Il Ritorno Della Cantoria Di Zenale a Brera
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RONDR Ò Il ritorno della cantoria di Zenale a Brera DAL 24 GIUGNO SU BRERAPLUS+ PINACOTECABRERA.ORG BIBLIOTECABRAIDENSE.ORG BRERAPLUS.ORG PINACOTECA DI BRERA BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE Ministero della cultura Via Brera 28, 20121 Milano t +39 02 72263264 - 229 [email protected] pinacotecabrera.org bibliotecabraidense.org cf 97725670158 IL RITORNO DOPO 500 ANNI DELLA CANTORIA DI ZENALE A BRERA La straordinaria vicenda delle 5 tavole di Zenale Angeli cantori e musici sarà raccontata in anteprima dal 24 giugno sulla piattaforma BreraPlus+. Le opere saranno visitabili dal 6 luglio in Pinacoteca in sala 10. 2 I quadri nascono dalle mani dell’artista e, quasi appena finiti, prendono una vita propria. Come tutti noi, possono rimanere “ felicemente a casa, viaggiare, essere rapiti, orfani, danneggiati o distrutti. Ogni quadro ha una storia unica da raccontare”. James Bradburne na nuova importante acquisizione per la Pinacoteca di Brera. Ritornano nel Umuseo le cinque preziosissime tavole cinquecentesche con Angeli cantori e musici, opera di Bernardo Zenale, che ornavano la cantoria dell’organo di Santa Maria di Brera. Grazie alla donazione di Antonella e Guglielmo Castelbarco, le tavole, por- tate via nel 1571, oggi tornano a Brera nelle sale della Pinacoteca, costruite nel 1808 proprio occupando nel museo quegli stessi spazi dell’antica chiesa. Le opere, che resteranno nella collezione permanente della Pinacoteca, saranno vi- sitabili dal pubblico a partire dal 6 luglio con un percorso che le vedrà collocate nella sala 10 della Pinacoteca accanto alla Madonna del tappeto (1485) e al Martirio di san Sebastiano (1488 circa) affrescati da Vincenzo Foppa e allaPala Busti (circa 1515/1518) dello stesso Zenale. Nel frattempo, a partire dal 24 giugno, sarà possibile in anteprima approfondire la loro straordinaria avventura sulla piattaforma BreraPlus+ nel documentario “Rondò. Il ritorno della Cantoria di Zenale a Brera. Un racconto lungo mille anni, dal XII se- RONDÒ. IL RITORNO DELLA CANTORIA DI ZENALE A BRERA BreraPlus+ 24 giugno 2021 colo ad oggi”, un racconto appassionante che narra come le vicende delle tavole si intreccino con la storia di Milano, di Brera, delle trasformazioni del palazzo e della storia della chiesa di cui ormai rimangono poche tracce, attraversando mille anni, dal XII secolo ad oggi. “I putti musici e cantori di Bernardo Zenale già in Santa Maria di Brera raggiungono ora sulle pareti del museo le altre opere provenienti da quell’antico edificio - dichiara James Bradburne, direttore della “ Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense.- Ancora più sorprendente è che siano appesi qui, negli spazi realizzati tagliando Santa Maria di Brera a metà per creare la Pinacoteca. La cantoria, in origine nei pressi del presbiterio, era qui, direttamente sotto di noi, sotto i nostri piedi. La storia ha chiuso il cerchio e la musica del coro degli angeli è tornata a Brera” IL DOCUMENTARIO SU BRERAPLUS+ Una storia, quella delle tavole di Zenale narrata su BreraPlus+ nel documentario “Rondò. Il ritorno della Cantoria di Zenale a Brera. Un racconto lungo mille anni, dal XII secolo ad oggi” che parla della creatività, della turbolenza sociale, delle ri- voluzioni, della perdita, della distruzione e del recupero. Zenale infatti dipinse le tavole della cantoria per Santa Maria di Brera, sede degli Umiliati, nel periodo d’oro di Leonardo Da Vinci. L’Ordine fu sciolto, un altro prese il suo posto, che fu sciolto a sua volta. Infine nel 1809, la chiesa fu sacrificata per far spazio al sogno di Napo- 3 leone: la Real Galleria, oggi Pinacoteca di Brera, all’interno del Palazzo Reale delle Scienze e delle Arti, importante centro culturale e intellettuale di Milano, espressio- ne dell’Illuminismo. La storia inizia quindi nel XII secolo con l’insediamento a Brera degli Umiliati, un movimento di laici che influenzò la società contemporanea, non solo in ambito reli- gioso, ma anche nella vita politica, sociale ed economica. Strette relazioni li legavano con gli Sforza e con molte famiglie milanesi. Il cantiere di Santa Maria di Brera ebbe un impulso di grande rinnovamento tra fine Quattrocento e inizi del Cinquecento. Qui le cappelle vennero decorate dai più importanti pittori allora attivi a Milano: Vincenzo Foppa, Bramantino, Bernardo Zenale e Bernardino Luini che trasformaro- no gli interni della chiesa in un vero e proprio museo della civiltà artistica lombarda del Rinascimento. La chiesa e il monastero di Santa Maria di Brera furono oggetto di ambiziosi progetti di ampliamento, prima sotto i Gesuiti, che lo trasformarono in luogo di educazione del clero e della nobiltà cittadina, poi con le riforme promosse da Maria Teresa che videro nascere anche una Biblioteca pubblica, un’Accademia di Belle Arti, e riattualizzare l’Orto botanico e l’Osservatorio astronomico. Nel 1809 la chiesa venne improvvisamente investita da un’onda travolgente. Si procedette allo stacco di affreschi, alla movimentazione