COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

PARERE n. 51 del 05 Agosto 2011 (o.d.g. 9 del 05 Agosto 2011)

OGGETTO: Comune di Scorzè (VE). Variante al PRG per ricostruzione di n. 2 edifici demoliti a seguito di esproprio per realizzazione del Passante di Mestre – Ditte Battaglion, Porqueddu, Battaglion, Battaglion e Favaro, Foffano, Foffano, Foffano. Verifica di Assoggettabilità (art. 12 D.Lgs. 152/2006, come modificato dal D.Lgs. 4/2008).

PREMESSO CHE

– l’ art. 6 comma 3 del D. Lgs. 152/2006 prevede che in caso di modifiche minori di piani o programmi esistenti, o di piani o programmi che determinino l’uso di piccole aree a livello locale debba essere posta in essere la procedura di verifica di assoggettabilità di cui all’art. 12 del medesimo Decreto legislativo ;

– con deliberazione n. 791 del 31.03.2009 la Giunta Regionale ha, tra l’altro, stabilito le procedure da seguire per la verifica di assoggettabilità individuando alcune tipologie e casistiche da escludere dalla suddetta procedura nonché dalla procedura VAS;

– La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 5 Agosto 2011 come da nota n. 366861 del 02.08.2011 del Dirigente della Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), segretario della commissione;

– Il Comune di Scorzè con nota prot. n. 00886 del 14.01.2011 acquisita al prot. regionale n.22995 del 18.01.2011ha fatto pervenire richiesta di Verifica di Assoggettabilità a Vas di due aree del territorio comunale finalizzata all’adozione di una variante urbanistica al vigente PRG per la ricostruzione di due edifici interessati all’opera pubblica “Passante autostradale di Mestre” allegando la seguente documentazione: • Rapporto preliminare e cd rom delle due aree interessate: Comune di Scorzè, Foglio 21 mapp. 660, ditta Battaglion/Porqueddu e Comune di Scorzè, Foglio 16 mapp. 1 ditta Favaro/Foffano; • Richiesta di approvazione di variante parziale al PRG della ditta Battaglio/Porqueddu; • Richiesta di approvazione di variante parziale al PRG della ditta Favaro/Foffano; • Schede tecniche Con nota prot n.32909 del 24.01.2011 l’U.P. Coordinamento Commissioni (VAS-VINCA-NUVV) ha inviato richiesta di pareri ai seguenti soggetti competenti in materia ambientale: • Provincia di Venezia • Arpa • Veritas S.p.a. La Provincia di Venezia con nota prot. n. 6798/11 del 02.02.2011 acquisita al prot. regionale n. 64675 del 09.02.2011 ha fatto pervenire proprio parere. Veritas S.p.a. con nota prot. n.10363 del 11.02.2011 acquisita al prot. regionale n.94561 del 24.02.2011 ha fatto pervenire proprio parere. Con nota del 01.08.2011 acquisita al protocollo regionale al n.365652 del 01.08.2011 il progettista ha fatto pervenire la seguente documentazione: • Documento preliminare • Asseverazione Vinca; • Supporto informatico.

− CONTESTUALIZZAZIONE GEOGRAFICA La variante urbanistica comprende due ambiti di intervento che possono essere individuati come segue all’interno del territorio amministrativo di Scorzè:

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 1

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Ditta Battaglion Porqueddu, Battaglion, Battaglion (ambito Comune di Scorzè – Foglio n.21 Mappale 660) L'intervento descritto si colloca in ambito agricolo situato in zona periferica prossima al confine del territorio comunale di Scorzè ed al confine della stessa provincia di Venezia con la provincia di Treviso. L'ambito è definito zona agricola dal PRG vigente ZTO E2 ma si inserisce in un piccolo nucleo urbanizzato di cui il fabbricato esistente oggetto dell'ampliamento fa già parte. Trattasi in realtà di un ambito territoriale già infrastrutturato che ha un elevato grado di antropizzazione e che paesaggisticamente più che alla ruralità rimanda facilmente al concetto di città diffusa. Ditta Favaro, Foffano, Foffano, Foffano (ambito Comune di Scorzè – Foglio n.16 Mappale 1) L'intervento descritto si colloca in ambito agricolo in area periferica prossima al confine del territorio comunale di Scorzè e della stessa provincia di Venezia con la provincia di Treviso. L'ambito è definito zona agricola dal PRG vigente ZTO E2, ma si inserisce nell'ambito di un piccolo nucleo urbanizzato sviluppatosi a partire dall'incrocio di due strade comunali, via Dante e via Ariosto, presso il quale sorge anche un piccolo edificio di culto. Visto l'esito della ricognizione sui caratteri ambientali dell'intorno, trattasi in realtà di un fondo già infrastrutturato inserito in un contesto che presenta un elevato grado di antropizzazione e che paesaggisticamente, più che alla ruralità, rimanda facilmente al concetto di città diffusa. Per meglio rappresentare la collocazione geografica dei siti, il valutatore ha inserito estratti fotogrammetrici a diverse scale ed estratti del PRG con evidenziati entrambi gli ambiti.

− CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE I Rapporti Preliminari trasmessi (è stato redatto n.1 elaborato specifico per ambito) costituiscono gli elaborati finalizzati alla verifica di assoggettabilità a procedura V.A.S. della variante urbanistica al vigente PRG in relazione al trasferimento di volume oggetto dell'abbattimento di n. 2 fabbricati a seguito di decreto espropriativo emanato dal Commissario per l'emergenza socio-economico-ambientale della viabilità di Mestre finalizzato alla realizzazione del Passante–Variante di Mestre ai sensi dell'OPCM n. 3417 del 24.03.2005. I documenti di analisi pertanto, descrivendo i termini della variante urbanistica in oggetto, consentiranno di valutare secondo i criteri individuati nell'Allegato I del D.Lgs. 152/2006 se siano soggetti o meno a procedura di VAS gli interventi di trasferimento del volume urbanistico nei nuovi siti localizzati in Comune di Scorzè (Ve) attualmente a disposizione della ditta Battaglion Franco, Porqueddu Anna, Battaglion Pasquale e Giuseppe residenti a Scorzè (VE) e Furlan Maria, Simioni Gianfranco e Martino. Allo scopo di procedere alla valutazione se l'intervento di cui trattasi possa avere impatti significativi sull'ambiente si procede all'inquadramento nei termini elencati all'art. 6 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, rilevando che la fattispecie in esame risulta riconducibile al comma 3, ovvero trattasi di “piccole aree a livello locale“ , in quanto la dimensione dell'ambito di intervento risulta quasi trascurabile nei confronti delle dimensioni delle Zone Territoriali Omogenee individuate dal Piano Regolatore Generale comunale. Interventi previsti La variante urbanistica in esame prevede i seguenti interventi: • ricostruzione in ambito agricolo di un modesto fabbricato in ampliamento ad un manufatto già esistente su di un fondo servito dalle infrastrutture pubbliche ed adiacente ad altri fondi già edificati e da tempo costituenti un nucleo residenziale periferico lungo il tracciato della strada comunale denominata “via Marco Polo”. • ricostruzione in ambito agricolo di un modesto fabbricato su di un fondo servito dalla viabilità pubblica denominata via Dante ed adiacente ad altri fondi già edificati e già da tempo costituenti un nucleo residenziale periferico in ambito rurale con tutte le caratteristiche di un vero e proprio “colmello” in cui non manca l'edificio di culto. L'opportunità di ricostruire il volume edilizio prende le mosse da già citato OPCM n. 3417 del 24.03.2005 che dava facoltà ai soggetti espropriati degli immobili insistenti sul tracciato della nuova viabilità denominata Passante–Variante di Mestre di individuare, anche in altro comune, un fondo disponibile su cui trasferire lo stesso volume urbanistico del fabbricato demolito.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 2

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Su questo presupposto le ditte hanno individuato in Comune di Scorzè i fondi su cui intervenire con le seguenti modalità: Ditta Battaglion Porqueddu, Battaglion, Battaglion (ambito Comune di Scorzè – Foglio n.21 Mappale 660) Superficie del lotto di intervento Mq 1.850,77 Volume esistente Mc 297,50 Volume totale edificabile (ampliamento) Mc 557,40 Indice territoriale Mc/Mq 0,46 Altezza massima del fabbricato Ml 6,00 Distanza minima dalla viabilità pubblica (via M. Polo) Ml 20,00 Ditta Favaro, Foffano, Foffano, Foffano (ambito Comune di Scorzè – Foglio n.16 Mappale 1) Superficie del lotto di intervento Mq 3.750,00 Volume totale edificabile Mc 819,67 Indice territoriale Mc/Mq 0,22 Altezza massima del fabbricato Ml 6,00 Distanza minima dalla viabilità pubblica (via Bassa) Ml 20,00

− CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE Vengono riportate di seguito alcune caratteristiche ambientali del territorio di Scorzè suddivise per matrice ambientale: Matrice aria. Per il territorio di Scorzè le due grosse fonti di alterazione risultano coincidere con la presenza di importanti arterie stradali e aree industriali. Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA), che individua zone a diverso grado di criticità rispetto ai valori limite previsti dalla normativa per i diversi inquinanti atmosferici, inserisce il Comune di Scorzè nella categoria C, ovvero nelle zone in cui dovranno essere applicati i Piani di Mantenimento in quanto i livelli degli inquinanti sono inferiori al valore limite e sono tali da non comportare il rischio di superamento degli stessi. Alla stregua del loro carattere residenziale, gli'interventi edilizi di cui agli ambiti in oggetto non risulterà impattanti rispetto a qualità dell'aria ed emissioni in atmosfera. Inoltre da essi non può derivare un aumento del traffico veicolare sulle viabilità contermini con conseguente peggioramento della qualità dell'aria data la sua entità completamente trascurabile rispetto al tessuto urbano di questa zona del comune di Scorzè. Quanto alla prossimità con sorgenti di inquinamento, si rileva che nell'intorno non ci sono insediamenti produttivi a carattere industriale, tuttavia esistono insediamenti a carattere sparso, molto rado, tali da non configurasi come vera e propria zona produttiva, ma piuttosto di episodi di discontinuità del contesto rurale. Gli insediamenti produttivi a carattere industriale più vicini sorgono, a circa 450 ml a nord del sito Battaglion oltre l’autostrada e a circa 1 km a sud-ovest del sito Favaro a poca distanza dal corso della strada provinciale “via Moglianese”. Non si sono reperiti dati attuali sulle emissioni derivanti dal traffico veicolare del “Passante di Mestre” che dista a qualche centinaio di ml dai siti, tuttavia non si ritiene che rappresenti una criticità data la distanza e la ruralità del luogo in cui la fitta vegetazione di medio/alto fusto delle siepi e dei giardini che funge da barriera alle polveri generate dal traffico autostradale. Matrice acqua. La rete idrografica del comune di Scorzè è caratterizzata dalla presenza dei seguenti corsi d’acqua: dal fiume Dese e altri corsi d'acqua consortili tra i quali i più importanti sono: • Rio S. Martino, che confluisce nel fiume Dese; • Rio S. Ambrogio, che confluisce nel fiume Dese; • Scolo Desolino, che confluisce anch'esso nel fiume Dese; • Piovega di Peseggia e da numerosi capofossi e scoline private.

