Mensile d’informazione per operare nelle Repubbliche dell'EAEC

A cura di Intesa Sanpaolo con la collaborazione de Il Sole 24 ORE 12 settembre 2017 - N. 10

Kazakhstan - Congiuntura: il Paese torna a Armenia – Finanza: Moody’s conferma rating B1 crescere ma cambiano le priorità per il debito

Bielorussia - Tassi: NBB taglia di mezzo punto in -Infrastrutture: Bers finanzia settembre modernizzazione reti teleriscaldamento a Ust- Kamenogorsk

Kazakhstan - Farmaci: AIGP avvia esportazioni in Bielorussia-Edilizia: Minsk rinnoverà il quartiere direzione di Georgia e Azerbaijan Mosca ma sospende la costruzione del Gazprom Center

Bielorussia-Edilizia: nuove agevolazioni per Bielorussia-Edilizia: programma di abitazioni a costruzioni residenziali basso costo finanziato e gestito dalla Cina coprirà 118 mila m2

Kirghizistan - filiera casearia (1) : Governo, Banca Kirghizistan - filiera casearia (2): Siut Bulak passa Mondiale USAID e Pepsi Cola promuovono nuovi sotto il controllo di Spielhofer Swisscheese progetti di sviluppo

Kazakhstan - Aviazione: passeggeri Air Astana in Kazakhstan - Agroindustria: il Governo vara un aumento, cresce anche la flotta programma a vasto raggio di potenziamento dei centri di lavorazione/trasformazione

Tajikistan – Metallurgia: Dushanbe punta su Niobio e Tantalio Eurasiia 24 12 settembre 2017 - N. 10

EDITORIALE N.10

Kazakhstan - Congiuntura: il Paese torna a crescere ma cambiano le priorità

L'aumento su base annua del PIL potrebbe attestarsi attorno 4,2%. Nel settore estrattivo si valorizzeranno nuove riserve. E il Governo punta soprattutto su nuovi progetti industriali per diversificare la crescita. Prosegue il programma di modernizzazione delle infrastrutture del Paese che però dovrà riuscire ad autofinanziarsi, almeno in parte, come sta avvenendo per la rete autrostradale.

La ripresa dell'economia mondiale sta manifestando i suoi effetti positivi anche sull'economia del principale Paese dell'Asia Centrale. Alla data del 30 luglio il tasso di crescita dell’economia kazaka (PIL) è stato del 4,2 per cento su base annua (dato ufficiale governativo). Gli investimenti lordi sono cresciuti del 3,7 per cento, il tasso di disoccupazione era del 4,9 per cento e l’indice dei prezzi su base annua sostanzialmente stabile (+ 0,1 per cento). Sul fronte petrolifero la situazione appare ormai stabilizzata. Infatti, sebbene permanga il calo di produzione nelle regioni di Kyzylorda e Mengistau dove, comunque, si sta cercando di mettere in produzione nuovi giacimenti identificati da tempo, nelle altre aree del Paese il dato è invece in aumento. L’azione del Governo prosegue comunque in direzione di una maggiore diversificazione della struttura economica del Paese con la promozione di nuove attività manifatturiere. Attualmente i diversi progetti all’attenzione del Governo superano il centinaio di unità di cui una quarantina avviata nella prima metà dell’anno che, secondo fonti ufficiali, dovrebbero contribuire a creare più di 10mila nuovi posti di lavoro. Si conferma anche l’enfasi sulle infrastrutture in conformità del programma pluriennale di ammodernamento del Paese (Nurly Zhol). Rispetto al recente passato, cambia però l'approccio, per tenere conto dei maggiori limiti imposti al bilancio dello Stato. E' questo, ad esempio, il caso degli investimenti nell'ampliamento / rinnovo della rete stradale per i quali è previsto, entro la fine dell’anno un esborso di 356 miliardi di tenge (1,1 miliardi di dollari) nel contesto di un programma di medio termine che prevede di intervenire su 4.400 chilometri della rete autostradale del Paese. Cambia però l'approccio, per tenere conto dei maggiori limiti imposti al bilancio dello Stato. ll programma infatti dovrebbe iniziare ad autofinanziarsi, almeno in parte, con la raccolta dei pedaggi e anche con l’intervento di investitori esteri. Il quadro complessivo non è stato ancora definito nei dettagli. Ma secondo uno dei responsabili della divisione stradale del Ministero degli investimenti, Sairanbek Barmakov, la rete delle autostrade a pagamento, entro 4 anni, potrebbe raggiungere una estensione complessiva di 7 mila chilometri.

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FINANZA E MERCATI N.10

Armenia – Finanza: Moody’s conferma rating B1 per il debito

Positiva la valutazione sulle riforme avviate e sul consolidamento fiscale. Bene le esportazioni ma resta, come fattore di debolezza, la forte dipendenza dalla Russia.

