Sped. in a. p. - art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Milano - Anno LXXXIII - N. 10 Mensile dell’A.N.A. Mensile Novembre 2004 Novembre liiPracadutisti Par Reggimento 4º al a Bandier la Consegnata liiPracadutisti Par Alpini Reggimento 4º al a Bandier la Consegnata IN COPERTINA AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE NUMERO 229 La nostra prima pagina è DIRETTORE RESPONSABILE dedicata al ricostituito 4° Cesare Di Dato reggimento alpini paraca- dutisti, che comprenderà DIREZIONE E REDAZIONE via Marsala, 9 - 20121 Milano il mitico battaglione alpi- tel. 02.29013181 - fax 02.29003611 ni paracadutisti “Monte INTERNET E-MAIL Cervino”. Il col. Caruso, www.ana.it [email protected] comandante del batta- glione, è il nuovo coman- COM ITATO DI DIREZIONE Adriano Rocci (presidente), Alcide Bertarini, dante del 4°, la cui storia Cesare Di Dato, Bruno Gazzola, è descritta nell’articolo scritto da Umberto Pelazza. Fra tante riduzioni Mauro Romagnoli, Sandro Rossi di reparti, è confortante constatare che qualche battaglione diventa NON ISCRITTI ALL’ANA: reggimento, come è avvenuto anche per il XXXII battaglione Genio, del Abbonamenti, cambio indirizzo, rinnovi quale scriviamo anche in questo numero. Con le missioni all’estero dei tel. 02.62410215 - fax 02.6555139 [email protected] nostri militari, impegnati in missioni anche molto impegnative, si è rav- visata la necessità di utilizzare sempre più spesso rangers e genieri. Il per l’Italia: 12 euro (L. 23.235) per l’estero: 14 euro (L. 27.108) rovescio della medaglia è stato il previsto scioglimento del reggimento sul C.C.P. 23853203 intestato a: reclute Edolo, di stanza a : non essendoci più chiamate di mili- «L’Alpino» - via Marsala, 9 - 20121 Milano tari di leva, al reggimento è venuta a mancare la… materia prima. ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI (foto ) Via Marsala, 9 - 20121 Milano

Segreteria: tel. 02.62410200 fax 02.6592364 [email protected] Direttore Generale: tel. 02.62410211 [email protected] Segretario Nazionale: tel. 02.62410212 Amministrazione: tel. 02.62410201 fax 02.6555139 Sommar io [email protected] novembr e 2004 Protezione Civile: tel. 02.62410205 fax 02.6592364 [email protected] 4-5 22-24 Centro Studi ANA: tel. 02.62410207 Lettere al Direttore Ricordo del “Galilea” fax 02.62410230 [email protected]

6 Consiglio Direttivo Nazionale Fotolito e stampa: Amilcare Pizzi s.p.a. Via Amilcare Pizzi, 14 del 9 ottobre 2004 20092 Cinisello Balsamo (MI) – Calendario Progetto grafico e impaginazione: Camillo Sassi 26-27 Cerreto Laghi: un masso Di questo numero sono state tirate 383.850 copie per ogni brigata

30-32 Sport: corsa e tiro Il rinnovo 34 Zona franca dell’abbonamento 8-9 L’epopea del 35 Biblioteca ai non iscritti btg. “Monte Cervino” Ricordiamo a chi, pur non essendo 36-37 Alpino chiama Alpino 10-13 iscritto all’ANA, riceve in abbona- Luino: convegno IFMS mento il nostro mensile, che il rin- 38-41 Incontri 14-19 novo non è automatico ma che Nostri alpini in armi: l’abbonamento dev’essere richiesto – La bandiera di guerra 42 Belle famiglie di anno in anno alla scadenza del al 32º genio guastatori termine della sottoscrizione. – 10 giorni 43-46 Dalle nostre sezioni L’Alpino viene invece inviato auto- “a ju Gran Sasso” in Italia maticamente ai nostri soci iscritti perché nella quota di iscrizione annuale è compreso anche l’abbo- 20-21 Sardegna: il raduno 47 Dalle nostre sezioni namento al mensile nazionale. del IV Raggruppamento all’estero 2 10 - 2004 I rieste Tr a ino Solfer e tino Mar Da San a quelli di Cefalonia, di El pellegrinaggi di Alamein: Cefalonia, di quelli a Russia, in Tambov, di militare cimitero nel posano ri- che Caduti ai nostri omaggio Ha reso italiano. dell’Esercito la rinascita vide che Montelungo, di la battagli Marzabotto, di l’eccidio laResistenza, Guerra la Grande storia: nostra della significative tappe percorso Italia. ha E poi il nome Savoia, dei quello a assieme risuonò, volta la prima per ve do- battaglia di campi quei da Solferino, e Martino San da lontano: da partito è Presidente Ilnostro sen- e italiani. tirsi essere di dell’orgoglio e sbiadita nazionale identità d’una recupero nel Ciampi di l’opera ta continu fatti – è solo ma vinti, e vincitori mai ha non – che la storia nudo a finalmente mettere di desiderio dal mossi intellettuali di parte da sato pas recente nostro del la rilettura iniziava Mentre continua- escluderli. che ad va psicologico ergastolo un con- ad o dannati celebrati essere di degni cattivi, e buoni italianigli i dividere a continuava – che Stato lo del- gestione di ma partiti di attività come int non sa politica, dire sarebbe – meglio filosofia d’una sessant’anni, per parte, fatto ha nazionali simboli dai disaffezione di generalizzato L’atteggiamento strofa! prima della parole le imparato hanno nazionale della i calciatori Perfino Mameli. di l’Inno cantare di più vergogna si italianinon degli la maggioranza Da allora abitazioni. delle finestre alle soprattutto ma pubblici sventolare edifici agli bandiere di crescente sempre numero u visto s’è Da allora “Fratellid’Italia”. loro con cantare E per i cittadini. con auguri gli scambiare per capodanno, di la notte Quirinale, i del piazza scendere di quello come all’ufficialità, gest di estranei priva non tenace, e discreta costante, e len- ta un’azione stata è Stato dello Capo del Questa Repubblica della Ciampi. presidente nostro del storico so percor- lungo d’un la conclusione talia,, a Unità d’ piazza in scandito - militari hanno ai nostri gente della vicinanza la reciproca indicare ad duti e prosegue con l’apertura delle caserme, delle l’apertura con ai Ca- prosegue e duti l’omaggio e celebrazioni le con – inizia ai defunti che dedicato mese questo di 4 e 3 giorni * * * a- e- n n n I- a i , - siamo stati. Ciò che siamo. che Ciò stati. siamo che ciò testimoniare significa unità, nostra della il cammino Ricordare cultura. nostra della nio al patrimo- rifarci il appartenenza, di senso conservare mai nostro che più dobbiamo perché Ecco storia. di anni duemila cancellando dell’Illuminismo, laici ai canoni cristia dell’Europa ne radici le sacrificato ha che europea, zione tto corre nte me del virtù in nostri far ideologie vorrebbero latenti che ma appartengono, ci non che co- stumi e modelli da minacciati valori vacillare sem- brano cui in momento un in nazionale lacoscienza del alla formazione tassello ulteriore un è a Trieste Repubblica della presidente del Lapresenza nazionale. Adunata nostra della immagini di laproiezione e alpini cori di serata una sarà ci il per Cinquantenario, manifestazioni di serie della a conclusione comunale, dell’amministrazione cura a Rossetti, al Teatro il novembre, 17 che ricordare Cipiace 1954. il ottobre 26 città in entrarono che reparti dei parata una a Unità assistendo d’Italia, piazza in Triest a visita la sua concluso ha italiani ed dati sol- dei valore del e sacrificio della del Guerra, Grande simbolo all’ossario Redipuglia, a posano ri- che ai Caduti omaggio reso ha Ciampi martire. alla città dell’Italia abbraccio definitivo del rio cinquantena- italiani agli nel impartire voluto ha Repubblica della il presidente che storia di le- della zione d’arrivo il punto essere sembra Trieste toria. Vi della la città , Vittorio su puntarono il ve, Pia attraversando soldati, i nostri ’18 nel dove d Moriago, a Morti dei l’Isola Battaglia e della sa Nerve- tempo, di ordine in Ciampi di Ultimetappe sbagliata”. “combattendo parte dalla morti soldati furono ci che soste- unitaria, nendo coscienza d’una la formazione do impeden- Paese, il nostro anni troppi per diviso ha che ilfossato alimentare ad continuare be vorreb- chi da critiche dute ca- anche sono quali sui . Come è avvenuto per la Costitu- per avvenuto è Come . * * * * * * politica- ** e, t- a - - -

10 - 2004 - 10 3 editoriale . Quella era definite “alpi- alpini su proposta de ll’ufficiale Edoardo Giani - Vincenzo Moranzoni Intra - l finel di evitare che in futuro le decorazioni di mio padre, vo- isale a un anno mio il fa primo incontro con le penne nere. Ciò Atmosfer a di alpinità Il medaglier e del bisnonno è avvenuto in occasione della “Cu- neense in marcia”, nella zona del Passo della Scoffera (GE). quel Da giorno gli incontri sono continuati in un crescendo che è culminatosia con l’adesione sia all’ANA con partecipazionela all’adunata di Trieste. questi In mesi ho vissuto quell’atmosfera difficile da definire ma che voi statanità”. un’esperienza È gratifi- lontario nel 1915, finiscano su una bancarella ho fatto dono a mio ni- pote del medagliere del bisnonno,con un’intima cerimonia a Cima Grappa. mio Ivi padre, sottotenente di fanteria, fu decorato di medaglia d’argento austriaco da lui catturato guerrala dei nostri genitori. Tu, ge ne rale di artiglie ria alpina de l mio corso d’Accademia, hai presouna decisione che il tuo giovanissimonipote avrà ben compreso. il migliorQuesto modo è per salvare dall’obliola memoria di chi ha ben operato:spero che imitinoaltri il tuo esempio. Una lode anche allo sconosciutoversario av- per il senso dell’onorre milita- dimostrato, oggi pura chimera. ■ ■ A stri territori istriani che avrebbero potuto benissimo rimanere all’Ita- Sonolia. curioso di vedere, per ri- i sarcimenti nostri ai connazionali, come si comporteranno nostri i vernanti go- e politici tutti. Questo sem- pre per non dimenticare. Osservazione giusta la sua: anch’iosono curioso di vedere comea finire, anche andrà se conservodubbio qualche sull’energia dei nostri politici che sembra siano dominati dalla fre- nesia di apparire sempre buoni. Ma dalle mie parti si dice “Tre voltebuoni si è....”. R . Non so come potevo parlare inferno come va- quando le persone ta al suo angosciato vedere vita, la di es- dalla lettura di “Cen- riestina, con reduci i ella macchina, di ap- ha usato sette verbi per lia l’animalia a lungo in un ta a chi pretende solo di- re alpini a metà; ma se lo uire, pulire, sfamare, assi- Ernestino Marchini - Eur opa allar gata e tr attato di Osimo i parlai tanto di allargamento del- l’Europa a est ed alcune nazioni ■ gedo della abbiamo Julia tenuto in piazza d’Italia all’arrivo Unità della Bandiera dell’Ottavo, con l’inter- vento di più di 250 ex coristi, alcuni congedati da 25 anni. di tratta dueSi infortuni di pe rcorso di cui chiediamo scusa: in effetti il coro non poteva essereTridentina, quellonon più dellain vita, ma quel- lo della che Julia con la Taurinense continua la tradizione dei cori di al- pini alle armi. Per la seconda segna- lazione non posso chedito dirmi sbalor-per il numero di coristi che si èriunito in Piazza. Siamo ai limiti del Guinness; complimenti. della ex Jugoslavia chiedono di far- ne parte; ma prima di entrare in Eu- ropa, credo che queste nazionivrebbero do- risarcire nostri i connazio- chenali hanno lasciato tutto e sonodovuti fuggire come dei miserabili. questiDi risarcimenti mi sembra ne parli anche trattato il di Osimo del 10/11/1975, quando abbiamo rega- lato in un piatto d’argento Jugo- alla slavia anche l’ultima parte dei no- S Gabriella Quadri Passo - Segni di Baricella (BO) Quei rQuei educi all’Adunata

senza che mi emozionassi nel fin profondo del cuore urante mesi i precenti raduno il di Trieste non ne

uale sottufficiale che ha com- battuto su fronti, tutti i sono Era il cor o della Julia La La Bandier a del 6° ono un ex corista della Julia. Nell’articolo dappertutto “E co- ritti dimenticandoritti i doveri. quesito: nel pezzo che qualificarenon ho lo potuto spirito degli riportare alpini: spalare,lei costrstere, consolare e anche seppellire. Ecco la rispos sei, lo sei del tutto. Nella sua lunga lettera è contenuta anche la rispos è cominciata questa vera e propria malattia; forsetomila gavette di ghiaccio”. libro Il mi tenne sveg luteranno mondo il di oggi? voglia La di avere b la sere con e gli altri per Non gli altri. si può esse periodo non felice per me: gli alpini eranoreali mancavano. con me due Nei giorni della “invasione” t mi sono commossa: quelle persone che hanno visto l’ parire vincenti? Essere alpini è un modo diverso di D TESTIMONIANZA Marco Comincioli Provaglio - (BS) Il tuoIl amore pe la r Bandie ra de l 6°commovente. è Ti posso assicurareche è tenuta con gli onori tutti e cheinterviene in ogni cerimonia a partecipacui il reggimento di stanza a San Candido. amareggiato perchè da troppo tem- non vedo più alle nostre manife- stazioni Bandiera la del mio Sesto alpini, quale alla ho prestato giura- mento. Bandiera La non si è vista né all’adunata di Brescia, né que- st’anno per Nikolajewka. Mio co- lonnello era Paolo Signorini, morto in Russia e decorato di medaglia d’Oro, mio comandante di batta- glione Enrico Bracchi: se fossero ancora in vita cosa direbbero? ■ ■

ri, ri, cori, cori” di luglio, si dice cheteatro al si Verdi è esibito coro il in ar- mi della Tridentina, mentre invece era quello della Inoltre mi Julia. avrebbe fatto piacere un accenno concertoal che noi del coro in con- S Q 4

lettere al direttore 10 - 2004 I S l’avve rsario sare bbe ro ve nuti dopo. dopo. nuti ve ro bbe sare rsario l’avve ringraziarsi pe nti dime altrice e mo Osi- lla. Pe se monte pie il ringraziare dobbiamo sto que di diritti e propri i de sa dife in Nazione lla de mito fre l’ultimo fu 1953 l ne jugoslavo confine sul rcito ll’Ese de nto rame schie Lo ■ ■ futuro. nostro ril pe ranza spe di motivo anche ma tto rispe l de massimo gno de solo non parti, re nostri i de uno in rvizio se il con soddisfare tuto po- non alpino tue spirito le uno sta manife come ssioni spre e usa che r-sona pe Una lungo. a durare -possa spe nza e rie tua sta que che ro spe Anch’io a lungo. continuare possa spero che cante Grazie Biella per averlo ricordato. averlo Biellaper Grazie Patria. della suolo il sacro per difendere prodigato è si che uomo grande questo di presto troppo menticati di- sono si Tanti politici berata”. li- sei Trieste Pella, a “Grazie diceva: che striscione uno dietro marciato tanta professionalità e impegno. e professionalità tanta con l’ANA svolge che iniziative le sul- congedo in e armi in alpini gli re informa- per tecnologie nuove delle strumento migliore sia vi non che Credo interessanti. molto tisiano i contenu- che ritengo internet: sito il vostro visitato ho Recentemente aene.Lap ttiamo. L’aspe . nte came automati- ar- rà L’ALPINO le mi. giunge le sotto ancora è se anche diritto, no pie il ha ne alpino In quanto llu-Be no? di zione se alla iscrive si non ce inve rché pe rivista; alla ab- bonarsi nde inte che dice mi i rin-Le la grazio. dazione re lla de nome a ra- zioni: conside sue le rne mode e Valide che, all’adunata di Trieste, ha Trieste, di all’adunata che, Biella di alla sezione plauso lmio 03VAi evzoa °alpini. al 7° blocco VFA 2003 servizio in 12° del alpino un ono di Pella di data icor r è si Biella tale por o nostr Il Giorgio Delfino - Genova Delfino Giorgio Mario Bertossi - Bertossi Mario Vallada Agordina (BL) Agordina Vallada Mauro Micheluzzi Mauro P Mi fe rmo qui, carissimo L’Alpino di L’Alpino carissimo c qui, rotta di rmo Mife cambi e ssioni rifle di fonte s sarà nte anzi, me ( distinguo qualche suscitare potrà che ra te ai visita in – llini Luigi Me – f di giovane un di tanti commozione suscita 21 pag. di ra alt tte re Una le torica. rza re te La nza se r tafora, ve me una rmoglio ma, ge al mble lle Une de abbracciata corpo al nziana, !) ge lla de azione rme colore pe dico, che ( nto simbolo un taccame ssa ste se in e , è nte Mora Dalla la doce alla Ange raugurio gnora pe tta, prote la cie e spe ca ( ne Se di tagone zza sagge la re de tta spe posse di le dimostrato maiuscola l’iniziale ( stra Mae giovane La insomma. r ghismo, pe fre re ne Il me tace il portunistico. anche moda di . vanno more oggi re rché nza se pe Già, e ; rnare ste e gli ne sanno rò, solo pe rga albe - non nte fortunatame - e nte civilt rame di sponsabilità, re di nso se alto un sit a tre , cibili re tte le Tre . saltante e Ge ro rto davve Robe alpinità di ( all’Ortigara grinaggio lle pe l de 21, pag. la , soconto distruzione inutile e roce fe sua lla de Cassi di vano sape nulla quanti istruito ha l’orrore e rra ribadito gue nte me nte convince ha righe Mon di le tra dio all’asse nti q su contine rmo cinque di soffe mi “Soldati Se pagina, dopo pagina scorsi, lazionare re vi nza mbre tte re coe agosto/se di mia la nsile e me ro, tuo al ve Tornando alpino un come nte re appart coe rle no pe proprio !Anzi, nte nie l co be rtine un Scontato cope , pagine 48 le tutte trovare alpino, un Come se mpre , infatti, hai de tto tutto tu. tu. tutto tto de hai infatti, , mpre se Come r pe scrive che runa rqu pe pe “la” ilscontato, Si dirà: – animatrici e nitrici soste ricord di ranze carico spe suo il con – stata o n è rò be pe alto, nte che gara rame ve risp volato re hai sse 2004 e mbre tte vuole sto/se che nsi, giornale disse un i di nti ne nti, compone comme i rie ne e proposte gli lle ne ne dire a zioni, vale m ll’animo, se : ne riore puntuale ; ste e rmine te l ste de ve lla ne curato n be mpre se i Tuse . re scrive a indurmi da stimo nso inte troppo po intimo, troppo di sa tulo qualcosa e rto ro, offe hai davve No ? me di l de tiaccorgi sso pagine ade le to: mpito rie hai cui con mi Laciò r tutto rti,oggi? pe so sprime e voglio Cosa ”. stagione ogni C che fanno – e sentono – gli alpini, ai quali questa quali ai alpini, gli – sentono basta e – difficile: fanno è che non giornale buon un associativa. fare testa: vita di cronaca talvo sono della quali lettura – la scita alpini non anche ma legg che coloro alpini a – NA anche comunicare per pubblicarla, abbiamo però Poi detti. siamo testa?,ci la c di montati priva elogiativa, Troppo scritto. questa ha ci no o Spadea pubblicare se lungo a discusso idee. e Abbiamo sentimenti a uniscono ci viene che quale amico al un di persona, una di valenza la agosto/se tte mbre 2004, titolo que sto mio scritto “O scritto mio sto que titolo 2004, mbre tte cop di agosto/se foto rba supe lla de didascalia la arafrasando apita davvero raramente che che raramente davvero apita solitamente indirizzate al direttore. Succede quand Succede direttore. al indirizzate solitamente Carissimo… L’Alpino Carissimo… agosto/settembre L’Alpino L’Alpino ac l os pd soiPc no Pice - Ascoli a Spade Rossi lla Marce , in quanto giornale, riceva lettere, riceva giornale, quanto ,in à, di ge ne rosità d’animo che sicu- che d’animo rosità ne ge di à, sbt egene losl dd e- re ndido sple allo nte gue se subito ugid ar mn n et--le Una umano Sacro l de luoghi uazioni dive rse ma tutte ricondu- tutte ma rse dive uazioni motm ntali. omportame t i nerento. rve inte mio sto e oooie oers,cnl sesue le con rosi, dove e dolorosi i ensio asaot i(c) ci) ( mi stavolta ma nissimo, be i , amica de gli alpini”, sore lla di lla sore alpini”, gli de amica , pes erete. tte rfe pe , se mpre e ne nze di cui sopra, anch’io so- anch’io sopra, cui di nze ne e e asn”(Ub t elza lazza) Pe rto Umbe ( Cassino” te sudde tto nume ro. Dirai, picca- Dirai, ro. nume tto sudde lante , che ti ha distinto. Di trop- Di distinto. tiha che , lante o elasasoiaabzaee abbazia storica sua lla de no, eraomli ace erta- ce che ma molti) riamo pe ne lle foto: insomma, ne lle va- lle ne insomma, foto: lle ne agm t n l agm nta- argome lle ne e nti argome No, non ci siamo montati la montati siamo ci non No, idrto Aed endittiha Ve a de Ame diritto) di a ammirazione e il mio plau- mio il e ammirazione a de de lla sua amorosa pianta. amorosa sua lla de de e la stupidità di ogni tipo di tipo ogni di stupidità la e ot al tt ’nm v t- sve d’animo stati agli ronte r plt,i giac in zione acce ogni in pulito, pre er),è tt ncmendio compe un stata è , ro) ne difficilme nte e mulabile di at-di mulabile e nte difficilme non pote ndo pe r ovvii moti- rovvii pe ndo pote non aiiapn ace u sti, que che ma alpini animi ritiche: non è che ci siamo ci che è non ritiche: fre sche zza di un giglio mar- giglio un di zza sche fre acn iese. sse e di ualcuna conve nie nza, il sile nzio op- nzio sile il nza, nie conve le me ntare ) ; l’ottante nne si- nne l’ottante ; ) ntare me le e ttato. Ma, ripe to, con ago- con to, ripe Ma, ttato. e loi tvt r dimi. cre – ttività l’obie è à. te aqoa20 ell’Orti- de 2105 quota la ltre ene er ei esiad l de stita ve i, le , re Ne nne Pe lettera è dedicata… dedicata… è lettera 2004, non ho altro da dirti. da altro ho non 2004, scrivere fedelmente ciò fedelmente scrivere farci visita ogni mese ed mese ogni visita farci e rtina de l tuo nume ro di ro nume tuo l de rtina e maggio a te , , te a maggio deciso che era giusto era che deciso lta i sentimenti che su- che sentimenti i lta ono il giornale dell’A- giornale il ono lettera che la signora la che lettera o il giornale acquista giornale il o L’Alpino di

