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Supplemento realizzato dalla redazione di TOSCANA OGGI / LA VOCE in collaborazione con TELESANDOMENICO

Direttore di Toscana Oggi DOMENICO MUGNAINI

Coordinatore della redazione di Arezzo ELISABETTA GIUDRINETTI

Impaginazione MARCO MASINI

Stampa MEDIA SERVIZI S.R.L.

Crediti fotografici FRANCESCO CARLINI LUCA PRIMAVERA

un ringraziamento particolare a ELEONORA CHELI, STEFANIA CORTINI, MATTEO DEL PERUGIA, GIOVANNI PAOLO FONTANA, PAOLA FORMELLI, MICHELE FRANCALANCI, ALESSANDRO NANNI, SILVIA PIOMBONI, MAGDALENA URLIK E GIULIA VITIELLO

con il contributo di FONTANA_VESC pag 1-13 _Layout 1 30/12/2020 09:45 Pagina 3

...25 anni da quel 6 gennaio 1996

nticipo la reazione del vescovo Riccardo, quando leggerà questa pubblicazione. Sobbalzerà sulla sedia. Si aggiusterà gli occhiali per prendere tempo e poi, indossando la tipica espressione indeci- Afrabile di quando, sopraffatto dall’emozione, le parole gli vengono meno, con tono burbero, dirà: “Cosa avete fatto? Disturbare così tante persone per me! Persone che hanno da fare, mica perdere tempo per i miei venticinque anni da Vescovo!”. Poi, rientrata l’emozione – il vescovo Riccardo è assai più timido di quanto possa apparire e di sensibilità d’animo non comune - , da solo, aprirà la pubblicazione e qualche lacrima furtiva scenderà. Sarà il suo modo intimo, segreto, nascosto per dire grazie a tutti coloro che lo hanno accompagnato nella sua vita, nella vocazione, nel servizio per il bene della Chiesa. Scorrendo le pagine, troverà nomi di amici, che non hanno voluto mancare a questo appuntamento: tutti avrebbero voluto abbracciare di persona l’amico Riccardo, augurando – come ricorda sant’Agostino – “tanta festa perché oggi è il Natale del Vescovo!”, ma l’attuale emergenza sanitaria ha disposto diversamente, e così l’abbraccio può essere solo virtuale, ma non meno affettuoso e vero. In venticinque anni di servizio episcopale, il vescovo Riccardo ha incontrato due grandi comunità diocesane: nella prima, quella spoletina-nursina, ha portato l’ardore della nomina, la voglia di fare unita al bisogno di ricostruire, e non solo materialmente ciò che il terremoto del 1996 aveva lasciato dietro di sé. Nella seconda, quella aretina-cortonese-biturgense, ha portato l’esperienza con la matura consapevolezza di dover affrontare sfide difficili - sociali, economiche, spirituali – che il nostro tempo ci chiede di vivere. In ogni comunità ha portato sempre se stesso, con un bagaglio di conoscenza e di passione non comune, sorretto da una fede capace di interrogarsi e di interrogare ma che, amando profondamente il Signore, a Lui si abbandona docilmente. Per tutto questo, grazie. Auguri, vescovo Riccardo! Elisabetta Giudrinetti

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Gli anni romani prima dell’ORDINAZIONE episcopale

Il Vescovo è segno e richiamo di una realtà che gli occhi non vedono e le mani non toccano, ma di cui l’umanità ha bisogno per vivere con speranza e per guardare al futuro con fiducia. E’ un padre che ama, che guida e sostiene con una verità che ha ricevuto e che ha il compito di trasmettere.

CARD.

ato a Forte dei Marmi, nel N1947, mons. Fontana è ordinato presbitero il 2 luglio 1972, a Pisa. Già allievo dell’Almo Collegio Capranica, dopo l’ordinazione è nominato vicario parrocchiale della chiesa romana del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo ed insegna religione in alcuni licei di Roma. Completata la formazione alla Pontificia Università Lateranense, è chiamato nel servizio diplomatico della Santa Sede: riceve l’incarico prima come addetto e poi segretario della Nunziatura apostolica in Indonesia. Nel 1981, torna a Roma, presso il Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa e collabora nella segreteria dell’allora arcivescovo (poi cardinale) Achille Silvestrini. Successivamente, è responsabile in Segreteria di Stato per l’area del Sud- Est asiatico, l’Australia e l’Oceania. utilizzo. Insieme con un Per quattro anni è capo della sacerdotale nel cuore della Capitale gruppo di laici, dà vita alla Comunità segreteria del card. , prestando vari servizi. di Santa Barbara per la pastorale Segretario di Stato vaticano dal 1991. Divenuto rettore della chiesa romana giovanile, la catechesi degli adulti, Accanto alla diplomazia, mons. di Santa Barbara dei Librai, la riapre al l’animazione del volontariato alla Fontana prosegue la sua missione culto dopo oltre mezzo secolo di non carità e la formazione della comunità

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i unisco alla gioia della diocesi diocesi; tutto il suo cuore, le sue Mdi Arezzo-Cortona- energie, le sue notevoli doti di Sansepolcro che, con animo grato a cultura e di spiritualità sono state per Dio, ricorda il venticinquesimo Dio e per i suoi diocesani. anniversario della consacrazione L’augurio è che Dio continui ad episcopale del suo Pastore, Mons. essergli di luce, di sostegno e di Riccardo Fontana, al quale sono conforto nella sua grande legato da sincera amicizia dagli anni sollecitudine pastorale. lontano in cui abbiamo lavorato Il Vescovo è segno e richiamo di insieme nel servizio del Santo Padre una realtà che gli occhi non vedono e della Chiesa. e le mani non toccano, ma è una Ringrazio il Signore per il bene che realtà di cui l’umanità ha bisogno Mons. Riccardo Fontana ha per vivere con speranza e per seminato e continua a seminare guardare al futuro con fiducia. Egli come Maestro della fede, che è un padre che ama, che guida e illumina con la sapienza del Vangelo sostiene con una verità che ha i problemi del nostro tempo. E ricevuto e che, come successore come guida spirituale che indica a degli apostoli e servitore del tutti la strada che porta al Cielo. Vangelo, ha il compito di In questi 25 anni di ministero trasmettere. episcopale tutto il tempo di Mons. Card. Giovanni Battista Re Fontana è stato per Dio e per la Decano del Collegio Cardinalizio

Così cominciò la nostra AMICIZIA

ra il 1972, avevo 15 anni e Efrequentavo il primo liceo classico. Avevo già deciso di accantonare la religione come l’avevo conosciuta fino ad allora, ma fui molto colpito dal giovane professore di religione: don Riccardo Fontana. Parlava come uno di noi, ci aiutava a ragionare di filosofia e di religione, ma anche dei problemi di noi ragazzi, con uno stile straordinariamente accattivante. Una domenica sera decisi di andare a vedere la parrocchia dove sapevo l’avrei trovato. Stava celebrando messa … Cominciò così una storia di condivisione di vita, di cammino ecclesiale, di amicizia, di fratellanza che ha accompagnato gran parte della mia esistenza e di quella dei miei amici più cari, attraverso matrimoni, funerali, battesimi, fondazioni di gruppi ecclesiali, successi e insuccessi, condivisioni di gioie e dolori. Insieme a mia moglie e ai nostri due figli, partecipai alla sua cristiana. ordinazione episcopale, il 6 gennaio 1995. E visto che l’udienza privata con Il 16 dicembre 1995 è nominato da Papa Wojtyla venne ritardata il neo Vescovo prese tutti noi, il gruppo dei Giovanni Paolo II Arcivescovo di suoi amici più cari, e ci fece visitare i luoghi più belli del Vaticano, dalla Spoleto-Norcia e consacrato Cappella Sistina alle Logge di Raffaello, spiegando a noi e ai nostri bambini Vescovo il 6 gennaio 1996 nella quanto meravigliosa sia la creazione e quanto grande sia l’amore di Dio. La Basilica vaticana di San Pietro da foto di quell’incontro è accanto al nostro tavolo da pranzo, dove una sera papa Wojtyla, co-consacranti gli celebrò anche Messa. arcivescovi Giovanni Battista Re e Il suo servizio sacerdotale alle comunità affidategli nel corso degli anni e a Jorge María Mejía (poi entrambi tutti quelli che incontra è un dono straordinario per il quale ringrazio Dio. creati cardinali). Enrico Giovannini

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1997 – 2009 DIOCESI DI SPOLETO-NORCIA “Alla mia giovane e valente PENNA, con affetto”

di FRANCESCO CARLINI*

l 13 gennaio 1996 avevo 17 anni ed Iero uno dei ragazzi della Pastorale giovanile di Spoleto-Norcia che organizzò l’ingresso in diocesi del nuovo Arcivescovo, il “giovane” 49enne Riccardo Fontana, toscano di Forte dei Marmi, da tempo a servizio della Santa Sede, avvenuta nel giorno in cui Spoleto festeggia il proprio patrono, il martire Ponziano. Al termine della Messa di insediamento in Duomo, quel dinamico Vescovo organizzò seduta stante una processione per le vie della Pellegrinaggio nelle Filippine per l’accensione della Fiaccola di Santa Rita (2009) Città per riportare la reliquia del Santo, il cranio, nella Basilica a lui dedicata, fuori le mura urbiche. Evidentemente aveva studiato bene la Con queste parole, scritte Il paese era crollato. Senza pensarci storia della città o ne era stato due volte il Vescovo disse: andiamo! adeguatamente informato: nel in un biglietto, il vescovo Durante il viaggio in auto recitammo passato, infatti, c’era la processione di Riccardo si congeda il Rosario. Arrivati, trovammo la S. Ponziano, poi lasciata cadere. da Francesco Carlini, gente in strada, disperata, le case un Dal quel gesto improvvisato questa cumulo di macerie, le chiese distrutte. tradizione è tornata in auge, e ancora suo giovane collaboratore, Una buona notizia in quella tragedia: oggi è assai partecipata dai fedeli. prima di lasciare don Formenton era uscito illeso dalla Così si è presentato Riccardo Fontana canonica crollata. Mons. Fontana alla comunità ecclesiale di Spoleto- il palazzo arcivescovile condivise la disperazione delle Norcia. Da quel giorno in poi ho spoletino per Arezzo. persone con lunghi abbracci e parole avuto frequenti contatti con lui grazie di conforto; garantì fin da subito il alla Pastorale giovanile, sulla quale ha È la sera massimo impegno per la investito molto. E, col tempo, è del 10 settembre 2009 ricostruzione materiale degli edifici e iniziata una certa familiarità. morale delle persone. E, nei giorni Il 26 settembre 1997, alle 2.33, successivi, ricordo un Vescovo l’Umbria e le Marche furono Riccardo ha avviato il processo per il costantemente impegnato a favore dei sconvolte dal terremoto. riconoscimento delle virtù eroiche) e terremotati: al telefono con le La diocesi di Spoleto-Norcia fu andammo a casa del Vescovo. Con lui Istituzioni, costantemente presente particolarmente colpita nella zona di c’era il segretario don Mario Curini. nelle zone colpite, impegnato nel Sellano, di Verchiano di Foligno e Mons. Fontana era sconvolto: era la favorire raccolte per le necessità di della Valnerina. Ricordo benissimo prima volta che sentiva un terremoto quelle comunità. Sempre il 26 quella notte: venne a prendermi il mio di quella intensità. Si attaccò al settembre, tornati a Spoleto, mons. parroco di allora, don Andrea telefono per sentire i parroci della Fontana andò in Cattedrale per capire Bonifazi, che era stato zona, chiamò i Carabinieri e i Sindaci l’entità dei danni subiti. Salì in cima precedentemente nelle zone colpite per avere informazioni. Non si alla cupola e da lì sentì la forte scossa dal sisma (morto a 42 anni di leucemia avevano notizie del parroco di Forfi di delle 11.40. Lo spavento fu tale che, a e per il quale proprio l’arcivescovo Sellano, don Gianfranco Formenton. lungo – ed è normale che sia così –

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Mons. Dodici anni sono trascorsi da quando, Fontana con il 13 gennaio 1996, una settimana dopo Gian Carlo Menotti, aver ricevuto l’ordinazione episcopale ideatore del Festival nella Basilica di San Pietro in Vaticano dei due da san Giovanni Paolo II, prese possesso mondi di dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia Spoleto nei primi vespri della festa patronale di san Ponziano di Spoleto

convisse con quella paura. persone con le loro storie, le loro gioie e questi eventi l’ho visto agitato, perfino Per qualche tempo lasciai Spoleto per difficoltà”. arrabbiato da noi voleva il massimo, Perugia, dove frequentavo Vorrei condividere anche il grande ma tutto per far sì che la Diocesi l’Università, e ci vedevamo meno. insegnamento ricevuto nell’assisterlo cogliesse appieno queste occasioni per Nel 2001, ancora universitario, feci il nella stesura delle omelie e delle far conoscere le sue tante ricchezze e servizio civile con la Caritas Lettere pastorali: per ogni scritto noi fossimo in grado di confrontarci diocesana. Iniziai alla Mensa della consultava decine e decine di testi, si con persone e manifestazioni di Misericordia a Spoleto, voluta proprio documentava su ogni aspetto. levatura e spessore nazionale. da mons. Fontana per i bisognosi, a Quante volte al termine della giornata Nell’aprile 2009 eravamo nelle ricordo del suo ingresso, e lì – dopo improvvisava una cena con i più Filippine per l’accensione della poco tempo – il coordinatore, comm. stretti collaboratori: “famoso” e Fiaccola di Santa Rita. Ci stavamo Ponziano Benedetti Corradini, mi ottimo il risotto al Sagrantino di spostando su una barchetta da un’isola chiese la disponibilità di fare il servizio Montefalco! all’altra. All’improvviso mi disse: di segretario-autista al Vescovo. Queste erano le occasioni migliori per “Francesco, le nostre strade presto si Dopo la laurea in Lettere con confrontarci: è così che ho conosciuto separeranno”. Rimasi senza parole, non indirizzo in Scienze della la sua storia, la famiglia, la vocazione, dissi niente a nessuno sperando che Comunicazione, l’Arcivescovo mi il suo ministero come prete a servizio non fosse vero. E, invece, il 16 luglio chiese di collaborare con lui nella della Santa Sede. Negli spostamenti in 2009 ci fu l’annuncio della sua strutturazione dell’Ufficio automobile, si alternava la preghiera nomina a Vescovo di Arezzo- Comunicazioni Sociali e dell’Ufficio con il dialogo: mons. Fontana voleva Cortona-Sansepolcro. Stampa della Diocesi. In quegli otto conoscere ogni aspetto della storia e Il giorno dopo, il 17 luglio, lo anni il contatto con mons. Fontana è delle tradizioni della Chiesa di accompagnai nella sua prima visita ad stato giornaliero: in ufficio, in Spoleto-Norcia. E, alla fine, Arezzo, per un colloquio con il automobile, nelle visite alle parrocchie conosceva più lui il territorio di noi predecessore, oggi cardinal Gualtiero della Diocesi. Ho raccontato con che ci siamo nati! E varie volte, Bassetti. Prima di tornare a Spoleto, parole e foto la passione di questo soprattutto in occasione andammo a pregare al Santuario de La prete toscano, divenuto Vescovo, di dell’ordinazione dei sacerdoti e di Verna. annunciare Cristo. Sono testimone di altre celebrazioni importanti, l’ho Il saluto alla Diocesi, il 30 agosto, in quanta energia, quanto impegno e visto teso ed emozionato, spesso piazza Duomo a Spoleto e poi quanta generosità mons. Riccardo commosso nel vedere rifiorire la l’impacchettamento di tutte le sue abbia profuso per dare concretezza al Chiesa di Spoleto-Norcia. Con tanta cose, con destinazione Arezzo. E, suo motto episcopale Non recuso amabilità, ha celebrato il funerale di infine, la partenza definitiva dal laborem, frase attribuita a S. Martino di mia nonna, morta a 102 anni. Ricordo palazzo vescovile spoletino la sera Tours che significa Non rifiuto di benissimo la simpatia che provava prima dell’ingresso ad Arezzo. Mi vivere e di lavorare per Te. L’ho seguito mons. Fontana per questa vecchietta, consegnò un biglietto scritto a mano: anche all’estero per le celebrazioni con cui si intratteneva volentieri a “Alla mia giovane e valente penna, con della Fiaccola Benedettina e di quella parlare ogni volta che veniva a casa o affetto”. Il 19 settembre 2010 il di Santa Rita. Stare al suo fianco è che la vedeva in Duomo. E mia nonna vescovo Riccardo ha voluto essere stata una scuola di vita. Non sono sempre regalava al Vescovo una presente al mio matrimonio nel certo mancate giornate più difficili di sciarpa di lana nera fatta da lei con i Duomo di Spoleto, concelebrando altre ma il Vescovo Riccardo aveva ferri: “Ci vedo poco, ma con tutto il cuore con l’arcivescovo Renato Boccardo, sempre la parola giusta al momento l’ho fatta per il mio Vescovo”. Credo che suo successore. Grazie, vescovo opportuno. Tra i tanti insegnamenti il vescovo Fontana abbia almeno una Riccardo, uomo e prete, per aver ricevuti da mons. Fontana, uno in decina di queste sciarpe! contribuito significativamente alla particolare mi è sempre utile nella Attento ad ogni minimo dettaglio, mi mia crescita di cristiano e di professione: “Ricordati, Francesco – mi ha dato e ci ha dato la possibilità di giornalista. diceva – che dietro alle carte che arrivano confrontarci con l’organizzazione di *ufficio stampa dell’Archidiocesi (lettere, libri, giornali, ecc…) ci sono le tanti eventi. Nella preparazione di di Spoleto-Norcia Spoleto-Norcia

