PROVINCIA DI

STUDIO DI FATTIBILITÀ DELL’INTERVENTO DI REALIZZAZIONE DI UN NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TRA E PORTO GARIBALDI

FASE 2 Analisi dei progetti e degli strumenti di pianificazione

Ferrara, 25 maggio 2010 INDICE DELLA PRESENTAZIONE

Il presente documento si riferisce al progetto relativo allo “STUDIO DI FATTIBILITÀ DELL’INTERVENTO DI REALIZZAZIONE DI UN NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO TRA OSTELLATO E PORTO GARIBALDI” e contiene la Fase 2 “Analisi dei progetti e degli strumenti di pianificazione” in relazione alle attività di progetto previste.

Il rapporto è articolato nei seguenti argomenti principali

OBIETTIVI E METODO

LINEE FERROVIARIE DISMESSE

PROGETTI DI SVILUPPO DELLA RETE FERROVIARIA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 111 OBIETTIVI E METODO √√√

LINEE FERROVIARIE DISMESSE

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 2 OBIETTIVI

OBIETTIVI E METODO

ANALISI DEI PROGETTI E ANALISI DELLA RETE E DEL SERVIZIO DEGLI STRUMENTI ANALISI DI FATTIBILITÀ FERROVIARIO ESISTENTI DI PIANIFICAZIONE

La Fase 2 “Analisi dei progetti e degli strumenti di pianificazione ”, inerente al progetto “Studio di fattibilità dell’intervento di realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario tra Ostellato e Porto Garibaldi ” persegue i seguenti obiettivi

 individuare ed evidenziare le caratteristiche principali delle linee ferroviarie dismesse in Provincia di Ferrara

 fornire un quadro di riferimento esaustivo e sintetico dei progetti di sviluppo della rete ferroviaria ferrarese , facendo riferimento ai vari elaborati di progetti formulati

 analizzare gli strumenti di pianificazione regionale e provinciale per quanto riguarda i progetti di sviluppo ferroviario in Provincia di Ferrara, al fine di individuare, per ogni progetto di interesse, le linee guida di sviluppo contenute nei diversi Piani

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 3 METODO

OBIETTIVI E METODO L’analisi inerente alla Fase 2 è articolata nelle seguenti attività

1. individuazione delle linee ferroviarie dismesse in Provincia di Ferrara , evidenziando  il percorso  le stazioni di origine e di destinazione e le eventuali fermate intermedie  le modalità di connessione alla rete esistente  le date di attivazione e di chiusura , sottolineando le motivazioni che portarono alla dismissione della linea  le principali caratteristiche tecnico-costruttive , in termini di scartamento , di trazione , di numero di binari

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 4 OBIETTIVI E METODO/ METODO 2. raccolta e analisi dei progetti di sviluppo della rete ferroviaria e degli interventi progettuali di potenziamento previsti dagli strumenti di pianificazione . Per fornire un quadro di riferimento chiaro e semplificato, i progetti sono raggruppati nelle seguenti “direttrici di intervento ”  corridoio Adriatico , asse merci-passeggeri Adria-Ravenna, in cui ricadono la connessione Adria- e la tratta in esercizio RFI Ferrara-Ravenna  cis-transpadana , asse merci-passeggeri Ferrara-Suzzara-, in cui ricade la tratta in esercizio FER Ferrara-  Ferrara-est , asse composto dai collegamenti  Ferrara-/Porto Garibaldi  Ferrara-Copparo In particolare, i progetti che costituiscono oggetto di studio sono  il “Progetto preliminare e studi di fattibilità del collegamento ferroviario Codigoro-Adria” del 2001 , svolto da Proger e da Uteco e commissionato da  dalla Provincia di Ferrara  dalla Provincia di Rovigo  dai Comuni di Adria (RO), Ariano nel Polesine (RO), Corbola (RO), Codigoro (FE), Ostellato (FE), (FE), (FE)  dal Consorzio Sviluppo Economico e Sociale del Polesine  lo “Studio di Fattibilità del Corridoio Adriatico”, concluso nel 1999 , condotto dalle regioni adriatiche italiane e finanziato dalla Comunità Europea

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 5 OBIETTIVI E METODO/ METODO

 il “Progetto Territorio-Territorio snodo tra il corridoio adriatico e le direttrici trasversali cispadana e transpadana (piattaforma nazionale romagnola)” del 2009 , svolto da Nomisma e da Uteco, commissionato dalla Provincia di Ferrara  la “Realizzazione del tratto ferroviario Ferrara-Copparo a completamento della prima linea suburbana di trasporto rapido di massa dell’area metropolitana di Ferrara ” del 2000 , svolto da Uteco e commissionato  dal di Copparo  dal Comune di Ferrara  dalla Provincia di Ferrara  lo “Studio delle diverse alternative di percorso e della relativa fattibilità tecnica ed ambientale del collegamento ferroviario della linea Ferrara- Codigoro con Comacchio (area ex-zuccherificio)” svolto nel 2003 da Endeavour e commissionato da FER -Ferrovie Emilia Romagna Sono inoltre riportati i riferimenti a interventi progettuali di potenziamento della rete ferroviaria in Provincia di Ferrara contenuti negli strumenti di pianificazione a livello regionale, provinciale e comunale, nonché nei master plan di riferimento.

L’analisi dettagliata dei contenuti dei piani relativamente alle “direttrici di intervento” è svolta nella sezione successiva “Analisi degli strumenti di pianificazione ”.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 6 OBIETTIVI E METODO/ METODO 3. individuazione, analisi e raccolta delle informazioni contenute negli strumenti di pianificazione di riferimento , a livello regionale e provinciale, riguardanti i progetti di estensione della rete ferroviaria ferrarese. In particolare, i Piani che costituiscono oggetto di studio sono  il PRIT -Piano regionale integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna 1998-2010  il PTCP -Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la Provincia di Ferrara , in vigore dal 1997, formato nel periodo 1993-1995 e da successivi aggiornamenti, si configura come prosecuzione del processo di pianificazione di area vasta avviato con il Piano dei Trasporti di Bacino (PTB) collegato al primo Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) e, successivamente, con il Piano Territoriale Infraregionale (PTI)  il PRT -Piano Regionale dei Trasporti Regione Veneto in vigore dal 2005, in relazione ai progetti di connessione dell’area orientale della Provincia di Ferrara con il territorio di Adria e di Rovigo, attraverso un sistema di trasporto su ferro  il PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara , riferendosi all’attuale documento del 2010 , in fase di elaborazione , nonché ai principali aspetti delineati dalla precedente versione del 1984

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 7 OBIETTIVI E METODO/ METODO

 il Piano strategico della Provincia di Ferrara (2006)  il PUM-Piano Urbano della Mobilità del Comune di Ferrara (2009)  il “Master plan sistema idroviario del basso ferrarese ” (2001) svolto da Uteco e commissionato dalla Provincia di Ferrara  il PRUSST-Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio “Distretto insediativo Ferrara-Copparo” (finanziato dal Ministero dei Lavori Pubblici a partire dal 2001)  il Documento preliminare del “Piano territoriale di stazione-Centro storico di Comacchio” (2009)  il PRGC-Piano Regolatore Generale del Comune di Comacchio (2008)  il PSC-Piano Strutturale Comunale del Comune di Ostellato (2010)  il Piano Direttore del Comune di Comacchio (1995)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 8 OBIETTIVI E METODO/ METODO

I progetti e gli strumenti di pianificazione presi in considerazione sono ordinati cronologicamente in base, rispettivamente, all’anno di conclusione di ogni Studio e all’anno di adozione di ogni Piano .

PROGETTI

Studio Progetto Progetto Corridoio Ferrara- Codigoro- Progetto Progetto Adriatico Copparo Adria Endeavour Territorio

1984 1995 1997 1998 1999 2000 2001 2003 2005 2006 2008 2009 2010

PTB Piano PTCP PRIT Emilia- Masterplan PRT Piano PRGC PUM PSC Comune di (edizione Direttore Provincia Romagna Idrovia Regione Strategico Comune di Ferrara Ostellato precedente) Comacchio di Ferrara Ferrarese Veneto Provincia Comacchio Documento PTB (in ** Ferrara preliminare elaborazione) PRUSST Ferrara- Piano Copparo Territoriale *

PIANI

* IL “PIANO TERRITORIALE DI STAZIONE-CENTRO STORICO DI COMACCHIO” NON È STATO ANCORA ADOTTATO. SI FA RIFERIMENTO AL DOCUMENTO PRELIMINARE REDATTO DAL PARCO DEL DELTA DEL -REGIONE EMILIA-ROMAGNA NEL 2009 ** IL PTCP DELLA PROVINCIA DI FERRARA, PUR ESSENDO STATO ADOTTATO NEL 1997, HA SUBITO SUCCESSIVI AGGIORNAMENTI

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 9 SINTESI DEI RISULTATI

OBIETTIVI E METODO

L’analisi dei progetti e degli strumenti di pianificazione a livello regionale, provinciale e comunale riguardante le ipotesi di sviluppo della rete ferroviaria in Provincia di Ferrara ha consentito di evidenziare i seguenti interventi , raggruppati per tipologia

 POTENZIAMENTI DI LINEE FERROVIARIE  potenziamento della linea Ferrara-Ravenna , previsto • dal PRIT 98-2010 • dal PTCP Provincia di Ferrara • dal “Masterplan Idrovia Ferrarese” (2001) • dal PTB (1984 ) • dal PTB (attuale in elaborazione)  potenziamento della linea Ferrara-Suzzara , previsto • dal PRIT 98-2010 • dal PTCP Provincia di Ferrara • dal “Masterplan Idrovia Ferrarese ” (2001) • dal PTB (1984 ) • dal PTB (attuale in elaborazione) • dal Piano Strategico Provincia di Ferrara (2006)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 10 OBIETTIVI E METODO/ SINTESI DEI RISULTATI  NUOVI COLLEGAMENTI FERROVIARI  collegamento Codigoro-Adria , previsto • dal PRIT 98-2010 • dal PTCP Provincia di Ferrara • dal PTB (1984 ) • dal Piano Strategico Provincia di Ferrara (2006) • dal PRT Regione Veneto  collegamento Ferrara-Copparo , previsto • dal PTB (attuale in elaborazione) • dal Piano Strategico Provincia di Ferrara (2006) • dal PRUSST-Programma riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile  collegamento Ostellato-Comacchio , previsto • dal PTB (1984 ) • dal Piano Strategico Provincia di Ferrara (2006) • dal “Masterplan Idrovia Ferrarese ” (2001) • dal Documento preliminare del Piano Territoriale di Stazione • dal PRGC Comune di Comacchio (2008) • dal PSC Comune di Ostellato (2010)  collegamento Codigoro-Comacchio • dal PTCP Provincia di Ferrara • dal PTB (1984 ) • dal Documento preliminare del Piano Territoriale di Stazione  collegamento Ravenna-Codigoro (“Romea ferroviaria ”), previsto • dal PTCP Provincia di Ferrara

