COMUNE DI TEOR (UD) - Rivignano - Sezione A - Foglio n°18 Mappale n°1

P.A.C. - Piano Attuativo Comunale di iniziativa privata - VINCA AMBITO RTU.2 - Ambito urbano di connessione all'area SAS - Ditta proprietaria: BANCA POPOLARE DI CIVIDALE S.C.P.A. Ditta utilizzatrice: ZAFFIRO SVILUPPO S.r.l.

Febbraio 2018 Verifica preliminare di Valutazione di Incidenza sui siti di interesse comunitario

PROGETTA S.r.l.s. R.I. UD/P.I. 02821260300; CCIAA-NREA: UD-290645 Sede legale: Viale Ledra n°1 - 33100 (UD) http://www.progettasrl.com Sede operativa: Via Giuseppe Ungaretti n°4/I - 33061 (UD) E-Mail: [email protected] REGIONE FRIULI - VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI RIVIGNANO TEOR

PIANO ATTUATIVO COMUNALE DI INIZIATIVA PRIVATA “AMBITO RTU.2”

VERIFICA PRELIMINARE DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA SUI SITI DI INTERESSE COMUNITARIO

Ubicazione: Comune di Rivignano Teor (UD) Sezione A Foglio n°18 Mappale n°1

Ditta proprietaria: BANCA DI CIVIDALE S.C.P.A Ditta utilizzatrice: ZAFFIRO SVILUPPO S.R.L.

Professionista incaricato: Architetto Giovanni GIAU - Via Giuseppe Ungaretti n°4/I - Rivignano Teor (UD) 1. PREMESSA 1.1 Normativa di riferimento

2. FINALITÀ ED INTERVENTI DEL PIANO

3. ANALISI DEL TERRITORIO 3.1 Morfologia 3.2 Reticolo idrografico 3.3 Copertura vegetazionale 3.4 Aspetti faunistici 3.5 Analisi della componente antropica ed evoluzione storica del territorio 3.5.1 Coltivi aperti, aree di riordino fondiario 3.5.2 Coltivi semichiusi 3.5.3 Coltivi dell'area Periurbana 3.5.4 Aree boscate 3.5.5 Aree urbanizzate

4. DESCRIZIONE DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 4.1 ZSC Risorgive dello Stella 4.2 ZSC Bosco di Golena del 4.3 Analisi dell'area esterna ai ZSC

5. ANALISI DELLE INCIDENZE 5.1 Metodo di valutazione delle incidenze 5.2 Modificazioni

6. VALUTAZIONE DELLE INCIDENZE 1. PREMESSA La procedura di valutazione di incidenza è una delle disposizioni previste dall'articolo n°6 della Direttiva 92/43/CEE per garantire la conservazione e la corretta gestione dei siti NATURA 2000; consiste in una procedura di valutazione degli effetti che la realizzazione di piani/progetti può determinare su un sito NATURA 2000, a prescindere dalla localizzazione del piano/progetto all'interno o all'esterno dello stesso. La relazione di valutazione d'incidenza è il prodotto di uno studio volto ad individuare e valutare gli effetti diretti ed indiretti del progetto su un sito NATURA 2000 in relazione agli obiettivi di conservazione del sito stesso; sono pertanto da assoggettare alla valutazione si incidenza anche le iniziative che, pur ubicate all'esterno di siti di importanza comunitaria e zone di protezione sociale, producono i loro effetti all'interno di dette aree, come in questo caso specifico.

