LLogoogo -- ItaliaItalia -- URLURL Anno 13 N° 12 - 144 - LDPBiancoMu Editorelticolo e nerore - -Dicembre Positivo 2020 – Direttore: Luigi Del Pozzo

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Lombardia

I colori della speranza Editoriale di Luigi Del Pozzo

nche per l’edizione di sommesso letargo in attesa di una ripresa turistica Troppi giovani con noncuranza si mostrano in dicembre del nostro GN sperata ed attesa per il prossimo 2021. pubblico a viso scoperto e altri ancora decidono Auna copertina un po’ di trascorrere una serata in compagnia, celati dalle insolita. Colori della natura che Una speranza che non riguarda solamente gli mura domestiche con il risultato, come in un caso ci trasportano da una stagione operatori turistici impegnati nelle varie attività confermatoci da un medico, che su dieci persone all’altra con una mutazione con- legate direttamente o indirettamente all’Industria presenti ad una di queste serate, altrettanti sono tinua. Una mutazione in qualche del Forestiero, ma anche di tutti noi abitanti garde- risultati successivamente positivi ai tamponi. modo come la nostra, quella che sani che bene o male con il turismo ci viviamo da stiamo vivendo a causa delle anni, da secoli. Ci stiamo avvicinando giorno dopo giorno al restrizioni che il Coronavirus ci Santo Natale, festa della Natività e della speranza, impone ed alle quali, volenti o Speranza e accortezza soprattutto nei nostri prima di essere lanciati verso la fine di questo “bisesto”, nolenti ci dobbiamo adeguare. comportamenti. La Regione del Garda risulta assai pronti ad accogliere il nuovo anno nella speranza Dalla tastiera con cui scrivo ogni giorno seguo le uniforme nei contagi, ma ancora, e purtroppo, ho che tutto possa migliorare e concederci veramente evoluzioni regionali, in particolare quelle legate al notato nelle mie uscite professionali sul territorio, un 2021 ricco di soddisfazioni e, speriamo, di salute. lago di Garda e l’amarezza e la disperazione mi assale quanti lascino volentieri scivolare la propria masche- quando leggo dei decessi, dei ricoverati e dei positivi. rina a fior di labbra quasi che il respiro umano non A tutti i nostri affezionati lettori, e collaboratori, Ma poi, guardando fuori, vedo le località gardesane avvenga tramite le narici ma esclusivamente dalla un grande augurio, di cuore, per un Santo e Felice che in questo periodo trascorrono un periodo di bocca. Natale!

Foto LDP - ©2020 Copia Omaggio a cura di Pino Mongiello La villa sul Garda di Zanardelli è in vendita La Fondazione Villa Paradiso di , che dispone dell’immobile di Fasano, intende metterlo all’asta per ricavare denaro fresco da destinare alle sue attività sociali. Il Centro Studi Toscolano, presieduto dalla prof. Giovanna Visintini, docente di Diritto civile all’Università di Genova, si appella alle massime cariche dello Stato chiedendo che la villa, vero monumento storico e artistico della Riviera, diventi invece patrimonio pubblico a servizio dei beni culturali del territorio

hi non conosce la villa Zanardelli quello ritratto a sinistra potrebbe essere di Fasano, nel di invece l’avv. Giovanni Quistini, depu- CToscolano Maderno? È un edi- tato del collegio elettorale di Iseo. Altri, ficio che vanta una storia ragguarde- invece, con indubbia autorevolezza, vole, progettato dall’architetto bre- indicano in Federico Bagozzi, Giovanni sciano Antonio Tagliaferri sul finire Giustini, Paolo Aureggi, i personaggi dell’Ottocento come residenza e buen rappresentati. Ma non è questo il punto, retiro dello statista bresciano origi- anche se la curiosità, secondo me, resta nario della Valtrompia; ha un affaccio insoddisfatta. Quel che più conta è sco- diretto al lago ed è dotato di un ampio prire quanto fu importante la villa per alla liquidazione delle fatture. Per una parco, oggi purtroppo un pò trascu- il suo inquilino e per i gardesani che decina d’anni il politico bresciano gode rato. L’ente proprietario, la Fondazione con frequenza andavano a fargli visita. di quella suggestiva dimora. Quando Villa Paradiso di Brescia, è giunto alla A questo proposito c’è una testimo- vi arriva, tornando da Roma, scende a determinazione di metterla in vendita. nianza che mi era venuta incontro a Desenzano, prende il piroscafo, uno dei Per l’Anffas, che ha sede qui da diversi suo tempo, mentre sfogliavo le carte quali da lui inaugurato porta ancora il decenni, il comune dovrà quindi trovare d’archivio e le pagine commemorative suo nome. Oppure scende a Brescia, e una soluzione che permetta alla bene- dell’Ateneo salodiano, a cinquant’anni poi sale sul tram che lo porta in Riviera. merita associazione di continuare la sua dalla morte di Zanardelli. È quella di funzione sociale ed assistenziale. Non Italo Bonardi, presidente del sodalizio Bonardi tiene a dire che quelli sul sappiamo come finiranno le cose, se, salodiano (1878-1962), pubblicata in Garda erano per il ministro i giorni cioè, il Comune fisserà dei paletti nor- “Memorie dell’Ateneo di Salò, 1952- di tranquillità e di riposo, “ un sipario mativi indicando, al riguardo, specifiche 53-54”. Bonardi, ancor giovane, aveva calato sulla agitata scena della sua vita, destinazioni urbanistiche. Quel che è avuto modo di conoscere l’illustre sta- e non per nulla volle che nel bel mezzo certo, è che sul tema c’è stata una presa tista proprio nei suoi ultimi anni di vita. del suo parco dominasse una figura di posizione formale ad opera della Ho dunque ripreso la prolusione che portante un ramo d’olivo a simboleg- “Fondazione Centro studi Toscolano” Bonardi tenne all’apertura dell’anno giare la Quiete, opera dello scultore e nella persona della Presidente prof.ssa accademico 1953 nella quale sono pittore Ximenes, a cui dobbiamo anche Giovanna Visintini. Con molta chiarezza riportate annotazioni e testimonianze gli affreschi della villa”. C’erano poi le la professoressa ha scritto al Presidente che fanno al caso nostro. Veniamo così gite in barca, sulla sua barca dal nome della Repubblica Mattarella, al presi- a conoscere quanto Zanardelli, fin dalla “Val Trompia”; i pranzi con gli amici, dente del Consiglio Conte, al ministro giovinezza, amasse questo lago. In le specialità del lago, carpione e vino dei Beni culturali Franceschini per chie- alcune lettere al giornale Il Crepuscolo della Riviera e vino di Lugana, ed anche dere che la villa di Zanardelli, bene sto- (1857) ne aveva esaltato le “incompa- il piatto tradizionale bresciano “polenta rico e artistico di indiscusso valore, non rabili bellezze”. E tra le località del lago e uccelli”. “Quando passeggiava in car- ritrae la vecchia Salò. Zanardelli non fece sia sottratto alla Comunità locale. aveva scelto Maderno perché – scriveva rozzella per il paese, o arrivava fino a in tempo a vedere il nuovo lungolago – “è nella più bella postura del lago di Salò – aggiunge Bonardi - soleva fami- della città gardesana, costruito dopo il Quali elementi di pregio conserva Garda … Mi sono pazzamente inna- liarizzare con la gente più modesta” e si terremoto del 1901. Era però riuscito a questa villa? Ricordo di aver affrontato morato della natura prodigiosamente intratteneva con tutti, né rifiutava inviti. far varare una legge dal Parlamento che l’argomento diversi anni fa, mentre si incantevole … è il più bello dei laghi permise la realizzazione della nuova celebravano i cent’anni dalla morte di italiani”. In una di quelle sue lettere Nella villa sul lago conservava i doni passeggiata a lago, il restauro comples- Zanardelli (26 dicembre 1903 - 2003) per arriva a dire che dal suo letto vede nel che aveva ricevuto da regnanti, uomini sivo del centro gardesano e dei suoi un articolo, poi pubblicato nel 2004 in crepuscolo tali varietà di luci e di colori politici, artisti, ammiratori. C’erano i palazzi pubblici. Il ministro riuscì anche “Memorie 2001-02” dell’Ateneo di Salò. da fargli venire da piangere quando candelabri donati da Vittorio Emanuele a far donare al Comune una statuetta in In quell’occasione, avevo indagato sulla doveva partire. II, il ritratto di Eleonora Duse di Franz bronzo, realizzata dallo Ximenes, che lo questione controversa di chi fossero i Lenbach (1885), oggi alla Pinacoteca ritraeva in atteggiamento oratorio. volti delle persone dipinte sul soffitto di La costruzione della villa risale al Tosio Martinengo di Brescia. Nelle sale una delle sale della villa. L’attribuzione 1888, ed è tutta pagata con i risparmi affrescate da Ettore Ximenes, Cesare Quando Bonardi pubblicava le sue non è affatto risolta. Per quel che posso professionali del committente. Non Bertolotti e Carlo Banali, si possono note per le Memorie dell’Ateneo salo- aver compreso, due personaggi dovreb- solo, i lavori proseguono e si interrom- vedere raffigurati i panorami del Garda diano, la villa di Fasano era destinata ad bero essere il pittore Ettore Ximenes (al pono secondo la disponibilità delle e del Sebino, i paesi della Val Trompia, opere di bene: raccoglieva i fanciulli del centro) e lo stesso Zanardelli (a destra); risorse sue personali per far fronte Dante, Catullo, ed anche una tela che Preventorio provinciale bresciano.

2 Dicembre 2020 a cura di Roberto Darra A Lonato l’aeroporto di Mussolini

A Sinistra: L'aereo del Duce; A destra: le ex scuole di Sedena l territorio di Lonato si rivela un’au- cascina Falcone (ci troviamo a nord del tentica arca di Noè per ricchezza capoluogo, verso ) costruito abbandonato da anni e di cui il Comune caccia da guerra Messershmitt Me 109. Idi storia, di eventi, di protagonisti nel 1940-41 utilizzato per i suoi sposta- cerca di liberarsi. L’aeroporto era in terra che hanno lasciato una traccia. Il mese menti da Mussolini ma anche da diversi battuta e assicurava un servizio di col- L’area è stata individuata da tempo scorso abbiamo parlato del trattore vip del regime. Della pista praticamente legamento alle figure di spicco della dal gruppo Xplora nell’ambito del pro- Balilla lanciato sul mercato come esem- oggi non è rimasto nulla. La vista della RSI perché meno soggetta ai pesanti getto “Lonato sotterranea“. Sarebbe pio dell’ardimento e dell’operosità località non rivela cose particolari. bombardamenti a cui erano sottoposti interessante che la biblioteca comunale fascista e che anche sul Garda ebbe una invece gli scali di e Villafranca. dedicasse un proprio spazio alla cata- significativa presenza nei campi. Ora è La demolizione di hangar e strutture, logazione di tutta la documentazione materia di collezionisti. baracche in legno risale agli anni 50. Alla Bettola tra le baracche e gli ufficiale relativa agli accadimenti locali Qualche “ souvenir “ (ci dicono) soprav- hangar, camuffato era sempre pronto durante il secondo conflitto metten- In questo numero vogliamo invece vive ancora nelle cascine rurali della a prendere il volo l’aereo del Duce, un dola insieme alle ricerche svolte da sin- occuparci di un altro frammento di zona. Gli avieri al tempo dell’aeroporto trimotore SM81. Mussolini arrivava qui gole persone e dalle associazioni. Tutto storia. Si tratta dell’aeroporto alla erano alloggiati nelle ex scuole elemen- con la famosa “cicogna“. I tedeschi ci questo perché ne rimanga traccia alle Bettola di vicino alla tari della frazione di Sedena. Edificio avevano collocato invece un reparto dei future generazioni. Gruppo Sportivo Lonato 2: Tempo di bilanci

ascia il Gruppo Sportivo Lonato nei prossimi mesi importanti interventi 2 dopo 10 anni di presidenza, per opere di ristrutturazione. Purtroppo LMichele Vitello, che nel nuovo è invece negativo causa covid il bilancio direttivo si occuperà unicamente della dell’attività sportiva che praticamente si revisione dei conti. Al suo posto è stato è quasi azzerata. eletto dall’assemblea dei soci (l’asso- ciazione ne conta circa 180) Roberto “Niente campionato di calcio, niente Bresciani. Vice Eric Mariotto, segretaria tornei di bocce, freccette – commenta Chiara Boldrini, tesoriere Oliviero Milini Vitello – speriamo che non blocchino e ai probiviri Mirko Santi e Michele anche la ginnastica che è attiva con i Orioli. dovuti distanziamenti e ionizzazione della stanza in cui si tengono le lezioni. Il direttivo si completa con i consi- Siamo fiduciosi di tornare alla normalità glieri Mario Pizza, Cristian Manganelli, perché lo sport è vita! Ringrazio tutti Lorenzo Mariotto, Davide Orioli e i volontari che in questi anni hanno Giancarlo Tagliani. Nel corso dell’assem- fatto diventare il GS Lonato 2 un punto blea è stato approvato il bilancio econo- di riferimento della zona. Naturalmente mico con il consuntivo del 2019 con l’augurio è che si esca presto da questa dati positivi e quindi utili per affrontare pandemia“. Dicembre 2020 3 a cura di Gualtiero Comini Il celebre organo della chiesa di Toscolano ha ripreso a suonare

