Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza

Comune di Inquadramento Territoriale

Il di Parzanica è ubicato in provincia di , nel Basso Sebino e Monte Bronzone, al confine con , (BS), (BS), , , .

Il territorio comunale comprende oltre al capoluogo le frazioni di: Acquaiolo, Portirone.

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INQUADRAMENTO DEL COMUNE DI PARZANICA Provincia Bergamo CAP 24060 Capoluogo Parzanica Superficie territoriale 9,82 km2 Latitudine 45°44'00''N Longitudine 10°02'00''E Altitudine 753 m s.l.m.

disabili/ non Località n. abitanti 0-14 15-64 65 e più autosuff. Parzanica 373 33 239 101

RIFERIMENTI UFFICI COMUNALI Tel. 035/917001- Comune di Parzanica via Chiesa, 1 Fax 035/917141- PEC [email protected]

Il Comune rientra nel COM 7A a cui appartengono i seguenti comuni: Parzanica, Tavernola Bergamasca, , Vigolo, , , , , , , , .

Il Comune fa parte dell’Aggregazione dei Servizi sulla funzione Protezione Civile Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi.

Il Comune di Parzanica non ha fornito le informazioni richieste per l’aggiornamento del proprio Piano di Emergenza che è rimasto aggiornato all’edizione 2012.

Nel Comune di Parzanica sono presenti alcune situazioni di rischio di tipo idrogeologico determinate principalmente da fenomeni conseguenti alle dinamiche del reticolo minore ed a singoli fenomeni franosi.

Si possono identificare così i seguenti scenari.

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Eventi connessi con le dinamiche del Fiume

Il Comune di Parzanica non risente delle possibili piene del Fiume Oglio.

Esondazione del Lago d’Iseo

Il Comune di Parzanica, seppur prospiciente a Lago, non risente delle possibili esondazioni del Lago d’Iseo. Le aree della frazione di Portirone e la SP Sebina Occidentale nel tratto che scorre nel Comune di Parzanica, sono infatti ad una quota più elevata di quella presa a riferimento per l’esondazione del Lago (+180 Cm sullo zero idrometrico di Sarnico).

Pur senza sviluppare una pianificazione di emergenza specifica per il rischio in oggetto, si ritiene comunque che l’evento possa riguardare in modo indiretto anche il Comune di Parzanica in quanto il medesimo fenomeno può interessare tratti di litoranea che, di fatto, possono determinare l’isolamento dell’area. Tale eventualità va presa in dovuta considerazione soprattutto in considerazione della possibile durata dell’evento, in quanto le uniche alternative per mettere in comunicazione il territorio comunale con altre aree (la Valle di Fonteno a est e i Colli di S. Fermo a ovest) si sviluppano su infrastrutture viarie non in grado di sopportare l’eventuale carico di traffico.

Esondazione del reticolo idrografico

Nel Comune di Parzanica è possibile prevedere alcuni fenomeni di carattere idrogeologico che danno luogo a diversi scenari di evento normalmente condizionati dai regimi pluviometrici. Storicamente (fonte studio geologico di supporto al PRG – Geoter 2002) sul territorio di Parzanica si sono registrati i seguenti eventi critici:

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Data evento Località Danni Danneggiamento in due tratti della vecchia mulattiera di collegamento tra Portirone ed Acquaiolo per Portirone smottamenti del versante e ruscellamenti superficiali con Settembre danneggiamento della sede 1993 stradale. Franamenti di parte del versante attraversato dalla strada comunale Gae di Coiaria per la località Casarola con danneggiamento della sede stradale in più punti. Frana di scivolamento con blocco Castagnet della strada provinciale Vigolo- Parzanica Frana di scivolamento con blocco Accesso alla strada miniera della strada provinciale Vigolo- Adriasebina Parzanica 26-27-28 Strada comunale per la località Smottamenti limitati di tratti del giugno 1997 monte Creò; strada comunale versante cd erosioni per per la località Calderone. strada ruscellamento con danneggiamenti comunale per la località Invillo; da parte delle acque meteoriche di strada comunale per la località diversi tratti delle sedi stradali. Casarola: strada comunale per la Cedimenti m più punti delle sede località Acquaiolo stradali

Le valli principali che solcano il territorio di Parzanica (valle dei Foppi, valle Casarola, Gromolo, Invillo, valle del Tuf) hanno infatti alvei molto incisi e interessati da consistenti erosioni delle sponde e da trasporto in massa, poiché tagliano per lo più terreni morenici e detriti di falda. Lungo tali corsi d'acqua si concentrano la maggior parte dei dissesti con fenomeni erosivi e cedimenti delle sponde, con ripide scarpate d'erosione e locali smottamenti. Altri corsi d'acqua minori sono invece poco incisi, ma anch'essi possono presentare erosioni e fenomeni di trasporto in massa che, in caso di piena, possono divenire significativi e determinare l'ostruzione dell’alveo, esondazioni localizzate, danneggiamenti ed interruzioni di strade. Queste aree sono evidenziate su entrambi i fianchi della valle dei Foppi, sebbene siano più sviluppate sul versante sinistro, nel tratto inferiore dell'asta principale

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Caratterizzati da analoghe morfologie sono anche la valle del Tuf ed i versanti a lago, a Nord e a Sud dello sbocco della valle dei Foppi.

