Credito Siciliano - Società per Azioni - Sede in Palermo - Via Siracusa, 1/E www.creval.it Email: [email protected] Codice fiscale e Registro Imprese di Palermo n. 04226470823 - Albo delle Banche n. 16900/3 Società del “Gruppo bancario ” - Albo dei Gruppi Bancari cod. n. 5216.7 Capitale Sociale 95.825.570 euro

RELAZIONI E BILANCIO 2002 2 Organi sociali del Credito Siciliano per il 2003

Presidente * Giovanni De Censi Vice Presidente Carlo Negrini Amministratore Delegato * Carlo Negrini Consiglio di Amministrazione Consiglieri * Luciano Camagni Mario Cotelli Miro Fiordi * Antonio Leonardi Antonio Pogliese * Membri del Comitato Esecutivo

Presidente Giovanni Licciardi Sindaci effettivi Angelo Garavaglia Collegio Sindacale Carlo Sorci Sindaci supplenti Matteo Diasio Alessandra Foti

Direttore generale Francesco Giacobbi Direzione Generale Vice Direttore generale vicario Giuseppe Contarino Vice Direttore generale Renato Merlino

Il bilancio è stato assoggettato a revisione contabile dalla società Deloitte & Touche 3 3 4 AVVISO DI CONVOCAZIONE

Palermo, 27 febbraio 2003 I signori soci del Credito Siciliano S.p.A. sono convocati presso i locali dell'Albergo "La Perla Jonica", siti in Capomulini (Acireale) via Unni n. 11, in Assemblea Ordinaria, in unica convocazione, per le ore 18 del giorno 4 aprile 2003, per discu- tere e deliberare sul seguente

ordine del giorno:

1) Relazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale sull’esercizio 2002; presentazione del bilancio e della nota integrativa al 31 dicembre 2002 e della proposta di destinazione degli utili dell'esercizio e di imputazione a riser- ve degli utili e delle perdite degli esercizi precedenti; relazione della società di revisione; delibere inerenti e conseguenti. 2) Nomina di amministratori. Possono intervenire in Assemblea ed esercitarvi il diritto di voto i titolari di azioni per i quali sia stata emessa da parte di intermediario aderente al sistema di gestione accentrata Monte Titoli S.p.A. la certificazione di cui all'art. 34 della deli- bera Consob n. 11768 del 23 dicembre 1998. I titolari di azioni non ancora dematerializzate dovranno, al fine di poter parteci- pare all’Assemblea, consegnare le azioni a un intermediario autorizzato in tempo utile per l’espletamento della procedura di dematerializzazione prevista dalla cita- ta delibera e per il rilascio della relativa certificazione.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Giovanni De Censi

5

indice

Relazione del Consiglio di Amministrazione pag. 11

Relazione del Collegio Sindacale pag. 63

Relazione della Società di Revisione pag. 65

Schemi del bilancio dell’impresa pag. 68

Nota integrativa pag. 77

Parte A: Criteri di valutazione pag. 77

Parte B: Informazioni sullo stato patrimoniale pag. 82

Parte C: Informazioni sul conto economico pag. 123

Parte D: Altre Informazioni pag. 132

Allegati al Bilancio pag. 135

Rete territoriale pag. 151

7

RELAZIONI E BILANCIO 2002

9 10 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE

A seguito delle delibere assunte dalle assemblee delle aziende siciliane facenti parte del Gruppo bancario Credito Valtellinese, è stata data attuazione al progetto di razionalizzazione della presenza del Gruppo nella regione mediante la fusione per incorporazione della Banca Popolare Santa Venera e della Leasingroup Sicilia nella Banca Regionale Sant’Angelo, la quale ha contestualmente assunto la denominazione di Credito Siciliano ed ha poi acquisito il ramo d’azienda della rete sportelli della cassa San Giacomo. Prima di passare all’esame del bilancio 2002 ed alla illustrazione dei fatti gestionali più significativi di un esercizio che è stato caratterizzato anche dal notevole impegno di riorganizzazione aziendale, ci sembra opportuno procedere ad una sintetica esposizione delle attività attraverso le quali è stato perfezionato l’articolato processo di ristrutturazione, realizzato nei modi e nei tempi previsti grazie all’apporto di competenza e dedizione dell’intera struttura e all’efficace coordinamento delle fun- zioni di Gruppo.

Ristrutturazione della presenza del Gruppo nella regione Sicilia

Il progetto di ristrutturazione si pone l’obiettivo di creare un’unica banca di grande importanza regionale, che sia presente in modo capillare sul territorio e assuma livelli di efficienza e di patri- monializzazione tali da consentirle di svolgere un ruolo di primario rilievo nel contesto del siste- ma bancario siciliano. Come accennato in premessa, il 19 giugno dello scorso anno, a completamento di tutte le fasi del prescritto iter procedurale, è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della Banca Popolare Santa Venera SpA nella Banca Regionale Sant’Angelo SpA, che ha assunto la nuova denominazione di Credito Siciliano SpA.. Con il medesimo atto il Credito Siciliano SpA ha incorporato la società di leasing Leasingroup Sicilia SpA, il cui capitale sociale era partecipato per il 69,32% dalla Banca Regionale Sant’Angelo e per il 30,68% dalla Banca Popolare Santa Venera SpA. Successivamente, con atto del 24 giugno la Cassa San Giacomo SpA ha ceduto, con decorrenza 1° luglio 2002, al Credito Siciliano SpA il ramo d’azienda costituito dal complesso di beni e rap- porti giuridici organizzati per l’esercizio dell’attività bancaria della propria rete commerciale costituita da quindici sportelli. Dal bilancio di cessione al 31.12.2001 è scaturito un avviamento pari a 22,5 milioni di euro. Inoltre, alla data del perfezionamento della cessione è stata ricono- sciuta alla Cassa San Giacomo la somma di 490,1 mila euro, quale saldo corrispondente alla dif- ferenza tra attività e passività cedute. In aderenza al progetto industriale previsto dalla nuova mission della Cassa San Giacomo si è proceduto – secondo quanto previsto dalla normativa di legge e di Vigilanza - a cedere alla stes- sa “pro soluto”, per un corrispettivo di pari importo, i crediti in sofferenza esistenti alla data del 31 luglio al netto di tutte le rettifiche effettuate e risultanti dalla situazione contabile alla medesima data. La cessione non ha compreso le posizioni che presentano crediti di firma e/o cre- diti da contratti di leasing. Il corrispettivo della cessione, perfezionata lo scorso 30 settembre, è stato pari a 140.183.194 euro, a fronte di un valore lordo delle sofferenze di 279.600.098 euro, ed è stato regolato conte-

11 stualmente alla sottoscrizione da parte della nostra banca di un prestito obbligazionario di 140.000.000 euro (tasso di remunerazione 0,50% annuo – durata anni 7 – preammortamento anni 2 – rimborso in 5 rate annuali costanti di cui l’ultima con scadenza 2009), emesso dalla Cassa San Giacomo per l’acquisto dello stock dei nostri crediti non performing. Le obbligazioni sottoscritte sono state collocate tra i titoli immobilizzati.

Obiettivi della ristrutturazione

La fusione delle due aziende di credito e della società di leasing, arricchita dall’acquisizione degli sportelli della Cassa San Giacomo, ha dato vita ad un importante polo bancario, che vanta una vasta diffusione territoriale e buone quote di mercato. Il nuovo organismo si prefigge di intervenire da protagonista nelle dinamiche dello sviluppo dell’economia siciliana, nonché di porsi soddisfacenti obiettivi di crescita reddituale: ciò sia in forza delle più grandi dimensioni e della maggiore efficienza operativa derivante dalla gestione unitaria della rete di vendita, sia in forza delle economie di scala derivanti dall’aggregazione e delle rilevanti sinergie connesse all’appartenenza ad un gruppo bancario. La confluenza di più società bancarie in un’unica azienda di credito, senza privarla dei peculiari vantaggi che caratterizzano i rapporti delle banche locali con la loro clientela, le consentirà di raggiungere un maggiore livello di competitività attraverso la più qualificata capacità di offerta commerciale tipica di una struttura di dimensioni medio-grandi e aderente a un modello orga- nizzativo flessibile e meno oneroso: quello delle altre banche territoriali del Gruppo, orientate alla gestione del proprio core businnes mentre le funzioni specialistiche di governo e di suppor- to operativo vengono svolte attraverso le società strumentali e consulenziali del Gruppo stesso. In ragione delle sue dimensioni e della sua articolazione territoriale, la Banca sarà in grado di incrementare i volumi dei mezzi amministrati e di gestire con maggiore spinta concorrenziale l’attività commerciale. A tal proposito, infatti, occorre puntualizzare che, sebbene l’inserimento delle singole banche siciliane nel Gruppo avesse già consentito un significativo snellimento delle strutture a supporto delle attività di vendita, la permanenza di diverse entità giuridiche comportava la coesistenza di altrettante funzioni centrali di direzione, con conseguenti negati- ve ricadute sul versante dei costi. La ristrutturazione, in virtù della conseguente riorganizzazio- ne funzionale, consentirà di incidere anche sui costi senza conseguenze sull’efficienza operativa delle attività svolte dalle unità centrali a supporto della rete di vendita. Le opportunità connesse alla sua nuova dimensione operativa consentiranno al Credito Siciliano vantaggi sinergici e la realizzazione di economie di scala riconducibili a: - integrazione delle diverse culture aziendali e sviluppo di capacità manageriali; ciò consentirà una maggiore fidelizzazione della clientela, attraverso una più incisiva capacità di offerta soprattutto nel campo dei nuovi servizi, nonché il miglioramento della qualità del credito, attraverso la razionalizzazione dell’esposizione sugli impieghi gestiti in modo unitario; - contenimento dei costi, attraverso la semplificazione degli sportelli “sovrapposti”, secondo un progetto orientato all’utilizzo ottimale delle strutture immobiliari che prevede l’utilizzo integrale dell’immobile di Via Sclafani ad Acireale e la dismissione di unità a carattere non strumentale; - contenimento dei costi derivante dalla semplificazione degli organi di governo.

12 Fatti rilevanti della gestione

Nel contesto di una relazione che non riferisca soltanto sull’evoluzione degli aggregati patrimoniali ed economici, passiamo ora ad illustrare sinteticamente i fatti salienti dell’esercizio.

Principali aspetti dell’attività commerciale

Le politiche gestionali poste a base dello sviluppo commerciale hanno continuato ad individuare quale primario obiettivo il costante miglioramento della qualità del credito. Nel rinviare allo specifico com- mento le puntualizzazioni relative ai risultati raggiunti, preme intanto qui sottolineare che in funzio- ne di essi anche nel 2002 è stato svolto un proficuo impegno sia in ordine ai criteri adottati a tutela dell’attività di erogazione del credito, sia in ordine al sistema dei controlli sulla rischiosità connessa. Con riguardo al versante della provvista segnaliamo in particolare che nel corso dell’esercizio è pro- seguita con soddisfacenti esiti il collocamento dei prodotti di bancassicurazione. In tale attività, come in passato, l’Azienda si è valsa dell’esperienza e dell’assistenza di Global Assicurazioni, società in cui si incentra l’iniziativa imprenditoriale di Gruppo nel campo assicurativo. L’aumentata volatilità dei mercati ha alimentato la propensione degli investitori verso forme di risparmio garantite. Ne è conseguita una politica di offerta di prodotti di investimento a tasso mini- mo garantito, tali da prospettare apprezzabili rendimenti e comunque da tutelare il capitale investi- to. Agli utilizzatori di questi prodotti è stata data la facoltà di usufruire, a prezzi molto vantaggiosi, della polizza “Global Salute”, che garantisce le coperture tipiche di una polizza sanitaria con possibi- lità di estensione ai rischi da infortunio. Altra operazione che ha soddisfatto le congiunturali esigen- ze della clientela è stata la collocazione del Prestito Obbligazionario Strutturato Credito Valtellinese. Si è continuato a dare impulso anche ai prodotti di Electronic Banking. Il servizio Banc@perta, che con- sente ai clienti di effettuare interrogazioni ed operazioni sui propri conti attraverso il canale Internet, si è significativamente incrementato: i contratti di attivazione sono aumentati del 64%. Anche l’installazione di apparecchiature P.O.S. ha registrato un risultato soddisfacente, con un aumento del 27%. Inoltre, nell’ultimo scorcio dell’anno è stato lanciato il nuovo prodotto "Banc@perta CBI", che riguarda l'introduzione delle funzionalità multibanca all'interno del prodotto di internet banking del Gruppo. Viene utilizzato il circuito "Corporate Banking Interbancario", promosso dall'ABI, che consente l'accesso informativo e dispositivo a tutti i rapporti della clientela anche se ubicati presso banche diverse. Va menzionato, infine, il rilevante impegno dedicato alla complessa attività di armonizzazione dei processi di produzione dell’offerta commerciale in conseguenza delle diversità che in precedenza la caratterizzavano presso le varie banche confluite nel Credito Siciliano.

Articolazione territoriale La rete di filiali delle banche confluite nel “Credito Siciliano” è attualmente costituita da 130 agen- zie, distribuite sull’intero territorio regionale con la sola eccezione della provincia di Agrigento. Fermo restando che il piano di espansione territoriale di Gruppo prevede per la nostra Banca l’aper- tura di nuovi sportelli a far tempo dal 2004, l’unificazione consente altresì di procedere all’ottimizza- zione dell’articolazione territoriale attraverso interventi – sia di dimensionamento che di posiziona- mento degli sportelli - finalizzati ad una copertura più razionale del territorio, al miglioramento della redditività delle singole filiali, all’incremento dei servizi forniti ed all’aumento della loro qualità.

13 In tale ottica sono stati già deliberati trasferimenti che prevedono l’apertura di sportelli nelle seguenti piazze: Catania – zona industriale, Taormina, Castelvetrano, Augusta, Gela ed Agrigento. Al fine di una allocazione più funzionale e centrale sono stati altresì approvati gli spostamenti nell’am- bito della stessa piazza bancaria dell’Agenzia 2 di Caltanissetta e dello sportello di Capo D’Orlando. Infine, sono stati portati a compimento gli investimenti immobiliari riguardanti le seguenti unità operative: Caltagirone Sede (riallestimento); Agenzia 6 di Catania e Randazzo (ampliamento); Giarre (adeguamento); Piazza Armerina e Scordia (realizzazione); Santa Maria La Stella e Santa Venerina (ristrutturazione e ampliamento).

Altri interventi di riorganizzazione operativa

Al fine di garantire adeguati standard di efficienza gestionale, sono stati definiti i lineamenti della nuova struttura organizzativa della Banca ed individuati i responsabili delle varie funzioni centrali nonché delle diverse “zone” in cui si articola la rete territoriale. Inoltre - in sostanziale conformità agli schemi di Gruppo, salvo particolari adeguamenti dettati da esigenze di allineamento alla nuova struttura organizzativa e finalizzati ad una maggiore armoniz- zazione delle varie disposizioni – è stato ridefinito in un corpo organico il sistema delle deleghe di poteri gestionali, di firma e rappresentanza atto a regolamentare l’attività della Banca. In tale ottica è stato altresì disposto l’aggiornamento della regolamentazione in tema di poteri di fido, anche alla luce delle nuove modalità di svolgimento del processo del credito legate all’intro- duzione della W-Pef; è stata introdotta la regolamentazione standard di Gruppo in tema di gestio- ne del budget dei costi non finanziari; è stato disciplinato l’uso della firma sociale, incentrandolo nell’individuazione di una serie di figure aziendali, designate ad personam, secondo criteri di oppor- tunità e correntezza operativa; è stata introdotta una specifica disciplina per la stipula dei contratti di leasing e per il compimento degli atti inerenti. Inoltre, nell’ambito delle attività volte a fornire alle strutture strumenti sempre più adeguati ed efficienti per l’utilizzo delle procedure e degli applicativi in uso al Gruppo, nei mesi estivi si è com- pletato il programma di sostituzione delle postazioni di lavoro con contemporanea installazione del nuovo sistema operativo Windows XP, adottato dal Gruppo quale sistema standard. Si è altresì proceduto ad uniformare l'orario di lavoro e di sportello di tutte le unità della rete territoria- le, onde eliminare alcune differenze fra le banche confluite nel "Credito Siciliano". Inoltre, in considera- zione di margini contrattualmente disponibili, si è estesa ad alcune unità la formula dell'orario non stop e quella dell'orario non stop con apertura al sabato: ciò consente un incremento annuo complessi- vo di 2.163 giornate-lavoro (pari a 16,64 per Agenzia), realizzando un migliore utilizzo delle previsioni del vigente CCNL sia in tema di flessibilità di orari sia in termini di gestione delle risorse di rete.

Certificazione di qualità L’offerta di servizi di qualità rappresenta un obiettivo fondamentale del processo produttivo del Gruppo, orientato alla soddisfazione della clientela e, quindi, al potenziamento dei fattori di com- petitività. Il Credito Valtellinese si è confermato Gruppo leader a livello di sistema bancario italiano per quanto attiene alla qualità applicata ai processi produttivi. Nello scorso maggio si sono concluse le Verifiche Annuali di Sorveglianza del CISQCERT presso le società del Gruppo certificate ISO 9001. L’appuntamento di quest’anno prevedeva, tra l’altro, il “passaggio” delle vigenti conformità al dettato della nuova ISO 9001:2000. Il Comitato tecnico del CISQCERT ha rilasciato la certificazione della Qualità al Credito Siciliano per i Processi dell’area del credito, dei trasferimenti e della finanza e dei servizi di tesoreria per enti pubblici e privati.

14 Introduzione dell’ Euro L’introduzione della moneta unica europea ha comportato, con il coordinamento delle competenti funzioni di Gruppo, la pianificazione di una serie di attività finalizzate ad affrontare le relative pro- blematiche di varia natura: legale, fiscale, organizzativo, informatico, comunicazionale. L’impatto sull’operatività aziendale ne ha evidenziato il soddisfacente livello di efficienza, sia in ordine alla limitatezza delle disfunzioni emerse sia in ordine al qualificato servizio reso alla clientela nella particolare e complessa evenienza.

Partecipazioni Il progetto di ristrutturazione del Gruppo in Sicilia ha riguardato anche il riassetto della Cassa San Giacomo. L’operazione ha comportato tra l’altro anche interventi di adeguamento della sua struttu- ra patrimoniale per renderla idonea al perseguimento dei suoi nuovi obiettivi aziendali. A tal fine la Cassa ha proceduto ad un aumento del capitale sociale. La nostra Banca – attesa la compatibilità dei margini disponibili per investimenti partecipativi con i requisiti di vigilanza e in aderenza agli orientamenti maturati a livello di Gruppo – ha acquisito una partecipazione pari al 31,23 % del capitale sociale della Cassa per un complessivo controvalore di euro 18.330.756 corrispondente a: sottoscrizione di n. 3.058.340 azioni di nuova emissione da nominali euro 3 cadauna al prezzo unitario di euro 4,11; acquisto di n. 1.820.882 diritti di opzione al prezzo unitario di euro 3,15 ceduti dalla Capogruppo. Inoltre, nel quadro della politica di razionalizzazione e concentrazione delle partecipazioni posse- dute a livello di Gruppo, si è proceduto a cedere alla Capogruppo l’interessenza nel capitale sociale della Italease S.p.A. per un controvalore di euro 818.181. Infine, essendo venute meno le ragioni di convenienza strategica che hanno a suo tempo giustifica- to l'acquisizione della partecipazione del 2% nel capitale della società La SOA – Organismo di Attestazione S.p.A., si è proceduto alla sua cessione al prezzo del valore nominale (euro 10.329) con un sovrapprezzo del 20%. Di converso, in connessione con l’acquisizione del ramo d’azienda della Cassa san Giacomo, di cui si è parlato prima, la nostra Banca ha acquisito le quattro partecipazioni detenute dalla Cassa, il cui complessivo valore di bilancio ammonta a euro 50.807. (SIA, Euromobiliare Asset Management, SSB Società per i servizi bancari, Euros Consulting).

Centro Operativo di Acireale – via Sclafani

Relativamente all’utilizzo del complesso edilizio di Acireale – via Sclafani sono stati stipulati i con- tratti di appalto relativi alla ristrutturazione e al completamento dell’immobile nonché alla realiz- zazione dei relativi parcheggi e delle circostanti opere di urbanizzazione. Il programma dei lavori contrattualmente concordati con le ditte appaltatrici prevede l’avvio e la conclusione delle consegne nel trimestre luglio – settembre 2003. A tale scopo Stelline S.I. ha proceduto ad una puntuale definizione della destinazione d’uso dei diversi spazi.

Servizi di tesoreria e cassa

Nell’ottica di potenziare i rapporti con gli enti locali, sia pubblici che privati, nel corso dell’anno la Banca si è aggiudicata l’assegnazione di 2 nuovi servizi di tesoreria (che in totale sono ora 61) e di 7 nuovi servizi di cassa (ora in totale 115). I servizi di tesoreria più importanti sono quelli svolti per i Comuni di: Acireale, Modica, Termini Imprese, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Mazzarino, Misilmeri. I servizi di cassa più importanti sono quelli svolti per: ITC di Palermo, Autorità Portuale di Catania, Azienda Ospedaliera di Ragusa, Istituto Tecnico Crispi di Palermo.

15 Personale

A fine esercizio i dipendenti iscritti a libro matricola erano 925, con una riduzione annua di 36 unità (-3,7%), considerato per omogeneità il dato al 31/12/2001 comprensivo dei dipendenti della Cassa San Giacomo entrati in organico dal 1° luglio 2002 a seguito dell’acquisizione del ramo d’azienda. Per quanto riguarda la redistribuzione delle risorse umane all’interno del Gruppo bancario, alla data del 31.12.2002 i dipendenti assegnati in comando presso altre società erano 76, con un incremento di 47 risorse rispetto alla rilevazione effettuata al termine dell’esercizio precedente. Disaggregando il dato totale dell’organico matricolare tra le diverse aree professionali si ottiene la seguente ripartizione: - 9 dirigenti (0,9% della forza lavoro); - 300 dipendenti dell’area quadri direttivi ( 32,4% della forza lavoro); - 599 dipendenti della 3a area professionale (64,8% della forza lavoro); - 15 dipendenti della 2a area professionale (1,6% della forza lavoro); - 2 dipendenti della 1a area professionale (0,2% della forza lavoro). Al termine dell’esercizio i dipendenti con contratto part-time erano 70 (7,6% del totale dell’organico). In linea con le strategie del Gruppo, volte a riaffermare la centralità delle risorse umane e il valore aggiunto da esse rappresentato come elemento determinante per la crescita qualitativa, la nascita del Credito Siciliano ha visto un’attenta attività di formazione rivolta soprattutto alla riqualifica- zione di quei dipendenti che, nell’ambito della nuova struttura aziendale, hanno avuto assegnati ruoli e mansioni diversi rispetto al passato. Una particolare attenzione è stata rivolta alla formazione professionale specializzata, attraverso corsi di aggiornamento sia interni che esterni finalizzati al completamento delle conoscenze tecnico pro- fessionali del personale per un totale di 12.225 ore di formazione, pari a 1.630 giornate lavorative. Dopo la sperimentazione avviata nell’esercizio precedente, il 2002 ha visto un intenso programma di formazione a distanza (FAD) che ha coinvolto la totalità dei dipendenti per un totale di 7.772 ore di formazione, pari a 1.036 giornate lavorative. Per tutti i Responsabili di Filiale, infine, anche il Credito Siciliano ha introdotto l’addestramento in aula virtuale (per un totale di circa 297 ore di formazione): tale strumento ha consentito di effet- tuare corsi ed aggiornamenti su varie tematiche ottimizzando i tempi di apprendimento ed elimi- nando costi e disagi legati alla mobilità dei partecipanti. Il 2002 è stato caratterizzato dallo sforzo teso a consentire non solo lo smaltimento delle ferie pre- viste per il 2002, ma anche l’ulteriore riduzione del monte ferie arretrate. Segnaliamo inoltre che, in attuazione dell’accordo dell’8 giugno siglato con le Organizzazioni Sindacali ai fini della complessiva riorganizzazione del Gruppo in Sicilia, ogni dipendente ha cedu- to, a titolo di contributo di solidarietà, 3 giornate di festività soppresse di quanto spettante per l’anno 2002, a cui si aggiungeranno ulteriori 2 giornate nell’anno in corso.

16 Nel corso dell’esercizio è proseguito l’accesso al “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, del- l’occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente delle imprese del credito” istituito presso l’INPS. In particolare, al 31 dicembre 2002, hanno già avuto acces- so al Fondo 44 dei 50 dipendenti previsti; di questi, 18 sono fuoriusciti dall’Azienda nel corso del 2002. L'attività lavorativa profusa da tutto il personale ha generato risultati complessivamente positivi, soprattutto con riguardo agli aggregati patrimoniali, tenuto conto che sono maturati in condizioni di particolari difficoltà congiunturali e di eccezionali impegni di natura organizzativa. Ciò ci induce a nutrire fondata fiducia nel completo successo dell’opera di ristrutturazione del polo bancario sici- liano del Gruppo, che ci vedrà tutti sempre più coinvolti già a partire dall’esercizio in corso.

Cariche sociali

In seguito alle delibere assunte dall’assemblea ordinaria della Banca Regionale Sant’Angelo del 21 maggio 2002 e dal Consiglio di Amministrazione svoltosi dopo, gli organi statutari della Banca risultano così composti: Consiglio di amministrazione: - dott. Giovanni de Censi: Presidente - prof. Giovanni Continella: Vice Presidente - rag. Carlo Negrini: Amministratore Delegato - dott. Luciano Camagni, dott. Mario Cotelli, rag. Miro Fiordi, avv. Antonio Leonardi: Consiglieri. Collegio sindacale: - dott. Giovanni Licciardi: Presidente - dott. Angelo Garavaglia, prof. Carlo Sorci: Sindaci effettivi - rag. Matteo Diasio; dott.ssa Alessandra Foti: Sindaci supplenti. Il Consiglio nella medesima seduta ha nominato i componenti del Comitato Esecutivo, che è com- posto dal Presidente, dall’Amministratore Delegato e dai Consiglieri dott. Luciano Camagni e prof. Giovanni Continella. Il Consiglio, infine, nella seduta del 19 giugno, in relazione alla nuova configurazione della Banca, ha effettuato la revisione dell’assetto della Direzione, articolandone maggiormente la composizio- ne, in coerenza con le accresciute dimensioni aziendali e nell’ottica di un’adeguata valorizzazione dell’apporto di competenza e professionalità ai massimi livelli derivante dall’incorporazione della Santa Venera. In questa ottica il Consiglio ha deliberato le seguenti nomine: dott. Francesco Giacobbi: Direttore Generale; dott. Giuseppe Contarino: Vice Direttore Generale Vicario; dott. Renato Merlino: Vice Direttore Generale.

17 Note sull’ andamento degli aggregati patrimoniali e di conto economico

Facciamo presente che a seguito delle operazioni di ristrutturazione quest’anno sono stati redatti prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto Economico confrontati sia con i dati della Banca Regionale Sant’Angelo sia con quelli omogenei costituiti dall’insieme dei bilanci della Banca Regionale Sant’Angelo S.p.A., della Banca Popolare Santa Venera S.p.A. e della Leasingroup Sicilia S.p.A. con riferimento alla data del 31 dicembre 2001. Precisiamo che i dati che saranno qui di seguito illustrati sono confrontati con quelli relativi al detto bilancio omogeneo. Segnaliamo altresì che le varie componenti patrimoniali e di conto economico del bilancio dell’e- sercizio in esame comprendono le consistenze derivanti dall’acquisizione del ramo d’azienda della Cassa San Giacomo avvenuta in data 1° luglio 2002.

Raccolta

La persistente tendenza flessiva delle dinamiche reddituali dell’intermediazione del denaro ha determinato anche nel 2002 politiche di raccolta attente a contenere i volumi delle forme più one- rose della diretta nonché a sostenere la crescita dell’indiretta anche attraverso una più articolata offerta dei prodotti della componente gestita. La raccolta globale ammonta a 2.874,5 milioni di euro, segnando un significativo incremento di 412,7 milioni di euro (+16,7%).

Raccolta diretta La raccolta diretta è risultata pari a 1.841,9 milioni di euro, evidenziando una crescita su base annua di 199,2 milioni di euro (12,1%). Il flusso di nuova raccolta è derivato dal rilevante incremento dei conti correnti (passati da 693,0 a 930,6 milioni di euro: + 34,3%) e dalla crescita dei certificati di deposito (passati da 96,2 a 113,6 milioni di euro: + 18,0%); si è anche accresciuta la voce “altri titoli” (passata da 1,8 a 4,5 milioni di euro: + 151,5%). Con riguardo alle altre componenti dell’aggregato si è registrata la sostanziale stazionarietà dei depositi a risparmio (passati da 360,1 a 357,6 milioni di euro: - 0,7%) e il decremento sia delle obbligazioni (passate da 312,7 a 296,6 milioni di euro: - 5,2%) sia dei pronti contro termine (passati da 178,9 a 139,1 milioni di euro: - 22,3%).

18 Raccolta indiretta In conseguenza della linea strategica adottata, la raccolta indiretta ha registrato un incremento ancora più significativo, raggiungendo il complessivo ammontare di 1.032,6 milioni di euro, che rispetto agli 819,0 milioni del 2001 esprimono un incremento annuo di 213,6 milioni (26,1%). Con riguardo alla sua componente amministrata si registra il maggior volume dei titoli a custodia ed amministrazione (passati da 392,0 a 580,7 milioni di euro: + 48,1%). Nella componente gestita, al notevole incremento percentuale della raccolta assicurativa (passata da 48,4 a 98,1 milioni di euro: + 102,7%) si è contrapposta la diminuzione dei fondi di investimento (passati da 271,6 a 265,7 milioni di euro: - 2,1%) e delle gestioni patrimoniali (passate da 107,0 a 88,1 milioni di euro: - 17,7%): su tali decrementi ha influito anche il cattivo andamento delle Borse.

Impieghi

Le note difficoltà che a livello generale hanno caratterizzato l’andamento della congiuntura econo- mica del 2002, hanno anche rallentato la crescita dell’attività creditizia. Il diffuso indebolimento dell’economia ha interessato anche il nostro mercato di riferimento, esercitando di conseguenza effetti di contrazione sulla dinamica degli impieghi in Sicilia, regione che costituisce ancora un tes- suto economico con un livello di rischiosità maggiore rispetto a quello medio nazionale. Ciò ha continuato ad esigere e giustificare che da parte della Banca la gestione del credito fosse strategicamente imperniata su criteri di adeguata prudenza e su strumenti di efficace controllo. Pertanto, coerentemente a siffatta impostazione, in uno scenario di affiorante stagnazione, la poli- tica degli impieghi ha continuato a perseguire obiettivi di sostegno dell’economia locale senza abbassare la guardia nei confronti della specifica rischiosità connessa. Senza molto discostarsi dal risultato medio di sistema, l’ammontare complessivo dei crediti a clien- tela ha registrato nel 2002 un incremento annuo del 4,0%, attestandosi a 1.099,2 milioni di euro con una crescita assoluta di 42,0 milioni rispetto ai 1.057,2 milioni del 2001. L’espansione degli impieghi ha riguardato principalmente: i mutui (passati da 392,8 a 429,3 milioni di euro: + 9,3%); i conti correnti ed altre sovvenzioni (passati da 414,2 a 533,6 milioni di euro: + 28,8%); il portafoglio (passato da 16,7 a 19,2 milioni di euro: + 15,1%). E’ da segnalare anche un ulteriore incremento dei crediti di firma (passati da 46,2 a 48,1 milioni di euro: + 4,2%). La distribu- zione dei crediti verso la clientela per principali categorie di debitori e relativi settori merceologici è dettagliatamente riportata nei prospetti di Nota Integrativa.

Qualità degli impieghi Le sofferenze, al netto delle svalutazioni analitiche pari a 4,5 milioni di euro, registrano un ammon- tare di 9,8 milioni di euro contro i 123,2 dell’esercizio precedente. La consistente variazione deriva dal giro di nuove partite a sofferenze fino al luglio del 2002 e dalla cessione pro-soluto alla Cassa San Giacomo di partite per 140 milioni di euro. In coerenza con scelte gestionali tendenti al miglioramento della qualità del credito anche nell’anno sono state effettuate svalutazioni forfettarie, che rappresentano lo stock di riserve accantonate a presidio di eventuali perdite di valore sui crediti vivi. Il loro ammontare complessivo risulta pari a 5,9 milioni di euro. Le partite incagliate si sono notevolmente ridotte, passando da 33,8 a 20,4 milioni di euro al netto di rettifiche di valore pari a 1,5 milioni di euro.

19 L’ attività di credito su pegno

La consistenza dei crediti su pegno si è attestata a fine esercizio a 25,3 milioni di euro con un incremento del 10,1% rispetto alla chiusura dell’anno precedente. Il notevole sviluppo ottenuto nel comparto è stato frutto dell’intenso lavoro svolto per il rilancio di questo tipo di finanziamento non solo per soddisfare le esigenze di una specifica fascia di clientela, ma anche per rivolgerci ad un più vasto bacino di utenza che può trovare vantaggioso ricorrervi per la immediatezza, assenza di formalità e riservatezza che caratterizzano i prestiti del credito su pegno. Il movimento dei prestiti nel corso dell’esercizio è stato il seguente: - consistenza prestiti al 31/12/2001 n. 66.708 23,0 milioni di euro - prestiti erogati nel 2002 n. 53.255 22,9 milioni di euro - prestiti estinti nel 2002 n. 56.563 20,6 milioni di euro - consistenza prestiti al 31/12/2002 n. 63.400 25,3 milioni di euro Nel corso dell’esercizio sono stati rinnovati n. 112.612 prestiti per un ammontare di 40,1 milioni di euro.

Impieghi in titoli L’aggregato degli impieghi in titoli presenta un saldo pari a 414,7 milioni di euro, che rispetto ai 328,2 milioni dell’esercizio precedente registra un incremento del 26,4%. In particolare: i titoli non immobilizzati evidenziano un decremento del 12,5%, passando da 258,5 a 226,2 milioni di euro; i titoli immobilizzati passano da 69,7 a 188,5 milioni di euro (+ 170,4%) e comprendono i titoli obbligazionari per 140 milioni di euro emessi dalla Cassa San Giacomo quale corrispettivo dell’ope- razione di acquisizione dei nostri crediti in sofferenza. Il portafoglio, la cui gestione è accentrata presso Bancaperta, è costituito per la parte obbligazio- naria quasi totalmente da titoli a tasso variabile. Il criterio di valutazione non ha subito alcuna modifica rispetto all’esercizio precedente. I titoli non immo- bilizzati quotati sono stati valutati al valore di mercato, inteso quale media dei prezzi dell'ultimo mese; i relativi conteggi hanno fatto emergere una minusvalenza di 653,8 mila euro ed una plusvalenza di 1.051,6 mila euro, entrambe rilevate nel conto economico. I titoli non quotati sono stati valutati al minor valore tra costo e valore di mercato; quest’ultimo è da intendersi pari al presumibile valore di realizzo, ottenuto attualizzando ad un appropriato tasso di mercato i flussi finanziari futuri generati da interesse e capitale. I relativi conteggi hanno fatto rilevare una minusvalenza di 62,1 mila euro, che è stata posta a carico del conto economico, ed una plusvalenza complessiva di 294,7 mila euro, di cui 58,6 mila sono stati imputati al conto economico in quanto relativi a titoli oggetto di svalutazione negli anni precedenti. I titoli immobilizzati sono valutati al costo di acquisto, rilevando a carico del conto economico, “pro rata temporis” in base alla durata del titolo, la differenza tra valore di bilancio e valore di rimborso. Segnaliamo inoltre che in questo comparto è presente un titolo “Argentina” che è stato oggetto di svalutazione per 909,7 mila euro in quanto ha assunto la caratteristica di perdita durevole.

Patrimonio

A seguito della fusione si è proceduto alla ricostituzione del patrimonio delle società incorporate. A tal riguardo comunichiamo che sono state rispettate le indicazioni che vietano la compensazione del disavanzo di fusione, derivante dall’annullamento delle partecipazioni detenute dal Credito

20 Siciliano in Banca Popolare Santa Venera e in Leasingroup Sicilia, e pari a complessivi 364.456 euro, con l’avanzo da concambio delle azioni Banca Popolare Santa Venera nelle azioni Credito Siciliano, pari a complessivi 48.989.719 euro. L’ammontare di 364.456 euro è stato appostato alla voce di bilancio “Avviamento” ed è stato assoggettato ad imposta sostitutiva dell’Irpeg con aliquota del 19% (art. 1 del D.Lgs. 358/97), con- sentendo il riconoscimento fiscale del valore iscritto quale avviamento. Inoltre informiamo che sono state rispettate le indicazioni di ordine fiscale (art. 123 - 4° comma del DPR 917/86), che prevedono la ricostituzione integrale delle riserve in sospensione di imposta di entrambe le società incorporate (segnatamente le riserve di rivalutazione) e la successiva ricostitu- zione proporzionale delle altre riserve della Banca Popolare Santa Venera nel rispetto dell’originaria composizione del suo patrimonio netto. Il patrimonio, che viene esposto nelle sue componenti di dettaglio nella Nota integrativa, ammonta a 177,6 milioni di euro, comprendenti la diminuzione del Fondo rischi bancari generali da 2,7 a 1,0 milioni di euro.

Rapporti con società del Gruppo

Con riferimento ai rapporti di carattere finanziario con le società del Gruppo, la situazione a fine dicembre 2002 era la seguente: attività 801,5 milioni di euro; passività 377,3 milioni di euro. Con riferimento alle relazioni di carattere economico, l'esercizio ha registrato la seguente dinamica: totale ricavi 24,3 milioni di euro; totale costi 35,1 milioni di euro. Le obbligazioni contratte dagli amministratori e dirigenti che hanno responsabilità strategiche nella pianificazione o direzione della società, non sono di entità significativa e sono regolate alle condi- zioni di mercato o da specifiche convenzioni di categoria. In merito ai servizi prestati dalle società di produzione del Gruppo, di cui si fornisce illustrazione nella Nota Integrativa, si fa presente che gli stessi sono regolati da specifici accordi contrattuali e che i relativi corrispettivi sono determinati in linea con le condizioni di mercato.

Risultato economico

Nel confronto con il risultato del bilancio omogeneo la redditività netta dell’esercizio 2002 registra un decremento, anche se l’utile delle attività ordinarie evidenzia un dato alquanto soddisfacente.

21 Margine di interesse La dinamica dei tassi d’interesse è stata improntata al ribasso sia per effetto degli interventi di poli- tica monetaria sia in funzione di scelte aziendali finalizzate alla qualità degli impieghi. La riduzione dello spread, su cui ha inciso anche la riclassificazione di crediti in sofferenza operata nella parte finale del 2001 e nel corso del 2002, ha contratto il margine dei ricavi dell’intermediazione prima- ria. Inoltre, l’andamento del mercato finanziario ha influito negativamente anche sulla redditività del portafoglio titoli e su quella degli investimenti sull’interbancario. Ne è derivato un decremento annuo del margine di interesse, che passa da 67,6 a 61,5 milioni di euro (- 9,0%).

Margine di intermediazione

Il decremento del margine di interesse è stato abbondantemente compensato dai ricavi da servizi e dai profitti da operazioni finanziarie. Infatti, in ragione dei maggiori volumi di attività, le commis- sioni nette hanno registrato un incremento del 15,8%, passando da 23,4 a 27,1 milioni di euro. Riguardo ai profitti da finanza, il risultato dell’esercizio evidenzia una differenza positiva di 2,7 milioni di euro (passando da 1,1 a 3,8 milioni di euro: + 238,0%), dovuta principalmente all’incre- mento dell’utile da negoziazione di titoli, nonché alle plusvalenze determinate sulla base della media dei prezzi di dicembre. Una notevole crescita registrano anche gli altri proventi netti, che passano da 34,7 a 41,6 milioni di euro (+ 19,7%), da riferire in massima parte alle seguenti componenti: canoni attivi su operazioni di leasing, che passano da 23,5 a 27,5 milioni di euro (cui si è contrapposto un incremento dell’ammor- tamento dei relativi beni); recuperi stipendi di personale assegnato in comando presso altre società del Gruppo, che passano da 1,9 a 3,7 milioni di euro; recuperi sulle imposte indirette ed altri proventi. Il margine di intermediazione è quindi aumentato del 5,8%, passando nell’anno da 127,0 a 134,3 milioni di euro.

Costi di gestione I costi di struttura passano da 85,8 a 95,6 milioni di euro (+ 11,4%). L’incremento è da riferire essenzialmente alla lievitazione delle spese amministrative (passate da 38,7 a 48,1 milioni di euro: + 24,2%) connesse ai servizi forniti dalle società di produzione del Gruppo ed agli interventi di ristrutturazione organizzativa e funzionale dell’Azienda; è tuttavia da puntualizzare che, a differen- za del dato del bilancio omogeneo, il dato del bilancio 2002 include tutti i costi connessi all’acqui- sizione del ramo d’azienda della Cassa San Giacomo. Le spese per il personale restano pressoché stazionarie, passando da 47,1 a 47,5 milioni di euro pari ad un incremento dello 0,9%. Le rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali si sono incrementate del 22,5%, passando da 26,2 a 32,1 milioni di euro, in conseguenza di maggiori ammortamenti su beni in loca- zione finanziaria (da 19,5 a 22,8 milioni di euro: + 16,7%) e della quota annuale (2,2 milioni di euro) dell’avviamento rilevato nell’acquisizione del ramo d’azienda della Cassa San Giacomo, corri- spondente a 22,5 milioni di euro da ammortizzarsi in dieci anni.