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Coinvolgente, dirompente: AMICO SEMPRE!

aro Riccardo, l’opportunità che Cmi è stata data di poter scrivere queste poche righe su quello che è stato il nostro rapporto sia personale che istituzionale mi ha fatto riaprire “finestre” su un periodo bellissimo, difficile e coinvolgente del quale spesso tu sei stato uno degli artefici. Come ricorderai il nostro primo incontro non fu tra i migliori… Dopo il tuo ingresso in Arcidiocesi nel 1996, scegliesti di incontrare, come tua prima uscita non ufficiale, il nostro gruppo di giovani che da anni si riuniva in preghiera la domenica sera e che aveva deciso di aprire presso la chiesa di San Sabino una casa di accoglienza per senza fissa dimora. Come tua usanza, fosti coinvolgente ma allo stesso tempo dirompente, chiedendoci di non restare chiusi in quelle mura, ma di mettere a disposizione la nostra energia in tutta la città e tutta la Diocesi, mettendo in crisi le nostre certezze che avevamo costruito faticosamente… cosa che per altro, hai continuato a fare per Cena di Natale alla Mensa della Misericordia (2004). tutta la tua missione episcopale nella La Mensa è diventata un simbolo di Spoleto. Non solo per soccorrere nostra arcidiocesi. chi è nel bisogno, ma per dare vicinanza a chi è solo, amore a chi ne cerca. Alcuni di noi si ritirarono, altri si dedicarono alla Pastorale giovanile e alcuni alle opere di carità. Io sono sempre stata una delle tue Misericordia. stato tra questi, forse facilitato dalla “caratteristiche” pastorali che ti/ci ha Con una struttura della Chiesa presenza decennale di don Sergio e di accompagnato sempre. spoletina e donazioni di fondazioni e mia madre all’interno della Caritas Tutti si ricordano le tue battaglie per privati per quasi venti anni, la mensa diocesana. avere le risorse necessarie per e i suoi volontari hanno dato da Non credo dimenticheremo mai, ricostruire gli immobili, non solo di mangiare a chi non ne aveva, l’esperienza unica di vivere insieme proprietà della Diocesi, convinto vicinanza a chi era solo e soprattutto una scossa di terremoto del 1997 della necessità di far rimanere nei amore a chi ne cercava. Li si è sopra la cupola della nostra Cattedrale propri luoghi le persone perché, formata una generazione di giovani per verificarne i danni. come dicevi sempre, sono loro che che ora alimenta, da adulta, tante Come tutti i viaggi in macchina di animano la terra di Benedetto, Rita, attività associative del territorio. giorno e notte durante le scosse, Chiara e Ponziano. Le ragazze e i ragazzi che guidare non è stato mai nelle tue Non contento delle continue gravitavano intorno a queste attività corde, per visitare i luoghi più sollecitazioni che davi alla parte si raccolsero nell’estate del 2000 sperduti e isolati della Diocesi in quei pubblica ed a quella privata della intorno ad una tua ulteriore sfida, giorni bui nei quali hai sempre città, coinvolgendo proprio uno l’accoglienza di 4000 ragazzi da tutto cercato di alleviare con la tua degli ultimi Ponziani spoletini (mio il mondo che si preparavano ad presenza, la disperazione di quelli che padre) decidesti di aprire quella che è arrivare a Roma per la GMG del avevano perso molto o tutto. diventata un simbolo in città, e che è Giubileo… sfida all’indolenza di Peraltro, l’ESSERCI ed ESSERE stata mutuata in altre diocesi molti che fu vinta grazie ai tuoi VICINO a chi era in difficoltà è dell’Umbria, la Mensa della parroci (come il caro e mai

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dimenticato don Mario Curini) e ai dopo giorni insonni nell’accoglienza piccolo passo indietro. tanti ragazzi che in tutte le città della della GMG si è messo a cucinare per i Non sei stato un presule che è Diocesi aprirono le porte e il cuore ai volontari che avevano saltato pranzo rimasto all’interno del suo ruolo e dei loro fratelli pellegrini. e cena, fermandosi, cosa più suoi luoghi, perché non riuscivi a Nel frattempo, io avevo cominciato importante, a parlare con ognuno di non essere parte attiva, non solo a la mia esperienza di consigliere loro e ascoltando i loro cuori. parole, della tua città. comunale, poi assessore ai Servizi Certo da buon toscano eri quello Sei stato un vicino (anche nel senso Sociali, poi vicesindaco e alla fine anche che faceva tremare le porte fisico vista la vicinanza dei palazzi) sindaco di Spoleto, proprio nell’anno dell’Arcivescovado quando ritenevi solidale, propositivo, critico quando in cui tu finisti il mandato episcopale che le cose non fossero fatte nel serviva e mai assente, con il tuo a Spoleto per continuare il nuovo ad modo che pensavi, ma mai quella modo di mettere il tuo crocifisso nel Arezzo. La notizia fu per me un porta sbattuta è rimasta chiusa ma si è taschino della giacca quando volevi grande dolore, perché i nostri sempre riaperta con rinnovata voglia far capire che si parlava fuori dai confronti/scontri da Arcivescovo e di fare. ruoli, ma quel crocifisso lo avevi Amministratore, ma che sfociavano Non nascondo che da amministratore sempre nella luce degli occhi. sempre in confronti/scontri tra era difficile qualche volta starti Auguri Riccardo, credo che i tuoi Riccardo e Daniele, erano sempre semplicemente dietro, neanche a aretini abbiano capito ormai che fonte di riflessione, di nuove idee e di fianco, perché per te alcune regole, fortuna hanno avuto ad averti e che proposte concrete. non erano comprensibili se vuoto hai lasciato in questa città e Ecco, Riccardo, per me e per tutti, ostacolavamo soluzioni ai problemi questa Diocesi anche a distanza di questo sei stato, un pastore che ti dei cittadini. anni, anni bellissimi, anni faticosi, accompagnava facendoti sentire la Sei quello che, per la città, ha messo anni difficili ma entusiasmanti e tu ne sua presenza, a volte ingombrante ma sempre al tavolo tutti per sei stato uno degli attori principali. mai prevaricatrice. I tuoi obbiettivi li raggiungere un obbiettivo comune e Grazie per esserci stato e per esserci hai sempre raggiunti con la forza solo tu sai quanto è difficile far sempre nei ricordi e nella preghiera. delle idee non con la forza data dal ragionare gli spoletini e soprattutto ruolo. dirigerli tutti verso una soluzione Daniele Benedetti Sei stato quello che alle 3 di notte unitaria magari facendo tutti un già sindaco di Spoleto

«Ha RIACCESO la fiaccola benedettina»

volte la nostra strada si incrocia con quella di Apersone che vi lasceranno un segno importante. E’ quello che è successo a me, sindaco di Norcia nel 2004 alla prima esperienza amministrativa, con S.E. mons. Riccardo Fontana, Arcivescovo di Spoleto – Norcia. Alla guida della nostra Parrocchia c’era don Mario Curini. Tanti gli episodi che mi piacerebbe ricordare. Non lo sapevamo, ma quelli furono anni centrali per la riscoperta della cultura benedettina nella nostra città. I miei rapporti con mons. Fontana, in realtà, iniziano molti anni prima, quando riuscì a riportare i monaci benedettini a Norcia nel dicembre del 2000, in risposta ad una petizione sottoscritta dalla quasi totalità della cittadinanza. Con il vescovo Fontana la Fiaccola benedettina Pro Pace et Europa Una, nel 2005 a Mosca, nel 2006 a Tbilisi, nel 2007 a Bucarest, assume una fondamentale importanza come ponte tra il mondo cattolico e il nemmeno durante i difficili momenti a seguito del mondo ortodosso. Nel 2009, mons. Fontana concluse il sisma del 2016 e la comunità di Norcia continua a suo servizio episcopale a Norcia, ma non si è mai portarlo nel cuore. interrotto il forte legame con la nostra città. Nicola Alemanno Il suo sostegno e la sua preghiera non sono mancati sindaco di Norcia

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o conosciuto Riccardo Fontana quando era «Appassionato Hgiovane sacerdote e alunno della Pontificia Accademia Ecclesiastica ed io dell’Almo Collegio Capranica. Già allora don Riccardo manifestava in di Chiesa mille modi la sua passione per la Chiesa e per l’umanità. Ricordo in particolare il suo apostolato con i giovani studenti presso la chiesa di Santa e di umanità» Barbara a Campo de’ Fiori e il suo spirito “romano”, attento alle sane tradizioni e aperto al dialogo con la società nella ricerca e nella promozione del bene. Negli anni seguenti la nostra amicizia si è andata approfondendo e cementando anche grazie al comune servizio alla Sede Apostolica e alle esperienze ecclesiali che il ministero affidatoci ci regalava. Non avrei mai pensato di essere suo successore nella sede arcivescovile di Spoleto- Norcia, ma spesso la Provvidenza ci sorprende. Qui ho trovato una Chiesa viva, attenta alle necessità dei più poveri, impegnata nell’annuncio della gioia del Vangelo. L’episcopato dell’Arcivescovo Riccardo è ricordato con ammirazione e riconoscenza. Mentre egli ricorda con animo grato il 25.mo anniversario dell’ordinazione episcopale, a nome di tutta l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia e mio personale, formulo l’augurio che viene dalla liturgia: «Sit odor vitæ tuæ delectamentum Ecclesiæ Nel 2016, ancora una volta, l’Umbria fu colpita più volte dalla vio- Christi!». lenza del terremoto. La scossa del 30 ottobre fu devastante. Sim- mons. Renato Boccardo bolo dei danni di Norcia fu la rovina quasi totale della Basilica di san Benedetto, rimanendo in piedi solo la facciata arcivescovo di Spoleto-Norcia

L’ABBRACCIO di due chiese sorelle

a quasi due anni in terra umbra, sento Din me l’abbraccio di due chiese locali: quella di Arezzo che mi ha generato nella fede e dove ho cominciato a esercitare il mio ministero sacerdotale e quella di Perugia che mi ha accolto come vescovo ausiliare. E con loro sento l’abbraccio di due padri, il vescovo Riccardo e il cardinal Gualtiero. Al vescovo Riccardo, la gratitudine per aver contribuito alla mia formazione, spirituale e pastorale, che desidero mettere sempre più al servizio della chiesa perugina. E ancor oggi che vivo in Umbria, la mia preghiera è sempre verso la Madonna del Conforto perché ci guidi, ci assista e ci indirizzi sempre verso la strada migliore e che sappia avvolgere il vescovo Riccardo nel calore del suo manto. Il 31 marzo 2019 mons. Marco Salvi ha ricevuto l’ordinazione episcopale dal card. Gualtiero Bassetti, coconsacranti il card. mons. Marco Salvi Coccopalmerio e l’arcivescovo Fontana. Presbitero della diocesi aretina-cortonese-biturgense è nominato vescovo ausiliare di vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve Perugia-Città della Pieve e vescovo titolare di Termini Imerese

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La sua schiettezza lo ha reso uno di noi

un piacere, nell’occasione del Èventicinquesimo anniversario della ordinazione episcopale di mons. Fontana, poter esprimere il saluto ad un amico, un fratello e padre. Ho conosciuto mons. Fontana come suo diretto collaboratore nel ruolo di vicario generale della diocesi di Spoleto-Norcia. Al suo arrivo nella terra di san Benedetto conoscevamo di lui solo il nome e il percorso nel servizio diplomatico della Santa Sede. Quando in una diocesi arriva un nuovo vescovo si sviluppa un clima di attesa, con la presunzione di progetti da fare o già pronti, e ci si augura che venga un pastore che sappia amare il suo gregge e lo aiuti a crescere nella comunione. Monsignor Antonio Ambrosanio, il Vicario generale territorio. Il Papa ricordò di essere predecessore di monsignor Fontana, stato accolto con affetto e era rimasto a Spoleto solo sette anni e della diocesi di Spoleto- riconoscenza e confidò di aver il suo episcopato era stato segnato Norcia, fino al 2002, ricevuto dalla gente una bella lettura profondamente dalla malattia che poi dei giorni del terremoto che certo lo portò alla morte. La vacanza della il vescovo di Porto-Santa erano stati e continuavano ad essere sede durò fino al 16 dicembre 1995 Rufina ricorda: per tutti giorni di sofferenza ma che quando fu resa nota la nomina di don per molti erano tempo di una vera e Riccardo Fontana. Il nuovo “Ogni giorno rivivo propria esperienza ecclesiale sostenuta arcivescovo cercò di accorciare i tempi la celebrazione della mia dalla fraternità di tante diocesi italiane, fissando l’ingresso in diocesi al 13 che furono presenti con numerosi gennaio 1996, una settimana dopo la Ordinazione episcopale, volontari e con tante forme di aiuto. sua Ordinazione. Appena un mese era guidata da mons. La venuta di Papa Giovanni Paolo II passato dalla nomina alla fu vista come l’atto conclusivo di una consacrazione e all’ingresso del nuovo Fontana nel duomo testimonianza luminosa di carità in vescovo e questa premura manifestò di Spoleto. Gli sono grato Italia. da subito la dedizione del pastore che, Subito dopo il suo ingresso in diocesi, a partire dalla città vescovile, seppe per essermi amico, mons. Fontana rilanciò la lettura conquistare giorno dopo giorno la fratello e padre” segnalando a tutti, soprattutto ai fiducia degli abitanti dei centri più giovani, la necessità di essere grandi così così come quella dei protagonisti obbedienti e testimoni piccoli paesi della montagna. credibili del comandamento di Gesù, La gente che accolse il nuovo vescovo settembre 1997 colpì pesantemente la quello più grande dell’amore e da subito si sentì accolta da lui che Valnerina e gran parte del territorio dell’accoglienza dell’altro e della cominciò a visitare le parrocchie, umbro, Giovanni Paolo II fece sentire capacità ad essergli accanto da veri anche quelle dei centri più piccoli, alla nostra gente la sua vicinanza e fratelli e sorelle. dove si fermava ad ascoltare tutti, senza ricordò la data del 23 marzo 1980 Questa testimonianza, disse allora lasciare nessuno. Il temperamento quando fece visita a Norcia nel XV l’Arcivescovo, deve essere il cuore di schietto e deciso del vescovo è stata la centenario della nascita di san ogni ricostruzione, che ancora una chiave per entrare in sintonia con la Benedetto. La visita papale del volta la zona montana della diocesi nostra gente, abituata alla concretezza centenario vide le profonde ferite doveva completare. della relazioni e alla lealtà sulla parola lasciate come impronte dal terribile Monsignor Fontana ricordò che il data. sisma che il 19 settembre 1979 aveva terremoto è di casa nella Valnerina, Dopo il terremoto, che alla fine di portato distruzione e morte nel con periodiche visite che almeno ogni

