2013

Analisi socioeconomica di San Teodoro

Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

1. Introduzione ...... 3 2. San Teodoro e il territorio ...... 5 2.1 Dati sul territorio comunale...... 7 2.2 San Teodoro e le sue frazioni ...... 8 3. Popolazione ...... 9 3.1 Il sistema locale del lavoro del comune di San Teodoro ...... 9 3.2 Analisi della dinamica demografica nel comune di San Teodoro...... 9 3.3 Analisi delle dinamiche demografiche ...... 13 3.4 Tassi di natalità e mortalità ...... 16 3.5 Struttura della popolazione per classi di età ...... 18 3.6 Analisi della dinamica demografica negli anni 2002-2011 ...... 22 3.7 Popolazione straniera ...... 34 3.8 Gli indicatori demografici ...... 36 Indice di Vecchiaia ...... 37 Indici di dipendenza...... 37 Indice di struttura della popolazione attiva ...... 38 Indice di ricambio ...... 38 Analisi dati ...... 38 3.9 Famiglie e Ampiezza dei nuclei familiari ...... 44 4. Conclusioni sull’analisi socio-demografica ...... 49 5. Patrimonio edilizio residenziale ...... 51 5.1 Gli edifici ...... 52 5.2 Edifici pubblici...... 54 5.3 Le abitazioni ...... 55 5.4 Le stanze ...... 62 5.5 Conclusioni patrimonio insediativo ...... 63 6. Previsione sviluppo della popolazione nel Comune di San Teodoro ...... 63 Previsione demografica ...... 64 6.1 Previsione a lungo termine: Il problema generale delle previsioni di popolazioni65 6.2 La struttura della popolazione ...... 66 6.3 Stato di fatto fecondità, sopravvivenza e fenomeni migratori...... 67 6.4 Tassi di natalità e mortalità ...... 68 6.5 Descrizione del modello di previsione ...... 70 6.6 Analisi dei risultati popolazione residente ...... 70 6.7 Popolazione Fluttuante ...... 71 Stato di fatto ...... 71 6.8 Disponibilità residenziale ...... 71 Strutture classificate ...... 71 6.9 Criterio di indagine e risultati ...... 72 6.10 Interpretazione dati popolazione fluttuante ...... 73

1 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

6.11 Analisi dei risultati popolazione fluttuante ...... 76 6.12 Analisi dei risultati popolazione totale ...... 76 6.13 Conclusioni relative alla dinamica della popolazione residente ...... 91 6.14 Conclusioni relative alla dinamica della popolazione fluttuante ...... 92 7. Analisi economica...... 93 7.1 San Teodoro e le sue principali attività economiche ...... 93 7.2 Analisi della struttura economica del Sistema locale del lavoro di San Teodoro93 7.3 Occupazione e disoccupazione ...... 104 7.4 Analisi della struttura economica del Comune di San Teodoro ...... 110 8. Analisi settore Turismo...... 115 La distribuzione delle strutture alberghiere nel territorio ...... 117 Il comparto extralberghiero...... 119 La distribuzione delle strutture extralberghiere nel territorio ...... 120 Distribuzione dei B&B per comune ...... 121 Il comparto delle seconde case ...... 123 La domanda turistica...... 126 La provenienza dei flussi ...... 126 Analisi del settore edilizio ...... 130 Analisi della raccolta rifiuti ...... 131 Analisi dati TARSU 2006 ...... 132 9. Conclusioni sull’analisi economica ...... 133 10. Conclusioni ...... 134

2 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

1. Introduzione L’analisi socio-economica è strutturata in modo da evidenziare le potenzialità, i punti di forza, le dinamiche di sviluppo e le opportunità per il territorio del comune di San Teodoro. La rielaborazione logica dei dati raccolti,1 accompagnati da tabelle e grafici illustrativi, è stata fondamentale per la definizione di un’analisi socio-economica completa e per tracciare un quadro di indagine del territorio di riferimento il più possibile aggiornato. La prima parte del documento analizza e dettaglia i principali indicatori sociali relativi al Comune di San Teodoro e alle frazioni geografiche del territorio comunale, utilizzando una continua comparazione temporale che prende a riferimento gli intervalli intercensuari e gli ultimi anni appena trascorsi, ove possibile fino all’anno 2012. Nel dettaglio le variabili prese ad esame sono inerenti: - All’analisi morfologica del territorio - All’analisi della dinamica demografica, della struttura demografica e della struttura familiare.

Nella seconda parte del documento sono state analizzate e rielaborate le variabili relative al mercato del lavoro e le variabili più prettamente economiche inerenti: - Ai principali settori di attività e produzione, con un approfondimento sul settore turistico, in particolare offerta alberghiera ed extra-alberghiera; - All’analisi per addetti ed occupati nel sistema locale del lavoro del Comune di San Teodoro, nella provincia di -Tempio e nel comune di San Teodoro.

Le analisi riportate hanno lo scopo di valutare lo stato attuale raffrontandolo allo status quo ante, mostrando, attraverso tabelle e grafici, le variazioni quali-quantitative che hanno interessato il territorio, e ipotizzando, sulla base di tali considerazioni, le dinamiche di sviluppo futuro del territorio, in termini economici e di qualità dell’offerta. Da un punto di vista metodologico, partendo dal presupposto che per effettuare qualsiasi intervento di governance su un territorio, che sia programmare, decidere o monitorare, occorre conoscere a fondo la realtà nella quale si va ad operare, si è cercato di lavorare secondo un paradigma statistico di base, ovvero la sintesi delle informazioni, cercando un indicatore riassuntivo di fatti complessi e attribuendo a questa unica misura il significato di “rappresentanza” per confronti, valutazioni, decisioni, classificazioni. Inoltre si è fatto costante riferimento al criterio statistico della scoperta del nuovo, intendendo con ciò la messa in evidenza di fatti, congetture, problematiche, leggi che non erano note o andavano accuratamente verificate. Da un punto di vista più operativo la metodologia statistica a cui si è fatto riferimento può essere articolata in tre fasi: 1. Ricerca e Produzione dei micro-dati mediante il piano di indagine, la ricerca, la raccolta, l’ astrazione; 2. Produzione dei macro-dati, organizzazione della base informativa dei micro-dati e costruzione delle distribuzione di frequenze; 3. Elaborazione dei prodotti del processo di produzione dei dati, distribuzione di frequenze, rappresentazioni delle distribuzioni tramite tabelle statistiche, rappresentazioni grafiche delle distribuzioni statistiche. Occorre precisare che sono state attivate una serie di procedure di controllo sia per verificare la validità degli strumenti di misurazione utilizzati (come la verifica della coerenza interna del processo di definizione

1 I dati riportati nel documento sono dati ufficiali, forniti dall’Istat e da altre fonti ufficiali (Crenos, Regione Sardegna, Provincia di Nuoro, Provincia Olbia - Tempio, Camera di Commercio di Nuoro, Camera di Commercio di , EPT di Nuoro, Osservatorio industriale), nonché dall’ufficio anagrafe e dall’ufficio tecnico del Comune di San Teodoro che hanno svolto un meticoloso lavoro di ricerca

3 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica operativa delle variabili considerate e la verifica della coerenza logica dell’impianto teorico-metodologico complessivo), che per verificare le possibilità di errore (in sede di progettazione della ricerca sono stati attentamente valutati i possibili rischi e adottate misure atte a ridurre al minimo la portata). Il lavoro di analisi e di indagine statistica ha come scopo quello di definire, da un lato, un quadro preciso della realtà nella quale il Piano Urbanistico Comunale dovrà intervenire e dall’altro, delle valutazioni di sintesi, che sono alla base degli obiettivi e delle azioni del Piano Urbanistico Comunale, e che verranno dettagliate nell’ultima parte del documento. Peraltro occorre evidenziare che i principi fondanti e gli obiettivi che scaturiscono dal presente documento, corrispondono a quelli già individuati nel P.U.C. predisposto dall’Amministrazione Comunale nel 1998.

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2. San Teodoro e il territorio Porta d'ingresso della , situato sulla costa nord-orientale della Sardegna che si estende per ben 37 km, il comune di San Teodoro fa parte della provincia Olbia-Tempio, a 15 m sul livello del mare si affaccia sulla costa tirrenica. Il territorio comunale, di forma grosso modo trapezoidale, si estende per 104,83 kmq, comprese le frazioni di Budditolgiu, Straulas, capo Coda Cavallo, Lu Impostu, Monte Petrosu, Salina Bamba, Suaredda e Traversa, nonché le isole Rossa, Probatoria e Cana. Il comune conta una popolazione residente di circa 4.500 abitanti, escludendo il numero di turisti che ogni anno popolano la località durante il periodo estivo. San Teodoro confina a nord con , a est col mare Tirreno, a sud con e Torpè e a ovest con Buddusò. Si trova posizionato di fronte all'area marina protetta ed incontaminata di Tavolara e data la sua tradizione legata al mare, favorita dalla sua posizione, il paese ospita il "Museo delle civiltà del mare". Si tratta di una regione in parte collinare, comprendente le ultime propaggini occidentali dei rilievi del Logudoro, e in parte pianeggiante, nei pressi del litorale, che tuttavia è per buona parte frastagliato, e comprende anche un grande stagno che porta lo stesso nome del paese.

Il territorio è ricco di testimonianze archeologiche che risalgono al periodo nuragico e dimostrano che fu frequentato anche nel periodo punico e romano. Il villaggio attuale trae origine da gruppi di pastori di Posada che nel corso del Seicento presero l’abitudine di trasferirsi in prossimità dello stagno per il pascolo. Nel corso del secolo XVIII l’insediamento divenne stabile e i numerosi piccoli aggregati nel corso dell’Ottocento furono considerati frazione di Posada. L’attuale aggregato principale però è di origine relativamente recente e deve il suo sviluppo al turismo che, grazie alle sue bellezze naturali e alle spiagge, attira un numero crescente di visitatori; nel 1959 il territorio fu separato da quello di Posada e divenne comune autonomo. Negli anni seguenti la popolazione continuò a crescere e il centro divenne uno dei principali protagonisti del movimento che ha determinato il suo distacco dalla provincia di Nuoro e la sua adesione alla provincia di Olbia-Tempio. Il paese si scopre oggi a forte vocazione turistica, favorita anche da una organizzazione urbanistica ben strutturata, che lo hanno reso uno dei centri più ricercati dai turisti in tutta la Sardegna.

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Il tessuto urbano è caratterizzato dalla coesistenza di due nuclei: quello più antico, che conserva un gruppo di vecchie case tradizionali in pietra a più piani, e quello moderno, sviluppatosi negli ultimi decenni attorno al primo, caratterizzato da edifici residenziali turistici di poco pregio. Cuore del paese è l’ampia piazza , centro di ritrovo dei turisti durante l’estate sul quale si affaccia la chiesa parrocchiale di San Teodoro, costruita in tempi relativamente recenti. Intorno al paese e nelle campagne circostanti sorgono diverse ville, ristoranti, alberghi, campeggi e villaggi turistici. L'edilizia teodorina è caratterizzata da costruzioni gradevoli con un massimo di due piani, un abbondante uso di pietra a vista, tegole e coloratissimi giardinetti antistanti le abitazioni.

L’architettura delle abitazioni è caratterizzata dall’uso della pietra granitica a vista. Il paesaggio circostante il paese è vario, in prevalenza collinare e montano, e solamente una breve pianura, quella di Lu Calcinosu, occupa la zona sud-orientale con il suo rio omonimo. I rilievi sono fondamentalmente delle colline di modesta altezza che racchiudono il territorio da nord-est a sud-est, escludendo il breve tratto pianeggiante che si trova in prossimità del paese. L'unica montagna vera e propria è costituita dall'imponente massiccio granitico del Moltinieddu, la cui vetta, la Punta Magghiori, raggiunge i 974 m. di altezza. Un tempo, il monte vantava la presenza di foreste fittissime, pressoché impenetrabili, ricche di lecci, ginepri e tassi. Ma verso la fine dell'Ottocento diversi boscaioli toscani rasero al suolo parte rilevante dei boschi, al fine di utilizzare il legname ricavato per la realizzazione di mobili e arredi.

Per quanto riguarda i fiumi, l'unico presente nella zona è il Rio S. Teodoro, noto anche come Rio Badualga. Si tratta di un torrente, particolarmente secco in estate e ricco d'acqua in inverno, che dalle falde del Moltinieddu scorre a valle sino a sfociare nello stagno di S. Teodoro. Il fiume si caratterizza per la bellezza del paesaggio circostante e per i suoi aspetti naturalistici di rilievo.

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Nonostante la brevità del suo corso è, infatti, al decimo posto tra i fiumi più grandi della Sardegna ed è ricco, nel suo interno, di varie specie di muggini ed anguille. Anche gli stagni e le lagune della zona sono di particolare interesse naturalistico: da nord a sud è possibile ammirare gli stagni di Cala Ghjlgolu, Lu Stagnittu, Salina Bamba, Cadranzolu, lo Stagno de l'Isuledda e la Laguna di San Teodoro.

2.1 Dati sul territorio comunale

Distanze Capoluogo di Provincia Olbia Km 31 Capoluogo di Provincia Tempio Km 71 Capoluogo Regionale Km 284 Strade di accesso al Comune: ss 126 sp1 sp87 sp24 sp110 Il Comune di San Teodoro è compreso: Nella ASL n.2 Nella Provincia di Olbia Tempio Nella Comunità Montana delle Baronie

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2.2 San Teodoro e le sue frazioni2

SCHIFONI LI TEGGI

FRANCULACCIU LU NARACHEDDU

STAZZU BRUSCIATU LU FRAILI

SILIMINI LU FRAILI DI SUPRA

LA PATIMEDDA LUTTURAI

STRAULA MONTIPITROSU

TIRIDDULI

BUDDITTOGLIU

BADUALGA

TARRAPADEDDA

LA RUNCINA

LU STAZZU DI MEZU

LA TRAVERSA

LA SUAREDDA

LA SUAREDDA DI SUPRA

LU LIONI

LI CUPONEDDI

LU SITAGLIACCIU

L'ALZONI

2 Definizione di frazione: E’ costituita da un’area di territorio comunale comprendente di norma un centro abitato, nonché nuclei abitati e case sparse gravitanti sul centro.(Fonte: Principi Guida per il Miglioramento della Qualità dei Dati Toponomastici nella Pubblica Amministrazione, Glossario Istat, 2005).

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3. Popolazione

3.1 Il sistema locale del lavoro del comune di San Teodoro

Per sistema locale del lavoro si intendono le unità territoriali identificate da un insieme di comuni contigui legati fra loro dai flussi degli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro, rilevati in occasione dei censimenti della popolazione. Il SLL di San Teodoro ha i seguenti codici:SLL N°666, Ripartizione geografica 4, Regione 20. Il sistema locale del lavoro di San Teodoro è costituito da tre comuni: Budoni, San Teodoro e Torpè, quest’ultimo appartenente alla provincia di Nuoro. La superficie totale è pari a 253,07 kmq, la popolazione residente al primo gennaio del 2012 è pari a 12.289. Di seguito si evidenzia l’andamento demografico dell’SLL di San Teodoro e dei paesi che lo costituiscono dal 2003 al 2012.

Tabella 1 Popolazione residente fine periodo-SLL San Teodoro 2003-2012

2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Budoni 4.115 4.274 4.361 4.462 4.548 4.720 4.812 4.898 4.951 4.836

San Teodoro 3.256 3.384 3.565 3.718 3.916 4.020 4.146 4.257 4.342 4.556

Torpè 2.750 2.745 2.757 2.780 2.792 2.853 2.911 2.907 2.943 2.897

Totale 10.121 10.403 10.683 10.960 11.256 11.593 11.869 12.062 12.236 12.289

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

3.2 Analisi della dinamica demografica nel comune di San Teodoro

Lo studio della dinamica demografica considera la variazione nel tempo della popolazione residente, del movimento naturale e migratorio, della densità demografica e della struttura della popolazione. Si riporta un’analisi comparata dei censimenti del 1981, del 1991, del 2001 e del 2011 considerati nodi temporali importanti per l’analisi demografica complessiva attraverso cui poter effettuare previsioni e stime più attendibili. L’analisi comparata dei dati risultati dai quattro censimenti 1981/1991/2001/2011 permette di osservare chiaramente l’andamento demografico in relazione alla popolazione residente nel comune di San Teodoro e alla relativa densità. (Tabella 2 e Grafico 1 e Grafico 1.1). L’analisi dei dati dei censimenti passati mette in evidenza i valori riportati nella successiva tabella:

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Tabella 2 popolazione3 e densità4 negli anni 1981/1991/2001/2011

1981 1991 2001 2011 Popolazione residente inizio 2.028 2.507 3.053 4.342 periodo Superficie 104,87 104,87 104,87 104,87 Densità demografica 19,34 23,91 29,11 41,40 Fonte Ns elaborazione su dati Istat

Dal 1981 al 1991 si è registrato un incremento della popolazione residente pari a circa il +23,5%, tale incremento è progressivamente diminuito tra gli anni 1991 e 2001, pari a +22%. L’ultimo decennio trascorso rileva invece un aumento significativo di crescita e conseguentemente di densità demografica, pari al +42%. L’incremento demografico nel comune di San Teodoro, comune della fascia costiera, mette in evidenza come lo spostamento della popolazione sul territorio abbia seguito sostanzialmente un flusso migratorio dall’interno verso la costa, più ricca di iniziative produttive, di infrastrutture e servizi.

Grafico1 popolazione negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 Popolazione residente inizio periodo 5000 4000 3000 popolazione residente inizio 2000 periodo 1000 0 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

Grafico 2 Densità della popolazione negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 Densità demografica 50,00 0,00 densità demografica 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

Nel dettaglio l’analisi demografica è stata condotta in un asse temporale di 16 anni, dal 1996 al 2012, periodo che si ritiene tale per osservare le variazioni e, di conseguenza, stimare l’andamento demografico futuro.

3 Popolazione residente: Per ciascun comune è costituita dalle persone aventi dimora abituale nel comune, anche se alla data considerata sono assenti perché temporaneamente presenti in altro comune italiano o all’estero. Glossario Istat.

4 Densità di popolazione è una misura del numero di persone che abitano in una determinata area.

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In merito all’andamento demografico relativo alla popolazione residente nel Comune di San Teodoro negli ultimi 16 anni, il valore della densità demografica si attesta in media intorno a 35,65, come si può evincere dalla tabella si è registrato un aumento costante della popolazione fino allo stato attuale in cui si registra un valore di 4.556 persone e una densità demografica pari a 43,44; rispetto al 1996 si registra una variazione in aumento del +65,25% per la densità demografica e rispetto al 2001 si registra un incremento del +49,23%. (Tabella 4 e Grafico 1.3 e Grafico 1.4).

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5 6 Tabella 3 popolazione e densità negli anni 1991-2012 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

popolazione residente 2757 2837 2903 2987 3022 3053 3109 3256 3384 3565 3718 3916 4020 4146 4257 4342 4556 inizio periodo

superficie 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87 104,87

densità 26,29 27,05 27,68 28,48 28,82 29,11 29,65 31,05 32,27 33,99 35,45 37,34 38,33 39,53 40,59 41,40 43,44 demografica

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

Grafico 3 popolazione negli anni 1991-2012 Popolazione residente inizio periodo 5000

4000

3000 popolazione residente inizio periodo 2000

1000

0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

5 Popolazione residente: Per ciascun comune è costituita dalle persone aventi dimora abituale nel comune, anche se alla data considerata sono assenti perché temporaneamente presenti in altro comune italiano o all’estero. Glossario Istat.

6 Densità di popolazione è una misura del numero di persone che abitano in una determinata area.

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Grafico 4 Densità della popolazione negli anni 1991-2012 Densità demografica 50

densità demografica 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

3.3 Analisi delle dinamiche demografiche

È fondamentale osservare i fenomeni naturali e migratori che hanno interessato il comune di San Teodoro nel trascorrere del tempo. L’analisi è stata condotta analizzando tre lassi di tempo: 1971/1981/1991/2001/2011 1999-2001 2002-2011 In sintesi verranno descritte l’evoluzione della popolazione e in particolare le implicazioni del movimento naturale e migratorio in relazione alle trasformazioni sociali, economiche ed agli equilibri o squilibri territoriali. La consistenza demografica subisce delle trasformazioni dovuta alle continue variazioni di due componenti: il saldo naturale7 ed il saldo migratorio.8 L’analisi del saldo naturale fa emergere l’eccedenza o il deficit di nascite rispetto ai decessi; mentre dall’analisi del saldo migratorio si evince la differenza tra il numero degli iscritti9 e il numero dei cancellati10 relativamente ad un periodo determinato (entrambi vengono analizzati in relazione all’anno solare). Il saldo totale è la somma del saldo naturale e del saldo migratorio. Nel comune di San Teodoro si registra, negli archi di tempo considerati, una crescita positiva in relazione alle nascite, ma più dinamici appaiono i flussi migratori, che confermano lo spostamento di popolazione dai paesi dell’interno verso le aree economicamente più forti concentrate lungo la costa. Si registra un flusso di popolazione attiva dall’interno verso il comune di San Teodoro che comporta effetti importanti per le dinamiche del comune: il richiamo delle classi di età più giovani, grazie alle opportunità offerte dal più dinamico mercato del lavoro e dal turismo, incrementa in maniera esponenziale i consumi e l’economia locale, contribuendo ad accentuare il divario con i comuni interni e determinando un abbassamento dell’età media della popolazione residente in quelle aree.

7 Saldo naturale: L’eccedenza o il deficit di nascite rispetto ai decessi. 8 Saldo migratorio: L’eccedenza o il deficit di iscrizioni anagrafiche rispetto alle cancellazioni. 9 Le iscrizioni si distinguono in:• Iscrizioni da altro comune: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza da un altro comune italiano. Iscrizioni dall'estero: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza dall'estero; • Iscrizioni per altri motivi: si tratta di iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma ad operazioni di rettifica anagrafica. 10 Le cancellazioni si distinguono in:• cancellazioni per altro comune: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza in altro comune italiano; • cancellazioni per l'estero: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza all'estero; • cancellazioni per altri motivi: si tratta non di effettivi trasferimenti di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica.

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Anni 1971/1981/1991/2001/2011 Il saldo totale nel comune di San Teodoro presenta negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 un saldo totale positivo, dato da un movimento migratorio crescente, determinato da una crescita delle iscrizioni e da una contestuale contrazione delle cancellazioni totali, e da un saldo naturale in cui i nati e i morti approssimativamente nei 4 anni considerati si bilanciano. Quindi il comune di San Teodoro risulta essere una zona di immigrazione piuttosto che di emigrazione. Di seguito si riportano i dati sintetici e le relative elaborazioni grafiche.

Di seguito si riportano i dati sintetici e le relative elaborazioni grafiche.

Tabella 4 Dinamiche demografiche negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 SALDO ANNO ALL'1/1 SALDO MIGRATORIO SALDO TOTALE NATURALE 1971 2 13 15 1981 28 4 32 1991 40 8 48 2001 55 -5 50 2011 51 3 54 Fonte Ns elaborazione su dati Istat

Grafico 5 Analisi saldo migratorio e saldo naturale negli anni 1981/1991/2001/2011 60

50

40 1981 30 1991 2001 20 2011 10

0 SALDO MIGRATORIO SALDO NATURALE SALDO TOTALE

-10

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

Anni 1999-2001 Nel periodo tra il 1999 e il 2001 dall’analisi dei dati relativi alle nascite, decessi, iscritti e cancellati emerge la seguente situazione: il saldo naturale mostra un saldo positivo, fatta eccezione per l’anno 2001, mentre il saldo migratorio mostra una situazione positiva con diversi incrementi e decrementi nel susseguirsi degli anni, determinato da una crescita delle iscrizioni e da una contestuale contrazione delle cancellazioni totali. Il comune di San Teodoro risulta essere, anche nel decennio 1999-2001, una zona di immigrazione piuttosto che di emigrazione.

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Anni 2002-2011 Il saldo totale nel periodo che va dal 2002 al 2011 è sempre positivo, in quanto sia il saldo naturale che il saldo migratorio hanno un valore positivo, il primo in quanto i nati son superiori ai decessi registrati, il secondo in quanto gli iscritti son superiori ai cancellati. Dall’analisi del saldo naturale nel periodo che va dal 2002 al 2008 emerge un lieve decremento tra il 2002 e il 2003 e tra il 2004 ed il 2005 ed il 2005 e 2006 e tra il 2006 e il 2007. Tra il 2007 e il 2008 e il 2008 - 2009 si evince un aumento, mentre tra il 2009 e il 2010 si verifica un decremento consistente che porta il saldo ad un valore negativo, per poi registrare un tasso positivo nell’anno 2011. Il saldo migratorio mostra negli anni 2002-2011 sempre un valore positivo, dovuto ad un numero maggiore di iscritti da altri comuni rispetto ai cancellati verso altri comuni. Le iscrizioni e cancellazioni da e verso l’estero hanno un incidenza bassissima sul saldo migratorio registrato.

Tabella 5 Dinamiche demografiche negli anni 2002-2011 ANNO SALDO SALDO SALDO TOTALE ALL'1/1 MIGRATORIO NATURALE TOTALE POPOLAZIONE 2002 140 7 147 3109 2003 126 2 128 3256 2004 168 13 181 3384 2005 141 12 153 3565 2006 188 10 198 3718 2007 97 7 104 3916 2008 116 10 126 4020 2009 97 14 111 4146 2010 86 -1 85 4257 2011 51 3 54 4342 Fonte Ns elaborazione su dati Istat

Grafico 6 Analisi saldo migratorio e saldo naturale negli anni 2003-2011 250 2003 200 2004 2005 150 2006 100 2007 2008 50 2009 0 2010 SALDO MIGRATORIO SALDO NATURALE SALDO TOTALE 2011 -50

Fonte Ns elaborazione su dati Istat

15 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

3.4 Tassi di natalità e mortalità

Due indici molto importanti nell’analisi demografica di una popolazione sono il tasso di natalità ed il tasso di mortalità, i quali esprimono rispettivamente, il numero dei nati e dei morti sulla popolazione media per mille residenti. La formula per calcolare il tasso di natalità è la seguente:

La formula per calcolare il tasso di mortalità è uguale alla formula precedente solo che al numeratore vi sono i Morti al posto dei Nati. L’analisi dei tassi di natalità11 e mortalità12 è stata condotta analizzando due lassi di tempo: 1971/1981/1991/2001/2011 2002-2011 I dati della popolazione sono espressi nella tabella seguente:

Tabella 6 Popolazione residente inizio e fine periodo 1971/1981/1991/2001/2011

1971 1981 1991 2001 2011

popolazione residente a inizio 1.586 1.981 2.585 3.053 4.342 periodo

popolazione residente a fine 1.615 2.028 2.507 3.103 4.556 periodo

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Anni 1971/1981/1991/2001/2011 Il tasso di natalità subisce un decremento tra il 1971 e il 1981 dovuto ad un decremento delle nascite, mentre tra il 1981 e il 1991 il tasso aumenta in quanto si ha un aumento delle nascite. Tra il 1991 ed il 2001 si ha un ulteriore decremento delle nascite. Il tasso di mortalità subisce un decremento, infatti i decessi aumentano in misura inferiore rispetto all’aumento della popolazione media residente. Infine tra il 2001 e il 2011

Tabella 7 Tassi di natalità e mortalità negli anni 1971/1981/1991/2001 1971 % 1981 % 1991 % 2001 % 2011 Popolazione 1609,50 26,0 2028,50 23,7 2508,50 22,7 3078,00 0,23 4369,00 media tasso 16,15 -42,0 9,37 14,9 10,76 -51,7 5,20 -0,52 6,64 di natalità tasso 8,08 -8,4 7,39 2,4 7,57 7,57 6,82 -0,10 5,95 di mortalità Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

11 Tassi di natalità-. Il rapporto tra il numero di nati vivi dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente (per mille).

12 Tassi di mortalità: Il rapporto tra il numero dei decessi nell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente (per mille).

16 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 7 Tassi di natalità e mortalità negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 18 16 14 12 10 tasso di natalità 8 tasso di mortalità 6 4 2 0 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Anni 2002-2011 Tassi di natalità e mortalità negli anni 2002-2011 Il tasso di natalità subisce un decremento tra il 2002 e il 2003 e tra il 2003 e il 2004 dovuto ad un decremento delle nascite, mentre tra il 2004 e il 2005 e tra il 2007 e il 2008 il tasso aumenta in quanto si ha un aumento delle nascite, infine tra il 1991 ed il 2001 si ha un ulteriore decremento delle nascite. Il tasso di mortalità decresce tra il 2002 e il 2003 e tra il 2003 ed il 2004 in quanto diminuiscono i morti, mentre tra il 2004 ed il 2005 si registra un incremento dovuto al maggior numero di decessi registrati, infine tra il 2005 ed il 2006 si registra un lieve decremento dovuto non al variare del numero di decessi, per l’appunto uguale, ma ad un incremento della popolazione media residente. Tra il 2007 e il 2008 si registra un incremento dovuto anche ad un leggero incremento del numero dei morti e alla variazione della popolazione media.

Tabella 8 Tasso di natalità e mortalità negli anni 2002-2008 popolazione 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 media tra inizio e 3.182,50 3.320,00 3.474,50 3.641,50 3.817,00 3.968,00 4.083,00 4.201,5 4.299,5 4.369 fine anno tasso 12,88 9,94 9,50 11,26 10,22 8,32 9,80 8,81 8,61 6,64 di natalità tasso 10,68 9,34 5,76 7,96 7,60 6,55 7,35 8,84 8,84 5,95 di mortalità Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

17 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 8 Tasso di natalità e mortalità negli anni 2002-2008 14,00

12,00

10,00

8,00 tasso di natalità 6,00 tasso di mortalità 4,00

2,00

0,00 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

3.5 Struttura della popolazione per classi di età

L’analisi della struttura della popolazione per classi d’età ha un significato importante per la comprensione degli effetti indotti sul sistema demografico e conseguentemente sulle necessità e le tipologie delle attrezzature collettive, sul sistema di istruzione, sulla distribuzione forza-lavoro, sulla domanda di alloggi e sulla mobilità. Fra le caratteristiche strutturali di una popolazione, l'età riveste un'importanza primaria. Infatti essa è determinata dal comportamento riproduttivo del passato e dall'evoluzione della mortalità, e vincola, a sua volta, il futuro sviluppo della popolazione. L’analisi struttura della popolazione per classi d’età è stata condotta analizzando i seguenti archi temporali: - 1971/1981/1991/2001/2011 - 2002-2011 La tabelle successive mostrano la distribuzione della popolazione per classi di età, da cui si evince che la fascia maggiormente rappresentata in tutti gli anni presi in considerazione è sicuramente la classe centrale di popolazione con età compresa tra 15 e 54 anni, particolarmente consistente nei centri della costa ad alta densità di popolazione; mentre le altre due classi 0-14 e 65 e oltre hanno approssimativamente lo stesso peso sul totale della popolazione. La distribuzione della popolazione per classi di età evidenzia ancora una volta come, essendo San Teodoro un comune della fascia costiera, richiama una popolazione in età più giovane e quindi attiva. Pertanto la dinamica migratoria ha contribuito al ricambio generazionale e al progressivo abbassamento dell’età media del comune di San Teodoro.

Anni 1971/1981/1991/2001/2011 Negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 la fascia maggiormente rappresentativa della popolazione è la fascia 15-64, a seguire la fascia 0-14 e in ultimo la fascia 65 e oltre. Tra il 1971 ed il 1981 si è registrato un incremento della popolazione in ciascuna fascia d’età, mentre tra il 1981 e il 1991 si ha un decremento della popolazione rientrante nella fascia 0-14, mentre si registra un incremento della popolazione rientrante nelle altre due fasce. Tra il 1991 e il 2001 si registra un incremento della popolazione rientrante nelle due fasce 15-64 e 65 e oltre, mentre nella fascia 0-14 la popolazione è uguale. Infine tra il 2001 e il 2011.

18 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

La popolazione totale, come si evince dai dati successivi riportati in tabella, subisce un notevole incremento tra il ’71-’81 e tra il ’91-‘01, mentre l’incremento tra l’81-’91 è proporzionalmente inferiore a quelli registrati comparando gli altri anni.

Tabella 9 Popolazione per fasce d’età negli anni 1971/1981/1991/2001/2011

Popolazione 1971 Var % 1981 Var % 1991 Var % 2001 Var % 2011 per fasce d’età ’71-‘81 ’81-‘91 ’91-‘01 ’01-‘11 0-14 456 13,8% 519 -12,7% 453 0,2% 454 0,22% 585 15-64 957 31,0% 1.254 40,9% 1.767 26,5% 2.235 26,49% 2.996 65 e oltre 202 26,2% 255 12,5% 287 44,3% 414 44,25% 761 totale 1.615 25,6% 2.028 23,6% 2507 23,8% 3.103 23,77% 4342 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 10 Popolazione per fasce d’età negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 popolazione per fasce d'età 1971 1981 1991 2001 2011 0-14 456 519 453 454 585 15-64 957 1.254 1.767 2.235 2.996 65 e oltre 202 255 287 414 761 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 9 Struttura della popolazione per fasce d’età negli anni 1971/1981/1991/2001

19 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anni 2002-2011 La distribuzione della popolazione secondo le varie classi d’età (tabella 1.7) evidenzia che nel 2002 il peso della fascia di età 0-14 e della fascia 65-oltre sul totale della popolazione è pressoché uguale, pari rispettivamente a 14,25% e 14,31%, negli anni 2003 e 2004 si registra un aumento della popolazione nella fascia di età tra 0-14 maggiore all’incremento della popolazione nella fascia di età 65 e oltre. Mentre nel 2005 si verifica esattamente la situazione opposta: il numero di persone nella fascia 64 e oltre aumenta in proporzione maggiore rispetto alle persone della fascia 0-14. Nel 2006 invece si registra un incremento uguale nelle due fasce d’età 0-14 e 65 oltre, e il peso della popolazione rientrante nelle due fasce sulla popolazione totale è pressoché uguale. Stesse considerazioni valgono per gli anni 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011 dove si registra un lieve incremento della popolazione in maniera proporzionale in tutte e tre le fasce d’età considerate. Anche in questi anni la fascia d’età che fa rilevare l’incremento minore di numerosità è quella 0-14.