Risultato lordo e utile d'esercizio

Sottraendo al margine di intermediazione i costi di gestione e le rettifiche di valore su immobilizza- zioni immateriali e materiali, emerge un risultato lordo di gestione pari a 6,5 milioni di euro, che a fronte dei 14,9 milioni dell’esercizio precedente evidenziano un decremento del 56,3%. La migliorata qualità del credito ha consentito una notevole riduzione delle rettifiche nette di

22 valore (passate da 18,9 milioni di euro a 807 mila euro: - 95,7%). Gli accantonamenti per rischi ed oneri rilevano invece un consistente incremento (da 134 mila a 2,8 milioni di euro), dovuto princi- palmente all’accantonamento al fondo per rischio revocatorie. Le rettifiche nette su immobilizzazioni finanziarie registrano un aumento dell’8,1%, passando da 842 mila a 910 mila euro, e si riferiscono esclusivamente a svalutazioni di titoli “Argentina” che, sebbene immobilizzati, hanno assunto la caratteristica di perdita durevole. A conferma di risultati gestionali complessivamente soddisfacenti, realizzati – occorre ricordarlo – in una fase in cui l’intera struttura è stata impegnata anche nelle attività della complessa ristruttu- razione aziendale, l’utile ordinario si è attestato a 2,0 milioni di euro contro una perdita di 5,0 milioni dell’anno precedente. Il forte decremento rilevato nell’utile straordinario è da riferire al fatto che nell’esercizio 2001 si era proceduto all’utilizzo del Fondo rischi su crediti per 10,9 milioni di euro. L’utilizzo del Fondo rischi bancari generali per 1,6 milioni di euro è da riferire agli oneri connessi alle operazioni straordinarie poste in essere nell’esercizio. Al netto delle imposte sul reddito, pari a 4,1 milioni di euro, l’utile netto dell’esercizio 2002 è stato pari a 14 mila euro.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’ esercizio

Tra i fatti gestionali avvenuti nel periodo successivo alla chiusura dell’esercizio assume rilievo l’au- mento della quota di partecipazione nel capitale sociale di Bancaperta S.p.A.. Tale operazione, che porta la nostra interessenza dall’1,5% all’11,5% attraverso l’acquisto di 234.000 azioni, è stato effettuato in coerenza alle politiche del conglomerato in materia di partecipazioni. L’operazione consente di rafforzare la posizione partecipativa da noi detenuta in Bancaperta, con- solidando le relazioni in essere. Comunichiamo altresì che, in attuazione di scelte finalizzate alla razionalizzazione della rete territoriale anche attraverso opportuni trasferimenti, lo scorso 10 marzo è divenuta operativa l’apertura dell’Agenzia di Catania 8 (ubicata nella Zona Industriale) in seguito alla chiusura dello Sportello-Pegni di Siracusa.

L ’ attività del Gruppo bancario Credito Valtellinese

Nel corso del 2002 il percorso di crescita e l’evoluzione dell’assetto del Gruppo si sono sviluppati secondo le direttrici indicate nel Piano Strategico. Per il perseguimento dell’eccellenza organizzativa ovvero la capacità di adattare strutture, forme organizzative e comportamenti nella continua ricerca delle soluzioni più efficienti sono stati realiz- zati progetti di razionalizzazione dell’articolazione organizzativa del Gruppo. A tale proposito si ricordano il progetto Sicilia, che ha comportato la costituzione del Credito Siciliano e l’assegnazio- ne della nuova mission alla Cassa San Giacomo, e l’avvio dell’iter di cessione degli sportelli della Banca Popolare di Rho al Credito Artigiano.

23 Per quanto riguarda la crescita per linee esterne nel corso dell’anno è entrata nel Gruppo Rileno S.p.A., società concessionaria del servizio nazionale della riscossione dei tributi per le province di Como e Lecco, a cui sarà affidato il presidio di tutte le attività legate ai trasferimenti e ai sistemi di incasso e pagamento, attività che la colloca all’interno del Gruppo nell’area della finanza specializ- zata, con Cassa San Giacomo (Credito) e Bancaperta (Finanza). Il percorso di crescita del Gruppo si è ulteriormente sviluppato anche per linee interne attraverso l’apertura di sette nuove filiali per potenziare il presidio dei territori di tradizionale insediamento. Inoltre nel corso dell’anno numerose sono state le implementazioni del servizio banc@perta con lo scopo di sviluppare il canale internet. Nel comparto della bancassicurazione il rafforzamento del ruolo di Global Assicurazioni e la risolu- zione dell’accordo con il Gruppo Cattolica Assicurazioni hanno dato una nuova configurazione agli accordi commerciali e alle alleanze. Un riassetto è intervenuto anche nelle partecipazioni detenute da Bancaperta mediante la semplifica- zione della catena partecipativa nella Finanziaria Canova (di cui è ora detenuta direttamente una quota del 10%) e la riduzione al 49% dell’interessenza in Aperta Gestioni Patrimoniali, ora controllata dal partner Colombo Gestioni Patrimoniali e pertanto non più ricompresa nel perimetro del Gruppo.

Modifiche della Struttura di Gruppo

Confermando i principi di base stabiliti dal Piano Strategico di Gruppo vigente, che prevede che l’organizzazione delle banche territoriali venga incentrata nel core-business bancario e finanziario, quindi sulle reti di vendita e sull’area del credito, mentre le strutture centrali debbano essere opportunamente alleggerite con la collocazione delle funzioni di supporto presso le società stru- mentali, nel corso dell’esercizio 2002 è stato razionalizzato l’assetto delle banche territoriali con la creazione di un’unica realtà bancaria di Gruppo in Sicilia e l’accorpamento delle filiali della Banca Popolare di Rho nel Credito Artigiano. Inoltre all’interno di Cassa San Giacomo sono state concen- trate le aree di gestione del contenzioso, dell’amministrazione dei contratti di leasing e della consu- lenza legale al fine di valorizzarne le competenze distintive. A seguito di tali operazioni si è giunti a una struttura di Gruppo che si compone di tre principali banche territoriali, (Credito Valtellinese, Credito Artigiano e Credito Siciliano), tre società operanti nella finanza specializzata (Bancaperta, Rileno e Cassa San Giacomo) e tre società di produzione (Bankadati, Stelline e Deltas). Inoltre si segnala che, a seguito dell’evoluzione della complessità gestita a livello di Gruppo, si è reso necessario creare un centro di competenza specialistico per il presidio ed il governo complessi- vo delle tematiche organizzative in Deltas.

Credito Siciliano Il Credito Siciliano è nato dalla fusione per incorporazione della Banca Popolare Santa Venera e della Leasingroup Sicilia S.p.A. nella Banca Regionale Sant’Angelo S.p.A.. L'operazione rientra in un ampio progetto di ristrutturazione della presenza del Gruppo Credito Valtellinese in Sicilia con l'o- biettivo di pervenire alla creazione di un'unica ed importante banca regionale, capillarmente pre- sente sul territorio e in grado di svolgere un importante ruolo nell'economia della regione. La nuova banca, grazie all’integrazione della rete territoriale delle due banche e dell’intera rete distri- butiva della Cassa San Giacomo, conta 130 filiali distribuite sull’intero territorio siciliano. L'aggregazione delle strutture operative ha consentito di incrementare la capacità competitiva e l’efficienza della nuova banca proprio in virtù delle accresciute dimensioni operative e di importan- ti sinergie e significative economie di scala, pur garantendo la continuità dei valori caratterizzanti le tradizioni imprenditoriali delle diverse società. 24 Cassa San Giacomo Nell’ambito del progetto di riorganizzazione della presenza del Gruppo in Sicilia, nel mese di luglio 2002 si è perfezionata la cessione al Credito Siciliano della rete di sportelli della Cassa San Giacomo, composta da 15 agenzie dislocate nelle province di Catania (11), Enna (1), Ragusa (1) e Siracusa (2). Nell’ambito delle nuove aree di attività della Cassa San Giacomo sono stati costituiti dei riferimenti operativi per l’intero Gruppo dove sono confluite tutte le professionalità e il know how occorrenti per ottimizzarne la gestione. Nel mese di settembre, dopo un aumento di capitale che ne ha rafforzato la patrimonializzazione, la Cassa San Giacomo ha acquisito dal Credito Siciliano crediti dubbi per un ammontare di 140 milioni di euro. La compagine sociale della Cassa San Giacomo è composta da Credito Valtellinese (37,35%), Credito Siciliano (31,23%), Credito Artigiano (31,29%) e soci terzi (0,13%).

Cessione degli sportelli Banca Popolare di Rho Nell’ambito di un progetto strategico e industriale di Gruppo è stato previsto che il Credito Artigiano acquisti dalla Banca Popolare di Rho il ramo di azienda costituente l’attività retail, com- posto da cinque sportelli operativi in provincia di Milano. L’operazione, subordinata all’autorizza- zione di Banca d’Italia, avrà decorrenza dal 1° marzo 2003 e consentirà al Credito Artigiano di rafforzare la propria presenza territoriale nell’area milanese e per la Banca Popolare di Rho l’avvio dell’operatività quale banca specializzata nel settore del private banking in joint venture con il partner strategico Julius Baer: gli aspetti salienti di questo progetto verranno esposti nel capitolo dedicato alle partecipazioni.

Partecipazioni Rileno Nel luglio 2002, in attuazione del disegno strategico di rafforzamento del Gruppo nel settore dei sistemi di pagamento e dei servizi agli Enti Pubblici, il Credito Valtellinese ha acquistato da Deutsche alla totalità delle azioni di Rileno S.p.A., società concessionaria del servizio naziona- le della riscossione dei tributi per le province di Como e Lecco. Rileno opera con sette agenzie dislocate a Como, Lecco, Cantù, Erba, Merate, Mariano Comense e Menaggio, e svolge principalmente un’attività indirizzata al supporto delle attività tributarie, di gestione patrimoniale e di riscossione per conto degli Enti Pubblici (Stato, Regioni, Province, Comuni e altri Enti). L’ingresso di Rileno nel Gruppo ha comportato, in linea con le definizioni strategiche tracciate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, un ampliamento della mission della Società, alla quale, in prospettiva, sarà affidato il presidio di tutte le attività legate ai trasferimenti e ai sistemi di incasso e pagamento. Rileno, che ha già visto confluire al suo interno la Direzione Enti di Deltas, una volta acquisite le competenze attualmente allocate in Bancaperta in materia di canali telematici e sistemi di paga- mento oltre alle competenze tecnologiche ed operativamente collocate in Bankadati, diverrà, all’in- terno della ridisegnata struttura organizzativa del Gruppo, la società di finanza specializzata cui sarà demandato il presidio di tutte le aree operative ed organizzative sopra descritte.

25 Aperta Sicav Nel mese di maggio dello scorso anno Bancaperta S.p.A. ha costituito Aperta Sicav, società di inve- stimento a capitale variabile, con sede a Lussemburgo. Tale iniziativa rappresenta per Bancaperta S.p.A. un nuovo traguardo nello sviluppo intrapreso nel settore del risparmio gestito; dopo il lancio delle gestioni patrimoniali mobiliari nel 1984, delle gestioni patrimoniali in fondi in collaborazione con Julius Baer nel 1997 ed il recente grande successo delle gestioni patrimoniali assicurative e multimarca, il Gruppo rafforza la propria presenza sul mercato del risparmio gestito con una Sicav di propria emanazione. In questo contesto Bancaperta S.p.A. ha maturato una significativa espe- rienza grazie al ruolo di "consulente per la gestione" (advisor) svolto dal 1998 per i comparti Italian Stock Fund e Italian Bond Fund della Julius Baer Multicooperation Sicav, ottenendo lusinghieri riconoscimenti a livello internazionale per le performance conseguite. Aperta Sicav é una società di diritto lussemburgese, "armonizzata" con quanto stabilito in materia dalle Direttive Comunitarie, e presenta la classica articolazione in "comparti" (umbrella-SICAV) tipica di questa tipologia di orga- nismi di investimento. Attualmente i comparti gestiti sono sei: Eurogovernment Bond Fund, Eurocorporate Bond Fund, Italian Equities Fund (gestiti da Apertasicav con la consulenza di Bancaperta), Swiss/Euro Balanced Fund, Global Balanced Fund (gestiti da UBS con la consulenza di Aperta Gestioni e Colombo Gestioni), Global Equities Fund (gestito direttamente da Aperta Sicav). Rotschild assolve ai ruoli di banca di custodia, agente di trasferimento e registrazione, agente domiciliatario, amministrativo e di pagamento.

Aperta Fiduciaria S.r.l. Il 18 dicembre 2002, con lo scopo di ampliare l'offerta di servizi alla clientela privata delle banche territoriali del Gruppo e fornire nuovi strumenti in particolare alle strutture di private banking e della finanza d'impresa, è stata costituita Aperta Fiduciaria S.r.l.. La Società, il cui capitale sociale di 50.000 euro è interamente sottoscritto da Bancaperta, ha per oggetto l'esercizio di tutte le funzioni fiduciarie, l'organizzazione e la revisione contabile di aziende, nonché la rappresentanza degli azionisti e degli obbligazionisti e ogni operazione strettamente neces- saria per il raggiungimento degli scopi sociali; in particolare l'acquisizione di partecipazioni potrà avve- nire in organismi aventi per oggetto attività strettamente connesse allo scopo sociale nei limiti previsti dalle norme legislative e dalle disposizioni dell'Organo preposto alla vigilanza sulle società fiduciarie e di revisione. La società che inizierà ad operare nel corso del 2003 potrà contare di una struttura leggera grazie al supporto delle società di produzione del Gruppo e al contributo di Bancaperta.

Julius Baer Creval Private Banking In attuazione della strategia di rafforzamento del rapporto di partnership con il Gruppo Julius Baer, che ha già visto i due Gruppi operare insieme con successo da molti anni sul mercato italiano dei fondi d’investimento, nel corso del mese di novembre dello scorso anno è stato sottoscritto un accordo tra Julius Baer Holding SA e il Gruppo Credito Valtellinese finalizzato alla creazione di una joint venture nel settore del private banking in Italia. La nuova società, che si prevede diventi opera- tiva nei primi mesi del 2003, avrà sede a Milano e prenderà il nome di Julius Baer Creval Private Banking e offrirà servizi nel settore del private banking. Julius Baer Creval Private Banking S.p.A. sarà dotata di un capitale azionario di 15 milioni di euro e sarà posseduta al 51% dal Gruppo Julius Baer mentre la restante parte dal Gruppo Credito Valtellinese. Tale compagine sociale permetterà ad entrambi i partner di far confluire nella nuova società le proprie competenze del settore, vale a dire l’efficiente struttura e la posizione di forza sul mercato italiano del Credito Valtellinese e la compro- vata e pluriennale esperienza di Julius Baer nel campo del private banking e dell’asset management.

26 Rete distributiva In coerenza con i contenuti del Piano Strategico, il Gruppo ha confermato la validità del ruolo di presidio fisico attribuito alla filiale alla quale, in un rapporto di integrazione e sinergia, viene affiancata l’operatività della Banca Virtuale. La rete distributiva territoriale del Gruppo Credito Valtellinese si articola a fine 2002 su di un totale di 301 filiali. La Capogruppo Credito Valtellinese si è insediata a Missaglia (LC) e ha aperto l’agenzia 5 di Como. Il Credito Artigiano ha inaugurato l’agenzia 18 di Milano e l’agenzia 12 di Roma oltre alla filiale di Campi Bisenzio (FI). La Banca Popolare di Rho ha aperto la seconda agenzia a Rho e il Credito Siciliano ha inaugurato l’agenzia 11 a Palermo. La rete territoriale del Gruppo Credito Valtellinese, in conseguenza anche dell’ampliamento effet- tuato nel corso dell’anno 2002, ha la seguente articolazione.

BANCA PROVINCIA N. FILIALI

Credito Valtellinese Sondrio 41 Como 17 Lecco 13 Varese 12 Totale 83

Credito Artigiano Milano 58 Firenze 6 Prato 2 Roma 13 Totale 79

Banca Popolare di Rho Milano 5 Totale 5

Banca dell'Artigianato e dell'Industria Brescia 4 Totale 4

Credito Siciliano Caltanissetta 8 Catania 51 Enna 3 Messina 20 Palermo 24 Ragusa 7 Siracusa 7 Trapani 10

Totale 130

TOTALE FILIALI 301

27 Qualità Nel mese di maggio, Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Banca Popolare Santa Venera, Bancaperta, Bankadati e Stelline hanno affrontato la verifica annuale di sorveglianza condotta dal- l’ente CISQCERT. L’obiettivo era quello di conseguire la “conformità” alla Vision 2000, la nuova ver- sione della norma internazionale ISO 9001:2000. L’esame è stato superato da tutte le società ed il Credito Siciliano, nel successivo mese di luglio, ha ottenuto la certificazione per la propria struttura centrale e per le filiali della rete ex Banca Popolare Santa Venera. Un ulteriore importante riconoscimento è stato ottenuto da Bancaperta per il portale di commercio elettronico del Gruppo @pertacity. A meno di un anno dalla sua realizzazione in occasione dell’Assemblea dei Soci dell’aprile 2001, il Portale ha ottenuto nel mese di febbraio il marchio QWeb, il marchio di qualità dei siti web che garantisce alla clientela on-line il rispetto dei rigorosi standard che regolano a livello internazionale il commercio elettronico. A fine 2002 erano sei le società del Gruppo ad avere ottenuto ottenuto la certificazione della qua- lità. La certificazione ISO 9001 ed il marchio QWeb attestano che le aziende certificate operano secondo precisi standard di processo, che raggiungono gli obiettivi prefissati e, soprattutto, che il lavoro svolto è costantemente orientato al miglioramento di prodotti e servizi.

Risorse Umane Il Gruppo bancario Credito Valtellinese dedica particolari attenzioni all’attività di Pianificazione delle Risorse Umane con lo scopo di gestire gli aspetti quali-quantitativi legati alla crescita e alla mobilità del personale . Nell’ottica dell’integrazione sono stati promossi una serie di progetti di sviluppo tesi a integrare metodi, sistemi, modelli e strumenti per lo sviluppo del personale, a partire dai sistemi di formazio- ne e di valutazione delle prestazioni. A fine dicembre 2002 l’organico del Gruppo risultava composto da 2.951 persone contro le 2.818 di fine 2001, con un incremento di 133 unità per effetto di 140 cessazioni, 152 assunzioni e l’in- gresso di 121 risorse appartenenti a Rileno. A fine anno l’organico del Gruppo risulta composto da: - n. 52 dirigenti - n. 897 lavoratori inquadrati nella 4a area professionale; - n. 1.782 lavoratori inquadrati nella 3a area professionale; - n. 220 lavoratori inquadrati nella 1a e 2a area professionale; con una presenza femminile di 758 unità, pari a circa il 25,69% del totale complessivo delle risor- se umane.

Formazione L’attività formativa del 2002, ancora una volta chiamata a sostenere il processo di evoluzione del Gruppo, ha cercato di raggiungere una maggiore contestualizzazione ed integrazione con l’attività dei dipendenti. Gli interventi proposti nel corso dell’anno sono stati mirati a rispondere alle esigenze di efficienza della produttività aziendale e allo sviluppo del business. In particolare, la fusione delle banche sici- liane, l’attribuzione alla Cassa San Giacomo della nuova mission e il conseguente ridisegno organiz- zativo hanno richiesto un forte impegno di riqualificazione di alcune risorse e la riconversione a professionalità prioritariamente commerciali. Peraltro, si è privilegiato in generale l’aggiornamento di competenze composite - specialistiche, gestionali e operative allo stesso tempo - in grado di fronteggiare la complessità della trasforma- zione e dell’innovazione. Da un lato si è proposto l’addestramento su procedure operative, su prodotti e servizi nuovi, al fine di garantire conoscenze immediatamente traducibili in operatività; dall’altro si è favorito lo sviluppo di una condivisione di saperi ed esperienze grazie all’utilizzo di strumenti didattici e tecnologici su web.

28 La formazione a distanza, già proposta negli anni scorsi, assume nel 2002 una maggior connotazio- ne di e-learning: l’intranet non è più solo il mezzo per trasferire materiali e corsi, ma è il “luogo” dove si avviano processi di apprendimento individuale e collaborativo. Si è puntato ad una ampia diffusione e utilizzo di programmi autodidattici, anche attraverso azioni di supporto alla pianificazione individuale per l’acquisizione di conoscenze. L’autoapprendimento è stato proposto come personalizzazione e uniformità di informazione. Potenziando l’attività di tutorship quale assistenza e stimolo all’apprendimento dei dipendenti, si è potuto ottenere un incremento del 137% sulla fruizione dei corsi a distanza rispetto allo scorso anno. Se, da un lato, la diffusione di WBT (Web based training) su tutte le postazioni di lavoro dei dipen- denti ha consentito di massimizzare l’accessibilità alle conoscenze di base e generali, l’utilizzo di aule virtuali ha permesso di velocizzare l’apprendimento di procedure aziendali in maniera interattiva. Più di 400 persone sono state coinvolte come partecipanti in presentazioni su apert@city, su altri prodotti di banc@perta, su problematiche del credito, in corsi per formatori aziendali e di inglese. Un altro aspetto significativo dell’attività formativa del 2002, è stato lo sforzo teso a costituire un disegno strutturato ed organizzato di formazione continua aziendale, come premessa al Knowledge Management da potenziare e consolidare nei prossimi mesi. Integrando strumenti, mezzi e metodo- logie didattiche, si è proposto un modello di formazione continua che, collegando i processi cogni- tivi alle dinamiche relazionali, possa essere in grado di garantire un costante e tempestivo aggior- namento a tutti i lavoratori di ciascun settore operativo.

E-Banking Il Gruppo ha saputo affrontare, grazie alla collaborazione di Bankadati Servizi Informatici che nel 2002 ha celebrato i vent’anni dalla sua fondazione, le sfide e cogliere le opportunità offerte dalla progressiva diffusione dell’Information and Communication Technology passando dall’iniziale svi- luppo di software bancario alla introduzione di innovazioni di processo e di prodotto che hanno progressivamente ridefinito la fisionomia del Gruppo come e-group.

Le nuove pratiche elettroniche Nel corso del 2002 è proseguita la migrazione delle procedure operative interne in ambiente Web inizia- ta nel 2001 con la Pratica Elettronica Fidi (PEF). Nel corso dell’anno è stata rilasciata la nuova procedura W-Ped (pratica elettronica di delibera) realizzata in ambiente Web per la gestione dei processi decisionali degli organi amministrativi delle società del Gruppo ed anche degli organi individuali delegati. La procedura, realizzata in formato modulare, è basata sull’architettura W-PEX (pratiche elettroni- che basate sulla tecnologia Internet) e permette di avere la visione completa dell’iter della pratica e dei soggetti che vi hanno contribuito (work flow). Quest’ultimo viene predefinito in modo univoco per le diverse tipologie di decisioni assicurando in tal modo l’organicità, la coerenza e razionalità della formazione del processo decisionale. La procedura consente la storicizzazione di tutti i pas- saggi nonché l’archiviazione di tutti gli atti e documenti e delle presentazioni videografiche relative alle varie delibere, in conformità del sistema qualità del Gruppo. Essa garantisce raccordo e unifor- mità nel processo decisionale di tutte le società del Gruppo, consentendo alla Capogruppo di seguirne in modo puntuale lo svolgimento. Inoltre durante l’anno sono state rilasciate le funzionalità integrate nello sviluppo del progetto “New Finance”, volto alla revisione delle soluzioni organizzative ed applicative delle diverse compo- nenti del mondo finanza, in particolare Tesoreria, Negoziazione, Gestioni Patrimoniali, Portafoglio di proprietà, Fondi e Soci.

29 Banc@perta L’attività di banca elettronica del Gruppo ha proseguito il proprio sviluppo all’interno della nota linea di prodotti e servizi denominata “banc@perta”. Lo slogan “sempre in linea con te” rappresenta la naturale estensione della presenza fisica sul territorio delle filiali, ben espressa dall’altro pay-off: “la banca di casa”. Il servizio di banca via Internet ha raggiunto a fine 2002 il traguardo dei 120.000 utenti. Negli anni si è andato via via incrementando anche l’utilizzo a fini dispositivi: è significativo il volume di tran- sazioni passato sul canale elettronico, pari a 2.800 milioni di euro. Anche sul fronte del rapporto con gli Enti pubblici, la modalità elettronica ha raggiunto livelli rilevanti con oltre 100 Enti colle- gati che hanno trasmesso 185.000 disposizioni per 650 milioni di euro ed effettuato oltre 30.000 interrogazioni. Relativamente allo sviluppo dei servizi, nella prima parte del 2002 sono state rese disponibili due nuove funzioni. La prima, denominata “Posizione Globale” permette al Cliente di prendere visione in modo sintetico della propria posizione presso le diverse banche del Gruppo, in termini di disponibi- lità, affidamenti e utilizzi; partendo da tale sintesi il Cliente può passare all’analisi di dettaglio dei singoli rapporti. La seconda funzione riguarda l’area del Credito e permette al Cliente di sottoporre alla banca richieste di modifica della propria posizione di affidamento, proponendo nuove linee di fido o modificando le esistenti. L’iter si può svolgere anche per sola via telematica, giungendo in tal modo a rendere disponibile, quale prima banca italiana, una procedura di erogazione del credito totalmente gestibile via web.

Carte Prepagate – Linea Cart@perta La principale innovazione sul fronte degli strumenti di pagamento è stata rappresentata dall’intro- duzione di una linea di carte prepagate, denominata Cart@perta. Le carte prepagate, di recente introduzione nel panorama bancario italiano, costituiscono uno strumento avanzato ed abbinano ai tradizionali vantaggi delle carte di pagamento uno standard di sicurezza estremamente elevato e la possibilità di essere rilasciate in assenza di un conto corrente d’appoggio. Oltre a questo la linea Cart@perta presenta ulteriori elementi di differenziazione e di evoluzione rispetto alle normali carte prepagate, grazie al potenziale tecnologico sviluppato dal Gruppo atto alla diretta fruizione da parte della Clientela. Nel corso del 2002 sono stati commercializzati i primi due prodotti della linea: - CART@PERTA: carta nominativa ricaricabile che rappresenta uno strumento particolarmente innovativo all’interno del sistema bancario. Aggiunge alle funzionalità di pagamento sul circui- to Pagobancomat, prelevamento da ATM ed inquiry, le modalità di ricarica ed un’operatività completa attraverso il canale Internet, oltre ad una serie di funzionalità aggiuntive che rappre- sentano elementi estremamente innovativi e qualificanti nel sistema. Per quanto riguarda l’o- peratività sul Web, attraverso il canale banc@perta è possibile ricaricare Cart@perta fino alla capienza massima, oppure scaricarla, ritrasferendo la disponibilità di contante su un conto cor- rente d’appoggio. Cart@perta, inoltre, consente di accedere alle apparecchiature self service del Gruppo in cui è possibile tra le altre funzionalità, versare contanti ed assegni in conto cor- rente in modo automatico. Cart@perta, considerata l’elevata capienza della carta, la diffusa capacità di spesa, la possibilità di effettuare più ricariche senza limiti temporali e di differen- ziarne le modalità e gli importi, si pone come un’evoluzione del Bancomat e delle carte di pagamento tradizionali ed offre ampie possibilità di personalizzazione al Cliente. - PREPAGATA: carta non ricaricabile al portatore, rilasciabile per importi fino a 500 euro, a fronte di pagamenti in contanti. Consente di accedere alle funzionalità base delle carte prepagate, ovvero la spendibilità sul circuito Pagobancomat, la possibilità di prelievo sugli ATM, le funzioni di inquiry e gli elevati standard di sicurezza.

30 Banc@pertaCBI Nell’ambito dell’offerta di servizi ad alto contenuto tecnologico offerti alle aziende, un’importante innovazione è stata apportata dall’introduzione di banc@pertaCBI, un servizio di Internet Banking multibanca e multiazienda realizzato secondo gli standard del servizio Corporate Banking Interbancario previsti dall’Associazione Bancaria Italiana. Banc@pertaCBI consente di gestire, attraverso il servizio Web banc@perta, qualsiasi rapporto intrattenuto dal cliente/azienda con tutti gli istituti di credito italiani e di effettuare, di conseguenza, le operazioni correlate, indipendente- mente dal numero di banche con cui si opera. Il servizio infatti prevede, oltre alla completa operati- vità del servizio banc@perta per le banche del Gruppo Credito Valtellinese, una serie di funziona- lità di consultazione e disposizione sulle banche esterne al Gruppo, tra cui interrogazioni di conto corrente, bonifici, disposizioni di incasso (Ri.Ba., R.I.D., M.A.V.), pagamento effetti in scadenza e visualizzazione dossier titoli. Banc@pertaCBI consente elevate opzioni di personalizzazione poiché gestisce profili e livelli di accesso differenti sullo stesso rapporto ed abilita diversi utenti ad operare su specifici codici SIA, funzioni o conti correnti; grazie all’elevata modularità del servizio consente inoltre una piena integrazione con le procedure aziendali. Il servizio è dunque orientato a soddisfa- re le richieste di comodità e di gestione accentrata dei rapporti bancari intrattenuti da aziende, imprese artigianali e del commercio, professionisti e persone fisiche che operano con più istituti di credito. Constatata l’ampiezza della clientela potenziale e le esigenze parzialmente differenti dei diversi segmenti di riferimento, è stata sviluppata una versione “light” del servizio che permette di operare con tutte le banche del Gruppo e con una banca esterna, all’interno di determinati volumi ed ambiti di operatività. Oltre che delle innovazioni principali sopra indicate, il servizio si è arricchito di una serie di nuove funzionalità e di miglioramenti, inseriti anche sulla base delle segnalazioni avute dalla clientela, che hanno permesso di renderlo sempre più completo e funzionale. Nel corso dell’esercizio 2002 è stata attivata la funzione Post@inlinea, che offre alla Clientela la possibilità di visualizzare e archiviare in formato elettronico le comunicazioni ricevute dalla Banca. Tale modalità offre indubbi vantaggi in termini di tempestività di comunicazione, di efficienza e di risparmio di risorse, aprendo anche alla Clientela il nuovo mondo della comunicazione senza carta, già peraltro disponibile da tempo per i Clienti di Conto @perto.

31 Evoluzione utenti servizi “ banc@perta”

@pertacity Il 2002 è stato il primo anno completo di attività del portale di commercio elettronico del Gruppo denominato @pertacity. Tale strumento va percepito in analogia a quanto sviluppato negli anni 1996-97 sul versante dei servizi finanziari con il portale www.creval.it. Si tratta di un importante sviluppo della relazione tra Banca e cliente in un’area di grande innovazione; con l’offerta di stru- menti a supporto del commercio elettronico, appositamente studiati per la tipologia di clientela del Gruppo, si intende dare un valido contributo allo sviluppo delle relazioni commerciali in rete, sia sul fronte dell’offerta di imprese ed enti, sia sul fronte della domanda dei consumatori. La rilevanza attribuita al fattore fiducia ha portato anche a perseguire ed ottenere una certificazione internazionale per il portale, attribuita nel mese di febbraio 2002 da CisqCert secondo la specifica Qweb. La città, nata nel maggio 2001, ha visto un progressivo sviluppo di vie e quartieri e ha raggiunto a fine 2002 le oltre 600 tra aziende ed enti, 70 dei quali anche con processi di vendita operativi. I numeri relativi alle visite e alle operazioni di acquisto non sono ancora paragonabili con quanto avviene nel mondo dei negozi fisici, ma il ritmo di crescita è confortante: i servizi di pagamento elet- tronico erogati dal Gruppo hanno permesso la positiva conclusione di oltre 18.000 operazioni di acquisto per un controvalore di 2,7 milioni di euro, valori quasi triplicati rispetto al precedente anno. Nel corso del 2002, in parallelo con la crescita della città, sono nati anche nuovi servizi per il visita- tore, quali le informazioni meteorologiche e le News. Mentre le prime rendono disponibili una serie di dati disaggregati per ogni provincia italiana, le ultime offrono un valido supporto informativo di tipo generale, con tematiche adatte anche all’ambito familiare, e di tipo locale, con contributi redazionali provenienti dalla diverse zone di presenza territoriale del Gruppo. Infine, nella parte iniziale di quest’anno, @pertacity si è arricchita di due nuove sezioni di partico- lare interesse per i visitatori. Si tratta di un’area dedicata alle offerte di lavoro inserite dalle aziende presenti nel portale e che possono essere visualizzate e selezionate in base a criteri di ricerca inseri- ti dall’utente. Una seconda novità riguarda l’inserimento di un’area con speciali convenzioni e pro- mozioni offerte dalle aziende presenti a favore dei visitatori. In tal modo viene creato un ulteriore valore per la comunità di soggetti che si riconosce in @pertacity.

Nuovo Prodotto per gli Enti Pubblici A garanzia di una gestione informatizzata dei servizi di Tesoreria e Cassa, il Gruppo Credito Valtellinese continua ad offrire gratuitamente a tutti gli Enti Pubblici gestiti dalle diverse Banche del Gruppo, il Prodotto per gli Enti Pubblici, che assicura un collegamento diretto tra il servizio economico-finanziario degli Enti ed il Tesoriere. Tale Prodotto in particolare consente l’interscambio dei dati e della documentazione relativa al ser- vizio di Tesoreria, a mezzo trasmissione dei flussi telematici, a vantaggio dell’efficienza e tempesti- vità della gestione contabile dell’Ente (i flussi di mandati e reversali trasmessi nel 2002 dai 103 Enti, che utilizzano il nuovo servizio, hanno rappresentato il 32,5% dei documenti trattati), la visualizza- zione in tempo reale di tutti i dati riferiti alla situazione contabile e finanziaria e l’attivazione del sito Internet dell’Ente all’interno del portale “@pertacity”. Nel corso dell’anno 2002 il Prodotto per gli Enti Pubblici è stato implementato, con lo scopo di sod- disfare esigenze di precisione e tempestività degli Enti Pubblici. Attraverso la nuova funzione di pagamento bollette/utenze in banc@perta, a tutti i cittadini, clien- ti del Gruppo Credito Valtellinese, è infine offerta la possibilità di eseguire via Internet, oltre che il pagamento delle rette (asili nido, scuole, ecc.), delle concessioni edilizie, dei corsi extrascolastici,

32 ecc., anche degli avvisi di pagamento emessi per l’incasso delle entrate patrimoniali a favore degli Enti pubblici per i quali la banca gestisce il Servizio di Tesoreria. Nel corso del 2002 la gestione dei Servizi di Tesoreria e Cassa ha riguardato 357 Enti che hanno effettuato 750.000 operazioni relative, in particolare, a disposizioni d’incasso e pagamento per complessivi 2.370 milioni di euro. Durante l'esercizio trascorso il Gruppo Credito Valtellinese, già fortemente radicato nei territori di proprio insediamento, ha acquisito importanti Servizi di Tesoreria e Cassa, tra i quali la Provincia di Sondrio, il Comuni di Casciago, Agrate Brianza, Biassono e Acireale.

L’ attività commerciale Nell’ambito di un’evoluzione dell’offerta di servizio al Cliente, è stato avviato un progetto di revi- sione del layout delle filiali, basato su una nuova modellazione logico-fisica composto da un hardware specializzato e multifunzionale in grado di trattare in modo automatico il versamento di contante e di assegni, con accesso mediante tessera bancomat. La postazione, già attiva presso la filiale di Sondrio del Credito Valtellinese, è in via di completamento con nuove tecnologie per gesti- re automaticamente l’emissione di assegni circolari, di blocchetti di assegni di contro corrente e per operazioni di versamento/prelievo moneta. La definizione organizzativa e realizzativi vedrà lo svi- luppo nel corso del 2003 con un numero significativo di nuovi allestimenti. Particolare attenzione è stata posta all’attività commerciale nel corso dell’esercizio. È stata ampliata la gamma di prodotti e servizi offerti alla Clientela, sia con implementazioni nelle aree tradizionali di presidio sia attraverso una ricerca costante di nuovi strumenti e soluzioni in grado di soddisfare le specifiche esigenze della Clientela.

Prodotti Bancassicurazione Durante l’esercizio 2002 è stato realizzato l’ampliamento dell’offerta di prodotti di bancassicurazione, in un’ottica di completamento progressivo del ventaglio di opportunità da offrire alla clientela nel ramo assicurativo, reso possibile attraverso l’importante partnership con la partecipata Global Assicurazioni. Ai prodotti già precedentemente commercializzati nel corso dell’anno si sono affiancati: - FIN+A, una copertura assicurativa abbinata ai prodotti di finanziamento con piano di rientro programmato del Gruppo, realizzata allo scopo di rafforzare ulteriormente il grado di sicurezza associata all’accensione di mutui e finanziamenti. FIN+A si articola in tre garanzie che prevedono la copertura del finanziamento in caso di decesso o di invalidità del contraente o di incendio del fabbricato garantendo alla Banca l’estinzione del debito residuo. - Global Sicura 1, una polizza “safe unit-linked” prodotto particolarmente innovativo che presenta una forma di garanzia a scadenza del capitale investito pur in un contesto di investimento fina- lizzato al raggiungimento di buoni rendimenti nel medio termine. Le prestazioni sono collegate al valore delle quote di un fondo, che tende a legare la componente investita in azioni all’anda- mento dei mercati; non preclude dunque un’elevata redditività dell’investimento in caso di buon andamento dei mercati ma garantisce, allo stesso tempo, la restituzione del capitale inizialmente sottoscritto nel caso di scenari di riferimento meno positivi. - Global Index: cinque nuove emissioni di polizze “index-linked”, che collegano le somme sotto- scritte alla rivalutazione di un parametro finanziario di riferimento, assicurando alla scadenza contrattuale un rendimento minimo garantito e un’eventuale maggior percentuale di rivaluta- zione dell’investimento. - PF+A Global In Progress a premio unico che offre una gestione patrimoniale dinamica e con fun- zione previdenziale, finalizzata alla massimizzazione del potenziale di crescita in un arco tempo- rale di medio-lungo periodo.

33 Tra i servizi offerti alla clientela in campo assistenziale ed assicurativo, inoltre, è stata rivista la composizione della Linea Protezione Personale destinata ai titolari di rapporti di conto corrente. In particolare, la sezione “Assistenza 24” è stata ricompresa all’interno di “Protezione Globale”, le cui garanzie sono state di conseguenza ampliate.

Altri Prodotti di Raccolta Nell’ambito delle modalità di raccolta diretta più tradizionali si evidenzia un favorevole riscontro da parte della clientela verso l’articolato piano di emissione di prestiti obbligazionari delle banche del Gruppo, caratterizzati da rendimenti misti, con cedole a tasso fisso e cedole indicizzate ai principali parametri di riferimento. Nell’ambito del settore riguardante i fondi comuni d’investimento, è stata ulteriormente rafforzata la collaborazione con Julius Baer ed implementata l’offerta con l’introduzione di nuovi comparti all’interno delle quattro SICAV di riferimento (Multibond, Multicash, Multicooperation e Multistock).

Prodotti di Finanziamento Per quanto riguarda gli impieghi alla clientela, e più specificatamente i prodotti di finanziamento, all’interno della Linea Mutuofacile sono stati introdotti due nuovi prodotti, Facileuro Casa ed Euromix Casa, che rappresentano una nuova tipologia di mutui ipotecari riservati alla clientela pri- vata, destinati all’acquisto ed alla ristrutturazione della casa e realizzati in conformità ai contenuti del “Codice Europeo per i Mutui Casa”, promosso dalla Federazione Ipotecaria Europea cui aderisce l’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Il contenuto dell’Accordo riguarda, in particolare, l’informati- va precontrattuale e prevede, tra l’altro, la redazione di un prospetto informativo “personalizzato” sulla base delle esigenze e delle richieste del Cliente. Facileuro Casa prevede un tasso indicizzato all’Euribor ed una durata massima determinata in dieci anni. Euromix Casa, a tasso misto e di dura- ta stabilita fra i quattro e i dieci anni, offre al Cliente la possibilità di aumentare o diminuire fino a 24 mesi l’estensione temporale del finanziamento. Per soddisfare le esigenze di mutui con durata anche fino a 25 anni si è perseguita la strada delle collaborazioni con società partner, giungendo, in particolare, alla definizione di Europiù, prodotto realizzato in partnership con Banca UCB. All’interno dell’offerta di finanziamenti va inoltre segnalato FidoUniversità, un prestito personale collegato all’iniziativa della Fondazione Credito Valtellinese riguardante l’istituzione di un “Corso di Laurea a distanza in Scienze della Formazione Primaria” in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per quanto riguarda i finanziamenti alle aziende, Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Banca Popolare di Rho e Banca dell’Artigianato e dell’Industria hanno rinnovato le con- venzioni in essere con Regione Lombardia e Finlombarda S.p.A. a valere su due leggi regionali che prevedono forme di agevolazione di carattere finanziario in alcuni settori produttivi, ad esempio turismo (Legge 36/88) e nuova imprenditorialità in settori emergenti (Legge 1/99). Allo stesso modo, il Credito Siciliano ha perseguito la propria azione di sostegno al contesto economico di rife- rimento, anche attraverso specifiche convenzioni per l’adesione a Leggi Regionali o accordi consor- tili su scala locale, nell’ambito attività economiche isolane.

Euro Change Over Nei primi mesi del 2002 la struttura organizzativa e commerciale del Gruppo è stata impegnata nell’attività connessa all’introduzione dell’euro. Come risultato, è stata fornita un’assistenza qualifi- cata e puntuale allo scopo di agevolare la Clientela in tutte le diverse fasi del passaggio alla nuova divisa. Sotto questo profilo ricordiamo come l’assoluta adeguatezza tecnologica a supporto dell’at- tività di servizio verso la Clientela e l’adozione, fin dal 2000 di un sistema di tariffazione espresso in euro, abbiano consentito di contenere il più possibile gli aspetti di cambiamento legati al suo utiliz- zo come unità di conto.

34 Attività di corporate finance La Direzione Finanza d’Impresa di Bancaperta costituisce all’interno del Gruppo Credito Valtellinese il presidio dell’attività di Corporate Finance. L’obiettivo è offrire alla clientela Corporate del Gruppo, costituita prevalentemente da imprese di medie-piccole dimensioni sia pubbliche che private, una consulenza ampia e qualificata sulle prin- cipali esigenze di Finanza Straordinaria, consentendo loro la possibilità di accedere a servizi ad alto valore aggiunto, normalmente riservati ad imprese di maggiori dimensioni. Nell’ambito dei servizi offerti, un know-how particolare è stato sviluppato nella strutturazione di finanziamenti a sostegno di operazioni di acquisizione (Acquisition Financing) nonché di progetto (Project Financing), fornendo al cliente supporto consulenziale nella definizione della leva finanzia- ria sostenibile, della struttura societaria più efficiente e di una forma contrattuale adeguata che favorisca la bancabilità dell’operazione. Bancaperta inoltre assiste i propri clienti in tutte le operazioni che comportano cambiamenti nella struttura societaria dell’impresa, favorendo il passaggio di quote azionarie, anche nell’ambito di problematiche inerenti il ricambio generazionale, o ricercando partners finanziari/industriali dispo- sti ad investire capitale di rischio, a sostegno dello sviluppo. Nel presidio dell’attività di Finanza d’Impresa, oltre al team di specialisti interni, Bancaperta può contare anche su un network di collaborazioni esterne, che consentono di offrire alla clientela una risposta adeguata a qualsiasi tipo di esigenza.

