PARATA DEL 2 GIUGNO 2003

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INTRODUZIONE

L 'Italia celebra oggi il cinquantasettesimo anniversario della Repubblica e, come è tradizione, in questa giornata si rinnova il festoso incontro tra cittadini e Forze Armate, nella splendida cornice di via dei Fori Imperiali in Roma.

Le tante persone accorse anche quest' anno per assistere alla sfilata testimoniano l' affetto del Paese per le Forze Armate ed il crescente interesse che accompagna e sostiene l’opera da esse svolta non solo in Patria ma anche nel sistema di sicurezza internazionale, dove esse agiscono per la salvaguardia dei valori primari della convivenza civile e per la realizzazione delle condizioni di sicurezza e di stabilità che consentano l’ordinato sviluppo sociale ed economico della comunità delle Nazioni.

E' una grande missione quella delle Forze Armate al servizio dell'Italia e dei principi di libertà, di democrazia e di collaborazione tra i popoli che essa sostiene nel Mondo. Fin quasi alla fine del secolo scorso, la pace e la guerra erano state realtà contrapposte ed incompatibili: la pace era la vita, condizione normale di benessere e di sviluppo per il cittadino e per la società; la guerra era la morte, evento estremo, ostracizzato, ma nello stesso tempo sempre incombente. Le Forze Armate rappresentavano 1'estrema risorsa cui far ricorso nel momento decisivo del passaggio dalla pace alla guerra, l' estremo baluardo a difesa della popolazione, del territorio della Patria. Tutte le risorse, morali e materiali, del Paese erano messe a disposizione dello sforzo militare ed, ogni cittadino era pronto a lottare con le Forze Armate e per le Forze Armate.

Oggi tutto questo è profondamente mutato. All' alternanza dei periodi di pace e guerra del passato, è subentrato uno stato di conflittualità diffusa, logorante, che, pur non costituendo una minaccia diretta per le nostre case, costantemente turba il nostro animo, offende i nostri sentimenti, insidia il nostro benessere materiale, perché, in una cultura ed in una società sempre più globali, i valori, gli interessi, le economie dei Paesi del Mondo si confrontano, si fondono, diventano, pur nella propria individualità, strettamente interdipendenti.

In questo nuovo Mondo, di fronte a questa sua atipica ma quotidiana conflittualità, ambiguo ed insidioso connubio tra pace e guerra, 1'Italia ha il diritto ed il dovere di far sentire la sua costante presenza, di intervenire per portare un contributo originale di valori e di opere alla costruzione del proprio benessere e di quello di tutti gli altri popoli.

Ed in questo nuovo Mondo, di fronte a questa nuova conflittualità, le Forze Armate divengono le artefici primarie della sicurezza quotidiana, uno strumento di progresso,

2 di sviluppo sociale ed economico, al servizio della Nazione e, per suo tramite, della Comunità Internazionale.

Oggi le Forze Armate producono benessere morale ed economico e ricevono sostegno dai cittadini e risorse dallo Stato in proporzione al contributo che si dimostrano in grado di fornire, direttamente ed indirettamente, alla comunità nazionale ed a quella internazionale.

In questa nuova prospettiva, lo strumento militare si colloca in primo piano, accanto ad altre componenti di natura più strettamente politica ed economica, nel quadro della strategia multidimensionale, ma finalizzata e coerente in tutte le sue espressioni, attraverso la quale 1'Italia persegue il benessere, lo sviluppo, il superamento della disuguaglianza nel Mondo.

Quella che abbiamo brevemente provato a descrivere è dunque la grande missione delle Forze Armate italiane nel XXI secolo, il significato profondo del loro costante ed intenso impegno dei nostri giorni, sul duplice fronte delle operazioni a difesa della sicurezza e della pace in tante tormentate regioni del pianeta, da una parte, e, dall’altra, del difficile processo di riorganizzazione interna, originato da queste esigenze e proiettato verso uno strumento totalmente professionale e pienamente integrato in prospettiva interforze e multinazionale.

E' con la consapevolezza dell'impegno operativo di oltre 9000 militari impiegati in missioni di pace e di stabilizzazione tra Bosnia, Kosovo, Albania, Macedonia, Afghanistan ed in altre parti del mondo, come di quello, altrettanto significativo di circa 4.000 uomini, impiegati in Patria in attività connesse con la sicurezza del Paese, che ci apprestiamo ad assistere alla sfilata di questo 2 giugno 2003 .

La comunanza degli scopi e 1'integrazione degli sforzi delle tante e diverse componenti della strategia nazionale per la sicurezza, non devono infatti farci dimenticare le sostanziali peculiarità del contributo fornito dallo strumento militare; quelle peculiarità, esaltanti e logoranti allo stesso tempo, che contraddistinguono la professionalità degli uomini e delle donne con le stellette: il rischio, il sacrificio, il coraggio morale e fisico, la determinazione, la capacità di decidere della propria e dell' altrui sorte, anche nei momenti più difficili.

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Questa sfilata, che ha per tema:

“LE FORZE ARMATE NEL SISTEMA DI SICUREZZA INTERNAZIONALE PER IL PROGRESSO PACIFICO E DEMOCRATICO DEI POPOLI”

vuole richiamare i valori ispiratori delle Forze Armate italiane del XXI secolo che, con abnegazione, professionalità, senso del dovere, entusiasmo , si impegnano quotidianamente lungo le nuove frontiere di una dimensione europea di sicurezza e difesa che va affermando la propria identità e di una Alleanza Euro- atlantica in forte trasformazione, sempre più aperta ai problemi ed alla partecipazione di nuovi Paesi.

4 All’inizio della Rivista sfileranno le Bandiere delle Forze Armate e della . Esse sono:

BANDIERA DELL’ESERCITO La Bandiera di Guerra dell’ Esercito, concessa con Decreto del Presidente della Repubblica il 6 marzo 1996, si fregia oggi di 7 decorazioni: (3) Due Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; v Una Medaglia d’Oro al Valor Militare; v Due Medaglie d’Oro al Valor Civile; v Due Medaglie d’Argento al Valor Civile. E custodita nell’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.

BANDIERA DELLA MARINA MILITARE La Bandiera d’Arma della Marina è stata concessa con Regio Decreto del 12 maggio 1939. Tale bandiera era quella concessa alle Forze da Sbarco della Regia Marina. L’originale Bandiera d’arma della Regia Marina, ricostruita nel dopoguerra quale Bandiera d’Arma della Marina Militare, è stata data in consegna dallo Stato Maggiore della Marina al Comando in Capo della Squadra Navale ed è custodita nella sede di tale Comando in Santa Rosa – Roma. La bandiera si fregia oggi di otto decorazioni (3);

v Quattro Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; v Due Medaglie d’Oro al Valor Militare; v Una Medaglia D’Argento al Valor Militare; v Una Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Salute Pubblica.

5 BANDIERA DELL’AERONAUTICA MILITARE

Dopo la fondazione della Regia Aeronautica il 28 Marzo 1923, la Bandiera di Guerra dell’Aeronautica Militare viene consegnata il 4 Novembre dello stesso anno, quinto anniversario della vittoria, nelle mani del suo primo Comandante Generale: l’asso e medaglia d’oro Pier Ruggero Piccio.

La Bandiera si fregia oggi di tredici decorazioni (3);

v Una Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; v Due Medaglie d’Oro al Valor Militare; v Una Medaglia d’Oro al Valor Aeronautico; v Cinque Medaglie d’Argento al Valor Militare; v Una Medaglia d’Argento al Valor Civile; v Una Croce di Guerra al Valor Militare; v Una Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Salute Pubblica; v Una Medaglia d’Argento al Merito della Croce Rossa Italiana. Particolare significato riveste il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare datato 8 Aprile 1949: In cinque anni di guerra aperta e i lotta clandestina, prima al cimento su tutti i fronti e in tutte le battaglie, ha saputo impiegare i propri aerei fino ed oltre l’usura della guerra e del tempo immolando un terzo dei piloti e specialisti di squadriglia. Quattro medaglie d’oro agli Stormi, centocinquantuno medaglie d’oro alla memoria e ai viventi, innumerevoli medaglie d’argento, di bronzo e croci di guerra al valore, attestano l’eroismo dell’Arma e la sua dedizione alla Patria. Ha fatto, del cielo d’Italia, un sacrario di eroi che ammanta di gloria la nazione tutta, a incitamento per le generazioni future

6 BANDIERA DELL’ARMA DEI

La Bandiera è stata concessa all’Arma dei Carabinieri con Regio Decreto del 25 febbraio 1894, con il quale Umberto I di Savoia affidava ai Carabinieri il Vessillo Nazionale. La Bandiera custodita presso la Scuola Allievi Carabinieri in Roma, è la più decorata tra le Bandiere che oggi sfilano. Si fregia di trentasei decorazioni (3);

v Quattro Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; v Tre Medaglie d’Oro al Valor Militare; v Tre Medaglie d’Oro al Valore dell’Esercito; v Cinque Medaglie d’Argento al Valor Militare; v Quattro Medaglie di Bronzo al Valor Militare; v Due Croci di Guerra al Valor Militare; v Sette Medaglie d’Oro al Valor Civile; v Una Medaglia d’Argento al Valor Civile; v Tre Medaglie d’Oro al Merito della Sanità Pubblica v Tre Medaglie d’Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte; v Una Medaglia d’Oro di Benemerenza per il terremoto del 1908.

BANDIERA DELLA GUARDIA DI FINANZA

La Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza è stata concessa con Regio Decreto del 2 giugno 1911 ed è custodita presso il Comando Generale. La Bandiera si fregia di trentaquattro decorazioni (3):

v Due Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; v Tre Medaglie d’Oro al Valor Militare;

7 v Quattro Medaglie d’Argento al Valor Militare; v Due Croci al Valor Militare; v Nove Medaglie d’Oro al Valor Civile; v Una Medaglia d’Argento al Valor Civile; v Quattro Medaglie d’Oro al Merito Civile; v Due Medaglie d’Oro di Benemerenza; v Due medaglie d’Oro al Merito della Pubblica Finanza; v Tre Medaglie d’Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte; v Una Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica; v Una Medaglia al Merito della Croce Rossa Italiana.

Nel corso della Rivista sfileranno le Bandiere degli altri Corpi Armati dello Stato.

BANDIERA DELLA

v Una Croce dell’Ordine Militare d’Italia; v Due Medaglie di Bronzo al Valor Militare; v Quattordici Medaglie d’Oro al Valor Civile; v Tre Medaglie d’Argento al Valor Civile; v Due Medaglie d’Oro al Merito Civile; v Una Medaglia di Bronzo al Merito Civile; v Tre Medaglie d’Oro di Benemerenza; v Un Attestato di Pubblica Benemerenza al Valor Civile; v Medaglia delle Nazioni Unite al Servizio della Pace.

8 BANDIERA DELLA v Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; v Una Medaglia d’Argento al Valor Civile; v Una Medaglia d’Oro al Merito della Redenzione Sociale.

BANDIERA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO v Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; v Medaglia d’Argento al Valor Militare; v Quattro Medaglie d’Oro al Valor Civile; v Medaglia d’Oro al Merito Silvano; v Medaglia di Bronzo al Valor Civile; v Medaglia d’Argento al Merito della Croce Rossa Italiana; v Una Medaglia d’Oro al Merito Ambientale.

BANDIERA DEL CORPO MILITARE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA v Due Medaglie d’Argento al Valor Militare; v Una Medaglia d’Oro al Valor Civile; v Una Medaglia di Bronzo al Valor Civile; v Una Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica.

BANDIERA DEL CORPO DELLE INFERMIERE VOLONTARIE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA v Quattro Medaglie d’Argento al Valor Militare; v quattro Medaglie di Bronzo al Valor Militare; v sette Medaglie d’Oro al Merito e al Valor Civile.

9 BANDIERA DEL CORPO MILITARE DEL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA v una Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito; v una Medaglia d’Oro al Merito Civile.

10 ONORI AL CAPO DELLO STATO (ore______)

Il Capo dello Stato è scortato dai Corazzieri. Guardia del corpo del Presidente della Repubblica.

I Corazzieri hanno origini molto antiche; costituiti nel 1557, come compagnia di “Genti d’Arme”, fu loro affidata la guardia del corpo del Duca Emanuele Filiberto di Savoia. Ebbero il battesimo del fuoco il 10 agosto dello stesso anno, a San Quintino. In quella data si celebra la costituzione dei Corazzieri. Nei secoli seguenti, tutti i sovrani manterranno in vita l’unità finché, nel 1868, la guardia fu inquadrata nell’Arma dei Carabinieri. Con l’avvento della Repubblica, assunse la denominazione di “Squadrone Carabinieri Guardie del Presidente della Repubblica” modificata, nel 1992, in “Reggimento Corazzieri”. Compito principale del Reggimento è la Guardia d’Onore e di Sicurezza del Presidente della Repubblica, mentre, quale unità speciale dell’Arma dei Carabinieri, concorre ai servizi militari ed alla tutela dell’ordine e della Sicurezza pubblica ai sensi delle leggi vigenti e dai regolamenti dell’Arma.

11 SFILAMENTO

( ora “X”data dall’inizio della marcia della banda dei CC ) circa1010B

Ha inizio lo sfilamento delle varie formazioni partecipanti alla manifestazione celebrativa del 57° anniversario della fondazione della Repubblica.

Apre la sfilata la Banda dell’Arma dei Carabinieri (1). La Banda, le cui origini risalgono al 1820, è oggi formata da 102 orchestrali e vanta un repertorio straordinariamente ricco di celeberrime composizioni, dalle tradizionali Marce militari ai brani classici e moderni. Per la magnifica compostezza e perfezione formale delle esecuzioni, attraverso il ripetersi in Patria e all’Estero di successi presso il pubblico e la critica, la Banda si è conquistata fama internazionale di vera e propria “Orchestra di Fiati”. Memorabile è rimasta la partecipazione alla celebrazione del”Columbus Day” del nuovo millennio a New York.

La Banda precede il Ten. Gen. Emilio MARZO (2), Comandante Militare della Capitale ai cui ordini sono tutte le Unità che prendono parte alla sfilata.

Seguono le Bandiere dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza (3)

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sfilano ora, montati su automezzi e preceduti dal Comandante della formazione,

Maggior Generale Vincenzo De Luca,

I Medaglieri ed i Labari delle Associazioni Combattentistiche, d’Arma e Partigiane (4), (su 54 VM) a testimonianza del legame saldo e continuo tra le vecchie e le nuove generazioni. I Medaglieri ed i Labari che in questo momento sfilano davanti a voi, testimoniano il legame saldo e continuo tra le vecchie e le nuove generazioni, il valore dei nostri uomini in armi ed i sacrifici che il Popolo Italiano ha compiuto dall’Unità d’Italia ad oggi. Sono i custodi delle tradizioni delle Forze Armate, dei Corpi Armati dello Stato e sono la memoria di tutti coloro che hanno servito con onore il proprio Paese

(I SETTORE)

La manifestazione prosegue con lo sfilamento del 1° Settore, che inquadra Le Scuole Militari, le Accademie e le Scuole Sottufficiali e Reclutamento delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. Il Reggimento di Formazione è agli ordini del

Contrammiraglio Andrea TOSCANO dello Stato Maggiore della Marina (5)

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Segue il Comandante del 1° Sottosettore, Colonnello Vincenzo SANTO (E.I.)