omenica 25 ottobre nella questo sito sono state inserite nel por- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo tale della facciata principale, mentre Ddi Toscolano, gremita di un folto alcune epigrafi romane che saranno pubblico, alla presenza del Sindaco prossimamente restaurate sono state Delia Castellini e del Parroco don inglobate alla base del campanile. Roberto Rongoni, è stato solennemente inaugurato l’organo della Chiesa. La sua riedificazione venne decisa dopo la visita pastorale del vescovo L’organista gardesano Gerardo Bollani del 1556 a causa della sua dimen- Chimini, la cui notorietà ha varcato i sione non più sufficiente per contenere confini non solo d’Italia, ma anche d’Eu- la popolazione. I lavori, iniziati solo ropa, ha offerto un concerto di assoluto dopo la visita di S. Carlo Borromeo del spessore artistico; le volte della chiesa, 1580, vennero eseguiti secondo le indi- dotata di una particolare acustica, cazioni del cardinale stesso che com- hanno risuonato delle stupende note portarono l’abbattimento completo La chiesa dei SS Pietro e Paolo uscite dall’organo. Il concerto ha visto dell’edificio precedente per la realizza- Le tele di Andrea Celesti la magistrale esecuzione di musiche di zione di una costruzione pienamente L’organo Damiani Tonoli Mozart, G. Valeri, F.G. Turrini, V. Petrali e conforme alle nuove regole edificato- Le operazioni di restauro dell’organo M.E. Bossi, il celebre organista e compo- rie postconciliari (concilio di Trento). La tastiera e i registri dell’organo sitore al quale Salò ha dato i natali. Il progetto viene attribuito al maestro Bertoldo da Toscolano, allievo dell’ar- la grande cassa lignea con le ante Ma eccezionale e maestosa è stata chitetto bresciano Giulio Todeschini, dipinte da Andrea Celesti (nel 1688). l’esecuzione della “Lotta Tra Jacob e così come ricordato nell’atto di posa l’Angelo” (che si riferisce al brano della della prima pietra del 19 marzo 1584. Come per l’organo Antegnati anche Bibbia del combattimento tra Isacco, All’interno si conservano le preziose tele a Maderno fu costruito un organo che ne uscirà vittorioso ma sciancato, dell’artista veneziano Andrea Celesti, Damiani. e Dio) del compositore Luca Tessadrelli. che soggiornò a lungo a Toscolano dove risiedeva la sua famiglia: datate 1688, L’organo Damiani è un gioiello che Egli, docente al Conservatorio di illustrano episodi della vita dei santi presenta caratteristiche uniche nel Parma, presente all’esecuzione, ha Pietro e Paolo. panorama gardesano, come le impo- voluto scrivere appositamente per l’e- nenti ante di chiusura impreziosite dai vento questa sua composizione magi- Ed ora veniamo alle note storiche meravigliosi dipinti di Andrea Celesti. strale. L’esibizione all’organo del dell’organo Damiani-Tonoli così come di restauro, avviata nel giugno del Maestro Chimini, ha richiesto tutta la le ho ricavate dalla documentazione La qualità dei materiali di costru- 2017 dai maestri organari Guido Galli e sua maestria ma ha anche reso neces- raccolta dalla Parrocchia. zione – canne di metallo, meccani- Matteo Pian nel laboratorio di . sario l’aiuto, quale assistente ai registri, che e materiale ligneo di primissima Sono servite migliaia di ore di mano d’o- del giovane diplomato al Conservatorio I cristiani dei primi secoli non scelta – ha fatto sì che lo strumento si pera per smontare tutte le componenti di Brescia Luciano Carbone. ammettevano l’uso dell’organo nel potesse annoverare tra i capolavori di dell’organo, sia meccaniche che foniche culto divino perché lo stimavano uno Frà Damiano Damiani e fosse, all’epoca (le canne sono 1.522), ricostruire parti e Offro ai gentili e appassionati lettori strumento profano; le Chiese orientali della sua costruzione, di gran lunga registri mancanti ed infine riassemblare di GN alcune brevi annotazioni sulla non l’ammettono neppure oggi. L’uso superiore a tutti gli strumenti custoditi lo strumento. Chiesa e sull’organo. dell’organo nelle chiese si fa risalire nella ricca città di Brescia intorno al secolo VIII, ma per molto Un lavoro immane che ha compor- Nella parte a nord dell’abitato di tempo lo strumento non godette di una Nella seconda metà del XIX secolo, tato un investimento di centottantamila Toscolano, si innalza la grande mole grande diffusione. precisamente nel 1886, l’organo euro da parte della Parrocchia, coperto della chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Damiani fu aggiornato, impreziosito ed per il 40% da contributi Cei, per quaran- Paolo che si presenta con la sua struttura Verso la metà del secolo XV l’or- ampliato da Giovanni Tonoli. tamila euro dal Comune e da donazioni tipicamente seicentesca in cui il grande gano si andò perfezionando e comin- private. Tra i mecenati si annoverano volume delle navate sembra sminuire lo ciò a propagarsi con rapidità, tanto che Nato a nel 1809 fu uno dei anche l’Ufficio Diocesano per i beni cul- slancio dello stesso campanile. ogni parrocchia ambiva ad avere questo più validi organari del suo periodo. turali, la Banda cittadina Verdi, la corale strumento per rendere le funzioni più Allievo del Damiani di lui si disse: Santa Cecilia di Maderno, l’associazione L’epoca di costruzione risale ai sec. solenni. Amici della Chiesa di Luseti, la associa- XVI -XVIII. L”’estrema solidità e qualità di ogni zione culturale Fà Filò, la famiglia Zeni e Anche Toscolano non volle essere dettaglio delle sue opere gli era assicu- il Lions Alto Garda. La chiesa mostra un impianto basi- da meno delle altre parrocchie che già rata da maestranze scelte con estrema licale con una suddivisione interna a avevano un organo. cura e severità”. Un assaggio delle potenzialità dello tre navate: la navata centrale con volta strumento i toscomadernesi l’avevano a botte, mentre quelle laterali hanno Per questo affidò al grande orga- Lo strumento è a trasmissione già gustato il 5 settembre scorso, per copertura a crociera e tre cappelle late- naro Costanzo Antegnati di Brescia meccanica, ubicato su cantoria in pre- la festa della Madonna del Benaco, rali ognuna. (noto come “Cavaliere dell’organo”) la sbiterio, in Cornu Evangelii e come quando il maestro Gerardo Chimini costruzione dell’organo per la chiesa accessori e pedaloni per il Tirapieno e accompagnò la corale di Santa Cecilia La chiesa parrocchiale dei SS. Pietro parrocchiale come peraltro già aveva combinazione Libera alla Lombarda durante la messa celebrata dal vescovo e Paolo di Toscolano venne edificata, fatto Maderno. Della data dell’inter- che permette di cambiare i registri Pierantonio Tremolada. alla fine del Cinquecento, sui resti vento dell’Antegnati non si hanno velocemente. dell’antica pieve romanica dedicata notizie. Finalmente la riviera gardesana, già a S. Pietro e sull’area occupata da una Da tempo questo prezioso stru- ricca di opere d’arte insigni, si è impre- grande villa romana del I secolo d.C. Intorno al 1822 (data non sempre mento conservato nella chiesa dei ziosita di un manufatto che evidenzia appartenuta alla famiglia dei Nonii, confermata) fu affidata da Toscolano SS Pietro e Paolo non faceva sentire come anche i gardesani del nostro che ebbero molta influenza nella vita al frate cappuccino Damiano Damiani la sua voce. Inutilizzabile e muto da tempo hanno raccolto il testimone dei politica bresciana e gardesana in età la costruzione del nuovo organo. Egli almeno trent’anni, l’organo è reduce loro antenati che alle opere d’arte ave- imperiale. Due colonne provenienti da recuperò del vecchio organo Antegnati da una lunga e complessa operazione vano sempre dato grande rilievo. 4 Dicembre 2020 DAL 7 AL 16 DICEMBRE

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Affissioni Vol 16 100x140.indd 2 Antiche famiglie di Desenzano a cura di AD

A leggere i documenti della polizia austriaca, era stato un giovane scape- Gli Zeneroni strato, incapace di concludere gli studi. Negli stessi fogli risulta mazziniano dal 1851, membro del “Comitato segreto di a famiglia Zeneroni è stata tra le preparazione rivoluzionaria” di Brescia, più distinte di Desenzano ed ebbe che aveva come persona di riferimento Lil maggior incremento economico Tito Speri. Se fosse scivolato dai coppi nell’800, tanto da risultare al secondo della sua casa, avrebbe fatto la fine di posto nell’elenco del 1859 dei cento don Enrico Tazzoli e Tito Speri: proces- maggiori benestanti del paese. Il sati e giustiziati a Mantova. Ritornato a merito del successo imprenditoriale è Desenzano con l’esercito piemontese stato soprattutto di Giuseppe Zeneroni nel giugno del 1859, si diede da fare (1786-1873), mercante in bozzoli e seta per i feriti della battaglia di S. Martino grezza. Partecipò con i suoi prodotti e Solferino. Poi collaborò per la raccolta all’Esposizione manifatturiera di Brescia fondi per la Spedizione dei Mille e i del 1857. Con la famiglia, era sposato a progetti di Garibaldi. Fu presente nel Teresa Andreis, abitò nella grande casa Consiglio Comunale di Desenzano ita- al n. 8 di via S. Maria, allora ancora chia- liana fino a quando non prevalsero gli vecchia foto dell'attuale piazza Imbarcadero com'era all'inizio del '900, chiamata Contrada mata “Contrada del Sole”(vedi foto). zanardelliani. Partecipe delle imprese del Sole, prima che fosse occupata dalla stazione Desenzano Porto. La casa degli Zeneroni era garibaldine, in giovane età, risulta un all'inizio di via S. Maria che si apre sulla destra della foto. Nel’900 gli Zeneroni risiedettero suo nipote, Emilio Zeneroni (1850-1910), invece nella villa al n. 98 di via dell’Or- che poi diventerà avvocato. L’avvocato risorse finanziarie su cui poteva con- moltissimo questa loro terra, dove la taglie (v. Nazario Sauro), ma lasciarono Emilio, sposato a Teresa Riviera che gli tare fossero limitate; diede il meglio madre Caterina fungeva da collante. Desenzano con l’ultima guerra (1940- premorirà, volle sulla tomba un epitaf- della cultura, quale allora era uso dare Quando ritornarono, dopo una vita 45). Giuseppe Zeneroni non solo è stato fio che evidenziasse il suo credo per alle fanciulle, anche alle figlie: Angelina spesa altrove, fu lei che li accolse e fece un attivo e intelligente produttore, gli ideali e gli insegnamenti di Mazzini, e Claudia. Non si rivolse alla famiglia sentire Desenzano casa loro. Ulisse, con ma doveva manifestare anche spic- oltre che la sua fede (anticlericale) in un d’origine per ottenere finanziamenti. deferenza, in uno dei suoi libri dice che cato senso civico, perché il suo nome finale rogo annientatore. L’ultimo degli Soprattutto però educò i figli ai valori la madre era stata la fonte di notizie compare in molti Consigli Comunali Zeneroni di cui parliamo fu Vincenzo, di libertà, dignità, rispetto per i pro- circa le vicende della prima metà del dell’epoca asburgica. Fu convocato sposato a Carolina Fochi, che ebbe una blemi altrui, propri del padre Pier Paolo, secolo e del “Bagatta”. Troppo fiera pure nel primo Consiglio dell’Italia sola figlia, Angiolina sposata altrove. verso il quale tutti e cinque manten- per fare pettegolezzi, conosceva la Unificata. Suo erede e continuatore L’epitaffio di Vincenzo esprime un nero sempre venerazione. Questi, già Desenzano dei 3000/4000 abitanti dal dell’impresa commerciale avrebbe legame di tranquillo affetto. carbonaro nel 1820 quando frequen- di dentro e ricordava date ed episodi dovuto essere suo figlio Alvise (1809- tava l’università di Pavia, restò sempre importanti della vita sociale e civica del 1867), ma gli premorì con suo grande Non va dimenticata Caterina sensibile e attento alle vicende dei paese anche nella vecchiaia. dispiacere. Altri suoi figli sono ricordati Zeneroni (1818-1896). Sposatasi non patrioti, tanto da essere designato dal per ragioni diverse. Il più conosciuto è ancora ventenne col dr. Pietro Paolo Municipio nell’estate del 1848 come ///Ponendo fine alla rubrica sulle anti- Pietro Zeneroni (1814-1894) per la sua Papa, di cui era più giovane di 18 anni, referente dei rapporti tra Desenzano e che famiglie desenzanesi, si ringrazia chi fede mazziniana e la rocambolesca rimase vedova nel 1853 quando i cinque Brescia, mentre Carlo Alberto assediava ha collaborato, chi ha dato suggerimenti, fuga sui tetti la notte del 2 marzo 1854, figli erano ancora ragazzi. Amava vera- Peschiera e le città lombarde discute- chi ha letto. ///Fonti principali sono state: mentre la polizia asburgica picchiava al mente suo marito e la sua scomparsa vano sul proprio futuro politico. Benché di C. Brusa, Scritti giornalistici…, Brescia portone della sua casa. Lo aiuteranno a la addolorò, ma resse la famiglia con anticlericale, Pietro Paolo mantenne 2006; di A. Dusi, Le parole sulle pietre salvarsi Giovanni Rambotti e Antonio fermezza curando l’educazione, sua cordiali rapporti con i sacerdoti del chiare, Brescia 2010; di G. Manerba, Andreis, deputati del Municipio, così prima preoccupazione. Fece studiare Collegio “Bagatta” e lo stesso faranno Cronaca di Desenzano, Brescia 2009; di che egli poté raggiungere la Svizzera e i maschi: Eugenio, Antonio, Ulisse al i suoi figli. Sebbene per lungo tempo G. Tosi, Le chiese dimenticate, Brescia poi Torino. Ginnasio-LiceòBagattà, malgrado le fuori da Desenzano, essi amarono 2000 e Diari rivelati, Desenzano 2019.

