IL PICCHIO n. 36—Aprile 2009 Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” Santa Giustina — B L Via Cal de Formiga 16 — 32035—Tel. e fax 0437858182 [email protected]

IL PICCHIO

Direttrice: Mikela Llupo, Vicedirettrice: Elisa Dal Pan, Redattori: Floriano Fontana, Giacomo Belli, Mariangela Panait, Giorgia Brancher, Rachele Costa, Anna Giazzon, Matteo Casagrande, Enrico Tonin, Daniele Perot, Bohdan Labovka, Ilaria Rossi, Serena Tronto, Manuel Tonin, Melissa Cossalter, Aurora Valoppi. Docenti responsabili: Matteo Masini e Michele Vello SOMMARIO La terra trema in Abruzzo CRONACA E APPROFONDIMENTI - La terra trema in Abruzzo a cura della Redazione p. 1 - Santa Giustina fa Centro! La notte tra domenica 5 e lunedì 6 di Anna Giazzon e Ilaria Rossi p. 2 aprile, alle ore 3,30 del mattino, una - Le interviste scossa di magnitudo 5,7 della scala di Anna Giazzon, Enrico Tonin, Floriano Fontana p. 3 Richter, ha colpito la città de L’Aquila - Come nasce un libro: Angela Nanetti e i segreti della scrit- tura di Anna Giazzon e Enrico Tonin p. 6 e i paesi vicini. Il danno è stato enor- - 25 APRILE: Resistenza e Costituzione—Intervista a Piero me: i morti sono stati quasi 300 e i Calamandrei a cura della Classe 2^C p. 7 feriti più di mille e poi case, chiese e - Intervista a Bruno Casagrande di Matteo Casagrande p. 9 - Il Mulino di Salzan palazzi distrutti. Napolitano e Berlu- di Giacomo Belli e Floriano Fontana p. 11 sconi hanno detto che il Governo e - Una spettacolare gita a Mantova Classe 1^A p. 12 l'intero Paese si impegneranno a rico- - A Cremona sulle note del Rodari Recorder Group di Anna Giazzon & Ilaria Rossi p. 13 struire tutti gli edifici distrutti, un’im- - Il nostro sogno è cominciato presa assai notevole e difficile. Anche di Anna Giazzon & Ilaria Rossi p. 14 Benedetto XVI ha mostrato solidarietà - ...E alla fine ci hanno detto che non eravamo passati di Giorgia Brancher & Rachele Costa p. 15 nei confronti dell’Abruzzo. Venerdì 10 - Quando l’unico pensiero è la droga di Mikela Llupo p. 16 Aprile si sono celebrati i funerali di - Un Paradiso terrestre di Serena Tronto p. 17 stato ed è stato proclamato il lutto in LIBRI tutta la regione. Anche dall'estero c'è - I tre moschettieri di Enrico Tonin p. 18 - I viaggi di Gulliver di Enrico Tonin p. 19 stata subito tanta solidarietà verso la - Ovunque andrai di Serena Tronto p. 20 sfortunata terra d'Abruzzo. Pare che CINEMA E TV Obama sia pronto, in accordo con il - The ring and the dragon – La leggenda dei Nibelunghi di Enrico Toni & Matteo Casagrande p. 20 Governo italiano, a finanziare la rico- - Sempre più X Factor!!! di Elisa Dal Pan p. 21 struzione di alcuni dei tesori di archi- - Vi presento Joe Black di Aurora Valoppi p. 21 tettura e arte che il terremoto ha gra- MUSICA vemente danneggiato. Molte scuole - Un concerto per l’Abruzzo di Matteo Casagrande p. 22 - Dalla Germania con furore di Melissa Cossalter p. 22 sono distrutte o chiuse per pericolo di - Britney Spears di Mariangela Panait p. 23 crolli e i ragazzi seguono le lezioni nel- SPORT le tendopoli, dove i cittadini dell'Aqui- - Il traguardo delle Nazionali di Veronica Cavazzini p. 24 - Curiosità in pillole lano sono costretti a vivere. Danni agli di Bohdan Labovka e Manuel Tonin p. 25 edifici sono stati rilevati anche nel Pe- SPAZIO LABORATORI scarese e nel Teramano. Il Picchio è - Riciclarte di Chiara e Francesca p. 26 GIOCHI E BARZE di Daniel Perot e Bohdan Labovka p. 27 vicino a tutte le persone colpite dal LA POSTA DIDIDI ORBETTINO ILILIL POSTINO a cura di Elisa Dal terremoto e in particolare alle ragazze Pan e Mikela Llupo p. 29 e ai ragazzi nostri coetanei. La Redazione

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 2 Santa Giustina fa Centro!

Di Anna Giazzon & Ilaria Rossi

Sabato 18 aprile 2009 è stato inaugu- rato il nuovo Centro Culturale di Santa Giustina. Alla manifestazione erano presenti molte autorità tra cui: l’Asses- sore regionale Oscar De Bona, il Consi- gliere Regionale Dario Bond, il Presi- dente della Provincia Sergio Reolon, il Sindaco Vito Tison, il Presidente della Comunità Montana Feltrina Ennio Vi- gne, l’architetto Franco Frison, il Consi- gliere della Fondazione Cariverona Ce- sare Lasen e l’Arciprete Don Sergio Dalla Rosa. La nuova struttura presenta diverse aule al piano superiore, per atti- Un momento della Dopo è intervenuto il Presidente della cerimonia di inaugu- vità culturali, mentre al piano inferiore si Provincia, Sergio Reolon, che ha ringra- razione del Centro trova la biblioteca, pensata per utenti di ziato l’Amministrazione Comunale per tutte le età, e una sala per le mostre l’invito e ha dichiarato che questo è un (come quella dei nostri artisti locali, che buon investimento in cultura e istruzione, sarà aperta fino a maggio) o come aula sulle quali una comunità che sa guardare mensa per le scuole. Franco Frison, l’ar- al futuro deve fondare le proprie basi. Si chitetto che ha progettato la struttura, è dichiarato molto soddisfatto di questa ha illustrato le caratteristiche dell’opera: iniziativa di recupero e modernizzazione secondo lui è molto importante capire dei vecchi edifici promossa dall’Ammini- l’utilità dei vecchi edifici per poi moder- strazione Comunale. All’inaugurazione ha nizzarli. La descrizione dell’edificio è la partecipato il Rodari Recorder Group, il seguente: al piano terra, dove c’è la bi- gruppo di flauti della nostra scuola, che blioteca, il colore delle pareti è diverso ha accompagnato i momenti della ceri- da quello delle sale poste al piano supe- monia, come lo scoprimento del riore per differenziare le caratteristiche “murales” opera dell’artista Gianantonio degli ambienti. Il rivestimento metallico Cecchin che decora la parete davanti all’- che ricopre l’ingresso serve per moder- entrata della biblioteca. Inoltre i bambini nizzare il complesso. Nell’entrata vi so- della scuola materna hanno fatto volare no due colonne: una rossa nuova ed dei palloncini contenenti messaggi di pa- una bianca dell’ex istituto che simboleg- ce. E’ seguita l’apertura della mostra dei giano futuro e passato uniti in un’unica nostri autori locali e un ricco rinfresco a struttura. E’ seguito il discorso del Sin- cui hanno potuto partecipare tutte le daco Vito Tison il quale ha ringraziato persone che hanno assistito all’evento. vivamente l’architetto per il bel lavoro Nell’ingresso era possibile acquistare svolto e tutte le autorità presenti, dichia- l’annullo filatelico dedicato all’evento, rando che l’inaugurazione del Centro scelto tra i disegni realizzati dai nostri costituisce un momento molto impor- compagni nell’ambito del laboratorio di tante per tutta Santa Giustina. Ha inol- Filatelia curato dal prof. Fedele Gelsomi- tre precisato che per la costruzione del- no. A loro e al prof. Gelsomino i nostri la struttura non sono stati fatti debiti, complimenti! Come hanno puntualizzato ma i soldi sono stati versati fino all’ulti- tutte le autorità presenti sabato, questo mo centesimo dal Comune; in seguito nuovo complesso è il polo della cultura ha ricordato che la fontana posta da- per Santa Giustina e per noi giovani è vanti all’edificio simboleggia l’acqua che un’importante opportunità per ampliare è sempre stata, fin dai tempi più remoti, le nostre conoscenze. la fonte dell’economia del nostro paese.

IL PICCHIO PAGINA 3 Le interviste Per la scuola e per il paese un centro cultura- le è importante, per questo Il Picchio ha man- dato i suoi inviati a raccogliere alcune intervi- ste.

INVIATI SPECIALI DE “IL PICCHIO”: Anna Giaz- zon, Enrico Tonin, Floriano Fontana

INTERVISTA AL SINDACO DI SANTA GIUSTINA VITO TISON

Signor Sindaco, Perché l’Amministrazione Co- munale ha sentito il bisogno di ristrutturare questo edificio? La biblioteca si trovava presso il Municipio, Il sindaco di Santa Giustina con il Presidente della Pro- però i 30000 libri di cui è dotata non ci stava- vincia Sergio Reolon no più e, inoltre, avevamo bisogno di recupe- rare degli spazi, proprio presso il Municipio, INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA PROVIN- per l'Amministrazione. Avevamo a disposizio- CIA SERGIO REOLON ne questa vecchia scuola che, fra l'altro, si trova presso il villaggio scolastico e quindi Signor Presidente, che cosa ne pensa dell’i- vicino ai potenziali utenti che sono appunto naugurazione di questo Centro? gli studenti e così ci siamo detti che non c'era Penso che sia una cosa molto importante, posto migliore per realizzare una biblioteca e perché si tratta di una struttura pubblica che un centro culturale. Effettivamente questo è il aiuterà a preparare quelli che saranno i citta- posto giusto! Avevamo questo immobile, po- dini del domani, a prepararli ad entrare nella tevamo probabilmente anche averlo buttato vita. Poi è bella anche dal punto di vista del giù e forse ci sarebbe costato meno, ma ab- recupero architettonico ed urbanistico, per- biamo ritenuto che sarebbe stato un errore ché dà al paese, a questo luogo, anche una perché questa è una parte della storia di San- completezza di opere rivolte all'istruzione, ta Giustina, perché qua sono venute a scuola allo sport e quindi opere di carattere colletti- generazioni a partire dalla scuola per murato- vo. Inoltre una biblioteca è importante. Que- ri degli anni Cinquanta. sta è una delle più importanti biblioteche del- E' stato giusto recuperarlo perché effettiva- la provincia. L'Amministrazione Provinciale ha mente fa parte della storia di Santa Giustina. realizzato un sistema bibliotecario per cui i libri vengono prestati fra le varie biblioteche, A che cosa verrà adibito questa edificio oltre quindi avere biblioteche ricche diventa impor- che a biblioteca? tante anche per i luoghi dove le biblioteche Questo edificio sarà adibito a biblioteca, co- sono meno ricche. Ma noi non ci siamo limita- me abbiamo detto, inoltre sopra ci sono sei ti a questo: abbiamo messo sulle strade della aule che saranno adibite soprattutto a sedi provincia un Bibliobus, una biblioteca che per le Associazioni o per qualche serata spe- viaggia su un bus, così anche i ragazzi, i gio- ciale. Dietro invece c'è una sala molto grande vani, le persone che vivono nelle frazioni di che può essere utilizzata tutta insieme, come montagna dove non c'è la biblioteca, potran- è utilizzata adesso, per una mostra oppure no accedere ai libri che ci sono qua, che ci potrebbe essere utilizzata a scompartimenti. sono a Belluno, che ci sono nelle scuole. Ne sono previsti tre a pareti mobili: uno può essere adibito a mensa scolastica e un altro Che cosa pensa dell'annullo filatelico? come sala riunioni per un centinaio di perso- Penso che sia una bella iniziativa. ne