Scenario 1: Parzanica – Loc. Conghino (1) Dinamica del fenomeno In località Conghino a causa della tombinatura e della deviazione di una valletta secondaria che solca il versante sud-orientale del monte Creò, si possono registrare, in occasione di fenomeni meteorici significativi, locali esondazioni del corso d’acqua. Il punto è presso l'innesto della strada dello stesso monte Creò con la provinciale Parzanica-Vigolo ed interessa terreni dalla notevole pendenza. In passato sono stati segnalati alcuni eventi, in genere sempre in seguito a intense piogge, in particolare a forti temporali, che hanno interessato anche la parte urbanizzata di quest’area del territorio con parziale compromissione dell’infrastruttura viaria.

(2) Elementi a rischio

Popolazione Circa 30 persone potenzialmente coinvolte (stima) Abitazioni nr. 4 edifici residenziali (stima) Produttivo nr. 0 edifici industriali o commerciali (stima) Località Nome strada Lunghezza Note collegate SP 78 Parzanica - Vigolo 150m Vie Loc. Conghino 200 m Viabilità

Reti tecnologiche Possibile coinvolgimento di reti tecnologiche (Luce, Gas Acqua e rete Telecom) che utilizzano il medesimo percorso (life-lines) della strada. Edifici vulnerabili - Risorse - Beni storico-ambientali Santella Altro -

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(3) Sintesi dello scenario Il fenomeno si manifesta in corrispondenza con eventi meteorici eccezionali la cui previsione meteorologica non è sempre facile. Il grado di previsione delle possibili esondazioni del reticolo idrico minore non consente comunque quasi mai l’individuazione di segni premonitori valutabili con sistemi remoti o attraverso le misure degli strumenti di monitoraggio consueti, ma necessitano del monitoraggio diretto della situazione. Fenomeni di questo tipo hanno dinamiche di sviluppo e manifestazione molto rapide ed impatto sulla popolazione importante in particolare laddove il fenomeno interagisce con la sfera antropica. Sia per quanto riguarda le strutture residenziali e/o produttive, sia per quanto riguarda le infrastrutture viabilistiche e di servizio, l’impatto appare particolarmente severo e determinato sia dall’energia del fenomeno e del conseguente potenziale distruttivo sul costruito, sia per il suo potenziale di danno alla popolazione direttamente colpita. L'evento critico interesserà l’area individuata in cartografia con tempistiche che, considerato il ridotto tempo di corrivazione del bacino, saranno pressoché immediati. È possibile prevedere:  Decessi o ferimenti di parte della popolazione coinvolta (automobilisti)  Necessità di ricercare persone potenzialmente coinvolte dal flusso  Possibilità di dover sfollare ed alloggiare un numero di persone che si ritiene comunque non elevato  Interruzione della viabilità sulle Vie indicate nella precedente tabella (in particolar modo sulla SP78) per l'accumulo di materiale trasportato dal flusso idrico e per l’eventuale “scoppio” della tombinatura  potenziale interruzione dei servizi tecnologici che corrono in corrispondenza della sede stradale

(4) Priorità operative I fenomeni in oggetto hanno una dinamica che può essere in alcuni casi prevista attraverso gli avvisi di criticità meteorologica.

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All’instaurarsi delle condizioni di Moderata Criticità (codice 1) appare opportuno mantenere elevato il livello di vigilanza sulle precipitazioni meteoriche e sugli effetti sul territorio. Il passaggio alla fase di Elevata Criticità (codice2) impone l’organizzazione di un sistema di monitoraggio ambientale diretto sul territorio nelle aree indicate come critiche (in particolare in corrispondenza dell'innesto del tombotto a monte della SP78), operando eventuali attività di mitigazione e salvaguardia della popolazione anche in assenza di certezze in ingresso al sistema decisionale; la tempistica prevista per lo sviluppo dei fenomeni alluvionali infatti può essere troppo breve per operare in tal senso durante il verificarsi del fenomeno. In considerazione delle dinamiche del fenomeno è poi da rilevare che le attività della fase di emergenza appaiono essere indirizzate non tanto alla salvaguardia, quanto al soccorso delle popolazione coinvolta, dando priorità operativa, specie nelle prime fasi, alle attività di SAR (118 e VVF) e successivamente a quelle di assistenza alla popolazione. Appare infatti possibile il repentino passaggio a tale fase a causa delle dinamiche idrologiche del sistema idraulico in oggetto. IL SINDACO al ricevimento dell’AVVISO DI CRITICITÀ, per livelli di criticità MODERATA o ELEVATA  Si rende reperibile per gli Enti del Sistema di Protezione Civile  Comunica agli enti preposti alla gestione delle emergenze ed alla sala operativa regionale di protezione civile il superamento delle sogli individuate, le situazioni che comportano rischi per la popolazione: indicando:  le aree potenzialmente coinvolte e il relativo livello di rischio,  le azioni già intraprese per garantire la salvaguardia della pubblica incolumità, nonché la riduzione di danni al contesto sociale;  Attiva le misure necessarie per garantire la salvaguardia della pubblica incolumità, nonché la riduzione di danni al contesto sociale;  Richiede eventualmente al Prefetto di Bergamo (e di Brescia) l’attivazione del CCS, eventualmente raccomandando l’attivazione di un COM presso la sede della Comunità Montana Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza Parzanica 7 Aggiornamento: Ing. Mario Stevanin