23a parte Garibaldi sul Garda a cura di Osvaldo Pippa

Martino” -’’Frassinetto” salpavano ieri alle dieci dirigen- per giudicare della condotta di alcuni ufficiali dosi alla volta di Gardone, ove giunte, si disponevano della nostra flottiglia pel malaugurato affare 9-10 Luglio 1866 il linea di battaglia le prime due, mentre il “Frassinetto” del tentativo di affondare le nostre cannoniere. proseguiva fino alla punta di Maderno, tenendo d’oc- Il Generale Garibaldi giunse a Salò in buon punto ad chio la flottiglia austriaca schierata vicino alla Punta di impedire l’affondamento. Intanto i membri del consi- 9 Luglio 1866 - Si ipotizza che l’Austria voglia stac- S.Vigilio. Poco dopo il “Frassinetto” spingevasi sopra glio - Nicotera, Alberto Mario e Curzio - giudicheranno e care l’Italia dalla alleanza con la Prussia offrendole il una cannoniera austriaca, che bordeggiava lungo la vedremo fino a qual punto si possano incolpare gli uffi- Veneto messo a disposizione della Francia. L’ipotesi di costa sopra Torri, e faceva fuoco contro di essa. ciali, che pure abbiano - se non altro - interpretato assai proposta è respinta sdegnosamente dall’Italia che riaf- male qualche istruzione loro impartita nel caso di impo- ferma la fedeltà all’alleanza con la Prussia. La cannoniera nemica, che presentavasi di fianco, tenza alla difesa contro preponderanti forze nemiche. veniva colpita a poppa e nel centro; non rispose che Dalla “Perseveranza” - Ieri ha avuto luogo nelle con un solo colpo. La batteria di terra tirò contro la 10 Luglio 1866 - Stamane gli Austriaci, Ulani e acque del lago di Garda un piccolo combattimento di nostra senza colpirla. La cannoniera austriaca colpita, Volontari Austro-boemi, attaccarono i Garibaldini tra cui vi do qualche particolare, in attesa che Persano ci con altre due cannoniere che l’avevano raggiunta, si Storo e Lodrone. Il combattimento si svolse anche fra dia materia di maggior rilievo. ritirò quindi ancorando presso Bardolino. i muri di Darzo e Storo che, alla fine, dopo la risposta della nostra artiglieria furono occupati e gli Austriaci Da Salò le tre cannoniere “” - “San Si è già adunato un Consiglio di Guerra ricacciati alla baionetta.

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6 Dicembre 2020 1a Puntata Stregati dal lago di Garda a cura di Pia Dusi L’inquilino di Villa Cargnacco prima di Gabriele d’Annunzio

l poeta e romanziere tedesco, Premio nuove rose, la Medaglia d’Oro è stata un dolce giardino con tanto di pergole Nobel, Paul Heyse (1830-1914), assegnata alla rosa “Gabriele d’An- e terrazze in declivio. La pace di cui Iautore di una singolare poesia da nunzio”, una pianta a cespuglio, dal poteva godere qui era perfetta e biso- lui stesa intorno al principe russo Borís fiore doppio, di un bel rosso intenso, gnava proteggerla. Gorčakóv, morto di tubercolosi nel vellutato, dal profumo gradevole. Era 1900, passava gli inverni a Gardone stata fornita da un’azienda di Pistoia, Il roseto, che oggi i visitatori pos- tra il 1901 e il 1910. La vicenda del gio- insieme a tante altre destinate al ripri- sono ammirare, era già “celebre”, vane Borís doveva aver colpito molto stino del roseto del Vittoriale, e voluta, quando d’Annunzio s’insediò a Villa i residenti della nota località garde- a detta della stampa, espressamente dal Cargnacco, trasformata poi da lui nel sana, se Paul Heyse decise di dedi- presidente della Fondazione Il Vittoriale Vittoriale degli Italiani. L’abbellimento cargli una lunga lirica pubblicata nel degli Italiani, Giordano Bruno Guerri. del giardino fu pertanto opera dell’in- Wintertagebuch del 1901. quilino precedente. Il roseto di Villa Cargnacco era Quando abitava a Gardone, di tanto una delle cose che avevano subito Con il tempo alcune piante di rose in tanto il poeta lasciava la sua abita- colpito d’Annunzio, quando giunse sono state sostituite da altre, ma l’o- zione e andava a passeggiare fino alla a Gardone nel febbraio del 1921 per riginaria terrazza/roseto, sul davanti località Cargnacco, attraversando la visionare alcune ville e decidere dove della casa disposta verso il lago, è stata Valletta Wimmer. Qui amava sostare sistemarsi dopo l’impresa di Fiume. conservata da d’Annunzio. Ancora ai per contemplare dal declivio il pano- L’interessamento per questa casa era nostri giorni colpisce la varietà di rose rama lacustre, per disegnare o dipin- nato grazie a Tom Antongini, suo segre- che va dal bianco alle svariate sfuma- gere. Nel libro su Paul Heyse, Versi e tario e confidente che ben conosceva ture rosate, al vermiglio, fino ad arrivare disegni dal Garda, promosso dal Rotary i gusti del “Comandante”. Questi gli alla rosa purpurea chiamata “Gabriele Club di Salò e Desenzano, si può trovare, aveva, infatti, scritto che il giardino di d’Annunzio”. tra le altre, l’intera poesia Il figlio di prin- Cargnacco gli era parso “ideale per un cipi, cui si è accennato poco sopra, ma poeta”. Pieno di azalee, viole, garofani, L’inquilino di Villa Cargnacco e coricarci la sera con gratitudine per anche una serie di disegni tratteggiati fresie, era impreziosito da “innumere- prima di d’Annunzio, che tanto tempo tutto il bello che abbiamo visto. Le viti dal poeta durante le sue camminate a voli rose che lo rendevano giustamente e denaro aveva dedicato alla ristruttura- sono cariche di grappoli stupendi, le Gardone e dintorni. celebre”. Antongini sapeva che i fiori zione della casa di campagna, già della ceste di frutta sugosa entrano in casa erano estremamente attraenti per d’An- famiglia Wimmer, e al terreno intorno, tutti i giorni, tanta ricchezza della natura Al Vittoriale a molti visitatori, dopo nunzio, per il quale l’elemento floreale per meglio godere della varia e lussu- rende l’anima serena e la commuove... aver visitato la casa di d’Annunzio, piace non era solo seducente, ma “un pia- reggiante vegetazione, della pace, della Sembrano ritornati i tempi del paradiso aggirarsi per il parco, percorrere in su e cere, una vera e propria necessità”. tranquillità, dell’aria azzurra sull’azzurro terrestre!... Per la terza volta fioriscono in giù la valletta tanto cara a Paul Heyse Quando poi il poeta prese in affitto lago, fu il professore tedesco di Storia quest’anno i rosai, e il calore dell’estate e salire sulla nave Puglia donata dalla la villa, diede ordine al giardiniere di dell’arte Henry Thode. Innamorato del ha indorato i limoni. Che paese meravi- Regia Marina a Gabriele d’Annunzio, acquistare nuovi bulbi di gladioli, tube- verde attorno alla sua casa, volle pian glioso!” (Attilio Mazza, 1985). che tra il 1925 e il 1938 fece inserire nel rose, begonie, garofani, violacciocche, piano abbellirlo con alberi e fiori che parco la prua e gran parte delle sue gerani, verbene, campanule, dalie, ma curava personalmente. In una lettera Il professor Thode, intenerito da sovrastrutture. Non pochi si fermano soprattutto rosai a cespuglio. Dopo aver di finè800 scriveva ad un amico: “Tre tante meraviglie attorno a lui, aveva anche ad ammirare le rose del giardino traslocato a Villa Cargnacco, d’Annun- settimane sono passate dacché siamo l’abitudine di riunire intorno all’albero (vedi foto recente). Recentemente al zio scrisse alla moglie di aver trovato ritornati al lago e ogni giorno ci ha di Natale domestici e dipendenti per Concorso di Roma 2020 riservato alle sul Garda una vecchia villa immersa in visti alzarci al mattino con entusiasmo distribuire a ciascuno di loro un dono.

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Dicembre 2020 7 a cura di Pino Mongiello FAI: Sostenere il Santuario del Carmine

ogliendo la bellezza e l’importanza del luogo la Delegazione bresciana del FAI ha scelto il CSantuario della Madonna del Carmine di come uno dei luoghi del cuore da poter promuovere. Non è l’unico nella provincia di Brescia e nemmeno sul Garda ma, di certo, è tra quelli che in graduatoria ha buone chances di progredire ancora rispetto all’attuale posizione (47° posto) per farsi conoscere a più ampio raggio. La politica del FAI consi- ste appunto in questo: dare maggiore visibilità ai luoghi che vengono scelti come importanti e favorire anche la manutenzione e la conservazione dei beni monumen- tali così segnalati. Per conoscere meglio il progetto FAI e procedere correttamente nell’operazione di voto, si trascrive il Link sul quale cliccare: https://www.fondo- ambiente.it/luoghi/santuario-della-madonna-del-car- mine-san-felice-del-benaco?Idc. Allo spoglio finale dei dell’unica navata della chiesa, del presbiterio e voti manca poco meno di un mese. Bisogna dunque dell’abside sono realizzati da 4 scuole di matrice lom- affrettarsi. bardo-veneta fra il 1461 e il 1539. Da oltre 500 anni il Santuario, retto dai padri Carmelitani, salvo una lunga Non è la prima volta che il Santuario di San Felice interruzione dal 1770 perché estromessi dalla decli- concorre a una simile gara ma quest’anno è la prima nante Repubblica veneta al 1950, è meta di numerosi volta che in graduatoria, ancora provvisoria, si è già pellegrinaggi provenienti sia dall’Italia che dall’estero. guadagnato una posizione davvero ragguardevole, mai raggiunta prima. Cerchiamo di conoscere, allora, Padre Simone, originario di Firenze, ha 56 anni; qualche aspetto storico e artistico del monumento. nel convento di San Felice da cinque anni è Priore di Il Santuario, che sorge sulle colline di San Felice del una comunità di quattro frati e tre laici. Ci tiene a dire Benaco, risale al XV secolo, per iniziativa dei Gonzaga che è Priore, non Superiore; cioè, come dice la Regola, duchi di Mantova; è un gioiello del periodo tardo è Primus inter pares. Da quando è stato nominato gotico lombardo, incastonato nel silenzioso verde tra responsabile di questa comunità la gente del territorio gli olivi e le acque del lago di Garda. “La sua storia è si è accorta del verificarsi di un dinamismo nuovo: Qui associata a vari prodigi e grazie che il Signore per si tengono corsi di formazione teologica, si pratica la intercessione di Maria Santissima e dei suoi Santi ha Lectio divina; la celebrazione eucaristica è molto par- operato in questo luogo” – mi dice Padre Simone tecipata; le omelie evidenziano l’inconfondibile ricerca Gamberoni, Priore del convento e Rettore del santua- del senso primigenio della Parola biblica. “I Padri – rio. “Narra la leggenda che una notte i pescatori della continua il Priore - sull’esempio di Maria e del profeta zona si siano trovati coinvolti in una tempesta di lago Elia, si dedicano alla preghiera contemplativa, alla vita e siano stati salvati per intervento miracoloso di Maria fraterna e all’apostolato. La vita al santuario è sempre Santissima. A motivo di questo intervento protettivo molto intensa, anche se in questo periodo così com- venne costruita una prima piccola cappella nel 1452, plesso legato al covid l’afflusso di persone e le attività con successivi ampliamenti, che portarono alla dimen- sono stati ridimensionati fortemente”... Altro elemento sione attuale del Santuario, consacrato il 17 gennaio importante è la possibilità di un contatto con la natura 1482. L’iconografia presente nella chiesa viene riletta che rimanda attraverso la sua bellezza e armonia al come offerta di ex-voto per grazie ricevute, soprat- Creatore. A tale scopo il parco sul retro del Santuario tutto richiamando l’intercessione di Maria Regina delle è stato allestito a fattoria didattica con animali di varie grazie, San Sebastiano e San Rocco protettori contro specie. “In fondo, - conclude padre Simone - ciò che si le pestilenze che in quegli anni devastavano la zona”. desidera è riuscire a riscoprire Dio come Padre attra- verso la propria esperienza di fede, e la natura come Gli splendidi affreschi che adornano le pareti madre”.

