella Virginia. portarsi alle più alte menti del suo tempo, riuscì in que- Se Isabella Andreini aveva fatto molto per nobilitare mar-apr2015 sto modo a conquistarsi la stima di re e potenti, in primis la professione della comica, sua nuora, Virginia, anche se della regina di Francia, Maria de’ Medici. Quando morì inconsapevolmente, aprì le porte ad una nuova categoria nel 1604, a Lione, a causa di una gravidanza andata professionale femminile che di lì a breve avrebbe goduto male, sulla strada del ritorno verso casa, oltralpe, forse di ulteriori benefici rispetto alle sorelle attrici: le cantanti. ancor più che in patria, venne grandemente pianta. E’ lo stesso padre gesuita Giandomenico Ottonelli, sem- ! pre severissimo con le attrici, a segnalarci la distinzione VIRGINIA RAMPONI: LA “DIVA” CANTANTE. tra comiche e cantanti agli occhi della società di metà Nel 1601, il figlio primogenito d’Isabella, seicento, in una nota intitolata Della terza sorte delle Giovan Battista Andreini, sposò una certa Vir- commedie cantate, dove per l’appunto il religioso distin- ginia Ramponi, introducendola al mestiere gue tra le attrici che sapevano anche cantare, da lui d’attrice. Per costei, il drammaturgo e comico considerate pericolose tentatrici e le cantanti che re- SPECIALE 8 MARZO

dell’Arte, scriverà i ruoli da protagonista delle citavano nell’opera per musica: sue opere più importanti, a cominciare da ! “

UTL Questi comici mercenari e cantatori recitanti […] condu- quella che segnò il suo debutto come lettera- cono seco donne virtuose, to, La Florinda, da cui poi la moglie derivò il comiche e cantatrici, o sonatrici, le quali sono mogli, overo nome d’arte. Virginia Ramponi Andreini, compagne; PIANETA similmente alla suocera, fu un’attrice com- e concorrono come parti principali all’armonioso pleta, istruita, che sapeva ballare e soprattut- [in http///ebre.altervista.org] recitamento” to cantare. La sua voce ben presto divenne ! leggenda, quando, nel 1608, nel corso delle nozze fra il L’Ottonelli cioè, pur ribadendo l’esigenza che anche principe mantovano Francesco Gonzaga e l’Infanta le compagnie mercenarie, che si occupavano di rappre- Margherita di Savoia, si ritrovò a sostituire Caterina sentazioni musicali, andassero sempre e comunque gui- Martinelli, giovane cantante morta a soli diciott’anni, date nello scrivere e recitare commedie che si accordas- che avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Arianna nel- sero alla morale cristiana, dimostra evidentemente una l’omonima opera per musica di Claudio Monteverdi. smaccata preferenza per quest’ultima categoria profes- La morte della Martinelli avvenne ad appena una sionale, donne comprese, rispetto a quella dei comici settimana di distanza dal debutto dell’opera e, a quanto dell’Arte. Se Virginia non poté godere pienamente dei sembra, l’unica in grado d’imparare a memoria una par- privilegi di una categoria professionale che in realtà ai te e prodursi in una performance di “recitar cantando” in suoi tempi ancora non esisteva, ella ciò nonostante rap- un sì breve lasso di tempo, fu proprio la nostra Virginia, presenta l’ultimo gradino dell’evoluzione della figura che si trovava lì con la compagnia dei Fedeli - la nuova femminile del XVII secolo, ovvero un’ulteriore nobilita- compagnia, fondata da suo marito alla morte d’Isabella, zione possibile per le donne che volessero elevare se stes- che era andata a sostituire quella dei Gelosi, scioltasi se tramite un’arte che non fosse quella dell’amore corti- dopo la scomparsa della diva, al servizio dei duchi man- giano. La sua voce d'incanto legò lei ed il suo compagno tovani - per celebrare le nozze della casata dei loro signo- ai musicisti più importanti del secolo, ma li condusse ri, i Gonzaga. L’esibizione di Florinda passò alla storia anche al centro della Storia, annoverando i loro nomi tra non solo del teatro ma della musica, ella infatti, in segui- coloro che contribuirono allo sviluppo dell’opera per to a questo episodio, è ancor oggi nota come una sorta di musica. Finché visse la sua fama eguagliò e talvolta su- “proto-cantante lirica”, anche se l’opera lirica in però quella del consorte, permettendo ad Andreini quanto genere performativo si trovava all’epoca ancora d’entrare nelle grazie delle corti italiane ed europee più in una fase embrionale. Grazie alla sua voce eccezionale importanti del primo seicento. La sua morte, avvenuta l’Andreini ottenne l’amicizia d’entrambi i fratelli Monte- negli anni del sacco di Mantova, 1630, fu un colpo tre- verdi, un’amicizia duratura, al punto che anni dopo mendo per la carriera di Giovan Battista. (*) Alice Bragato, Dottorato di ricerca in Studi Teatrali 10 PIANETA

Il logo della missione Futura. Samantha Cristoforetti Ideato da Valerio Papeti, è di forma circolare e rap- presenta un’alba orbitale vista dal lato notturno della Terra, su cui è visibile l’Europa con l’Italia. UTL Oltre il bordo terrestre appare il Sole che sorge,

sopra il quale si trova il nome Futura. La Stazione SPECIALE 8 MARZO Spaziale Internazionale, sullo sfondo del cielo stel- lato, è raggiunta da un arco di orbita proveniente dall’emisfero notturno. Sulla parte della circonfe- renza esterna del logo adiacente al globo sono di- sposti i colori della bandiera italiana. Fonte: ESA

mar-apr2015

[in http///avamposto42.esa.int]