1.1 Normativa di riferimento Viene di seguito riportato l'elenco della normativa di riferimento: – Legge Regionale n°14 del 14 giugno 2007 – D.M. 05 luglio 2007 – D.M. 25 marzo 2005 – D.M. 25 marzo 2006 – D.P.R. n°120 del 12 marzo 2003 – D.P.R. n°425 del 01 dicembre 2000 – D.M. 03 aprile 2000 e s.m.i. – D.P.R. n°357 dell'08 settembre 1997 e s.m.i. – Decisione della Commissione 2004/69/CE del 22 dicembre 2003 – Direttiva 97/62/CE del 27 ottobre 1997 – Direttiva 97/49/CE del 29 luglio 1997 – Direttiva 94/24/CE dell'8 giugno 1994 – Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 e s.m.i. – Direttiva 79/409/CEE del 02 aprile 1979 e s.m.i. 2. FINALITÀ ED INTERVENTI DEL PIANO L'inquadramento generale e territoriale dell'area, la sua descrizione e i contenuti del Piano Attuativo Comunale di iniziativa privata “Ambito RTU.2” (di seguito indicato come PAC), sono descritti nella relazione illustrativa e nel Rapporto preliminare di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica. Si riporta di seguito l’inquadramento territoriale con l’indicazione geografica delle aree naturali inserite tra i siti della rete Natura 2000 prossime all'area oggetto del PAC: - ZSC IT3320026 “Risorgive dello Stella”, situato a nord-est, a una distanza minima di circa Km. 1,54; - ZSC IT3320030 “Bosco di Golena del Torreano”, situato a ovest a circa km. 4,81.

(FONTE: Elaborazione su Carta dei siti della rete NATURA 2000 - RA FVG - SITFOR 2012 - su base CRN 2003) 3. ANALISI DEL TERRITORIO Scopo di questa prima fase è effettuare un’attenta analisi volta ad approfondire il valore degli elementi caratterizzanti il contesto paesaggistico su cui ricade l’intervento ed individuare i punti di criticità al fine di ottenere i presupposti per una progettazione maggiormente consapevole e qualificata. Accanto al rilievo puntuale delle caratteristiche paesaggistiche dell’area e del contesto territoriale, sono stati presi in considerazione gli studi effettuati per l’elaborazione del Piano Territoriale Regionale.

3.1 Morfologia Il territorio si presenta pianeggiante “piatto”, privo di rilievi sensibili, il substrato geologico è caratterizzato da depositi alluvionali, sabbiosi-limosi, con presenza non costante di ghiaia. è stato oggetto nel tempo di interventi di carattere agricolo permanente e di disboscamento progressivo.

3.2 Reticolo idrografico Il territorio è marcato dalla presenza di fiumi importanti quali il Tagliamento e, soprattutto, lo Stella con i suoi affluenti. La zona è inoltre caratterizzata dalla presenza di numerosi corsi d’acqua minori, rogge e canali di bonifica, utilizzati per lo sgrondo delle acque meteoriche dei terreni e per l’irrigazione nei periodi estivi di siccità. Generalmente hanno carattere rettilineo per lunghi tratti, deviazioni anche ad angolo retto, con la presenza di “chiuse”.

3.3 Copertura vegetazionale L’area è caratterizzata dalla presenza di alberature tipiche a foglia caduca, sistemate lungo i corsi d’acqua e le strade bianche di campagna, residui di antichi boschi. L’attività agricola intensiva ha, nei corsi dei secoli, trasformato il territorio prevalentemente boscato, in coltivato. Residui degli antichi boschi si possono ancora incontrare in prossimità dei corsi d'acqua maggiori, in particolare nelle aree dei ZSC sopra indicati.

3.4 Aspetti faunistici Oltre che nei già citati ZSC, le specie animali tipiche trovano sopravvivenza e si riproducono, principalmente nelle zone con presenza di vegetazione e cioè lungo i corsi d’acqua e le strade di campagna. Ad eccezione di queste aree tuttavia, non sono presenti elementi biotici in grado di garantire la possibilità di riproduzione e di sopravvivenza per la fauna selvatica, a causa di interventi antropici pesanti che hanno mutato i connotati di naturalità dell’area stessa.

