I RESISTENTI - PERIODICO DELLA RESISTENZA E DEI COMBATTENTI. - Editore: A.N.P.I. Savona - Redazione: Piazza Martiri della Libertà 26r.-Dir. Resp.: M. L. Paggi. Aut Trib. di Savona n° 587/07 - Poste Italiane spa - sped. abb. postale - DL 353/2003 (conv. in L.27/2/04 n°46) art. 1, comma 2 e 3, CNS Genova - n° 250 - anno 2008. Anno VI - N° 3 - 2013 SAVONA COSTITUZIONE: ATTUARLA, AUGURI DI BUONE FESTE NON CAMBIARLA E FELICE Adriano Sansa e Nanni Russo in un’iniziativa del ANNO NUOVO, Comitato savonese per la difesa della Costituzione DALLA REDAZIONE Sabato 30 novembre, il Co- Sansa ha preso spunto dalla mitato per la difesa della Co- sua conclusione, che menzio- DE stituzione ha organizzato una na la «fedeltà ai più alti ide- “I RESISTENTI”, conferenza nella parte pub- ali di libertà e di giustizia»: blica della Sala Consiliare siamo ancora capaci di que- A TUTTI del Comune di Savona, che si sti ideali e di questa fedeltà? è riempita malgrado il tempo Indigna la leggerezza con cui I NOSTRI LETTORI inclemente. Dopo una pre- il mondo politico parla delle Un particolare sentazione curata dall’AN- riforme costituzionali, subor- ringraziamento PI, sono intervenuti il dott. dinandole agli equilibri del- a coloro che Adriano Sansa, magistrato le maggioranze di governo, nel corso dell’anno da sempre impegnato nella trattandole come un tema fra hanno donato promozione dei valori costi- i tanti di discussione, usando un contributo tuzionali, e il sen. avv. Nanni argomenti demagogici, senza per il sostegno Russo, già a capo del Comi- riferimenti alle complesse finanziario tato referendario del 2006; è e delicate questioni che de- del giornale. poi seguito un dibattito molto riverebbero da mutamenti partecipato. istituzionali così profon- Nella sala è esposta la moti- di. D’altronde, una riforma In questo vazione della medaglia d’oro complessiva (e affrettata) numero: al valor militare per la Resi- della Costituzione non è af- stenza della città di Savona; segue a pag. 2 Stefano Nasi Adotta un articolo della Costituzione a pag. 2 Fernando Bonino Anziani oggi: una colpa? 1943 - NATALE DI SANGUE Franca Ferrando Giovanni Urbani “Candido” IL PRIMO ECCIDIO FASCISTA a pag. 3 Giorgio Amico COMITATO CITTADINO A SAVONA La pagina della Cultura DELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA DI SAVONA ASTENGO CRISTOFORO a pag. 4/5 COMUNE DI SAVONA, A.C.L.I., A.N.E.D., A.N.P.I., A.R.C.I., ASSOCIAZIONE DONNE IN NERO CONTRO LA GUERRA, ASSOCIAZIONE , avvocato - di anni 58 Nadia Morachioli C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L., CIRCOLO GL ASTENGO, COMITATO BOMBE SAVONA, BOLOGNESI AURELIO Se Non Ora Quando EMERGENCY, FIAP-GL F.I.V.L., I.S.R.E.C., La Resistenza e i diritti LIBERA - ASSOCIAZIONE DON BEPPE DIANA, UNIONE DONNE IN ITALIA militare - di anni 31 delle donne In occasione del 70° anniversario CALCAGNO FRANCESCO a pag. 6 dell’eccidio del “Natale di sangue” contadino - di anni 26 Giacomo Checcucci la S.V. è invitata GIACOSA ARTURO Marinai a confronto sabato 21 dicembre 2013 - ore 10,00 Sez. ANPI Loano Sala del Consiglio - Palazzo comunale operaio - di anni 38 “Un segno per la Memoria” REBAGLIATI CARLO Andrea Crespiani a Intervento del Prof. Mario Lorenzo Paggi, Direttore ISREC Savona falegname - di anni 47 Resistenti in Festa 4 edizione ‘’II Natale di sangue del 1943 SAVARESI ANIELLO a pag. 7 - L’eccidio del Forte della Madonna degli Angeli” Nicola De Palo militare - di anni 21 Omicidio di Stato Conferenza del Dott. Pierpaolo Rivello, WUILLERMIN RENATO Sez. ANPI SV Centro Procuratore presso il Tribunale Militare di Torino avvocato - di anni 47 Operare per la PACE “IDEALI DI LIBERTA - REPRESSIONE NAZI-FASCISTA E ECCIDI DI CIVILI” a pag. 10 “La tardiva individuazione giudiziaria degli autori delle stragi” Franco Ferro Il 27 dicembre 1943 set- “La sera del 23 Dicembre Bruno Lichene e Luigi Chiappe venerdì 27 dicembre 2013 - ore 10,30 te innocenti, vengono 1943 un ordigno esplosivo a pag. 11 Forte della Madonna degli Angeli fucilati per rappresaglia lanciato da mano ignota, Ferruccio Iebole Deposizione corona presso la lapide dei fucilati al forte della madonna Partigiani ex San Marco esplose nella Trattoria del- a pag. 12/13 Cristoforo Astengo, Aurelio Bolognesi, degli angeli. la Stazione in via XX Set-

Stefano Nasi INSERTO CONTIENE Francesco Calcagno, Arturo Giacosa, (Questo testo e tratto da un tembre, causando la morte Carlo Rebagliati, Aniello Savaresi, Renato Wuillermin Conferenza Prof. Gianni Oliva foglio stampato nella clan- di cinque persone ed il fe- a pag. 15 Il Sindaco destinità dal Comitato di rimento di altre quindici, inserto Federico Berruti Liberazione Nazionale di fra le quali lo squadrista LA POSIZIONE DELL’ANPI SULLE Savona.) segue a pag. 8 RIFORME COSTITUZIONALI 2 N° 3 - Dicembre 2013

segue da pag. 1 (fatto smentito dal referendum del 2006, che boc- ne i poteri legislativi, si indeboliscono le garanzie ciò proposte molto simili a quelle di oggi); o come della libertà personale e, di fatto, si mette in discus- fatto una priorità; più importanti sarebbero alcune la tesi che la Costituzione impedisca l’efficienza sione il diritto stesso. Sono in gioco la separazione modifiche puntuali, come il rapporto tra Stato e au- delle istituzioni con le sue regole troppo rigide (in e l’equilibrio dei poteri dello Stato: si vuole infatti tonomie locali, e ancor più l’attuazione di tanti ar- realtà, le leggi che interessavano alle maggioranze rafforzare l’esecutivo, con o senza il passaggio al ticoli che sono già presenti nella Costituzione, ma governative di turno sono state approvate in tempi presidenzialismo, con l’elezione diretta del Pre- non nella realtà: l’elenco potrebbe essere lungo, e velocissimi, eppure nel pieno rispetto delle proce- sidente del Consiglio, che otterrebbe il potere di comprende tra gli altri l’art. 9 (la Repubblica «tu- dure costituzionali: così le leggi ad personam di sciogliere le Camere e di imporre al Parlamento il tela il paesaggio»: e l’inerzia di fronte al dissesto Berlusconi; così l’attuale disegno di legge costitu- calendario dei lavori. Si prosegue, dunque, nella idrogeologico del paese?), il 46 («La Repubblica zionale per la deroga all’art. 138). direzione che tanti guasti ha causato al paese: la riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare [...] La nuova Costituzione nata da queste riforme sa- personalizzazione della politica, con la prevalen- alla gestione delle aziende»), il 53 («Tutti sono te- rebbe peggiore sul piano dei diritti e della parte- za del carisma del leader sull’elaborazione di idee nuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione cipazione dei cittadini, sia per le modalità sia per i e di programmi ha formato una cultura sbagliata, della loro capacità contributiva»). Abbiamo, in- contenuti. Quanto alle modalità, non c’è ragione di basata sul presupposto che il popolo conti di più se somma, una Costituzione moderna e anticipatrice, ridurre le garanzie dell’art. 138, dimezzando i tem- elegge il leader; mentre così conterà sempre meno: ma non ci adoperiamo per attuarla: perciò non è pi di riflessione e di discussione e limitando i po- il popolo conta se ci sono strutture articolate e dif- sufficiente difenderla da riforme troppo disinvolte, teri dei parlamentari rispetto a quelli del governo e fuse nel territorio, che portano le istanze del popolo bisogna anche mostrarne e rivitalizzarne il valore del Comitato istituito ad hoc: già ora, da quando la nelle istituzioni. effettivo, la potenziale ricchezza di risposte ai pro- legge elettorale non è più proporzionale, l’art. 138 Ragioni di spazio impediscono di riferire anche blemi d’oggi. offre minori garanzie, perché anche una sola forza l’ampio e vivace dibattito seguito a questi interven- Nanni Russo, prendendo le mosse da quest’ultima politica o coalizione può avere la maggioranza per ti; però ci piace concludere citando la risposta di riflessione di Sansa, osserva che la Costituzione è modificare la Costituzione, senza quell’ampia con- Sansa a chi ha manifestato la propria sensazione di stata capace di dare impulso alle innovazioni del divisione che i Costituenti avevano previsto come sfiducia e di impotenza davanti al dilagare dell’in- paese dopo la guerra: le principali riforme (diritto requisito necessario. Quanto ai contenuti, poi, è differenza e di una mentalità antidemocratica: il di famiglia, Statuto dei lavoratori, sistema sanita- illusorio pensare di cambiare la seconda parte del- nostro lavoro culturale e politico per contrastarle rio, processo penale...) erano già contenute, in em- la Costituzione (Ordinamento della Repubblica) è lungo e difficile, non ci si può illudere di trovare brione, nella Carta costituzionale. Tuttavia si vuo- senza conseguenze sulla prima (Diritti e doveri scorciatoie: in fondo, la tenace pazienza di cui dob- le cambiare la Costituzione non per svilupparne i dei cittadini). Per esempio, nella prima parte l’art. biamo armarci non è altro che una forma di quella valori, all’interno di una cultura costituzionale che 13 definisce «inviolabile» la libertà personale, che «fedeltà ai più alti ideali di libertà e di giustizia» ora è difettosa (nell’elettorato, nei cittadini, nella non può subire restrizioni «se non per atto moti- che valse ai nostri partigiani savonesi quella meda- stessa classe politica); anzi, si vuole riformare la vato dell’autorità giudiziaria e nei soli modi e casi glia d’oro che ci rende orgogliosi. Costituzione sulla base di una cultura ostile ai suoi previsti dalla legge»: ma se, cambiando la seconda valori, e sulla base di false premesse, come l’idea parte, si limita l’indipendenza della magistratura e (A cura di Stefano Nasi) che tali riforme siano attese con ansia dai cittadini si sottomette al governo il Parlamento, riducendo- “Adotta un articolo della Costituzione” Reagiamo all’offensiva contro la Carta Costituzionale di: Stefano Nasi (Segretario provinciale ANPI Savona) 25 APRILE 2013 A PIETRA LIGURE

L’ANPI Provinciale di Savona torna a bandire il concorso “Adotta un articolo della Costituzione”, che per la terza volta si rivolge a tutti i cittadini della provincia invitandoli a scegliere un articolo della Costituzione per meditarlo, approfondirlo, verificarne l’applicazione, chiederne la tutela e la promozione. Da anni assistiamo a tentativi, solo parzialmente riusciti, anche grazie alla mobilita- zione referendaria del 2006, di riformare la Costi- tuzione antifascista rendendola meno democratica e più flessibile. Oggi questi tentativi sembrano destinati ad essere tradotti in realtà, perché le riforme costituzionali, sostenute dai più alti poteri politici ed economici, hanno già iniziati l’iter parlamentare, con la legge un documento del 28 maggio 2013, il colosso della che riaffermi con forza la preminenza dell’uomo costituzionale che consente la deroga della proce- finanza JP Morgan, forse la banca d’investimenti sul profitto, che ricostruisca una cultura costituzio- dura di modifica prevista dall’art. 138: un gravissi- più grande del mondo, spiegava che il principale nale diffusa nella società, in grado di contrastare mo precedente che, ora e in futuro, consentirebbe a ostacolo alla ripresa delle economie del Sud Euro- l’offensiva portata oggi (ma non da oggi) contro la transitorie maggioranze di cambiare la Costituzio- pa consiste nelle loro costituzioni antifasciste, che Carta Costituzionale: l’ANPI invita associazioni, ne. Il Presidente del Consiglio, fin dal suo discorso prevedono - tra l’altro - «esecutivi deboli nei con- partiti, istituzioni, scuole a fare la loro parte, anche di insediamento, ha indicato queste riforme come fronti dei parlamenti; [...] tutele costituzionali dei aderendo al bando “Adotta un articolo della Co- una priorità per risolvere i problemi dell’Italia; ad- diritti dei lavoratori; [...] la licenza di protestare se stituzione”. dirittura il Capo dello Stato ha dichiarato d’aver vengono proposte modifiche sgradite dello status Le prime adesioni sono già arrivate, ma bisogna legato la propria rielezione all’attuazione di queste quo». impegnarsi ancora di più: bisogna che anche le riforme, oltre che di quella della legge elettorale. Di fronte alla divulgazione di questo “pensiero uni- sezioni dell’ANPI assumano questo impegno, sia Individuando nella Costituzione la causa principa- co”, che riduce i diritti sociali, e in generale costitu- aderendo in proprio ma soprattutto sollecitando le le delle difficoltà politiche ed economiche dell’Ita- zionali, al rango di un “lusso” che non ci si può più realtà scolastiche, politiche e associative del loro lia, la nostra classe politica non fa che rispettare permettere, di un ostacolo alla ripresa economica, territorio. Il testo del bando e i moduli di adesione l’opinione dei poteri finanziari internazionali: in occorre un’ampia mobilitazione culturale e politica si trovano sul sito www.anpisavona.it. N° 3 - Dicembre 2013 3

