INDICE
PARTE 1: QUADRO MACROECONOMICO GENERALE...... 3 Contesto Macroeconomico, Commerciale, Regolamentare e Fiscale...... 4 Politica di sviluppo...... 10 Scenari politico istituzionali e rapporti internazionali :...... 11 Apertura internazionale ...... 12 I settori in crescita ...... 17 Quadro regolamentare e fiscale ...... 21 PARTE 2: I SETTORI ...... 26 1. AGROINDUSTRIA E SICUREZZA ALIMENTARE ...... 27 Premessa ...... 27 Analisi del settore...... 27 Analisi della domanda di settore...... 32 Gli investimenti nel settore ...... 34 Principali operatori del settore ...... 39 2. AMBIENTE ED ENERGIE RINNOVABILI ...... 48 Premessa ...... 48 Analisi del settore...... 48 Strategia di sviluppo del settore ...... 56 Gli investimenti del settore ...... 61 Principali operatori del settore ...... 66 3. RISORSE ITTICHE ...... 74 Premessa ...... 74 Analisi del settore...... 74 La strategia di sviluppo del settore ...... 88 Incentivi all’industria ittica ...... 89 Principali operatori del settore ...... 92 4. GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE...... 103 Premessa ...... 103 Analisi del settore...... 104 Il consumo ...... 106 Le filiere di settore ...... 107 Costruzione d’infrastrutture idrauliche ...... 107 Distribuzione idrica e reti fognarie ...... 108 Depurazione e riutilizzo d’acqua reflua trattata...... 109 Desalinizzazione dell'acqua marina ...... 110 Strategia di sviluppo del settore ...... 111 Piano d’investimenti...... 114
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Le misure incentivanti all’investimento Diritto di Registrazione...... 115 5. LOGISTICA ...... 126 Analisi del settore...... 127 I comparti del settore logistica ...... 132 Gestione del settore logistico in Marocco...... 142 Principali operatori del settore ...... 147
PARTE 3: OPPORTUNITA’...... 157 1. Agroindustria e sicurezza alimentare ...... 158 2. Ambiente ed energie rinnovabili...... 168 3. Risorse Ittiche ...... 176 4. Gestione delle risorse idriche ...... 181 5. Logistica...... 184
Allegato: Banca dati operatori locali
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PARTE 1: QUADRO MACROECONOMICO GENERALE
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CONTESTO MACROECONOMICO, COMMERCIALE, REGOLAMENTARE E FISCALE
Principali indicatori macroeconomici: 2011 2012 2013 PIL (in miliardi di USD) 99,5 100,5 105,0 Crescita del PIL + 5,0 % +1,0 % +4,4 % PIL procapite (in USD) 5.020 5.180 5.420 Popolazione 32,0 32,6 33,0 Tasso di disoccupazione 8,9 % 9,0 % 9,2 % Inflazione + 0,9 % + 1,2 % + 2,5 % Export (% sul PIL) 35,6 % 36,2 % 35,4 % Import (% sul PIL) 48,7 % 50,4 % 48,5 % Deficit di bilancio (% sul PIL) - 7,1 % - 8,3 % - 8,0 % Debito pubblico (% sul PIL) 64,8 % 71,2 % 76,9 %
Posizione geografica e demografia del Paese
Il Marocco è situato a Nord Ovest dell'Africa e si estende su 710.850 kmq (Italia : 301.336 kmq). Il Paese confina a Nord con lo Stretto di Gibilterra ed il Mar Mediterraneo, a Sud con la Mauritania, ad Est con l'Algeria e ad Ovest con l'Oceano Atlantico. Il territorio marocchino dispone di un ampio accesso al mare, con 3.500 km di coste. Il territorio è diviso in tre grandi regioni naturali : ■ Le pianure ed altipiani dell’Atlantico ; ■ Le catene montagnose del Rif, del medio ed alto Atlante ; ■ La regione sahariana e pre-sahariana.