3.5 Analisi della componente antropica ed evoluzione storica del territorio Il contesto paesaggistico è stato oggetto di complessi processi evolutivi che hanno interessato nell’ultimo secolo la copertura vegetazionale degli ambiti agricoli della media e bassa pianura friulana. Il paesaggio, pertanto, può essere visto come prodotto delle trasformazioni umane e su tale punto di vista è importante tutelare le trami infrastrutturali storiche cosi come il sistema urbano ed agricolo. Non sono rilevabili elementi d’interesse storico-paesaggistico e si possono individuare i seguenti elementi strutturali del paesaggio: – coltivi aperti; – coltivi dell’area periurbana; – aree urbane. Non vi è presenza di: – coltivi semi/chiusi; – aree boscate.

Di seguito si riporta in sintesi una descrizione per ciascun elemento paesaggistico.

3.5.1 Coltivi aperti, aree di riordino fondiario Le aree riordinate sono localizzate principalmente nella parte est del territorio comunale. Questo sforzo di riordinare il territori spezzettato nel tempo, di riorganizzare il lavoro agricolo con l'avvento della meccanizzazione e di incrementare al massimo la produzione dei coltivi uniformando la produzione con riduzione della manodopera, ha ridotto notevolmente gli elementi caratteristici del paesaggio rurale tipico storico. Le strutture arboree come macchie, boschette, fasce arborate, filari e alberi sono radi. Scompaiono i filari di gelsi con il cessare dell'allevamento del baco da seta e con l'abolizione dei confinamenti. Relegata in zone marginali è pure la presenza di elementi semplici, quali filari e alberi isolati. Stradoni rettilinei e tra loro ortogonali hanno preso il posto della viabilità rurale storica. La copertura vegetale è rappresentata quasi esclusivamente da seminativi e da più rare coltivazioni arboree (pioppeti da cellulosa) in genere condensati in vaste superfici ed in prossimità di fiumi di risorgive.

3.5.2 Coltivi semichiusi Sono caratterizzati da entità produttive in cui l'agricoltura mantiene ancora un certo legame con l'ambiente naturale. Le modificazioni antropiche subite dal territorio hanno solo limitatamente inciso sulla diversità biologica e sul paesaggio. Questa tipologia comprende tutti i territori agricoli in cui le parti coltivate sono in genere interrotte da barriere vegetali di varia tipologia (robinia, olmo, acero, platano, pioppo e gelso). La presenza di una fitta maglia vegetale contribuisce ad aumentare la biodiversità dei luoghi creando nicchie ecologiche diverse.

3.5.3 Coltivi dell’area periurbana L'area di transizione tra i centri abitati e le zone agricole è caratterizzata da una fascia di territorio in cui il paesaggio è caratterizzato da una promiscuità tra il costruito e gli spazi rurali. Questi coltivi sono costituiti per la maggior parte da orti e giardini. Si rileva anche la presenza di seminativi e vigneti di piccola dimensione. Caratteristica di base sono il frazionamento e la diversificazione dell’uso del suolo unita alla percezione gradevole per varietà e forma.

3.5.4 Aree boscate Le aree boscate, di ridotte dimensioni, sono collocate per lo più lungo il corso dei fiumi Stella e Tagliamento e si distribuiscono come fasce di vegetazione tipica delle aree umide. Le aree stesse rappresentano un insostituibile polmone biologico indispensabile alla vita della fauna selvatica. Sia sotto il profilo botanico che sotto il profilo paesaggistico non sono importanti e di gran pregio, usate con troppo frequenti ceduazioni o assolutamente abbandonate senza una corretta manutenzione. Gli elementi arborei ed arbustivi, mescolandosi tra loro, danno comunque una sensazione di naturalità.

