17-4-2008 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.91 dei numerosi viaggiatori che arrivano in Calabria fra il 1700 ed il 1800 lare sul corretto uso della Indicazione Geografica Protetta. In assenza e visitandola costa tirrenica da Pizzoa Tropea, parlanodelle comuni di un consorzio di tutela incaricato le predette funzioni saranno svolte Cipolle Rosse. La cipolla da sempre e' stata presente nell’alimenta- dal Mipaf in quantoautorita ' nazionale preposta all’attuazione del zione degli agricoltori e nelle produzioni locali; gia' il viaggiatore in Reg. (CEE) 2081/92. Calabria dr. Albert 1905 in visita a Tropea e' impressionato dalla mise- L’utilizzazione non esclusiva dell’Indicazione Geografica Pro- ria dei contadini che mangiano solo cipolla. Nei primi anni del ‘900 tetta consente soltanto il suo riferimento, secondo la normativa la cipolla di Tropea abbandona la coltivazione dei piccoli giardini e vigente, tra gli ingredienti del prodotto che lo contiene, o in cui e' tra- degli orti familiari per passare a estensioni considerevoli; nel 1929 sformato o elaborato. con l’acquedotto della Valle Ruffa che consente d’irrigare ed avere rese maggiori e miglioramento della qualita' . Il prodotto si diffondera' 4.9) Condizioni nazionali: con maggiore impulso nel periodo borbonico, verso i mercati del nord Europa, diventandoin breve ricercatoe ben apprezzatocos| ' come si racconta in Studi sulla Calabria 1901 che riferisce pure sulla forma PARTE RISERVATA ALLA COMMISSIONE del bulboe delle rosse bislunghe di Calabria. I primi ed organizzati rilevamenti statistici sulla coltivazione della cipolla in Calabria sono N...... CE: ...... riportati nell’Enciclopedia agraria Reda (1936-39). Le caratteristiche Data di ricevimentodel fascicolointegrale: ...... merceologiche uniche che hanno conferito notorieta' al prodotto a livello nazionale, e soprattutto il valore storico e culturale nell’area 08A02478 considerata ancora oggi vivo e presente nelle pratiche colturali, in cucina, nelle quotidiane espressioni idiomatiche e nelle manifestazioni folcloristiche, hanno reso il prodotto stesso oggetto di imitazioni e contraffazione della denominazione. La produzione della ßCipolla Rossa di Tropea Calabriaý avviene PROVVEDIMENTO 1‘ aprile 2008. in terreni sabbiosi o tendenzialmente sabbiosi, di medio impasto, a tessitura franco-argillosa o limosa che decorrono lungo la fascia Iscrizione per la denominazione ßMarrone di Roccadaspideý costiera o che costeggiano fiumi e torrenti, di origine alluvionale che nel registro delle denominazioni di origine protetta e delle indi- seppur ghiaiosi nonlimitanolosviluppoe l’accrescimentodel bulbo. cazioni geografiche protette. I terreni costieri sono idonei alla coltura della cipolla precoce da con- sumofresco,quelli di aree interne, di natura argillosa e franco-argil- losa sono adatti alla tardiva da serbo. Oggi come nel passato la IL CAPO DIPARTIMENTO cipolla rossa e' presente negli orti familiari come nelle grandi esten- delle politiche di sviluppo economico e rurale sioni, nel paesaggio rurale, nell’alimentazione e nei piatti locali e nelle tradizionali ricette. Le caratteristiche pedoclimatiche del territorio di riferimento Vistoil regolamento(CE) n. 510 del Consigliodel consentono di ottenere un prodotto di elevata qualita' , uniconel suo 20 marzo 2006 relativo alla protezione delle indicazioni genere, la cui reputazione e' famosa in tutto il mondo. geografiche e delle denominazioni di origine dei pro- 4.7) Struttura di controllo: il controllo sulla conformita' del pro- dotti agricoli e alimentari; dotto verra' svolto dall’Associazione Italiana Agricoltura Biologica (A.I.A.B.) via Piave, 14 - 00187 Roma. Considerato che, con regolamento (CE) n. 284/2008 della Commissione del 27 marzo 2008, la denomina- 4.8) Etichettatura: per l’immissione al consumo i bulbi designati dalla I.G.P ßCipolla Rossa di Tropea Calabriaý devono essere confe- zione ßMarrone di Roccadaspideý riferita alla catego- zionati secondo le seguenti modalita' :icipollottisiriunisconoinria dei prodotti ortofrutticoli e cereali, allo stato natu- fascetti e sono posti in cassette di cartone, plastica o legno, pronti rale otrasformati, e ' iscritta quale indicazione geogra- per la vendita; la cipolla da consumofrescoe ' raccolta in mazzi da 5- fica protetta nel registro delle denominazioni di 8 kg. posti in cassoni e cassette. Per le cipolle da serbo, il confeziona- origine protette (D.O.P.) e delle indicazioni geografiche mento, di peso variabile fino ad un massimo di 25 kg, avviene in sac- chetti ocassette. Il numerodei capi per formare le trecce parte, indi- protette (I.G.P.) previsto dall’art. 7, paragrafo 4, del pendentemente dal calibro, da un minimo di 6 bulbi e per uno stesso regolamento (CE) n. 510/2006; imballaggioil numeroed il pesodevonoessere uniformi. Sui conteni- tori devono essere indicate, le diciture ßCipolla Rossa di Tropea Cala- Ritenutoche sussista l’esigenza di pubblicare nella briaý I.G.P accompagnata dalla specificazione della tipologia ßcipol- Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il discipli- lottoý, ßcipolla da consumo frescoý, ßcipolla da serboý e dal marchio. nare di produzione e la scheda riepilogativa della indi- Sui contenitori deve comparire nome, ragione sociale e indirizzo del cazione geografica protetta ßMarrone di Roccada- produttore e dell’eventuale confezionatore del prodotto, nonche¤ il pesonettoall’origine. Il marchioe ' rappresentatodalla rupe di Tropea spideý, affinche¤ le disposizioni contenute nei predetti su cui si eleva il SantuarioBenedettinodi santa Maria dell’Isola. Le documenti accessibili per informazione erga specifiche del marchiosonodettagliatamente descritte nel disciplinare omnes sul territorio nazionale: di produzione. I prodotti per la cui preparazione e' utilizzata la ßCipolla Rossa Provvede di Tropea Calabriaý I.G.P., anche a seguito di processi di elabora- zione e di trasformazione, possono essere immessi al consumo in con- fezioni recanti il riferimento alla detta Indicazione Geografica Pro- alla pubblicazione degli allegati disciplinare