Biblioteca Di Studi Slavistici – 41 – Direttore Responsabile Laura Salmon (Università Di Genova)
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BIBLIOTECA DI STUDI SLAVISTICI – 41 – DIRETTORE RESPONSABILE Laura Salmon (Università di Genova) SEGRETERIA DI REDAZIONE Maria Bidovec (Università di Napoli “L’Orientale”) REDAZIONE Rosanna Benacchio (Università di Padova) Maria Cristina Bragone (Università di Pavia) Giuseppe Dell’Agata (Università di Pisa) Claudia Olivieri (Università di Catania) Francesca Romoli (Università di Pisa) Laura Rossi (Università di Milano) COMITATO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE Maria Di Salvo (Università di Milano) Alexander Etkind (European University Institute) Lazar Fleishman (Stanford University) Marcello Garzaniti (Università di Firenze) Lucyna Gebert (Università di Roma “La Sapienza”) Harvey Goldblatt (Yale University) Mark Lipoveckij (University of Colorado-Boulder) Jordan Ljuckanov (Bălgarska Akademija na Naukite) Roland Marti (Universität des Saarlandes) Michael Moser (Universität Wien) Ivo Pospíšil (Masarykova univerzita) Krassimir Stantchev (Università Roma Tre) La lirica di Vasyl’ Stus Modernismo e intertestualità poetica nell’Ucraina del secondo Novecento Alessandro Achilli Firenze University Press 2018 La lirica di Vasyl’ Stus : modernismo e intertestualità poetica nell’Ucraina del secondo Novecento / Alessandro Achilli. – Firenze : Firenze University Press, 2018. (Biblioteca di Studi Slavistici ; 41) http://digital.casalini.it/9788864538143 ISBN 978-88-6453-813-6 (print) ISBN 978-88-6453-814-3 (online PDF) ISBN 978-88-6453-815-0 (online EPUB) La collana Biblioteca di Studi Slavistici, (<http://www.fupress.com/collane/biblioteca-di-studi- slavistici/47>), fondata per iniziativa dell’Associazione Italiana degli Slavisti, opera in sinergia con la rivista Studi Slavistici (<http://fupress.com/riviste/studi-slavistici/17>). Editing e progetto grafico: Alberto Alberti. Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo della School of Languages, Literatures, Cultures and Linguistics della Monash University, Australia. In copertina: Vasyl’ Stus, KGB, 1980 (Wikimedia Commons) Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com). Consiglio editoriale Firenze University Press A. Dolfi (Presidente), M. Boddi, A. Bucelli, R. Casalbuoni, M. Garzaniti, M.C. Grisolia, P. Guarnieri, R. Lanfredini, A. Lenzi, P. Lo Nostro, G. Mari, A. Mariani, P.M. Mariano, S. Marinai, R. Minuti, P. Nanni, G. Nigro, A. Perulli, M.C. Torricelli. La presente opera è rilasciata nei termini della licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode). This book is printed on acid-free paper CC 2018 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press via Cittadella, 7, 50144 Firenze, Italy www.fupress.com Printed in Italy Questo lavoro è il frutto di anni di letture, esperienze e discussioni. Senza il sostegno e la pazienza della mia famiglia ciò non sarebbe stato possibile. Ringrazio Giovanna Brogi per il suo costante supporto, i suoi stimoli e la sua fiducia. Ringrazio Marko Pavlyshyn per avermi sostenuto in momenti cruciali del mio percorso e per le possibilità che mi ha dato. Last but not least, sono grato a Maria Grazia Bartolini e Marco Puleri, che ho il privilegio di considerare amici prima che colleghi. Indice Introduzione XI Capitolo primo Vasyl’ Stus, il suo tempo e la ricezione della sua opera 1 Capitolo secondo Stus lettore e critico 31 Capitolo terzo La lirica giovanile 63 Capitolo quarto La lirica mediana 109 Capitolo quinto La poesia della maturità 201 Capitolo sesto Modernismo e intertestualità modernista nell’universo poetico stusiano 323 Riflessioni conclusive 335 Bibliografia 337 Abstract 370 Alessandro Achilli, La lirica di Vasyl’ Stus. Modernismo e intertestualità poetica nell’Ucraina del secondo Novecento, ISBN 978-88-6453-813-6 (print) ISBN 978-88-6453-814-3 (online PDF) ISBN 978-88-6453-815-0 (online EPUB), © 2018 Firenze University Press Introduzione 1. Osservazioni generali Questo lavoro nasce dall’esigenza di una lettura approfondita dell’opera di Vasyl’ Stus (1938-1985), una delle voci più importanti della poesia ucraina della tarda età sovietica. Da alcuni considerato come il maggiore poeta ucraino del Novecento (Finnin 2014; Zabuzhko 1995: 271), Stus ha lasciato in eredità al pubblico e alla critica un’opera ampia, complessa, sfaccettata, profondamente intellettuale e sorprendentemente inattuale sullo sfondo del contesto storico- sociale da cui essa è in buona parta scaturita, ossia gli anni della Stagnazione brežneviana. Certamente debitrice del clima di relativa