DI PROVINCIA DI

STRADA DI COLLEGAMENTO SAN MAURO FORTE CAVONICA Progetto di completamento per l'adeguamento della ex Strada Comunale

DATA: PROGETTO PRELIMINARE Ottobre 2020

TAVOLA N. A RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA SCALA

STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE

IL PROGETTISTA IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Rosario RACANIELLO Ing. Domenico TERRANOVA

PROVINCIA DI MATERA ------

Area Tecnica

Strada di collegamento San Mauro Forte – Cavonica

Progetto di completamento per l’adeguamento della ex Strada Comunale

Relazione Illustrativa e Tecnica

1. Premessa

Lo sviluppo della viabilità regionale e provinciale in particolare, è stato caratterizzato, a partire dagli anni ’70, dalla realizzazione del sistema delle fondovalli, al fine di consentire il rapido collegamento con le grandi direttrici di traffico nazionale ed internazionale, tentando di rompere lo storico isolamento della regione.

Nell’ambito della Provincia di Matera venivano realizzate e completate in tale periodo le fondovalli lungo i fiumi Sinni, Sarmento, Agri, Sauro, , mentre risulta a tutt’oggi non completamente definita l’infrastrutturazione del bacino Bradanico.

Una seconda fase dello sviluppo della viabilità è stata rappresentata dalla realizzazione delle strade di collegamento tra i comuni e la viabilità di fondovalle o litoranea.

Ultima fase dello sviluppo della rete viaria è rappresentata dalla realizzazioni delle cosiddette “trasversali”, che risultano di fondamentale importanza per mettere in rete comunità che si affacciano lungo i suddetti assi viari. Il sistema delle trasversali attualmente risulta in parte accennato e, nell’ambito del Programma operativo della

Pagina 1 di 30 Regione 2001 – 2006, la Provincia di Matera aveva candidato al finanziamento ed è tuttora in corso la realizzazione di alcune opere strutturali che mirano appunto al completamento della rete delle trasversali.

Tra tali opere ricade la cosiddetta “Trasversale Alta Val d’Agri – Basentana”, la cui funzione è quella di mettere in comunicazione la valle del Basento con la valle dell’Agri mediante il collegamento tra lo scalo di e la fondovalle Saurina attraverso le seguenti arterie:

. la strada Cavonica (dallo scalo di Grassano alla S.P. Torre Vallone Piscicolo) . la S.P. Torre Vallone Piscicolo . il collegamento S.P. ex. S.S. 103 – Fondovalle Saurina La Provincia di Matera ha avviato numerose attività nel corso degli ultimi anni utili al completamento di tale Trasversale appaltandone vari tratti e completandone alcuni, per cui diviene necessario programmare la realizzazione di alcune arterie per il collegamento dei centri abitati ubicati lungo la Trasversale.

In data 30.09.2009 la Regione Basilicata ha sottoscritto un accordo integrativo all’A.P.Q. Viabilità n. 14/2006 con il C.I.P.E. al fine di riprogrammare, su proposta della Provincia di Matera, i fondi di cui alla propria delibera n. 03/2006 inserendo, tra gli altri, l’intervento denominato “Strada di collegamento San Mauro Forte – Cavonica” per un importo di €. 4.600.000,00.

Pertanto fu predisposto il progetto esecutivo approvato con determinazione dirigenziale n. 1162 del 06/05/2010 dell’importo complessivo di €.4.600.000,00.

Detto progetto esecutivo prevedeva la realizzazione di una nuova arteria viaria della lunghezza di circa 3,400 km. lungo il Fosso Cannito partendo dalla strada Cavonica e in arrivo su un tronco di strada già realizzato dal Comune di San Mauro Forte (della lunghezza di circa 2,200 km).

Con Determina dirigenziale n. 76AD.2010/D.00501 del 25/05/2010 del Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata veniva concesso il finanziamento per l’esecuzione di tale progetto per la somma di €. 4.600.000,00.

Con Determinazione dirigenziale n. 1725 del 29/06/2010 i lavori venivano aggiudicati

Pagina 2 di 30 all''Impresa LEONE S.r.l. con sede legale a Roccanova (PZ) per l’importo complessivo di €.2.254.022,10 oltre la somma di €. 110.000,00 per oneri di sicurezza.

Per effetto del ribasso di gara pari al 29,341% offerto dalla suddetta impresa, è risultata una economia di gara sul finanziamento pari a €. 1.123.173,48.