10 - 2004 - 10 5 lettere al direttore - la commis- ● ● sul Rocciamelone (Val Il professor Losapio, re- Il professor . C.: za, P Gor il nuovo presidente è Giovanni Sambuc- il nuovo presidente Natale alpino in memoria di Genesio Barello. Cambio presidente Tradizionale Messa in duomo a ricordo dei Ca- Tradizionale Commemorazione Medaglia d’Oro Guido Corsi. Natale alpino in memoria di Mario Giacopelli. 63° anniversario battaglia di Pljievlia e Messa in Consegna borse di studio Ugo Merlini. CALENDARIO MANIFESTAZIONI Eritrea: incontro a breve tra i responsabili naziona- tra i responsabili a breve incontro Eritrea: Germania: Bertolini. co. Ha sostituito Oreste 19 dicembre 19 TRIESTE – 1 dicembre – ricordo dei Caduti. dicembre 11 LECCO – dicembre 12 MILANO – duti. dicembre 13 TRIESTE – dicembre 18 – e: sponsabile dell’ospedale, legge la relazione sulle atti- legge la relazione sponsabile dell’ospedale, da giugno a oggi suddivisa in dieci vità della struttura capitoli; il più importante è quello sulle “Emergenze”: e a Beslan (Ossezia, Russia), a Borgotaro ad Avellino, a occorra mettere con risultati eccellenti – Ritiene che norma le cucine campali delle sezioni. 8. - OSPEDALE DA CAMPO. - 8. COMMISSIONI. - 9. li e Perona per decidere, in relazione al comportamen- in relazione per decidere, li e Perona vivo il a tenere to delle autorità locali, se continuare o ritirarsi – Bionaz, Costalovara: problema dei giovani. Quelli iscritti sono pochi; occorre indaga- pochi; occorre Quelli iscritti sono dei giovani. è difficile, te- ciò avviene. La ricerca perché e sapere re ma non bisogna legge sulla privacy, nendo conto della il 14 novem- date per discuterne: tre Fissa demordere. in di sezione; a marzo riunione dei presidenti nella bre, a Milano riservatoun incontro ai giovani alpini iscritti a maggio: nell’assemblea dei delegati. (e solo loro); sione aderirà a un concordato per ulteriori due anni. Il per sione aderirà a un concordato andrà sul posto con tecnici per pianificare 6 novembre ai con- un CDN in loco per consentire i lavori. Propone conto della situazione. siglieri di rendersi di Susa) si è formato a notevole altezza, un grande lago di Susa) si è formato a notevole altezza, in allarme i vo- Posti svuotare. che occorre effimero Grandi ope lontari alpinisti dei nostri nuclei – Gentili, r 19, Settembre: Il presidente ri- Il presidente del 9 ottobre 2004 ottobre del 9 CDN approva all’u- CDN approva : il Comune deve an- Sonzogni. 30 settem- : al momento no, ma il . ecchio 2/3, Cagliari: raduno del 4° 2/3, Cagliari: raduno V Perona: numerosi sono gli ar- numerosi Perona: ecchio l’argomento sarà posto all’odg l’argomento CDN riprende l’esame del regola- CDN riprende L’ALPINO ottobre: ona: Consiglio Direttivo Nazionale Direttivo Consiglio chiede se si è parlato del problema dei tra- chiede se si è parlato del problema

n apertura del Consiglio il presidente Perona ricorda Perona n apertura del Consiglio il presidente Giovanni Bruno, mortoi caporal maggiori Afgha- in leva che nelle tre precedenti edizioni il riscontro non è edizioni il riscontro precedenti leva che nelle tre Le partite di stato adeguato agli obiettivi prefissati. calcio non hanno sollevato l’entusiasmo che ci si edizione dovranno essere aspettava. Nella prossima studiati altri motivi di attrazione quali l’esibizione dei cori degli ex coristi delle Brigate Alpine. 7. - FUTURO DELL’ANA. - 7. 6. - REGOLAMENTI. - 6. 5. - FEDELTÀ ALLA MONTAGNA. FEDELTÀ - 5. 4. - GIORNATA DELLA SOLIDARIETÀ. GIORNATA - 4. nanimità il conferimento del premio 2005 all’alpino Di- 2005 all’alpino nanimità il conferimento del premio no Silla di Scanno, sezione Abruzzi, fissando la data al 18 settembre. mento sezionale tipo e approva gli articoli dal 15°mento sezionale tipo e approva al 22°; in quest’ultimo si stabilisce l’incompatibilità delle cariche politiche anche per i consiglieri di sezione. L’e- CDN. same continuerà nel prossimo cora definire le aree di sosta per automezzi e tende; la di sosta per automezzi e tende; le aree cora definire vi è qualche perplessità città dispone di ampi parchi; Ferrari. per la disponibilità del parco da L’Ospedale campo sarà schierato nel cortile della Pi- del palazzo lotta. Rossi gomenti da trattare. Inizia con il principale, il recupero gomenti da trattare. 1. - INTERVENTI DEL PRESIDENTE... INTERVENTI - 1. nistan per incidente stradale, e Andrea Mastino, dece- stradale, e Andrea nistan per incidente duto per infarto durante un allenamento. della riunione dei presidenti di sezione del 14 novem- della riunione dei presidenti ri- se ne parlerà sulle nostre da gennaio A partire bre. viste sezionali e su direttore della Gazzetta di Parma, sollecitato dall’ANA, direttore di stampa ha assicurato che condurrà una campagna Per in proposito. biccoli con il Prefetto. V biccoli con il Prefetto. Casale Corte Cerro (VB): 33°Casale Corte Cerro campionato corsa in mon- il Capo di SME, genera- con incontro tagna – 22, Roma: sul vo- convegno Vicentina: le Fraticelli – 24, Altavilla Alpine come risorsa della so- lontariato delle Truppe IFMS – 28, Parma: con- congresso cietà – 25, Luino: XIX siglio sezionale – bre: Merano, cerimonia di scioglimento del 18°bre: alp. rgt. (VI), 32° Breganze - 2/3 ottobre: di campionato marcia in montagna. regolarità 3. - ADUNATA DI PARMA. ADUNATA - 3. 2. - ... E DEI VICE-PRESIDENTI. - 2. rgpt – 5, Parma: incontro con Autorità locali in vista con – 5, Parma: incontro rgpt con il incontro dell’ Adunata – 8, Paderno d’Adda (CO): gruppo ANA. I 6

consiglio direttivo nazionale - calendario 10 - 2004 Vitaliano Peduzzi è andato avanti Fu un grande Alpino e un maestro

on ci si abitua mai all’idea che un dicevano: tu non dici “andate!”, ma “andia- maestro, un caro amico, possa la- mo”. Un esempio che non gli è venuto me- N sciarci. Neanche se è ormai arrivato no neanche durante i terribili giorni della alla soglia dei 96 anni e gli acciacchi si guerra in Grecia. “La Russia è stata terri- accaniscono sul suo corpo togliendo- bile – diceva – ma neanche in Grecia fu gli le forze, offuscandogli la vista, ac- una passeggiata…”. crescendo giorno dopo giorno il len- Si meritò due medaglie di Bronzo e due to, inesorabile distacco dalle cose quo- Croci al Valore, e nel ’43 entrò nelle file tidiane, così importanti quando siamo for- della Resistenza. A guerra finita partecipò ti, così fatue – e così vere – quando siamo anche alla vita politica, diventando vice giunti al tramonto. segretario provinciale del partito libe- Vitaliano Peduzzi è andato avanti, e rale e consigliere comunale a Mi- a noi – diventati più poveri – resta lano. il ricordo e l’esempio di un grande Nonostante i suoi molteplici im- Alpino. Il suo ufficio, alla redazio- pegni, fu sempre e prima di tutto ne de L’Alpino - del quale era stato un alpino. Ci teneva ai suoi gradi direttore dal gennaio del ’79 al di capitano guadagnati sul cam- marzo del 1980 e poi dal settem- po. “Penna bianca, io? – diceva – bre del ’93 allo stesso mese del Meglio essere un capitano vero ’95 – ha sempre avuto la scrivania che un maggiore falso…”. Il suo in ordine ed il computer, spento. “Sapete che mi pia- cappello del 7° “”, racconta la sua vita. Ne fu cerebbe imparare ad adoperarlo?”, ci disse un gior- sempre orgoglioso: “Quando muoio, voglio portarlo no. Era curioso della novità. Guardava al futuro. Fino con me”, diceva sereno. a pochi mesi fa veniva in redazione ogni mercoledì, Era un curioso della vita, uno spirito giovane e indo- per salutare il presidente e stare con noi. Quando la mito. Amava gli alpini, l’Associazione. Aveva il senso vista gli si era offuscata, gli leggevamo gli articoli. dell’autorità, del dovere, del rigore, dello spirito di Lui ascoltava con attenzione, correggeva qualche servizio. termine, dava suggerimenti. I suoi consigli erano Aveva raggiunto quella seconda ingenuità che è dei quelli d’un uomo saggio che aveva vissuto una vita saggi: il senso delle cose e della vita. Non aveva ri- straordinaria e piena. nunciato alle sue brucianti battute ma aveva tempe- “Ho amato la montagna a 15 anni e da allora l’ho rato i suoi giudizi avendo conquistato la dimensione sempre amata”. dell’effimero, il disincanto. “Sai che sono proprio Con la stessa passione svolse il suo lavoro. Laureato stanco…”, aveva confidato poche settimane fa. in giurisprudenza, si dimostrò un ottimo organizza- Se n’è andato in silenzio, assistito dalla moglie Giu- tore e per quarant’anni si prodigò all’istituto ortope- lia, addormentandosi per sempre. Poco prima aveva dico Gaetano Pini, diventandone segretario genera- sorseggiato un tè, come s’addice a un gentiluomo le. Nel ’56, durante i giorni della rivolta d’Ungheria, che debba intraprendere un viaggio. ** organizzò e guidò una colonna di aiuti ai rivoltosi. Scrisse diversi libri, fra questi La divisione alpina Pu- Vitaliano Peduzzi mentre sfila con la sezione di Milano steria (Mursia). Ma uno in particolare ricorda il suo all'Adunata nazionale. carattere nel titolo: “Candidamente fazioso”. E spie- gava: “Io sostengo le mie tesi con irruenza e spirito di parte. Lo so: ecco perché quel candido. Ma cerco anche di vedere il meglio delle mie idee e il peggio di quelle altrui: ecco allora quel fazioso”. In effetti era caustico solo a parole, perché era di spirito liberale, aperto agli altri, sempre pronto all’ironia, che è l’ar- ma dei saggi. Con ironia e semplicità parlava dei suoi trascorsi mi- litari. Ufficiale nella guerra in Etiopia, comandò una banda di Ascari che gli erano fedelissimi perché gli 7 10 - 2004 L’epopea del “Monte Cervino”

DI UMBERTO PELAZZA Il battaglione “Monte Cervino” è stato vevano appena assegnato il recentemente Vetterly a quattro colpi agli al- A pini del battaglione d'Africa trasformato in sbarcati in Eritrea a fine 1895: unifor- 4º reggimento alpini me kaki, piumetto infilato nella nap- paracadutisti, pina verde. Il 4° alpini, costituito a Torino nel 1882, é presente alla tra- nel cui ambito continuerà gica giornata di Adua con una com- Un alpino della 2ª compagnia nel 1943. a vivere il mitico pagnia che si sacrificherà sul monte (Foto Vicentini) battaglione, che Rajo. Nel 1911 partecipa alla guerra di Libia col battaglione "Ivrea" e du- Sciolto nel 1919, il reparto rinasce al- conserverà e tramanderà rante la prima guerra mondiale vie- lo scoppio della 2ª guerra mondiale. un nome entrato ne rinforzato con tre battaglioni di La sera del 22 dicembre 1940, nella ormai nella leggenda. milizia mobile: uno è il "Monte Cer- caserma "Testafochi" di , il co- vino", che inquadra tre compagnie, mandante designato, maggiore Gu- È di stanza a Bolzano, alla già dell’"Aosta". Combatte sul Pasu- stavo Zanelli, del 4° alpini, e il suo caserma Vittorio Veneto, bio, sul Vodice e nella zona del Grap- aiutante maggiore, ten. Astorri, in- alla dipendenze del pa. Ha in forza un giovane sottote- chiodano sulla porta dell'ufficio una nente, Felice Boffa Ballaran, che nel tavoletta di legno con la scritta "Bat- Comando Truppe alpine. 1934 sarà tra i fondatori della Scuola taglione Sciatori Monte Cervino". È comandato dal Militare di Alpinismo. Hanno due settimane di tempo per ten. col. Ivan Caruso, già comandante del battaglione. Umberto Pelazza ci ha scritto la storia di questo glorioso e mitico reparto, inquadrato nel 1911 nel 4º reggimento alpini, sciolto nel ‘19 e Il battaglione Cervino in marcia nella sconfinata steppa russa. (Foto Vicentini) ricostituito nel 1940 Primi di settembre 1942, fronte russo: il comando del “Cervino”. L’uomo in maglietta, come “Battaglione vicino alle cassette, è il ten. col. D’Adda. (Foto Vicentini) Sciatori Monte Cervino”.

8 10 - 2004 inventare un reparto alpino d'assal- to, di pronto impiego, ben armato, ad altissima mobilità e con ampia au- tonomia, da impiegare sul fronte gre- co-albanese, dove le cose stavano andando maluccio. La sua storia sarà definita la più incredibile e com- movente di tutto il conflitto, ma è im- possibile ricostruirla per intero: l'80% dei suoi alpini é rimasto sotto- terra in e in Russia e ognuno di loro ne custodisce un pezzo che non ha fatto in tempo a raccontare. Erano tutti campioni di sci e di roc- Sopra: un gruppo di reduci del “Monte Cervino”. cia, compresi il medico e il cappella- no, tutti volontari e tutti scapoli: pro- rientrò in Aosta decorato di Meda- va per chiudersi e rientrarono in Ita- venivano dal btg."Duca degli Abruz- glia d'Argento e fu sciolto. Ricostitui- lia, come dice la motivazione della zi" della Scuola Alpina, dall’"Aosta", to il 20 ottobre su 600 uomini, fu de- Medaglia d'Oro "in un'aureola di vit- dall’"Ivrea, dall’"Intra". Ricevettero stinato in Russia. Il comandante ten. toria uguale a quella delle più alte un equipaggiamento come non si era col. Mario D'Adda, chiese e ottenne i tradizioni alpine”. mai visto: tute impermeabili, passa- migliori sciatori dei reggimenti alpi- Partiti in 600, rientrarono in 226. In montagna, zaini con armatura, scar- ni, con armamento ed equipaggia- rapporto alla forza, il "Monte Cervi- poni Vibram e pantaloni a fuso. I loro mento d'avanguardia. Sarà però il ca- no" fu il reparto più decorato del 2° compiti, da "commandos della neve" pitano Giuseppe Lamberti a sosti- conflitto mondiale: 4 Medaglie d'O- non richiedevano armi pesanti, gli tuirlo nel periodo più critico. ro, 43 d'Argento, 69 di Bronzo, 81 sci erano bianchi e come distintivo Anche in Russia il "Monte Cervino" Croci di guerra. Il capitano Lamberti portavano la silhouette del Cervino combatté nelle più disparate e di- fu catturato a Voltshansk e rientrò in col motto "Pista!". Sbarcati in Alba- sperate condizioni, aggregato ora al- patria tre anni dopo, con due Meda- nia furono accolti dal comandante la Julia, ora a reparti tedeschi. Con glie d'Argento e due Croci di ferro. del Corpo d'Armata, che offrì loro co- questi ultimi, durante uno scontro Così ricorda i suoi alpini Caduti in me regalo personale dieci pacchi con i carri russi, al secco ordine del Russia: confezionati che si affrettarono ad ten. Sacchi: "Cervino!", i cervinotti, “Ancora torneranno i fiori aprire: bombe a mano! I primi cadde- toltisi gli sci, balzano sui carri tede- sui ciliegi al sol di maggio ro prima che arrivasse a casa la car- schi e a raffiche di mitra e bombe a ancor torneranno a cantare le cicale tolina spedita da Bari. mano disperdono la fanteria russa. nell'afa di luglio Aggregati ora a un reggimento, ora a Ad azione conclusa, i tedeschi esco- ancor torneranno a danzar una divisione, senza conoscere cam- no dalle torrette per applaudirli e le fanciulle d'Ucraina bi, turni di riposo, rancio caldo, i cer- cercano il comandante: lo trovano nel pieno dell'estate vinotti combatterono suddivisi an- morto, bocconi sulla neve sporca. al ritmo delle balalaike sull'aia che per squadre e plotoni, davanti e Le croci della Wermacht arrivano a delle isbe e nelle piazze dei villaggi. alle spalle del nemico, senza poter manciate, mentre sulla steppa si Voi soli più non tornerete segnalare le perdite e gli atti di eroi- moltiplicano le croci di sci spezzati. prodi, bianchi sciatori del “Cervino”. smo. Dove un punto del fronte stava Il reparto rimase in Russia per un an- per cedere, dove c'era una posizione no: nel gennaio 1943 i superstiti dei da riprendere arrivavano gli alpini "satanas bieli", i diavoli bianchi, co- dalla nappina blu e la loro fama si dif- me li chiamavano i russi, ruppero fuse presto in tutta l'11ª Armata. Cad- l'ultimo cerchio della sacca che sta- dero i due comandanti di compagnia e Zanelli fu ferito: venne anche il mo- Paracadutista del “Monte Cervino” pron- mento in cui il più elevato in grado di to per il lancio e un reparto durante un’e- una compagnia fu la guida alpina Gia- sercitazione in ambito NATO. como Chiara, che entrò nella leggen- da del "Cervino" quando, eretto sulla trincea in tutti i suoi due metri, arre- stò un attacco a raffiche di mitraglia- tore, rimanendo miracolosamente in- colume. Ai suoi, che gli si affollavano intorno increduli, disse soltanto: "Se s'inceppava eravamo fottuti: datemi da bere". Ridotto a 152 uomini (erano partiti in 326), nel maggio 1941 il battaglione 9 10 - 2004 CONGRESSO IFMS A Luino il XIX Congresso della Federazione Internazionale Soldati della Montagna (IFMS) Lo spirito alpino fa la differenza

DI ADRIANO ROCCI sposizione la sala consiliare per i la- cisione del servizio di navetta da e vori congressuali) e della Comunità per il congresso. Montana. La serata del 22, dopo il suggestivo ielo terso, vento gradevole, so- La Sezione ANA di Luino, ospitante, alzabandiera serale in piazza Gari- le splendente ed uno specchio ha profuso ogni energia per l’orga- baldi (mentre i vessilli nazionali ed C di lago veramente da grandi oc- nizzazione del meeting e, franca- europeo salivano, uno dopo l’altro, casioni. Così Luino, sulla sponda mente, ha fatto centro. Il presidente sui pennoni, la Banda di Bosco ha lombarda del Verbano, ha accolto Sergio Bottinelli e quelli che egli de- suonato impeccabilmente tutti gli dal 22 al 25 settembre le nutrite de- finisce “i miei pochi collaboratori” inni davanti alle delegazioni, ai rap- legazioni nazionali (Francia, Germa- possono andare fieri del risultato: presentanti militari italiani polacchi nia, Polonia, Slovenia, Spagna, Stati ogni cosa ha funzionato a dovere, a e tedeschi ed ai numerosi alpini del- Uniti e Svizzera) che, insieme a quel- cominciare dalla cronometrica pre- l’ANA schierati sull’attenti) c’è stato la italiana, guidata dal consigliere un momento d’emozione particola- nazionale dell’ANA Giancarlo Romo- re: al momento di innalzare l’insegna li ed al col. Maurizio Ruffo, in rap- I delegati di Francia, dell’IFMS è stato infatti eseguito in presentanza del Comandante delle Germania, Polonia, prima assoluta lo spartito di quello Truppe Alpine ten. gen. Bruno Iob, che, da quest’anno, sarà l’inno uffi- hanno partecipato ai lavori del XIX Slovenia, Spagna, Stati ciale della Federazione, un cadeau Congresso della Federazione Inter- Uniti, Svizzera e Italia personale di Sergio Bottinelli. nazionale dei Soldati della Monta- hanno trattato degli Durante i tre giorni del congresso, gna (IFMS), svoltosi sotto l’alto pa- concluso alla grande con la sfilata tronato del Presidente della Repub- impieghi di forza di ritmata dalla Fanfara della Taurinen- blica Italiana e con il patrocino del proiezione e di se, gli ospiti stranieri hanno, tra il re- Parlamento Europeo, della Regione sto, effettuato un’escursione nell’a- Lombardia, della Provincia di Vare- mantenimento della pace rea del Monte Rosa, incontrando Te- se, del Comune di Luino (un grazie in scacchieri difficili ad resio Valsesia, già vicepresidente particolare al sindaco Mentasti ed alta componente del CAI, coorganizzatore insieme al- alla Giunta che hanno messo a di- terroristica – Il saluto l’ANA di “Camminaitalia ’99” e sinda- Le delegazioni del ministro Tremaglia schierate per l’alzabandiera.