Tabella 11 Popolazione per fasce d’età negli anni 2002-2011 Popolazione per fasce d'età 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 0-14 443 498 525 535 559 581 584 581 586 585 15-64 2221 2291 2389 2513 2618 2729 2785 2885 2952 2996 65 e oltre 445 467 470 517 541 606 651 680 719 761 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Nei grafici riportati di seguito è possibile osservare la struttura della popolazione per fasce d’età e per sesso negli anni 2007-2011. Nella fascia di età 0-14 e 14-64 la popolazione maschile è maggiore della popolazione di sesso femminile; mentre nella fascia di età 15-64 e 65 la popolazione maschile è pressoché uguale a quella femminile fatta eccezione per l’anno 2008, dove la popolazione maschile supera femminile. Grazie ai grafici a torta per gli anni 2007-2011 è possibile osservare il peso percentuale di ogni singola fascia di età sul totale della popolazione. Si registra una situazione stabile in cui il peso maggiore è rappresentato dalla fascia di età 15-64 che copre costantemente circa il 70% della popolazione.

20 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 10 Popolazione raggruppata per sesso e per fascia di età negli anni 2007-2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

21 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 11 Struttura della popolazione per fasce d’età negli anni 2007-2011 (valori relativi)

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

3.6 Analisi della dinamica demografica negli anni 2002-2011

In dettaglio si analizza la dinamica demografica per sesso e fasce d’età negli anni 2002-2011, tali dati forniscono i principali dati su cui elaborare le previsioni sull’andamento demografico del Comune di San Teodoro. In tutti gli anni si rileva un peso della popolazione maschile leggermente superiore alla popolazione femminile. Nelle tabelle seguenti si riporta l’andamento demografico della popolazione residente per sesso, fasce d’età e per anno, ed inoltre i principali dati che costituiscono il bilancio demografico (saldo naturale, saldo migratorio, numero famiglie, composizione media per famiglia).

22 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 12 Dinamiche della popolazione per sesso e fasce d’età negli anni 2002-2011 Residenti Anni Maschi Femmine Totale 2002 1.569 1.540 3.109 2003 1.643 1.613 3.256 2004 1.712 1.672 3.384 2005 1.800 1.765 3.565 2006 1.882 1.836 3.718 2007 2.000 1.916 3.916 2008 2.047 1.973 4.020 2009 2.083 2.063 4.146 2010 2.142 2.115 4.257 2011 2.179 2.163 4.342 2012 2.313 2.243 4.556 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 9 Dinamiche della popolazione per sesso negli anni 2008-2011

5000

4500

4000

3500

3000 maschi 2500 femmine 2000 totale

1500

1000

500

0 2008 2009 2010 2011 2012

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

23 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2002

Tabella 13 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2002

Residenti 2002 Maschi Femmine Totale 0-10 176 153 329 11-20 161 148 309 21-30 231 226 457 31-40 263 278 541 41-50 219 223 442 51-60 214 205 419 61-70 175 159 334 71-80 101 101 202 81-90 25 44 69 91-100 e più 4 3 7 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 14 Bilancio demografico anno 2002 e popolazione residente al 31 dicembre

Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 1.569 1.540 3.109 Nati 23 18 41 Morti 22 12 34 Saldo Naturale 1 6 7 Iscritti da altri comuni 74 75 149 Iscritti dall'estero 5 7 12 Altri iscritti 9 9 18 Cancellati per altri comuni 15 22 37 Cancellati per l'estero 0 2 2 Altri cancellati 0 0 0 Saldo Migratorio e per altri motivi 73 67 140 Popolazione residente in famiglia Popolazione residente in convivenza Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali Popolazione al 31 Dicembre 1 .643 1 .613 3 .256

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

24 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2003

Tabella 15 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2003

Residenti 2003 Maschi Femmine Totale 0-10 189 179 368 11-20 177 155 332 21-30 233 228 461 31-40 274 265 539 41-50 229 252 481 51-60 216 220 436 61-70 189 167 356 71-80 103 96 199 81-90 27 42 69 91-100 e più 6 9 15

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 16 Bilancio demografico anno 2002 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 1643 1613 3256 Nati 16 17 33 Morti 21 10 31 Saldo Naturale -5 7 2 Iscritti da altri comuni 92 82 174 Iscritti dall'estero 8 2 10 Altri iscritti 7 3 10 Cancellati per altri comuni 33 35 68 Cancellati per l'estero 0 0 0 Altri cancellati 0 0 0 Saldo Migratorio e per altri motivi 74 52 126 Popolazione residente in famiglia 1712 1672 3384 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 1712 1672 3384 Numero di Famiglie 1706 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

25 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2004

Tabella 17 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2004

Residenti 2004 Maschi Femmine Totale 0-10 197 194 391 11-20 170 156 326 21-30 242 224 466 31-40 305 272 577 41-50 240 274 514 51-60 215 229 444 61-70 206 172 378 71-80 106 97 203 81-90 27 46 73 91-100 e più 4 8 12 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 18 Bilancio demografico anno 2004 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 1712 1672 3384 Nati 16 17 33 Morti 13 7 20 Saldo Naturale 3 10 13 Iscritti da altri comuni 113 117 230 Iscritti dall'estero 5 8 13 Altri iscritti 3 2 5 Cancellati per altri comuni 34 42 76 Cancellati per l'estero 1 1 2 Altri cancellati 1 1 2 Saldo Migratorio e per altri motivi 85 83 168 Popolazione residente in famiglia 1800 1765 3565 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 1800 1765 3565 Numero di Famiglie 1564 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2.03 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

26 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2005

Tabella 19 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2005

Residenti 2005 Maschi Femmine Totale 0-10 190 197 387 11-20 204 157 361 21-30 251 234 485 31-40 311 289 600 41-50 262 296 558 51-60 224 244 468 61-70 219 187 406 71-80 110 100 210 81-90 27 51 78 91-100 e più 2 10 12 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 20 Bilancio demografico anno 2005 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 1800 1765 3565 Nati 19 22 41 Morti 12 17 29 Saldo Naturale 7 5 12 Iscritti da altri comuni 102 93 195 Iscritti dall'estero 12 26 38 Altri iscritti 0 0 0 Cancellati per altri comuni 37 51 88 Cancellati per l'estero 2 2 4 Altri cancellati 0 0 0 Saldo Migratorio e per altri motivi 75 66 141 Popolazione residente in famiglia 1882 1836 3718 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 1882 1836 3718 Numero di Famiglie 1741 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2.01 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

27 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2006

Tabella 21 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2006

Residenti 2006 Maschi Femmine Totale 0-10 198 210 408 11-20 204 165 369 21-30 254 240 494 31-40 331 312 643 41-50 279 300 579 51-60 235 262 497 61-70 235 197 432 71-80 113 95 208 81-90 31 49 80 91-100 e più 2 6 8 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 22 Bilancio demografico anno 2006 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 1882 1836 3718 Nati 18 21 39 Morti 19 10 29 Saldo Naturale -1 11 10 Iscritti da altri comuni 145 114 259 Iscritti dall'estero 26 13 39 Altri iscritti 1 1 2 Cancellati per altri comuni 46 49 95 Cancellati per l'estero 1 5 6 Altri cancellati 6 5 11 Saldo Migratorio e per altri motivi 119 69 188 Popolazione residente in famiglia 2000 1916 3916 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 2000 1916 3916 Numero di Famiglie 1804 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2.02 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

28 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2007

Tabella 23 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2007

Residenti 2007 Maschi Femmine Totale 0-10 212 214 426 11-20 205 170 375 21-30 255 237 492 31-40 348 303 651 41-50 311 325 636 51-60 229 281 510 61-70 271 217 488 71-80 130 110 240 81-90 36 48 84 91-100 e più 3 11 14 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 24 Bilancio demografico anno 2007 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 2000 1916 3916 Nati 19 14 33 Morti 16 10 26 Saldo Naturale 3 4 7 Iscritti da altri comuni 82 67 149 Iscritti dall'estero 22 45 67 Altri iscritti 2 1 3 Cancellati per altri comuni 59 53 112 Cancellati per l'estero 1 4 5 Altri cancellati 2 3 5 Saldo Migratorio e per altri motivi 44 53 97 Popolazione residente in famiglia 2047 1973 4020 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 2047 1973 4020 Numero di Famiglie 1893 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2.01 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

29 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2008

Tabella 25 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2008

Residenti 2008 Maschi Femmine Totale 0-10 211 216 427 11-20 209 168 377 21-30 246 246 492 31-40 371 310 681 41-50 321 351 672 51-60 232 273 505 61-70 273 237 510 71-80 139 118 257 81-90 42 43 85 91-100 e più 3 11 14 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 26 Bilancio demografico anno 2008 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 2047 1973 4020 Nati 21 19 40 Morti 22 8 30 Saldo Naturale -1 11 10 Iscritti da altri comuni 104 104 208 Iscritti dall'estero 12 26 38 Altri iscritti 2 2 4 Cancellati per altri comuni 77 51 128 Cancellati per l'estero 4 2 6 Altri cancellati 0 0 0 Saldo Migratorio e per altri motivi 37 79 116 Popolazione residente in famiglia 2083 2063 4146 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 2083 2063 4146 Numero di Famiglie 1986 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2.01 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

30 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2009

Tabella 27 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2009

Residenti 2009 Maschi Femmine Totale 0-10 215 209 424 11-20 218 189 407 21-30 233 248 481 31-40 373 333 706 41-50 370 388 758 51-60 245 282 527 61-70 286 267 553 71-80 146 139 285 81-90 52 47 99

91-100 e più 4 13 17 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 28 Bilancio demografico anno 2009 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 2009 2083 2063 4146 Nati 20 17 37 Morti 10 13 23 Saldo Naturale 10 4 14 Iscritti da altri comuni 96 98 194 Iscritti dall'estero 15 21 36 Altri iscritti 1 0 1 Cancellati per altri comuni 58 62 120 Cancellati per l'estero 5 9 14 Altri cancellati 0 0 0 Saldo Migratorio e per altri motivi 49 48 97 Popolazione residente in famiglia 2142 2115 4257 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 2142 2115 4257 Numero di Famiglie 2056 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2,07 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

31 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2010

Tabella 29 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2010

Residenti 2010 Maschi Femmine Totale 0-10 214 212 426 11-20 216 185 401 21-30 237 240 477 31-40 363 369 732 41-50 386 382 768 51-60 256 295 551 61-70 287 259 546 71-80 166 159 325 81-90 49 51 100

91-100 e più 5 11 16 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 30 Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 2010 2142 2115 4257 Nati 18 19 37 Morti 22 16 38 Saldo Naturale -4 3 -1 Iscritti da altri comuni 86 95 181 Iscritti dall'estero 15 24 39 Altri iscritti 2 2 4 Cancellati per altri comuni 56 72 128 Cancellati per l'estero 6 4 10 Altri cancellati 0 0 0 Saldo Migratorio e per altri motivi 41 45 86 Popolazione residente in famiglia 2179 2163 4342 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 2179 2163 4342 Numero di Famiglie 2124 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2,04 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

32 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 2011

Tabella 31 Popolazione residente per sesso e fasce d’età nel 2011

Residenti 2011 Maschi Femmine Totale 0-10 206 208 414 11-20 203 173 376 21-30 232 228 460 31-40 374 384 758 41-50 419 419 838 51-60 322 313 635 61-70 306 275 581 71-80 195 163 358 81-90 52 68 120

91-100 e più 4 12 16 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 32 Bilancio demografico anno 2010 e popolazione residente al 31 dicembre Maschi Femmine Totale Popolazione al 1° Gennaio 2011 2179 2163 4342 Nati 11 18 29 Morti 15 11 26 Saldo Naturale -4 7 3 Iscritti da altri comuni 55 46 101 Iscritti dall'estero 8 14 22 Altri iscritti 1 0 1 Cancellati per altri comuni 26 44 70 Cancellati per l'estero 2 1 3 Altri cancellati 0 0 0 Saldo Migratorio e per altri motivi 36 15 51 Popolazione residente in famiglia 2211 2185 4396 Popolazione residente in convivenza 0 0 0 Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0 Popolazione al 31 Dicembre 2211 2185 4396 Numero di Famiglie 2166 Numero di Convivenze 0 Numero medio di componenti per famiglia 2,03 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

33 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

3.7 Popolazione straniera

Popolazione straniera residente nel Comune di San Teodoro negli anni 2002-2006 Dalle analisi condotte sulla popolazione straniera residente nel comune di San Teodoro emerge che dal 2002 al 2010 si è registrato un progressivo aumento, che nell’anno 2011 è leggermente diminuito. Come si può evincere dalla tabella 33 e relativo grafico, l’incremento sino all’anno 2010, si è registrato sia nella popolazione straniera maschile che in quella femminile.

Tabella 33 Popolazione straniera per sesso residente nel Comune di San Teodoro negli anni 2002-2011

Popolazione straniera residente nel Comune di San Teodoro per sesso anni Maschi Femmine totale 2002 36 53 89 2003 42 52 94 2004 47 55 102 2005 53 57 110 2006 57 77 134 2007 69 91 160 2008 78 123 201 2009 90 166 256 2010 98 191 289 2011 109 170 279 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 10 Popolazione straniera per sesso residente nel Comune di San Teodoro negli anni 2002-2011

350

300

250

200 Maschi

150 Femmine Totale 100

50

0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

34 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 34 Saldo naturale e saldo migratorio Parrocchia di San Teodoro per sesso negli anni 1999-2006 Saldo naturale e saldo migratorio Parrocchia di San Teodoro per sesso negli anni 1999-2002 1999 2000 2001 2002 al 31/12 maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale saldo naturale 2 1 3 -2 1 -1 -2 -11 -13 1 6 7 saldo migratorio 55 47 102 30 37 67 40 36 76 64 58 122

Dati forniti dal Comune di San Teodoro

Saldo naturale e saldo migratorio Parrocchia di San Teodoro per sesso negli anni 2003-2006 2003 2004 2005 2006 al 31/12 maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale saldo naturale -5 7 2 3 10 13 7 5 12 -1 11 10 saldo migratorio 74 52 126 85 83 168 75 66 141 119 69 188 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 11.1 Saldo Naturale Grafico 11.2 Saldo Migratorio Parrocchia di San Teodoro

saldo naturale saldo migratorio 15 200 180 10 160 140 5 120 100 0 saldo naturale 80 saldo migratorio

60

2002 2003 2004 2005 2006 2000 2001 -5 1999 40 20

-10 0

1999 2000 2001 2003 2004 2005 2006 -15 2002

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 35 Saldo naturale e saldo migratorio Parrocchia di San Teodoro per sesso negli anni 2007-2010 Saldo naturale e saldo migratorio Parrocchia di San Teodoro per sesso negli anni 2007-2010 2007 2008 2009 2010 al 31/12 maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale saldo naturale -1 11 10 10 4 14 -4 3 -1 -4 7 3 saldo migratorio 37 79 116 49 48 97 41 45 86 36 15 51 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 12.1 Saldo Naturale saldo naturale

15

10

5 saldo naturale

0 2007 2008 2009 2010 -5

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

35 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 12.2 Saldo Migratorio Parrocchia di San Teodoro saldo migratorio

140 120 100 80 60 saldo migratorio 40 20 0 2007 2008 2009 2010

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

3.8 Gli indicatori demografici

Gli indici demografici possono essere utilizzati per trarre indicazioni relative alle tendenze di sviluppo demografico della popolazione considerata (indice di vecchiaia) ed alla sua situazione di dipendenza (indice di dipendenza). Ovviamente da soli non permettono un’automatica comprensione dei fenomeni demografici, per i quali é richiesta soprattutto una considerazione attenta dei vari indici (ad esempio, natalità e mortalità, fecondità e indice di vecchiaia) in forma integrata; per questo però non esistono algoritmi o meccanismi automatici di calcolo, ma solo capacità di osservare, l’interesse a comprendere i fenomeni e la fiducia che questo possa portare ad una migliore capacità di pianificare e organizzare gli interventi della pubblica amministrazione. Gli indicatori analizzati sono:  indice di vecchiaia  indice di dipendenza totale o strutturale  indice di dipendenza anziani  indice di dipendenza giovanile  indice di struttura  indice di ricambio In sintesi le formule relative agli indicatori demografici sono di seguito espresse:

Tabella 36 Formule per il calcolo degli indici demografici indice di vecchiaia pop oltre 65/pop 0-14 indice di dipendenza totale pop 0-14+65 e oltre/pop 15-64 indice di dipendenza anziani pop 65 e oltre/pop15-64 indice di dipendenza giovanile pop 0-14/pop 15-64 indice di struttura pop 40-64/pop 15-39 indice di ricambio pop 60-64/pop 15-19

36 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Indice di Vecchiaia L'Indice di vecchiaia13 è un indicatore statistico dinamico usato nella statistica demografica per descrivere il peso della popolazione anziana in una determinata popolazione. Sostanzialmente stima il grado di invecchiamento di una popolazione. Esso si definisce come il rapporto di composizione tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione più giovane (0-14 anni); valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi. È un indicatore abbastanza “grossolano” poiché nell’invecchiamento di una popolazione si ha generalmente un aumento del numero di anziani e contemporaneamente una diminuzione del numero dei soggetti più giovani. In questo modo numeratore e denominatore variano in senso opposto esaltando l’effetto dell'invecchiamento della popolazione. La formula per calcolare l’indice di vecchiaia è la seguente: Pop65 IV 100 Pop  14

Indici di dipendenza L’Indice di dipendenza totale o strutturale14 viene considerato un indicatore di rilevanza economica e sociale. Il numeratore è composto dalla popolazione che, a causa dell’età, si ritiene essere non autonoma - cioè dipendente - e il denominatore dalla fascia di popolazione che, essendo in attività, dovrebbe provvedere al suo sostentamento. La formula per calcolare l’Indice di dipendenza totale o strutturale è la seguente: Pop14Pop65 ID 100 15  Pop64

La formula per calcolare l’Indice di dipendenza anziani15 è la seguente:

La formula per calcolare l’Indice di dipendenza giovanile16 è la seguente:

13 Indice di vecchiaia: rappresenta il numero di anziani ogni 100 individui in età inferiore ai 14 anni 14 Indice di dipendenza totale/strutturale: rappresenta il numero di individui (anziani e bambini) non autonomi per ragioni demografiche (0-14 anni o oltre 65 anni) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (15-64 anni). 15 Indice di dipendenza degli anziani: rappresenta il numero di anziani non autonomi per ragioni demografiche (65 anni e oltre) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (15-64 anni). 16 Indice di dipendenza giovanile: Misura il rapporto tra la parte di popolazione che non lavora giovane (0-14 anni, parte della popolazione non attiva) e quella potenzialmente attiva (15-64 anni)

37 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Indice di struttura della popolazione attiva Indica il grado di invecchiamento della popolazione attiva, rapportando in percentuale il numero di individui di età compresa tra 40 e 64 anni con quello di età compresa tra 15 e 39. La formula per calcolare l’Indice di struttura17 è la seguente:

Indice di ricambio Rappresenta il rapporto percentuale tra la popolazione in procinto di uscire dall’età lavorativa (60-64 anni) e quella che ne è appena entrata a far parte (15-19 anni). La formula per calcolare l’Indice di ricambio18, è la seguente:

Analisi dati L’analisi è stata condotta, così come nel resto del documento, comparando dapprima i dati relativi agli anni 1971/1981/1991/2001/2011 e di seguito l’analisi degli anni 2002-20011.

Anni 1971/1981/1991/2001/2011 L’indice di vecchiaia subisce un incremento crescente di anno in anno, mentre l’indice di dipendenza totale subisce un decremento dovuto maggiormente al forte decremento della componente giovanile.

Tabella 37 Indice di Vecchiaia e Indice di dipendenza negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 anni 1971 Variazione 1981 Variazione 1991 Variazione 2001 Variazione 2011 % ’71-‘81 % ’81-‘91 % ’91-‘01 % ’91-‘01 indice 44,30 10,9% 49,13 28,9% 63,36 43,9% 91,19 42,66% 130,09 di vecchiaia indice 68,76 -10,2% 61,72 -32,1% 41,88 -7,3% 38,84 15,68% 44,93 di dipendenza totale indice 21,11 -3,7% 20,33 -20,1% 16,24 14,04% 18,52 37,15% 25,40 di dipendenza anziani indice 47,65 -13,1% 41,39 -38,1% 25,64 -20,8% 20,31 -3,84% 19,53 di dipendenza giovanile Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

17 Indice di struttura: indica il grado di invecchiamento della popolazione attiva, rapportando in percentuale il numero di individui di età compresa tra 40 e 64 anni con quello di età compresa tra 15 e 39. 18 Indice di ricambio: rappresenta il rapporto percentuale tra la popolazione in procinto di uscire dall’età lavorativa (60-64 anni) e quella che ne è appena entrata a far parte (15-19 anni).

38 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 13 Indice di vecchiaia

indice di vecchiaia 150

100 indice di vecchiaia 50

0 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 14 Indice di dipendenza totale indice di dipendenza totale 80 60

40 indice di dipendenza totale 20 0 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 15 Indice di vecchiaia/ Indice di dipendenza totale dipendenza/ Indice di dipendenza anziani e giovanile

60

50

40 indice di dipendenza 30 anziani indice di dipendenza 20 giovanile 10

0 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

39 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anni 2002-2011 L’analisi degli indici demografici degli anni 2002-2011 sono riportati nella tabella seguente in sintesi, e di seguito sono stati inseriti i relativi commenti e le rappresentazioni grafiche. È importante osservare come l’indice di vecchiaia dal 1971 fino al 2002 ha subito forti incrementi, mentre nel 2003 e nel 2004 si registra un decremento, fino a un ulteriore incremento nel 2005 e negli ultimi anni appena passati 2007 e 2008 quando l’indice raggiunge valori superiori a 100, indicando un maggiore presenza di cittadini anziani rispetto ai più giovani.

Tabella 38 Indice di Vecchiaia e Indice di dipendenza negli anni 2002/2003/2004/2005/2006

Anni 2002 var.% 02 2003 var. % 03 2004 var. % 04 2005 var. % 05 2006 – 03 – 04 – 05 – 06 indice di 100,45 -6,65 93,78 -4,53 89,52 7,94 96,64 0,15 96,78 vecchiaia indice di 39,98 5,35 42,12 -1,12 41,65 0,51 41,86 0,37 42,02 dipendenza totale indice di 20,04 1,74 20,38 -3,49 19,67 4,57 20,57 0,45 20,66 dipendenza anziani indice di 19,95 8,98 21,74 1,10 21,98 -3,12 21,29 0,30 21,35 dipendenza giovanile indice di 96,72 2,58 99,22 4,31 103,49 -1,59 101,85 3,11 105,01 struttura indice di 123,60 6,43 131,55 8,66 142,94 -5,80 134,66 4,39 140,57 ricambio Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 39 Indice di Vecchiaia e Indice di dipendenza negli anni 2006/2007/2008/2009/2010 Anni 2006 var.% 06 2007 var. % 07 2008 var. % 08 2009 var. % 09 2010 – 07 – 08 – 09 – 10 indice di 96,78 4,30 104,30 6,87 111,47 0,05 117,04 0,05 122,70 vecchiaia indice di 42,02 3,50 43,50 1.93 44,34 -0,01 43,71 0,01 44,21 dipendenza totale indice di 20,66 7,45 22,20 5,27 23,37 0,01 23,57 0,03 24,36 dipendenza anziani indice di 21,35 -0,23 21,30 -1,60 20,96 -0,04 20,14 -0,01 19,85 dipendenza giovanile indice di 105,01 2,37 107,50 3,08 110,82 0,03 114,50 0,03 117,38 struttura indice di 140,57 5,57 148,40 1,44 150,54 -0,07 139,32 0,06 147,24 ricambio Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

L'Indice di vecchiaia negli anni 2002-2010 ha subito delle variazioni in relazione ad un leggero aumento della popolazione nella fascia di età tra 0-14 e, parallelamente, un leggero incremento nella popolazione della fascia di età 65 e oltre. Questa situazione fa registrare un indice di vecchiaia più alto nel 2002, che decresce nel 2003 e 2004, e che aumenta nei due anni successivi,e negli ultimi appena trascorsi, ovvero 2007 e 2010 con valori che superano i 100.

40 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

In generale il comune di San Teodoro non solo vive un progressivo popolamento, ma si registra anche un minore invecchiamento della struttura demografica, eccezion fatta per gli anni 2008 – 2009 - 2010 dove valori superiori a 110 denotano un progressivo invecchiamento della popolazione. Negli anni 2002-2010 l’Indice di dipendenza totale o strutturale ha subito delle variazioni in relazione all’incremento della popolazione rientrante nelle fasce di età 0-14 e 65 oltre ed un più leggero incremento della popolazione rientrante nella fascia 15-64, considerata la popolazione in età lavorativa. L’Indice di dipendenza degli anziani, negli anni 2002-2010 ha subito dei leggeri incrementi negli anni 2003,2005 e 2006, mentre nel 2004 si è registrato un decremento. Negli ultimi anni 2007 e 2010 l’indice ha subito un progressivo aumento attestandosi sul valore 24,36. L’Indice di dipendenza giovanile negli anni 2002-2010 ha subito dei leggeri incrementi fino al 2004, mentre nel 2005 e 2006 si è registrato un decremento rispetto al 2003 e al 2004, ma un incremento rispetto al 2002. Il 2008 registra un leggero decremento rispetto al 2007 attestandosi intorno al 20,96. Infine, anche gli anni 2009 e 2010 hanno fatto rilevare un leggero decremento dell’indice. L’Indice di struttura negli anni 2002-2010 ha subito incrementi dal 2002 al 2003 dovuto all’aumento maggiore della popolazione tra 40-64 anni rispetto all’aumento della popolazione tra 15-39 anni, perciò si registra un progressivo invecchiamento della popolazione attiva. Mentre nel 2004 si arresta il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione attiva tra 40-64 anni, in quanto si registra un aumento nella fascia di età 15-39 e una diminuzione della popolazione rientrante nella fascia 40-64. Dal 2005 ad oggi si registra invece nuovamente un progressivo invecchiamento della popolazione. L’Indice di ricambio rappresentando il rapporto percentuale tra la popolazione in procinto di uscire dall’età lavorativa (60-64 anni) e quella che ne è appena entrata a far parte (15-19 anni), mette in evidenza il tasso di ricambio della popolazione nel mercato del lavoro. Rispetto al 2002 l’indice di ricambio è aumentato progressivamente fino al 2004, mentre nel 2005 ha subito un importante decremento, per poi subire un ulteriore incremento fino a raggiungere quasi il valore di picco del 2004. L’indice di ricambio del comune di San Teodoro nel periodo 2002-2010 mette in evidenza una situazione in cui aumenta la popolazione rientrante nella classe di età 60-64, sebbene con percentuali sempre inferiori col susseguirsi degli anni, mentre la popolazione della classe 15-19 aumenta nel 2003, ma diminuisce nel 2004 per poi subire un ulteriore incremento nel 2005 fino al 2008, con i più alti valori di tutto il periodo preso ad esame (150,54). L’ultimo anno preso in considerazione, il 2010 seppur su un valore inferiore si attesta a 147,24.

41 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 16 Indice di vecchiaia

indice di vecchiaia 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 indice di vecchiaia 40,00 20,00 0,00

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 17 Indice di dipendenza totale indice di dipendenza totale 46,00 45,00 44,00 43,00 42,00 41,00 indice di dipendenza 40,00 totale 39,00 38,00 37,00

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

42 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 18 Indice di dipendenza anziani e dipendenza giovanile

30,00

25,00

20,00

indice di dipendenza 15,00 anziani indice di dipendenza giovanile 10,00

5,00

0,00

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 19 Indice di struttura

indice di struttura 140,00 120,00 100,00 80,00

60,00 indice di struttura 40,00 20,00 0,00

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

43 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 20 Indice di ricambio

indice di ricambio 160,00

140,00

120,00

100,00

80,00 indice di ricambio 60,00

40,00

20,00

0,00

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

3.9 Famiglie e Ampiezza dei nuclei familiari

L’analisi sociale di un territorio analizza, inoltre, la composizione delle famiglie19 e l’ampiezza dei nuclei familiari. L’analisi delle famiglie del Comune di San Teodoro negli anni 1971/1981/1991/2001/2011, riportati nella tabella seguente, evidenzia che dal 1971 al 1981 c’è stato un incremento del 25,57%, mentre dal 1981 al 1991 è stato pari a 25,10%, dal 1991 al 2001 pari a circa il 28% ed infine dal 2001 al 2011 pari a circa . Contestualmente all’incremento dei residenti si è registrato un aumento del numero di famiglie, mentre la composizione media ha subito di anno in anno un decremento, dovuto alla crescita del numero di famiglie in misura superiore rispetto all’aumento della popolazione residente.

19 Definizione di famiglia: insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi, dimoranti abitualmente nella stessa unità abitativa. La famiglia può essere costituita anche da una sola persona. Il personale di servizio (domestici, collaboratori familiari, ecc.) che dimori abitualmente nell'abitazione costituisce famiglia a se stante, sempre che tra i componenti la famiglia e il personale suddetto non vi siano legami quali quelli indicati precedentemente.

44 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 40 Famiglie e Ampiezza dei nuclei familiari

variaz variaz variaz variaz 1971 ione '71-' 1981 ione '81-' 1991 ione '91-' 2001 ione '01-' 2011

81% 91% 01% 11% Residenti 1615 25,57 2028 25,10 2537 22,31 3103 41,67 4396 Numero di famiglie 443 39,95 620 50,00 930 35,48 1260 71,90 2166 Composizione media 3,65 -10,28 3,27 -16,60 2,73 -9,72 2,46 -17,57 2,03 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 20 Numero di famiglie anni 1971/1981/1991/2001/2011 Numero di famiglie 2500

2000

1500

Numero di famiglie 1000

500

0 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Grafico 20 Ampiezza dei nuclei familiari anni 1971/1981/1991/2001/2011 Composizione media 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 Composizione media 1,50 1,00 0,50 0,00 1971 1981 1991 2001 2011

Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

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Tabella 41.1 Famiglie e Ampiezza dei nuclei familiari 2002-2006 variaz variaz variaz variaz variaz 2002 ione '02- 2003 ione '03- 2004 ione '04- 2005 ione '05-' 2006 ione '06- ' 03% '04% ' 05% 06% ' 07% popolazione residente media 3182,5 4,32 3320 4,65 3474,5 4,81 3641,5 4,82 3817 5,32 Numero di famiglie 1650 3,39 1706 -8,32 1564 11,32 1741 3,62 1804 4,93 Composizione media 1,93 0,90 1,95 14,16 2,22 -5,85 2,09 1,16 2,12 -0,75 Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

Tabella 41.2 Famiglie e Ampiezza dei nuclei familiari 2007-2011

variaz ione '07-' variaz ione '08-' variaz ione '09-' variaz ione '10-' 2007 2008 2009 2010 2011 08% 09% 10% 11% popolazione residente 4020 3,13% 4146 2,68% 4257 2,00% 4342 1,24% 4396 media 1893 4,91% 1986 3,52% 2056 3,31% 2124 1,98% 2166 Numero di famiglie 2,1 0,00% 2,1 -1,43% 2,07 -1,45% 2,04 -0,49% 2,03 Composizione media Fonte: Ns elaborazione dati ISTAT

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Tavole Famiglie e Ampiezza dei nuclei familiari nel 2001 Nelle tabelle seguenti vengono riportati in maniera dettagliata i dati delle famiglie e dei nuclei familiari relativi al censimento del 2001. Il numero di famiglie registrate nel 2001 a San Teodoro è pari a 1260, di cui 813 localizzate nei centri abitati, 398 nei nuclei abitati e 49 nelle case sparse; si evince che la maggior parte delle famiglie risiede nei centri abitati.

Tabella 42 Famiglie anno 2001

Comune Numero di famiglie San Teodoro 1260 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tabella 43 Tipologia di località abitate Tipo di località abitate San Teodoro Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale 813 398 49 1260 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Il numero di componenti delle famiglie secondo l’indagine Istat registra nel comune di San Teodoro i seguenti dati: il 30% delle famiglie pari a 377 unità è composta da una persona, a seguire 313 famiglie con 2 persone, 278 famiglie con 3 persone, 212 famiglie con 4 persone, 67 famiglie con 5 persone ed infine solo 13 famiglie con 6 o più persone. Questo dato evidenzia che la composizione delle famiglie nel comune di San Teodoro si aggira intorno a 1-4 persone.

Tabella 44 Famiglie per numero di componenti Comune Numero di componenti 1 persona 2 persone 3 persone 4 persone 5 persone 6 o più Totale Totale Di cui: non in persone coabitazione San 377 376 313 278 212 67 13 1260 Teodoro Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

47 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

I nuclei familiari sono per oltre il 50% dati dalla categoria Coppie con figli, a seguire coppie senza figli, madre con figli, e infine una casistica bassissima di padre con figli.

Tabella 45 Nuclei familiari per tipo di nucleo familiare Tipi di nucleo familiare San Teodoro Coppie senza figli Coppie con figli Padre con figli Madre Totale con figli 255 509 10 94 868

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Le famiglie in abitazione sono 1258 su 1260, di cui solo due sistemate in altri tipi di alloggio. Le 1258 che risiedono in abitazioni ne dispongono per l’81% a titolo di proprietà, per il 9% a titolo di affitto e per il 10% in base ad un altro titolo differente dalla proprietà e dall’affitto.

