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Uno sguardo della e sulla Comunità 2 parrocchia villotta & basedo

Uno sguardo della e sulla Comunità

Dov’eravamo rimasti...

La foto qui riportata si riferisce alla pri- ma pagina dell’ultimo numero del Bollet- tino Parrocchiale, periodico della comu- nità di Villotta-Basedo, risalente oramai al lontano 1995.

Era una pubblicazione ben accolta da tut- ta la nostra comunità, riportava appro- fondimenti, informazioni, annunci, notizie. Di sicuro un valido mezzo di collegamento tra le nostre genti.

Motivi questi ultimi che ci suggeriscono di riportare in luce una nuova pubblicazione che si richiami nella forma alle preceden- ti, ma con nuovi contenuti attinenti alle nuove realtà.

Nessuna presunzione di realizzare qual- cosa di necessario ed indispensabile, ma la speranza che anche quanto riporta- to in questo opuscolo possa interessare i lettori e nello stesso tempo favorire, con la conoscenza di quanto esposto negli articoli, un importante collegamento tra Parrocchia, Gruppi ed Associazioni.

La redazione giugno 2013 1

La parola del Parroco

Il simbolo visivo dell’iride “Se costui fosse un profeta, richiama l’occhio, il guar- saprebbe chi è, e di quale dare, l’osservare, la vista genere è la donna che lo insomma. Lo intendiamo tocca: è una peccatrice” (cfr come senso esterno, ma Lc 7,36-8,3). anche e soprattutto come L’occhio di Simone è mala- senso interno, ovvero come to, dallo sguardo distorto, capacità di discernere, di superficiale, sprezzante, in- vagliare, di cogliere la ve- capace di cogliere la pro- rità. fondità, la verità. Simone È il simbolo che abbiamo non si coinvolge nel miste- deciso come rappresentati- ro, non lo afferra. Non vede vo del Bollettino. Sarà un che Dio è venuto a cercar- occhio, o meglio saranno si ciò che era perduto, ciò ambedue gli occhi aperti che viene disprezzato e che sulla comunità e aperti e interessati nel con- sembra irrecuperabile. Non vede la misericor- tempo sulla realtà che sta all’intorno. dia. I suoi sensi esterni ed interni sono mal E per continuare, il nostro strumento di comu- funzionanti, come paralizzati e bloccati. Pove- nicazione è una finestra aperta che consentirà retto! La sua iride è offuscata, il suo sguardo a quanti circolano sulla soglia di sbirciare impuro e cattivo. dentro, di incuriosirsi, di condividere progetti Tutto questo per dire che ci piacerebbe guar- e sogni che ci abitano. darci, guardare e lasciarci guardare con oc- Suggestivo a tal proposito lo splendido testo di chio limpido, penetrante. Cogliendo il bello, Luca che narra l’unzione di Gesù da parte di che possiamo ascoltare, annusare, toccare, una peccatrice (intendi fragile, forse non pro- gustare, e vedere, raccontandolo e condividen- prio prostituta nel caso specifico). La scena è dolo. È un esercizio che ci può portare lonta- commovente e sensuale, dall’atmosfera avvol- no, dagli esiti sorprendenti. gente e orientale. Tutti i sensi sono implicati Ho incontrato da poco un cinquantenne ormai e coinvolti. La donna si presenta da dietro e in fase terminale avanzata. Con un sorriso piange. Il verbo si applica per la pioggia e al appena accennato, mi confidava con un filo pianto, unito al lamento e al singhiozzo. È di voce che i suoi famigliari erano disperati e quasi una fontana di lacrime. Si attiva l’udi- inorriditi della sua magrezza e degli infiniti to. Le lacrime calde cadono sui piedi, che ven- cateteri. Li compativa quasi! Infatti lui vede- gono asciugati strofinando i capelli e baciati. va nei tubicini, nelle flebo e nelle dosi di mor- Si mette in moto il tatto. Vengono cosparsi di fina, nelle lenzuola cambiate, nelle spondine, profumo, è agganciato l’olfatto e anche il gu- nelle visite mediche e famigliari, nelle mani sto. Il profumo è dolce e pungente. che lo toccavano i… colori della vita! A questo punto Luca mette in campo la vista, “È bellissimo, vedo cose meravigliose. Intorno descrive l’occhio di Simone. ‘Vedendo questo a me e davanti a me c’è solo luce!”. il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: Buona lettura! Don Fabrizio 2 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 3

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Diocesi di Concordia- Anno della Fede · Pordenone 11 ottobre 2012

Ciò che non era visibile ci ha condot- tatrici del maestro sul pianoforte, la ricca e indelebile nel cuore di chi ha ti in quasi tremila, giovedì 11 ottobre grazia di una ballerina lieve attorno partecipato, come nella storia della 2012, al Palazzetto dello sport di Por- l’altare eppure dirompente in un così vita della nostra diocesi. Sacerdoti: denone. ardito accostamento, a raffigurare oltre centosessanta i presenti, mentre Non la coincidenza con l’apertura l’ingresso nell’anno della fede, a var- sull’altare, accanto al vescovo S.E. dell’Anno della Fede voluto da papa care con tutti quella porta. mons. Giuseppe Pellegrini e al vesco- Benedetto XVI, non il cinquantesimo Sullo schermo, alle spalle del palco, vo emerito S.E. mons. Ovidio Poletto, dell’apertura del Concilio Vaticano immagini storiche dell’apertura del erano presenti i vicari diocesani e fo- II… ma tutte queste cose insieme, in Concilio, voci amate, come quelle di ranei e i diaconi. quanto accomunate da un’origine Giovanni XXIII del discorso alla luna, Erano presenti i religiosi e le religiose, i comune: “È il Signore” è la scritta che ma anche scritte a fermo immagine: sindaci e le autorità e tanti fedeli laici troneggia sull’icona-simbolo di que- Uomo, Cristo, e quel titolo-slogan: “È da gremire gli spalti e le gradinate. La sto anno pastorale 2012-2013, conse- il Signore”. Che chiama, che raduna, celebrazione è stata vibrante e prega. gnato a ciascuno dei partecipanti. che invita e invia. In tremila hanno ri- Restano alla memoria le parole del Ecco l’invito a cui i tremila non hanno sposto. vescovo Giuseppe: un richiamo alla detto di no. Le fotografie danno ragione del nu- società di oggi ad una integrale one- Quando sono arrivato sul posto, un mero e danno ragione della speran- stà da vivere quotidianamente e in po’ tardi per indossare i paramenti za degli organizzatori. ogni ambito. sacri da diacono, ho visto e goduto Nell’anno in corso ciascuno dei con- Ha richiamato lo spirito di coraggio e per le meraviglie preparate. venuti e dei cristiani di tutta la nostra di gratuità. C’erano le letture sceniche di alcuni diocesi dovrà continuare a rispon- Ha usato parole schiette: ”È l’ora di passi del Concilio di cinquanta anni dere il suo “Eccomi” come in quella una solidarietà più vera! È il momento fa, c’erano le mani sapienti e incan- serata dell’11 ottobre, che resterà di ribellarsi contro ogni forma di corru- zione e di ingiustizia, ancora purtrop- po presenti”. Consapevole di quanto scricchiola in questo nostro amato Paese come nel territorio della nostra diocesi, ha invitato i presenti e i diocesani tutti a “varcare con gioia la porta della fede”. E a darne visibili frutti. Tutti in- sieme e tutti corresponsabili. L’affluenza a quella serata come alla fiaccolata che è seguita fino alla par- rocchia cittadina del Sacro Cuore (guidata dai giovani della diocesi e di Villareggia, accompagnata dall’U- nitalsi con le sue dame) per la veglia di preghiera sono stati i primi segni di concreta adesione. Nell’anno della fede e davanti a quella icona, presente in ogni chiesa della nostra diocesi, altri risponderan- no per essere sempre di più testimoni del Signore risorto. 2 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 3

Uno sguardo della e sulla Comunità

... Avanti con cuore dilatato dalla gioia verso Dio...

Carissimi sorelle e fratelli, è con grande emozione interiore che mi rivolgo a voi. Cosa dirvi nel momento di salutarci? Guardare al passa- to? Farci afferrare dalla nostalgia dei ricordi? No! Vorrei invitarvi a guardare al futuro: abbiamo fatto un tratto di strada insieme, continuiamo a camminare perché abbia- mo gli occhi e il cuore protesi in avanti. Cosa vorrei suggerirvi allora? Di accogliere il dono di Dio: è questo il fine della vita cristiana. Accogliere la Vita di Dio, che già riceviamo e ci si comunica piena- mente nel Battesimo, immersi nella morte e vita nuova di Gesù Cristo; e che poi, lungo tutto il corso della nostra vita, siamo chiamati a riaccogliere ogni giorno, appro- fondendo e valorizzando sempre più il dono di questa vita nuova, vita redenta, così gratuitamente ricevuta. strumenti delle buone opere: “E della misericordia di Allora, la strada da percorrere è questa: riconoscere che Dio mai disperare” (RB 4, 74). non c’è niente di più bello che essere di Cristo – nulla Questa gioia è frutto di un amore grande, che dilata il anteporre all’amore di Cristo (RB 4, 21) – e desiderare cuore. Vorrei lasciarvi come “testamento” la parte fina- sempre più questo dono. le della “lista” degli strumenti delle buone opere della Sentire la gioia di essere cristiani, di approfondire il te- regola di San Benedetto: • Non odiare nessuno (65); • soro della fede con tutte le possibilità che ci sono date, Non tenere in cuore sentimenti di gelosia (66); • Non in un cammino pienamente inserito nel grembo fecondo agire per invidia (67); • Non avere spirito di conte- della Madre Chiesa, con la partecipazione alla vita sa- stazione (68); • Fuggire la superbia (69); • Venerare cramentale, comunitaria, ecc. gli anziani (70); • Amare i giovani (71); • Nell’amore Avere sete di Dio, volersi nutrire ogni giorno della Sua di Cristo pregare per i nemici (73). Sono strumenti di Parola, partecipare della Sua Vita Eucaristica, restare carità, di bontà, di mansuetudine, di mitezza, di umiltà, alla Sua scuola, e sentirne tutta l’urgenza per la nostra di attenzione all’altro. Chi te lo fa fare? Gesù Cristo. Solo vita. Lui è la forza in questa lotta. Una volta che abbiamo in noi questa chiara certezza del Solo Lui, alla fine, è il premio della purificazione del primato di Dio nella Chiesa – prima di tutto, amare cuore, dei pensieri, delle intenzioni, degli atteggiamen- il Signore Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, ti, dello stile di vita. Cosa ne esce? Il cristiano. L’uomo con tutte le forze (RB 4,1) – allora capiremo che la no- / la donna nuovo/a in Cristo. Con il cuore dilatato nello stra vita cristiana non può essere un quieto vivere, un Spirito. tran-tran che stancamente si trascina, e non sa quel che E questa è la più grande ricchezza della vita. Dilatato vuole. corde! Il cuore dilatato è frutto della grazia del Signore Più ci uniamo al Signore, più diventiamo consapevoli che che opera in noi anche tra le traversie della vita. la nostra sequela comporta una lotta continua, perché È il segno del vero amore. Un cristiano/a deve lottare la vera pace non è mai a buon mercato. Ma questo non così, vivere così. ci deve spaventare. Anzi, dobbiamo essere gioiosamente Concludo con una riflessione di padre M. I. Rupnik: impegnati nel mettere in pratica il Vangelo. “… qualsiasi cosa l’uomo faccia fuori dall’amore Magnificare il Signore: il cristiano magnifica il Signore, non giova a nulla, anzi, lo vanifica, lo disperde. Si come Maria. Nell’umiltà delle cose di ogni giorno, di quel possono fare anche sacrifici eroici, inauditi, ave- che capita di sorprendente, nelle persone e nelle situa- re fede tanto da trasportare le montagne, ma fuori zioni vede Dio e gli rende grazie, vede la Sua mano, dall’amore non servono a nulla. Ciò significa che la vede la Sua regia nella storia! La lotta c’è, ma con Dio. vocazione dell’uomo è proprio la vita nell’amore, in A tal proposito questo è fonte di pace, anche nella sof- quell’amore in cui egli è stato creato e di cui è stato ferenza. Il frutto di una lotta spirituale riuscita è la spe- di nuovo reso capace con la redenzione”. ranza, anche tra le difficoltà e le prove; è chiarissimo il Grazie di tutto, a tutti e per tutto vi stringo al cuore e vi Santo Padre Benedetto al termine del lungo elenco degli benedico. Padre Gabriele 4 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 5