GIOVANNI URBANI (partigiano Candido) ha appena compiuto 90 anni. Una vita lunga e intensa, in larga parte spesa nell’attività politica, cominciata nella Resi- stenza per proseguire nelle file del PCI (poi PDS e DS) fino all’adesione di questi ultimi anni alla SEL di Nichi Vendo- la, partito dove ricopre tuttora la carica di presidente della Commissione Provinciale di Garanzia. il 24 dello stesso mese scese a Savona parte- rattere nazionale, non dimenticò mai lo stretto cipando alla liberazione della città e operando legame con la provincia di Savona, soprattutto successivamente in modo attivo nella vita della con il mondo della Resistenza e dell’antifa- Nato a Venezia il 3 novembre 1923, negli anni Federazione Comunista. scismo: per molti anni presidente provinciale della guerra maturò le scelte fondamentali del- Nei decenni successivi Urbani ha diviso il suo dell’ANPI, coordinò nel 1974 l’iniziativa del la sua vita. Nel ’43, tornato a casa dopo un bre- impegno fra l’insegnamento e l’attività politi- Comitato Antifascista, che seppe far fronte con ve periodo trascorso nel carcere di Aidussina ca. Fu uno dei protagonisti di quella che è stata il sostegno di tutta la popolazione, in modo ef- (Gorizia) dove era stato imprigionato per “so- definita “la responsabile autonomia della Fe- ficace e da più parti considerato esemplare, al spetta intelligenza con i partigiani slavi”, non derazione di Savona” nel secondo volume del disegno terroristico manifestatosi negli atten- rispose al bando di Graziani di chiamata alle libro “Quelli del PCI” dedicato alla storia di tati delle cosiddette “bombe di Savona”. Della armi per la repubblica di Salò, ma fu costretto questo partito nella nostra provincia da Gian- presidenza provinciale dell’ANPI è tuttora par- a presentarsi nel marzo del ’44 a causa delle carlo Berruti e Sergio Tortarolo; autonomia che te attiva. Presidente dell’Istituto Storico della gravi minacce nei confronti della madre ebrea. si espresse anche su questioni riguardanti la li- Resistenza della nostra provincia negli anni Internato per alcuni mesi in un campo di ad- nea nazionale del partito: basti pensare ai fatti ’90, ancora oggi si annovera fra i membri del destramento in Germania, rientrò in Italia di- di Ungheria del ’56, su cui Urbani assunse una Consiglio Direttivo dello stesso Istituto. slocato prima ad Imperia poi a Garessio. Nella forte posizione critica e alla sua partecipazio- Almeno un breve cenno, infine, merita il suo vicina località di Noceto riuscì a prendere con- ne attiva alla discussione avvenuta nell’VIII contributo agli studi su : nel tatto con i partigiani della zona entrando così Congresso nazionale del PCI, dove intervenne 1967 pubblicò, per gli Editori Riuniti, un’am- nella Resistenza. Nominato di lì a poco com- affermando la necessità di una svolta fondata pia antologia di scritti pedagogico-politici del missario politico del distaccamento “Bovani”, sull’ autonomia nei confronti dell’Unione So- grande dirigente comunista, intitolata “La for- fu poi chiamato a ricoprire la carica di vice- vietica.Eletto senatore nel 1972, ha ricoperto mazione dell’uomo”. Negli anni successivi commissario della Divisione Garibaldi “Gin tale carica fino al 1986, occupandosi prima di dedicò a Gramsci anche alcune conferenze: il Bevilacqua”, formata dal raggruppamento di questioni scolastiche, universitarie e della ri- testo di una di esse è contenuto in un piccolo tutte le formazioni partigiane della 2^ zona cerca scientifica, poi di industria e tecnologia libretto, “Gramsci oggi”, stampato nel 1987 operativa ligure. Nominato infine commissario nelle rispettive Commissioni. Ma Urbani, pur dalla Coop Tipograf di Savona. della medesima Divisione nell’aprile del ’45, impegnato sulle tematiche e le battaglie di ca- A cura di Franca Ferrando di: Fernando Bonino sono previsti incontri con le amministrazioni per valutare interventi di sostegno per le povertà: pur La società italiana è da vent’anni attraversata dal ANZIANI OGGI: sapendo che i Comuni ricevono meno risorse, il progressivo decadimento di valori quali l’onestà, nostro compito sarà quello di impedire che i ri- l’equità, la solidarietà, il bene comune con grave sparmi vengano attuati solo tagliando le presta- compromissione della convivenza civile: in un UNA COLPA? zioni sociali, ma siano realizzati eliminando gli contesto del genere i deboli, principalmente gli sprechi, che ci sono, e con scelte avvedute che anziani e i giovani, diventano ancora più deboli, che non sono in condizione di orientarsi tra sca- diano priorità alle risposte ai bisogni dei citta- ai limiti del sopportabile, mentre aumenta l’arro- denze, bollette, intimazioni di pagamento spesso dini. ganza e il potere dei potenti che sono diventati non lecite e che si moltiplicano e variano in con- Sul versante sanitario si dovranno abbattere gli tali non per virtù, ma solo per aver usato spre- tinuazione, quando penso a chi ha lavorato una intollerabili tempi di attesa per le prestazioni giudicatamente posizioni dominanti, spesso di vita per ritrovarsi a sopravvivere tra gli stenti con cliniche e ci batteremo per l’annullamento del oscura origine. una pensione miserabile, quando penso a chi rie- ticket richiesto dai medici nei giorni festivi e Il sindacato si trova, da un lato, a perseguire il sce anche a stornare una parte delle magre entra- prefestivi nell’ambito della sperimentazione in proprio ruolo di rivendicazione e difesa dei dirit- te per aiutare figli o nipoti che hanno perso o non atto sul versante della continuità assistenziale. ti acquisiti in decenni di lotte da lavoratori e pen- trovano lavoro, non posso evitare un sentimento Tutto ciò con la dovuta attenzione a sostenere il sionati, dall’altro, nella latitanza della politica di ribellione per un Paese ormai imbarbarito. sistema sanitario pubblico e la sua universalità sempre più ripiegata sui propri interessi di parte, Per questo i pensionati della CISL, della CGIL, difendendolo dai tentativi, più o meno striscianti, a doversi far carico di alleviare in qualche modo della UIL unitariamente e a sostegno delle azioni di privatizzarne le parti redditizie. le difficoltà dei cittadini, assumendo un ruolo delle Confederazioni, hanno proclamato lo stato La recente decadenza di un senatore giuridica- improprio ed esponendosi spesso alle rimostran- di agitazione, riproponendo le loro richieste con mente condannato in via definitiva con il con- ze di chi dimentica che le leggi le devono fare in forza e con la determinazione che nasce dalla seguente ritiro dalla maggioranza dei suoi vas- Parlamento gli “eletti” dal popolo, cioè gli eletti consapevolezza di rappresentare milioni di cit- salli, ha prodotto nuovi assetti in Parlamento: da noi (pensiamoci bene quand’è il momento!). tadini e di combattere per istanze sacrosante: la vedremo come verranno affrontati i problemi e In particolare i sindacati dei pensionati, nel ten- giustizia fiscale, la messa a punto degli ammor- se veramente il Governo vorrà e potrà sottrarsi tativo di aiutare gli anziani nella impari lotta alla tizzatori sociali alla quale dovrà accompagnarsi ad ulteriori compromessi. povertà, ai soprusi di una burocrazia ottusa, agli il rilancio della politica di investimenti e delle Al momento è necessario mantenere lo “stato di ostacoli e alle difficoltà che amministratori poco misure di crescita economica del Paese, anche allerta” perché il limite che segna il confine tra avveduti disseminano sulla loro strada, si stan- attraverso la semplificazione delle burocrazie, la la convivenza civile e la ribellione non è lontano no trasformando in centrali di assistenza socia- radicale riforma della spesa pubblica che elimini e chi giornalmente è a contatto con la gente se le, trovandosi costretti, dall’urgente richiesta di gli sprechi e i privilegi, combattendo con ogni ne rende perfettamente conto traendo forte pre- sostegno che emerge pressante, a trascurare una mezzo la corruzione, e abbandonando la via fino- occupazione per le sorti democratiche del nostro parte del ruolo negoziale e rivendicativo. ra seguita dei tagli lineari a danno di un welfare Paese. Quando penso ai tanti che vengono nelle nostre sempre più ridotto all’osso che causa ulteriori sedi con le lettere dell’INPS ancora chiuse perché gravi problemi a chi già si trova al limite della L’autore è Segretario Territoriale della Fede- hanno timore ad affrontarne i contenuti, quando sopravvivenza razione Nazionale Pensionati della CISL di penso alle tante richieste di aiuto di persone sole Ci sono poi le rivendicazioni locali per le quali Savona. 4 N° 3 - Dicembre 2013

LA PAGINA DELLA CULTURA – LA PAGINA DELLA CULTURA Giorgio Amico: dizionario della memoria Pur rappresentando un fenomeno non In questo quadro una prima caratteristi- residuale della vita politica italiana ne- N come Neofascismo ca del MSI è data, a partire dalla rot- gli anni della cosiddetta “Prima Repub- tura dell’unità antifascista nel 1947, blica” (1946-1994), il neofascismo più destra berlusconiana, parte l’autore per dall’abbandono della originaria di- in generale e la sua principale manife- constatare la presenza fin dai primordi mensione antisistema e dalla colloca- stazione politico-organizzativa, il Mo- della Repubblica di un diffuso senso di zione all’interno del campo atlantico. vimento Sociale Italiano (MSI) in par- insofferenza verso le regole e i principi Nel tempo della guerra fredda il partito ticolare, non sono sempre stati oggetto della democrazia sanciti dalla Costitu- non si presenta più solo come la voce di un’adeguata attenzione da parte degli zione. Un rifiuto delle regole viste come politico-organizzativa dei vinti ma non storici e dei politologi. mera costrizione che, per un’area so- domi reduci di Salò, ma piuttosto come ciale molto più differenziata e vasta di il reparto avanzato sul fronte italiano Pochi gli studi di rilievo e fra questi di quella rappresentata dal voto missino, della lotta al comunismo al servizio di- spicco quelli Giuseppe Parlato (Fascisti diventa già alla fine degli anni ‘40 con chiarato dei poteri forti dell’industria e senza Mussolini: le origini del neofasci- il movimento qualunquista rifiuto del- della finanza, della Chiesa, delle gerar- smo in italia 1943-1948), di Piero Igna- la politica. Un fastidio, espressione di chie militari e soprattutto del grande al- zi (Il polo escluso. Profilo del Movimen- una destra rozza, per lo più anonimo e leato americano. Del tutto a proposito, to Sociale Italiano e Postfascisti? La silenzioso, presente su tutto il territorio l’autore parla di “scelta atlantica” in un trasformazione del Movimento sociale nazionale (e non solo in un Meridione capitolo significativamente titolato “Fa- in Alleanza nazionale) e sull’altro ver- non toccato se non marginalmente dal- scisti in democrazia: dalla clandestinità sante di Marco Tarchi (Esuli in patria. la guerra di liberazione). Un malessere al partito legale”. I fascisti nell’Italia repubblicana e Dal profondo, largamente impermeabile al MSI ad AN: organizzazione e strategie) rinnovamento democratico e civile del Una scelta di legalità, quella della di- e Roberto Baldoni (La Destra in Italia: paese, che non si esprime apertamente rigenza del MSI e in particolare di Ar- 1945-1969). sulle piazze, ma che costantemente ali- turo Michelini (uomo vicinissimo ad menta e sostiene il neofascismo, par- ambienti economico-affaristici romani Per il resto, poco altro di significativo lamentare (il cosiddetto “doppiopetto” contigui al Vaticano, che, pur non ab- esiste in un mare di pubblicazioni che della dirigenza missina) o squadrista/ bandonando mai del tutto la dimensio- appare sterminato e spesso si riduce da stragista di gruppi come Avanguardia ne squadristica ed eversiva iniziale del destra al mero dato autobiografico e re- Nazionale e Ordine Nuovo. movimento, determina la nascita alla ducistico finalizzato alla rivendicazione destra del partito di gruppi come Ordine del diritto per i fascisti all’esistenza po- “Questo processo – nota Conti nell’in- Nuovo e Avanguardia Nazionale, legati litica nell’Italia repubblicana e da sini- troduzione – ha evidenziato come nella ad apparati dello Stato e della NATO e stra a ricostruzioni che vanno da un an- complessa realtà della vita nazionale da questi utilizzati in un articolato e sa- tifascismo di maniera fino ad una lettura repubblicana la destra abbia costitui- piente gioco delle parti contro l’ascesa riduttiva del periodo della cosiddetta to, grazie alla sostanziale estraneità al del movimento operaio e democratico. strategia della tensione (1969-1980), in- moto di rinnovamento antifascista di La cosiddetta strategia della tensione, capaci entrambe di rendere la comples- consistenti settori sociali, economici e insomma, mirata a “destabilizzare per sità di un fenomeno unico per la profon- politici, un’area più ampia e radicata stabilizzare” gli assetti politici e sociali dità del radicamento sociale e la durata della rappresentanza parlamentare del di un paese che la stessa crescita econo- nell’affollato panorama dell’estrema MSI che emerse compiutamente solo mica degli anni ‘50 mette già dall’inizio destra europea del dopoguerra. con la dissoluzione dei partiti della co- del decennio successivo in discussione.

siddetta Prima Repubblica”. segue a pag. 5 Di grande interesse risulta dunque il vo- lume “L’anima nera della Repubblica. Una parte significativa del paese, so- Storia del MSI” (da poco disponibile in stanzialmente estranea ai valori repub- libreria per l’editore Laterza) di Davide blicani che, dopo aver preso la forma Conti, giovane ricercatore presso la Fon- composita del Movimento dell’Uomo dazione Lelio e Lisli Basso, consulente Qualunque e dei vari parti monarchici, dell’Archivio storico del Senato e autore dagli anni ‘50 perde visibilità diretta ce- di altre pregevoli ricerche sui crimini di landosi sotto le insegne della DC e del guerra italiani, sulla Resistenza a Roma e centrismo, per riapparire poi in forme nel Lazio, sulla nascita della CGIL. virulente (e talvolta non meno folclori- stiche) in Forza Italia, nella Lega Nord Proprio dalla complessità e dalla dura- e anche in parte del Movimento 5 stelle. ta nel tempo del fenomeno neofascista In una parola nella cosiddetta “antipoli- che, nato già all’indomani della Libe- tica”, espressione di un populismo roz- razione, percorre per intero la storia zo, nemico dei partiti come espressione dell’Italia repubblicana, per sfocia- organizzata del fare politica, in nome di re poi dopo il congresso di Fiuggi del una visione plebiscitaria, personalistica 1995 nel più ampio alveo della nuova (e clientelare) del potere. GIORGIO ALMIRANTE N° 3 - Dicembre 2013 5

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te ideologica, l’anticomunismo. MANIFESTAZIONE NEONAZISTA “Delineando – scrive l’autore – un si- stema poggiante sulla semplificazione del confronto tra un fronte delle sinistre e un blocco anticomunista, compren- dente tutti i partiti atlantici, dove il MSI avrebbe svolto la funzione di agguerrita avanguardia”.

