RELAZIONE ILLUSTRATIVA

FUSIONE DEI COMUNI DI , E , IN PROVINCIA DI

La relazione è stata predisposta sulla base degli elementi forniti dai tre Comuni.

INTRODUZIONE

I comuni di Albiolo, Rodero e Valmorea, tutti appartenenti alla fascia demografica inferiore ai 3.000 abitanti, da anni collaborano per garantire funzioni e servizi in forma associata. Sono infatti oltre quindici i servizi associati o le partecipazioni in aziende speciali o consorzi in tra i tre enti.

Oltre alla forte compenetrazione esistente nell’ambito delle gestioni associate, altri elementi che hanno spinto i tre enti a percorrere la via dello studio di una fusione riguardano le sempre crescenti difficoltà alle quali sono stati sottoposti i piccoli comuni negli ultimi anni. I tre Comuni hanno segnalato come i continui aggiornamenti normativi hanno di fatto ridotto la possibilità di programmazione dei piccoli comuni:  Il patto di stabilità prima e i vincoli di finanza pubblica hanno di fatto impedito la possibilità di programmare investimenti; inoltre, essendosi reso necessario garantire le spese per la ge- stione corrente, ad essere penalizzate sono state le risorse destinate agli investimenti. Il mec- canismo ha tra l’altro reso impossibile l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per spese di investimento e l’impossibilità dell’accensione di nuovi mutui.  L’armonizzazione contabile e i principi della competenza finanziaria potenziata hanno messo in difficoltà uffici finanziari e tecnici, non strutturati come quelli dei comuni di maggiori di- mensioni. Hanno reso difficilmente programmabile e complessa la gestione delle spese per lavori e opere pubbliche.  Nell’ambito della gestione del personale, il blocco del turn-over e i limiti imposti alla spesa per il personale, accompagnati alle naturali cessazioni per pensionamento dovuti ad un’anzia- nità di servizio media piuttosto alta, hanno costretto i piccoli comuni ad esternalizzare incari- chi prima svolti a minor costo da personale assunto.  L’obbligo della costituzione di centrali uniche di committenza per le procedure di appalto sopra una certa soglia, con affidamento ad enti esterni, ha prodotto una mancanza di autono- mia nel percorrere con tempistiche certe o per lo meno controllabili internamente l’iter previ- sto per l’affidamento delle gare per la realizzazione di opere pubbliche.  I tagli ai trasferimenti erariali, sempre più marcati a partire dall’anno 2010 in poi, accompa- gnati dalla volontà del legislatore di dare maggiore autonomia tributaria agli enti locali con l’istituzione di tributi locali come Imu e Tasi, hanno da un lato accentuato lo squilibrio strut- turale di parte corrente, in quanto in molti enti le entrate derivanti dalle nuove imposte non hanno compensato i tagli ai trasferimenti e dall’altro hanno trasferito l’onere dell’imposizione fiscale sugli enti stessi, con crescenti problematiche anche in termini di popolarità delle am- ministrazioni locali.

1  I bandi per la concessione di finanziamenti ai comuni hanno garantito in modo sempre più evidente vantaggi per quegli enti che hanno costituito unioni o fusioni. Per i comuni sotto i 3.000 abitanti questo ha comportato che, in alcuni casi, anche presentando progetti in forma associata, i punteggi ottenuti a seguito della partecipazione ai bandi stessi si sono rivelati in- feriori rispetto a quelli ottenuti da enti più grandi o da enti uniti in forme associative. La con- seguenza, anche in questo caso, è stata quella di dover ricorrere a risorse proprie o a rinunciare direttamente alla realizzazione dei progetti.  I continui aggiornamenti delle procedure amministrative, contabili, tecniche hanno avuto maggiori ripercussioni sui comuni di limitate dimensioni, dove è più complesso gestire gli aggiornamenti del personale o predisporre tavoli tecnici di lavoro per l’adeguamento alle pro- cedure stesse. Le novità in merito all’armonizzazione contabile, alla pubblica amministra- zione digitale, agli acquisti elettronici, all’amministrazione trasparente, alle norme anticorru- zione, al nuovo codice degli appalti hanno richiesto crescenti competenze per la formazione di atti amministrativi complessi. Inoltre, il fatto che tutti queste procedure innovate abbiano dovuto essere replicate parallelamente in tre piccoli comuni, ha suscitato la convinzione che, avendo un comune unico, si eviterebbe un inutile duplicazione di atti ed adeguamenti proce- durali identici tra loro.  Infine, le numerose convenzioni presenti nei tre comuni implicano sforzi rilevanti in termini di atti prodotti, di calcoli di riparto, di pratiche amministrative da sbrigare per rinnovi o va- riazioni alle convenzioni stesse.

Tutti questi elementi hanno indotto nelle amministrazioni attualmente in carica nei comuni di Albiolo, Rodero e Valmorea la convinzione che lo studio di forme di aggregazione più forti e strutturate, come la fusione, sia in realtà un passaggio dovuto per dare un’opportunità di sviluppo ai cittadini che vivono nei rispettivi territori. E’ opinione comune e consolidata tra diversi amministratori che l’attuale struttura e dimensioni dei piccoli comuni non siano più in grado di garantire i servizi e gli investimenti necessari a rispondere alle esigenze dei cittadini. I dati e le conclusioni successivamente confluiti nel presente lavoro, risultato di una rielaborazione della relazione acclusa alle deliberazioni di richiesta di avvio dell’iter di fusione comunale, sono stati presentati ai cittadini dei comuni di Albiolo, Rodero e Valmorea nel corso di tre distinte assemblee, alla presenza dei tre sindaci. Il 12 dicembre è avvenuto il primo incontro a Rodero, il 13 dicembre il secondo incontro ad Albiolo e il 15 dicembre il terzo incontro a Valmorea.