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Crede che anche in occasioni come questa si gna, perché la lavagna è il tipico strumento possa fare qualcosa per aiutare , in Abruz- della scuola. C’è l'insegnante che scrive delle zo, ha sofferto molto per il terremoto? formule chimiche, ma le formule chimiche Io spero di sì, noi abbiamo aperto un conto hanno un preciso significato. Una formula è corrente, una sottoscrizione, invitando tutti a CaOH 2, quella è la formula dell'idrossido di versare in questo conto per aiutare la gente calcio, cioè della molecola della calce idrata dell'AbruzzoAbruzzoA b r u z z o ((( cc.n. 1000/00004236 che è la calce che serve ai muratori per fare codice IBAN: IT31 M062 2511 9101 0000 0004 236 codice IBAN: IT31 M062 2511 9101 0000 0004 236 l'intonaco. L'altra formula è Fe 2O3 che è l'ossi- c/o Cassa di Risparmio del Veneto, filiale di Belluno, piazza Vittorio Emanuele II, 11 ––– Belluno ). do di ferro, la ruggine. Questa formula riguar - Noi della Provincia di Belluno, dobbiamo sem- pre essere in prima linea laddove c'è un disa- stro, dobbiamo sempre esprimere una gran- de solidarietà perché noi siamo la provincia del Vajont, siamo una provincia che ha vissu- to una grande tragedia e che ha avuto biso- gno degli altri e quindi dobbiamo sempre es- sere in prima linea nell'aiutare gli altri.

A proposito dell'aiuto agli altri, ritiene impor- tante che in edifici come questo non ci siano barriere architettoniche? Questo è un dovere che abbiamo perché noi dobbiamo aiutare le persone diversamente abili ad essere abili anche loro dovunque. Noi amministratori, perciò, dobbiamo fare in ma- niera che possano muoversi, dobbiamo to- gliere tutte le barriere che ci sono. Proprio ieri Il murales di Gianantonio Cecchin abbiamo inaugurato un ascensore per acce- dere alla sala del Consiglio Provinciale, abbia- da quindi il ferro che è un materiale utilizzato mo pensato che una persona con problemi dai congegnatori. Io a questo riguardo vi rac- motori potrebbe diventare consigliere provin- conto una storiella di quando facevo chimica ciale e quindi dobbiamo fare in modo che ed ero anche un po' bravino perché era una possa accedere dovunque senza difficoltà. materia che mi piaceva. Fe 2O3 è ossido di fer- Quindi molto bene che ci sia stata grande at- ro, però una volta il professore mi chiamò per tenzione nel favorire l'accesso a tutti anche in interrogarmi ed io, per sbaglio, dissi che era un luogo di cultura, in un luogo pubblico co- anidride di ferro. Non so se voi studiate la chi- me questo. mica, ma gli ossidi sono le molecole che si formano con l'ossigeno e i metalli, le anidridi INTERVISTA CON L'ARTISTA GIANANTONIO con l'ossigeno e i non metalli. Feci uno sba- CECCHIN AUTORE DEL MURALES glio grosso e mi ricordo che il professore mi rimandò al banco con un tre in chimica. Signor Cecchin, a che cosa si è ispirato per il suo murales? Che consigli può dare ad un giovane artista? C'è stata la richiesta dell'Amministrazione Co- Di avere tanta voglia di provare e di sbagliare, munale di ricordare l'attività di questo edificio perché l'esperienza si fa provando e anche quando era un istituto scolastico. In questo sbagliando e poi di avere il gusto e la soddi- istituto si facevano i corsi per i muratori, per i sfazione per quello che si fa. Non devono es- congegnatori meccanici e per i chimici. Così serci obblighi, ma quel che si fa, va fatto per ho pensato di rappresentare queste tre attivi- piacere, soprattutto per il gusto di provare e tà: ci sono dei ragazzi e dei professori che di mettersi in gioco. insegnano e c'è una cosa che riassume tutti gli argomenti di questo dipinto ed è la lava-

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INTERVISTA AL DIRIGENTE SCOLASTICO GIAN- realizzato un volantino con scritto: “Ti è pia- CARLO CURTI ciuto l'incontro con la scrittrice? Si mi è pia- ciuto. Allora perché non vieni in biblioteca do- Pensa che la realizzazione del centro cultura- ve abbiamo tutti i suoi libri?”. Sarebbe una le a due passi dalle scuole sia una bella ini- cosa importante e un'occasione per leggere i ziativa? libri della Nanetti o di altri, un incentivo per la Il centro è necessariamente una bellissima lettura, insomma. Mi viene in mente una do- iniziativa perché coinvolge la scuola e perché manda provocatoria posta dal professor Me- l'Amministrazione comunale ha anche detto reu prorio durante l'incontro con Angela Na- che la scuola sarà partecipe in prima perso- netti: “Perché i ragazzi dovrebbero perdere na. Questa struttura, poi, si vedrà come utiliz- tempo a leggere?”. I ragazzi non perdono zarla, ovviamente con il permesso dell'Ammi- tempo a leggere, i ragazzi devono leggere! nistrazione comunale; un'altra cosa molto Anche per poter imparare a scrivere. importante è che abbiamo la biblioteca a 50 metri dalla scuola. La biblioteca è molto fun- INTERVISTA ALLA BIBLIOTECARIA ANNA UVA

Come si sente in questo nuovo ambiente? Cambia qualcosa per lei? Cambia tantissimo perché intanto adesso ho molto entusiasmo. Vorrei tantissimo che que- sta nuova biblioteca diventasse un luogo in cui tutti, quindi non solo i bambini piccoli, che vengono spesso, ma anche i più grandi ven- gono. Io cercherò di avere un orario un po' più ampio, se ce la farò. Vorrei tanto che voi veni- ste qua, non solo per leggere, ma per studia- re e per incontrarvi ed incontrare anche me, se non vi sono troppo antipatica!

Come le è venuta l'idea di mettere un impian- to stereo per ascoltare la musica e una tv per Il Rodari Recorder Group alla cerimonia di inaugurazione guardare i film?

Volevamo creare un angolo speciale. Sappia- zionale ed ha i requisiti per esserlo con i suoi mo che non è solo il libro una fonte di infor- quasi 30.000 volumi. È stato detto all'inaugu- mazione, ma c'è anche la musica e c'è anche razione che è una delle biblioteche più impor- la proiezione. Abbiamo cd di musica classica tanti della provincia, e questo non può che ne abbiamo tantissimi, adesso ci stiamo or- far piacere alla direzione della scuola, perché ganizzando per avere anche una videoteca e la lettura e tutto quello che ne consegue sono quindi chi vuole può mettersi lì e vedere un molto importanti. film, con le cuffie ovviamente, oppure può

anche portarli a casa; ora abbiamo anche L'Istituto Rodari dunque parteciperà alle atti- questo servizio in più. vità del Centro, in modo da avvicinare sempre più noi giovani alla cultura... Parteciperà certamente. Intanto faremo un programma in sinergia con la bibliotecaria. Faremo un programma per la scuola primaria e per la scuola secondario di I ° grado. Per pro- gramma s'intende che, in sinergia con la bi- blioteca, attueremo delle iniziative. Una di queste, ad esempio, è già stata realizzata con l'incontro con la scrittrice Nanetti. Mi pia- cerebbe, appena sarà possibile, che venisse

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Tra gli artisti che espongono nei locali del nuovo centro culturale c’è anche il prof. Fede- le Gelsomino. Lo abbiamo intervistato.

Quando è iniziata la sua passione per l'arte? La mia passione per l'arte è nata a circa 11 – 12 anni, quindi, alla vostra età, a livello di scuola media. Ho iniziato poi a operare con l'olio e la tela nel 1976 e da allora mi dedico periodicamente a questo hobby.

Cosa desidera trasferire ai suoi ragazzi con il laboratorio di “Pittura a olio su tela”? La stessa mia passione per l'arte.

Quadro del prof. Gelsomino esposto in mo- stra dal titolo “Mareggiata. Lido di Cetrano”

Una scrittrice incontra i ragazzi COME NASCE UN LIBRO: ANGELA NANETTI E I SEGRETI DELLA SCRITTURA

Di Anna Giazzon e Enrico Tonin

Mercoledì 29 Aprile, i ragazzi della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato la fa- mosa scrittrice Angela Nanetti. L'incontro è iniziato alle 14:45, e ha avuto luogo nella palestra della scuola elementare. Il Dirigente Scolastico, Giancarlo Curti, ha dato il benvenuto alla signora Nanetti assieme all'assessore alle At- tività Culturali, Maria Grazia Da Pont. La signora Nanetti, ha risposto in modo chiaro e fluido ai quesiti che gli alunni le hanno posto. La scrittrice non si è solo limitata a questo, ma ha anche letto dei brani tratti dai suoi libri. Mio nonno era un ciliegio, L'uomo che coltivava le comete, Mistral sono solo alcuni dei testi che lei ha scritto per noi ragazzi e che sanno riempirci di emozioni, fra cui , soprattutto, la paura, l'amore e l'amicizia. Finito l'incontro, cioè alle 16:15, noi in- viati speciali del Picchio, abbiamo chiesto alla signora Nanetti, che consiglio darebbe a uno scrittore e sentite cosa ci ha risposto: - Il consiglio che mi sento di dare è di scrivere e leggere in contempora- nea. La lettura alimenta in modo indispensabile la scrittura, alla vo- stra età ancor di più che nelle altre, perché la lettura fornisce paro- le, narrazioni, stimoli, personaggi ed emozioni che potete usare nella scrittura. Chi vuole scri- vere, deve per forza leggere, perché uno scrittore non può non essere, prima di tutto, un letto- re. E poi la scrittura è frutto di esercizio: chi scrive deve misurarsi sempre con la scrittura e tentare progressivamente di andare incontro alle richieste. Mai dire “come sono brava”, “come mi piace”, devi sempre avere spirito critico e cercare i tuoi limiti. Io non conosco altro che questo. Oggi ci sono le scuole di scrittura e i corsi all'università, ma fino a 20 anni fa si diventava scrittori lo stesso. Ora imparano prima certe tecniche, rispetto a chi si forma da so- lo, ma chi non ha passione e non ha risorse personali, se non ha motivazioni forti, rischia di diventare solo un bravo artigiano e lì si ferma; ha preso un titolo, un diplomino, certe cose le sa fare, ma lì si ferma. Se lavora da solo fa un percorso molto più lungo, impegnativo e fatico- so, si misura con se stesso molto di più, ma ogni conquista è la sua. Non so dire quale dei due percorsi sia meglio, ma io sono un'artigiana della pagina e allora…-.

