Provincia di SETTORE AMBIENTE , ECOLOGIA E GESTIONE RIFIUTI

PROPOSTA DI DEFINIZIONE DEL COSTO RELATIVO ALLA QUOTA TARIFFA DI COMPETENZA PROVINCIALE DELLA TARSU-TIA.

Oggetto: Legge 26 Febbraio 2010 n. 26 modificata dal D.L. n.196 del 27 novembre 2010 ss.mm.ii. - art. 11 comma 5-bis: definizione del costo relativo alla quota Tariffa di competenza provinciale della TARSU/TIA esercizio finanziario 2011 riferito alle funzioni esercitate, allo stato, dall’Amministrazione nell’ambito del ciclo integrato dei rifiuti ossia il trattamento, lo smaltimento ovvero il recupero dei rifiuti indifferenziati.

INDICE

1. PREMESSE 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. LA PROVINCIA DI CASERTA 4. DETERMINAZIONE DELLA TARIFFA

Allegati: All. 1: SITI DI STOCCAGGIO E DISCARICHE IN PROVINCIA DI CASERTA All. 2: ELENCO DEI COMUNI CON RELATIVO CALCOLO DELLA QUOTA DI TARIFFA DI COMPETENZA PROVINCIALE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI PER L’ANNO 2011

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1. Premessa

Il presente documento sostanzia la proposta finalizzata alla determinazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) e della tariffa integrata ambientale (TIA) per quanto di competenza della Provincia di Caserta per l’esercizio finanziario 2011, in ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 26 febbraio 2010 n.26 modificata dal D.L. n. 196 del 27 novembre 2010 ss.mm.ii. articolo 11, comma 5 bis.

2. Riferimenti Normativi

Il contesto normativo di riferimento è di seguito indicato in ordine cronologico:

1) Decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 e ss.mm.ii. recante norme in materia ambientale. In particolare nella Parte Quarta, Titolo I, capo III, relativo al “Servizio di gestione integrata dei rifiuti” nonché nella Parte Quarta, Titolo IV relativo alla “Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani”.

2) Legge della Regione 28 marzo 2007, n.4 modificata dalla legge 14 aprile 2008 n. 4 recante norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati. La legge regionale costituisce il punto di riferimento per l’individuazione delle funzioni e dei compiti amministrativi il cui esercizio è conferito dalla Regione alle Province e ai Comuni.

3) Decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90 convertito con modificazioni nella legge 14 luglio 2008, n. 123 recante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore smaltimento dei rifiuti in Regione Campania e ulteriori disposizione di protezione civile. Il decreto-legge in discorso ha fissato la cessazione dello stato di emergenza dichiarato in Regione Campania alla data del 31 dicembre 2009 (art. 19) ed ha attribuito il coordinamento della complessiva azione di gestione dei rifiuti nella Regione Campania, fino al termine del periodo emergenziale (artt. 1 e 2), al dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo di favorire il rientro delle competenze agli Enti ordinariamente preposti, è disposto (art. 6 bis) il trasferimento alle Province della Regione Campania della titolarità degli impianti di selezione e trattamento rifiuti. La statuizione normativa sopra richiamata, inoltre, in una pluralità di disposizioni fornisce indicazioni di disciplina tecnica per il trattamento rifiuti, in materia di discariche e termovalorizzatore nonché dà disposizioni in materia di raccolta differenziata (cfr. art. 11).

4) Decreto Legge 30 dicembre 2009, n. 195 convertito con modificazioni nella legge 26 febbraio 2010, n.26 recante “Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti in Regione Campania, per l’avvio della fase post emergenziale nel territorio della Regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