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Un dono è sempre sorprendente… Il benvenuto a don Fabrizio

e senza la cafonaggine del capo. Credo sia onesto e realistico chia- rire sin da subito che i tempi di permanenza a Villotta-Basedo sa- ranno ridotti e che quindi grandi manovre pastorali in Parrocchia non saranno possibili. L’obiettivo sarà quello di garanti- re il pane necessario ai figli e ac- compagnarli nei passaggi impor- tanti e decisivi. Ovvio che ci tengo alla pastorale di integrazione con le Parrocchie del territorio. Al Pastore buono e bello domando di tracciare il percorso per me e per le Sue e mie pecore. don Fabrizio

Don Fabrizio è nato a Caorle (Ve) il 13.11.1962. Alla comunità di Prata disorien- bi: da alcuni mesi infatti sto en- A 10 anni è entrato nel seminario tata per un cambio inatteso del trando gradualmente nel servizio diocesano di Pordenone. A 25 anni è don così scrivevo: (…) In parecchi diocesano di Vicario per la Pasto- stato ordinato sacerdote prestando mi chiedono lo stato d’animo che rale e da alcune settimane sto ar- servizio per un anno nel seminario sto provando. Non faccio resisten- meggiando con l’Azione Cattolica stesso come animatore. ze nel rispondere. diocesana come Assistente. Poi tre anni di cappellano a San Gior- Esiste come una sorta di coacervo Pluridecorato da una parte, ma gio di Pordenone, nove a B.M.V.R. di magmatico di sentimenti: dispia- dall’altra a ben guardare chia- Portogruaro, undici come Parroco cere di lasciare una comunità che mato a spendermi con generosità nella Valmeduna, quasi due a Prata. amo (e sempre di più), entusiasmo e ansia per la nuova responsabi- lità diocesana, affetto per la co- munità alla quale sono destinato, interesse per l’AC, Associazione nella quale sono maturato anche vocazionalmente, voglia di intra- prendere e timore di scoppiare, sicurezza e smarrimento, perce- zione della mia pochezza e… una buona dose di fierezza narcisista (spina conficcata nel mio fianco e che morirà con me). Insomma un bel polpettone in sal- sa veneto/friulana (…). Arrivo in Villotta-Basedo provan- do un sentimento di attrazione e di curiosità. Un ingresso il mio in velocità, arruffato e concitato perché coincidente con altri cam- 4 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 5

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In ottobre è arrivato Padre Simon Ee

Ecco alcune righe di presentazione del nuovo sacerdote di origini cinesi che è presente a Villotta-Basedo per i fine settimana.

Mi chiamo Kim Chong, cognome Ee, nome vicaria. Poi sono stato nella casa formazio- di battesimo Simon. ne C.D.D. per sei mesi. Il 1° marzo 2012 sono Io sono nato il 20 giugno 1976. Quest’anno arrivato a Venezia, ho cominciato a studia- ho 36 anni. Vengo dalla Malesia. Il mio pa- re la lingua italiana per 3 mesi. ese natale si chiama Malacca, è una bella La scorsa estate sono andato a Verona, e storica città. Malacca è la città più a sud dove ho studiato per due mesi la lingua ita- della Malesia. liana. Adesso posso parlare e anche inten- Abito lì da più di trenta anni. Quindi sono dere un po’ la lingua italiana parlata, ma Malese cinese (Malaysian-Chinese). Parlo per scrivere e per la predica nella lingua inglese, malese, cinese. Sono un religioso italiana ancora ho bisogno di tanto tempo della Congregazione ‘Discepoli Domini’ e per impratichirmi. il mio fondatore è il Cardinal Celso Co- Il motivo della mia presenza a Venezia è lo stantini. studio del Diritto Canonico all’Università Sono stato ordinato sacerdote sei anni fa, Marcianum per 3 anni. precisamente il 5 agosto 2006 è la data della mia ordi- Ora ho già cominciato lo studio. Sono molto contento di nazione. Ho fatto tutta la mia formazione sacerdotale avere l’opportunità di inserirmi nella Parrocchia di Villot- in Taiwan. ta per imparare tante cose sulla pastorale con Don Fabri- Dopo la consacrazione, ho lavorato nella Parrocchia della zio. Prego e mi auguro di diventare un buon cooperatore. diocesi di Pulau Pinang per cinque anni. Una Parrocchia Padre Simon

Unità Pastorale di Chions: arriva Don Loris

Ed eccoci qua, all’inizio di una nuova avventura. Per me, che vi scrivo, si tratta di un percorso davvero inedito della storia della mia vita. Infatti, come molti di voi sapranno, è la prima volta che divento parroco di una comunità, avendo finora ricoperto sempre il ruolo del vicario parrocchiale o, come è meglio conosciuto, quello di “cappellano”. Anzi, di più, come dico in questi giorni in tono assolutamen- te scherzoso: divento addirittura “bigamo, con l’amante”: parroco di Fagnigola, parroco di Chions, mantenendo l’assistenza diocesana dell’ACR. Come potete immaginare, vengo tra voi con molte incognite e con molte speran- ze, come si va verso il “primo amore”. Incognite, perché nel cuore e nella mente mi frullano tante attese; speranze, perché ormai sono abituato a pensare che av- venimenti come questi siano voluti dal Buon Dio. So che entro in due comunità che hanno la loro storia e il loro passato: le chiese, sorte in queste terre per volontà dei parroci che mi hanno preceduto e della gente che le ha volute e costruite, stanno a testimoniare proprio questo. E il bene che avete manifestato a padre Gabriele, in occasione del suo saluto in un presente non molto distante, mi ribadisce che qui il sacerdote è atteso e cercato. Entro in punta di piedi, chiedendovi di avere la pazienza di lasciarci scoprire gli uni gli altri a vicenda nel futuro che ci attende, secondo i tempi e il tempo che la Provvidenza ci regalerà. Consegno ancora una volta il mio “sì” al Buon Dio e alla Chiesa diocesana a diventare parroco di Chions e parroco di Fagnigola e assistente diocesano dell’ACR: sono tre compiti impegnativi. don Loris 6 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 7

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Basedo -Villotta: una settimana «particolare»

Le comunità parrocchiali di Base- studi a Venezia. do-Villotta hanno vissuto una setti- La settimana, preparata con cura dal mana “particolare”: ringraziare il Consiglio Pastorale, ha avuto un tim- buon Dio per il dono dei sacerdoti bro vocazionale. don Fabrizio De Toni e don Luigi Venerdì 16 novembre alle ore 20.30 ci ciulli, ragazzi e giovani che frequen- Doro, arrivati rispettivamente alla si è trovati in chiesa per una veglia di tano i vari cammini di catechismo e tappa di 25 e 60 anni di servizio nel preghiera guidata dal vicerettore del a tutti loro ha donato la sua immen- ministero presbiterale. Seminario Diocesano, don Luca Buz- sa gioia nel trovarsi per dono del Don Fabrizio, quasi in punta di piedi ziol, che oltre alla propria gioiosa Signore, presbitero nella vigna del anche per i servizi che gestisce e co- testimonianza del suo essere “prete” Signore. ordina a livello diocesano, è entrato nella vigna del Signore, ci ha donato Domenica 18 novembre le comunità come Parroco nelle nostre comuni- la testimonianza di alcuni seminari- parrocchiali hanno vissuto un ecce- tà parrocchiali sabato 29 settembre sti, di Davide in particolare: giovane zionale momento di festa e di gra- prendendo il posto lasciato da Padre di 20 anni di che titudine al Signore durante la cele- Gabriele Meazza che ha assunto il ha iniziato il cammino di formazio- brazione eucaristica delle ore 11.00. servizio presbiterale presso la par- ne umana-spirituale-teologica che Don Fabrizio e don Luigi sono stati rocchia di S. Rita di Portogruaro. lo porterà fra qualche anno al “sì” accolti da una chiesa piena di fedeli, È aiutato nel suo servizio presbite- al Signore per sempre nel ministero arrivati anche dalle comunità dove i rale anche da don Luigi Doro, che presbiterale. festeggiati avevano prestato il loro dopo aver servito in diocesi alcune La veglia di preghiera aveva come servizio ministeriale. comunità parrocchiali, sta trascor- titolo: “Chiamati per amore”… il La comunità intera ha gioito, insie- rendo tra noi con entusiasmo e di- grazie al Signore per il dono di don me ai familiari ringraziando Dio per sponibilità una “seconda” esistenza. Fabrizio e di don Luigi. la loro presenza. Tra noi c’è anche Padre Simon: un Sabato 17 novembre, al mattino, don Nel saluto di gioia, la sig.ra Nicoletta sacerdote cinese impegnato con gli Luca è ritornato per incontrare fan- Danelon, a nome di tutta la comu- nità, così si è espressa: “Il prete è come un ponte… Il ponte ti fa pas- sare da una riva all’altra… Noi non vi vogliamo come dei ponti di cemento armato… ma ponti di legno, come noi… Il ponte reggerà, non perché gli uomini lo hanno collaudato, ma perché su di voi, il Signore Gesù vi ha costruito qual- cosa di grande…”. E ha augurato ai festeggiati “di lasciarsi sempre cercare perché la Parola che por- tate è affascinante, è di un uomo che incanta: Gesù di Nazareth.” Anche l’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, sig. Fabio Santin, ha portato il saluto e la par- tecipazione a questa gioiosa tappa. La festa si è conclusa con un mo- mento conviviale per tutti al termi- ne del rito e con un pranzo con tutti gli operatori parrocchiali presso la struttura della sezione degli alpini. Angelo Rascazzo 6 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 7