Tabella 46 Numero famiglie Comune Numero di famiglie in abitazione

San Teodoro 1258 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tabella 47 Famiglie in abitazione per titolo di godimento dell'abitazione San Teodoro Titolo di godimento Proprietà Affitto Altro titolo Totale 1.018 118 122 1.258 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

La tabella sul numero di famiglie in abitazione per numero di stanze dell’abitazione mette in evidenza che il 31% delle famiglie dispone di tre stanze, a seguire il 27% dispone di quattro stanze, il 16% di 5 stanze, il 13% di sei e più stanze, il 12% di due stanze, e l’1% di una sola stanza. Da questi dati si evince che oltre il 50% delle famiglie dispone di tre - quattro stanze, e un numero di famiglie basso dispone solo di 1 stanza. Famiglie in abitazione per numero di stanze dell'abitazione Tabella 48 Famiglie in abitazione per numero di stanze dell'abitazione Numero di stanze 1 2 3 4 5 6 e più Totale San Teodoro 15 149 385 342 205 162 1258

Fonte:Fonte: Ns Ns elaborazione elaborazione su dati su ISTAT dati ISTAT Censimento Censimento 2001 2001

La popolazione di San Teodoro pari a 3103 nel 2001 in relazione allo stato civile si presente con la seguente struttura: il 42% sono celibi/nubili, il 51% sono coniugati/e, i vedovi rappresentano il 5%, mentre i separati e divorziati rappresentano il 2.5%, mentre i separati di fatto rappresentano l’1.3% dei coniugati/e totale.

48 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

TabellaTavola: 49 PopolazionePopolazione residente residente per stato per civilestato civile

Stato civile Coniugati/e Di cui: Separati/e Celibi/nubili Divorziati/e Vedovi/e Totale Totale separati/e di legalmente fatto San Teodoro 1306 1571 20 48 28 150 3103 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

4. Conclusioni sull’analisi socio-demografica Dall’analisi dei dati demografici emergono alcune considerazioni importanti che tracciano un quadro complessivo delle problematiche del territorio della Gallura in cui il Comune di San Teodoro è inserito. La provincia Olbia-Tempio presenta due realtà differenti: zona costiera e zona interna. Le principali emergenze vanno focalizzate sui comuni dell’interno, ormai sempre più marginali ed esclusi dai flussi economici della costa, isolati dal punto di vista dei collegamenti con il resto della provincia e caratterizzati dalla scarsa presenza di infrastrutture e servizi. A ciò si aggiunge il progressivo spopolamento delle aree interne da parte delle fasce più giovani della popolazione, che migrano verso i centri più dinamici e con più opportunità di lavoro, innescando un circuito negativo caratterizzato dalla diminuzione dei redditi e dei consumi totali, dalla fuga di popolazione attiva e del complessivo indebolimento dell’economia dei centri minori. Inoltre, il progressivo invecchiamento della popolazione e un alto indice di dipendenza in alcuni comuni dell’interno, mettono in evidenza come l’assenza di un ricambio generazionale, la scarsa presenza di attività economiche e il peso demografico di un estesa popolazione anziana potrebbero mettere in discussione nel lungo periodo la stessa sopravvivenza di alcuni comuni. Si potrebbe configurare così uno scenario in cui i grandi centri della costa vedrebbero crescere esponenzialmente la popolazione, con la città di Olbia in testa, mentre numerosi comuni dell’interno vedrebbero ridurre il loro peso. L’interazione tra questi fenomeni potrebbe causare un vero e proprio abbandono progressivo delle zone interne, non solo da parte della popolazione, ma anche delle attività economiche legate all’agricoltura, nonché il trasferimento dei nuclei industriali presenti nell’interno, che potrebbero spostarsi verso le zone costiere più ricche di infrastrutture, servizi e trasporti. D’altro canto, non è pensabile ipotizzare un futuro sostenibile caratterizzato da una concentrazione spaziale di tutte le attività economiche nella costa, né di insediamenti demografici riversati in pochi grandi centri: si porrebbero infatti serie problematiche in termini di urbanizzazione, eccessiva densità demografica, inadeguatezza dei servizi offerti e di un sovraffollamento temporale accentuato dalle presenze turistiche. Alla luce di questo scenario, diventa necessario orientare le politiche dello sviluppo verso una maggiore integrazione delle zone interne con i flussi economici e turistici della costa, in un’ottica di diversificazione dell’offerta locale, non solo in termini di turismo. L’area della Gallura presenta infatti delle potenzialità di sviluppo molto concrete, grazie alla sua conformazione che ne fa un territorio ricco e diversificato dal punto di vista del contesto ambientale, delle tradizioni locali, dalla presenza di varietà e produzioni enogastronomiche e da un identità culturale specifica. In quest’ottica le aree interne potrebbero rappresentare, proprio perché ancora integre dal punto di vista della conservazione di contesti locali, una alternativa non antagonista alla costa già sovraffollata, istituendo legami con le dinamiche economiche costiere e dialogando con nuove forme di turismo sempre più orientate alla ricerca di ambienti salubri e con un elevata qualità ambientale della vita.

49 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

L’opportunità di sviluppo integrato porterebbe quindi alla creazione di un programma comune costa- entroterra, e a un processo di coinvolgimento e valorizzazione dei comuni interni, attraverso il rafforzamento delle specificità locali (montagna, sorgenti, terme, centri storici, percorsi culturali). Innescare questo processo significherebbe contribuire concretamente alla riduzione dello spopolamento delle aree interne e ad invertire il trend negativo che attualmente contrassegna le dinamiche delle zone periferiche in termini di disoccupazione, carenza di servizi collettivi, bassi redditi, calo dei consumi, invecchiamento della popolazione e poco dinamismo imprenditoriale.

In funzione delle analisi svolte e delle conclusioni prospettate è possibile proporre degli obiettivi strategici che il P.U.C. di San Teodoro dovrà perseguire nell’obiettivo generale di pianificare in modo sostanziale e integrato la crescita del Comune e della Comunità che, negli ultimi decenni ha avuto flussi demografici significativi. Il rischio che si corre è una perdita delle caratteristiche proprie del tessuto urbano, non solo dal punto di vista urbanistico, ma soprattutto dal punto di vista sociale e culturale. Pertanto il P.U.C. deve rappresentare una opportunità per i cittadini di realizzare in modo approfondito e democratico una riflessione sul proprio passato e sulle prospettive future. Al P.U.C. vengono poste istanze e sollecitazioni che riguardano l’insieme dei problemi di vita della Comunità in ambiti ed aree di interesse che solo apparentemente sono estranee all’urbanistica e alla pianificazione territoriale. Il P.U.C. si configura come uno strumento tecnico-amministrativo in primo luogo finalizzato a definire regole e compatibilità d’uso del territorio comunale; ma è, nel contempo, una straordinaria occasione ed opportunità per esaminare con metodo le proprie radici e i propri percorsi del passato e ragionare del proprio futuro in modo equilibrato. È questo il primo (e forse il più importante) obiettivo di fondo del Piano, non posto in forma diretta, ma strettamente connesso alla salvaguardia dell’identità culturale di San Teodoro: realizzare una occasione che consenta a tutti i cittadini, in modo approfondito e realmente democratico, di fare una riflessione ragionata sul proprio passato e sul proprio presente, realizzando le condizioni per selezionare al meglio le azioni legate alla costruzione del futuro della Comunità. Da questo ragionamento scaturisce la necessità, attraverso una serie di azioni e piani coesi, di procedere mediante un idoneo strumento urbanistico alla salvaguardia ed al rafforzamento dell’identità culturale, territoriale ed ambientale. Il Comune di San Teodoro è, da circa 40 anni, in una fase di straordinarie trasformazioni economiche, demografiche e territoriali. Da sistema di piccoli stazzi a prevalente economia agro pastorale si è trasformato in una delle realtà sarde di punta nel turismo costiero, con dinamiche demografiche di fortissima crescita; da microcosmo di relazioni prevalentemente concluse al proprio interno è diventato luogo privilegiato del turismo nazionale internazionale. Diversamente da altri territori investiti da trasformazioni di analoga intensità e di analoghe caratteristiche, la comunità di San Teodoro ha peraltro finora mantenuto il senso della propria storia e della propria identità culturale. La difesa di questa identità è però in grande difficoltà, in particolare nelle giovani generazioni, prive di quella “memoria storica” che consente una interpretazione più articolata della fase attuale.

Il P.U.C. dovrà muovere in questa fase dell’evoluzione sociale e culturale di San Teodoro, con l’obiettivo di fondo di riorganizzare le funzioni territoriali ed urbane in modo da rendere possibili il mantenimento di identità e culture in pericolo, non solo per le trasformazioni economiche e di costume, ma anche per quelle più direttamente conseguenti alle modifiche del territorio.

50 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

5. Patrimonio edilizio residenziale L’Istat ha reso disponibili i primi dati a livello comunale sul numero delle abitazioni esistenti relativi all’anno 2011. La tabella che segue rileva i dati comunali della provincia di Olbia Tempio che non essendo ancora definitivi consentono di avere una visione approssimativa della situazione attuale. Il resto dell’analisi farà invece riferimento ai dati disponibili del censimento 2001 gli unici al momento disponibili in via definitiva e con il dettaglio comunale.

Tabella 50 Numero abitazioni comune provincia di Olbia Tempio

Numero altri tipi di alloggio Territorio Numero di abitazioni occupati da residenti 655 0 3.024 18 Alà dei Sardi 1.060 0 15.946 14 2.979 4 1.824 0 462 0 Buddusò 1.887 5 Budoni 8.227 2 1.702 0 4.357 5 5.351 29 Loiri Porto San Paolo 5.184 2 1.192 0 1.168 1 Monti 1.257 3 Olbia 31.173 69 1.572 5 1.040 29 Palau 2.129 10 San Teodoro 8.715 11 2.911 17 Sant'Antonio di Gallura 829 0 1.341 5 6.060 2 Trinità d'Agultu e Vignola 5.296 8 Fonte: nostra elaborazione dati (provvisori) censimento ISTAT 2011

Le dinamiche demografiche e i movimenti migratori, registrati negli anni nel Comune di San Teodoro, hanno influito anche su diversi fattori, tra cui la domanda di abitazioni, producendo importanti trasformazioni sugli assetti territoriali, urbanistici ed economici.

51 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

In questa sezione viene esaminato il patrimonio edilizio residenziale20 del Comune di San Teodoro dal punto di vista della consistenza dell’attività edilizia degli anni tra il 1919 e il 2001 e quindi l’analisi dello stato attuale. Gli ultimi dati in possesso sono prodotti del censimento del 2001. Per quanto riguarda gli edifici saranno oggetto di analisi i seguenti aspetti: il numero degli edifici esistenti, il numero di edifici per tipologia di località abitate (centro storico, nuclei abitati e case sparse) e per tipologia di utilizzo (utilizzati e non); epoca di costruzione; materiale utilizzato per la struttura portante. Per quanto riguarda le abitazioni, saranno oggetto di analisi i seguenti aspetti: abitazioni occupate e abitazioni non occupate, il numero di abitazioni per tipologia di località abitate (centro storico, nuclei abitati e case sparse) e per tipologia di utilizzo (utilizzati e non); epoca di costruzione; per occupazione e per servizi, per numero di stanze.

TabellaTavola: 51 Popolazione Popolazione residente residente per tipo di localitàper tipo abitate di località abitate

Tipo di località abitate Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale San Teodoro 1941 1035 127 3103 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

5.1 Gli edifici

Gli edifici di San Teodoro sono 3262, di cui il 56% localizzati nei centri abitati, il 39% nei nuclei abitati e il 4.5% in case sparse. Su 3262 edifici vengono utilizzati il 95% e solo il 5% degli edifici presenti risulta non utilizzato. Mentre ad uso abitativo vengono utilizzati 2928 pari al 90% degli edifici presenti.

TabellaEdifici 52 Edifici

Edifici San Teodoro 3262

Fonte:Fonte: Ns Ns elaborazione elaborazione susu dati dati ISTAT CensimentoCensimento 2001 2001

TabellaNumero 53 Numeridi edifici di edificiper tipo per ditipo località di località abitate abitate

Tipo di località abitate Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale San Teodoro 1837 1279 146 3262

Fonte:Fonte: Ns Ns elaborazione elaborazione su dati su ISTATdati ISTAT Censimento Censimento 2001 2001

20 Patrimonio edilizio residenziale si intendono solo i fabbricati destinati esclusivamente o prevalentemente all’abitare. Glossario Istat.

52 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

TabellaEdifici 54 per Edifici tipologia per tipologia di utilizzo di utilizzo

Tipologia di utilizzo Utilizzati Non utilizzati Totale San Teodoro 3103 159 3262

Fonte:Fonte: Ns Ns elaborazione elaborazione su dati su ISTAT dati ISTATCensimento Censimento 2001 2001

TabellaEdifici 55 Edificiad uso ad uso abitativo abitativo

Edifici ad uso abitativo San Teodoro 2928

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Epoca di costruzione Gli edifici ad uso abitativo nel Comune di San Teodoro, alla data ultima del censimento Istat (2001), sono pari 2928. Dall’analisi svolta, si può desumere che l’81% degli edifici ad uso abitativo censiti, pari a circa 2373, sono stati costruiti dopo il 1971, la restante parte risulta essere stata costruita prima del 1972. Lo studio condotto dimostra come l’attività edificatoria abbia avuto un peso differente nei diversi periodi. In particolare emerge la seguente analisi, suddivisa nei seguenti raggruppamenti temporali:  Fino al 1919  dal 1919 al 1945 (26 anni)  dal 1945 al 1961 (15 anni)  dal 1962 al 1971 (9 anni)  dal 1972 al 1981 (9 anni)  dal 1982 al 1991 (9 anni)  dal 1992 al 2001 (9 anni) I gruppi temporali sono scanditi dalla stessa importanza del settore edile, infatti fino al 1961 si analizzano degli assi di tempo di 26 e 15 anni, in virtù del numero esiguo di costruzioni edificate; mentre dal 1962 si effettua un’analisi decennale, in virtù del potenziamento del settore edile e dell’incremento esponenziale di edifici edificati. L’incremento che si è avuto in ambito edilizio è uno degli aspetti diretta conseguenza sia della crescita in termini di popolazione residente nel comune di San Teodoro (saldi naturali e saldi migratori) che della ricchezza del territorio, in generale è dovuto al miglioramento economico-sociale registrato nel Comune.

TabellaEdifici ad 56 uso Edifici abitativo ad uso per abitativo epoca di costruzioneper epoca di costruzione

Epoca di costruzione Dal 1919 al Dal 1946 al Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al Prima del 1919 Dopo il 1991 Totale 1945 1961 1971 1981 1991 San Teodoro 34 74 184 263 832 755 786 2928

Fonte:Fonte: Ns elaborazioneelaborazione su sudati dati ISTAT ISTAT Censimento Censimento 2001 2001

53 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

TabellaEdifici 57 ad Edifici uso adabitativo uso abitativo per tipoper tipo di materialedi materiale usato usato per per la la struttura struttura portante portante

Tipo di materiale Muratura portante Calcestruzzo armato Altro Totale San Teodoro 1243 0 1685 2928

Fonte:Fonte: Ns Ns elaborazione elaborazione su dati su ISTAT dati ISTAT Censimento Censimento 2001 2001

5.2 Edifici pubblici

Dai dati forniti dal Comune di San Teodoro risultano i seguenti edifici pubblici:

54 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

5.3 Le abitazioni21

In relazione alla variabile “abitazione” non si riportano solo i dati Istat del censimento 2001, ma anche i dati relativi al SLL di San Teodoro. La Provincia Olbia – Tempio è suddivisa in Sistemi Locali del Lavoro, tra cui il SLL di San Teodoro, le cui caratteristiche sono di seguito schematizzate: Codice SLL 666 Denominazione SAN TEODORO Numero di comuni 3 Superficie (kmq)* 253,07 Popolazione residente 9.751 Famiglie 3.618 Abitazioni 17.298 Addetti alle U.L. 2.565 Unità Locali 1.118

Fonte: Ns elaborazione su dati Istat - Indicatori sistemi locali del lavoro 2001

L’insediamento abitativo nel sistema locale del lavoro di San Teodoro:

21 Abitazione: Alloggio costituito da un solo locale o da un insieme di locali (stanze e vani accessori), costruito con quei requisiti che lo rendono adatto a essere dimora stabile di una o più persone, anche nel caso in cui una parte sia adibita a ufficio (studio professionale eccetera); dotato di almeno un accesso indipendente dall’esterno (strada, cortile eccetera) o da spazi di disimpegno comune (pianerottoli, ballatoi, terrazze eccetera), un accesso cioè tale che non comporti il passaggio attraverso altre abitazioni; separato da altre unità abitative da pareti; inserito in un edificio. Glossario Istat.

55 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 58 Insediamento abitativo Comune di San Teodoro

Fonte: Ns elaborazione su dati Istat 2001

56 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

La crescita della popolazione, in relazione ai nuovi nati, ma soprattutto i flussi migratori interni hanno causato un aumento della domanda di spazio abitativo. Progressivamente è aumentata nel comune di San Teodoro la consistenza totale delle abitazioni dal 1991 al 2001. Il settore edilizio ha di fatto mantenuto costante la sua attività, alimentata soprattutto dal vivace mercato turistico della seconde case per vacanza. Tuttavia, dalla Tavola: Abitazioni per tipo di occupazione e servizi si evince come la percentuale di case non occupate sia molto elevata rispetto a quelle occupate dai residenti, è il caso di S. Teodoro e dia altri comuni della fascia costiera, quali Arzachena, Olbia, Budoni, S. Teresa, Loiri Porto San Paolo, in quanto sono i centri maggiormente interessati da flussi turistici. Attualmente, considerati i nuovi orientamenti delle politiche regionali, è ragionevole attendersi una certa contrazione delle costruzioni edilizie legate al turismo, fenomeno che potrebbe in parte avvantaggiare i comuni interni, ri-orientando i flussi e gli interessi verso nuovi centri ancora non sviluppati.

Tabella 59 Variazione % abitazioni 1991-2001 nella provincia di Olbia Tempio

Abitazioni 2001 e Variazione % 1991-2001

Abitazioni occupate Abitazioni non Comune Totale abitazioni 2001 Variazione 1991-2001% 2001 occupate 2001 Aggius 599 131 730 3,3 Aglientu 476 1957 2433 22,8 Alà dei Sardi 691 247 938 23,9 Arzachena 3863 8.115 11978 13,8 Badesi 698 1114 1812 36,4 Berchidda 1169 606 1775 9,4 Bortigiadas 354 160 514 1,8 Buddusò 1373 397 1770 -27,7 Budoni 943 3641 4584 17,3 Calangianus 1547 292 1839 9,3 Golfo Aranci 704 3566 4270 21,3 La Maddalena 4656 3057 7713 14,2 Loiri Porto San Paolo 814 2277 3091 60 Luogosanto 716 238 954 9,9 Luras 954 214 1168 0,3 Monti 855 242 1097 4 Olbia 14574 10291 24865 9,7 Oschiri 1315 329 1644 5,5 Padru 728 191 919 49,2 Palau 1641 3951 5592 11,4 San Teodoro 1019 5811 6830 8 Santa Teresa di Gallura 1764 4457 6221 23 Sant’Antonio di Gallura 614 128 742 7,2 Telti 719 189 908 6,9 Tempio Pausania 4722 1268 5990 6,5 Trinità d’Agultu e Vignola 780 3508 4288 50,5 Fonte: Ns elaborazione su dati Istat 2001

57 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Di seguito si riportano in maniera dettagliata le principali informazioni relative alle abitazioni del Comune di San Teodoro secondo i dati del censimento Istat 2001. Il numero di abitazioni è pari a 9587, di cui tutte localizzate in edifici ad uso abitativo.

Tabella 60 Tavola:Numero diNumero abitazioni di abitazioni

Abitazioni San Teodoro 9587

Fonte:Fonte: Ns Ns elaborazione elaborazione su dati su ISTATdati ISTAT Censimento Censimento 2001 2001

TabellaTavola: 61 Abitazioni Abitazioni in edifici in edifici ad uso ad abitativouso abitativo - Censimento 2001

Abitazioni in edifici ad uso abitativo San Teodoro 9587 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Le 9587 abitazioni sono localizzate per il 71% nei centri abitati, per il 26% nei nuclei abitati e solo per il 2.65 nelle case sparse.

Tabella 62 AbitazioniTavola: per Abitazioni tipo di località per tipo abitate di località abitate

Tipo di località abitate Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale San Teodoro 6808 2533 246 9587

Fonte:Fonte: Ns Ns elaborazione elaborazione su sudati dati ISTAT ISTAT Censimento Censimento 2001 2001

Epoca di costruzione Le abitazioni ad uso abitativo nel Comune di San Teodoro, alla data ultima del censimento Istat (2001), sono pari 9587. Dall’analisi svolta, si può desumere che il 91% sono stati costruiti dopo il 1971, la restante parte risulta essere stata costruita prima del 1972. Lo studio condotto dimostra come l’attività edificatoria abbia avuto un peso differente nei diversi periodi. In particolare emerge la seguente analisi, suddivisa nei seguenti raggruppamenti temporali:  Fino al 1919  dal 1919 al 1945 (26 anni)  dal 1945 al 1961 (15 anni)  dal 1962 al 1971 (9 anni)  dal 1972 al 1981 (9 anni)  dal 1982 al 1991 (9 anni)  dal 1992 al 2001 (9 anni) I gruppi temporali sono scanditi dalla stessa importanza del settore edile, infatti fino al 1961 si analizzano degli assi di tempo di 26 e 15 anni, in virtù del numero esiguo di costruzioni edificate; mentre dal 1962 si effettua un’analisi decennale, in virtù del potenziamento del settore edile e dell’incremento esponenziale di edifici edificati. L’incremento che si è avuto in ambito edilizio è uno degli aspetti diretta conseguenza sia della crescita in termini di popolazione residente nel comune di San Teodoro (saldi naturali e saldi migratori) che della ricchezza del territorio, in generale è dovuto al miglioramento economico-sociale registrato nel Comune.

58 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

TabellaTavola: 63 Abitazioni Abitazioni in in edifici edifici ad ad usouso abitativo perper epoca epoca di di costruzione costruzione - Censimento 2001

Epoca di costruzione Prima del Dal 1919 al Dal 1946 al Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al Dopo il 1991 Totale 1919 1945 1961 1971 1981 1991 San Teodoro 54 105 272 443 2665 2618 3430 9587 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Le 9587 abitazioni, se analizzate per tipo di occupazione e servizi presenti, presenta questa analisi, il 13% sono le abitazioni occupate da persone residenti, l’86% abitazioni vuote, e una componente minima è data dalle abitazioni occupate da persone non residenti. Le 1256 abitazioni occupate da persone residenti dispone per il 99,5% di almeno un gabinetto e per il 60% dispone solo di un angolo cottura e/o cucinino.

TabellaAbitazioni 64 perAbitazioni tipo di occupazione per tipo di eoccupazione servizi e servizi

Tipo di occupazione e servizi Abitazioni occupate solo da Abitazioni occupate da persone residenti Abitazioni vuote persone non residenti Di cui: solo Di cui: solo Di cui: solo Totale Di cui: con con angolo con angolo con angolo Totale almeno un Totale Totale cottura e/o cottura e/o cottura e/o gabinetto cucinino cucinino cucinino San Teodoro 1256 1250 715 55 45 8276 7720 9587

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tavola: Abitazioni occupate da persone residenti - Censimento 2001

Abitazioni occupate da persone residenti San Teodoro 1256 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Le abitazioni occupate da persone residenti sono pari a 1256 di cui l’81% a titolo di proprietà, il 9% a titolo di affitto e il 9.6 % ad altro titolo di godimento. Inoltre delle 1256 abitazioni dei residenti il 64% è localizzato nei centri abitati, il 32% nei nuclei abitati e solo il 4% nelle case sparse. La tabella sulle abitazioni occupate da persone residenti in relazione al numero di stanze per abitazione evidenzia che il 31% delle abitazioni dispone di 3 stanze, il 27% di 4 stanze, il 16% di 5 stanze, il 13% di 6 e oltre stanze, il 12% dispone di due stanze e l’1% di una sola stanza.

Tavola: Abitazioni occupate da persone residenti per titolo di godimento - Censimento 2001

Titolo di godimento Proprietà Affitto Altro titolo Totale San Teodoro 1017 118 121 1256

59 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tavola: Abitazioni occupate da persone residenti per tipo di località abitate - Censimento 2001

Tipo di località abitate Centri abitati Nuclei abitati Case sparse Totale San Teodoro 810 397 49 1256

Tavola: Abitazioni occupate da persone residenti per numero di stanze - Censimento 2001

Numero di stanze 1 2 3 4 5 6 e più Totale San Teodoro 15 149 385 341 204 162 1256

Tavola: Superficie media delle abitazioni (mq)

Superficie media (mq) San Teodoro 63,79

Tavola: Superficie media (mq) per tipo di occupazione dell'abitazione

Tipo di occupazione Abitazioni non occupate Abitazioni occupate da da persone residenti persone residenti San Teodoro 59,42 92,76

Tavola: Superficie (mq) delle abitazioni occupate da persone residenti

Superficie (mq) delle abitazioni occupate da persone residenti San Teodoro 116511

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tavola: Metri quadrati per occupante in abitazioni occupate da persone residenti

mq. per occupante in abitazioni occupate da persone residenti San Teodoro 37,58

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tavola: Percentuale di abitazioni occupate da persone residenti in proprietà tra le abitazioni occupate da persone residenti

Percentuale abitazioni occupate da persone residenti in proprietà San Teodoro 80,97

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001 60 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Disponibilità di servizi L’attività edilizia nel tempo ha contribuito, sul piano dei servizi nelle abitazioni, ad un certo miglioramento tecnologico nell’offerta abitativa: si consideri che nel 2001 quasi il totale delle abitazioni occupate da residenti dispongono di servizi igienici, impianti doccia o bagno. Su 1256 abitazioni occupate da residenti circa il 70% dispone di un impianto doccia e/o vasca da bagno, mentre il 30% dispone di due o più impianti, inoltre il 66 % dispone di un gabinetto e il 34% dispone di due o più gabinetti. Le abitazioni occupate da residenti dispongono per il 98% dell’acqua potabile, per il 93% di un impianto di riscaldamento e per il 98% dispone di acqua calda.

Tavola: Abitazioni occupate da persone residenti fornite di impianti doccia e vasche da bagno per numero di impianti doccia e vasche da bagno - Censimento 2001

Numero di impianti doccia e vasche da bagno Dispone di un impianto Dispone di due o più impianti San Teodoro 849 405

Tavola: Abitazioni occupate da persone residenti fornite di gabinetti per numero di gabinetti - Censimento 2001

Numero di gabinetti Dispone di un gabinetto Dispone di due o più gabinetti San Teodoro 832 418

Tavola: Abitazioni occupate da persone residenti per disponibilità di servizi (acqua potabile, impianto di riscaldamento, acqua calda) - Censimento 2001

Disponibilità di servizi Dispone di acqua potabile Dispone di impianto di riscaldamento Dispone di acqua calda

Di cui: apparecchi Di cui: apparecchi Di cui: impianto fisso Di cui: impianto singoli fissi che singoli fissi che Di cui: con impianto Di cui: da Di cui: da Di cui: da autonomo ad uso Totale Totale centralizzato ad riscaldano tutta o riscaldano solo Totale comune con quello acquedotto pozzo altra fonte esclusivo uso di più abitazioni la maggior parte alcune parti del riscaldamento dell'abitazione dell'abitazione dell'abitazione

San Teodoro 1232 1192 110 29 1169 34 422 294 556 1230 335

61 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

5.4 Le stanze

Il numero di stanze delle abitazioni in edifici ad uso abitativo è pari a 28.330, mentre il numero di stanze per abitazione è pari a 2,96. Le stanze per tipo di occupazione e struttura dell’abitazione pari a 28.330 si ripartiscono nel seguente modo in occupate da residenti per il 17% e per l’83% in abitazioni non occupate da residenti. Così come gli edifici e le abitazioni anche la variabile stanze può essere analizzata in relazione all’epoca di costruzione. Le analisi riportate per edifici e abitazioni vale anche per le stanze.

Tavola: Stanze delle abitazioni in edifici ad uso abitativo

Stanze delle abitazioni in edificio ad uso abitativo San Teodoro 28330

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tavola: Stanze per tipo di occupazione e struttura dell'abitazione

Tipo di occupazione e struttura dell'abitazione In abitazioni occupate da persone residenti In abitazioni non occupate Di cui: in abitazioni Di cui: ad uso Totale Totale Di cui: cucine Totale occupate da professionale persone non residenti San Teodoro 4990 46 550 23340 172 28330

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tavola: Stanze delle abitazioni in edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione

Epoca di costruzione Prima del Dal 1919 al Dal 1946 al Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al 1991 Dopo il 1991 Totale 1919 1945 1961 1971 1981 San Teodoro 200 382 1024 1706 8008 7514 9496 28330 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tavola: Numero di stanze per abitazione

Numero di stanze per abitazione San Teodoro 2,96

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Tavola: Numero di occupanti per stanza in abitazioni occupate da persone residenti

Numero di occupanti per stanza in abitazione occupata da persone residenti San Teodoro 0,62

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

62 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

5.5 Conclusioni patrimonio insediativo

A conclusione della breve analisi dell’articolazione insediativa ed abitativa di San Teodoro, è possibile individuare una linea d’azione utile per la predisposizione del P.U.C., e necessaria a raggiungere l’obiettivo di integrazione dell’assetto urbano e insediativo. Infatti, la caratteristica essenziale del Comune di San Teodoro, sotto l’aspetto della distribuzione delle abitazioni, è la parcellizzazione dei nuclei abitativi. Un sistema insediativo particolare in cui l’organizzazione residenziale si presenta con una minuta articolazione “multicentrica” diffusa nel territorio agrario, secondo nuclei residenziali (gli stazzi) fortemente caratterizzati dal punto di vista culturale e con modelli di relazioni urbane del tutto differenti rispetto a quelli delle comunità “monocentriche”. L’ingresso dell’economia turistica ha radicalmente modificato l’equilibrio prima esistente, con forti espansioni di alcune realtà (in particolare San Teodoro centro, Monti Pitrosu, Lu Fraili, Traversa, Suaredda) sulla S.S. 125. Si pone oggi un duplice problema: da una parte riequilibrare complessivamente il “peso” delle singole frazioni in rapporto alla “evoluzione” determinatasi in questi ultimi decenni (evidenziata nell’analisi demografica) e, dall’altra, ricostruire un nuovo tessuto insediativo, caratterizzato da un percorso di “evoluzione governata”. Pertanto obiettivo del P.U.C., basato sulla necessità di risolvere il problema evidenziato che è di diretta responsabilità operativa del P.U.C., è la riorganizzazione del sistema insediativo e residenziale, col riequilibrio degli scompensi della “recente” evoluzione urbanistica dei nuclei insediativi tradizionali.

6. Previsione sviluppo della popolazione nel Comune di San Teodoro Nell’ambito dell’aggiornamento del P.U.C., Piano urbanistico Comunale, fondamentale strumento di programmazione territoriale con validità decennale, si è manifestata l’esigenza di fare una previsione dello sviluppo della popolazione nel territorio comunale di San Teodoro, inteso come Comune di San Teodoro e frazioni dello stesso. La previsione demografica riportata di seguito tiene conto delle due componenti che costituiscono la popolazione: - La popolazione residente - La popolazione fluttuante. Infatti in una realtà come quella del Comune di San Teodoro, comune costiero, è determinante considerare sia la popolazione residente, composta dalle persone di cittadinanza italiana e straniera, dimoranti abitualmente nel territorio del Comune, anche se temporaneamente assenti, iscritte all’Anagrafe comunale, che la popolazione fluttuante, intesa come la popolazione formata prevalentemente dai turisti, che durante la stagione estiva vengono ospitati nelle strutture alberghiere ed extralberghiere. La previsione relativa alla popolazione residente parte dalla base dati dell’Istat, su cui, attraverso metodi statistici si arriva a determinare l’incremento o il decremento; mentre la previsione relativa alla popolazione fluttuante è piuttosto difficoltosa da calcolare, in quanto non esiste alcun tipo di censimento sulla disponibilità offerta ai turisti nelle strutture ‘non classificate’ quali, per esempio, residence o, più generalmente, seconde case. Infine, data la particolarità del fenomeno turistico influenzato da vari fattori, principalmente aleatori, risulta difficilmente riconducibile ad un modello matematico.

63 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

La previsione riportata nel seguente documento è frutto degli studi e delle elaborazioni dati effettuate ad opera del CIREM/CRENOS in occasione della stesura del Nuovo Piano Regolatore Generale degli Acquedotti realizzato dalla Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato dei Lavori Pubblici.