10 10 - 2004 co di Macugnaga e, guidati dal brig. gen. Maurizio Gorza, hanno potuto apprezzare in operatività alcune unità della nostra struttura di Prote- zione Civile, compresa una esibizio- ne di nuclei cinofili da ricerca (il gen. Gorza con magistrale sintesi tecnica ha poi ripreso l’argomento della P.C. durante i lavori assemblea- ri del 25 settembre), visitando infine insieme al responsabile dott. Lucio Uno scorcio della sala del Consiglio comunale di Luino, che ha ospitato le delega- Losapio una piccola parte di quel zioni della Federazione Internazionale Soldati della Montagna. nostro Centro di Intervento Medico Chirurgico (a noi più noto come “ospedale da campo”) una parte del quale così prontamente rischierato dall’ANA a Beslan, in Ossezia (Fede- razione Russa), appena venti ore do- po il terribile attentato islamista di poco più di un mese fa. Le riunioni del Comitato esecutivo (formato dal segretario generale, lo svizzero Hans-Peter Walker, e dai re- sponsabili delle sette delegazioni nazionali presenti) che, grazie so- prattutto alla sensibilità autentica- mente “alpina” della delegazione spagnola, hanno posto le basi per la riconferma dell’attuale vertice fede- rale sino al 2006, sono culminate, il 25 settembre, nell’Assemblea gene- rale, presieduta dal vicepresidente ANA Giorgio Sonzogni. Il ministro per gli Italiani all’Estero Mirko Tremaglia ha portato il saluto del governo Essa ha visto la presenza dei rappre- ai congressisti. Lo vediamo con il presidente Perona e il vice presidente Sonzogni. sentanti della Commissione Difesa della Camera e di quella degli Affari Dall’emisfero sud, ha aggiunto il se- e l’organizzazione delle Truppe da Esteri del Senato. Il ministro per gli gretario generale, il Cile presenta Montagna nei rispettivi Paesi. Ne è Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia domanda di adesione. Quest’anno emerso un quadro estremamente in- – ex combattente e padre d’un alpi- ha celebrato il cinquantesimo di co- teressante e vario, sotto il profilo or- no prematuramente scomparso – ha stituzione della propria Scuola per ganizzativo e dell’impiego, che tutta- recato ai congressisti il caldo saluto Truppe da Montagna, modellata nel via conferma – con la sola, nota e si- suo e del Governo italiano. 1954 su quella che fu la SMALP di gnificativa eccezione della Germa- In apertura dei lavori, i delegati han- Aosta e che, sotto il coordinamento nia e della Svizzera – la generalizzata no osservato in piedi qualche istan- del gen. Aranda Sanchez, sta ulti- tendenza al “tutto professionale”, te di raccoglimento in memoria del- mando il ricompattamento delle tre secondo il modello messo a punto a le vittime del terrorismo internazio- associazioni (ufficiali, sottufficiali e suo tempo dall’U.S. Army e reputa- nale e dei Soldati da Montagna cadu- truppa) cui fanno capo i Soldati del- to, in ambito NATO, come il più effi- ti in servizio e nei conflitti in corso la Montagna. La Polonia caldeggia la cace ai fini dell’utilizzazione delle (la 10ª Divisione da montagna USA, candidatura ad osservatori di Paesi Truppe da Montagna quale forza di per esempio, ha perso, tra Afghani- “neoeuropei” come l’Ungheria, la proiezione e, ove possibile, di peace stan ed Irak, circa 50 uomini). Romania, la Cekia e la Slovacchia. enforcing in aree lontane, fortemen- La famiglia dei Soldati della Monta- Su suggerimento dei rappresentanti te minacciose ed ostili, nelle quali si gna tende a crescere, ha evidenziato tedesco, gen. Meyer, e statunitense, stanno diffondendo in misura preoc- con soddisfazione, nella sua prolu- Anger, una delegazione di “mon- cupante i conflitti cosiddetti “a bas- sione, il segretario generale Walker. tañenses” cileni verrà invitata come sa intensità” e… ad alta componen- L’, infatti, Paese fondatore e osservatrice al XX Congresso, che si te terroristica. da anni in attesa come Stato osser- terrà nel Vermont (USA) dal 21 al 24 Così è avvenuto per la Spagna (oggi vatore, superate alcune difficoltà or- settembre 2005 (la “Giornata”, inve- ha in forza una sola Brigata da Mon- ganizzative interne, si accinge ora a ce, avrà luogo in Spagna, a Huesca, il tagna, la “Aragon I”), per la Francia e rientrare a pieno titolo e si dichiara 3 e 4 giugno precedenti). per l’Italia, ma anche per la Polonia sin d’ora disponibile ad organizzare I capidelegazione hanno poi illustra- (Brigate da Montagna 21, schierata il XXII Congresso, nel 2007. to i rapporti redatti sulla situazione sui Tatra, e 22, sui Carpazi, entram- 11 10 - 2004 CONGRESSO IFMS

be presenti in Irak) e, in prospettiva A Luino era schierata una parte dell’ospedale da campo dell’ANA. Il direttore, prof. a breve termine, avverrà per la Slo- Lucio Losapio, illustra agli ospiti la struttura servendosi di un plastico. venia, che da tre anni ha sciolto la sua 32ª Brigata da Montagna e man- tiene oggi in vita un unico battaglio- ne, il 132° di stanza a Bohinjska Bela, che cura anche l’addestramento dei riservisti. La Germania, da parte sua, a ristrut- turazione conclusa potrà contare su una sola Brigata da Montagna, la Ge- birgsjägerbrigade 23 (circa 5100 uo- mini in tempo di pace, 5900 in caso di guerra), aviotrasportabile, inte- gralmente autonoma su tutti gli sce- nari operativi, particolarmente se connotatati da peculiari difficoltà di terreno o di condizioni meteorologi- che estreme, strutturata su tre bat- taglioni da montagna, uno di artiglie- ria corazzata, un battaglione del ge- nio ed un battaglione logistico da montagna cui, entro il 2010, si ag- giungeranno un battaglione trasmis- sioni ed uno da ricognizione. Essa, da metà maggio 2005, si rischiererà nuovamente in Bosnia-Herzegovina ed in Kosovo, alla testa della Brigata Multinazionale Sud-Ovest. Il col. Giovanni Fungo, che ha recato il saluto del gen. Fraticelli (CSME), dopo una sintetica presentazione del progetto SME-Assoarma per una Association of the European Armies, ha delineato il futuro delle Truppe Alpine italiane, che da tempo hanno al loro attivo Balcania, ed Irak: l’attuale comando Truppe alpine diverrà Comando Divisione Tridentina, da cui dipenderanno il La Fanfara della brigata alpina Taurinense Centro di Addestramento Alpino che ha aperto la sfilata. dell’Esercito, le Brigate Taurinense e Julia, il 6° Reggimento Alpini (Bruni- ta intensità in qualsiasi area geogra- ca, il cui iperspecializzato Centro di co, Dobbiaco, San Candido), il 16° fica. Con una consistenza di poco Competenza Servizio in Montagna di Reggimento Alpini con sede a Bellu- superiore alle 6.000 unità, la Brigata Andermatt irradia “alpinità” su tutti no ed il 4° Reggimento Alpini Para- da Montagna comprende, oltre allo i reparti del piccolo esercito federa- cadutisti “Monte Cervino”. Stato Maggiore, una compagnia co- le in trasformazione che oggi com- Il gen. Glèvarec (Union des Troupes mando e trasmissioni, tre battaglio- prende tre Brigate da Montagna (a de Montagne) ha infine concluso gli ni di Chasseurs Alpins, un reggimen- Bourg-Saint-Maurice, a Bellinzona interventi. L’Armée de Terre france- to blindato leggero, un reggimento ed a Coira), “nuove minacce, tempi se – che ha tre strutture addestrati- del genio (il 2éme REG, proveniente di istruzione sempre più brevi, risor- vo-formative dedicate all’ambiente dalla Legione Straniera) ed un reggi- se finanziarie in diminuzione, attrez- “montagna”, la Scuola Militare d’Al- mento d’artiglieria. zature hi-tech” e l’impiego fuori area ta Montagna di Chamonix e due Cen- Nel solo 2004, la 27éme BIM ha visto per lunghi periodi hanno imposto, tri d’addestramento specialistico a il proprio personale operare in Bal- un po’ dovunque, una riconsidera- Briançon e Barcelonette – ad oggi cania, in Afghanistan, in Africa Cen- zione dell’utilizzo delle Unità da schiera una Brigata da Montagna di trale ed Occidentale, a Gibuti (ex So- Montagna in funzione del dispiega- tipica consistenza NATO (la 27éme malia francese) e nei Territori fran- mento in un ambiente in parte “alpi- BIM), con sede principale a Greno- cesi d’oltremare, dall’Oceania all’A- no”, ma non infrequentemente in ble, la cui specificità da montagna merica meridionale. terreni irregolari e di relativamente costituisce un “plus” rispetto alla Come ben sottolinea il dossier pre- bassa quota, come fanteria leggera sua capacità al combattimento d’al- sentato dalla Confederazione Elveti- particolarmente adatta ad operazio- 12 10 - 2004 Gli onori ai Caduti.

Le autorità in testa al corteo: fra queste, i senatori Pellicini della Commissione Esteri Armate dei nostri Paesi e di svilup- e Grillotti, della Commissione Difesa, il sindaco di Luino, Mentasti, il col. Ruffo e il po per tutte le nostre associazioni e responsabile della Comissione IFMS Gian Carlo Romoli. (Foto Celati – Luino) per tutti noi. Anzi, mi pare già di in- travvedere alcuni di questi auspicati risultati, giacché ho sentito che c’è la possibilità di allargamento ad altri Stati, ad altre Associazioni, ad altri Soldati da Montagna. Spero che que- sto congresso abbia recato a tutti voi, a tutti noi voglia di continuare, di lavorare, di crescere insieme. È indispensabile pensare in termini di unione di popoli per vincere l’orrore che sembra circondarci da ogni par- te. Abbiamo – e lo sentiamo profon- damente – il dovere di proseguire ni non propriamente convenzionali. Foto ricordo della delegazione spagno- tutti insieme e senza deflettere nella Ma è l’addestramento sistematico la con il presidente nazionale Corrado direzione che, venti anni fa, abbia- alla vita di montagna e lo spirito, co- Perona e il presidente della sezione di mo liberamente intrapresa”. ● me ha concluso il col. dell’Esercito Luino Sergio Bottinelli. (Foto Esteban svizzero Sergio Romaneschi, che Calzavada). sempre “fanno e faranno la differen- za”. Concetto ripreso e ribadito con forza e convinzione dal nostro presi- dente nazionale Corrado Perona nel- l’intervento che ha chiuso i lavori assembleari. “Sono orgoglioso”, ha detto tra l’al- tro Perona, “come Italiano e come Alpino, perché questo congresso ha avuto luogo in Italia. Era un evento atteso e desiderato, anche per la ric- chezza di contenuti morali che reca- va con sé. E mi auguro che esso sia fonte di risultati positivi, di riverberi costruttivi nei rapporti con le Forze 13 10 - 2004 NOSTRI ALPINI IN ARMI Consegnata la bandiera di guerra

Il giorno 29 settembre 2004 presso la caserma Cavour, l Presidente della Repubblica con decreto 28 maggio 2004 ha con- si è svolta la cerimonia di consegna della Bandiera I cesso la Bandiera di guerra al XXXII battaglione genio guastatori di guerra con la contestuale elevazione del battaglione della Taurinense, quale naturale ere- al rango di reggimento de della storia e delle tradizioni del XXXII battaglione guastatori del ge- nio, distintosi per i fatti d’arme com- piuti in Africa settentrionale (gen- naio 1941-luglio 1942). Il giorno 29 settembre 2004 presso la caserma Cavour, si è svolta la ceri- monia di consegna della Bandiera di guerra con la contestuale elevazione del battaglione al rango di reggimen- to, il cambio del comandante e la co- stituzione del XXX battaglione, po-

Sopra: sfila per la prima volta la Bandie- ra di Guerra del ricostituito XXXII reggi- mento Genio. A sinistra: la madrina, baronessa Anna Caccia Dominioni consegna la Bandiera di Guerra al comandante del XXXII batta- glione, che a sua volta la consegnerà al comandante del reggimento. 14 10 - 2004 al 32º reggimento genio guastatori

Sopra: gli onori al Labaro dell’Associazio- ne Nazionale Alpini, scortato dal vice pre- sidente nazionale Giorgio Sonzogni. Dall’Africa alla Russia l XXX btg. genio guastatori alpini, al comando del magg. Vincenzo Maz- sto alle dirette dipendenze del 32º Izucchelli di Morazzone, rientrato dalla campagna contro la Jugoslavia, reggimento genio guastatori. partecipò a quella contro la Russia, dalla quale, partito dall’Italia su due Alla cerimonia hanno preso parte compagnie (6ª e 9ª), forte di 23 ufficiali, 30 sottufficiali e 417 guastatori al- rappresentanze di tutte le istituzioni pini, tornò con 15 ufficiali, 9 sottufficiali e 97 guastatori alpini: tutti gli al- militari, civili e religiose, nonché i fa- tri erano caduti in combattimento o in prigionia. miliari dei militari effettivi al repar- Ad onorare tanto sacrificio, il battaglione venne decorato, sia pure solo to, che con la loro presenza hanno nel 1988, con una Medaglia d’Argento al V.M., oggi sulla Bandiera di guer- voluto dare un segno tangibile del ra del 2° rgt. genio guastatori alpini della brigata alpina “Julia”. loro affetto. Le decorazioni individuali al V.M. concesse ai suoi componenti furono 17 Al particolare momento storico che medaglie d’Argento, 23 medaglie di Bronzo, 23 Croci di Guerra. ha visto protagonista il XXXII batta- Il XXXII btg. genio guastatori, al comando del magg. Enea Franceschini, ha glione genio guastatori è stato dato combattuto in Africa settentrionale dall’inizio delle operazioni in quel set- il giusto risalto dalla presenza di una tore sino alla seconda offensiva italo-tedesca, durante la quale venne madrina di eccezione, Anna Caccia completamente distrutto in un’azione di resistenza a oltranza. Dominioni, baronessa di Sillavengo, Al riguardo, il diario storico del battaglione riporta: “…ed alla sera, di tut- figlia dell’eroico Paolo Caccia Domi- to il battaglione schierato in linea, hanno fatto rientro alla base 3 ufficiali nioni, ufficiale superiore dei guasta- e 16 guastatori, tutti con le loro armi”. Ciò che rimaneva di un organico tori del genio alpino decorato con complessivo di 12 ufficiali, 25 sottufficiali e 226 guastatori. una medaglia d’Oro al Merito dell’E- Per le azioni compiute il battaglione è stato decorato di una medaglia di sercito alla “memoria”, una meda- Bronzo al Valor Militare oggi sulla Bandiera di guerra del 3° btg. genio gua- glia d’Argento, due medaglie di statori. Bronzo e una Croce di guerra al Va- Le decorazioni individuali concesse ai suoi componenti sono: una meda- lor Militare. glia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” e più di 40 di tipo diverso, com- Terminato lo schieramento del reg- prese 12 Croci di guerra tedesche. ● 15 10 - 2004 ha consegnato al ten.col. Maurizio Vittorio Costanzo, comandante del XXXII battaglione, la Bandiera che è stata benedetta dal cappellano mili- tare don Guido La Vecchia che ha poi benedetto tutto il personale pre- sente. Purtroppo, nel prosieguo della ceri- monia, un velo di tristezza ha avvol- to tutti i presenti quando, nelle allo- cuzioni del comandante della briga- ta alpina Taurinense, brig. gen. Clau- dio Graziano e del comandante del XXXII battaglione cedente ten.col. Maurizio Vittorio Costanzo, è stato ricordato il 1° caporal maggiore An- drea Mastino deceduto il 20 settem- bre a causa di un malore. È stato ri- spettato un minuto di silenzio per ri- cordare il giovane militare. Il ten. gen. Bruno Iob passa in rassegna il neo costituito reggimento genio guastatori La cerimonia ricca di momenti signi- alpini. ficativi ha proseguito con il cambio del comandante del XXXII battaglio- gimento di formazione, nel quale Il reparto ha così reso gli onori al ne genio guastatori ten. col. Mauri- erano inquadrate due compagnie di comandante delle Truppe alpine zio Vittorio Costanzo cedente e il formazione dei reparti della brigata ten.gen. Bruno Iob. col. Giovanni Musso, subentrante, in alpina Taurinense e tre compagnie La baronessa Anna Caccia Dominio- quanto nello stesso momento veni- del XXXII battaglione genio guasta- ni ha lasciato la tribuna affiancata va sanzionata l’elevazione del batta- tori, si sono inserite nello schiera- da due cadetti dell’Accademia Mili- glione al rango di reggimento. mento le Bandiere di guerra del 2° e tare di Modena, i quali hanno conse- L’ultima fase della cerimonia è stata 3°reggimento alpini, del 1° reggi- gnato la Bandiera di guerra inguai- caratterizzata dalla costituzione mento artiglieria terrestre e lo Sten- nata, alla baronessa. del XXX battaglione genio guastato- dardo di guerra del reggimento Niz- La madrina, visibilmente emoziona- ri, affidato al ten. col. Michele Cor- ● za Cavalleria. ta per l’atto che si stava compiendo, rado.

Dalla Bosnia a Faenza due bambini cardiopatici li alpini della cellula CIMIC (com- so in Italia. Nihad e Ajdin, giunti in so), la Regione Emilia Romagna (che Gponente che si occupa della coo- Italia il 7 ottobre scorso, sono stati ha provveduto al pagamento dell’o- perazione civile e militare) del Con- trasportati presso l’unità di cardio- perazione e delle successive cure tingente Italfor, in Bosnia, hanno fat- logia dell’ospedale di Faenza, che si mediche), la Croce Rossa Italiana to trasferire in Italia due bambini era detta disponibile all’intervento (che ha messo a disposizione una cardiopatici che avevano bisogno di chirurgico e all’assistenza post-ope- equipe medica per l’assistenza sani- essere sottoposti ad un intervento ratoria. taria dei due bambini durante il tra- chirurgico. Nihad Karic e Ajdin L’intervento del contingente italiano sporto in aereo), oltre che, natural- Nukic, di nove e tre mesi, presenta- era stato richiesto dall’associazione mente, la “Cosmopolite” (che ha vano gravissime malformazioni car- “Cosmopolite” di Faenza, un’orga- provveduto alle spese di vitto ed al- diache congenite (non curabili pres- nizzazione non governativa che da loggio, durante tutto il periodo di so le strutture ospedaliere locali) vari anni opera in Bosnia Erzegovina permanenza in Italia, delle mamme che richiedevano un tempestivo in- per prestare assistenza alla popola- dei due bambini). tervento chirurgico, senza il quale i zione locale. Dal 24 giugno scorso (data in cui l’at- due bimbi sarebbero andati incon- L’intervento è stato possibile grazie tuale contingente italiano ha iniziato tro a una morte sicura. alla cooperazione con il comando ufficialmente il proprio mandato) ad Proprio per la gravità delle patolo- operativo di vertice interforze dello oggi sono 25 i bambini inviati in Ita- gie presentate dai due bambini, gli Stato Maggiore della Difesa (che ha lia per essere sottoposti a cure me- alpini si sono adoperati per ridurre messo a disposizione l’aereo), l’am- diche di vario tipo (controlli post- al minimo i tempi burocratici neces- basciata italiana in Bosnia Erzegovi- operatori, operazioni chirurgiche, sari per il rilascio dei visti d’ingres- na (per il rilascio dei visti d’ingres- trapianti). ● 16 10 - 2004 NOSTRI ALPINI IN ARMI Il generale Graziano nuovo comandante della Taurinense l brigadier generale Claudio Grazia- I no è il nuovo comandante della bri- gata alpina Taurinense. Ha ricevuto le consegne dal brigadier generale Giu- seppino Vaccino, trasferito a Roma, al Centro alti studi della difesa (CASD). La cerimonia del cambio delle conse- gne è avvenuta alla presenza del co- mandante delle truppe alpine, tenen- te generale Bruno Iob. Presente – de- positario della storia e delle glorie de- gli alpini – anche il nostro Labaro, scortato dal presidente nazionale Corrado Perona e dai consiglieri na- zionali Carlo Bionaz, Cesare Lavizzari, Alfredo Nebiolo e Adriano Rocci. ● Il gen. Vaccino appunta alla divisa del suo successore il distintivo della brigata Taurinense. Sul Monte Pasubio gli allievi dell’Accademia austriaca

o scorso 3 settembre 2004 gli uf- ficiali del 25° corso “Pasubio” e L gli allievi del corso “Kaiserjae- ger” dell’Accademia Militare Au- striaca hanno celebrato un gemel- laggio sul Dente Austriaco del Mon- te Pasubio. Il Monte Pasubio, scenario di sangui- nosi fatti d’arme durante la prima guerra mondiale, è stato così luogo d’incontro tra rappresentanti degli eserciti un tempo contrapposti, per testimoniare una collaborazione sem- pre più salda al servizio della pace. Nel corso di una cerimonia, dopo l’alzabandiera ed il passaggio sim- bolico di testimone tra i due corsi, sul Dente Italiano e su quello Au- striaco, sono state deposte contem- poraneamente due corone in onore dei Caduti di entrambi gli schiera- menti. iracheno. l’Esercito Italiano, ten. gen. Cosimo Un picchetto d’onore del 2° Reggi- La manifestazione promossa dalla D’Arrigo, e del comandante delle mento Genio Guastatori della briga- Regione Veneto, dal Comitato di Forze Operative Terrestri dell’Eser- ta alpina “Julia” ha reso gli onori Amicizia Italo-Austriaco e dall’U- cito Austriaco, ten. gen. Edmund congiuntamente alla fanfara della NUCI Alto Vicentino, ha visto la Entacher, accompagnati da nume- brigata di cavalleria “Pozzuolo del partecipazione del comandante rose autorità civili e militari dei Friuli”, appena rientrata dal teatro delle Forze Operative Terrestri del- due Paesi. ● 17 10 - 2004 NOSTRI ALPINI IN ARMI 10 giorni “a ju Gran Sassu”