3.5.5 Aree urbanizzate Le aree urbanizzate rilevanti sono rappresentate essenzialmente dal centro urbano di Rivignano del Comune di Rivignno Teor (UD). L’origine urbana di Rivignano è rappresentata da due borghi ben distinti, quasi fossero due paesi, staccati e diversi nell’impianto: “il Borc di Sot”, altimetricamente più alto, organizzato intorno ad un anello circolare simile al tracciato di un antico castelliere ed “il Borc di Sore”, strutturato attorno al vuoto-cortile della “Tarabane”. A partire dalla fine degli anni ‘50 i due borghi hanno subito una notevole espansione, unendosi ed ampliandosi verso le aree periferiche. Il toponimo “Rivignano”, d’origine Prediale, è segno di un’intensa ed antica colonizzazione Romana. Sono inoltre venuti alla luce materiali Neolitici e tombe Longobarde. “Rivignano” apparteneva come feudo, con funzioni prevalentemente agricole, ai Savorgnan del vicino “Castello di Ariis”. L’economia originaria era basata sull’agricoltura, oggi si è sviluppata un’economia artigianale ed industriale. Oggi nel centro abitato, vivono circa 4.000 persone.

4. DESCRIZIONE DELLE ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE (ZSC) DELLA RETE NATURA 2000 4. (Di cui al D.P.R. N°357 del 08 settembre 1997 ed alla D.G.R. n°1323/2014) Come già descritto, l’area oggetto del PAC è prossima alle seguenti aree naturali inserite tra i siti della rete Natura 2000: - ZSC IT3320026 “Risorgive dello Stella”; - ZSC IT3320030 “Bosco di Golena del Torreano”.

4.1 ZSC IT3320026 “RISORGIVE DELLO STELLA” Il sito rappresenta il lembo superstite di maggiori dimensioni degli habitat che caratterizzavano le risorgive della Regione prima delle grandi bonifiche degli anni ’30 e ’50. La superficie di questi habitat nel 1930, tra il corso del Tagliamento e quello dell’Isonzo, era stimabile in oltre 6000 ettari, mentre l’insieme degli habitat attuali non supera complessivamente i 200 ettari, frazionati in molte aree di piccola estensione. Il ZSC ospita il 99% della popolazione mondiale di Armeria helodes (Martini & Poldini), specie di interesse comunitario prioritario, e il 12% della popolazione mondiale di Erucastrum palustre (Pirona) Vis, anch’essa specie di interesse comunitario. Queste specie, per la continua riduzione numerica e dei loro areali, vanno considerate a rischio di estinzione imminente. Il ZSC ospita inoltre la principale popolazione mondiale della specie di Allegato II di Direttiva Euphrasia marchesettii. Gli habitat presenti nel ZSC rappresentano un’area chiave per la conservazione di diverse specie di anfibi, quali Triturus carnifex, Bombina variegata, Rana latastei, Rana lessonae, Rana dalmatina e Hyla intermedia, che nelle aree agricole più intensamente sfruttate sono ormai quasi scomparse per la distruzione degli ambienti umidi; per lo stesso motivo l’area è di importanza fondamentale per la sopravvivenza della testuggine palustre Emys orbicularis. Il sito ospita abbondanti popolazioni della rara lucertola Zootoca vivipara carniolica, una sottospecie presente esclusivamente in pianura. Le popolazioni padane di questa lucertola ovipara, pur non menzionata nella Direttiva Habitat, hanno uno straordinario pregio scientifico e biogenetico. Rappresenta inoltre una delle rare stazioni di Vipera aspis francisciredi nella Pianura Padano-Veneta.

FONTE: Regione Autonoma , Piano di gestione del ZSC IT3320026 “Risorgive dello Stella”, relazione di piano, settembre 1016, p. 32.

