dipvvf.COM-BO.REGISTRO UFFICIALE.U.0005769.26-03-2015 REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Giunta ( AOO_EMR ) PG/2015/0198338 del 26/03/2015 Bologna,24 mazo 2015

Spett.le Regione Emilia Romagna Servizio Fenovie Viale Aldo Moro, 30 40127 Bologna Ing. Maurizio TubeÉini

Spett.le Ferrovie Emilia Romagna Direzione Pianificazione, Programmazione ed lnvestimenti Ing, Fabrizio Maccari

oggetto: conferenza dei servizi lavori infrastrutturali linea Bologna -

In relazione alla Conferenza dei Servizi in oggetto si inviano alla Vostra cortese attenzione le valutazioni di di seguito riportate.

SERVIZIO FERROVIARIO

Fase 1: esecuzione opere con linea ferroviaria in esercizio

In questa fase Tper può ipotizzare due soluzioni per quanto riguarda I'erogazione del servizio sulla linea. La soluzione A è per Tper preferibile.

IPOTESI TPER "A" - mantenimento circolazione con materiale a TE

Al fne di garantire continuità del servizio il progetto definitivo presentato prevede che, nella fase dei lavori propedeutici all'intenamento durante la quale saranno installati i"diaframmi", il servizio da Roveri a Bologna elettrica REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Giunta ( AOO_EMR ) PG/2015/0208759 del 31/03/2015 C.le potrà essere garantito mediante l'interruzione della sola trazione Tuttavia, considerato che sulla linea sono oggi in esercizio due materiali elettrici e che entro la fine dell'anno tutto il servizio sarà in esercizio con tale materiale, la proposta di minor impatto sull'utenza a nostro per il avviso sarebbe quella di poter continuare ad effettuare il servizio in trazione elettrica sull'intera tratta Centrale maggior tempo possibile per poi interrompere il servizio totalmente nella tratta Roveri - Bologna anticipando ed estendendo I'interruzione della seconda fase, questo se compatibile con i lavori da effettuare Abbiamo comunque analiaalo anche I'utilizzo degli ETR 350 solo per i treni a maggior frequentazione, limitando icioè l'utilizzo della trazione elettrica ad alcuni periodi della giornata. Da tale studio, oltre all'aumento di invii e soorattutto di hasbordi da e per treni a trazione termica, risulta un aumento di materiale rotabile da "assegnare" al Deposito di Roveri con inefficienze rilevanti per cui la soluzione non pare percorribile

IPOTESITPER "B" - circolazione con materiale a TD sui tteni a maggior frequentazione

Vista Ia necessità di far circolare esclusivamente materiale a trazione diesel nella tratta Roveri - Bologna Centrale, si ipotizza un servizio ridotto, che preveda: 'l) la soppressione di tutti i treni della relazione Bologna - Budrio (dal heno 342 al 357) - riduzione di circa 63.000 km l'effettuazione dei treni a maggior frequentazione con materiale diesel di vecchia generazione (2aln + rimorchio) per I'intera tratta. La composizione standard prevista per questa ipotesi, prevede una capacità pari a ctrca 216 posti offerti; I'approssimazione è dovuta alla differenza di capacità a seconda deila serie del mezzo.Con idati delle frequentazioni in nostro possesso, sono stati rilevati possibili problemi di affollamento per quatfo treni. Tale elemento è quello che induce Tper a valutare come preferibile I'ipotesi A. i'effettuazione di collegamenti Potomaggiore - Roveri con materiale elethico e coincidenza a Roveri con materiale diesel per gli alhi treni

Senza enkare nel dettaglio dell'offerta commerciale, si sta valutando la possibilità di un lieve recupero di perconenza per i keni dispari, calcolati in circa tre minuti per effetto della riduzione dei tempi di sosta previsti a Castenaso, sede d'incrocio con i treni per Budrio. L'effetto indotto di tale modifica è il posticipo del minuto di partenza da Bologna dei treni pari. Questa proposta al fine di contenere un minimo le conseguenze in termlnl di perturbazione della circolazione, dovute per I'istituzione di rallentamenti a protezione del cantiere e delle squadre di operai lungo la linea; la stima di questo perditempo è stata sommariamente quantificata in cinque minuti per ogni treno; per avere un livello di dettaglio maggiore si rimanda ad approfondimenti con il gestore dell'infrastruttura. La conseguenza negativa percepita detta presente ipotesi è senza alcun dubbio una diminuzione della qualità del servizio offerto: tralasciando imaggiori tempi di viaggio, il materiale rotabile utilizzato sarà composto da complessi di 2ALn+1Ln che, come noto, non permettono il haspofo delle persone a ridotta mobilità. A tal proposito si fa presente che in località Vigorso di Budrio è presente il Centro Protesi dell'lNAlL, attualmente servito anche dai treni. Indipendentemente dall'ipotesi che sarà perseguita, si rimandano al gestore dell'infrastruttura le considerazioni sull'adeguamento dei marciapiedi; è soprattutto da tenere in debila considerazione che gli accessi ai marciapiedi siano idonei e fruibili da persone a ridotta mobilità, tenuto conto che sicuramente nelle "fase 2", I'intenuzione del servizio ferroviario sarà limitato a Roveri con conseguente trasbordo su bus.

Fase 2: esecuzione opere con interruzione esercizio REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Giunta ( AOO_EMR ) PG/2015/0208759 del 31/03/2015 La limitazione a Bologna Roveri del servizio ferroviario comporta il trasbordo su bus sostitutivi. Tenuto conto delle osservazione espresse dal Trasporto Automobilistico (vedasi approfondimento specifico), si allega una prima ipotesi di Orario con servizio sostitutivo. Le peculiarità dell'orario sono le seguenti: . Tempo tecnico per la rottura di carico a Bologna Roveri pari a minuti 5; o Tempo di percorrenza katta Bologna Roveri - Bologna Autostazione calcolato in minuti 25. La perconenza, specialmente per i servizi nelle fasce di punta, potrebbe essere ritoccata in aumento, pet le condizione del traffico del percorso previsto. E' allo studio un servizio sostitutivo dedicato a due diversi tipologie di flusso: 1. Servizio canonico come descritto al punto precedente, con tutte le fermate previste; 2. Servizio diretto con le sole fermate di Bologna Roveri, Bologna Zanolini e Bologna Autoslazione.

Quest'ultima ipotesi dovrà essere supportata dalla presenza di Personale FER in stazione a Roveri con funzione di incarozzamento dei viaggiatori. In questa fase, al fine di limitare idisagi all'utenza, il servizio sarà interamente effettualo sulla relazione Roveri - Portomaggiore con complessi ETR 350.

Approfondimento Seruizio sostitutivo:

L'interruzione completa della linea ferroviaria nella tratta Roveri Bologna comporta l'istituzione di un servizio sostitutivo con interscambio in Roveri lato Sud. Per far fronte al carico rilevato, in particolare sui treni dell'ora di punta del mattino, è previsto I'impiego di almeno 8 bus, il numero esatto potrà essere definito solo a seguito della definizione dell'orario fenoviario portomaggiore-Roveri. Sono ipotizzabili, in base alla destinazione finale dei viaggiatori, corse dirette senza stazioni intermedie, tra Roveri e Stazione Cenhale. In Stazione Roveri è necessario prevedere l'adeguamento, attraverso interventi strutturali, dell'area attualmente destinata a parcheggio auto (lato Sud della ferrovia) in fondo a Via Stazione Roveri. In quest'area dovrà essere effeltuata la manovra di inversione dei bus sostitutivi e la fermata e sosta per la salita e discesa dei viaggiatori del treno. Sul lato opposto si ipotizza l'attestamento in Autostazione in quanto in Piazzale Medaglie d'Oro non ci sono spazi adeguati al numero di bus aggiuntivi in servizio.