Una strategia che punta direttamente alla delegittimazione del sistema dei partiti, prima di tutto sul piano dell’ordine pub- blico e poi degli scandali. Un progetto diverso e autonomo, ma nei fatti paral- segue da pag. 4 lelo a quel Piano di rinascita democrati- E così arriviamo al 1960 e al governo ca di Licio Gelli che non a caso aveva il Tambroni, ai moti di Genova e ai morti di suo fulcro proprio nel sostanziale sman- Reggio Emilia, all’inizio promettente della tellamento della Costituzione nata dalla formula di centrosinistra e al ripiegamen- Resistenza e nel passaggio da una Prima to neoconservatore dopo il 1964 e il tenta- Repubblica “dei partiti” ad una Seconda to golpe del generale Di Lorenzo. Anni di Repubblica presidenziale di tipo neo- contraddizioni irrisolte, di tensioni sociali gollista. crescenti che sfoceranno nelle grandi lotte operaie e studentesche del biennio 1968- Un progetto ambizioso che si scontra piegano ai voleri del Cavaliere. Paralle- 69 e poi (a partire dal dicembre ‘69, da però con la realtà di un paese in cui la lamente (e del tutto coerentemente) si in- Piazza Fontana) nella stagione delle stragi partecipazione popolare e le potenzia- tensificano gli attacchi alla Costituzione e dei tentativi di golpe. lità di mobilitazione e di risposta delle repubblicana che resta il principale osta- forze democratiche restano forti. I tem- colo sulla via della trasformazione presi- Centrale in questo processo è l’avvicen- pi dunque non sono ancora maturi e il denzialista e neo-liberista del paese. damento ai vertici missini fra Arturo Mi- progetto sfuma. La svolta a destra viene chelini e Giorgio Almirante. Quest’ul- bloccata. Davide Conti si dedica nell’ul- Oggi che quella stagione, durata un ven- timo, meno subalterno alle gerarchie tima parte del volume alla ricostruzione tennio, appare al tramonto e si parla di vaticane e alla Dc romana (Andreotti) minuziosa del fallimento della strategia passaggio ad una Terza Repubblica dai del suo predecessore, tenterà di sfrutta- almirantiana che vede il MSI all’inizio contorni ancora indefiniti, una riflessio- re il sostanziale fallimento del progetto degli anni ‘80 di nuovo relegato ai mar- ne critica e profonda sull’intera storia riformistico del centrosinistra sul piano gini del sistema politico. politica dell’Italia del dopoguerra è di soprattutto dell’unificazione economica assoluta necessità e urgenza. Libri come del paese e dello sviluppo del Mezzo- Il libro si ferma al 1978, ma, come ben questo di Davide Conti sono momenti giorno. sappiamo, la storia dei neofascisti (e dei importanti di questa riflessione. tentativi di piegare a destra la politica E’ il periodo della rivolta di Reggio italiana) non finisce qui, ma avrà nel de- Davide Conti Calabria, dell’avanzata missina nelle cennio successivo ben altri sviluppi. L’anima nera della Repubblica. elezioni regionali in Sicilia, del ritorno Storia del MSI dell’egemonia almirantiana su un’estre- “La svolta – si legge nelle pagine con- Laterza, 2013 ma destra, tanto violenta ed eversiva clusive del volume – giunse con la fine 20 euro quanto frammentata organizzativamen- dei partiti della Repubblica antifascista te, del rientro nei ranghi degli ordinovi- e la rimozione della discriminante sto- Le attività del Comitato sti rautiani, del recupero di ciò che resta rica nei confronti dell’estrema destra, provinciale dell’ANPI di Savona dell’area monarchica e della cosiddetta dovuta al procedere delle inchieste del- sono sostenute maggioranza silenziosa. la magistratura sulla corruzione politi- dalla Fondazione “De Mari” ca che si trasformava così da questione Diventato Destra Nazionale, il MSI di morale in questione giudiziaria”. Almirante tenta di modificare in pro- fondità il quadro politico italiano, non Con Tangentopoli prima e la discesa in accontentandosi più di il ruolo mar- campo di Silvio Berlusconi poi il neofa- ginale di rincalzo alla DC svolto per scismo, dopo lo sbiancamento e la ripuli- tutti gli anni ‘50 e culminato nell’in- tura “democratica” operata da Fini, ver- fausta avventura tambroniana, ma ri- rà sdoganato. Un anticomunismo da anni vendicando un proprio protagonismo. ‘50, ossessivo e caricaturale, diventerà Una strategia volta a sostituire all’ori- centrale nella propaganda prima di For- ginaria discriminante costitutiva della za Italia e poi del PDL, a stigmatizzare Repubblica, l’antifascismo, una nuova violentemente quanti (giudici, funziona- discriminante, questa volta interamen- ri dello Stato, giornalisti, politici) non si 6 N° 3 - Dicembre 2013

lenza di genere, perché il 25 novembre del 1960 Minerva(34 anni), Patrizia Mercedes(26 anni) e Maria Teresa(24 anni) Mirabal furono violenta- te, pugnalate e strangolate per ordine di Rafa- el Leonidas Trojillo, dittatore della Repubblica Dominicana. Tale efferato delitto provocò nella coscienza popolare un tale moto di ribellione che, dopo pochi mesi dal vile assassinio delle sorelle Mirabal, strenui oppositrici del regime, la democrazia ritornò nel paese. La gente, difat- ti, le stimava ed apprezzava perché erano deter- minate ma nel contempo amorevoli, come “ le farfalle “. La quarta sorella, Belgica Adele, ne trasmise il ricordo alla scrittrice Julia Alvarez e così nacque un piccolo capolavoro letterario “ Il tempo delle farfalle “. A distanza di quasi 40 anni il loro battito d’ali arrivò fino a New York, inducendo l’ONU ad istituire la giornata inter- 24 NOVEMBRE 2013 GIORNATA NAZIONALE DEL TESSERAMENTO ALL’ANPI PER IL 2014 PRESIDIO A LOANO NEL CENTRO STORICO nazionale contro la violenza sulle donne, al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e società ci- vile al problema della violenza di genere. Un battito d’ali nella repubblica dominicana Il 25 novembre di ogni anno le donne si con- frontano sul tema, partendo dall’analisi dei dati che sono esemplificativi della gravità del generò un uragano a New York fenomeno. Andando a riguardare agli elaborati Istat che concernono il nostro paese, 6,7 milio- Abbiamo voluto trasformare l’affascinante versale. Ad esempio, la Giornata internaziona- ni di donne tra i 16 ed i 70 anni hanno subito principio, che fa parte della teoria del Caos, ed le contro la violenza sulle donne, istituita dalle violenza fisica o sessuale nel corso della vita, adattarlo al caso in questione perché esso ci in- Nazioni Unite con la risoluzione n.54/134 del 7,1 milioni di donne sono state o sono vittime vita a riflettere su come da eventi che riguarda- 1999, nacque per commemorare la tragica vi- di violenza psicologica, 2,7 milioni di donne no situazioni, luoghi e persone ben individuate cenda delle tre sorelle Mirabal. Da 11 anni ogni hanno sopportato comportamenti persecuto- possano prodursi conseguenze a carattere uni- 25 novembre ci si sofferma a riflettere sulla vio- ri ( stalking ), il 69,7% degli stupri è opera di un partner ex o attuale, il 17,4 % degli stupri è compiuto da un conoscente, solo il 6,2% ha come autore un estraneo. Nel mondo, purtrop- po, il 93 % delle violenze causate da un part- ner non viene denunciato: molestie, violenze psicologiche, stupri, tratta, acidificazione, per- secuzioni, mutilazioni dei genitali, spose bam- bine. Per contrastare questa turpe mattanza ap- pare necessario non solo porre in essere azioni repressive del fenomeno in sé, ma determinarsi in un cambiamento radicale della cultura che lo giustifica e che opprime sempre più le donne, LA RESISTENZA E I DIRITTI DELLE DONNE facendole sentire rassegnate ad un destino fatto di violenza fisica e psicologica. “ Il battito d’ali “ delle sorelle Mirabal sollecita colloquio con una Partigiana il nostro impegno e, per quanto è nelle nostre di: Nadia Morachioli se a volte reticenti, furono costretti a ricono- possibilità e capacità, saremo vicino ad ogni Vorrei fare alcune considerazioni sul movimen- scere il cambiamento che era ormai avvenuto; donna che, incontrata nel nostro percorso di to femminile in Italia dalla fine della seconda le donne erano uguali, non dovevano preparare vita, ci chiederà aiuto anche in silenzio, perché guerra mondiale in poi: sicuramente la parteci- la minestra ma gestire le stesse situazioni com- non riesce ad urlare il dolore della sua condizio- pazione delle donne alla Resistenza, soprattut- preso l’uso delle armi. ne di donna abusata. Il nostro contributo potrà to nelle regioni del Nord, ha rappresentato un Ma Rosalda ha un rimpianto: “ Dopo la guerra essere un piccolo tassello, ma siamo convinte momento importante nella storia della emanci- non siamo riusciti a far si che quelle conquiste che anch’esso riuscirà a scatenare “ l’uragano pazione femminile ; questa è convinzione non diventassero realtà in tutto il Paese. “ “ della mobilitazione. Non sappiamo quando solo mia ma condivisa da molti. Eppure noi sappiamo che Rosalda, come molti si verificherà, ma siamo fermamente convinte Ho sentito a questo proposito l’ opinione di altri partigiani, continuò ad impegnarsi nell’at- che risvegliare le coscienze civili di donne ed una nostra cara partigiana: Rosalda Panigo tività politica e sociale e il suo impegno conti- uomini sia fondamentale, al fine di porre in es- che ho incontrato alcuni giorni fa. Anche lei nua tutt’oggi, a 98 anni compiuti. sere azioni forti e concrete che riconoscano e è d’accordo con questa analisi; l’esperienza La sua opinione e’ che forse si poteva fare di tutelino ad ogni donna il diritto di essere libera della Resistenza e’ stata fondamentale per il più e meglio nell’ambito della scuola, che era di vivere in piena sicurezza, sia in famiglia che cambiamento della visione di sé stesse e per la anche il suo campo lavorativo: “ Non si è in ogni altro contesto sociale. percezione che la società in generale ha avuto compreso che il compito di educare le future delle donne. generazioni era di primaria importanza per la Per interagire con il gruppo nazionale: info@ La responsabilità di condividere esperienze costruzione di una nuova società”. senonoraquando.eu difficili e molto pericolose con i compagni sia La sua preoccupazione è oggi che la nostra Per segnalare appuntamenti e iniziative: ap- nella lotta armata di montagna che in città ha Costituzione, costata il sacrificio di tanti suoi [email protected] rappresentato un momento di svolta. compagni Partigiani, venga modificata ancor Per inviarci materiali audio e video e riflessio- Le donne durante la Resistenza non hanno svol- prima di essere applicata in modo completo. ni: [email protected] to solo compiti assistenziali ma ogni tipo di Ma lei sa che noi tutti faremo il possibile per Per la stampa: [email protected] attività operativa, e i compagni di lotta, anche impedire che ciò accada. Per le donazioni: [email protected] N° 3 - Dicembre 2013 7 Giuseppe Aonzo, Raffaele Rossetti e Italo Oxilia: marinai a confronto di: Giacomo Checcucci si avvicinano all’imbarcazione nemica nel porto di al fronte antifranchista nella guerra di Spagna. Viene Pola su una “mignatta”, apparecchio ideato da Rossetti incaricato per primo dell’evasione di , Il 10 giugno 2013 è stato inaugurato, presso l’Acca- stesso. Posizionata la prima bomba vengono sorpresi e dal confino di demia Navale di Livorno, il busto bronzeo realizzato e portati a bordo. Nella notte scoprono che la nave è Lipari nel 1929. Fallito il tentativo la missione viene dalla scultrice albisolese Anna Matola e raffigurante stata ceduta dagli austriaci agli jugoslavi e perciò avvi- assegnata con successo al marinaio savonese Italo Oxi- il guardiamarina savonese Giuseppe Aonzo (Savona sano il capitano dell’imminente esplosione. L’equipag- lia (3/8/1887-17/6/1971), già protagonista della fuga di 24/5/1887-Savona 1/1/1954). L’11 ottobre, la versione gio viene trasferito di urgenza proprio sulla Teghetoff, Turati. Tra i due antifascisti si crea quindi una rivalità in terracotta della stessa opera è stata donata alla colle- la nave attaccata ma non affondata da Aonzo. Poiché venata di incomprensioni. Ora lasciando a latere il ge- zione del Museo navale savonese Leon Pancaldo. Ma l’esplosione si fa attendere i marinai ricevono l’ordine novese Rossetti vediamo come sono stati commemorati chi è Giuseppe Aonzo? Aonzo è un marinaio savonese di tornare sulla Viribus Unitis, che dopo poco deflagra i due marinai savonesi Aonzo e Oxilia, nati per giunta ricordato soprattutto per aver partecipato ad un impor- e affonda con gran parte degli uomini. Rossetti e Pao- nello stesso anno. In ricordo dell’impresa di Premuda tante evento della prima guerra mondiale: l’impresa di lucci si salvano gettandosi in mare e nonostante l’inu- è stata istituita proprio il 10 giugno la Festa nazionale Premuda. Il 10 giugno 1918 il guardiamarina savonese tile carneficina ottengono entrambi Medaglia d’oro al della Marina. A Savona è stata dedicata ad Aonzo la è al comando del Mas 21, mentre il suo collega Luigi valor militare. Ma qualche anno dopo la medaglia di Caserma della Capitaneria di porto di Savona, in cui Rizzo conduce il Mas 15. Le due imbarcazioni armate Rossetti viene revocata al contrario di quella di Aonzo. campeggia una targa dell’artista Sandro Soravia sempre attaccano la flotta austriaca: ma se i siluri del Mas 15 Perché? Aonzo è passato dalle fila nazionaliste a quelle dedicata al marinaio. Un’altra targa in onore di Aonzo, di Rizzo causano l’affondamento del Santo Stefano, i fasciste. Alfiere degli squadristi di Savona, porta il loro creata da Renata Cuneo, è collocata nell’istituto nauti- siluri del Mas 21 di Aonzo non riescono a inabissare la gagliardetto nelle occasioni pubbliche del 1921. Nel co Leon Pancaldo, dove il marinaio aveva condotto gli Teghetoff. Nonostante questo entrambi i militari rice- 1933 riceve l’incarico di Podestà di Savona, mansione studi in gioventù. Nel Palazzo civico è presente un vaso vono la Medaglia d’oro al valor militare. svolta per un paio di anni. Nel 1940 partecipa al secon- realizzato dal ceramista Raimondi, dedicato anch’esso Il primo novembre successivo un altro marinaio, il ge- do conflitto mondiale in qualità di capitano di fregata al guardiamarina. La caserma della polizia stradale è novese Raffaele Rossetti (Genova, 12/7/1881– Milano, di complemento. Al contrario Rossetti è un fervente invece dedicata a Premuda e conserva un bassorilievo 24/12/1951), colloca insieme al medico Raffaele Pa- repubblicano: collabora alla creazione di Italia Libera, di Arturo Martini a ricordo dell’evento. A Spotorno è olucci due ordigni esplosivi sullo scafo della Viribus Giustizia e Libertà e la Giovine Italia. Viene picchiato e stata intitolata una piazza a Aonzo e uno stabilimento Unitis, una nave della stessa flotta del Santo Stefano. ferito dai fascisti in un pestaggio squadrista nel 1925 ed balneare a Premuda. I due partono dal porto di Venezia a bordo di Mas ma è costretto ad espatriare in Francia. Si unirà in seguito A Italo Oxilia e alle sue imprese nulla.