Il Reggimento è preceduto dalla Banda Centrale della Marina Militare nella propria divisa storica

La banda che trae origini dai piccoli complessi strumentali imbarcati sulle Navi Ammiraglie delle Marine Preunitarie, fu costituita nel 1870. E’ oggi un affermato complesso musicale composto da 102 elementi, tutti diplomati al Conservatorio ed inquadrati nella Marina Militare come Sottufficiali.

Apre lo sfilamento una compagnia con Bandiera delle Scuole Militari dell’Esercito della “Nunziatella” di Napoli, che trae origine dall’Accademia costituita nel 1787 da Ferdinando IV di Borbone , e “Teuliè” (8) di Milano, che prende il nome dal suo Fondatore. Istituita nel 1802 rimase in vita fino alle “5 Giornate di Milano”. Dopo la 2a Guerra d’Indipendenza rimase in funzione fino al 1943. Dal 1996 la Scuola è stata riaperta nella Caserma omonima.

14 Segue:

Una Compagnia con Bandiera della

v Scuola Navale Militare “ Francesco Morosini” (9) di Venezia. Essa trae origini dal Collegio dei Nobili che forniva i Dirigenti Navali della Repubblica Serenissima. Risorta nel 1961 come Collegio Navale, è stata trasformata, con un recente decreto, in Scuola Navale Militare alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore della Marina Militare. Nella primavera del 2002 il Presidente della Repubblica ha consegnato alla Scuola la Bandiera d’Istituto. Presso le Scuole Militari, i giovani frequentano i corsi del Liceo Classico e del Liceo Scientifico e, nello stesso tempo, sono avviati all’addestramento militare;

segue una Compagnia con Bandiera dell’

Accademia Militare di Modena(10)

l’Istituto di Formazione degli Ufficiali in Servizio permanente effettivo dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, le cui origini risalgono alla fusione delle due antiche Accademie di Torino e di Modena, fusione databile al 1617, il che farebbe dell’Accademia di Modena il più antico Istituto Militare Europeo. La formazione degli Ufficiali dell’Esercito si sviluppa in cinque anni, due nell’Accademia di Modena e tre presso le Scuole di Applicazione di Torino e Roma. Gli Allievi vengono iscritti all’Università e, al termine del corso di studi, conseguono la Laurea in Scienze Strategiche.

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Segue una Compagnia con Bandiera dell’

Accademia Navale di Livorno,(11)

il glorioso Istituto della nostra Marina Militare, fondato il 6 novembre 1881, dalla fusione delle Scuole della Marina di Genova e Napoli, ereditate con l’unità d’Italia. La sede di Livorno fu scelta per la sua posizione geografica al centro dell’appena costituito Stato Italiano. Nell’ultimo decennio, nell’intento di allinearsi con l’evoluzione culturale della società, l’iter formativo è stato profondamente modificato ed attualmente tutti gli Ufficiali conseguono la laurea. Nella Compagnia sono inquadrate 12 donne in rappresentanza delle 100 che attualmente frequentano i vari corsi in Accademia. Gli Allievi del primo anno svolgono la tradizionale campagna addestrativi a bordo di Nave Vespucci, che quest’anno ha raggiunto la Nuova Zelanda.

*Una formazione di 4 TORNADO, condotta dal Colonnello Gianmarco BELLINI, comandante del 5° Settore, ………………………………………………

E’ ora la volta di

(Una Compagnia con Bandiera dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli(12).) L’Istituto, fondato il 5 novembre 1923 subito dopo la costituzione dell’Aeronautica Militare come Forza Armata indipendente, iniziò i suoi corsi presso l’Accademia Navale di Livorno. Dopo numerosi trasferimenti (Caserta, Forlì, Nisida) dal gennaio 1962 ha la sua sede definitiva a Pozzuoli. L’Accademia provvede alla formazione degli Ufficiali del ruolo Naviganti (piloti e navigatori), del ruolo normale delle Armi, del Corpo di Commissariato, e del

16 Corpo del Genio aeronautico. Inoltre, dall’anno 2000, l’Istituto accoglie Allievi donne di tutti i ruoli. segue una Compagnia con Bandiera dell’

Accademia della Guardia di Finanza (13)

L’Istituto, fondato nel 1896 ha avuto sede in Caserta fino al 1925 quando fu trasferito a Roma e successivamente, nel 1984 a Bergamo ed infine, dal 1995, una parte dei Corsi di Applicazione e Speciali è stata trasferita a Castelporziano.

L’ordinamento didattico dell’Accademia è stato adeguato alla recente riforma universitaria. Provvede alla formazione degli Uffic iali del Corpo conferendo agli stessi una specifica preparazione giuridico-economica con il conseguimento, al termine dell’iter formativo, della laurea in “Scienze della sicurezza economico- finanziaria”.

Segue una Compagnia con Bandiera della

Scuola Ufficiali dei Carabinieri (14), con sede in Roma.

L’Istituto, fondato il 17 maggio 1884 a Torino, provvede a formare i Quadri Ufficiali dell’Arma, provenienti dall’Accademia Militare. Posta alle dipendenze del Comando delle Scuole dell’Arma, è deputata a conferire agli Ufficiali, tra i quali attualmente 6 donne, la preparazione militare, professionale e culturale per

17 l’assolvimento delle funzioni dirigenziali e direttive. Svolge corsi di formazione ed aggiornamento nelle discipline giuridiche, professionale e linguistiche che, per gli Ufficiali del Corso di Applicazione, si concludono con il conseguimento della Laurea in Giurisprudenza.

E’ ora la volta, preceduta dalla propria Bandiera, di una Compagnia dell’Istituto Superiore di Polizia (15), formata dai Commissari del 93° Corso. L’Istituto Superiore, che ha ereditato la tradizione della Scuola Superiore di Polizia sorta nel 1902 e dell’Accademia del Corpo delle Guardie di P.S., nata nel 1964, cura la formazione professionale e la specializzazione dei direttivi e dei dirigenti della Polizia di Stato. Per l’ accesso al concorso di Commissario viene richiesta una laurea specialistica. Il corso successivo, di durata biennale, è finalizzato anche al conseguimento di un “Master” Universitario di secondo livello in Scienze della Sicurezza , comprensivo di un periodo di tirocinio. L’insegnamento è impartito da docenti universitari, magistrati, appartenenti all’Amministrazione dello Stato o esperti nelle materie di interesse. Al termine del biennio di formazione, superati gli esami, i frequentatori vengono confermati in ruolo con la qualifica di Commissario Capo.

18 Inizia a sfilare il 2° Sottosettore

Al Comando del Capitano di Vascello Brino MASSINI,

Comandante del Distaccamento Marina della Capitale, che inquadra le rappresentanze degli Istituti preposti alla formazione dei Sottufficiali delle Forze Armate.

Lo sfilamento di questo sottosettore é preceduto dalla fanfara della Brigata Pozzuolo del Friuli,

Costituita nel 1992, è formata prevalentemente da personale volontario. Il complesso musicale si già distinto in ambito nazionale ed internazionale. Si è esibita, tra l’altro, in numerose piazze polacche ed ungheresi, in occasione delle esercitazioni svolte da Unità dell’Esercito Italiano in quelle Nazioni. Il Direttore della fanfara è il Maresciallo David Grisanti

Segue una Compagnia con Bandiera della

Scuola Sottufficiali dell’Esercito (18).

La scuola trae origine dall’Istituto sorto il 1° luglio 1888 a Caserta. Dal 1965 ha sede in Viterbo ed è preposta alla formazione di tutti i Sottufficiali dell’Esercito.

19 Alla Scuola accedono annualmente, per concorso, i giovani in possesso del diploma di scuola media superiore. La formazione dei Sottufficiali si articola in tre anni, al termine dei quali, regolarmente iscritti all’Università, conseguono la Laurea di 2° livello in Scienze Organizzative e Gestionali ed acquisiscono le capacità professionali per diventare Comandanti di minore unità.

Segue una

Compagnia con Bandiera della Scuola Sottufficiali della Marina Militare(19)

L’istituto, con sede a La Maddalena, in Sardegna, provvede alla formazione etico-militare e tecnico-professionale del personale appartenente al settore marinaresco ed al settore tecnico per la conduzione degli apparati e dei sistemi di propulsione. Gli Allievi effettuano campagne addestrative a bordo della Nave Scuola Palinuro;

*Sorvolano lo sfilamento due TORNADO dell’Aeronautica Militare,che volano dietro una aerocisterna Boeing B-707TT, simulando un rifornimento in volo.

20 E’ ora la volta di una Compagnia con Bandiera della Scuola Allievi Sottufficiali dell’Aeronautica Militare (20)

La Scuola dal 1948 è collocata nel complesso Vanvitelliano della Reggia di Caserta, che dal 1926 al 1943 era stata già sede dell’Accademia Aeronautica. Oggi l’Istituto provvede al reclutamento, all’addestramento militare e alla preparazione tecnico-professionale dei Marescialli Specialisti della Forza Armata, attraverso l’impiego di metodologie didattiche e attrezzature scientifiche all’altezza delle più moderne tecnologie,

Segue una Compagnia con Bandiera della Scuola Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri con sede a Firenze(21) e nei distaccamenti di Velletri e di Vicenza. La Scuola provvede alla formazione, aggiornamento e specializzazione del personale non dirigente e non direttivo dell’Arma. Gli Allievi Marescialli frequentano un corso biennale col conseguimento del diploma universitario in “Scienze Criminologiche Applicate”, mentre i Brigadieri, tutti già esperti Carabinieri, si formano attraverso un corso professionale di tre mesi. A beneficio di entrambi i ruoli poi, la Scuola effettua periodiche attività di aggiornamento e specializzazione, con mirati approfondimenti sulle innovazioni normative, regolamentari e tecnologiche riferibili al servizio d’istituto. Attualmente 42 donne sono inquadrate tra gli Allievi Marescialli.

21 E’ ora la volta di una Compagnia della

Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza (22)

L’Istituto é nato nel 1896, presso la Reggia di Caserta, ed ha avuto come sedi il Lido di Ostia ed infine, dal 1992 l’Aquila Ha il compito di formare, nel corso di un biennio, i Quadri Sottufficiali del Corpo - ruolo Ispettori e ruolo Sovrintendenti - mediante l’insegnamento delle più moderne tecniche investigative e metodologiche, del diritto e dell’economia, per il contrasto della criminalità economica e finanziaria. Il personale in addestramento garantisce il suo contributo anche in caso di calamità naturali e servizio di ordine pubblico.

E’ ora la volta della Compagnia con Bandiera della

Scuola Allievi Sovrintendenti del Corpo Forestale (23).

Le Scuole del Corpo Forestale dello Stato sono qui rappresentate da una Compagnia Allievi Vice Sovrintendenti. La Scuola Forestale sta per festeggiare i 100 anni di storia, essendo stata fondata nel 1905 in Cittaducale (RI) dove ancora adesso ha la sua sede principale. Il suo compito istituzionale è quello di trasmettere i principi della protezione della natura e della difesa dell’ambiente non solo a tutti gli appartenenti al Corpo Forestale, ma anche a migliaia di giovani che ogni anno la visitano. E’ anche in primissima linea nell’attività di Protezione Civile del Corpo Forestale dello Stato.

22 Si appresta a sfilare, al comando del

Colonnello Gregorio De Marco (CC)

Il 3° Sottosettore che inquadra le rappresentanze delle Scuole Volontari e Agenti delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato. Lo sfilamento è preceduto dalla

Banda della Brigata “ Artiglieria Controaerei” (25)

Costituita nel 1970, dal 1992 ha sede a Padova. Si compone di circa 30 elementi tra volontari e militari di leva, tutti con precedenti esperienze in campo musicale. Il complesso bandistico ha partecipato a numerose manifestazioni in Italia e all’estero ed ultimamente al 39° Festival Internazionale delle Bande Musicali, che si è tenuto a Mons, in Belgio. Il complesso, agli ordini del Maresciallo Ermanno Pantini, oltre al repertorio militare, annovera un repertorio classico e leggero.

Segue una Compagnia dell’

80°Reggimento Addestramento Volontari “Roma”(26)

* sorvolo di una formazione di 3 AGUSTA A-109 e 3 SIKORSKY CH-47 “Chinook” dell’Esercito Italiano

23 Il Reggimento , costituito nel 1884, viene inquadrato nella “Brigata Roma” cui vengono concesse le mostrine con i colori araldici giallo-rosso della città Capitolina. Concorre alla campagna d’Africa del 1896 ed alla costituzione del Corpo di Spedizione impiegato nella guerra Italo-Turca del 1911-1912. Nella Grande Guerra (1915-1918) combatte sugli altopiani del Trentino , sul fronte dell’Isonzo, sul basso Piave e sul Grappa. Nel 1941 raggiunge il fronte russo dove, impiegato in un durissimo ciclo operativo, guadagna due medaglie d’Oro al Valor Militare. Attualmente è alle dipendenze della Scuola Sottufficiali dell’Esercito quale Reggimento Addestramento Volontari

Segue una

Compagnia di Volontari in ferma breve della Marina Militare, preceduti dalla bandiera della Scuola Sottufficiali di Taranto(27)

I Volontari in ferma breve sono destinati a costituire la parte più consistente del personale di truppa della Marina Militare. La loro formazione, presso le Scuole Sottufficiali di Taranto e La Maddalena, si articola in due fasi: -una prima che prevede un armonico sviluppo dei contenuti formativi di base culturali, etici e marinareschi, ed -una seconda durante la quale si sviluppa la formazione specialistica in relazione alla categoria di appartenenza.

24 Segue una Compagnia Volontari Aeronautica Militare(28)

La Compagnia Volontari rappresenta tutti i giovani Avieri in ferma breve, professionisti del futuro che l’Aeronautica Militare sta selezionando in vista della definitiva abolizione del personale di leva. Si tratta di personale altamente specializzato che, dopo uno specifico iter addestrativo presso gli Istituti di formazione della Forza Armata, contribuisce al delicato compito della difesa degli aeroporti, dei mezzi e delle installazioni “sensibili” sul territorio nazionale e nell’ambito delle numerose missioni di pace in campo internazionale

Segue una Compagnia della

Scuola Allievi Carabinieri(29)

La Scuola Allievi Carabinieri è ubicata in Roma nella Caserma intitolata alla MOVM Capitano Orlando De Tommaso ed è l’unico istituto per la formazione dei Carabinieri effettivi. La Scuola é’ articolata su 3 battaglioni: -Il 1° Battaglione Allievi in Roma,, -il 2° Battaglione in Campobasso e -il 3° Battaglione di Iglesias. Posta alle dipendenze del Comando delle Scuole dell’Arma, è deputata a conferire ai futuri Carabinieri, durante gli 11 mesi di frequenza, la preparazione militare, professionale e morale del futuro Carabiniere

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Segue una Compagnia della

Scuola Allievi Finanzieri(30)

La Scuola Allievi Finanzieri dal gennaio 2002 ha sede a Bari. L’Istituto provvede alla formazione degli allievi Finanzieri conferendo loro una preparazione del carattere giuridico, con particolare riferimento all’aspetto tributario. Il complesso immobiliare nel quale risiede è moderno e funzionale, destinato all’addestramento tecnico-professionale e militare degli Allievi finanzieri del contingente ordinario. La struttura ha una capacità ricettiva di 1000 posti letto, una zona didattica che consta di 35 aule, di cui 8 da 140 posti e 27 da 50 posti, nonché 2 aule di informatica, ciascuna con 19 postazioni dotate di computers dell’ultima generazione Un’area sportiva con campi da tennis, di calcio, piscina coperta, campo polivalente pallamano/basket/pallavolo, 9 palestre coperte; una piazza d’armi da 13000 mq; un poligono di tiro coperto con 13 linee di tiro. Comprende inoltre un Auditorium con 1300 posti a sedere, la chiesa capace di 1200 persone, dedicata alla “Natività di Nostro Signore Gesù” Infine un’attrezzata infermeria con 70 posti letto

Segue , preceduta dalla bandiera una Compagnia di Allievi Agenti della

Scuola Allievi di Pubblica Sicurezza(31) Sono giovani che, dopo aver superato un concorso pubblico, stanno frequentando il corso di formazione di 1 anno presso la Scuola Allievi Agenti di Alessandria.