Considerazioni Eenerali

Deoosito di Boloqna Roveri Particolare attenzione deve essere rivolta al deposito di Roveri principale sito manutentivo degli ETR 350. Saranno programmati invii giornalieri via /Portomaggiore per la gestione quotidiana delle manutenzi0ni programmate. Per I'inoltro verso il deposito dei materiali elettrici dovranno essere pianificati dei treni specifci: in una orima bozza di turno del materiale rotabile, si prevedono giornalmente rientri a Roveri di n'2 complessi. Le giornate, con percorrenze km bilanciate, da allacciare sono una su Bologna ed una su Ferrara; pertanto saranno necessari: n'1 treno Bologna - Fenara - Portomaggiore - Roveri, pari a 112 km; n"1 treno Ferrara - Polomaggiore - Roveri, pari a 65,17 km; n'1 treno Roveri - Portomaggiore - Fenara - Bologna, pari a 112km; . n'1 treno Roveri - Portomaggiore - Fenara, pari a 65,17 km.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Giunta ( AOO_EMR ) PG/2015/0208759 del 31/03/2015 I km giornalieri di treni aggiuntivi su Roveri sono stimati in 354,34. Ai treni suindicati, dovranno essere aggiunti il rientro notturno a Sermide, dove prevedere un camblo materiale in caso di necessità al fine di rendere stabile I'architettura dei servizi riprogrammati

Criticità Loqistiche

Sull'impianto RFI di Bologna C.le aumenteranno i materiali TPER in sosta, per poter svolgere iservizi attuali, Questo comporterà il dover raggiungere accordi particolari e dedicati con RFI e Trenitalia, ad esempio gestione attraverso la locazione di spazi manutentivi su Bologna. Inoltre, essendo Roveri il sito manutentivo, la quotidiana in caso di guasti al materiale rotabile e/od inconvenienti, potrà risentire di limitazioni operative con possibili disagi per effetto delle maggiori distanze per poter il deposito.

Costi aqqiuntivi quale lcosti dei servizi durante i lavori saranno coperti secondo le previsioni del contratto di servizio nel sono al stabilite le condizioni in caso di lavori programmati (remunerazione del servizio come se fosse in erogazione circa: 100%). Andranno inoltre computati i costi per i servizi aggiuntivi e per spazi manutentivi citati e cioè giornaliero servizi aggiuntivi: 354,34.9,1= 3.224 € . Costo stimato '494 o Costo stimato per locazione spazi manutentivi: 3.000 euro/gg

SERVIZIO AUTOMOBILISTICO

Fase di cantiere: Servizio Tpl Ordinario

per Corse bis: soprattutto per le brevi distanze, in particolare da e per Castenaso ed eventualmente da e dall'inizio Budrio, I'intenuzione del viaggio in Roveri con interscambio, può indurre i viaggiatori a scegliere fin in ora punta del viaggio il bus anziché treno+bus sostitutivo. L'incremento di passeggeri non è assorbibile di pertanto, di due dalle attuali corse del tpl già prossime al limite di capacità del mezzo. Si ipotizza l'istituzione punta coppie di corse bis Castenaso-Bologna ed una coppia di corse bis Budrio-Bologna in orari di TPL del bacino In un giomo feriale invernale si stima che il servizio abbia un costo da contratto di servizio Bolognese di 700 €,

dei lncremento dei tempi di percorrenza delle linee a frequenza: I'interferenza tra ilavori in corrispondenza mobilità passaggi a livello e la viabilità principale di Via Massarenti, insieme ad un presumibile aumento della garantirne privata, fa ipotizzare un incremento dei tempi di percorrenza delle linee ordinarie a frequenza. Per quindi l'utilizzo sulle la regolarità si ipotizza nella fascia oraria 6-'19 I'allargamento dei tempi di perconenza e linee 14, 89 e 99 di un bus aggiuntivo per ciascuna linea. In un giorno feriale invemale si stima un costo di 1.500 €.

in caso Allunqamento di percorso della circolare periferica 38/39: durante la fase di chiusura di Via Rimesse, a Ovest di impossibilità utilizzo da parte del bus della viabilità sussidiaria che venà prowisoriamente realizzata Gualdi, . . dell'attuale PL, si ipotizza la deviazione della linea 39 per... Azzurra, Massarenti, Sante Vincenzi, e della linea 38 per ... Gualdi, sante Vincenzi, Libia/Bentivogli, Massarenti, crociali, ,.. In un giorno feriale invernale si stima un costo di 600 €

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Giunta ( AOO_EMR ) PG/2015/0208759 del 31/03/2015 senso di Allunqamento di percorso della linea 14: le ipotesi di cantierizzazione prevedono il transito in un solo prolungato Via Mattei e rnarcia su Via Larga. In tal caso il ramo Pilasko della linea (14C) dovrà essere in Bassa dei Sassi. In un giomo feriale invernale si stima un costo di 800€

del bacino Complessivamente in un giorno feriale invernale si stima un costo da contratto di servizio TPL Bolognese dei servizi bus pari a 6.200 Euro. Note ulteriori: Lungo Via Massarenti è opportuno prevedere interventi di preferenziazione semaforica e di controllo anche tramite installazioni Rita. ll mantenimento del senso unico di marcia su Via Libia è preferibile in direzione Nord per mantenere il transito della linea 37 in direzione stazione, mentre la linea 60 può trovare alternativa in direzione Ospedale Sant'Orsola su Via Bentivogli. In Via Larga è previsto il senso unico di marcia ed è contemporaneo al mantenimento dell'esercizio fenoviario. In ouesta fase si chiede di verificare la possibilità per il bus di poter transitare in entrambr i sensi di marcia a senso unico alternato, al fine di evitare il prolungamento su Via Bassa dei Sassi.

Reqime: Servizio Tpl Ordinario

Si rilevano le seguenti valutazioni.