Previsione demografica Le previsioni demografiche rispondono all’esigenza, oggi molto diffusa in quasi tutti i campi di studio e di ricerca, di conoscere le tendenze della popolazione futura, allo scopo di elaborare riflessioni ragionate sugli aspetti economici e sociali ad essa correlati. Queste informazioni rappresentano, per gli amministratori locali, i decisori politici e gli studiosi, il punto di partenza per l’elaborazione di piani urbanistici, progetti edilizi, costruzione di scuole e infrastrutture al servizio della popolazione, ed in generale per modificare le dinamiche in atto in direzioni coerenti con i bisogni degli abitanti del comune di riferimento. La previsione demografica è piuttosto complicata ed ha bisogno della determinazione di metodi precisi e di ipotesi ben strutturate e plausibili. Data la delicatezza dell’operazione, il metodo strettamente statistico richiederebbe la definizione di “intervalli di confidenza” all’interno dei quali inserire i risultati, proprio per evidenziare in che modo i dati reali futuri si discostino da quelli previsti. L’operazione di previsione comincia con l’individuazione dell’ambito territoriale all’interno del quale si esegue il calcolo; successivamente si tratta di osservare il contesto demografico della popolazione di riferimento attraverso un’analisi della sua struttura per età, per sesso, stato civile ed altre componenti, nel passato. A questo punto vengono definite le c.d. “ipotesi di previsione”, cioè condizioni relative alla mortalità, alla fecondità e alla migratorietà che si pongono a fondamento del calcolo ritenendo che possano verificarsi nel prossimo futuro. Al variare del set di ipotesi cambierà anche il risultato della previsione: da qui deriva l’estrema importanza dello studio, nel presente e nel passato, della popolazione di riferimento. Nel caso delle previsioni a livello comunale la prudenza è d’obbligo. Infatti più è ristretto l’ambito territoriale in oggetto, più intensamente i fattori influiscono sui risultati, primo fra tutti il movimento migratorio.

Stato di fatto Nei capitoli precedenti è stata analizzata, sia per il SLL di San Teodoro che per il Comune di San Teodoro, la dinamica della popolazione, la struttura della popolazione per sesso ed età, gli indicatori demografici, quali natalità e mortalità negli anni 1971-2011. Ed inoltre in maniera approfondita è stata condotta l’analisi del settore turistico sia a livello di SLL di San Teodoro che del Comune di San Teodoro. In breve lo Stato di fatto del Comune di San Teodoro è frutto delle precedenti analisi e relative tabelle, dalle quali si evince che il Comune di San Teodoro dal 1971 al 2011 ha subito un notevole incremento della popolazione, in opposto al contestuale decremento demografico registrato a livello regionale, dovuto al saldo naturale positivo, ma soprattutto al saldo migratorio positivo. Lo studio della dinamica demografica considera la variazione nel tempo della popolazione residente, del movimento naturale e migratorio, della densità demografica e della struttura della popolazione. L’analisi comparata dei censimenti del 1971, del 1981, del 1991 e del 2001, e i dati demografici disponibili relativi all’anno 2011 considerati nodi temporali importanti per l’analisi demografica complessiva, permette di effettuare previsioni e stime più attendibili. Dal 1971 al 1981 si è registrato un incremento della popolazione residente pari a circa il +25%, tale incremento è progressivamente diminuito tra gli anni 1981 e 1991 e tra il 1991 e il 2001, pari rispettivamente a +23,5% e +22%.

64 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Infine tra il 2001 e il 2011 si è registrato un incremento importante nella numerosità demografica in misura pari al 46,54%.

L’incremento demografico nel comune di San Teodoro, comune della fascia costiera, mette in evidenza come lo spostamento della popolazione sul territorio abbia seguito sostanzialmente un flusso migratorio dall’interno verso la costa, più ricca di iniziative produttive, di infrastrutture e servizi. In merito all’andamento demografico relativo alla popolazione residente nel Comune di San Teodoro nell’anno 2011 il valore della densità demografica registra un valore pari a 41,40. Nell’arco temporale 1991-2001, il valore della densità demografica si attesta in media intorno a 28,27, si è registrato un aumento costante della popolazione fino allo stato attuale rispetto al 1991 si registra una variazione in aumento del +48,33% per la densità demografica e rispetto al 2001 si registra un incremento del +21,8%. Nel periodo più recente che va dal 2001 al 2011 il valore della densità demografica si attesta in media intorno a 34,74, si è registrato un aumento costante della popolazione fino a 4.342 abitanti registrati per l’anno 2012, con una variazione in aumento rispetto al 2001 pari a +35,80.

6.1 Previsione a lungo termine: Il problema generale delle previsioni di popolazioni

La dinamica nel tempo e nello spazio di una data popolazione, territorialmente definita e di cui è nota ad una certa data la sua struttura per età e sesso, è essenzialmente governata dai tre seguenti fattori: - natalità; - mortalità/sopravvivenza; - movimenti migratori. In linea generale, le previsioni di futuri fenomeni demografici, al pari delle spiegazioni di dinamiche demografiche storiche, sono tanto più soddisfacenti, quanto più è approfondita la conoscenza, sia della struttura della popolazione considerata, sia dei tre citati fattori. Occorre aggiungere che la scelta del modello di previsione dipende dalla ricchezza o povertà della base statistica disponibile e, se essa è carente e grossolana, modello previsivo e previsioni non potranno che essere approssimativi. Se viceversa, come nel caso della Sardegna, la base statistica è relativamente affidabile le previsioni possono essere ragionevolmente accurate. Inoltre nel caso delle previsioni che riguardano la popolazione si vengono ad aggiungere ulteriori difficoltà. La stazionarietà statistica della popolazione dei Comuni della Sardegna non può essere ragionevolmente ipotizzata, se non per brevissimi periodi. In base all’esperienza di questo ultimo quarantennio, si può affermare che la non stazionarietà dello sviluppo della popolazione discende direttamente dalla non stazionarietà della natalità, della mortalità/sopravvivenza e dei movimenti migratori. Nella situazione in esame in questo ben preciso periodo storico, l’ipotesi di riferimento per eccellenza è che fra passato, presente e futuro vi sia continuità. In pratica: sono esclusi non solo i fenomeni catastrofici, ma anche le brusche modificazioni dei fattori demografici. La centralità dei fattori demografici nelle previsioni di popolazioni è il motivo per il quale queste ultime sono sempre precedute da accurate analisi riguardanti sia la base statistica relativa ai fattori demografici stessi, sia le ipotesi che si formulano sul loro andamento futuro. Due sono essenzialmente gli strumenti per valutare ex ante una previsione di popolazione di lunga durata.

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Il primo, di tipo schiettamente empirico, consiste nel valutare le previsioni intermedie. In questo caso sono consigliabili verifiche a partire dal 1996 ed al 2001, effettuare valutazioni più puntuali come, ad esempio, l’analisi struttura per sesso e per età e soprattutto il controllo dei tassi di natalità e di mortalità e la verifica dei movimenti migratori. Il secondo strumento consiste nell’esame preventivo della base statistica utilizzata, delle ipotesi e del modello di previsione impiegato. In sostanza si deve stabilire se la previsione è stata condotta con completezza che è ovviamente intesa rispetto all’impiego della base statistica disponibile. Ma anche rispetto alla modellistica demografica presente in letteratura ed alle informazioni extra-statistiche (di natura storiche, economiche, sociologiche, etc.).

6.2 La struttura della popolazione

La popolazione sarda, in fatto di struttura di età, si colloca globalmente nella media nazionale. Essa è dunque relativamente meno senile della popolazione ligure, emiliana e piemontese e meno giovane della popolazione siciliana e pugliese. Al suo interno la popolazione sarda, come è naturale che sia, si articola in realtà territoriali relativamente più giovani e meno giovani. In linea generale si può dire che i comuni più giovani sono quelli costieri mentre i più senili sono quelli interni. Questa situazione, lungi dall’essere un fatto contingente di questi ultimi anni, è il risultato di un processo, sia pure lento, in atto da almeno cinquanta anni. Ciò fa temere per lo sviluppo delle popolazioni interne non è tanto il loro depauperamento assoluto, rispetto alle consistenze osservate negli anni ’40 e ’50, quanto piuttosto la marcata debolezza delle classi di età feconde. Alla preoccupante situazione delle popolazioni dell’interno, fa riscontro la relativa salute delle popolazioni dei comuni costieri. In larga misura terziarizzati, tali comuni negli ultimi 10/15 anni hanno manifestato alcune interessanti diversificazioni. Così, se in alcuni comuni a vocazione turistica, quali Pula, Arbatax, Dorgali, Olbia, etc., siamo in presenza di consistenti incrementi di popolazione, in altri, quali , Carloforte, Muravera, La Maddalena, Bosa, etc., vi è una sostanziale stazionarietà. Discorso a parte meritano i comuni di e Sassari che in questi ultimi 15 anni hanno perso delle popolose frazioni che si sono costituite in comuni autonomi, come Quartucciu, Elmas e Monserrato staccatesi da Cagliari e da Sassari. Più rilevante sul piano demografico, sebbene meno vistoso, è stato il progressivo insenilimento dei due maggiori capoluoghi dell’Isola dovuto, in gran parte, ad un consistente esodo di popolazione giovanile a favore dei rispettivi hinterland. L’analisi della struttura della popolazione per classi d’età ha un significato importante per la comprensione degli effetti indotti sul sistema demografico e conseguentemente sulle necessità e le tipologie delle attrezzature collettive, sul sistema di istruzione, sulla distribuzione forza-lavoro, sulla domanda di alloggi e sulla mobilità. Fra le caratteristiche strutturali di una popolazione, l'età riveste un'importanza primaria. Infatti essa è determinata dal comportamento riproduttivo del passato e dall'evoluzione della mortalità, e vincola, a sua volta, il futuro sviluppo della popolazione. L’analisi struttura della popolazione per classi d’età è stata condotta analizzando i seguenti archi temporali: - 1971/1981/1991/2001/2011 - 2002-2011 La distribuzione della popolazione per classi di età evidenzia ancora una volta come, essendo San Teodoro un comune della fascia costiera, richiama una popolazione in età più giovane e quindi attiva. Pertanto la dinamica migratoria ha contribuito al ricambio generazionale e al progressivo abbassamento dell’età media del comune di San Teodoro.

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Negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 la fascia maggiormente rappresentativa della popolazione è la fascia 15-64, a seguire la fascia 0-14 e in ultimo la fascia 65 e oltre. Tra il 1971 ed il 1981 si è registrato un incremento della popolazione in ciascuna fascia d’età, mentre tra il 1981 e il 1991 si ha un decremento della popolazione rientrante nella fascia 0-14, mentre si registra un incremento della popolazione rientrante nelle altre due fasce. Tra il 1991 e il 2001 si registra un incremento della popolazione rientrante nelle due fasce 15-64 e 65 e oltre, mentre nella fascia 0-14 la popolazione è uguale. Infine tra il 2001 e il 2011 si rileva una crescita demografica con riferimento alle tre fasce d’età. La popolazione totale, come si evince dai dati successivi riportati in tabella, subisce un notevole incremento tra il ’71-’81, tra il ’91-’01 e tra il ’01-‘11, mentre l’incremento tra l’81-’91 è proporzionalmente inferiore a quelli registrati comparando gli altri anni. La distribuzione della popolazione secondo le varie classi d’età evidenzia che nel 2002 il peso della fascia di età 0-14 e della fascia 65-oltre sul totale della popolazione è pressoché uguale, pari rispettivamente a 14,25% e 14,31%, negli anni 2003 e 2004 si registra un aumento della popolazione nella fascia di età tra 0-14 maggiore all’incremento della popolazione nella fascia di età 65 e oltre. Mentre nel 2005 si verifica esattamente la situazione opposta: il numero di persone nella fascia 64 e oltre aumenta in proporzione maggiore rispetto alle persone della fascia 0-14. Nel 2006 invece si registra un incremento uguale nelle due fasce d’età 0-14 e 65 oltre, e il peso della popolazione rientrante nelle due fasce sulla popolazione totale è pressoché uguale. Stesse considerazioni valgono per gli anni che vanno dal 2007 al 2011 dove si registra un lieve incremento della popolazione in maniera proporzionale in tutte e tre le fasce d’età considerate.

Nella fascia di età 0-14 e 14-64 la popolazione maschile è maggiore della popolazione di sesso femminile; mentre nella fascia di età tra 65 e oltre la popolazione maschile è leggermente inferiore alla popolazione femminile, fatta eccezione per gli anni dal 2007 al 2011, dove la popolazione maschile supera quella femminile. Grazie ai grafici a torta riportati nei paragrafi precedenti è possibile osservare il peso percentuale di ogni singola fascia di età sul totale della popolazione. Negli anni 2002-2011 si registra una situazione stabile in cui il peso maggiore è rappresentato dalla fascia di età 15-64 che copre costantemente circa il 70% della popolazione. La distribuzione della popolazione secondo le varie classi d’età (tabella 1.7) evidenzia che nel 2002 il peso della fascia di età 0-14 e della fascia 65-oltre sul totale della popolazione è pressoché uguale, pari rispettivamente a 14,25% e 14,31%, negli anni 2003 e 2004 si registra un aumento della popolazione nella fascia di età tra 0-14 maggiore all’incremento della popolazione nella fascia di età 65 e oltre. Mentre nel 2005 si verifica esattamente la situazione opposta: il numero di persone nella fascia 64 e oltre aumenta in proporzione maggiore rispetto alle persone della fascia 0-14. Negli anni dal 2006 al 2011 si registra un incremento uguale nelle due fasce d’età 0-14 e 65 oltre, e il peso della popolazione rientrante nelle due fasce sulla popolazione totale è pressoché uguale.

6.3 Stato di fatto fecondità, sopravvivenza e fenomeni migratori

È fondamentale osservare i fenomeni naturali e migratori che hanno interessato il comune di San Teodoro nel trascorrere del tempo. L’analisi è stata condotta analizzando tre lassi di tempo: - 1971/1981/1991/2001/2011 - 1991-2001 - 2002-2011 In sintesi nei paragrafi precedenti sono state descritte l’evoluzione della popolazione e in particolare le implicazioni del movimento naturale e migratorio in relazione alle trasformazioni sociali, economiche ed agli equilibri o squilibri territoriali.

67 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

La consistenza demografica subisce delle trasformazioni dovuta alle continue variazioni di due componenti: il saldo naturale ed il saldo migratorio. L’analisi del saldo naturale fa emergere l’eccedenza o il deficit di nascite rispetto ai decessi; mentre dall’analisi del saldo migratorio si evince la differenza tra il numero degli iscritti e il numero dei cancellati relativamente ad un periodo determinato (entrambi vengono analizzati in relazione all’anno solare). Nel comune di San Teodoro si registra, negli archi di tempo considerati, una crescita positiva in relazione alle nascite, ma più dinamici appaiono i flussi migratori, che confermano lo spostamento di popolazione dai paesi dell’interno verso le aree economicamente più forti concentrate lungo la costa. Si registra un flusso di popolazione attiva dall’interno verso il comune di San Teodoro che comporta effetti importanti per le dinamiche del comune: il richiamo delle classi di età più giovani, grazie alle opportunità offerte dal più dinamico mercato del lavoro e dal turismo, incrementa in maniera esponenziale i consumi e l’economia locale, contribuendo ad accentuare il divario con i comuni interni e determinando un abbassamento dell’età media della popolazione residente in quelle aree. Il saldo totale nel comune di San Teodoro presenta negli anni 1971/1981/1991/2001/2011 un saldo totale positivo, dato da un movimento migratorio crescente, determinato da una crescita delle iscrizioni e da una contestuale contrazione delle cancellazioni totali, e da un saldo naturale in cui i nati e i morti approssimativamente nei 5 anni considerati si bilanciano. Quindi il comune di San Teodoro risulta essere una zona di immigrazione piuttosto che di emigrazione. Il saldo totale nel periodo che va dal 2002 al 2011 è sempre positivo, in quanto sia il saldo naturale che il saldo migratorio hanno un valore positivo, il primo in quanto i nati son superiori ai decessi registrati, il secondo in quanto gli iscritti son superiori ai cancellati. Emerge un lieve decremento tra il 2002 e il 2003 e tra il 2004 ed il 2005 ed il 2005 e 2006 e tra il 2006 e il 2007, mentre il 2008 denota un aumento, a partire dall’anno 2009 sino al 2011 il saldo migratorio rileva una diminuzione. Il saldo naturale si indebolisce negli ultimi due anni, il 2010 e il 2011. Il saldo migratorio mostra negli anni 2002-2011 sempre un valore positivo, dovuto ad un numero maggiore di iscritti da altri comuni rispetto ai cancellati verso altri comuni. Le iscrizioni e cancellazioni da e verso l’estero hanno un incidenza bassissima sul saldo migratorio registrato. Il saldo naturale solo nell’anno 2010 registra un valore negativo (-1).

6.4 Tassi di natalità e mortalità

Due indici molto importanti nell’analisi demografica di una popolazione sono il tasso di natalità ed il tasso di mortalità, i quali esprimono rispettivamente, il numero dei nati e dei morti sulla popolazione media per mille residenti. L’analisi dei tassi di natalità e mortalità è stata condotta analizzando due lassi di tempo: - 1971/1981/1991/2001/2011 - 2002-2011 Il tasso di natalità subisce un decremento tra il 1971 e il 1981 dovuto ad un decremento delle nascite, mentre tra il 1981 e il 1991 il tasso aumenta in quanto si ha un aumento delle nascite, tra il 1991 ed il 2001 si ha un ulteriore decremento delle nascite. Il tasso di mortalità subisce un decremento, infatti i decessi aumentano in misura inferiore rispetto all’aumento della popolazione media residente. Stessa cosa accade con riferimento all’ultimo decennio considerato quello compreso tra il 2001 e il 2011. Negli anni 2002-2011 il tasso di natalità subisce un decremento tra il 2002 e il 2003 e tra il 2003 e il 2004 dovuto ad un decremento delle nascite, mentre tra il 2004 e il 2005 il tasso aumenta in quanto si ha un aumento delle nascite, infine tra il 1991 ed il 2001 si ha un ulteriore decremento delle nascite. Il tasso di mortalità decresce tra il 2002 e il 2003 e tra il 2003 ed il 2004 in quanto diminuiscono i morti, mentre tra il 2004 ed il 2005 si registra un incremento dovuto al maggior numero di decessi registrati, infine

68 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica tra il 2005 ed il 2006 si registra un lieve decremento dovuto non al variare del numero di decessi, per l’appunto uguale, ma ad un incremento della popolazione media residente. Tra il 2007 e il 2011 si registra un incremento dovuto anche ad un leggero incremento del numero dei morti e alla variazione della popolazione media.

Il modello di previsione Il modello di previsione, adottato in questa sede, ricorre ad operatori matriciali che, partendo dalla conoscenza analitica della struttura interna della popolazione comunale, ovvero della struttura per sesso e per età, calcolano analiticamente: a) l’evoluzione della popolazione esistente; b) l’apporto di nuova popolazione; c) la popolazione migratoria. Ne consegue che la struttura della popolazione del Comune di San Teodoro, in base al modello, subisce un incremento in quanto dotato di una consistente componente giovanile, al contrario si registrerà una stazionarietà o un decremento in comuni a spiccata componente senile. Le “ipotesi di previsione”, relative alla mortalità, alla fecondità e alla migratorietà che si pongono a fondamento del calcolo sono le seguenti: Ipotesi sulla fecondità In Sardegna, negli ultimi 10/15 anni si è registrato un accentuato decremento delle nascite che colloca l’Isola “in media” con l’Italia del nord, ai livelli del Piemonte e della Lombardia. In fatto di calo delle nascite, si può dire che la Sardegna precede tutte le regioni meridionali. E poiché attualmente in Sardegna una donna, nell’arco di tutta la sua vita feconda, mette al mondo in media 1,64 figli, ne consegue che ci troviamo al di sotto della soglia di copertura. Così proseguendo, fra due decenni il saldo naturale cesserà di essere positivo per poi divenire nullo e negativo. Per quanto concerne il futuro andamento della fecondità si può ipotizzare uno scenario di stabilità, di ulteriore riduzione dei tassi ovvero di ripresa. In base alle prime due tendenze la Sardegna, già attualmente simile al nord, subirebbe al più un lieve calo di fecondità, in base alla terza, l’Isola beneficerebbe di una certa ripresa. Coerentemente con queste diffuse tendenze, nell’ambito della revisione del Nuovo Piano Regolatore Generale degli Acquedotti si sono formulate sulla fecondità due distinte ipotesi: un’ipotesi bassa e una alta. Nel primo caso si ipotizza che per tutto il periodo di previsione (1991-2051) i coefficienti di fecondità siano quelli registrati negli ultimi 5/10 anni. Nel secondo si ipotizza che, sempre per lo stesso periodo di previsione, detti coefficienti assumano un valore intermedio fra i tassi di cui all’ipotesi precedente e quelli adottati a suo tempo in occasione del P.R.G.A. del 1983.

Ipotesi sulla sopravvivenza

Sulla sopravvivenza è stata formulata l’ipotesi di stazionarietà per tutto il periodo della previsione, suffragata da varie osservazioni di natura statistica e sociologica. Infatti, se è ragionevole ritenere che nei prossimi decenni si assisterà ad un aumento del benessere ed una più efficiente organizzazione sanitaria, è altrettanto ragionevole congetturare che il miglioramento della qualità della vita, modificherà di poco o nulla gli attuali tassi di sopravvivenza.

Ipotesi sui fenomeni migratori Sui movimenti migratori si è formulata l’ipotesi della progressiva stabilità. L’ipotesi è ampiamente giustificata da numerose osservazioni di carattere sociologico sulle caratteristiche e sui modi di essere della popolazione che ha comportato un depauperamento dei centri dell’interno a beneficio dei quattro capoluoghi

69 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica dell’Isola e dei loro hinterland, con minore intensità per quanto riguarda Nuoro, nonché i comuni a vocazione industriale e/o terziaria per lo più costieri quali Olbia, Arbatax, Alghero, , ecc., ma anche qualche comune interno come Carbonia e Macomer. Scorrendo le statistiche demografiche di questi ultimi 10/15 anni si assiste ad una grande stabilità delle popolazioni dei comuni della Sardegna: il saldo sociale (differenza tra iscritti e cancellati), positivo o negativo che sia, oscilla oggi attorno a zero, perfino in comuni a saldo tradizionalmente negativo o positivo. In conclusione questo studio assume che il saldo sociale dei comuni della Sardegna tenda a ridursi nel tempo, ipotizzando appunto una progressiva stabilità.

6.5 Descrizione del modello di previsione

In questo studio è stato impiegato il modello previsivo noto col nome di Revised Cohort Survival Model (RCSM) che rappresenta l’evoluzione del Basic Cohort Survival Model (BCSNM). Introdotto alla fine della Seconda Guerra Mondiale dall’inglese P.H. Leslie, ampiamente applicato negli anni ’50 e ripreso negli anni ’60 e ’70 dagli americani N. Keyfitz e A. Rogers, il BCSM prevede lo sviluppo della consistenza e della struttura per sesso e per età di una data popolazione mediante opportuni operatori matriciali. Le operazioni matriciali a cui ricorre il BCSM sono essenzialmente due: 1. con la prima vengono previste le nascite e cioè l’apporto di nuova popolazione; 2. con la seconda viene fornita l’evoluzione della popolazione presente al momento della previsione. Le ipotesi su cui si basa il BCSM sono le seguenti: a) si assume la costanza, in tutti i comuni della Sardegna e per tutto il tempo di previsione, dei tassi specifici di fecondità riferiti all’età della madre del rapporto maschi/femmine alla nascita; b) si assume che, per tutto il tempo di previsione, i tassi specifici di sopravvivenza per età e per sesso si mantengano costanti in tutti i comuni dell’Isola; c) si assume che, per tutto il periodo di previsione, non si verifichino movimenti migratori intercomunali e interregionali; quanto meno, essi sono tali da non alterare sostanzialmente la consistenza e la struttura delle popolazioni comunali oggetto delle nostre previsioni. L’applicazione del BCSM si è rivelata assai problematica a causa dell’ipotesi c), sicuramente restrittiva e in larga misura irrealistica nel contesto da noi esaminato. Per superare questo limite, intrinseco al modello stesso, si è adottato un modello più complesso che prevede delle correzioni. In luogo di tale rigida ipotesi, il RCSM, adotta le seguenti assunzioni meno restrittive: a) la popolazione migratoria mantiene costante nel tempo la sua struttura secondo l’età ed il sesso; b) la struttura della popolazione migratoria da e per altri comuni non differisce da quella da e per l’estero: la popolazione immigrante ed emigrante hanno dunque la stessa struttura; c) la consistenza della popolazione migrante è dotata di una legge decrescente col tempo.

6.6 Analisi dei risultati popolazione residente

La previsione comporta un incremento della popolazione regionale di 520.444 unità in quanto da 1.648.248 unità censite nel 1991 si arriva a 2.124.847 unità al 2041 (2.168.692 unità al 2051). Nel corso dei 60 anni di previsione l’incremento di popolazione è lento ma sempre positivo, per tutte le quattro province dell’Isola. Sul piano più specificamente locale si hanno incrementi consistenti nei comuni di Olbia, Quartu Sant’Elena, Capoterra, ecc., meno sensibili nei capoluoghi dell’Isola.

70 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

È necessario osservare che nella maggior parte dei comuni dell’Isola si suppone una sostanziale stabilità della popolazione. In alcuni comuni interni deboli è previsto invece un decremento di popolazione anche rispetto al dato del Censimento 1991. Nel Territorio comunale di San Teodoro la previsione comporta un incremento della popolazione residente di 3.254 in quanto da 2.507 unità censite nel 1991 si arriva a 5.761 unità al 2041. In dettaglio nel territorio del comune di San Teodoro la previsione comporta un incremento della popolazione residente di 954 unità in quanto da 735 unità censite nel 1991 si arriva a 1.689 unità al 2041.

6.7 Popolazione Fluttuante

Stato di fatto L’entità del flusso turistico che interessa la Sardegna è in teoria un parametro determinabile senza grandi difficoltà; stiamo, infatti, parlando di un’isola, cui l’accesso è garantito per via marittima ed aerea, entrambe in grado di fornire con un buon grado di approssimazione almeno un ordine di grandezza del movimento stagionale. Si è pertanto proceduto sulla base di alcuni assunti di tipo qualitativo che consentissero di inquadrare l’oggetto dello studio nelle sue linee generali. E’ stata inoltre condotta un’indagine presso i comuni a riconosciuta vocazione turistica per definire la distribuzione territoriale. Le assunzioni da farsi in partenza per una descrizione del flusso turistico interessante la Sardegna, alla luce delle osservazioni disponibili, sono che a tutt’oggi detto flusso interessa prevalentemente solo parte della stagione estiva (Giugno - Settembre), e risulta concentrato quasi totalmente presso i comuni costieri; le località interne risultano invece coinvolte in misura solo marginale. La distribuzione turistica sulla fascia costiera dipende inoltre dall’estensione e dalla tipologia delle coste, e dal grado di urbanizzazione del territorio, intendendo riferirsi alla disponibilità di infrastrutture che consentano il soggiorno, con un minimo di comfort, delle persone e lo spostamento, ossia ne permettano la fruizione. Proprio l’esistenza di zone che esercitano un notevole richiamo dovuto alla bellezza del paesaggio, ma non caratterizzate da una corrispondente urbanizzazione, comporta l’esistenza di rilevanti flussi giornalieri dalle località di residenza temporanea verso queste ultime. Occorre peraltro precisare che di tali ultime fluttuazioni non si terrà conto nella determinazione del fabbisogno stagionale, essendo già comprese nella dotazione procapite della popolazione residente.

6.8 Disponibilità residenziale

Strutture classificate L’analisi condotta sul settore turismo nel territorio della Provincia Olbia-Tempio, nel SLL di San Teodoro e, in particolare, nel Comune di San Teodoro è stata frutto di ricerche e rielaborazioni dei dati forniti dal Censimento ISTAT 2001, dall’EPT di Sassari e Nuoro, dall’Osservatorio della CCIAA di Sassari, dell’Assessorato all’agricoltura e del SLL. (Dettagli paragrafo 7 Analisi settore turismo). La disponibilità residenziale è un dato fondamentale per la stima della popolazione fluttuante di fatto e per effettuare una previsione. La disponibilità di alloggi per la popolazione fluttuante è usualmente garantita dalle cosiddette “strutture classificate”. - Strutture ricettive alberghiere: alberghi - Strutture ricettive extralberghiere: campeggi, affittacamere, CAV, Residence, Locande, B&B, Case per ferie. La distribuzione nel territorio degli alberghi e dei campeggi preponderante rispetto alle altre realtà extralberghiere dipende oltreché dal richiamo turistico esercitato dalle diverse località, dalla presenza di 71 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica uffici, ospedali o altre strutture in grado di attrarre nel centro un flusso di persone comunque necessitate a soggiornarvi. Dalle fonti risulta nella provincia Provincia Olbia-Tempio un totale di posti letto disponibili nelle strutture classificate pari a 65.584 posti letto nel 2005, così ripartite fra Strutture ricettive alberghiere e Strutture ricettive extralberghiere: 32.234 e 33.350, di cui i campeggi ricoprono il 26.495 unità. Il comune di San Teodoro invece conta 2.592 posti letto nelle strutture alberghiere e 2.552 posti letto nelle Strutture ricettive extralberghiere. (dati 2005 EPT di Nuoro). Strutture non classificate Alle strutture classificate, tradizionalmente deputate a soddisfare la richiesta di alloggio temporaneo, si affianca come dappertutto, ma con un rilievo particolare in Sardegna, un’offerta non ufficiale, ossia non censita, costituita da abitazioni di proprietà privata ubicate in località costiere ovvero in Comuni a spiccata vocazione turistica, e destinate originariamente al soggiorno estivo della popolazione residente isolana. Nelle località con caratteristiche di notevole pregio ambientale e quindi oggetto di una sensibile richiesta nel periodo turistico, queste assorbono in misura ragguardevole (per ovvi motivi di convenienza economica sia per chi domanda che per chi offre) la richiesta complessiva. Mentre per le strutture classificate risulta possibile fornire con buona approssimazione la dimensione complessiva dell’offerta (dipendendo ciò solamente dal grado di aggiornamento degli strumenti ufficiali), altrettanto non può dirsi per le strutture extralberghiere diffuse nel territorio o presenti nel centro propriamente detto. Queste ultime infatti, oltre a non essere mai state oggetto di un censimento che ne fornisse almeno la numerosità - ovvero la cubatura - globale, vanno generalmente soggette ad uno sfruttamento intensivo da parte degli affittuari, nel senso che non risultano attendibili, nella generalità dei casi, i valori minimi di cubatura per abitante indicati negli strumenti di programmazione urbanistica. Il numero di utenti per ciascuna di tali unità abitative è quindi un numero sensibilmente variabile, e comunque non determinabile con un accettabile grado di approssimazione, questo ultimo dato costituisce l’incognita principale per la quantificazione delle presenze turistiche. Il mercato delle seconde case conta, secondo una stima, nella provincia Olbia-Tempio circa 261.000 posti letto, ovvero circa 8 volte i posti letto alberghieri. Il calcolo è stato effettuato moltiplicando il numero delle seconde case (censimento Istat 2001) per 4,5 posti letto. Nel Comune di San Teodoro il numero di posti letto in seconde case è pari a 37.490 dal censimento Istat 2001, circa 20 volte di più dei posti letto offerti dalle strutture alberghiere pari a 1.851 nel 2001.

6.9 Criterio di indagine e risultati

L’indagine di seguito riportata è stata condotta per rispondere alle esigenze del Nuovo Piano Regolatore Generale degli Acquedotti realizzato nell’Assessorato dei lavori pubblici. L’indagine ha avuto come obiettivo la determinazione delle presenze attuali e prevedibili nel medio periodo sulla base di quanto inserito negli strumenti urbanistici comunali esistenti attualmente in vigore. Il criterio di indagine originariamente formulato prevedeva, attraverso la collaborazione degli Uffici Tecnici dei singoli Comuni, di definire la cubatura complessivamente realizzata, e a completamento di quanto previsto negli strumenti urbanistici comunali precedentemente citati, nelle zone ad espansione turistica e nel centro comunale. La conoscenza di questi dati avrebbe permesso di risalire all’offerta attuale e di medio periodo dell’intero territorio comunale - disaggregata nelle diverse località - associandovi gli indici di cubatura propri delle località corrispondenti, il cui valore è definito dal Decreto Ass.EE.LL: Finanza e Urbanistica n.2266/83 in 100 mc/ab per le zone di espansione o completamento del centro comunale (zone “A- B -C”), e in 60 mc/ab per le zone turistiche (zone “F”). Col progredire dell’indagine è apparso chiaro che non sempre ci si sarebbe potuti attenere rigorosamente a detto criterio, sostanzialmente per tre motivi:

72 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

1. impossibilità di una definizione esaustiva della cubatura realizzata nel territorio comunale nei tempi a disposizione per mancanza di aggiornamento degli archivi comunali; 2. sfruttamento intensivo delle abitazioni nella stagione turistica tale da rendere inattendibili i valori ottenuti considerando i parametri dianzi definiti; 3. indisponibilità della maggior parte dei Piani Urbanistici Comunali. Nei casi in cui si sono palesate tali difficoltà si è fatto ricorso, ove possibile, a confronti incrociati con i dati della raccolta Rifiuti Solidi Urbani o con la variazione stagionale dell’erogazione idrica, ovvero si sono interpellati i redattori dei P.U.C. in fase di completamento, ovvero infine ci si è affidati alla conoscenza del territorio da parte dei Tecnici comunali. Solamente tale ultimo criterio ha permesso infine di stimare il cosiddetto turismo attratto, ossia la quota di popolazione fluttuante ospitata all’interno del centro comunale in abitazioni occupate dai residenti nelle stagioni di trascurabile importanza per l’attività turistica. La stima previsionale della popolazione fluttuante stagionale effettuata nel PRGA ipotizza il flusso turistico concentrato prevalentemente nei comuni costieri, e marginalmente nei montani (considerati complessivamente 94 Comuni), nella stagione estiva analogamente alle ipotesi qui avanzate, e considera come essenziali ai fini della quantificazione: 1) il fattore fisico, funzione di estensione e tipologia della costa, che determina il cosiddetto “carico balneare”; 2) il fattore urbanistico, funzione del livello di urbanizzazione del territorio, quantificato attraverso l’esame degli Studi di disciplina delle zone F e degli (allora) vigenti Piani di fabbricazione, espansione e completamento dei centri urbani considerati; 3) la capacità di attrazione turistica in abitazioni di proprietà dei residenti limitatamente ad alcuni Comuni, determinata in tali casi parametricamente in funzione della popolazione residente. Il carico complessivo di popolazione fluttuante stagionale è stato quindi ottenuto, per i comuni costieri, come somma del maggiore fra i carichi balneare e urbanistico, e del turismo attratto ove presente; per i comuni montani come somma del carico urbanistico e della popolazione attratta, ove presente.