26 La preparazione dei nuovi Agenti, accanto alle materie giuridiche, prevede lo studio delle tecniche investigative e di polizia scientifica, nonché l’addestramento nelle tecniche operative e di guida dei veicoli in servizio di polizia. Un particolare impegno è inoltre riservato alla conoscenza delle lingue straniere, dell’informatica e delle nuove tecnologie in genere. Le Scuole della Polizia di Stato sono diffuse in tutta Italia e, terminato il corso di base, i nuovi Agenti si specializzeranno presso i Centri di Addestramento della , Ferroviaria, Postale e delle Comunicazioni, di Frontiera e dell’Immigrazione, o presso le Scuole di Polizia Giudiziaria, Amministrativa e Investigativa.

Segue una compagnia della Scuola Agenti Polizia Penitenziaria(32) L’Istituto di Cairo Montenotte, situata a 25 Km da Savona, è attiva dal 1954. Per mandato istituzionale organizza e svolge corsi di formazione prevalentemente rivolti a personale di Polizia Penitenziaria di vari ruoli. La Scuola, che è in grado di ospitare 350 corsisti, è dotata, fra l’altro, di aula magna, teatro, poligono di tiro e impianti sportivi di vario genere. E’ anche sede di seminari, conferenze e corsi di aggiornamento. Il reparto inquadrato è costituito da allievi agenti ausiliari del 74° corso.

27 Con lo sfilamento delle Bandiere delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato, degli Istituti Militari e delle Scuole di Formazione e Reclutamento delle nostre Forze Armate, si chiude il 1° Settore, che ha posto in evidenza la complessa e multiforme organizzazione addestrativa e formativa che impegna le Forze Armate e i Corpi Armati dello Stato nella preparazione dei giovani che saranno poi chiamati, ai vari livelli di responsabilità, a guidare altri giovani sul territorio nazionale e sui teatri esterni

2° SETTORE

E’ ora la volta del 2° Settore che si appresta a sfilare agli ordini del

Gen. Di Brigata Aerea – Mirco ZULIANI

Vice Capo di Stato Maggiore del Comando della Squadra

Il 2° Settore é relativo alle Missioni di pace nel mondo riferite al passato.(33) (34)

* formazione di 3 AGUSTA-BELL AB-212 e 3 SIKORSKY SH-3D della Marina Militare

28 La sfilata inizia con il

1° Sottosettore,

che è agli ordini del Colonnello Carlo CALENCO. Che è seguito dalla

Banda della Brigata Meccanizzata “Aosta” (37) che accompagna lo sfilamento dei Reparti. La Banda è composta da 40 elementi, tutti volontari in ferma annuale ed ha la sua sede a Messina, con compiti di rappresentanza in occasione di cerimonie militari nell’area di giurisdizione del Secondo Comando Forze di Difesa (Sud Italia) Il repertorio del complesso, diretto dal Maresciallo Gaetano Spadaro, spazia dalle musiche tipicamente militari a brani di musica sinfonico-operistica.

Segue una Compagnia con Bandiera del 6° Reggimento Alpini (36)(Monzambico) costituito il 1° novembre 1882 con i battaglioni “Val d’Orco”, Val d’Aosta” e “Val Tagliamento”. Dal 1935 è inquadrato con i Reggimenti 5° Alpini e 2° Artiglieria Alpina nella Divisione Alpina “Tridentina” Il suo battaglione “Trento”, inquadrato nell’11° Reggimento Alpini di nuova costituzione, verrà impiegato nella campagna d’Africa Orientale. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Reggimento partecipa alla campagna di Russia, dalla quale le “penne nere” usciranno, per ammissione dello stesso nemico, imbattute. Il 6° Reggimento sfila con l’elmo blu delle Nazioni Unite, sul quale campeggia la “penna nera”,a ricordo della sua partecipazione alla missione in Monzambico.

Segue una 29

Compagnia dell’ 11° Reggimento Genio(38)(Bosnia)

Il 1° marzo 1928 si forma l’ 11° Reggimento Genio su un battaglione zappatori- minatori, un battaglione telegrafisti, un battaglione teleferisti e tre colombaie. All’inizio del secondo conflitto , il Reggimento diventa centro di mobilitazione e, tramite il deposito, costituisce numerosi reparti delle varie specialità. Ridenominato “Guastatori”, nel corso del 2001 viene assegnato alla Brigata “Pinerolo”. La Bandiera di guerra è decorata di una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito, una medaglia di bronzo al Valor Militare ed una medaglia di bronzo al Valor Civile. Ordinato su di un comando di Reggimento, Compagnia di supporto logistico e Battaglione genio-guastatori, costituisce la risorsa dedicata alla mobilità, schieramento e combattimento in ambito Brigata. Alimentato da Volontari in ferma annuale, il Reggimento è di stanza a Foggia

Sfila ora una

Compagnia del 33° Reggimento Artiglieria Terrestre (da campagna semovente) “ACQUI” (39)(Albania)

Nasce il 1° gennaio 1915, partecipa alla 1^ guerra mondiale per essere poi sciolto il 1° agosto 1920. Ricostituito nel 1939 con l’attuale denominazione, prese parte al Secondo Conflitto Mondiale, impiegato dapprima alla frontiera occidentale e poi sul fronte Greco-Albanese.

30 L’8 settembre 1943 si oppose a Cefalonia agli attacchi portati da preponderanti forze tedesche che ne chiesero la resa, sottoponendolo a successive rappresaglie che ne determinarono lo scioglimento. Ricostituito nel 1947, rimase in vita fino al 1975 per essere nuovamente ricostituito nel 1993 con l’attuale denominazione. La bandiera di guerra è decorata di una medaglia d’Oro e di una Croce di Guerra al Valor Militare. Il Reggimento ha sede a L’Aquila.

· Sorvolo di una formazione della 46^ Brigata Aerea Tasporti dell’Aeronautica Militare, composta da 1 C-130J e 2 G-222. · Sfila ora una

Compagnia con Bandiera del 186° Reggimento Paracadutisti “FOLGORE” (40)(Somalia, Timor Est,IRAQ)

Il 186° Reggimento è stato costituito a Tarquinia nel 1941 e viene impiegato da subito in Africa Settentrionale, sino alla sua decimazione nella storica battaglia di El Alamein nell’ottobre 1942. I resti dell’invitto Reggimento hanno modo l’anno successivo di partecipare alla battaglia di Takrouna in Tunisia. Nel brevissimo ciclo operativo il personale di ogni grado merita ben 13 Medaglie d’Oro al Valor Militare. Ricostituito nel dopoguerra diventa 5° Battaglione “El Alamein” per poi ridiventare 186° Reggimento nel 1992. La bandiera del Reggimento è decorata di una Medaglia d’Oro al Valor Militare per le operazioni del 1942 , una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito per la partecipazione del reparto all’operazione “IBIS” in Somalia.

31 Fuori dai confini nazionali, ha operato in Libano nel 1982, in Bosnia nel 1999 ed in Albania nel 2000. E’ attualmente impiegato in Afghanistan Il Reggimento ha sede in Siena.

E’ ora la volta di una Compagnia Missioni (varie) dell’Esercito (41) In cui sono rappresentate le missioni di -CRIMEA del 1855. Si ricorda il Corpo di Spedizione di 18000 uomini al comando del Generale La Marmora, distintosi nella battaglia della Cernia; -BOXER(Rivolta dei Boxer).Il 14 luglio 1900, venne costituito a Napoli un corpo di spedizione internazionale con il compito di porre fine alla rivolta dei “Boxers” e difendere i protettorati europei -CONGO. Nel 1960 le Nazioni Unite stabilirono l’intervento di una forza di pace denominata ONUC con il compito di assicurare il ritiro delle forze dell’esercito belga, assistere il Governo congolese nel mantenimento dell’ordine, preservare l’integrità territoriale e l’indipendenza politica del Congo prevenendo eventuali tentativi insurrezionali.La missione ebbe termine nel 1964. Dal dicembre 1999 è in corso la Missione di Osservazione delle Nazioni Untite in Congo (MONUC) il cui Vicecomandante è un Generale italiano dell’Esercito -OSSERVATORI ONU.Si tratta di Ufficiali dell’Esercito messi a disposizione delle Organizzazioni Internazionali per un impiego temporaneo nelle aree di crisi: I compiti principali sono il controllo del cessate-il-fuoco, la salvaguardia dell’integrità delle zone di interposizione,il controllo dell’ evacuazione di profughi e/o feriti ed il controllo degli armamenti. Le principali Missione di Osservazione alle quali l’Esercito Italiano prende parte sono: INDIA e PAKISTAN, SIRIA, ISRAELE, LIBANO, EGITTO, SAHARA OCCIDENTALE, IRAQ e KUWAIT, CONGO, ETIOPIA ed ERITREA) -UNIFIL.Dal 1979 opera in Libano uno squadrone Elicotteri della Cavalleria dell’Aria nell’ambito della forza UNIFIL (United Nations Interim Forces in

32 Lebanon).Il contingente Italiano, su base interforze, è operante in Libano dal Luglio 1979 con compiti di ricognizione, ricerca e soccorso, trasporto sanitario e Collegamento.

Segue la Fanfara della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”(42) Che annuncia ed accompagna il passaggio dei Bersaglieri nella loro caratteristica corsa cadenzata La storia della Fanfara della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” si identifica con la storia dell’8°Reggimento Bersaglieri. Costituito nel 1871, il Reggimento venne sciolto nel 1975, quando dà vita alla 8^ Brigata Meccanizzata “Garibaldi”. La fanfara segue ancora la Brigata quando quest’ultima lascia la sede di Pordenone per trasferirsi in quella di Caserta. Inglobata la Fanfara del 63° Battaglione Bersaglieri “Fagaré”, dal 31 dicembre 1999 essa è alle dirette dipendenze del Reparto Comando e Supporti Tattici della Brigata ed ecco ora i Fanti piumati dell’ 11° Reggimento Bersaglieri(43)(Libano)

che viene costituito in Caserta il 16 settembre 1883 e partecipa ad entrambi i conflitti mondiali. I Bersaglieri, fin dalla 1^ Guerra d’Indipendenza, sono l’espressione della naturale generosità del popolo italiano. Ha sede a Orcenigo Superiore (PN) La Bandiera dell’ 11° Reggimento si fregia di un Ordine Militare d’Italia, di una Medaglia d’Oro al Valor Militare, di una Medaglia d’Argento al Valor Militare ed una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. La calottina bianca testimonia la partecipazione alla missione LIBANO 1, del 1982, portata a termine senza alcun incidente

33 Segue la Fanfara dipartimentale della Marina Militare(44)

Costituita nel 1991, a Taranto, comprende oggi un organico complessivo di 45 elementi, di cui 15 Volontari in Ferma Breve ed è diretta da un Primo Maresciallo Luogotenente. Seguendo le tradizioni centenarie del Corpo Musicale della Marina, la Fanfara Dipartimentale ha rappresentato la Forza Armata in molteplici manifestazioni nazionali.

La fanfara precede la

Compagnia Stendardi delle Unità navali della Marina Militare(45) (42 Stendardi) Sono gli Stendardi delle Forze Aeronavali della marina Militare; uomini e mezzi sempre pronti a far parte di dispositivi nazionali ed internazionali, chiamati a far fronte a situazioni di crisi soprattutto fuori dalle acque metropolitane. Molte delle Unità Navali e dei Comandi qui rappresentati hanno partecipato e partecipano attivamente a missioni di mantenimento della pace, quali: -Il soccorso ai profughi nelle acque vietnamite; -La Forza Multinazionale e di Osservazione in Sinai, -la forza ONU in Libano, fino alle missioni più recenti svolte in Somalia, Albania, Kosovo, Timor Est ed in Mare Arabico nell’ambito dell’operazione“ Enduring Freedom”. Questi stendardi, che comprendono anche quello del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, rappresentano simbolicamente gli equipaggi delle Unità della Marina: più di 10.000 uomini e donne, che a bordo delle navi, operano in mari vicini e lontani a tutela degli interessi nazionali.

34 Segue una Compagnia del Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare(46)(Libano, Somalia, Timor Est) con il caratteristico basco verde delle Forze Speciali della Marina Militare. Essi appartengono al Comando Subacquei ed Incursori, la cui bandiera è decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare e di Medaglia d’Argento al Valor Civile. Gli Incursori della Marina, addestrati ed equipaggiati per affrontare missioni contro obiettivi navali e terrestri, negli ultimi decenni sono sempre stati impiegati in ogni situazione di crisi, dalle missioni più rischiose e delicate, quali quelle in Libano, Golfo Persico, Somalia, Adriatico, Ruanda, Albania, Timor Est e Mar Arabico, agli interventi in occasione di calamità naturali. L’altissimo senso del dovere e la dedizione completa per l’assolvimento del compito sono i tratti distintivi di questi uomini che rappresentano una risorsa di valenza strategica che la Marina custodisce gelosamente.

Segue una Compagnia di Fucilieri di Marina appartenenti al Reggimento” San Marco”. (Libano, Somalia)(47) Il San Marco è l’ erede delle tradizioni e dei valori del glorioso battaglione “La Marina”, divenuto Real Marina all’indomani dell’Unità d’Italia. Il valore e l’abnegazione hanno sempre contraddistinto gli appartenenti a questo reparto, impiegati nei teatri operativi delle principali missioni multinazionali, quali la ex-Jugoslavia, Libano, Somalia, Golfo Persico, Bosnia, Eritrea, Timor Est. Dal 1999 il Reggimento San Marco è diventato Forza da Sbarco della Marina Militare, ed insieme alla Forza Aeronavale costituisce la Forza Anfibia nazionale, di elevata prontezza e flessibilità e capace di operare, da bordo delle navi anfibie, in qualsiasi area di crisi.

35 Inizia ora la sfilata il

2° Sottosettore(48) agli ordini del Colonnello Giorgio BARTOLETTI (G.di F.)

*Sorvolano il 2° Sottosettore tre elicotteri Agusta A-109 “Power” appartenenti all’Arma dei Carabinieri

Apre lo sfilamento la

Banda dell’Aeronautica Militare(49)

La Banda dell’Aeronautica Militare è la più giovane tra le formazioni musicali delle Forze Armate Italiane:infatti venne costituita nel luglio del 1937 ed ebbe come padrino d’eccezione l’illustre compositore Pietro Mascagni. Si compone di 103 elementi, reclutati tramite concorso pubblico. Si tratta di professionisti diplomati al Conservatorio e provenienti dai migliori complessi musicali nazionali.