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 11 OBIETTIVI E METODO/ SINTESI DEI RISULTATI

 ALTRI INTERVENTI  valorizzazione delle fermate “minori” in Ferrara • dal PTCP Provincia di Ferrara • dal PUM Comune di Ferrara (2009)  servizio di trasporto tipo “tram-treno” Ferrara-Cona • dal PTB (attuale in elaborazione) • dal PUM Comune di Ferrara (2009)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 12 OBIETTIVI E METODO/ SINTESI DEI RISULTATI

Nella rappresentazione seguente gli interventi considerati sono articolati in funzione della “direttrice di intervento ” di appartenenza. MANTOVA/PARMA PADOVA/VENEZIA VENEZIA

A V O D A P - C A IS FE -TR RRARA N AN C -EST G S O PA R O D R. L AN AD O A RIA B TI CO

RAVENNA

Direttrice di CORRIDOIO ADRIATICO CIS-TRANSPADANA FERRARA-EST intervento

• potenziamento della linea • potenziamento della linea • nuovo collegamento ferroviario Ferrara-Ravenna Ferrara-Suzzara Ferrara-Copparo • nuovo collegamento Codigoro- • potenziamento della linea • nuovo collegamento ferroviario Adria Ferrara-Ravenna Ostellato-Comacchio Interventi • nuovo collegamento Ravenna- • valorizzazione delle fermate • nuovo collegamento ferroviario Codigoro (“Romea ferroviaria”) “minori” in Ferrara Codigoro-Comacchio • servizio di trasporto tipo “tram- treno” Ferrara-Cona

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 13 OBIETTIVI E METODO/ SINTESI DEI RISULTATI Nello schema è riportato il quadro sinottico degli interventi analizzati , articolati in base  al grado di priorità nella realizzazione (bassa , media o alta ), facendo riferimento al Piano più recente e/o più autorevole nel caso di progetti previsti in più strumenti di pianificazione  alla valenza territoriale (locale , regionale o nazionale/internazionale ) PRIORITÀ NELLA REALIZZAZIONE

BASSA MEDIA ALTA

 potenziamento  potenziamento Ferrara-Suzzara Ferrara-Ravenna NAZIONALE

 Codigoro-Adria *  Ferrara-Copparo  Codigoro-Adria * REGIONALE

 valorizzazione fermate  Romea ferroviaria  “tram-treno” VALENZATERRITORIALE “minori” in Ferrara  Codigoro-Comacchio Ferrara-Cona

LOCALE  Ostellato-Comacchio

* IL COLLEGAMENTO CODIGORO-ADRIA È TRATTATO, CON DIVERSI LIVELLI DI PRIORITÀ, TRA GLI ALTRI, NEL PRIT DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (PRIORITÀ BASSA) E NEL PRT DEL VENETO (PRIORITÀ ALTA)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 14 OBIETTIVI E METODO

LINEE FERROVIARIE DISMESSE √√√

PROGETTI DI SVILUPPO DELLA RETE FERROVIARIA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 15 LINEE DISMESSE Queste le linee ferroviarie dismesse di interesse della Provincia di Ferrara 1. linea Ostellato-Porto Garibaldi 2. linea Ferrara-Copparo 3. linea Ferrara-Porotto- (-Decima) con diramazioni a San Giovanni in Persiceto e a Crevalcore/ 4. linea Adria-Ariano Polesine (interamente in Veneto)

4

2

3

1

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 16 LINEA OSTELLATO-PORTO GARIBALDI

LINEE DISMESSE progressive 0 10 22 28 chilometriche 7 indicative

centri attraversati OSTELLATO Bivio Gallare S.Giovanni COMACCHIO MAGNAVACCA (ora Porto Garibaldi) La linea Ostellato-Porto Garibaldi (attivazione 1911 , chiusura 1945 per gli ingenti danni di guerra) si configurava come tramvia con percorso promiscuo alla sede stradale e connessione diretta allo scalo ferroviario di Ostellato. L’infrastruttura e la relativa offerta furono gestite da  Società Anonima delle Ferrovie e Tramvie Padane (FTP) dal 1911 al 1933  Gestione Commissariale Governativa Ferrovie Padane dal 1933 al 1945 Le principali caratteristiche tecnico-costruttive della linea erano  trazione non elettrica (utilizzo di mezzi a vapore)  scartamento ridotto (metrico)  binario singolo  3 coppie di corse giornaliere Nel 1931 la FTP operò un radicale intervento di potenziamento relativamente alla linea Ferrara- Codigoro , la quale fu trasformata da tramvia a scartamento metrico a ferrovia a scartamento ordinario, per far fronte alla crescente domanda. Tale intervento non venne esteso alla diramazione Ostellato-Porto Garibaldi che, invece, presentava un’utenza maggiormente esigua.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 17 LINEA FERRARA-COPPARO

LINEE DISMESSE

progressive 19,0 4,4 12,8 14,9 chilometriche 0 9,2 indicative

Stazioni FERRARA Boar a BAURA Corlo TAMARA-SALETTA Fermate COPPARO La linea Ferrara-Copparo (attivazione 1903 , chiusura 1956 per il declino dell’uso della ferrovia e per l’obsolescenza degli impianti e dei rotabili), facente capo alla Società Veneta (SV ), aveva caratteristiche moderne per l'epoca, in quanto presentava  sede propria per l’intero percorso  andamento planimetrico con poche curve di raggio molto ampio e con lunghi rettifili  andamento altimetrico in assenza di pendenze significative Pensata come parte integrante di un sistema di ferrovie, interamente gestito dalla Società Veneta, si configurava come prima tratta ferroviaria del collegamento strategico Ferrara-Adria , mai realizzato, in grado di creare un percorso alternativo alla -Padova . Dal 1937 al 1940 la linea visse il periodo di maggiore sviluppo, passando dalla trazione a vapore a quella termica (diesel). Nonostante gli ingenti danni di guerra la linea riaprì nel 1945 per far fronte alla domanda di mobilità. Queste le principali caratteristiche tecnico-costruttive della linea  trazione non elettrica (utilizzo di mezzi a vapore fino al 1937)  scartamento ordinario  binario singolo

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 18 LINEA FERRARA-POROTTO-CENTO (-DECIMA)

LINEE DISMESSE

progressive Modena 28,1 34,1 12,5 17,5 19,8 25,0 31,5 36,7 chilometriche 0 5,2 8,9 indicative

Stazioni FERRARA POROTTO VIGARANO MIRABELLO San Carlo SANT’AGOSTINO DOSSO CORPO RENO CENTO Morando DECIMA Fermate MAINARDA S.Giovanni in P.

Bondeno

La tratta Ferrara-Cento (attivazione 1909 , chiusura 1956 per l’obsolescenza di impianti e di rotabili causata da mancata manutenzione) fu collegata a Crevalcore e a Modena nel 1916, realizzando un importante asse di collegamento trasversale Ferrara-Modena che presentò una rilevante affluenza di passeggeri durante l’intero periodo di esercizio. La costruzione dell’intera linea Ferrara-Modena, facente capo alla Società Veneta (SV), avvenne in 4 lotti  Ferrara-Porotto (in comune con linea Ferrara- ) nel 1888  Porotto-Cento nel 1909  Porotto-Decima nel 1911  Decima-Modena nel 1916 TRENO NELLA CAMPAGNA TRA CENTO E FERRARA TRAINATO DA “LA MARIANNINA”, LA LOCOMOTIVA A VAPORE DELLA SOCIETÀ VENETA

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 19 LINEE DISMESSE/ LINEA FERRARA-POROTTO-CENTO (-DECIMA) Queste le principali caratteristiche tecnico-costruttive della linea  trazione non elettrica (utilizzo di mezzi a vapore fino al 1937)  scartamento ordinario  binario singolo  raggio minimo di curvatura di 250 m (400 m nella tratta Decima-Modena)  pendenza massima del 5 per mille (5,7 nella tratta Decima-Modena)  offerta caratterizzata da  treni locali Ferrara-Modena, Ferrara-Cento, Cento-Modena e Cento-S.Giovanni in Persiceto  treni diretti Ferrara-Cento-Bologna, Codigoro-Modena e Copparo-Modena Attualmente la sede della linea risulta quasi sempre rintracciabile con una certa facilità e continuità, in quanto è parte di percorsi ciclo-pedonali e della rete di viabilità minore. La fermata di Porotto è stata disabilitata al servizio passeggeri anche per i servizi FER della linea Ferrara-Poggio Rusco.

VIGARANO MAINARDA PERCORSO CICLABILE REALIZZATO SULLA SEDE DELLA FERROVIA FERRARA-MODENA (SULLA SINISTRA IL CASELLO IN ROVINA DI VIA RONDONA)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 20 LINEA ADRIA-ARIANO POLESINE

LINEE DISMESSE

progressive 0 5,1 8,1 12,5 chilometriche 15,2 indicative

Stazioni ADRIA BOTTRIGHE CORBOLA Crociarone ARIANO POLESINE Fermate

La linea Adria-Ariano Polesine (attivazione 1933 , chiusura 1944 per danni di guerra) nei progetti originari doveva essere parte del collegamento alternativo Venezia-Bologna, via Adria-Ferrara, detto Romea ferroviaria , voluto anche dallo Stato. Tuttavia, per mancanza di fondi, si decise di non proseguire l'opera e la linea ferroviaria non superò mai il capolinea di Ariano. Persa la possibilità di prolungamento, dal 1937, anno di acquisizione della linea da parte della Società Veneta, alla Seconda Guerra Mondiale si attuò un potenziamento dei servizi passeggeri, tra Venezia/Adria e Ariano, e delle merci, acquistando mezzi più potenti. I danni di guerra nel 1943-1944 furono tali da portare alla soppressione della linea .