Moody's Investors Service ha confermato, in occasione del Report annuale sull’Armenia, il rating B1 (stabile) per il debito sovrano in valuta del Paese. Sostanzialmente positivo il giudizio sulla gestione finanziaria e le politiche economiche perseguite dal Governo. Il livello del debito, in prospettiva, appare sostenibile anche a seguito degli obiettivi di consolidamento fiscale perseguiti da Jerevan. Altri segnali positivi emergono dai dati, in ripresa, su export, rimesse degli emigranti, afflusso di investimenti dall’estero, miglioramenti nella qualità dei crediti erogati dal sistema bancario nonché dalla domanda interna che risente positivamente della politica monetaria meno restrittiva della Banca Centrale. Riforme attese Il percorso avviato dovrebbe concretizzarsi in una serie di importanti riforme, per ora annunciate, che riguardano sistema pensionistico, raccolta fiscale, liberalizzazione degli scambi e del commercio nonché l’avvio di importanti investimenti infrastrutturali mirati ad accrescere la produttività complessiva del Paese. La sfida? Aumentare la redditività di molte attività economiche in modo da ricostituire i margini necessari al rilancio degli investimenti. Restano comunque i limiti di sempre che sono l’eccessiva dipendenza dall’interscambio con la Russia e dall’apporto di investimenti esteri. E il conflitto militare e politico perdurante con l’Azerbaijan a seguito delll’occupazione del Nagorno Karabak.

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FINANZA E MERCATI N.10

Bielorussia - Tassi: NBB taglia di mezzo punto in settembre

E’ il settimo ribasso dall’inizio dell’anno. Ora sono scesi all’11,5%. Inflazione in calo al 6% su base annua.

A partire da metà settembre NBB (National Bank of Belarus), la Banca Centrale bielorussa, ha ridotto di mezzo punto i tassi di riferimento che sono passati all’11,5%. E’ il quarto taglio effettuato al costo del denaro dall’inizio dell’anno. Più precisamente da un tasso del 18% è passato, con successive diminuzioni di un punto effettuate in gennaio, febbraio, marzo, aprile, giugno, al 12% in luglio. La manovra di rientro su livelli più sostenibili per un adeguato sostegno all’economia e agli investimenti sta quindi proseguendo anche se con una maggiore gradualità. L’intera manovra è stata, giustificata da NBB con riferimento al calo del tasso di inflazione che nel mese di agosto si è attestato su un livello annuo del 6%. Che, secondo valutazioni della stessa NBB, dovrebbe restare stabile anche nel medio periodo, tenuto conto che non emergono segnali di allarme né sul fronte della creazione di moneta né su quello della bilancia dei pagamenti. L’obiettivo indicato, al momento, è di stabilizzare l’aumento dei prezzi al 5% annuo entro il 2020. Sulla carta quindi, resta ancora ampio spazio per ulteriori riduzioni nei tassi, purché compatibili con gli sforzi di rafforzamento della solidità patrimoniale del sistema creditizio che presenta ancora vaste aree di fragilità. NBB ha comunque deciso di tagliare di un punto anche il tasso praticato per i crediti di supporto alla liquidità delle banche che è passato dal 14% al 13% su una durata di 12 mesi.

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SETTORI DELL'ECONOMIA N.10

Kazakhstan -Infrastrutture: Bers finanzia modernizzazione reti teleriscaldamento a Ust-Kamenogorsk

Lo stanziamento ammonta a 9 milioni di dollari e si aggiunge all’apporto del Governo Centrale e dell’Amministrazione locale. Rientra negli accordi bilaterali UE - Kazakhstan per lo sviluppo delle Regioni del Paese.

BERS, la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo, ha siglato con l’Amministrazione della regione dell’Est Kazakistan un accordo per finanziare con 3 miliardi di tenge (9 milioni di dollari) la ricostruzione della rete di teleriscaldamento di Ust-Kamenogorsk. L’obiettivo è di ridurre perdite e inefficienze del sistema attuale. L’intervento prevede la sostituzione di parte delle condotte per un totale di 2,2 chilometri, la modernizzazione di generatori, pompe, dei sistemi di controllo nonché l’acquisto di attrezzature adeguate per effettuare la manutenzione dei bruciatori. Anche il Governo del Kazakhstan contribuirà all’intervento con un apporto di 1,8 miliardi di tenge e l’Amministrazione locale con 200 milioni. Sempre con l’Amministrazione del Kazakhstan dell’Est, BERS ha anche siglato, recentemente, un accordo per il finanziamento (6 miliardi di tenge corrispondenti a circa 18 milioni di dollari) dei sistemi di illuminazione stradale di Ust-Kamenogorsk e Semey. Entrambe le operazioni rientrano nelle modalità previste dall’accordo partnership avanzata (Enhanced Partnership Framework Arrangement) tra l’Unione Europea e il Kazakhstan che prevede diversi interventi mirati a promuovere lo sviluppo delle diverse Regioni del Paese co-finanziati dal Governo centrale, intervenendo su infrastrutture e attività produttive. Nel 2016 l’ammontare degli investimenti BERS effettuati in Kazakhstan è stato di oltre un miliardo di dollari. E l’ammontare cumulato nel tempo ha raggiunto una cifra totale di 8,6 miliardi.