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Il Marocco conta 32,6 milioni d’abitanti ed ha triplicato la sua popolazione in cinquanta anni ; il 55 % della popolazione marocchina ha meno di 30 anni.
Evoluzione della popolazione per gruppi d'età : 1960 1982 1994 2015* 0-14 anni 44,4% 42,2% 37,0% 32,2% 15-59 anni 48,4% 51,5% 55,9% 56,6% 60 anni e più 7,2% 6,3% 7,1% 11,2% *Stima
La densità della popolazione in Marocco è di 45,8 abitanti per chilometro quadrato (202 ab./kmq in Italia). Questa cifra non illustra la ripartizione disomogenea dei Marocchini nel loro territorio. I litorali e le colline pre-riffane raggruppano una maggior parte della popolazione. L’esodo rurale massiccio rafforza, inoltre, il processo d’urbanizzazione lungo gli assi stradali.
L’arabo letterario e l'amazigh (lingua berbera) sono le due lingue ufficiali, ma la maggioranza dei Marocchini parla la darija (arabo dialettale). Il Francese rimane a tutt’oggi la lingua straniera di predilezione, particolarmente nella popolazione istruita, agiata, cosi come nelle generazioni più mature che hanno conosciuto il protettorato francese. Inoltre, il Francese è la lingua degli affari. L’uso dello Spagnolo è principalmente localizzato nel Nord del paese, legato al protettorato della Spagna ed alla sua prossimità geografia. Infine, l’Inglese e il Tedesco sono utilizzati più di rado, ad eccezione delle regioni turistiche come Marrakech o Agadir.
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Il livello d’istruzione della forza lavoro rimane relativamente basso, visto che circa 50 % dei lavoratori non possedevano, nel 2013, alcun diploma. D’altronde, il Marocco soffre d’un tasso d’analfabetismo ancora elevato, pari al 39,5% (circa 10 milioni d'individui) nel 2013.
Caratteristiche regionali ed infrastrutture
L’essenziale dell’attività economica marocchina si sviluppa sull’asse Casablanca – Tanger. Essa si concentra particolarmente su :
■ Casablanca e la sua periferia (4 milioni di abitanti), capitale economica del Paese che, con la sua zona portuale, totalizza il 60 % degli scambi commerciali e con la sua piazza finanziaria include il 30% della rete bancaria. Dal punto di vista industriale, la metropoli è ugualmente al primo posto con il 40% degli stabilimenti, che occupano circa il 46% della popolazione attiva del Marocco; ■ Rabat (657.000 abitanti), è il grande centro politico e amministrativo del Paese e concentra il Palazzo Reale, le strutture governative e le Ambasciate ; ■ Tanger (863.000 ab.), vera e propria piattaforma del traffico marittimo, con l’apertura del porto Tanger Med e la sua estensione (Tanger Med II), la città dello stretto di Gibilterra dispone di 4 zone industriali, di cui 1 zona franca.
Infrastrutture
Un programma nazionale di sviluppo delle infrastrutture è stato avviato all’inizio degli anni 2000, al fine di ammodernare il Paese.
Trasporto stradale Il trasporto stradale è preponderante in Marocco, poiché rappresenta il 75% del traffico delle merci ed il 95% del trasporto di viaggiatori. Ad oggi, il Marocco conta 32.892 km di strade asfaltate. La rete autostradale si sviluppa su 1.500 km. Il governo ha previsto di ampliare la rete a 1.803 km nel 2015. L'utilizzo delle autostrade è a pagamento.
Trasporto ferroviario Il Marocco dispone di una rete ferroviaria di 1.989 km, che collega le principali città del Regno. Il piano di sviluppo 2013-2017, elaborato dall’Ente Nazionale delle Ferrovie (ONCF), prevede il rinnovo ed il miglioramento delle infrastrutture, l’ammodernamento delle stazioni e l’acquisto di nuovi materiali.