La Banda precede il Gruppo Bandiere dell’Aeronautica Militare(50) (26 bandiere) Gli Stormi rappresentano il “cuore operativo” dell’Aeronautica Militare. Essi sono l’espressione di tutte le specialità dell’Arma Azzurra e, soprattutto, del lavoro di 50.000 uomini e donne che ne costituiscono oggi l’organico. Questi Reparti garantiscono un impegno costante nell’assicurare la Difesa Aerea nel dispositivo NATO, nel fornire contributi alle Forze di Reazione dell’Alleanza Atlantica, alle Forze Operative Europee di Reazione Rapida ed infine nel mettere

36 a disposizione delle Nazioni Unite la mobilità e rapidità del mezzo aereo per missioni condotte lontano dal territorio nazionale. Tali missioni hanno visto operare la nostra Aeronautica Militare nel Golfo Persico, in Somalia, in Bosnia, nella lontana Timor Est, in Albania e Kosovo, per arrivare alle più recenti missioni in Afghanistan e Kyrgyzstan. Nello scorso anno i Reparti di volo dell’Aeronautica hanno effettuato oltre 80.000 missioni di volo, per un totale di circa 104.000 ore di volo, dentro e fuori i confini nazionali; tra queste sono da sottolineare le circa 14.000 ore di volo effettuate in missioni di soccorso, con oltre 9.500 tonnellate di materiale trasportato, in Italia ma soprattutto all’estero.

Segue una Compagnia d’Onore dell’Aeronautica Militare(51)

La compagnia d’Onore dell’Aeronautica Militare è stata costituita per le esigenze di Guardia d’Onore e di Alta Rappresentanza. I suoi componenti – Ufficiali, Sottufficiali, Volontari in Ferma Breve e Avieri Vigilanza – vengono selezionati tenendo conto delle spiccate qualità fisiche e morali che devono contraddistinguere i militari impiegati in questa tipologia di servizi. In particolare la Compagnia d’Onore, inquadrata nell’ambito del Comando Aeronautica Militare di Roma, svolge la sua attività principale in seno agli Organi Costituzionali : Palazzo del Quirinale, Camera dei Deputati,Senato della Repubblica e Altare delle Patria.

37 Sfila ora una

(Compagnia mista Piloti, Specialisti, Aerosoccorritori e Incursori dell’Aeronautica Militare)(52) che rappresenta gli uomini dell’Aeronautica che hanno partecipato alle missioni di pace in tutto il mondo. Vediamo in prima fila i piloti in combinazione di volo con casco e gli specialisti, il “cuore operativo” della Forza Armata. Somalia, Monzambico, Albania, Timor Est, Eritrea sono solo alcuni dei teatri che hanno impegnato questo personale in missioni estremamente rischiose, fino a 17000 Km dall’Italia. Degna di nota è stata la ricostruzione della pista di volo di Bagram, in Afghanistan: Gli uomini dell’Arma Azzurra hanno trasformato a tempo di record un inutilizzabile campo di volo in un efficiente aeroporto, che consente oggi alle coalizioni internazionali di operare nell’ambito i “Enduring Freedom”. A seguire, unità altamente specializzate della Forza Armata, costituite dagli Aerosoccorritori e dal Reparto Incursori, veri e propri gruppi di èlite, addestrati per essere sempre e ovunque presenti alle operazioni internazionali.

Segue una

Compagnia Missioni Varie Arma dei Carabinieri(53)

La Compagnia vuole rappresentare le missioni alle quali hanno partecipato i militari dell’Arma, che ora citeremo : -CRIMEA (1855-1856, prima missione all’estero)

38 -Albania(1013-1920) per riorganizzare la locale gendarmeria -Palestina(1917-1919/ 1918-1921) per la vigilanza delle linee ferroviarie e dei sistemi di comunicazione e la protezione delle comunità europee; -SAAR(1934-1935) in occasione del plebiscito indetto per decidere sull’appartenenza della regione alla Germania o alla Francia; TURCHIA(1918-1923)per espletare compiti di Polizia militare e di addestramento della nuova polizia repubblicana turca -SOMALIA(1950) per svolgere compiti istituzionali di polizia e riorganizzare la polizia somala;

CAMBOGIA(UNTAC 1992-1993) per il controllo dell’applicazione dell’accordo sul rispetto dei diritti umani LIBANO(1979-1982/1984). per garantire il cessate il fuoco tra Israele e Libano,lo sgombero dei guerriglieri palestinesi dal Libano e la protezione di campi profughi; GUATEMALA (Minugua)(1995-2001)per vigilare sull’applicazione dell’accordo tra il governo del Guatemala e l’Unione Rivoluzionaria Guatemalteca ALBANIA (1991-1993), (ITALFOR Pellicano), missione umanitaria destinata a fornire assistenza alla popolazione albanese SOMALIA(1992-1995) nel quadro delle Missioni UNOSOM I e II, per ripristinare condizioni accettabili di sicurezza per la distribuzione degli aiuti umanitari TIMOR EST(1999-2000) come forza di interposizione tra la Milizia Indipendentistica e il Fronte Nazionale Indipendentista che avevano scatenato a Timor Est una violenta guerriglia Inoltre, pur non essendo rappresentate nello schieramento, i Carabinieri hanno fatto parte dei contingenti: ITALFOR Albatros in Mozambico (1993-1994), AIRONE in Kurdistan(11991), ONUSAL in Salvador (1991-1994)

39

Compagnia Carabinieri in missioni di oggi(54) I Carabinieri impegnati in missioni operative all’estero oggi sono oltre 1000. L’Arma dei Carabinieri ha preso attivamente processo evolutivo che ha riguardato l’impiego della Forza Armata prendendo parte ad interventi umanitari e di supporto alla pace. Le esperienze più significative sono state condotte sotto l’egida ONU, NATO OSCE o in forza di accordi multinazionali. Rilevante il contributo fornito nei Reggimenti MSU (Unità Specializzate Multinazionali) che operano nei Balcani, con l’intento di affiancare ai contingenti militari là impiegati forze di polizia vere e proprie, idonee a gestire in modo appropriato anche le problematiche di ordine e sicurezza pubblica in collaborazione con le forze di polizia locali. I principali interventi in atto riguardano: - La Bosnia-Herzegovina in seno alla missione EUPM (European Union Police Mission) con 22 militari; - il Kosovo,nell’ambito della missione KVM(Kosovo Verification Mission) con 16 militari; - l’ Albania, con la DIE (Delegazione Italiana Esperti),costituita per riorganizzare la polizia militare di quel Paese.Il modello di riferimento sarà quello dell’Arma dei Carabinieri; - la Palestina, missione TIPH(Temporary International Presence Hebron) con 17 militari, che hanno il compito di supervisionare l’accordo del 1996 tra Israele ed OLP; - il Libano, nell’ambito della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) con due unità inquadrate nel Reparto Polizia Militare Multinazionale) con compiti di vigilanza, controllo, scorte, rilievi per incidenti, polizia di frontiera; - l’ Africa,con la missione UNMEE (United Nations Mission in Etiopia and Eritrea) per compiti di polizia militare; - l’ Afghanistan,con la missione ISAF (Internationa Security and Assistance Force) cui partecipa un plotone di paracadutisti per la difesa del Comando nazionale ed una aliquota di polizia militare;

40 - i Balcani,con la missione IFOR(Implementation Force) in cui l’Arma é stata presente sin dall’avvio della missione, con compiti operativi e di polizia militare.Dal 1998 partecipa alla missione SFOR(Stabilisation Force) con una MSU (Multinational Specialised Unit); - il Kosovo, dall’agosto 1999,con la missione UNMIK (United Nation Mission in Kosovo) per compiti di controllo del territorio, con pattugliamento selettivo delle aree sensibili e di mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica; - la Macedonia, dall’agosto 2001, per svolgere funzioni di polizia militare, per assicurare il disarmo dell’UCK; - l’ IRAK, dove è schierato un plotone di Carabinieri a protezione dell’Ospedale da campo della Croce Rossa Italiana.Presto sarà inviato un reparto MSU per il mantenimento dell’ordine pubblico, la protezione della distribuzione degli aiuti umanitari ed il recupero delle opere d’arte.

· sorvolo da una formazione di 3 AB-412 della Guardia di Finanza e 3 AB- 412 delle Capitanerie di Porto ·

Nel settore delle missioni internazionali di pace, sfila adesso un reparto di formazione della GUARDIA DI FINANZA, composto : dalla Banda Musicale; da due compagnie antiterrorismo con bandiera; da due Compagnie del contingente di mare con bandiera.

La Banda del Corpo della Guardia di Finanza(55) Che sta avanzando in questo momento, è nata nel 1926. Composta da 105 music isti, costituisce oggi una tra le più note componenti musicali in ambito militare.

41 Questo prezioso complesso bandistico fa da cornice ad una delle nostre Istituzioni più prestigiose posta a tutela degli interessi economico – finanziari del Paese e dell’Unione Europea. La Guardia di Finanza, nel corso dei suoi 229 anni di storia, ha maturato una straordinaria esperienza e competenza nel perseguimento degli illeciti doganali, valutari e fiscali e nel contrasto della criminalità economica.

Sfilano adesso due compagnie antiterrorismo, i cosiddetti “Baschi Verdi”, che rappresentano la componente che la Guardia di Finanza destina ai servizi d’ordine pubblico. La presenza della Guardia di Finanza in Albania è stata necessaria sin dal 1997 per consentire il ripristino delle Istituzioni Finanziarie locali. Il tradizionale compito della Guardia di finanza è costituito dal contrasto all’evasione fiscale ed è orientato a salvaguardare il bilancio nazionale ed europeo, sia sul versante delle entrate sia su quello della spesa pubblica.Questa delicata e complessa missione viene svolta anche attraverso il contrasto al riciclaggio del denaro sporco, l’individuazione ed il sequestro dei patrimoni di origine mafiosa, la ricerca dei flussi di finanziamento al terrorismo internazionale, la lotta alle frodi comunitarie

Il secondo grande settore d’impiego della Guardia di Finanza è costituito dal contrasto ai traffici illeciti in mare, per il quali il Corpo ha una primaria competenza e responsabilità . Sfilano, al riguardo, due compagnie del contingente di mare, a testimonianza della partecipazione della Guardia di Finanza alle operazioni sul Danubio svolte dal 1993 al 1996, per garantire l’applicazione delle risoluzioni ONU ed UEO per la Pace nella ex-Jugoslavia.

42 La flotta aeronavale della Guardia di Finanza è forte di circa 600 natanti ed oltre 100 aeromobili. La Guardia di Finanza, anche attraverso l’incentivazione di forme di cooperazione con numerosi organismi di investigazione economico – finanziaria stranieri, ha raggiunto un notevole livello di efficacia, testimoniata dalla circostanza che numerosi Paesi – e tra questi alcuni tra quelli candidati ad entrare nell’Unione Europea – ne studiano la struttura, le metodologie operative e le tecniche di gestione per poter realizzare analoghi organismi di indagine, in un settore così spiccatamente specialistico

Inizia a sfilare il III SETTORE Relativo alle MISSIONI DI PACE NEL MONDO OGGI(60)

Comandante del Settore è il Brigadier Generale Umberto CAPARRO (E.I.) Segue, immediatamente dietro il 1° Sottosettore(61) al Comando del Colonnello MOTOLESE(E.I.) che è seguito dalla Banda TRAMAT(62) della Scuola Trasporti e Materiali dell’Esercito,

*Sorvolano l’inizio dello sfilamento del 3° Settore 3 Elicotteri SIKORSKY HH- 3F e 3 AGUSTA-BELL AB-212 appartenenti al 15° Stormo Ricerca e Salvataggio dell’Aeronautica Militare.

43 La Banda TRAMAT è stata costituita nel 1980. Nata su iniziativa del Generale Mario Clivio, Comandante delle Scuole della Motorizzazione, per soddisfare le esigenze interne e del Presidio Militare della Cecchignola, è andata nel corso degli anni accrescendo il proprio prestigio riscuotendo grande plauso. Già da tempo opera in ambito nazionale partecipando a cerimonie di carattere militare, civile e religioso, nonché la cambio della guardia al Palazzo del Quirinale. In ambito internazionale ( nell’agosto 2001 ha partecipato al 1° Festival Internazionale delle Bande Militari tenutosi nella città di Coblenza) Conta su un organico di 24 elementi, quasi esclusivamente di leva E’ diretta dal Maresciallo Calogero Butticé

Seguono, scortate da Personale dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri le Bandiere ONU, Unione Europea, NATO(63) Le componenti operative della Marina Militari sono sempre pronte ad entrare a far parte di dispositivi della NATO e della UEO e ad operare sotto l’egida dell’ONU per contribuire alla risoluzione delle situazioni di crisi, come testimonia la partecipazione alle formazioni navali NATO ed Europee, la presenza nell’ambito della Forza ONU in Libano e la partecipazione a numerose missioni condotte in aderenza a risoluzioni ONU

Che sono seguite dalle bandiere, appartenenti alle seguenti Nazioni (64) Austria, Bulgaria, Cipro, Irlanda,Francia(1°Reggimento Genio della Legione Straniera), Germania, Malta, Slovenia e Spagna, Stati Uniti d’America e Ungheria.

AFSOUTH FORMATION(64bis) Sfila ora una rappresentativa del Comando Forze Alleate del Sud Europa (AFSOUTH) di Napoli, composta da 2 Ufficiali, 16 Sottufficiali di diverse

44 nazionalità (Italiani, Tedeschi, Francesi, Greci, Canadesi, Polacchi, Ungheresi e Spagnoli) e 10 militari di truppa (Italiani). La rappresentativa è comandata dal Tenente Colonnello Antonio FERNANDEZ, dell’Esercito Spagnolo, segue -Il gruppo bandiere di AFSOUTH comprende quella della NATO, dell’Italia e di AFSOUTH, seguite dalle bandiere di 17 dei 19 Paesi che fanno parte dell’Alleanza Atlantica.Non sono presenti infatti Islanda e Lussemburgo. I 19 Paesi dell’Alleanza sono: Belgio, Canada, Rep.Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia, Ungheria, Stati Uniti) Il Comando Forze Alleate del Sud Europa è uno dei Comandi Regionali del Comando Alleato in Europa. E’ stato costituito a Napoli nel 1951. L’area di responsabilità del Comando delle Forze Alleate della Regione Sud comprende Grecia, Italia, Spagna, Turchia ed Ungheria. Include il Mar Nero, il Mar d’Azov, il Mar Mediterraneo e le sue vie d’accesso dall’Atlantico allo stretto di Gibilterra. AFSOUTH è inoltre responsabile delle operazioni NATO nei Balcani, che vedono schierati circa 58.000 uomini e donne per le attività SFOR in Bosnia e Croazia, della KFOR in Kosovo, Albania e Macedonia e della Task Force in Macedonia. A questi si aggiungono gli aerei schierati per lo più in basi italiane, a sostegno delle stesse operazioni e due forze navali NATO di reazione immediata che operano prevalentemente nel Mediterraneo. AFSOUTH è anche impegnato con l’operazione ACTIVE ENDEAVOUR, a sostegno della lotta contro il terrorismo internazionale impiegando una forza navale che opera nel Mediterraneo Orientale dallo scorso ottobre.Da allora le navi della NATO hanno stabilito contatto con circa 10.000 navi mercantili.Hanno anche condotto operazioni di soccorso che hanno consentito il salvataggio di 84 persone da una piattaforma petrolifera e dei 254 passeggeri di una nave mercantile.