Gestioni Patrimoniali di Bancaperta Nel corso del 2002 Bancaperta, per il terzo anno consecutivo, si è affermata, a livello internaziona- le, per l’attività di advisor per il Gruppo bancario Credito Valtellinese svolta a favore del fondo Italian Stock Fund appartenente alle Sicav Julius Baer Multicooperation. Il Fondo, in base alle indi- cazioni d’investimento fornite, ha raggiunto un risultato migliore sia del suo benchmark sia di tutti gli altri fondi appartenenti al suo stesso comparto. Questo importante riconoscimento conferma ulteriormente l’elevato livello di professionalità rag- giunto dal team di esperti che hanno collaborato, con le loro indicazioni d’investimento, alla gestione del fondo.

Scudo fiscale Nel corso del primo semestre 2002 sono state particolarmente intense le attività connesse al D.L. 350/2001, noto come “scudo fiscale”, provvedimento normativo che ha consentito il rimpatrio e la regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero. L’offerta non si è limitata solo all’attività di asset management e allocation dei capitali regolariz- zati ma, integrando la riservatezza del servizio con specifiche opzioni messe a disposizione dalla “linea banc@perta”, ha permesso alla Clientela un monitoraggio puntuale delle proprie posizioni. Grazie al know-how acquisito da Bancaperta in questo ambito, la Clientela ha beneficiato della massima riservatezza, in conformità alla normativa, e professionalità nella gestione delle posizio- ni alimentate da attività rimpatriate. Ulteriore peculiarità che ha caratterizzato l’offerta di Bancaperta è stata la possibilità per la Clientela, grazie agli accordi stipulati tra Bancaperta ed i principali gestori finanziari mondiali, in particolare Julius Baer, di beneficiare della possibilità di conservare l’attività di asset management dei capitali rimpatriati presso il proprio gestore di fiducia estero attraverso apposite linee multigestore. Si prevede che tale attività di rimpatrio dei capitali detenuti all’estero proseguirà anche per il primo semestre 2003 a seguito del D.L. 282/2002, che prevede la possibilità di estendere anche alle persone giuridiche il ricorso allo “Scudo Fiscale”.

35 Programma di emissione Euro Medium Term Notes Nel corso del 2002 è stata avviata l’attività, conclusasi nel mese di gennaio 2003, per la realiz- zazione di un programma di emissione di “Euro Medium Term Notes” (EMTN), Il programma darà accesso al mercato internazionale dei capitali ed è volto a consentire una politica di finanzia- mento basata su criteri di efficienza e flessibilità assicurando idonee condizioni di equilibrio nella struttura dell’attivo e del passivo. Il programma di EMTN del Gruppo vede come emittenti il Credito Valtellinese, il Credito Artigiano e Bancaperta, per un ammontare complessivo delle emissioni pari ad 1 miliardo di euro.

Riscossione di tributi e contributi Il Gruppo Credito Valtellinese oltre a svolgere il servizio di incasso dei tributi e contributi presso tutti gli sportelli dislocati sul territorio, offre ai propri clienti/contribuenti, tramite la linea banc@perta, la possibilità di effettuare i versamenti on line delle deleghe Modello F24, con eviden- ti benefici in termini di rapidità, riservatezza, efficacia ed efficienza, evitando di doversi recare presso gli sportelli bancari. Nel corso dell’anno 2002 è stata in particolare attivata la funzione di invio deleghe F24 tramite file, grazie alla quale i professionisti, i centri di assistenza fiscale, le associazioni di categoria e gli altri intermediari abilitati possono trasmettere on line un flusso telematico contenente le deleghe rila- sciate dai contribuenti, nei cui confronti prestano la propria attività professionale. Le banche del Gruppo hanno inoltre aderito al nuovo servizio di pagamento F24 Remote Banking – Corporate Banking Interbancario.

Il presidio dei rischi Il Gruppo bancario Credito Valtellinese adotta un approccio integrato alla gestione dei rischi di mercato, di credito ed operativi secondo le migliori pratiche definite dall’industria bancaria. Dal punto di vista organizzativo-funzionale il sistema di gestione dei rischi si articola in una strut- tura centralizzata con compiti di indirizzo e coordinamento (Servizio Risk Management di Deltas) e in unità organizzative con funzioni di controllo operativo collocate presso le società di finanza spe- cializzata (Direzione Risk Management di Bancaperta; Direzione Rischio di Credito della Cassa San Giacomo) o presso Deltas (Direzione Auditing di Gruppo). La distinzione di competenze consente, da un lato, di disporre di un unico punto di contatto nei confronti degli interlocutori interni (strutture gestionali, auditing, top management, Consigli di Amministrazione e Collegi sindacali, …) ed esterni (Autorità di vigilanza, società di revisione, società di rating, consulenti, fornitori,…) e accrescere il livello di coordinamento nella realizzazione di pro- getti complessi (ad esempio l’assunzione delle iniziative appropriate in vista della revisione dell’Accordo di Basilea); d’altro lato, essa permette la focalizzazione delle unità di controllo, che in qualità di utenti collaborano alla definizione dei modelli, sulle problematiche riguardanti l’alimen- tazione e il funzionamento degli strumenti di misurazione, la verifica della loro affidabilità, l’ indi- viduazione degli interventi migliorativi e l’adeguamento a nuove esigenze operative.

Rischio di credito Nel corso dell’esercizio 2002 sono stati realizzati rilevanti cambiamenti organizzativi miranti a migliorare la gestione del rischio di credito a livello di Gruppo. Infatti, la Cassa San Giacomo ha assunto una nuova mission trasformandosi in una società specializzata nell’area del presidio e monitoraggio del rischio di credito e di gestione dei crediti problematici per conto di tutte le ban- che del Gruppo. La nuova realtà ha il compito di coordinare il processo di assunzione del rischio ed

36 il monitoraggio e la gestione dei crediti “vivi”, di fornire la consulenza continua ed unitaria per tutte le società del Gruppo e definire modelli di crediti scoring e di rating al fine di uniformare la valutazione del rischio assunto e da assumere. Altra area importante è rappresentata dalla gestione accentrata del contenzioso del credito. A questo proposito, per consentire una più agevole gestione amministrativa delle posizioni in contenzioso, è stato avviato il Progetto W-PEC (Pratica Elettronica Contenzioso su web) con l’obiettivo di revisionare, implementare ed attivare in ambiente web la procedura di gestione amministrativa delle posizioni in contenzioso. Inoltre, con modalità WEB sono ora consultabili la Centrale Rischi Bankitalia, la Centrale Rischi gestita dalla S.I.A. relativa al sistema centralizzato di rilevazione dei rischi di importo contenuto, e la banca dati del credito al consumo gestito dalla società CRIF. Per quest’ultima tipologia di finanziamenti è possibile gestire on-line l’intero processo di accettazione e valutazione delle richieste di credito. Infine, sono in corso le attività necessarie a consentire al Gruppo di dotarsi di un sistema di rating interni al fine di migliorare le capacità di allocazione del credito, oltre che di ottemperare alle disposizioni in fase di definizione in sede internazionale.

Rischio di mercato Il conseguimento dell’obiettivo strategico di limitazione della variabilità dei risultati attesi nell’Area Finanza è stato efficacemente supportato dal puntuale e rigoroso monitoraggio dei rischi di merca- to mediante strumenti collaudati ed affidabili. All’inizio dell’anno sono stati completati i test delle procedure di calcolo del Value at Risk (VaR) secondo l’approccio varianze – covarianze. Nel corso dell’esercizio l’applicazione del metodo anali- tico è stata gradualmente estesa ai diversi portafogli delle banche del Gruppo ed ha costituito un imprescindibile riferimento per la quotidiana attività delle unità operative. Per strumenti finanziari specifici, per i quali l’approccio varianze – covarianze non è stato ritenuto appropriato dal punto di vista metodologico, anche sulla scorta di un parere scientifico apposita- mente commissionato, si è fatto ricorso al metodo della simulazione storica. Le risultanze delle misurazioni quotidiane, effettuate con un orizzonte temporale di 10 giorni lavo- rativi e un intervallo di confidenza del 99%, sono state periodicamente sottoposte ai Consigli di Amministrazione, che ne hanno verificato la coerenza con gli obiettivi gestionali perseguiti. Nell’anno è inoltre proseguita l’attività volta a dotare il Gruppo di più accurati strumenti per la gestione integrata dell’attivo e del passivo (Asset and Liability Management), finalizzati a valutare l’effetto di varia- zioni dei tassi di interesse sui flussi di cassa e sul valore delle poste di bilancio sensibili al rischio di tasso.

Rischio operativo Le diverse tipologie di rischi operativi sono presidiate dalla Direzione Auditing di Deltas, che verifica su base continuativa la rispondenza dell’unitario Sistema dei Controlli Interni ai prescritti requisiti di funzionalità, efficacia ed efficienza; accerta - direttamente o attraverso i Servizi Ispettorato che operano a distanza o in loco - la puntuale osservanza della normativa interna ed esterna e collabo- ra al continuo miglioramento dei diversi aspetti dell’attività aziendale. In corso d’anno è stata realizzata di un’apposita procedura in ambiente Web che ha costituito un effi- cace supporto alle fasi di preparazione, formalizzazione e controllo del processo decisionale sia degli Organi Istituzionali (CdA, Comitati Esecutivi, Comitati di Gruppo), sia degli Organi individuali, coerente- mente con la struttura dei poteri delegati e le disposizioni in materia di processi decisionali di Gruppo. La revisione dell’impianto contabile ha accresciuto l’omogeneità nella rilevazione e rappresentazio- ne dei fatti gestionali. Il sistema assicura così la massima coerenza delle informazioni contabili, il controllo delle stesse sin dal momento di creazione, e la totale uniformità di comportamento da parte di tutte le società del Gruppo.

37 Il Sistema dei Controlli Interni è stato inoltre rafforzato in corso d’anno con numerosi interventi di carattere normativo, organizzativo, procedurale e tecnico-operativo. Particolare cura viene rivolta al presidio – assicurato unitariamente dal Servizio Auditing Qualità di Bankadati - dei rischi relativi ai sistemi informativi. In tal senso si sono sviluppati efficace- mente gli interventi in ordine alle procedure di sicurezza per prevenire le conseguenze di eventi catastrofici (disaster recovery), e nello stesso tempo sono state adottate specifiche soluzioni per evitare intrusioni dalla rete Internet. Attività specifiche sono state intraprese per pervenire all’adozione di modelli di misurazione dei rischi operativi in piena conformità con i principi in fase di definizione da parte del Comitato di Basilea; in tale prospettiva la Capogruppo ha aderito, già nella fase di avvio, all’iniziativa promossa dall’ABI per la realizzazione di un Data Base delle Perdite Operative (DIPO). In vista dell’adozione del metodo standard per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi è stata effettuata, con il supporto di una primaria società di consulenza, la mappatura delle attività aziendali al fine di ricondurle alle tipologie (business lines) previste dal Nuovo Accordo di Basilea.

Fondazione Gruppo Credito Valtellinese

Nel gennaio 2002 la Fondazione si è trasformata da regionale a nazionale ed ha assunto la denomi- nazione di Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. E’ stata attuata in tal modo la previsione espressa dal Piano Strategico di Gruppo di estendere l’o- peratività di promozione socio-culturale a favore di tutti i territori (Lombardia, Toscana, Lazio e Sicilia) in cui operano le Banche territoriali del Gruppo. L’attività della Fondazione nel 2002 si è fortemente concentrata nella promozione di iniziative di elevato valore sociale per la crescita delle risorse umane del territorio. In particolare è stato aperto il Quadrivio, Centro di Orientamento ai Mestieri e alle Professioni della provincia di Sondrio (nodo della rete della “Città dei Mestieri e delle Professioni” di Milano) la cui attività è rivolta ad erogare in forma gratuita servizi di informazione e consulenza riguardo il percorso formativo post-diploma. Il Centro ha iniziato la sua attività nel giugno 2002 proponendo i propri servizi di consulenza per- sonalizzata su due poli distinti: conoscere le professioni e scegliere una formazione. Si è in tal modo corrisposto all’esigenza fortemente sentita dal territorio valtellinese di offrire un sup- porto di orientamento valido ed efficace per i giovani che si affacciano al momento decisivo delle scelte di crescita e realizzazione personale e di inserimento nel mondo produttivo e nella società. Inoltre, in stretta collaborazione con l’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, è stato attivato, presso il Centro di Formazione Credito Valtellinese di Tresivio, un Corso di Laurea a distanza per la formazione di insegnanti della scuola materna ed elementare primaria che ha raccolto l’adesione di 40 iscritti. Molte altre iniziative sulla base del collaudato modello di formazione a distanza potranno realizzar- si con l'obiettivo di garantire alle risorse del territorio livelli di formazione professionale e manage- riale elevati, con grande beneficio per la crescita culturale e sociale della Valtellina e dei valtellinesi. Da questo punto di vista é giustificato dire che questa realizzazione segna una svolta radicale aprendo una direzione nuova di sviluppo. In questa direzione la Fondazione si fa carico della mis- sione di banca cooperativa della Capogruppo Credito Valtellinese, che si comunica a tutto il Gruppo, di operare per la crescita economica, sociale e culturale di tutti i territori nei quali siamo presenti, svolgendo anche una funzione di sussidiarietà rispetto alle Istituzioni, che non si sovrap- pone, ma si affianca in modo sinergico alle loro competenze e funzioni. Oltre a questi importanti progetti la Fondazione ha mantenuto l’impegno nella promozione di attività cul- turali attraverso la realizzazione di mostre presso la Galleria Palazzo Sertoli di Sondrio e la pubblicazione di opere editoriali, arricchendo la collana socio-economica di due volumi sui temi del non profit e dei sistemi

38 di produzione locali nell’economia globale con particolare riferimento all’esperienza delle imprese siciliane. Inoltre, nell’ambito della funzione rivolta alla valorizzazione della storia e della cultura del territo- rio valtellinese, ha organizzato, su incarico della Direzione dell’Ufficio Scolastico provinciale, un Corso di aggiornamento sulla storia della Valtellina dal titolo “La Valtellina crocevia dell’Europa” al quale hanno partecipato una settantina di docenti di scuole di ogni ordine e grado. Per quanto concerne l’attività benefica la Fondazione, avendo particolare attenzione alla tutela dei valori della cooperazione e della solidarietà, ha continuato il sostegno al Corso di formazione psicologica per operatori sociali e del volontariato organizzato dalla Caritas Diocesana, oltre ai contributi elargiti a favore di associazioni, enti ed istituzioni presenti nelle diverse aree territoriali dove operano le Banche del Gruppo.

Prevedibile andamento della gestione

Il Credito Siciliano per dimensioni e struttura è una banca di primaria importanza nell’ambito del sistema creditizio regionale. La diffusa presenza nel territorio congiuntamente alla sua solidità patrimoniale e all’efficienza operativa rappresentano risorse sufficienti per il superamento delle inevitabili difficoltà connesse alla nascita di un unico organismo dall’aggregazione di più banche, e consentono di puntare rapidamente al raggiungimento di una efficace affermazione nel contesto socioeconomico siciliano e di un sostanziale recupero di redditività. Gli obiettivi di crescita per l’esercizio 2003 si basano su politiche gestionali orientate verso il consisten- te incremento dei volumi di intermediazione e il miglioramento della qualità del credito; ciò anche in forza dei vantaggi sinergici derivanti dall’interazione con le società del Gruppo di appartenenza. Circa l’andamento dei principali aggregati patrimoniali prevediamo: sia la riconferma della soddisfa- cente performance di crescita della raccolta indiretta con il collocamento di più alte quote di pro- dotti di bancassicurazione e di gestioni patrimoniali; sia, e soprattutto, un rilevante incremento degli impieghi alla clientela, anche in considerazione del notevole attivo della posizione interbancaria netta, che costituisce sufficiente liquidità a sostegno dell’impulso da dare all’attività creditizia. Da ciò si attendono concreti effetti positivi sia sul margine d’interesse sia sul margine di interme- diazione complessivo, che dovrebbe beneficiare anche dalla conferma dei profitti da operazioni finanziarie e dei ricavi sui servizi. In ragione di tali effetti e dell’ulteriore miglioramento della qualità degli impieghi, si prevede un significativo recupero della redditività netta.

Proposta di destinazione dell’ utile netto

Come dettagliatamente esposto nella Nota Integrativa sono stati effettuati gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni necessarie in conformità alla normativa civilistica e nel rispetto dei principi contabili. Il bilancio è stato certificato dalla società di revisione Deloitte & Touche, la cui relazione, deposita- ta agli atti, è riportata in copia all'interno del presente fascicolo. L'utile netto ammonta a 14.361,24 euro. In conformità a quanto disposto dalla normativa e dallo statuto sociale, Vi proponiamo di destinarlo interamente alla Riserva statutaria. Inoltre proponiamo di imputare alla Riserva statutaria la perdita dell’esercizio 2001 pari a euro 727.439,00 nonché l’utile netto di esercizi precedenti pari a euro 2.344,74.

39 Ringraziamenti

In conclusione, desideriamo porgere un sincero ringraziamento a tutti coloro che con qualificato impegno si sono adoperati per il raggiungimento dei risultati ottenuti nell’esercizio. Porgiamo deferenti saluti al Presidente della Regione ed all'Assessore Regionale al Bilancio e Finanze, nonché ai Superiori Organi della Vigilanza. Un saluto particolare rivolgiamo al dott. Sebastiano Frixa, Direttore della Filiale di Catania della Banca d'Italia e al dott. Emanuele Pluchino, Direttore della Filiale di Palermo. A loro ed agli altri Direttori delle Filiali delle province in cui opera la Banca un sentito ringraziamento per l'attenzione con cui hanno seguito il nostro operato. All'Associazione Bancaria Italiana, all'Istituto Centrale delle Banche Popolari S.p.A., ad Euros S.p.A. ed a tutte le altre società partecipate esprimiamo un grato saluto per la cortese disponibilità sem- pre riservataci. Salutiamo il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, la Direzione Generale del Credito Valtellinese e del Credito Artigiano nonché di tutte le altre società del Gruppo, con i quali sono stati sempre intrattenuti rapporti di proficua e cordiale collaborazione. Infine rivolgiamo sentimenti di particolare gratitudine e apprezzamento all’Amministratore Delegato, rag. Carlo Negrini, al Direttore Generale, dott. Francesco Giacobbi, ed agli altri componenti della Direzione per l'intenso impegno profuso nella guida e nella direzione dell'intera struttura. Inoltre rin- graziamo i Dirigenti, i Quadri direttivi e tutto il Personale della Banca per l’apporto di professionalità e di dedizione attraverso cui è stato possibile conseguire i traguardi gestionali che sono stati illustrati.

40 IL CONTESTO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO

Scenario internazionale e nazionale*

Dopo il drastico rallentamento dell'economia mondiale iniziato nella prima metà del 2001 ed enfatiz- zato dai tragici eventi dell'11 settembre di quell'anno, il 2002 è stato caratterizzato da un lieve recu- pero del tasso di crescita del PIL mondiale che è passato dall'1,9% del 2001 al 2,3% del 2002(1). La pur modesta inversione di tendenza è significativa se la si confronta con le previsioni di inizio anno, che prospettavano per il 2002 un orizzonte, caratterizzato dal pericolo di un intensificarsi di fenomeni recessivi nelle aree guida dell'economia mondiale, che poteva condurre secondo alcuni ad un ulteriore peggioramento della situazione e alla recessione globale. La nostra previsione dello scorso anno era più ottimista della media, ma i fatti non ci hanno smentito. Possiamo ricordare, ad esempio, che nel dicembre 2001 l'OCSE prevedeva per il 2002 una crescita del PIL per l'insieme dei suoi paesi membri dell'1% a fronte dell'1,5% effettivo, dello 0,7% per gli USA contro il 2,3%, del -1% per il Giappone contro il -0,7%. Nel quadro globale la più significativa revisione verso il basso rispetto alle previsioni di un anno fa riguarda purtroppo l'Unione Europea che, sempre riferendoci ai dati OCSE, ha fatto registrare un incremento del PIL limitato allo 0,9%, a fronte di una previsione dell'1,5%. Uno dei fenomeni più caratterizzanti dell'anno appena trascorso è stata la prosecuzione della forte caduta dei corsi azionari che già aveva interessato il 2001. Nel 2002, nonostante una timida ripresa di natura essenzialmente tecnica nei primi mesi dell'anno, l'indice MSCI, che sintetizza l'andamento dei mercati azionari a livello mondiale, ha perso un ulteriore 20%, portando la sua riduzione al massimo storico, a circa il 50%(2). Complessivamente la caduta dei mercati azionari degli ultimi tre anni è stata quindi una delle più consistenti della storia. Le sue cause devono certamente essere individuate negli eccessi di euforia precedenti che hanno determinato sproporzioni a volte macro- scopiche, come nel caso di molte società della cosiddetta new economy, tra quotazioni azionarie e profitti, con rapporti quotazione/rendimenti ben al di sopra delle medie storiche. Il clima di relativa sfiducia che caratterizzava già da qualche tempo i mercati azionari è stato ulteriormente appesan- tito nel corso del 2002 da una serie di scandali finanziari, soprattutto negli USA. Un crollo di tali proporzioni poteva avere conseguenze ben più gravi di quelle finora verificatesi, provocando fallimenti o gravi sofferenze nel settore bancario e degli intermediari finanziari, con rilevanti rischi di contagio e di una conseguente crisi strutturale che poteva propagarsi dal sistema finanziario a quello reale. Questo scenario non si è verificato e da ciò si possono trarre segnali confortanti di tenuta del sistema economico-finanziario globale. E' opinione condivisa che la cadu- ta dei corsi azionari sia terminata e che si prospetti un periodo di oscillazioni attorno ai valori attuali fintanto che la ripresa della crescita non abbia preso consistenza a livello globale. Tuttavia, non si può escludere che quanto avvenuto ai mercati finanziari negli anni appena trascorsi abbia significative ripercussioni sugli aggregati macroeconomici e in particolare sulla crescita del PIL ancora per tutto il 2003. Tali ripercussioni potrebbero materializzarsi attraverso aggiustamenti nella spesa di famiglie e imprese che, come spesso accade, potrebbero aver luogo con ritardo. In alcuni

* A cura del Comitato Scientifico del Gruppo Credito Valtellinese. (1) Prometeia, Rapporto di Previsione, dicembre 2002. (2) The Economist, 19 Dicembre 2002. 41 importanti paesi, in particolare negli USA e nel Regno Unito, i consumi hanno continuato a crescere nel 2002 a tassi superiori a quelli del PIL (3,1% per gli USA e 3,6% per il Regno Unito secondo l'OCSE)(3); secondo un'interpretazione condivisa da molti questa sarebbe una conseguenza dell'au- mento dei prezzi degli immobili e delle connesse possibilità di rifinanziamento dei mutui immobi- liari. Se tale interpretazione fosse corretta l'effetto negativo della caduta dei corsi azionari sulla spesa delle famiglie sarebbe stato solo posticipato. Le prospettive di ripresa a medio termine dell'e- conomia mondiale dovrebbero sostenere, in un contesto di ritrovata stabilità dei mercati, una ripre- sa degli investimenti, ma tale ripresa non è certo che giunga in tempo per compensare la possibile contrazione dei consumi. Dunque, in una fase come l’attuale di relativa debolezza, la crescita richiede di essere sostenuta da opportune misure di politica monetaria e fiscale. Sul primo versante, durante il 2002 la Federal Reserve ha mostrato, dopo i decisi interventi del 2001, una chiara disponibilità a sostenere l'attività economica con una politica accomodante, portando nello scorso novembre il tasso di interesse sui Fed Funds all’1,25%. La BCE si è mossa invece con maggiore, forse eccessiva, prudenza intervenen- do soltanto a dicembre con una riduzione del tasso di riferimento al 2,75%. Sul versante della poli- tica fiscale, la considerevole riduzione del carico fiscale disposta negli USA e l'operare degli stabiliz- zatori automatici nelle economie europee possono garantire una opportuna intonazione anti-cicli- ca; tuttavia gli obiettivi dell'aggiustamento congiunturale si contrappongono con le necessità di garantire la sostenibilità di lungo periodo in termini di equilibrio dei bilanci pubblici. Questi ultimi, nella maggior parte dei paesi OCSE, sono già oggi, ma ancor più saranno nei prossimi anni, messi in sofferenza e non sembrano consentire, in assenza di riforme strutturali, particolari margini di manovra per la politica fiscale. Un ulteriore elemento caratterizzante l'attuale situazione sono le grandi differenze, illustrate nella tabella seguente, tra i tassi di crescita dei tre principali "motori" dell'economia mondiale: USA, Europa e Giappone.

Prodotto Interno Lordo Tasso di disoccupazione Inflazione Variazione percentuale Percentuale sulla forza lavoro Variazione percentuale 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 Stati Uniti 0,3 2,3 2,6 4,8 5,8 6,0 2,8 1,6 1,9 Giappone -0,3 -0,7 0,8 5,0 5,5 5,6 -0,7 -1,1 -1,1 Area Euro 1,5 0,8 1,8 8,0 8,3 8,5 2,5 2,4 2,2 Unione Europea 1,6 0,9 1,9 7,3 7,6 7,8 2,3 2,4 2,0 Totale OECD 0,7 1,5 2,2 6,4 6,8 6,9 2,9 2,2 1,8

(a) Deflattore del PIL Fonte: OCSE, Economic Outlook n.72 Dicembre 2002, Annex tab.1, 14, 19

Come si evince dai dati riportati nel confronto tra USA ed Europa, il differenziale di crescita si riflette anche nel permanere di un consistente divario nei tassi di disoccupazione. Sulla situazione dell'Europa e degli USA si è in parte già detto e in parte torneremo più avanti, mentre ci sofferme- remo ora a considerare l'economia giapponese.

(3) OCSE, Economic Outlook n.72, dicembre 2002, Annex Tab.3.

42 Il Giappone, anche per il 2002, non ha saputo uscire dalla fase recessiva che lo caratterizza ormai da alcuni anni. L’incremento del tasso di disoccupazione e il tasso di inflazione negativo risultano particolarmente allarmanti per un sistema nel quale l'indebitamento di molti soggetti è consistente. A partire dal terzo trimestre c'è stato qualche segnale di ripresa che però è fortemente penalizzata dal permanere di una notevole debolezza della domanda interna, in particolare dai consumi delle famiglie. Le esportazioni verso gli altri paesi asiatici attenuano solo in parte, in questo contesto, la debolezza della domanda delle famiglie. In tale situazione permane la sostanziale inefficacia della politica monetaria espansiva, mentre le nuove misure di politica fiscale annunciate peggiorano una già non rosea situazione della finanza pubblica, caratterizzata da un disavanzo in percentuale sul PIL che ammonta e probabilmente si manterrà nei prossimi anni attorno al 7%. Si evidenzia che la divergenza tra i tassi di crescita di USA, Europa e Giappone non ha natura con- giunturale, quindi non può essere spiegata con una mancanza di sincronia nei cicli economici, ma ha invece radici strutturali, come è evidenziato dal confronto tra i tassi di crescita del PIL potenziale.

PIL potenziale Variazione percentuale Media 1991-00 2001 2002 2003 Stati Uniti 3,1 3,2 3,0 2,9 Giappone 1,5 1,1 0,8 0,7 Area Euro 2,1 2,2 2,1 2,0 Unione Europea 2,2 2,3 2,1 2,0 Totale OCSE 2,5 2,5 2,3 2,3

Fonte: OCSE, Economic Outlook n.72, Annex tab. dicembre 2002

Fin dall'ultima decade dello scorso secolo, e poi nel triennio 2001-2003, il PIL potenziale degli USA è cresciuto a tassi più che doppi rispetto a quello giapponese e di circa il 50% superiori rispetto a quelli europei. Sembra quindi si possa individuare la tendenza ad una divergenza strutturale, che potrà essere corretta solo con incisivi interventi di riforma relativi soprattutto al sistema bancario per il Giappone, al funzionamento del mercato del lavoro e ai tassi di partecipazione alla forza lavoro in Europa. La previsione per il 2003 non può non tener conto della possibilità di un protrarsi di una fase di aggiustamento successiva alla caduta dei corsi azionari, nella quale le riforme strutturali, ancora in discussione in Europa e in Giappone, non potranno avere effetti significativi. La debolezza della crescita a livello globale potrebbe accentuarsi se l'attuale incertezza nel quadro geo-politico e geo- strategico si risolvesse in una guerra all'Iraq entro i primi mesi dell'anno. Tuttavia, i segnali di risve- glio dell'attività economica, che incominciano a manifestarsi, pur se ad intermittenza, soprattutto negli USA, fanno ritenere che si possa escludere una ricaduta nella recessione. La ripresa richiederà però tempi medio-lunghi ed è improbabile che si manifesti in misura significativa prima degli ulti- mi mesi del 2003, con tassi di crescita che, comunque, difficilmente replicheranno quelli della seconda metà degli anni '90. Per i prossimi anni sembra improbabile che gli USA possano essere sostituiti nel ruolo di traino dell'economia mondiale, ruolo che hanno rivestito nell’ultimo decen- nio, almeno fino a quando gli altri principali soggetti dell'economia globale non avranno affrontato con decisione la sfida delle riforme strutturali. Quindi, a livello globale, molto dipenderà ancora da ciò che accadrà all'economia statunitense. Passiamo a considerare le aree geo-economiche non appartenenti all'OCSE, il cui tasso di crescita complessivo è passato dal 2,9% del 2001 al 3,2% nel 2002, con notevoli differenze tra i diversi paesi(4). Le principali economie asiatiche sono cresciute a tassi elevati. In particolare, la somma delle

(4) Prometeia, Rapporto di Previsione, dicembre 2002.

43 economie di Cina e subcontinente indiano ha raggiunto il 7,1% a fronte del già elevato 5,9% del 2001; inoltre i sette paesi del Pacifico sono tornati a crescere parecchio, raggiungendo un tasso del 4,2%, con qualche cedimento negli indicatori relativi alla produzione solo per Corea, Singapore e Taiwan; la situazione dell'America Latina è stata caratterizzata dalla grave crisi economico-finan- ziaria dell'Argentina, costretta a dichiarare l'incapacità di rimborsare il debito pubblico in scadenza, e dalle gravi difficoltà politiche oltre che economiche del Venezuela. L'andamento negativo in que- sti due paesi, associato all’incertezza dell'economia brasiliana, ha destabilizzato le economie dell'in- tera regione, che ha complessivamente registrato una riduzione del PIL pari al 3,4%. Negli ultimi mesi dell'anno si sono avuti segnali di una certa stabilizzazione dell'area, ma la situazione di Argentina e Venezuela resta critica. La crescita delle economie africane non mediterranee è passata nel complesso dal 2% del 2001 al 2,2% del 2002, ma dietro questa aggregazione si celano in realtà situazioni molto diverse e in molti casi estreme rispetto allo scenario globale. L'Europa centro-orientale è stata caratterizzata da tassi di crescita medio-elevati. In particolare, il PIL della Federazione Russa è cresciuto di circa il 4%, sostenuto dai consumi interni, nonostante non sia stato risolto il problema dell'inflazione che nel 2002 è stata pari al 17,8%; i quattro paesi dell'Europa centrale ex-comunisti ora membri dell'OCSE, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Ungheria, sono cresciuti complessivamente del 2%, cioè più del doppio dell'Unione Europea, con punte di spicco per la Repubblica Slovacca (4,1%) e l’Ungheria (3,1%)(5). A completamento dell'analisi relativa allo scenario globale ci sembra opportuno proporre tre ulte- riori considerazioni. La prima riguarda la dinamica del commercio internazionale che nel 2001 subì un drastico arresto in conseguenza della fase recessiva, e degli attacchi terroristici dell'11 settembre. Nel 2002 la sua crescita è ripresa, raggiungendo il 2%, sebbene a tassi inferiori rispetto a quelli raggiunti in prece- denza. Secondo le previsioni di Prometeia la ripresa dell'economia globale e il ritorno a condizioni di relativa normalità dei mercati finanziari dovrebbero consentire di raggiungere nuovamente tassi attorno al 7-8% a partire dal 2004. La seconda considerazione riguarda il prezzo del petrolio, che a partire da marzo 2002 è cresciuto sensibilmente soprattutto come conseguenza delle tensioni geopolitiche internazionali e del profi- larsi di un conflitto con l'Iraq. A tale situazione si è aggiunta la crisi politica in Venezuela, paese tra i maggiori esportatori di petrolio, con una capacità produttiva paragonabile a quella di Iraq e Iran. Nonostante il superamento delle quote da parte dei paesi Opec e il conseguente allentamento delle tensioni sui mercati nel novembre 2002, il prezzo del greggio a fine anno è risultato superiore di circa il 70% rispetto al dicembre 2001, attestandosi ben al di sopra dei 30 dollari per barile. Le pro- spettive per i primi mesi del 2003 non sembrano rendere probabile una discesa del prezzo almeno fino a quando le tensioni geopolitiche non si saranno risolte, con un ulteriore incremento previsto - almeno nel breve periodo - nel caso di una guerra all'Iraq. Tuttavia le serie storiche del prezzo del petrolio evidenziano come a forti rialzi siano spesso seguite sensibili riduzioni. Secondo un recente studio del Centre for Strategic and International Studies dell'Università di Yale, nel caso di una riso- luzione non troppo traumatica della crisi irachena il prezzo potrebbe ritornare su livelli più normali, attorno ai 22-24 dollari per barile, già entro la fine del 2003. L'impatto di un elevato prezzo del petrolio è potenzialmente elevato sulle economie di molti paesi dell'area Euro per la loro dipenden- za da tale fonte energetica. Tuttavia, il rafforzamento del tasso di cambio dell'Euro nei confronti del Dollaro, che ha avuto luogo durante il 2002 e sembra continuare nel 2003, attenua sensibil- mente tali effetti negativi.

(5) Ibidem.

44 La terza considerazione riguarda per l’appunto il tasso di cambio Dollaro-Euro. Durante il 2002 il tasso di cambio del Dollaro si è indebolito in concomitanza con un rafforzamento dell'Euro, la cui quotazione ha raggiunto a fine dicembre 1,0487 dollari con un incremento annuo superiore al 17%(6). Tale andamento sembra dipendere, da un lato, dal differenziale nei tassi ufficiali di interesse tra USA e area Euro, dall'altro, dal consolidarsi della posizione della moneta europea sui mercati internazionali come valuta di riserva. Il relativo indebolimento del dollaro non sembra avere avuto effetti significativi sul persistente deficit commerciale USA.

Lo scenario della UEM e della UE

Si è già evidenziato come nel 2002 le economie della UE e della UEM siano state quelle che hanno maggiormente deluso rispetto alle aspettative di crescita e come ci siano segni evidenti della pre- senza di limiti strutturali e non di una semplice debolezza ciclica. Questo porta anche ad essere prudenti, in assenza di interventi strutturali di riforma, circa le possibilità di una ripresa robusta sull'onda del previsto miglioramento della crescita a livello internazionale. La debole crescita di Germania e Italia è legata alla loro rigidità strutturale, ma dipende anche dai carichi dell'integrazione dei Lander orientali per la Germania e dell’elevato debito pubblico per l’Italia. In realtà l'osservazione dei dati riportati nella tabella sembra evidenziare che il problema sia comune ad altri paesi come ad esempio la Francia, anch'essa caratterizzata da un tasso di crescita per il 2002 al di sotto dell'1%. L'unica eccezione tra i grandi paesi dell'UEM è la Spagna, che in un anno non favorevole per il contesto internazionale è cresciuta del 2%. Oltre alla crescita debole, l'altro grave e connesso problema dell'UEM è la disoccupazione, che nel 2002 è cresciuta nella maggior parte dei paesi, con l'importante eccezione dell'Italia.

Prodotto Interno Lordo Tasso di disoccupazione Inflazione Variazione percentuale Percentuale sulla forza lavoro Variazione percentuale 2001 2002 2003 2001 2002 2003 2001 2002 2003 Germania 0,7 0,3 1,0 7,8 8,2 8,2 2,4 1,3 0,7 Francia 1,8 0,9 1,9 8,5 8,7 8,7 1,8 1,9 1,4 Italia 1,8 0,4 1,4 9,6* 9,2* 9,2* 2,7 2,5 2,2 Spagna 2,7 2,0 2,4 10,6 11,5 11,2 3,7 3,6 3,0 Uem (12 paesi) 1,4 0,7 1,5 8,0 8,3 8,2 2,7 2,2 1,6 Regno Unito 1,9 1,5 2,2 5,0 5,2 5,0 1,2 1,3 2,0 Ue (15 paesi) 1,6 0,8 1,6 7,3* 7.6* 7,8* 2,4 2,0 1,5

Fonte: Prometeia, Rapporto di Previsione, dicembre 2002, tab. 2.4 p.23 e seguenti; OCSE Economic Outlook n.72, Annex tab.14, dicembre 2002.

Un discorso a parte merita il Regno Unito, la cui diversità nei confronti degli altri grandi paesi europei non si limita certo alla non appartenenza all'UEM, ma riguarda caratteristiche strutturali, quali la libe- ralizzazione e la flessibilità dei mercati, realizzate da riforme avviate ormai quasi un ventennio fa. L'unico elemento di conforto a livello UEM è la riduzione del tasso di inflazione, che, pur abbastanza asimmetrica tra paesi, ha dato e potrebbe ancora dare nel 2003 margini di manovra alla BCE per interventi di politica monetaria espansiva.

(6) BCE, Monthly Bulletin, gennaio 2003.

45 Un altro aspetto non incoraggiante dell'attuale situazione europea è relativo ai bilanci pubblici, che sono entrati in sofferenza in molti paesi a causa della congiuntura non favorevole e del concomitante operare degli stabilizzatori automatici. Portogallo e Germania, hanno sfondato nel 2002 il tetto del 3% nel rapporto tra deficit e PIL previsto dal “Patto di Stabilità” ed entrambi sono incorsi nella proce- dura di infrazione prevista. Particolarmente preoccupante è il caso della Germania, sia per le dimen- sioni dell’economia tedesca nel suo complesso, sia per la gravità della crisi in alcuni lander. Anche la Francia si è avvicinata sensibilmente al tetto con un 2,8%, per il quale ha subito un avvertimento pre- ventivo da parte della Commissione. Nessun avvertimento è invece stato fatto all'Italia. Il nostro paese resta tuttavia "sorvegliato speciale" per quanto riguarda il rapporto tra debito e PIL che resta a livelli ancora molto elevati, seppur lievemente inferiori (107,7%) rispetto a quelli previsti fino quasi al termine del 2002 e riportati in tabella, grazie ad un'operazione - in parte straordinaria - sul bilancio pubblico realizzata da Ministero del Tesoro e Banca d'Italia nell'ultima parte dell'anno. La sofferenza di molti paesi sul fronte del rispetto del limite del 3% sul deficit ha stimolato un importante dibattito nel corso del 2002 circa l'opportunità di una reinterpretazione dei criteri previsti dal “Patto di Stabilità”, che ne consenta un'applicazione più flessibile senza limitarne l'efficacia nello stimolare il risanamento nei paesi più esposti quali l'Italia.

Deficit (-) del settore pubblico Debito del settore pubblico % del PIL % del PIL 2001 2002 2003 2001 2002 2003

Germania -2,8 -3,8 -3,0 59,5 61,1 62,1

Francia -1,4 -2,8 -2,8 57,3 58,8 59,1

Italia -2,2 -2,4 -2,1 109,9 109,3 107,1

Spagna -0,1 0,0 -0,2 57,1 55,1 53,5

Uem -1,5 -2,3 -2,1 69,3 69,6 69,3

Regno Unito 0,7 -1,1 -1,3 50,7* 50,8* 50,9*

Fonte: Prometeia, Rapporto di previsione, dicembre 2002, tab. 2.6 p.25 OCSE, Economic Outlook, n.72, dicembre 2002, Annex tab. 33.

Nel novembre del 2002 la Commissione ha presentato un documento al Parlamento e al Consiglio sul coordinamento delle politiche di bilancio, che contiene proposte per migliorare l'applicazione del Patto di Stabilità. Nel documento la Commissione ribadisce la validità dei criteri sul deficit e il debito, non proponendone una ridefinizione numerica, e richiama i paesi che non hanno ancora raggiunto il pareggio ad un maggior rigore, soprattutto se caratterizzati da un elevato stock di debito. Il documento propone altresì cinque specifici criteri interpretativi del Patto: 1) l'obiettivo del pareggio di bilancio è da intendersi al netto del ciclo; 2) i paesi con disavanzi strutturali dovranno realizzare manovre correttive annuali di importo pari allo 0,5% del PIL; 3) le manovre espansive durante le fasi di congiuntura favorevole saranno considerate violazioni; 4) scostamenti temporanei dalla regola di pareggio di bilancio sono possibili per i paesi che tendano verso l'obiet- tivo di pareggio di medio termine e abbiano un debito inferiore al 60% del PIL, qualora tali scosta- menti siano finalizzati alla realizzazione di riforme strutturali necessarie alla crescita e all'occupa- zione o dipendano da investimenti produttivi; 5) il monitoraggio multilaterale del Patto dovrà dare maggior peso al criterio del debito, per realizzare una efficace verifica sui paesi che eccedono il 60% circa l'effettiva convergenza verso il limite stabilito ad una velocità soddisfacente. Insieme alle proposte della Commissione, il 2002 ha portato il costante richiamo al rigore da parte

46 della BCE, che è stato in alcune circostanze esplicito e in altre implicito, nelle decisioni prese riguardo alla politica monetaria. Tale richiamo si è focalizzato in particolare su quattro aspetti: rigore di bilancio, contenimento della dinamica salariale, flessibilità e liberalizzazione dei mercati, riforma strutturale del sistema della sicurezza sociale. Su alcuni di questi aspetti i governi dei mag- giori paesi hanno avviato riflessioni ed iniziative legislative, con risultati peraltro ancora incerti. Il 2002 è stato caratterizzato da tre eventi molto importanti per il processo di sviluppo dell'Unione Europea. Il primo è l'introduzione dell'Euro fisico, operazione tecnicamente molto complessa, porta- ta a termine con successo nei dodici paesi appartenenti all'UEM. Il cosiddetto changeover ha com- portato qualche disagio per i cittadini e una certa preoccupazione per i suoi possibili effetti sulla dinamica dei prezzi, che sono tuttavia risultati modesti, almeno se ci si basa sulle rilevazioni uffi- ciali del tasso di inflazione, che nel corso dell'anno si è ridotto. La circolazione dell'Euro ha dato un importante contributo, anche simbolico, al consolidamento dell'identità europea e ha probabilmen- te contribuito al rafforzamento del tasso di cambio della moneta, che dipende anche da altri importanti fattori già trattati. Il secondo importantissimo evento del 2002 è stato l'avvio dei lavori della Convenzione sul Futuro dell'Europa, che ha il compito di formulare proposte per la definizione di un nuovo assetto costitu- zionale e nuove strutture per l'Unione Europea. La Convenzione riunisce i principali soggetti inte- ressati al dibattito sul futuro dell'Unione. Ad essa partecipano rappresentanti dei Capi di Stato, dei Capi di Governo e dei Parlamenti degli attuali paesi membri e dei candidati all'adesione, del Parlamento Europeo e della Commissione Europea. Pur non avendo che competenze propositive, l'altissimo livello dei suoi membri induce a credere che le proposte che emergeranno dalla Convenzione avranno una forte influenza sugli esiti del processo costituente. La Convenzione ha già prodotto un progetto preliminare di trattato costituzionale che, nell'attuale formulazione, lascia molte opzioni aperte e ha suscitato un ampio dibattito. Non è possibile qui entrare nel detta- glio tecnico dei progetti ancora in fase di elaborazione che non potranno comunque prescindere dai principi cardine di sussidiarietà, solidarietà, sviluppo e stabilità che da sempre hanno caratteriz- zato la vita dell'Unione. Il terzo evento dell'anno è stato il via libera della Commissione e dei governi degli stati membri alle negoziazioni finali per l'allargamento dell'Unione ad altri dieci paesi: Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Slovacca e Slovenia. Si tratta di un gruppo di paesi in media più poveri rispetto agli attuali membri dell’Unione, la cui adesione sarà particolarmente delicata, da un lato per la concorrenza che potrebbero fare ad alcuni paesi già membri per l'accesso ai fondi strutturali di sostegno allo sviluppo, dall'altro per la necessità di ridi- segnare opportunamente i meccanismi decisionali delle diverse istituzioni, al fine di tener conto di un aumento notevole nel numero degli stati membri. L'allargamento è comunque da considerarsi soprattutto come un’ opportunità sia ideale, per cementare ulteriormente l'identità europea con l'adesione di molti paesi e popoli la cui storia, cultura e tradizione sono parte integrante del Vecchio Continente, sia economica, per la notevole crescita delle dimensioni del mercato interno che essa comporta.