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cento anni diventano più solenni e devastanti. Considerato che ogni generazione si è confrontata con la ricostruzione, raccomandò ai giovani di rileggere la storia della propria terra ed in particolare e di far tesoro delle scelte operate nel passato quando insieme alla ricostruzione degli edifici veniva proposta la ricostruzione del cuore delle persone, delle famiglie e delle comunità attraverso percorsi di Le due visite pastorali portarono sparsi sull’intero territorio diocesano. formazione spirituale all’accoglienza e l’Arcivescovo ad approfondire la Ricordo l’Arcivescovo, primo fra tutte alla solidarietà offrendo anche nei conoscenza del territorio scoprendo le autorità, in Valnerina, colpita dal centri più piccoli momenti di insieme a dimenticate povertà terremoto nel 1997. Lo rivedo a piazza confronto e di progettazione, ed sorprendenti possibilità che permisero san Benedetto a Norcia per accogliere incoraggiando sacerdoti e laici a farsi alla chiesa diocesana di offrire nuove quanti scappando dalle proprie case si carico dei servizi necessari. iniziative e collaborazioni. radunavano attorno alla statua di santo Tra le iniziative pastorali più incisive Mons. Fontana seppe valorizzare le concittadino sentivano dall’arcivescovo ricordo l’assemblea ecclesiale annuale figure e i messaggi dei nostri santi, dai parole e di luce. regolarmente tenuta nel mese di più noti Benedetto e Scolastica, Rita da Era l’avvio di una nuova speciale settembre, l’opera ordinata di Cascia, Ponziano da Spoleto, Chiara da vicinanza del pastore con il suo evangelizzazione e catechesi su tutto il Montefalco, Giuseppe da Leonessa fino gregge, e di un dialogo che anno dopo territorio e il congresso eucaristico. ai santi e beati minori, nati nei borghi anno si è approfondito, di un percorso

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di amicizia e di incoraggiamento sanità e dalla scuola. ogni parte d’Italia, che si sono grazie al cuore e alla parola Quando anch’io fui chiamato al riappropriati del territorio della dell’Arcivescovo che hanno animato medesimo servizio pastorale e, alcuni periferia urbana e della campagna ciascuno e invitando tutti a guardare anni dopo, lui ad un’altra destinazione romana, quale è quella di Porto-Santa già al futuro. ecclesiale necessariamente ci Rufina. Quella piazza ridivenne il luogo allontanammo dalla frequentazione Sento di poter raccontare tante altre dell’accoglienza e della partecipazione- della Chiesa di Spoleto-Norcia, che per cose ma il Signore ci darà occasione di , il luogo dello studio dei problemi e me rimane madre e per lui sposa. riparlarne. Ora, accanto alle cose che delle decisioni. In breve lui, il vescovo, È successo anche a noi, come quasi ho detto, voglio confidare la mia trascinando con sé i sacerdoti e le sempre capita alle persone che sono ammirazione e il mio affetto per il comunità parrocchiali, divenne il partite, di allentare i rapporti, fino ad vescovo Riccardo. punto di riferimento e la sua premura affidarli al solo contatto telefonico e a Ogni giorno rivivo la celebrazione consentì l’avvio, quella volta veloce, e rari incontri. Era facile prevedere che della mia Ordinazione episcopale, in gran parte la conclusione della sarebbe andata così, conoscendo gli guidata da mons. Fontana nel duomo ricostruzione post-sismica. impegni di un vescovo in una diocesi di Spoleto; in particolare ricordo il Da ultimo, meritano di essere ricordate più grande, erede di un decisivo momento dell’unzione con il Crisma, le iniziative culturali e formative patrimonio spirituale per la comunità Nell’olio che scendeva dalla testa lungo promosse dalla diocesi, la difesa del cristiana e per il territorio, quale è la schiena avvertii forte la disc--esa ricco patrimonio storico e artistico, la quella di Arezzo-Cortona- dello Spirito che si rinnova ogni collaborazione della Chiesa per Sansepolcro, o in una Suburbicaria di giorno e mi consente sempre di sostenere, ampliare e qualificare sicura ascendenza storica ma di fatto riprendere il cammino. l’offerta scolastica e gli altri servizi per rinata solo da cento anni, con mons. Gino Reali la popolazione a cominciare dalla popolazione e sacerdoti, provenienti da vescovo Porto-Santa Rufina

Grazie per l’AMICIZIA!

olentieri mi unisco a quanti si Vstringono attorno a S. E. Mons. Riccardo Fontana, mio successore sulla cattedra di San Donato, in occasione del suo XXV di episcopato, per porgere un pensiero di saluto e di riconoscenza. La vita e la storia di Mons. Fontana e la mia si sono intrecciate quando ci siamo succeduti alla guida dell’amata Diocesi di Arezzo-Cortona- Sansepolcro. Chiamati uno dopo l’altro a governare questa porzione della Chiesa, l’abbiamo fatto entrambi con passione e dedizione. Mons. Riccardo ha impresso slancio e vitalità, essendo anche più giovane di me. Il suo vigore, unito al forte senso di carità, ha permesso a questa Chiesa di affrontare le sfide del tempo, come doni e della grazia ricevuti. Madonna del Conforto, alla quale la rinnovata evangelizzazione e la E al Signore chiedo ora per il fratello siamo entrambi devotissimi. promozione umana, oggi più che Riccardo un rinnovato zelo È a Lei, la Santa Madre di Dio, che mai necessarie in un mondo apostolico, accompagnato dal affido il caro fratello, perché sia complesso e a volte dimentico dei più conforto dello Spirito. Gli sono grato sempre pastore compassionevole e deboli. per l’amicizia e la vicinanza che degno testimone dell’amore di Dio Venticinque anni sono un bel tratto sempre mi ha espresso, in particolare per tutti gli uomini. di strada nella vita di ciascuno. Per in questi ultimi tempi, quando, Fraternamente. ogni Vescovo è una meta ricoverato in terapia intensiva a importante, una specie di giubileo, motivo del Covid-19, egli non mi ha Gualtiero Card. Bassetti un’occasione per riflettere e mettersi fatto mancare la sua partecipazione e Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve dinanzi al Signore e ringraziarlo dei la fiduciosa preghiera alla venerata Presidente della CEI

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Saluto con CRISTIANA LETIZIA il popolo di Dio, pellegrino in Arezzo, Cortona e Sansepolcro

Il 16 luglio 2009 papa Benedetto XVI nomina mons. Riccardo Fontana vescovo di Arezzo- Cortona-Sansepolcro, con il titolo di Arcivescovo ad personam. Succede a mons. Gualtiero Bassetti, nominato Arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve. Il 13 settembre 2009 inizia il Ministero episcopale nella diocesi aretina-cortonese-biturgense. Ricevuta la nomina dal Pontefice, il Vescovo Riccardo scrive il primo messaggio al suo nuovo popolo: in fieri ci sono già tutti gli elementi dell’azione pastorale che, negli anni a venire, troveranno declinazione ed applicazione

aluto con cristiana letizia il popolo di Dio che è pellegrino Sin Arezzo, Cortona e Sansepolcro. Il Papa mi ha chiesto di mettermi al servizio della Chiesa in mezzo a voi, che siete la presenza del nostro sacerdozio, prezioso frutto del Con forte stima e viva Signore in un territorio di antico Concilio Vaticano II. Ai più giovani considerazione saluto i nostri prestigio e di grande speranza. porgo con molto rispetto la mia seminaristi che sono il segno della Volgo il pensiero innanzitutto al paternità sapendo che il Signore speranza che il Signore ci offre, e i presbiterio di cui farò parte e da cui affida a tutti noi la profezia: per giovani uomini con i quali Dio confido di essere accolto come un raccontare anche alla gente della assicura il futuro del ministero (…). successore degli Apostoli, che non generazione nuova, con i linguaggi e La mia prima preghiera da vescovo è vuole far altro che cingersi il i segni loro comprensibili, che che fiorisca ancor più; che molti grembiule per quella lavanda dei Chiesa è bello. ragazzi trovino il coraggio e la gioia piedi che Gesù ci chiede di praticare, Venendo da una gioiosa esperienza di rispondere di sì al Signore che, in anche tra gli uomini e le donne del di fraternità presbiterale, vissuta per molti modi, chiama ancor oggi al nostro tempo, con umiltà e coraggio, quattordici Pasque tra i preti che mi sacerdozio nelle nostre comunità avendo per modello da imitare e hanno forgiato come vescovo nella ecclesiali. seguire proprio Lui, il Signore. amata Chiesa spoletana e nursina, La significativa presenza di un bel Vengo a svolgere il ministero sono certo che il Signore mi farà numero di diaconi permanenti chiedendo ai più anziani consiglio, trovare ancora la gioia di essere con manifesta il fermento di servizio e di come a padri solerti che hanno voi cristiano e per voi vescovo. So partecipazione che è vivo nella nostra generato alla fede generazioni di che è possibile: metterò tutte le mie Chiesa diocesana (…). Una Chiesa cristiani. Ai parroci e ai presbiteri che forze per realizzare la santa volontà tutta ministeriale è la via che ci è data sono le colonne della Chiesa, offro la di Dio, che è fonte della nostra pace e per costruire il futuro, alla luce del mia fraternità, sperando di sigillo sacramentale della nostra Vangelo, a partire dalla carità. condividere il sogno di cui è figlio il unità. Raccolgo dal vescovo Gualtiero,

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amico e fratello di molti anni, il la nostra appartenenza al Signore. chiedere agli uni e agli altri il perché ministero di unità e di pace, nella Nella Chiesa la diversità è sempre (…). ferma convinzione che vivere il dono dello Spirito; solo le divisioni Nella terra di Petrarca, di Piero della Vangelo di Gesù è essenzialmente sono opera del maligno. Per costruire Francesca, di Michelangelo, di Vasari un’esperienza di comunione l’unità dobbiamo ripeterci l’un l’altro e di tanti altri insigni per arte e condivisa. La partecipazione che «se nella Chiesa c’è posto per letteratura, modelli di ideale cultura e responsabile della Chiesa non si tutti, c’è posto anche per me». di umanesimo incarnato, la Chiesa misura dall’efficienza operativa, ma Mi incanta sapere vivace e forte la chiede a tutti di approfondire ancora dalla carità che ciascuno pone in componente più giovane della nostra il pensiero sull’uomo e la meditazione essere, perché tutti gli uomini che realtà ecclesiale. Alla Pastorale sulla sua sorte. A poco più di quaranta guardano al popolo di Dio possano giovanile ho dedicato gran parte del anni da Gaudium et Spes, spero che la coglierne il segno ministero svolto da prete, come figlio comunità ecclesiale che è in Arezzo- dell’amore vicendevole, dell’Azione cattolica e come Cortona-Sansepolcro voglia principio distintivo della compagno di strada, per molti anni, rilanciare ancora la proposta dei valori nostra identità. La vera, di generazioni di scout. Porto nel mio che da secoli le appartengono: autentica fruttificazione, ideale tascapane l’esperienza fatta in aggregare attraverso la cultura, che è l’efficacia della Chiesa non Umbria dove ho potuto rilanciare, tesoro comune di tutti e patrimonio, si riscontra nelle grandi con i fratelli vescovi di quella regione, solo se condiviso, quanti hanno a opere che fa, ma dall’amore le problematiche relative alla cuore il bene comune. Esprimo fin che essa sa diffondere tra questione educativa in forte dal primo inizio del mio ministero gli uomini (…). Proverò a collaborazione con il mondo della aretino la richiesta di collaborazione fare del mio meglio perché scuola e la riattivazione degli oratori. con tutti. Assicuro il mio pieno continuino a prosperare le Sono consapevole della ricchezza rispetto a chi, animato da passione per prospettive di futuro che infinita che sono le famiglie. il Vero, si addentra nella libera e sono state seminate a piene (…) In questa fase la nostra storia è faticosa ricerca della scienza e mani in questi anni nella segnata da problemi e ostacoli: molti dell’arte. nostra Chiesa diocesana, perdono il lavoro o non riescono a (…) A tutti vorrei ripetere la speranza tutto valorizzando, nello trovarlo; siamo in un travaso del Vangelo: speranza ardente è stile di quello scriba, che è generazionale dove scompaiono quella che è rivolta nell’unica simile a un padrone di casa, antiche risorse e le nuove stentano ad direzione di Dio, della sua Parola; di che estrae dal suo tesoro affermarsi, con vero danno dei più chi considera il futuro più certo del cose nuove e cose antiche. deboli. Credo che, da cristiani, ancora presente; ha fiducia dell’intervento di Sull’onda di memorie per una volta siamo chiamati a fare «nel Dio all’interno della storia, del me dolcissime, esprimo il mondo ciò che l’anima è nel corpo»: singolo e del popolo. mio primo approccio con dobbiamo imparare a vivere Saluto con rispetto le autorità la Chiesa che mi accoglie, l’impegno, come una professione di dell’ordinamento istituzionale della consapevole della povertà fede, qualunque sia il modo e il ruolo mia terra di Toscana, che ad Arezzo dei miei limiti, ma ricco che ciascuno ha nella società, che ha uno dei più solidi capisaldi della d’amore sponsale. siamo tutti chiamati a edificare con nostra comune, antica tradizione. Per (…) Chiedo ai Pastori del gregge del fattivi contributi. parte mia, assicuro agli uomini di Signore di far giungere il mio La ricchezza spirituale dei carismi che buona volontà ogni cooperazione e pensiero di stima e di affetto al laicato si sono affermati nelle nostre terre sempre doverosa attenzione nel cristiano che, come i Re Magi, con sono una meraviglia che stupisce rispetto delle reciproche competenze sempre nuova meraviglia, porta i suoi ancora e fa accorrere ogni anno (…). doni al presepe: non già oro, incenso migliaia di persone, interessate a Santa Maria, invocata col glorioso e mirra, ma la propria fede incarnata scoprire il segreto della nostra vicenda titolo di Madonna del Conforto, nella città secolare, nell’esercizio del profondamente umana e cristiana. La sicuro riferimento della Chiesa lavoro e nella carità politica, senza vita nello Spirito è la vera ricchezza diocesana che mi è affidata, continui a trascurare chi è nella prova e nel che spesso manca ad alcuni nostri mostrarmi la dolcezza della sua dubbio. Sono essi che fanno da sicuro contemporanei e che noi siamo maternità che mi assiste fin dalla riferimento all’interno della società chiamati a mettere al primo posto prima giovinezza e mi insegni che, umana; con il valore aggiunto della nella nostra esistenza di cristiani e nel nella pluralità dei linguaggi e nelle speranza cristiana rendono ancor più nostro servizio pastorale. Ve n’è una diversità delle culture, a tutti noi bella la Chiesa nel nostro tempo. grande sete (…). tocca ripetere, come a Cana di Parrocchie, associazioni, movimenti, Chiedo a voi, sorelle e fratelli dei Galilea, «fate quello che egli vi dirà» aggregazioni ecclesiali esprimono la nostri monasteri, di sostenere il (Gv 2,5). ricchezza dello Spirito e la ministero che avvio in mezzo a voi molteplicità delle esperienze che con il prezioso supporto della 16 luglio 2009 portano nuova luce tra i fedeli di preghiera e con la testimonianza di Cristo in questo tempo bellissimo e una radicalità di vita che ancor oggi, Riccardo Fontana, Arcivescovo pieno di sfide in cui ci è dato di vivere come all’epoca di Diogneto, fa Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro