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E AMBIENTALE

ALBIOLO: Il territorio comunale è collocato in posizione meridionale rispetto ai centri di Valmorea e Rodero e si estende per una superficie totale di 2.87 km2. Considerando una popolazione di 2739 abitanti, la densità abitativa si attesta a 954 ab./km2. Albiolo confina con i comuni di Cagno, , , , Uggiate – Trevano e Valmorea.

RODERO: Il territorio comunale è collocato in posizione settentrionale rispetto agli abitati di Albiolo e Valmorea e si estende per una superficie totale di 2.49 km2. Considerando una popolazione di 1300 abitanti, la densità abitativa si attesta a 522 ab./km2. Rodero confina con i comuni di , Cagno, Valmorea, (VA) e (CH) .

VALMOREA: Il territorio comunale è collocato in posizione centrale rispetto agli abitati di Albiolo e Rodero e si estende per una superficie totale di 3.18 km2. Considerando una popolazione di 2663 abitanti, la densità abitativa si attesta a 837 ab./km2. Valmorea confina con i comuni di Albiolo, Bizzarone, Cagno, Rodero e Uggiate - Trevano. Il comune è costituito dalle frazioni di Casanova Lanza e Caversaccio. 2

Mentre i comuni di Albiolo e Rodero risultano urbanisticamente caratterizzati da un nucleo abitativo storico unico attorno al quale si articolano le costruzioni di più recente edificazione, Valmorea è costituita da due centri storici distinti (Caversaccio e Casanova Lanza) ad oggi però resi essenzialmente contigui dalle successive urbanizzazioni. Si evidenzia come gli abitati di Albiolo e di Valmorea (in riferimento alla frazione di Caversaccio) siano anch’essi in sostanziale continuità a livello di urbanizzazione. Le distanze che separano i quattro principali nuclei d’insediamento risultano essere molto ridotte con percorso massimo in linea d’aria di circa 2.7 km fra i centri di Albiolo e Rodero. Il collegamento viabilistico fra gli abitati di Albiolo e Valmorea è del tutto agevole ed efficace. Il raggiungimento dell’abitato di Rodero richiede necessariamente l’attraversamento della Valle del Lanza, ma la distanza fra Valmorea (frazione di Casanova Lanza) e Rodero, considerando il collegamento viabilistico principale, è comunque inferiore a 3 km. Il territorio nel quale sono posti i tre comuni si estende nella porzione occidentale della Provincia di Como in prossimità del confine con la Provincia di Varese e con la Confederazione Elvetica (Canton Ticino), rientrando nella Regio Insubrica. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale colloca i territori dei tre enti all’interno dell’Ambito Territoriale omogeneo “Olgiate Comasco” e dell’Unità di Paesaggio “Colline occidentali e Valle del Lanza” sottolineando l’omogeneità territoriale sotto il punto di vista urbanistico, abitativo, morfologico e paesaggistico che caratterizza l’area in oggetto. Geograficamente essa si colloca infatti all’interno della fascia collinare che funge da raccordo fra le pendici meridionali dei massicci montuosi del Sud-Alpino e la zona dell’alta pianura collocata a nord di Milano. Tali colline, tipiche dell’intera area posta a meridione dei grandi laghi, appartengono nel dettaglio al sistema morenico dell’Apparato glaciale del Lario edificato al succedersi delle glaciazioni. Tutti i colli, più o meno marcati, sui quali sono collocati i centri dei tre comuni rappresentano quindi esempi di cordoni morenici conservati, storicamente ottimali da un punto di vista geografico per l’edificazione di zone abitative. Le quote altimetriche dei territori in questione si aggirano mediamente attorno ai 400 m s.l.m., spingendosi fino ad un massimo di circa 500 m s.l.m. in corrispondenza del Colle di San Maffeo (Rodero, limite settentrionale dell’area) e ad un minimo di circa 320 m s.l.m. in riferimento al fondovalle della Valle del Torrente Lanza collocata con andamento nord-ovest/sud-est fra i territori di Valmorea e Rodero. Oltre ai dossi morenici l’elemento geografico-fisico che accomuna i territori appartenenti ai tre enti è quindi costituito dal bacino idrografico del Torrente Lanza.

Esso interessa in modo completo i territori di Valmorea e Rodero e tutta la porzione occidentale del territorio albiolese. Le acque superficiali drenate da tale area attraverso una serie di tributari minori (Rio dei Giochi, Torrente Renone ecc.), vengono convogliate nell’asta principale del Lanza che scorre nell’omonima valle. L’area della valle rientra interamente nel Parco Locale di Interesse Sovraccomunale “Valle del Lanza” al quale aderiscono i comuni di Valmorea (per un totale di 1.11 km2, 35% del territorio comunale) e Rodero (per un totale di 1.95 km2, 78% del territorio comunale). Parte dei territori di Albiolo e Valmorea rientrano inoltre nel bacino torrente Lura. In particolare la porzione orientale del territorio di Albiolo rientra nel Parco Locale di Interesse Sovraccomunale “Sorgenti del Torrente Lura” (per un totale di 0.88 km2, 31% del territorio comunale). La presenza di due PLIS conferma la presenza di tipologie geografiche e naturalistiche comuni collocate nei territori in oggetto e l’attenzione alla preservazione degli stessi dimostrata dagli enti interessati. A livello ambientale le condizioni delle aree verdi, abbondantemente presenti nel territorio descritto, risultano essere omogenee, con vegetazione di tipo “submontano” diffusa (boschi a latifoglie e boschi misti). Importante è anche la fauna presente, costituita da specie acquatiche e proprie delle zone umide in relazione alle aree fluviali dei Torrenti Lanza e Lura, ma anche da volatili e mammiferi terrestri (diffusi tassi, scoiattoli e volpi). Questi trovano nelle aree boschive poste a sud (fra i comuni di Albiolo-Valmorea e Cagno) e a nord del territorio in oggetto (fra i comuni di Valmorea e Bizzarone- Uggiate Trevano) corridoi ecologici ottimali in grado di collegare il PLIS Valle del Lanza a nord con il PLIS Sorgenti del Torrente Lura a sud, rendendo l’area ancora più integrata da un punto di vista ambientale.

