Il Poliorama Pittoresco: Un Caso Di Divulgazione Scientifca Ante Litteram Nella Stampa Periodica Del Regno Delle Due Sicilie Romualdo Gianoli
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Filosofia e saperi - 7 Collana dell’Istituto per la storia del pensiero flosofco e scientifco moderno del Consiglio Nazionale delle Ricerche Diretta da Silvia Caianiello e Manuela Sanna Comitato scientifco Maria Conforti “Sapienza” Università di Roma Girolamo Imbruglia Università degli studi di Napoli “L’Orientale” Emilia D’Antuono Università degli studi di Napoli “Federico II” Alessandro Minelli Università degli studi di Padova Olivier Remaud École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, France Responsabile editoriale David Armando Redazione Alessia Scognamiglio www.ispf.cnr.it La meraviglia e la passione Un secolo di scienze della natura nel Mezzogiorno a cura di Maria Rosaria Ghiara Contributi di Enrica Battifoglia Antonio Borrelli Matthias Bruhn Silvia Caianiello Luca Ciancio Maria Rosaria Ghiara Romualdo Gianoli Carmela Petti Sofa Talas Massimo Umberto Tomalino Maria Toscano Copyright © MMXIV CNR Edizioni www.edizioni.cnr.it [email protected] P.le Aldo Moro 7 00185 Roma ISBN 978 88 8080 384 3 DOI: 10.36173/FILOSOFIAESAPERI-2014-7 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i paesi Non sono assolutamente consentite fotocopie senza permesso scritto dell’Editore I edizione: ottobre 2015 Stampa: Arti Grafche Bruno - T. Greco Indice 7 Il progetto del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche: La meraviglia e la passione. Un secolo di scienze della natura nel Mezzogiorno Maria Rosaria Ghiara 15 L’immagine e la lama. Per una storia della visione tomologica Matthias Bruhn 35 Il terremoto in Calabria del 1783 e la Reale Accademia delle scienze e belle lettere di Napoli Antonio Borrelli 43 Il “Tempio di Serapide” a Pozzuoli: la storia delle interpreta- zioni e il suo uso pubblico nella didattica e nella divulgazione Luca Ciancio 53 La nascita dell’informazione scientifca in Italia. L’eredità delle prime riviste Enrica Battifoglia 63 Il Poliorama Pittoresco: un caso di divulgazione scientifca ante litteram nella stampa periodica del Regno delle Due Sicilie Romualdo Gianoli 85 Tra passato e futuro. Prospettive e potenzialità delle collezioni scientifche universitarie europee Sofia Talas 95 Vecchie e nuove funzioni della storia della scienza Silvia Caianiello 109 Una storia della mineralogia Massimo Umberto Tomalino 121 Giasone e Vulcano. Il primo decennio del Real Museo Mineralogico tra ricerca scientifca e promozione dell’attività mineraria Maria Toscano 145 Il Real Museo Mineralogico tra storia e scienza. Un laborato- rio culturale al servizio del territorio Carmela Petti 161 Abstracts 169 Indice dei nomi Il progetto del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche: La meraviglia e la passione. Un secolo di scienze della natura nel Mezzogiorno Maria Rosaria Ghiara Il presente volume raccoglie gli Atti del congresso “La Meraviglia e la Pas- sione: 1760-1860, un secolo di Scienze della Natura nel Mezzogiorno”, svolto a Napoli il 16-17 ottobre 2014 (Fig. 1), a conclusione dell’omonimo pro- getto fnanziato dal MIUR Legge 6/2000 annualità 2012. Il congresso ha rappresentato un momento di rifessione condiviso con esperti di discipline naturalistiche, storiche, di storia della scienza, museologia, comunicazione e didattica museale. L’approccio volutamente interdisciplinare rispecchiava l’ar- ticolato progetto di ricerca ideato e sviluppato attraverso le idee e i contributi di una squadra di esperti con diverse specializzazioni (scientifca, umanistica, tecnica), che hanno individuato quali concetti ispiratori la “meraviglia” e la “passione”, come recita il titolo. Figura 1 Saluti del Prorettore Gaetano Manfredi ai Congressisti, 16 ottobre 2014 (con Maria Rosaria Ghiara e Arturo Fittipaldi) 7 Maria Rosaria Ghiara Ma perché si è deciso di scegliere proprio due termini che evocano sentimen- ti tanto marcatamente umani per parlare di scienza e di storia della scienza? Tutto è nato da una rifessione sulla storia culturale e scientifca e sulle caratte- ristiche del territorio di riferimento dei musei del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università di Napoli “Federico II” (Fig. 2). Istituzione profondamente radicata nel territorio non solo come aggiornato e vivace Cen- tro Museale ma anche come simbolo della prestigiosa tradizione scientifca sviluppatasi nel Regno di Napoli tra XVIII e XIX secolo. Figura 2 Real Museo Mineralogico Università di Napoli Federico II Storicamente le aree geografche del meridione d’Italia, soprattutto durante il periodo del Regno delle due Sicilie, erano famose e conosciute in tutt’Eu- ropa con il nome di “Bel Reame”, con un chiaro riferimento ai suoi splendidi paesaggi, alle sue straordinarie testimonianze artistiche