IL PICCHIO PAGINA 7 25 APRILE: Resistenza e Costituzione

In occasione del 25 aprile, noi della classe 2^C abbiamo pensato di fare qualcosa di un po' particolare e cioè un'intervista immaginaria a Piero Calamandrei, un politico e uno scrittore che, come vedrete nelle note biografiche che troverete qui sotto, ha contribuito a scrivere la nostra Costituzione, entrata in vigore il 1 gennaio del 1948. Lo abbiamo fatto perché voleva- mo conoscere meglio il rapporto tra Costituzione e Resistenza. Le risposte di Piero Calaman- drei sono tratte dal suo “ Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza ” del 1955.

Di antica famiglia di giuristi, Piero Calamandrei nasce a Firenze il 21 aprile 1889. L'avvento del fascismo lo portò ad impegnarsi contro la dittatura. La violenza fascista non lo spaventò, tanto che partecipò a diverse iniziative antifasciste. Calamandrei, che nel 1942 fu tra i fondatori del Partito d'Azione, dopo l'armistizio, inse- guito da un mandato di cattura, si rifugiò in Umbria. Di qui, seguì la nascita e l'espansione del movimento par- tigiano, mantenendo contatti e collaborando con la Resistenza, nella quale fu particolarmente attivo il figlio Franco. Dopo la Liberazione, Piero Calamandrei fu nominato membro dell'Assemblea Costituente in rappresen- tanza del Partito d'Azione. Piero Calamandrei morì nella sua città natale il 27 settembre 1956. Notizie tratte da: /www.anpi.it/uomini/calamandrei_piero.htm

Signor Calamandrei, che cos'è la Costituzione? Uno dei miracoli del periodo della Resistenza fu la concordia fra partiti diversi, dai liberali ai comuni- sti, su un programma comune. Era un programma di battaglia: via i fascisti! Via i tedeschi! Questo programma fu compiuto. Ma il programma comune di pace, fu fatto in un momento successivo. E fu la Costituzione.

Qual è la parte più viva della Costituzione? La parte vera e vitale della Costituzione è quella che si può chiamare programmatica, quella che po- ne delle mete che si debbono gradualmente raggiungere e per il raggiungimento delle quali vale an- che oggi, e più varrà in avvenire, l’impegno delle nuove generazioni.

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Secondo lei, qual è l'articolo più importante della nostra Costituzione? Tutti gli articoli sono importanti, ma nella nostra Costituzione c’è un articolo che è il più impegnativo per noi che siamo al declinare, ma soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti. Esso dice: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli d’ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese”. Quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, dare la scuola a tutti, dare a tutti gli uomini di- gnità d’uomini. Quindi il lavoro e l'istruzione sono fondamentali ... Sì, soltanto quando quello che dicevamo prima sarà raggiunto si potrà veramente affermare che la for- mula contenuta nell’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, corrisponderà alla realtà. Perché fino a che non c’è questa possibilità per ogni uomo di lavorare e di studiare e di trarre con sicu- rezza dal proprio lavoro i mezzi per vivere da uomo, non solo la nostra Repubblica non si potrà chiama- re fondata sul lavoro, ma non si potrà chiamare neanche democratica. Che cos'è, allora, una vera democrazia? Una vera democrazia è quella in cui tutti i cittadini sono messi in grado di concorrere alla vita della so- cietà, di portare il loro miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini sono messe a contribuire a questo cammino, a questo progresso continuo di tutta la società. Voi capite da questo che la nostra Costituzione è in parte una realtà, ma soltanto in parte: in parte è ancora un programma, un impegno, un lavoro da compiere. Quindi la nostra Costituzione non è qualcosa di vecchio, stabilito una volta per tutte tanti anni fa e ba- sta... Certo! La nostra non è una Costituzione immobile che abbia fissato un punto fermo, è una Costituzione che apre le vie verso l’avvenire. E' una Costituzione rinnovatrice, progressiva, che mira alla trasforma- zione di questa società in cui può accadere che anche quando ci sono le libertà giuridiche e politiche, esse siano rese inutili dalle disuguaglianze economiche e dall’impossibilità per molti cittadini d’essere persone Cosa possiamo fare noi ragazzi per mettere in pratica quello che c'è scritto nella Costituzione? Vedete, la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costitu- zione è un pezzo di carta: lo lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno, in que- sta macchina, rimetterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere quelle promesse, la pro- pria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politi- ca, l’indifferentismo, che è, non qui tra i giornalisti e i lettori del Picchio, per fortuna, ma spesso in lar- ghi strati, in larghe categorie di giovani. E’ un po’ una malattia dei giovani, l’indifferentismo. “La politica è una brutta cosa”. “Che me ne importa della politica?”. L'indifferenza per quel che succede agli altri e al proprio Paese, secondo lei, è pericolosa? Sì, molto. Quando penso all'indifferenza che molti dimostrano per quel che succede nel nostro Paese e nel mondo, mi viene sempre in mente quella vecchia storiellina di quei due migranti, due contadini, che attraversano l’oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva e l’altro stava sul ponte e si accorgeva che c’era una gran burrasca con delle onde altissime. Il piroscafo oscilla- va e allora quando il contadino, impaurito, domanda ad un marinaio: “Ma siamo in pericolo?” e quello dice: “Se continua questo mare, fra mezz’ora il bastimento affonda”. Allora lui corre nella stiva, va a svegliare il compagno e grida: “Beppe, Beppe, Beppe!”. - “Che c’è?”. - “Se continua questo mare, fra mezz’ora il bastimento affonda!”. E quello: “Che me ne importa, non è mica mio!”. Ma se va a fondo, va a fondo per tutti questo bastimento che è l'Italia. Che cos'è la libertà? La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso d’asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. Ma ricordatevi, ogni giorno, che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare anche dando il proprio contributo alla vita politica, che poi è la vita di tutti noi.

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Che cosa possiamo dare noi ragazzi alla Costituzione? Voi, ragazzi, alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla co- me cosa vostra, metterci dentro il senso civico, la coscienza civica, rendervi conto che ognuno di noi non è solo; che siamo in più, che siamo parte anche di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo. Per scrivere la Costituzione ci sono voluti due anni. E' stato difficile? E' stato impegnativo. Vedete, in questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie; essi sono tutti sfociati qui in questi articoli. Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti! Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a que- sta Costituzione! Dietro ogni articolo, voi dovete vedere ragazzi, poco più grandi di voi, caduti com- battendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, cha hanno dato la vita perché libertà e giustizia potessero essere scritte su questa carta. Ma dove è nata davvero la nostra Costituzione? Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle mon- tagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impic- cati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, ragazzi, col pensie- ro, perché li è nata la nostra Costituzione. Grazie, signor Calamandrei!

Nelle parole di Bruno Casagrande, la Resistenza a Santa Giustina

Abbiamo voluto saperne di più sul 25 aprile 1945 e sulla Resistenza a Santa Giustina. Ecco quindi un’intervista a Bruno Casagrande, che ringraziamo per la sua testimonianza, a cura di Matteo Casa- grande.

Che cosa ne pensa della festa della Liberazione? La festa della Liberazione è una ricorrenza da non dimenticare: si ricorda i tempi del fascismo e del nazismo e di conseguenza la liberazione dell’Italia in particolare nelle nostre zone dove la oppressio- ne nazista e fascista era abbastanza sostenuta. La festa della Liberazione ricorda la sconfitta del nazii----fascismo,fascismo, lei che cosa ricorda? Come precedentemente detto si trattava di sconfiggere il fascismo che era ben radicato nelle nostre zone. Io mi ricordo che ero ragazzino e la domenica addirittura ci si imponeva che i balilla andassero in piazza a sfilare. Ci veniva chiesto se volevamo “burro o cannoni” e se si diceva burro si rischiava di essere accusati di antifascismo. Come erano le condizioni di vita a quei tempi? Le condizioni degli uomini a quei tempi, nelle nostre zone, erano particolarmente difficili. Si andava a lavorare con quella che veniva chiamata “la TODT” (1). Era un lavoro per poche lire al giorno, il resto era basato sull’agricoltura che era una agricoltura molto povera. Quando sono arrivati gli americani: cosa hanno fatto per la popolazione? Più che fatto qualcosa qui da noi per la popolazione, è aumentato il senso di fiducia nel vedere que- sti camion che arrivavano; si andava a seguire le truppe che si stabilivano verso il greto del Piave e

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 10 così via. Di conseguenza si notava il fuggi fuggi dei tedeschi e qualche residuo fascista che resisteva. Che cosa mangiavate in quei tempi? Il mangiare era carente; in genere si mangiava minestra di fagioli, zucche di campo… tra l’altro si stava appena uscendo dalla “tessera del pane” (2). E’ mai capitato che i tedeschi trovassero un loro soldato morto in questa zona? Qui da noi no, è successo a Belluno, ricordiamo benissimo la faccenda di quella che ora è la Piazza dei Martiri, dove addirittura il Vescovo Bordignon si era offerto in sostituzione dei condannati a morte. Pur- troppo i Tedeschi prima di fuggire hanno fatto le loro razzie. I partigiani come si comportavano? Si sono comportati anche bene. Per noi andavano bene i partigiani, anche se ci sono stati quelli che più che alla liberazione, pensavano a rivendicare ideologie politiche. Erano spesso persone del posto? Sì, quindi si conoscevano più o meno tutti. E’ mai successo che il paese sia stato bombardato? Qui è caduta qualche bomba… verso la fine. L’obiettivo principale era il ponte di Bribano che è stato buttato giù, magari qualche bomba sfuggiva nelle località di Salzan. Che cosa si facevate quando passava l’aereo che bombardava? Lo chiamavano Pippo e in particolare mi ricordo che quando andavamo a scuola, quando suonava la sirena si cercava di ripararsi sotto gli alberi o in qualche cunicolo. Mi ricordo che lungo il viale della sta- zione c’era addirittura una tombinatura larga un metro e profonda altrettanto che serviva di solito per lo scolo delle acque e ci si infilava dentro là, anche perché era il primo posto in cui ci si poteva infilare. Dopo la guerra il mostro paese ha avuto difficoltà a riprendersi? Ha avuto sempre difficoltà perché i mezzi erano quelli che erano. in Italia c’era solo agricoltura e la gen- te ha dovuto emigrare. Chi poteva andava all’estero a lavorare.