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 3

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Un ambito è collocato lungo via Marco Polo distante dai corsi d'acqua principali presenti all'interno del territorio comunale ed in prossimità (520 ml) di un unico fossato di competenza consortile denominato rio Peseggiana che scorre ad est con andamento rettilineo nord-sud. L'altro ambito è collocato lungo via Dante distante dai corsi d'acqua principali presenti all'interno del territorio comunale ed in prossimità (500 ml) di un unico fossato di competenza consortile denominato fosso Piovega che scorre a sud-est e un paio di chilometri più a sud confluisce nel fiume Dese. Rete Fognaria Attualmente per gran parte del territorio comunale la rete fognaria è una infrastruttura ancora di tipo misto, essendo in progetto gli ampliamenti dei collettori fognari a completa destinazione di acque reflue. La maggior parte quindi della rete di fognatura è di tipo comunale, con collettori destinati sia al trasporto delle acque reflue sia al collettamento della acque di origine meteorica. La rete di fognatura nera è gestita da ACM SpA (Azienda Consorzio del Mirese), azienda che gestisce anche l’acquedotto, la raccolta e lo smaltimento dei RSU per i comuni consorziati di Dolo, Mira, , Fossò, , , , , , Fiesso d'Artico, , , , , , e Scorzè. Entrambi i siti non sono dotati attualmente di infrastruttura fognaria pubblica, così come l'edificato contermine, come fatto rilevare dal parere di Veritas S.p.a. (ente gestire del servizio di fognatura pubblica) , tuttavia verrebbe dotato di un impianto fognario dotato di sistema di depurazione così come previsto dal regolamento sulla fognatura, pertanto si rileva che questo aspetto non rappresenta affatto una criticità. Attualmente non si è in possesso dei dati relativi alle analisi sull'acqua prelevata dai fossi Piovega e Paseggiana, tuttavia si può affermare con certezza che la distanza ed i sistemi di fognatura di cui necessariamente dovrà dotarsi il fabbricato escludono il rischio di eventuali alterazioni sullo stato delle acque superficiali. Per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche si fa rilevare l'entità pressochè trascurabile generata dal futuro insediamento residenziale rispetto alla situazione pregressa, che tuttavia nel corso degli ultimi anni non ha dimostrato alcuna criticità come già fatto rilevare nella “Carta degli allagamenti” e nella “Carta del rischio idraulico”. Rete acquedotto L'ambito in oggetto è servito da rete di approvvigionamento idrico esistente che corre sotto il sedime di via M. Polo e via Dante, attraverso una condotta da 60 mm di diametro, per cui si esclude categoricamente il ricorso alla realizzazione di un pozzo artesiano. Tuttavia il recapito si trova ad alcune decine di metri dal futuro insediamento residenziale, pertanto sarà necessario predisporre un distacco dal tubo principale sino a raggiungere il limite del lotto. Un “baffo”di tale entità rappresenta certamente una operazione di “ordinaria amministrazione” per il gestore del servizio per cui non e rilevabile alcuna criticità rispetto all'approvvigionamento idrico. Rischio idraulico Sulla base del Piano Generale di Bonifica e Tutela del Territorio Rurale del Consorzio di Bonifica Dese Sile, porzione del territorio del Comune di Scorzè è considerato a “rischio idraulico”. Rispetto alla situazione rappresentata dal Consorzio, in seguito ad un’analisi più dettagliata e puntuale, sono state considerate tre diverse intensità di rischio idraulico per il comprensorio; si è utilizzato il colore giallo per evidenziare le aree a rischio idraulico, il verde per le aree a basso rischio ed, infine, il rosso e l’arancione individuano i terreni a più alto rischio idraulico (l’arancione per le zone ad alto rischio in cui le criticità sono state risolte da progetti in atto e il rosso per le zone in cui le criticità vengono risolte dal presente piano). Le criticità diffuse individuate nelle zone extraurbane si trovano nei pressi di via Favorita in località San Martino, nelle zone limitrofe di via Scandolara, lungo via Gallese, nella zona tra via Gallese e via Balbi, lungo via Dante nella località Cappella, nella zona tra vicolo S. Paolo e il fosso Piovega, lungo ed a Sud della S.R. Castellana tra la via Milano e via Ramo Ronchi, lungo via Moglianese, nei pressi della S.R. Noalese, lungo il corso del Desolino Vecchio. Come si evince dai dati riportati dal valutatore e dai grafici allegati al R.A., le zone critiche individuate sul territorio comunale di Scorzè come aree ad “ELEVATO RISCHIO IDRAULICO”, non comprendono in nessun caso gli ambiti oggetto di verifica siti in via M.Polo e via Dante; tali ambiti non hanno mai registrato allagamenti in un arco di tempo a far capo dalla metà degli anni '90, come riportato