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ed alla Protezione Civile”. Il provvedimento normativo de quo definisce modalità e competenze attraverso le quali si deve realizzare l’uscita dallo stato di emergenza in materia dei rifiuti in Regione Campania, nonché il passaggio di compiti e funzioni inerenti il servizio di gestione integrata dei rifiuti agli Enti locali. Di particolare rilievo, nel contesto considerato, appare l’articolo 11 della previsione legislativa in discorso rubricato “Regione, province, società provinciali e consorzi”. Il comma 5 bis introduce un regime applicativo della TARSU/TIA, in via provvisoria e sperimentale (nella formulazione originaria della previsione in esame esclusivamente per l’esercizio finanziario 2010, successivamente esteso all’esercizio finanziario 2011 dalla legge n. 1 del 2011 di cui, meglio, si dirà in appresso), per i Comuni della Provincia di Caserta che debbono applicare le relative tariffe in misura tale da garantire la copertura totale dei costi connessi alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, ivi compresi quelli di cui all’art. 13 (rubricato “Personale dei consorzi”), comma 1, con particolare riferimento ai siti e agli impianti temporaneamente affidati in gestione all’Articolazione di Caserta del Consorzio Unico di Bacino. Il regime provvisorio, sopra sinteticamente delineato, impone, come già accennato, ai Comuni di calcolare la tariffa TARSU/TIA sulla base di due distinti costi, elaborati rispettivamente da e Provincia per fronteggiare gli oneri inerenti il ciclo di gestione dei rifiuti di rispettiva competenza.

5) Decreto-legge 26 novembre 2010, n.196 convertito con modificazioni nella legge 24 gennaio 2011, n. 1, recante “disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti”. Detta disposizione normativa stabilisce, ex plurimis, come già accennato, che anche per l’esercizio finanziario 2011, si applichi il regime transtiroio delineato dall’art. 11, comma 5 bis, della legge n. 26 del 2010 e s.m.i..

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3. La Provincia di Caserta

La Provincia di Caserta ha 915.910 abitanti ed è la terza più popolosa d'Italia e la più densamente popolata con 347 abitanti per km². Si estende su una superficie di 2.639 km² e comprende 104 comuni. Confina a nord-ovest con il Lazio (Provincia di Latina e Provincia di Frosinone), a nord con il Molise (Provincia di Isernia e Provincia di Campobasso), a est con la Provincia di Benevento, a sud con la Provincia di Napoli, a sud-ovest con il Mar Tirreno.

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Elenco Comuni Provincia di Caserta

1 Caserta 53 2 54 3 Alife 55 4 56 5 57 6 58 7 59 8 Bellona 60 Piedimonte 9 Caianiello 61 10 62 11 63 12 64 13 Cancello ed Arnone 65 14 66 15 67 16 68 17 69 18 70 19 71 20 72 Rocca D’Evandro 21 73 22 74 23 75 24 76 25 77 San Cipriano di Aversa 26 78 27 Castelvolturno 79 28 Castello del Matese 80 29 81 30 Cervino 82 31 83

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32 84 33 Conca della Campagna 85 34 Curti 86 35 87 36 88 37 89 38 90 Sant’Angelo d’Alife 39 91 Sant’Arpino 40 92 41 93 42 94 43 95 44 96 45 97 46 98 Trentola – Ducenta 47 99 48 100 49 101 Valle di 50 102 51 Maddaloni 103 52 104

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4. Determinazione della quota di competenza provinciale relativa alla tariffa TARSU/TIA 2011

I costi considerati per la determinazione della quota di competenza provinciale relativa alla tariffa TARSU/TIA 2011 relativa al ciclo integrato di gestione dei rifiuti della Provincia di Caserta, come previsto dall’art. 11, comma 5 bis, del Decreto 195/2009 convertito nelle Legge 26/2010 e ss.mm.ii., sono costituiti da: 1. costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti della Provincia presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e per la gestione delle piazzole antistanti la discarica stessa; 2. costo per il completamento dei lavori per la realizzazione della discarica Maruzzella; 3. costi per la realizzazione dell’impianto di captazione biogas e trattamento del percolato a servizio della discarica Maruzzella ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 36 del 2003 ; 4. costi per il ristoro ambientale per i Comuni che ospitano gli impianti e per i Comuni adiacenti; 5. costi connessi alle attività di gestione dei siti e quelli relativi alla gestione dell’impianto STIR di S. Maria C.V. da parte della Società Provinciale GISEC S.p.a.; 6. costo attività e servizi espletati dal Consorzio Unico di Bacino per la gestione dei siti per conto della Provincia di Caserta; 7. Tariffa transitoria in ragione dei costi sostenuti nell’esercizio 2011.

1. Costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti della Provincia presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e per la gestione delle piazzole antistanti la discarica stessa. Il costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti della Provincia di Caserta è costituito dalle seguenti voci: a) costo di conferimento in discarica; b) costo provvisorio di conferimento agli impianti di selezione, trattamento e di termovalorizzazione dei rifiuti.

Il costo di conferimento in discarica, sub a), si riferisce alla discarica di San Tammaro – località “Maruzzella” e si articola nelle seguenti voci:

- Costo opere residue da finanziare (impianto di captazione biogas e trattamento percolato);

- Accantonamenti per chiusura;

- Gestione operativa;

- Raccolta e smaltimento percolato;

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- Gestione post operativa;

- Ristoro ambientale.

Il costo provvisorio di conferimento agli impianti di selezione, trattamento e di termovalorizzazione dei rifiuti, sub b), si articola nelle seguenti voci:

- Personale;

- Servizi;

- Vigilanza;

- Carburante;

- Noleggi;

- Manutenzione ordinaria;

- Imballaggi;

- Materiale di consumo;

- Raccolta e smaltimento percolato;

- Utenze;

- Affitto;

- Trasporti;

- Ristoro ambientale. Il costo provvisorio per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti della Provincia di Caserta presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e la gestione delle piazzole antistanti la discarica Maruzzella per l’anno 2011 è commisurato in € 14.124.806,00.

2. Costo per il completamento dei lavori per la realizzazione della discarica Maruzzella. Il costo relativo al completamento dei lavori per la realizzazione della discarica Maruzzella in San Tammaro per l’anno 2011 è commisurato in € 6.946.912,00 e questo sulla base del quadro economico relativo ai lavori ancora a farsi.

3. Costi per la realizzazione dell’impianto di captazione biogas e trattamento del percolato a servizio della discarica Maruzzella ai sensi e per gli effetti di quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 36 del 2003. l costi relativi alla realizzazione dell’impianto di captazione biogas e trattamento del percolato da edificare sull’impianto di discarica Maruzzella in San Tammaro per l’anno 2011 sono commisurati in € 6.500.000,00. Il costo complessivo dell’opera, infatti, è di € 13.100.000,00 e considerando che per l’anno 2010 è stata già inserita in tariffa la somma di € 6.600.000,00 la residua parte della somma in discorso inserita nella quota di competenza provinciale della tariffa 2011 assicurerà la copertura integrale della realizzazione dell’impianto (l’affidamento dei relativi lavori è, allo stato, in via di aggiudicazione).

4. Costi per il ristoro ambientale per i Comuni che ospitano gli impianti e per i Comuni adiacenti;

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Tali costi comprendono i ristori ambientali che spettano, per legge, ai Comuni che sul proprio territorio “ospitano” gli impianti siti e/o discariche e a tutti i Comuni adiacenti a tali aree. Per l’anno 2011 sono previsti € 2.444.000,00 per il Comune di San Tammaro, che ospita la discarica di Maruzzella, e € 470.000,00 per i Comuni limitrofi a tale impianto. E’ prevista, altresì, la somma di € 1.040.000,00 per il Comune di S. Maria C.V., sul cui territorio insiste l’impianto STIR oltre ad € 200.000,00 per i Comuni limitrofi a detto impianto.

5. Costi connessi alle attività di gestione dei siti e quelli relativi alla gestione dell’impianto STIR di S. Maria C.V. da parte della Società Provinciale GISEC S.p.A.. Il costo per i siti di stoccaggio temporaneo si riferisce ai siti ex FIBE ed ex Commissario ad acta per la Provincia di Caserta (Allegato 1). A tal proposito si evidenzia che l’importo per la gestione di tali siti per tutto l’anno 2011, da considerare come costo per l’esercizio finanziario 2011 per la quota di competenza provinciale, è pari ad € 3.000.000,00. Tali spese sono dovute per la gestione dei siti presenti sul proprio territorio ex FIBE e per i quali è pendente un contenzioso in ordine alla relativa titolarità. La Provincia di Caserta è stata autorizzata, da parte dell’autorità giudiziaria,a porre in capo alla FIBE S.p.A. le spese di gestione dei siti dettagliatamente specificati nell’allegato 1. A fronte, pertanto, della somma sopra citata per le spese di gestione degli stessi viene posta in bilancio, in entrata, la stessa cifra da recuperare nei confronti della FIBE S.p.a.. Attualmente i siti in discorso sono affidati alla gestione della GISEC S.p.a. giusta Decreto Presidenziale n. 66 del 30/09/2010.

