Sassano: Preso a calci e pugni per un debito di 90 euro. Arrestato 26enne

SASSANO. I carabinieri della Compagnia di hanno arrestato un 26enne di Sassano per il reato di lesioni personali aggravate. Il ragazzo, di Silla, ha massacrato a calci e pugni un coetaneo residente nel centro storico del paese. La rissa è avvenuta in località San Rocco di Sassano. La vittima è ricoverata all’ospedale di Polla per la rottura della milza ed è in prognosi riservata. Il 26enne, invece, è stato associato in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Lagonegro. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Sassano, sembra che il motivo dell’aggressione sia un debito non pagato di 90 euro.

Vallo: entro un anno la bonifica dell’ex discarica

VALLO DELLA LUCANIA. Entro un anno l’ex discarica comunale di località Ficarrole sarà bonificata, messa in sicurezza e ripristinata dal punto di vista ambientale. La Giunta Comunale di , convocata dal sindaco Antonio Aloia, ha deciso di approvare il progetto definitivo presentato dall’ing. Aniello Santolo, e che prevede entro 365 giorni l’opera che prevede una spesa complessiva di 1 milione e 727 mila euro. Lo scorso 29 novembre si è conclusa positivamente la conferenza dei servizi per ottenere tutti i pareri per l’approvazione definitiva del progetto che ora sarà sottoposto all’attenzione della Regione per il relativo finanziamento, con l’ex discarica comunale vallese inserita già nel 2006 nell’elenco delle discariche da bonificare. Già nel 2012 erano avvenuti alcuni passaggi da parte dell’amministrazione comunale, con l’affidamento delle opere inerenti la pulizia, la sistemazione e il ripristino della recinzione alla locale ditta Gatto, con l’incarico conferito al geologo Michele De Luca per il supporto alla redazione del progetto di bonifica e messa in sicurezza dell’area che ospitava la discarica, e con l’affidamento alla società Tecno In di Napoli dell’opera relativa ai sondaggi previsti dall’indagine preliminare. Nel gennaio scorso, inoltre, venne approvato il progetto definitivo di riconversione del sito di stoccaggio provvisorio in località Ficarrole in centro di raccolta. Su richiesta del vicesindaco Marcello Ametrano, s’arrivò alla proposta di deliberazione per i lavori che prevedevano una spesa complessiva di 100 mila euro, finanziati con il contributo assegnato all’ente dalla Regione.

Agropoli: confiscato il tesoro dei Marotta di Viviana De Vita

AGROPOLI. Ville, appartamenti, aziende, terreni e auto di grossa cilindrata. E’ scattata la confisca sul tesoro della nota famiglia di zingari dei Marotta finiti nel mirino del Procuratore aggiunto Antonio Centore che aveva chiesto l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a carico dei 17 indagati. Il provvedimento è stato emesso ieri dalla sezione “Misure di prevenzione” del tribunale di (Presidente Allegro, a latere Pisapia e D’Avino) che, a scioglimento della camerale apertasi lo scorso febbraio, ha accolto quasi integralmente la tesi del magistrato accogliendo tutte le misure patrimoniali richieste e disponendo la misura di prevenzione a carico di undici su 17 indagati destinatari quasi tutti dell’obbligo di soggiorno per tre anni nel di Agropoli (gli indagati erano assistiti dagli avvocati Marco Martello, Giuseppe Delle Monica, Pierluigi Spadafora, Sirignano e Oricchio). Tra i beni confiscati anche la nota azienda Agrilat. “Golden Hand” fu il nome dell’operazione messa a segno nel novembre 2012 dai militari del Gico del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza e conclusasi con il sequestro di beni per un valore di 12 milioni di euro. Dalle indagini svolte dalla finanza è emerso che la banda operava intestazioni fittizie di beni acquistati con i proventi delle illecite attività. Il sodalizio, con a capo Vito Marotta e sua moglie Angelina Bevilacqua, era specializzato nei furti seriali all’interno delle gioiellerie, in genere commessi dalle donne della famiglia. Molti anche gli episodi di usura, estorsione, ricettazione e truffa. L’organizzazione aveva assunto nel tempo il controllo di attività economiche nel settore del commercio di autoveicoli, della gestione di bar e di centri commerciali. Gli accertamenti della Guardia di Finanza sono partiti dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, che indicavano il nucleo familiare come una vera e propria organizzazione ben strutturata e dedita alla commissione di furti e rapine in gioiellerie in tutta Italia. E sono stati sempre i pentiti ad indicare nelle donne il cardine del sistema. Questo è stato il punto di partenza per la complessa indagine portata avanti dai Gico, che attraverso investigazioni patrimoniali e bancarie, è arrivata a ricostruire non solo il patrimonio accumulato a loro intestato, ma anche quello fittiziamente riconducibile a figure cosiddette “teste di legno”. Soltanto al termine di questa difficile investigazione, la Procura ha disposto il sequestro precauzionale di tutti i beni mobili e immobili a loro intestati o riconducibili. Per la precisione si tratta di ben 19 immobili, tra i quali diversi appartamenti ad Agropoli, una villa a , un appartamento a Capaccio; 17 terreni, 30 autovetture di grosse cilindrata (tra le quali Jaguar, Porsche, Mercedes, Audi, Bmw) e 3 locali commerciali del centro di Agropoli. Tra i beni sequestrati anche alcuni ad Aosta, Napoli e Torino.

