ACTA ORDINIS FRATRUM MINORUM VEL AD ORDINEM QUOQUO MODO PERTINENTIA

IUSSU ET AUCTORITATE Fr. ANTHONY PERRY

TOTIUS ORD. FR. MIN. MINISTRI GENERALIS

IN COMMODUM PRAESERTIM RELIGIOSORUM SIBI SUBDITORUM IN LUCEM AEDITA

Veritatem facientes in caritate (Eph. 4,15). Peculiari prorsus laude dignum putavimus, dilecte Fili, consilium quo horum Actorum collectio atque editio suscepta est.

(Ex Epist. Leonis Pp. XIII ad Min. Gen.)

ROMA CURIA GENERALIS ORDINIS CUM APPROBATIONE ECCLESIASTICA Fr. Michael A. Perry, ofm, Min. Gen.

Fr. Luigi Perugini Director

Fr. Gianpaolo Masotti Director responsabilis

Autoriz. N. 10240 del Trib. di Roma, 8-3-1965

Impaginazione e grafica fr. Magro per l’Ufficio Comunicazioni OFM – Roma

Stampato dalla Tipografia Mancini s.a.s. – Tivoli (Roma) nel mese di giugno dell’anno 2014 E SANCTA SEDE

1. Messaggio per la XLVII Giornata Mon- In tante parti del mondo, sembra non cono- diale della Pace scere sosta la grave lesione dei diritti umani 1° gennaio 2014 fondamentali, soprattutto del diritto alla vita e di quello alla libertà di religione. Il tragico Fraternità, fenomeno del traffico degli esseri umani, sul- fondamento e via per la pace la cui vita e disperazione speculano persone senza scrupoli, ne rappresenta un inquietante 1. In questo mio primo Messaggio per la esempio. Alle guerre fatte di scontri armati si Giornata Mondiale della Pace, desidero rivol- aggiungono guerre meno visibili, ma non me- gere a tutti, singoli e popoli, l’augurio di un’e- no crudeli, che si combattono in campo eco- sistenza colma di gioia e di speranza. Nel cuore nomico e finanziario con mezzi altrettanto di- di ogni uomo e di ogni donna alberga, infatti, il struttivi di vite, di famiglie, di imprese. desiderio di una vita piena, alla quale appartie- La globalizzazione, come ha affermato Be- ne un anelito insopprimibile alla fraternità, che nedetto XVI, ci rende vicini, ma non ci rende sospinge verso la comunione con gli altri, nei fratelli.1 Inoltre, le molte situazioni di spere- quali troviamo non nemici o concorrenti, ma quazione, di povertà e di ingiustizia, segnala- fratelli da accogliere ed abbracciare. no non solo una profonda carenza di fraternità, Infatti, la fraternità è una dimensione es- ma anche l’assenza di una cultura della soli- senziale dell’uomo, il quale è un essere re- darietà. Le nuove ideologie, caratterizzate da lazionale. La viva consapevolezza di questa diffuso individualismo, egocentrismo e con- relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni sumismo materialistico, indeboliscono i lega- persona come una vera sorella e un vero fratel- mi sociali, alimentando quella mentalità dello lo; senza di essa diventa impossibile la costru- “scarto”, che induce al disprezzo e all’abban- zione di una società giusta, di una pace solida dono dei più deboli, di coloro che vengono e duratura. E occorre subito ricordare che la considerati “inutili”. Così la convivenza uma- fraternità si comincia ad imparare solitamente na diventa sempre più simile a un mero do ut in seno alla famiglia, soprattutto grazie ai ruo- des pragmatico ed egoista. li responsabili e complementari di tutti i suoi In pari tempo appare chiaro che anche le membri, in particolare del padre e della madre. etiche contemporanee risultano incapaci di La famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e produrre vincoli autentici di fraternità, poi- perciò è anche il fondamento e la via primaria ché una fraternità priva del riferimento ad un della pace, poiché, per vocazione, dovrebbe Padre comune, quale suo fondamento ultimo, contagiare il mondo con il suo amore. non riesce a sussistere.2 Una vera fraternità Il numero sempre crescente di interconnes- tra gli uomini suppone ed esige una paternità sioni e di comunicazioni che avviluppano il trascendente. A partire dal riconoscimento di nostro pianeta rende più palpabile la consape- questa paternità, si consolida la fraternità tra volezza dell’unità e della condivisione di un gli uomini, ovvero quel farsi “prossimo” che comune destino tra le Nazioni della terra. Nei si prende cura dell’altro. dinamismi della storia, pur nella diversità del- le etnie, delle società e delle culture, vediamo «Dov’è tuo fratello?» (Gen 4,9) seminata così la vocazione a formare una co- munità composta da fratelli che si accolgono 2. Per comprendere meglio questa vocazio- reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli ne dell’uomo alla fraternità, per riconoscere altri. Tale vocazione è però ancor oggi spes- più adeguatamente gli ostacoli che si frappon- so contrastata e smentita nei fatti, in un mon- gono alla sua realizzazione e individuare le vie do caratterizzato da quella “globalizzazione per il loro superamento, è fondamentale farsi dell’indifferenza” che ci fa lentamente “abi- guidare dalla conoscenza del disegno di Dio, tuare” alla sofferenza dell’altro, chiudendoci quale è presentato in maniera eminente nella in noi stessi. Sacra Scrittura. 4 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Secondo il racconto delle origini, tutti gli «E voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8) uomini derivano da genitori comuni, da Ada- mo ed Eva, coppia creata da Dio a sua immagi- 3. Sorge spontanea la domanda: gli uomini ne e somiglianza (cfr Gen 1,26), da cui nasco- e le donne di questo mondo potranno mai cor- no Caino e Abele. Nella vicenda della famiglia rispondere pienamente all’anelito di fraterni- primigenia leggiamo la genesi della società, tà, impresso in loro da Dio Padre? Riusciranno l’evoluzione delle relazioni tra le persone e i con le loro sole forze a vincere l’indifferenza, popoli. l’egoismo e l’odio, ad accettare le legittime Abele è pastore, Caino è contadino. La differenze che caratterizzano i fratelli e le so- loro identità profonda e, insieme, la loro vo- relle? cazione, è quella di essere fratelli, pur nella Parafrasando le sue parole, potremmo co- diversità della loro attività e cultura, del loro sì sintetizzare la risposta che ci dà il Signore modo di rapportarsi con Dio e con il creato. Gesù: poiché vi è un solo Padre, che è Dio, Ma l’uccisione di Abele da parte di Caino at- voi siete tutti fratelli (cfr Mt 23,8-9). La radice testa tragicamente il rigetto radicale della vo- della fraternità è contenuta nella paternità di cazione ad essere fratelli. La loro vicenda (cfr Dio. Non si tratta di una paternità generica, in- Gen 4,1-16) evidenzia il difficile compito a cui distinta e storicamente inefficace, bensì dell’a- tutti gli uomini sono chiamati, di vivere uniti, more personale, puntuale e straordinariamente prendendosi cura l’uno dell’altro. Caino, non concreto di Dio per ciascun uomo (cfr Mt 6,25- accettando la predilezione di Dio per Abele, 30). Una paternità, dunque, efficacemente ge- che gli offriva il meglio del suo gregge – «il neratrice di fraternità, perché l’amore di Dio, Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non quando è accolto, diventa il più formidabile gradì Caino e la sua offerta» (Gen 4,4-5) – uc- agente di trasformazione dell’esistenza e dei cide per invidia Abele. In questo modo rifiuta rapporti con l’altro, aprendo gli uomini alla so- di riconoscersi fratello, di relazionarsi positi- lidarietà e alla condivisione operosa. vamente con lui, di vivere davanti a Dio, as- In particolare, la fraternità umana è rigene- sumendo le proprie responsabilità di cura e di rata in e da Gesù Cristo con la sua morte e ri- protezione dell’altro. Alla domanda «Dov’è surrezione. La croce è il “luogo” definitivo di tuo fratello?», con la quale Dio interpella Cai- fondazione della fraternità, che gli uomini non no, chiedendogli conto del suo operato, egli sono in grado di generare da soli. Gesù Cristo, risponde: «Non lo so. Sono forse il guardiano che ha assunto la natura umana per redimerla, di mio fratello?» (Gen 4,9). Poi, ci dice la Ge- amando il Padre fino alla morte e alla morte di nesi, «Caino si allontanò dal Signore» (4,16). croce (cfr Fil 2,8), mediante la sua risurrezio- Occorre interrogarsi sui motivi profondi che ne ci costituisce come umanità nuova, in piena hanno indotto Caino a misconoscere il vincolo comunione con la volontà di Dio, con il suo di fraternità e, assieme, il vincolo di reciproci- progetto, che comprende la piena realizzazio- tà e di comunione che lo legava a suo fratel- ne della vocazione alla fraternità. lo Abele. Dio stesso denuncia e rimprovera a Gesù riprende dal principio il progetto del Caino una contiguità con il male: «il peccato è Padre, riconoscendogli il primato su ogni cosa. accovacciato alla tua porta» (Gen 4,7). Caino, Ma il Cristo, con il suo abbandono alla morte tuttavia, si rifiuta di opporsi al male e decide di per amore del Padre, diventa principio nuovo alzare ugualmente la sua «mano contro il fratel- e definitivo di tutti noi, chiamati a riconoscer- lo Abele» (Gen 4,8), disprezzando il progetto di ci in Lui come fratelli perché figli dello stes- Dio. Egli frustra così la sua originaria vocazio- so Padre. Egli è l’Alleanza stessa, lo spazio ne ad essere figlio di Dio e a vivere la fraternità. personale della riconciliazione dell’uomo con Il racconto di Caino e Abele insegna che Dio e dei fratelli tra loro. Nella morte in croce l’umanità porta inscritta in sé una vocazione di Gesù c’è anche il superamento della sepa- alla fraternità, ma anche la possibilità dram- razione tra popoli, tra il popolo dell’Alleanza e matica del suo tradimento. Lo testimonia l’e- il popolo dei Gentili, privo di speranza perché goismo quotidiano, che è alla base di tante fino a quel momento rimasto estraneo ai patti guerre e tante ingiustizie: molti uomini e don- della Promessa. Come si legge nella Lettera ne muoiono, infatti, per mano di fratelli e di agli Efesini, Gesù Cristo è colui che in sé ri- sorelle che non sanno riconoscersi tali, cioè concilia tutti gli uomini. Egli è la pace, poiché come esseri fatti per la reciprocità, per la co- dei due popoli ne ha fatto uno solo, abbattendo munione e per il dono. il muro di separazione che li divideva, ovvero E SANCTA SEDE 5 l’inimicizia. Egli ha creato in se stesso un solo uni costituisca un ostacolo allo sviluppo degli popolo, un solo uomo nuovo, una sola nuova altri.6 umanità (cfr 2,14-16). Così, se si considera la pace come opus so- Chi accetta la vita di Cristo e vive in Lui, lidaritatis, allo stesso modo, non si può pen- riconosce Dio come Padre e a Lui dona total- sare che la fraternità non ne sia il fondamento mente se stesso, amandolo sopra ogni cosa. precipuo. La pace, afferma Giovanni Paolo L’uomo riconciliato vede in Dio il Padre di II, è un bene indivisibile. O è bene di tutti o tutti e, per conseguenza, è sollecitato a vivere non lo è di nessuno. Essa può essere realmente una fraternità aperta a tutti. In Cristo, l’altro conquistata e fruita, come miglior qualità della è accolto e amato come figlio o figlia di Dio, vita e come sviluppo più umano e sostenibile, come fratello o sorella, non come un estraneo, solo se si attiva, da parte di tutti, «una deter- tantomeno come un antagonista o addirittura minazione ferma e perseverante di impegnarsi un nemico. Nella famiglia di Dio, dove tutti per il bene comune».7 Ciò implica di non farsi sono figli di uno stesso Padre, e perché inne- guidare dalla «brama del profitto» e dalla «se- stati in Cristo, figli nel Figlio, non vi sono “vi- te del potere». Occorre avere la disponibilità a te di scarto”. Tutti godono di un’eguale ed in- «“perdersi” a favore dell’altro invece di sfrut- tangibile dignità. Tutti sono amati da Dio, tutti tarlo, e a “servirlo” invece di opprimerlo per il sono stati riscattati dal sangue di Cristo, morto proprio tornaconto. […] L’“altro” – persona, in croce e risorto per ognuno. È questa la ra- popolo o Nazione – [non va visto] come uno gione per cui non si può rimanere indifferenti strumento qualsiasi, per sfruttare a basso costo davanti alla sorte dei fratelli. la sua capacità di lavoro e la resistenza fisica, abbandonandolo poi quando non serve più, ma La fraternità, 8 come un nostro “simile”, un “aiuto”». fondamento e via per la pace La solidarietà cristiana presuppone che il prossimo sia amato non solo come «un essere 4. Ciò premesso, è facile comprendere che umano con i suoi diritti e la sua fondamentale la fraternità è fondamento e via per la pace. eguaglianza davanti a tutti, ma [come] viva im- Le Encicliche sociali dei miei Predecessori magine di Dio Padre, riscattata dal sangue di offrono un valido aiuto in tal senso. Sarebbe Gesù Cristo e posta sotto l’azione permanente sufficiente rifarsi alle definizioni di pace del- 9 dello Spirito Santo», come un altro fratello. la Popolorum progressio di Paolo VI o della «Allora la coscienza della paternità comune di Sollecitudo rei socialis di Giovanni Paolo II. Dio, della fraternità di tutti gli uomini in Cri- Dalla prima ricaviamo che lo sviluppo integra- sto, “figli nel Figlio”, della presenza e dell’a- le dei popoli è il nuovo nome della pace.3 Dalla 4 zione vivificante dello Spirito Santo, conferi- seconda, che la pace è opus solidaritatis. rà – rammenta Giovanni Paolo II – al nostro Paolo VI afferma che non soltanto le perso- sguardo sul mondo come un nuovo criterio per ne, ma anche le Nazioni debbono incontrarsi interpretarlo»,10 per trasformarlo. in uno spirito di fraternità. E spiega: «In questa comprensione e amicizia vicendevoli, in que- Fraternità, sta comunione sacra noi dobbiamo […] lavo- premessa per sconfiggere la povertà rare assieme per edificare l’avvenire comune 5 dell’umanità». Questo dovere riguarda in pri- 5. Nella Caritas in veritate il mio Prede- mo luogo i più favoriti. I loro obblighi sono cessore ricordava al mondo come la mancanza radicati nella fraternità umana e soprannatu- di fraternità tra i popoli e gli uomini sia una rale e si presentano sotto un triplice aspetto: il causa importante della povertà.11 In molte dovere di solidarietà, che esige che le Nazioni società sperimentiamo una profonda povertà ricche aiutino quelle meno progredite; il dove- relazionale dovuta alla carenza di solide rela- re di giustizia sociale, che richiede il ricom- zioni familiari e comunitarie. Assistiamo con ponimento in termini più corretti delle rela- preoccupazione alla crescita di diversi tipi di zioni difettose tra popoli forti e popoli deboli; disagio, di emarginazione, di solitudine e di il dovere di carità universale, che implica la varie forme di dipendenza patologica. Una si- promozione di un mondo più umano per tutti, mile povertà può essere superata solo attraver- un mondo nel quale tutti abbiano qualcosa da so la riscoperta e la valorizzazione di rapporti dare e da ricevere, senza che il progresso degli fraterni in seno alle famiglie e alle comunità, 6 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 attraverso la condivisione delle gioie e dei do- la soddisfazione, la felicità e la sicurezza nel lori, delle difficoltà e dei successi che accom- consumo e nel guadagno oltre ogni logica di pagnano la vita delle persone. una sana economia. Già nel 1979 Giovanni Inoltre, se da un lato si riscontra una ridu- Paolo II avvertiva l’esistenza di «un reale e zione della povertà assoluta, dall’altro lato percettibile pericolo che, mentre progredisce non possiamo non riconoscere una grave cre- enormemente il dominio da parte dell’uomo scita della povertà relativa, cioè di disegua- sul mondo delle cose, di questo suo dominio glianze tra persone e gruppi che convivono in egli perda i fili essenziali, e in vari modi la sua una determinata regione o in un determinato umanità sia sottomessa a quel mondo, ed egli contesto storico-culturale. In tal senso, servo- stesso divenga oggetto di multiforme, anche no anche politiche efficaci che promuovano il se spesso non direttamente percettibile, ma- principio della fraternità, assicurando alle per- nipolazione, mediante tutta l’organizzazione sone - eguali nella loro dignità e nei loro diritti della vita comunitaria, mediante il sistema di fondamentali - di accedere ai “capitali”, ai ser- produzione, mediante la pressione dei mezzi vizi, alle risorse educative, sanitarie, tecnolo- di comunicazione sociale».14 giche affinché ciascuno abbia l’opportunità di Il succedersi delle crisi economiche deve esprimere e di realizzare il suo progetto di vita, portare agli opportuni ripensamenti dei model- e possa svilupparsi in pienezza come persona. li di sviluppo economico e a un cambiamento Si ravvisa anche la necessità di politiche negli stili di vita. La crisi odierna, pur con il che servano ad attenuare una eccessiva spere- suo grave retaggio per la vita delle persone, quazione del reddito. Non dobbiamo dimen- può essere anche un’occasione propizia per ticare l’insegnamento della Chiesa sulla co- recuperare le virtù della prudenza, della tem- siddetta ipoteca sociale, in base alla quale se peranza, della giustizia e della fortezza. Esse ci è lecito, come dice san Tommaso d’Aquino, possono aiutare a superare i momenti difficili anzi necessario «che l’uomo abbia la proprie- e a riscoprire i vincoli fraterni che ci legano gli tà dei beni»,12 quanto all’uso, li «possiede non uni agli altri, nella fiducia profonda che l’uo- solo come propri, ma anche come comuni, nel mo ha bisogno ed è capace di qualcosa in più senso che possono giovare non unicamente a rispetto alla massimizzazione del proprio in- lui ma anche agli altri».13 teresse individuale. Soprattutto tali virtù sono Infine, vi è un ulteriore modo di promuove- necessarie per costruire e mantenere una so- re la fraternità - e così sconfiggere la povertà cietà a misura della dignità umana. - che dev’essere alla base di tutti gli altri. È il distacco di chi sceglie di vivere stili di vi- La fraternità ta sobri ed essenziali, di chi, condividendo le spegne la guerra proprie ricchezze, riesce così a sperimentare la comunione fraterna con gli altri. Ciò è fon- 7. Nell’anno trascorso, molti nostri fratelli damentale per seguire Gesù Cristo ed essere e sorelle hanno continuato a vivere l’esperien- veramente cristiani. È il caso non solo delle za dilaniante della guerra, che costituisce una persone consacrate che professano voto di po- grave e profonda ferita inferta alla fraternità. vertà, ma anche di tante famiglie e tanti cit- Molti sono i conflitti che si consumano tadini responsabili, che credono fermamente nell’indifferenza generale. A tutti coloro che che sia la relazione fraterna con il prossimo a vivono in terre in cui le armi impongono ter- costituire il bene più prezioso. rore e distruzioni, assicuro la mia personale vicinanza e quella di tutta la Chiesa. Quest’ul- La riscoperta tima ha per missione di portare la carità di Cri- della fraternità nell’economia sto anche alle vittime inermi delle guerre di- menticate, attraverso la preghiera per la pace, 6. Le gravi crisi finanziarie ed economiche il servizio ai feriti, agli affamati, ai rifugiati, contemporanee - che trovano la loro origine agli sfollati e a quanti vivono nella paura. La nel progressivo allontanamento dell’uomo da Chiesa alza altresì la sua voce per far giungere Dio e dal prossimo, nella ricerca avida di be- ai responsabili il grido di dolore di quest’uma- ni materiali, da un lato, e nel depauperamen- nità sofferente e per far cessare, insieme alle to delle relazioni interpersonali e comunita- ostilità, ogni sopruso e violazione dei diritti rie dall’altro - hanno spinto molti a ricercare fondamentali dell’uomo.15 E SANCTA SEDE 7

Per questo motivo desidero rivolgere un nello stimarsi a vicenda (cfr Rm 12,10). Anche forte appello a quanti con le armi seminano nelle dispute, che costituiscono un aspetto ine- violenza e morte: riscoprite in colui che og- liminabile della vita, bisogna sempre ricordar- gi considerate solo un nemico da abbattere il si di essere fratelli e perciò educare ed educarsi vostro fratello e fermate la vostra mano! Ri- a non considerare il prossimo come un nemico nunciate alla via delle armi e andate incontro o come un avversario da eliminare. all’altro con il dialogo, il perdono e la riconci- La fraternità genera pace sociale perché liazione per ricostruire la giustizia, la fiducia crea un equilibrio fra libertà e giustizia, fra re- e la speranza intorno a voi! «In quest’ottica, sponsabilità personale e solidarietà, fra bene appare chiaro che nella vita dei popoli i con- dei singoli e bene comune. Una comunità po- flitti armati costituiscono sempre la deliberata litica deve, allora, agire in modo trasparente e negazione di ogni possibile concordia interna- responsabile per favorire tutto ciò. I cittadini zionale, creando divisioni profonde e laceranti devono sentirsi rappresentati dai poteri pubbli- ferite che richiedono molti anni per rimargi- ci nel rispetto della loro libertà. Invece, spesso, narsi. Le guerre costituiscono il rifiuto prati- tra cittadino e istituzioni, si incuneano interes- co a impegnarsi per raggiungere quelle grandi si di parte che deformano una tale relazione, mete economiche e sociali che la comunità in- propiziando la creazione di un clima perenne ternazionale si è data».16 di conflitto. Tuttavia, finché ci sarà una così grande Un autentico spirito di fraternità vince quantità di armamenti in circolazione come l’egoismo individuale che contrasta la pos- quella attuale, si potranno sempre trovare nuo- sibilità delle persone di vivere in libertà e in vi pretesti per avviare le ostilità. Per questo armonia tra di loro. Tale egoismo si sviluppa faccio mio l’appello dei miei Predecessori in socialmente sia nelle molte forme di corruzio- favore della non proliferazione delle armi e del ne, oggi così capillarmente diffuse, sia nella disarmo da parte di tutti, a cominciare dal di- formazione delle organizzazioni criminali, dai sarmo nucleare e chimico. piccoli gruppi a quelli organizzati su scala glo- Non possiamo però non constatare che gli bale, che, logorando in profondità la legalità accordi internazionali e le leggi nazionali, pur e la giustizia, colpiscono al cuore la dignità essendo necessari ed altamente auspicabili, della persona. Queste organizzazioni offen- non sono sufficienti da soli a porre l’umani- dono gravemente Dio, nuocciono ai fratelli e tà al riparo dal rischio dei conflitti armati. È danneggiano il creato, tanto più quando hanno necessaria una conversione dei cuori che per- connotazioni religiose. metta a ciascuno di riconoscere nell’altro un Penso al dramma lacerante della droga, fratello di cui prendersi cura, con il quale lavo- sulla quale si lucra in spregio a leggi morali e rare insieme per costruire una vita in pienezza civili; alla devastazione delle risorse naturali per tutti. È questo lo spirito che anima molte e all’inquinamento in atto; alla tragedia dello delle iniziative della società civile, incluse le sfruttamento del lavoro; penso ai traffici illeci- organizzazioni religiose, in favore della pace. ti di denaro come alla speculazione finanziaria, Mi auguro che l’impegno quotidiano di tutti che spesso assume caratteri predatori e nocivi continui a portare frutto e che si possa anche per interi sistemi economici e sociali, espo- giungere all’effettiva applicazione nel diritto nendo alla povertà milioni di uomini e donne; internazionale del diritto alla pace, quale di- penso alla prostituzione che ogni giorno miete ritto umano fondamentale, pre-condizione ne- vittime innocenti, soprattutto tra i più giova- cessaria per l’esercizio di tutti gli altri diritti. ni rubando loro il futuro; penso all’abominio del traffico di esseri umani, ai reati e agli abusi La corruzione e il crimine contro i minori, alla schiavitù che ancora dif- organizzato avversano la fraternità fonde il suo orrore in tante parti del mondo, alla tragedia spesso inascoltata dei migranti 8. L’orizzonte della fraternità rimanda alla sui quali si specula indegnamente nell’illega- crescita in pienezza di ogni uomo e donna. Le lità. Scrisse al riguardo Giovanni XXIII: «Una giuste ambizioni di una persona, soprattutto se convivenza fondata soltanto su rapporti di for- giovane, non vanno frustrate e offese, non va za non è umana. In essa infatti è inevitabile che rubata la speranza di poterle realizzare. Tut- le persone siano coartate o compresse, invece tavia, l’ambizione non va confusa con la pre- di essere facilitate e stimolate a sviluppare e 17 varicazione. Al contrario, occorre gareggiare perfezionare se stesse». L’uomo, però, si può 8 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 convertire e non bisogna mai disperare della te e non si limitano all’aumento della produ- possibilità di cambiare vita. Desidererei che zione. E’ risaputo che quella attuale è suffi- questo fosse un messaggio di fiducia per tutti, ciente, eppure ci sono milioni di persone che anche per coloro che hanno commesso crimi- soffrono e muoiono di fame e ciò costituisce ni efferati, poiché Dio non vuole la morte del un vero scandalo. È necessario allora trovare peccatore, ma che si converta e viva (cfr Ez i modi affinché tutti possano beneficiare dei 18,23). frutti della terra, non soltanto per evitare che si Nel contesto ampio della socialità umana, allarghi il divario tra chi più ha e chi deve ac- guardando al delitto e alla pena, viene anche contentarsi delle briciole, ma anche e soprat- da pensare alle condizioni inumane di tante tutto per un’esigenza di giustizia e di equità carceri, dove il detenuto è spesso ridotto in e di rispetto verso ogni essere umano. In tal uno stato sub-umano e viene violato nella sua senso, vorrei richiamare a tutti quella necessa- dignità di uomo, soffocato anche in ogni vo- ria destinazione universale dei beni che è uno lontà ed espressione di riscatto. La Chiesa fa dei principi-cardine della dottrina sociale della molto in tutti questi ambiti, il più delle volte Chiesa. Rispettare tale principio è la condizio- nel silenzio. Esorto ed incoraggio a fare sem- ne essenziale per consentire un fattivo ed equo pre di più, nella speranza che tali azioni messe accesso a quei beni essenziali e primari di cui in campo da tanti uomini e donne coraggiosi ogni uomo ha bisogno e diritto. possano essere sempre più sostenute lealmente e onestamente anche dai poteri civili. Conclusione

La fraternità aiuta 10. La fraternità ha bisogno di essere sco- a custodire e a coltivare la natura perta, amata, sperimentata, annunciata e testi- moniata. Ma è solo l’amore donato da Dio che 9. La famiglia umana ha ricevuto dal Crea- ci consente di accogliere e di vivere pienamen- tore un dono in comune: la natura. La visione te la fraternità. cristiana della creazione comporta un giudizio Il necessario realismo della politica e positivo sulla liceità degli interventi sulla na- dell’economia non può ridursi ad un tecnici- tura per trarne beneficio, a patto di agire re- smo privo di idealità, che ignora la dimensione sponsabilmente, cioè riconoscendone quella trascendente dell’uomo. Quando manca questa “grammatica” che è in essa inscritta ed usando apertura a Dio, ogni attività umana diventa più saggiamente le risorse a vantaggio di tutti, ri- povera e le persone vengono ridotte a ogget- spettando la bellezza, la finalità e l’utilità dei ti da sfruttare. Solo se accettano di muoversi singoli esseri viventi e la loro funzione nell’e- nell’ampio spazio assicurato da questa apertu- cosistema. Insomma, la natura è a nostra dispo- ra a Colui che ama ogni uomo e ogni donna, la sizione, e noi siamo chiamati ad amministrarla politica e l’economia riusciranno a strutturarsi responsabilmente. Invece, siamo spesso gui- sulla base di un autentico spirito di carità fra- dati dall’avidità, dalla superbia del dominare, terna e potranno essere strumento efficace di del possedere, del manipolare, dello sfruttare; sviluppo umano integrale e di pace. non custodiamo la natura, non la rispettiamo, Noi cristiani crediamo che nella Chiesa non la consideriamo come un dono gratuito di siamo membra gli uni degli altri, tutti reci- cui avere cura e da mettere a servizio dei fra- procamente necessari, perché ad ognuno di telli, comprese le generazioni future. noi è stata data una grazia secondo la misura In particolare, il settore agricolo è il setto- del dono di Cristo, per l’utilità comune (cfr Ef re produttivo primario con la vitale vocazione 4,7.25; 1Cor 12,7). Cristo è venuto nel mondo di coltivare e custodire le risorse naturali per per portarci la grazia divina, cioè la possibilità nutrire l’umanità. A tale riguardo, la persisten- di partecipare alla sua vita. Ciò comporta tes- te vergogna della fame nel mondo mi incita a sere una relazionalità fraterna, improntata alla condividere con voi la domanda: in che modo reciprocità, al perdono, al dono totale di sé, se- usiamo le risorse della terra? Le società odier- condo l’ampiezza e la profondità dell’amore di ne devono riflettere sulla gerarchia delle prio- Dio, offerto all’umanità da Colui che, crocifis- rità a cui si destina la produzione. Difatti, è un so e risorto, attira tutti a sé: «Vi dò un coman- dovere cogente che si utilizzino le risorse della damento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. terra in modo che tutti siano liberi dalla fame. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi Le iniziative e le soluzioni possibili sono tan- gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che E SANCTA SEDE 9 siete miei discepoli: se avete amore gli uni per 12 Summa Theologiae II-II, q. 66, art. 2. gli altri» (Gv 13,34-35). È questa la buona no- 13 Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 69. Cfr vella che richiede ad ognuno un passo in più, Leone xiii, Lett. enc. Rerum novarum (15 maggio un esercizio perenne di empatia, di ascolto del- 1891), 19: ASS 23 (1890-1891), 651; Giovanni Palo la sofferenza e della speranza dell’altro, anche ii, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 dicembre del più lontano da me, incamminandosi sulla 1987), 42: AAS 80 (1988), 573-574; Pontificio strada esigente di quell’amore che sa donarsi e Consiglio della Giustizia e della Pace, Compen- spendersi con gratuità per il bene di ogni fra- dio della Dottrina sociale della Chiesa, n. 178. 14 Lett. enc. Redemptor hominis (4 marzo 1979), 16: tello e sorella. AAS 61 (1979), 290. Cristo abbraccia tutto l’uomo e vuole che 15 Cfr Pomtifi nessuno si perda. «Dio non ha mandato il Fi- cio Consiglio della Giustizia e della Pace, Compen- glio nel mondo per condannare il mondo, ma dio della Dottrina sociale della Chiesa, n. 259. perché il mondo sia salvato per mezzo di lui» 16 Francesco, Lettera al Presidente Putin, 4 settembre (Gv 3,17). Lo fa senza opprimere, senza co- 2013: L’Osservatore Romano, 6 settembre 2013, p. stringere nessuno ad aprirgli le porte del suo 1. 17 Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963), 17: AAS cuore e della sua mente. «Chi fra voi è il più 55 (1963), 265. grande diventi come il più piccolo e chi gover- na diventi come quello che serve» – dice Gesù 2. Messaggio per la 51ª Giornata Mondiale Cristo – «io sono in mezzo a voi come uno che per le vocazioni serve» (Lc 22,26-27). Ogni attività deve esse- re, allora, contrassegnata da un atteggiamento [La Giornata si celebrerà di servizio alle persone, specialmente quelle nella IV domenica di Pasqua sul tema: più lontane e sconosciute. Il servizio è l’anima Le vocazioni, come testimonianza di verità] di quella fraternità che edifica la pace. Maria, la Madre di Gesù, ci aiuti a com- Un frutto prendere e a vivere tutti i giorni la fraternità che matura dove la terra è buona che sgorga dal cuore del suo Figlio, per porta- re pace ad ogni uomo su questa nostra amata Cari fratelli e sorelle! terra. Dal Vaticano, 8 dicembre 2013 1. Il Vangelo racconta che «Gesù percorre- va tutte le città e i villaggi … Vedendo le folle, Franciscus ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è ab- [L’Osservatore Romano, 13 dicembre bondante, ma sono pochi gli operai! Pregate 2013] dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe”» (Mt 9,35-38). Queste Note parole ci sorprendono, perché tutti sappiamo 1 Cfr Lett. enc. Caritate in veritate (29 giugno 2009), 19: AAS 101 (2009), 654-655. che occorre prima arare, seminare e coltiva- 2 Cfr Francesco, Lett. enc. Lumen fidei (29 giugno re per poter poi, a tempo debito, mietere una 2013), 54: AAS 105 (2013), 591-592. messe abbondante. Gesù afferma invece che 3 Cfr Paolo vi, Lett. enc. Populorum progressio (26 «la messe è abbondante». Ma chi ha lavora- marzo 1967), 87: AAS 59 (1967), 299. to perché il risultato fosse tale? La risposta è 4 Cfr Giovanni Paolo ii, Lett. enc. Sollicitudo rei so- cialis (30 dicembre 1987), 39: AAS 80 (1988), 566- una sola: Dio. Evidentemente il campo di cui 568. parla Gesù è l’umanità, siamo noi. E l’azio- 5 Lett. enc. Populorum progerssio (26 marzo 1967), ne efficace che è causa del «molto frutto» è 43: AAS 59 (1967), 278-279). la grazia di Dio, la comunione con Lui (cfr 6 Cfr ibid., 44: AAS 59 (1967), 279. Gv 15,5). La preghiera che Gesù chiede alla 7 Lett. enc. Sollicitudo rei socialis (30 dicembre Chiesa, dunque, riguarda la richiesta di accre- 1987), 38: AAS 80 (1988), 566. scere il numero di coloro che sono al servizio 8 Ibid., 38-39: AAS 80 (1988), 566-567. 9 Ibid., 40: AAS 80 (1988), 569. del suo Regno. San Paolo, che è stato uno di 10 Ibid. questi “collaboratori di Dio”, instancabilmen- 11 Cfr Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), te si è prodigato per la causa del Vangelo e 19: AAS 101 (2009), 654-655. della Chiesa. Con la consapevolezza di chi ha 10 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 sperimentato personalmente quanto la volontà della Parola, che deve crescere in noi e trasfor- salvifica di Dio sia imperscrutabile e l’iniziati- marsi in servizio concreto al prossimo. Non va della grazia sia l’origine di ogni vocazione, dobbiamo avere paura: Dio segue con passione l’Apostolo ricorda ai cristiani di Corinto: «Voi e perizia l’opera uscita dalle sue mani, in ogni siete campo di Dio» (1Cor 3,9). Pertanto sorge stagione della vita. Non ci abbandona mai! Ha dentro il nostro cuore prima lo stupore per una a cuore la realizzazione del suo progetto su di messe abbondante che Dio solo può elargire; noi e, tuttavia, intende conseguirlo con il no- poi la gratitudine per un amore che sempre stro assenso e la nostra collaborazione. ci previene; infine l’adorazione per l’opera da Lui compiuta, che richiede la nostra libera 3. Anche oggi Gesù vive e cammina nelle adesione ad agire con Lui e per Lui. nostre realtà della vita ordinaria per accostar- si a tutti, a cominciare dagli ultimi, e guarirci 2. Tante volte abbiamo pregato con le pa- dalle nostre infermità e malattie. Mi rivolgo role del Salmista: «Egli ci ha fatti e noi siamo ora a coloro che sono ben disposti a mettersi in suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo» ascolto della voce di Cristo che risuona nella (Sal 100,3); o anche: «Il Signore si è scelto Chiesa, per comprendere quale sia la propria Giacobbe, Israele come sua proprietà» (Sal vocazione. Vi invito ad ascoltare e seguire Ge- 135,4). Ebbene, noi siamo “proprietà” di Dio sù, a lasciarvi trasformare interiormente dalle non nel senso del possesso che rende schiavi, sue parole che «sono spirito e sono vita» (Gv ma di un legame forte che ci unisce a Dio e tra 6,62). Maria, Madre di Gesù e nostra, ripete noi, secondo un patto di alleanza che rimane in anche a noi: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela!» eterno «perché il suo amore è per sempre» (Sal (Gv 2,5). Vi farà bene partecipare con fiducia 136). Nel racconto della vocazione del profe- ad un cammino comunitario che sappia spri- ta Geremia, ad esempio, Dio ricorda che Egli gionare in voi e attorno a voi le energie mi- veglia continuamente su ciascuno affinché si gliori. La vocazione è un frutto che matura realizzi la sua Parola in noi. L’immagine adot- nel campo ben coltivato dell’amore reciproco tata è quella del ramo di mandorlo che primo che si fa servizio vicendevole, nel contesto di fra tutti fiorisce, annunziando la rinascita della un’autentica vita ecclesiale. Nessuna vocazio- vita in primavera (cfr Ger 1,11-12). Tutto pro- ne nasce da sé o vive per se stessa. La voca- viene da Lui ed è suo dono: il mondo, la vita, zione scaturisce dal cuore di Dio e germoglia la morte, il presente, il futuro, ma – rassicura nella terra buona del popolo fedele, nell’espe- l’Apostolo – «voi siete di Cristo e Cristo è di rienza dell’amore fraterno. Non ha forse detto Dio» (1Cor 3,23). Ecco spiegata la modalità di Gesù: «Da questo tutti sapranno che siete miei appartenenza a Dio: attraverso il rapporto uni- discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» co e personale con Gesù, che il Battesimo ci ha (Gv 13,35)? conferito sin dall’inizio della nostra rinascita a vita nuova. È Cristo, dunque, che continua- 4. Cari fratelli e sorelle, vivere questa «mi- mente ci interpella con la sua Parola affinché sura alta della vita cristiana ordinaria» (cfr poniamo fiducia in Lui, amandolo «con tutto Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo millennio il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la ineunte, 31), significa talvolta andare contro- forza» (Mc 12,33). Perciò ogni vocazione, pur corrente e comporta incontrare anche osta- nella pluralità delle strade, richiede sempre un coli, fuori di noi e dentro di noi. Gesù stesso esodo da se stessi per centrare la propria esi- ci avverte: il buon seme della Parola di Dio stenza su Cristo e sul suo Vangelo. Sia nella spesso viene rubato dal Maligno, bloccato dal- vita coniugale, sia nelle forme di consacrazio- le tribolazioni, soffocato da preoccupazioni e ne religiosa, sia nella vita sacerdotale, occorre seduzioni mondane (cfr Mt 13,19-22). Tutte superare i modi di pensare e di agire non con- queste difficoltà potrebbero scoraggiarci, fa- formi alla volontà di Dio. E’ un «esodo che ci cendoci ripiegare su vie apparentemente più porta a un cammino di adorazione del Signore comode. Ma la vera gioia dei chiamati consiste di servizio a Lui nei fratelli e nelle sorelle» nel credere e sperimentare che Lui, il Signore, (Discorso all’Unione Internazionale delle Su- è fedele, e con Lui possiamo camminare, es- periori Generali, 8 maggio 2013). Perciò sia- sere discepoli e testimoni dell’amore di Dio, mo tutti chiamati ad adorare Cristo nei nostri aprire il cuore a grandi ideali, a cose grandi. cuori (cfr 1Pt 3,15) per lasciarci raggiungere «Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per dall’impulso della grazia contenuto nel seme cosine piccole, andate sempre al di là, verso E SANCTA SEDE 11 le cose grandi. Giocate la vita per grandi ide- rio, lo scopra come il tesoro più prezioso della ali!» (Omelia nella Messa per i cresimandi, propria vita e condivida questa ricchezza con 28 aprile 2013). A voi Vescovi, sacerdoti, re- gli altri, vicini e lontani, fino alle estreme pe- ligiosi, comunità e famiglie cristiane chiedo di riferie geografiche ed esistenziali del nostro orientare la pastorale vocazionale in questa di- tempo. rezione, accompagnando i giovani su percorsi La prossima tappa del pellegrinaggio in- di santità che, essendo personali, «esigono una tercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, vera e propria pedagogia della santità, che sia nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei capace di adattarsi ai ritmi delle singole per- prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sone. Essa dovrà integrare le ricchezze della sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo proposta rivolta a tutti con le forme tradizio- nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest’an- nali di aiuto personale e di gruppo e con forme no inizieremo meditando sulla prima: «Beati i più recenti offerte nelle associazioni e nei mo- poveri in spirito, perché di essi è il regno dei vimenti riconosciuti dalla Chiesa» (Giovanni cieli» (Mt 5,3); per il 2015 propongo «Beati i Paolo II, Lett. ap. Novo millennio ineunte, 31). puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8); Disponiamo dunque il nostro cuore ad es- e infine, nel 2016, il tema sarà «Beati i miseri- sere “terreno buono” per ascoltare, accogliere cordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt e vivere la Parola e portare così frutto. Quanto 5,7). più sapremo unirci a Gesù con la preghiera, la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, i Sacramenti 1. La forza rivoluzionaria delle Beatitudini celebrati e vissuti nella Chiesa, con la frater- nità vissuta, tanto più crescerà in noi la gioia Ci fa sempre molto bene leggere e meditare di collaborare con Dio al servizio del Regno di le Beatitudini! Gesù le ha proclamate nella sua misericordia e di verità, di giustizia e di pace. prima grande predicazione, sulla riva del lago E il raccolto sarà abbondante, proporzionato di Galilea. C’era tanta folla e Lui salì sulla col- alla grazia che con docilità avremo saputo ac- lina, per ammaestrare i suoi discepoli, perciò cogliere in noi. Con questo auspicio, e chie- quella predica viene chiamata “discorso della dendovi di pregare per me, imparto di cuore a montagna”. Nella Bibbia, il monte è visto co- tutti la mia Apostolica Benedizione. me luogo dove Dio si rivela, e Gesù che predi- ca sulla collina si presenta come maestro divi- Dal Vaticano, 15 gennaio 2014 no, come nuovo Mosè. E che cosa comunica? Gesù comunica la via della vita, quella via che Francesco Lui stesso percorre, anzi, che Lui stesso è, e la propone come via della vera felicità. In tutta la [L’Osservatore Romano, 17 gennaio 2014] sua vita, dalla nascita nella grotta di Betlemme fino alla morte in croce e alla risurrezione, Ge- 3. Messaggio per la XXIX Giornata Mon- sù ha incarnato le Beatitudini. Tutte le promes- diale della Gioventù se del Regno di Dio si sono compiute in Lui. Nel proclamare le Beatitudini Gesù ci invi- Il contagio ta a seguirlo, a percorrere con Lui la via dell’a- della gioia more, la sola che conduce alla vita eterna. Non è una strada facile, ma il Signore ci assicura Cari giovani, la sua grazia e non ci lascia mai soli. Povertà, afflizioni, umiliazioni, lotta per la giustizia, è impresso nella mia memoria lo straor- fatiche della conversione quotidiana, combat- dinario incontro che abbiamo vissuto a Rio timenti per vivere la chiamata alla santità, per- de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale secuzioni e tante altre sfide sono presenti nella della Gioventù: una grande festa della fede e nostra vita. Ma se apriamo la porta a Gesù, se della fraternità! La brava gente brasiliana ci lasciamo che Lui sia dentro la nostra storia, se ha accolto con le braccia spalancate, come la condividiamo con Lui le gioie e i dolori, speri- statua del Cristo Redentore che dall’alto del menteremo una pace e una gioia che solo Dio, Corcovado domina il magnifico scenario della amore infinito, può dare. spiaggia di Copacabana. Sulle rive del mare Le Beatitudini di Gesù sono portatrici di Gesù ha rinnovato la sua chiamata affinché una novità rivoluzionaria, di un modello di fe- ognuno di noi diventi suo discepolo missiona- licità opposto a quello che di solito viene co- 12 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 municato dai media, dal pensiero dominante. San Giovanni scrivendo ai giovani diceva: Per la mentalità mondana, è uno scandalo che «Siete forti e la parola di Dio rimane in voi e Dio sia venuto a farsi uno di noi, che sia morto avete vinto il Maligno» (1Gv 2,14). I giovani su una croce! Nella logica di questo mondo, che scelgono Cristo sono forti, si nutrono della coloro che Gesù proclama beati sono consi- sua Parola e non si “abbuffano” di altre cose! derati “perdenti”, deboli. Sono esaltati invece Abbiate il coraggio di andare contro corrente. il successo ad ogni costo, il benessere, l’arro- Abbiate il coraggio della vera felicità! Dite no ganza del potere, l’affermazione di sé a scapito alla cultura del provvisorio, della superficialità degli altri. e dello scarto, che non vi ritiene in grado di Gesù ci interpella, cari giovani, perché ri- assumere responsabilità e affrontare le grandi spondiamo alla sua proposta di vita, perché de- sfide della vita! cidiamo quale strada vogliamo percorrere per arrivare alla vera gioia. Si tratta di una gran- 3. Beati i poveri in spirito… de sfida di fede. Gesù non ha avuto paura di chiedere ai suoi discepoli se volevano davve- La prima Beatitudine, tema della prossima ro seguirlo o piuttosto andarsene per altre vie Giornata Mondiale della Gioventù, dichiara (cfr Gv 6,67). E Simone detto Pietro ebbe il felici i poveri in spirito, perché a loro appartie- coraggio di rispondere: «Signore, da chi an- ne il Regno dei cieli. In un tempo in cui tante dremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68). persone soffrono a causa della crisi economi- Se saprete anche voi dire “sì” a Gesù, la vostra ca, accostare povertà e felicità può sembrare giovane vita si riempirà di significato, e così fuori luogo. In che senso possiamo concepire sarà feconda. la povertà come una benedizione? Prima di tutto cerchiamo di capire che co- 2. Il coraggio della felicità sa significa «poveri in spirito». Quando il Fi- glio di Dio si è fatto uomo, ha scelto una via Ma che cosa significa “beati” (in greco di povertà, di spogliazione. Come dice san Pa- makarioi)? Beati vuol dire felici. Ditemi: voi olo nella Lettera ai Filippesi: «Abbiate in voi aspirate davvero alla felicità? In un tempo in gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur cui si è attratti da tante parvenze di felicità, si essendo nella condizione di Dio, non ritenne rischia di accontentarsi di poco, di avere un’i- un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se dea “in piccolo” della vita. Aspirate invece a stesso assumendo una condizione di servo, di- cose grandi! Allargate i vostri cuori! Come ventando simile agli uomini» (2,5-7). Gesù è diceva il beato Piergiorgio Frassati, «vivere Dio che si spoglia della sua gloria. Qui vedia- senza una fede, senza un patrimonio da difen- mo la scelta di povertà di Dio: da ricco che era, dere, senza sostenere in una lotta continua la si è fatto povero per arricchirci per mezzo del- verità, non è vivere ma vivacchiare. Noi non la sua povertà (cfr 2Cor 8,9). E’ il mistero che dobbiamo mai vivacchiare, ma vivere» (Let- contempliamo nel presepio, vedendo il Figlio tera a I. Bonini, 27 febbraio 1925). Nel giorno di Dio in una mangiatoia; e poi sulla croce, do- della Beatificazione di Piergiorgio Frassati, il ve la spogliazione giunge al culmine. 20 maggio 1990, Giovanni Paolo II lo chia- L’aggettivo greco ptochós (povero) non ha mò «uomo delle Beatitudini» (Omelia nella S. un significato soltanto materiale, ma vuol dire Messa: AAS 82 [1990], 1518). “mendicante”. Va legato al concetto ebraico Se veramente fate emergere le aspirazioni di anawim, i “poveri di Iahweh”, che evoca più profonde del vostro cuore, vi renderete umiltà, consapevolezza dei propri limiti, della conto che in voi c’è un desiderio inestingui- propria condizione esistenziale di povertà. Gli bile di felicità, e questo vi permetterà di sma- anawim si fidano del Signore, sanno di dipen- scherare e respingere le tante offerte “a basso dere da Lui. prezzo” che trovate intorno a voi. Quando cer- Gesù, come ha ben saputo vedere santa Te- chiamo il successo, il piacere, l’avere in modo resa di Gesù Bambino, nella sua Incarnazio- egoistico e ne facciamo degli idoli, possiamo ne si presenta come un mendicante, un biso- anche provare momenti di ebbrezza, un falso gnoso in cerca d’amore. Il Catechismo della senso di appagamento; ma alla fine diventia- Chiesa Cattolica parla dell’uomo come di un mo schiavi, non siamo mai soddisfatti, siamo «mendicante di Dio» (n. 2559) e ci dice che la spinti a cercare sempre di più. È molto triste preghiera è l’incontro della sete di Dio con la vedere una gioventù “sazia”, ma debole. nostra sete (n. 2560). E SANCTA SEDE 13

San Francesco d’Assisi ha compreso mol- li negli occhi, ascoltiamoli. I poveri sono per to bene il segreto della Beatitudine dei poveri noi un’occasione concreta di incontrare Cristo in spirito. Infatti, quando Gesù gli parlò nella stesso, di toccare la sua carne sofferente. persona del lebbroso e nel Crocifisso, egli ri- Ma – e questo è il terzo punto – i poveri conobbe la grandezza di Dio e la propria con- non sono soltanto persone alle quali possiamo dizione di umiltà. Nella sua preghiera il Po- dare qualcosa. Anche loro hanno tanto da of- verello passava ore a domandare al Signore: frirci, da insegnarci. Abbiamo tanto da impa- «Chi sei tu? Chi sono io?». Si spogliò di una rare dalla saggezza dei poveri! Pensate che un vita agiata e spensierata per sposare “Madonna santo del secolo XVIII, Benedetto Giuseppe Povertà”, per imitare Gesù e seguire il Vange- Labre, il quale dormiva per strada a Roma e lo alla lettera. Francesco ha vissuto l’imitazio- viveva delle offerte della gente, era diventato ne di Cristo povero e l’amore per i poveri in consigliere spirituale di tante persone, tra cui modo inscindibile, come le due facce di una anche nobili e prelati. In un certo senso i po- stessa medaglia. veri sono come maestri per noi. Ci insegnano Voi dunque mi potreste domandare: come che una persona non vale per quanto possiede, possiamo concretamente far sì che questa po- per quanto ha sul conto in banca. Un povero, vertà in spirito si trasformi in stile di vita, in- una persona priva di beni materiali, conserva cida concretamente nella nostra esistenza? Vi sempre la sua dignità. I poveri possono inse- rispondo in tre punti. gnarci tanto anche sull’umiltà e la fiducia in Prima di tutto cercate di essere liberi nei Dio. Nella parabola del fariseo e del pubblica- confronti delle cose. Il Signore ci chiama a uno no (Lc 18,9-14), Gesù presenta quest’ultimo stile di vita evangelico segnato dalla sobrietà, come modello perché è umile e si riconosce a non cedere alla cultura del consumo. Si trat- peccatore. Anche la vedova che getta due pic- ta di cercare l’essenzialità, di imparare a spo- cole monete nel tesoro del tempio è esempio gliarci di tante cose superflue e inutili che ci della generosità di chi, anche avendo poco o soffocano. Distacchiamoci dalla brama di ave- nulla, dona tutto (Lc 21,1-4). re, dal denaro idolatrato e poi sprecato. Met- tiamo Gesù al primo posto. Lui ci può liberare 4. Perché di essi è il Regno dei cieli dalle idolatrie che ci rendono schiavi. Fidatevi di Dio, cari giovani! Egli ci conosce, ci ama e Tema centrale nel Vangelo di Gesù è il non si dimentica mai di noi. Come provvede ai Regno di Dio. Gesù è il Regno di Dio in per- gigli del campo (cfr Mt 6,28), non lascerà che sona, è l’Emmanuele, Dio-con-noi. Ed è nel ci manchi nulla! Anche per superare la crisi cuore dell’uomo che il Regno, la signoria di economica bisogna essere pronti a cambiare Dio si stabilisce e cresce. Il Regno è allo stesso stile di vita, a evitare i tanti sprechi. Così come tempo dono e promessa. Ci è già stato dato in è necessario il coraggio della felicità, ci vuole Gesù, ma deve ancora compiersi in pienezza. anche il coraggio della sobrietà. Perciò ogni giorno preghiamo il Padre: «Ven- In secondo luogo, per vivere questa Bea- ga il tuo regno». titudine abbiamo tutti bisogno di conversio- C’è un legame profondo tra povertà ed ne per quanto riguarda i poveri. Dobbiamo evangelizzazione, tra il tema della scorsa prenderci cura di loro, essere sensibili alle loro Giornata Mondiale della Gioventù – «Andate necessità spirituali e materiali. A voi giovani e fate discepoli tutti i popoli» (Mt 28,19) – e affido in modo particolare il compito di rimet- quello di quest’anno: «Beati i poveri in spirito, tere al centro della cultura umana la solidarie- perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3). Il tà. Di fronte a vecchie e nuove forme di po- Signore vuole una Chiesa povera che evange- vertà – la disoccupazione, l’emigrazione, tante lizzi i poveri. Quando inviò i Dodici in mis- dipendenze di vario tipo –, abbiamo il dovere sione, Gesù disse loro: «Non procuratevi oro di essere vigilanti e consapevoli, vincendo la né argento né denaro nelle vostre cinture, né tentazione dell’indifferenza. Pensiamo anche sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, a coloro che non si sentono amati, non hanno né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo speranza per il futuro, rinunciano a impegnar- nutrimento» (Mt 10,9-10). La povertà evan- si nella vita perché sono scoraggiati, delusi, gelica è condizione fondamentale affinché il intimoriti. Dobbiamo imparare a stare con i Regno di Dio si diffonda. Le gioie più belle poveri. Non riempiamoci la bocca di belle e spontanee che ho visto nel corso della mia parole sui poveri! Incontriamoli, guardiamo- vita sono quelle di persone povere che hanno 14 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 poco a cui aggrapparsi. L’evangelizzazione, 4. Messaggio al Simposio Internazionale sui nel nostro tempo, sarà possibile soltanto per beni ecclesiastici contagio di gioia. Come abbiamo visto, la Beatitudine dei La logica della gratuità poveri in spirito orienta il nostro rapporto con Dio, con i beni materiali e con i poveri. Da- Al Venerato Fratello Cardinale João Braz vanti all’esempio e alle parole di Gesù, av- De Aviz, vertiamo quanto abbiamo bisogno di conver- Prefetto della Congregazione per gli Istituti sione, di far sì che sulla logica dell’avere di di Vita Consacrata e le Società di Vita Apo- più prevalga quella dell’essere di più! I santi stolica sono coloro che più ci possono aiutare a ca- pire il significato profondo delle Beatitudini. Invio il mio cordiale saluto a Lei e a tutti La canonizzazione di Giovanni Paolo II nella i partecipanti al Simposio Internazionale sul seconda domenica di Pasqua, in questo senso, tema “La gestione dei beni ecclesiastici degli è un evento che riempie il nostro cuore di gio- Istituti di vita consacrata e delle Società di vi- ia. Lui sarà il grande patrono delle GMG, di ta apostolica a servizio dell’humanum e della cui è stato l’iniziatore e il trascinatore. E nella missione nella Chiesa”. comunione dei santi continuerà ad essere per Il nostro tempo è caratterizzato da rilevanti tutti voi un padre e un amico. cambiamenti e progressi in numerosi campi, Nel prossimo mese di aprile ricorre anche il con conseguenze importanti per la vita degli trentesimo anniversario della consegna ai gio- uomini. Tuttavia, pur avendo ridotto la pover- vani della Croce del Giubileo della Redenzio- tà, i traguardi raggiunti spesso hanno contribu- ne. Proprio a partire da quell’atto simbolico di ito a costruire un’economia dell’esclusione e Giovanni Paolo II iniziò il grande pellegrinag- dell’iniquità: «Oggi tutto entra nel gioco della gio giovanile che da allora continua ad attra- competitività e della legge del più forte, dove versare i cinque continenti. Molti ricordano le il potente mangia il più debole» (cfr. Esort. ap. parole con cui il Papa, la domenica di Pasqua Evangelii gaudium, 53). Di fronte alla preca- del 1984, accompagnò il suo gesto: «Carissi- rietà in cui vive la maggior parte degli uomini mi giovani, al termine dell’Anno Santo affido e delle donne del nostro tempo, come pure di a voi il segno stesso di quest’Anno Giubilare: fronte alle fragilità spirituali e morali di tante la Croce di Cristo! Portatela nel mondo, come persone, in particolare i giovani, come comu- segno dell’amore del Signore Gesù per l’uma- nità cristiana ci sentiamo interpellati. nità, ed annunciate a tutti che solo in Cristo Gli Istituti di vita consacrata e le Società di morto e risorto c’è salvezza e redenzione». vita apostolica possono e devono essere sog- Cari giovani, il Magnificat, il cantico di getti protagonisti e attivi nel vivere e testimo- Maria, povera in spirito, è anche il canto di chi niare che il principio di gratuità e la logica del vive le Beatitudini. La gioia del Vangelo sgor- dono trovano il loro posto nell’attività econo- ga da un cuore povero, che sa esultare e mera- mica. Il carisma fondazionale di ciascun Istitu- vigliarsi per le opere di Dio, come il cuore del- to è inscritto a pieno la Vergine, che tutte le generazioni chiamano titolo in questa “logica”: nell’essere dono, “beata” (cfr Lc 1,48). Lei, la madre dei poveri come consacrati, date il vostro vero contribu- e la stella della nuova evangelizzazione, ci aiu- to allo sviluppo economico, sociale e politico. ti a vivere il Vangelo, a incarnare le Beatitudi- La fedeltà al carisma fondazionale e al conse- ni nella nostra vita, ad avere il coraggio della guente patrimonio spirituale, insieme alle fi- felicità. nalità proprie di ciascun Istituto, rimangono il primo criterio di valutazione dell’amministra- Dal Vaticano, 21 gennaio 2014 zione, gestione e di tutti gli interventi compiuti Memoria di Sant’Agnese, vergine e martire negli Istituti, a qualsiasi livello: «La natura del carisma dirige le energie, sostiene la fedeltà ed Papa Francesco orienta il lavoro apostolico di tutti verso l’uni- ca missione» (Esort. ap. postsin. Vita conse- [L’Osservatore Romano, 7 febbraio 2014] crata, 45). Occorre vigilare attentamente affinché i beni degli Istituti siano amministrati con ocu- latezza e trasparenza, siano tutelati e preserva- E SANCTA SEDE 15 ti, coniugando la prioritaria dimensione cari- 5. A colloquio con l’arcivescovo Rodríguez smatico-spirituale alla dimensione economica Carballo, Segretario della Congregazio- e all’efficienza, che ha un suo proprio humus ne per i religiosi nella tradizione amministrativa degli Istituti che non tollera sprechi ed è attenta al buon uti- Il consacrato non lizzo delle risorse. è un’isola All’indomani della chiusura del Concilio Vaticano II, il Servo di Dio Paolo VI richia- A dispetto dei “profeti di sventura” e no- mava a “una nuova ed autentica mentalità cri- nostante ombre o difficoltà, la vita religiosa stiana” e a un “nuovo stile di vita ecclesiale”: è ricca di vitalità, di fermento evangelico, di «Notiamo con vigile attenzione come in un pe- impegno profetico nelle diverse periferie esi- riodo come il nostro, tutto assorbito nella con- stenziali. È un quadro realistico ma pieno di quista, nel possesso, nel godimento dei beni fiducia e di speranza quello che l’arcivescovo economici, si avverta nella opinione pubblica, José Rodríguez Carballo, segretario della Con- dentro e fuori della Chiesa, il desiderio, quasi gregazione per gli Istituti di vita consacrata e il bisogno, di vedere la povertà del Vangelo e le Società di vita apostolica, traccia in questa la si voglia ravvisare maggiormente là dove il intervista al nostro giornale. Vangelo è predicato, è rappresentato» (Udien- za generale del 24 giugno 1970). L’anno che si è chiuso ha visto l’avvicen- Ho voluto richiamare tale bisogno anche darsi di due Papi. Come ha vissuto questo pas- nel Messaggio per la Quaresima di quest’an- saggio il vostro dicastero? no. Gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica sono stati sempre voce pro- La Congregazione ha accolto la rinuncia di fetica e testimonianza vivace della novità che Benedetto XVI con sorpresa e con una certa è Cristo, della conformazione a Colui che si è preoccupazione. Sorpresa perché non ce lo fatto povero arricchendoci con la sua povertà. aspettavamo, preoccupazione perché eravamo Questa povertà amorosa è solidarietà, condivi- molto coscienti di quanto perdevamo: Bene- sione e carità e si esprime nella sobrietà, nella detto XVI amava la vita consacrata e le aveva ricerca della giustizia e nella gioia dell’essen- prestato molta attenzione. Ma appena abbiamo ziale, per mettere in guardia dagli idoli mate- saputo che il suo successore era il cardinale riali che offuscano il senso autentico della vita. Bergoglio, un religioso, la gioia è stata inde- Non serve una povertà teorica, ma la povertà scrivibile. Ora che son passati dieci mesi dalla che si impara toccando la carne di Cristo pove- sua elezione, non possiamo non vedere nella ro, negli umili, nei poveri, negli ammalati, nei decisione sorprendente di Benedetto XVI un bambini. Siate ancora oggi, per la Chiesa e per gesto profetico; e nella scelta di Papa France- il mondo, gli avamposti dell’attenzione a tutti sco un grande dono alla Chiesa e al mondo, e i poveri e a tutte le miserie, materiali, morali e quindi alla vita consacrata. Il Pontefice ama la spirituali, come superamento di ogni egoismo vita religiosa e consacrata, e la conosce mol- nella logica del Vangelo che insegna a confi- to bene. Non si deve dimenticare che è la sua dare nel- la Provvidenza di Dio. stessa vita. E in questi mesi ha dedicato moltis- Mentre esprimo la mia riconoscenza alla sima attenzione alla promozione di questa for- Congregazione per gli Istituti di Vita Consa- ma di sequela di Cristo. D’altra parte, la nostra crata e le Società di Vita Apostolica che ha Congregazione lavora in stretta collaborazione promosso e preparato il Simposio, auspico che con il Santo Padre e si sente molto sostenuta esso porti i frutti sperati. Invoco per questo da lui. Per me, in quanto segretario del nostro l’intercessione della Beata Vergine Maria e dicastero, è un grande dono lavorare vicino a tutti vi benedico. Papa Francesco.

Dal Vaticano, 8 marzo 2014 Che bilancio si può tracciare dell’attività del dicastero nell’anno appena trascorso? Papa Francesco Il bilancio che posso fare è altamente posi- [L’Osservatore Romano, 9 marzo 2014] tivo. Il dicastero ha preso in mano il “polso” della vita consacrata nel mondo. Una vita mol- to ricca e feconda, evangelicamente parlando. 16 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Nella vita consacrata, al contrario di quanto di- dal dicastero. Vogliamo un dicastero “propo- cono i “profeti di sventura”, che non mancano sitivo” e non soltanto che faccia da “notaio”. tra gli uomini di Chiesa e tra gli stessi consa- D’altra parte voglio dire che si sta crescendo crati – i primi forse perché la giudicano soltan- molto nella collaborazione interdicasteriale. to superficialmente, i secondi semplicemente Ci sono incontri frequenti tra diversi dicasteri. perché non la vivono come dovrebbero – c’è molta bellezza, molta vitalità e significatività Camminare insieme: è un invito che Papa evangelica, perché c’è molta santità e impegno Francesco ha rivolto molte volte ai fedeli e in profetico nelle diverse periferie esistenziali. Il particolare ai religiosi. Come va applicato nel dicastero è impegnato attivamente nel promuo- quotidiano? vere tutti questi aspetti positivi. È un obiettivo che stiamo portando a termine attraverso l’in- Questo principio di “camminare insieme” contro con i superiori generali, con i singoli re- per i religiosi comporta una stretta relazione ligiosi – ci sono tanti incontri quotidiani! – e e comunione ad intra del proprio istituto, ma con la partecipazione frequente ai capitoli ge- anche ad extra, tra i diversi istituti e con i laici. nerali o ad altri momenti di formazione. Oltre All’interno di ogni istituto, il camminare insie- a inserire nell’organico del dicastero membri me si vive nella vita fraterna in comunità, che che conoscono bene la teologia della vita con- oggi è percepita come un elemento essenziale sacrata, si lavora molto bene con le due Unioni della vita religiosa e come la sua prima forma dei superiori e delle superiore generali, e con di missione. Tra gli istituti, il camminare insie- alcune commissioni di esperti che vengono me si vive portando avanti attività e opere in- dall’esterno e trattano diverse tematiche che sieme, specialmente tra gli istituti con una cer- interessano la vita consacrata. Uno strumento ta affinità carismatica. Questa è già una bella di animazione è la rivista che il dicastero pub- realtà, particolarmente in regioni periferiche. blica ogni quadrimestre, «Sequela Christi», Con i laici si sta lavorando molto nel campo oltre al corso di formazione che si tiene ogni dell’insegnamento e della sanità, così come anno presso l’Università Urbaniana. Il dicaste- anche in attività sociali. È necessario ribadire ro ha anche in cantiere la redazione di alcuni che oggi più che mai per i religiosi si fa urgen- documenti riguardanti la vita contemplativa, i te rispondere alla vocazione e alla missione fratelli laici, la gestione dei beni, la revisione della comunione che diventa collaborazione e del documento Mutuae relationes, in collabo- interdipendenza, atteggiamento che nasce da razione con la Congregazione per i vescovi. una forte spiritualità di comunione. Il Papa ci sta ricordando che il religioso non è un’isola. Come rispondete alle situazioni di difficol- Non penso di tradire il suo pensiero se dico tà che si trovano a vivere alcune comunità re- che anche gli istituti non possono considerarsi ligiose? delle isole.

Ombre e difficoltà non mancano, come Adorare e servire sono due dimensioni fon- in ogni realtà della Chiesa. Mi riferisco agli damentali dei religiosi. A volte è prevalsa l’u- abbandoni, a certe situazione di mediocrità e na o l’altra. Come armonizzarle al servizio del di conflitto, così come alla gestione dei beni. popolo di Dio? Queste difficoltà sono per il dicastero delle ve- re sfide. Tentiamo di rispondere a esse con la La dimensione contemplativa o mistica e la consulenza giuridica, accompagnando alcuni dimensione missionaria sono gli elementi fon- istituti in difficoltà attraverso le figure dell’as- damentali della vita consacrata. La prima deve sistente, del visitatore o del commissario pon- sbocciare nella seconda e la seconda deve ali- tificio. Inoltre stiamo portando avanti alcune mentarsi della prima. Si deve, quindi, avere un iniziative per prevenire situazioni non facili da progetto di vita che io chiamerei “ecologico”, gestite: per esempio, a marzo il dicastero orga- e cioè che armonizzi queste due dimensioni. nizzerà un seminario di studio sulla gestione Vedo qui una grande sfida alla formazione, sia dei beni da parte dei religiosi. D’altra parte, permanente che iniziale. È in questo senso che come ho già detto, c’è una stretta relazione con ritengo che si debba fare un “salto di qualità” il Santo Padre, che ci sostiene anche quando ci ed evitare uno pseudo misticismo così come sono da prendere decisioni non popolari e che un attivismo che non tenga conto dell’esigenza ci incoraggia nelle diverse iniziative proposte di una profonda esperienza di Dio. E SANCTA SEDE 17

Uno dei temi su cui insiste il Papa è quel- che vogliamo – e per questo lavoreremo – sia lo di annunciare il Vangelo fino alle periferie un anno di grazia per tutti i consacrati. Ci so- non solo fisiche, ma anche esistenziali. È un no in vista molti progetti. Tra questi, nel 2014 invito soprattutto per i consacrati? ci sarà un seminario di studio sulla gestione dei beni da parte dei religiosi. Si svolgerà nei Sì. La vita religiosa e consacrata è chiamata giorni 8 e 9 marzo presso l’auditorium Anto- ad annunciare il Vangelo in ogni luogo e in nianum di Roma e vi parteciperanno tutti gli ogni circostanza, particolarmente nelle peri- economi e le econome generali. In novembre ferie esistenziali. Papa Francesco ci sfida co- è programmata anche la plenaria della nostra stantemente a prendere questa direzione. Lo ha Congregazione, che rifletterà sul novum nella fatto ad esempio durante il bell’incontro che vita consacrata. Inoltre ci saranno periodica- ha tenuto con i superiori generali lo scorso 29 mente delle lettere rivolte a tutti i consacrati novembre. In quell’occasione ha chiesto ai re- che tenteranno di attualizzare per loro il ma- ligiosi di uscire verso le periferie segnate dalla gistero di Papa Francesco e di preparare bene povertà, ma anche verso le periferie del pen- l’anno della vita consacrata, in occasione del siero. La vita consacrata sta già facendo molto quale, inoltre, avremo diversi incontri interna- in queste periferie, ma non può addormentarsi. zionali a Roma. Il suo spazio privilegiato sta in questi campi di frontiera e quindi li deve rivisitare sempre. La Nicola Gori vita consacrata, ci ricordava allora Papa Fran- cesco, deve essere profetica. È questa una di- [L’Osservatore Romano, 18 gennaio 2014, mensione irrinunciabile, non negoziabile. Non p.7] si può semplicemente giocare ad esserlo. 6. Si celebra domenica la giornata della vita L’immigrato e il senza tetto che bussano al- consacrata le porte interpellano anche i consacrati. In che modo rispondete a questa sfida? La misura di Dio la regola dell’amore Si tratta di realtà che stanno chiedendo al- la vita consacrata una vita più vicina a questo Erano più di cento i superiori generali ri- tipo di povertà. Non soltanto una vicinanza cevuti da Papa Francesco in Vaticano lo scor- fisica, ma direi soprattutto una vicinanza esi- so 29 novembre. Sono state tre ore di dialogo stenziale, in modo che lo stile di vita dei reli- spontaneo e trasparente, che hanno lasciato un giosi non li allontani da quello dei poveri e non segno sui volti e nei cuori dei presenti. scandalizzi i poveri. La povertà professata dai Non penso che la felicità sperimentata da religiosi non può ridursi a una mera ideologia, tutti noi fosse motivata solo dall’annuncio del ma è una forma concreta di vivere. In questo Pontefice di voler dedicare il 2015 alla vita senso i religiosi sono chiamati a condurre una consacrata. Era molto di più. Ci siamo sentiti vita più austera ed essenziale, una vita più in confermati da Pietro nel cammino attuale de- consonanza con il voto di povertà che li fac- gli ordini, dei monasteri, delle congregazioni, cia essere e sentirsi veramente liberi davanti ai degli istituti e delle società di vita apostolica beni materiali; una vita solidale con i poveri, sparsi nel mondo. Senza aggirare i problemi, mettendo anche a loro servizio delle strutture e le debolezze e i peccati presenti nella vita con- spazi appartenenti ai religiosi e condividendo sacrata oggi, il Papa ci ha richiamati alla cen- con loro i beni che la Provvidenza fa arrivare. tralità della bellezza e della responsabilità per- Anche qui vedo una grande sfida per i religio- sonale e comunitaria della nostra vocazione. si. Questi fanno già tanto per i bisognosi, ma La vita consacrata «più fedelmente imita l’amore ci spinge a fare molto di più. e continuamente rappresenta nella Chiesa la forma di vita che Gesù, supremo consacrato e Quali sono i progetti della Congregazione missionario del Padre per il suo Regno, ha ab- per il futuro? bracciato e ha proposto ai discepoli che lo se- guivano» (Vita consecrata, 22). Essa dunque Prima di tutto direi che gli anni 2014 e 2015 è «speciale memoria del suo essere di Figlio saranno marcati per noi dalla preparazione e che fa del Padre il suo unico Amore – ecco la celebrazione dell’anno della vita consacrata, sua verginità –, che in Lui trova la sua esclu- 18 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 siva ricchezza – ecco la sua povertà – ed ha Anche per i consacrati e le consacrate è il mo- nella volontà del Padre il “cibo” di cui si nutre mento di credere all’amore. Che è sempre a mi- – ecco la sua obbedienza –» (Messaggio per sura di Dio. E va reso concreto a misura d’uomo. la prima giornata della vita consacrata, 1997). Dopo il concilio Vaticano II la vita con- João Braz De Aviz sacrata, nelle sue forme attuali, ha compiuto Prefetto della CIVCSVA un profondo cammino di rinnovamento. Sono [L’Osservatore Romano, 2 febbraio 2014] cresciute anche le difficoltà, in proporzioni e in circostanze diverse. Il concilio ha sottoline- 7. Intervista al Segretario della Congrega- ato alcuni orizzonti precisi da focalizzare: sce- zione per i religiosi gliere come regola suprema il «seguire Gesù» proposto nel Vangelo; conoscere e osservare Originali non fotocopie fedelmente lo spirito e le intenzioni dei fonda- tori; partecipare alla vita della Chiesa locale; «Restate secolari, non siate una fotocopia essere informati e aggiornati sulle realtà uma- dei frati o delle suore. Siate fieri della vostra ne dei nostri tempi; promuovere anzitutto il secolarità. E poi: andate alle periferie, dove rinnova- mento spirituale; corrispondere alle nessuno vuole andare o dove noi religiosi non necessità dell’apostolato, alle esigenze della possiamo andare. Il vostro chiostro è il mon- cultura, alle circostanze sociali ed economi- do»: è un richiamo forte, quello che giunge ai che, specialmente nei territori di missione; laici francescani da fra José Rodríguez Carbal- coltivare lo spirito di preghiera, attingendo lo OFM, Segretario della Congregazione vati- in primo luogo alla Sacra scrittura; celebrare cana per i religiosi, già ministro generale dei col cuore e con la bocca la sacra liturgia, spe- frati minori. Fra José viene eletto «199° suc- cialmente il mistero eucaristico; e con la forza cessore di san Francesco d’Assisi›› nel 2003, dell’Eucaristia e della Parola, amare i fratelli, e guida l’Ordine finché, il 6 aprile 2013, papa rispettare e stimare i pastori con spirito filiale Francesco lo nomina Segretario della Congre- e sentire con la Chiesa. gazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le È un rinnovamento, assunto da molti isti- Società di Vita Apostolica. La Congregazione tuti, che obbedisce a tre grandi criteri, indica- vaticana è quella cui fa riferimento giuridico ti dal decreto conciliare Perfectae caritatis: l’Ordine Francescano Secolare, a differenza ritorno alle fonti della vita cristiana; ritorno di altre associazioni e movimenti laicali che all’ispirazione primitiva e originale degli isti- fanno capo al Pontificio Consiglio per i Lai- tuti; adattamento alle condizioni del tempo. ci. Quella di Carballo, oggi arcivescovo, è In questo senso, la nostra Congregazione stata la prima nomina ufficiale del neoeletto lavora ogni giorno al servizio degli orienta- Papa: un gesto significativo. «La responsabi- menti del Papa e del buon ordinamento della lità dei francescani in questo momento storico vita di circa duemila istituti, per un totale di – rimarca Carballo – è grande», e si dispiega un milione e mezzo di consacrati e consacra- soprattutto nel contributo alla “nuova evange- te. Il rapporto sincero e profondo con l’Unione lizzazione”. Nell’intervista con FVS, l’Arci- dei superiori generali (USG) e con l’Unione vescovo col saio spiega: «il mondo si attende internazionale delle superiore generali (UISG) tanto da noi. Come francescani non possiamo è molto fecondo di progressi. dimenticare che la fedeltà al carisma e alla no- L’asse principale sul quale ruota l’identità e stra identità sono sempre itineranti e creative». la vita dei consacrati è la spiritualità di comu- nione. Questo orientamento è cresciuto negli Quale contributo possono darei religiosi ei anni successivi al concilio e viene proposto laici francescani alla nuova evangelizzazione? come criterio per la formazione dell’uomo e della donna, in modo particolare per i discepo- Come frati e come francescani secolari sia- li di Cristo nella Chiesa. Ciò implica un ritor- mo chiamati a dare, prima di tutto, la testimo- no esperienziale al mistero centrale della fede, nianza di una vita totalmente donata al Signore la Santissima Trinità. Qui il consacrato potrà e ai fratelli, particolarmente agli ultimi. Questi trovare le luci autentiche per costruire una vi- devono essere – di fatto, e non solo in via teo- ta fraterna capace di generare la presenza del rica – i nostri prediletti, perché sono i prediletti Signore, senza la quale il suo cuore non riesce di Gesù e di Francesco. Inoltre noi frati e voi a essere veramente felice. laici possiamo offrire al mondo contempora- E SANCTA SEDE 19 neo il dono della comunione. In questo modo con la vita. Ricordiamo quanto Francesco dice esprimeremo il mistero della Chiesa che è co- sulla predicazione: la prima forma di predi- munione. Per tutti i francescani la vita di co- cazione è la testimonianza silenziosa. Poi, se munione e di fraternità è elemento essenziale conviene davanti a Dio, si deve anche predica- per collaborare alla nuova evangelizzazione. re. Meno parole e più esempio, maestri e testi- moni allo stesso tempo: è quanto ci chiedono In tale prospettiva, come possiamo recepire, il mondo e la Chiesa in questo momento. Papa nel nostro specifico, tre verbi usati più volte dal Francesco ci mostra il cammino per confessare Papa: «camminare», «edificare», «confessare»? la fede in modo comprensibile per l’uomo di oggi. Con i suoi gesti, profondamente evange- Iniziamo dal «camminare››, che è essen- lici, ci rivela, ancora una volta, che mentre le ziale per un cristiano e, naturalmente, per un parole muovono gli esempi trascinano. Non si francescano. La vita è cammino, cammino alla può separare vita e messaggio. presenza del Signore per scoprire cosa ci chie- de il Signore. Un giovane, come un adulto, è Nella GMG di Rio de Janeiro il Papa ha chiamato a vivere alla presenza del Signore, richiamato tutti alla semplicità. Cosa può dire sapendo che Lui c’è sempre, ci accompagna Francesco d’Assisi ai giovani d’oggi? sempre, non ci abbandona mai. Per noi france- scani è importante camminare con altri fratelli Ai Pastori, ai giovani, a tutti, Francesco e sorelle: ecco l’importanza della fraternità, d’Assisi grida: «Vangelo››. Francesco è pro- ecco l’importanza di sentirci famiglia. E cam- fondamente attuale: perché è “esegesi vivente minare anche mano nella mano con la Chiesa. del Vangelo”, un Vangelo vissuto nella radica- Questo è garanzia per non sbagliare strada. lità, «sine glossa». Francesco prende il Vange- lo nella sua nudità e quindi nella sua freschez- Il verbo «edificare» richiama il compito, za, nella sua “lingua madre”. Per Francesco, per noi francescani, di riparare la chiesa? dire Vangelo è dire Gesù Cristo. Francesco è tutto Vangelo, è tutto Cristo. E, poiché Cristo Il Santo Padre, quando parla di «edificare», si è fatto “piccolo”, anche Francesco vuole chiede che si faccia sulla roccia che è Cristo. vivere fino in fondo la minorità, fatta di sem- Cristo occupi il centro della nostra vita. È Lui plicità, di spogliazione. Né la Chiesa, né noi il cammino, la verità e la vita. Detto con le francescani possiamo allontanarci della sem- parole di Francesco, Lui è «tutto». Dal primo plicità, altrimenti non andremo lontano. La momento, il Santo Padre insiste nel dire chela semplicità è condizione per capire il Vangelo, Chiesa non è una ONG. Ecco perché la fede la minorità condizione per seguire Cristo. è un elemento indispensabile per costruire la Chiesa. Senza la fede non si può concepire la Fra José, che messaggio lancia ai france- Chiesa e non si può edificare la Chiesa. Co- scani secolari d’Italia, nel loro impegno perla me ricorda papa Benedetto XVI nella lettera “nuova evangelizzazione”? apostolica Porta Fidei, la fede, lampada che illumina il nostro cammino, può illuminare il Restate secolari, non siate una fotocopia dei cammino di tanti altri. Non basta celebrarla frati o delle suore. Siate fieri della vostra seco- nelle nostre comunità. Si deve testimoniarla larità. E poi, non dimenticate che la formazio- negli ambiti dove siamo: al lavoro, in famiglia, ne è garanzia di un vissuto con passione e di un tra gli amici. Parlando di «riparare›› o «edifi- futuro abbracciato con speranza. Direi anche: care» la Chiesa non possiamo dimenticare altri andate alle periferie, dove nessuno vuole an- due aspetti: il primo è riparare la propria esi- dare o dove noi religiosi non possiamo andare. stenza, quindi convertirsi in “vangelo viven- Uscite dalle sacrestie: i vostri luoghi preferiti te”. In secondo luogo, per riparare la Chiesa è siano le strade, le piazze, le famiglie, i luoghi necessaria una vita fraterna autentica. La fra- di lavoro. Il vostro chiostro è il mondo. Appar- ternità, per ogni seguace di san Francesco, è la tenenti a una fraternità, inviati dalla fraternità, prima forma di evangelizzazione. ben formati, andate, testimoniate, annunciate.

