COMMISSIONE REGIONALE VAS AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

PARERE n. 62 del 03 Agosto 2010 (o.d.g. 11 del 03 Agosto 2010)

OGGETTO: Comune di (TV). Rapporto Ambientale al Piano di Assetto del Territorio.

PREMESSO CHE

– ai sensi dell’art. 4 della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11, in attuazione della direttiva comunitaria 2001/42/CE, i Comuni, le Province e la Regione, nell’ambito dei procedimenti di formazione degli strumenti di pianificazione territoriale, devono provvedere alla valutazione ambientale strategica (VAS) dei loro effetti sull’ambiente al fine di “promuovere uno sviluppo sostenibile e durevole ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente”; – La Commissione Regionale VAS, individuata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 03 Agosto 2010, come da nota n. 409037/45.06 del 28.07.2010 del Dirigente della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, segretario della commissione; – Il Comune di San Fior (TV)con note n.4548 del 03.04.09, n. 15867 del 03.12.09, n. 9454 del 19.07.2010 ha fatto pervenire la documentazione necessaria per ottenere il parere della Commissione VAS; − ITER PROCEDURALE PER LA VAS DEL PAT Il Comune di San Fior ha approvato con DGC n. 38 del 20/03/07 il “Documento Preliminare e lo schema di accordo di pianificazione” ai sensi dell’art. 15 della legge urbanistica regionale, per la formazione del piano di assetto del territorio comunale, al fine di attivare la procedura concertata tra Comune e Regione per la redazione del nuovo strumento urbanistico generale così come definito dalle stesse delibere di giunta. Con nota prot n. 372007/57.09 del 16/07/08 è stato acquisito il parere del Dirigente Direzione Urbanistica e in data 22/07/08 é stato sottoscritto l’Accordo ai sensi dell’art. 15 della LR n. 11/2004 tra Comune di San Fior e la Regione del . In applicazione dell’art. 5 della legge urbanistica regionale 11/2004 è stata avviata la fase di concertazione e partecipazione con gli enti territoriali e le Amministrazioni interessate alla tutela degli interessi pubblici coinvolti nella redazione del PAT, oltre che con le associazioni economiche, sociali e politiche portatrici di interessi diffusi nel territorio comunale, mediante incontri di lavoro e pubbliche assemblee. Il Comune di San Fior, con DGC n. 133 del 28/10/08 ha espletato la fase di concertazione e partecipazione ai fini della redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004 e successive modificazioni, prendendo atto degli esiti dell’avvenuta concertazione e valutando le comunicazioni ed i contributi – diversamente pervenuti – da parte degli enti, amministrazioni, associazioni e soggetti interessati, intervenuti alla concertazione. Il Comune di San Fior con DCC n.15 del 21/04/09, ha adottato il Piano di Assetto del Territorio Comunale secondo quanto previsto dall’art. 15 della LR n. 11 del 23.04.04. Come da documentazione presentata, l’avviso dell’avvenuta adozione del Piano in parola è stato affisso all’albo pretorio del Comune e su due quotidiani. Dopo i trenta giorni di avvenuto avviso, sono pervenute n. 31 osservazioni entro i termini e n. 7 osservazioni fuori termine.

− PARERE DELLA COMMISSIONE VAS SUL RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE La Commissione Regionale VAS, con parere n. 62 del 12.06.2008, aveva espresso parere favorevole sul Rapporto Ambientale Preliminare allegato al Documento Preliminare con alcune prescrizioni che dovevano essere ottemperate in sede di stesura del Rapporto Ambientale.

− I TEMATISMI DEL PAT Le tematiche affrontato dal PAT sono le seguenti:

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• Sistema insediativo; • Sistema produttivo; • Sistema dei servizi;. Il Comune di San Fior ha aderito al PATI tematico con i Comuni di Codognè, , e che ha trattato i seguenti aspetti: • Sistema ambientale; • Sistema infrastrutturale.

− INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il Comune di San Fior si estende su un'area di circa 17.80 Km2 e dista circa 35 Km dal capoluogo di provincia, . Il paesaggio è rimasto ancora prevalentemente agricolo, ad esclusione del territorio a ridosso della SS13 Pontebbana e dell’autostrada A27 Venezia-Belluno soggetto a intenso sviluppo a carattere produttivo, commerciale e residenziale. Il territorio è attraversato dal Torrente Codolo-Fossa Albina e dal Torrente Mellare Vecchio- Canale Ghebbo (che segna il confine amministrativo comunale nella sua parte nord-ovest), corsi d’acqua soggetti a vincolo paesaggistico (D.Lgs. 42/2004). Al di sotto del tracciato ferroviario Venezia-Trieste, sono presenti terreni definiti dal PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) come aree a rischio idraulico ed idrogeologico; parte di questi sono inoltre inseriti all’interno del documento “Rete Natura 2000” come ambito SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di particolare interesse ambientale. La peculiarità del territorio di San Fior é la ricchezza di ambiti di pregio paesaggistico assai diversificati, dall’area collinare di Castello di Roganzuolo, dove si rinviene anche qualche superficie boscata, all’ambito dei Palù, caratterizzato da terreni argillosi con falda superficiale propri della bassa pianura. Le aree di maggior sensibilità ambientale, che però si associa ad una maggiore valenza paesaggistica, sono quelle collinari, mentre nell’area planiziale le valenze naturalistiche sono legate al reticolo idrografico, con le risorgive e qualche piccola zona umida. Il fiume Codolo connota gran parte del territorio comunale, con andamento da nord-ovest a sudest. L’area a maggior presenza antropica si colloca a ridosso della strada Pontebbana, con il capoluogo San Fior, che nella parte ad ovest forma un continuum con la cintura urbana di ; in collina sorge il centro abitato di Castel Roganzuolo, mentre a sud della ferrovia l’unico insediamento frazionale è quello di San Fior di sotto. Spicca per le valenze storico architettoniche e ambientali, l’ambito collinare, con le ville, i borghi agricoli ed i parchi. Le reti infrastrutturali determinano un significativo impatto sul territorio di San Fior: in particolare il nastro autostradale della A27 che taglia il territorio da nord a sud, con un tracciato in rilevato; la ferrovia Venezia-Udine-Tarvisio che interseca il comune di San Fior a valle della SS Pontebbana, creando una barriera infrastrutturale di notevole rilevanza. L’autostrada A28, in corso di ultimazione, interessa il territorio comunale nell’area di bassa pianura del Palù.

− INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO Il Comune di San Fior ha dinamica demografica espansiva nell’ultimo lustro, come effetto di un notevole sviluppo edilizio residenziale, generato dalla prossimità con la città di Conegliano. La popolazione residente al 31.12.2008 è di 6.677 abitanti, con un incremento superiore all’1% annuo. Tale crescita va quindi orientata alla luce della finalità di sostenibilità complessiva del Piano. Sotto il profilo economico il comune di San Fior presenta livelli di occupazione in linea col dato provinciale, con una significativa presenza di addetti del terziario, tipica di aree ad urbanizzazione matura.

− STATO DELL’AMBIENTE Per quanto concerne lo stato dell'ambiente, il Rapporto Ambientale ha approfondito vari temi: in particolare il monitoraggio della qualità dell’aria, la capacità d’uso agricolo dei suoli, il rischio DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 2