di produ- tetta senza l’apposizione del logo comunitario, a condizione che: zione e scheda riepilogativa della indicazione geogra- il prodotto a Indicazione Geografica Protetta, certificato come fica protetta ßMarrone di Roccadaspideý, registrata in tale, costituisca il componente esclusivo della categoria merceologica; sede comunitaria con regolamento (CE) n. 284/2008 gliCOPIA utilizzatori TRATTA del prodotto a Indicazione DA GURITEL Geografica Protetta — GAZZETTAdel 27 marzo2008. UFFICIALE ON-LINE siano autorizzati dai titolari del diritto di proprieta' intellettuale con- ferito dalla registrazione dell’I.G.P. riuniti in Consorzio incaricato I produttori che intendono porre in commercio la alla tutela dal Ministero delle Politiche Agricole. Lo stesso consorzio denominazione ßMarrone di Roccadaspideý possono incaricatoprovvedera ' anche ad iscriverli in appositi registri ed a vigi- utilizzare, in sede di presentazione e designazione del ö24ö 17-4-2008 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.91 prodotto, la suddetta denominazione e la menzione L’indicazione geografica protetta ßMarrone di Roccadaspideý e' ßIndicazione geografica protettaý solo sulle produzioni caratterizzatoda unospiccatosapore dolce e da un elevatocontenuto di zuccheri. Tra gli altri aspetti organolettici e' da mettere in evidenza conformi al regolamento (CE) n. 510/2006 e sono una texture croccante e poco farinosa. tenuti al rispettodi tutte le condizionipreviste dalla Le caratteristiche organolettiche sono verificate da un panel di normativa vigente in materia. degustatori individuato dalla struttura di controllo. Roma, 1‘ aprile 2008 Art. 4. Ambrosio IlCapo Dipartimento: Area geografica di produzione

öööööö La zona di produzione dell’I.G.P. ßMarrone di Roccadaspideý di cui al presente disciplinare comprende il territorio al di sopra dell’alti- tudine di 250 metri s.l.m. dei seguenti comuni della provincia di Allegato , per intero: , Auara, , , , Cam- DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DELL’INDICAZIONE pora, , , , Caselle in Pit- GEOGRAFICA PROTETTA ßMARRONE DI ROCCADASPIDEý tari, , , , , , , , , , Art. 1. , , Laureana , , , Lustra, Magliano Nome delprodotto Vetere, , , , , , Novi , , , , , , Petina, , Polla, , Rocca- L’indicazione geografica protetta (I.G.P.) ßMarrone di Roccada- daspide, , , , , San Mauro la spideý e' riservata ai frutti che rispondono alle condizioni e ai requisiti Bruca, San Pietroal ,,Sant’Angeloa Fasanella, stabiliti nel presente disciplinare di produzione, elaborato ai sensi del Sant’Arsenio, Sanza, , , Sicignano degli , regolamento CEE n. 2081/92. , , , , , , Valle dell’Angelo, . Art. 2. I comuni parzialmente interessati sono: Varieta' , , Capaccio, , , , . L’indicazione geografica protetta ßMarrone di Roccadaspideý La zona di produzione risulta delimitata, partendo da nord, da designa il frutto ottenuto dagli ecotipi Anserta, Abate e Castagna una linea che, dal puntodi intersezione tra il confine dei comuni di Rossa riconducibili alla varieta' ßMarroneý. Postiglione, e (foglio I.G.M. 1:50.000 n. 468 di ), in corrispondenza del fiume Tanagro, prose- gue verso ovest lungo il confine tra i comuni di Postiglione e di Con- Art. 3. tursi Terme - immettendosi nel fiume - poi continua lungo il con- Caratteristiche delprodotto fine tra i comuni di Postiglione e di - sempre lungo il fiume Sele quindi scende fino al punto di intersezione tra i comuni di Posti- glione, di Campagna e di Serre. Da qui la linea di delimitazione Il prodotto recante la I.G.P. ßMarrone di Roccadaspideý, all’atto scende lungo il confine tra i comuni di Postiglione e di Serre passando dell’immissioneal consumoallostatofresco,deve avere le seguenti tra Bosco Lagarelli e Macchia Soprana; prosegue lungo il confine tra caratteristiche: i sopraindicati comuni tagliando la statale n. 19 tra il km 24 e il forma del frutto: tendenzialmente semisferica, talvolta legger- km 25 (siamopassati alla carta I.G.M. 1:50.000 n. 487 di Roccada- mente ellissoidale; spide) finoa giungere al puntodi intersezionetra i comuni di Posti- glione, di Serre e di . Prosegue lungo il confine tra pericarpo: di colore castano bruno, tendenzialmente rossastro, i comuni di Postiglione e di Altavilla Silentina, corrispondente al con strie scure generalmente poco evidenti; fiume Calore - quindi lungo il confine tra i comuni di Altavilla Silen- episperma: sottile poco approfondito nel seme, tendenzial- tina e di Controne, di Altavilla Silentina e di Castelcivita - passando mente aderente; per Tempa di Cianci - di Castelcivita e di , poi di Roccada- spide e di Albanella, quindi, per breve tratto, lungo il confine tra i pezzatura: non piu' di 85 frutti per kg di prodotto selezionato e/ comuni di e di Capaccio. La linea di delimitazione si ocalibrato; immette sulla statale n. 166 tra il km 5 e il km 6 lungocui prosegue seme: bianco latteo, con polpa consistente, di sapore dolce, set- finoad immettersi, tra il km 3 ed il km 2, sulla strada che, costeg- tatoper nonpiu ' del 5%. giando Torricelle e Pisciolo giunge fino a Varco Cilentano (carta I.G.M. 1:50.000 di Vallodella Lucania n. 503), al puntodi intersezione Il prodotto recante la I.G.P. ßMarrone di Roccadaspideý, com- tra i comuni di Capaccio, di e di Cicerale; continua, mercializzatoallostatoessiccato(in guscioosgusciato), deve rispon- quindi, lungoil confine tra i comuni di Capaccioe di Cicerale, prima, dere alle seguenti caratteristiche: di di Capaccioe di Giunganopoi, finoal puntodi intersezione tra i a) castagne essiccate in guscio: comuni di Capaccio, di e di Trentinara (si e' ritornati per breve tratto al foglio I.G.M. 1:50.000 di Roccadaspide). Prosegue, umidita' nei frutti interi: non superiore al 15%; poi, lungo il confine tra i comuni di Trentinara e di Giungano (si il prodotto deve essere immune da infestazione attiva di ritorna al foglio I.G.M. 1:50.000 di Vallo della Lucania), quindi lungo qualsiasi natura (larve di insetti, muffe, etc.); il confine tra i comuni di Giungano e di Cicerale; ripassa lungo il fiume Solofrone fino al punto di intersezione tra i comuni di Capac- resa