Il terzo verbo è «confessare»: cosa signifi- Roberto Luzi ca per i laici francescani? [«FVS», la Rivista dell’Ordine Francesca- La “confessione della fede” si fa soprattutto no Secolare d’Italia, nn. 12 e 1, pp. 54-60]

EX ACTIS MINISTRI GENERALIS

1. Documento del CPO consigliare circa il luogo del Capitolo (CCGG, Roma, 7 febbraio 2014 art. 194 §5). Terzo: “Trattare dei problemi economici dell’Ordine” (CCGG, art. 194 §6). Vino nuovo Infine: “Prestare aiuto al Ministro generale e in otri nuovi al Definitorio nel governo e nell’animazione Presentazione dell’Ordine” (CCGG, art. 194 §1). Collegial- mente, il Governo dell’Ordine e i membri del Carissimi Confratelli, Consiglio Plenario hanno davvero lavorato il Signore vi doni la sua pace! con straordinario impegno per raggiungere questi obiettivi. Con un profondo senso di gratitudine e gio- Cercando di dare compimento alle proprie ia vi presento, il Documento finale del Consi- responsabilità nei confronti dell’Ordine, il glio Plenario dell’Ordine, che ha avuto luogo Consiglio Plenario si è sforzato anche di “ri- a Konstancin-Jeziorna, in Polonia, dal 17 al tornare alla fonte e recuperare la freschezza 30 novembre 2013. Quarantatre Frati hanno originaria” della vita dei Frati Minori, radica- partecipato con voce attiva a quest’incontro, ta nel Vangelo. Le “nuove strade” e i “meto- ispirato alla sfida proposta dal Signore Gesù ai di creativi”, che Papa Francesco ci chiama a suoi discepoli e a tutti noi: “Vino nuovo in otri creare nell’Ordine, nella Chiesa e nel mondo, nuovi” (Mt 9,17). Questo tema sprona tutti noi sono i compiti quotidiani di ciascun Frate del- come Ordine a cercare sempre la voce del Si- la Fraternità universale. Il Consiglio Plenario gnore Gesù, che opera nella nostre Fraternità, rappresenta un ulteriore contributo a questo le quali hanno come responsabilità fondamen- cammino di rivitalizzazione e di rinnovamen- tale quella di costruire centri di comunione in to spirituale. Mentre ci prepariamo al Capitolo modo che sia il singolo Frate sia la Fraternità generale 2015, ciascuno di noi e noi tutti insie- possano diventare testimoni viventi della bon- me dobbiamo aprire i nostri cuori all’azione tà e della misericordia di Dio, sempre operanti dello Spirito di Dio; dobbiamo entrare sempre in mezzo a noi, e possano andare per il mondo più profondamente in noi stessi per ascoltare come fratelli “più piccoli” del Vangelo. e discernere la voce dello Spirito di Dio, che Nell’illuminante Esortazione Apostolica opera nella vita dei Frati forgiando forti legami Evangelii gaudium Papa Francesco parla in umani e spirituali tra i Fratelli in fraternità; e diversi modi del “vino nuovo” e degli “otri dobbiamo spalancare le porte delle nostre Fra- nuovi” dei quali dobbiamo dare autentica te- ternità a tutto il popolo di Dio e al creato, im- stimonianza: Ogni volta che cerchiamo di boccando ancora e sempre la via della minorità tornare alla fonte e recuperare la freschezza e dell’itineranza. Questo cammino ci porterà originale del Vangelo spuntano nuove strade, al compimento pieno del “vino nuovo in otri metodi creativi, altre forme di espressione, se- nuovi”, come fratres et minores. Mi auguro gni più eloquenti, parole cariche di rinnova- che ciascuno di noi possa avere il coraggio to significato per il mondo attuale. In realtà, di accogliere a braccia aperte la chiamata del ogni autentica azione evangelizzatrice è sem- Vangelo a questa santa novità! pre “nuova” (n. 11). Fraternamente Il Consiglio Plenario dell’Ordine 2013 aveva quattro obiettivi specifici. Primo: de- Roma, 7 febbraio 2014 terminare il “numero e il metodo di elezione dei Definitori generali da eleggersi al Capitolo Fr. Michael A. Perry, OFM generale del 2015”, accordando al Consiglio Vostro Servo e Ministro generale Plenario “voce deliberativa in merito a que- sta materia” (Portatori del dono del Vange- Prot. 104542 lo, Mandato 46). Secondo: “Collaborare alla preparazione del prossimo Capitolo generale e 22 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

I. Principi ispirazionali quisire una nuova mentalità per offrire nuove risposte a tutti i livelli, sia personale che delle Premessa nostre strutture, affinché esse siano una vera espressione del nostro essere Frati Minori in- 1. La vita del nostro Ordine nel corso della seriti nella vita e nella società1. storia si è caratterizzata sempre per l’impegno 5. Il cambiamento delle strutture, tuttavia, di ascolto e di risposta alla volontà di Dio che, è infruttuoso se la nostra vita personale non nel suo Figlio Gesù Cristo e nel sublime gesto cambia, se il Vangelo non è al centro della della sua spoliazione, chiama anche a noi Frati nostra vocazione: «c’è un processo di ristrut- Minori a spogliarci per essere coerenti con il turazione molto più profondo che deve avere dono ricevuto nella nostra vocazione, vivendo luogo, un processo che ha anche a che fare con la novità del Vangelo non come un ricordo da la conversione della mente e del cuore, la ri- vantare ma come una sfida da assumere. strutturazione di ogni Frate Minore, affinché 2. La novità alla quale il nostro Ordine è ciascun fratello permetta allo Spirito di Dio di chiamato, non comporta il cambiamento di condurlo nel cammino di conversione perma- tutto perché ormai inefficiente, obsoleto o nente»2. superato. Il vino del Vangelo è sempre nuo- vo e la nostra Fraternità, ancorando la propria Fratelli in comunione esistenza nel Figlio diletto, diviene anch’essa Tutti allo stesso modo siano chiamati frati mi- novità. Tuttavia, dopo il lungo percorso di ma- nori (Rnb 6,3) turazione iniziato con il Consiglio Plenario di Cominciamo, fratelli! (1Cel 103) Guadalajara (Messico) nel 2001, si evince che oggi è tempo che alcuni otri, ovvero alcune 6. Nella Vita del beato Francesco, Tomma- nostre strutture, vengano rinnovate per meglio so da Celano riferisce un detto che Francesco conservare il vino del Vangelo per offrirlo ai d’Assisi rivolse ai sui frati: «“Cominciamo, fratelli e alle sorelle del nostro tempo. fratelli, a servire il Signore Iddio, perché fi- 3. Il Ministro Generale, Fr. Michael Per- nora abbiamo fatto poco o nessun profitto!”. ry, all’inizio del nostro lavoro assembleare Non credeva di aver conquistato il traguardo ha affermato che «questo Consiglio Plenario e, perseverando instancabile nel proposito di dovrebbe provocare in noi un senso di vita un santo rinnovamento, sperava sempre di nuova», permettendo «a Dio di essere al cen- poter ricominciare daccapo» (1Cel 103). So- tro delle nostre vite, del nostro ragionare e di- stenuti dallo spirito di Francesco e mossi dalla scernere, al centro delle nostre strutture e del sua esortazione, durante il Consiglio Plenario nostro Ordine». Le strutture non possono spe- di Konstancin-Jeziorna abbiamo riafferma- gnere la novità del Vangelo, ma devono ren- to – come fecero i nostri fratelli a Guadala- dersi disponibili ad esso, superando il pericolo jara – che la persona del frate-in-relazione è della auto-referenzialità ed entrando nella pro- la struttura fondamentale del nostro Ordine3: spettiva della interrelazione, dell’inter-cultu- da questo presupposto basilare sono scaturite ralità, di una dimensione fraterna affettiva ed le riflessioni, le scelte e gli orientamenti che, effettiva, attenta alla vita degli altri nella carità in risposta al mandato affidatoci dal Capito- evangelica. lo generale del 2009, presentiamo con questo 4. Tenendo conto della storia del popolo documento a tutti voi fratelli dell’Ordine dei polacco, con momenti molto significativi e an- Frati Minori. che tragici della loro lotta per la difesa della li- 7. Desideriamo, inoltre, comunicarvi la bertà, raccogliamo l’esempio della vita e testi- gioia della comunione fraterna vissuta in Po- monianza di san Massimiliano Maria Kolbe e lonia: come fratelli, provenienti da varie parti del beato don Jerzy Popielusko – che abbiamo del mondo – alcune segnate da profonde soffe- avuto modo di conoscere attraverso i luoghi renze e conflitti che rendono talvolta difficile della loro vita terrena –, per affrontare le sfide vivere fedelmente la vocazione di Minori –, presenti nelle nostre realtà sociali, nazionali e abbiamo condiviso la grazia della nostra voca- locali, che hanno bisogno di nuovi e veri testi- zione e l’impegno nel testimoniare la forza del moni del Vangelo, segni profetici ed autentici carisma francescano e il suo valore profetico che denunciano i falsi valori del nostro tempo per il mondo attuale. (cf. CCGG 67). Ci viene suggerito dall’Instru- mentum laboris del Consiglio Plenario di ac- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 23

Chiamati alla comunione fraterna di quella gioia che può scaturire solo da una Nulla, dunque, di voi trattenete per voi! (LOrd, personale intimità con Cristo (cf. Gv 15,11), 29) che ci guida sulle sue orme a una vita offerta al servizio di tutti i fratelli e di tutte le sorelle, 8. Il fondamento della vocazione di ciascun di coloro la cui povertà e il cui dolore salgono Frate Minore è la chiamata rivoltagli da Dio verso il cielo come un grido a cui l’Altissimo a vivere in comunione con Lui, con i fratelli risponde inviando noi Frati Minori. e con il mondo intero, per «osservare il santo 12. La vita di comunione – comunione con Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vi- Cristo, comunione con i fratelli, comunione vendo in obbedienza, senza nulla di proprio e con tutte le persone e con tutto il creato – è il in castità» (Rb 1,1) nel nostro tempo e per il cuore della vocazione di ogni Frate, ed è per- nostro tempo. Questa è la nostra Regola e vita ciò fondamentale per la nostra identità di Frati (cf. CCGG 1 §1; per la formula della nostra Minori. La comunione, quindi, è allo stesso Professione cf. CCGG 5). modo fondamentale per la rete di relazioni in 9. Questa è una chiamata essenzialmente cui ognuno di noi vive come membro dell’Or- personale ed è un grande mistero. Può essere dine, in particolare le relazioni che intrattenia- compresa solo nella misura in cui ognuno di mo con i fratelli che sono i nostri Ministri. noi vive il Vangelo di Gesù Cristo, seguendo le sue orme, fino ad arrivare al punto in cui Vivere la comunione fraterna in minorità poter dire: «Sono stato crocifisso con Cristo, E nessuno sia chiamato priore! (Rnb 6,3) e non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2,19-20). Per questa ragione l’esortazione di 13. Per dare vita a questa comunione frater- frate Francesco nella sua Lettera a tutto l’Or- na Francesco ha chiamato fratelli coloro che dine continua a parlarci, con un’attualità vali- esercitano l’autorità di Ministri e li ha stabiliti da ancor oggi come quando fu scritta: «Nulla, come servitori degli altri frati: «E nessuno sia dunque, di voi trattenete per voi, affinché tutti chiamato priore, ma tutti allo stesso modo si- e per intero vi accolga Colui che tutto a voi si ano chiamati frati minori. E l’uno lavi i piedi offre» (LOrd 29). all’altro (Gv 13,14)» (Rnb 6,3-4)4. Questa mo- 10. Questa intimità, questa comunione con dalità di comprensione dell’autorità al servizio Cristo non è per amore del Frate stesso. È per della comunione richiede di coltivare un parti- amore del Vangelo. Per questa ragione il Si- colare stile di governo da parte dei Ministri dei gnore gli dona dei fratelli e fa di lui un dono Frati Minori. La prima e più importante qualità per loro. Nella comunione fraterna noi Frati era e rimane una spiccata tenerezza materna: impariamo che cosa significhi seguire le or- «I frati, che sono ministri e servi degli altri me di Colui che è venuto per servire e non per frati, visitino ed ammoniscano i loro fratelli e essere servito (cf. Mt 20,28), e impariamo a li correggano con umiltà e carità, non coman- donarci a tutti come fratelli minori (cf. CCGG dando ad essi niente che sia contro la loro ani- 64). In questo modo noi Frati invitiamo tutti ma e la nostra Regola» (Rb 10,1). gli uomini, attraverso la testimonianza della 14. Frate Francesco nei suoi scritti ci indi- nostra vita di Minori, a riconoscere la loro di- ca uno “stile tipicamente minoritico” di vivere gnità di figli di Dio e a rinnovare la faccia della le relazioni fraterne e l’autorità «come servi terra (cf. LOrd 9; inoltre CCGG 83 §2 e 87 §1). e soggetti a tutti, pacifici ed umili di cuore» 11. In questa prospettiva, la comunione alla (CCGG 64), senza appropriarsi dei ruoli e quale siamo chiamati abbraccia l’identità uni- degli uffici5. Nella Regola bollata leggiamo ca di ogni Frate come figlio di Dio, e chiama che «ovunque sono e si incontreranno i frati, ciascuno in un reciproco scambio di doni per si mostrino tra loro familiari l’uno con l’altro. offrire noi stessi come dono reciproco e come E ciascuno manifesti all’altro con sicurezza le dono al mondo, sia come Frati che come Fra- sue necessità, poiché se la madre nutre e ama ternità (cf. CCGG 40). La comunione sostie- il suo figlio (cf. 1Ts 2,7) carnale, quanto più ne la nostra libertà di figli di Dio e ci invita, premurosamente uno deve amare e nutrire il in quella stessa libertà, a rispondere alla vo- suo fratello spirituale?» (Rb 6,7-9; cf. anche ce di Dio con cuore amorevole mentre Dio ci Rnb 9,10-11). Per garantire la dimensione re- parla attraverso i legami della comunione che lazionale e reciproca dell’autorità, Francesco condividiamo come fratelli tra di noi e con il riserva per sé il titolo di “madre”, e non quello nostro mondo. La comunione, infine, ci colma di padre, quando scrive a frate Leone per indi- 24 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 cargli la sua volontà (cf. Lettera a frate Leone ritengono “superiori” ma anche dai Frati che 3) e nella Regola per gli eremi organizza la vi- hanno dimenticato di aver aderito ad una co- ta dei fratelli sull’alternanza dei ruoli tra madri munione di fratelli con i quali camminare sulle e figli (cf. Rer 1-2)6. orme di Colui che non è venuto a compiere la sua volontà, ma quella di Colui che lo ha man- 15. Possiamo dire, perciò, che Francesco in- dato (cf. Gv 6,38). Così Francesco chiama tutti tende l’autorità essenzialmente come servizio i Frati, sia i Ministri, sia i fratelli da loro servi- e cura, come generazione dei fratelli alla vita ti, a vivere in relazione mutua e reciproca gli del Vangelo: «E si ricordino i ministri e servi uni con gli altri (cf. CCGG 45 §§2-3). Lo stile che il Signore dice: “Non sono venuto per es- tipico dei Frati Minori nel vivere l’autorità e sere servito, ma per servire” (Mt 20,28), e che l’obbedienza – voluto da Francesco e maturato a loro è stata affidata la cura delle anime dei lungo otto secoli e sancito nella nostra legisla- frati, e se di essi qualcuno si perdesse per loro zione –, è stato recentemente proposto dalla colpa e cattivo esempio, nel giorno del giudi- Chiesa a tutta la vita consacrata8. zio dovranno rendere ragione (cf. Mt 12,36) 18. L’autorità tra i Frati Minori è al servizio davanti al Signore Gesù Cristo» (Rnb 4,6). della comunione dei fratelli tra di loro, con il Non sarà anche la mancanza di questo atteg- mondo e, infine, con Dio che ci ha chiamati a giamento relazionale tra noi Frati a creare nel- vivere il santo Vangelo di nostro Signore Ge- la nostra vita troppi conflitti interpersonali, un sù Cristo (cf. CCGG 45 §1). Quando quest’au- debole senso di fiducia e di appartenenza e dif- torità viene esercitata bene, abilita noi Frati a ficoltà nel vivere la fedeltà e la perseveranza, fare di noi stessi una lingua con cui possiamo come la ricerca sulla “Situazione dell’Ordine proclamare l’amore salvifico di Dio in Cristo. oggi” presentata durante il Consiglio Plenario Infatti, come Francesco, anche noi Frati Mi- ha dimostrato? Facciamo ancora più spazio nori non siamo chiamati per amore nostro, ma nelle nostre fraternità alla cura reciproca, alla per amore di Dio e per contribuire alla comu- tenerezza e alla misericordia, considerando la nione di tutti e di tutto il creato nella vita del Lettera di Francesco ad un ministro come un Dio Trino (cf. Gv 17, 18-23). efficace modello per la gestione e risoluzione 19. La fraternità di Francesco, ieri ed og- dei conflitti. gi, ha nel Capitolo (generale e provinciale) la 16. Un’altra caratteristica essenziale di più alta espressione del servizio dell’autorità e questo stile minoritico è il suo radicale spirito dell’obbedienza reciproca. Noi Frati, in ascol- di apertura. I Ministri devono essere completa- to della volontà di Dio che ci ha chiamati e ci mente a disposizione dei loro fratelli: «I mini- invia ad annunciarlo, in occasione dei Capi- stri, poi, li accolgano con carità e benevolenza toli facciamo un’esperienza di discernimento e usino nei loro confronti tanta familiarità, che e condivisione di ciò che piace al Signore. È quelli possano parlare con loro e fare come i questo il senso della celebrazione dei Capitoli padroni con i loro servi; infatti, così deve es- in occasione della festa di Pentecoste: la nostra sere, che i ministri siano i servi di tutti i frati» è una vita dello Spirito e nello Spirito, che vi- (Rb 10,5-6). Siamo convinti che «se esercitata ve l’autorità e l’obbedienza in risposta a colui evangelicamente, l’autorità dovrebbe condurci «che ci ha amati per primo» (1Gv 4,19). La ad una comprensione e pratica migliori dell’a- Pentecoste e la Porziuncola come “luoghi” per scolto, ossia ad una maggiore esperienza di la celebrazione dei Capitoli9, sono anche oggi minoritas»7. per noi, come nelle intenzioni di Francesco, 17. Francesco non era un idealista sprov- un impegno ed una opportunità per rivedere la veduto nel suo modo di intendere l’autorità nostra identità e la nostra vocazione-missione come servizio. Nella Regola così egli esorta i alla luce dello Spirito del Signore, e delle do- fratelli-in-relazione con i loro Ministri: «I fra- mande che il contesto culturale e sociale odier- ti poi, che sono sudditi, si ricordino che per no ci rivolgono. Possa la nostra fraternità vive- Dio hanno rinnegato la propria volontà. Perciò re una rinnovata “Pentecoste francescana” che comando loro fermamente di obbedire ai loro riaccenda in noi la passione per la nostra forma ministri in tutte quelle cose che hanno promes- di vita e ci apra a portare a tutti, con generosità so al Signore di osservare e non sono contrarie ed entusiasmo, “la gioia del Vangelo”10. all’anima o alla nostra Regola» (Rb 10,2-3; cf. Amm 3). L’abuso nella comunione fraterna proviene non solo da parte dei Ministri che si EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 25

II. Decisioni e proposte nendo sempre conto che non esiste il Definito- re “perfetto”, ma il Definitore “possibile”, ec- Strumenti di comunione fraterna co alcune caratteristiche riprese da documenti Tutti i frati non abbiano alcun potere precedenti (cf. SSGG 149 §1) che delineano il o dominio soprattutto fra di loro (Rnb 5,9) profilo.

20. Nei giorni trascorsi a Konstancin-Je- Il profilo del Definitore generale (cf. SSGG ziorna abbiamo condiviso la gioia del «vino 149 §2) nuovo» che il Signore ci ha donato con la sua • Deve avere un’esperienza precedente di persona ed il suo Vangelo. Questo non è un animazione e di governo. dono solo per noi, ma fatto a noi per gli altri. • Deve possedere alcune capacità e qualità Perciò è necessario che il vino sempre nuovo che lo rendono utile al servizio dell’Ordine del Vangelo e della nostra forma di vita abbia e capace di vivere in una Fraternità interna- «otri nuovi», strutture nuove o rinnovate che zionale e di lavorare in gruppo. siano a servizio della vocazione integrale dei • Deve essere una persona disponibile al Frati, e che promuovano e facilitino l’anima- cambiamento, a livello personale e struttu- zione e la fedeltà al nostro essere fratelli-in- rale, in modo da giovare al rinnovamento missione per gli altri. dell’Ordine e da assicurare al Definitorio 21. Nel nostro lavoro abbiamo avuto come una certa agilità e flessibilità di lavoro. riferimento l’Instrumentum laboris che ci ha • Deve avere una buona conoscenza delle guidato nella riflessione sulla problematica culture. Oltre alla sua lingua propria ori- generale riguardante il governo dell’Ordine, ginaria, egli deve capire e potersi esprime- nella comune «convinzione che tutte le strut- re almeno in una delle tre lingue ufficiali ture devono essere al servizio della comunione dell`Ordine, e cioè, italiano, spagnolo o in- e dell’appartenenza all’Ordine: non è in gioco glese. questa o quella Provincia, questa o quella Con- ferenza, ma il carisma e la missione dell’Ordi- I compiti dei Definitori generali (SSGG 150) ne»11. Infatti la nostra «preoccupazione prin- • Eletti per tutto l’Ordine cipale è quella di garantire la continuità della • Dare consiglio al Ministro generale in presenza del nostro carisma e non la sopravvi- ciò che è pertinente alla vita e alla missio- venza delle strutture esistenti»12. ne dell’Ordine. 22. Come Francesco e la sua prima frater- • Eseguire compiti particolari affidati lo- nitas si posero in ascolto del Signore e delle ro dallo stesso Ministro generale. esigenze del loro tempo, così il nostro Ordine • Animare la vita evangelica fra le Entità ha continuato a fare lungo i suoi otto secoli di e nelle regioni dell’Ordine. storia. Allo stesso modo vogliamo anche noi • Devono accompagnare una zona geo- oggi adeguare le nostre strutture di governo grafica o culturale, e cioè: e di animazione perché ci aiutino nel «vive- • Individuare e mettersi in contatto con i can- re al meglio il nostro carisma in maniera sia didati al servizio di Visitatore generale. fedele che creativa» e perché «favoriscano • Sintetizzare la relazione conclusiva invia- una maggiore comunicazione, collaborazione, ta dal Visitatore generale per presentarla al corresponsabilità, creatività e comunione tra i Definitorio generale. frati a livello delle singole Entità e nell’Ordi- • Fornire al Ministro generale, dopo la di- ne intero»13. La discussione fraterna e le scelte scussione in Definitorio, una bozza per la operate hanno guardato sempre al modo in cui lettera che invia alla Entità dopo la visita. Francesco ha inteso l’autorità: non un «eserci- • Motivare i Ministri provinciali, Custodi e zio del potere e del dominio sui fratelli, realtà tutti i frati perché collaborino con personale che non sono né evangeliche né caritatevoli»14, e con risorse economiche al sostegno delle ma essenzialmente come «presenza significa- Case dipendenti dal Ministro generale (cf. tiva, sostanziale e di servizio ai frati»15. SSGG, artt. 24; 117-118). 23. Andando al concreto, il CPO si è chie- • Coordinare le visite del Ministro generale sto: chi può essere un buon Definitore gene- alle Entità e alle Conferenze (tempi, modi, rale? E cioè, quali i criteri per eleggere un luoghi ecc.) e accompagnarlo nella visita. Definitore generale? In base a quali criteri si • Creare e curare un archivio della zona geo- eleggono? Quali sono le qualità richieste? Te- grafica o culturale di competenza. 26 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

24. Riguardo al Definitorio generale in anche in situazioni di tensione» (CPO 2001, quanto «Consiglio del Ministro generale» Documento finale, Principi ispirazionali n.2). (CCGG 202 § 1), il CPO ha sottolineato alcune 25. Il CPO ha approvato due gruppi di pro- caratteristiche che rappresentano anche criteri posizioni che hanno valore diverso e sono ri- guida per il discernimento capitolare. portate nelle due parti che seguono: a. Decisioni «riguardo al numero e al meto- L’internazionalità del Definitorio do di elezione dei Definitori generali, che «Il criterio della internazionalità deve esse- entreranno in vigore, ad experimentum, nel re tenuto presente nella scelta dei Definitori ge- Capitolo generale del 2015» (Capitolo ge- nerali, perché il Governo generale dell`Ordine nerale 2009, Mandato 45); deve esprimere, in quanto è possibile, la di- b. Proposte di cambiamenti in alcune strutture versità etnica e geografica dell`Ordine» (CPO che vengono presentate al Capitolo genera- 2001, Documento finale, Proposizioni e orien- le 2015 perché siano trasformate in even- tamenti, II, 26-27). tuali decisioni capitolari. Nonostante le proposte possano sembrare La rappresentatività troppo “tecniche”, esse sono, in realtà, un È importante tener conto del numero dei orientamento all’apertura delle nostre strut- frati e delle Entità nella situazione presente. ture esistenti per riflettere sul loro scopo Il Definitore ha una funzione di collegamen- principale e per dare una nuova spinta ed to “in due sensi” tra governo centrale e base un rinnovato entusiasmo alla collaborazio- dell’Ordine: trasmette orientamenti e indica- ne nell’Ordine, alla comunicazione tra noi zioni del governo ai frati e trasmette la situa- Frati, all’apertura al nostro mondo in conti- zione vocazionale dei frati e delle Entità al go- nuo cambiamento, alla missione di portare verno. Questa funzione ci sembra essere molto a tutti il dono del Vangelo sollecitati dall’e- importante, perché è un efficace servizio della sigenza evangelica del «vino nuovo in otri comunione all’interno dell’Ordine. nuovi» (Mt 9,17).

Il senso di appartenenza I. DECISIONI Con la professione religiosa siamo entrati in una famiglia che è l’Ordine, per vivere il Numero dei Definitori generali progetto di vita contenuto nella Regola e nelle CCGG. La Provincia è parte di questa fami- 1. Il numero dei Definitori generali da eleg- glia e non può camminare separatamente, né gere durante il Capitolo generale è di otto, pro- pretendere di interpretare isolatamente il cari- venienti: sma, appartenendo a un Ordine approvato dal- • 3 dalle Conferenze dell’Europa (UFME). la Chiesa e non a una federazione di Provin- • 2 dalle Conferenze dell’America Latina cie. In questo senso, gli eletti per il governo (UCLAF). dell’Ordine, devono rappresentare non solo • 1 dalla Conferenza Anglofona. le rispettive Conferenze, bensì devono avere • 1 dalla Conferenza Africana. un senso più generale di Fraternità universale. • 1 dalle Conferenze dell’Asia (FCAO). Appartengono tanto alla loro Conferenza che alla Fraternità che è l’Ordine e per il cui go- Modalità di elezione verno sono nominati. 2. Per l’elezione in Capitolo dei Definitori L’accompagnamento generali, si procederà secondo le seguenti mo- Vanno accompagnati i giovani e gli anzia- dalità: ni; le strutture sono in funzione dell’accompa- • Ciascuna Conferenza presenterà alla Segre- gnamento, dell’aiuto ai singoli frati. «La strut- teria del Capitolo generale, entro il tempo tura base dell’Ordine è il singolo frate “mosso prestabilito, due candidati all’ufficio di De- dallo Spirito”» (Rnb 2,1). Siamo convinti che finitore generale. questo Spirito, che è il vincolo della perfe- • L’invio dei nomi dei candidati alla Segre- zione, (Col 3,14; CLR 10,7) e la sorgente del teria generale sarà accompagnata dal cur- progetto evangelico, spinge il frate a divenire riculum vitae, la descrizione delle qualità Frate-in-relazione, persona capace di mette- specifiche che si riferiscono al servizio pro- re in gioco la propria vocazione con gli altri, posto, e le motivazioni principali da parte EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 27

della Conferenza dei Ministri provinciali. Visita alle singole Entità • I nomi dei candidati, con i rispettivi curri- 5. Il Ministro generale, nel sessennio, vi- culum vitae, siano fatti pervenire ai vocali siti possibilmente tutte le Entità dell’Ordine, un mese prima del Capitolo generale. programmando per ogni Visita un tempo qua- • Durante il Capitolo generale, i Capitolari lificato e sufficiente. Per meglio realizzare ciò provenienti da ciascuna area designeranno i – per il valore simbolico che la Visita ha nel candidati secondo la seguente distribuzione rafforzare il senso di appartenenza all’Ordine numerica: e nel dare fiducia e speranza ai Frati –, si ritie- a. L’area europea proporrà 6 (sei) candida- ne importante la preparazione della Visita. Per ti. questo si stabilisca che il Definitorio generale b. L’area dell’America Latina proporrà 4 e gli Uffici della Curia generale collaborino (quattro) candidati. nel preparare la Visita, precisando i contenuti c. L’area anglofona proporrà 2 (due) can- e i temi da trattare in dialogo con l’Entità. didati. d. L’area dell’Africa proporrà 2 (due) can- Entità e Case dipendenti didati. 6. Le Entità e le Case dipendenti “diretta- e. L’area dell’Asia proporrà 2 (due) candi- mente” dal Ministro generale siano affidate dati. per il “governo ordinario” alla responsabili- tà del Vicario generale, così da “facilitare” il II. PROPOSTE servizio dello stesso Ministro alla Fraternità universale. Elezione di un Frate Laico 7. Il Definitorio generale costituisca una Commissione per lo studio delle problema- Elezione del frate laico professo solenne tiche giuridiche e legali (civili e penali) del- quale legittimo vocale del Capitolo generale le Case ed Entità dipendenti direttamente dal 1. Ogni Conferenza dei Ministri provinciali Ministro generale, al fine di tutelare l’Ordine e elegga un Frate Laico come legittimo vocale la stessa persona del Ministro generale. del Capitolo generale (cf. SSGG 142 §3). Per le Conferenze con più di 500 professi solenni Ministro provinciale e Custode sia eletto un secondo Frate Laico per Confe- renza, per dare maggiore significato alla rap- Durata dell’ufficio presentatività dei Frati Laici. 8. Si propone la modifica dell’art. 182 de- 2. Ciascuna Conferenza stabilisca le moda- gli SSGG e cioè: il Ministro provinciale può lità per la designazione del Frate Laico (o dei essere rieletto per un secondo mandato, della Frati Laici) che parteciperà (o parteciperanno) durata di sei anni, ma a condizione che abbia al Capitolo generale. la maggioranza qualificata (2/3 dei votanti al primo scrutinio). Ministro generale 9. La durata del mandato del Custode di una «Custodia autonoma» è assimilata a quella del Durata dell’ufficio Ministro provinciale. 3. L’ufficio di Ministro generale ha la dura- ta di sei anni rinnovabile per altri sei anni. Per Formazione dei Ministri provinciali e Custodi la rielezione è richiesta la maggioranza quali- 10. Il Definitorio generale continui ad or- ficata (2/3 dei votanti al primo scrutinio). ganizzare gli incontri di formazione per i nuo- vi Ministri provinciali e Custodi all’inizio del Vacanza dell’ufficio mandato. 4. In caso di vacanza dell’ufficio del Mi- 11. Il Definitorio generale preveda, nel cor- nistro generale nel “primo triennio” del suo so del mandato, un accompagna-mento/verifi- mandato, il Ministro viene eletto secondo la ca del servizio svolto. normativa attuale entro due mesi (cf. CCGG 201 §1), ma con la previa consultazione e la Conferenze dei Ministri provinciali previa presentazione dei candidati da parte delle Conferenze. Se l’ufficio resta vacante nel Struttura della Conferenza “secondo triennio” subentra il Vicario genera- 12. Il Capitolo generale chiarifichi il “ruo- le ad complendum sessennium. lo strutturale” delle Conferenze a partire da 28 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 quanto prescritto dalle Costituzioni generali 19. Su indicazione del Definitorio generale il (art. 227 §1). Segretariato delle M&E promuova le vocazioni missionarie e una politica di “nuove” missioni e Composizione della Conferenza “presenze” nell’Ordine e solleciti la riflessione 13. Nell’erezione o ristrutturazione di una sulla nostra presenza nel mondo e sulle modalità Conferenza dei Ministri provinciali e Custodi, per esserlo in modo più profetico. il Definitorio generale può derogare dal numero minimo delle Entità previste dall’art. 200 §4 de- Capitolo generale 2015 gli SSGG, a condizione che la stessa Conferen- za sia composta da almeno 500 professi solenni. Temi 20. Il Capitolo generale 2015 tratti pochi Durata del mandato di Presidente della Con- temi, “chiari” e “ben definiti”. ferenza 21. I temi da “considerare” in vista del Ca- 14. Per migliorare la qualità dell’animazio- pitolo generale siano raggruppati nei seguenti ne della Conferenza la durata del mandato dei blocchi tematici: Presidenti sia, per tutti, di anni tre. – l’identità dell’Ordine: la vita di unione con Dio, la fraternità e la minorità. Presidente della Conferenza – Consigli evangelici-voti: riflessione alla 15. Si propone, inoltre, di modificare l’art. luce del Magistero della Chiesa, tenendo 204 §2 degli SSGG, così che i Presidenti delle presente la cultura contemporanea e le sfide Conferenze possano essere un Ministro pro- attuali. vinciale o un Custode (sia della Custodia auto- – Formazione: formazione permanente, for- noma che della Custodia dipendente). mazione al servizio dell’autorità e dei for- 16. Secondo quanto prescritto dall’art. matori, formazione alla missione. 201b degli SSGG, i Presidenti delle Conferen- – Presenza nel mondo-Evangelizzazione: at- ze, negli incontri con il Definitorio generale, tenzione agli emarginati, coscienza sociale, siano consultati sulle questioni di maggior im- politica missionaria ed evangelizzatrice, portanza dell’Ordine. nuove presenze, esperienza parrocchiale profetica, interculturalità, dialogo interreli- Segretariati ed uffici della Curia generale gioso.

Riflessione sui Segretariati, Instrumentum laboris Uffici di Curia e Consigli internazionali 22. I lavori del Capitolo generale è bene 17. Il Definitorio generale verifichi l’attuale che siano accompagnati da uno specifico In- situazione dei due Segretariati generali (F&S strumentum laboris, distinto dalla relazione e M&E) e degli altri Uffici della Curia, tenen- del Ministro generale, che prepari ed orienti la do presente le nuove dimensioni e le deleghe riflessione del Capitolo. loro attribuite dall’Ordine, ridisegnandone la struttura, la natura, la composizione, gli obiet- Mandati tivi e il funzionamento. In questa revisione si 23. È bene che i mandati che il Capitolo inserisca anche quella dei rispettivi Consigli generale stabilirà siano pochi, realizzabili e internazionali. sostenibili.

Segretariato generale per la Formazione e Studio “interdisciplinare” gli Studi 24 Il CPO suggerisce al Definitorio genera- 18. All’interno del Segretariato generale le, coinvolgendo le diverse Entità dell’Ordine, per la Formazione e gli Studi, il Definitorio di continuare la riflessione sul lavoro multidi- generale istituisca la figura del Moderatore sciplinare avviato, creando una correlazione generale per la Formazione permanente, con interpretativa dei dati con la struttura propria l’obiettivo specifico di animare le Conferenze dei valori della nostra vita e missione, il cui e le Entità ed abbia una particolare attenzione risultato dovrà essere presentato al Capitolo ai Centri di Studio dell’Ordine. generale 2015. 25. Il Definitorio generale, coinvolgendo le Segretariato generale per le Missioni e per diverse entità dell’Ordine, prosegua la rifles- l’Evangelizzazione sione sullo studio interdisciplinare dell’Ordi- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 29 ne, correlandolo con le relazioni dei Visitatori 14 Fr. Michael A. Perry, Il futuro delle nostre strutture generali e lo studio sociologico sull’Ordine. ..., n. 8. 15 Instrumentum laboris n. 2.1.4. Sede del Capitolo generale del 2015 26. La sede del prossimo Capitolo generale del 2015 sia Assisi, Santa Maria degli Angeli 2. Letter for Easter 2014 (Italia). I have seen the Lord!

Note My dear Brothers, 1 Cf. Instrumentum laboris del Consiglio Plenario Alleluia! He is risen! dell’Ordine 2013, nn. 2.1.5; 2.1.6; Portatori del dono del Vangelo. Documento del Capitolo genera- Chapter 20 of St. ’s Commentary le dell’Ordine 2009, nn. 14; 29. on the Gospel of John 2 Fr. Michael A. Perry, Il futuro delle nostre strutture gives us a picture of the al servizio della fraternità e della missione. Rela- first Easter morning. A key figure in this ac- zione del Ministro generale al Consiglio Plenario count is , whom the de- dell’Ordine 2013, n. 12. scribes as an example of “vigilant searching” 3 Cf. Fraternità in missione in un mondo che cam- and “diligent proclamation” (St. Bonaventure, bia. Documento del Consiglio Plenario dell’Ordine Commentary on the Gospel of John, Chapter 2001, n. 2. XX, 2). She is a vigilant searcher, arriving at 4 Nella fraternità voluta da Francesco tutti i Frati sono uguali: «Voi siete tutti fratelli. E non vogliate the tomb very early in the morning “while it chiamare nessuno padre vostro sulla terra, perché was still dark” (Jn 20:1). Bonaventure puts uno solo è il vostro Padre, quello che è nei cieli. Né the words of Proverbs 8:17, into the mouth of fatevi chiamare maestri, perché uno solo è il vostro Jesus: “Those who diligently watch for me in Maestro, che è nei cieli [Cristo] (Mt 23,8-10)» (Rnb the morning will find me” (Ibidem). He con- 22,33-35). tinues his portrayal of Mary Magdalene by 5 «“Non sono venuto per essere servito, ma per ser- vire” (cf. Mt 20,28), dice il Signore. Coloro che explaining that, after her encounter with the sono costituiti sopra gli altri, tanto devono gloriarsi risen Lord, she became a diligent preacher, di quell’ufficio prelatizio, quanto se fossero depu- announcing to the disciples: “I have seen the tati all’ufficio di lavare i piedi ai fratelli. E quanto Lord and he said these things to me!” (o.c. 27). più si turbano se viene loro tolta la prelatura che se As we celebrate this great feast of Eas- fosse loro tolto il compito di lavare i piedi (cf. Gv ter, I encourage you my brothers to find in 13,14), tanto più mettono insieme per sé un tesoro fraudolento (Gv 12,6) a pericolo della propria ani- this double image of Mary Magdalene, that ma» (Am 4). of a vigilant searcher and diligent preacher, 6 Anche Chiara rilegge la sua relazione con Fran- an example of how we are able to witness to cesco raccontando una visione nella quale il san- life in the risen Lord Jesus. We too are called to, come una madre, la nutre offrendole il latte dal to be vigilant in searching for Christ in all ar- suo seno (cf. Processo di canonizzazione di Chiara eas of life, in the daily situations in which we d’Assisi 3,93-97). 7 Fr. Michael A. Perry, Il futuro delle nostre strutture ..., n. 9. find ourselves, in the multiple cultures that 8 Cf. Il servizio dell’autorità e l’obbedienza. Istru- surround us, a consequence of globalization, zione della CIVCSVA, Roma 2008, nn. 25-26. through our use of the internet and other means Cf. anche Perfectae caritatis. Decreto del Conci- of communication. Like Mary Magdalene, we lio Ecumenico Vaticano II sul rinnovamento della also are called to be diligent in proclaiming Vita Religiosa, Roma 1965, n. 14; Vita Consecrata. what we ourselves have seen and experienced Esortazione Apostolica di Giovanni Paolo II circa la Vita Consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel in our lives, the risen Lord Jesus, to share this mondo, Roma 1996, n. 43; CIC 618. good news with all whom we encounter. 9 Cf. Rnb 5,4; 18,2; Rb 8,2.5; Lettera ad un Ministro 13.21; CCGG 188. Vigilant searching 10 Cf. Evangelii gaudium. Esortazione apostolica di Papa Francesco sull’annuncio del Vangelo nel mon- Like Mary Magdalene, we are invited to be do attuale, Roma 2013. 11 Instrumentum laboris n. 3.5. vigilant in our searching. Our Father Francis 12 Ridimensionamento e ristrutturazione. Sussidio del himself becomes the example par excellence Definitorio generale OFM, Roma 2011, p. 5. of one who searches for the risen Lord with 13 Fr. Michael A. Perry, Il futuro delle nostre strutture vigilance. Thomas of Celano explains that ..., n. 8. “the highest aim of St. Francis, his greatest 30 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 intention, was to pay heed to the holy gospel transformed our lives” (The Lord Speaks with in all things and through all things, to follow Us on the Road, Rome, 2006, 45). It is thus the teaching of our Lord Jesus Christ and to essentially a method of listening – listening to retrace His footsteps completely with all vigi- our brothers in community; listening to those lance and all zeal, all the desire of his soul and whom we serve, especially the poor and mar- all the fervor of his heart” (2Cel 30,84). ginalized; listening to the many cultures where But where do we search for the risen Christ? we friars find ourselves; but above all listen- What does such a vigilant search entail? If we ing to the voice of God speaking to us, God ask this question seriously, we will discover who always goes out of Self in order to find there is no way to limit this search. Nearly fifty us and to invite us into an abiding relationship years ago, the Second Vatican Council chal- of communion with him. When we listen to lenged us “to scrutinize the signs of the times” God’s voice, we embrace once again the way (GS 4). It reminded us that no place is “off of conversion – a conversion of thought, at- limits” in our searching for the risen Christ. titude, behavior – our very lives are changed In many of our cultures, this reading of the and transformed through this vigilant search- signs of the times will move us to an encounter ing and thoughtful listening. Having encoun- with other great faith or cultural traditions by tered the risen Lord Jesus through our prayer- means of interreligious and intercultural dia- ful listening, we become diligent and bold wit- logue. For others of us, our searching may lead nesses and evangelizers. us to renew a dialogue with science regarding We know all to well that we will encounter important issues of our day. For still others of obstacles that will seek to detract us from our us, our searching will invite us to enter into search for the risen Christ. Some of these arise conversation with new and evolving cultural from our own limitations. St. Francis himself movements. In all cases, this searching will warned us to “beware of all pride, vainglory, force us to move beyond what is comfortable; envy, avarice, cares and worries of this world, it will take us to the existential peripheries, detraction and complaint” (Rule of 1223, X, like it did for St. Francis. In his recent Apos- 7). Obstacles can also arise from our remain- tolic Exhortation, Evangelii gaudium, ing in old and comfortable places as we search Francis himself encouraged us “to go forth for new answers. Again, chal- from our own comfort zone in order to reach lenges us: “Pastoral ministry in a missionary all the peripheries in need of the light of the key seeks to abandon the complacent attitude Gospel” (EG 20). Like the women at the tomb, that says: ‘We have always done it this way’” we continue to hear the words of the angel: (EG 33). The call of the risen Christ is a call “Why do you seek the living among the dead? to holy newness, to embrace a radically new He is not here; he has been raised!” (Lk 24:5) and different vision of our lives, the dignity Our diligent searching for the risen Christ will and goodness of those around us who, as St. take us to new and unexpected horizons, if we Francis reminds us, are all our brothers and but open our hearts and our minds to this great sisters, and beauty and dignity of all of cre- but also very difficult challenge. ation with who we are called to give glory to A second question arises: How do we God. Our fraternities are to become outward search for the risen Christ? Perhaps the sim- looking, not groups closed in on themselves. plest answer to this question is “by respectful Our mission is to make the Kingdom of God listening.” In 2006, the Extraordinary Gen- – the power of the risen Christ – known to all eral Chapter of the Order proposed to friars (see Legand of Perugia 37; se also Followers what it called the methodology of Emmaus. of Christ for a Fraternal World, Rome 2004, It described this method as one of encounter, pag. 33). We carry out this mission first of all itself based on an encounter of the disciples through our lived example, the daily testimony with the risen Christ. The method, the Chapter of our lives lived in grace and love, and only reminded us, consists of “meeting; speaking then through the testimony of our word. about what has happened; sharing the Gospel, re-reading the Rule; praying to and praising Diligent proclamation God ‘for all his gifts;’ celebrating fraternal communion; returning to our brothers of the What begins with searching and listening thus fraternity and to our brothers and sisters of the ends in the proclamation of the reality of the risen entire world with the Good News which has Christ. Like Mary Magdalene, we become dili- EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 31 gent preachers, announcing that “we have seen opts for rigidity and defensiveness. It realizes the Lord and he said these things to us.” that it has to grow in its own understanding of Much has been spoken recently of the “new the Gospel and in discerning the paths of the evangelization.” Pope Francis has further Spirit, and so it always does what good it can, clarified this notion by speaking of a mission- even if in the process, its shoes get soiled by ary evangelization and reminding the entire the mud of the street” (EG 45). Church that every baptized person is called It is obvious that such preaching begins by God to be a missionary, giving witness to with prayerful discernment. Thomas of Cela- the power of the resurrection in his or her life. no quotes St. Francis as saying: “The preacher For us friars, this is nothing new. Our General must first secretly draw in by prayer what he Constitutions themselves describe the holis- later pours out in sacred preaching; he must tic nature of such evangelization: “Wherever first of all grow warm on the inside or he will they are and whatever they do, the friars are to speak frozen words on the outside” (Thomas dedicate themselves to the task of evangeliza- of Celano, The Remembrance of the Desire tion: in fraternal fellowship through their con- of a Soul, CXXII, 163). As we enter into templative and penitential life and the various this prayerful discernment, we hear the an- tasks they perform for the fraternity; in human gel speak to us the same words spoken to the society through their intellectual and material women at the tomb: “He is going before you” activities, through the exercise of a pastoral of- (Mk 16:7). We thus come full circle. Encour- fice in parishes and other ecclesiastical institu- aged to preach the Gospel with diligence, we tions; and finally by announcing the coming again discover that we need to remain vigilant of God’s kingdom through their witness of a in our continuous searching. simple Franciscan presence” (General Consti- My dear brothers, as we enter into the pas- tutions, art. 84). chal mystery once again this Easter, may we There is an irony here. The same areas of dedicate ourselves completely and unreserv- life and culture that lead us to search for the edly to vigilantly scrutinizing the signs of the risen Christ, those signs of the times that we times as we, like Mary Magdalene, search for are called to scrutinize, are the same areas of the resurrected Christ in all areas of life and life and culture that are often still in need of culture. May we undertake this sacred duty to- the light of the Gospel. Our globalized and gether as brothers in fraternity, together with ‘You-tubed’ cultures, like the very air we all the members of our Franciscan family, with breathe, permeate our lives so completely that the Church and the entire human family. May we hardly notice them at all. We simply take we go in search of the risen Lord Jesus not in them for granted. Yet culture can both lead us empty tombs but in the realities of our daily to Christ and keep us from hearing His Gospel lives. May this search lead us to deepen our completely. If the Gospel is not preached in a friendship with the Lord Jesus through prayer way that resonates with our culture, it cannot and contemplation. May we allow it to take us be heard. Yet any attempt to preach the Gos- out of our comfortable houses, our routines, pel that is afraid to challenge culture can keep our habitual ways of living our Christian and our sisters and brothers from fully embracing Franciscan vocation, moving us to ‘dirty our Christ. As friars we must encourage those as- hands and feet’ as we follow the risen Lord to pects of culture that reveal the presence of the the existential peripheries and there give wit- risen Christ in our midst and also challenge ness to the compassion, mercy and love of the those aspects that hide His presence or impede risen Lord Jesus, which we ourselves have al- us from experiencing that life-giving pres- ready experienced! ence to the full, and sharing it through diligent “Alleluia! The Lord is truly risen!” preaching. A very blessed and happy Easter to you all! How are we able to accomplish this preach- ing with diligence? The answer St. Francis Rome, March 5, 2014 would give is that we preach with humility, Ash Wednesday aware of our own sinfulness and limitations as preachers of the Gospel. Pope Francis has Bro. Michael Anthony Perry, OFM similarly suggested that a missionary heart is Minister General aware of its own limits, and “never closes itself off, never retreats into its own security, never Prot. 104603 32 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

3. Intervista al Ministro generale OFM porta difficoltà e perfino dei rischi. La nuova evangelizzazione esige degli operai – chieri- Autenticità ci, religiosi, laici – che siano anzitutto uomini per una fraternità profetica e donne di Dio, che sappiano stare con Gesù, che siano suoi amici e dunque capaci di fra- «I francescani sono chiamati a essere nel ternizzare con tutti, di mettersi a fianco della mondo una “fraternità profetica”. Insieme, gente. Persone che, sentendosi parte di questa religiosi, suore e laici possono dare al mondo gente, di questo gregge e abbiano “l’odore del- il segno di essere un’unica famiglia»: lo dice le pecore”, come ha ricordato qualche tempo a FVS, con il sorriso della gioia inconfondi- fa papa Francesco. Sappiamo che l’annuncio bile che promana dalla sua vita, Fr. Michael del Vangelo non funziona col telecomando ma Anthony Perry OFM, eletto nel 2013 ministro con l’impegno quotidiano di una presenza e di generale dell’Ordine dei Frati Minori, dopo una vicinanza che trasformano. la nomina di Fr. José R. Carballo a Segreta- rio della Congregazione per gli Istituti di Vita Come possono i francescani, laici e religio- Consacrata. Fr. Michael è nato a Indianapolis si, ritrovare gioia e speranza nella missione (USA) nel 1954, ed è stato Vicario generale oggi? e Procuratore dell’Ordine. Ha servito la sua Provincia del Sacro Cuore di Gesù, negli Stati Occorre sempre “ripartire da Cristo”. Ser- Uniti, come Ministro provinciale e nel servi- ve una fedeltà molto profonda alla persona di zio di formazione teologica dei giovani frati. Gesù Cristo per guardare alla verità dell’uomo In patria ha anche lavorato nella “Catholic Re- e del mondo a partire dal Vangelo. Il cambia- lief Service” (la “Caritas” a stelle e strisce) e mento, un passo di gioia e di speranza, si può – a testimonianza che non manca di un respiro avere solo se vincolato all’approfondimento di universale – ha fatto parte della commissione una verità basilare, che non si può mai dare per internazionale Giustizia e Pace dei Frati Mino- scontata: occorre cioè essere credibili, ovvero ri. Ha avuto inoltre un’esperienza di missione segno trasparente del Vangelo che si predica, nella Repubblica democratica del Congo per in un atteggiamento di semplicità e servizio, dieci anni. FVS gli ha chiesto di tracciare un presentando la verità di Dio e dell’uomo con i quadro sulle sfide della missione per i france- tratti dell’umiltà, del dialogo e della fraternità. scani nel mondo odierno. A volte si ha l‘impressione che il nostro Fr. Perry, cosa possono dare i francescani seminare sia sterile e poco efficace. Perché? al mondo di oggi? Manca qualcosa alla vita dei laici e dei reli- giosi? Possono offrire una modalità per l’incon- tro, la prossimità e la relazione, che fanno la La vita si tesse con piccoli dettagli, con l’at- fraternità. Prima che la “fraternità, come idea- tenzione che si pone al quotidiano. Viviamo in le di vita evangelica, Francesco ha incontrato una “Galilea più estesa”, plurale e assetata di le persone concrete, i ”fratelli” La fraternità è senso. Ma questo è il luogo che comunque il dono, un modo nuovo e rivoluzionario di rap- Signore Risorto ha scelto per incontrarsi con portarsi all’altro non solo perché esclude la ciascuno di noi e rendere l’ordinario qualco- contrapposizione e la paura, ma perché supera sa di sempre nuovo e straordinario. Anche la anche l’estraneità. Oltrepassa il senso di ugua- nostra cultura contemporanea può dunque ri- glianza, che vede in sé e nell’altro solo diritti empirsi di trascendenza e trasformarsi in luo- da rispettare o doveri da compiere. La fraterni- go del più sublime intervento di Dio, della sua tà trascende il pericolo di una civiltà che uni- rivelazione e della sua azione salvifica. Cre- sce gli uomini tra loro per la reciproca utilità. derlo ci fa rinascere alla speranza e ci man- tiene costanti nell’ascolto della Parola, nella Come si può incarnare il Vangelo nel mon- preghiera, nella comunione e nella solidarietà do contemporaneo, nella modalità propria del fraterna. carisma francescano? Francesco d’Assisi è un modello di coeren- Sappiamo che ogni “incarnazione”, ovvero za e autenticità: come essere, da francescani, ogni traduzione del Vangelo nella vita, com- fedeli a questo modello? EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 33

Francesco diceva: «Annunciate il Vangelo borar y hacer que este encuentro contribuya a sempre. E, se fosse necessario, con le parole». la calidad de nuestro compromiso por la vida Questo vuol dire: annunziare il Vangelo con evangélica como hermanos menores en este l’autenticità di vita. Qui entra in gioco il nostro mundo: ¡El Señor les de su paz! stile di vita, a volte condizionato da strumenti che “vanno di moda”. L’importante è riscopri- “Porque en él [Cristo] ustedes han sido en- re ogni giorno l’incontro con Cristo, che susci- riquecidos con todos los dones”, nos recuerda ta la novità e persino lo stupore quando si ren- san Pablo. Empiezo agradeciendo a cada uno de “palpabile” in gesti e parole che esprimono de ustedes, llamados al servicio evangélico de bontà, tenerezza, misericordia, pace, giustizia los hermanos en la propia Entidad, o sea, a “la- e perdono. var los pies de todos”. No es una tarea siempre fácil porque la vida es muy compleja. Algunos Quale segno si può dare al mondo come hermanos sufren profundas heridas. A veces “Famiglia Francescana”? es necesario tomar decisiones muy duras, que no afectan solo la vida de los hermanos y de Quello di essere e di vivere come una fra- la Entidad sino también la de los miembros de ternità profetica. Possa lo Spirito Santo farci la Iglesia que confían en nosotros, que aman y diventare e dare testimonianza della nostra apoyan a los Hermanos y que esperan mucho fraternità come luogo sacramentale della pre- de nosotros. Como servidores de los Herma- senza di Dio. Tutti: Primo, Secondo, e Terzo nos, debemos cultivar una profunda y durade- Ordine, come un’unica “famiglia”, nella con- ra relación con Jesús, el Señor de la vida, para vinzione di fede di essere amati, scelti, inviati, poder mirar más allá de las particulares accio- accompagnati e assistiti dal Signore che vive nes y de los particulares acontecimientos y, así, in noi. entrever la mano de Dios que actúa en nuestra vida y en la de los hermanos, de nuestras En- Roberto Luzi tidades, de la Iglesia y del mundo. Debemos ser portadores de luz, de vida, de esperanza y [Francesco il volto secolare, La rivista de misericordia, capaces de compartir cuanto dell’Ordine Francescano Secolare d’Italia, nosotros mismos hemos recibido del Señor de 3(2014)54-55] la vida. Así, nos volveremos y seremos una bendición para los demás. Si alimentamos una mirada espiritual en cada campo de la vida, se- 4. Informe a la XXIII Asamblea de la remos capaces de reconocer el rostro y la voz UCLAF de Dios presente en cada Hermano, y presente Coyoacán, México, 6 -11 de abril de 2014 en todas las actividades evangelizadoras en las que nuestras Entidades están comprometidas. Llamados a despertar el mundo y a iluminar el futuro Comunión evangélica al interno de la UCLAF y entre la UCLAF y la Orden En su carta a la comunidad cristiana de Corinto, san Pablo escribe: “No dejo de dar El Consejo Plenario de la Orden del pasado gracias a Dios por ustedes, por la gracia que noviembre ha reafirmado la vocación funda- él les ha concedido en Cristo Jesús. En efec- mental de comunión que hemos recibido a tra- to, ustedes han sido colmados en él con toda vés de nuestra identidad y de nuestra vocación clase de riquezas, las de la palabra y las del humana, cristiana y franciscana. conocimiento, en la medida que el testimonio “El fundamento de la vocación de cada de Cristo se arraigó en ustedes. Por eso, mien- Hermano Menor es la llamada que le ha diri- tras esperan la revelación de nuestro Señor Je- gido Dios a vivir en comunión con El, con los sucristo, no les falta ningún don de la gracia. Hermanos y con el mundo entero, para «ob- Él los mantendrá firmes hasta el fin, para que servar el santo Evangelio de nuestro Señor Je- sean irreprochables en el día de la venida de sucristo…” (Consejo Plenario de la Orden de nuestro Señor Jesucristo.” (1Cor 1, 4-8). los Hermanos Menores, Konstancin-Jeziorna, Queridos hermanos Ministros provinciales, Polonia, 2013, Vino nuevo en Odres nuevos, Custodios y Presidentes y todos los hermanos n. 8). de la organización que están aquí para cola- A nombre del Definitorio general y de la 34 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Orden quiero agradecer a todas las Provincias, so de restructuración. Debe quedar claro que las Custodias y las Fundaciones por todas la la finalidad de la restructuración es ayudar a formas como promueven nuestra vocación a responder más eficazmente a las situaciones la comunión al interior de la fraternidad uni- cambiantes en las que las Entidades se van en- versal. Su colaboración en los programas de contrando en esta época de acelerados cambios formación inicial y permanente, en la evange- sociales, y lo que es más importante, promover lización misionera, en la educación y en todas la calidad de vida de testimonio evangélico, o las demás actividades dentro de las regiones sea, infundir dinamismo a la vida evangélica que componen la UCLAF y dan amplio tes- y misionera, abrazando, integrando y transfor- timonio de su preocupación por practicar los mando los desafíos y las urgencias que nos lle- valores fundamentales de nuestra identidad gan del mundo de hoy. Como sucede con todo franciscana. También les quiero agradecer por cambio, ninguno de estos procesos es senci- su voluntad para participar en las misiones llo. Algunos Hermanos podrán interpretarlos de la Orden por medio de Hermanos que han como una amenaza para su identidad y para puesto a disposición para el servicio en la Cu- su compromiso misionero; otros aceptarán la ria general, en el Antonianum, en Tierra Santa, restructuración con una apertura al Espíritu de en Estambul, en Marruecos y en la Fraternidad Dios, orando para que estos cambios puedan del Vicariato de Requena en el Proyecto Ama- llevar a un fortalecimiento de nuestra identi- zonía. Gracias también por los sacrificios que dad, de la fraternidad, la misión, la realización hacen para promover la colaboración en Cuba, de la justicia y de la paz y a un nuevo fervor Haití, Roraima (Brasil), Angola, Petrópolis misionero. Para los casos en que ha sido ne- (Programa del Master de Evangelización) y en cesario que la Curia general jugara un papel otros lugares del mundo franciscano. Quiero importante para animar a las Entidades a em- alentarlos a profundizar su empeño de colabo- peñarse en un proceso de restructuración, pido ración interprovincial y, para esto, deberemos porque los hermanos un día puedan compren- someternos a una ulterior transformación de la der y apreciar nuestro deseo sincero de pro- mente, del corazón y de la acción. Como nos mover la plenitud del vivir nuestra vocación recuerda el Consejo Plenario de la Orden del franciscana en fraternidad, misión y por medio 2001, pág. 299: “Tenemos necesidad de crear de la realización de la justicia y de la paz. En un nuevo lenguaje humano, fraterno e insti- concreto, todos los procesos de restructuración tucional que construya puentes para superar ponen al individuo al centro, buscando crear las distancias entre nuestra vocación-misión un ambiente en el que cada Hermano pueda y nuestro habitual modo de hacer las cosas. realizar plenamente su vocación evangélica Tenemos necesidad de cambiar las estructuras franciscana. de relación y de gobierno tradicionales en un estilo y unas estructuras interdependientes e Formación permanente e inicial al servicio internacionales”. de la Misión evangelizadora y de la Justica, No hay otro futuro para la Orden de los Paz e Integridad de la Creación Hermanos menores que el de volver a la fuente de nuestros orígenes, a nuestra más profunda En su encuentro con la Unión de los supe- identidad de miembros de la Orden, a un sen- riores Generales (USG) el 29 de noviembre tido auténtico de corresponsabilidad y de cola- de 2013, el Papa Francisco nos ha recordado boración entre las Entidades, así como al amor a todos nuestra vocación carismática frente al y el cuidado recíproco. No debemos permitir al mundo de hoy. “Los religiosos y las religiosas provincialismo, que a veces es dictado más por son hombres y mujeres que pueden despertar el miedo que por el valor, impedirnos trabajar el mundo e iluminar el futuro. La vida consa- juntos, más de cerca, para la construcción de la grada es profecía. Hoy Dios nos pide esto: Sa- fraternidad espiritual, una fraternidad arraiga- lir del nido que nos abriga para ser enviados da en una saludable interdependencia, que nos hacia las fronteras del mundo, evitando a ten- hace libres para comprometernos plenamente tación de domesticarlas”. con la llamada de Dios a ir por el mundo y a ¡Despierten el mundo! ¡Iluminen el futuro! ser el rostro y el corazón de Dios para todas las Estas palabras, dirigidas por el Papa Francis- personas y para la creación. co a todos los religiosos revisten una impor- Quiero agradecer a las Entidades que se tancia particular para nosotros franciscanos. han sometido a, o están recorriendo, un proce- Francisco ha dado testimonio de esta vocación EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 35 especial para despertar el mundo, - a través de mar con seriedad esta invitación a personalizar su particular relación con Cristo pobre y Cru- lo más posible el proceso de la formación ini- cificado; a través de su amor y cuidado para cial. Las relaciones muestran que todavía hay con los leprosos y para con todos los que eran Entidades de la Orden donde los jóvenes pasan marginados o rechazados por la sociedad; por de una etapa a la otra solo en base a su des- medio de su ir hacia los musulmanes y hacia empeño académico y a su observancia exterior todos los que eran considerados excluidos de de reglas y estructuras, sin ninguna atención a la misericordia y de la gracia salvífica de Dios; la vida espiritual interior de estos jóvenes. Un y por medio de su creciente conciencia de la discernimiento vocacional auténtico no puede unidad de todas las cosas vivientes en Cristo, ser hecho “en masa”, sino solo a través de un que expresaba en su respeto y en su cuidado programa personalizado de acompañamiento. por la creación. El mensaje de Francisco conti- Sus Entidades también deben continuar prepa- núa despertando al mundo, el mensaje de Fran- rando a los mejores de entre los hermanos para cisco de Asís es, hoy, del Cardenal Bergoglio/ el servicio de la formación inicial. Los herma- Papa Francisco. Pero el único modo que nos nos escogidos para este servicio deben tener permite poder despertar al mundo e iluminar cualidades humanas, cristianas y franciscanas el futuro es el de “dejar el nido que nos abriga testimoniadas por una vida integrada. En todo e ir hacia las fronteras del mundo, evitando la caso, se debe hacer más. Todavía, haciendo tentación de domesticarlas” (Papa Francisco, referencia al cuestionario al que han respon- USG, 29 de noviembre de 2013). dido 1408 hermanos de la Orden, el 54% de Quiero alentar a todos ustedes, Ministros, los Hermanos dicen que las Entidades deben Custodios y Presidentes, a poner la forma- proveer para una formación profesional de los ción permanente e inicial al centro de todas formadores, si deseamos que el servicio sea sus actividades. La formación permanente realizado de modo responsable y eficaz. de los hermanos es un instrumento absoluta- La formación permanente e inicial no es un mente esencial para la construcción de nuestra fin en sí misma. La formación no solo debe identidad religiosa franciscana y para nuestro ayudar a estar mejor educados o a tener una compromiso misionero y social. La formación mayor conciencia de nuestra identidad de Her- permanente de todos los miembros de nuestras manos Menores. Toda la formación está orien- Entidades nos permite volver a la fuente de tada a preparar hombres que puedan integrar nuestra vocación carismática, a reafirmar las las dimensiones humano/afectivas y espiritua- prioridades centrales de nuestra vida francis- les de su vida de modo que les haga libres para cana y a liberarnos recíprocamente para par- la vida en fraternidad, para empeñarse en la ticipar en la misión evangelizadora de Dios. misión evangelizadora y en el servicio a los po- En un cuestionario enviado a 1500 miembros bres y a los marginados y a la creación, como de la Orden, como parte de un estudio todavía embajadores de justicia, paz, reconciliación en curso, sobre la situación de la Orden hoy y cuidado de la creación. Una de las mayores (PdE Mandato 14), los hermanos reconocen dificultades experimentadas por los hermanos, la debilidad de nuestras estructuras y de nues- según las respuestas al cuestionario, es la de tros métodos de verificación de la formación superar la diferencia entre un sentido personal permanente en nuestras Entidades. También de identidad y espiritualidad, un sentido de in- insisten en el hecho de que la formación per- terdependencia vital en fraternidad, y un senti- manente debería ayudarles a redescubrir las do de misión y de servicio de justicia y paz en raíces de nuestra vocación carismática, debe- el mundo de hoy. Solo un hermano entre cinco ría proporcionar los instrumentos para reforzar muestra comprender claramente la necesidad la vida espiritual y fraterna, para superar los de buscar una integración de la identidad in- conflictos interpersonales, para mejorar la co- dividual, común y social. El individualismo es municación interpersonal y para crear frater- una característica muy fuerte de la humanidad nidad donde el acompañamiento espiritual y de hoy en este mundo globalizado e iperconec- fraterno de todos los hermanos pueda hacerse tado. El individualismo presenta un desafío realidad. En el Congreso internacional de For- enorme a la vida religiosa franciscana, -vida mación y Estudios celebrado en Asís el pasado fraterna en todas sus dimensiones-, y a la ta- septiembre de 2013 se discutió en profundidad rea misionera y social (JPIC) de los hermanos. el papel del acompañamiento personal a nivel En el área de la misión evangelizadora, los de la formación inicial. Quiero alentarles a to- documentos de la orden insisten en la impor- 36 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 tancia de la formación para crear y sostener el Francisco nos recuerda lo ya afirmado en Ad ardor misionero entre los hermanos. Al mismo gentes (Vaticano II) y de manera todavía más tiempo, el documento del 2007 del CELAM fuerte en Evangelii nuntiandi (Papa Pablo VI, sobre la identidad misionera de la Iglesia y de 1975), que somos una Iglesia misionera – una todos los discípulos de Jesús (Aparecida, cap. Orden misionera. 6, nn. 240 ss) propone un itinerario para la for- “Sueño un opción misionera capaz de mación de los discípulos de Jesús. Y nuestro transformar todas las cosas, para que las cos- documento de Canindé, Brasil (II Congreso tumbres, los estilos, los horarios, el lenguaje y Franciscano Misionero de América latina y todas las estructuras eclesiales se conviertan el Caribe, 27 de abril de 2013, n. 21) insiste en un canal adecuado para la evangelización sobre el papel fundamental que la formación del mundo actual, más que para la autoconser- permanente e inicial juegan en la promoción vación” (EG, 27). de una evangelización capaz de transformar Queridos hermanos, yo también sueño una las estructuras con el fin de crear fraternida- “opción misionera”, un nuevo impulso misio- des dinámicas, fraternidades-en-misión, de las nero en la Orden, capaz de y transformar nues- que nacen todas las actividades misioneras. tra vida, nuestras costumbres, nuestro modo de El Programa del Master de Petrópolis es un hacer las cosas, nuestra misión evangelizadora instrumento esencial para promover la identi- en el mundo de hoy, y que no tenga la mirada dad misionera entre los hermanos. Espero que en la autoconservación de nuestras Entidades, muchos hermanos participen en el. La Orden de nuestras Provincias y de nuestra Orden. tiene además un centro para la preparación mi- Esto va a exigir un total repensar sobre cómo sionera en Bruselas, también de importancia organizamos nuestros valores, a cuales de llos fundamental para la preparación de los herma- damos la prioridad en nuestra Orden y en cada nos a vivir las 5 prioridades de la Orden en y a Entidad, y en cada Fraternidad local, y en la través del lente de la misión ad gentes. Tal vez vida de cada hermano. El Ministro general y sea este el momento en que la UCLAF inicie su Definitorio ya no queremos sentirnos como un proceso claro y con un horizonte de tiem- “mendicantes” que buscan recoger las miga- po bien definido para un discernimiento y una jas que caen de la mesa de las Entidades de la planificación que puedan llevar a la creación Orden. Es más, yo sueño con el tiempo en que de un centro o un programa de estudios supe- las Entidades de la Orden, sus Entidades, -es riores destinado específicamente a quienes ha- decir, ustedes, queridos Ministros, Custodios blan español en la región de la UCLAF para la y Presidentes-, me llamarán, o a alguno de los promoción de las siguientes áreas/disciplinas: Definidores para decirnos que tienen herma- • espiritualidad franciscana, nos de calidad y bien integrados para poner al • filosofía y teología franciscana, servicio de la misión evangelizadora y al ser- • formación de formadores, vicio de los proyectos misioneros de la Orden • evangelización misionera, y/o de las Conferencias. Sueño el día en que • justicia, paz e integridad de la creación/ cada Entidad se esforzará al máximo por pro- doctrina social de la Iglesia. mover la vocación misionera a nivel de la for- Esto será posible solo con el involucrarse y mación sea permanente o inicial, y promoverá la colaboración activa de todas las Entidades un sentido de identidad misionera franciscana OFM de lengua española, en sinergia con la en los laicos con los que colaboramos, de mo- familia franciscana entera. do que ellos puedan convertirse en agentes y protagonistas activos de la evangelización mi- La renovada llamada al ardor misionero, sionera de la Iglesia en el mundo de hoy, co- la colaboración para la misión y algunos mo insisten los documentos de Aparecida, de aspectos prácticos para la evangelización Canindé y la Evangelii gaudium. Agradezco a misionera franciscana en las regiones de la las Entidades de la UCLAF que han puesto a UCLAF disposición hermanos para los proyectos mi- sioneros de la Orden. Agradezco sobre todo a Quisiera subrayar otro punto relativo a la las Provincias que apoyan los Vicariatos y las evangelización misionera en la vida de la Or- Prelaturas confiados por la Iglesia a la Orden, den hoy y de modo particular en la vida de las proveyendo con el personal y la asistencia eco- Entidades franciscanas de la UCLAF. En la nómica y promoviendo la vida y la actividad Evangelii gaudium (noviembre 2013) el papa de los Vicariatos y de las Prelaturas. Les pido EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 37 continuar con esta tarea. Por otra parte, aliento Orden y nuestro compromiso personal, encon- a las otras Entidades a apoyar estos esfuerzos tramos los siguientes desafíos: ofreciendo personal, apoyo financiero, moral • Dificultad para cultivar y conservar una vi- y en cuanto sea necesario. da personal de oración y contemplación. Vivimos en tiempos difíciles, que ven la • Iperactividad, que hace difícil conciliar las disminución del número de las vocaciones, el necesidades personales, la vida fraterna y el envejecimiento y la disminución de los her- quehacer pastoral o misionero. manos en algunas Entidades, la crisis huma- • Sentido de falta de apertura entre los her- na y vocacional de algunos hermanos y una manos, con raras o ninguna ocasión para extraordinaria incertidumbre económica. Son compartir la fe y las luchas personales y pa- precisamente estos desafíos los que nos hacen ra crear comunión de mente y de corazón volvernos al Señor Jesús en la oración y en la entre los hermanos. súplica, ”a aquel que en todo tiene el poder de • El desafío de los conflictos interpersonales, hacer mucho más de lo que podemos pedir o carencia de buena comunicación, fuerte pensar, según la potencia que ya obra en noso- tendencia al individualismo y a la búsqueda tros” (Ef 3, 20), si nos abrimos a Él. de apoyo afectivo fuera de la fraternidad. • Falta de confianza entre los hermanos y te- Congreso internacional para las Misiones y mor a mostrarse a sí mismos ante los de- la Evangelización, mayo de 2014 y Encuen- más. tro JPIC para las Américas, septiembre • El desafío de vivir los votos, especialmente 2014 el de castidad y también la obediencia. • Dificultad para acercarse, vivir y trabajar Quiero hacerles un libre anuncio público en con los pobres y los marginados, con poco relación a un interesantísimo Congreso interna- sentido de relación entre identidad francis- cional para las Misiones y la Evangelización, cana, fraternidad, misión y JPIC. organizado por el Secretariado general para las • Falta de una clara comprensión de nuestra Misiones y la Evangelización y que se tendrá identidad “carismática” franciscana. del 18 al 28 de mayo de 2014 en Sassone, cerca • Falta de una clara comprensión de la vida de Roma. Aliento a todas las Entidades a enviar de minoridad y simplicidad evangélica, -un al menos uno o dos representantes a este Primer notable número de los que han respondido Congreso internacional organizado para las Mi- señalan que están buscando un estilo más siones y la Evangelización franciscanas. Quiero simple y radical de vida, más en sintonía además exhortar a sus Entidades a enviar her- con la minoridad; pero muchos reconocen manos al Encuentro continental para las Amé- que hay pocas ocasiones en nuestras casas ricas de JPIC del próximo mes de septiembre de formación inicial y en otras fraternida- en Bogotá (22-27 de septiembre) Los “Roman des para vivir un estilo de vida radicalmen- Six” han preparado un documento muy útil so- te simple. Algunos hermanos experimentan bre la ecología en ocasión del 35 aniversario de un “divorcio” entre la espiritualidad y los la proclamación de san Francisco como patrón valores franciscanos y su vida efectiva. de la ecología por el beato Juan Pablo II (29 de • Falta de programas adecuados de forma- noviembre de 1979, Bula Inter sanctos. Nues- ción inicial y permanente que aseguren un tra Oficina de JPIC está muy involucrada en las acompañamiento personalizado. Es intere- cuestiones relacionadas con la industria de la sante notar que un buen número de herma- excavación minera, con un encuentro en Brasil, nos ya profesos solemnes piensan que cual- a fines del 2014. quier forma de acompañamiento personal después de la profesión solemne sea muy Resultados del cuestionario útil e importante. Además, asegurar que los programas sean experienciales y no solo No hay tiempo para tratar todas las di- teóricos. ferentes áreas y los distintos resultados del • Falta de una adecuada preparación de los cuestionario enviado a 1500 hermanos en to- formadores ocupados de la formación ini- do el mundo y del que hemos recibido 1408 cial; sobrecarga de tareas de los formadores respuestas (93% de participación). Entre los ocupados en otras actividades más que en la temas principales surgidos de las respuestas formación inicial. de los hermanos sobre el estado actual de la • Falta de comunicación y armonía entre el 38 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

equipo/comunidad formativa y el gobierno tualizada sobre el trabajo del grupo llamado de la Entidad. Servicio Fidelidad y perseverancia. • Desafío para los hermanos a entrar en el diálogo ecuménico, interreligioso e inter- Decisiones tomadas en el Consejo Plenario cultural. Hay poquísimo interés entre los de la orden, noviembre de 2013 hermanos para empeñarse con otros exter- nos a la Iglesia o a la propia cultura. El Consejo Plenario de la orden tenía como • Falta de un compromiso serio en la voca- tarea principal la de examinar los problemas ción misionera de la Orden. Más del 52% relativos a las estructuras de gobierno de la de los hermanos están ocupados en las Orden y de proponer el método para la desig- parroquias, con un sentido de “misión” y nación y la elección de los Definidores gene- “evangelización” limitado – dificultad para rales, además el número preciso de estos para crear nuevos programas para vivir el Evan- elegirse en el próximo Capítulo general. En lo gelio, por ejemplo, las “Nuevas formas”, que se refiere al número de los Definidores ge- etc. nerales se ha decidido que sean ocho, según la • Desafío de la clericalización en la Orden, siguiente distribución: con notable empeño en lo que se refiere al • UFME/Europa: 3 ministerio parroquial. • UCLAF/América Latina: 2 • ESC: 1 Situación de la Orden hoy: oportunidades y • África: 1 desafíos • Asia, Oceanía: 1 El método de elección será el siguiente: Como muchos de ustedes saben, el Defini- – Cada Conferencia presenta dos candidatos torio general ha hecho todo su esfuerzo para para el oficio de Definidor general a la Se- dar cumplimiento a los Mandatos del Capítu- cretaría del capítulo. lo general 2009. De particular interés son los – Los nombres presentados deberán ser Mandatos 14, 45 y 48, que pedían una investi- acompañados de un Curriculum vitae, es gación y una reflexión sobre tres áreas particu- decir, de una descripción de las cualidades larmente importantes para la vida de la orden específicas de la persona y de los motivos hoy: por los que los Ministros provinciales pro- – Mandato 14: la situación actual en la que ponen a estos candidatos. se encuentra la Orden hoy. Con el fin de – Todos los miembros del Capítulo general sugerir estrategias de intervención sobre la de 2015 recibirán una copia del Curriculum evangelización, el Definitorio general pro- vitae de cada candidato al menos un mes mueva un estudio interdisciplinar sobre la antes del mismo Capítulo. situación de la orden, formando una comi- – Durante el Capítulo general, los miembros sión a nivel central que coordine el trabajo de éste de cada área nombrarán los Candi- con las comisiones constituidas a nivel de datos según la siguiente distribución nu- Conferencias, y valiéndose de expertos. mérica: Europa, 6 Candidatos; América – Mandato 45: La problemática del gobier- Latina, 4 Candidatos; ESC, 2 Candidatos; no de la Orden (actuales estructuras de la África, 2 Candidatos; Asia y Oceanía, 2 Orden). Por medio de la creación de una Candidatos. comisión internacional que involucre a las Otra decisión tomada por el CPO ha sido la Entidades y las Conferencias en un análisis elección del lugar en que se tendrá el Capítulo de las estructuras actuales de la Orden, con general de 2015 y que ha caído sobre Asís. propuestas para presentar al Consejo Plena- Se ha puesto mucha atención al perfil de rio de la Orden sobre el número y método los Candidatos al oficio de Definidor general. de elección de los Definidores generales El párrafo 23 del Documento final del CPO, (cf. Vino nuevo en odres nuevos, noviem- Vino nuevo en odres nuevos, lo trata específi- bre de 2013). camente. Entre las cualidades requeridas en- – Mandato 48: un estudio de las causas y de contramos: los motivos de los abandonos de la Orden, • Experiencia precedente de liderazgo y go- ofreciendo orientaciones para intervenir. bierno. El Vicario general presentará más adelante • Dotes y cualidades necesarias para desarro- en el curso de la semana, información ac- llar el oficio de Definidor general. EX ACTIS MINISTRI GENERALIS 39

• Capacidad para vivir en una fraternidad in- las relaciones de los Visitadores generales, ternacional y para trabajar en equipo. el Definitorio general ha decidido poner al • Apertura al cambio por el bien de la Orden, fuego el tema del Capítulo general 2015 en trabajando con flexibilidad y agilidad. Asís, de la siguiente manera: Hermanos y • Buena comprensión de las diferentes cul- Menores en nuestro tiempo. Este tema ha turas, conocimiento de al menos una de las sido escogido porque muchos de los de- tres lenguas oficiales de la Orden (Italiano, safíos que los hermanos y la Orden deben Español, Inglés). enfrentar están en los sectores de la vida Los participantes en el CPO han discutido fraterna, de la minoridad y de los rápidos y además una amplia gama de asuntos relaciona- difíciles cambios que suceden en nuestras dos a la teología, a la espiritualidad y a la eje- sociedades contemporáneas, en las que he- cución práctica del servicio de la autoridad en mos crecido y donde tratamos de vivir fiel- la Orden. Resulta claro que los principios guía mente nuestro compromiso evangélico. para el ejercicio del servicio de la autoridad en la Orden deben comprender un fuerte sentido Asumir la responsabilidad de trazar el curso de servicio, de cuidado y de animación de los de nuestro futuro hermanos y de las Entidades de la Orden, y la necesidad de servir para crear, apoyar y acre- En su exhortación apostólica Evangelii centar la comprensión y la experiencia de la gaudium, el Papa francisco escribe: “Llegaos comunión fraterna y del ardor de la evangeli- a ser plenamente humanos cuando somos más zación misionera. que humanos, cuando permitimos a Dios con- Otra serie de propuestas surgidas durante ducirnos más allá de nosotros mismos porque las discusiones del CPO comprenden: alcanzamos nuestro ser más verdadero” (EG, • La preparación de un Instrumentum laboris 8). que ayude a la orden a prepararse para el Queridos hermanos Ministros, Custodios y Capítulo general. [El Definitorio general, Presidentes, Dios continúa bendiciendo abun- reflexionando sobre esta propuesta y tam- dantemente sus Conferencias con vocaciones, bién en base a la experiencia del uso de un con hermanos jóvenes y menos jóvenes que Instrumentum laboris para el CPO, ha deci- viven fielmente y con pasión su llamada evan- dido aceptar la sugerencia. Presentaremos gélica, con simplicidad de vida y con grande los Lineamenta a los Presidentes de Con- esperanza respecto a lo que Dios tiene reserva- ferencia durante el encuentro del próximo do para nuestra Orden de Hermanos Menores. mayo de 2014. Las sugerencias de ellos Así pues, para ayudar a Dios a cumplir todo serán incluidas en la versión final de los eso, debemos estar abiertos y asumir juntos Lineamenta, que será enviada a todas las la responsabilidad de trazar el tipo de futuro Entidades de la Orden para la oración, la que creemos necesario. Así nuestra identidad reflexión, la discusión y para enviar suge- carismática volverá a ser el centro de nuestra rencias a la Secretaría del Capítulo general vida personal, de nuestra vida de oración y respecto a lo que debería ser incluido en el contemplación, de nuestras fraternidades en- Instrumentum laboris. riquecidas por la comunión de vida, de nuestra • Propuesta para limitar el número de los tarea en la evangelización misionera y en el Mandatos para aprobar en el Capítulo ge- trabajo de integración para la liberación y el neral 2015, que sean pocos, realizables y desarrollo integral en los aspectos espirituales, evaluables. fraternos, misioneros y formativos de nuestra • Temas a tratar en el Capítulo general 2015: vida (cf. Evangelii gaudium, n.187 et passim). Identidad de la orden; Consejos evangéli- Así dejaremos que el Espíritu de Dios nos ayu- cos; Formación; Presencia franciscana en de a ser “plenamente humanos”, permitiendo el mundo hoy/Evangelización. Reflexio- a Dios “conducirnos más allá de nosotros mis- nando sobre estas sugerencias, sobre las re- mos” (Papa Francisco). laciones de la Comisión internacional inter- Esto es válido sea para cada hermano, sea disciplinar para el estudio sobre la situación para la fraternidad, sea para las provincias/ de la Orden hoy, sobre los resultados del Custodias/Fundaciones, para que el único y cuestionario, sobre los resultados todavía mismo Espíritu obre todas estas cosas en no- provisionales del Servicio Fidelidad y Per- sotros (cf. 1Cor 12, 11). severancia (abandonos de la orden) y sobre Concluyo con las palabras que he compar- 40 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 tido con la Orden en la introducción al Do- creación, tomando ahora y siempre el camino cumento final del CPO 2013 Vino nuevo en de la minoridad y de la itinerancia. Este cami- odres nuevos (p. 6): “Mientras nos preparamos no nos llevará al cumplimiento pleno del “vi- al Capítulo general 2015, cada uno de nosotros no nuevo en odres nuevos”, como hermanos y y todos nosotros juntos debemos abrir nuestros menores. Desearía que cada uno de nosotros corazones a la acción del espíritu de Dios; de- pueda tener el valor de aceptar a brazos abier- bemos entrar siempre más profundamente en tos la llamada del evangelio a esta santa nove- nosotros mismos para escuchar y discernir la dad!”. voz del Espíritu de Dios que obra en la vida de ¡Dios les bendiga! los Hermanos forjando fuertes lazos humanos y espirituales entre los hermanos en fraterni- Fr. Michael Perry, OFM dad; y debemos abrir las puertas de nuestras Minstro general Fraternidades a todo el pueblo de Dios y a la E SECRETARIA GENERALI

1. Electio extra Capitulum Prov. Ss. Petri et Carlos Alberto, el día 20 de diciembre de Pauli in Italia 2013 eligió: para el Oficio de Ministro de Custodia Il Congresso Definitoriale della Provincia Sisqueira da Paixão Fr. Francisco de dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, in Italia, rego- Assis larmente celebrato secondo le disposizioni del para el Oficio de Vicario custodial, Diritto, presso il Convento S. Maria in Araco- De Sousa Almeida Fr. Elder eli, in Roma, presieduto dal Ministro Provin- para el oficio de Consejeros de Custodia ciale, Rossi Fr. Giovanni, il 19 dicembre 2013, Da Silva Lima Fr. Manoel ha eletto extra-capitolo: Machado Araujo Fr. Jhon of God per l’Ufficio di Definitore provinciale, Monte Canto Fr. Reginaldo Rómulo Casella Fr. Ezio rocha da Silva Fr. Edilson. ufficio vacante per la rinuncia del predecessore. El Definitorio General, en la Sesión del día Questa elezione è stata ratificata dal Defini- 24 de enero de 2014, examinó las Actas autén- torio generale il 13 gennaio 2014. ticas de estas elecciones y las aprobó. Prot. 104450/S003-14 Prot. 104454/S008-14

2. Electio extra Capitulum Fund. “St Mary 4. Electiones extra Capitulum Prov. S. Fran- of the Angels” in Thailandia cisci de Quito in Aequatoria

The General Definitory, during its session El Congreso Definitorial de la Provincia of 24th January 2014, carefully studied the let- San Francisco de Quito, en Ecuador, legíti- ter of the President of the Foundation of St Ma- mamente celebrado en el Convento San Fran- ry of the Angels in Thailand, dated 6th January cisco, en Guayaquil, y presidido por el Mini- 2014, as well as the results of the consultative stro provincial, Liroy Ortega Fr. Mario, los vote of the friars concerned, elected a Council- días 19 y 20 de noviembre de 2013 , fuera del lor for the Federation to replace Kerketta Br. Capítulo Provincial eligió: Arvind, who has been granted permission to para el oficio de Vicario provincial, pursue ongoing formation at the Pontifical Pozo Almeida Fr. Fernando University Antonianum in Rome. Para el oficio de Definidor provincial The following brother was duly elected: Beltrán Aldas Fr. Marco Tulio. Councillor, El Definitorio General, en la Sesión del día haller Br. Jeffrey. 24 de enero de 2014, después del estudio aten- By virtue of this Decree, I declare the above to del Acta auténtica, aprobó esta elección. mentioned election valid and ratified. Prot. 104486/S032-14 Given in Rome, at the General Curia of the , on the 27th January 5. Capitulum Prov. S. Francisci Solano in 2014. Peruvia Prot. 0104471/M005-14 El Capítulo Provincial de la Provincia San 3. Capitulum Cust. Aut. Amazoniæ S. Bene- Francisco Solano, en Perú, celebrado legíti- dicti in Brasilia mamente conforme a Derecho, en el Convento de Nuestra Señora de los Ángeles, en Lima, El Capítulo Custodial de la Custodia de y presidido por el Visitador General, Harding San Benito del Amazonas, en Brasil, celeb- Fr. Ignacio, el día 17 de enero de 2014 eligió: para el Oficio de Ministro provincial, rado legítimamente conforme a Derecho, en el Vallejo Lagos Fr. Mauro Centro de Formación Emaús, en Santarem , y para el Oficio de Vicario provincial, presidido por el Visitador general, Breis Fr. Horna Mendoza Fr. Jorge 42 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 para el oficio de Definidores provinciales, stessa Fondazione: Alegre Fr. Andrés Consiglieri, cajo Fr. Jorge Baino Fr. Luca Perales Fr. Alfredo gibbons Fr. John santamaría Fr. Félix Labanouski Fr. Christian Tello Fr. . Economo, El Definitorio General, en la Sesión del día invernizzi Fr. Stefano. 24 de enero de 2014, examinó las Actas autén- Queste elezioni sono state ratificate il 7 feb- ticas de estas elecciones y las aprobó. braio 2014. Prot. 104476/S022-14 Prot. 104460

6. Capitulum Prov. S. Francisci Assisien- 8. Capitulum Cust. Aut. S. Ioannis Baptistæ sis in Vietnamia in Pakistania

In the Provincial Chapter of the Province In the Custodial Chapter of the Custody of of St. Francis in Vietnam, regularly celebrated St. in Pakistan, regularly cele- according to the norms of Canon Law, in the brated according to the norms of Canon Law, House of Thu Duc, under the presidency of the in the House in Karachi, under the presidency Visitator General, Capalbo Br. Kenneth, the of the Visitator General, Aman Br. Peter C., th following were elected on the 15th day of Ja- the following were elected on the 14 day of nuary 2014: February 2014: for the office of Minister Provincial, for the office of Custos Nguyen Duy Lam Br. Ignatius Bagh Br. Yusuf for the office of Vicar Provincial, for the office of Vicar Custodial, Vu Lien Minh Br. Joseph Amir Br. Saleem for the office of Provincial Definitors, for the office of Custodial Councilors, Nguyen Ngoc Kinh Br. Anthony Daniel Br. Gul nguyen Phuoc Br. John of God Karo Br. Joseph nguyen Tien Dung Br. Joseph Noronha Br. Clifford Tran Duc Hai Br. Alexis Lawrence Br. Azeem Tran Ngoc Phu Br. Peter. The General Definitory, during its session th The General Definitory, during its session of the 12 March 2014, carefully examined of the 24th January 2014, carefully examined and ratified the elections. and ratified the elections. Prot. 104573/S073-14 Prot. 104496/S037-14 9. Electio extra Capitulum Prov. S. Thomæ 7. Electiones Fund. S. Francisci Assisiensis Apostoli in India in Russia/Cazastania The General Definitory, during its session th Il Definitorio generale, nella seduta del 14 of the 12 March 2014, examined and appro- gennaio 2014, ha studiato attentamente i ri- ved the Acts of the extra-capitular elections by sultati del voto consultivo dei frati interessati, the Definitory of the Province of St. Thomas nonché il parere del Visitatore generale, Olikh the Apostle in India, held during an ordina- Fr. Patryk, e ha eletto Presidente della Fonda- ry session in the House of Shalom Friary in th zione di San Francesco in Russia e Kazakistan, Hyderabad, on the 11 February 2014, under dipendente dal Ministro generale, the presidency of Pamplany Br. Babu Jose, Bednarski Fr Bogumił. Minister Provincial of the said Province, and Il Ministro Generale, nel corso del Capitolo ratified, in accordance with the prescriptions della Fondazione, 4 febbraio 2014, dopo avere of art. 198 of the General Statutes, of the Order studiato attentamente i risultati del voto con- the election of to the office of Definitor Pro- sultivo dei frati, nonché il parere del Visitatore vincial of the Province generale, Olikh Fr. Patryk, quello del Dele- Anand Br. Michael. gato generale, Michalski Fr. Klaudiusz, e del Given in Rome, at the General Curia of th Definitore generale, Siekierka Fr. Ernest, ha the Order of Friars Minor, on the 13 day of deciso di nominare i seguenti ufficiali della March 2014. Prot. 104591/S082-14 E SECRETARIA GENERALI 43

10. Electio extra Capitulum Prov. S. Thomæ nis BMV, USA, pro Prov. Ss. Martyrum Apostoli in India Coreanorum in Corea: 13.03.2014; prot. 104273. The General Definitory, during its session of the 12th March 2014, examined and appro- – Bowa Fr. Kateta Gregoire, Prov. S. Bene- ved the Acts of the extra-capitular elections by dicti Africani in Rep. Congo, pro “Nostra the Definitory of the Province of St. Thomas Domina Africæ”, in Congo/Brazzaville: the Apostle in India, held during an ordinary 25.03.2014; prot. 104554. session in the St. Anthony Friary in Bangalo- re, on the 17th January 2014, under the presi- 13. Domus erectæ dency of Pamplany Br. Babu Jose, Minister Provincial of the said Province, and ratified, in – Couvent Fr. Angelo Redaelli, Route Natina- accordance with the prescriptions of art. 198 le 2, District Makabandilou, arr. Djiri, Bra- of the General Statutes of the Order, the elec- zzaville, Congo/Brazzaville: 19.03.2014; tion of to the office of Vicar Provincial of the prot. 102753/M044-12. Province, Nagayam Br. James. – Couvent St. Bonaventure, 102, av. Auberge Given in Rome, at the General Curia of Gascogne, Quartier Moukoundji-Ngouaka, the Order of Friars Minor, on the 13th day of arr. Makélékélé, Brazzaville, Congo/Bra- March 2014. zzaville: 19.03.2014; prot. 102753/M044- Prot. 104543/S057-14 12.