1) La Todt fu una organizzazione realizzata dai nazisti per il reclutamento dei civili al fine di avviarli al lavoro forzato. Fu una organizzazione ausiliaria delle forze armate tedesche per la costruzione di fortificazioni, strade, ponti, aeroporti, ripristino di opere idrauliche, elettriche (da: www.lager.it/fritz_todt.html) 2) Già nel primo anno di guerra, la scarsità di cibo portò ad un razionamento dei generi alimentari di prima necessità: pane, farina, olio, sale venivano "tesserati", vale a dire distribuiti consegnando al negoziante un talloncino di una tessera assegnata ad ogni famiglia dagli uffici annonari dei comuni. Non solo, ma le dosi acquistabili erano definite e uguali per tutti: la razione giornaliera di pane per persona a cui la tessera dava diritto era stata definita nel settembre del 1941 in 200 grammi e nel marzo del 1942 in 150 grammi (da: www.storia900bivc.it/pagine/breia/breia2c.html)

IL PICCHIO PAGINA 11 Il Mulino di Salzan

Di Floriano Fontana utilizzarla bene, come sa- messe in movimento dal- e Giacomo Belli pevano fare i nostri ante- l'acqua della roggia che nati, invece di inquinare Vittorino aveva aperto, sia- l’ambiente. C’era assieme mo entrati nel mulino e Sabato 28 marzo, la clas- a noi anche il signor Vitto- Flora ci ha detto i nomi se 2^C, con i professori rino, un falegname Masini e Vello è andata a di Sospirolo, che visitare il mulino di Salzan, ha contribuito al a Santa Giustina, per sco- restauro del muli- prire uno dei mestieri che no e che insegna più erano praticati, una ai visitatori il pro- volta, nel nostro territorio, cesso di macinatu- tanto ricco di acqua. E' ra. Flora ci ha stata una delle tappe di un spiegato che un percorso naturalistico, sto- tempo la forza del- rico e culturale che abbia- l'acqua veniva mo affrontato quest'anno sfruttata per 5 atti- per conoscere meglio il vità che sono: il luogo in cui viviamo. Ci mulino per produrre farina, delle varie parti del mac- siamo recati al mulino a la segheria, il follo, il casel piedi visto che non è molto chinario che serve per ma- e la fucina. I macchinari cinare. Dopo la spiegazio- lontano dalla scuola: una che servivano venivano passeggiata non fa mai ne, abbiamo finalmente azionati da ruote a pale, macinato un po' di mais male! Arrivati sul posto, ci che girano in senso antio- ha accolto Flora, sopran- per fare la farina gialla per rario, o a cassetti, che gi- la polenta. nominata Flo, una guida rano in senso orario. Un UN PO’ DI STORIA naturalistico-ambientale mulino non veniva mai co- che lavora con la Coope- struito vicino ad un fiume, I primi documenti sul mulino rativa “MAZAROL”. Prima perché, in caso di piena, risalgono al 1526. In segui- di entrare nel mulino, ci ha sarebbe andato distrutto. to, il mulino fu gestito dalla spiegato che il nostro terri- Così si pensò a diramazio- famiglia Zanandrea finché torio è ricco di acqua e che ni artificiali dei fiumi o dei si ruppe e a quei tempi ripa- noi dobbiamo imparare a torrenti, nel nostro caso il rarlo costava, infatti c’era Veses, chia- un detto popolare che dice- mate rogge, va ”rot al molin, mort al mu- nelle quali la ner”. Sembra strano, ma portata del- pochi anni dopo il signor l'acqua pote- Leandro, l'ultimo mugnaio, va essere morì. La produzione di fari- sempre con- na si fermò per molti anni. trollata dal- Qualche tempo fa, il comu- l'uomo con un ne di S. Giustina lo comprò sistema di e lo ristrutturò, affidando le chiuse. Poi, visite alla Cooperativa Ma- dopo aver vi- zarol. Le visite sono possi- sto in funzio- bili ogni prima domenica del ne le ruote, mese dalle 14.00 alle17.00.

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 12 Una spettacolare gita a Mantova A cura della classe I A

Il 21 aprile 2009, siamo partiti dal piaz- zale scolastico alle ore 6.3O. Ci hanno accompagnato: il prof. Giazzon Stefa- no, la prof.ssa Fontana Lucia, la prof.ssa Annamaria Prest e il prof. Me- reu Giovanni. Abbiamo attraversato Vicenza e Verona e fatto una sosta a Soave. Dopo aver chiacchierato e a- scoltato la musica, finalmente siamo arrivati a Mantova! Subito siamo andati a visitare la Basilica di San Pietro. Era bellissima, piena di dipinti e opere d’ar- te. Come 2° tappa, siamo andati al Palazzo Ducale dove una volta abitava la famiglia Gonzaga: era enorme, uno dei più grandi d’Europa, ci saranno state più di 300 stanze! C’erano affreschi, scul- ture e arazzi, e anche se non abbia- mo potuto visitare una stanza bellissi- ma, che si chiama la Camera degli sposi, ci è sembrato una meraviglia!! Siamo andati ai giardini e lì abbiamo mangiato, passeggiando per il parco, poi abbiamo visto delle strane bici- clette e abbiamo deciso di provarle. Ci siamo divertiti tantissimo: ovvio, tra amici è impossibile non divertirsi! Un po’ più tardi siamo andati a visitare la cattedrale dove sono custoditi i Sacri Vasi, che, si dice, contengono il San- gue di Cristo. Le dodici chiavi, che servono per aprire la cassaforte dove sono conservati, le tengono il Vescovo, il Parroco, il Sacrestano, il Pre- fetto. Questa cassaforte viene aperta una vol- ta all’anno, il venerdì Santo dal Vescovo e i fedeli possono vedere i Vasi da vici- no. Dopo aver sostato per molto tempo, siamo andati a vedere i Sacri Vasi. Or- mai era arrivata l’ora di tornare alla cor- riera. Tutti, noi di 1^A e di 1^D eravamo stan- chi, però ce l’abbiamo fatta lo stesso a resistere con le nostre chiacchiere per tutto il viaggio di ritorno. Alle 20.00 sia- mo arrivati a scuola. Questa gita è stata istruttiva e, allo stesso tempo, molto di- vertente!

IL PICCHIO PAGINA 13 A Cremona sulle note del Rodari Recorder Group!

Di Anna Giazzon e Ilaria Rossi Il 23 aprile ’09 il gruppo flautistico della scuo- la si è recato a Cremona per un concorso mu- sicale. Siamo partiti alle 6.00 (ALLE SEI!!!) quando eravamo ancora mezzi addormentati, con alcuni minuti di ritardo perché … qualche è rimasto a letto più del dovuto! Ci hanno accompagnato l’immancabile prof. Pandante e il prof. Vello che ha immortalato tutte le scene più divertenti con la telecame- ra, ormai diventata un pericolo per tutti i com- ponenti del gruppo! Questa volta il viaggio (almeno la prima parte!) è stato più tranquillo, pizza e una bibita a noi necessarie. Forse pro- così siamo arrivati senza intoppi ad un auto- prio l’effetto di un alimento sanissimo ha fatto grill, dove abbiamo fatto scorta di patatine e venire la nausea ad alcuni di noi, ma noi, sia- caramelle, che poi abbiamo trasportato mo cocciutissmi: e quindi W LA PIZZA 4 E- “clandestinamente” sulla corriera e abbiamo VER!!!!!! Siamo arrivati a scuola circa alle 21, divorato in circa cinque secondi, cercando di orario che per noi era veramente troppo anti- sfuggire allo sguardo inquisitore (si fa per di- cipato!!!!! Infatti il giorno dopo saremmo dovu- re) dei prof. Siamo arrivati sani e salvi, per ti andare a scuola! Ogni uscita (così come le nostra fortuna, a Vescovado dove ci hanno singole prove con il gruppo flautistico) è sem- accolti nella scuola, con uno squisito rinfresco pre una conquista ed un aiuto a imparare di- ricco di pizza e focaccia. Dopo esserci rifocilla- vertendoci; quindi veramente un grande GRA- ti a dovere ci siamo recati nella chiesa dove si ZIE AL PROF PANDANTE PER TUTTO IL TEMPO è tenuta l’audizione del gruppo solistico, che, CHE CI DEDICA E LE MERAVIGLIOSE OPPOR- come al solito, ha ricevuto un sacco di applau- TUNITA’ CHE CI OFFRE…. DI NUOVO GRA- si meritatissimi. Tutti noi, compresi quelli che ZIE!!!!!!! non hanno suonato, ma hanno fatto la loro parte sostenendo intensamente i propri com- Ecco le classifiche: pagni durante l’esibizione, abbiamo provvedu- SEZIONE: 03 Solisti Flauto dolce to a rimpinzarci. Dopo pranzo siamo partiti alla volta di Cremona dove ci siamo esibiti in Prima: Candiago Giorgia un grande cinema suonando: Concertino nello Terza: Tormen Nicole stile di Mozart, Primavera, Rondeau, Musica Quarta: Apuzzo Daniela per i Reali Fuochi d’artificio, Te Deum, Allegro, SEZIONE: 08 gruppi 2 – 12 Rondeaux. Subito dopo l’esibizione, per non perdere troppo tempo, siamo saliti in corriera Flauto dolce e altri strumenti e siamo partiti per Santa Giustina. Durante il Primo: Insieme RODARI C ritorno in autobus il prof. Pandante ha cerca- to di farci stare buoni facendoci guardare il SEZIONE: 10C gruppi curricolari “Fantasma dell’ Opera”, ma noi ne abbiamo Flauto dolce e altri strumenti approfittato per aumentare il caos commen- tando ogni singola scena! Durante il viaggio ci Secondo: Insieme RODARI B siamo fermati in autogrill dove ci siamo nuo- SEZIONE: 10D gruppi laboratori vamente riempiti di caramelle e schifezze va- rie che abbiamo divorato nuovamente in po- Flauto dolce e altri strumenti chi secondi. La nostra meritata cena si è tenu- Secondo: Insieme RODARI A ta in un ristorante vicino a Bassano, dove sia- mo riusciti ad ottenere un buon prezzo (forse Il servizio sulla cerimonia di premiazione verrà perché ce ne andassimo in fretta!) per una pubblicato sul prossimo numero de Il Picchio