La situazione italiana Il 2002, in base ai dati resi disponibili a dicembre da accreditati istituti di ricerca, registrerebbe una crescita del PIL dello 0,4%, una inflazione al 2,5%, un tasso di disoccupazione al 9,1%, un indebita- mento delle amministrazioni pubbliche sul PIL al 2,4%, un debito delle amministrazioni sul PIL al 109,3%. Alcuni di questi dati hanno successivamente subito revisioni che, pur non cambiando il giu- dizio sostanziale sull'anno trascorso, evidenziano meno pessimismo sul 2003. Alle citate revisioni accenneremo più avanti tenendo sempre sullo sfondo la situazione non positiva dell'economia inter- nazionale dove regna l'incertezza. Questo, da un lato, consente diagnosi differenziate e, dall'altro,

47 rende difficile valutare i tempi della ripresa e l'efficacia delle misure di politica economica nazionali. In Italia come nel resto della UE la previsione che a un primo semestre debole seguisse un secondo semestre di ripresa non si è confermata. Tuttavia il quarto trimestre del 2002 potrebbe rivelare una interruzione della fase di rallentamento con prospettive di ripresa. Infatti il debole andamento del PIL nel III trimestre è imputabile soprattutto alla riduzione delle scorte, mentre la caduta della domanda interna si è arrestata; in particolare, la domanda di beni di consumo (delle famiglie) e quella di investimenti (mezzi di trasporto e macchinari) hanno avuto spunti di crescita in termini sia congiunturali che tendenziali. Si tratterebbe di discrete premesse per la ripresa, alle quali potrebbe affiancarsi un miglioramento delle esportazioni rilanciate dalla eventuale ripresa mondiale(7). Un’analisi più dettagliata della Banca d'Italia(8), anche se elaborata in data precedente, rende però problematica questa prospettiva. I consumi privati sono diminuiti per due semestri consecutivi, il secondo del 2001 e il primo del 2002, a causa del minore potere d'acquisto delle famiglie dovuta da una concomitanza di fattori retributivi e finanziari. La domanda di beni di consumo durevoli, tradi- zionalmente sensibile alle incertezze, è diminuita nei primi tre trimestri del 2002. Per quanto riguarda gli investimenti e le scorte, l'indagine di inizio d'anno della Banca d'Italia, sui piani di investimento delle imprese industriali, rivelava una dinamica modesta con una contrazione per quelle manifatturiere. Il sondaggio congiunturale di settembre rivelerebbe attuazioni inferiori ai programmi a causa della sfavorevole dinamica della domanda e del rischio congiunturale nazionale ed internazionale. Nel I semestre il tasso di crescita degli investimenti fissi lordi (costruzioni, mac- chine e attrezzature, mezzi di trasporto) è stato decisamente negativo e in base al sondaggio con- giunturale di settembre la debolezza degli investimenti proseguirebbe anche nel 2003. Infatti, circa tre quarti delle imprese interpellate non manifesta intenzioni di aumento negli investimenti per il 2003. E' evidente che la debolezza degli investimenti fissi lordi ha contratto significativamente la crescita del PIL. Per le scorte la loro accumulazione del primo semestre 2002 ho sostenuto la domanda e il PIL. Il volume delle esportazioni nel I semestre è diminuito del 2,4% annualizzato; la perdita di quote di mercato estero, iniziata dalla metà degli anni '90, è causata dalla specializzazione produttiva in set- tori tecnologicamente meno avanzati e dalla crescente concorrenza di Paesi emergenti e in transi- zione. Il calo del volume delle nostre esportazioni è risultato particolarmente forte nella UE. Comunque le previsioni di crescita del Programma di Stabilità dell'Italia, presentato dal Governo alla UE nel novembre del 2002, indicano la crescita pari a 2,3% per il 2003 e al 3% annuale dal 2004 al 2006. Nella varietà delle previsioni degli Istituti di ricerca si evidenzia in alternativa un 1,4% per il 2003 e una crescita a circa il 2,5% nel 2004 e 2005. Noi crediamo che sia prematuro schierarsi in quanto le incertezze dell'economia internazionale, anche per le variabili geo-strategi- che, sono troppo elevate. Secondo le prime stime di Eurostat, l'inflazione dell'area euro per il 2002 dovrebbe essere rimasta stabile al 2,2%; per i primi mesi del 2003 è prevista un'inflazione sotto la soglia del 2% grazie alla moderazione dei prezzi alla produzione e all'apprezzamento del cambio dell'Euro nei confronti del Dollaro, nonostante il recente rialzo dei prezzi delle componenti energetiche. Nel corso del 2002, il tasso di inflazione in Italia, misurato dall'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, si è attestato intorno al 2,4% annuo, con una lieve discesa nel primo semestre e una risalita nel secondo semestre. Un simile tasso di inflazione risulta ancora in contro- tendenza rispetto all'Unione Europea: dopo essersi infatti allineata alla media europea nel mese di gennaio, nel corso dell'anno l'inflazione italiana ha ripreso a crescere più che negli altri paesi euro- pei, ed in particolare di Francia e Germania.

(7) Prometeia, Rapporto di Previsione, Dicembre 2002, p. 47. (8) Banca d'Italia, Bollettino economico, n. 39, novembre 2002.

48 Vi sono molteplici ragioni di carattere strutturale che hanno concorso all’allargamento del differen- ziale inflazionistico con gli altri paesi europei. In primo luogo, la dinamica dei prezzi del petriolio ha avuto un impatto maggiore in Italia, dove questo input ha un ruolo mediamente più importante che negli altri paesi europei. In secondo luogo, hanno senz’altro giocato in questo rialzo fattori cli- matici eccezionali che hanno determinato aumenti significativi nei generi alimentari. In terzo luogo, diversamente dagli altri Paesi, sembra esservi stato un effetto inflazionistico derivante dal changeover dalla Lira all’Euro. Se un effetto una tantum del passaggio all’Euro appare ragionevole, dato che una scarsa dimestichezza dei consumatori con la nuova moneta ha creato asimmetrie informative a vantaggio dei venditori, un permanente effetto di crescita dei prezzi è più difficile da spiegare. Appare tuttavia probabile che esso rifletta la struttura poco competitiva delle catene distributive in molti mercati di beni e servizi nel nostro Paese, che ha facilitato il verificarsi di aumenti nei prezzi e la loro progressiva traslazione verso i prezzi al consumo. Da questo punto di vista, se le recenti polemiche nei confronti dell’ISTAT appaiono infondate sotto il profilo metodolo- gico, esse colgono certamente un disagio reale dei consumatori italiani. Per quanto riguarda le previsioni sul futuro, sembrano esservi le basi per un rientro dell'inflazione nel prossimo anno verso il livello del 2%, anche se questo livello dovrebbe essere raggiunto molto lentamente, per i fattori strutturali sopra ricordati; la capacità di raggiungere questo obiettivo è comunque condizionata da un rallentamento della componente energetica, il cui andamento è legato agli scenari politici prossimi futuri. Le più recenti rilevazioni ISTAT delle Forze di Lavoro, pubblicate nel dicembre 2002 (e relative all’ot- tobre dello stesso anno)(9), evidenziano l'emergere, nonostante le perduranti difficoltà strutturali, di taluni segnali positivi per il mercato del lavoro italiano. L’aumento degli occupati è il primo dato incoraggiante, dal momento che rispetto al 2001 essi aumentano di 234.000 unità. Come segnala l’ISTAT, il ritmo di crescita registrato, +1,1%, mostra un rallentamento rispetto al recente passato, per effetto del decremento del tasso di crescita di industria e servizi, e più in generale dell'intera economia. D’altro canto, proprio considerando la fase di difficoltà di molti comparti, è da leggere positivamente il fatto che comunque l’occupazione non sia diminuita. A conferma del cauto otti- mismo derivante dalle ultime rilevazioni, si nota anche la riduzione delle persone in cerca di occu- pazione (tra i 15 e i 64 anni) di 73.000 unità, pari ad un -3,3%. Il tasso di disoccupazione, di conse- guenza, risulta sceso dall’9,3% dell’ottobre 2001 all'8,9% dell’ottobre 2002. Il tasso di attività risul- ta in crescita, seppur moderata, a fronte di una sostanziale stabilità della popolazione, passando dal 60,8% del 2001 al 61,2% del 2002. Questo dato indica una crescente tendenza ad intraprendere la ricerca di un’occupazione sia da parte degli uomini, per i quali il tasso di attività passa dal 73,6% 2001 al 74% del 2002, sia da parte delle donne, per le quali il tasso di attività permane basso pur passando dal 47,3% al 47,9%. Il tasso di occupazione, che misura il rapporto tra gli occupati e la popolazione in età lavorativa, raggiunge il 55,7%, incrementato di sette punti rispetto all’anno pre- cedente. Si riduce, invece, il tasso di occupazione per la classe di età che va dai 15 ai 24 anni, pas- sando dal 25,8% al 25,2%. Analizzando nel dettaglio le caratteristiche dell’occupazione si nota che nel 2002 sono aumentate le posizioni lavorative dipendenti (+1,8%) a fronte del decremento delle posizioni indipendenti (-0,8%). Per quello che concerne l’incremento di 283.000 unità dei lavoratori dipendenti viene segnalato il contributo prevalente dei lavoratori a tempo determinato e/o a tempo parziale: 203.000 unità. Questo dato indica come vada mutando la tipologia di lavoratori richiesti dalle imprese e come si stia rapidamente trasformando la composizione delle forza lavoro. Qui, probabilmente, si possono cogliere anche i primi effetti della “flessibilizzazione” introdotta dalla recente normativa.

(9) ISTAT, Forze di lavoro - Ottobre 2002, dicembre 2002.

49 L’industria rappresenta il settore con il migliore tasso di crescita tendenziale dell’occupazione (1,4%), mentre l’agricoltura continua il decremento degli occupati (-2,7%). I servizi, che contano oltre 10 milioni dei quasi 22 milioni di occupati, riducono il tasso di crescita tendenziale soprattutto per effetto della riduzione del numero degli occupati nei settori dei trasporti e delle comunicazioni. Passando in rassegna qualche dato relativo alle persone in cerca di occupazione si nota come il calo dei disoccupati sia dovuto soprattutto alle donne. Questo dato concorda con quello relativo all’au- mento degli occupati già segnalato e quindi rafforza la portata del miglioramento conseguito dalla componente femminile sul mercato del lavoro. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale di questi fenomeni, si nota come il Sud e il Centro registrino tassi di crescita tendenziali dell’occupazione nettamente superiori a quelli di Nord Est e Nord Ovest: 1,9% e 1,8% contro 1% e 0,1%. Anche i dati relativi alle persone in cerca di occupazio- ne confermano le performance relativamente positive del Centro e del Sud, dove il tasso di disoccu- pazione si riduce mentre nelle altre aree del paese segnala leggeri incrementi. Volendo sintetizzare quanto emerso dalle rilevazioni, si può dire che la situazione occupazionale tiene rispetto ai trend economici non favorevoli su scala internazionale. Sembra addirittura che la situazione migliori rispetto ad alcuni aspetti di debolezza, in particolare in relazione alla condizione di donne e giovani. D’altro canto, anche dal punto di vista geografico, le aree in maggiore difficoltà sembrano mettere in risalto segnali di ripresa, riscontrabili peraltro sul piano dello sviluppo economi- co e produttivo. Tuttavia, l’andamento dell’occupazione in Italia appare poco coerente con il notevo- le rallentamento dell’attività economica che ha avuto luogo nel 2002, poiché non si è ancora rilevata alcuna riduzione di occupazione. Sullo sfondo permangono poi, come segnalato nella premessa, gli aspetti di criticità che caratteriz- zano il nostro mercato del lavoro e che, anche in ambito europeo oltre che nazionale e locale, sono oggetto di intervento da parte dei responsabili delle politiche del lavoro. In particolare segnaliamo i seguenti tre punti. Il tasso di attività che caratterizza il mercato del lavoro italiano risulta ancora molto basso rispetto agli altri paesi sviluppati. Dai dati più recenti a disposizione, relativi al 2001(10), si coglie che mentre in Italia il tasso di partecipazione si colloca al 60,7%, nell’Unione Europea è al 69,2% e negli Stati Uniti al 76,8%. Un maggiore accesso al mercato del lavoro servirebbe, oltre che a sostenere la crescita del sistema economico, anche ad affrontare nuovi problemi che si fanno via via più urgenti, quali quelli relativi alla spesa sociale e previdenziale. Inoltre, si nota che permane elevata l’incidenza della disoccupazione di lunga durata che rende sem- pre più difficile l’accesso al mercato del lavoro. Infine, per quanto riguarda l’incontro fra domanda e offerta, si notano crescenti difficoltà nell’inse- rimento lavorativo da parte dei lavoratori poco qualificati, dovute alla sempre maggiore debolezza rispetto ai mutamenti tecnologici che cambiano la qualità delle abilità e delle competenze richieste dalle imprese. Per quanto riguarda il futuro, c'è da attendersi che nel breve periodo si manifestino progressivamen- te gli effetti della debolezza del ciclo economico. Se peraltro verrà proseguita incisivamente l’azione di riforma del mercato del lavoro appare probabile che i livelli di occupazione potranno reagire ad una ripresa del ciclo economico più rapidamente che nel passato. Per il momento, tuttavia, le previsioni disponibili non lasciano presagire per i prossimi anni la possi- bilità di una ripresa molto significativa del numero di occupati. Pertanto, come nel resto d'Europa, il tasso di disoccupazione conoscerà una lenta diminuzione nei prossimi anni fino a raggiungere, secondo le previsioni, l’8% al termine del 2005.

(10) OCSE, Employment Outlook, 2002.

50 Per ben inquadrare il tema della finanza pubblica bisogna considerare che in quasi tutti i Paesi di Eurolandia i risultati di bilancio del 2002 sono peggiori di quelli del 2001 e di quelli prefigurati nei Programmi di Stabilità che annualmente vengono presentati alla UE. Tale risultato è l’esito congiun- to del rallentamento della crescita del PIL, del peggioramento complessivo della situazione congiun- turale, degli sgravi fiscali disposti in anni precedenti e venuti a piena maturazione nel 2002(11). Su questo sfondo in Italia si è assistito, come in altri Paesi, ad una serie di revisioni peggiorative delle previsioni e degli obiettivi. Consideriamo il Programma di Stabilità presentato annualmente in attua- zione dell’art. 4 del Regolamento del Consiglio della Unione Europea n. 1466/97(12): è il documento che a nostro avviso riassume per importanza tutti gli altri, anche comparativamente ai vari Paesi europei. Per l'indebitamento netto il Programma di Stabilità dell’Italia del novembre 2001 aveva indicato per il 2002 uno 0,5% del PIL mentre quello del novembre 2002 si attesta a 2,1%. E' opportuno rammen- tare che anche l'indebitamento netto del 2001 ha subito una consistente revisione che lo ha portato dall'1,1% del novembre 2001 al 2,2% del novembre 2002. Il 2001, anno elettorale, è stato dunque problematico per la dinamica dell'indebitamento che ha poi anche lasciato un'eredità sul 2002. A prendere atto del peggioramento si è pervenuti nel corso del 2002 con aggiustamenti successivi nel Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF) di luglio, nella Relazione Previsionale e Programmatica (RPP) e nella Nota di aggiornamento del DPEF di settembre. E’ soprattutto nel corso dell’estate che il Governo rileva che la situazione macroeconomica peggiora. Da un lato provvede quindi a rettificare nei documenti ufficiali che si susseguono le grandezze previ- sioni-obiettivi, dall’altro, anche in seguito al calo del gettito con l’autoliquidazione di luglio e all’e- spansione di alcune componenti di spesa pubblica, adotta una serie di misure d’urgenza per corregge- re gli andamenti dopo che già in aprile con il DL 63/2002 era intervenuto per contenere la spesa sani- taria. Gli interventi hanno principalmente riguardato: i crediti di imposta concessi alle imprese e l’am- pliamento della base imponibile riducendo anche la portata della DIT (D.L. 138/2002 e 209/2002). Taluni(13) valutano che questo effetto sia moderatamente restrittivo compensando le misure espansive del dicembre 2001 su pensioni e detrazioni fiscali; il “decreto taglia spese” (D.L. 194/2002) che modifi- ca in parte le procedure di spesa onde evitare che si proceda, anche senza copertura e conferisce al Ministro dell’economia poteri di intervento sulle facoltà di spesa delle Amministrazioni statali e degli Enti pubblici non territoriali quando le dinamiche di bilancio si allontanano significativamente dagli obiettivi di finanza pubblica indicati nel DPEF e in successivi aggiornamenti. Per quanto riguarda il profilo pluriennale 2003-2006, il Programma di Stabilità delinea un decre- mento costante dell'indebitamento che dovrebbe portare il bilancio al quasi pareggio nel 2005 e in surplus nel 2006, purchè si verifichino varie ipotesi tra cui quella di un tasso di crescita del PIL che raggiunga il 3% circa dal 2004 e che si mantenga su tale livello. Il debito pubblico nel Programma di stabilità era preventivato al 109,4%. Successivamente un’opera- zione di scambio tra Banca d'Italia e Ministero dell'Economia tra diverse tipologie di titoli del debito pubblico lo ha abbassato al 107,7%. Prescindendo da questa operazione di fine anno, la cui validità ai fini della riduzione del deficit è stata confermata dalla UE, lo scostamento rispetto al programma di stabilità 2001, che prevedeva per il 2002 un livello di 104,3%, viene giustificato dal ministero dell'Economia da: il maggior debito del 2001 determinato dall’incremento indebitamento netto e dalle revisioni contabili decise da Eurostat; il rallentamento della crescita del PIL nel 2002; la riduzio- ne dei proventi derivanti dalle privatizzazioni. Il Governo delinea un profilo decrescente del rapporto debito pubblico su PIL che dovrebbe raggiun- gere il 96,4% nel 2006.

(11) Banca d'Italia, Bollettino Economico, n. 39, novembre 2002, p. 61. (12) Ministero dell'economia e delle finanze, Programma di stabilità dell'Italia, Aggiornamento, Novembre 2002. (13) Prometeia, cit. p. 51.

51 La Legge Finanziaria per il 2003 conferma questi obiettivi per il 2003 con un indebitametto netto all’1,5% del PIL e un debito pubblico al 105% del PIL. Parte rilevante della manovra finanziaria per il 2003 riguarda le imposte sui redditi delle persone fisiche. Per quanto riguarda l’IRPEF, si dà attuazio- ne ad una parte del progetto di riforma dell’intero sistema fiscale statale, presentato nell’ambito della manovra finanziaria per il 2002: si inizia con una rimodulazione di scaglioni ed aliquote, con effetti di risparmio d’imposta complessivo per i contribuenti valutato intorno ai 3,9 miliardi di euro. La fine del 2002 e l'avvio del 2003 richiedono molta prudenza perché l'economia internazionale, quella europea e quella italiana sono soggette a maggiori incertezze rispetto agli anni passati. In questo spirito soffermiamoci su tre temi: competitività, sviluppo, stabilità. Sono queste le questioni centrali su cui la UE e la UEM analizzano di continuo la propria situazione e quella dei Pesi membri. Competitività. L'Italia sta perdendo terreno sui mercati europei ed internazionali per una moltepli- cità di ragioni: un’inflazione in media più alta di quella UE, la crescente concorrenza di Paesi emer- genti con bassissimi costi del lavoro in prodotti maturi, la modesta quota nei prodotti ad alta tecno- logia dove altri Paesi industrializzati primeggiano. I recuperi di competitività a strappi, ottenuti in passato con le svalutazioni, oggi non sono più possibili. Il Progetto per dotare l'Italia di una nuova competitività richiede: forti aumenti di dotazioni ed efficienze infrastrutturali; sensibili incrementi di produttività e contenimento dei costi; crescente presenza in settori tecnologici ad alto valore aggiunto. Malgrado gli ostacoli, le imprese del "made in Italy" e dei "distretti" produttivi italiani hanno continuato a conseguire successi attraverso quella innovazione incrementale che ha mante- nuto alta la qualità dei prodotti italiani nel mondo. Senza la loro capacità di esportazione, la nostra bilancia commerciale soccomberebbe sotto alcuni suoi deficit strutturali tra cui primeggia quello energetico. In sintesi la competitività del nostro sistema produttivo è cruciale ed essa passa anche per la crescita dimensionale delle imprese (e per il rafforzamento dei "Pilastri industriali). Sviluppo. L'Italia è cresciuta meno della media delle UE e della UEM nel corso degli anni '90. Il diva- rio si è pressochè chiuso nella media 2000-2001, anche per il generalizzato rallentamento del 2001. Nella frenata alcuni Paesi europei vanno peggio di noi ma altri, una volta meno sviluppati, vanno assai meglio. Due casi in particolare dovrebbero essere tenuti presenti: Spagna ed Irlanda. Venti anni fa si trattava di paesi "emergenti" mentre noi eravamo già sviluppati. Nel 2001 l'Irlanda ha soprav- vanzato l'Italia nel reddito per abitante (in termini di parità di potere d'acquisto) mentre la Spagna, pur essendo a livelli inferiori ai nostri, si avvicina. Altri indicatori di sviluppo sono ancor più impres- sionanti: per esempio il tasso di disoccupazione dal 1996 al 2001 è sceso in Irlanda dall'11,7% al 3,8% e in Spagna dal 22% al 13%; in Italia dall'11,5% del 1996 siamo passati al 9,1% del 2002 con un miglioramento che prosegue in modo abbastanza positivo anche per l'aumento del tasso di occu- pazione, che tuttavia rimane uno dei più bassi in UE. Stabilità. L'Italia ha conseguito uno storico risultato con l'euro rispettando prima i parametri europei di Maastricht e poi quelli del Patto di Stabilità, ad eccezione di quello sul rapporto tra debito pubbli- co e PIL. I vantaggi dell'Euro sono enormi e le preoccupazioni sul suo effetto inflattivo sono di mino- ri dimensioni rispetto ai benefici di non avere una valuta a rischio e dall'essere costretti a ridimen- sionare il debito pubblico e all'ammodernamento competitivo del Paese. Il percorso non sarà però facile in quanto dovremo ottenere notevoli avanzi primari (e quindi forti contenimenti e ricolloca- zioni di spese), tassi di interesse stabilmente bassi, privatizzazioni, crescita del PIL. A tal fine è neces- sario anche un dialogo efficace con sindacati ammodernati senza il quale è difficile ottenere una dinamica salariale compatibile con un tasso di inflazione che il Governo prefigura in calo continuo. In definitiva, se da un lato è molto complesso ricreare quel clima che portò all’euro, dall’altro lato è necessario consolidare un grande obiettivo di competitività-sviluppo-stabilità che a sua volta richie- de anche un colloquio costruttivo a livello politico-sociale.

52 La situazione del sistema bancario italiano

Di seguito viene riportata una sintesi dell’analisi dell’Associazione Bancaria Italiana dalla quale si possono rilevare i seguenti andamenti dei principali aggregati.

Depositi A fine dicembre 2002 la raccolta bancaria, rappresentata dai depositi a risparmio, dai conti correnti, dai certificati di deposito e dalle obbligazioni, è risultata pari a 889 miliardi di euro segnando una crescita su base annua del 7,03% rispetto al livello di fine 2001 (6,73%). Il flusso annuo della rac- colta è risultato pari a 60 miliardi di euro nel 2002. Dall’analisi delle dinamiche delle diverse componenti di funding, a fine 2002 si evidenzia la mag- giore dinamicità delle obbligazioni che hanno registrato un tasso di crescita del 8,95% rispetto ai depositi da Clientela residente che evidenziano una crescita del 5,97%. La dinamica delle obbligazioni, dopo avere manifestato nel primo quadrimestre gennaio/aprile 2002 una moderata e costante rallentamento (il tasso di di crescita è passato da 8,94% a 8,80%), nel bimestre maggio/giugno ha manifestato un’elevata accelerazione di quasi due punti percentuali, per poi decelerare nuovamente a fine anno segnando un ritmo di sviluppo tendenziale di quasi 9%. Anche per i depositi da Clientela nell’ultimo mese si assiste a un decremento: la variazione tenden- ziale è passata da 8,67% di novembre 2002 a 5,97% di dicembre 2002. Con riferimento ai tassi bancari, a fine 2002 il tasso medio sui depositi è risultato pari all’1,31%, 9 basis point al di sotto del valore di novembre 2002 (1,40%) recependo, peraltro, gli impulsi di poli- tica monetaria.

DEPOSITI ED OBBLIGAZIONI DELLE BANCHE ITALIANE

DEPOSITI CLIENTELA RACCOLTA RESIDENTE(1) OBBLIGAZIONI mln. di euro tasso annuo mln. di euro tasso annuo mln. di euro tasso annuo Data di crescita di crescita di crescita dic-01 830.585 6,73 535.509 5,61 295.076 8,83 gen-02 818.109 8,58 523.481 8,38 294.628 8,94 feb-02 825.637 9,78 527.240 10,33 298.397 8,82 mar-02 831.032 9,34 528.253 9,68 302.779 8,75 apr-02 838.872 9,12 533.661 9,30 305.211 8,80 mag-02 844.878 9,17 535.693 8,92 309.185 9,60 giu-02 853.282 9,85 538.429 9,51 314.883 10,45 lug-02 849.673 9,82 534.569 9,61 315.104 10,17 ago-02 842.897 9,69 525.933 9,33 316.964 10,29 sett-02 856.596 8,56 537.278 7,46 319.318 10,45 ott-02 857.858 8,36 537.751 7,03 320.107 10,55 nov-02 859.900 9,17 539.300 8,67 320.600 10,01 dic-02 889.000 7,03 567.500 5,97 321.500 8,95

(1) Conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito. Fonte: Elaborazione ABI su dati Banca d’Italia, SI-ABI.

53 Impieghi La dinamica positiva dei finanziamenti erogati dalle imprese bancarie ha manifestato a fine 2002 un’accelerazione: sulla base di prime indicazioni, gli impieghi complessivi (denominati in “euro” e in “valute” diverse dall’euro) del totale banche in Italia hanno segnato un tasso di crescita tendenziale pari al 4,89%, che si raffronta al 3,33% di novembre 2002 ed al 7,78% di fine 2001. A fine dicembre 2002, in dettaglio, l’ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato pari a 971 miliardi di euro, segnando un flusso netto di nuovi impieghi di oltre 45 miliardi di euro rispetto a fine 2001. In particolare, il ritmo di sviluppo tendenziale dell’aggregato che comprende gli impieghi in “euro” si è collocato al termine del 2002 al 6,08%, un valore superiore a quanto registrato a novembre (4,44%), ma al di sotto del risultato di fine 2001 (8,19%), mentre gli impieghi espressi nelle “valute diverse dall’euro” hanno manifestato – sempre a fine 2002 – una variazione tendenziale nei dodici mesi negativa di quasi il 30% (-22,6% se il valore viene depurato dall’effetto cambio), un valore che si raffronta a -3,02% di fine 2001. La dinamica degli impieghi appare sostenuta principalmente dalla componente a protratta scaden- za rispetto a quella a breve termine. Secondo prime stime a consuntivo del 2002, infatti, la varia- zione tendenziale della componente a lunga scadenza è risultata del 10,12%, che si raffronta al - 0,31% della componente a breve scadenza. Dall’analisi della dinamica del credito bancario per le diverse branche di attività economica emerge, in particolare, come nel 2002 i tassi di crescita più sostenuti abbiano riguardato il seg- mento degli alberghi e pubblici esercizi, quello dei prodotti dell’agricoltura, quello degli aerei e quello dei mezzi di trasporto. Sulla base dei dati del SI-ABI, a fine 2002 il tasso medio sugli impieghi ha manifestato una flessio- ne, coerentemente con gli orientamenti di politica monetaria della BCE, collocandosi al 5,66%, 10 basis points al di sotto del valore di novembre 2002.

IMPIEGHI DELLE BANCHE ITALIANE

IMPIEGHI IN TOTALE EURO IMPIEGHI IN VALUTA % mln. di euro tasso annuo mln. di euro tasso annuo mln. di euro tasso annuo impieghi Data di crescita di crescita di crescita raccolta dic-01 925.765 7,78 895.092 8,19 30.673 -3,02 111,46 gen-02 926.331 7,74 894.804 7,88 31.527 3,82 113,23 feb-02 925.048 7,78 892.891 7,91 32.157 4,29 112,04 mar-02 927.015 6,39 895.468 6,65 31.547 -0,64 111,55 apr-02 929.469 5,81 899.093 6,26 30.376 -5,88 110,80 mag-02 936.490 6,89 908.364 7,98 28.126 -19,37 110,84 giu-02 944.270 6,17 918.466 7,54 25.626 -27,21 110,66 lug-02 948.134 5,60 923.246 6,82 24.888 -25,75 111,59 ago-02 939.029 5,37 914.457 6,41 24.562 -22,58 111,40 sett-02 942.079 5,04 917.636 6,03 24.443 -22,24 109,98 ott-02 948.021 4,94 920.436 5,50 27.585 -10,92 110,51 nov-02 950.432 3,33 927.150 4,44 23.282 -27,39 110,53 dic-02 971.000 4,89 949.500 6,08 21.500 -29,91 109,22

Fonte: Elaborazione ABI su dati Banca d’Italia, SI-ABI.

54 Differenziale dei tassi Alla fine del 2002 il differenziale fra tasso medio dell’attivo fruttifero denominato “in euro e nelle valute UE-12” e il tasso medio sulla raccolta da clientela ordinaria “in euro e nelle valute UE-12” è risultato per l’Italia pari a 3,18%, un basis points al di sopra del valore di novembre 2002, ma infe- riore ai 3,21 punti percentuali di dicembre 2001. Il differenziale registrato a dicembre 2002 è la risultante, da un lato, di un valore del 5,50% del tasso medio dell’attivo fruttifero e, dall’altro, di un livello del 2,32% del costo medio della raccolta da clientela ordinaria.

Sofferenze Nel mese di ottobre 2002 l’ammontare delle sofferenze al netto delle svalutazioni ha manifestato una variazione negativa, collocandosi a 21.263 milioni di euro, 336 milioni di euro in più rispetto a settembre 2002 e circa 1.200 milioni di euro in meno rispetto ad ottobre 2001. Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato a fine ottobre 2002 al livello del 2,19%, risultato in riduzione se confrontato al dato di ottobre 2001 pari a 2,43%. Una conferma del per- manere di una elevata qualità del credito è ravvisabile anche dalla dinamica del rapporto sofferen- ze nette/patrimonio di Vigilanza, posizionatosi ad ottobre 2002 all’11,4% rispetto al 13,3% dello stesso periodo dell’anno precedente.

Le economie locali delle aree di insediamento del Gruppo

Questa sezione descrive sinteticamente l’andamento, nel corso dell’anno 2002, dell’economia a livello di macroaree sub–nazionali, regionali e provinciali relative alle aree di insediamento del Gruppo con particolare attenzione agli aspetti reali e produttivi. L’attenzione al rapporto banca/ter- ritorio è nel “patrimonio genetico” del Gruppo bancario Credito Valtellinese che ha sempre conside- rato centrale l’analisi delle economie locali, oltre a darne sintetico riferimento nella relazione macroeconomica, fornendo sostegno ad una serie di studi approfonditi sui sistemi locali di impresa e sui settori di punta delle aree di insediamento della propria attività.

Un primo sguardo d’ insieme Rispetto ad un tasso di crescita del PIL nazionale stimato intorno allo 0,6%, le stime di Unioncamere(14) evidenziano che le diverse ripartizioni geografiche e regioni hanno avuto nel 2002 performance notevolmente differenziate. A segnare la più elevata crescita stimata del PIL è stato infatti il Mezzogiorno (1,1%), mentre più lento è stato il ritmo di sviluppo dell'attività economica nelle regioni settentrionali. A livello regionale, la crescita più consistente del PIL nel 2002 si è veri- ficata in Abruzzo, in Val d’Aosta, in Lazio e in Sicilia. Una crescita inferiore alla media nazionale si è invece verificata, con l'esclusione della Val d’Aosta e del Veneto, nelle regioni settentrionali e, tra le regioni del Centro-Sud, in Umbria, Toscana, Molise e Puglia. Per il Piemonte si stima una riduzione del PIL dello 0,4%, determinata dal negativo andamento sia del settore industriale che dell’edilizia.

(14) Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane 2000-2005, Unioncamere, Ufficio Studi, gen- naio 2003.

55 Sia le regioni meridionali sia quelle del Nord-Ovest hanno registrato nel 2002 un calo dei consumi delle famiglie che oscilla tra -0,2% e -0,1%. Escludendo Abruzzo e Molise, in tutte le regioni meri- dionali si è verificata nel 2002 una flessione della spesa per consumi che risulta particolarmente marcata in Basilicata e Campania (-0,5%). Tra le regioni settentrionali è da sottolineare il calo regi- strato in Piemonte (-0,4%), mentre tassi di crescita positivi si stimano per altre regioni, in particola- re per il Trentino Alto Adige e la Toscana (entrambi +0,4%). Per quanto riguarda l'andamento degli investimenti in costruzioni ed opere pubbliche possiamo notare che nel 2002, le regioni settentrionali presentano variazioni negative rispetto al 2001, men- tre le regioni del Centro presentano variazioni più differenziate. Sia per le stime sul 2002 che, in misura più consistente, per gli scenari fino al 2005, i dati forniti da Unioncamere incorporano gli effetti attribuibili alla realizzazione degli interventi previsti nella Legge Obiettivo che comportereb- be l'attribuzione di una crescita sostenuta nel Mezzogiorno, in particolare in Basilicata, in Sicilia, in Calabria e in Campania. Effetti positivi vengono stimati anche per Veneto e Lazio. Riduzioni degli investimenti sono invece stimate per l’Emilia Romagna, la Toscana, il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia. Nel 2002, sulla base delle stime e dei risultati delle indagini congiunturali di Unioncamere, gli inve- stimenti in macchinari ed impianti hanno registrato una crescita a livello nazionale dello 0,7% che riflette una ripresa della propensione ad ampliare il capitale produttivo. Tale dato risulta tuttavia da andamenti macro-regionali e regionali differenziati. Le regioni con diminuzioni più significative di investimenti in macchinari ed impianti sono quelle centro-meridionali (-1.3%) ma con punte nega- tive anche nel Nord, in particolare Val d’Aosta, Sicilia, Liguria, Sardegna ed Umbria. La crescita di investimenti più sostenuta si è verificata invece in Campania, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Le difficoltà registrate dalle esportazioni italiane nel 2002 hanno interessato tutte le grandi riparti- zioni geografiche seppure in misura diversa. La riduzione delle esportazioni è stata maggiore nelle regioni del Nord-Est (0.7%) mentre il Nord-Ovest e il Centro registrano entrambi una riduzione dello 0,2%. Rispetto a queste tendenze nelle macro-aree, emergono alcune significative eccezioni a livello regionale. Nel Nord-Ovest, la Lombardia ha fatto segnare un calo dello 0,6% rispetto al 2001, mentre la Liguria ha registrato un aumento delle esportazioni del 2,8%, Tra le regioni del Nord-Est, la maggiore diminuzione delle esportazioni si è verificata nel Veneto (-1,5%), mentre variazioni positive si sono avute nel Trentino Alto Adige e nell’Emilia-Romagna (rispettivamente +0,6% e +0,1%). Nelle regioni del Mezzogiorno, la Basilicata presenta un incremento particolarmente soste- nuto dell'export e crescite dei flussi di esportazioni si sono verificate anche per Puglia e Calabria. Nonostante la debolezza media delle componenti di domanda interna ed internazionale, l'occupa- zione ha avuto nel 2002 una crescita stimata dell’1,1% a livello nazionale, riflettendo, anche per quanto emerge dalle indagine Excelsior, un certo miglioramento dello stato di fiducia delle imprese. In complesso, sono state le regioni meridionali a presentare la crescita più sostenuta dell'occupazio- ne. Il Nord-Ovest invece ha evidenziato le minori capacità di assorbire nuova occupazione. Secondo i dati dell’indagine Excelsior, la crescita occupazionale più favorevole si è verificata in Basilicata, Puglia, Molise e Sardegna tra le regioni meridionali e in Umbria e nelle Marche tra quelle del cen- tro. Nel Nord, a fronte di un incremento nelle regioni del Nord-Est che si assesta al +1,1%, il Nord- Ovest ha fatto registrare la performance peggiore con un +0,7%, e un tasso ancora minore (+0,6%) in Piemonte. Gli scenari elaborati da Unioncamere fino al 2005 suggeriscono che la contenuta crescita del PIL atte- sa negli anni 2001-2005 non permetterebbe di ridurre in maniera significativa i divari di sviluppo tra regioni. Nonostante ci si attenda un più alto tasso di crescita nel Mezzogiorno e nel Centro e una cre- scita contenuta nel Nord-Ovest e nel Nord-Est, ciò non muterebbe sostanzialmente la forte distanza tra regioni settentrionali e centro meridionali. Posto pari a 100 il PIL per abitante dell'Italia, ancora nel 2005 si avrebbe un minimo di 69,1 nel Mezzogiorno e un massimo di 123,5 nel Nord-Ovest.

56 L'economia delle macro-aree regionali nel 2002

(dati stimati al dicembre 2002; tassi di variazione % rispetto al 2001 su valori a prezzi costanti 1995)

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno Italia

Prodotto interno lordo 0,1 0,6 0,8 1,1 0,6 Domanda interna 0,8 1,1 1,0 1,3 1,1 Spese per consumi delle famiglie -0,1 0,0 0,2 -0,2 -0,1 Investimenti fissi lordi -1,3 0,0 -0,8 2,9 0,2 macchinari e impianti -0,6 0,5 -1,3 -1,3 -0,7 costruzioni e fabbricati -2,5 -0,6 -0,1 7,8 1,4 Importazioni di beni dall'estero 0,3 1,8 2,2 0,9 1,0 Esportazioni di beni verso l'estero -0,2 -0,7 -0,2 -0,3 -0,3 Valore aggiunto ai prezzi base agricoltura -4,0 -2,9 5,9 1,1 -0,4 industria -1,0 -0,6 -0,6 -0,4 -0,7 costruzioni -2,5 -0,5 0,0 7,9 1,4 servizi 1,0 1,4 1,2 0,9 1,1 totale 0,2 0,7 0,9 1,2 0,7 Unità di lavoro agricoltura -2,1 -1,3 -4,4 -2,7 -2,5 industria -1,1 -0,6 -0,5 -0,1 -0,7 costruzioni 2,3 2,9 2,4 3,9 2,9 servizi 1,5 1,9 1,6 2,1 1,8 totale 0,7 1,1 1,0 1,5 1,1 Rapporti caratteristici (%) Tasso di occupazione (*) 42,9 44,5 39,6 29,7 37,8 Tasso di disoccupazione 4,2 3,3 7,3 19,0 9,3 Tasso di attività 44,8 46,0 42,7 36,7 41,7 Reddito disponibile a prezzi correnti (var. %) 4,0 3,7 4,7 2,9 3,8 Deflattore dei consumi (var. %) 2,4 2,3 2,3 2,3 2,3 (*) quota di occupati sulla popolazione presente totale Fonte: adattato da Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali 2000-2005, gennaio 2003.

REGIONI E PROVINCIE

Sicilia( 15) Il PIL regionale siciliano è cresciuto nel 2002 dell'1,3%, un tasso relativamente buono nel confronto regionale ma inferiore sia al 2001 (2,5%) che al 2000 (3%). A sostenere la domanda sono stati soprattutto gli investimenti in costruzioni cresciuti del 10,9% rispet- to al 2001. Debole è stata invece la componente di investimenti in macchinari ed impianti diminuita del 4,9%. I consumi delle famiglie hanno subito una leggera diminuzione rispetto al 2001 (-0,2%). Complessivamente le componenti interne della domanda sono cresciute dell'1,2%. La componente

(15) Al Sistema produttivo siciliano ed in particolare al ruolo di due sistemi locali specializzati in settori molto diversi (Catania e la microelettronica; Bronte e il tessile-abbigliamento) è dedicato il volume di Franca Falcone “I sistemi di produzione locali nell’economia globale. Esperienze e prospettive delle imprese siciliane”, pubblicato nel 2002 nella collana socioeconomica del Gruppo Credito Valtellinese. Ad esso si rimanda dunque il lettore interessato.