45 *Sorvolo di una flight composta da 1 velivolo ATR-42 e 2 PIAGGIO P-166DL3 appartenenti alla componente aeronautica della Guardia di Finanza

Sfilano ora gli stendardi di

EUROFOR – EUROMARFOR(65) Gli Stendardi sono seguiti dalle 4 bandiere delle Nazioni che ne fanno parte, Francia, Italia, Portogallo e Spagna. Mentre la Forza Europea deve ancora essere proficuamente impiegata, La Forza Marittima Europea, che è stata costituita nel 1995 concorre attivamente al mantenimento della pace e allo sviluppo di una identità europea di Difesa e Sicurezza sul mare. Il Comando è assegnato, con rotazione biennale, alle Autorità navali delle quattro Nazioni. Attualmente, la Forza Marittima Europea, a guida italiana, comprende il Cacciatorpediniere Mimbelli, ed è dislocata per la prima volta fuori dal Mediterraneo con compiti di sorveglianza e controllo delle linee di comunicazione marittime nel Mare Arabico e Oceano Indiano, quale contributo alle operazioni di contrasto al terrorismo internazionale.

La Fanfara della Brigata Alpini “Taurinense”(66) Che precede una Compagnia del 3° Reggimento Alpini, nasce nel 1965 dalla fusione dei preesistenti complessi bandistici del 4° Reggimento Alpini e del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna. Ha sede nella Caserma “Monte Grappa” di Torino. E’ composta da Sottufficiali Volontari in servizio Permanente ed in ferma volontaria.

46 Ha partecipato a numerose manifestazioni all’estero fra le quali i Festival di Albertville, Bad Reichenall, Chambery, La Chaux di Fonds, Losanne, Huesca. Ha suonato in tutte le Regioni d’Italia partecipando anche a programmi televisivi. Ha suonato in Piazza S.Pietro al cospetto del Santo Padre, a Mostar e Serajevo per il Natale del 1997 ed ancora in Bosnia nel 2000. Si è esibita in Albania presso il Comando internazionale COMMZ W ed a Pristina presso il Comando KFOR.

In testa alla Compagnia del 3° Reggimento Alpini (Enduring Freedom)(67)(Afghanistan) i nuclei cinofili, che rappresentano una nuova capacità operativa dell’Esercito. Si tratta di nuclei anti-esplosivo costituiti da binomi CONDUTTORE-CANE altamente specializzati nella ricerca di qualunque tipo di ordigno esplosivo,dovunque occultato. Il Cane trova l’ordigno e lo segnala al conduttore che interviene per neutralizzarlo Il 1° novembre 1882 si forma il 3° Reggimento Alpini con i Battaglioni “Val Stura”, Val Maira” e “Montri Lessini”. Nel 1886 i Battaglioni dipendenti prendono nome di “Fenestrelle”, “Susa” e “Susa 2°”. Dal 1908 il Reggimento inquadra i Battaglioni “Pinerolo”,”Finestrelle”, “Exilles” e “Susa”. Viene impiegato il Libia (1911-1912) e combatte duramente nella Prima Guerra Mondiale. Partecipa alla conquista dell’Etiopia. La grande unità, dopo aver combattuto in Grecia e presidiato i Balcani verrà sciolta nel settembre 1943 in Montenegro. Il 25 giugno 1944 viene ricostituito il 3° Reggimento Alpini, per la 1^ Brigata del Corpo Italiano di Liberazione, ma si scioglie il successivo 30 settembre per dare vita al Reggimento Fanteria Speciale. Con la ristrutturazione dell’Esercito, al Battaglione Alpini “Susa”, ricostituito il 23 novembre 1945 per trasformazione del 520° Battaglione Guardie per il 4° Reggimento Alpini,

47 sono assegnate per decreto 12 novembre 1976 Bandiera e tradizioni del 3° Reggimento. Il 23 novembre 1993 il Battaglione viene inquadrato nel ricostituito 3° Reggimento Alpini. RICOMPENSE E ONORIFICENZE: 1 medaglia di Cavaliere dell’ Ordine Militare d’Italia, 3 Medaglie d’Argento al Valor Militare, 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare, 1 Croce di Guerra al Valor Militare, 1 Medaglia d’Argento per Benemerenza, 1 Medaglia di Bronzo al Merito della Croce Rossa Italiana.

Segue la

Banda della Brigata “Sassari”(68) Costituita nel 1988, la Banda della Brigata “Sassari” ha ereditato la tradizione delle disciolte Bande Reggimentali ed ha tenuto la sua prima esibizione pubblica il 4 novembre dello stesso anno a Cagliari, in occasione della Festa delle Forze Armate. La Banda è formata da circa 30 militari cui si salda un drappello di tamburi imperiali con Mazziere. Caratteristico è l’accompagnamento vocale agli strumenti, in lingua sarda. Il repertorio della Banda varia da quello tipico delle formazioni militari a quello classico, con brani di Rossigni, Verdi , Puddu, Sousa, Beethoven ed altri compositori. Oltre a partecipare alle manifestazioni militari, la Banda si è esibita in occasione dei maggiori avvenimenti sportivi, anche a carattere internazionale, che si sono svolti in Sardegna. Intensa l’Attività concertistica in tutta l’isola ed in Italia. Dalla sua costituzione la banda è diretta dal Maresciallo Andrea Atzeni

Segue una

48 Compagnia del 152° Reggimento Fanteria “Sassari”(69)(FYROM)

Costituito il 1° marzo 1915 in Tempio Pausania (Sassari), partecipa ed è presente ininterrottamente nei quattro anni delle 1^ Guerra Mondiale sul Carso, a Monte San Michele, sulla Bainsizza, a Vittorio Veneto e sul Piave. Nel 2° Conflitto Mondiale è schierato sul fronte orientale, in territorio Jugoslavo ed in territorio nazionale, partecipando nel 1943 alla difesa di Roma. La Bandiera di Guerra è decorata di 2 Medaglie d’Oro al Valor Militare e dell’ Onorificenza dell’Ordine Militare d’Italia. Negli anni ha preso parte alle operazioni in supporto della Pace in Bosnia, Kosovo e Macedonia ed in territorio nazionale nelle operazioni di concorso alle Forze dell’Ordine. Il Reggimento ha sede a Sassari.

Segue il 131° Reggimento Carri (Kosovo)(70) Costituito in Siena il 27 luglio 1941 ed equipaggiato con carri francesi di preda bellica, viene assegnato alla Divisione Corazzata “Centauro” e schierato in Friuli. Nel gennaio 1942, viene inviato in Sicilia dove contrasta le forze alleate sbarcate nell’isola. A metà agosto 1943 gli elementi superstiti vengono trasportati a Siena dove fu dislocata l’Unità per essere riorganizzata. Con la ristrutturazione dell’Esercito, il 21 ottobre 1975 viene formato in Bellinzago Novarese il 101° Battaglione Carri “M.O. Zappalà”. Alla nuova unità viene assegnata la Bandiera del 131° Reggimento fanteria carrista del quale tramanda pertanto le tradizioni. Il 1° luglio 1991 il Battaglione passa alle dipendenze dell’ 8^Brigata Bersaglieri “Garibaldi” e si trasferisce nella Caserma “P.Capone” di Persano (Salerno). Il 1° settembre 1993 si riordina in 131° Reggimento Carri, assumendo nei suoi ranghi personale del disciolto 31° Battaglione Carri “MO Andreani”

49 *ecco ora il sorvolo di 3 recentissimi elicotteri pesanti trimotori, EH-101 della Marina Militare, presenti per la prima volta alla parata

E’ ora la volta di una Compagnia del Reggimento Lagunari “Serenissima”(71)

Il Reggimento Lagunari è nato quale baluardo difensivo della laguna di Venezia, dopo numerose trasformazioni il 24 maggio 1964 assume l’attuale denominazione. Il Reggimento opera con mezzi anfibi, battelli e veicoli cingolati che sono usati per tutti i tipi di operazioni anfibie. Il Reggimento è costituito da personale volontario e in questa veste ha partecipato alle operazioni di supporto alla pace in Bosnia e Kosovo. In territorio nazionale ha partecipato alle operazioni di concorso alle Forze dell’Ordine nel controllo del territorio. Il Reggimento ha sede a Venezia Mestre.

Segue una Compagnia mista Artiglieria, Genio e Trasmissioni(72) (Albania, Bosnia, Afghanistan) composta da Artiglieri e personale del Genio e delle Trasmissioni dell’Esercito Italiano, che rappresenta il personale militare che opera in Albania, Bosnia- Herzegovina ed Afghanistan.

50 Ecco ora una Compagnia del 9°Reggimento d’Assalto Paracadutisti “COL MOSCHIN”(73)

Il Reggimento trae origine dal IX Reparto d’Assalto degli Arditi, utilizzati per sfondare le difese nemiche a premessa degli attacchi di fanteria, che si distinse sul Monte Grappa, dove fu protagonista della riconquista di alcune posizioni austriache sul Col Moschin, sul Col della Berretta e sull’Asolone nel corso della 1^ Guerra Mondiale. Il Reggimento è formato esclusivamente da Ufficiali, Sottufficiali e Volontari in Servizio Permanente. L’Unità fa parte delle Forze Speciali dell’Esercito Italiano ed ha partecipato a tutte le operazioni fuori dal territorio nazionale, dal Libano all’Afghanistan. La Bandiera di Combattimento è insignita di 3 Medaglie d’Argento al Valor Militare ed 1 Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito. Il Reggimento ha sede a Livorno.

E’ ora la volta di una

Squadrone Lancieri su blindo pesante armata“Centauro” appartenente al 6° Reggimento Lancieri di Aosta (74)

Costituito con Regio Biglietto il 28 agosto 1774 dal Re di Sardegna, Vittorio Amedeo Terzo, il Reggimento ha partecipato alla 1^ Guerra d’Indipendenza nel 1848. Nel 1852 ha preso parte alla campagna di Crimea armato di lancia e sciabola. Nel 1864 è stato impegnato nell’Italia del Sud nella campagna contro il brigantaggio.

51 Nel 1866 ha condotto operazioni nella 3^Guerra d’Indipendenza e successivamente nei due conflitti mondiali. Dal 1992 al 1998, il reparto è stato impegnato nella operazione “Vespri Siciliani” e dal 2001 partecipa all’Operazione “Joint Forge” in Bosnia. Nel 1991 il reparto si è trasferito da Cervignano del Friuli a Palermo, sua attuale sede. Il modernissimo veicolo blindato “Centauro”, dal peso di 21 t. circa, è armato di cannone 105/52, raggiunge una velocità di 100 Kmh

Segue una Compagnia del Corpo Sanitario dell’Esercito(74 bis) Ottenuto dalla fusione dei precedenti Corpi di Sanità e Veterinario, il Corpo Sanitario dell’Esercito vanta una tradizione che data 1833 quando Carlo Alberto riordinò i servizi dell’Esercito Sardo. I due Corpi hanno già avuto vita comune, tant’è che nel 1973 il Servizio Veterinario appena costituito è posto alle dipendenze del Consiglio Superiore della Sanità Militare. L’i importanza del Corpo cresce di pari passo con il riconoscimento di salvare quante più vite possibile sul campo di battaglia assunta a preciso dovere di ogni Comandante. Anche se ciò forse non traspare dalle aride cifre che testimoniano i bilanci delle terribili giornate di lotta della 1^Guerra Mondiale, è altresì vero che uno sforzo enorme per migliorare le capacità d’intervento e primo soccorso venne fatto anche allora. Oggi il medico ed il veterinario militare, alla luce dei nuovi compiti umanitari assegnati alla Forza Armata, svolgono una funzione di capitale importanza nella prevenzione sanitaria a favore dei nostri contingenti dislocati in terre ad alto rischio epidemico. Parimenti, la loro opera è fondamentale per la ricostruzione del tessuto connettivo sociale nelle aree poste sotto il controllo delle forze multinazionali.

52 seguono 1 Autoarticolato per il trasporto di mezzi corazzati, con Veicolo Corazzato da Combattimento(VCC)”DARDO” e veicoli blindati leggeri 6x6 “PUMA”(75) I veicoli sono ATC-81, a trazione integrale vengono utilizzati per il trasporto di mezzi corazzati. Le caratteristiche principali possono riassumersi così: Motore con 8 cilindri per un totale di 17.174 c³ .Sviluppa una potenza di 450 CV. 8 sono le marce e 4 i posti in cabina. Pesa 28.900 Kg , può trasportare un carico di 50.000 Kg e rimorchiarne uno da 15.000 Kg. Lungo 17,60 m , largo 3,15 ed alto 3,33, raggiunge una velocità massima di 64 Kmh per una autonomia di 600 Km, grazie ai 500 litri di gasolio che imbarca. Supera pendenze di 30° Il Veicolo Corazzato da Combattimento(VCC) “Dardo” è in grado di trasportare una squadra di 7 fucilieri equipaggiati. Pesa circa 23,4 tonnellate e raggiunge una velocità massima di 70 Kmh. Ha un motore turbodiesel da 512 CV ed è armato con un cannone da 25 mm. con una Mitragliatrice coassiale da 7,62 mm. E’ in grado di lanciare missili controcarro “TOW”. L’equipaggio è composto da 2 militari. Il “Dardo” dal 2002 sta equipaggiando i Reggimenti meccanizzati e gli Enti addestrativi della Forza Armata. Sono allo studio le configurazioni del mezzo nelle versionii Posto Comando, Controcarri TOW, porta mortai e porta feriti. Veicolo Blindato Leggero 6x6 “PUMA”. Si tratta di un veicolo blindato, ruotato, idoneo al combattimento in operazioni a bassa intensità ed all’assolvimento di compiti connessi con le attività di controllo del territorio in ambito nazionale ed in operazioni fuori area. Elevate sono le sue doti di mobilità su qualsiasi tipo di terreno ed il suo livello di protezione balistica ed NBC come la sua capacità di autodifesa tramite mitragliatrice Browning di bordo da 12,7 mm. e lanciafumogeni. Trasporta 5 uomini equipaggiati

53 Dallo scorso anno ha cominciato ad equipaggiare i Reggimenti paracadutisti, alpini e lagunari.Pesa circa 8,2t. e raggiunge i 110 Kmh grazie ad un turbodiesel da 180 CV.

L’autonomia è di 700 Km

Sfilano ora gli Stendardi Unità che hanno partecipato alla missione Enduring Freedom(76)

Si tratta degli Stendardi di alcune Unità navali che hanno partecipato alle operazioni condotte in mare Arabico per la lotta al terrorismo internazionale. La partecipazione della Marina all’operazione “Enduring Freedom”, si è concretizzata a partire da novembre 2001, con l’invio del Gruppo Navale italiano composto dalla portaerei “Garibaldi”, dalla fregata Zeffiro, dal pattugliatore Aviere e dalla rifornitrice Etna. Successivamente in Mare Arabico si sono avvicendate in tempi diversi, il cacciatorpediniere “de la Penne” e le fregate Maestrale, Euro e Aliseo per un impegno complessivo di 2600 uomini e donne.