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ne, ed il prof, che pensa sem- IL NOSTRO SOGNO E’ COMINCIATO!!! pre a tutto ha voluto portarci a Il Rodari Recorder Group a Prato (parte prima) fare una passeggiata per aiuta- re la digestione e per dimenti- Di Ilaria Rossi e Anna Giazzon che l’importante era stare in- care l’accaduto ci ha portato in sieme e diventare un vero un parco divertimenti dove tra Verso le undici di venerdì 08 gruppo unito in armonia. Dopo gonfiabili e tappeti elastici, ab- aprile ’09 il gruppo polifonico esserci fiondati nelle rispettive biamo trascorso la serata. Il della nostra scuola è partito camere, abbiamo cominciato a ritorno in hotel è stato verso le per recarsi a Monte Catini Ter- svuotare le valige e a sistema- 23 e abbiamo gironzolato per me per l’annuale soggiorno di re ogni singolo oggetto con cu- le camere fino alle 23.30 quan- tre giorni per partecipare al do- ra ed entusiasmo per riempire do il prof ha dato il coprifuoco dicesimo concorso di Poggio a tutto lo spazio libero e sentirsi, e dopo esserci accuratamente Caiano. Con l’immancabile pre- in qualche modo, in una nuova rinchiusi nelle nostre camere e senza del FANTASTICO PROF casa tutta nostra in cui vivere 3 opportunamente bloccato le PANDANTE e l’aiuto del prof giorni di indipendenza, diverti- porte con sgabelli, valige, zaini Mereu, che vorremo ringraziare mento e amicizia! Verso le 1- e quant’altro fosse abbastanza particolarmente per la disponi- 9.30 il prof ci ha dato il via libe- pesante da impedire l’entrata bilità. L’avventura è cominciata ra per la cena e noi ci siamo di estranei. Naturalmente le con un lunghisssssssimo viag- ammassati sulle scale da dove, nostre palpebre non si sono gio in corriera…Sette ore seduti con fatica, abbiamo raggiunto chiuse prima dell’1.00-1.30 se su un sedile che, sinceramen- sani e salvi i rispettivi tavoli, non più tardi, visto che il tempo te, sono state molto divertenti, grazie alle partite collettive a “Milionario” e ai film che hanno accompagnato la nostra ansio- sa attesa. Siamo arrivati a de- stinazione davanti all’Hotel Val- torta verso le 17.00, ma siamo entrati nelle nostre stanze solo dopo un’oretta, volete sapere anche il perché? Ebbene la ma- dre della proprietaria dell’alber- go è stata operata d’urgenza all’ospedale e la figlia ha di- menticato, per la fretta, le chia- vi in pronto soccorso ed è quin- di dovuta tornare a prenderle, e naturalmente, la distanza dove abbiamo riempito i nostri è stato riempito da continue hotel-ospedale era di 20km, e poveri stomaci, distrutti dal chiacchiere con la persona/e quindi siamo rimasti circa un’o- viaggio. Il menù serale consi- con cui abbiamo diviso le ca- ra seduti sulle nostre valigie steva in: pasticcio, crocchette, mere. La sveglia è stata punta- tutti ansiosi di impossessarci verdurine miste, tacchino con ta alle 06.20 anche se la mag- delle nostre camere… e quan- sottiletta e prosciutto e, per gior parte si è svegliata alle 0- do siamo riusciti a stringere dessert, torta alla crema pa- 6.00 per l’eccitazione. In origi- nelle nostre mani le chiavi del- sticcera. Per decorare la nostra ne il programma era quello di le rispettive stanze, abbiamo prima sera con un velo di mi- giungere nel piazzale corriera capito che..IL NOSTRO SOGNO stero stile giallo, si è aggiunto alle 07.40 ma, grazie al nostro E’ COMINCIATO!!! Anche se le l’arrivo di persone orientali, se- proverbiale ritardo ci siamo ar- camere non erano suite impe- guito dalla scoperta di una ca- rivati solo alle 07.50, causan- riali, come avevamo immagina- mera aperta con la luce accesa do un più che giusto attacco to dal benvenuto, ma a noi non e un po’ di disordine, che ha d’ira al povero prof... importava un granchè, visto rallentato la nostra indigestio-

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...e alla fine ci hanno detto che non eravamo passati! Il Rodari Recorder Group a Prato (parte seconda)

Di Rachele Costa e Giorgia re la villa medicea, che si trova ha portati a Poggio a Caiano Brancher appena un po’ più in là di dove Vecchio, dove abbiamo pas- abbiamo suonato. seggiato per il centro. Infine è ...sbollita la rabbia del prof., Dentro la villa abbiamo visitato giunta l’ora di ripartire con la siamo andati a suonare in un le stanze, e siamo andati an- corriera, che ci ha portati fino teatro. Abbiamo fatto diverse che a visitare il museo della a Ferrara, dove abbiamo assi- audizioni, dove dei “signori”, ci natura morta, dove ci siamo stito ad uno spettacolo di bam- guardavano e decidevano, fra divertiti a osservare i vari qua- bini e di adulti, che facevano noi ed altri gruppi, chi doveva dri, anche se eravamo molto gli sbandieratori; cioè faceva- passare; per poi andare anche stanchi, da non stare neanche no “acrobazie” con le bandie- la sera a suonare, però davan- più in piedi.! Finita la visita, re. Alla fine, purtroppo, abbia- ti a un bel po’ di gente. Al po- siamo rimasti un po’ di fuori mo preso la corriera e siamo meriggio, abbiamo dovuto a- nel giardino e quindi siamo tornati a casa. spettare per un bel pezzo, e ritornati in albergo per la cena. Questa gita, fra le tante, è sta- alla fine ci hanno detto che La sera siamo andati a fare un ta la più interessante e diver- non eravamo passati. Anche bel giro per il centro. Domeni- tente. Un grazie anche e so- se ci siamo restati un po’ ma- ca mattina, sveglia, colazione prattutto al prof. Pandante. le, abbiamo ricominciato a di- e subito partenza per andare a vertirci e siamo andati a visita- prendere la funicolare, che ci

IL PICCHIO PAGINA 16 Quando l’unico pensiero è la droga Di Mikela Llupo

Ci sono molti ragazzi e ragazze che fanno uso di droga, e io ne conosco alcuni.. ma non so come fargli capire che la droga non serve proprio a niente, tanto meno serve ad aiutarti…anzi… certi vogliono anche smettere, ma non ce la fanno…!!! E, in que- sta situazione, non ci sono solo dei miei amici… ma tantissimi altri ragazzi… Il brutto è che lo fanno anche gli adolescenti, addirittura a partire dai 12 anni… sinceramente li trovo davvero stupidi!!!!!!!!!!! Ma come si fa a drogarsi?! E soprattutto a 12 anni… bah… vergognatevi… la droga, vi uccide ma voi niente, non capite… o non volete capire o fate finta di non capire, oppure non capite veramente!!!!!!!!!!!! Vi sembra di vivere e di divertirvi ancora di più quando la usate? Fate pure e poi vediamo chi ha ragione!!!!!!! Ma poi se il vostro scopo è morire… prendete pure droga, siete sul- la strada giu- sta…quella che vole- te voi… quella della morte! Come dice Umberto Galimberti: "Alla base dell'assun- zione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'al- col, c'è da considera- re se la vita offre un margine di senso suf- ficiente per giustifica- re tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c'è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignifican- za, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla vita". Mi sembra che queste parole siano profondamente vere. A volte accade quasi senza accorgersene. E' il caso, ad esempio, di una ragazza che a 13 anni, ha inizia- to a prendere droga. All’inizio non voleva perché sapeva quali erano le conseguen- ze… ma lei aveva amici e amiche più grandi, che la incitavano a provare. Dopo qual- che tempo i suoi amici sono riusciti a convincerla, lei ha provato la prima volta, e non le è piaciuto molto… ma siccome aveva visto che non le era successo niente di gra- ve, ha riprovato una seconda volta e poi una terza e una quarta e così via, fino a quando non è riuscita più a farne a meno. La droga era il suo unico pensiero… un giorno però ha iniziato a sentirsi male, e ora è in coma da un bel po’ di tempo, men- tre i suoi famigliari stanno impazzendo perché la vogliono salvare, anche se ormai hanno poche possibilità. I suoi amici sono pentiti di averle fatto provare la droga, ma anche loro sono spaventati perché non riescono a smettere e sanno che, molto pro- babilmente, finiranno come lei. Questa non è una fiaba, è un fatto vero, capitato a una compagna di una mia cugina. Ragazzi, fate a meno di drogavi… è meglio!

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 17 Un Paradiso terrestre Viaggio a Krk

Di Serena Tronto

Vi voglio presentare la città di Krk, che si trova in Croazia, su un'isola, bagnata dal Mar Adriatico, che ha lo stesso nome della città! Si trova a circa 25 chilometri dal ponte di Krk, un tempo municipio ro- mano e poi sede dei principi Frangipani. Le imponenti mura che circondano la città di Krk, antichissime, più volte ristrutturate a partire dal me- dioevo per volontà della Re- pubblica di Venezia, furono rinforzate in altezza e spes- sore e per secoli hanno pro- tetto la vita dei cittadini, an- che se, col cambiare delle tecniche di combattimento, persero la loro importanza originale. Ora sono uno stra- ordinario vanto per gli abitan- ti. La città di Krk è un posto bellissimo, piccolo, ma pieno di negozi, di gente, … l’acqua del mare è pulitissima e tiepida, le spiagge sono sassose, ma pulitissime, il sole è cocente e ti abbronzi facilmente. Il mare e la spiaggia, sono vici- nissimi ad ogni punto della città e si può pescare facilmente. In quasi tutti i negozi e i ristoranti si parla italiano, si mangia benissimo… Non ci sono difetti in quell’isola aurea (isola dorata: nome romano di Krk). Ha tutto quello che ti serve: case, appartamenti, ne- gozi alimentari, boutique di vestiti, piccoli shops con oggetti del momento (quando crocs, quando cinture borchiate). Se an- drete a KRK, ricordatevi di andare nella piccola pa- netteria, che si trova all’i- nizio del centro della città, perché lì si può trovare pane squisito e appena fatto. L'anno in cui sono andata a Krk ho fatto una crociera di un giorno su una nave: la Tajana, che è una nave a due piani moooolto bel- la. Questa città è il posto ideale dove trascorrere le vacanze estive!

IL PICCHIO PAGINA 18

Libri L’angolo dei classici

I tre Moschettieri

Di Enrico Tonin

TITOLO: I Tre Moschettieri (Les Trois Mo- squetaires) AUTORE: Alexander Dumas padre (Villers- Cotterêts 1802 – Puys 1870) GENERE: Storico – Avventuroso

Il romanzo è ambientato nella Francia del Seicento. D'Artagnan è un giovane della Guascogna, una regione della Francia, che un giorno de- cide di andare a Parigi per diventare un mo- schettiere del re Luigi XIII. Per la strada, però, incontra un tipaccio, Ro- chefort, che si dimostra prepotente e lo pic- chia. Arrivato a Parigi, D’Artagnan incontra Mon- sieur Du Treville, il comandante dei moschet- tieri. Incontrerà, anche se in modo non tanto normale, tre amici moschettieri: Athos, Por- thos e Aramis, e con loro compirà una mirabo- lante avventura che li porterà persino in Inghil- terra per rimediare ad un guaio causato dall' amore infinito tra la regina francese Anna d'Austria e il duca di Buckingam. A metter i bastoni fra le ruote ai moschettieri, sarà il primo ministro del re, il cardinale Riche- lieu, che vuole assolutamente rovinare il ma- trimonio tra Anna e Luigi. In questo intrigo si aggiunge l'amore di d'Artagnan per Costanza, la guardarobiera della regina, che, purtroppo, finirà in tragedia. Il libro presenta una trama intrigante, molto facile da leggere e lo consiglio agli amanti del genere avventura, del genere storico e non solo.....