inCOPIA secco con guscio:TRATTA non superiore DA alGURITEL 50% in peso; cio,— diGAZZETTA Ogliastro Cilento e di UFFICIALE Cicerale. La linea di delimitazioneON-LINE della zona interessata prosegue lungo il confine tra i comuni di Cicerale e b) castagne essiccate sgusciate: di Ogliastro Cilento costeggiando Ramata e il colle Torrito; prosegue devono essere sane, di colore bianco paglierino e con non lungo il confine, prima tra i comuni di Cicerale e di , piu' del 20% di difetti (tracce di bacatura, deformazioni, etc.). poi di Prignano Cilento e di Perito, poi lungo il confine tra i comuni ö25ö 17-4-2008 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.91 di Perito e , di Lustra e di Rutino passando per Vallone Ponte costeggiandoMezzana e PantanoGrande. La linea (siamopassati Rosso. Continua, poi, lungo il confine tra i comuni di Laureana nel foglio I.G.M. 1:50.000 di Polla n. 488) prosegue sempre lungo il Cilentoe di - passandoper Fossa dell’Acquasanta - quindi confine tra i comuni di Teggiano e di , poi passa lungo lungo il confine tra i comuni di e di (foglio il confine tra la frazione del di S. Rufo situata in corrispon- I.G.M. 1:50.000 di Agropoli n. 502), di Perdifumo e di , denza di Scafa e il comune di , poi lungo il confine tra di Perdifumo e di (si rientra nel foglio I.G.M. 1:50.000 la frazione del comune di Sant’Arsenio situata in corrispondenza di di Vallodella Lucania), di Perdifumoe di , di San Canalecchia ed il comune di Atena Lucana. La delimitazione prose- MauroCilentoe di Serramezzana finoalla strada statale n. 267 tra il gue lungo il confine tra i comuni di e di Atena km 34 e il km 35; quindi prosegue lungo la statale n. 267 nel territorio Lucana, di Sant’Arsenioe di Atena Lucana in corrispondenza di Fiu- dei comuni di San Mauro Cilento (si passa al foglio I.G.M. 1:50.000 micello, di Polla e di Atena Lucana in corrispondenza di Fosso Secco, di Capo Palinuro n. 519), poi di Pollica fino al confine con il comune tagliandola statale n. 19 tra il km 60 ed il km 61. La delimitazione di Casalvelinotra il km 46 e il km 47 della statale n. 267. La linea di prosegue, a partire dal Vallone delle Coppelle, lungo il confine tra il delimitazione risale lungo il confine tra i comuni di Pollica e di Casal- comune di Polla e la provincia di fin nei pressi di Fosse di velinoattraversandoCollina Porrazzi (si rientra nel foglioI.G.M Salinas, quindi lungo il confine tra i comuni di Polla e di 1:50.000 di Vallo della Lucania), poi lungo il confine tra i comuni di passando per Monte Pozzillo, di Polla e di , di Auletta e di Per- Stella Cilento e di Casalvelino, di Omignano e di Casalvelino, di Omi- tosa, di Auletta e di Caggiano tagliando la statale n. 19-ter tra il km gnanoe di Salento,attraversandoFasana, quindi lungoil confine tra 6 e il km 7; prosegue, poi, lungo il confine tra i comuni di Auletta e i comuni di Perito e di Salento, di Orria e di Salento, di Gioi e di di in corrispondenza di Serra San Giacomo, poi lungo il Salento, di Vallo della Lucania e Salento - lungo il torrente Fiumi- confine tra i comuni di Auletta e di Buccinopassandoper la statale cello,di Vallodella Lucania e di CastelnuovoCilento,di Cerasoe di n. 19 ter tra il km 2 e il km 3, quindi lungoil confine tra i comuni di - lungo il Torrente Badolato; quindi procede Sicignanodegli Alburni e di Buccinocosteggiandoil fiume Tanagro lungo il confine tra i comuni di Ascea e di Castelnuovo Cilento (si e il Bosco dei Preti. Si ritorna al foglio I.G.M. 1:50.000 di Eboli dove ritorna al foglio I.G.M. 1:50.000 di Capo Palinuro) di Ascea e di la linea di delimitazione prosegue passando per il Raccordo autostra- Casalvelino- lungoil fiume Alento;la linea di delimitazionesi dale con la A3 nei pressi di S. Monica, quindi continua lungo il con- immette sulla statale n. 447 nei pressi di Velina; prosegue lungo la fine tra i comuni di Sicignano degli Alburni e di , poi lungo statale n. 447 costeggiando prima Ascea, poi Pisciotta; si immette il confine tra i comuni di Sicignano degli Alburni e di Contursi Terme sulla strada che prosegue fino a Santa Caterina; riprende a salire, da fino al punto di intersezione di questi due ultimi comuni con Posti- questo punto, lungo il confine tra i comuni di Pisciotta e di , glione in corrispondenza del fiume Tanagro. di e di Centola, di Montano Antilia e di Centola (si passa al foglio I.G.M. 1:50.000 di n. 520), di Celle di Bulghe- ria e di Centola lungo il fiume Mingardo; prosegue lungo il confine Art. 5. tra i comuni di Camerota e di Centola - sempre lungo il fiume Min- Metodo di ottenimento gardo(ritornandoal foglioI.G.M. 1:50.000 di CapoPalinuro);si immette sulla statale n. 562 tra il km 2 e il km 3; prosegue lungo la statale n. 562 nel territorio del comune di Camerota (si ritorna al Le condizioni colturali dei castagneti da frutto destinati alla pro- foglio I.G.M. 1:50.000 di Sapri) fino al confine con il comune di San duzione dell’I.G.P. ßMarrone di Roccadaspideý devono essere quelle Giovanni a Piro tra il km 20 e il km 21. Prosegue lungo il confine tra tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire al prodotto che i comuni di Camerota e di San Giovanni a Piro passando per Vallone ne deriva, le specifiche caratteristiche di qualita' , di cui all’art. 3. Sono, Marcellino. Da qui, sempre nel territorio comunale di San Giovanni pertanto, esclusi i castagneti da frutto impiantati o convertiti da a Piro, costeggia Toppa del Piombo, Costa San Carlo, Grotta del cedui, ubicati ad un’altitudine inferiore ai 250 metri s.l.m. Monaco; risale passando per Pietrasanta fino a San Giovanni Piro I sesti e le distanze di impianto, le forme di allevamento ed i dove si reimmette sulla statale n. 562, tra il km 26 e il km 27, lungo sistemi di potatura devono essere quelli in uso generalizzato nella cui prosegue. Dopo il km 34 della statale n. 562, in corrispondenza zona, ove sono prevalenti castagneti tradizionali di tipo estensivo, di Torre Oliva, risale lungo il confine tra i comuni di San Giovanni a con una densita' per ettaro, comunque, non superiore a 130 piante ad Piro con Santa Marina, prima, e , poi; quindi - in corri- ettaro, riferita alla fase di piena produzione. spondenza di Villaggio Isca continua lungo il confine tra i comuni di Roccagloriosa e di Torre Orsaia - costeggiando - e La tecnica colturale da adottare per gli impianti di castagneto da arriva a Cerreto, in corrispondenza del punto di intersezione tra i frutto, fatta salva la tecnica d’impianto che interessa la preparazione comuni di Roccagloriosa, di Rofrano e di Torre Orsaia; prosegue della particella da impiantare, i lavori preparatori, quelli complemen- ' lungo il confine tra i comuni di Rofrano e di Torre Orsaia, di Caselle tari e l’eventuale concimazione, e la seguente: in Pittari e di Torre Orsaia, di Morigerati e di Torre Orsaia - in corri- cultivar: la scelta per i nuovi impianti e per quelli da infittire va spondenza del Torrente Sciarapotamo, di Morigerati e Santa Marina rigorosamente eseguita nel rispetto delle indicazioni riportate negli in corrispondenza del fiume Bussento di Tortorella e di Santa Marina, articoli 2 e 3. Negli impianti di cui sopra e' ammessa la presenza di di Tortorella e di , quindi lungo il confine tra la frazione del altre varieta' di castagno, oltre al ßMarroneý, ai fini della idonea comune di Casaletto Spartano nei pressi del Vallone della Marotta impollinazione, nella misura massima del 10% delle piante. Gli impol- ed il comune di Vibonati. La linea di delimitazione prosegue lungo il linatori non concorrono alla produzione della I.G.P.; confine tra i comuni di Torraca e di Vibonati, di Torraca e di Sapri, portinnesti: franco da seme appartenente preferibilmente agli di Tortorella e di Sapri (si passa nella carta I.G.M. 1:50.000 di Lauria ecotipi locali. Possono essere utilizzati anche i selvatici nati sponta- n. 521); risale lungo il confine tra i comuni della provincia di Potenza neamente nei boschi dell’area interessata alla presente I.G.P.; con i comuni di Tortorella passando per Vallone della Freddosa e Ser- ralunga, di CasalettoSpartanoe di Casalbuono.Si passa alla carta sistemi e distanze di piantagione: nei nuovi impianti le piante I.G.M. 1:50.000 n. 505 di Moliterno dove la linea di confine passa tra vannodistribuite secondouna disposizionegeometrica che preveda i comuni di Casalbuono e di Montesano sulla Marcellana - in corri- la costituzione di filari paralleli tra loro. I sesti d’impianto potranno spondenza del Vallone delle Donnole - prosegue tagliando Piana La essere a quadrato, a rettangolo o a quinconce, purche¤ il numeronon Teglia, costeggia Temparelle, giunge a Rupe di Chiavico (si e' passati sia superiore a 130 piante per ettaro. Tale densita' per ettarova rispet- al Foglio I.G.M. 1:50.000 n. 504 di Sala Consilina). Da qui la linea di tata anche nei lavori di diradamento o infittimento di castagneti da delimitazione risale lungo il confine tra i comuni di Sanza e di Monte- fruttogia' esistenti; sano sulla Marcellana in corrispondenza del Torrente Chiavico, poi potatura e forma d’allevamento: la forma d’allevamento e' del lungo il confine tra i comuni di Buonabitacolo e di Montesano sulla tipo a volume con vaso semi libero. L’impalcatura e' di norma posta Marcellana,COPIA di Buonabitacolo TRATTA e di PadulaDA GURITEL in corrispondenza — del GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE a circa 200 cm dal suolo. Per la formazione delle branche sono utiliz- fiume Calore, poi lungo il confine tra i comuni di Sassano e di zate preferibilmente rami anticipati nei mesi estivi/autunnali, evi- in corrispondenza del fiume Tanagro; quindi lungo il confine tra i tandoin tal modoun accorciamentodella branca da fare durante il comuni di Sassano e di Sala Consilina, di Teggiano e di Sala Consilina periodo invernale. La potatura di produzione deve essere eseguita ö26ö 17-4-2008 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.91 razionalmente con turni di non oltre 5 anni, in modo da assicurare la forma tipica, si presentava piu' grande di quelle locali, con caratteristi- migliore qualita' del prodotto ed al fine di evitare l’invecchiamento che organolettiche migliori anche per quanto attiene alla sua conser- precoce della pianta. Sulle piante di castagno vecchie e semi abbando- vazione. nate, su cui abbondano rami vecchi e secchi, si deve effettuare una potatura piu' intensa, tale da stimolare un ringiovanimento della A partire dalla fine dell’800 le produzioni castanicole dell’area, pianta con la fuoruscita di nuovi rami che entreranno in produzione date le loro caratteristiche pregiate, si sono affermate sui mercati dopo 2-3 anni; non solo nazionali ed il comparto e' statointeressatoda un ulteriore miglioramento di tecniche di coltivazione e standard qualitativi. lavorazione del terreno: la superficie dei castagneti da frutto non e' lavorata. Il terreno, essendo molto permeabile, non necessita La rinomanza acquisita dal ßMarrone di Roccadaspideý conti- di particolari opere idrauliche per evitare la stagnazione d’acque nuo' a favorirne la diffusione anche in altri areali della provincia di meteoriche. Per tali ragioni si utilizza la tecnica della non lavorazione Salernogia ' interessate, da secoli, dalla coltivazione del castagno. del suolo. Il manto erboso deve essere tagliato ogni qual volta rag- Negli anni ’40 fu effettuata una massiccia azione di innesto a zufolo giunge i 30-40 cm. Cio' e' fattogeneralmente confalciatrici, ocon su portinnesto ßfrancoý o selvatico, utilizzando marze provenienti decespugliatori meccanici. La' dove e' possibile (assenza di pietre affio- dalla zona di Roccadaspide. ranti) si usanole lame rotanti oa martello(trinciatrici) per sminuz- Rintracciabilita' - A livello di controlli per l’attestazione di pro- zare finemente le erbe infestanti, i ricci e le foglie dell’anno prece- venienza (origine) della produzione I.G.P., la prova dell’origine del dente; ßMarrone di Roccadaspideý dalla zona geografica di produzione deli- operazioni di raccolta: la raccolta va effettuata nel periodo mitata e' certificata dall’organismo di controllo di cui all’art. 8, sulla autunnale non oltre la prima decade di novembre, con turni di rac- base di numerosi adempimenti