effettuato giornalmente, a turno e su “So’ salito a ju Gran itinerari differenziati, per un totale complessivo di circa 100 km di svi- Sassu, so’ remasto luppo orizzontale. Monte Bolza ammutulitu, me parea (1.904 m.), Monte Camicia (2.564 che passu passu m.), Monte Brancastello (2.385 m.) e Monte Prena (2.561 m.) sono stati gli i sajesse aj infinitu” appuntamenti più importanti che i reparti hanno portato a termine; ma, senza dubbio, il momento più significativo ed appagante è stato l’ascensione al mitico Corno Grande del Gran Sasso (2.912 m.), attraver- so la via “direttissima”, sentiero alpinistico con passaggi di arrampi- cata di 3° grado. Erano, infatti, diversi anni che, a causa di altri e preminenti impegni operativi (da ultima l’operazione Enduring Freedom in Afghanistan), gli alpini del 9° non riuscivano a svolgere un’attività così intensa, incentrata sulle ascensioni alpinisti- che e, quindi, sull’addestramento di specialità. Quelle montagne, così ono le strofe iniziali di “J’Abruz- luglio, ha visto impegnati circa 400 familiari agli alpini del 9°, sono zu”, canto alpino tradizionale alpini del battaglione (tutti volonta- spesso teatro di attività addestrati- S dedicato all’Abruzzo, regione a ri), parte del Comando di reggimen- ve, comprese ascensioni giornalie- reclutamento alpino e sede storica to ed una componente della re. Eppure tutte insieme, specie i più del battaglione alpini “L’Aquila”. Compagnia Comando e Supporto giovani, non le avevano mai viste. Allora le montagne abruzzesi, come Logistico. L’attività si è articolata in Dopo le prime marce di preparazio- quelle alpine, ispiravano storie di una serie di ascensioni e marce di ne, le compagnie hanno iniziato ad imprese, di fatica, di uomini e repar- irradiamento condotte dall’accam- avvicendarsi sul Corno Grande. Il ti che affrontavano una natura aspra pamento e che le compagnie hanno sentiero parte dallo storico albergo ma spettacolare. Con il passare degli anni si potrebbe credere che questo senso della sfida fra uomini e montagna si perda tra innovazioni tecnologiche e differenti scenari operativi; in realtà il rapporto tra l’alpino e la montagna è oggi lo stes- so rapporto di amore-odio che ani- mava gli alpini del passato. Gli alpini del 9° reggimento ed, in particolare, le compagnie del batta- glione L’Aquila hanno recentemente rinsaldato questo antico rapporto con le montagne, attraverso una impegnativa attività addestrativa sul massiccio del Gran Sasso. Accampati a Fonte Pietrattina, nel comune di Castel del Monte, i repar- ti hanno ripercorso i sentieri storici degli alpini d’Abruzzo, nello splendi- do scenario di Campo Imperatore. L’addestramento, svolto dal 18 al 28 18 10 - 2004 NOSTRI ALPINI IN ARMI di Campo Imperatore e si sviluppa, per un dislivello di quasi 900 metri, tra la Sella del Monte Aquila, la Sella Esercitazione di Corno Grande ed il Sassone, sul versante orientale del Corno Grande. La prima compagnia ad affrontare l’ascensione, alla presen- za del comandante della brigata alpi- “Falzarego 2004” na Taurinense, brig. gen. Giuseppino Vaccino e del comandante di reggi- i è svolta sulle Torri di Passo mento, col. Edmondo Panaioli, è Falzarego l’esercitazione “Fal- stata la 108ª compagnia fucilieri che S zarego 2004” che ha visto la ha coperto il percorso in circa 5 ore, partecipazione di oltre 100 dei circa per poi ridiscendere dal versante 170 alpini che hanno frequentato i settentrionale. I punti più impegnati- corsi alpinistici del 6° reggimento al- vi dell’ascensione sono stati sapien- pini di Brunico e della brigata alpina temente attrezzati dal plotone alpie- Julia. Gli istruttori delle Truppe al- ri della Compagnia Comando e pine hanno superato, portando in Supporto Logistico, permettendo, cordata i propri allievi, sette vie con così, all’intero reparto in armi e com- passaggi di 4° e 5° grado sulle Torri pletamente equipaggiato, di arrivare del Falzarego e sul Col de Bos. in vetta senza difficoltà. Numerose le dimostrazioni di soc- Negli occhi di ogni singolo alpino, al corso in parete che hanno visto l’im- termine della fatica, si poteva legge- piego di teleferiche, pali pescanti e re la soddisfazione e l’orgoglio di l’intervento degli aeromobili del 4° appartenere ad un glorioso reparto, reggimento cavalleria dell’aria “Al- capace di farsi onore ovunque ed in tair”. Un’intera compagnia del 6° qualsiasi circostanza; una punta di reggimento alpini (60 militari), com- commozione, inoltre, poteva essere pleta di equipaggiamento militare scorta sul viso di ciascun militare (armamento e zaino da 15/20 kg) ha alla lettura della Preghiera raggiunto la vetta del Col de Bos, su- dell’Alpino, appuntamento imman- perando in sicurezza passaggi di cabile di ogni ascensione. Dal canto quarto grado. Aderendo all’invito suo, il Corno Grande riservava ai del comandante delle Truppe alpi- presenti uno spettacolo irripetibile. ne, ten. gen. Bruno Iob, all’esercita- italiane, il ten. gen. Cosimo D’Arrigo, Insomma, gli alpini continuano la zione ha assistito anche il coman- che ha manifestato il suo plauso per tradizione che li caratterizza da dante delle Forze operative terrestri le ardite prove fornite degli alpini. ● sempre, anzi incrementano e miglio- rano le capacità che, di volta in volta, devono essere acquisite per affrontare gli impegni operativi affi- dati dai nuovi scenari nazionali e Argento e bronzo nel nuoto internazionali. Anche in questo caso la montagna rappresenta una inso- stituibile “palestra di vita”. ai campionati dell’Esercito Concludo rispondendo alle osserva- zioni che arrivano a volte circa l’uso uò sembrare strano ma gli alpi- del ; non è vero che ni sono riusciti a dire la loro an- è scomparso. Gli alpini sono, oggi P che ai Campionati italiani del- più che mai, orgogliosi di poter l’Esercito di nuoto, organizzati a indossare questo simbolo pieno di Pordenone dal Comando della briga- storia e di onore, indipendentemen- ta “ARIETE”. Agli alpini sono state te dalla loro provenienza geografica. assegnate una medaglia d’argento Eppure ciascuno di essi porta la ed una di bronzo. penna nera con fierezza in ogni Argento e bronzo sono andati al ma- occasione che si presenti e se in resciallo ordinario Gulino (nella fo- alcune foto dell’Afghanistan non l’a- to), effettivo al Comando divisione vete vista sui loro elmetti, ciò signi- Tridentina di Bolzano, che dopo ficava che quello specifico momen- aver superato le varie batterie di eli- to operativo suggeriva un equipag- minazione ha conquistato il piazza- giamento il più aderente possibile mento nella specialità 50 metri far- alla missione. ● falla ed il terzo nei 50 metri rana. ● 19 10 - 2004 A Cagliari il Raduno dei IV Raggruppamento (ma non solo) in tre splendide giornate L’abbraccio dei sardi agli alpini

Il Labaro scortato dal presidente canza e visitare l’isola, grazie alla ro dando o ricevendo il cambio dagli Perona e dal ten. gen. Iob. stagione ancora estiva. alpini), e la Fanfara dei , Il programma prevedeva nei tre gior- che ha fatto il contrappunto al lento ni di venerdì 1 ottobre, sabato e do- passo degli alpini. menica, una serie di manifestazioni Venerdì, a Sassari, la prima cerimo- che si sarebbero concluse con la sfi- nia, presente il Labaro scortato dal lata. Si sono alternati momenti cele- presidente nazionale Corrado Pero- brativi con l’omaggio ai Caduti, e na, dal comandante delle Truppe al- momenti di festa ai quali hanno par- pine tenente generale Bruno Iob e tecipato anche altre associazioni dai consiglieri nazionali Cesare La- d’Arma, come i marinai e i bersaglie- vizzari, Alfredo Nebiolo, Vito Peragi- ri in congedo. ne e Gian Carlo Romoli. Una corona Del resto, l’invasione di tanti alpini è è stata deposta al monumento ai Ca- stata interpretata un po’ da tutti co- duti, è seguita la visita al museo sto- me una festa di tutti, tanta è stata la rico della brigata Sassari. A sera, simpatia che le penne nere hanno concerto dei cori dei gruppi di Oder- suscitato. Così, non ha stupito nean- zo e di Sovere, e concerto della fan- che troppo se ha sfilato la fanfara fara della brigata. hi dice diecimila, chi dodicimi- della brigata Sassari (una brigata Il raduno è entrato nel vivo sabato la, erano comunque tanti dav- che spesso compie missioni all’este- mattina a Cagliari, prima con la de- C vero gli alpini convenuti a Ca- gliari per il Raduno del IV Raggrup- pamento. Un successo, prima di tut- to perché si trattava di … attraver- sare il mare, ma un successo anche per l’accoglienza riservata dai sar- di, alle penne nere, giunte non sol- tanto dalla Toscana in giù ma anche dal Piemonte, dal Triveneto, dalla Lombardia. È stata una grande rimpatriata, tan- to che qualcuno ha azzardato l’ipo- tesi di chiedere addirittura una adu- nata nazionale, che in questa splen- dida isola non c’è mai stata. Ma torniamo al raduno – preparato con grande cura dalla sezione guida- ta da Francesco Pittoni – raduno che prevedeva anche la possibilità per i partecipanti di fare una piccola va- Il vessillo della sez. Sardegna scortato dal presidente Francesco Pittoni. posizione di una corona al Parco delle Rimembranze e poi, nel pome- riggio con la dedicazione di una piazza alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Italo Stagno, tenente degli alpini morto in prigionia in Russia, nel ’47. Rendeva gli onori un pic- chetto della brigata Julia. Sabato sera, in Comune, il saluto del sindaco Emilio Floris e del presiden- te della Provincia con gli assessori Cannoni e Dessì. Un saluto “non pu- 20 10 - 2004 ramente formale – ha detto il sinda- con l’esibizione di cori e fanfare e La sfilata è durata diverse ore, aper- co – bensì l’espressione di una gruppi folkloristici un po’ dapper- ta dalla Fanfara della brigata alpina profonda stima e di una sincera sim- tutto, e non solo a Cagliari. Julia, snodandosi da piazza Marco patia che nascono dall’apprezza- Domenica la sfilata, lungo le strade Polo per viale Diaz, via Roma e viale mento per ciò che gli alpini rappre- imbandierate, fra due ali di gente Trieste per concludersi in piazza sentano e per le altissime beneme- che continuava ad applaudire. Parti- Trento. renze che hanno saputo guadagnar- colarmente significativo il fatto che Una sfilata proseguita in modo si in oltre un secolo”. Una presenza tantissimi cittadini, nei giorni prece- estemporaneo anche nella serata, generosa, quella degli alpini – ha denti al raduno, avevano chiesto al- perché migliaia di alpini sono rima- proseguito Dessì – i quali hanno co- la Sezione di poter avere una ban- sti, anche nei giorni successivi, pro- stituito un solido legame “tra Penne diera da mettere alle finestre, per il lungando la visita nell’isola che li nere e la gente anche in una regione passaggio degli alpini. Una “voglia di aveva così bene accolti, grazie an- assai lontana da quelle montagne in Tricolore” che ha dato la dimostra- che a un tempo magnifico e a un ma- cui i nostri soldati hanno scritto le zione di quanto entusiasmo abbiano re che, per un po’, ha fatto dimenti- più epiche pagine della loro gloriosa suscitato le penne nere. care il fascino della montagna. ● storia. “Da questo – ha concluso il sindaco – nasce il sentimento di gra- titudine con cui Cagliari accoglie oggi gli alpini in un abbraccio calo- roso”. Nonostante fosse alla prima espe- rienza Cagliari ha retto bene all’as- salto alpino, anche perché alle in- certezze dei commercianti hanno supplito l’assessore alle Attività Pro- duttive Luciano Collu, il presidente della Fiera Raffaele Garzia (che ha messo a disposizione i padiglioni trasformati in sala mensa per mi- gliaia di alpini) e la brigata Sassari, intervenuta con le cucine da campo. Il resto lo hanno fatto gli alpini della sezione e quelli del consiglio sezio- nale, che si sono davvero prodigati dimostrando di essere … semplice- mente Alpini! La giornata di sabato è terminata Vinto dal sonno, sulle spalle di papà… 21 10 - 2004 Alpini sul mare:

INSIEME A 62 ANNI DA QUELLA NOTTE cco sette reduci dell’8° reggimento della Julia, battaglione Gemona, che Ela notte del 28 marzo 1942 si trovavano sul “Galilea”, silurato da un sot- tomarino inglese al rientro in Italia dalla Grecia. Sono, da sinistra, l’alpino Giovanni Zuliani, il caporal maggiore Luciano Papinutto, medaglia di Bron- zo al V.M., gli alpini Alessandro Colassi, Angelo Ellero, Giacomo Antoniali e, (seduti) Valentino Manis e il tenente Antonio Ferrante. Si sono ritrovati a San Daniele del Friuli, in occasione del 62° del gruppo. Con loro è il co- mandante del battaglione Gemona, maggiore Enrico Baisero. “Il convoglio era composto da 6 navi trasporto e 4 di scorta. Avevo appena finito il turno di sentinella – racconta Papinutto – ed ero andato a riposare quando siamo stati colpiti. La nave si è inclinata di 45 gradi, quelli che era- no nella stiva non hanno avuto scampo. Io ero con due compagni in co- perta, bisognava buttarsi in mare. C’era anche un tenente, che ci ha lascia- ti per andare sottocoperta dicendoci che sarebbe tornato subito, invece non l’abbiamo più visto. Io mi sono gettato in acqua, i miei due compagni non li ho più visti. Delle altre nostre navi, soltanto un caccia si è fermato per gettare bombe di profondità, le altre hanno continuato il viaggio… So- no stato raccolto alle cinque del mattino da una nave da carico...” Quella di Papinutto è stata una vera Odissea. Dopo il naufragio gli è tocca- ta la Russia, tornato in patria è stato arruolato nella RSI, arrestato dopo il 25 aprile è stato liberato e arruolato nell’esercito italiano e mandato a completare il servizio militare a . È emigrato prima in Svizzera, poi in Venezuela. Ora vive in Italia, a Udine. 22 10 - 2004 STORIA il naufragio del “Galilea”

DI UMBERTO PELAZZA sul Golico, contrattaccati dai greci, l'uso del salvagente e le modalità dove, secondo lo storico, "I reparti per l'afflusso alle scialuppe. E anche ome "foglie sul mare", così ri- della Julia non hanno mollato, han a tenere le scarpe slegate e a evitare corda gli alpini del btg. "Gemo- tirato la cinghia, hanno sofferto, ma gli indumenti ingombranti. C na" il caporale Lino Fagotto, del non hanno mollato". Una guerra as- La formazione muove alle 13 del 28 "", spettatore impotente surda: "Quelli che l'han voluta non marzo 1942: le navi, affiancate per della loro tragedia nelle acque dello son partiti, quelli che son partiti non motivi di sicurezza, procedono a zig Ionio. Insieme quel 28 ottobre 1940 son tornati”: subito censurato, così zag, scortate da un incrociatore e da quando varcarono il confine greco- la ricorda ai superstiti lo straziante 4 torpediniere, che lanciano a inter- albanese sotto la pioggia battente, i motivo del ponte di Perati. mittenza bombe di profondità. La torrenti in piena, la Voiussa che tut- Intervengono i tedeschi. Hitler è co- copertura aerea cessa con l'oscu- to travolgeva, gli scarponi che si stretto a rimandare l'attacco alla rità, quando tutta la zona è investita scioglievano come cartone nel fango Russia e i suoi baffetti sprizzano da raffiche di vento e di pioggia, che infinito, giallo e colloso, il rancio di scintille. L'armistizio del 23 aprile rafforzano il moto ondoso. gallette e scatolette alternate a 1941 conclude la campagna di Gre- Luci spente, foschia diffusa, qualche "energon", miscela di biade e carru- cia e la Julia si trasferisce in Pelo- raro squarcio di luna. I primi allarmi be comune a uomini e muli. Insieme ponneso, dove rimane per otto me- giungono dal "Piemonte" e dal "Cri- si, durante i quali il suo comporta- spi", sfiorati da due siluri: si infitti- mento smorza i toni dell'ostilità ini- scono i lanci delle bombe di profon- ziali, fino a instaurare con la popola- dità. Alle 22,45 i loro rombi sono so- zione un solido rapporto di simpatia verchiati da uno scoppio violentissi- e collaborazione, riconosciuto dalle mo che fa tremare il "Galilea", il più autorità locali: "La Julia ha conqui- esposto ai pericolo per la sua posi- stato la Grecia perché ha conquista- zione laterale, proprio mentre sui to l'anima greca". ponti gli alpini si accingevano a Ma la guerra continua in altri scac- prender sonno, coprendosi con teli. chieri e, con l'avvicinarsi del rimpa- Il siluro ha aperto una grande falla trio, ritorna sempre più frequente la sotto il ponte di comando, attraver- parola Russia. Nel canale di Corinto so la quale l'acqua irrompe a torren- fanno il loro ingresso sei piroscafi di ti: la nave si inclina di 15 gradi, ma linea, attrezzati per trasporto trup- non interrompe il movimento. A cau- pe: Piemonte, Crispi, Ardenza, Vimi- sa della burrasca fallisce il tentativo nale, Italia e Galilea. A Poseidonia di portarla ad arenarsi sulla costa. quest'ultimo imbarca l'intero batta- "Non buttatevi in acqua!". Le urla del glione "Gemona"(23 ufficiali, 27 sot- personale di bordo hanno poca pre- tufficiali, 639 alpini), tre ospedali da sa sugli alpini affollati sui ponti: i po- campo, ufficiali del comando reggi- chi che sanno nuotare saltano e si mento, militari con foglio di licenza allontanano per evitare il risucchio, in tasca: in totale 1532 persone. "Do- gli altri vengono sbattuti contro lo ve si va?" "A Patrasso". La battuta scafo o finiscono falciati dalle eli- non è divertente, ma sarà quello il che. porto in cui si formerà il convoglio. Fermate le macchine, si calano le Malta non è lontana e incombe il pe- scialuppe di salvataggio: alcune si ricolo dei sommergibi1i inglesi: tutti sfasciano tra le onde mentre altre, vengono istruiti sulla vita di bordo, troppo gremite, precipitano dall'al-

…Luci spente, foschia diffusa, qualche raro squarcio di luna. II primiprimi allarmiallarmi giungonogiungono daldal "Piemonte""Piemonte" ee daldal "Crispi","Crispi", sfiorati da due siluri: si infittiscono i lanci delle bombe di profondità. Alle 22,45 i loro rombi sono soverchiati da uno scoppio violentissimo che fa tremare il "Galilea"… 23 10 - 2004 na a galla l'episodio del cappello e i due si abbracciano). Sul far dell'alba giungono altri mezzi di soccorso, ma la tragedia ormai si è consumata. Dei 1.532 imbarcati sul Galilea ne sopravvissero 246. Il Ge- mona e i nuclei isolati della Julia per- sero complessivamente 21 ufficiali, 18 sottufficiali e 612 alpini. Le opera- zioni di soccorso ne salvarono 280 e recuperarono 56 salme; gli ultimi naufraghi issati a bordo erano rima- sti in acqua per 18 ore. I cinque piro- scafi attraccarono a Bari il mattino del 29 marzo e i reparti si trasferiro- no sui treni diretti a nord. Nelle zone di reclutamento del Ge- mona, racconta l'alpino Sandro Toffolon "… la gente ci chiedeva no- tizie... rispondevamo che gli altri si trovavano nelle tradotte successi- ve" che non sarebbero arrivate mai. I superstiti del "Galilea" si unirono al 9° Alpini e rimpatriarono via terra, attraverso l'Albania e la Iugoslavia. Il tenente Giovanni De Bernardinis, comandante della 69ª, il più anziano dei sette ufficiali superstiti, fu con- vocato a Roma per riferire a Musso- lini sulla vicenda. Nella capitale en- trò in un bar per un bicchierino di to. Poche quelle ricuperate dalle tor- vien su, mòvete, se te sì ancora vi- incoraggiamento. Il "cicchetto" glie- pediniere più vicine. Vengono anche vo". Il fratello sarà raccolto due ore lo somministrò invece un tenente buttate in acqua zattere e ciambello- dopo. colonnello dei bersaglieri che lui, ni di sughero, ma molti dei rimasti a L'alpino Mario Bearzi s'imbatte in sovrappensiero, non aveva salutato. bordo, sotto shock per la morte dei acqua con una figura annaspante Il duce concluse l'incontro elogian- compagni, rifiutano di lanciarsi: con un braccio solo: l'altro era tron- do senza riserve la divisione miraco- affondano quasi tutti con la nave, cato di netto. Lo sente mormorare: lo, ma con la mente già rivolta alla che aveva galleggiato per cinque "Mandi, pais" prima di vederlo Russia. ore. Si salva invece il sergente Ago- scomparire tra le onde. Lui viene Là, sulle rive del "placido Don", gli stino Vaccari, dell'ospedale da cam- raccolto col cappello alpino ancora alpini della Julia avranno di fronte po, che si trova in acqua miracolo- in testa, da un marinaio: "Ci tenevi tredici russi a testa. samente aggrappato ad alcuni rotta- proprio, vedo. Te lo sei mica incolla- (Nelle foto: alpini sul fronte greco-al- mi che lo sorreggono fino al mattino. to in testa?”. (Dopo trent'anni alpino banese e, nelle pagine precedenti, la "Fui raccolto da alcuni pescatori che e marinaio s'incontrano a Camogli nave Galilea in navigazione sull’A- recuperavano i cadaveri galleggianti senza riconoscersi, ma si incontra- driatico il 28 marzo del ’42, poche ore e mi deposero insieme a loro sulla no anche i loro ricordi quando tor- prima di essere silurata). ● spiaggia, dove si accorsero che da- vo ancora segno di vita". Forse avrà invocato il suo illustre omonimo, salvato dalle acque del Nilo e del Mar Rosso, Mosè Casonato, del btg. "Gemona". "Mi trovai con altri sette su una zattera, ma nel buio della not- te i miei compagni scomparvero tut- ti sotto la violenza del mare. Al mat- tino vidi su un'altra zattera mio fra- tello, anche lui del Gemona, proprio mentre comparivano due aerei che ci mitragliarono: non riuscimmo ad avvicinarci". Alle 14,30 è accostato da una scialuppa: "Va a ramengo, 24 10 - 2004 Pellegrinaggio sui luoghi della ritirata di Russia

li alpini Mario Rossi, Renato Bu- Lo storico sottopasso della ferrovia, a Nikolajewka. A questo sottopasso puntarono i selli, Claudio Tubini, Virgilio Za- nostri soldati durante la tragica ritirata: un traguardo costato migliaia di morti e G netti di propongono un sacrifici immensi. pellegrinaggio invernale sui luoghi della ritirata di Russia. I partecipan- ti, suddivisi in due gruppi, a piedi o con gli sci da fondo, percorreranno il tratto storico dal Don a Niko- lajewka - sulle orme della Divisione Tridentina nel gennaio di 62 anni fa - con arrivo a Nikolajewka il 26 gen- naio 2005. Queste le tappe del pelle- grinaggio in terra di Russia sono: Be- logorje, Podgornoje, Opyt, Po- stojalyi, Nova Carkowka, Scheljaki- no, Warwarowka, Garbusowo, Ry- balzin, Shukowo, Malakijewa, Roma- chowa, Nikitowka, Arnautowo, Nikolajewka (totale km 250).

La partenza è prevista dall’aeropor- to di Verona domenica 15 gennaio 2005 con volo Lufthansa, il rientro a Verona da Mosca giovedì 27 gennaio 2005. Pernottamento in camera dop- pia con bagno. Organizzazione Viag- gi Sanpietroburgo di Milano. Per informazioni telefonare a Mario Rossi, cell.3357790179 – e-mail rossi- [email protected]

Il cippo di Nikolajewka dedicato ai Caduti italiani in terra di Russia, utilizzato come altare durante la cerimonia conclusiva del pellegrinaggio avvenuto l’anno scorso.