In data 13/12/2010 è stato stipulato il contratto di appalto tra la Provincia di Matera e la ditta LEONE s.r.l. repertoriato in pari data al n.166 e registrato a Matera il 23/12/2010 al n.384 A.P.

In data 18/05/2011 i lavori sono stati consegnati alla suddetta impresa LEONE s.r.l. ed ultimati in data 25/06/2013.

A seguito dell’autorizzazione all’utilizzo del ribasso da parte dell’Ufficio Infrastrutture della Regione Basilicata, recepita con nota prot. 17171/76AD del 31.01.2012, agli atti della Provincia al prot. 5055 del 31.01.2012, è stata approvata una perizia di variante contenuta entro il 5 % dell’importo contrattuale.

In data 07/03/2012 è stato stipulato l’atto aggiuntivo tra la Provincia di Matera e la ditta LEONE s.r.l. repertoriato in pari data al n.4/2012 e registrato a Matera il 15/03/2012 al n.52 A.P.

In seguito è stata elaborata una perizia di assestamento senza aumento di spesa, approvata con determina dirigenziale n. 537 del 21/02/2013.

In tale determina dirigenziale inoltre, è stata accantonata l’economia derivante dal ribasso d’asta pari ad euro 850.000,00 per il finanziamento di un progetto di completamento.

Come innanzi specificato detto tratto di strada di nuova costruzione si innesta sulla strada comunale per San Mauro Forte che si sviluppa per circa 2,2 km in direzione dello stesso abitato per poi innestarsi sulla S.P. San Mauro Forte – a circa 1,3 km dal centro abitato di San Mauro.

In data ……………… il Comune di S. Mauro …………….

Il presente progetto prevede l’adeguamento della strada comunale Salice-San Leonardo per circa 2200 metri, a completamento del tratto di bretella appena realizzato, nel tratto compreso quindi tra l’inizio della nuova strada e l’innesto sulla

Pagina 3 di 30 S.P. San Mauro Forte – Craco.

Pertanto è stato predisposto il presente progetto preliminare, redatto ai sensi della D.L.vo n. 163/2006 e s.m.i. nonché del DPR n. 207/2010, sulla base della conoscenza dello stato dei luoghi, e di quanto emerso in sede di vari sopralluoghi e rilievi effettuati in loco.

2. Lo stato di fatto

2.1 Aspetti socio economici

La citata Trasversale Alta appena realizzata, oltre a rappresentare un collegamento fondamentale tra le grandi fondovalle, avrà una ricaduta più ampia rispetto ai collegamenti tra la Puglia e la fascia ionica lucana ed il Parco Nazionale del Pollino.

L’area interessata dal presente progetto ricade nell’entroterra della collina materana, tra le valli dei numerosi corsi a carattere torrenziale, quali il fiume , i torrenti Salandrella e Misegna ed i fossi Cannito e Acqua Bianca, ed ha una vocazione prettamente agricola. L’asse viario di collegamento di tali vallate con la trasversale, oltre a facilitare un maggiore sviluppo agricolo delle aree interessate, consentirà un ulteriore sviluppo turistico favorendo l’uscita dall’isolamento di alcuni comuni ubicati nell’entroterra.

Per il completamento di tale schema viario occorre collegare entro breve termine alcuni centri abitati che si affacciano sulle valli attraversate dalla Trasversale Alta e, nel caso particolare del presente progetto, l’abitato di San Mauro Forte e del territorio circostante.

2.2 Aspetti tecnici preliminari. La viabilità esistente

La bretella di collegamento di San Mauro Forte con la strada Cavonica consentirà un agevole collegamento di tale centro abitato con la recente strada Cavonica lungo la valle del Torrente Salandrella.

Tale strada garantirà una svolta epocale nei collegamenti delle aree interne in quanto sarà possibile raggiungere la S.S. 407 Basentana in corrispondenza dello scalo di Grassano – con un percorso agevole di soli 10,000 km. per raggiungere la

Pagina 4 di 30 strada Cavonica contro gli attuali 25,000 km. consentendo in tal modo a tali aree di uscire da un isolamento storico.