La prima donna italiana che passeggia tra le stelle Maura Miozzo Noi del Pianeta UTL non potevamo non parlare in na delle stelle”, protagonista della seconda missione questo numero del magazine, che festeggia la donna e il di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana ed io, mondo femminile, di Samantha Cristoforetti: pilota che mi appassiono di tutto ciò che riguarda lo spazio, e capitano dell’Aeronautica Militare, ingegnere e astro- sono rimasta incollata al televisore per tutta la durata nauta, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agen- della trasmissione. zia Spaziale Europea (ESA) e prima donna italiana nel- Il lungo speciale televisivo mi ha fatto conoscere lo spazio. una donna eccezionale, che parla con naturalezza e Samantha è nata a Milano il 26 aprile 1977, si sempre con un sorriso che fa trasparire dal suo viso è laureata in ingegneria a Monaco in Germania e ha l’entusiasmo per tutto quello che sta intraprendendo, frequentato l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. In sia nel suo lavoro che nel tempo libero. Ha raccontato addestramento dal 2010 presso il Centro di Colonia che quando è libera dai suoi impegni, fa lunghe escur- (come base) e in molti altri centri del mondo, a comin- sioni a piedi, fa immersioni, esplora grotte, pratica il ciare da Houston e Cosmograd (la città delle stelle nei nuoto, la corsa, il sollevamento pesi e lo yoga. Inoltre pressi di Mosca intitolata a Jurij Gagarin). A luglio altri suoi interessi sono le lingue straniere, la lettura e il 2012 è stata assegnata alla missione Futura dell’Agen- ballo e… ama Star Trek. zia Spaziale Italiana (ASI) a bordo della Stazione Spa- Diceva fin da bambina: voglio fare l’astronau- ziale Internazionale. ta. “Sono cresciuta a Malé in provincia di Trento. Lì Sabato 22 novembre 2014, poco meno di 24 ore c'è poco inquinamento luminoso, il cielo è limpido. dal lancio nello spazio, (è partita il 23 novembre sulla Credo sia nata proprio così la prima grande fasci- navicella russa Soyuz, dal cosmodromo di Baikonur in nazione per le stelle, alimentata poi da una serie di Kazakistan) Rai3 ha dedicato la serata a lei “La Don- letture di fantascienza.

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Ma il mio sogno non era fatto di alimentare, fattore che coinciderà parole. Fin dalle medie sapevo che, con l’Expo 2015 ospitato in Italia, il se volevo realizzarlo, dovevo studiare cui tema è “Nutrire il Pianeta”. Inol- tanta matematica, essere brava in tre la sperimentazione di una mac- scienze. E lo facevo, con passione.” china a capsule multifunzione in mar-apr2015 Inoltre, quella sera in tv, ho po- grado di servire bevande calde, tra le tuto seguire, grazie alla troupe televi- quali anche il tipico “caffè espresso siva, questa pilota durante tutto il italiano”. periodo che precede il lancio: dagli Quest’ultimo esperimento mi ha in- addestramenti nei simulatori, a quel- curiosito. Per fare l’espresso servono li di sopravvivenza, fino a tutte le fasi acqua, pressione e temperatura giuste della preparazione necessaria per e per farlo occorre una macchina rendere Samantha Cristoforetti speciale. Soprattutto se l’espresso si un’astronauta completa. vuole fare in una base spaziale! Ser- [in http///www.esa.int] La Missione spaziale ISS 42/43 vono particolari misure di sicurezza del settimo astronauta tricolore e della e non si può certo usare una SPECIALE 8 MARZO

prima italiana nello spazio, è stata battezzata FUTURA in moka! Gli ingegneri di una famosa azienda italiana seguito a una call for ideas (bando per la raccolta di idee) hanno così progettato un marchingegno di 20 chili, una UTL lanciata a novembre 2013 dall’Agenzia Spaziale Italiana, macchina che utilizza le cialde per il caffè espresso in dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Aeronautica Milita- microgravità. Il nome scelto - non poteva essere altri- re. L’iniziativa “Dai un nome alla Missione di Samantha menti - è «ISSpresso» ed è un’invenzione multifunziona-

PIANETA Cristoforetti” ha avuto l’obiettivo di invitare il grande le. Non fa solo caffè, ma diversi tipi di bevande, tra le pubblico e tutti gli appassionati di tematiche spaziali, sen- quali il thè. za limiti di età, a contribuire all’ideazione del nome italia- Insomma anche il primo caffè spaziale è partito e si no ufficiale della Missione ISS 42/43. Tra le oltre mille può dire che si può prendere sempre un caffè insieme, proposte arrivate, FUTURA è stato il nome più proposto. anche se a testa in giù, rimirando le stelle e i pianeti Anche il logo è stato scelto in seguito a un concorso rivolto nell’immensità celeste. al pubblico e rappresenta una ISS ‘stilizzata’ e la sua im- Mi fa sorridere quest’immagine, nello spazio non maginaria orbita attorno alla Terra, sullo sfondo di un sole esiste un bar, neppure in Paradiso, come dice un noto nascente e di una volta di stelle. Lo ha ideato un giovane spot pubblicitario, ma con questa nuova macchina si dottore in Belle Arti di Torino. può fare e Samantha lo sperimenterà durante il suo “Futura è un bel nome per la missione, per- soggiorno spaziale! ché dobbiamo conquistare il futuro e dobbiamo Come programmato il giorno 23 settembre 2014 la costruirlo pensando che un giorno potremmo de- Soyuz Expedition 42/43 ha ufficialmente preso il via: alle cidere di vivere nello spazio o di sfruttarne le ri- 22:01 (ora italiana), con a bordo la nostra Samantha, dalla sorse”, ha dichiarato la Cristoforetti. stessa area di lancio dalla quale è partita nel 1963 Valenti- Durante la missione che durerà sei mesi, Samantha na Tereskhova, prima donna cosmonauta della storia. Cristoforetti sarà impegnata in molti test ed esperimen- Come augurio il Gruppo Astrofili di Montelupo ti scientifici di grande rilievo scientifico, che lei stessa ha Fiorentino ha dedicato a lei un asteroide: “15006 Sam- raccontato prima della partenza: progetti di ricerca cristoforetti”, scoperto nel 1998. scientifica e dimostrazione tecnologica italiani, dedicati “Ci sentiamo dallo spazio” ha scritto Samantha allo studio di vari aspetti della fisiologia umana in con- su twitter prima di partire ed è iniziata per lei la sua dizioni di assenza di peso, analisi biologiche su cam- missione in orbita. pioni cellulari portati in microgravità; verrà inoltre por- Promessa mantenuta: il 28 gennaio 2015, dalla tato e sperimentato a bordo un dimostratore per un Stazione Spaziale Internazionale ha inviato l’immagine processo di produzione automatizzato per la realizza- della laguna di Venezia e ha scritto: “Ciao Venezia dal- zione di oggetti 3D in assenza di peso (stampa 3D). lo spazio! Ho volato sopra la zona molte volte, ma mai Particolare attenzione verrà anche dedicata all’aspetto vista da così in alto”.