Le illustrazioni sono tratte da una delle prime edizioni de I tre Moschettieri

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 19 I viaggi di Gulliver Di Enrico Tonin

TITOLO: I Viaggi di Gul- liver (Gulliver's Travel) AUTORE: Jonathan Swifth (Dublino 1667 – Dublino 1745) GENERE: Fantasy

La storia è ambientata tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecen- to. Protagonista della vicenda è il dottor Le- muel Gulliver, che ha sempre avuto la pas- sione di viaggiare. Un giorno, si imbarca come medico e da lì cominciano le sue avventure che, ben presto, l'isola di Blefuscu. Ottenuta la fiducia da par- diventeranno davvero strane! Infatti, Gulliver te dell'imperatore dell'isola, Gulliver si mette naufraga dapprima sull'isola di Lilliput, dove al servizio della corte, ma ben presto se ne gli abitanti sono grandi come un mignolo. Es- andrà. Infatti, trovata un'imbarcazione delle si sono sempre in guerra con gli abitanti del- sue dimensione, se ne torna in Inghilterra. Imbarcatosi però su un'altra nave, Gulliver sbarca nell'isola di Brobdingnag, dove sco- pre che gli abitanti sono dei giganti. Anche qui vivrà strane avventure, come un combattimento contro le vespe giganti, o come il viaggio per tutta l'isola rapito da una scimmia. Stringerà anche un'amicizia con il re dell'isola, con cui parlerà dei problemi del mondo da cui proviene. Quando se ne va, a bordo della sua casa- natante costruita dal falegname del re, vie- ne ritrovato da una nave e torna in Inghilter- ra. S'imbarcherà altre volte e farà altri viaggi (ma se ve li sto a raccontare, vi rovino la let- tura!) per isole strane, sconosciute e incon- trerà molte creature bizzarre. Il libro, nato per fare satira, è diventato un grande classico per ragazzi. I Viaggi di Gulli- ver sono da sempre appassionanti, diverten- ti e anche molto strani. Il libro è di facile lettura, scorrevole e anche comico. Lo consiglio agli amanti del fantasy e dell'avventura.

IL PICCHIO PAGINA 20 Ovunque andrai Di Serena Tronto

In questo periodo sto leggendo un libro interessantissimo, Eva e Marco ovunque andrai , nel quale ci sono moltissime frasi interessanti su cui voglio ragionare… 1. OVUNQUE ANDRAI: il titolo del libro. Mi piace questa frase perché dice che l’amore (o l’amicizia) è talmente forte che dove sarà una persona, la sua dolce metà le sarà sem- pre accanto, col pensiero e/o con il corpo. 2. DIETRO QUEL VICOLO C’E' UN OCEANO: frase in copertina. Questa frase è significativa perché spiega che nel tuo futuro, ma non un futuro lontano, può essere anche tra po- chissimi secondi, ci saranno tantissime cose, difficili e facili, belle o brutte, … o … ,… . 3. IL DESTINO E' UN’INVENZIONE DELLA GENTE FIACCA E RASSEGNATA: frase a pag. 65. A dire il vero non ho capito questa frase: ci rimuginerò un po’ su. 4. SE IL DESTINO DI UN UOMO E' ANNEGARE, ANNEGHERA' ANCHE IN UN BICCHIERE D’- ACQUA: frase a pag. 65. WOW! DESTINO: EVVIVA! Adoro la parola destino! La frase par- la di una cosa che deve accadere e che accadrà, in un modo o nell’altro: tanto vale che accada in un modo stupido. 5. AMARE E' COSI' BREVE E DIMENTICARE E' TANTO LUNGO: la frase dice già tutto! Adoro le frasi di libri che ti fanno pensare e/o che sono intelligenti e di senso perché ... si tro- vano dietro un vicolo, ma sono un immenso oceano! Cinema e TV The Ring and the Dragon - La Leggenda dei Nibelunghi

Di Enrico Tonin e Matteo Casagrande

Regia: Uli Edel Anno: 2004 Cast: Benno Furmann , Kristanna Loken, Alicia Witt e Julian Sands....

Allevato da un vecchio fabbro, Sigfrido impara il mestiere del padre. In una notte, un meteo- rite cade vicino alla sua casa e lui, incuriosito, corre a vedere. Sul luogo dell'impatto, incon- tra una donna elegantemente vestita e bellissima. Subito, però, la donna sguaina la spada e attacca Sigfrido, che non si perde d'animo, ma si difende con un bastone. Il giovane batte la donna, che gli rivela di essere la regina d’Islanda, non prima di avergli strappato la promes- sa che sarebbe andato in Islanda a sposarla, non appena compiuta la sua grande impresa. Il giovane raccoglie la stella cadente, ormai fredda, e la porta a casa. Col desiderio di ritornare alla sua città natale, il padre di Sigfrido, con figlio, carretto e asino, parte per Burgundia. Arri- vato in città, Sigfrido cerca di forgiare una spada dalla stella, ci riesce e scopre che è in gra- do di tagliare perfino la roccia. Tornato malconcio dalla lotta contro il drago Funfnir, il re di Burgundia cerca di trovare un cavaliere in grado di uccidere la bestia. Sigfrido si propone e promette di tornare con la testa di Funfnir. Trovato il drago, inizia contro di lui una furiosa lotta che si conclude con la vittoria di Sigfrido. Scopre, su se stesso, che il sangue del drago rende invincibile chiunque si bagni con esso. Con sua meraviglia trova, nel nascondiglio del drago, un tesoro mai visto prima. Ma la cosa che lo attrae di più è un anello che, come gli è stato detto da alcuni spiriti, produce oro ogni nove notti. Tornato a Burgundia, lo aspetta un misterioso destino… Il film è avvincente, misterioso, ricco di suspence e avventure. C’è an- che un intrigo amoroso, molto complicato… Lo consigliamo ai ragazzi che hanno voglia di avventure e che amano il genere fantasy, ma non solo a loro!

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 21 Sempre più X-Factor!!! Di Elisa Dal Pan

X Factor è un programma seguito da moltissimi ragazzi e ragazze, che è andato in onda su Rai 2. Ci sono cantanti e gruppi che fanno dei provini e dei giudici, che sono , Mor- gan e Mara, che scelgono i più bravi. Chi passa il turno, si prepara a sfidare gli altri concorrenti. Spesso si va al ballottagio per decidere chi sarà eliminato. Il ballottaggio funziona così: ci sono due cantanti, ad esempio Noemi e Yuri; Morgan decide che deve restare Noemi, ma Mara e Si- mona decidono che deve restare Yuri, e così Noemi viene eliminata ed esce dalla gara. Vi presento i gruppi e i cantanti che sono arrivati alla fase finale: Jury, cantante supportato da Simona Ventura, Matteo, supportato da Morgan e i The Bastard Sons of Dioniso, portati al successo grazie a Mara. Nella puntata finale i ragazzi hanno dovuto fare dei duetti con dei Big della canzone italiana, cantare ancora altre canzoni e poi i loro inediti. Matteo ha fatto un duetto con Cocciante, la canzone era Margherita , e tutti i giudici sono rima- sti molto soddisfatti. Jury ha cantato La mia storia tra le dita con Gianluca Grignani. La terza e ultima esibizione è stata dei The Bastard Sons of Dioniso che hanno cantato, con e le Storie Tese, Il ragazzo col borsello ... Elio ha detto che il televoto era praticamente inutile, perché i The Bastard secondo lui erano i migliori… Nel secondo giro hanno iniziato i Bastard cantando With a little help , secondo i giudici cantata molto bene. Poi è venuto il turno di Jury con A chi, molto bravo anche lui. Matteo ha cantato So- mebody to love , che, come hanno detto i giudici, è stata molto rispettosa nei confronti dell'origi- nale dei Queen. Al momento degli inediti, Jury ha canntato Mi fai spaccare il mondo , un brano molto originale. I The Bastard Sons of Dioniso hanno cantato L’amor carnale, e Matteo Impossibile . Al termine delle esibizioni è stato aperto il televoto che ha dato i seguenti risultati: il terzo classificato è risultato JURY! Secondi classificati i THE BASTARD SONS OF DIONISO!DIONISO! Ovviamente, il primo clas- sificato è MATTEO BECUCCI! Bravissimi tutti quelli che hanno partecipato! Auguriamo tanto successo a tutti!

Vi presento Joe Black Di Aurora Valoppi Titolo originale: Meet Joe Black Regista: Martin Brest Anno di produzione: 1998 Genere: drammatico

Vi presento Joe Black ” è un film horror ma allo stesso tempo romantico e con molta suspence. Questo film parla dell’ uomo più ricco d’America, Bill, che, 5 giorni prima del suo compleanno, riceve una visita inaspettata: è la Morte che lo avvisa che dopo la festa del suo compleanno morirà. Bill cerca di fare tut- to quello che può per mettere a posto la sua famiglia, ma la storia si complica perché una delle sue due figlie si innamora proprio del ragazzo di cui la Morte ha preso il corpo per presentarsi a casa di Bill. Bill ha due figlie, una che tenta di fare tutto per il suo”paparino”e lui non la considera più di tanto, e l’al- tra che più di tanto non fa, però il suo papà le vuole troppo bene per farglielo notare. Per sapere il resto non vi resta che guardare il film!!! A me è parso molto, bello ma allo stesso tempo molto tragico: sapere in anticipo quando si deve morire non mi sembra così eccitante. Io non vorrei sapere quando dovrò mori- re perché vivrei malissimo e non mi godrei i miei ultimi istanti di vita decentemente; però Bill, come avre- te notato, ha preso questa cosa molto bene e ha cercato di vivere i suoi ultimi istanti nel miglior modo!!! Questa mi sembra la cosa più esatta!!! Questo film tenta di spiegare che bisogna vivere la vita al massi- mo perché la vita è come una gara di macchine: c’è un solo giro e quel giro va percorso a tutto gas!!!

IL PICCHIO PAGINA 22 Musica Un concerto per l’ Abruzzo.

Di Matteo Casagrande

Il 10 Aprile 2009, alle ore 20.00, il program- ma X Factor ha organizzato un concerto di be- neficenza per i terremotati dell’Abruzzo. Il con- certo si è svolto in Via Valtellina, 25 - Milano Sul palco hanno cantato i semifinalisti: Jury, The Bastard sons of Dioniso, Daniele, Matteo. Hanno partecipato alla serata il conduttore del programma , la pre- sentatrice Simona Ventura, la discografica e il musicista Morgan. La semifinale è stata rinviata per lutto e per aiutare i terremotati (oltre che per organizzare il concerto per l’Abruzzo): i 4 semifinalisti han- no inciso una canzone di Carol King (You've got a friend) che potrà essere scaricata (pagando) da iTunes (tutto il ricavato andrà a favore dei terremotati in Abruzzo). Questa e le altre illustrazioni sono di Floriano Fontana, Matteo Casagrande e Lorenzo Gasparo Dalla Germania con furore!!!