In particolare, tale costo è costituito dalle seguenti voci: a) Personale; b) Servizi; c) Noleggi; d) Percolato; e) Forniture; f) Manutenzione; g) Locazione Aree.

a) La voce di costo “Personale” comprende il costo annuo del personale in forza alla Società e destinato alle attività funzionali alla gestione e manutenzione dei siti (incluso accantonamento TFR di competenza). Su tale costo è computato il carico IRAP all’aliquota di legge applicata sulla base imponibile di riferimento. b) La voce di costo “Servizi” comprende i costi relativi alle attività di prelievo e trasporto percolato, alle pulizie, alla vigilanza, alle eventuali analisi di laboratorio. c) La voce di costo “Noleggi” comprende il costo di competenza relativo ai prefabbricati, ai sistemi di alimentazione elettrica e illuminazione e alle autovetture di servizio.

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d) La voce di costo “Percolato” comprende il costo di competenza relativo all’emungimento, trasporto e smaltimento del percolato all’interno dei confini della Regione Campania ed anche all’esterno di essa. e) La voce di costo “Forniture” comprende i costi di competenza relativi all’acquisto di beni necessari all’ordinario svolgimento delle attività aziendali connessa alla gestione e manutenzione dei siti. f) La voce di costo “Manutenzione” comprende i costi di competenza relativi alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, intendendo in esse tutto quanto necessario a garantire una corretta gestione dei siti anche al fine della preservazione delle matrici ambientali. g) La voce di costo “Locazione Aree” comprende i costi di competenza relativi alla locazione dei siti di stoccaggio affidati a GISEC S.p.A.. Per quanto riguarda l’impianto STIR di S. Maria C.V. gestito per conto della Provincia dalla Società provinciale Gisec S.p.a., i costi di gestione previsti per l’anno 2011 possono essere quantificati in circa € 12.000.000,00 sulla scorta dei dati riferiti alla gestione 2010. In particolare tali costi sono relativi alle seguenti voci: a) Personale; b) Servizi; c) Noleggi; d) Percolato; e) Forniture; f) Manutenzione; g) Spese di smaltimento della frazione secca presso il termovalorizzatore di Acerra.

a) La voce di costo “Personale” comprende il costo annuo del personale in forza alla Società e destinato alle attività funzionali alla gestione e manutenzione dell’impianto STIR. Su tale costo è computato il carico IRAP all’aliquota di legge applicata sulla base imponibile di riferimento. b) La voce di costo “Servizi” comprende i costi relativi alle attività di prelievo e trasporto percolato, alle pulizie, alla vigilanza, alle eventuali analisi di laboratorio. c) La voce di costo “Noleggi” comprende il costo di competenza relativo al noleggio dei mezzi (bilici) necessari per trasportare il risultato finale della lavorazione dell’impianto STIR, e cioè la frazione organica stabilizzata, presso la discarica Maruzzella in San Tammaro e la frazione secca presso il termovalorizzatore di Acerra. d) La voce di costo “Percolato” comprende il costo di competenza relativo allo smaltimento del percolato che si produce nell’impianto STIR. e) La voce di costo “Forniture” comprende i costi di competenza relativi all’acquisto di beni necessari all’ordinario svolgimento dell’attività aziendale connessa alla gestione dell’impianto.

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h) La voce di costo “Manutenzione” comprende i costi di competenza relativi alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, intendendo in esse tutto quanto necessario a garantire una corretta gestione anche al fine della preservazione delle matrici ambientali.