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28 gennaio 2015 - “Ciao Venezia dallo spazio! Ho volato sopra la zona molte volte, ma mai vista da così in alto”

! UTL 30 gennaio 2015 - “Quando guardo fuori da questa navicella vedo il futuro. Il futuro di tutti,

l’ambizione di pace che è capace di superare le divisioni e i conflitti, SPECIALE 8 MARZO ….”

Foto di Venezia dallo spazio inviata da Samantha Cristoforetti, proiettata alla Fenice assieme ad un suo videomessaggio.

mar-apr2015

Inoltre dal 30 gennaio, Samantha Cristoforetti è Mi piace questa metafora delle stelle, perché credo anche una “Stella della Fenice nel Mondo”, infatti il che ci faccia sentire tutti dentro il cammino dell’umani- Teatro La Fenice di Venezia le ha assegnato questo tà che è intessuto di memoria e di futuro. Quando mi premio, dedicato ai personaggi che hanno saputo por- guardo dentro vedo la musica, la poesia, la grande pit- tare l'eccellenza italiana nel mondo. tura, insomma tutte quelle cose che mi portano in Ita- La premiazione si è svolta davanti agli spettatori, lia. Quando guardo fuori da questa navicella vedo il tra i quali c’ero anch’io invitata da un’amica, della pri- futuro. Il futuro di tutti, l’ambizione di pace che è ca- ma dell’opera “Elisir d'amore”, poco prima dell'inizio pace di superare le divisioni e i conflitti, sempre più della rappresentazione, alla presenza dei suoi genitori consapevoli di condividere tutti un pianeta che è mera- che hanno ritirato per lei questo riconoscimento; sullo viglioso, sì, ma anche piccolo e fragile. Vi auguro una sfondo del palco veniva proiettata la bellissima imma- bella serata a Venezia, che da quassù si vede benissimo. gine di Venezia, nella sua forma di pesce e della sua Buon spettacolo a tutti e buon viaggio, se permettete, a laguna, ripresa dalla nostra astronauta dalla stazione me”. spaziale. La nostra risposta in teatro è stata un caloroso e E c’era anche lei, Samantha, in un videomessaggio lungo applauso. che è stato proiettato durante la cerimonia, nel quale Concludo con quanto lei stessa ha risposto a chi le ha detto: “Buona sera a tutti! Ringrazio il Teatro la ha domandato cosa si provi ad essere la prima italiana Fenice per questo premio che nel nome stesso dice del ad andare nello spazio: “Noi donne non abbiamo mio sogno di bambina che voleva raggiungere le stelle. più assolutamente nulla da dimostrare. Anche Credo di esserci riuscita con questa avventura bellissi- nello spazio” e questa cosmonauta ne è assolutamen- ma che sto vivendo da alcune settimane e a cui un tea- te la prova. tro così prestigioso e antico dà un altro pezzetto di Tutte noi con te abbiamo puntato in alto … fino splendore. alle stelle!

13 PIANETAUTL SPECIALE 8 MARZO mar-apr2015 1 4 ! ! ! dalla tua grazia. attorniato fiorirà in segreto il pensiero divino abitae così vi come perdono ora tutto donna sei un capello per ogni sospettoun d’amore figlio piantoun per ogni estateper ogni sogno un e tu hai tue mani sonoche nelle incantesimi e tremi per i tuoi graziaunica il mormorio dell’acqua per te è sorto donna pensiero creato l’alveare del innumerevoli voli presohanno per te uomini gli nostredelle ombre diventatae tu sei la regina sonosi aperte regno per te tutte le creature del immacolata fortuna Stupenda ! i NNO ALLA DONNA ALLA NNO

Alda Merini

[ - 14 “Annunziata” Messina Antonello da http://it.wikipedia.org 76

[http/// l’orecchino diperla"-1665-1666 Jan Vermeer "Ragazza con ] www.pescini.com c. 1897 Pierre-AugusteRenoir “ [ www.pinterest.com ] Nudo

] femminileII(SleepingBaigneuse [ Maar” -1939 Pablo Picasso"RitrattodiDora www.myurbanbonton.com (part.) ] )” - PIANETA UTL

PER TE SPECIALE 8 MARZO

[in www.curiosandoinrete.com] mar-apr2015

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni…. Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea d’arrivo c’è una linea di partenza. Dietro ogni successo c’è un’altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite…. insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti! mai! Madre Teresa di Calcutta

“Se un uomo sogna da solo, è solo un sogno. Se molti sognano insieme, è l’inizio di una nuova realtà.” ! Friedensreich Hundertwasser

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!La donna etrusca Sabina Schiavuta (*) mar-apr2015 a nazione etrusca fu una grande potenza “Il sarcofago degli sposi è uno degli L esempi più famosi della scultura economica e politica, che dialogò, e si

etrusca. Esso ritrae marito e moglie scontrò, con tutti i popoli del Mediterraneo. distesi su una klìne, tipico letto da La nostra conoscenza attuale degli Etru- banchetto. L’atteggiamento affettuoso schi si basa sui risultati emersi dagli scavi ar- va a sottolineare il legame paritario cheologici e sulle fonti storiche. che li aveva uniti in vita.” Le fonti storiche in nostro possesso, con- temporanee agli Etruschi, sono greche e latine. [in http://www.studiarapido.it] La lingua etrusca si estinse definitivamen- parole come “matriarcato”, dicerie di costumi te fra il I e il II sec. d. C.. sessuali sregolati e lusso sfrenato... quando, Accadde allora ciò che può accadere tut- invece, si trattava di malevolo “gossip”, o di SPECIALE 8 MARZO

tora: una lingua parlata da una minoranza goffo fraintendimento culturale. etnica viene usata sempre meno, a favore del- Per esempio, gli Etruschi appresero dai UTL l'uso di una lingua dominante. Insieme a una Greci, e lo praticarono con profondo entusia- lingua, muoiono usi e costumi, canti e miti, e smo e grande sfarzo, l'uso del banchetto. la storia di un popolo. Come si sa, era la pratica, riservata ai ceti

PIANETA Così, ciò che sappiamo degli Etruschi più alti, di consumare ricche vivande e pre- non è narrato da loro stessi, bensì dai loro giati vini, semi-sdraiati su appositi letti, in antagonisti politici ed economici, e quali an- gruppo, con un fastoso apparato di vasellame tagonisti! Greci prima, Romani poi. e tessuti. C'era un accompagnamento musica- Per questo motivo abbiamo notizie par- le, e si parlava di politica, arte, letteratura. ziali, spesso fuorvianti, quando non faziose. I Greci non riuscivano a capacitarsi del Inevitabilmente, ciò investe anche la co- fatto che vi prendessero parte attiva anche le noscenza del ruolo della donna nella società mogli etrusche, perché in Grecia erano am- etrusca. messe soltanto le etère, donne colte e raffinate, Risuonano ancora nelle nostre orecchie ma pur sempre prostitute, certo non nobili.