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Equipe battesimale

In questi giorni siamo stati a far no pubblicate sul foglietto setti- visita ad alcuni bambini che manale “Le Voci”. stanno per ricevere il dono del Gli incontri con i genitori sono “tre Battesimo. Le famiglie ci hanno + 1”: ospitato con molto calore, come • il primo incontro è in program- se fossimo persone di casa. ma nella casa della famiglia È stato veramente molto bello e che ha chiesto il sacramento gratificante scoprire ancora una del battesimo dove una coppia volta che la famiglia è un’isola di dell’equipe battesimale si reca pace e di amore per tutti. Ci sia- una volta fissato l’incontro: è un mo rivisti nei panni di questi neo incontro di accoglienza, di reci- papà e mamme, ripercorrendo proca conoscenza. È la comuni- con loro le gioie e le esperienze tà parrocchiale che accoglie la vissute, senza avere la pretesa di famiglia e la conversazione ruota insegnare niente, ma solo di ave- attorno al “dono della vita”. re una piacevole conversazione • Il secondo incontro è in pro- sul dono della vita, sul dono della gramma o nella casa della fa- fede e chiedendo al Signore Gesù miglia o riunendo più famiglie in tanta luce per tutte le famiglie. una sala dei nostri oratori o centri Battezzare è presentare a tutti il catechistici ed è guidato dal dia- dono che il Signore vuole fare ad cono Corrado. A questo secondo ogni bambino e nel farlo, Lui, il Signore, chiede ad ogni incontro sono invitati, oltre ai genitori, i padrini, le madrine, famiglia un aiuto. In questi tempi, in cui tutto sembra di i nonni e i familiari e la conversazione ruota attorno al tema passaggio, piace pensare che il “fare famiglia” è ancora della “fede”. un grande valore confidando in Lui, pronto a darci una • Il terzo incontro è in programma in una delle nostre chie- mano. se parrocchiali dove il parroco presenta il rito del battesi- Ringraziamo i parroci per averci concesso e spronato a mo sottolineando in particolare il significato che sta sotto rendere sempre più viva questa esperienza e a tutti i geni- ad ogni segno di cui è ricco il sacramento del battesimo. tori incontrati e che incontreremo, il nostro grazie per l’ac- • Il quarto incontro viene fissato agli inizi del nuovo anno in coglienza gioiosa. Porteremo sempre nel nostro cuore e modo da raccogliere i genitori che già hanno battezzato il nelle nostre preghiere i vostri volti, cari genitori, perché Dio loro bambino nel precedente anno. Viene fissata una do- vi riempia del Suo spirito per essere sempre meglio in gra- menica (gennaio o febbraio) dove tutti i genitori che hanno do di accompagnare i vostri figli in una crescita umana e battezzato i loro bambini, partecipano alla celebrazione spirituale serena e gioiosa. dell’Eucaristia a cui farà seguito un momento di convivialità. L’equipe battesimale, nelle parrocchie di Chions-Panigai, Durante questo cammino di preparazione viene donato Fagnigola, Villotta-Basedo, è nata alcuni anni fa. I nostri ad ogni famiglia del materiale: opuscoli, schede in modo Consigli Pastorali hanno ritenuto opportuno aiutare i par- da aiutare a comprendere il dono del battesimo che ren- roci in questo servizio: accompagnare con degli incon- de ogni cristiano: re, sacerdote e profeta per la costruzio- tri i genitori che chiedono il battesimo per i loro bambini. ne già in questo mondo del Regno di Dio. È un’esperienza che subito si è rivelata positiva: c’è un Per la Parrocchia di Chions-Panigai: cammino di crescita per tutti! Mavi e Gianni; Serena e Cristian. All’inizio di ogni anno pastorale (settembre-ottobre) il Per la Parrocchia di Fagnigola: Consiglio Pastorale di ogni parrocchia fissa le date per la Anna Rita, Isabellla, Vittorio. Per la Parrocchia di Villotta-Basedo: celebrazione del sacramento del battesimo: date che nei Linda e Andrea; M. Luisa e Stefano. limiti del possibile ci si impegna a rispettare e che vengo- Il diacono Corrado 8 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 9

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La Passione per la musica I cristiani: la gente del canto

a tutti l’arrivo, tanto atteso, del nuovo organo. Come tutti ricorderete in novembre Don Luigi e Don Fabrizio per il loro 60° e 25° di sacerdozio hanno espresso il desiderio di non ricevere alcun rega- lo, se non la nostra preghiera. Il Consiglio Pastorale per tale occasio- ne ha ritenuto di chiedere un aiuto a tutta la comunità per acquistare a ri- cordo di questi anniversari un organo. C’è voluto un po’ di tempo per sce- gliere lo strumento più adatto, che fosse funzionale alle più diverse ne- cessità musicali-liturgiche. Alla fine la paziente e articolata ri- cerca ha prodotto un buon risultato. Grazie anche al concerto di un grup- po di frati di Portogruaro, abbiamo visto lo strumento che faceva al caso nostro. E così è arrivato!!! Perché la Chiesa tiene in così grande e profonda di noi: l’amore, il dolore, Naturalmente, ciò mi dà la possibilità considerazione il canto? La risposta la gioia, la tristezza, la morte, la spe- di ringraziare tutte le persone che ci più semplice è che i cristiani si sono ranza. hanno sostenuto economicamente, da sempre distinti per il fatto di can- Il Concilio afferma che il canto non è e nel contempo di invitare coloro che tare. solamente un elemento estetico nel- hanno dei talenti musicali (chitarre, Basta pensare che la testimonianza la liturgia, esso diventa un linguaggio tastiere, flauti, violini…) a metterli a storica/laica più antica in cui si parla privilegiato per la preghiera del cri- servizio di Dio e della comunità. dei cristiani, risale al tempo di Plinio il stiano (di ogni cristiano). Che non vuol dire… tutte le domeni- Giovane, che ha scritto all’imperato- Si canta perché, se l’eucarestia è che, o prove tutte le settimane… re Traiano per chiedergli come dove- esperienza di comunione, il canto è Come in un pentagramma nella vita va comportarsi con i cristiani. il linguaggio più forte che ci permette noi siamo le note. Egli ha presentato i cristiani in questo di fare comunione. Non sono sempre tutte presenti, ma modo: “sono coloro che si riunisco- Il cantare e suonare diventano un coordinate creano un’armonia, una no in un giorno fissato per cantare modo di esprimere la nostra fede: la sinfonia. un inno a Cristo chiamandolo come fede personale di gruppo ma soprat- A ognuno di noi Dio chiede di mette- Dio”. Per lui erano gente che canta tutto la fede di comunità. re a servizio i talenti che ci ha dato, Cristo. Quindi cantare e suonare diventa il e quale modo migliore del momento È una delle definizioni più belle, fatta servizio e la testimonianza di noi cri- liturgico? Perciò, vi aspettiamo insie- da uno che li vedeva dal di fuori, ma stiani che celebriamo nella lode. me al vostro talento!!! che aveva capito che cosa li carat- Ho introdotto questa lunga premessa Rilancio: Grazie di cuore a tutti !!! terizzava maggiormente. sia per dar spunti sull’importanza del Si ringrazia anche la sig.ra Luisa Pilutti Il canto e la musica come mezzi di canto come forma di dialogo con per aver donato una pianola per le comunicazione spirituale della per- Dio (sant’Agostino diceva: chi canta prove del nostro coro. sona per esprimere la parte interiore prega due volte), sia per comunicare Laura Lazzaretti 8 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 9

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Gruppo Carità-Missionario

Un po’ di storia L’organizzazione Questo tipo di organizzazione ha fat- Il gruppo nasce nell’autunno 1984 Il gruppo resiste nel suo operare, to sì che il gruppo continui tutt’oggi con l’arrivo in parrocchia di don perché è autonomo e si incontra nella sua missione. Luigi Tomè. presso la sala delle Opere Parroc- Il gruppo è costituito da una quindi- Egli in poco tempo è riuscito a far chiali ogni primo mercoledì di ogni cina di persone, oltre ad alcune al- lavorare i parrocchiani e realizzare mese dell’anno alle 20.30 (anche nei tre che intervengono solo al bisogno, il primo mercatino di Natale in fa- mesi estivi, perché i poveri non van- cioè ad esempio in occasione delle vore delle missioni. Le donne han- no in ferie). raccolte stagionali di indumenti del- no ricamato, cucito, dipinto, ecc.; Ogni terzo sabato del mese, dalle ore la CARITAS diocesana, mettendo a gli uomini intagliato legno, battuto 15,00 alle 17,00, poi, viene organiz- disposizione mezzi e forze. ferro, intrecciato salice per far ce- zata la raccolta di tutto ciò che può Le iniziative avviate nel tempo sono sti, ecc.. Tutti hanno saputo dare il avere ancora vita. state molteplici, tutte con lo stesso meglio di sé. obbiettivo di sensibilizzare i parroc- I mercatini sono poi continuati nel chiani sulle tematiche terzomondiali. tempo anche se don Luigi è decedu- Luciana De Zorzi to il 4 agosto 1985; in soli 10 mesi di permanenza a Villotta egli è riuscito a lasciare un’impronta missionaria che tutt’ora ha profonde radici. Tutti i sacerdoti che hanno guidato la comunità di Villotta dop o don Luigi Tomè hanno sempre sostenuto il gruppo Carità-Missionario nel suo operare per le missioni. 10 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 11

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Adorazione, dialogo con Cristo

A volte i ricordi ti fanno respirare un’a- della chiesa mia madre ed io con lei, ad ascoltarci ed a parlarci. ria d’altri tempi. eravamo più sereni. Quel taberna- Nella primavera del 2007 promos- La piccola chiesa di un piccolo colo di quella chiesa era sempre lì in sa ed avviata da don Paolo, è nata paesino del Friuli, dove sono nato, era attesa di qualche persona per parla- l’Adorazione Continua. Un gruppo di sempre aperta e mia madre a volte, re con Cristo e anche chiedere il suo parrocchiani ha aderito alla richiesta durante la giornata, vi si recava por- aiuto. di garantire la presenza continuativa, tandomi con se in quella chiesetta. I tempi sono cambiati, le chiese, dopo almeno di una persona, davanti al Davanti la balaustra, inginocchiata, le celebrazioni, rimangono chiuse per SANTISSIMO esposto. parlava con DIO. Era profondamente esigenze di sicurezza, ma non solo. Più che descrivere l’organizzazione convinta che dentro quel tabernaco- Noi tutti cristiani, presi dall’ingranag- che regola questa attività, vorrei de- lo ci fosse Cristo, presente anche in gio del quotidiano che tende ad as- scrivere il sentimento, la sensazione corpo e quello che scaturiva era un sorbire tutto il nostro tempo, ci siamo che si prova ad essere soli lì alla pre- dialogo vero con domande, richieste dimenticati che Cristo è là, in quel ta- senza reale del Cristo. e anche risposte tanto che all’uscita bernacolo, solo, in attesa, disponibile Si ha la possibilità di parlare, di dia-