Via Rimesse: la nuova Via Rimesse è costituita da 2 corsie, una per senso di marcia, di larghezza ciascuna pari a 2,75m. Tale larghezza è insufficiente al îransito di bus 12m. I marciapiedi ai lati della per banchina sono di 1,50 m quindi di larghezza non sufficiente alla collocazione di una pensilina la coooia di fermate "Rimesse", La nuova viabilità deve consentire il mantenimento del percorso della linea 39 che da Via Azzuna si immette in Via Rimesse, effettuando la fermata "Stazione Rimesse". Dovrà inolke essere mantenuta la fermata "Stazione Rimesse " su Via Massarenti al centro della pertanto, carreggiata. Tale fermata e effettuata dalla linea 14 e dal servizio suburbano ed extraurbano le caratteristiche di accessibilità e la lunghezza della banchina devono essere conservate Via Larga: la nuova Via Larga prevede una caneggiata con due corsie per ogni senso di marcia (una corsia da 3 m e una corsia da 3,5m) ed un marciapiede di 1,50m. Le fermate del bus sono fuori carreggrata, E'auspicabile che le corsie possono essere allargate a 3,50 e 3,75 per un uso indifferenziato da parte di tutte le componenti del traffico compreso il tpl. Via Scandellara: la nuova Via Scandellara è 6,50m comprensiva della banchine. Pertanto, le corsie, una per ogni senso di marcia hanno larghezza 2,75m ridotta soprattutto per il transito di un bus 12m (linea 55). . Occorre prevedere il mantenimento della fermata "Pianeta" direzione Scuole Scandellara ed è opportuno ipotizzare I'istituzione anche della fermata in direzione opposta

A disoosizione per eventuali chiarimenti inviamo distinti saluti REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Giunta ( AOO_EMR ) PG/2015/0208759 del 31/03/2015 Città Metropolitana di Bologna - Prot. n. 39357/2015 del 25.03.2015 – Fasc. 8.2.2.7/11/2015 Documento elettronico firmato digitalmente

CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA

Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Servizio Urbanistica ed Attuazione PTCP

DN/mpb Bologna, 25 marzo 2015 - Al Responsabile del Servizio Ferrovie Ing. Maurizio Tubertini Responsabile Unico del Procedimento REGIONE EMILIA-ROMAGNA PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Viale Aldo Moro n. 30 40127 - Bologna invio tramite PEC - Al Direttore del Settore Mobilità Sostenibile Ing. Cleto Carlini COMUNE DI BOLOGNA Piazza Liber Paradisus n. 10 – Torre A 40129 – Bologna invio tramite PEC - Al Direttore del Settore Piani e Progetti Urbanistici Arch. Francesco Evangelisti COMUNE DI BOLOGNA Piazza Liber Paradisus n. 10 – Torre A 40129 – Bologna invio tramite PEC

Oggetto: Progetto definitivo per la realizzazione di “Interventi infrastrutturali per l'ammodernamento ed il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interramento tratta urbana di Bologna, tratta San Vitale-Rimesse e tratta Via Larga”, oggetto del procedimento unico semplificato previsto ai sensi degli artt. 36-septies ed octies della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii., avente valore di Variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC) del Comune di Bologna. Formulazione di riserve della Città metropolitana di Bologna, previste ai sensi dell'art. 34, comma 6, della vigente L.R. n. 20/2000.

Si informa che, nell'ambito del procedimento amministrativo previsto per l'approvazione del Progetto definitivo finalizzato alla realizzazione degli interventi richiamati in oggetto, comportanti variazione al vigente Piano Operativo Comunale del Comune di BOLOGNA, la Città Metropolitana di Bologna ha espresso le proprie valutazioni di competenza con Atto del Vice Sindaco metropolitano n. 83 del 25 marzo 2015, dichiarato immediatamente eseguibile. Si invia pertanto, unitamente alla presente comunicazione, copia del suddetto provvedimento, completo della Relazione istruttoria e del Parere espresso in materia di vincolo sismico, per quanto di competenza, in funzione della seduta della Conferenza dei Servizi convocata per il giorno 26 marzo 2015 in merito all'oggetto. L'occasione è gradita per porgere cordiali saluti. Il Dirigente del Servizio Urbanistica ed Attuazione PTCP Ing. Donato Nigro Documento elettronico firmato digitalmente ai sensi dell'art.20 del “CAD” D.Lgs. 82/2005

SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI – U.O. Pianificazione Urbanistica Via S.Felice, 25 - 40122 Bologna - Tel. 051 6598027 - Fax 051 6598524 – [email protected] www.cittametropolitana.bo.it – Posta certificata: [email protected] Città Metropolitana di Bologna

ATTO DEL VICESINDACO METROPOLITANO

L'anno 2015, il giorno venticinque Marzo, alle ore 11:00 presso gli uffici della Città Metropolitana, il

Vicesindaco DANIELE MANCA ha proceduto all'adozione del seguente atto, con l'assistenza del Segretario allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Generale Dr. Luca Uguccioni, ai sensi dell'art. 38, comma 2, dello statuto della Città Metropolitana di Bologna.

ATTO N.83 - I.P. 1134/2015 - Tit./Fasc./Anno 8.2.2.7.0.0/11/2015

SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI SERVIZIO AMMINISTRATIVO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E TRASPORTI U.O. AMMINISTRATIVA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Comune di Bologna. Progetto definitivo per la realizzazione di "Interventi infrastrutturali per l'ammodernamento ed il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interramento tratta urbana di Bologna, tratta San Vitale-Rimesse e tratta Via Larga", oggetto del procedimento unico semplificato previsto ai sensi degli artt. 36-septies ed octies della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii., avente valore di Variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC). Formulazione di riserve. Città metropolitana di Bologna Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti Servizio amministrativo Pianificazione Territoriale U.O. Amministrativa Pianificazione Territoriale

Oggetto: Comune di Bologna. Progetto definitivo per la realizzazione di “Interventi infrastrutturali per l'ammodernamento ed il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interramento tratta urbana di Bologna, tratta San Vitale-Rimesse e tratta Via Larga”, oggetto del allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) procedimento unico semplificato previsto ai sensi degli artt. 36-septies ed octies della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii., avente valore di Variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC). Formulazione di riserve ai sensi dell'art. 34, comma 6, della vigente L.R. n. 20/2000 e contestuali valutazioni di compatibilità ambientale di cui all'art. 5, comma 7, della legge medesima.

IL VICESINDACO METROPOLITANO

Decisione: 1. Formula, in qualità di Rappresentante della Città Metropolitana di Bologna1, una riserva2 ai sensi dell’art. 34, comma 6, della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii., sul Progetto definitivo riguardante la realizzazione di “Interventi infrastrutturali per l'ammodernamento ed il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interramento tratta urbana di Bologna, tratta San Vitale-Rimesse e tratta Via Larga”, oggetto del Procedimento unico semplificato previsto per l'approvazione dei progetti di opere pubbliche3 ai sensi degli artt. 36- septies ed octies della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii., avente valore di Variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC) del Comune di Bologna, sulla base delle considerazioni contenute nella Relazione istruttoria4 che si allega al presente atto quale sua parte integrante