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I MEMBRI DELL’UCL  Mantenere aggiornato il rilevamento meteorologico dell’area di interesse sia attraverso il rilievo diretto delle condizioni meteo che attraverso l’utilizzo di informazioni desumibili da siti internet meteo climatici attendibili  Verificare la consistenza delle risorse disponibili sul territorio  Testare e mantenere operative le comunicazioni tra le squadre sul territorio  Verificare le eventuali segnalazioni provenienti dal territorio  Reperire informazioni sull'andamento del fenomeno dalla S.O. della

Criticità moderata Criticità moderata Regione Lombardia n° verde 800 061160  Provvedere all'informazione della popolazione potenzialmente a rischio  Provvedere all’informazione alle aziende a rischio  Monitorare l’alveo in corrispondenza dell'inizio del tombotto a monte della SP78 (ATTENZIONE alla sicurezza degli operatori)  Eventualmente attivare le necessarie risorse (ragno con cassone) per mantenere libera dai detriti la luce del tombotto  Predisporre l’infittimento del sistema di monitoraggio ambientale  Attivare i servizi di soccorso di assistenza alla popolazione (sanità, vitto ed alloggio) per la eventuale predisposizione delle strutture di ricettività  Attivare i servizi di assistenza e manutenzione e le imprese che collaborano ordinariamente con l’Amministrazione comunale (ad es. per la gestione delle reti tecnologiche)  Procedere con le attività di informazione alla popolazione eventualmente Criticità elevata provvedendo ad effettuare una evacuazione preventiva della popolazione potenzialmente coinvolta  Informare gli enti superiori delle attività in atto dimensionando l’eventuale richiesta di supporto/aiuto  Reperire informazioni sull'andamento del fenomeno dalla S.O. della Regione Lombardia n° verde 800 061160

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 Mettere in atto le attività di ricerca e soccorso della popolazione  Inibire la circolazione anche attraverso posti di blocco presidiati ed attraverso l'emissione di ordinanze sindacali estese anche a tutto il territorio comunale (F.S. n°7)  Garantire alla popolazione evacuata adeguati livelli di assistenza (vitto, alloggio, sanità, igiene, protezione)  Organizzare il sistema di gestione delle problematiche sanitarie e di recupero delle salme  Nel caso di interruzione della viabilità individuare percorsi alternativi per popolazione e soccorritori Emergenza  Procedere al ripristino della funzionalità dei servizi eventualmente interrotti dando priorità al sistema della viabilità (dando priorità al ripristino della funzionalità idraulica dei ponti) e di distribuzione dell’elettricità e degli altri servizi a rete eventualmente interrotti  Effettuare le verifiche sugli edifici adibiti alle attività produttive provvedendo dove possibile al ripristino delle condizioni ambientali

(5) Risorse necessarie Appare fondamentale poter contare su di un sistema di comunicazioni che funzioni anche in queste condizioni e che copra l'intero territorio colpito. Il coordinamento tra le forze dell’ordine e le squadre SAR appare fondamentale per cui sarà necessario istituire un Posto di Comando Avanzato (PCA) possibilmente in una tenda a rapido montaggio In considerazione della localizzazione del territorio appare opportuno identificare un’area di rendez-vous con l’elisoccorso per l’assistenza sanitaria; potrebbe essere inoltre opportuno identificare un locale dove organizzare un Posto Medico Avanzato (PMA) per la stabilizzazione dei feriti più gravi. Le attività di ricerca e soccorso possono necessitare di fotoelettriche. Con molta probabilità sarà necessario operare con macchine per il movimento terra (pale gommate, terne). Con buona probabilità, i sistemi acquedottistici e fognari risulteranno inutilizzabili per cui potrebbe essere necessario un approvvigionamento idrico da utilizzarsi anche per le operazioni di bonifica dell’area.

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SCENARIO 1: PARZANICA – LOC. CONGHINO ELEMENTI DELLO SCENARIO MODELLO DI INTERVENTO

Popolazione Circa 30 persone potenzialmente coinvolte (stima) Il ROC e L’UCL svolgono prioritariamente le seguenti azioni: Abitazioni nr. 4 edifici residenziali (stima) Produttivo nr. 0 edifici industriali o commerciali (stima)  Località Nome strada Lunghezza Note collegate Parzanica - SP 78 150m Vigolo Vie Loc. 200 m  Viabilità Conghino

Possibile coinvolgimento di reti tecnologiche (Luce, Gas Acqua Reti tecnologiche e rete Telecom) che utilizzano il medesimo percorso della (life-lines) strada. Edifici vulnerabili - Risorse - Beni storico-ambientali Santella Altro -