Sistema di cellule parrocchiali di evangelizzazione

colo intitolato “Parrocchia in fiamme”, si recò in Florida assieme a Padre Gaudet. Egli vide con i suoi occhi in quella parrocchia una co- munità che aveva accolto in pienezza l’invito di Gesù: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16,15). Nel Triveneto sono undici le parrocchie che adottano questo metodo e una di queste è la parrocchia Santi Li- berale e Bartolomeo di Villotta-Basedo (Pordenone). Da ormai più di sei anni, fondate da don Paolo Lembo, stanno operando tre cellule parrocchiali di nuova evan- gelizzazione che contano circa 20 persone. È un sistema di piccoli gruppi di cristiani che si incontrano in casa, una volta alla settimana, per approfondire e meditare la Parola di Dio, per pregare e per trovare la forza e l’en- L’esperienza delle cellule di nuova evangelizzazione in tusiasmo di testimoniare Gesù Cristo risorto nel proprio Italia inizia nella Parrocchia di Sant’Eustorgio a Milano ambiente quotidiano. nel 1986. Con questo sistema, già collaudato in altre parrocchie Padre Valerien Gaudet, un sacerdote di origine canade- con risultati meravigliosi, cerchiamo di rispondere al se, durante una visita a Milano parlò a don Pigi Perini Grande Mandato di nostro Signore che ci ha ordinato: (parroco di Sant’Eustorgio) di una comunità particolar- “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo (buona mente viva per opera dello Spirito Santo: la parrocchia novella) ad ogni creatura” (Mc 16,15). Vogliamo essere di S. Boniface a Pembroke Pines in Florida. missionari e testimoni dell’amore di Dio in Gesù proprio Così don Pigi, desideroso di conoscere personalmente nel nostro ambiente, nelle nostre case e con le persone tale realtà, di cui, tra l’altro, aveva letto anche un arti- che frequentiamo abitualmente. 10 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 11

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La vita come vocazione

La domanda di fe- logare con Lui. Nel silenzio della tua licità è scritta nel anima, del tuo essere, parli, chiedi cuore di ogni esse- aiuto, spiegazioni, a volte ti lamenti e re umano: a que- se ti poni veramente in ascolto, Lui è lì sta domanda c’è a parlarti, ad ascoltarti, a rassicurarti. la risposta, per- ché la vita non è Sei tutto solo con Lui alla sua presenza l’accadere casua- reale; è un meraviglioso dialogo con le di avvenimenti Cristo. privi di senso, ma Se chiedete a tutti coloro che speri- è il luogo e il tem- mentano l’adorazione vi diranno che po degli incontri provano sentimenti analoghi. che danno signifi- Naturalmente per arrivare a questo cato al vivere quo- ci vuole un po’ di allenamento, è ne- tidiano. cessario porsi davanti al SANTISSIMO La vocazione è il progetto di vita strettamente legato alla felicità. Dio più volte e cercare di spogliarsi dei chiama ciascuno a entrare in relazione con Lui, il suo amore precede e propri dubbi, dei propri preconcetti e accompagna le nostre esistenze, il suo disegno su ciascuno è personale e unico. porsi in ascolto con l’anima sgombra. Dietro le circostanze e i rapporti umani che formano il tessuto della Io consiglio a tutti di provare questa realtà, non c’è il caso capriccioso e beffardo, ma un Padre buono che esperienza che ha la forza di portare attrae l’uomo a sé per offrirgli la pienezza della vita. Parlare di vita serenità in una società condizionata come vocazione significa allora dire che siamo chiamati a giocarci nel dallo stress, dall’angoscia e dall’insi- quotidiano, a lasciarci interpellare dalle relazioni personali, dalle si- curezza. tuazioni in cui siamo immersi, dalle difficoltà e dalle fatiche che inve- Ci si dirà non ho tempo, ho il lavoro, la stono l’esistenza, perché crediamo che Dio operi misteriosamente nella famiglia, gli impegni in società. Que- storia personale e collettiva. ste sono giustificazioni; è mai possibile Le vocazioni sono tante quante sono le persone che credono in Dio e che un cristiano non trovi, in 38 ore per si affidano a Lui; alcune sono riconosciute come quella monastica, re- ogni settimana, una sola ora o anche ligiosa, sacerdotale e coniugale ma, il termine vocazione non può esau- rirsi nelle sue espressioni, perché esso indica l’accoglienza del dono meno per un colloquio a tu per tu con dello Spirito che fa della vita stessa la risposta al piano di Dio. Cristo presente in quell’OSTIA CONSA- È necessario imparare a riconoscere la vita come dono e accogliere il CRATA che è lì che ci aspetta? suo disegno d’amore, perché la chiamata tocca tutti e in modo misterio- Cristo è sempre disponibile a trovar- so e del tutto personale e, nello stesso tempo, è anche invito a operare ci, forse siamo noi che non vogliamo perché ci sia pienezza di vita per tutti. trovarlo. Dio parla attraverso le vicende liete e tristi della vita; ha parlato a noi Attualmente l’Adorazione Continua attraverso la morte del piccolo Nicola, avvenimento carico di mistero e è attiva dal lunedì ore 9.00 ininter- di dolore, quando la comunità intera si è fermata, ha fatto silenzio per rottamente fino a martedì ore 22.00; provare a capire e credere. Bisogna lasciarsi toccare dal silenzio che si pertanto tutti possono trovare l’ora più fa preghiera, per prendere coscienza del vero rapporto con le cose, con adeguata per sperimentarla. le persone, con gli avvenimenti e con il mistero di Dio. Questo significa vivere la vocazione, ossia accogliere il dono di un Dio Per maggiori informazioni ci si può che ci ama e vuole il nostro bene; è scoprire che la vita è fatta per rivolgere a Giampaolo Valeri, a donare, per amare, per seminare speranza su ogni persona e sulla sto- Noemi Maitan che sono i referenti ria. Solo così sarà possibile cogliere ogni evento come l’occasione per delle fasce orarie di adorazione, o di- amare di più, solo su questo terreno potranno germogliare anche le rettamente a Don Fabrizio. vocazioni al sacerdozio, al matrimonio, alla vita consacrata. Lasciamo a Lui allora la libertà di stupirci. Giuliano Toppan Suor Roberta 12 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 13

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Stare sulla soglia

ne con il Servizio pub- stenuta dall’autofinanziamento. blico, quattro percorsi La sede di Via Montegrappa, ricevu- formativi che hanno ta in comodato gratuito dal comune visto la partecipazio- di Chions, da alcuni anni ospita un ne di una trentina di doposcuola pomeridiano per bambi- famiglie sensibili al ni che faticano a tenere il passo con tema dell’accoglienza gli altri e un gruppo di adulti, diver- e tante energie impie- samente abili, per un percorso verso gate nel promuovere e l’autonomia. sensibilizzare perso- L’idea di avviare un Gruppo di Ac- ne e comunità. quisto Solidale è partita dall’asso- Attraverso il Banco ciazione e ha coinvolto altre persone Alimentare i volontari animate dal desiderio di diventare assistono 52 famiglie protagoniste del cambiamento eco- povere del territo- nomico e sociale di cui oggi c’è asso- rio, distribuendo beni luto bisogno. La premessa irrinunciabile di ogni di prima necessità; a ciò si ag- Le radici da cui prende vita l’Asso- relazione è custodita in un atteggia- giunge la distribuzione di panno- ciazione affondano nell’esperienza mento dello spirito che potremmo lini per i bambini, iniziativa so- di fede dei fondatori e i valori che la racchiudere in un’immagine: “Sta- re sulla soglia” che è il contrario dell’invasione. Questa verità è narrata in modo mi- rabile nella favola della volpe e del piccolo principe. Le favole, come le poesie, spesso cu- stodiscono messaggi di una concre- tezza affascinante, perché stare sul- la soglia è avere un passo leggero, è rispettare la distanza, è riconoscere e accogliere la diversità e la libertà di ogni persona, soprattutto di chi è in difficoltà. “Sulla Soglia” è il nome che un grup- po di famiglie, il 6 maggio 2007, nel- la bella cornice della sede scout di Torrate, hanno voluto dare alla loro associazione di volontariato. Oggi, a distanza di sei anni, è possi- bile fare un piccolo bilancio positivo, che vede coinvolte 19 famiglie di Vil- lotta e dei paesi vicini in progetti di solidarietà e vicinanza. In primo piano l’esperienza dell’affi- do, protagoniste 9 famiglie e 14 bam- bini e ragazzi accolti. La cultura della solidarietà non s’im- provvisa, con questa consapevolezza sono stati promossi, in collaborazio- 12 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 13

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Villotta insieme

Il 3 gennaio 2012 si è costituita “VILLOTTA INSIEME”, gra- zie a 48 soci fondatori che hanno dato vita a questo progetto coordinato da un Comitato Direttivo compo- sto da 15 persone. L’associazione è nata dall’esigenza di creare un’orga- nizzazione a supporto delle attività paesane, capace anche di garantire un’adeguata tutela fiscale e legale al passo con i tempi. Si propone come finalità la promozione sociale e la valorizzazione delle potenzialità naturalistiche, cultura- li, storiche, turistiche ed enogastronomiche del nostro paese. Nel 2012 gli iscritti a soci sono stati 138 che, con la loro adesione, hanno aumentato la credibilità, lo spessore e la forza di “VILLOTTA INSIEME”. Ringraziamo tutti coloro, soci e volontari, che con moti- vazione, impegno e sacrificio hanno reso possibile rea- lizzare gli obiettivi dell’associazione. Nell’anno 2013 saranno in programma diverse iniziative, la Festa di luglio, la Festa della Madonna, i Mercatini di Natale che richiederanno la collaborazione di tutti per la riuscita delle stesse, per questo l’Associazione invita chiunque sia in grado e desideroso di dare il proprio contributo a prendere contatto con il Presidente o con i membri del comitato. Attraverso queste immagini, desideriamo presentarvi le attività che hanno caratterizzato l’anno appena tra- scorso. Oscar Trevisan

caratterizzano sono quelli evangeli- ci dell’amicizia, della fraternità, del- la condivisione e dell’accoglienza. Un sogno accomuna tutti: contribui- re alla costruzione di una comunità più fraterna, più attenta al bisogno di chi non ha voce, di chi non conta, una comunità vicina al sogno di Dio. In un tempo come il nostro di gran- di contraddizioni e problemi, non è semplice lavorare alla realizzazione di questo sogno ma noi crediamo fortemente di più, come dice un det- to famoso, nella potenza “della fo- resta che cresce” che nel “rumore dell’albero che cade”. Suor Roberta 14 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 15

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AVIS / Scuole materne: Libretto «Niente panico»

L’AVIS comunale ha promosso una bella ed utile iniziativa a favore dei bambini e dei genitori delle scuo- le materne del comune: ha fatto in modo di divulgare il libretto “Niente panico” tramite gli asili “Maria Imma- colata” di Villotta e “Maria Ausiliatri- ce” di Chions. Si tratta di un manuale per genitori che vogliono essere sempre pronti ad affrontare comuni sintomi o situazioni di emergenza e prevenirne altre. L’idea nasce dall’AVIS della Regio- ne FVG che, a seguito di un terribile evento, si decise a finanziare la stam- pa di un progetto che potesse preve- nire tali accadimenti. Il libretto è stato realizzato con fogli rigida ad anelli per agevolare la con- altri argomenti. plastificati ed una vistosa copertina sultazione ed eventuale aggiunta di Le informazioni sono state tradotte in disegni colorati ed accattivanti rea- lizzati dal noto illustratore Ugo Furlan. Alla consegna dei libretti hanno par- AVIS, AIDO, ADMO per lo sport tecipato alcuni membri del consiglio di Chions ed hanno altresì coinvolto i Molteplici le proposte condotte dalle associazioni AVIS, AIDO, ADMO al bambini spiegando loro l’importanza fine di promuovere il dono sia esso di sangue, organi o midollo osseo. La del dono e della salute. predisposizione di tre striscioni propagandistici con l’incisivo slogan «Fai un Monica Battiston atto d’amore - diventa donatore» da esporre nei luoghi dove vengono svolte le più importanti manifestazioni sportive del comune ed una Villotta di Chions nuova divisa con ben Via Stazione 22 Tel. 340 4962584 in vista il logo AVIS

fornita alla squadra Martedì pomeriggio chiuso amatori calcio Vil- Domenica mattina aperto lotta sono solo tra le più recenti iniziative promozionali. Le associazioni così sperano di poter VILLOTTA accogliere nuove Via Vittorio Veneto 15 Tel. 0434 630019 adesioni. 14 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 15