L’infrastruttura e la relativa offerta furono gestite da  Società Veneto Emiliana Ferrovie e Tramvie (SVEFT ) dal 1933 al 1937  Società Veneta (SV ) dal 1937 al 1944

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 21 OBIETTIVI E METODO

LINEE FERROVIARIE DISMESSE

PROGETTI DI SVILUPPO DELLA RETE FERROVIARIA √√√

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 22 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA I progetti di estensione della rete ferroviaria in Provincia di Ferrara (elencati alle pagine 5 e 6) sono individuati, analizzati e sistematizzati per “direttrice di intervento ”, cioè per asse di sviluppo di trasporto passeggeri e/o merci presente sul territorio. PADOVA/VENEZIA MANTOVA/PARMA Le “direttrici di intervento ” di VENEZIA interesse della Provincia di Ferrara sono  Corridoio Adriatico ,

evoluzione dell’asse “Romea A V O ferroviaria ” D A P  Cis-transpadana - C A I FER N S C RA -T O RA  Ferrara-est G R R -ES O A R T L N S . A O P D B A R A differenza delle tre direttrici D IA A T N IC PORTO GARIBALDI summenzionate, l’asse Bologna- A O Padova * non è interessata da rilevanti interventi di sviluppo, in quanto presenta un’infrastruttura sostanzialmente già consolidata. RAVENNA

* L’ASSE FERROVIARIO BOLOGNA-PADOVA È PARTE DEL CORRIDOIO TEN-T N.1 BERLINO-PALERMO

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 23 QUADRO SINOTTICO DEI PROGETTI

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA I progetti e i riferimenti di natura progettuale contenuti nei Piani , riguardanti ogni “direttrice di intervento ”, sono riportati nella rappresentazione seguente, rimandando alle pagine successive la relativa analisi di dettaglio.

Direttrice di CORRIDOIO ADRIATICO CIS-TRANSPADANA FERRARA-EST intervento

• “Progetto preliminare e studi di • “Progetto Territorio” (2009) – • “Studio delle diverse alternative fattibilità del collegamento Provincia di Ferrara di percorso e della relativa ferroviario Codigoro-Adria” fattibilità tecnica ed ambientale (2001) – Province di Ferrara, di del collegamento ferroviario della Rovigo e comuni vari linea Ferrara-Codigoro con • “Studio di Fattibilità del Comacchio (area ex- Corridoio Adriatico” (1999) – zuccherificio)” (2003)-FER Comunità Europea e Regioni • “Realizzazione del tratto Progetti e studi adriatiche italiane ferroviario Ferrara-Copparo a completamento della prima linea suburbana di trasporto rapido di massa dell’area metropolitana di Ferrara” (2000) – Comuni di Copparo e di Ferrara, Provincia di Ferrara • “Progetto Territorio” (2009) – Provincia di Ferrara

• PRIT Regione Emilia-Romagna • PTCP Provincia di Ferrara (1997 e • “Master plan sistema idroviario Riferimenti di • “Master plan sistema idroviario successivi aggiornamenti) del basso ferrarese” (2001) - natura del basso ferrarese” (2001) - • PTB Provincia di Ferrara (in fase Provincia di Ferrara progettuale nei Provincia di Ferrara di elaborazione) • Piano Regolatore Generale piani • PUM-Comune di Ferrara (2009) Comunale di Comacchio (2008)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 24 CORRIDOIO ADRIATICO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA Nell’ambito della definizione dei corridoi infrastrutturali plurimodali di collegamento , detti TEN- T (Trans-European Network-Transport), la Comunità Europea inserì il Corridoio Adriatico in qualità di “progetto di interesse comune”. Il Corridoio, di cui la Regione Emilia-Romagna ha coordinato e diretto lo Studio di fattibilità (1999), è costituito dalle infrastrutture stradali e marittime di trasporto che collegano i porti italiani del litorale adriatico con i nodi del Mediterraneo orientale a sud e con i centri intermodali padani e centro-europei a nord. Si può definire come la naturale evoluzione del progetto della “Romea Ferroviaria ”, nato negli anni ’30 e mai realizzato, avente lo scopo di creare un percorso ferroviario alternativo tra Venezia e Bologna alla congestionata linea fondamentale passante per Padova e Rovigo.

CORRIDOIO ADRIATICO IN EVIDENZA LE REGIONI ITALIANE INTERESSATE DALLA DIRETTRICE

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 25 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO Le tratte ferroviarie facenti parte della direttrice di sviluppo del Corridoio Adriatico in Provincia di Ferrara sono  Rovigo-Ferrara , linea fondamentale RFI  Ferrara-Ravenna , linea complementare RFI (da potenziare)

Costituiscono percorsi alternativi funzionali al decongestionamento della linea fondamentale RFI Bologna-Padova le tratte  Adria-Codigoro (in progettazione)  Codigoro-Ostellato-Portomaggiore , linea FER (completata, eccetto per la connessione con rete RFI a Portomaggiore)

Ipotesi ulteriore di sviluppo riguarda l’eventuale realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario Codigoro-Ravenna , denominabile “Romea Ferroviaria ”, sfruttando l’asse utilizzato dall’arteria stradale in fase di progettazione E55 “Nuova Romea”.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 26 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO I progetti di sviluppo ferroviario , nonché gli eventuali riferimenti a specifici interventi di potenziamento previsti dai Piani , interessanti il Corridoio Adriatico in Provincia di Ferrara sono contenuti

 nel “Progetto preliminare e studi di fattibilità del collegamento ferroviario Codigoro-Adria” del 2001 , svolto da Proger e da Uteco  nello “Studio di Fattibilità del Corridoio Adriatico” svolto dalle sette Regioni adriatiche italiane (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna con funzioni di direzione del Progetto, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia) e concluso nel 1999 , le cui linee guida di progetto sono state riprese  dal PRIT-Piano regionale integrato dei trasporti della Regione Emilia- Romagna 1998-2010  dal “Master plan sistema idroviario del basso ferrarese ” (“Studio di valutazione ed individuazione delle opportunità di sviluppo del sistema produttivo e dei servizi logistici del territorio ferrarese nell’ambito dell'Emilia orientale attraverso la redazione di un master plan economico del sistema territoriale interessato”) del 2001 , svolto da Uteco e commissionato dalla Provincia di Ferrara

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 27 PROGETTO PRELIMINARE CODIGORO-ADRIA

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO Il Progetto preliminare svolto da Proger e da Uteco nel 2001 configura la linea ferroviaria Codigoro-Adria come “cerniera di collegamento ” tra le infrastrutture esistenti  a sud Ferrara-Codigoro (FER)  a nord Rovigo-Chioggia (RFI) e Adria-Venezia (Sistemi Territoriali)

La linea Codigoro-Adria, quindi, si configura come parte integrante del nuovo itinerario ferroviario alternativo noto anche come “Romea ferroviaria ” finalizzato  al potenziamento delle grandi reti di trasporto merci nell’ambito dei corridoi europei  al miglioramento dell’accessibilità della struttura produttiva ferrarese da parte dei mercati nazionali ed esteri A tali prospettive si aggiunge la possibilità di avvalersi dell’infrastruttura per lo svolgimento di servizi passeggeri locali .

Il Progetto prevedeva una gestione condivisa della nuova linea da parte delle Ferrovie Venete e delle Ferrovie Padane .

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 28 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO/ La proposta di tracciato , risultante dall’analisi preliminare di 4 PROGETTO PRELIMINARE CODIGORO-ADRIA diversi tracciati, sfrutta la configurazione passante del fascio binari di Codigoro e il primo tratto del “raccordo Falco ” Codigoro-Pomposa. ADRIA In località Pontemaodino , il tracciato previsto si dirige verso nord BOTTRIGHE (curva di raggio 600 m) ricalcando il vecchio tracciato in uso dal 1933 al 1944 da Ariano ad Adria. La lunghezza totale è di 24,712 km . L’ipotesi progettuale prevede CORBOLA  linea a singolo binario con incrocio  trazione termica , almeno nella prima fase di esercizio  andamento planimetrico caratterizzato da rettifili (raggio minimo di 600 m) ARIANO P.  profilo altimetrico senza pendenze accentuate (pendenza massima del 10 per mille)  manufatti di notevoli dimensioni  ponte sul Po Grande (8 campate, lunghezza totale di 768 m) DUNE DI MASSENZATICA  ponte sul Po di Goro (4 campate, lunghezza totale con incrocio di 320 m) PONTELAGORINO

 ponte sul Canale Bianco-Collettore Polesano raccordo Falco (2 campate, lunghezza totale di 192 m) CODIGORO

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 29 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO/ PROGETTO PRELIMINARE CODIGORO-ADRIA Al 2001 il costo totale di realizzazione dell’opera è stato valutato in circa 227 miliardi di lire (corrispondenti a oltre 117 milioni di euro ), esclusa l’elettrificazione della linea, con conseguimento degli utili di gestione tra il 12° e il 15° anno di esercizio .