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SETTORI DELL'ECONOMIA N.10

Kazakhstan - Farmaci: AIGP avvia esportazioni in direzione di Georgia e Azerbaijan

L’azienda, controllata dal gruppo turco Abdi Ibrahim, utilizzerà la piattaforma di produzione kazaka per coprire, con un vasto catalogo di specialità, i mercati di CSI ed Eurasia.

AIGP (Abdi Ibrahim Global Pharm), joint venture operante nel settore farmaceutico tra il gruppo turco Abdi Ibrahim (60% delle quote) e un gruppo finanziario locale, ha avviato un programma di esportazioni dal Kazakhstan verso Afghanistan, Azerbaijan e Georgia di farmaci per la cura del diabete e dell’epatite. In particolare, negli ultimi due Paesi, si è recentemente aggiudicata una gara di fornitura pubblica per i sistemi sanitari locali. L’attività produttiva di AIGP è localizzata in una moderna fabbrica di oltre 12mila m2 coperti, non lontano da Almaty, certificata secondo le specifiche GMP, in cui nel tempo sono stati investiti 60 milioni di dollari. Dispone di una capacità produttiva di 24 milioni di confezioni annue e occupa attualmente oltre 200 addetti. Abdi Ibrahim, un gruppo turco fortemente specializzato nella produzione di generici sta procedendo in un politica di espansione geografica su diversi mercati. E’ infatti presente anche in Medio Oriente (Algeria e Iraq). Nei Balcani (Bosnia Erzegovina e Albania) e in Portogallo. La piattaforma di produzione kazaka dovrebbe contribuire a coprire i mercati della CSI (Confederazione degli Stati Indipendenti) e dell’Eurasia con un catalogo che copre numerose specialità, inclusi antivirali e farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari e del sistema nervoso centrale.

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SETTORI DELL'ECONOMIA N.10

Bielorussia-Edilizia: Minsk rinnoverà il quartiere Mosca ma sospende la costruzione del Gazprom Center

Verranno abbattuti i vecchi edifici su un’area di 205 ettari con l’edificazione di nuove strutture per complessivi 643 mila metri quadrati. Fermo invece da più di un anno per problemi tecnici ed economici il megagrattacielo promosso dal gruppo russo.

L’Amministrazione municipale di Minsk ha deliberato la definitiva demolizione di buona parte degli edifici localizzati tra le principali vie del Maskowski District, cioè la Rosa Luxemburg, la Zhukova e la Karl Liebknecht per dare spazio a un vasto progetto di edilizia residenziale. L’intervento si estenderà su complessivi 205 ettari per complessivi 643 mila m2 di edificazione residenziale, commerciale e di servizi. Saranno mantenuti (e ristrutturati) solo gli edifici di 5 e più piani. Alle strutture di servizio esistenti saranno poi aggiunti un ospedale di 750 letti, due scuole elementari e un asilo. Previsti anche diversi interventi infrastrutturali inclusa la creazione di una linea tranviaria e la costruzione di diversi collegamenti stradali. Gazprom Center: poco "sicuro" Separatamente invece la stessa amministrazione ha deciso di sospendere la realizzazione del Gazprom Center. Sono infatti insorti diversi problemi sia sotto il profilo tecnico costruttivo (in particolare l’adeguatezza delle fondamenta del grattacielo) che sotto quello economico con particolare riguardo al rapporto tra il committente e il contractor. Il progetto occuperebbe un’area di 8,3 ettari per un totale di 264 mila metri quadrati edificati, con 9 edifici tra cui un grattacielo di 189 metri di altezza che diventerebbe il più elevato del Paese. Il committente è Gazprom Transgaz Belarus che gestisce il trasporto del gas naturale attraverso il Paese.Oltre a ospitare tutte le società del gruppo (russo) Gazprom operanti nel Paese il nuovo complesso dovrebbe includere alberghi, uffici, un centro commerciale, una clinica e diverse strutture per attività sportive. L’insieme del progetto è stato messo a punto dal gruppo NBBJ mentre i lavori di fondazione sono stati affidati a un raggruppamento di imprese (Geoisol). Nelle fasi successive dovrebbero intervenire le società Gorproekt (architettura), KB ViPS e Monorracour. Ma tutto è fermo ormai da un anno e non si sa se e quando i lavori saranno ripresi.

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SETTORI DELL'ECONOMIA N.10

Bielorussia-Edilizia: nuove agevolazioni per costruzioni residenziali

Il Governo di Minsk punta a un rilancio dell’intero settore con misure di sostegno a edilizia popolare e erogazione di mutui bancari agevolati.