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Gruppo Alpini di Villotta-Basedo Attività 2012

A dicembre 2012, gli Alpini iscritti in Sede del Vescovo al Gruppo sono 103. I soci aggregati il 4 marzo; 31 parte- sono 28. cipanti all’Adunata Di seguito riportiamo le attività ed Nazionale a Bolza- iniziative svolte riferite all’annata no il 10-13 maggio, alpina 2012 (7 Dicembre 2011 - 9 di- a cui vanno aggiunti cembre 2012). gli amici dei Gruppi La Squadra addetta alla Piazzola di e San ecologica ha ben operato come quel- Leonardo ed altri. In la di Protezione Civile. totale abbiamo parte- La Biblioteca di Storia Alpina e con- cipato all’Adunata in temporanea, grazie al bibliotecario 41. Il 17 Giugno a Ma- incaricato Bertolo Rodolfo, è aperta niago per l’Adunata nelle giornate di Domenica, dalle 10 Sezionale in 6; in 49, il 3 agosto, per Gruppi con Gagliardetti, più quelli di alle 12. la tradizionale partecipazione alla Combattenti, Bersaglieri, Carabinie- Gli Alpini che hanno partecipato Sagra della “rassa”, dopo la riunio- ri, Fanti Arresto; è stata cantata dal all’attività del Gruppo risultano es- ne del Consiglio e per il ringrazia- Coro Monte Cavallo e Friuli insieme sere 54. I soci aggregati che hanno mento per i lavori svolti. nella Chiesa di Villotta. partecipato alle attività 17. Ancora 22 il 22 luglio al raduno in- Infine all’incontro con il nuovo Par- Le uscite del Gagliardetto del Grup- tersezionale di Feltre; è stata orga- roco il 26 Novembre eravamo in 14. po, per le diverse manifestazioni, nizzata con i Gruppi della Zona Val Le attività-incontri ricreativo-socia- adunate, ecc. sono state 64, per Sile una corriera. li che hanno coinvolto soci e simpa- mano di 23 alfieri. Il 19 Agosto al raduno di Pala Barza- tizzanti sono stati: Natale Insieme Vanno elencate almeno le presen- na abbiamo partecipato in 15. in Piazza con chiosco vin brulè e ze ufficiali più significative: 10 soci La Messa per il Beato, Cappellano castagne e pastasciutta in Sede, il 4 marzo a Chions, alla cerimonia Alpino Don Gnocchi, i Caduti e Soci per beneficenza; la Cena Sociale in in ricordo delle vittime dell’affon- di Villotta-Basedo, il 20 ottobre, gennaio; la Giornata Ecologica; il 26 damento del “Galilea”; 8 alla visita ha visto la presenza di Alpini di 6 aprile l’incontro in Sede con Biason Iliano del Fogolar Furlan di Torino con 16 persone; la cena di organiz- zazione dell’Adunata Nazionale con Alpini di S. Quirino, S. Leonardo e Tramonti; quella dei “resti” dell’A- dunata Nazionale, con coro; il Tor- neo di calcio Sezionale con squa- dra Val Sile in 5; la Marcia “Cuore Alpino” per beneficenza 2 persone; l’iniziativa Lettura Scuole a Torrate il 17 Giugno, 21 persone; il Torneo Sezionale di tiro con carabina indi- viduale e squadra 4 persone; la Gara Nazionale A.N.A. corsa in montagna a staffetta a Lozzo di Cadore, Stefa- nutto Diego; l’Escursione Sezionale a Cima La Plagnotta il Vice Capo Gruppo Berton e genero; il Pranzo di San Martin con 58 partecipanti l’11 Novembre. Vittoriano Vezzato 16 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 17

Uno sguardo della e sulla Comunità agesci Clan «Orizzonti in Tenda» VILLOTTA 1

Il desiderio della terra d’Africa si fa cui tutti partecipano, senza timore o sempre più intenso. vergogna, ma con gioia e convinzio- Finalmente arriviamo alla missione di ne perché sono in festa con Dio. Mugunda, la nostra casa per queste Un bell’insegnamento per noi, che tre settimane. così poco schiettamente viviamo la L’aria diversa si respira già dalle nostra fede! chiacchierate con Don Romano, L’impatto emotivo è fortissimo quan- una persona unica, di una sempli- do andiamo a giocare con i bambini cità autentica che da subito ci ha di Naro Moru, affetti da disabilità fisi- catturati. che e psichiche. Visitiamo il mercato di Nairutia: 1h.30’ Da loro abbiamo imparato ad ap- circa, ma è sufficiente per creare in prezzare la vita in quanto tale, poi- noi una sensazione di inadeguatezza ché ogni singolo giorno vissuto merita e di disagio nel vedere loro, nel pieno di essere ricordato; abbiamo impara- degrado, a regalare sorrisi ed atten- to ad accettare i nostri limiti perché, zioni e noi, puliti e attrezzati. nonostante questi, ci sarà sempre Ci avviciniamo alla gente con umiltà qualcuno che ci ama e ci sarà sem- e rispetto ma, guardando la situazio- pre qualcuno da amare. ne dal loro punto di vista, possiamo Abbiamo visitato anche la tomba di solo che apparire patetici; infatti la Baden Powell, fondatore degli scout. sensazione che abbiamo è proprio Un momento importante, in cui ab- quella di essere fuori luogo. Siamo biamo rinnovato la nostra Promessa, NOI gli stranieri. per poter proseguire nel nostro cam- Le Messe rimangono ricordi indelebili: mino con più fiducia e convinzione. nonostante gli spazi ridotti e precari, Ora siamo tornati alla nostra realtà i presenti sono tantissimi e possiamo per portare a termine la Missione che solo immaginare quanti chilometri c’è stata affidata: permettere a tutti hanno percorso per assistere alla ce- di crescere con più consapevolezza lebrazione. e rispetto, perché siamo tutti figli del- Ogni momento è canto e danza a lo stesso Padre. 16 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 17

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agesci 18 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 19

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Gruppo Festeggiamenti Basedo

migliaia di persone ogni sera. È proprio gra- Tutto è organizzato nei detta- zie alla ‘rassa’ gli, frutto di anni e anni di affi- che Basedo namento. Delle origini resta e è conosciuta si respira chiaramente la vo- anche all’este- glia di far festa, di divertirsi, di ro; soprattutto stare insieme con semplicità dal Canada e e cordialità. dall’Argentina Se un tempo l’intrattenimen- molti dei nostri to era offerto da semplici or- compaesani Come da consuetudine la prima chestrine di paese, successivamente emigrati colgo- festa di agosto si ripropone anche le cose sono cambiate e la sagra ha no l’occasione quest’anno la tradizionale e grandio- offerto spettacoli di primordine con della sagra per passare qualche gior- sa ’Sagra della Rassa’ (dal 2 al 6 ago- orchestre come Casadei, Bagutti, Ro- no al paese d’origine in allegria. La sto 2013). digini e concerti con gruppi musicali Sagra ha infatti permesso di far cono- Un tempo la festa veniva organizza- di successo come Little Tony, I Noma- scere Basedo e il carattere gioviale e ta in occasione di San Bartolomeo a di, Anna Oxa. laborioso dei suoi abitanti anche al di fine agosto ed era detta ’sagra de- Anche quest’anno la qualità degli fuori dei confini regionali. gli osei’, successivamente il periodo eventi si conferma su ottimi livelli con L’impegno profuso è molto e il tutto venne spostato alla prima domenica la rinomata orchestra ’Matteo Ta- viene fatto molto volentieri con la vo- di agosto e la festa si è trasformata rantino’ che aprirà i festeggiamenti glia ogni anno di migliorare. Per que- nell’attuale ’sagra della rassa’. (venerdì 2 agosto), con la musica dal sto motivo la Sagra costituisce il vero Molti passi sono stati fatti da quando vivo presente anche nella zona gio- collante della comunità con tutte le per sagra si intendeva una pista da vani (area Pasha) e con gli impara- attività collegate che vengono of- ballo in legno disposta sopra la pista ferte al paese che è, e resta vivo (la delle bocce in cui la gente volteg- festa dei Babbi Natale, la Casera, il giava sulle note di complessi locali Cinema all’aperto, la giornata dell’a- (spesso accomodati sopra dei carri micizia, i regali ai nuovi nati, la benefi- di fieno addobbati per l’occasione) cienza, l’appoggio alla polisportiva e e i bambini si divertivano a salire su alla parrocchia, le gite e le varie usci- e giù per le giostre. Fino agli anni ’70 te in gruppo durante l’anno). la festa si svolgeva attorno al bar e la La nostra nazione sta vivendo un pe- cucina era quella della trattoria, po- riodo difficile: è in corso un profondo chi tavolini sparsi qua e là, qualche gonabili Fuochi d’artificio della serata processo di cambiamento nei settori sturino ad avvolgere il tutto e le im- conclusiva (martedì 6 agosto). economico, finanziario, produttivo, mancabili bandierine. Ma la vera protagonista è indub- sociale e istituzionale che incide nel Dagli anni ’80 l’area festeggiamenti biamente la ’Rassa’. In molti affron- nostro sistema di vita quotidiano; è ha cominciato ad ampliarsi, di anno tano decine e decine di chilometri una sfida per gli anni futuri. In questo in anno, con una progressione im- venendoci a trovare da lontano per contesto il GFB mantiene vive le tra- pressionante che ci ha portato all’or- assaporarla, per gustarla, magari per dizioni, il senso d’appartenenza, l’or- ganizzazione di uno degli eventi ga- sceglierla insieme ai gnocchi in un goglio e la voglia di essere comunità. stronomici e folkloristici più rinomati connubio di sapore e tradizione. Il Viva Basedo, Viva la Sagra della Ras- della provincia. Vi collaborano attiva- piatto è preparato secondo un’anti- sa! Non mancate neanche quest’an- mente 250 persone con una cucina in ca ricetta locale che nessuno, se non no alla nostra festa! grado di garantire qualità e servizio a il cuoco, conosce nei minimi dettagli. Renato Danelon 18 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 19

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Scuola dell’Infanzia Maria Immacolata Progetto «I Mestieri»