I vantaggi conseguibili dalla realizzazione della linea sono  la costituzione di una rete con funzioni di supporto al Corridoio Adriatico nel trasporto merci di lunga percorrenza alternativa alle linee fondamentali  il trasferimento di una parte dei traffici merci (stimata nel progetto al 2010 in 40 treni da 340 t) dalla Bologna-Venezia  lo sviluppo della mobilità passeggeri su ferro , che disporrebbe di nuovi collegamenti tra il bacino orientale di Ferrara e Rovigo/Chioggia/Venezia Le criticità riscontrabili nel progetto sono riconducibili ai seguenti aspetti  elevati costi di realizzazione dovuti ai rilevanti manufatti lungo il tracciato (circa il 50% dell’intero costo)  necessità di un raccordo per convogli merci tra la nuova linea e la Adria-Mestre allo scopo di evitare l’inversione di marcia in stazione ai treni per Venezia  nell’ottica di realizzare una linea facente parte della rete integrata per il trasporto merci, è necessaria l’elettrificazione dell’intero asse Mestre-Adria-Codigoro-Portomaggiore

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 30 STUDIO DI FATTIBILITÀ CORRIDOIO ADRIATICO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO Lo Studio di fattibilità del Corridoio Adriatico ha individuato 3 “pacchetti” di progetti ferroviari , con differenti priorità  Pf1 di breve termine con realizzazione prevista entro il 2005 , di cui fa parte la tratta Ravenna- funzionale al collegamento con Padova  Pf2 e Pf3 di medio-lungo termine con realizzazione prevista successiva al 2005 Gli “standard obiettivo” relativi al Progetto Pf1 sono costituiti da  velocità massima di 160 km/h  peso massimo per asse di 22,5 t  potenzialità di 240 treni/g

In particolare, il Progetto Pf1 prevede le tre alternative seguenti di Corridoio Adriatico in Provincia di Ferrara  alternativa 1 che prevede l’utilizzo della linea attuale Ravenna-Ferrara , mediante il raddoppio totale della tratta attraverso affiancamento al binario esistente  alternativa 2 che prevede una nuova infrastruttura tra Ravenna e Mestre , ricalcando l’ipotesi della “Romea Ferroviaria ”  alternativa 3 (prevista dal PRIT) che prevede il potenziamento delle tratte Ferrara- Lavezzola , Lavezzola-Lugo-Russi e Russi-Ravenna

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 31 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO/ STUDIO FATTIBILITÀ In riferimento allo scenario attuale , in cui sono in fase di realizzazione gli interventi di sviluppo del nodo di Ferrara, l’alternativa 1 è fattibile nel caso in cui i 2 binari affiancati delle linee Ferrara- Ravenna e Ferrara-Codigoro nella tratta interrata Ferrara-Ferrara Rivana presentano interconnessioni tali da rendere l’infrastruttura utilizzabile in entrambi i binari dai convogli di ambedue le linee.

PROPOSTA DI INTERCONNESSIONE TRA LE LINEE, NELLA TRATTA INTERRATA URBANA, AL FINE DI RENDERE ENTRAMBI I BINARI UTILIZZABILI DAI TRENI INDIFFERENTEMENTE DALLA LINEA DI APPARTENENZA. L’ELABORAZIONE GRAFICA È TRATTA DAL PTB-PIANO DEI TRASPORTI DI BACINO DI FERRARA (2010-IN ELABORAZIONE) NELLA SEZIONE DEDICATA ALL’ACCESSIBILITÀ AL NUOVO POLO OSPEDIALIERO DI CONA.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 32 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CORRIDOIO ADRIATICO/ STUDIO FATTIBILITÀ Il PRIT , congiuntamente al “Master plan sistema idroviario del basso ferrarese ”, riprende i contenuti dello Studio di fattibilità, proponendo l’analisi costi/benefici per le prime due alternative. Secondo tale analisi, entrambe le soluzioni presentano vantaggi rispetto alla situazione attuale , fornendo al traffico merci valide alternative di instradamento all’itinerario che interessa il nodo di Bologna. Tuttavia, gli aspetti non strettamente economici, quali l’esercizio facilitato del traffico passeggeri , i minori impatti sul territorio e la maggiore domanda potenziale , avvantaggiano l’alternativa 1 Rimini-Ravenna–Ferrara . In aggiunta a tali considerazioni, il PRIT evidenzia la convenienza dell’alternativa 3, che limita l’utilizzo della tratta Lavezzola-Ravenna al traffico merci a vantaggio delle linee Lavezzola-Lugo-Russi , opportunamente potenziate. Inoltre, sia il PRIT sia il Master Plan evidenziano la scarsa efficacia delle alternative , previste nell’ambito del Corridoio Adriatico, in relazione al traffico passeggeri di lunga percorrenza che continuerà necessariamente a transitare via Bologna. Lo stesso PRIT, infat ti, enuncia la convenienza del modello STRIP-Sistema di Trasporto Regionale Integrato Passeggeri , caratterizzato da una rete di servizi passeggeri su ferro strutturata sul “nodo di interscambio primario di Bologna ” e sui restanti nodi.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 33 CIS-TRANSPADANA

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA La direttrice ferroviaria denominata Cis-Transpadana rappresenta il “collegamento di cucitura ” tra il Corridoio Adriatico e il Corridoio I TEN-T (in Italia denominato asse Tirreno-Brennero o TiBre), soprattutto in qualità di alternativa alla linea Bologna-Verona che, sempre di più, si sta caratterizzando come una linea passeggeri. Assume particolare rilevanza nell’ambito delle connessioni tra il Porto di Ravenna e  i porti del Tirreno settentrionale (La Spezia in primis)  l’area del nord-ovest italiano  Verona e il Brennero  l’Europa centro-settentrionale Strettamente connesso allo sviluppo del potenziamento della Cis-Transpadana è il potenziamento delle aree produttive di Argenta e Bondeno che insistono sulla direttrice ferroviaria, ritenuta dal PRIT una delle infrastrutture prioritarie dalla Regione Emilia-Romagna .

DIRETTRICE FERROVIARIA CIS-TRANSPADANA

Tracciato principale

Diramazioni e connessioni

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 34 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CIS-TRANSPADANA Le tratte ferroviarie facenti parte della direttrice di sviluppo denominata Cis-Transpadana in Provincia di Ferrara sono  Ferrara-Poggio Rusco-Suzzara , linea FER  Ferrara-Ravenna , linea complementare RFI (da potenziare)

La direttrice, inoltre, sviluppa forti potenzialità di crescita relativamente a tratte ferroviarie esterne alla Provincia di Ferrara e comprese nell’area centro-padana . In particolare  Suzzara-Mantova , linea complementare RFI  Mantova-Codogno , linea complementare RFI  Modena-Mantova-Verona , linea complementare RFI  Verona-Bologna , linea fondamentale RFI

Il corridoio di sviluppo “cispadano” interessa anche la rete viaria , in quanto il PRIT , congiuntamente al Piano Strategico della Provincia di Ferrara (2006), definisce prioritaria la realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana Reggiolo/Rolo-Ferrara con prolungamento a Porto Garibaldi, attraverso la trasformazione della superstrada “Ferrara-mare” in autostrada.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 35 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CIS-TRANSPADANA

I progetti di sviluppo ferroviario , nonché gli eventuali riferimenti a specifici interventi di potenziamento previsti dai piani , interessanti la direttrice “Cis-Transpadana” in Provincia di Ferrara sono contenuti

 nel “Progetto Territorio” del 2009 , svolto da Nomisma e da Uteco

 nel PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la Provincia di Ferrara , in vigore dal 1997 con successivi aggiornamenti

 nel PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara (in fase di elaborazione), confermando le linee di progetto già delineate nella precedente versione del 1984

 nel PUM-Piano Urbano della Mobilità del Comune di Ferrara (2009)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 36 PROGETTO TERRITORIO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CIS-TRANSPADANA Lo studio denominato “Progetto Territorio”, concluso nel 2009, presenta la finalità di valorizzare i benefici derivanti dal potenziamento infrastrutturale delle reti e dei nodi, assicurando un’efficace azione di interazione tra livelli di trasporto e tra reti di diversa funzione (internazionale, nazionale e locale). Lo studio, voluto dalla Provincia di Ferrara in attuazione della Convenzione stipulata con il Ministero delle Infrastrutture, sottolinea le potenzialità dell’area ferrarese come “territorio snodo” tra il Corridoio Adriatico e la direttrice Cis-Transpadana, articolato su un sistema integrato di interventi. In altri termini incentiva la promozione e la costituzione della “Piattaforma Nazionale Romagnola ”. Il “Progetto Territorio”, in relazione alla direttrice di sviluppo Cis-Transpadana, focalizza l’attenzione sull’asse ferroviario Poggio Rusco-Ferrara-Ravenna, ricalcando in larga misura gli interventi delineati dal PRIT, individuando le seguenti misure di intervento  attuazione dell’elettrificazione del tracciato Lugo-Lavezzola e valutazione dell’adeguamento della linea Ravenna-Ferrara (in coerenza con l’alternativa 3 del PRIT in merito al Corridoio Adriatico)  valutazione del raddoppio della tratta Ferrara-Poggio Rusco , in coerenza con i contenuti del PTCP  garanzia di una gestione integrata della linea nel suo complesso  armonizzazione delle tracce merci con quelle passeggeri su scala locale

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 37 PTCP PROVINCIA DI FERRARA PTB e PUM

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ CIS-TRANSPADANA Il PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la Provincia di Ferrara (1997 con successivi aggiornamenti) dedica ampio spazio alla direttrice ferroviaria Cis-Transpadana, sottolineando le esigenze  di raddoppio dell’asse Parma-Ravenna  dell’elettrificazione delle tratte Poggio Rusco-Parma (esterne alla Provincia di Ferrara) al fine di coordinare in modo unitario lo sviluppo della direttrice come itinerario realmente alternativo al nodo di Bologna Inoltre, il Piano sottolinea l’esigenza del recepimento degli interventi di potenziamento ferroviario nella pianificazione comunale dei centri attraversati (Vigarano, Bondeno, Argenta, Portomaggiore e Ferrara), in termini di destinazione delle aree, di viabilità, di valorizzazione delle aree dismesse prospicienti la linea. In tal modo si agevola la fattibilità delle opere e si valorizza il territorio . Il PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara , in elaborazione, evidenzia che, considerata la presenza del binario unico, le potenzialità della tratta FER Ferrara-Poggio Rusco per il servizio passeggeri rischiano di essere penalizzate dalla presenza dei convogli merci . Il Piano prevede la valutazione di ulteriori possibilità di incrocio lungo la tratta. Ipotesi di ampliamento della capacità della tratta Ferrara-Poggio Rusco, in quanto parte dell’itinerario cis-transpadano, erano contemplate anche nel PTB del 1984 . Infine, il PUM-Piano Urbano della Mobilità, nella sezione dedicata all’ “Estratto delle osservazioni al Pum”, evidenzia la richiesta di estendere una tipologia di trasporto leggero su ferro sul ramo FER verso Porotto e attrezzarvi fermata a servizio degli utenti da Vigarano.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 38 FERRARA-EST

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA

TAMARA La direttrice di sviluppo denominata COPPARO Ferrara-est si compone di due diversi assi BOARA