1 Sarcofago degli sposi, 520 a.C. Da Cerveteri, Museo Nazionale di Villa Giulia, !Roma. 2 Tomba del Triclinio - Tarqui- nia (danzatori e danzatrici sulle pareti laterali, V secolo a.C.) La squisitezza decorativa e la delicatezza del tratto pittorico fanno ritenere che l'autore fosse un artista greco o uno etrusco perfetta- mente educato all'arte ellenica. 1 [in http///www.isaventuri.it] 2 [in http///worldapart.forumfree.it]

16 PIANETA Nella società etrusca alla donna era attribuita, Evidentemente, anche la donna era al pari dell'uomo, la formula onomastica ammessa nella sfera del sacro, e bisogna bimembre, già a partire dalle fasi più antiche: ricordare che i sacerdoti etruschi erano famo- tanto l'una quanto l'altro avevano nome indi- si e ricercati per la loro alta specializzazione. UTL

viduale e nome di famiglia, assimilabili, in Possiamo arrivare a non escludere persino SPECIALE 8 MARZO buona sostanza, ai nostri nome e cognome. l'accesso femminile alle cariche pubbliche. Le testimonianze epigrafiche in questo Abbiamo, per esempio, la testimonianza senso, sia da tombe che da oggetti di uso di una epigrafe su un sepolcro, a Tarquinia quotidiano, rappresentano la norma. (IV-III sec. a. C.), che recita: “Giudice Ram- In Grecia e a Roma, invece, anche ai tha è stata moglie di Larth Spitus”. livelli più alti, la donna recava il solo nome Nelle tombe di donne di rango nobiliare individuale. non è raro trovare come corredo, accanto a Gli oggetti di uso quotidiano a noi per- oggetti femminili, morsi per cavallo e carri, venuti, come scodelle, pettini, fibbie, che re- esattamente come per gli uomini.

cano inciso il nome del proprietario, o della L'uso del matronimico nelle iscrizioni proprietaria, dimostrano che l'alfabetizza- tombali, l'usanza, cioè, di menzionare, accanto

zione di base doveva essere diffusa indiffe- al nome del padre (patronimico) del defunto, mar-apr2015 rentemente, fra i due sessi. anche quello della madre, è una importante La donna etrusca, oltre alla gestione della chiave di lettura per la comprensione della casa e alla cura della famiglia, poteva eserci- società etrusca e del ruolo della donna in essa. tare delle attività economiche, che andavano È certamente improprio parlare di “ma-

anche oltre il commercio. triarcato”, ma risalta un certo equilibrio nel Siamo in possesso di numerosi esemplari ruolo dei sessi, perché appare evidente come di tegole recanti il bollo, cioè il marchio di fosse avvertito normale menzionare il contri- fabbrica, con nome femminile: imprendi- buto femminile alla vita familiare e sociale. trice a tutti gli effetti. Si può dunque affermare che nella socie- Lo storico romano Tito Livio narra delle tà etrusca la donna ebbe sempre, fin dalle fasi pratiche sacerdotali e divinatorie di Tanaquil- più antiche, un ruolo attivo, equilibrato e la, moglie del re etrusco Tarquinio Prisco. riconosciuto. (*) Sabina Schiavuta, archeologa dell’Associazione Culturale Bibliografia Mestre M.I.A. A. D'Aversa, La donna etrusca, Firenze 1985 A. Rallo, “Il ruolo della donna”, in AAVV, Gli Etruschi, a c. di M. Torelli, Milano 2000

3 Tomba del- l’Orco - Tarquinia (fine del IV-inizi del II secolo a.C.) E’ nota in tutto il mondo come ''La Fanciulla Velcha''. Il suo squisito ritratto è considerato uno dei capolavori del- l'arte antica ed è il frammento più ''classico'' di tutta la pittura funeraria etrusca.! 4 Specchio in bronzo (tomba femminile 101 ne- cropoli di Monte- Tamburino - Mon- teBibele, fine VI sec. a.C.) 3 [in http///www.futouring.com] 4 [in www.hephestus.net]

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Mio padre ovvero, “Ricordi di una bambina” Ester Jacchia

mar-apr2015 Mio padre, Ermes Jacchia, era un apprezzato ”Le leggi razziali decretavano l’e- professionista a Vicenza (dottore commercia- spulsione di tutti gli alunni e di tutti lista ed editore) ma essendo ebreo, nel 1938, a i docenti ebrei dalle scuole di ogni