Segue una Compagnia di CONSUBIN Gruppo Operativo Subacquei(77) Il Gruppo Operativo Subacquei della Marina, inquadrato nel Comando Subacquei ed Incursori, svolge principalmente il compito di bonifica degli ordigni esplosivi in mare, lungo i litorali e nei porti ed interviene, inoltre, in operazioni di soccorso a sommergibili in difficoltà.

54 Il Gruppo vanta antiche tradizioni ed è dotato di apparecchiature che consentono interventi fino a una profondità di 300 metri e la ricerca fino a un fondale di 600 metri. I subacquei della Marina hanno partecipato a diverse missioni di pace e ad operazioni in concorso alla Protezione Civile, tra le quali il terremoto in Molise mettendo a disposizione le proprie apparecchiature iperbariche.

Immediatamente dietro sfila una Compagnia del Battaglione “San Marco” su 5 veicoli(78) Sono cinque mezzi VM 90 con bandiera appartenenti al Reggimento San Marco, inquadrato nella Forza da Sbarco della Marina Militare, di stanza a Brindisi. Gli appartenenti a questo reparto hanno partecipato alle principali missioni di pace svolte in teatri operativi sia vicini che lontani. Oggi sono impegnati nell’operazione “Enduring Freedom” contro il terrorismo internazionale in qualità di squadre ispettive per il controllo del traffico mercantile nell’Oceano Indiano e nel Mare Arabico. Personale del Reggimento è altresì presente in Albania ed in Kosovo

sorvolo di 3 PIAGGIO P-166DL3 delle Capitanerie di Porto

Segue una Compagnia delle Capitanerie di Porto su 5 veicoli VM 90(79) * La ricerca ed il soccorso in mare costituiscono l’impegno primario della Guardia Costiera, settore operativo delle Capitanerie di Porto.

55 Le altre principali attività che il Corpo svolge sono la sicurezza della navigazione, la protezione dell’ambiente marino,il controllo sulla pesca e la polizia marittima. Estremamente importante è il contributo che le Capitanerie di Porto forniscono alle missioni di supporto alla pace per la specifica competenza del personale nel controllo del traffico mercantile e dei porti. Intenso è il concorso ad attività di controllo del flusso migratorio, sia nell’ambito del 28° Gruppo Navale della Marina Militare presente in Albania, che lungo le coste meridionali italiane ed in particolare nel Canale di Sicilia

Al comando del Colonnello Valentino SAVOLDI

Inizia a sfilare il 2° SOTTOSETTORE che ha per tema Le Missioni di pace oggi(80)

Lo sfilamento ha inizio con una Compagnia Mista Aeronautica Militare(80)

L’Aeronautica Militare apre il sottosettore dedicato alle componenti Operative delle attuali missioni di pace con una formazione di 10 VM. Il personale dell’Aeronautica Militare, quotidianamente al servizio dei cittadini ed ambasciatori di sicurezza nel mondo, sfila nella tipica tenuta desertica da combattimento a simboleggiare il costante impegno operativo di tutta l’Arma Azzurra nei compiti a lei assegnati in Italia e all’estero ed in particolare nell’area balcanica e in Afghanistan, nel trasporto di personale, materiali e mezzi delle Forze Armate Italiane e straniere

56 A chiudere lo sfilamento una Torre Mobile STM-01 (82), apparato di controllo per impiego campale che assicura in modo autonomo i collegamenti terra-bordo- terra e terra-terra in scenari operativi al di fuori del territorio nazionale, come i distaccamenti “fuori area”, o fuori dalle strutture aeroportuali, come ad esempio in operazioni di supporto alla Protezione Civile

(Sistema “SPADA” (83)) E’ ora la volta delle formazioni dei mezzi operativi dell’Aeronautica Militare. In prima fila vediamo sfilare una parte della 700^ batteria missilistica “SPADA”, montata sul recentissimo mezzo ruotato ACG 170, concepito per il trasporto aereo dell’intero sistema. Il sistema è in dotazione ai principali Reparti Operativi della Forza Armata. Serve a garantire la difesa degli aeroporti e dei principali obiettivi sensibili da attacchi aerei a bassa e bassissima quota. In grado di schierarsi in tempi strettissimi sul territorio nazionale e all’estero, le batterie “SPADA” del Reparto Missili della 1^ Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare, sono state impiegate anche di recente in occasione del “G 8” di Genova e del vertice NATO-Russia a Pratica di Mare. Sui mezzi di trasporto trovano posto nell’ordine l’antenna del Radar di Scoperta ed Identificazione ,un Lanciatore porta Missili con 6 celle contenitrici standard in posizione di lancio,l’antenna del Radar di Illuminazione e Inseguimento bersagli ed infine, ad ultimare la formazione, la Centrale di Controllo della Sezione di Fuoco. Seguono 2 veicoli cabinati torpedo VM-90 in versione protetta. I mezzi,armati con una mitragliatrice MG-7,62 , sono in grado di trasportare fino a 6 militari e possono essere impiegati anche in operazioni di pattugliamento.

57 Segue la Fanfara della Scuola Allievi Carabinieri(84) In uniforme da parata . La fanfara apre lo sfilamento dei reparti dell’Arma dei Carabinieri. Costituita come primo nucleo di musicanti nel 1884, anno in cui a Torino si esibì in un concerto pubblico quale componente della allora Legione Allievi Carabinieri. Oggi la fanfara della Scuola Allievi Carabinieri di Roma è formata da 54 elementi ed il noto “pennacchio rosso” è indice di professionalità.

Il primo reparto a sfilare è una Compagnia del Reggimento CC “TUSCANIA”(85) Il Reggimento, inquadrato nella 2^ Brigata Mobile Carabinieri, è stato presente in tutti i fatti d’arme in Italia e all’estero, distinguendosi sempre per capacità operativa ed organizzazione. Oggi i Carabinieri Paracadutisti hanno acquisito elevata notorietà soprattutto per la grande professionalità dimostrata nel corso delle missioni oltremare come ISAF (International Security and Assistance Force).

È poi la volta di una Compagnia Carabinieri MSU(86) L’Unità Multinazionale Specializzata si é guadagnata unanimi riconoscimenti in campo internazionale e presso le altre Forze Armate. Dall’Agosto 1998, a fianco dei Reparti impegnati nelle tradizionali funzioni militari, l’Arma dei Carabinieri schiera in Bosnia, in seno alla missione SFOR, schiera una Unità Multinazionale Specializzata, un originale modello di Reparto ideato per sfruttare la duplice capacità di forza armata e polizia. I compiti affidati all’Unità di livello reggimentale, consistono nel promuovere l’ordine e le sicurezza pubblica, assistere il ritorno dei profughi e dei rifugiati e facilitare l’insediamento dei governi locali eletti dalle minoranze.

58 L’Unità ha operato con successo in Albania dall’aprile al settembre 1999. Dal 4 agosto 1999 un altro Reparto è schierato in Kosovo per collaborare con la Polizia ONU della Missione UNMIK (United Nation Mission in Kosovo) nelle attività di Polizia Giudiziarie e nell’Intelligence Criminale.

Di seguito una Compagnia mista Carabinieri(87) dell’8° Battaglione Carabinieri “Lazio” che è stato istituito il 2 maggio 1920. Nel 1940, il Reparto venne mobilitato in Grecia ed Albania e rimase poi disciolto dall’8 settembre 1943 sino all’agosto 1945. Dotato di Bandiera di Guerra, conta oggi oltre 800 effettivi, con ampio parco mezzi per il soddisfacimento, in autonomia, delle proprie esigenze d’impiego. Oltre a compiti in tempo di pace e guerra propri di tutti i reparti della componente mobile dell’Arma, tutela dell’Ordine Pubblico e intervento in caso di pubbliche calamità, l’8° Battaglione “Lazio” rappresenta la riserva a disposizione dell’Arma territoriale per l’assolvimento delle attività d’Istituto nella Capitale

59 Si appresta ora a sfilare il 3°SOTTOSETTORE al comando del Colonnello______FERRANDU il cui tema sono le Origini Storiche delle Forze Armate(89)

precede la sfilata delle uniformi storiche la

Banda dei “Granatieri di Sardegna”(90) Sin dal lontano 1786, anno in cui vennero costituite le prime bande musicali, la Banda , nei Granatieri, ha sempre ricoperto un ruolo di primissimo piano. E’ proprio grazie a questa secolare tradizione che la Banda Musicale ha saputo adattarsi alla moderna scena musicale, senza aver perso lo stile e la formalità che ha sempre caratterizzato la specialità Granatieri. Il tutto si racchiude in una atmosfera che riesce ad amalgamare l’aspetto artistico con quello militare, grazie a cerimoniale e comportamenti formali. La Banda Musicale dei “Granatieri di Sardegna” è costituita per la maggior parte da giovani che espletano il servizio militare di leva e che si dedicano con passione allo studio della musica. La Banda svolge compiti come : il cambio della guardia al Quirinale, visite ufficiali di Capi di Stato, incontri sportivi internazionali oltre che molteplici manifestazioni militari e civili.

La prima a sfilare è una Compagnia del 1°Reggimento “Granatieri di Sardegna”(91) che sfila con le uniformi del 1848. In quell’anno ci furono i combattimenti di Pastrengo, Santa Lucia e la battaglia di Goito. Nel momento più difficile di questa battaglia il Principe Vittorio Emanuele si pose alla testa dei due battaglioni di Granatieri guidandoli al contrattacco con lo storico grido “a me le guardie”.

60 Nel corso della 1^ Guerra d’Indipendenza si distinsero nei combattimenti in Veneto, Lombardia e Piemonte, quattro Reggimenti di cavalleria, i “Lancieri di Novara”, i “Lancieri di Aosta”, “Nizza Cavalleria” e “Piemonte Reale Cavalleria”

Segue una Compagnia mista in uniformi storiche (E.I.)(92) In prima fila l’uniforme storica del 1659 del reggimento “Guardie”, primo reparto permanente d’Europa e precursore dell’attuale Esercito di professionisti. Seguono le uniformi indossate dall’Esercito Piemontese del 1747. A seguire i Bersaglieri del 1836, anno della loro nascita. Passiamo poi alle guerre d’indipendenza con le uniformi del 1858 (reggimento Lancieri di Montebello) Siamo poi al 1860, uniformi dell’artiglieria. Segue il 1915, 1^Guerra Mondiale, uniformi degli Alpini. Il modello 1940 è quello della 2^ Guerra mondiale con le tenute nazionali e quelle d’Oltremare

Segue una Compagnia mista uniformi storiche della Marina Militare(93) Sono le uniformi storiche della Marina , dal 1821 sino al termine della 2^ Guerra mondiale. In prima fila sono schierate le bandiere e le uniformi delle Marine Preunitarie Sarda e Borbonica, cui segue una rappresentanza in divisa della Marina Sarda del 1833, indossata anche dal giovane Giuseppe Garibaldi e dalle Capitanerie di Porto. Nella quarta fila una rappresentanza di uniformi dei Marinai che combatterono sul Piave nel 1918.

61 Seguono i marinai del Reggimento San Marco nelle divise utilizzate durante il secondo conflitto mondiale, tra le quali quella kaki con le quali i fucilieri di marina si batterono ad El Alamein. Chiude un gruppo di marinai nella tenuta utilizzata dal 1940 al 1945, a ricordare tutti coloro che nell’ultimo conflitto servirono l’Italia, sulle navi o nelle basi della Marina Militare.

Segue un Plotone in uniformi storiche dell’Aeronautica Militare ed una replica del velivolo BLERIOT XI-su mezzo ruotato(94) La prima delle due file che compongono il plotone riproduce le uniformi della Regia Aeronautica all’atto della sua costituzione, il 28 marzo 1923. La seconda fila, invece, rappresenta le varie combinazioni – estive e invernali, coloniale e da volo – delle uniformi degli anni ’30 e ’40. Lo sfilamento continua con un velivolo “BLERIOT XI-I” del 1909, trasportato su mezzo ruotato. Aereo monoposto in struttura di legno e tela, dotato di un 7 cilindri “Gnome” da 50 HP, occupa un posto di rilievo nella storia dell’aviazione militare, in quanto primo velivolo al mondo ad essere impiegato in un conflitto bellico: la guerra per il possesso della Libia combattuta tra Italia e Turchia nel 1911. La guerra di Libia segna praticamente la nascita dell’aviazione da guerra e delle sue specialità, dal bombardamento alla ricognizione, dal volo notturno alle missioni di supporto alle truppe, e così via. Pur tecnologicamente superato, è stato proficuamente impiegato anche nel corso della 1^Guerra Mondiale ed alcuni esemplari hanno continuato a volare presso i Reparti della Regia Aeronautica sino al oltre la metà degli anni ‘20

62 Sfila ora una Compagnia in Uniformi Storiche dell’Arma dei Carabinieri che comprende la Grande Uniforme modello 1814, le Grandi Uniformi modello 1843 dei cavalleggeri di Sardegna, la Grande Uniforme modello 1833 e la Grande Uniforme da trombettiere modello 1834, l’Uniforme di servizo estiva modello 1843, la Grande Uniforme Coloniale da campagna del 1940, la Grande uniforme speciale (1843-1844) e l’uniforme da guerra del 1940

a seguire la Compagnia evoluzione storica dell’Arma dei Carabinieri(96) E’ composta da specialisti dell’Arma nelle varie uniformi, a cominciare dai cinofili. Si possono vedere i rocciatori e gli sciatori, i piloti e Personale in uniforme di servizio in Ordine Pubblico

E’ ora la volta di una Compagnia in uniformi storiche della Guardia di Finanza(97) Le uniformi indossate dai militari sono le seguenti: 1^ riga : Regno d’Italia 1886; 2^ riga : Regno d’Italia 1881; 3^ riga : Regno d’Italia 1907 – 1911 4^ riga : Guerra Italo – Turca 5^ riga : Africa Orientale Italiana 6^ riga : 2^ Guerra Mondiale; 7^ e 8^ riga: Finanzieri in uniforme da Servizi Armati Invernale con cappello alpino

63

Si appresta ora a sfilare il IV SETTORE Che comprende i Corpi Civili ed i Reparti a Cavallo

Agli ordini del Gen.Brig.(CC) Lucio NOBILI Segue il 1° Sottosettore.Corpi Civili(99) Agli ordini del 1° Dirigente (P.di S) Dott.Antonio CIOLFI 3 Elicotteri AGUSTA-BELL AB-412 appartenenti al Corpo dei Vigili del Fuoco

Apre la sfilata la Banda della Polizia di Stato(100) La banda Musicale della Polizia di Stato è un complesso con oltre 70 anni di storia che è composta da 103 elementi diplomati in Conservatorio. Ha collaborato con prestigiose Istituzioni musicali quali l’Accademia Nazionale di S.Cecilia, il teatro dell’Opera di Roma e il Comune di Firenze. La banda è diretta dal Mestro Maurizio Billi

Segue una Compagnia della Polizia di Prossimità(101) Preceduta dalla bandiera della Polizia di Stato. Vicino alla gente. Vicino ai bisogni sempre più diffusi di sicurezza che la società Italiana esprime a tutti i livelli, di fronte ai fenomeni di grande e piccola criminalità.