11. Electio extra Capitulum Prov. Annun- – Couvent Ste Claire, District Djiri-Pont, tiationis BMV in Albania Djiri (department d’Ignié), Congo/Brazza- ville: 19.03.2014; prot. 102753/M044-12. Dal momento che l’attuale Governo Provincia- le della Provincia dell’Annunciazione della Beata – Couvent Ste. Marie de Anges, District Vergine Maria in Albania era stato eletto “ad in- Ekola, Boundji, Congo/Brazzaville: star” dal Definitorio generale il 28 gennaio 2013 e 19.03.2014; prot. 102753/M944-12. che uno dei Definitori provinciali ha presentato le dimissioni dall’ufficio in data 24 gennaio 2014, il 14. Notitiæ particulares Definitorio generale, nella sessione del 20 marzo 2014, dopo aver accolto le dimissioni di Pllumaj 1. Procuratore generale Fr. Mikel, a norma dell’art. 170 §2 degli SSGG ha proceduto all’elezione di: Gjurashaj Fr. Prelë. – Fr. Julio C. Bunader è stato nominato per l’ufficio di Definitore provinciale dal Definitorio generale Procuratore generale dell’Ordine:06.11.2013; prot. 104350/S488- Prot. 104631/S 101-14 13.

12. Visitatores Generales 2. Nuovo Definitore generale

– Coullot Fr. Claude, Prov. B. Ioannis Duns Fr. Nicodeme Kibuzehose, OFM, è stato Scoti, Gallia, pro Pontificia Universitate nominato Definitore generale, “ad complen- “Antonianum” in Urbe, Facultate Scien- dum sexennium”:12.03.2014; prot. 104540/ tiarum Biblicarum et Archaeologiæ in Hie- S056-14. rusalem, Instituto Studii Ecumenici in Ve- netia atque Istituto Theologiæ in Murcia: Breve nota Biografica 27.01.2014; prot. 194466(003/14). Fr. Nicodème Kibuzehose, nato a Rugaba- – D’Angelo Fr. Giacinto, Prov. Salernitano- no, in Burundi (Diocesi di Gitega) il 9 otto- Lucanæ Immaculatæ BMV, Italia, Visitat. bre 1954, è entrato nell’Ordine nel 1982, ha Adsistens Visitatoris Coullot Fr. Claude: emesso la Professione temporanea il 7 ottobre 27.01.2014; prot. 104466(003/14). 1984, quella solenne 27 ottobre 1987, è stato ordinato Presbitero il 31 luglio 1982. – Brophy Br. Andrew, Prov. Assumptio- Fr. Nicodème è membro della Provincia di 44 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

San Francesco d’Assisi in Africa, che com- zione iniziale e della pastorale parrocchiale. prende Kenya, Uganda, Ruanda, Burundi, È stato per vari mandati Definitore oltre che Tanzania, Malawi, Zambia, Mauritius e Ma- Vicario provinciale. Ora, all’interno del Go- dagascar. In questa Provincia ha ricoperto vari verno dell’Ordine, si occuperà di seguire più incarichi, soprattutto nell’ambito della forma- da vicino le Entità francescane in Africa. E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 1. Avvenimenti viene presentato il codice normativo nel Deu- teronomio, secondo un concetto vitalistico, per 1. Festa dell’Università e del Gran Cancel- cui la legge è la visibilizzazione della volontà liere di Dio a favore della vita dell’uomo. La legge Roma, Pontificia Università Antonianum, 15- non viene solo osservata, ma meditata e resa 16.01.2014 nutrimento per l’anima; la sola lettera non può – Cronaca essere l’interpretazione della legge. San Paolo assume la figura di Gesù Cristo Nei giorni 15 e 16 Gennaio, come ogni an- come la chiave per interpretare pienamente le no, si è tenuta presso la Pontificia Università Scritture, così come Matteo nel presentare il Antonianum la Festa dell’università e del Gran cosiddetto “discorso della montagna”: Gesù Cancelliere, ricorrendo l’anniversario della non promulga una nuova legge, ma l’applica- proclamazione di sant’Antonio di Padova co- zione corretta della legge, che coincide con i me dottore della Chiesa (16 Gennaio 1946). Il confini stessi della volontà di Dio. La sintesi di tema di quest’anno è stato “Il custodire nella questa prospettiva è contenuta nella letteratura logica del dono”. giovannea: “chi accoglie i miei comandamenti Il pomeriggio di mercoledì 15, dalle ore e li osserva, questi mi ama”: il comandamento 15.30, si è svolta la prima parte, presso l’Aula coincide con l’amore, la legge di Cristo è ama- Magna della PUA, con la presentazione di tre re i propri amici fino a dare la vita. relazioni di altrettanti docenti dell’Università. Che cosa, quindi, siamo chiamati a custo- Gli interventi sono stati moderati da Fr. Vidal dire? L’oggetto è solo indicabile, non piena- Rodríguez López, Segretario generale per la mente descrivibile. È il dono di Dio, la sua Formazione e gli Studi. Fr. Marco Nobile, do- rivelazione. Il nostro Creatore coinvolge la cente di Sacra Scrittura, ha svolto il suo inter- nostra persona donandoci la responsabilità di vento su “Il fondamento biblico del «custodi- prenderci cura dell’altro per andare al cuore re»”. Il verbo “custodire” (shamar in ebraico), dell’essere. Noi stessi siamo oggetto di questo non significa solo proteggere e vigilare, ma dono, la cui custodia ci è affidata ed è illumi- anche “mantenere l’osservanza” nelle cose do- nata dalla direzione fornita dalla legge, indice nate da Dio, per esempio l’alleanza o il sabato. che orienta il cammino. Condivide perciò con altri vocaboli una carat- Quindi è toccato a Fr. José Antonio Meri- teristica semantica di natura religiosa. Dall’a- no, docente emerito di Filosofia, proporre la nalisi di Gn 1-3 si evince che il mondo creato sua riflessione su “Etiche ambientali e propo- da Dio venne affidato all’uomo perché “lo col- sta francescana”. Punto di partenza per ogni tivasse e lo custodisse” (abad e shamar), cioè riflessione in merito è la percezione, tenendo se ne prendesse cura tramite il lavoro, il quale conto che tra la persona e la realtà che la cir- risulta essere quasi come un atto di culto, co- conda, tuttavia, interviene sempre la cultura, me viene espressamente descritto nel Libro dei che fornisce l’orizzonte ermeneutico nel quale Giubilei, testo della letteratura intertestamen- ci si posiziona. Coesistono differenti orizzonti taria, in cui l’Eden è considerato come il san- nella medesima società (delle religioni tradi- cta sanctorum di cui Adamo avrebbe dovuto zionali, panteistico, meccanicistico, economi- essere custode come un sacerdote. Dio con la co), fra i quali si evidenzia quello francescano. sua sapienza ha creato tutto come buono, per L’uomo è sempre in relazione con il mon- l’essere, per la vita, ed è un dono per il suo do: esso è onticamente mondano. La natura partner, l’uomo, a cui viene affidato perché lo può essere intesa come semplice attrezzo per lavori, lo abbia in cura. Questa interpretazione i propri scopi o come correlato esistenziale e del creato riluce nel Sal 104 e nel Sal 119: la vitalistico dell’essere-nel-mondo. La società rivelazione è un dono di Dio articolato in due in cui viviamo registra una certa tensione tra aspetti, la creazione e la legge. La torah è un etiche normative ed etiche applicate, e la fram- insieme di principi attivi di vita, non una mera mentazione in un pluralismo di “etiche” (al legge astratta. Basti considerare in che modo plurale): etiche biocentriche, sentiocentriche, 46 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 ecocentriche, ecofemministe, della responsa- in ogni condizione di vita, affinché davvero la bilità (antropocentrica). Nelle prime l’uomo struttura sia a servizio della persona, e non vi- non è più posto al centro ma lo si svaluta per ceversa. Occorre vivere prima di annunciare, sopravvalutare la natura. avere a cuore ogni persona, anche e soprattutto Stante questa situazione culturale, è oppor- quelle che per scelte di vita si pongono ai mar- tuno riconsiderare la visione francescana della gini o al di fuori della chiesa. natura, così come vissuta da Francesco e teoriz- Terminate le relazioni dei chiarissimi pro- zata dagli autori della scuola francescana, per fessori, Fr. Vidal conclude la sessione pome- ridare dignità all’uomo nel cosmo, senza ridur- ridiana dei lavori, invitando l’assemblea alla re la natura a strumento di dominio dell’umani- sessione del giorno seguente. tà, ma anche senza perdere il valore specifico Giovedì 16 l’incontro, sempre in Aula Ma- dell’uomo nel mondo. In Francesco prevale una gna, inizia alle ore 9.45 con una meditazione visione religiosa della natura, che Bonaventura musicale offerta da Fr. Alessandro Brusten- traduce attraverso la sottolineatura del carattere ghi al pianoforte. Introduce i lavori Fr. Marek trinitario della creazione e secondo una caratte- Wach, Segretario generale dell’Università, ristica estetica della natura; Scoto presenta una che ripercorre l’evoluzione del concetto di te- visione cristocentrica del cosmo, il cui valore ologia del creato negli insegnamenti dei pon- viene ritradotto in termini umanistici da Guglie- tefici a partire da Paolo VI, chiedendosi come mo di Ockham. Il francescanesimo ama l’im- possiamo custodire il creato nei nostri tempi. manenza pur ambendo alla trascendenza. Da ul- Quindi indirizza i saluti al Card. Carlos Amigo timo, il prof. Merino lancia un accorato appello Vallejo, ofm, a Fr. Michael A. Perry, Ministro a fare qualcosa di concreto per mantenere vitale generale, e a Fr. Martín Carbajo Nuñez, Vice il pensiero francescano nel nostro tempo, unen- Rettore della PUA. do le forze culturali a disposizione e proseguen- Nel suo discorso, Fr. Martín evidenzia la do l’opera di collegamento con altre Università sintonia tra il motto dell’Università, “in doc- pubbliche e private. trina et sanctitate”, e la coincidenza della pro- Da ultimo, Fr. Jorge Horta, docente di Di- clamazione di sant’Antonio come dottore del- ritto Canonico, presenta la sua riflessione su la Chiesa in occasione della memoria liturgica “Il custodire: missione al servizio del fratello. dei Protomartiri francescani: la santità è un Profili canonici”. All’inizio del suo pontifi- modo di esprimere con la propria vita la dottri- cato, papa Francesco ha posto al centro della na, che è espressione della Verità divina. Nella riflessione ecclesiale l’azione del custodire gli logica del dono, occorre mettere in relazione altri e il creato. “Dov’è tuo fratello? Sono forse lo studio, l’interpretazione e l’attualizzazione io il custode di mio fratello?”. Sì, essere perso- della dottrina; ci è chiesto di scoprire il bene, ne umane significa custodire i fratelli. In que- il bello, il vero che portano alla felicità nell’a- sta prospettiva si può bene interpretare la legge more. In particolare, il Vice Rettore ha presen- come strumento per raggiungere il bene comu- tato per sommi capi in che modo i francescani ne. Proteggere, conservare e tutelare ciò che è hanno inteso e praticato il custodire in Ameri- importante per la vita dei fratelli. Nel Codice ca Latina nel corso dei secoli. Non il custodire di Diritto Canonico il termine “custodire” è “statico” di alcune teorie neo-pagane che con- usato 22 volte; molte volte per la custodia ne- siderano la natura come un tabù intoccabile, gli archivi, una volta per la fede e una volta per ma quello dinamico che riconosce la dignità di la missione dei vescovi. È piuttosto il termine ogni creatura nella sua singolarità e se ne pren- “cura”, che compare ca. 120 volte nel Codi- de cura affinché possa raggiungere il suo pieno ce, ad avvicinarsi maggiormente alla sottoli- sviluppo. A questo scopo la teologia france- neatura voluta da papa Francesco per indicare scana, affettiva e pratica, che unisce amore e la custodia dell’altro nella sollecitudine della conoscenza, sa esprimere bene la dinamica Chiesa in funzione della salvezza. In questo del custodire, che è sempre un atto di amore modo si intendono correttamente, e non come perché l’altro è semplicemente mio fratello. Si elementi coercitivi la libertà dei fedeli, le strut- pensi alla vicinanza affettuosa e responsabile ture pastorali e di governo, come ad esempio dei Frati questuanti con il popolo in America il collegio cardinalizio, il sinodo dei vescovi, Latina; la custodia delle lingue e delle cultu- la diocesi, la parrocchia. La preoccupazione re (molti Frati predicavano in almeno tre lin- pastorale dovrebbe sempre imporre di interes- gue indigene; la pubblicazione di catechismi, sarsi delle persone in ogni circostanza e ruolo grammatiche, dizionari e manuali grazie ai E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 47 quali si è potuto conservare il patrimonio lin- re l’altro come noi stessi. Al di là degli sforzi guistico delle culture indigene). umani, però, questo è frutto della grazia che Sull’esempio della testimonianza dei mis- proviene da Dio-Trinità, che agisce nella Chie- sionari in America Latina, che seppero coniu- sa come comunità impegnata nella storia. Esso gare “santità” e “dottrina”, il fine che si prefig- non è tanto un impegno da realizzare, allora, ge la PUA è di diventare un luogo di incontro quanto un dono da ricevere, che responsabi- aperto a tutti, per arrivare all’eccellenza del lizza i cristiani nell’assumersi la cura dell’al- sapere senza trascurare l’eccellenza dei valori tro, così come si è amati da Dio. In quest’ot- umani: per noi francescani si tratta di propor- tica anche la ricerca, l’approfondimento e la re attraverso vie sempre nuove il “principio di trasmissione della verità per l’uomo appaiono fraternità” e coltivare la via pulchritudinis. come un servizio a favore della fraternità uma- Il Card. Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo na, il compito della comunità scientifica che emerito di Siviglia, ha condiviso con l’assem- caratterizza un’Università Pontificia. Citando blea alcune sue riflessioni sul tema: “Fraterni- l’invito rivolto da Giovanni Paolo II nella sua tas custos, ecologia e diritti francescani”. Pri- visita al Pontificio Ateneo Antonianum il 16 ma di ogni riflessione sulla possibilità e sulla Gennaio 1982, il Ministro generale esorta ad capacità di essere custodi del creato e degli essere custodi della speranza nel mondo con- altri, è bene ricordare che è innanzitutto Dio il temporaneo: “Io vorrei che l’Ordine dei Frati custode della fraternità, di ogni persona. Fran- Minori, in particolare modo mediante questo cesco d’Assisi, poi, ci offre un fulgido esem- suo Ateneo, contribuisse a colmare questo bi- pio di come sia possibile prendersi cura della sogno di speranza con l’apporto originario che creazione senza idolatrarla. Siamo chiamati ad a san Francesco si ispira. Io confido che ogni essere “ministri” del mistero dell’incarnazione sforzo sia fatto, affinché, con la multiforme at- nella storia, difensori dei diritti delle creatu- tività propria ad una Istituzione accademica, re attraverso la nostra azione di custodia della essa possa e sappia, nella società odierna, al- creazione e la capacità di far fiorire la giustizia largare gli spazi ai valori contenuti nel Vange- e la pace. Occorre, tuttavia, vigilare sempre sul lo, i soli capaci di generare ed alimentare non nostro cuore perché è da lì che escono le inten- illusorie speranze”. zioni malvagie. In sintesi, possiamo dire che in Un’ultima esecuzione musicale di Fr. Ales- un’adeguata visione del cosmo e dell’uomo in sandro Brustenghi conclude la mattinata in Au- prospettiva francescana, va tutelato il diritto a la Magna, prima dell’aperitivo e del pranzo di professare la fede, ad essere povero, ad essere festa nel refettorio del Collegio Internazionale. allegro e ad avere fratelli. Dopo una breve pausa e un nuovo inter- Fr. Ernesto Dezza,ofm ludio musicale, viene consegnato il “Premio San Francesco” a Fr. Giuseppe Buffon per il – Relazione del Rettore suo volume sulla storiografia francescana in Roma, 16.01.2014 età moderna e contemporanea. Infine, prende la parola il Ministro generale e Gran Cancel- Card. Carlos Amigo Vallejo, Arcivescovo liere, Fr. Michael Antony Perry, invitandoci a emerito di Siviglia; guardare a sant’Antonio come nostro patrono, Fr. Michael Perry, Ministro generale esempio per tutti noi, di come sia possibile dell’Ordine dei Frati Minori e Gran Cancellie- tenere insieme insegnamento e predicazione re della PUA; efficace, cogliendo la verità in ogni cose e ri- Fr. Julio Bunader, Vicario Generale e Vice- ferendola al suo Creatore. Possiamo, inoltre, Gran Cancelliere; valorizzare sempre meglio l’attualità del mes- Definitori generali; saggio di san Francesco: la fraternità universa- Fr. Vidal Rodríguez López, Segretario ge- le e le istanze dell’ecologia. Da qui derivano nerale per la Formazione e gli Studi; la sensibilità per ogni persona e ogni creatura, Magnifici Colleghi Rettori delle Pontificie l’atteggiamento giusto per avvicinare ogni re- Università di Roma; altà, l’essere disponibili ad aver cura di tutti, Autorità accademiche, Professori, Studenti specialmente dei più fragili. “Responsabili- e Personale Ausiliario della PUA; tà” significa prendersi cura dell’altro, perché Distinti Ospiti, cari Amici che ci onorate anche all’interno della temperie culturale del della vostra presenza; postmoderno rimane valido l’appello ad ama- a tutti un saluto cordiale. 48 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

1. Celebriamo la Festa dell’Università e del la rispetta e la ammira; non la utilizza come Gran Cancelliere nel giorno in cui, nel 1946, signore dispotico, ma neppure si lascia domi- Sant’Antonio fu proclamato “Dottore della nare da essa4. La sua povertà è espressione di Chiesa” da Papa Pio XII. Oggi ricorre anche libertà, di signoria sul creato, di apertura alla la memoria liturgica dei Protomartiri France- fraternità cosmica. È una libertà con e per gli scani, la cui testimonianza spinse il canonico altri. Lo stesso Signore che lo rende libero, gli agostiniano Fernando da Lisbona a entrare tra dona anche dei fratelli (2Test 14). i frati minori, assumendo il nome di Antonio. Invece di possedere e dominare, Francesco Tutto ciò è un intreccio di testimonianza e te- ammira, contempla, entra in relazione. Ba- ologia che è ben sintetizzato nel motto della ciando le piaghe del lebbroso, incontra Cristo nostra università: In doctrina et sanctitate. crocifisso; vivendo con i bisognosi, abbraccia La Pontificia Università Antonianum, rifa- la povertà; cercando Dio, scopre il povero. cendosi al “Doctor Evangelicus”, è impegnata Diventa così il fratello universale, affettuo- a custodire il ricco patrimonio della tradizione samente unito all’Altro, agli altri e al creato5. francescana, attraverso lo studio, l’interpre- Le sue intuizioni saranno poi sviluppate dalla tazione e l’attualizzazione. Si tratta di un cu- teologia francescana, che solitamente è quali- stodire nella logica del dono, non di semplice ficata come “affettiva” e pratica, perché uni- trasmissione acritica dei contenuti ricevuti. La sce strettamente amore e conoscenza, privile- ricerca e l’insegnamento non sono indirizza- giando la volontà libera e affettuosa rispetto ti al possesso, ma alla scoperta, qui e ora, del 6 alla pura razionalità . L’erudizione scientifica Bene, del Bello e del Vero, cioè di quelle di- si lega così a quella sapienza della vita che è mensioni fondamentali che portano alla felici- dono dello Spirito. Si evitano così quelle sepa- tà nell’Amore. razioni che Thomas S. Eliot indicava: “Where Papa Francesco ha portato tra noi la fre- is the Life we have lost in living? Where is the schezza della cultura latinoamericana, per- wisdom we have lost in knowledge? Where is meata anche dalla spiritualità francescana, e a 7 lui ci siamo ispirati per scegliere il tema del the knowledge we have lost in information?” custodire. La prospettiva francescana supera quella Sua Eminenza il cardinale Carlos Amigo tentazione di ridurre tutto a oggetti da ana- ci illustrerà il modo in cui il Santo Padre ha lizzare e dominare; il conoscere diventa un presentato questo tema. Da parte mia, vorrei riconoscere, un provare meraviglia e stupore descrivere a grandi linee il modo in cui i Fran- dinanzi al dono dell’essere. cescani hanno inteso e praticato il custodire Il custodire è sempre un atto di amore, nel loro impegno missionario in America. cioè un valorizzare l’altro non per il benefi- Conviene precisare che il custodire di cui cio che mi può procurare, ma perché è un mio parliamo non è quello statico di certe teorie fratello, figlio dello stesso Padre, e gli voglio neo-pagane o panteiste che tendono a “con- bene. “Il Signore mi dette dei fratelli” (2Test 1 14), proclama gioiosamente Francesco nel siderare la natura un tabù intoccabile” . Vor- suo Testamento, riaffermando che la gratuità remmo piuttosto sottoporre alla vostra atten- è il fondamento della fraternità francescana. zione il custodire dinamico, che riconosce il Ogni uomo deve essere amato e accolto per se valore e la dignità di ogni creatura, nella sua stesso, indipendentemente dal contributo che singolarità, e se ne prende cura affinché pos- può dare. L’apertura al Sommo Bene porta a sa raggiungere il suo pieno sviluppo. In que- confidare nella capacità creativa e nella bontà sta logica della gratuità, il dominio dispotico di ciascuno. L’altro è un dono che rispetto e dell’io cartesiano, che configura tutta la realtà accolgo gioiosamente, senza cercare di utiliz- a partire da se stesso, si trasforma in ospitalità zarlo, plagiarlo o sottometterlo al mio capric- affettuosa, gratuita, incondizionata di fronte al 2 cio. E proprio perché gli voglio bene, lo aiuto mistero del tu . a sviluppare la sua specifica bontà, bellezza, La prospettiva francescana del custodire si autenticità, lo aiuto a diventare sempre più se contrappone pure a quella “concezione ispi- stesso. L’amore di Dio rende la persona degna, rata all’ecocentrismo e al biocentrismo, che preziosa, unica; lo stesso vale anche per i grup- propone di eliminare la differenza ontologica pi umani e per le loro diverse culture. e assiologica tra l’uomo e gli altri esseri viven- 3 ti” . Francesco ama fraternamente la natura, 2. I seguaci di Francesco sono spesso iden- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 49 tificati come “i frati del popolo” perché hanno Meschicas e fra Diego de Landa sui Mayas17. capito e vissuto il custodire come vicinanza af- Fra Toribio Paredes de Benavente, soprano- fettuosa e responsabile. È sufficiente ricordare minato Motolinia, descrive con ammirazione a questo proposito quei frati elemosinieri che molte delle costruzioni e delle tradizioni degli visitavano e conoscevano benissimo ogni fa- indigeni, arrivando perfino a riconoscere al- miglia. Gli autori latinoamericani Montolinia cuni valori positivi nel loro modo di rendere e Medieta raccontano che gli indigeni avevano culto agli idoli18. Le sue descrizioni, insieme accolto i Francescani a braccia aperte perché, a quelle di Mendieta, Sahagún e Landa, sono dicevano: “camminano a piedi nudi come noi, una fonte preziosa per delineare l’antropologia si siedono per terra come noi, ci amano come americana. figli; pertanto non possiamo far meno di amar- Di fatto, i frati assunsero molti aspetti di li e accoglierli come padri”8. quelle culture: simboli, espressioni artistiche, La vicinanza affettuosa dei frati alla gen- musica, medicina19, elaborando un principio te li porta a custodire le culture indigene, im- di ibridazione culturale che trova espressione pegnandosi nello studio delle lingue e delle anche nel messaggio verbale, musicale e mi- espressioni artistiche. Mendieta riferisce che mico del teatro, luogo di incontro e di alterità. alcuni dei Francescani missionari nell’Ame- Spesso, quel tipo di teatro si adatta in maniera rica latina scrivevano e predicavano in più di accurata alla lingua, allo spirito e al tempera- dieci lingue diverse9. Robert Ricard conferma mento degli indigeni e alla situazione in cui che erano molti i frati che riuscivano a scrive- si trovano davanti alla nuova religione20. A re e predicare in almeno tre lingue indigene10. questo proposito, il prof. Buffon fa notare che Questa predicazione era accompagnata da te- l’autore francescano del dramma sacro Adora- sti scritti in quelle lingue: catechismi, gram- ción de los reyes, rappresentato per la prima matiche, dizionari, manuali11. Soltanto nella volta a Tlaxomuco, nel corso del XVI secolo, Nuova Spagna, nel periodo che va dal 1524 al si prefigge di “creare quei presupposti cultura- 1572, furono pubblicate 109 opere di questo li, simbolici ed emotivi che agevolino concre- tipo, delle quali 80 a carico dei Francescani, tamente l’integrazione della storia messicana 21 16 dei Dominicani e 8 degli Agostiniani12. È nel quadro dell’intera storia sacra” . da notare che i Francescani avevano creato la Inoltre, “la traduzione in lingua Nahuatl tipografia in Messico già prima del 153813 allo del nome di dio e l’individuazione di una tra- scopo di agevolare la pubblicazione dei testi. dizione monoteista nella cosmogonia azteca L’impegno nell’apprendere e utilizzare le indicano lo sforzo di operare una traduzione 22 lingue rispecchia un più ampio e profondo ap- interculturale dei contenuti della fede” . prezzamento per quelle culture. Un modello di riferimento per quanto riguarda il modo in cui 3. La Pontificia Università Antonianum è si poteva affrontare il problema delle lingue e chiamata a promuovere sempre più questa ric- della trasmissione dei contenuti della fede può ca tradizione francescana del custodire, inse- essere rinvenuto nelle proposte offerte dal ma- rendola nelle nuove sfide del contesto attuale, 14 iorchino Raimondo Lullo . sia ecclesiale che civile. Anche le autorità ecclesiastiche in Ame- Francesco d’Assisi e il pensiero francesca- rica spingevano all’uso delle lingue locali. no continuano a servire da ispirazione e da Nel 1600 il vescovo Solís scriveva al Re della segno profetico per un’umanità riconciliata, Spagna spiegando che i preti di quella diocesi, nella quale nessuno deve sentirsi escluso o nell’attuale Equador, dovevano avere un otti- emarginato. Si parla, infatti, dello “Spirito di ma conoscenza della lingua quichua15, mentre Assisi”, per indicare il modo francescano di il sinodo di Asunción, nel 1603, rese obbliga- custodire l’altro, cioè per indicare l’apertura torio per tutti l’uso del catechismo in lingua gratuita e gioiosa alla collaborazione e al con- guaranì composto dal francescano Luis de Bo- fronto nel rispetto vicendevole della propria lagnos16. identità. Il bene più desiderabile, infatti, è la In questo senso è utile ricordare, ad esem- relazione con l’Altro e con gli altri, lo “stare pio, che Fra Jerónimo de Alcalá (+1545) pub- con” (inter-esse). Quando questo stretto rap- blica un libro sulle cerimonie e i riti degli indi- porto personale viene a mancare si potrà parla- geni presenti nell’area messicana del Micho- re di filantropia, ma non di dono gratuito. Gli acán, Fra Bernardino de Sahagún scrive sui indios dell’America amavano i frati perché si 50 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 sentivano accolti, custoditi da loro. L’uomo di so; invece di voler prevalere su un antagonista oggi continua ad aspettarsi questo da noi. per poi sconfiggerlo, si deve aiutare l’altro a “La testimonianza evangelica, a cui il mon- svilupparsi pienamente come persona unica do è più sensibile, è quella dell’attenzione e irripetibile nel contesto della comunità, per per le persone e della carità verso i poveri e i creare relazioni credibili ed affidabili fondate piccoli, verso chi soffre. La gratuità di questo sulla bellezza della gratuità. atteggiamento e di queste azioni, che contra- Anche Benedetto XVI ha dedicato a questo stano profondamente con l’egoismo presente principio un capitolo nella sua ultima encicli- nell’uomo, fa nascere precise domande che ca. Afferma che nulla di materiale o formale orientano a Dio e al Vangelo”23. “può assicurare l’essenziale di cui l’uomo sof- La nostra università ha lo scopo di diven- ferente - ogni uomo - ha bisogno: l’amorevole tare un luogo di incontro, aperto a tutti, in dedizione personale”28. Infatti, senza la gra- cui ognuno possa sentirsi accolto e libero di tuità dell’amore non si arriva nemmeno alla esprimersi per arrivare così all’eccellenza del giustizia (CV 38). Abbiamo tanto bisogno di sapere senza trascurare l’eccellenza dei valori sentirci custoditi e di sviluppare la nostra ca- umani. pacità di custodire. La divergenza di opinioni non deve impedi- Seguendo l’esempio dei missionari France- re il rispetto e la stima vicendevoli. In questo scani che hanno operato in America Latina e senso, la nostra tradizione ha sempre sottoline- in altre parti del mondo, anche noi siamo in- ato che la verità è inseparabile dalla bontà24; il vitati a valorizzare la dimensione estetica che Bene ha il primato sul Vero. Anche Benedetto si manifesta oggi in molti modi. Siamo chia- XVI, che ha scritto la sua tesi di abilitazione mati a coltivare la via pulchritudinis, per poter all’insegnamento su Bonaventura25, ha inti- meglio rispondere all’attuale società dell’im- tolato la sua ultima enciclica “Caritas in Ve- magine. Ciò esige da noi l’attenzione a saper ritate”, invece di usare l’espressione paolina sviluppare la creatività propria dell’artista, “veritas in caritate” (Ef 4,15). perché non ci sono risposte già fatte e pronte Lo scorso 4 ottobre, ad Assisi, Papa Fran- all’uso, e ad incentivare la cura premurosa che cesco ha sottolineato ancora una volta l’impor- qualifica il custodire. tanza di ritrovare le basi sulle quali Francesco Mi auguro che la nostra Università possa d’Assisi e la Tradizione francescana hanno continuare ad approfondire questa nostra tra- costruito il loro messaggio di pace e di armo- dizione, in modo da poter dare un contributo nia universale. “La pace francescana non è un sempre più fecondo al “custodire nella logica sentimento sdolcinato. […] E neppure è una del dono”. specie di armonia panteistica con le energie Buon lavoro a tutti e buona festa del cosmo”26. L’Antonianum cerca di mettere Fr. Martín Carbajo Nuñez in luce quelle basi filosofiche e teologiche sul- le quali si può costruire una cultura della pace Rettore f.f. per fare del nostro mondo una casa per tutti. Il recupero del senso francescano di frater- nità diventa oggi imprescindibile: in un mondo Note 1 Benedetto XVI, «Lettera enciclica Caritas in veri- globalizzato in cui molti si sentono minacciati tate» (29-06-2009), in AAS 101 (2009), 641-709, n. nella propria identità. Il globale minaccia il lo- 48. cale. Alla lotta per l’uguaglianza si aggiunge 2 Il mistero personale è inafferrabile. Quando voglia- la lotta per l’identità. Persone e gruppi cercano mo ridurlo a oggetto della nostra conoscenza allora di essere riconosciuti e rispettati nella propria esso ci sfugge e non siamo più capaci di vedere l’al- tro come persona. Cf. A. Martinez Sierra, Antropo- identità culturale e personale. In questo con- logìa teológica fundamental, Madrid 2002, 107. testo socioculturale, noi Francescani siamo 3 Giovanni Paolo II, «Discorso» (24-03-1997), n. 2. chiamati a riproporre il principio di fraterni- 4 In questo senso, Bonaventura afferma: «Dicunt ali- tà, che può essere considerato la caratteristi- qui: totaliter pauper non tenet medium. Respondeo: ca più significativa e essenziale della scuola immo vere tenet medium. Haec enim, medietas non francescana27. Questo principio porta a sentir- est circa res, sed circa appetitum animae». Bona- ventura da Bagnoregio, Collationes in Hexaeme- si responsabili dell’altro, a volergli bene come ron, coll. 5, n. 4 (Quaracchi V 354b). ad un fratello. In questa prospettiva, piuttosto 5 Celano mostra l’apertura di Francesco d’Assisi a che dare delle cose, il soggetto dona se stes- tutte le culture: «Una volta un frate gli domandò E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 51

perché raccogliesse con tanta premura perfino gli tinuatio Mediaevalis” XXXIV (Turnhout: Brepols, scritti dei pagani e quelli che certamente non conte- 1980), xii + 342 pp., 239. nevano il nome di Dio, ed egli rispose: “Figlio mio, “Raimundus ueniens de Concilio generali, quod perché vi sono le lettere con cui si può comporre il factum fuit in Vianensi ciuitate, considerauit ordi- santissimo nome del Signore Iddio; d’altronde, ogni nationes, quae factae sunti bi. Inter quas una est, bene che vi si trova, non va riferito ai pagani o ad quod addiscantur diuersa linguagia per christianos, altri uomini, ma soltanto a Dio, fonte di qualsiasi qui uadant praedicatum per uniuersum mundum bene!”» 1Cel, 82, in FF 463. sanctissimum uerbum Dei et disputatum cum in- 6 Giovanni Duns Scoto, Ordinatio, prol. p.5 q.1; cf. fidelis ad ostendendum sanctam fidem catholicam J.-A. Merino, Humanismo franciscano. Francisca- et audiendum ea, cum quibus saraceni impugnant nismo y mundo actual, Cristiandad, Madrid 1982, sanctam fidem catholicam et concludant ea, quae 139; B. Mondin, Storia della teologia, Studio Do- sunt intelligibilia et possibilia apud Deum sine ali- menicano, Bologna 1996, II, 261; F. Ardusso, La qua inconuenientia et impossobilitate. […] Dum sic fede provata, Effatà, Cantalupa 2006, 399. Raimundus considerabat, proposuit uenire ad no- 7 T.S. Eliot, The Rock, in Id., Plays, Macmillan, Lon- bilissimum uirtuosissimum dominum Fredericum, don 1985, 7 (Dov’è la saggezza che abbiamo perso regem Trinacriae, ut ipse, cum sit fons deuotionis, in conoscenza’ Dov’è la conoscenza che abbiamo ordinet cum altissimo et potentissimo rege Tunicii, perso in informazione?). quod christiani bene litterati et lingua arabica ha- 8 “Andan descalzos como nosotros, comen de lo que bituati uadant Tunicium ad ostendendum ueritatem nosotros, asiéntanse en el suelo como nosotros, de fide, et quod saraceni bene litterati ueniant ad ámannos como a hijos; razón es que los amemos regum Siciliae disputatum cum sapientibus christia- y busquemos como padres”. Toribio Paredes de nis de fide eorum. Et forte per talem modum pos- Benavente (Motolinía), Historia de los indios de set esse pax inter christianos et saracenos, habendo Nueva España, 1555, tratado III, cap 4; Jerónimo talem modum per uniuersum mundum, non qquod de Mendieta: Historia eclesiástica indiana, lib III christiani uadant ad destruendum saracenos, nec cap 30. saraceni christianos”. Liber de participatione chri- 9 Mendieta, Liv. II, ch. 29, p. 249, citato in R. Ricard, stianorum et saracenorum. Ramon Llull, Liber de La “Conquête spirituelle di Mexique”. Essai sur participatione christianorum et saracenorum, in ID. l’apostolat et les méthodes missionnaires des Or- Opera Latina, Tomus XVI, 190-200, Opera Viennae dres Mendiants en Nouvelle-Espagne de 1523-24 à Allobrogum, in Monte Pessulano et in civitate Ma- 1572, Institut d’ethnologie, Paris 1933, 64 ioricensi annis MCCCXI-MCCCXII composita, ed. 10 Qualcosa di simile si può dire dei frati missionari in Antoni Oliver, Michel Senellart i Fernando Domín- Oriente e più concretamente in Cina. Ad esempio, guez, “Corpus Christianorum, Continuatio Mediae- sappiamo che Giovanni da Montecorvino (1247- valis” LXXVIII (Turnhout: Brepols, 1988), xxxii + 1328) usava la lingua tartare nella liturgia, “scrisse 406 pp., 237-260, 346. per il gruppo mongolo degli Ongut trentadue inni e 15 El obispo Solís escribía al rey en 1600: “ya no me tradusse nella loro lingua il Nuovo Testamento e il contento con que sepan los doctrineros lengua, sino Salterio”. J. Rodríguez Carballo, Il sapore della que han de predicar y declarar el evangelio en su parola. La vocazione intellettuale dei Frati Minori idioma [el quichua]. Muchos clérigos viejos tengo oggi, Roma 2005, 15. fuera de beneficio con intento de no ocuparlos por- 11 Antonio de León Pinelo enumera più di quattrocen- que saben muy poco”. J. Villalba Freire, Ecuador: to opere scritte dai missionari sulle lingue indige- la evangelización, en P. Borges, ed., Historia de la ne, tra le quali vi sono vocabolari e grammatiche. Iglesia en Hispanoamérica y Filipinas (siglos XV- Antonio de León Pinelo, Epitome de la Biblioteca XIX), Vol. II: Aspectos regionales, BAC, Madrid oriental i occidental, nautica i geográfica, Madrid 1992, 454. 1629. 16 A. Santos, El Plata: la iglesia diocesana, en P. Bor- 12 R. Ricard, La “Conquête spirituelle di Mexique”, ges, ed., Historia de la Iglesia…, cit. vol. II, 653. 64-65. «Pour les langues, ils se répartissent comme “Las tres cuartas parte de los frailes [presentes en la il suit: ouvrages en nahuatl, ou relatifs au nahuatl, Nueva España, Messico] hablaban lenguas indígue- 66; tarasque, 13; otomí, 6; pirinda, 5; mixtèque, 5; nas, lo que supone un arduo esfuerzo de compren- zapotèque, 5; huaxtèque, 4; totonaque, 2; zoque, 1; sión de los indios y su cultura”. V. Rodríguez, Co- dialecte de Chilapa, 1. Ibid. 64. sas de Frailes, Imprenta Franciscana, Celaya 1992, 13 M. Cayota, La sfida dell’utopia nel Mondo Nuovo. 92. L’alternativa francescana alla “conquista”, Mes- 17 V. Rodríguez, Cosas de Frailes…, cit., 98. È degno saggero, Padova 1992, 523. di nota anche lo sforzo di promozione sociale degli 14 “Prima ordinatio est quod dominus papa et reueren- indios. Fra Juan de San Miguel, ad esempio, è noto di cardinales faciant tria loca, unum Romae, aliud per aver fondato dei “pueblos-hospitales a Micho- Parisius et tertium in Tholeta civitate, in quibus acán, dove oltre a curare malati, si dava alloggio ai addiscant sapientes, bene scientes philosophiam et viandanti”. M. Cayota, La sfida dell’utopia…, cit., theologiam, linguas infidelium”, Ramon Llull, Li- 331. ber de ente quod simpliciter est per se et propter se 18 M. Errasti, América Franciscana. Vol I: Evange- existens et agens, in ID. Opera Latina, Tomus VIII, lizadores e indigenistas en el siglo XVI, Cefepal, 178-189, Parisiis anno MCCCXI composita, ed. Santiago de Chile 1986, 149. Motolinía dedica nue- Hermogenes Harada, “Corpus Christianorum, Con- ve capítulos de su obra (Historia de los indios de 52 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

la Nueva España, 1550) a describir las costumbres tà» di tutti gli esseri viventi. Si dà adito, così, ad un de los indios de la Nueva España. P. Borges, ed., nuovo panteismo con accenti neopagani che fanno Historia de la Iglesia…, cit. vol. I, 677. derivare dalla sola natura, intesa in senso puramen- 19 “Sotto la direzione dei Francescani [gli indios] ar- te naturalistico, la salvezza per l’uomo”. Benedetto rivarono a costruire organi, tra i quali furono fa- XVI, Messaggio nella XLIII giornata mondiale del- mosi quelli di Michoacán.[…] si mostrarono abi- la pace, 1-01-2010, n. 13. lissimi nell’arte della miniatura e della xilografia”. 27 J.M. Arregui, «Aprendiendo a ser hermanos me- M. Cayota, La sfida dell’utopia…, cit., 322. «La nores. Vida fraterna y Formación permanente», in prédication implicite des cérémonies liturgiques, Selecciones de Franciscanismo 67 (1994), 89-121, l’influence des chants, des fêtes, des processions, qui 89. furent complétées et prolongées par un autre ensei- 28 DC 28. gnement […] le théâtre: représentations organisées par les religieux pour les seuls Indiens, où seuls les Indiens jouent et où la seule langue employée était – Relazione del Card. Carlos Amigo la langue indigène». R. Ricard, La “Conquête spi- rituelle di Mexique”, cit., 234. Fraternitatis Custos. 20 Anche nel continente latino-americano i francesca- Ecologia e diritti francescani ni si mostrano sensibili alla stesura e alla rappresen- tazione di opere teatrali finalizzate all’evangelizza- zione e derivanti da “una sorta di connaturalità tra l’esperienza minoritica e la rappresentazione sceni- Nella tradizione apostolica, “l’imposizio- ca, con tutte le sue implicanze emozionali ed affetti- ne delle mani si svolge in silenzio. La parola ve […] I francescani del Nuovo Mondo dunque non umana ammutolisce. L’anima si apre in silen- ebbero affatto bisogno di creare ex novo una tecnica scenografica appositamente mirata alla conversione zio per Dio, la cui mano s’allunga verso l’uo- degli indigeni: essi possedevano già una affermata mo, lo prende per sé e, al contempo, lo copre in tradizione teatrale, che poi adattavano alle esigenze modo da proteggerlo, affinché in seguito egli delle popolazioni locali, tramite l’aggiornamento sia totalmente proprietà di Dio, gli appartenga ricorrente di metodologie e contenuti”. […] “É da del tutto e introduca gli uomini nelle mani di notare, del resto, come il concetto francescano di Dio”. Queste belle parole di Benedetto XVI rappresentazione teatrale già intenda di per sé l’in- tegrazione culturale, la promozione dell’incontro (Ordenación de sacerdotes 12-09-09), mostra- della storia religiosa con l’attualità del secolare, no il profondo significato della natura e della del mondano”. G. Buffon, Storia dell’ordine fran- funzione del “custodire”. cescano. Problemi e prospettive di metodo, = Temi Ho scelto il nome di Francesco, ha detto e testi 120, Ed. di Storia e letteratura, Roma 2013, il nuovo Papa, perché il Santo di Assisi è un 426-427. luminoso esempio del saper prendersi cura 21 G. Buffon, Storia dell’ordine francescano, cit., 427. della creazione e delle creature che la abitano 22 G. Buffon, Storia dell’ordine francescano, cit., (Udienza al Corpo Diplomatico 22-3-2013). 428. Francesco d’Assisi inizia il Cantico delle cre- 23 Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Redemptoris ature lodando l’“Altissimo, onnipotente, bon missio, 7-12-1990, in AAS 83 (1991) 249-340, n. Signore”. La lode si converte nell’assumersi 42. la responsabilità di prendersi cura con premu- 24 La verità non può essere ridotta a pura razionalità. “Le vie per raggiungere la verità rimangono molte- ra di ciò che proviene da Dio. Francesco è il plici; tuttavia, poiché la verità cristiana ha un valore custode dell’armonia della creazione ed è un salvifico, ciascuna di queste vie può essere percor- uomo di pace (Omilia, Assisi, 4-10-2013). sa, purché conduca alla meta finale, ossia alla rive- Custodire equivale a proteggere, vigilare, lazione di Gesù Cristo”. Giovanni Paolo II, Lettera conservare con cura…. Giovanni Paolo II, enciclica Fides et ratio, [=FR], 14-09-1998, n. 38, nell’agosto del 1989, pubblicò l’Esortazione in AAS 91 (1999) 5-88. apostolica Redemptoris custos, sulla figura e 25 Benedetto XVI ha scritto la sua tesi sulla “Teologia della storia di san Bonaventura”, dove presenta una la missione di San Giuseppe nella vita di Cri- comprensione dinamica della Rivelazione. sto e della Chiesa. Dio affidò a Giuseppe la 26 Francesco, Omelia. Santa messa ad Assisi, 4-10- custodia dei suoi tesori più preziosi. In questo 2013, n. 2. “Se il Magistero della Chiesa esprime documento, ci vengono offerte la vocazione, perplessità dinanzi ad una concezione dell’am- gli atteggiamenti e la missione cui deve adem- biente ispirata all’ecocentrismo e al biocentrismo, lo fa perché tale concezione elimina la differenza piere colui che è stato scelto per essere custo- ontologica e assiologica tra la persona umana e gli de dell’opera di Dio. Giuseppe fu chiamato ad altri esseri viventi. In tal modo, si viene di fatto ad essere Custode del Redentore e a partecipare eliminare l’identità e il ruolo superiore dell’uomo, all’economia della salvezza. La sua identità la favorendo una visione egualitaristica della «digni- si ritrova nell’ambito del disegno redentore, E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 53 che ha il suo fondamento nel mistero dell’In- si fa con discrezione, con umiltà, nel silenzio, carnazione. Fu depositario dell’amore di Dio ma con una presenza costante e una fedeltà per i suoi figli adottivi (RC 1). totale; restando aperti ai segni dei tempi e sa- La missione del custode è quella di preoc- pendo ascoltare Dio in ogni momento (Ib.) con cuparsi di proteggere ed educare coloro che bontà e tenerezza, con dedizione, con prudente sono stati posti sotto la sua cura, servire con fortezza, integrità e fedeltà (A los Caballeros gioia ed esemplarmente, tutelare con pruden- de Colón, 10-10-2013). za ed efficacia e, soprattutto, essere fedele alla Tutti coloro che hanno il compito di questa missione del Verbo Incarnato. Sarà, così, mi- custodia devono assumersi la responsabilità di nistro nell’economia della salvezza (RC 31). prendersi cura di tutta la creazione, ma devono Il pastore deve essere custode dell’armonia prestare maggiore attenzione alle creature più nella diversità. È il suo compito, il suo dovere, deboli o che più soffrono e mantener viva in la sua vocazione. Per realizzare questo mini- loro la sete di assoluto, senza ridurre la perso- stero riceverà grazie speciali dal Signore. Sarà na ad un essere che produce e consuma (Re- un buon custode della creazione, un valido di- presentantes de diversas iglesias, 30-3-2013). fensore della pace, della giustizia e dei “diritti” Tutti coloro che hanno accettato una tale re- delle creature. sponsabilità devono saper ascoltare Dio e farsi guidare dalla sua volontà (Inizio ministero, 19- 1. Papa Francesco e l’ufficio del custodire 3-2013). In sintesi “siamo “custodi” della cre- azione, del disegno di Dio iscritto nella natura, Il cardinal Bergoglio, appena eletto Papa, custodi dell’altro, dell’ambiente; non lasciamo ha pensato alla figura del povero di Assisi che che segni di distruzione e di morte accompa- stava vicino ai derelitti, cercava la pace e cu- gnino il cammino di questo nostro mondo! Ma stodiva la creazione. Così questo sarebbe stato per “custodire” dobbiamo anche avere cura di il nome del nuovo Papa: Francesco, colui che noi stessi! Ricordiamo che l’odio, l’invidia, la custodiva la creazione e faceva fiorire la giu- superbia sporcano la vita! Custodire vuol dire stizia e la pace. (Messaggio Pasquale 2013). allora vigilare sui nostri sentimenti, sul nostro Il miglior modo di partecipare dell’opera del- cuore, perché è proprio da lì che escono le in- la creazione sarebbe stata quella di difendere tenzioni buone e cattive: quelle che costruisco- la dignità della persona fatta ad immagine del no e quelle che distruggono! Non dobbiamo Creatore. Custode è colui che si prende cu- avere paura della bontà, anzi neanche della te- ra dell’opera che gli è stata affidata, non per nerezza!” (Inizio ministero, 19-3-2013). sfruttarla a proprio beneficio, ma perché l’ope- Ancora e soprattutto custodire, prendersi ra di Dio serva per il bene di tutti (All’episco- cura dell’uomo, della sua persona, della sua pato brasiliano, 27-7-2013). famiglia, del suo lavoro, aiutarlo a vivere in un Custode e custodire, significano non solo ambiente veramente umano (Omelia, Assisi, prendersi cura con scrupolosità, ma anche di- 4-10-2013). Custodire, nel caso della donna, fendere, sorvegliare con affetto, aprire le brac- vuol dire proteggere la vita di suo figlio dal cia per accogliere e servire, attendere lo Spiri- primo momento del concepimento (Seminario to Santo ed essere fedeli alle sue ispirazioni, del Consejo de laicos, 12-10-2013). dare un giudizio sereno, sincero e forte relati- vamente a tutto ciò che accade (Ai giornalisti 2. Ecologia francescana della Civiltà cattolica, 14-7-2013). Per chi è stato eletto per esercitare il mi- Come vuoi essere chiamato? Gli aveva nistero dell’evangelizzazione, custodire vuol chiesto il cardinale presidente del conclave. dire avere uno zelo ardente per portare la fede “Francesco”, fu la risposta del neo-eletto, in all’universo intero. È una responsabilità che memoria del santo di Assisi, e già gustava il spetta a chi ha lo speciale incarico di servire nome e lo spirito che quel nome annunciava: il bene comune, aprendo uno squarcio di luce la creazione intera sarà mia sorella e mi aiute- e di speranza in mezzo a tante nubi (Inizio mi- rà a seguire le tracce che Cristo ha lasciato al nistero, 19-3-2013). Aprire le braccia per cu- suo passaggio sulla terra. Essere un povero tra stodire tutto il Popolo di Dio e accogliere con i poveri e portare il messaggio di allegria e di affetto e tenerezza l’intera umanità. speranza che si è ricevuto da Dio padre. Fran- Custodire vuol dire dare protezione, presta- cesco di Assisi aveva un gran rispetto per tutte re aiuto, curare con amore materno. Per questo le creature e se dobbiamo essere custodi della 54 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 creazione intera, un buon esempio lo abbiamo sisi di accordargli la grazia de “l’armonia, la nel Poverello di Assisi. pace ed il rispetto per la creazione”. L’armo- Quanto si riferisce all’ambiente, alla na- nia è la comunione nella diversità. E’ un dono tura, alla cura della creazione sarà continua- dello Spirito Santo (Incontro con i Consacrati, mente presente nelle parole di papa Francesco. Assisi 4-10-2013). Il nuovo Papa desidera ab- Dal primo saluto dalla Basilica di san Pietro, bracciare il mondo e ha svelato il segreto per nell’omelia della messa con cui inaugurava il poterlo fare: abbracciare il lebbroso. Come suo pontificato, fino alla recente visita ad As- Francesco di Assisi. Quel fratello che soffri- sisi. va era mediatore della luce. In ciascun fratello Francesco d’Assisi contempla Dio come o sorella in difficoltà abbracciare la carne di l’invisibile che si è fatto vicino e visibile at- Cristo che soffre (Ospedale San Francesco di traverso le creature. Il Cantico di fratello sole Assisi sella Provvidenza, Río de Janeiro, 24- è espressione traboccante di ammirazione e di 7-2013). gratitudine. Tutto è opera del Sommo Bene. Il Papa desidera stare vicino a san France- Nella bontà di Dio, il creato è una grande fra- sco, per questo accorre a venerare il sepolcro ternità di esseri che ricevono la vita dal loro Si- del Santo, però desidera farlo in compagnia di gnore. Tutti devono essere riconosciuti e amati quelli che il penitente di Assisi ha più amato: i come fratelli, poiché sono opera di Dio, Padre poveri ed i malati. E’ con quel fratello povero e Signore della creazione intera. che, seguendo l’esempio di Cristo, amò tutti, Poiché era vicino a Dio, Francesco com- specialmente i più poveri e abbandonati (Di- prendeva molto bene tutto quello che riguar- scorso agli handicappati e agli infermi, Assisi dava gli uomini. Questo era il suo segreto: l’e- 4-10-2013). sperienza di Dio. Ammirevole sapienza che, Erano gli ultimi giorni della sua vita e, pri- nell’amore di Dio, fa che si incontrino tutte le ma di congedarsi da questo mondo, Francesco creature. Esperienza, nel linguaggio france- convocò tutte le creature della terra per cantare scano, vuol dire gustare il bene con gli occhi con loro un inno tra i più belli che mai si siano dell’ammirazione. Vedere Dio è scoprire le potuti comporre. Ed ecco il Canto di fratello tracce della sua presenza nella creazione in- sole, il Cantico delle creature. Una meraviglio- tera. E’ portare con sé la luce dello Spirito e sa sinfonia in cui la creazione intera si unisce contemplare tutte le cose dalla lucentezza del- in una melodia di dimensioni cosmiche, in cui la sua luce. tutto è lode all’altissimo Signore Dio. È il Can- Il mondo intero è tempio di Dio, poiché tico della grande fraternità, poiché tutti sono il Verbo eterno ha posto nell’umanità la sua fratelli in Dio, nel Padre di nostro Signore Ge- casa. La contemplazione dell’universo è oc- sù Cristo, dell’unico e totale bene. casione per la lode dell’Altissimo ed il rico- Basterà ricordare il Cantico del fratello so- noscimento della grande fraternità, poiché, in le, il cantico delle creature, per vedere l’impor- Cristo, la creazione intera si è costituita in una tanza che ha Francesco nella storia dell’eco- meravigliosa fratellanza. logia, della cura per la natura, dell’amore per Così la comprese e la cantò il santo fratello la creazione intera. Tutto gli parlava di Dio e Francesco nel suo entusiastico inno alla crea- con tutte le creature poteva parlare e rivolgersi zione che è il Cantico di fratello sole, il Canti- al suo altissimo Signore. “Nella spogliazione co delle creature. “Francesco di Assisi, diceva estrema, ormai quasi cieco, egli poté cantare il Papa, è l’uomo della povertà, l’uomo della l’indimenticabile Cantico delle creature, la pace, l’uomo che ama e custodisce il creato” lode di frate sole, della natura intera, divenuta (Udienza ai Giornalisti, 16-3-2013). per lui come trasparente, specchio immacolato Nell’omelia della celebrazione in piazza della gloria divina, e perfino la gioia davanti San Francesco ad Assisi, il Papa fece un splen- alla venuta di «sora nostra morte corporale»” dido commento al Cantico delle creature: il (Gaudete in Domino, 53). penitente di Assisi proclama l’amore che sente Papa Francesco ha ripetuto in varie occa- per tutto quello che Dio ha creato e farà in mo- sioni che aveva scelto il nome di Francesco do di prendersene cura con grande e affettuo- precisamente per il suo prendersi cura della so rispetto. E al centro di tutta la creazione si creazione, per il suo amore per tutto ciò che trova l’uomo, al quale, soprattutto, si devono dalla mano di Dio era venuto e per la sua deli- protezione ed aiuto. catezza nei confronti delle creature. Papa Francesco ha chiesto al Povero di As- San Francesco d’Assisi, che fu proclamato E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 55 da Giovanni Paolo II celeste patrono dei cul- devono aver cura e restituirla a colui che con tori dell’ecologia, “offre ai cristiani l’esempio sapienza e bontà l’ha fatta. dell’autentico e pieno rispetto per l’integrità L’ecologia che predica Francesco è teo- del creato. Amico dei poveri, amato dalle cre- logica ed umana. Inserita nel più profondo ature di Dio, egli invitò tutti – animali, piante, della natura, ma sempre alla ricerca del bene forze naturali, anche fratello sole e sorella luna dell’uomo. Se è vero che la persona rappresen- – ad onorare e lodare il Signore. Dal Poverello ta il principale interesse, è altrettanto vero che di Assisi ci viene la testimonianza che, essen- questo stesso uomo è oggetto delle maggiori do in pace con Dio, possiamo meglio dedicarci minacce, tanto alla sua dignità di essere umano a costruire la pace con tutto il creato, la quale quanto all’essenzialità di essere distinto e uni- è inseparabile dalla pace tra i popoli. Auspi- co nell’universo di tutto il creato. co che la sua ispirazione ci aiuti a conservare Il prendersi cura della casa comune è la ve- sempre vivo il senso della «fraternità» con tut- ra ecologia annunciata da Francesco da Assisi. te le cose create buone e belle da Dio onnipo- Molto lontano da un ecologismo con ambigue tente, e ci ricordi il grave dovere di rispettarle militanze e non pochi controsensi, come pos- e custodirle con cura, nel quadro della più va- sono essere: la proclamazione del prendersi sta e più alta fraternità umana” (Messaggio per cura della natura e l’eliminazione dell’uomo, la Giornata Mondiale della Pace, 1990). specialmente in alcune fasi della sua esistenza; Francesco si è conformato pienamente con si desidera una buona qualità di vita e si dimen- Cristo, con la sua croce e le sue ferite. La ma- ticano le condizioni imprescindibili per realiz- lattia, la cecità, il rifiuto di alcuni suoi fratelli, zarla, quali la libertà, la dignità, il diritto a vi- l’incomprensione degli altri, il notare che la vere dall’inizio della propria esistenza fino alla prima vocazione alla povertà e all’umiltà ve- fine di essa, con una morte naturale; si cerca un niva dimenticata… È precisamente in questi ambiente più salutare ed un aria più respirabile, momenti che Francesco sente il desiderio di però si estende la contaminazione sociale del- parlare a Dio con tutta l’anima. E siccome è la violenza, dell’estorsione, della conflittualità, povero e non ha nulla per poterlo fare, convo- della distruzione della famiglia, del calpestare i ca la creazione intera perché lo aiuti in questo diritti fondamentali, dell’assenza di principi eti- meraviglioso cantico: Laudato si’, mi’ Signo- ci, di valori personali e sociali; si presuppongo- re, per sora Luna e le stelle: in celu l’ài forma- no tolleranza e liberalismo e si lavora per sradi- te clorite et preziose et belle…. Laudate e be- care qualsiasi riferimento religioso nell’ambito nedicete mi’ Signore et rengratiate e serviateli pubblico. Francesco di Assisi non può pensare cum grande humilitate. un’ecologia senza Dio e senza ciò che Dio più La creazione intera si è riconciliata e si è ama: l’uomo, la donna, la vita. unita per cantare il suo Creatore. Dio è buono Francesco d’Assisi è una personalità di por- e Francesco si è incaricato di ricordarlo a tutti i tata universale con un gran amore per i poveri viventi, uomini e donne del mondo, qualunque e la povertà, che si prende cura della creazione fosse la situazione nella quale lo incontrava- intera. Il cardinal Bergoglio sentiva tanta am- no. Se tutto è armonioso e bello è perché nella mirazione per lui che ha scelto questo nome creazione tutta si riflette la bellezza del Verbo come Pontefice universale e Vescovo di Ro- di Dio, Gesù Cristo, perché per lui, per il suo ma. La creazione, l’ambiente, la natura, sono onore e la sua gloria furono create tutte le co- stati oggetto degli interessi e delle parole di pa- se. Questo è il senso e lo spirito dell’ecologia pa Francesco dal suo primo saluto alla Chiesa francescana. e al mondo. “Francesco di Assisi, diceva papa Se tutto è armonico e bello in questo inno Francesco, è l’uomo della povertà, l’uomo del- di lode, il Cantico delle creature, la ragione la pace, l’uomo che ama e custodisce il creato” risiede nel fatto che la creazione è riflesso e (Udienza ai giornalisti, 16-3-2013). significazione di Dio. Francesco non si ferma ad un sentimento puramente estetico. È una 3. I diritti francescani esperienza profondamente religiosa di ricono- scimento al Creatore e Redentore di tutto. La Responsabilità ineludibile del custode è la natura, le piante, gli animali, le persone parla- difesa e la ricerca del riconoscimento della giu- no del loro Signore. Sono le lettere con le quali stizia e del diritto. In questo scorrere tra gli at- è stato scritto il grande libro della creazione, teggiamenti di san Francesco di Assisi e quelle di questa immensa casa comune di cui tutti di papa Francesco, con la necessaria consape- 56 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 volezza della distanza nel tempo e della dif- l’apoteosi della vita, della parola e della resur- ferenza di situazioni storiche, noi incontriamo rezione di Cristo. Con lui è iniziata una nuova qualcosa di fondamentale: la proclamazione e creazione rinvigorita dall’incommensurabile la difesa di alcuni diritti che non appartengono forza dello Spirito di Pentecoste. ad un qualche codice e che, per tanto, non sono L’impegno per il bene comune ed il destino espressione di norme giuridiche in vigore in universale dei beni, la partecipazione e la cari- un determinato luogo o momento. Anzi pos- tà universale, sono un riflesso della giustizia. siamo dire che vanno oltre quanto, nel pream- Questi principi fondamentali possono trovare bolo della Dichiarazione universale dei diritti espressione in forma distinta in un santo del dell’uomo, proclamò l’Assemblea Generale XIII secolo ed in un papa del XXI secolo, ma delle Nazioni Unite sulla “dignità intrinseca”, hanno la stessa sorgente evangelica. Oltre i il diritto della persona ad essere se stessa. diritti umani si trova la giustizia del Vangelo I diritti francescani derivano da una profon- proclamato da Gesù Cristo. da adesione alla fede, dalla proclamazione del Molti di questi diritti possono essere rico- Padre, Altissimo Signore. È il diritto a vivere nosciuti in teoria, però non sono convalidati in una determinata maniera la vocazione a cui sufficientemente dalle leggi positive. Si trat- la misericordia di Dio ha chiamato ciascuno. ta sempre di poter vivere conformemente ad Non suppone pretese o privilegi rispetto agli alcune libertà fondamentali. I diritti umani altri, ma il dono di se stessi per servire tutti. precedono e vanno oltre i codici delle leggi. I I diritti francescani nascono dall’espropriazio- diritti evangelici sono scritti nel cuore dell’uo- ne, dalla povertà più radicale. Il fratello ha il mo dal primo momento della creazione. Perciò “diritto” di essere povero e di avere Dio come Dio ha fatto la persona ad immagine del Giu- la più grande ricchezza della sua vita. E’ tanto sto e del Misericordioso. “L’uomo soggetto di povero il fratello Francesco che ha solo Dio. diritto con precedenza su tutte le istituzioni, Tra questi diritti, tanto apprezzati da papa con valori comuni che tutti devono rispettare”. Francesco, c’è il valore della persona, oggetto Sono valori non negoziabili e fondamento di dell’amore e del perdono di Dio. Una dignità tutte le istituzioni, come disse Benedetto XVI smisurata che merita il massimo del rispetto e in un intervista dell’aprile del 2008. dell’attenzione, soprattutto in situazioni stra- Un diritto che, certo non incontriamo in zianti di esclusione e di scarto, espressione nessun codice del mondo né nelle dichiara- quest’ultima cara al Papa. zioni istituzionali, è il diritto ad essere povero. Diritto mirabile è il confessare la fede in Così tanto insolito quanto utopico. Francesco Dio e lodare Dio con costanza. Sentirsi figlio di Assisi può dire: il Signore è stato tanto buo- di Dio e fratello di Gesù Cristo. Da qui deri- no con me che mi ha concesso il diritto di esse- va l’attitudine francescana di voler benedire re povero. Non è stata una scelta, ma un dono Dio continuamente per tutte le sue creature. Il di Dio. Essere povero, in questo modo, equiva- Cantico delle creature è la proclamazione dei le ad essere libero. L’espropriazione delle cose grandi diritti francescani. La paternità divina, temporali ha fatto sì che il cuore si sia riempito la fraternità universale, la libertà di godere del- dell’amore di Dio in una tal maniera che l’u- la creazione intera. nico modo di saziarlo è quello di ripartirlo con Se siamo dei veri e fedeli custodi della cre- tutte le creature, specialmente con le persone azione, abbiamo davanti un ineludibile impe- più sfortunate. Come mi piacerebbe una Chie- gno per l’ambiente, per preservare con premu- sa povera e per i poveri! Dice papa Francesco. ra quello che ci è stato dato, prendercene cura Sul piano del valore, la persona deve oc- e offrirlo migliorato alle generazioni future. Il cupare il primo posto per tutti coloro che vo- papa Francesco ha scelto il nome del Santo di gliono cercare sinceramente, attraverso le isti- Assisi, tra gli altri motivi, per l’ammirazione tuzioni e le leggi, il bene della società intera. che sentiva per quel fratello che, non solo can- Ugualmente, la giustizia non sia ridotta alla tava inni lodando Dio per la creazione intera, legalità, neppure i diritti umani possono essere ma che era anche un esempio di amore messo assoggettati ad una norma legislativa. Il diritto al servizio di tutte le creature. alla vita, dal concepimento alla morte, il diritto I diritti che Francesco di Assisi e papa Fran- a vivere in una famiglia, ad avere un’educazio- cesco abbracciano sono quelli che provengono ne adeguata, il diritto alla partecipazione alla dalla storia della salvezza, nella quale Cristo vita sociale, il diritto alla libertà religiosa e a offre se stesso per la salvezza di tutti. Questa è vivere le credenze della propria fede. 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La “cultura dello scarto” si oppone netta- ritti” di cui partecipano sia il vescovo di Ro- mente al diritto francescano di avere fratelli. Il ma che il povero di Assisi. Francesco di As- Signore mi ha dato la grazia di avere dei fra- sisi visse con i lebbrosi. Papa Francesco parla telli, dichiarava Francesco di Assisi. Non era delle periferie esistenziali. Uno pensava che semplicemente una manifestazione di ricono- doveva “odorare la lebbra”, e l’altro portare scenza per le vocazioni che giungevano alla addosso l’odore delle pecore. Bisogna stare nascente fraternità, ma perché in essi, e nella vicino a coloro che per varie ragioni sono lon- creazione tutta, incontrava il diritto di poterli tani. La giustizia è la base della carità e della servire conformandosi all’esempio di Cristo. misericordia e il perdono lo è della credibilità Sono stati sottoscritti protocolli di accor- del Vangelo. do sul diritto a godere dell’ambiente. A Kioto San Francesco di Assisi viene invocato co- (1997) si parlò dell’effetto serra, della con- me profeta della speranza. Messaggero instan- taminazione, del commercio delle emissioni, cabile della speranza è papa Francesco. Frutto dello sviluppo pulito. Abbiamo il diritto di go- della speranza è l’allegria. Non un semplicisti- dere di un ambiente salutare. San Francesco, co ottimismo, ma il riconoscimento della bon- lodando Dio, cantava sorella acqua, che è umi- tà di Dio: “il Signore è stato tanto grande con le, pulita e pura. E’ uno dei beni più preziosi noi, stiamo allegri!” della creazione. Non può essere trattata come Molti possono essere i punti di convergen- una semplice mercanzia. Abbiamo il diritto di za tra il papa Francesco ed il Santo che porta il disporre dell’acqua come di un qualche cosa di suo stesso nome. E’ il Vangelo che li ha uniti vitale e di indispensabile per la nostra soprav- per adempiere al ministero che Dio ha voluto vivenza. Un diritto, d’altra parte, sottoposto a per ciascuno di essi: essere custodi dei poveri, molte restrizioni in alcuni paesi. In più di una della pace e della creazione. Vale a dire della occasione, papa Francesco ha espresso con ur- fraternità universale. genza il diritto di tutti i popoli a godere di un bene tanto prezioso come l’acqua. Card. Carlos Amigo Vallejo, OFM Il diritto alla libertà religiosa. Lontano da Arcivescovo emerito di Siviglia qualsiasi fondamentalismo, la persona vuole vivere conformemente alla verità e si adopera per cercarla con la luce che Dio gli offre. Papa 2. Festa al Collegio “Beato Allegra” Francesco non ha smesso di condannare le ag- Roma, 26.01.2014 gressioni a questa libertà religiosa, soprattutto davanti alle persecuzioni che soffrono i cristia- Domenica 26 gennaio 2014, si è celebrata ni in alcune parti del mondo. la festa del Collegio, presso il CISA, di Ro- Il diritto a vivere secondo la forma del San- ma, in occasione della memoria liturgica del to Vangelo, espressione coniata da san Fran- Beato Gabriele M. Allegra ofm, beatificato il cesco. È il proposito incondizionato ad essere 29.09.2012 ad Acireale (Sicilia) su mandato di fedele alle impronte che Gesù Cristo ha lascia- Papa Benedetto XVI. to al suo passaggio sulla terra. Il Vangelo è Il P. Allegra, sacerdote francescano, dopo norma di vita, ideale supremo, essere lieti di la sua prima formazione nella Provincia Fran- condividere con tutti gli uomini e le donne il cescana del Santissimo Nome di Gesù di Sici- cammino delle beatitudini, della felicità alla lia, ha continuato i suoi studi a Roma presso il quale si giunge attraverso il cammino della il Pontificio Ateneo Antonianum e, poi, nello povertà, della giustizia, della misericordia e Studium Biblicum Franciscanum di Gerusa- dell’impegno per la pace. lemme. È chiamato “L’Apostolo della Paro- Non sarebbe male ricordare il pensiero di la di Dio in Oriente”, perché con l’équipe dei Gandhi: “Il Gange dei diritti scende dall’Hi- frati dello Studium Biblicum di Hong Kong, è malaya dei doveri”. Tuttavia è meglio: chi am- riuscito a portare a termine la prima traduzio- mira le opere di Dio non può cessare di sentire ne completa della Bibbia in cinese, opera che una speciale responsabilità nel servizio nella ha favorito lo sviluppo dell’evangelizzazione carità fraterna e nell’impegno a riconciliare della Chiesa in Oriente. tutti i popoli a beneficio della pace. Egli eccelleva come missionario per la sua Seguendo il pensiero, le parole, i gesti, gli santità, per la sua intelligenza, per la contem- atteggiamenti di papa Francesco noi abbiamo plazione e la dedizione ai più poveri, in parti- incontrato l’esercizio e la difesa di questi “di- colare ai lebbrosi. 58 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