Sintesi dello scenario Il fenomeno si manifesta in corrispondenza con eventi meteorici eccezionali la cui previsione meteorologica non è sempre facile. Il grado di previsione delle possibili esondazioni del reticolo idrico minore non consente comunque quasi mai l’individuazione di segni premonitori valutabili con sistemi remoti o attraverso le misure degli strumenti di monitoraggio consueti, ma necessitano del monitoraggio diretto della situazione. Fenomeni di questo tipo hanno dinamiche di sviluppo e manifestazione molto rapide ed impatto sulla popolazione importante in particolare laddove il fenomeno interagisce con la sfera antropica. Sia per quanto riguarda le strutture residenziali e/o produttive, sia per quanto riguarda le infrastrutture viabilistiche e di servizio, l’impatto appare particolarmente severo e determinato sia dall’energia del fenomeno e del conseguente potenziale distruttivo sul costruito, sia per il suo potenziale di danno alla popolazione direttamente colpita. L'evento critico interesserà l’area individuata in cartografia con tempistiche che, considerato il ridotto tempo di corrivazione del bacino, saranno pressoché immediati. È possibile prevedere:  Decessi o ferimenti di parte della popolazione coinvolta (automobilisti)  Necessità di ricercare persone potenzialmente coinvolte dal flusso  Possibilità di dover sfollare ed alloggiare un numero di persone che si ritiene comunque non elevato  Interruzione della viabilità sulle Vie indicate nella precedente tabella (in particolar modo sulla SP78) per l'accumulo di materiale trasportato dal flusso idrico e per l’eventuale “scoppio” della tombinatura  potenziale interruzione dei servizi tecnologici che corrono in corrispondenza della sede stradale SUPERFICI OBJECTID INDIRIZZO DENOMINAZIONE PROPRIETARIO SUPUTILE POSTILETTO CODTIPO CODDETT CODUTILIZ VULNERAB ATTREZZATA TENDOPOLI CONTAINER CAPPERSONE CODPAVIM

STRUTTURE OBJECTID INDIRIZZO DENOMINAZIONE PROPRIETARIO SUPUTILE NUMPIANI CODTIPO CODDETT CODUTILIZ VULNERAB POSTILETTO

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Scenario 2: Parzanica – Valle Casarola

(1) Dinamica del fenomeno In prossimità della frazione Casarola, dove l'alveo taglia un terreno subpianeggiante ed è poco o nulla inciso si sono registrati in passato eventi di esondazione a causa principalmente di possibili occlusioni d’alveo di anse molto accentuate c/o della presenza di tratti di sponda bassa. Si tratta di punti in cui si verificano disalveamenti principalmente a seguito di restringimenti più o meno accentuati delle sezioni di deflusso per cause naturali o antropiche (riporti, attraversamenti stradali, tombotti). Inoltre accumuli anomali di sedimenti e detriti nel letto dei corsi d'acqua, in conseguenza di un accentuato trasporto in massa durante le piene, mutano significativamente la sezione e la pendenza dell'alveo determinando condizioni favorevoli all’esondazione In particolare appare piuttosto pericolosa la situazione della valle Casarola all'attraversamento della strada provinciale Vigolo-Parzanica, presso la località Fonte della Valle. Si sono inoltre registrati sovralluvionamenti dell'alveo del rio Foppi appena a valle delle confluenze delle vallette minori.

(2) Elementi a rischio

Popolazione Circa 50 persone potenzialmente coinvolte (stima) Abitazioni nr. 10 edifici residenziali (stima) Produttivo nr. 2 edifici industriali o commerciali (stima) Località Viabilità Nome strada Lunghezza Note collegate Parzanica - SP 78 5 Km Vigolo Strada per Tavernola - 5 Km Parzanica Parzanica Loc. SS469 - Sarnico 500 m Portirone Via Acquaiolo 300 m Via Gae 200 m

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Via Castagneto 200 m

Reti tecnologiche Possibile coinvolgimento di reti tecnologiche (Luce, Gas Acqua e rete Telecom) che utilizzano il medesimo percorso della (life-lines) strada. Edifici vulnerabili - Risorse - Beni storico-ambientali - Altro -

(3) Sintesi dello scenario Il fenomeno si manifesta in corrispondenza con eventi meteorici eccezionali la cui previsione meteorologica non è sempre facile. Il grado di previsione delle possibili esondazioni del reticolo idrico minore non consente comunque quasi mai l’individuazione di segni premonitori valutabili con sistemi remoti o attraverso le misure degli strumenti di monitoraggio consueti, ma necessitano del monitoraggio diretto della situazione. Fenomeni di questo tipo hanno dinamiche di sviluppo e manifestazione molto rapide ed impatto sulla popolazione importante in particolare laddove il fenomeno interagisce con la sfera antropica. Nel caso specifico ad esempio si possono avere conseguenze anche pesanti al fondovalle in località Portirone, dove l’interazione con l’abitato e con l’infrastruttura viaria rappresentata dalla SS469 può comportare anche vittime. Sia per quanto riguarda le strutture residenziali e/o produttive, sia per quanto riguarda le infrastrutture viabilistiche e di servizio, l’impatto appare particolarmente severo e determinato sia dall’energia del fenomeno e del conseguente potenziale distruttivo sul costruito, sia per il suo potenziale di danno alla popolazione direttamente colpita. L'evento critico interesserà l’area individuata in cartografia con tempistiche che, considerato il ridotto tempo di corrivazione del bacino, saranno pressoché immediate. È possibile prevedere: Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza Parzanica 14 Aggiornamento: maggio 2016 Ing. Mario Stevanin

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 Decessi o ferimenti di parte della popolazione coinvolta (automobilisti)  Necessità di ricercare persone potenzialmente coinvolte dal flusso  Possibilità di dover sfollare ed alloggiare un numero di persone che si ritiene comunque non elevato  Interruzione della viabilità sulle Vie indicate nella precedente tabella (in particolar modo sulla SP78 e sulla SS469) per l'accumulo di materiale trasportato dal flusso idrico e per l’eventuale crisi delle sezioni di attraversamento (tombinature)  potenziale interruzione dei servizi tecnologici che corrono in corrispondenza della sede stradale.