Attualmente infatti l’abitato di San Mauro Forte è collegato alla Basentana e quindi ai capoluoghi di provincia e di regione attraverso due possibili collegamenti:

. il primo collegamento, con il capoluogo di provincia, avviene in direzione Sud – Est attraverso la S.P. San Mauro Forte – Craco, la S.P. e la S.P. Ferrandina – Macchia, nonché attraverso le strade statali S.S. 407 Basentana e S.S. 7; . il secondo collegamento, con il capoluogo di regione, avviene viceversa in direzione Nord – Ovest attraverso la S.P. San Mauro Forte – Craco, la S.P. ex. S.S. 277 e la S.S. 407 Basentana. L’ipotesi che si intende invece percorrere nel presente progetto, prevede il completamento del collegamento tra l’abitato di San Mauro Forte e la strada Cavonica mediante l’adeguamento dell’attuale strada comunale alle stesse caratteristiche geometriche del tronco in corso di esecuzione, ciò al fine di consentire l’utilizzo della strada a tutti i tipi di mezzi.

Il tronco di strada comunale che si intende adeguare ha uno sviluppo di circa 2200 metri. Esso è composto da:

 un primo tratto, privo in gran parte di opere di regimentazione idrauliche, pianeggiante di lunghezza pari a circa 650 metri con inizio coincidente con la fine del lotto in corso di esecuzione e fiancheggia il torrente Cannito;

 un secondo tratto di lunghezza pari a circa 1100 metri avente una larghezza media della sezione stradale di circa 6,00 metri e si sviluppa totalmente in salita con pendenze che raggiungono in alcuni tratti anche il 16% con un andamento planimetrico tortuoso. Esso si sviluppa in parte in rilevato ed in parte in trincea;

 un terzo tratto di lunghezza pari a circa 450 metri di larghezza media della sede stradale pari a 9,50 metri. Anche detto tratto di strada si sviluppa in salita con pendenza media pari a circa al 10%.

Pagina 5 di 30

Corografia

Planimetria con il collegamento Sam Mauro Forte-Cavonica

Pagina 6 di 30 3. La proposta progettuale

3.1 Caratteristiche plano – altimetriche di progetto

Coerentemente con quanto precedentemente detto, è stato studiato un tracciato che, per quanto possibile, segue l’attuale strada comunale.

Alla luce anche delle finalità della nuova arteria viaria descritte nei precedenti paragrafi, ed al fine di realizzare un agevole collegamento in grado di garantire una buona scorrevolezza del traffico veicolare sia leggero che pesante, è stata progettata una arteria con le caratteristiche tecniche uguali a quella già realizzata, ossia di una strada del tipo “F1” come definite dal Decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del 5 novembre 2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”. Tali caratteristiche sono:

– Larghezza corsia 3,50 m. – Larghezza banchine pavimentate 1,00 m.

– Totale sede stradale pavimentata 9,00 m.

– Velocità di progetto 40 < Vp < 100 Km/h – Raggio planimetrico Rmin > 45 m.

– Pendenza trasversale in curva 2,00% < Pc < 7,00% – Pendenza longitudinale max 10,00%

Il suddetto valore della pendenza massima può essere aumentato di una unità qualora, da una verifica da effettuare di volta in volta, risulti che lo sviluppo della livelletta sia tale da non penalizzare eccessivamente la circolazione, in termini di riduzione delle velocità e della qualità del deflusso.

Il tratto di strada oggetto di adeguamento si sviluppa per circa 2.200 metri e nei primi 650 metri (sez. 1 –sez.27) corre adiacente al Torrente Cannito da un lato, mentre dal lato opposto vi è una condotta interrata della SNAM parallela. In questo tratto è previsto un rialzo della sede stradale di circa 1,00 metro rispetto all’attuale quota stradale al fine di evitare l’allagamento della stessa in occasione di piene del torrente.

Detto rialzo, sarà realizzato mediante gabbionate di sottoscarpa di altezza variabile da 100 a 2,00 metri sul lato sinistro in direzione San Mauro Forte, allo scopo di proteggere il corpo stradale dalla erosione del Torrente Cannito. Sul lato destro, al fine di non avvicinarsi ulteriormente con il corpo stradale alla condotta della Snam e

Pagina 7 di 30 mantenendo invariata la distanza tra la condotta e la sede stradale, il rialzo delle sede stradale avverrà con terre armate di altezza media di 1,20 metri, in modo da ridurre l’ingombro della scarpata, mentre l’allargamento della strada avverrà prevalentemente sul lato del Torrente Cannito.