Si precisa, inoltre, che la GISEC S.p.A., nell’ottica di una progressiva implementazione delle responsabilità ad essa affidate, assumerà la gestione diretta dei siti temporaneamente nella disponibilità gestoria del Consorzio Unico Articolazione Caserta. L’avvio della predetta gestione diretta è prevista, presumbilmente, per il giugno 2011 e, pertanto, sono stati previsti costi pari ad € 7.000.000,00 fino al 31/12/2011.

6. Costo attività e servizi espletati dal Consorzio Unico di Bacino per la gestione dei siti per conto della Provincia di Caserta. Il costo per la gestione dei siti e/o discariche, di cui all’Allegato 1, che il Consorzio Unico effettua per conto della Provincia di Caserta è costituito dalle seguenti voci: a) Personale; b) Servizi e Noleggi; c) Vigilanza; d) Percolato.

a) La voce di costo “Personale” comprende il costo annuo del personale in forza sui siti e/o discariche e destinato alle attività funzionali alla gestione e manutenzione degli stessi. b) La voce di costo “Servizi e Noleggi“ comprende i costi relativi alle attività di pulizie, ad eventuali analisi di laboratorio, ai sistemi di alimentazione elettrica, illuminazione, nolo mezzi meccanici (cingolati e/o pale gommate) relativi alle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, intendendo in esse tutto quanto necessario a garantire una corretta gestione anche al fine della preservazione delle matrici ambientali. c) La voce di costo “Vigilanza” comprende i servizi effettuati da ditte di vigilanza se presenti. d) La voce di costo “Percolato” comprende il costo di competenza relativo all’emungimento, trasporto e smaltimento del percolato all’interno dei confini della Regione Campania ed anche all’esterno di essa.

L’incidenza del costo delle attività e dei servizi espletati dal Consorzio Unico risulta attestarsi, per l’anno 2011, relativamente al periodo 01/01/2011 al 30/06/2011, a € 6.000.000,00

7. Tariffa transitoria in ragione dei costi sostenuti nell’esercizio 2011. Sulla base di quanto sopra evidenziato il Settore in epigrafe si riserva l’eventuale rideterminazione della tariffa transitoria in ragione di effettivi maggiori costi sostenuti nell’esercizio 2011. A seguito di quanto sopra esposto, e tenuto conto delle spese di post gestione della discarica di Maruzzella da accantonare ai sensi di legge nonché delle spese di consulenza specifica da parte

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degli Enti competenti all’uopo istituiti, per la gestione da parte della Provincia di tutta la problematica relativa alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti per l’anno 2011 si ottiene il seguente quadro prospettico:

