Caratteristiche Geomorfologiche Dell'area

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Caratteristiche Geomorfologiche Dell'area Geologica Romana 39 (2006), 43-54 CARATTERISTICHE GEOMORFOLOGICHE DELL’AREA DELLA RISERVA NATURALE MONTERANO (LAZIO SETTENTRIONALE) Marta Della Seta*, Maurizio Del Monte*, Roberta Marini* *Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Roma “La Sapienza” - P.le Aldo Moro, 5 - 00185 Roma e-mail: [email protected] RIASSUNTO - Una serie di ricerche condotte negli ultimi anni ha portato alla realizzazione di una carta geo- morfologica alla scala 1:10 000 della porzione di territorio compresa all’interno della Riserva Naturale Regionale Monterano (Della Seta et al., 2005). L’area della Riserva si colloca nella regione tolfetano-sabatina, in prossimità del limite amministrativo fra le province di Roma e di Viterbo, e offre una considerevole varietà del paesaggio. Le più antiche rocce affioranti (Lias medio - Paleogene) appartengono al basamento carbonatico. Sopra di esso giace, in contatto tettonico, la col- tre di depositi fortemente “alloctoni” (serie della “Pietraforte” e serie del “Flysch tolfetano”). I depositi marini plio-pleistocenici, che hanno colmato il sistema di graben peri-tirrenico ad andamento NO-SE, sono ricoperti dalla coltre dei prodotti del vulcanismo associato alla tettonica estensionale (Complesso Tolfa-Cerite e Manziate, Complesso Sabatino e Complesso Vicano). I risultati del rilevamento geomorfologico hanno evidenziato la presenza di numerosi versanti interessati da fenomeni franosi, anche di notevole entità. Il forte approfondimento fluviale recente, unito alla natura litoide e alla giacitura suborizzontale degli affioramenti vulcanici, conferisce ai versanti un’acclività notevole, a tratti subver- ticale, che favorisce il verificarsi di fenomeni di crollo e di scorrimento, specialmente lungo la valle principale. I movimenti in massa rilevati sono rappresentati anche da colamenti, da creep e da soliflusso. Gli effetti dei processi legati all’azione delle acque correnti superficiali sono riconoscibili in tutta l’area protet- ta; oltre all’azione di approfondimento lineare compiuta dai collettori principali, tuttora attiva, il ruscellamento diffuso e concentrato produce sui versanti una serie di forme di denudazione e di deposizione che caratterizza il paesaggio fisico dell’area. Quest’ultimo è contrassegnato, specialmente dove affiorano litotipi vulcanici, anche da vaste superfici strutturali e da numerose scarpate poligeniche, poste a quote diverse, che nell’insieme conferisco- no ai versanti un aspetto a gradinata. Sviluppatesi lungo un ampio intervallo di tempo, le forme legate all’azione antropica sono riconoscibili quasi ovunque; la loro tipologia e la loro diffusione dipendono dalla diversa gestione del territorio dai tempi degli etru- schi ai giorni nostri. La complessa storia umana dona all’area della Riserva Naturale un discreto interesse archi- tettonico, che ben si coniuga al patrimonio naturalistico e alla presenza di diversi geomorfositi, seppure in uno spa- zio piuttosto limitato. PAROLE CHIAVE: Geomorfologia, Riserva Naturale Monterano, Parchi del Lazio, Geomorfositi. ABSTRACT - The Geomorphology group from the Earth Science Department of “La Sapienza” University of Rome has been studying for twenty years the Fiume Mignone drainage basin. Within this frame, a series of long- lasting field surveys, supported and completed by aerial photo interpretation and information by local archives, led to the achievement of the 1:10 000 geomorphological map of the Monterano Nature Reserve territory (Della Seta et al., 2005). The Reserve area, which is located within the “tolfetano-sabatina” region (close to the boundary between Rome and Viterbo provinces), even if just 10 km2 wide, offers very varied landscapes. The most ancient rocks outcropping in the area (Middle Lias - Paleogene) belong to the carbonatic basement. “Allochtonous” deposits belonging to the “Pietraforte” and “Flysch tolfetano” series tectonically overlie this base- ment. A series of marine deposits filled the NO-SE oriented Tyrrhenian graben system during the Plio-Pleistocene and are overlain by the volcanic products emplaced as a response of the extensional tectonics affecting the region (Tolfa-Cerite and Manziate Volcanic Complex, Sabatini Volcanic Complex and Vico Volcanic Complex). On the left side of the Fiume Mignone valley, the volcanic plateau gives rise to tabular relief. The structural sum- mit surface slightly dips towards the west and is interrupted by deep gorges. On the right side, the strong denuda- tional processes left remnants of this surface at the top of wide marly-calcareuos bedrock outcrops. The highest relief of the western sector, made out of marine deposits, are smoother and less vegetated than the volcanic ones. Results of the geomorphological surveys evidenced strong landsliding at most slopes. Powerful fluvial deepen- ing increased the steepness of slopes, which is favored also by the strength and the sub-horizontal arrangement of the volcanic rocks. High steepness of slopes often leads to rock falls and rock slides, particularly along the main valley. Among mass movements, flows, creeping and solifluction contribute as well to slope denudation. 