Il 15 e 16 gennaio a Mondovì la celebrazione dei Caduti della Cuneense i svolgerà a Mondovì, il 15 e 16 gennaio la cele- nabandiera e, alle 21, serata musicale alpina alla Sala S brazione solenne in onore dei Caduti della glorio- Baratti. Domenica 16 gennaio, raduno in piazza Ellero, sa divisione alpina Cuneense. Sarà presente il La- quindi alzabandiera alle 9,45, onore ai Caduti presso il baro scortato dal presidente nazionale. La mattina di monumento di piazza della Repubblica e sfilata. Alle sabato 15, al santuario di Vicoforte, è previsto un in- 10,30 celebrazione di una Messa a suffragio dei Caduti contro dei presidenti di sezione del 1° Raggruppamen- officiata dal vescovo di Mondovì monsignor Luciano Pa- to. Nel pomeriggio, alle 15,15, alzabandiera, onore ai comio. Durante il rito saranno consegnate ai familiari le Caduti e saluto delle autorità. piastrine di alcuni Caduti in terra di Russia. Alle 12 il sa- Dopo la sfilata, concerto del coro alpino “Soreghina” di luto delle autorità e infine il pranzo presso la struttura Genova all’ex chiesa di Santo Stefano. Quindi ammai- sportiva comunale. ● 25 10 - 2004 A Cerreto Laghi (Reggio Emilia) inaugurato un “Largo brigate e divisioni alpine” Un masso per ogni brigata, per non dimenticare

ta con una grande cerimonia in “Largo appunto, a Cerreto Laghi dal 31 luglio al delle Brigate e Divisioni alpine”, come 10 agosto, alla presenza del presidente è stato appositamente e ufficialmente nazionale, Corrado Perona. chiamato questo percorso: una sorta Non ho intenzione di fare una descrizio- di via Crucis costellata di memorie e di ne della località né una cronistoria della storia. C’erano ben 20 sezioni rappre- manifestazione e mi limiterò a dire che sentate, con circa duecento gagliardet- sono stato molto piacevolmente sorpre- ti e migliaia di penne nere a rendere so. omaggio ad una terra che ha dato tanti Con questo modesto scritto, invece, in- alpini alla Tridentina e alla Cuneense. tendo cercare di esprimere, quello che “È un’opera densa di significati profon- mi ha fatto provare la cerimonia dell'i- di – ha detto il presidente nazionale naugurazione del "Largo delle Brigate e Corrado Perona – che merita un ap- Divisioni Alpine" connessa all'adunata. puntamento periodico, perché rac- Il titolo, forse un pochino dissacrante, di chiude la stessa storia degli alpini”. Ed questo mio racconto, aderisce perfetta- ha affermato che “è bene andare avan- mente all'opera svolta dai nostri fratelli ti, ma senza perdere di vista quelle che emiliani. I cippi che ricordano le brigate lungo il sono le nostre radici”. E, nel ricordare Sono arrivati da ogni parte delle nostre percorso di Largo Brigate e Divisione la battaglia condotta dall’Associazione montagne. Sono arrivati alla spicciola- alpine inaugurato a Cerreto Laghi, in in difesa del servizio di leva, ha stigma- ta, senza strombazzamenti e grazie al provincia di Reggio Emilia. tizzato l’assenza di memoria del Parla- sacrificio di pochi. Sono sette enormi mento nei riguardi delle unità alpine di- sassi su cui sono state incastonate le anno voluto onorare le cinque bri- sciolte, che hanno pur dato tanto all’I- bronzee insegne di ciò che fu e che sarà Hgate alpine costituite dopo la secon- talia in termini di sacrifici e di sangue. l'orgoglio di ogni alpino. II primo, il più da guerra mondiale e la scuola militare “Noi, con quelle rocce abbiamo convis- grande di tutti, porta i simboli delle divi- alpina, che è stata una culla per gene- suto – ha detto il presidente della se- sioni alpine che hanno combattuto du- razioni di penne nere. Ma più ancora zione Ivo Castellani – I simboli di que- rante l'ultimo conflitto mondiale: Alpi hanno voluto onorare le divisioni alpi- ste brigate sono incisi nei nostri cuori. Graie, Cuneense, Julia, Pusteria, Tauri- ne, i loro Caduti, i loro reduci. Hanno ri- Eravamo partiti ragazzi e siamo tornati nense e Tridentina. Poi ci sono gli altri: cavato sette blocchi di roccia, strap- uomini”. uno per ogni brigata alpina costituita do- pandoli alle montagne che hanno ospi- * * * po l'ultima guerra: la Scuola Militare Al- tato le brigate e che ospitano ancora le Fin qui la breve cronaca, che vogliamo pina di Aosta, la brigata alpina , due esistenti. In un masso più grande, a continuare con il testo che ci ha man- la brigata alpina Julia, la brigata alpina complemento del percorso più ideale dato Antonio Garraffo, presidente della Orobica, la brigata alpina Taurinense e che materiale che si snoda lungo il via- Sezione Sicilia. A parte la grande alpi- quella Tridentina. le, hanno inciso gli stemmi delle divi- nità di Antonio ed il ricordo della bella Oggi stanno immoti a guardare verso sioni alpine: Taurinense, Cuneense, Tri- adunata nazionale di Catania, ancora l'alto per ricordare a tutti gli italiani, che dentina, Julia, Pusteria, Alpi Graie. Co- ben vivo, nel passare questo testo per rappresentano (ed è proprio il caso di sì, poi il cippo di arenaria delle Prealpi l’impaginazione ci è venuta in mente dirlo) le pietre miliari della vita di noi Giulie per la Julia, il calcare dolomitico una frase di Leonardo Sciascia su quan- alpini. della Cadore, il calcare in onice per l’O- to siano vicine la linea delle palme e Tutte queste brigate erano rappresentate robica, il Gneiss granitoide per la Tau- quella degli abeti… da centinaia di penne nere giunte, an- rinense, la dolomia dell’Adamello per *** ch'esse, alla spicciolata e schierate, in la Tridentina e il granito del monte Di dove fosse Cerreto Laghi avevo sol- bell'ordine, nello spiazzo che Cerreto Bianco per la Smalp. I cippi sono il do- tanto una vaga idea: non vi ero mai sta- Laghi ha destinato ai massi rievocativi. no di singoli alpini o di cave i cui titola- to, non vi ero mai passato; quest'anno, Anch'io, unica penna nera rappresen- ri sono alpini. Trasportare questi bloc- aderendo al cortese invito di Ivo Castel- tante la sezione Sicilia, ero presente con chi a Cerreto Laghi non è stato sempli- lani, presidente sezionale di Reggio il vessillo sezionale decorato di due me- ce, così come pure lavorarli e fare per Emilia, mi sono recato all'adunata pro- daglie d'Oro. Effettivamente, dire che ciascuno uno stemma in bronzo. Ma vinciale delle sezioni alpine di Reggio ero presente è un po’ azzardato perché l’opera è stata completata ed inaugura- Emilia e Massa Carrara che si è tenuta, se lo ero fisicamente, mentalmente lo 26 10 - 2004 All’ANA il Premio “Nonno dell’Anno” 2004

armagnola, 40 chi- Il masso sul quale sono stati infissi gli lometri da Torino, stemmi dedicati alle sei divisioni alpine. C sede di un Gruppo C’è anche il mitico motto della Tridentina, estremamente dinami- tratto dall’incitamento del generale co ed operoso, oltre a Reverberi prima dello sfondamento a monumenti barocchi di Nikolajewka. notevole bellezza, ad un celebrato ristorante ero un po’ di meno: stavo lì, ritto per ri- “slow-food” e ad una spetto verso il luogo e verso gli oratori produzione di pepero- che si avvicendavano; tenevo gli occhi ni nota in tutto il mon- chiusi e le parole delle autorità sfuma- do vanta, da due anni, vano pian piano e venivano sovrastate un’iniziativa Lions del da rumori e visioni lontane nel tempo: tutto particolare: la ritmo di passi cadenzati, cavalli di frisia, “Festa Nazionale del detonazioni e fischi di proiettili, "i Cai- Nonno”. mani del Piave", trincee e cammina- Patrocinata dall’UNI- menti, "Ta-pum", canti e lamenti di sof- CEF, dal Parlamento ferenza si accavallavano e poi, poi altre italiano, dalla Regione percezioni, più distinte questa volta: la Piemonte e dagli enti voce roboante del mio istruttore, gli or- locali, con il trofeo dini perentori, il campo estivo, i volti e “Nonno dell’Anno” la le voci annebbiati dei miei camerati di festa vede la premia- Corso (il 63° A.U.C.), il coro della mia zione di persone od gloriosa Julia, tutta la sofferta bellezza istituzioni particolar- dei miei vent'anni che, ahimè non sono mente qualificate sul più…queste immagini e suoni andavano versante dell’assisten- attenuandosi e le parole dell'oratore di za educazionale, mora- turno mi riportavano alla realtà del pre- le e materiale ai più sente. Ero ancora li, impettito accanto al piccoli, anzi ai più disa- mio amato vessillo ma non riuscivo a giati tra i più piccoli. vedere nitidamente .... eppure avevo te- Per il 2004 i Lions car- nuto gli occhi chiusi e quindi nessun mo- magnolesi, guidati dal scerino vi si era introdotto ... che sarà medico Ermanno Tur- Ermanno Turletti consegna al presidente stato mai? Amici di Cerreto, a tutti voi letti, hanno scelto l’Associazione Corrado Perona il trofeo “Nonno dell’An- devo un sentito ringraziamento perché Nazionale Alpini, motivando il con- no” assegnato per il 2004 all’Associazio- ferimento del riconoscimento con mi avete concesso la possibilità di vive- ne Nazionale Alpini. l’impegno costante ed efficace che re una emozione così intensa. Iniziative l’ANA, da decenni e senza distin- come la vostra dovrebbero, a parer mio, zione di nazione, fede religiosa ed governatore Lions, dott. Silvio Be- moltiplicarsi affinché la nostra Nazione etnia, esplica – principalmente ma detto, del sen. Furio Gubetti in rap- ritorni ad essere orgogliosa delle sue ori- non unicamente – attraverso le sue presentanza del Parlamento, del- gini e anche dei suoi soldati, da tempo strutture di Protezione Civile e l’assessore regionale alla Protezio- ignorati e vituperati a causa di una- pre- l’impiego dell’Ospedale da Campo. ne civile dott. Caterina Ferrero e sunta- politica globalizzatrice. La nostra Domenica 12 settembre a fare gli del sindaco Angelo Elia, Perona ha associazione che conosce la località, la onori di casa, insieme al vicepresi- ringraziato, confermando che l’im- sua sacralità acquisita, l'emozione che dente sezionale Deorsola, c’era l’en- pegno dell’ANA continua. suscita e l'alpinità pregnante che vi si re- tusiasta capogruppo Domenico Cur- “Proprio in queste ore”, ha ricorda- spira, dovrebbe, sempre a parer mio, letti che ha accompagnato al palco to tra il resto, “unità traumatologi- prendere in seria considerazione l'even- della premiazione il presidente na- che del nostro Gruppo d’Interven- tualità di inserire questa cerimonia di zionale Corrado Perona. to Medico Chirurgico sono impe- Cerreto Laghi tra gli appuntamenti di ca- Rispondendo agli indirizzi di salu- gnate nel soccorso ai bimbi di Be- rattere nazionale. to del presidente nazionale UNI- slan, in Ossezia, vittime innocenti Antonio Garraffo CEF, prof. Giovanni Micali, del vice- d’un attentato orrendo”. (a.r.) presidente Sezione Sicilia 27 10 - 2004 Morto in Afghanistan Adunata di Trieste: un alpino del “Susa” chi ha perso una n mortale incidente ha funestato la missione in Af- Ughanistan del battaglione “Susa” di stanza a Pinero- croce bianca C.S.I.R. ? lo, del 3° reggimento alpini. Il caporal maggiore Giovan- ni Bruno è morto in un incidente stradale nel quale so- urante l’adunata di Trieste, un alpino della se- no rimasti feriti altri quattro suoi commilitoni. zione di Pisa/Lucca/Livorno ha trovato una L’incidente è avvenuto domenica pomeriggio, 3 ottobre, D croce bianca, bordata in ferro. verso le 15 nel territorio di Sorobi, a 70 chilometri da Sul retro della decorazione, che potrebbe apparte- Kabul, l’ex roccaforte del signore della guerra Gulbuddin nere a un reduce di Russia, si legge: C.S.I.R. – DNJE- Hekmatyar, alleato dei talebani. Un reparto del “Susa”, PR – DONETZ – LUGLIO 942 – DON – BUG. che per tre giorni aveva distribuito aiuti umanitari e in- Chi l’avesse smarrita si metta in contatto con Fabri- dumenti invernali donati da alcune sezioni della nostra zio Balleri, presidente della sezione di Associazione, stava rientrando a Kabul unitamente a Pisa/Lucca/Livorno – tel. 0583/805300. ● una unità di fucilieri del battaglione che avevano presi- diato i seggi elettorali. Lungo la strada stretta e tortuosa, incassata fra le mon- tagne – luogo ideale per le imboscate dei mujaheddin L’Ortigara restituisce durante l’invasione russa – uno dei VM è uscito di stra- da precipitando nella scarpata. Il veicolo si è schiantato sulla fiancata e il caporale Bruno, che era alla guida, è il gavettino dell’alpino morto sul colpo. Immediati i soccorsi ai feriti: gli alpini della colonna hanno fatto l’impossibile per estrarre i lo- Schiavetti, classe 1892 ro compagni feriti: quattro in tutto. A braccia hanno spo- stato il pesante autocarro, quel tanto che bastava per estrarre i loro commilitoni intrappolati. Immediato an- talo Trolese, di Bol- che l’intervento del medico, in special modo nei riguar- zano, mentre per- I correva i trincera- di di uno dei feriti che appariva in gravi condizioni e che è stato più tardi giudicato fuori pericolo. Feriti meno menti italiani ai piedi gravemente altri tre, le cui condizioni non destano dell’Ortigara, verso il preoccupazioni. passo dell’Agnella, ha La salma di Giovanni Bruno, accolta con tutti gli onori e visto affiorare dei proiet- scortata dai suoi compagni, è giunta lunedì 4 ottobre al- tili di fucile. Rimuovendo l’aeroporto di Grottaglie, e avviata a Crispiano, in pro- un po’ la terra, ha recupe- vincia di Taranto, da dove Bruno era partito quattro an- rato questo gavettino sul quale è ancora impresso il ni fa per arruolarsi negli alpini. Martedì 5 ottobre sono nome del proprietario: Angelo Schiavetti, classe 1892. stati celebrati i funerali, in un intero paese con le ser- Non è difficile, a quasi novant’anni dalla Grande Guer- rande dei negozi abbassate per il lutto cittadino decre- ra, recuperare cimeli dei soldati che si fronteggiarono tato dal sindaco Giuseppe Laddomada. sull’altopiano. Di tanto in tanto affiorano anche i resti Ancora una volta gli alpini hanno pagato un estremo tri- di qualche caduto, che vengono portati all’ossario del buto alla causa della pace. Ancora una volta la tristezza Lozze. Di Angelo Schiavetti non sappiamo nulla, ma se per la morte di una giovane penna nera colpisce tutti gli qualche pronipote ne riconoscesse il nome, può telefo- alpini. Giovanni Bruno aveva accettato di andare in una nare a Trolese, al numero 0471.270891. ● terra lontana per portare serenità e speranza, senza vo- ler apparire, senza retorica. Era un Alpino, ed è morto facendo il suo dovere. I suoi compagni dicono di lui che parlava sempre della sua terra e che si commuoveva quando gli veniva concessa una licenza per tornare a ca- UNUCI-Verona in Ungheria sa. Ora il suo nome figura fra quelli dei Caduti per la UNUCI, sezione di Verona, ha organizzato una visi- causa più nobile: la pace. ta agli amici ungheresi dell’87° reggimento elicot- *** L’ teri d’assalto a Veszprem, sul lago Balaton. Una Il battaglione Susa è in Afghanistan per rafforzare il con- cinquantina di soci, molti dei quali alpini, e familiari so- tingente ISAF. no stati accolti con grande calore e hanno potuto go- Con il Susa ci sono anche una compagnia di alpini pa- dere lo spettacolo offerto dalle esercitazioni con i gran- racadutisti del battaglione “Monte Cervino” (recente- di elicotteri in dotazione all’87° reggimento, precedute mente trasformato in reggimento), un plotone del 2° da un incontro con il comandante della base. Per fini- reggimento trasmissioni, di Bolzano, due distaccamenti re, un pranzo alla base dell’aeronautica militare unghe- acquisizione obiettivi della brigata paracadutisti Folgore. rese, con scambio di crest e un arrivederci a Verona A Kabul è anche, dai primi di ottobre, il 1º reggimento per ricambiare la visita in occasione del trofeo UNUCI della Taurinense. ● “Montresor”, gara di marcia, orientamento e tiro. ● 28 10 - 2004 Cinque donne

DI CESARE DI DATO sca ove dimora la signora Varroni, le ha elevato una, o el mese di ottobre la più, contravvenzioni perché scena mondiale è stata circolava “travisata” per usa- N dominata dalla figura di re il non troppo aulico lin- cinque donne italiane salite guaggio burocratico. Si è su- alla ribalta per motivi del bito scatenata la polemica – tutto diversi, ma riconduci- non saremmo in Italia – sulla bili tutti alla situazione poli- liceità o meno della decisio- tica medio/orientale in atto. ne del primo cittadino. Ad Hanno iniziato le due Simo- attizzare il fuoco non ci vole- ne riapparendo nel mondo va, poi, che l’intervento del I feretri di Jessica e Sabrina Rinaudo por- dei vivi dopo giorni di detenzione prefetto di Como, dott. Guido Pa- tati a spalla dagli alpini e dai volontari da parte di non identificati rapitori. lazzo Adriano, che bocciava l’ordi- della Croce Rossa Italiana di Dronero. Liberate dopo pagamento di un nanza e quello del presidente della forte riscatto, si sono lasciate an- ni e palestinesi, con coinvolgimento Repubblica con una lettera conci- dare, a caldo, a dichiarazioni che dell’Egitto che si è assunto il compi- liativa indirizzata alla signora. non sono piaciute alla maggioran- to di elemento equilibratore in vista Ma come ha osservato il Guardasi- za degli italiani. dell’annunciato ritiro israeliano dal- gilli Roberto Castelli, non bisogna Non sono piaciuti i ringraziamenti la striscia di Gaza. strumentalizzare i due interventi; il per i loro carcerieri, quasi fossero Sia come sia, le due povere ragazze prefetto si è limitato ad annullare state entrambe carpite dalla sin- hanno pagato con la vita la loro pre- una decisione illegale perché ripe- drome di Stoccolma, non è piaciu- senza ai margini di un conflitto con- titiva di una legge già in atto, men- to il mancato riconoscimento di dotto da forze che esse stesse e i lo- tre il presidente Ciampi si è sentito quanto fatto per loro dal Governo e ro sfortunati compagni di morte in dovere, dimostrando un grande dalla Croce Rossa Italiana, atteg- neppure conoscevano; “Uccise da senso dello Stato, di rispondere al- giamento poi tardivamente rab- una guerra che non ha un fronte” la lettera che Sabrina Varroni gli berciato con un “grazie” pronun- dirà nella sua omelia ai funerali di aveva indirizzato, senza prendere ciato a mezza bocca; non è piaciu- Jessica e di Sabrina il vescovo di Sa- alcuna posizione sul problema to, infine, quell’offrirsi alle luci del- luzzo, monsignor Giuseppe Guerri- “burqa”. La signora si è ritenuta la notorietà quando invece sareb- ni. Vien fatto di chiedersi: sono an- soddisfatta. In sostanza: è inutile be stato molto più opportuno chiu- cora validi i ringraziamenti verso gli ribadire una legge quando questa dersi in un dignitoso silenzio an- estremisti musulmani delle due Si- legge già esiste: è sufficiente appli- che per non propagandare la figura mone? carla senza ulteriori interventi. del “nemico buono” che le aveva In questa commistione di amore e di Cinque donne, dunque, in tre vi- sequestrate. Nemico buono, che morte entra, sia pure di riverbero, la cende diverse ma aventi tutte lo non credo fosse una cellula dei ve- quinta donna cui accennavo nel tito- stesso fattor comune: quello di un ri sequestratori, quelli di Al Qaeda lo: quella Sabrina (curiosa omoni- mondo che cambia, che lo fa con per intenderci, che ben difficilmen- mia) Varroni che per amore fece il una rapidità impressionante che te risparmiano la vita ai loro ostag- gran rifiuto della religione cattolica incide profondamente sulle nostre gi. Nemico buono che quasi sicura- per abbracciare quella dell’Islam, coscienze. mente era rappresentato da una accettando anche di indossare il È uno scontro di civiltà, il quarto banda di volgari ricattatori. burqa. Chiarisco subito che, se qual- tra cristiani e musulmani, dopo Pochi giorni dopo il trionfo delle che lettore spera o teme che io mi l’invasione araba del VIII secolo due Simone, la pagina plumbea e lanci in una crociata contro chi abiu- bloccata a Poitiers da Carlo Martel- dolorosa dell’attentato a Taba nel- ra la nostra religione, rimarrà delu- lo, le Crociate, una delle quali, la l’alto Egitto, nella quale hanno per- so; sono tollerante e comprensivo e, terza, contrastata dal Saladino, l’e- so la vita, insieme a tanti innocenti, pur conservando le mie idee che so- spansione turca del XVII secolo fer- anche Jessica e Sabrina colà reca- no quelle di un cristiano praticante, mata dal principe Eugenio di Sa- tesi per un breve soggiorno di ripo- lascio a tutti il libero arbitrio di pro- voia alle porte di Vienna. Uno scon- so. fessare la fede che più gli è conge- tro che, depurato da paranoici del Un attentato che gli israeliani ten- niale sia per nascita sia per meditata calibro di Osama Bin Laden, po- dono ad attribuire al chirurgo Ay- scelta. trebbe diventare incontro tra le no- man Al Zawari, presunto capo di Al Torniamo alla signora: tutto il mon- stre due grandi civiltà, in un am- Qaeda, e gli egiziani alla situazione do sa che il sindaco di Drezzo, un biente di pace e di reciproca tolle- di alta tensione in atto tra israelia- simpatico paese della collina coma- ranza. ● 29 10 - 2004 SPORT A Casale Corte Cerro il 33º campionato nazionale ANA di corsa in montagna individuale Gli alpini orobici protagonisti assoluti