FERRARA FER ROV IA F ERRA RA-C ODIG  Ferrara-mare , collegante il Capoluogo a ORO Comacchio e a Porto Garibaldi S UP ER ST RA DA FE  Ferrara-Copparo , collegante il Capoluogo RR AR OSTELLATO A- MA RE a Copparo S.GIOVANNI

SP 1 /S P 15 COMACCHIO PORTO GARIBALDI

Tale direttrice presenta duplice funzionalità  soddisfacimento della mobilità di natura sistematica tra Ferrara e il quadrante nord- orientale della Provincia, in cui sono presenti due dei maggiori centri provinciali, Copparo (circa 17.000 abitanti), con relativa area urbanizzata intermedia, e Comacchio (circa 24.000). Si prevedono incrementi legati alla delocalizzazione del Polo Ospedaliero Sant’Anna a Cona , per cui sono valutati circa 8.000 viaggi/giorno aggiuntivi (secondo stima del PTB-Piano Trasporti Bacino)  soddisfacimento della mobilità di tipo turistico , specialmente in stagione estiva, tra il Capoluogo e i Lidi di Comacchio

Fase1_AnalisiJ-AMIM-0-EL-01 attuale Fase2_Analisi progetti piani 39 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST A differenza delle direttrici di sviluppo analizzate in precedenza, l’asse Ferrara-est  non si connota come collegamento strategico nazionale/internazionale , sebbene il Piano Strategico della Provincia di Ferrara, il PTCP e lo studio condotto nell’ambito del “Progetto Territorio” contemplino la direttrice viaria Ferrara-Porto Garibaldi come naturale prolungamento dell’autostrada regionale Cispadana  è supportato solo da infrastrutture viarie (“superstrada Ferrara-mare”, SP1-SP15 tra Ferrara e il mare e SP2 tra Ferrara e Copparo) e, in parte, dalla ferrovia Ferrara-Codigoro

La tratta ferroviaria che serve la direttrice di sviluppo Ferrara-est in Provincia di Ferrara , seppure parzialmente, è la Ferrara-Ostellato della linea FER Ferrara-Codigoro. In aggiunta, sono compresi due assi di sviluppo ferroviario in progetto  Ostellato-Comacchio-Porto Garibaldi , la cui domanda di mobilità è maggiormente concentrata nel periodo estivo (mobilità di tipo turistico)  Ferrara-Copparo , la cui domanda di mobilità è maggiore e di natura sistematica

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 40 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST I progetti di sviluppo ferroviario , nonché gli eventuali riferimenti a specifici interventi di potenziamento previsti dai piani , interessanti la direttrice Ferrara-est sono contenuti

 nello “Studio delle diverse alternative di percorso e della relativa fattibilità tecnica ed ambientale del collegamento ferroviario della linea Ferrara-Codigoro con Comacchio (area ex-zuccherificio)” svolto nel 2003 da Endeavour  nella “Realizzazione del tratto ferroviario Ferrara-Copparo a completamento della prima linea suburbana di trasporto rapido di massa dell’area metropolitana di Ferrara ” del 2000 , svolto da Uteco  nel “Master plan sistema idroviario del basso ferrarese ” del 2001 , svolto da Uteco  nel “Progetto Territorio” del 2009 , svolto da Nomisma e da Uteco  nel Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Comacchio , entrato in vigore nel 2008

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 41 COLLEGAMENTO LINEA FER-COMACCHIO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST

Lo studio svolto da Endeavour nel 2003 per FER-Ferrovie Emilia-Romagna sviluppa in modo preliminare la fattibilità di un nuovo collegamento ferroviario tra la linea FER Ferrara- Codigoro e Comacchio , analizzando la realizzazione dell’infrastruttura come parte di un più ampio sistema intermodale per il trasporto merci ferro-acqua .

A tal proposito lo Studio si sviluppa a partire dalle analisi condotte  nel “Master plan sistema idroviario del basso ferrarese ” del 2001  nello “Studio di fattibilità dell’adeguamento ed ampliamento del sistema portuale di Comacchio-Porto Garibaldi” del 2001

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 42 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST/ Il progetto si caratterizza per i seguenti elementi COLLEGAMENTO FER-COMACCHIO  elaborazione di un “unico progetto” intermodale ferrovia-idrovia in cui la modalità ferroviaria è integrata (non in concorrenza) con la modalità idroviaria per il trasporto merci  connessione sulla linea FER Ferrara-Codigoro a Migliarino lato Ostellato, cioè da sud  sviluppo del tracciato ferroviario quasi totalmente in adiacenza o in comune con la piattaforma stradale utilizzata dalla “superstrada”  proposta di 2 diverse soluzioni per la collocazione della sede ferroviaria rispetto a quella stradale  laterale (con o senza allargamento della sede stradale)  centrale (con raddoppio della sede stradale)  stazione di attestamento a Comacchio prevista nell’area denominata “ex-zuccherificio ”, posta circa a 2 km a ovest dal centro abitato  analisi preliminare di fattibilità economica congiunta ferrovia-idrovia

COLLOCAZIONE LATERALE SENZA ALLARGAMENTO DELLA SEDE STRADALE

COLLOCAZIONE CENTRALE

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 43 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST/ COLLEGAMENTO FER-COMACCHIO La proposta di tracciato , di lunghezza pari a circa 22 km , sfrutta la fascia utilizzata dalla “superstrada Ferrara-mare”, dalla stazione di Migliarino , posta sulla line FER Ferrara-Codigoro, all’area SIPRO dell’ “ex-zuccherificio” di Comacchio Codigoro

MIGLIARINO L’ipotesi progettuale presenta le seguenti caratteristiche  tracciato a binario

Ferrara singolo  trazione diesel  fermata intermedia a S.Giovanni

COMACCHIO

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 44 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST/ Il costo di realizzazione dell’opera è valutato pari a COLLEGAMENTO FER-COMACCHIO  circa 128 miliardi di lire (corrispondenti a 66 milioni di euro ) limitatamente al collegamento ferroviario Migliarino-Comacchio  circa 740 miliardi di lire (corrispondenti a 182 milioni di euro ) per l’intero progetto di integrazione ferrovia-idrovia

I vantaggi delineati dallo Studio e conseguibili dalla realizzazione della linea sono  possibilità di sviluppare nuovi collegamenti su ferro con gli insediamenti produttivi dell’area (S.Giovanni di Ostellato ed ex-zuccherificio di Comacchio facenti capo a SIPRO)  possibile trasferimento di una parte dei traffici merci dal sistema stradale a quello integrato ferro-idroviario

Le criticità riscontrabili nella proposta progettuale in oggetto sono riconducibili a  innesto a Migliarino da sud che svantaggia pesantemente i collegamenti diretti Ferrara- mare  scarsa attrattività del mezzo ferroviario per l’utenza in quanto la fermata di Comacchio è eccessivamente decentrata rispetto al centro urbano  elevati costi di realizzazione dovuti alle rilevanti opere di scavalco di corpi idrici  transito in aree sensibili sotto il profilo archeologico  analisi eccessivamente sommaria della domanda previsionale passeggeri e merci

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 45 PROGETTO FERRARA-COPPARO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST Il nuovo tratto ferroviario Ferrara-Copparo , proposto nel progetto svolto da Uteco nel 2000, si configura come completamento della linea ferroviaria “suburbana” Ferrara-Cona , in un’ottica di attuazione del modello di trasporto ferroviario passeggeri STRIP-Sistema di Trasporto Regionale Integrato Passeggeri promosso dal PRIT. In particolare, lo Studio si prefigge i seguenti obiettivi  consolidare la struttura oraria “ad appuntamento” del nodo di interscambio ferroviario di Ferrara , attraverso l’inserimento nella “griglia cadenzata” dell’orario il nuovo servizio “suburbano” Ferrara-Cona/Copparo  servire un’ampia porzione della domanda di mobilità sistematica del bacino ferrarese, collegando Copparo a Ferrara  rispondere alle future esigenze di mobilità legate alla realizzazione del polo ospedaliero di Cona  trasferire quote significative di traffico merci dalla gomma al ferro data l’opportunità di collegare direttamente lo stabilimento della Berco SpA del Gruppo Krupp, società del settore metalmeccanico pesante, posta in prossimità di Copparo

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 46 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST/PROGETTO FERRARA-COPPARO Il tracciato definitivo del nuovo collegamento Cona-Ferrara , relativo al progetto definitivo del novembre 2000, è il risultato di più tracciati preliminari, uno dei quali prevedeva il percorso della linea soppressa nel 1956, passante per Boara e Tamara, ancora oggi il più densamente insediato. L’ipotesi progettuale di tracciato prevede  innesto sulla linea attuale FER a Quartesana  andamento planimetrico rettilineo (raggio minimo di curvatura pari a 450 m in prossimità di Quartesana)  andamento altimetrico non acclive (pendenza massima del 10 per mille in prossimità del ponte sul Po di Volano)  lunghezza di 11,540 km  stazione di Copparo con 2 binari atti ad accogliere treni con al massimo 4 carrozze TRACCIATO DEFINITIVO DELLA QUARTESANA-COPPARO  un unico manufatto di rilevanti (IN ROSSO TRATTEGGIATO) dimensioni (scavalco del Po di Volano di 725 m) J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 47 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST/PROGETTO FERRARA-COPPARO Il costo totale di realizzazione dell’opera è valutato in circa 48 miliardi di lire (corrispondenti a 25 milioni di euro ), esclusa l’elettrificazione della linea. Lo studio evidenzia che l’investimento non potrà essere compensato dagli introiti di traffico passeggeri . Si rendono pertanto indispensabili  l’attivazione di un servizio merci in grado di realizzare la gestione economica della tratta. A tal scopo è necessario prevedere l’adeguamento della linea ai più elevati standard costruttivi (categoria di peso assiale D4, Gabarit C1) e la realizzazione di un’infrastruttura idonea al carico/scarico delle merci all’interno dell’area Berco  l’utilizzo di soli finanziamenti pubblici per la realizzazione dell’opera I vantaggi conseguibili dalla realizzazione della tratta possono essere riassunti  nel soddisfacimento della domanda di mobilità sistematica tra Copparo e Ferrara che, per direttrice di appartenenza e considerando i soli spostamenti intraprovinciali, risulta la più rilevante di tutto il bacino  nel trasferimento delle merci dalla gomma al ferro  nel tracciato caratterizzato da andamento plano-altimetrico favorevole  nella possibilità di ulteriore prolungamento della linea ferroviaria in Provincia di Rovigo , in alternativa alla tratta Codigoro-Adria Le criticità riscontrabili nella proposta progettuale in oggetto sono riconducibili  alla scarsa incertettazione di domanda intermedia tra Quartesana e Copparo , in quanto la proposta di tracciato si sviluppa in aree scarsamente insediate  alla precaria sostenibilità economica