44 Geologica Romana 39 (2006), 43-54 DELLA SETA et al. Surface running waters contribute to landscape shaping by fluvial deepening as well as by sheet and rill ero- sion. The resulting denudated landscape is marked, especially where volcanic rocks crop out, by wide structural surfaces and several polygenic scarps at different elevation that give rise to step-like slopes. Man-made landforms have been developing for long time and are widespread in the area. Their typology and their distribution depend on the evolution of the regional management from Etruscan time to nowadays. The intri- cate human history lead the Monterano Nature Reserve to be of great interest from the architectonic point of view, which well combines with naturalistic heritage and with the presence of several geomorphosites despite the small extent of the area. KEY WORDS: Geomorphology, Monterano Nature Reserve, Parks of Latium, Geomorphosites. INTRODUZIONE INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E ASSETTO GEOLOGICO DELL’AREA DELLA RISERVA Nel corso degli ultimi 20 anni è stato effettuato un rile- NATURALE vamento geomorfologico di dettaglio dell’area compresa all’interno della Riserva Naturale Monterano, che ha por- Il territorio della Riserva Naturale Monterano si esten- tato alla realizzazione della Carta geomorfologica allega- de per 1085 ettari all’interno della porzione sud-orienta- ta (Della Seta et al., 2005). Queste attività si inquadrano le del bacino idrografico del Fiume Mignone (fig. 1). in un più ampio contesto di ricerche, condotte dal Questo importante fiume del Lazio ha origine in corri- Dipartimento di Scienze della Terra e dalla Facoltà di spondenza dei modesti rilievi della porzione nord-occi- Scienze M.F.N. dell’Università “La Sapienza” di Roma, dentale dei Monti Sabatini, situata tra il Lago di nel bacino idrografico del Fiume Mignone e in aree limi- Bracciano e il Lago di Vico, e percorre circa 65 km trofe ( Blasi et al., 1993; Conti & Corda, 1985; Ciccacci prima di sfociare nel Mar Tirreno, a NO dei Monti della et al., 1985; 1986; 1992; Ciccacci & Fredi, 1994; Del Tolfa. Il tratto di corso d’acqua compreso all’interno Monte et al., 2002; De Rita et al., 1993; Di Filippo & della Riserva scorre da N a S nella parte più a monte, per Toro, 1993; Marini, 1995). poi curvare verso destra fino a dirigersi verso NNO, in L’analisi di foto aeree di diversi voli effettuati negli corrispondenza del limite occidentale della Riserva stes- ultimi 50 anni, nonché le informazioni scaturite dagli sa; esso aggira, poi, l’apparato vulcanico tolfetano e pro- archivi di Enti locali e da testimonianze dirette, hanno segue verso la costa, sfociando nel Mare Tirreno alcuni arricchito e integrato i dati e i risultati del rilevamento chilometri a Nord di Civitavecchia. pluriennale sul terreno. L’area su cui si sviluppa il bacino del Fiume Mignone si L’area della Riserva, nonostante sia estesa poco più di presenta generalmente caratterizzata da rilievi di tipo col- 10 km2, presenta una notevole varietà del paesaggio. linare, con pendenze dei versanti notevolmente variabili Sulla sinistra idrografica del Fiume Mignone, corrispon- da zona a zona. Le precipitazioni medie annue sono pari dente al settore orientale dell’area in esame, prevalgono a 1035 mm, leggermente superiori alla media del territo- rilievi tabulari, la cui superficie sommitale, debolmente rio italiano nonostante le modeste quote del bacino. inclinata verso Ovest, è interrotta da valli profondamen- La vegetazione è rappresentata da complessi boschivi te incise, con versanti ripidi, a tratti subverticali. con dominanza di cerreti, da boschi misti e da castagne- Sulla destra idrografica del Mignone la presenza di ti, lecceti e faggeti, che ricoprono complessivamente rilievi vulcanici tabulari è assai meno continua; gli affio- circa un terzo della superficie totale. Le coperture erba- ramenti vulcanici sovrastano ampie porzioni del substra- cee sono molto diffuse e testimoniano la profonda antro- to calcareo-marnoso e argilloso, messe a giorno dai pro- pizzazione del bacino; si tratta, infatti, per la maggior cessi di denudazione. Porzioni ancora più ampie del sub- parte, di settori a coltivazioni specializzate e di aree strato si osservano nelle zone più elevate, e precisamen- destinate a pascolo. te a Nord (area della Bandita, dove si superano i 400 m La genesi e le caratteristiche delle rocce affioranti s.l.m.) e a Sud, sulle
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