… Ma cosa fanno i nostri genitori quando, al momento del saluto mattutino se ne vanno e ci dicono “devo anda- re a lavorare”? Che immaginario possono avere i bambi- ni rispetto al lavoro dei loro genitori? Come vivono il loro stare a scuola sapendo che la mamma e il papà sono in un “altro” luogo definito dagli adulti “lavoro”? È impor- tante coinvolgere le famiglie per spiegare ai bambini con semplicità in cosa consiste il loro mestiere. L’idea è stata quella di creare l’occasione per avvicinare i bambini al mondo degli adulti, in una maniera diver- tente e coinvolgente. Facendo prendere coscienza ai più piccoli dell’importanza dei mestieri nella nostra società si ottiene di rimando, che i genitori conoscano più da vicino il punto di vista dei bambini sul mondo dei grandi. Inoltre la presenza del genitore in classe è utile per pro- muovere un’opportunità di incontro e di confronto al fine di favorire una comunicazione efficace tra genitori e figli che contribuisca al benessere dei bambini, delle fami- glie, alla condivisione dei valori educativi, come spazio altro, in cui poter raccontare la giornata in un mondo purtroppo sempre più frenetico. In questi mesi la sezione dei Granchietti, i piccoli della Scuola Materna Maria Immacolata di Villotta di Chions, ha avuto l’opportunità di scoprire diversi mestieri e spe- rimentarli dal vivo, alcuni esempi: la casalinga, il ven- ditore, l’impiegato e l’operaio che fabbrica scatole ci ha permesso di costruirle e decorarle insieme a lui. Il cuoco col quale abbiamo preparato un gustosissimo dolce: il salame di cioccolato, condividendolo e gustan- che è stato bravissimo nonostante la grande attenzione dolo con tutti i bambini della scuola e, senza dimenticar- rivoltagli da tutti i bambini, ci ha fatto scoprire questo ci dei grandi, un piccolo salamino è stato anche portato mestiere meraviglioso, ascoltando il cuoricino del gatto, a casa per farlo assaggiare alle proprie famiglie. dandogli le medicine per i parassiti, pulendogli le orec- Il vigile del fuoco dell’Aeronautica Militare, ha presen- chie... tato l’abbigliamento, la maschera, la tuta, i guanti, il Un sentito ringraziamento va a tutti i genitori che han- caschetto, l’estintore e ci ha fatto vedere un bellissimo no dato la loro disponibilità a partecipare al progetto e video in cui si vedono i vigili del fuoco mentre spengono poiché l’adesione è stata tanta, ci scusiamo per non aver un grosso incendio; non vi dico l’entusiasmo dei bambini potuto dire di sì ai tanti papà e mamme. Grazie ancora a alla vista del fuoco spento. papà Luca, Vincenzo, Raffaele e Damiano. Il veterinario si è presentato con un grosso gatto, Ciro, Le insegnanti Eleonora e Jessica 20 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 21

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Grazie Benedetto! Un atto di saggezza e di grandissima umiltà

Più passano i giorni dell’11 febbraio sione della nostra Chiesa scorso, quando papa Benedetto XVI e lo scopo primario che si ha compiuto quel gesto grande, umi- è proposto fin dall’inizio, la le e coraggioso di rinunciare al Ponti- “nuova evangelizzazione” ficato e più si chiariscono e si vanno dei popoli cristiani. capendo le motivazioni che l’hanno Le encicliche sulla Speranza portato a questa decisione veramen- e Carità e i tre volumi sulle te rivoluzionaria in duemila anni di presentazione di Cristo al storia della Chiesa. Perché è proprio mondo d’oggi, con i molti la prima volta che succede questo. altri testi e gesti( il Sinodo sul- Le poche rinunzie di Papi del lontano la Nuova Evangelizzazione, passato erano tutte fatte per pressio- fondare la fede sulla Ragio- ni e/o minacce esterne, in tempi non ne, la lotta contro il “relati- democratici che viviamo nel nostro vismo”, ecc…) sono l’apice amato Occidente. di tutto un magistero che Sì, in altre parole, il segno della rinun- aveva soprattutto lo scopo del dia- E il nuovo Papa? … Non è importan- zia indica che la Chiesa è alla vigilia logo e dell’annunzio della salvezza in te ipotizzare e discutere su chi sarà il di una svolta epocale, che non riu- Cristo al mondo cattolico e cristiano. nuovo prossimo Papa, perché siamo sciamo ancora a capire quale sia, Papa Benedetto, avendo dato tutto già sicuri che sarà il Papa migliore per ma siamo sicuri che il passo indicato e sentendosi venir meno le energie la Chiesa che Gesù oggi vuole. da questo grande Papa teologo è per l’età, ha fatto il grande gesto, È invece importante che tutta la stato fatto per il maggior bene della richiamando ancora una volta (nel Chiesa, tutti i credenti, anche noi tut- Chiesa. discorso al presbiterio romano del ti, chiedano allo Spirito santo la grazia In altre parole è stato un atto gran- 14 febbraio 2013) il dovere della pu- di accettarlo e di seguirlo con la pre- de, umile e di saggezza ispirato dallo rificazione della Chiesa da tutti gli ghiera e l’obbedienza alle indicazioni Spirito Santo perché apre alla Chiesa scandali, le divisioni, i giochi di pote- che darà sulle vie da prendere per una via nuova che favorirà l’annun- re, gli interessi personali, le calunnie… rendere Gesù Cristo più vicino all’uo- cio della salvezza in Cristo a tutti i po- insomma da tutti i peccati personali mo d’oggi, soprattutto a quello che poli e in particolare a quelli dell’Euro- e comunitari che appannano la san- lo conosce ma lo rifiuta o vive come pa cristiana, avanguardia del mondo tità della Chiesa e tolgono efficacia se non ci fosse. Impresa titanica che d’oggi, soggetto a rapidi mutamenti all’annunzio della salvezza in Cristo. solo con la nostra fede entusiasta e e agitato da questioni di grande ri- Oggi per noi cristiani cattolici è il tem- ricca di contenuti, con la nostra pre- levanza per la vita della fede e che po della preghiera e di ringraziare Dio ghiera assidua e quotidiana e con la si stanno allontanando dalla pratica per il papa Benedetto che ci è stato nostra testimonianza della vita uma- della vita cristiana. donato e che apre alla Chiesa pro- na e cristiana porterà i suoi frutti. Papa Benedetto, “dopo aver ripetu- spettive nuove. Diacono Corrado tamente esaminato la sua coscien- Come già nel recente passato, il pas- za davanti a Dio”, è pervenuto alla saggio da un Pontefice all’altro (es. certezza che le sue forze, per l’età da Pio XII e Giovanni XXIII e a Pao- avanzata, non sono più adatte per lo VI), la Chiesa non è più quella di esercitare in modo adeguato il servi- prima, appunto perché cambiano zio-ministero petrino. i tempi e anche l’annunzio di Gesù In fondo, nei suoi quasi otto anni di Cristo deve essere adeguato all’uo- Pontificato, papa Benedetto ha dato mo d’oggi. La stessa verità di sempre, veramente tutto se stesso per la mis- ma espressa e vissuta in modo nuovo. 20 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 21

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Habemus Papam!

Romano Guardini, prete, filosofo Davvero viviamo questo tempo senza e teologo del secolo scorso scrive- pessimismo ma con la consapevolez- va: “La Chiesa non è un’istituzione za che è lo Spirito Santo che guida la escogitata e costruita a tavolino, ma Chiesa di Gesù Cristo e che sceglie una realtà vivente che vive lungo il l’uomo giusto al momento giusto. corso del tempo, in divenire, come Come donne e uomini e come cre- ogni essere vivente, trasforman- denti, siamo chiamati a vivere con dosi… perché il suo cuore è Cristo gratitudine queste nostre pagine di Gesù, il risorto e la forza è lo Spirito storia: davvero riconoscenti al Si- Santo”. gnore per Papa Francesco. Questo pensiero può ben riassumere Accogliamolo questo uomo venuto quanto è accaduto mercoledì 13 mar- da terre lontane. zo alle ore 19.06 in piazza S. Pietro a Accogliamolo con l’affetto e con la Roma: Francesco è il nuovo Papa! preghiera perché possa essere in Ha un volto e un nome questo nuo- questo tempo delicato e difficile un vo Papa Francesco: Jorge Mario testimone del Risorto, un uomo di Bergoglio, piemontese d’Argentina, fede e di preghiera nella semplicità pastore forte e dolce del continente e nella bontà. più cattolico della Terra. “I miei fra- Papa Francesco possa essere un telli cardinali mi hanno preso dalla valido punto di riferimento per l’u- fine del mondo” ha sussurrato pre- manità tutta nel richiamare costan- sentandosi alla diocesi di Roma e al temente i valori fondamentali per la mondo. vita dell’uomo, di ogni uomo e donna. Papa Francesco: chiamato alla gui- da della Chiesa Madre e maestra e a presiedere nella carità la Chiesa universale. Sobrietà e incisività ap- paiono le caratteristiche di questo nuovo Papa e la sua preoccupazio- ne per gli ultimi è sempre andata di pari passo con quella educativa. È con commozione e anche con gioia, che accogliamo il dono di questo nuo- vo Pastore per la Chiesa universale. Stiamo vivendo una forte esperien- za di fede perché riconosciamo nel Santo Padre colui che è chiamato a confermare i fratelli e le sorelle nella fede. 22 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 23

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La crisi della società è la crisi dell’uomo

parte da dentro di ciascuno di noi, Se le nazioni, le società, le economie abbiamo favorito più l’avere, l’appa- non vanno bene, devono essere ri- rire che l’essere. progettate e cambiate. Io sono l’Uomo con la mia dignità, Per fermare questi mostri, questi or- il mio valore, la mia onestà, questo ganismi (multinazionali, mass-me- riempie. dia, mode, strategie economiche Io possiedo, io comando, questo perverse...) che si alimentano at- svuota l’Uomo della parte più nobile. traverso l’arroganza di persone che Non che la parte economica sia poco hanno fatto del potere l’unico fine importante, tutt’altro; deve essere della propria esistenza, bisogna però giustamente equilibrata e ne- partire dalla nostra piccola società cessaria a promuovere l’uomo e non (famiglia, parrocchia, comunità di fine a se stessa. quartiere, ecc.) e riscoprire in noi L’economia è malata, la società è stessi quei valori assopiti e promuo- “Crisi”. Questa drammatica parola malata (lo si può vedere ogni giorno vere una solidarietà nel senso più è entrata prepotentemente nelle no- solo volgendo lo sguardo attorno). esteso della parola. stre case, negli annunci dei media, Questa malattia però non ha colpi- Significa riscoprire la speranza, l’a- nei discorsi nei bar e dei politici di to così all’improvviso l’economia, la pertura verso chi ci è più vicino, l’im- tutta l’Europa, di tutto il mondo. È società; ciascuno di noi possiede il pegno sociale. una crisi dirompente, improvvisa, virus primitivo che lentamente si è Significa donare non solo dal punto inaspettata. sviluppato e dilatato invadendo sem- di vista economico, ma con una reci- Ma è proprio così? È così inaspet- pre più il modo di vivere, di essere procità dove anche la persona meno tata? nella nostra società. abbiente può donare una parola, un Non è forse il risultato finale di un Questo virus si chiama egoismo, in- sorriso, un consiglio. Significa esse- lungo percorso in una strada sba- differenza, invidia, arroganza, poco re disponibili a donare ma anche ad gliata e imboccata da tanto tempo? rispetto per gli altri, per le idee degli accettare i doni degli altri. Dove eravamo quando la nostra altri, per quanto ci circonda. Cristo ha portato in primo piano la preoccupazione (parlo per i meno Le persone che ci governano, che de- persona umana e la Sua solidarietà giovani) era quella di dare ai nostri cidono, che ci giudicano sono parte è arrivata al dono della vita tra sof- figli più benessere che responsabili- di noi, dei nostri figli; non sono arri- ferenze indicibili. tà e valori, più benessere senza inse- vati da altri mondi e se non funzio- Nel far questo Cristo non ha giudi- gnare il sacrificio per raggiungerlo? nano e transitano questa nostra “ci- cato e condannato, ha perdonato e Dove eravamo quando il nostro pri- viltà” su strade sbagliate, è perché redento. mo obiettivo era quello di ottenere noi tutti non funzioniamo ed abbia- Se tutti assieme mettiamo i nostri miglioramenti economici spesso a mo la stessa malattia (gli effetti sono talenti e sforzi a disposizione, sicu- scapito del tempo dedicato alla fami- diversi come sono diverse le possibi- ramente qualcosa accadrà. Non dob- glia, ai figli, alla società, alla rifles- lità decisionali sull’economia il go- biamo avere paura ma impegnarci e sione sui valori dello spirito? verno ecc… però la base del male è sperare. La crisi ha origini molto lontane e la stessa). Giuliano Toppan

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«È il Signore... ANDIAMO!!!»