La quarta edizione di: RESISTENTI IN FESTA Sezione ANPI di Loano “M.O. Renato Boragine”: Toirano, Parco del Marchese, 23, 24 e 25 Agosto 2013 conclusione del concorso di idee “Un segno per la memoria” di: Andrea Crespiani Per dar seguito al “Bando di Concorso” che avevamo pubblicato nei mesi scorsi, la sezione di Loano ci manda una nota ricevuta a fine maggio dai ra- E’ questo il quarto anno ormai che, nell’ospitale Parco del Marchese a Toirano, gazzi della III B Geometri dell’Istituto Statale Giovanni Falcone che hanno i Resistenti del Ponente Savonese hanno invitano a ritrovarsi tutti coloro che realizzato quattro “idee” per un piccolo monumento ai caduti di Loano della condividono un progetto di “cittadinanza attiva” che, oltreché difendere, sappia lotta di liberazione: proporre ,nella pratica di tutti i giorni, i valori sui quali l’ANPI tutta ha disegnato “La sezione di Loano dell’ANPI, al fine di conservare la memoria dei caduti il suo percorso di partecipazione alla vita democratica di questo nostro Paese . della Resistenza con la realizzazione di un cippo commemorativo, dopo aver Questo a “Resistenti in Festa 2013“: la giornata di apertura dedicata alla ricevuto la disponibilità del Comune, ha pensato di rivolgersi al nostro istitu- situazione internazionale ed alla amicizia Italia Cuba , ha visto quale ospi- to “Giovanni Falcone” perché venisse progettato un manufatto da collocare te d’onore la figura carismatica di Adelmo Cervi tratteggiare con fervore i in un’aiuola situata nei pressi della foce del torrente Nimbalto, lungo la pas- principi fondamentali del nostro dettato costituzionale; l’impegno e la par- seggiata di Loano. Siamo stati scelti noi, gli alunni della III B Geometri. tecipazione a costruire “insieme” una comunità realmente democratica e vi- La prima fase del lavoro, alla fine di novembre, è consistita nel rilevare dal tale. Piatti tipici cubani e la musica dell’isola caraibica hanno creato una punto di vista planimetrico, con appositi strumenti topografici, le dimensioni atmosfera molto rilassata e piacevole e la forma dell’aiuola per avere un’idea più chiara del luogo prescelto per il Sabato 24 , pur sotto una pioggia fastidiosa che ne ha in parte compromesso cippo. In seguito vi sono stati degli incontri pomeridiani con la professoressa la partecipazione , si è tenuto il “Forum su Economia e Debito” a cura di di Lettere che ci ha fornito del materiale, come lettere e racconti di partigiani, Roberto Melone che ha offerto interessanti spunti e termini di confronti sui su cui riflettere per conoscere e approfondire il fenomeno della Resistenza. In temi importanti ed attuali del “mito della crescita” , della “crescita sostenibi- dicembre poi nel nostro istituto si è svolto un interessante incontro con alcuni le”, delle reali possibilità di un modello economico che non strangoli i diritti membri dell’ANPI di Loano, durante il quale abbiamo intervistato un parti- con il cappio della sostenibilità economica che sono sempre e soltanto i più giano. Raccolte tutte le informazioni, ci siamo impegnati per realizzare delle fragili a subire. presentazioni in power point dei nostri progetti. Infine, la domenica, giornata di chiusura, forte ed intensa, con le proposte di Finalmente il 20 aprile si è svolta nell’aula multimediale del nostro istituto Stefania dell’ANPI Finalese che ha “colpito” allo stomaco, con il suo labo- la presentazione dei nostri elaborati alla presenza del Sindaco di Loano e di ratorio “No Violenza” sul tema della violenza contro le donne . la sera, poi, il alcuni esponenti dell’ANPI. Un vero successo e tanta emozione! Il giorno Senatore Nanni Russo ha magistralmente delineato i pericoli e le insidie alla seguente, nell’aula consigliare del Comune di Loano, è avvenuta una seconda nostra democrazia, nascoste tra le pieghe di una ancora abbozzata, e mai par- esposizione dei nostri lavori, seguita dalla consegna della medaglia d’onore tecipata, presunta riforma costituzionale . Hanno chiuso con lo spettacolo a un partigiano loanese. “Per la Costituzione”, Simonetta Pozzi e Roberto Bani, caustico e pungente Per la festa del 25 aprile durante la cerimonia in memoria dei caduti, il sinda- dialogo teatrale sul tema in questione. co e il presidente provinciale dell’ANPI hanno consegnato a noi alunni e alla Sottolineiamo la collaborazione con il Gruppo Officine Creative, il cui preside una targa di ringraziamento per la partecipazione al progetto. Alcuni laboratorio artistico ha offerto due chicche di estrema bellezza artistica e giorni dopo, il 29 aprile, sempre su invito dell’ANPI ci siamo recati a Boves capacità di interpretazione della realtà attuale: il primo, opera prima della per assistere alla proiezione di un filmato sugli avvenimenti dell’autunno del regista Francesca Pesce, “Sala d’attesa”, film - documento capace di trat- 1943 e visitare la Scuola di Pace di Boves. Un’ultima bella esperienza per teggiare le vite di alcuni migranti dal Ghana ospiti di comunità del savonese, condividere la memoria di avvenimenti drammatici di una Storia recente e ri- i cui profili ed i cui racconti ci hanno mostrato il volto di donne, bimbi ed flettere sull’importanza di promuovere una cultura della pace basata sul dia- uomini, così vicini a noi. Il secondo, “L’età del ferro”, del regista Diego logo e sul superamento di ogni atteggiamento di intolleranza e di violenza. Scarponi; un viaggio attraverso le differenti ere industriali che ha vissuto La III B Geometri” Savona. Storie e indizi che descrivono quel preciso ambiente territoriale. L’età del Ferro narra un territorio e la sua fabbrica più importante, l’ILVA. Il 15 maggio scorso in Comune a Loano la commissione giudicatrice del con- Il lavoro e la partecipazione di tutte le ANPI del ponente savonese hanno corso composta dal Sindaco Luigi Pignocca, dalla prof.ssa Arch. Lovalvo del consentito ancora una volta il realizzarsi di un importante momento di aggre- “Falcone” e dall’ANPI ha scelto uno dei quattro elaborati predisposti dai ra- gazione e di confronto critico sull’attualità e le sue complesse sfaccettature. gazzi. L’idea vincente sarà sviluppata dagli studenti con la realizzazione di E’ soltanto attraverso la costruzione di una coscienza democratica diffusa e un modellino, del progetto esecutivo e del preventivo dei costi. L’ANPI ha partecipata che si può orientare la realtà stessa a quegli obiettivi e propositi presentato il progetto Sabato 16 Novembre, e lanciato, insieme all’Ammini- che l’ANPI promuove e diffonde sul territorio . Tutti noi ne siamo consa- strazione Comunale, una raccolta di fondi per costruire il piccolo monumento pevoli. sulla passeggiata a mare di Loano, che sarà inaugurato il 25 Aprile 2014. 8 N° 3 - Dicembre 2013

segue da pag. 1 L’Avv. Astengo si trovava in carcere a Genova ricordi! Io non so nulla da due mesi, di quello da oltre due mesi, Calcagno era stato arresta- che avviene fuori”. Gli si avvicina il seniore 1943 - NATALE DI SANGUE... to nei primi di Dicembre al Teccio del Tersè della milizia Previdero Rosario da Catania che Sonetto, ben noto a Savona ed in provincia per (sopra Roviasca), Rebagliati e Giocosa erano gli risponde: ”Questo è il conto che vi si sal- le spedizioni punitive da lui capitanate. stati arrestati a Millesimo in Ottobre quali pre- da dopo vent’anni di propaganda antifascista La polizia e la milizia fascista malgrado il sunti favoreggiatori di partigiani, Bolognesi e della vostra catechizzazione contro il fasci- premio di lire 100.000 promesso a chiunque e Savaresi erano stati arrestati durante il ra- smo”. fornisse notizie atte a rintracciare gli autori ed strellamento nella regione di Gottasecca (Sa- L’Avv. Wuillermin a sua volta dice: ”Giacché i mandanti dell’attentato, dimostrarono la loro liceto); tutta gente, quindi, che la sera del 23 mi dovete ammazzare, datemi almeno l’estre- congenita incapacità ed inefficienza non riu- Dicembre si trovava in carcere da tempo. mo conforto della religione, chiamatemi un scendo ad individuare i responsabili. Alle ore 4 del mattino del 27 Dicembre il torpedo- prete”. Per contro il Capo della Provincia Filippo Mi- ne della Questura preleva dal carcere di Sant’Ago- Il Seniore Previdera gli risponde: ”Andate là, rabelli, preso dal panico, ordina numerosi arre- stino i sette “mandanti morali”, completamente ho regolato io tutti i conti per voi anche con sti di persone ritenute, a torto od a ragione, di ignari della loro sorte, divisi in due gruppi. Dio”. sentimenti antifascisti e ne riempie le carceri. Il primo è composto dagli avvocati Astengo e I sette condannati si schierano con il petto ver- Tali arresti vengono effettuati nella notte dal Wuillermin, Calcagno e Rebagliati, ammanet- so i fucili, ma il Seniore Previdero, ingiurian- 23 al 24 Dicembre e al mattino del 24 Dicem- tati e legati insieme da catena unica al piede. Il doli gridando, li obbliga a volgere la schiena. bre. secondo gruppo è composto da Giacosa, Bolo- Ore 7 – Il capomanipolo Messa Pietro ordina il Nelle prime ore del mattino del 25 Dicembre, gnesi e Savaresi, incatenati come i precedenti. fuoco: due militi col fucile mitragliatore sven- su richiesta telegrafica della Questura di Savo- Il torpedone si reca in Corso Ricci, fermando- tagliano mitraglia sul gruppo incatenato e le na a quella di Genova, giunge a Savona l’Avv. si in una strada a fianco della Caserma della vittime si abbattono le une sulle altre. Astengo, Cristoforo Astengo, da due mesi recluso nel Milizia e vi sosta fino alle ore 6. Intanto nella Calcagno e Rebagliati gemono ancora in vita. carcere di Marassi, senza imputazione speci- sala del Comando si riunisce il Tribunale Mi- Si avvicina loro l’ex brigadiere di P.S. Caldu- fica. litare Straordinario costituito il giorno prima rani, maresciallo della squadra politica della Alla questura gli viene fatto il foglio di car- con decreto del Capo della Provincia Filippo milizia, che impugnata una rivoltella a tambu- cerazione, e viene condotto al carcere di Mirabelli ed i nomi dei cui componenti, ad ro, colpisce con un colpo alla nuca i moribondi sant’Agostino e chiuso in una cella vigilato da esecrazione di tutta la cittadinanza, saranno un e scarica quindi a casaccio sugli altri corpi i quattro militi fascisti. giorno conosciuti. proiettili rimastigli. Alle ore 19 del 25 Dicembre a Finale Ligure, Il Tribunale non sente il bisogno di contesta- in chiesa dove assisteva alle sacre funzioni, re una qualsiasi accusa agli imputati, ritiene Le salme rimangono sul terreno in una pozza viene arrestato l’Avv. Renato Wuillermin e superfluo interrogare gli stessi ed ascoltare le di sangue per circa un ora. L’autista del furgo- condotto a Savona, fra gli oggetti da deposita- loro discolpe, non ha testi di accusa o di di- ne mortuario della ditta Del Buono si rifiuta di re mette fuori per primo un rosario ed un libro fesa da ascoltare, ma deve soltanto redigere e caricarle, dicendo che lui fa l’autista e non il da Messa. firmare una sentenza di condanna a morte per becchino, ma viene minacciato a mano armata E’ tranquillo e sereno, ritiene trattarsi di un sette individui che, incatenati mani e piedi, at- e costretto ad aiutare due militi a caricare le semplice fermo di polizia, dal quale liberarsi tendono pazientemente giù in basso nel furgo- sette salme. presto e tornare in famiglia. ne della Polizia. Al cimitero i corpi vengono gettati per terra Nella notte tra il 25 e il 26 Dicembre, sedu- Il torpedone parte alle sei per il Forte della gli uni sugli altri in una stanzetta attigua alla ta notturna in federazione, con l’intervento Madonna degli Angeli. Qualcuno fra i sette camera mortuaria, ove rimangono fino alle ore di squadristi e militi dell’Ufficio politico: va comincia ad opinare timore, ma l’avvocato 12 del 28 dicembre, giorno in cui viene final- maturando e prendendo forma l’idea di fuci- Astengo sorride sereno e rassicura tutti dichia- mente concesso alle famiglie di disporre della lare qualche esponente antifascista “per dare rando: “No, no ragazzi siate tranquilli. Io sono salma dei loro congiunti, per dare loro cristia- l’esempio”. certo che mi faranno ancora maggiori angherie na sepoltura. Al mattino del 26 Dicembre, dalle ore 11 alle di quelle che mi hanno fatto in questi 62 gior- Si constata allora che i cadaveri sono sta- 12,30, senza interruzione nonostante l’allarme ni di carcerazione. Ci sottoporranno ancora a ti depredati di ogni oggetto e di ogni valore. aereo, si riuniscono: Filippo Mirabelli - Capo maltrattamenti, ma che arrivino al punto di fu- Sono spariti così la catena e l’orologio d’oro della Provincia; Bruno Bianchi - Commissario cilarci lo escludo formalmente. dell’Avv. Wuillermin, il portafoglio e il porta- Federale; Aglietti Luigi - Console comandante Non c’è stato interrogatorio ne contestazione, monete degli altri fucilati. Cose che possono la 34° Legione; Puma - Questore di Savona; e nessuna comunicazione di sentenza. Qualun- succedere dove i militi sono reclutati nel rifor- Mirco Sigliotti - Capitano dei Carabinieri; que Tribunale, anche illegale, deve pur adem- matorio di Cairo Montenotte e nel reclusorio Cattaneo e Possenti dell’Ufficio Politico della piere alle formalità dell’uso. State tranquilli, di Finalborgo. Milizia. Si discute la situazione locale, si deci- vedrete che ci condurranno al Forte per tenerci Il Procuratore di Stato Comm. Carlo Liber- de di procedere senza scrupoli e con decisione, isolati”. tini – tanto sollecito a denunciare ai tedeschi si scelgono tra i numerosi detenuti politici le L’Avv. Wuillermin, guardando dai vetri, nota la riluttanza del Tribunale di Savona ad usa- sette vittime da deferire al Tribunale Militare un furgone funebre che segue il torpedone a re nelle sentenze la nuova formula “in nome Straordinario, di cui il capo della Provincia, distanza e lo fa notare ad Astengo, il quale ri- della legge” – non ha trovato nulla da ridire Filippo Mirabelli, annuncia la costituzione. Il sponde essere una combinazione. sulla strana procedura del tribunale militare Capitano dei Carabinieri Sigliotti insiste e ot- Giunti al Forte, i Carabinieri di scorta condu- straordinario, e sulla eccezionale, precipitosa tiene su sua personale denuncia la condanna cono le vittime sulla spianata ove con stupore e criminale esecuzione di sette innocenti, che a morte dell’Avv. Wuillermin e di tre altri re- trovano pronto il plotone di esecuzione (qua- ha tutte le caratteristiche di un vile assassi- clusi, da tempo arrestati per motivi puramente ranta militi fra i quali cinque allievi ufficiali) nio”. politici. al comando del capo manipolo Messa Pietro Viene così redatta una lista di sette detenuti da Ceriale. Note biografiche dei sette martiri antifasci- da deferire al Tribunale Militare Straordinario Compresa la situazione i Carabinieri non han- sti del “Natale di Sangue del ‘43” quali “mandanti morali” dell’attentato terrori- no il coraggio di slegare i condannati, e si al- stico di via XX Settembre, e precisamente: lontanano rapidamente per non essere presenti CRISTOFORO ASTENGO ASTENGO CRISTOFORO, BOLOGNESI all’eccidio. Nato a Savona il 17 Novembre 1885. AURELIO, CALCAGNO FRANCESCO, Le vittime comprendono la realtà sulla loro Avvocato, antifascista, capo spirituale del Par- GIACOSA ARTURO, REBAGLIATI CAR- fine. tito d’Azione di Savona. LO, SAVARESI AIELLO, WUILLERMIN L’Avv. Astengo sdegnato grida: ”Vigliacchi. Ufficiale di fanteria, combattente della prima RENATO Dunque ci assassinate così. Vigliacchi! Voi vi guerra mondiale, decorato due volte (1915 e macchiate del peggior crimine che la storia segue a pag. 9 N° 3 - Dicembre 2013 9

