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14 settembre 2019 - 15:32 > Versione online

Due navi nella notte: un concerto e un disco di Dino Betti van der Noot

Il 18 settembre prossimo, alle 20.45, la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano ospiterà un concerto speciale: sarà di scena, infatti, Dino Betti van der Noot a capo della sua grande orchestra che raggruppa alcuni fra i più significativi musicisti italiani. Dino Betti si esibisce raramente, nonostante numerose e pluripremiate incisioni e una stima dedicatagli incondizionatamente da critica e pubblico. La sua musica è, d’altronde, sofisticata come poche, per quanto capace di attrarre e coinvolgere con il suo lirismo, con la sua capacità di porre domande: una musica dei nostri tempi ma che sa guardare oltre e che sa condividere la propria poesia con mano lieve. Questa la formazione dell’orchestra: Gianpiero LoBello, Alberto Mandarini, Mario Mariotti, Paolo De Ceglie, trombe; Luca Begonia, Stefano Calcagno, Enrico Allavena, Gianfranco Marchesi, tromboni; Sandro Cerino, Andrea Ciceri, Giulio Visibelli, Rudi Manzoli, Gilberto

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Tarocco, ance; Luca Gusella, vibrafono; Emanuele Parrini, violino; Niccolò Cattaneo, pianoforte; Filippo Rinaldo, tastiere; Vincenzo Zitello, arpa bardica; Gianluca Alberti, basso elettrico; Stefano Bertoli, batteria; Tiziano Tononi, percussioni; Federico Sanesi, tabla.

Sarebbe difficile identificare Betti semplicemente come un jazzista: nato nel jazz e in una non meno intensa conoscenza della musica accademica, è andato molto oltre, esprimendo una cifra personalissima ed elaborando un linguaggio che è sintesi di una molteplicità di linguaggi e di esperienze. Uso alla musica sin dall’infanzia, la vita lavorativa ne ha fatto uno dei personaggi più innovativi dell’advertising italiano. Fondatore della B Communications, ha saputo riversarvi anche il suo talento musicale, creando una serie di jingle indimenticabili, dal Ba-Ba-Bauli a Tuscany di Aramis, Gs, Autogrill, Clèo, Totip, Lazzaroni, Duracell e molti altri. Da oltre trent’anni, Betti pubblica incisioni che testimoniano dell’evoluzione e maturazione di un’arte che ha saputo stupire la critica internazionale e coinvolgere musicisti del calibro di Franco Ambrosetti, , Mark Egan, , Mitchel Forman, David Friedman, Donald Harrison, Carmen Lundy, Don Moye, , , , John Taylor, .

Il concerto al Teatro Franco Parenti costituisce perciò un appuntamento con una fra le personalità più singolari della musica italiana contemporanea. Sarà una carrellata lungo quarant’anni di pagine capaci di coinvolgere musicisti e pubblico in un dialogo intenso, trascinante. Al contempo, sarà l’occasione per conoscere Two Ships in the Night (Audissea Records), il nuovo disco di Betti, compositore che ogni volta sa infondere emozioni senza mai rinunciare alla capacità di porsi e di porci delle domande, di descrivere il nostro mondo con ansia, affetto, partecipazioneTutti i diritti riservati e di illustrarcelo con uno spirito poetico vigile e vivido. Senza indulgere ad altro che a una vena compositiva che si stempera in una tavolozza orchestrale estremamente ricca e originale. Un’occasione, dunque, da non perdere: l’incontro con un musicista la cui musica lascia, in chi ascolta, tracce di indelebile bellezza, narrando storie che incantano e che parlano di noi e del nostro tempo. Primo settore 25 euro – Secondo settore 20 euro; per prenotare 02 5999 5206 oppure www.teatrofrancoparenti.it