57 estera della domanda rappresentata dalle esportazioni è stata invece in diminuzione (-0,4%). Anche le importazioni hanno subito una flessione pari allo 0,3%. Tutti i macrosettori hanno registrato variazioni positive del valore aggiunto, portando il dato comples- sivo ad un +1,4%. Come per la domanda di investimenti, sono state soprattutto le costruzioni (+11%) a sostenere la crescita complessiva; significativo l'incremento del valore aggiunto agricolo (5,9%), mentre debole è stata la crescita sia nell'industria che nei servizi, rispettivamente +0,2% e +0,5%. Le unità di lavoro occupate sono aumentate in totale dell'1,2%, come effetto di incrementi significativi nelle costruzioni (3,6%) e nei servizi (2,1%), mentre l'occupazione agricola e industriale sono entrambe diminuite (rispettivamente -5,1% e -0,2%). Il tasso di disoccupazione rimane altissimo, intorno al 21,1%, con un leggero progresso rispetto al 2001 (21,5%) e ancor più rispetto al 2000 (24%). Il reddito disponibile regionale è cresciuto di un modesto 2,8%, in rallentamento rispetto ai risultati del 2001 e del 2000. Il 2002 rappresenta per la Sicilia, dal punto di vista della dinamica imprenditoriale, una fase di ripre- sa rispetto all’anno precedente, dal momento che, considerando la struttura economica nel suo com- plesso, si torna quasi ai livelli di crescita del numero di imprese registrato nel 2000. Tale ripresa, sep- pure di dimensioni ancora contenute, è da attribuire in buona parte all’andamento dei servizi che, rispetto alla manifattura, continuano a rappresentare l’asse portante dello sviluppo regionale. Nel manifatturiero, comunque, tre settori risultano in positivo: alimentari, cuoio e meccanico/metal- lurgico, segno del fatto che anche in questa regione il manifatturiero non è del tutto soggetto alla recessione o al mutamento strutturale che ha investito altre realtà provinciali maggiormente esposte alle dinamiche globali. Il fatto che in settori come il meccanico la Sicilia incrementi, seppure lieve- mente, il suo peso in ambito nazionale rafforza l’idea che in questa regione alcune difficoltà risulta- no, in qualche modo, attutite. E’ da inserire nel novero delle attese che la fase critica, legata soprat- tutto al settore automobilistico e al suo indotto, potrebbe rendersi acuta nel corso del 2003. Fra le attività legate ai servizi, continuano ad eccellere quelle immobiliari e finanziarie, mentre mostrano risultati apprezzabilmente superiori all’anno passato soprattutto le attività legate agli alberghi e ai ristoranti. Anche nei servizi, la quota di imprese siciliane rapportate al totale nazionale mostra una buona tenuta con segnali più marcati di consolidamento nei settori quali commercio, alberghi e ristoranti ed attività finanziarie. La Sicilia, quantomeno per una parte dei settori produttivi, partecipa alla ripresa del Meridione, come molti rapporti ed analisi congiunturali mettono in luce. Le tendenze positive si osservano sia nella crescita delle imprese che in quella delle esportazioni. Il consolidamento di aree produttive a carattere distrettuale - nel ceramico, nell’agroalimentare, nell’elettronica – costituiscono realtà che, seppure in embrione, risultano interessanti per la loro tendenza a crescere. Gli aspetti che distinguono profondamente la struttura economica e produttiva del nord e del cen- tro, rispetto a quella del sud, riguardano le dimensioni e gli assetti amministrativi e finanziari. Tali aspetti di criticità, insieme al perdurare del fenomeno del sommerso, continuano a costituire il prin- cipale freno al cambiamento e all’evoluzione degli scenari competitivi(16). I fattori di competitività nell’era dell’Euro, non potendo più contare sullo strumento della svalutazio- ne monetaria, vanno acquisiti attraverso miglioramenti di efficienza del sistema produttivo che richiedono innovazioni ed interventi strutturali. I risultati derivanti da tali interventi possono emer- gere solo nel lungo periodo. I dati congiunturali esaminati, pur rappresentando solo fenomeni transi- tori, indicano la necessità e l’urgenza per questa regione degli interventi sopra richiamati.

(16) Mezzogiorno, Rapporti del Il Sole 24 ore, 2002.

58 Caltanissetta Caltanissetta e la sua provincia mostrano nel 2002 un tasso di crescita del sistema economico di un certo interesse, soprattutto se raffrontato con il decremento fatto registrare l’anno precedente. La crescita del sistema economico provinciale è trainata principalmente dal settore manifatturiero, che presenta incrementi sensibili in particolare negli alimentari, nel cuoio e nella chimica e plastica. La crescita di quest’ultimo settore indica che la struttura del manifatturiero non trae vantaggio solo dallo sviluppo di comparti tradizionali, ma anche dai comparti innovativi in cui è necessaria la pre- senza e la diffusione di conoscenze tecnologicamente all’avanguardia. Anche nei servizi si coglie un miglioramento rispetto all’anno precedente, supportato soprattutto dalle performance del settore alberghiero e della ristorazione e delle attività legate ai servizi alle imprese, con particolare riferi- mento ai settori immobiliare, professionale, informatico e finanziario (+5,6%). La quota di imprese provinciali sul totale regionale vede una sostanziale tenuta, alla quale contribuiscono il terziario e i settori più dinamici del manifatturiero sopra segnalati. La dimensione ridotta dell’economia nissena suggerirebbe un ulteriore rafforzamento delle produzioni in cui risulta cruciale la qualità e nella quale le economie di scopo prevalgono sulle economie di scala.

Catania La provincia di Catania migliora, nel 2002, i risultati dell’anno precedente, accentuando la sua incli- nazione alle attività terziarie. Il terziario in questa provincia risulta molto articolato ed in grado di competere in diversi ambiti, sia relativi ai servizi alla persona che ai servizi all’impresa. La capacità di fornire servizi innovativi, per i quali è necessaria una consistente dotazione di conoscenze e compe- tenze tecnico scientifiche, costituisce un aspetto che va imprimendo una caratterizzazione innovati- va a questa provincia. D’altro canto la presenza di grandi imprese innovative nei settori dell’elettro- nica e dell’informatica può mobilitare risorse umane e finanziarie con benefici a cascata per tutto il sistema economico locale. I settori tradizionali legati all’alimentare e alla lavorazione del cuoio costi- tuiscono il nucleo della competitività del manifatturiero che, tuttavia, registra fenomeni di flessione piuttosto evidenti in altri comparti ed in particolare nel tessile. Tali fasi di “affaticamento” nella pro- duzione e nella performance di taluni settori manifatturieri possono essere amplificate dalla scala dimensionale in ambito regionale. Da non trascurare, infatti, che questa provincia conta oltre un quinto della base imprenditoriale siciliana e, per quanto riguarda il manifatturiero, arriva a contare attorno al 25% dell’economia regionale. Nel cuoio e nella chimica rafforza la sua preminenza, regi- strando una forte concentrazione delle imprese regionali. Catania rappresenta un territorio ed un polo chiave anche per taluni servizi regionali come quelli relativi ai trasporti e al commercio, questo grazie alla sua favorevole posizione dal punto di vista geografico. Si conferma, come per gli anni precedenti, che per puntare ad uno sviluppo di lungo periodo, l’economia catanese debba far leva quanto più possibile sulla valorizzazione delle sue diver- se potenzialità economiche e su un dosato equilibrio tra tradizione ed innovazione.

Enna La provincia di Enna evidenzia per il 2002, in contrasto con la gran parte delle province siciliane, un tasso di crescita inferiore rispetto al 2001 che, peraltro, ha rappresentato per questa provincia un anno piuttosto positivo. E’ rilevante precisare che Enna rappresenta solo il 3% delle imprese siciliane; questo deve far comprendere come le variazioni discusse vadano sempre correlate alla dimensione, soprattutto se si volesse operare una comparazione tra province. La crescita del manifatturiero è piuttosto sostenuta e riferibile principalmente al settore alimentare (+7%), al chimico-plastico (+5%) e al meccanico-metallurgico (+3%). Queste performance, insieme a quella di altri settori minori, compensano la riduzione di altri settori tradizionali, come il cuoio e il

59 tessile. Il terziario presenta settori in forte crescita, sia in attività relative all’informatica e professio- nali, sia in attività legate al turismo; anche in questa piccola provincia, quindi, aumentano le imprese e le opportunità di lavoro nei settori del terziario e del terziario avanzato.

Messina Il 2002 rappresenta la conferma dell’andamento dell’anno precedente per la provincia di Messina che di fatto rende stabile anche il suo contributo alla struttura produttiva regionale attorno al 12%. E’ da sot- tolineare, tuttavia, come in alcuni settori del terziario, turismo e attività monetarie e finanziarie, questa provincia superi ampiamente il 15% delle imprese regionali, ed in settori tradizionali del secondario, tessile e abbigliamento e legno, superi il 14%. Ciò è importante per riconoscere a questa provincia punte di specializzazione e di competitività ormai affermate, quantomeno su scala regionale. Accanto a questo dato è opportuno ricordare come alcuni settori del secondario continuino il trend di flessione cominciato negli anni ‘90. In particolare si fa riferimento al tessile e alle lavorazioni del legno. La presenza di una crescita significativa in settori come l’alimentare, consente un bilanciamento del manifatturiero che nel suo complesso segnala un lieve incremento. Il terziario, conferma un aumento piuttosto consistente nell’informatica, nelle attività professionali, imprenditoriali ed immobiliari. Continua il trend già messo in luce negli anni precedenti che vede la provincia di Messina attraversare una fase di profonda trasformazione alla ricerca di nuovi paradigmi di sviluppo e di competitività.

Palermo Il capoluogo siciliano anche nel 2002 mantiene un tasso di crescita superiore a quello medio regio- nale e conferma la sua posizione di provincia trainante dell’economia siciliana, seconda solo a Messina in quanto a peso nella struttura produttiva regionale. Nel confermare la dimensione del secondario emerge in questa provincia, in modo ancor più netto di quanto non avvenga in altre, il ruolo fondamentale giocato dall’alimentare che, negli ultimi tre anni, rappresenta il settore con tassi di crescita più elevati e costanti. Il secondario, nonostante la tenuta globale, sembra scontare pesan- temente gli effetti di una trasformazione che potrebbe indicare fenomeni di debolezza che vanno al di là della semplice congiuntura. I dati relativi al decremento nel settore del tessile e del legno, pur contenuti tra il 2% e il 3%, data la dimensione della provincia, indicano un numero di imprese rile- vante in ambito regionale. Il terziario, al contrario del secondario, appare in incremento deciso in tutti i settori che lo compongono. Le attività professionali, l’informatica, le attività immobiliari sono le componenti che registrano il maggior sviluppo, sebbene non siano molto differenti i tassi di incre- mento di settori come quello finanziario e turistico. Lo slancio che contraddistingue le attività terziarie sembra segnalare la possibilità di riconversione e le capacità degli imprenditori di trovare sbocchi alternativi alle crisi del secondario. In questo senso può essere confermato quanto già messo in luce in anni precedenti e cioè la capacità di questa pro- vincia di indicare all'intera economia regionale percorsi alternativi da seguire di fronte alla crisi – che non si può ancora dire se sia passeggera o strutturale - che investe taluni settori tradizionali.

Ragusa Ragusa presenta sostanzialmente immutata la sua quota di imprese in ambito regionale rispetto all’anno precedente, che sul totale delle imprese rappresenta meno del 7%, soprattutto grazie ad un leggero aumento della quota del secondario che compensa la lieve riduzione della quota del terzia- rio. Nei tassi di crescita del secondario sembra decisamente elevato, rispetto alla media regionale, quello del settore alimentare (+4,9%). Questo fenomeno può essere meglio interpretato, con i dati al momento disponibili, considerando il fatto che Ragusa presenta sul suo territorio un distretto agroa- limentare di particolare importanza a livello nazionale e internazionale. I vantaggi incrociati deri-

60 vanti dal fatto di poter gestire in loco l’intera filiera, dalla coltivazione alla commercializzazione dei prodotti, sono evidenti dalle performance degli ultimi anni. Insieme al settore alimentare è da sottolineare l’incremento del settore delle macchine e metalli. Ciò farebbe ritenere che questa provincia abbia goduto di un periodo di sviluppo interessante per taluni settori tradizionali del secondario. Gli altri settori del manifatturiero, pur non presentando sviluppi rilevanti, migliorano rispetto all’anno precedente, ad esclusione della chimica e plastica che riduce in maniera sensibile il numero delle imprese. Il terziario provinciale mostra nel 2002 evidenti picchi nei tassi di crescita, con particolare riferimen- to alle attività finanziarie, alle attività professionali, immobiliari e a quelle informatiche. Tale svilup- po, focalizzato soprattutto sui servizi alle imprese, prevede il rafforzamento di quelle reti di servizi che potrebbero favorire la crescita delle imprese esistenti, anche nel manifatturiero, e la contestuale nascita di nuove. Un’ipotesi questa che, come già indicato per altre province, potrebbe diventare un obiettivo concreto a condizione che sia sostenuta da interventi di politica economica.

Siracusa Siracusa per il 2002 conferma quanto avvenuto negli anni precedenti, ovvero il tasso di crescita del manifatturiero superiore a quello del settore dei servizi, una peculiarità che la distingue nel panora- ma siciliano. Infatti, pur registrando tassi di incremento inferiori rispetto agli anni precedenti, il secondario indica la presenza di tassi di crescita significativi – superiori al 3% - in almeno quattro comparti: alimentare, tessile, lavorazione del cuoio, macchine e metalli. Quindi, il manifatturiero rie- sce ancora a crescere e a dimostrare che le buone performance ottenute tra la fine degli anni novan- ta e l’inizio del 2000 non siano state frutto di fattori ciclici, quanto di una consolidata competitività delle imprese siracusane. La provincia di Siracusa aumenta, seppur in modo contenuto, la sua pro- duttività in Sicilia in molti settori del manifatturiero. Ciò conferma la presenza di fattori di competi- tività raffrontabili quantomeno sul piano regionale, nonostante che la dimensione relativa del siste- ma economico siracusano debba esse collocato fra quello delle province siciliane minori. Nel 2002 la crescita del settore dei servizi è stata maggiore rispetto agli anni precedenti, sotto la spinta del settore turistico e delle attività informatiche e professionali/imprenditoriali. Il sistema economico siracusano mostra di poter integrare le sue doti tradizionali con lo sviluppo di forme innovative di imprenditorialità.

Trapani Il 2002 segna, per la provincia di Trapani, una fase di stasi, nella quale si mantengono, su scala regio- nale, le quote di rappresentatività delle imprese provinciali in alcuni settori tradizionali del manifat- turiero. Come risulta dai tassi di sviluppo settoriali, il manifatturiero trapanese ha potuto far fronte alla fase di crescente competizione nazionale ed internazionale contando, oltre che sul tessile, sull’a- limentare e sul settore delle macchine e dei metalli. Questi ultimi, infatti, costituiscono settori con- traddistinti da incrementi positivi che controbilanciano le fasi di ristagno o di flessione di altri settori manifatturieri. Il terziario mostra indici di sviluppo piuttosto positivi sia nei servizi alla persona, come il turismo, che nei servizi alle imprese, come le attività informatiche e professionali in genere. I sintomi di stallo segnalati dal settore finanziario e monetario sono probabilmente da ricollegare alle difficoltà incon- trate dai settori del manifatturiero sopra richiamati. Dai risultati registrati da taluni settori dei servizi può partire una nuova progettualità che investa l’intero sistema economico trapanese, al fine di rivitalizzare il manifatturiero, che risulta essere pro- babilmente maggiormente penalizzato, rispetto agli ultimi anni, dal diffondersi della competizione su scala globale.

61 62 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO D’ ESERCIZIO

Signori Azionisti, Stato Patrimoniale abbiamo esaminato il progetto di bilancio d’esercizio al 31.12.2002 Attività Euro 2.450.430.507 redatto dagli Amministratori ai sensi di legge e da questi regolar- Passività Euro 2.272.813.495 mente comunicato al Collegio Sindacale unitamente ai prospetti ed Capitale sociale Euro 95.825.570 agli allegati di dettaglio e alla Relazione sulla gestione. Sovrapprezzo di emissione azioni Euro 62.510.995 Il Collegio Sindacale, in conformità a quanto disposto dall’art. 149 Fondo per rischi bancari generali Euro 1.035.576 del D.Lgs. 58/98 deve vigilare: Riserve Euro 18.230.510 a) sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo; Utile d’esercizio Euro 14.361 b) sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; Garanzie rilasciate Euro 48.139.643 c) sull’adeguatezza della struttura organizzativa della società per Impegni Euro 40.176.540 gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull’affidabilità di que- Il Conto Economico, in sintesi, presenta i seguenti valori: st’ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione. Sulla base di tali presupposti presentiamo la relazione che segue. Conto Economico

Gestione della Società Totale ricavi Euro 199.025.169 Totale costi Euro 199.010.808 Nell’esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2002 la Vostra Società Utile d’esercizio Euro 14.361 ha vissuto una complessa operazione di fusione tra le preesistenti banche siciliane del Gruppo Bancario Credito Valtellinese entrate a Per quanto concerne il Bilancio, lo stato patrimoniale ed il conto far parte del nuovo organismo nella cui rete sono confluite anche economico presentano, ai fini comparativi, sia i dati al 31/12/2001 le dipendenze della Cassa San Giacomo già di Caltagirone. della Banca Regionale Sant’Angelo, sia i valori dell’esercizio prece- L’accorpamento ha comportato rilevanti interventi organizzativi dente desunti redigendo un bilancio omogeneo al 31 dicembre necessari per conseguire l'assetto definitivo assunto dal Credito 2001 costituito dall’insieme dei bilanci della Banca Regionale Siciliano con le modifiche statutarie; il trasferimento della Sant’Angelo S.p.A., della Banca Santa Venera S.p.A. e dalla Direzione Generale; l’aumento di capitale; il cambio di denomina- Leasingroup Sicilia S.p.A.. Inoltre le varie componenti patrimoniali e zione e la razionalizzazione del presidio sul territorio regionale di conto economico del bilancio in esame, dal 1° luglio comprendo- secondo il progetto predisposto per gli obiettivi strategici del no le consistenze rivenienti dal ramo d’azienda della Cassa San Gruppo. Di ciascuna fase del processo di unificazione e razionaliz- Giacomo. zazione il Collegio Sindacale è stato partecipe per gli aspetti di La Nota Integrativa contiene adeguate informazioni sia sui criteri competenza ed ha potuto avvalersi della collaborazione del mana- di valutazione sia sulle singole poste di bilancio. gement aziendale e di quello delle funzioni di Gruppo impegnati La Relazione degli Amministratori sulla gestione è stata redatta nella realizzazione del progetto. secondo quanto prescritto dalla vigente normativa e fornisce un Il succedersi degli interventi formalmente conclusi con la stipula- quadro completo e chiaro della situazione aziendale, illustra i fatti zione dell’atto di fusione il 19 giugno 2002 ha comportato la con- di rilievo verificatisi successivamente alla chiusura dell’esercizio e fluenza in un unico bilancio delle voci patrimoniali e di conto eco- formula previsioni circa la possibile evoluzione della gestione del nomico delle varie consistenze, comprese quelle al 1° luglio rive- corrente esercizio. nienti dalla Cassa San Giacomo per il ramo aziendale acquisito. Tenuto conto di quanto sopra si riporta di seguito una sintetica L’ attività di vigilanza e controllo rappresentazione dei dati del bilancio al 31.12.2002. Nel corso dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2002 abbiamo svolto Lo Stato Patrimoniale evidenzia un utile d’esercizio di Euro 14.361 l’attività di vigilanza prevista dalla legge, secondo i principi di com- e si riassume nei seguenti valori: portamento del Collegio Sindacale raccomandati dai Consigli

63 Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e Periti Gli accertamenti e le attestazioni Commerciali ed in conformità a tali principi abbiamo fatto riferi- Su tali premesse ed in particolare in base ai controlli eseguiti, alle mento alle norme di legge integrate, all’occorrenza, dai provvedi- conoscenze dirette e alle informazioni assunte, possiamo ragione- menti emessi in materia dalla Banca d’Italia. volmente attestare: Con il nuovo assetto societario la composizione del Collegio 1. di aver vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo, Sindacale è stata parzialmente modificata. Ciò non ha comportato riscontrando l’operato degli Amministratori conforme alle norme pause nelle attività di controllo e nelle verifiche che hanno riguar- di legge e di statuto; dato anche l’esattezza degli adempimenti di ciascuna fase della 2. di aver acquisito conoscenza e vigilato sul rispetto dei principi di trasformazione della Società. corretta amministrazione e, per quanto di nostra competenza, Abbiamo effettuato 11 verifiche e riunioni collegiali ed abbiamo par- sulla adeguatezza della struttura organizzativa della società, del tecipato alle 13 riunioni del Consiglio di Amministrazione ed alle 3 sistema dei controlli interni e del sistema amministrativo-conta- del Comitato Esecutivo previsto dal nuovo statuto, nel corso delle bile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo nel rappresentare quali abbiamo ottenuto le informazioni sull’attività svolta e sulle correttamente le operazioni aziendali; operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale. 3. che al Collegio Sindacale non sono pervenuti nel corso dell’eser- Abbiamo effettuato verifiche, in via autonoma o mediante incarico cizio esposti o denunzie da parte dei soci ai sensi dell’art. 2408 specifico al Servizio di Revisione Interna, presso le sedi operative del Cod. Civ; centrali e presso le sedi periferiche. 4. che il sistema dei controlli interni appare adeguato ed efficace, Nel corso dell’esercizio abbiamo altresì avuto incontri con avuto riguardo alla dimensione e alla complessità di gestione l’Amministratore Delegato e con il Direttore Generale, con i responsa- dell’impresa, tenuto particolarmente conto della costante atten- bili del Servizio di Revisione Interna e della Direzione Amministrativa zione dedicata al suo aggiornamento e perfezionamento. nonché con i rappresentanti delle Società di Revisione. Sulla scorta delle suddette indicazioni, possiamo ragionevolmente In particolare, è proseguito il proficuo rapporto di reciproca collabo- assicurarVi che dall’attività di vigilanza e controllo svolta nel corso razione tra il Collegio Sindacale e il Servizio di Revisione Interna che dell’esercizio da parte del Collegio Sindacale non è emerso alcun non ha segnalato irregolarità nella gestione aziendale. fatto da segnalare nella presente relazione o ai preposti organi di Gli incontri con le Società di Revisione hanno dato luogo a scambi controllo. di elementi di conoscenza relativi alle attività di vigilanza e control- lo di rispettiva competenza. Le Società di Revisione ci hanno infor- Il Collegio Sindacale, presa conoscenza del positivo giudizio, in mato, nel corso dell’esercizio, sulla affidabilità del sistema ammini- corso di emanazione, sul bilancio di esercizio espresso dalla società strativo-contabile, sui positivi risultati delle verifiche, sulla regolare di revisione Deloitte & Touche, invita l’Assemblea ad approvare il tenuta della contabilità sociale, sulla corretta rilevazione dei fatti di bilancio e la relazione sulla gestione nonché le proposte del gestione, sulla regolarità degli adempimenti amministrativi e fiscali; Consiglio di Amministrazione in ordine alla destinazione del risulta- inoltre non ci hanno segnalato fatti censurabili. to d’esercizio. La Società di Revisione Deloitte & Touche incaricata della certifica- zione del Bilancio in esame, ci ha informato, in occasione di apposi- Il Collegio Sindacale te riunioni, sui risultati dei controlli eseguiti sul bilancio di esercizio. Dott. Giovanni Licciardi I rapporti tenuti con i responsabili dei principali servizi della Banca Dott. Angelo Garavaglia ci hanno consentito di acquisire informazioni utili all’attività di Prof. Carlo Sorci vigilanza sull’operatività dei settori aziendali.

64

BILANCIO 2002 STATO PATRIMONIALE (in euro)

VOCIVOCI DELL DELL’ATTIVO’ATTIVO 31/12/2002 31/12/1999 31/12/2001 31/12/1998

10. Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 31.994.270 8.824.805 20. Titoli del Tesoro e valori assimilati ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali 77.025.974 58.911.329 30. Crediti verso banche: 662.019.840 352.837.152 a) a vista 429.235.317 192.546.445 b) altri crediti 232.784.523 160.290.707 40. Crediti verso clientela 1.099.174.655 567.361.528 50. Obbligazioni ed altri titoli di debito: 301.899.615 72.989.029 a) di emittenti pubblici 88.994.912 53.358.138 b) di banche 212.849.412 19.138.739 di cui: - titoli propri 2.182.225 3.568.149 c) di enti finanziari 50.917 182.761 d) di altri emittenti 4.374 309.391 60. Azioni, quote e altri titoli di capitale 35.783.413 9.273.206 70. Partecipazioni 566.844 17.043 80. Partecipazioni in imprese del gruppo 19.725.279 4.709.276 90. Immobilizzazioni immateriali 30.486.547 8.407.026 di cui: - costi di impianto 434.828 1.612.684 - avviamento 21.936.825 1.630.578 100. Immobilizzazioni materiali 116.029.186 15.741.971 di cui: - beni in locazione finanziaria 61.784.778 59.048.261 - beni in attesa di locazione finanziaria 2.616.741 3.736.460 130. Altre attività 64.166.259 36.949.183 140. Ratei e risconti attivi: 11.558.625 6.420.568 a) ratei attivi 8.634.121 5.999.954 b) risconti attivi 2.924.504 420.614 di cui: - disaggio di emissione su titoli 174.613 161.191

Totale dell'attivo 2.450.430.507 1.142.442.116

IL PRESIDENTE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Giovanni De Censi Giovanni Licciardi

68 VOCI DEL PASSIVO 31/12/1999 31/12/1998

VOCI DEL PASSIVO 31/12/2002 31/12/2001

10. Debiti verso banche: 317.234.762 173.779.707 a) a vista 189.183.796 115.952.941 b) a termine o con preavviso 128.050.966 57.826.766 20. Debiti verso clientela: 1.427.243.103 556.081.405 a) a vista 1.287.294.131 471.283.197 b) a termine o con preavviso 139.948.972 84.798.208 30. Debiti rappresentati da titoli: 414.621.313 275.940.361 a) obbligazioni 296.551.621 206.033.793 b) certificati di deposito 113.570.366 69.753.184 c) altri titoli 4.499.326 153.384 50. Altre passività 59.868.905 31.455.585 60. Ratei e risconti passivi: 13.772.947 5.378.220 a) ratei passivi 6.951.032 5.008.496 b) risconti passivi 6.821.915 369.724 70. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 25.376.473 12.270.534 80. Fondi per rischi ed oneri 13.918.261 8.602.029 b) fondi imposte e tasse 3.779.156 2.641.036 c) altri fondi 10.139.105 5.960.993 90. Fondi rischi su crediti 777.731 - 100. Fondo per rischi bancari generali 1.035.576 - 120. Capitale 95.825.570 44.579.000 130. Sovrapprezzi di emissione 62.510.995 28.640.779 140. Riserve: 9.371.408 2.208.650 a) riserva legale 4.251.521 1.509.558 c) riserve statutarie 4.341.215 176.140 d) altre riserve 778.672 522.952 150. Riserve di rivalutazione 9.584.196 4.230.940 160. Utili (Perdite) portati a nuovo - 725.094 2.345 170. Utile (Perdita) d'esercizio 14.361 - 727.439

Totale del passivo 2.450.430.507 1.142.442.116

GARANZIE E IMPEGNI

VOCI 31/12/1999VOCI 31/12/1998 31/12/2002 31/12/2001

10. Garanzie rilasciate 48.139.643 10.222.536 di cui: - accettazioni 1.969.423 445.302 - altre garanzie 46.170.220 9.777.234 20. Impegni 40.176.540 3.599.784

IL DIRETTORE GENERALE IL CAPO CONTABILE Francesco Giacobbi Sebastiano Grasso

69 CONTO ECONOMICO (in euro)

VOCI 31/12/2002 31/12/2001

10. Interessi attivi e proventi assimilati 111.455.360 61.357.990 di cui: - su crediti verso clientela 79.492.106 48.222.730 - su titoli di debito 11.023.949 7.097.737 20. Interessi passivi e oneri assimilati - 49.915.781 - 23.671.848 di cui: - su debiti verso clientela - 22.431.504 - 11.388.994 - su debiti rappresentati da titoli - 15.040.450 - 10.272.415 30. Dividendi e altri proventi: 319.279 3.122 a) su azioni, quote e altri titoli di capitale 130.124 - b) su partecipazioni 100.503 - c) su partecipazioni in imprese del gruppo 88.652 3.122 40. Commissioni attive 31.318.867 12.134.040 50. Commissioni passive - 4.231.660 - 507.974 60. Profitti da operazioni finanziarie 3.773.679 731.391 70. Altri proventi di gestione 41.755.800 4.154.750 80. Spese amministrative: - 95.630.990 - 42.316.087 a) spese per il personale - 47.526.461 - 24.981.881 di cui: - salari e stipendi - 32.111.352 - 17.008.223 - oneri sociali - 9.063.086 - 4.412.140 - trattamento di fine rapporto - 3.609.816 - 1.478.341 - trattamento di quiescenza e simili - 674.766 - 468.325 b) altre spese amministrative - 48.104.529 - 17.334.206 90. Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali - 32.123.692 - 3.947.087 100. Accantonamenti per rischi ed oneri - 2.793.850 - 110. Altri oneri di gestione - 204.356 - 120. Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni - 6.307.116 - 18.142.690 130. Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 5.500.415 470.668 150. Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie - 909.710 - 834.061

170. Utile (Perdita) delle attività ordinarie 2.006.245 - 10.567.786 180. Proventi straordinari 3.251.769 12.345.212 190. Oneri straordinari - 2.781.534 - 196.366

200. Utile straordinario 470.235 12.148.846 210. Variazione del fondo per rischi bancari generali 1.650.000 - 220. Imposte sul reddito dell'esercizio - 4.112.119 - 2.308.499

230. Utile (Perdita) d'esercizio 14.361 - 727.439

70 STATO PATRIMONIALE (in euro)

VOCIVOCI DELL DELL’ATTIVO’ATTIVO 31/12/2002 31/12/1999 31/12/2001 31/12/1998 OMOGENEO

10. Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 31.994.270 19.373.607 20. Titoli del Tesoro e valori assimilati ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali 77.025.974 110.835.765 30. Crediti verso banche: 662.019.840 589.996.502 a) a vista 429.235.317 242.301.780 b) altri crediti 232.784.523 347.694.722 40. Crediti verso clientela 1.099.174.655 1.057.231.672 50. Obbligazioni ed altri titoli di debito: 301.899.615 196.422.720 a) di emittenti pubblici 88.994.912 85.000.820 b) di banche 212.849.412 109.428.737 di cui: - titoli propri 2.182.225 3.926.225 c) di enti finanziari 50.917 588.467 d) di altri emittenti 4.374 1.404.696 60. Azioni, quote e altri titoli di capitale 35.783.413 20.965.470 70. Partecipazioni 566.844 1.112.601 80. Partecipazioni in imprese del gruppo 19.725.279 1.394.523 90. Immobilizzazioni immateriali 30.486.547 11.278.101 di cui: - costi di impianto 434.828 1.612.684 - avviamento 21.936.825 1.714.697 100. Immobilizzazioni materiali 116.029.186 116.342.025 di cui: - beni in locazione finanziaria 61.784.778 59.048.261 - beni in attesa di locazione finanziaria 2.616.741 3.736.460 130. Altre attività 64.166.259 73.372.067 140. Ratei e risconti attivi: 11.558.625 14.051.683 a) ratei attivi 8.634.121 11.939.938 b) risconti attivi 2.924.504 2.111.745 di cui: - disaggio di emissione su titoli 174.613 286.823

Totale dell'attivo 2.450.430.507 2.212.376.736

IL PRESIDENTE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE Giovanni De Censi Giovanni Licciardi

72 VOCI del passivo 31/12/1999 31/12/1998

VOCI DEL PASSIVO 31/12/2002 31/12/2001 OMOGENEO

10. Debiti verso banche: 317.234.762 270.652.034 a) a vista 189.183.796 128.679.667 b) a termine o con preavviso 128.050.966 141.972.367 20. Debiti verso clientela: 1.427.243.103 1.231.978.113 a) a vista 1.287.294.131 1.051.116.656 b) a termine o con preavviso 139.948.972 180.861.457 30. Debiti rappresentati da titoli: 414.621.313 410.741.196 a) obbligazioni 296.551.621 312.747.054 b) certificati di deposito 113.570.366 96.205.562 c) altri titoli 4.499.326 1.788.580 50. Altre passività 59.868.905 62.257.740 60. Ratei e risconti passivi: 13.772.947 16.790.762 a) ratei passivi 6.951.032 8.104.481 b) risconti passivi 6.821.915 8.686.281 70. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 25.376.473 22.182.703 80. Fondi per rischi ed oneri 13.918.261 15.862.067 b) fondi imposte e tasse 3.779.156 7.155.140 c) altri fondi 10.139.105 8.706.927 90. Fondi rischi su crediti 777.731 779.242 100. Fondo per rischi bancari generali 1.035.576 2.685.576 120. Capitale 95.825.570 95.825.570 130. Sovrapprezzi di emissione 62.510.995 62.466.525 140. Riserve: 9.371.408 8.914.123 a) riserva legale 4.251.521 3.980.200 c) riserve statutarie 4.341.215 4.113.262 d) altre riserve 778.672 820.661 150. Riserve di rivalutazione 9.584.196 9.584.196 160. Utili (Perdite) portati a nuovo - 725.094 2.345 170. Utile d'esercizio 14.361 1.654.544

Totale del passivo 2.450.430.507 2.212.376.736

GARANZIE E IMPEGNI

VOCIVOCI 31/12/2002 31/12/1999 31/12/2001 31/12/1998 OMOGENEO

10. Garanzie rilasciate 48.139.643 46.189.905 di cui: - accettazioni 1.969.423 462.680 - altre garanzie 46.170.220 45.727.225 20. Impegni 40.176.540 26.632.193

IL DIRETTORE GENERALE IL CAPO CONTABILE Francesco Giacobbi Sebastiano Grasso

73 CONTO ECONOMICO (in euro)

VOCI 31/12/2002 31/12/2001 OMOGENEO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 111.455.360 114.388.590 di cui: - su crediti verso clientela 79.492.106 83.949.980 - su titoli di debito 11.023.949 15.462.508 20. Interessi passivi e oneri assimilati - 49.915.781 - 46.769.048 di cui: - su debiti verso clientela - 22.431.504 - 23.668.945 - su debiti rappresentati da titoli - 15.040.450 - 16.876.285 30. Dividendi e altri proventi: 319.279 113.809 a) su azioni, quote e altri titoli di capitale 130.124 17.350 b) su partecipazioni 100.503 25.718 c) su partecipazioni in imprese del gruppo 88.652 70.741 40. Commissioni attive 31.318.867 26.637.895 50. Commissioni passive - 4.231.660 - 3.242.829 60. Profitti da operazioni finanziarie 3.773.679 1.115.349 70. Altri proventi di gestione 41.755.800 35.128.800 80. Spese amministrative: - 95.630.990 - 85.809.151 a) spese per il personale - 47.526.461 - 47.083.171 di cui: - salari e stipendi - 32.111.352 - 32.488.175 - oneri sociali - 9.063.086 - 8.594.479 - trattamento di fine rapporto - 3.609.816 - 3.030.631 - trattamento di quiescenza e simili - 674.766 - 746.738 b) altre spese amministrative - 48.104.529 - 38.725.980 90. Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali - 32.123.692 - 26.220.735 100. Accantonamenti per rischi ed oneri - 2.793.850 - 134.246 110. Altri oneri di gestione - 204.356 - 414.788 120. Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni - 6.307.116 - 21.450.328 130. Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 5.500.415 2.577.738 140. Accantonamenti ai fondi rischi su crediti - - 93.422 150. Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie - 909.710 - 842.471

170. Utile (Perdita) delle attività ordinarie 2.006.245 - 5.014.837 180. Proventi straordinari 3.251.769 13.419.837 190. Oneri straordinari - 2.781.534 - 803.645

200. Utile straordinario 470.235 12.616.192 210. Variazione del fondo per rischi bancari generali 1.650.000 - 220. Imposte sul reddito dell'esercizio - 4.112.119 - 5.946.811

230. Utile d'esercizio 14.361 1.654.544

74 NOTA INTEGRATIVA

75 75 76 STRUTTURA E CONTENUTI DEL BILANCIO

Il bilancio d’esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa, corredati dalla Relazione sull’anda- mento della gestione. Gli schemi di bilancio sono redatti in euro, mentre quelli relativi alla nota integrativa , se non diversamente precisato, sono espressi in migliaia di euro. Come già illustrato nella Relazione sulla Gestione, l’operazione di fusione per incorporazione della Banca Popolare Santa Venera S.p.A. e della Leasingroup Sicilia S.p.A. nella Banca Regionale Sant’Angelo S.p.A., che ha assunto la nuova denominazione di Credito Siciliano S.p.A.., ha avuto effetto civilistico e fiscale con decorrenza 1° gennaio 2002. I prospetti di Stato Patrimoniale e di Conto Economico sono, pertanto, messi a confronto sia con i dati della Banca Regionale Sant’Angelo S.p.A., sia con quelli “omogenei” costituiti dall’insieme dei bilanci della Banca Regionale Sant’Angelo S.p.A., della Banca Popolare Santa Venera S.p.A. e della Leasingroup Sicilia S.p.A. con riferimento alla data del 31 dicembre 2001. Relativamente ai prospetti di Nota Integrativa si precisa che i dati di confronto sono quelli “omogenei” come sopra riportato. Segnaliamo altresì che le varie componenti patrimoniali e di conto economico del bilancio dell’esercizio in esame comprendono le consisten- ze derivanti dall’acquisizione del ramo d’azienda della Cassa San Giacomo avvenuta in data 1° luglio 2002. La nota integrativa illustra ed analizza i dati di bilancio e contiene le informazioni richieste dalle disposizioni della Banca d’Italia del 16.01.1995 e successive integrazioni. Con la nota integrativa vengono fornite tutte le informazioni complementari ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta, anche se non specificatamente richieste da disposizioni di legge, sulla situazione patrimoniale , finanziaria ed economica della Banca. Pertanto, alla nota integrativa sono allegati i seguenti documenti: - rendiconto finanziario; - prospetto delle rivalutazioni effettuate (art. 10 legge 72/83); - bilancio della società partecipata Cassa San Giacomo S.p.A.; - elenco delle società partecipate; - elenco degli immobili. Il bilancio è assoggettato a revisione contabile dalla società Deloitte & Touche S.p.A.

PARTE A CRITERI DI VALUTAZIONE

Il bilancio è redatto nell’osservanza delle disposizioni di legge e facendo riferimento, laddove ritenuto necessario, ai principi contabili ema- nati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e, ove mancanti, a quelli dell’International Accounting Standards Board (I.A.S.B.)

77 SEZIONE 1 – ILLUSTRAZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE

1. Crediti, garanzie e impegni

Crediti verso banche

I crediti verso le banche sono espressi al valore di presumibile realizzo, tenuto conto delle stime di perdita.

Crediti verso clientela

Il valore dei crediti iscritto in bilancio, comprensivo dell’ammontare degli interessi contrattuali e di mora maturati, coincide con quello del loro presumibile realizzo. Tale valore è ottenuto deducendo dall'ammontare complessivamente erogato le perdite stimate in linea capitale e per interessi, definite sulla base di analisi dei crediti dubbi, che ha determinato accantonamenti sia analitici che forfettari, nonché del rischio fisiologico che potrebbe manifestarsi in futuro sugli impieghi in bonis. Il valore originario del credito è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della rettifica di valore effettuata.

Altri crediti

Per gli altri crediti non sono previste perdite, pertanto il presumibile valore di realizzo coincide con il valore nominale al quale sono eviden- ziati in bilancio.

Garanzie ed impegni

Le garanzie rilasciate sono iscritte al valore complessivo dell'impegno assunto. Per far fronte a perdite presunte su garanzie rilasciate è isti- tuito apposito accantonamento nell'ambito dei fondi per rischi ed oneri.

2. Titoli e operazioni "fuori bilancio" (diverse da quelle su valute)

2.1 Titoli immobilizzati

I titoli immobilizzati sono valutati al costo storico di acquisto, tenendo conto delle eventuali perdite di valore ritenute durevoli.

2.2 Titoli non immobilizzati

I titoli che non costituiscono immobilizzazioni finanziarie sono così valutati: - se quotati in mercati regolamentati, al prezzo di mercato inteso come media aritmetica dei prezzi dell’ultimo mese; - se non quotati, al minore tra il costo di formazione (determinato secondo il metodo LIFO) e il prezzo di mercato; quest’ultimo è da inten- dersi pari al presumibile valore di realizzo, determinato in base all’andamento di mercato dei titoli quotati in mercati organizzati aventi analoghe caratteristiche, nonché al valore ottenuto attualizzando i flussi finanziari futuri generati da interessi e capitale ad un appropria- to tasso di mercato. Si tiene conto, inoltre, della situazione di solvibilità dell’emittente. Le svalutazioni operate nei periodi precedenti sono eliminate qualora siano venute meno le cause che le hanno originate.

78 Contratti derivati

Le attività e le passività “in bilancio” e “fuori bilancio” relative a contratti derivati sono valutate separatamente utilizzando il criterio del valore di mercato se “quotate” ed il criterio del minor valore tra il costo di acquisto ed il valore di mercato se “non quotate”. Le operazioni tra loro collegate sono valutate in modo coerente.

Operazioni a termine

I contratti di compravendita di titoli e le operazioni "fuori bilancio" su titoli sono esposti al prezzo di regolamento del contratto. Il risultato della valutazione, che è stata effettuata con gli stessi criteri adottati per il portafoglio titoli non immobilizzati, è imputato al conto econo- mico alla voce 60 "Profitti (perdite) da operazioni finanziarie". I contratti di deposito e finanziamento sono esposti in base all'importo da erogare o da ricevere.

3. Partecipazioni

Le partecipazioni sono valutate al costo.

4. Attività e passività in valuta (incluse le operazioni "fuori bilancio")

Le attività, le passività e le operazioni a pronti non ancora regolate in valuta sono convertite in euro ai cambi a pronti di fine periodo; l'ef- fetto di tale valutazione viene imputato al conto economico.

Operazioni a termine

I contratti di compravendita di divisa e le operazioni "fuori bilancio" su valute sono convertiti in euro al cambio a pronti di fine periodo in quanto connesse alle operazioni a pronti.