Il Marocco si è inoltre impegnato nella realizzazione del treno ad alta velocità (TGV). Sarà il primo paese africano a dotarsi di una linea TAV. Il primo tratto della linea, tra Tanger e Casablanca, dovrebbe essere messo in funzione a fine 2015. Entro il 2035, l'ONCF si prefigge di dotare il Marocco di 1.500 km di linee ferroviarie ad alta velocità.
Trasporto urbano
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Al fine di risolvere i numerosi problemi di circolazione e di traffico cittadino, il governo ha lanciato una strategia nazionale di mobilità urbana sin dal 2006, promuovendo i trasporti pubblici. I principali progetti sono la costruzione di : - quattro linee di tram (76 km), d’una linea RER (63 km) e d’una linea rapida di metro (21 km di cui 15 km di metropolitana sopraelevata) a Casablanca. La prima linea di tram per un totale di 29 km è stata consegnata alla fine del 2012 ; - quattro linee di tram a Rabat di cui due linee sono state avviate a maggio del 2011. Altre città del Regno studiano l'opportunità di costruzione di linee di tram.
Trasporto aereo Il Marocco possiede 14 aeroporti internazionali situati nelle principali località del Paese. La capacità totale dei terminali è di 26 milioni passeggeri l’anno di cui 11 milioni per l’aeroporto Mohammed V di Casablanca. Le infrastrutture sono moderne poiché costruite o rinnovate da poco.
Trasporto marittimo Il 98% degli scambi internazionali del Marocco sono effettuati per via marittima. L’attività portuale complessiva ha registrato alla fine del terzo trimestre 2013, un volume totale di 75,1 milioni tonnellate, segnando cosi un rialzo dell’11% in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie principalmente alla notevole crescita del 41% dell’attività di trasbordo dei container nel porto di Tanger Med. Riguardo il traffico nazionale, i volumi movimentati hanno registrato una leggera progressione dello 0,3% e hanno raggiunto i 56,8 milioni tonnellate. I porti gestiti dall’ANP (Agenzia Nazionale dei Porti) hanno registrato un volume complessivo di circa 51,1 milioni tonnellate (sui nove primi mesi del 2013), con una flessione del 3,1%, imputabile essenzialmente al calo delle importazioni del 5,7%, mentre le esportazioni hanno segnato un aumento del 1,3%. Il settore è fortemente concentrato intorno ai porti di Casablanca (31% del traffico totale), Jorf Lasfar (24 %), Mohammedia (16 %), Safi (8 %) e Tanger Med (6%). Dati e tendenze dell'economia
A partire dagli anni 2000, il Marocco ha registrato una crescita sostenuta. Nel periodo 2005-2012, il Regno ha conosciuto uno sviluppo medio del 5% annuo, in aumento rispetto al 3,8% nel periodo 1999-2003. Nel 2013 il tasso di crescita ha raggiunto il 4,4 % grazie al notevole rendimento del settore agricolo ed al dinamismo della domanda interna.
Il Marocco si colloca attualmente al 60° posto nella graduatoria delle economie mondiali con un PIL di 105 miliardi di USD nel 2013 (+ 4,4 % rispetto al 2012).
Nel 2013, il PIL procapite medio annuo del Marocco è stato di 5.420 USD, in crescita del 4,6 % rispetto al 2012, quando aveva raggiunto l’importo di 5.180 dollari.
La World Bank prevede per il Marocco una crescita del Prodotto Interno Lordo del 3,6 % nel 2014. Le previsioni per gli anni successivi sono ancora più positive: 4,4 % nel 2015 e 4,7 % nel 2016. Tali incoraggianti prospettive di crescita rendono l'economia marocchina
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come una delle più solide e stabili nell'area MEDA, attraversata da profonde crisi politiche e socio - economiche.