cui si sottopongono i produttori inte- colta che non devono superare le due settimane. La raccolta e' effet- ressati nell’ambitodell’interocicloproduttivo. tuata a manooconmacchine raccoglitrici e raccattatrici idonee a sal- I fondamentali di tali adempimenti, che assicurano la rintraccia- vaguardare l’integrita' del prodotto; bilita' del prodotto, in ogni fase della filiera, sono costituiti da: limite produttivo: la produzione unitaria massima annua di iscrizione degli impianti idonei alla produzione dell’I.G.P. frutti e' fissata in 3,5 tonnellate ad ettaro di coltura specializzata ßMarrone di Roccadaspideý in un apposito registro, attivato, tenuto (4 tonnellate per il prodotto destinato all’essiccazione), Le operazioni ed aggiornato dall’organismo di controllo autorizzato; di cernita, di calibratura, di trattamenti del prodotto con la ßcuraý e con la ßdisinfestazioneý, secondo le tecniche gia' acquisite localmente elencodei produttori; e, comunque, nel rispetto della normativa vigente, devono essere effet- elencodei confezionatori; tuate nell’ambitodel territoriodi produzione. denuncia annuale all’organismo di controllo, a cura dei pro- Il prodotto allo stato fresco, trattato con le operazioni indicate al duttori e/o trasformatori dei quantitativi prodotti; comma precedente, puo' essere commercializzato fino a tre mesi dalla raccolta. Le castagne essiccate in guscio sono ottenute attraverso annotazione dei quantitativi prodotti; diverse tecniche di essiccazione, tra cui e' compresa l’essiccazione su metati ograticci, a fuocolentoe continuo,alimentatoda fascine e l’organismo di controllo verifica che il prodotto possieda le da legna di qualunque essenza, secondo le tecniche locali tradizionali; caratteristiche qualitative descritte agli articoli 2 e 3, e che le quantita' e sempre nel rispettodelle specifiche caratteristiche di qualita' del pro- che vengono cedute ai confezionatori corrispondano alle quantita' dotto prescritte nell’art. 3. prodotte e confezionate; Tutte le fasi della produzione e lavorazione del prodotto, con la conseguente certificazione da parte dell’organismo di controllo sola esclusione del confezionamento, sono effettuate nell’intero terri- di tutte le partite di prodotto confezionato ed etichettato con la Indi- torio dei comuni riportati nell’art. 4 e cio' garantisce la tracciabilita' e cazione geografica protetta prima della commercializzazione ai fini il controllo del prodotto. dell’immissione al consumo.

Art. 7. Art. 6. Elementi che comprovano il legame con l’ambiente Elementi che comprovano l’origine Vasti territori del Cilento possiedono le condizioni favorevoli alla La presenza di castagneti coltivati in risale all’epoca coltivazione del castagno, quali terreni a reazione acida o tutt’al piu' dei Romani. In provincia di Salerno, in particolare, questa presenza neutra (pH compreso tra 4,5 e 6,5) di origine vulcanica, con limitata viene documentata a partire dall’epoca medievale grazie ad antichi presenza di calcare attivo, ricchi di minerali (fosforo e potassio essen- contratti tra coloni e proprietari - conservati nell’archivio della Badia zialmente), profondi e freschi, non ristagnati ne¤ asfittici; temperatura Benedettina di Cava de’ Tirreni, il famoso ßCodex diplomaticus caven- compresa tra + 8‘ C e + 15‘ C di media annuale, - 1‘ C e 0‘ C di media sisý - con i quali si stabiliscono le norme per i miglioramenti fondiari. del mese piu' freddo; e precipitazioni annue superiori a 600 800 mm. Il territorio risulta caratterizzato da una duplice natura geologica I castagneti di Roccadaspide posseduti dall’Abbadia erano cos|' delle rocce: quella del ßFlysch del Cilentoý, in corrispondenza del importanti che vi era sul posto un apposito amministratore chiamato bacinoidrogeologicodel fiume Alentoe dei principali monti del Giuliani. Anche i monaci Basiliani contribuirono alla diffusione della Cilento occidentale (Monte Centaurino) e quella delle rocce calcaree coltivazione del castagno in alcune aree del Cilento: ritrovamenti che costituiscono i complessi montuosi interni (Alburni - Cervati) e archeologici in agro di Moio della Civitella e Gioi Cilento (convento meridionali (Monte Bulgheria, Monte Cocuzzo). dei monaci Basiliani) e la presenza di una pianta di castagno stimata intorno a 7-800 anni, costituiscono una testimonianza dell’impor- La zona e' caratterizzata da clima tipicamente mediterraneocon tanza che il castagnoha assuntoin questa zona fin dai secolipassati. inverni piuttosto miti ed estati con periodi, anche lunghi, siccitosi. I castagneti presenti in zone collinari e medio-montane beneficiano di Alla fine delCOPIA 1800, gli alberi TRATTA maestosi e secolari DA furonoGURITEL abbattuti un— apportoidrico,dovutoagli GAZZETTA eventiUFFICIALE climatici, maggiore ON-LINE rispettoai ocapitozzati e, su tali cedui rimasti, si innesto ' materiale di propaga- dati medi. zione delle cosiddette ßCastagne ‘ra Roccaý. Tale ecotipo fu scelto dagli esperti della ßSocieta' Raveraý proprio per la maggiore produtti- In questi ambienti anche le temperature alquantobasse favori- vita' dell’alberoe la migliore qualita ' del frutto. Questa castagna, dalla scono una elevata produzione di frutti di ottima qualita' . ö27ö 17-4-2008 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.91