Camerota, violenza su una 12enne: condannato a 4 anni

CAMEROTA. Condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione il rumeno 22enne residente a Camerota che per diverso tempo tra il 2010 e il 2011 secondo gli inquirenti ha drogato e costretto a prostituirsi una 14enne originaria anch’essa della Romania. Una storia terribile che è venuta alla luce solo quando la minore ha trovato il coraggio di raccontare prima alla madre e poi ai carabinieri della compagnia di gli innumerevoli abusi subiti. La sera del 25 marzo del 2011 il giovane straniero è stato arrestato dai militari di Marina di Camerota agli ordini del maresciallo Massimo Di Franco dopo un’intensa attività d’indagine condotta dal pm Alfredo Greco. Nel 2010 la ragazzina aveva appena compiuto 12 anni. Secondo le prime ricostruzioni fatte dai carabinieri dopo l’arresto, la giovane avrebbe cominciato a frequentare quella casa, che si trova nella zona centrale del borgo marino in via Armando Diaz, doveva rispondere alle numerose richieste sia del giovane che, presumibilmente dei familiari, sotto minaccia. «Se parli e se non fai quello che ti chiediamo, diciamo tutto». Ovvero avrebbero reso noto il fatto che la ragazzina fumasse. Sotto questa minaccia la piccola non riusciva a sottrarsi alle richieste. Temeva che i suoi venissero a conoscenza del fatto che fumava. Gli episodi si ripetevano, come in una escalation, fino a trasformarsi in una vera violenza sessuale.

Agropoli, va contro un’auto: picchiato da tre energumeni

AGROPOLI. E’ successo in pieno centro cittadino. In via Taverne all’altezza delle scuole medie. Mentre un’auto di una nota scuola guida locale era in giro per la pratica di un patentando si è verificato un fatto che ha destato molto clamore ad Agropoli. Il giovane di 19anni che era alla guida dell’auto di servizio della scuola guida con al fianco il suo istruttore è andato a finire nella fiancata di una Mercedes ml sulla quale viaggiavano tre persone. I tre, immediatamente dopo l ‘impatto sono scesi dalla loro auto ed hanno costretto il giovane che era alla guida dell’auto della scuola guida a scendere. Appena sceso nemmeno il tempo di parlare lo hanno massacrato di botte, procurandogli ferite al capo e in molte parti del corpo con una copiosa perdita di sangue dal naso. L’istruttore immobile e impaurito ha avuto difficoltà a prendere il numero di targa. Il giovane è stato portato al Psaut dove è stato medicato ha poi denunciato l’episodio ai carabinieri di Agropoli i quali ora stanno facendo indagini su chi sono i tre. Stanno sentendo anche alcuni testimoni. I tre subito dopo l’aggressione si sono dati alla fuga. I carabinieri stanno anche setacciando tutti i carrozzieri della Piana del Sele per risalire ai tre ed identificarli. Il tutto si è verificato nella giornata di giovedì.