1 Ai sensi dell'art. 1, comma 8, della Legge n. 56/2014 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”, il Sindaco metropolitano rappresenta la Città metropolitana. Si richiama lo Statuto della Città metropolitana di Bologna, in particolare quanto previsto all'art. 34, in base al quale “Il Sindaco metropolitano nomina un Vicesindaco, scelto fra i Consiglieri metropolitani, stabilendo le eventuali funzioni a lui delegate e dandone immediata comunicazione al Consiglio metropolitano” (comma 1). L'art. 34 prevede inoltre al comma 2: “Il Vicesindaco esercita le funzioni del Sindaco metropolitano in ogni caso in cui questo ne sia impedito”. La direttiva P.G. 183672 del 30/12/2014 del Segretario-Direttore Generale della Città metropolitana dispone che: “..omissis....'In considerazione della natura di ente di secondo livello della Città metropolitana si evidenzia la necessità/opportunità di evitare potenziali conflitti di interesse con il Comune capoluogo: le relative proposte di atto saranno, quindi, approvate dal Vice-sindaco metropolitano - una volta nominato – in luogo del Sindaco metropolitano'...omissis”. 2 L’art. 34, comma 6, della vigente Legge Regionale 24 marzo 2000, n. 20: “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” prevede che nell’ambito di procedimento di approvazione del POC e delle sue Varianti la Provincia (Città metropolitana) possa sollevare - entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento di copia del POC adottato - eventuali riserve relativamente a previsioni di piano che risultino in contrasto con i contenuti del PSC o con le prescrizioni di piani sopravvenuti di livello territoriale superiore. Trascorso inutilmente tale termine si considera espressa una valutazione positiva. 3 L'art. 36-ter e seguenti della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii. prevede per il Comune, la Provincia (Città metropolitana) e la Regione il ricorso al procedimento unico per l'approvazione di progetti di opere pubbliche e di interesse pubblico di propria competenza, al fine di assicurare la contestuale valutazione di tutti gli interessi, pubblici e privati, coinvolti nell'attuazione delle opere pubbliche e di pervenire alla celere approvazione e realizzazione delle stesse. 4 Conservata in originale in atti al P.G. n. 35139/2015 del 17.03.2015. e sostanziale (Allegato n. 1); 2. dichiara inoltre, l'esclusione della Variante al POC in oggetto dalla valutazione di compatibilità ambientale5, ai sensi dell'art. 5, comma 5, lett. e) della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii., nei termini indicati nel documento istruttorio richiamato al precedente punto 1; 3. esprime inoltre il parere previsto in materia di vincolo sismico6, predisposto dal Servizio Urbanistica ed Attuazione PTCP della Città Metropolitana ed allegato alla suddetta Relazione istruttoria, relativo alla verifica di compatibilità delle previsioni pianificatorie con le

condizioni di pericolosità locale degli aspetti fisici del territorio comunale oggetto della allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) proposta di Variante in esame; 4. dispone il deposito della presente deliberazione agli atti della prossima seduta della Conferenza dei Servizi in programma per il giorno 26 marzo 2015; 5. dichiara il presente atto immediatamente eseguibile7 per le ragioni d’urgenza di seguito espresse in narrativa.

Motivazione: L’esigenza e la previsione dell'eliminazione dei passaggi a livello nel tratto di attraversamento dell'area urbana di Bologna è istituzionalmente e funzionalmente collocata all'interno dell'intesa "per la definizione di un nuovo assetto dei trasporti pubblici nell'area metropolitana bolognese", sottoscritta il 29/7/1994 tra Ministero dei Trasporti, Comune e Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna e FS S.p.A., come aggiornata dall’Accordo del 17/07/97, in particolare per quanto attiene la realizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM), comprensivo delle due ferrovie regionali Casalecchio- e Bologna-Portomaggiore. In data 3 giugno 2004 è stato firmato l'Accordo preliminare di programma tra il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e la Società Ferrovie Emilia Romagna Srl per l’attuazione del programma di interventi infrastrutturali di eliminazione di passaggi a livello sulla linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore nell’ambito del territorio comunale. In attuazione del citato Accordo, la Società FER srl, concessionaria della rete ferroviaria della Regione Emilia Romagna e soggetto proponente, ha predisposto la progettazione di una serie di

5 L’art. 13 della L.R. n. 6/2009 riformula l’art. 5 della L.R. n. 20/2000 in merito alla “Valutazione di sostenibilità e monitoraggio dei piani”, introducendo la necessità di operare una valutazione ambientale per i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul territorio derivanti dall’attuazione dei piani medesimi. Lo stesso art. 5, comma 7, lett. b) dispone che la Provincia (Città metropolitana) in qualità di autorità competente, si esprima in merito alla valutazione ambientale nell’ambito delle riserve al POC adottato, ai sensi dell’art. 34, comma 6, della L.R. n. 20/2000, previa acquisizione delle osservazioni presentate. L'art. 5, comma 5, della L.R. n. 20/2000 prevede i casi di esclusione dei Piani dalla valutazione ambientale. In particolare, la Variante in oggetto rientra nei casi di esenzione previsti dalla lett. e) del richiamato art. 5, comma 5, relativamente a “Varianti localizzative, ai fini dell'apposizione del vincolo espropriativo, per opere già cartograficamente definite e valutate in piani sovraordinati o per la reiterazione del vincolo stesso”. 6 Prot. n. 34398/2015 del 16.03.2015. Detto parere rientra tra le competenze attribuite alla Provincia (Città metropolitana), ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008, nell'ambito dei procedimenti di approvazione degli strumenti urbanistici comunali. 7 Art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267. interventi infrastrutturali per la soppressione dei passaggi a livello presenti nell'ambito urbano del Comune di Bologna lungo la linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore. Il 17 luglio 2012 è stato sottoscritto da Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, società TPER SPA, l’Accordo di Programma, sensi dell'art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000, per la realizzazione del Servizio di Trasporto Pubblico Integrato Metropolitano bolognese, mediante interventi di completamento del servizio ferroviario metropolitano e della filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano, tra i quali è prevista l’attuazione del programma di completamento e ammodernamento della rete, nonché allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) l'interramento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore per l’eliminazione di numerose interferenze tra la viabilità e la rete ferroviaria lungo la direttrice SFM2 nell’area urbana di Bologna. La Regione Emilia-Romagna, con Deliberazione della Giunta n. 1429 dell’1 ottobre 2012, riguardante la “Copertura finanziaria relativa all'intervento di interramento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore nel tratto urbano di Bologna”, si è impegnata a garantire la copertura della spesa a proprio carico, attraverso l’aggregazione di specifiche assegnazioni finanziarie. Il procedimento di approvazione del Progetto definitivo riguardante la realizzazione di “Interventi infrastrutturali per l'ammodernamento ed il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interramento tratta urbana di Bologna, tratta San Vitale-Rimesse e tratta Via Larga” è disciplinato dall'art.36 octies della L.R. n. 20/2000 che prevede il ricorso al “Procedimento unico semplificato” da attuarsi mediante le modalità previste ai sensi dell'art. 36- septies, per la realizzazione dei progetti di opere pubbliche e di interesse pubblico. L'approvazione del Progetto definitivo dell'intervento comporta la localizzazione dell’opera pubblica in variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC) del Comune di Bologna, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità, ai sensi e per gli effetti degli artt. 11 e 16 della L.R. n. 37/2002 e ss.mm.ii. In sintesi il Progetto prevede la soppressione dei passaggi a livello in ambito urbano (Via Paolo Fabbri, Via Libia, Via Rimesse, Via Larga) tramite interramento totale o parziale (trincea) della linea ferroviaria, la realizzazione di nuove livellette stradali in Via Rimesse ed in Via Larga e la realizzazione delle nuove fermate di Via Libia (solo opere al grezzo), Via Rimesse e Via Larga. Gli obiettivi dell’opera sono di aumentare la sicurezza della circolazione stradale, aumentare la regolarità del servizio ferroviario e ricucire a livello urbanistico una intera porzione di città. Gli elaborati del Progetto definitivo, avente per oggetto: “Linea ferroviaria Bologna – Portomaggiore. Progettazione e coordinamento in fase di progettazione propedeutiche alla realizzazione di interventi infrastrutturali per l’ammodernamento e il potenziamento della linea. Lotto 1 - Interramento tratta San Vitale Rimesse. Lotto 2 – Interramento tratta via Larga”, sono stati presentati al Comune di Bologna in data 7 ottobre 2014 dal Responsabile del Procedimento di Ferrovie Emilia Romagna s.r.l., soggetto proponente. Con deliberazione della Giunta n. 1291 del 23.07.2014, la Regione Emilia-Romagna, in qualità di amministrazione procedente poichè il Progetto riguarda una tratta della rete ferroviaria regionale, ha autorizzato il Responsabile del Servizio Ferrovie della Regione medesima, designato quale Responsabile Unico del procedimento, di indire e convocare la Conferenza dei Servizi8 finalizzata all'approvazione del progetto definitivo dell'opera pubblica di cui trattasi, mediante il ricorso al procedimento unico previsto ai sensi dell'art. 36-ter e seguenti della vigente