Non si puo' non evidenziare inoltre che buona parte del territorio Art. 11. interessatoda questa coltura fa parte del ParcoNazionale del Cilento e Vallodi Diano.Questosignifica che si tratta di una zonaa spiccata Utilizzo del marchio su prodotti elaborati valenza ambientale. I prodotti per la cui preparazione e' utilizzata la denominazione ßMarrone di Roccadaspideý, anche a seguito di processi di elabora- Art. 8. zione e di trasformazione, possono essere immessi al consumo in con- fezioni recanti il riferimento a detta denominazione senza l’apposi- Regime dei controlli zione del logo comunitario, a condizione che: il prodotto a denominazione ßMarrone di Roccadaspideý, cer- L’accertamentodella sussistenza delle condizionitecniche di ido- tificato come tale, costituisca il componente esclusivo della categoria neita' ed i relativi controlli, di cui all’art. 10 del regolamento CEE merceologica di appartenenza; n. 2081/92, sarannoeffettuati ai sensi delle normative vigenti in mate- ria, da organismi privati di controllo autorizzati o da autorita' pubbli- gli utilizzatori del prodotto a denominazione protetta siano che designate. autorizzati dai titolari del diritto di proprieta' intellettuale conferito dalla registrazione della denominazione ßMarrone di Roccadaspideý riuniti in Consorzio incaricato alla tutela dal Ministero delle politiche Art. 9. agricole e forestali. Lo stesso Consorzio incaricato provvedera' anche ad iscriverli in appositi registri e a vigilare sul corretto uso della deno- Confezionamento minazione protetta. In assenza di un Consorzio di tutela incaricato le predette funzioni saranno svolte dal MiPAF in quanto autorita' L’immissione al consumo dell’I.G.P. ßMarrone di Roccadaspideý nazionale preposta all’attuazione del regolamento CEE n. 2081/92. deve avvenire con le seguenti modalita' di confezionamento: L’utilizzazione non esclusiva di castagne a denominazione ßMar- A) per prodotto in guscio: in sacchi di tessuto idoneo in conte- rone di Roccadaspideý consente soltanto il riferimento alla denomi- nitori di vimini, legno o altro materiale di origine vegetale; e' obbliga- nazione, secondo la normativa vigente, tra gli ingredienti del prodotto torio procedere alla calibratura per la vendita; che locontiene, onel quale e ' trasformato o elaborato. B) per prodotto sgusciato: in sacchi di carta o di tessuto idoneo ed in scatole di materiale di origine vegetale ed altro materiale ricicla- Art. 12. bile. Sono ammesse le confezioni sotto vuoto, quelle in vetro ed in ido- Logotipo nei materiali. I criteri seguiti per la realizzazione del marchio sono stati l’uti- In tutti i casi i contenitori in cui avviene la commercializzazione lizzo di forme arrotondate (ellissi) e di costruzioni vettoriali (una dovranno essere sigillati in modo tale da impedire che il contenuto castagna stilizzata) con la scelta accurata di cinque tinte pantone. possa essere estratto senza la rottura del sigillo. Il marchioconsta di due ellissi: l’ellisse esterna di tinta pantone Le confezioni possono essere di peso variabile in relazione alla 354 e di proporzioni vettoriali 1:0,79; l’ellisse interna di tinta pantone richiesta del mercato sempre che siano conformi alle normative 1205 (85% di tinta) e di proporzioni vettoriali 1:0,91, spostata verso vigenti. sinistra rispettoall’ellisse esterna del 55%. Segue la costruzione vettoriale dell’immagine raffigurante la Art. 10. castagna che risulta essere inclinata di 41,6 in sensoorarioe delineata da due tinte pantone: pantone 438 per le linee di contorno e pan- Etichettatura tone 729 per il corpointernodella costruzione.Lostessopantone 729 colora il carattere istituzionale (carattere utilizzato Dauphin) del testo Sulle confezioni contrassegnate con l’I.G.P. o sulle etichette ßMarrone di Roccadaspideý e il carattere istituzionale IGP (carattere apposte sulle medesime devono essere riportate, a caratteri di stampa utilizzatoTimes New Roman) del testoßIndicazione Geografica Pro- chiari e leggibili, delle medesime dimensioni, le indicazioni: tettaý. Sotto l’immagine raffigurante la castagna e' stata inserita una costruzione vettoriale a stella di colore pantone 382 tagliata sul lato ßMarrone di Roccadaspideý seguita dalla dicitura: ßIndicazione sinistrodall’ellisse interna. geografica protettaý (o la sua sigla I.G.P.); saranno inoltre riportati: Per la scelta dei caratteri tipografici si e' utilizzatoil carattere a) il nome, la ragione sociale e l’indirizzo dell’azienda confe- Dauphin, mentre per la dicitura ßIndicazione Geografica Protettaý zionatrice o produttrice; i caratteri di cui alla lettera b) devono essere si e' mantenutoil carattere istituzionale Times New Roman presente di dimensioni inferiori a quelli della lettera a); nel marchioistituzionale IGP. b) la quantita' di prodotto effettivamente contenuto nella con- fezione, espressa in conformita' alle norme vigenti; c) il simbolo grafico relativo all’immagine artistica del logo- tipospecificoed univocodescrittonell’art. 12, da utilizzare in abbina- mento inscindibile con l’indicazione geografica protetta. Alla indicazione geografica protetta di cui all’art. 1 e' vietata l’ag- giunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi gli aggettivi: tipo, gusto, uso selezionato, scelto e similari. EØ , tuttavia, consentito l’uso di indicazioni che facciano riferi- mento ad aziende, nomi, ragioni sociali, marchi privati, non aventi significatolaudativoeCOPIA TRATTA nonidonei a trarre DA in ingannol’acquirente. GURITEL Tali — GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE indicazioni potranno essere riportate in etichetta con caratteri di altezza e di larghezza non superiori alla meta' di quelli utilizzati per indicare l’indicazione geografica protetta, in ogni caso adeguate alle norme di etichettatura comunitarie. ö28ö 17-4-2008 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.91

SCHEDA RIEPILOGATIVA coltivazione e dei confezionatori, e' garantita la tracciabilita' elarin- Reg. (CEE) n. 2081/1992 DEL CONSIGLIO tracciabilita' (da valle a monte della filiera di produzione) del pro- ßMarrone di Roccadaspideý n. nazionale del fascicolo: 27/2004 dotto: Tutte le persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sarannoassoggettate al controlloda parte dell’organismodi con- (N. CE...... ) trollo, secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal D.O.P. ( ) - I.G.P. (X) relativo piano di controllo. Qualora l’organismo di controllo verifichi delle non conformita' , anche solo in una fase della filiera produttiva, La presente scheda costituisce una sintesi redatta a scopo infor- il prodotto non potrAŁ essere commercializzato con la indicazione mativo. Per un’informazione completa, gli interessati e in particolare geografica protetta ßMarrone di Roccadaspideý. i produttori dei prodotti coperti dalla I.G.P. in questione sono invitati a consultare la versione integrale del disciplinare presso i servizi o le 4.5.Metodo di ottenimento: Il disciplinare prevede,tra l’altro, che associazioni nazionali oppure presso i servizi competenti della Com- la densita' per ettarononsia superiore a 130 piante riferita alla fase missione europea. di piena produzione. 