3 In sintesi la stretta contiguità territoriale, le dimensioni e le caratteristiche urbanistiche confrontabili, l’omogeneità geografica, morfologica e naturalistica caratterizzante i territori oggetto di discussione e gli efficaci collegamenti viabilistici, rendono l’area descritta fortemente unitaria e armonica al suo interno. Tutti i nostri tre enti hanno adottato ormai da anni il P.G.T. in conformità agli orientamenti espressi dal piano provinciale P.T.C.P. Di seguito le date delle ultime approvazioni in consiglio (varianti) dello strumento urbanistico fondamentale per i nostri territori.

ALBIOLO RODERO VALMOREA Strumento Urbanistico Piano di Governo del Piano di Governo del Piano Governo del Territorio Territorio Territorio Data di approvazione dello strumento organistico (ultima 05/03/2012 29/02/2011 27/02/2009 variante) Appartenenza a Parchi Locali di “Sorgenti del Torrente Parco Valle del Lanza Parco Valle del Interesse Sovracomunale Lura” Lanza (P.L.I.S.)

4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E DEMOGRAFICO DEL COMUNE DERIVANTE DALLA FUSIONE

Di seguito i dati territoriali riepilogativi dei tre comuni.

ALBIOLO RODERO VALMOREA Superficie Kmq 2,84 kmq 2,49 kmq 3,18 kmq Densità abitativa 965/kmq 526/kmq 839/ kmq Altitudine (casa comunale) 423 m s.l.m 394 m s.l.m 405 m s.l.m Distanza da Como 17 km 21 km 18 km

Nella mappa sottostante si evidenziano tramite le aree colorate le aggregazioni più recenti di comuni limitrofi e l’ipotetica estensione del territorio oggetto di fusione per gli enti di Albiolo, Rodero e Valmorea.

Elaborazione su mappa da database topografico regionale

Il comune unico avrebbe una popolazione di 6737 abitanti. All’interno della provincia di Como si situerebbe quindi al 19 esimo posto per popolazione, su 154 comuni. Di seguito alcuni comuni vicini che sarebbero superati in termine di popolazione e la loro graduatoria su base provinciale:

 19. 6.501  20. 6.449  23. 5.878  24. 5.788

5 Nel seguito, la popolazione suddivisa per fasce d’età.

Dati Demografici ALBIOLO RODERO VALMOREA UNICO Popolazione residente al 2739 1329 2669 6737 31/12/2015 Maschile 1353 680 1300 3333 <15 216 103 193 512 15/29 238 126 213 577 30/59 593 318 595 1506 60/65 94 46 90 230 >65 212 87 209 508 Femminile 1386 649 1369 3404 <15 202 102 190 494 15/29 199 87 165 451 30/59 637 308 610 1555 60/65 85 42 73 200 >65 263 110 331 704

Viene altresì presentato, nei grafici successivi, l’andamento della popolazione residente dal 2001 al 2015 suddivisa per i comuni di Albiolo, Rodero e Valmorea. La popolazione di Albiolo e Rodero è in crescita pressoché costante, mentre quella di Valmorea, dopo un picco raggiunto nel 2007, il quale l’ha portata ad essere il comune più popoloso, negli ultimi anni si è assestata o è diminuita di qualche unità. Ad oggi il comune più popoloso è Albiolo, seguito a poche unità da Valmorea. Rodero ha una popolazione pari a circa la metà rispetto ad Albiolo e Valmorea.

ALBIOLO ANDAMENTO POPOLAZIONE

6 RODERO ANDAMENTO POPOLAZIONE

VALMOREA ANDAMENTO POPOLAZIONE

Nel seguito una tabella riepilogativa delle attività presenti sul territorio dei tre comuni, così come risultano ai fini del calcolo del piano finanziario della Tari. Il comune unico avrebbe una realtà di 182 tra attività produttive e culturali.

Dati Attività ALBIOLO RODERO VALMOREA UNICO Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di 9 2 3 14 culto Uffici, agenzie, studi professionali 15 0 22 37 Banche ed istituti di credito 2 0 0 2 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, 6 0 1 7 cartoleria Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1 1 1 3 Attività artigianali tipo botteghe (falegname, 20 5 7 32 idraulico, …) Carrozzeria, autofficina, elettrauto 2 1 3 6 Attività artigianali di produzione beni specifici 14 1 37 52 Attività industriali con capannoni di produzione 0 0 6 6 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie 4 0 1 5 Bar, caffè, pasticceria 5 1 3 9 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e 2 1 3 6

7 formaggi Plurilicenze alimentari e/o miste 2 0 0 2 TOTALE 82 12 88 182

Nel seguito, un elenco delle istituzioni erogatrici di pubblici servizi presenti sui territori dei tre comuni.

Istituzioni erogatrici ALBIOLO RODERO VALMOREA UNICO di servizi pubblici Ufficio postale 1 1 (a giorni alterni) 1 3 1 scuola 2 scuole 1 asilo nido dell’infanzia dell’infanzia (privato) (privata) (private) 1 scuola Istruzione 9 dell’infanzia 1 scuola elementare 1 scuola primaria (privata) 1 scuola 1 scuola secondaria elementare di primo grado 1 Ambulatorio Comunale 1 Ambulatorio Sanità e servizi sociali 6 Comunale 3 residenze socio- sanitarie private

Farmacia 1 (privata) 1 Dispensario 1 (privata) 3 Banche 2 1 TOTALE 7 5 10 22

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SITUAZIONE ECONOMICA E PATRIMONIALE DEI TRE ENTI

Sono nel seguito presentati alcuni dati, forniti dai Comuni, relativi ai bilanci dei tre enti, da cui si evincono considerazioni di rilievo per l’analisi di fattibilità della fusione. Tutti i dati sono riferiti ai rendiconti di gestione e al conto del patrimonio per l’anno 2015.