In questo primo tratto, la strada non si discosterà dall’attuale tracciato, come già detto l’allargamento della sede stradale sarà effettuato prevalentemente sul lato del Torrente Cannito, mentre per tutte le curve è previsto l’aumento dei raggi di curvatura planimetrica. Il nuovo tracciato si discosterà leggermente da quello esistente solo in corrispondenza della sezione 25, poco prima dell’attraversamento sul Torrente Cannito, dove è previsto un incremento del raggio di curvatura orizzontale e di conseguenza, è prevista la realizzazione di un nuovo tombino scatolare in c.a. per il superamento del torrente in prossimità della sezione 27.

I successivi 1500 metri (dalla sez. 27 alla sez. 97) si sviluppano totalmente in salita (in direzione San Mauro Forte) con pendenze molto alte che, seppure per brevi tratti, raggiungono un massimo del 16% tra le sez. 27-sez.77. In tale tratto inoltre, la larghezza della sede stradale è in media di circa 6,00 metri. Il progetto in questione prevede sia l’allargamento della sede stradale e sia il l’abbassamento della livelletta al fine di rientrare con le pendenze nei limiti delle norme. Pertanto, per l’abbassamento della pendenza è necessario allungare il tracciato mediante l’inserimento di un tornante. Dalla sez. 48 e fino alla sez. 70 il tracciato si discosta in alcuni brevi tratti da quello esistente, al fine di poter adeguatamente inserire il tornante suddetto. La pendenza media di progetto del 9,50% e raggiunge in un brevissimo tratto il valore massimo dell’11,90%.

Dalla sezione 77 alla sezione 97, poiché la larghezza della sede stradale è in media di circa 9,50 metri e la pendenza media è pari a circa il 10% è prevista solo la risagomatura della sede stradale ed alcune opere di regimentazione idraulica.

Pagina 8 di 30

Planimetria del tratto da adeguare

Ortofoto della zona oggetto di completamento

Pagina 9 di 30 3.2 Principali interventi di progetto

Il tracciato sopra descritto verrà realizzato in parte in rilevato, con materiale inerte di idonee caratteristiche granulometriche o con materiale stabilizzato a calce previa preparazione del piano di posa, ed in parte in trincea mediante lo scavo e successiva preparazione del piano di posa con misto di cava. In entrambe le tipologie di sezioni sarà realizzata la successiva fondazione stradale e pavimentazione in conglomerato bituminoso.

Pagina 10 di 30

Pagina 11 di 30 Inoltre, le principali opere previste in progetto sono:

 Realizzazione di un tombino scatolare in c.a. di altezza pari a 5,00 metri e larghezza pari a 10,00 m. per l’attraversamento del Fosso Cannito (sez. 27);  Rifacimento e/o prolungamento di n. 2 tombini scatolari in c.a. di altezza pari a 2,00 metri e larghezza pari a 2,00 m. per l’attraversamento di fossi e canali pubblici, affluenti del Fosso Cannito;

 Realizzazione di n.4 tombini circolari mediante l’installazione di manufatti tubolari in lamiera d'acciaio ondulata e zincata per convogliare le acque superficiali dei terreni circostanti in corrispondenza dei compluvi verso il Fosso Cannito al di sotto del corpo stradale del diametro pari a 1000 mm;

Pagina 12 di 30

 Realizzazione di n.2 tombini circolari realizzati mediante l’installazione di manufatti tubolari in lamiera d'acciaio ondulata e zincata per il superamento di fossi naturali al di sotto del corpo stradale del diametro pari a 2000 mm;

 Prolungamento di n. 3 tombini di varie dimensioni per l’attraversamento di fossi e canali pubblici attraversanti la sede stradale;  Realizzazione di muretto in c.a. a mensola di contenimento di controripa di altezza compresa tra 1,00 e 3,00 metri.

Pagina 13 di 30

 Realizzazione di terre armate di contenimento di sottoscarpa di altezza media compresa fra 1,20 e 5,00 metri.

 Realizzazione di gabbionate di protezione e contenimento del rilevato sia di sottoscarpa che di controripa;

Pagina 14 di 30

 Realizzazione di gabbionate di protezione e contenimento dell’argine del Torrente Cannito.

Pagina 15 di 30  Realizzazione di zanelle in cls, fossi di guardia a sezione trapezoidale in c.a. o prefabbricati al di sopra delle opere di contenimento, al piede delle scarpate dei tratti in rilevato e per il rivestimento di alcuni fossi naturali.