Il settore primario rimane ad oggi il primo "datore di lavoro del paese". Circa il 40,5% della popolazione attiva dipende da questo ramo d’attività, che rappresenta nel 2013 circa il 13,4% del PIL. ll settore secondario (che interviene per il 27,7% nel PIL) è sostenuto dalle attività d’estrazione e di trasformazione del fosfato, di cui il Marocco detiene i tre quarti delle riserve mondiali. Infine, il settore terziario rappresenta il 58,9% del PIL. Attualmente, l’incidenza delle attività terziarie sul valore aggiunto totale si è rafforzata e rappresenta la parte più consistente del tessuto produttivo nazionale. Nel 2013, il tasso di disoccupazione ammonta al 9,2%. Come in numerosi Paesi in via di sviluppo, la disoccupazione rilevata in Marocco è particolarmente elevata in ambito urbano, pari al 13,4% della popolazione attiva. I giovani laureati sono particolarmente esposti alla disoccupazione, con un tasso del 21,2% nel 2013.
PIL in Marocco per settore di attività nel 2012 e 2013 Quota nel PIL del Quota nel PIL del Marocco Settore Marocco - 2012 2013* Primario 13,8% 13,4 % Secondario 26,5% 27,7% Terziario (Amministrazione, insegnamento, salute ed azione sociale 59,7% 58,9% compresa) *Secondo le cifre preliminari dell’Alto Commissariato al Piano a fine 2013
Evoluzione dei consumi e del commercio estero (in milioni di euro)
Variazione* 2010 2011 2012 2013* 2013/2012 Consumi 49.273 51.025 5.529 59.881 8,3% Importazioni di beni e servizi 25.958 29.380 34.889 41.413 18,5% Esportazioni di beni e servizi 18.772 22.673 2.549 28.724 12,6% * Secondo le cifre preliminari dell’Alto Commissariato al Piano a fine 2013
Evoluzione del PIL del Marocco in confronto alle altre economie mondiali
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Fonte : Sito della Banca Mondiale
Evoluzione del PIL per abitante del Marocco in confronto alle altre economie mondiali
Fonte : Sito della Banca Mondiale
Budget del governo 2009 2010 2011 2012 2013 Budget del Governo in % del PIL 26,6 25,7 27,5 29,6 28,2 Deficit di budget in % del PIL 0,4 2,2 4,7 6,1 7,3
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Equilibrio investimento/risparmio 2009 2010 2011 2012 2013* Tasso d'investimento in % del PIL 38,1 35,6 35,1 36 37,4 Tasso di risparmio nazionale in % del PIL 32,9 30,2 30,8 28 31,1 *Secondo le cifre preliminari dell’Alto Commissariato al Piano a fine 2013
Dati finanziari e sistema bancario
Il Marocco ha fatto prova di stabilità, nonostante la crisi economica e finanziaria mondiale e le rivolte arabe. Ciononostante, la situazione delle finanze pubbliche resta tesa, in particolare dal punto di vista del saldo del budget e del livello d’indebitamento.
Il deficit budgetario si è deteriorato nel 2013, attestandosi al 7,3% del PIL. Le concessioni realizzate per placare le tensioni sociali, (creazione di posti di lavoro di funzionari e di numerosi organi nell'amministrazione pubblica), il peso crescente della cassa di compensazione che sovvenziona i prodotti di prima necessità (grano, zucchero), e petroliferi (carburante, gas), ed il deterioramento progressivo della bilancia commerciale, rendono delicata qualsiasi manovra finanziaria per il governo.
L’esecutivo sta attualmente valutando una riforma della cassa di compensazione al fine di alleggerire i carichi sul budget dello Stato.
Nel 2010, il Marocco ha ottenuto l'Investment grade di Standard & Poors. Ad ottobre 2012, l'agenzia ha mantenuto il rating sul debito sovrano del paese a BBB-, ma ha abbassato la valutazione sulle prospettive del Paese da stabili a negative, a causa del peggioramento del deficit ed il deterioramento del clima sociale. In compenso, Fitch Ratings mantiene la valutazione del Marocco con prospettive stabili. A differenza di Standard & Poors, Fitch crede alle riforme attuate dal Marocco.