Il Governo di Minsk ha recentemente messo a punto un programma di supporto statale al rilancio dell’edilizia popolare. Prevede, tra le altre misure, anche un sussidio all’ammortamento dei mutui erogati dalle banche alla clientela con un focus particolare mirato su famiglie numerose e giovani coppie. In questo contesto ha attivato anche le due principali banche statali (Belarusbank e Belagroprombank) che hanno annunciato di mettere a disposizione a questo scopo un “pacchetto” del valore di 250 miliardi di rubli. Complessivamente è previsto che nel 2017 la metratura complessiva delle nuove costruzioni supportate da agevolazioni statali ammonterà a 500 mila metri quadrati. Un dato in netta crescita rispetto alle previsioni iniziali del budget dello Stato che erano di 300 mila metri. Il rilancio dovrebbe essere agevolato anche da due fattori: il rientro dall’inflazione con conseguente calo dei tassi (vedi articolo) e l’aumento dei salari (vedi box)

Salari in crescita

Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica della Bielorussia (Belstat) , dall’inizio dell’anno salari e stipendi nel Paese sono cresciuti in media del 15%. Più precisamente, al 30 luglio 2017 l’importo medio ammontava a 827 rubli mentre in gennaio era di 721 rubli.

E in effetti i segnali di una ripresa complessiva non mancano. Sul mercato immobiliare i nuovi acquisti effettuati con supporto di mutui, coprivano il 22% del totale, in netta crescita rispetto all’anno precedente. Inoltre, secondo dati forniti dal Governo di Minsk, al 30 giugno di quest’anno sono state messe sul mercato, nuove abitazioni per un totale di 1,9 milioni di m2 e il 2017 dovrebbe chiudersi con una crescita complessiva pari a 3,5 milioni di m2. Un ulteriore obiettivo di politica abitativa del Governo annunciato alla stampa dal ministro Anatoly Cherny è anche di ridurre i costi medi di costruzione delle abitazioni di edilizia popolare portandoli a circa 842 rubli al m2 che, tra l’altro, corrispondono più o meno al salario medio mensile nel Paese. E’ inoltre avviato uno specifico programma in questo settore con la collaborazione e il finanziamento della cooperazione cinese (vedi articolo).

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Infine le ristrutturazioni: tra gli interventi previsti c’è anche il rinnovo di abitazioni esistenti a cui è dedicato uno specifico programma del Ministero dei servizi abitativi e comunali. L’obiettivo è di arrivare a coinvolgere ogni anno, in interventi di questo tipo, il 3% circa del patrimonio esistente. Per ora si è ancora molto lontani. Nella prima metà di quest’anno gli interventi rientranti nel programma sono stati 4.300 in aggiunta al rinnovo di 275 ascensori.

Minsk: i prezzi al m2

I prezzi di vendita al m2 a Minsk per un appartamento residenziale variano (dati aggiornati al 30 maggio) da 1.080 dollari al m2 per i monolocali non ammobiliati a 970 dollari per i trilocali. Per appartamenti già ammobiliati e perfettamente agibili salgono a 1.280 dollari per i monolocali e a 1.200 dollari per i trilocali con analoghe caratteristiche.

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SETTORI DELL'ECONOMIA N.10

Bielorussia-Edilizia: programma di abitazioni a basso costo finanziato e gestito dalla Cina coprirà 118 mila m2

Gli edifici (22 in tutto) saranno consegnati alle ripartizioni di edilizia popolare di diverse città che rimborseranno gradualmente i costi con gli introiti degli affitti..

Il Governo di Pechino e quello bielorusso hanno siglato un importante accordo che prevede il coinvolgimento diretto di imprese e soggetti cinesi nel finanziamento e nella costruzione di abitazioni di edilizia popolare a basso costo in diverse località bielorusse. Più precisamente si tratta di 22 edifici per un totale di 1.854 appartamenti per complessivi 118mila metri quadrati. I costi dovrebbero essere contenuti in 370 milioni di yuan. La prima fase che prevede il completamento di oltre 1.400 appartamenti a Brest, Pinsk, Vitebsk, Orsha, Gomel, Buda-Koshelevo, Yubileyny, Mozyr, Svetlogorsk, Grodno, Mogilev, Bobruisk, Osipovichi è già avviata. La formula prescelta prevede, in sostanza, il finanziamento, la progettazione, costruzione e consegna chiavi in mano delle diverse unità alle singole Municipalità le cui ripartizioni di edilizia popolare provvederanno poi all’assegnazione agli inquilini e al graduale rimborso dei costi che sarà supportato dal pagamento degli affitti.

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DOSSIER N.10

Kirghizistan - filiera casearia: Governo, Banca Mondiale USAID e Pepsi Cola promuovono nuovi progetti di sviluppo

Il Paese ha una tradizione e un potenziale molto significativi grazie alla grande disponibilità di pascoli naturali. E può diventare un grande esportatore sui mercati dell’Unione Economica Eurasiatica e della Cina. Ma vanno completati gli anelli mancanti: certificazione sanitaria, selezione del bestiame, attrezzature e raccolta controllata.