segue da pag. 8 aderisce alla Resistenza nel Distaccamento l’8 Settembre ’43 aderisce alla Resistenza ed partigiano della “Stella Rossa”; il 4 dicembre entra nel Distaccamento partigiano della “Stel- 1916) con medaglia d’argento al Valor Milita- del ’43 viene catturato, insieme a Savarese la Rossa”. Il 4 dicembre del ’43 viene cattu- re sul Carso. Aniello, a seguito di delazione, nella regione rato, insieme a Bolognesi Aurelio, a seguito Nel 1921 prende parte all’inaugurazione della di Gottasecca, da militi della Polizia Federa- di delazione, nella regione di Gottasecca, da sezione savonese dell’Associazione Italiana le del PFR savonese, incarcerato a Savona il militi della Polizia Federale del PFR savonese, Combattenti e Reduci di cui diventa presiden- 6/12/1943. incarcerato a Savona il 6/12/1943. te. Grande oppositore del regime fascista, stringe FRANCESCO CALCAGNO “Checco” RENATO WILLERMIN “MILANO” forti legami d’amicizia con Alessandro Perti- Nato a Savona il 14 Luglio 1917, operaio mec- Nato a Milano l’8 Febbraio 1896, residente a ni. canico, celibe, comunista della cellula clande- Finale Ligure (SV), avvocato, coniugato con Insieme con Riccardo Bauer ed Ernesto Rossi stina di Zinola del PCI. prole. Partigiano dal milita tra le file di “Giustizia e Libertà”. Dopo l’ 8 Settembre 1943 nella frazione di 1° Ottobre 1943 nel gruppo antifascista fina- E’ schedato antifascista dal 1933. Tra il 1939 Roviasca del Comune di Quiliano, in località lese. ed il 1940 fonda il Partito d’Azione clandesti- Teccio del Tersé si era formato un gruppo di Aderisce al PPI fin dalla sua fondazione. no, cui aderiscono diversi noti professionisti. 8 ribelli. E’ vigilato dal 1938 e schedato dal febbraio Per il suo atteggiamento politico, con decreto Il 19 Dicembre 1943 gruppi di Carabinieri 1943. del 1940 viene rimosso dal grado di maggiore provenienti da Quiliano e della Guardia Na- Vive a Torino ed è presidente della Gioventù dell’Esercito Italiano. Dopo la caduta di Benito zionale Repubblicana provenienti da Altare, cattolica piemontese dal 1920 al 1924. E’ con- Mussolini avvenuta il 25 Luglio 1943 si han- indirizzati sul posto da una spia, circondano la sulente legale della no a Savona manifestazioni popolari spontanee zona del “teccio”. Scoppia un conflitto armato, S.I.P. (Società idroelettrica piemontese) dalla contro il regime. Si tiene un comizio in piazza ma i partigiani devono ritirarsi data la grande quale è licenziato nel 1938 a richiesta del Pre- Mameli, dove prendono la parola l’avvoca- inferiorità in uomini e armamenti. fetto di Torino perché “Ricusa ostinatamente to Campanile, l’avvocato Cristoforo Astengo, Francesco Calcagno è catturato. di iscriversi al P.N.F.” l’operaio Piero Molinari, Gin Bevilacqua. Condotto nella caserma dei Carabinieri di Qui- Si trasferisce a Finale Ligure dove possiede Dopo l’8 settembre 1943, Astengo ha un ruolo liano, il giorno dopo è rinchiuso nel carcere di una villa e continua l’attività forense. rilevante nell’attivazione della Resistenza in Savona di Sant’ Agostino. Ha incontri fin dal 1940 con antifascisti catto- Liguria e delle formazioni partigiane di “GIU- lici locali. Il 24 Novembre 1941 è arrestato e STIZIA E LIBERTA’” in Val Casotto. Nella GIACOSA ARTURO “Arturo” detenuto per 26 giorni, quale “noto antifasci- mattinata del 9 settembre già si riunisce, nella Nato a Millesimo (SV) il 23 Giugno 1905, re- sta idealista.. che in Finalmarina realizzò un sede dell’Associazione Combattenti di Savo- sidente a Millesimo (SV), operaio, celibe. gruppo cattolico antifascista”. na, il Comitato di Azione Antifascista. Partigiano dal 1° Ottobre 1943 tra i primi grup- Il 13 Gennaio 1943 è assegnato a 5 anni di A novembre 1943 si forma il Comitato di Li- pi partigiani savonese a Millesimo. confino “per aver svolto attività sovversiva berazione Nazionale Provinciale di Savona. Il Operaio nello stabilimento della Montecatini contrastante con gli ordinamenti politici del- 25 ottobre in serata, di ritorno dalla Val Casot- di San Giuseppe di Cairo Montenotte (SV), re- lo Stato…..mente direttiva di alcuni convegni to in treno, per colpa del sonno, Astengo non sponsabile dal 1942 della cellula clandestina tenutisi nel suo castello in Finale Ligure nei si rende conto di aver superato la stazione di del PCI nella fabbrica. Arrestato dai carabinie- quali vennero esposte teorie contrastanti con Santuario (frazione di Savona) dove era previ- ri di Millesimo (SV) anche su segnalazione del la politica del regime e dell’Asse,…. Inoltre sto che scendesse per evitare i controlli nazifa- segretario politico del fascio di Millesimo, è noto al Centro Contro Spionaggio per intelli- scisti. Deve pertanto giungere alla stazione di imputato di correità nel tentato omicidio del genza con lo straniero durante la non bellige- Savona dove però è identificati ed immediata- maresciallo dei carabinieri di Millesimo, il ranza in Italia nell’attuale conflitto”. mente tratto in arresto dai fascisti. quale era ritenuto dai partigiani responsabile Confinato il 16 Febbraio 1943 a Giulianova E’ imprigionato dapprima nelle carceri di Sa- dell’arresto di Carlo Rebagliati. (TE) e poi dal 24 Giugno 1943 a Castelli (TE). vona ma alcuni giorni dopo viene condotto a Liberato il 29 Luglio 1943 agli inizi d’agosto Genova, nella famigerata “Casa dello Studen- CARLO REBAGLIATI “Carlo” torna a Finale Marina dove riallaccia i contatti te”, nella quale è duramente e lungamente in- Nato a Savona il 2 Agosto 1896. Residente con alcuni antifascisti del luogo. terrogato, quindi nel penitenziario di Marassi. a Millesimo (SV) falegname, coniugato con Arrestato dai carabinieri il 25 Dicembre 1943 prole. a Finale Ligure (SV) e consegnato ad agenti Motivazione del conferimento della Meda- Partigiano dal 1 Ottobre 1943 nei primi gruppi dell’ufficio politico della Questura di Savona glia d’Argento al Valor Militare a Cristoforo partigiani savonesi a Millesimo. per essere interrogato, viene incarcerato. Astengo“Capo ed animatore del movimento Comunista, vigilato dal 1923, schedato dal di Resistenza in Savona, già perseguitato po- 1935 e arrestato il 6 Febbraio dello stesso anno “I RESISTENTI” litico, elesse la libertà e la giustizia ad aspira- per “attività sovversiva comunista”. Trasfe- n° 3/2013 anno VI° zione massima della sua vita. Organizzatore ritosi da Savona a Millesimo perché assunto chiuso in tipografia il 5/12/2013 copie stampate 3700 – copie spedite in abbonamento delle forze partigiane della zona, si dedica- come operaio all’ACNA di Cengio (SV); il 17 postale 3621 va con tutte le forze al loro potenziamento. Ottobre 1935 è licenziato per “attività sinda- hanno collaborato a questo numero: Braccato per la sua attività patriottica, ben cale sediziosa”, inizia il lavoro di falegname nota all’avversario, e finalmente catturato, artigiano a Millesimo dove è responsabile del- Giorgio Amico, Fernando Bonino, Giacomo Checcucci, Andrea Crespiani, veniva sottoposto alle più atroci torture, sen- la locale cellula clandestina del PCI. Franca Ferrando, Franco Ferro, Ferruccio Iebole, za però che nulla di compromettente uscisse Il 6 Settembre 1943 è fermato dai Carabinieri Nadia Morachioli, Stefano Nasi, Nicola De Palo; dal suo labbro. Davanti al plotone di esecu- di Millesimo, per propaganda comunista tra in redazione: Rosanna Aramini, Samuele Rago. zione teneva un contegno fiero e superbo, gli operai dell’ACNA e perché promuoveva la Direttore editoriale: Bruno Marenco – Direttore respon- tanto da incutere ammirazione e rispetto ai costituzione di una commissione di fabbrica, sabile: Mario Lorenzo Paggi suoi aguzzini. Magnifica figura di italiano e è incarcerato a Savona , evade, è nuovamente di combattente per la libertà. Savona, 8 Set- arrestato il 13 Settembre 1943 ora anche per Indirizzo e mail: [email protected] - samrago47@ hotmail.it - sito web: www.anpisavona.it tembre – 27 Dicembre 1943”. evasione. Recapiti telefonici: fisso con segreteria messaggi E’ il padre del Partigiano Alfredo Rebagliati, 019.821855 – mobile per urgenze 349.5506184 AURELIO BOLOGNESI decorato al Valor Militare. . La sede del Comitato provinciale è sita in Nato a Montescudaio (PI) il 13 Giugno 1912 Piazza Martiri della Libertà, 26r – 17100 Savona residente a Rosignano Marittimo (LI), operaio SAVARESE ANIELLO Orari di apertura: MARTEDI’ e GIOVEDI’ dalle ore 9,00 alle ore 12,00 metalmeccanico, coniugato con prole; militare Nato a Vico Equense (NA) il 31 Marzo 1921 VENERDI’ dalle ore 16,00 alle ore 18,00 di stanza a Savona, dopo l’8 Settembre 1943 e ivi residente, muratore, celibe; militare, dopo 10 N° 3 - Dicembre 2013 “Omicidio di Stato: storia dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni” Graziella De Palo, collaboratrice di Paese Sera, viene rapita e uccisa a Beirut il 2 settembre 1980 con il collega Italo Toni. Un disegno criminoso, ideato in Italia, ha messo a tacere per sempre i due giornalisti, “colpevoli” di aver indagato sui rapporti tra i Servizi segreti italiani e la loggia massonica P2, l’industria delle armi e i movimenti terroristici, il “lodo Moro-Giovannone” e, con ogni probabilità, i mandanti e gli esecutori della strage di Bologna. di: Nicola De Palo formazioni e la Sicurezza Militare a Beirut Amilcare Artisi e il generale Giuseppe Santovito, direttore Sono un cugino di Graziella De Palo, rapita del SISMI. ed uccisa a Beirut il 2 settembre 1980 assie- Il Pubblico Ministero Giorgio Armati for- Dalla Sezione ANPI Savona Centro me al collega Italo Toni. Ho voluto raccon- mulò a loro carico accuse gravissime, per “Bevilacqua/Garelli” tare la loro vicenda umana e professiona- “aver orchestrato un disegno criminoso Quando finirà la crisi? Le previsioni sul 2014 le in un libro dal titolo “Omicidio di Stato. teso ad aiutare gli autori del sequestro non sono positive. E non lo sono nemmeno Storia dei giornalisti Graziella De Palo e e dell’omicidio dei giornalisti Toni e De per gli anni a seguire. Italo Toni” (Armando Curcio Editore). Palo, ostacolando le investigazioni e le ri- In molti affermano che quella che stiamo E’ una vicenda misteriosa e misconosciu- cerche delle Autorità; per aver controllato e vivendo sia peggiore della crisi del 1929, ta, e ho scritto il libro con lo scopo di fare ostacolato l’attività istituzionale di ricerca anch’essa provocata da fenomeni tutti ine- memoria di “due esseri umani stritolati dell’Ambasciatore, accreditando fatti ine- renti all’economia statunitense e che portò dall’implacabile ingranaggio della ragion sistenti o strumentali, inquinando le prove ad una drastica riduzione dei redditi delle di Stato”, testimoniando una vicenda fami- con continui depistaggi, abuso di potere famiglie, le quali, di conseguenza, ridussero liare dolorosa, che interessa però la storia e violazione dei doveri inerenti le proprie i loro consumi, provocando una brusca cadu- ta della domanda e il conseguente calo della d’Italia recente. funzioni.” produzione e dell’occupazione. Il viaggio di Graziella e Italo in Libano era I due giornalisti in Libano davano fastidio a La crisi attuale e quella del ’29 sono diffi- stato concordato con gli uffici di rappresen- troppe persone per poter pensare che la loro cilmente paragonabili tra loro: il mondo tanza dell’OLP in Italia. Scopo della tra- morte sia stata un “incidente”. Lo studio in quasi un secolo è cambiato, è cambiata sferta era documentare il conflitto in corso delle carte processuali e dei circa quattro- l’economia, è cambiata la finanza, è cam- tra gli esuli palestinesi del conflitto arabo cento articoli di quotidiani e periodici scritti biata la società. Ma le similitudini ci sono. israeliano, rifugiati in Libano e appoggiati sull’argomento che ho analizzato, getta una Dalla crisi del 1929 si uscì con una guerra dalla Siria, e i cristiano-maroniti, alleati de- luce sinistra sul coinvolgimento dell’in- mondiale, che diede impulso a investimenti gli israeliani. dustria bellica italiana. Le testimonianze bellici e cambiò il mondo. Molti settori della Nel corso della loro carriera Graziella De raccolte da parte di giornalisti, magistrati, produzione si rimisero in moto e la speranza Palo e Italo Toni si erano prodigati per la diplomatici, uomini politici pare avvalora- del rilancio economico divenne realtà. Alla II guerra mondiale seguì la guerra fred- difesa dei diritti di tutte le popolazioni op- re che un disegno criminoso ideato in Italia da che portò con sé, insieme alla corsa agli presse per ragioni economiche, politiche e volesse far tacere per sempre i due gior- armamenti e alla sfida sul progresso tecno- belliche. I due giornalisti ospiti dell’OLP in nalisti, che avevano indagato forse troppo logico, grandi investimenti nazionali ed in- Libano nel settembre 1980, avevano pub- sui rapporti tra i servizi segreti italiani e la ternazionali che spinsero le società verso il blicato, prima della partenza, una serie di Loggia P2 di Licio Gelli, l’industria delle benessere. articoli molto scottanti e stavano indagando armi e i movimenti terroristici, e con mol- Viene dunque spontaneo pensare che finché sul traffico di armi tra Italia e paesi del sud ta probabilità, sui mandanti e gli esecutori c’è guerra c’è ricchezza. del mondo dove vigevano dittature e guer- della strage di Bologna del 2 agosto 1980. I nostri partigiani combatterono con l’idea re civili. Il tutto con l’avallo della politica La ricerca della realtà storica su un periodo che quella fosse “l’ultima guerra”, ma i sem- e dell’industria bellica statunitense per la “buio” della nostra storia repubblicana è di pre più frequenti investimenti, italiani e non quale l’industria bellica italiana lavorava fatto impedita dal segreto di Stato, decre- solo, nell’industria bellica portano a chieder- ci se non sia proprio la guerra la via scelta da pagando le royalties. Dopo alcuni anni dal tato nel 1984, nel corso del procedimento chi ci governa per portarci fuori dalla crisi. misterioso rapimento la Magistratura appu- penale, dall’allora presidente del Consiglio Quanto è valido nel mondo moderno il bi- rò che i due giornalisti furono “eliminati” Bettino Craxi, che riguardava i rapporti se- nomio guerra-rilancio economico? Come ci da una frangia minoritaria dell’OLP. greti tra la Repubblica Italiana e l’OLP. poniamo di fronte alle guerre contemporanee Il processo si chiuse con l’assoluzione per Tutto ciò per proteggere il cosiddetto “lodo che sono a noi lontane? Gli investimenti mi- insufficienza di prove nei confronti di Ge- Moro-Giovannone”, ovvero l’accordo se- litari sono o non sono in contrasto con l’arti- orge Habbash, capo del Fronte Popolare per greto con i palestinesi per non avere atti di colo 11 della Costituzione? e com’è vissuto la liberazione della Palestina, imputato per terrorismo sul territorio italiano: nell’Otto- oggi questo principio fondamentale da noi e il duplice omicidio in concorso con altre bre 1972 Aldo Moro, ministro degli Esteri, da chi ci governa? persone non identificate. organizzò un accordo per non avere terrori- Queste domande sono emerse durante l’ulti- Il procedimento penale, condotto dal giu- smo arabo in Italia. Il saggio storico, scritto ma assemblea della sezione Savona Centro e per cercare risposte abbiamo in program- dice Renato Squillante, terminò per la so- come un romanzo, ripercorre quindi i le- ma nei prossimi mesi di approfondire questi pravvenuta morte di altri due imputati, il gami tra politica, affari e terrorismo inter- temi e di presentare il lavoro svolto in oc- colonnello dei Carabinieri Stefano Giovan- nazionale che hanno connotato quegli anni casione della prossima festa “25 Aprile R- none, capo – centro del Servizio per le In- bui della nostra storia repubblicana. esiste 2014“. N° 3 - Dicembre 2013 11