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8 Dicembre 2020 a cura di Giorgio Maria Cambié

ieci anni or sono, a Cristiano Girelli - L’ aquila e il bosso (pp.257) pochi mesi di distanza Dl’uno dall’altra, ces- l territorio allo sbocco della Val d’Adige nel piano sarono di vivere due fra i più è stato il quadro di mille eventi storici, cruenti o amati attori di teatro italiani, Ilieti, che hanno segnato la morfologia del territorio coniugi nella vita e coattori stesso o la toponomastica dei veri siti. e registi in moltissimi film, pièces teatrali, spot televisivi Cristiano Girelli ha voluto indagare, in un nuovo eccetera; Sandra Mondaini e volume, l’etimologia e la “dinamica” dello stemma Raimondo Vianello. comunale del suo paese natale, Bussolengo in cui L’Istituto Poligrafico dello compaiono un’aquila e una pianta di bosso. A questo Stato ha voluto ricordare questi due beniamini del pub- fine ha indagato una messe impressionante di docu- blico attraverso l’emissione di un francobollo, la cui rea- menti dal Medioevo all’età moderna per vedere la lizzazione è stata affidata al nostro collaboratore Bruno genesi della denominazione del paese, dal Guxilingus Prosdocimi e che ha visto la luce lo scorso mese. altomedievale all’attuale. Nell’esame di un lunghis- simo periodo storico, ha indagato le vicende della Ecco come Prosdocimi ha voluto realizzare il ricordo popolazione di un territorio alle immediate vicinanze dei due principi delle scene che per decenni sono stati i del Garda che ha avuto la funzione di crocevia fra la beniamini del pubblico. via da Verona al Garda con quelle per la Valpolicella ed i Lessini, attraverso il guado (poi traghetto) di Pol e quelle per il Mantovano. l Rotary Club di Peschiera e del Garda Veronese, come da suo statuto, ha promosso e realizzato una In questa ricerca sono venuti alla luce importanti Iserie di iniziative a favore della comunità arilicense aspetti, quale la totale “longobardizzazione” del ter- che sono andate da allestimenti di spazi pubblici, ad ritorio. Dai primi atti risalenti all’800 - generalmente assistenza di persone bisognose, ad iniziative in campo contratti di vario genere - i nomi della parti sono medico. Per questa sua opera, il Comune di Peschiera sempre longobardi, come longobardi sono i nomi scende all’ Adige e dal quale si possono agevolmente ha intitolato al Rotary un parco in una zona di recente dei notari roganti: Gadipert, Agiprandus, Agipertus, scoprire eventuali attacchi dal fiume, scopo difen- popolamento in località San Benedetto. Gisempertus, Engelbertus, Garibertus, Regibertus. sivo indicato dalla torre scaligera incorporata nell’at- L’inaugurazione del parco è avvenuta recentemente tuale campanile e nell’ intitolazione a San Michele di nel corso di una manifestazione cui hanno partecipato Altri dati importanti sono le colture praticate al un’antica chiesetta in cima alla ripa dell’Adige che il sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli, il presidente del tempo, obbligate dalla composizione del terreno induce a pensare, con altre lungo il fiume, che fosse Rotary Mara Tonegutti e soci del Rotary. generalmente formato da sfasciume morenico ricco parte della “via dei Templari” dai porti adriatici ai loro di ghiaia, che non permettevano colture rigogliose. possedimenti germanici.

Un altro notevole aspetto è lo “scivolamento” Negli anni della Repubblica Veneta, sull’ Adige, al dell’antropizzazione locale verso il piano. porto di Pol nei pressi del paese, veniva sbarcato il sale che la Dominante inviava ai suoi possedimenti di ter- Da un “castelliere “ preistorico su una collina alcuni raferma attraverso la dogana fiscale esistente a Lazise. chilometri a nord dell’abitato attuale, gli abitanti paiono essere “scivolati” nel tempo verso valle occu- Uno studio che fornisce non solo la spiegazione pando le pendici dell’ultima collina morenica verso della trasformazione del toponimo, ma anche una il Garda, per poi spostarsi ulteriormente verso valle notevole messe di dati e documenti per lo studio all’ubicaziona attuale, forse attorno a modeste fortifi- della storia della regione della parte sud-orientale cazioni sorgenti sul bordo dello scoscendimento che del Garda.

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Dicembre 2020 9 3a Parte Storia di Lonato del Garda a cura di Lino Lucchini Biografie Lonatesi Paolo Sorattini

ANGELI sito di quello ove trovasi.

Di questa civile Casa fu il degnissimo Anche nella chiesa dove egli è sacerdote sig. don Erculiano Angeli di custode e cappellano ha dato a cono- venerando aspetto e di molto merito in scere la sua pietà, amore e devozione. questa Patria, nei primi anni di sua mili- Con animo devoto e generoso l’ha nota- zia attese ad istruire ne primi rudimenti bilmente accresciuta di bellezza, orna- nelle lettere i fanciulli e non meno fan- menti di altri, di marmi e di pitture, di ciulli e cristiani costumi e nello stesso modo che al presente vedesi tutt’altra di tempo insegnava a più abili le regole quella vedevasi gli anni decorsi. del canto ecclesiastico per le musiche e fece alcuni allievi fra quali il giovine così Segnalasi poi questo pio, devoto e detto Perella che di voce naturale riuscì generoso sacerdote lonatese particolar- ben tenore sicché fecesi sentire in varie mente nella gran festa che egli ad onore chiese e teatri secolari di queste vicine di quella sacra immagine volle celebrare città. Ebbe il sig. Ercule un fratello al l’anno mille settecento sei. In questa nome di Elio il quale in Roma nella nobi- sua chiesa davanti alla quale fece fare lissima casa Falconieri in Santa Giulia, un maestoso prospetto ben dipinto da così chiamata dai romani, stette molti architetto, vedevasi con molta industria anni in servizio onorevole, finché tor- ornata di drappi e moltissimi lampa- nato in Patria accasossi con una signora dari e candelieri, si vide gran concorso di casa Bonatelli di essa Patria, che ne di squisiti musici e più bravi suonatori virtuoso nel suono del cornetto, stru- dirsi in dispersione. ebbe due figli chiamati il primo Felice procurati nelle città di Brescia, Mantova, mento musicale che molto usavasi al che fu a suo tempo prete e sacerdote, Verona e Cremona. suo tempo nelle musiche. Ebbe altresì CAVAGNINI il secondo sig. Giuseppe. Istruiti l’uno figlio il sig. Antonio, persona di buon nel suono dell’oboe e l’altro nel violino BONDONI GIACOMO E TOMMASO aspetto e presenza di tratto e di cre- Nel fine del detto secolo trovasi dal sig. Erculiano loro zio. Accorrevano dito in Venezia, Verona, Brescia e suoi ancora in Lonato il sig. dottor Cavagnini lodevolmente alla pubbliche et ordi- Altra civile famiglia et onorata casa contorni. Benché di minor età fu il sig. medici fisico originario di questa Patria. narie musiche solite farsi in Lonato Bondoni trovasi in Lonato, la quale non Cristoforo suo fratello. Unitamente Questo, dopo esser stato medico et anche nei vicini paesi. Fattosi poi solo per genio ma anche per opera finché vissero governarono con pro- in diverse Terre dell’alto bresciano, vecchio il signor don Erculiano è stato molto benemerita e favorevole alla prietà e stima l’onoratissima sua casa e ritornò in Lonato sua Patria condotto cappellano delle Religiose Capuccine Fabbrica della Parrocchiale. In occa- famiglia. Questi presero impegno con medico della medesima. Egli involon- cui di casa era vicino a quel convento e sione di mancanza di sabbia nel fervore alcune macellerie di Venezia di con- tariamente, ma per poca attenzione passato poi all’eternità fu tumulato nella del lavoro, cosicché non potendo senza durre colà buon numero di grassi bovi fu cagione dell’immatura morte del parte laterale dentro la chiesa. questa materia continuare e trovan- e manzi. Onde non trascurando il suo padre di chi qui scrive. Postosi quello in dosi egli sul fatto, con pia generosità impegno e trovandosi ben provveduti letto per far un poco di purga mentre BONDONI essi hanno ordinato a suoi contadini di denaro, provvedevano qua e là per sentivasi in quell’incomodo di sanità più volte soccombere nella condotta il territorio bresciano al suo bisogno, venivagli da quel medico ordinato del Il signor Antonio Bondoni, sacer- di detta sabbia, senza la qual materia impiegando perciò molte povere per- ribarbaro, ma non spiegandoli a suffi- dote degnissimo è rinomato in Patria avrebbero le maestranze lasciato per sone al governo di questi bovi fino a cienza del modo di prenderlo e perciò con particolare lode. Egli è cappel- qualche tempo di lavorare. farli divenire grassi. A tal effetto fabbri- non inteso dall’ammalato ne tampoco lano e custode della Madonna detta cato avevano in Campagna sopra ad da chi lo serviva, bevette tutta quella Discoperta, Vive con molto onore nella Nota Cenedella: Il campo dal quale un loro podere una cascina dove alle- tazza come fosse un medicamento di Patria lonatese è di buon aspetto e pre- si cavò la sabbia si trova a sinistra della varli per poi condurre a Venezia. Colà li cascia, quando che con un sol cucchiaio senza, gioviale e d’animo generoso, strada che conduce in Campagna. mandavano cosicchè per tal mercanzia doveva prenderne ogni tanto, cosicchè liberale, cauto e prudente, desideroso questa famiglia godeva vivere in stima dopo dolorosa sofferenza di tre mesi di segnalarsi e perciò di lasciare di se BARZONI mantenendo anche con amore ben convenne morire e lasciare perciò la stesso lodevolissima memoria. Rivolse provveduta di buona carne la comune moglie vedova con quattro figli, due alla propria antica casa [Questa casa, Viveva questa onorata famiglia macelleria in Patria. Ma passati questi femmine e due maschi, uno dei quali è in contrada Fontanella, è quella dove negli ultimi anni del prossimo pas- onoratissimi signori all’altro mondo quello che qui scrive che per tal ragione Napoleone Bonaparte stabilì il suo quar- sato secolo con prospero ascendente. e caduto il governo di essa casa nella finì cò suoi congiunti nell’umile stato tier generale] in ben regolato e civile Di questa casa fu il signor così detto persona dè suoi figli giovani non atti a in cui si trova senza padre e colla sola sistema abbellita e mobiliata senza Capo.Barzoni perché meritatamente tali impieghi, questa tanto onoratissima povera madre. riguardo e spesa con che per tutto capo dè soldati lonatesi. Ebbe figlio il famiglia con rincrescimento universale questo sarebbe desiderabile più adatto sig. don Carlo, degno sacerdote prete, di questa Patria lonatese è andata può Continua

Aperto da

martedì a domenica

dalle ore 10.00

alle ore 18.00

Viale della Rimembranza, 3–S. Eufemia (BS)–Tel. 0303365631 [email protected]

10 Dicembre 2020

Consigli di chef

restare alla loro altezza; ottenuto il suo posto a tavola, si accoccola e dorme beato. Invece Rosa, la grossa micia dal pelo rosso, compagna di vita di Fiocco, pensa La torta con i marroni glassati solo a mangiare e miagola unicamente per avere boc- concini di carne. Dopo lunghe dormite sui cuscini, Fiocco e Rosa si rincorrono per le stanze facendo una aola Zanusso sposata Ferrari sa preparare ottimi primo piano sarebbe troppo anche per un gatto agile gran baraonda. Così parlando, i piatti del dessert sono dessert, che vanno bene anche per feste di come Fiocco, soprattutto se sotto il balcone non c’è “spazzolati”, ma Paola è talmente gentile che mette su Pcompleanno per bambini o per semplici thè tra un’autovettura grande come un Vito. Fiocco ora è un vassoietto grandi pezzi di torta con accluse focac- amiche e amici. talmente ben inserito in famiglia che all’ora dei pasti cine, perché i vicini se li portino a casa. Cosa che loro vuole stare su una sedia come gli adulti seduti a fanno con gran piacere. I dolcetti non sono mai desti- Nell’ultimo incontro ha servito ai commensali un tavola. Non che chieda di mangiare, cerca solo di nati a durare a lungo. bel piatto con tre dolci diversi: due fette di torta confe- zionate diversamente e una focaccina fatta con frutta secca. Una delle torte da lei preparata aveva come ingredienti principali farina di castagne e marroni glassati. In bocca risultava morbidissima e il marron glacés presente in ogni fetta deliziava il palato. Intanto si parlava di gatti. Massimo osservò che aveva visto Fiocco, il gatto bianco dei vicini, sporgersi con tutto il corpo dal balcone, protendendosi pericolosamente verso la corte. A suo parere stava attuando il tentativo di un gran salto dal primo piano nella corte.