 Sistemazione dell’area a monte del tracciato di progetto tra le sezioni 51 e 54 mediante il livellamento della scarpata al fine di ridurre l’angolo di inclinazione dello stessa scarpata e la realizzazione di alcune graticciate.

 Realizzazione della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso tra la sez. 1 e la sez.78 e risagoma con successiva pavimentazione nel tratto compreso la sez. 78 e 96;.  Altre opere di completamento, quali canalette di scolo, cordoli di protezione dell’arginello, griglie per la raccolta delle acque piovane, la sistemazione degli accessi poderali, ecc.;  Impianto di barriere di sicurezza su rilevato e livellamento di quelle esistenti;  Realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale;

Pagina 16 di 30 3.2.1. Piattaforma Stradale

Nella definizione delle sezioni correnti, si è adottata la normativa del citato Decreto del 05.11.2001 prevista per le strade extraurbane secondarie F1.

Lungo la nuova arteria la piattaforma stradale avrà una larghezza complessiva di m. 9,00 di cui m. 3,50 per ognuna delle corsie di marcia e m. 1,00 per le banchine laterali, oltre a due arginelli laterali di larghezza pari a m. 0,50 ciascuno.

Le banchine assolvono alla funzione di franco laterale e sono separate dalla carreggiata con regolamentari strisce di vernice bianca.

Come si rileva dalle allegate sezioni tipo, la piattaforma sarà completata, nei tratti in rilevato, da arginelli erbosi di larghezza cm. 50 e nei tratti in trincea, lungo i due lati della carreggiata, da cunette alla francese per la raccolta e lo smaltimento delle acque.

In rettifilo è prevista una sagoma a due spioventi aventi la pendenza del 2,50%. La pendenza trasversale nelle curve non supera il 7%, essendo i raggi delle curve poco ampi.

Nei tratti sugli scatolari in c.a. sarà adottata la seguente sezione:

 due corsie di marcia nei due sensi da m. 4,50 comprese le banchine che saranno ugualmente pavimentate;  due cordoli di m. 0,50 ciascuno, sui quali verranno fissate le barriere di sicurezza.

Pagina 17 di 30

3.2.2. Piazzole di Sosta e corsie di accelerazione e decelerazione

Sono state previste alcune piazzole di sosta in destra ed in sinistra della strada, distanziate circa 1 km l’una dall’altra.

Esse hanno una lunghezza complessiva di ml. 65,00, i cui primi ml. 20,00, sia in ingresso che in uscita, costituiscono l’invito; esse hanno un allargamento di m. 3,00, oltre la banchina pavimentata di m. 0,50 e l’arginello di m. 0,50.

3.2.3. Sovrastruttura Stradale

La sovrastruttura prevista in progetto è del tipo flessibile e sarà costituita da quattro strati differenti: fondazione di spessore cm. 30, eseguita con misto granulare di frantumato di cava costipato e stabilizzato con legante naturale; strato di base di spessore finito di cm. 10 in conglomerato bituminoso aperto; strato di collegamento di spessore finito di cm. 4 in conglomerato bituminoso semichiuso (binder); tappetino di usura di spessore finito cm. 3 in calcestruzzo bituminoso.

Pagina 18 di 30

3.2.4. Regimazione delle acque meteoriche

Per quanto riguarda la sede stradale in rilevato, le acque piovane che si raccolgono sulla carreggiata verranno convogliate, a mezzo di una cordonatura laterale, nelle canalette poste lungo le scarpate, di qui nei fossi di guardia posti al piede delle scarpate, che a loro volta scaricheranno nel Fosso Cannito o altri fossi naturali.

Per quanto riguarda, invece, i tratti di sede stradale in trincea, le acque piovane provenienti da monte verranno raccolte tramite i fossi di guardia posti sulla sommità dei muri e delle scarpate che a loro volta confluiranno negli appositi fossi e canali naturali. Le acque provenienti dalla sede stradale, si raccoglieranno al piede dei muri e delle zanelle in c.a. poste al lato della strada, che a loro volta scaricheranno nei canali o fossi naturali.

3.2.5. Segnaletica e barriere di sicurezza

Per regolamentare il traffico lungo il tronco di strada in oggetto, è prevista la realizzazione ed installazione di:

Pagina 19 di 30  Segnaletica orizzontale costituita da striscia centrale e strisce laterali, nonché da zebrature, disegni, scritte, ecc...