6.10 Interpretazione dati popolazione fluttuante

Per definizione si può affermare che la popolazione fluttuante è data da quei soggetti che pur non essendo residenti nel territorio del Comune interessato, incidono sulla misura della domanda di pubblici esercizi in quanto trovandosi in quel luogo per motivi di lavoro, di svago, di transito ecc, usufruiscono dell’offerta presente su quel territorio. La popolazione fluttuante costituisce quindi una variabile, talvolta anche rilevante, nella determinazione dei parametri numerici. L’indagine condotta presso i Comuni a vocazione turistica per la determinazione della ricettività delle cosiddette strutture non classificate - in pratica le seconde case –ha consentito di fornire una stima complessiva della popolazione fluttuante stagionale presente allo stato attuale e nel prossimo futuro in tali strutture. Nelle successive fasi di elaborazione dell’aggiornamento del Nuovo Piano Regolatore Generale degli Acquedotti per la Sardegna, tali valori hanno subito una variazione in senso decrescente sia per quanto si riferisce allo stato attuale che per le previsioni a breve, rispettivamente pari al 12,91 % ed al 2,45 %. Alla disponibilità nelle strutture non classificate è stata quindi aggiunta l’offerta delle strutture deputate propriamente alla ricezione della popolazione turistica – alberghi e campeggi – ricavati dall’annuario ESIT; le determinazioni complessive assunte alla base delle elaborazioni sono contenute nella tabella seguente:

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Si riporta nel seguito l’elenco dei Comuni per i quali sono state registrate variazioni, per quanto si riferisce allo stato attuale che per le previsioni a breve, nonché una tabella riepilogativa di confronto sui totali provinciali e regionali.

Per quanto si riferisce allo stato attuale, le variazioni sono concentrate nella Provincia di Cagliari, relativamente al Comune di Carloforte, per cui è stato realizzato il progetto preliminare dell’acquedotto, e nella Provincia di Nuoro, dove a seguito di progettazioni preliminari sono stati determinati con riferimenti più precisi le popolazioni di alcuni Comuni concentrati prevalentemente nella costa nord orientale. Nell’assetto di breve periodo le variazioni registrate – per quanto si compensino nel totale - sono distribuite in misura più omogenea in tutte le quattro Province; i valori assoluti massimi e minimi si registrano rispettivamente nelle Province di Sassari ed Oristano.

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75 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Le valutazioni di previsione dello sviluppo della popolazione residente e fluttuante di cui ai capitoli precedenti sono state inserite nella revisione del Piano regolatore generale degli acquedotti che è stato adottato dalla Giunta Regionale della Sardegna, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici con Deliberazione n° 17/5 del 12.04.2005 che si riproduce integralmente. In particolare il provvedimento di adozione del piano è stato preceduto dal parere favorevole del C.T.A.R./LL.PP. nella seduta del 18.03.2002.

6.11 Analisi dei risultati popolazione fluttuante

Nel Territorio comunale di San Teodoro la previsione comporta un incremento della popolazione fluttuante di 13.201 in quanto da 33.165 censite nel 1991 si arriva a 46.366 unità al 2041. In dettaglio nel territorio del comune di San Teodoro la previsione comporta un incremento della popolazione fluttuante di 4.744 in quanto da 11.924 unità censite nel 1991 si arriva a 16.668 unità al 2041.

6.12 Analisi dei risultati popolazione totale

Complessivamente la popolazione totale nel Territorio comunale di San Teodoro si incrementa di 16.455 unità dal 1991 al 2041, mentre nel territorio del comune di San Teodoro la previsione comporta un incremento della popolazione totale di 5.698 unità in quanto da 12.659 unità censite nel 1991 si arriva a 18.357 unità al 2041.

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Tabella 60 Previsione della popolazione nel territorio comunale di San Teodoro

Previsione della popolazione residente e fluttuante Provincia della Gallura Comune di San Teodoro (ISTAT 91076) Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Territorio comunale

Residenti 2.507 3.132 3.673 4.126 4.492 4.791 5.045 5.264 5.454 5.620 5.761

Fluttuanti 33.165 34.484 35.811 37.122 38.442 39.762 41.083 42.399 43.720 45.039 46.366

TOT. 35.672 37.616 39.484 41.248 42.934 44.553 46.128 47.663 49.174 50.659 52.127

San Teodoro

Residenti 735 918 1.077 1.210 1.317 1.405 1.479 1.543 1.599 1.648 1.689

Fluttuanti 11.924 12.398 12.873 13.347 13.821 14.296 14.770 15.244 15.719 16.193 16.668

TOT. 12.659 13.316 13.950 14.557 15.138 15.701 16.249 16.787 17.318 17.841 18.357

Badualga

Residenti 106 132 155 174 190 203 213 223 231 238 244

Fluttuanti 549 571 593 614 636 658 680 701 723 745 767

TOT. 655 703 748 788 826 861 893 924 954 983 1.011

Buddittogliu Straulas

Residenti 381 476 558 627 683 728 767 800 829 854 876

Fluttuanti 1.970 2.048 2.127 2.205 2.283 2.362 2.440 2.518 2.597 2.675 2.754

TOT. 2.351 2.524 2.685 2.832 2.966 3.090 3.207 3.318 3.426 3.529 3.630

Cala Ginepro

Residenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Fluttuanti 524 545 566 586 607 628 649 670 691 712 733

TOT. 524 545 566 586 607 628 649 670 691 712 733

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Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Cala Girgolu

Residenti 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2

Fluttuanti 1.498 1.558 1.618 1.677 1.737 1.796 1.856 1.916 1.975 2.035 2.095

TOT. 1499 1559 1619 1679 1739 1798 1858 1918 1977 2037 2097

Cala Paradiso

Residenti 2 3 3 3 4 4 4 4 4 5 5

Fluttuanti 373 388 403 417 432 447 462 477 492 507 522

TOT. 375 391 406 420 436 451 466 481 496 512 527

Cala Suaraccia

Residenti 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2

Capo Coda Cavallo

Residenti 4 5 6 7 7 8 8 8 9 9 9

Fluttuanti 1.997 2.076 2.156 2.235 2.314 2.394 2.473 2.552 2.632 2.711 2.791

TOT. 2001 2081 2162 2242 2321 2402 2481 2560 2641 2720 2800

Case Peschiera

Residenti 16 20 23 26 29 31 32 34 35 36 37

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 16 20 23 26 29 31 32 34 35 36 37 cs

Residenti 132 165 193 217 236 252 266 277 287 296 303

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 132 165 193 217 236 252 266 277 287 296 303

78 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Franculacciu

Residenti 62 77 91 102 111 118 125 130 135 139 142

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 62 77 91 102 111 118 125 130 135 139 142

La Runcina

Residenti 9 11 13 15 16 17 18 19 20 20 21

Fluttuanti 46 48 50 51 53 55 57 58 60 62 64

TOT. 55 59 63 66 69 72 75 77 80 82 85

Lalzoni

Residenti 52 65 76 86 93 99 105 109 113 117 119

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 52 65 76 86 93 99 105 109 113 117 119

Li Mori

Residenti 90 112 132 148 161 172 181 189 196 202 207

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 90 112 132 148 161 172 181 189 196 202 207

Lu Fraili

Residenti 84 105 123 138 150 161 169 176 183 188 193

Fluttuanti 1.120 1.165 1.210 1.254 1.299 1.343 1.388 1.433 1.477 1.522 1.567

TOT. 1204 1270 1333 1392 1449 1504 1557 1609 1660 1710 1760

Lu Fraili di Sopra

Residenti 10 13 15 16 18 19 20 21 22 22 23

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 10 13 15 16 18 19 20 21 22 22 23

79 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Lu Fraili di Sotto

Residenti 8 10 12 13 14 15 16 17 17 18 18

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 8 10 12 13 14 15 16 17 17 18 18

Lu Impostu

Residenti 2 3 3 3 4 4 4 4 4 5 5

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 2 3 3 3 4 4 4 4 4 5 5

Lu Lioni

Residenti 43 54 63 71 77 82 87 90 93 96 99

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 43 54 63 71 77 82 87 90 93 96 99

Lu Miriacheddu

Residenti 4 5 6 7 7 8 8 9 9 9 9

Fluttuanti 468 487 506 524 543 561 580 599 617 636 655

TOT. 472 492 512 531 550 569 588 608 626 645 664

Lu Muntiggiu di la Petra

Residenti 21 26 31 34 38 40 42 44 46 47 48

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 21 26 31 34 38 40 42 44 46 47 48

Lutturai

Residenti 39 49 57 64 70 75 79 82 85 87 90

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 39 49 57 64 70 75 79 82 85 87 90

80 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Marina di Lu Impostu

Residenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Fluttuanti 337 350 364 377 390 404 417 430 444 457 471

TOT. 337 350 364 377 390 404 417 430 444 457 471

Monte Petrosu

Residenti 142 177 208 234 254 271 286 298 309 318 326

Fluttuanti 732 761 791 820 849 878 908 937 966 995 1.025

TOT. 874 938 999 1054 1103 1149 1194 1235 1275 1313 1351

Nuragheddu

Residenti 54 68 79 89 97 103 109 113 117 121 124

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 54 68 79 89 97 103 109 113 117 121 124

Porto Coda Cavallo

Residenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Fluttuanti 3.041 3.162 3.283 3.404 3.525 3.646 3.767 3.888 4.009 4.130 4.251

TOT. 3041 3162 3283 3404 3525 3646 3767 3888 4009 4130 4251

Punta aldia

Residenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Fluttuanti 3.817 3.969 4.121 4.272 4.424 4.576 4.728 4.879 5.031 5.183 5.335

TOT. 3817 3969 4121 4272 4424 4576 4728 4879 5031 5183 5335

Punta Mollara

Residenti 16 20 23 26 29 31 32 34 35 36 37

Fluttuanti 1.435 1.492 1.550 1.607 1.664 1.721 1.778 1.835 1.892 1.949 2.007

TOT. 1451 1512 1573 1633 1693 1752 1810 1869 1927 1985 2044

81 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Salina Bamba

Residenti 6 8 9 10 11 11 12 13 13 13 14

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 6 8 9 10 11 11 12 13 13 13 14

Salinedda

Residenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Fluttuanti 605 629 653 677 701 725 749 773 797 821 845

TOT. 605 629 653 677 701 725 749 773 797 821 845

Schifoni

Residenti 33 41 48 54 59 63 66 69 72 74 76

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 33 41 48 54 59 63 66 69 72 74 76

Sitagliacciu

Residenti 37 46 54 61 66 71 75 78 80 83 85

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 37 46 54 61 66 71 75 78 80 83 85

Stazzu Bruciatu

Residenti 32 40 47 53 57 61 64 67 70 72 74

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 32 40 47 53 57 61 64 67 70 72 74

Suaredda-Traversa

Residenti 356 445 522 586 638 680 716 748 774 798 818

Fluttuanti 2.225 2.313 2.402 2.490 2.579 2.667 2.756 2.844 2.933 3.021 3.110

TOT. 2581 2758 2924 3076 3217 3347 3472 3592 3707 3819 3928

82 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno 1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Terrapadedda

Residenti 28 35 41 46 50 53 56 59 61 63 64

Fluttuanti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOT. 28 35 41 46 50 53 56 59 61 63 64

Villaggio Nuragheddu

Residenti 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2

Fluttuanti 504 524 545 565 585 605 625 645 665 685 706

TOT. 505 525 547 567 587 607 627 647 667 687 708

Fonte: PIANO REGOLATORE GENERALE DEGLI ACQUEDOTTI PER LA SARDEGNA - REVISIONE 2006

83 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 21 Previsione comune di San Teodoro

Previsione popolazione territorio comunale di San Teodoro

50.000 45.000 40.000 35.000 30.000 Residenti 25.000 Fluttuanti 20.000 15.000 10.000 5.000 0

1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

Previsione popolazione comune di San Teodoro

20000

17500

15000

12500 Residenti 10000 Fluttuanti 7500

5000

2500

0

1991 1996 2001 2006 2011 2016 2021 2026 2031 2036 2041

84 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 61 variazione % della previsione della popolazione nel territorio comunale di San Teodoro

Comune di San Teodoro (ISTAT 91076)

Anno var % 1991-1996 var % 1996-2001 var % 2001-2006 var % 2006-2011 var % 2011-2016 var % 2016-2021 var % 2021-2026 var % 2026-2031 var % 2031-2036 var % 2036-2041 Territorio comunale Residenti 24,9 17,3 12,3 8,9 6,7 5,3 4,3 3,6 3,0 2,5 Fluttuanti 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 5,4 5,0 4,5 4,1 3,8 3,5 3,3 3,2 3,0 2,9 San Teodoro Residenti 24,9 17,3 12,3 8,8 6,7 5,3 4,3 3,6 3,1 2,5 Fluttuanti 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 5,2 4,8 4,4 4,0 3,7 3,5 3,3 3,2 3,0 2,9 Badualga Residenti 24,5 17,4 12,3 9,2 6,8 4,9 4,7 3,6 3,0 2,5 Fluttuanti 4,0 3,9 3,5 3,6 3,5 3,3 3,1 3,1 3,0 3,0 TOT. 7,3 6,4 5,3 4,8 4,2 3,7 3,5 3,2 3,0 2,8 Buddittogliu Straulas Residenti 24,9 17,2 12,4 8,9 6,6 5,4 4,3 3,6 3,0 2,6 Fluttuanti 4,0 3,9 3,7 3,5 3,5 3,3 3,2 3,1 3,0 3,0 TOT. 7,4 6,4 5,5 4,7 4,2 3,8 3,5 3,3 3,0 2,9 Cala Ginepro Residenti Fluttuanti 4,0 3,9 3,5 3,6 3,5 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 4,0 3,9 3,5 3,6 3,5 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 Cala Girgolu Residenti 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Fluttuanti 4,0 3,9 3,6 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 Cala Paradiso Residenti 50,0 0,0 0,0 33,3 0,0 0,0 0,0 0,0 25,0 0,0 Fluttuanti 4,0 3,9 3,5 3,6 3,5 3,4 3,2 3,1 3,0 3,0 TOT. 4,3 3,8 3,4 3,8 3,4 3,3 3,2 3,1 3,2 2,9

85 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno var % 1991-1996 var % 1996-2001 var % 2001-2006 var % 2006-2011 var % 2011-2016 var % 2016-2021 var % 2021-2026 var % 2026-2031 var % 2031-2036 var % 2036-2041

Cala Suaraccia Residenti 0,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Fluttuanti TOT. 0,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Capo Coda Cavallo Residenti 25,0 20,0 16,7 0,0 14,3 0,0 0,0 12,5 0,0 0,0 Fluttuanti 4,0 3,9 3,7 3,5 3,5 3,3 3,2 3,1 3,0 3,0 TOT. 4,0 3,9 3,7 3,5 3,5 3,3 3,2 3,2 3,0 2,9 Case Peschiera Residenti 25,0 15,0 13,0 11,5 6,9 3,2 6,3 2,9 2,9 2,8 Fluttuanti TOT. 25,0 15,0 13,0 11,5 6,9 3,2 6,3 2,9 2,9 2,8 cs Residenti 25,0 17,0 12,4 8,8 6,8 5,6 4,1 3,6 3,1 2,4 Fluttuanti TOT. 25,0 17,0 12,4 8,8 6,8 5,6 4,1 3,6 3,1 2,4 Franculacciu Residenti 24,2 18,2 12,1 8,8 6,3 5,9 4,0 3,8 3,0 2,2 Fluttuanti TOT. 24,2 18,2 12,1 8,8 6,3 5,9 4,0 3,8 3,0 2,2 La Runcina Residenti 22,2 18,2 15,4 6,7 6,3 5,9 5,6 5,3 0,0 5,0 Fluttuanti 4,3 4,2 2,0 3,9 3,8 3,6 1,8 3,4 3,3 3,2 TOT. 7,3 6,8 4,8 4,5 4,3 4,2 2,7 3,9 2,5 3,7 Lalzoni Residenti 25,0 16,9 13,2 8,1 6,5 6,1 3,8 3,7 3,5 1,7 Fluttuanti TOT. 25,0 16,9 13,2 8,1 6,5 6,1 3,8 3,7 3,5 1,7

86 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno var % 1991-1996 var % 1996-2001 var % 2001-2006 var % 2006-2011 var % 2011-2016 var % 2016-2021 var % 2021-2026 var % 2026-2031 var % 2031-2036 var % 2036-2041 Li Mori Residenti 24,4 17,9 12,1 8,8 6,8 5,2 4,4 3,7 3,1 2,5 Fluttuanti TOT. 24,4 17,9 12,1 8,8 6,8 5,2 4,4 3,7 3,1 2,5 Lu Fraili Residenti 25,0 17,1 12,2 8,7 7,3 5,0 4,1 4,0 2,7 2,7 Fluttuanti 4,0 3,9 3,6 3,6 3,4 3,4 3,2 3,1 3,0 3,0 TOT. 5,5 5,0 4,4 4,1 3,8 3,5 3,3 3,2 3,0 2,9 Lu Fraili di Sopra Residenti 30,0 15,4 6,7 12,5 5,6 5,3 5,0 4,8 0,0 4,5 Fluttuanti TOT. 30,0 15,4 6,7 12,5 5,6 5,3 5,0 4,8 0,0 4,5 Lu Fraili di Sotto Residenti 25,0 20,0 8,3 7,7 7,1 6,7 6,3 0,0 5,9 0,0 Fluttuanti TOT. 25,0 20,0 8,3 7,7 7,1 6,7 6,3 0,0 5,9 0,0 Lu Impostu Residenti 50,0 0,0 0,0 33,3 0,0 0,0 0,0 0,0 25,0 0,0 Fluttuanti TOT. 50,0 0,0 0,0 33,3 0,0 0,0 0,0 0,0 25,0 0,0 Lu Lioni Residenti 25,6 16,7 12,7 8,5 6,5 6,1 3,4 3,3 3,2 3,1 Fluttuanti TOT. 25,6 16,7 12,7 8,5 6,5 6,1 3,4 3,3 3,2 3,1 Lu Miriacheddu Residenti 25,0 20,0 16,7 0,0 14,3 0,0 12,5 0,0 0,0 0,0 Fluttuanti 4,1 3,9 3,6 3,6 3,3 3,4 3,3 3,0 3,1 3,0 TOT. 4,2 4,1 3,7 3,6 3,5 3,3 3,4 3,0 3,0 2,9 Lu Muntiggiu di la Petra Residenti 23,8 19,2 9,7 11,8 5,3 5,0 4,8 4,5 2,2 2,1 Fluttuanti TOT. 23,8 19,2 9,7 11,8 5,3 5,0 4,8 4,5 2,2 2,1

87 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Anno var % 1991-1996 var % 1996-2001 var % 2001-2006 var % 2006-2011 var % 2011-2016 var % 2016-2021 var % 2021-2026 var % 2026-2031 var % 2031-2036 var % 2036-2041 Lutturai Residenti 25,6 16,3 12,3 9,4 7,1 5,3 3,8 3,7 2,4 3,4 Fluttuanti TOT. 25,6 16,3 12,3 9,4 7,1 5,3 3,8 3,7 2,4 3,4 Marina di Lu Impostu Residenti Fluttuanti 3,9 4,0 3,6 3,4 3,6 3,2 3,1 3,3 2,9 3,1 TOT. 3,9 4,0 3,6 3,4 3,6 3,2 3,1 3,3 2,9 3,1 Monte Petrosu Residenti 24,6 17,5 12,5 8,5 6,7 5,5 4,2 3,7 2,9 2,5 Fluttuanti 4,0 3,9 3,7 3,5 3,4 3,4 3,2 3,1 3,0 3,0 TOT. 7,3 6,5 5,5 4,6 4,2 3,9 3,4 3,2 3,0 2,9 Nuragheddu Residenti 25,9 16,2 12,7 9,0 6,2 5,8 3,7 3,5 3,4 2,5 Fluttuanti TOT. 25,9 16,2 12,7 9,0 6,2 5,8 3,7 3,5 3,4 2,5 Porto Coda Cavallo Residenti Fluttuanti 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 Punta aldia Residenti Fluttuanti 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 Punta Mollara Residenti 25,0 15,0 13,0 11,5 6,9 3,2 6,3 2,9 2,9 2,8 Fluttuanti 4,0 3,9 3,7 3,5 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 3,0 TOT. 4,2 4,0 3,8 3,7 3,5 3,3 3,3 3,1 3,0 3,0 Salina Bamba Residenti 33,3 12,5 11,1 10,0 0,0 9,1 8,3 0,0 0,0 7,7 Fluttuanti TOT. 33,3 12,5 11,1 10,0 0,0 9,1 8,3 0,0 0,0 7,7

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Anno var % 1991-1996 var % 1996-2001 var % 2001-2006 var % 2006-2011 var % 2011-2016 var % 2016-2021 var % 2021-2026 var % 2026-2031 var % 2031-2036 var % 2036-2041 Salinedda Residenti Fluttuanti 4,0 3,8 3,7 3,5 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 4,0 3,8 3,7 3,5 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 Schifoni Residenti 24,2 17,1 12,5 9,3 6,8 4,8 4,5 4,3 2,8 2,7 Fluttuanti TOT. 24,2 17,1 12,5 9,3 6,8 4,8 4,5 4,3 2,8 2,7 Sitagliacciu Residenti 24,3 17,4 13,0 8,2 7,6 5,6 4,0 2,6 3,8 2,4 Fluttuanti TOT. 24,3 17,4 13,0 8,2 7,6 5,6 4,0 2,6 3,8 2,4 Stazzu Bruciatu Residenti 25,0 17,5 12,8 7,5 7,0 4,9 4,7 4,5 2,9 2,8 Fluttuanti TOT. 25,0 17,5 12,8 7,5 7,0 4,9 4,7 4,5 2,9 2,8 Suaredda-Traversa Residenti 25,0 17,3 12,3 8,9 6,6 5,3 4,5 3,5 3,1 2,5 Fluttuanti 4,0 3,8 3,7 3,6 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 2,9 TOT. 6,9 6,0 5,2 4,6 4,0 3,7 3,5 3,2 3,0 2,9 Terrapadedda Residenti 25,0 17,1 12,2 8,7 6,0 5,7 5,4 3,4 3,3 1,6 Fluttuanti TOT. 25,0 17,1 12,2 8,7 6,0 5,7 5,4 3,4 3,3 1,6 Villaggio Nuragheddu Residenti 0,0 100,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Fluttuanti 4,0 4,0 3,7 3,5 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 3,1 TOT. 4,0 4,2 3,7 3,5 3,4 3,3 3,2 3,1 3,0 3,1 Fonte: PIANO REGOLATORE GENERALE DEGLI ACQUEDOTTI PER LA SARDEGNA - REVISIONE 2006

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Grafico 22 variazione previsione popolazione Comune di San Teodoro

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6.13 Conclusioni relative alla dinamica della popolazione residente

I risultati emersi possono essere sintetizzati in alcune considerazioni essenziali: - la Sardegna ha completato in un breve arco di tempo la fase di transizione demografica iniziata con un secolo di ritardo rispetto al resto dell'Italia. In questi anni la nostra isola ha registrato un tasso di fecondità bassissimo (1,1 figli per donna), alla pari con le regioni del Nord e del Centro del Paese con più bassa natalità, ma distante dalle regioni meridionali che solo ora conoscono una flessione delle nascite; - in ragione di ciò, nel suo complesso l’isola sembra destinata ad assumere un comportamento demografico pressoché statico nel breve periodo (1995-2010), per vivere poi un’ulteriore accentuazione dei tassi negativi nei decenni successivi, con un significativo peggioramento dei relativi indici demografici sintetici; - nel breve periodo, gli aggregati provinciali storici mostrano una tendenza abbastanza omogenea al loro interno, con la sola provincia di Sassari in modesto aumento, Cagliari ed Oristano prossime alla stasi e Nuoro in modesto decremento; - l’analisi delle previsioni con disaggregazione comunale ha posto in luce alcune aree “attrattive”: la costa nord–orientale fino all’Ogliastra, l'area metropolitana cagliaritana, in controtendenza rispetto al capoluogo, i comuni che si affacciano sul golfo di Oristano e i microsistemi territoriali di Alghero e ; - fra le realtà in declino demografico, al sistema sulcitano-iglesiente, i cui prodromi della crisi iniziano ad evidenziarsi con gli anni ottanta, sembrano destinati ad aggiungersi le Barbagie ed il Gerrei. Prosegue altresì il processo di invecchiamento in sub-regioni già storicamente deboli, come il Meilogu, il Montiferru e la Marmilla; - la staticità della popolazione nel breve periodo sembra poter essere garantita da flussi migratori in entrata, che, seppure modesti rispetto al dato medio nazionale, si ritengono più significativi rispetto al quadro ufficiale e che sembrano consolidarsi sulla base degli aggiornamenti ISTAT al 2004; - il territorio comunale di San Teodoro ed il Comune di San Teodoro, in relazione alla previsione di popolazione proposta nelle pagine precedenti, mette in evidenzia le potenzialità del territorio in termini demografici, dovuto ad un incremento sia della popolazione residente che della popolazione fluttuante; - la previsione demografica positiva della popolazione residente è frutto dell’analisi dei principali indicatori demografici e migratori registrati nei decenni precedenti dall’Istat, nei quali si nota un incremento positivo del saldo naturale, ma in misura superiore si registra un incremento più che positivo nel saldo migratorio, dovuto ad un maggior numero di iscritti nell’anagrafe comunale, rispetto ai cancellati dalla stessa, per motivi di maggior offerta di lavoro e possibilità economiche rispetto ai comuni interni; - i dati maggiormente significativi per il territorio comunale di San Teodoro ed il Comune di San Teodoro son dati dal peso della popolazione fluttuante sul totale della popolazione, in quanto comune costiero, a forte attrattività turistica, il territorio dovrà rafforzare le proprie strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, aumentare i servizi, migliorare la viabilità stradale, al fine di accogliere la popolazione fluttuante in aumento, senza creare disagi alla popolazione residente, e con un’offerta turistica di qualità, essendo il settore turismo un settore economico fondamentale per lo sviluppo del territorio.

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6.14 Conclusioni relative alla dinamica della popolazione fluttuante

I risultati emersi possono essere sintetizzati in alcune considerazioni essenziali: - Il sistema turistico della Sardegna è ancora fortemente caratterizzato dalla concentrazione spaziale e temporale dei flussi. La netta prevalenza della vacanza costiero-balneare fa sì che la Regione mostri i più alti livelli di stagionalità in Italia - Larga parte dell'offerta turistica continua ad essere concentrata nei comuni costieri, ove si è localizzata larghissima parte della ricettività classificata e non classificata - La stima dell'offerta ricettiva attuale complessiva supera di poco gli 880.000 posti letto. Con riferimento ai soli centri a vocazione turistica del campione considerato nel Piano d’Ambito tale valore scende a circa 810.000 posti letto. - Le stime realizzate risultano significativamente inferiori rispetto a quelle relative all'offerta ricettiva attuale contenute nel Piano. - Tale valore potrebbe essere avvicinato solo con la considerazione dell'intero patrimonio abitativo non utilizzato e di una maggiore numerosità di presenze per singola unità abitativa (2 ospiti per stanza anziché 1,5), ipotesi lecita nel medio periodo in relazione al più intenso utilizzo del patrimonio esistente, che andrà verosimilmente a realizzarsi in relazione alle strategie di pianificazione paesaggistica in itinere. In questo caso la stima del potenziale utilizzabile nel medio termine può essere ricondotta ad un intorno di circa 1.107.000 posti letto. - Si sottolinea altresì che queste stime tengono conto dei posti letto autorizzati nel periodo 2001-2005 e che viene ritenuta attendibile una percentuale di occupazione, con particolare riferimento alle case vacanza, da parte dei turisti sardi dell’ordine del 20-30% - Si sottolinea inoltre che la stima delle presenze giornaliere ottenuta attraverso l'elaborazione dei dati relativi alla produzione dei rifiuti urbani avvicina, con minore aleatorietà, la prima stima proposta. - A partire da questi dati ed attraverso una simulazione della capacità di accoglienza complessiva della fascia costiera dell’isola, che tiene conto delle tendenze in atto nella legislazione regionale e di considerazioni relative alla capacità di carico degli ecosistemi costieri (ipotizzando alcuni scenari alternativi nel rapporto fra posti letto autorizzati e posti letto potenziali), ma anche del possibile successo delle numerose iniziative in itinere volte alla diversificazione dell’offerta turistica regionale nel medio- lungo termine, si può realizzare un’ulteriore stima per il lungo termine che fa ipotizzare una crescita potenziale fino circa 1.355.000 posti letto nell’intero territorio regionale. Quest’ultima ipotesi, tuttavia, assume una mera validità indicativa e non può, ad oggi, essere supportata da considerazioni di carattere più generale.

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7. Analisi economica

7.1 San Teodoro e le sue principali attività economiche

Dagli anni '60 ai giorni nostri l'attività economica più importante della zona di San Teodoro è stata sicuramente la pesca. Quella di acqua dolce veniva praticata soprattutto durante il XVIII secolo, quando la laguna di San Teodoro poteva vantare la presenza di diverse specie ittiche. Oggi, invece, la pesca di mare è la più importante e fruttuosa e rappresenta un'attività produttiva particolarmente interessante. Lungo la costa di San Teodoro, infatti, è possibile pescare delle prelibate aragoste, difficili da catturare dal momento che, talvolta, restano nascoste all'interno delle loro minuscole tane, o ancora ricci di mare, attinie ed enormi patelle. Altra attività economica rilevante del territorio teodorino è l'artigianato. Esiste infatti una fiorente lavorazione e produzione di sughero per l'arredamento di interni, o del ferro, destinata quasi esclusivamente all'edilizia turistica. Ma è il turismo l'attività più dinamica della zona, in crescita e in continua fase di miglioramento. Il settore è infatti cresciuto molto rapidamente e si è sviluppato in varianti non sempre dai contorni ben definiti. Sul territorio sono diverse le infrastrutture realizzate in grado di soddisfare le esigenze dei turisti, come hotel, campi da gioco, stabilimenti balneari e villaggi turistici, bed and breakfast e agriturismi. L'edilizia turistica ha anche interessato il capoluogo, il quale si è abbellito e ingrandito con nuove vie, spazi verdi ed edifici pubblici e privati.

7.2 Analisi della struttura economica del Sistema locale del lavoro22 di San Teodoro

Il sistema locale del lavoro di San Teodoro è costituito da tre Comuni: Budoni, San Teodoro e Torpè, ed è caratterizzato dai codici e indicatori esposti nella tabella sottostante.

Tabella 62 Indicatori SLL San Teodoro Elenco e indicatori dei sistemi locali del lavoro

Addetti alle CODICI DESCRIZIONE Numero di Superficie Popolazione Unità Addetti Unità locali unità comuni (kmq)* residente Locali alle U.L. manifatturiere locali Ripartizion Famiglie Abitazioni Sistemi locali del manifatturiere SLL e Regione Regione lavoro geografica 666 4 20 San Teodoro Sardegna 3 253,07 9.751 3.618 17.298 1.118 2.565 95 237 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Le tabelle che seguono riportano i dati registrati con il censimento del 2001 e relativi alle imprese e alle istituzioni presenti nei sistemi locali del lavoro della Sardegna con il dettaglio del numero degli addetti. Per facilitare la lettura si è evidenziato con colore diverso il dato riferito al SLL di San Teodoro. Si specifica sin da subito che l’analisi proseguirà con dati più aggiornati che permetteranno di analizzare il trend evolutivo della città nell’ultimo decennio.

22 Sistema locale del lavoro: Le unità territoriali identificate da un insieme di comuni contigui legati fra loro dai flussi degli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro, rilevati in occasione dei censimenti della popolazione.