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 48 MASTER PLAN SISTEMA IDROVIARIO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST Il “Master plan del sistema idroviario del basso ferrarese ” (2001) propone l’opportunità di ricreare il collegamento ferroviario tra Ferrara e Porto Garibaldi , in relazione alla riqualificazione dell’Idrovia Ferrarese e della previsione di ristrutturazione portuale di Comacchio-Porto Garibaldi. Il nuovo tracciato essere funzionale anche al trasporto merci . Le ipotesi di tracciato esaminate, con relative varianti di tracciato, sono  IPOTESI 1 (soluzione A ), in cui la nuova infrastruttura ha origine a Ostellato e si sviluppa in direzione est parallelamente alla superstrada. Le caratteristiche principali sono  raccordo con area SIPRO di San Giovanni  principale opera d'arte costituita dal ponte sull'Idrovia Ferrarese in prossimità dell'abitato di Ostellato  distanza Ferrara-mare di circa 55 km  IPOTESI 1 (soluzione B ), in cui la nuova linea si allontana dall’attuale linea FER a Valcesura , in prossimità all'attuale raccordo Protex, sottopassando la superstrada Ferrara Mare e raggiungendo poi Comacchio mantenendosi parallela alla superstrada stessa. Le caratteristiche principali sono  possibilità di raccordo con area SIPRO di San Giovanni  principale opera d'arte costituita da un sottopasso a sagoma UIC alla superstrada  distanza Ferrara-mare di circa 60 km

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 49 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST/ MASTERPLAN SISTEMA IDROVIARIO  IPOTESI 2 , in cui la nuova infrastruttura collega Codigoro a Comacchio. Le caratteristiche principali sono  impossibilità di raccordo con area SIPRO di San Giovanni  nuova stazione a Codigoro posta a sud del Volano  assenza di manufatti rilevanti lungo la linea  distanza Ferrara-mare di circa 75 km IPOTESI 1.A

IPOTESI 1.B

IPOTESI 2

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 50 PROGETTO TERRITORIO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST Il “Progetto Territorio” (2009), in riferimento alla “direttrice di intervento” Ferrara-est , si concentra sugli sviluppi della rete viaria . In particolare, enuncia come “intervento cardine”* per il territorio di Ferrara l’adeguamento agli standard autostradali e la messa in sicurezza della “superstrada Ferrara-mare ” allo scopo di inserirla nel collegamento autostradale cispadano. Secondo il Progetto, tale opera consentirebbe il collegamento dell’area ferrarese alle reti di lunga percorrenza europee e la configurazione di corridoi alternativi per decongestionare l’asse centrale Bologna-Milano e per favorire la domanda di trasporto merci. Attualmente l’ANAS ha inserito gli interventi di potenziamento del Raccordo autostradale Ferrara– Porto Garibaldi nel piano di programmazione degli interventi per il decennio 2003-2012 .

* SECONDO IL “PROGETTO TERRITORIO” SI DEFINISCONO “INTERVENTI CARDINE” (O “INTERVENTI DI SISTEMA”) QUEGLI INTERVENTI CAPACI DI INCIDERE E DI MODIFICARE NEL SUO INSIEME L’ASSETTO FUNZIONALE DEL TERRITORIO INTESO COME “AREA VASTA”

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 51 PRGC COMUNE DI COMACCHIO

PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST Il PRGC-Piano Regolatore Generale del Comune di Comacchio (entrato in vigore nel 2008) prevede la destinazione d’uso di determinate aree, prevalentemente adiacenti alla “superstrada”, a scopo di sviluppo di un nuovo asse ferroviario Ostellato-Comacchio . In particolare, coerentemente alle analisi emerse dallo studio del collegamento ferroviario Migliarino-Comacchio (2003) e dal “Masterplan del sistema idroviario” (2001), il PRGC del Comune di Comacchio  ha destinato un’area di circa 20 ettari alla realizzazione dello scalo ferroviario del ramo Ostellato-Comacchio nell’area denominata dell’ “ex-zuccherificio”, che risulta destinata a sviluppi portuali-intermodali  non prevede aree espressamente destinate al proseguimento della ferrovia al centro abitato di Comacchio e a Porto Garibaldi, opera necessaria se si vuole garantire l’utilizzo del nuovo collegamento da parte della domanda passeggeri

Lo sviluppo del potenziale polo intermodale presso l’area dell’ “ex-zuccherificio” implica una linea di sviluppo disarmonica rispetto alle prospettive di valorizzazione del territorio delineate dal Documento preliminare del “Piano territoriale di stazione-Centro storico di Comacchio”, redatto dal Parco Delta del Po-Emilia-Romagna e alle indagini che hanno rilevato la potenziale presenza di depositi archeologici nelle aree dell’ “ex-zuccherificio” e del Villaggio S.Francesco.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 52 PROGETTI DI SVILUPPO RETE FERROVIARIA/ FERRARA-EST/ PRGC COMACCHIO La cartografia riportata è tratta dal PRGC del Comune di Comacchio . In rosso è evidenziato il tracciato della linea ferroviaria e l’area destinata a interporto previsti dalla pianificazione comunale.

TAVOLA 17 VILLAGGIO SAN FRANCESCO il tracciato pare interrompersi in prossimità del Canale Marozzo

TAVOLA 14 VALLE PONTI

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 53 OBIETTIVI E METODO

LINEE FERROVIARIE DISMESSE

PROGETTI DI SVILUPPO DELLA RETE FERROVIARIA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE √√√

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 54 ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE In riferimento allo sviluppo di ogni “direttrice di intervento ” individuata in Provincia di Ferrara, sono stati raccolti e analizzati i contenuti degli strumenti di pianificazione a livello regionale, provinciale e comunale (i Piani assunti a riferimento sono elencati alle pagine 7 e 8). PADOVA/VENEZIA Le “direttrici di intervento ” sono MANTOVA/PARMA VENEZIA  Corridoio Adriatico , evoluzione dell’asse “Romea ferroviaria ”  Cis-transpadana A V  Ferrara-est O D A P - C A differenza delle tre direttrici A I FER N S- C RAR G T O A R R -ES summenzionate, l’asse Bologna- O A R T L N . * S A Padova non è interessata da O P D B A R D IA PORTO GARIBALDI rilevanti interventi di sviluppo, in A T N IC quanto presenta un’infrastruttura A O sostanzialmente già consolidata.

RAVENNA * L’ASSE FERROVIARIO BOLOGNA-PADOVA È PARTE DEL CORRIDOIO TEN-T N.1 BERLINO-PALERMO,

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 55 QUADRO SINOTTICO DEI PIANI

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Gli strumenti di pianificazione contenenti le linee guida di sviluppo relative a ogni “direttrice di intervento ” sono riportati nella rappresentazione seguente, rimandando alle pagine successive la relativa analisi di dettaglio.

Direttrice di CORRIDOIO ADRIATICO CIS-TRANSPADANA FERRARA-EST intervento

 PRIT Regione Emilia-Romagna • PTCP Provincia di Ferrara (1997 e  PRIT Regione Emilia-Romagna  “Master plan sistema idroviario successivi aggiornamenti)  PTCP Provincia di Ferrara (1997 del basso ferrarese” (2001) - • PTB Provincia di Ferrara (1984) e successivi aggiornamenti) Provincia di Ferrara • PTB Provincia di Ferrara (in  PTB Provincia di Ferrara (1984)  PTCP Provincia di Ferrara (1997 e elaborazione) Piani  Piano Strategico Provincia di successivi aggiornamenti) Ferrara (2006)  PTB Provincia di Ferrara (1984) • Piano Strategico Provincia di  PRT Regione Veneto  PTB Provincia di Ferrara (in Ferrara (2006) elaborazione) • PUM Comune di Ferrara (2009)  Piano Strategico Provincia di • “Master plan sistema idroviario Ferrara (2006) del basso ferrarese” (2001) -  PUM Comune di Ferrara (2009) Provincia di Ferrara • PRUSST-Programma Riqualificazione Urbana Sviluppo Sostenibile Territorio • Documento Preliminare Piano Territoriale di Stazione (2009) • PRGC Comune di Comacchio (2008) • Piano Direttore Comune di Comacchio (1995) • PSC Comune di Ostellato (2010)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 56 CORRIDOIO ADRIATICO

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Gli strumenti di pianificazione che prevedono sviluppi riguardanti il Corridoio Adriatico in Provincia di Ferrara sono

 il PRIT-Piano regionale integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna 1998-2010  il PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la Provincia di Ferrara , in vigore dal 1997 con successivi aggiornamenti  il PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara (precedente edizione del 1984)  il Piano strategico della Provincia di Ferrara (2006)  il PRT-Piano Regionale dei Trasporti della Regione Veneto (2004)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 57 PRIT 98-2010

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ CORRIDOIO ADRIATICO Il PRIT-Piano regionale integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna 1998-2010 sottolinea l’importanza strategica del territorio romagnolo rispetto al Corridoio Adriatico.

Il Piano riconosce nel Porto di Ravenna il “fulcro fondamentale ” del sistema di mobilità dell’area, potenzialmente capace di far funzionare la rete dei trasporti della Romagna come un sistema unitario, cioè come una “piattaforma omogenea ” in grado di attrarre mobilità e di orientarla al servizio delle direttrici confluenti.