Al secondo posto Partenza 1ª categoria. la sezione di Omegna, al terzo Sondrio

ncora una volta gli atleti della sezione di Bergamo sono stati A gli assoluti protagonisti del 33° campionato nazionale di corsa in montagna individuale. Gli alpini oro- bici si sono imposti in tre delle quat- tro categorie in cui era suddivisa la gara (fino agli anni 39, ai 49, ai 59, ed oltre i 60) aggiudicandosi inoltre la classifica per sezioni e la classifica relativa al “Trofeo Merlini”, stilata in la fanfara sezionale ha sfilato per le Il presidente sezionale Augusto Ce- base alla somma dei tre migliori vie del paese sino al Monumento ai rutti ha quindi rimarcato la soddi- tempi di atleti appartenenti alla Caduti dove, dopo gli Onori ha pre- sfazione di tutti gli alpini cusiani stessa sezione. so la parola Davide Calderoni, capo- che, dopo il Congresso itinerante La manifestazione si è svolta a Casa- gruppo delle locali penne nere. della stampa alpina organizzato nel le Corte Cerro, in provincia di Verba- Ha ringraziato tutti gli intervenuti al- 1999 e il 24° campionato di corsa in nia, ed è stata organizzata in modo la cerimonia e gli atleti che non han- montagna a staffetta ospitato nel impeccabile dalla sezione Cusio- no voluto mancare a questo appun- 2000, possono nuovamente acco- Omegna nell’ambito dei festeggia- tamento. gliere sulle rive del lago d’Orta una menti per l’80° anniversario di fon- Il sindaco Claudio Pizzi e l’assessore manifestazione di livello nazionale. dazione. provinciale Gianni De Santis hanno La cerimonia si è conclusa con le pa- Il locale gruppo alpini, cui è stata af- quindi portato il saluto della comu- role del vice presidente nazionale e fidata la gestione dell’evento, ha sa- nità di Casale Corte Cerro e dell’in- responsabile dello sport A.N.A. Gior- puto predisporre due splendide tera provincia, ribadendo come que- gio Sonzogni, che ha sottolineato co- giornate di festa. sta terra sia da sempre legata in mo- me il ritrovarsi prima della gara da- L’intera comunità casalese ha accol- do indissolubile alle penne nere e al- vanti ad un monumento che ricorda to con calore i trecento atleti (re- la loro straordinaria storia. i nostri “Caduti” sia la conferma che cord di partecipanti) che, prove- nienti da ventisette sezioni, si sono Passaggio intermedio. ritrovati nelle giornate di sabato 18 e domenica 19 settembre per parte- cipare a questo importante appun- tamento che dal 1972 fa parte del ricco calendario di manifestazioni sportive organizzate dall’A.N.A. La parte sportiva della manifestazio- ne è stata preceduta nel pomeriggio di sabato dalla celebrazione di una S. Messa, al termine della quale il corteo accompagnato dalle note del- 30 10 - 2004 Vincitori 1ª categoria. Vincitori 2ª categoria. anche attraverso lo sport è possibi- Classifica generale 1ª e 2ª categoria - Km 11 le attuare quei principi che stanno alla base della nostra Associazione. 1° Mauro Lanfranchi (ANA Bergamo) - 2° Cristian Terzi (ANA Bergamo) - La domenica mattina, gli atleti si so- 3° Danilo Bosio (ANA Bergamo) - 4° Isidoro Cavagna (ANA Bergamo) - 5° no radunati nella piazza antistante il Fabio Bernardi (ANA Vittorio Veneto) - 6° Bosio Luciano (ANA Bergamo) Municipio da dove è avvenuta la - 7° Marco Rosso (ANA Trento) - 8° Gianpaolo Pelucchetti (ANA Gorizia) partenza e dove è stato approntato - 9° Ennio Zordan (ANA Vicenza) - 10° Attilio Testa (ANA Bergamo). l’ufficio gara. Il percorso, bello e im- pegnativo, si è snodato alle falde del Classifica generale 3ª e 4ª categoria - Km 7,2 monte Cerano su due diverse distan- 1° Alfredo Pasini (ANA Bergamo) - 2° Tarcisio Cappelletti (ANA Trento) - ze: di 11 chilometri per le prime due 3° Ivo Andrich (ANA Belluno) - 4° Gianni Cerlini (Ana Cusio-Omegna) - 5° categorie e di 7.2 per la terza e quar- Elso Viel (ANA Belluno) - 6° Luciano Ruzzon (ANA Biella) - 7° Riccardo ta categoria. Dal Prà (ANA Vicenza) - 8° Innocente Bruno (ANA Valsesiana-Varallo) - Alle 9.00 hanno preso il via i concor- 9° Enrico Bigoni (ANA Bergamo) - 10° Giancarlo Viel (ANA Pordenone). renti della prima e seconda catego- ria; come previsto gli atleti favoriti Classifica alpini in armi 1ª e 2ª categoria - Km 11 hanno imposto un ritmo velocissi- 1° Fabio Pasini (Centro Addestramento Alpini) - 2° Marco Majori (Centro mo che ha subito scaglionato il folto Addestramento Alpini) - 3° Daniel Antonioli (Centro Addestramento Al- gruppo di partecipanti. Al primo pini). passaggio, il terzetto composto, nel- l’ordine, da Cristian Terzi, Mauro Classifica alpini in armi 3ª e 4ª categoria km 7,2 Lanfranchi e Danilo Bosio aveva già 1° Carlo Scorza (16° rgt. Belluno) - 2° Ambrogio Pisano (Comando Trup- un buon margine di vantaggio sugli pe alpine) - 3° Paolo Cupido (Comando Truppe alpine). altri concorrenti. Nella seconda parte del percorso, Classifica per sezioni dopo un attacco di Bosio, già vinci- 1ª Bergamo - 2ª Cusio-Omegna - 3ª Sondrio - 4ª Pordenone - 5ª Verona - 6ª tore di sei edizioni del campionato, Vicenza - 7ª Biella - 8ª Valdobbiadene - 9ª Brescia - 10ª Trento. è il giovane Lanfranchi che impone- va il proprio ritmo iscrivendo per la Classifica Trofeo Merlini prima volta il proprio nome nell’al- 1ª sezione di Bergamo (Lanfranchi-Terzi-Bosio) - 2ª sezione di Vicenza bo d’oro della manifestazione. Al se- (Zordan - Rivato - Barcarolo) - 3ª sezione Cusio-Omegna (Zambonini-Tri- condo posto, a nove secondi il vinci- sconi-Gattoni) - 4ª sezione di Vittorio Veneto (Bernardi-Della Libera-Bu- tore del 2002 Terzi che ha preceduto setti) - 5ª sezione di Sondrio (Tirinzoni-Della Maddalena- Picceni). di una trentina di secondi Bosio. Buona la prova degli atleti di casa che hanno conquistato il dodicesi- chiuso al quarto posto a pochi se- sio-Omegna classificatasi al 2° posto mo posto con Enrico Zambonini e il condi dal podio. per la gioia del responsabile sezio- quindicesimo con Stefano Trisconi. Tra i militari, troviamo al primo po- nale per lo sport Luigi Poletti, uno Nella gara che ha visto sfidarsi i con- sto della 1ª categoria Fabio Pasini dei principali ispiratori e animatori correnti delle due restanti categorie, del Centro Addestramento Alpini, della manifestazione. Al terzo posto si è avuto il netto dominio del berga- mentre Diego Simoni, del comando la sezione di Sondrio. masco Alfredo Pasini, che si è impo- Truppe alpine, si è imposto nella 2ª Ha quindi avuto luogo la premiazio- sto davanti a Tarcisio Cappelletti categoria e Carlo Scorza del 16° rgt. ne, da parte del presidente nazionale della sezione di Trento e Ivo Andrich alpini Belluno nella 3ª. Corrado Perona, accompagnato dal della sezione di Belluno. Nella classifica per sezioni netta- vice presidente Sonzogni e dai consi- Ottima la prova di Gianni Cerlini, mente prima la sezione di Bergamo; glieri Cason, Romagnoli e Serafin. della sezione Cusio-Omegna, che ha ottimo il risultato della sezione Cu- Igor Bettoni 31 10 - 2003 CAMPIONATO NAZIONALE ANA DI TIRO A SEGNO Primeggiano i campioni di Treviso e Bergamo Fra le squadre militari “en plain” della Taurinense

l 35° campionato nazionale A.N.A. I vincitori del torneo carabina, gruppo senior, Maurizio Zanatta, Paolo Isola e Bruno di carabina libera e il 21° di pisto- Calamina. A sinistra il consigliere nazionale Ivano Gentili. I la standard svoltisi nel poligono del tiro a segno di Treviso nei giorni giungere il 2° gradino nella combina- LE CLASSIFICHE 11 e 12 settembre, hanno registrato ta a squadre, dietro a Bergamo e da- un grandissimo numero di adesioni. vanti a Verona. Carabina libera assoluta: 1° Maurizio Zanatta (Treviso); 2° Paolo Isola (Udi- La gara è cominciata sabato, dopo In generale, la giuria ha il suo bel ne); 3° Leandro Ugherani (Treviso). l’alzabandiera al quale hanno pre- daffare per giudicare le performance Carabina libera classifica squadre: 1° senziato il presidente della sezione dei 163 atleti fra alpini in armi, rap- A.N.A. Treviso: Maurizio Zanatta, Lean- presentanti della brigata “Taurinen- A.N.A. di Treviso Luigi Casagrande, i dro Ugherani, Giuseppe Ugherani; 2° se”, dei btg. “Belluno” e “Bolzano”, e consiglieri nazionali Ivano Gentili, e A.N.A Brescia: Emilio Bertella, Maurizio Bruno Serafin, responsabile della quelli dell’A.N.A., data la risicatissi- Signorelli, Bruno Franceschini; 3° commissione sportiva A.N.A., ed il ma differenza delle performances e A.N.A.Sez. di Feltre: Bruno Calamina, prosindaco di Treviso, Gentilini. l’altissimo livello dai concorrenti: Gianmarco Boschet, Antonio De Girardi. Soltanto 30 gli atleti che hanno ga- ben 12 tiratori di carabina hanno to- Pistola standard assoluta: 1° Mario reggiato il sabato, tra cui i tiratori talizzato oltre 290 punti e 9 tiratori Ubiali (Bergamo); 2° Paolo De guidi (Ve- della squadra di Treviso, che hanno di pistola oltre i 280 punti. rona), Fabrizio Frigerio (Bergamo). ipotecato subito il successo, mentre La Protezione Civile ha predisposto Pistola standard classifica squadre: 1° tutti gli altri (163 totali) sono giunti a con la solita cura il servizio di acco- A.N.A. Bergamo: Mario Ubicali, Fabrizio Treviso domenica. glienza e i gruppi organizzatori han- Frigerio, Agostino Manzoni; Grande trascinatore della compagi- no svolto con la consueta perizia i 2° A.N.A. Vicenza: Eddy Rocchetto, Ne- ne trevigiana è stato Maurizio Zanat- vari servizi indispensabili al buon reo Zanon, Rossi Giovanni; 3° A.N.A. Ve- ta, vincitore anche lo scorso anno, esito della manifestazione. Questo rona: Paolo De Guidi, Alessandro Fasolo, che ha totalizzato ben 298 punti su nel corso della serata del sabato, Marco Scamperle. 300! Leandro Ugherani e il figlio Giu- con tutti i presenti invitati a cena Classifica a squadre - combinata: 1° seppe, hanno completato l’opera nella sede del gruppo “Tommaso A.N.A. Bergamo; 2° A.N.A. Treviso; 3° (294 punti e 293 rispettivamente) fa- Salsa” di Treviso, nonché nelle due A.N.A. Verona. cendo cogliere un obiettivo incredi- giornate di gara. Alla fine della com- Carabina a terra assoluti - Servizio atti- bile a Treviso: il record nella carabi- petizione, tutti a tavola! Arriva an- vo: 1° mar. lgt. Luigi Ilardi (brigata “Tau- rinense”); 2° CMS Luigi Sartoriello (bri- na degli ultimi 10 anni con ben 885 che la banda di Pederobba per ralle- gata “Taurinense”); 3° mar. ca. Nicola punti complessivi! grare la giornata. Poco dopo comin- Ruggiero (brigata “Taurinense”). ciano le lunghe premiazioni alla pre- Luigi Rizzante, il 4° “moschettiere”, Carabina a terra - Servizio attivo – Clas- senza del sindaco di Treviso, l’alpi- domenica coglie un ottimo 291. sifica squadre: 1° Brigata “Taurinense” – no Giampaolo Gobbo, del consiglie- Intanto gareggiavano anche gli atleti Torino; 2° Comando Truppe alpine – Bol- della pistola standard. La squadra di re provinciale Mirco Lorenzon, alpi- zano, 3° 16° reggimento – Belluno. Bergamo si conferma la più forte da- no pure lui, del presidente del poli- Pistola standard assoluti - Servizio atti- vanti a Vicenza e Verona, trascinata gono, l’alpino Mario Brugnera e di vo: 1° mar.ca. Stefano Caruso (brigata da un grande Mario Ubiali (289 pun- tutte le autorità della sezione di Tre- “Taurinense”); 2° c.le Marco Dell’Agnola ti). viso. La cerimonia si è protratta per (brigata “Taurinense”); 3° m.llo Sebastia- Treviso si classifica abbastanza be- quasi due ore, fin dopo le 18, con un no Trovato ( 16° reggimento Belluno). ne: Stefano Vedelago, Sergio Tognon, susseguirsi di applausi e di abbrac- Pistola standard - Servizio attivo – Rinaldo Durighel e Paolo Barbisan ci, in un clima sportivo e goliardico. Classifica squadre: 1° Brigata “Taurinen- consentono alla squadra della Mar- Arrivederci l’anno prossimo a Luc- se”, Torino; 2° Comando Truppe alpine, ca, con il loro piazzamento, di rag- ca! Bolzano; 3° 16° reggimento, Belluno. ● 32 10 - 2004 Artiglieri della 40ª batteria a Romagnano Sesia

i è svolto a Romagnano Sesia il 2° raduno dei veterani della 40ª S batteria. All'incontro hanno pre- so parte oltre un centinaio di arti- glieri da montagna, molti dei quali con le rispettive famiglie. La 40ª batteria, unità inserita nel gruppo tattico "Susa", ha partecipa- to per oltre 40 anni a tutte le attività dell'AMF (L), la forza mobile della NATO (soppressa a fine ottobre 2002), in Italia e in Paesi dell'Alleanza Atlantica. Dall'estremo nord norve- gese al Caucaso turco, passando per la Tracia greca e turca il reparto ogni di questa particolare batteria che, al- brigadiere generale, già comandante anno ha preso parte a complesse le tradizioni e capacità di operare in del contingente italiano in Afghani- esercitazioni a fuoco internazionali, montagna, univa una competenza stan e della brigata alpina Taurinen- distinguendosi sempre per profes- tecnico-professionale unica in quegli se), hanno organizzato questo 2° ra- sionalità, spirito di Corpo e compe- anni per l'Esercito italiano. Oggi gli duno di veterani. I prossimi incontri, tenza. Questo secondo raduno dei artiglieri della 40ª batteria, ancora che avranno cadenza annuale, si "quarantini" (il primo si è svolto nel animati da un grande spirito di cor- svolgeranno nelle varie zone di re- settembre 2003) intende testimonia- po reso più incisivo dalla guida del- clutamento e orientativamente ogni re il forte attaccamento dei militari l'allora capitano Giorgio Battisti (ora 4º fine settimana di maggio. ●

Dottore in giurisprudenza a 75 anni

possibile laurearsi a 75 anni? Beh, quando si par- Èla di alpini tutto è possibi- I 50 anni del 6° Corso ASC le. Lo sa bene Giuseppe Peris- Aosta 4 Novembre 1954 - La Scuola Militare Alpina ospitò circa 120 giovani alla Caser- sinotto, alpino dell’8° mortai, ma Chiarle, già dotata a quel tempo di vetri alle finestre e di acqua corrente (rigorosa- Tolmezzo nel ’50, che ha con- mente fredda). I neo allievi diedero vita al 6° corso ASC guidati dal capitano Luigi Za- seguito la laurea in giurispru- nella, ricordato oggi con affetto e nostalgia. Affrontarono i rigori imposti dall'addestra- denza all’università di Udine. mento e, superati gli esami finali, furono assegnati ai battaglioni. Lo vediamo sorridente nella Aosta 2004 - Dopo cinquant'anni sono tornati nei luoghi dove furono forgiati, per un fotografia (è il secondo da censimento del 6° Corso che procura tristezze e gioie: diversi sono “andati avanti”, altri sinistra) con gli alpini Mario han cercato fortuna in America o in Australia. Uno, da pochi mesi, è diventato il presi- Rosoni, il gen. Arcangelo dente nazionale dell'A.N.A.: “Corrado, complimenti!” Bizzarini e Francesco Fat- Alla Caserma Testafochi si sono trovati in 27 ex allievi. Hanno visitato il Sacrario Militare guidati dal ten. col. Claudio Montesoro, poi si sono trasferiti alla Caserma Monte Bianco tambrini. Bravo Giuseppe e di La Thuile, attesi dal capitano Ezio Saccaro per il rancio (ottimo e abbondante, questa complimenti da tutta la re- volta per davvero! n.d.r.). L’incontro si è concluso il giorno successivo, con un saluto al- ● dazione. la "Chiarle" e al Castello, accompagnati dal maresciallo Bozzolini. 33 10 - 2004 Michele - Torino e vivendo a contat- L’Alpino Invitiamo i giovani!Invitiamoi Adriano Cristofoli - Follina (TV) nvio questa mia lettera perché leg- perché nvio questa mia lettera gendo che il caro ricordo di quando, bambi- di quando, ricordo caro che il di spalle raduni sulle ai no, sfilavo mio nonno. io con il suo bel cappello ed Lui con il di quel orgoglioso ero mio. Quanto con la penna. cappellino io, forse non c’è più ed Il nonno Aldo così. lo ricordo ingenuamente, ■ to con altri gruppi, si sente la man- to con altri gruppi, portare nuove. Vorrei canza di forze all’attenzione questa mia esperienza affinchédi tanti alpini giovani finita i contatti fra di la naja, non perdano quell’ami- ma anzi solidifichino loro, cizia che li ha uniti per un anno. Co- me si diceva sotto naja “fratelli per un anno, amici per sempre”. sa- che procedendo Bisogna riflettere una razza in via di estinzione e remo nobile per noi che tanti sa- sarebbe alpini che ri- ricongiungere pessero mangono nell’ombra, solo per il fatto la spinta per ritrovar- che manca loro poter con le mie parole si. Vorrei sensibilizzare, stimolare, esprimere, che un anno di naja può trasmettere emozioni per tutta la vita. dare radu- Noi ci siamo riusciti e il nostro no privato di paracadutisti alpini 4°/’87, primeggia come impegno nel- l’anno nuovo. E’ una data fondamen- tale come un pellegrinaggio (abbia- mo bisogno di vederci). Ogni anno ci si sente più alpini e sem- arriva qualcuno che non parteci- pre pava attivamente e l’emozione conti- nua. Dunque alpini tutti, bisogna usa- giuste per ripristinare solo parole re valori accantonati che sono della no- stra cultura e tradizione e bisogna tra noi per farlo. Questa guardarsi senz’al- nostra esperienza potrebbe per i gruppi un aiuto anche essere tro dove a volte manca qualche alpino giovane nel tesseramento. Diamo vita ai gruppi e invitiamo i gio- iniziative, a parteci- vani alle nostre serate in sede anche alle nostre pare di vino e una pacca per un bicchiere sulla spalla le prime volte, ma colti- rac- viamo ora quello che potremmo fra qualche anno. cogliere che per noi è la reci- Ricordiamoci collaborazione che fa si che proca ogni anno ci si ritrovi. I ) le città sono in festa Amicodegli alpini cappello) (col ono un iscritto "amico degli alpi- "amico degli ono un iscritto spiegarvi nelle perché ni". Vorrei e le strade si riempiono di persone. dimostrazio- Dopo questa incredibile il ne di affetto, alcuni di voi, storcono naso. Che peccato... Non siate così gelosi, comportatevi fila incon- da alpini! Se tra le vostre trate degli infiltrati non allontanateli Incominciate a senza misericordia. sono lì e scommet- perché chiedergli delle belle sorprese. to che avrete che di tutto ciò non mi rimanga Spero ■ sfilate dell’ANA io, che non sono un io, che non sfilate dell’ANA porto alpino, con la il cappello vero amico mio caro penna. Attraverso un a far partealpino sono entrato di una Pre- a Torino. piccola sezione vicino come "alpino sentato dal mio amico affezionato e nipote di un nel cuore" stato che non c'è più, sono reduce aperteaccolto a braccia da queste che, dopo aver- simpatiche persone di vino, mi offerto un buon bicchiere di sfilare l'onore mi hanno concesso ricordo il caro indossando con loro Aldo Cla- del mio nonno sottotenente di ri del Susa. Non è stato un eroe guerra ma ha insegnato ai suoi figli e, vi- dopo, ai suoi nipoti, cosa vuol dire e nel rispetto nella rettitudine vere delle persone e delle cose, in partico- delle sue amate montagne. lare che alcuni di voi Sono amareggiato pensino agli "amici" come a degli fie- essere abusivi o peggio. Dovreste ri che persone estranee al Corpo de- gli alpini si iscrivano alla vostra asso- parte ai vostri ciazione o prendano raduni. Se lo fanno è per cosa rappre- sentate nell'immaginario collettivo e una mo- alfieri di vi reputano perché rale ormai in via di estinzione nel no- ne- Paese e per ultimo, perché stro garlo, siete simpatici! Sicuramente non lo fanno per usur- diritto. un vostro pare che succede tra le che quello Credo uni- file dell'ANA sia, probabilmente, co al mondo. Siete sostenuti da non alpini, donne e bambini, lo dimostra la quantità di persone che sponta- neamente viene ai vostri raduni ed il se- le vostre di Amici presso numero strano, dopotutto zioni. Ed è proprio di ex milita- siete una organizzazione ri e si sa come gli italiani, in genere, considerano i militari. Quando ci sie- te voi (solo voi S Que- creato non lontane da Mo- Raduzhny (Russia) Alessandro Fedotov

hanno cantato le canzoni ita-

cco, viene l’autunno. Come pre- sto vola il tempo! Durante il luglio Camperisti in Russia liane insieme con i turisti. Come sem- ai ra- i turisti hanno fatto regali pre gazzi: libri italiani, quaderni, matite, video cassette e film. Mi piace una “Da un tra- frase di rivista Doss Trent: di amicizia, gico passato, un presente di fraterna collabora- per un futuro zione”. Questa frase è uno slogan per noi tutti, gli italiani e i russi. st’anno l’incontro era a Penchino, in st’anno l’incontro un campo di campagna, dove si trova Di solito d’e- gioventù di Raduzhny. state qui riposano gli studenti di Ra- Il vicesindaco Vjaceslav Ro- duzhny. del riparto della manov e la direttrice istruzione Emma Potapova hanno sa- lutato gli ospiti fra i quali sono stati alcuni alpini. Io ho detto di nostri rapporti con gli alpini e con le riviste ANA Sicilia, Doss Trent, L’Alpino, di Raduzhny ha ANA Mondovì. Il coro cantato le canzoni popolari russi ma Russita ( le ragazze del circolo dal comandante Fedotov con l’intento di diffondere la cultura italiana – n.d.r.) sca. La prima è il capoluogo di provin- cia, la seconda ci è nota perché vi sor- geva un campo di concentramento per ufficiali italiani. Vi fu rinchiuso anche don Enelio Franzoni notissimo cappel- lano medaglia d’Oro – n.d.r.). noi abbiamo avuto qui a Raduzhny con i turisti italiani campe- l’incontro risti da varie città d’Italia che vengo- no una volta ogni due anni a città di Vladimir e Suzdal ( ■ Riportiamola integralmente quasi (marina comandante che il lettera russa) Fe- Alessandro mercantile inviato in pensione, ha ora dotov, noto direttore. Egli è ben al nostro lettori per la copertinaai nostri da 2000 dedicatagli del febbraio La riportiamo da perché L’ALPINO. che Fedotov essa traspare l’amore porta l’Italia e l’affetto per che ri- La lettera è sta- serba a noi alpini. come è giunta, ta riprodotta così con leggere imperfezioni lessicali. con Ma dobbiamo complimentarci che ha l’autore per la padronanza lingua che raggiunto della nostra per il so- egli studia costantemente apprendere. lo piacere di poterla E 34 zona franca 10 - 2004 I libri recensiti in questa rubrica si possono reperire presso la Libreria Militare (via Morigi 15, angolo via Vigna, Milano; tel. 02-89010725) in biblioteca punto vendita gestito da due alpini.