Quantitativo Voci Uscite Anno 2011 presunto Costo Anno 2011 agg. 1) Abbancamento rifiuti discarica Maruzzella anno 2011 (ton 470.000): € 11.124.806,00 470000 23,6698 € 11.124.806,00 2) Realizzazione della discarica Maruzzella (lavori anno 2011): € 6.946.912,00 € 6.946.912,00 3) Lavori 2° stralcio (impianto di captazione biogas e raccolta percolato): 2° tranche € 6.500.000,00 € 6.500.000,00 4) Gestione siti da parte del Consorzio Unico di Bacino NA-CE € 6.000.000,00 € 6.000.000,00 5) Ristoro ambientale Comune di San Tammaro (€/ton 5,20) € 2.444.000,00 470000 5,2 € 2.444.000,00 6) Ristoro ambientale Comuni confinanti con San Tammaro (€/ton 1,00) € 470.000,00 470000 1 € 470.000,00 7) Accantonamento quota spese post-gestione delle discariche - legge 26/2010 € 600.000,00 € 600.000,00 8) Spesa per pubblicazione avvisi di Gara Servizio Ecologia € 29.471,00 € 29.471,00 9) Spese Gestione Gisec budget 2011 + gestione siti ex FIBE + Termovalorizzatore Acerra € 15.000.000,00 € 15.000.000,00 10) Spese Gestione Gisec budget 2011 gestione siti ex Consorzio € 7.000.000,00 € 7.000.000,00 11) Ristoro ambientale Comune di Santa Maria (€/ton 5,20) € 1.040.000,00 200000 5,2 € 1.040.000,00 12) Ristoro ambientale Comuni confinanti con Santa Maria (€/ton 1,00) € 200.000,00 200000 1 € 200.000,00 13) Spese per consulenze per acquisizione dati per pianificazione nonché per progetti preliminari, gestione smaltimento e tariffa. € 400.000,00 € 400.000,00 14) Spese per lo smaltimento dei rifiuti fuori provincia ma in Regione Campania € 600.000,00 € 600.000,00 15) Spese di gestione delle piazzole antistanti la Discarica Maruzzella 3 - Consorzio Salerno 2 € 3.000.000,00 € 3.000.000,00 € 61.355.189,00 € 61.355.189,00 ENTRATE 1) Tariffa: 136,45 x ton 310.000 (470.000-160.000 Ferrandelle)): € 42.299.500,00 310.000 136,45 2) Tariffa per scarico della provincia di Napoli: € 136,45 + IVA 10%=€ 150,095 (ton previste 100.000) € 15.009.500,00 100.000 150,095 3) Tariffa per scarico altre province: € 136,45 + IVA 10% = € 150,095 (ton previste 1.000) € 150.095,00 1.000 150,095 4) Tariffa per scarico siti di stoccaggio provvisorio presenti sul territorio della Provincia di Caserta: € 23,6698+€ 5,20+€1,00= € 29,8698 (ton previste 30.000) € 896.094,00 30.000 29,8698 5) Recupero delle somme per la gestione dei siti ex FIBE € 3.000.000,00 € 61.355.189,00

Da tale quadro si evince come a fronte di spese pari ad € 61.355.189,00 le entrate previste, voci dal numero 2 al 5, siano pari ad € 19.055.689,00 e, pertanto, per assicurare la copertura integrale dei costi riferiti alle attività di competenza della Provincia nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti, residuano € 42.299.500,00 che divisi per le quantità di rifiuti di cui si prevede il conferimento, per l’anno 2011, in discarica e presso lo STIR provinciale pari a complessive ton 310.000 come da allegato 2 si ottiene una tariffa base pari ad € 136,45/ton così come indicato nella riga 1) delle entrate della tabella sovra evidenziata. Giova evidenziare, inoltre, che il Decreto Legge 23 maggio 2008 n.90, convertito con modificazioni nella legge n. 123 del 2008, e successivamente integrato e modificato dalla legge n.1 del 2011, di conversione con modificazioni del decreto legge n. 196 del 2010, all’art.11,

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comma 1, statuisce, testualmente: “Ai comuni della regione Campania che non raggiungano l’obiettivo minimo di raccolta differenziata pari al 25 per cento dei rifiuti urbani prodotti entro il 31 dicembre 2009, al 35 per cento entro il 31 dicembre 2010 e al 50 per cento entro il 31 dicembre 2011, fissati dal Piano Regionale dei rifiuti adottato con ordinanza del Commissariato delegato per l’emergenza dei rifiuti n. 500 del 30 dicembre 2007, è imposta una maggiorazione sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati pari rispettivamente al 15 per cento, al 25 per cento e al 40 per cento dell’importo stabilito per ogni tonnellata di rifiuto conferita agli impianti di trattamento e smaltimento”. In applicazione pedissequa del citato dettato normativo si ottiene, per conseguenza necessitata, la definizione di una duplice quota di costo riferita alle competenze provinciali nell’ambito del ciclo dei rifiuti da trasfondere nella tariffa TARSU/TIA 2011: una pari ad € 114,47/ton per i Comuni che hanno raggiunto il 35% di raccolta differenziata per l’anno 2010; l’altra pari ad € 143,08 per i Comuni che non hanno raggiunto tale percentuale di raccolta differenziata. Di seguito si riporta una tabella (Allegato 2) nella quale sono specificate le percentuali di raccolta differenziata raggiunta, nell’anno 2010, da ogni singolo Comune della Provincia calcolate su dati rilevati dall’Osservatorio Provinciale dei Rifiuti.

Il Dirigente Ing. Paolo Madonna

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