RAFFRONTO DATI BILANCIO CONSUNTIVO 2015 DESCRIZIONE ALBIOLO RODERO VALMOREA IMU 223.860,69 205.317,57 225.136,82 ADD.LE IRPEF 23.000,00 23.500,00 61.000,00 TOSAP 35.164,83 3.359,59 3.097,50 PUBBLICITA' E PUBBL.AFF. 2.100,00 400,00 1.300,00 TARI 249.570,80 145.000,00 307.800,00 SERVIZIO IDRIC. 170.765,33 61.000,00 116.320,26 CODICE STRADA 3.502,26 607,20 FONDO SOLIDARIETA' COMUNALE 282.281,72 115.892,62 229.772,50 FONDO SVILUPPO INVESTIMENTI 23.916,94 2.097,80 48.609,52 CONCESSIONI A EDIFICARE 114.278,21 24.970,74 31.893,68 di cui titolo 1^ 15.000,00 18.728,06 22.500,00 titolo 2^ 99.278,21 6.242,68 9.393,68 FONDI FRONTALIERI 327.095,79 203.526,27 322.552,79 di cui titolo 1^ 89.000,00 60.000,00 96.765,00 titolo 2^ 238.095,79 143.526,27 225.787,79 AVANZO DI AMMINISTR. 31/12/2015 526.078,85 189.146,03 418.476,08 FONDO CASSA AL 31/12/15 1.141.671,43 746.718,57 783.550,54 UTILIZZO ANTICIPAZIONE - - - MUTUI ASSUNTI - - - AMM. MUTUI 2015 78.878,54 60.762,78 136.479,38 quota capitale 59.066,14 39.319,95 111.122,53 quota interessi 19.812,40 21.442,83 25.356,85 Debito residuo al 31/12/2015 365.841,26 398.687,05 786.113,47

INDEBITAMENTO art. 204 TUEL 1,22% 2,46% 1,59%

ACCERTAMENTI 1.551.929,27 792.344,41 1.592.332,53 IMPEGNI 1.616.500,09 776.657,00 1.450.866,90 Rimborso prestiti titolo III 59.066,14 39.319,95 111.122,53

9 SITUAZIONE PATRIMONIALE

La situazione del patrimonio complessivo dei tre enti, così come risulta dal conto del patrimonio per il 2015, è ripartita come illustrato nella tabella sottostante.

PATRIMONIO AL Di cui immobilizzazioni Comune 31/12/2015 materiali ALBIOLO 7.740.917,97 5.014.261,20 RODERO 4.960.065,35 3.307.809,26

VALMOREA 9.384.425,35 7.065.429,90

TOTALE 22.085.408,67 15.387.500,36

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

Si evidenziamo nel seguito le variazioni dell’avanzo di amministrazione realizzate nel corso degli ultimi tre anni. I vincoli di finanza pubblica hanno determinato un aumento consistente dell’avanzo di amministrazione. Solo per uno dei tre comuni questa dinamica non è stata evidente, in virtù di oneri straordinari di parte corrente che sono stati coperti da applicazione di avanzo di amministrazione negli ultimi tre bilanci. L’avanzo di amministrazione complessivo di un ipotetico comune unico supererebbe 1.100.000 €.

COMUNE 2013 2014 2015 ALBIOLO € 525.451 € 531.189 € 526.078 RODERO € 35.262 € 97.272 € 189.146 VALMOREA € 254.986 € 381.567 € 418.476

RISTORNI FRONTALIERI

I comuni di Albiolo, Rodero e Valmorea hanno una tradizione consolidata di lavoro transfrontaliero. Ad oggi stimano oltre 900 lavoratori che quotidianamente varcano la frontiera per prestazioni di la- voro. Nell’anno 2015 i comuni hanno optato per l’applicazione di risorse destinate per loro natura agli investimenti, come i fondi frontalieri, in parte corrente (fino al 30%). Nella gestione delle rilevanti risorse derivanti dai ristorni, di rilievo appare anche il problema del “frazionamento”: i tre comuni segnalano infatti che, se si potesse utilizzare integralmente, ovvero come somma dei ristorni attribuiti ai tre comuni, l’ammontare di risorse costituite dai fondi frontalieri allo scopo di investimenti, si avrebbe a disposizione un importo di oltre 850.000 € all’anno. Questo significherebbe poter progettare opere pubbliche di una certa rilevanza, che strutturalmente, in comuni frazionati e di piccole dimensioni non si è in grado di portare avanti con fondi proprio, se non suddividendoli per lotti in termini progettuali e con impegni suddivisi su diversi esercizi. Il ricorso all’indebitamento, infatti, in virtù dei vincoli di finanza pubblica, non appare una strada percorribile con successo.

MUTUI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

La situazione debitoria dei tre enti, vede l’accensione di mutui, peraltro molto datati, che fanno riferimento esclusivamente alla cassa depositi e prestiti. La quota annua di rimborso si discosta anche

10 significativamente da comune a comune, ma non costituisce un problema per le casse dei singoli enti. La percentuale di rimborsi rapportata ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui (art. 204 TUEL) è lontana da quel 10 % che costituisce il limite all’assunzione di nuovi mutui. Un comune unico potrebbe inoltre valutare l’opzione di rinegoziare i mutui, applicando parte dell’avanzo di amministrazione complessivo, in modo da ridurre ulteriormente il saldo negativo di parte corrente e poter liberare ulteriori risorse. L’operazione sarebbe peraltro già fattibile nei singoli comuni, ma, data la complessità e il bisogno di risorse che richiederebbe (applicazione dell’avanzo di amministrazione), i tre Comuni ritengono che, verosimilmente, potrebbe meglio essere attuata in caso di fusione.