IN PUNTA DI VIBRAM, dare e ricevere con generosità… capirsi senza parole…”. Ecco dunque In punta di Vibram – racconti e immagini, e OVVERO COME ERAVAMO AUC come occhiello del titolo: Alla Scuola Militare Alpina di Aosta, rediamo che non ci sia nessun ex un bellissimo libro scritto a più mani, con C allievo ufficiale di complemento che il contributo di tanti. non ricordi i mesi del corso con un Si legge come un gradevolissimo roman- misto di autocommiserazione (“…ma zo, fatto di tanti piccoli episodi e come ho fatto a sopportare…”) e di momenti. orgoglio, conditi con un sorriso: perché, Il libro si apre con una presentazione di nonostante tutto, quelli erano davvero Beppe Parazzini, già presidente naziona- bei tempi in cui ciascuno ha dato il le ma qui ex AUC del 57° corso, poi una meglio di se stesso. La memoria, si sa, è breve storia della Smalp (che continuere- galeotta: ci sbiadisce le cose amare e mo a chiamare così nonostante lo SME le ripropone i momenti felici così prepo- abbia cambiato nome), uno splendido tentemente da volerli talvolta rivivere. ricordo aostano di Mario Rigoni Stern, il Ecco allora che si cercano i compagni, si più struggente, il più amaro. Da antologia ricostruiscono momenti di vita assieme. scolastica, perché i giovani imparino e “Ti ricordi…?”, “…e quella volta che…”. ricordino. E poi gli anfibi, che procuravano piaghe E quindi racconti e aneddoti di ciascuno, dolorosissime prima di diventare miracolosamente scritti con la freschezza umani… della gioventù. Il tempo sembra essere tornato indietro E, a chiudere un glossario scritto con come per magia, si rivede la caserma, il grande ironia, ad uso di quanti non sono perfido ufficiale di picchetto, il cubo stati alla SMALP o a un’altra scuola uffi- della branda… Racconti e immagini tor- ciali, anche questo spassosissimo. nano vivi. Infine un saggio delle motivazioni delle Ed è proprio rivivendo quelle estati e punizioni, spesso assurde, incredibili, quegli inverni che un gruppo di ex AUC della Scuola militare senza senso, ma che cadevano dall’alto e quindi erano reali. alpina di Aosta dal 28° al 180° corso, con contributi di ex ACS, Molti vi si ritroveranno, ufficiali, sottufficiali, graduati e alpini. hanno scritto ciascuno un pezzetto della loro esperienza, Perché è stato il vocabolario che scandiva le ore e i giorni d’un hanno ricostruito storie, recuperato le foto nei cassetti, rievo- periodo della vita che non abbiamo mai dimenticato. ** cato personaggi illuminando i racconti con una luce tutta spe- ciale, quella dell’alpinità. “L’alpinità - scrive Filippo Rissotto, Il volume può essere richiesto a: Edizioni Arterigere - Esse coordinatore del libro – per me è stato farcela perché si era Zeta, viale Aguggiari 178 – 21100 Varese – tel. 0332.239678. insieme: nella tormenta, di notte, sul ghiaccio, ma anche nel Il costo è di euro 16,50, spese comprese. raggiungimento dei gradi a fine corso. È stato l’unico caso della mia vita, dopo quello rappresentato dai miei genitori, in L’intero ricavato sarà devoluto in beneficenza alla cui dei superiori mi abbiano guidato con l’esempio. È stato Fondazione Don Gnocchi.

Un racconto tratto dal libro “In punta di vibram”

C’era una volta l’assalto del plotone… di Giorgio Bartoli Petroni

rrivò anche il momento dell'assalto nella neve che, nonostante fossimo alla vipera bofors esplodesse per aprire un Adi plotone di fine corso, nel mitico fine di maggio, arrivava alle ginocchia, varco nel campo minato. vallone di Orgère sopra La Thuile, di giunse l'ordine d'attacco; quasi lo bene- Subito dopo l'esplosione mi lanciai alla fronte al comandante del battaglione dicemmo, perché eravamo al limite del massima velocità possibile col mio por- AUC ed al generale comandante della congelamento. tatore d'arma, attraversando il corridoio Smalp. Terminato l'assalto raggiunsi il punto di aperto. Ma, a metà del trafilamento, il Dopo una marcia iniziata all'alba, che adunata della compagnia; lì il capitano, mio capo arma schiantò al suolo, ci portò da quota 450 a 2.600, quasi sem- considerando che il secondo plotone era sopraffatto dalla fatica e dal freddo. pre in mezzo alla neve, arrivammo incompleto, mi chiese se volessi offrirmi Cercai di spronarlo, ma fu inutile: non finalmente al vallone. Lì, dopo l'aduna- “Volontario” per completare i ranghi; ce la faceva proprio più. ta ed il briefing col mio plotone, andai a aggiunse che per quell'occasione mi A quei punto raccolsi l'arma e, sparando schierarmi nella posizione di partenza avrebbe concesso di essere servente all’impazzata, completai l'assalto e per l'attacco. d'arma, cioè il portamunizioni dell'MG. andai a prendere posizione. Come accadde per quasi tutto il corso, Erano richieste che non si potevano Alla fine, stremato, i piedi quasi conge- anche durante la marcia, e l'assalto rice- rifiutare e così, nonostante fossi provato lati, m'incamminai insieme agli altri vetti il gradito omaggio della “Maria dall'attacco precedente, risposi: “Agli verso il punto di raccolta. Grazia" o MG 42/59, del peso di quasi ordini, signor capitano”. Lì trovammo il capitano il quale, una dodici chili, che andavano ad aggiun- Andai a prendere posizione, insieme al volta raggiuntomi, con una pacca sulle gersi al resto dell'equipaggiamento. secondo plotone; dopo la fase di avvici- spalle mi disse: “Bravo, Bartoli, è così Dopo una lunga attesa, trascorsa distesi namento ci attestammo, in attesa che la che muoiono gli eroi...». 35 10 - 2004 chi si riconosce? incontriamoci!

BTG. GEMONA, MONIGO NEL ‘48 ANNI ‘63/65 CAR a Monigo (TV) nel ’48. FANFARA DEL 3°, NEL ‘59 Telefonare ad Antonio De Btg. Gemona dal ’63 al ’65 Trieste, piazza Unità d’Italia, nel ‘59: fanfara del 3° art. da Broi, al nr. 0423-987600. e poi trasferiti al quartier montagna della Julia, 1°/’37. Telefonare a Betto Liberale, generale a San Daniele del al nr. 0423-565350. Friuli. Telefonare a Giovan- ni Sartor (che in particola- re si ricorda dei commili- toni Bellico, Gianini, La Macchia e Niscio), al nr. 340-6004856.

BTG. BASSANO, NEL ‘55 Zuel nel ’55: 74ª cp., “La furiosa”, btg. Bassano a San Candido. Contattare Valentino Danieli, al nr. TARVISIO, ANNI ‘61/62 02-9662929. Campo estivo, anni ‘61/62 a Tarvisio, 93ª cp., btg. L’Aqui- la. Telefonare ad Aldo Ciocca, al nr. 347-9782076. BRIGATA CADORE, ANNI ‘54/55 VIPITENO NEL ‘69 Gruppo C.A.L., brigata Ca- Vipiteno, nel febbraio del dore, anni ‘54/55 a Bellu- ’69: btg. Val Chiese, no. Telefonare a Vito Pera- 3°/’68. Contattare Giaco- gine, al nr. 080-632221. mo Pessarossi, al nr. 011- 9012928 (foto sotto). BTG. TOLMEZZO, TARVISIO, NEL ‘48 Campo estivo, nel ’48: 72ª 23ª BATTERIA cp., btg. Tolmezzo, con il Caserma Italia a Tarvisio, comandante della compa- 23ª batteria, 3°/’38. Scrive- gnia Rinaldo Cruccu sulla re a Domenico Gagliardi, cima del Pal Piccolo. Scri- 13 Chepstow crt. Noble vere a Elio Copetti, via Bal- Park north, 3174 Victoria – do 55 – 33013 Gemona Australia. del Friuli (Udine). 36 10 - 2004 BRG. TRIDENTINA, 76ª BATTERIA Brigata Tridentina, gr. Ve- rona, 2° art. da montagna, caserma D’Angelo, 76ª MERANO NEL ‘61 CASERMA ROSSI, NEL ‘66 batteria. Giovanni Grasso, Squadra del 5° btg. Edolo, Giuramento alla caserma Rossi de L’Aquila, nel marzo del conduttore automezzi, 52ª cp., a Merano nel ’61. ’66, del 1° scaglione, 1ª compagnia, 3° plotone, B.A.R. Ju- vorrebbe essere contatta- Contattare Renato Banal, lia. Contattare Perico, al nr. 035-795679. to al nr. 329-4183664. al nr. 348-0737244.

ACHILLE BRAMBILLA 6º ALPINI Ugo Misani BTG. VERONA alpino cerca noti- Mario Guarnati, zie dello classe 1922 iscrit- chiamaalpino zio Achille to al gruppo di Brambilla Malcesine (VR), ANTONIO JACOBUCCI CASTELLAZZO CERCA a Bel- reduce di Russia, fatto pri- Carlo Mario Corradi, capo- COMMILITONI lusco (Mi- gioniero l’8 settembre del lano) il 12/1/1922 e di- gruppo di Morrea Superio- Luigi Castellaz- ’43 e internato in Germa- sperso durante la ritirata re (AQ), vorrebbe dedicare zo (nella foto) nia, cerca notizie dei com- di Russia. la sede del gruppo alla classe 1921, pagni che erano nel 6° Al- Era autiere nel 206° repar- memoria di Antonio Jaco- sottotenente pini, btg. Verona, poi pas- to, 2ª divisione alpina Tri- bucci, nato a Morrea nel in s.p.e., co- sati alla 361ª cp. comanda- dentina, 6° Alpini, btg. Val- ’22 e partito per la Russia mandante del- ta dal cap. Boscole. Contat- chiese, poi 4° centro auto- il 17 agosto del ’42 e dato la sezione conducenti del- tarlo al nr. 045-6570014. mobilistico, 1ª cp., 61ª per disperso. Chi si ricor- la batteria del 5° artiglieria squadra panettieri Forni dasse di lui, in particolare i alpina, div. Pusteria, nel Weiss, posta militare nu- GR. BELLUNO, 1º/’36 commilitoni del 9° Alpini, ’42, cerca i commilitoni. mero 201. Adriano Renosto cerca i btg. L’Aquila, può contatta- Scrivergli in via Gramsci 72 Chi si ricordasse di lui è commilitoni del gruppo re Corradi al nr. 348- – 25060 Cellatica (BS). 7525079. pregato di contattare il ni- Belluno, 1/’36. Scrivergli pote Misani al nr. 335- in via P. Giovio 24 – 20144 CADUTI E DECORATI FERRARESI 5471221. Milano. Il gruppo alpini di Ferrara sta cercando notizie di alcuni concittadini, Caduti o decorati al valor militare nel corso della seconda guerra mondiale: OCCHIO – capitano degli alpini Antonio De Donato (medaglia di AL VOSTRO NUMERO TELEFONICO bronzo al V. M.); – capitano degli alpini Giulio De Boari Faone (medaglia apita un po’ troppo sovente che chi cerca un com- d’argento al V.M. "alla memoria" - deceduto sul fronte Cmilitone sbagli a scrivere il proprio numero di te- francese nel 1940); lefono. In genere, i … ricercati, dopo aver parlato con – geniere alpino Costantino Lideo (Croce di Guerra al qualcuno che casca dalle nuvole, si rivolgono alla no- V.M. in Russia); stra redazione, la cui segreteria deve fare ricerche in – capitano degli alpini Gino Melotti (deceduto in Grecia archivio, rintracciare chi ha scritto e ripubblicare l’an- nel 1940); nuncio con il numero telefonico giusto. – alpino Marino Govoni (deceduto in Grecia nel 1941). È un lavoro che ci prende troppo tempo. Per cui: con- Chiunque fosse in possesso di informazioni è pregato di trollate bene come scrivete il vostro numero di scrivere a: Gruppo alpini, corso Giovecca,165 - 44100 telefono, perché in caso di errore (vostro) siamo Ferrara; indirizzo di posta elettronica : gruppoalpiniferra- costretti a non ripubblicare l’annuncio. [email protected] 37 10 - 2004 incontri

Alcuni commilitoni della 144ª compagnia del btg. Trento anni 62/63 si sono incontrati dopo 40 anni a Monguelfo, dove tra- All’adunata di Aosta si sono scorsero i loro 14 mesi di naia. Al prossimo incontro sono in- incontrati dopo 43 anni gli vitati tutti! Telefonare a: Sartori 045/525098 o Pedercini artiglieri alpini del gruppo 030/715454. Udine Palmo Patuzzi di Mo- dena e Valentino Bratta.

Mario Genta, Antonio Ferrai e Andrea Modena tutti del btg. Val Brenta si sono ritrovati dopo 38 anni a Marano Vi- centino. Ottavio Trevisan e Vittorio Murara erano insieme a A 15 anni dal congedo si so- L’adunata di Aosta ha fatto Monguelfo, btg. Trento, nel no rivisti a Merano Mario Pe- incontrare Gianfranco Bolo- 1963. Eccoli insieme a Bieno trelli di Gaverina Terme (Ber- gni del gruppo di Storo Valsugana. gamo) e Roberto Buffolini di (Trento) e Giuseppe Miclini Gorizia. Erano nel glorioso del gruppo di Boario Terme coro della brigata Orobica, a (Brescia), naja al CAR di Merano. Montorio Veronese. Non si vedevano da 43 anni.

Tre trasmettitori della Triden- tina si sono trovati dopo 38 anni. Sono, da destra, Giu- seppe Ebranati, Angelo Moro In occasione del 40° pellegri- naggio in Adamello, si sono Armido Cogo di Breganze e e Italo Brasi. Nel ’63 erano al- Felice Fortunato Soster di la caserma Schenoni di Bres- ritrovati dopo 43 anni gli al- pini Giovanni Ambrosi, e Ma- Santa Caterina di Lusiana, sanone, al comando dell’al- commilitoni nella divisione Eugenio Consol e Pietro Co- rio Dalla Riva, entrambi naia lora cap. Nereo Lorenzutti. Pusteria, si sono incontrati cino si sono ritrovati a Saluz- nel btg. Bassano. Per festeggiare il 40° al con- dopo 62 anni al forte Verena, zo dopo 50 anni al raduno gedo, contattare Giuseppe sull’altipiano di Asiago. Ebranati, al nr. 338-4067085. degli artiglieri da montagna.

In occasione del raduno del- la brigata alpina Cadore, a L’artigliere Luciano Mellè (del Belluno, si sono incontrati gruppo di Etroubles – Aosta) dopo 43 anni Ettore Guiotto, e l’alpino Gino Minazio (del del gruppo di Novale, della gruppo di Muzzano – Biella) Erano tutti compagni di naia nel 53/54 al btg. Tirano a Malles sezione Valdagno e Guido si sono ritrovati dopo 62 an- Venosta. Si sono ritrovati a Merano dopo 50 anni: Giovanni Fa- Dorigo, della sezione di Bel- ni a Champillon (Aosta). Ne- vero, l’allora capitano medico Tomaso Ricotti, e gli alpini Ce- luno. Nel ’61 erano a Foligno, gli anni ‘42/43 erano in Mon- sare Sora e Eddie Nicoli. al 19° corso ASC. tenegro. 38 10 - 2004 Susa. erano nella35ª cp.delbtg. congedo. Neglianni‘87/88 a Salò,quindiciannidal ed ElioBoettissonoritrovati Michele Carzeri,DarioCavalli serma MussodiSaluzzo. “Aosta”,tutti delgruppo ca- vanni LeonieGiovanniMela, di Nava,EnricoGhilino,Gio- no della“Cuneense”alColle anni, inoccasionedelradu- Di nuovoinsieme,dopo40 la sezioneDaminato. lia. C’eraancheilsindacoZambon(alpino)epresidentedel- genio pionieri,brigataalpinaJulia.Venivano daquasituttaIta- Si sonoritrovateaConeglianolepennenere,classe1948, del dunata sezionale. Si sonoincontratiaPolpenazze (Brescia)inoccasionedell’a- Bergamonel49/50.Erano aBressanone,33ª batteria,gruppo di Aosta. anni dalcongedoall’Adunata 32ª batteria.Insiemea40 Bergamo, landro, nelgruppo Musitello nel’63eranoaSi- Gianni BascheniseRemigio lo Paoli del gruppo diLucca. lo Paoli delgruppo diTrentodel gruppo eAnge- ri (Lucca),Franco Gardumi diPorca- Giannini delgruppo alpiniGiovanni degli artiglieri casione dell’adunatadiAosta Incontro dopo50 anni,in oc- Drocco, GobbatoeSolagna. brigata Julia.Dasinistra:Cerea,Turbian, Berra,Diano,Donini, fatto lanaia,icaporaliistruttoridella2ªcompagniaTolmezzo, A 41 annidalcongedosisonorivistiaBassano,dovehanno comandante diplotone. della Julia,plotoneanni63/64.Alcentroilgen.Bossù,allora Foto dell’incontro,dopo 40anni,dialcunialpiniparacadutisti rn l7 alpiniaBelluno. Erano al7° Pinerolocittà. to delgruppo di PineroloeFranco Vaschet- Riva Guido Soleradelgruppo no incontratiaDomodossola A 40annidalcongedosiso- di Orcenigo(Pordenone). ria (Udine)eGiovanniFabbro Aosta, BrunoPittionidiOrsa- Si sonoritrovatiall’adunatadi a.mon.“Julia”. rgt. gliano”, 3° ‘61/’62 “Cone- nelgruppo Erano commilitoninel da 46anni. Col diNava.Non sivedevano radunoal Mondovì, al54° Giovanni Ribaldoentrambidi ressio (Cuneo),NiniGiusta (Cuneo), RenzoResiodiGa- Silvio CanovadiBagnasco Contrin. 45ª, dopo42annialrifugio gnia comandoel’altroalla Monguelfo, unoallacompa- (Trento) delbtg.Trento a na (Trento) eRodolfoDalpia Mario PichlerdiMezzocoro-

10 -2004 39 incontri Gli alpini che erano alla ca- serma Salsa di Belluno, nel 7ª cp. mortai’56, del 7° Alpi- ni, brg. Cadore, si sono dati anni dal appuntamento a 47 congedo, nella sede del gruppo di Codognè. Sono: Giobattista Balliana, Silvano David, Silvano Migliorini e Marcolin. Franco Vittorio Pesavento di Asiago Pesavento Vittorio di Villa- Fraccaroli e Vittorio franca si sono incontrati al di Sao- raduno del Triveneto Quaranta anni ve (Verona). fa erano a Belluno, nel 6° rgt. artiglieria da montagna. L’Adunata regionale di Soave L’Adunata è stata occasione d’incontro per gli artiglieri Albino Mar- Batta- sura di Sernaglia della e glia (sezione Conegliano) LuigiMontecchio Genzato di Maggiore Qua- (Vicenza). grupporant’anni fa erano nel Lanzo, 6° da montagna. Si sono rivisti all’adunata di Aosta, dopo 43 anni gli arti- di An- glieri Domenico Pozzo Pe- Felice e derzeno (Torino) rod di Cogne (Aosta) del gruppo Pinerolo, brigata Tau- rinense. Felice Cesco Casanova di San Felice Pietro di Cadore e Vincenzo Macor di Gemona del Friuli, non si vedevano da quando erano nel btg. Cividale. Si so- an- no riabbracciati dopo 53 ni grazie a un appello su L’Al- pino. Gli artiglieri Noga- Marcellino e Paolo ra di Dervio (Lecco) De MartinoMartino di San si sono Siccomario (Pavia) in occa- incontrati a Milano Duomo. sione della Messa in erano alla Negli anni ‘57/58 caserma Druso di Silandro, batteria, gruppo31ª Berga- mo. Silvio Bonetti, del gruppo di e Lidio (Verona) Palazzina Gyppaz, del gruppo di Chatil- lon, si sono incontrati dopo anni. Bonetti (che rispon- 39 vor- 045-504961) de al nr. rebbe contattare anche Ma- Iseppi e rio Corn, Franco Chiabai, suoi compagni di naja. Si sono incontrati all’Adunata di Aosta gli artiglieri da mon- Mi- tagna Alide Iveri e Wilner glio. Erano nel gruppo Pine- anni fa. rolo – 34 Alberto Bozzo del gruppo di Fa- e Ugo (Verbania) Varzo do- biano di nuovo insieme in po 45 anni. Si sono trovati di occasione dell’Adunata Aosta.