Un progetto particolarmente ambizioso mirato a realizzare un salto di qualità nella filiera lattiero casearia kirghiza (Kyrgyz Republic Integrated Dairy Productivity Improvement Project) è stato messo a punto recentemente dalla Banca Mondiale in affiancamento al Governo di Bishek. E’ un progetto in più fasi concentrato nella regione di Issyk-Kul che dovrebbe coinvolgere 25 mila famiglie con l’obiettivo di un successivo raddoppio. Prevede, come priorità iniziali, il controllo sanitario e la registrazione del bestiame nonché una migliore selezione dei capi anche con sistemi di inseminazione artificiale. Punta poi a promuovere un modello “a rete” con la creazione di piccoli centri di raccolta e lavorazione localizzati nei villaggi e in genere di una catena completa di servizi al settore. Utilizzando anche lo strumento del credito agevolato per i diversi operatori della filiera. Al momento il Direttivo della Banca Mondiale ha deliberato, per l’avvio del progetto, uno stanziamento di 5 milioni di dollari, cui 2,25 a dono e la quota restante sotto forma di crediti agevolati. Le considerazioni di fondo sono quelle condivise da diversi operatori del settore: l’allevamento copre il 50% del PIL agricolo del Paese che dispone di vaste superfici di pascoli naturali di alta qualità. Sulla carta, quindi le opportunità che si aprono per l’intera filiera lattiero casearia kirghiza sono veramente significative. E questo grazie alla vicinanza di Paesi che sono grandi consumatori come Russia, Cina ma anche Kazakhstan, Pakistan, Afghanistan in aggiunta alla graduale entrata in vigore delle procedure di libero scambio dell’Unione Eurasiatica. L’anello mancante, che i diversi programmi del Governo locale e della cooperazione internazionale sono impegnati a introdurre, è in primo luogo la certificazione sanitaria e qualitativa della catena di approvvigionamento, che costituisce ormai una condizione indispensabile per accedere in modo competitivo su altri mercati. A cui si aggiunge, come obiettivo aggiuntivo, quello di equilibrare la produzione lungo l’arco dell’anno anche nei mesi invernali con un adeguato sviluppo della catena foraggera. USAID investe nel Sud del Paese Separatamente dal programma World Bank, anche la cooperazione statunitense allo sviluppo ha deciso di investire sulla crescita della filiera lattiero casearia kirghiza concentrandosi però sul Sud del Paese. USAID infatti ha recentemente siglato un protocollo di intesa con una società kirghisa, Oasis Agro, che dovrebbe consentire un forte progresso qualitativo e quantitativo della produzione nell’area di Osh e di Jalal-Abad, soprattutto nei mesi invernali. Il programma prevede la realizzazione di silos di stoccaggio da 2000 tonnellate e di un mangimificio in aggiunta a un centro dotato di laboratorio di controllo e di attrezzature per la lavorazione del latte e la produzione di formaggi. Coinvolti nella catena di approvvigionamento oltre 2 mila produttori che si prevede possano avere un incremento annuo di reddito pari a circa 800 mila dollari anno già a partire dal 2018

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…. e Pepsi Cola fa crescere il “Lattaio Felice” Ma non c’è solo la cooperazione. Ci sono anche grandi gruppi privati disposti a investire autonomamente nel settore caseario kazako. Tra questi il gruppo Pepsi Cola che ha appena avviato un nuovo impianto da 7 tonnellate al giorno per la produzione di formaggi freschi nel suo stabilimento di Bishek dove già produce (e confeziona) latte fersco, , latte fermentato e creme a base di latte con una catena di approvvigionamento localizzata nella regione di Chui. Tutti i prodotti sono commercializzati con il marchio Veselyy Molochnik che significa: lattaio felice.

Specialità locali a base di latte Il latte è da sempre alla base dell’alimentazione del popolo kirghiso grazie anche alla diffusione di alcune lavorazioni molto particolari che si traducono in una serie di prodotti estremamente diffusi tra cui i seguenti:

Kymyz E’ considerata come la bevanda nazionale kirghisa, a base di latte di giumenta leggermente fermentato. Il periodo ottimale per consumarlo fresco è tra il mese di maggio e quello di agosto. Jarma E’ una bevanda leggermente frizzante a base di cereali e , uno yogurt salato Chalap Bevanda con un forte sapore affumicato composta di acqua gasata, sale e , un latte grasso e denso. Kurut sono snack in genere a forma di palline a base di yogurt essiccato. Kaimak E una crema fresca di latte utilizzata in accompagnamento con altre pietanze

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DOSSIER N.10

Kirghizistan - filiera casearia (2): Siut Bulak passa sotto il controllo di Spielhofer Swisscheese

La privatizzazione di uno dei principali produttori locali di formaggi, creato con il supporto della cooperazione svizzera e della BERS, dovrebbe consentire un ulteriore salto dimensionale e lo sviluppo delle esportazioni dell’azienda.