RIMBORSO PRESTITI ANNO 2015

COMUNE Indebit. Quota Cap. Quota Int. Totale Consist. finale

ALBIOLO 1,22 % € 59.066 € 19.812 € 78.879 € 365.841

RODERO 2,46 % € 39.320 € 21.422 € 60.673 € 398.687

VALMOREA 1,59 % € 111.123 € 25.356 € 136.479 € 786.113

TOTALE € 209.509 € 66.590 € 276.031 € 1.550.641

SALDI DI PARTE CORRENTE ULTIMO TRIENNIO

Nella tabella sottostante si evidenziano i saldi di spesa di parte corrente all’interno dei singoli enti, nell’ultimo triennio. Tutti e tre i comuni presentano disavanzi con accertamenti inferiori ad impegni. La copertura dei disavanzi è stata garantita da applicazione in parte corrente di oneri di urbanizzazione e da fondi frontalieri, per la quota consentita dalla legge, e laddove era consentito, dall’applicazione di avanzo di amministrazione per la copertura di oneri straordinari di parte corrente. I saldi evidenziano, da un lato la similarità delle strutture dei tre bilanci, in quanto i saldi depurati dagli oneri straordinari (128.000 € nel caso del Comune di Albiolo), oscillano tra € - 23.000 circa e € 30.000. In rapporto agli accertamenti non apparirebbero consistenti. Necessario però è ricordare la grossa percentuale di fondi frontalieri applicati per riequilibrare il saldo tra accertamenti e impegni. I comuni segnalano che obiettivo di un comune unico potrebbe essere quello di giungere al pareggio strutturale di parte corrente liberando risorse per loro natura destinate a investimenti.

SALDI DI COMPETENZA BILANCI CONSUNTIVI - PARTE CORRENTE (E TIT I,II,III - U TIT I, III) Dati al netto degli oneri e dell'avanzo applicato - al lordo fondi frontalieri TIT I

COMUNE/ANNO 2013 2014 2015

ALBIOLO ACCERTAM. € 1.670.095 € 1.546.365 € 1.551.929

IMPEGNI € 1.719.570 € 1.561.848 € 1.616.500

RIMB PREST. € 59.848 € 58.890 € 59.066

SALDO -€ 109.323 -€ 74.373 € -123.637

11 RODERO ACCERTAM. € 870.266 € 800.627 € 792.344

IMPEGNI € 841.956 € 744.602 € 776.657

RIMB PREST. € 45.949 € 44.448 € 39.320

SALDO -€ 17.639 € 11.577 € -23.632

VALMOREA ACCERTAM. € 1.805.760 € 1.586.395 € 1.592.332

IMPEGNI € 1.623.572 € 1.419.957 € 1.450.867

RIMB PREST. € 153.386 € 107.024 € 111.122

SALDO € 28.802 € 59.414 € 30.343

RIDUZIONE TRASFERIMENTI ERARIALI 2010/2015

Nella tabella sottostante si evidenziano i trasferimenti erariali per l’anno 2010 e per l’anno 2015. Dal 2010 ad oggi i tre comuni hanno visto riduzioni dei fondi erariali. Calcolando come base l’anno 2010 (anno utilizzato anche per il calcolo dei contributi statali sulla fusione), l’entità della diminuzione dei trasferimenti supera il 50 % in ciascuno degli entri presi in considerazione. I tre comuni segnalano che il contributo statale per le fusioni potrebbe aiutare a mitigare i tagli sopravvenuti nei trasferimenti diretti, ad oggi compensati dal legislatore con l’introduzione di nuovi tributi locali come IMU e TASI, a fronte di un aumento della pressione fiscale locale.

RIDUZIONE DEI TRASFERIMENTI ERARIALI 2010/2015 2010 2015 SCOSTAMENTO ALBIOLO € 627.637 € 304.623 -51,47% RODERO € 285.850 € 134.505 -52,95% VALMOREA € 654.103 € 283.984 -56,58%

DOTAZIONE DI PERSONALE

A seguito di cessazione di quattro dipendenti nel corso del 2016, la dotazione organica di personale nei tre enti è composta, al mese di febbraio 2017, da 23 unità di personale. Di seguito la situazione relativa al personale divisa per enti. Rispetto al 31.12.2017, i Comuni hanno segnalato la previsione di inserimento di due dipendenti. Attualmente i tre comuni hanno una struttura organizzativa e funzionale incentrata sulla figura del segretario comunale e dei responsabili del servizio, coincidenti con il segretario stesso in alcuni casi.

12 In alcuni comuni vi sono servizi la cui responsabilità è assegnata ad amministratori comunali. La seguente tabella mostra il personale dei tre comuni divisi per categoria amministrativa e per area prevalente di competenze con l’indicazione dell’anzianità e della tipologia di orario di lavoro.

DOTAZIONE ORGANICA COMUNE DI ALBIOLO Area di Categoria Servizio Anni di Full-Time/ appartenenza anzianità Part-Time B7 Elettorale / 25 Full-Time Anagrafe / Affari Segreteria Generali B6 Anagrafe / 18 Part-Time 24 ore Stato Civile C5 Segreteria 39 Full-Time Economico- D4 Ragioneria 28 Full-Time Finanziaria Tributi (Posizione Organizzativa) C1 Tributi 7 Full-Time D1 Tecnico (Posizione 5 Full-Time Tecnica Organizzativa) C3 Tecnico 25 Part-Time 18 ore Polizia Locale C3 Polizia Locale 37 Full-Time

DOTAZIONE ORGANICA COMUNE DI RODERO Area di Categoria Servizio Anni di Full-Time/ appartenenza anzianità Part-Time Affari C4 Segreteria / 30 Part-Time 18 ore Generali Acquedotto Economico- D3 Ragioneria 23 Part-Time 24 ore Finanziaria Tecnica C3 Tecnico / 14 Full-Time Manutenzioni Polizia Locale C4 Polizia Locale 32 Full-Time

DOTAZIONE ORGANICA COMUNE DI VALMOREA Area di Categoria Servizio Anni di Full-Time/ appartenenza anzianità Part-Time D2 Segreteria / Protocollo 24 Full-Time C2 Demografici 14 Part-Time 24 ore Affari B3 Demografici (supporto Part-Time 12 ore Generali – tempo determinato) D4 Ragioneria 25 Full-Time Economico- C4 Tributi 13 Part-Time 18 ore Finanziaria C2 Personale / Ragioneria 10 Part-Time 24 ore D3 Tecnico (Posizione 12 Full-Time Organizzativa) D1 Tecnico 28 Full-Time

13 Tecnica B5 Operaio idraulico 21 Full-Time

B3 Operaio specializzato 4 Full-Time Polizia Locale C4 Polizia Locale 22 Full-Time

Di seguito una tabella riepilogativa dei dipendenti suddivisi in macro aree di competenza.