In particolare, il PRIT evidenzia le necessità  di specializzare il Porto di Ravenna ai settori ad alto valore aggiunto  di connettere il sistema portuale a una rete ferroviaria adeguata

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 58 ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ CORRIDOIO ADRIATICO/ PRIT 98-2010 Allo scopo di sostenere lo sviluppo del Porto, il Piano sottolinea la valenza strategica delle linee ferroviarie RFI convergenti su Ravenna , tra cui la Ravenna-Ferrara, individuando tre diverse ipotesi di sfruttamento della rete a servizio del trasporto merci (illustrate a pag. 25). Tra le tre, l’alternativa maggiormente promossa dal PRIT risulta quella di instradamento dei flussi via Russi- Lugo-Lavezzola . Indipendentemente dal percorso delle merci tra Ravenna e Ferrara, il PRIT stima un impegno di circa 100 treni/g sul tratto di Corridoio a nord di Ravenna , nel caso in cui lo Stato si impegni in interventi radicali finalizzati al riequilibrio modale a favore del treno.

Il PRIT inoltre prevede anche la realizzazione di nuovi collegamenti su sede propria (tra cui è esplicitamente segnalato il Codigoro-Adria , insieme al Portomaggiore-Ostellato già realizzato) a condizione che gli interventi siano previsti nei PTCP di riferimento e che le decisioni definitive siano supportate da adeguate analisi di fattibilità.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 59 PTCP-PROVINCIA DI FERRARA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ CORRIDOIO ADRIATICO Il PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Ferrara articola le opportunità di sviluppo della direttrice adriatica in tre diversi ambiti di intervento  la realizzazione dell’allacciamento ferroviario Codigoro-Adria , a condizione di approfonditi studi di fattibilità e di una vasta condivisione delle scelte tra i soggetti coinvolti. Segnala inoltre le necessità di  recupero del vecchio tracciato ferroviario per Adria , quale sede preferenziale della linea  mantenimento dell’integrità dei residui sistemi dunosi tipici dell’area attraversata  l’attuazione di verifiche di fattibilità tecnica ed economica riguardanti l’istituzione di un “servizio metropolitano in sede propria” su infrastruttura esistente tra Codigoro e Classe , allo scopo di connettere l’area turistica ferrarese a quella romagnola. Il Piano inoltre precisa che i risultati delle verifiche di fattibilità dovranno essere confermate all’interno degli strumenti di programmazione regionale  l’istituzione di un’offerta ferroviaria a due livelli di missione lungo la direttrice FER Bologna-Portomaggiore-Ostellato-Codigoro attraverso  un servizio “suburbano” Bologna-Portomaggiore, inquadrato nel sistema SFM  un servizio “regionale” Bologna-Ostellato-Codigoro, senza fermate intermedie in ambito metropolitano di Bologna e caratterizzato quindi da maggiore velocità commerciale J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 60 PIANO TRASPORTI BACINO (1984) PIANO STRATEGICO PROVINCIA-PRT VENETO

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ CORRIDOIO ADRIATICO La versione precedente rispetto a quella in elaborazione del Piano Trasporti di Bacino , risalente al 1984 , evidenzia l’opportunità di realizzare la nuova tratta Codigoro-Adria , permettendo l’integrazione della Ferrara-Codigoro con la Adria-Chioggia-Mestre, così come fu prospettato anche dai Compartimenti FS competenti. Il Piano inoltre sottolinea la duplice funzionalità locale e interregionale della connessione (nell’ambito di un collegamento Ravenna-Venezia).

Il progetto di collegamento ferroviario Codigoro-Adria è ripreso anche nel Piano Strategico della Provincia di Ferrara (2006), che configura la nuova tratta come collegamento alternativo merci Bologna-Mestre in quanto parte integrante della “Romea Ferroviaria”.

Il Piano dei Trasporti della Regione Veneto , facendo riferimento al Progetto di fattibilità del 2000 condiviso tra le Province di Ferrara, di Rovigo e i Comuni del territorio interessato, considera prioritaria la realizzazione della connessione Codigoro-Adria , che permette  il potenziamento delle grandi reti di trasporto mediante percorsi alternativi , consentendo l’alleggerimento del traffico passeggeri e merci del sistema infrastrutturale fondamentale  il miglioramento dell’accessibilità della struttura produttiva locale e regionale Così come il precedente PTB, anche il PRT del Veneto sottolinea l’opportunità di sfruttare la nuova tratta per svolgere servizio sia di missione “regionale”, sia di missione “interregionale”.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 61 CIS-TRANSPADANA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Gli strumenti di pianificazione che prevedono sviluppi riguardanti la direttrice Cis-Transpadana in Provincia di Ferrara sono

 il PRIT-Piano regionale integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna 1998-2010  il PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la Provincia di Ferrara , in vigore dal 1997 con successivi aggiornamenti  il PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara (edizione attuale in elaborazione)  il PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara (precedente edizione del 1984)  il Piano strategico della Provincia di Ferrara (2006)  il PUM-Piano Urbano della Mobilità del Comune di Ferrara (2009)  il “Master plan sistema idroviario del basso ferrarese ” (2001)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 62 PRIT 98-2010 MASTER PLAN IDROVIA FERRARESE

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ CIS-TRANSPADANA

Il PRIT-Piano regionale integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna 1998-2010 evidenzia i vantaggi conseguibili da una gestione a sistema degli itinerari , strutturata su itinerari alternativi , tipica dei nodi ferroviari complessi, che consente un’ampia flessibilità nella scelta degli instradamenti dei convogli utilizzando in modo ottimale le reali riserve di potenzialità disponibili sulle tratte nelle varie fasce orarie. La direttrice Cis-Transpadana , secondo le analisi del PRIT, costituisce uno degli itinerari alternativi principali in Emilia-Romagna allo scopo di alleggerire la rete fondamentale di trasporto ferroviario.

Il “Master Plan sistema idroviario del basso ferrarese ” (2001) individua gli interventi di sviluppo della Cis-Transpadana facendo riferimento al PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della Logistica , che identifica una serie di progetti a sostegno del trasporto merci ferroviario nell’area di studio. In particolare sottolinea la valenza dell’itinerario Rimini-Ferrara-Suzzara , in grado di connettere i porti dell’Adriatico con gli assi medio padano e del Brennero.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 63 PTCP-PROVINCIA DI FERRARA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ CIS-TRANSPADANA Il PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Ferrara considera l’insieme delle tratte ferroviarie Ravenna-Ferrara-Suzzara, che costituiscono la direttrice Cis-transpadana , come un unico sistema infrastrutturale di livello nazionale. Secondo le valutazioni del PTCP, l’asse Cis-Transpadano riveste particolare importanza  per l’acquisizione alla modalità ferroviaria del trasporto intermodale merci mare- terra  per il potenziamento dei servizi passeggeri , soprattutto in relazione agli spostamenti estivi sulla costa ferrarese e romagnola Per quanto riguarda il trasporto merci, il Piano auspica uno sviluppo della linea in qualità di “land bridge ”, cioè di infrastruttura di allacciamento terrestre tra i porti adriatici e tirrenici oggi concorrenti, che tuttavia potrebbero divenire complementari in un quadro programmato di sviluppo del sistema portuale nazionale. Nell’ambito dello sviluppo dei collegamenti trasversali ferroviari, il PTCP delinea la necessità di organizzare la struttura oraria del nodo di Ferrara adottando la logica degli appuntamenti, in coerenza con il modello STRIP-Sistema di Trasporto Regionale Integrato Passeggeri adottato dal PRIT. Interventi di maggiore dettaglio previsti dal PRIT riguardano  la valorizzazione delle fermate ferroviarie interne al Comune di Ferrara , con particolare riferimento alla fermata di Porotto  il potenziamento e il coordinamento dei servizi ferroviari locali tra Ferrara e l’area di Argenta e Lugo

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 64 PTB-PIANO TRASPORTI BACINO PIANO STRATEGICO e PUM

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ CIS-TRANSPADANA Il PTB-Piano dei Trasporti di Bacino , attualmente in elaborazione, prevede la valorizzazione dell’asse Cis-Transpadano attraverso la rimodulazione della capacità degli impianti sulle linee Suzzara-Ferrara-Ravenna, incrementando le possibilità di incrocio tra treni. L’esigenza di incrementare la capacità infrastrutturale ferroviaria è maggiormente enfatizzata nella precedente edizione del PTB del 1984 , in cui si sottolineava la necessità realizzare il raddoppio completo della tratta Ferrara-Cervia , per far fronte alle previsioni di incremento merci e passeggeri legate allo sviluppo della linea come itinerario alternativo Milano-Ravenna.

Il Piano Strategico della Provincia di Ferrara segnala il potenziamento del collegamento ferroviario Ferrara-Suzzara come presupposto necessario alla formazione della “Cispadana ferroviaria ”, per collegare il Porto di Ravenna con l’ampio sistema ferroviario padano-veneto e del Nord Europa. Il Piano configura Bondeno come “scalo ferroviario ” a supporto di Ferrara.

In merito alle tratte ferroviarie ricadenti nell’asse Cis-Transpadano, il PUM-Piano Urbano della Mobilità, nella sezione dedicata alle “Osservazioni al PUM ”, evidenzia le richieste della cittadinanza riguardanti l’estensione di un sistema di “metrò leggero” a Porotto dove attrezzare una fermata a servizio degli utenti da . In tal modo si rende possibile il collegamento diretto tra le aree occidentali di Ferrara e il nuovo Ospedale a Cona.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 65 FERRARA-EST

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Gli strumenti di pianificazione che prevedono sviluppi riguardanti la direttrice denominata Ferrara- est in Provincia di Ferrara sono  il PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la Provincia di Ferrara , in vigore dal 1997 con successivi aggiornamenti  il PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara (edizione attuale in elaborazione)  il PTB-Piano Trasporti di Bacino della Provincia di Ferrara (precedente edizione del 1984)  il Piano strategico della Provincia di Ferrara (2006)  il PUM-Piano Urbano della Mobilità del Comune di Ferrara (2009)  il “Master plan sistema idroviario del basso ferrarese ” (2001)  il Documento preliminare del “Piano territoriale di stazione-Centro storico di Comacchio” (2009) non ancora adottato  il PRGC-Piano Regolatore Generale del Comune di Comacchio (2008)  il PSC-Piano Strutturale Comunale del Comune di Ostellato (2010)  il Piano Direttore del Comune di Comacchio (1995)

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 66 PTCP-PROVINCIA DI FERRARA

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST Il PTCP-Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la Provincia di Ferrara ipotizza il prolungamento nell’area ferrarese orientale dell’attuale tracciato ferroviario Ferrara- Codigoro , preventivamente potenziato e ammodernato. Si prevede che le opere di upgrading, e le conseguenti acquisizioni di traffico viaggiatori derivanti dai nuovi collegamenti, possano conferire alla linea Ferrara-Codigoro il ruolo di asse portante del sistema di trasporto nel bacino del Basso Ferrarese.