 Segnaletica verticale costituita da segnali triangolari di pericolo, di preavviso, di precedenza, di obbligo, delimitazioni, divieti, ecc., cartelli di indicazioni e pannelli aggiunti, cartelli ottagonali di STOP;

 Delineatori europei normalizzati nei tratti di strada in rilevato su entrambi i lati;

 Gemme da installarsi sui muri, sulle zanelle e sulla pavimentazione;

 Barriere metalliche di sicurezza nel rispetto della normativa vigente, da installarsi nei tratti di strada in rilevato.

Tutti i segnali e le barriere da installare, nonché la segnaletica orizzontale e verticale da eseguire, dovranno essere realizzate secondo quanto previsto dal Nuovo Codice della Strada (D.L.vo n. 285 del 30.04.1992) e relativo Regolamento di attuazione (D.P.R. n. 495 del 16.12.1992) e successive modifiche ed integrazioni

3.2.6. Opere di minimizzazione di impatto ambientale

Le opere che si andranno a realizzare dovranno tener conto delle peculiarità del territorio attraversato e, nel pieno rispetto della salvaguardia della natura dei luoghi, armonizzarsi con essi ed evitare al massimo di incidere sulle realtà esistenti.

In sostanza saranno adottati tutti gli accorgimenti necessari affinché le opere abbiano un impatto con l’ambiente massimamente tollerabile.

Le influenze che tale opera potrà avere sull’ambiente circostante saranno sicuramente di modesta entità in quanto non si attueranno modificazioni sostanziali del territorio stante d’altronde la estensione alquanto contenuta dell’intero intervento.

Per l’esecuzione di tali lavorazioni occorrerà occupare delle aree di proprietà privata procedendo quindi alla loro espropriazione.

Tutti gli interventi verranno scelti cercando di rispettare, per quanto possibile, l’ambiente ed il territorio in cui verranno inseriti prediligendo tipologie coerenti con quelle già esistenti e realizzazioni di ingegneria ambientale (es. gabbionate verdi, graticciate, ecc.).

Pagina 20 di 30 Nei tratti di strada in rilevato, là dove si rende necessario, le scarpate saranno ricoperte da terreno vegetale per uno spessore medio di cm. 20. Successivamente si provvederà alla semina di piante erbacee autoctone nella parte più alta della scarpata del rilevato, mentre nella parte basse della scarpata si provvederà alla piantumazione della superficie mediante l’impiego di essenze arbustive ed arboree (cespugliato).

Pagina 21 di 30

Pagina 22 di 30

3.3 Studio Geologico e Studio Idraulico

Per la completezza del progetto sarà eseguito successivamente un apposito studio geologico ed uno studio idraulico, in considerazione che il tracciato in parte fiancheggia il Torrente Cannito, corso d’acqua questo classificato quale “acqua pubblica” ai sensi del Regio Decreto pubblicato sulla G.U. n. 199 del 28.08.1900).

Per lo studio geologico, al fine di approfondire le caratteristiche geologiche, geotecniche e geofisiche del sottosuolo interessato dall’adeguamento della strada saranno eseguite mediante perforazioni a rotazione, prelievi di campioni, prospezioni geofisiche ed analisi geotecniche di laboratorio. Nell’ambito di detto studio, saranno

Pagina 23 di 30 eseguite, inoltre alcune indagini sismiche di tipo down-hole per ottenere alcuni parametri fisico-meccanici dei terreni investigati (Coefficiente di Poisson, Modulo di Young, ecc.), e i valori VS30 per la definizione delle azioni sismiche di progetto, come richiesto dalla nuova normativa sismica.

Per quanto riguarda lo Studio Idraulico sarà verificato il tombino scatolare interferente con il Fosso Cannito.

Sarà effettuata altresì la verifica del torrente sia in condizioni ante – operam che in condizioni post – operam determinando le fasce di esondazione relative a tempi di ritorno pari a 30, 200 e 500 anni.

4. Espropriazioni

Per la realizzazione dell’opera sopra descritta si avrà la necessità di occupare terreni di proprietà di privati cittadini. Detti terreni sono ubicati in agro di San Mauro Forte e, dal punto di vista urbanistico, le aree interessate dal progetto sono presumibilmente classificate come “Zona Agricola”. Questa destinazione è evidente per lo stato dei terreni a prevalente destinazione agricola.