Alla fine, restano gli Svizzeri: Siut Bulak CJSQ (fonte del latte) uno dei maggiori caseifici del Kirghizistan, avviato nel ’96 dalla cooperazione svizzera (DEZA: Direktion für Entwicklung und Zusammenarbeit) a cui si è aggregata successivamente (2007) la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo BERS, è stato acquistata da Spielhofer Swisscheese, un’impresa famigliare della regione del Giura bernese, a seguito di una gara di aggiudicazione. La vicenda di Siut Bulak CJSQ viene generalmente considerata come un significativo esempio di successo della cooperazione internazionale in Kirghizistan. Il caseificio, localizzato nell’omonimo villaggio a 1700 metri, è alimentato dalla produzione di oltre duemila allevatori disseminati in una trentina di villaggi dei distretti di Tjup e Ak-Suu, che possono avvalersi di una cinquantina di punti di raccolta. E contribuisce all’economia locale con un apporto valutato in circa 700 mila dollari. Gli allevatori associati detengono anche una quota pari al 20%. Attualmente Siut Bulak è il maggiore caseificio della regione dove comunque sono presenti anche altri operatori commerciali della filiera del latte con una trentina di punti di raccolta I fornitori del latte sono famiglie contadine, in prevalenza con un numero limitato di capi (5-10 mucche ciascuna) che in genere allevano anche altri animali (capre, pollame ecc). Niente di nuovo: in realtà nel distretto del Tiup dove sorge il villaggio, conosciuto per la qualità dei suoi pascoli, la produzione di latte era conosciuta anche in epoca sovietica ed era supportata da un adeguato (per quei tempi) sistema di raccolta. Con la dissoluzione del contesto politico ed economico di allora, però si interruppe anche la catena che dai produttori portava ai mercati. L’obiettivo del programma di cooperazione della DEZA svizzera e di altri programmi analoghi in corso, è di ripristinarlo su basi nuove, con aumento del valore (formaggi di qualità), miglioramento delle condizioni sanitarie, estensione geografica dei mercati. Attualmente Siut Bulak occupa direttamente 70 dipendenti di cui 30 impiegati nel caseificio e il resto nei punti di raccolta. Ha sviluppato un marchio proprio (Dairy Spring) che copre una gamma completa di prodotti. Con formaggi duri e semiduri tipo Tilsitt, Parmigiano, Emmental oltre a prodotti cremosi e freschi (inclusa una specie di mozzarella locale). In aggiunta effettua altre lavorazioni: panna acida, yougurt, burro

I “marchi” dei formaggi di Siut Bulak

Tilsitt (3 tipologie), Gruental, Wiesengold, Parmiola, Continental, Smetankovyi, Derevenskyi, Edelweiss, Fiona

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Il primo risultato, con lo sviluppo della produzione casearia è stato di fornire uno sbocco di mercato adeguato alla produzione estremamente consistente di aree che però avevano grandi difficoltà a raggiungere i luoghi di consumo in quanto sprovviste di un’adeguata catena di raccolta e logistica. Questo limite si traduce, tuttora, in un vistoso divario di prezzi. Ad esempio in estate quando la produzione è più elevata (8-10 litri di latte per ogni mucca) i prezzi locali alla raccolta sono attorno a 4 som per litro, quando a Karakol, capoluogo della provincia, già raddoppiano mentre a Bishek, la capitale, si moltiplicano per 3. Ma d'inverno, la resa degli animali si dimezza. Con il risultato che la capacità di lavorazione del caseificio (32 tonnellate al giorno), che in estate non è sufficiente a trasformare tutta la produzione, d’inverno resta invece in buona parte inutilizzata. Si tratta quindi, gradualmente, di riequilibrare anche il ciclo di produzione istituendo un’ adeguata capacità di raccolta e stoccaggio del fieno e dei foraggi in modo da accrescere le rese anche nei mesi invernali. In realtà l’intero sistema offre ampi spazi di miglioramento Lo stesso dipartimento acquisti del caseificio opera in questa direzione con l’organizzazione di seminari per migliorare il funzionamento della raccolta del latte e la cura e selezione del bestiame. Ha anche istituito un fondo rotativo che in aggiunta ad altri strumenti statali consente un accesso al credito con tassi attorno al 6% attraverso cui gli allevatori più benestanti e/o intraprendenti possono acquistare nuovi capi di bestiame, adeguare stalle e fienili anche sotto il profilo igienico sanitario. Insomma, crescere. Nelle intenzioni di DEZA e BERS l’acquisizione di Siut Bulak da parte di Spielhofer Swisscheese dovrebbe imprimere ulteriore dinamismo al sistema. L’azienda svizzera può vantare infatti un significativo percorso di crescita quantitativa e qualitativa negli ultimi anni e si sta orientando a una maggiore presenza sui mercati emergenti. Mentre Siut Bulak ha ormai raggiunto dimensioni consistenti in rapporto al contesto locale sia sul piano produttivo (è uno dei 5 maggiori caseifici del Paese) sia su quello commerciale dove, grazie anche all’affidabilità dei controlli sanitari, si è conquistato un’ampia visibilità nei supermercati e nel mercato della ristorazione. Non soltanto, ma già ora ha avviato un’attività di esportazione in direzione del Kazakhstan. Obiettivo di Spielhopfer è ora di allargare questa vocazione anche in direzione di altri mercati geograficamente contigui, con particolare riguardo a quello russo, dove i prodotti kirghizi già godono di una certa notorietà, e anche a quello cinese