La giornata ha avuto il momento centrale CIVCSVA, c’è stata la Relazione di Fratel Ál- in una Messa solenne celebrata nella Basilica varo R. Echeverría («Relación entre el servi- di S. Antonio, alla quale hanno partecipato i cio de la autoridad y el servicio de los ecóno- frati dei conventi francescani di Roma e han- mos, en la gestión de los bienes del Instituto») no animato la Liturgia il coro degli Studenti. e due comunicazioni di P. Santiago González La celebrazione è stata presieduta da Fr. Vi- Silva e Sr. Yvonne Reungoat. La Celebrazione dal Rodríguez, ofm, Segretario generale per la dei Primi Vespri, presieduti da Mons. José R. Formazione e gli Studi, che ha sviluppato il te- Carballo, ha concluso l’8 marzo. ma: “Il Padre Gabriele M. Allegra, la perfetta Il 9 marzo, secondo ed ultimo giorno del letizia dell’evangelizzazione ”. Simposio, si è aperto con la Celebrazione eu- Il Collegio “Beato Allegra” è la Fraterni- caristica, presieduta dal Card. João Braz de tà Francescana Internazionale, dipendente dal Aviz, Prefetto della CIVCSVA, nella Basilica Ministro generale OFM in cui i giovani frati di S. Antonio al Laterano. La terza Sessione, di tutto il mondo, che studiano presso la Pon- moderata dal Sig. Jean Paul Muller, è inizia- tificia Università Antonianum e altri Centri, ta con il saluto del Card. Giuseppe Versaldi, completano la loro formazione spirituale ed Presidente della Prefettura degli Affari Eco- accademica, preparandosi alla missione evan- nomici della Santa Sede. È proseguita con gelizzatrice dell’Ordine, per portare la gioia la Relazione del Prof. Stefano Zamagni («Il del Vangelo, la “Evangelii Gaudium”, a tutti i comportamento economico in una società in popoli della terra, come Papa Francesco chie- trasformazione»). Si è conclusa con una Ta- de a tutta la Chiesa. vola Rotonda su «Verso un’economia profeti- ca, solidale, commerciale»), a cui hanno par- 3. Simposio Internazionale sulla gestione tecipato: P. Enrique Sánchez González, Prof. dei beni ecclesiastici Marco Impagliazzo, Dott.ssa Kerry Robinson, Roma, PUA, 8-9.03.2014 Dom Alessandro Barban, Dott.ssa Olga Ma- ria Rodríguez Correa, Dott. Marco Aquini. La La Congregazione degli Istituti di Vita terza Sessione, moderata da P. Adolfo Nicolás Consacra e delle Società di Vita apostolica (= Pachón, ha affrontato alcune “Quæstiones”. Si CIVCSVA) ha promosso la prima iniziativa è conclusa con l’intervento di Mons. José R. nell’anno dedicato alla «Vita Consacrata». Si Carballo, OFM. è trattato di un Simposio Internazionale sul- la «Gestione dei beni ecclesiastici a servizio 4. Seminario sullo stato dell’Ordine dell’humanum e della missione della Chiesa», Roma, Curia generale OFM, 21.03.2014 tenuto nell’Auditorium Antonianum di Roma nei giorni 8 e 9 marzo 2014, suddiviso in quat- Il Capitolo generale 2009 ha stabilito di fa- tro Sessioni e nella Conclusione. re uno studio interdisciplinare sulla situazio- La prima Sessione, moderata da P. Sebastia- ne dell’Ordine, al fine di suggerire strategie no Paciolla, Sottogresetario della CIVCSVA, di intervento sull’evangelizzazione (Mandato si è aperta con il saluto del Card. Prefetto della 14). Per tale finalità il Definitorio generale ha Congregazione, João Braz de Aviz, è prose- nominato una Commissione formata da nove guita con le Relazioni di Mons. José R. Car- membri, di nove diverse nazionalità. Si è ra- ballo, Segretario CIVCSVA («L’amministra- dunata per la prima volta nel luglio 2010 e si zione e la gestione dei beni ecclesiastici degli è deciso di intraprendere due percorsi, com- IVC e SVA a servizio dell’humanum e della plementari e necessari: da una parte, una inda- missione nella Chiesa. Linee ecclesiologi- gine che restituisse informazioni attendibili e che») e da Mons. Joseph Tobin CSSR, («The “obiettive” sullo stato dell’Ordine, e dall’altra charism and goods of an Institute and their re- un approfondimento di temi relativi alla cultu- lationship to the local Church»). Dopo l’inter- ra del nostro tempo. vallo ci sono state due comunicazioni, tenute La Commissione ha lavorato per enucleare da P. Yuji Sugawara SJ («Beni ecclesiastici e le aree tematiche sulle quali effettuare una in- loro finalità nel Codice di Diritto Canonico») dagine. Tale indagine è stata fatta in un secon- e da Miroslav Konštanc OP («Carità, do momento con il coinvolgimento “tecnico” giustizia e legalità. I beni degli Istituti e l’or- dell’Istituto di Sociologia dell’Università Sa- dinamento statale»). Nella seconda sessione, lesiana. Il risultato è stato un Rapporto di ricer- moderata da Sr. Nicia Spezzati, Sottogretario ca sullo stato dell’Ordine, che è stato presenta- E SECRETARIATU PRO FORMATIONE ET STUDIIS 59 to più volte e sul quale si attende una decisione do l’identità francescana nelle sue due espres- sul modo in cui usarlo per l’utilità dell’Ordine. sioni, sacerdotale e laicale; le sfide della Vita Poi, in stretta collaborazione con l’Università Consacrata nell’era della comunicazione digi- Antonianum (PUA), sono stati organizzati due tale. Seminari: il primo di ascolto e di prima rifles- sione; il secondo di rielaborazione su quattro 2. Visite aree fondamentali: area biblico-teologica, area dell’accompagnamento formativo, area misti- 1. Studium Biblicum Franciscanum co-spirituale e area etico-filosofica. Gerusalemme, 19-20.03.2014 Come ultimo passo del lavoro all’interno della Commissione ciascun membro è stato Il Segretario generale per la Formazione e invitato a formulare delle proposte sintetiche gli Studi, Fr. Vidal Rodriguez, ha visitato la nelle quali far “interagire” i risultati del Que- Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia del- stionario con quelli dei due Seminari. Allo la Pontificia Università Antonianum nello Stu- stesso tempo, il Definitorio generale ha pro- dium Biblicum Franciscanum della Custodia posto un Seminario allo scopo di verificare i di Terra Santa, a Gerusalemme . risultati dello studio dello Stato dell’Ordine, Nel Convento francescano della Flagella- fatto insieme ai frati della Curia generale. zione, il 19 febbraio ha avuto un incontro con il Al Seminario, convocato dal Definitorio decano dello Studium Biblicum Fanciscanum, generale, hanno partecipato: la Commissione Fr. Massimo Pazzini ofm, e il Moderatore del- del mandato 14, alcuni frati invitati della Curia lo Studium Theologicum Jerosolymitanum, Fr. generale e Professori della PUA allo scopo di: Najib Ibrahim ofm. Il 20 febbraio Il Segretario • condividere lo studio fatto dai gruppi di la- ha avuto un incontro con i professori della Fa- voro; coltà. • individuare delle priorità per la rivitalizza- In entrambe le riunioni è stato illustrato il zione dell’Ordine nelle diverse dimensioni cammino accademico tanto del SBF come del e, in particolare, nell’evangelizzazione; STJ, e si sono affrontati alcuni argomenti, tra • focalizzare una modalità per fare passare il i quali: programmare la preparazione dei fu- risultato dell’indagine alle Entità. turi professori, crescere nella consapevolezza dell’importanza degli studi in Sacra Scrittura 5. Incontro dei Segretariati generali per la per migliorare la vita e la missione dell’Ordi- Formazione e gli Studi del 1° Ordine e del ne Francescano; curare i propri centri di studi TOR propri come servizio all’evangelizzazione del- Roma, Collegio S. Lorenzo da Brindisi, 12.04.2014 la Chiesa cattolica e del bene dei popoli; pro- muovere una maggiore presenza di frati stu- Nel Collegio san Lorenzo da Brindisi il 12 denti delle Province e Custodie dell’Ordine, e aprile 2014 c’è stato l’incontro dei Segretariati di altre Istituzioni; accompagnare la vocazione generali per la Formazione e gli Studi del 1° internazionale della Facoltà dentro della Cu- Ordine Francescano e del TOR. Hanno parte- stodia di Terra Santa nel contesto del Medio cipato: Fr. Tomeu Pastor TOR, Fr. Jaime Rey Oriente, favorendo la qualità dell’insegna- OFMCap e Fr. Charles Alphonse OFMCap, mento, la ricerca e la pubblicazioni del corpo Fr. Roberto Carboni OFMConv, Fr. Víctor docenti. Mora OFMConv, Fr. Vidal Rodríguez OFM, Fr. Sergiusz Baldyga OFM. 2. Custodia di Terra Santa L’obiettivo era di preparare l’incontro della Gerusalemme, 21-22.03.2014 Conferenza dei Ministri generali del 1° Ordine e del TOR: Fr. Michael A. Perry, Min. gen. Il 21 e 22 febbraio 2014 Fr. Vidal Rodri- OFM, Fr. Marco Tasca, Min. gen. OFMConv, guez si è incontrato con i Formatori e, poi, con Fr. Mauro Jöhri, Min. gen. OFMCap, Fr. Ni- i Formandi e della Custodia di Terra Santa, nel cholas Polichnowski, TOR. Convento francescano di San Salvatore a Ge- Tale incontro è avvenuto il 14 aprile 2014 rusalemme nel Collegio dei Penitenzieri dei Frati Minori Nel primo incontro del 21 febbraio i For- Conventuali, presso la Città del Vaticano. matori hanno presentato i programmi per ogni In entrambi gli incontri il dialogo si è con- tappa della formazione, iniziale e permanen- centrato su due questioni: la vocazione secon- te, condividendo le sfide dell’animazione for- 60 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 mativa e degli studi nel contesto specifico del Salvatore) alcuni nuclei della formazione: la cammino di vita e missione della Custodia. Il qualità della vocazione evangelica dei frati, Segretario generale per la Formazione e gli l’articolazione delle priorità della spiritualità Studi, a sua volta, ha illustrato il percorso di francescana in chiave di missione evangeliz- animazione del SGFS di tutto l’Ordine, insi- zatrice, l’accompagnamento come strumento stendo sul tema dell’accompagnamento, tema formativo da sviluppare in chiave di persona- dell’ultimo Congresso Internazionale, e sulla lizzazione della fede, l’importanza di facilitare la necessità di formare i Formatori e sull’im- il cammino naturale della formazione iniziale portanza di lavorare insieme in ogni fase e e permanente. Successivamente c’è stato un all’interno del Segretariato della FS della CTS. fecondo dialogo, dove sono stati discussi vari Questa è la forma migliore per offrire una for- argomenti, tra cui: la formazione in un conte- mazione organica e progressiva, in linea con la sto internazionale, la pastorale e la missione Ratio Formationis Franciscanae. nell’ambito dei programmi di formazione nel- Nel secondo incontro, avvenuto il 22 feb- la realtà concreta del CTS e come crescere in braio, Fr. Vidal ha potuto illustrare ai Forman- una comunicazione autentica di fronte ad una di (10 aspiranti, a Betlemme; 8 postulanti, a maggiore comunione fraterna in favore della Montefalco; 7 novizi, alla Verna, 30 frati di missione affidata dalla Chiesa all’Ordine. professione semplice, ad Ain Karem e a San E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 1. Capitolo della Fondazione Russia-Kaza- un modo più coordinato per promuovere lo kistan stile di vita francescana tra i giovani nella società di Russia e Kazakistan. Sotto la protezione della Madonna di 4. La formazione dei laici alla missionarietà Kalwaria Zebrzydowska in Polonia (Provin- affinché essi stessi diventino missionari cia dell’Immacolata Concezione BMV), si evangelici secondo la loro dignità’ cristiana è svolto dall’1 al 5 febbraio 2014 il Capitolo e il loro impegno ecclesiale. Non possiamo della Fondazione di San Francesco d’Assisi semplicemente formare i laici, sia giovani in Russia/Kazakistan, dipendente dal Ministro sia adulti, a diventare i collaboratori nel no- generale. I 19 frati che costituiscono la Fami- stro progetto evangelico, nelle nostre par- glia della Fondazione si sono ritrovati con il rocchie o opere sociali, ma dobbiamo anche Visitatore generale, Fr. Patryk L. Olikh e il formarli a diventare veri missionari, inviati Delegato generale Fr. Klaudiusz Michalski. per dare testimonianza evangelica al loro Dalla Curia generale sono arrivati il Ministro, popolo (vedi capitolo 2 dell’Esortazione Fr. Michael A. Perry, il Definitore di zona, apostolica, Evangelii Gaudium). Fr. Ernest K. Siekierka e il Segretario ME Fr. Nella sua esposizione, il Ministro si è ispi- Massimo Tedoldi. La festa della vita consacra- rato alle relazioni dei due ultimi Visitatori, ta ha determinato il clima dell’incontro, infon- all’eccellente rapporto e dialogo che si sono dendo devozione e raccoglimento ai momenti instaurati tra il Presidente della Fondazione e di preghiera, di fraternità e di studio, godendo, la Curia generale e gli aggiornamenti frequenti in particolare, dell’accoglienza affettuosa dei da parte del suo Delegato presso la Fondazio- frati del convento e della premurosa attenzio- ne, oltre che dai suggerimenti del Definitore ne del direttore della casa, Fr. Portka. generale Fr. Ernest Siekierka che è costante- Durante i lavori, sapientemente moderati da mente in contatto con il Presidente e il Delega- Fr. Ernest, si sono esaminate le relazioni del to. Ha, infine, consegnato cinque proposte per Presidente uscente, Fr. Eliot Marecki, del Vi- la riflessione comune: sitatore e del Delegato, oltre la relazione intro- 1. La continuità creativa e non cattiva: ci sono duttiva di Fr. Michael e il contributo offerto da elementi molto positivi nella vita spiritua- Fr. Massimo. le, nella vita fraterna e nelle opere sociali Nella sua relazione, il Ministro, dopo aver e apostoliche, da sostenere e sviluppare di ringraziato tutti i frati per l’impegno missiona- più. Allo stesso tempo, dobbiamo doman- rio nelle vaste regioni della Russia e del Kaza- darci se il Signore non ci stia invitando ad kistan, ha sviluppato quattro temi, sottoponen- aprirci ai nuovi orizzonti, ad andare nelle doli alla riflessione dell’Assemblea perché li nuove periferie esistenziali come dice il Pa- renda impegni concreti: pa Francesco. Per i frati che si trovano nello 1. Un rinnovato impegno nella nostra identità stesso luogo, la stessa fraternità o lo stesso francescana e nella nostra vita, fraternità, progetto dopo 6, 8, 10 anni o di più…, forse minorità e missione ispirate al Vangelo. il Signore li invita a lasciarsi andare in un 2. Uno sforzo coordinato per mettere tutte le altro luogo, per ridare vita e speranza ai fra- diverse iniziative sociali e quelle individua- ti, ai progetti e alle altre attività. li, che sono grandi strumenti per proclama- 2. La collaborazione, la condivisione e la co- re il Vangelo dell’amore e della promozio- missionarietà insieme con gli altri membri ne integrale dell’essere umano, a servizio della famiglia francescana, e soprattutto con della vita comune e del comune impegno di i laici che sono chiamati da Dio a diventare tutti i frati della Fondazione. i veri testimoni della vita, sofferenza, morte 3. Un impegno sempre maggiore ad aprire la e risurrezione di nostro Signore Gesù Cri- vita personale e la vita di ogni Fraternità sto. Vi chiedo di mettervi a studiare e ad al popolo di Dio, rendendo più visibile la analizzare l’Esortazione apostolica di Papa nostra presenza francescana e lavorando in Francesco, Evangelii Gaudium come testo 62 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

base, insieme con i documenti dell’Ordine, apostolica di Papa Francesco, Evangelii Gau- cominciando con la nostra Regola, le Costi- dium); la necessità dell’apertura di una pagina tuzioni, i documenti più recenti dell’Ordine web al fine di rendere visibile la nostra pre- e di fare una valutazione su dove ci trovia- senza francescana sul territorio; l’opportunità mo, dove lo Spirito ci spinge ad andare e di partecipare al corso sul dialogo ecumenico come possiamo noi arrivare dove il Signore ed interreligioso offerto dai frati di Istanbul; la vuole che noi facciamo e dove dobbiamo revisione degli Statuti particolari; ha ribadito, andare. Vi invito a ripensare a tutta la no- inoltre, come ognuno dei progetti gestiti dai stra presenza in Russia e in Kazakistan, af- frati, sia da considerare parte integrante dell’u- finché possiamo prepararci a entrare in un nico Progetto della Fondazione. Il Ministro ge- processo di valutazione e di discernimento nerale ha, poi, annunciato il nuovo Consiglio profondo, per arrivare a immaginare nuovi della Fondazione, eletto dal Definitorio gene- orizzonti, a raggiungere le periferie esisten- rale: Fr. Bogumił Jan Bednarski, presidente; ziali di qui. Fr. Luca Baino, Fr. Christian Yury Labanouski 3. Un sogno: Creare una fraternità inter-obbe- e Fr. John Gibbons consiglieri (quest’ultimo in dienziale a San Pietroburgo tra i Frati Mi- sostituzione di Fr. Rogero Lee, dimissionario nori e i Frati Minori Conventuali per dare per motivi di salute), Fr. Stefano Invernizzi, testimonianza all’unica origine da cui pro- economo. Nel dare l’annuncio, il Ministro ha veniamo e alla stessa passione francescana. voluto esprimere grande riconoscenza al Con- V’invito a pregare, studiare e a discutere la siglio precedente, in particolare al presiden- possibilità di realizzare questa proposta. te Fr. Eliot Marecki, attestando, poi, grande 4. Il Dialogo. Il futuro della Fondazione in stima ai fratelli che espleteranno il servizio Russia e Kazakistan, dell’umanità, della di autorità nel prossimo triennio. Al termine chiesa e del pianeta dipende molto dalla dell’ultima celebrazione, presieduta dal nuovo nostra capacità di entrare in un processo Presidente Fr. Bogumił, il Ministro generale permanente di dialogo ecumenico, inter- ha consegnato a ciascun frate l’esortazione religioso e inter-culturale. Papa Giovanni apostolica del Papa, ricordando che il compito Paolo II, il Papa emerito Benedetto XVI e di ognuno nella Fondazione è proprio quello Papa Francesco hanno già detto che il futu- di portare la gioia del Vangelo a quei fratelli e ro sicuro dell’umanità, della vita cristiana, sorelle che s’incontrano quotidianamente. con i musulmani, e con le diverse culture dipende direttamente dalla nostra capacità Fr. Massimo Tedoldi di dialogare. C’è la tendenza di aspettare SGME che gli altri vengano da noi, o che, dopo aver fatto alcuni passi, gli altri dovrebbero 2. Sussidio per le nuove forme di vita e di venire da noi, nella logica della reciprocità. missione Ma per i cristiani, e ancor di più per i frati Roma, 20 aprile 2014 minori, non è la reciprocità ma la gratuità a condurci verso gli altri, la gratuità del dono del Vangelo e dell’amore di Dio. Ite, nuntiate... 5. L’entusiasmo e la passione evangelica e francescana. Preghiamo il Signore che tut- Linee-guida sulle Nuove Forme di vita e mis- ti voi, che tutti i frati nell’Ordine, possano sione vivere con grande entusiasmo e speranza la nell’Ordine dei Frati Minori vita evangelica alla quale siamo stati chia- mati. “Perciò, tutti noi frati, L’Assemblea, al termine della verifica fra- stiamo ben in guardia, terna e degli incontri nei gruppi, ha scelto le perché, sotto pretesto di ricompensa, seguenti linee operative per il miglioramento di opera da fare e di un aiuto della propria vita e missione: l’innalzamento non ci avvenga di perdere della qualità di vita nella Fraternità, dando spe- o di distogliere la nostra mente e il cuore dal Si- ciale cura ai momenti di preghiera comunitaria gnore. e personale; la ribadita urgenza della Forma- zione permanente (scegliendo, come tema per Ma nella santa carità, che è Dio, il prossimo anno, lo studio dell’Esortazione prego tutti i frati, sia i ministri che gli altri, E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 63 che, allontanato ogni impedimento sia del Segretariato generale per le Missioni e messa da parte ogni preoccupazione e ogni af- e l’Evangelizzazione, sia della Commissione fanno, che ha preparato questo Sussidio – Fr. Massi- in qualunque modo meglio possono, mo Tedoldi, Fr. Arturo Rios Lara, Fr. Adriano si impegnino a servire, amare, adorare e onorare Busatto, Fr. Mario Vaccari, Fr. Jacopo Pozzer- il Signore Iddio, le e Fr. Jaques Jouët –, come anche tutti coloro con cuore puro e con mente pura, che vi hanno contribuito per l’elaborazione e ciò che egli stesso domanda sopra tutte le cose. la stesura, compresi i traduttori, grazie ai quali il presente Sussidio sarà pubblicato, oltre che E sempre costruiamo in noi una casa e una dimora nelle tre lingue ufficiali dell’Ordine, anche in permanente a Lui, francese, in portoghese, in tedesco, in polacco che è il Signore Dio onnipotente, Padre e Figlio e e in croato. Spirito Santo” È un dato di fatto chiaro e consolidato che, all’interno dell’Ordine, le differenti Nuove (San Francesco, Regola non Bollata 22, 25-27) Forme di Vita e Missione hanno percorso un considerevole cammino di preparazione e di vita. Auspicate dalle Costituzioni Generali Prefazione (115§2), esse sono state promosse con convin- zione dal Capitolo Generale del 2009 (Portato- Carissimi Fratelli, ri del dono del Vangelo, Mandato 20) per “da- il Signore vi doni la sua pace! re carne” all’identità e alla novità del nostro carisma. “Ite, nuntiate…”: queste parole, rivolte a Nel consegnarvi queste Linee-guida, invi- Maria Maddalena e all’altra Maria dal Signo- to tutti voi, cari fratelli minori, a guardare con re Gesù Risorto e riferiteci da san Matteo nel passione e fervore al nostro Papa Francesco, suo Vangelo (28,10), continuano a riecheggia- perché ispirati da lui, vero Nuovo Evange- re oggi dal vuoto della tomba, chiamando con lizzatore, possiamo trovare sempre rinnovate forza noi Frati e Minori a rispondere con nuo- modalità evangeliche per la nostra vita e mis- va convinzione al dono della vocazione evan- sione nella Chiesa e nel mondo, a servizio dei gelica. Il suo invito ad “andare e annunciare” più poveri e di coloro che vivono nelle “peri- investe la nostra vita di risorti con lui, susci- ferie dell’umano”. tando in noi dinamismo, energia, impegno e In questo cammino, alla sequela di “Colui creatività. che è, che era e che viene, l’Onnipotente” (Ap. Con questo spirito di gioia e di santa no- 1,8), ci accompagnino, ci sostengano e inter- vità vi presento il Sussidio che il Segretariato cedano per noi la Beata Madre Poverella di generale per le Missioni e l’Evangelizzazio- nostro Signore Gesù Cristo e il serafico Padre ne vuole offrire a tutti voi, come Linee-guida San Francesco. sulle Nuove Forme di Vita e Missione. Queste Nuove Forme sono la restituzione al Signore Fraternamente del dono della nostra vocazione ed esprimono Roma, 20 aprile 2014 nella prassi l’impegno con cui l’Ordine vuole Pasqua di Risurrezione rivitalizzare la sua presenza nel mondo d’oggi. L’intento del Sussidio è di segnalare e far conoscere sempre più e meglio queste Nuove Fr. Michael Anthony Perry, OFM Forme a tutti i Frati e, in primis, ai Ministri Ministro generale provinciali e ai Custodi, i quali hanno il com- pito di discernere l’ispirazione dei Fratelli loro Prot. 104706 affidati, di incoraggiarli e di seguire da vici- no la costituzione di nuove Fraternità. Queste Introduzione Linee-guida si rivolgono in particolare a voi, cari Fratelli ispirati a vivere le Nuove Forme Un Sussidio nato per strada, scritto più con di Vita e Missione, per offrirvi sostegno, sim- i piedi che con le mani … Con i piedi dell’u- patia e criteri orientativi nel concretizzare ciò scita, di coloro che hanno ascoltato l’imperati- che arde nel vostro cuore. vo del Crocifisso: Francesco, va!, e l’appello Desidero vivamente ringraziare i membri del lebbroso: Francesco, vieni! Scritto dai pie- 64 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 di di molti autori. Sono i Frati che in questi ul- nei contesti disparati del nostro mondo: dif- timi decenni hanno cercato di rendere concreta ferenti manifestazioni dell’unico volto del l’ortodossia dei nostri molti Documenti: bel- Signore che ama tutte le creature e il mon- lissimi, perfetti, ma troppo spesso solo scritti do, che le sue stesse mani hanno fabbricato, sulla carta e presto dimenticati … Questi pie- – umili suggerimenti fraterni per vivere rap- di hanno transitato dalla teoria alla pratica, da porti costruttivi tra le Nuove Forme e la vita un accostamento cartaceo ad un ingresso nel- della Provincia, specialmente in relazione la concretezza. Hanno osato. Si sono sporcati al percorso formativo, in un cammino di ac- sulle strade polverose del nostro mondo per compagnamento e di verifica. portare l’annuncio di bene e di pace. Questi Siamo tutti grati a questi Fratelli che, di fratelli dai piedi in uscita lanciano a tutti un fronte al diffuso rischio di verbalizzare la appello affascinante: è bello uscire dal piccolo Carne di Cristo, credono alla concretezza del chiostro conventuale per camminare nel gran- Verbo fatto Carne, del Verbo che si fa conti- de chiostro del mondo, per incontrare, impara- nuamente Carne, oggi, nella storia e geografia re, annunciare e, soprattutto, per stare … Per dove la Provvidenza ci ha collocati. toccare con mani disarmate e minori la carne Il fascino di una vita nuova diventa una po- della gente che vive nelle nostre città, nelle pe- tente calamita per noi. Ci ricorda che la Novità riferie, che sono alla ricerca di senso, di vita. è la stessa Identità dell’Ordine dei Frati Mino- Per condividere la certezza di Papa Francesco: ri. Siamo veramente noi stessi, infatti, quando “Uscire da se stessi per unirsi agli altri fa be- in noi irrompe la Novità dello Spirito di Dio. ne” (Evangelii Gaudium 87), e fa bene perché Alla vita nuova del Risorto, affidiamo tutti andare incontro agli altri è dirigersi verso Cri- insieme il cammino di queste Nuove Forme, sto, il bene fatto persona. perché facciano risuonare in tutti, e in tutte le Sono proprio questi Fratelli che hanno nostre Fraternità, la melodia dell’Alleluia del- scritto le presenti Linee, con il duplice scopo la vita nuova! di chiamare tutta la Fraternità universale a be- Abbiamo due nuovi Santi, Papa Giovanni re alle sorgenti fresche del carisma donatoci – XXIII e Papa Giovanni Paolo II: la loro com- scuotendoci di dosso il torpore di un benessere pagnia ci aiuti a costruire in noi una casa e che ci anestetizza e imprigiona – e per deline- una dimora permanente al Signore onnipoten- are, quasi fotografare, il cammino fin qui svol- te (San Francesco): una casa dove tutti possa- to: un cammino fatto di molte gioie e fatiche, no entrare e dimorare, per trovare il suo volto di tentativi e di buoni risultati, resi possibili misericordioso e sempre meravigliosamente dalla forza dello Spirito. nuovo! Le presenti Linee-Guida, allora, sono sem- plicemente: Roma, 27 aprile 2014 – la condivisione della breve storia delle II Domenica di Pasqua Nuove Forme di vita e missione; una storia o della Divina Misericordia dove è percepibile l’intreccio tra l’ispira- zione del Signore, la risposta del fratello e Fr. Massimo Tedoldi OFM il discernimento dei Ministri, Segretario generale per le – degli orientamenti nati dall’esperienza di Missioni e l’Evangelizzazione coloro che cercano di vivere con profondo desiderio e impegno la bellezza del carisma 1. Vino nuovo in otri nuovi francescano, nel rinnovamento della vita personale e comunitaria, nell’impegno di “Ricordiamolo bene tutti: tradurlo nella lingua parlata dalla gente, non si può annunciare il Vangelo di Gesù – una sintesi propositiva di quegli elementi senza la testimonianza concreta della vita. che sono il fondamento di una Nuova For- ma di vita e missione, una sintesi che sorge Chi ci ascolta e ci vede da un dinamismo combattivo e perfino pu- deve poter leggere nelle nostre azioni gnace tra le istanze ad intra e ad extra, tra il ciò che ascolta dalla nostra bocca quotidiano cammino di salita verso Dio e di e rendere gloria a Dio! discesa verso i fratelli e sorelle, – una reale presentazione delle numerose Mi viene in mente adesso un consiglio espressioni che le Nuove Forme assumono che san Francesco d’Assisi dava ai suoi fratelli: E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 65 predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche vera missione evangelizzatrice. Ci si rendeva con le parole. conto che la novità radicale del tempo che si Predicare con la vita: la testimonianza. viveva (la postmodernità), in particolare nel continente europeo, già profon­damente cam- L’incoerenza dei fedeli e dei Pastori biato in molti dei suoi paradigmi culturali, ci tra quello che dicono e quello che fanno, apriva a domande nuove e ci spingeva a sintesi tra la parola e il modo di vivere inedite; d’altra parte si aveva la chiara perce- mina la credibilità della Chiesa”. zione che i linguaggi, i simboli, i luoghi e le modalità che finora avevano cercato di espri- (Papa Francesco, Omelia, San Paolo fuori le mere la nostra forma di vita non erano più suf- mura, 14 aprile 2013, III di Pasqua) ficienti. Si sentiva la responsabilità di rendere il carisma sempre più significativo, così che 1.1. Uno sguardo alla nostra storia più re- il nostro stile di vita ritrovasse trasparenza, cente evidenza e forza evangelizzatrice, per essere segno e profezia. “L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri Attraverso le esperienze che nel frattempo i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa diversi frati avevano l’opportunità di vive- perché sono dei testimoni”. re, lo Spirito del Signore orientava verso un (Evangelii Nuntiandi 41) nuovo sentire, un nuovo pensare, un nuovo osare. Molti frati, inoltre, hanno trovato nelle La stagione segnata dal rinnovamento con- Nuove Forme una risposta concreta al deside- ciliare ha visto sorgere nel nostro Ordine Fra- rio di rinnovamento e di freschezza della loro ternità nuove nella composizione, nei luoghi, vita di consacrazione spesso alle prese con le nel tipo di vita e di proposta. Per essere più difficoltà ed il disagio che le nostre strutture fedeli alle nostre origini e rispondere alle atte- “storiche” causavano nel cammino spirituale, se della Chiesa e del mondo, si è sentito forte il personale e comunitario, di sequela di Nostro richiamo ad una vita evangelica più autentica. Signore Gesù Cristo. È in questa situazione che è nato il movimento Una delle esperienze che hanno segnato in delle “piccole fraternità” degli anni 1960-801. profondità il cammino di ricerca delle Nuove La scelta del progetto di vita contenente i va- Forme è stata la vita itinerante. La Fraternità lori evangelici da vivere, comportava un eso- itinerante è un modo concreto per vivere radi- do dalle strutture conventuali per mantenersi calmente il Vangelo, per essere segno e testi- col proprio lavoro e condividere la vita di tutti monianza dei valori del Regno per i nostri con- gli uomini a partire dai più poveri ed emargi- temporanei; è una fraternità missionaria che nati. Tale movimento ha fatto nascere diverse “riattualizza un aspetto della vita francescana, esperienze che sono però quasi tutte terminate vivendo a periodi alterni, nella preghiera, sen- dopo qualche anno. Nella pratica molti osta- za soldi, senza fissa dimora, nella mendicità, coli impedivano la piena realizzazione di que- per testimoniare la Christi vivendi forma”.2 sti progetti: la motivazione forse troppo idea- È stato proprio in un incontro di verifica listica e ideologica, la difficoltà a mantenere dopo la missione itinerante per le vie di Ro- una sana tensione tra la cura della vita fraterna ma (febbraio 2005), al quale era invitato il Se- quotidiana e della vita di preghiera, da una par- gretario Generale dell’Evangelizzazione, che te, e dall’altra, gli impegni esterni soprattutto nacque il progetto di un convegno europeo con di lavoro (stipendiato in molti casi). l’obiettivo di condividere e di stimolare la ri- Negli ultimi venti anni la ricerca è conti- cerca di cammini possibili per il futuro. Dopo nuata e ha prodotto nuovi frutti. Più liberi da questo primo convegno, altri sono stati cele- pretese sociologiche e dal rischio di ideologia, brati, che hanno dato preziosi contributi alla ri- il cammino ha voluto mettere al centro una vi- flessione intorno alle Nuove Forme3. Tali me- ta radicalmente evangelica che potesse essere eting, vissuti sotto forma di seminario, hanno segno e testimonianza del Regno per i nostri permesso innanzitutto di condividere le diver- contemporanei. Sollecitati dai documenti della se esperienze, anche al di fuori dell’Ordine dei Chiesa e dell’Ordine, il centro motivazionale Frati Minori. Dal confronto con il vissuto delle dei progetti di vita si spostava sulla Evange- diverse forme di vita si è potuto identificare lizzazione non dimenticando, però, che la vita tra di esse il “massimo comun divisore”, cioè fraterna in minorità è la fonte sorgiva per ogni le caratteristiche che costituiscono la “novità” 66 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 riscontrabile nelle differenti realtà fraterne. È 1.2. “Nuovo”… in che senso e perché? stato importante anche partire dalla singolari- tà delle esperienze per confrontare le risposte “Occorre una nuova evangelizzazione! Nuova concrete trovate nel vivere le necessarie ten- nel suo ardore, nei suoi metodi, nelle sue espres- sioni tra progetto di vita fraterna e personale, sioni”. vita ad intra e ad extra; novità di vita e frater- (San Giovanni Paolo II, Discorso alla XIX As- nità tradizionali; eventuali incarichi provincia- semblea del CELAM, 9 marzo1983, 3) li dei singoli frati e progetto di vita fraterna. Tra le esperienze positive segnaliamo la siner- Il termine “nuovo”, in questi ultimi de- gia tra la base ed il Governo dell’Ordine. Tali cenni, ricorre frequentemente nei discorsi e incontri, infatti, organizzati dal Segretariato nel parlare comune. Già il Concilio Vaticano generale per le Missioni e l’Evangelizzazione II, nell’appassionata ricerca di un rinnovato (SGME), hanno visto sempre la partecipazio- rapporto tra la Chiesa e il mondo moderno, si ne del Ministro generale Fr. José R. Carballo e prefiggeva di dare “risposte nuove a proble- di diversi Definitori generali, oltre che di fra- mi nuovi”, di “ricorrere ad un modo nuovo di ti provenienti da esperienze anche molto dif- presentare le cose”7, di pervenire così ad “un ferenti. La celebrazione dei vari Seminari ha nuovo umanesimo cristiano”8, e indicava nel prodotto piccoli strumenti molto utili per far duplice movimento del rinnovamento spiri- comprendere e capire ai frati di tutto l’Ordine tuale e dell’adattamento ai tempi moderni l’e- lo spirito ed il significato delle Nuove Forme4. semplarità di ogni rinnovamento ecclesiale9. Essi hanno sempre tenuto conto, nel messaggio I successivi scritti del Magistero pontificio conclusivo, del livello provinciale ed interpro- proseguono su questa linea di “novità”10, giun- vinciale (collaborazione tra Province limitro- gendo alla famosa formulazione di Giovanni fe), della Conferenza dei Ministri provinciali, Paolo II, secondo il quale l’evangelizzazione e di un’attenzione all’Europa (tema ancora oggi dev’essere «nuova nel suo ardore, nei da sviluppare, soprattutto nella pratica). Tra i suoi metodi, nelle sue espressioni»11. In tem- frutti positivi dei Seminari segnaliamo, inol- pi più recenti, Benedetto XVI, oltre a istituire tre, la nascita del progetto della Fraternità mis- un nuovo Dicastero12, ha voluto dedicare alla sionaria europea di Palestrina, all’obbedienza Nuova Evangelizzazione un’Assemblea del del Ministro generale, allo scopo di vivere già Sinodo dei Vescovi, il cui messaggio finale della “novità” con frati appartenenti a diverse presenta le due componenti del rinnovamen- Province e di accogliere, facilitare ed orientare to spirituale ad intra e dell’annuncio ad extra, i progetti ed i “sogni” dei frati che desiderano come direttrici necessarie di ogni evangeliz- sperimentarsi nelle Nuove Forme. zazione13. Lungo il cammino è diventato sempre più In realtà il “nuovo”, tanto invocato in questi chiaro che poter vivere così la nostra vocazione ultimi decenni, fa parte della nostra vita cri- è un dono e non un diritto finalmente raggiun- stiana: è il risultato della continua conversio- to o strappato a qualcuno. Dono che può fiorire ne che ci rende nuovi tanto nel cuore quanto nelle Fraternità e nelle situazioni ordinarie delle nelle relazioni, per l’accoglienza più piena del nostre Province, e che accogliamo come chia- Signore e dei fratelli che camminano con noi mata ad una maggiore coerenza, riconoscendo nel tempo. Il nuovo è precisamente quel fedele che protagonista è la «santa operazione dello discepolato alla scuola del Maestro che ha af- Spirito del Signore»5 operante in noi tutti. fermato di fare “nuove tutte le cose”14, è quel Ultimamente anche il Magistero della Chie- dinamismo che fa transitare l’“avete inteso che sa sembra stimolarci a proseguire il cammino fu detto…” al “… ma io vi dico”15. Ora, la di- fino ad ora intrapreso di rinnovamento della mensione interiore e quella esteriore del nuovo nostra vita: “mentre la famiglia è̀ custode sono inseparabili, come lo è la radice dal frut- della sacralità” della vita nella sua origine, to. Di conseguenza, il cambiamento del cuore la vita consacrata, in quanto chiamata alla va a rivestire le relazioni e le opere che costitu- conformazione a Cristo, è custode del senso iscono la nostra vita con gli altri, la fraternità, ultimo, pieno e radicale della vita”6. L’unica il lavoro pastorale. cosa necessaria per chi ha professato di vivere Il “nuovo”, perché sia vero, richiede sem- sine proprio, è proprio di vivere il Vangelo. E pre l’abbraccio tra il passato, con la ricchezza questo dono si dimostra sempre più grande dei della sua eredità, e il futuro, con i mutamenti nostri desideri e progetti. che si percepiscono già nel presente. Il nuo- E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 67 vo, dunque, congiunge memoria e profezia, di rendersi più vicini a tutti, in particolare agli ritorno alle fonti e insieme anelito al futuro, emarginati; di attivare quel “Francesco, va!” alla mèta finale (per questo le realtà che ci che il Crocifisso continuamente ripete a noi og- attendono son state definite dalla tradizione i gi e, nel contempo, di affinare l’orecchio per Novissimi). Siamo stati spettatori, dagli anni poter sentire il richiamo dei fratelli e sorelle: del post-Concilio, di quanto siano pericolose “Francesco, vieni!”; di seminare ovunque la le tendenze a isolare una dimensione a scapito speranza e l’anelito di preparare nuovi cieli e dell’altra, rischiando da una parte il ritorno al terra nuova21. È anche l’evangelica sensibilità passato in forme di archeologie autoreferen- di presentare il Vangelo secondo i linguaggi del ziali, oppure, dall’altra, sconsiderati spalanca- nostro tempo; è il coraggio di rivedere le strut- menti in grado di svellere le radici della vita ture che spesso imbrigliano i nostri passi; è l’o- cristiana. L’equilibrio è lo stesso Signore a sare tipico di chi vive nella novità dello Spirito. offrircelo, quando si autodefinisce: “Io sono Il termine nuovo non è in opposizione alle l’Alfa e l’Omega, Colui che è, che era e che forme tradizionali di evangelizzazione, ma piut- viene, l’Onnipotente” (Ap 1,8). Ed è di lui che tosto in complementarietà, nella logica dell’et- ci dobbiamo rivestire, “rivestire l’uomo nuo- et22, sebbene il nuovo sia da privilegiare oggi,­ vo” (Ef 4,24; cf. Col 3,10). Il venire del Nuo- nel mutato contesto sociale ed ecclesiale23, col vo, in tal modo, è il dinamismo armonico tra nuovo apparire dei segni dei tempi. È la lezione l’Alfa e l’Omega, tra il principio e il fine, tra la della bimillenaria storia della Chiesa: la missio- memoria e la profezia. ne evangelica, infatti, “ha assunto nella storia Il cammino della Chiesa nella ricerca del forme e modalità sempre nuove a seconda dei nuovo, è ben evidente nelle nostre Costituzio- luoghi, delle situazioni e dei momenti storici”24. ni gene­rali e negli scritti dell’Ordine16. Nella Questa costatazione è un ulteriore impulso al nostra Fraternità, l’espressione Nuove Forme continuo rinnovamento25. di vita e di missione17 intende sempre tenere Le Nuove Forme di vita e di missione in- uniti il rinnovamento interiore, la conversione tendono rivisitare le Fonti, sempre fresche e quotidiana, la vita fraterna ad intra, con la mis- nuove, abbe­ve­randosi al carisma originario sione evangelizzatrice “incarnata”, “inserita” di san Francesco, “uomo nuovo”26, uomo del nell’oggi della storia. Il “fare penitenza” di san futuro, per farci ispirare nuove incarnazioni, Francesco18, gli ha sempre fornito occhi nuovi nuovi modelli e stili di evangelizzazione, nuo- per vedere dove portare l’an­nuncio, e un cuo- va passione e nuove strategie missionarie. re nuovo, per accogliere tutti, cominciando dai In questo momento storico, in cui l’Ordine lebbrosi e dai poveri del suo tempo, poveri di sta vivendo la fatica del ridimensionamento, Dio e poveri di cose. Le Nuove Forme danno dovremo sempre ricordare che “la riorganiz- particolare risalto alla vita fraterna la quale, è zazione sarà creativa e fonte di indicazioni “la prima e la più luminosa testimonianza del profetiche se si preoccuperà di lanciare segna- Vangelo”19, e perciò è “la prima forma di evan- li di nuove presenze, anche numericamente gelizzazione”20. Per essere trasparenza del Van- modeste, per rispondere alle nuove necessità, gelo, esse vogliono custodire al loro interno lo soprattutto quelle provenienti dai luoghi più spirito di orazione e devozione, e costruire veri abbandonati e dimenticati”27. e profondi legami fraterni, nello stile della mi- norità e nella passio­ ne­ per l’annuncio evange- 2. Nuove Forme di vita e missione lico. Solo su questo fondamento, la missione evangelizzatrice delle Nuove Forme potrà es- “Che il Signore ci dia questa libertà sere nuova, solo se è espressione della prima, di entrare in quel santuario solo quando annuncia all’ester­no ciò che vive dove Lui è sacerdote e intercede per noi all’interno. In tutto questo cammino di rinno- e qualsiasi cosa che chiederemo al Padre vamento, particolare importanza assume la nel suo nome, ce la darà. Formazione Permanente da valorizzare come continuo richiamo e stimolo alla novità della Ma anche ci dia il coraggio vita evangelica. di andare in quell’altro ‘santuario’ Nella loro dimensione ad extra, le differenti che sono le piaghe dei nostri fratelli e sorelle bi- forme nuove di missione sono la variegata ri- sognosi, sposta all’urgenza di raggiungere gli uomini e che soffrono, che portano ancora la croce le donne del nostro tempo, là dove essi vivono; e ancora non hanno vinto, come ha vinto Gesù”. 68 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

(Papa Francesco, Omelia a Santa Marta, 11 spensabili, di informare le Entità dell’Ordine maggio 2013) e incoraggiarle ad aprirsi e promuovere simili Fraternità “nuove”. Ecco, dunque, in sintesi 2.1. Verso un’identità comune. Linee-guida gli elementi che vanno sempre tenuti presenti: 1. primato della vita di preghiera e dell’a- “Facendomi dunque carico della preoccupa- scolto della Parola (‘lectio’ quotidiana o zione dei miei venerati Predecessori, ritengo op- settimanale; un’ora al giorno di preghiera portuno offrire delle risposte adeguate perché la personale; recita ‘contemplativa’ della Li- Chiesa intera, lasciandosi rigenerare dalla forza turgia delle Ore); dello Spirito Santo, si presenti al mondo contem- 2. cura di autentiche e profonde relazioni fra- poraneo con uno slancio missionario in grado di terne che irradiano una testimonianza di promuovere una nuova evangelizzazione”. vita fraterna (frequenti Capitoli conventua- (Benedetto XVI, Lettera Apostolica in forma li; momenti quotidiani di dialogo fraterno, di “Motu Proprio” Ubicumque et semper, con custoditi dalla disciplina dell’uso dei mezzi la quale si istituisce il Pontificio Consiglio per la di comunicazione, quali internet, cellulare, Promozione della Nuova Evangelizzazione, 21 set- televisore); tembre 2010) 3. stile di vita semplice e sobrio; minorità e testimonianza (tradotto in scelte concrete Nel corso dei Seminari e degli incontri, si come la fedeltà al lavoro manuale voluto da sono fatti sempre più chiari gli elementi ba- san Francesco; la gestione dei servizi della silari delle Nuove Forme, e la gerarchia di casa, possibilmente senza il personale sti- questi stessi elementi, oltre che il bisogno pendiato; impegno all’auto sostentamento); dell’armonia che li lega. Durante il Seminario 4. accoglienza e condivisione di vita con la di Frascati del 2009, i frati si sono ritrovati gente, soprattutto con i poveri (incontro concretamente intorno a sette criteri ricono- con la gente); sciuti come decisivi per iniziare una Nuova 5. missione evangelizzatrice con il carattere Forma di presenza evangelizzatrice. Negli di inter gentes, di itineranza, di presenza anni seguenti, tali criteri, oltre che confermati in zone sconosciute, difficili, rischiose e di nella loro validità, hanno avuto un continuo vicinanza ai più poveri, sofferenti, esclusi, approfondimento tanto nelle singole Fraterni- un’attenzione particolare ai luoghi di fron- tà, quanto negli incontri e nei successivi Semi- tiera e con nuove forme di evangelizzazione nari già sopra segnalati. e Fraternità “inserite”29 (uscendo dal chio- Il Capitolo generale del 2009, nel Mandato stro conventuale verso il chiostro del mon- 13 ha voluto promuovere la missione evan- do); gelizzatrice dei Frati in chiave francescana 6. comunione con la Chiesa locale (soprattut- riprendendo e ufficializzando, in qualche mo- to come testimonianza di fraternità e mino- do, i criteri emersi dai Seminari precedenti. rità); Una significativa convergenza si riscontra an- 7. disponibilità a forme di collaborazione atti- che nei risultati dello Studio interdisciplinare va con i laici e con la Famiglia francescana sullo stato dell’Ordine, dove appunto la mag- (a livello interprovinciale e inter­nazionale, gior parte dei frati chiede che vengano curate tra le varie Fraternità, in riferimento alla meglio e di più la vita spirituale, la comunione Fraternità missionaria europea di Palestrina fraterna, l’apertura alla gente, la collaborazio- e al Segretariato generale per le Missioni e ne con la Chiesa locale e la missione con i lai- l’Evangelizzazione). ci e la famiglia francescana28. Infine, il Semi- nario di Greccio (2013) ha messo a fuoco altre 2.2. Una vita che si fa armonia attenzioni sul rapporto che ogni Nuova Forma deve valorizzare in relazione con la cura del- “Un annuncio rinnovato offre ai credenti, le vocazione e la formazione, con la Famiglia anche ai tiepidi o non praticanti, una nuova gio- francescana e con i laici. ia nella fede e una fecondità evangelizzatrice. In Il Seminario svoltosi nel 2011 presso il realtà, il suo centro e la sua essenza è sempre lo Carmelo di Sassone (Roma), nel messaggio stesso: il Dio che ha manifestato il suo immenso finale ha chiesto la elaborazione di alcune Li- amore in Cristo morto e risorto. Ogni volta che nee-guida sulle Nuove Forme di vita e missio- cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la ne allo scopo di delinearne gli elementi indi- freschezza originale del Vangelo spuntano nuove E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 69 strade, metodi creativi, altre forme di espressione, tra i frati e i contatti ad extra. Altre dinami- segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato che, ancora, consistono nel trovare l’equili- significato per il mondo attuate. In realtà, ogni au- brio fecondo tra l’esercizio dell’autorità e il tentica azione evangelizzatrice è sempre ‘nuova’”. dialogo fraterno, e tra il progetto personale (Evangelii Gaudium, 11). di ciascuno e quello della Fraternità, tra i progetti della Fraternità e le esigenze della L’aver evidenziato i criteri-base per inizia- Chiesa locale. Nelle Fraternità caratterizza- re la vita e missione di una Nuova Forma non te dall’internazionalità, c’è anche da tener esime i frati dalla sfida quotidiana di armoniz- conto delle differenti lingue e culture che zare tali indicazioni fondamentali. È eviden- hanno un loro peso all’interno delle relazio- te che i criteri sono interdipendenti tra loro, e ni fraterne. ciascuno ha da rapportarsi agli altri secondo – Lo stile di vita semplice e sobrio permette di una sinergia armonica, frutto dell’opera dello vivere quella professata minorità che ci ca- Spirito Santo in noi. Certamente, la differente ratterizza come figli di san Francesco e che tipologia delle Nuove Forme pone l’accento ci consente di dare la nostra testimonianza sull’uno o sull’altro di questi elementi, secon- attraverso la vita, prima che con l’annun- do l’ispirazione originaria di ogni nuova Fra- cio verbale. Il profondo convincimento che ternità. prima dobbiamo essere evangelizzati per Ecco, in sintesi, le principali sfide nel do- essere evangelizzatori33, favorisce un cuore ver comporre i differenti aspetti, che apparen- di discepolato permanente, un sentire umile temente si possono presentare come opposti. e libero, un radicato bisogno di conversio- Ma è proprio nella difficoltà a superarne la ne continua. La minorità offre quotidiana- contraddizione, che consiste quella continua mente molti stimoli da approfondire: come ricerca della volontà di Dio, che opera in noi accordare il lavoro manuale e i lavori con- la conversione personale e comunitaria. Un ventuali con l’annuncio missionario, in ter- illuminante contributo nella composizione mini di tempo e di energie; come gestire la dell’armonia ci viene dal primo mandato del tensione per una vita povera e la necessità Capitolo generale 2009, che ci sprona a vivere di guadagnare il denaro per il mantenimen- le Priorità dell’Ordine (vita con Dio, fraterni- to; come superare il contrasto tra uno stile tà, minorità, evangelizzazione, formazione) di sobrietà e il possesso di grandi costruzio- in chiave di missione, dunque in un dinami- ni da sostenere, con incluso il personale da smo vitale entro il quale ognuna delle priorità pagare, volendo restare fedeli alla convin- si chiarisce con le altre e insieme sono dirette zione che le strutture devono manifestare all’annuncio evangelico, “ad intra e nella pro- il Vangelo, non nasconderlo, e per questo spettiva di apertura al mondo”30. sono sempre da convertire insieme alla – Il primo criterio, il primato di Dio, afferma nostra vita34; tra la vita itinerante, caratte- inequivocabilmente che alla base di ogni rizzata fortemente dalla provvisorietà, e la Nuova Forma c’è il vivo contatto col Si- vita comoda del convento, che ci attende al gnore, nella preghiera personale e comuni- ritorno; tra la chiamata radicale della voca- taria, nel dialogo quotidiano con la Parola. zione francescana e la dipendenza econo- Tale fondamento afferma che prima di ogni mica dalla Provincia35. attività apostolica, prima di ogni fare, c’è lo – Un altro aspetto sul quale portare l’atten- stare del discepolo. Occorre, perciò, armo- zione delle Fraternità è l’equilibrio tra l’o- nizzare la vita contemplativa con la missio- spitalità offerta nelle nostre case e le ne- ne, secondo il principio di Papa Francesco, cessità della vita fraterna e dell’andare per che afferma il nostro essere sempre disce- l’itineranza. poli-missionari 31. – Inoltre è necessaria la vigile attenzione per- – La cura di autentiche e profonde relazioni ché ogni collaborazione con la Chiesa loca- fraterne esige la gratuità di tempi dedicati le sia vissuta con il nostro carisma di frati alla Fraternità, riconosciuta come il luogo minori, facendo nostro l’anelito del Papa ideale per crescere come fratelli, cristiani per “una Chiesa povera per i poveri”36. e frati minori32. Su questo fronte, occorre – Infine, mentre concordiamo sulla validità e comporre le dinamiche: relazioni fraterne – sulla bellezza dei mezzi di comunicazione, rapporto personale con il Signore; vita fra- al fine di vivere una più intensa fraternità terna – vita di apostolato; rapporti ad intra nella Chiesa e col mondo intero, avvertia- 70 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

mo nello stesso tempo la necessità di una tuale e materiale diligente disciplina nell’uso di questi mezzi • accoglienza di migrantes di comunicazione. • forme nuove ‘missionarie’. – Fraternità d’inserimento in ambienti urba- 2.3. Una vita, molti volti. Tipologie di Nuove ni di emarginazione. Forme – Fraternità che abitano in case (non con- venti) in campagna: strutture semplici, la- “Gli Istituti di vita consacrata e le Società di voro manuale, vivo rapporto con la natura. vita apostolica sono stati sempre voce profetica – Fraternità itineranti (anche a tempi alter- e testimonianza vivace della novità che è Cristo, ni): i frati vivono in un convento o una casa della conformazione a Colui che si è fatto povero e sono impegnati in attività di evangelizza- arricchendoci con la sua povertà. Questa pover- zione e a tempi alterni scelgono l’evange- tà amorosa è solidarietà, condivisione e carità e lizzazione itinerante37. si esprime nella sobrietà, nella ricerca della giu- – Fraternità romitorio-evangelizzazione iti- stizia e nella gioia dell’essenziale, per mettere in nerante (che alternano tempi di contempla- guardia dagli idoli materiali che offuscano il senso zione38 e di evangelizzazione itinerante). autentico della vita. Non serve una povertà teori- In ognuna di queste nuove forme di vita – ca, ma la povertà che si impara toccando la carne sempre in dinamica nella ricerca di rispondere di Cristo povero, negli umili, nei poveri, negli am- pienamente alla volontà di Dio, nell’impegno malati, nei bambini. comune e da minori – la Fraternità cerca di Siate ancora oggi, per la Chiesa e per il mondo, coniugare i sette punti qualificanti, esaminati gli avamposti dell’attenzione a tutti i poveri e a tutte sopra, con la propria particolare ispirazione, le miserie, materiali, morali e spirituali, come supe- in un fedele lavoro di formazione permanente. ramento di ogni egoismo nella logica del Vangelo Tale dinamismo comporta il quotidiano con- che insegna a confidare nella Provvidenza di Dio”. fronto con Dio e coi fratelli. È proprio questa (Papa Francesco, Messaggio ai partecipanti al gioiosa fatica, gestita nell’affidamento alla Simposio internazionale sul tema: “La gestione dei Provvidenza divina, a generare novità e fecon- beni ecclesiastici degli Istituti di vita consacrata e dità. delle Società di vita apostolica a servizio dell’hu- manum e della missione nella Chiesa”, organizzato 3. In relazione dinamica con le Fraternità dalla CVCSVA, 8-9 Marzo 2014, Pontificia Uni- provinciali versità Antonianum). “La prima uscita è l’‘uscita da sé verso il fra- Le diverse fisionomie che hanno assunto tello’” . le Nuove Fraternità rispondono ad un tempo (Evangelii Gaudium 179) all’appello di Dio e ai bisogni della Chiesa e della società. Nate da Dio nel cuore dei frati, in 3.1. Verso un rinnovamento di vita e missione circostanze di tempo e luogo assai varie, esse nelle Fraternità provinciali si possono riassumere nelle seguenti tipologie: – Fraternità in un convento tradizionale, “Tutti siamo invitati ad accettare questa chia- forma strategica per trasmettere a molti frati mata: uscire dalla propria comodità e avere il co- nell’Ordine i valori che ci caratterizzano. Ta- raggio di raggiungere tutte le periferie” . li Fraternità, da un lato sono simili per la vita (Evangelii Gaudium 20) semplice e sobria e per essere un fraterno spa- zio di accoglienza, dall’altro si diversificano Le Fraternità delle Nuove Forme di vita secondo il loro proprium specifico: e missione possono essere realmente un fer- • stile di vita semplice ed essenziale, testimo- mento di vita per le Entità di appartenenza, in niando in particolare la minorità particolare per quella “freschezza evangelica” • particolare cura nell’utilizzare linguaggi e che dà gusto e senso alla sequela di Cristo nel- strategie rispondenti al nostro mondo la Chiesa oggi. Il vivo desiderio di vivere il • accoglienza e collaborazione con altri reli- nostro carisma in autenticità assume una forza giosi e laici esemplare per l’intera Fraternità provinciale, • accoglienza di sacerdoti e religiosi che ne- la quale viene riportata a quell’essenziale della cessitano di aiuto spirituale vita religiosa che è concentrato attorno alle tre • accoglienza di persone in difficoltà, spiri- colonne della vita con Dio, della comunione E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 71 in Fraternità e della missione evangelizzatrice. esione, e non invece le capacità ed i poteri Le Fraternità “nuove”, in tal modo, divengono personali degli uni o degli altri; per tutti uno stimolo a vivere da minori e nel – un’attenzione regolare, sincera e rinnovata quotidiano queste tre dimensioni, che sono nel alla meditazione della Parola di Dio, al si- cuore del nostro carisma e vanno tenute indis- lenzio e ai tempi di adorazione, curando la solubilmente unite tra di loro. Lettura orante della Parola e vivendo con intensità la Liturgia, con il suo denso spes- Vita con Dio sore di evangelizzazione; La vita con Dio è alla base di tutto, è il cuore – un amore per la Chiesa, per i santi e le san- della nostra vita di frati minori, è la linfa che ci te, ed in particolare la Vergine Maria. nutre e che ci dà la forza ogni giorno per vivere e approfondire le relazioni fraterne, è l’energia Vita fraterna che accende il fuoco della missione. Vivere il Vivere il dono del fratello comporta: rapporto vitale con Dio, significa avere: – una relazione con gli altri intrisa di umiltà, – un cuore generoso, tenero, aperto e dispo- senza cercare, prima di ogni altra cosa, di nibile, che si lasci trafiggere dall’Amore avere ragione con le proprie idee, per buone del Cristo e da quello dei propri fratelli, in che siano, ed ancor meno di imporle agli particolare nelle relazioni con i più soffe- altri fratelli. Lo spirito fraterno presuppone renti; una relazione amorosa con Dio mi- una mutua, reciproca accoglienza che non sericordioso, che si percepisca nel frate in si basa sul dominio di un fratello sull’altro. pace con se stesso e con i propri fratelli. L’umiltà nei rapporti consente di attuare un La vera Pace che viene da Dio, il fratello la decentramento da sé per far maggior spazio può comunicare unicamente se è egli stesso al Signore e ad una migliore disposizione riconciliato. Diviene allora possibile pro- all’accoglienza del fratello diverso da me; muovere, nello Spirito di Assisi, una cultu- – il gusto per il reciproco ascolto, la condi- ra della “non violenza”, della benevolenza, visione di vita e le comunicazioni fraterne, della dolcezza nelle relazioni fraterne, del che favoriscono la crescita della comunità perdono e del rispetto del creato, per diven- e di ciascuno dei fratelli. Un desiderio di tare, secondo il Vangelo, un seminatore e costruire insieme con gli altri, nella dina- un artigiano di pace; mica della ricerca del Regno di Dio che già – una capacità di “mollare la presa” nelle si dona alla scoperta quotidiana. Una gioia proprie certezze e di “dar fiducia” al Si- riconoscente nel vivere in modo semplice i gnore, padrone delle nostre vite. È ciò che rapporti giusti e sani, con se stessi e con gli alcuni frati itineranti sperimentano ormai altri, così come con i più poveri. Il gioioso da qualche anno, partendo senza denaro e sperimentare la bellezza del perdono, dato senza sapere in anticipo dove andranno a e ricevuto, attraverso la semplice e schietta dormire, affidandosi totalmente alla Prov- correzione fraterna; videnza di Dio. In ciascuna delle loro mis- – la comunione con i fratelli della propria sioni, è dato loro di vedere come il Signore Fraternità, della Provincia e dell’Ordine, e li preceda in ogni punto, vegliando su di con la Chiesa in generale. Un rapporto sano loro con grande bontà; ed equilibrato con l’Autorità, sia quando la – una capacità di sapersi decentrare per far si esercita, sia nella condizione di obbedire; posto al Cristo, e di riconoscere che è ef- – un’organizzazione tale che permetta al fra- fettivamente Lui che conduce la missione, te di donare la sua vita religiosa all’esterno e non invece il frate stesso. Le competenze come se fosse rimasto nella propria Frater- di ciascuno sono veramente utili e spesso nità, nel rispetto dei tempi di preghiera, di ben impiegate, ma è importante vegliare silenzio, di convivialità, di attività e di in- affinché non siano distolte da Colui che è contri. l’autore di questi talenti ricevuti. È rico- noscere in profondità, a livello personale e Missione evangelizzatrice comunitario, che l’attore delle nostre vite è La missione evangelizzatrice, svolta sem- effettivamente il Cristo e che siamo anima- pre come Fraternità e come intima necessità di ti dal respiro del suo Spirito. La vita della andare e annunciare agli altri quanto il Signore Fraternità e di ciascuno dei fratelli ha Cristo ci ha donato, comporta: come fondamento primo di solidità e di co- – il desiderio bruciante di testimoniare ai no- 72 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

stri fratelli e sorelle del mondo ciò che ci fa ziale, proprio perché queste Fraternità inten- vivere, affinché si abbeverino alla medesi- dono rendere concreta e quotidiana quella “ra- ma fonte; una reale disponibilità a partire in tio” insegnata nelle case formative. In qualche missione; un profondo desiderio di annun- modo, esse incarnano la “ratio” in una concre- ciare il Vangelo, e il richiamo a realizzarlo. ta “operatio”. È l’audacia evangelica che ci sprona a vive- In questi ultimi anni, le Nuove Forme sono re quest’avventura al seguito di Cristo; state luoghi di esperienza fraterna ed evange- – un’adeguata preparazione prima della mis- lizzatrice per tanti candidati e frati in forma- sione, così come una proficua collaborazio- zione iniziale, dove essi hanno potuto gustare ne con i diversi protagonisti; una relazione forme di presenza più semplici a contatto di- viva col Cristo che s’incarna nel mutuo e retto con la gente, particolarmente nelle “peri- benevolo aiuto fraterno; ferie dell’umano”. – la consegna e la verifica regolare delle no- In non poche Entità, le Nuove Forme hanno stre giornate di fronte a Dio e sotto lo sguar- offerto l’inserimento dei neo-professi durante do benevolo dei propri fratelli. La condivi- il periodo delicato che prepara alla professio- sione del Vangelo, dopo un tempo di in- ne solenne, aiutandoli a far emergere la chia- tensa attività, è un mezzo formidabile per mata del Signore nella loro vita e a superare i questa restituzione; ciò consente una presa frequenti disagi di questa fase. Tale aiuto si è di distanza rispetto a ciò che è stato vissuto, esplicitato attraverso il Progetto di vita e mis- ed un ricentrarsi comune intorno alla Parola sione; rafforzando e approfondendo i legami di Dio, volto ad accogliere ciò che dice il fraterni; dando qualità allo spirito di orazione Signore; e devozione; vivendo forme semplici di mino- – l’importanza della benevolenza nei reci- rità, in una dinamica di vera formazione con- proci rapporti, così come della pace e della tinua. gioia profonda che viene da Dio e che abita Proprio per la stretta relazione tra Nuove il frate in missione; Forme e Formazione, diventa fondamenta- – una gestione “equilibrata” del proprio tem- le curare il dialogo maturo e fiducioso tra le po, tra la contemplazione, la vita comunita- Nuove fraternità e il Segretariato Provinciale ria, le attività, gli studi e le relazione uma- per la Formazione e gli Studi; tale collegamen- ne, così che il fratello non sia mai troppo to favorisce proficue ricadute sulla vita della “mangiato” dalle attività al punto da non Provincia: essere più disponibile per nessuno, come – sulle stesse Nuove Forme di Fraternità, anche non cada nell’eccesso opposto, la anzitutto, che in tal modo si percepiscono perdita di tempo o l’ozio. davvero “inserite” nel corpo dell’intera Fraternità, in cammino di formazione per- 3.2. Una formazione che nasce dalla vita manente, trovando il loro spazio e la loro funzione40; “La Chiesa non cresce per proselitismo ma – per coloro che vivono nelle case formative, «per attrazione»” poi, che vedono nelle Nuove Forme alcune (Evangelii Gaudium 14) espressioni del proprio futuro e possibili in- carnazioni di quanto stanno apprendendo; Le Nuove Forme di vita e di missione si – per tutti i fratelli della Provincia, che posso- prefiggono come stile di vita il profondo rin- no trovare nelle Nuove Forme un propositi- novamento spirituale, intendendo vivere la vo equilibrio della vita ad intra e ad extra, formazione permanente come permanente tra gli aspetti intellettuali e quelli pratici, tra conversione 39. In pari tempo, esse sono alla la qualità di vita fraterna e il fervore aposto- ricerca di nuove vie per l’evangelizzazione, lico; nell’ascolto della Parola di Dio e dei segni dei – favorendo nuove esperienze di formazione tempi, cercando di incarnare nuovi stili di vita permanente più vitali e dinamiche, flessibi- come fraternità di minori, in una dinamica di li e incarnate; azione pastorale più comprensibile alla gente – accogliendo quei giovani che, attratti dalla di oggi. vita di queste Fraternità, desiderano vivere In tal modo, la fisionomia della Nuove For- un’esperienza di accompagnamento e di di- me risulta particolarmente adatta a rapportarsi scernimento vocazionale. alla formazione, tanto permanente quanto ini- In particolare, guardando alla Formazione E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 73 iniziale, le Nuove Forme intendono offrire: presentarsi abbastanza lungo ed elaborato, – periodi di coinvolgenti esperienze france- con la necessità di diversi colloqui previi sia scane durante le tappe formative, all’interno della Fraternità provinciale sia con – accoglienza e accompagnamento per la Diocesi. È determinante che il progetto sia l’“anno francescano” e per opportuni inse- assunto come un progetto della Provincia, la rimenti, quale sarà chiamata a sostenerne e verificarne – aiuto a verificare l’idoneità del giovani frati il graduale sviluppo, specialmente in occasio- e la loro specifica chiamata, attraverso op- ne dei Capitoli provinciali. portune esperienze di vita e missione41. – Non è da escludere, là dove si verifichino le I fratelli delle Nuove Forme condizioni, che la Fraternità Nuova possa Per iniziare c’è bisogno di persone convin- essere la stessa Casa formativa. te, decise, che sanno quel che vogliono. Ce ne Alla Formazione permanente, le Nuove vogliono almeno tre o quattro, umanamente Forme possono offrire: mature, autonome e complementari, perché – una formazione permanente veramente vi- non si tratta del progetto di un singolo, ma di tale, che parta dalla vita e conduca alla vita, una Fraternità, in cui sono valorizzati i carismi andando oltre gli aspetti dell’aggiornamen- di ciascuno. L’iniziativa, maturata attraverso to e della preparazione al lavoro pastorale, esperienze, contatti, riflessioni e discussioni, pur importanti; deve nascere in aperto e stretto dialogo col Go- – l’animazione di giornate di ritiro e di studio verno della Provincia. per i frati; – l’accoglienza e l’accompagnamento per pe- Il programma riodi di moratorium, e per l’anno sabbatico; Il programma concreto della vita deve as- – anche a livello interprovinciale e interna- sicurare la giusta gerarchia e la coerenza tra i zionale, le Nuove Forme, secondo la loro tre valori fondamentali della nostra vocazione: fisionomia, possono essere mèta di frati de- vita di fede, fraternità, presenza fra gli uomini siderosi di condividere con intensità alcuni (missione). Un quadro veri­tiero di preghiera valori della nostra vita, o bisognosi di recu- liturgica e personale esige l’interiorizzazio- perare certe motivazioni o aspetti della vita ne, la calma, il tempo e la fedeltà. I rapporti e missione francescana. davvero fraterni hanno bisogno di una pre- senza abituale dei fratelli. La Missione con- 3.3. Generare Nuove Forme: linee per un siste innanzi­tutto nella testimonianza che si cammino fraterno di accompagnamento e manifesta attraverso il nostro modo di vivere verifica e nell’accoglienza aperta a chiunque­ viene da noi o a chi raggiungiamo. Regolari e frequen- “Quelli che non camminano per non sbagliare ti momenti di verifica fraterna sono necessari fanno uno sbaglio più grave” per garan­ ­tire l’equilibrio di questi tre elementi (Papa Francesco, Omelia a Santa Marta, 8 fondamentali del nostro carisma. maggio 2013) Ruolo dell’autorità Il punto di partenza: il progetto Ai Capitoli e ai Ministri, tocca il compito Non è possibile mettersi in cammino, cer- di stimolare, di incoraggiare e di discernere. care di vivere qualcosa di nuovo, senza una L’Autorità può e deve provocare, risvegliare, proposta concreta, attraente, concreta e rea- cercare le persone adatte, aiutare nei momen- lizzabile, che nel suo nucleo altro non è che ti di sfiducia o di incomprensione. I Ministri la vita Evangelii Iesu Christi. È questo è il visitino regolarmente questi fratelli, accom- “cuore” che guida il cammino da percorrere, pagnandoli da vicino e curando la crescita del che va messo al centro di tutto e sul quale è Progetto. Inoltre, essi avranno cura che le Fra- necessario essere d’accordo. Le situazioni e ternità tradizionali e quelle nuove mantengano i luoghi in cui realizzare questo progetto, per reciproci contatti e si aiutino scambievolmen- quanto importanti, restano elementi secondari. te, in particolare favorendo una buona relazio- Alcune volte il Vescovo diocesano ha avuto ne con la formazione permanente e le tappe un’importanza notevole nel definire i luoghi formative. Determinanti, soprattutto in occa- più adatti e le modalità concrete possibili. Il sione dei Capitoli, sono i momenti di verifica processo di discernimento in alcuni casi può del Progetto ad experimentum, in particolare 74 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 nei primi anni. stianesimo». Anche il movimento francesca- no è nato nella mobilità evangelica attraverso Relazioni con la Chiesa l’Europa e il mondo intero. Perché non recu- Favorire un cammino di vera comunione perare questa leggerezza e audacia evangeliz- con il vescovo, il presbiterio, i religiosi e i laici zatrice favorendo Fraternità interprovinciali e all’interno della Chiesa locale, sentendosene internazionali? Siamo chiamati a passare dal- parte, vivendo e offrendo la nostra testimo- la logica della conservazione e della soprav- nianza di frati minori, accogliendo tutti con vivenza alla logica del dono gratuito; dalla simpatia francescana. strategia dell’attesa nel “chiuso” all’audacia dell’incontro. Siamo invitati a riconciliare Conclusione costantemente, all’interno di ogni Fraternità, Provincia e Ordine, profetismo e comunione, Inviati al mondo intero novità e continuità, nel rispetto di ogni fratel- Lo Spirito «chiama la vita consacrata a lo. Osare nuove forme di vita e di evangelizza- elaborare nuove risposte … nuovi progetti di zione non significa svalutare quanto si è fatto evangelizzazione per le odierne situazioni» o si sta facendo, ma soltanto «elaborare nuove (VC 73). Si tratta chiaramente di trovare nuo- risposte … nuovi progetti di evangelizzazione ve forme, nuovi segni, nuove mediazioni che per le odierne situazioni» (VC 73). Il criterio mettono in relazione il Vangelo e l’uomo del di verità di ogni forma di evangelizzazione, nostro tempo. È un’esigenza assoluta per non nuova o già esistente, non è la sopravvivenza restare fuori dalla storia e dalle culture che o la comodità, ma la corrispondenza del nostro fanno naturalmente il loro cammino, che cam- stile di vita al Vangelo, alla Regola, alla «coe- biano continuamente. Occorrono mediazioni renza tra l’annuncio e la vita» (VC 85). fraterne esperienziali “provvisorie”, fortemen- Ogni regione e ogni cultura hanno bisogno te teocentriche, ma che seguano con amore le di ritrovare nei francescani, in queste picco- esigenze profonde dell’uomo. Lo stesso stile le Fraternità coraggiose e profetiche, punti di vita delle nostre Fraternità deve ritrova- di riferimento e di rinnovamento. L’attualità re la forza della testimonianza e la chiarezza provocante della vita e del messaggio di Pa- dell’annuncio. pa Francesco è per noi stimolo e speranza. Il Nell’Ordine ci sono molti Frati pronti a ri- mondo intero è stato risvegliato dalla sua te- schiare su questo tipo di dialogo concreto con stimonianza. Il Papa crede realmente nell’at- la nostra società, pronti alla mobilità missio- tualità del nostro carisma vissuto in fraternità naria, animati dalla passione per Dio e dalla e minorità tra la gente; ma noi ci crediamo re- compassione per l’uomo, senza venir meno almente? alla comunione con tutti. Ma come liberarli dalla preoccupazione angosciante di salvare le Fr. Giacomo Bini, OFM strutture? Come superare la paura per la fine di un tipo di istituzione e la lotta per la sopravvi- “Lo Spirito Santo venza? Come vivere nuove forme di presenza, dia fervore apostolico a tutti noi, senza che queste ledano l’unità in una determi- ci dia anche la grazia di dar fastidio; nata Entità? Come superare il “sedentarismo” la grazia di andare avanti comodo che paralizza il cammino di tanti Frati verso le periferie esistenziali. e di tante Province? Papa Francesco ci ricorda: La Chiesa ha tanto bisogno di questo! “La cultura del benessere ci anestetizza” (EG 54). Dunque, chiediamo allo Spirito Santo Sono già nate Fraternità provvisorie, mobi- questa grazia dello zelo apostolico: li, inter-provinciali, internazionali, inter-obbe- cristiani con zelo apostolico. dienziali, inter-religiose, in collaborazione con E se diamo fastidio, benedetto sia il Signore! laici, dove l’ascolto, l’auto-evangelizzazione Avanti, come dice il Signore a Paolo: “Corag- e la missionarietà sono congiunte. Si tratta di gio!”. esperienze episodiche ma che possono diven- tare tasselli per un mosaico in vista di queste (Papa Francesco, Omelia a Santa Marta, 16 nuove mediazioni. maggio 2013) Secondo W. Goethe: «L’Europa è nata in pellegrinaggio e la sua lingua materna è il cri- E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 75

Beatitudini francescane • Beata la “nuova forma di fraternità mi- per le “Nuove Forme” di vita e missione sericordiosa”, che abbraccia le periferie dell’umano, seguendo Cristo che abita nei Il sogno del beato crocifissi della terra e sta coi poveri senza padre san Francesco d’Assisi cielo; seminando comunione e comunità, generando quello spirito di fiducia che do- “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno na salvezza alle vittime dimenticate dalla dei cieli. storia … Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. • Beata la “nuova forma di fraternità pura di Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, cuore”, che vive senza doppiezze la propria perché saranno saziati. consacrazione, non si riveste di finte per- fezioni né si diluisce nella mediocrità, ma Beati i misericordiosi, perché troveranno miseri- cerca una santità umana e solidale con tutti cordia. i battezzati del Popolo di Dio in cammino, Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. la Chiesa … Beati gli operatori di pace, perché saranno chia- mati figli di Dio. • Beata la “nuova forma di fraternità pacifi- Beati i perseguitati per causa della giustizia, ca”, che semina perdono perdonando, che perché di essi è il regno dei cieli. genera relazioni nuove, rispettando il pic- colo e minore, perché che Dio ci ha resi Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguite- grandi con la promessa di un Regno che ranno e, cresce come lievito nelle croci quotidiane, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi che germoglia dalla ferita come salvezza … per causa mia. Rallegratevi ed esultate, • Beata la “nuova forma di fraternità giusta”, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. che con la sua debolezza da’ testimonianza Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di al potere della Parola di Dio, il cui ascolto voi” sine glossa illumina il cammino quotidia- (Mt, 5-3-12). no con l’obbedienza, per poter mangiare il pane con la dignità del lavoro sudato e • Beata la “nuova forma di fraternità pove- la soddisfazione di condividere la fede nel ra”, la cui unica ricchezza è Dio da lodare Dio che realizza le sue promesse attraverso nella liturgia, che cura ogni giorno le ferite l’eloquenza silenziosa e ininterrotta dei se- del peccato dovuto all’egoismo pieno di sé, gni dei tempi … che pratica l’arte della carità, che dà spazio al tempo dell’ascolto, che condivide il pane • Beata la “nuova forma di fraternità perse- della mensa e dell’Eucaristia con i vicini … guitata”, dove il Vangelo è buona notizia innanzi tutto per la stessa Fraternità e poi • Beata la “nuova forma di fraternità umile”, per quelli che incontra sul suo cammino; senza altra perfezione che i propri difetti, sempre pellegrina e forestiera, vivendo e con i quali dovrà riconciliarsi ad ogni pas- annunciando a ogni creatura, per quanto so, guardando in faccia la verità di ciascun possibile, che non c’è nessun altro Onnipo- fratello, proprio come guarda Dio, con un tente se non Dio … amore senza limiti; fratelli che perdonano sapendosi perdonati … • Rallegratevi ed esultate di gioia perfetta, fratelli, quando vivete dando forma frater- • Beata la “nuova forma di fraternità gioio- na nuova alla novità della vita del Vangelo, sa”, che piange con coloro che subiscono secondo la Regola e la Vita francescana: tante ingiustizie, senza ribellarsi, ed è im- orante, fraterna, minore, missionaria ed pegnata per un Regno nuovo e degno, da evangelizzatrice, in continua formazione inaugurare sempre in ciascun cuore e in cia- … per seguire le orme di Cristo, nella sua scuna casa, in ogni famiglia e in ogni frater- Chiesa; con tutti gli uomini, dei quali di- nità; perché Gesù si è fatto fratello per noi ventiamo fratelli nel servizio; con tutte le … creature, anch’esse sorelle … per confessa- 76 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

re tutti insieme, con l’Evangelii Gaudium, mondo d’oggi” e di “Nuovi progetti di evangelizza- il cantico pasquale della creazione: Lodate zione per le odierne situazioni” (VC 73). e benedite il mio Signore, ringraziatelo con 11 Giovanni Paolo II, Discorso alla XIX Assemblea del Celam, Port-au-Prince, 9 marzo 1983, n. 3. grande umiltà…!, totalmente affidati alla 12 Benedetto XVI, Motu proprio Ubicumque et sem- promessa beata di Gesù, il Cristo: “Ralle- per, col quale istituisce il Pontificio Consiglio per gratevi ed esultate, perché grande è la vo- la Promozione della Nuova Evangelizzazione, 21 stra ricompensa nei cieli”. settembre 2010. 13 “I mutati scenari sociali, culturali, economici, poli- • Maria, la beata Madre poverella del Signo- tici e religiosi ci chiamano a qualcosa di nuovo: a vivere in modo rinnovato la nostra esperienza re, sia la stella perenne delle “nuove forme” comunitaria di fede e l’annuncio”, XIII Assemblea francescane, per renderle beate sulla terra Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, 7-28 come nel cielo. Amen! ottobre 2012, Messaggio al popolo di Dio, 2. 14 “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”, Ap 21,5. Fr. Vidal Rodríguez López ofm 15 Mt 5,21-22; 27-28; 33-34; 38-39; 43-44. SGFS 16 CCGG. 115 §2: “Affinché la nostra Fraternità sia profetica nell’adempimento del dovere di evange- lizzazione, i frati amino di vivere il carisma frances- cano in nuove forme, novis formis charisma francis- Note canum vivere, secondo la mente della Chiesa e in 1 Cf. Dalla Porziuncola all’Europa: nuovi cammini unione con la vita della Fraternità”. Il Documento francescani, Relazione di Fr. Thaddée Matura al Portatori del dono del Vangelo (=PDV), al numero Seminario di Assisi (20-24 marzo 2006). 20 auspica le “Nuove iniziative”. 2 Dal Progetto della Fraternità Itinerante, cfr. Dai 17 Per nominare queste Fraternità, comunemente si Segni dei Tempi al Tempo dei Segni. Testimonianze, impiegano le seguenti espressioni: Nuove Forme, Curia generale OFM, 2002, 30-34. Nuove forme di vita e missione, Nuove Forme di 3 I Seminario: Assisi, 20-24 marzo 2006; II semina- vita fraterna e di evangelizzazione, Nuove Frater- rio: Frascati (Roma), 7-10 gennaio 2009; III semi- nità in missione, Fraternità inserite. nario: Sassone (Roma), 2-6 maggio 2011; IV semi- 18 Testamento, 1: FF 110. nario: Greccio, 4-8 marzo 2013. 19 CCGG 87 §2; cf. CCGG 84. 4 I sussidi Dalla Porziuncola all’Europa (2006) e 20 CCGG 89 §1. Cf. anche PDV 27 : “È sempre la Fra- Nuovi cammini francescani in Europa (2009); cfr. ternità che evangelizza” (cf. anche numero 28). anche il Documento del III Incontro Europeo sulle 21 “Cieli e terra nuova” 2Pt 3,13; “Vidi poi un nuovo nuove forme di evangelizzazione e nuove fraternità, cielo e una nuova terra” Ap. 21, 1. Sassone (2011). 22 PDV 17: “Una delle forme di evangelizzazione inter 5 Cf. Regola Bollata cap. V; FF 88. gentes in cui si trovano impegnati molti fratelli è 6 “la testimonianza dei consacrati, come il Sinodo ri- la cosiddetta evangelizzazione ‘tradizionale’, che conosce, ha un intrinseco significato escatologico. continua a mantenere la sua validità e che in nessun Voi consacrati siete testimoni dell’«orizzonte ultra- modo elimina o si contrappone alle nuove forme di terreno del senso dell’esistenza umana», e la vos- evangelizzazione”. tra vita, in quanto «totalmente consacrata a lui [al 23 PDV 20: “Senza tralasciare le attività di evange- Signore], nell’esercizio di povertà, castità e obbe- lizzazione ordinaria, si privilegino le nuove inizia- dienza, è il segno di un mondo futuro che relativizza tive”. ogni bene di questo mondo»”. Cfr. Il messaggio dei 24 Benedetto XVI, Ubicumque et semper, Motu pro- Vescovi italiani per la 17° Giornata mondiale del- prio col quale si istituisce il Pontificio Consiglio per la Vita Consacrata (2 febbraio 2013), dove viene la promozione della Nuova Evangelizzazione. citato il Messaggio al Popolo di Dio rivolto dal 25 Come indica lo stesso Decreto conciliare PC al Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione (26 ottobre numero 13, dove auspica che il voto di povertà sia 2012, n.7). testimoniato con nuove forme: “novis formis expri- 7 Giovanni XXIII, Gaudet Mater Ecclesia, discorso matur”. di apertura del Concilio, 11 ottobre 1963. Tale dis- 26 3Cel.1,1: FF 822; LegM 12,8: FF 1212. corso è stato definito come “il manifesto dei tempi 27 La vita fraterna in comunità, CIVCSVA 1994, 67. nuovi”. Cf. Benedetto XVI, Udienza, 13 gennaio 2010: 8 Paolo VI, Discorso conclusivo del Concilio, 7 di- “Anche oggi, pur vivendo in una società in cui cembre 1965. spesso prevale l’“avere” sull’“essere”, si è molto 9 Come si vede espressamente in Perfectae caritatis, sensibili agli esempi di povertà e di solidarietà, 2 (=PC): “Il rinnovamento della vita religiosa com- che i credenti offrono con scelte coraggiose. Anche porta il continuo ritorno alle fonti di ogni forma di oggi non mancano simili iniziative: i movimenti, vita cristiana e alla primitiva ispirazione degli isti- che partono realmente dalla novità del Vangelo e tuti, e nello stesso tempo l’adattamento degli istituti lo vivono con radicalità nell’oggi, mettendosi nelle stessi alle mutate condizioni dei tempi”. mani di Dio, per servire il prossimo. Il mondo, come 10 Giovanni Paolo II, Vita consecrata (=VC), 1996, ricordava Paolo VI nell’Evangelii nuntiandi (=EN), parla di “Nuove risposte per i nuovi problemi del ascolta volentieri i maestri, quando sono anche tes- E SECRETARIATU PRO EVANGELIZATIONE ET MISSIONE 77

timoni. È questa una lezione da non dimenticare 36 EG 198. mai nell’opera di diffusione del Vangelo: vivere 37 “La Fraternità itinerante è una Fraternità missio- per primi ciò che si annuncia, essere specchio della naria che vive nella preghiera, senza soldi e senza carità divina”. fissa dimora, nella mendicità” (Dai segni dei tempi 28 L’indagine è stata condotta nel 2012-2013 dal sale- al tempo dei segni, 30). siano don Renato Mion e ha interessato un cam- 38 Secondo l’apposita Regola di vita negli eremi di san pione di circa 1.400 frati. I risultati dell’indagine Francesco, cf. FF 136-138. sono poi stati sottoposti ad approfondimenti da 39 Cf. VC 69: “Il processo formativo, non si riduce parte del Definitorio generale e degli organismi del- alla sua fase iniziale, giacché, per i limiti umani, la la Curia, oltre che della Commissione per lo studio persona consacrata non potrà mai ritenere di aver interdisciplinare sulla situazione dell’Ordine, come completato la gestazione di quell’uomo nuovo che aveva richiesto il Capitolo generale del 2009 (PDV, sperimenta dentro di sé, in ogni circostanza della mandato 14). vita, gli stessi sentimenti di Cristo. La formazione 29 Cf. PDV, 20: “Senza tralasciare le attività di evan- iniziale deve, pertanto, saldarsi con quella perma- gelizzazione ordinaria, si privilegino le nuove ini- nente, creando nel soggetto la disponibilità a las- ziative. Per favorire la dimensione missionaria ed ciarsi formare in ogni giorno della vita”. evangelizzatrice, con un’attenzione particolare ai 40 Cf. Siete stati chiamati a libertà. La formazione per- luoghi di frontiera e con nuove forme di evange- manente nell’Ordine dei Frati Minori, Roma 2008, lizzazione itinerante e di Fraternità ‘inserite’, il n. 25: “Il contesto della Formazione Permanente è Definitorio generale, con il coinvolgimento delle quello della vita ordinaria nella Fraternità locale, rispettive Conferenze, promuova itinerari formativi inserita nel mondo culturale, sociale e politico, che tipicamente francescani per Frati e laici insieme”. resta il primo e più importante ambito, nel quale 30 PDV, 1: Riproporre “le Priorità in chiave di mis- la persona impara a farsi formare dalle molteplici sione evangelizzatrice e nella prospettiva di aper- situazioni. La stessa Fraternità locale vive a sua tura al mondo, perché continuino ad essere i valori volta all’interno di una rete di relazioni più ampie fondamentali di riferimento nell’animazione della rappresentata dalla Provincia o Custodia, dalle nostra vita e missione nei prossimi anni”. Conferenze e dall’Ordine stesso. È in essa che si si- 31 EG 120: “Non diciamo più che siamo discepoli e tua l’invito a condividere la fede secondo lo spirito missionari, ma che siamo sempre discepoli-missio- della metodologia di Emmaus… Non basta appron- nari”. tare calendari e realizzare iniziative di formazione, 32 Cf. CCGG. 39. se non c’è la capacità di condividere la vita. Tutte le 33 “Evangelizzatrice, la Chiesa comincia con l’evan- mediazioni di natura personale e istituzionale, sono gelizzare se stessa” (EN 15). utili nella misura in cui sostengono un itinerario di 34 Cf. Consilium Plenarium Ordinis Fratrum Minorum, relazione e di partecipazione fraterna. Guadalajara (Messico) 29: “La uniformità e l’ecces- 41 In sintonia con quanto indica la Ratio Formationis siva stabilità nel tempo e nello spazio di certe strut- Franciscanae OFM. ture esprimono assenza di qualità evangelica”. 35 Tenendo sempre presente che “la cultura del benes- sere ci anestetizza” (EG 54).