È stato questo il tema-guida della Giornata Diocesana dei Ministranti svoltasi mercoledì 1 maggio presso il Seminario di Pordenone a cui anche la nostra parrocchia ha partecipato con 12 chierichetti: Daniele, Giulia, Arianna, Nicola, Elias, Elisabetta, Gian- luca, Leonardo, Alberto, Alex, Karin, Elia e la mascotte del gruppo Simone! La mattinata è iniziata con una vera e propria maratona a tappe dove i ragazzi erano chiamati prima di tutto a riflettere sul tema della festa e poi a svolgere, insieme ai propri compagni, determinate prove di abilità a cui ve- niva assegnato un punteggio. Lo scopo era quello di accumulare il maggior numero di punti per vincere Pellegrini e da Mons. Domenico Siga- ricca di emozioni e di fatica fisica, la Kerycup conquistata quest’anno lini, assistente ecclesiastico generale non abbiamo vinto la coppa, ma si- dalla parrocchia di Sant’Odorico di dell’Azione Cattolica Italiana. curamente ci siamo portati a casa . Mons. Sigalini, durante l’omelia, ha qualcosa di ben più prezioso: la bel- Un momento particolarmente sugge- esortato i nostri ragazzi a seguire le lezza di fare squadra, di essere in stivo è stato quello dell’ingresso dei parole di Papa Francesco “Ragazzi comunione, di vivere con passione il chierichetti, circa un centinaio di ra- dovete essere capaci di andare con- proprio servizio e soprattutto prende- gazzi con addosso la propria vestina, tro corrente” invitandoli a partecipa- re coscienza di essere amati e chia- nell’area del parco dove è stata ce- re attivamente alla vita in parrocchia. mati da Dio. lebrata la Messa dal Vescovo Mons. È stata sicuramente una mattinata Raffaella Rosset

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Festa della famiglia

In molte comunità cristiane all’inizio parato da un gruppo di volontari e, della primavera fioriscono celebra- nel pomeriggio, mentre i bambini e i zioni e appuntamenti che ne arric- ragazzi si sono dedicati al gioco, agli chiscono la vita. adulti è stato presentato un proget- Domenica 12 maggio un bel gruppo to di solidarietà che vede impegnate di famiglie dei ragazzi del catechi- alcune suore della Provvidenza nel smo parrocchiale si sono date ap- recupero e nella formazione di alcu- puntamento a per ne bambine di Calcutta, tolte dalla vivere una giornata di incontro, pre- strada. ghiera, amicizia e impegno di carità. Una domenica diversa dove piccoli Intensa e partecipata è stata la San- e grandi hanno sperimentato il gu- ta Messa, celebrata dal parroco Don sto di sentirsi comunità, attraverso Fabrizio nella chiesa parrocchiale di relazioni semplici e immediate in un Tramonti, insieme ai parrocchiani clima di gioia, vicinanza e partecipa- residenti. zione. È seguito il pranzo comunitario, pre- suor Roberta 24 parrocchia villotta & basedo giugno 2013 25

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Nuovo Consiglio Pastorale

Sabato 20 e domenica 21 aprile si Adrian Morearu e So- sono tenute in parrocchia le votazioni nia Zadro. per il rinnovo del Consiglio Pastorale. Si ringrazia la comu- Questo evento, così importante per nità cristiana di Vil- la nostra Parrocchia, è stato prepara- lotta-Basedo, che in to con cura e con largo anticipo da questa occasione ha una commissione. dato prova di senso Dallo spoglio delle schede eseguito di responsabilità e in canonica Lunedì 22 aprile, risulta- spirito di comunione nello svolgere distribuzione delle schede. no aver ottenuto la maggioranza dei un servizio pastorale (eleggere un Facendo proprie le parole di Giovan- voti e pertanto eletti per volontà della candidato vuol dire anche aiutare la ni Paolo II, tutta la comunità cristiana Comunità Parrocchiale per il triennio Parrocchia nel suo compito pastora- di Villotta-Basedo rivolge alle persone 2013-2016: Rita Danelon, Romina le) e di grande compostezza sia inte- che entrano a far parte del nuovo Doro, Damiano Liut, Ezio Liut, Stefano riore che esteriore. Consiglio Pastorale Parrocchiale un Papais, Marilena Sassaro, Daniele Tre- Le elezioni infatti si sono svolte senza invito ed un augurio per i prossimi tre visan e Chiara Valeri. recare il minimo disturbo alle celebra- anni di attività: cooperare per “fare I rappresentanti dei gruppi che van- zioni. della Chiesa la casa e la scuola della no ad affiancare le persone elette Un sentito ringraziamento va ai cre- comunione”. sono: Daniela Favret, Egidio Tesolin, simandi che hanno collaborato alla Angelo Rascazzo

Fine Anno catechistico

Domenica 19 maggio, la pioggia che cadeva ab- quasi a sfidare il cielo grigio, simbolicamente si bondantemente non ha fermato l’entusiasmo di un sono chiuse le attività che li hanno visti coinvolti e centinaio di bambini e ragazzi che, insieme ai cate- partecipi per ben otto mesi all’incontro settimanale. chisti e alla comunità parrocchiale, hanno concluso Ringraziando Don Fabrizio, i catechisti e catechiste l’anno di catechistico con la celebrazione della mes- e i genitori, l’appuntamento per tutti i ragazzi è a sa, animata dai ragazzi stessi. Ottobre per la festa di inizio del nuovo anno cate- Al termine, con il lancio di tanti palloncini bianchi, chistico. 26 parrocchia villotta & basedo memoria della comunità giugno 2013 27

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In Comunità...

Battesimi

David Martin Aurora Pinos Christian De Poli battezzato l’8 gennaio 2012 battezzata il 10 giugno 2012 battezzato il 25 novembre 2012 Alice Favaretto Kevin La Porta Marco Dona’ battezzata il 26 febbraio 2012 battezzato il 15 luglio 2012 battezzato il 7 aprile 2013 Mirko Vignandel Greta Lucia Prizzon Carlotta Bottos battezzato il 15 aprile 2012 battezzata il 15 luglio 2012 battezzata il 13 aprile 2013 Greta Blondelli Chiara Castaldi Lucrezia Bottos battezzata il 21 aprile 2012 battezzata il 16 settembre 2012 battezzata il 13 aprile 2013 Lorenzo Valvasori Emanuele Rui battezzato il 20 maggio 2012 battezzato il 25 novembre 2012

Messa di Prima Comunione

Domenica 5 maggio alle 10.30, diciassette ragazzi appartenen- ti alla comunità cristiana di Vil- lotta-Basedo hanno celebrato la Messa di Prima Comunione. Celebrare la Prima Eucaristia è una cosa entusiasmante e va vis- suta in modo che non manchino né bellezza, né un clima di gioio- sa festività, né, soprattutto, mo- menti di vera preghiera. I nostri ragazzi si sono preparati con impegno e tanta diligenza, il loro primo incontro di Gesù è sta- to un momento di intensa commo- zione e di profonda felicità. Jessica Battistutta Alex Fracassin Cari ragazzi, ricordatevi per sem- pre questo giorno benedetto della Daniele Berton Kevin Gasparotto Prima Comunione! Lucrezia Bottos Stefano Rascazzo Ricordatevi per sempre il vostro Valentina Brun Geremia Rongadi fervore e la vostra gioia purissi- Giulia Cominato Alessio Rusalen ma! Leonardo Cozzi Valentina Sorgon Un sentito ringraziamento va a Francesca Dalla Bona Elia Trevisan Daniele per aver preparato con Arianna Daniotti Alessia Zaninotto cura e generosità i nostri ragazzi. Sara Filippa 26 parrocchia villotta & basedo memoria della comunità giugno 2013 27

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Cresima

Domenica 16 giugno undicesi- ma domenica del tempo ordina- rio, ventitré giovani della nostra comunità parrocchiale di Villot- ta/Basedo, hanno ricevuto, per le mani del Vescovo Ovidio, il dono dello Spirito Santo, quel dono che fa diventare grandi. I cresimandi sono giunti a que- sto importante appuntamento dopo un buon cammino di cate- chesi vissuto con entusiasmo, Alice Algisi Luca Lazzari impegno e serietà. Elena Bellomo Davide Ligia La Cresima, dopo la consacra- Mattia Benetti Greta Ortolan zione nel Battesimo, è il sacra- Luca Bivi Chiara Mascarin mento che li unisce in modo più Gabriele Bolzon Alice Montico intenso alla Chiesa universale. Eva Cadore Fabian Pase Con l’unzione crismale, i nostri Vanessa Cinefra Alessandro Trevisan giovani hanno ricevuto il sigillo Tommaso Faorlin Luca Trevisan dello Spirito che li conferma nel- Federica Fettizio Giovanni Trovò la fede perché siano testimoni Matteo Fettizio Alex Vaccher di Gesù risorto nella comunità e Ilaria Formentin Veronica Vidotto nella società. Beatrice Gasparini

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Matrimoni

Papais Manuele Favaretto Paolo Coden Alessandro e Liut Federica e Cassoni Fabiola e Vignando Cecilia 30 giugno 2012 11 agosto 2012 1 settembre 2012

Bulian Alessandro Bianco Marco Pes Daniele e Favretti Carla e Benetti Annamaria e Pessotto Silvia 1 settembre 2012 8 settembre 2012 7 ottobre 2012 28 parrocchia villotta & basedo memoria della comunità giugno 2013 29