5. Immobilizzazioni materiali

Sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti, rettificato in aumento per taluni beni in applicazione di speci- fiche leggi di rivalutazione monetaria; l'ammontare di bilancio è ottenuto deducendo dal valore contabile così definito gli ammortamenti effettuati. I costi di ristrutturazione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono. Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di valutazioni economico tecniche in relazione sia al grado di utilizzo che alla presunta vita utile dei beni.

6. Immobilizzazioni immateriali

Sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori. L’avviamento pagato in occasione di operazioni straordinarie di acquisto di ramo d’azienda, nonché da operazioni di fusione, viene imputato a conto economico sulla base di un piano d’ammortamento stimato in 10 anni, mentre le altre immobilizzazioni immateriali sono ammortizzate sistematicamente avuto riguardo al periodo della loro prevista utilità futura e, comunque, non oltre 5 anni. 79 L’onere connesso con il ricorso al “Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione pro- fessionale del personale dipendente delle imprese del credito “ istituito presso l’INPS dal DM 28 aprile 2000 è stato , in accordo con quanto con- sentito dalla circolare in materia del maggio 1998 emanata dalla Banca d’Italia, capitalizzato fra le Immobilizzazioni immateriali e sottoposto ad ammortamento in cinque esercizi.

7. Altri aspetti

Debiti

I debiti sono esposti al valore nominale.

Debiti rappresentati da titoli

I certificati di deposito e i prestiti obbligazionari sono esposti al valore nominale, ad eccezione delle obbligazioni “zero coupon” che sono indicate al valore di emissione aumentato degli interessi capitalizzati.

Ratei e risconti

Sono iscritte in tali voci quote di costi e ricavi maturati, comuni a due o più esercizi, nel rispetto del principio della competenza temporale.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

L’ammontare accantonato a titolo di trattamento di fine rapporto è preposto a coprire il debito maturato nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti.

Fondi per rischi ed oneri

Sono costituiti dal fondo imposte e tasse e dagli altri fondi. Il fondo imposte e tasse accoglie l’accantonamento per imposte sul reddito determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale corrente e di quello differito. Gli effetti della fiscalità differita sono stati determinati secondo il metodo basato sul conto economico. Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce “150 – altre attività”, nei limiti di quanto ritenuto recuperabile con ragionevole certezza. L’ammontare è stato determinato considerando separatamente i diversi tipi d’imposta (IRAP e IRPEG) ed applicando le aliquote che saranno in vigore nei periodi in cui si verificheranno le “inversioni” delle differenze temporanee, secondo le disposizioni fiscali vigenti al momento del calcolo. Gli altri fondi comprendono oltre al fondo per garanzie rilasciate, che copre perdite previste sui crediti di firma anche un fondo stanziato per fronteggiare passività di esistenza certa o probabile, delle quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio o entro la data di formazione del presente bilancio non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza.

80 SEZIONE 2 – LE RETTIFICHE E GLI ACCANTONAMENTI FISCALI

2.1 - Rettifiche di valore effettuate esclusivamente in applicazione di norme tributarie

Non effettuate.

2.2 - Accantonamenti effettuati esclusivamente in applicazione di norme tributarie

Di seguito sono rappresentati gli effetti sul conto economico e sullo stato patrimoniale degli accantonamenti operati esclusivamente in applicazione di norme tributarie.

31/12/2002

Variazione della Riserva ex legge 335/95 Effetto sull'utile di periodo Effetto sul patrimonio netto

Importo iniziale - 7 - Utilizzi nel conto economico dell'esercizio - - + Accantonamenti nel conto economico dell'esercizio 8 8

Importo finale 8 15

31/12/2002

Fondo rischi su crediti - Quota relativa a interessi di mora(1) Effetto sull'utile di periodo Effetto sul patrimonio netto

Importo iniziale - 779 - Utilizzi nel conto economico dell'esercizio - 2 - 2 - Altre diminuzioni - - + Accantonamenti nel conto economico dell'esercizio -

Importo finale - 2 777

(1) L’onere fiscale differito connesso a tale fondo è illustrato nella parte B, Sezione 7 “I fondi”.

81 PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

SEZIONE 1 - I CREDITI

Dettaglio della voce 10 "cassa e disponibilità presso banche centrali ed uffici postali"

31/12/2002 31/12/2001

Biglietti e monete 30.216 94,44% 17.102 88,27% Biglietti e monete in valuta 1.034 3,23% 897 4,63% Disponibilità presso uffici postali 152 0,48% 1.272 6,57% Altri valori 592 1,85% 103 0,53%

Totale 31.994 100,00% 19.374 100,00%

1.1 - Dettaglio della voce 30 "crediti verso banche"

31/12/2002 31/12/2001

a) Crediti verso banche centrali - 76.405 b) Effetti ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali - - c) Operazioni pronti contro termine 82.877 99.546 d) Prestito di titoli - -

82 L'ammontare complessivo dei crediti verso banche esposto in bilancio alla voce 30 viene di seguito dettagliato per forma tecnica di impiego:

31/12/2002 31/12/2001

Verso Banca d'Italia - - 76.405 12,95% Verso altre banche: 662.020 100,00% 513.592 87,05% a) per conti correnti 429.109 64,82% 116.765 19,79% - euro 428.159 64,67% 115.223 19,53% - valuta 950 0,14% 1.542 0,26% b) per depositi 148.485 22,43% 289.849 49,13% - euro 148.485 22,43% 289.395 49,05% - valuta - - 454 0,08% c) per pronti contro termine 82.877 12,52% 99.546 16,87% - euro 82.877 12,52% 99.546 16,87% - valuta - - - - d) per altri rapporti 1.549 0,23% 7.432 1,26% - euro 1.549 0,23% 7.432 1,26% - valuta - - - -

Totale 662.020 100,00% 589.997 100,00%

Tra i crediti verso altre Banche è compreso l'ammontare di 26,8 milioni di euro quale Riserva Obbligatoria assolta in via indiretta tramite l'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane - Milano

1.2 - Situazione dei "crediti per cassa verso banche"

31/12/2002 31/12/2001

Esposizione Rettifiche di valore Esposizione Esposizione Rettifiche di valore Esposizione Categorie/Valori lorda complessive netta lorda complessive netta

A. Crediti dubbi 12 - 3 9 35 - 11 24 A.1. Sofferenze ------A.2. Incagli ------A.3. Crediti in corso di ristrutturazione ------A.4. Crediti ristrutturati ------A.5. Crediti non garantiti verso Paesi a rischio 12 - 3 9 35 - 11 24 B. Crediti in bonis 662.011 - 662.011 589.973 - 589.973

Totale 662.023 - 3 662.020 590.008 - 11 589.997

83 1.3 - Dinamica dei crediti dubbi verso banche

31/12/2002

Crediti in corso di Crediti Crediti non garantiti Causali/Categorie Sofferenze Incagli ristrutturazione ristrutturati verso Paesi a rischio Totale

A. Esposizione lorda iniziale al 1/1/2002 - - - - 35 35 A.1 di cui: per interessi di mora ------B. Variazioni in aumento ------B.1 ingressi da crediti in bonis ------B.2 interessi di mora ------B.3 trasferimenti da altre categorie di crediti dubbi ------B.4 altre variazioni in aumento ------C. Variazioni in diminuzione - - - - - 23 - 23 C.1 uscite verso crediti in bonis ------C.2 cancellazioni ------C.3 incassi - - - - - 23 - 23 C.4 realizzi per cessioni ------C.5 trasferimenti ad altre categorie di crediti dubbi ------C.6 altre variazioni in diminuzione ------D. Esposizione lorda finale al 31/12/2002 - - - - 12 12 D.1 di cui: per interessi di mora ------

84 1.4 - Dinamica delle rettifiche di valore complessive dei crediti verso banche

31/12/2002

Crediti in corso di Crediti Crediti non garantiti Crediti Causali/Categorie Sofferenze Incagli ristrutturazione ristrutturati verso Paesi a rischio in bonis Totale

A. Rettifiche complessive iniziali al 1/1/2002 - - - - 11 - 11 A.1 di cui: per interessi di mora ------B. Variazioni in aumento ------B.1 rettifiche di valore ------B.1.1 di cui: per interessi di mora ------B.2 utilizzi dei fondi rischi su crediti ------B.3 trasferimenti da altre categorie di crediti ------B.4 altre variazioni in aumento ------C. Variazioni in diminuzione - - - - - 8 - - 8 C.1 riprese di valore da valutazione ------C.1.1 di cui: per interessi di mora ------C.2 riprese di valore da incasso - - - - - 8 - - 8 C.2.1 di cui: per interessi di mora ------C.3 cancellazioni ------C.4 trasferimenti ad altre categorie di crediti ------C.5 altre variazioni in diminuzione ------D. Rettifiche complessive finali al 31/12/2002 - - - - 3 - 3 D.1 di cui: per interessi di mora ------

1.5 - Dettaglio della voce 40 "crediti verso clientela"

31/12/2002 31/12/2001 a) Effetti ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali 2.015 1.896 b) Operazioni pronti contro termine 135 368 c) Prestito di titoli - -

Di seguito sono evidenziati gli effetti sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico derivanti dall’applicazione del cosidetto “metodo finanziario” ai contratti di leasing al 31/12/2002.

85 31/12/2002 Rettifiche per applicazione Voci/Causali Risultanze da bilancio del metodo finanziario Valori rettificati

STATO PATRIMONIALE Attivo voce 40. Crediti verso clientela 1.099.175 61.544 1.160.719 voce 100. Immobilizzazioni materiali 116.029 - 61.785 54.244 di cui: beni dati in leasing 61.785 - 61.785 - Passivo voce 80. c) Altri fondi 10.139 - 241 9.898 CONTO ECONOMICO voce 10. Interessi attivi e proventi assimilati 111.455 4.776 116.231 voce 70. Altri proventi di gestione 41.756 - 27.528 14.228 voce 90. Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali 32.124 - 22.751 9.373

Il totale dei crediti verso la clientela, esposto in bilancio al netto delle rettifiche di valore risulta così suddiviso per forme tecniche di impiego:

31/12/2002 31/12/2001

Conti correnti ed altre sovvenzioni 533.576 45,97% 414.163 37,12% Mutui 429.288 36,98% 392.839 35,21% Finanziamenti import - export 13.151 1,13% 12.061 1,08% Portafoglio scontato 19.165 1,65% 16.657 1,49% Operazioni pronti contro termine 135 0,01% 368 0,03% Prestiti personali e al consumo 56.399 4,86% 63.858 5,72% Crediti per contratti di locazione finanziaria 65.593 5,65% 64.890 5,82% Crediti in sofferenza 9.832 0,85% 123.263 11,05% Altri 33.580 2,89% 27.494 2,46%

Totale 1.160.719 100,00% 1.115.593 100,00%

La voce presenta un saldo di 1.160,7 milioni di euro con un incremento del 4,0%. I crediti verso la clientela sono indicati al netto delle retti- fiche di valore per complessive 11,9 milioni di euro, di cui 4,5 milioni di euro afferenti le valutazioni analitiche dei crediti in sofferenza; 1,5 milioni di euro su crediti incagliati; 5,0 mila euro relative ai crediti ristrutturati; 5,9 milioni di euro relative alle svalutazioni forfettarie sugli altri crediti, quale rischio fisiologico.

1.6 - Crediti verso clientela garantiti

31/12/2002 31/12/2001

a) da ipoteche 375.353 356.855 b) da pegni su: 51.111 45.004 1. depositi di contante 2.527 3.167 2. titoli 23.255 18.830 3. altri valori 25.329 23.007 c) da garanzie di: 352.717 175.028 1. Stati 873 45 2. altri enti pubblici 753 1.396 3. banche 724 2.539 4. altri operatori 350.367 171.048

Totale dei crediti garantiti 779.181 576.887

Nel prospetto sono riportati, limitatamente alla quota garantita, i crediti verso clientela assistiti in tutto o in parte da garanzie. 86 1.7 - Situazione dei "crediti per cassa verso clientela"

31/12/2002 31/12/2001

Esposizione Rettifiche di valore Esposizione Esposizione Rettifiche di valore Esposizione Categorie/Valori lorda complessive netta lorda complessive netta

A. Crediti dubbi 37.345 - 5.997 31.348 301.207 - 140.979 160.228 A.1. Sofferenze 14.362 - 4.530 9.832 259.266 - 136.003 123.263 A.2. Incagli 21.917 - 1.462 20.455 38.844 - 4.971 33.873 A.3. Crediti in corso di ristrutturazione - - - 1.693 - 1.693 A.4. Crediti ristrutturati 1.066 - 5 1.061 1.404 - 5 1.399 A.5. Crediti non garantiti verso Paesi a rischio ------B. Crediti in bonis 1.135.234 - 5.863 1.129.371 959.873 - 4.507 955.366

Totale 1.172.579 - 11.860 1.160.719 1.261.080 - 145.486 1.115.594

In ottemperanza a quanto disposto dalla Banca d'Italia (Comunicazione n. 189 del 5 gennaio 1999) si ricorda che i crediti per cassa sono classificati nelle categorie previste dalla Vigilanza, delle quali la prima relativa ai crediti vivi e le altre riferite ai crediti ad andamento ano- malo (sofferenze, incagli, crediti ristrutturati, crediti in corso di ristrutturazione e esposizione rischio paese).

In merito, si precisa quanto segue: a) Crediti in bonis: sono quelli che presentano andamento regolare; b) Crediti incagliati: Includono le intere posizioni dei clienti che si trovano in temporanea situazione di difficoltà ( finanziaria, patrimoniale e gestionale o connesse ad avversi cicli congiunturali), situazione che prevedibilmente potrà essere rimossa in un congruo periodo di tempo. In conformità a quanto stabilito dalla Banca d'Italia, un credito a breve è classificato come incagliato quando si ritiene che il debitore stia attraversando una fase di temporanea e reversibile difficoltà finanziaria o economica. Un credito a medio o lungo termine è classificato come incagliato a seguito del mancato pagamento di due o tre rate semestrali, a seconda che la durata originaria del finanziamento sia inferiore o superiore a tre anni, e purchè l'ammontare complessivo dei pagamenti scaduti (comprensivi di capitale ed interessi) rappresenti almeno il 20% della esposizione creditizia totale del cliente, indipendentemente dall'esistenza di garanzie personali o reali; c) Sofferenze: sono considerati in sofferenza tutti i rapporti accesi nei confronti di debitori in stato di insolvenza, ancorchè non accertato giudizialmente, o in situazioni sostanzialmente equiparabili. In particolare,un credito è classificato come sofferenza, a prescindere dalle garanzie che lo assistono una volta accertato che il debitore sta attraversando serie difficoltà finanziarie o economiche, di natura non temporanea, tali per cui sia improbabile il recupero completo del capitale e degli interessi, ovvero qualora il debitore sia soggetto a pro- cedura fallimentare o simile procedura concorsuale o si dia corso ad un procedimento legale per il recupero di un credito; d) Crediti ristrutturati: si tratta di posizioni i cui debitori hanno stipulato accordi di ristrutturazione del debito (caratterizzati da un tasso di interesse inferiore a quello di mercato) conclusi con la Banca, ovvero, in caso di prestiti sindacati, con un sindacato di banche, al quale la Banca partecipa.

87 1.8 - Dinamica dei crediti dubbi verso clientela

31/12/2002

Crediti in corso di Crediti Crediti non garantiti Causali/Categorie Sofferenze Incagli ristrutturazione ristrutturati verso Paesi a rischio Totale

A. Esposizione lorda iniziale al 1/1/2002 259.266 38.843 1.693 1.404 - 301.206 A.1 di cui: per interessi di mora 89.836 - - - - 89.836 B. Variazioni in aumento 45.135 23.287 - - - 68.422 B.1 ingressi da crediti in bonis 8.578 17.114 - - - 25.692 B.2 interessi di mora 8.621 - - - - 8.621 B.3 trasferimenti da altre categorie di crediti dubbi 25.470 2.014 - - - 27.484 B.4 altre variazioni in aumento 2.466 4.159 - - - 6.625 C. Variazioni in diminuzione - 290.039 - 40.213 - 1.693 - 338 - - 332.283 C.1 uscite verso crediti in bonis - - 3.560 - - - - 3.560 C.2 cancellazioni - 139.830 - 4.858 - - - - 144.688 C.3 incassi - 9.682 - 6.273 - - 16 - - 15.971 C.4 realizzi per cessioni - 140.183 - - - - - 140.183 C.5 trasferimenti ad altre categorie di crediti dubbi - - 25.470 - 1.693 - 322 - - 27.485 C.6 altre variazioni in diminuzione - 344 - 52 - - - - 396 D. Esposizione lorda finale al 31/12/2002 14.362 21.917 - 1.066 - 37.345 D.1 di cui: per interessi di mora 3.087 - - - - 3.087

Come illustrato nella Relazione sulla Gestione nel corso dell'esercizio sono stati ceduti ""pro-soluto"" alla Cassa San Giacomo crediti in sof- ferenza per un valore nominale di 279,6 milioni di euro ed un valore di bilancio di 140,2 milioni di euro (punto C.4). Le cancellazioni di cui al punto C.2 per 139,8 milioni di euro si riferiscono principalmente alla suddetta operazione di cessione crediti. In particolare le cancellazio- ni relative alla cessione dei crediti ammontano a 139,4 milioni di euro, di cui 50,6 milioni di euro in linea capitale e 88,8 milioni di euro in linea interessi (di cui 8 milioni di euro riguardano gli interessi maturati nell’esercizio).

88 1.9 - Dinamica delle rettifiche di valore complessive su crediti verso clientela

31/12/2002 Crediti in corso Crediti Crediti non garantiti Crediti Causali/Categorie Sofferenze Incagli di ristrutturaz. ristrutturati verso Paesi a rischio in bonis Totale A. Rettifiche complessive iniziali al 1/1/2002 136.003 4.971 - 5 - 4.568 145.547 A.1 di cui: per interessi di mora 86.303 - - - - - 86.303 B. Variazioni in aumento 3.646 2.439 - - - 2.279 8.364 B.1 rettifiche di valore 3.488 2.439 - - - 793 6.720 B.1.1 di cui: per interessi di mora 413 - - - - - 413 B.2 utilizzi dei fondi rischi su crediti ------B.3 trasferimenti da altre categorie di crediti 158 - - - - - 158 B.4 altre variazioni in aumento - - - - - 1.486 1.486 C. Variazioni in diminuzione - 135.119 - 5.948 - - - - 984 - 142.051 C.1 riprese di valore da valutazione - 295 - 687 - - - - - 982 C.1.1 di cui: per interessi di mora ------C.2 riprese di valore da incasso - 3.635 - 204 - - - - - 3.838 C.2.1 di cui: per interessi di mora - 1.993 ------1.993 C.3 cancellazioni - 131.172 - 3.633 - - - - 979 - 135.784 C.3.1 di cui: per interessi di mora - 82.242 ------82.242 C.4 trasferimenti ad altre categorie di crediti - - 158 - - - - - 158 C.5 altre variazioni in diminuzione - 17 - 1.266 - - - - 5 - 1.288 D. Rettifiche complessive finali al 31/12/2002 4.530 1.462 - 5 - 5.863 11.860 D.1 di cui: per interessi di mora 2.472 - - - - - 2.472

Le cancellazioni di cui al punto C.3 per 131,2 milioni di euro si riferiscono per 130,9 milioni di euro alla operazione di cessione “pro-soluto” di cre- diti in sofferenza alla Cassa San Giacomo. Come riportato nel punto precedente sono stati oggetto di cancellazione anche gli interessi su soffe- renze maturati nell’esercizio pari a 8 milioni di euro, oltre a 500 mila euro di svalutazioni effettuate nell’esercizio. Sui crediti verso la clientela le previsioni di perdita sono state stimate tenendo conto della situazione di solvibilità dei debitori, dell'andamento economico di categorie omogenee di crediti, nonché delle situazioni di difficoltà nel servizio del debito da parte dei Paesi di residenza dei debitori. In particolare: 1. i crediti in sofferenza e le posizioni incagliate sono stati valutati analiticamente, definendo per ciascuna posizione l'entità della perdita prevista sia in linea capitale che in linea interessi; 2. i crediti concessi a soggetti residenti in Paesi a rischio sono stati svalutati forfettariamente; 3. gli altri crediti sono stati svalutati forfettariamente per tener conto delle perdite che potrebbero manifestarsi in futuro nell'ambito della normale attività credititzia. Come illustrato nella Relazione sulla Gestione la politica creditizia ha tenuto conto dell'andamento dell'eco- nomia del territorio tuttora condizionata alla rischiosità di alcuni settori. Pertanto sono stati mantenuti rigorosi criteri di affidabilità, nel contesto di una strategia commerciale attenta all'accurata individuazione del diverso grado di rischio dei settori merceologici.

89 Crediti in sofferenza (inclusi interessi di mora)

31/12/2002 31/12/2001

Valore Valore Valore Valore nominale di bilancio nominale di bilancio

Crediti in sofferenza 14.362 9.832 259.266 123.263 di cui: - in linea capitale 11.275 9.218 169.430 119.730 - in linea interessi 3.087 614 89.836 3.533

I crediti in sofferenza rappresentano l'esposizione per cassa nei confronti di soggetti in stato di insolvenza per il cui recupero sono state ini- ziate azioni giudiziali o, comunque, azioni volte al rientro dell'esposizione. Come riportato al precedente punto 1.8, nel corso dell'esercizio sono stati ceduti “pro-soluto” alla Cassa San Giacomo crediti in sofferenza per un valore nominale di 279,6 milioni di euro ed un valore di bilancio di 140,2 milioni di euro.

Crediti per interessi di mora

31/12/2002 31/12/2001

Valore Valore Valore Valore nominale di bilancio nominale di bilancio

a) Crediti in sofferenza 3.087 614 89.836 3.533 b) Altri crediti 1.136 1.136 4.203 4.203

90 SEZIONE 2 - I TITOLI

Composizione dei titoli

I titoli di proprietà sono classificati nel bilancio come segue:

31/12/2002 31/12/2001

Titoli del Tesoro e valori assimilati ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali (voce 20) 77.026 110.836 Obbligazioni ed altri titoli di debito (voce 50) 301.900 196.423 Azioni, quote ed altri titoli di capitale (voce 60) 35.783 20.965

Totale 414.709 328.224

Di cui: 31/12/2002 31/12/2001 a) Titoli immobilizzati 188.530 69.709 b) Titoli non immobilizzati 226.179 258.515

2.1 - I titoli immobilizzati

31/12/2002 31/12/2001

Valore Valore Valore Valore Voci/Valori di bilancio di mercato di bilancio di mercato

1. Titoli di debito 188.530 167.622 69.709 67.243 1.1 Titoli di Stato 19.866 20.584 35.984 36.298 - quotati 19.866 20.584 35.984 36.298 - non quotati - - - - 1.2 Altri titoli di debito 168.664 147.039 33.725 30.945 - quotati 7.344 7.363 8.794 7.880 - non quotati 161.320 139.675 24.931 23.065 2. Titoli di capitale - - - - - quotati - - - - - non quotati - - - -

Totale 188.530 167.622 69.709 67.243

Il portafoglio immobilizzato comprende quei titoli destinati a rimanere investiti in modo durevole, in funzione della specifica finalità. La dif- ferenza tra valore di mercato 167.622 mila euro e valore di bilancio 188.530 mila euro presenta uno scostamento negativo di 20.908 mila euro; la differenza tra valore di bilancio e valore di rimborso presenta uno scostamento negativo di 363 mila euro. Così come previsto dalla vigente normativa il suddetto scostamento viene ripartito "pro rata temporis", in base alla durata del titolo, come meglio descritto nel paragrafo successivo. " L'incremento dei titoli al valore di bilancio pari a 118,8 milioni di euro e' dovuto: per 140 milioni di euro alle obbligazioni della Cassa San Giacomo, sottoscritte contestualmente al pagamento dell'operazione di cessione di crediti in sofferenza "pro-soluto". Si precisa che detti titoli hanno una durata di anni 7 con preammortamento di anni 2, rimborso con rate costanti in 5 anni (ultima rata nel 2009) ed un tasso fisso di remunerazione dello 0,50% annuo; alle diminuzioni pari a 21,2 milioni di euro dovute ai rimborsi di titoli immobilizzati verificatisi nel corso dell'anno, alle svalutazioni ed altre variazioni come specificato nel successivo punto 2.2.

91 I titoli immobilizzati sono valutati al costo d’acquisto; qualora fossero stati valutati ai prezzi di mercato, sarebbero emerse:

31/12/2002 31/12/2001

Plusvalenze 1.625 505 Minusvalenze - 22.533 - 2.971 Effetto fiscale 8.729 1.011 Effetto sul risultato economico e sul patrimonio netto - 12.179 - 1.455

Prospetto delle differenze tra il valore iscritto in bilancio e il valore di rimborso alla scadenza dei titoli a reddito fisso immobilizzati

I titoli in carico ad un valore diverso da quello di rimborso vengono annualmente adeguati in modo da ripartire lo "scarto" in relazione al periodo intercorrente fra la data di contabilizzazione e la scadenza. Nell'esercizio è stata contabilizzata la quota di competenza, mentre la differenza di competenza futura viene qui di seguito evidenziata:

31/12/2002 31/12/2001 Differenza da Differenza da Valore Valore ripartire "pro Valore Valore ripartire "pro di bilancio di rimborso rata temporis" di bilancio di rimborso rata temporis"

188.530 188.893 363 69.709 69.162 - 547

2.2 - Variazioni annue dei titoli immobilizzati

31/12/2002 31/12/2001

A. Esistenze iniziali 69.709 36.100 B. Aumenti 140.106 39.025 B.1 Acquisti 140.000 68 B.2 Riprese di valore - - B.3 Trasferimenti dal portafoglio non immobilizzato - 26 B.4 Altre variazioni 106 38.931 C. Diminuzioni - 21.285 - 5.416 C.1 Vendite - - 5 C.2 Rimborsi - 19.548 - 3.838 C.3 Rettifiche di valore - 910 - 834 di cui: - svalutazioni durature - 910 - 834 C.4 Trasferimenti al portafoglio non immobilizzato - - C.5 Altre variazioni - 827 - 739 D. Rimanenze finali 188.530 69.709

Gli acquisti per 140 milioni di euro di cui al punto B1 si riferiscono, come sopra detto, ai titoli della Cassa San Giacomo sottoscritti conte- stualmente al pagamento della cessione di crediti in sofferenza "pro-soluto". Le altre variazioni di cui al punto B4 per 106 mila euro si riferi- scono: per 2 mila euro all'utile conseguito su rimborso di titoli immobilizzati, che ha trovato allocazione nei proventi straordinari; per 104 mila euro agli scarti positivi relativi al 31/12/2002.

92 Le diminuzioni di cui al punto C.2 per 19.548 mila euro si afferiscono ai rimborsi per scadenza di titoli. Le svalutazioni durature per 910 mila euro riguardano le svalutazioni di titoli "Argentina" effettuate nell'esercizio. Le altre variazioni di cui al punto C.5 per 827 mila euro riguar- dano: per 396 mila euro gli scarti negativi rilevati al 31/12/2002; per 187 mila euro la perdita relativa ai titoli rimborsati giunti a scadenza, contabilizzata fra gli oneri straordinari; per 244 mila euro la perdita relativa alla quota di rimborso di titoli immobilizzati che sono soggetti ad ammortamento a quote crescenti, che costituisce la quota di competenza dell'anno per la distribuzione "pro rata temporis" della diffe- renza tra valore di bilancio e valore di rimborso. L'ammontare di tale perdita è stato portato a decurtazione degli interessi attivi.

2.3 - I titoli non immobilizzati

La composizione del comparto e le relative variazioni sono rappresentate nelle seguenti tabelle:

31/12/2002 31/12/2001

Valore Valore Valore Valore Voci/Valori di bilancio di mercato di bilancio di mercato

1. Titoli di debito 190.396 190.632 237.550 237.659 1.1 Titoli di Stato 142.278 142.278 154.597 154.597 - quotati 142.278 142.278 154.597 154.597 - non quotati - - - - 1.2 Altri titoli di debito 48.118 48.354 82.953 83.062 - quotati 21.857 21.857 2.979 2.979 - non quotati 26.261 26.497 79.974 80.083 2. Titoli di capitale 35.783 35.783 20.965 20.965 - quotati 35.783 35.783 20.965 20.965 - non quotati - - - -

Totale 226.179 226.415 258.515 258.624

I titoli quotati sono stati valutati al valore di mercato, inteso quale media dei prezzi dell'ultimo mese; i relativi conteggi hanno fatto emer- gere una minusvalenza di 653,8 mila euro ed una plusvalenza di 1.051,6 mila euro, entrambe rilevate nel conto economico. I titoli non quo- tati sono stati valutati al minor valore tra costo e valore di mercato; quest'ultimo è da intendersi pari al presumibile valore di realizzo, otte- nuto attualizzando ad un appropriato tasso di mercato i flussi finanziari futuri generati da interesse e capitale. I relativi conteggi hanno fatto rilevare una minusvalenza di 62,1 mila euro, che è stata posta a carico del conto economico, ed una plusvalenza complessiva di 294,7 mila euro, di cui 58,6 mila sono stati imputati al conto economico in quanto relativi a titoli oggetto di svalutazione negli anni precedenti.

31/12/2002 31/12/2001 Plusvalenze potenziali non contabilizzate relative ai titoli non quotati 236 111

93 2.4 - Variazioni annue dei titoli non immobilizzati

31/12/2002 31/12/2001

A. Esistenze iniziali 258.515 183.958 B. Aumenti 526.994 524.763 B.1 Acquisti 522.005 396.675 Titoli di debito 486.751 357.499 - titoli di stato 297.013 256.026 - altri titoli 189.738 101.473 Titoli di capitale 35.254 39.176 B.2 Riprese di valore 1.110 1.466 B.3 Trasferimenti dal portafoglio immobilizzato - - B.4 Altre variazioni 3.879 126.622 C. Diminuzioni - 559.330 - 450.206 C.1 Vendite e rimborsi - 558.093 - 447.020 Titoli di debito - 537.722 - 407.905 - titoli di stato - 310.127 - 294.542 - altri titoli - 227.595 - 113.363 Titoli di capitale - 20.371 - 39.115 C.2 Rettifiche di valore - 716 - 1.665 C.3 Trasferimenti al portafoglio immobilizzato - - 26 C.4 Altre variazioni - 521 - 1.495 D. Rimanenze finali 226.179 258.515

Le riprese di valore di cui al punto B.2 per 1.110 mila euro sono dovute alle plusvalenze contabilizzate. Le altre variazioni di cui al punto B.4 riguardano gli utili sull'attività di negoziazione di titoli per 3.878 mila euro . Le rettifiche di valore, per 716 mila euro, si riferiscono alle minusvalenze contabilizzate e determinate con i criteri precedentemente esposti ed afferiscono per 654 mila euro ai titoli quotati e per 62 mila euro ai titoli non quotati. Nelle "altre variazioni" di cui al punto B.4 sono inclusi:

31/12/2002 31/12/2001

Utili (Perdite) derivanti dall'attività di negoziazione in titoli 3.843 2.362 Quota di competenza dell'esercizio degli scarti di emissione 35 44 Altre variazioni - 124.216

Totale B.4 3.878 126.622

94 SEZIONE 3 - LE PARTECIPAZIONI

3.1 - Partecipazioni rilevanti

31/12/2002

Utile d'esercizio Valore Denominazione - Sede Patrimonio netto Perdita d'esercizio Quota % Valore di bilancio B. Imprese sottoposte a influenza notevole 1 - Cassa San Giacomo S.p.A. - Sondrio 55.868 5 31,23 18.330 2 - Servizi Interbancari Sicilia spa - Palermo 76 - 4 30,00 17

Il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio della partecipata Cassa San Giacomo S.p.A. sono desunti dal relativo bilancio 2002, mentre i dati relativi alla Servizi Interbancari Sicilia S.p.A. si riferiscono a quello del 2001.

3.2 - Attività e passività verso imprese del gruppo

31/12/2002 31/12/2001 a) Attività 801.507 448.597 1. crediti verso banche 627.447 445.968 di cui: - subordinati - - 2. crediti verso enti finanziari - - di cui: - subordinati - - 3. crediti verso altra clientela 29.861 - di cui: - subordinati - - 4. obbligazioni e altri titoli di debito 144.199 2.629 di cui: - subordinati 1.469 1.132 b) Passività 377.332 302.586 1. debiti verso banche 311.550 227.049 2. debiti verso enti finanziari - - 3. debiti verso altra clientela - - 4. debiti rappresentati da titoli 65.782 75.537 5. passività subordinate - - c) Garanzie e impegni 2.010 1.580 1. garanzie rilasciate - - 2. impegni 2.010 1.580

95 3.3 - Attività e passività verso imprese partecipate (diverse dalle imprese del gruppo)

31/12/2002 31/12/2001

a) Attività 30.856 15.507 1. crediti verso banche 18.337 5.357 di cui: - subordinati - - 2. crediti verso enti finanziari 12.519 10.150 di cui: - subordinati - - 3. crediti verso altra clientela - - di cui: - subordinati - - 4. obbligazioni e altri titoli di debito - - di cui: - subordinati - - b) Passività 1.633 2.094 1. debiti verso banche 1.024 2.091 2. debiti verso enti finanziari 609 - 3. debiti verso altra clientela - 3 4. debiti rappresentati da titoli - - 5. passività subordinate - - c) Garanzie e impegni - - 1. garanzie rilasciate - - 2. impegni - -

3.4 - Composizione della voce 70 "partecipazioni"

31/12/2002 31/12/2001

a) in banche 67 653 1. quotate - - 2. non quotate 67 653 b) in enti finanziari 102 71 1. quotate - - 2. non quotate 102 71 c) altre 398 389 1. quotate - - 2. non quotate 398 389

Totale 567 1.113

96 3.5 - Composizione della voce 80 "partecipazioni in imprese del gruppo"

31/12/2002 31/12/2001 a) in banche 19.725 1.395 1. quotate - - 2. non quotate 19.725 1.395 b) in enti finanziari - - 1. quotate - - 2. non quotate - - c) altre - - 1. quotate - - 2. non quotate - -

Totale 19.725 1.395

3.6 - Variazioni annue delle partecipazioni

3.6.1 - Partecipazioni in imprese del gruppo

31/12/2002 31/12/2001

A. Esistenze iniziali 1.395 1.395 B. Aumenti 18.330 6.278 B.1 Acquisti 18.330 - B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni - - B.4 Altre variazioni - 6.278 C. Diminuzioni - - 6.278 C.1 Vendite - - 8 C.2 Rettifiche di valore - - di cui: - svalutazioni durature - - C.3 Altre variazioni - - 6.270 D. Rimanenze finali 19.725 1.395 E. Rivalutazioni totali - - F. Rettifiche totali - -

Per l'anno 2002 gli aumenti sono da ricondursi esclusivamente agli acquisti di partecipazioni nella Cassa San Giacomo, come già illustrato nella Relazione sulla Gestione.

97 3.6.2 - Altre partecipazioni

31/12/2002 31/12/2001

A. Esistenze iniziali 1.113 2.614 B. Aumenti 285 403 B.1 Acquisti 51 136 B.2 Riprese di valore 234 - B.3 Rivalutazioni - - B.4 Altre variazioni - 267 C. Diminuzioni - 831 - 1.904 C.1 Vendite - 831 - 336 C.2 Rettifiche di valore - - di cui: - svalutazioni durature - - C.3 Altre variazioni - - 1.568 D. Rimanenze finali 567 1.113 E. Rivalutazioni totali - - F. Rettifiche totali - -

Le partecipazioni sono valutate al costo d'acquisto, le variazioni riguardano - acquisti: per 31,0 mila euro per n. 600 azioni Euromobiliare Asset Management; per 19,4 mila euro per n. 39.237 azioni di Euros Consulting spa; per 347 euro per n. 567 azioni S.I.A.; per 105 euro per n.1.701 azioni della S.S.B. Vendite di n. 125.104 azioni Italease S.p.A. per un controvalore di 818,2 mila euro e di n. 200 azioni LA SOA S.p.A. per un controvalore di 12,4 mila euro. Le riprese di valore, di cui al punto B.2, pari a 234 mila euro, costituiscono la plusvalenza realizzata sulle suddette vendite che è stata regi- strata fra i proventi straordinari.

98 SEZIONE 4 - LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI

Dettaglio delle immobilizzazioni materiali

31/12/2002 31/12/2001

Immobili 44.845 44.430 Mobili e arredi 2.380 1.685 Impianti, macchine e attrezzature 537 3.017 Sistemi informatici 864 1.494 Beni dati in locazione finanziaria 61.785 59.048 Beni in attesa di locazione finanziaria 2.617 3.736 Beni rivenienti da locazione finanziaria - 2.922 Altre 3.001 10

Totale 116.029 116.342

4.1 - Variazioni annue delle immobilizzazioni materiali

31/12/2002

Beni dati in Beni in attesa locazione di locazione finanziaria finanziaria Altri beni Totale

A. Esistenze iniziali 59.048 3.736 53.558 116.342 B. Aumenti 28.776 2.617 4.790 36.183 B.1 Acquisti 25.854 2.617 4.090 32.561 B.2 Riprese di valore - - - - B.3 Rivalutazioni - - - - B.4 Altre Variazioni 2.922 - 700 3.622 C. Diminuzioni - 26.039 - 3.736 - 6.719 - 36.494 C.1 Vendite - 1.197 - - 15 - 1.212 C.2 Rettifiche di valore - - - - a) ammortamenti - 22.751 - - 3.719 - 26.470 b) svalutazioni durature - - - - C.3 Altre variazioni - 2.091 - 3.736 - 2.985 - 8.813 D. Rimanenze finali 61.785 2.617 51.627 116.029 E. Rivalutazioni totali - - 6.915 6.915 F. Rettifiche totali 58.727 - 34.654 93.380 a) ammortamenti 58.727 - 34.654 93.380 b) svalutazioni durature - - - -

99 31/12/2001

Beni dati in Beni in attesa locazione di locazione finanziaria finanziaria Altri beni Totale

A. Esistenze iniziali 53.048 44 44.996 98.088 B. Aumenti 28.455 3.692 14.327 46.474 B.1 Acquisti 28.425 3.736 2.371 34.532 B.2 Riprese di valore 30 - - 30 B.3 Rivalutazioni - - - - B.4 Altre Variazioni - - 44 11.956 11.912 C. Diminuzioni - 22.455 - - 5.765 - 28.220 C.1 Vendite - 2.962 - - 2.160 - 5.122 C.2 Rettifiche di valore - - - - a) ammortamenti - 19.493 - - 3.602 - 23.095 b) svalutazioni durature - - - - C.3 Altre variazioni - 3 - - 3 - 3 D. Rimanenze finali 59.048 3.736 53.558 116.342 E. Rivalutazioni totali - - 6.915 6.915 F. Rettifiche totali 52.431 - 29.935 82.366 a) ammortamenti 52.431 - 29.935 82.366 b) svalutazioni durature - - - -

Gli immobili vengono iscritti in bilancio al loro costo storico, comprensivo delle rivalutazioni di Legge ed al netto degli ammortamenti, come si evince dall'allegato prospetto di dettaglio delle unità immobiliari. La voce registra, al netto degli ammortamenti ordinari d'esercizio, un incremento di 415 mila euro che è dovuto a spese incrementative per lavori di ristrutturazione e di completamento su immobili di proprietà. I beni mobili registrano un incremento netto di 3,7 milioni di euro dovuto ad acquisto di nuovi beni.

Dettaglio delle immobilizzazioni immateriali

31/12/2002 31/12/2001 Costi d'impianto 435 1.613 Avviamento 21.937 1.715 Software 777 1.424 Costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà 1.918 1.417 Beni in locazione finanziaria - - Beni in attesa di locazione finanziaria - - Altre 5.420 5.109

Totale 30.487 11.278

100 4.2 - Variazioni annue delle immobilizzazioni immateriali

31/12/2002

Costi di impianto Avviamento Altre Totale

A. Esistenze iniziali 580 1.715 8.983 11.278 B. Aumenti - 22.864 2.473 25.337 B.1 Acquisti - 22.864 768 23.632 B.2 Riprese di valore - - - - B.3 Rivalutazioni - - - - B.4 Altre variazioni - - 1.705 1.705 C. Diminuzioni - 145 - 2.642 - 3.341 - 6.128 C.1 Vendite - - - - C.2 Rettifiche di valore a) ammortamenti - 145 - 2.558 - 2.950 - 5.653 b) svalutazioni durature - - - - C.3 Altre variazioni - - 84 - 391 - 475 D. Rimanenze finali 435 21.937 8.115 30.487 E. Rivalutazioni totali - - - - F. Rettifiche totali 546 3.673 15.298 19.517 a) ammortamenti 546 3.673 15.298 19.517 b) svalutazioni durature - - - -

31/12/2001

Costi di impianto Avviamento Altre Totale

A. Esistenze iniziali - 84 2.664 2.748 B. Aumenti 983 1.996 8.677 11.656 B.1 Acquisti 983 - 8.147 9.130 B.2 Riprese di valore - - - - B.3 Rivalutazioni - - - - B.4 Altre variazioni - 1.996 530 2.526 C. Diminuzioni - 403 - 365 - 2.358 - 3.126 C.1 Vendite - - - - C.2 Rettifiche di valore - - - - a) ammortamenti - 403 - 365 - 2.357 - 3.125 b) svalutazioni durature - - - - C.3 Altre variazioni - - - 1 - 1 D. Rimanenze finali 580 1.715 8.983 11.278 E. Rivalutazioni totali - - - - F. Rettifiche totali 403 1.124 8.129 9.656 a) ammortamenti 403 1.124 8.129 9.656 b) svalutazioni durature - - - -

L'incremento complessivo di 19,2 milioni di euro è riferibile principalmente all'avviamento rilevato nell'operazione di acquisizione del ramo di azienda della Cassa San Giacomo. In particolare l'ammontare dell'avviamento è stato pari a 22,5 milioni di euro e viene rappresentato al netto della quota pari a 1/10 di ammortamento annuo.