Statistica Ordinis Fratrum Minorum Status die 31 Decembris 2013 Iuxta statistica a Ministris Provincialibus transmissas. Curata a fr. L. Perugini OFM et fr. Joseph Magro OFM

I. Relatio de statu personali et locali totius ordinis I. De Statu Personali

1. Sollemniter Professi a) Cardinales 6 a) Archiepiscopi 21 a) Episcopi 88

Summa 115

b) Sacerdotes 9393 c) Diaconi permanentes 59 d) Fratres cum optione clericali 424 e) Fratres laici 1985

Summa professorum sollemnium 11976

2. Professi temporarii a) Fratres cum optione clericali 1047 b) Fratres sine optione clericali 128 c) Fratres sine optione 211

Summa professorum temporarium 1386

c) Novitii 383

Summa totalis omnium fratrum cum novitiis 13745

II. Distributio Fratrum Provinciae juxta residentiam 1. In territorio Provinciae 11661 2. Extra territorium Provinciae a) In Custodiis 589 b) In aliis locis 1495

Summa omnium fratrum cum novitiis 13745 Postulantes 655 Tertiarii seu oblati perpetui 22 80 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

III. Incrementum et decrementum Provinciae

1. Admissi (hoc anno) a) Ad novitiatum 461 b) Ad professionem temporariam 446 c) Ad professionem sollemnem Fratres laici 40 Fratres cum optione clericali 162 d) Ad sacros ordines Ad diaconatum permanentem 2 Ad presbyteratum 150

2. Extra claustra commorantes hoc anno gratiam obtinuerunt a) Sacerdotes et diaconi 87 b) Fratres laici 18

3. Egressi (hoc anno) a) Novitii 78 b) Professi temporarii 131 c) Professi sollemnes Frattres laici 9 Fratres cum optione clericali 3 Diaconi permanentes 2 Sacerdotes saecularizati, qui indultum obtinuerunt 25 Sacerdotes qui officium reliquerunt 20

Summa fratrum egressorum 268

4. Defuncti (hoc anno) a) Novitii 0 b) Professi temporarii 2 c) Professi sollemnes Frattres laicii 51 Fratres cum optione clericali 0 Diaconi 6 Sacerdotes 243

Summa fratrum defunctorum 302 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 81

IV. De statu locali - Domus 1. Domus a) In territorio Provinciae 1595 b) Extra territorium Provinciae 167

Summa 1762

2. Domus filiales a) In territorio Provinciae 291 b) Extra territorium Provinciae 24

Summa 315 Summa omnium domorum 2077

V. Numerus paroeciarum Ordini concreditarum 1. In territorio Provinciae a) Apud nostras domos 1022 b) A domibus remotae 591

Summa 1613

2. Extra territorium Provinciae a) Apud nostras domos 85 b) A domibus remotae 158

Summa 243 Summa omnium paroeciarium 1856 82 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

S CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Tot = summa Fratrum; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 83

II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 1 Aegyptus S. Familiae 2 79 2 4 8 95 11 1 12 3 110 8 2 Aequatoria S. Francisci de Quito 8 79 0 8 21 116 24 4 1 29 5 150 5 3 Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 68 0 12 80 58 58 20 158 41 4 Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 2 44 1 2 5 54 5 1 6 5 65 8 5 Albania Annuntiationis B.V.M. 2 23 3 2 30 2 2 3 35 6 America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 4 136 14 31 185 35 7 1 43 12 240 20 7 Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 53 3 13 69 11 11 5 85 12 S. Michaelis 1 23 0 9 33 1 1 34 S. Francisci Solano 41 1 2 8 52 1 4 5 1 58 8 Australia Sancti Spiritus 1 67 0 3 29 100 12 1 13 2 115 9 /Italia S. Leopoldi Prov. 1 98 4 1 39 143 2 3 5 148 2 1 10 Belgium 11 Bolivia S. Antonii / Missionaria 8 99 1 5 11 124 19 19 4 147 10 12 Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 2 290 10 4 306 26 1 27 6 339 13 Assumptionis BVM / Herzegoviae 180 1 6 6 193 14 14 8 215 10 13 Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 32 0 2 8 42 7 7 2 51 6 S. Antonii Patavini 2 76 0 5 31 114 24 5 29 143 9 S. Francisci Assisiensis 5 64 0 5 12 86 10 10 96 4 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 10 249 9 54 322 37 37 13 372 17 S. Benedicti de Amazonia 24 7 6 37 8 8 45 4 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 36 0 5 8 49 7 7 2 58 S. Crucis 5 65 10 12 92 12 3 6 21 4 117 6 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. 1 24 4 7 36 3 1 4 4 44 2 14 Britannia Magna Immac. Conc. B.M.V. Prov. 34 1 4 39 1 1 2 1 42 15 Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 48 0 20 68 68 1 Christi Regis 21 1 8 30 4 4 34 2 16 Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 32 8 40 1 1 2 1 43 2 1 17 Chilia Ss.mae Trinitatis 69 1 1 22 93 5 5 98

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 84 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 18 Columbia S. Fidei 2 143 0 6 16 167 29 29 7 203 12 S. Pauli Apostoli 47 0 3 14 64 4 5 9 2 75 7 19 Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 1 148 10 11 170 53 5 58 17 245 16 20 Corea Ss. Martyrum Coreanorum 1 74 0 8 52 135 10 3 13 7 155 9 21 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 1 147 7 25 180 20 2 1 23 5 208 10 S. Hieronymi / Dalmatiae 52 0 2 54 1 1 1 56 4 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 228 5 5 238 24 3 27 6 271 3 22 Gallia 23 Gallia-Belgium 24 Germania S. Elisabethae Prov. Franc. 248 2 2 76 328 2 7 9 337 2 4 25 Hibernia Hiberniae 1 100 0 5 19 125 9 9 5 139 7 26 Hispania Baetica 70 1 26 97 2 2 99 2 De Arantzazu franciscana 152 0 5 25 182 1 1 2 2 186 6 1 Carthaginensis 40 2 6 48 1 1 49 S. Gregorii Magni / Castellana 1 53 1 12 67 2 2 69 1 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 32 3 4 39 39 N.rae Dominae a Regula / Granatensis 1 55 1 2 12 71 1 1 1 73 2 S. Iacobi a Compostella 3 76 2 18 99 4 3 7 106 4 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 1 58 1 1 11 72 1 1 1 74 27 Hungaria Magna Domina Hungarorum 2 80 2 15 99 10 1 11 2 112 2 28 Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 92 1 1 8 102 1 1 103 29 India S. Thomae Apostoli / Indiae 138 15 7 160 26 26 6 192 9 30 Indonesia S. Michaelis Archangeli 2 82 0 5 24 113 52 4 56 23 192 39 S. Francisci Cust. Aut. 2 33 5 12 52 27 1 28 7 87 10 31 Israel Custodia Terrae Sanctae 2 106 2 8 31 149 10 10 7 166 10

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 85 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 32 Italia S. Antonii Patavini / Venetae 1 232 2 5 56 296 10 2 12 5 313 6 1 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 49 0 1 6 56 1 57 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 93 3 10 106 8 8 4 118 2 2 Christi Regis / Bononiensis 69 17 86 2 1 3 89 1 Ss. VII Martyrum / Calabriae 34 1 2 2 39 1 4 5 44 1 1 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 49 7 56 56 1 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 1 56 1 2 9 69 3 1 4 3 76 5 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 1 95 3 2 31 132 0 0 4 4 136 2 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 81 2 1 12 96 3 1 4 100 4 S. Bonaventurae / Pedemontana 41 2 4 47 1 1 48 S. Iacobi de Marchia / Picena 81 2 1 5 89 5 5 94 1 Ss. Petri et Pauli / Romana 92 5 12 109 9 9 1 119 1 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 1 101 2 12 116 10 1 1 12 2 130 3 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 61 2 2 65 5 2 7 72 1 Seraphica S. Francisci Assisiensis 175 0 12 15 202 28 28 4 234 7 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 89 1 8 18 116 12 12 2 130 4 S. Vigilii / Tridentina 1 54 7 62 1 1 63 1 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 3 67 5 10 85 6 6 1 92 Entitates Ministri Generalis 19 3 3 25 16 10 26 2 53 17 33 Lituania S. Casimiri 2 33 2 2 39 3 3 42 2 34 Melita S. Pauli Apostoli 3 49 3 55 2 2 57 0 35 Mexicum S. Evangelii 117 0 6 31 154 13 9 22 4 180 8 1 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 3 256 2 25 65 351 68 9 6 83 19 453 46 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 1 159 1 10 28 199 26 2 28 8 235 13 B. Junipero Serra 1 30 0 4 17 52 20 4 2 26 4 82 13 S. Philippi de Iesu 29 0 1 18 48 7 5 12 7 67 8 36 Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 3 32 11 4 50 10 1 11 3 64 6 37 Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 2 152 1 33 188 1 1 189 3 2 38 Pakistania 39 Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 1 11 3 11 26 2 1 3 4 33 11 40 Peruvia S. Francisci Solano 62 2 4 19 87 4 4 1 92 3 Ss. XII Apostolorum 2 76 4 29 111 13 13 3 127 5 41 Philippinae S. Petri Baptistae 84 6 8 98 18 18 10 126 14 Custodia S. Antonii Patavini 42 1 3 12 58 10 10 6 74 7

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. 86 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 II. Fratres omnes unicuique Provinciae vel Cust. Aut. adscripti

Sollemniter Professi Professi Temporarii Natio Ep Sac DP Cl Lc SPS Cl Lc So SPT Nov Sum Pos Obl 42 Polonia Assumptionis B.V.M. 1 214 14 38 267 22 22 8 297 12 S. Hedvigis 147 0 4 34 185 8 1 9 6 200 6 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 1 257 0 6 41 305 17 5 0 22 4 331 12 S. Mariae Angelorum 182 0 8 26 216 16 6 22 5 243 12 S. Francisci Assisiensis 150 1 5 16 172 15 2 17 11 200 10 43 Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 1 93 2 21 117 6 6 2 125 1 44 Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 31 0 3 12 46 1 1 2 2 50 2 2 45 Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 42 4 17 63 8 2 10 1 74 2 46 Slovenia S. Crucis / Slovenia 77 0 9 86 4 4 1 91 2 47 Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 30 1 6 37 4 1 5 42 48 Togum Verbi Incarnati Prov. 43 7 22 72 10 5 28 43 10 125 9 49 Ucraina S.Michael Archangeli 3 55 4 4 66 8 1 9 1 76 4 50 USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 1 77 1 34 113 1 1 1 115 S. Barbarae 109 0 3 52 164 3 5 2 10 1 175 5 Ss.mi Cordis Iesu 157 3 51 211 4 4 2 217 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 2 95 1 22 120 3 3 1 124 4 Ss.mi Nominis Iesu 1 241 3 59 304 8 4 12 1 317 7 Nostrae Dominae de Guadalupe 35 3 14 52 4 1 5 1 58 4 S. Ioannis Baptistae 97 3 50 150 3 3 6 1 157 2 51 Vietnamia S. Francisci in Vietnam 102 21 46 169 53 10 63 22 254 19 1

Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; PS CL = Prof. Sol. cum optione clericale; PS Lc = Prof. Sol. Laici; PT Lc = Prof. Temp. Laici; PT Cl = Prof. Temp. cum optione clericali; PT So = Prof. Temp. sine optione clericali; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Obl = Oblati; SPS = summa Prof. Sol.; SPT = summa Prof. Temp.; Sum = summa Fratrum cum Novitiis. STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 87

III. Fratres et domuus secundum regiones

Africa et Oriens Propinquus Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Aegyptus 34 2 68 2 16 9 97 3 100 8 Africa Media/Respublica 2 9 1 1 11 11 Africa Meridionalis 16 2 45 1 4 5 57 57 8 Angola 5 11 13 1 25 25 7 Beninum 1 2 1 1 4 4 Burkina Faso 1 3 1 1 5 1 6 Burundia 3 5 3 8 8 Cammarunia 2 2 2 Capo Verde 1 1 1 Congus-Brazapolis 5 17 1 1 9 28 1 29 8 Congus/Respublica (ex Zaire) 36 1 115 62 17 195 17 212 16 Costa Eburnea 3 1 11 12 7 3 34 34 Dzibuti 1 1 1 Gana 1 2 1 5 8 8 Guinea Bissaviensis 8 26 1 8 4 39 3 42 4 Iordania 2 4 1 5 5 Israel 25 132 1 35 37 205 205 Kenia 3 14 11 2 27 27 6 Libanum 4 4 1 5 5 Libya 2 8 1 11 11 Madagascaria 4 22 30 5 57 11 68 17 Malavium 1 4 1 1 6 6 Marochium 1 1 21 2 24 24 Mauritius 2 7 1 1 9 9 Mozambicum 10 3 33 10 5 51 51 6 Namibia 2 4 1 5 5 Ruanda 2 6 1 7 7 Syria 9 1 14 15 15 Tanzania 3 11 3 1 15 15 24 Togum 13 22 3 13 20 58 9 67 9 Turcia 2 6 6 6 Ugandia 2 5 1 2 8 9 17 Zambia 1 2 21 23 23 Zimbabue 6 12 6 2 20 8 28 6 Summa 207 14 648 5 244 124 37 1072 62 1134 119

America Latina Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Aequatoria 23 8 78 32 23 1 142 5 147 5 Argentina 37 1 115 1 5 33 16 171 6 177 12

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 88 AN. CXXXIII –III. IANUARII-APRILIS Fratres et domuus 2014 – secundum N. 1 regiones

America Latina Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Bolivia 22 9 108 1 24 12 154 4 158 10 Brasilia 143 24 589 1 131 150 23 918 29 947 45 Chilia 20 69 1 1 21 5 97 97 0 Columbia 46 2 183 44 30 5 264 9 273 19 Costarica 4 7 2 9 9 Cuba 3 4 1 5 2 7 3 Dominiciana Respublica 2 5 2 7 7 2 Guaiana 2 2 2 Guatimala 13 47 26 16 1 90 10 100 Haitia 3 7 9 6 22 22 7 Honduria 7 3 19 3 3 28 28 13 Jamaica 2 3 1 2 6 6 Mexicum 147 5 542 3 166 165 22 903 44 947 88 Nicaragua 9 2 27 1 4 34 34 Panama/America Centralis 5 14 1 3 18 18 Paraguaia 4 13 1 14 14 Peruvia 40 5 134 2 11 50 13 215 4 219 7 Portorico 3 1 11 2 14 14 1 Salvatoria 12 3 38 10 4 55 55 Uruguaia 1 1 1 Venetiola 8 21 3 8 32 32 3 Summa 553 63 2037 9 470 536 86 3201 113 3314 215

America Septentrionalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Canada 17 99 1 27 4 131 131 3 USA (Fed Civ Am Sept) 192 2 839 6 32 294 7 1180 10 1190 22 Summa 209 2 938 6 33 321 11 1311 10 1321 25

Asia et Oceania Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Australia 16 2 71 3 20 96 96 Cambosia 1 2 1 3 3 Cazastania 2 1 6 1 8 8 Corea 20 1 62 14 52 129 7 136 9 Iaponia 12 107 1 1 9 118 118 India 31 116 41 6 163 6 169 9 Indonesia 24 4 92 80 40 216 26 242 30 Laosium 1 1 1 Malaesia 2 5 1 6 6 Myanmar 1 4 2 6 6 1 Nova Zelandia 2 4 3 7 7 Pakistania 5 1 25 12 9 47 4 51 6

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINISIII. Fratres FRATRUM et domuus MINORUM secundum regiones89

Asia et Oceania Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Papua Nova Guinea 7 13 5 12 30 30 11 Philippinae 36 108 1 36 20 165 19 184 20 Sinae 11 1 12 12 Singapura 3 8 10 4 22 22 Sri Lanka 2 6 3 1 10 2 12 1 Taivania 7 34 5 7 46 46 Thailandia 3 5 12 2 19 19 2 Timoria Or. 3 9 2 11 11 19 Vietnamia 20 93 71 53 217 22 239 19 Summa 197 9 779 2 300 242 1332 86 1418 127

Europa Occidentalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Austria 21 1 110 1 4 25 141 141 Belgium 9 98 14 112 112 Britannia Magna 8 40 1 2 6 0 49 1 50 Cyprus Insula 4 9 9 9 Gallia 19 2 114 1 1 50 168 168 2 Germania 53 369 3 8 87 467 467 2 Graecia 2 2 2 2 Helvetia 4 34 1 8 43 43 2 Hibernia 12 1 79 2 17 99 2 101 1 Hispania 96 3 476 11 16 102 3 611 2 613 7 Italia 323 4 1627 13 109 270 70 2093 27 2120 45 Melita 10 34 3 37 37 Nederlandia 10 2 90 1 1 21 115 115 3 Norvegia 1 6 1 7 7 Portugallia 16 1 87 1 13 21 123 9 132 1 Sanctus Marinus 1 2 2 2 Suetia 2 5 5 5 Summa 591 14 3182 33 156 625 73 4083 41 4124 63

Europa Orientalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Albania 6 4 23 6 3 36 3 39 Bielorussia 4 7 7 7 Bosnia-Herzegovia 48 1 330 39 10 1 381 14 395 23 Ceca Respublica 8 38 1 8 1 48 48 2 Croatia 75 375 1 69 31 1 477 13 490 17 Estonia 1 1 1 Hungaria 13 1 72 14 14 101 4 105 2 Kosovo 1 4 4 4 Lettonia 1 1 1

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 90 AN. CXXXIII –III. IANUARII-APRILIS Fratres et domuus 2014 –secundum N. 1 regiones

Europa Orientalis Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Lituania 6 1 26 2 2 3 34 34 Nigromontium 1 5 5 5 Polonia 100 1 705 1 111 146 964 35 999 51 Romania 10 29 4 12 1 46 46 2 Russia 4 10 3 13 13 Serbia 1 4 4 4 Slovakia 7 40 12 17 69 2 71 2 Slovenia 13 66 4 9 79 79 2 Ucraina 21 5 67 5 9 86 86 5 Summa 318 13 1802 4 268 265 4 2356 71 2427 106

Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Sudania Nord 1 4 4 4 Sudania Sud 1 3 3 3 Summa 2 7 7 7

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 91

IV. Status domorum et presentia fratrum in singulis nationibus

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos

Aegyptus 34 2 68 2 16 9 97 3 100 8 Aequatoria 23 8 78 32 23 1 142 5 147 5 Africa Media/Respublica 2 9 1 1 11 11 Africa Meridionalis 16 2 45 1 4 5 57 57 8 Albania 6 4 23 6 3 36 3 39 Angola 5 11 13 1 25 25 7 Argentina 37 1 115 1 5 33 16 171 6 177 12 Australia 16 2 71 3 20 96 96 Austria 21 1 110 1 4 25 141 141 Belgium 9 98 14 112 112 Beninum 1 2 1 1 4 4 Bielorussia 4 7 7 7 Bolivia 22 9 108 1 24 12 154 4 158 10 Bosnia-Herzegovia 48 1 330 39 10 1 381 14 395 23 Brasilia 143 24 589 1 131 150 23 918 29 947 45 Britannia Magna 8 40 1 2 6 0 49 1 50 Burkina Faso 1 3 1 1 5 1 6 Burundia 3 5 3 8 8 Cambosia 1 2 1 3 3 Cammarunia 2 2 2 Canada 17 99 1 27 4 131 131 3 Capo Verde 1 1 1 Cazastania 2 1 6 1 8 8 Ceca Respublica 8 38 1 8 1 48 48 2 Chilia 20 69 1 1 21 5 97 97 0 Columbia 46 2 183 44 30 5 264 9 273 19 Congus-Brazapolis 5 17 1 1 9 28 1 29 8 Congus/Respublica (ex Zaire) 36 1 115 62 17 195 17 212 16 Corea 20 1 62 14 52 129 7 136 9 Costa Eburnea 3 1 11 12 7 3 34 34 Costarica 4 7 2 9 9 Croatia 75 375 1 69 31 1 477 13 490 17 Cuba 3 4 1 5 2 7 3 Cyprus Insula 4 9 9 9 Dominiciana Respublica 2 5 2 7 7 2 Dzibuti 1 1 1

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 92 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Estonia 1 1 1 Gallia 19 2 114 1 1 50 168 168 2 Gana 1 2 1 5 8 8 Germania 53 369 3 8 87 467 467 2 Graecia 2 2 2 2 Guaiana 2 2 2 Guatimala 13 47 26 16 1 90 10 100 Guinea Bissaviensis 8 26 1 8 4 39 3 42 4 Haitia 3 7 9 6 22 22 7 Helvetia 4 34 1 8 43 43 2 Hibernia 12 1 79 2 17 99 2 101 1 Hispania 96 3 476 11 16 102 3 611 2 613 7 Honduria 7 3 19 3 3 28 28 13 Hungaria 13 1 72 14 14 101 4 105 2 Iaponia 12 107 1 1 9 118 118 India 31 116 41 6 163 6 169 9 Indonesia 24 4 92 80 40 216 26 242 30 Iordania 2 4 1 5 5 Israel 25 132 1 35 37 205 205 Italia 323 4 1627 13 109 270 70 2093 27 2120 45 Jamaica 2 3 1 2 6 6 Kenia 3 14 11 2 27 27 6 Kosovo 1 4 4 4 Laosium 1 1 1 Lettonia 1 1 1 Libanum 4 4 1 5 5 Libya 2 8 1 11 11 Lituania 6 1 26 2 2 3 34 34 Madagascaria 4 22 30 5 57 11 68 17 Malaesia 2 5 1 6 6 Malavium 1 4 1 1 6 6 Marochium 1 1 21 2 24 24 Mauritius 2 7 1 1 9 9 Melita 10 34 3 37 37 Mexicum 147 5 542 3 166 165 22 903 44 947 88 Mozambicum 10 3 33 10 5 51 51 6 Myanmar 1 4 2 6 6 1 Namibia 2 4 1 5 5

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 93

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos Nederlandia 10 2 90 1 1 21 115 115 3 Nicaragua 9 2 27 1 4 34 34 Nigromontium 1 5 5 5 Norvegia 1 6 1 7 7 Nova Zelandia 2 4 3 7 7 Pakistania 5 1 25 12 9 47 4 51 6 Panama/America Centralis 5 14 1 3 18 18 Papua Nova Guinea 7 13 5 12 30 30 11 Paraguaia 4 13 1 14 14 Peruvia 40 5 134 2 11 50 13 215 4 219 7 Philippinae 36 108 1 36 20 165 19 184 20 Polonia 100 1 705 1 111 146 964 35 999 51 Portorico 3 1 11 2 14 14 1 Portugallia 16 1 87 1 13 21 123 9 132 1 Romania 10 29 4 12 1 46 46 2 Ruanda 2 6 1 7 7 Russia 4 10 3 13 13 Salvatoria 12 3 38 10 4 55 55 Sanctus Marinus 1 2 2 2 Serbia 1 4 4 4 Sinae 11 1 12 12 Singapura 3 8 10 4 22 22 Slovakia 7 40 12 17 69 2 71 2 Slovenia 13 66 4 9 79 79 2 Sri Lanka 2 6 3 1 10 2 12 1 Sudania Nord 1 4 4 4 Sudania Sud 1 3 3 3 Suetia 2 5 5 5 Syria 9 1 14 15 15 Taivania 7 34 5 7 46 46 Tanzania 3 11 3 1 15 15 24 Thailandia 3 5 12 2 19 19 2 Timoria Or. 3 9 2 11 11 19 Togum 13 22 3 13 20 58 9 67 9 Turcia 2 6 6 6 Ucraina 21 5 67 5 9 86 86 5 Ugandia 2 5 1 2 8 9 17 Uruguaia 1 1 1

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis 94 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Natio Dom Epis Sac DP Cl Lc So Tot Nov Sum Pos

USA (Fed Civ Am Sept) 192 2 839 6 32 294 7 1180 10 1190 22 Venetiola 8 21 3 8 32 32 3 Vietnamia 20 93 71 53 217 22 239 19 Zambia 1 2 21 23 23 Zimbabue 6 12 6 2 20 8 28 6 Summa 2077 115 9393 59 1471 2113 211 13362 383 13745 655

Summa Omnium Fratrum OFM: 13362 Summa Omnium Fratrum OFM cum Novitiis: 13745

Dom = Domus; Ep = Cardinalis + Archiepiscopi + Episcopi; Sac = Sacerdotes; DP = Diaconi Permanenti; CL = Fratres cum optione clericale; Lc = Fratres Laici; So = Prof. Temp. sine optione; Nov = Novitii; Pos = Postulantes; Tot = Summa Fratrum; Sum = Summa Fratrum cum Novitiis STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 95

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 1 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 070 Mexicum 453 434 351 83 19 2 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 013 Brasilia 372 359 322 37 13 3 S. Crucis / Bosnae Argentinae 062 Bosnia-Herzegovia 339 333 306 27 6 4 S. Elisabethae Prov. Franc. 116 Germania 337 337 328 9 5 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 078 Polonia 331 327 305 22 4 6 Ss.mi Nominis Iesu 087 USA (Fed Civ Am Sept) 317 316 304 12 1 7 S. Antonii Patavini / Venetae 061 Italia 313 308 296 12 5 8 Assumptionis B.V.M. 076 Polonia 297 289 267 22 8 9 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 065 Croatia 271 265 238 27 6 10 S. Francisci in Vietnam 089 Vietnamia 254 232 169 63 22 11 S. Benedicti Africani 111 Congensis Resp.Dem. 245 228 170 58 17 12 S. Mariae Angelorum 079 Polonia 243 238 216 22 5 13 Dominae Nostrae de Guadalupe 091 America Centralis/Panama 240 228 185 43 12 14 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 071 Mexicum 235 227 199 28 8 15 Seraphica S. Francisci Assisiensis 057 Italia 234 230 202 28 4 16 Ss.mi Cordis Iesu 084 USA (Fed Civ Am Sept) 217 215 211 4 2 17 Assumptionis BVM / Herzegoviae 066 Bosnia-Herzegovia 215 207 193 14 8 18 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 063 Croatia 208 203 180 23 5 19 S. Fidei 018 Columbia 203 196 167 29 7 20 S. Hedvigis 077 Polonia 200 194 185 9 6 21 S. Francisci Assisiensis 097 Polonia 200 189 172 17 11 22 S. Thomae Apostoli / Indiae 040 India 192 186 160 26 6 23 S. Michaelis Archangeli 041 Indonesia 192 169 113 56 23 24 Ss. Martyrum Gorcomiensium 072 Nederlandia 189 189 188 1 25 De Arantzazu franciscana 030 Hispania 186 184 182 2 2 26 B. Ioannis Duns Scoti Prov. 117 Francia/Belgio 186 186 186 0 0 27 S. Evangelii 069 Mexicum 180 176 154 22 4 28 S. Barbarae 083 USA (Fed Civ Am Sept) 175 174 164 10 1 29 Custodia Terrae Sanctae 090 Israel 166 159 149 10 7 30 S. Francisci 106 Africa (Kenia) et Madigascaria 158 138 80 58 20 31 S. Ioannis Baptistae 086 USA (Fed Civ Am Sept) 157 156 150 6 1 32 Ss. Martyrum Coreanorum 093 Corea 155 148 135 13 7 33 S. Francisci de Quito 001 Aequatoria 150 145 116 29 5 34 S. Leopoldi Prov. 115 Austria/Italia 148 148 143 5 35 S. Antonii / Missionaria 098 Bolivia 147 143 124 19 4 36 S. Antonii Patavini 010 Brasilia 143 143 114 29 37 Hiberniae 028 Hibernia 139 134 125 9 5 38 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 049 Italia 136 136 132 4 39 Immac. Concept. / Salernitano- 054 Italia 130 128 116 12 2 40 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 058 Italia 130 128 116 12 2 41 Ss. XII Apostolorum 074 Peruvia 127 124 111 13 3 42 S. Petri Baptistae 075 Philippinae 126 116 98 18 10 43 Ss. Martyrum Marochiensium 080 Portugallia 125 123 117 6 2 44 Verbi Incarnati Prov. 113 Togum 125 115 72 43 10 45 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 085 USA (Fed Civ Am Sept) 124 123 120 3 1 46 Ss. Petri et Pauli / Romana 053 Italia 119 118 109 9 1 47 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 043 Italia 118 114 106 8 4 48 S. Crucis 011 Brasilia 117 113 92 21 4 49 Sancti Spiritus 005 Australia 115 113 100 13 2 50 Assumptionis B.V.M. 082 USA (Fed Civ Am Sept) 115 114 113 1 1 51 Magna Domina Hungarorum 114 Hungaria 112 110 99 11 2 52 S. Familiae 105 Aegyptus 110 107 95 12 3 53 S. Iacobi a Compostella 035 Hispania 106 106 99 7 54 Ss. Martyrum Iaponensium 039 Iaponia 103 103 102 1

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii 96 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

V. Provinciae et Cust. Aut. juxta numerum fratrum et novitiorum

Provincia ID Natio Tot Prof Sol Temp Nov 55 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 050 Italia 100 100 96 4 56 Baetica 029 Hispania 99 99 97 2 57 Ss.mae Trinitatis 017 Chilia 98 98 93 5 58 S. Francisci Assisiensis 012 Brasilia 96 96 86 10 59 S. Iacobi de Marchia / Picena 052 Italia 94 94 89 5 60 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 060 Italia 92 91 85 6 1 61 S. Francisci Solano 073 Peruvia 92 91 87 4 1 62 S. Crucis / Slovenia 067 Slovenia 91 90 86 4 1 63 Christi Regis / Bononiensis 045 Italia 89 89 86 3 64 S. Francisci Cust. Aut. A08 Indonesia 87 80 52 28 7 65 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 004 Argentina 85 80 69 11 5 66 B. Junipero Serra 101 Mexicum 82 78 52 26 4 67 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 048 Italia 76 73 69 4 3 68 S.Michael Archangeli 104 Ucraina 76 75 66 9 1 69 S. Pauli Apostoli 094 Columbia 75 73 64 9 2 70 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 016 Slovakia 74 73 63 10 1 71 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 036 Hispania 74 73 72 1 1 72 Custodia S. Antonii Patavini A07 Philippinae 74 68 58 10 6 73 N.rae Dominae a Regula / 034 Hispania 73 72 71 1 1 74 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 055 Italia 72 72 65 7 75 S. Gregorii Magni / Castellana 032 Hispania 69 69 67 2 76 S. Joseph Sponsi B.V.M. 014 Canada 68 68 68 77 S. Philippi de Iesu 112 Mexicum 67 60 48 12 7 78 N.rae Dominae Reginae Pacis 102 Africa Meridionalis 65 60 54 6 5 79 S. Clarae Cust. Aut. A06 Mozambicum 64 61 50 11 3 80 S. Vigilii / Tridentina 059 Italia 63 63 62 1 81 Nostrae Dominae de Guadalupe 088 USA (Fed Civ Am Sept) 58 57 52 5 1 82 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 109 Brasilia 58 56 49 7 2 83 S. Francisci Solano 107 Argentina 58 57 52 5 1 84 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 042 Italia 57 56 56 1 85 S. Pauli Apostoli 068 Melita 57 57 55 2 86 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 047 Italia 56 56 56 87 S. Hieronymi / Dalmatiae 064 Croatia 56 55 54 1 1 88 Entitates Ministri Generalis F23 Italia 53 51 25 26 2 89 SS. Nominis Jesu Prov. 108 Brasilia 51 49 42 7 2 90 S. Stephani Regis / Transilvaniae 081 Romania 50 48 46 2 2 91 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. A03 Pakistan 50 46 33 13 4 92 Carthaginensis 031 Hispania 49 49 48 1 93 S. Bonaventurae / Pedemontana 051 Italia 48 48 47 1 94 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. A09 BRASILE 47 43 35 8 4 95 S. Benedicti de Amazonia A05 Brasilia 45 45 37 8 96 Ss. VII Martyrum / Calabriae 046 Italia 44 44 39 5 97 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. A01 Brasilia 44 40 36 4 4 98 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 015 Ceca Respublica 43 42 40 2 1 99 B.V.M. Reginae Sinarum 095 Taivania (Formosa) 42 42 37 5 100 S. Casimiri 110 Lituania 42 42 39 3 101 Immac. Conc. B.M.V. Prov. 003 Britannia Magna 42 41 39 2 1 102 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 033 Hispania 39 39 39 103 Annuntiationis B.V.M. 002 Albania 35 32 30 2 3 104 Christi Regis 096 Canada 34 34 30 4 105 S. Michaelis 092 Argentina 34 34 33 1 106 S. Francisci Assisiensis A04 Papua Nova Guinea 33 29 26 3 4 13745 13362 11976 1386 383

Tot = Fratres omnes cum Novitii; Prof = Fratres sollemniter et temporaliter professi; Sol = Sollemniter professi; Temp = Temporaliter professi; Nov = Novitii STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 97

VI. Incrementum vel decrementum numeri fratrum

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 1. Aegyptus S. Familiae 3 3 2 2 2 2 110 107 2. Aequatoria S. Francisci de Quito 10 29 4 5 1 2 6 2 150 145 3. Africa (Kenia) et Madigascaria S. Francisci 21 6 3 1 2 1 3 2 158 138 4. Africa Meridionalis N.rae Dominae Reginae Pacis 6 1 1 1 2 1 2 65 60 5. Albania Annuntiationis B.V.M. 3 2 1 1 35 32 6. America Centralis/Panama Dominae Nostrae de Guadalupe 14 11 5 2 3 4 6 4 240 228 7. Argentina Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M 5 6 1 1 5 2 5 85 80 S. Michaelis 1 1 34 34 S. Francisci Solano 1 1 1 1 1 2 1 58 57 8. Australia Sancti Spiritus 2 1 1 4 4 115 113 9. Austria/Italia S. Leopoldi Prov. 1 6 1 6 148 148 10. Belgium 11. Bolivia S. Antonii / Missionaria 6 3 2 6 3 8 3 147 143 12. Bosnia-Herzegovia S. Crucis / Bosnae Argentinae 6 9 7 5 4 7 4 2 339 333 Assumptionis BVM / Herzegoviae 8 14 2 1 5 1 5 215 207 13. Brasilia SS. Nominis Jesu Prov. 3 1 1 1 2 51 49 S. Antonii Patavini 2 6 2 1 1 4 4 4 143 143 S. Francisci Assisiensis 2 3 2 2 96 96 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 18 14 4 3 3 3 6 4 372 359 S. Benedicti de Amazonia 1 3 1 3 1 4 1 45 45 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) 4 9 2 2 2 9 2 2 58 56 S. Crucis 4 6 1 1 1 3 4 3 1 117 113 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. 2 4 1 1 44 40 14. Britannia Magna Immac. Conc. B.M.V. Prov. 1 4 4 42 41 15. Canada S. Joseph Sponsi B.V.M. 3 2 3 2 68 68 Christi Regis 1 2 4 4 34 34 16. Ceca Respublica S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae 2 2 1 1 5 2 5 43 42 17. Chilia Ss.mae Trinitatis 2 1 1 2 3 2 98 98 18. Columbia S. Fidei 12 8 3 5 6 1 6 17 6 3 203 196 S. Pauli Apostoli 7 2 2 5 1 1 6 1 75 73

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 98 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 19. Congensis Resp.Dem. S. Benedicti Africani 18 13 6 1 2 1 3 1 245 228 20. Corea Ss. Martyrum Coreanorum 7 6 3 3 3 155 148 21. Croatia Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae 5 24 4 1 6 2 6 1 208 203 S. Hieronymi / Dalmatiae 1 2 1 2 1 56 55 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia 6 9 1 4 1 4 1 271 265 22. Gallia 23. Gallia-Belgium 24. Germania S. Elisabethae Prov. Franc. Germanica 1 1 2 1 1 1 9 5 9 2 337 337 25. Helvetia 26. Hibernia Hiberniae 6 3 1 1 2 6 3 6 139 134 27. Hispania Baetica 1 1 3 3 99 99 De Arantzazu franciscana 2 7 7 186 184 Carthaginensis 1 1 49 49 S. Gregorii Magni / Castellana 1 1 1 1 1 69 69 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae 39 39 N.rae Dominae a Regula / Granatensis 1 4 4 73 72 S. Iacobi a Compostella 1 4 1 2 1 2 106 106 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae 1 3 3 74 73 28. Hungaria Magna Domina Hungarorum 2 2 2 112 110 29. Iaponia Ss. Martyrum Iaponensium 1 1 1 103 103 30. India S. Thomae Apostoli / Indiae 8 4 5 2 3 2 5 2 192 186 31. Indonesia S. Michaelis Archangeli 32 8 6 9 7 1 17 192 169 S. Francisci Cust. Aut. 11 4 2 4 4 1 8 1 87 80 32. Israel Custodia Terrae Sanctae 8 2 5 1 2 6 3 6 166 159

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 99

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 33. Italia S. Antonii Patavini / Venetae 5 2 2 1 9 1 9 313 308 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum 1 1 1 1 57 56 S. Michaelis Archangeli / Apuliae 4 2 2 1 2 1 2 118 114 Christi Regis / Bononiensis 2 2 2 89 89 Ss. VII Martyrum / Calabriae 3 4 3 2 44 44 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae 2 2 56 56 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis 4 1 2 1 3 1 3 76 73 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis 0 3 1 2 1 2 136 136 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana 1 2 2 3 2 1 100 100 S. Bonaventurae / Pedemontana 1 4 4 48 48 S. Iacobi de Marchia / Picena 5 3 2 2 94 94 Ss. Petri et Pauli / Romana 1 2 3 3 119 118 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana 2 2 1 1 1 1 130 128 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina 1 1 3 1 5 1 1 72 72 Seraphica S. Francisci Assisiensis 4 4 4 8 1 8 234 230 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae 2 4 2 2 130 128 S. Vigilii / Tridentina 1 1 1 1 63 63 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. 1 5 1 2 2 2 92 91 Entitates Ministri Generalis 2 10 1 53 51 34. Lituania S. Casimiri 3 1 1 1 1 42 42 35. Melita S. Pauli Apostoli 0 2 0 0 2 2 2 57 57 36. Mexicum S. Evangelii 5 9 6 1 3 5 4 5 180 176 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco 22 11 7 3 5 9 10 9 2 453 434 Ss. Petri et Pauli de Michoacan 10 6 9 2 6 9 235 227 B. Junipero Serra 6 26 1 2 2 82 78 S. Philippi de Iesu 8 5 1 1 6 1 7 1 67 60 37. Mozambicum S. Clarae Cust. Aut. 4 2 5 1 1 2 64 61 38. Nederlandia Ss. Martyrum Gorcomiensium 10 10 189 189 39. Pakistania 40. Papua Nova Guinea S. Francisci Assisiensis 4 2 2 1 1 33 29 41. Peruvia S. Francisci Solano 5 1 7 4 3 6 3 2 92 91 Ss. XII Apostolorum 3 3 4 3 2 1 5 1 127 124 42. Philippinae S. Petri Baptistae 10 11 2 1 1 1 1 126 116 Custodia S. Antonii Patavini 7 2 3 1 1 74 68 43. Polonia Assumptionis B.V.M. 11 3 11 3 4 1 5 9 5 297 289 S. Hedvigis 7 2 1 1 2 2 3 2 200 194 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 5 16 3 1 3 3 5 3 1 331 327 S. Mariae Angelorum 6 3 1 1 3 3 4 3 243 238 S. Francisci Assisiensis 11 17 3 1 4 1 200 189

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum 100 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Admissi Egressi Defuncti Summa Natio Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Nov Ptm Sol Egr Def Exc Tot Sum 44. Portugallia Ss. Martyrum Marochiensium 2 1 0 4 4 125 123 45. Romania S. Stephani Regis / Transilvaniae 2 2 1 2 1 50 48 46. Slovakia Ss.mi Salvatoris / Slovakiae 1 4 3 1 1 1 1 74 73 47. Slovenia S. Crucis / Slovenia 1 4 3 3 91 90 48. Taivania (Formosa) B.V.M. Reginae Sinarum 1 42 42 49. Togum Verbi Incarnati Prov. 10 8 6 3 2 3 2 125 115 50. Ucraina S.Michael Archangeli 2 8 4 1 1 3 76 75 51. USA (Fed Civ Am Sept) Assumptionis B.V.M. 2 1 1 3 1 3 115 114 S. Barbarae 1 1 1 6 1 6 175 174 Ss.mi Cordis Iesu 2 1 1 3 1 3 217 215 Immaculatae Conceptionis B.V.M. 2 2 1 1 7 1 7 124 123 Ss.mi Nominis Iesu 1 4 12 12 317 316 Nostrae Dominae de Guadalupe 1 3 1 3 3 58 57 S. Ioannis Baptistae 2 1 1 1 2 3 3 3 157 156 52. Vietnamia S. Francisci in Vietnam 23 17 7 1 1 1 1 254 232

Nov = Novitii; Ptm = Professi Temporarii; Sol = Professi sollemnes; Egr = Egressi; Def = Defuncti; Exc = Extra claustra commorantes; Tot = Summa Fratrum cum Novitii; Sum = Summa Fratrum STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 101

VII. Inter 2013 et 2012 comparatio

Provincia Natio 2013 2012 Diff 117 B. Ioannis Duns Scoti Prov. Francia/Belgio 186 186 072 Ss. Martyrum Gorcomiensium Nederlandia 189 122 67 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 339 289 50 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 103 77 26 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 158 134 24 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V. Argentina 85 64 21 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 240 224 16 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 254 239 15 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 53 41 12 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 192 181 11 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 245 235 10 002 Annuntiationis B.V.M. Albania 35 26 9 075 S. Petri Baptistae Philippinae 126 120 6 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 200 194 6 A03 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. Pakistan 50 44 6 034 N.rae Dominae a Regula / Hispania 73 68 5 A01 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. Brasilia 44 39 5 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 118 114 4 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 453 449 4 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 192 189 3 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 271 268 3 094 S. Pauli Apostoli Columbia 75 72 3 101 B. Junipero Serra Mexicum 82 79 3 105 S. Familiae Aegyptus 110 107 3 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 125 122 3 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 74 71 3 A09 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. BRASILE 47 44 3 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 235 233 2 012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 96 95 1 029 Baetica Hispania 99 98 1 033 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae Hispania 39 38 1 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 65 64 1 077 S. Hedvigis Polonia 200 199 1 110 S. Casimiri Lituania 42 41 1 042 S. Bernardini Senensis / Italia 57 57 0 048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 76 76 0

066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 215 215 0 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 67 67 0 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 33 33 0

A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 64 64 0 102 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 VII. Inter 2013et 2012 comparatio

Provincia Natio 2013 2012 Diff

114 Magna Domina Hungarorum Hungaria 112 112 0 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 51 52 -1 016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 74 75 -1 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 100 101 -1 052 S. Iacobi de Marchia / Picena Italia 94 95 -1 058 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae Italia 130 131 -1 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 115 116 -1 090 Custodia Terrae Sanctae Israel 166 167 -1 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 42 43 -1 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 147 148 -1 109 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) Brasilia 58 59 -1 092 S. Michaelis Argentina 34 35 -1 104 S.Michael Archangeli Ucraina 76 77 -1 107 S. Francisci Solano Argentina 58 59 -1 032 S. Gregorii Magni / Castellana Hispania 69 71 -2 036 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae Hispania 74 76 -2 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 89 91 -2 054 Immac. Concept. / Salernitano- Italia 130 132 -2 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 63 65 -2 067 S. Crucis / Slovenia Slovenia 91 93 -2 079 S. Mariae Angelorum Polonia 243 245 -2 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 125 127 -2 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 50 52 -2 A08 S. Francisci Cust. Aut. Indonesia 87 89 -2 013 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Brasilia 372 375 -3 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 68 71 -3 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 56 59 -3 049 S. Caroli Borromaei / Italia 136 139 -3 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 119 122 -3 074 Ss. XII Apostolorum Peruvia 127 130 -3 084 Ss.mi Cordis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 217 220 -3 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 58 61 -3 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 155 158 -3 003 Immac. Conc. B.M.V. Prov. Britannia Magna 42 45 -3 005 Sancti Spiritus Australia 115 119 -4 028 Hiberniae Hibernia 139 143 -4 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 106 110 -4 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 208 212 -4 068 S. Pauli Apostoli Melita 57 61 -4 069 S. Evangelii Mexicum 180 184 -4 STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 103 VII. Inter 2013et 2012 comparatio

Provincia Natio 2013 2012 Diff

096 Christi Regis Canada 34 38 -4 011 S. Crucis Brasilia 117 121 -4 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 150 155 -5 060 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. Italia 92 97 -5 061 S. Antonii Patavini / Venetae Italia 313 319 -6 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 43 49 -6 017 Ss.mae Trinitatis Chilia 98 104 -6 018 S. Fidei Columbia 203 209 -6 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 48 54 -6 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 72 78 -6 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 234 240 -6 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 56 62 -6 073 S. Francisci Solano Peruvia 92 98 -6 078 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Polonia 331 337 -6 083 S. Barbarae USA (Fed Civ Am Sept) 175 181 -6 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 45 51 -6 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 157 163 -6 010 S. Antonii Patavini Brasilia 143 150 -7 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 44 51 -7 031 Carthaginensis Hispania 49 57 -8 115 S. Leopoldi Prov. Austria/Italia 148 156 -8 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 297 307 -10 087 Ss.mi Nominis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 317 327 -10 116 S. Elisabethae Prov. Franc. Germania 337 352 -15 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 124 144 -20 030 De Arantzazu franciscana Hispania 186 216 -30 13745 14067 -322 104 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil Theo. Grad. Tot. 108 SS. Nominis Jesu Prov. Brasilia 5 2 1 8 061 S. Antonii Patavini / Venetae Italia 3 10 4 17 002 Annuntiationis B.V.M. Albania 4 4 8 004 Fluvii Platensis Assumptionis B.V.M Argentina 1 1 9 11 005 Sancti Spiritus Australia 7 5 1 13 001 S. Francisci de Quito Aequatoria 17 8 7 32 010 S. Antonii Patavini Brasilia 12 18 5 35 012 S. Francisci Assisiensis Brasilia 4 9 13 26 013 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Brasilia 14 23 3 40 014 S. Joseph Sponsi B.V.M. Canada 0 0 0 0 015 S. Venceslai / Bohemiae-Moraviae Ceca Respublica 1 1 016 Ss.mi Salvatoris / Slovakiae Slovakia 5 5 3 13 017 Ss.mae Trinitatis Chilia 2 2 4 018 S. Fidei Columbia 20 15 5 40 028 Hiberniae Hibernia 7 3 10 20 029 Baetica Hispania 1 1 1 3 030 De Arantzazu franciscana Hispania 3 3 031 Carthaginensis Hispania 1 1 032 S. Gregorii Magni / Castellana Hispania 2 2 4 033 S. Salvatoris a Horta / Cataloniae Hispania 0 0 0 034 N.rae Dominae a Regula / Hispania 2 2 035 S. Iacobi a Compostella Hispania 4 2 2 8 036 S. Joseph / Valentiae et Aragoniae Hispania 1 1 039 Ss. Martyrum Iaponensium Iaponia 1 0 1 040 S. Thomae Apostoli / Indiae India 21 15 36 041 S. Michaelis Archangeli Indonesia 58 8 4 70 042 S. Bernardini Senensis / Aprutiorum Italia 0 1 0 1 043 S. Michaelis Archangeli / Apuliae Italia 3 5 3 11 045 Christi Regis / Bononiensis Italia 3 2 5 046 Ss. VII Martyrum / Calabriae Italia 4 4 8 047 Ss.mi Cordis Mariae / Liguriae Italia 048 Assumptionis B.V.M. / Lyciensis Italia 2 2 1 5 049 S. Caroli Borromaei / Mediolanensis Italia 1 4 2 7 050 Ss.mi Cordis Iesu / Neapolitana Italia 1 3 4 051 S. Bonaventurae / Pedemontana Italia 2 0 2 052 S. Iacobi de Marchia / Picena Italia 3 2 8 13 053 Ss. Petri et Pauli / Romana Italia 2 7 1 10 054 Immac. Concept. / Salernitano-Lucana Italia 7 6 4 17 055 S. M. Gratiarum / Samnito-Hirpina Italia 2 7 9 057 Seraphica S. Francisci Assisiensis Italia 14 18 9 41 058 Ss.mi Nominis Iesu / Siciliae Italia 3 6 5 14 059 S. Vigilii / Tridentina Italia 1 1 060 Tusciae S. Francisci Stigmat. Prov. Italia 8 2 10 062 S. Crucis / Bosnae Argentinae Bosnia-Herzegovia 15 21 10 46 063 Ss. Cyrilli et Methodii / Croatiae Croatia 14 14 3 31 064 S. Hieronymi / Dalmatiae Croatia 1 2 0 3 102 N.rae Dominae Reginae Pacis Africa Meridionalis 3 4 1 8

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos STATISTICA ORDINIS FRATRUM MINORUM 105

VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot 065 Ss.mi Redemptoris / Dalmatia Croatia 8 15 2 25 066 Assumptionis BVM / Herzegoviae Bosnia-Herzegovia 9 12 1 22 067 S. Crucis / Slovenia Slovenia 3 3 068 S. Pauli Apostoli Melita 2 2 4 069 S. Evangelii Mexicum 9 16 4 29 070 Ss. Francisci et Jacobi Jalisco Mexicum 35 33 9 77 071 Ss. Petri et Pauli de Michoacan Mexicum 22 15 5 42 072 Ss. Martyrum Gorcomiensium Nederlandia 0 0 0 0 073 S. Francisci Solano Peruvia 3 10 32 45 074 Ss. XII Apostolorum Peruvia 8 11 19 075 S. Petri Baptistae Philippinae 65 17 1 83 076 Assumptionis B.V.M. Polonia 8 28 8 44 077 S. Hedvigis Polonia 4 7 2 13 078 Immaculatae Conceptionis B.V.M. Polonia 7 16 23 079 S. Mariae Angelorum Polonia 8 9 8 25 080 Ss. Martyrum Marochiensium Portugallia 0 6 3 9 081 S. Stephani Regis / Transilvaniae Romania 2 3 5 082 Assumptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 1 1 083 S. Barbarae USA (Fed Civ Am Sept) 3 4 7 084 Ss.mi Cordis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 3 1 0 4 085 Immaculatae Conceptionis B.V.M. USA (Fed Civ Am Sept) 0 3 0 3 A05 S. Benedicti de Amazonia Brasilia 4 6 10 087 Ss.mi Nominis Iesu USA (Fed Civ Am Sept) 2 3 6 11 088 Nostrae Dominae de Guadalupe USA (Fed Civ Am Sept) 5 1 6 089 S. Francisci in Vietnam Vietnamia 42 15 5 62 090 Custodia Terrae Sanctae Israel 9 4 1 14 091 Dominae Nostrae de Guadalupe America Centralis/Panama 26 15 7 48 093 Ss. Martyrum Coreanorum Corea 16 8 7 31 094 S. Pauli Apostoli Columbia 7 2 1 10 095 B.V.M. Reginae Sinarum Taivania (Formosa) 1 4 5 096 Christi Regis Canada 1 2 0 3 097 S. Francisci Assisiensis Polonia 6 14 3 23 098 S. Antonii / Missionaria Bolivia 5 14 1 20 101 B. Junipero Serra Mexicum 13 5 18 105 S. Familiae Aegyptus 3 3 106 S. Francisci Africa (Kenia) et Madigascaria 28 24 6 58 109 Assumptionis B.V.M. (Bacabal) Brasilia 5 7 2 14 110 S. Casimiri Lituania 2 1 3 6 111 S. Benedicti Africani Congensis Resp.Dem. 30 29 24 83 112 S. Philippi de Iesu Mexicum 2 1 3 011 S. Crucis Brasilia 14 8 22 092 S. Michaelis Argentina 0 0 2 2 113 Verbi Incarnati Prov. Togum 20 13 4 37 104 S.Michael Archangeli Ucraina 2 10 1 13 A01 N.D. Septem Gaudiorum Cust. Aut. Brasilia 1 7 8 A04 S. Francisci Assisiensis Papua Nova Guinea 2 3 0 5 086 S. Ioannis Baptistae USA (Fed Civ Am Sept) 3 5 8

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos 106 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 VIII. Alumni cursus Philosophiae, Theologiae et ad Gradus Academicos

Provincia Natio Phil. Theo. Grad. Tot 107 S. Francisci Solano Argentina 4 2 2 8 A06 S. Clarae Cust. Aut. Mozambicum 9 10 2 21 114 Magna Domina Hungarorum Hungaria 6 6 3 15 115 S. Leopoldi Prov. Austria/Italia 1 2 3 6 A07 Custodia S. Antonii Patavini Philippinae 0 0 0 0 A09 SS. Cordis Jesu Cust. Aut. BRASILE 4 4 4 12 F23 Entitates Ministri Generalis Italia 7 2 5 14 116 S. Elisabethae Prov. Franc. Germania 4 4 A03 S. Joannis Baptistae Cust. Aut. Pakistan A08 S. Francisci Cust. Aut. Indonesia 15 15 3 33 003 Immac. Conc. B.M.V. Prov. Britannia Magna 2 2 117 B. Ioannis Duns Scoti Prov. Francia/Belgio 1 1 737 715 313 1765

Phil.= Alumni cursus Philosophiae; Theo.= Alumni cursus Theologiae Grad.= Alumni ad Grados Academicos E POSTULATIONE GENERALI

1. Ritus Beatificationis Venerabilis Servae l’abate di Montevergine, Beda Umberto Paluz- Dei Mariae Christinae a Sabaudia zi, il Postulatore, P. Giovangiuseppe Califano, ofm, il Rev. Don Alessandro di Borbone delle – Cronaca Due Sicilie, LC, figlio del principe Casimiro di Borbone, il Rev. P. Michele Pischedda, CO, Con la beatificazione decretata da papa Assistente Nazionale dei Convegni di Cultura Francesco il 25 gennaio 2014 il catalogo dei Maria Cristina di Savoia, oltre a circa sessanta celesti patroni e testimoni della fede della concelebranti. Chiesa di Napoli si arricchisce del nome del- Nel nome di Maria Cristina si sono ritro- la beata Maria Cristina di Savoia, Regina del vate in comune preghiera le due Famiglie Re- Regno delle Due Sicilie, donna di virtù evan- ali di appartenenza della beata. La Real Casa geliche, madre di carità e benefattrice dei po- di Savoia era rappresentata ufficialmente da veri. La ripresa della storica e nobile Causa S.A.R. Clotilde di Savoia, moglie del Principe di beatificazione, avviata nel 1852 e affidata Emanuele Filiberto; S.A.R. la Principessa Ma- all’Ordine dei Frati Minori dal 1954, si deve ria Gabriella di Savoia, le LL. AA. RR. il Duca al compianto P. Luca De Rosa, postulatore ge- e la Duchessa d’Aosta, S.A.R. il Principe Ser- nerale ofm, già parroco di S. Chiara in Napoli, gio di Jugoslavia e S.A.S. la Principessa Ma- che nell’anno 2004 avviò lo studio del miraco- rie- Therese von Hohenberg; S.A.R. il Duca di lo avvenuto a Genova nel 1866 e attribuito alla Braganza e S.A.R. il Duca Amedeo di Savoia. intercessione della Venerabile Regina. Larga la rappresentanza della Famiglia Re- Fin dalle prime ore del mattino di sabato 25 ale Borbonica: le LL.AA. RR Carlo e Camilla gennaio la basilica francescana di S. Chiara in di Borbone, Duca e Duchessa di Castro, con le Napoli, che custodisce il sepolcro della nuova due figlie, Maria Carolina e Maria Chiara; il beata, ha accolto i numerosi fedeli accorsi per Principe Pedro e la Principessa Sofia di Borbo- onorare la “Reginella santa”, la cui memoria ne delle Due Sicilie, Duca e Duchessa di Noto; è rimasta in benedizione per generazioni di la Principessa Anna di Borbone delle Due Si- devoti. La gioia della beatificazione ha fatto cilie, Duchessa di Calabria; S.A.R. il Principe rivivere nel cuore di molti gli stessi sentimenti Jaime di Borbone delle Due Sicilie, Duca di di ammirazione e di esultanza con cui il po- Capua, S.A.R. la Principessa Beatrice di Bor- polo napoletano, il 30 novembre 1832 accolse bone delle Due Sicilie; LL.AA.RR. il Principe la Regina Maria Cristina di Savoia. Divenuta Casimiro di Borbone delle Due Sicilie con la sposa di Ferdinando II ella portò in dono alla consorte Principessa Maria Cristina di Savoia- città e al regno il tesoro delle sue eminenti vir- Aosta; l’Arciduca e l’Arciduchessa Simeone tù umane e cristiane. d’Austria, l’Arciduca Martino d’Austria, la Ha presieduto il rito di beatificazione, in Principessa Ines de Borbon Dos Sicilias de qualità di Rappresentante del Santo Padre, Carelli Palombi, il Principe Luigi Alfonso di S.E. il Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefet- Borbone delle Due Sicilie. to della Congregazione delle Cause dei Santi. In un particolare settore hanno preso L’Arcivescovo di Napoli, S.E. Card Crescen- posto circa 400 Socie dell’Associazione Con- zio Sepe, ha presieduto la celebrazione euca- vegni di Cultura Maria Cristina di Savoia, par- ristica. Concelebranti principali sono stati il te Attrice della Causa, guidate dalla Presiden- Cardinale Renato Martino, l’Arcivescovo di te Sig.ra Stefania Rolla Pensa. Presenti anche Cagliari, Arrigo Miglio; i Vescovi di Pompei, rappresentanze del Sovrano Militare Ordine Tommaso Caputo, di Gaeta, Fabio Bernardo di Malta, dei Cavalieri del Santo Sepolcro, D’Onorio; gli Emeriti di Aversa, Mario Mila- dell’Ordine Costantiniano, dell’Ordine Mau- no, di Campobasso, Armando Dini; il Vicario riziano e delle Guardie di Onore del Panteon. generale dell’Ordine dei Frati Minori, P. Julio Pellegrini sono giunti da Cagliari, città natale Bunader, ofm, il Ministro provinciale dei Frati della beata, Torino, Genova, dalla Sicilia e da Minori di Napoli, P. Agostino Esposito, ofm, varie regioni d’Italia. 108 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Momenti di commozione e intensa spiritua- della beata, scritta dal Dott Luciano Regolo e lità hanno caratterizzato il rito di beatificazio- dedicata alla memoria del Rev.mo P. Luca M. ne. La lettera inviata dal Santo Padre definisce De Rosa, ofm. la nuova beata “donna di zelante carità evan- gelica, che testimoniò il primato del Regno di – Profilo biografico Cristo, promuovendo il vero bene del popolo” e ne fissa la memoria liturgica annuale al 31 La Venerabile Serva di Dio Maria Cristi- gennaio, giorno della sua nascita al cielo. Al na di Savoia nacque a Cagliari il 14 novembre momento della proclamazione è stato svelato 1812, ultima delle figlie di Vittorio Emanue- l’arazzo della nuova beata, riproduzione della le I di Savoia e di Maria Teresa d’Asburgo. tela dipinta dal pittore Müller, il cui origina- Educata saggiamente dalla madre e guidata le si trova nel castello della famiglia Savoia spiritualmente dall’olivetano padre Giovanni in Sartirana Lomellina. Il coro e l’orchestra Battista Terzi, visse l’infanzia e la giovinez- diretti dal maestro Angelo Castaldo hanno za nella corte di Torino e, dopo la morte del eseguito l’inno composto per l’occasione dal padre, a palazzo Tursi in Genova. La sua av- postulatore e musicato da Fr. Alessandro Bru- venenza, la sua cultura e le sue doti morali e stenghi, ofm, della Provincia dei Frati Minori spirituali fecero di lei la sposa più ambita dai di Assisi. È seguita la venerazione del sepolcro sovrani dell’epoca. Il 21 novembre 1832 nel della beata, nella cappella di San Tommaso. Il santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta Card. Sepe ha incensato l’urna, la Presidente di Voltri (Genova), dopo lunghe trattative ed dei Convegni, Sig.ra Stefania Rolla ha offer- un prolungato discernimento, Maria Cristina si to i fiori, e le Loro Altezze Reali, il Principe unì in matrimonio con Ferdinando II di Borbo- Casimiro di Borbone e la Principessa Maria ne. Il 30 novembre 1832 la città di Napoli l’ac- Cristina di Savoia Aosta, a nome delle rispet- colse con straordinarie manifestazioni di gioia. tive famiglie, hanno offerto i ceri. Dopo la li- Accanto al giovane sovrano mantenne le turgia della parola, il Card. Sepe, ha tenuto la sue religiose abitudini, espressione di una fe- sua omelia nella quale ha affermato che Ma- de convinta e matura. Seppe illuminare con il ria Cristina di Savoia “è dono prezioso per la consiglio e sostenere con la preghiera le deci- Chiesa di Napoli e per la Chiesa universale. sioni importanti del re, appellandosi alla legge La sua vita e le sue opere di carità rimangono di Dio oltre che alla giustizia degli uomini. In per tutti un tesoro da custodire e da imitare seno alla famiglia reale e alla corte attuò una anche oggi. Ella fu una straordinaria donna missione silenziosa ed efficace di testimonian- di carità con una predilezione speciale per i za cristiana, volta a comporre le divergenze, poveri, i malati, le donne in difficoltà; carità moderare gli animi, morigerare i costumi. Con- autentica e incarnata nella realtà del suo tem- quistò il popolo di Napoli con la sua sollecita po, carità vissuta come promozione umana e e straordinaria carità. Attingendo al suo perso- cristiana del suo popolo” Ha aggiunto poi che nale patrimonio, soccorreva con prodigalità i “Questa santità di vita fu possibile perché la poveri, secondo le richieste che le giungevano Principessa Sabauda, educata dai suoi geni- dalla città e dal regno. Per far fronte al fiume di tori alla fede e alla pietà cristiana, seppe leg- elemosine da lei voluto e autorizzato si avvale- gere e praticare in tutta la sua vita la volontà va della collaborazione dei vescovi e dei par- di Dio: obbedire, con umiltà e responsabilità, roci per agire con equità ed evitare ingiustizie. al progetto che Dio aveva posto nella sua esi- Mediante la sua intercessione salvò molti con- stenza.” dannati a morte, ottenendo la commutazione Al termine dell’Eucaristia anche il Rappre- della pena capitale. Tra le opere sociali da lei sentante del Santo Padre ha rivolto ai presenti promosse, oltre la provigione della dote per le il suo messaggio in cui si sottolinea la spiritua- ragazze povere e la produzione di letti per gli lità e l’attualità della nuova beata. Un festoso indigenti, va menzionata la riattivazione delle prolungamento del rito liturgico si è avuto nel seterie di San Leucio di Caserta, a vantaggio convito offerto ai membri della Famiglie Re- dei coloni di quelle terre. Dopo aver chiesto ali e alle rappresentanze degli Ordini Dinasti- insistentemente a Dio il dono della maternità, ci dalle Socie dei Convegni di Cultura Maria che sembrava tardare, coronò il suo breve re- Cristina, nell’antico refettorio del monastero. gno con la nascita dell’erede, Francesco. Colta A coronamento della felice giornata è stata in- da febbre puerpuerale visse gli ultimi giorni fine presentata al pubblico la nuova biografia nella piena adesione alla volontà di Dio, di- E POSTULATIONE GENERALI 109 sponendo che si provvedesse ai poveri da lei sericordioso. Il popolo napoletano, che ha un assistiti anche dopo la sua dipartita. Morì nel senso raffinato nel riconoscere i santi a prima palazzo reale di Napoli a mezzogiorno del 31 vista, appena incontrò questa loro giovane e gennaio 1836, ripetendo le parole che avevano avvenente sovrana, dallo sguardo luminoso e ispirato tutta la sua vita: “Credo in Dio, spero mite, fu talmente conquistato dalla sua bontà in Dio, amo Dio”. materna da chiamarla subito la Reginella san- Memore dei tanti benefici ricevuti, il po- ta. polo spontaneamente iniziò ad invocare la sua Pur potendo vivere nel fasto, Maria Cristina regina, ottenendo per sua intercessione grazie era mortificata nel cibo e negli svaghi di corte. e guarigioni. Nel 1852 l’Arcivescovo di Napo- Un testimone riferisce che lei accompagna- li, il Venerabile Cardinale Sisto Riario Sforza, va spesso il Re a teatro, e lo faceva perché la diede avvio alla causa di beatificazione. Pio sua presenza attirava molta gente, con grande XI il 6 maggio 1937 riconobbe l’eroicità delle gioia degli impresari. Ma con discrezione la virtù della Serva di Dio. Infine Papa France- regina sedeva in modo tale da volgere quasi sco, il 2 maggio 2013, ha riconosciuto il mi- le spalle alla scena (Sacra Rituum Congrega- racolo operato da Dio per intercessione della tio, Altera nova super virtutibus, Ro- Venerabile Maria Cristina, avvenuto a Genova mae, Ex Typis Vaticanis 1881, p. 7). Questo nel 1866 a favore di Maria Vallarino, guarita suo raccoglimento le permetteva di traspor- istantaneamente da tumore al seno. tarsi spiritualmente ai piedi del tabernacolo in adorazione di Gesù eucaristico, fonte della sua – Messaggio del Card. Angelo Amato Rap- gioia di sposa, di regina e di madre. presentante del Santo Padre al Rito di Gli antichi scrittori sacri dicevano, che il Beatificazione principale effetto dell’amore è unire le volon- tà, sicché abbiano lo stesso volere. Maria Cri- La beatificazione della regina Maria Cristi- stina, alle luci della ribalta mondana, preferiva na di Savoia mostra che la porta stretta della la fiamma viva della parola di Gesù e la fre- santità può essere varcata da tutti, grandi e pic- quentazione delle vite dei santi, che le ispira- coli, ricchi e poveri, uomini e donne, sacerdoti vano pensieri e azioni di bene per il prossimo e laici, perché l’essenziale della santità con- bisognoso. Di fronte alle frivolezze, ella man- siste nell’amare Dio e il prossimo con tutte le teneva la modestia e l’innocenza di un’anima proprie forze. La santità è, infatti, far abitare semplice. Le damigelle di corte solevano dire: Cristo nei nostri cuori, in modo che, radicati «Non sembrava una figlia di Adamo, ma piut- e fondati nella carità, possiamo comprendere tosto un Angelo» (Responsio ad novissimas l’ampiezza, la lunghezza e la profondità del animadversiones, ib. II p. 5). suo amore per noi (cf. Ef 3,14-21). Cosa ci dice oggi la nuova Beata? Io credo La Beata Maria Cristina fu talmente con- che ci consegni un quadruplice messaggio. quistata dall’amore di Cristo, da trasformare la Il primo ricorda ai battezzati che sono tut- nobiltà del censo in nobiltà di grazia, diventan- ti chiamati alla santità, perché a tutti Gesù ha do un’autentica regina della carità. Ella fece detto: «Siate perfetti come è perfetto il vostro della sua ricchezza un talento da investire per Padre Celeste» (Mt 5,48). La perfezione della il regno dei cieli. La sua dignità regale non fu carità non è privilegio di una casta, ma oppor- un impedimento, ma un gradino per slanciar- tunità data a tutti i cristiani, se investono in be- si con agilità giovanile fino in cima alla scala ne i loro talenti spirituali di fede, speranza e della perfezione evangelica. carità. Diceva San Francesco di Sales: «È un La celebrazione odierna mostra che anche errore, anzi un’eresia, voler escludere l’eser- una regina, che si trova al culmine del prestigio cizio della devozione dall’ambiente militare, sociale, può vivere con eroismo le virtù cristia- dalla bottega degli artigiani, dalla corte dei ne della fede, della speranza e della carità, se principi, dalle case dei coniugati. [...] Dovun- trasforma questa sua dote spirituale in risorsa que ci troviamo, possiamo e dobbiamo aspi- per soccorrere i bisognosi: dare da mangiare e rare alla vita perfetta» (Francesco di Sales, da bere agli affamati e agli assetati; alleviare Introduzione alla vita devota, I cap. 3). le pene dei carcerati; visitare e consolare gli San Giovanni Bosco esortava anche i gio- ammalati. Anche una regina, trasformata dalla vani alla santità. «È facile farsi santi», egli di- grazia divina, può innamorarsi perdutamente ceva. E il suo allievo, il piccolo San Domenico di Cristo e rispecchiarne il volto buono e mi- Savio, accogliendo questo invito, visse la sua 110 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 adolescenza nella letizia della grazia dicendo: metà del secolo diciannovesimo, regina delle «Noi facciamo consistere la santità nello sta- due Sicilie. Donna di profonda spiritualità e di re molto allegri». La santità è gioia, il peccato grande umiltà, seppe farsi carico delle soffe- tristezza. renze del suo popolo, diventando vera madre Il secondo messaggio consiste nel ricono- dei poveri. Il suo straordinario esempio di ca- scere che la vera ricchezza e nobiltà è il nostro rità testimonia che la vita buona del Vangelo essere cristiani, e cioè essere figli del Padre è possibile in ogni ambiente e condizione so- celeste, salvati da Cristo, che ci perdona e ci ciale”. rafforza quotidianamente con la sua grazia. Mamme, padri di famiglia, giovani, bambini, 2. Decretum super miro Venerabilis Servae malati, poveri, tutti possono trovare nella pa- Dei Ioannulae Franchi rola di Gesù la giusta risposta per vivere con serenità e fiducia la propria esistenza. Picco- COMENSIS. Beatificationis et Canoni- lezza, debolezza, indigenza, fragilità non so- zationis Venerabilis Servae Dei Ioannulae no impedimenti per la santità, se si sa mettere Franchi Fundatricis Congregationis Sororum tutto ciò nel cuore misericordioso di Gesù, che Hospitalariarum a Beata Maria Virgine Per- dice: «Venite a me, voi tutti che siete affaticati dolente (1807-1872). e oppressi e io vi ristorerò» (Mt 11,29). In terzo luogo, i Santi come la Beata Maria Venerabilis Serva Dei Ioannula Franchi die Cristina, risvegliano il mondo, facendolo usci- 24 mensis Iunii anno 1807 Novocomi e ma- re dal torpore della mediocrità e del male per gna et locupleti familia nata est, christianae aprirlo al dinamismo del bene. Oggi sembra pietati funditus innisa. Adulescentiam apud che le virtù vengano capovolte. I vizi, come opus Sororum Visitandinarum Novocomen- la superbia, l’avarizia, la lussuria, la gola, l’i- sium pro educandis puellis degit ac, anno 1824 ra, la pigrizia sono lodati a scapito delle virtù, domum redita, parentibus curandis doctrinae- che vengono denigrate e disprezzate. I Santi que christianae tradendae vacavit. Triginta et rimettono le cose a posto, mostrando come la quattuor annos nata, post mortem sponsi Serva povertà, la mitezza, la purezza, la giustizia, la Dei omnino Domino sese consecrare decrevit, pace, la condivisione siano beatitudini, che parentibusque defunctis, moderatoris spiri- edificano la società rendendola più sana e più tualis ductu Piam Unionem Sororum Infirmis umana. I Santi bonificano la società dall’in- Ministrantium a Beata Maria Virgine Perdo- quinamento dei vizi, restituendo valore alla lente fundavit, quae infirmis pauperibus apud virtù e dignità alla vita. domos eorum benigne subveniret. Anno 1855, Infine, la nuova Beata, giovane mamma parva iam decem Sororum Infirmis Ministran- morta nel dare alla luce il suo bambino tanto tium communitas illa intra moenia eiusdem atteso, ci ricorda che la nostra esistenza – bre- Piae Domus mulieres aegrotas, desolatas, pau- ve o lunga che sia – avrà il suo approdo nella peres et derelictas excipiebat ac de pauperibus vita eterna. I Santi hanno il compito di prece- quoque infirmas sive apud domos sive apud derci in cielo, di spianarci la strada, di toglierci carceres curandis attendebat. Anno 1862, Pia l’angoscia della morte e di restituirci la gioia Unio approbationem dioecesanam adepta est della vita eterna. I Santi sono il nostro ponte et die 26 mensis Ianuarii anno 1935 iuris pon- per il Paradiso. tificii facta est. Dum enixam infirmis assiden- Che la Beata Maria Cristina aiuti tutti noi a do navabat operam, varioli nigri morbo, qui eo riaccendere il fuoco della carità per dare splen- tempore dire grassabatur, correpta, Serva Dei dore e nobiltà al nostro vivere quotidiano, in die 23 mensis Februarii anno 1872 iter suum in questa straordinaria città di Napoli, terra di hoc mundo perfecit. mare, di sole, di luce e di tanta grazia divina. Summus Pontifex Benedictus XVI die 20 mensis Decembris anno 2012 eam virtutes the- – Il ricordo della beata nelle parole del Santo ologales, cardinales iisque adnexas in modum Padre Francesco heroum coluisse decrevit. Canonizationis respectu, Causae Postulatio Al termine della preghiera dell’Angelus di iudicio huius Congregationis de Causis San- domenica 26 gennaio 2014, il Santo Padre ha ctorum assertam subiecit miram sanactionem detto: “Ieri, a Napoli, è stata proclamata Beata Venerabilis Servae Dei intercessioni tribu- Maria Cristina di Savoia, vissuta nella prima tam infantulae cuiusdam, quae, ad primam ex E POSTULATIONE GENERALI 111 quattuor partibus decimae quartae horae diei 6 tembris anno 1996 ad diem 23 mensis Februa- mensis Septembris anno 1981 in Valetudina- rii anno 1997 Inquisitio Dioecesana celebrata rio «Valduce» Comensi nuperrime nata, signa est, cuius auctoritas et vis iuridica a Congrega- vitae admodum repugnantia ob motus vacatio- tione de Causis Sanctorum decreto diei 7 men- nem respirationisque defectum extemplo exhi- sis Novembris anno 1997 probatae sunt. buerat. Diagnosi, igitur, pergravis asphyxiae Acta dein collecta examini et iudicio Di- seu spiritus suffocationis recentis natae dicta, casterii Medicorum Collegium subiecta sunt, frictio externa cordis et inoculatio adrenali- quod in Sessione diei 14 mensis Februarii an- nae in pectore parvulae protinus prompteque no 2013 sanationem rapidam, completam et suppeditatae sunt aptaeque fistulae per orem duraturam, necnon inexplicabilem secundum deductae ac trachiam eidem suggestae. Cum hodiernam scientiam medicam fuisse affirma- autem omnia valetudinis redintegrationis iam vit. nimis diu afuissent signa, tribus fere ab exorta Die 11 mensis Iulii anno 2013, Congressus infantula elapsis horis, medicus princeps e co- Peculiaris Consultorum Theologorum prospe- etu obstetriciorum vita eam censuit functam et ro cum exitu factus est ac, die 3 mensis De- testificationem mortis, nulla licet obitus tran- cembris eiusdem anni, Sessio Ordinaria Pa- scripta hora, iamiam exarare coepit. trum Cardinalium et Episcoporum, cui egomet Tantis in adiunctis, Soror quaedam infir- ipse Angelus Cardinalis Amato praefui, et in morum ministra, quae iam Matrem Funda- utroque coetu sive Consultorum sive Cardina- tricem pro vita infantulae inierat invocare, lium et Episcoporum, posito dubio an de mi- maiori adhuc fidei afflatu in hanc orationem raculo divinitus patrato constaret, responsum confugit et, pro praeviso parvulae transitu ad affirmativum prolatum est. cubiculum mortuarium, eam in loculamentum Facta demum de hisce omnibus rebus Sum- valetudinarii transtulit puerorum infantiumque mo Pontifici Francisco per subscriptum Cardi- curis constitutum et iuxta pusillam imaguncu- nalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas lam quamdam cum effigie Matris Ioannulae Sua vota Congregationis de Causis Sanctorum Franchi intra machinae incubatricis saepta excipiens rataque habens, hodierno die decla- collocavit. Cum infirmula omni pia adhuc sti- ravit: Constare de miraculo a Deo patrato per paretur sollicitudine, invocationibus pro salu- intercessionem Venerabilis Servae Dei Ioan- te redintegranda effundendis duae aliae quae nulae Franchi, fundatricis Congregationis So- aderant Sorores se sociarunt et una quaedam rorum Hospitalariarum a Beata Maria Virgine infirmorum ministra quae operam suam in Perdolente, videlicet de celeri, perfecta ac con- eodem valetudinarii loculamento praestabat. stanti sanatione puellae Paschalinae Principe Ad dimidiam vicesimam eiusdem diei horam, a «asfissia perinatale, prognosi infausta quoad quinque iam praeteritis horis ab infante nata, vitam e quoad valetudinem». parvula prima clara vitae ostendere coepit si- Hoc autem decretum publici iuris fieri et gna, celeriorem scilicet cordis pulsum, eviden- in acta Congregationis de Causis Sanctorum tiam actuum quorundam respirationis et cae- Summus Pontifex referri mandavit. rulei cutis coloris profectum. Post horam in- Datum Romae, die 9 mensis Decembris an- firmula omnibus cannulis ad perflationem au- no Domini 2013. xiliandam expedita est, sueto omni restaurato corporis vigore, dum mater infantis et Sorores Angelus Card. Amato, S.D.B. Matrem Ioannulam rogabant, ut, eius interces- Praefectus sione, ab omnibus discriminibus illius vexati casus quoad nervorum systematis apparatum + Marcellus Bartolucci parvula parceretur. Quae vero nuperrime nata Archiepiscopus tit. Mevaniensis die 27 mensis Septembris anno 1981 salva et a Secretis valida a Valetudinario dimissa est. Continuatio temporis clarissime patuit, si- 3. Decretum super virtutibus Venerabilis cut et nexus inter invocationem Venerabilis Servae Dei Mariae Benitae Arias Servae Dei et huius puellae sanationem, quae exinde optima valetudine normalique corporis BONAËRENSIS. Beatificationis et Canoni- animique profectu gavisa est. zationis Servae Dei Mariae Benedictae Arias De hac mira habita sanatione apud Curiam Fundatricis Sororum Ancillarum Iesu in Episcopalem Comensem a die 27 mensis Sep- Sacramento (1822-1894). 112 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

«Dirigatur oratio mea sicut incensum in instituto benedixit. Serva Dei iter perrexit pe- conspectu tuo, elevatio manuum mearum ut regrinans ad Terram Sanctam ibique futurae sacrificium vespertinum» (Ps 141, 2). Congregationis Regulas scripsit. Postquam Serva Dei Maria Benedicta Arias, humi- domum rediit, die 9 mensis Novembris anno lis ac simplex necnon paenitens ac pia mu- 1871 dioecesanam obtinuit approbationem lier, sanctae Ecclesiae fidelissima sanctitatis Instituti Ancillarum Iesu in Sacramento, quod viam percurrit. De eucharistica spiritualitate Sanctissimum Sacramentum diu noctuque sane deprompsit magnanimitatem et vim tum adoraret, puellis orphanis, pauperibus, aegro- egentissimis se dicandi, tum maternam sol- tis, iuvenibus matribus innuptis subve­niret licitudinem erga pupillas aegrotosque expri- necnon operam in nosocomiis navaret. Die 21 mendi. Divina gratia eius cor convertit qua- mensis Novembris anno 1876 professionem si in pretiosum turibulum, ex quo perpetuo religiosam, una cum primis tredecim sodali- halavit Sanctissimi Sacramenti adorationis bus, emisit. laudisque odor, necnon magnanimae actuum Etsi Antistita Generalis, quin pro conso- reparationis, una cum Christo Crucifixo, ad roribus ac puellis orphanis mendicaret non consequendam fratrum in corpore et spiritu recusavit. In moderanda congregatione pru- vulneratorum salutem. dentiam sapientiamque praestavit atque ca- Serva Dei die 3 mensis Aprilis anno 1822 lumnias et obtrectationes­ patienter toleravit. in loco vulgo La Carlota, provinciae Río Saltae et in Civitate Bolivarensi novas domos Cuarto intra Argentinae fines, vitam iniit. religiosas erexit. Heroico cum animo consen- Die 30 mensis Maii eiusdem anni Baptismatis sit ut operam sanitariam et auxiliarem daret in ac Confirmationis sacramenta recepit. Cum Bonaëropolis syphilocomio ac valetudinario, puellae innuptae esset filia ideoque reiecta ab locis famosis ac pestilentiosis, quorum curam originis familia, humilibus coniugibus, olim alia instituta religiosa non acceperant. servis natione Africanis, est assignata. Paren- Serva Dei spiritales singulorum illic iacen- tes adoptivi, qui Saltae constiterant, perpau- tium conditiones respiciebat, illorum mentes peres erant at boni christiani. Qui vero eam et ad propriae humanae dignitatis sensum re- amore sunt amplecti et fide imbuerunt. vocabat eosdemque ad sacramenta recipien- Anno 1840, matre adoptiva mortua, Serva da disponebat. Urbs Bonaëropolis stupebat Dei inire petiit societatem piarum mulierum, operam apostolicam Matris Benedictae Arias quae Bonaëropoli in exercitiorum domo, in- eiusque consororum, quae ad animas Deo stituta a Venerabili Maria Antonia de la Paz acquirendas unice vivebant. Filias suas fun- y Figueroa, vitam communem, sine votis reli- datrix hortabatur, dicens: «Omnia summa giosis, ducebant. In hoc loco misero et auste- bona facite», iisdemque verum Ecclesiae the- ro Maria Benedicta, per triginta annos, ope- saurum monstrabat: «Ad pauperes, filiae, ad rosam, humilem, paenitentem, temperantem, pauperes; pauperes semper quaerite». orationis amantem se praebuit. Magistrae, Die 25 mensis Decembris anno 1893, in- Secretariae et Oeconomae munera in spiritu cendio orto in cappella Domus nuncupatae evangelici ministerii explevit. de Jesus, Mater Benedicta superfuit graviter Anno 1845, in Bonaërensi coenobio San- usta. Inde eius valetudo paulatim est aggrava- cti Francisci, vestem Franciscalem induit et, ta. Cum omnibus membris caperetur, totam die 10 mensis Maii anno 1846, veluti tertiaria Divinae Voluntati, amplius orando et adoran- Ordinis Fratrum Minorum vota nuncupavit. do, se commisit. Die 25 mensis Septembris Anno 1862 Confraternitati a Sanctissimo Sa- anno 1894, sicuti praedixerat, caelesti Sponso cramento, in cathedrali ecclesia Bonaërensi obviam hilare ivit. erectae, nomen dedit ita ut adorationis, etiam Ob eius sanctitatis famam, ab anno 1937 nocturnae, vigilias prope altare crebriores usque ad annum 1940 apud Curiam Archidio- redderet. Ex hac profunda cum Domino unio- ecesis Bonaërensis celebratus est Processus nis vita eam cepit desiderium communitatis­ Ordinarius, cuius validitas iuridica per decre- domus exercitiorum­ convertendae in congre- tum die 2 mensis Maii anno 1998 a Congre- gationem religiosam. Anno 1870, ut rem obti- gatione de Causis Sanctorum est recognita. neret ac manifestam Archiepi­scopi Bonaëren- Positione confecta, disceptatum est, iuxta sis haesita­ tionem­ superaret, Romam petiit. consuetu­ dinem,­ an Serva Dei more heroum Beatus Pius PP. IX, in audientia illae con- virtutes christianas exercuisset. Die 31 men- cessa, eiusdem animum confirmavit et novo sis Ianuarii 2013 habitus est Congressus Pe- E POSTULATIONE GENERALI 113 culiaris Consultorum Theolo­gorum prospero dix. Nam, flamma caritatis opera Instituti ab cum exitu. Patres Cardinales et Episcopi in ea fundati summopere inflavit eiusdemque, ut Sessione Ordinaria diei 21 mensis Ianuarii victima amoris et expiationis fieret, intimius anno 2014, cui egomet ipse Angelus Cardina- suffulsit voluntatem. lis Amato praefui, professi sunt Servam Dei Serva Dei die 28 mensis Novembris anno virtutes theologales, cardinales iisque adne- 1862 in parvulo vico Kercem ad insulam Gau- xas in modum heroum exercuisse. lum archipelagi Melitensis ex operosa agri­ Facta demum de hisce omnibus rebus colarum familia christiana pietate admodum Summo Pontifici Francisco per infrascriptum informata nata est. Ad regenerationis fontem Cardinalem Praefectum accurata relatione, eodem die ortus ducta, Virginiae Iosephae Ma- Sanctitas Sua vota Congregationis de Causis riae Ioannae sumpsit nomina. Die 15 mensis Sanctorum excipiens rataque habens, hodier- Aprilis anno 1871, sacramentum Confirmatio- no die declaravit: Constare de virtutibus the- nis et aliquibus diebus post Primam Commu- ologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum nionem recepit. Iam inde ab adulescentia adeo tum in proximum, necnon de cardinalibus vocationem ad vitam virginis sacratae sponsae Prudentia, Iustitia, Temperantia­ et Fortitu- Christi percepit, ut quattuordecim modo annos dine iisque adnexis in gradu heroico Servae nata a confessario iam voti castitatis private Dei Mariae Benedictae Arias, Fundatricis profitendi haberet licentiam, quod initium fuit Sororum Ancillarum Iesu in Sacramento, in super viam perfectionis. casu et ad effectum de quo agitur. Die 8 mensis Decembris anno 1877, soda- Hoc autem decretum publici iuris fieri et lis Consociationem Duodecim Stellarum Sacri in acta Congregationis­ de Causis Sanctorum Cordis Iesu ingressa est, quae iuvenes mulie- Summus Pontifex referri mandavit. res complectebatur operibus caritatis et cate- Datum Romae, die 27 mensis Ianuarii a.D. chesi tradendae iuxta spiritualitatis expiationis 2014. rationes vacantes. Hac ex consociatione, anno 1879, Reverendus Dominus Iosephus Diaco- Angelus Card. Amato, S.D.B. no, presbyter adiutor, Parvum Opus Magi- Praefectus strarum e Tertio Ordine Sancti Francisci apud modestam domum civitatis Victoriae super + Marcellus Bartolucci insulam Gaulum inchoavit. Archiep. tit. Mevaniensis Die 15 mensis Augusti anno 1881, Virgi- a Secretis nia admissa quoque est, ut habitum religiosum intra novam illam parvam communitatem in- 4. Decretum super virtutibus Venerabilis dueret. Exinde, in vitam simplicitatis et humi- Servae Dei Margheritae a Corde Iesu litatis, Beata Maria Virgine tamquam virtutum sumpta speculo, omnino concessit. Primis vo- GAUDISIENSIS. Beatificationis et Canoni- tis religiosis professis, die 15 mensis Augusti zationis Servae Dei Margaritae a Sacro Corde anno 1883, officio ministrae a secretis com- Iesu (In saeculo: Virginiae De Brincat) Fun- missa est, in quo adeo prudentia et indefessa datricis Congregationis Sororum Francisca- fide praestitit, ut necessariis adorientis institu- lium a Corde Iesu (1862-1952). tionis aerumnis ipsa subsisteret. Die 8 mensis Decembris anno 1887, post «Amorem amemus! qui non amatur latens, Constitutiones recognitas, Serva Dei vota amemus amorem! Quem et amantes, ut a quo- perpetua professa est uti primitiae religiosa- vis ametur patens ubicumque, curemus amo- rum ineuntis Congregationis, nomen sumens rem». Margaritae a Sacro Corde. Fides et fortitudo Cuius filia fuit devota fidelisque assecla, praecipuae fuerunt virtutes, quibus ea fulsit, qui ardorem caritatis cumulavit in animo atque praesertim cum innumeras propter difficulta- a Deo sese «amore deperire» quaeritavit, sancti tes atque incommoda Reverendus Dominus Francisci Assisiensis spiritum Mater Margari- Diacono novam exstincturus erat Congrega- ta a Sacro Corde cumulate effinxit et in eadem tionem: tum Mater Margarita huic consilio in- sententia nihil aliud fecit quam ipsius Seraphi- stanter fortiterque adversata est, omnia Operis ci Patris suspirium resultare illud: « Amorem suscipiens onera divinae tantum providentiae amemus! ». Quod conversationis eius cardo confisa. Proinde, modo viginti septem annos fuit summaque spiritualitatis et apostolatus ra- nata electa est Superiorissa Generalis et Con- 114 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 gregationi moderandae consuluit, quae iam e Margarita Domum Christo Regi dicatam voto quattuor coniungebatur communitatibus, et in potita est in Urbe fundandi. hoc munere exercendo, brevibus tantum inter- Mense Aprilis anno 1924, Superiorissae positis moris, triginta amplius annos confirma- Generalis cessato munere, virtutes conversa- ta est. tionis religiosae suae testata est communitati- Serva Dei virtutes suas humanitatis et spi- bus Domus Adorationis ad insulam Melitam, ritus quaesivit consummare, ut egregie Eccle- Domus in civitate Xaghra ad insulam Gaulum siae loci necessitatibus responderet, praesertim et Novitiatus in Urbe. quoad christianam iuvenum institutionem ac Anno 1940, gravi cordis infirmitate correp- familiarum morum provectum. Peculiari stu- ta est et reliquam vitam apud valetudinarium dio sacerdotes maxime coluit filialique pietate cubiculum Victoriae intra moenia Domus Ma- et obsequio gessit. Intra Institutum materni- tris instructum in parva cella prope cappellam tatem suam spiritualem orationi oblationique degit. Novissimas dilecti sui Instituti hinc con- expiatoriae Sacro Cordi Iesu innisam effudit et spicere perseveravit, omnibus fidei et fortitu- summo cum muneris sui officio filias paravit, dinis praebens testimonium. Deo propter om- ut ad vineam dominicam, peregrinae et pau- nia, quae ipsi concederat, pergrata, spem suam peres sicuti verae sancti Francisci discipulae, aluit advolandi ad Dominum, cui mane diei 22 mitterentur. Institutum citius crebruit atque mensis Ianuarii anno 1952 obviam prodiit. Corcyram Siciliamque et Aethiopiam contigit. Ob indesinentem eius et in dies progredien- Omnibus in adiunctis Mater Margarita au- tem sanctitatis famam, Causa Beatificationis xilium invenit iugis – diurnae scilicet et noc- et Canonizationis apud Curiam Archiepisco- turnae – orationis, cuius gratia praesentiam palem Gaudisiensem inita est per celebratio- Dei admodum experiebatur. Anima insuper nem Inquisitionis Dioecesanae a die 14 mensis fuit substantialiter eucharistica et omnimodo Iulii anno 1987 ad diem 22 mensis Ianuarii an- enixa est, ut in unaquaque fundatione Sanctis- no 2000, cuius auctoritas et vis iuridica a Con- simum Sacramentum adesset et Sorores ex gregatione de Causis Sanctorum die 11 mensis precatione et eucharistica adoratione sollici- Decembris anno 2000 probatae sunt. tudinem valerent haurire Deo efferendo atque Positione confecta, die 12 mensis Aprilis amando idoneam. anno 2013 in Congressu Peculiari Consulto- Vertices contemplationis attigit intima- rum Theologorum prospero cum exitu discep- rumque rerum caelestium mysticarum con- tatum est, iuxta consuetudinem, an Serva Dei templationum, ardentibus cordis eius sententi- more heroum virtutes christianas exercuisset. is testibus, quibus socias adhortabatur, dicens: Patres Cardinales et Episcopi in Sessione «Amoris fructus est quod saepius flagrari vi- Ordinaria diei 21 mensis Ianuarii anno 2014, deor … O si in oceanum infiniti amoris, aeter- cui egomet ipse Angelus Cardinalis Amato ni amoris immergerimur illud! Adusque insa- praefui, professi sunt Servam Dei virtutes the- niam eum amemus!». ologales, cardinales iisque adnexas in modum Sponsali amori Iesu summa castitate cogita- heroum exercuisse. tionum et operum consensit. Dei amantissima, Facta demum de hisce omnibus rebus eundem tamquam «amorem aeternum, omni- Summo Pontifici Francisco per infrascriptum potentem et infinitum», «oceanum immensae Cardinalem Praefectum accurata relatione, bonitatis», «abyssum perpetuae mansuetudi- Sanctitas Sua vota Congregationis de Causis nis», «gremium paternum atque aeternum», Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno «largitorem omnium bonorum», «misercor- die declaravit: Constare de virtutibus theolo- diam divinam et infinitam» intellexit. Pauper- galibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum culi Assisiensis illius ingressa vestigiis, lae- in proximum, necnon de cardinalibus Pruden- tam et benignam paupertatem conversationis tia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine iisque testimoniique sui et evangelici nuntii tradendi adnexis in gradu heroico Servae Dei Marga- quasi magnam chartam fecit. ritae a Sacro Corde (in saeculo: Virginiae De Summa fuit dilectio eius erga Summum Brincat), fundatricis Instituti Sororum Franci- Pontificem, quem genuina devotione fovit. scalium a Corde Iesu, in casu et ad effectum Die 17 mensis Septembris anno 1921, in Au- de quo agitur. dientia a Benedicto Papa XV concessa accepta Hoc autem decretum publici iuris fieri et est, ut Decretum Laudis Congregationis exci- in acta Congregationis de Causis Sanctorum peret. Die 21 mensis Maii anno 1927, Mater Summus Pontifex referri mandavit. E POSTULATIONE GENERALI 115