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dal 2009 DIOCESI DI AREZZO CORTONA SANSEPOLCRO

di FABRIZIO VANTINI* possono essere accolti di generazione romana, l’insegnamento e la pastorale in generazione fino a venire giovanile dei primi anni di attualizzati anche dai bisnipoti! sacerdozio hanno sempre mantenuto vvxÄÄxÇét vtÜ|áá|Åt La raggiungerà il ricordo del suo vivo in lei quello zelo pastorale che X , caro parroco Fiumano, Monsignor non è venuto a mancare neanche Janni Sabucco che le fece negli anni del servizio diplomatico e il servizio di Vicario Generale comprendere la chiamata del Signore il desiderio di celebrare e parlare in richiede che le porga, a nome del fin dall’infanzia e con lui, il grande lingua indonesiana che, ancora oggi presbiterio e dell’intera Curia Vescovo Ugo Camozzo che portò non rinuncia a fare in ogni piccola diocesana, queste semplici righe di nuova vitalità nell’antica Chiesa occasione, esprimono quell’amore augurio e di ringraziamento per un pisana. sincero che un prete vive in mezzo al Giubileo Episcopale che non tutti Non mancheranno i ricordi del Liceo popolo dove è inviato a servire! raggiungono mentre sono ancora alla Classico di Viareggio, del Seminario Oltre alle tante esperienze, anche guida della loro Diocesi. di Pisa, del Collegio Capranica e rischiose, vissute in Estremo Oriente Oggi è il giorno nel quale le della Gregoriana, con i tanti volti e le al tempo della Guerra Fredda la sua verranno in mente tanti volti e tanti tante voci di formatori, docenti e mente ed il suo cuore giungeranno ricordi! amici incontrati in quegli anni di presto agli anni meravigliosi della sua Il primo pensiero andrà ai suoi particolare fermento. comunità di Santa Barbara, con i genitori che le trasmisero il dono Certamente ringrazierà il Signore per tanti giovani di ieri e nonni di oggi della fede, il senso del dovere, il aver vissuto nel clima del Concilio che sono rimasti gli amici di sempre! valore del lavoro, dell’onestà e della Vaticano II e per l’esperienza Occuperanno un posto importante corretta perseveranza nella scelta di accademica alla Gregoriana e nei suoi pensieri anche gli anni e il vita, poi, insieme a suo fratello e a sua all’Università di Roma, ambedue lavoro svolto con i cardinali Achille sorella, non potrà dimenticare i suoi frequentate in anni complicati della Silvestrini e Angelo Sodano per familiari che, con affetto e vicinanza, storia italiana. arrivare con il pensiero a San le dimostrano che i valori dei nonni L’esperienza della parrocchia Giovanni Paolo II che, il 6 gennaio

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Dopo un lungo cammino, il 9 febbraio 2019 è stato approvato il Documento finale del Sinodo diocesano, voluto dal vescovo Riccardo. La Congregazio ne generale, riunita in assemblea nella basilica di san Domenico, era composta da circa 500 membri, espressione delle varie componenti in cui si articola la diocesi di Arezzo- Cortona- Sansepolcro

di 25 anni fa la consacrava Vescovo imprime alla propria diocesi prima preoccupazione che cerca di per la Chiesa di Spoleto. immagini evocative di uno stile concretizzare imprimendo sempre Non è un segreto che lei era stato pastorale, e la sua è sicuramente nuova vitalità alla sua amata Caritas nominato Vescovo di Arezzo già nel quella di una Chiesa che si regge su diocesana. A riguardo non posso 1996 e che poi, improvvisamente, fu tre colonne: la liturgia, la catechesi e trascurare l’affetto che nutre per il inviato altrove, incredibile sì, anche la carità! La consapevolezza del clero in difficoltà, la vedo operare se oggi possiamo interpretare quella valore della liturgia la spinge ogni sempre con ogni prudenza per strana vicenda come un dono giorno a valorizzare le celebrazioni difendere la Chiesa ma ulteriore di Dio che le ha voluto far nella Chiesa Cattedrale, madre di ordinariamente disponibile a perdere vivere un episcopato fecondo in tutte le chiese della diocesi, non la sua faccia per curare le ferite altrui, mezzo al popolo Spoletano e Nursino manca poi l’attenzione alla specialmente dei sacerdoti. che ancora oggi si porta nel cuore e trasmissione della fede alle nuove Il suo venticinquesimo di episcopato nella preghiera di ringraziamento. generazione che l’ha spinta a le farà pensare agli eventi vissuti con E infine questa nostra diocesi che intraprendere il cammino innovativo le sue Chiese, ha celebrato e concluso serve e ama ogni giorno senza della catechesi che oggi si rivela due visite pastorali, due visite del risparmiarsi! unico, soprattutto in questo tempo di Papa e due Sinodi diocesani! Può gioire pensando alle tante opere, pandemia che ha costretto i parroci Le auguriamo di poter veder oltre ai 376 cantieri già conclusi e più accorti ad organizzare germogliare i primi nuovi frutti del collaudati, alle 41 Caritas celebrazioni Eucaristiche per Sinodo Aretino che porta il suo parrocchiali, espressione ordinaria e bambini e genitori come il metodo nome e di tornar liberamente in vitale della pastorale, tanto che ogni della diocesi suggeriva ormai da anni. mezzo al suo popolo che attende la parroco, che voglia ritenersi tale, non Infine la colonna della carità: come fine della pandemia per poter vivere inizia il suo lavoro senza pensare ad suo primo collaboratore vedo che i senza restrizioni la prima frase che ci organizzare la Caritas nei luoghi poveri e le persone in difficoltà disse arrivando qui: Chiesa è Bello. dove è inviato ad operare. hanno un valore fondamentale nella Ogni presule nel suo operare sua esistenza, infatti è per loro ogni *Vicario Generale

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Scienza e teologia capisaldi della nostra cultura

el Prologo alla sua Ordinatio Giovanni Duns Arezzo-Cortona- Sansepolcro e le sue istituzioni NScoto affronta la questione della controversia educative; in tempi recenti mons. Riccardo Fontana tra filosofi – che ammettono la perfezione naturale – è stato più volte gradito ospite delle Aule e i teologi che affermano invece la perfezione universitarie del Pionta sia in veste ufficiale sia come sovrannaturale. Alla fine del 1200 Scoto dava voce a studioso. Il DSFUCI è onorato e grato una controversia che aveva una lunga storia e che era dell’attenzione che mons. Fontana ha voluto dedicare destinata a proseguire nella Modernità sino al tempo alle attività universitarie. presente. Dialoghi e controversie tra scienza, filosofia Sono lieto di partecipare, a nome mio personale e del e teologia costituiscono capitoli fondamentali della Dipartimento che ho l’onore di dirigere, agli auguri storia della cultura occidentale e hanno trovato per i venticinque anni di servizio episcopale di mons. nell’istituzione universitaria un luogo fisico e Riccardo Fontana. simbolico privilegiato. La sede aretina dell’Università di Siena ha sempre Ferdinando Abbri coltivato con intensità i rapporti con la diocesi di Ordinario di Storia della filosofia – Università di Siena

Al primo posto sempre la persona

anni di servizio episcopale. 25Non certo ordinari in un periodo assolutamente straordinario. Monsignor Riccardo Fontana li ha vissuti da protagonista, segnando anche le storie delle realtà locali nelle quali ha vissuto ed ha esercitato il ruolo di punto di riferimento per una comunità ampia e, quindi, non solo per quella rappresentata dai cattolici. Sono ad Arezzo da meno di due anni e, in questo breve periodo, ho potuto vedere e sentire chiaramente la sua vicinanza ai problemi e alla vita delle persone. In modo particolare durante questa lunga emergenza Covid, che ha reso diverse anche feste, apparentemente immutabili nel tempo, quale il Natale. Monsignor Fontana è stato vicino a tutti ma anche, in modo particolare, ai nostri operatori sanitari. Lo ha statuina di un’infermiera nel presepe. semplicemente, in quella di coloro fatto in molti modi e ne vorrei Un piccolo gesto dal grande valore che dedicano la loro lavoro alla vita e ricordare solo due. Il giorno di simbolico che ha onorato tutta la alla salute delle persone. Natale ha deciso di celebrare la nostra comunità professionale che Antonio D’Urso Messa nella cappella dell’ospedale non vuole essere inserita nella Direttore Generale Azienda usl San Donato ed ha poi accolto la categoria degli eroi ma, più Toscana sud est

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Caro vescovo Riccardo,

io mi ricordo quando, per la Madonna del Conforto, ci hai invitato in Duomo a fare festa, a cantare e a lanciare palloncini . Tu sei stato sempre con noi quando abbiamo presentato i lavori fatti a scuola e ci hai salutati tutti con simpatia passando in tutte le panche . Io so che il 6 gennaio festeggi un compleanno importante: sono 25 anni che sei vescovo! Io ti voglio fare tanti auguri e ringraziarti perché sei un amico dei bambini !!

Auguri, vescovo Riccardo!

Matteo, 9 anni

La Caritas è la mia nuova casa

i chiamo Mahmoud, ho 36 anni e sono nato a quando mi è capitato di non avere più casa, sono stato MDakalia, la terza città per grandezza dell’Egitto. anche al dormitorio invernale di San Domenico ma, Qui mi sono laureato in Giurisprudenza svolgendo poi da quasi un anno, sono ospite presso Casa San un anno di tirocinio. Vincenzo. Avendo un carattere molto tranquillo e Ho deciso di venire in Italia dieci anni fa per provare a rispettoso, mi trovo bene sia con gli operatori che con migliorare la mia vita. Sono arrivato ad Arezzo, dove gli altri ospiti della struttura. Ho avuto modo in questo viveva mio zio, per poi trasferirmi a Milano dove ho periodo di pensare più a me stesso decidendo di lavorato per sette mesi, ritornando poi ad Arezzo per iscrivermi ad un corso di A.D.B., anche con l’aiuto di rinnovare i documenti. Da questo momento sono Caritas diocesana, per ottenere la qualifica e trovare al rimasto qui. Ho lavorato per sette anni come più presto un bel lavoro che mi faccia essere panettiere in tre diverse attività della città poi, dopo il totalmente indipendente, con il pensiero di aiutare le fallimento della ditta, sono rimasto senza lavoro. Negli persone più in difficoltà, come in parte lo sono stato ultimi tre anni non mi sono perso d’animo e ho anche io. lavorato in varie ditte di catering, in agricoltura e Ho raccontato la mia storia perché, se oggi posso come magazziniere, però sempre con contratti a raccontarla, lo devo alla Caritas diocesana che mi ha chiamata. Da quando ho perso il lavoro sono andato in sostenuto. E, allora, è con gratitudine che, assieme a difficoltà arrivando anche a dormire, per un certo coloro che vivono la Caritas dall’altra parte, faccio gli tempo, per strada. Ho conosciuto la Caritas diocesana auguri al vescovo Fontana per il suo anniversario. tramite la mensa diurna di Piazza Giotto dove ancora vado a mangiare. Con i volontari presenti è nato un Mahmoud rapporto di simpatia e amicizia. Negli anni scorsi, ospite di Caritas diocesana

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Camminare con i giovani

iamo una giovane coppia, sposata da poco. SEntrambi, fin da giovanissimi, siamo stati abituati ad essere attivi e partecipi entro la realtà parrocchiale, comprendendo l’importanza di una presenza forte sul territorio di luoghi di ritrovo, accoglienza e preghiera. Importante per noi anche la capacità di focalizzare i nostri sforzi verso categorie specifiche di parrocchiani, per rendere quanto più efficace possibile la nostra azione. Forti di ciò, quando abbiamo cominciato la nostra vita matrimoniale, Ci auguriamo abbiamo deciso di continuare in un ambito che il vescovo comune questa attività. Riccardo Fontana La scelta è andata verso lo scoutismo. Essere capi abbia sempre scout significa la cura confrontarsi quotidianamente con la e la passione sfida, magnifica e al di approcciarsi contempo impegnativa, dell’educazione dei più ai giovani con giovani della nostra città: la mente e il cuore una comunità molto variegata dal punto di vista sociale, economico, generazionale e (a volte) persino religioso. A più livelli, all’interno dell’AGESCI, è presente la consapevolezza di dover fare “rete” con quante più realtà possibili, per funzionare insieme come fattori aggreganti nelle nostre parrocchie. E in questo percorso abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e rapportarci personalmente con il nostro vescovo Riccardo. Nel corso degli anni ci è sempre stato vicino: tra i vari episodi, ricordiamo cosa avvenne quando il Gruppo Scout Arezzo 2 della Parrocchia del Sacro Cuore e Santa Margherita Redi festeggiò la ricorrenza dei 50 anni dalla fondazione. Intervenuto durante l’evento di chiusura del Campo Estivo, il Vescovo non solo volle scorso mese di settembre, ad esempio, intervenendo al unirsi ai festeggiamenti con noi, ma celebrò Convegno diocesano, abbiamo partecipato alla tavola solennemente la Santa Messa alla presenza di tutti i rotonda finale. In quella occasione lo abbiamo visto membri presenti e passati del Gruppo; in quel colloquiare e confrontarsi con varie figure, espressione frangente, ci mostrò il suo lato più nostalgico, della composita realtà della nostra Diocesi. avvicinandosi a parlare coi ragazzi durante l’omelia e Un ultimo elemento caratterizza l’operato del vescovo parlando loro a cuore aperto, commuovendosi nel Riccardo: l’attenzione alla mutevole e complessa realtà raccontare della sua giovanile esperienza scout e di giovanile, spesso stretta da difficoltà familiari, uso quanto questa lo avesse aiutato a fortificare e crescere in inappropriato della tecnologia, ricerca di rapporti coraggio per la propria testimonianza cristiana nella interpersonali reali e autentici; temi richiamati anche vita. nell’ultima Lettera pastorale. In generale, in tutti gli anni della sua presenza in Ci auguriamo di cuore, come già in questi 25 anni di Diocesi, mai mons. Fontana ha fatto mancare il proprio servizio episcopale, che il vescovo Riccardo Fontana caldo saluto ad ogni evento, sia con una personale abbia sempre la cura e la passione di approcciarsi ai partecipazione a momenti di preghiera o con una visita giovani con la mente e il cuore aperti, capace di farlo di piacere compagni di cammino scoutistico. per tanti anni ancora. Abbiamo avuto occasioni di conoscere ed apprezzare il Alessia Foresio e Stefano Chianucci vescovo Riccardo non solo in ambito scoutistico: lo giovane coppia

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Con lo sguardo alto levato

pi è uno di quei prefissi della affidatagli da servire e la comunità modo – aver studiato tanto e Elingua greca che meno mi faceva civile da amare – verso un orizzonte frequentato maestri sempre più rari tribolare quando dovevo impegnarmi di senso, verso un compimento, una sono caratteristiche ormai inscritte al liceo nelle traduzioni: sopra era ed è bellezza. Un impegno incessante, nella sua vita, cosicché quello sguardo il suo quasi unico significato. pieno di zelo. ha un inconfondibile timbro culturale Dunque, epi-scopo sta per “vedere Non ci conoscevamo quando giunse e spirituale. sopra” o, se si vuole, anche “vedere ad Arezzo. Volle venire quasi subito a Carattere forte, come i marmi del suo alto”, “vedere lontano”. Mi piace toccare con mano Rondine e, dopo noto paese natale della Versilia, fissare nell’etimologia stretta questo qualche minuto che avevamo iniziato dunque... non facile... ma, nel suo breve pensiero per Riccardo, nostro a conversare passeggiando per i palazzo riportato al gusto splendido “venticinquenne” episcopus, piuttosto vicoli, eravamo già arrivati… a dell’epoca, si consolerà certamente che nei significati d’uso: ispettore, Tommaso Moro, all’utopia... sapendo che altri caratteri hanno sorvegliante... Totalmente estranea Un’attitudine del cuore e del pensiero predicato dalla medesima cattedra da me – e penso da tutti – la a cui Riccardo vescovo vuole educare prima di lui – da Guglielmino a sensazione di aver ricevuto dal papa noi aretini, sempre un po’ riottosi, in Tarlati – e ciascuno, a suo modo, ci un funzionario o, peggio, un ogni circostanza, alla maniera di una ha trasmesso la fede. guardiano! conversazione continua, aperta e Quindi, davvero, buon anniversario a Invece mi piace ringraziarlo proprio inclusiva, com’è solito fare dal “suo” Riccardo vescovo e a noi! per lo sguardo alto levato che ha ambone della cattedrale quando, agganciato ad ogni cosa trattata, nel appoggiato e proteso, sembra Franco Vaccari tentativo, appunto, di sollevare la attendere da noi una risposta. presidente Rondine, quotidianità – la comunità ecclesiale Aver girato il mondo – e in un certo Cittadella della Pace

i piace salutare questo solenne momento per il nostro Vescovo MFontana, parlo come contadino imprenditore e voglio sottolineare l’importanza che l’agricoltura ha nel nostro territorio così come nel nostro Essere contadini Paese quale generatrice primaria del cibo che è vita, grazie al lavoro significa avere quotidiano delle imprese agricole che garantiscono la continuità del sostentamento alimentare. un legame L’impegno dell’Arcivescovo nella nostra provincia è inesauribile e ci tengo a indissolubile ringraziarlo per il modo accurato con cui affronta le tematiche che riguardano anche il nostro settore. con la natura e, Essere contadini significa prima di tutto avere un legame indissolubile con la quindi, con il Creato natura e quindi con il Creato, l’agricoltura ha oggi un ruolo chiave nella società e nell’economia globale ed è assolutamente necessario proseguire a coltivare questo rapporto tra uomo e natura.