Di Melissa Cossalter intitola Invasion der Killerpilze, ex-membri sono Michael Johnson cioè “invasione dei funghi assassi- e Christoph Watrin. Hanno pubbli- Oggi, sulla scena musicale, ci sono ni”. Altre notizie le potete trovare cato 3 album in Inglese : Here We molti artisti tedeschi, come LaFee, sul loro sito ufficiale: Go (2005 ), In Control (2006) e, i Tokio Hotel , i Cinema Bizarre , che www.killerpilze.de. Around the World (2008). sono conosciuti anche qui in Italia, Un’altra band, famosa in Germa- Adesso però vi presento una can- altri invece che non sono ancora nia e poco conosciuta qui in Italia, tante conosciuta sotto il nome d’- famosi e, allora ... vi parlerò un po' è quella dei Silbermond . Il gruppo arte di LaFee . Appena maggioren- proprio di queste band meno note! è composto da quattro membri: ne, ha già avuto molto successo e Per primi, vi presento i Panik , una Stefanie Kloß (voce), Thomas Stol- non solo in Germania, ma anche band composta da 5 ragazzi, oggi le (chitarra), Johannes Stolle qui in Italia. Ha pubblicato quattro maggiorenni, ma qualche tempo fa (basso) e Andreas Nowak album: nel 2006, LaFee , nel 200- conosciuti con il nome Nevada Tan (batteria). Agli esordi si chiamava- 7, Jetzt Erst Recht, nel 2008, inve- A.K.A Panik . Nel 2007, hanno inci- no JAST . I componenti della band ce è uscito un album in Inglese so un disco, Niemand Hört Dich , dicono di fare rock, anche se mol- dal titolo Shut Up e nel 2009 Ring che significa “Nessuno ti ascolta”. te delle canzoni più famose sono Frei, che significa “Combattere L' album contiene 12 canzoni, da ballate pop. I due album più famo- liberi”. LaFee è molto conosciuta cui è stato tratto un singolo e un si sono Verschwende deine Zeit anche per alcuni singoli, tra cui video, uscito anche qui in Italia e (2004) e Laut gedacht (2006) Heul Doch, che significa “Dai pian- intitolato Revolution . Il loro sito è Gli US5 sono una boy band, i cui gi” e Scheisse Lieb che significa www.panik-musik.de. membri provengono dalla Germa- “Amore di merda”. La seconda band è quella dei Kil- nia, dall'Inghilterra, e dagli Stati Per concludere, una notizia sui lerpilze . I componenti sono tre: Uniti. I membri di questa band so- Tokio Hotel, per i/le fans: il nuovo Johannes Halbig (voce e chitarra); no 4, prima erano in 6 ma 2 mem- cd uscirà sia in inglese sia in tede- Maximilian"Max" Schlichter (voce e bri si sono ritirati sono: Izzy Galle- sco (prima in tedesco) verso fine chitarra); Fabian "Fabi" Halbig gos ,Tariq Khan ,Christopher Ri- giugno! (batteria). Il loro primo album si chard Stringini, Vincent Tomas. Gli

IL PICCHIO PAGINA 23 Britney Spears

Di Mariangela Panait no o dell’altra, il desiderio del- - Stronger l’uno o dell’altra di avere o no - Don't Let Me Be the Last to Britney Jean Spears, è il suo figli, e i desideri dell’uno o del- Know vero nome. E’ nata a McComb, l’altra a proposito di dove voler - I'm a Slave 4 U il 2 dicembre 1981 è cresciuta abitare". La Spears in seguito - Overprotected a Kentwood, in Louisiana; è dichiarò: "In tutta franchezza, - I'm Not A Girl, Not Yet A una cantante, attrice e balleri- volevo veramente rendermi Woman na statunitense. conto di cosa significasse es- - Overprotected The Darkchild Britney Spears frequentò fino sere sposati". In seguito all'an- Remix (pubblicato esclusiva- a nove anni scuole di ginnasti- nullamento Jason Allen Alexan- mente per il mercato USA) ca e di danza e per molti anni der non chiese alcuna somma - I Love Rock'n'Roll partecipò a spettacoli di ballo di denaro alla Spears, in quan- - Boys (the Co-Ed Remix) locali e a gare di ginnastica to anche lui spiegò di non es- - Anticipating (pubblicato e- nazionali, vincendone molte. ser stato pienamente coscien- sclusivamente per il mercato Inoltre, cantava nel coro della te di ciò che aveva fatto. Francese) chiesa battista di Kentwood e Nel luglio dello stesso anno - That's Where You Take Me partecipava a molte competi- annunciò di essersi fidanzata (pubblicato esclusivamente zioni canore locali, che spesso con Kevin Federline, rapper, per il mercato filippino) vinceva. ballerino e modello che aveva - Me against the Music La vita privata della cantante è conosciuto tre mesi prima ad - Toxic stata più volte al centro delle Hollywood. La loro relazione fu - Everytime (in Italia è stato cronache rosa, soprattutto a molto criticata perché Federli- trasmesso solo il video) causa dei problemi personali ne era legato in precedenza - Outrageous della stessa. La Spears ha gi- all’attrice Shar Jackson, anco- - My Prerogative rato un documentario per chia- ra incinta del loro secondoge- - Do Somethin' riare quello che le è successo nito quando conobbe la Spe- - Someday (I Will Understand) e per raccontare la sua versio- ars. Il 18 settembre 2004 si - And Then We Kiss ne dei fatti raccontati dai me- sposarono in una cerimonia a (pubblicato esclusivamente dia sul suo conto negli ultimi sorpresa a Studio City per il mercato Asiatico) anni. Il video si chiama (California). Alla fine dello stes- - Gimme More “Britney: For the Record ” ed è so anno annunciò che avrebbe - Piece of Me stato girato tra l'inizio di set- preso una pausa dalla sua car- - Break the Ice tembre e l'inizio di novembre riera e messo su famiglia. - Radar del 2008 e copre il periodo Britney Spears ha pubblicato 6 - Womanizer che va dagli MTV Video Music album, tra cui: nel 1999 “… - Circus Awards alla registrazione del Baby One More Time”, nel 20- . If U Seek Amy video per il singolo Circus. 00 “Oops!... I Did It Again”, nel Il 3 gennaio 2004 la cantante 2001 “Britney”, nel 2003 “In Info tratte da Wikipedia sposò l’amico d’infanzia Jason The Zone”, nel 2007 Allen Alexander al The little “Blackout” e nel 2008 white wedding chapel , a Las “Circus”. Mitica Britney!!! Vegas, ma 55 ore dopo il ma- Britney ha realizzato 32 singo- trimonio fu annullato. Secondo li, tra cui: la richiesta di annullamento, la - ...Baby One More Time Spears "non era in grado di - Sometimes comprendere le proprie azioni - (You Drive Me) Crazy al punto che non sapeva deci- - Born to Make You Happy dere davvero se sposarsi o no; - From the Bottom of My Bro- infatti, prima di ricevere l’anel- ken Heart lo nuziale i due non conosce- - Oops!... I Did It Again vano gusti ed abitudini dell’u- - Lucky

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 24 SPORT

Il traguardo delle Nazionali

Di Veronica Cavazzini polisportiva PARTEOLLA di Cagliari, la G.P. TALAMONA di Sondrio fino al- Dal 27 al 29 Marzo 2009, al centro l'A.S.D. PRIMULA di Palermo. Un gran- sportivo Brentella, a Padova, si è de serpentone di tute colorate, ban- svolto il 12° Gran Premio Nazionale diere e cartelloni che hanno sfilato di Corsa Campestre. L'emozione e tutti insieme lungo il parco unendo l'impegno che precede questa mani- così tutta l'Italia, e alla coda del gran- de serpente la regione ospitante e più numerosa (forse per una questio- ne di comodità) il grande VENETO! =). Ciò che si prova durante questa mar- cia e cantando l'inno nazionale è in- descrivibile perché legato alle espe- rienze sportive e umane personali di ogni atleta. Arrivare a questo punto è già una grande vittoria ma chissà per- ché questa sembra l'unica gara che conta. In realtà, alla fine, ci si rende festazione per tutti noi atleti sono conto che l'importante è aver parteci- stati enormi; le Nazionali sono il tra- pato a questa splendida avventura. guardo di un percorso durato cinque Io c'ero e con me c'erano: Bella Levis mesi che passa attraverso sette pro- alunno della scuola elementare G. vinciali e due regionali ma l'impegno Rodari, Luca Perenzin ex studente che l'atleta mette in questo sport du- scuola media G. Rodari, Michela ra 365 giorni l'anno. 365 giorni di Caiada ex studente scuola media G. grandi fatiche, rinunce ed enormi Rodari nonché campionessa naziona- soddisfazioni perché, come sostiene le 2006. Per la provincia di Belluno Alex Zanardi “la vita è molto più di un ricordiamo anche: Laura Bibelia, Lo- ordine d'arrivo”. rena Nard, Manuela Moro, Dylan Ose- Lungo questo percorso si incontrano lin. avversari che diventeranno grandi amici, allenatori che possono essere robuste spalle e molte situazioni che diventano importanti lezioni di vita. Sono stati 1800 gli atleti di tutta Ita- lia che si sono alzati di buon ora e scarpe da ginnastica ai piedi si sono persi nei dintorni di Padova alla ricer- ca del parco della Brentella. 14 le regioni tra cui anche la Sicilia e la Sardegna e per loro deve essersi trattato proprio di un'alzataccia. 133 i gruppi sportivi dai nomi più stram- palati: l'atletica FANFULLA di Lodi, la

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 25

Curiosità in pillole Di Manuel Tonin e Bohdan Labovka

Per sport o per sfida, con i pattini, gli sci o speciali veicoli progettati per l’occasione… ecco alcune tra le velocità più incredibili mai raggiunte: Aereo-3.529,56 km/h; Auto-1.227,98 km/h; Moto-519,60 km/h; Motoscafo-511,11 km/h; Bici trainata-268,83 km/h; Sci-251,40 km/h; Snowboard-201,90 km/h; Bici-130,36 km/h; Skate- board-100,66 km/h; Windsurf-90,2 km/h; Pattini sul ghiaccio-52 km/h; Corsa-36,84 km/h Nuoto-8,32 km/h Da New York a Londra in 2 Automobile… supersonica! oreoreore Se le formula 1 vi sembrano Si chiama Lokheed SR71, è dei bolidi irraggiungibili (la ve- soprannominato Blackbird, e locità massima su circuito è di ha più di 40 anni (il primo 372,2km all’ora) dovete ricre- volo è del 1964). Eppure è dervi. Il record assoluto appar- ancora lui a detenere il re- tiene a Andy Green che, a bor- cord di velocità: capace di do del Thrust SSC , il 15 otto- andare da New York a Londra bre del 1997, nel deserto del in un’ora e 54 minuti, il 1976 Nevada (USA) è sfrecciato a è riuscito a toccare i 1.227,98km/h. Più veloce del 3.529,56km/h! E non è l’uni- suono! Prima di allora nessu- co record. Questo aereo è no aveva mai raggiunto quella infatti anche quello che ha velocità con un’auto… o me- volato più in alto: 25,929 me- glio con una specie di razzo su tri. Progettato per scopi mili- 4 ruote lungo 16,5 metri e do- tari, è però ormai in disuso. tato di 2 motori a reazione da Anche perché, dei 32 esem- SE 8 KM/H VI SEMBRANO PO- 110 mila cavalli! E il record plari costruiti, 20 sono anda- CHI, PROVATE A FARLI A NUOTO! con una moto? di Bonnevile ti distrutti in vari incidenti. (Usa), che il 19 luglio del ‘90 ha percorso più di un chilome- A motore e… a braccia! tro a 519,60 km all’ora! Il record di velocità sull’acqua è dell’- australiano Ken Warby: con Superbolidi a pedali un super motoscafo da lui Trai ciclisti, i più veloci stesso costruito compran- raggiungono nelle volate do all’asta un motore per i 70km/h e nelle disce- circa 50 €, è riuscito ad an- se i 110km/h. L’olande- dare a 511,11km/h. Sfrut- se Fred Rompelberg li tando solo la forza del ven- ha però Stracciati to, invece, il record è dell’ir- “volando”, il 3- landese Finian Maynard /10/1995, a 26- che, con un Windsurf, nell’- 8,83km/h. Ma non ha aprile del 2005 è riuscito fatto tutto da solo: si è ad andare a 90,2km/h. Al fatto trainare! Con la confronto, con i suoi forza delle gambe, il ca- 8,32km/h, il russo Alexan- nadese Sam Whittingham, il 10- der Popov sembra una tartaruga. Lui, /5/2002 è riuscito a toccare i però, usa solo braccia e gambe: è il 130,36km/h con una speciale primatista di nuoto sui 50 metri. bicicletta.