L’estensione della rete ferroviaria nel settore est della Provincia è formulata dal PTCP attraverso l’ipotesi di tracciato da Codigoro a Lido degli Estensi , con nuove stazioni a , Comacchio, Porto Garibaldi e Lido degli Estensi.

La necessità di un nuovo collegamento con il mare ha l’obiettivo di fornire una soluzione ai problemi connessi alla mobilità di accesso/uscita alla conurbazione costiera dei Lidi di Comacchio , offrendo una modalità di trasporto alternativa alla motorizzazione privata.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 67 PTB-PIANO TRASPORTI BACINO

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST La realizzazione del prolungamento ferroviario Ferrara-mare è contenuto nel PTB-Piano dei Trasporti di Bacino del 1984 , nell’ambito dell’implementazione di un efficiente sistema di linee bus costiere , attraverso la formulazione delle seguenti ipotesi di tracciato  Codigoro-Comacchio-Porto Garibaldi  Ostellato-Comacchio-Porto Garibaldi

La versione attuale del Piano dedica ampio spazio all’implementazione del cosiddetto “Progetto di Sistema”, cioè all’adozione di un sistema innovativo di trasporto collettivo di tipo “tram- treno ”, lungo la direttrice Cona-Ferrara con prolungamento a Pontelagoscuro, in grado di definire la “dorsale di trasporto collettivo”. Secondo le valutazioni riportate nel PTB, il sistema “tram-treno ” Ferrara-Cona permette l’estensione della linea di trasporto a Copparo , allo scopo di  attivare delle relazioni dirette colleganti Copparo non solo con il nuovo Ospedale ma soprattutto con l’area sud di Ferrara  ottenere a costo marginale un collegamento di elevata qualità (per comfort, frequenza, regolarità, sicurezza e tempi di viaggio), basato sull’utilizzo di materiale rotabile di tipo tramviario, a condizione che l’infrastruttura sia messa anche al servizio dello stabilimento Berco

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 68 ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST/ PTB-PIANO TRASPORTI BACINO In merito al sistema ferroviario nel settore orientale della Provincia, il PTB sviluppa un’ipotesi di riprogettazione dell’offerta . In particolare, il PTB prevede  l’istituzione di servizi passanti nel nodo di Ferrara e in grado di collegare Bondeno a Ostellato/Codigoro  due profili di missione  servizio “suburbano” Ferrara-Cona, con effettuazione di tutte le fermate intermedie  servizio “regionale” passante Bondeno-Dogato-Portomaggiore, la cui implementazione è subordinata alla realizzazione di un raccordo tra la Portomaggiore- Dogato e la Ferrara-Codigoro in direzione Ferrara

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 69 PIANO STRATEGICO e PUM

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST Il Piano Strategico della Provincia di Ferrara (2006), in merito ai progetti di sviluppo ferroviario nel settore orientale della Provincia prevede due ambiti di intervento  collegamento ferroviario Copparo-Ferrara , sottolineando che l’intervento programmato rappresenta un’occasione per connettere con il sistema ferroviario nazionale l’ampia area industriale copparese caratterizzata dall’insediamento della Berco, così come emerso dal progetto condotto nel 2000  collegamento ferroviario Ostellato-Comacchio , evidenziando come la nuova tratta rappresenti un’utile intervento per favorire lo sviluppo del Porto Commerciale di Comacchio e del sistema turistico della costa

Il PUM-Piano urbano di mobilità del Comune di Ferrara evidenzia l’importanza dell’implementazione del sistema innovativo , di tipo “tram-treno ” sulla tratta FER Ferrara-Cona, in coerenza con quanto contenuto nel PTB-Piano Trasporti di Bacino.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 70 MASTER PLAN IDROVIA FERRARESE

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST Analogamente alla direttrice Cis-Transpadana, anche per l’asse di sviluppo Ferrara-est il “Master Plan del sistema idroviario del basso ferrarese ” assume come riferimento il PGTL-Piano Generale dei Trasporti e della Logistica .

Il Master Plan sottolinea che lo sviluppo dell’intera rete di connessione Adriatico-Cispadana, congiuntamente al potenziamento del sistema portuale Comacchio-Porto Garibaldi, rende coerente il prolungamento della ferrovia esistente all’area portuale con gli obiettivi di livello nazionale del PGTL .

In particolare, il Piano evidenzia che la conformazione del canale navigabile dell’Idrovia Ferrarese alla quinta classe europea permette la circolazione di motonavi fluvio-marittime di maggiori dimensioni, attribuendo alla potenziale area portuale dell’ “ex-zuccherificio” di Comacchio la funzione di polo intermodale mare-gomma e mare-ferro (grazie alla connessione ferroviaria Comacchio-Ostellato).

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 71 PRUSST FERRARA-COPPARO

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST Il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 1169/1998 “Promozione di programmi innovativi in ambito urbano denominati PRUSST-Programmi di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio ” ha avviato il procedimento di elaborazione dei PRUSST, cioè di programmi di riqualificazione del territorio con l'obiettivo di realizzare, all'interno di quadri programmatici organici, interventi orientati  all’ampliamento e alla riqualificazione delle infrastrutture  all'ampliamento e alla riqualificazione del tessuto economico e produttivo  al recupero e alla riqualificazione dell' ambiente  alla riqualificazione dei tessuti urbani e sociali appartenenti a un’area urbana o periurbana Nel 2001 il Ministero dei Lavori Pubblici ha ammesso a finanziamento la proposta della Provincia di Ferrara “Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio del distretto insediativo Ferrara-Copparo ”. I finanziamenti relativi al PRUSS ammontano  a circa 1,5 milioni di € nel 2001  a ulteriori 2,4 milioni di € nel 2003 di cui 1,05 destinati al Comune di Copparo Tra gli interventi previsti nel PRUSST rientra il Progetto Ferrovia Ferrara-Copparo , confermato dal Comune di Copparo nel 2004 come intervento prioritario che necessita del cofinanziamento della Comunità Europea, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero dei Trasporti.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 72 PIANO TERRITORIALE DI STAZIONE

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ Il Documento preliminare del “Piano territoriale di FERRARA-EST stazione-Centro storico di Comacchio”*(2009), in tema di sviluppo ferroviario nell’area orientale della Provincia, recepisce le linee guida contenute nel PTCP . In particolare, prevede la ristrutturazione e l’ammodernamento dell’attuale tracciato Ferrara-Codigoro ipotizzando il prolungamento della tratta lungo l’asse Codigoro-mare , con stazioni a Lagosanto, Comacchio, Porto Garibaldi e Lido degli Estensi. Il Documento configura il nuovo asse ferroviario prevalentemente come linea adibita a trasporto passeggeri , in quanto prevede la destinazione dell’area “ex-zuccherificio” di Comacchio a porto turistico . Inoltre, dal Documento emerge la necessità che il tracciato non vada a costituire un’ulteriore frattura nel territorio o a pregiudicare il sistema di connessione delle aree naturali, considerando la prevista realizzazione sul TERRITORIO DEL DELTA DEL PO IN PROVINCIA DI FERRARA, SUDDIVISO IN medesimo asse della strada E 55 “Nuova Romea”. AREE DI BONIFICA

* ATTUALMENTE IL “PIANO TERRITORIALE DI STAZIONE-CENTRO STORICO DI COMACCHIO” NON RISULTA ADOTTATO.

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 73 PRGC COMUNE DI COMACCHIO

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST Il PRGC-Piano Regolatore Generale del Comune di Comacchio , entrato in vigore nel 2008, destina circa 20 ettari allo scalo ferroviario della linea Ostellato-Comacchio , all’interno dell’area chiamata “ex-zuccherificio ”. In tale area, la pianificazione comunale prevede lo sviluppo di un polo intermodale acqua-ferro/gomma , attraverso il completamento della riqualificazione del Canale Navigabile e la costruzione di darsene per le attività commerciali e per il porto turistico , con aree a terra per attrezzature commerciali e ricettive . Sono inoltre confermate una piccola parte residenziale e una nuova area produttiva lungo la SP15. Il vasto progetto di sviluppo appare disarmonico rispetto ai contenuti del Documento preliminare del “Piano territoriale di stazione-Centro storico di Comacchio”, che segnala la presenza di depositi archeologici nell’area (così come verificato da apposite indagini e valutazioni condotte in merito).

ELABORAZIONE DEL PRGC DI COMACCHIO CONTENUTA NEL DOCUMENTO PRELIMINARE DEL “PIANO TERRITORIALE DI STAZIONE”. L’IPOTESI DI TRACCIATO FERROVIARIO, ADIACENTE ALLA “SUPERSTRADA”, È CONTRASSEGNATA DA UNA FRECCIA ROSSA TRATTEGGIATA

J-AMIM-0-EL-01 Fase2_Analisi progetti piani 74 PIANO DIRETTORE COMACCHIO PSC COMUNE DI OSTELLATO

ANALISI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE/ FERRARA-EST Il Piano Direttore del Comune di Comacchio (1995), a differenza degli strumenti di pianificazione comunale attuali, evidenziava la dubbia fattibilità economica del collegamento ferroviario tra Ostellato e il mare a meno di verifiche e valutazioni, da condurre congiuntamente alla Provincia, che dimostrassero elementi di convenienza.

Per quanto riguarda l’area dell’ “ex-zuccherificio”, il Piano segnalava la potenzialità del sito come polo di attrazione turistico-ricreativa , con strutture museali ed espositive e con centri di accoglienza turistica.

Il Comune di Ostellato ha inserito nella propria pianificazione comunale lo sviluppo dell’asse ferroviario Ferrara-mare nel PSC-Piano Strutturale Comunale , entrato in vigore nel gennaio 2010 , limitandosi a prevedere l’eventuale tracciato della ferrovia nella fascia immediatamente a sud rispetto alla “superstrada” Ferrara-Porto Garibaldi.

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