causa delle leggi razziali, promulgate dal Re ordine e grado e dalle università….” Vittorio Emanuele III di Savoia e dal regime fascista, venne radiato dall’Albo professiona- cellazione dall’Albo professionale e pertanto le. Dovette quindi chiudere sia lo studio che era impedita la possibilità di lavorare. la prestigiosa casa editrice e lasciare tutto: Mio padre lasciò le cose a lui più care. la sua bella casa, la sua vita agiata, i suoi Mia madre ed io lo seguimmo e tutti e affetti e partire in esilio per la Francia del tre, esuli, ci rifugiammo in un paesino ai piedi sud l’1 gennaio 1939. dei Pirenei, vicino a Tolosa, nella Francia I nostri bagagli? meridionale, dove speravamo di sfuggire alla SPECIALE 8 MARZO Due bauli: follia nazista. uno pieno di libri ed uno con i nostri vestiti. Era il 1939 e la nostra vita cambiò com- UTL Le leggi razziali decretavano l’espulsione pletamente, naturalmente in peggio e per di tutti gli alunni e di tutti i docenti ebrei dal- sempre. Io allora ero una bambina di sei le scuole di ogni ordine e grado e dalle uni- anni, ma mi sono rimasti nella mente e nel PIANETA versità, vietavano i matrimoni tra ebrei e non cuore i momenti tragici e le paure di quei ebrei, vietavano agli ebrei di possedere beni, tempi, la nostalgia dei miei nonni e di tutti i di avere domestici ariani, di lavorare nelle miei cari, che per cinque anni non ho più amministrazioni pubbliche e militari. Inoltre rivisto. Vivevamo sempre con il terrore di chi esercitava una professione, per esempio essere presi e di finire in un campo di concen- l’avvocato, il medico, l’ingegnere, l’insegnante, tramento in Germania. il commercialista ed altro, era prevista la can- Comunque in Francia la vita continuò, ! 1 Il primo nume- ro del giornale "La difesa della razza” - Il senso della copertina è chiaro: un gladio separa una testa “ariana” da pos- sibili contamina- zioni con le “razze semite” e “camite”. (I,1, 5 agosto 1938) [in http///image- !shack.us] 2 Anche questo manifesto ha contribuito alla costruzione dei campi di stermi- nio nazi-fascisti.

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18 PIANETA abitavamo in una grande fattoria, il papà uf- racche, i cortili e le latrine. ficialmente era contadino, ma in realtà si oc- La mamma in questo periodo, poiché cupava della gestione contabile dell’azienda, mio padre non poteva mandarci dei soldi, la mamma lavorava in casa e io andavo a provvide al nostro sostentamento facendo UTL

scuola, che distava dalla fattoria cinque chi- lavori a maglia per i contadini, allevando pol- SPECIALE 8 MARZO lometri ed io, anche se ero piccola, li percor- li, conigli, oche e coltivando un piccolo orto. revo a piedi due volte al giorno, sia col bello Le notizie di papà erano scarse, talvolta che col cattivo tempo. arrivavano lettere che però non dovevano far Quando arrivai in Francia non conoscevo capire la sua identità, perché la polizia ci una sola parola di Francese, ma venni inserita avrebbe individuato e magari mandato in un nella prima classe e velocemente imparai la campo di concentramento. lingua. Alla fine dell’anno scolastico, per la Nelle sue lettere spesso c’erano segni mia bravura in lettura, ricevetti un premio tracciati con l’inchiostro indelebile sopra le che conservo ancora. parole perché, a quel punto, la posta veniva

Nel marzo 1943 dovemmo lasciare la aperta e letta dai funzionari e se vi erano af- fattoria perché l’esercito tedesco aveva invaso fermazioni ritenute non adatte venivano can- la Francia meridionale e così rientrammo in cellate. C’era la censura. mar-apr201 Italia. Anche la mia nonna paterna, in quei tri- Io e la mamma ci rifugiammo a Marsan sti anni, dovette vivere nascosta. Fu accolta in in una casetta in collina tra gli ulivi e i ciliegi un convento di suore a Bassano del Grappa

vicino a Marostica in provincia di Vicenza. sotto falso nome. Sulla sua carta d’identità 5 I miei genitori (mio padre era ebreo e anziché Alice Jacchia c’era scritto Elisa Mo- mia madre cattolica) avevano deciso che avrei ranti. scelto da grande la mia religione, ma nel Nel 1945 la guerra finì, mio padre tornò 1943, visti i tragici eventi, mio padre disse che e non dimenticherò mai l’emozione del no- era prudente che io fossi battezzata. stro incontro dopo quegli anni lontani l’uno Il 12 dicembre 1943, in gran segreto, dall’altra. venni battezzata a Marsan e con il cognome Sono molto emozionata nel raccontarvi di mia madre potei tornare a scuola. questi ricordi della mia infanzia. Naturalmente, pur avendo frequentato la Mi auguro che tali tragici eventi non si scuola in Francia e parlando l’italiano in casa, ripetano mai più ed è per questo che non si non sapevo scriverlo, per cui le insegnanti deve dimenticare quanto è successo. volevano inserirmi in seconda elementare.

Per fortuna una maestra, la signora Todesco, “La difesa della razza”, si oppose e mi accolse in una quinta. Fui 5 agosto 1938, pag. 2. La rivista del razzismo promossa e, sempre seguita da questa mae- fascista uscì con stra, mi preparai per l’esame di ammissione cadenza quindicinale dall’agosto 1938 alla prima media e lo superai. al giugno 1943. Nata con l’intento di Mio padre non era con noi, si era rifu- dare una legittimazione giato in Romagna. Qui, pagando profuma- scientifica al razzismo e all’antisemitismo, tamente, riuscì ad avere una nuova carta di pubblicò il manifesto identità e utilizzando questo falso documento del “Razzismo italiano” sottoscritto da 10 e affidandosi alle staffette, cioè persone che scienziati razzisti, do- accompagnavano i fuggiaschi al confine, riu- centi nelle università italiane. scì a raggiungere la Svizzera. Qui rimase In base a quelle cosid- dette teorie migliaia di come rifugiato politico fino alla fine della ebrei italiani furono guerra in un campo di lavoro. Lui, che era perseguitati. [in http///it.wikisource.org] un intellettuale, fu incaricato di pulire le ba-

19 Quello è il posto …alti parallele 20 suo… e di quella PIANETAUTL SPECIALE 8 MARZO mar-apr2015 pipedi con finestre morbida fuliggi a specchio nosa signora…