Luciano Vanni, agricoltore

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SOTTO IL MANTO DI MARIA

esidero scrivere il mio atto di da Bernardo Gamberelli, chiamato il quotidiano questo Driconoscenza verso il nostro Rossellino. carattere dell’anima Arcivescovo mons. Riccardo Fontana Maria ha un grande manto, che degli Aretini: la con un ricordo personale per protegge uomini, donne, bambini di solidarietà al evidenziare una sua linea pastorale: il Arezzo. Il manto della Madonna prossimo. Il sostegno al volontariato in Terra di protettrice degli Aretini è una icona volontariato è una scelta di Arezzo. presente nelle pitture di Piero della vita e di azione che permette il “Buon giorno, Piissimo Rettore”, così Francesca e di altri nostri pittori passaggio dall’IO (nostro piccolo aprì la telefonata nel Novembre di aretini. mondo personale) al NOI, da vivere anni fa. Volle subito affermare la sua Il manto di Maria esprime l’anima come Comunità. vicinanza alla Fraternita dei Laici, una della gente aretina: la solidarietà e il In questo periodo di pandemia Covid Istituzione che nei secoli ha realizzato volontariato umanitario. Ho occorre ancor più essere pronti e la Misericordia a favore della riscontrato ed apprezzato nell’azione disponibili all’impegno personale di Comunità Aretina. concreta di mons. Riccardo Fontana volontariato da realizzare con umiltà Nella facciata del Palazzo di durante gli anni del suo episcopato e spiritualità. Accanto e assieme al Fraternita in Piazza Grande, dal 1435, nella Diocesi di Arezzo, Cortona, nostro Arcivescovo. è custodita la prima opera Sansepolcro la vicinanza al Pier Luigi Rossi rinascimentale della nostra città: la volontariato cattolico e umanitario. medico, Primo Rettore Magistrato Madonna della Misericordia scolpita Ha testimoniato con il suo agire della Fraternita dei Laici

CON LO SGUARDO SEMPRE AL LAVORO E AL SOCIALE

l prossimo 6 gennaio ricorrono venticinque anni dalla bisognosi, a rispettare l’ambiente che ci circonda. ISua consacrazione episcopale, undici dei quali trascorsi Molteplici sono stati gli incontri, i dibattiti, i convegni da nella Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Lei promossi, in cui le tematiche del lavoro libero e Credo siano stati anni ricchi di momenti di soddisfazione, dignitoso, della cittadinanza attiva, dell’impegno per il ma anche di grande impegno per venire incontro a tante bene comune sono state un importante stimolo anche per difficoltà che hanno interessato il nostro territorio, il mondo della politica. segnato da due crisi epocali avvicendatesi nell’arco di Nel 2016 ha convocato la chiesa aretina, cortonese e poco più di un decennio: quella finanziaria del 2008 e biturgense in sinodo. Questo evento straordinario ha quella pandemica del 2020. fatto acquisire consapevolezza di tante problematiche Queste crisi, come noto, hanno messo a dura prova il attuali sulle quali è necessario intervenire presto, a partire nostro sistema economico locale, caratterizzato dalla dalla progressiva perdita di posti di lavoro, alla piaga del presenza di ben tre distretti industriali nei settori dell’oro precariato giovanile e quella del lavoro abusivo, al e della moda e di un tessuto di piccole e medie imprese corretto utilizzo della leva finanziaria per le imprese, alla che è riuscito a raggiungere traguardi impensabili, necessità di un’economia diversa, più circolare e diventando addirittura la prima provincia produttiva in indirizzata allo sviluppo sostenibile. Italia nel rapporto tra quota di export e valore aggiunto Durante le sue visite pastorali ha voluto incontrare tante provinciale. persone e imprese, assicurando la sua vicinanza non solo a Questi risultati oggi sono fortemente messi in discussione parole. e la crisi economica rischia di diventare una Ma nell’esortazione a restare uniti, la sua voce si è fatta preoccupante crisi sociale. Basti solo considerare il più volte sentire in questo territorio, spesso penalizzato numero altissimo di ore autorizzate di cassa integrazione da divisioni. registrate quest’anno ad Arezzo, il mancato rinnovo dei Questo suo monito ci pare di forte attualità, in questo contratti a termine, la prospettiva di imminenti periodo di crisi sanitaria con pesantissime conseguenze licenziamenti per ora bloccati dalla normativa economiche: una vera rivoluzione “culturale”, che porti emergenziale, le chiusure di tante attività commerciali ciascuno di noi ad uscire dal proprio isolamento e durante il lockdown e la mancanza di liquidità per le riscoprire il valore di essere comunità. nostre imprese. Grazie Eccellenza, per il suo impegno e la generosa Su tale scenario di grande instabilità del quadro testimonianza in questa nostra terra. economico, più volte si è levato il suo richiamo a non perdere la speranza, a continuare ad investire e preservare Marco Randellini l’occupazione, a garantire la tutela dei più deboli e Segretario Generale f.f. Cciaa di Arezzo-Siena

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UN IMPEGNO PASTORALE IN CONTINUA USCITA

o conosciuto mons. Riccardo HFontana appena eletto Priore generale di Camaldoli nel 2011. Desideravo incontrarlo personalmente essendo l’Arcivescovo della nostra Diocesi di Arezzo-Cortona- Sansepolcro. Sapevo che aveva lavorato nel servizio diplomatico della S. Sede della Nunziatura apostolica in Indonesia, poi in Segreteria di Stato, e come Arcivescovo della Diocesi di Spoleto-Norcia dal 1996 al 2009, ante litteram dall’Arcivescovo quando fu nominato da Papa Attento a tutto ciò che si Fontana. Benedetto XVI Pastore della nostra muove nella nostra società Arricchito dall’esperienza episcopale di diocesi. Spoleto, nel 2009 Benedetto XVI lo Fin dal primo incontro ebbi così poliedrica, che necessita nomina Arcivescovo di Arezzo- l’impressione di un Vescovo di una evangelizzazione Cortona-Sansepolcro: diocesi molto caratterizzato da una forte personalità più grande di quella di Spoleto. Ma umana, da una articolata esperienza di inclusiva verso tutto non è solo un dato geografico, bensì vita sia in Italia che all’estero, da un il popolo di Dio un territorio caratterizzato da proprie carattere personale volitivo e da una esperienze ecclesiali che tengono vive fede viva impregnata da cultura antica molte tradizioni di pietà popolare. e moderna, dove la preghiera, il tratta semplicemente di un lavoro di Ma, allo stesso tempo, mons. Fontana è pensiero e la riflessione si coniugano restauro di un’antica chiesa romana. attento a tutto ciò che si muove nella con un’azione pastorale mirata. Venni Con alcuni amici laici dà vita alla nostra società così poliedrica che ha poi a sapere che il «motto» del suo Comunità di Santa Barbara per la bisogno di una evangelizzazione stemma episcopale portava la dicitura: pastorale giovanile, la catechesi degli inclusiva verso tutto il popolo di Dio. Non recuso laborem. Per me fu la adulti, l’animazione del volontariato Ne sono prova i tre temi del Sinodo conferma dell’intuizione iniziale. alla carità e la formazione della Diocesano vissuto nel 2019: l’identità, Infatti, se si guarda la sua biografia si comunità cristiana. Eletto Arcivescovo la missione e il servizio della Chiesa in può notare un cammino esistenziale e di Spoleto-Norcia (1995), inizia già da Terra d’Arezzo; il riordino del servizio ministeriale che fa comprendere lo subito la sua prima visita pastorale nel della Curia secondo una migliore spessore della sua esperienza nella 199007 per conoscere direttamente e organizzazione degli Uffici e la Chiesa, che lo spinge - attraverso gli dal di dentro delle parrocchie la vita, le proposta dei Centri pastorali; la incarichi e gli impegni che gli attività e l’impegno sia dei sacerdoti, seconda Visita pastorale che si sta vengono conferiti - ad un’intensa sia delle diverse comunità, per svolgendo in ogni Vicariato Foraneo attività pastorale, guidata da preghiera prendere contatto diretto e con speciale attenzione alle Unità e riflessione teologale che corrisponda coinvolgente con le persone, e per Pastorali; ed infine, la valorizzazione sempre più ai bisogni e ai linguaggi rendersi conto della qualità del lavoro dell’impegno del laicato nelle sue della gente di oggi. Pertanto, una pastorale organizzato e offerto. Il capacità e disponibilità. pastorale pensata e concreta nelle sue Sinodo che avvia nel 2000, (l’ultimo si L’entusiasmo sul piano umano e la finalità di evangelizzazione. era tenuto sessantatre anni prima), visione sul piano dell’evangelizzazione Oggi sulla proposta di Papa Francesco termina dopo tre anni facendo lo presentano come un Vescovo chiamiamo questo impegno pastorale: maturare un muovo impulso alla vivace, tenace, motivato da molte idee Chiesa in uscita, Chiesa ospedale da carità, alla catechesi dell’iniziazione e proposte coraggiose. Ma, essendo campo. Ma mons. Fontana era sulla cristiana, al rilancio della Scuola successore degli Apostoli e membro scia di tale pastorale già da giovane diocesana di teologia, alla pastorale dell’Ordine episcopale, sappiamo che prete e poi da vescovo. Per trovare una giovale con la riapertura degli oratori, tutto ciò non viene semplicemente dal conferma di questo, vorrei ricordare alle comunicazioni sociali con suo impegno umano, ma dalla grazia qui alcune sue iniziative che a mio un’evidente ricaduta pastorale e dello Spirito santo che si dona e si avviso illuminano quanto cerco di culturale su tutto il territorio della rinnova fedelmente ogni giorno. Ed è sostenere. Nominato rettore della diocesi. Ancora una volta la questo l’augurio più sentito per i suoi chiesa di S. Barbara dei Librai a Roma, dimensione sinodale della chiesa 25 anni di episcopato. la riapre al culto nel 1982 dopo oltre richiamata e proposta da Papa Dom Alessandro Barban O.S.B. Cam. un secolo di non utilizzo. Ma non si Bergoglio, è già valorizzata e applicata Priore generale di Camaldoli

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Grazie per il Sinodo diocesano!

el festeggiare la felice ricorrenza del venticinque- II questa chiesa Aretina Cortonese e Biturgense, gui- Nsimo anniversario dell’ordinazione episcopale del data dal suo pastore, ha saputo confrontarsi, interrogarsi carissimo vescovo Riccardo, la fraternità francescana e discernere gli orientamenti per un più fecondo ed della Verna eleva al Signore un fervido ringraziamento eloquente ministero nel terzo millennio. per il suo ministero a servizio della Chiesa universale, Il secondo motivo per cui colgo oggi nell’intuizione di e di quella particolare di Arezzo, Cortona e Sasepolcro, monsignor vescovo quello spirito profetico di chi si fa e per la paterna sollecitudine e vicinanza che ha sempre strumento della provvidenza del Padre, è che l’espe- riservato per la vita consacrata, il nostro santuario e la rienza di grazia del Sinodo ci è stata data ad un passo nostra comunità. dall’aprirsi di questo tempo di grande prova dovuto Ripensando al tratto di strada che mi è stato personal- alla Pandemia. La nostra chiesa è arrivata a confrontarsi mente concesso di percorrere in questi anni, sotto la con questa drammatica prova umana e spirituale, dopo guida di mons. Fontana, ritengo senza dubbio che il essersi rafforzata durante il tempo forte del Sinodo: momento più alto che ci ha dato di vivere come co- dove tutto parla di isolamento e solitudine, noi siamo munità ecclesiale, sia stato il Sinodo Diocesano, da lui arrivati con nel cuore l’eco di un’esperienza fondante fortemente desiderato, sapientemente preparato e pre- di comunione e vicinanza; là dove le legittime norma- sieduto e infine felicemente recepito e introdotto con- tive di salute pubblica hanno drasticamente ridotto le cretamente nella vita della nostra Chiesa locale. possibilità pastorali dei chierici (anche nei momenti più Ritengo che questo momento ecclesiale, che ha avuto importanti dell’anno liturgico), la nostra chiesa ha nel vescovo Riccardo la sua anima, sia stato un dono avuto laici più formati e consapevoli che hanno custo- provvidenziale per la nostra comunità ecclesiale per al- dito la fede e la preghiera all’interno delle mura dome- meno due motivi, che colgo rendendone grazie a Dio stiche e nei luoghi di lavoro; là dove il mondo sente e al nostro pastore. In primo luogo, e di questo ne ho pesare la stasi del lutto, alla nostra chiesa sarà dato di ri- avuto subito sentore all’avvio dei lavori, la nostra espe- partire dalla vivace vitalità che ha contraddistinto i suoi rienza sinodale è stata una epifania della Chiesa di Cri- passi prima del dilagare del virus. sto nella nostra Chiesa locale: ciascuno dei convocati, Proprio per questo secondo motivo in particolare, mi chierico o laico, ha sentito in maniera rinnovata la sento oggi di ringraziare il fratello, padre e pastore Ric- chiamata ad essere membro attivo del corpo della Sposa cardo, chiedendo nella preghiera al Signore che gli ac- di Cristo. L’immagine solenne dell’assise sinodale, ci ha cordi, dopo la fatica dell’andare, la gioia di un ritorno ridetto come il Signore ci guarda e come ci pensa: una carico di covoni. comunione di vocazioni, carismi ed esperienze a ser- Fr. Francesco Brasa Ofm vizio dell’Evangelo. Nello spirito del Concilio Vaticano Guardianus Sacri Montis Alvernae

rrivati a questo momento Adella nostra vita, in cui la primavera della giovinezza è ormai un appassito ricordo, anche se riscalda così tanto il cuore, vogliamo mandarle un affettuoso augurio per i suoi 25 anni da vescovo. Che anniversario importante! Grazie per ricordare così tanto spesso ai giovani e ai bambini il nostro ruolo di nonni, la nostra voglia di donare l’esperienza a chi vuole accoglierla. Grazie pe ricordarci nelle sue preghiere.

Che il Signore la benedica.