Datum Romae, die 27 mensis Ianuarii anno missionales diligentiam in orationem, studia Domini 2014. ac dominium sui ab eo adhibitam sane auxe- runt. Anno 1875 Servus Dei vestem seraphi- Angelus Card. Amato, S.D.B. cam induit atque nomen Faustinum sumpsit. Praefectus Ad professionem sollemnem et sacerdotium se paravit, in fidentem amorem progrediens + Marcellus Bartolucci erga Iesum eucaristhicis velis delitescentem Archiepiscopus tit. Mevaniensis necnon in teneram Mariae Sanctissimae de- a Secretis votionem. Die 18 mensis Septem­bris anno 1880 presbyteralem ordinationem recepit. 5. Decretum super virtutibus Venerabilis Deus disposuit fidelis servi sui vocationem Servi Dei Faustini Ghilardi non missione ad gentes esse perfecturam, sed cotidiano sui dono ipsius per ordinariae VOLATERRANA. Beatificationis et Ca- vitae conventualis observantiam ac iucundo nonizationis Servi Dei Faustini Ghilardi Sa- muneribus commissis assensu. Primum Ser- cerdotis Professi Ordinis Fratrum Minorum vus Dei, ut spiritualitate doctrinaque iuvenes (1858-1937). scholasticos Franciscanos et novicios insti- tueret, vitam suam consumpsit. Non solum «Magnum lumen, quaeso, Pater mi ac litterarum ac theologiae, sed in primis vitae Sponse, mihi concede, ut celsitudinem co- sanctae magisterio praecepta impertivit. Re- gnoscam tuam, summam parvitatem ac mise- gulamento proprio, in Propositis postea per- riam meam». fecto, omnimodo fidelis, exemplarem evasit Veluti Seraphicus Sanctus Franciscus imitandum ob assiduam orationem, humilem Assisiensis, qui in monte Alvernia perpetuo sedulitatem, apostolicum zelum, plenam ca- repetebat: «Doce me, quid sis tu et quid sim ritate erga parvulos et pauperes sollicitudi- ego» (cf. Actus Beati Francisci et sociorum nem. In compluribus libris pietatis, nonnul- eius, IX, 40), ita Servus Dei Faustinus Ghilar- lis scriptis hagiographicis et duobus maxime di, sacerdos professus Ordinis Fratrum Mino- tractatibus, quorum alteri titulus Il vero Frate rum, orationem effecit adorantis locum cum Minore, alteri vero Veni mecum del vero Fra- Domino familiaritatis. In eo verum fratris te Minore, scientiam suam spiritalem nimi- minoris, regulae observantis, paupertate lae- rum transmisit. Sic Christifideles educavit, ti, castitate clari, exemplum ad effectum est ad veram devotionem corda inflammavit, ad perductum. In hoc authentico Sancti Francisci seraphicam vocationem adimplendam fratri- filio spiritalis effigies, harmonica et ascetica, bus Franciscanis tutam expertamque ascesim ad corpoream, verecundam et comem, con- indicavit. gruebat. Servus Dei viva humilitatis, simpli- Cum missio in Terra Sancta vel in Albania citatis, alacritatis, amabilitatis, patientiae, re- fieri semel non potuit, Frater Faustinus utpote verentiae et oboedientiae sane fuit synthesis. verum apostolum domi se gessit. Magno cum Ille in oppido Plebe ad Nebulam, dioece- zelo pastoralem operam multifariis, videlicet sis Pisciensis ac provinciae Pistoriensis, die parochos adiuvando, iuvenes catechizando, 6 mensis Maii anno 1858 est natus eidemque, sermones ad populum habendo, sodalibus ad baptismalem fontem ducto, nomen Villel- religiosis exercitia spiritualia tradendo, ca- mus Iacobus est inditum. Parentes, coniuges tholicas consociationes fovendo, sane nava- bonae famae, humanitatis rudimentis ac fidei vit. Tertium Ordinem Franciscalem promovit christianae illum imbuerunt. Anno 1867 Ser- nencnon Opus a Sancti Antonii Patavini pa- vus Dei Confirmationis sacramentum recepit ne nuncupatum pro pauperibus. Opportuna atque, in festo SS. Corporis Christi anno 1870 scripta typis edita, quibus proelium contra celebrato, ad Primam Communionem est ad- blasphemias strenue commisit, in vulgus pro- missus. Ecclesiam paroecialem, ubi parvus pagavit. ministrans liturgicum ad altare servitium pra- In conventibus Sancti Romani, Sancti Cer- estabat, assidue frequentabat. Ex audita soda- bonii, Iaccherini, Fucechii, Montis Calvarii lis cuiusdam Societatis Iesu concione sacrae ac, praesertim, Sancti Vivaldi circumfudit­ vocationis germen in illo est ortum. Autumno actuositatis odorem maximeque suarum vir- anno 1870 Villelmus Collegium seraphicum tutum, poenitentiarum,­ continuatae Sanctis- Iaccherini est ingressus. Ardentes spiritus simi Sacramenti adorationis. Illud Evangelii: 116 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

«Oportet semper orare» in vita sua ita adim- Angelus Card. Amato, S.D.B. plevit, ut ipse totus oratio fieret (cf. Th. a Praefectus Celano, Vita secunda Sancti Francisci, LXI, + Marcellus Bartolucci 95) . Dicebat: «Qui multo orat, celeriter et be- Archiep. tit. Mevaniensis ne sanctificatur» atque adhuc: «Simul ac di- a Secretis vinus amor anima potitur, eandem purificat, transformat, elevat, ad tantum heroismum 6. Ponens in Causa Ven. Servae Dei Marga- aptam efficit ut altissima humanae sapientiae ritae a Sacro Corde nominatur consilia confundat». In extremis vitae temporibus cruciatus est Congregazione plurimis morbis, qui tamen eum quominus delle Cause dei Santi tum consilia ac benedictiones largiri tum con- fessiones audire pergeret non impedierunt. Prot. N. 1544-10/13 Die 25 mensis Octobris anno 1937 in Domino pie obdormivit et sepultus est in cappella de GAUDISIENSIS. Beatificationis et Canoni- Monte Sion nuncupata, ubi conventuale San- zationis Servae Dei Margaritae a Sacro Corde cti Vivaldi coemeterium exstat. Iesu(in saeculo: Virginiae De Brincat) Funda- Ob eximiam Servi Dei sanctitatis famam, tricis Sororum Franciscalium a Corde Iesu. a die 16 mensis Iulii anno 1963 usque ad di- em 21 mensis Octobris anno 1967 apud Cu- Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- riam Episcopalem Volaterranam celebratus nis Servae Dei Margaritae a Sacro Corde Iesu est Processus Informativus, cuius auctoritas (in saeculo: Virginiae De Brincat), Fundatricis et vis iuridica decreto die 24 mensis Ianuarii Sororum Franciscalium a Ss.mo Corde Iesu, anno 1992 a Congregatione de Causis Sancto- suo indigeat Ponente, Rev.mus P. Ioannes Io- rum agnitae sunt. sephus Califano, Generalis Ordinis Positione confecta, disceptatum est, iuxta Fratrum Minorum, ab hac Congregatione de consuetudinem, an Servus Dei more heroum Causis Sanctorum petit ut, ex Patribus eidem virtutes christianas exercuisset. Die 26 men- Congregationi praepositis, Ponentem praefa- sis Octobris 2012 habitus est Congressus Pe- tae Servae Dei Causae eligere ac deputare be- culiaris Consultorum Theologorum prospero nigne dignetur. cum exitu. Patres Cardinales et Episcopi in Haec Congregatio, attentis expositis, pre- Sessione Ordinaria diei 4 mensis Februarii an- cibus annuit, et Em.mum ac Rev.mum Domi- no 2014, cui egomet ipse Angelus Cardinalis num D. Iacobus S.R.E. Cardinalem Harvey, Amato praefui, professi sunt Servum Dei vir- Ponentem Causae Beatificationis et Canoniza- tutes theologales, cardinales iisque adnexas in tionis eiusdem Servae Dei, omnibus cum iu- modum heroum exercuisse. ribus et facultatibus necessariis et opportunis, Facta demum de hisce omnibus rebus elegit et nominavit. Contrariis non obstantibus Summo Pontifici Francisco per infrascriptum quibuslibet. Cardinalem Praefectum accurata relatione, Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Sanctitas Sua vota Congregationis de Causis gregationis, die 11 mensis Novembris A.D. Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno 2013. die declaravit: Constare de virtutibus theolo- galibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum Angelus Card. Amato, S.D.B. in proximum, necnon de cardinalibus Pruden- Praefectus tia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Faustini + Marcellus Bartolucci Ghilardi, sacerdotis professi Ordinis Fratrum Archiepiscopus tit. Mevanien. Minorum, in casu et ad effectum de quo agitur. a Secretis Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum 7. Ponens in Causa Servi Dei Faustini Ghi- Summus Pontifex referri mandavit. lardi nominatur

Datum Romae, die 7 mensis Februarii a.D. Prot. N. 1031-15/13 2014. VOLATERRANA. Beatificationis et Ca- E POSTULATIONE GENERALI 117 nonizationis Servi Dei Faustini Ghilardi Sa- Beatificationis et Canonizationis eiusdem Ser- cerdotis Professi Ordinis Fratrum Minorum vae Dei, omnibus cum iuribus et facultatibus (1858-1937). necessariis et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non obstantibus quibuslibet. Cum Causa Beatificationis et Canonizationis Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- Servi Dei Faustini Ghilardi, sacerdotis professi gregationis, die 9 mensis Decembris A.D. Ordinis Fratrum Minorum, suo indigeat Ponen- 2013. te, Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Po- stulator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, Angelus Card. Amato, S.D.B. ab hac Congregatione de Causis Sanctorum Praefectus petit ut, ex Patribus eidem Congregationi pra- epositis, Ponentem praefatae Servi Dei Causae + Marcellus Bartolucci eligere ac deputare benigne dignetur. Archiepiscopus tit. Mevanien. Haec Congregatio, attentis expositis, preci- a Secretis bus annuit, et Ex.mum ac Rev.mum Dominum D. Laurentium Chiarinelli, Episcopum emeri- 9. Ponens in causa Beati Ludovici a Casau- tum Viterbensem, Ponentem Causae Beatifi- rea nominatur cationis et Canonizationis eiusdem Servi Dei, omnibus cum iuribus et facultatibus necessari- Prot. N. 232-41/92 is et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis non obstantibus quibuslibet. NEAPOLITANA. Canonizationis Beati Datum Romae, ex aedibus eiusdem Congre- Ludovici a Casaurea (in saeculo: Archangeli gationis, die 27 mensis Novembris A.D. 2013. Palmentieri) Sacerdotis professi Ordinis Fra- trum Minorum Fundatoris Congregationis Angelus Card. Amato, S.D.B. Sororum Franciscalium a Sancta Elisabetha, Praefectus vulgo Bigie.

+ Marcellus Bartolucci Cum Causa Canonizationis Beati Ludovici Archiepiscopus tit. Mevanien. a Casaurea (in saeculo: Archangeli Palmentie- a Secretis ri), Sacerdotis professi Ordinis Fratrum Mi- norum, Fundatoris Congregationis Sororum 8. Ponens in Causa Servae Dei Clara a Con- Franciscalium a Sancta Elisabetha, vulgo Bi- ceptione nominatur gie, suo indigeat Ponente, Rev. mus P. Ioan- nes Iosephus Califano, Postulator Generalis Prot. N. 1822-9/12 eiusdem Ordinis, ab hac Congregatione de Causis Sanctorum petit ut, ex Patribus eidem OXOMENSIS-SORIANA. Beatificaztionis Congregationi praepositis, Ponentem praefati et canonizationis Servae dei Clarae a Con- Beati Causae eligere benigne dignetur. ceptione (in saeculo: Clarae Sánchez García) Haec Congregatio, attentis expositis, preci- Monialis professae Ordinis Sanctae Clarae. bus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Domi- num D. Ioannem Franciscum Girotti, O.F.M. Cum Causa Beatificationis et Canonizatio- Conv., Episcopum titularem Metensem, Po- nis Servae Dei Clarae a Conceptione (in saecu- nentem Causae Canonizationis eiusdem Beati, lo: Clarae Sánchez García), Monialis professae omnibus cum iuribus et facultatibus necessari- Ordinis Sanctae Clarae, suo indigeat Ponente, is et opportunis, elegit et nominavit. Contrariis Rev.mus P. Ioannes Iosephus Califano, Postu- non obstantibus quibuslìbet. lator Generalis Ordinis Fratrum Minorum, ab Datum Romae, ex aedibus eiusdem Con- hac Congregatione de Causis Sanctorum petit gregationis, die 18 mensis Martii A.D. 2014. ut, ex Patribus eidem Congregationi praeposi- tis, Ponentem praefatae Servi Dei Causae eli- Angelus Card. Amato, S.D.B. gere ac deputare benigne dignetur. Praefectus Haec Congregatio, attentis expositis, preci- bus annuit, et Exc.mum ac Rev.mum Domi- + Marcellus Bartolucci num D. Antonium Stankiewicz, Episcopum Archiepiscopus tit. Mevanien. titularem Novapetrensem, Ponentem Causae a Secretis 118 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

10. Notitiae particulares * 21 gennaio, virtù eroiche della Serva di Dio Maria Benedetta Arias, Fondatrice delle 1. Consulta medica Suore Ancelle di Gesù nel Sacramento; na- ta a La Carlota di Rio Cuarto (Córdova, Ar- Il 16 gennaio 2014 i periti medici della gentina) il 3 aprile 1822 e morta a Buenos Congregazione riuniti in Consulta hanno nuo- Aires (Argentina) il 25 settembre 1894; vamente preso in esame la presunta guarigione * 4 febbraio, virtù eroiche del servo di Dio miracolosa attribuita all’intercessione del Be- Faustino Ghilardi, (al secolo: Guglielmo ato Ludovico da Casoria, sacerdote professo Giacomo), sacerdote professo dell’Ordine dell’Ordine dei Frati Minori, riconoscendone dei Frati Minori; nato a Pieve a Nievo- all’unanimità l’inspiegabilità scientifica. le (Italia) il 6 maggio 1858 e morto a San Vivaldo di Montaione (Italia) il 25 ottobre 2. Congressus Peculiaris Theologorum 1937; * 18 febbraio, virtù eroiche della Serva di Nel corso del quadrimestre gennaio–aprile Dio Clara della Concezione (al secolo: 2014 si sono svolti i seguenti Congressi dei Giovanna della Concezione Sánchez Gar- Rev.mi Consultori Teologi: cía), Monaca professa dell’Ordine di Santa * 9 gennaio 2014, Congresso peculiare su- Chiara; nata a Torre de Cameros (Logroño, lla vita e le virtù del Servo di Dio Rafael Spagna) il 14 febbraio 1902 e morta a Soria Almansa Riaño, sacerdote diocesano, già (Spagna) il 22 gennaio 1973; appartenente all’Ordine dei Frati Minori, * 15 aprile, circa il miracolo attribuito nato a Santa Fe di Bogotá il 2 agosto 1840 e all’intercessione del Beato Ludovico da morto a Bogotá il 28 giugno 1916; Casoria (al secolo: Arcangelo Palmentieri), * 13 febbraio, Congresso peculiare sulla vita Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati e le virtù del Servo di Dio Marcello Labor, Minori e Fondatore della Congregazione sacerdote diocesano, nato a l’8 lu- delle Suore Francescane Elisabettine det- glio 1890 e ivi morto il 29 settembre 1954; te Bigie; nato a Casoria (Italia) l’11 marzo * 6 marzo, Congresso peculiare sull’asserita 1814 e morto a Napoli (Italia) il 30 marzo guarigione miracolosa attribuita 1885. all’intercessione del beato Ludovico da Casoria (Arcangelo Palmentieri), sacerdote 4. Promulgatio Decretorum professo dell’Ordine dei Frati Minori, nato a Casoria (Italia) l’11 marzo 1814 e morto a In successive udienze private concesse a Napoli (Italia) il 30 marzo 1885; Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale * 8 aprile, Congresso peculiare sulla vita e le Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congre- virtù del Servo di Dio Antonio Seghezzi, gazione delle Cause dei Santi, il Santo Padre sacerdote diocesano, nato a Premolo (BG) Francesco ha autorizzato la pubblicazione di il 26 agosto 1906 e morto a Dachau il 21 alcuni decreti relativi a cause di beatificazione maggio 1945. e Canonizzazione della Postulazione generale dei Frati Minori. Precisamente: 3. Congregationes Ordinariae * il 27 gennaio 2014, il decreto riguardante le virtù eroiche della Serva di Dio Marghe- Gli Eminentissimi Cardinali e gli Eccel- rita del Sacro Cuore (al secolo: Virginia lentissimi Vescovi della Congregazione delle De Brincat), Fondatrice delle Suore Fran- Cause dei Santi, riuniti in differenti Sessioni cescane del Cuore di Gesù; nata a Kercem, Ordinarie nel quadrimestre gennaio- aprile nell’Isola di Gozo (Malta) il 28 novembre 2014, hanno espresso il loro voto in merito alle 1862 e morta a Victoria, nell’Isola di Gozo seguenti Cause: (Malta) il 22 gennaio 1952; * 21 gennaio, virtù eroiche della Serva di Dio * lo stesso 27 gennaio, il decreto riguardante Margherita del Sacro Cuore di Gesù (al se- le virtù eroiche della Serva di Dio Maria colo: Virginia De Brincat), Fondatrice delle Benedetta Arias, Fondatrice delle Suore Suore Francescane del Cuore di Gesù; nata Ancelle di Gesù nel Sacramento; nata a La a Kercem, nell’Isola di Gozo (Malta) il 28 Carlota di Rio Cuarto (Córdova, Argentina) novembre 1862 e morta a Victoria, nell’Isola il 3 aprile 1822 e morta a Buenos Aires (Ar- di Gozo (Malta) il 22 gennaio 1952; gentina) il 25 settembre 1894; E POSTULATIONE GENERALI 119

* il 7 febbraio, il decreto riguardante le virtù della Congregazione delle Suore Frances- eroiche del servo di Dio Faustino Ghilardi, cane Elisabettine dette Bigie; nato a Caso- (al secolo: Guglielmo Giacomo), sacerdote ria (Italia) l’11 marzo 1814 e morto a Napo- professo dell’Ordine dei Frati Minori; nato li (Italia) il 30 marzo 1885. a Pieve a Nievole (Italia) il 6 maggio 1858 e morto a San Vivaldo di Montaione (Italia) 5. Varia il 25 ottobre 1937; * il 3 aprile, il decreto riguardante le virtù Il 12 febbraio 2014, con l’invio del Sup- eroiche della Serva di Dio Clara della plex libellus a Sua Eccellenza Reverendissima Concezione (al secolo: Giovanna della Mons. Domenico Angelo Scotti, Vescovo di Concezione Sánchez García), Monaca pro- Trivento, si è dato avvio alla Causa di Beati- fessa dell’Ordine di Santa Chiara; nata a ficazione e Canonizzazione del Servo di Dio Torre de Cameros (Logroño, Spagna) il 14 Vittorio Cordisco, sacerdote diocesano e febbraio 1902 e morta a Soria (Spagna) il fondatore della Congregazione delle “Sorelle 22 gennaio 1973; Francescane della Carità”, nato a Montefalco- * il 15 aprile, il decreto riguardante il mira- ne nel Sannio il 5 novembre 1908 ed ivi morto colo attribuito all’intercessione del Bea- il 12 febbraio 1974. to Ludovico da Casoria (al secolo: Ar- cangelo Palmentieri), Sacerdote professo Fr. Califano Giovangiuseppe dell’Ordine dei Frati Minori e Fondatore

E “SERVITIO PRO DIALOGO”

Encuentro de la Comisión Internacional del È vero che mentre gli uomini creati a im- “Servicio para el diálogo ecuménico, inte- magine di Dio e pregano Dio, i cristiani prega- rreligioso y cultural” no in Dio. Lo Spirito di Dio intercede in loro Jerusalén, 24-28.02.2014 e dà loro la grazia di diventare costruttori di pace. Nello spirito d’Assisi molti si ritrovano 1. Crónica per pregare il Dio unico e prendono coscien- za che questi incontri devono cambiare il loro Del 24 al 27 de febrero de 2014, se ha re- sguardo sull’altro e su Dio. Molti autori hanno unido en Jerusalén, acogidos por la Custodia sottolineato il pericolo di confusione o relati- de Tierra Santa, el encuentro anual de la Co- vismo che esiste per la gente, per questo moti- misión Internacional OFM del Servio para el vo una riflessione teologica si impone . dialogo ecuménico, interreligioso y cultural. Due grandi tendenze si verificano nella El encuentro, al que han participado una Bibbia. La prima è aperta alle altre religioni veintena de frailes, ha tenido esta vez un carác- e chiede il rispetto per i cananei, la seconda ter eminentemente interreligioso. A tal fin se invece rifletta una chiusura. han celebrado encuentros con representantes del judaísmo y así como con la comunidad is- 1. Apertura agli altri nella Bibbia lámica. También ha habido oportunidad de co- La Bibbia racconta che Abramo ha accet- nocer mejor el mosaico religioso que abraza la tato la benedizione di Melchisedec, un sacer- Tierra Santa, Egipto y Siria, y se han conocido dote pagano, e gli ha pagato la decima (Gen iniciativas cristianas, religiosas, académicas y 14). Abramo ha benedetto Ismaele, nato da socioculturales que intentan abrir puentes de Agar, l’egiziana. Praticando l’ospitalità verso confianza en el diálogo interreligioso, en el stranieri egli ha ricevuto la visita degli angeli contexto complejo de Oriente Medio, también (Eb 12). Ha comprato da un Ittita la grotta di entre las comunidades cristianas. Mackpelah per seppellire sua moglie Sara. El encuentro se ha querido orientar como Giuseppe venduto agli Ismaeliti (Gen 37, una peregrinación cristiana a la escucha de la 28) in Egitto ha sposato la figlia di un sacer- fe de las gentes, a la escucha de las Sagradas dote egiziano Asenet (Gen 41,45). Mosè, edu- Escrituras, escuchando el latir de los lugares cato alla corte egiziana, ha sposato Sipora, la santos de esta tierra, marcados por el paso de figlia di un sacerdote madianita (Es 2,16-22), la presencia reveladora de Dios en la historia, poi una donna cushita, non ostante la critica presencia que hemos celebrado en la liturgia. della sorella Miriam (Nm 12.1), Davide aveva Fruto de este encuentro, la Comisión quiere un generale Ittita nel suo esercito. Salomone compartir un mensaje de confianza, convenci- ha ricevuto la regina pagana di Saba accet- dos desde nuestra identidad franciscana de que tando i suoi doni. Aveva sposato molte donne es posible el encuentro, la convivencia y el diá- straniere e permetteva loro di rendere un culto logo entre los creyentes, en definitiva que es po- fuori di Gerusalemme. Naaman un siriano è sible la bendición de la paz, porque Dios habla stato guarito dal profeta Elia. Balaam, il pro- misteriosamente al corazón de cada hombre en feta del re di Moab Balak è considerato come la experiencia religiosa de cada persona. un profeta da Israele. I suoi oracoli hanno una dimensione messianica. Ester sposa il re per- 2. Relazioni siano Assuero e salva il suo popolo. Giona fu mandato a Ninive per predicare ai pagani che Il Dialogo interreligioso nella Bibbia accettarono il suo messaggio. Il libro di Ruth mette in evidenza che la nonna del re Davide Con la mondializzazione le società diventa- fosse una moabita chiamata Ruth. Ciro il re di no sempre più pluraliste. Tutti i figli di Abra- Persia che ha permesso ai deportati ebrei di ri- mo vogliono imitare il loro padre che parlava tornare a casa, viene chiamato il “mio messia” con Dio. (Is 45,5). Nel tempio di Gerusalemme, il cor- 122 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 tile dei gentili, permetteva ai pagani di pregare tenza di Gesù verso la regione di Tiro (eis). E e di fare offerte al Dio di Israele. Nella festa una donna pagana che con il suo atteggiamen- delle capanne i sacerdoti immolavano 70 sa- to ha costretto Gesù ad aprirsi alle necessità crifici per i 70 popoli della terra (Succot 55b). dei pagani. Se accettiamo che la personalità di Il sommo sacerdote indossava un mantello blu Gesù si è formata progressivamente, dobbia- con 70 sonagli d’oro puro e melograni di bis- mo ammettere che l’incontro con la Cananea so per ricordare tutti i popoli della terra che è stato decisivo. secondo Genesi 10 erano 70 e portava il petto- Per Mc e Mt dopo il dialogo con la Cananea rale con 12 pietre preziose per ricordare le 12 Gesù fa la seconda moltiplicazione dei pani tribù d’Israele. per i pagani con 7 cesti di pani che rimangono, 7 essendo il simbolo della città pagane con il Vangeli consiglio dei 7 saggi. Dopo aver dato il pane Il Vangelo di Mt racconta che i magi, sa- agli Ebrei da anche il pane ai pagani, perché di cerdoti di una religione astrale, sono venuti a due popoli vuole fare un solo popolo di figli di Betlemme, dopo la nascita di Gesù. Gesù stes- Dio. Questa è l’interpretazione di Giusto Bar- so ha accolto i pagani, la donna sirofenicia, e saba, pubblicato nella PO 41. dei centurioni romani. A proposito di uno di Nel vangelo di Gv Gesù passa in Samaria questi, ha detto che non ha trovato una fede e presso il pozzo di Giacobbe discute con una cosi grande in Israele. donna. Ora le Samaritane erano considerate Nella tradizione giudaica le case dei pa- come impure dal momento della loro nascita gani erano considerate impure (Gv 18,28; At (Kuthim 1,1). La barriera geografica cultura- 10,28, Oholot 17,7). Le terre dei pagani erano le e religiosa viene superata. Parlare con una considerate impure (Oholot 18,9; J. Pesahim donna in pubblico era motivo di sorpresa an- 6b). Secondo il trattato Sabbat 46a Jose ben che per i discepoli. Gesù prende l’iniziativa Joezer prese questa decisione. C’è una pagina del dialogo e chiede da bere alla donna. Nono- del Nuovo Testamento che merita attenzione: stante la prima reazione negativa, Gesù con- la guarigione della figlia di una donna cana- tinua la discussione e gli farà una rivelazione nea, cioè pagana. Abbiamo la versione di Mar- sul culto spirituale, anzi trasforma la donna in co 7,24-30, la più antica, e quella di Matteo missionaria. Massimo di Torino nel suo Di- 15,21. In Matteo che scrive per gli Ebrei, Gesù scorso 22 fa queste considerazioni: “La donna dice che è stato mandato per le pecore perdute intanto lasciò la brocca, andò in città e disse della casa di Israele. Egli rifiuta di guarire una alla gente: ‘Venite a vedere un uomo che mi pagana in un primo tempo. In Mt 10,5 Gesù ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse aveva chiesto ai discepoli di non andare da pa- il Messia?’”«L’acqua spegne un fuoco acceso, gani e dai Samaritani. Pero Gesù era andato l’elemosina espia i peccati» (Sir 3,29): l’acqua nelle regione di Tiro e Sidone, la Fenicia, terra è paragonata alla misericordia . Ma come l’ac- pagana. qua viene da una sorgente, devo cercare la sor- In Marco e in Matteo il contesto è quello gente della misericordia. L’ho trovata nel pro- della discussione sulle leggi di purità giudai- feta : «È in te la sorgente della vita, alla tua lu- che che Gesù capovolge. Gesù continuando la ce vediamo la luce.» (Sal 35,10). È lui che nel sua rivoluzione nel campo delle leggi di pu- Vangelo chiede l’acqua della samaritana... Il rità rituale decide di andare nella zona di Ti- Salvatore chiede l’acqua alla donna e finge di ro, terra impura dove non si può adorare Dio. avere sete per distribuire agli assetati la grazia Entrato in una casa non voleva che alcuno lo eterna. La sorgente, infatti, non poteva avere sapesse. Ma non poté restare nascosto. La pro- sete e colui nel quale è l’acqua viva non poteva vocazione della donna cananea costringe l’uo- bere l’acqua inquinata di questa terra. Cristo mo Gesù formato dal Giudaismo e dalla sue aveva sete? Sì, aveva sete, non dell’acqua de- leggi di separazione a prendere coscienza della gli uomini, ma della loro salvezza; aveva sete, dimensione universale del Regno. Gesù come non dell’acqua della terra, ma della redenzione gli Ebrei chiama i pagani i cani (Midrash dei del genere umano. Cristo, che è la sorgente, Salmi 4,11; GenR 81; ExR 9). Dopo l’incontro seduto al pozzo, fa scaturire miracolosamente con la Cananea Gesù ritorna a Tiro, va a Sido- nello stesso luogo l’acqua della misericordia; ne e nella Decapoli (Mc 7,31). Il suo apostolato una donna che aveva già sei amanti è purifica- con l’annuncio del Regno non è più limitato a ta dal fiotto di un’acqua viva. Quale ammira- Israele. In Mc 7,24 l’autore indica solo la par- zione: una donna leggera, che viene al pozzo E SERVITIO PRO DIALOGO 123 di Samaria, se ne torna casta dalla sorgente di del libro di Ruth e di Giona protestano contro Gesù! Venuta a prendere l’acqua, riparte con questa riforma. L’esperienza dell’esilio a ba- la virtù. Confessa subito i peccati ai quali Gesù bilonia è stata benefica per loro. Gli ha fatto allude, riconosce Cristo e annuncia il Salvato- scoprire l’esistenza di gente che non pensa co- re. Lascia lì la brocca; al suo posto riporta in me loro. L’esilio, ricordiamolo, significava la città la grazia; alleggerita del suo peso, vi tor- perdita delle strutture e costringeva a ritornare na ricolma di santità… Quella che era arrivata all’essenziale. Quando il giudaismo sarà con- peccatrice ritorna profetessa». frontato all’ellenismo si ritrovano questi due atteggiamenti. Mentre i Maccabei resistono Atti all’ellenismo, gli antiocheni preferiscono l’as- Secondo At, Pietro ha accettato un centu- similazione. rione romano nella comunità cristiana. Paolo Il filosofo Bergson diceva che ogni religio- nei suoi viaggi missionari dichiara a Listra che ne ha due poli: uno statico (la legge) e uno di- Dio ha lasciato testimoni dappertutto. Nelle namico (i profeti). Ogni tanto è l’uno e l’altro sue missioni si rivolge prima agli Ebrei nelle che domina. sinagoge, e quando viene rigettato si rivolge È la paura del futuro che ci costringe a dia- ai pagani. Paolo felicita gli Ateniesi di essere logare ed aprirci al dialogo interreligioso? Ge- religiosi e avere un altare al Dio ignoto. Tutti sù continuamente ripete: “Non abbiate paura”. questi testi fanno vedere che c’era un atteggia- L’apertura allo spirito è una sfida e un’oppor- mento positivo verso le religioni stranieri. Da tunità. Le religioni non sono costruzioni ter- notare che il nome primitivo del cristianesimo minate, ma devono vissute come delle vie che era “il cammino” (la via, At 22, 4; 24,14). significa che devono continuare a camminare. È da ricordare che tutte le religioni hanno pre- 2. Chiusura so la regola d’oro: “Non fare agli altri ciò che Altri passi biblici esprimono un rifiuto e non vuoi che sia fatto a te”. una avversione verso la religioni pagane. I Ci sono diversi modi di capire il dialogo profeti condannano la divinità di Baal (il pro- interreligioso: il primo modo sottolinea che feta Elia arriva a massacrare i loro sacerdoti). fra le diverse religioni c’è una somiglianza, La conquista della Terra Santa in Jos 10-11 addirittura una paternità profonda, tutte hanno non rispetta le popolazioni cananee. Altri te- il senso del sacro, utilizzano il linguaggio mi- sti proibiscono agli Ebrei di compromettersi tico, danno importanza a dei riti e fanno atten- con i culti pagani che chiamano abominazione zione all’etica. In questa prospettiva dialogare e prostituzione. Sap 13 ridicolizza le divinità con un’altra religione significa scoprire in essa straniere. Daniele alla corte del re di Babilo- quello che ha in comune con le altre e ritrovar- nia rifiuta il cibo e le bevande dei pagani (Dn si se stessi in essa. 1,8). Questa corrente finirà nel fariseismo che Un’altra reazione insiste, al contrario, sulle insiste nella purità della terra e l’interdizione differenze tra le diverse religioni. Che hanno di sposare donne samaritane. in comune il buddismo, l’Islam e gli animisti Nella Chiesa primitiva si ritrovano queste africani? Parlare in questi casi di religioni non due tendenze: mentre i giudeo-cristiani voglio- indica nessuna parentela. Dialogare in questo no imporre la circoncisione e la pratica della contesto significa incontrare uno straniero. Se legge, gli ellenisti e Paolo sono per l’apertura non si parla della stessa cosa, non c’è niente da verso il mondo pagano. Ed è la via dell’apertu- ricevere dall’altro. Ma importa porre le fonda- ra fatta da Paolo che dominerà. menta di una coesistenza pacifica e una forma di rispetto. Il dialogo interreligioso si limita al 3. Importanza dell’esperienza campo civico sociale e non a nessuna dimen- C’è opposizione o contraddizione in que- sione spirituale. La paura del relativismo, in sti due seri di testi? Questi testi devono esse- questo caso, ritorna continuamente. re datati perché non sono contemporanei. Il Esiste un terzo modo di capire la religione. giudaismo ha conosciuto un periodo di aper- Essa non si caratterizza con i riti o fedi, ma con tura dopo l’esilio di Babilonia quando è stato una preoccupazione per una ricerca del senso confrontato con altre religioni. Dopo il ritorno della vita e dei valori ultimi. La spiritualità non dell’esilio Esdra e Neemia vogliono una rifor- rappresenta un edificio di dottrine o di prati- ma rigida chiedendo a quegli che hanno spo- che, ma una ricerca del senso della vita e delle sato donne straniere di rimandarle. L’autore interrogazioni esistenziali che conosce ogni 124 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 uomo. Dialogare con l’altro consiste a condi- what I had seen myself and on what people videre le sue domande e interrogarsi sulla sua had shared with me. However, I also drew on a scelta personale, anche senza voler cambiare paper of H. E. Mgr Hanna Golta, Auxiliary of di via. the Coptic Catholic , at that time An- Il cristianesimo ha conosciuto, con il Va- tonios Naguib, who was not yet Cardinal, a pa- ticano II e con l’incontro d’Assisi, la grande per entitled Les chrétiens d’Orient et l’Islam, apertura che alcuni hanno voluto contestare. Il presented during the colloquium held in Par- mondo postmoderno lascia l’uomo con i suoi is in May 2006 to celebrate the 150 years of dubbi e le sue incertezze. La Chiesa ha sempre l’Oeuvre d’Orient. I have updated these reflec- affermato che la verità è sinfonica e che esi- tions to some extent in the light of the events stono i semi del verbo in tutte le culture e in that have taken place and are still taking place tutte le religioni. È urgente raccogliere questi in Egypt. semi. L’incontro del Consiglio mondiale delle Chiese e del Pontificio Consiglio del Dialogo 1. The relative strength of the two communi- interreligioso a Bose nel 1997, arrivò a questa ties conclusione: “Noi vediamo la preghiera inter- It is never easy to give accurate statistics. religiosa come una condivisione nel gemito di Estimations vary considerably. Can one trust tutta la creazione che anela alla pienezza della Wikepedia? In fact its sources would appear to salvezza e della liberazione, prendendo parte be reliable, since for demography the article on al gemito dello Spirito. Lo Spirito ci sostie- Egypt is basing itself on the publications of the ne nella nostra debolezza poiché non sappia- Egyptian State Information Services. Accord- mo come pregare. La preghiera interreligiosa ing to this source in 2006, the year I arrived in è una espressione del riunirsi dei figli di Dio Egypt, the total population was 72,798,000. I dispersi. È condivisione del cammino comune left in October 2012, and the statistic for 2013 verso la pienezza del regno di Dio. Pregare in- gives a total population of 84,314,000. The sieme è un invito all’amicizia, a condividere la increase is considerable, mainly due it would realtà di un Dio che ama tutti gli uomini. È un seem to advances in medical care and to im- invito a entrare nel mistero di Dio che è al di proved agricultural productivity. là di ogni comprensione umana” (Pontificium It should be remembered that, although Consilium pro Dialogo interreligiones, Pre- Egypt is a large country, it is mostly desert. ghiera interreligiosa, 1998, p. 240). Consequently the population is chiefly con- Il dialogo (Dia-logos) deve portarci a ri- densed within a small strip along the Nile, cercare insieme punti comuni che la ragione, widening out in the Delta area. Where there is il logos, possono trovare cercando la verità, water, the soil is fortunately very fertile. che per i cristiani è Gesù. Per i francescani l’e- With regard to the size of the religious com- sempio di San Francesco che va a trovare il munities, different sources give different an- Sultano d’Egitto, che preferisce il dialogo alla swers. NationMaster.Com states that 91% of violenza dei crociati resta un modello e una the population is Muslim, but it also quotes an- ispirazione. Questa intuizione è più grande di other source, Islamic World.Net which would tutte le istituzioni. push this figure up to 94%, leaving only 6% for Christians (people of other religions, in- Fr. Frédéric Manns, OFM cluding the miniscule Jewish community, are a negligible quantity). The CIA source esti- Christian-Muslim relations in Egypt mates Muslims at 90%, the Coptic Orthodox at 9% and other Christians at 1%. The Italian Introduction branch of Aid to the Church in Need, in its I arrived in Egypt as nuncio on 25 April 2005 report on religious liberty in the world, 2006, which happened to be Shamm al-Nasim, put Christians in Egypt at 15%, which at pres- the Spring Feast. After less than a year, I was ent would amount to about 12,000,000. The invited to a meeting of the ROACO in Rome figure of 6% was often quoted by government to speak about Christian-Muslim relations in sources, whereas the press usually spoke about Egypt. What I shall share with you this morn- 10%, and other people questioned, especially ing is based on the reflections I presented on Christians, would push the number up to 15% that occasion. They were necessarily sketchy, or even 20%. and somewhat impressionistic, drawn from It is possible that the higher figures include E SERVITIO PRO DIALOGO 125

Egyptian passport holders who are resident in one bishop each (apart from the Chaldeans other countries, particularly in the USA, Can- who have an administrator). ada and Australia, but also in Latin America, The fact of the division is mentioned to in the UK and in Italy, where there are Cop- underline the importance of ecumenical rela- tic communities, both Orthodox and Catholic. tions which would need to accompany efforts During his long patriarchate, Pope Shenouda towards interreligious dialogue. It is worth III appointed many Coptic Orthodox bishops noting that the present Coptic Orthodox Pope, for the diaspora, whereas the Catholics have Tawadros, is much more ecumenically minded some parishes but do not as yet have bishops than his predecessor. in the diaspora. One factor to be taken into account in 2. The Catholic contribution to Egyptian so- weighing the relative strength of the two com- ciety munities is that of unity or its absence. Prac- The influence of the Catholic communi- tically all Muslims in Egypt belong to Sunni ties in Egypt has been and still is far greater Islam, though there are some Egyptians who than mere numbers would suggest, probably profess to be Shi’ites (it could be remembered around 250,000 all told. This is due to the net- that the Fatimid Caliphate, which established work of schools, activities in the field of health Cairo and also al-Azhar, was Isma’ili Shi’ite). care and social development, and, on the part These Shi’ites have never been given permis- of individuals, the contribution to culture and sion to have a mosque of their own. The strong the arts. It is through this outreach of the vari- Sunni character of Islam in Egypt does not ous Catholic communities, whether diocesan mean that all Muslims are ideologically unit- or religious, that relations with Muslims are ed, far from it. As can been seen from recent established. events, there is considerable friction between Catholic schools provide education to ma- those who belong to the Muslim Brothers or ny Muslims, and it would seem that the ethos who are favourable to this tendency, or con- of these schools is much appreciated. In some fraternity as it is often but perhaps incorrectly schools, besides the formal religious instruc- termed, and those who are radically opposed tion which is given separately for those be- to it. There have also been protests about un- longing to each religion, there is a cours de vie, authorised fatwa-s given by preachers on cable or moral education, where themes which inter- television (the Islamic equivalent of tele-evan- est all young people can be discussed. Some gelists). Yet there is a fundamental unity, with schools have scout or guide troops to which the official line being a moderate form of Sun- both Christians and Muslims belong, though ni Islam, which al-Azhar is striving to uphold. they also have movements of a spiritual nature This contrasts with the divided state of which are only for Christians. Christianity. Though, as has been said already, Often those in the higher ranks of the ad- the Orthodox Copts form the vast majority of ministration are past pupils of these highly Christians – so much so that the newspapers reputed schools. At my first meeting in the tend to speak not about Muslims and Chris- Foreign Ministry with the department head for tians but about Muslims and Copts - the other Europe, where the conversation was in French, churches should not be forgotten. There is the two of the assistants were called in, both men. Greek Orthodox Patriarchate of Alexandria The head of the department said, jokingly, that and All Africa, which though not strong in they were in constant rivalry because one was Egypt is a missionary Church spreading in Af- a product of the Jesuits and the other of the rica. There are the Armenian Orthodox. There “Frères”, the de la Salle Brothers. There are is the Anglican/Episcopalian Church, and the generally good relations with the parents who various Protestant Churches, twenty-seven of are often past pupils themselves. It has been which are federated under one leader. Then said, though, that more difficulties arise be- there are the Catholic Churches of seven dif- tween Christians and Muslims in the schools ferent rites: The Catholic Copts who are the than say ten or fifteen years ago. This is prob- most numerous, the Greek Catholics, the Ma- ably due to the increasing islamisation of so- ronites, the Syrian Catholics, the Chaldeans, ciety, even among the new rich who have per- the Armenian Catholics and the Latin Catho- haps been influenced by the Wahhabi current lics. The Catholic Copts have a Patriarch and of Saudi Arabia. seven eparchies, whereas the other rites have The services that Catholics provide, to the 126 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 poor and the destitute, are highly appreciated. instrumental in organising a meeting between A number of the dioceses have structures for Catholic and Muslim university students. It social action and development work. On a na- was not without difficulty that the Muslim stu- tional scale Caritas Egypt offers its services to dents, both male and female, managed to get all and enjoys a good reputation in government permission to attend the meeting. It was, how- circles. I had occasion to attend a meeting on ever, quite successful, and the Association of AIDS awareness programmes in which a num- Catholic Youth of Egypt continued to organise ber of imams took part. The Association of meetings with Muslims from time to time. Upper Egypt for Education and Development, Mention should be made of the dialogue a Catholic association founded some seventy between al-Azhar and the Holy See. A joint years ago and run by lay people, provides edu- committee was established in 1998 and sub- cation for Muslims as well as Christians. I had sequently an annual meeting was held, alter- occasion to attend a celebration in one of the nately in Cairo and Rome. After the visit of schools of the Association near Luxor where Pope John Paul II to al-Azhar in the year 2000, the local authorities were present in force. these annual meetings were always held on At a higher level, the Institut Dominicain or around 24 February, the date of his visit. d’Etudes Orientales (IDEO), with its rich li- Unfortunately, because of a misunderstand- brary and excellent facilities, provides a place ing over statements made by Pope Benedict of encounter with Muslim students. The stu- XVI, the meetings were suspended. It is to be dents who use the library are not only wel- hoped that they will start up again, following comed but also assisted in their research. In the personal letter that Pope Francis addressed some cases this research is on Christian topics. to Sheikh al-Azhar. The Dominicans sent a young Azhari student It should not be thought that al-Azhar is to consult me because he was preparing a dis- against dialogue with Christians. Dr Ahmad sertation on John Paul II. The Centre d’Etudes al-Tayyib, when he was appointed Sheikh Orientales Chrétiennes, under the responsibil- al-Azhar, set up what he called the bayt al- ity of the Franciscans of the Custody of the A’ila, the household of the family. This was a Holy Land, to some degree plays a similar meeting of religious leaders, both Muslim and role. One of the Friars is teaching Latin to re- Christian, in order to study and to try to pre- search students, since they need this language vent sectarian violence. to have access to some of the ancient Chris- In line with this effort, the Anglican com- tian sources. This library is also very rich in its munity in Egypt has initiated an exchange holdings, but the physical plant would need to programme for imams and . The Imam- be renovated. There is also a need for the staff Exchange is an interfaith initiative to be reinforced. which aims to facilitate mutual understanding between priests and imams, setting the prec- 3. Formal dialogue edent for peaceful relationships between Mus- While the structures of the Church offer the lims and Christians. possibility of an ongoing dialogue of life, there The following is the report given in the An- would seem to be little formal dialogue taking glican Diocesan Newsletter: place. The association al-Ikhâ’ al-dînî, Reli- “The desired outcomes [of the Exchange gious Fraternity, was officially recognized in programme] are that each participating imam 1978 (though its roots go back to an earlier as- and priest would: sociation, Ikhwân al-Safâ’, which was active • Build a lasting friendship with a religious from 1941 to 1953). Periodically meetings are leader from the other faith. held in which a Christian or a Muslim deliv- • Increase knowledge about the commonali- ers a talk, followed by discussion. The meet- ties and differences. ings close with a prayer that has been specially • Remove the negative stereotypes of the oth- composed for the Fraternity. During Ramadan er’s faith. al-ikhâ’ al-dînî organizes an iftâr. The same • Increase knowledge of interfaith co-opera- is done by the Commission for Justice and tion, and examples of successful initiatives. Peace, and on this occasion there is usually an • Gain a fuller understanding of the other’s exchange on some current topic. religion and history. On one occasion the Movement for Catho- • Implement inter-faith initiatives in his local lic Students, an international organisation, was community. E SERVITIO PRO DIALOGO 127

• Become an ambassador of peace in his lo- gime, when such acts of violence were con- cal community, and share his knowledge sidered by the authorities to be the work of and experience with others. unbalanced people, which was what happened The project aims at reducing religious ten- very often, the Christians felt that their case sion through practical dialogue. The need for was not being heard properly. They were often dialogue has become more critical after the 25 forced to take part in reconciliation meetings, January 2011 Revolution because of the inter- where they always felt that the other party religious strife leading to incidents of tragic was favoured. Christians were demanding sectarian violence including the burning of true process of law. Another frequent com- churches and numerous clashes. plaint of Christians was when Christian girls The project started with 20 imams and 20 were inveigled into marriage with Muslims priests who plan to meet over four weekends and became cut off from their families. Here this year. The project will be run over three again the local authorities were considered to years, with a new group each year.” be taking insufficient interest and not giving This, to my knowledge is the most ambi- adequate help. tious, and most successful, dialogue so far. The real feeling of frustration, however, Some Christians take part in the meetings lies elsewhere. It is the result of disguised dis- of the Association of Arab Philosophers, un- crimination (une discrimination larvée) which der the chairmanship of the noted Egyptian means that Christians feel the way is blocked scholar Hassan Hanafi. The Catholic partici- ahead of them. They have difficulties in find- pants are in fact non-Egyptians, though they ing work, unless they go into private business have been living in Egypt for many years and or are exercising liberal professions. There is have become part of the Egyptian scene. Fr little opportunity for promotion in the army Christian Van Nispen, sj, whose deterioration or in administrative services, though there are in health has forced him to return to his coun- exceptions. It is hard to penetrate political cir- try of origin, the Netherlands, and Fr Giuseppe cles. In the autumn of 2005 only one Christian Scattolin, mcci, who is still in Egypt, have was elected to parliament. This led to Presi- both dedicated their lives to the study of Islam. dent Mubarak, who had ten seats in his power As a result of their knowledge they have both of appointment, giving half of them to Chris- been invited at times to speak at al-Azhar or in tians, including one Catholic. different universities. There is a need for oth- This lack of opportunity was one of the rea- ers, especially Egyptians, to follow their lead. sons that young Christians joined with young Muslims in the initial revolution that led to 4. A sense of frustration the downfall of Mubarak. On this occasion If there is little willingness on the part of the Coptic Orthodox Christians went against local Christians to engage in formal dialogue the advice of Pope Shenouda. The revolution with Muslims, it is perhaps because they feel was not religious in any way, but was advocat- frustrated. The official line, taken by people ing equal opportunity, freedom of speech, and in authority, whether Christians or Muslims, is justice within the society. This first revolution that the relationship between the two commu- created a power vacuum which led the army nities is a harmonious one: “We are all Egyp- to step in. The army, however, wished to hand tians; we have been one people for centuries.” over to civilian rule, which it did following the It would be wrong, to my mind, to speak parliamentary elections, the election of Presi- about persecution, for there is freedom of wor- dent Morsi and the approval of a new constitu- ship (though not freedom of belief, allowing tion. one to change one’s religion – or at least to The domination of the Islamists, in particu- change from Islam to Christianity). Churches lar the Muslim Brothers, who were more con- are well frequented, though it is not easy as cerned with placing their own people in key yet to obtain permission to build a new church positions than in setting the economy right, led or to make necessary repairs to existing build- to serious opposition, not only on the part of ings. There are indeed outbreaks of violence, Christians, but from the majority of the pop- and this violence has become more frequent ulation. Christians were able to take a larger since the resignation of Hosni Mubarak, first part in the revision of the Constitution and it is of all, and then following the deposition of to be hoped that they will play a constructive Mohammad Morsi. Under the previous re- part in the forthcoming presidential and par- 128 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 liamentary elections. Of course, the support in Alexandria, the Anna Lindh Foundation, they have shown for Marshal Sisi may be held to promote exchanges between countries on against them by the Islamists. both sides of the Mediterranean. Christians could be encouraged to become involved 5. Serious consequences in its activities. In this context of cultural The consequences of the uncomfortable sit- dialogue, mention must be made of the uation that Christians have found themselves Catholic Office for the Cinema, run by the in are very serious. There is the temptation to Franciscan Fathers (and for a long time run leave the country. Where the Holy Family fled by the late Fr Joseph Mazloum). The annual into Egypt for the sake of security, now there festival organised by the Office, with “Os- is a flight out of Egypt, at least for those who cars” allocated to the most worthy Egyp- have the possibility of pursuing their educa- tian film, and to the best actor and actress, tion or of finding employment abroad. This brings Christians and Muslims together in a deprives society of the Christian elements truly joyful atmosphere. that could bring it the values of the Kingdom. • The Catholic schools have been and still are There would be a need to help the members a wonderful contribution to Egyptian soci- of the Christian communities to deepen their ety. There would be a need to extend this to understanding of and appreciation for the mis- university level. Ways could be sought out sion of Christians in the Arabo-Muslim soci- for creating spaces where Christians and ety of today. This is a message that the Assem- Muslims can come together to discuss is- bly of has not ceased to give. It was sues and continue their religious and moral also the message of the Synod for the Church education together. in the Middle East, and the subsequent Apos- • Exchanges between Catholic universities in tolic Exhortation Ecclesia in Medio Oriente, different parts of the world and some of the but the reception of this message by the people Egyptian universities could prove useful. is not easy. More use could be made of the bursaries For those who stay in the country there is offered by the Nostra Aetate Foundation, another temptation, that of cultivating a siege set up by the Pontifical Council for Inter- mentality. This is perhaps stronger among the religious Dialogue. These bursaries are of- Orthodox Copts, with their veneration for the fered to non-Christian students who wish early martyrs and the history of the monaster- to deepen their knowledge of Christianity ies as strongholds of resistance against Islam. in Catholic universities in Rome. This is a Yet it would seem to appear also in the behav- way of developing valid dialogue partners iour of other Christians. Social life revolves for the future. around the Church clubs, and there would • Greater effort is needed to prepare people seem to be little socialising with Muslims. Nor for the task of cultural and interreligious is there any real interest in Islam, so the road to dialogue. This means encouraging some a deeper dialogue is psychologically blocked, younger members of the clergy and of the yet such a dialogue could help to reinforce the various religious communities, both men conviviality which is desired. and women, to dedicate themselves to a se- rious study of Islam and the arabo-muslim 6. Some suggestions heritage. If the Christian message is to be Let me end with a few tentative sugges- presented to this society there is a need for tions towards improving the relations between people who, in the words of Mgr Golta, Christians and Muslims in Egypt. can express the true meaning of “the Word • One wonders whether it would not be pos- became flesh” and who can engage in de- sible to put a greater emphasis on cultural velopment work without setting aside their dialogue. The Nobel Prize winner, Naguib faith or neglecting the message of the Gos- Mahfouz, died some years ago. Christians pel. could possibly take a larger part in the ef- forts to build on his legacy. The Barcelona Conclusion process has emphasised the importance of Let me borrow again from Mgr Golta for the dialogue of civilisations (or the alliance the conclusion to these brief reflections. of civilisations as the Spaniards prefer to “We must deepen interreligious dialogue at term it). A special institute has been set up all levels, and not only at the intellectual and E SERVITIO PRO DIALOGO 129 theological level. We have to discover God in fundamental laws that govern, wherein differ- others, discover God through our differences. ent groups clash (religious, social , economic, This requires on our part great humility, the fundamentalist , etc...). Egypt, for example, capacity to listen to the other, to be patient has been engaged in a painstaking process of also. Even more, it requires of us that we be revising its constitution. It is not simply writ- solidly rooted in prayer, with great trust and ing a text, but to define it, to pronounce defini- faith in the One who has said: “I am with you tively and without coercion of any kind, what until the end of time”, and who also said to us: and how they want it to be. It is interesting to “All flesh will see God’s salvation.” note that this sometimes troubled process is not an academic exercise left to a select few, + Michael L. Fitzgerald, M. Afr. but is involving entire populations. This makes it vastly more complicated and complex, but in Inter-religious dialogue at my view no less important. We are thinking, a radical change in the Middle East in the case of Egypt, of the clash between re- ligious and moderates so heavily involved in For several years, the Middle East and the scene over the past two years and that has North Africa, or more generally the Arab led to a reflection on the constitution and the world, is almost exclusively at the internation- identity of the country in a way never seen in al centre stage. the past. It is not an academic exercise, but a Not only has the Middle East returned to the broad popular involvement and certainly prob- forefront of the news but now also to the great lematic, but also revolutionary: it is the first concern of many. Egypt, Israel and Palestine, time that an entire population is involved in a Libya, Syria and several other Arab coun- process so important. There will be some in- tries, are at the center of a profound change; fluence from different lobbies, which are in- unexpected and still with unclear perspectives evitable, but I do not think it is appropriate to . The foundation of stability of the past forty attribute to them excessive power. The masses years that had characterized relations (or non- have played a fundamental role. relationship ) in these countries is definitively Many analysts have pointed out that this over and a new equilibrium is expected, not period of reconstruction and redefinition has necessarily negative, but undoubtedly a source actually led to a decline of life in these coun- of concern, especially for the small Christian tries, which instead of blooming in the Spring, community. is returning to the cold winter. Initially what has been dubbed ‘the Arab A clear sign of the decline compared to the Spring ‘ had aroused much enthusiasm: the beginning of the Spring is in the persecution of public squares saw the fall of dictators who Arab Christians who have become the victims reigned for decades, and finally the people, the in recent months, and the consolidation of Is- young people in particular, were the focus of lamic movements and parties – some very ex- their countries’ destiny and become the mak- tremists – on the public stage. The relationship ers of history. Everyone, regardless of their with the Christian minority, in fact, has been affiliations, are participating at this important strongly challenged by forms of persecution moment. and exploitation of various kinds. That brief moment of euphoria, however, If at first, all alike found themselves in the was followed by the current period – less glo- streets to challenge the dictator, now there is rious and uplifting but certainly decisive – that division and accusation of each other between of reconstruction. Dictators have fallen or will Christians and Muslims, between religious fall or at least if they remain in power, will and non-religious, and so on. clash with a completely new reality that will The desire for change united them, but – be challenging: a desire for change at all costs, predictably – in defining what is meant con- even if contradictory and unclear. This is espe- cretely for change, resulted in differences and cially so in Syria, where its collapse or at least sometimes irreconcilable viewpoints. its upheaval of a power system, with all its di- The main concern right now is exactly at verse plots, is not in our interest to analyze. this delicate position in which the Christian This process necessarily leads to the need communities find themselves and the fear of for the reconstruction of their country: the the rise to power of Islamist parties in different sense of belonging, its social dynamics and the countries that are more or less fundamentalist. 130 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

The two aspects are related to one another. An their hearts and their roots in the Middle East. Islamist party in power frightens the Christian Each of these faiths had its share of divisions community: what rights has a non-Muslim, and lively internal developments: Sunnis, Shi- what kind of citizenship can be guaranteed, ites, Christians, Orthodox, Coptic, Syriac, and what type of participation in public life is pos- many other communities have sprung up over sible? the centuries, making the Middle East the only These questions are now central to the con- one of its kind in the world, a place of co-exis- cerns of entire religious communities through- tence, even if not always easy. out the Middle East. Within the Christian com- To the religious affiliations are also added munities exists a growing tension, regretting social and cultural affiliations. Faith is not only perhaps from lost guarantees, to the tempta- a personal religious experience, but is also the tion to emigrate. definition of a personal and social identity. Re- In my opinion, the rise to power of Islamic ligion is crucial , both in the structural sense, regimes is inescapable. The previous regimes and in a historical, cultural and human sense. It that have collapsed, did not allow for several is rare to find lay elements, in the sense intro- decades a chance for the birth and develop- duced by Western modernity, whereby church ment of internal opposition. In Arab countries, and state are kept separate and where faith is we cannot expect a form of Western democra- only an aspect more or less relevant to social cy. Not yet, at least. The only forms of associa- reality. In the Middle East, where all cultural tion permitted in these countries were religious and religious aspects are represented, religion ones. Moreover, Islam has been the reference penetrates all areas of daily life, both public point for all those movements which, though and private which it permeates deeply. So in a different way from each other, intended most of the population continues to adjust and to express criticism of the incumbant regimes. mark their existence on the basis of a consoli- Therefore that the Islamic parties will come dated religious ethos, typical of the sense of to power was and is inevitable. The question belonging to various groups and deeply inter- rather concerns the type of regime: will they nalized by the members of each community. be moderate or very fundamentalist Islamic The religious component is almost always an regimes? One has to wait for a slow natural essential element in the construction of per- evolution from within so that these countries sonal identity and tends to express itself in would acquire truly open social dynamics and certain specific traits, distinct and recurring, full equality. including for example, active participation in The attitude towards Christians – the weak- ritual prayer and celebrations, the manner of est part of the social community inasmuch as it dressing, the choice to wear and exhibit ob- is a minority – is the litmus test for understand- jects and symbols specific to one’s belief, the ing the nature of the regimes and the current choice of the names of children. In addition, perceived instability within its society. each individual receives at birth a number of The persecution of Christians suggests identities to which there is a code that defines weak regimes; it suggests fear and instabil- the faith of his/her membership. It therefore ity in daily social relations, a lack of territo- becomes an integral part of his civilian iden- rial control and abuse by the local authorities. tity: each is defined and considered a Chris- We must not, however, deny the existence of tian, Jew or Muslim-regardless of whether he increasingly strong fundamentalist and closed is an active practitioner or not. Finally, to the movements, like the Salafis, who with their religious authority are delegated many aspects easy answers to complex problems, always at- of life in the country. A significant example is tract a majority of the population, especially in that of marriage: there are no civil marriages. rural areas. Marriage is always religious with significant But in order to understand more fully the social consequences. nature of the relations between the different Religious affiliation, then, in addition to religious communities in the Middle East, it defining itself per se, defines one in relation to is necessary to start from their historical and others. One’s own religious and social experi- social context. ence defines also one’s relationship to others Much more than in Europe, the Middle East at a personal and social level. Two inhabitants has always been a melting pot of religious dif- of Jerusalem, despite having the same citizen- ferences. Judaism, Christianity and Islam have ship, if they belong to two different religions, E SERVITIO PRO DIALOGO 131 will have two absolutely different ways of re- Today, the commitment to dialogue touch- acting to common problems and will respond es new frontiers and sees an opening up to in two completely different social models. more positive opportunities; but it also must One may in fact be an atheist, but nevertheless contend with increasingly numerous press- remains Jewish, Christian or Muslim. ing problems, such as those relating to the It is clear then that we can not speak of a fu- achievements of science and technology, to ture secular Middle East or of positive secular- the defense of the sanctity of human life and its ism, as was suggested some time back during dignity, to the affirmation of justice, peace and the Synod of the Middle East proclaimed by freedom, to human rights, to the safeguarding Pope Benedict XVI. of creation: all these being issues that involve It should rather speak of full citizenship. ethical implications of great complexity. Dia- The challenge that these countries have, in this logue is therefore a process, a real journey of delicate phase of their construction, is exactly conscience in each one’s diversity, towards an regarding the criterion for defining the concept ideal goal and shared on issues of major im- of citizenship. portance. Inter-religious dialogue is fundamental for Inter-religious dialogue which has a goal of arriving at a common perception of such a redefining full citizenship, should be anchored definition. By inter-religious dialogue, I mean on certain criteria and models, which can be the meeting of religious communities and their summarized in the following points: leaders , from the local level, to discuss com- a. a recovery of the prophetic and educational mon and concrete problems. You can not make significance of the religious experience. It the Inter-religious dialogue on matters of faith. should not be seen primarily as a sense of But it is necessary to have dialogue between belonging, but as an experience; religious on common problems , starting from b. a reflection on the concepts of personal and the level of common humanity. If the religious socio- cultural identity and of cultural or affiliation has so important a social function in religious affiliation: Today these have a these countries and is the basis of the under- complex interpretation, pluralistic and dy- standing of relationships at all levels , then it is namic. It is no longer possible to “enclose” obvious that inter-religious dialogue acquires identity affiliation to the cultural models a fundamental role in these countries, with im- of religious communities of times past. mediate practical implications. From the dia- Christians in Israel, for example, are torn logue (or non-dialogue) between Muslim and between their identity of belonging to the Christian religious in Egypt, for example, will state of Israel which is defined as a Jewish bear (or not) an immediate reaction in relation- state, and their affiliation to the Palestinian ships and in their respective legislations. If re- identity and to their Christian faith. This af- ligion is an integral part of social life, it must filiation is complex and can not be simpli- also become an integral part in the solution to fied . It is much the same for Christians in inequalities. Egypt, Syria, Lebanon , etc...; Interreligious dialogue can be considered c. a redefinition of the boundaries regarding as a pilgrimage – indeed an invitation – to get the religio-political relationship, where dif- out of one’s own world and one’s own certain- ferent religious experiences are understood ties in order to encounter the other and his faith in the light of their cultural foundations and experience, seeking the human and spiritual value systems, rather than the perspective growth of both parties. The dialogue is a “pro- of fundamentalism and exploitation which vocation” to the exercise of historical and so- makes absolute bias of each viewpoint and cial responsibility and is “ a skill and an instru- fuel forms of misunderstanding and intoler- ment “ that must be developed and increased ance; in order to favour knowledge and reciprocal d. a deepening of the discussion of the is- understanding, especially in those contexts in sues concerning the universal dimension which different cultures and religions co-exist. of coexistence, which require the exercise Therefore, it has a strategic and practical val- of openness, peace, non-violence, the col- ue –as a means to build an alliance of loyalty laborative and constructive encounter be- and trust, “a new alliance of hope,” aiming to tween differences. In this context, it should achieve together all that the individual can not be noted in particular that the contacts be- attain alone. tween East and West can not be limited in 132 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

the economic, political, social, cultural lev- the recent events bear dramatic witness to this, els, but it is also a religious issue; but it does not have to be frightful. I do not e. a reconsideration of the values of openness want to belittle the gravity of the situation, but and interdependence, regarding not only am trying to cast a look that goes beyond the the subjects , values, peoples and states, current difficult situation especially for Chris- but also the approach to the problems of tians. In this ambit, it is important, despite our time which go beyond the boundaries everything, to search for all possible means, of countries (think of the use of media or especially for us the small Christian minority, social networks); forms of real encounters with the local people, f. a rethinking of the categories of history, with the institutions and their leaders. The de- memory, guilt , justice , forgiveness, which nouncing and the announcing of the truth of put the religious sphere in direct contact what is happening must be accompanied by with the moral, social and political citizen- the search of the relationship with each person. ship. That is the command of the Gospel of Christ. Today all this may seem utopian and unre- alistic. A few years ago even the Arab Spring Fr. Pierbattista Pizzaballa was not in the least foreseen, yet now the Custody of the Holy Land Middle East has changed dramatically. I am convinced however that the current tensions 3. Messaggio ai Frati Minori will lead to a positive development. It can- not certainly deny regressions, closures and Messaggio ai Frati Minori extremism, but the fact that these countries sul dialogo interreligioso have begun to argue and fight for the defini- tion and organization of their future remains Cinquanta anni fa Papa Paolo VI giungeva very positive in itself. The path to a peaceful in Terra Santa, nei giorni 4-6 gennaio 1964, and reconciled relationship remains far off, per affidare a Dio il Concilio Vaticano II e per but it is now more possible than ever. One inaugurare una era nuova nel campo del dialo- cannot be limited to accusing extremism, but go interreligioso ed ecumenico, che prenderà it is necessary to communicate with that part forma nei Documenti Nostra Aetate (28 otto- of the population and those movements ( and bre 1965) e Unitatis Redintegratio (21 novem- they are the majority) who nonetheless remain bre 1964). Nel prossimo mese di maggio Pa- open to discussion and dialogue. This dialogue pa Francesco intende commemorare l’evento will create over time an orientation, which can e dare così un soffio nuovo alla Chiesa, nella become common opinion, if it does not stay prospettiva dell’incontro, prospettiva rilancia- closed in academic circles but is participated ta dall’Esortazione apostolica, Evangelii gau- by different parts of society, by the media, by dium. institutions. Inserendosi nel cammino dell’Ordine dei The contemporary situation, and the even Frati Minori e secondo le indicazioni del man- more recent events that are shaking the Middle dato n. 28 del Capitolo generale d’Assisi 2009, East, make more urgent and necessary a meet- la Commissione Internazionale del Servizio ing as inclusive as possible, linked to changes per il Dialogo Ecumenico, Interreligioso e in the meaning and application of the tradi- Culturale ha avvertito la necessità di celebrare tional categories of citizenship. la sua assemblea annuale in Terra Santa, dal 24 This meeting should provide equal op- al 28 febbraio 2014, per continuare a sensibi- portunities not only to , Christians and lizzare tutti noi, Frati Minori, a questo elemen- Muslims, but also to other believers or non- to essenziale del carisma francescano: il dia- believers, on the basis of rational, ethical and logo, iniziato con l’incontro profetico di san legal argument, to which everyone can refer Francesco con il Sultano d’Egitto nel 1219 ed whether as a shared starting point, or whether oggi ancora più urgente per la globalizzazione as an ideal to be achieved by working together mondiale, che investe anche l’esperienza reli- as brothers. giosa, e per la nostra chiamata carismatica ad The reaction of Christians must be to re- una sempre nuova missione evangelizzatrice main calm and positive. It is necessary to avoid nella Chiesa. hysterical victimization or hypocritical irenics. Nella dinamica pedagogica dell’ascolto, The situation at the moment is not tranquil and che riconosciamo non facile, siamo partiti E SERVITIO PRO DIALOGO 133 lasciandoci formare dalla ricca complessità la ricchezza del carisma francescano, poiché etnica, religiosa, culturale e sociopolitica del è di grande attualità nella dinamica del dialo- mosaico costituito dai popoli della Terra San- go di fede; ad aprirsi sempre di più all’ascolto ta, Egitto e Siria. Abbiamo proseguito con una spirituale e alla conoscenza di tutti i figli di serie d’incontri informativi ed di esperienze Abramo, partendo dalla identità di Frati Mino- significative. Infatti, abbiamo visitato ad He- ri e ripensando alla sorgente della nostra spi- bron la tomba di Abramo, “padre di tutti i cre- ritualità: «i frati poi che vanno fra gli infedeli denti” (Rom 4,11), e l’Università di Betlem- possono comportarsi spiritualmente in mezzo me, uno spazio accademico d’incontro quoti- a loro in due modi. Un modo è che non faccia- diano fra musulmani e cristiani arabi; ascoltato no liti né dispute, ma siano soggetti ad ogni l’Israelita ferito a Yad Washem e le sue attese creatura umana per amore di Dio e confessino messianiche, l’Islam, nella Moschea di Omar, di essere cristiani. L’altro modo è che, quan- alla ricerca della sua vera identità in uno sce- do vedranno che piace al Signore, annunzino nario nuovo e drammatico come quello del la parola di Dio perché essi credano in Dio Medio Oriente. Le visite e gli incontri, segnati onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, da cordiale ospitalità, ci hanno tanto arricchito creatore di tutte le cose, e nel Figlio redentore proprio perché vissuti in un atteggiamento di e salvatore, e siano battezzati, e siano battez- ascolto profondo. zati, e si facciano cristiani, poiché, se uno non La Commissione ha cercato, anche, di ri- sarà rinato per acqua e Spirito Santo non può flettere sul dialogo di Gesù, il Signore, con la entrare nel regno di Dio» (Rnb 16,5-7). Samaritana pellegrinando in Samaria, al pozzo In comunione con tutta le Chiesa, che, in di Giacobbe: luogo dove Gesù ha preso l’ini- Papa Francesco, ci ricorda come sia vitale per ziativa del dialogo, non lasciandosi scorag- tutti noi il ritorno al Vangelo, vogliamo rima- giare della prima reazione negativa di quella nere in un atteggiamento di costante pellegri- donna e rivelando una verità profonda: “Dio e naggio, dal momento che in ciò che si è vissuto Spirito, i veri adoratori devono adorare Dio, ci è stata offerta la possibilità di individuare in spirito e verità” (Gv 4,24). un ponte per incontrare l’altro come fratello, Come mendicanti di senso, assetati di veri- riconoscendone la dignità; per trovare nuove tà, nutriti dalle celebrazioni liturgiche nei vari vie di giustizia e pace, spinti dalla fede e dalla luoghi biblici, i membri della Commissione, certezza che non c’è pace senza perdono. attraverso questa esperienza di formazione La Commissione ringrazia, infine, di cuore permanente, desiderano condividere il frutto la Custodia della Terra Santa che, molto at- più prezioso del loro soggiorno in quella ter- tiva in tale dialogo nella sua vita e missione ra benedetta: la consapevolezza che il dialogo quotidiana, ci ha ospitato con generosità e con è sinfonico, perché la verità è sinfonica. Una fraternità. E da Gerusalemme auspica a tutti sinfonia che ha in Terra Santa un suo stupendo i credenti in Dio e a tutti i popoli della Terra laboratorio di dialogo con tutti i credenti. Santa il dono della pace! Pertanto, vi raccontiamo la nostra esperien- za per incoraggiare tutti i confratelli a vivere La Commissione

EX OFFICIO PRO “IUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI”

Curso de JPIC en la Pontificia Universidad nas cada año. También se destaca la presencia Antonianum sexenio 2009-2015 y participación de miembros de otras congre- gaciones religiosas, laicos, y de estudiantes de Con la presente síntesis la Oficina General la PUA. de Justicia, Paz e Integridad de la Creación de Durante el curso, las mañanas son dedica- Roma quiere presentar el desarrollo del curso das a la formación específica de los animado- anual de JPIC durante el sexenio 2009-2015, res de JPIC mediante el desarrollo de temas promovido por la Dirección General de JPIC, como: los valores y la historia de JPIC; el rol en colaboración con la Pontificia Universidad del animador; JPIC en colaboración con la Antoniana. Formación; los mandatos del Capítulo general La motivación y el proyecto para realizar 2009; JPIC en la evangelización, profundiza- un curso anual de JPIC surgen a partir de los ción de los temas “Peregrinos y extranjeros” y Encuentros Continentales de JPIC realizados “Ecología en la vida cotidiana”. Igualmente, en años anteriores. El proyecto fue presentado el desarrollo de un programa de JPIC para las y aprobado en el Capítulo General de 2003. Entidades de la Orden. El primer curso anual de JPIC, sin embar- Las tardes son dedicadas al estudio y a la go, sólo tuvo lugar hasta 2007. Durante el año profundización de las materias propuestas de 2009, la propuesta del Curso Anual de JPIC acuerdo con la temática de cada año, con la fue nuevamente presentada y aprobada en el participación de algunos docentes de la Uni- Capítulo General para el sexenio 2009-2015, versidad y de profesores visitantes. Las pre- convirtiéndose en Mandato del Capítulo para sentaciones incluyen temas como: la paz; toda la Orden (Mandato 44). El curso se ofrece los excluidos; la opción preferencial por los a todos los interesados en los temas de JPIC​​, pobres; la sostenibilidad: la espiritualidad especialmente a los animadores de JPIC, y es franciscana; la Doctrina Social Católica; el presentado en las tres lenguas oficiales de la impacto de nuestro estilo de vida en el medio Orden: Italiano, Inglés y Español. ambiente y la justicia ambiental. Los debates El curso tiene lugar en la Pontificia Univer- sobre las presentaciones animan a los partici- sidad Antonianum de Roma, y es promovido pantes a reflexionar sobre las formas concretas por la Oficina general de JPIC de la Orden, de enfrentar los problemas del mundo actual. coordinado por Fr. Joseph Rozansky y Fr. Fa- A continuación presentamos todas las te- bio L’Amour, junto con el Definidor general máticas trabajadas y las fechas de cada uno de Fr. Vicente Felipe en colaboración con la Cá- los Cursos Anuales de JPIC en la PUA, duran- tedra de JPIC, coordinada por Fr. Nicola Ric- te el sexenio 2009-2015. cardi, de la citada Universidad. El propósito para establecer el curso de 2009 – Tema Principal: Justicia Ambiental JPIC en el Antonianum es el de ofrecer a los (27-30 abril) animadores de JPIC, las herramientas y la for- mación necesarias para desarrollar de la me- 27 de abril jor manera su tarea de animar y capacitar a los - Los problemas del medio ambiente. Vi- frailes en los temas de justicia, paz e integridad sión panorámica (calentamiento global y cam- de la Creación, en la Orden, dentro y fuera de bio climático, el agua, la energía, alimentos y la Iglesia, y en la medida de lo posible, promo- agrocombustibles, la biodiversidad, los resi- ver la participación de los laicos comprometi- duos): F. O’Conaire ofm. dos y de los movimientos sociales, contribu- - Causas de la crisis ecológica y conflictos yendo así a la construcción de una sociedad por los recursos: Prof. A. Masullo. más pacífica, justa y solidaria. - San Francisco, la Escuela franciscana y Los participantes son, en su mayoría, frailes la ecología (Presupuestos del carisma francis- de las diversas provincias OFM del mundo, y cano: expropiación, pobreza, restitución, el otro la participación promedio es de unas 30 perso- y las criaturas como don): J.B. Freyer, ofm. 136 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