1. Serviziocompetente delloStatomembro: La forma d’allevamento e' del tipoa volume convasosemi libero. L’impalcatura e' posta a 200c. dal suolo. Per la formazione delle bran- Nome: Ministero delle politiche agricole e forestali; che sono utilizzati rami anticipati nei mesi estivi/autunnali. La pota- Indirizzo: via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma; tura deve essere eseguita con turni di non oltre 5 anni. Il terreno, essendomoltopermeabile, nonnecessita di particolari opere idrauli- Tel: 06-4819968 - Fax: 06-42013126; che per evitare la stagnazione di acque meteoriche. Per questo motivo e-mail: [email protected] il suolo non viene lavorato. Il manto erboso deve essere tagliato quandoraggiunge i 30-40 cm. 2. Associazione richiedente: La raccolta va effettuata nel periodo autunnale non oltre la 2.1. Nome: Cooperativa Agricola ßIl Marroneý a r.l. prima decade di novembre, con turni di raccolta che non devono 2.2. Indirizzo: via Gaetano Giuliani n. 28 - Roccadaspide superare le due settimane; viene eseguita manualmente oconmac- (Salerno). chine raccoglitrici idonee a salvaguardare l’integrita' del prodotto. Tel.: 0828947496. Tutte le fasi della produzione e lavorazione del prodotto, con la sola esclusione del confezionamento, sono effettuate nell’intero terri- Fax.: 0828948324. torio dei comuni riportati nell’art. 4 e cio' garantisce la tracciabilita' e e-mail:[email protected] il controllo del prodotto. 2.3 Composizione: Produttori/Trasformatori (X) o altro ( ). 4.6. Legame: I terreni del Cilento possiedono le condizioni favo- revoli alla coltivazione del castagno poiche¤ , sono di origine vulcanica, 3. Tipo di prodotto: Tipo di prodotto: Classe 1.6 - Ortofrutticoli e hannouna reazione acida oneutra (pH tra 4,5 e 6,5)sonoricchi di cereali allostatonaturale otrasformati dell’allegato1 - Castagna. minerali , profondi e freschi, non ristagnati ne¤ asfittici. La tempera- 4. Descrizione del disciplinare: tura di media nell’annoe ' compresa tra +8‘C e +15‘C. Le precipita- (sintesi dei requisiti di cui all’art. 4, par. 2). zioni annue sono superiori a 600-800 mm. La zona, quindi, e' caratte- rizzata da un clima tipicamente mediterraneoconinverni piuttosto 4.1.Nome: ßMarrone di Roccadaspide I.G.P.ý. miti ed estati con periodi, anche lunghi, siccitosi. In questo ambiente 4.2. Descrizione: Il Marrone di Roccadaspide I.G.P. designa il anche le temperature alquanto basse favoriscono una elevata produ- frutto ottenuto dagli ecotipi Anserta, Abate e Castagna Rossa ricon- zione di frutti di ottima qualita' . La presenza di castagneti coltivati, ducibili alla varieta' ßMarroneý. All’atto dell’immissione al consumo, in provincia di Salerno viene documentata sin dall’epoca medievale allostatofresco,deve avere le seguenti caratteristiche: forma del grazie ad antichi contratti tra coloni e proprietari conservati nell’ar- frutto: tendenzialmente semisferica, talvolta leggermente ellissoidale; chiviodella Badia Benedettina di Cava de’ Tirreni, il famosoß Codex pericarpo: di colore castano bruno, tendenzialmente rossastro, con diplomaticus cavensisý. Anche i monaci Brasiliani contribuirono alla strie scure generalmente poco evidenti; episperma: sottile poco appro- diffusione della coltivazione del castagno in alcune aree del Cilento. fondito nel seme, tendenzialmente aderente; pezzatura: non piu' di 85 La storia e la tecnica di coltivazione tramandata di generazione in frutti per Kg. di prodotto selezionato e/o calibrato; seme: bianco-lat- generazione ha fatto s|' , inoltre, che anche la presenza dell’uomo con teo, con polpa consistente, di sapore dolce, settato per non piu' del le sue capacita' e la sua paziente opera rappresentasse un fortissimo 5%. Commercializzatoallostatoessiccato(conbuccia osbucciato), legame di questoprodottoconl’ambiente. Fin dal 1800 la castagna deve rispondere alle seguenti caratteristiche: a) castagne essiccate rappresentava non solo un alimento indispensabile per la popolazione con buccia: umidita' nei frutti interi: non superiore al 15%; il prodotto locale oltre ma rivestiva anche un ruolo importante nell’economia deve essere immune da infestazione attiva di qualsiasi natura (larve locale perche¤ costituiva merce di scambio con le popolazioni limi- di insetti, muffe, etc.); resa in seccoconguscio:nonsuperiore al 50% trofe, Nel corso dei secoli sagre, scritti e ricette hanno continuato a in peso; b) castagne essiccate sbucciate: devono essere sane, di colore legare la castagna a questi territori. La sapienza dell’uomo, le caratte- biancopaglierinoe connonpi’ del 20% di difetti (tracce di bacatura, ristiche pedoclimatiche combinate cossfl bene fra loro conferiscono deformazioni, etc.). percio' al prodotto quelle caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere e gli hannoattribuitouna indiscutibile reputazione. L’Indicazione Geografica Protetta ßMARRONE DI ROCCA- DASPIDEý e' caratterizzatoda unospiccatosapore dolce e da un ele- 4.7. Struttura di controllo: vatocontenutodi zuccheri. Tra gli altri aspetti organolettici e ' da met- Nome :ISMECERT; tere in evidenza una texture croccante e poco farinosa. Indirizzo: Centro Direzionale Isola G1 - 80143 Napoli; Le caratteristiche organolettiche sono verificate da un panel di degustatori individuato dall struttura di controllo. Tel. 0817879789 - Fax. 0816040176; 4.3. Zona Geografica: La zona di produzione dell’I.G.P. ßMar- e-mail: [email protected] rone di Roccadaspideý comprende il territorio al di sopra dell’altitu- 4.8. Etichettatura: Sulle confezioni o sulle etichette apposte sulle dine di 250 metri s.l.m. dei comuni della provincia di Salerno, indivi- medesime devono essere riportate, a caratteri di stampa chiari e leggi- duati nel disciplinare di produzione. bili, delle medesime dimensioni, le indicazioni: ßMARRONE DI 4.4.Prova dell’origine:COPIA Tutte TRATTA le fasi del