Gli ospiti della Casa pia di Arezzo

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LA PREZIOSITÀ DELLA VITA CONSACRATA

a celebrazione di un anniversario sui sentieri dello Spirito, che sanno conosciuti, ma ciò non ci impedisce Lspesso diventa un pretesto per raccontare le meraviglie di Dio e di continuare ad essere segno e fare dei bilanci: vedere cosa non è insegnarne la strada agli ardimentosi che testimoni di Cristo nel mondo, ma andato, cosa poteva essere fatto vorranno percorrerla» con loro (omelia anche nella nostra chiesa diocesana. meglio e cosa è andato bene. del 2 febbraio 2020). Infatti, essenzialmente il servizio dei Insomma si guarda indietro… Invece Guardare avanti allora significa consacrati alla chiesa locale è un penso che un anniversario, incominciare o piuttosto continuare servizio di testimonianza, primo per soprattutto questo all’inizio di un – perché non si parte da zero – a ciò che sono e poi per ciò che fanno- anno nuovo, ci spinge a guardare in tessere reti di comunione fra come ci ha ricordato anche il sinodo avanti per realizzare in questa consacrati, comunità e carismi, (p. 33) poiché la vita del consacrato porzione del popolo di Dio in Arezzo perché l’intera chiesa locale possa nasce da una scelta di amore radicale in modo nuovo e creativo il progetto crescere nella comunione. Ma come per Dio, per l’umanità e per il Regno di Dio che è la comunione. Il è faticoso essere perseveranti nella di Dio, e quindi è segno visibile di vescovo Fontana ama molto comunione (At, 2)! A volte forse uno stile di vita, di una mentalità che ricordare e celebrare le grandi figure siamo poco coraggiosi, presi dal fare tenga conto al di sopra di tutto, di santi religiosi che hanno fecondato le nostre cose, diventiamo dell’Amore. con il loro dono di sé la nostra autoreferenziali, invece dobbiamo Non siamo i più bravi, abbiamo un diocesi nel passato: monaci e rischiare ed essere capaci di tirare tesoro in vasi di argilla, certamente, monache, frati e suore, contemplativi fuori e condividere i cinque pani e ma è per tutti, è per la Chiesa. Come o attivi… Di questo dobbiamo due pesci che siamo, perché solo in diceva l’allora vescovo ausiliare di rendere grazie consapevoli che siamo questo modo il miracolo potrà Buenos Aires, mons. Jorge Mario dei nani sulle spalle dei giganti. realizzarsi. La fragilità che stiamo Bergoglio, nel corso del Sinodo dei In un contesto in cui la vita vivendo è una grande opportunità Vescovi sulla vita consacrata il 13 consacrata si impoverisce nei numeri per ritornare alla sorgente dei vari ottobre 1994, «La vita consacrata è e nelle presenze mons. Fontana ogni carismi, cioè al Vangelo per dono alla Chiesa, nasce nella Chiesa, 2 febbraio, giorno dedicato alla vita sperimentare la potenza di Dio che si cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla consacrata, ci ricorda quanto essa sia manifesta nella debolezza delle forze. Chiesa». ancora preziosa per il popolo di Dio: Siamo di meno, contiamo di meno e suor Annalisa Bini i consacrati sono «esperti viaggiatori volte non siamo nemmeno Presidente USMI

La lettera dei sacerdoti anziani, residenti nella casa di riposo di S. Maria Maddalena di Gargonza

uguri di vero cuore Eccellenza, Asono veramente felice di averla conosciuta perché ha saputo ap- prezzare le mie piccole qualità e a sempre avuto parole confortanti nei miei confronti. Sappia che non la dimenticherò mai e le sarò sempre vicino in qualsiasi bisogno dovesse avere. Auguri di nuovo e un abbrac- cio che, per lettera, me lo posso per- mettere. Grazie, grazie. Narciso accolito della Cattedrale

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SEMPRE INSIEME PER FAR CRESCERE AREZZO

ono lieto di poter festeggiare, persone che hanno avuto bisogno di la sua vicinanza, per ciò che siamo Sassieme a tutta la Città di Arezzo, aiuto ed a cui assieme, Comune e riusciti a raggiungere e per ciò sul la ricorrenza del venticinquesimo Diocesi lavorando in modo corale, quale lavoreremo ancora insieme per anniversario dell’episcopato di siamo riusciti a dare una risposta la crescita, non solo materiale, della mons. Riccardo Fontana. laddove operando da soli certamente Città di Arezzo. Nei ben undici anni spesi a servizio non avremmo ottenuto lo stesso della nostra città, che si sono svolti in risultato. Alessandro Ghinelli un periodo in cui il tessuto Ringrazio quindi l’Arcivescovo per sindaco di Arezzo socioeconomico ha subito profonde modificazioni, ho avuto modo di testare, a suo fianco, quanto egli stesso incarni il motto distintivo del suo episcopato: ”non recuso laborem”. L’impegno profuso per promuovere il territorio, con un’attenzione ed un’abilità peculiari derivanti dal suo ministero, che lo ha portato anche a svolgere servizio presso la nunziatura apostolica della Santa Sede in Indonesia, si è proteso, tra l’altro, a valorizzare Arezzo sulla scena nazionale ed internazionale: mi riferisco in particolare alla visita del Santo Padre Benedetto XVI avvenuta nel 2012 e a quella del Patriarca di Costantinopoli nel 2015. Non posso poi non menzionare la compiuta realizzazione del Sinodo Diocesano ed il suo impatto sull’intera comunità aretina. Tutto questo senza dimenticare gli ultimi, le situazioni di tutte quelle singole

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Una comunità sempre più inclusiva

a Città di Cortona è lieta di Ltributare al vescovo Riccardo tutto il proprio affetto per questo importante traguardo. È un vero piacere per ciascuno di noi accompagnarlo a festeggiare questi 25 anni di servizio pastorale. Il nostro auspicio è di continuare a coltivare assieme i principi che fondano la nostra comunità. Mai come oggi, lo spirito di fratellanza è importante per mantenere saldi i punti di ancoraggio in una società sferzata non solo dal virus, ma anche dal confinamento al quale dobbiamo attenerci per evitare il contagio. Stiamo attraversando un periodo difficile in cui abbiamo bisogno di riferimenti chiari e la nostra identità cristiana è un elemento che ci guida e che ci permetterà di superare anche questa pandemia. Per questo siamo lieti di proseguire insieme a coltivare quel senso di appartenenza che caratterizza la nostra comunità come inclusiva e solidale. Siamo impegnati contrastando il diffondersi delle nuove potremo contribuire a disegnarlo quotidianamente, anche grazie al povertà. Questo tempo di sofferenza insieme e a renderlo migliore. supporto della Caritas diocesana, ad contrassegnerà in maniera forte il Luciano Meoni offrire il nostro sostegno alle famiglie, nostro futuro e siamo certi che sindaco di Cortona

Auguri dal Borgo

n traguardo importante, che non è un ruoli delle Istituzioni, ma facendo presente, Upunto di arrivo, anzi: rappresenta un con determinazione e autorevolezza, quelle nuovo impegno a favore dei fedeli e della situazioni di bisogno della comunità. comunità aretina tutta. Con Sansepolcro ha un legame speciale e lo ha Auguri sinceri a monsignor Riccardo Fontana, sempre dimostrato. a 25 anni dalla sua consacrazione a Vescovo. All’Arcivescovo Fontana vanno gli auguri Era il 6 gennaio 1996. C’era Papa Giovanni della comunità del Borgo, sempre attenta e Paolo II a nominarlo e a indicargli il cammino. solidale, perché questi 25 anni, appena Una buona parte di questo percorso, mons. trascorsi, siano una base forte per quelli a Fontana lo ha fatto nella nostra diocesi di venire. Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Sempre attento Sempre nel segno del confronto costruttivo alle necessità delle persone, vicino alla per la crescita morale e spirituale della comunità, interprete dei bisogni e punto di comunità. riferimento come guida spirituale, ma non solo. L'Arcivescovo Fontana si è fatto sentire Mauro Cornioli anche nel sociale, con il massimo rispetto dei sindaco di Sansepolcro

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PADRE E PASTORE il terremoto del 1997. UN SONETTO DEDICATO PER LA SUA GENTE Da quando guida l'Arcidiocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, sto al Forte che il Granduca volle uella che mi lega al Vescovo facendo esperienza con lui e gli altri Dfatto QRiccardo, di cui festeggiamo confratelli del mistero di comunione A proteggere quel marmo al mondo con gratitudine i venticinque anni di che è la radice stessa della natura della noto ordinazione episcopale, è un'amicizia Chiesa, ed assume un particolare Non solo tal tesoro è stato tratto lunga, con radici lontane che volto nel rapporto che si instaura tra Ché nacque in quel dì ormai remoto risalgono al periodo di formazione al le Chiese e tra i loro Vescovi, segno Colui da noi oggi festeggiato: sacerdozio. Insieme abbiamo di quella forma collegiale che Gesù ha Riccardo il suo nome percorso gli anni di studio teologico voluto dare al gruppo degli Apostoli e nostro vescovo alla Pontificia Università Gregoriana, da lui scelti, di cui i Vescovi sono i Ora son 25 anni consacrato. lui come alunno del Collegio successori. Al Vescovo Riccardo sono Vegliò sull’aretina nostra Chiesa Capranica e io del Seminario grato per il suo spirito fraterno e Spendendo cuore e santa intelligenza Lombardo. propositivo, per la sua disponibilità a l’ha amata con cura, ben difesa Un'amicizia che si è poi rafforzata per cementare la comunione e la e per la pastorale sua assistenza il servizio da lui svolto come collaborazione delle Chiese locali, e godette di quel tal divin favore Arcivescovo di Spoleto-Norcia, nella per la particolare attenzione rivolta da renderla sì bella e dignitosa regione da cui provengo. Del suo alla Metropolia fiorentina. così da presentarla al suo Signore ministero in terra umbra ricordo in Ricordando i suoi venticinque anni di feconda, ricca e ben fedele sposa. particolare l'apprezzamento e la ordinazione, e augurandogli ogni E allora rendo grazie e non gratitudine raccolti da tutti per bene, ringraziamo il Signore per il m’attardo quanto si è speso come padre e dono del suo servizio generoso alla Per il caro Confratello don Riccardo! pastore per la sua gente, per la Chiesa. Mons. Stefano Manetti risolutezza con cui ha affrontato i Card. Vescovo di Montepulciano difficili anni della ricostruzione dopo Arcivescovo di Firenze Chiusi Pienza FONTANA_VESC pag 14-32-ok_Layout 1 30/12/2020 09:46 Pagina 29

spirituale ed umile che sempre lo contraddistingue. Venticinque anni di ministero episcopale non sono pochi e tu, caro Vescovo Riccardo, li hai vissuti fino in fondo con coraggio facendoli meravigliosamente fruttare. Grazie allora, di vero cuore, per il servizio infaticabile che fai alla Chiesa che è in Arezzo-Cortona-Sansepolcro, alla Chiesa toscana e alla Chiesa intera, santa e cattolica. Al mio saluto si unisce quello di questa mia Diocesi di Massa Marittima-Piombino e l’Isola d’Elba che idealmente ti UMANITÀ ED IMPEGNO per il dono della tua persona alla abbraccia e ti augura, con me, di Chiesa. proseguire con forza e con gioia per on mons. Fontana ci Quando abbiamo accettato di seguire la strada che il Signore ti ha messo Cconosciamo dai tempi del suo la vocazione al Sacerdozio abbiamo davanti. ministero a Spoleto: anni segnati scelto di servire i fratelli donando la Mons. Carlo Ciattini dall’evento del sisma del 1997, nostra vita; sapevamo che Gesù ha Vescovo di occasione di intensa collaborazione bisogno degli uomini per essere Massa Marittima-Piombino tra le “otto diocesi sorelle” ancora il Salvatore, e noi ci siamo dell’Umbria (così amava chiamarle), messi al suo servizio, consapevoli SENZA RIFIUTARE LA FATICA dalla quale sono nati esperienze, delle nostre debolezze e fragilità. progetti, relazioni, percorsi di vita… Poi la vita ha fatto il suo corso, i unisco anch’io alle che hanno coinvolto tanti, soprattutto circostanze e scelte dei nostri Mcelebrazioni con la quale lei giovani. Veniva da un’altra – più superiori ci hanno portato dove ringrazia il Signore per l’esercizio di grande – regione e soprattutto dal neppure immaginavamo. venticinque anni di episcopato. ministero in diplomazia e presso la Rimangono la volontà di servire e la Il desiderio di servire Gesù nella sua Segreteria di Stato: non erano in dedizione. santa Chiesa l’ha portata in questi molti a scommettere che si sarebbe Scopro sempre più che essere Vescovi venticinque anni a lavorare nella adattato alla realtà umbra e spoletina, è difficile: tanta fatica, tanto impegno, vigna del Signore senza “rifiutare la ricca di tradizioni, ma povera di e che le risorse sono sempre meno. fatica”, secondo il suo programma risorse e prospettive. Non gli ci volle Così l’amicizia e la condivisione con episcopale, perché il ministero del molto a sovvertire il pronostico, per la te, e in questo anniversario la vescovo si modella sul convinzione e l’energia profuse da preghiera con te e per te, perché il comportamento del Signore Gesù, subito nel ministero, sia in Diocesi dono dello Spirito rinnovi la sua che ha fatto dono della sua vita e si è che nella Regione. Alla quieta Spoleto opera di grazia e santificazione. messo a servizio di tutti: ha stabilito ha dato più di un salutare scossone, Grazie per la tua amicizia e aiuto amicizia con coloro che lo sul momento non da tutti apprezzato, fraterno, vero conforto e accompagnavano nelle sue ma ancora oggi ricordato con incoraggiamento. peregrinazioni ed è andato con gratitudine. Con la sua vicinanza ai Un fraterno ricordo nella preghiera. simpatia verso le persone più lontane. preti e alla gente nei giorni del Mons. Giovanni Santucci Così anche Lei al servizio verso le terremoto e in altre circostanze Vescovo di Massa Carrara-Pontremoli diocesi che Le sono state affidate ha difficili ha mostrato la sua umanità e aggiunto il servizio verso la Caritas l’impegno a non lasciar solo nessuno. UN ABBRACCIO Italiana, traducendo in pratica il Che dire, in sintesi? Che si può anche PER PROSEGUIRE LA STRADA comandamento dell’amore e aiutando non esser d’accordo con lui, ma su NELLA GIOIA anche materialmente le persone in don Riccardo si può sempre contare. difficoltà, perché oggi il gregge di Mons. Paolo Giulietti esidero trasmettere con queste Dio ha bisogno di pastori che Arcivescovo di Lucca Dmie parole tutto il mio augurio e sappiano cogliere le sue necessità, i il saluto grande, di affetto, per la felice suoi bisogni, le sue richieste, il suo NON È FACILE ESSERE ricorrenza del venticinquesimo grido di allarme e di aiuto. VESCOVI... anniversario di ordinazione Congratulazioni dunque per il episcopale di Mons. Riccardo. Uomo traguardo raggiunto, per il bene anniversario della tua di vasta cultura, profonda fede ed seminato, per quanto farà ancora a L’Consacrazione Episcopale mi esperienza generosa. Questi suoi doni servizio della Chiesa, e auguri di ogni porta ad esprimere la mia vicinanza e sono sempre accompagnati da una bene. Con stima e sincera fraternità. condivisione e a unirmi alle tante sincera tensione verso la carità e Mons. Alberto Silvani persone che ringraziano il Signore dedizione al prossimo e da un tratto Vescovo di Volterra