di opere d’arte che in buona parte entraro- no negli spazi museali di Brera. L’edificio religioso fu tagliato a metà per realizzare quello che ancora oggi è il nucleo principale del museo: i grandi saloni napoleonici. RONDÒ. IL RITORNO DELLA CANTORIA DI ZENALE A BRERA BreraPlus+ www.pinacotecabrera.org 24 giugno 2021 www.breraplus.org www.bibliotecabraidense.org E le tavole della Cantoria? Già nel 1571, quando l’ordine degli Umiliati venne sop- presso anch’esse furono portate via dalla chiesa, l’organo fu venduto ai frati di San Francesco Grande per essere smembrato dopo il crollo dell’edificio nel 1688. Nel XVIII secolo gli Angeli musici e cantori appartennero alle raccolte Pertusati e Greppi, poi a quella della famiglia Andreani, dal 1831 Sormani Andreani. A cura di Giusi Di Gangi, con testi e direzione scientifica di Alessandro Morandotti (Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino) il documentario si avvale, nella narrazione degli eventi, di due guide eccezionali: lo stesso professor Alessandro Morandotti e il direttore della Pinacoteca di Brera e Biblioteca Braidense James Bradburne. Attraverso i contenuti extra sarà possibile immergersi nella mu- sica d’organo del 500 esplorando le preziose tavole di Zenale e osservando gli An- geli musici e cantori in alta risoluzione, vedere una ricostruzione della cantoria nello spazio della chiesa e visitare virtualmente la sala 10 della Pinacoteca di Brera, dove le opere sono ora esposte e dove la storia ha chiuso il cerchio. L’OPERA: ANGELI MUSICI E CANTORI DI BERNARDO ZENALE Dono eccezionale e raro alla Pinacoteca di Antonella e Guglielmo Castelbarco in ri- cordo della madre Luisa Sormani Andreani Verri, le cinque tavole con Angeli musici e cantori, tornano a Brera, permettendo di riunire gran parte delle testimonianze della stagione artistica rinascimentale, sopravvissute alla soppressione della chiesa nel 1808 e alla conseguente annessione all’Accademia di Brera. Gli Angeli cantori e musici saranno visibili al pubblico dal 6 luglio nella sala 10 accanto alla Madonna del tappeto (1485) e al Martirio di san Sebastiano (1488 circa) affrescati da Vincenzo 4 Foppa e alla Pala Busti (circa 1515/1518) dello stesso Zenale. Le cinque tavole dipinte intorno al 1500, sono uno dei capolavori di Bernardo Zenale. Esse ornavano in origine il parapetto dell’organo di Santa Maria di Brera, casa madre dell’ordine degli Umiliati e cantiere artistico tra i più importanti di Milano alla fine del Quattro e all’inizio del Cinquecento. Lo strumento era stato commissionato nel 1499 al celebre e richiestissimo organaro Domenico Baldi da Lucca. Nel 1571, quando l’ordine degli Umiliati fu soppresso, l’organo fu smontato e ven- duto ai frati di San Francesco Grande, insieme alle ante attribuite a Bramantino da Vasari (Le Vite… 1550 e 1568) e da Lomazzo (Trattato dell’arte della pittura, scoltura e architettura 1584) e ai pannelli del parapetto. Dopo il crollo di parte della chiesa nel 1668 l’insieme fu smembrato. Delle ante si persero le tracce, mentre gli Angeli cantori e musici, creduti di Leonardo da Vinci, furono registrati nel 1738 nell’inventario della collezione dell’abate olivetano Gian Matteo Pertusati e vennero ereditati dal nipote Carlo. Alla fine del Settecento il principe Kaunitz si mosse per acquistare le cinque tavole, venendo poi sconsigliato dal pittore Martin Knoller a causa dell’attribuzione che appariva incerta e dello stato di conservazione non ottimale. Esse rimasero per- tanto ad Antonio Maria Greppi, che aveva fatto da mediatore per l’acquisto. Nel XVIII secolo gli Angeli musici e cantori appartennero alle raccolte Pertusati e Greppi, poi a quella della famiglia Andreani, dal 1831 Sormani Andreani. Oltre che a Leonardo, nel RONDÒ. IL RITORNO DELLA CANTORIA DI ZENALE A BRERA BreraPlus+ www.pinacotecabrera.org 24 giugno 2021 www.breraplus.org www.bibliotecabraidense.org corso del tempo gli Angeli cantori e musici furono riferiti, fra gli altri, a Bramantino. L’attribuzione a Zenale, suggerita nel 1902 e poi smentita da Wilhelm Suida, fu con- fermata da Maria Luisa Ferrari nel 1960. La datazione intorno al 1500, già indicata da Alessandro Ballarin è confermata dalle vicende dell’organo. Bernardo Zenale reagi- sce in questo momento alle sperimentazioni prospettiche di Bramantino e a quelle sulla luce e lo spazio di Leonardo nel Cenacolo. Le citazioni in opere datate nel primo decennio del Cinquecento di altri pittori, come Pedro Fernandez, confermano l’im- mediata risonanza di questo capolavoro. Quando realizza la cantoria dell’organo di Santa Maria di Brera Bernardo Zenale è già uno dei maestri più affermati di Milano. Socio di BernardinoButinone nel polit- tico di San Martino a Treviglio e nella cappella Grifi in San Pietro in Gessate a Mila- no, alla fine degli ottanta e negli anni novanta del Quattrocento è attivo nei cantieri ducali di Santa Maria delle Grazie e della Certosa di Pavia. Per vari decenni il suo stile, in continuo dialogo con Bramante e poi con Bramantino e Leonardo, esercita una notevole influenza su altri pittori, fra i quali Bernardino Luini.