Dal Giura Bernese all’Asia Centrale L’acquirente appartiene alla ristretta cerchia dei caseifici (sono 8 in tutto) riconosciuti per la produzione del Tête de Moine. Ha iniziato a operare negli anni ’80 assorbendo anche due imprese minori. Occupa una ventina di dipendenti di cui 7 appartenenti alla famiglia. Il caseificio è localizzato a Saint Imier. E’ in grado di lavorare annualmente 7 milioni di litri di latte. La raccolta è effettuata, con due mezzi specializzati, presso una sessantina di stalle, sempre nella stessa zona, tutte provviste di certificazione. Produce annualmente 600 tonnellate di formaggi con latte di mucca, capra e pecora di 13 differenti tipologie e burro di alta qualità che viene distribuito dalle maggiori catene svizzere della grande distribuzione organizzata: Migros e Coop. Che hanno vinto anche numerosi premi internazionali

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AZIENDE IN PRIMO PIANO N.10

Kazakhstan - Aviazione: passeggeri Air Astana in aumento, cresce anche la flotta

Ordinati 5 velivoli Embraer per servire soprattutto il traffico regionale (Caucaso, Russia, Asia Centrale). In collaborazione con le ferrovie sarà avviata anche un’attività specifica nel settore cargo con 2 velivoli dedicati.

Air Astana ha chiuso il I° trimestre del 2017 con un aumento del 12% su base annua nel numero dei passeggeri trasportati. Il dato risulta da una dinamica molto più accentuata sui collegamenti internazionali (+ 22%) che su quelli nazionali. E si spiega, sul fronte interno (oltre 1 milione di passeggeri), dall’andamento molto modesto della crescita economica e su quello esterno invece (887 mila passeggeri), dalle ricadute dell’Expo internazionale oltre che al potenziamento dei due principali hub aeroportuali: Astana e Almaty. Il traffico cargo ha registrato una crescita del 22%. In questo segmento Air Astana ha deciso di potenziare la propria presenza attraverso una joint venture con l’ente ferroviario nazionale KTZ (Kazakhstan Temir Zholy) con la creazione di una compagnia specializzata che inizierà a operare con due velivoli. Sarà il primo operatore nazionale in un’attività finora monopolizzata da soggetti esteri. Ma soprattutto la compagnia di bandiera kazaka ha deciso di potenziare la sua flotta a medio raggio ordinando 5 velivoli Embraer 2. Obiettivo: rimanere competitiva in questo segmento di traffico e, possibilmente, accrescere anche la propria quota di mercato a fronte di una crescente presenza di operatori low cost locali sulle rotte dell’area Caucaso, Russia Meridionale, Asia Centrale. Le prime consegne sono previste nel 2018. Attualmente la flotta Air Astana è composta da 31 velivoli di diversi modelli: Boeing 767-300ER, Boeing 757-200, Airbus A320, Embraer E190. La compagnia gode anche di un eccellente rating. In particolare mantiene da sei anni il titolo di migliore vettore aereo in India e Asia Centrale nella classifica Skytrax.

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OPPORTUNITA' N.10

Kazakhstan - Agroindustria: il Governo vara un programma a vasto raggio di potenziamento dei centri di lavorazione/trasformazione

Identificate le aziende e i settori in cui intervenire con la creazione di nuove capacità e la modernizzazione degli impianti esistenti. Coinvolte la filiera dell’allevamento (carni, prodotti lattiero caseari, lana e pelli), cereali, ortofrutta, oli vegetali, zucchero (barbabietola).

Il Ministero dell’Agricoltura ha deciso di premere l’acceleratore sull’attività di prima lavorazione dei prodotti del territorio con particolare riguardo alle filiere dell’allevamento (lavorazione trasformazione di latte, carni, lana e pelli) , cereali, oli di semi, barbabietole, patate, ortofrutta. Con l’obiettivo di diversificare e qualificare l’offerta sia per il mercato interno (inclusa sostituzione delle attuali importazioni) che per l’esportazione. Ha quindi stilato una lista di interventi in questi settori (820 nell’allevamento e circa 70 per altri prodotti della terra) che riguardano sia la creazione di nuovi impianti di lavorazione/trasformazione che la modernizzazione e riorganizzazione di quelli esistenti. Kazagro dirigerà il programma Il programma, che avrà una durata di cinque anni, è supportato da un pacchetto di contributi per 343 milioni di dollari sotto la supervisione di KazAgro e più precisamente della controllata KazAgroGarant che sovvenzionerà il pagamento degli interessi e servirà da coordinatore e garante dei rapporti con gli istituti di credito. Altre sovvenzioni, anche a fondo perduto, potranno essere deliberate dalle Amministrazioni regionali. L’insieme dei contributi potrà estendersi sia al capitale circolante che agli investimenti. Adeguare le strutture e raggiungere località isolate Secondo il ministero in numerose aree soprattutto nelle Regioni del Sud Kazakhstan, Almaty, Pavolodar, Aktobe e Kazakhstan Occidentale le imprese di trasformazione esistenti non sono in grado di valorizzare adeguatamente sotto il profilo quantitativo e qualitativo le produzioni del territorio. Vanno quindi messe al passo con i tempi attraverso interventi adeguati. Si aggiungono aree di produzione in cui i centri di lavorazione sono troppo lontani e dove quindi occorre costruirne di nuovi, sia pure di dimensioni limitate. Il primo intervento sistematico, secondo dichiarazioni del viceministro Gulmira Issayeva prevede la creazione di una trentina di piccoli caseifici. Una ricognizione in tutto il Paese