e archeologiche, alla sua storia architettonica, ma anche alle peculiari caratteristiche del suo territo- rio, che spesso si sono mostrate in tutta la loro unicità attraverso straordinari fenomeni naturali. Si pensi alle manifestazioni della Natura legate a luoghi mitici, quali il Vesuvio e i Campi Flegrei, che con la loro forza evocativa di 8 Il progetto del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche: La meraviglia e la passione antichi misteri naturali hanno acceso l’interesse verso le scienze della Natura e ispirato il lavoro degli studiosi. Ecco, dunque, la “meraviglia”. È il sentimento che suscitano gli afascinan- ti fenomeni della Natura negli antichi viaggiatori, turisti, artisti, letterati e scienziati del Grand Tour. E con essa anche la “passione”, ossia quell’impulso al sapere che nei secoli ha spinto gli uomini a svelare i segreti della Natura per comprenderne i meccanismi; quel moto istintivo che conduce a trasformare la meraviglia in conoscenza, superando con la scienza il sacro timore per la Natura. Sulla base di queste considerazioni, ci è sembrato che la scelta più logica e stimolante per l’obiettivo del progetto fosse quella di avviare un percorso di ricostruzione critica e di divulgazione della storia della cultura scientifca del Mezzogiorno nella tarda età moderna, attraverso le istituzioni ad essa legate, in particolare quelle museali. Una scelta che ha potuto contare anche sulla felice concomitanza di due elementi molto importanti: l’esistenza di una gran quantità di materiale docu- mentale d’archivio e bibliografco pressoché inesplorato, e la sostanziale scar- sità di studi specifci nell’ambito delle tematiche scelte come oggetto della ri- cerca; specie se rapportati all’importanza rivestita dal meridione d’Italia come caso di studio per lo sviluppo delle teorie geologiche tra sette e ottocento, e alla ricchezza di fonti manoscritte e a stampa che documentano tale momento di grande fervore scientifco. Momento che non riguardò unicamente la pletora di appassionati e studiosi, italiani e stranieri, che giungevano al Sud per osservare i fenomeni naturali, ma investì almeno tre generazioni di studiosi regnicoli che contribuirono at- tivamente all’avanzamento della ricerca scientifca, grazie anche a una felice e lungimirante politica culturale che, nata nell’ultimo trentennio del XVIII secolo non conobbe, di fatto, battute di arresto sino a tutta la prima metà del XIX. Ovviamente un progetto di tale genere non poteva e non doveva rimanere ad uso esclusivo della comunità accademica. In altre parole, è stato impostato anche con la fnalità ben precisa e altrettanto importante della riscoperta e dello studio di un patrimonio inespresso, quella di raggiungere e sensibilizzare un pubblico quanto più vasto possibile. A partire dagli studenti, anche per promuovere la conoscenza del grande patrimonio storico/scientifco presente nel territorio meridionale, troppe volte mortifcato da cattiva amministrazione e gestione che, in molti casi, ne ha messo a rischio la sopravvivenza stessa. È chiaro che coinvolgere gli studenti ha signifcato coinvolgere le istituzioni 9 Maria Rosaria Ghiara scolastiche e gli insegnanti che, infatti, nell’economia complessiva del pro- getto, sono stati non solo i destinatari privilegiati delle attività di difusione dei risultati ma anche, come vedremo, attori impegnati in prima fla in alcune delle attività previste e poi realizzate nel corso del progetto (vedi www.musei. unina.it) Sulla scorta dell’impostazione fortemente multidisciplinare, l’intero progetto di ricerca è stato costruito coniugando scienza e storia, sia per quanto riguarda le attività di ricerca storica vera e propria, ovvero durante la fase del reperi- mento e della comprensione delle fonti, sia nelle successive attività di divulga- zione (Fig. 3). Così, se da una parte la ricerca bibliografca ed archivistica ha focalizzato l’attenzione su documenti d’archivio inediti, su inesplorati esempi di divulgazione scientifca nella stampa periodica di epoca borbonica, è il caso del Poliorama Pittoresco, su testi di mineralogia del primo ’800; dall’altra sono state messe a punto una serie di insolite e peculiari attività didattico-divulga- tive volte a ricostruire l’atmosfera della scienza ottocentesca. Figura 3 Presentazione di M. Bruhn La ricerca bibliografca e archivistica è partita con un’attenta e vasta ricogni- zione presso archivi e biblioteche che ha consentito di individuare gli argo- menti di interesse sia su fonti manoscritte che a stampa, presenti su riviste, monografe scientifche o stampa generalista, edite nel periodo considerato. 10 Il progetto del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche: La meraviglia e la passione A questa fase ha fatto seguito lo studio critico del materiale selezionato e, infne, la realizzazione di una campagna di digitalizzazione