Carlo Blardone del gruppo di e Anto- (Verbania) Vogogna Fiorese di Belluno nio Fulvio an- si sono ritrovati dopo 39 ni ad Aosta. Nel ’64 erano a di Cadore, nel 7°Tai Alpini. Ernesto Bluma e Vincenzo Chiale hanno incontrato il lo- ro commilitone Pietro Betaz, dopo 44 anni, ad Aosta. Li vediamo posare sorridenti per la foto ricordo fatta ad Aosta. Si sono ritrovati a 41 anni dal anni Si sono ritrovati a 41 e congedo Luciano Andreotti Giorgio Rainero. Negli anni erano nel 6°‘61/62 da mon- tagna, gruppo R.C. Lanzo, il prossimo in- Belluno. Per contro contattare Andreotti, oppure 011-4242278; al nr. Rainero, 045-585813. 40

incontri 10 - 2004 contro contattareFulvio Pascoletti, alnr. 0432-666210. serma MarioMussodiSaluzzo(Cuneo).Per ilprossimoin- Aosta,3°/’37.batteria, gruppo Sisonoritrovatidavantiallaca- Aosta,5ª delgruppo Non sivedevanoda43annigliartiglieri btg. Cividale(LaTormenta). 44 anni.Eranonella115ª cp., sca dinuovoinsiemedopo e ArmandoAntoarddiPina- GambadiBiella Barge, Sergio I commilitoniMarioCombadi Per ilprossimoincontro contattareRicci,alnr. 0332-231494. Si sonodatiappuntamentoaCuneoigenierialpinidellaTaurinense cheneglianni‘65/66eranoadAbbadiaAlpinadiPinerolo. la 6ªbatteria. del- alpini.Nel65facevanoparte allacasermaMusso,aSaluzzo,degliartiglieri Foto digruppo celli, 340-7768172. 0534-96213; oppureaTumi- nare adAlessandrini,alnr. prossima rimpatriatatelefo- Maranello ().Per la Ancilotti, sisonoritrovatia Romano MazzieMarcello cido Gaole,PietroAlesandri, ne). Francesco Tumicelli, Pla- San DanieledelFriuli (Udi- comando truppeCarniadi Quarantuno annifaeranoal al nr. 0445-4 non pubblicheremolafoto!,n.d.r.) telefonare aMarioToniolo, Per ilprossimoincontro(matutticoncappello,altrimenti Lanzo, cheil9ottobredel’63eranosulluogodellatragedia. rio delVajont, del2°/’41, degliartiglieri 44ªbatteria,gruppo scattataaLongarone, a40annidall’anniversa- Foto digruppo 111278. Carnia aSanDaniele delFriuli. 1960 eranoalcomandotruppe Stefani, 43annidopo.Nel MantieroeGuglielmo Luigi Emilio Benetti,DinoOngaro,

10 -2004 41 incontri Il bocia Carlo BORDIN, VFA all’8° Alpini, btg. “Gemona” nel giorno del suo giura- belle mento a Moriago della Battaglia. È con la mamma e il papà Pietro, cl. ’55, artiglie- re nella 13ª batteria del gruppo “Cone- gliano” e iscritto al gruppo di Visinale famiglie (sezione di Pordenone).

Papà Marino LAMPIS, capogruppo di Croviana (sezione di Trento), del 6° Alpi- ni, btg. “Bolzano”, è con i figli Giulio, cl. ’68, btg. logistico “Tridentina” e Daniele, VFA al rtg. paracadutisti “Monte Cervino” che è stato in missione in Afghanistan. Mosè PRIMATESTA, artigliere del 6° reg- Dal gruppo di Onigo (sezione di Treviso) gimento, gruppo “Pieve di Cadore” con il la bella famiglia MENEGON: Oscar, cl. figlio Guido, VFA in servizio al Centro Ad- ’67, Germano, cl. ’38, artiglieri dei gruppi destramento Alpino di Aosta a La Thuile. “Belluno” e “Conegliano”, Gustavo, cl. È una tradizione alpina che continua nel ’32 del btg. “Cividale” e Raffaele, cl. ’60 gruppo di Premosello Chiovenda (sezio- del btg. “Tolmezzo”. ne di Domodossola) perché nonno Gui- do, padre di Mosè, nel 1938 era anch’e- gli alla Scuola Militare Alpina di Aosta.

Il capogruppo di Balme (sezione di Tori- Ecco la famiglia CRISTOFARI dal gruppo no) Michele CASTAGNERI, cl. ’34, servi- di San Giovanni Ilarione (sezione di Ve- zio alla SMALP di Aosta con il genero Ecco quattro cognati del gruppo di Or- rona). Sono papà Umberto, artigliere del Ignazio VOTTERO, capogruppo di Pu- bassano (sez. di Torino) che hanno par- 2° rgt. gruppo “Asiago”, lo zio Luigi, arti- gnetto, cl. ’56, btg. “Aosta”. Sono con lo- tecipato al raduno del 1° raggruppamen- gliere del 3° rgt. gruppo “Udine” e il ni- ro i figli di Ignazio: Massimo, cl. ’78, 1° to: sono Carlo TURINA, Rocco PAOLET- pote Giacomo dell’8° Alpini della “Julia”. rgt. artiglieria e Davide, cl. ’81, btg. logi- TI, Michele e Bartolomeo DE STEFANIS. stico a Rivoli.

La famiglia FRANCESE del gruppo di Nonno Domenico TORRI con il figlio Cantalupa (sezione di Pinerolo). Sono Bortolo e il nipote Stefano, soci del papà Franco, cl. ’45, sua moglie Maria Dal gruppo di Gressan (sezione Valdo- gruppo di Botticino Mattina, fotografati Agnese e il figlio Mauro, cl. ’73, tutti ap- stana) papà Alfonso GARINO con i figli al trofeo di tiro al piattello della sezione partenenti al gruppo di Protezione civile Egidio e Ettore, e i nipoti Fulvio e Re- di Brescia. sezionale. mo, tutti del btg. “Aosta”. 42 10 - 2004 C lavoro aquota1.900/2.100 E cisonovolute300ore di 1915-18. alta stradadelfronte to duetornantidellapiù Semogo hannoricostrui- va, Grosotto, Premadio e pini deigruppidiValfur- due finesettimanaglial- zione ANAdiTirano. In dellase- gli alpinidaparte recupero dellastradade- nel parcodelloStelvio Strada militaredell’Ables TIRANO parco delloStelvio,il ontinua sull’Ables,nel vanile delCAIdiSondrio. gnatore dialpinismogio- accompa- cola Martelli, dell’Ables guidatadaNi- tuto percorrere lastrada Pietro Berbenno–hapo- – iragazzidellamediaSan E cosìlaprimascolaresca aquile”. storia della“guerradelle unpezzodi conservare re iltempolibero per mini dispostiasacrifica- metri elatenaciadiuo- I tuato iltaglio di erbaero- I 29volontari hanno effet- biellesi. larmente caro aglialpini tuario diOropa, partico- nifica nellazonadelSan- lavoridibo- ni importanti di Biellahaeseguitoalcu- in zonaSantuario Operazione bonifica BIELLA civile dellasezioneANA l nucleodiProtezione lontari (nelle foto). ne dicapisquadraevo- competenza eallapassio- so ingiornata,graziealla Un grosso lavoro conclu- que piovane. canale discolodelleac- pulizia eripristinodiun il Santuarioetorrente, vi, puliziadelterreno tra

10 -2004 43 dalle nostre sezioni è stata anche voluta per è stata anche ri- a una fronte poter far An- chiesta di aiuto di don gelo Epistolo: la necessità di un nuovo au- di dotare l’As- tomezzo per disabili ’97. È sociazione Agorà lega- stata l’occasione per passato a un ricordo re al- una esigenza presente: è stata la fine della Messa busta consegnata una la ge- contenente ciò che dei gruppi della nerosità Im- zona aveva espresso. portante la cifra anche raccolta all’offertorio, du- rante la celebrazione del- la Santa Messa, grazie alla disponibilità del parroco di Albiolo. ca” (seduto al centro nel- ca” (seduto al centro la foto). Con lui ci sono i figli Giovanni e Domeni- co, il sindaco Franco Vie- del grup- e il direttivo ro po. li alpini della zona li alpini Ovest hanno Prealpi esta grande per le pen- Ter- di Recoaro ne nere VALDAGNO COMO Recoaro festeggia il nonno degli alpini Un pullmino per i disabili Un pullmino Caduti dei nostri nel ricordo voluto ricordare i Caduti voluto ricordare Alla ce- in terra di Russia. Messa lebrazione di una in suffragio erano presen- nere, ti più di 120 penne parte della popolazione, alpini, il 18 gagliardetti accom- vessillo sezionale pagnato dal consigliere Gonfa- sezionale Biondi, il lone del comune di Albio- lo, otto sindaci dei paesi reduci della zona e tre della Grande Guerra visi- bilmente commossi. La filarmonica di Santa Cecilia di Uggiate Trevano ha accompagnato la ceri- monia. La manifestazione me che si sono incontrate a Malga Lora per i 100 an- ni del nonno degli alpini Angelo Frizzo, detto “Zali- F G (m.m.) ficio situato alle porteficio situato di Treviso. della città ristrutturato, Lo spazio, diventa sede permanente con- di attività culturali, te- in mostre cretizzatesi matiche aperte al pubbli- co quale testimonianza storica, conversazioni, di va- dibattiti, momenti ria cultura. aperteFinora sono state tematiche, con 15 mostre la sola 39.500 visitatori: mostra sul bombarda- è mento del ’44 di Treviso stata visitata da 4.500 persone. aggiunto Qual è il valore dell’iniziativa della sezio- Il Portello è ne di Treviso? lo- testimone della realtà cale e nazionale, con uno e al all’Europa sguardo mondo. Lo fa in un’ottica alpina, all’insegna dei va- fino- lori alpini: l’interesse ra suscitato ed il gradi- mento dimostrano che è sulla strada giusta. no attrezzato la risalita no attrezzato fisse in acciaio, con corde la salita an- per agevolare che ai... meno giovani. Si tratta di un itinerario sug- gestivo che ha il sapore dell’alpinità e ci riporta della naja, ric- alle marce e di mugu- che di orgoglio gni. ”.

ul monte Stramundin, ad Entracque (Cuneo), li alpini sanno fare i sanno fare li alpini muratori, gli idraulici, Al Portello Sile CUNEO TREVISO Nel 2001 si completa il re- edilizio di un edi- cupero Sullo Stramundin una croce in ricordo dei Caduti “Al portello Sile” “Al portello alpini culturale degli spazio è stata sistemata una cro- di tutti gli al- ce in ricordo pini Caduti. Poichè un imperviosentiero porta alla cima dopo una mar- cia di un’ora, i gruppi di Entracque e di Cornelia- no (sezione Cuneo) han-

i falegnami, gli elettricisti. professio- Grazie alla loro sono gli nalità, numerosi interventi meritevoli di anche volontariato che, col sostegno economico lo- delle amministrazioni la co- cali, hanno visto sedi o struzioni di nostre edilizi destinati recuperi a scopi sociali. Gli alpini non sono solo questo. Al- arric- professionalità tre chiscono l’Associazione: quali liberi professionisti avvocati, notai, medici, geometri, ingegneri, gior- nalisti, artigiani, dipen- denti pubblici e privati, operai, contadini … Una delle attività della se- è una ar- zione di Treviso moniosa combinazione di queste diversità: lo spa- zio culturale degli alpini “ S G 44

dalle nostre sezioni 10 - 2004 C cui piazzettaerastatoal- le diSantoStefanonella per lachiesaprepositura- Caduti. Indièproseguito corona almonumentoai ta ladeposizionedella principale doveèavvenu- alla piazza che portano è snodatolungolestrade si dell’Alto Lago,ilcorteo ne, quelladiAssoe le duefanfare dellasezio- furi eaccompagnatodal- cerimoniere ChiccoGaf- minare. Sottolaguidadel ce perchilovorrebbe eli- piena golaconbuonapa- simi, lohannointonatoa zionale tutti,numerosis- Alzabandiera: all’innona- della sezionediComo. ri, sorella delpresidente ce, signoraMirella Grego- la felicemanodellapittri- sita daaffreschi dovutial- di cappelletta,imprezio- ne sacra.Unbell’esempio privo diqualsiasiimmagi- vuoto: infattiilrioneera alpini percolmare un ria Vergine costruitadagli un’edicola dedicataaMa- ne perl’inaugurazionedi mento inregione Pariso- minciato conl’ammassa- duno sezionale.Sièco- mente aldodicesimora- mo compleannounita- lebrato illoro ottantesi- Fontana,hannoce- berto giovane capogruppoRo- ni delgruppo,guidatidal Qui, il13giugno,glialpi- buona palestradiroccia. alti solo1.375metri,ma teristici CornidiCanzo, stesa allefaldedeicarat- agli alpininel1924.Èdi- lippo Turati nel1857e pini. HadatoinataliaFi- sferici eperilgruppoal- per glisquisitibiscottini le coltellerie,periliquori, L’ottantesimo delgruppo diCanzo COMO del comasconotaper anzo èunacittadina castagno ultracentenario blocco daltronco diun una cappellettaamono- tosino lavoro diintaglio, ti aricavare, conuncer- scia glialpinisonoriusci- curiosa: inlocalitàScio- ve. Unapertutte,lapiù nista dinumerose iniziati- si èsempre reso protago- di 108alpinie17amici, Il gruppodiCanzo,forte del primo’700. stigioso estoricopalazzo lestita inVilla Meda,pre- riale disuaproprietà eal- socio Donzelliconmate- Guerra curatadalnostro reperti dellaGrande la mostradeicimelie Nel pomeriggio,visitaal- no, Cesare DiDato. po ealdirettore deL’Alpi- ri, algiàcitatocapogrup- la sezioneAchilleGrego- ni, oltre alpresidente del- decessore GiulianoPeri- sare Lavizzarieilsuo pre- sigliere ANAdizonaCe- nità montana,ilneocon- presidente dellaComu- dante deicarabinieri,il Pontiggia, ilvicecoman- Adriano, l’allorasindaco prefetto GuidoPalazzo Tra leautorità citiamo:il scinante collega. sciato spazioalsuotra- gliene siamograti,hala- vosto DonErminioche, Lo hacoadiuvatoilpre- giorno. menti aifatti(alpini)del tenzione conisuoicom- cato ditenerdestal’at- te l’omelianonhaman- della sezione,cheduran- dre Felice,cappellano dapa- la messaofficiata dal campanile,èiniziata no calatiacorda doppia ni socidelCAIchesiso- Dopo l’esibizionedialcu- vasta tenda. lestito unaltare sottouna caso. ro familiarieturisti...per alpini,lo- gli intervenuti: sta, chehaappagatotutti Decisamente unabellafe- maggio. Vergine. alpini ededicata aMaria La cappelletta costruitadagli numero de lavoro del sullacopertina avranno vistoglialpinial dono. Inostrilettori nel piùcompletoabban- che viconduce,caduto nando ancheilsentiero ormai defunto,ripristi- Messa. La sfilataperlestradeeilpiazzaledellachiesadurantelaS. L’Alpino di

10 -2004 45 dalle nostre sezioni Combattenti e Reduci, lo della Pubblica stendardo Assistenza, simpatica- mente nota in tutta que- “La emiliana come st’area Püblica”, sicuramente animata dai nostri stessi sentimenti di altruismo. ANA generale Maurizio con il presidente Gorza della sezione Fabio Pasi- alla Prote- ni, l’assessore zione civile della Provin- Scolari e il cia di Brescia sindaco di San Felice Flo- rioli. Dopo la cerimonia il deposito, sem- presso nel comune di San Fe- pre lice del Benaco, stata inaugurata una via, dedi- cata agli alpini. Cesare Di Dato, il sindaco di Poden- L’Alpino L’Alpino zano Alessandro Ghisoni e il capogruppo Giovanni Carini. Giovanni zano Alessandro Ghisoni e il capogruppo Al centro con la pergamena ricordo l’alpino Giuseppe Taglia- Al centro con la pergamena ricordo l’alpino il presidente ferri, fondatore del gruppo. Con lui, da sinistra, Mario Chie- della sezione Bruno Plucani, il sindaco di Vigolzone sa, il direttore de datori che mantiene in- tatto il suo indomito spi- rito alpino. Affiancati al vessillo se- zionale, quello della se- zione Bolognese-Roma- gnola, il gonfalone di Po- denzano, la bandiera dei to parte dei materiali ne- cessari – hanno ristruttu- rato il capannone adat- tandolo alle esigenze operative: un impegno tenendo considerevole, conto che sono state ne- cessarie complessiva- di la- mente duemila ore Alla cerimonia del- voro. l’inaugurazione erano il responsabile presenti civile della Protezione Gli onori ai Caduti con la deposizione di una corona d’alloro Gli onori ai Caduti con ricorda. al monumento che li civile. La nuova struttura è stata messa a disposi- zione dall’amministrazio- ne comunale di San Felice del Benaco. Poi, i volonta- ri alpini – grazie al contri- buto dello stesso Comu- di ne e della Provincia che hanno forni- Brescia re: Verdi e Busseto sono a e Busseto Verdi re: due passi. di Par- “Ma in provincia ha voluto sot- ma”, come diretto- il nostro tolineare Di Da- generale Cesare re, du- to nel suo discorso rante il quale ha ricorda- vige il to che nell’ANA non motto “Gli alpini fanno stanno bene se non quale del bene”, motto al rigoro- essi si attengono samente. molto È stata una festa parte-ben riuscita, cui ha cipato anche la ben affia- da tata fanfara diretta Edo Mozzani, che dirige anche il già accennato co- Bruno Erano presenti: ro. della Plucani, presidente sezione, il generale degli compagno alpini Vivarelli del d’arme all’Orobica colon- il direttore, nostro nello dell’Aeronautica Degni del 50° stormo schierato non lontano da qui, il luogotenente dei Dessolis, il – sindaco di Vigolzone paese confinante – alpino Mario Chiesa, il direttore del giornale sezionale il sindaco eme- Lombardi, rito Maestri. Ma il posto è andato a Giu- d’onore classe seppe Tagliaferri, 1910, ultimo dei soci fon-

na festa di gruppo è na festa momento un sempre a sezione ha un nuovo deposito dei materiali SALO’ PIACENZA e mezzi della protezione Nuovo deposito di Protezione civile della Sezione Alpini in festa a Podenzano Alpini

di aggregazione di alto si- di aggregazione è in que- gnificato perché al pri- ste manifestazioni mo livello che si dimostra nostra la vivacità della Associazione. Podenza- no, a qualche chilometro esaltato dal forse troppo non è Grazzano Visconti, stata da meno ricordan- do il suo 70° complean- di de- no. Tralasciamo la cerimonia, pe- scrivere ottimamente orga- raltro nizzata dal capogruppo Giovanni Carini e dai suoi collaboratori, per con- sui fatti collate- centrarci rali che spesso danno ri- salto all’incontro. Ci è piaciuta l’omelia di Galvani dedica- don Piero ta praticamente solo agli spirito di alpini e al loro altruismo, così come è l’inter- stato apprezzato vento del sindaco Ales- Ghisoni, che non sandro i ha mancato di ricordare valori patriottici che ispi- rano i nostri associati. Il della Schola Canto- coro rum del paese si è esibito in inni sacri accompa- gnando la messa: tra i pezzi l’Alleluja di Händel, splendidamente esegui- to, ma ciò non deve stupi- L U 46

dalle nostre sezioni 10 - 2004 L italiani elussemburghesi Assemblea annualeapertaadamici il suonodel"Silenzio"a con l'Innonazionalee dell'assemblea, aperta do, exFrance".Nelcorso zione "Bellunesinelmon- merosi socidell'Associa- sezione diFranciaenu- gruppo diNilvange,della presenza dialpinidel larmente apprezzata la lussemburghesi. Partico- merosi amiciitalianie degli alpini,familiarienu- alpini,amici intervenuti annuale allaqualesono è riunitaperl'assemblea LUSSEMBURGO in Ungheria;siamodappertutto… sul retrod’unaLada.Unclick ed eccolaqui:ANAanche questatargaANA, sfuggita in Ungheria,nongliè Così,capitato chio vigile. direttore hasemprel’oc- per, ilnostrobeneamato cam- equipaggiatissimo N cato diLussemburgo si a sezionedelGranDu- grinare abordo d’un grinare el suoagostanopere- ANA, ancheinUngheria di Nilvange. glio sezionaleeglialpini Nella fotografia:ilConsi- ghese. nità italianaelussembur- premi dallecomu- offerti stribuzione dinumerosi zionale lotteria,condi- pranzo socialeelatradi- hanno avutoluogoil Al terminedellariunione gli "amicideglialpini". fra cuiquelloriguardante vari problemi associativi l’anno incorso,discussi mi diattivitàsocialeper stati tracciatiiprogram- ricordo deiCaduti,sono N A gruppo localeAquileoPe- no diLaPlata,ilcapo- autorità civili,ilcoro alpi- All’inaugurazione c’erano l’Alpino. monumento dedicatoal- scuola, èstatoeretto un poi recati interranorman- Gli alpinifriulanisisono zione datuttiglialpini. nale, cantatotral'emo- rio, èseguitol’innonazio- deposta davantialsacra- una corona difiorièstata liani, ealsuonodelPiave cia, conilpresidente Zu- pini dellasezionediFran- Si sonounitialoro glial- guerra mondiale. Caduti durantelaprima Bligny, peronorare 3.565 mitero militare Italianodi no volutopassare nelci- capogruppo Burelli, han- gli alpinidelgruppoeil a Mulhousepersalutare ne), dopoessersifermati poformido (sezioneUdi- di BasaldellaCam- Visita deglialpinifriulaniaBligny dedicato all’alpino La Plata:erettounmonumento FRANCIA ARGENTINA ta inFranciaglialpini pprofittando diunagi- all’interno diuna ella cittàdiLaPlata, vanti alsacrario Nella foto:Glialpinida- nerale sezionale. assistere all'assembleage- presidente, hannopotuto Parigi dove,invitatidal cessiva hannoraggiunto mentre ladomenicasuc- l'ultima guerramondiale spiagge dellosbarco del- na, dovehannovisitatole pogruppo Petroccia. pogruppo mento, conalcentroilca- La Platadavantialmonu- Nella foto:ilcoroalpinodi ni ecivili. le PioRafaelliemoltialpi- rici, ilsegretario seziona- CaserosMartin GinoCle- troccia equellodiSan

10 -2004 47 dalle nostre sezioni all’estero Obiettivo sulla montagna Chi, andando per sentieri d’altura, non si è mai imbattuto in qualche mucca? Questa, nel cedere il passo, sembra guardare l’escursionista con fastidiosa curiosità. (Foto scattata in Val di Solda da Gianfranco Biasia, del nostro Servizio d’Ordine Nazionale)