64 E’ questa la priorità strategica perseguita dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza con la nuova filosofia di prossimità. I poliziotti di quartiere infatti intrattengono contatti stabili con il cittadino, a cui forniscono suggerimenti ed informazioni utili per rassicurarlo. Prossimità è sinonimo di presenza, di partecipazione vigile e costante alla vita sociale, di visibilità sul territorio. Tra le molteplici iniziative, quella del “poliziotto e carabiniere di quartiere” meglio di ogni altra caratterizza questo nuovo modo di intendere l’attività di polizia che entra a far parte della vita quotidiana della comunità locale per conoscerne meglio le dinamiche che interessano la sicurezza dei luoghi e della gente. contatti stabili con il cittadino, a cui forniscono suggerimenti ed informazioni utili per rassicurarlo. Sono state migliaia le segnalazioni e le indicazioni ricevute da poliziotti e carabinieri di quartiere, che hanno dato avvio a quei processi di collaborazione tra collettività e Istituzioni fondamentali per conseguire gli obiettivi comuni della riduzione della criminalità e dell’aumento della sensazione di sicurezza. Sono 300 le aree o i quartieri che vengono quotidianamente pattugliati da 1200 tra poliziotti e carabinieri, impegnati in orari di servizio articolati tra turni mattutini e serali.

Segue una Compagnia Reparto Mobile della Polizia di Stato)(102) su 3 plotoni:

-il primo costituito da elementi della missione UNMIK(United Nation Mission in Kosovo) Dal 1990 gli operatori della Polizia di Stato svolgono delicate ed impegnative funzioni nell’ambito delle MISSIONI INTERNAZIONALI IN KOSOVO(UNMIK), per garantire le necessarie condizioni di sicurezza alla

65 popolazione locale e ripristinare i servizi di Polizia civile da parte delle autorità di quel Paese. L’attività della Polizia di Stato svolta con il sostegno dell’ONU prosegue dando ottimi risultati. Attualmente la Polizia di Stato partecipa alla missione con 40 elementi.

-il secondo plotone è costituito da elementi della Missione EUPM (European Police Mission). La gestione della International Police Task Force(IPTF) (o Forza di Polizia Internazionale) in Bosnia-Herzegovina è stata affidata nel marzo del 2002 all’Unione Europea che adottando l’Azione Comune del Consiglio dell’Unione Europea ha istituito la prima Missione di Polizia dell’Unione Europea (EUPM), operativa dal 1° gennaio 2003. Il mandato , che ha una durata di 3 anni, è quello di assicurare, attraverso una costante attività di monitoraggio, formazione e consulenza, il proseguimento della già avviata opera di ristrutturazione delle Forze di Polizia locali per migliorare le capacità operative nel mantenimento dell’Ordine Pubblico e nel contrasto dei fenomeni criminali. A questa missione partecipano, per l’Italia, 25 dipendenti della Polizia di Stato e 22 dell’Arma dei Carabinieri,

-il terzo plotone è quello dei REPARTI MOBILI. I 13 Reparti Mobili della Polizia di Stato con sede nelle principali città (Roma,Torino, Firenze, Reggio Calabria, Milano, Genova , Napoli, Palermo, Catania, Bologna, Padova, Cagliari e Bari, con un distaccamento a Taranto) sono destinati all’impiego nei servizi di Ordine Pubblico di maggior impegno su tutto il territorio nazionale ( manifestazioni politico-sindacali, sportive, ecc). Gli operatori di tali Reparti, tutti attentamente selezionati, sono sottoposti ad un intenso addestramento che li pone in condizioni fisiche e psicologiche adeguate a sostenere situazioni di rischio in vari contesti operativi. Rilevante è anche il contributo offerto da tali Reparti nelle operazioni di soccorso pubblico, in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali.

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Segue una Compagnia mista specialisti (PS)(103) Sfila ora una Compagnia mista composta da: cinofili atleti delle Fiamme Oro rappresentanti delle Squadre Nautiche tiratori scelti Artificieri N.O.C.S.(Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) Specialità (Polizia Ferroviaria, Polizia Postale, Polizia di Frontiera, Polizia Stradale, Piloti Rocciatori e sciatori del centro addestramento alpino di Moena

Segue una Compagnia in Uniformi Storiche(104) Che rappresentano l’evoluzione del Corpo nei suoi 151 anni di vita. Dalle tuniche ottocentesche di colore blu scuro e dai pantaloni azzurri delle Guardie di P.S. di terra e di mare si passa alle uniformi scure delle Guardie di Città, della Regia Guardia per la P.S. e del Corpo Agenti. Seguono le uniformi Sahariane della Polizia dell’Africa Italian e quelle blu del Corpo della Polizia Femminile degli anni ’60. Chiudono la formazione le uniformi grigio verdi del Reparto Celere e quelle bicolore degli Ufficiali dell’Accademia del Corpo delle Guardie di P.S. che, nel 1981 diventa l’attuale Polizia di Stato.

67 Sfila ora una Compagnia motociclisti(PS)(105) E’ una formazione di 49 motociclisti della Polizia Stradale a bordo di moto BMW 850 RT, comandati da un funzionario. Il mezzo consente un pronto intervento in aree congestionate dal traffico. Al tradizionale compito di prevenzione e contrasto dei comportamenti di guida pericolosi si affiancano oggi impegni nuovi, legati alle esigenze della società -tutela della salute e dell’ambiente (con il controllo sui trasporti di derrate alimentari, merci pericolose e rifiuti), - contrasto dei traffici internazionali di auto rubate, - -attenzione al mondo giovanile( con la presenza nelle scuole e l’organizzazione di mirate campagne di sicurezza stradale), - impegno nelle attività di informazione sulla viabilità.

E’ ora la volta della Banda della Polizia Penitenziaria(106) La Banda musicale del Corpo è composta da 63 elementi tutti appartenenti alla Polizia Penitenziaria, diplomati presso i Conservatori di Musica Italiani. Ha sede a Portici, presso la Scuola di Formazione e Aggiornamento del Corpo ospitata nel meraviglioso Palazzo Valle, già sede delle Guardie del Corpo di Ferdinando IV di Borbone, Re delle Due Sicilie. La Banda è stata istituita nel 1985. In precedenza , dal 1955, esisteva una Fanfara che accompagnava le cerimonie di giuramento degli allievi. La banda si esibisce nel contesto di importanti celebrazioni, rappresentando il Corpo di Polizia Penitenziaria in occasioni di manifestazioni pubbliche nazionali ed internazionali .

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seguono due Compagnie di Formazione della Polizia Penitenziaria (107)(108) I Reparti inquadrati sono costituiti da Vice Ispettori che hanno recentemente terminato di frequentare il 1°Corso Allievi Ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria, a seguito di selezione avvenuta tramite concorso pubblico. Quest’anno ricorre il 186° anniversario della nascita del Corpo. La Bandiera del Corpo è decorata di 1 Medaglia d’Argento al Valor Civile, 1 Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare ed 1 Medaglia d’Oro al Merito della Redenzione Sociale. Il Personale del Corpo è decorato di 2 Medaglie d’Oro al Valor Militare, 7 Medaglie d’Argento al Valor Militare, 3 Medaglie d’Oro al Valor Civile alla memoria, 4 medaglie d’Argento e 4 di Bronzo al Valori Civile. Sul piano operativo il Corpo dispone di un Servizio Navale, un servizio Motociclistico, un Servizio Automobilistico ed un proprio Gruppo Cinofili. Il Corpo dispone di 7 Scuole di Formazione ed Aggiornamento. Dal 2000 coopera con le Nazioni Unite in Kosovo

E’ la volta della Banda del Corpo Forestale dello Stato(110) La Banda è stata istituita nel 1927 presso la Scuola Forestale di Cittaducale. I Musicisti indossano una divisa storica che risale ai primi anni del ‘900. Attualmente la banda annovera donne tra le sue file. Un esempio ne è la “Mazziera” Che precede la banda, l’Agente Marta de Paulis, che, tra l’altro, è anche membro della Nazionale Italiana Militare di Pallavolo

segue (111) il

69 Corpo Forestale dello Stato, preceduto dalla bandiera, decorata di Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia,1 Medaglia d’Argento al Valor Militare,5 edaglie d’Oro ed una di bronzo al Valor Civile, 1 medaglia d’Oro al merito ambientale ed 1 medaglia d’Argento della Croce Rossa Italiana. Il Corpo Forestale dello Stato è la forza di polizia specializzata nella tutela del patrimonio naturale e nella prevenzione e repressione degli illeciti nel settore agro-ambientale e alimentare Nel 2002: 918.000 controlli, 11.200 notizie di reato, 46.300 illeciti amministrativi. Il Corpo festeggia quest’anno i 181 anni di vita. Si compone di 1200 uffici periferici con 8000 uomini effettivi Tra i compiti :il controllo del territorio rurale e montano e la lotta alle ECOMAFIE.Nel 2002 sono state censite ben 4866 discariche abusive che si estendono su una superficie complessiva di 19 milioni di Mq. I 36.600 controlli in questo settore hanno portato a 630 denounce e 4300 sanzioni amministrative. Per la lotta agli incendi boschivi, il Corpo impiegherà quest’anno 20 elicotteri. Notevole l’attività di prevenzione e soccorso in montagna con la diffusione di uno speciale bollettino meteorologico (METEOMONT) e nuclei di soccorso rocciatori e 5° unità cinofile. Tutela della Fauna selvatica, difesa del suolo, controllo delle acque, gestione di 4° aree naturali. Sicurezza alimentare e controllo sulla qualità dei prodotti (“mucca pazza”, “lingua blu”, ecc.)

Segue la Banda dei Vigili del Fuoco(112) composta da 57 elementi provenienti dai Comandi Provinciali del Corpo. La Banda sfila in divisa storica del Corpo seguita dal gruppo Bandiera. La Bandiera del Corpo si fregia di ben ______

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Corpo dei Vigili del Fuoco con figuranti 4x2(113) Il Gruppo di figuranti in divisa storica è costituita da 8 unità e precisamente: -4 con uniformi blu in uso ai Civici Pompieri di Torino dal 1920 fino al 1940, ovvero fino all’unificazione di tutti i Corpi dei Civici Pompieri Italiani nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La versione proposta è la divisa da parata con mantella a ruota di rappresentanza, dotata di fregi dorati, cappello di rappresentanza con fregio ricamato e pennacchietto, foulard bianco e bandoliera larga con fregio e ascia; -4 in uniforme color kaki in dotazione ai Vigili del Fuoco a partire dal 1940, in sostituzione delle divise di diversa foggia in uso presso i Corpi Pompieri. La versione proposta è una divisa da intervento in panno, composta da giubba con fregi e pantaloni alla “zuava”, stivaloni, bustina con il nuovo fregio composto da asce incrociate e sovrastate da una fiamma, cinturone con bandoliera e picozzino.

Sfilano ora le Compagnie Specialisti del Corpo dei Vigili del Fuoco(114) La prima compagnia è composta da 9 Capi Squadra e 72 Vigili e sfila in divisa da intervento indossando il nuovo elmo

Tra la prima e la seconda compagnia sfila il Comandante di Compagnia

La seconda compagnia è composta da 4 gruppi di specialisti dei Vigili del Fuoco: 9 Capi Squadra e 72 unità delle specialità NBC ( interventi di tipo Nucleare/Biologico/Chimico) , gli elicotteristi, i sommozzatori ed gli Specialisti nei soccorsi di tipo speleologico, nel soccorso alpino e nel soccorso in acque fluviali)SAF (Speleo-alpino-fluviali)

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(Mezzi speciali nr.5(115)) Sfilano 5 mezzi speciali dei Vigili del Fuoco e precisamente: -Unità di decontaminazione carrellata (NBC) Il mezzo è specifico per la decontaminazione di emergenza da agenti chimici e biologici; è in grado di diffondere ad alta pressione e temperatura prodotti detossificanti, detergenti e decontaminanti. Può trattare persone, materiali, superfici e ambienti ed essere utilizzato da un solo operatore. Le risorse di combustibile, acqua e prodotti decontaminanti assicurano una completa autonomia nella prima fase dell’emergenza. Necessita di appena 40 minuti di carica ed è utilizzabile anche per fini antincendio. Gli operatori alla guida sono dotati di indumento monouso per la protazione da rischi chimici e biologici nonché da contaminazione radiologica ed in grado di operare all’aperto in zone fortemente contaminate. Gli operatori trasportati sono dotati di scafandro pressurizzato di massima sicurezza per operare all’interno di ambienti chiusi e fortemente contaminati con autonomia superiore alle 2 ore -Moto d’acqua o Personal Water Craft (PWC) Automezzo utilizzato per le operazioni di salvataggio e soccorso in fiumi, torrenti, laghi e mare. La moto d’acqua è spinta da un propulsore a idrogetto posizionato nella parte posteriore dello scafo ed é in grado di raggiungere i 100 Kmh. E’ inaffondabile. Un operatore esperto è in grado di utilizzare il mezzo in qualsiasi condizione ed è possibile riposizionarlo dopo un eventuale rovesciamento. Speciali barelle ancorate nella parte posteriore, sopra l’idrogetto, permettono di adagiare le persone recuperate per trasportarle rapidamente ed in sicurezza a riva. La struttura è composta da materiali che ne garantiscono flessibilità e resistenza agli urti. Può operare a temperature sottozero e fino ad oltre 40°C -Grizzly – IVECO Eurofire FF 140E 24W (4x4) Automezzo polisoccorso per interventi nei cantieri delle gallerie T.A.V.

72 L’automezzo è strutturato per trasportare una squadra d’intervento di 5 unità con le relative attrezzature per intervenire nei vari scenari incidentali possibili, al fine di potenziare le capacità operative dei Vigili del Fuoco nei cantieri di costruzione delle gallerie. E’ in grado di operare al meglio nelle più diverse condizioni del fondo stradale come nelle situazioni di neve, ghiaccio, allargamento e pendenze superiori al 90%, in quanto possiede ottime caratteristiche da fuoristrada. Caratterizzante è la presenza a bordo di 5 autorespiratori a circuito chiuso BG4 oltre ai normali mezzi di protezione delle vie respiratorie -Idroschiuma – Bai Poseidon x6 -Dragon – IVECO X6 DP 600 Automezzi con notevoli capacità meccaniche ed antincendio, utilizzati dai Vigili del fuoco per il servizio antincendio aeroportuale. La potenza del motore in entrambi i mezzi consente di raggiungere una velocità massima di oltre 110 Kmh con una accelerazione da ZERO a 80 Kmh in meno di 25 secondi. Tali prestazioni meccaniche permettono ai Vigili del Fuoco di intervenire, in caso di incidente aereo, in2 minuti dalla chiamata in ogni punto dell’aeroporto, con tempistiche inferiori a quelle indicate dalle norme internazionali.Il Dragon si differenzia dal Poseidon perché oltre agli impianti antincendi ad acqua e schiuma, montati su entrambi i veicoli, utilizza come terzo elemento estinguente polvere chimica.Il getto delle sostanze estinguenti può raggiungere una distanza media dai 30 ai 45 metri

Segue una Compagnia del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana)(116) Forse non tutti sanno che l’idea di Croce Rossa nasce sui campi di battaglia risorgimentali di San Martino e Solforino, per portare soccorso ai feriti ed alle vittime dei sanguinosi scontri che gli italiani sostennero nei confronti dell’invasore austriaco. Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana è regolato in osservanza delle Convenzioni internazionali ed è Ausiliario delle Forze Armate, unitamente al Corpo delle Infermiere Volontarie.