(4) Priorità operative I fenomeni in oggetto hanno una dinamica che può essere in alcuni casi prevista attraverso gli avvisi di criticità meteorologica. All’instaurarsi delle condizioni di Moderata Criticità (codice 1) appare opportuno mantenere elevato il livello di vigilanza sulle precipitazioni meteoriche e sugli effetti sul territorio. Il passaggio alla fase di Elevata Criticità (codice2) impone l’organizzazione di un sistema di monitoraggio ambientale diretto sul territorio nelle aree indicate come critiche (in particolare lungo la SP 78 ed a Portirone in corrispondenza del manufatto di attraversamento della SS 469). Appare necessario considerare l’eventualità di mettere in atto evacuazioni preventive della popolazione anche in assenza di certezze in ingresso al sistema decisionale; la tempistica prevista per lo sviluppo dei fenomeni alluvionali infatti può essere troppo breve per operare in tal senso durante il verificarsi del fenomeno. In considerazione delle dinamiche del fenomeno è poi da rilevare che le attività della fase di emergenza appaiono essere indirizzate non tanto alla salvaguardia, quanto al soccorso delle popolazione coinvolta, dando priorità operativa, specie nelle prime fasi, alle attività di SAR (118 e VVF) e successivamente a quelle di assistenza alla popolazione. Appare infatti possibile il repentino passaggio a tale fase a causa delle dinamiche idrologiche del sistema idraulico in oggetto.

Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza Parzanica 15 Aggiornamento: maggio 2016 Ing. Mario Stevanin

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IL SINDACO al ricevimento dell’AVVISO DI CRITICITÀ, per livelli di criticità MODERATA o ELEVATA  Si rende reperibile per gli Enti del Sistema di Protezione Civile  Comunica agli enti preposti alla gestione delle emergenze ed alla sala operativa regionale di protezione civile il superamento delle sogli individuate, le situazioni che comportano rischi per la popolazione: indicando:  le aree potenzialmente coinvolte e il relativo livello di rischio,  le azioni già intraprese per garantire la salvaguardia della pubblica incolumità, nonché la riduzione di danni al contesto sociale;  Attiva le misure necessarie per garantire la salvaguardia della pubblica incolumità, nonché la riduzione di danni al contesto sociale;  Richiede eventualmente al Prefetto di Bergamo (e di Brescia) l’attivazione del CCS, eventualmente raccomandando l’attivazione di un COM presso la sede della Comunità Montana I MEMBRI DELL’UCL

 Mantenere aggiornato il rilevamento meteorologico dell’area di interesse sia attraverso il rilievo diretto delle condizioni meteo che attraverso l’utilizzo di informazioni desumibili da siti internet meteo climatici attendibili  Verificare la consistenza delle risorse disponibili sul territorio  Testare e mantenere operative le comunicazioni tra le squadre sul territorio  Verificare le eventuali segnalazioni provenienti dal territorio  Reperire informazioni sull'andamento del fenomeno dalla S.O. della Regione Lombardia n° verde 800 061160 Criticità moderata Criticità moderata  Provvedere all'informazione della popolazione potenzialmente a rischio  Provvedere all’informazione alle aziende a rischio

Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza Parzanica 16 Aggiornamento: maggio 2016 Ing. Mario Stevanin

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 Monitorare l’alveo in corrispondenza dei manufatti di attraversamento della SP78 e della SS469 (ATTENZIONE alla sicurezza degli operatori)  Eventualmente attivare le necessarie risorse (ragno con cassone) per mantenere libera dai detriti la luce dei manufatti di attraversamento  Predisporre l’infittimento del sistema di monitoraggio ambientale  Attivare i servizi di soccorso di assistenza alla popolazione (sanità, vitto ed alloggio) per la eventuale predisposizione delle strutture di ricettività  Attivare i servizi di assistenza e manutenzione e le imprese che collaborano ordinariamente con l’Amministrazione comunale (ad es. per la gestione delle reti tecnologiche)  Procedere con le attività di informazione alla popolazione eventualmente Criticità elevata provvedendo ad effettuare una evacuazione preventiva della popolazione potenzialmente coinvolta  Informare gli enti superiori delle attività in atto dimensionando l’eventuale richiesta di supporto/aiuto  Reperire informazioni sull'andamento del fenomeno dalla S.O. della Regione Lombardia n° verde 800 061160  Mettere in atto le attività di ricerca e soccorso della popolazione  Inibire la circolazione anche attraverso posti di blocco presidiati ed attraverso l'emissione di ordinanze sindacali estese anche a tutto il territorio comunale (F.S. n°7)  Garantire alla popolazione evacuata adeguati livelli di assistenza (vitto, alloggio, sanità, igiene, protezione)  Organizzare il sistema di gestione delle problematiche sanitarie e di recupero delle salme  Nel caso di interruzione della viabilità individuare percorsi alternativi per popolazione e soccorritori Emergenza  Procedere al ripristino della funzionalità dei servizi eventualmente interrotti dando priorità al sistema della viabilità (dando priorità al ripristino della funzionalità idraulica dei ponti) e di distribuzione dell’elettricità e degli altri servizi a rete eventualmente interrotti  Effettuare le verifiche sugli edifici adibiti alle attività produttive provvedendo dove possibile al ripristino delle condizioni ambientali