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CIAO NICOLA

Come vedi oggi siamo in tanti qui, avresti mai immaginato che tu, un ragazzino di 12 anni, potessi riempire questo palazzetto? Ricordo quella sera, in cui abbiamo atteso in silenzio per 20 minuti l’arrivo del diacono Corrado... e c’era già un silenzio carico di preghiera e di speranza. Poi una volta fuori di chiesa siamo rimasti a riempire il sagrato perché tutti facevamo fatica ad andarcene. Ci si guardava attoniti, con occhi diversi ci si guardava e ci si parlava. All’improvviso nella nostra comunità il tempo si è fermato... È accaduto un miracolo. Le relazioni anche quelle più lontane e frettolose si sono rinsaldate, si è accorciata la distanza tra di noi, c’era e c’è tuttora il bisogno di parlarci, di raccogliere frammenti di informazione, c’è il bisogno di trovarci a pregare o anche solo a stare in relazione vera gli uni con gli altri. È accaduto un miracolo. Il tempo si è fermato e c’è più tempo per fare e dire cose che prima non si facevano e si dicevano. Abbiamo trovato il tempo per incontrarci, abbiamo lasciato un po’ il nostro lavoro o i nostri impegni per andare a trovare la tua famiglia o per accordarci su cosa fare per il funerale. Pur nella fatica i tuoi genitori hanno aperto le porte della loro casa... ed è entrato un paese intero! Oggi le scuole si sono chiuse o si sono organizzate per adattare gli orari... A scuola la didattica ha lasciato il posto al bisogno di parlare, capire, dare un senso ad un evento così fuori dalla portata di tutti, anche per un cristiano. A catechismo alcuni gruppi hanno sentito il bisogno di parlare della morte e del senso della vita, nella tua società calcistica il “gioco” ha ceduto il posto al “senso da dare al gioco”. So che i tuoi amici hanno sentito la necessità di aprire una pagina su facebook per poter depositare, in una piazza virtuale, tutto quello che stanno vivendo e provando. Ma anche nella mia famiglia, ma credo di interpretare il sentimento tante famiglie, il tempo si è fermato, da mercoledì ora noi genitori salutiamo i nostri figli con più consapevolezza e meno distrazione, da mercoledì i nostri figli escono di casa ricordandosi di abbracciarci, da mercoledì tra i fratelli si litiga un po’ meno, da mercoledì ci ricordiamo di dirci più spesso “ti voglio bene”. Caro Nicola, la tua scomparsa ha risvegliato e rivitalizzato le nostre relazioni comunitarie e familiari, ha rimesso al centro le cose più importanti della vita, ha ricordato di non dare per scontato nulla... Cosa pagheresti tu ora perché tutto ciò non si perdesse nel tempo? Allora noi ti preghiamo, aiutaci tu ora a far sì che tutto questo non si perda nel tempo. una mamma

Domenica 2 giugno l’A.S.D. Pro Fagnigola ha voluto ricordare il nostro Nicola con il primo me- morial dedicato a lui. Un torneo al quale hanno partecipato quattro squadre: oltre al Fagni- gola (squadra di Nicola) erano presenti anche il Don Bosco, il Futuro Giovani ed il Cessalto. Il tutto si è svolto sotto gli occhi di oltre duecento persone che hanno assistito anche alla cerimonia dello scoprimento di una targa dedicata a Nicola. È stato un momento molto toc- cante al quale hanno partecipato anche i sindaci di Chions, e , il consigliere regionale Panontin, il medico sportivo De Battisti, alcune autorità della Federa- zione Italiana Gioco Calcio ed i pompieri che grazie al loro intervento ci avevano dato ancora la speranza di poter abbracciare Nicola. Durante la cerimonia è stato esposto anche il defibrillatore che è stato donato alla A.S.D.Pro Fagnigola, uno strumento fondamentale per poter salvare la vita di molte persone in caso di necessità ed è stata sottolineata la campagna di sensibilizzazione dei vari comuni per organizzare corsi di primo soccorso volti a prevenire o almeno limitare i danni causati da eventi simili a quelli che hanno colpito nostro figlio. Vogliamo ringraziare tutte le persone che ci sono state vicino in questo periodo e la Pro Fa- gnigola per l’organizzazione del torneo. Crediamo che questa brutta storia che ha coinvolto nostro figlio abbia in qualche modo cam- biato la mentalità delle nostre comunità. È una cosa che è più grande di noi, che non riu- sciamo a realizzare e a credere. Oggi probabilmente tra familiari e amici ci si saluta in modo diverso, ci si abbraccia in modo diverso e ci si dice “ti voglio bene” in modo diverso, con più intensità e convinzione. Nicola ha lasciato un segno indelebile in tutti noi e noi vogliano ricordarlo con il suo entu- siasmo e con il suo sorriso pronto per andare a giocare a calcio, la cosa che più amava fare. Paolo e Moira Liut 30 parrocchia villotta & basedo memoria della comunità giugno 2013 31

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Defunti

Chiarotto Norina Sassaro Maria Miotto Silvano Canton Rosa di anni 73 in Sabbadin di anni 75 ved. Biasutti † 08.2.2012 di anni 79 † 12.3.2012 di anni 98 † 26.2.2012 † 22.3.2012

Gorgato Sandy Pavan Ada Fedrigo Pietro Massarutto Luigi di anni 19 ved. Comparin di anni 77 di anni 68 † 25.3.2012 di anni 85 † 21.5.2012 † 24.5.2012 † 22.4.2012

Toppan Giovanni Trevisan Franca Tesolin Teresa Virgolini Bruna di anni 89 di anni 58 ved. Travanut in Gobbo-Carrer † 29.5.2012 † 03.6.2012 di anni 97 di anni 69 † 29.6.2012 † 15.8.2012

Ci scusiamo per eventuali inesattezze nei dati riportati. 30 parrocchia villotta & basedo memoria della comunità giugno 2013 31

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Quanta pace Attorno al Museo della pace. Sconvolgente quel che può fare un’arma Biasotto Graziano Toppan Renza di anni 73 in Comparin di riconciliazione di massa. † 07.11.2012 di anni 56 † 08.11.2012 Entro tre chilometri dall’epicentro la ricostruzione è totale: i ponti tutti interi anche nel riflesso delle acque, i tetti ricoperchiati, i palazzi rasi al cielo. Chissà per quanto tempo, dicono, i prati di Hiroshima Liut Nicola Fasan Modesta di anni 12 ved. Pedrazza fioriranno ancora a primavera. † 25.11.2012 di anni 86 † 29.12.2012 Solo una vecchia cupola ha resistito alla meglio all’esplosione della vita. Il suo monito è il silenzio mentre scende un’innocua pioggia bianca e le lancette segnano le otto e sedici e bimbi sani come pesciolini sciamano dal cortile della scuola Sabbadin Marino Bertolo Antonella di anni 85 di anni 49 senza lasciare impronte sul selciato. † 19.1.2013 † 09.2.2013

G. Cupani 32 parrocchia villotta & basedo

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201 a EST 3 n R e G l c ba on la il e profeta Giona

Per la nostra parrocchia il GREST è ai giovani ed ai più piccoli seguendoli po di animatori e di componenti dello una delle novità più evidenti e mo- nelle varie attività; i bambini ed i ra- staff del Grest. vimentate di quest’anno pastorale, gazzi si incontrano per stare insieme in Per i più grandi l’impegno è stato no- perché ha riunito in un unico giroton- un ambiente educante ai valori uma- tevole, essendo il primo anno, ma è do bambini, ragazzi ed adulti deside- ni e cristiani; tutti vivono un’esperien- stato largamente gratificato dall’en- rosi di fare un’esperienza divertente, za di Chiesa, quindi di incontro con tusiasmo dimostrato dai piccoli e dai ma anche costruttiva. Gesù nei momenti di preghiera. giudizi espressi dai loro genitori. Infatti GREST significaGR uppi ESTivi, in Nelle due settimane centrali di que- Non dimentichiamo tutti coloro che particolare si tratta di una situazione in sto mese di giugno gli ambienti del hanno contribuito in vari modi alla re- cui: i giovani mettono al servizio degli centro pastorale di Villotta, nonché la alizzazione del Grest e che non elen- altri le proprie capacità ed il proprio sede degli Alpini ed il campetto adia- chiamo qui solo per motivi di spazio... entusiasmo nei giochi, nei laboratori cente la palestra comunale, hanno sono veramente tanti e li ringraziamo creativi e nell’animazione; gli adulti ospitato un’ottantina di bambini e infinitamente! donano il loro tempo e le loro abilità ragazzi, oltre ad un ben fornito grup- Flavia Pezzutti giugno 2013 33

Indice

Dov’eravamo rimasti La parola del Parroco Diocesi di Concordia-Pordenone - Anno della Fede 2 ... Avanti con cuore dilatato dalla gioia verso Dio... 3 Un dono è sempre sorprendente… 4 Il Benvenuto a Don Fabrizio… Panificio - Pasticceria - Caffetteria Specialisti in lievitazione naturale e pasticceria vegana In ottobre è arrivato Padre Simon Ee 5 Unità Pastorale di Chions: arriva Don Loris Novità da noi trovi il pane per le donne... Basedo -Villotta: una settimana «particolare» 6 vieni a provarlo ogni venerdì Equipe Battesimale 7 Portogruaro Villotta di Chions La passione per la musica - I cristiani: la gente del canto 8 via Mazzini 31 · 0421 761191 via V. Veneto 17 · 0434 630237 Gruppo Carità-Missionario 9 Adorazione, dialogo con Cristo 10 Sistema di cellule parrocchiale di evangelizzazione La vita come vocazione 11 Stare sulla soglia 12 Villotta Insieme 13 Avis / Scuole materne: Libretto «Niente panico» 14 AVIS, AIDO, ADMO per lo sport Gruppo Alpini di Villotta-Basedo - Attività 2012 15 Agesci 16 Villotta di Chions tel. 0434 630014 Gruppo Festeggiamenti Basedo 18 CIRCOLO AGRARIO FRIULANO SOC. COOP. Scuola dell’infanzia Maria Immacolata 19 Via C. Kechler 1 - 33095 San Giorgio della Richinvelda (PN) Tel. 0427 96076 - Fax 0427 96721 Progetto «I Mestieri» e-mail: [email protected]

FILIALI Grazie Benedetto! 20 San Giovanni di Casarsa - tel. 0434 870789 - tel. 0434 696222 Habemus Papam! 21 Majano (Udine) - tel. 0432 958873 Biauzzo di Codroipo - tel. 0432 905458 Forcate di - tel. 0434 565460 La crisi della società è la crisi dell’uomo 22 Centro Essic. Cereali - tel. 0427 926153 «È il Signore... ANDIAMO!!!» Festa diocesana dei Chierichetti 23 Festa della famiglia 24 Nuovo Consiglio Pastorale - Fine Anno catechistico 25 Memoria della comunità 26 Ciao Nicola 29 GREST 2013 32

Iride Bollettino Parrocchiale comunità di Villotta e Basedo · giugno 2013 Direttore responsabile: Bruno Cescon Redazione Piazza San Liberale 1 · Villotta di Chions PN · Tel. 0434 630003 email: [email protected] Si ringrazia quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo stampato

Grafica ’ERGO 0427 595960 / Stampa MENINI parrocchia villotta & basedo Uno sguardo della e sulla Comunità

Orari Messe

a Villotta A Basedo Lunedì, Martedì e Mercoledì Domenica ore 8.30 ore 9.30 Giovedì e Venerdì ore 18.30 Sabato Messe Festive Luglio e Agosto ore 19.00 (orario estivo) ore 18.00 (orario Invernale) a Villotta A Basedo Domenica Domenica Domenica ore 8,00 e ore 11.00 ore 10.30 ore 9.00

Appuntamenti estivi a Villotta e Basedo

A Villotta Festa Paesana organizzata da «Villotta Insieme» Venerdì 19, Sabato 20 e Domenica 21 Luglio Chioschi enogastronomici • serate musicali • lotteria paesana. Posti a sedere al coperto e gonfiabili per bambini. I biglietti della lotteria paesana sono disponibili presso gli esercizi commerciali del territorio. I premi saranno estratti domenica 21 luglio alle ore 22.30. A Basedo «Sagra della Rassa» Da Venerdì 2 a Martedì 6 Agosto Chioschi enogastronomici con la tradizionale «rassa» • Intrattenimento con orchestre e musica dal vivo nella zona giovani • Serata conclusiva con fuochi d'artificio.