73 Tutto il personale militare è volontario e l’organizzazione dispone di Ospedali da Campo, Unità di Primo Soccorso, automezzi per la potabilizzazione delle acque e strutture di decontaminazione da aggressione chimiche e biologiche. Dopo il 2° conflitto mondiale, reparti ospedalieri della Croce Rossa hanno fatto parte dei contingenti militari dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite in Corea(1951) e in Congo (1960) e, più di recente, personale medico ed infermieristico ha partecipato a quasi tutte le missioni internazionali di pace. Tuttora, il Corpo è coinvolto nell’attività di soccorso umanitario in favore della popolazione irakena. Per gli interventi sostenuti sia nel corso delle guerre che hanno coinvolto l’Italia come pure in tutte le operazioni di protezione civile effettuate sia in Italia che all’estero, la Croce Rossa ha ricevuto le più alte onorificenze. Per la prima volta, oggi sfilano elementi dell’unità cinofila costituita per la ricerca e il recupero delle vittime da catastrofi, impegnat5a nel grave terremoto che ha colpito la Turchia nel 2001

E’ ora la volta di una Compagnia Infermiere volontarie(117) Il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa, con la caratteristica uniforme bianca sono precedute dalla Bandiera del Corpo, concessa nel 1984. Fondato nel 1908, il Corpo inquadra personale femminile di ogni età che, liberamente e volontariamente, presta assistenza sanitaria a quanti soffrono. Eredi spirituali della “Fanciulla della Lampada”, al secolo Florence NIGHTNGALE, infermiera inglese nata a Firenze nel 1820 cche, illuminando con una lampada le notti durante la guerra di Crimea, portava assistenza ai feriti, le Infermiere Volontarie sono sempre presenti con la loro disponibilità ed insostituibile professionalità. Sprezzanti del pericolo e protese a compiere la loro missione, sono sempre a fianco dei reparti militari in ogni circostanza.

74 Sono anche presenti nell’ambito della Protezione Civile, dove operano in reparti strutturati per portare aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali

* sorvolo di 2 ERICKSON S-64 della Protezione Civile, uno dei quali in configurazione antincendi e l’altro in configurazione trasporto.

Segue una Compagnia Volontari del Soccorso(118) Lo Statuto della Croce Rossa Italiana prevede la componente dei Volontari del Soccorso. Sono più di 100.000 in tutta Italia, organizzati in oltre 1200 gruppi e prestano la loro opera a titolo gratuito. Rappresentano la forza più attiva e numerosa all’interno della Croce Rossa Italiana. I Volontari sono disciplinati dal regolamento nazionale “Volontari del Soccorso” approvato dal Ministero della Sanità nel 1998

(Formazione (Sovrano Militare Ordine di Malta) su 9 VM (119)) Sfila ora il Corpo Militare Speciale Ausiliario dell’Esercito Italiano- Sovrano Militare Ordine di Malta. Il Corpo, costituito nel 1877, si è distinto per innumerevoli atti di valore nella guerra di Libia e nella 1^ e 2^ guerra mondiale. Ha operato in stretto contatto con l’Esercito Italiano, fornendo una componente sanitaria di altissima specializzazione. Inoltre è intervenuto in tutte le calamità naturali che hanno colpito l’Italia a partire dal terremoto di Messina del 1908, dove la sua presenza è risultata determinante.

75 La bandiera è decorata di 1 Medaglia d’Argento al Valor Militare, 1 medaglia d’Oro al Valor dell’Esercito, 1 medaglia di Bronzo al Valor Militare,1 medaglia d’Oro al Valor Civile, 2 croci al merito di guerra, 1 medaglia d’Oro della Sanità Militare e 1 medaglia d’Oro per il terremoto di Messina. Oltre che sul territorio Nazionale, ha operato dal 1992 al 2000 in varie zone dei Balcani

E’ora la volta del 2° SOTTOSETTORE Protezione Civile(119 A)

Il Servizio nazionale della Protezione Civile è stato istituito al fine di tutelare la integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni e dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi e dipende direttamente dal Presidente del Consiglio. Per il conseguimento delle finalità del Servizio Nazionale della Protezione Civile, le attività delle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, delle Regioni e delle Province, dei Comuni, degli Enti pubblici nazionali e territoriali e di ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale, vengono coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile.

76 Sfila ora Una formazione mista su 16 VM Che sono preceduti da 2 mezzi anfibi dei Vigili del Fuoco Seguono 4 VM con personale di Esercito Italiano,Marina Militare,Aeronautica Militare e Carabinieri(119B) Le Forze Armate hanno sempre fornito un notevole contributo di uomini e mezzi quale concorso alla Protezione Civile. Non c’è evento calamitoso o emergenza nella quale Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Carabinieri non abbiano attivamente partecipato fornendo mezzi e personale particolarmente idonei a fronteggiare le più svariate situazioni. Seguono 4 VM con personale di Guardia di Finanza,Polizia di Stato,Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato (119C) Sull’ultima fila di 4 VM, personale di Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, Croce Rossa Italiana,Corpo volontari del Soccorso e Sovrano Ordine Militare di Malta (119D)

Formazione ruotata(Protezione Civile)(119E) La partecipazione della Protezione Civile sta a sottolineare come la difesa del Paese sia un compito che riguarda tutti i cittadini.LE UNIFORMI SONO MOLTE E DIVERSE perché LA Protezione Civile non è un Corpo, un’organizzazione a sé stante, ma un sistema nazionale al quale partecipano tutte le istituzioni dello Stato I diversi mezzi che partecipano, normalmente impiegati nelle varie emergenze, costituiscono una rappresentanza di tutte le componenti del sistema ed ospitano a bordo anche scienziati ed esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per ricordare che l’attività della Protezione Civile è in gran parte

77 realizzata da scienziati e persone che non si vedono mai, che organizzano e gestiscono sistemi scientifici di monitoraggio del territorio, le reti radar, i sistemi informativi che sono alla base delle attività di previsione e di prevenzione delle catastrofi, che lavorano per impedire, nella misura del possibile, che si verifichino eventi calamitosi e per ridurre al minimo i danni e le vittime di quelli che non si possono prevenire ed evitare. Tra i recenti episodi e calamità che hanno impegnato la Protezione Civile, ricordiamo il terremoto in Molise, l’attività vulcanica di Stromboli, l’eruzione dell’Etna, le alluvioni al Nord, il recente terremoto in Piemonte e la partecipazione di una squadra di soccorso in Algeria, in occasione del recente drammatico terremoto Nell’ambito della formazione ruotata della Protezione Civile, vediamo ora sfilare un Unità mobile di Comando e Controllo e assistenza al volo dell’Aeronautica Militare, su apposito mezzo ruotato. Tale apparato viene schierato sul territorio nazionale, in casi di emergenza e calamità naturali,per concorrere alle operazioni di soccorso alla popolazione Sorvolo di 3 CANADAIR CL-415,il più moderno e veloce dei mezzi aerei antincendi, appartenente alla Protezione Civile

formazione mezzi E.I.(119F)

E’ ora la volta del 3° SOTTOSETTORE Reparti a cavallo(120)

Il primo reparto a sfilare è la

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Fanfara a cavallo(121) Dell’Arma dei Carabinieri, è nata nel 1925 con 12 trombettieri. Oltre al Capo Fanfara, la formazione è stata a lungo costituita da 16 elementi, divenuti poi 33 a partire dal 1958. Attualmente le Fanfara conta su 36 musicanti organizzati su trombe, sassofoni, flicorni, tamburi imperiali e rullanti e timpani. Il personale monta cavalli grigi scelti nell’ambito del Gruppo Squadroni e, per la particolarità nell’impiego degli strumenti, il repertorio eseguito si compone di brani musicali tipici rispecchianti le andature a cavallo (passo, trotto e galoppo) e funzionali alle peculiari esigenze operative e addestrative dei reparti montati. La fanfara segue il Reggimento a cavallo in ogni manifestazione militare ed ha un ruolo determinante nella esecuzione del famoso Carosello Equestre Tra la fanfara ed il reggimento a cavallo, sfila il Comandante del 3° SOTTOSETTORE

Agli ordini del Colonnello GARELLO (CC)

Reggimento a cavallo (CC)(122) Il Reggimento a cavallo trae origini dagli Squadroni Carabinieri Reali del 1814, ma ha come data di formale costituzione il 1° aprile 1963, conseguentemente allo scioglimento delle Sezioni Squadriglie e Stazioni a Cavallo. Ultimo Reggimento interamente montato delle Forze Armate Italiane, con un organico di 350 uomini e 300 cavalli, dipende dalla 1^ Brigata Mobile Carabinieri e si articola, tra l’altro, su un Gruppo Squadroni, un Centro Ippico ed un Servizio Veterinario. Oltre ai compiti di natura addestrativi, servizi d’onore, di Presidio, di rappresentanza e promozionali, ha anche impegni operativi che, in tempo di pace, consistono nel concorso nei servizi di ordine pubblico e nel pattugliamento di zone impervie, con funzioni essenzialmente informative e di avvistamento.

79 La sua più celebre esecuzione resta comunque il Carosello Storico, saggio di alta scuola di equitazione e sintesi dell’addestramento raggiunto dai cavalieri dell’Arma.

Segue lo Squadrone a cavallo dell’Esercito Italiano montato su 3 plotoni(123) del Centro Militare di Equitazione, che ha raccolto le tradizioni della disciolta Scuola Militare di equitazione di Venaria Reale dove prestarono servizio illustri cavalieri come Lequio, Conforti e d’Inzeo che hanno rappresentato l’Italia ai massimi livelli agonistici. Il 1°Plotone indossa l’uniforme storica di “Genova Cavalleria”, Il 2°Plotone indossa l’uniforme storica di “Savoia Cavalleria” della 2^Guerra Mondiale; Il 3° Plotone indossa l’uniforme storica dei “Lancieri di Montebello” risalente al 1880 ed armato di lancia in legno di frassino modello 1866

Al riguardo, si evidenzia che i pantaloni erano uguali per tutti i Reggimenti di cavalleria dell’epoca, mentre la giubba si differenziava per i colori delle fiamme poste sul bavero e per le filettature, in questo caso per il “Montebello” di colore verde. Il colbacco era in uso presso tutti i Reggimenti “Lancieri” e “Cavalleggeri”. Al centro del colbacco, in posizione verticale, è posto il fregio da lanciere che sovrasta la coccarda tricolore. La treccia sul bordo del copricapo è verde per la truppa e di colore argento per gli Ufficiali. Il Centro Militare di Equitazione ha sede a Montelibretti (Roma)

E’ ora la volta della Sezione artiglieria a cavallo(124) Costituita, nel 1966, nell’ambito del Reggimento Artiglieria a Cavallo, in Milano Reparto storico che conserva le uniformi e gli armamenti delle Batterie a Cavallo costituite da Alfonso Ferrero della Marmora, in Venaria Reale, l’ 8 aprile 1831, e 80 conosciute come “Voloire”, espressione dialettale piemontese che significa “volanti”. La novità (di allora) è che il pezzo di artiglieria, è attaccato ad un tiro composto da 6 cavalli, articolato in 3 pariglie ( volata, di mezzo e timone) con i cavalli di sinistra montati dai rispettivi conducenti e seguiti a cavallo da 4 serventi e dal capo pezzo. Tale configurazione conferisce una maggiore rapidità di spostamento e di manovra rispetto all’artiglieria ippo-trainata. Nel 1999 è stata trasformata in sezione a cavallo articolata su 2 pezzi di artiglieria da 75/27, modello 1912. La sezione ha sede a Milano nella caserma “Santa Barbara”, sede del Reggimento Artiglieria a Cavallo”. In totale la sezione si compone di: 1 Capo Sezione ( a cavallo) 1 trombettiere (a cavallo) 2 Capi Pezzo ( a cavallo) 8 serventi ( a cavallo) 6 Conducenti (sulle due pariglie) per un totale di 18 uomini e 24 cavalli

(Squadrone a cavallo in uniforme risorgimentale(PS)(126) Fanfara a cavallo(Pubblica Sicurezza) (125)) Sfilano 2 squadroni del Reparto a Cavallo; il primo in divisa storica, il secondo in tuta da Ordine Pubblico, come testimonianza dello specifico impiego operativo. Il Reparto a cavallo prende origini dai militi a cavallo istituiti da Giuseppe Garibvaldi nel 1860 all’epoca dello sbarco in Sicilia. Nel 1965 è stato concesso al Reparto lo Stendardo Nazionale. Attualmente è costituito da 351 cavalieri e 210 cavalli divisi tra Roma, Milano, Firenze, Napoli, Palermo, Catania e Reggio Calabria.

81 Il personale del reparto a cavallo svolge attività di prevenzione e controllo del territorio, mediante il pattugliamento dei parchi cittadini e delle zone rurali, nell’ambito del “Progetto Città Sicura” La fanfara del Reparto a Cavallo è composta da 20 elementi di elevata preparazione musicale; ha sede a Roma, partecipare a parate militari, manifestazioni e celebrazioni sia civili che religiose ed è e fa da scorta d’onore allo Stendardo Nazionale del Reparto

(Squadrone a cavallo in uniforme di Ordine pubblico(PS)(127)) segue uno Squadrone a cavallo del Corpo Forestale dello Stato(128) Il cavallo è stato per lungo tempo compagno fedele nell’attività dei forestali. Da alcuni anni l’Amministrazione ha di nuovo dedicato attenzione agli equini, istituendo servizi ippomontati per il controllo delle aree naturali e per le aree verdi pubbliche. A Villa Borghese in Roma, per esempio, è stato istituito un presidio fisso che collabora con la Polizia di Stato nell’ambito del programma “Parchi Sicuri”. Analoga iniziativa è stata avviata a Firenze alle Cascine. Il Reparto a cavallo sfila indossando come copricapo il Kepì, ispirato al modello in uso nel 1862 I cavalli appartenenti alle razze italiane in rarefazione, murgese e maremmana, provengono esclusivamente dagli allevamenti del Corpo. Sono razze particolarmente adatte al lavoro in aree rurali e montale e nei percorsi boschivi

82 Motociclisti (CC)(129-133) I Carabinieri motociclisti che chiudono la sfilata dispongono di moto BMW R850 RT, in tinta blu d’istituto con, sulla carenatura di tipo integrale, le decorazioni grafiche “112” e la tipica saetta rossa. Il Kit di allestimento dei motoveicoli prevede poi un faro stroboscopio anteriore ed uno posteriore su braccio telescopico a comando manuale, oltre a 2 sirene bitonali per le segnalazioni d’emergenza

83 ONORI FINALI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

La manifestazione è al termine.

Verranno, ora, resi gli Onori finali al Capo dello Stato da uno Squadrone di Corazzieri ed uno del Reggimento Carabinieri a Cavallo, con Stendardo e Fanfara del Reggimento. v Formazione “PAN” Pattuglia Acrobatica Nazionale: 3 MB 399

Insieme alla resa degli Onori, la formazione di 9 velivoli MB 339/PAN, del 313° Gruppo Pattuglia Acrobatica Nazionale, le Frecce Tricolori, sorvola Via dei Fori Imperiali.

La scia tricolore che i 9 aerei tracciano nel cielo di Roma, è il saluto che le Forze Armate vogliono offrire al Paese nel cinquantaseiesimo anniversario della Proclamazione della Repubblica. Essa rappresenta il più grande ed il più lungo tricolore del mondo.

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