101 SEZIONE 5 - ALTRE VOCI DELL'ATTIVO

5.1 - Composizione della voce 130 "altre attività"

31/12/2002 31/12/2001

Crediti verso l'Erario per acconti versati 4.475 5.340 Crediti verso l'Erario per ritenute subite e crediti d'imposta su dividendi 250 11.888 Crediti verso l'Erario per ritenute relative a interessi a clientela ed altri crediti verso l'Erario 13.385 11.770 Assegni negoziati da regolare 12.929 10.274 Corrispondenti per titoli e cedole scaduti da incassare 1 1 Partite diverse da addebitare a clientela e banche 11.252 957 Crediti diversi per fatture da incassare 4.562 2.100 Costi e anticipi in attesa di imputazione definitiva 63 40 Partite diverse e poste residuali 17.249 31.002

Totale 64.166 73.372

5.2 - Composizione della voce 140 "ratei e risconti attivi"

31/12/2002 31/12/2001

Ratei attivi 8.634 11.940 relativi a: - interessi attivi su Titoli 2.680 4.185 - interessi attivi su Mutui alla clientela 1.836 2.175 - interessi e commissioni su Altri finanziamenti 731 1.555 - interessi attivi su operazioni Pronti contro termine di impiego 875 1.204 - interessi su Finanziamenti e depositi presso banche 1.342 1.323 - interessi su operazioni di copertura 898 357 - canoni di leasing 17 785 - altre operazioni 255 356 Risconti attivi 2.925 2.112 relativi a: - polizze assicurative ed altri costi anticipati 2.750 1.319 - disaggio di emissione su Titoli 175 - - altri - 793

Totale 11.559 14.052

102 5.3 - Rettifiche per ratei e risconti attivi

Non sono state apportate rettifiche dirette ai conti patrimoniali di pertinenza per ratei e risconti attivi.

5.4 - Distribuzione delle attività subordinate

31/12/2002 31/12/2001 a) Crediti verso banche - - b) Crediti verso clientela 140 140 c) Obbligazioni e altri titoli di debito 1.469 13.988

103 SEZIONE 6 - I DEBITI

6.1 - Dettaglio della voce 10 "debiti verso banche"

La voce include: 31/12/2002 31/12/2001

a) operazioni pronti contro termine 13.129 - b) prestito di titoli - -

L'ammontare complessivo dei debiti verso banche esposto in bilancio alla voce 10 è così suddiviso per forma tecnica:

31/12/2002 31/12/2001 a) per pronti contro termine 13.129 4,14% - - - euro 13.129 4,14% - - - valuta - - - - b) per prestito titoli - - - - - euro - - - - - valuta - - - - c) per conti correnti 189.184 59,64% 128.679 47,54% - euro 189.062 59,60% 127.660 47,16% - valuta 122 0,04% 1.019 0,38% d) per depositi 114.023 35,94% 138.351 51,12% - euro 105.311 33,20% 128.662 47,54% - valuta 8.712 2,75% 9.689 3,58% e) per finanziamenti 899 0,28% 3.622 1,34% - euro 899 0,28% 3.622 1,34% - valuta - - - -

Totale 317.235 100,00% 270.652 100,00%

104 6.2 - Dettaglio della voce 20 "debiti verso clientela"

La voce 20 - Debiti verso la clientela - include:

31/12/2002 31/12/2001 a) operazioni pronti contro termine 139.073 168.888 b) prestito di titoli - -

Qui di seguito viene riportata la composizione della raccolta per forma tecnica.

31/12/2002 31/12/2001

Debiti verso clientela 1.427.243 77,49% 1.231.978 75,00% Per conti correnti 930.561 50,52% 692.993 42,19% Per depositi a risparmio 357.609 19,42% 360.068 21,92% Per pronti contro termine 139.073 7,55% 178.917 10,89% Debiti rappresentati da titoli 414.621 22,51% 410.742 25,00% Obbligazioni di nostra emissione 296.552 16,10% 312.747 19,04% Certificati di deposito 113.570 6,17% 96.206 5,86% Altri titoli 4.499 0,24% 1.789 0,11%

Totale 1.841.864 100,00% 1.642.720 100,00%

La voce "debiti verso la clientela" registra un incremento di 195,3 milioni di euro pari al 15,8%; i "debiti rappresentati da titoli" si incrementano di 3,9 milioni di euro pari all'1,0%. L'ammontare complessivo della raccolta diretta presenta un incremento di 199,2 milioni di euro pari al 12,1%.

105 SEZIONE 7 - I FONDI

Sono inclusi in questo raggruppamento il fondo trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato, i fondi per rischi e oneri ed i fondi rischi su crediti esposti in bilancio rispettivamente nelle voci 70, 80, 90 del passivo.

Trattamento di fine rapporto subordinato (voce 70)

La movimentazione intervenuta nel periodo è la seguente:

31/12/2002 31/12/2001

Esistenze iniziali 22.183 10.759 Diminuzioni: - 2.052 - 3.326 - utilizzi per pensionamenti, dimissioni e anticipazioni - 2.052 - 3.095 - altre - - 231 Aumenti: 5.245 14.750 - accantonamenti 2.769 2.519 - per personale da acquisizione ramo d'azienda 2.476 12.231 Rimanenze finali 25.376 22.183

7.1 - Composizione della voce 90 "fondi rischi su crediti"

31/12/2002 31/12/2001

Quota capitale - - Quota interessi di mora recuperabili 777 779

Totale 777 779

7.2 - Variazione nell'esercizio dei "fondi rischi su crediti" (voce 90)

Il fondo, destinato a fronteggiare rischi di credito soltanto eventuali, comprende:

31/12/2002 31/12/2001

A. Esistenze iniziali 779 1.390 B. Aumenti - 10.992 B1. Accantonamenti - 93 B2. Altre variazioni - 10.899 C. Diminuzioni - 2 - 11.603 C1. Utilizzi - - 615 C2. Altre variazioni - 2 - 10.988 D. Rimanenze finali 777 779

106 Composizione della voce 80 "fondi per rischi ed oneri"

31/12/2002

Diminuzioni Aumenti 01/01/2002 Utilizzi Altre Accantonamenti Altri 31/12/2002 b) Fondi imposte e tasse 7.155 - 6.796 - 692 4.112 - 3.779 c) Altri fondi - fondo oneri futuri personale 5.441 - 1.294 - - 1.184 5.331 - fondo rischi su crediti impliciti 686 - 458 - 12 - 240 - fondo cause passive e revocatorie 1.644 - 422 - 2.461 131 3.814 - fondo per garanzie rilasciate e impegni 377 - 32 - 1 4 350 - fondo per rischi ed oneri diversi 559 - 349 - 131 325 - 404

Totale 15.862 - 9.351 - 823 6.911 1.319 13.918

31/12/2001

Diminuzioni Aumenti 01/01/2001 Utilizzi Altre Accantonamenti Altri 31/12/2001 b) Fondi imposte e tasse 6.188 - 4.668 - 28 5.663 - 7.155 c) Altri fondi - fondo oneri futuri personale 181 - 563 - 5.823 - 5.441 - fondo rischi su crediti impliciti - - - 428 258 686 - fondo cause passive e revocatorie 1.468 - 110 - 131 155 1.644 - fondo per garanzie rilasciate e impegni 336 - - 41 - 377 - fondo per rischi ed oneri diversi 404 - - 155 - 310 559

Totale 8.577 - 5.341 - 183 12.086 723 15.862

107 Sottovoce 80 b) Fondi imposte e tasse

I fondi sono costituiti per la copertura delle imposte dell'esercizio, nonché per fronteggiare il rischio derivante dal contenzioso in essere. Nell'anno il fondo è stato utilizzato per il versamento delle imposte accantonate ed è stato ridotto per 701 mila euro per somme risultate eccedenti.

Fiscalità differita

Criteri adottati per la rilevazione (esclusione) delle attività e passività per imposte differite.

Si segnala l'adozione del metodo basato sul conto economico (income statement liability method) così come consentito dal Provvedimento del Governatore della Banca d'Italia del 3 agosto 1999. Le attività per imposte anticipate sono iscritte nella voce 130 - "Altre attività" nei limiti di quanto ritenuto recuperabile con ragionevole cer- tezza, avendo riguardo al profilo temporale delle stesse. Pertanto sono stati iscritti nell'attivo crediti per imposte anticipate pari a 10,0 milioni di euro. Le passività per imposte differite iscritte nella voce 80.b "Fondo imposte e tasse" pari a 495 mila euro rappresentano l'onere fiscale corri- spondente a tutte le differenze temporanee tassabili esistenti alla fine dell'esercizio. Qualora la Banca avesse adottato il metodo dello Stato patrimoniale ("balance sheet liability method") sarebbero state registrate 107 mila euro di ulteriori imposte differite passive a riduzione delle altre riserve.

31/12/2002 31/12/2001

esercizio di riferimento IRPEG IRAP 2003 e seguenti 35,00% 5,25%

Principali differenze temporanee deducibili 31/12/2002 31/12/2001

IRAP IRPEG IRAP IRPEG Spese di rappresentanza 44 44 66 66 Accantonamenti per revocatorie fallimentari - 4.018 - 1.646 Perdite su crediti 20.684 20.684 25.718 25.718 Altre 597 675 849 1.055

Principali differenze temporanee tassabili 31/12/2002 31/12/2001

IRAP IRPEG IRAP IRPEG Plusvalenze da realizzo 560 1.368 - 1.485 Altre - - - -

108 7.3 - Composizione della sottovoce 80 c) "fondi per rischi ed oneri: altri fondi"

L'aggregato 80 c) "altri fondi" comprende: - il fondo oneri futuri del personale per 5,4 milioni di euro che è costituito dal residuo del fondo di solidarietà del personale istituito nel 2001. I relativi oneri sono iscritti in bilancio tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzati in cinque quote annuali. Al 31/12/2002 l'onere residuo da ammortizzare, già decurtato dell'ammortamento annuo di 1,4 milioni di euro, è pari a 4,2 milioni di euro. - il fondo rischi su crediti impliciti per 240 mila euro che è costituito a fronte delle rate a scadere sulle operazioni di leasing; - il fondo cause passive e revocatorie, pari a 3,8 milioni di euro, riferito ad eventuali passività che dovessero emergere dal contenzioso giu- diziario in essere, nonché a quelle derivanti da azioni revocatorie fallimentari; - il fondo per garanzie rilasciate e impegni, pari a 350 mila euro, che rappresenta l'adeguata copertura per i rischi derivanti dagli impegni assunti descritti nella sezione 10.1; - il fondo per rischi ed oneri diversi, pari a 404 mila euro, costituito prudenzialmente per fronteggiare eventuali oneri diversi futuri.

7.4 - Variazioni nell'esercizio delle "attività per imposte anticipate"

31/12/2002 31/12/2001

1. Importo iniziale 11.770 4.287 2. Aumenti 1.551 13.812 2.1 Imposte anticipate sorte nell'esercizio 1.286 5.901 2.2 Altri aumenti 265 7.911 3. Diminuzioni - 3.270 - 6.329 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio - 3.201 - 6.297 3.2 Altre diminuzioni - 69 - 32 4. Importo finale 10.051 11.770

7.5 - Variazioni nell'esercizio delle "passività per imposte differite"

31/12/2002 31/12/2001

1. Importo iniziale 669 843 2. Aumenti 121 83 2.1 Imposte differite sorte nell'esercizio 117 80 2.2 Altri aumenti 4 3 3. Diminuzioni - 295 - 257 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - 284 - 257 3.2 Altre diminuzioni - 11 - 4. Importo finale 495 669

Passività per imposte differite non incluse nella voce 80.b

31/12/2002 31/12/2001

1. Importo iniziale 327 396 2. Aumenti - 39 3. Diminuzioni - 3 - 108 4. Importo finale 324 327

109 SEZIONE 8 - IL CAPITALE, LE RISERVE, IL FONDO PER RISCHI BANCARI GENERALI E LE PASSIVITA' SUBORDINATE

Patrimonio netto

Si precisa che le voci di patrimonio netto dell'esercizio 2001 riportate in questa sezione si riferiscono ai dati di bilancio della Banca Regionale Sant'Angelo Spa.

31/12/2002 31/12/2001

Il patrimonio risulta così composto: voce 100 Fondo per rischi bancari generali 1.036 - voce 120 Capitale 95.826 44.579 voce 130 Sovrapprezzi di emissione 62.511 28.641 voce 140 Riserve: 9.371 2.209 a) riserva legale 4.252 1.510 c) riserve statutarie 4.341 176 d) altre riserve 778 523 voce 150 Riserve di rivalutazione 9.584 4.231 voce 160 Utili (Perdite) portati a nuovo - 725 2 voce 170 Utile d'esercizio 14 - 727

Totale 177.617 78.935

Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto

Sovrapprezzi Riserva Riserva per Riserve Utili (Perdite) Capitale di emissione legale azioni proprie statutarie portati a nuovo

31 dicembre 2001 44.579 28.641 1.509 - 177 2

Destinazione utile: ------attribuzione a altre riserve ------attribuzione a dividendi ------a copertura di perdite ------Altri movimenti: ------movimenti tra riserve ------727 - altre variazioni 51.247 33.870 2.743 - 4.131 - - utilizzo fondo rischi bancari generali ------accantonamento di sopravanzi da pegno prescritti - - - - 33 - - accantonamento alla Riserva L. 8.8.1995 n.335 ------Risultato del periodo ------

31 dicembre 2002 95.826 62.511 4.252 - 4.341 - 725

110 Fondo per rischi Altre Riserve di Risultato Totale bancari generali riserve rivalutazione dell’esercizio patrimonio netto

31 dicembre 2001 - 523 4.231 - 727 78.935

Destinazione utile: - attribuzione a altre riserve ------attribuzione a dividendi ------a copertura di perdite - - - - - Altri movimenti: - movimenti tra riserve - - - 727 - - altre variazioni 2.686 247 5.353 - 100.277 - utilizzo fondo rischi bancari generali - 1.650 - - - - 1.650 - accantonamento di sopravanzi da pegno prescritti - - - - 33 - accantonamento alla Riserva L. 8.8.1995 n.335 - 8 - - 8 Risultato del periodo - - - 14 14

31 dicembre 2002 1.036 778 9.584 14 177.617

Le variazioni di Patrimonio derivano dall'operazione di fusione per incorporazione della Banca Popolare Santa Venera spa e della Leasingroup spa. Come già illustrato nella Relazione sulla Gestione, con atto del 19/6/2002, la Banca Regionale Sant'Angelo ha stipulato l'atto di fusione per incorporazione, con effetto civilistico e fiscale dal 1° gennaio 2002, della Banca Popolare Santa Venera SpA il cui capitale era detenuto per lo 0,16% dalla Banca Regionale Sant'Angelo; successivamente la Banca Regionale Sant'Angelo ha assunto la denominazione di Credito Siciliano SpA. Con il medesimo atto il Credito Siciliano SpA ha incorporato, con effetto civilistico e fiscale dal 1° gennaio 2002, la Leasingroup Sicilia SpA il cui capitale era detenuto per il 69,32% dalla Banca Regionale Sant'Angelo e per il 30,68% dalla Banca Popolare Santa Venera Spa. A tal fine sono state rispettate le indicazioni che vietano la compensazione del disavanzo di fusione - derivante dall'annullamento delle par- tecipazioni detenute dal Credito Siciliano in Banca Popolare Santa Venera S.p.A. e Leasingroup Sicilia S.p.A. - e pari a complessivi euro 364.456 con l'avanzo da concambio delle azioni Banca Popolare Santa Venera nelle azioni Credito Siciliano S.p.A., pari complessivamente a euro 48.989.719. Inoltre, il disavanzo da annullamento azioni, conseguente all'operazione di fusione di cui sopra, è stato imputato alla voce di bilancio "Avviamento", con l'applicazione dell'imposta sostitutiva dell'IRPEG, pari al 19% di detto valore, di cui all'art. 1 del D.Lgs. 358/97 e determi- nata ai sensi del successivo art. 6, derivandone in tal modo il riconoscimento fiscale del valore iscritto ad avviamento. L'avanzo di fusione è stato destinato alla ricostituzione delle riserve della società incorporata Banca Popolare Santa Venera. Infine, si conferma che sono state rispettate le indicazioni di ordine fiscale dettate all'art. 123, quarto comma, del D.P.R. 917/86, in materia di ricostituzione integrale delle riserve in sospensione d'imposta di entrambe le società incorporate (segnatamente, le riserve di rivalutazio- ne) e di successiva ricostituzione proporzionale delle altre riserve della Banca Popolare Santa Venera nel rispetto dell'originaria composizione del suo patrimonio netto (espresso al netto delle riserve in sospensione, ricostituite per intero).

111 Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto

Sovrapprezzi Riserva Riserva per Riserve Utili (Perdite) Capitale di emissione legale azioni proprie statutarie portati a nuovo

31 dicembre 2000 20.658 - - - 175 - 440

Destinazione utile: - attribuzione a altre riserve - - 42 - - 2 - attribuzione a dividendi ------a copertura di perdite - - - - - 440 Altri movimenti: - movimenti tra riserve - 1.467 28.641 1.467 - - - - altre variazioni 25.388 - - - 2 - - utilizzo fondo rischi bancari generali ------accantonamento di sopravanzi da pegno prescritti ------accantonamento alla Riserva L. 8.8.1995 n.335 ------Risultato dell'esercizio ------

31 dicembre 2001 44.579 28.641 1.509 - 177 2

Fondo per rischi Altre Riserve di Risultato Totale bancari generali riserve rivalutazione dell’esercizio patrimonio netto

31 dicembre 2000 - - - 846 21.239

Destinazione utile: - attribuzione a altre riserve - - - - 44 - - attribuzione a dividendi - - - - 362 - 362 - a copertura di perdite - - - - 440 - Altri movimenti: - movimenti tra riserve - 523 - - 29.164 - altre variazioni - - 4.231 - 29.621 - utilizzo fondo rischi bancari generali ------accantonamento di sopravanzi da pegno prescritti ------accantonamento alla Riserva L. 8.8.1995 n.335 ------Risultato del periodo - - - - 727 - 727

31 dicembre 2001 - 523 4.231 - 727 78.935

Fondo per rischi bancari generali

Il fondo, iscritto per 1.036 mila euro, è destinato alla copertura del rischio generale d'impresa ed è stato utilizzato per 1.650 mila euro, in correlazione agli oneri derivanti dalle operazioni straordinarie avvenute nell'esercizio.

112 Capitale

Il capitale sociale a seguito delle operazioni di incorporazione della Banca Popolare Santa Venera Spa e della Leasingroup Sicilia Spa. risulta costituito da n. 9.582.557 azioni del valore nominale unitario di 10 euro, per un valore complessivo di euro 95.825.570.

Sovrapprezzi di emissione

La riserva da sovrapprezzo di emissione, pari a 62,5 milioni di euro, risulta così costituita a seguito delle operazioni di incorporazione della Banca Popolare Santa Venera Spa e della Leasingroup Sicilia Spa.

Riserva legale

La riserva legale, pari a 4,3 milioni di euro, risulta così costituita a seguito delle operazioni di incorporazione della Banca Popolare Santa Venera Spa e della Leasingroup Sicilia Spa.

Riserve statutarie

La riserva statutaria, pari a 4,3 milioni di euro, risulta così costituita a seguito delle operazioni di incorporazione della Banca Popolare Santa Venera Spa e della Leasingroup Sicilia Spa e dell'accantonamento per 33,5 mila euro di sopravanzi da pegno prescritti a norma di legge.

Altre riserve

31/12/2002 31/12/2001

Riserva L. 8.8.1995 n. 335 15 - Riserva L. 30.7.1990 n. 218 163 - Altre 600 523

Totale 778 523

La altre riserve, pari a 778 mila euro, risultano così costituite a seguito delle operazioni di incorporazione della Banca Popolare Santa Venera Spa e della Leasingroup Sicilia Spa e dell'accantonamento per 8 mila euro effettuato nell'esercizio alla riserva di cui alla L. 335/95.

Riserve di rivalutazione

La voce accoglie le riserve per rivalutazioni effettuate in conformità a specifiche leggi. In allegato viene fornito il prospetto degli immobili ancora in patrimonio a fine esercizio per i quali sono state effettuale le rivalutazioni.

31/12/2002 31/12/2001

Legge n. 576/1975 26 24 Legge n. 72/1983 2.943 1.662 Legge n. 413/1991 6.615 2.545

Totale 9.584 4.231

La riserve di rivalutazione, pari a 9,6 milioni di euro, risultano così costituite a seguito delle operazioni di incorporazione della Banca Popolare Santa Venera Spa e della Leasingroup Sicilia Spa.

113 8.1 - Patrimonio e requisiti prudenziali di vigilanza

31/12/2002 31/12/2001 Categorie/valori A. Patrimonio di vigilanza A.1 Patrimonio di base (tier 1) 137.546 66.294 A.2 Patrimonio supplementare (tier 2 ) - 501 4.231 A.3 Elementi da dedurre - - A.4 Patrimonio di vigilanza 137.045 70.525 B. Requisiti prudenziali di vigilanza B.1 Rischi di credito 94.077 42.686 B.2 Rischi di mercato 1.705 706 di cui: - rischi del portafoglio non immobilizzato 1.705 706 - rischi di cambio - - B.3 Prestiti subordinati di 3° livello - - B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Totale requisiti prudenziali 95.782 43.392 C. Attività di rischio e coefficienti di vigilanza C.1 Attività di rischio ponderate (*) 1.368.317 619.887 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate 10,05 10,69 C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate 10,02 11,38

Nota (*): Totale requisiti prudenziali moltiplicati per il reciproco del coefficiente minimo obbligatorio per i rischi di credito. Il coefficiente minimo obbligatorio per i rischi di credito prescritto per le banche appartenenti ad un gruppo creditizio è del 7%.

114 SEZIONE 9 - ALTRE VOCI DEL PASSIVO

9.1 - Composizione della voce 50 "altre passività"

31/12/2002 31/12/2001

Somme da versare all'Erario 633 2.401 Somme da versare ad Istituti previdenziali 2.196 2.335 Somme da versare a enti pubblici per conto terzi 10.028 - Partite diverse da accreditare a clientela e banche 12.253 5.152 Fornitori diversi e fatture da ricevere 9.311 7.335 Clientela per somme a disposizione 4.805 12.328 Somme da erogare al personale 463 979 Scarti valuta su operazioni di portafoglio "di terzi" 6.811 9.071 Partite viaggianti con le filiali 95 - Partite diverse e poste residuali 13.274 22.659

Totale 59.869 62.260

9.2 - composizione della voce 60 " ratei e risconti passivi"

31/12/2002 31/12/2001

Ratei passivi 6.951 8.104 relativi a: - interessi passivi su certificati di deposito 1.258 1.515 - interessi passivi e oneri su operazioni pronti contro termine 846 1.076 - interessi passivi su obbligazioni 2.431 2.791 - interessi passivi su finanziamenti e depositi da banche 1.757 1.722 - interessi su operazioni di copertura 659 - - altri costi - 1.000 Risconti passivi 6.821 8.686 relativi a: - canoni di leasing 5.473 6.934 - interessi su portafoglio 628 649 - commissioni su crediti di firma - 37 - altri ricavi 720 1.066

Totale 13.772 16.790

9.3 - Rettifiche per ratei e risconti passivi

Non sono state apportate rettifiche dirette ai conti patrimoniali di pertinenza per ratei e risconti passivi.

115 SEZIONE 10 - LE GARANZIE E GLI IMPEGNI

10.1 - Composizione della voce 10 "garanzie rilasciate"

31/12/2002 31/12/2001

a) crediti di firma di natura commerciale 47.581 45.998 b) crediti di firma di natura finanziaria 559 192 c) attività costituite in garanzia - -

Totale 48.140 46.190

10.2 - composizione della voce 20 "impegni"

31/12/2002 31/12/2001

a) impegni ad erogare fondi ad utilizzo certo 5.405 20.962 b) impegni ad erogare fondi ad utilizzo incerto 34.772 5.670 1. altri 34.772 5.670

Totale 40.177 26.632

10.3 - Attività costituite in garanzia di propri debiti

Le attività costituite in garanzia di proprie obbligazioni sono rappresentate da titoli di Stato ed altri così ripartite:

31/12/2002 31/12/2001

Destinazione delle attività costituite in garanzia Valore nominale Valore nominale - a fronte di operazioni di pronti contro termine passive 152.723 151.866

Totale 152.723 151.866

10.4 - Margini utilizzabili su linee di credito

31/12/2002 31/12/2001

Margini Affidamenti Margini Affidamenti utilizzabili ricevuti utilizzabili ricevuti a) banche centrali - - - - b) altre banche - - - -

Totale - - - -

116 10.5 - Operazioni a termine

31/12/2002 31/12/2001 Categorie di operazioni Di copertura Di negoziazione Altre operazioni Di copertura Di negoziazione Altre operazioni

1. Compravendite ------1.1 Titoli ------acquisti - 5.405 - - 5.066 - - vendite - 5.525 - - 5.182 - 1.2 Valute ------valute contro valute------acquisti contro euro - 165 - - 189 - - vendite contro euro - 180 - - 154 - 2. Depositi e finanziamenti------da erogare ------da ricevere - - 2.010 - - 2.924 3. Contratti derivati ------3.1 Con scambio di capitali ------a) titoli ------acquisti ------vendite ------b) valute ------valute contro valute ------acquisti contro euro ------vendite contro euro ------c) altri valori ------acquisti ------vendite ------3.2 Senza scambio di capitali ------a) valute ------valute contro valute ------acquisti contro euro ------vendite contro euro ------b) altri valori ------acquisti 10.000 ------vendite 22.665 - - - 15.250 -

Dalla valutazione dei contratti derivati di copertura sono emerse plusvalenze per 201,2 mila euro e minusvalenze per 1.053,6 mila euro non contabilizzate per coerenza con l’esposizione in bilancio delle attività e passività coperte.

117 SEZIONE 11 - CONCENTRAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITA' E DELLE PASSIVITA'

11.1 - Grandi rischi

31/12/2002 31/12/2001

a) ammontare 20.573 60.993 b) numero 2 4

11.2 - Distribuzione dei crediti verso clientela per principali categorie di debitori

31/12/2002 31/12/2001

a) Stati 3.981 0,34% 2.049 0,18% b) altri enti pubblici 10.301 0,89% 8.469 0,76% c) società non finanziarie 547.272 47,14% 455.118 40,77% d) società finanziarie 73.954 6,37% 70.517 6,32% e) famiglie produttrici 129.663 11,17% 139.496 12,50% f) altri operatori 395.788 34,09% 440.631 39,47%

Totale 1.160.959 100,00% 1.116.280 100,00%

11.3 - Distribuzione dei crediti verso società non finanziarie e famiglie produttrici residenti

31/12/2002 31/12/2001

a) servizi del commercio, recuperi e riparazioni 201.168 29,91% 178.363 30,00% b) altri servizi destinabili alla vendita 138.012 20,51% 75.665 12,73% c) edilizia e opere pubbliche 105.089 15,62% 101.360 17,05% d) prodotti tessili, cuoio e calzature, abbigliamento - - - - e) prodotti di metallo esclusi macchine e mezzi di trasporto 4.579 0,68% - - f) altre 223.935 33,28% 239.227 40,23%

Totale 672.783 100,00% 594.615 100,00%

11.4 - Distribuzione delle garanzie rilasciate per principali categorie di controparti

31/12/2002 31/12/2001

a) Stati - - - - b) Altri enti pubblici 476 0,99% 1.417 3,07% c) Banche - - 519 1,12% d) Società non finanziarie 38.079 79,10% 36.562 79,16% e) Società finanziarie 108 0,22% 102 0,22% f) Famiglie produttrici 3.211 6,67% 2.191 4,74% g) Altri operatori 6.266 13,01% 5.399 11,69%

Totale 48.140 100,00% 46.190 100,00%

118 11.5 - Distribuzione territoriale delle attività e delle passività

31/12/2002

Voci/Paesi Italia Altri Paesi U.E. Altri Paesi Totale

1. Attivo 2.197.166 39.245 1.277 2.237.688 1.1 Crediti verso banche 660.946 455 619 662.020 1.2 Crediti verso clientela 1.156.486 4.473 - 1.160.959 1.3 Titoli 379.734 34.317 658 414.709 2. Passivo 2.158.505 7 587 2.159.099 2.1 Debiti verso banche 317.235 - - 317.235 2.2 Debiti verso clientela 1.426.649 7 587 1.427.243 2.3 Debiti rappresentati da titoli 414.621 - - 414.621 2.4 Altri conti - - - - 3. Garanzie ed impegni 88.316 - - 88.316

31/12/2001

Voci/Paesi Italia Altri Paesi U.E. Altri Paesi Totale

1. Attivo 2.017.692 12.999 3.810 2.034.501 1.1 Crediti verso banche 588.351 329 1.317 589.997 1.2 Crediti verso clientela 1.115.934 346 - 1.116.280 1.3 Titoli 313.407 12.324 2.493 328.224 2. Passivo 1.912.761 4 607 1.913.372 2.1 Debiti verso banche 270.652 - - 270.652 2.2 Debiti verso clientela 1.231.367 4 607 1.231.978 2.3 Debiti rappresentati da titoli 410.742 - - 410.742 2.4 Altri conti - - - - 3. Garanzie ed impegni 72.822 - - 72.822

119 11.6 - Distribuzione temporale delle attività e delle passività

31/12/2002

Durata determinata Durata Oltre 3 mesi indeter- A vista Fino a 3 mesi fino a 12 mesi oltre 1 anno fino a 5 anni oltre 5 anni minata Tasso fisso Tasso indic. Tasso fisso Tasso indic.

1. Attivo 871.544 355.362 180.027 266.437 306.185 98.367 134.979 34.609 1.1 Titoli del tesoro rifinanziabili 5.340 4.569 6.088 16.307 41.978 1.160 1.584 - 1.2 Crediti verso banche429.243 176.209 56.568 - - - - - 1.3 Crediti verso clientela433.577 149.659 87.204 152.870 145.083 35.873 122.084 34.609 1.4 Obbligazioni e altri titoli di debito 3.384 2.157 15.307 89.546 118.902 61.324 11.280 - 1.5 Operazioni "fuori bilancio" - 22.768 14.860 7.714 222 10 31 - 2. Passivo 1.488.388 296.635 189.564 109.223 102.047 18.785 61 - 2.1 Debiti verso banche189.184 72.635 49.841 5.553 - 22 - - 2.2 Debiti verso clientela1.287.751 127.336 12.156 - - - - - 2.3 Debiti rappresentati da titoli: - obbligazioni - 31.884 67.201 82.160 101.736 13.570 - - - certificati di deposito 4.928 49.323 52.986 6.195 139 - - - - altri titoli 4.499 ------2.4 Passività subordinate ------2.5 Operazioni "fuori bilancio" 2.026 15.457 7.380 15.315 172 5.193 61 -

31/12/2001

Durata determinata Durata Oltre 3 mesi indeter- A vista Fino a 3 mesi fino a 12 mesi oltre 1 anno fino a 5 anni oltre 5 anni minata Tasso fisso Tasso indic. Tasso fisso Tasso indic.

1. Attivo 681.399 372.026 161.332 247.051 284.027 66.718 107.031 147.374 1.1 Titoli del tesoro rifinanziabili 3.716 3.447 16.344 24.141 58.050 4.944 194 - 1.2 Crediti verso banche 328.110 238.640 22.247 - - - - 1.000 1.3 Crediti verso clientela348.107 118.470 78.141 186.462 92.013 51.745 94.968 146.374 1.4 Obbligazioni e altri titoli di debito 1.466 3.358 17.352 18.752 133.763 9.863 11.869 - 1.5 Operazioni "fuori bilancio" - 8.111 27.248 17.696 201 166 - - 2. Passivo 1.190.093 352.605 119.557 153.496 135.449 13.805 - - 2.1 Debiti verso banche128.680 123.761 12.577 5.612 - 22 - - 2.2 Debiti verso clientela 1.053.668 161.653 12.644 4.013 - - - - 2.3 Debiti rappresentati ------da titoli: - obbligazioni - 7.357 25.513 131.974 134.333 13.570 - - - certificati di deposito 4.821 44.582 41.879 4.213 711 - - - - altri titoli ------2.4 Passività subordinate ------2.5 Operazioni "fuori bilancio" 2.924 15.252 26.944 7.684 405 213 - -

120 11.7 - Attività e passività in valuta

31/12/2002 31/12/2001 a) Attività 9.720 11.555 1. Crediti verso banche 950 1.996 2. Crediti verso clientela 7.725 8.455 3. Titoli 11 207 4. Partecipazioni - - 5. Altri conti 1.034 897 b) Passività 9.683 11.555 1. Debiti verso banche 8.833 10.708 2. Debiti verso clientela 850 847 3. Debiti rappresentati da titoli - - 4. Altri conti - -

SEZIONE 12 - GESTIONE E INTERMEDIAZIONE PER CONTO TERZI

12.2 - Gestioni patrimoniali

Patrimoni gestiti per conto della clientela, integralmente investiti in titoli al valore di mercato:

31/12/2002 31/12/2001

88.060 107.291 1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - - 2. Altri titoli 88.060 107.291

Nell’esercizio sono stati effettuati conferimenti per 23,5 milioni di euro e prelievi per 36,8 milioni di euro. Dalla gestione dei patrimoni della clientela sono maturate commissioni per 669 mila euro, registrate nella voce 40 "Commissioni attive" del conto economico.

121 12.3 - Custodia e amministrazione di titoli

31/12/2002 31/12/2001

a) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali) 1.011.335 791.724 1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 41.802 2. Altri titoli 1.011.335 749.922 b) Titoli di terzi depositati presso terzi 979.160 711.282 c) Titoli di proprietà depositati presso terzi 283.522 320.115

Le voci sono esposte al valore nominale.

12.4 - Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere

31/12/2002 31/12/2001

a) Rettifiche "dare" 118.804 77.647 1. Conti correnti 4.041 1.334 2. Portafoglio centrale 98.949 46.114 3. Cassa 4.133 23.846 4. Altri conti 11.681 6.353 b) Rettifiche "avere" 125.615 86.420 1. Conti correnti - 793 2. Cedenti effetti e documenti 125.615 85.265 3. Altri conti - 362

12.5 - Altre operazioni

31/12/2002 31/12/2001

Servizi di Gpm prestati da terzi - 2.715 - da Società del Gruppo - 2.715 - da Società altre - - Altri servizi resi a terzi dalla banca - 42.635

122 PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 - GLI INTERESSI

1.1 - Composizione della voce 10 "interessi attivi e proventi assimilati"

2002 2001 Var. % a) su crediti verso banche 18.023 14.882 21,11 di cui: - su crediti verso banche centrali 678 741 -8,50 b) su crediti verso clientela 79.492 83.950 -5,31 di cui: - su crediti con fondi di terzi in amministrazione - - c) su titoli di debito 11.024 15.463 -28,71 d) altri interessi attivi 2.916 93 3.035,48 e) saldo positivo dei differenziali su operazioni "di copertura" - 1 -100,00

Totale 111.455 114.389 -2,56

La voce presenta un decremento del 2,56% rispetto al precedente esercizio. Gli interessi attivi e proventi assimilati relativi a rapporti di credito nei confronti di imprese del Gruppo ammontano a 19,3 milioni di euro. I tassi applicati sono in linea con le normali condizioni di mercato.

1.2 - Composizione della voce 20 "interessi passivi e oneri assimilati"

2002 2001 Var. % a) su debiti verso banche 12.077 6.224 94,04 b) su debiti verso clientela 22.432 23.669 -5,23 c) su debiti rappresentati da titoli 15.040 16.876 -10,88 di cui: - - - su certificati di deposito 2.896 3.405 -14,95 d) su fondi di terzi in amministrazione - - e) su passività subordinate - - f) saldo negativo dei differenziali su operazioni "di copertura" 367 100,00

Totale 49.916 46.769 6,73

La voce presenta un incremento del 6,73 % rispetto al precedente esercizio. Gli interessi passivi ed oneri assimilati relativi ai rapporti di debito nei confronti di imprese del Gruppo, conteggiati applicando tassi alle normali condizioni, ammontano a 13,8 milioni di euro.

123 1.3 - Dettaglio della voce 10 "interessi attivi e proventi assimilati"

2002 2001 Var. % a) su attività in valuta 524 613 -14,52

La voce comprende interessi su attività in valuta con Società del Gruppo, conteggiati applicando tassi alle normali condizioni di mercato.

1.4 - Dettaglio della voce 20 "interessi passivi e oneri assimilati"

2002 2001 Var. % a) su passività in valuta 208 646 -67,80

La voce comprende interessi su passività in valuta con Società del Gruppo, conteggiati applicando tassi alle normali condizioni di mercato.

SEZIONE 2 - LE COMMISSIONI

2.1 - Composizione della voce 40 "commissioni attive"

2002 2001 Var. % a) garanzie rilasciate 439 378 16,14 b) derivati su crediti - - - c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 6.833 7.049 -3,06 1. negoziazione di titoli - - - 2. negoziazione di valute 343 275 24,73 3. gestioni patrimoniali 669 676 -1,04 3.1 individuali 669 676 -1,04 3.2 collettive - - - 4. custodia e amministrazione di titoli 439 501 -12,38 5. banca depositaria - - - 6. collocamento di titoli 3.492 3.981 -12,28 7. raccolta ordini 551 737 -25,24 8. attività di consulenza - - - 9. distribuzione di servizi di terzi 1.339 879 52,33 9.1 gestioni patrimoniali 2 234 -99,15 a) individuali 2 234 -99,15 b) collettive - - - 9.2 prodotti assicurativi 1.337 645 107,29 9.3 altri prodotti - - - d) servizi di incasso e pagamento 7.133 4.592 55,34 e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - - - f) esercizio di esattorie e ricevitorie - - - g) altri servizi 16.914 14.619 15,70

Totale 31.319 26.638 17,57

La voce presenta un incremento di 4,7 milioni di euro pari al 17,57%. Le commissioni attive con le imprese del Gruppo, a condizioni di mer- cato, ammontano a 1.006 mila euro.

124 2.2 - Dettaglio della voce 40 "commissioni attive": canali distributivi dei prodotti e servizi

2002 2001 Var. % a) presso propri sportelli 5.500 10.396 -47,10 1. gestioni patrimoniali 669 5.536 -87,92 2. collocamento titoli 3.492 3.981 -12,28 3. servizi e prodotti di terzi 1.339 879 52,33 b) offerta fuori sede - - - 1. gestioni patrimoniali - - - 2. collocamento di titoli - - - 3. servizi e prodotti di terzi - - -

Totale 5.500 10.396 -47,10

2.3 - Composizione della voce 50 "commissioni passive"

2002 2001 Var. % a) garanzie ricevute 1 - 100,00 b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione e intermediazione 28 92 69,57 1. negoziazione di titoli 4 44 -90,91 2. negoziazione di valute 24 48 -50,00 3. gestioni patrimoniali - - 3.1 portafoglio proprio - - 3.2 portafoglio di terzi - - 4. custodia e amministrazione di titoli - - 5. collocamento di titoli - - 6. offerta fuori sede di titoli, prodotti e servizi - - d) servizi di incasso e pagamento 1.428 1.129 26,48 e) altri servizi 2.775 2.022 37,24

Totale 4.232 3.243 30,50

La voce presenta un incremento di 989 mila euro pari al 30,50%. Le commissioni passive con le imprese del Gruppo, a condizioni di mercato, ammontano a 2.131 mila euro.

125 SEZIONE 3 - I PROFITTI E E LE PERDITE DA OPERAZIONI FINANZIARIE

3.1 - Composizione della voce 60 "profitti/perdite da operazioni finanziarie"

2002 2001 Operazioni Operazioni Altre Operazioni Operazioni Altre Voci/Operazioni su titoli su valute operazioni su titoli su valute operazioni

A.1 Rivalutazioni 1.113 - - 1.472 - - A.2 Svalutazioni - 722 - - - 1.668 - - B. Altri profitti/perdite 3.322 142 - 81 952 262 97

Totale 3.713 142 - 81 756 262 97

1. Titoli di Stato 781 - - 1.370 - - 2. Altri titoli di debito 3.001 - - 973 - - 3. Titoli di capitale - 67 - - - 1.594 - - 4. Contratti derivati su titoli - 2 - - 7 - -

La voce A.1 riguarda principalmente le plusvalenze rilevate e contabilizzate sui titoli quotati per 1.052 mila euro e sui non quotati per 59 mila euro, quest'ultima è stata rilevata in quanto rientrante nei limiti delle svalutazioni effettuate negli anni precedenti sugli stessi titoli. La voce A.2 si riferisce principalmente alle minusvalenze sui titoli di cui 654 mila euro sui quotati e 62 mila euro sui non quotati.

126 SEZIONE 4 - LE SPESE AMMINISTRATIVE

4.1 - Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2002 31/12/2001 a) dirigenti 9 10 b) quadri direttivi di 3° e 4° livello 110 103 c) restante personale 823 777

Totale 942 890

Il numero medio per l'anno 2002 è stato determinato includendo nell'anno 2001 anche i dipendenti della Cassa San Giacomo. A fine esercizio i dipendenti iscritti a libro matricola erano 925, con una riduzione annua effettiva di 36 unità (-3,7%), ciò considerato per omogeneità il dato al 31/12/2001 comprensivo dei dipendenti della Cassa San Giacomo, entrati in organico dal 1° luglio 2002 a seguito del- l'acquisizione del ramo d'azienda . Le "spese amministrative" ammontano complessivamente a 95,6 milioni di euro contro 85,8 milioni di euro dell'anno precedente (+11,4%). I costi per il personale dipendente, la cui ripartizione viene già fornita nel prospetto di conto economico ammontano a complessive 47,5 milioni di euro (+0,9% rispetto al 2001) ed includono l'onere per il trattamento di fine rapporto pari a 3,6 milioni di euro.

Dettaglio delle altre spese amministrative

2002 2001 Var. % Spese per servizi professionali e consulenze 9.748 3.635 168,17 Premi assicurativi 852 1.004 -15,14 Pubblicità 994 998 0,40 Postali, telegrafiche e telefoniche 1.593 1.245 27,95 Stampati e cancelleria 1.429 1.200 19,08 Manutenzioni e riparazioni 984 1.174 -16,18 Servizi di elaborazione dati 11.944 6.123 95,07 Altri servizi prestati da società del Gruppo 1.506 2.426 -37,92 Energia elettrica, riscaldamento e spese condominiali 937 1.010 -7,23 Oneri per servizi vari prestati da terzi 4.395 7.724 -43,10 Pulizia e igiene 850 808 5,20 Trasporti e viaggi 76 664 -88,55 Vigilanza e trasporto valori 1.864 1.463 27,410 Contributi associativi 188 122 54,10 Compensi per certificazioni 166 82 102,44 Informazioni commerciali e visure 993 303 227,72 Abbonamenti a giornali, riviste e pubblicazioni 108 97 11,34 Fitti passivi 2.557 2.420 5,66 Fitti passivi a società del gruppo 159 - 100,00 Compensi agli Organi Sociali 551 737 -25,24 Spese di rappresentanza 203 138 47,10 Imposte e tasse 4.694 4.104 14,38 Personale distaccato da società del Gruppo 768 611 25,70 Varie e residuali 546 638 -14,58

Totale 48.105 38.726 24,22

Le spese amministrative comprendono anche oneri per prestazioni di servizi forniti da società del gruppo. La fornitura di tali servizi è avve- nuta in conformità a specifici accordi contrattuali e rispecchiano l'andamento del mercato. Le spese sostenute per il personale distaccato da imprese del gruppo sono corrispondenti al costo sostenuto dalla società di appartenenza.