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Tabella 63 Imprese istituzioni addetti per sistema locale del lavoro Imprese, istituzioni, unità locali e addetti per sistema locale del lavoro

Unità locali SISTEMI Delle imprese Delle istituzioni Totale Addetti LOCALI DEL Imprese Istituzioni ogni 100 LAVORO abitanti N. Addetti N. Addetti N. Addetti San Teodoro 912 51 1.043 2.194 75 371 1.118 2.565 26,3 Arzachena 1.389 61 1.540 4.541 86 553 1.626 5.094 35,9 Bono 620 89 696 1.213 144 761 840 1.974 15,1 552 62 621 1.114 94 540 715 1.654 15,5 Budduso' 449 30 507 1.109 44 247 551 1.356 21,3 Calangianus 560 33 592 1.781 44 304 636 2.085 28,6 465 31 497 1.220 53 261 550 1.481 18,3 La Maddalena 1.077 76 1.236 2.779 125 1.342 1.361 4.121 27,8 Olbia 4.827 213 5.414 17.454 347 3.169 5.761 20.623 32,7 1.218 123 1.314 3.210 178 1.643 1.492 4.853 23,1 517 57 552 1.322 76 501 628 1.823 17,9 Santa Teresa Gallura 614 28 686 1.502 44 215 730 1.717 31,6 Sassari 11.811 916 12.805 40.850 1.272 16.439 14.077 57.289 29,6 Tempio Pausania 1.397 128 1.565 4.069 198 1.770 1.763 5.839 27,1 440 61 487 1.105 86 476 573 1.581 17,6 783 55 877 1.978 94 470 971 2.448 22,8 Bitti 311 28 334 596 47 512 381 1.108 19,7 Bosa 458 53 523 1.161 76 615 599 1.776 20,3 Isili 1.372 163 1.525 3.039 289 1.984 1.814 5.023 16,5 Jerzu 712 73 779 1.613 113 716 892 2.329 15,3 Lanusei 881 96 959 2.260 160 1.762 1.119 4.022 22,2 Macomer 1.429 184 1.606 5.067 271 1.571 1.877 6.638 26,5 Nuoro 4.971 611 5.426 15.047 886 8.325 6.312 23.372 27,9 Orosei 740 74 808 2.348 106 505 914 2.853 24,2 San Teodoro 912 51 1.043 2.194 75 371 1.118 2.565 26,3 Siniscola 811 49 886 2.515 94 981 980 3.496 22,5 Sorgono 1.073 126 1.163 2.109 227 1.556 1.390 3.665 18,9 Tortoli' 1.493 109 1.635 4.351 182 1.296 1.817 5.647 21,8 Cagliari 29.416 2.405 32.030 107.848 3.313 39.557 35.343 147.405 32,0 Carbonia 3.156 361 3.629 14.108 542 4.368 4.171 18.476 26,7 Guspini 901 100 1.019 2.497 159 1.033 1.178 3.530 17,9 Iglesias 2.131 263 2.353 6.319 368 3.301 2.721 9.620 19,1 Muravera 1.149 81 1.335 3.716 143 1.178 1.478 4.894 27,8 Pula 778 67 880 2.490 106 848 986 3.338 20,3 Sanluri 2.055 219 2.323 6.400 330 2.155 2.653 8.555 20,8 Santadi 605 74 660 1.622 126 749 786 2.371 14,9 Senorbi' 878 126 980 2.184 203 1.154 1.183 3.338 15,9 Silius 241 28 273 669 62 383 335 1.052 18,1 Villacidro 1.520 171 1.730 5.224 235 1.751 1.965 6.975 20,4 Ales 489 94 558 1.051 139 717 697 1.768 15,6 Cuglieri 470 65 526 855 102 395 628 1.250 13,7 Ghilarza 1.343 222 1.484 2.787 312 1.379 1.796 4.166 16,6 Mogoro 383 48 426 874 72 302 498 1.176 14,6 Oristano 4.706 570 5.226 14.317 812 7.250 6.038 21.567 27,9 Terralba 1.156 128 1.268 3.395 173 819 1.441 4.214 16,8 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

94 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 64 Unità locali per settore di attività Unità locali per settore di attività economica e sistema locale del lavoro - IMPRESE E ISTITUZIONI

ATTIVITÀ Agricoltura Industria Energia, Commerci Alberghi e Trasporti e Credito e ECONOMICHE Industria Costruzion e pesca manifatturi gas e o e pubblici comunicaz assicurazi Altri servizi Totale SISTEMI LOCALI estrattiva i (a) era acqua riparazioni esercizi ioni oni DEL LAVORO Alghero 53 5 304 3 330 972 298 118 56 998 3.137 Arzachena 16 41 138 5 288 362 201 80 14 481 1.626 Bono 2 3 113 1 102 229 76 27 13 274 840 Bonorva 1 2 99 2 102 195 49 37 13 215 715 Budduso' 6 49 56 2 46 191 30 72 6 93 551 Calangianus 8 19 164 - 78 158 30 23 11 145 636 Castelsardo 8 - 39 - 95 174 66 24 6 138 550 La Maddalena 11 1 102 3 154 375 182 78 16 439 1.361 Olbia 32 16 570 14 815 1.614 545 313 95 1.747 5.761 Ozieri 6 7 165 3 234 426 97 76 27 451 1.492 Ploaghe 5 2 65 3 87 204 39 28 11 184 628 Santa Teresa Gallura 15 1 64 4 90 173 139 33 6 205 730 Sassari 74 15 1.242 20 1.399 4.339 788 526 305 5.369 14.077 Tempio Pausania 5 33 206 2 181 528 107 74 35 592 1.763 Thiesi 3 4 68 4 80 158 35 39 13 169 573 Valledoria 7 8 68 2 147 292 123 42 10 272 971 Bitti 2 7 44 2 56 111 30 21 6 102 381 Bosa 7 2 49 1 75 202 61 14 9 179 599 Isili 14 4 188 8 194 561 126 101 38 580 1.814 Jerzu 6 3 90 2 124 273 73 44 10 267 892 Lanusei 8 1 106 5 159 333 85 42 15 365 1.119 Macomer 3 8 186 4 187 626 114 76 44 629 1.877 Nuoro 17 15 694 17 707 1.828 450 245 109 2.230 6.312 Orosei 7 18 123 4 129 253 97 35 5 243 914 San Teodoro 5 2 95 2 216 266 192 39 9 292 1.118 Siniscola 14 4 98 4 99 329 117 39 7 269 980 Sorgono 8 5 175 7 157 453 107 68 21 389 1.390 Tortoli' 9 2 164 3 196 555 204 71 35 578 1.817 Cagliari 130 55 2.889 60 3.483 11.149 1.486 1.378 789 13.924 35.343 Carbonia 59 9 405 10 388 1.454 274 144 83 1.345 4.171 Guspini 3 - 91 1 137 438 92 43 19 354 1.178 Iglesias 16 6 265 9 264 916 157 91 61 936 2.721 Muravera 21 3 131 5 181 427 206 56 20 428 1.478 Pula 14 - 75 3 109 272 148 47 20 298 986 Sanluri 21 3 260 3 339 905 131 180 49 762 2.653 Santadi 3 4 71 2 112 238 63 36 12 245 786 Senorbi' 6 4 129 2 129 375 68 62 30 378 1.183 Silius 2 1 15 4 42 108 26 25 6 106 335 Villacidro 6 1 234 5 178 733 104 80 40 584 1.965 Ales 6 3 56 3 89 186 48 47 16 243 697 Cuglieri 4 1 67 2 97 164 65 17 8 203 628 Ghilarza 2 16 182 10 229 570 105 77 24 581 1.796 Mogoro 3 - 59 - 67 167 25 26 8 143 498 Oristano 51 13 550 13 572 1.911 372 235 128 2.193 6.038 Terralba 25 2 141 2 184 495 86 64 17 425 1.441 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

95 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 65 Addetti alle unità locali Addetti alle unità locali per settore di attività economica e sistema locale del lavoro - IMPRESE E ISTITUZIONI

ATTIVITÀ ECONOMICHE Industria Energia, Alberghi e Agricoltura e Industria Commercio Trasporti e Credito e SISTEMI manifatturi gas e Costruzioni pubblici Altri servizi Totale pesca (a) estrattiva e riparazioni comunicazioni assicurazioni LOCALI DEL era acqua esercizi LAVORO

Alghero 150 74 941 54 1.013 2.135 952 424 197 4.005 9.945 Arzachena 34 170 379 22 853 773 1.348 164 52 1.299 5.094 Bono 5 24 264 5 205 300 124 71 32 944 1.974 Bonorva 1 6 258 7 196 321 86 71 32 676 1.654 Budduso' 28 173 244 11 100 254 41 187 12 306 1.356 Calangianus 8 53 892 - 227 268 60 84 33 460 2.085 Castelsardo 112 - 197 - 265 280 161 44 14 408 1.481 La Maddalena 42 10 408 29 446 708 526 225 51 1.676 4.121 Olbia 131 81 2.342 153 2.094 4.209 1.534 3.447 480 6.152 20.623 Ozieri 72 53 508 30 779 758 200 281 97 2.075 4.853 Ploaghe 5 16 197 19 258 483 72 74 21 678 1.823 Santa Teresa Gallura 65 1 124 15 238 321 355 79 17 502 1.717 Sassari 273 166 7.062 1.096 5.222 10.345 2.178 3.478 1.646 25.823 57.289 Tempio Pausania 5 103 1.346 25 415 989 232 219 118 2.387 5.839 Thiesi 5 13 352 23 153 241 58 101 37 598 1.581 Valledoria 28 25 198 16 504 494 285 140 24 734 2.448 Bitti 2 48 114 5 103 151 40 42 11 592 1.108 Bosa 95 6 100 6 201 346 149 60 25 788 1.776 Isili 36 11 500 109 459 859 237 294 83 2.435 5.023 Jerzu 8 32 199 11 305 455 158 93 19 1.049 2.329 Lanusei 28 5 291 46 568 538 203 184 56 2.103 4.022 Macomer 5 17 1.727 59 517 1.286 198 508 147 2.174 6.638 Nuoro 53 93 3.099 435 2.215 3.620 1.087 1.283 524 10.963 23.372 Orosei 18 259 510 34 335 443 434 89 16 715 2.853 San Teodoro 13 25 237 13 502 476 483 70 18 728 2.565 Siniscola 106 6 747 51 253 687 222 160 37 1.227 3.496 Sorgono 69 18 343 93 427 596 197 161 32 1.729 3.665 Tortoli' 134 10 583 39 769 1.178 681 221 99 1.933 5.647 Cagliari 865 427 17.344 1.821 12.814 27.384 5.345 12.143 3.843 65.419 147.405 Carbonia 550 944 4.539 552 1.249 2.928 795 685 231 6.003 18.476 Guspini 15 - 413 27 509 803 193 204 52 1.314 3.530 Iglesias 48 118 1.069 50 862 1.747 341 541 196 4.648 9.620 Muravera 89 16 516 27 625 758 985 166 52 1.660 4.894 Pula 149 - 206 8 368 487 750 137 40 1.193 3.338 Sanluri 68 90 1.161 60 1.131 1.702 335 827 165 3.016 8.555 Santadi 14 46 206 12 473 408 114 82 24 992 2.371 Senorbi' 7 19 469 15 377 628 137 160 68 1.458 3.338 Silius 10 156 38 11 151 151 43 48 7 437 1.052 Villacidro 23 1 1.405 15 654 1.477 201 448 92 2.659 6.975 Ales 9 20 106 17 227 282 81 125 36 865 1.768 Cuglieri 6 1 161 8 126 244 115 36 13 540 1.250 Ghilarza 8 53 448 33 483 896 213 165 56 1.811 4.166 Mogoro 3 - 185 - 169 279 43 68 17 412 1.176 Oristano 693 93 1.947 154 1.575 4.294 922 1.206 509 10.174 21.567 Terralba 299 3 793 43 483 917 222 186 56 1.212 4.214 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

Grafico 23 Addetti alle unità locali per settore di attività economica

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

96 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

L’analisi sinora svolta consente immediatamente di rilevare che i settori che occupano il maggior numero di soggetti sono il settore dei servizi in generale, il servizio trasporti e comunicazione, il servizio alberghi e pubblici esercizi. Altri settori trainanti per l’economia del SLL considerato sono il comparto delle costruzioni, il commercio e le riparazioni e l’industria manifatturiera.

Di seguito si riportano dati aggiornati al 2010 resi disponibili dall’istituto nazionale di Statistica che rilevano i dati sulle unità locali delle imprese e sul numero degli addetti per settore di attività economica. Si noti che i tre comuni appartenenti al SLL 666 hanno popolazione inferiore alle 5000 unità, ciò spiega il perché il dato parziale coincide esattamente con il dato complessivo.

Tabella 66 - Unità locali delle imprese per settore di attività economica (ATECO 2007), sistema locale del lavoro e comune (con almeno 5.000 abitanti). Anno 2010 (valori assoluti) SISTEMI COMUNI Attività Costru- Commercio Servizi di Attività Attività Attività Istruzio Altre Tota LOCALI manifatturiere ed zioni all'ingrosso informazio finanzia- immobi professiona ne, attivi le DEL estrattive, altre e al ne e rie e -liari li, sanità e -tà LAVORO attività dettaglio, comunicazi assicura- scientifiche assisten di trasporto e one tive e tecniche, za servi magazzinag attività sociale -zi gio, attività amministra di alloggio e tive e di ristorazione servizi di supporto

Comuni < 666 - San 5.000 Teodoro abitanti 101 375 561 12 10 42 172 33 54 1.360 666 - San Teodoro Totale 101 375 561 12 10 42 172 33 54 1.360 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT

Tabella 67 - Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica (Ateco 2007), sistema locale del lavoro e comune (con almeno 5.000 abitanti). Anno 2010 (valori assoluti) SISTEMI COMUNI Attività Costruzi Commercio Servizi di Attività Attività Attività Istruzio Altre Tota LOCALI maniftturier oni all'ingrosso informazio finanziar immobil professiona ne, attivi le DEL e ed e al ne e ie e iari li, sanità e tà di LAVORO estrattive, dettaglio, comunicazi assicurati scientifiche assisten servi altre attività trasporto e one ve e tecniche, za zi magazzinag attività sociale gio, attività amministra di alloggio e tive e di ristorazione servizi di supporto

666 - San Comuni < 5.000 Teodoro abitanti 293 702 1.926 23 33 62 279 93 87 3.498 666 - San Teodoro Totale 293 702 1.926 23 33 62 279 93 87 3.498 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT

97 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Dal confronto con i dati relativi al 2001 si evince una situazione in continua evoluzione che ha portato il rafforzamento in particolare di alcuni settori economici nell’arco dell’ultimo decennio. In particolare si registra un incremento nel comparto costruzioni sia nel numero di addetti che nel numero delle unità locali delle imprese presenti. Altro interessante aspetto è quello del settore commercio che ha visto nell’ultimo decennio un rafforzamento importante. Con riferimento all’anno 2010 come indicato in tabella, la macrovoce comprende all’interno anche il comparto dei servizi ricettivi. Dal confronto con i dati disponibili al 2001 per il settore del commercio e quello della ricettività emerge un incremento pari al + 967 unità nel numero degli addetti e + 103 unità nel numero delle unità locali presenti.

I grafici che seguono consentono di rappresentare con immediatezza la ripartizione degli addetti e del numero di unità locali per settore di attività economica all’anno 2010.

Grafico 24 Unità locali e Addetti alle unità locali per settore di attività economica

2.500

2.000

Unità locali delle 1.500 imprese

1.000 Addetti alle unità locali delle imprese

500

0

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT

All’interno della macroclasse commercio sono comprese le attività ristorative e ricettive che come anticipato rappresentano nel territorio considerato un forte traino economico.

Si noti come è proprio il settore del commercio che fa rilevare il maggior numero di addetti e di unità locali delle imprese presenti.

L’analisi economica a livello di SLL viene integrata con un breve focus al periodo passato che consente di completare e comprendere meglio le dinamiche evolutive del sistema economico di San Teodoro dal 1971 agli anni più recenti.

98 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 68 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica e sistema locale del lavoro - Censimenti 1971, 1981, 1991 e 2001 - Industria e di cui industria manifatturiera

Industria ATTIVITÀ ECONOMICHE Totale di cui industria manfatturiera anni 1971 1981 1991 2001 1971 1981 1991 2001 Alghero 1.531 1.497 2.276 2.222 705 798 1.014 931 Arzachena 590 1.469 1.451 1.457 156 364 394 378 Bono 559 605 538 502 346 351 247 263 Bonorva 530 480 538 468 306 309 305 258 Budduso' 313 377 478 531 132 96 108 244 Calangianus 833 1.135 1.006 1.175 689 825 744 892 Castelsardo 123 257 361 574 74 94 139 197 La Maddalena 378 948 855 720 130 148 282 202 Olbia 2.951 4.489 5.487 4.793 1.821 2.017 2.793 2.338 Ozieri 916 1.046 1.429 1.391 534 479 572 508 Ploaghe 380 543 475 495 271 271 228 197 Santa Teresa Gallura 292 702 460 442 58 102 114 123 Sassari 13.926 15.728 14.646 13.708 8.171 10.750 8.952 7.061 Tempio Pausania 1.370 1.443 1.518 1.878 641 870 825 1.331 Thiesi 514 550 705 540 314 283 380 352 Valledoria 362 549 652 771 67 172 161 198 Bitti 285 480 351 270 117 244 105 113 Bosa 302 272 375 408 156 90 140 100 Isili 1.088 1.353 1.177 1.107 572 534 437 500 Jerzu 369 610 529 555 171 294 202 199 Lanusei 547 864 935 931 246 282 295 291 Macomer 1.436 2.526 2.290 2.325 933 1.862 1.580 1.727 Nuoro 3.489 7.441 6.199 5.768 1.276 4.809 3.655 3.098 Orosei 293 832 959 1.144 166 369 462 510 San Teodoro 95 655 675 785 59 158 174 237 Siniscola 675 1.024 942 1.136 336 696 512 747 Sorgono 759 1.258 1.021 885 278 488 375 343 Tortoli' 1.062 1.998 1.995 1.502 747 1.234 1.407 583 Cagliari 23.154 31.275 34.193 32.776 13.167 18.833 18.803 17.342 Carbonia 9.039 8.562 9.729 7.771 3.375 5.792 5.883 4.537 Guspini 1.762 1.328 859 951 353 322 355 401 Iglesias 4.393 3.306 3.284 2.145 1.124 956 1.168 1.067 Muravera 521 941 968 1.259 279 331 389 515 Pula 427 842 612 729 145 188 201 206 Sanluri 1.445 1.798 2.181 2.505 807 1.005 1.083 1.161 Santadi 698 608 803 739 152 172 216 206 Senorbi' 384 559 880 881 216 210 314 469 Silius 656 601 483 366 160 70 67 38 Villacidro 3.615 3.998 2.458 2.087 3.310 3.155 1.991 1.405 Ales 254 422 517 379 179 180 165 106 Cuglieri 376 636 446 302 241 360 200 161 Ghilarza 1.268 1.560 1.399 1.025 772 743 704 448 Mogoro 221 258 443 357 144 145 209 185 Oristano 3.490 4.903 5.021 4.459 1.778 2.507 1.920 1.947 Terralba 857 1.301 1.742 1.587 574 579 747 793 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

99 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 25 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica San Teodoro 900 800 700 600 500 400 300 200 San Teodoro 100 - 1971 1981 1991 2001 1971 1981 1991 2001

Totale di cui industria manfatturiera

Industria

Tabella 52 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica e sistema locale del lavoro - Censimenti 1971,1981, 1991 e 2001 - Commercio e altri servizi (segue)

ATTIVITÀ ECONOMICHE Commercio Altri servizi SISTEMI LOCALI DEL LAVORO 1971 1981 1991 2001 1971 1981 1991 2001 Alghero 1.584 1.935 2.150 2.135 1.110 1.660 2.185 2.292 Arzachena 406 730 890 773 396 1.136 1.524 2.002 Bono 493 486 433 300 337 366 373 308 Bonorva 406 379 446 321 333 313 311 262 Budduso' 299 316 254 254 248 218 235 270 Calangianus 251 324 289 268 156 204 217 247 Castelsardo 273 366 383 280 175 290 261 303 La Maddalena 519 655 846 708 408 652 1.083 1.149 Olbia 1.913 3.172 4.476 4.209 1.736 3.544 5.698 7.409 Ozieri 750 774 841 758 614 763 886 760 Ploaghe 294 331 336 483 209 243 229 261 Santa Teresa Gallura 243 412 365 321 233 1.132 504 635 Sassari 8.243 10.462 11.758 10.344 6.095 8.948 12.151 12.682 Tempio Pausania 897 1.140 1.174 989 580 811 979 867 Thiesi 363 370 365 241 209 251 301 270 Valledoria 289 395 532 494 172 393 501 622 Bitti 219 222 191 151 110 139 123 117 Bosa 368 334 378 346 218 320 311 333 Isili 1.063 1.147 1.112 859 745 975 1.054 838 Jerzu 466 484 501 455 283 339 397 429 Lanusei 591 693 693 538 443 588 636 574 Macomer 962 1.269 1.423 1.286 1.061 1.320 1.514 1.160 Nuoro 3.097 3.624 3.844 3.620 2.040 3.234 4.001 4.336 Orosei 299 367 448 443 150 293 469 666 San Teodoro 211 289 461 476 110 392 659 813 Siniscola 379 535 716 687 188 370 582 546 Sorgono 860 812 765 596 373 562 588 505 Tortoli' 622 847 1.160 1.178 504 776 1.163 1.369 Cagliari 20.059 24.347 27.653 27.368 14.858 19.268 27.795 36.469 Carbonia 2.423 3.218 3.482 2.928 1.284 1.877 2.654 2.612 Guspini 742 938 908 803 371 566 637 575 Iglesias 1.728 1.859 1.926 1.747 1.234 1.508 1.786 1.894 Muravera 670 797 811 758 241 663 800 1.482 Pula 453 575 625 487 503 593 1.185 1.115 Sanluri 1.373 2.026 1.831 1.702 617 883 1.222 1.806 Santadi 432 456 486 408 183 259 395 389 Senorbi' 599 700 805 628 303 399 496 504 Silius 228 198 192 151 119 132 162 123 Villacidro 1.073 1.469 1.320 1.477 472 688 898 1.371 Ales 429 431 395 282 234 307 348 301 Cuglieri 334 326 344 244 154 265 304 231 Ghilarza 890 922 1.137 896 513 522 677 599 Mogoro 285 285 286 279 117 139 176 186 Oristano 3.138 3.757 4.514 4.294 1.835 2.689 3.695 4.079 Terralba 728 923 1.089 917 339 426 635 702 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001 100 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 26 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica San Teodoro 900 800 700 600 500 400 300 San Teodoro 200 100 - 1971 1981 1991 2001 1971 1981 1991 2001

Commercio Altri servizi

Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

101 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 52 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica e sistema locale del lavoro - Censimenti 1971,1981, 1991 e 2001 - Totale (segue)

ATTIVITÀ ECONOMICHE Totale SISTEMI LOCALI DEL LAVORO 1971 1981 1991 2001 Alghero 4.225 5.092 6.611 6.649 Arzachena 1.392 3.335 3.865 4.232 Bono 1.389 1.457 1.344 1.110 Bonorva 1.269 1.172 1.295 1.051 Budduso' 860 911 967 1.055 Calangianus 1.240 1.663 1.512 1.690 Castelsardo 571 913 1.005 1.157 La Maddalena 1.305 2.255 2.784 2.577 Olbia 6.600 11.205 15.661 16.411 Ozieri 2.280 2.583 3.156 2.909 Ploaghe 883 1.117 1.040 1.239 Santa Teresa Gallura 768 2.246 1.329 1.398 Sassari 28.264 35.138 38.555 36.734 Tempio Pausania 2.847 3.394 3.671 3.734 Thiesi 1.086 1.171 1.371 1.051 Valledoria 823 1.337 1.685 1.887 Bitti 614 841 665 538 Bosa 888 926 1.064 1.087 Isili 2.896 3.475 3.343 2.804 Jerzu 1.118 1.433 1.427 1.439 Lanusei 1.581 2.145 2.264 2.043 Macomer 3.459 5.115 5.227 4.771 Nuoro 8.626 14.299 14.044 13.724 Orosei 742 1.492 1.876 2.253 San Teodoro 416 1.336 1.795 2.074 Siniscola 1.242 1.929 2.240 2.369 Sorgono 1.992 2.632 2.374 1.986 Tortoli' 2.188 3.621 4.318 4.049 Cagliari 58.071 74.890 89.641 96.613 Carbonia 12.746 13.657 15.865 13.311 Guspini 2.875 2.832 2.404 2.329 Iglesias 7.355 6.673 6.996 5.786 Muravera 1.432 2.401 2.579 3.499 Pula 1.383 2.010 2.422 2.331 Sanluri 3.435 4.707 5.234 6.013 Santadi 1.313 1.323 1.684 1.536 Senorbi' 1.286 1.658 2.181 2.013 Silius 1.003 931 837 640 Villacidro 5.160 6.155 4.676 4.935 Ales 917 1.160 1.260 962 Cuglieri 864 1.227 1.094 777 Ghilarza 2.671 3.004 3.213 2.520 Mogoro 623 682 905 822 Oristano 8.463 11.349 13.230 12.832 Terralba 1.924 2.650 3.466 3.206 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT Censimento 2001

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Grafico 27 Addetti alle unità locali delle imprese per settore di attività economica

Addetti unità locali delle imprese per settore di attività economica e sistema locale del lavoro San Teodoro 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 San Teodoro 1.500 1.000 500 - 1971 1981 1991 2001 2011

Dai dati sopra riportati si evince che il sistema locale del lavoro di San Teodoro è un’area in crescita, che ha trovato nelle attività turistiche il suo volano tipico ai fini di uno sviluppo accelerato. Il turismo e tutte le attività terziarie di contorno al turismo hanno mostrato negli ultimi decenni, soprattutto negli anni ottanta e novanta, tassi di espansione sostenuti che si sono sovrapposti alla dinamica positiva – ma assai meno vivace – dei distretti e alla inevitabile flessione del settore agricolo e che, pur contribuendo a innalzare il risultato finale, hanno avuto effetti di scarso rilievo sullo sviluppo complessivo del sistema locale. Il caso di questo territorio, come del resto di tutto il Nord-Est della Sardegna, sostiene la tesi che la valorizzazione delle potenzialità di un’area - sia nei settori in qualche modo vocazionali, sia in comparti “nuovi” e potenzialmente suscettibili di ulteriori occasioni di sviluppo - richiede una compenetrazione di lungo periodo tra settore primario, terziario e attività industriali non marginali e che soprattutto l’industria debba continuare ad avere un giusto peso. Comunemente alle altre zone costiere della Sardegna, si sono avuti in questo territorio un ampliamento e una intensificazione del processo di sviluppo nelle aree ad alta concentrazione produttiva per le strutture di ricezione turistica; una ristrutturazione talvolta intensa ha invece colpito alcuni settori dell’apparato produttivo locale come agricoltura, commercio tradizionale, edilizia, mentre i settori dell’industria e del terziario moderno hanno continuato ad espandersi anche nei momenti peggiori del ciclo economico. Infatti, nell’arco del ventennio intercensuario, il numero delle imprese e degli addetti ha continuato ad aumentare soprattutto nei comparti extra agricoli, a testimonianza di una vitalità notevole del sistema produttivo. Il peso del sistema delle imprese è cresciuto molto rispetto al resto della Provincia e della Regione, anche se tra le varie zone della Gallura si evidenziano numerose diversità, alcune già note altre accentuatesi più di recente. In definitiva, il ruolo del territorio si è configurato come un fattore di competitività del sistema produttivo, alimentandone la specializzazione settoriale e valorizzando il ruolo delle imprese. In sostanza il territorio di San Teodoro è riuscito a fare della qualità ambientale un fattore competitivo.

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7.3 Occupazione e disoccupazione

L’Istat ha reso disponibili con il Censimento 2001 anche i dati statistici relativi agli occupati e disoccupati residenti a livello di Sistema Locale del Lavoro. Al 2002 si stimavano per la Gallura quasi 47,5 mila occupati (il 30% dei 160 mila occupati della vecchia provincia di Sassari) e 9,3 mila disoccupati, ovvero oltre il 35% dei 26 mila disoccupati dell’intera provincia di Sassari. Nell’arco di tempo considerato (le statistiche sub-provinciali si riferiscono al periodo 1998 – 2002) il mercato del lavoro è stato caratterizzato dal progressivo aumento del numero degli occupati e dalla riduzione delle persone in cerca di lavoro. Escludendo quello di Oschiri, tutti i SLL della Gallura hanno registrato una considerevole crescita della forza lavoro (l’insieme delle persone occupate e di quelle in cerca di occupazione), derivante dalla situazione di stabilità del tasso di disoccupazione e dall’incremento degli occupati. In particolare questo dinamismo ha interessato l’area costiera del nord-est, con Olbia che ha registrato una variazione media annua della forza lavoro molto superiore a quella della Gallura, insieme ad Arzachena, Budoni e in parte S. Teresa che hanno presentato dinamiche positive.

Tabella 53 Rilevazione trimestrale delle forze lavoro nei SLL. Confronto 1998-2002 S.S.L Occupati Disoccupati Forza Lavoro Occupati Disoccupati Forza Lavoro Anno 1998 2002 1998 2002 1998 2002 Arzachena 4.503 5.000 1.112 1.040 5.615 6.040 Buddusò 2.458 2.600 615 670 3.073 3.170 La Maddalena 5.103 5.280 1.089 980 6.192 6.260 Olbia 16.612 19.100 3.149 3.560 19.761 22.660 Oschiri 2.087 2.140 515 460 3.602 2.600 S. Teresa 1.618 1.740 369 340 1.987 2.070 Tempio P. 7.382 8.000 1.946 1.620 9.328 9.620 Budoni 3.270 3.600 805 740 4.075 4.340 Fonte: Ns elaborazione su dati ISTAT

In quasi tutti i SLL, seppur con intensità diverse, nel quinquennio 1998-2002 si è registrato un aumento del numero degli occupati e una diminuzione del tasso di disoccupazione. Si discosta dagli altri il dato di Olbia, il centro in cui maggiore è stato il tasso di crescita degli occupati e dove parallelamente è aumentato anche il numero dei disoccupati. Questo dato è probabilmente il segnale di una certa tensione nel mercato del lavoro: se da un lato Olbia come centro della provincia presenta opportunità di lavoro, legate in particolare ai servizi e al turismo, allo stesso tempo sembra che questo dinamismo non basti per assorbire quella quota di disoccupati che non hanno partecipato al processo di sviluppo. Dalla tabella è evidente come l’occupazione ha conosciuto dinamiche positive in particolare nel SLL di Olbia, Arzachena e Budoni, che hanno registrato una variazione negli anni 1998-2002 superiore a quella media dell’area e rispetto ai valori della vecchia provincia di Sassari. I comuni dove maggiore è stato l’incremento dell’occupazione sono anche quelli che hanno conosciuto un intensa dinamica demografica, caratterizzata da un aumento dei residenti e della popolazione attiva, anche per gli effetti migratori dall’interno verso la costa e per effetto di una forte immigrazione straniera (soprattutto a Olbia). Se si confrontano i dati sull’occupazione della Provincia gallurese con le dinamiche 1993 – 2003 dell’intera regione, è evidente come l’andamento sia abbastanza omogeneo: se da un lato è aumentato il numero degli occupati dall’altro non si è parallelamente ridotta negli anni la quota di coloro che sono in cerca di lavoro, a parte il 2003 che si chiude con un bilancio positivo. Se in questi ultimi anni la Sardegna ha conosciuto un progressivo miglioramento della situazione occupazionale ( la provincia Olbia – Tempio è stata in questo

104 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica contesto un territorio molto dinamico), dall’altro persistono una serie di condizioni (stagionalità, precarietà..) che rendono ancora instabile il mercato del lavoro dell’isola.

Tabella 54 Sardegna: Forza lavoro e tasso di disoccupazione (in migliaia) Periodo Occupati Persone in cerca Totale forze Tasso di lavoro di lavoro di disoccupazione 1993 495 110 605 18,2% 1994 494 121 615 19,7% 1995 487 124 611 20,3% 1996 488 122 610 20,0% 1997 500 125 625 20,0% 1998 509 132 641 20,6% 1999 514 137 651 21,0% 2000 515 134 649 20,6% 2001 536 124 660 18,7% 2002 543 123 666 18,5% 2003 548 111 659 16,8%

Fonte: Istat - Agenzia Regionale del Lavoro - Rilevazione Trimestrale sulla forza lavoro, 2004

Al 2008, secondo la rilevazione media23 delle forze lavoro dell’Istat nel sistema locale del lavoro di San Teodoro si stimavano circa 4300 occupati e 500 disoccupati. Nel 2007 gli occupati ammontavano a 4100 unità con forze in cerca di occupazione pari a 400 su un totale di forze lavoro pari a 4600. Nel 2006 gli occupati erano pari a 3800 le forze in cerca di occupazione pari a 400 su un totale di 4200. Nel 2005 sempre secondo la rilevazione media dell’Istat si stimavano 3700 occupati e 500 in cerca di occupazione su un totale di forze lavoro pari a 4100. Nel 2004 le forze lavoro occupate ammontavano a 3600, quelle in cerca di lavoro a 500 su un totale di 4.000. Pertanto complessivamente da queste analisi congiunturali Istat il numero degli occupati negli anni 2004- 2008 è andato aumentando mentre il numero degli utenti in cerca di occupazione risulta pressoché stabile intorno ai 500.

23 I dati utilizzati per effettuare le stime provengono dall'indagine continua sulle forze di lavoro, mentre l'articolazione territoriale è costituita dai SLL, che rappresentano delle aree "autocontenute" rispetto ai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro, costruiti dall’Istat sulla base dei risultati del 14° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni.

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Tabella 55 Rilevazioni sulla forza lavoro, anni 2004-2008 SLL San Teodoro Anni Occupati Persone in cerca totale Tasso di lavoro forze lavoro di disoccupazione

2004 3600 500 4000 11,5%

2005 3700 500 4100 11,3%

2006 3800 400 4200 10,3%

2007 4100 400 4600 9,7%

2008 4300 500 4700 10,5

Fonte dati: Istat –

Tasso di disoccupazione e attività Il mercato del lavoro della Provincia di Olbia – Tempio sembra rappresentare quindi le dinamiche di un territorio che viaggia a due velocità (costa – interno) e che vive ancora certe contraddizioni strutturali. La tabella mette a confronto il tasso di disoccupazione tra la nuova provincia e quella vecchia e la media regionale.

Tabella 56 Tasso di disoccupazione e attività al 2002 Anno 2002 Tasso di disoccupazione, 2002 Tasso di attività, 2002 Prov. Olbia-Tempio 16,4 47,9 Prov. Sassari 14 48,6 Regione Sardegna 18,5 47,5

Fonte Istat – Agenzia Regionale del Lavoro

I dati presentati vengono poi confrontati con gli ultimi dati registrati relativi all’anno 2010. Emerge che per quanto riguarda la provincia di Olbia Tempio si registra un aumento nel tasso di attività (+ 9% circa) e una diminuzione nel tasso di disoccupazione (- 1,6%).