L.R. n. 20/2000. allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Sono state pertanto convocate dal Responsabile Unico del procedimento le Conferenze dei Servizi, svoltesi nelle sedute del 18 dicembre 2014, 27 gennaio 2015, 23 febbraio 2015, 10 marzo 2015 e 17 marzo 2015, per l'esame del progetto e per l'acquisizione dei pareri degli Enti competenti, rendendo disponibile sul proprio sito istituzionale la relativa documentazione tecnica ai fini della consultazione telematica. Alle sedute di Conferenza sopra richiamate sono state invitate le Amministrazioni competenti ad esprimere i relativi atti di autorizzazione e di assenso, concessioni, nulla osta per la conclusione del procedimento amministrativo9, precisando che la Città metropolitana di Bologna ha partecipato ai lavori delle sedute di Conferenza finora svoltesi mediante un proprio Rappresentante delegato, per quanto riguarda gli aspetti urbanistici ed ambientali dell'opera in variante alla vigente strumentazione urbanistica comunale. In sede di Conferenza di Servizi, oltre ad acquisire i pareri e le osservazioni dei soggetti titolati ad esprimersi sul progetto ed invitati ai lavori della Conferenza, sono stati richiesti approfondimenti e chiarimenti dagli Enti partecipanti, come risulta dai Verbali dei lavori appositamente predisposti ed acquisiti in atti. I lavori della Conferenza di Servizi prevedono uno sviluppo massimo di 100 gg. naturali e consecutivi dalla prima riunione, pertanto il termine massimo di conclusione è previsto per il giorno 28 marzo 2015. I lavori della Conferenza di Servizi dovranno concludersi con: • l’approvazione del progetto definitivo, ratificando le eventuali prescrizioni e/o osservazioni dei soggetti partecipanti alla Conferenza di Servizi; • le controdeduzioni alle osservazioni sugli espropri; • le controdeduzioni alle osservazioni sulla variante al P.O.C. Si dà atto che il Comune di Bologna è dotato degli strumenti di pianificazione urbanistica generale previsti dalla L.R. n. 20/2000, quali il Piano Strutturale Comunale (PSC), il Piano

8 L'art. 36-octies, comma 2, L.R. n. 20/2000 prevede che il progetto unico si svolga secondo quanto disposto dall'art. 36-septies, che prevede la convocazione della Conferenza dei Servizi secondo le regole e le procedure indicate all'art. 36-sexies, per l'acquisizione dei pareri, autorizzazioni, concessioni, nulla-osta dei soggetti partecipanti. 9 Come previsto ai sensi dell’art. 36-septies, secondo le procedure di cui all'art. 36-sexies della L.R. n. 20/2000. Operativo Comunale (POC) e il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), approvati ai sensi della vigente L.R. n. 20/2000. Nell'ambito del procedimento in parola, la Città metropolitana di Bologna è chiamata ad esprimere le eventuali riserve sulla proposta di variante alla vigente strumentazione urbanistica comunale, con particolare riferimento alla compatibilità dell'intervento con la pianificazione sovraordinata; essa è inoltre tenuta ad esprimersi sul documento di Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (Valsat)10, oltre che in materia di vincolo sismico11.

Allo scopo di pervenire alle valutazioni conclusive sulla proposta in oggetto da presentare in allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) sede di Conferenza dei Servizi conclusiva, in programma per il giorno 26 marzo 2015, al fine di procedere nell'iter di approvazione del Progetto in esame, il Settore Pianificazione Territoriale - Servizio Urbanistica ed Attuazione PTCP ha esaminato il Piano anche in rapporto alle disposizioni del vigente P.T.C.P. come approvato e alle successive modifiche, predisponendo la Relazione istruttoria12 allegata al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale (Allegato n. 1), nella quale viene espressa una riserva sulla Variante al POC in esame. Nella suddetta Relazione, si dà atto dell’esenzione della Variante in esame dalla procedura di Valutazione Ambientale, poiché essa rientra nei casi di esclusione previsti dall'art. 5, comma 5, lett. e), della vigente L.R. n. 20/2000. Si precisa che, con Delibera della Giunta Regione Emilia-Romagna n° 1935 del 28/11/2005, il Progetto di opera pubblica in oggetto è stato escluso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in considerazione degli interventi previsti e dei conseguenti impatti ambientali, ai sensi dell’art. 10, comma 1, della L.R. n. 9/1999 e ss.mm.ii., in esito alla procedura di verifica (screening) sugli interventi infrastrutturali della linea ferroviaria Bologna- Portomaggiore. In merito al parere previsto in materia di vincolo sismico recante le verifiche di compatibilità delle previsioni pianificatorie con le condizioni di pericolosità locale degli aspetti geologici ed idrogeologici del territorio13, da rendere nell’ambito del procedimento di approvazione degli strumenti urbanistici comunali, il Servizio Urbanistica ed Attuazione PTCP ha esaminato la documentazione tecnica relativa al Piano in oggetto ed ha predisposto il Parere di competenza14, allegato in copia alla Relazione istruttoria sopra richiamata. Ai sensi dell'art. 1, comma 8, della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, il Sindaco metropolitano

10 Ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 20/2000. 11 Ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 19/2008. 12 Acquisito in atti con P.G. n.35139/2015 del 17.03.2015. 13 Detto Parere viene rilasciato ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19/2008 e sulla base di quanto disposto dal Decreto Ministeriale 14 settembre 2005 recante “Norme tecniche per le costruzioni”, integrato dal D.M. 14/01/2008, secondo cui la Provincia deve rilasciare suddetto parere nell’ambito degli atti di assenso resi dalla stessa nel corso del procedimento di approvazione di tutti gli strumenti urbanistici comunali. 14P.G. n. 34398/2015 del 16.03.2015. rappresenta l'ente Città metropolitana, convoca e presiede il Consiglio metropolitano e la Conferenza metropolitana, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti, esercita le altre funzioni attribuite dalla Legge e dallo Statuto15. Si richiama lo Statuto della Città metropolitana di Bologna, in particolare quanto previsto all'art. 34, commi 116 e 217. Visto il provvedimento del Sindaco metropolitano di Bologna P.G. n. 2856 del 14/01/201518 e vista altresì la direttiva P.G. 183672 del 30/12/2014 del Segretario-Direttore Generale19, il

presente atto viene approvato dal Vicesindaco metropolitano. allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) In via transitoria, la Regione Emilia-Romagna ha disposto che la Città metropolitana svolga le funzioni precedentemente attribuite alla Provincia, nell'attesa di un aggiornamento normativo. Per tutto quanto sopra esposto, al fine di consentire il deposito del presente provvedimento nella seduta di Conferenza dei Servizi conclusiva in programma per il 26 marzo 2015, si rende opportuno conferire l’immediata esecutività del presente atto. Si precisa infine che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio della Città metropolitana di Bologna di Bologna, non essendo previsto a carico dell'Ente medesimo alcun onere di carattere economico- finanziario. Inoltre il provvedimento in esame ha riportato il visto del Consigliere delegato Isabella Conti competente per la materia in oggetto.