A fine 2013, il Marocco realizza un anno record in materia di raccolta di fondi a livello mondiale. Infatti, ha superato l’insieme dei Paesi della zona MENA (0,01%) con un tasso di penetrazione del Capitale d’Investimento del 0,08%.
Nell’ambito di un’analisi del tasso di cambio, la previsione della sua evoluzione è difficile. Il Marocco è in questo periodo in un regime di tassi di cambio sostanzialmente fissi. Il valore del dirham è ancorato su un paniere di valute che comprendono principalmente l’euro ed il dollaro.
Parità in confronto all'Euro ed al Dollaro (Media Marzo 2014) EUR/MAD= 11,23 USD/MAD= 8,14
POLITICA DI SVILUPPO
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In via generale, l'attività economica del Marocco rimane dipendente dalle performance del settore agricolo e della congiuntura nell’'Unione europea, principale partner economico e commerciale del Marocco.
Dal 2005, è stato avviato un programma di sviluppo dei settori a forte potenziale. Il Paese si è impegnato a creare un ambiente economico favorevole allo sviluppo, tanto in termini d’incentivi finanziari, quanto in termini d’infrastrutture, con la creazione di zone economiche dedicate a ciascuna delle attività produttive. Si contano otto piani maggiori :
Settore Piano Obiettivi Sviluppo delle 7 specializzazioni mondiali del Marocco Patto Nazionale per (offshoring, automobile, elettronica, prodotti del mare, Industria l'Emergenza aeronautica, tessile e cuoio, agro alimentare) e industriale (PNEI) approntamento di 22 Piattaforme Industriali Integrate Agricoltura Marocco Verde Sviluppo d'una agricoltura moderna e competitiva Potenziamento alberghiero di numerose zone balneari / Turismo Piano Azzurro Promozione dello sviluppo sostenibile Commercio Rawaj Sviluppo di moderni canali di distribuzione Valorizzazione dei prodotti della pesca e Pesca Halieutis ammodernamento delle unità produttive Nuove Rendere dinamiche le tecnologie dell'informazione e Maroc Numéric 2013 tecnologie della comunicazione Logistica Strategia Logistica Realizzazione delle zone logistiche multi flusso Promozione delle energie rinnovabili e dell'efficacia Energia Piano Energia energetica
SCENARI POLITICO ISTITUZIONALI E RAPPORTI INTERNAZIONALI :
Istituzioni ed organizzazioni amministrative
Il Marocco è una monarchia costituzionale. Il Re è capo dello Stato. E’ l’uomo chiave del sistema politico marocchino. Oltre al suo ruolo politico preminente, è anche detentore del potere spirituale, in quanto Capo dei credenti.
Fino all’inizio del 2011, Sua Maestà Mohammed VI, Re del Marocco dal 1999, sceglieva il Primo ministro tenendo conto della maggioranza in parlamento. A seguito dei movimenti popolari della Primavera Araba e al fine di limitare i rischi di sommosse in Marocco, il Re Mohammed VI ha annunciato il 9 marzo 2011 una riforma della Costituzione, con l’obiettivo di potenziare il pluralismo, i diritti dell'uomo e le libertà individuali, e a ridurre i propri poteri a favore di un Capo del governo eletto dal Parlamento. Questa riforma è stata convalidata con il referendum del 1° luglio 2011.
Il potere legislativo, bicamerale, è esercitato dalla Camera dei Rappresentanti, composta da 395 membri eletti ogni cinque anni a suffragio universale diretto, e la Camera dei Consiglieri, composta da 120 membri eletti per sei anni a suffragio universale indiretto.
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Il territorio nazionale è diviso in 16 regioni (le wilaya), 26 prefetture e 45 province. Il Marocco sta attuando un processo di decentramento, finalizzato allo sviluppo locale. Gli sforzi di decentramento proseguono con la Carta sulla sistemazione del territorio del 2005.