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 26

SPAZIO LABORATORI Riciclarte!

Di Chiara e Francesca

Al laboratorio “Riciclarte”, del secondo quadrimestre, siamo in 13 alunni di diverse classi. Il laboratorio è gestito dal professore Crocetti che ha il compito di farci vedere come da piccoli oggetti di scarto si possono ricavare graziosi lavoretti. Per realizzare questi lavoretti si usano diversi materiali, tra i quali: cartoncini, lana, bottoni, stoffa, colla, ecc. Come primo lavoretto abbiamo realizzato un animale acquatico, proprio con i mate- riali che sopra abbiamo elencato. Dopo questa prima realizzazione, l’inse- gnante ci ha fatto fare un mosaico con la carta, tagliata a pezzettini da un centime- tro di lato. In questo periodo del quadrimestre stiamo eseguendo delle farfalle e delle libellule tridimensionali con il fil di ferro. “Riciclarte” è un bel laboratorio, lo consi- gliamo ai nostri amici e speriamo che ci sia anche il prossimo anno. Durante il nostro lavoro c’è qualcuno che ci fa fare molte risate!!!

IL PICCHIO PAGINA 27 GIOCHI

A cura di Daniele Perot, Bohdan Labovka e Manuel Tonin

Per tutti gli amanti dell’enigmistica!!! La redazione avvisa di allacciare le cin- ture di sicurezza e tenersi pronti… è in uscita un numero speciale del Picchio che vi porterà in un viaggio avventuroso fatto di giochi, quiz, numeri e sane risate! Intanto risolvete questi! Le sei querce Il vecchio padre Anselmo è molto saggio e prepara la sua successione. Vuole dividere la sua proprietà di forma rettangolare (nel disegno) tra i suoi due figli rispettando le seguenti regole: 1. la casa deve restare in comune; 2. le due parti devono avere forma identica; 3. ogni parte deve avere tre querce non allineate (i pallini) Seguendo la quadrettatura del disegno, aiutate Anselmo a dividere la proprietà.

L’inglese Inserisci le parole: Your - our - his - her - my - our - his - their Hi! _____ name is Kevin, and I’ve got a twin brother. _____ name is Will. We’re 14 and _____ birthday is in May. We’ve got a sister. _____ name is Rachel. She is 10 on Thursday. We’ve got 3 pets – a cat and two guinea pigs. _____ cat’s name is Mungo. He’s black and _____ eyes are green. Our guinea pigs are brown. _____ name are Bill and Ben What is _____ pet’s name? Bye! Kevin

BARZE

• Cosa ordina un gallo cedrone al bar? Una Cedrata! • Cosa fate se incontrate E.T.? Gli date il vostro numero di telefono. • Qual è il colmo per un domatore? Avere un colpo di Frusta! • Qual è il colmo per un pesce? Lavarsi ogni giorno! • Archimede disse che un corpo immerso nell’acqua…… si bagna! • Cosa fa un maiale quando cade dal tetto? Speck! • Cosa fa un cane quando cade dalle scale? Rintintin! • Cosa fa un pomodoro al mattino? Salsa! E una patata? Pure! E l’insalata? Russa! • Un contadino sta piantando i fagioli. Scava, Scava, scava trova un automobile dei carabinieri, con ancora i carabinieri dentro. Il contadino chiede: “Cosa è succes- so?” e i carabinieri: “Eh…il ladro ci ha seminati……” • Sapete qual è il colmo per un professore di matematica? Dare i numeri!

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 28

Trova l’intruso 1. one – eight – eleven – twenty – dog – twelve 2. Australian – Oxford – Greek – British – French – Turkish 3. shop assistant – nurse – fifty – singer – footballer – model 4. time – Thursday – Monday – Sunday – Friday – Saturday 5. hamster – cat – mouse – snake – tortoise – watch 6. granny – grandad – aunt – cousin – mum – third

Bye bye!!!

Soluzioni del numero 35 marzo

I fiammiferi Futoshiki

2 1 3 4 5

4 5 2 3 1

3 2 1 5 4

1 4 5 2 3

5 3 4 1 2

IL PICCHIO PAGINA 29

La posta di Orbettino il Postino di Elisa Dal Pan e Mikela Llupo Cari ragazze e cari ragazzi, sono Orbettino il Postino e vi ricordo che il Picchio ha messo a vostra disposizione una cassetta per le lettere nell’atrio della scuola (io sono stato trovato lì dentro!), in modo che tutti voi possiate contattarci. Potete scriverci i vostri commenti, oppure mandarci qualche vostro articolo e, se vi va, chiederci aiuto su tutto quello che volete… Se non vi va di usare la “cassetta del Picchio”, c’è sempre la nostra e-mail: [email protected]

Riccardo ci scrive: Ragazza misteriosa “Vorrei precisare due cose del giornale del Picchio, “Cara redazione, la prima è che non ho trovato l’articolo di Davide sono una ragazza che frequenta ovviamente que- Dalle Grave, e mi è dispiaciuto molto. sta scuola. Vi scrivo perché ho bisogno di aiuto!! La seconda è che il nome corretto della ragazza sono innamorata pazza di un ragazzo che… non mi che ha fatto l’articolo di Roma è: Eleonora Ghedi- conosce, ma mi piacerebbe moltissimo poterci par- ni.” lare e conoscerlo meglio. vi prego aiutatemi e ditemi cosa devo fare perché Distinti saluti, lui si accorga di me!!!” Bonato Riccardo Grazie, la ragazza misteriosa. Caro Riccardo, - una prima lettera di Davide Dalle Grave puoi tro- Cara ragazza misteriosa, varla sul Picchio n.34 febbraio 2009, mentre di potresti scrivergli un messaggio, o provare a parlar- seguito puoi leggere un nuovo contributo che ci è gli, anche se sei timida, perché per ottenere qual- stato mandato da Davide e dalla sua famiglia. cosa, bisogna provare. Potresti finalmente cono- - Ci scusiamo molto, con i lettori e con l'autrice, per scerlo e diventare sua amica, e poi, magari, tra voi aver scritto Elisabetta e non Eleonora. due potrebbe funzionare davvero. Dai provaci! Grazie per averci scritto. Ti auguriamo un bocca al Llupo XD!!!!!!

Davide è cresciuto, anche grazie a tutti voi! fiori, nemmeno, e soprattutto, per lui. In questa oc- “E siamo arrivati a chiudere un altro cerchio: Davide casione, Davide e noi suoi famigliari vi vogliamo rin- con quest’anno termina il suo percorso scolastico graziare tutti insieme, insegnanti e compagni, in nel comprensivo di Santa Giustina, percorso iniziato particolare, naturalmente, coloro che lo hanno vis- tentennante nel primo ciclo, continuato con tenacia suto quotidianamente in aula. Più di tutti e con af- e concluso alla grande. In questi ultimi tre anni di fetto sincero, un grosso abbraccio di ringraziamento medie inferiori, forse perché è cresciuto lui stesso, va alla Prof.ssa Cristina che con dedizione, simpa- forse perché coloro che lo hanno accompagnato lo tia, caparbietà e indiscutibile inclinazione al soste- hanno saputo sostenere e stimolare. Davide è cam- gno è entrata nel cuore di Davide e ha saputo tirar biato molto: è più calmo, ha fatto molti progressi fuori decisivi miglioramenti nella sua attenzione e nelle sue possibilità e noi, la sua famiglia, siamo nella comprensione. Anche Oriana (assistente ULS) molto contenti. A dimostrazione del fatto che la di- è per Davide un punto di riferimento importante, sabilità se integrata entrando dalla porta di servizio che speriamo però di poterci portare appresso an- ottiene più risultati di un’imposizione dalla porta che a Feltre, nella nuova scuola che Davide fre- principale perché la vera integrazione insegna a quenterà. Grazie di cuore per quello che avete fatto comprendere, a capire, e, perché no, a sopportare per Davide, chi più chi meno, a tutti indistintamente, in virtù delle soddisfazioni e delle bellissime sorpre- perché ogni gesto qualsiasi esso sia, è sicuramente se collaterali e inaspettate. A onor del vero, un po’ meglio dell’indifferenza. Con l’umile speranza che di merito va attribuito a ognuno di voi, suoi compa- anche Davide possa aver lasciato bei ricordi a qual- gni e coetanei, che nonostante la giovane età avete cuno di voi, e magari un segno direzionale per altri saputo dimostrare comprensione e buon senso rai bambini speciali che verranno in futuro, auguriamo anche negli adulti. Tutti, anche coloro che non sono buona scuola e buona fortuna a tutti voi ragazzi, e stati tanto coinvolti da Davide, gli hanno sicuramen- un po’ anche a noi, per affrontare al meglio la nuo- te in questi tre anni donato qualcosa di prezioso per va sfida delle superiori.” lui, anche solo un sorriso, un aiuto, uno sguardo vigile, o una sciocca presa in giro, che, comunque, Davide e la sua famiglia gli può far capire che il mondo non è tutto rose e

IL PICCHIO N. 36—APRILE 2009 PAGINA 30

E così anche questo numero si conclude, ma tenetevi pronti perché… stanno per schiudersi le uova del Picchio! Sì, avete capito bene, stanno per nasce- re i pulcini del Picchio e vi por- teranno incredibili sorprese!!!

E non dimenticatevi di me. Serpeggiando qua e là sono alla ricerca di lettere, messaggi, curiosità e pettegolezzi… E prima di lasciarci un’ultima mirabolante notizia: Il Picchio è anche on line sul sito di Re- pubblica Scuola all’indirizzo: http://scuola.repubblica.it/ven eto-belluno-icgiannirodari Ciao a tutti da Orbettino il Postino!