BRUNO LICHENE “Milan” Luigi Chiappe “otto” Altare 27/08/1925 - Vesime (Asti) 12/02/1945 di: Giovanni Ferro di: Ferro Giovanni infine Ispettore di Brigata della Divisione Autonoma Fin da quando mi sono interessato di resistenza ho da “Fumagalli”. Sabato 10 agosto in località “Cravarez- subito ritenuto che per diventare dei validi partigiani Fu con un certo stupore che subito dopo la liberazione za”, vicino ai Pian dei Corsi, si è svolta bisognava essere delle serie e brave persone. Marenco venne a sapere che il suo compagno di scuola una semplice ma significativa cerimonia in Una conferma a questa mia supposizione l’ho avuta era stato un eroico partigiano. La sua meraviglia era ricordo di Luigi Chiappe “Otto” trucidato recentemente parlando con Renzo Marenco. Eravamo in parte dovuta al fatto che conoscendo il padre, che dalla famigerata Controbanda di Calice il alla manifestazione in località “Frascie”, sopra Orco era nella Milizia Ferroviaria, supponeva che anche 5 aprile 1945. Feglino per commemorare la barbara uccisione di il figlio avesse abbracciato la stessa idea politica. Questa cerimonia, organizzata dalla Sezio- sette giovani partigiani, quando l’amico Marenco Marenco ,allora ancora molto giovane, probabilmente ne A.N.P.I. di Calice Ligure, (e fortemente incominciò a raccontarmi di un suo compagno di non pensò che in quei tempi così difficili, per poter voluta da Gian Carlo Sena), ha visto la scuola, Bruno Lichene, che io conoscevo solo per mantenere una famiglia non si guardava tanto il tipo partecipazione di numerose persone, quasi essere stato decorato (alla memoria) di Medaglia d’ di lavoro svolto, bensì la sicurezza di ricevere a fine tutte appartenenti a varie Sezioni dell’AN- Oro al Valor Militare. mese uno stipendio sicuro. Bruno Lichene abitava in via Zara nei cosiddetti palazzi La motivazione con cui gli venne concessa la PI dei paesi limitrofi, che ancora credono dei ferrovieri e frequentava la scuola elementare Medaglia d’ Oro chiarisce in modo evidente nei valori che animarono la Resistenza. “Rosa Maltoni” nella vicina via Alessandria. “Giovane diciannovenne, animato da alta e pura Era anche presente la sorella di “Otto” con Tutte le mattine, prima di andare a scuola, si recava fede patriottica, si arruolava nelle file partigiane. uno dei suoi figli, la nuora e alcuni nipoti. in via Maria Solari dove abitava un loro compagno, Durante un breve, ma intenso periodo di attività Una prerogativa di queste manifestazioni é di nome Lagasio, affetto da una grave malattia che operativa, svolto in situazioni particolarmente che di solito vengono organizzate dalle Se- gli impediva di muoversi autonomamente. Saliva le difficili per clima, terreno e per superiorità di forze zioni A.N.P.I. per commemorare il sacri- scale fino all’abitazione di questo sfortunato giovane, nemiche, forniva luminose prove di dedizione al ficio dei loro concittadini, mentre invece, se lo caricava sulle spalle e ritornava nell’androne dovere, di iniziativa e di cosciente eroismo. Nel questa volta il paese di Calice, ha voluto del portone dove lo sedeva su una carrozzella. corso di un duro combattimento, ferito a morte ricordare un giovane partigiano di Vado Quindi spingendo la carrozzella lo portava a scuola da scheggia di mortaio, rifiutava ogni soccorso e Ligure. occupandosi sempre di tutte le incombenze che la chiedeva anzi di venir messo nuovamente al posto L’orazione commemorativa è stata svolta malattia dell’amico richiedeva. di tiratore presso la sua mitragliatrice. Scaricava dal partigiano Sergio Leti “Gin” che ha A riprova del grande senso civico di questo futuro , a fuoco mirato e per l’ultima volta, la sua arma iniziato rievocando la profonda amicizia partigiano vi è da aggiungere che il giovane contro il nemico avanzante, animando la vittoriosa che vi era tra di loro. handicappato si faceva forte della sua disabilità resistenza dei compagni e chiudendo nobilmente la Poi, purtroppo, le vicende belliche fece- assumendo spesso atteggiamenti e comportamenti giovane vita al servizio della Patria”. ro sì che per molti mesi i due compagni per così dire provocatori che però venivano tollerati Come si legge anche nella motivazione certi suoi non ebbero più occasioni di incontrarsi. Fu dal resto della classe, ma nei confronti del Lichene era comportamenti ricalcano quanto già aveva fatto solo alcuni giorni prima del 5 aprile 1945, più violento, spesso lo maltrattava, ma lui sopportava vedere nella sua adolescenza. quando il Distaccamento di “Gin” (l’Ines tutto stoicamente. Terminate le lezioni era sempre lui Marenco, nel ricordare questo suo caro compagno Negri) ricevette l’ordine di accamparsi nei che riportava l’amico dalla sua famiglia. ha anche trovato la fotografia della classe in cui pressi della base del “Rebagliati”, in atte- Alla fine degli studi Marenco perse di vista il oltre al Lichene e allo sfortunato compagno vi è sa di importanti decisioni, che i due amici compagno. Lo ritrovò alcuni anni dopo che lavorava anche un altro martire della Resistenza savonese e come elettricista presso le officine “ Scarpa & cioè Amilcare Artisi. Ambedue, ricorda Marenco, poterono rincontrasi. Magnano” quando all’inizio della guerra anche lui avevano una corporatura notevolmente sviluppata Quella notte “Otto” ospitò nella sua tenda venne assunto da questa fabbrica. Rimasero assieme rispetto al resto della classe. Per la verità nella foto vi “Gin” e per parecchie ore non fecero altro per un breve periodo poi la fabbrica venne trasferita e è ancora un altro ragazzo che ha partecipato alla lotta che parlare suscitando anche le rimostran- nuovamente le loro strade si divisero. di liberazione, però dalla parte sbagliata (G.N.R.) e di ze di alcuni partigiani che non riuscivano a Rimasto senza lavoro il Lichene decise di arruolarsi cui preferisce non fare il nome. prendere sonno. nell’aeronautica ma poco dopo vi fu l’armistizio Alla morte di Lichene Bruno avvenuta a Vesime il 12 Luigi ebbe anche parole di conforto per dell’8 settembre e così prese la via dei boschi ed entrò febbraio 1945 la Brigata “Valle Uzzone” fu intitolata quanto era successo alla povera mamma di nei primi nuclei partigiani con il nome di battaglia al suo nome. A Savona gli è stata intitolata una via Sergio. Poi alla mattina si lasciarono per- di “Milan”. Date le sue particolari doti in breve mentre ad Altare, suo paese d’origine, gli è stata tempo divenne Capo Nucleo, poi Capo Squadra ed dedicata una piazza. segue a pag. 12 12 N° 3 - Dicembre 2013