28 de abril 2010 - Tema Princial: Resolución de Con- - La creación en la Biblia y la teología cris- flictos: Paz Y Fraternidad tiana (mensaje bíblico y visión teológica des- (13-23 de abril) de un punto de vista histórico): Simone Mo- randini. I Parte - Por otro modelo de desarrollo: La dimen- 13 de abril sión ecológica del desarrollo en la DSI. - El producto de la justicia será la paz (Is - Estilos de vida responsables: Prof. S. Mo- 32,17): prof. M. Cucca, ofmcap, PUA randini. 14 de abril 29 de abril - La antropología franciscana como funda- - Legislación internacional sobre medio mento de la paz: Prof. J.B. Freyer, ofm, PUA ambiente: Bernd Beermann, ofmcap./F.I. 15 de abril - Trabajo de advocay: Bernd Beermann, - De la antropología al bien común: más ofmcap. / F.I. allá de la relacionalidad del Homo Oecono- - Talleres (3 horas): comienzan con 40 mi- micus: Prof. N. Riccardi, ofm, PUA nutos de exposición por parte de un experto; 16 de abril después proporciona preguntas para el trabajo - El desarrollo, nuevo nombre de la paz: los de grupo: implicaciones para las personas in- principios fundamentales de la doctrina social dividuales, dentro de las comunidades y Con- de la Iglesia: Prof. S. Magazzini, ofm, PUA gregaciones religiosas, para el compromiso en 19 de abril la sociedad. Estos talleres, junto al profundizar - Ecología humana y conversión ecológi- el análisis de cada tema, tienen por objeto bus- ca: la Iglesia frente al desafío antropológico y car alternativas de vida y propuestas de acción ecológico: Prof. P. Etzi, ofm, PUA a nivel personal, comunitario y de creación de redes sociales para el cambio social. La tarde II Parte termina con una puesta en común para com- 20 de abril partir la reflexión y las decisiones. - La resolución ética de los conflictos: Prof. Temas: J. Fernández, director del Centro por la Paz • Calentamiento global y cambio climá- Baketik tico. 21 de abril • Energías tradicionales y energías lim- - Las raíces bíblicas de la no-violencia: pias. Prof. G. Proietti e M. Bersani. Prof. C. Di Sante, biblista. 30 de abril - Facerem misericordiam como camino ha- Talleres (3 horas): comienzan con 40 mi- cia la paz: Prof. J.B. Freyer, ofm, PUA. nutos de exposición por parte de un experto; 22-23 de abril después proporciona preguntas para el trabajo - Talleres sobre resolución de conflictos. de grupo: implicaciones para las personas in- Asamblea para evaluación y trabajo futuro. dividuales, dentro de las comunidades y Con- gregaciones religiosas, para el compromiso en 2011 - Tema Princial: El uso ético de los Re- la sociedad. Estos talleres, junto al profundizar cursos Ambientales y Económicos (3-13 de el análisis de cada tema, tienen por objeto bus- mayo). car alternativas de vida y propuestas de acción a nivel personal, comunitario y de creación de I Parte: redes sociales para el cambio social. La ma- 3 de mayo ñana terminará con una puesta en común para - Recursos ambientales, financieros y huma- compartir la reflexión y las decisiones. nos. Una visión general: Prof.ssa Monica Di Temas: Sisto • Agua (Suor Prof.ssa Tiziana Longhita- 4 de mayo no, Urbaniana di Roma). - Economía y Antropología: Una relación fun- • Alimentos y agrocombustibles (Prof. damental: Prof. Nicola Riccardi OFM, PUA. S. Mansini, Università Tor Vergata). 5 de mayo Trabajo para el futuro: ¿En qué y cómo - Las estructuras de pecado: Vicente Felipe nos podemos organizar para un trabajo en red OFM, Oficina JPIC. (Coordina F. O’Conaire, ofm). 6 de mayo - El concepto de fraternidad franciscana uni- EX OFFICIO PRO JUSTITIA, PACE ATQUE INTEGRITATE CREATI 137 versal para hoy: Johannes B. Freyer OFM, 23 de abril PUA. - Sesión de integración y compartir de ex- 9 de mayo periencias de los participantes. - Desarrollo integral: el nuevo nombre de la II Parte - Trabajo por la Reconciliación y sus paz: Helen Alford O.P. efectos II Parte 24 de abril 10 de mayo - Doctrina y acción de la Iglesia para la - Economía y misión en la vida consagrada Promoción de la Paz: P. Paulo Cesar Barajas hoy: Rufus Whitley, OMI. Garcia (Consejo Pontificio para la Justicia y la 11 de mayo Paz); Dr. Christine Jeangey (Consejo Pontifi- - Inversión ética: un instrumento para la cio para la Justicia y la Paz). ciudadanía socialmente responsable: Seamus 25 de abril Finn, OMI - Aspectos sicológicos de la Reconcilia- 12 de mayo ción. Dimensiones personal, interpersonal y - Comercio justo y solidario como estilo de comunitaria: Toni Harris OP (Animadora In- vida: Francisco O’Conaire, OFM. ternacional de JPIC de las Dominicanas) 13 de mayo 26 de abril Panel: Mesa redonda: Nuevas experien- - “Religioso” Meditación sobre Resolución cias: de conflictos y la Construcción de una cultura - Consumo responsable (Francesco Gesual- de la Paz. Contribución de Caritas y la Comu- di, Centro nuovo modello di sviluppo). nidad de San Egidio: Anna Maria Graziano, - Información alternativa (Paolo Beccega- Caritas Italia; Dr. Claudio Mario Betti, Comu- to, Caritas Italiana). nidad de San Egidio. - Microcrédito en India (Sr. Valsa Joseph, 27 de abril FMM). - Experiencia de Franciscans International - Banco ético (Mauro Meggiolaro). - Sesión de integración y evaluación del curso 2012 - Tema Princial: Paz y Reconciliación (17 al 27 de abril) 2013 - Tema Princial: Como creyentes frente al Desarrollo Sostenible (9-19 de abril) I Parte: Aspectos Hermenéuticos de la Paz 17 de abril I Parte - Diferentes modos de entender y conseguir la 9 de abril paz a través de la historia: Prof. Ángel Cordo- - De “Río 92” al “Rio +20” y al “Congre- villa Pérez (Universidad Pontificia de Comi- so de los Pueblos”: Hno. Bernd Beermann, llas, Madrid). OFMCap.(Comisión JPIC OFM Cap.). - Algunas ideas acerca de la paz a partir de 10 de abril diferentes clases de violencia: Dr. Paolo Bec- - Desarrollo económico y desarrollo soste- cegato (Oficina Nacional de Caritas Italiana). nible. La superación de una antinomia tradi- cional: Prof. Nicola Riccardi, OFM - Pontifi- 18 de abril cia Università Antonianum. -Una aproximación política y económica a la 11 de abril paz: Dr. John Katunga Murhula (Consejero - Economías emergentes y desarrollo sos- Técnico para la Construcción de la Paz y la tenible: una perspectiva del Sur: Prof. Moema Justicia, Región Este de África, CRS). María Marques de Miranda, Brazilian Institute 19 de abril for Social and Economic Research. - Paz y Rconciliación: Consideraciones 12 de abril teológicas y franciscanas: Fr. Gianmaria Po- - Entre marginación económica y social. El lidoro, OFM (Fundador de la Asociación de proprium de la visión antropológica francis- Asís Pax International) cana: Prof. Jorge Oscar Peixoto, OFM Conv. 20 de abril - Pontificia Università Antonianum. - Desde varias realidades, peregrinos de II Parte la paz. Una aproximación interconfesional e 15 de abril intercultural a la Paz: Prof. Luigi Burigana - De la Populorum Progressio a la Caritas (Università degli Studi, Padua). in Veritate. La gratuidad como condición para 138 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 el desarrollo integral: Prof. Stefano Magazzi- versità Antonianum. ni, OFM - Pontificia Università Antonianum. 3 de mayo 16-17 de abril - Antropología franciscana: inclusión y - Workshop: cambio climático y espiritua- fraternidad Vs. marginación e individualismo: lidad: Dr. Eduardo Agosta Scarel, O. Carm. - Prof. Johannes Freyer, OFM - Pontificia Uni- Pontificia Universidad Católica Argentina. versità Antonianum. 18 de abril - Estilo de vida y la sostenibilidad en la II parte aldea global. El peregrino y el turista: Prof. 5 de mayo Martín Carbajo, OFM - Pontificia Università - Derechos humanos y espiritualidad: Dr. Antonianum. Donal Dorr - Sociedad Misionera San Patricio. 19 de abril 6 de mayo - Justicia Ambiental: Joe Rozansky, OFM - - Evangelizar en Diálogo: elementos para Oficina general JPIC. un proyecto franciscano: Prof. Sinivaldo Silva Tavares, OFM, Centro de Estudios Superiores 2014 - Tema Princial: Excluidos y derechos y Faculdad Jesuíta de Filosofía y Teología. humanos: “Hacia una Iglesia para los po- 7 de mayo bres” (29 de abril-9 de mayo) - Los excluidos como “Protagonistas”: la I parte experiencia de los movimientos sociales: Prof. 29 de abril sa. Moema María Marques de Miranda, Insti- - Excluidos y refugiados: las causas en la tuto Brasileño di Investigación Social y Eco- nueva geografía mundial: Dr. Giuseppe De nómica. Marzo 8 de mayo (Proyecto pastoral para los mi- Coordenador de la Campaña Nacional Mi- grantes y refugiados) seria Ladra, del Grupo Abele e Libera. - Consejo Pontificio de la Pastoral para los 30 de abril Migrantes e Itinerantes. - Derechos humanos: historia y perspecti- - Servicio de de los Jesuitas para los Refu- vas: Prof. Antonio Papisca - Centro de Dere- giados. chos Humanos, Universidad de Padua. 9 de mayo 2 de mayo - Etapas de trabajo y trayecto de la Ofici- - Desarrollo, economía y antropología: na general de JPIC: Fr. Joe Rozansky, OFM consideraciones para un nuevo gobernar: - Oficina general de JPIC. Prof. Nicola Riccardi, OFM - Pontificia Uni- AD CHRONICAM ORDINIS

1. De itineribus Ministri Generalis On the same day he also blessed the renovated building of St. Anthony’s Bread centre (a cen- 1.1. The Visit the Franciscan Province of St. tre in which mid-day meal is served for five , India days in a week to almost 150 needy people) Bangalore, India, 16-20.02.2014 and served the mid-day meal for the needy and the marginalized. In the evening he blessed Our Minister General, Friar Michel An- the TAALA new green-auditorium and later thony Perry OFM, accompanied by the Friar he met around 60 friars who had gathered in Mathias OFM, Definitor General, Bangalore from different parts of the Province made a fraternal visit to the Province of St. to meet the Minister General and shared his Thomas the Apostle, India on 16-20 February reflections on the importance of our identity 2014. They were welcomed by the Minister as friars minor, followed by a dialogue with Provincial, Friar Babu Jose Pamplany OFM, the friars. After that he also met the Custodi- and the Friars of the Province on 16 February al Council and shared his brotherly love and 2014 at St. Anthony’s Friary, Bangalore, in a concern. The same evening was colored and traditional Indian style. The Poor Clare Sisters beautified to honor the presence of the Minis- from different communities gathered at St. ter General and the Definitor General with the Anthony’s Friary, also gave him a warm wel- variety of typical Indian cultural dances from come with a shawl. On the same day he had South India, North India and North-East India. celebrated the Sunday at St. Antho- And they were performed by the children of ny’s Friary Church, Bangalore and the Church our own schools from North-East India, the was packed with the friars and faithful. In the inmates and members of our own Social orga- evening the Minister General together with the nizations and by our student friars. Definitor General met the Provincial Defini- Our Minister General accompanied by our tory and the Poor Clare Sisters separately and Definitor General also visited our Novitiate shared his fraternal message. House at St. Louis Friary, Palmaner, celebrat- The following day, on his way to Chun- ed Holy Eucharist and blessed and inaugurat- dale he visited the Franciscan Community at ed St. Francis Junior College on 20 February Mysore, met the friars, the Capuchins, other 2014. In the afternoon he met all the brothers religious and laity who had gathered at Atma in formation including the aspirants from Pal- Jyoti and celebrated the Holy Eucharist with maner and Umred. Before leaving Palmaner he them. In the evening he inaugurated Prakruti gave his final blessings, wished and thanked Mithra, the Animation Centre for Environ- the Minister Provincial and the entire brother- mental Consciousness and JPIC branch office hood in India for the quality time they offered. at Chundale, Kerala. On 18 February 2014 In fraternal Joy everyone in the Province morning he concelebrated the Holy Eucharist cherished the presence of the Minister General in Syro-Malabar rite along with the friars and and the Definitor General amidst them. The Parishioners at Chippilithode, Kerala. And in visit of the Minister General and the Definitor the afternoon on his way back to Bangalore he General made the young Franciscan Province visited the construction of the new philosophy in India still more vibrant in living out its Fran- house at Peravoor, Kerala. ciscan identity in minority. On 19 February 2014 our elder brother ani- mated a seminar on “Our Human, Christian Xavier Durairaj, OFM and Franciscan Identity and its Challenges 1.2. The visit to the Maltese OFM Province ….to act justly, to love tenderly and to walk humbly with your God” at St. Anthony’s Fri- The Minister General, Fr. Michael Antho- ary, Bangalore. Almost 200 Franciscans both ny Perry OFM, arrived on an Air Malta flight men and women took part in the seminar and at Lqua International airport at 13.30 hrs on got challenged with his inputs and message. Wednesday, 23rd April 2014. That evening he 140 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 presided a Con-celebration at the Poor Clares avvenuto nei giorni 20-30 gennaio 2014, pres- Monastery in St. Julians’. He also met the so la Curia generale dei Frati Minori. community of the Poor Clares and shared his views on the presence of the Franciscan Fam- Partecipanti ily in the whole world and its Charism. The day after, the 24th April 2014, in the – Ministro e Definitorio generale morning, the Minister General together with Fr. Michael Anthony Perry (Min. gen.), Fr. the Minister Provincial, Fr. Sandro Overend Julio César Bunader (Vic. gen.), Fr. Vincen- OFM, welcomed the Apostolic Nuntio to Mal- zo Brocanelli (Def. gen.), Fr. Vicente-Emilio ta and Libya, at Our Lady of the Sacred Heart Felipe Tapia (Def. gen.), Fr. Nestor Inácio Franciscan Friary in Sliema. Schwerz (Def. gen.), Fr. Francis William Wal- In the evening the Minister General presid- ter (Def. gen.), Fr. Roger Marchal (Def. gen.), ed a Con-celebration at St. Mary of the Angels Fr. Ernest Karol Siekierka (Def. gen.), Fr. Vin- Franciscan Church in Bahar ic-Caghaq, mark- cent Mduduzi Zungu (Def. gen.), Fr. Gabriel ing the 100 anniversary of the Province with Mathias (Def. gen.), Fr. Aidan McGrath (Seg. the concluding festivities. gen.). The next day, early in the morning, the Minister General was on his way to Sicily for – Ministri provinciali e Custodi another Franciscan meeting. Fr. Astijus Kungys, Prov. di S. Casimiro, Li- tuania; Fr. Bernardo de Sousa Brandão Neto, 1.3. Visita alla Fraternità “Beato Allegra” Prov. Nostra Signora dell’Assunzione, Bra- Roma, 02.04.2004 sile; Fr. Francisco Gómez Vargas, Prov. San Paolo Apostolo, Colombia; Fr. Gazmend Ti- Mercoledì pomeriggio, 2 aprile, 2014, il naj, Prov. Annunciazione della Beata Vergine Ministro generale, Fr. Michael A. Perry, ha vi- Maria, Albania; Fr. Lino Gregorio Redoblado, sitato la Fraternità Francescana Internazionale Prov. S. Pietro Battista, Filippine; Fr. Michel “Beato Gabriele Maria Allegra” di Roma ed Laloux, Prov. del Beato Giovanni Duns Sco- ha avuto un incontro formativo con i Frati che to, Francia-Belgio; Fr. Maggiorino Stoppa, frequentano studi di Master, Licenza o Dot- Prov. S. Bonaventura in Piemonte, Italia; Fr. torato in varie discipline, presso la Pontificia Juan Carlos Moya Ovejero, Prov. S. Giusep- Università Antonianum e altri centri superiori pe , Sposo della BVM, Spagna; Fr. Miljenko romani. Šteko, Prov. dell’Assunzione della BVM, Bo- Il Ministro ha voluto condividere con i fra- snia-Erzegovina; Fr. Manuel Corullón Fernán- telli alcune sfide che interpellano il presente dez, Cust. dei Santi Protomartiri, Marocco; Fr. dell’Ordine, in vista della preparazione del Joaquín Zurera, Prov. Nostra Signora della Capitolo Generale 2015. A tali sfide siamo Regola, Spagna; Fr. Felix Jungco Jr., Cust. S. chiamati a dare risposte positive attraverso Antonio di Padova, Filippine; Fr. Marcel Ba- l’approfondimento della nostra identità cari- koma, Prov. del Verbo Incarnato, Togo; Fr. smatica spirituale, ricreando la fraternità, raf- Alberto Marangolo, Prov. del Ss.mo Nome di forzando la minorità e rinnovando la forma- Gesù, Italia; Fr. Fabio Occhiuto, Prov. cala- zione in un orientamento missionario ed evan- brese dei Ss. Sette Martiri, Italia; Fr. Antonin gelizzatore più dinamico, proprio come chiede Brząkalik, Prov. dell’Assunzione della BVM, Papa Francesco nella Evangelii Gaudium. E Polonia; Fr. Cornelius Bohl, Prov. S. Elisa- questo anche in vista del 2015, dedicato alla betta, Germania; Fr. Rob Hoogenboom, Prov. Vita Consacrata. Dopo il suo intervento si è Ss. Martiri di Gorcum, Olanda; Fr. Alfonso aperto un interessante dialogo. Ha accompa- Polimena, Prov. dell’Assunzione della BVM, gnato il Ministro generale, il Segretario gene- Italia; Fr. Alfigio Tunha, Cust. del Buon Pa- rale per la Formazione e gli Studi, Fr. Vidal store, Zimbabuwe; Fr. Kamal Labib, Prov. S. Rodríguez. Famiglia, Egitto; Fr. Bruno Bartolini, Prov. bolognese Cristo Re, Italia; Fr. Inazio Della- 2. Incontro con i nuovi Ministri e Custodi zari, Prov. San Francesco di Assisi, Brasile; Roma, Curia generale OFM, 20-30.01.2014 Fr. Carlos Guillermo Paz, Prov. San Francesco Solano, Argentina; Fr. Paul Murakami, Prov. L’incontro del Ministro e Definitorio generale dei Santi Martiri del Giappone, Giappone; Fr. con i nuovi Ministro provinciali e Custodi è Francisco de Assis Paixão, Cust. S. Benedetto AD CHRONICAM ORDINIS 141 dell’Amazzonia, Brasile; Fr. Dymitr Żeglin, nei lavori di gruppo, in Assemblea e nel dialo- Vicario della Prov. dell’Assunzione della go con il Relatore. BVM, Polonia. Un pellegrinaggio nella Valle Reatina ha ca- ratterizzato la giornata del 25 maggio, mentre Agenda la giornata del 26 maggio, domenica, è stata lasciata libera. Il 20 gennaio 2014, dopo la Celebrazione delle Il giorno 27 maggio, lunedì, sono ripresi i la- Lodi e dell’Eucarestia, presieduta dal Vicario vori con la visita alle varie Segreterie e Uffici generale, c’è stata l’apertura ufficiale dell’in- della Curia generale. contro nell’Aula “Duns Scoto” con il saluto e Il 28 gennaio, al mattino, i partecipanti all’in- la presentazione dei partecipanti. Si è prose- contro hanno avuto la possibilità di riflettere guito con la Relazione del Ministro generale, sui «Progetti missionari» dell’Ordine, guidati Fr. M. Perry, approfondita nei lavori di gruppo da Massimo Tedoldi, Segretario generale per e, nel pomeriggio, in Assemblea. la Missione e l’Evangelizzazione; di ascoltare Nella mattinata del secondo giorno, 21 genna- il Vice Rettore della Pontificia Università An- io, ci sono state le relazioni di Fr. A. McGrath tonianum, Fr. Martín Carbajo Nuñez, il quale («Il Ministro provinciale e il suo Definitorio ha parlato del «Progetto di formazione cultura- alla luce della nostra legislazione») e di G. Lati le nelle Province e la PUA». La mattinata si è («Economia: criteri generali»). Nel pomerig- conclusa con l’intervento di Fr. Vicente Felipe gio, invece, i due responsabili del Segretariato sul «Progetto comunitario di vita e di missio- per la Formazione e gli Studi e per l’Evan- ne». Tutto il pomeriggio è stato dedicato agli gelizzazione e le missioni, Fr. R. Vidal e M. abbandoni nell’Ordine, prima ascoltando il Tedoldi, hanno parlato come «Formare per la Vicario generale, Fr. Julio Bunader, e poi nei missione evangelizzatrice». lavori di gruppo e in Assemblea. Il mattino del 22 gennaio è stato interamente Il penultimo giorno, 29 gennaio, è stato carat- dedicato all’ascolto del Ministro generale dei terizzato, nella mattinata dall’ascolto dell’As- Minori Cappuccini, Fr. M. Jöhri, il quale in sistente generale dell’OFS, Fr. José Antonio due momenti ha parlato de «La nuova evange- Cruz Duarte e, nel pomeriggio, dall’incontro lizzazione alla luce dell’Esortazione apostoli- personale con il Ministro generale. ca “Evangelii gaudium” di Papa Francesco» e I lavori si sono conclusi nella mattinata del 30 de «Il ruolo dei Francescani nella missione di gennaio con la verifica e con la Celebrazione Gesù». Nel pomeriggio si sono alternati i lavo- eucaristica, presieduta dal Ministro generale, ri di gruppo con quelli in Assemblea. Fr. Michael Perry. Gran parte del 23 maggio è stato dedicato all’a- scolto di Fr. V. Brocanelli, Fr. N. Schwerz, Fr. Fr. Luigi Perugini V. Felipe, Fr. R. Marchal, Fr. J. Bunader, i quali hanno presentato rispettivamente: «I do- 3. Anno della vita consacrata (2014-2015) cumenti d’animazione dell’Ordine dal Capito- lo generale 2009 fino ad oggi», il «Sussidio Gratitudine sulla nostra Identità», «Ridimensionamento e passione e ristrutturazione delle Province, «I restanti mandati del Capitolo generale 2009 riguar- Fare «memoria grata» del recente passato, danti le Province» e i «Risultati del CPO 2013 «abbracciare il futuro con speranza» e «vivere proiettati verso il Capitolo generale 2015». il presente con passione». Sono i tre obiettivi Nel pomeriggio c’è stato l’approfondimento dell’anno dedicato alla vita consacrata – che si di quanto ascoltato nei gruppi di studio e, suc- celebrerà fra novembre 2014 e novembre 2015 cessivamente, in Assemblea. – così come li ha indicati il cardinale João Il giorno 24 maggio è stato invece dedicato Braz de Aviz, prefetto della Congregazione alla conoscenza delle varie problematiche che per gli Istituti di vita consacrata e le Società di possono incontrare i Frati in difficoltà, con la vita apostolica, durante la conferenza stampa guida di un Esperto nel settore, Fr. Antonio svoltasi venerdì mattina, 31 gennaio, nella sala Scabio, Ministro provinciale della Provincia stampa della Santa Sede. veneta. Fr. Antonio, infatti, ha trattato in due L’anno della vita consacrata, ha spiegato relazioni dell’accompagnamento dei Frati in il porporato, è stato pensato «nel contesto dei difficoltà. La tematica, poi, è stata affrontata cinquant’anni del concilio Vaticano II», e più in 142 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 particolare nella ricorrenza del cinquantesimo nessuno ci ruberà la nostra speranza». Quanto anniversario della pubblicazione del ai tempi di svolgimento, l’arcivescovo José decreto conciliare Perfectae caritatis Rodríguez Carballo, segretario del dicastero, sul rinnovamento della vita consacrata. ha detto che verrà proposto al papa di dare «Riteniamo che il concilio – ha detto – abbia inizio alla celebrazione nel prossimo mese di rappresentato un soffio dello Spirito» per novembre, in coincidenza con la ricorrenza l’intera Chiesa «ma, forse in modo particolare, dell’anniversario della pubblicazione della per la vita consacrata». Allo stesso modo, il costituzione Lumen gentium, e di concluderlo porporato si è detto convinto che in questi nel mese di novembre 2015. Il presule poi cinquant’anni la vita consacrata «ha percorso ha annunciato le iniziative in programma per un fecondo cammino di rinnovamento, non l’anno. esente certamente da difficoltà e fatiche, Si svolgerà nel mese di novembre nell’impegno di seguire quanto il concilio ha l’assemblea plenaria del dicastero sul tema chiesto ai consacrati: fedeltà al Signore, alla «Il novum nella vita consacrata a partire dal Chiesa, al proprio carisma e all’uomo di oggi». Vaticano II». Sono in programma anche Il cardinale ha ricordato che l’annuncio diversi incontri internazionali a Roma, tra di questo anno speciale è avvenuto il 29 i quali: il raduno dei giovani religiosi e novembre scorso, alla fine dell’incontro del religiose, professi temporanei e perpetui con Pontefice con i superiori generali di istituti meno di dieci anni di professione; quello dei maschili. Rispondendo ad alcune domande formatori e formatrici; il congresso di teologia postegli dai religiosi, papa Francesco rivelò della vita consacrata, promosso dal dicastero che l’anno 2015 sarebbe stato dedicato alla e dall’Unione superiori generali (USG) e vita consacrata. «Accoglieva così – ha notato dall’Unione internazionale delle superiore il porporato – un suggerimento che il prefetto generali (UISG) («Rinnovamento della vita e il segretario della Congregazione per gli consacrata alla luce del concilio e prospettive Istituti di vita consacrata e le Società di vita del futuro»); una mostra su «La vita consacrata apostolica, dopo aver ascoltato tanti consacrati, vangelo nella storia umana». gli avevano presentato alcuni giorni prima, La conclusione dell’anno potrebbe essere durante un’udienza privata». Padre Spadaro ne fissata, ha detto l’arcivescovo, al 21 novembre aveva dato informazione su Civiltà cattolica 2015, a cinquant’anni dal decreto Perfectae del 4 gennaio, ricordando come il pontefice caritatis, con una celebrazione presieduta rivolgendosi ai due responsabili della dal papa. L’arcivescovo ha poi dato altre Congregazione avesse aggiunto, provocando informazioni di carattere generale fra le quali l’ilarità dell’assemblea: «È colpa loro, è una il già celebrato symposium sulla gestione dei loro proposta: quando questi due si incontrano, beni economici e patrimoniali da parte dei sono pericolosi». religiosi. Pensato per rispondere a un desiderio del papa, è stato rivolto principalmente ai No ai “profeti di sventura” superiori generali e agli economi generali e provinciali, e si è svolto nei giorni 8 e 9 marzo. Vi è piena consapevolezza della difficile Altissima la partecipazione: oltre 900 persone. situazione della vita religiosa oggi. «Ma Tra le altre iniziative, anche una catena vogliamo assumere questa crisi – ha detto il mondiale di preghiera fra i monasteri. cardinale – non come l’anticamera della morte, ma come un kairos , un’occasione favorevole Eventi e documenti per la crescita in profondità e, quindi, di speranza, motivata dalla certezza che la vita L’arcivescovo ha poi riferito che, «per consacrata non potrà mai sparire nella Chiesa, mandato del Santo Padre», sono in via di poiché “è stata voluta dallo stesso Gesù preparazione alcuni documenti, tra i quali la come parte irremovibile della sua Chiesa” revisione del documento Mutuae relationes (Benedetto XVI)». «Di fronte a tanti “profeti sui rapporti tra i vescovi e i religiosi, in di sventura” vogliamo rimanere uomini e collaborazione con la Congregazione dei donne di speranza; una speranza che non vescovi. La domanda di revisione era già si basa sui nostri “carri e cavalli”, cioè sulle emersa in sinodo una decina d’anni fa. Si nostre forze, sui nostri numeri, ma su Colui nel avvia inoltre l’attualizzazione dell’istruzione quale abbiamo riposto la nostra fiducia. In Lui Verbi sponsa, che si occupa dell’autonomia AD CHRONICAM ORDINIS 143 e della clausura delle suore interamente di gioia. Non siamo chiamati a compiere gesti contemplative. Oggetto di critiche per la epici né a proclamare parole altisonanti, ma sua rigidità, al documento è stato spesso a testimoniare la gioia che proviene dalla contestato il fatto che non fosse nato con la certezza di sentirci amati, dalla fiducia di collaborazione attiva delle suore di clausura. essere salvati». Da qui nasce l’insistenza del Il presule si è quindi detto fiducioso che in papa ad accettare e sperimentare la tenerezza tempi brevi verrà conclusa l’elaborazione del di Dio. «Ci chiama a fermare la nostra anima documento sulla vita e la missione dei religiosi sul fotogramma di partenza: “La gioia del fratelli e delle linee guida e orientamenti sulla momento in cui Gesù mi ha guardato” ad gestione dei beni. Così come è in fase finale la evocare significati ed esigenze sottesi alla stesura di un testo sulla vocazione e missione nostra vocazione… Nell’esperienza della dei fratelli appartenenti agli istituti laicali. vocazione è proprio Dio il misterioso soggetto Durante l’anno, ha detto mons. Rodríguez di un atto di chiamata». «Il papa ci chiede di Carballo, «si attende dal Santo Padre una rileggere la nostra storia personale e verificarla nuova costituzione apostolica sulla vita nello sguardo di amore di Dio, perché se la contemplativa al posto dell’attuale Sponsa vocazione è sempre sua iniziativa, a noi si Christi promulgata da papa Pio XII nel 1950». addice la libera adesione all’economia divino- A margine della conferenza stampa, sono umana, come relazione di vita nell’agape, state fornite ai giornalisti alcune informazioni cammino di discepolato, “luce sul cammino riguardanti situazioni particolari di alcune della Chiesa”». congregazioni religiose, fra cui i legionari di Cristo e i francescani dell’Immacolata. Lettera circolare Porta la data del 2 febbraio la prima di alcune «lettere circolari» con cui la Nell’attuale condizione i movimenti Congregazione dei religiosi accompagnerà il necessari sono quelli verso l’interiorità e la cammino dell’anno della vita consacrata. Sono spinta ad uscire dall’autoreferenzialità. Il una trentina di cartelle edite dalla Libreria primo ci fa giungere al volto di Gesù Cristo. Il editrice vaticana. Porta il titolo Rallegratevi secondo ci decentra, ci apre agli altri, ci fa andare ed è rivolta «ai consacrati e alle consacrate. alle periferie geografiche ed esistenziali. La Dal magistero di papa Francesco». Si propone tensione richiede l’inquietudine della ricerca, di avviare «una riflessione condivisa, mentre l’inquietudine della verità, l’inquietudine si offre come semplice mezzo per un leale dell’amore. Solo in questa fedeltà gioio sa e confronto fra Vangelo e vita. Questo dicastero kenotica ci si apre all’attitudine profetica e a introduce così un itinerario comune, luogo di sperimentare la fraternità come sostegno al riflessione personale, fraterna, d’istituto, in proprio sì al Vangelo. cammino verso il 2015, anno che la Chiesa La seconda parte della lettera circolare è dedica alla vita consacrata». È diviso in due all’insegna della consolazione. «In un mondo parti: «Rallegratevi, esultate, sfavillate di che vive la sfiducia, lo scoraggiamento, la gioia», «Consolate, consolate il mio popolo». depressione, in una cultura in cui uomini e Gioia e consolazione sono termini che donne si lasciano avvolgere dalla fragilità e vengono spesso usati nel magistero di papa dalla debolezza, da individualismi e interessi Francesco e rispondono all’esigenza di non personali, ci è chiesto di introdurre la fiducia rimanere prigionieri dei «profeti di sventura», nella possibilità di una felicità vera, di una valorizzando un passaggio critico ma non speranza possibile, che non poggi unicamente privo di fecondità come l’attuale. Ambedue sui talenti, sulle qualità, sul sapere, ma su Dio. le parti cominciano con una riflessione biblica A tutti è data la possibilità di incontrarlo». «Il per poi riprendere suggestioni e indicazioni fantasma da combattere è l’immagine della dal magistero pontificio. vita religiosa come rifugio e consolazione «Non c’è santità nella tristezza» ha detto davanti a un mondo esterno difficile e Francesco parlando ai novizi e alle novizie. complesso. Il papa ci esorta a “uscire dal «La gioia non è inutile ornamento, ma esigenza nido”, per abitare la vita degli uomini e delle e fondamento della vita umana. Nell’affanno donne del nostro tempo, e consegnare noi di ogni giorno, ogni uomo e ogni donna tende a stessi a Dio e al prossimo». «Affidandoci il giungere e a dimorare nella gioia con la totalità compito di “svegliare il mondo” il papa ci dell’essere. Nel mondo c’è spesso un deficit spinge a incontrare le storie degli uomini e 144 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 delle donne di oggi alla luce di due categorie con le sue scelte di vita, aveva indirettamen- pastorali che hanno la loro radice nella novità te posto alla Chiesa». Così scrive lo studioso del Vangelo: la vicinanza e l’incontro, due nell’introduzione a una sua raccolta di saggi modalità attraverso cui Dio stesso si è rivelato sul santo di Assisi apparsa per la prima volta nella storia fino all’incarnazione ». Prendere nel 1991 da Einaudi e ora ripubblicata quasi sul serio la sfida della beatitudine dei poveri, integralmente (Francesco. Il santo di Assisi visitare le frontiere del pensiero e della cultura, all’origine dei movimenti francescani, Roma, favorire il dialogo, dare ragione della speranza Donzelli, 2013, pagine 295, euro 18,50). sono tutti elementi di una dinamica generativa I sei saggi di Miccoli, che rappresentano per cogliere l’opera dello Spirito e raccontare una svolta nella storiografia francescana, si l’umano segnato da Gesù Cristo. basano su alcuni presupposti metodologi- La lettera circolare si chiude con una decina ci ben precisi. Da una parte, l’autore sceglie di domande che il papa ha formulato nelle di privilegiare lo studio delle fonti rispetto al diverse occasioni di incontro coi consacrati confronto con la letteratura critica, che tutta- e le consacrate di cui riprendo l’ultima: «Una via non trascura, seguendo l’insegnamento dei fede autentica implica sempre un profondo suoi maestri pisani, Ottorino Bertolini, Delio desiderio di cambiare il mondo. Ecco la Cantimori e Arsenio Frugoni. In particolare, domanda che dobbiamo porci: abbiamo anche secondo Miccoli, gli scritti di Francesco do- noi grandi visioni e slancio? Siamo anche vrebbero essere il punto di partenza per qual- noi audaci? Il nostro sogno vola alto? Lo siasi analisi storica del francescanesimo delle zelo ci divora? Oppure siamo mediocri e ci origini e al tempo stesso dovrebbero costituire accontentiamo delle nostre programmazioni il metro di paragone sul quale misurare l’at- apostoliche di laboratorio?». tendibilità delle biografie francescane succes- sive. Dall’altra parte, Miccoli mette in guardia F. M. – L. Pr. dai pericoli di un procedimento storiografico «frettolosamente combinatorio», che si limiti [Testimoni, 3(2014)1-4] cioè a giustapporre o a intrecciare le diverse testimonianze, come se fossero sempre coe- renti tra loro, senza tener conto della loro auto- 4. Le scelte di vita del santo di Assisi nomia e del loro essere espressione di motiva- zioni e punti di vista differenti. Francesco e la società ribaltata Alla luce di queste considerazioni, si com- prende come mai, per ricostruire l’esperienza Il 16 marzo dello scorso anno, incontran- di Francesco, Miccoli scelga di soffermarsi do i giornalisti, il Papa spiegò le motivazioni così a lungo sul Testamento dettato dal san- che lo avevano spinto a scegliere il nome di to pochi giorni prima di morire. In effetti, il Francesco. L’idea gli venne suggerita indi- testo tratteggia con lucidità le caratteristiche rettamente dall’arcivescovo emerito di San della forma di vita francescana. In primo luo- Paolo e prefetto emerito della Congregazione go, Francesco descrive la sua conversione co- del clero, il cardinale Cláudio Hummes, che me un rovesciamento dei criteri di valore e di per complimentarsi con lui dell’avvenuta ele- comportamento tipici della società del tempo: zione l’ha abbracciato e baciato, dicendogli: dopo l’incontro con i lebbrosi, la cui sola vista «Non dimenticarti dei poveri!». Riflettendo su era considerata ripugnante, ciò che sembrava quelle parole, a Bergoglio venne in mente san amaro si trasforma in «dolcezza di animo e di Francesco d’Assisi, «l’uomo della povertà, corpo». In secondo luogo, Francesco afferma l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodi- che il Signore gli ha concesso una «grande fe- sce il creato». de» nelle chiese e nei sacerdoti «che vivono Secondo Giovanni Miccoli, professore secondo la forma della santa Chiesa di Roma» emerito di Storia della Chiesa all’università di e sostiene la necessità di «onorare e venerare Trieste, la scelta di questo nome, «certamente tutti i teologi e coloro che ci comunicano le pa- carismatico e popolare, che però in otto secoli role santissime di Dio, come chi ci dà lo spirito nessun Papa si era azzardato di assumere», è e la vita». una «scelta forte, densa di implicazioni», che Una tale dichiarazione di ortodossia e di ob- manifesta «la volontà di un pieno recupero di bedienza alla gerarchia ecclesiastica costitui- domande e questioni che Francesco d’Assisi, sce la grande differenza tra la fraternità france- AD CHRONICAM ORDINIS 145 scana e i movimenti evangelici a essa contem- 5. Capítulo provincial de las Esteras de la poranei. In terzo luogo, l’arrivo dei fratelli è Provincia franciscana de la Asunción de considerato da Francesco come un atto di gra- la Sma. Virgen del Río de la Plata zia, un vero e proprio dono di Dio, avvenuto Arredondo, Argentina, 24-27.03.2014 al di fuori di qualunque forma di proselitismo e di mediazione umana. Francesco ricorda poi Fray José Enid Gutiérrez Olmos, Ministro che i frati che si univano a lui rinunciavano ai Provincial de la Provincia Franciscana de la propri beni in favore dei poveri, si accontenta- Asunción de la Sma. Virgen del Río de la Pla- vano di «una sola tonaca, rattoppata dentro e ta, convocó al Capítulo Provincial de las Es- fuori, un cingolo e le brache», erano «ignoranti teras de Argentina y Paraguay, que se celebró e sottomessi a tutti» e dovevano essere pronti, en la Residencia Franciscana de San Antonio proprio come lui, al lavoro manuale non nella de Arredondo, provincia de Córdoba, desde el speranza di ricevere un compenso, ma «per da- 24 al 27 de marzo del corriente año. La moti- re l’esempio e per cacciare l’ozio». vación principal y el objetivo de este Capítulo Nella proposta di Francesco, la scelta della será crecer en la vida fraterna como Provin- povertà e quella dell’obbedienza sono stretta- cia, y celebrar la definitiva constitución de la mente collegate, così come i due concetti lo misma con la integración de los hermanos de erano in una società che, ancora gerarchizza- la Provincia de San Miguel y de la Custodia ta e feudale, pretendeva dai poveri soprattut- Fray Luis Bolaños del Paraguay. Se contó con to la sottomissione. Non a caso, nota Miccoli, la presencia del Vicario general Fr Julio César nel latino medievale per indicare la povertà si Bunader ofm. utilizzavano termini che, oltre a richiamare la Hay que recordar que la Custodia Fray Luis miseria materiale, rinviavano alla sfera seman- Bolaños del Paraguay, dependiente de la Pro- tica della debolezza e della fragilità fisica, cul- vincia de Arántzazu en España, ha sido supri- turale e giuridica. Attraverso l’identificazione mida a partir del 07 de octubre de 2013, según con i poveri, la scelta di vita di Francesco si DECRETO, dado en la Curia General el 30 de configura dunque come una scelta di campo septiembre de 2013. religiosa e al tempo stesso sociale: Francesco El lunes 24 por la mañana comenzaron a tenta di far rivivere il significato esemplare llegar los 104 participantes. Luego en el par- dell’incarnazione di Cristo non in una dimen- que de la casa de Retiros se dio comienzo al sione astratta, ma nella realtà concreta. Secon- encuentro con una oración y gesto significati- do Miccoli, è proprio tale identificazione con vo. El equipo organizador preparó un morral i poveri e con Cristo a rendere fuorviante una (bolsón) para cada hermano. Luego se realizó lettura dell’esperienza francescana in termini una procesión donde los hermanos de la Pro- di riforma della Chiesa o di protesta sociale, vincia de San Miguel portaron la imagen de aspirazioni assenti nel movimento originario. San Miguel Arcángel, por su parte la ex Cus- Francesco era sì consapevole dei problemi todia Fray Luis Bolaños del Paraguay, se enfi- che affliggevano le istituzioni ecclesiastiche e laron detrás de la imagen de Fray Luis Bolaños secolari del suo tempo, ma proponeva la sua y por su parte, los hermanos de la Provincia scelta evangelica anzitutto come «un segno e de la Asunción se enfilaron detrás del Cristo un riferimento», perché «ogni altro progetto de San Damián. El Vicario general, Fr. Julio avrebbe comportato farsi ricatturare in qual- César Bunader, ofm, presidió la ceremonia. che modo da logiche diverse ed estranee a Entre cantos y alegría se llegó a la Sala Capi- quella della croce». tular donde nos esperaba la imagen de Nuestra L’originalità della proposta di Francesco Sra. de la Asunción. A las 16.30 el Ministro sta dunque nel suo essere immersa nella storia, Provincial, Fr. José Enid Gutiérrez Olmos dio senza tradursi nelle forme consuete dell’agire la bienvenida, dando comienzo formal al Ca- umano, ma affidandosi interamente alla grazia pítulo, acompañado por el Ministro Provincial di Dio. de Arántzazu Fr. Juan Illarduia y del Ministro Provincial de San Miguel Fr. Sergio Carballo. Giovanni Cerro A las 20 hs. presidió la Eucaristía fr. Sergio Carballo, Min. Provincial de la Provincia de [L’Osservatore Romano, 20-21 marzo San Miguel. 2014] El martes 25 a las 9.15 se trabajó “sobre los orígenes” histórico y qué aspectos no deberían 146 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 faltar en esta nueva configuración institucio- nos 90 hermanos cada año. Un grupo deja la nal y sobre el ejemplo de hermanos que son Orden y pasa al clero; un grupo de hermanos o hayan sido significativos para la historia de laicos deja la Orden y un porcentaje de her- las tres instituciones. Luego del plenario a las manos pide la reducción al estado laical. Los 11.30, se celebró la Eucaristía presidida por el elementos que surgían de los abandonos son: Vicario general de la Orden, Fr. Julio César desde el 2004 al 2012 que es el período que se Bunader, quien al finalizar la Misa leyó el DE- estudió. A) Posibles motivos de los abando- CRETO de integración que dice: “El Defini- nos: hay tres áreas que convergen. En primer torio general ha decido que la Provincia San lugar, el distanciarse de la identidad francis- Miguel, se integre a la Provincia de la Asun- cana. La tercer área es el sujeto: el carácter, la ción de la Ssma. Virgen del Río de la Plata, personalidad de algún religioso. Conversión y en Argentina. Según el art. 170 de las CCGG, formación permanente: en nuestra experiencia y que la Provincia San Miguel, en Argenti- la formación permanente tendría que ser una na, sea suprimida a partir del 25 de marzo de formación a la formación constante. - Medio- 2014. Después de leído el Decreto, se elabo- cridad: no en un sentido moral, sino en sentido ró un acta firmada por Fray Julio C. Bunader, de contentarse con poco y pedir poco para que- Vicario general. A la tarde 16. 30 hs. Fr. Julio darse. Existe en nosotros el miedo y la ansie- C. Bunader transmitió el saludo del Ministro dad de que las vocaciones son pocas y que aún general y luego algunos temas que son impor- esos pocos se van. Entonces bajamos nuestra tantes para la Orden hoy, como también del exigencia de vida religiosa consagrada fran- Consejo Plenario de la Orden y los abandonos ciscana. La mediocridad en nuestra vida se sa- de los hermanos. Se comparte la carta enviada be donde empieza, pero no dónde termina. B) por el Ministro general Fr. Michael Perry ofm, Indicadores de crisis: - La insuficiente dedica- con motivo de la Integración de las Entidades, ción y atención a la oración personal. Factor de donde dice: “Deseo también animarlos a vivir riesgo para vivir una vida alegre y serena. En de una manera siempre más profunda y ver- la Orden se reza personalmente poco. Cuando dadera los vínculos fraternos para realizar uno entra a ver este problema por edades, este aquella unidad necesaria y vital que recuer- problema lo tienen los jóvenes y no los mayo- da nuestra identidad cristiana y franciscana res. - La falta de cuidado de acompañamien- capaz de respetar la diversidad intercultural to: el compañerismo. Se trata de los jóvenes e interprovincial fuente de riqueza y creativi- en cuanto guías en su primera inclusión en el dad. Los invito a valorizar y respetar la rique- apostolado de la fraternidad, o de los herma- za histórica y la cultura de cada entidad como nos mayores en el momento de la vejez. - Una un recurso esencial y vital para construir el vida muy burguesa: el estilo de vida muchas futuro. (...) El encuentro comunitario y perso- veces es burgués, provoca dificultad para vi- nal con Dios, la formación permanente e ini- vir la propia entrega la vida de fe, debilitando cial y el cuidado Pastoral de las vocaciones la vida interior y generando un clima fraterno (...). Fraternalmente Fray Michael A. Perry, desfavorable en perjuicio de la identidad de Ministro general OFM. consagrado franciscano. - Poca importancia a Fray Julio C. Bunader resalta algunas no- ciertos síntomas de crisis de algún hermano. tas que compartió con el Min. General, en este No se atiende. Quizás hay hermanos que no lo proceso tan sereno y tan acompañado por parte pueden expresar, se aíslan y nadie les pregun- de los Ministros Provinciales y del Custodio, ta que les pasa. Tendría que ser sencillo como en un proceso que se ha ido llevando práctica- una familia. C) Posibles caminos: formar cada mente en dos años, y en este camino se invita a vez más para el acompañamiento mutuo, faci- crecer en los vínculos fraternos. Las relaciones litar la cultura del encuentro del diálogo, des- interpersonales son una de las grandes dificul- tinar fraternidades de hermanos con un estilo tades que tiene nuestra Orden. de vida orientado a dar tiempo y espacio para Por último, comparte el tema de los aban- intercambios recíprocos; favorecer la consti- donos en la Orden, del cual se prefiere hablar tución de casas de espiritualidad. Otra línea de “fidelidad y esperanza”. No es un problema podría ser terapéutica. Otra línea puede ser ca- de la Orden sino de la Iglesia. Lo que el Capí- nónica, como orientar a hermanos que entran tulo General 2009 propone es que un grupo de en alguna dificultad. hermanos pueda mirar un poco este aspecto: Luego de la exposición, se dio un diálogo los que abandonan la Orden son más o me- abierto con la asamblea. AD CHRONICAM ORDINIS 147

El miercoles 26, a las 9.15 hs. los herma- con un cambio de paradigma de enseñanza- nos Fr. Sebastián Robledo y Fr. Jorge Bender, aprendizaje. Fray Enid dijo que nosotros tene- presentaron en power point el mapa pastoral mos: “métodos del s. XIX, maestros del s. XX de la nueva realidad provincial que cuenta con y alumnos del s. XXI”. Lo que se busca es que 18 casas, 18 Centros Educativos (CEF). A las esto no signifique un costo adicional para los 11 hs. Fray Miguel Ángel López ofmconv. di- chicos. Luego Fr. Emilio Andrada (Definidor sertó sobre: “Los desafíos que plantea el Papa y Ecónomo Provincial) trató sobre el Econo- Francisco y que tocan los núcleos de la espi- mato: Todo lo que se refiere a lo económico ritualidad franciscana”. El expositor antes de tiene como objetivo facilitarnos el poder vivir entrar en los núcleos de la espiritualidad pre- fraternalmente pero también poder practicar sentó quién es el Papa que tenemos: su per- la evangelización, bajo tres características: de sona, su figura; su historia como Provincial, que sea transparente, solidaria y fraterna. Con como formador jesuita; el teólogo; el pastor. esta exposición des dio por concluido el espa- También rescató los capítulos de la Evangelii cio al Definitorio Provincial. Para finalizar, a Gaudium. También recordó la trayectoria del las 11.30 hs. el hermano Ministro Provincial P. Bergoglio en el Colegio Máximo de San Fr. José Enid Gutiérrez Olmos, ofm, presidió Miguel (Buenos Aires). A las 20.30 hs. presi- la Eucaristía de acción de gracias a Dios por dió la Eucaristía Fr. Juan Illarduia, Provincial todo lo vivido y encomendar a Santa María de de Arántzazu. la Asunción el camino de la fraternidad Pro- El jueves 27, a las 9.15 se dio un espacio pa- vincial. ra el Definitorio Provincial. Fr. José Enid Gu- tiérrez Olmos habló sobre las modificaciones Fray Pablo Reartes que se hicieron en la Provincia: Cuando se re- Oficina de Comunicaciones cibieron los oficios provinciales, se dividió en cuatro zonas, anteriormente éramos tres zonas. 6. Edizione critica dei Detti di frate Egidio, Con la integración se conforman cuatro zonas: terzo compagno di Francesco di Assisi la zona norte: La Rioja, Catamarca, Tucumán y Santiago del Estero; después está la zona NEA Il semplice y PARAGUAY: Formosa, Corrientes, Lamba- dalle parole sapienti ré, Asunción, Villa Rica y Caaguazú y la Zona Centro: Mendoza, Córdoba, Santa Fe, Rosa- Le parole più belle per definire Frate Egidio rio y San Lorenzo; luego la Zona Sur: Buenos d’Assisi, terzo compagno di san Francesco, sono Aires (Capital), Ciudad Evita y Padua. Luego forse quelle di Tommaso da Celano che l’accosta el Ministro pasó a relatar la realidad de cada alla figura biblica di Giobbe: un uomo semplice e secretaría: de Evangelización, Educación, For- integro, che temeva Dio e che nella sua lunga esi- mación y la Oficina de Patrimonio Cultural. stenza terrena visse in santità, giustizia e devo- En economía, por ahora, se van a manejar se- zione, lasciandoci esempi di perfetta obbedienza, paradas aunque dependan del mismo ecónomo ma anche di lavoro manuale, di vita solitaria e di Provincial. Se dio la palabra a Fray Denis Ro- santa contemplazione. driguez (definidor), integrante de la Secretaría A questi tratti agiografici propri di una fi- de Educación. Comunicó la incorporación de gura esemplare anche nelle dure prove della un laico dentro de la estructura de la Secreta- vita quotidiana si aggiunge un accostamento a ría; otra es la de Fr. Horacio Duarte, pertene- san Francesco nell’umiltà spirituale e nel non ciente a la ex Provincia de San Miguel. Ahora essere un uomo di cultura secondo l’accezione la Secretaría de Educación tiene la visión de un allora tradizionale. Riecheggiando l’epistola hermano religioso laico, otra la de un hermano diretta a tutto l’Ordine, in cui Francesco si de- religioso clérigo y la de un laico. Ahora se nos scriveva come idiota e ignorans, anche la leg- abre un abanico, son 18 centros educativos. genda egidiana attribuita a frate Leone (la Vita Hablando de más de 10.000 alumnos que están Leonina) lo descrive come homo idiota et sine a nuestro cargo; 1.600 docentes. También res- litteris, rusticus et simplex, utilizzando termi- cató el trabajo realizado por Fray Ariel Amato ni, idiota et simplex, presenti anche nella Le- en educación durante estos últimos años. Fr. genda maior di Bonaventura da Bagnoregio. Juan Buttarazzi (definidor), responsable de la Un uomo semplice, che condivise con Fran- parte de informática en la Provincia, dijo que cesco le prime esperienze e le esortazioni alla la digitalización en los colegios tiene que ver penitenza, il lavoro manuale, il viaggio nella 148 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

Marca d’Ancona, seguendo e riproponendo gistero spirituale. D’altra parte sono frequenti nella sua vita l’esempio francescano. le assonanze con le Admonitiones di san Fran- Ma anche un uomo cui fu dato di sperimen- cesco, anch’esse assimilate ai Verba seniorum tare esperienze mistiche e visioni divine, che per genere letterario e modalità di composizio- aggiunsero nuova linfa alle parole di sapienza ne, così come nelle parole di Egidio traspare per cui era già noto. Quando morì, nel 1262, quella «semplicità di discorso» che Tommaso i suoi Detti iniziarono a essere raccolti in va- da Celano attribuiva al fondatore dell’Ordine. rie collezioni che a loro volta conobbero delle I detti egidiani mostrano sintonia con la rielaborazioni redazionali, mentre in paralle- Regola bollata e la Regola non bollata per lo furono scritte delle leggende agiografiche quanto riguarda i temi della predicazione e che fecero da sfondo alla sua fama di santità possono essere a buon diritto considerati un’e- sapienziale. Divenne una figura esemplare dei semplificazione della raccomandazione della fratres della prima generazione, precedente a Regola ad annunciare il Cristo con «brevità di quell’espansione segnata dall’arrivo di frati di discorso». Sullo sfondo rimane la predicazio- diversa origine, in prevalenza chierici, che si- ne: il punto di partenza dei Dicta si rifà ai temi gnificò un’evoluzione della fraternità in senso indicati nella Regola bollata, trattando delle lombardo e internazionale e le diede una diver- «virtù, delle grazie e della loro efficacia» con sa caratterizzazione intellettuale. un’attenzione alla predicazione diretta al po- Intorno a lui, e in seguito in sua memoria, si polo, così come si insiste sulla necessità per i era radunata una piccola comunità informale, predicatori di guardarsi dalla vana scienza e di costituita da frati minori e da laici devoti, che far corrispondere le loro parole alle loro opere può essere considerata in un certo senso il de- («La parola di Dio non è di chi la annuncia o la stinatario ideale dei motti proverbiali con toni ascolta, ma di chi la trasforma in opere. Mol- sapienziali raccolti nelle collezioni dei suoi ti senza sapere nuotare entrarono in acqua per Dicta. aiutare coloro che stavano annegando; quelli e L’essersi rivolto a questa comunità mista questi morirono insieme»). spiega la duplicità di alcune parti dei Dicta, In altre parti si tratta delle qualità che do- come ad esempio le parole con cui è proposta vevano caratterizzare i frati minori, secondo il la figura di Maria («La gloriosa Vergine ma- capitolo della Regola non bollata sui predica- dre di Dio nacque da peccatori e peccatrici e tori (ad esempio, «nessuno può conoscere Dio neppure visse in un qualche ordine religioso se non per la via dell’umiltà. La via per andare e tuttavia è quella che è») in un capitolo de- in alto è andare in basso»), mentre i capitoli dicato ai temi della vita consacrata. E spiega conclusivi dei Dicta sono dedicati specifica- anche la fortuna che la collezione più ampia, tamente ai temi della vita consacrata. D’altra nella seconda redazione, ha avuto in area fiam- parte il pubblico cui Egidio si rivolgeva era mingo-renana, negli ambiti di formazione e di composto anche di laici e i redattori hanno diffusione della devotio moderna. raccolto in alcuni capitoli aforismi utili sia a Tra i modelli letterari cui i Dicta si rifan- un pubblico di religiosi, sia a dei laici devoti. no ci sono senz’altro i Verba seniorum, i detti Egidio raccomandava molto la castità e una dei Padri del deserto che, diffusissimi nell’in- volta un uomo sposato gli chiese: «Mi astengo tera epoca medievale, conobbero una partico- da tutte le altre donne eccetto da mia moglie; lare fortuna nel XIII secolo presso gli ordini è sufficiente questo comportamento?». Gli ri- mendicanti, insieme alle altre parti delle Vitae spose: «Ti sembra possibile che un uomo si Patrum. In questa collezione di risposte edi- possa ubriacare con il vino della sua botte?». ficanti e di motti sapienziali attribuiti ai Padri «Può». del deserto, la parola aveva un ruolo centrale: In ogni caso la figura di Egidio e le sue pa- la loro struttura li ha resi particolarmente adatti role si collocano nel punto cruciale di trasfor- nel contesto della predicazione. mazione della fraternità penitenziale di Assisi Al di là della fortuna in questo contesto, in una vera e propria religio radicata nel con- è importante notare che con le collezioni dei testo della città. È il tempo in cui l’annuncio Dicta Egidio viene assimilato ai Padri del de- francescano passa dalla semplice esortazione serto, riportando la sua figura e i suoi afori- alla predicazione vera e propria; della trasfor- smi a un contesto eremitico fuori dal tempo, mazione dell’economia di sussistenza grazie lontano dalle raffinatezze della predicazione e al lavoro manuale all’economia mendicante; molto più consono alla semplicità del suo ma- della sostanziale egemonia dei nuovi reclutati, AD CHRONICAM ORDINIS 149 chierici dalle notevoli qualità culturali e pasto- 7. Conferencia franciscana bolivariana, rali. Asamblea general electiva Stefano Brufani ha curato una splendida Bogotá, 02-05.04.2014 edizione dei Dicta pubblicata dalla Fondazio- ne del Centro Italiano di studi sull’alto medio- En el Convento de San Bernardino de Sie- evo di Spoleto, che si affianca alle traduzioni na de la ciudad de Bogotá, convocados por delle vite e dei detti egidiani, con il corredo Fr. Mario L. Ortega, presidente, se celebra la di introduzioni e note, ad opera dello stesso Asamblea general electiva de la CFB, con la studioso nel volume delle Fonti agiografiche presencia de 30 hermanos entre ministros pro- dell’Ordine Francescano a cura di Maria Te- vinciales, Custodio, Secretarios y animado- resa Dolso (da cui sono tratti i detti egidiani res de los varios Servicios organizados en la citati). L’edizione è introdotta da uno studio Conferencia. Participaron como invitados: Fr. di 264 pagine, indispensabili per inquadrare Nestor Schwerz, Definidor general por Amé- nel contesto storico la composizione dei Dic- rica Latina y Fr. Joseph Rozanski, Director ta, i problemi dati dalla particolarità della loro general de JPIC. Algunos hermanos no pudie- composizione e dall’esistenza di diverse col- ron asistir a la asamblea por motivos varios. lezioni e redazioni, dipanando una tradizione Tampoco asiste Fr. Aurelio Pessoa, ministro manoscritta a prima vista inestricabile. Tra i provincial de Bolivia, ya que fue nombrado risultati più notevoli vi è anche una nuova e obispo. più convincente successione delle leggende Fr. Mario W. Ramos, anfitrión, da la agiografiche egidiane, fissando la precedenza bienvenida a los presentes y manifiesta la ale- della cosiddetta Vita Perusina rispetto alla Vi- gría por la presencia de todos. Fr. Mario L. ta Leonina. Ortega, presidente, anima a propiciar el en- L’impresa è tanto più notevole se si consi- cuentro, el trabajo, la reflexión para asumir los derano le particolarità della composizione del distintos desafíos con decisión. testo: le parole sono infatti di Egidio d’Assisi, Se procede a hacer la verificación de los ma la loro prima formulazione, orale o scritta, compromisos anteriormente asumidos: è ascrivibile alla cerchia dei compagni e dei a. Comunicados: se indica que se envió la car- familiari, e la loro ricerca, selezione e riparti- ta de congratulación a Mons. Joao Inacio zione in capitoli è opera di uno o più redattori. Müller; faltó enviar la carta al Ministro ge- A questo si può aggiungere la composizione di neral sobre el proyecto Amazonia. più collezioni e i diversi rifacimenti, ognuno b. Master de evangelización: la Conferencia basato su di una redazione precedente, ed an- tiene una buena participación con 5 estu- che l’ampliamento e la progressiva diluizione diantes y cumplió su compromiso; en total del nucleo originale ad opera di copisti compi- hacen el master 17 estudiantes. latori. Un impegno che esemplifica l’accezio- c. La UCLAF: se informa que se tuvo una reu- ne più alta del lavoro filologico: la dedizione nión de los presidentes de las cuatros confe- e la scrupolosa ricostruzione delle dinamiche rencias para preparar la próxima asamblea di composizione e di tradizione del testo e, in en México. questo caso, la restituzione del magistero spi- En seguida, se acuerda dirigir las si- rituale di Egidio, uomo semplice e integro. guientes comunicaciones: – De congratulación a Mons. Aurelio Pessoa Giovanni Paolo Maggioni por el nombramiento episcopal. – De respaldo a los hermanos del santuario Venerdì 28 marzo si è svolto a Roma, all’Anto- mariano de Copacabana-Bolivia, ya que nianum, il seminario «I detti del beato Egidio» per la por el robo acaecido en este lugar han sido presentazione dell’edizione critica dei Dicta di Egidio inculpados injustamente. d’Assisi curata da Stefano Brufani (Spoleto, CISAM, – De solidaridad y apoyo al pueblo de Vene- 2013), primo volume dell’edizione nazionale delle Fon- zuela, en particular a los comprometidos ti Francescane. Sono intervenuti: Giovanni Paolo Mag- con el diálogo, la búsqueda de la paz, de la gioni (Università del Molise) e Luigi Pellegrini (Uni- justicia, de la reconciliación. versità di Chieti). Como tema formativo, el Definidor ge- neral Fr Nestor Inacio presenta “Algunos ele- [L’Osservatore Romano, 29 marzo 2014, p. 4] mentos sobre la situación de la Orden”, ma- terial elaborado en la Curia general con base 150 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 en el cuestionario enviado a 1500 Frailes de el encuentro internacional de secretarios pa- las distintas Entidades sobre la situación de ra la formación. Al final propone diez líneas la Orden. Fr Nestor comparte algo sobre di- de acción para la formación en proyección al ferentes temas: la vida de fe, la oración perso- futuro. El Servicio de JPIC, presentado por nal y comunitaria, la identidad franciscana, la Fr. Carmelo G., indica algunas dificultades minoridad y pobreza, el compartir la vida de (cambio de los animadores, escasa respues- los pobres, la evangelización, la formación, la ta a las convocatorias …) y algunos factores revitalización de la Orden, etc. positivos (los 25 años del espíritu de Asís, los Se propone que la nueva directiva CFB, documentos de Tarata y Nairobi). La Pastoral a partir de esta presentación seleccione tres educativa indicó como algo significativo el realidades para poderlas tratar, planear y eva- cuarto encuentro de responsables de los cen- luar. Por tanto, sugieren las siguientes: tros de estudio superior en América, realizado 1. “Los procesos en la formación” para los en Bogotá del 2103, dl cual participó el Minis- hermanos jóvenes orientados a la forma- tro general, Definidor general y hermanos de ción permanente y al sentido de responsa- diferentes países. bilidad. En el siguiente punto fue presentada la 2. “La misión compartida” con la participa- Síntesis del CPO-2013 por Fr. Mario Wilson ción de agentes de pastoral laicos. junto a Fr. Mauro Vallejo, los cuales represen- 3. “Los resultados de la encuesta sobre fide- taron la Conferencia en dicho evento de la Or- lidad y perseverancia” que surgieron en den. Mediante un PowerPoint presentaron con América Latina. mucha claridad las decisiones del CPO y sus 4. “El intercambio de experiencias en la evan- propuestas dirigidas al Capítulo general 2015. gelización” de las entidades, como también E hicieron unas consideraciones sobre el con- aquellos de proyección social y de JPIC. tenido general del documento final que titula Siguió la presentación de los informes: Fr. “Vino nuevo, en odres nuevos”. Mario Liroy, como presidente de la Conferen- El presidente Fr Mario Liroy hizo unas con- cia, presenta su informe sobre estos tres años sideraciones sobre decisiones de la reunión de servicio en que se han cumplido con las del Consejo Directivo de la UCLAF, en parti- distintas actividades de animación, asambleas, cular sobre divulgación del proyecto Amazo- encuentros, talleres, cursos de la conferencia, nia, la formación de los misioneros, el máster se ha representado en los diversos encuentros de evangelización en Petrópolis, estudio del de la UCLAF y la Orden; se recuerda el acom- tema de los abandonos. Luego presentó los pañamiento dado al proyecto Amazonia, aun- acuerdos de la XXII Asamblea de la UCLAF – que falta un hermano de la Conferencia, y el Brasil y su cumplimiento: trabajo en la sitio web. Al final agradece por a. Proyecto amazonia - la UCLAF continúa el sentido fraterno, el empeño mostrado y pide apoyando el proyecto, según lo estipulado una mayor apertura para asumir los compro- en el mandato 24 del Capítulo general. Se misos en favor de la CFB. pueden indicar logros y dificultades. El Vicepresidente, Fr. Mario Wilson, pre- b. Formación de los misioneros: se ha logra- senta el informe, a través de un video, del do enviar hermanos, personas laicas y reli- encuentro de Guardianes desarrollado en Bo- giosas para la formación misionera a través gotá. Por el Secretariado para las Misiones y de experiencias concretas en Amazonia del Evangelización, Fr. Luis Gallardo da lectura Perú y en el congreso misionero de Canin- del informe con destaque para la realización dé, en Brasil. de las reuniones y congresos programados, la c. Master de evangelización: se viene reali- representación en ámbito de Orden, la publi- zando cada dos años en Petropolis, Brasil; cación del documento de Canindé, por último ha sido reconocido de forma positiva ya pide la participación de al menos dos herma- que no se centra solo en lo académico sino nos por Entidad en el próximo congreso misio- también como un tiempo de renovación re- nero internacional a realizarse en Italia. Por el ligiosa y espiritual. Secretariado para la Formación y Estudios Fr. d. Integración de laicos al Secretariado para Rodolfo Ibañez presenta el informe con desta- las Misiones: en la Provincia de la Santa Fe que para los encuentros de profesos tempora- de Colombia se ha logrado integrar perso- les en Requena y de animadores de la pastoral nas laicas en el Secretariado. vocacional en Lima, para la participación en e. Perseverancia y fidelidad: no se ha logrado AD CHRONICAM ORDINIS 151

estudiar de manera explícita la realidad de rar el importante patrimonio cultural.Tam- los abandonos en la Orden. bién cada Secretariado y cada área indicó En seguida se pasó al informe del proyecto propuestas para el Capítulo general. En Amazonia: Fr. Mauro Vallejo da lectura del momento siguiente, el presidente Fr Mario informe elaborado y enviado por Fr. Eugenio Liroy presenta el informe económico. En el Ortiz, en la cual presenta, primero, la descrip- 2014 se tuvo el ingreso de $1.725,00 y que- ción de la marcha del proyecto; están 4 her- da un saldo a favor $1.068,00 dólares. El manos, los dos lugares de misión constituyen punto siguiente de la agenda fue la elección una fraternidad, se propician la itinerancia, ex- de la directiva de la CFB. Resulta elegido periencias formativas misioneras y encuentros por mayoría de votos: para presidente Fr misioneros, se tuvo la visita del Ministro gene- Mario W. Ramos y para vicepresidente Fr ral y hermanos de la Curia general, se compar- Enríque Segovia. Los varios Servicios ha- te la misión con el trabajo de frailes y laicos. cen sus indicaciones para los responsables Luego presenta las perspectivas: la necesidad de cada secretariado y área. En base a las de consolidar la misión como fraternidad, con- indicaciones, los ministros hacen el nom- tar con nuevos hermanos, constituir 2 frater- bramiento de los responsables de los secre- nidades (Orellana y otro lugar), crear otra fra- tariados y áreas: ternidad en San José del Amazonas, clarificar – El secretario para la formación y estudios: las competencias de la Curia general, UCLAF, Fr. Alirio Urbina. CFB. El tema mereció muchas reflexiones y – El secretario para las misiones y la evange- observaciones. No obstante las dificultades, el lización: Fr Gabriel Gutiérrez. proyecto tiene futuro esperanzador. – El servicio de JPIC: Fr. Carmelo Galdós, Después se pasó a hacer una análisis de las manifiesta cierta dificultad para este servi- realidades más sobresalientes de la Conferen- cio. cia con destaque para el proyecto misionero – El área educativa: Fr. Jorge González. Un Amazonia, la situación de la Conferencia del buen tiempo de la asamblea fue reservado Cono Sur, la realidad de Venezuela, el proceso para la preparación de actividades para el de paz en Colombia, el TLC y la minería. periodo 2014-2016. Con este cometido se La asamblea, mediante grupos de estudio, desarrollan los trabajos en grupos, por un se ocupó de reflexionar sobre las propuestas lado, los Ministros y Custodio y, por otro, del CPO y sobre otras posibles propuestas para las áreas de animación de la CFB. Los Mi- la UCLAF y al Capítulo general del 2015: nistros y Custodio determinan las fechas a. Para la vida de oración: que el Gobierno y lugares de las asambleas generales de general fomente experiencias fuertes de la la CFB: 1. Caracas, 24 al 27 de febrero de espiritualidad para encarnar y renovar los 2015; llegada: febrero 23; salida: febrero valores del carisma (casa de espiritualidad, 27; 2. Bolivia, fecha pendiente, sería una la práctica de la “experiencia de Asís” y “la semana antes de la asamblea de la UCLAF experiencia de los lugares santos del Se- de 2016. El Definidor general Fr. Nestor ñor”). Schwerz, en nombre del Ministro general, b. Para la vida fraterna: Centro de acogida y agradece a la directiva saliente por el servi- ayuda a hermanos en dificultades (por re- cio realizado y augura un buen trabajo a la gión o Conferencia). nueva directiva, pide fomentar una visión c. Para la misión: definir los criterios, las po- más amplia de la Orden; finalmente, ofre- líticas, los procesos formativos y las estruc- ce algunas informaciones generales sobre turas a nivel de la Orden para favorecer la la preparación al Capítulo general 2015. misión compartida con los laicos. Comunica que vamos a trabajar con Li- d. Fortalecer el mandato 13, del Capítulo ge- neamenta e Instrumentum laboris. En esas neral 2009: fraternidades significativas. mediaciones hay posibilidades de amplia e. Para los estudios: las entidades hagan ma- participación. También cada hermano pue- yor inversión en la formación permanente; de enviar personalmente propuestas hasta el Gobierno general desarrolle una política septiembre de 2014. En octubre se recogerá que favorezca la calidad y exigencia de los el material y se elaborará el Instrumentum estudios académicos de manera articulada laboris, que se enviará a los capitulares en con los distintos centros de estudios supe- enero. riores que tiene la Orden y se pueda asegu- Fr. Joseph Rozansky agradece la invitación 152 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 para participar en la presente asamblea. Final- rali (Figlie della Carità, Compagnia di Gesù, mente, con palabras de agradecimiento de Fr Congregazione camaldolese, Figlie di Maria Mario Wilson, por el trabajo y los distintos Ausiliatrice, Fratelli delle Scuole Cristiane, aportes y elevando una acción de gracias al Missionari Comboniani); numerosi esperti di Buen Dios por este tiempo de gracia vivido y diritto canonico, di discipline economiche ed compartido, se declara clausurada la asamblea esponenti di movimenti ecclesiali. general a las 19h20. Papa Francesco, oltre a farsi rappresentare dal segretario di stato card. Parolin, ha invia- Fr. Nestor Inacio Schwerz ofm to un messaggio in cui ha sottolineato che gli Istituti di VC e le Società di VA «possono e devono essere soggetti protagonisti e attivi nel 8. Simposio sulla gestione dei beni ecclesia- vivere e testimoniare che il principio di gra- stici tuità e la logica del dono trovano il loro posto nell`attività economica». Per il papa, la fedeltà In una logica di gratuita e di dono al carisma fondazionale e al conseguente patri- monio spirituale, insieme alle finalità proprie «Siamo chiamati a portare a tutti l`abbraccio di ciascun Istituto, rimangono il primo criterio di Dio. che si china con tenerezza di madre di valutazione dell`amministrazione, di gestio- verso di noi: consacrati, segno di umanità pie- ne e di tutti gli interventi compiuti a qualsiasi na, facilitatori e non controllori della grazia, livello. «Occorre vigilare attentamente affin- chianti nel segno della consolazione»: in que- ché i beni degli Istituti siano amministrati con ste affermazioni, tratte dalla prima Lettera cir- oculatezza e trasparenza, siano tutelati e pre- colare indirizzata a religiose/i in vista dell’an- servati, coniugando la prioritaria dimensione no dedicato alla VC, ravvisiamo una possibile carismatico-spirituale alla dimensione econo- cifra interpretativa del Simposio internaziona- mica e all`efficienza, che ha un suo proprio le organizzato dalla Congregazione di Istituti humus nella tradizione amministrativa degli di VC e Società di VA (Roma, 8-9 marzo 2014, Istituti che non tollera sprechi ed è attenta al Auditorium Antonianum). La gestione dei be- buon utilizzo delle risorse». Le congregazioni ni ecclesiastici a servizio dell’humanum e del- sono state voce profetica e testimonianza del- la missione della Chiesa è stato il tema con cui la conformazione a Colui che si è fatto pove- si è cercato di coniugare la gestione economica ro arricchendoci con la sua povertà: «Questa delle opere religiose con la missione umaniz- povertà amorosa è solidarietà, condivisione e zante dei consacrati, in un tempo purtroppo carità e si esprime nella sobrietà, nella ricerca segnato da scandali economico-finanziari con della giustizia e nella gioia dell’essenziale... perdita di credibilità a lungo termine. Quasi non serve una povertà teorica, ma la povertà 600 econome/i sono convenuti da tutti i paesi che s’impara toccando la carne di Cristo po- per un incontro voluto da papa Francesco, che vero, negli umili, nei poveri, negli ammalati, negli stessi giorni ha significativamente nomi- nei bambini... Siate ancora oggi, per la Chiesa nato il nuovo Consiglio per l`economia (coor- e per il mondo, gli avamposti dell`attenzione dinato dal card. Marx, arcivescovo di Monaco- a tutti i poveri e a tutte le miserie, materiali, Frisinga, e composto da otto cardinali e sette morali e spirituali, come superamento di ogni laici di varie aree geografiche). egoismo nella logica del vangelo che insegna a confidare nella provvidenza di Dio». Coniugare carisma ed efficienza La gestione ecologica dei beni Ricordiamo alcune presenze sul palco come segno della volontà di “sommare” i carismi per Nella linea del discernimento evangelico, seguire congiuntamente Gesù Cristo: il prefet- il simposio ha riflettuto sui beni ecclesiastici to del dicastero vaticano card. Braz de Aviz (can. 1254). I consacrati devono essere sem- con il segretario mons. Rodríguez Carballo, pre più coscienti del fatto che la retta ammini- oltre ai sottosegretari p. Paciolla e sr. Spezzati; strazione dei beni temporali non e un servizio il card. Versaldi, presidente della Prefettura af- privato, non e solo dovere di correttezza ma fari economici della Santa Sede; mons. Tobin, anche stile di missione. Se i consacrati entrano oggi arcivescovo di Indianapolis, già segre- nel meccanismo della moderna forma mentis tario CIVCSVA; diversi tra superiore/i gene- economica, devono sapere di correre il rischio AD CHRONICAM ORDINIS 153 di perdere la propria identità. trasformandosi in sorientare, perfino scandalizzare i fedeli, dan- mediocri o cattivi amministratori e finendo per neggiando la communio che dovrebbe caratte- agire in difformità al dettato evangelico e alla rizzare la Chiesa». Si deve comprendere che il giustizia (cf. introduzione di J. Braz de Aviz). modus operandi qui non è semplicemente una La tutela e la gestione dei beni della Chiesa rivendicazione dei diritti, ma anche un’espres- non può che avvenire alla luce della sua mis- sione eloquente della qualità della vita eccle- sione di evangelizzazione, percorrendo la via siale. Conoscenza e osservanza delle norme della comunione. Le linee guida irrinunciabili non garantiscono che le scelte esprimano la sono: la collaborazione intra-ecclesiale tenuto comunione ecclesiale: la missione comune ri- conto di identità e autonomia dei vari istituti, il chiede allora che tra vescovo e religiosi si sta- rispetto della volontà dei donatori e degli offe- biliscano previe e sincere relazioni di dialogo e renti, il principio della trasparenza finanziaria collaborazione. Nella visione del Vaticano II, e il rispetto della legislazione civile in materia. infatti, il vescovo ha il compito di assicurare il In questa prospettiva di “travaglio ammini- buon ordine dell`apostolato in tutta la diocesi: strativo”, mons. J. R. Carballo ha rimotivato «Né autonomia né esenzione dei religiosi pos- alla gestione spirituale o ecologica dei beni se- sono giustificare una mancanza di solidarietà o condo il carisma e a partire dai suoi fondamen- l’assoluta indipendenza. Né la collaborazione ti biblici: a) sull’esempio di Gesù uomo pove- con la gerarchia può ridurre i religiosi a stru- ro e solidale; b) con l’esigenza di rinunciare a menti inerti nelle mani del vescovo». Tra VC e ciò che ostacola la sequela del Maestro; c) con Chiesa locale la trasparenza fa superare le reci- l’urgenza della giustizia sociale, desacraliz- proche tentazioni di creare corporazioni com- zando la ricchezza. In particolare la solidarietà merciali o forme di sfruttamento finanziario. con i più poveri è «il criterio che rompe con la Sul versante della riappropriazione comu- logica della ricerca avida di beni materiali» e nitaria della gestione economica, il clarettia- si contrappone alla odierna cultura dello scar- no p. Santiago Gonzales Silva attingendo alla to. I beni vanno fatti fruttificare custodendoli sapienza di fondatori come san Benedetto e nel cuore dei poveri (sant’Ambrogio). Perciò san Francesco, ha dichiarato senza mezzi ter- i consacrati sono chiamati a superare la “so- mini che «l’economia è una cosa troppo seria, lidarietà superficiale” per addentrarsi in una perché venga lasciata soltanto agli economi e “solidarietà feconda” che mette in moto le alle econome». Il religioso o la religiosa con mediazioni adeguate per costruire una società incarichi economici vanno oggi protetti con inclusiva e fraterna. un’organizzazione condivisa, perché la loro prassi (anche inconsciamente) può giungere La gestione comunionale dell’economia a umiliare la fraternità, a scadere in calcoli di bottega o in tirchierie domestiche. Il governo Questa mentalità “ecologica” porta ad af- economico è fatto per generare vita e non per frontare in modo nuovo alcuni nodi proble- generare cerchi di insoddisfazione. L’ammini- matici: la relazione fra Istituti e Chiesa locale. stratore religioso non è ragioniere della con- L’osservanza della legislazione civile recepita servazione, ma facilitatore della comunione nel codice canonico, la gestione comunitaria per la missione. dei beni, la responsabilità per debiti e obbli- La salesiana sr. Yvonne Reungoat, supe- gazioni. la scelta di strumenti del diritto civile riora generale, ha ragionato sulla relazione tra per attività economiche. È toccato a mons. J. progetto missionario di istituto e scelte eco- Tobin il compito di analizzare i più frequen- nomiche. Un nuovo progetto è «la risposta a ti incroci tra il governo pastorale della chiesa un appello dell’umanità, là dove manca il vi- locale e l`amministrazione economica di un no della gioia, dell’educazione, della salute, istituto religioso: es. la raccolta di fondi per di una vita dignitosa e felice, e si inscrive nel progetti missionari, il giusto compenso dei carisma specifico». Nell’odierna mentalità ge- consacrati. la questione della vendita di beni. stionale di tipo imprenditoriale, la comunione In particolare egli ha analizzato il potenziale dei beni a favore della missione rappresenta conflitto con il vescovo diocesano che nasce una forza in grado di realizzare grandi cose dalla decisione di abbandonare un’opera: «le con piccolo risorse venute da molte persone. circostanze possono offuscare o complicare Questa comunione dei beni si estende alla pro- la questione dell’alienazione e le azioni del vincia, alla congregazione fino al livello inter- vescovo e del superiore religioso possono di- congregazionale e in dialogo con altre istanze 154 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 della società civile. La relatrice (facendo rife- dendo la gestione con precisi obiettivi e moda- rimento all’impegno in Haiti, Medio Oriente e lità d’uso. Sud Sudan) ha affermato che non si tratta solo Una sapiente tavola rotonda ha mostrato di fornire soccorso in denaro, «ma di suscita- l’importanza di non indebolire il legame tra re protagonismo, promuovere micro-imprese, promozione dei poveri e primo annuncio, di valorizzare il micro-credito, specialmente per conoscere le potenzialità del supporto del lai- l’empowerment delle donne››. Preventività, cato alla missione della VC (certificazioni di comunione dei beni, formazione, coordina- bilancio, corsi di formazione, collaborazioni mento in rete sono la chiave della sostenibilità per investimenti etici, iniziative per realizzare economica, relazionale e spirituale. imprese di comunione ecc.), di riconoscere la Mons. Alberto Perlasca, officiale della se- sapienza dei nuovi servizi verso i poveri capa- greteria di Stato, ha puntato i riflettori su temi ci di ridare il gusto della gratuità e di essere un delicati quali la messa in regola dei dipendenti; mezzo per risolvere anche le crisi personali dei la creazione di fondazioni civili per gestire atti- religiosi. In generale il simposio ha mostrato vità commerciali (i beni non sono più “ecclesia- con coraggio le difficoltà iscritte nello scenario stici”: ove possibile e meglio scegliere la strada attuale: gestione di immobili e opere comples- dell’ente canonico civilmente riconosciuto); se mentre diminuiscono le forze; situazioni in l`uso di fondi immobiliari di investimento per cui la perdita di controllo sulle opere porta ad istituti non più in grado di gestire adeguata- allontanarsi dal carisma; forme personalizza- mente il patrimonio immobiliare (col rischio di te di amministrazione che diventano contro non “conservare” il patrimonio stesso: meglio testimonianza; amministrazione poco fedele la “concessione in gestione” con garanzie ac- dei beni ricevuti in dono; dismissioni o nuove cessorie); lo strumento della Onlus (si tengano acquisizioni senza un`adeguata pianificazione. fuori i beni immobili e si sappia che i proventi Nelle conclusioni mons. Carballo ha suggeri- non possono andare alle attività missionarie!). to di tornare a dare peso alla parola “povertà” come senso di dipendenza da Dio e liberazione Cultura economica e cura dei poveri dalle smanie del possesso. Ha sottolineato che prima viene la grazia del lavoro e poi la ricerca Dopo la seconda guerra mondiale la Chiesa di denaro (regola di san Francesco). La cattiva ha scelto l’impegno socioculturale, anche sulla gestione fa perdere occasioni di condivisione e base dell’assunto che l’economia di mercato sia la sfida è di far vedere che, con le nostre opere, ormai un dato imprescindibile. Le encicliche Dio si china sui poveri. sociali hanno dunque optato per una visione compassionevole della testimonianza: è invece Mario Chiaro arrivato il momento, ha detto il prof. S. Zama- [Testimoni, 4(2014)15-17] gni, di gettare lo sguardo sul momento della creazione della ricchezza e non sulla sua distri- 9. Meeting of the Provincials of the English buzione. Anche papa Francesco, infatti, ha pun- Speaking Conference (ESC) tato il dito contro la religione del capitalismo globale. Non è dunque accettabile nell’iniqua The Provincial Ministers of the ESC held ripartizione dei beni né la finanza speculative their spring meeting at St. Anthony Friary in che produce altri “impoveriti” (ricordiamo che St. Petersburg, Florida from April 7-11, 2014. in Europa ci sono 27mln di disoccupati; con The meeting highlight was the spring “study le loro famiglie si contano così oltre 50mln di day” on April 8, which was guided by his esclusi). L’economia come nuovo vitello d`oro, Eminence Oscar Andrés Cardinal Rodriguez la globalizzazione che ci fa vicini ma non fratel- Maradiaga, S.D.B., Archbishop of Teguci- li, le istituzioni che diventano “strutture di pec- galpa, Honduras. The day proved to be an ex- cato”, l`ipocrisia di un welfare usato per tirare a traordinary opportunity to spend a day of con- campare... questi sono temi caldi per i religiosi versation, reflection and fraternity with a man del futuro. Gli Istituti dovranno sempre più ra- chosen by Pope Francis as Chair of the eight gionare in termini di economia civile e finanza Cardinals who are advising the Pope about etica, di cooperative sociali e investimenti so- the administration and reform of the Roman cialmente responsabili. Gli Ordini in difficoltà Curia. Cardinal Rodriguez, an affiliate of the saranno chiamati a inventare nuove formule per Province (USA), was mantenere la proprietà dei beni ecclesiastici ce- invited to speak to the Provincials on the topic, AD CHRONICAM ORDINIS 155