Tabella 57 Tasso di disoccupazione e attività al 2010 Anno 2010 tasso di disoccupazione, 2010 Tasso di attività, 2010 Prov. Olbia-Tempio 14,8 56,8 Prov. Sassari 16,4 48,9 Regione Sardegna 14,1 59,5 Fonte: nostra elaborazione dati censimento popolazione 2011

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Il tasso di disoccupazione della Gallura, in linea con la media regionale, si discosta di due punti dalla provincia di Sassari e si attesta tra le medie rilevate per le regioni del Mezzogiorno. Il tasso di attività è invece vicino alla media regionale e indica una propensione alla popolazione ad inserirsi nel mercato del lavoro. Per quanto riguarda gli ultimi anni dal 2008 -2012 secondo le rilevazioni medie delle forze lavoro realizzate dall’Istat nella provincia di Olbia Tempio il tasso di disoccupazione ha visto un aumento importante (+5,3) dal 2008 al 2009 portando il tasso di disoccupazione ad un valore costante di circa 14 punti sino all’anno 2011. Solo nell’anno 2012 inizia a diminuire attestandosi intorno al 13,3%. Il tasso di attività medio per gli anni in questione è pari al 55,28%, raggiungendo i valori più elevati nell’anno 2011 (56,9).

Tabella 58 Tasso di disoccupazione, occupazione e attività. Rilevazione sulla forze lavoro anni 2008-2012 Provincia di Olbia Tempio Anni Tasso di disoccupazione Tasso di occupazione Tasso di attività 2008 8.9 60.7 54.7 2009 14.2 56.0 53.9 2010 14.8 59.1 56.8 2011 14.7 59.8 56.9 2012 13.3 57.5 54.1 Fonte dati: Istat

Occupazione: tasso di disoccupazione e attività In conclusione quindi, nonostante l’area gallurese presenti evidenti potenzialità occupazionali, in particolare nel comparto del turismo e dei servizi, sembra che il tessuto imprenditoriale e delle imprese non abbia risposto appieno alle attese. Lo sviluppo dell’economia, concentrato soprattutto nelle zone costiere, non è stato probabilmente sufficientemente forte e tale da far assorbire il flusso demografico in entrata e occupare anche la quota di nuovi residenti. A questo va aggiunta la presa in considerazione del fenomeno sul lavoro sommerso che contribuiscono a rendere il quadro del settore occupazionale ancora più complesso. Infatti, la forte incidenza del settore turistico nel mercato del lavoro della Provincia e la stagionalità, rendono il fenomeno del lavoro nero particolarmente presente: si stima infatti che il turismo e le attività collegate (dai servizi fino all’edilizia) costituiscano un ampio bacino di attività lavorative svolte in maniera non regolare, in particolare nei mesi di alta stagione. Settore turistico caratterizzato spesso dalla precarietà del lavoro stagionale e dalla conseguente mancanza di qualificazione delle figure impiegate. Le cifre quindi sull’occupazione vanno interpretate anche considerando l’incidenza del fenomeno del lavoro sommerso, su cui non sono disponibili attualmente stime attendibili, ma che è da supporre costituisca ancora una importante fetta del mercato del lavoro.

Occupati per settore Un ulteriore elemento di specificazione sulla struttura del mercato del lavoro della Provincia Olbia Tempio è dato dalla composizione degli addetti per attività economica. Dalla tabella e dal grafico è evidente come all’anno 2001 i principali settori di occupazione erano quelli dei servizi e dell’industria.

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Tabella 59 Occupati per settore produttivo Addetti per Provincia % addetti Regione Sardegna settore 2001 Olbia-Tempio sul totale regionale Industria 11.043 10,4 106.111 Commercio 8.119 9,3 86.476 Altri servizi 16.735 13,2 126.127 Istituzioni 7.107 6 116.950

Fonte: Osservatorio Industriale, 2001

Grafico 28 Occupati per settore al 2001, valori percentuali % addetti su totale provinciale

Istituzioni 16% Industria 26%

Altri servizi Commercio 39% 19%

Fonte: Banca dati regionale e nostre elaborazioni

Il confronto con i dati regionali, nel grafico successivo, mette in evidenza come la quota di occupati nell’industria abbia un peso maggiore in Gallura rispetto alla media regionale, e questo dato è dovuto principalmente ai settori del sughero e granito che per lungo tempo hanno assorbito una quota rilevante di forza lavoro impiegata nell’industria locale.

Grafico 29 Occupati per settore 2001. Confronto con dati regionali. % addetti su totale regionale

Istituzioni Industria 15% 27%

Commercio Altri servizi 24% 34%

Fonte: Banca dati regionale e nostre elaborazioni

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La tabella successiva specifica i settori di attività economica e il numero di addetti, confrontando il dato con quello regionale. È evidente come i principali settori di occupazione in Gallura siano rappresentati nell’ordine da: commercio all’ingrosso e al dettaglio; attività manifatturiere; costruzioni; alberghi e ristoranti e trasporti; comparti che riflettono la vocazione dell’area caratterizzata dalla prevalenza del settore turistico che quindi richiede servizi specifici e il sostegno di settori come le attività commerciali; l’edilizia e i trasporti; che contribuiscono allo sviluppo del sistema turistico del territorio. Accanto a questi settori, le attività manifatturiere racchiudono in parte la quota di occupati impiegati nel settore della lavorazione del sughero e del granito.

Tabella 60 Addetti alle imprese per attività economica , 2001

Tipologia attività Provincia % addetti su tot. % addetti Olbia Tempio Prov. OT regionale Sardegna per Sardegna attività econ. Estrazione di minerali 827 25,9 % 3.186 1,1 % Attività manifatturiere 5.454 10,4 % 52.248 19,4% Produz. e distribuz. di 7 0,6 % 1.156 0,4% energia Costruzioni 4.808 11,6 % 41.439 15,4% Commercio 7.803 10 % 77.433 28,8% all’ingrosso e al dettaglio Alberghi e ristoranti 4.408 20,1 % 21.831 8,1 % Trasporti e 2.178 10,9 % 19.974 7,4% comunicazioni Intermediazione 187 2,05 % 9.078 3,3 % finanziaria Attività immobiliari, 1.822 8,04 % 22.652 8,4 % noleggio, informatica Istruzione 234 8,1 % 2.860 1,06% Sanità 206 3,1 % 6.459 2,4% Altri servizi pubblici 954 9,8 % 9.729 3,6% Totale 28.888 10,7 % 268.081 100

Fonte: Osservatorio Industriale

Dal confronto con i dati resi disponibili per l’anno 2011 si evince come nei tre settori (industria, commercio e altri servizi) si sia registrato un incremento nel numero degli addetti. Si mantiene prevalente il settore dei servizi, che continua a rappresentare per il territorio di San Teodoro la principale fonte occupazionale e di specializzazione produttiva, seguito dal settore del commercio e da quello dell’industria.

Tabella 61 Addetti per settore 2011 Addetti per settore 2011 Provincia Olbia-Tempio (valori in migliaia) Industria 14 Commercio 18 Altri servizi 31 Fonte: nostra elaborazione dati ISTAT 2011

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7.4 Analisi della struttura economica del Comune di San Teodoro

Una volta considerata l’analisi socioeconomica a diversi livelli di dettaglio: provincia, SLL, è necessario effettuare un’analisi della struttura economica del Comune di San Teodoro preso singolarmente.

Nella tabella seguente sono evidenziati i dati delle attività economiche. Si nota che su un totale di 691 imprese circa il 48% sono imprese del comparto costruzioni e commercio.

Di seguito si riportano i principali dati relativi al comune di San Teodoro e la struttura economica caratterizzante lo stesso risultante dal report annuale pubblicato dalla camera di commercio di Sassari integrati con i dati del censimento Istat industria del 2001.

Ai dati resi disponibili dall’Istat si aggiungono quelli diffusi dall’osservatorio del Nord Sardegna della CCIAA di Sassari.

I dati sono aggiornati all’anno 2010 e consentono di dettagliare l’analisi al livello comunale in maniera tale da avere un focus più approfondito sulla città e sulle imprese in essa insediate.

La tabella che segue rileva il numero di imprese nel comune di San Teodoro. Interessante notare nell’ultima colonna il dato sul tasso di crescita che in termini relativi è possibile confrontare con il dato provinciale e quello regionale. Per il comune di San Teodoro il tasso di crescita 2,88% è di gran lunga superiore a quello rilevato a livello provinciale 1,19% e regionale 1,24%. Questo dato è molto importante e fa emergere un fenomeno di crescita economica continua, nonostante la crisi attuale che si sta manifestando su tutto il territorio regionale. Tuttavia come emerge che nel territorio di San Teodoro l’impatto sia inferiore e facendo registrare un saldo positivo nel movimento delle imprese più consistente con un differenziale del 1,64%.

Tabella 62: Movimento delle imprese per comune Registrate Attive Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso di crescita San Teodoro 808 691 58 33 25 + 2,88% Provincia 22.344 18.567 1.494 1.229 265 + 1,19% OT Sardegna 170.444 148.429 11.110 8.996 2.114 + 1,24% Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Di seguito si mostrano i dati sulle imprese attive ripartite per settore di attività economica resi disponibili dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Sassari.

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Tabella 63: Imprese attive per comune e per settore di attività economica Agricoltu Estrazioni Attività Produzione Costruzio Commercio Alberghi e Traspor Informazion Servizi Imprese Totale Var ra, di minerali manifatturie energia, ni ristoranti ti e e non % silvicoltu re acqua e gas comunicazio classifica '09 - ra, pesca ne te '10 San - Teodoro 63 1 42 2 166 169 111 19 6 108 4 691 5,30 % Provincia 0,10 OT 3.174 82 1.562 29 3.861 4.305 1.934 754 266 2.577 23 18.567 % Sardegna - 35.926 203 11.604 298 22.557 40.232 10.951 4.679 2.798 18.985 196 148.429 0,60 % Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 30 – Imprese per settore di attività economica Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010 Estrazioni di minerali San Teodoro 0% Imprese non Agricoltura, classificate silvicoltura, pesca 1% 9% Informazione e Attività manifatturiere Servizi comunicazione 6% 16% 1% Produzione energia, acqua e gas Trasporti Alberghie 0% 3% e Costruzioni ristoranti 24% 16% Commercio 24%

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Il settore del commercio insieme al comparto delle costruzioni rappresentano nell’anno 2010 i settori trainanti dell’economia teodorina, rispettivamente rappresentano ciascuno il 24% della numerosità delle imprese insediate nel territorio.

Altri settori importanti come già anticipato nell’analisi presentata a livello di SLL sono quello degli alberghi (16%) e quello dei servizi (16%).

Il comparto agricolo rappresenta invece il 9% delle imprese attive presenti nel territorio comunale. Analizzando i dati disponibili sul settore agricolo si rileva che il comune di San Teodoro segue un andamento leggermente diverso da quello rilevato a livello regionale e provinciale. In particolare nel comune sono sviluppati maggiormente comparti che al contrario non sembrano principali a livello regionale e provinciale.

Tabella 64 Imprese agricole per comune - Coltivazioni, allevamento e pesca Servizi Coltivazioni Coltivazioni connessi agricole agricole all'agricoltura (comprese le Allevamento associate e alla cantine sociali) di animali all'allevamento zootecnica Silvicoltura Pesca Totale San Teodoro 10 33 2 10 2 6 63 Provinci a OT 868 1.285 770 92 54 105 3.174 Sardegn a 14.810 15.935 3.930 369 296 586 35.926 Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 31 – Imprese per settore agricolo 60,00%

50,00%

40,00%

30,00% San Teodoro Provincia OT 20,00% Sardegna

10,00%

0,00% Coltivazioni Allevamento di Coltivazioni Servizi connessi Silvicoltura Pesca agricole animali agricole all'agricoltura e (comprese le associate alla zootecnica cantine sociali) all'allevamento

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

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Il comune di San Teodoro presenta più della metà delle aziende agricole (52,38%) dedicate all’allevamento di animali. Ciò non si verifica agli altri due livelli, dove pur rimanendo una attività prevalente quella dell’allevamento degli animali si rileva in misura pari a circa il 40%.

Altre specializzazioni del territorio si rilevano con riferimento ai servizi connessi all’agricoltura pari al 15,87% contro l’1% registrato a livello regionale. Infine un cenno particolare merita l’attività dedicata alla pesca, che come anticipato in premessa dell’analisi economica rappresenta una grande risorsa economica per il territorio. Nel comune di San Teodoro le aziende impegnate in questa attività rappresentano quasi il 10% sul totale, contro il 3,31% provinciale e l’1,63% regionale.

Tabella 65 - Imprese attive per settore manifatturiero Alimenti Tessile Legno Carta Fabbric Fabbricati Fabbricati Altro Totale e abbigliam editoria ati e mobili e bevande ento prodotti produzion altre concia minerali e metallo industrie cuoio non manifattu metallife riere ri San Teodor 5 1 7 - 5 7 8 9 42 o Provinc ia OT 181 97 398 36 198 190 349 113 1.562 Sardegn a 2.003 772 1.797 492 1.505 2.081 1.891 1.063 11.604 Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 32 – Imprese per settore manifatturiero

30,00%

25,00%

20,00%

15,00% San Teodoro Provincia OT 10,00% Sardegna

5,00%

0,00% Alimenti e Tessile Legno Carta editoria Fabbricati Fabbricati e Fabbricati Altro bevande abbigliamento prodotti produzione mobili e altre concia cuoio minerali non metallo industrie metalliferi manifatturiere

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

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Anche per il settore manifatturiero, pari al 6% delle imprese attive registrate nel comune, si è proceduto ad un confronto dei dati disponibili a livello comunale con quelli a livello provinciale e regionale per comprendere le specificità del primo.

Si evince che il comparto prevalente è rappresentato dalla voce residuale “Altro” che racchiude in se diverse specializzazioni produttive manifatturiere. Altro comparto importante è quello rappresentato dai “fabbricati, mobili e altre industrie manifatturiere” e dai “fabbricati e produzione in metallo”.

In generale il comune di San Teodoro con riferimento al settore manifatturiero presenta le stesse tendenze registrate a livello provinciale e regionale. Si noti come il comparto del legno in particolare a livello provinciale rappresenta un settore trainante per l’industria manifatturiera locale, ciò non deve stupire considerando che la provincia di Olbia Tempio è anche sede dell’unico distretto industriale presente in Sardegna: quello del sughero.

Con riferimento alle imprese artigiane attive presso il comune di San Teodoro si è proceduto alla comparazione dei dati nel biennio 2009-2010. Anche in questo caso emerge una situazione migliore per il comune rispetto a quelle rilevate a livello provinciale e regionale. In particolare nonostante il saldo negativo registrato pari a 0,40% di imprese artigiane in meno, a livello provinciale il dato peggiora sino a -1,60% che a livello regionale si aggrava sino a -2,10%.

Tabella 66 Imprese artigiane attive per comune 2010 2009 Var % '09 - '10 San Teodoro 234 235 -0,40% Provincia OT 6360 6463 -1,60% Sardegna 41640 42522 -2,10% Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Anche con riferimento al settore del commercio, per il comune di San Teodoro, non si rilevano differenze sostanziali rispetto agli altri due livelli di dettaglio analizzati. In particolare si evince una forte concentrazione nel comparto del commercio al dettaglio in misura pari al 80,47%.

Tabella 67 Imprese attive nel settore commercio per comune All'ingro Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Tot sso e al Intermediari Altro Media e Al dettaglio di Al dettaglio Altro al dettaglio del all'ingrosso grande prodotti per dettaglio e commercio distribuzione alimentari, corrispondenza riparazio bevande e , per telefono, ne veicoli tabacco in radio, e esercizi telelavoro e motocicli specializzati internet San 15 11 7 19 12 - 105 169 Teodoro Provincia 485 375 394 337 332 50 2.302 4.305 OT Sardegna 4.342 5.385 3.986 3.411 3.718 532 18.858 40.232 Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

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Grafico 33 – Imprese per settore commercio

70,00%

60,00%

50,00%

40,00%

30,00%

20,00% San Teodoro

10,00% Provincia OT 0,00% Sardegna Intermediari del Altro all'ingrosso Media e grande Al dettaglio di Al dettaglio per Altro al dettaglio commercio distribuzione prodotti corrispondenza, alimentari, per telefono, bevande e tabaccoradio, telelavoro e in esercizi internet specializzati All'ingrosso e al Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio dettaglio e riparazione veicoli e motocicli

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

8. Analisi settore Turismo Il comparto ricettivo del comune di San Teodoro, a livello di tipologie, è piuttosto variegato. Esso è composto da 44 esercizi, di cui 21 strutture alberghiere e 23 strutture ricettive extralberghiere. Le strutture ricettive si distribuiscono quasi a metà fra alberghiere ed extralberghiere: la capacità ricettiva extralberghiera è appena leggermente inferiore, con un’offerta di posti letto pari a 2.861, contro i 3.767 del comparto alberghiero. E’ appena il caso di sottolineare che il numero delle strutture ricettive continua a crescere ininterrottamente.

L’offerta alberghiera può essere definita di qualità medio-alta e alta. Se si considera la classificazione per categoria, si può osservare come il maggior numero di esercizi alberghieri sia a 3 stelle, seguito in ordine d’importanza da quelli a 4 stelle. A livello di capacità ricettiva sono invece gli alberghi a 4 stelle che presentano il maggior numero di posti letto pari a 1.854 nel comune di San Teodoro e 8.067 nella provincia di Olbia Tempio.

La tabella riportata sotto evidenzia la disponibilità di strutture ricettive e di posti letto presenti nel comune di San Teodoro.

Tabella 68.1 Capacità ricettiva negli esercizi alberghieri per comune Alberghi a 5 stelle Residenze e 5 stelle lusso a 4 stelle a 3 stelle a 2 stelle a 1 stella turistico alberghiere Camer Camer Camer Lett Camer Lett Camer N Letti e N Letti e N Letti e N i e N i e N Letti Camere San Teodoro - - - 6 1.854 584 13 1.153 539 1 55 29 - - - 1 705 169 Provinci a OT 14 3.099 1.443 100 19.313 8.067 126 12.311 5.159 20 618 334 4 67 36 25 6.031 1.575 Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

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Tabella 68.2 Capacità ricettiva negli esercizi extra-alberghieri per comune alloggi in affitto gestiti in Ostelli per la Bed & campeggi villaggi turistici forma imprenditoriale gioventù Case per ferie breakfast

Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti Numero Letti San Teodor o 2 1.455 - - 10 1.338 - - 1 22 10 46 Provinc ia OT 18 16.668 3 731 101 11.656 - - 1 22 221 1.071 Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 34.1 – Numerosità alberghi Numerosità alberghi 0% 5% 0% Alberghi a 5 stelle e 5 stelle lusso 30% a 4 stelle

a 3 stelle 65% a 2 stelle

a 1 stelle

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 34.2 – Posti letto negli alberghi Posti letto negli alberghi

0% 2% 0% Alberghi a 5 stelle e 5 stelle lusso a 4 stelle 38%

a 3 stelle 60%

a 2 stelle

a 1 stelle

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

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La distribuzione delle strutture alberghiere nel territorio Le numerose strutture alberghiere sono concentrate quasi totalmente nei comuni costieri; su 289 strutture alberghiere sono infatti appena il 9,69% le strutture ricettive ubicate nei comuni non costieri della provincia. La capacità ricettiva alberghiera presente nei comuni costieri rappresenta infatti ben il 93,50% dei posti letto disponibili nell’intera provincia.

Tabella 69 Strutture alberghiere

Tipo di comune N comuni Unità v.a. Unità v.r. % Posti letto – v.a. Posti letto v.r.% Comuni costieri 12 270 93,42% 40.422 97,63% Comuni interni 14 19 6,58% 983 2,37% Totale 26 289 100,00% 41.405 100,00% Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Il fenomeno risulta invariato negli anni, se si considerano infatti i dati relativi all’anno 2005 si evince come le strutture ricettive di tipo alberghiero seppur in crescita mantengono lo stesso peso in termini percentuali tra zone interne e zone costiere. Tuttavia la nascita di nuove strutture alberghiere è un segnale di continuo sviluppo del comparto che deve essere valutata positivamente in particolare per i territori interni. Questo anche in funzione del fatto che i territori interni stanno orientando la propria offerta territoriale verso il comparto turistico in veste diversa da quello balneare che non rappresenta più, nell’ottica del turista, l’unica motivazione ad intraprendere un viaggio.

TabellaDistribuzione 70 Distribuzione strutture strutture ricettive ricettive per per tipo tipo di di comunecomune

Tipo di comune Unità-v.a. Unità-v.% Posti letto - v.a. Posti letto - v.% Comuni costieri 240 94,5 31485 97,7 Comuni interni 14 5,5 749 2,3 Totale 254 100 32234 100

Fonte:Fonte: Annuario Dati Annuario EPT di Sassari EPT edi EPT Sassari di Nuoro, e EPT 2005 di Nuoro, 2005

Può essere interessante osservare più nel dettaglio la distribuzione delle strutture alberghiere nell’ambito sia dei 12 comuni costieri, sia dei restanti 14 comuni interni. Da subito si può dire che se i comuni costieri sono tutti dotati di alberghi non altrettanto accade per i comuni interni. Le strutture alberghiere ubicate negli 12 comuni costieri presentano una distribuzione non uniforme: vi sono infatti pochi comuni fortemente dotati e altri, la maggior parte, che lo sono mediamente. In particolare, fra i comuni primeggia Arzachena che, con le sue 71 strutture alberghiere, rappresenta il 26,3% della capacità ricettiva dei comuni costieri. Seguono in ordine di importanza Olbia con 53 strutture che rappresentano il 19,36% delle strutture ricettive presenti, e poi Santa Teresa Gallura con 26 strutture, pari a circa il 10% delle strutture esistenti nei comuni costieri, infine San Teodoro con 21 Unità (rappresenta il 7,78% delle unità totali nei comuni costieri) e 3.767 posti letto. Dalla Tabella si evince che le strutture alberghiere di Olbia sono mediamente più piccole, in termini di posti letto, rispetto a quelle di Santa Teresa, così come le strutture di San Teodoro sono mediamente più piccole di quelle di Palau, ma più grandi di quelle di La Maddalena e Trinità d’Agultu. La diversa concentrazione in termini di ricettività alberghiera sottolinea, in qualche modo, anche il diverso livello di sviluppo turistico raggiunto dalle singole località turistiche.

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Tabella 71 Distribuzione delle strutture alberghiere nei comuni costieri Comuni costieri Unità Unità v.a. % Posti letto v.a Posti letto v.r. % Aglientu 8 2.96 1006 2,49 Arzachena 71 26,3 9359 23,15 Badesi 9 3,33 1706 4,22 Budoni 22 8,15 3804 9,41 Golfo Aranci 11 4,07 1714 4,24 La Maddalena 14 5,19 1510 3,74 Liori S. Paolo 10 3,70 844 2,09 Olbia 53 19,36 6564 16,24 Palau 15 5,56 3527 8,73 San Teodoro 21 7,78 3767 9,32 S. Teresa di Gallura 26 9,63 5404 13,37 Trinità e Vignola 10 3,70 1217 3,01 Totale 270 100 40.422 100 Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 35.1– Distribuzione degli alberghi comuni costieri Distribuzione delle strutture alberghiere nei comuni costieri 30,00%

25,00%

20,00%

15,00%

10,00% Unità 5,00%

0,00%

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

118 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 35.2– Distribuzione dei posti letto comuni costieri

Distribuzione dei posti letto nei comuni costieri 25,00%

20,00%

15,00%

10,00%

5,00% Unità 0,00%

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Inoltre vi sono cinque comuni interni che non hanno alcuna struttura alberghiera (Aggius, Alà dei Sardi, Calangianus, Padru, Telti). Fra i dieci comuni che invece dispongono di alberghi, spicca Tempio Pausania con 7 strutture che le consentono di rappresentare circa il 50% della ricettiva alberghiera delle aree interne.

Il comparto extralberghiero

L’offerta ricettiva extralberghiera si presenta in modo molto variegato al suo interno poiché esistono numerose tipologie, alcune di nuova istituzione. Esse sono state tutte regolamentate da qualche anno attraverso la L.R. n.27/1998, alla quale si fa qui riferimento per l’individuazione delle strutture extralberghiere. Fra queste si cita in particolare le Case Appartamenti Vacanze, istituite nel tentativo di far emergere il sommerso delle seconde case e rendere più produttivo il loro utilizzo sul mercato, ma anche i Bed & Breakfast che hanno conosciuto un importante incremento negli ultimi anni in tutta la Sardegna. La maggior parte degli esercizi extralberghieri è comunque rappresentata dai Bed and Breakfast che, con 221 unità rappresentano il 64% delle strutture extralberghiere presenti. Con riferimento ai posti letto, sono invece i campeggi, che con il 55% dei posti letto totali garantiscono la maggiore copertura offerta dalle strutture ricettive dalla tipologia extralberghiera.

119 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 72 Distribuzione delle strutture alberghiere nei comuni costieri Tipologia ricettiva Unità Unità v.a. Posti letto Posti letto % v.a v.r. %

Campeggi 17 5,56% 16.396 55,38% Villaggi turistici 3 0,98% 731 2,47% Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale 97 31,70% 11.555 39,03% Ostelli per la gioventù - 0,00% - 0,00% Case per ferie 1 0,33% 22 0,07% Bed&breakfast 188 61,44% 903 3,05% TOTALE 306 100,00% 29.607 100,00% Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

La distribuzione delle strutture extralberghiere nel territorio Le strutture extralberghiere sono anch’esse concentrate principalmente nei comuni costieri; su 29.607 posti letto sono infatti appena 541 quelli presenti nei comuni interni, ovvero lo 1,83% della capacità extralberghiera dell’intera provincia di Olbia Tempio.

Tabella 73 Distribuzione strutture extra-alberghiere per tipo di comune Tipo di Campeggi Villaggi Alloggi in affitto gestiti Ostelli per la Case per B&B comune turistici in forma imprenditoriale gioventù ferie Comuni 16.396 731 11.555 - 22 903 costieri Comuni 272 - 101 - - 168 interni TOTALE 16.668 731 11.656 - 22 1.071 Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Se per alcune tipologie quali i campeggi, i villaggi turistici e gli alloggi in affitto, è quasi naturale l’ubicazione nei comuni costieri, sorprende invece constatare che tipologie tipiche dell’ospitalità diffusa quali le case per ferie e i B&B sono pressoché inesistenti nelle aree interne, essendo pure esse prevalenti nei comuni costieri. In particolare, se si focalizza l’attenzione sulla distribuzione territoriale dei B&B, si può notare che essi sono presenti tutti i comuni costieri, fra i quali Olbia e La Maddalena primeggiano per numero e capacità ricettiva. Nei 14 comuni interni invece i B&B sono presenti in 10 comuni. Sono infatti assenti nei comuni di Alà dei Sardi, Bortigiadas, Buddusò, Calangianus.

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Distribuzione dei B&B per comune

Tabella 74 distribuzione dei B&B per comune Unità Posti letto Tipo di comune

Aglientu 3 13 costiero Arzachena 22 118 costiero Badesi 1 6 costiero Budoni 8 32 costiero Golfo Aranci 3 11 costiero la Maddalena 38 187 costiero Liori S. Paolo 12 44 costiero Olbia 36 167 costiero Palau 13 64 costiero San Teodoro 10 46 costiero S. Teresa di Gallura 32 163 costiero Trinità e Vignola 10 52 costiero TOTALE 188 903 costiero Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 36– Distribuzione delle Unità e posti letto B&B

200 180 160 140 120 100 80 60 Unità 40 Posti letto 20 -

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

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Strutture extra-alberghiere Se si considera l’insieme delle strutture extra-alberghiere dei comuni costieri si può notare che il primato del numero dei posti letto spetta a Palau.

Tabella 75 Strutture extra-alberghiere Comuni costieri Posti letto %

Aglientu 3.925 13,26% Arzachena 919 3,10% Badesi 1.164 3,93% Budoni 2.803 9,47% Golfo Aranci 1.004 3,39% la Maddalena 1.625 5,49% Liori S. Paolo 1.409 4,76% Olbia 1.995 6,74% Palau 6.919 23,37% San Teodoro 2.861 9,66% S. Teresa di Gallura 3.044 10,28% Trinità e Vignola 1.939 6,55% TOTALE 29.607 100% Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 37– Distribuzione dei posti letto ricettività extra alberghiera

Posti letto 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00%

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Le aziende agrituristiche Dal punto di vista della ricettività, vanno considerate anche le aziende agrituristiche il cui numero e capacità hanno raggiunto un livello importante, pari a 102 unità nei comuni costieri. I principali servizi offerti dalle aziende agrituristiche sono tre. Nel territorio gallurese la maggior parte delle aziende offre “sia alloggio sia ristorazione” (38%), seguite da quelle che offrono invece “solo alloggio” (31%). Numerose sono anche le aziende agrituristiche che offrono “solo ristorazione” (29%).

122 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 76 Aziende agrituristiche per Servizi offerti Sia alloggio sia Solo Solo Altri servizi Totale ristorazione ristorazione alloggio

Aglientu 9 1 5 0 15 Arzachena 6 2 10 0 18 Badesi 1 0 0 0 1 Budoni 2 5 0 0 7 Golfo Aranci 0 0 1 0 1 La Maddalena 0 1 0 0 1 Liori S. Paolo 3 3 4 1 11 Olbia 11 9 8 0 28 Palau 1 1 0 0 2 San Teodoro 2 5 1 0 8 S. Teresa di Gallura 2 0 2 0 4 Trinità e Vignola 2 3 1 0 6 TOTALE 39 30 32 1 101

Fonte: Assessorato all’agricoltura 2011

Anche la distribuzione territoriale degli agriturismo fra comuni interni e costieri mette in evidenza la prevalenza di quelli costieri che concentrano il 61,45% di aziende

Tabella 77 – Distribuzione territoriale aziende agrituristiche Tipo di comune Numero % Comuni costieri 102 61,45% Comuni interni 64 38,55% TOTALE 166 100,00% Fonte: Assessorato all’agricoltura 2011

Le aziende agrituristiche sono distribuite in quasi tutti i comuni galluresi. In particolare, Padru (16 aziende), Olbia (28 aziende) e Arzachena (18 aziende), il primo comune interno, gli altri costieri, che si contendono il primato per il maggior numero di unità dell’intera provincia. Fra i comuni costieri, in una posizione media vi è il comune di San Teodoro con 8 aziende agrituristiche.

Il comparto delle seconde case Il fenomeno delle seconde case, che ha accompagnato lo sviluppo turistico dei comuni costieri della Sardegna, trova in Gallura una delle sue massime rappresentazioni. Secondo una stima, il numero di posti letto disponibili in questo comparto ricettivo presente nei comuni costieri ammonta complessivamente a circa 261.000 posti letto, ovvero circa 8 volte i posti letto alberghieri. Il calcolo è stato effettuato moltiplicando il numero di seconde case (dato censimento Istat 2001) per 4,5 posti letto. Stima posti letto del comparto delle seconde case per comune costiero

123 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Tabella 7Stima8 Stima posti letto letto nelle seconde nelle case seconde case, istat censimento 2001 Comune posti letto Badesi 5.031 Aglientu 8.798 Loiri Porto San Paolo 10.220 La Maddalena 14.144 Trinità d'Agultu 15.701 Golfo Aranci 16.155 Palau 18.540 Santa Teresa Gallura 20.016 Budoni 22.599 Arzachena 37.206 San Teodoro 37.490 Olbia 55.760 Fonte: Censimento Istat 2001

Grafico 38 Stima posti letto nelle seconde case

Posti letto seconde case

55.760

37.490

37.206

22.599

20.016

18.540 Posti letto seconde case 16.155

15.701

14.144

10.220

8.798

5.031

- 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000

Fonte: Censimento Istat 2001

Al di là del valore assoluto di posti letto presenti in ogni comune, è interessante calcolare il relativo rapporto rispetto al numero di posti letto alberghieri, ciò che consente di avere un’idea dell’eventuale squilibrio esistente a favore di questo tipo di ricettività.

124 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

TabellaRapporto 79 Rapporto posti posti letto in in seconde seconde case e case alberghieri e alberghieri, per comune istatcostiero censimento 2001 Comune Badesi 314 Arzachena 442 Santa Teresa Gallura 467 Palau 644 Budoni 904 La Maddalena 1.065 Olbia 1.213 Golfo Aranci 1.246 Trinità d'Agultu 1.320 San Teodoro 1.446 Aglientu 2.188 Loiri Porto San Paolo 2.493 Fonte: Censimento Istat 2001

Grafico 39 Posti letto nelle seconde case

Rapporto posti letto in seconde case ogni 110 posti letto alberghieri

3.000 2.188 2.493 2.500 1.446 2.000 1.213 1.320 1.500 1.065 1.246 904 1.000 644 442 467 500 314 -

Rispetto alla disponibilità dei rispettivi posti letto alberghieri, sono soprattutto i comuni di Loiri Porto San Paolo e di Aglientu che presentano il valore più alto di questo rapporto, a seguire il Comune di San Teodoro. Ciò significa che il comune di Loiri Porto San Paolo ospita per ogni 100 posti letto alberghieri circa 2.500 posti letto in seconde case: qui, come negli altri comuni che si attestano su valori simili, si tratta evidentemente di un modello di sviluppo turistico che ha particolarmente privilegiato l’espansione delle strutture residenziali. E’ interessante constatare che Arzachena, pur essendo il terzo comune in ordine di importanza per numero di posti letto in seconde case, si posiziona in questo rapporto al penultimo posto, in ragione del fatto che il suo territorio ospita il maggior numero di strutture alberghiere, e conseguentemente anche la maggiore capacità ricettiva alberghiera dell’intera provincia. Il fatto che la ricettività in seconde case costituisca una parte dell’economia sommersa del settore, non consente di quantificare l’effettiva domanda turistica di ogni comune, se non attraverso delle stime.

