COMUNICATO STAMPA FRIULI DOC 2020 è sinonimo di ripartenza in sicurezza Consegnato a Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS e illustre concittadino, il Sigillo della Città di , durante la cerimonia dell’inaugurazione

Udine, 9 settembre 2020

Un segnale di fiducia nella ripartenza e un grazie a chi si è impegnato in prima linea nella lotta al Coronavirus, sono stati i pensieri più esternati in piazza Libertà, a Udine, in occasione dell'apertura della 26ma edizione di Friuli Doc. Il taglio del nastro della manifestazione enogastronomica più importante della regione, è stato affidato al presidente della Giunta del , Massimiliano Fedriga, presente assieme all’assessore regionale alle Attività produttive, alle Infrastrutture e territorio e alle Finanze, Sergio Emidio Bini, accanto al Sindaco del capoluogo friulano, Pietro Fontanini e all’assessore comunale alle Attività produttive, Turismo e Grandi eventi, Maurizio Franz, che hanno fatto gli onori di casa. Sul palco, anche i primi cittadini di Trieste, e di Gorizia, . Presenti pure molti consiglieri regionali, comunali, esponenti politici nazionali e rappresentanti di varie categorie economiche. Il tema della pandemia e di una ripartenza nel rispetto delle regole che segnano le diverse modalità con cui si svolge l'evento (con CovidBox per il rilevamento della temperatura e utilizzo della app Eilo per agevolare gli ingressi in sicurezza) si sono fatte eco nei vari interventi di apertura.

«Dopo i primi mesi che hanno imposto la chiusura – ha detto il presidente Fedriga -, ora l'Amministrazione regionale punta a combattere definitivamente la pandemia con norme certe che assicurino posti di lavoro e ripresa economica e turistica. Per questo, Friuli Doc 2020 rappresenta un esempio del Friuli Venezia Giulia che non si ferma».

Ma è "grazie" la parola che ha avuto più eco nella cerimonia inaugurale, soprattutto nelle parole del Sindaco Fontanini e dell’assessore Franz: grazie alla comunità di tutti i cittadini di Udine e del Friuli Venezia Giulia per aver espresso un grande senso di responsabilità e di rispetto per la salute altrui nei mesi più difficili; grazie ai professionisti della sanità e alla Protezione civile per la gestione dell'emergenza e grazie al professor Silvio Brusaferro, insignito del Sigillo della Città di Udine “per la competenza, professionalità, senso del dovere, con i quali durante l'emergenza sanitaria, si è particolarmente distinto a livello locale, nazionale e internazionale, in qualità di presidente dell'Istituto Superiore di Sanità” da cui ha diretto quella che egli stesso ha definito "una sfida totale" per l'Italia, primo tra i Paesi occidentali a dover affrontare l'impatto del Covid-19.

L'Amministrazione comunale ha riconosciuto in Brusaferro un uomo di grande valore scientifico che ha cercato sempre di garantire risposte nei periodi più complessi della gestione sanitaria. Dal canto suo, Brusaferro ha attribuito i risultati della propria lunga carriera e della sua più recente e difficile prova professionale all'eccellenza del sistema sanitario regionale in cui ha lavorato per anni e al valore accademico dell'Università di Udine, nel panorama nazionale e internazionale. Ha quindi richiamato le figure di Marino Tremonti, recentemente scomparso, di Tarcisio Petracco, di Ardito Desio e di monsignor Alfredo Battisti quali punti di riferimento dei più alti valori civici e professionali della terra friulana. Un sentito grazie che si è tradotto anche nei riconoscimenti assegnati dall’Amministrazione comunale, in rappresentanza delle varie categorie di operatori, “per l'elevata professionalità, competenza, umanità, senso del dovere e spirito di servizio dimostrati in occasione dell'emergenza Covid-19”, a: Luca Lattuada, direttore medico del Santa Maria della Misericordia di Udine; Stefano Giglio, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Udine; Stefania Marzinotto,

coordinatrice dell'Area biologia molecolare dell'Ospedale di Udine; Alessia Del Canto della Clinica malattie infettive dell'Ospedale di Udine e Amedeo Aristei, direttore della Protezione Civile FVG.

Friuli Doc, dunque, è e rimane una manifestazione che ambisce a confermare la qualità dei prodotti artigianali e agroalimentari friulani con una proposta di consumo elegante e un atteggiamento di partecipazione consapevole.

Dopo il taglio del nastro, ai numerosi ospiti convenuti nel centro cittadino, è stato offerto un concerto proposto dagli studenti dell’Udine Jazz Ensemble del Conservatorio “J. Tomadini” di Udine, nato da un’idea del maestro e capo del Dipartimento jazz, Glauco Venier.

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