Per la valutazione sommaria delle aree fatte in questa fase progettuale, si farà ricorso al “valore agricolo medio” secondo la Regione Agraria di appartenenza ed il tipo di coltura in atto nelle aree da espropriare. Il valore agricolo medio sarà desunto dal Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata.

La procedura espropriativa dovrà essere avviata per tempo per tener conto delle norme contenute nel D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 e s.m.i. “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità” e sulla necessità, come già accennato, di apporre sui terreni da espropriare il vincolo preordinato all’esproprio indispensabile per poter poi procedere all’acquisizione delle aree necessarie alla realizzazione dello svincolo.

5. Inserimento urbanistico

La strada comunale in oggetto è inserita nello strumento urbanistico del Comune di San Mauro Forte, e trattandosi di un semplice adeguamento non si ritiene necessaria

Pagina 24 di 30 la variante allo strumento urbanistico vigente del suddetto comune interessato. In ogni caso, saranno acquisiti tutti i pareri ed autorizzazioni necessarie mediante un’indizione di una apposita conferenza di servizi.

6. Cronoprogramma delle fasi attuative

In considerazione delle caratteristiche del progetto ed in considerazione dei vincoli e norme esistenti nell’area in cui saranno realizzate le opere, sarà necessario acquisire le seguenti autorizzazioni o nulla osta sul progetto definitivo in base al quale procedere anche all’avvio delle procedure espropriative nonché alla conferenza di localizzazione al fine di apporre il vincolo preordinato all’esproprio sulle aree in cui verrà realizzato lo svincolo:

parere della Regione Basilicata Dipartimento Ambiente e Territorio Ufficio Urbanistica e Tutela del Paesaggio parere della Regione Basilicata Dipartimento Ambiente e Territorio Ufficio Compatibilità Ambientale parere della Regione Basilicata Dipartimento Ambiente e Territorio Ufficio Ciclo delle acque parere della Regione Basilicata Dipartimento Ambiente e Territorio Ufficio Foreste e tutela del territorio parere della Regione Basilicata Dipartimento Ambiente e Territorio Ufficio Geologico parere dell’Autorità di Bacino della Regione Basilicata (rilasciato dal Comune di san Mauro Forte); parere della Soprintendenza Beni Ambientali e Architettonici della Basilicata parere della Soprintendenza Archeologica della Basilicata conformità urbanistica e permesso di costruire del Comune di San Mauro Forte; nulla osta di enti gestori di servizi a rete (SNAM, ENEL, TELECOM, ecc.)

7. Regolarizzazione Interferenze

La zona interessata al progetto ricadente in agro del Comune di San Mauro Forte, è interessata da vari servizi ed interferenze quali linee ENEL, SNAM ecc.

Pagina 25 di 30 In particolare, lungo la strada oggetto di adeguamento, dalla sezione 1 alla sezione 17, è presente un parallelismo con una condotta di gas metano interrata della SNAM e la stessa viene attraversa nella sez. 3 e 17 ed in una sezione successiva.

Per quanto riguarda il parallelismo è stato prevista la realizzazione di terre armate al fine di mantenere quanto più possibile inalterata l’attuale distanza tra il limite della strada e la condotta e per garantire comunque un franco per eventuali interventi da parte della Società gestore della condotta. Mentre per quanto riguarda i tre attraversamenti esistenti, il maggiore ingombro rispetto all’attuale sezione stradale, sarà eseguito secondo le prescrizioni e modalità che le stessa società SNAM determinerà al momento del rilascio delle autorizzazioni definitive di competenza.

A tal proposito nel quadro economico è stata già prevista la somma presuntiva di euro 60.000,00 che potrà essere eventualmente rivalutata in fase di acquisizione dei preventivi definitivi in corso di realizzazione dell’opera.

Pagina 26 di 30

8. Normativa

Le norme di riferimento per tutte le precedenti fasi di progetto ivi compresa quella per il presente progetto sono state le seguenti:

D.L.vo n. 163 del 12.04.2006 e s.m.i.: “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive2004/17/CE e 2004/18/CE”;

D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE».