4.2 ZSC IT3320030 “BOSCO DI GOLENA DEL TORREANO Il sito interessa un tratto di golena del fiume Tagliamento formato da alluvioni sabbioso-limose e calcareo-dolomitiche delpost-glaciale recente. Il sito è rappresentato da un tratto alveale e di golena esemplificativo di tipi vegetazionali dei corsi d’acqua aregime torrentizio della bassa pianura friulana, fra i pochi rimasti in regione. Si tratta per lo più di boschi ripariali a salice bianco e pioppo nero o a ontano nero, talora invasi da robinia ed altre specie esotiche. Sul greto del Tagliamento è presente la vegetazione erbacea pioniera di ghiaia. La flora è quella tipica dei tipi vegetazionali dei corsi d’acqua a regime torrentizio dell’alta pianura friulana. Non sono presenti specie di interesse comunitario (All. II Direttiva Habitat) e nemmeno specie di interesse conservazionistico a vario titolo. Tra le specie di elofite ed idrofite sono presenti Typha spp., Callitriche spp., Berula erecta, Alisma plantago-aquatica. Sotto il profilo ornitologico sono presenti 4 specie migratrici abituali, di cui 3 di interesse comunitario (Nitticora, Nibbio bruno e Averla piccola). Nell’area Triturus carnifex e Rana latastei sono molto rarefatti. Nelle acque correnti del sito sono presenti Barbus plebejus, Chondrostoma genei e Cobitis tenia.

FONTE: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Newsletter 2/2: Piano di gestione della ZSC IT3320030 “Bosco di Golena del Torreano, novembre 2014. 4.3 ANALISI DELL'AREA ESTERNA ALL'AREA DEI “ZSC” L'ecosistema che circonda ed esterno ai due ZSC precedentemente analizzati, è poco significativo sotto qualsiasi punto di vista, trattandosi di un'area che non presenta elementi di particolare interesse paesaggistico. È inserita in un contesto territoriale caratterizzato da elementi del paesaggio oggetto nel tempo di interventi di carattere agricolo permanente, di disboscamento progressivo e di urbanizzazione crescente. Nello specifico l'area oggetto del PAC si trova a ridosso del centro abitato e, con l'urbanizzazione dell'area SAS, è interclusa fra aree urbane. In questo luogo, dunque, l'ecosistema originario è già stato compromesso da tempo. Considerato lo stato di fatto, ogni azione proposta nell’area in progetto, dovrebbe essere finalizzata ad un miglioramento della qualità ambientale dei luoghi, non incidere negativamente sotto l'aspetto paesaggistico/ambientale nei confronti delle due ZSC e deve garantire che le trasformazioni, qualora ammesse dalle normative vigenti nell’ambito comunale, almeno non compromettano le qualità attuali.

5. ANALISI DELLE INCIDENZE

5.1 METODO DI VALUTAZIONE DELLE INCIDENZE È necessario individuare e valutare una serie di parametri per la verifica dell'incidenza delle azioni sul contesto ambientale (modificazioni) e dei possibili effetti negativi sulle due ZSC più vicine. Saranno analizzati in tale contesto i tipi di modificazione che possono incidere sui caratteri del paesaggio esistente e precisamente sulla copertura vegetazionale, gli aspetti faunistici, la morfologia, la funzionalità idraulica e l’equilibrio idrogeologico e l'assetto insediativo storico. La valutazione delle incidenze ha la funzione di mettere l'accento sulla perdita di qualità dell'ecosistema ambientale a seguito della realizzazione delle azioni di progetto.

5.2 MODIFICAZIONI Viste le premesse, il progetto non modifica nel contesto territoriale, nell’area progetto ed all'interno alle due ZSC: – la copertura vegetazionale; – gli aspetti faunistici; – la morfologia; – la funzionalità idraulica e l'equilibrio idrogeologico; – l'assetto insediativo storico.

6. VALUTAZIONE DELLE INCIDENZE In conclusione, alla luce di quanto riportato al punto precedente, non essendoci modificazioni delle componenti ambientali, si può affermare che il PAC oggetto di valutazione produce un risultato non significativo degli effetti di incidenza rispetto ai ZSC / ZPS più vicini e limitrofi all'area oggetto di intervento, in quanto si trova ad una distanza tale, da questi, da giustificare l'assenza di effetti sugli habitat e sulle specie caratteristiche nelle zone tutelate.

Il Tecnico incaricato Architetto Giovanni GIAU ______