Complessivamente, secondo una recente ricognizione effettuata dal Ministero, oggi nel Paese opererebbero 1.345 centri di lavorazione/trasformazione dei prodotti agricoli a titolo diverso. Per ognuno di questi il Ministero ha raccolto i dati essenziali riguardanti anno di acquisizione e tipologia di impianti disponibili, capacità produttiva, volumi effettivi di produzione. Su queste basi sono state identificate 435 imprese operanti nei settori-obiettivo su cui dovrebbe indirizzarsi una parte degli interventi del programma: supporto finanziario, organizzazione dell’approvvigionamento con la

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formazione di cooperative di produzione, modernizzazione degli impianti. Un aumento di valore di 3,3 miliardi di dollari I risultati attesi sono di un aumento della produzione di prodotti lavorati e trasformati dagli attuali 5,8 miliardi di dollari a 9,1 miliardi e la creazione di 70 mila posti di lavoro . Che si inseriscono in uno scenario particolarmente ambizioso di obiettivi macroeconomici. In cui la modernizzazione del solo settore agroindustriale dovrebbe consentire una crescita annuale del Pil pari al 5,3 per cento con aumenti di produttività annui a due cifre e una riduzione dal 32 al 25 per cento della dipendenza dall’estero per la copertura del fabbisogno alimentare nazionale

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OPPORTUNITA' N.10

Tajikistan – Metallurgia: Dushanbe punta su Niobio e Tantalio

Metalli rari e molto costosi. Finora era Pechino a dirigere i giochi. Ma il Governo tagiko ora spera in investimenti da parte dei colossi minerari di altri Paesi.

Un primo aggiornamento sul potenziale estrattivo del Tajikistan relativo a due metalli particolarmente rari, il niobio e il tantalio, è emerso da un’intervista al giornale Sputnik Tadjikistan di Rakhmonbek Bakhtdavlatov, vicedirettore del Dipartimento di geologia del Governo di Bishek secondo cui sono almeno 12 i giacimenti sfruttabili localizzati nella Regione autonoma dell’Alto Badakchan e nella valle dello Zeravchan. Nell’intervista, Bakhtdavlatov sottolinea come i relativi sopraluoghi siano stati effettuati da tecnici locali e finanziati con fondi tratti dal budget dello Stato. Si tratta di un particolare significativo in quanto indica la volontà del Governo di sottrarsi alla dipendenza in queste attività da supporto della Cina che tra l’altro, è anche il primo produttore ed esportatore mondiale di questi metalli. Le imprese di Pechino sono, in generale, estremamente attive nel settore della prospezione ed estrazione mineraria (oro ed altri metalli) in Tajikistan. Ed è stato proprio l’interesse degli esperti minerari di Pechino per il potenziale dell’Alto Badachkan ad attivare le Autorità di Dushanbe. Ma in questo caso il Governo locale appare intenzionato a porre le basi per una maggiore autonomia di scelta dei partner con cui operare. “Ad esempio, contiamo su un eventuale interesse di Giappone e Usa che attualmente sono i principali importatori di niobio e tantalio dalla Cina. La quale, però, sta limitando le vendite all’estero per tenere alti i prezzi”, sottolinea Bakhtdavlatov. Per il suo Governo lo sviluppo di questa filiera può rivelarsi come una carta importante di sviluppo da giocare, tenuto conto dei contesti estremamente avanzati sotto il profilo tecnologico, in cui niobio e tantalio, che sono estratti congiuntamente ed hanno proprietà molto simili, vengono utilizzati. Si tratta ad esempio di Computer quantistici che utilizzano come sistemi di codifica gli stati quantistici di atomi e particelle (qubit) Chirurgia E’ uno dei più diffusi settori di applicazione del tantalio che ha l’importante proprietà di non provocare reazione di rigetto del sistema immunitario e che quindi viene impiegato per la produzione di protesi e ausili chirurgici come fili e graffe per le cuciture. Mentre il niobio ha un particolare utilizzo per la produzione di magneti utilizzati per le IRM. Propulsione spaziale Sia niobio che tantalio hanno la particolarità di fondere solo a temperature elevatissime e sono quindi utilizzati per la costruzione dei propulsori di razzi e missili. Metallurgia Altre proprietà rilevanti di questi metalli sono la superconduttività quando superano la temperatura di 300 gradi e la resistenza a diversi acidi derivati da zolfo, cloro, ecc. Attualmente i prezzi internazionali per il niobio variano dai 60 ai 220 dollari al chilo a seconda della forma in cui è

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venduto (ossido, lingotti, polvere). Per il tantalio, decisamente più raro, variano da 350 a 400 dollari. Entrambi,comunque, richiedono metodi di raffinazione estremamente complessi e costosi. Di qui la ricerca da parte delle Autorità tagike di investitori adeguati.

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