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ora si posiziona sulla panchina,ora posiziona si fini” recuperato… appena vecchioatlante un sfoglia mentre to sdenta sorriso infantile un e impenitenti azzurro cielo di scaglie due ha tetto; suo il e letto suo il sarà come così cartone, di sono calze sue le anche cartoni… di stracolmo e lurido seggino pas un avanza spingendo che signora fuligginosa morbida quella di e suo… posto il è Quello sfrattare “ aiuola grande alla Accanto della nostalgia. Catania!” di buone più arancine le …. spera conta,come vienesi nel si sempre domani, la con valigia pronta. travagghiare” faccio ti padrone, - mani le stringono favori, si pattuisconoforte, ciano lavoro,parlanodi gradoni, “ sui - gruppo in o disparte in seduti C'è chi è vestito dinero altri il indossano amici, cani, estranei, genovesi,loro siciliani, i con barboni i poi portoricani, e indù ebrei mussulmani, e rumeni veneti, africani... ragazzi questa babele! succulenti trovo e l'aroma seguo ne spezie, di vociante:odora e laboriosa animata, piazza questa con sorprende e incanta mi Milano Ora alberi piùalti nel viale del tram. palazzi eleganti degli di arrampicate sulle austere pareti sbrecciate ver piantine minuscole le invadentecome e inopportuna così cemento, quel tra ora, spuntata sembra chiesa; antica piccolissima una da lorograzia la patroniestendono chebenedicenti ca, R parallelepipedi specchio,enormi a come finestre con alti contesa: un'impari notando stretto troppo marciapiede un su Cammino lini e badanti al seguito: un svizzere, nonni tate di di tanto con mani speciali, sorvegliati bambini, le di nugolo fra gelati enormi gli golosa fissare a ritrovo mi eppure ghiacciate mani le Ho luntannn…” de “ la circondano che svettanti guglie le nuvoletrovoinfilzate,dal di lo strappateDuomo, gonfio piazza in cerco lo cielo, di voglia Ho ti gioielli espongono grossi come panettoni… “ strabilian gioiellerieTutta eleganti… caffè luccicante… e maestosa galleria… famosa la lustra risposte concitate, ovazioni, complimenti retorici e improrogabili incontri. affrettati, passi incappottate, grigie Schiene gliata verso l'uscita. esco cui da metropolitana di e umida ruggine di Milano, ferro di Sa respiro freddo il caos e un’ in nebbioso immersa Tutta antracite questa Milano dimetà gennaio Manuela Bigozzi Una venezianaaMilano ”e questo è il figlio di Carmelina, nipote di Salvo,dinipote Assuntina...Ricordi?adzito facivanonna sua figlio il Carmelina, è questodi ”e

pensa a voce alta col libro fra le mani.

rasta aln cn l idai soao l atsi i strada, di artisti gli suonano indiani, gli con parlano

mi canto sorridendo in un osceno milanese osceno stanco. un in cantomi sorridendo deco praticamente tutta la corte tranne ilacchè! , una visione insolita, troppo naturale, come gli intrepidi nidi sugli sugli nidi intrepidi gli come naturale, troppo insolita, visione una , studenti laici e milanesi nostrani. abita” - - - distribuisce avanzi tra i gatti e i piccioni, qualcuno lo qualcuno piccioni, i e gatti i tra avanzi distribuisce “ma poi venite, che dobbiamomangiare?”che venite, poi “ma e i loro occhi diventano lustri e rispettosi ingoiando il sale il ingoiando rispettosi e lustri diventano occhi loro i e un barbone: posiziona già sacchetti e stracci per non farsi farsi non per stracci e sacchetti già posiziona barbone: un dorata Signora” dorata ay-Ban caftano kebab

suonerie trillanti incombenti mi coinvolgono in in coinvolgono mi incombenti trillanti suonerie , fanno spalla spalla con tre santi di pietra bian pietra di santi tre con spalla spalla fanno , ma non era passato il Santo Natale?” onda sonora di clacson onnipresenti. diclacson onda sonora , scopro un … e poi dolci fritti intinti nel miele… nel intinti fritti dolci poi e … ... “ ... “ma tu a cu' appartieni?” cu' a tu “ma oh mia bela maduninaaaaa che te brili te che maduninaaaaa bela mia oh “ sari chissà a che servono tutti questi con questi tutti servono che a chissà

oro sotto cappotto un liso. e tu da dove vieni?” dove da tu e dribblata, -…. si dice si -…. lampadati ritmano il tempo gli gli tempo il ritmano - urtata e convoe urtata “vieni dal mio dal “vieni , con cagno con ,

- si abbrac si - inshallah mangia adoro o ------PIANETAUTL SPECIALE 8 MARZO mar-apr2015 1 - 2

profilo.

…gracili e

impeccabile

trampoliere,… l’

si, sulle pareti

stazionano mute,

… specchiando lucide e laccate,

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sola, sola, lifting , " “conta” "e poi… che le di ma forse non dovrei..." dovrei..." non forse ma hanel... hanel... - allora lo saluto io lui alza le spal le io alza lui saluto lo allora -