segue da pag. 11 Luigi Chiappe “otto”... Brevi cenni su partigiani ex sanmarchini ché ognuno aveva i suoi incarichi, le sue mansioni da svolgere. Fu quella l’ultima di Ferruccio Iebole dio e soccorso da Piero. volta che “Gin” vide l’amico “Otto”. Creolina è stato raggiunto da una sventagliata in Nel pomeriggio del 5 aprile, dalla posta- Due fotografie riproducono alcuni gruppi di solda- una zona sconosciuta, durante il famoso rastrella- zione in cui si trovava il distaccamento ti, sollecitano l’insolita ricerca per degli indaffarati mento del 28 novembre 1944 che ha sorpreso e “Ines Negri”, alcuni partigiani notarono, curiosi al fine di conoscere l’identità dei militi ri- disarticolato la V^ Brigata nella Valbormida. su un sentiero non molto distante, transita- tratti e possibilmente le loro storie. Il gruppo di Creolina guidato da Alfredo Bazzino re alcuni uomini vestiti con abiti borghesi Un attento esame delle immagini e delle divise Augusto, futura vittima a fine conflitto a Savona, che furono scambiati per uomini del “Re- comunicano il luogo, dove sono state scattate: era reduce da un altro assedio nella zona di Mon- bagliati”. Grafenwohr in Germania per via delle baracche tenotte a metà novembre; per sfuggire e trovare Purtroppo invece si trattava della famigera- tipiche di legno tedesche, situate in lugubri luoghi vettovagliamento i ribelli si erano spinti nei pressi ta Controbanda di Calice che a volte usava di addestramento militare. di Osiglia e Riofreddo zona già conosciuta e pra- ticata dal comandante in estate. questo stratagemma per trarre in inganno L’anno sicuramente è il 1944, in primavera o ini- zio estate e le mostrine identificano, senza dubbi di Pensavano a una puntata in Piemonte per poi ri- la popolazione e gli stessi partigiani. sorta dei marò San Marco, quelli che tra fine luglio tornare ai luoghi d’origine, dove era stato ucciso Poco dopo questi uomini si scontrarono e primi di agosto 1944 saranno trasferiti lungo la barbaramente l’albisolese Drin Casarino Pierino e con una squadra del “Rebagliati” in cui vi costa ligure. catturato il milanese Giulio Spano Michele di cui era anche “Otto”. I nomi dei marò ritratti chi sono? Sarà possibile si erano perse le tracce. Alla vista degli odiosi nemici, il giovane, recuperare storie di vita dopo circa settant’anni? Questo improvviso e mastodontico rastrellamen- che era molto coraggioso, non esitò un La fortuna mi aiuta con alcuni nomi scritti sul re- to è quello che porterà morte a Gin Bevilacqua, il istante ad ingaggiare una sparatoria, per- tro come si usava fare una volta per non perdere luminoso commissario e ai martiri del Camulera, mettendo così ai compagni di eclissarsi tra l’identità dei compagni, questo è molto importante i quali incontreranno nel loro cammino lo spietato la boscaglia. per avviare le prime indagini. capitano Giovanni Ferraris delle G.N.R. La superiorità numerica dei fascisti ebbe Con alcuni nomi si possono consultare libri fonda- Come accennato, il diario narrante l’arruolamento, però ben presto il sopravvento e “Otto” mentali per la ricerca nel campo resistenziale, i cui l’addestramento in Germania e l’approdo dopo la fuga tra i Volontari della Libertà di Creolina De venne ferito. autori meriterebbero ben altra considerazione per l’immane lavoro di documentazione, non reperibi- Cicco, è stato riprodotto in un libro: Diario dal Riuscì comunque a far perdere le proprie le per competenza e dati forniti in altre provincie o mare ai monti la storia di un giovane povero Ed. tracce nascondendosi in un capanno di Istituti Storici di altre regioni. Helicon 2007 Perugia per la promozione della fa- carbonai, ma, poco dopo, fu individuato e Parlo del libro Eventi di Libertà scritto dal Prof. miglia. catturato. Maurizio Calvo edito nel 1995 Arti Grafiche D.R. Occorre dare atto che il ricordo di Creolina non è Venne quindi riportato sul sentiero dove era Cairo Montenotte (SV) con il patrocinio dell’Is- mai scemato e i valori della Resistenza, sempre te- rimasto il resto della Controbanda, fu som- rec Savona e I Volontari della Libertà della II zona nuti alti da questa esemplare famiglia spezzina con mariamente interrogato, torturato, ma non Partigiana Ligure (Savona) del Dottor Guido Ma- recupero della memoria e interessamento presso i riuscendo ad ottenere informazioni utili lo landra, malauguratamente scomparso di recente, vecchi compagni di lotta, per stabilire un quadro uccisero con alcuni colpi di pistola. e pubblicato dall’Anpi savonese con stampa nel veritiero dell’operato di Roberto. Il corpo fu abbandonato proprio nei pressi 2005 presso Prima soc. coop. a r.l. Genova. Ad esempio ha mantenuto contatti con i due taran- dove adesso sorge un piccolo cippo eretto Questi due testi basilari e imprescindibili, vere tini del Bocci Rupis Mario Peluso, Filippo Falvia- miniere di notizie e riferimenti, comunicano d’in- nelli Aldino, con Piero Annoni, con Spezzin Vi- a ricordo di quel tragico avvenimento. venti Aldo e Linetto Briglia Amelio di Massa del Il rammarico più grande di “Gin” e dei numerevoli ore trascorse in estenuanti ricerche, e dedizione degli autori per un lavoro alacre e da Bruzzone. suoi compagni fu quello di non essersi ac- certosini. Per Piero Annoni v’è da dire, che era stato depor- corti che quegli uomini, che la sentinella Utilizzatore di questi lavori letterari, incomincio tato in Germania in campo lavoro coatto e quando aveva notato, erano della Controbanda. Se ad analizzare e incrociare dati e nomi dei pri- stremato, pesava solamente quarantadue kili e ot- avessero intuito ciò, avrebbero potuto fa- mi soggetti nella foto “dei nove ” immortalati tocento grammi, una vera manna era stata il poter cilmente intervenire tagliando loro la stra- dall’alto a sinistra: Verzoni, Nardini, Bellani, De confluire tra il San Marco, nonostante l’avversione da ed evitando lo scontro con la squadra Cicco, Gianardi, sconosciuto, Venturini, Vivaldi, al fascismo del nostro varesino. del “Rebagliati”. Dell’Estrolle. Una volta rientrato in Italia e dislocato in un bun- Al termine, la Sezione A.N.P.I. di Calice, a ri- I primi tre personaggi a quanto pare sono marò ker a Porto Vado, in seguito trasferito nel presidio cordo di questa manifestazione ha predispo- rimasti nella Repubblica Sociale, in particolare del Santuario sopra Lavagnola, il 2 ottobre 1944 sto alcune targhe che sono state consegnate Fernando Bellani sarà ferito a Casale Monferrato con De Cicco, due laiguegliesi Giovanni Bogliolo il 30 luglio 1944 e nuovamente a Sciarborasca il e Dino Lombardi, con Michele Spano, Carlo Ma- alla sorella di “Otto” Signora Albina da par- pelli, Pietro Mario Amboni disperso poi in com- te del Partigiano “Gin”, mentre il sindaco di 28 settembre 1944, mentre per Roberto De Cicco Creolina, il quarto fotografato, vi sarà un percorso battimento in Valbormida, sale tra i ribelli del Boc- Rialto, Silvio Casanova e il Presidente della ci di Nincek Jannelli poi con Alfredo Bazzino. resistenziale ben documentato da un diario recupe- Sezione di Calice, Giuseppe Diotti (figlio rato dal prete di Riofreddo nel giorno susseguente La data del due ottobre 1944 non deve trarre in in- di Vizzardo, “Imperia” Partigiano combat- al martirio. ganno sul reale desiderio di lasciare la Repubblica tente del “Calcagno”) ne hanno consegnato Infatti, la sorte non è stata favorevole per Creolina Sociale, ma erano controllati a vista da elementi una a due partigiani del distaccamento “Re- De Cicco, vittima della sua generosità e altruismo particolarmente fascisti e perciò diveniva difficile bagliati” e precisamente a Ercole Brunetto nel difendere i suoi compagni, dalla fiumana stra- architettare la fuga. “Scarabello” e Giovanni Andreoni “Fo- ripante fascista che sta avanzando tra i boschi del Piero è stato presente anche ai noti fatti di Caliz- glia”. Quest’ultimo, attualmente residente in monte Camulera nel fine novembre 1944. zano riguardanti gli alpini del Cadore e cerca di Uruguay, ogni anno ritorna nei luoghi che lo Non si sa bene se inavvertitamente siano caduti salvare qualcuno proveniente della provincia di videro combattere i nazi-fascisti. nella trappola del canto Bandiera Rossa, intonata a Varese. squarciagola dalle forze fasciste accerchianti, per Inutilmente perché allontanato con epiteti! Infine si è voluto ricordare i sacrifici, l’abne- Recentemente il 19.9. 2012 Piero è stato insignito gazione, l’impegno profuso e il coraggio di ingannare i resistenti a farli uscire dai nascondi- gli. di medaglia d’onore per la deportazione dalla Pre- un partigiano che non a caso è stato decorato Il sacrificio della vita di Creolina è ben testimonia- sidenza del Consiglio. di Medaglia d’ Argento al Valor Militare. to e riferito da due compagni di lotta, uno tuttora Il quinto della foto è Irma o Duino Gianardi Ardu- Mi riferisco a Sergio Leti “Gin” ed anche vivente e lucidissimo, nonostante i suoi ottantot- ino nato ad Aulla (SP) il 4.4.1924, è salito in mon- a lui, da parte di Gian Carlo Sena, è sta- to anni di nome Piero Annoni Luigi nato a Luino tagna intorno al venti settembre 1944 arruolandosi ta donata una targa a dimostrazione della (VA) il 7.2.1925. nel Maccari. stima, del rispetto che tutti gli antifascisti L’altro è Carolina Mapelli Carlo nato a Cassano Da questo distaccamento il 15 novembre 1944 savonesi nutrono nei suoi confronti. d’Adda (MI) il 21.3.1924 ferito nello stesso episo- segue a pag. 13 N° 3 - Dicembre 2013 13

segue da pag. 12 un gruppo di dieci Volontari sono trasferiti verso il Rebagliati e transitano per i Cianetti di Frasce, dove sostano nella notte in un precario rifugio, una specie di lazzaretto con alcuni feriti o ammalati. La decina di ribelli appena giunti è composta da Alba Albertin Giovanni, Carlo Bruzzone Mario, Fifa Piotti Franco, Filippo Cupidi Antonio, Falce Scannavacca Enzo, Folgore Turri Marino, Gianni- no Fappini Alfeo, Irma Gianardi Arduino, Marco Savizzi Ugo, Renato o Mario Corbelli Mario. L’indomani si scatenerà una delle azioni di repres- sione più violente e dissacranti nella storia resi- stenziale con mostruose mutilazioni dei corpi dei partigiani uccisi. Le urla per torture riempiono la valle, i ribelli oc- cultati sentono distintamente le grida di dolore dei Frine Risposi Cesare Gegge Bussolati Camillo Piero Annoni Luigi catturati sottoposti ad aberranti sevizie, il sangue dei martiri scorre copioso sul terreno dei Cianetti. nerà per sempre le testimoni involontarie Luisita Il secondo a sinistra dell’ultima fila, con il viso un I primi quattro dell’elenco sopra citato sono mas- Musso e Maria Oliveri, transitanti per caso nel po’ sfocato dovrebbe essere Teresio Pezzotti Fau- sacrati assieme ad Audace Alfio Pietro, al finalese luogo dell’assassinio. sto nato a Tavernola Bergamasca (BG) il 13.5.1924 Tino Quartino Mario, a Bologna Magnani Primo Malta Sabellio Enzo il savonese è il terzo ferito co- futuro fucilato assieme a Savona Marazzo Giovan- e al lecchese Cerutti Paolo che sarà ritrovato dopo nosciuto nel cruento episodio di Frasce; in seguito ni nato ad Albenga (SV) il 9.8.1924. un anno nell’ottobre 1945. sarà incarcerato a Cairo Montenotte. I due partigiani sono stati incarcerati a Ceva in at- Irma è uno di quelli che probabilmente ascol- Torno alla foto. tesa di essere deportati, avendo rifiutato l’arruola- ta e vede, rientrerà dopo due giorni di silenzio al Di Venturini come di Dell’Estrolle non si sa nien- mento tra i fascisti. Maccari, quando sarà sicuro che tutto fosse finito. te, forse son rimasti nella R.S.I. Improvvisamente da Murazzano, il maggiore Ar- Purtroppo, anche in conseguenza dello spaventoso Notevole invece è l’impegno di Spezzin Vivaldi turo Bertella domanderà l’invio di due prigionieri rastrellamento del 28 novembre 1944, per cui re- Aldo confluito nel Bruzzone e perseverato nel di- da freddare, per placare letteralmente la sua sete sterà nascosto in una grotta per quattro giorni con staccamento, anche nei mesi bui e più difficili per di sangue ribelle e lavare l’onta di alcuni volan- altri due, l’aullese avrà turbative e ansie per il resto la mancanza perenne di viveri nell’inverno 1944. tini lanciati per le strade del paese, nonostante lo della vita. Eccellente mitragliere sarà fotografato nella cele- stretto pattugliamento, invitanti la sua truppa alla Significativa sarà la sua residenza a guerra finita, bre immagine alla fine del conflitto, pubblicata ad diserzione. in provincia di Belluno, come dire lontanissimo da esempio su Eventi di Libertà a pagina centoventi. Così avverrà il 2 gennaio 1945 in una lugubre at- brutti ricordi. Nella seconda foto ricuperata, balza all’occhio mosfera e con un freddo intenso, di notte verso le Irma in quest’ultima avventura, accaduta solamen- un altro lucente personaggio, è l’ultimo a destra ore 20,30 quando il coprifuoco ha allontanato oc- te dopo tredici giorni dai fatti di Frasce, era asso- della seconda fila accovacciata vicino a Creolina chi indiscreti e la piazza Umberto I è vuota. ciato al distaccamento Ugo Piero con Scott Dome- De Cicco: corrisponde a Egidio Arioli nato a Lodi Un folto plotone di soldati Granatieri di Sardegna, nicali Oreste nato a Seravezza (LU) il 13.6.1924, (MI) il 5.5.1924. al comando di un altezzoso tenente, forse Gian- futuro caposquadra nel Nino Bori e testimone ocu- Catturato con Mario Parvoli nato a Roma il franco Chiti, quello con la faccia tatuata del Duce lare, così pare, dell’assassinio di Gin Bevilacqua. 6.2.1924 sopra Giustenice, nei primi giorni d’ago- sul petto, scarica sui due giovani inermi un volu- Dalla relazione di Fernando Preteni Giorgio com- sto1944, sono fucilati assieme a Peagna di Ceriale minoso fuoco omicida. missario del Nino Bori dell’aprile 1945, risulta che il 28 agosto 1944 dopo un processo farsa e pieno Probabilmente per questo motivo di espiazione il in loco vi fosse anche la presenza del mantovano di rancore dei graduati più in vista. Chiti in età matura farà il frate, lasciando la carrie- Beniamino Magnani Enrico poi nel Sip, del bre- Un verdetto come quello per i fiorentini Pietro ra militare mai interrotta e riabilitata, anche nella sciano Bruto Leali Nicola, di Lepre Garolla Se- Bertola nato il 16.3.1924 e Francesco Paolo Ugo nuova Italia repubblicana. verino di Osiglia, Petrosino De Mario Albino di Mineo nato il 15.1.1924 e abitante in piazza Pietro Terminerà la sua vita con lunghe sofferenze per le Spotorno e del bresciano Rino Zambarda Primo. Leopoldo 2, ex marò fucilati a Bastia d’Albenga ferite riportate in un incidente stradale. Stavano vivendo il tempo della precarietà, del- nel giorno di ferragosto 1944. I murazzanesi hanno capito che i rumori di raffi- la fame e del terrore a contatto con l’incertezza Sono presenti il tenente Savattari e il maggiore che nella notte, annunciano esecuzioni crudeli di assoluta del domani; solo alcune valorose donne Adriani, le alte sfere del San Marco pensano di te- partigiani. rischiando in proprio erano solidali nel cibo, prov- nere in pugno con ogni mezzo, una truppa che sta La follia omicida del maggiore Bertella, acceso vedendone con parsimonia per sopravvivere. sfuggendo e sente forte il richiamo della libertà. fascista, si perpetuerà ancora l’otto febbraio 1945, Torno ai Cianetti di Frasce. Il trasporto dei due martiri Parvoli e Arioli ad quando farà fucilare il lavagnolese Walter Arpi Un cenno su Bologna Magnani: era stato catturato Albenga serve per dissuadere dalla diserzione Walter, legato a un secolare albero, lasciato privo con Frine Risposi nel colpo di Canova il 22 set- e ammonire i potenziali fuggiaschi; inutilmente di vita ed esposto per trentasei ore consecutive pri- tembre 1944, assieme a Norge Ivo Biagi il toscani- l’emorragia non si ferma neppure difronte alle ese- ma della rimozione. no di Pietrasanta che unitamente saranno freddati cuzioni. Era la risposta a un attacco garibaldino subito a a Pian dei Corsi nell’agguato. Una cronaca toccante degli ultimi attimi di vita a Dogliani il 4-5-6 febbraio 1945 dai Granatieri di Bologna era un giovane allegro, la sua parlata can- Peagna, elencando sensazioni e circostanze inedi- Sardegna, guidati in maniera inefficiente e cervel- tilenante e le sue battute mettevano il buon umore te, le trasmetterà alla famiglia lodigiana un prete, lotica, priva di strategia militare dal tenente Salva- in tutta la compagnia. don Lorenzo Allegro cancelliere vescovile, nel tore Di Stefano, costata quattro morti e due feriti A margine di questo evento bisogna ricordare altri giugno 1945 con delle missive. fascisti. feriti ai Cianetti di Frasce: uno è Frine Risposi Ce- I due ex marò avevano cercato di raggiungere la Magra consolazione sarà la triste fine di Arturo sare di Castel San Giovanni (PC) ferito all’inguine trentina di commilitoni fuggiti precedentemente Bertella, deceduto in Sicilia nel dopoguerra nella e martire come accennato al 2 febbraio 1945 a Pian ed erano stati intercettati, probabilmente dal ser- solitudine, in casa d’altri, tra incubi, rimorsi e sof- dei Corsi. gente Raimondo Brizzi Albisetti nato a Parma il ferenze, mai comparabili a quelle prodotte ai fami- Anche per quest’ultimo lo spavento provato era 9.10.1923, comandante sanmarchino del presidio gliari dei tre ribelli Teresio, Savona e Walter, che stato grande, stabilirà con Gegge Bussolati altro di Canova verso il Melogno, a sua volta poi fucila- sono stati recentemente ricordati a Murazzano con piacentino, un sodalizio fraterno per aiuto recipro- to dai partigiani in località Romana di Bormida il una grandiosa manifestazione e lo scoprimento di co. 23 settembre 1944. una targa commemorativa veramente riuscita ed Il secondo ferito è Frillo Rebagliati Mario nato Altro futuro ribelle della foto Giulio Spano Miche- espressiva. a Savona il 17.12.1925, sarà ucciso il 21 marzo le nato a Milano nel 1923, è il primo a sinistra della Questi brevi flash inseriti nel pezzo, vogliono por- 1945 in modo immorale e abietto a Rialto dalla prima fila accovacciata, catturato a Montenotte nei re l’accento quanto poco si conosca sull’effettiva Controbanda, dopo una notte allucinante di vio- volontari del Bocci. lotta e sui sacrifici immani di tanti giovani Volon- lenze sul suo corpo dilaniato. Qualcuno afferma sia morto, freddato dai suoi tari della Libertà, che hanno consegnato un tempo La maschera di sangue, in altre parole il volto tu- stessi ex commilitoni: nonostante talune ricerche rinnovato di libertà e di progresso, a un popolo mefatto di Frillo prima del colpo finale, impressio- non si è approdati a nulla. spossato e martoriato negli affetti dal Fascismo. 14 N° 3 - Dicembre 2013 Stralci dal giornale pubblicato in Due gruppi di marò della San Marco, appena arrivati in Italia dall’addestramento clandestinità dal C.L.N. savonese in Germania. Molti di loro passeranno presto nelle file partigiane irrobustendo a denuncia dell’eccidio compiuto la Resistenza con il loro addestramento dai fascisti ed armi moderne.