DIPENDENTI PER AREA DI COMPENTENZA

ALBIOLO RODERO VALMOREA COMUNE UNICO SEGRETERIA - AFFARI GENERALI 3 1 4 8 AREA TECNICA E MANUTENTIVA 2 1 4 7 AREA FINANZIARIA 2 1 2 5 POLIZIA MUNICIPALE 1 1 1 3 8 4 11 23

Inserimenti previsti per l’anno 2017:

 1 operaio manutentore (Albiolo - area tecnica)  1 personale segreteria (Rodero - area affari generali)

TOTALE UNITA’ DI PERSONALE PREVISTE PER IL 1 GENNAIO 2018: 23 + 2 = 25.

SERVIZI ESTERNALIZZATI

Per sopperire alle cessazioni di personale avvenute nel corso degli ultimi anni, i Comuni segnalano che si è dovuto ricorrere all’esternalizzazione dei servizi nella modalità seguente:

• ALBIOLO: 3 servizi: operatore ecologico, biblioteca, assistente sociale, (dal 2016 - 2 unità in più - autista di scuolabus e personale per pulizie) • RODERO: 7 servizi: biblioteca, assistente sociale, ufficio tecnico, ufficio tributi, trasporto, pulizia • VALMOREA: 3 servizi: biblioteca, assistente sociale, pulizie

La spesa complessiva aggiuntiva oltre a quella del personale assunto, con l’inclusione delle convenzioni per il riparto spese per gli emolumenti del segretario comunale, è stimabile nei seguenti importi:

COMUNE IMPEGNI CONSUNTIVO 2015 VALMOREA € 80.300 RODERO € 135.597,51 ALBIOLO € 85.814,39 TOTALE € 301.711,90

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Al netto della spesa per il segretario comunale, quindi la spesa ulteriore di personale che i tre enti sostengono è di oltre 240.000 €. Di seguito una tabella illustrativa dettagliata della spesa di personale a partire dagli interventi così come iscritti a bilancio con l’aggiunta dei servizi erogati da personale o addetti al di fuori dell’ente.

SPESA PERSONALE CONSUNTIVO 2015 DESCRIZIONE ALBIOLO RODERO VALMOREA INTERVENTO 1 306.188,53 188.817,87 338.704,33 INTERVENTO 7 21.453,03 8.765,67 31.183,63 INTERVENTO 5 Convenzione Segretario Comunale 18.869,43 30.000,00 18.500,00 Convenzione Assistente Sociale 15.500,00 10.000,00 15.800,00 Convenzione Bibliotecaria 15.392,00 12.000,00 16.000,00 INTERVENTO 3 Servizio pulizia immobili - 14.164,23 30.000,00

Servizio pulizia strade 36.052,96 30.000,00 -

Servizio tributi - 15.500,00 - Servizio trasporto scolastico - 6.600,00 - Servizio tecnico comunale - 17.333,28 -

La riorganizzazione del personale e la possibilità di turnover del personale, consentita oggi ai comuni oggetto di fusione in misura superiore agli altri comuni, consentirebbe di svolgere all’interno dell’am- ministrazione funzioni che oggi sono in alcune realtà demandate a personale esterno. La creazione di un comune unico comporterà la riorganizzazione degli uffici e del personale e questo processo diverrà un’opportunità per valorizzare le specifiche competenze dei dipendenti dei comuni originari.

CONVENZIONI, SOCIETA’ E CONSORZI

Nel seguito un elenco delle convenzioni e delle partecipazioni in consorzi comuni in essere attualmente, segnalati dai tre comuni. Tra parentesi sono riportate le voci che coinvolgono solo due dei tre comuni. Tutte le altre si riferiscono ai tre comuni nel loro complesso.

• SMALTIMENTO E GESTIONE DEI RIFIUTI • SISTEMA BIBLIOTECARIO • POLO CATASTALE • ISTRUZIONE – SCUOLA MEDIA • POLIZIA LOCALE • PROTEZIONE CIVILE • SERVIZIO IDRICO (ALBIOLO / VALMOREA) • SERVIZI SOCIALI • SPORTELLO UNICO ATTIVITA’ PRODUTTIVE (SUAP) • CONSORZIO COSTRUZIONE E GESTIONE IMPIANTI SPORTIVI • AZIENDA SPECIALE CONSORZIO SERVIZI SOCIALI OLGIATESE

15 • AZIENDA SPECIALE CONSORTILE CASA ANZIANI • CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA (ALBIOLO / RODERO) (PROVINCIA) • COLLINE COMASCHE SRL E COMO ACQUA SRL • CONSORZIO PUBBLICI TRASPORTI SPA (RODERO / VALMOREA)

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA

Per i comuni al di sotto dei 5000 abitanti si è reso necessario creare una centrale unica di committenza per poter gestire le procedure di gara per lavori pubblici al di sopra di una certa soglia. Due comuni su tre hanno stipulato convenzioni con la provincia di Como per delegare tale funzione.

COMUNE CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA ALBIOLO Provincia di Como RODERO Provincia di Como VALMOREA Consorzio Energia Veneto

CONTRIBUTI STATALI PER LA FUSIONE

Per favorire la fusione lo Stato eroga nei dieci anni successivi alla fusione un contributo straordinario pari a una quota dei trasferimenti statali dei singoli comuni riferita all’anno 2010 (art. 15 co. 3 D.Lgs. 267/2000 e art. 20 co. 1-bis, D.L. 95/2012). Con la recente approvazione della Legge di Stabilità 2017, la percentuale di trasferimenti erariali erogati ai comuni frutto di fusione è ulteriormente aumentata: ai comuni oggetto di fusione è erogato un trasferimento erariale nei 10 anni successivi alla fusione pari al 50%. Il contributo è attribuito nel limite degli stanziamenti finanziari previsti e comunque in misura non superiore a 2 milioni di euro annui per ciascun beneficiario. La valutazione effettuata dai tre enti è che i benefici in termini di economie di scala del comune unico costituirebbero un importante incentivo economico alla fusione e i trasferimenti erariali aggiuntivi sarebbero da intendersi come un bonus importante per l’armonizzazione di alcune spese iniziali di adeguamento.

CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI FINALI

In base al quadro delineato, i tre Comuni pongono in evidenza come la fusione dei tre enti porterebbe vantaggi economici finanziari e organizzativi rispetto all’attuale situazione di tre piccoli comuni se- parati. In particolare segnalano che:  Non esisterebbero ragioni di incompatibilità in un’eventuale processo di fusione che riguardi i tre enti; a livello prettamente economico/finanziario non sussistono criticità nei tre comuni tali da impedire la fusione; i tre enti avrebbero inoltre bilanci equilibrati e sarebbero simili per quanto riguarda organizzazione, dinamiche interne e servizi offerti ai cittadini. Da ultimo pre- sentano già numerose forme di associazione e partecipazioni associate.  Grazie ai contributi statali, eventuali inevitabili maggiori spese iniziali per l’armonizzazione del territorio non porterebbero ad un aumento della pressione fiscale o ad eventuali carenze

16 di fondi propri, anzi consentirebbero possibilità concrete di investimento fin dai primi anni successivi alla fusione.  Il percorso di fusione si renderebbe necessario in quanto l’attuale dimensionamento dei piccoli comuni apparirebbe inadeguato per favorire lo sviluppo del territorio, ma anche per assicu- rarne il mantenimento o la garanzia degli attuali servizi erogati ai cittadini.

RIDUZIONE DELLA SPESA A REGIME E MAGGIOR POTERE CONTRATTUALE Terminata la fase di iniziale armonizzazione del comune unico, i tre comuni prevedono che si avrà una riduzione delle spese a livelli inferiori rispetto a quelle complessive dei comuni prima della fu- sione. Ciò grazie al fatto che le medesime procedure e attività oggi svolte in ogni comune, dopo la fusione, saranno eseguite da un singolo ente. Anche la riduzione delle figure di riferimento come, a titolo di esempio, il passaggio da tre revisori dei conti ad uno solo, comporterà sicuri risparmi. Ri- sparmi possibili potranno ottenersi anche nella stipula di contratti a minor costo in virtù dell’aumen- tato potere contrattuale di un ente più grande rispetto ad enti più piccoli. Questo a partire dai più strutturati appalti per la telefonia, l’illuminazione pubblica o la manutenzione del verde, fino ad arri- vare agli appalti più piccoli come quelli per le piccole manutenzioni o lo spargimento di sale nella stagione invernale.

FONDI STATALI PER LA FUSIONE Il contributo straordinario statale per la fusione, segnalano i tre comuni, consentirebbe di assorbire i maggiori costi iniziali relativi al nuovo assetto degli uffici e all’armonizzazione di sistemi informatici e PGT, ma soprattutto permetterebbe la realizzazione di quelle infrastrutture e servizi che andrebbero a migliorare la coesione degli ex comuni e la qualità di vita dei cittadini. Anche se la cifra poi corri- sposta in virtù dei criteri di riparto del fondo nazionale dovesse risultare inferiore, costituirebbe co- munque un parziale reintegro delle riduzioni subite dai tre comuni in termini di trasferimenti erariali.

AUMENTO DELL’EFFICIENZA NELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE La macchina amministrativa del comune unico non dovrà più occuparsi della ripartizione dei costi delle varie convenzioni tra i singoli comuni e potrà destinare in altri modi il tempo e le energie ad oggi impiegate per questo tipo di adempimenti. I tre comuni segnalano che non è attualmente possi- bile quantificare risparmi di spesa in modo preciso, se non a prezzo di un ipotetico ma non sicuro modello organizzativo. Risparmi significativi e miglioramenti di produttività sono previsti con il pro- cesso di riduzione e snellimento burocratico, come ad esempio per la produzione di atti interni. Le funzioni svolte oggi da tre dipendenti diversi all’interno di tre comuni potranno essere ripartite nell’ambito di un’unica organizzazione. In base al principio delle economie di scala, la produttività e l’efficienza di un comune unico sarà sicuramente superiore.

SUPERAMENTO DELLA LOGICA CONVENZIONALE I tre comuni segnalano come la fusione sia preferibile alle gestioni associate e anche alle Unioni.

RAGGIUNGIMENTO DI UNA FASCIA DEMOGRAFICA STRUTTURALMENTE PIU’ EFFI- CIENTE I tre comuni segnalano come, secondo alcuni studi, i comuni appartenenti alle fasce demografiche tra i 3.000 e i 20.000 abitanti registrerebbero in assoluto le performance migliori sia per ciò che riguarda le spese totali sia per quanto riguarda la spesa corrente pro capite. Un comune fuso di oltre 6.700 abitanti si avvicinerebbe a tale modello amministrativo.

AUMENTO DEL CAPITALE A DISPOSIZIONE PER INVESTIMENTI I costi delle manutenzioni e delle progettazioni di ampio respiro sono diventati notevolmente elevati, se affrontati singolarmente (fognature, reti, opere viarie). Gli oneri di urbanizzazione si sono ridotti 17 e i tre comuni segnalano come i comuni singoli non riescono più a far fronte ad ampi progetti di investimento. E’ necessario aggregarsi per avere più risorse a disposizione. La situazione di disponi- bilità limitata di risorse per realizzare opere di una certa rilevanza potrebbe migliorare sensibilmente.