Giuseppe al solo pensiero si irrigidì, perché nei giorni precedenti era riuscito a Fiocco di guadagnare la libertà facendo passare brutti momenti ai famigliari che, cerca di qui cerca di là, non riuscivano a trovarlo. Era rientrato in casa solo alle 17 trascorse, correndo come una saetta su per le scale. Giuseppe, che già aveva pensato a una scomparsa definitiva, era esploso gridando: “Ma dove sei stato, brutto lazzarone!?”. Irene, sua moglie, però aveva preso in braccio il bianco gat- tino e l’aveva coccolato. Perciò al solo pensiero che possa saltare in cortile da casa, Giuseppe diventa scuro in volto, non volendo che Fiocco faccia la fine di Dalì, precedente gattone scomparso nel nulla in una buia notte invernale sotto la neve.

Paola ha rassicurato osservando che il salto dal

Calendario principali eventi 2017 GIUGNOOrari Autunnali Agrigelateria sull'Aia Venerdì 09: ore 20: Galletto ai ferri con patatine su prenotazione segue festa con ballo latino americano DomenicaNUOVI 11: ORARI SPACCIO PRESENTAZIONE PROGRAMMA EVENTI 2017 dalle oreAGROALIMENTARE 17.30 alle 19: Party on the Road con Radio Studio Più Mercoledì 14: ore 20: FESTIVAL DELLA MOZZARELLA piatti tipici con mozzarella appena fatta VenerdìDal Martedì 16: alla Domenica: ore 20: Galletto ai ferri con patatine su prenotazione Sabato 17:9.30 - 13.00 ore 21: FESTA DA BALLO LISCIO E NON... con orchestra, musiche anni 60 - 70 - 80 Mercoledì14.30 21: - 19.00 ore 20: SAGRA DELLA SALAMELLA con piatti tipici divertiti Sabato 24: ore 20:Chiuso Spettacolo di musiche il Lunedìe danze e canti della tradizione con napoletana ed altro, in collaborazione con l’associazone Faro Tricolore Mercoledì 28: ore 20: SerataProsegue giovani con il Agripizza,servizio bruschette di e patatine ORARIO INVERNALE: DA OTTOBRE A MAGGIO Lunedìgust chiuso - Martedì/Mercoledì/Giovedìo dalle 15:30 alle 19:30 ORARIO ESTIVO: DA GIUGNO A SETTEMBRE “ Venerdì dalle 15:30 alle” 23:00 Sabato e Domenica dalle 11:00 alle 23:00 Lunedì chiuso - Dal Martedì al Venerdì dalle 15:00 alle 23:30 CONSEGNASabato e Domenica dalle 11:00 alle A23:30 PER PRENOTARE: ORARIO INVERNALE: DA OTTOBRE A MAGGIO [email protected] Lunedì chiuso - Martedì/Mercoledì/Giovedì dalle 15:30 alle 19:30 DOMICILIOVenerdì dalle 15:30 alle 23:00 N.B. Il programm apotrebb esubire delle variazio- Sabato e Domenica dalle 11:00 alle 23:00 ni, pertanto verificare sul nostro sito internet o Desenzano del Gchiamarearda (Bs)Desenzano -al Loc030. Fe9110nila6z 3zd/G9o - Te (BS)–Loc.l. 030 9110639 Fenilazzo–Tel. 0309110639PER PRENOTARE: [email protected]–www.cortefenilazzo.it–www.agrigelateria.comcortefenilazzo.it - www.agrigelateria.com [email protected]

12 Dicembre 2020 Sorsi di poesia per unire il Garda Libreria del Garda

Us de la campagna Püti Un Nido d’Emozioni

Le rane 'n del fòs Ta sé bèl come 'l sul le canta 'na nenia stunada, en de la tò cüna: le sigàle e i grìi en söcherì. 'n del camp de formènt Le tò sguanzòte j-ha sculta contèncc. rose e tenerìne: de spisigà. Ne la caedàgna I tò öcc fürbi embastìda de viöle i se vardà entùren: la lömàga abelàze i rìt en cicinì. la lassa 'na bàa de séda, Fòrse dènter de te la löserta la ciapa 'l sùl. ta pensarè a quant sö 'na preda. te deentaré grant. Pensega mia adès L'è 'n ùra striàda gòdet chèsti momèncc gnà ciàra e gnamò scüra, che j-è i pö bèi. sè sent de lontà Bonatti Franco le campane sunà e sènto farfale le ula 'n del ciel culur del pomgranàt. Nedàl Mary Chiarini Savoldi Gh'è che Nedàl coi sò culur de bache de röse e ghirlande de fiùr e caramèl entorciàde d'arzènt, Invèren en del bósch de carte endorciàde de nient... on “Un Nido d’Emozioni” la poetessa bre- S'empìsa 'na stèla che gira 'n del ciel, sciana, nativa di ma risiedente a Ghedi, presenta la sua quarta raccolta di Castagnöi gropulus s'empìsa 'na stèla e el sò vel C poesie in italiano e in dialetto bresciano edito dalla svergolacc, stropiàcc, e föra la néf la fa mia rumur, plàten sbambolacc, spigulus gh'è apena nasìt el Signur. Casa Editrice presentARTSì. Molte delle sue poesie sono state proposte anche nella nostra rubrica strubiunacc dala ghèba, Gh'è chè Nedàl coi sò perföm, co’ la bora rozegada de portogai, nissöle e de nus, dedicata alle poesie dialettali. da l’acqua e dal vènt; e manduline ambrusine e marù brugnì négher dal frèt, e mostarda de töcc i culur... “La poesia nasce nei momenti più impensabili – soncù sgalacc, scaès, scrive nella prefazione Enrico Savoldi -, è uno stru- roersacc töt de ‘n bòt; S'empìsa 'na stèla che gira 'n del ciel mento magico, un itinerario intimo, percorre spazi stungiù sbilènch, enséchicc ... s'empìsa 'na stèla e el so vel e luoghi diversi, apre la porta della memoria”. e föra la néf lafa mia rumur, En del bósch d’invèren gh'è apena nasìt el Signur.... Föra la néf la fa mia rumur.. Nella sua ultima raccolta le opere confluiscono i pónta i dicc al ciel gh'è apena nasìt el Signur. in nove periodi: Echi lontani, Un paese, Come era- co’ i ram màgher empich, Mary Chiartini Savoldi vamo, Giochi d’infanzia, Girotondo dei mesi, La lis, consömàcc, Bassa Padana, La ballata dei mesi, Luoghi d’incon- i spèta spirdicc tro, Meditazioni. en mìgol de sul entambüzàt en del gris, Un volume, impreziosito dalle illustrazioni della da töt chèl frèt scundit, I candilì de gias stessa autrice, che sembra prendere il volo aprendo fra de lur i ramèi i discór i süsüra en segrét proprio con “L’aquilone…uccello di carta/vola/alto L’è stada isé. De piöer gh’ia mocat lé. nel cielo./Osserva questo mondo/ormai straniero.” speransus nó i dispéra: Nel vardà ‘n sö, dei candilì de gias de che en pó egnarà primaéra. vardàa en zo. E sübit g’hó pensat: Velise Bonfante “Per Mary – prosegue Enrico Savoldi – è molto “Fa frèt - stanòt s’è fat ...” importante il ricordo, basta un badile, in un aiuola Vergót de pö en poesia se g’ha de di’ nel giardino a riaccendere i giorni trascorsi coi - i m’ha dit - vöt mèter col talià: nonni e il bagliore del camino le ricorda la nonna”. Amûr fi, sfömàt, co’ le sò parole siòre spèse de significat! Infine, nella poesia “La montagna” i versi, che diventano metafora del cammino faticoso quanto Quaàter carèsse Preza lü el nòs dialèt l’è fiàp. una scalata perigliosa, ma necessaria per scoprire ön sach dè basì En dialèt el frèt l’è apena frèt la sorgente dell’anima “di roccia in roccia/scala la ön möcc dè promèsse nó l’è: algido - diaccio - algore. ön quach cornacì: vetta/verso l’Assoluto”, e ben si addicono all’at- E, s’è fat: creato - forgiato - formato tuale, drammatico, periodo in cui tutti noi stiamo ‘na brànca dè stèle Candilì de gias = stalattiti di ghiaccio. vivendo. sö ‘n lagh chè dindùla, Ghiaccioli - Eh no! Adès basta isé. tra nìgoi chè biösca Scrìer en dialèt sarà mia fi E, in periodo ristrettezze dei nostri movimenti e barche chè vûla. ma a me, d’inverno, me piàs i candilì. ben venga, e ci accompagni la lettura, meditando, Tom Gatti Velise Bonfante di “Un Nido d’Emozioni”.

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Dicembre 2020 13 Personaggi sul Garda a cura di Giorgio Maria Cambié Un pittore singolare: Henry de Waroquier ella legione dei pittori, scul- l’atelier a Montparnasse e fréquenta tori, incisori che si sono avvicen- Modigliani e l’école de Paris. Ndati nei secoli sul Garda, Henry de Waroquier (1881-1970) occupa un Nella prima metà del’900 egli effet- posto particolare. Egli non dipinge i tua due viaggi in Italia, il primo, nel paesaggi gardesani inondati dal sole, 1912, che lo mette in contatto con la verdeggianti di cipressi specchiati pittura italiana e gli affreschi pre-rina- nell’azzurro delle acque, ma, come scimentali. Segue, nel 1920, un secondo descrive Lionello Fiumi “i lastroni di viaggio, che include il Lago di Garda. macigno che strapiombano nell’ac- Questa visita, per Fiumi, con la scoperta qua, le strade orlate di muri crudi, i della “deliziosa regione gardesana è colli inchiavardati dalle cremagliere forse quella che ha ritenuto con mag- sanguigne delle mura scaligere. Gli gior fascino l’occhio del pittore. olivi stessi… egli li ha concepiti come masse robuste appena appena aerate Un fascino che si estrinseca in dall’argento dei toni, e ha prediletto il dipinti con il gusto per una natura aspra, cipresso – questo punto esclamativo rocciosa, drammatica, dove il senso dei dei nostri colli – che si prestava col suo volumi predomina sul senso del colore”. fùsolo cupo ad accrescere vigoria al Più avanti egli sarà influenzato dal Aubusson. paesaggio. Una sua veduta di Tremosine si con- cubismo e degli squarci drammatici e le densa in un gioco di masse di mon- figure dei personaggi daranno alla sua Muore il 31 dicembre 1970 e viene Questa tendenza del pittore non tagne. Di Malcesine (nell'immagine opera un accento tragico. inumato nel cimitero parigino di Père deve fare meraviglia. In gioventù egli ha il porto) egli ritrae la massa turrita del Lachaise. studiato per intraprendere la carriera di castello, con un cipresso che sfida l’o- A partire dal 1930 egli si cimenta biologo, specializzandosi in mineralogia pera degli uomini, oppure una strada anche nella scultura, dal 1936 è incisore Il Garda di Henry de Waroquier e paleontologia e ha conservato una con una lunga muraglia che termina in e l’ anno seguente come affrescatore ha una fisionomia così propria, da grande passione per il mondo minerale. una chiesetta. Lo affascina anche il cimi- egli esegue per il palazzo di Chaillot una non poterla confondere con quella tero di , sul monte che sovra- composizione murale, La Tragedia. di nessun altro. Nei suoi dipinti egli Dipinge dapprima soprattutto la sta il lago. La sua prima preparazione gli ha quasi voluto portare alla luce una Bretagna coi suoi paesaggi aspri, poi fa sempre preferire le masse al colore. Produce inoltre cartoni di arazzi per seconda anima nascosta del paesaggio verso il 1910 si installa a Parigi con la Scuola nazionale d’arte decorativa di e della vita gardense.

Economia a cura di Calibano

In campo internazionale la situazione non è meno confusa: se e quando riusciremo a capire chi è stato realmente votato negli USA, allora capiremo se avremo ancora un’economia americana decisa a risor- gere, o se la Cina avrà vinto la sua guerra economica e Tempo di confusione si espanderà a tutto il mondo.