Sergio Vessicchio Realacci, non chiuderà caserma

“Una buona notizia per Pollica: il ministro dell’Interno, rispondendo a una mia interrogazione sul caso irrisolto dell’assassinio di Angelo Vassallo, assicura sul destino della locale caserma dei Carabinieri. Non ci sarebbe alcuna intenzione di chiudere il presidio, ma solo di spostarlo in un edificio piu’ adeguato”. Cosi’ Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando la risposta del ministro dell’Interno alla sua interrogazione (la n. 4-01713) su Pollica. ”Un fatto importante – aggiunge – visto che la caserma stessa rappresenta un segno tangibile e importante di presenza e vicinanza delle istituzioni per una comunita’ ferita, che ha bisogno di segnali forti di presenza della Stato. Come reso noto dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, in una riunione sul tema che si e’ tenuta di recente alla Prefettura di Salerno, inoltre, sono state avviate le intese tra Comune, Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche e Agenzia del Demanio per la realizzazione di una nuova struttura, strategica per il controllo del territorio. Positiva anche la diminuzione dei reati contro la persona e il patrimonio registrata quest’anno. Il ministro rende infine noto – conclude Realacci – che le indagini sul barbaro omicidio di Angelo Vassallo sono tuttora in corso e sottoposte a vincolo di segretezza”. Rifiuti ospedale , indagato Squillante

Avviso di garanzia per il direttore generale della Asl di Salerno Antonio Squillante. Squillante e’ indagato nell’inchiesta sul presunto sversamento di rifiuti speciali dell’ospedale ‘Maria Santissima Addolorata’ di Eboli. Nel corso di un’ispezione, circa un anno fa, il Nucleo ambientale ecologico ha ispezionato il nosocomio ebolitano, contestando alcune presunte irregolarita’. Il reato contestato e’ quello di scaricare le acque reflue industriali prodotte dal reparto di emodialisi dell’ospedale di Eboli direttamente nelle fogne pubbliche senza alcun processo depurativo. “Sono estremamente tranquillo in merito a questa vicenda, che seppur sgradevole, non mi preoccupa”, dichiara Squillante. “Renderemo il percorso della giustizia il piu’ semplice possibile – aggiunge – collaboreremo al massimo fin quando ogni ombra di dubbio sara’ definitivamente fugata. Ho ritenuto opportuno darne informazione immediata per evitare imprecise diffusioni di notizie, che potrebbero allarmare i cittadini, non essendocene alcun motivo”. I legali del manager presentanno una memoria al pm allegando i “certificati prodotti da ditte specializzate che attestano la non pericolosita’ dei rifiuti” sottolineando che “i controlli sono periodici e costanti”.

Schianto sulla strada: morto un 69enne

MONTECORVINO ROVELLA. Sangue e microcriminalità sulle strade d Montecorvino Rovella. Un uomo di 69 anni ha perso al vita in seguito ad un inciedente stradele, mentre i carabinieri di due stazioni sono stai costretti ad intervenire per bloccare ed arrestare due immigrati che stavano per commettere un furto con strappo, in pratica uno scippo, ai danni di un’anziana donna. Andiamo con ordine. Un 69enne residente a Montecorvino Rovella D. C., è deceduto ieri mattina, intorno alle ore alle 6,10 circa, per le conseguenze riportate in seguito ad un incidente stradale. L’uomo, che al momento dell’incidente era alla guida di una Fiat Panda di sua proprietà, mentre si trovava a percorrere la strada regionale che attraversa la frazione Macchia, nel terriotrio del Comune di Montecorvino Rovella, per motivi non ancora del tutto chiari, avrebbe perduto il controllo della sua autovettura, finendo la corsa contro il guard rail laterale. Un impatto violento, terribile, che non ha lasciato scampo al 69ene d Montecorvino Rovela, il quale è deceduto sul colpo. Subito dopo l’incidente, sono stati avviati gli accertamenti di rito, dai parte dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di , per ricostruire a dinamica ed accertare le cause dell’incidente mortale. E sempre a Montecorvino Rovella, ma nella tarda serata di mercoledì, i carabinieri delle stazioni di Montecorvino Rovella ed i militari dela stazione di Olevano sul hanno arrestato due cittadini stranieri, il 24enne T. G., originario della Romania, ed il 33enne A.Y, orignario del Marocco, entrambi risultati incensurati, sorpresi nella quasi flagranza del reato di tentato furto con strappo. I due, nel primo pomeriggio, ad , dopo aver affiancato a bordo della loro auto una donna di 64 anni che camminava a piedi lungo la strada, tentavano di strapparle una collana in oro, non riuscendovi solo per la reazione della donna che, immediatamente, allertava i carabinieri con conseguente attivazione delle operazioni di ricerca dell’auto, intercettata poco dopo a Montecorvino Rovella da una pattuglia con conseguente controllo, identificazione e arresto dei immigrati. Gli arrestati saranno giudicati con rito direttissimo. Asl e Distretto: la guerra infinita