apertura culturale del Disgelo post-staliniano, la poesia stusiana si è ritrovata a condividere le atten- zioni di lettori e studiosi con la figura del suo autore, assurto a eroe nazionale in concomitanza con la rinascita dell’Ucraina indipendente. Ciò ha condotto a un frequente appiattimento dell’interpretazione della lirica di Stus al mero dato biografico, con particolare riferimento all’ultimo periodo della vita del poeta, segnato da oltre vent’anni di prigionia e confino a causa del suo operato in di- fesa della cultura ucraina, della libertà di parola e di espressione artistica e dei diritti umani in Unione Sovietica. Una lettura acritica della poesia di Stus si è in molti casi accompagnata a una sacralizzazione della sua figura a scapito di un approccio al testo puramente letterario. Come ha scritto di recente Marko Pavlyshyn, uno dei pochi critici a essersi occupato dell’opera stusiana al di fuori dell’Ucraina, “[h]ow Stus might be viewed relative to Rilke or Pasternak was of less interest than what he could teach the inhabitants of post-Soviet Ukrai- ne through the example of his life” (Pavlyshyn 2010: 602). Questo studio cer- cherà di colmare almeno in parte la lacuna correttamente e provocatoriamente evidenziata da Pavlyshyn. Necessaria ai fini di una prima risposta agli interrogativi sollevati da Pavlyshyn sarà tuttavia una trattazione adeguata della poesia stusiana nel suo complesso, a tutt’oggi non ancora disponibile. Obiettivo delle pagine che se- guono sarà dunque una ricostruzione integrale del percorso poetico di Stus dagli esordi tra gli anni Cinquanta e Sessanta alla fine degli anni Settanta. Si cercherà di mostrare la straordinaria varietà tematica e stilistica della poesia stusiana nel suo insieme, individuandone in ogni sua fase le caratteristiche Alessandro Achilli, La lirica di Vasyl’ Stus. Modernismo e intertestualità poetica nell’Ucraina del secondo Novecento, ISBN 978-88-6453-813-6 (print) ISBN 978-88-6453-814-3 (online PDF) ISBN 978-88-6453-815-0 (online EPUB), © 2018 Firenze University Press XII La lirica di Vasyl’ Stus precipue. Si metterà in evidenza allo stesso tempo l’intenso dialogo intercorso tra la lirica stusiana e i modelli che sembrano averla maggiormente influen- zata. Da un’iniziale panoramica degli interessi letterari di Stus, poeta e stu- dioso, così come dallo sviluppo del suo fare poetico, emergerà l’importanza per la sua formazione di tre tradizioni nello specifico, ovvero la letteratura ucraina, russa e tedesca. La prima di esse si configura come un fondamentale elemento di identifica- zione culturale per un poeta appartenente a una civiltà letteraria non sostenuta da una statualità e dunque naturalmente incline a concedere ai suoi scrittori l’o- neroso status di colonne portanti dell’identità nazionale1. Non meno significativo si rivelerà per Stus il costante riferimento alla let- teratura russa, nella sua percezione straniera e vicina allo stesso tempo. Poeta ucraino e ucrainofono, ma cresciuto e formatosi nel russofono Donbas urba- no, Stus, come molti altri scrittori ucraini ritrovatisi in una simile situazione linguistico-culturale, si confrontò incessantemente con una letteratura, quella russa, allo stesso tempo familiare ed estranea, meno soggetta tanto a pressio- ni censorie, quanto alla necessità di farsi strumento politico di liberazione na- zionale, dunque, almeno in parte, più libera. Si osserverà come alle frequenti dichiarazioni di interesse di Stus per la letteratura russa, e per la poesia russa nello specifico, corrisponda nella sua lirica un’effettiva interazione intertestuale con quest’ultima. Si cercherà dunque di mostrare come il libero e consapevo- le dialogo di Stus con la poesia russa si situi al polo opposto di quella “coer- citive intertextuality”2 a lungo imposta alla cultura ucraina dalla dominazione imperiale e sovietica. La sostanziale mancanza di contributi critici su questo argomento sembra riecheggiare e confermare le ancora attuali considerazioni espresse da George G. Grabowicz nel 1992 sull’arretratezza degli studi com- paratistici russo-ucraini, ora eloquentemente assenti, ora pesantemente viziati da vincoli dottrinali (Grabowicz 1992). Ci si convincerà di come la lotta per l’indipendenza politica e culturale dell’Ucraina portata avanti da Stus non sia da confondere con la sua poesia, as- solutamente esente da condizionamenti ideologici e, come correttamente osser- vato da Myroslav Shkandrij, libera da dinamiche di opposizione e complessi di inferiorità (Shkandrij 2001: 257). La consapevolezza della maturità del proprio fare poetico significò dunque per Stus