(5) Risorse necessarie Appare fondamentale poter contare su di un sistema di comunicazioni che funzioni anche in queste condizioni e che copra l'intero territorio colpito.

Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza Parzanica 17 Aggiornamento: maggio 2016 Ing. Mario Stevanin

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Il coordinamento tra le forze dell’ordine e le squadre SAR appare fondamentale anche se l’estensione del territorio potenzialmente interessato esclude l’eventualità di istituzione di un Posto di Comando Avanzato (PCA) rimandando al coordinamento dell’UCL tali attività. Visto il numero potenziale di persone coinvolte appare opportuno attrezzare opportunamente le strutture ricettive distinguendo quelle che possono contribuire alla gestione dei feriti da quelle utilizzabili per l’ospitalità degli evacuati. Le attività di ricerca e soccorso possono necessitare di fotoelettriche, inoltre non è da escludere la compromissione del sistema di distribuzione della corrente elettrica per cui almeno per le strutture deputate al comando e controllo e di quelle di ospitalità può essere necessario l’utilizzo di generatori di corrente elettrica. Con molta probabilità sarà necessario operare con macchine per il movimento terra (pale gommate, terne). Con buona probabilità, i sistemi acquedottistici e fognari risulteranno inutilizzabili per cui potrebbe essere necessario un approvvigionamento idrico da utilizzarsi anche per le operazioni di bonifica dell’area.

Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza Parzanica 18 Aggiornamento: maggio 2016 Ing. Mario Stevanin

SCENARIO 2: PARZANICA – VALLE CASAROLA ELEMENTI DELLO SCENARIO MODELLO DI INTERVENTO

Popolazione Circa 50 persone potenzialmente coinvolte (stima) Il ROC e L’UCL svolgono prioritariamente le seguenti azioni: Abitazioni nr. 10 edifici residenziali (stima) Produttivo nr. 2 edifici industriali o commerciali (stima)  Località Nome strada Lunghezza Note collegate Parzanica - SP 78 5 Km Vigolo Strada per Tavernola - 5 Km  Parzanica Parzanica Viabilità Lovere - SS469 500 m Loc. Portirone Sarnico Via Acquaiolo 300 m Via Gae 200 m  Via Castagneto 200 m

Possibile coinvolgimento di reti tecnologiche (Luce, Gas Acqua Reti tecnologiche e rete Telecom) che utilizzano il medesimo percorso della (life-lines) strada. Edifici vulnerabili - Risorse - Beni storico-ambientali - Altro -

Sintesi dello scenario Il fenomeno si manifesta in corrispondenza con eventi meteorici eccezionali la cui previsione meteorologica non è sempre facile. Il grado di previsione delle possibili esondazioni del reticolo idrico minore non consente comunque quasi mai l’individuazione di segni premonitori valutabili con sistemi remoti o attraverso le misure degli strumenti di monitoraggio consueti, ma necessitano del monitoraggio diretto della situazione. Fenomeni di questo tipo hanno dinamiche di sviluppo e manifestazione molto rapide ed impatto sulla popolazione importante in particolare laddove il fenomeno interagisce con la sfera antropica. Nel caso specifico ad esempio si possono avere conseguenze anche pesanti al fondovalle in località Portirone, dove l’interazione con l’abitato e con l’infrastruttura viaria rappresentata dalla SS469 può comportare anche vittime. Sia per quanto riguarda le strutture residenziali e/o produttive, sia per quanto riguarda le infrastrutture viabilistiche e di servizio, l’impatto appare particolarmente severo e determinato sia dall’energia del fenomeno e del conseguente potenziale distruttivo sul costruito, sia per il suo potenziale di danno alla popolazione direttamente colpita. L'evento critico interesserà l’area individuata in cartografia con tempistiche che, considerato il ridotto tempo di corrivazione del bacino, saranno pressoché immediate. È possibile prevedere:  Decessi o ferimenti di parte della popolazione coinvolta  Necessità di ricercare persone potenzialmente sommerse dalla colata di fango e detriti  Possibilità di dover sfollare ed alloggiare un numero di persone che si ritiene comunque relativamente elevato  Interruzione della viabilità sulle Vie indicate nella precedente tabella e della piazza centrale dell’abitato per l'accumulo di materiale trasportato dal flusso idrico o per l’erosione effettuata dallo stesso flusso idrico e per l’eventuale crisi delle sezioni di attraversamento (tombinature)  Potenziale interruzione dei servizi tecnologici SUPERFICI OBJECTID INDIRIZZO DENOMINAZIONE PROPRIETARIO SUPUTILE POSTILETTO CODTIPO CODDETT CODUTILIZ VULNERAB ATTREZZATA TENDOPOLI CONTAINER CAPPERSONE CODPAVIM