Nel 2010, una proposta di quadro legale e di modello di regionalizzazione avanzata è stata presentata da una commissione consultiva dando ampie prerogative alle regioni. Queste prerogative sono state riprese nella costituzione del 2011. La nuova suddivisione si presenta come segue : 12 regioni, 75 province e 1.503 comuni.
Multipartitismo Esistono una quarantina di partiti politici in Marocco. Tra i più importanti, si può citare il Partito Giustizia e Sviluppo (PJD) (islamista), il partito dell’Istiqlal (nazionalista), il Partito Autenticità e Modernità (PAM), il Movimento Popolare (MP), il Raggruppamento Nazionale degli Indipendenti (RNI), l’Unione Socialista delle Forze Popolari (USFP) e l’Unione Costituzionale (UC). Il Partito dell’Istiqlal è il più antico del Marocco.
APERTURA INTERNAZIONALE Il Marocco è membro delle principali organizzazioni internazionali come l'OMC (1995), l'ONU (1956), il FMI e la Banca Mondiale. Ha ratificato il protocollo di Kyoto nell’ambito della convenzione-quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico.
Il Marocco è a pieno titolo membro dell’Ufficio del Centro di sviluppo dell’OCSE dal 2009, ma non è ancora Paese membro dell'OCSE.
Il Marocco è membro fondatore dell'Unione per il Mediterraneo (UPM) fondata a Parigi il 31 luglio 2008. Beneficia inoltre dall’ottobre 2008 dello "statuto avanzato" implicante un rafforzamento delle relazioni con l'Unione Europea in ambito politico, nel quadro dell'accordo di libero-scambio con l'Unione europea.
Nel triennio 2011 - 2013, il Marocco ha beneficiato di doni dall'Unione Europea, nell'ambito della PEV (Politica Europea di Vicinato) per un importo complessivo di 580,5 milioni di euro, di cui 335 milioni solo nello scorso anno. Per il 2014, sono previste ulteriori sovvenzioni al Marocco per un importo complessivo di 250 milioni di euro, finalizzati alla cooperazione plurisettoriale. I fondi UE andranno a sostegno di varie politiche volte allo sviluppo socio - economico del Marocco, tra cui la formazione (89,9 milioni di euro nel 2014), l'agricoltura (60 milioni), la sanità (50 milioni).
L'Unione Europea è il piu' importante partner commerciale del Marocco e sono già vigenti accordi di liberalizzazione degli scambi nei comparti dei prodotti industriali e dell'agricoltura, che hanno eliminato i dazi doganali in numerosi settori merceologici. Il Marocco esporta verso la UE principalmente abbigliamento, prodotti agricoli, parti meccaniche e componenti per mezzi di trasporto.
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La cooperazione tra l’Unione europea ed il Marocco nell’ambito delle organizzazioni internazionali, in particolare il Consiglio dei diritti Umani delle Nazioni Unite, si è ampliata, anche grazie all’elezione del Marocco come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il periodo 2012 - 2013.
Nel contesto della "primavera araba", il Marocco ha partecipato attivamente al gruppo di contatto delle Nazioni Unite per la risoluzione del conflitto in Libia ed ha cooperato strettamente con l’Unione Europea a proposito del rispetto dei diritti dell’uomo in Siria.
Il Marocco ha sviluppato i contatti con il Consiglio dell’Europa nel campo dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Ha ottenuto lo statuto di "Partner per la democrazia" presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio dell’Europa, ed una cooperazione tripartita Marocco/Consiglio dell’Europa/UE è in corso d’elaborazione.
Apertura commerciale : Accordi di libero scambio
Nell’ambito d’una politica d’apertura equilibrata dell’economia marocchina, iniziata negli anni ‘80 e che si fonda su una liberalizzazione del commercio estero, il Marocco ha concluso numerosi accordi di libero scambio con i suoi principali partner. Questi accordi mirano ad abolire le barriere commerciali, a facilitare il commercio internazionale dei beni e dei servizi e ad accrescere le prospettive d’investimento delle imprese straniere in Marocco. Gli accordi di libero scambio sottoscritti dal Marocco sono :