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 4

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA nell'estratto dall'elaborato grafico denominato “Carta degli Allagamenti” del Piano delle Acque di Scorzè. Gli ambiti in oggetto sono localizzati in zone extraurbane classificate a “basso rischio di allagamento”. Matrice Clima Il valutatore riporta una serie di informazioni relative alla zona climatica di Scorzè. Matrice Suolo e sottosuolo Il valutatore riporta una analisi della natura e delle caratteristiche peculiari dei suoli riferita ad un inquadramento territoriale dell'intero bacino scolante della laguna di Venezia. Da tale studio è stato possibile dedurre informazioni più dettagliate sul territorio comunale di Scorzè ottenendone una classificazione dei suoli raggruppati per Unita Tipologiche di Suolo (UTS). La documentazione è frutto di studi pubblicati dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV), con il patrocinio della Regione del Veneto, Assessorato alle politiche per il Territorio e Legge Speciale per Venezia. I dati indicati riportano le parti attinenti l'alta pianura del , ambito in cui si colloca il territorio del Comune di Scorzè. Per quanto riguarda l'indagine sulla permeabilità dei suoli del territorio di Scorzè i dati rinvenuti sono indicativi mediamente di una buona capacità protettiva dei suoli, il che si traduce in resistenza alla penetrazione di eventuali agenti inquinanti. Lo studio sui suoli preso in esame e la caratterizzazione dei differenti tipi di suolo nel territorio hanno assegnato all'ambito in oggetto il suolo denominato tipo “Mogliano”, franco limoso. Nella bassa pianura questo tipo rappresenta la maggior parte della vasta area caratterizzata da deposizioni limose (pianura indifferenziata). La pendenza media della pianura per questo tipo di terreno è dello 0,1% e le quote rilevate variano da 32 a 2 m s.l.m. Il materiale di partenza ed il substrato sono costituiti da materiali prevalentemente limosi e secondariamente argillosi. I suoli coltivati prevalentemente a seminativo (mais, secondariamente soia e frumento), e in parte a colture orticole a pieno campo, per lo più nella zona orientale, in provincia di Venezia. I suoli Mogliano, franco limosi a granulometria limoso fine, sono caratterizzati da orizzonte cambico (Bw) e orizzonte calcico in profondità (Bk). Hanno profondità utile alle radici elevata, limitata dalla falda o da orizzonti idromorfi, drenaggio interno mediocre, permeabilità moderatamente bassa, capacità di acqua disponibile moderata; la falda è profonda (120 - 150 cm). L'orizzonte superficiale Ap, profondo 45 cm, ha colore bruno oliva chiaro, tessitura franco limosa o franca, è scarsamente calcareo e alcalino. Può essere presente l'orizzonte profondo Bw, spesso 25 cm, di colore bruno oliva chiaro, con comuni screziature grigie e comuni bruno giallastre, tessitura franco limosa; è moderatamente calcareo e alcalino. Segue l'orizzonte profondo Bk, spesso 30 cm, di colore grigio brunastro chiaro, ha tessitura franco limosa o franco limoso argillosa, presenta abbondanti concentrazioni soffici e dure di carbonato di calcio, è estremamente calcareo e fortemente alcalino. Il substrato Ckg a partire da 100 cm, è simile all'orizzonte soprastante tranne che per il colore grigio o grigio chiaro con molte screziature bruno giallastre. Sono suoli senza particolari limitazioni se non quelle dovute alla prevalenza della componente limosa nella tessitura che rende facile la formazione di una crosta superficiale e comporta uno scorrimento superficiale delle acque piovane e di irrigazione . Inoltre il contenuto di calcare attivo elevato (10-13 meq/100 g) in profondità, può costituire un fattore limitante per molte colture arboree. La lavorabilità è moderata, la percorribilità discreta e l'accesso dopo le piogge moderato . La capacità di accettazione delle piogge è alta, ma il rischio di incrostamento è elevato. In relazione alla localizzazione nella mappa della capacità protettiva dei suoli si può affermare che gli ambiti in oggetto sorgono su di un terreno con moderata capacità protettiva. Il fatto non rappresenta una criticità in relazione al carattere residenziale del manufatto di futura realizzazione che pertanto risulta perfettamente compatibile con tale caratteristica del suolo. Per quanto riguarda la resistenza meccanica che si esprime attraverso la tensione ammissibile dal terreno, il suolo di cui all'ambito in oggetto non presenta alcuna anomalia nelle caratteristiche fisiche tale da determinare lo sviluppo di una resistenza meccanica degenere rispetto al range tipico di valori rilevabili. Pertanto il terreno risulta idoneo alla edificazione mediante l'utilizzo di tecniche consuete per le realizzazione delle opere di fondazione. Paesaggio