STRUTTURE OBJECTID INDIRIZZO DENOMINAZIONE PROPRIETARIO SUPUTILE NUMPIANI CODTIPO CODDETT CODUTILIZ VULNERAB POSTILETTO

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Scenari di rischio da frane

Il territorio di Parzanica risente delle dinamiche evolutive dei litotipi calcarei e marnosi presenti sul territorio e dall’acclività dei pendii. Le aree interessate dal rischio di frana sono numerose sul territorio, e numerose sono le tipologie di fenomeni che si possono registrare; in particolare sono da sottolineare i fenomeni legati ai crolli che normalmente riguardano aree non protette o bonificate, ma che però interessano prevalentemente porzioni di territorio non fortemente antropizzate. Appare da sottolineare come i fenomeni di crollo possano interessare la strada litoranea con eventi puntuali ma significativi. Si sono inoltre individuate alcune frane di scivolamento nell’area ad ovest di Acquaiolo, ma la loro dimensione non determina al momento situazioni di particolare criticità. Recentemente (novembre 2010) la strada per Parzanica è stata interrotta da una frana mista di scivolamento e crollo generatasi in prossimità dell’area di scavo del sito estrattivo al confine con Tavernola (nel territorio comunale di Tavernola). In considerazione della principale tipologia di frana si è ritenuto di proporre un unico scenario di evento che consideri l’eventualità di una frana di crollo sul territorio, coinvolgente le aree a maggiore rischio individuate in cartografia.

Scenario 3: Parzanica – Frane di crollo

(1) Dinamica del fenomeno La conformazione geologica del substrato roccioso, la consistente fratturazione dell’ammasso e l’elevata acclività del pendio rappresentano fattori predisponenti per il verificarsi di crolli nella porzione più occidentale del territorio di Parzanica. Tutta la fascia costiera infatti è soggetta al potenziale distacco di blocchi che possono precipitare dal fronte subverticale, da una altezza di circa 40 metri circa, andando ad interessare l’asse viario della SS 469. La presenza di numerosi presidi rappresentati sia da reti in aderenza sia da pannelli rigidi posti in prossimità del paramento di monte della strada impediscono il verificarsi Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza Parzanica 21 Aggiornamento: maggio 2016 Ing. Mario Stevanin

Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Piano di emergenza di fenomeni piccoli, ma non sono in grado di evitare il movimento di volumi consistenti o di volumi modesti ma che acquistino nel percorso energie cinetiche importanti. Appare quindi possibile anche il distacco delle reti poste in aderenza, ma anche la possibile distruzione dei pannelli rigidi di difesa della strada.

(2) Elementi a rischio

Popolazione Nessun interessato Abitazioni Nessuna abitazione Produttivo Nessun impianto produttivo Località Nome strada Lunghezza Note collegate Viabilità Lovere - SS 469 5 Km Sarnico

Reti tecnologiche Possibile coinvolgimento di reti tecnologiche che solitamente (life-lines) utilizzano il medesimo percorso della strada. Edifici vulnerabili -

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Risorse - Beni storico-ambientali - Altro -

(3) Sintesi dello scenario Il crollo di porzioni di roccia può interrompere la SS 469 coinvolgendo veicoli che transitano sulla strada. In considerazione dei volumi e delle energie in gioco si potrebbe registrare il pesante coinvolgimento delle persone a bordo dei veicoli. Il fenomeno non consente di identificare segni premonitori, inoltre le dinamiche evolutive sono pressoché immediate, per cui l’impatto sulla popolazione coinvolta potrebbe essere particolarmente severo. L’evento peggiore è rappresentato dal coinvolgimento di più mezzi o di un pullman con parziale distruzione del sedime stradale e conseguente inutilizzabilità della strada stessa. Nell’immediato ciò potrebbe comportare problematiche di carattere operativo per i mezzi di soccorso in quanto la SS 469 rappresenta l’unico asse viario per il collegamento a lago dei Comuni rivieraschi. È possibile prevedere:  Decessi o ferimenti di parte della popolazione coinvolta  Necessità di operare la ricerca ed il soccorso delle persone coinvolte  Interruzione della viabilità sulla SS 469 senza la possibilità di operare un bypass  potenziale interruzione dei servizi tecnologici che corrono in corrispondenza della sede stradale

(4) Priorità operative I fenomeni in oggetto hanno una dinamica che nella maggior parte dei casi non consente l'instaurarsi delle condizioni di criticità moderata (codice 1) o elevata (codice2). L’evento accade generando di per sé una condizione di emergenza.

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In considerazione delle dinamiche del fenomeno è poi da rilevare che le attività della fase di emergenza appaiono essere indirizzate non tanto alla salvaguardia, quanto al soccorso delle popolazione coinvolta, dando priorità operativa, specie nelle prime fasi alle attività di SAR (118 e VVF) e successivamente a quelle di assistenza alla popolazione.