In Europa, con l’UE che vuole umiliare l’Inghilterra on è chi non veda che il momento è assai dif- Nel frattempo i provvedimenti sanitari incidono per ripicca contro la Brexit, vedremo il Regno Unito ficile. Allo scompiglio provocato dal virus, nel sulla produzione e sull’economia. A parte le attività uscire dalla morsa di Bruxelles senza alcun accordo Nnostro Paese si aggiunge un governo di inetti che si vedono a dover chiudere e a quelle che appena sbattendo la porta. Questo significherà vedere ridursi i pasticcioni, un presidente assente ed un’interferenza sopravvivono, anche negli altri settori non si vede nostri traffici con l’Inghilterra; quest’ultima sta già pre- papale indebita; tutti fattori che peggiorano una per quanto tempo l’economia potrà resistere. Non parando accordi bilaterali con gli ex-dominions, che situazione di per sé difficile. Il 2020 è virtualmente si tratta solo di distanziamenti in fabbrica o di misure entreranno in vigore il giorno dopo che l’Inghilterra finito nelle condizioni che conosciamo: La chiusura anti-covid, ma disguidi e nuove difficoltà sono create, ha definitivamente lasciato l’UE e che prevedibilmente di strutture economiche di ogni genere, molte delle nel caso delle esportazioni, anche dalle restrizioni e dai sostituiranno parte delle merci acquistate dai paesi UE. quali non riapriranno più. Conseguenza di questo controlli dei paesi di destinazione. La scarsa coesione della quale è dimostrata dalla per- un’ampliamento della disoccupazione ed un impove- sistente opposizione della Polonia e dell’Ungheria ai rimento generale. L’attuale governo è stato prodigo di Naturalmente, nei tempi difficili c’è sempre qual- progetti UE. Questo dice molto, in quanto i due paesi promesse, ma a queste non sono seguiti i provvedi- cuno che pesca nel torbido e che sfrutta il momento sono usciti dal giogo comunista ed evidentemente menti. La grande incognita sarà lo sviluppo del conta- per realizzare quanto altrimenti darebbe nell’occhio. Si non amano farsi comandare a bacchetta da terzi gio e la durata del medesimo. Siamo ora entrati nella verifica puntualmente anche adesso, con l’accoglienza (leggi Merkel). fase due che non sappiamo quanto duri e di parla già di migliaia di clandestini che arrivano nei porti del Sud, da alcuni tecnici di possibile fase tre. La speranza in legibus soluti, ovvero non obbligati alle restrizioni Complessivamente, una situazione fluida che un toccasana costituito da un vaccino si rivelerà più che costringono il normale cittadino italiano, vedi potrà svilupparsi in qualsiasi direzione. lontana di quanto ci si aspetti, per il tempo necessario mascherine ed assembramenti. Il governo invece alla realizzazione del medesimo e per la necessità di di studiare provvedimenti adeguati si sollazza con gli Auguriamoci che ci lasci passare almeno un Buon sperimentazioni che confermino la bontà e neutralità acquisti dei banchi a rotelle, coi bonus monopattini e Natale!. del vaccino stesso. colle norme che facilitino l’invasione illegale dell’Italia.

14 Dicembre 2020 2a Parte a cura di Osvaldo Pippa I Pilastroni di San Martino nella storia di Lonato i ergevano per circa quattro metri la ristrettezza della strada, e dopo che ed erano costituiti da una base furono più volte abbattuti dai veicoli, Stozza, un fusto composto da varie vennero rimossi ed i vari componenti sezioni, ed un capitello sormontato da ammucchiati nel magazzino comunale una “fiamma” variamente lavorata. poco prima che il viale del Santuario venisse rifatto ed allargato nel 1986. Molto probabilmente furono collo- cati in quel luogo nel 1675, con intenti In verità non erano di grande valore devozionali, per abbellimento del viale artistico pur se conservavano una alberato al termine del quale si ergeva rimembranza dei tempi andati. la facciata del santuario di S.Martino dopo che furono conclusi i lavori di Tuttavia ora i Pilastroni (si scriveva costruzione dello stesso (iniziati nel nel 1989) potrebbero essere ricollocati 1630 durante la peste). al loro posto (o all’incrocio di via Pozze) con pieno rispetto della circolazione ed Da allora il luogo venne localmente osservanza della memoria storica, resti- identificato “Ai Pilastrù “. tuendo così ai Lonatesi un pezzo del loro passato che, notoriamente, suscita Furono testimoni di numerosissime curiosità ed inconsapevole nostalgia un’incombenza della nostra Municipalità il giornalista inglese Philip Gibbs pas- manifestazioni religiose, in onore della verso valori che, se non alimentati, perché la memoria storica è un senti- sando da Lonato nel 1934. Madonna, che si sono celebrate per vanno scomparendo soffocati dalla ste- mento che tocca tutti i concittadini. secoli con il trasporto dell’immagine rile materialità del vivere quotidiano. In sostanza, Lonato ha le caratteri- sacra dalla chiesa di S. Martino alla E questo è un compito che dovrebbe stiche architettoniche, storiche, paesag- chiesa del Corlo, in paese, con lunghe Ma a tutt’oggi 29 Novembre 1989 trovare radici nella sensibilità degli gistiche e culturali per essere conside- affollate processioni. sono ancora recuperabili? (In effetti Amministratori per cui è auspicabile che rato una interessante e piacevole meta sono stati successivamente ricompo- questa percezione venga presa in consi- turistica. Furono anche testimoni di tanti sti e posizionati - nel 2002 - dall’allora derazione tenendo conto che Lonato è avvenimenti storici, come poc’anzi Sindaco Morando Perini che li ha fissati un paese pittoresco e medievale, con le (Nel seguito dell’articolo - del 1989 - ricordato, essendo collocati in adia- proprio all’incrocio di via Pozze con via del sue stradelle tortuose, con la torre che vengono presentate varie considerazioni cenza al percorso di via Regia Antica Santuario (nelle vicinanze del luogo origi- scruta il poderoso castello, con le sue e suggerimenti in merito alla beneme- che dalle Porte del Corlo conduceva a nale), ripristinando così l’antica funzione biblioteche e con altri pregi storici. C’è rita presenza a Lonato di vari gruppi di Brescia. estetica che si allunga sull’ampio viale dei inoltre la mole della sua artistica basi- volenterosi concittadini (i “Volontari della cipressi). lica sormontata da una grande cupola Rocca”, gli” Amici del Corlo”, la “Polada”, Purtroppo, con il rapido diffondersi la quale, osservata da lontano, sembra ed altri) che si dedicarono con passione della motorizzazione, la loro presenza La conservazione degli ultimi una “bolla di sapone vista sullo sfondo di al recupero di reperti storici, di edifici e di divenne un ostacolo alla viabilità, per cimeli e delle vestigia del passato sono un viale di castagni” come l’ha descritta monumenti, ecc.).

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Dicembre 2020 15 25a puntata Storie di ferrovieri a cura di Giancarlo Ganzerla La Ferrovia Mantova Peschiera (FMP) – 1934-1967 Nuovi mezzi si aggiungono al parco rotabili. La F.M.P. non era un ramo secco, ma poteri forti e politici collusi e miopi cominciarono a tramare per la sua chiusura.

el 1958 il Consorzio, per poten- La questione del taglio dei “Rami ziare la disponibilità di materiale Secchi”, bruttissima definizione per Nrotabile, acquistò dalle Officine dire che le linee così identificate non Romaro di Padova una rimorchiata producevano reddito sufficiente per a carrelli più simile a una littorina essere mantenute in esercizio, pro- che a una vettura. Come altre volte, curò, col senno di poi, danni irrever- l’acquisto era frutto di fortunate coin- sibili al sistema economico italiano. cidenze. Il veicolo si era reso disponi- Questa avventata e scellerata teoria fu bile, guarda caso, per la chiusura della fortemente voluta dalle Commissioni ferrovia Padova-Piazzola-Carmignano di Studio politiche per cercare di con- che l’aveva commissionato, perché tenere la gestione deficitaria dell’A- “costretta a chiudere il 31 dicembre zienda Autonoma delle Ferrovie dello 1958” (Alessandro Muratori). Per l’inte- Stato. Ma non solo, perché la scure del Incrocio nella stazione di Monzambano (ora scomparsa) di una automotrice diretta a Mantova, a resse dimostrato dalla F.M.P., le officine taglio ricadde pesantemente, in primis, sinistra, sul primo binario, con un convoglio diretto a Peschiera composto da una “Littorina” ex Fs padovane completarono la costru- anche sulle Ferrovie in Concessione e su rinominata ALn 60 405 in testa, con il rimorchio Romaro in coda. Nell’altra foto è ripresa l’ex Littori- zione, cosicché quella che poi sarà quelle gestite da Consorzi facenti capo na nei colori sociali della F.M.P., reimmatricolata ALn 60 405. chiamata la “Romaro” fu acquistata e alle province. La Ferrovia Mantova- immatricolata come Ln 88 404, “con- Peschiera fu una di queste. anni al progetto di trasformazione in a vapore a quella Diesel, con i DE.424 e tinuando così quella serie 400 propria autoservizio”. le automotrici MAN provenienti dalla delle 3 ALn Ansaldo a gasogeno dell’im- Per assecondare le teorie futuristi- soppressa linea Modena-Ferrara, consi- mediato dopoguerra”. Successivamente che, già negli anni’30 s’erano avviate Di questo personaggio, definito derata dall’ing. Bonàt una linea impor- il Consorzio si interessò all’acquisto di le soppressioni di molte linee a scar- più volte “Grande” per quel suo per- tantissima e da salvare; naturalmente fu due automotrici Fiat, resesi anch’esse tamento ridotto. Nonostante le pro- sonalissimo impegno al servizio della inascoltato. La Società Veneta tuttavia disponibili per la cessazione di due teste delle popolazioni e dei Comuni Ferrovia Mantova-Peschiera, occorre non seppe valorizzare le capacità del suo linee emiliane gestite dalla Azienda interessati, il 21 ottobre 1936 era stata raccontare, in breve, la vita spesa inse- miglior dirigente, che lasciò scavalcare da Provinciale Trasporti di Bologna: la soppressa la linea Mori-Arco-Riva, guendo un ideale ferroviario precorri- altri protetti politicamente. L’ing. Bonàt Bologna-Malalbergo e la Bologna- una delle prime a giungere sul Garda. tore dei tempi, prendendo spunto da accettò quindi la proposta del Consorzio Pieve di Cento. Entrambe furono sosti- Fu sostituita da un servizio di autobus. uno scritto commemorativo del 2016 Interprovinciale per la Ferrovia Mantova- tuite da autoservizi. Delle due Littorine Dopo la parentesi bellica e gli anni feb- di Muratori. “Licinio Bonàt era nato nell’I- Peschiera, che intendeva ammodernare acquisite fu possibile rendere atta al brili delle ricostruzioni, negli anni’60 stria italiana, a Parenzo, il 21 aprile 1909. come aveva saputo fare sulla Parma- servizio solo la ALn 56 002 che venne emblematico fu il taglio di una linea Da giovane, per studio, ebbe modo di Suzzara, con interventi sull’armamento, reimmatricolata ALn 60 405, mentre la straordinaria: la Calalzo-Cortina d’Am- viaggiare molto sulla ferrovia Parenzana, i passaggi a livello, il segnalamento ed il ALn 56 004 fu utilizzata solo per i pezzi pezzo, anch’essa a scartamento ridotto. (ovvero la Trieste-Parenzo di 123 km, materiale rotabile. Incrementò il numero di ricambio. Singolare il fatto che sulla inaugurata nel 1902 e chiusa per volere delle coppie di corse giornaliere e redasse Littorina ALn 60 405 sia stato montato Nel 1942 era stata raggiunta la mas- di Mussolini nel 1935 – N.d.R.). Di questi il progetto di potenziamento della FMP, un motore G.M. 6/71 al posto dell’origi- sima estensione delle linee ferroviarie viaggi conservava fino in tarda età un che disgraziatamente non trovò la giusta nale Fiat. Entrò in servizio nel 1960. in Italia, ben 23.200 km. Dopo solo una vivido ricordo. Si laureò a Padova nel 1935 attenzione fra gli amministratori del settantina d’anni (2018) erano in fun- in Ingegneria Industriale e Meccanica. Consorzio. Nonostante un suo persona- Il massimo sviluppo del servizio zione circa 19.400 km: una contrazione L’anno successivo venne assunto dalla lissimo impegno, sostenuto dal personale viaggiatori sulla Mantova-Peschiera del 16,4%. Di contro, dal 1950 la rete Società Veneta a Padova come ingegnere alle sue dipendenze, non riuscì a bloccare venne raggiunto nel 1961, con l’effet- autostradale era aumentata di 6.500 assistente, e in tale veste seguì presso le la firma del decreto di soppressione della tuazione complessiva di nove coppie km, ai quali vanno sommate le nuove Officine Stanga di Padova la realizza- FMP ad opera del Ministro dei Trasporti di treni ordinari. strade statali e provinciali passate da zione delle automotrici MAN e relative Oscar Luigi Scalfaro, che l’ing. Bonàt in 63.183 km a 166.200 (ultimi dati par- rimorchiate, che furono collaudate sulla cuor suo considerava un vero e proprio “La Ferrovia si era completamente lano di 177.354 km). Il ministro dell’In- linea tranviaria Padova-Piove di Sacco. farabutto”. riscattata da tutte le traversie subite, dustria e Commercio on. Giuseppe Tra il 1940 e il’45, proprio durante la ponendosi sicuramente al di sopra delle Togni, nel 1951, aveva annunciato il guerra, diresse la ferrovia a cremagliera Una ricerca di Legambiente del linee FS facenti capo a Mantova, servite suo impegno “per la vittoria della di Asiago, compresa l’asta di Schio e la 2018 enumera con rigorosità quante per lo più da trazione a vapore o dalle strada sulla rotaia”. Con questi numeri trasversale Thiene-Arsiero. Aveva l’ufficio linee ferroviarie tra il 1950 e il 1999 vecchie automotrici Fiat anteguerra. pare proprio che sia stato ampiamente nella stazione di Piovene-Rocchette. Nel sono state chiuse, compresa la Ferrovia Quando tutto sembrava andare per il accontentato. 1946, dopo una breve parentesi pado- Mantova-Peschiera. Il totale dei chilo- meglio – scriveva furente Alessandro vana, fu comandato a dirigere le ferrovie metri soppressi ammonta a 3.845,2, Muratori nel 1975 – ecco il levarsi delle Dopo tali considerazioni, eviden- Udine-Cividale e Carnia-Tolmezzo-Villa con 1.143 stazioni abbandonate. prime stonate voci che invocavano la ziate da dati inconfutabili, torniamo agli Santina. Dal 1953 al’61 divenne diret- Dal 2000 al 2018 sono state ulterior- soppressione dei cosiddetti rami secchi! ultimi anni della FMP. “Fortunatamente tore d’esercizio della ferrovia Parma- mente bloccate o sospese linee per Per la provincia di Mantova queste voci – riprendeva a raccontare Alessandro Suzzara, al tempo in cui si svolgevano le un totale di 1.688,8 km con relative si appuntarono immediatamente alla Muratori – dal 17 aprile 1961 era diven- riprese della serie di film di don Camillo. 439 stazioni. E forse non è finita qui. Mantova-Peschiera”. tato direttore della Ferrovia l’ing. Licinio In quegli anni per questa linea venne Bonàt che seppe far fronte per molti operata la transizione dalla trazione Continua Locanda