Il presente atto viene pubblicato all'Albo Pretorio della Città Metropolitana per gg.15 consecutivi.

15 L'articolo 33 dello Statuto prevede che: 1.Il Sindaco metropolitano è l’organo responsabile dell’amministrazione della Città metropolitana, ne è il rappresentante legale e rappresenta tutti i cittadini che fanno parte della comunità metropolitana. 2.Il Sindaco metropolitano: OMISSIS g) compie tutti gli atti rientranti ai sensi dell'articolo 107, commi 1 e 2, del D.Lgs. 267/2000, nelle funzioni degli organi di governo, che non siano riservati dalla legge al Consiglio e alla Conferenza metropolitana; OMISSIS 3.Entro novanta giorni dall'insediamento del Consiglio metropolitano, il Sindaco presenta al Consiglio un documento contenente le linee programmatiche relative all’azione ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Nei successivi trenta giorni, ciascun Consigliere può proporre modifiche, adeguamenti ed integrazioni, mediante la presentazione di appositi emendamenti al documento. Nei seguenti venti giorni, il Sindaco metropolitano sottopone il documento al Consiglio metropolitano nella sua forma definitiva, per la sua approvazione. (…). 16 Il Sindaco metropolitano nomina un Vicesindaco, scelto fra i Consiglieri metropolitani, stabilendo le eventuali funzioni a lui delegate e dandone immediata comunicazione al Consiglio metropolitano. 17 Il Vicesindaco esercita le funzioni del Sindaco metropolitano in ogni caso in cui questo ne sia impedito. 18 Atto di nomina del Vicesindaco e assegnazione delle deleghe di funzioni amministrative alle Consigliere e ai Consiglieri metropolitani di Bologna. 19omissis...”In considerazione della natura di ente di secondo livello della Città metropolitana si evidenzia la necessità/opportunità di evitare potenziali conflitti di interesse con il Comune capoluogo: le relative proposte di atto saranno, quindi, approvate dal Vice-sindaco metropolitano - una volta nominato – in luogo del Sindaco metropolitano.”..omissis. Pareri Sono stati richiesti e acquisiti agli atti20 il parere del Dirigente del Servizio Urbanistica ed Attuazione PTCP, in relazione alla regolarità tecnica e la dichiarazione del Segretario Generale, in relazione alla conformità giuridico – amministrativa del presente atto.

Allegati21:

Allegato n. 1 così costituito: allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) • Relazione istruttoria, corredata dal Parere di competenza espresso in materia di vincolo sismico.

Il Vicesindaco metropolitano Daniele Manca

Documento prodotto in originale informatico e firmato digitalmente ai sensi degli articoli 20 e 21 del Codice dell'amministrazione digitale. L'eventuale stampa del documento costituisce copia analogica sottoscritta con firma a mezzo stampa predisposta secondo l'articolo 3 del D.lgs 12 dicembre 1993, n. 39 e l'articolo 3bis, comma 4bis del Codice dell'amministrazione digitale (D.lgs 82/2005).

20Si richiama l'art. 49 del T.U. del 18/08/2000 n. 267. 21Gli originali dei pareri sono conservati in atti al Fasc. c.s. CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA

Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti

Servizio urbanistica e attuazione PTCP allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro )

RELAZIONE ISTRUTTORIA

OGGETTO:

Progetto definitivo per la realizzazione di “Interventi infrastrutturali per l'ammodernamento ed il potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interramento tratta urbana di Bologna, tratta San Vitale-Rimesse e tratta Via Larga”, oggetto del procedimento unico semplificato previsto ai sensi degli artt. 36-septies ed octies della L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii., avente valore di Variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC)

Variante al Piano Operativo Comunale del Comune di

BOLOGNA

Procedimento:

Procedimento unico semplificato ai sensi dell'art. 36 octies della LR 20/2000 e ss.mm.ii. Formulazione di riserve, ai sensi dell'art. 34, comma 6, L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii.

Bologna, 17 marzo 2015 Allegato n° 1 all'Atto del Sindaco metropolitano di Bologna del 25 marzo 2015 Prot. n. 35139/2015 del 17.03.2015 - Classifica 8.2.2.6/11/2015

1 INDICE

1. PREMESSA

2. SINTESI DEL PROGETTO SOTTOPOSTO AD APPROVAZIONE

3. INQUADRAMENTO URBANISTICO E PROPOSTA DI POC allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) 4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

5. VALUTAZIONI CONCLUSIVE/RISERVE

6. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

7. VALUTAZIONE RISCHIO SISMICO

2 1. PREMESSA

Ai sensi dell'art. 36-octies della LR 20/2000, che disciplina il “Procedimento Unico Semplifi- cato”, la Regione Emilia Romagna, in qualità di amministrazione procedente, ha indetto una Conferenza di Servizi per l'approvazione e la conseguente realizzazione del progetto definiti- vo relativo agli interventi infrastrutturali sulla linea ferroviaria Bologna – Portomaggiore, per l’eliminazione dei passaggi a livello in ambito urbano di Bologna, tratta S. Vitale-Rimesse e tratta di via Larga. Ai sensi dell'articolo citato, all'interno della Conferenza saranno acquisite tutte le intese, con- allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) cessioni, autorizzazioni, licenze, pareri, nulla osta o atti di assenso comunque denominati, ri- chiesti dalla normativa vigente per l'approvazione e la realizzazione del progetto in questio- ne, nonché l'approvazione della variante al POC.

2. SINTESI DEL PROGETTO SOTTOPOSTO AD APPROVAZIONE

Il POC in oggetto è stato redatto nell’ambito del procedimento di approvazione del progetto definitivo degli interventi infrastrutturali sulla linea ferroviaria Bologna – Portomaggiore, per l’eliminazione dei passaggi a livello in ambito urbano di Bologna. In sintesi il progetto prevede la soppressione dei passaggi a livello in ambito urbano (Via Paolo Fabbri, Via Libia, Via Rimesse, Via Larga) tramite l'interramento totale o parziale (trin- cea) della linea ferroviaria, la risistemazione delle fermate di Via Rimesse e Via Larga e la realizzazione al grezzo della nuova fermata di via Libia. Le opere previste nel progetto defini- tivo sono state suddivise in due lotti funzionali, in relazione alle tratte interessate dagli inter- venti di interramento. Il lotto 1 “San Vitale-Rimesse” prevede la realizzazione di un tratto interrato a completamen- to della galleria S. Vitale già realizzata e l’intervento di eliminazione dei passaggi a livello di via Fabbri, via Libia e via Rimesse, attraverso una nuova galleria, in continuità con quella esistente. Il Lotto 2 “Via Larga” consiste essenzialmente nell’abbassamento del binario esistente di cir- ca 5,50 m in corrispondenza della nuova fermata di Via Larga, nel rimodellamento di via Scandellara, funzionale alla realizzazione di un parcheggio e di una nuova pista ciclo-pedo- nale, oltre alla chiusura fisica del passaggio a livello di Via Cellini.