IL SINDACO  Si rende reperibile per gli Enti del Sistema di Protezione Civile  Comunica agli enti preposti alla gestione delle emergenze ed alla sala operativa regionale di protezione civile il superamento delle sogli individuate, le situazioni che comportano rischi per la popolazione: indicando:  le aree potenzialmente coinvolte e il relativo livello di rischio,  le azioni già intraprese per garantire la salvaguardia della pubblica incolumità, nonché la riduzione di danni al contesto sociale;  Attiva le misure necessarie per garantire la salvaguardia della pubblica incolumità, nonché la riduzione di danni al contesto sociale;  Richiede eventualmente al Prefetto di Bergamo (e di Brescia) l’attivazione del CCS, eventualmente raccomandando l’attivazione di un COM presso la sede della Comunità Montana

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 Operare la verifica ed il controllo delle condizioni di sicurezza dell’area  Individuare l’eventualità di possibili ulteriori evoluzioni del fenomeno  Mettere in atto le attività di ricerca e soccorso  Inibire la circolazione privata anche attraverso l’attivazione di un cancello presidiato dalle forze dell’ordine (CC, P.L.) in corrispondenza del bivio di innesto tra la SS469 e la SP77 in Comune di Riva di Solto e della SS469 con la ex SP78 in Comune di Tavernola (F.S. n°7)  Organizzare il sistema di gestione delle problematiche sanitarie e di

Emergenza recupero delle salme  Provvedere alla verifica delle life lines  Provvedere all’emissione di ordinanze per l’interruzione della viabilità (Provincia di BG)  Provvedere al ripristino della viabilità e dei servizi eventualmente interessati  Provvedere al ripristino delle rete paramassi eventualmente danneggiate

(5) Risorse necessarie Appare fondamentale poter contare su di un sistema di comunicazioni che funzioni anche in queste condizioni e che copra l'intero territorio colpito. Il coordinamento tra le forze dell’ordine e le squadre SAR appare fondamentale per cui sarà con molta probabilità necessario istituire un Posto di Comando Avanzato (PCA) possibilmente in una tenda a rapido montaggio Vista la localizzazione del possibile evento, in caso di un elevato numero di persone coinvolte (oltre 5) potrebbe essere necessario installare anche di un Posto Medico Avanzato (PMA) Inoltre potrà essere necessario identificare nelle immediate vicinanze della zona coinvolta, un’area sicura per il rendez-vous con l’elisoccorso (potrebbe anche verificarsi la necessità di far atterrare simultaneamente sia l’elisoccorso del 118 di Bergamo che quello di Brescia). Le attività di ricerca e soccorso possono necessitare di fotoelettriche. Con molta probabilità sarà necessario operare con macchine per il movimento terra (pale gommate, terne).

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I sistemi acquedottistici e fognari potrebbero risultare compromessi o del tutto inutilizzabili. Appare possibile un intervento in emergenza per il disgaggio di blocchi in equilibrio instabile, ma anche l’immediato ripristino o la nuova stesura di reti di protezione. La possibilità di costruire dei valli a temporanea protezione degli operatori nell’area di intervento, consiglia l’utilizzo di macchine movimento terra.

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SCENARIO 2: PARZANICA – FRANE DI CROLLO ELEMENTI DELLO SCENARIO MODELLO DI INTERVENTO

Popolazione Nessun interessato Abitazioni Nessuna abitazione  Produttivo Nessun impianto produttivo Località Nome strada Lunghezza Note collegate Viabilità SS469 Lovere - Sarnico 5000 m

Possibile coinvolgimento di reti tecnologiche (Luce, Gas Acqua Reti tecnologiche e rete Telecom) che utilizzano il medesimo percorso della (life-lines) strada. Edifici vulnerabili - Risorse - Beni storico-ambientali - Altro -

Sintesi dello scenario Il crollo di porzioni di roccia può interrompere la SS 469 coinvolgendo veicoli che transitano sulla strada In considerazione dei volumi e delle energie in gioco si potrebbe registrare il pesante coinvolgimento delle persone a bordo dei veicoli. Il fenomeno non consente di identificare segni premonitori, inoltre le dinamiche evolutive sono pressoché immediate, per cui l’impatto sulla popolazione coinvolta potrebbe essere particolarmente severo. L’evento peggiore è rappresentato dal coinvolgimento di più mezzi o di un pullman con parziale distruzione del sedime stradale e conseguente inutilizzabilità della strada stessa. Nell’immediato ciò potrebbe comportare problematiche di carattere operativo per i mezzi di soccorso in quanto la SS 469 rappresenta l’unico asse viario per il collegamento a lago dei Comuni rivieraschi. È possibile prevedere:  Decessi o ferimenti di parte della popolazione coinvolta  Necessità di operare la ricerca ed il soccorso delle persone coinvolte  Interruzione della viabilità sulla SS 469 senza la possibilità di operare un bypass  potenziale interruzione dei servizi tecnologici che corrono in corrispondenza della sede stradale

SUPERFICI OBJECTID INDIRIZZO DENOMINAZIONE PROPRIETARIO SUPUTILE POSTILETTO CODTIPO CODDETT CODUTILIZ VULNERAB ATTREZZATA TENDOPOLI CONTAINER CAPPERSONE CODPAVIM

STRUTTURE OBJECTID INDIRIZZO DENOMINAZIONE PROPRIETARIO SUPUTILE NUMPIANI CODTIPO CODDETT CODUTILIZ VULNERAB POSTILETTO

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