Giovanni Marazzo “Savona” N° 3 - Dicembre 2013 15 8 settembre 1943 settant’anni dopo La conferenza del prof. Gianni Oliva nella Sala Chiamata del Porto di Savona

24 NOVEMBRE 2013 GIORNATA NAZIONALE DEL TESSERAMENTO ALL’ANPI PER IL 2014 PRESIDIO A SAVONA IN PIAZZA SISTO IV

In occasione del 70° anniversario dell’8 e fornendo ai comandi periferici istruzioni precise la Campagna d’Italia, che la vulgata ha fissato settembre 1943, il Comune di Savona e il sul da farsi; nel frattempo, i militari italiani, anche nell’«immagine festosa degli Alleati che entrano Comitato Cittadino per la Resistenza Antifascista ad alti livelli di comando, restarono ignari delle nelle città distribuendo cioccolata e chewing- hanno organizzato una conferenza del prof. trattative e non ricevettero alcun ordine chiaro né gum, mentre giovani donne sorridenti salutano e Gianni Oliva, autore di molti studi sulla seconda prima né dopo l’8 settembre. lanciano fiori» (Oliva, L’Italia del silenzio, cit., p. guerra mondiale, l’ultimo dei quali è L’Italia del Nella seconda parte della conferenza, Oliva ha 133), mostra invece i suoi aspetti violenti, propri silenzio. 8 settembre 1943, da poco edito per i tipi trattato invece della memoria pubblica dell’8 di ogni occupazione militare (C. Malaparte, La di Mondadori. settembre, che è stata alterata nel dopoguerra pelle [1949]; A. Moravia, La ciociara [1957]); in L’11 settembre scorso, in una Sala Chiamata dagli interessi dei partiti: da un lato il PCI ha - modo analogo la letteratura ha saputo raccontare, del Porto gremita di un pubblico attento e giustamente - esaltato la scelta di chi è subito salito prima della ricerca storica, la “resa dei conti” partecipe, il prof. Oliva ha iniziato la sua lezione in montagna, trasformando però una situazione della primavera 1945 (C. Cassola, La ragazza di rievocando i fatti relativi all’armistizio, mettendo minoritaria in un fenomeno collettivo; dall’altro Bube [1960]); le foibe e l’esodo giuliano-dalmata in rilievo le differenze tra i vari fronti in Italia e la DC ha insistito sulla Resistenza come “secondo (F. Tomizza, Materada [1960]; La miglior vita all’estero (Balcani, Grecia) e tra i diversi corpi Risorgimento”, per sottolineare la continuità con [1977]); l’8 settembre (M. Tobino, Il clandestino d’armata (Regio Esercito, Marina, Aeronautica). l’Italia liberale pre-fascista, avallando la tesi di [1962]; C. Pavese, La casa in collina [1948]; B. Emergono con chiarezza le gravi responsabilità Benedetto Croce del fascismo come “parentesi” Fenoglio, Primavera di bellezza [1959]). dei più alti vertici politici e militari, che, dopo il storia nazionale. Questa “vulgata”, che non A settant’anni dall’inizio della Resistenza, la 25 luglio, si preoccuparono solo di salvaguardare tiene conto di alcuni dati storici, ha offerto lezione del prof. Oliva ha proposto ai presenti una la monarchia sabauda e di tenere i tedeschi negli ultimi anni appigli e argomenti a quanti, lezione ricca di spunti da meditare e approfondire, all’oscuro delle trattative con gli Alleati, senza rispolverando la lettura fascista dell’8 settembre, per continuare a difendere e promuovere i valori predisporre un piano d’azione coordinato per vi riconoscono la “morte della patria”, la perdità dell’antifascismo con il supporto dell’indagine fronteggiare la prevedibile reazione nazista. dell’identità nazionale. A settant’anni di distanza storica, abbandonando certe retoriche un po’ Se infatti il 25 luglio l’Italia fosse uscita dalla è allora opportuno, proprio da parte della cultura logore e pompose che allontanano le nuove dittatura fascista e insieme anche dalla guerra antifascista, definire un’interpretazione dell’8 generazioni e prestano il fianco ad attacchi fascista, al paese sarebbero state risparmiate settembre più vicina alla realtà storica, che non strumentali di quei valori vuole rimettere in molte sofferenze: in quel momento erano neghi i fatti che contraddicono la “vulgata”: il discussione. dislocate sul territorio nazionale 30 divisioni valore della lotta di liberazione non ne risulta (a cura di Stefano Nasi) italiane e solo 8 tedesche, le quali, seppure meglio certo sminuito, anzi lo scrupolo della ricerca armate, non avrebbero potuto aver ragione di una storica, rivelando la realtà confusa del post- tale inferiorità numerica. Ma uscire dalla guerra armistizio, non fa che rendere ancora più degna ERRATA CORRIGE il 25 luglio avrebbe significato una resa senza di onore e di memoria la non facile scelta dei In merito al Concorso indetto dalla Sezione Anpi condizioni con gli Alleati: il re voleva invece nostri partigiani. di Legino, a completamento di quanto pubblicato trattare, per essere riconosciuto come legittimo Nella rappresentazione degli anni 1943-45, ha nel numero precedente, indichiamo i nominativi rappresentante dello Stato e garantire alla Corona concluso Oliva, la letteratura è stata più veritiera della Commissione esaminatrice: la possibilità di continuare a guidare il paese anche della storiografia. Lo testimoniano alcuni Rodolfo Badarello, Maurizio Calvo, Sergio Giuliani e Stefano Nasi. dopo la guerra. Ma, durante le lente trattative, i romanzi italiani, più o meno noti, che già pochi Vincitore del concorso è stato lo studente tedeschi pianificarono l’occupazione militare anni dopo la guerra offrivano una descrizione Garzoglio Sahel. dell’Italia trasferendo e riorganizzando le truppe attendibile, antiretorica di alcune sue vicende: 16 N° 3 - Dicembre 2013

PETIZIONE POPOLARE (ai sensi dell’art. 50 della Costituzione e degli artt. 140 e 141 del Regolamento interno del Senato) AL PRESIDENTE DEL SENATO I sottoscritti cittadini: Premesso che: • con la legge 107 del 15 maggio 2003 fu istituita la Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell’occultamento dei fascicoli riguardanti crimini nazifascisti commessi nel corso della seconda guer- ra mondiale, rinvenuti nel 1994 a Palazzo Cesi, sede della Procura Generale Militare, in quello che è stato poi chiamato l’”Armadio della Vergogna”; • la Commissione ha concluso i suoi lavori nel febbraio del 2006, alla fine della XIV Legislatura con la trasmissione alle Presidenze delle Camere della relazione finale e della relazione di minoranza; • malgrado il lasso di tempo trascorso, tutta l’approfondita indagine compiuta dalla Commissione su questa pagina estremamente dolorosa della nostra storia nazionale, insieme alle specifiche proposte e raccomandazioni formulate, non è stata sinora oggetto di discussione in Parlamento; • la giustizia per tanto tempo negata alle vittime degli eccidi nazifascisti ed alle loro famiglie non può essere affidata esclusivamente all’esito dei procedimenti penali celebrati davanti ai Tribunali Militari italiani e di quei pochi procedimenti ancora in corso, ma richiede una piena conoscenza di tutto quanto accaduto tra il 1943 e il 1945 nel nostro Paese, affinché sia possibile sulla base dell’ampia documen- tazione esistente e del lavoro di ricerca ancora da compiere - disporre di un quadro preciso e puntuale delle stragi nazifasciste. Una conoscenza, fondata su giustizia e verità, che determini una presa di co- scienza nazionale di una pagina terribile ed ancora aperta della nostra storia; • occorre altresì un’assunzione di responsabilità da parte del Governo tedesco per le atrocità commesse in Italia, e da parte del Governo italiano, quest’ultimo per quanto accaduto nel dopoguerra, con gli ostacoli frapposti all’accertamento della verità da parte di alcuni uffici e istituzioni del nostro Paese; • occorre infine che accanto alla necessaria memoria si provveda al risarcimento dei danni ed alla ripa- razione anche in forma simbolica, da parte degli organismi competenti, degli effetti di questi crimini contro l’umanità.

Tanto premesso, i sottoscritti cittadini: sollecitano un’ampia e approfondita discussione parlamentare in ordine a tutto quanto sopra esposto; chiedono l’adozione dei necessari provvedimenti perché nulla resti coperto dal segreto e tutto l’amplis- simo materiale già raccolto sia accessibile per studiosi, ricercatori e cittadini; impegnano il Governo italiano ad esperire tutte le possibili ed opportune iniziative presso il Governo tedesco perché si provveda finalmente, in forma diretta e indiretta, al risarcimento dei danni derivati da quella che è stata giustamente definita “la guerra contro i civili”, nonché a tutte quelle forme di “ripara- zione” che l’esperienza anche di altri Paesi ci indica, affinché almeno sotto un profilo simbolico (anche se non astratto) i torti siano riconosciuti ed affidati ad una tangibile memoria. Tutto questo non per fomentare odi o stimolare istanze giustizialiste, ma perché vengano eternamente ricordati gli orrori delle guerre e dei loro terribili effetti a danno dei diritti umani; con l’obiettivo finale di radicare nelle coscienze, assieme alla memoria, i valori fondamentali della Costituzione repubblicana.

Gli associati possono firmare presso la sede del Comitato provinciale, Piazza Martiri della Libertà, 26r Sa- vona, o presso le Sezioni territoriali di appartenenza al momento del ritiro della tessera ANPI 2014. Possono firmare anche coloro che non sono associati ma che condividono l’esigenza che venga fatta giusti- zia nei confronti delle vittime delle stragi nazifasciste.