127 SEZIONE 5 - LE RETTIFICHE, LE RIPRESE E GLI ACCANTONAMENTI

Composizione della voce 90 "rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali"

2002 2001 Var. % Ammortamento su: a) Immobilizzazioni immateriali 5.654 3.125 80,93 - Costi d'impianto 145 403 -64,02 - Avviamento 2.558 365 600,82 - Software 204 654 -68,81 - Costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà 492 348 41,38 - Altre 2.255 1.355 66,42 b) Immobilizzazioni materiali 26.470 23.095 14,61 - Immobili 1.294 1.257 2,94 - Mobili e arredi 581 639 -9,08 - Impianti, macchine e attrezzature 1.224 921 32,90 - Sistemi informatici 620 765 -18,95 - Beni in locazione finanziaria 22.751 19.493 16,71 - Altre - 20 -100,00 Svalutazioni durature su: a) immobilizzazioni immateriali - - b) immobilizzazioni materiali - -

Totale 32.124 26.220 22,52

2002 Aliquote ammortamento immobili 3 mobili e macchine d'ufficio 12 macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche 20 arredamento 15 banconi blindati e casseforti 20 macchinari, apparecchi e attrezzatura varia 15 impianti d'allarme 30 autoveicoli e mezzi di trasporto interni 20 sistemi informatici 20 autovetture 25 impianti interni speciali di comunicazione 15 impianti di telecomunicazione e telesegnalazione 25

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali si incrementano di 2,5 milioni di euro pari al 80,9%. L'ammortamento della sottovoce "avviamento" è relativo al decimo dell'avviamento rilevato nell'operazione di acquisizione del ramo di azienda della Cassa San Giacomo Spa pari a 2.250 mila euro, al decimo del disavanzo da annullamento azioni registrato in occasione dell'operazione di fusione avvenuta nell'eser- cizio e al decimo dell'avviamento iscritto in relazione all'acquisizione della Banca di Calatafimi. L'aliquota adottata (10%) è quella fiscalmen- te deducibile ai sensi dell'art. 68 comma 3 del T.U.I.R. così come modificato dall'art. 21 comma 7 L. 27/12/97, n.449. La sottovoce "altre" comprende la quota di ammortamento annuo ( un quinto) del costo sostenuto nel 2001 per l'adesione al fondo di solidarietà del personale pari a 1.401 mila euro. Per le sottovoci relative ai costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà ed alle procedure software è stata applicata l'aliquota del 20%. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali si incrementano di 3,4 milioni di euro pari al 14,6%. Per l'esercizio 2002, come per il pre- cedente, alle categorie omogenee di beni sono state applicate le aliquote di ammortamento ordinarie nella misura prevista dalla normativa tributaria che si considerano rappresentative del normale deperimento dovuto all'uso.

128 Composizione della voce 100 "accantonamenti per rischi ed oneri"

2002 2001 Var. %

Fondo oneri futuri personale - - Fondo rischi su crediti impliciti - - Fondo cause passive e revocatorie 2.461 131 1.778,63 Fondo per rischi ed oneri diversi 325 - 100,00 Riserva legge 8.8.1995 n. 335 8 4 100,00

Totale 2.794 135 1969,63

Nell’esercizio sono stati effettuati gli accantonamenti a fronte dei rischi ed oneri come sopra esposto.

5.1 - Composizione della voce 120 "rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni"

2002 2001 Var. % a) Rettifiche di valore su crediti 6.307 21.409 -70,55 di cui: - rettifiche forfettarie per rischio paese - - - altre rettifiche forfettarie 2.454 1.295 89,50 b) Accantonamenti per garanzie ed impegni - 41 -100,00 di cui: - accantonamenti forfettari per rischio paese - - - altri accantonamenti forfettari - 41 -100,00

Totale 6.307 21.450 -70,6

L'importo di 6.307 mila euro sopra evidenziato esprime le perdite e le rettifiche effettuate secondo il criterio di competenza economica sulle posizioni creditorie caratterizzate da dubbia esigibilità. L'ammontare delle rettifiche rientra nel limite dello 0,60% dei crediti risultanti in bilancio.

Composizione della voce 130 "riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni"

2002 2001 Var. % Riprese di valore da: - incasso di crediti - quota capitale in precedenza svalutati 2.699 1.489 81,26 - incasso di crediti - interessi di mora in precedenza svalutati 1.787 833 114,53 - valutazione di garanzie e impegni 32 - - valutazione di crediti - quota capitale 982 256 283,59 - valutazione di crediti - interessi di mora - -

Totale 5.500 2.578 113,34

Le riprese di valore riguardano incassi sia in linea capitale che per interessi moratori; la voce si incrementa per complessive 2.922 mila euro pari al 113,34%.

129 SEZIONE 6 - ALTRE VOCI DEL CONTO ECONOMICO

6.1 - Composizione della voce 70 "altri proventi di gestione"

2002 2001 Var. % Canoni di leasing 27.528 23.565 16,82 Proventi accessori dei contratti di leasing 68 153 -55,56 Fitti attivi 142 198 -28,28 Fitti attivi di società del gruppo 19 19 Recuperi spese su depositi e c/c passivi 4.517 4.692 -3,73 Proventi da altri servizi 48 - 100,00 Recuperi imposte indirette 3.739 3.185 17,39 Recuperi stipendi personale distaccato presso società del gruppo 3.729 1.856 100,92 Altri proventi 1.966 1.461 34,57

Totale 41.756 35.129 18,86

Il recupero su stipendi per personale distaccato presso società del gruppo copre interamente il costo sostenuto dall'azienda per tale personale.

6.2 - Composizione della voce 110 "altri oneri di gestione"

La voce ammonta a 204 mila euro con una diminuzione del 50,8% rispetto al 2001, e riguarda locazione di prodotti software e macchine.

6.3 - Composizione della voce 180 "proventi straordinari"

2002 2001 Var. % Altre sopravvenienze attive 2.260 13.014 -82,63 Utili da realizzo di: - - immobilizzazioni materiali e immateriali 56 156 -64,10 - partecipazioni 234 250 -6,40 - titoli 2 - 100,00 Imposte 700 - 100,00 Totale 3.252 13.420 -75,77

Le "altre sopravvenienze attive" comprendono principalmente: 309 mila euro, quale contributo regionale relativo al finanziamento per la realizzazione di azioni cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo nell'ambito del P.O.R. Sicilia 2000-2006; 336 mila euro per giorni di valuta su emissione assegni circolari del 2001. L'utile da realizzo di partecipazione si riferisce principalmente alla plusvalenza realizzata sulla vendita delle azioni Italease Spa. La sottovoce "imposte" riguarda eccedenze di imposte rilevate nel fondo imposte e tasse in relazione agli oneri fiscali effettivamente dovuti.

130 6.4 - Composizione della voce 190 "oneri straordinari"

2002 2001 Var. % Sopravvenienze passive 2.593 654 296,48 Perdite per versamenti al Fondo Interbancario Tutela Depositi - 6 -100,00 Perdite da realizzo di: - immobilizzazioni materiali ed immateriali 2 138 -98,55 - titoli 187 6 3016,67

Totale 2.782 804 246,02

Le "altre sopravvenienze passive" comprendono principalmente: interessi passivi di competenza del 2001 per 698 mila euro; parte della quota di ammortamento del 2001 del costo per l'adesione al fondo di solidarietà del personale pari a 236 mila euro; perdite per furti e rapine per 171 mila euro; perdite per sistemazione sospesi con banche corrispondenti per 186 mila euro. La perdita da realizzo di titoli per 187 mila euro si riferisce al rimborso per scadenza di titoli immobilizzati.

6.5 - Composizione della voce 220 "imposte sul reddito d'esercizio"

2002 2001 Var. % 1. Imposte correnti 2.567 5.434 -52,76 2. Variazione delle imposte anticipate 1.719 687 150,22 3. Variazione delle imposte differite - 174 - 174 - 4. Imposte sul reddito dell'esercizio 4.112 5.947 -30,86

SEZIONE 7 - ALTRE INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

7.1 - Distribuzione territoriale dei proventi

La Banca opera in tutto il territorio della regione Sicilia ad esclusione della provincia di Agrigento. L'attività è prevalentemente svolta nelle province di Catania e di Palermo, nelle quali conta n. 75 sportelli su complessive 130 unità operative. L'incorporazione della Leasingroup Sicilia spa ha consentito di sviluppare organicamente un soddisfacente volume di attività nel settore del leasing.

131 PARTE D ALTRE INFORMAZIONI

Numero degli sportelli operativi

31/12/2002 31/12/2001

130 115

SEZIONE 1 - GLI AMMINISTRATORI E I SINDACI

1.1 - Compensi

31/12/2002 31/12/2001

a) amministratori 459 498 b) sindaci 84 170

Totale 544 668

1.2 - Crediti e garanzie rilasciate

31/12/2002 31/12/2001

Crediti Garanzie Crediti Garanzie a) amministratori 110 - 1.118 - b) sindaci - - - 7

Totale 110 - 1.118 7

Tali affidamenti sono stati deliberati nell'osservanza dell'art. 136 della Legge Bancaria.

SEZIONE 2 - IMPRESA CAPOGRUPPO

2.1 - Denominazione

Credito Valtellinese - Piazza Quadrivio, 8 - Sondrio

132 ALLEGATI

133 134 RENDICONTO FINANZIARIO 2002

(in migliaia di euro)

GESTIONE REDDITUALE Utile netto 14.361 Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali 32.123.692 Rettifiche nette su crediti 806.701 Rettifiche nette su immobilizzazioni finanziarie 909.710 Componenti straordinarie nette - 470.235 Variazione fondo trattamento di fine rapporto e quiescenza - 3.193.770 Variazione fondo imposte e tasse - 3.375.984 Variazione altri fondi rischi ed oneri 1.432.178 Variazione altri fondi rischi su crediti - 1.511 Variazione ratei e risconti passivi - 3.017.815 Variazione ratei e risconti attivi 2.493.058

Liquidità generata (utilizzata) dalla gestione reddituale 27.720.385

ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO Variazione immobilizzazioni materiali e immateriali - 18.895.607 Variazione altre partecipazioni - 17.784.999 Variazioni titoli - 86.485.497 Variazioni crediti verso banche (esclusi crediti a vista) 114.910.199 Variazioni crediti verso clientela - 41.942.983 Variazioni altre attività di investimento -6.871.613

Liquidità generata (utilizzata) in attività di investimento - 57.070.500

ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO Variazioni debiti verso banche (esclusi debiti a vista) - 13.921.401 Variazioni debiti verso clientela e fondi di terzi in amministrazione 195.264.990 Variazioni debiti rappresentati da titoli 3.880.116 Variazione capitale e riservee - 3.530.228 Variazione altre passività - 13.293.291

Liquidità generata (utilizzata) in attività di finanziamento 168.400.186

AUMENTO (DIMINUZIONE) CASSA, DISPONIBILITA' E CREDITI NETTI VERSO BANCHE 139.050.071

Inizio esercizio 132.995.720

Fine esercizio 272.045.791

135 STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO (in migliaia di euro)

VOCIVOCI ATTIVODELL DELL’ATTIVO’ATTIVO 31/12/2002 31/12/199931/12/2001 OMOGENEO 31/12/2001 31/12/1998VAR. %

Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 31.994 8.825 262,54 Crediti verso banche 662.020 352.837 87,63 Impieghi con clientela 1.099.175 567.362 93,73 Titoli non immobilizzati 226.179 103.641 118,23 Immobilizzazioni - titoli 188.530 37.533 402,30 - partecipazioni 20.292 4.726 329,37 - materiali e immateriali 146.516 24.149 506,72 Altre voci dell'attivo 75.725 43.369 74,61

Totale dell'attivo 2.450.431 1.142.442 114,49

136 VOCI DEL PASSIVO 31/12/1999 31/12/1998

VOCIVOCIPASSIVO DEL DELL’ATTIVO PASSIVO 31/12/2002 31/12/199931/12/2001 OMOGENEO 31/12/2001 31/12/1998VAR. %

Debiti verso banche 317.235 173.780 82,55

Raccolta diretta dalla clientela (1) 1.841.864 832.022 121,37

Altre voci del passivo 73.643 36.834 99,93

Fondi a destinazione specifica 40.072 20.873 91,98

Patrimonio netto 177.617 78.934 125,02

Totale del passivo 2.450.431 1.142.442 114,49

(1) Include le voci: 20 "Debiti verso la clientela"; 20 "Debiti rappresentati da titoli"

GARANZIE E IMPEGNI

VOCI VOCIDELL’ATTIVO 31/12/2002 31/12/199931/12/2001 OMOGENEO 31/12/2001 31/12/1998VAR. %

Garanzie rilasciate 48.140 10.223 370,90 Impegni 40.177 3.600 1.016,03

137 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro)

VOCI VOCIDELL’ATTIVO 31/12/2002 31/12/1999 200231/12/2001 OMOGENEO 31/12/1998 2001 VAR. %

Interessi attivi e proventi assimilati 111.455 61.358 81,65 Interessi passivi e oneri assimilati - 49.916 - 23.672 110,87 Margine di interesse 61.540 37.686 63,30 Dividendi 319 3 10533,33 Commissioni nette 27.087 11.626 132,99 Profitti da operazioni finanziarie 3.774 731 416,28 Altri proventi netti 41.551 4.155 900,02 Margine di intermediazione 134.271 54.201 147,73 Spese amministrative - 95.631 - 42.316 125,99 a) spese per il personale - 47.526 - 24.982 90,24 b) altre spese amministrative - 48.105 - 17.334 177,52 Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali - 32.124 - 3.947 713,88 Risultato lordo di gestione 6.517 7.938 -17,90 Rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti - 807 - 17.672 -95,43 Accantonamenti per rischi e oneri - 2.794 - 100,00 Rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie - 910 - 834 9,11

Utile (perdita) ordinario 2.006 - 10.568 118,98

Utile straordinario 470 12.149 -96,13

Utile lordo 2.476 1.581 56,61 Variazione del fondo per rischi bancari generali 1.650 - 100,00 Imposte sul reddito - 4.112 - 2.308 78,16

Utile (perdita) dell'esercizio 14 - 727 101,93

138 STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO (in migliaia di euro)

VOCIVOCI ATTIVODELL DELL’ATTIVO’ATTIVO 31/12/2002 31/12/199931/12/2001 31/12/2001 OMOGENEO 31/12/2001 31/12/1998 VAR. %

Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 31.994 19.374 65,14 Crediti verso banche 662.020 589.997 12,21 Impieghi con clientela 1.099.175 1.057.232 3,97 Titoli non immobilizzati 226.179 258.515 -12,51 Immobilizzazioni - titoli 188.530 69.709 170,45 - partecipazioni 20.292 2.507 709,41 - materiali e immateriali 146.516 127.620 14,81 Altre voci dell'attivo 75.725 87.424 -13,38

Totale dell'attivo 2.450.431 2.212.378 10,76

140 VOCI DEL PASSIVO 31/12/1999 31/12/1998

VOCIVOCIPASSIVO DEL DELL’ATTIVO PASSIVO 31/12/2002 31/12/199931/12/2001 OMOGENEO 31/12/2001 31/12/1998VAR. %

Debiti verso banche 317.235 270.652 17,21

Raccolta diretta dalla clientela (1) 1.841.864 1.642.719 12,12

Altre voci del passivo 73.643 79.050 -6,84

Fondi a destinazione specifica 40.072 38.824 3,21

Patrimonio netto 177.617 181.133 -1,94

Totale del passivo 2.450.431 2.212.378 10,76

(1) Include le voci: 20 "Debiti verso la clientela"; 20 "Debiti rappresentati da titoli"

GARANZIE E IMPEGNI

VOCI VOCIDELL’ATTIVOVOCI 31/12/2002 31/12/199931/12/2001 OMOGENEO 31/12/2001 31/12/1998VAR. %

Garanzie rilasciate 48.140 46.190 4,22 Impegni 40.177 26.632 50,86

141 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in migliaia di euro)

VOCI DELL’ATTIVO 31/12/1999VOCI 31/12/2002 31/12/1998 200231/12/2001 31/12/2001 OMOGENEO 2001 VAR. %

Interessi attivi e proventi assimilati 111.455 114.389 -2,56 Interessi passivi e oneri assimilati - 49.916 - 46.769 6,73 Margine di interesse 61.540 67.620 -8,99 Dividendi 319 114 179,82 Commissioni nette 27.087 23.395 15,78 Profitti da operazioni finanziarie 3.774 1.115 238,48 Altri proventi netti 41.551 34.714 19,70 Margine di intermediazione 134.271 126.958 5,76 Spese amministrative - 95.631 - 85.809 11,45 a) spese per il personale - 47.526 - 47.083 0,94 b) altre spese amministrative - 48.105 - 38.726 24,22 Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali - 32.124 - 26.221 22,51 Risultato lordo di gestione 6.517 14.928 -56,34 Rettifiche nette di valore su crediti e accantonamenti - 807 - 18.966 -95,75 Accantonamenti per rischi e oneri - 2.794 - 134 1985,07 Rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie - 910 - 842 8,08

Utile (perdita) ordinario 2.006 - 5.014 140,01

Utile straordinario 470 12.616 -96,27

Utile lordo 2.476 7.602 -67,43 Variazione del fondo per rischi bancari generali 1.650 - 100,00 Imposte sul reddito - 4.112 - 5.947 -30,86

Utile dell'esercizio 14 1.655 -99,15

142 ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31/12/2002

Denominazione N° azioni Valore nominale Valore contabile %

BANCAPERTA 35.100 702.000 1.394.523 1,50 ICCREA HOLDING SPA 221 22.827 15.368 0,01 CENTROBANCA 210 210 460 0,00 I. R. F. I. S. 960 49.580 16.268 0,07 I.C.B.P.I. 134 402 361 0,00 BCA AGRILEASING 650 33.570 34.079 0,02 CASSA S.GIACOMO 3.058.340 9.175.020 18.330.756 31,23 FACTORIT 24.507 24.507 22.576 0,11 SERVIZI INTERBANCARI SPA 60.000 36.000 31.205 0,13 SERV. INT. SICILIA SRL 33.000 17.043 17.043 30,00 EUROMOBILIARE ASSET MANAG 600 30.987 30.987 0,48 ARCA ASSIC.NI SPA 30.000 7.995 243.768 0,60 EUROS CONSULTING SPA 296.999 154.439 152.490 1,30 S.I.A. 2.093 1.047 1.281 0,00 S.S.B. 41.835 5.439 957 0,05

TOTALE 10.261.066 20.292.122

143 PROSPETTO DI DETTAGLIO DELLE UNITA' IMMOBILIARI (in migliaia di euro)

Immobile Rivalutaz. Rivalutaz. Rivalut. Rivalutaz. Rivalutaz. Dati Fondo Valore di L. 576/75 L.576/76 L.408/90 L. 72/83 L. 413/91 contabili Amm. bilancio Uso strumentale Acicastello, Via Re Martino, 171 31 82 260 103 157 Acicatena, Piano Umberto, 24 21 146 468 218 250 Aciplatani, Piazza IV Settembre, 21 10 12 120 13 107 Acireale, Piazza Duomo, 12 51 516 1.523 4.339 2.010 2.329 Acireale, Piazza Duomo, 28 16 103 171 370 182 188 Acireale, Piazza Duomo, 28, 2° P. 12 270 93 177 Acireale, Via Cavour, 58 393 99 294 Acireale, Via De Amicis, 12 491 96 395 Acireale, Via S. Vigo, 49 653 185 468 Acireale, Via Sclafani, 42 19.582 19.582 (Conto immobili 4.238, Conto Debitori diversi 15.344) 0 Bompensiere, Via P. Scalea, 96 17 64 35 29 Butera, P.za Dante, 23 94 85 9 Calatafimi, Via Duca degli Abruzzi, 4 254 754 305 449 Calatafimi, Via S. Mucaria 88 33 55 Caltanissetta, Viale Regione, 10 49 194 318 161 157 Caltanissetta, Via Liberta', 186 129 226 109 117 Caltanissetta, Via Savarese 144 54 90 Cannizzaro, Via Firenze, 122 37 319 126 193 Catania, Via S. Euplio, 1 5.513 1.391 4.122 Catania, Corso Italia, 157 516 1.084 2.612 1.088 1.524 Catania, Piazza Mazzini, 22-23 422 108 314 Catania, Corso Italia, 157, 1° P. 134 460 211 249 Enna, Via S. Agata, 135 49 383 162 221 Ficarazzi, Via Tripoli, 105 134 286 140 146 Fiumefreddo, Via Umberto, 116 41 46 247 89 158 Floresta, Via Umberto, 103 15 4 11 Giarre, Piazza Duomo, 9 41 240 820 275 545 Guardia, Via Nazionale, 196 184 469 223 246 Gravina di Catania, Via Gramsci, 97/c 419 31 388 Mazzarino, P.za V. Emanuele, 153 73 43 30 Messina, Via Fabrizi, 222 1.510 3.273 1.589 1.684 Merì, Via Nazionale, 196 225 101 124 Merì, Via Roma, 2 13 37 53 23 30 Mussomeli, P.za Roma, 27 24 26 69 134 87 47 Palermo, Via Libertà, 32 470 147 1.082 707 375 Palermo, Via Siracusa, 1/E 324 223 101 Palermo, Via Siracusa, 1/E (1982) 68 260 150 110 Palermo, Via Siracusa, 1/E (1983) 707 574 133 Palermo, Viale Straburgo, 195/E 284 849 576 273 Palermo, Via Siracusa 1/E, 2° piano amm. 131 256 155 101 Palermo, C.so Tukory, 274 19 18 1 Palermo, P.za Verdi, 58 1.052 574 2.993 1.592 1.401

144 Immobile Rivalutaz. Rivalutaz. Rivalut. Rivalutaz. Rivalutaz. Dati Fondo Valore di L. 576/75 L.576/76 L.408/90 L. 72/83 L. 413/91 contabili Amm. bilancio

Palermo, Via Wagner, ang. Via Belmonte 522 312 210 Palermo, Via Sperlinga 8 200 75 125 Palermo, Via Partanna Mond., Via Carbone 161 60 101 Palermo, Via siracusa1/E, 5° piano 1.432 494 938 Palermo, Via Dante, 28 54 6 48 Patti Marina, Via Zuccarello, 161 224 57 167 Patti Marina, Via Boito 81 11 70 Piedimonte Etneo, Via Vitt. Em., 50 14 170 57 113 Ragusa, Via Ten. Lena, 19/21 506 114 392 Resuttano, Via Roma, 14 11 10 77 26 51 San Cataldo, P.za Repubblica, 1/5 175 112 63 San Cataldo, P.za Repubblica, 2 140 191 78 113 S. M. La Stella, Via S. M. La Stella, 50 180 180 Santa Venerina, Piazza Roma,3 450 24 426 Siracusa, Via Brenta, 5 36 984 334 650 Siracusa, Via Polibio 26/A-B-C-D 487 80 407 Siracusa, Via Polibio, 26/E 398 66 332 Terme Vigliatore, P.za Municipio, 2 316 80 236 Termini Imerese, Via Umberto e Margherita, 32 35 47 353 255 98 Trapani, P.za Umberto I, 45 325 699 344 355 Tremestieri Etneo, Via Novaluce, 30/a 100 814 211 603 Xitta (TP), Via Nuova, 15/17 29 19 10 Xitta (TP), Via Nuova, 15/17 35 18 17 Xitta (TP), Via Nuova, 10 8 50 4 46 Xitta (TP), Via Nuova, 2/8 2 2 0 Xitta (TP), Via Marsala, 154 2 2 1 1 Vallelunga Pratameno, via Garibaldi, 73 6 46 63 30 33 Zafferana, Via Etnea, 387 916 261 655 Agrigento, Piazza V. Emanuele (1) 86

Totali 67 24 254 2.941 7.750 60.418 16.684 43.820 Per recupero crediti Palermo, Via R. Pilo, 20 608 608 Calatafimi, Via De Gasperi, 4 95 95

Uso Civile Raccuja, Via Giovanni XXIII, 1 21 21 Raccuja, Via Algeri, ang. Via Roma 25 25

Terreni Acireale via Sclafani 362 362

TOTALI 61.529 16.684 44.845

(1) Agrigento Piazza V. Emanuele 2.877.804 237.089 2.640.715

145 STATO PATRIMONIALE CASSA SAN GIACOMO (in euro)

VOCIVOCI DELL DELL’ATTIVO’ATTIVO 31/12/2002 31/12/1999 31/12/2001 31/12/1998

10. Cassa e disponibilità presso banche centrali e uffici postali 34.809 2.212.596 20. Titoli del Tesoro e valori assimilati ammissibili al rifinanziamento presso banche centrali 2.525.000 38.465.638 30. Crediti verso banche: 80.528.562 37.486.588 a) a vista 69.883.350 27.797.406 b) altri crediti 10.645.212 9.689.182 40. Crediti verso clientela 147.389.427 115.081.605 di cui: - crediti con fondi di terzi in amministrazione - - 50. Obbligazioni ed altri titoli di debito: 9.602.730 8.009.770 a) di emittenti pubblici 9.590.900 7.673.516 b) di banche 11.830 336.254 di cui: - titoli propri - 169.588 70. Partecipazioni - 50.807 90. Immobilizzazioni immateriali - 583.178 di cui: - costi di impianto - - - avviamento - - 100. Immobilizzazioni materiali 5.517.110 6.330.111 di cui: - beni in locazione finanziaria - - - beni in attesa di locazione finanziaria - - 130. Altre attività 3.542.544 8.890.871 140. Ratei e risconti attivi: 215.998 957.666 a) ratei attivi 171.092 807.461 b) risconti attivi 44.906 150.205 di cui: - disaggio di emissione su titoli - -

Totale dell'attivo 249.356.180 218.068.830

146 (in euro)

VOCI DEL PASSIVO 31/12/2002 31/12/2001

10. Debiti verso banche: 11.672.122 3.539.735 a) a vista 1.105.347 3.539.735 b) a termine o con preavviso 10.566.775 - 20. Debiti verso clientela: - 121.416.993 a) a vista - 113.693.129 b) a termine o con preavviso - 7.723.864 30. Debiti rappresentati da titoli: 165.490.652 63.389.638 a) obbligazioni 165.487.943 28.299.702 b) certificati di deposito - 34.422.494 c) altri titoli 2.709 667.442 50. Altre passività 2.927.245 3.645.847 60. Ratei e risconti passivi: 370.026 984.631 a) ratei passivi 370.016 772.993 b) risconti passivi 10 211.638 70. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato - 2.583.299 80. Fondi per rischi ed oneri: 7.365.157 837.416 b) fondi imposte e tasse 6.295.551 226.910 c) altri fondi 1.069.606 610.506 90. Fondi rischi su crediti 493.008 348.731 100. Fondo per rischi bancari generali 15.809.874 309.874 110. Passività subordinate 5.164.569 5.164.569 120. Capitale 29.376.000 11.016.000 130. Sovrapprezzi di emissione 10.000.423 3.207.223 140. Riserve: 681.874 549.289 a) riserva legale 622.908 515.350 d) altre riserve 58.966 33.939 170. Utile d'esercizio 5.230 1.075.585

Totale del passivo 249.356.180 218.068.830

GARANZIE E IMPEGNI

VOCIVOCI 31/12/2002 31/12/1999 31/12/2001 31/12/1998

10. Garanzie rilasciate - 2.181.276 di cui: - accettazioni - - - altre garanzie - 2.181.276 20. Impegni 426.721 2.242.064 di cui: - per vendite con obbligo di riacquisto - -

147 CONTO ECONOMICO CASSA SAN GIACOMO (in euro)

VOCI DELLVOCI’ATTIVO 31/12/2002 2002 31/12/2001 2001

10. Interessi attivi e proventi assimilati 7.733.097 12.658.853 di cui: - su crediti verso clientela 4.433.721 8.666.498 - su titoli di debito 1.154.292 2.876.532 20. Interessi passivi e oneri assimilati - 3.488.499 - 4.850.459 di cui: - su debiti verso clientela - 1.102.847 - 2.286.003 - su debiti rappresentati da titoli - 1.546.147 - 2.120.856 30. Dividendi e altri proventi: 65.298 181.087 b) su partecipazioni 65.298 181.087 40. Commissioni attive 1.508.829 2.907.927 50. Commissioni passive - 230.360 - 384.475 60. Profitti da operazioni finanziarie 65.754 221.992 70. Altri proventi di gestione 6.512.206 1.203.010 80. Spese amministrative: - 9.665.871 - 9.970.959 a) spese per il personale - 2.809.048 - 4.866.278 di cui: - salari e stipendi - 1.701.632 - 3.287.877 - oneri sociali - 428.878 - 912.534 - trattamento di fine rapporto - 408.943 - 296.678 - trattamento di quiescenza e simili - 22.301 - 52.920 b) altre spese amministrative - 6.856.823 - 5.104.681 90. Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali - 519.477 - 786.531 100. Accantonamenti per rischi ed oneri - 500.000 - 269.328 120. Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e impegni - 2.821.195 - 1.143.557 130. Riprese di valore su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 318.680 1.369.041 140. Accantonamenti ai fondi rischi su crediti - 163.591 - 50.460

170. Utile (Perdita) delle attività ordinarie - 1.185.129 1.086.141

180. Proventi straordinari 23.028.031 785.210 190. Oneri straordinari - 75.594 - 496.221

200. Utile straordinario 22.952.437 288.989

210. Variazione del fondo per rischi bancari generali - 15.500.000 - 220. Imposte sul reddito dell'esercizio - 6.262.078 - 299.545

230. Utile d'esercizio 5.230 1.075.585

148 DELIBERE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI DEL 4 APRILE 2003

Il giorno 4 aprile 2003 si è riunita in unica convocazione l'Assemblea Ordinaria dei Soci del Credito Siciliano S.p.A.

Assume la presidenza a norma di statuto il Presidente Dott. Giovanni De Censi che, constatata la vali- dità dell'Assemblea, nomina segretario il Direttore Generale Dott. Francesco Giacobbi.

L'Assemblea, effettuata la trattazione degli argomenti all'ordine del giorno, assume le seguenti:

deliberazioni:

- approva la relazione del Consiglio di Amministrazione sull'esercizio 2002;

- approva il bilancio al 31 dicembre 2002, la proposta di destinazione dell'utile netto di esercizio (euro 14.361,24) alla Riserva statutaria, nonché la proposta di imputazione alla Riserva statutaria della perdita dell’esercizio 2001 (euro 727.439,00) e dell’utile netto di esercizi precedenti (euro 2.344,74);

- elegge il dott. Antonio Pogliese Consigliere di Amministrazione, carica che sarà mantenuta fino alla scadenza del mandato degli altri componenti dell’organo amministrativo, e cioè fino all’ap- provazione del bilancio dell’esercizio 2003.

149 Credito Siciliano - Società per Azioni - Sede in Palermo - Via Siracusa, 1/E www.creval.it Email: [email protected]

SEDE LEGALE: SPORTELLI IN PROVINCIA DI MESSINA

Palermo - Via Siracusa 1/E - Telefono: 091.337.111 Messina - Viale N. Fabrizi, 222 - Tel. 0906.501.411 Messina Agenzia 1 - Viale Libertà, 175 - Tel. 09.057.153 Messina Agenzia 3 - Via Garibaldi, 271 - Tel. 090.360.113 SPORTELLI IN PROVINCIA DI CATANIA Messina - Tremestieri - Strada Statale, 114 km 5,900 - Tel. 090.632.018 Barcellona P. di G. - Via Roma, 154 - Tel. 0909.703.711 Acireale - Piazza Duomo, 12 - Tel. 095.600.288 Capo d'Orlando - Via L. Piccolo - p.zzo Co.Gi.ti. - Tel. 0941.911.273 Acireale Agenzia 1 - Via Lombardia, 75 - Tel. 095.891.577 Floresta - Via Umberto I°, 105 - Tel. 0941.662.133 Acireale Agenzia 2 - Via Sclafani, 30 - Tel. 095.600.502 Francavilla di Sicilia - Viale Regina Margherita, 84 - Tel. 0942.981.080 Acireale Agenzia 3 - Via S. Vigo, 49 - Tel. 095.600.331 Gioiosa Marea - Via Umberto I°, 152 - Tel. 0941.301.443 Catania - Corso Italia, 157 - Tel. 0957.530.611 Merì - Via Nazionale, 154 - Tel. 0909.763.395 Catania Agenzia 1 - Via S. Euplio, 1 - Tel. 0957.305.214 Mistretta - Via Libertà, 94 - Tel. 0921.383.023 Catania Agenzia 2 - Via M. Rapisardi, 72/74 - Tel. 095.434.468 Patti - Largo Jan Palach, 1 - Tel. 0941.242.011 Catania Agenzia 3 - Via V.E. Orlando, 10 - Tel. 095.376.526 Patti Marina - L. Cap. Zuccarello, 161 - Tel. 0941.362.041 Catania Agenzia 4 - Piazza Eroi d'Ungheria, 5 - Tel. 095.482. Raccuja - Via Giovanni XXIII, 1 - Tel. 0941.663.121 Catania Agenzia 5 - Via Gabriele D'Annunzio, 36 - Tel. 095.434.135 Roccalumera - Via Umberto I, 306 - Tel. 0942.744.798 Catania Agenzia 6 - Via Cifali, 27 - Tel. 095.444.184 San Piero Patti - Via 1° Maggio, 22 - Tel. 0941.661.143 Catania Agenzia 7 - Piazza Mazzini, 23 - Tel. 095.312. Sinagra - Piazza S. Quasimodo, 8 - Tel. 0941.594.817 Catania Agenzia 8 - Zona Industriale - 18^ Strada, 14 - Tel. 0957.357 Spadafora - Via Nazionale, 54/56 - Tel. 0909.941.998 Catania Agenzia 9 - Corso Italia, 61/63 - Tel. 0957.229.691 Taormina - Piazza Santa Caterina, 12 - Tel. 0942.628.915 Aci S. Antonio - Via Regina Margherita, 24 - Tel. 0957.891.204 Terme Vigliatore - Piazza Municipio - Tel. 0909.781.717 Acicastello - Via Re Martino, 171 - Tel. 0957.373.011 Acicatena - Piano Umberto, 24 - Tel. 0957.646.020 Aciplatani - Piazza IV Settembre, 21 - Tel. 095.801.241 PROVINCIA DI PALERMO Acitrezza - Via Provinciale, 246 - Tel. 095.276.056 Caltagirone - Piazza Risorgimento, 4 - Tel. 093.345.586 Palermo Libertà - Via Libertà, 32 - Tel. 091.337.206 Caltagirone Agenzia 1 - Via Vittorio Emanuele, 2 - Tel. 093.321.030 Palermo Massimo - Piazza G.Verdi, 58 - Tel. 091.337.483 Caltagirone Agenzia 2 - Piazza Bellini, 18 - Tel. 093.326.272 Palermo Agenzia 1 - Via Notarbartolo, 37 - Tel. 0916.251.988 Cannizzaro - Via Firenze, 122 - Tel. 0957.125.405 Palermo Agenzia 2 - Viale Strasburgo, 195/e - Tel. 0916.888.781 Cannizzaro Scogliera - Via Scogliera, 41 - Tel. 095.493.144 Palermo Agenzia 3 - Via Leonardo Da Vinci, 96 - Tel. 0916.814.072 Ficarazzi - Via Tripoli, 158 - Tel. 095.279.263 Palermo Agenzia 4 - Via Carbone, 143 - Tel. 091.454.853 Fiumefreddo - Via Umberto, 120 - Tel. 0957.762.767 Palermo Agenzia 5 - Via Re Ruggero, 14 - Tel. 091.488.558 Giarre - Piazza Duomo, 9 - Tel. 095.931.109 Palermo Agenzia 6 - Via Principe di Belmonte, 85 - Tel. 0917.495.025 Grammichele - Piazza Carlo Maria Carafa, 43 - Tel. 0933.947.453 Palermo Agenzia 7 - Corso Calatafimi, 775 - Tel. 091.488.550 Gravina di Catania - Via Gramsci, 97/C - Tel. 0957.250.618 Palermo Agenzia 8 - Piazza Giulio Cesare, 44/a - Tel. 0916.177.269 Guardia - Via Nazionale, 196 - Tel. 095.809.012 Palermo Agenzia 9 - Viale della Croce Rossa, 56 - Tel. 0916.788.026 Linguaglossa - Via Roma, 161 - Tel. 095.643.177 Palermo Agenzia 10 - Stazione Marittima - Porto - Tel. 091.581.585 Mascalucia Agenzia 1 - Corso Michelangelo, 29 - Tel. 0957.278.345 Palermo Agenzia 11 - Via Autonomia Siciliana, 16 - Tel. 0916.269.603 Mazzarrone - Piazza San Giuseppe, 8 - Tel. 093.328.316 Palermo Agenzia 12 - Via Dante, 28 - Tel. 091.335.792 Nicolosi - Via Etnea, 34 - Tel. 0957.914.878 Bagheria - Via Bixio 31 - ang. Via Mattarella - Tel. 091.901.652 Novaluce - Via Novaluce, 30/A - Tel. 0957.339.211 Bisacquino - Via Triona, 21 - Tel. 0918.351.321 Piedimonte Etneo - Via Vittorio Emanuele, 54 - Tel. 095.644.083 Campofelice di Roccella - P.za P.Pe La Grutta, 2 - Tel. 0921.933.331 Ramacca - Via Roma, 38 - Tel. 095.653.298 Cefalù - Via Roma, 7 - Tel. 0921.423.922 Randazzo - Piazza della Basilica - Tel. 095.921.485 Misilmeri - Corso IV Aprile, 47-49 - Tel. 0918.711.121 Riposto - Corso Italia 24/26/28 - Tel. 0957.799.909 Partinico - Via Calandrino, 28-30 - Tel. 0918.782.240 S.Alfio - Piazza Duomo, 1 - Tel. 095.968.025 Petralia Sottana - Via Indipendenza, 8 - Tel. 0921.680.353 S.Maria La Stella - Via S. Maria La Stella, 2 - Tel. 095.886.591 Termini Imerese - C. Umberto e Margherita, 32 - Tel. 0918.114.964 San Giovanni La Punta - Via Roma, 226 - Tel. 0957.415.330 Villabate - Viale Europa, 151/i - Tel. 091.491.008 San Gregorio - Piazza Marconi, 19 - Tel. 0957.213.397 Villafrati - Corso Sammarco, 35 - Tel. 0918.201.111 San Michele di Ganzaria - Via Roma, 25/27 - Tel. 0933.978.055 Santa Tecla - Via Provinciale per Riposto, 20/c - Tel. 095.876.228 PROVINCIA DI RAGUSA Santa Venerina - Piazza Roma, 3 - Tel. 095.953.572 Sant'Agata Li Battiati - Via Roma, 4 - Tel. 0957.256.075 Ragusa Agenzia 1 - Via Plebiscito, 38/40 - Tel. 0932.642.722 Scordia Agenzia 1 - Piazza Umberto I, 9 - Tel. 095.657.215 Ragusa Agenzia 2 - Via Tenente Lena, 19/21 - Tel. 0932.681.771 Trecastagni - Piazza Marconi, 28/29/30 - Tel. 0957.805.689 Modica Agenzia 1 - Corso Umberto I, 148 - Tel. 0932.752.281 Tremestieri Etneo - Corso Sicilia, 2/D - Tel. 0957.513.079 Modica Agenzia 2 - Via Resistenza Partigiana, 25/b - Tel. 0932.762.790 Zafferana Etnea - Via Roma, 391 - Tel. 0957.082.627 Comiso - Corso Ho Chi Min, 3 - Tel. 0932.965.133 Scicli - Via Nazionale, 35/37 - Tel. 0932.931.873 Vittoria - Via Cavour, 350 - Tel. 0932.865.093 SPORTELLI IN PROVINCIA DI CALTANISSETTA

Caltanissetta - V.le Regione, 56/58/60 - Tel. 0934.591.901 PROVINCIA DI SIRACUSA Caltanissetta Agenzia 1 - Via Libertà, 186 - Tel. 0934 554.344 Butera - Piazza Dante, 23/24 - Tel. 0934.346.034 Siracusa - Via Brenta, 5 - Tel. 0931.487.111 Mazzarino - Piazza Vittorio Emanuele, 220 - Tel. 0934.381.550 Siracusa Agenzia 1 - Viale Polibio, 26/b - Tel. 0931.442.336 Mussomeli - Piazza Roma, 27 - Tel. 0934.951.318 Belvedere - Via Siracusa, 111 - Tel. 0931.744.241 Resuttano - Via Roma, 16 - Tel. 0934.673.024 Francofonte - Via Comm. Francesco Belfiore, 68 - Tel. 095.949.123 San Cataldo - Piazza della Repubblica, 1 - Tel. 0934.571.115 Santuzzi - Via Etnea, 22 - Tel. 0957.831.753 Vallelunga Pratameno - Corso Garibaldi, 73 - Tel. 0934.814.005 Villasmundo - Via Vittorio Emanuele, 95 - Tel. 0931.959.433

SPORTELLI IN PROVINCIA DI ENNA SPORTELLI IN PROVINCIA DI TRAPANI

Enna - Via S.Agata 135 - Tel. 0935.500.210 Trapani - Piazza Umberto I, 45 - Tel. 092.321.666 Gagliano Castelferrato - Via Roma, 370 - Tel. 0935.693.204 Trapani Agenzia 1 - Corso Italia, 100 - Tel. 092.326.410 Piazza Armerina - Piazza Boris Giuliano, 20 - Tel. 0935.687.622 Alcamo - Viale Italia, 62/64 - Tel. 0924.500.021 Calatafimi - Largo Duca degli Abruzzi, 4 - Tel. 0924.951.699 Marsala - Via Roma, 2/4 - Tel. 0923.716.099 Mazara del Vallo Agenzia 1 - Corso Diaz, 20/22 - Tel. 0923.909.323 Mazara del Vallo Agenzia 2 - Via Vittorio Veneto, 187 - Tel. 0923.946.066 Salemi - Via Rocche S.Leonardo, 15 - Tel. 0924.982.422 Vita - Via dei Mille, 45 - Tel. 0924.955.500

151 HEADLINE RAMPONI ARTI GRAFICHE

152