125 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

La domanda turistica Alla luce dei dati esposti sull’offerta turistica è necessario un analisi della domanda turistica e dei flussi in entrata per il comune di San Teodoro. La tabella che segue mostra gli attivi e le presenze turistiche registrate negli anni 2009 e 2010 con il dettaglio dei turisti nazionali e di quelli stranieri.

Tabella 80 Movimento turistico per località Esercizi alberghieri Esercizi complementari Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale Va Va r r Var Var % % % % '09 '09 Presenz Presenz Arri '09 - Prese '09 - Presenz Arriv Prese Arriv - Prese - Arrivi e Arrivi e vi '10 nze '10 Arrivi e i nze i '10 nze '10 San 2,1 - Teodo 36.9 1,80 232.63 13,7 29.62 1 210.92 5 ro 28.941 204.350 8.022 60.357 63 % 3 9% 19.855 164.890 9.410 46.039 5 % 9 % - - Provi - - 7,6 5,7 ncia 358.50 2.035.72 1.132.0 575. 4,10 3.186. 0,58 1.225.51 76.18 443.19 223.7 3 1.676. 3 OT 3 9 216.800 85 303 % 241 % 145.466 5 9 5 48 % 093 % Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

La provenienza dei flussi La principale componente dei flussi turistici della Gallura è rappresentata fondamentalmente dagli italiani, così come avviene per il resto dell’isola. Per il comune di San Teodoro nell’anno 2010, gli italiani hanno costituito infatti il 74% degli arrivi turistici e il 78% delle presenze.

Grafico 40 Provenienza degli arrivi Provenienza degli arrivi 600.000

500.000

400.000

300.000 Nazionali Internazionali 200.000

100.000

0 San Teodoro Provincia OT

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

126 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 41.1 Provenienza degli arrivi comunale

Provenienza degli arrivi - San Teodoro

Nazionali Internazionali

26%

74%

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Grafico 41.2 Provenienza delle presenze comunale

Provenienza delle presenze

Nazionali Internazionali

22%

78%

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Di conseguenza la quota dei turisti stranieri si attesta al 26%. Al di là del dato medio, se si focalizza l’attenzione sulle singole località, si può notare che la situazione è piuttosto variegata per quanto riguarda la quota delle presenze straniere. Si passa infatti dal 49,14% di Arzachena al 15,13% di La Maddalena, ciò che mette in evidenza un diverso livello di internazionalizzazione del turismo nelle località considerate. Mentre il Comune di San Teodoro registra nel 2010 una presenza del 22% di stranieri al di sotto della media dei comuni della provincia Olbia Tempio pari a 26%. La componente straniera rappresenta un importante fattore di destagionalizzazione dei flussi.

127 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

È possibile affermare che quasi ovunque, nei mesi aprile-maggio e settembre ottobre, che precedono e seguono la stagione prettamente balneare, la quota degli stranieri è superiore a quella degli italiani, a dimostrazione che gli stranieri prediligono fare delle vacanze in periodi meno affollati, meno caldi e sganciati dalla motivazione principale che caratterizza il turismo anche in Gallura, ovvero la vacanza balneare. I flussi italiani, attratti dal prodotto turistico marino-balneare, hanno la tendenza a partire in vacanza nei canonici mesi estivi di luglio-agosto. Questo comportamento fa si che si generi il ben noto fenomeno della stagionalità del turismo, in Gallura come nel resto della Sardegna. Nella provincia di Olbia Tempio, così come rappresentato dal grafico che segue nell’anno 2010 si sono registrati circa 800mila arrivi e circa 4,5 milioni di presenze. Entrambi in diminuzione rispetto all’anno 2009. Il fenomeno è in controtendenza con quanto rilevato a livello comunale, dove rispetto all’anno 2009 si registra un aumento sia negli arrivi che nelle presenze turistiche, a conferma del fatto che il comune di San Teodoro si conferma meta turistica per eccellenza nonostante la crisi economica in atto. Nell’anno 2010 si registrano circa 66 mila arrivi (8,33% degli arrivi provinciali) e circa 400 mila presenze (9,12% delle presenze provinciali).

Grafico 42 Arrivi e presenze anno 2010 Arrivi e presenze 6.000.000

5.000.000

4.000.000

3.000.000 Arrivi Presenze 2.000.000

1.000.000

0 San Teodoro Provincia OT

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Si procede poi con l’analisi della scelta di sistemazione nel periodo di permanenza nel territorio di riferimento, tra strutture alberghiere e strutture ricettive.

Con riferimento agli alberghi gli stessi sono scelti nel 56% dei casi con riferimento agli arrivi e alle presenze turistiche rilevate per l’anno 2010.

128 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 43 Distribuzione nelle strutture ricettive Distrubuzione degli arrivi e presenze nelle strutture ricettive

Alberghi Altre strutture

44%

56%

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Nelle strutture ricettive alberghiere sono stati registrati circa 37 mila arrivi e 232 mila presenze per il comune di San Teodoro. Inoltre per quanto riguarda la provincia di Olbia Tempio sono circa 575 mila gli arrivi e 3 milioni le presenze turistiche in questo tipo di strutture.

Grafico 44 Distribuzione negli alberghi Arrivi e presenze negli alberghi 3.500.000

3.000.000

2.500.000

2.000.000 San Teodoro 1.500.000 Provincia OT 1.000.000

500.000

0 Arrivi Presenze

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

129 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 45 Distribuzione nelle strutture extra alberghiere Arrivi e presenze nelle altre strutture ricettive 1.800.000 1.600.000 1.400.000 1.200.000 1.000.000 San Teodoro 800.000 Provincia OT 600.000 400.000 200.000 0 Arrivi Presenze

Fonte: ns elaborazione dati CCIAA Sassari anno 2010

Le strutture ricettive extra-alberghiere offrono ospitalità nel comune di San Teodoro a circa 29 mila arrivi e 210 mila presenze. Nella provincia sono invece pari a 223 mila gli arrivi e un milione e mezzo le presenze nelle strutture ricettive di questa tipologia.

Analisi del settore edilizio Dai dati forniti dal comune di San Teodoro è stato possibile analizzare il settore edilizio in relazione al numero di concessioni edilizie rilasciate nei diversi anni dal 1983 ad oggi. Come si evince dalla tabella so son registrate variazioni positive e variazioni negative nel trascorrere degli anni, ma il massimo valore raggiunto è quello relativo al 2006, mentre il dato del 2007 è ancora un dato provvisorio.

Concessioni edilizie

1983 90 1984 119 1985 170 1986 112 1987 138 1988 147 1989 160 1990 106 1991 134 1992 178 1993 140 1994 138 1995 92 1996 140 1997 106 1998 184 1999 190 2000 181 2001 225 2002 234 2003 226 2004 180 2005 151 2006 251 2007 123 TOTALE 3915 Grafico 46 Concessioni edilizie Fonte: Ns elaborazione su dati forniti dal Comune di San Teodoro 130 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Analisi della raccolta rifiuti Un ulteriore analisi dei comportamenti delle tendenze della popolazione può essere analizzata attraverso il dato sulla TARSU e sulle utenze riferite alla stessa. La tabella che segue rileva il quantitativo di rifiuti registrato nel periodo che va dal 2005 al 2011.

TARSU 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 - MQ 715.280 756.189 766.245 769.302 790.373 820.326 853.172 857.060 - Utenze 8.505 8.978 9.192 9.414 9.564 9.883 10.443 10.565 - Tonnellate 6.940,44 7.065,616 7.321,42 7.611,55 7.602,63 8.057,05 7.795,76 n.p. - Imposta € € 1.590.896 € 1.664.274 € 1.720.609 € 1.740.641 € 1.850.152 € 1.847.662 € 1.868.547 1.084.907 Fonte: ns elaborazione dati Comune di San Teodoro

Si rileva una tendenza verso l’aumento per quanto riguarda il numero di utenze che registra un aumento del 24% nel periodo di tempo considerato. Inoltre si rileva un aumento anche spostando l’attenzione ai dati che si riferiscono ai mq e alle tonnellate di rifiuto prodotti a livello comunale. Si rileva rispettivamente un aumento del 19,82% nel primo caso e del 12,32% nel secondo. Il dato è perfettamente coerente con quanto evidenziato nella parte del documento dedicata alla stima della popolazione fluttuante. Infatti ad un aumento della popolazione corrisponde sicuramente un aumento nella produzione dei rifiuti che possono essere misurati attraverso gli indicatori relativa alla TARSU.

Ciò detto è inoltre importante evidenziare come la produzione di rifiuti solidi urbani non sia costante nell’anno ma faccia registrare un aumento altalenante con picchi nei mesi estivi, in corrispondenza di un aumento della popolazione legato ai flussi turistici in entrata. I dati a disposizione sono relativi all’anno 2006/2007. L’analisi della raccolta dei rifiuti nei mesi che vanno da agosto 2006 ad agosto 2007 registrano le enormi differenze che si registrano nei periodi estivi e nei periodi invernali in relazione alla differente presenza della popolazione totale, e in particolare al peso che ha la popolazione fluttuante sulla popolazione totale, data soprattutto dalle presenze di turisti nei mesi della stagione estiva.

raccolta rifiuti in quintali ago-06 16292,7 set-06 7688,4 ott-06 3281,4 nov-06 2245,5 dic-06 2287,6 gen-07 2308,4 feb-07 1874,4 mar-07 2438,8 apr-07 4042,2 mag-07 4308,2 giu-07 8383,8 lug-07 12672 ago-07 16253,1

131 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

Grafico 47 Raccolta rifiuti Fonte: Ns elaborazione su dati forniti dal Comune di San Teodoro

Analisi dati TARSU L’analisi dei dati TARSU per diverse categorie di utenze e rispettivi mq permettono di individuare le categorie che maggiormente pesano sul totale. Le abitazioni private ad uso abitativo rappresentano il 50% del totale. Questo dato evidenzia e rafforza la precedente analisi sul mercato delle seconde case nel settore turistico e giustifica la presenza di una popolazione fluttuante così elevata, nonostante i posti delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere non siano sufficienti a soddisfare tale richiesta.

DATI TARSU 2006

categoria utenze mq imposta

abitazioni private ad uso abitativo 5208 364668,1 € 716.537,97 abitazioni in zone turistiche 1952 142115 € 354.583,60 abitazioniunico occupante 34 2964 € 4.149,60

commerciale-alimentare e assimilati 56 9571,86 € 50.374,79 commerciale-non alimentare 109 8813,02 € 48.060,44 commerciale-edilizia e arredamenti 12 1514 € 6.832,56 mercato ambulante 1 120 € 697,20 alberghi senza ristorante 6 1191,5 € 5.192,88

alberghi con ristorante 28 52831 € 183.226,12 pubblici esercizi-bar pizz e ristoranti 113 11402 € 62.494,30 sale da ballo 3 1870 € 8.430,31 distributori di carburanti 1 214 € 1.243,34

estetica 10 545,21 € 794,71 laboratori artigiani 30 5302 € 8.144,55 teatri ed impianti sportivi 1 100 € 24,50 uffici e studi privati 120 7381,06 € 35.261,82 scuole ed organizzazioni culturali 2 405 € 595,35

cantine,garage e magazzini 896 43238,42 € 34.441,35 campeggi 3 27746 € 56.324,38

totale 8585 681992,20 € 1.577.409,77

Fonte: Ns elaborazione su dati forniti dal Comune di San Teodoro 132 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

9. Conclusioni sull’analisi economica Il settore economico di San Teodoro, si basa soprattutto sui settori “Altri servizi”, Turistico e commercio, costruzioni e infine Industria e manifatturiera. Le enormi potenzialità del territorio del Comune di San Teodoro, sia in relazione alle caratteristiche paesaggistico - naturalistiche che alle risorse culturali, devono essere sfruttate con una politica programmata e organizzata. Solo dopo un’attenta analisi dello stato di fatto è possibile per i referenti politici, del territorio e non, pianificare strategie e azioni di marketing che permettano l’ottimizzazione delle risorse e lo sviluppo economico e sociale del territorio e delle popolazioni residenti. Il settore turistico rappresenta sicuramente un settore trainante del territorio di San Teodoro, ma di fatto il settore basa la sua esistenza e il suo sviluppo sulle condizioni sociali ed economiche del territorio. Pertanto solo attraverso il potenziamento congiunto dei servizi, delle infrastrutture, della viabilità si potrà favorire lo sviluppo economico e turistico dell’intero territorio. A margine di queste riflessioni è possibile individuare un ulteriore elemento operativo da proporre all’Interno del Piano Urbanistico Comunale:

Governare le trasformazioni economiche e territoriali legate al turismo mediante la realizzazione di un “sistema turistico integrato” Tale assunto si basa su alcune considerazioni che oramai sono diventate patrimonio comune in larghe fasce della realtà economiche e sociale della comunità teodorina:

- la dimensione edilizia di San Teodoro riferita alla fascia costiera ha oramai valori molto elevati di ricettività potenziale; - le punte di presenze giornaliere turistiche estive (45.000/55.000 unità) hanno raggiunto valori che pongono complessi problemi di governo dell’insieme dei servizi e delle funzioni di supporto al turismo; - l’elevato livello di integrità ambientale che ancora caratterizza il territorio rappresenta una “risorsa” da non sottoporre a ulteriori significative riduzioni; - l’attività edilizia legata al turismo dovrà necessariamente ridursi con un progressivo spostamento degli interessi imprenditoriali e delle attività produttive nel campo dei servizi; - l’attrezzatura turistica complessiva di San Teodoro deve supportare l’obiettivo di realizzare una “offerta” che ampli la durata delle presenze puntando ad attività che comprendano anche le fasi di “bassa stagione”. Si chiede pertanto al P.U.C. di indirizzare e governare la transazione verso una fase più solida e più strutturata dell’economia turistica territoriale, contribuendo a definire uno specifico “modello turistico”, fortemente identificabile nella più generale offerta turistica regionale ed internazionale.

133 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica

10. Conclusioni L'idea forza su cui converge l’analisi del P.U.C. di San Teodoro, è quella di spingere la transizione del sistema locale verso maggiore competitività e grado d’attrattività, attraverso azioni volte al rafforzamento del sistema produttivo e del sistema sociale. Il Comune di San Teodoro si presenta come un’area ricca di risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari ad alto potenziale sviluppo economico, soprattutto legato allo sviluppo del territorio come elemento necessario per incrementare l’attrattività turistica, in piena crescita. La valorizzazione del patrimonio territoriale però necessita di un processo che sia in grado di creare servizi e interventi infrastrutturali. Il quadro territoriale ricavabile dall’analisi svolta consente di fare alcune considerazioni preliminari: - l’andamento della dinamica insediativa ha favorito i comuni costieri trova riscontro nella struttura economica, che evidenzia il ruolo propulsivo; - necessità di pianificare interventi infrastrutturali e produttivi, favorendo la migrazione e favorevoli dinamiche occupazionali e demografiche; - la piccola e media impresa garantisce una redditività elevata e favorisce la dinamica positiva degli indicatori demografici.

Dalla presente analisi sono gradualmente scaturiti gli obiettivi strategici che la Pianificazione Urbanistica Comunale, intesa non come mero strumento tecnico –urbanistico, bensì come strumento strategico di programmazione graduale, logica e sostenibile dello sviluppo del territorio e della comunità insediata. Tali obiettivi sono di seguito riassunti.

1) Opportunità per i cittadini di realizzare in modo approfondito e democratico una riflessione sul proprio passato e sulle prospettive future; 2) Salvaguardia e rafforzamento dell’identità culturale, territoriale ed ambientale; 3) Riorganizzazione del sistema insediativo e residenziale, col riequilibrio degli scompensi della “recente” evoluzione urbanistica dei nuclei insediativi tradizionali; 4) Governo delle trasformazioni economiche e territoriali legate al turismo mediante la realizzazione di un “sistema turistico integrato”.

Obiettivo 1 Opportunità per i cittadini di realizzare in modo approfondito e democratico una riflessione sul proprio passato e sulle prospettive future Al P.U.C. vengono poste istanze e sollecitazioni che riguardano l’insieme dei problemi di vita della Comunità in ambiti ed aree di interesse che solo apparentemente sono estranee all’urbanistica e alla pianificazione territoriale. Il P.U.C. si configura così come uno strumento tecnico-amministrativo in primo luogo finalizzato a definire regole e compatibilità d’uso del territorio comunale; ma è, nel contempo, una straordinaria occasione ed opportunità per esaminare con metodo le proprie radici e i propri percorsi del passato e ragionare del proprio futuro in modo equilibrato. È questo il quarto (e forse il più importante) obiettivo di fondo del Piano, non posto in forma diretta, ma strettamente connesso con la salvaguardia dell’identità culturale di San Teodoro: realizzare una occasione che consenta a tutti i cittadini, in modo approfondito e realmente democratico, di fare una riflessione non

134 A cura di Raimondo Schiavone Comune di San Teodoro: Analisi Socioeconomica frettolosa sul proprio passato e sul proprio presente, realizzando le condizioni per selezionare al meglio le azioni legate alla costruzione del futuro della Comunità.

Obiettivo 2 Salvaguardia e rafforzamento dell’identità culturale, territoriale ed ambientale È questo il più importante obiettivo che il P.U.C. deve assumere. Il Comune di San Teodoro è, da circa 40 anni, in una fase di straordinarie trasformazioni economiche, demografiche e territoriali. Da sistema di piccoli stazzi a prevalente economia agro pastorale si è trasformato in una delle realtà sarde di punta nel turismo costiero, con dinamiche demografiche di fortissima crescita; da microcosmo di relazioni prevalentemente concluse al proprio interno è diventato luogo privilegiato del turismo nazionale internazionale. Diversamente da altri territori investiti da trasformazioni di analoga intensità e di analoghe caratteristiche, la comunità di San Teodoro ha peraltro finora mantenuto il senso della propria storia e della propria identità culturale. La difesa di questa identità è però in grande difficoltà, in particolare nelle giovani generazioni, prive di quella “memoria storica” che consente una interpretazione più articolata della fase attuale. Il P.U.C. dovrà muovere in questa fase dell’evoluzione sociale e culturale di San Teodoro, con l’obiettivo di fondo di riorganizzare le funzioni territoriali ed urbane in modo da rendere possibili il mantenimento di identità e culture in pericolo, non solo per le trasformazioni economiche e di costume, ma anche per quelle più direttamente conseguenti alle modifiche del territorio.

Obiettivo 3 Riorganizzazione del sistema insediativo e residenziale, col riequilibrio degli scompensi della “recente” evoluzione urbanistica dei nuclei insediativi tradizionali. Il terzo obiettivo pone un problema di diretta responsabilità operativa del P.U.C., in un sistema insediativo particolare in cui l’organizzazione residenziale si presenta con una minuta articolazione “multicentrica” diffusa nel territorio agrario, secondo nuclei residenziali (gli stazzi) fortemente caratterizzati dal punto di vista culturale e con modelli di relazioni urbane del tutto differenti rispetto a quelli delle comunità “monocentriche”. L’ingresso dell’economia turistica ha radicalmente modificato l’equilibrio prima esistente, con forti espansioni di alcune realtà (in particolare San Teodoro centro, Monti Pitrosu, Lu Fraili, Traversa, Suaredda) sulla S.S. 125. Si pone oggi un duplice problema: da una parte riequilibrare complessivamente il “peso” delle singole frazioni in rapporto alla “evoluzione” determinatasi in questi ultimi decenni e, dall’altra, ricostruire un nuovo tessuto insediativo, caratterizzato da un percorso di “evoluzione governata”.

Obiettivo 4 Governo delle trasformazioni economiche e territoriali legate al turismo mediante la realizzazione di un “sistema turistico integrato”. Il quarto obiettivo si basa su alcune considerazioni che oramai sono diventate patrimonio comune in larghe fasce della realtà economiche e sociale della comunità teodorina: - la dimensione edilizia di San Teodoro riferita alla fascia costiera ha oramai valori molto elevati di ricettività potenziale;

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- le punte di presenze giornaliere turistiche estive (45.000/55.000 unità) hanno raggiunto valori che pongono complessi problemi di governo dell’insieme dei servizi e delle funzioni di supporto al turismo; - l’elevato livello di integrità ambientale che ancora caratterizza il territorio rappresenta una “risorsa” da non sottoporre a ulteriori significative riduzioni; - l’attività edilizia legata al turismo dovrà necessariamente ridursi con un progressivo spostamento degli interessi imprenditoriali e delle attività produttive nel campo dei servizi; - l’attrezzatura turistica complessiva di San Teodoro deve supportare l’obiettivo di realizzare una “offerta” che ampli la durata delle presenze puntando ad attività che comprendano anche le fasi di “bassa stagione”. Si chiede pertanto al P.U.C. di indirizzare e governare la transazione verso una fase più solida e più strutturata dell’economia turistica territoriale, contribuendo a definire uno specifico “modello turistico”, fortemente identificabile nella più generale offerta turistica regionale ed internazionale.

Obiettivo 5 Politiche adatte ad una adeguata gestione della popolazione fluttuante Come evidenziato nella parte di studio demografico il Comune di San Teodoro dal 1971 al 2011 ha subito un notevole incremento della popolazione, in opposto al contestuale decremento demografico registrato a livello regionale, dovuto al saldo naturale positivo, ma soprattutto al saldo migratorio positivo. L’incremento demografico nel comune di San Teodoro, comune della fascia costiera, mette in evidenza come lo spostamento della popolazione sul territorio provinciale abbia seguito sostanzialmente un flusso migratorio dall’interno verso la costa, più ricca di iniziative produttive, di infrastrutture e servizi. Parallelamente si è riscontrato per lo stesso territorio una previsione in aumento della popolazione fluttuante di 13.201 in quanto da 33.165 unità censite nel 1991 si arriva a 46.366 unità al 2041. Ciò porta alla definizione del quinto obiettivo per il comune di San Teodoro. Mettere in atto azioni che tengano in considerazione le dinamiche evolutive della popolazione e in particolare di quella fluttuante in maniera da garantirne una evoluzione governata. Nello specifico il P.U.C. dovrà tenere in considerazione da un lato la capacità di carico degli ecosistemi costieri e dall’altro il possibile successo di numerose iniziative volte alla diversificazione dell’offerta turistica regionale.

Gli obiettivi soprarichiamati hanno carattere, per così dire, di azione strategica in ambito di programmazione generale o, in senso più esteso, “politico”. Dal punto di vista operativo e della pianificazione territoriale i principi/obiettivi vengono perseguiti con una serie di azioni e intenzioni chiaramente individuabili e concretamente realizzabili. Per ciascun obiettivo è dunque possibile delineare una serie di azioni prioritarie, che lo stesso strumento di pianificazione deve mettere in ordine e sollecitarne la realizzazione o ultimazione. Tali azioni possono essere considerate come azioni di sistema capaci di generare una serie di risultati positivi, nell’indotto di riferimento, per l’intera comunità.

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Azioni strategiche 1. Rafforzamento e potenziamento del “sistema” della portualità turistica Sulla base delle progettazioni già approvate, il Piano Urbanistico deve prevedere il completamento della struttura portuale turistica in loc. “Su Niuloni”, individuandone al contorno le necessarie opere e interventi di supporto, completamento, funzionalità e sostenibilità ambientale ed economica. È infatti necessario, al fine di rendere maggiormente produttivo l’investimento, e soprattutto mettere in stretta relazione l’abitato con il porticciolo turistico, valorizzandone sia la funzione turistica che quella sociale ed economica con diretti vantaggi a favore della comunità, prevedere una serie di interventi, opere ed azioni capaci di mettere in relazione stretta l’assetto urbano ed il sistema portuale progettato e realizzando. In particolare il Piano dovrà prevedere:  asse attrezzato di collegamento col centro urbano, con caratteristiche dimensionali di adeguate

dimensioni (larghezza di 24,00 m) e istituzione lungo il percorso di aree di espansione (B5 e C5) per la realizzazione, oltre che di residenze, di attività direzionali, commerciali e nel settore dell’artigianato;  asse di collegamento diretto con la bretella di accesso alla S.S. 131 dir, a sud della frazione di Badualga e con la S.S. 125, a nord della frazione di La Suaredda, in parte utilizzando anche la viabilità preesistente. Il piano deve inoltre prevedere degli interventi di ampliamento del porto in loc. Punta Aldia, al quale si accede attraverso una fascia di territorio attrezzata (attività ricettive, commerciali, ristorazione, sportive e di svago), analoga all’area attrezzata sopradescritta, ma caratterizzata da elementi più “mirati” alle componenti ambientali e paesaggistiche del contesto circostante. Per rendere maggiormente integrato il sistema, e completare l’offerta di portualità turistica, il Piano deve prevedere una portualità turistica di tipo più leggero (attracchi con pontili galleggianti, natanti a vela, ecc.) anche in loc. “Salina Bamba”; il sito ha caratteristiche ottimali dal punto di vista orografico e di protezione dai venti e risulta ormai estremamente antropizzato e compromesso da episodi edilizi. L’opportunità di un simile intervento è facilmente apprezzabile sia dal punto di vista ambientale, si interviene infatti su un sito già fortemente antropizzato, con strutture leggere e amovibili, capaci di garantire l’attracco di piccoli natanti e quindi dal punto di vista turistico aumentare l’offerta di servizi ai visitatori.

2. Realizzazione di un “sistema golf” Esigenza territoriale, emersa in più fasi dell’analisi del territorio, è quella di integrare l’offerta turistica ampliandola, sia nel tempo che nello spazio. Quella golfistica è un’attività che per eccellenza tende ad “allungare” la stagione turistica (tende, anzi, ad occupare spazi temporali alternativi a quelli più propri della balneazione). Allo stesso tempo consente di mettere in collegamento il territorio dell’interno, capace di offrire attrattive turistiche anche in autunno ed inverno, nelle stagioni non balneari, ad un visitatore che si reca nell’isola per utilizzare i campi da golf. Ha inoltre caratteristiche tipologiche e di ricaduta di immagine che, per la loro peculiarità, costituiscono un rilevantissimo contributo all’offerta di servizi (e quindi alla riqualificazione) al territorio nel suo insieme, caratterizzato per la maggior parte da interventi di tipo residenziale. “Al contempo l’utente dell’impianto (il giocatore di golf) tende a muoversi in aereo e ha piacere di giocare su più impianti, peraltro ricompresi in un contesto territoriale circoscritto”.

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La prima esigenza in tal senso è già egregiamente soddisfatta dalla presenza (ad una distanza temporale ottimale) dall’aeroporto di Olbia. In riferimento alla seconda, il piano prevede, col fine di realizzare un intervento a valenza regionale, un vero “sistema golf”, costituito:  dall’ampliamento dell’attuale impianto di Punta Aldia, da attuare, eventualmente in consorzio con l’Amministrazione Comunale proprietaria di alcuni terreni, su alcune aree limitrofe allo stagno della Cinta;  dalla realizzazione di tre nuovi impianti in loc. Lu Impostu e Cala Brandinchi, di cui uno a 27 buche (a ridosso della lottizzazione “La Pipara”) e gli altri due più tradizionali, a 18 buche. Il piano dovrà prevedere norme e prescrizioni in modo che la realizzazione di tali impianti sia la meno impattante dal punto di vista ambientale e paesaggistico, di tipo conservativo dell’orografia e morfologia del territorio e rispettosa al massimo delle componenti vegetazionali e faunistiche dei contesti interessati, non solo, ma anche di quelli immediatamente circostanti.

3. Istituzione del “sistema parchi” È stato più volte evidenziato, nel corso dell’analisi, il patrimonio ambientale di enorme pregio presente nel territorio di San Teodoro, e di quanto occorra mettere in essere azioni di sistema capaci di tutelare e allo stesso tempo valorizzare le aree di pregio ambientale. Per la valorizzazione delle componenti ambientali e paesaggistiche del territorio comunale, ai fini della relativa conservazione ma anche della razionale e non impattante funzione, alcune porzioni del territorio particolarmente vocate dovranno essere organizzate in un sistema di parchi naturalistici e oasi faunistiche. Particolarmente adatti a tale destinazione sono i terreni a corona dello stagno La Cinta (alcuni dei quali di proprietà comunale) e nell’ambito del compendio montano in loc. Monte Nieddu, al confine col limitrofo comune di Padru, recentemente acquisito al patrimonio dell’Amministrazione Comunale. Un parco con caratteristiche analoghe, ancorché a dimensione urbana, verrà realizzato, come previsto dal progetto, nell’ambito dell’area portuale in loc. Su Niuloni, sulle aree umide non interessate dalle opere della struttura nautica. Nei parchi verranno di norma realizzate le opere relative alla viabilità di accesso e i parcheggi; i percorsi pedonali e gli spazi attrezzati per la sosta e il picnic, i punti di osservazione, eventuali edifici di servizio per l’amministrazione e la sorveglianza, il deposito e l’approvvigionamento delle attrezzature e dei materiali per la gestione e la manutenzione.

4. Aree di salvaguardia e tutela Oltre alle aree individuate in precedenza, nel perseguimento della salvaguardia dei contesti di particolare pregio e/o vulnerabilità dal punto paesaggistico e ambientale, il Pinao dovrà prevedere delle zone di tutela, con norme per tipologie di utilizzazioni particolarmente limitate. In tal senso sono state disciplinate, con varie ampiezze, all’interno del Piano tutte le aree della fascia costiera e alcuni areali di rilevanti caratteristiche geomorfologiche e paesaggistiche.

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5. Piano di utilizzo dei litorali Con specifico elaborato a parte il piano recepisce il Piano di Utilizzo dei Litorali, predisposto in conformità alle indicazioni della deliberazione della G.R. n. 29/15 del 22/05/2008.

6. Espansione residenziale con caratteristiche specifiche Obiettivo fondamentale del Piano, come evidenziato da più parti, ed emerso durante le fasi di consultazione della cittadinanza, è quello di ricucire il tessuto urbano, creando aree di servizio alla comunità capaci di compensare la crescita delle zone meramente residenziali degli ultimi anni, e la necessaria previsione di ulteriori zone di espansione e completamento. Nell’ottica del perseguimento di interventi di valorizzazione e riqualificazione dell’ambito urbano, quindi, il Piano deve prevedere alcune particolari zone di espansione strutturate in modo da incentivare la realizzazione di funzioni alternative e/o integrative della residenza. È il caso della zona a vocazione commerciale lungo l’asse attrezzato di accesso al porto in loc. Lu Niuloni e della zona di espansione in loc. “Lu Castellu”, che prevede la realizzazione di aree per le attività commerciali, parcheggi, e, soprattutto, l’acquisizione al patrimonio comunale dell’omonimo parco attrezzato a verde e giardino.

7. Settore ricettivo Nella stessa ottica il Piano Urbanistico deve strutturare l’offerta ricettiva. L’obiettivo dell’omogeneità urbana, e della funzione sociale del tessuto costruttivo deve guidare le scelte del P.U.C.. E su questa linea sono stati recepiti in zona G (servizi a livello sovra comunale) le esistenti strutture alberghiere di tipo urbano (con funzionamento cioè non stagionale, ma esteso a tutto l’anno, o quasi), con previsioni volumetriche coerenti con delle preesistenti richieste di ampliamento, da tempo recepite dall’Amministrazione Comunale. In ambito costiero invece sono stati individuati alcuni interventi in zone strategiche, a ridosso di contesti già edificati e urbanizzati e di non particolare pregio paesaggistico, con funzione di cerniera tra complessi prevalentemente residenziali (“seconde case”), riqualificazione e integrazione delle relative funzioni. Il dimensionamento complessivo di tali strutture (circa 118.000 m3) discende dalle indicazioni della L.R. n. 8/2004 ed è coerente con quanto definito dall’Amministrazione Comunale.

8. Attività sportive e di svago Alcune azioni, meglio di altre, hanno la capacità di rivitalizzare il tessuto sociale. Anche interventi materiali rappresentano spesso la chiave di volta per creare comunità, per valorizzare il valore sociale di un determinato ambito urbano. Tra questi quelli che più rispondono all’obiettivo sono gli interventi legati alla promozione della attività sportive e ricreative. Il piano recepisce l’attuale complesso sportivo comunale, incrementandone gli spazi per ulteriori attività oltre a quelle calcistiche e rafforzandone quelli per le attività complementari. Il piano prende inoltre in considerazione l’attuale impianto per attività avio sportive e turistiche per ultraleggeri, dedicando e disciplinando al proposito un apposito areale di zona “G” per attività di livello sovra comunale.

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9. Nuova struttura cimiteriale Altra azione strategica, capace di rispondere alle pressanti istanza provenienti dalla cittadinanza e dall’Amministrazione Comunale, è legata alla attuale struttura cimiteriale che è ormai pressoché satura e la carenza di adeguati spazi per le sepolture sta iniziando a procurare disagi e imbarazzi all’Amministrazione. Il cimitero, inoltre, è ormai soffocato dai recenti episodi edilizi nell’ambito urbano in cui è ubicato; in taluni casi non è verificata neanche l’ampiezza assoluta minima (50 m con deroga del Medico Provinciale) della relativa fascia di tutela. Il Piano dovrà analizzare la situazione e cercare la soluzione meno invasiva ed impattante, capace però di risolvere in modo definitivo il problema. In tale ottica viene previsto un nuovo impianto, ubicato all’esterno del perimetro urbano, a monte della S.S. 125, in prossimità del villaggio Nuracheddu., in posizione baricentrica rispetto al contesto delle diverse frazioni che costituiscono il Comune. Il piano auspica che le caratteristiche costruttive e costitutive della nuova struttura abbiano un taglio moderno e in sintonia col delicato contesto ambientale, geomorfologico e paesaggistico circostante.

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