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 5

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

Il lotto prescelto per la ricostruzione del fabbricato è parte di un più esteso fondo agricolo che si colloca in ambito rurale con un elevato grado di antropizzazione. Gli elementi estranei all'ambiente agricolo sono i numerosi insediamenti residenziali, concentrati prevalentemente in via M.Polo e via Dante. Inoltre a nord-ovest scorre l'autostrada “Passante di Mestre” di recente realizzazione, che il linea d'aria dista circa 100ml. Per un intervento e circa 800 ml per l’altro. Pertanto, più che ad una realtà agreste consolidata, ci si può riferire di un paesaggio rurale degenerato verso un luogo in cui esistono elementi promiscui provenienti di realtà ambientali distinte. Rilevata la non integrità, il valutatore non registra peraltro la presenza di elementi significativi residui dell'ambiente rurale come colture particolari o pregiate oppure segni di una edilizia storica con particolare valore testimoniale. Non si rilevano corsi d'acqua di particolare importanza, singoli ambiti o singoli elementi naturalisti di pregio ambientale ed il sito non funge da corridoio ecologico per il collegamento di altre aree. Per quanto riguarda le interferenze con i siti Rete Natura 2000, l'ambito in oggetto dista in linea d'aria 4,45 km con la Zona SIC/ZPS IT3250008 denominata “Ex cave di Villetta di Salzano” e 3,56 km in linea d'aria con la Zona SIC/ZPS IT3250021 denominata “Ex cave di Martellago” (vedi allegato “A”). Questi costituiscono i siti di rilevanza comunitaria più prossimi pertanto si ritiene che data la distanza, la modestissima entità dell'ambito in oggetto e la mancanza di elementi di correlazione, non esista interferenza con nessuno di detti siti. Il sito non è zona archeologica e l'individuazione, per quanto noto, non interferisce con progetti strategici dell'Amministrazione Comunale, ne si ritiene presumibilmente che in futuro l'area possa essere oggetto di modifiche tali da compromettere l'attuale e predominante realtà dei luoghi. Agenti fisici Radiazioni ionizzanti Il valutatore è ricorso ad una banca dati ARPAV risalente all'anno 2000 su una campagna di rilevamenti di gas Radon sul territorio regionale del Veneto realizzata al fine di individuare le aree del territorio più esposte. Secondo questo inquadramento preliminare il territorio comunale di Scorzè è compreso nella categoria a più bassa percentuale di rilevamenti ed è escluso dalla lista regionale dei comuni considerati a rischio Radon. Per quanto detto il valutatore esclude per l'ambito in oggetto qualunque criticità relativa al futuro insediamento residenziale rispetto alle emissioni di radiazioni ionizzanti da gas Radon, tuttavia per buona norma non è da escludersi il ricorso a tecniche di fondazione più efficaci contro le eventuali, seppur improbabili, emissioni dal suolo. Radiazioni non ionizzanti campi elettromagnetici: linee ad alta tensione Nei pressi dell'ambito Battaglion non hanno sede tracciati di elettrodotti in alta tensione pertanto non si riscontra alcuna possibilità di esposizione a campi elettromagnetici di elevata entità che si generino da conduttori attraversati da correnti elettriche in lata tensione (oltre i 130.000 Volts) Nei pressi dell'ambito Foffano invece ha sede un tracciato dell'alta alta tensione (132.000 Volts). La distanza dei conduttori dal confine sud del lotto è di 61 ml, ma secondo le determinazioni di Terna SpA, ente gestore della rete elettrica in alta tensione, indicativamente si può considerare che la Distanza di Prima Approssimazione (DPA) per una linea a 132.000 Volts sia di 15 ml dal conduttore. Ciò significa che al di fuori di tale distanza il campo magnetico generato ha una potenza inferiore ai 3 microTesla, limite fissato dalla normativa per il calcolo delle fasce di rispetto di cui al DPCM 8 luglio 2003. Non si riscontra pertanto alcuna possibilità di esposizione a campi elettromagnetici oltre la soglia di legge. radiofrequenze: ripetitori Nei pressi dell'ambito in oggetto non sorge alcun ripetitore di segnale radio, pertanto si può escludere l'esposizione diretta a sorgenti di onde in radiofrequenza. microonde: stazioni radio base (RBS) Nei pressi dell'ambito in oggetto non sorge alcuna stazione radio base, tuttavia il sito e coperto dal servizio di telefonia mobile, pertanto si può escludere l'esposizione diretta a microonde di intensità riscontrabile nei luoghi in prossimità delle stazioni radio base di telefonia mobile. inquinamento luminoso L'ambito in oggetto sorge ad una distanza in linea d'aria di circa 55 km dall'osservatorio astronomico di Asiago che rappresenta il punto di osservazione professionale più vicino. Pertanto ai sensi della UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 6

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

normativa regionale il sito non rientrerebbe nella fascia di rispetto dei 25 km. L'insediamento residenziale pertanto risulta compatibile e non si ritiene possa generare un contributo trascurabile all'inquinamento luminoso in essere. Tuttavia per buona norma è importante prevenire mediante l'adozione di adeguati espedienti ogni forma di eccesso di illuminazione e conseguente inquinamento luminoso. Inquinamento acustico L'ambito in oggetto come già detto sorge in una zona rurale, che modificandosi ha progressivamente ha acquisito elementi estranei tipici del paesaggio antropico che sono essenzialmente insediamenti residenziali ed tratto dell'autostrada “Passante di Mestre”. Se la residenza con il suo rumore indotto può considerarsi una fonte di limitato inquinamento acustico, l'autostrada ha contribuito significativamente ad elevare la soglia del rumore tipica dell'ambiente rurale. In questo scenario l'intervento in oggetto risulta non apportare alcun peggioramento alla situazione di fatto, pertanto non può rappresentare assolutamente da questo punto di vista una criticità per la realtà contermine.

− CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ L’allegato I del D.Lgs. 152/2006 stabilisce i criteri per la verifica di assoggettabilità ed è sulla base di questi parametri che si analizza il presente atto, in primo luogo per le sue specifiche caratteristiche: • con riferimento alle caratteristiche dell'intervento si rileva che la variante urbanistica in oggetto per la sua ubicazione, per natura e dimensioni del fabbricato, non stabilisce un quadro di riferimento con altri progetti od altre attività e non influenza altri piani e programmi gerarchicamente ordinati. • circa la relazione dell'intervento con problematiche ambientali di vario genere e/o livello non si individua, per sua natura e dimensione, rilevanza tale da interagire con piani locali o con programmi comunitari che attengono alla promozione dello sviluppo sostenibile e nello stesso tempo, non ha nessuna rilevanza rispetto a piani o programmi connessi alla gestione dei rifiuti od alla protezione delle acque. In secondo luogo, passando alla valutazione dei diversi impatti di carattere ambientale, si rileva quanto segue: • per le caratteristiche dell'intervento descritto in dettaglio nel precedente capitolo dei “contenuti ed effetti dell'atto” non risultano effetti impattanti sull'ambiente conseguenti alla presenza del Manufatto ed alle sue dimensioni. Non si registra probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti potendo ricondurre semplicisticamente l'unico impatto alla sola stessa presenza del fabbricato, per sua natura stabile e quindi reversibile solo mediante la demolizione. Tuttavia va ricordato che il fabbricato sorgerebbe in un fondo già infrastrutturato ed in adiacenza ad un nucleo già urbanizzato composto di numerosi fabbricati pertanto il caso può anche essere ricondotto alla fattispecie dell'aggiunta di un solo elemento ad un impianto plurimo già esistente e consolidato. • Se considerato elemento aggiuntivo, per il fabbricato non è rilevabile impatto di carattere cumulativo, in quanto le sue dimensioni sono poco significative se rapportate a tutto il gruppo di manufatti contermini. • L'inserimento del nuovo fabbricato, data la struttura e la morfologia dell'edificato esistente e considerato inoltre l'andamento della viabilità comunale, non determina impatti di natura transfrontaliera. • Essendo il fabbricato oggetto di un successivo progetto edilizio, strutturale ed esecutivo, in quella sede e nella successiva fase realizzativa sarà debitamente affrontato il tema della sicurezza nel rispetto della normativa vigente al fine di escludere rischi per la salute umana anche in caso di eventuali incidenti. La situazione di rischio, come in ogni altro cantiere è limitata alla sola fase di realizzazione del manufatto ed è circoscritta ai soli soggetti che vi intervengono, non esistono rischi per l'ambiente neanche in caso di eventuali incidenti. • Per la sua ubicazione contermine ad altri fabbricati servita da viabilità esistente e per la dimensione complessiva dell'intervento (mc urbanistici 984,44 ; altezza massima ml 6) , il fabbricato non genera impatti dimensionali e di estensione nello spazio. • L'area interessata dall'intervento non risulta di particolare valore paesaggistico quanto a ruralità, risultando a margine di un nucleo residenziale periferico del Comune di Scorzè sviluppato lungo una viabilità laterale della strada provinciale denominata “via Moglianese”. Inoltre non risulta di

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 7

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

particolare valore naturalistico dato il grado di antropizzazione che esclude la presenza di particolari habitat floro-faunistici. Quanto al valore culturale non sono rintracciabili nel luogo elementi significavi che possano conferire al sito una minima valenza. Sulla base dunque dello scarso valore dell'area si può rilevarne la scarsa vulnerabilità in rapporto all'entità dell'intervento previsto, quest'ultimo inoltre risulta non compromettere in alcun modo il livello di qualità ambientale essendo perfettamente compatibile con la realtà del sito ed assimilabile a quanto già costruito sui fondi contermini. Inoltre in rapporto alle dimensioni, all'indice edificatorio, ed al contesto, l'intervento non è in grado di determinare valori limite nell'utilizzo intensivo del suolo. L'area territoriale interessata o il paesaggio interessato non risultano riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.

