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VERDJENTO (Ascoli Piceno). - Chiesetta successe a Giuseppe Sacconi nell a direzione rurale detta della SS. Annunziata. - La dell 'Ufficiq reo-ionale dei MOll umenti. chiesetta dell'Annuuziata detta di Verdiento è Fra i numerosi e pregevoli restauri eseguiti costruzione di stil e romani co, sebbene alterato nell' sotto la sua direzione, ricordiamo da successivi cambiamenti. ell 'i nterno ha le l'Anfiteatro romano ed il Palazzo dei Consoli pareti istoriate CO~1 pregevolissime pitture a in ; i Palazzi dei COll soli e dei Priori fresco che si riferi scono ai fatti dell a vita di e il T empio bramantesco dell a Consolazione Maria Vergine. T ali pitture assai deperite sono in T odi nonchè le T orri di Properzio in Spell o. delJa fine del secolo XIV e sembrano sovrap­ Aggiungiamo gli studi di ripristino del T empio poste ad altre. cristiano d i S . Angelo in , del q uale All o scopo di salvare da sicura rovina quel­ egli per primo rill tracciò l'antica icnografia l'importante mauufàtto, il Ministero ha ora ap­ CO ll assaggi e scavi metodici, riferendone con provati due distinti progetti d'arte e cioè uno dottrina nell e pagine di questo B ollettino. d i L. ISOO per lavori di restauro e consolida­ La sua produzioll e architettonica, se nOli è mento, e l'altro di L. 3300 pel restauro e con­ abbondante, è però empre nobile e di buon sulidame nto delJe predette pitture. I lavori sa­ gusto: a Città di Castello diede i disegni e rann o eseguiti quanto prima sotto la direzione diresse la fabl'rica dell a Cassa di Risparmio; e sorvegli anza della R. Sovrintendenza dei con Guglielmo Calderini progettò nel 191I monumenti di Ancona. il Padiglione U mbro -Sabino all 'Esposizione Etnografica di Roma; per la sua di­ VICENZA. - Montecchio Maggiore. - segll ò la facciata di quell'insigne cattedrale, I l Ministero ha concesso Ull sussidio di 2500 riuscendo primo in un concorso nazionale. Ed lire pei lavori di stacco del soffitto del Tiepolo è questo lavoro, condotto con amore e con nel salone della Villa Cordellina a Monter.chio sentimento d'arte, che gli procurò fama e lodi Maggiore in Vicenza. e soddisfazioni. L'Amministrazione dell e Belle Arti perde col Vivi ani Ull funzionario solerte, che tutte le sue mi gli ori energie consacrò alla Soprin­ DANTE VIVIANI. tendellza a lui affid ata.

GIULIO ZAPPA.

Nel campo di concentrazione di Sigmund­ sherl erg in A II stria è morto, per ferite ri portate combattendo, il tenente dottor Giulio Zappa, fa tto pri o- ioni ero dal nemico nell 'offensi va del maggio 1917 sul Carso. Era da parecchi anni dir e~ tore dell a Pinac.o­ teca T osio Martinengo di Brescia, al riordilla­ mento della quale aveva dedicato cure illtell i­ genti ed assidue. In Perugia, il T3 ottobre 1917, si è spento l'architetto coml11. Dante Viviani, da un de­ cennio Soprintendente ai monumenti dell 'Um­ bria. Fino agli ultimi giorni, già gravemente PASQUALE NERINO FERRI. infermo, volle adempiere il suo dovere, e an­ cora sul letto di morte le ultime sue parole P asquale Nerùw Fen'i, ispettore ll ell e Regie furono di inte ressame nto per il suo uffi cio. Gall erie di Firenze, morto, dopo brevissima Non aveva famigli a, e tutto il suo affetto e le malattia il 19 dicembre 1917, era nato a Fermo cure e i pensieri dedicava alla sua Soprinten­ il 21 aprile 18S I. Appena compiuti gli studi denza, per la quale esclusivamente può dirsi nel ginnasio della sua città e nell a Regia che vivesse. Accademia delle Bell e Arti di Firenze, entrò Nato ad Arezzo nel 1861, studiò architettura nel 187 1 come aiuto al Conservatore dei Di­ nelle accademi e di Siell a e d i Roma, dove segni e Stampe della R. Galleria degli Uffizi, poi frequentò CO ll profitto gli studi degli inge­ di cui nel 1879 fu nominato Conservatore g neri Kock ed Ojetti . Da oltre venti anni effettivo, passando nel r892 nel Ru olo degli faceva parte dell a Amministrazione dell e Bell e Ispettori. D al 1871 fin o, può d irsi, alla morte Arti, prima in Roma, poi a Perug ia, dove dedicò ininterrotta mente la sua attività alla ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte

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definitiva sistemazione e a ll o studio del Gabi­ triuui, sia pubblicando col Jacobsen alcuni netto dei Disegni e Stampe, d i cui il ricchis­ disegni inediti di Michelangelo, Dessi~es ùz­ simo mate ri ale era rimasto in grande disordine, cowms de lJfic/zel- Ange (Leipzig 1905), sia con senza neppure un regolare Inventario. Questo, numerosi scritti nell'Arte e Storia, nella Rivista d'Arte, nella Rassegna d'Arte e in questo Bollettino, sia procacciando che il Geymuller. legato a lui da lunga amicizia, cedesse a ot­ time condizioni agli Uffizi la sua magnifica raccolta d i disegni di architettura. II Ferri compilò anche lo schedario della ricca colle­ zione di stampe della Biblioteca Marucelliana. Fra i . mol tepli ci incarichi di fiducia che gli furono affidati duraute la lunga e onorata carriera vanno ricordati: quello di ricevere in consegna giudiziaria la preziosa raccolta di oggetti d'arte legata dal Carrand al Co­ mune di Firenze e l'altro di rappresentare la Direzione delle RR. Gallerie d i Firenze negli anni 1895-1909.

PIETRO DA PONTE. in cominciato da lui nel 1881 e condotto a termine con persistenza meritevole di ogni encomio, consta di ben 65 volumi e comprende, a ll 'anno I9I3 in cui fu chiuso, n. 90,920 fra disegni e incisioni. Per comodità degli studiosi e dei visitatori delle Gallerie, il Ferri dette a ll e ~tampe prima un succinto Catalogo delle stampe e disegni esposti al pubblico (Firenze r88I, pp. 96), poi un Indice geogra.fico aualitico dei diseglti di m-cltiteUm-a civile e militare (Roma 1885, pp. 231 ) e un Catalogo riassuutivo della ,-accolta di disej{lti antichi e moderni pos­ sed1eta dalla R. Galleria degli Uffizi (Roma 1890, pp. 400); pubblicazioni che furono di molta utilità a tutti coloro che, nel crescente interesse per gli studi di storia dell'arte, ebbero a fre­ quentare il Gabinetto, e dovettero ricorrere, come a g uida nell a ricerca delle varie sezioni in cui il material e fu suddiviso, alla cortesia Si è spenta, in Brescia, la nobil e esistenza sempre pronta ed instancabil e dell'ispettore del comm. dotto Pietro D a Ponte, R. Ispettore Ferri. Q uanti ebbero ad avvicinarlo, e furono onorario e membro della Commissione per la i migliori studiosi di tutto il mondo, ne ser­ conservazione dei monumenti di quella Pro­ barono con simpatia il ricordo, e ne menzio­ vincia. narono con gratitudine il nome nei.l oro scritti Nato il r8 ottobre 1832 in Brescia, da Carlo o si sdebitarono verso la sua gentilezza invian­ e da Giulia Guccinardi e laureatosi in legge dogii in dono le proprie pubblicazioni, con nell'U niversità di Padova, divenne presto ar­ affettuose lettere di cui il povero Ferri era dente patriota come il fratello minore Cesare, giustamente orgogli oso. Può dirsi che nessuno morto per la patria. Nel r866 fo segretario di studio di un qualche rilievo sui disegni o le suo zio sen. Enrico Guicciardi, R. Commis­ stampe del nostro Gabinetto fu pubblicato sario in Mantova redenta, e fece parte di com­ nell'ultimo ci nq uantennio, a cui il Ferri non missioni patriottiche. abbia largamente e volenterosamente collabo­ Datosi agli studi, fu o norato dall' amicizia rato; a ppagandosi dell a modesta soddisfazione di dotti, come il De Rossi, il Villari, il Manno, di veder messi in miglior luce i tesori delle il D el Lungo, il D'Ancona. raccolte affidate a ll e sue cure. E a ll o studio Eletto socio dell'Ateneo di Brescia il IO e all'arricchimento di esse, egli stesso con- agosto r868, ne fu uno de' più operosi ed