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PER IL BENE DELLA CHIESA aretino chiamo sempre amabilmente Anche se lontano da Pisa, LOCALE E QUELLA UNIVERSALE “il mio vescovo” - auguro, dunque, nell’esercizio del suo ministero di continuare a servire la Chiesa di presbiterale, don Riccardo ha l Concilio Vaticano II ci ricorda Dio con le attitudini culturali, sempre manifestato con orgoglio la Iche i vescovi, “in quanto membri spirituali e umane che lo sua appartenenza alla Chiesa pisana, del collegio episcopale e legittimi caratterizzano e che in questi anni così come da vescovo, si è successori degli apostoli, per istituzione hanno arricchito anche la totalmente connaturato con le realtà e precetto di Cristo sono tenuti ad avere comunione tra i Vescovi della ecclesiali a lui affidate, tanto da per tutta la Chiesa una sollecitudine Toscana e le nostre Chiese, grazie al essere davvero spoletino a Spoleto- che, sebbene non sia esercitata con atti suo appassionato servizio a fare della Norcia e aretino ad di giurisdizione, contribuisce cultura una delle vie maestre per Arezzo-Cortona-Sansepolcro, senza sommamente al bene della Chiesa evangelizzare e portare Cristo in mai dimenticare la sua matrice universale” (LG,23). Vorrei dirti tanti contesti da quali oggi sembra pisana e il suo essere nato alla fede di grazie perché hai vissuto e messo ai margini. Ti ringrazio Cristo al fonte battesimale di S. testimoniato questo principio, anche, caro don Riccardo, per la Ermete in Forte dei Marmi. attuandolo nei gesti concreti di ogni premura con cui, ogni anno, in A mons. Riccardo l’augurio cordiale giorno. occasione della grande festa della della Chiesa di Pisa e mio personale La tua esperienza “planetaria” nel Madonna del Conforto, tieni tutti di continuare il suo servizio al servizio alla Santa Sede ti ha fatto noi vescovi nativi della tua Diocesi, popolo di Dio con fresco entusiasmo sempre battere il cuore per tutte le uniti attorno a Maria. e giovanile disponibilità, perché Chiese del mondo. Ma anche la Mons. Rodolfo Cetoloni tutti possano gustare la gioia di vicinanza con la diocesi di Fiesole ti Vescovo di Grosseto essere una sola famiglia unita nel ha reso sempre disponibile vincolo della carità. all’incontro, e alla condivisione, Mons. Giovanni Paolo Benotto sempre il primo ad esprimere CONSAPEVOLE DELLA Arcivescovo di Pisa attenzione, affetto e collaborazione APPARTENENZA ECCLESIALE generosa. Ti auguro di continuare con gioia il o avuto la gioia di partecipare, PACE E BENE tuo cammino nella vita e il tuo Hventicinque anni or sono, alla servizio episcopale nella Chiesa che ordinazione episcopale di mons. ccogli anche dalla lontana il Signore ti ha chiamato a Riccardo Fontana, a Roma, nella AMaremma il saluto e gli auguri presiedere. Continua anche a basilica di San Pietro, il 6 gennaio per il tuo giubileo episcopale. sostenere noi, vescovi tuoi fratelli, 1996. Gioisco con Te e ne ringrazio il che ti vogliamo bene. Un gesto semplice, ma quanto mai Signore Gesù. Grazie di cuore e auguri sinceri. significativo, mi colpì allora e non La stima reciproca con il tempo si è Mons. Mario Meini ha mai cessato di accompagnarmi trasformata in amicizia grazie anche Vescovo di Fiesole nel ricordo di quel momento. Dopo ad alcuni momenti passati insieme, l’imposizione delle mani sul capo in particolare ricordo con gioia il degli ordinandi da parte di San ritiro al tuo Clero a Camaldoli e le IL MIO VESCOVO Giovanni Paolo II, ci fu una lunga recenti visite di passaggio ad Arezzo. teoria di vescovi che a loro volta Il nostro servizio episcopale, faticoso on gioia partecipo alla imposero le loro mani a significare e bello, ci richiede uno sforzo Cgratitudine a Dio del vescovo la partecipazione dei nuovi vescovi davvero grande in questo tempo Riccardo per i suoi 25 anni di all’unico collegio episcopale. così particolare, un tempo confuso e Episcopato, il cui ministero si è Quando fu la volta dell’arcivescovo problematico che richiede da noi dipanato fra il servizio diplomatico e di Pisa, il compianto mons. pazienza, ascolto e condivisione. Ti quello pastorale nella diocesi di Alessandro Plotti, ad imporre le ringrazio per il tuo esempio e per le Spoleto-Norcia e poi in quella di mani sul capo di don Riccardo, tue sapienti parole, importanti per Arezzo-Cortona-Sansepolcro. questi sovrappose le sue mani a me che sono ancora ben lontano, Esperienze differenti che certamente quelle del metropolita, con un gesto non per età ma per anni ed lo hanno portato a misurare il senso che diceva chiaramente la sua esperienza di ministero, dal tuo profondo del servizio episcopale, relazione di appartenenza alla Chiesa pastorale servizio. prima di tutto come espressione di pisana: un modo per dire ancora una Con fraterna partecipazione Ti quella conferma nella fede, che volta il suo essere figlio della Chiesa rivolgo le parole sante spetta ad ogni pastore e che, nella di San Ranieri. dell’Ordinazione che furono successione apostolica, fa di ogni Nel 25° di episcopato di mons. proclamate su di Te da san Giovanni vescovo un prosecutore dell’opera Fontana, mi piace mettere in luce Paolo II in san Pietro e che Tu dei primi a cui il Risorto ha chiesto una caratteristica che ha sempre stesso hai pronunziato su di me nella di testimoniarLo fino all’effusione connotato il suo stile pastorale: la cattedrale di Firenze: “ Concedi a del sangue. consapevolezza della sua questo tuo servo di pascere il tuo santo Al vescovo Riccardo – che da appartenenza ecclesiale. gregge e di compiere in modo FONTANA_VESC pag 14-32-ok_Layout 1 30/12/2020 09:46 Pagina 31

irreprensibile la missione del sommo secoli è stata evangelizzata e ha poi da Vescovo nella terra Spoletana sacerdote: Egli ti serva notte e giorno espresso figure di grandi di cristiani. prima, Aretina poi. Ha retto il per renderti a noi propizio… Per la La vicina città di Luni con le rovine terremoto ma come il marmo si può mansuetudine e purezza di cuore sia della sua antica basilica, ci ricorda la scheggiare da colpi sia pur piccoli, offerta viva a te gradita…” grandezza perduta ma al contempo ben assestati. È fragile come il Nello spirito dei grandi santuari ci parla di una fede vissuta e marmo. francescani, la Verna, Le Celle, trasmessa da secoli e secoli. La fede I venti delle mode non lo scalfiscono Montecasale, che la chiesa aretina dei padri è la fede dell’Arcivescovo semmai ne affinano la sensibilità ama e custodisce, accogli anche un Fontana, viene da lontano, dalla sua culturale, le piogge di critiche che grande Pace e Bene! famiglia, dai suoi avi, dalla sua terra. sempre accompagnano un vescovo, Mons. Giovanni Roncari ofmcap. Terra contornata nelle sue vette da neppure Papa Francesco ne è esente, Vescovo di Pitigliano Sovana Orbetello una pietra tanto unica quanto lo bagnano, le avverte e gli duttile. permettono di conoscere e valutare La Versilia è caratterizzata infatti il frutto dell’agire pastorale, il sole IL SOLE DELLA FEDE dalle sue montagne di marmo, della fede lo illumina e lo riscalda da LO ILLUMINA innevate di marmo anche d’estate. Il sempre, come da tempi E LO RISCALDA DA SEMPRE marmo è un materiale che si lascia immemorabili è calore della gente di lavorare, forgiare ma al contempo Versilia, la Madonna del Sole onsignor Riccardo Fontana è piuttosto che farsi piegare, si spacca. venerata a Pietrasanta. Mnato in Versilia: una terra Si plasma in forme altissime come Il mare apre all’infinito la terra di ricca di storia, scolpita nel marmo, Michelangelo ha dimostrato ma al Versilia e per comprendere la levigata dal vento, dalla pioggia, dal contempo il marmo è fragile e persona di un vescovo è sempre sole, dal mare. delicato. necessario collocarlo su questo Credo che in queste origini si debba Così l’Arcivescovo: uomo tutto di orizzonte: con i piedi per terra ma cercare di comprendere la un pezzo, plasmato dal Seminario, con il cuore ormai proteso oltre il personalità dell’arcivescovo Fontana. dagli studi Romani, dal servizio mare, in paradiso, in Cristo. È figlio di una terra ricca di nella diplomazia vaticana, dal Mons. Simone Giusti tradizioni cristiane, sin dai primi servizio nelle parrocchie romane e Vescovo di Livorno

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Senza perderci di vista I tornanti di un’amicizia fraterna

quei tempi, un secolo fa, chi doloranti da quelle camminate infinite, e da altri “terribili”: io so che mi ci Aentrava in seminario dopo le ma la testa e il cuore erano colmi di ritrovai dentro con grande passione. superiori, veniva considerato una bellezza e ubriachi di conoscenze. Poi Riccardo mi seguiva e qualche volta vocazione adulta e guardato con cominciò la vita nella nuova comunità moderava i miei eccessi, rivelandosi curiosità e meraviglia. Se poi formativa a cui mi iniziò e l’impegno molto più saggio ed equilibrato. Non l’accompagnava la fama di una brillante faticoso ed affascinante degli studi sempre eravamo d’accordo, ma maturità classica, come fu per Riccardo, teologici. Passavo da una sorpresa ad continuavamo a stimarci e ad aiutarci; la sua considerazione cresceva, un’altra, affinando il metodo, di certo continuavamo a sentirci amici. soprattutto fra i liceali come me che approfondendo le novità del Vaticano Dopo la licenza in Teologia, Riccardo ancora dovevano superare la grande II e innamorandomi della S.Scrittura, prese la via del Diritto Canonico e poi prova dell’esame di Stato. Riccardo fu non senza scoprire le grandi entrò nell’Accademia Diplomatica, accolto nel Seminario pisano come un problematiche sociali e l’attenzione ai mentre io passai agli Studi Biblici. Si bel dono della Versilia, zona di confine segni dei tempi. Gli anni che vivevamo continuava a incontrarci e a raccontarci della Diocesi, che nel passato aveva furono poi detti “formidabili” da alcuni le nuove esperienze, arricchendoci dato molti preti e frati alla Chiesa, ma che stava cominciando a essere avara di nuovi germogli per il futuro clero. Veniva da una famiglia di gente del mare, fantasiosa e intraprendente e mostrava doti non comuni, non solo nello studio, ma anche nella vita pratica, tanto da meritarsi in breve, il soprannome di “sette cervelli”! Fu inserito nell’anno propedeutico alla Teologia e per una imprevista malattia di un nostro compagno più grande, ci ritrovammo a condividere la responsabilità di una camerata di ragazzini della seconda media, come assistenti. Io avevo già esperienza della vita comune e lo introducevo ai compiti e alle mansioni del viceprefetto e lui mi dava un sostanzioso aiuto nella preparazioni degli esami da privatista al Liceo statale, scaricandomi di molte incombenze. Nacque ben presto una buona e sincera amicizia, sospesa l’anno seguente dalla sua partenza per Roma: giustamente i superiori lo avevano proposto all’Almo Collegio Capranica, per affrontare gli studi teologici alla Gregoriana. Dopo due anni, era il 1968, ci ritrovammo ancora insieme, nello stesso Collegio romano e nella stessa Università. Ricordo i primi giorni, guidato da lui alla scoperta della città eterna, in una enciclopedica visita alle antichità classiche e ai monumenti paleocristiani, che si trasformò in un’overdose esaltante della Roma Barocca in cui Riccardo si immergeva estasiato. I piedi alla sera erano

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anche degli impegni pastorali che nel abbiamo sempre amato con grande perennemente aperto, nel rinnovo della frattempo portavamo avanti, nelle passione. liturgia, della catechesi e della presenza Parrocchie romane e nei gruppi 25 anni fa, il 6 Gennaio, giunse sociale. Immagine di questo grande e Agesci. Poi arrivarono le ordinazioni l’ordinazione Episcopale del mio ammirevole lavoro è senza dubbio il presbiterali a Pisa, prima quella di amico, in S. Pietro, in una liturgia restauro e lo splendido adeguamento Riccardo e in seguito la mia e le strade solenne e festosa che seguii insieme ai liturgico della Cattedrale. si divaricarono quando lui fu destinato suoi familiari, con commozione e Nel frattempo, ho continuato a al primo incarico nella Nunziatura trepidazione per il nuovo grave insegnare, sono stato cappellano del dell’Indonesia. Terminato il triennio Ministero che gli veniva conferito; ma carcere e Rettore del Seminario e del Pontificio Istituto Biblico, tornai in ero certo che era all’altezza e che a quando nel Novembre del 2015 fui Diocesi e cominciai ad insegnare in Spoleto dove veniva mandato, avrebbe nominato Vescovo di Pescia, per la mia Seminario, ma contemporaneamente svolto il suo servizio con la solita ordinazione episcopale mi fu naturale fui inviato come Vice Parroco proprio intelligenza, con creatività e amore, chiedere a mons. Fontana, di affiancare nel paese di Riccardo, a Forte dei senza lesinare fatica ed energia: non l’Arcivescovo di Pisa, insieme ad un Marmi, dove fui adottato dalla sua recuso laborem! E così è stato. Quando altro compagno del Collegio, come famiglia , godendo per tre anni era possibile ci confrontavamo e con-consacrante e di starmi vicino dell’affetto di Mamma Agnese e della sentivamo quali nuove esperienze si nella preghiera, in un momento così sorella maggiore,” la Paola”, aggiungevano nel nostro bagaglio: il significativo e determinante della mia straordinaria maestra e formidabile suo era sempre più carico di incontri, storia. E’ seguita poi la collaborazione catechista. convegni diocesani, riforme e proposte cordiale nella Conferenza Episcopale Seguirono poi per Mons. Fontana, sorprendenti. Mi chiese di predicare al Toscana, dove mi passò il testimone lunghi anni di servizio in Segreteria di suo clero gli esercizi Spirituali in Terra della Caritas Regionale e le tante Stato, immerso nelle questioni degli Santa, in forma di pellegrinaggio e occasioni di scambio e di sostegno affari esteri della Chiesa , sia con il ancora ebbi l’impressione che era reciproco. Card. Silvestrini che con il Card. difficile stargli al passo… La sua Così, seppure diversi per Sodano, mentre io feci il Parroco da Diocesi era sempre in fermento e non caratteristiche, temperamento e doti, le prima in campagna e poi in città, lo fermò nemmeno il terremoto che, nostre vite continuano a muoversi in occupandomi sempre delle Scuole di anzi ne moltiplicò l’attivismo e le parallelo, in una corsa un po’sfalsata, Teologia, dei seminaristi e dei laici e intuizioni, con al culmine un Sinodo. che ha in comune le stesse mete fondando l’Istituto Superiore di Scienze Non è stata diversa la sua opera sognate da giovani e lo stesso desiderio Religiose, non senza l’aiuto dell’amico pastorale ad Arezzo-Cortona- sincero di servire il Signore che ha romano con cui di tanto in tanto Sansepolcro, in un costante e conquistato i nostri cuori. condividevo i problemi e le speranze e ingegnoso architettare la pastorale Mons. Roberto Flippini anche i sogni per la Chiesa che diocesana, come un cantiere Vescovo di Pescia

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speranza. Sappiamo bene quale dono sia l’episcopato ma anche come grande sia la responsabilità di questo ministero. Nell’esercizio però di una concreta collegialità episcopale tutto diventa più facile. Auguri dunque di un proseguimento gioioso nella sequela del Maestro. Mons. Fausto Tardelli Vescovo di Pistoia

GRAZIE PER ESSERE VESCOVO APPASSIONATO DELLA CHIESA

ono lieto di potermi unire al coro Sdi tanti nel porgere i più sinceri auguri al vescovo Riccardo Fontana, in occasione del 25mo anniversario di ordinazione episcopale. L’augurio diventa subito gratitudine per il generoso servizio del vescovo ESSERE SEMPRE PASTORE tabella o di dialoghi di circostanza… Riccardo nella comunità cristiana e E APOSTOLO DELL’ASCOLTO Apostoli dell’ascolto, che sanno prestare nell’avventura degli incontri. orecchio anche a quanto non è gradevole Grazie per il suo essere vescovo della n occasione del 25° anniversario sentire…” amicizia e della accoglienza. Idella tua ordinazione episcopale Card. Arrivando in Toscana dalla colgo l’occasione per porgerti i Arcivescovo di Siena-Colle di Val Lombardia ho trovato nel vescovo migliori auguri per questo d’Elsa-Montalcino Fontana un fratello che con importante giubileo. schiettezza, simpatia e cordialità mi Venticinque anni sono una grande ha fatto sentire uno di famiglia. È tappa e certamente costituiscono un UN CAMMINO COMUNE nella cura della fraternità, come egli importante momento di sintesi ma, IN FRATERNITÀ è capace di esprimerla e credo, non meno di prospettive: promuoverla, che si riconosce uno perché nulla deve cambiare, del tuo l cammino percorso nei 25 anni di dei tratti più belli ed umani nel entusiasmo, della tua vivacità, della IMinistero Episcopale è ministero del vescovo di Arezzo. competenza con cui hai guidato le certamente significativo. Un Grazie per il suo essere vescovo diocesi che la chiesa ti ha affidato. cammino fatto per una buona fetta appassionato della Chiesa. Le sue Non ci conosciamo da molto tempo: insieme, in questa magnifica terra di parole, le riflessioni, le proposte, i giusto un anno e mezzo, da quando Toscana da cui ambedue progetti raccontano una dedizione sono arrivato io in terra toscana. proveniamo (per la verità anche alla Chiesa che nasce dal cuore e che Prima di allora eri uno dei vescovi dagli stessi luoghi più o meno), si esprime con convinzione, fedeltà che avevo visto “solo da lontano”. condividendo preoccupazioni, e passione. Siano di aiuto le parole piene di analisi ma anche gioie e prospettive Grazie per la sua testimonianza di saggezza evangelica che papa in una fraternità fatta di serena fede. Si comprende che il vescovo Francesco ha rivolto a nostri comunione e comune desiderio Riccardo è uomo, credente, confratelli vescovi in un suo della ricerca del Regno di Dio. episcopo animato dalla preghiera, discorso: Indimenticabile l’appuntamento dall’incontro con il Signore Gesù, “…Padri di persone concrete; cioè annuale ad Arezzo per la Festa l’Amico, e che da questa intimità paternità, capacità di vedere, solenne della Madonna del nasce poi il suo servizio nella concretezza, capacità di accarezzare, Conforto, dove ogni volta si comunità cristiana. capacità di piangere. Pare che oggi ci esprime il buon gusto, l’intelligenza, Amicizia, passione per la Chiesa, siano stetoscopi che riescono a sentire l’amore per la bellezza e il calore intimità con il Signore sono tracce un cuore a un metro di distanza. Ci festoso dell’accoglienza e di cammino che anche io raccolgo occorrono Vescovi capaci di sentire il dell’amicizia dell’Arcivescovo. Note per il mio episcopato, grazie alla battito delle loro comunità e dei loro tutte che lo caratterizzano come testimonianza del vescovo Riccardo. sacerdoti, anche a distanza: sentire il persona e che ne fanno davvero un Auguri e ad multos annos». battito. Pastori che non si accontentano amico. Il mio augurio è che il Monsignor Andrea Migliavacca di presenze formali, di incontri di cammino prosegua con gioia e Vescovo di San Miniato