processo DA GURITEL produttivo deb- ROCCADASPIDEý— GAZZETTA seguita UFFICIALE dalla dicitura: ßINDICAZIONE ON-LINE GEO- bono essere monitorate documentando per ognuna gli input (prodotti GRAFICA PROTETTAý (ola sua sigla I.G.P.); il nome, la ragione in entrata) e gli output (prodotti in uscita). In questo modo e attra- sociale e l’indirizzodell’azienda confezionatrice oproduttrice; la verso l’iscrizione in appositi elenchi, gestiti dall’organismo di con- quantita' di prodotto effettivamente contenuto nella confezione, il trollo, dei produttori, delle particelle catastali sulle quali avviene la logo della I.G.P. Tutte le indicazioni potranno essere riportate in eti- ö29ö 17-4-2008 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale -n.91 chetta con caratteri di altezza e di larghezza non superiori alla meta' di Vistol’accordoin data 29 gennaio2008, intervenuto quelli utilizzati per indicare l’Indicazione Geografica Protetta. Il logo pressoil Ministerodel lavoroe della previdenza sociale, consta di due ellissi, dell’immagine raffigurante la castagna che risulta essere inclinata di 41,6‘ in sensoorarioe dalla scritte MARRONE alla presenza dei rappresentanti della societa' Alpi DI ROCCADASPIDE seguita dalla dicitura Indicazione Geografica Eagles S.p.a., nonche¤ delle OO.SS, con il quale, consi- Protetta. Le specifiche del logo sono contenute nel disciplinare di pro- derata la situazione di crisi nella quale si e' trovata la duzione. I prodotti per la cui preparazione e' utilizzata la denomina- predetta societa' ,e' stato concordato il ricorso al tratta- zione ßMarrone di Roccadaspideý anche a seguito di processi di ela- borazione e di trasformazione, possono essere immessi al consumo mento straordinario di integrazione salariale, come in confezioni recanti il riferimento alla detta denominazione senza previstodai citatoart. 1 -bis della legge 3 dicembre l’apposizione del logo comunitario, a condizione che: 2004 n. 291, per un periodo di dodici mesi a decorrere - il prodotto a denominazione ßMarrone di Roccadaspideý, dal 30 gennaio2008, in favoredi un numeromassimo certificato come tale, costituisca il componente esclusivo della catego- di duecentoventi unita' , dipendenti dalla societa' di cui ria merceologica di appartenenza; trattasi ed impiegati nelle sedi i serviziodi: - gli utilizzatori del prodotto a denominazione protetta: siano autorizzati dai titolari del diritto di proprieta' intellettuale conferito S. Angelo di Piove di Sacco (Padova); dalla registrazione della denominazione ßMarrone di Roccadaspideý riuniti in Consorzio incaricato alla tutela dal Ministero delle politiche Aeroporto Marco Polo (Venezia); agricole e forestali: Lo stesso Consorzio incaricato provvedera' anche ad iscriverli in appositi registri e a vigilare sul corretto uso della deno- Aeroporto Capodichino (Napoli); minazione protetta: In assenza di un Consorzio di tutela incaricato le predette funzioni saranno svolte dal Ministero delle politiche agri- Aeroporto Internazionale di Catania (Catania); cole e forestali in quanto autorita' nazionale preposta all’attuazione del Reg. CEE n. 2081/92. Vista l’istanza presentata in data 29 gennaio2008, L’utilizzazione non esclusiva di castagne a denominazione ßMar- con la quale la societa' Alpi Eagles S.p.a., ha richiesto rone di Roccadaspideý consente soltanto il riferimento alla denomi- la concessione del trattamento straordinario di integra- nazione, secondo la normativa vigente, tra gli ingredienti del prodotto che locontiene, onel quale e ' trasformato. zione salariale, ai sensi dell’art. 1-bis della legge 3 dicembre 2004, n. 291, per il semestre dal 30 gennaio 4.9. Condizioni Nazionali. 2008 al 29 luglio 2008, in favore di ducentoventi lavora- tori dipendenti delle predette sedi di servizio. 08A02479 Ritenuto, per quanto precede, di autorizzare la con- cessione del trattamento straordinario di integrazione MINISTERO DELLAVORO salariale, per il periododal30 gennaio2008 al 29 luglio E DELLA PREVIDENZA SOCIALE 2008, in favore di ducentoventi lavoratori dipendenti dalla societa' Alpi Eagles S.p.a., ai sensi dell’art. 1-bis della legge 3 dicembre 2004, n. 291, di conversione, DECRETO 25 febbraio 2008. con modificazioni, del decreto-legge 5 ottobre 2004, Concessione ai sensi dell’articolo 1-bis della legge 3 dicem- n. 249; bre 2004, n. 291, del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di duecentoventi lavoratori dipendenti della societa' Alpi Eagles S.p.a. (Decreton. 42852). Decreta:

Art. 1. IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Ai sensi dell’art. 1-bis della legge 3 dicembre 2004, n. 291, di conversione, con modificazioni, del decreto- Vistoil decretolegge 21 marzo1988, n. 86, convertito legge 5 ottobre 2004, n. 249, e' autorizzata la conces- con modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160; sione del trattamento straordinario di integrazione salariale, definitonell’accordointervenutopressoil Vista la legge 23 luglio1991, n. 223, e successive Ministerodel lavoroe della previdenza socialein data modificazioni ed integrazioni; 29 gennaio 2008, in favore di duecentoventi lavoratori Vistol’art. 1 -bis della legge 3 dicembre 2004, n. 291, dipendenti della societa' Alpi Eagles S.p.a., sede in di conversione, con modificazioni, del decreto-legge S. Angelo di Piove (Padova), unita' : 5 ottobre 2004, n. 249, che stabilisce che ßil Ministro S. Angelo di Piove (Padova); del lavoro e delle politiche sociali puo' concedere, sulla base di specifici accordi in sede governativa, in caso di Aeroporto Marco Polo (Venezia); crisi occupazionale, di ristrutturazione aziendale, di riduzione o trasformazione di attivita' , il trattamento Aeroporto Capodichino (Napoli); di cassaCOPIA integrazione TRATTA guadagni DA straordinaria, GURITEL per venti- — GAZZETTAAeroporto InternazionaleUFFICIALE di CataniaON-LINE (Catania), quattromesi, al personale anche navigante dei vettori aerei e delle societa' da questi derivanti a seguitodi pro- per il periododal30 gennaio2008 al 29 luglio2008, cessi di riorganizzazione o trasformazioni societarie.ý pagamentodiretto:SI. ö30ö