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16 Dicembre 2020 I Racconti di Amelì Venanzio e Cloe

uando Venanzio disse a sua questo sporco sulle pareti!” Venanzio moglie Cloe che il lunedì con calma le rispondeva: “Ma sì, vedrai Qseguente e nei giorni succes- che lo farò”. Quanto ai bambini interve- sivi sarebbe rimasto a casa dal lavoro niva solo quando sua moglie, esaspe- per via del Corona virus, lei ne fu con- rata dalle loro corse o baruffe, gridava: tenta. Pensava infatti che Venanzio si “Smettetela, finitela di giocare! Andate sarebbe dedicato a due o tre lavoretti in camera vostra a fare i compiti!”. Allora nell’appartamento sempre riman- Venanzio rivolto a tutti bofonchiava: dati, avrebbe sorvegliato i bambini “Non gridate! Mi dà così fastidio! E voi nei loro doveri scolastici e tolto l’erba bambini venite a vedere i cartoni su dalle aiuole del piccolo giardino sotto Google”. il balcone. Invece non accadde nulla di tutto questo. Venanzio si alzava sempre Cloe ogni giorno a quest’uscita presto per far colazione prima che i figli rimaneva interdetta, era del tutto con- si svegliassero, poi con guanti e masche- traria a che i figli usassero Google per rina attraversava via De Gasperi, a pochi cercare programmi di avventura giap- straccio sul muro. Lui poi osservò con dalla scala dopo aver fatto ribaltare ogni metri dal suo cancello, per comperare il ponesi, però era l’unica condizione per energia: “Ci sono i vasi di verdure in sala- suppellettile appesa al muro e perché giornale; rientrato, si lavava le mani, il mezz’ora di pace. moia pieni di polvere. Butta via tutto. evaporasse il clima pesante creatosi volto e apriva il giornale sul tavolo del Non sono ancora scaduti, ma butta via in casa dall’affaccendarsi di Venanzio. tinello. Lo leggeva pagina per pagina Una mattina inaspettatamente tutto. Non voglio più vedere niente in Cloe alla sera, prima di addormentarsi, alla ricerca di notizie su Desenzano o Venanzio portò una scala dal suo sga- alto sulla credenza.” già a letto, pregò che succedesse qual- sullo sport. buzzino in cucina. Cloe, che stava cosa, in modo che suo marito si trovasse pulendo la verdura, dovette interrom- Intanto la polvere nera della muffa, qualche impegno quotidiano che lo I bambini chiassavano tra camera pere l’operazione e pensò di andare a sfregata con energia da Venanzio portasse fuori casa. Stranamente ben e cucina giocando con le macchinine rifare i letti nelle due piccole camere. cadeva sul frigorifero, sul tavolo, sul presto venne esaudita: girò voce che i o con i mostri di plastica che uno zio si Ma Venanzio la bloccò. “Mi devi dare pavimento. I bambini a tanto trambu- Padri Rogazionisti stavano cercando ostinava a regalare loro, ma Venanzio gli stracci, intanto che sono sulla scala”. sto avevano lasciato internet e a bocca volontari per le loro attività caritative. non si distoglieva dalla sua lettura. Cloe, remissiva e speranzosa che fosse socchiusa seguivano l’agitarsi dei geni- Venanzio, con approvazione di Cloe, si Quando aveva finito, entrava in uno tolta la muffa, restò. Appena Venanzio tori. Venanzio, appena scorti, sussurrò recava con mascherina e guanti ogni stanzino che aveva scelto come sua fu sulla scala proruppe: “Ma che sporco in modo perentorio: “Bambini, via di giorno da loro. Qui alacremente svol- tana e lì smacchinava con internet c’è sulla credenza! Qui c’è da cambiar qua o ve le suono!” I ragazzini, a questa geva le piccole incombenze richieste e fino all’ora dei pasti. Aveva ben voglia tutto. Va a prendere nel garage un frase inaspettata del padre di solito ritornava a casa contento per i pasti. Cloe a dirgli: “Guarda che riga nera di rotolo di carta e taglialo a quest’altezza.” affettuoso, corsero via di botto e chiu- muffa c’è in cucina e in tinello! Devi Cloe andò, brigò, tagliò, piegò, mentre sero la porta della loro stanza. Ci volle Anche a casa erano contenti della toglierla! Non si può andare avanti con Venanzio con tutta calma passava lo del tempo perché Venanzio scendesse soluzione.

Città di COMMERCIANTI, NON SIETE SOLI! BANDO COMUNALE PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE CHE HANNO SUBITO UN CALO DEL FATTURATO NEL 2020 A CAUSA DELL’EMERGENZA DA COVID 19

QUANTO: 150.000 euro totali, fino ad esaurimento fondi. Fino a 2000 euro per attività richiedente: Il contributo verrà erogato seguendo queste indicazioni RIDUZIONE DEL FATTURATO SINO DAL 31% al 50% 1.000 euro; RIDUZIONE DEL FATTURATO SINO DAL 51% al 70% 1.500 euro; RIDUZIONE DEL FATTURATO OLTRE IL 70% 2.000 euro.

COME: La domanda di erogazione del contributo dovrà essere SOSTEGNO inoltrata con modalità telematica accedendo al sito https:// comunedesenzano.elixforms.it/ sezione Attività Produttive, modulo “Domanda di erogazione contributo”. QUANDO: ECOMOMICO La domanda dovrà essere obbligatoriamente presentata con modalità telematica dalle ore 00.01 del giorno 16 novembre alle ore 12.00 del giorno 18 dicembre 2020 A FONDO PER CHI: Per quelle attività economiche che durante il periodo del lockdown hanno sospeso temporaneamente l’attività, al fine di sostenerle nelle difficoltà conseguenti all’emergenza PERDUTO epidemiologica da Covid 19. Non sprechiamo questo bene prezioso. Il quadro completo dei criteri, delle modalità, degli allegati e dei tempi di ammissione della richiesta del sostegno economico, Solo insieme possiamo darne il giusto valore. sono disponibili e consultabili sul sito internet istituzionale www.comune.desenzano.brescia.it.

INSIEME PER TUTELARE LE NOSTRE ATTIVITA’

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Dicembre 2020 17 Famosi sul Garda a cura di Michele Nocera Un innamorato del nostro lago: Ottavio Missoni

l celebre stilista, scomparso alcuni anni or sono, nacque a Ragusa (ex IJugoslavia) nel 1921. Nell’infanzia si trasferì a Zara e studiò, poi, a Trieste ed a Milano. Nel 1937 (16 anni) fece parte della nazionale italiana di atle- tica leggera. L’anno seguente (1938) divenne campione assoluto sui 400 m. piani. Nel 1942, militare in Africa, venne fatto prigioniero dagli inglesi. Restò in Egitto “ospite di Sua Maestà Britannica“ per quattro anni. Nel 1946, rientrato in Italia, visse tra Trieste e Milano, interes- sandosi di varie cose.

A Trieste iniziò una piccola attività Era il 1971 e, nel centro storico della peni- di maglieria specializzata in indumenti sola catulliana esisteva, ed esiste tuttora, per lo sport. Nel 1948 conobbe Rosita il negozio di moda “Emy for men”. Emy Jelmini e si sposeranno nel 1953. Nel era il diminutivo della signora Emilia che, giugno 1966 ottengono il primo suc- con il marito Marco, ottenne l’esclusiva. Il cesso con la loro prima collezione, figlio Fabrizio ricorda che il papà narrava punto di rottura rispetto agli schemi spesso di visite presso la villa di Sumirago. tradizionali dell’uso della maglia. Da lì Personalmente chi vi scrive e eriserba un un successo dietro l’altro che dall’Italia ricordo indelebile, non solo per averlo li porterà negli USA da prima e, succes- incontrato più volte, ma, perché, nel 2004, sivamente, nel mondo intero. venne inaugurata, a Villa Mazzucchelli di Rezzato, una mostra commemorativa dal Un marchio “made in “ unico. titolo emblematico “Missoni e Tiziano“. Il suo per “buen ritiro“ era Sumirago (Colore e luce del Rinascimento vene- (Varese) ma, spesso, frequentava ziano alla moda del’900). Ebbene, in per riposo e cure termali. quella occasione, incontrai più volte il figlio Luca, l’artista di casa, che si dedi- Negli anni’80 lo si poteva incon- cava ai costumi per il balletto dell’opera trare presso il Grand Hotel Terme ed a lirica. Memorabili quelli di una “Lucia di Sirmione, inoltre, concesse il suo presti- Lammermoor“ con Luciano Pavarotti gioso marchio ad una Boutique storica. alla Scala di Milano! Bei tempi! Paura Prenota la tua visita dal dentista? 030 913 3512 Non da Mirò. Mai più timore MIRÒ LONATO con la sedazione cosciente. Consegna a domicilio Via Cesare Ba isti, 27 25017 Lonato del Garda (BS) [email protected] www.miro.bz Dir. san.: Do . Andrea Malavasi

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Abituati a stare bene. Il tuo dental medical center dell’Alto Adige. "In Mostra" a cura di Mariateresa Martini