complimenti complimenti affettati, olive nere scaglie

aserati aserati qui fuori è del tal calciatore, si annoia , specchiandosi, sulle pareti lucide e laccate, NELLA NELLA MILANO DA BERE ORA VA TUT OK! TO Mi sento fuori luogo tra la calca che lei! anche c'è intorno che mi guardo vedo e non è lei... ma forse "ho letto il suo libro… "adesso mi avvicino… lei mi sorride… io inciampo… rei…" sei! le son passate già scappo, e arrossisco pago ! odora di birra, di odora caffè. e rancidi toast , showroom ysoform così candide, belle, incerte e infreddolite, si guardano intorno colorati, tartine bianche, e e hanno viaggiato in piedi per ben tre ore! ore! tre ben per in piedi hanno e viaggiato e cocktails ] , olezza di cessi L , olezza e é un pomeriggio bestia senza parlare con qualcuno!” con é un pomeriggio parlare senza bestia www.lastampa.it pira piano, mi accompagna col suo sguardo mentre mi allontano. mi allontano. mentre suo col mi accompagna sguardo piano, pira Gillette anno in via Montenapoleone! annoin via Montenapoleone! [in http/// tetto gay, ma qui tutti si quando sono sei? baciano le qui tutti ma gay, tetto di andare all'opera , staseraaaa, nooooon posssso mancare…” , staseraaaa, all'opera di andare Quello è un attore, l'altro è un banchiere, la M l'artista, arriva la velina, c'è anche la contessa con la sua cagnolina e col l'avvocato suo archi di grana salamini infilzati. e - “sarai alla prima oppure stasera? vieni al vernissage?” ho promesso al Giangi - tesoroooo, “oh no, Il Il ritmo jazz che si espande da un locale mi induce ad entrare: una penombra scaldata da in numerevoli enormi ceri, quasi mistico il bancone viola dove due barman lucidi e dispensano addestrati sorrisi e re, re, sulle moquette nere dei lussuosi profilo. l'impeccabile il prezzo di una minuscola pochette… già ebbra di Gucci e C di Gucci e ebbra già pochette… di una minuscola prezzo il gracili le osservo seve commesse, sembrano stazionano stampate e in mute, trampoliere, serie, Stupende, Stupende, un po' altezzose chiedono una via, ascoltano l'indicazione... vale la pena seguirle: v Negozi eleganti, griffati, espongono uno o due capi tra rose bianche e bambù, guardo allibita lanciando lanciando laser fulminanti sugli sguardi ammiccanti dei maschietti, calati nel frattempo, con i sensi allertati. già quattro ore, pagano in fretta e senza salutare... senza salutare... e pagano in fretta ore, quattro Ho voglia di un caffè bollente e profumato ma cedo il passo a due bionde algide e mute, due ragazze dell’est, penso tra me, All'altro marciapiede un taxi frena, scendono in tre, incazzate nere, cortigiane di un fresche marciapiede taxi All'altro incazzate nere, frena, scendono in tre, e doppiopetto grigio: si scambiano carteggi con le mani tuffate nervose, frenetiche nelle venti Nel Nel piazzale antistante, in fila come cammellieri, i tassisti attendono il manager rampante o il prete con le suore… arrivano trafelate, con l'indirizzo in mano, parlano il mio dialetto le due di valigi traboccano signore, vomita vomita uomini con in tasca indirizzi e raccomandazioni; una chimera che profuma di dopo barba le e sos e le stazione. la verso mi dirigo e mio treno del l'orario controllare dovrei Enorme, incombente, austera e cupa: un santuario di vagoni, una cattedrale che mangia e occhi occhi e scruta la strada, si immerge tra le pagine e poi riaffiora, si accende un sigaro e guarda “ - lontano Vicino Vicino al chiosco liberty, dell'edicola ammiccante, c'è una panchina tutta decorata da delusi amanti tifosi traditi e neo innamorati; un arrancavecchio sul suo bastone e vi si lascia cadere greve, apre a croce il suo giornale, borbotta, tossisce, scuote la testa, annuisce, sbuffa, alza gli so di inaspettata femminilità, si ammira soddisfatta traendo di tasca un minuscolo specchietto ammuffito. lei lei poi declama dannazioni; si aggiusta la grigia con lanugine spettinata infine, un gesto vezzo

“Come bianche farfalle” raccolta di poesie di Piandelaghi Benocci Romilda

Mariacarla Gennari mar-apr2015 ! Il coordinatore del nostro giornale Corrado Ba- lestrieri ha fatto a noi della redazione un libro

come omaggio. A me è toccata una raccolta di poesie, il cui titolo “Come bianche farfalle” dà l’idea estremamente efficace di vedere queste poesie volare in un cielo terso di primavera bianche e simili a tante farfalle. Il libro è stato scritto una decina di anni fa da ROMILDA, autrice che chiamerò confiden- zialmente per nome perché, dopo la lettura del- la sua raccolta di poesie, è come l’avessi cono- SPECIALE 8 MARZO sciuta da sempre! [in http///lebianchemargherite.blogspot.com] Riporterò di seguito le sue parole tratte dal- UTL la prefazione del libro e come Lei stessa in ma- niera genuina e semplice si descrive: “Sono nata ! in una piccola frazione nel comune di Scansano “Vacanza di primavera” PIANETA (GR) da modesta famiglia. Mio padre Angelo (Romilda, anno! 1981) discendente da numerosa famiglia di contadini, E’ umido e lucido il greto, ondeggian le rame del vento era quinto di sette fratelli e contadino anch’esso che fanno un lieve frusciare senza fermare un momento. fino a che non si è sposato. Anche la mia mam- Bagna la pigra corrente le erbe lacustri del rivo ma ha vissuto in campagna fino al matrimonio. e bagna la pianta di more che sfoggia i suoi teneri fiori La mia infanzia l’ho vissuta modestamente ma ai caldi raggi del sole, che lieto filtrando tra i rami senza miseria. Ho frequentato le cinque elemen- disegna arabeschi sull’acqua. tari con profitto ma non ho potuto continuare ! Vagando la mente mia libera gli studi. A ventidue anni mi sono sposata con insegue il torrente freschissimo. un giovane del mio paese pieno di ingegno e di E affondo nell’acqua col piede buona volontà ma con pochi mezzi e senza un mi lavo mi bagno le braccia mestiere, insieme abbiamo diviso il bene e il e faccio anche un bagno al mio cuore male, abbiamo avuto due figli maschi e tirato che torna a galla leggero avanti con decoro la nostra famiglia. Quando è pulito senza ombra di noia arrivata la Riforma Fondiaria ci hanno assegna- e dentro al mio cuore felice to un Poderetto, dove ora, rimasta sola, vivo io sento un canto di gioia. vicino ai miei figli che non mi fanno mancare né Son sola in questo angolo inquieto, mi arriva dal bosco vicino il loro aiuto, né la loro presenza dato che ora odore di menta e di timo. sono anziana e disabile. Ho tre nipoti maschi, ! che sono la mia gioia, il mio amore, il mio orgo- Intorno c’è un grande silenzio eppure sono mille le voci glio e la mia soddisfazione. Le loro attenzioni e Che cullano e danno pace. il loro affetto continuo per me sono fonte di E’ il prato con tanti richiami, la voce dell’acqua che scorre. grande gioia ed è a loro che dedico questo mie La voce del vento dell’erba, dei mille insetti vicini. poesie”. Son sola con tutti i pensieri, che sono leggeri leggeri E intanto scorre il torrente sui bianchi sassi smussati ! Da quanto si son rotolati. Questa è Romilda e questa è una delle sue poesie “Vacanza di primavera”

22 PIANETA “Bread and Roses”

Pane e rose UTL Corrado Balistreri Trincanato

SPECIALE 8 MARZO "What the woman who labors "Ciò che la donna che lavora vuole wants is the right to live, not sim- è il diritto di vivere, non semplice- ply exist — the right to life as the mente di esistere – il diritto alla vita rich woman has the right to life, così come ce l’ha la donna ricca, al and the sun and music and art. sole e alla musica e all’arte. Voi non You have nothing that the hum- avete niente che anche l’operaia più blest worker has not a right to umile non abbia il diritto di avere. have also. The worker must have L’operaia deve avere il pane, ma bread, but she must have roses, deve avere anche le rose. Date una too. Help, you women of privile- mano anche voi, donne del privile- ge, give her the ballot to fight gio, a darle la scheda elettorale con with” cui combattere". mar-apr201