VALLO DELLA LUCANIA. Si riapre un nuovo fronte di contenzioso tra i sindaci dei Comuni afferenti al Distretto Sanitario di Vallo della Lucania e l’ASL Salerno sulla “compartecipazione alla spesa socio-sanitaria in attuazione al Titolo V L.R. 23.10.2007 n.11 relativa a debiti antecedenti all’anno 2010”. La vicenda sembrava chiusa in modo definitivo agli inizi del 2012, quando la Regione Campania erogò un finanziamento ai Piani di Zona per i debiti dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2012: “Niente faceva presagire che venivano saltati a piè pari i tre anni antecedenti all’anno 2012. – afferma un esterrefatto Andrea Salati sindaco di e presidente del Comitato dei Sindaci di Distretto di Vallo della Lucania – Per cui ora ci troviamo ad affrontare una nuova e sempre grave, per le casse comunali, emergenza finanziaria”. Per questo motivo Salati ha deciso di convocare per domani (13 dicembre) il Comitato per stabilire il da farsi. La riunione si tiene presso la sede la sede della Comunità Montana “Gelbison e Cervati” a Vallo della Lucania alle ore 17.00: “Ritengo – premette Salati – che si debbano fare gli stessi passaggi fatti in precedenza investendo della vicenda sia la Regione Campania che la ASL e il Piano di Zona S7 di ”. I Comuni afferenti al Distretto Sanitario 70 di Vallo della Lucania e che prenderanno parte all’assemblea operativa sono: , , , , , Gioi, , , , , , , , , , Salento, , , , e Vallo della Lucania. “Sarà stilato un documento – conclude Salati – in cui si ribadirà la volontà di non pagare i rimborsi milionari richiesti perché nell’impossibilità di farlo. Ovviamente sarà demandato come per il passato tutto al Piano di Zona S7 di Castellabate, chiedendo una nuova rendicontazione prima che passi le competenze alla Regione e quindi al Piano di Zona S8”.

Castellabate, Vincenzo Paolillo torna a casa

CASTELLABATE. E’ stato ritrovato Vincenzo Paolillo il 45enne scomparso da 24 ore dalla sua abitazione a SantaMaria di Castellabate. Grazie alle segnalazione giunta nella tarda serata di mercoledì alla centrale operativa della Compagnia di Battipaglia da parte di alcuni ragazzi che lo avevano riconosciuto è stato rintracciato nella stessa mattina a Castellabate. Immediatamente un’autoradio del Nucleo Radiomobile è riuscita ad intercettarlo all’interno del Maximall di Pontecagnano prelevandolo ed accompagnandolo presso la Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia dove, dopo essere stato rifocillato, ha potuto riabbracciare i suoi famigliari. L’uomo sta bene e ha confermato la volontarietà del suo allontanamento anche se non ha voluto chiarire i motivi che lo hanno spinto ad andare via di casa. Una scelta che aveva messo in allarme tutti e che aveva non poco preoccupato famiglia e forze dell’ordine. Fortunatamente il tutto si è risolto con un nulla di fatto e Vincenzo ha fatto ritorno a casa.