3. INQUADRAMENTO URBANISTICO E PROPOSTA DI POC

Il tratto della ferrovia Bologna Portomaggiore interessato dal progetto è parte delle linee del servizio ferroviario metropolitano, e nella tavola di PSC di Bologna sulle “Strategie per la qualità” viene individuato come tratto di linea “da riqualificare” (in relazione al presente pro- getto, già concordato al momento della approvazione del PSC). Dal punto di vista delle “regole” operative per la trasformazione, la tavola di “Classificazione del territorio” include le aree interessate dall’intervento che ricadono in ambiti da riqualificare, n. 121 e 122 Cirenaica-Rimesse, ambiti consolidati di qualificazione diffusa misto (n 75 e 98), ambiti in via di consolidamento misto (n 59 e 62), ambito consolidati per infrastrutture (n 53), ambiti storici (Tessuto compatto est n. 13). La realizzazione dell’opera era inoltre contemplata nel POC 2009-2014, che prevedeva la realizzazione dell’intervento, mappato al n. 96, “Eliminazione di passaggi a livello sulla linea Bologna-Portomaggiore: contributo per interramento della ferrovia di via Larga”; la decaden- za del POC nel giugno 2014 ha reso necessaria l’elaborazione dello strumento urbanistico in argomento. Su tali interventi infrastrutturali la Giunta Regionale ha espresso con Del. 1935 del 28 no- vembre 2005 la decisione, in merito alla procedura di verifica (screening), in base al Titolo II della LR 9/99 e successive modifiche e integrazioni, di non assoggettare il progetto a VIA.

3 4. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il progetto ricade in parte in Zone di protezione delle acque sotterranee nel territorio pede- collinare e di pianura di tipo B (PTCP, artt.5.2 e 5.3, c. 3) all'interno delle quali non è consen- tita l'interruzione delle falde acquifere sotterranee, con particolare riguardo per quelle ali- mentanti acquedotti per uso idropotabile. A tale riguardo, come evidenziato nella sopra ri- chiamata Delibera di Giunta Regionale, si prende atto che nella relazione di Screening sia allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) evidenziato che “la falda è sempre al di sotto del piano di scavo, per cui, anche valutando possibili fluttuazioni stagionali, non si ritiene esistano problematiche di ordine idrogeologico.” Tuttavia, come prescrizione della decisione di Screening, è richiesto di effettuare sondaggi al fine di acquisire i necessari dati in merito alle falde superficiali ed alle loro possibili interfe- renze con le opere in progetto (prescrizione 15, ripresa negli elaborati definitivi del progetto “Matrice di asseverazione alle prescrizioni di cui alla delibera Giunta della Regione Emilia Romagna n° 1935 del 28/11/2005” D0_L0_D_PG_Rel_Gen_ALLEGATO_A, che rimanda alla “Relazione Geologica” D_L0_D_PG_GE_003_RT, nonché nello “Studio di fattibilità am- bientale” D0_L0_D_PG_FA_002).

Dal punto di vista del rischio sismico, dalla carta delle aree suscettibili di effetti locali (tav. 2C del PTCP)si desume che l'area su cui insiste il progetto è in parte potenzialmente soggetta “ad amplificazione per caratteristiche litologiche - A” ed in parte soggetta “ad amplificazione per caratteristiche litologiche e a potenziale liquefazione – L2”, per la cui tipologia l'art. 6.14 del PTCP richiede specifici “Studi geologici con valutazione del coefficiente di amplificazione litologico e del potenziale di liquefazione, nonché dei cedimenti attesi (approfondimenti di III livello nelle fasi di POC e/o di PUA)”. In tali aree qualora gli esiti degli approfondimenti di III livello condotti in sede di pianificazione comunale confermino che le aree sono soggette a li- quefazione, qualsiasi intervento edilizio che si realizzi in tali aree dovrà garantire la stabilità dell’area su cui si intende edificare anche a seguito di eventi sismici.

5. VALUTAZIONI CONCLUSIVE/RISERVE

Alla luce della documentazione presa in visione e delle informazioni acquisite nelle diverse sedute di Conferenza dei Servizi, sulla base dell'inquadramento urbanistico-territoriale sopra descritto, il Servizio Urbanistica e Attuazione PTCP ritiene che il progetto proposto sia com- patibile con gli indirizzi del PTCP, esprimendo un'unica riserva in merito alla necessità di re- cepire nella norma del POC la tutela delle Zone di protezione delle acque sotterranee nel territorio pedecollinare e di pianura di tipo B, garantendo il rispetto dell'art. 5.3, c. 3 del PTCP.

6. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

L’art. 13 della L.R. 6/2009, integrando l’art. 5 della L.R. 20/2000, “Valutazione di sostenibilità e monitoraggio dei piani”, introduce la necessità di operare una valutazione ambientale per i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente e sul territorio deri- vanti dall’attuazione dei medesimi piani. Alla lettera b, comma 7 dello stesso articolo si di- spone che la Provincia, oggi Città Metropolitana, in qualità di autorità competente, si esprima in merito alla valutazione ambientale nell’ambito delle riserve al POC adottato, previa acqui- sizione delle osservazioni presentate e dei pareri degli Enti competenti in materia ambienta- le.

4 Valutati gli elaborati predisposti, si condivide la proposta dell'Amministrazione Comunale e si ritiene la proposta di variante al POC esclusa dalla procedura di valutazione ambienta- le, ai sensi dell'art. 5, c. 5, lett. e), della L.R.. 20/2000 e ss.mm.ii.

7. VALUTAZIONE RISCHIO SISMICO

Si allega alla presente Relazione istruttoria il “Parere in materia di vincolo sismico e verifiche

di compatibilità delle previsioni con le condizioni di pericolosità locale degli aspetti geologici allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) ed idrogeologici” espresso dal Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti della Città metropolitana di Bologna.

Firmato: La Responsabile U.O. Pianificazione Urbanistica (Ing. Alice Savi)

5 Città Metropolitana Bologna - Prot. n. 34398/2015 del 16 marzo 2015 – Fasc. 8.2.2.7/11/2015

CITTÀ’ METROPOLITANA DI BOLOGNA SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

DM Bologna li, 16 marzo 2015

Al Responsabile del allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) Procedimento Amministrativo del Servizio Urbanistica e Attuazione PTCP della Città Metropolitana di Bologna

Oggetto: parere in materia di vincolo sismico e verifiche di compatibilità delle previsioni con le condizioni di pericolosità locale degli aspetti geologici, sismici ed idrogeologici – Variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC) del Comune di Bologna relativo a “Interventi infrastrutturali per l’ammodernamento ed il potenziamento della Linea Ferroviaria Bologna-Portomaggiore, interramento tratta urbana di Bologna, tratta San Vitale-Rimesse e tratta Via Larga”.