Decreto Ministero LL.PP. n. 145 del 19.04.2000: “Regolamento recante il capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici”;

D.L.vo 09.04.2008 n. 81 e s.m.i.: “Attuazione dell’art. 1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

D.P.R. 3 Luglio 2003 n. 222: “Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell’art. 31, comma 1, della Legge 11 febbraio 1994 n. 109”;

Pagina 27 di 30 D.P.R. 6 Giugno 2001 n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia”

D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità”

Decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti del 5 novembre 2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”;

Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 14 gennaio 2008 “Approvazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”;

D.L. 30 aprile 1992 n. 285 e s.m.i. “Nuovo Codice della Strada”

DPR del 16 dicembre 1992 n. 495 e s.m.i. “Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada”;

Leggi, Decreti, Regolamenti e Circolari Ministeriali emanate e vigenti alla data di esecuzione dei lavori;

Leggi, Decreti, Regolamenti e Circolari emanate e vigenti, per i rispettivi ambiti territoriali, nella Regione, Provincia e Comune in cui si eseguono le opere oggetto dell’appalto;

Normative tecniche di settore e relative a vincoli di qualsiasi natura.

9. Quadro Economico

Sulla scorta dei disegni del progetto preliminare, è stata effettuata una stima sommaria delle varie opere da realizzare a cui sono stati applicati i costi unitari desunti dal Prezzario della Regione Basificata del 2012 tutti riportati nell’elaborato “Elenco prezzi unitari”. In tal modo si è ricavato l’importo presunto dei lavori pari a euro 3.850.000,00 come meglio illustrato in dettaglio nell’allegato elaborato “Calcolo sommario della spesa”.

Per quanto attiene le somme a disposizione dell’Amministrazione, oltre all’onere dell’I.V.A relativo ai lavori , si sono previste altre somme per spese generali e tecniche, per indagini, rilievi e verifiche, per espropri, per regolarizzazione interferenze, per lavori in economia ed imprevisti.

Pagina 28 di 30 Il quadro economico di progetto risulta pertanto il seguente:

QUADRO ECONOMICO

A) IMPORTO COMPLESSIVO LAVORI A CORPO

(soggetto a ribasso d'asta) € 2,780,000.00

B) IMPORTO ONERI E SPESE PER SICUREZZA CANTIERE (D.L.vo n.81/2008 e succ.) ONERI SICUREZZA INDIRETTI (soggetto a ribasso d'asta) € 100,000.00 ONERI SICUREZZA DIRETTI (soggetto a ribasso d'asta) € 30,000.00

TOTALE IMPORTO LAVORI E ONERI 1) SICUREZZA (A+B) € 2,910,000.00

2) SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE

C) PER I.V.A. su 1) € 640,200.00

D) PER ESPROPRI € 20,000.00 PER SPESE DI GARA, PUBBLICITA' E E) CANCELLERIA € 20,000.00

PER SPESE GENERALI, TECNICHE ED F) INCENTIVO € 80,000.00

G) PER REGOLARIZZAZIONE INTERFERENZE € 60,000.00 PER LAVORI IN ECONOMIA ED H) IMPREVISTI € 119,800.00 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE € 940,000.00

TOTALE PROGETTO 1)+2) € 3,850,000.00

Pagina 29 di 30 10. Elenco degli elaborati

Il presente progetto preliminare:

1. Elab.”A” Relazione illustrativa e tecnica 2. Elab.”B” Calcolo sommario della spesa 3. Elab.”C” Elenco prezzi unitari 4. Elab.”D” Documentazione fotografica 5. Elab.”E” Prime indicazioni e disposizioni per la stesura del piano di sicurezza 6. Elab.”F” Relazione geologica 7. Tav.”1” Corografia generale 8. Tav.”2” Planimetria generale 9. Tav.”3” Planimetria stato di fatto 10. Tav.”4” Planimetria di progetto 11. Tav.”5” Planimetria di progetto con le opere 12. Tav.”6” Planimetria di progetto con ortofoto 13. Tav.”7” Profilo di progetto 14. Tav.”8” Sezioni stradali tipo 15. Tav.”9” Opere tipo 16. Tav.”10” Muri in c.a. e gabbionate tipo 17. Tav.”11” Tombini scatolari 18. Tav.”12” Tombini circolari 19. Tav.”13a” INTERFERENZA SNAM (Planimetria) 20. Tav.”13b” INTERFERENZA SNAM (Sezioni) 21. Tav.”13c” INTERFERENZA SNAM (Catastale)

Pagina 30 di 30