Le immagini del Lezionario ancora la Divinità; la realtà profonda e leggera di Ettore Spalletti che guarda ad un infinito azzurro. Si incontrano le figure di Savinio dal colore pastoso, la concretezza di Giuseppe Uncini e Carlo Sguardi sull’infinito Dell’Amico, i collage di Xerra che trasfor- mano gli apostoli in frecce orientate in Gallerie Paolo VI -Brescia - fino al 19 dicembre più direzioni, mentre Velasco li pone in preghiera orientati al sorgere del sole; i frammenti di parole di Emilio Isgrò; i fine settembre ha preso il via la Le immagini del Lezionario: fasci di luce, protagonisti con Claudio nuova stagione di eventi d’au- Sguardi sull’infinito: immagini della Olivieri e Valentino Vago a rappresentare Atunno alla Collezione Paolo VI di Parola nelle opere del nuovo Lezionario” il legame fra la terra e il cielo; la scala Concesio, Brescia. Aperta all’interno della programma- verso le nuvole di Mario Ceroli, la soggetti- zione della Settimana Montiniana. vità umana di Omar Galliano, poi Sandro “Felici di poter finalmente riaprire Curata da Marisa Paderni e dallo stesso Chia e altri. La fragilità umana che si le nostre sale e riprendere la nostra Sacchini, la mostra offre una selezione costruisce e si disfa mentre si allontana programmazione di eventi – (Paolo delle tavole originali del Lezionario dalla Luce. Sacchini, direttore della Collezione) – Cei del 2008, realizzate da artisti italiani mentre erano continuati gli incontri contemporanei. Infine, la Collezione Paolo VI e contemporanea e superare miti e pre- e varie iniziative online, ora le opere il Centro linguistico culturale San giudizi e proviene da diversi bacini d’u- possono essere davvero assaporate in Si va dalle creazioni concise di Clemente rinnovano la collaborazione tenza. «Un’occasione per approfondire tutta la loro forza e raffinatezza. Ecco le Mimmo Paladino, dove i profili e le per il corso Arte contemporanea: istru- la rinnovata amicizia tra la Chiesa e gli prime iniziative. tracce sono simboli essenziali, dall’a- zioni per l’uso!, completamente online, artisti contemporanei, in linea con il pen- gnello alle croci, mentre l’oro racconta un corso per chi vuole curiosare nell’arte siero di VI». Raffaello Brescia: Museo di Santa Giulia - fino al 10 Gennaio

iverse istituzioni culturali della con dipinti e oggetti d’arte coeve: in Lombardia offrono il proprio Raffaello. L’invenzione del divino Domaggio a Raffaello e il suo pittore, a cura di R. D’Adda. Sono mito, a 500 anni dalla sua morte. In oltre cento opere, prodotte in Italia e questa occasione si sono realizzate in Europa dall’inizio del Cinquecento due mostre a Brescia, a Milano, e alla metà dell’Ottocento, ci raccontano altre iniziative a Mantova,Cremona, della progressiva costruzione di un mito, Bergamo Pavia, Busto Arsizio, a Lonato; a partire dalle incisioni prodotte da M. accompagnate da un calendario di Raimondi e da collaboratori della bot- appuntamenti, proiezioni e conferenze tega di Raffaello, coinvolti dallo stesso tavola di F. Schiavoni con Raffaello che e due cataloghi. Con la quarantena si nel compito di tramandare memoria e ritrae la Fornarina. realizzano on line. diffusione delle sue creazioni. Seguono opere del Seicento e del Settecento: L’itinerario espositivo prosegue I cataloghi sono editi da Skira, stampe di G. Ghisi, C. Maratta, O. alla Pinacoteca Tosio Martinengo, sono incentrati sulla valorizzazione Borgianni, N. Dorigny e R. Morghen; la che custodisce i due capolavori del di Raffaello, un’esperienza interattiva, della figura di Raffaello tramite due straordinaria impresa dell’illustrazione Maestro: il Redentore e l’Angelo (di ispi- realizzata da CamerAnebbia, che con protagonisti lombardi della stagione delle Logge e delle Stanze Vaticane, rea- razione ancora Peruginesca). un touchscreen (un tocco) fa navigare ottocentesca: Paolo Tosio (BS) e lizzata da Volpato su fogli di grande attraverso varie immagini di incisioni Giuseppe Bossi(MI), figure fondamen- formato; alcuni pezzi unici provenienti Una terza tappa è all’Accademia esposte. tali per la diffusione della conoscenza dalla Raccolta Emilio Anderloni, (tra di Scienze Lettere e Arti, in Palazzo dell’artista, la divulgazione del suo lin- cui le lastre in rame e i disegni delle Stanze Tosio, oggi sede dell’Ateneo, dove “Abbiamo aperto i depositi che guaggio e delle sue invenzioni, fino a di P. Anderloni), incisioni della scuola di viene presentata una serie di stampe contengono un patrimonio di incisioni farne un mito. Nel primò800, la cultura Brera, di Ludwig Grüner, (amico di Paolo raffaellesche di grande formato, opera …e gli abbiamo dato una struttura dell’arte di Raffaello si basava su dise- Tosio e suo ospite per lungo tempo, di G. Ottaviani e G. Volpato, inserite innovativa e moderna … E di questo gni, stampe, copie tratti dagli originali; prima del trasferimento a Londra come “nella Galleria personale che Tosio patrimonio scientifico abbiamo fatto grazie a Tosio Martinengo, Lechi, e lo consigliere della regina Vittoria). La aveva arredato per sè, allestita apposita- una meravigliosa mostra, che andrà stesso Ugo da Como questo patrimo- Collezione Tosio divenne uno dei fulcri mente per valorizzare la raccolta” (prof. poi in tournée a Zagabria, Tirana e nio è arrivato nelle collezioni civiche del rinnovamento romantico di tale Terraroli). Sarajevo…” “Il Ministero degli Affari bresciane. mito. Grazie a il Redentore, acquistato Esteri l’ha infatti selezionata tra i pro- nel 1821, ad un disegno giovanile del Il progetto si completa con una getti espositivi da portare nelle sedi In questi mesi, nelle sale di Santa Piccio, ad un’impegnativa copia pitto- serie di attività didattiche, laboratori estere citate, a partire dalla fine di gen- Giulia_BS viene esposta una scelta rica della Scuola di Atene di Raffaello, e visite guidate, in parte dal vivo via naio 2020“. (S. Karadjov, direttore di

dalla collezione di queste incisioni eseguita dal vero da G.Bezzuoli, ad una internet, e l’experience show InVece Brescia Musei).

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20 Dicembre 2020 Madonna di San Polo Grazie a volontari e sostenitori di San Polo

dal Brasile, nonostante la pan- materiali non deperibili prosegue oltre che del sindaco della città anche demia in corso arrivano le prime senza sosta, ora è il Brasile a vedere la di sacerdoti ed autorità varie. Efoto del costruendo capitello presenza della Fondazione, presieduta mariano a cura della Fondazione da Luigi Mangiarini, stanno avanzando ”A causa del Covid - informano Maria Mediatrice e Dispensatrice di nella Nova Padua in attesa dell’arrivo dalla Fondazione lonatese - non Grazia di Lonato del Garda. Un impe- della statua della Madonna partita potremo essere presenti fisicamente gno portato avanti dai volontari sia dall’Italia, fotocopia di quella presente alla cerimonia ma lo saremo spiritual- della Fondazione che dall’associa- al Capitello di San Polo, ed attualmente mente con la preghiera. Il viaggio è zione degli Amici di San Polo nel pieno in viaggio sulla nave diretta in Brasile. solo rimandato”. rispetto del programma di presenza nei cinque Continenti. Per il prossimo 20 dicembre è pre- E dalla Fondazione il presidente vista la cerimonia inaugurale del capi- Mangiarini augura a tutti un Buon Dopo l’Africa, la cui raccolta di tello brasiliano con la partecipazione Natale e felice anno nuovo.

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ADV-Istituzionale Occhio 2019_A4_ITA.indd 1 27/03/19 10:48 Dicembre 2020 21 1a puntata Spettacoli a cura di Michele Nocera Lago di Garda: Magico Set

imperdibili. Un videoclip con protago- con Michele Nocera in villa Callas). Ed nista il giovane cantautore bresciano ultima operazione cinematografica Matteo Faustini. Dopo il successo san- “Il cattivo poeta“ da regista Gianluca remese, una storia d’amore ambientata Jodice. Interamente girato a Gardone a Sirmione (perlopiù a Villa Cortina Riviera, narra la storia dell’ultimo anno Palace Hotel) a cura del regista Gaetano di vita, al Vittoriale, di Gabriele d’An- a sempre il lago di Garda è stato Piavoli. Film e regista pluripremiati. Bormioli, notissimo a livello internazio- nunzio, quando cercò, invano, di con- teatro di Set internazionali ed nale per questo genere di lavori. Già 10 vincere Mussolini a non allearsi con Dinternazionali. Vuoi per alcune La gardesana occidentale, poi, anni prima, aveva girato un cortome- Hitler. Protagonista assoluto l’attore scene di film, vuoi come luoghi per intorno a Gargnano, vide girare alcune traggio nel Castello di Sirmione ed in Castellitto, molto famoso per le sue incisivi video-clips. In queste pagine (in sequenze spericolate per il famoso altri luoghi della penisola catulliana per interpretazioni di personaggi storici. tre puntate) ricorderemo alcuni dei più Agente 007. Ed ancora la località Tiziano Ferro. significativi siti lacustri. Belvedere di Desenzano del Garda sede Nella foto una sequenza con di vari ciak Per un film con Giancarlo In piena estate un breve messag- Castellitto (il Vate) e Francesco Patanè Molti anni fa le colline moreni- Giannini che alloggiava all’Hotel Du Park. gio di speranza del comico bresciano (il Federale Giovanni Comini, incaricato che venner decantate ne “Il pianeta Vincenzo Regis per rilanciare il turi- dai fascisti di spiare il poeta)! Alla pros- azzurro“ del Pozzolenghese Franco Nel 2020 ben tre gli appuntamenti smo Sirmionese. (Vedi foto del comico sima puntata!

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22 Dicembre 2020 Gienne Emanuele Tonoli: fotografo per l’arte dalla redazione di Gardanotizie.it mensile del lago di Garda Quarant’anni fa riceveva la licenza di “Fotografo ambulante”. Il giornale dell’arte (settembre 2020) ha tracciato un excursus della sua attività professionale menzionando le maggiori committenze per le quali ha lavorato. Reg. Trib. Brescia n° 57 dell’11/12/2008 - R.O.C. n° 18101

Copia in distribuzione gratuita

Direttore editoriale: Luca Delpozzo Direttore Responsabile: Luigi Del Pozzo Collaboratori: Sergio Bazerla, Velise Bonfante, Giorgio Maria Cambié, Gualtiero Comini, Giacomo Danesi, Roberto Darra, Amalia Dusi, Pia Dusi, Domenico Fava, Giancarlo Ganzerla, Lino Lucchini, Mariateresa Martini, Pino Mongiello, Michele Nocera, Alberto Rigoni, Fabio Verardi e Massimo Zuccotti.

I testi e le fotografie pervenute, in redazione anche se non pubblicate, non verranno restituiti.

Vietata qualsiasi riproduzione con ogni mezzo, se non autorizzata dall’Editore

alla sua Portese a grandi imprese”! Si potrebbe a Trento, il Museion a Bolzano,, il Museo di Castelvecchio a Stampa: sintetizzare con questa semplice battuta l’impor- Verona, il MART di Trento e Rovereto, Silvana Editoriale. Né “Dtante vicenda di Emanuele Tonoli nel mondo della questa è la sola casa editrice con cui collabora. Emanuele Tipolitografia Pagani fotografia. Ancora ragazzo si trasferisce dal Garda alla città, Tonoli ha partecipato alla pubblicazione di oltre 150 volumi nel prestigioso laboratorio dell’Archivio Negri di Brescia, in di vario genere, dalla scultura alla pittura, alla valutazione Esclusivista pubblicità: via Calatafimi, a diretto contatto delle lastre di vetro impresse storico-paesaggistica. in negativo agli inizi del Novecento dal fotografo Giovanni LDP Videoproduzione & Editoria Negri, una sorta di Alinari bresciano, punto di riferimento Tra le grandi imprese cui si è cimentato c’è la fissazione Tel. 030 9919013 prezioso per la storia, l’economia e il costume di un territo- in immagini di tutta la collezione della Farnesina (oltre 350 rio che travalica la nostra stessa provincia. Da quel labora- opere dipendenti dal Ministero degli Esteri). Tra gli artisti che Redazione: torio esce con una esperienza professionale di alto livello e sono stati oggetto delle sue riprese fotografiche troviamo nel 1980 decide di darsi alla libera professione. L’ambito che Arturo Martini, Francesco Hayez, Gio Ponti, Sandro Chia, Via Maguzzano, 15 egli predilige riguarda il mondo dell’arte: un campo vastis- Mimmo Paladino, le sculture lombarde del XVII secolo. 25017 Lonato del Garda–Bs simo anche solo restando nella provincia di Brescia. Ma lui si fa conoscere gradualmente presso le istituzioni preposte Emanuele Tonoli conosce e utilizza le tecniche più sofi- Tel. 030 9919013 alla tutela e alla promozione del patrimonio culturale, cioè sticate (ultravioletto e infrarosso) e produce immagini che [email protected] alle Soprintendenze e ai musei anche di altre provincie, che includono analisi diagnostiche fornendo informazioni utili per il restauro conservativo. non mancheranno di dargli fiducia e gli daranno incarichi per Gienne, il mensile del lago di Garda, importanti servizi fotografici. Emanuele si occupa della ripro- lo trovi nelle principali edicole e nei duzione di qualità declinata in tutte le tecnologie, badando a Quest’anno si compiono i primi suoi quarant’anni di raggiungere risultati che rispecchino fedelmente, soprattutto libera professione nel mondo della fotografia. Il suo spirito punti d’interesse pubblico del Garda nei colori, l’originale. non sembra affatto sentire il peso del tempo. In lui è ancora e dell’Alto Mantovano: uffici turistici, viva la tensione della ripartenza, nonostante questi tempi municipi, Iper di Lonato d/G, Tra i clienti di Gardaphoto (questo è il nome della sua sembrino volerci portar via le speranze. Auguri, dunque, per La Grande Mela di Sona. attività) troviamo Intesa Sanpaolo, il castello di Buonconsiglio altre entusiasmanti imprese. www.gardanotizie.it primo ed unico videogiornale on line del lago di Garda

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