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idraulico e sismico, l’inquinamento luminoso ed acustico, l’inquinamento da radiazioni ionizzanti. Tali approfondimenti, unitamente alle risultanze del Rapporto Ambientale Preliminare, hanno permesso di evidenziare le criticità significative riferite alle componenti ambientali, come di seguito illustrato. Criticità ambientali L’analisi delle componenti ambientali, per gli argomenti attinenti alle tematiche del PAT, riporta le seguenti indicazioni: Aria Come in tutta la pianura padano veneta, si rileva il superamento per oltre 35 giorni all’anno della concentrazione massima di PM 10 , dovuto alle condizioni areologiche dell’area vasta. I contributi più rilevanti sono da attribuirsi ai settori “trasporto su strada” (28%), “combustione da attività produttive” (34%), “riscaldamento edifici non produttivi” (11%). Le fonti di potenziale impatto da considerare più significative sono l’autostrada A27, la SS Pontebbana e le aree industriali dell’intorno. Acqua In generale non si rilevano criticità per quanto attiene le acque superficiali; si evidenzia una vulnerabilità elevata dell’acquifero indifferenziato della porzione di territorio ricadente nell’area collinare e di alta pianura, ad elevata permeabilità; non si rilevano episodi di inquinamento puntuale. La percentuale di popolazione allacciata alla rete fognaria è pari al 38%, per cui si dovrà incrementare in modo sostanziale la popolazione servita. La percentuale di popolazione allacciata all’acquedotto è del 79%. Suolo e Sottosuolo L’indagine geologica ha evidenziato la presenza di aree a deflusso delle acque meteoriche difficoltoso, soprattutto nella zona dei Palù (livello di pericolosità P1 – limitata); non sono presenti discariche o cave attive, ma siti già interessati da escavazione (ex cave), talora con falda affiorante. Flora, fauna e biodiversità L’ambito dei Palù è interessato dal SIC “Ambito fluviale del Livenza e corso inferiore del Monticano” (codice IT3240029): l’elemento di maggior valenza è dato dal canale Ghebo. Non si rilevano particolari criticità, in quanto gli ambiti a maggior valenza naturalistica (collina e bassa pianura sono a nassa pressione insediativa. Patrimonio, culturale, architettonico, archeologico e paesaggistico A livello paesaggistico le principali criticità riscontrate sono le ex cave, l’insediamento diffuso in zona agricola nell’area di alta pianura, gli elettrodotti ad alta tensione, le attività produttive in zona impropria. Agenti fisici Il piano acustico comunale evidenzia quale principale fonte d’inquinamento acustico è rappresentata dal traffico veicolare (aree critiche dislocate sulla SS13 e sulla autostrada A27), per cui il livello di criticità è di classe 3 (medio). Salute umana, popolazione Non sono presenti aziende a rischio di incidente rilevante. Energia Il comune di San Fior presenta un lieve rischio radon in quanto circa il 4% delle abitazioni supera il livello di riferimento di concentrazione media annua.

− OBIETTIVI E AZIONI DEL PAT Il documento preliminare adottato dall’Amministrazione Comunale ha individuato, per i temi di competenza del PAT, gli obiettivi da considerare prioritari nell’ottica di perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio: Spazi aperti • tutelare il suolo agricolo, limitando la sottrazione e l’impermeabilizzazione del suolo; • valorizzare i corridoi ecologici, favorendo la permeabilità ecologica tra ambito collinare e

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pianura; • limitare l’edificazione nelle aree agricole, favorendo il recupero, il riuso delle preesistenze e la ricollocazione delle opere incongrue; • favorire la diversificazione dell’attività agricola, con priorità per le funzioni legate alla manutenzione del territorio, al turismo rurale, alle bioenergie. Sistema insediativo • Consolidare e riequilibrare le aree urbane, mediante recupero, riuso e riqualificazione, con inserimento di nuove funzioni compatibili con la residenza; • Incrementare e favorire la specializzazione dei servizi; • Favorire il consolidamento/riconversione delle attività produttive; • Integrare il sistema delle aree a verde pubblico con i percorsi a mobilità lenta. Il PAT ha sviluppato e approfondito gli obiettivi del documento preliminare articolandoli secondo lo schema sistema-obiettivi-azioni come segue: Sistema idrico • Tutela e ricomposizione del sistema idrografico • Tutela delle falde acquifere • Garantire la sicurezza idraulica del territorio Aria e clima • Tutela della qualità dell’aria • Migliorare il microclima urbano Biodiversità • Tutela e incremento della biodiversità • Potenziare e migliorare il verde urbano • Tutela e miglioramento degli ambiti Natura 2000 Paesaggio • Tutela e ricomposizione del paesaggio • Tutela e valorizzazione dei beni storico- culturali e del patrimonio rurale, con attribuzione di ruolo prioritario per la riqualificazione degli ambiti Mobilità • Potenziamento e razionalizzazione della rete viaria al fine di migliorare la qualità urbana, in coerenza con il principio dello sviluppo sostenibile • Partecipare ai processi di pianificazione sovraordinata e di area vasta Sistema agricolo • Limitare il consumo di suolo agricolo • Tutelare le aziende agricole professionali • Migliorare la compatibilità ambientale delle attività agricole e zootecniche Sistema insediativo • Consolidamento e riequilibrio delle potenzialità urbane del territorio, mediante recupero, riuso e riqualificazione, con inserimento di nuove funzioni compatibili con la residenza, nel rispetto del principio dello sviluppo sostenibile • Definizione della configurazione del settore produttivo, in termini di riconversione/consolidamento degli insediamenti esistenti, in coerenza con il principio dello sviluppo sostenibile • Sviluppo del sistema dei servizi Le azioni strategiche sono di seguito indicate: • Piano di tutela delle acque coordinato con gli Enti competenti • Interventi nei punti critici della rete idraulica • Incremento della rete fognaria • Censimento e monitoraggio dei corsi d’acqua • Rilocalizzazione di attività produttive incompatibili • Contenimento dei consumi idrici • Progetti di valorizzazione dei prodotti tipici locali