POSSIBILE RIDUZIONE DELLA PRESSIONE TRIBUTARIA I tre comuni prevedono che la ridistribuzione dei tributi comunali da tre enti ad un comune unico non comporterebbe sostanziali variazioni rispetto alla situazione attuale: sarebbe possibile prevedere una diminuzione della pressione fiscale in linea con l’obiettivo di indipendenza tributaria. Con le maggiori risorse a disposizione in parte corrente si potrebbe valutare una riduzione della pressione tributaria.

MAGGIORE POSSIBILITA’ DI REINTEGRO DELLE CESSAZIONI Nella relazione presentata dalle tre amministrazioni, si segnala che il personale dei tre comuni è nu- mericamente limitato, al di sotto della media nazionale nel rapporto tra spesa di personale e spesa complessiva. Considerando l’anzianità di servizio del personale dipendente, al verificarsi delle pros- sime cessazioni si ipotizza di dover ridurre i servizi. L’alternativa potrebbe essere quella di esterna- lizzare i servizi stessi, ma con il probabile aumento dei costi. Alcuni comuni potrebbero così incorrere in una paralisi amministrativa. Il comune unico, al contrario potrebbe riorganizzare il proprio perso- nale al fine di ottenere una migliore operatività, valorizzando le competenze acquisite dai dipendenti nel corso del tempo. Il Comune unico potrà procedere a nuove assunzioni, nei limiti delle disposizioni di legge.

MAGGIORI POSSIBILITA’ DI ACCESSO AI FINANZIAMENTI E MAGGIORE RAPPRESEN- TATIVITA’ DELLE ISTANZE LOCALI La legge regionale n. 19/2008 “Riordino delle Comunità montane della Lombardia, disciplina delle unioni di comuni lombarde e sostegno all'esercizio associato di funzioni e servizi comunali” dispone che nei bandi regionali che prevedono la concessione di risorse a favore di comuni siano stabilite misure premiali per i comuni istituiti a seguito della fusione di due o più comuni contigui (art. 20, co. 4).

MAGGIORI POSSIBILITA’ DI ADEGUAMENTO ALL’EVOLUZIONE TECNICA E NORMA- TIVA Dal punto di vista finanziario si prevede la possibilità di poter meglio adeguarsi alle novità normative riguardanti la contabilità armonizzata e alla competenza finanziaria potenziata sulla base del concetto di esigibilità. Anche per quanto riguarda la digitalizzazione, la trasparenza, le procedure del mercato elettronico, un comune unico ha la possibilità di far emergere le cosiddette “best practices” presenti nei tre enti prima della fusione, come frutto di un confronto tra le diverse procedure in atto preceden- temente.

PIANIFICAZIONE URBANISTICA OMOGENEA Da un punto di vista tecnico, nel tempo, con l’adeguamento degli strumenti e dei regolamenti urbanistici, all’interno del territorio si potrà avere una pianificazione urbanistica sempre più omogenea. Questo aspetto potrà facilitare di molto professionisti, cittadini e attività produttive che non dovranno più confrontarsi con pratiche e regolamenti diversi su un territorio relativamente piccolo.

Allegato 1 Aliquote dei principali tributi. La situazione delle aliquote applicate nei tre comuni evidenzia disparità anche derivanti da diverse scelte delle amministrazioni. Per IMU l’aliquota base è il 4 per mille sulle prime case e il 7,6 per altri immobili. Per TASI l’aliquota base è l per mille. Quasi tutti i comuni hanno elevato i limiti minimi. 18 La TASI è stata abolita sulle abitazioni principali. Sull’addizionale IRPEF si notano approcci differenti. IMU 2015 tipologia imponibile Albiolo Rodero Valmorea ABITAZIONE PRINCIPALE DI CATEGORIA A1–A8-A9 4 5 4,6 IMMOBILI AD USO PRODUTTIVO CLASSIFICATI NEL GRUPPO CATASTALE “D” 8 10,6 7,6 FABBRICATI CATEGORIA D5 10,6 10,6 7,6 IMMOBILI B/C1/C3/C4/C5 7,6 10,6 8,6 TERRENI AGRICOLI 0 AREE EDIFICABILI 9,3 10,6 8,6 ALTRI IMMOBILI 8 10,6 8,6

TASI 2015 tipologia imponibile Albiolo Rodero Valmorea ABITAZIONE PRINCIPALE ESCLUSE A1-A8-A9 2 2,5 2 FABBRICATI C1, C3 1 0 2 FABBRICATI D5 0 0 0 IMMOBILI AD USO PRODUTTIVO CLASSIFICATI NEL GRUPPO CATASTALE “D” 1 0 0 FABBRICATI RURALI D10 1 0 1 AREE EDIFICABILI 1 0 0 ALTRI IMMOBILI 1 0 2

Addizionale IRPEF 2015 Fascia Albiolo Rodero Valmorea Unica 0,1 Esenzione per redditi fino a euro 14999.99 x x Applicabile a scaglione di reddito fino a euro 15.000,00 0,2 0,2 Applicabile a scaglione di reddito da euro 15.000,01 fino a euro 28.000,00 0,4 0,3 Applicabile a scaglione di reddito da euro 28.000,01 fino a euro 55.000,00 0,45 0,4 Applicabile a scaglione di reddito da euro 55.000,01 fino a euro 75.000,00 0,5 0,5 Applicabile a scaglione di reddito oltre euro 75.000,00 0,55 0,6

§

Per quanto riguarda i profili urbanistici dell’iniziativa, essi restano adeguatamente regolati dall'articolo 11, comma 4, della L.R. n. 29/2006, per il quale "... gli strumenti urbanistici dei comuni d'origine restano in vigore sino a quando non provveda il comune di nuova istituzione", nonché dall'articolo 5, comma 5 bis, della L.R. n. 31/2014, comma aggiunto dalla L.R. n. 38/2015: il nuovo comune approverà il PGT unitario entro i medesimi termini previsti per tutti i comuni, ai fini dell'adeguamento alla L.R. n. 31/2014 in materia di riduzione del consumo di suolo, con termine per l’adeguamento finale fissato in dodici mesi dall'adeguamento del PTCP.

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