Questa frase fu pronunciata da Rose Schneiderman, leader femminista e socialista della WTUL (Woman Trade Union League), durante un discorso che rivendicava il diritto di voto femminile di fronte ad una platea di suffragette benestanti a Cleveland. Le sue parole ispirarono poi il titolo della poesia “Bread and Roses” di James Oppenheim, pubblica- 5 ta nel dicembre 1911 sulla rivista “The American Monthly”, appena un mese prima dell’inizio dello scio- pero delle operaie dell’industria tessile, svoltosi nel 1912 a Lawrence nel , che fecero di “Bread and Roses” lo slogan della loro protesta. In seguito i versi di Oppenheim furono musicati, divenendo un inno rappresentativo del movi- mento dei lavoratori e del movimento delle donne in tutto il mondo.

“Pride” racconta la vera storia di come due comunità molto diverse, il movimento gay londinese e i minatori del Galles, si sono unite per combattere insieme, durante lo storico sciopero dei minatori inglesi del 1984-85. Il film merita! assolutamente di essere visto e, nella colonna sonora, il canto “Il pane e le rose” ti toglie il fiato. “Pane e Rose” di James Oppenheim Mentre avanziamo marciando, marciando nello splendore del giorno, Un milione di cucine affumicate, un migliaio di grigi solai dove si lavora, Sono colpiti dalla luce che un sole improvviso rivela Perché la gente ci sente cantare: Pane e rose! Pane e rose!

Mentre avanziamo marciando, marciando, lottiamo anche per gli uomini, Perché sono figli delle donne, e grazie a noi nascono di nuovo. Le nostre vite non saranno più sudore dalla nascita alla morte; Le anime come i corpi possono morire di fame; dateci pane, ma dateci anche rose!

Mentre avanziamo marciando, marciando, innumerevoli donne morte Gridano nel nostro canto la loro antica richiesta di pane. I loro spiriti sfiniti dal lavoro conobbero ben poco arte e amore e bellezza; Sì, è per il pane che lottiamo… ma anche per le rose!

Mentre avanziamo marciando, marciando, portiamo giorni migliori. La rivolta delle donne è la rivolta della razza. Non più schiave e oziose… dieci che faticano ed uno che riposa, “Bread and Roses”, poster Ma una suddivisione delle gioie della vita: Pane e rose! Pane e rose! [in http///www.seiuwest.ca]

23 Maria Montessori

Tina Modotti

Maria Curie

“Essere donna è così affascinante. Matilde Serao È un’avventura

che richiede un Coco Chanel tale coraggio, una sfida che non finisce mai”

Oriana Fallaci

Aung San Sun Kyi

Frida Kahlo

Rita Levi Montalcini

Pina Bausch Carla Fracci

! PIANETAUTL n° 5 marzo-aprile 2015 A cura dei docenti, assistenti e soci dell’Università del Tempo Libero di Mestre 2015 Duemilaquindici 2015 !

CULTURA ! ATTUALITÀ SCIENZA RICORDI & RITRATTI II numero PianetaUTL solo on line A MAG/GIU 2014

FRIZZI E FRAZZI VIAGGI CASA & CUCINA LIFESTYLE “Memorial Poles” Su uno scorcio fotografico veneziano una carellata di manufatti ed P alcuni dipinti dei soci UTL

R

I

L

E …Ho veste verde di vento cucita, tutta di piccoli fiori fiorita… ©gb ! PIANETAUTL solo on line - IInumero maggio-giugno 2014 A cura dei docenti, assistenti e soci dell’Università del Tempo Libero di Mestre ! ! ! ! ! ! ! ! ! M !

A.A. 2014-2015 EVVIVA!!!! Si torna….

dopo le vacanze estive riapre A l’Università del Tempo Libero

G

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2014 !

G ! Le lettere ! ! A.Q.:! i primi ! “interi postali” “ I ! ” Campo “Pronto! ! Dottore, Dottore…”! ! color ità del Tempo Libero di Mestre - Anno1 -Numero 3 settembre Libero di Mestre - Tempo itàdel Una nuova rubrica dedicata ! pianeta alla nostra salute Installazione realizzata con vari tipi di de de pigmenti e spezie che evocano colori, odori e

sapori dei bazaar di tutto il mondo (Sonia color O ! Falcone, padiglione Istituto Italo Latino Il Mestolo d’oro ! Scienza Americano, 55^ Biennale di Venezia). Ricordi & Ritratti ! Cultura Il gioco della luce sulle polveri ed il profumo ! sprigionato dalle spezie suscitano sensazioni Curiosità Campo ” e le tradizioni di “ imperdibili. Venezia a tavola Attualità Viaggi ! © Casa & Cucina Lifestyle PIANETAUTL n° 3 settembre 2014 A cura dei docenti, assistenti e soci dell’Università del Tempo Libero di Mestre Trimestrale d’informazione dell’Univers Trimestrale !

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! _____ Magazine______! ______Il giornale di 3e per tutti noi______settembre 2014______!

ATTUALITÀ CULTURA SCIENZA RICORDI & RITRATTI III numero PianetaUTL solo on line G OTT/NOV 2014 CURIOSITÀ VIAGGI CASA & CUCINA LIFESTYLE I

U

G Vi auguro sogni… N …Vi auguro soprattutto di essere voi stessi.

O ©gb

In visita con un amico alla Biennale di Venezia - Il progetto “Contemporary South African Art and the Archive" rappresenta il Sudafrica alla ! 55. Esposizione Internazionale d’Arte “Il Palazzo Enciclopedico”. " PIANETAUTL solo on line - III numero ottobre-novembre 2014 A cura dei docenti, assistenti e soci dell’Università del Tempo Libero di Mestre

Calendario 2015 - Copertine PianetaUTL 2° trimestre

" " " " " L’immagine, frammentata e ripresa da più punti di vista, si ricompone con forza nella sua essenza: “Donna+Luce+Ambiente”

" Allegato a PIANETAUTL n° 5 marzo-aprile 2015