In riferimento alla richiesta di parere pervenuta (P.G. 32840 del 12/03/2015), ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 19 del 2008 si esprime il seguente parere geologico, idrogeologico e sismico di competenza sugli strumenti di pianificazione urbanistica. Il presente parere si riferisce, come accennato in oggetto, alla Variante al vigente Piano Operativo Comunale (POC) del Comune di Bologna relativo a Interventi infrastrutturali per l’ammodernamento ed il potenziamento della Linea Ferroviaria Bologna – Portomaggiore, con interramento della tratta urbana San Vitale – Rimesse e tratta Via Larga. Il Comune di Bologna, risulta essere classificato sismico in zona 3 (nuova classificazione in vigore dal 23 ottobre 2005). In particolare è stato esaminato lo studio geologico e sismico presentato a corredo dello strumento urbanistico, dal Dott. Cocetti Marcello del 19 agosto 2014, con approfondimenti sismici di III° livello. In riferimento alle valutazioni contenute, non si sono evidenziate particolari amplificazioni della risposta sismica locale, si ritengono sufficienti gli approfondimenti effettuati e prodotti, valutando entro limiti accettabili le pericolosità geologiche e sismiche dell’area. Per tali aree si esprime parere favorevole allo strumento in oggetto condizionandolo al rispetto nelle successive fasi di progettazione, delle indicazioni previste nelle normative per le costruzioni in zona sismica; in particolare si dovrà provvedere: 1. alla applicazione dei coefficienti di amplificazione sismica previsti per le zone 3 in riferimento alla categoria di suolo di fondazione individuata per gli interventi previsti;

Le comunicazioni all’Ente, complete dei numeri di registrazione del documento a cui fanno riscontro, vanno indirizzate a : Città Metropolitana di Bologna - Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti – Via San Felice n. 25 – 40122 Bologna - Tel. 051- 6598262 e-mail: [email protected] 1 2. alla verifica delle reali condizioni idrogeologiche e litologiche; si dovrà inoltre verificare se, in concomitanza di eventi sismici, l’area o le aree possono essere soggette a fenomeni di amplificazione locale e/o a fenomeni di liquefazione e/o densificazione; 3. all’accertamento, in sede di rilascio dei titoli abilitativi, della conformità dei progetti alle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica; 4. alla verifica dell’attuale rete scolante delle acque superficiali, la quale dovrà essere eventualmente dimensionata in funzione dei nuovi apporti di acque provenienti sia dalle

fognature che dal deflusso superficiale (aumento quest’ultimo provocato dalla ulteriore allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) impermeabilizzazione del suolo); tutte le condotte interrate da realizzarsi a servizio delle nuove strutture, dovranno essere opportunamente dimensionate, progettate ed ubicate in maniera tale da non compromettere le condizioni di stabilità delle pendici, in particolare si dovrà evitare che queste si possano comportare come veri e propri drenaggi. 5. i materiali terrosi e lapidei eccedenti la sistemazione dell’area oggetto dei lavori, in conformità e nei limiti delle previsioni di progetto, dovranno essere trasportati a rifiuto in discariche autorizzate; 6. durante le fasi di cantiere eventuali depositi temporanei di materiali terrosi o lapidei, dovranno essere effettuati in maniera da evitare fenomeni erosivi o di ristagno delle acque; tali depositi provvisori non dovranno essere eseguiti all’interno di impluvi, fossi o altre linee di sgrondo naturali o artificiali di acque e, dovranno essere posti a congrue distanze rispetto a corsi d’acqua anche a carattere stagionale. I depositi inoltre non dovranno in alcun modo essere posti in prossimità di fronti di scavo, al fine di evitare collassi gravitativi causati da eccessivi sovraccarichi; 7. nella fase prettamente esecutiva, ai fini della riduzione del rischio sismico, dovranno essere tenute in debita considerazione anche quei fenomeni particolarmente sfavorevoli, quali le coincidenze di frequenze di risonanza tra suolo e struttura; 8. al di fuori dei casi espressamente autorizzati, per tali aree sarà vietato: a. modificare impluvi, fossi o canali e di procedere all’intubamento delle acque all’interno degli stessi; b. modificare l’assetto delle sponde o degli argini di corsi d’acqua naturali o artificiali, in particolare le nuove opere da realizzarsi non dovranno tassativamente creare impedimenti o ostacoli al naturale deflusso delle acque superficiali; c. immettere acque superficiali o di scarico nel suolo o nel sottosuolo mediante impianti di sub-irrigazione o di dispersione (pozzi disperdenti, ecc.) o altre opere; d. effettuare emungimenti di acque sotterranee; 9. al rispetto di tutte le prescrizioni presenti nelle relazioni geologiche, a corredo del presente strumento urbanistico, redatte dal Dott. Cocetti Marcello.

Le comunicazioni all’Ente, complete dei numeri di registrazione del documento a cui fanno riscontro, vanno indirizzate a : Città Metropolitana di Bologna - Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti – Via San Felice n. 25 – 40122 Bologna - Tel. 051- 6598262 e-mail: [email protected] 2 Si sottolinea altresì che dovranno essere seguite e rispettate le seguenti prescrizioni e norme: • La Microzonazione Sismica (MZS) delle aree urbane e urbanizzabili, elaborata per il POC, deve costituire il nuovo riferimento di pericolosità sismica semplificata per le successive fasi di pianificazione comunale. • I PUA e gli ulteriori POC potranno variare la zonizzazione ed i parametri sismici riportati nella MZS solamente a seguito di approfondite indagini geognostiche e prospezioni

geofisiche eseguite con adeguata strumentazione. allegato al PG/2015/0197788 del 26/03/2015 Giunta ( AOO_EMR ) REGIONE EMILIA-ROMAGNA ( r_emiro ) • Per le aree di territorio sottoposte a trasformazioni urbanistiche sostanziali, che ricadono esternamente o parzialmente alla MZS (microzonazione sismica) comunale, è richiesto uno studio geologico finalizzato ad integrare la Microzonazione in coerenza con le analisi sismiche elaborate per il POC. • Per gli interventi di interesse pubblico (classificati come opere strategiche ai sensi della delib. RER n. 1661/2000) in variante al POC, vi è sempre l’obbligo, a prescindere dalla pericolosità sismica locale, dell’approfondimento sismico di III° livello conoscitivo (D.A.L. 112/2007), al fine di valutare puntualmente: risposta sismica locale; liquefazione e/o addensamento dei sedimenti granulari e dei sedimenti poco coesivi; cedimenti post sisma; stabilità globale in condizioni sismiche.

In fase esecutiva si sottolinea che, le nuove opere dovranno essere progettate e realizzate in conformità con quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni”. Firmato: IL GEOLOGO (Dott. Daniele Magagni)

Le comunicazioni all’Ente, complete dei numeri di registrazione del documento a cui fanno riscontro, vanno indirizzate a : Città Metropolitana di Bologna - Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti – Via San Felice n. 25 – 40122 Bologna - Tel. 051- 6598262 e-mail: [email protected] 3