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BENEDITE DEUS! una data precisa: il 26 marzo 1319, tutti i confratelli Vescovi della concessa dal vescovo di Arezzo, Toscana ed alla chiesa di Arezzo che con la gioia del cuore che rendo Guido Tarlati, che autorizzò ad tu onori con il tuo servizio. In una Ègrazie al Signore per il Giubileo erigervi un cenobio sotto la Regola stagione culturale nella quale tutto del fratello vescovo Riccardo. La di san Benedetto, in embrione la sembra destinato a finire in tempi e nostra abbazia benedettina è uno dei Congregazione approvata nel 1344 spazi ridotti la fedeltà al compito che luoghi dell’anima per mons. Fontana da papa Clemente VI. a suo tempo il Santo Padre ha voluto che, già vescovo di Spoleto e Norcia, Celebrando questo giorno di festa, assegnarti è il primo grande valore conosce assai bene la nostra mi piace ricordare la doppia che hai testimoniato e il merito che spiritualità. Gli siamo grati per circostanza che mi lega al vescovo ti vogliamo riconoscere. E noi l’attenzione che ha sempre Riccardo: la sua cura verso il mondo sappiamo quanto questo servizio a dimostrato verso il nostro Ordine, benedettino da vescovo di Spoleto e volte sia pesante, spesso sofferto e fin da quando, a Norcia – terra natia Norcia e la continuità storica che lo poche volte capito, riconosciuto ed di san Benedetto – tanto si adoperò unisce alla nostra abbazia, come apprezzato. perché i benedettini potessero successore del vescovo Tarlati. E’ altrettanto giusto ricordare che il tornare nel luogo santo del nostro Benedicite Deus! tuo servizio pastorale ha mantenuto Fondatore. dom Diego Gualtiero Rosa viva nella Diocesi di Arezzo quella Da poco, l’abbazia di Monte Oliveto Abate Ordinario dall’Abbazia di successione apostolica che è il ha celebrato settecento anni dalla sua Monte Oliveto Maggiore fondamento della Chiesa. Attraverso fondazione: ciò che in origine era il il tuo ministero molti sono stati deserto di Accona, altura inospitale e ordinati presbiteri e diaconi fuori mano a pochi chilometri da VI DARÒ PASTORI SECONDO rendendo vere le promesse rivolte Siena, è oggi un faro di spiritualità e IL MIO CUORE dal profeta: “Vi darò pastori secondo il di bellezza. La trasformò in una mio cuore”. Grazie. Sostienici ancora cittadella del silenzio e della con grandissima gioia che con la tua esperienza, la tua saggezza contemplazione il fratello dei malati Èpartecipo a questa felice e prudenza. di peste: Giovanni Bernardo ricorrenza del 25° della tua Mons. Giovanni Nerbini Tolomei. E la Charta fundationis ha ordinazione Episcopale insieme a Vescovo di Prato

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VICINI NELLA PREGHIERA lieto di esserti vicino con la della Conferenza Episcopale preghiera, soprattutto nella Toscana e questo mi ha dato modo endo grazie a Dio con Te, Celebrazione Eucaristica quotidiana di conoscere ancora di più e meglio Rcarissimo fratello Vescovo nel momento molto bello in cui, il fratello Vescovo, di apprezzarne la Riccardo, per il dono della Tua facendomi anche voce del nostro competenza, ma soprattutto il chiamata all’episcopato e per il dono Popolo, con le parole della Liturgia desiderio, che l’ha da sempre di ben venticinque anni a servizio prego dicendo con fede ed affetto: caratterizzato, di cercare strade, della Chiesa nel ministero “Ricordati , Padre…, del nostro Vescovo modalità, occasioni per annunciare il episcopale. Riccardo”. vangelo alla nostra gente. La sua Che bello guardarsi indietro e Conta sulla mia collaborazione e attività molteplice di questi anni, riconoscere che il Signore è stato benedicimi. nella Diocesi di Arezzo-Cortona- ogni giorno al tuo fianco e ha Mons. Italo Castellani Sansepolcro, tra cui ricordo in modo guidato i tuoi passi: “Come sono belli Arcivescovo Emerito di Lucca particolare la Visita pastorale e il sul monte i piedi del messaggero di lieti Sinodo che ne è seguito, insieme a annunzi che annuncia la pace, tante altre sollecitazioni, ce lo hanno messaggero di bene…” ( Is 52, 7). PASTORE ZELANTE, fatto conoscere come Pastore Che bello riconoscere come dono di CHE CAMMINA NELLA GIOIA zelante, che si interessa del suo Dio la missione a servire una E NELLA SPERANZA popolo e con lui cammina, lotta, porzione della Chiesa di Dio, prima CON IL SUO POPOLO gioisce e soffre. la Chiesa di Spoleto-Norcia e poi la La Provvidenza ha disposto che, da nostra amata Chiesa Aretina- con molto piacere che intendo Vescovo emerito, io potessi Cortonese-Biturgense, per Èunirmi a tutti i Confratelli conoscere ancora di più annunciare ai Fratelli e Sorelle, che Vescovi della Toscana e a tanti altri l’Arcivescovo Riccardo, per una Dio ha messo e mette ogni giorno ancora, a sacerdoti e laici, che, da frequentazione maggiore che la sul Tuo cammino, la “Gioia del ogni parte d’Italia, si uniscono al presenza in Arezzo mi concede. Ora Vangelo”. carissimo Mons. Fontana per posso dire, con maggiore cognizione Da parte mia, grato per la fraterna ricordare venticinque anni del suo di causa, che il fratello Vescovo è accoglienza da Te riservatami al Episcopato. Con lui ho avuto persona buona, di sentimenti gentili rientro in Diocesi a conclusione del l’opportunità preziosa di condividere e delicati, interessato a chi, per cause mandato episcopale a Lucca, sono diversi anni di cammino all’interno di forza maggiore, non ha più la

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conduzione diretta di una Diocesi, necessitano, di pastori zelanti e profonda gratitudine per l’affettuosa attento alle difficoltà dei suoi preti, coraggiosi. Credo che al fratello accoglienza nel mio ritorno in pronto ad intervenire qualora se ne Vescovo Riccardo non manchino Diocesi come vescovo emerito e la presenti la necessità. . Insieme alle queste doti e possibilità. sua delicata attenzione nei momenti sue doti di sacerdote, ora posso Grazie, caro don Riccardo, con gli della gioia e della prova. E con aggiungere anche il doveroso auguri più fraterni commozione lo ringrazio insieme apprezzamento per la sua Mons. Franco Agostinelli con la comunità di Civitella in Val di competenza con cui attende alla Vescovo emerito di Prato Chiana perché, interpretando i salvaguardia della Diocesi nelle sue sentimenti, con fedeltà conservati da molteplici necessità anche dal punto quella popolazione per tanti anni, ha di vista strutturale. SIETE VENUTI A TANTA FESTA introdotto la causa di Ma non voglio rischiare di fare un PERCHÉ OGGI È IL NATALE canonizzazione per martirio del panegirico, una specie di peana, DEL VESCOVO! nostro Arciprete, il servo di Dio don sulla persona dell’amico e fratello Alcide Lazzeri. Riccardo; il Signore soltanto è il in dai primi secoli la Chiesa ha Auguro di cuore che questo nostro giudice. Voglio però Fsottolineato il giorno anniversario sia veramente un condividere con lui questo evento anniversario dell’ordinazione del giorno di grande festa per il Pastore venticinquennale e con lui Vescovo così come affermava e il suo gregge che così prega con le ringraziare il Signore che lo ha sant’Agostino parlando al suo belle espressioni della liturgia: “O accompagnato in questo tempo e popolo, “Siete venuti a tanta festa Dio, padre eterno dei credenti che reso feconda la sua fatica apostolica. perché oggi è il Natale del Vescovo!”. edifichi la Chiesa con la varietà e Mi unisco a tutti coloro che gli Perciò mi unisco alla gioia di tutta la ricchezza dei tuoi doni e la conservi con faranno pervenire gli auguri, in nostra Chiesa che celebra il 25esimo la forza del tuo amore concedi al tuo primo luogo alla Chiesa aretina, per dell’ordinazione episcopale servo Riccardo che hai voluto pastore di aggiungere anche il mio grazie e i dell’Arcivescovo Riccardo lodando e questo tuo popolo di presiedere il gregge miei auguri, con l’auspicio che il suo ringraziando il Signore per questo in nome di Cristo come maestro fedele cammino di pastore possa essere lungo tempo speso nel laborioso e alla dottrina sacerdote dei divini misteri sempre indicativo per tutta la nostra fecondo servizio pastorale. servo e guida dei suoi fratelli”. gente, in tempi oggettivamente non Nello stesso tempo sento il bisogno Mons. Luciano Giovannetti facili, ma che, proprio per questo di esprimere all’Arcivescovo la Vescovo emerito di Fiesole

arcivescovo Riccardo Fontana è un uomo della L’nostra terra che ha riportato qui da noi l’esperienza maturata nel mondo. Leggo e rifletto sulle esperienze importanti di questo figlio dell’arcidiocesi di Pisa che ha ricevuto dalle mani del pontefice Giovanni Paolo II la consacrazione episcopale, il 6 gennaio del 1996 appunto. L’esperienza maturata nel servizio diplomatico della Santa Sede, gli importanti incarichi nella Segreteria di Stato del Vaticano si sono accompagnati sempre alla vocazione per la pastorale e all’azione per non lasciare solo chi è più debole. Oggi, dinanzi alla pandemia non ancora sconfitta, la lezione di Fontana è di preziosa attualità. Impossibile non apprezzare il lavoro della Caritas in questi mesi, la scelta dell’Arcivescovo di scommettere sul laicato, l’impegno sui giovani, che incarnano una delle fondamentali scommesse del mio mandato di governo per la Toscana. Auguri, dunque, a questo figlio di Toscana.

Facciamo tutti la nostra parte, con speranza.

Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana

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... NON SOLO VESCOVO, MA ANCHE ZIONE

iamo cresciuti in una famiglia sana, viva di principi ed solo pensiero di aver iniziato e continuato il nostro percorso Sesempio di carità cristiana. Lo Zione - soprannominato di Fede assieme; nonostante la distanza ci divida, zione si è ironicamente così da noi nipoti - ci ha insegnato il sempre mostrato vicino, accompagnandoci in prima coraggio della testimonianza, insieme all'importanza della persona durante la nostra vita sacramentale, dal battesimo preghiera. Ci ha insegnato a parlare, comunicare con Dio e alla confermazione, facendoci sentire sempre protetti dalle desiderare lo stesso tipo d'amore per la famiglia. sue grandi mani, che tanto hanno pregato e tanto hanno Essere da esempio per gli altri, questo è il monito che fatto. custodiamo e il suo motto “non recuso laborem”, ci ricorda di essere pronti alla Sua volontà, ci spinge ad essere strumento ione”, hai raggiunto una tappa importante: le nozze dello Spirito Santo e ad affrontare le sfide quotidiane; Zd'argento del tuo episcopato. Un cammino che hai sempre proprio come zione vorrebbe, da figli della Chiesa. percorso con il cuore di chi ha compreso il significato della fede, Ogni volta che a noi nipoti capita di pensare alla fortuna di mettendola in pratica nel quotidiano. E anche di questo ti avere una figura come lui accanto, ci si riempie il cuore al ringraziamo.

anni di Episcopato, come i ono orgoglioso di te, Ludovica», 25miei primi 25 anni di vita. «Szione me lo dice spesso, mi Gli sguardi di complicità, i nostri abbraccia e mi sussurra queste parole lunghi discorsi e gli affetti, sono ogni volta che ci vediamo, come queste le prime cose che mi fossero il frutto di un pensiero vengono in mente quando mi riassuntivo dopo i racconti di chiedono di parlare di te, zione, ma aggiornamento sulle mie scelte di anche amico vita. Rimango spesso in silenzio, non fraterno. Dopo perché non sappia che dire, ma l’esperienza della perché è difficile assecondare così GMG di Panama tanto affetto, mettersi a nudo e farsi 2019, ho deciso di vedere vulnerabile di fronte alla sua nfine ci sono io, Annachiara, dare il mio bontà. Credo infatti che ormai sia più Il'ultima pronipotessa, come mi contributo nella facile dire cattiverie piuttosto che chiama zione. Diocesi di Roma, ammettere gentilezze guardando Sono 18 anni che mi accompagna nel diventando negli occhi una persona. Dello zione percorso di fede. Ricordo bene catechista per i mi ha sempre colpito proprio questo: quando, il 5 Ottobre 2019, lo zio ragazzi delle la bontà dei suoi occhi, grandi e impose le sue mani sulla mia fronte, cresime. Quando lucidi, la sua capacità - ormai rara - di facendomi confermare il mio essere parlo ai ragazzi del voler bene a tutti e mostrarlo in cristiana. Di quel giorno mi mio percorso di maniera coraggiosa, sincera e diretta, rimarranno sempre impressi il suo fede, non smetto senza mai abbassare lo sguardo, per dolce sorriso, i suoi occhi curiosi e mai di ripetere nessuno: è un grande esempio affettuosi a ricercare un mio sguardo quanto tu sia stato dell’essere cristiani e costante durante la funzione e la sua voce fondamentale nella mia scelta, testimonianza d’amore. È proprio profonda e abile nel dialogare con noi perché se c'è una cosa di cui possa questo quello che cerco di imparare ragazzi, a mio parere una delle sue andare fiero è il modo in cui tu mi da lui, ormai da 21 anni. qualità più grandi. Comprende le hai insegnato a vivere la comunità e Ludovica nostre esigenze di giovani cristiani, ci a contribuire senza ipocrisia sprona a fare del nostro meglio, a non aiutando il prossimo. Caro zione, assecondare le distrazioni, ma ad sono orgoglioso di essere un affermare il nostro coraggio. Ci Fontana e ringrazio il Signore, esorta a parlare e combattere la paura perché mi ha regalato un punto di del silenzio, ci apre gli occhi su riferimento come te. quanto siamo amati da nostro Signore e quanto questo affetto ci Francesco permetta di vivere la vita ricercando la felicità. Riconosco, dunque, che zio sia proprio un dono per noi e non smetterò mai di ringraziare il Signore per questo. Annachiara AUGURI VESCOVO 38 RICCARDO FONTANA_VESC pag 14-32-ok_Layout 1 30/12/2020 09:46 Pagina 39

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Supplemento al n.1 di Toscana Oggi del 10 gennaio 2021 – Direttore resp. Domenico Mugnaini – Reg. Trib. di Firenze n. 3184 del 21.12.1983 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB (Firenze1)