“Implications of the ‘Franciscan’ Papacy on tros y Custodios de las diversas entidades de Leadership.” la UCLAF presentes en la Asamblea. Fr. Ber- In addition to his prepared texts, which em- nardo Brandão marcó la importancia de este phasized that “religious are called to be the momento para la vida franciscana en América vanguard of evangelization,” the Cardinal also Latina y el regalo especial de estar cercanos engaged the Provincial Ministers in free and al Santuario de Santa María de Guadalupe, la open conversation on a wide range of topics ef- madre de todos los latinoamericanos. fecting the Church, the Franciscans, religious En el siguiente momento se pidió que cada life in general and his experiences of working Conferencia se presentara ante la Asamblea closely with Pope Francis. The Cardinal’s full por grupos de hermanos, a saber: Conferencia presentation can be downloaded here: http:// “Santa María de Guadalupe”, Conferencia Bo- www.escofm.org/news.html livariana, Conferencia del Cono Sur y, por úl- Also on the agenda were Sub-Conference timo, la Conferencia Brasileña. Acto seguido, meetings among the Provincials of the United el Presidente de la Conferencia “Santa María States, Canada and Europe. Especially note- de Guadalupe”, Fr. Ignacio Ceja, informó a la worthy was the meeting of the Canadian Sub- Asamblea sobre la agenda de trabajo y la me- Conference of the ESC which met to discuss todología a seguir durante esta semana: CON- the possible re-structuring of the Franciscan TEMPLAR, MEDITAR, RESTITUIR. entities in Canada. En la segunda sesión de este primer día, el Canadian Provincial Ministers Dennis Ministro general, Fr. Michael Perry, al hacer Vavrek, OFM (Christ the King Province, uso de la palabra, presentó su ponencia resal- Western Canada) and Marc Le Goanvec, OFM tando: “Debemos cambiar nuestras estructu- (St. Joseph province, Eastern Canada, met ras. No existe otro futuro si no retornamos a with Francis Walter, OFM, General Definitor, nuestras fuentes”. Otros aspectos menciona- and Primo Piscitello, OFM (Immaculate Con- dos fueron: la identidad de la Orden; el traba- ception Province, USA), which has a Founda- jo de estadística sobre salidas de la Orden; la tion in Toronto, Canada, to discuss the possi- necesidad de fortalecer la formación inicial y bility of re-structuring the present entities, to permanente; el servicio de evangelización y address the issues of declining personnel and misión dentro de la Orden; la importancia de la the best ways to revitalize Franciscan life in comunión interprovincial entre las Conferen- Canada. cias, para fomentar la colaboración intercultu- The next major step in the process will be ral y estar atentos a los proyectos misioneros a meeting of the Canadian Provincials and que se proponen a nivel de la Curia general; their Definitories, which will take place in Co- “ EL SUEÑO DE UN NUEVO IMPULSO chrane, Alberta, Canada from September 22- MISIONERO”. Después de la intervención 23, 2014. The Provincial of the Immaculate del Ministro general se dio un espacio para el Conception Province (USA) will also partici- diálogo con los hermanos. Fr. Julio Bunader, pate in the meeting. Vicario general, y Fr. Néstor Schwerz, Defini- dor general por América Latina, también par- Fr. Francis W. Walter, OFM ticiparon, brindando su reflexión a partir de las preguntas presentadas en la Asamblea. 10. XXIII Asamblea de la UCLAF Punto siguiente, ya en la tarde fue la memo- ria de la pasada Asamblea UCLAF: se revisa- Coyoacán, México, 07-11.04.2014 ron los acuerdos surgidos de la XXII Asam- blea de la UCLAF en Vila Velha, Brasil, eva- – Crónica luando así su cumplimiento. Para dicha tarea, cada Conferencia tomó un tiempo para realizar La XXIII Asamblea de la UCLAF tuvo lu- su exposición, atendiendo los siguientes pun- gar en México, en Coyoacán, del 7 al 11 de tos: a) El Proyecto Amazonia, b) El Master de abril de 2014. El acto inaugural se realizó en el Evangelización en Brasil, c) La formación de templo de San Juan Bautista con la Eucaristía los misioneros; d) Estudio sobre abandonos en votiva al Espíritu Santo, presidida por el Mi- la Orden (Perseverancia y Fidelidad). nistro general Fr. Michael Perry. Acto segui- Como siguiente punto en la agenda de tra- do, el Presidente de la UCLAF, Fr. Bernardo bajo, se le dio la palabra a Fr. Eugenio Ortiz, Brandão, dio la bienvenida a todos los Minis- Guardián de la fraternidad de Requena, para 156 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 que expusiera su evaluación a dos años del En el día 9 de abril, después de la oración de proyecto Amazonia conforme al mandato 24 laudes, se dieron las indicaciones para el traba- del Capítulo general 2009: “La UCLAF es un jo en grupos. En la sesión hubo la intervención espacio de nacimiento, implantación y acom- del Ministro general, Fr. Michael Perry, en la pañamiento de la experiencia Amazonia”. De cual solicitó que se pudieran dar 5 nombres de tal forma destacó los aspectos positivos de la hermanos para apoyar el proyecto Amazonia experiencia Amazonia, recordándonos que y 2 nombres más para reforzar otra misión de todos los hermanos que están en la inmensa la Orden, animando el buen sentido de cola- Amazonia están contemplados en el mandato boración de los hermanos para los proyectos 24 de Capítulo general 2009. Después de la misioneros de la Orden. exposición, se dio un tiempo para compartir Durante la plenaria, se hizo la presentación las reacciones de los hermanos en la asamblea. por parte de los secretarios de cada grupo: Seguidamente, Fr. Fidencio Vanboemmel, * Fraternidad de acompañamiento en Ministro Provincial de la Inmaculada Con- UCLAF para hermanos en dificultad como cepción de Brasil, informó sobre el Master de período sabático; Evangelización que se realiza en la ciudad de * estudiar la posibilidad de crear un cen- Petrópolis, comentando que en la actualidad tro de Estudios Filosófico-Teológicos para están presentes 18 personas en el curso, que promover el carisma (Reflexión y estudio las materias han sido replanteadas con nuevos UCLAF); métodos y paradigmas actuales en la evangeli- * seguir fortaleciendo el proyecto Ama- zación, respondiendo al contexto de la Misión zonia y que sea un lugar de experiencia en el mundo de hoy. fuerte de oración y acompañamiento a la En el día 8 de abril, los ministros provin- franja Under Ten (Vida y misión). ciales Fr. Mauro Vallejo y Fr. Mario Ramos, A las 4:50 pm nos trasladamos hacia la asistentes al Consejo Plenario de la Orden, Basílica de Nuestra Señora de Guadalupe pa- presentaron una síntesis de las decisiones y ra celebrar la Eucaristía la cual fue presidida propuestas surgidas del CPO 2013 realizado por el Ministro general Fr. Michael Perry, en Varsovia, en relación a la preparación al en la cual mencionó la importancia del papel Capítulo general de la Orden 2015, teniendo evangelizador de María de Guadalupe como como tema “Vino nuevo en odres nuevos”. Al defensora e intermediaria de un pueblo que vi- término de la presentación, se prosiguió al tra- vió la conquista y la lucha del poder político, bajo de grupos por Conferencias para pronun- económico y social durante la llegada de los ciar su posición, favorable o algún cuestiona- españoles a la Nueva España; y el rol que sigue miento a las propuestas sugeridas. desarrollando como una madre que acompaña Prosiguiendo los trabajos de este segundo al pobre, al necesitado, desde una realidad su- día de la Asamblea, Fr. Julio Bunader compar- friente en América Latina. El día se cerró cele- tió su ponencia: “Servicio para la fidelidad y brando la noche mexicana en un antiguo casco la perseverancia en la OFM” donde se expu- de hacienda de la colonia San Ángel. sieron los resultados de los estudios sobre el En el día 10 de abril, luego de la celebración tema de los abandonos. Después de lo expues- eucarística, tomamos el autobús para partir to se dio un tiempo para tener una rica partici- con rumbo hacia el complejo prehispánico de pación de los asistentes, donde varios frailes Teotihuacán en el Estado de México, como presentaron diferentes factores que inciden en una actividad cultural bajo la guía de la Antro- la realidad de los abandonos que nos desafía póloga y Arqueóloga Alejandra Meza, quien actualmente en la Orden. acompañó al grupo como guía. Contando con la presencia de Fr. Guillermo En el día 11 de abril, se trabajó sobre los acuer- Uribe, religioso Carmelita Descalzo, nos im- dos que en grupos fueron discutidos, presenta- partió la ponencia “La realdad afectivo sexual dos en asamblea, votados y aprobados para la del consagrado y la vida fraterna”, dando espa- continuidad de la UCLAF. cio, al final, para preguntas, aclaraciones, co- mentarios y consideraciones sobre lo comen- Fr. Nestor Inacio Schwerz ofm tado en la ponencia. Al final del día, hicimos momento de oración con el rezo del Viacrucis – Mensaje de la UCLAF alrededor del claustro del convento de San Juan Bautista. Ministros provinciales y custodios de las AD CHRONICAM ORDINIS 157 cuatro Conferencias de América Latina y el Conferencias en los proyectos misioneros de Caribe de la Orden de Hermanos Menores es- la Orden e instó a acentuar nuestro compro- tuvimos reunidos del 7 al 11 de abril de 2014 miso en esta dirección, pues es el modo en el en la Fraternidad de San Juan Bautista de Co- que se traduce en experiencia nuestro reitera- yoacán de la ciudad de México con motivo de do compromiso de ser fraternidad en misión y la celebración de la XXIII Asamblea general nos aleja de la autoconservación estéril. Este de la UCLAF. La temática orientadora fue: camino necesita que los Ministros y Custodios “Hacia el Capítulo general de 2015”, que mar- cuidemos particularmente en nuestras entida- có el tono reflexivo, evaluativo y propositivo des el punto de partida esencial sin el cual no de nuestro encuentro. habrá verdadero cambio en la Orden: que es Es tradición de la UCLAF reunirse cada dos la formación inicial y permanente. El Ministro años para hacer memoria de nuestra andadura general insistió en que no podemos seguir for- como hermanos latinoamericanos y caribeños, mando en masa, sino personalizadamente; no en clave de conversión y agradecimiento; para de modo puntual, sino continuo, como estilo volver a lo esencial de nuestra fe y de nuestra de vida para mantenernos fieles a nuestra vo- espiritualidad; también siempre ha sido oca- cación. Recordó cuál es la columna vertebral sión privilegiada para leer los signos de Dios de todo proceso formativo: la experiencia mís- siempre nuevo y actualizar nuestro carisma, tico-espiritual como fuente de todo profetismo mediante proyectos comunes, al amparo de genuinamente liberador. Para ello urge formar la luz que emana de los mismos. Es, sin duda formadores que no sólo tengan la preparación alguna, nuestro kairós, un momento de inten- académica, sino que sean testigos de una vida sidad en el que el espíritu, siempre nuevo, nos de fe encarnada. Estos desafíos llevaron al Mi- vuelve a llamar por nuestro nombre, nos ali- nistro general a invitar a la UCLAF a pensar menta con su palabra y nos envía a ser profetas en la urgencia de establecer centros o progra- de la esperanza en los lugares de fractura de mas de estudios comunes en nuestro contexto nuestro contexto latinoamericano y caribeño. latinoamericano y caribeño que salvaguarden Inspiradoras nos han resultado en nuestro en- la actualidad del patrimonio franciscano, aten- cuentro las palabras del Papa Francisco dirigi- diendo las temáticas fundamentales de la es- das a los religiosos y religiosas, en las cuales piritualidad franciscana, el pensamiento y el nos recuerda que “la vida consagrada es pro- patrimonio artístico franciscano, la formación fecía”. El Papa está convencido de lo que Dios de formadores, la evangelización misionera, nos pide hoy: “salir del nido que nos abriga pa- los compromisos de la justicia, la paz y la inte- ra ser enviados hacia las fronteras del mundo, gridad de la creación, entre otros. evitando la tentación de domesticarlas” (Men- El Ministro general, Fr. Michael A. Perry, saje de la Unión de Superiores generales, 29 de ofm, el Vicario general, Fr. Julio Bunader, ofm noviembre de 2013). y el Definidor general, Fr.Néstor Schwerz, Particularmente significativa, para vivir la ofm, han hecho aportes muy significativos en densidad de este momento de renovación es- nuestro encuentro basados en datos estadís- piritual que vive la Iglesia, ha sido la presen- ticos surgidos recientemente de estudios co- cia del Ministro general, Fr. Michael A. Perry, misionados por la Orden (cf. Capítulo Gene- ofm, que en un talante sencillo y fraterno, se ral 2009, Mandatos 14, 45, 48), que nos han ha situado entre nosotros durante toda la jor- permitido realizar un diagnóstico realista que nada, en actitud de escucha atenta, de ilumina- orienta a establecer proyectos comunes que ción e interpelación evangélica. Nos exhortó puedan atender responsablemente realidades a superar el provincialismo temeroso y miope verdaderamente apremiantes. para abrirnos a la colaboración interprovincial Entre ellos resultan llamativos y alarman- e intercultural en la tarea común del Reino. In- tes los datos que indican la dificultad de los vitó a no temer el camino de reestructuración hermanos para una vida de oración y contem- que acontece en muchas partes de la Orden, plación; la poca claridad en la comprensión de sino a entenderlo como oportunidad para re- nuestra identidad carismática franciscana; la pensar, a la luz de la Palabra, de la tradición y falta de apertura comunicativa entre los her- de los desafíos de nuestra época, la identidad manos; el desafío de vivir los consejos evangé- y misión particular de los hermanos en el seno licos; la dificultad para convivir con los pobres de la Iglesia y del mundo. Agradeció, espe- y marginados; el escaso compromiso para es- cialmente, la participación activa de nuestras tablecer diálogos a nivel ecuménico e interre- 158 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 ligioso… Estos datos son doblemente impor- desde la óptica franciscana que se viene desa- tantes cuando sabemos que la deserción en la rrollando con buenas perspectivas de futuro en Orden tiene justamente como causas principa- Petrópolis, mediante el compromiso de enviar les: el distanciarse de la identidad franciscana al menos tres estudiantes por cada conferen- (48%), las dificultades para establecer relacio- cia de lengua española y seis de la conferencia nes comunitarias (41%), junto a los aspectos brasileña. Para responder a nuestra identidad propios de cada subjetividad en relación a la minorítica que se traduce hoy en un compro- vivencia de los consejos evangélicos (el 44%). miso ineludible con los pobres y con la casa Las iluminaciones recibidas de parte de nues- común de todos, la naturaleza, la UCLAF ra- tro conferenciante Guillermo Uribe, ocd, y las tifica su compromiso con el Proyecto Amazo- que provienen de la Orden misma, sobre todo nía, de enviar al menos un hermano por cada en lo concerniente al desafío afectivo-sexual conferencia y estableciendo un apoyo finan- coinciden en invitarnos a asumir este enorme ciero concertado que favorezca la misión. La reto dentro de tres líneas de acción implica- UCLAF felicita y agradece a Fr. Eugenio Or- das entre sí: fraterna, terapéutica y canónica. tiz, ofm, la pasión con la que vive, acompaña y El Vicario general, Fr. Julio Bunader, ofm, contagia el proceso misionero de la fraternidad nos dejó una pregunta abierta que deseamos de Requena, en la Amazonía. que permanezca con nosotros en el camino de Las distintas conferencias finalizamos discernimiento que nos toca realizar: “¿Aca- nuestro encuentro llevando al Tepeyac la rea- so no es una oportunidad histórica, antropo- lidad de dolor y esperanza que viven tantos lógica, cultural y religiosa, que se nos ofrece hermanos y entidades de la Orden; también la para renovar el don de la llamada a vivir y dar realidad sufriente y la resistencia utópica de testimonio del Evangelio en fraternidad y mi- nuestros pueblos, en especial de Venezuela, noridad, fuente de todo bien y de la felicidad? en esta hora complejísima de su historia. Allí Sólo valorizando plenamente todos nuestros María nos esperaba despejando todos nuestros talentos, asumiendo con valentía nuestra fra- temores: “¿No estoy yo aquí que soy tu ma- gilidad y acompañando nuestras dinámicas dre?”. Pudimos así, proclamar, junto a ella, internas, llegaremos a individuar estrategias y conscientes de nuestras fragilidades, la gran- orientaciones para darle concretés a la fideli- deza del Señor. Se ha alegrado nuestro espíritu dad perseverante”. en el que es nuestro Dios, salvador y liberta- A nivel práctico la UCLAF quiso enfrentar dor. estos desafíos de manera consensuada acor- El Ministro general se despidió de nosotros dando que el Consejo Directivo de la UCLAF a los pies del sayal milagroso en el que los hu- estudie, en el término de un año, la posibilidad mildes y sencillos nos comparten la imagen de de crear en el contexto latinoamericano o ca- una Virgen grávida comprometida con su libe- ribeño una casa de acogida para hermanos en ración. Queremos hacer nuestras sus palabras dificultad. También pide, al mismo Consejo y dirigirlas, finalmente, a todos los hermanos directivo y en el mismo término, que elabore del continente: “Nosotros, como María de Na- un elenco de fraternidades concentradas espe- zaret, Madre de Jesús nuestro Señor, y como cíficamente en la renovación espiritual de los Juan Diego, estamos llamados a emprender un hermanos, para considerar la posibilidad de camino de fe, abriendo nuestros corazones y crear o fortalecer una fraternidad dedicada a nuestras vidas a la misericordia, al perdón, a la recuperar los valores fundamentales de nues- justicia, al amor y a la paz de Dios… Estamos tra vocación. Con el fin de enriquecer nuestra llamados, como discípulos misioneros, a com- identidad franciscana se impone un volver a partirlo con todos lo que encontremos, ofre- nuestras fuentes. Para ello la UCLAF pide a ciéndoles una señal de esperanza y el abrazo su directiva, que a través de las conferencias de la misericordia y del amor”. promueva el estudio de las experiencias e ini- La UCLAF aprovecha para anunciar que ciativas ya existentes sobre nuestro patrimonio su nuevo presidente es Fr. Ignacio Ceja, Mi- franciscano de formación y estudios para inte- nistro Provincial de la Provincia de los San- grarlas y ponerlas al servicio de las Provincias tos Francisco y Santiago y Presidente de la y Custodias a nivel de UCLAF. Conferencia Santa María de Guadalupe de En línea de continuidad con Asambleas México, Centroamérica y el Caribe. También anteriores, la UCLAF anima, también, al for- comunicamos que la XXIV Asamblea será en talecimiento del Master en Evangelización Cochabamba, Bolivia del 16 al 20 de mayo AD CHRONICAM ORDINIS 159 de 2016, cuya temática será: la aplicación de città. La chiesa fu di nuovo dedicata a Santa las decisiones del Capítulo general de 2015. Maria di Gesù, ed è una gemma di architettura Agradecemos vivamente la generosa hospi- rinascimentale e barocca, creata dall’ingegne- talidad de los hermanos de la Provincia del re maltese Girolamo Cassar, architetto della Santo Evangelio de México, en especial de su Chiesa conventuale dell’Ordine di San Gio- provincial Fr. Francisco Morales Valerio, ofm vanni alla Valletta. y del guardián de la fraternidad, Fr. Juan Pedro Questi due conventi rimasero i centri Murillo, ofm. dell’attività pastorale dei Francescani Osser- En la Fraternidad San Juan Bautista de Co- vanti maltesi per tre secoli. Nel frattempo, yoacán, Ciudad de México, Distrito Federal, tuttavia, l’interferenza inopportuna del Re- hoy, a los once días del mes de abril del año gno delle Due Sicilie negli affari interni dei 2014. religiosi maltesi, insieme con l’atteggiamento ambivalente del Gran Maestro Emanuel Pinto Ministros Provinciales y Custodios de Fonseca durante il secolo XVIII, spinsero i Francescani Osservanti maltesi a prendere l’i- 11. La Provincia francescana maltese cele- niziativa di staccarsi dalla Sicilia e appellarsi bra i 100 anni della fondazione direttamente al governo della Curia generale dell’Ordine a Roma. Sfortunatamente tale ini- La Provincia Francescana Maltese dei Fra- ziativa finì tragicamente per i due Francescani ti Minori, dedicata all’Apostolo San Paolo, maltesi che coraggiosamente si erano imbar- quest’anno compie 100 anni. Era il 12 aprile cati in questo tentativo. Erano Fr. Accursio 1914, Domenica di Pasqua, quando il Ministro Stuppia e Fr. Giovanni Nicola Falzon. Infat- generale dell’Ordine dei Frati Minori, Fr. Pa- ti, furono esiliati per ordine dello stesso Gran cifico Monza, dichiarò la Custodia francesca- Maestro Pinto, che li aveva ipocriticamente na maltese di San Giovanni Battista una Pro- appoggiati nel loro tentativo! Tuttavia, i loro vincia indipendente dell’Ordine, con il titolo sforzi non furono vani. Nel 1790 i due con- di San Paolo Apostolo. venti Francescani Osservanti a Malta furono I Francescani maltesi avevano già acqui- dichiarati una Custodia indipendente, ma sol- stato un certo grado di autonomia dalla Pro- tanto per un breve periodo di tempo. Il Tribu- vincia madre Siciliana di Val di Noto nel nale della Regia Monarchia del Regno di Na- 1838, quando divennero Custodia. Era stato poli era ancora ferocemente contrario ad ogni un processo lungo e arduo. Dalla fondazione tentativo separatista dei religiosi maltesi. del primo convento Francescano Osservante a L’avvento della dominazione Britannica su Rabat della città di Notabile (Mdina), dedicato Malta durante il secolo XIX cambiò il corso a Santa Maria di Gesù, e conosciuto dalla po- della storia per i religiosi maltesi. Gli Inglesi polazione locale con il nome Ta’ Ġieżu, una avevano deciso di separare i religiosi dalle loro corruzione linguistica del dialetto Siciliano Province madri in Sicilia e a metterli diretta- Di Giesu, i Francescani maltesi della famiglia mente sotto i governi dei loro rispettivi Mini- dell’Osservanza avevano sempre fatto parte stri generali di Roma. Così, il 26 luglio 1838, i della Provincia di Val di Noto, che copriva il Francescani Osservanti maltesi divennero una sud della Sicilia. Questa Provincia aveva una Custodia, scegliendo il titolo di San Giovanni lunga e antica tradizione di fedeltà al rinno- Battista. vamento della vita francescana, per mezzo del Gli avvenimenti nell’Ordine Francesca- movimento dell’Osservanza, che si sparse per no, alla fine del secolo XIX, sono stati anche tutta l’Italia durante il secolo XV. Uno dei di- un’occasione di rinnovo per la vita religiosa scepoli di san Bernardino da Siena, che guidò Francescana a Malta. L’unificazione dell’Or- il movimento dell’Osservanza, fu il Vescovo dine dei Frati Minori nel 1897 e la figura Matteo Giumarra di Agrigento. Era lui che di- provvidenziale di un Francescano maltese, Fr. vulgò la riforma Osservante in Sicilia, da dove Anton Maria Cesal, sono stati fattori-chiave questa raggiunse l’arcipelago maltese verso la che portarono al rinnovamento della Custodia fine del secolo XV. Francescana maltese. Cesal fondò altre due Con la costruzione della Città Valletta il chiese e conventi, a Sliema (Madonna del Sa- Gran Maestro Pietro del Monte donò un ter- cro Cuor) e nell’isola di Gozo (Sant’Antonio reno ai Francescani Osservanti per costruire di Padova). I tempi erano maturi per una rina- la loro seconda chiesa e convento nella nuova scita: l’Ordine Francescano poteva così fonda- 160 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 re una nuova Entità, la Provincia maltese dei Dopo l’Ordinazione ha svolto i seguenti in- Frati Minori, dedicata a San Paolo Apostolo. carichi: Questo accadeva esattamente 100 anni fa. • 1996-1999: Vicario parrocchiale nella Mis- Il Ministro generale dell’Ordine in quel sione di Hardenberg; tempo era Fr. Pacifico Monza (1911-1915). • 2000-2006: Maestro dei Novizi e Guardia- Nel 1914 venne a Malta per una visita. Il 7 no del convento di Besters; aprile 1914 il Definitorio generale aveva ema- • 2007-2008: Professore del Seminario Mag- nato il Decreto della fondazione della Provin- giore di St. John Vianney, Vicario Provin- cia Francescana maltese. Il Decreto originale ciale e assistente del Maestro dei Postulan- fu pubblicato nel convento di Santa Maria di ti; Gesù della Valletta la Domenica di Pasqua, 12 • 2008-2009: Provinciale dei Francescani in aprile 1914. Sud Africa; Il nuovo Ministro provinciale, Fr. Anton • 2009-2014: Definitore generale per l’Afri- Maria Cesal, convocò il Definitorio il 1° luglio ca e per il Medio Oriente. 1914. Quando arrivò il tempo di convocare la seconda seduta, 16 dicembre, Anton Maria – Fr. Aurelio Pessoa Ribera, OFM, è stato Cesal era morto due giorni prima, 14 dicem- nominato da Papa Francesco Vescovo Ausilia- bre 1914, dopo soltanto 8 mesi dalla nomina. re dell’Arcidiocesi di La Paz, Bolivia (superfi- Tuttavia, può essere giustamente considerato cie: 10.975; popolazione: 1.031.525; cattolici: il padre della Provincia. 825.220; sacerdoti: 161; religiosi: 472; diaconi Da quell’anno la Provincia dei Frati Minori permanenti: 1). ha continuato a espandersi, a Malta (Ħamrun, (L’Osservatore Romano, 26 marzo 2014) Baħar iċ-Ċagħaq, Ħal Far, Birkirkara, Mellieħa, Marsaskala) e fuori Malta (Londra, Breve nota biografica Toronto, Adelaide, Honduras, Libia). I tempi non sono mai stati facili per la Pro- Fr. Aurelio è nato nel 1962 a Concepción, vincia francescana di Malta. Questa comme- Vicariato Apostolico di Ñuflo de Chávez morazione ha lo scopo non solo di essere una (Santa Cruz de la Sierra, Bolivia). È entrato celebrazione gioiosa per quanto i Frati hanno nell’Ordine Francescano nel 1983, ha emesso compiuto in passato, ma anche di essere un’oc- la professione temporanea nel 1984, la profes- casione coraggiosa per far fronte al bisogno di sione solenne nel 1988 ed è stato ordinato pre- rafforzare la nostra testimonianza francescana sbitero nel 1989. in una società secolarizzata e postmoderna. Ha svolto molteplici incarichi: – dal 1994 al 1999: Maestro dei Professi tem- 12. Notitiæ particulares poranei di Filosofia-Teologia e Vicario del- la Fraternità San Francisco, in Cochabam- – Fr. Vincent Mduduzi Zungu, OFM, è sta- ba; to nominato da Papa Francesco Vescovo della – dal 1994 al 1999: Docente di Ecclesiologia diocesi di Port Elizabeth (Sud Africa). e Antropologia teologica nell’Università (L’Osservatore Romano, 4-5 febbraio 2014) Cattolica Boliviana “San Pablo”; – dal 1999 al 2005: Definitore provinciale; – dal 2000 al 2008: Guardiano e Maestro dei Breve nota biografica Professi temporanei del biennio di Filosofia a Santa Cruz de la Sierra; Fr. Vincent M. Zungu è nato il 28 aprile – dal 2005 al 2011: Presidente del Tribunale 1966, nel villaggio di Mbongolwane, Diocesi di Ecclesiastico di prima istanza dell’Arcidio- Eshowe. Ha studiato Filosofia e Teologia pres- cesi di Santa Cruz de la Sierra; so il Seminario Maggiore di St. John Vianney, – dal 2009 al 2011: Vice Parroco della Par- a Pretoria. È entrato nell’Ordine Francescano rocchia “San Antonio”, in Santa Cruz de la il 18 gennaio 1988; ha emesso la professione Sierra. semplice il 19 gennaio 1989 e quella solenne – Dal 2011 è stato Ministro provinciale della il 2 luglio 1994. Ha una Licenza in Teologia Provincia Missionaria “San Antonio” del Morale ottenuta presso l’Università Cattolica suo Ordine in Bolivia. di Strasburgo, in Francia (2001-2005). È stato ordinato sacerdote l’8 luglio 1995. BIBLIOGRAPHIA

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NECROLOGIA

1. Fr. Antonio Giacomello che utilizzò molto nel campo formativo, pa- Pianiga (VE), Italia, 16.12.1932 storale, missionario ed apostolico. Dal 1960 al Grottammare, Italia, 15.01.2014 1961, ritornò a Monteprandone, come rettore del locale collegio. Dal 1961 al 1962, per 6 Celebriamo oggi la nascita alla vita eterna mesi, a Falconara M., attese alla partenza per del nostro fratello Fr. Antonio Giacomello, un la missione in Argentina, dove visse dal 1962 dono del Signore per la nostra Fraternità, un al 1978. In quella terra tanto cara, egli ricoprì uomo che ha saputo trasfigurare la sua vita alla vari incarichi e svolse vari servizi: vice retto- luce del mistero di cristo, un francescano inna- re del Hogar de Varones a Tandil, dal 1962 al morato di San Francesco e della famiglia a cui 1966; Parroco di nuestra Señora de Begoña, apparteneva, un servo generoso e instancabile dal 1966 al 1973; dal 1973 ad Azul, come cro- della chiesa, un sacerdote zelante e sapiente nista della Custodia, Procuratore delle missio- che ha speso le sue energie per la vita del greg- ni e assistente diocesano del movimento delle ge del Signore. Famiglie cristiane; dal 1976 al 1978 cappella- Noi lo abbiamo sempre ammirato Fr. An- no militare. nel 1975, nominato Guardiano, è tonio, per queste sue qualità luminose e splen- stato anche Visitatore generale della Custodia denti: questa perla preziosa della nostra Fra- di Huacabanba del Perù. ternità, ha ultimamente fatto trasparire la sua Ritornato in Provincia nel 1978, passò tre luce vivissima attraverso l’accettazione, la anni a Pesaro (1978-1981), quindi, nel 1981 sopportazione, l’accoglienza nella fede della fu inviato a Colfano, come Guardiano della sofferenza, della malattia e della prova, con la Fraternità di noviziato ed animatore provin- forza propria di un cavaliere di cristo, di un ciale delle Missioni al popolo (1981-1987), discepolo fedele del Signore Gesù. che continuò a presiedere, fino a quando non Fr. Antonio era nato a Pianiga, in Provincia fu trasferito a Roma nel 1993. Chiusosi il no- di Venezia, diocesi di Padova, il 16 dicembre viziato in Provincia, l’obbedienza lo volle a 1932 da Attilio e Calvelli Letizia. Era entrato Mombaroccio (1987-1990); da lì andò dappri- in collegio a Chiampo, nella Provincia veneta, ma ad Osimo (1990-1992) e quindi a Macerata nel 1943, a 11 anni. Aveva fatto la vestizione (1992-1993). dell’abito francescano e iniziato il noviziato a Dal 1993 al 2013, per 20 anni, Fr. Antonio Barbarano vicentino il 14 settembre 1949, a 17 ha svolto un prezioso, generoso e inconfon- anni, ed aveva emesso la prima professione dei dibile servizio dapprima nella Basilica di S. voti, sempre a Barbarano, il 17 ottobre 1950. Antonio, come Rettore (1993-1999), poi come Subito dopo la professione, si unì alla classe Penitenziere della Basilica di S. Giovanni in di liceo della nostra Provincia, trasferendosi, Laterano (1999-2013), ricoprendo contempo- per motivi di salute, nella nostra Fraternità. raneamente il servizio sia di Vicario (1999- trascorse due anni di liceo a Treia (1950-1952) 2004), sia ultimamente di Guardiano (2004- e il terzo anno a Matelica (1952-1953); si re- 2013). cò, quindi, a Jesi, per lo studio della teologia, Il 13 settembre 2013 è stato trasferito da i primi 3 anni (1953-1956) e il quarto anno a Roma all’Infermeria provinciale di Grottam- cingoli (1956-1957). Ha emesso la professione mare, a causa delle sue condizioni di salute se- solenne il 18 settembre 1956, a Treia ed è stato gnate dal progresso di un male che aveva già ordinato sacerdote a Osimo il 7 luglio 1957. toccato vari organi vitali del suo corpo. Ha da- Terminati gli studi di preparazione al sa- to una testimonianza di fortezza, di pazienza, cerdozio, fu inviato, per un anno, a Monte- di bontà e di accettazione della croce davvero prandone, dove ricoprì l’incarico di maestro meravigliosa, mantenendo il suo carattere gio- dei fratini (1957-1958). Successivamente fu ioso, ironico e arguto. Mercoledì 15 gennaio inviato a Grottaferrata (Roma) per lo studio 2014, a Grottammare, alle ore 16.35, la sua della pedagogia, negli anni 1958-1960. Lì con- anima ha lasciato il corpo terreno e si è lasciata seguì la licenza proprio in questa disciplina, trasportare dalla voce di colui che l’ha creata, 164 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 amata e voluta per l’eternità. È entrato in quel- Possiamo dire che Fr. Antonio ha lasciato la luce che l’ha conquistato fin dall’infanzia e un segno dovunque sia stato, qualsiasi cosa ab- l’ha accompagnato per tutta la sua vita. bia fatto, nelle parole e nei fatti, nella vita in- Pensando alla vita di Fr. Antonio non pos- terna della Fraternità, come nel servizio pasto- siamo non ringraziare il Signore per il dono di rale. Non c’era contraddizione in lui, non c’era un fratello che ha riempito la sua vita di amo- differenza nel parlare o nel trattare: amava i re di Dio, di generosità e di lavoro apostolico, frati come la gente, i parenti come gli amici, i giorno dopo giorno, con fedeltà cristallina, superiori come i sudditi, i vicini come i lonta- con donazione incondizionata, con gioia umi- ni. E si ricordava di una festa di compleanno le e contagiosa, con spirito splendido e sincero come di onomastico: puntualmente arrivava il di fraternità, con animo forte e signorile, con suo bigliettino o la sua mail, la sua telefonata sapienza profonda, come guida preziosa per amica, fraterna, cordiale. tutti, senza altra pretesa che essere al servizio Ricordo quando a Pianiga abbiamo celebra- di chi lo inviava e per chi veniva inviato, senza to insieme la festa del 50° del suo sacerdozio, mettere da parte altro che la riconoscenza per insieme ai familiari, parenti ed amici. Aveva tutto quello che riceveva e che accoglieva con apprezzato tanto un gesto che per me era nor- gratitudine infinita. male, dato il mio ufficio e data la mia gratitu- Noi, che lo abbiamo conosciuto ed amato, i dine ed il mio affetto per lui. Non cessava di suoi familiari che sono rimasti sempre profon- ringraziarmi, di esprimere la sorpresa, la gioia, damente legati a lui, i frati della Provincia come la riconoscenza per essergli stato vicino, per le quelli di Roma, la gente che lo ha apprezzato ed parole che avevo detto, per il gesto che avevo amato dovunque sia stato, tutti sappiamo quan- fatto, assieme a Fr. Enrico. Sentivi che quelle to era prezioso il suo lavoro, quanto era bello, parole erano sincere, venivano dal cuore, scatu- semplice e intenso il suo sguardo, il suo sorriso, rivano da un fratello che sapeva apprezzare tut- il suo parlare e il suo gesticolare. Fr. Antonio to, che sapeva amare. E ringraziavi il Signore, lasciava un segno dovunque andava, qualsia- allora come lo faccio oggi, per averti dato quel si cosa faceva: le sue parole rimanevano pro- fratello, quell’uomo grande, quel padre buono, fondamente impresse, la sua figura emanava e quell’amico sincero, quel frate autentico nel trasmetteva la bellezza e la statura di un uomo cuore e nel corpo, nella bocca e nell’animo. So- di Dio, affascinato e conquistato dal Vangelo, no piccole cose, ma sono quelle che costruisco- incapace di seminare o spargere il male, in qual- no una vita, che escono dal cuore di un uomo siasi forma esso si potesse manifestare. Era la segnato dalla grazia di Dio, trasfigurato da una persona che sapeva costruire la fraternità, do- fede e da un amore che sono rimasti indelebi- vunque si trovasse, in convento o nei luoghi di li e cresciuti giorno dopo giorno, affinati anzi missione, per i paesi e le strade del mondo, in dalla grazia e dall’esperienza, dal dono e dalla confessionale o al refettorio, che sapeva sorri- risposta, dalla chiamata e dall’adesione totale dere con tutti, che sapeva assumersi tutte le sue e incondizionata della creatura al creatore, del responsabilità, che aveva una calligrafia così servo al Signore, dell’umile operaio a colui che nitida e chiara, come era il suo cuore e la sua lo ha plasmato. anima, che non si stancava mai di lavorare e di Ho visto e sentito l’affetto e la simpatia fra- servire tutti, con il sorriso sulle labbra. Era un terna che aveva saputo costruire a Roma, spe- signore, Fr. Antonio, un uomo che sapeva co- cialmente nel collegio dei Penitenzieri di S. gliere in tutti ed in ciascuno un segno di stima Giovanni in Laterano, dove, in qualche modo, e di fiducia. Lo ricordo, bene, quando era re- aveva potuto dare il frutto più maturo della sua sponsabile delle missioni al popolo: Fr. Antonio esperienza di sacerdote e di Frate Minore, di aveva la statura di un capo, di un pastore, di una padre per la comunità e di guida per i fratelli. guida e nello stesso tempo sapeva apprezzare le Aveva partecipato recentemente, con le lacri- capacità e le doti di ciascuno. Parlava con la sa- me agli occhi ed il dolore profondo del cuore pienza di un dottore e nello stesso tempo con la alla malattia e alla morte di uno dei suoi con- semplicità di un fanciullo. Sapeva incantarsi di fratelli più cari, Fr. Gerardo Bautista Zapan- fronte alle cose più belle e splendenti della vita ta, Filippino, che era stato, lui pure, divorato e nello stesso tempo comunicare la ricchezza di da un male. Vedevi che questi frati non face- un animo nobile e puro, di un cuore profonda- vano per scherzo, non erano semplicemente mente radicato nella vocazione francescana e dei funzionari della chiesa: erano uomini che sacerdotale. avevano saputo legarsi profondamente l’uno NECROLOGIA 165 all’altro, che avevano saputo conquistare la fi- Fr. Ferdinando Campana ducia l’uno dell’altro, che non vivevano insie- Ministro provinciale me per legge o per attività, ma per simpatia e per bontà, per generosità e per carità. Ne sono 2. Hayes Zachary rimasto io, come tutti quelli che hanno assisti- Chicago, USA, 21.09.1932 to a questo spettacolo di comunione fraterna, New York, USA, 16.03.2014 profondamente edificato. Fr. Antonio sapeva davvero costruire una Famiglia ed una Frater- Zachary Hayes, O.F.M., one of the most nità. Fr. Antonio sapeva apprezzare di ognuno renowned American scholars of the theology le doti e le qualità, anche quelle più semplici e of St. Bonaventure in the twentieth century, più nascoste e dare a tutti ragione e fiducia nel passed into eternal life on Sunday, March 16, loro essere servi del Signore e della Fraternità, 2014. He was 81 years old. della famiglia cristiana ed umana. Born in Chicago, Illinois on September 21, Ringrazio dal più profondo del cuore il 1932, the son of Robert and Elizabeth Hayes, nostro Ministro generale, che ci fa il dono di was raised in one of its suburbs, Midlo- partecipare al nostro dolore e alla nostra gra- thian, and was a member of St. Christopher’s titudine al Signore: è il gesto della bellezza di parish, served at that time by Friars Minor of questa festa di famiglia, attorno a Fr. Antonio. the Province of the Sacred Heart of Jesus (St. Ringrazio il Vicario generale, Fr. Julio Buna- Louis, MO). Entering this province’s minor der, Delegato per la Fraternità dei Penitenziari seminary of St. Joseph in Westmont, Illinois di Giovanni in Laterano, che è qui con noi, in- in 1946, he entered the Franciscan order four sieme al nostro carissimo Fr. Vincenzo Bro- years later as a novice in Teutopolis, Illinois canelli, Definitore generale. Ringrazio i frati on July 4, 1952, being given the name Zach- della Fraternità di San Giovanni in Laterano, ary and making simple profession on July 5, insieme alle Suore, pure qui presenti: desidero 1953. He then spent three years (1953-56) in ringraziarvi non solo per essere venuti, qui, og- college study at Our Lady of Angels Seminary gi, ma anche e soprattutto per la testimonianza in Cleveland, Ohio (affiliated with Quincy di affetto e di amore che avete manifestato a College in Quincy, Illinois), majoring in phi- Padre Antonio durante i giorni del suo servi- losophy. In 1956, he began his theological zio e del suo ministero al Laterano. Ringrazio, studies at St. Joseph Seminary in Teutopolis, infine tutti i familiari per l’affetto e l’amore, la being ordained at the conclusion of his third stima e la vicinanza che hanno sempre manife- year on June 24, 1959. Simultaneously, during stato a Fr. Antonio: lui vi voleva davvero tanto these summers (1955-60), he studied music at bene ed aveva per ciascuno di voi un affetto De Paul University in Chicago; organ was his sincero, costante e premuroso. ringrazio tutti major instrument. i frati ed il personale della Fraternità dell’in- Close to completing his studies in music, he fermeria per quanto avete fatto con amore e was sent overseas to serve as Catholic chaplain dedizione nei confronti di Fr. Antonio, venu- and pastor at the US Embassy in Bonn-Bad to profondamente malato, ma sempre vigile e Godesberg in West Germany. While there, he grato, in questo luogo di cura e di amore. began a doctoral program in theology in the Ed ora, caro Fr. Antonio, ti dico con tutto il Faculty of Catholic Theology at Friedrich Wil- cuore, a nome di tutta la nostra Fraternità, che helm University in Bonn. He completed these ti ringrazio, che sono felice di essere stato frate studies in November 1963; his thesis, writ- con te e che mi hai sempre edificato con la tua ten under Johann Auer, was titled The Gen- parola, i tuoi gesti, i tuoi modi di fare; che ti eral Doctrine of Creation in the Thirteenth ho sempre ammirato e che ti porterò sempre Century, with Special Emphasis on Matthew nel cuore, perché è bello vivere insieme come of Aquasparta. Taking additional courses, he fratelli e servire il Signore come hai fatto tu! was awarded the degree of Doctor of Theol- arrivederci! ogy on July 9, 1964. During these years, he Offriamo, carissimi fratelli, al Signore la also had taken several courses from Fr. Joseph nostra preghiera di suffragio ed il nostro inno Ratzinger, whose Habilitationsschrift (1959) di ringraziamento. Fr. Antonio ci benedica dal on the theology of history in St. Bonaventure cielo e ci accolga un giorno tutti nella gioia he would translate into English some years lat- senza fine. er (Chicago: Franciscan Herald Press, 1971). Returning to the States, Zachary Hayes 166 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 began an illustrious career as a professor of and learning – a subject on which he has also systematic theology at St. Joseph Seminary in written. Teutopolis in the autumn of 1964. Four years In addition to his service as educator in the later, in the Fall of 1968, he was integral to the classroom, Zachary Hayes was also a prolific moving of the seminary program to the south writer – in both scholarly and popular for- side of Chicago, in the neighborhood of Hyde mats - as well as a translator. He contributed Park, and the establishment of a school of the- approximately 90 scholarly articles or ency- ology, Catholic Theological Union: an innova- clopedic entries and 60 critical book reviews. tive, post-Vatican venture in theological edu- From his list of 17 published volumes, his cation established in collaboration with three most significant works flowed directly from other religious orders. Quickly attracting other the subjects he treated with his students in congregations to the venture, the school be- the classroom: creation theology, eschatol- came nationally well known for the excellence ogy, cosmology but especially Christology. of its curriculum and faculty for training men Perhaps his single most important work was for priesthood as well as an important center his magisterial monograph The Hidden Cen- for the theological and ministerial education of ter: Spirituality and Speculative Christology the laity, with a particularly strong emphasis in St. Bonaventure (1981), reedited on sev- on preparation for mission. The school exem- eral occasions. As dialogue with classic texts plified Fr. Hayes’ scholarly hermeneutic: for were important values for him, he also served theology to be helpful to the Church, it must be as a well-regarded translator for the works of actively engaged in a conversation with con- several important contemporary theologians temporary cultures. (e.g., Joseph Ratzinger and Karl Lehmann); Zachary Hayes was a distinguished educa- but perhaps his greatest legacy in this genre tor. Thanks to the influence of several Fran- will be a series of English translations of vari- ciscan scholar-educators (notably, Philotheus ous selected sermons and mystical writings by Boehner and Matthew Menges), he had been the Seraphic Doctor as well as a corpus of six firmly grounded in the contributions of the of his most seminal theological works (viz., medieval Franciscan School, especially Bo- on the Trinity, the Knowledge of Christ, the naventure of Bagnoregio, even prior to his Ten Commandments, the Gifts of the Spirit, arrival in Bonn; these masters would provide the Reduction of the Arts to Theology and the him with the basis for an alternative (Francis- Itinerarium) for Franciscan Institute Publica- can) approach to the classic topics of Christian tions. theology. Consequently, he developed and In 1974, Zachary Hayes was promoted to taught a variety courses covering subjects such the rank of full professor. In 1997, he was as revelation, Trinity, creation and cosmolo- honored with a festschrift of scholarly essays gy, Christology and eschatology. In his later celebrating his 65th birthday and 30 years of years, he also became keenly interested in the exemplary teaching, titled That Others May relationship between religion and the sciences. Know and Love: Essays in Honor of Zachary He was a member of the Chicago Center for Hayes, OFM. Franciscan, Educator, Scholar. Religion and Science. Among the numerous awards, commendations During these same years, he was invited to and honorary degrees he received, his recep- teach at numerous other universities and in- tion of the John Courtenay Murray Award for stitutes: Catholic as well as non-Catholic. Of Distinguished Achievement by the Catholic particular note were the summer courses he Theological Society of America in 1985 and taught in the M.A. program in Sacred Science the Franciscan Institute Medal in 2002 were (1966-1990) sponsored by the Franciscans at signal honors. He continued teaching at CTU, St. Bonaventure University. Simultaneous to until ill health necessitated his retirement in his classroom teaching, ongoing research and 2005. He was transferred to the Franciscan writing, Fr. Hayes also made significant con- community in Sherman, Illinois where he lived tributions as a formation director for the friars in retirement, continuing his work of transla- of his own province studying for ministry at tion, until the community was moved to Mani- CTU in Chicago. He was a member of numer- towoc, Wisconsin in 2012. His remains rest in ous boards and academic societies, eagerly Queen of Heaven Cemetery, Hillside, Illinois. sought after for his intellectual acumen and understanding of the dynamics of teaching NECROLOGIA 167

3. Anno 2013 mortui sunt São Pedro de Vila Real all’età di anni 86, di vita francescana 67 e di sacerdozio 61. * 25 febbraio 2013: Etxeberria Erauzkin Fr. Jose Agustin, nato a Segura, del- * 29 novembre 2013: Berasarte Imaz la Prov. Frianciscanæ de Arantzazu, Spagna. Fr. Florencio, nato a Lezo, della Prov. Fran- È morto a Zarautz all’età di anni 85, di vita ciscanæ de Arantzazu, Spagna. È morto a Ber- francescana 68 e di sacerdozio 60. meo all’età di anni 84, di vita francescana 66 e di sacerdozio 55. * 27 febbraio 2013: De Azevedo Fr. David, nato a Vilar l’8 novembre 1922, della * 22 dicembre 2013: Figueiredo Cepa Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, Portogal- Fr. Alfredo, nato a São Bartolomeu do Mar lo. È morto nell’Infermeria provinciale, Lisbo- il 25 agosto 1935, della Prov. Ss. Martyrum na, all’età di anni 90, di vita francescana 72 e Marochiensium, Portogallo. È morto nell’In- di sacerdozio 66. fermeria provinciale, Braga, all’età di anni 78 e di vita francescana 57. * 7 marzo 2013: Zabala Arambarri Fr. Luis, nato a Azkoitia, della Prov. Franciscanæ 4. Anno 2014 mortui sunt de Arantzazu, Spagna. È morto a Bermeo all’età di anni 95, di vita francescana 79 e di * 2 gennaio 2014: Sombroek Fr. sacerdozio 69. Euphronius, Jozef, nato ad Apeldoorn, della Prov. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Si * 5 luglio 2013: Linkel Lazkano Fr. Ro- è impegnato nel sociale. È morto a Kerkrade berto, nato a Zarautz, della Prov. Franciscanæ all’età di anni 90, di vita francescana 70 e di de Arantzazu, Spagna. È morto ad Arantzazu sacerdozio 62. all’età di anni 76, di vita francescana 60 e di sacerdozio 52. * 3 gennaio 2014: Lynch Fr. Stephen, Aloysius, della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. * 5 luglio 2013: Oteo Martínez Fr. Fe- Completata la formazione teologica, è stato lipe, nato a Burgo de Osma, della Prov. Fran- Vice Parroco nella Parrocchia St. Anthony in ciscanæ de Arantzazu, Spagna. È morto a Ber- Butler; dal 1957 al 1977 è stato missionario in meo all’età di anni 86, di vita francescana 67 e Giappone; dal 1977 al 1978 ha frequentato la di sacerdozio 60. Franciscan School of Thelogy di Berkeley; dal 1978 al 1985 è stato Direttore del Centro Cat- * 18 luglio 2013: Ibañez de Opacua So- tolico presso la University of South Carolina ria Fr. Felix, nato a Salvatierra, della Prov. in Colombia; dal 1985 al 1990 è stato Guardia- Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. È morto a no della Comunità e Rettore del St. Anthony Olite all’età di anni 77 e di vita francescana 57. Shrine di Boston. Dopo aver svolto vari altri servizi e in vari luoghi, si è ritirato a Ringoord, * 16 agosto 2013: Pereira de Mesquita a motivo del suo stato di salute, dove è morto Fr. Luís, natoa São Vitor il 17 agosto 1923, all’età di anni 87, di vita francescana 63 e di della Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, sacerdozio 58. Portogallo. È morto nell’Infermeria provincia- le, Braga, all’età di anni 89, di vita francescana * 5 gennaio 2014: Meers Fr. Deodaat, Ar- 72 e di sacerdozio 67. nold, nato a Rosmeer, Belgio, della Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. È stato un * 7 novembre 2013: Abrisqueta Zarra- frate adorabile, amato e rispettato dalla gente be Fr. Jose Antonio, nato a Amorebieta, della e dai suoi confratelli. È morto a Sint-Truiden, Prov. Franciscanæ de Arantzazu, Spagna. È Belgio, all’età di anni 93, di vita francescana morto a Madrid all’età di anni 80, di vita fran- 72 e di sacerdozio 66. cescana 62 e di sacerdozio 55. * 7 gennaio 2014: García Martímez Fr. * 28 novembre 2013: Teixeira Fr. Al- Abdón, nato a Villares del Saz il 6 dicembre fredo Augusto, nato a Pereira il 14 gennaio 1937, della Prov. Valentiæ et Aragoniæ S. Io- 1927, della Prov. Ss. Martyrum Marochien- speh, Spagna. Dopo aver svolto vari servizi sium, Portogallo. È morto nella Fraternità di in Provincia, nel 1967 è stato trasferito in Ar- 168 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 gentina, dove ha lavorato nelle Scuole e nella Io l’ho conosciuto soltanto negli ultimi Custodia di Terra Santa. Dopo aver frequenta- quattro anni della sua vita e, come Ministro to gli Studi richiesti, nel 1984 è stato ordinato generale, sono grato al Signore per avermi sacerdote a Buenos Aires. Nel 1999 è rientrato permesso di incontrarlo e di collaborare con in Provincia È morto a Caspe all’età di anni lui, mentre era guardiano della Fraternità e 76, di vita francescana 51 e di sacerdozio 29. Presidente del Collegio dei Penitenzieri Late- ranensi. Pur nel suo ruolo di responsabilità, ha * 7 gennaio 2014: Gomes de Alorim Fr. sempre garantito un’accoglienza molto frater- Antônio, nato a Monte Redondo il 17 gennaio na, pronto ad aprire le porte del Convento a 1926, della Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, tutti noi suoi confratelli e a inventare momen- Portogallo. È stato missionario in Mozambico, ti piacevoli di convivialità e di preghiera, in dove ha lavorato in molti luoghi. Durante le vi- modo spensierato, nei quali traspariva la gioia cende turbolente dell’indipendenza ha conosciu- e la stima fraterna. Non mancavano neppure to anche la prigione. Poi, senza incolpare nessu- per lui quei giorni nei quali era preso da mag- no, ha continuato, silenzioso e sorridente, la sua giori preoccupazioni e ansie, soprattutto per vita di lavoratore nei campi e nei lavori dome- assicurare il turno dei Penitenzieri durante le stici. Nel 2013 è tornato in Portogallo. È morto ferie stive dei confratelli, oppure per sostenere nell’Ospedale Santa Maria di Lisbona all’età di alcuni lavori della casa, quali i finestroni del anni 87 e di vita francescana 60. corridoi, del chiostro o il rinnovo dell’ascen- sore, insieme alle lapidi per il ricordo dei con- * 12 gennaio 2014: Losenno Fr. Tomma- fratelli defunti e alla trascrizione al computer so, nato a Pisticci il 7 novembre 1929, della della cronaca dei Penitenzieri. Ricordo la sua Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ Con- capacità di sacrificio nel rinunciare anche alle ceptionis BMV, Italia. È morto nell’Infermeria sue ferie pur di non far pesare l’aggravarsi del- provinciale “S. Maria degli Angeli”, Nocera la sua malattia; non posso dimenticare anche Superiore, all’età di anni 84, di vita francesca- la dedizione con la quale ha seguito i fratelli na 66 e di sacerdozio 59. malati, specialmente quando nell’estate scor- sa, già gravato dal peso della malattia e del- * 15 gennaio 2014: Giacomello Fr. An- la sofferenza emotiva, ha accompagnato con tonio, nato a Pianiga (Venezia), della Prov. premurosa cura il confratello Gerardo nella Picenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. Di indole sua malattia, fino a presiederne i funerali. Nel arguta e brillante ha lasciato un segno profon- silenzio di quel gesto di carità avrà senz’altro do di frate minore e di sacerdote nei vari luo- preparato il suo personale incontro con sorella ghi e ambiti di servizio: nella formazione dei morte, rassegnando nel mese di settembre, nel- seminaristi, nella missione argentina, nell’ani- le mie mani, le sue semplici parole di dimissio- mazione delle missioni al popolo, nella cura ne dall’ufficio di Guardiano e di Penitenziere, della Basilica di S. Antonio a Roma e infine mentre assisteva all’incalzante diminuzione generoso e zelante penitenziere nel Laterano. delle sue forze fisiche. Nel contempo aumen- È morto nell’Infermeria provinciale di Grot- tava, invece, la sua volontà di farsi trovare al- tammare all’età di anni 82, di vita francescana legro e di preparare una grande sorpresa per 63 e di sacerdozio 57. i confratelli. Da diversi anni infatti chiedeva di prevedere una breve visita del Santo Padre *** Al termine della Celebrazione euca- alla fraternità dei Penitenzieri e mi sono forte- ristica, così il Ministro generale, Fr. Michael mente rammaricato che non abbia potuto gio- Perry, ha ricordato Fr. Antonio Giacomello ire della visita di Papa Francesco nello scorso mese di settembre: il Papa Francesco, come Mi piace ricordare il nostro caro P. Anto- primo Papa è andato nei locali del nostro Con- nio con quel volto sorridente capace di dare vento proprio all’indomani della sua partenza vita e vivacità alla vita fraterna. Rivedo nei da Roma per l’infermeria provinciale di questa miei ricordi quei biglietti pieni di colori, di Provincia S. Giacomo della Marca. immagini, di frasi scherzose e piene di affetto Questa ritengo che sia l’eredità più preziosa e attenzione fraterna. Gli inviti alla festa dei che lascia Padre Antonio all’Ordine, insieme Penitenzieri, gli auguri di Natale, di Pasqua, di al servizio prima come Rettore della Basilica buon onomastico, sempre sottolineato dal suo S. Antonio poi come Penitenziere Apostoli- finissimo tocco pieno di creatività. co, svolto da lui con competenza e diligenza NECROLOGIA 169 per ben 14 anni: la sua allegria, la capacità vamente con il Ministero dell’Istruzione per di raccontare barzellette, aneddoti con sottile l’ammodernamento dei metodi e dei program- sapienza. Mi viene da pensare che Dio Padre, mi di insegnamento di diverse materie scienti- insieme a S. Pietro, alla Vergine Madre e a tut- fiche. Nel corso dell’ultimo anno l’improvviso ti i Santi del Paradiso debbano cominciare a manifestarsi della malattia lo costringe dappri- preoccuparsi di qualche sua novità estrosa o ma al ricovero ospedaliero e, poi, alla degenza di qualche suo piccolo scherzo giocoso e pie- nell’Infermeria provinciale di Sabbioncello, no di semplicità fanciullina. Di certo troverà il dove muore all’età di anni 86, di vita frances- modo per strappare a tutti un sorriso, per farli cana 66 e di sacerdozio 59. sentire considerati, con umiltà e ammirazione. Sono contento di poter vedere in lui un * 28 gennaio 2014: Brand Fr. William, esempio prezioso di come si può vivere un nato ad Emory, della Prov. S. Barbaræ, USA. compito così impegnativo e delicato quale il È morto ad Oakland all’età di anni 78, di vita servizio della misericordia, senza riversare sui francescana 44 e di sacerdozio 39. confratelli e gli altri il peso delle proprie stan- chezze. * 31 gennaio 2014: Cristofolini Fr. Ju- Così mi piace ricordare il nostro caro P. randir, nato a Rodeio, della Prov. Immaculatæ Antonio! Laudato sii, mi Signore, per il dono Conceptionis BMV, Brasile. Frate discreto, della sua presenza gioiosa in fraternità. grande lavoratore, attento e perspicace. In una parola, un’anima veramente trasparente. Ha * 23 gennaio 2014: Costello Fr. Liam, svolto varie mansioni nella Provincia, anche William Francis, nato a Castlerea, della Prov. di grande responsabilità come Economo pro- Hiberniæ, Irlanda. Nonostante che sia sempre vinciale, Vicario provinciale e Definitore. Nel stato cagionevole di salute, ha dato un impor- 2006 ha avuto un infarto e da allora è riuscito a tante contributo alla Provincia, ricoprendo an- parlare solo con gli occhi. È morto a Bragança che posti di responsabilità. Era ben conosciuto Paulista all’età di ani 60, di vita francescana 39 negli ambienti francescani in Irlanda È morto e di sacerdozio 34. a Dublin all’età di anni 74, di vita francescana 56 e di sacerdozio 47. * 1 febbraio 2014: Delalande Fr. Vian- ney, Paul, nato a Bresta, Francia, il 18 giugno * 24 gennaio 2014: Pedrini Fr. Emanu- 1916, della Cust. Terræ Sanctæ, Israele. È ele, Daniele, nato a Telgate il 29 settembre morto nell’Infermeria della Custodia, Gerusa- 1927, della Prov. Mediolanensis S. Caroli lemme, all’età di anni 98, di vita francescana Borromæi. Italia. Appassionato studioso e 78, di sacerdozio 72 e di servizio alla Custodia ricercatore del sapere scientifico nel 1959 ot- 38. tiene un Diploma universitario in Erboristeria, nel 1960 si laurea con il massimo dei voti in * 1 febbraio 2014: Porfido Fr. Adolfo, Scienze Naturali, e l’anno successivo conse- Giuseppe, nato a Santeramo in Colle, Bari, il gue una seconda laurea in Scienze Biologiche. 10 novembre 1916, della Prov. Romanæ Ss. Instancabile scienziato e assetato di conoscen- Petri et Pauli, Italia. È morto nell’Infermeria za, avrebbe desiderato dedicarsi alla carriera provinciale “Regina Apostolorum”, Roma, accademica universitaria ma, in spirito di ob- all’età di anni 98, di vita francescana 83 e di bedienza, rinuncia e mette a disposizione la sacerdozio 73. sua competenza nella formazione dei giova- ni frati come insegnante di diverse discipline * 2 febbraio 2014: Marcotte Fr. Sarto- scientifiche nelle scuole interne. Nel frattempo M., nato a Québec, della Prov. S. Ioseph Spon- consegue numerosi Diplomi di idoneità che lo si BMV, Canada. Uomo di pietà, austero e abilitano all’insegnamento di molte materie sensibile, ha servito in varie Case e svolgendo scientifiche e tecniche per le scuole statali sia varie mansioni. Dal 1969 al 1972 ha operato in medie inferiori che superiori. Dal 1966 al 1997 Perù. A motivo della salute è stato costretto a vive a Varese ove si prodiga come insegnan- ritonare in Canada, dove ha continuato a svol- te apprezzato e qualificato nelle scuole statali, gere vari servizi. È morto nell’Infermeria pro- svolgendo anche l’incarico di preside. In que- vinciale di Montréal all’età di anni 84 e di vita sti anni pubblica alcuni testi didattici in uso francescana 56. nelle scuole superiori e collabora significati- 170 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

* 2 febbraio 2014: Boutsen Fr. Eubert, * 11 febbraio 2014: Kennedy Fr. Se- Hubert, nato a Peer, Belgio, della Prov. Ss. raphin, William Bartholomew, nato a Cork il Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Dopo 22 febbraio 1931, della Prov. Hiberniæ, Irlan- l’ordinazione, è stato professore nel Collegio da. Dopo l’ordinazione, nel 1957, è partito per serafico di Heusden, Nel 1946 è partito per il il Sud Africa, dove vi ha lavorato fino al suo Congo, dove ha continuato a fare il professore. ritorno in Patria nel 1971. Ha avuto un forte Dopo l’indipendenza del Congo, nel 1960, è senso pastorale, ha collaborato con l’OFS e ritornato in Belgio, dove ha svolto il servizo con l’opera dei pellegrinaggi. È morto a Cork pastorale in varie parrocchie. Uomo coraggio- all’età di anni 83, di vita francescana 64 e di so, modesto, umorista e servizievole, è morto sacerdozio 56. ad Heusden, Belgio, all’età di anni 94, di vita francescana 75 e di sacerdozio 69. * 12 febbraio 2014: Infante Fr. Nunzio, Gennaro, nato a Cava de’ Tirreni il 22 luglio * 3 febbraio 2014: Contreras Olivares 1933, della Prov. Salernitano-Lucanæ Imma- Fr. Carlos Guillermo, nato a Temuco il 25 culatæ Conceptionis BMV, Italia. È morto a giugno 1950, della Prov. Ss. Trinitatis, Cile. Si Vico Equense all’età di anni 81, di vita france- è distinto per il suo lavoro in Parrocchia, anzi scana 62 e di sacerdozio 55 in varie Parrocchie della Provincia, offrendo anche la sua collaborazione negli Incontri ma- * 13 febbraio 2014: Herrmann Fr. Al- trimoniali e nel movimento ALPHA. È morto bin, Rudolf, nato a Beckum il 24 giugno 1933, a Santiago all’età di anni 63, di vita francesca- della Prov. S. Elisabeth, Germania. Dopo aver na 41 e di sacerdozio 38. lavorato come falegname in vari stabilimenti nel 1957 è entrato nell’Ordine dei Frati Mino- * 7 febbraio 2014: Mulrenan Fr. Alex- ri. Ha lavorato per 10 anni nel Collegio di St. ius Joseph, Richard Arthur, nato a Melrose, Ludwig in Vlodrop (Olanda) e, nel 1974, è sta- MA, della Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Ha to trasferito nel Convento di Warendorf dove svolto, soprattuto, pastorale parrocchiale in va- ha trascorso gran parte della sua vita religiosa rie Parrocchie; è stato più volte impegnato nel e professionale. In vari modi e in vari luoghi campo della formazione. Nel 1987 si è dovuto ha fatto fruttificare la sua esperienza profes- ritirare dal ministero pastorale a motivo della sionale, conquistandosi, tra l’altro, anche mol- salute, ma ha continuato ad impegnarsi in cam- ti amici. È morto a Dortmund all’età di anni 80 po locale, particolarmente a favore dei poveri. e di vita francescana 55. È morto a St. Petersburg all’età di anni 80, di vita francescana 59 e di sacerdozio 53. * 14 febbraio 2014: Di Rocco Fr. Be- niamino, Giovanni, nato a San Vincenzo Valle * 9 febbraio 2014: Suchanek Fr. Niko- Roveto, della Prov. Aprutiorum S. Bernardi- dem, Alfred, nato a Pyskowice, Della Prov. S. ni Senensis, Italia. Nei vari uffici che gli sono Hedvigæ, Polonia. È morto a Gliwice all’età di stati affidati – Rettore del Collegio Serafico, anni 51, di vita francescana 31 e di sacerdozio Guardiano, Parroco – ha manifestato un vivo 25. attaccamento alle nostre memorie e ai nostri luoghi, lasciando un particolare ricordo a Ca- * 9 febbraio 2014: Perković Fr. An- pestrano, Balsorano e Magliano dei Marsi, do- te, nato a Kovači, della Prov. Assumptionis ve è morto all’età di anni 89, di vita francesca- BMV, Bosnia/Erzegovina. Ha lavorato, so- na 72 e di sacerdozio 63. prattutto, in Parrocchia come Cappellano, Par- roco. È stato anche Guardiano e Definitore * 14 febbraio 2014: Schmitz Fr. Allan, provinciale. È morto a Tomislavgrad all’età di nato a Marysville, della Prov. S. Ioannis Bap- anni 77, di vita francescana 58 e di sacerdozio tistæ, USA. Nei suoi 24 anni di ministero ha 50. svolto vari servizi: ha lavorato nel sociale, ha collaborato con il Movimento dei “Cursillos”, * 10 febbraio 2014: De Paemelaere Fr. ha curato la pastorale delle vocazioni. È stato John Francis, Sylvin, nato a Gardena, Cali- anche Guardiano ed Archivista provinciale. È fornia, della Prov. S. Barbaræ, USA. È morto morto nella Fraternità “Saint John the Baptist” a Santa Barbara all’età di anni 95, di vita fran- di Cincinnati all’età di anni 65 e di vita france- cescana 70 e di sacerdozio 63. scana 25. NECROLOGIA 171

* 19 febbraio 2014: Pawellek Fr. Eu- mania, della Prov. Immaculatæ Conceptionis gen, Karl-Heinz, nato a Berlino il 5 maggio BMV, Brasile. A 23 anni, nel 1959, si è im- 1932, della Prov. S. Elisabeth, Germania. Di- barcato per il Brasile. Divenuto sacerdote ha venuto Frate, ha svolto varie mansioni in vari esercitato il suo ministero con zelo e dedizio- Conventi. Dal 1983 al 1995 é stato sagrestano ne. Pian piano ha iniziato ad assumere grandi e portinaio a Großkrotzenburg, a Bad Soden- responsabilità: ha collaborato alla fondazione Salmünster e a Weggental. Ha vissuto gli ulti- della Congregazione delle Suore di S. France- mi 19 anni a Großkrotzenburg, lavorando an- sco (Nilópolis) e alla creazione del Centro di che in cucina. È morto a Fulda all’età di anni Spiritualità Francescana, con sede a Petrópo- 81 e di vita francescana 56. lis; ha partecipato attivamente alla gestione della Provincia.... È morto a Frankfurt, Ger- * 20 febbraio 2014: López Arteaga Fr. mania, all’età di anni 77, di vita francescana Justino, Salvador, nato a Aguascalientes, del- 52 e di sacerdozio 47. la Prov. Ss. Francisci et Iacobi, Messico. Do- po aver studiato Teologia nel PAA negli anni * 2 marzo 2014: Currat Fr. Francois, 1954-1957, è stato Professore di Dogmatica a Marcel, nato a Le Cret, Svizzera, della Prov. Monterrey, dedicandosi in modo particolare al S. Leopoldi, Austria/Italia/Svizzera. È morto settore della formazione, all’OFS, alla pasto- a Näfeis, Svizzera, all’età di anni 91 e di vita rale parrocchiale. Cosciente della sua fragilità, francescana 51. invoca sempre la misericordia di Dio per per- severare nella vocazione e per la salvezza del- * 5 marzo 2014. Mencarelli Fr. Giulio, la sua anima. È morto a Guadalajara all’età di nato a Mondavio (PU), della Prov. Picenæ S. anni 85, di vita francescana 67 e di sacerdozio Icobi de Marchia, Italia. Ha vissuto con dedi- 60. zione e passione la vocazione francescana e il ministero sacerdotale in Ancona negli anni * 21 febbraio 2014: Donohue Fr. giovanili, poi per un lungo periodo nel santua- Edward Joseph, nato a Jersey City, della Prov. rio del Beato Sante con molteplici iniziative Ss. Nominis Iesu, USA. Ha svolto pastorale, in devozionali e culturali, e infine a Pesaro come modo particolare, parrocchiale in varie Parroc- cappellano dell’ospedale e assiduo confessore chie. Dopo essersi specializzato in Teologia, della città. La sua memoria rimane in benedi- ha seguitato ad occuparsi della pastorale par- zione! È morto nell’Infermeria provinciale di rocchiale fino al 2005. A motivo della salute Grottammare all’età di anni 94, di vita france- si è dovuto trasferire nel Convento di Ringwo- scana 76 e di sacerdozio 67. ord, NJ, dove è morto all’età di anni 84, di vita francescana 61 e di sacerdozio 57. * 6 marzo 2014: Roda Fr. Francisco Antunes, nato a Pousos l’11 dicembre 1930, * 27 febbraio 2014: López Londoño Fr. della Prov. Ss. Martyrum Marochiensium, Raúl, nato a Salamina il 15 ottobre 1942, della Portogallo. Svolse con gioia i pi. vari servizi Prov. S. Fidei, Colombia. È morto nella Casa fraterni: cercatore, portinaio, sagrestano, re- de la Inmaculada (Armenia) all’età di anni 72, fettoriere, addetto alla dispensa. Visse in mo- di vita francescana 27 e di sacerdozio 22. do esemplare delle virtù francescane, come la semplicità, la preghiera, la fraternità. È morto * 28 febbraio 2014: Brake Fr. Pascha- nell’Infermeria provinciale di Braga all’età di lis, Josef, nato ad Essen il 28 novembre 1930, anni 83 e di vita francescana 53. della Prov. S. Elisabeth, Germania. Completa- ta la formazione, ha svolto il servizio di sagre- * 8 marzo 2014: Romaner Fr. Ernest, stano a Mönchengladbach, Euskirchen, Essen. Lorenz, nato a S. Maddalena, Italia, della Ha svolto, poi, anche il servizio di portinaio Prov. S. Leopoldi, Austria/Italia/Svizzera. Do- a Hermeskeil. Infine, nonostante che avesse po la Laurea in teologia morale presso il PAA problemi di mobilità ha svolto vari servizi a di Roma, ha svolto la sua attività, soprattutto, Düsseldorf. È morto a Düsseldorf all’età di an- come professore, foggiando così intere gene- ni 83 e di vita francescana 57. razioni di studenti È morto a Bolzano, Italia, all’età di anni 94, di vita francescana 79 e di * 1 marzo 2014: Höfling Fr. Eckart sacerdozio 66. Hermann, nato a Langenprozelten/Main, Ger- 172 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1

* 11 marzo 2014: Barrara González Gerhard, nato a Leeuwarden, della Prov. Ss. Fr. Juan Luis, nato a Llerena il 15 febbra- Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Si è de- io 1932, della Prov. Bæticæ, Spagna. Per 45 dicato, particolarmente, alla pastorale parroc- anni Direttore dell’accoglienza presso Il Real chiale in diverse Parrocchie. È morto a Deift Monasterio de Santa María de Guadalupe. Af- all’età di anni 63, di vita francescana 61 e di fermato ed apprezzato cuoco, ha partecipato a sacerdozio 55. molti incontri e convegni. È morto nel Con- vento San Buenaventura, Sevilla, all’età di an- * 24 marzo 2014: Lambreechts Fr. ni 82 e di vita francescana 63. Chysologo, Gommaar, nato a Roosendaal, Olanda, della Prov. Ss. Martyrum Gorcomien- * 12 marzo 2014: Ferrentino Fr. Die- sium, Olanda. È stato professore in due Col- go, Francesco, nato a Nocera Inferiore, della legi serafici di Lokeren e Heusden. A 70 ha Prov. Salernitano-Lucanæ Immaculatæ Con- accettato di essere Parroco di un villaggio di ceptionis BMV, Italia. È morto nell’Infermeria campagna. Stimato dagli studenti, dai parroc- provinciale “S. Maria degli Angeli” di Nocera chiani e dai confratelli, è stato un Frate dina- Superiore all’età di anni 78, di vita francesca- mico e di spirito aperto. È morto a Antwerpen, na 60 e di sacerdozio 53. Belgio, all’età di anni 99, di vita francescana 80 e di sacerdozio 74. * 16 marzo 2014: Donhauser Fr. Leon- hard, Anton, nato a Berching il 10 dicembre * 28 marzo 2014: Zaratiegui Goñi Fr. 1939, della Prov. S. Elisabeth, Germania. Do- Ángel, nato ad Iracheta il 1° agosto 1928, po l’anno di pastorale ha svolto varie mansio- della Prov. Castellanæ S. Gregorii Magni, ni: Prefetto all’Antonianum di Bamberg St. Spagna. Licenziato in Scienze Biologiche, ha Jakob, insegnante di religione, Cappellano dedicato tutta la sua vita all’insegnamento nei a Sonthofen, Parroco a Bamberg. È morto a nostri Collegi serafici. È morto nel Convento Vierzhnheiligen all’età di anni 74, di vita fran- di Guadalajara all’età di anni 86, di vita fran- cescana 53 e di sacerdozio 47. cescana 63 e di sacerdozio 58.

* 16 marzo 2014: Hayes Fr. Zachary, * 25 marzo 2014: Gómez Núñez Fr. An- Gerald, nato a Chicago il 21 settembre 1932, tonio, nato a Llerena il 18 giugno 1938, della della Prov. Ss. Cordis Iesu, USA. È morto a Prov. Bæticæ, Spagna. È stato Guardiano in New York all’età di anni 82, di vita francesca- varie Case e Parroco in diverse Parrocchie del- na 61 e di sacerdozio 55. la Provincia. È morto nel Santuario di nostra Señora de Loreto, Espartinas, alletà di anni 76, * 19 marzo 2014: Ristuccia Fr. Leon di vita francescana 57 e di sacerdote 50. Columba, Ioseph, nato a New York, NY, del- la Prov. Ss. Nominis Iesu, USA. Dopo essersi * 29 marzo 2014: Hudepohl Fr. Sigfrid, dedicato nei primi anni del ministero alla pa- Howard, nato a St. Bernard, Ohio, della Prov. storale parrocchiale, ha fatto parte dell’équipe S. Ioannis Baptistæ, USA. Ha svolto svariati provinciale dei predicatori, girando il Nord- ministeri, ma in particolare quello di professo- Est. Inoltre, ha svolto altri tipi di servizi; pre- re. Infatti ha insegnato negli USA, a Monaco, ghiera, servizio ai poveri, ancora pastorale nelle Filippine, in Sud Africa, nello Zambia, parrocchiale, servizo al movimento carismati- nello Zaire e in Israele. Verso la fine dei suoi co. È morto a Ringwood, NJ, all’età di anni 94, anni è stato Cappellano in una casa di Riposo. di vita francescana 72 e di sacerdozio 68. È morto nella Saint Margaret Hall, Cincinnati, all’età di anni 86, di vita francescana 67 e di * 19 marzo 2014: Cifuentes Cifuentes sacerdozio 49. Fr. Martín, nato a Sam Martín de Terroso l’8 dicembre 1928, della Prov. Bæticæ, Spagna. * 30 marzo 2014: Cimino Fr. Elzearo, È stato per 30 anni missionario in Bolivia. È Domenico, nato a Paduli, della Prov. Samni- morto nel Santuario di nostra Señora de Lore- to-Hirpinæ S. Mariæ Gratiarum (Benevento), to, Espartina, all’età di anni 86, di vita france- Italia. Svolse vari uffici e in vari posti – que- scana 67 e di sacerdozio 59. stuante, cuoco, sagrista, portinaio, giardiniere, ortolano – divulgando incessantemente il mes- * 21 marzo 2014: De Jong Fr. Humfried, saggio francescano di pace e bene. Preziosa è NECROLOGIA 173 stata la sua trentennale collaborazione “tecni- Loreto, Espartinas, all’età di anni 87, di vita ca” all’Oasi “Maria Immacolata” di Montecal- francescana 70 e di sacerdozio 62. vo Irpino. È morto nel Convento “S. Antonio” di Montecalvo Irpino all’età di anni 80 e di vita * 10 aprile 2014: Santoro Fr. Luciano, francescana 64. nato a Rimini, della Prov. Picenæ S. Iacobi de Marchia, Italia. Ha testimoniato con costanza * 1 aprile 2014: Wolke Fr. Wunibald, e con giovialità la vocazione francescana e il Wilhelmus, nato a Zaandijk, della Prov. Ss. ministero sacerdotale nell’insegnamento tra i Martyrum Gorcomiensium, Olanda. Si è dedi- ragazzi della media inferiore, nel mondo del cato all’insegnamento e alla pastorale parroc- lavoro e nelle fabbriche tra gli operai, nella chiale. È morto a Nijmegen all’età di anni 92, pastorale parrocchiale a Fano e in Osimo. Ha di vita francescana 70 e di sacerdozio 63. vissuto con pazienza il lungo periodo di malat- tia. La sua memoria è in benedizione! È morto * 1 aprile 2014: Bouman Fr. Paulus, nell’Infermeria provinciale di Grottammare Piet, nato a Venlo, della Prov. Ss. Martyrum all’età di anni 89, di vita francescana 74 e di Gorcomiensium, Olanda. Dal 1956 al 2010 ha sacerdozio 65. svolto pastorale parrocchiale in Giappone. È morto a Weert all’età di anni 87, di vita fran- * 11 aprile 2014: Barać Fr. Augustin, cescana 64 e di sacerdozio 58. Bože, nato a Međugorje il 16 maggio 1927, della Prov. Assumptionis BMV, Bosnia/Erze- * 6 aprile 2014: Maiorano Fr. Innocen- govina. È morto ad Humac all’età di anni 77, zo, nato a Bari il 25 ottobre 1930, della Prov. di vita francescana 57 e di sacerdozio 49. Apuliæ S. Michaêlis Archangeli, Italia. È mor- to nel Convento S. Maria del Pozzo in Capurso * 12 aprile 2014: Barrio Fernández Fr. all’età di anni 84 e di vita francescana 68. Agustín, nato a San Clemente de Valdueza, della Prov. Bæticæ, Spagna. È morto nella * 7 aprile 2014: Cerroni Fr. Alberto, An- Fraternità di nostra Señora del Águila, Sevilla, gelo, nato a Poggio Bustone il 21 luglio 1928, all’età di anni 85, di vita francescana 69 e di della Prov. Seraphicæ S. Francisci Assisiensis, sacerdozio 61. Italia. Per molti anni è stato Vice Rettore del Seminario teologico della Porziuncola e Pre- * 12 aprile 2014: Kratz Fr. Ansgar, fetto degli Studi della Provincia. È stato anche Johannes, nato a Mechernich, della Prov. S. Custode del Convento della Porziuncola. Ha Elisabeth, Germania. È morto a Hürtgenwald- studiato pianoforte con i Maestri Macoggi e Vossenack all’età di anni 84, di vita francesca- Silvestri, si è diplomato in Organo con il Ma- na 62 e di sacerdozio 56. estro Ferruccio Vignanelli presso il Pontifico Istituto di Musica Sacra di Roma, dove con- * 18 aprile 2014: Chierici Fr. Gian- seguì anche la licenza in Canto Gregoriano e gabriele, Giorgio, nato a Parma il 18 agosto Composizione sacra. Dal 1958 fino a qualche 1927, della Prov. Bononiensis Christi Regis, anno fa è stato organista del Coro dei Canto- Italia. Risiede presso i Conventi di Bologna S. ri di Assisi e della Corale Porziuncola. Inol- Antonio, la Verucchia (MO) e l’Annunziata di tre, ha svolto attività didattica nel Seminario Parma. Svolge i servizi di portinaio, sagresta- regionale di Assisi, in quello di San Damiano no e dal 1979 al 2003 è all’Antoniano di Bo- e nel Teologico della Porziuncola. È morto logna dove si è contraddistinto per l’organiz- nell’Infermeria provinciale di S. Maria degli zazione di mostre di presepi, sia antichi che Angeli al’età di anni 86, di vita francescana 70 moderni. È morto a Parma all’età di anni 86 e e di sacerdozio 63. di vita francescana 63.

* 9 aprile 2014: Zamorra Jambrina Fr. * 19 aprile 2014: Soldenski Fr. Joele, Hermenegildo, nato a Gema del Vino, della Edward Norman, nato a Grand Marsis, Michi- Prov. Bæticæ, Spagna. Si è dedicato alla ri- gan, della Prov. S. Ioannis Baptistæ, USA. Do- cerca storia, pubblicando un gran numero di po esserev stato per tre anni nell’esercito degli articoli. Per molti anni ha collaborato con le Stati Uniti, è entrato nell’Ordine. Ha svolto riviste Verdad y vida e Archivo Iberoamerica- vaie attività nell’ambito della Provincia: porti- no. È morto nel Santuario di nostra Señora de naio, insegnante, impegnato nel campo pasto- 174 AN. CXXXIII – IANUARII-APRILIS 2014 – N. 1 rale. Amava servire, ma sempre di nascosto. È e la ricerca. Tutti hanno beneficiato dei suoi morto presso la Saint Margaret Hall, Cincin- studi: gli abitanti della Valle di Fassa, la Pro- nati, all’età di anni 91 e di vita francescana 54. vincia autonoma di Trento, la città di Trento, la Chiesa locale a noi Frati Minori. È morto * 20 aprile 2014: Ammerlaan Fr. nell’Infermeria provinciale di Trento, all’età Edmund, Cornelis, Nato a Den Haag, della di anni 94, di vita francescana 74 e di sacerdo- Prov. Ss. Martyrum Gorcomiensium, Olanda. zio 69. Ha svolto pastorale parrocchiale, ha lavorato nelle Scuole e negli Ospedali. È morto a War- * 23 aprile 2014: Siracuse Fr. Aloysius, mond all’età di anni 100, di vita francescana Anthony, nato a Fredonia, NY, della Prov. Ss. 81 e di sacerdozio 75. Nominis Iesu, USA. Subito dopo l’ordinazio- ne ha esercitato la pastorale parrocchiale in * 21 aprile 2014: Byrne Fr. , Fran- varie Parrocchie. Perfezionatosi negli Studi cis, nato a Syracuse, della Prov. S. Ioannis (St. Bonaventura University e l’Università di Baptistæ, USA. Ha servito la Provincia in Parigi), ha insegnato teologia e francese. Dal molti luoghi e in vario modo: Parroco, Profes- 1962 al 2007 è stato nello Stato di Goiás, in sore, Economato. Ha collaborato molto con i Brasile, dove si è impegnmato nella pastorale Corsillos e il Rinnovamento dello Spirito, per- parrocchiale in vari luoghi ed è stato per an- ché li riteneva due Movimenti molto adatti per ni Assistente dell’OFS. Tornato negli USA è l’evangelizzazione. È morto presso la Saint stato prima a Boston (St. Anthony Residence) Margaret Hall, Cincinnati, all’età di anni 80, e, poi, si è trasferito a Ringwood. È morto a di vita francescana 69 e di sacerdozio 62. Pompton Plains, NJ, all’età di anni 93, di vita francescana 71 e di sacerdo zio 66. * 22 aprile 2014: Ghetta Fr. Frumenzio, Alberto Antonio, nato a Vigo di Fassa, del- * 30 aprile 2014: Catellani Fr. Egi- la Prov. Tridentinæ S. Vigilii, Italia. I primi dio, nato a Cibeno di Carpi il 22 luglio 923, anni di apostolato, dal 1946 al 1959, è stato as- della Prov. Bononiensis Christi Regis, Italia. segnato al campo formativo, come Assistente, Nel 1947 parte per la Cina come missionario, Insegnante, Vicerettore e Promotore delle dopo un anno di studio della lingua cinese, e vocazioni presso i conventi francescani di viene trasferito nel 1949 a Sianngtan e Chu- Pergine, Villazzano, Campo Lomaso e Trento. chow come parroco. Nel 1952 fu espulso dalla Dal 1963 al 1966 è presso il convento di S. Cina e desideroso di evangelizzare l’Oriente è Rocco a Rovereto, Cappellano della Famiglia destinato alla Papua Nuova Guinea nella zona Materna e delle Carceri. Dal 1966 in poi ha di Aitape; operò nelle stazioni di Yili, Rabaul, risieduto al convento di S. Bernardino a Tren- Suain, Laingim, Niughil, Nuku, Sissano e Pes. to, svolgendo il servizio di Vice parroco della Oltre all’impegno evangelico si è dedicato al- nascente Parrocchia e poi di Cappellano della la costruzione di chiese, scuole e abitazioni; Civica Casa di Riposo e dedicandosi in modo all’insegnamento della lingua pidgin e alla sempre più intenso alla ricerca storica. Nella cura di persone malate come infermiere. Nel sua vita di Frate Minore ha saputo coniugare 2000 rientra in Provincia e trascorre gli ultimi la partecipazione convinta alla vita fraterna anni della sua vita nel Convento di San Nicolò con la disponibilità pastorale, specie verso gli di Carpi, dove muore all’età di anni 90, di vita anziani e gli ammalati, e l’amore per lo studio francescana 77 e di sacerdozio 68.