− VERIFICA INTERFERENZE CON I SITI DI RETE NATURA 2000. Il lotto Battaglion oggetto d'intervento si colloca ad una distanza minima di 4,58 km in linea d'aria dal sito di Rete Natura 2000 denominato “ex cave di Martellago” (sito ZPS/SIC IT3250021) e ad una distanza di 4,98 Km dal sito “ex cave di Villetta di Salzano” (sito ZPS/SIC IT3250008). Il lotto Favaro oggetto d'intervento si colloca ad una distanza minima di 4,56 km in linea d'aria dal sito di Rete Natura 2000 denominato “ex cave di Martellago” (sito ZPS/SIC IT3250021) e ad una distanza di 5,78 Km dal sito “ex cave di Villetta di Salzano” (sito ZPS/SIC IT3250008). Questi costituiscono i siti di rilevanza comunitaria più prossimi ai fabbricati di cui trattasi. Allo scopo si può rilevare che data la distanza, la modesta entità in rapporto alla dimensione dei siti, e data la mancanza di elementi in diretta correlazione, non esiste interferenza con nessuno di detti siti (a tale riguardo si veda la dichiarazione formulata dal progettista/valutatore presentata con nota del 01.08.2011 acquisita al protocollo regionale al n.365652 del 01.08.2011).

− CONSULTAZIONE CON LE AUTORITA’ AMBIENTALI Si riportano di seguito, in forma sintetica, i pareri espressi dalle Autorità consultate: 1. Nota prot. n.6798/11 del 02/02/2011 della Provincia di Venezia con la quale non risultano elementi ostativi sulla ricostruzione degli edifici demoliti per la realizzazione dell’opera pubblica “passante di Mestre”. 2. Parere prot. n.10363 del 11/02/2011 di VERITAS Spa con il quale l’Azienda esprime esito favorevole. Lo stesso parere precisa che la zona non è servita dalla fognatura nera.

– L’ Unità di Progetto Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), esaminati i documenti trasmessi dal Comune di Scorzè (VE), ha elaborato la propria istruttoria;ì

PREMESSO Dall'analisi delle varie componenti, il valutatore afferma che non sono emerse particolari criticità rispetto al tipo di intervento prospettato all'interno dell'ambito in oggetto. In particolare in entrambi gli ambiti di intervento l’insediamento non presenta conflitti con lo stato dei luoghi in cui dovrebbe insediarsi, se non per l'assenza della rete fognaria pubblica per lo smaltimento delle acque nere, precisata tuttavia dal parere di Veritas SpA (gestore del servizio di fognatura). Tale criticità pone appare di semplice soluzione attuando il regolamento di fognatura vigente che contempla impianti di depurazione domestici. Per l’ambito Battaglion non appare una criticità neppure la vicinanza con il tracciato del Passante di Mestre, vista la conformazione e la particolare efficacia delle barriere la percezione del rumore del traffico è assolutamente limitata. Inoltre la presenza di fitta vegetazione, costituita anche da piante di alto fusto, posta tra l'ambito in oggetto ed il sedime autostradale costituisce un primo filtro alle polveri sollevate dal traffico.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS

ESAMINATA la documentazione relativa alla Variante al PRG per ricostruzione di n. 2 edifici demoliti a seguito di esproprio per realizzazione del Passante di Mestre – Ditte Battaglion, Porqueddu, Battaglion, Battaglion e Favaro, Foffano, Foffano, Foffano. UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 8

COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

AVUTO PRESENTE che in sede istruttoria il valutatore ha presentato, con nota del 01.08.2011, acquisita al protocollo regionale al n.365652 del 01.08.2011, alcuni chiarimenti ed integrazioni in ordine al Rapporto Ambientale Preliminare, in particolar modo riferiti allo stato dell’ambiente.

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006, come modificato dal D.Lgs. 4/2008, ed in particolare l’art. 11, comma 4, che stabilisce che la “VAS viene effettuata ai vari livelli istituzionali tenendo conto dell’esigenza di razionalizzare i procedimenti ed evitare duplicazioni nelle valutazioni.” .; - la LR 4/2008; - la DDGR 791/2009 e 1587/2010

ESPRIME IL PARERE DI ESCLUDERE DALLA PROCEDURA V.A.S. la Variante al PRG per ricostruzione di n. 2 edifici demoliti a seguito di esproprio per realizzazione del Passante di Mestre – Ditte Battaglion, Porqueddu, Battaglion, Battaglion e Favaro, Foffano, Foffano, Foffano in quanto non determina effetti negativi significativi sull’ambiente.

FIRMATO Il Presidente della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale per le Infrastrutture) Ing. Silvano Vernizzi

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della U. P. Coordinamento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV) Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 9 pagine

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 9