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• Sistematica verifica della compatibilità idraulica e paesaggistica degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio • Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti competenti • Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta con parchi e aree verdi • Incentivare il risparmio energetico nelle costruzioni con interventi di edilizia improntati ai principi della sostenibilità • Nuove aree verdi urbane e perturbane • Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) • Conservazione e potenziamento della rete ecologica comunale • Limitazione del consumo di nuovo territorio agricolo • Mitigazione delle nuove espansioni, infrastrutture e della rete viaria autostradale e non • Piano di gestione degli ambiti SIC/ZPS • Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e di detrattori visivi • Interventi sulla rete esistente volti a gerarchizzarne le funzioni per migliorare le condizioni di sicurezza e vivibilità all’interno degli insediamenti • Riqualificazione e valorizzazione dei centri abitati, come luoghi dell'abitare, del tempo libero e dell'istruzione • Conservazione e valorizzazione beni di interesse storico- culturale • Dimensionamento e localizzazione delle nuove previsioni produttive, commerciali e direzionali, con riferimento alle caratteristiche locali e alle previsioni infrastrutturali a scala territoriale • Definizione degli standard urbanistici, delle infrastrutture e dei servizi necessari sulla base del nuovo piano • Individuazione delle potenzialità di espansione urbana • Piano di gestione delle aree collinari − AMBITI TERRITORIALI OMOGENEI E DESCRIZIONE CRITICITA’ Il PAT definisce gli Ambiti Territoriali Omogenei, suddividendo il territorio per specifici contesti territoriali sulla base di valutazioni di carattere geografico, storico, paesaggistico e insediativo, recependo per le aree di interesse ambientale gli ambiti definiti dal PATI tematico. ATO 1 – Tutela ambientale Ambito con buona integrità fondiaria e forte percezione della rete ecologica. Elementi peculiari: La ricchezza di ambiti di pregio paesaggistico assai diversificati, la localizzazione nella parte collinare del borgo storico i Castello di Roganzuolo. Principali obiettivi: valorizzazione dei diversi ambiti di pregio ambientale e miglioramento della loro fruizione. Tutela idrogeologica del territorio collinare Criticità: Presenza di infrastrutture a scala di area vasta (elettrodotti e autostrada). ATO 2 – San Fior nord Ambito a nord della linea ferroviaria Venezia Trieste. Elementi peculiari: Al suo interno è localizzato il centro urbano di San Fior, sviluppatosi lungo la SS13 Pontebbana. Principali obiettivi: Migliorare l’assetto funzionale dell’insediamento di S. Fior valorizzandone le aree centrali, riqualificare gli insediamenti diffusi ed incrementare la qualità urbana di tali insediamenti, favorendo la connessione con gli spazi aperti e l connessione dell’area planiziale con quella collinare. Riqualificare i siti delle ex cave. Criticità: presenza di edificato sparso; elevata pressione insediativa. ATO 3 – San Fior Sud Ambito a Sud della linea ferroviaria Venezia-Trieste caratterizzato dalla presenza del centro abitato di San Fior di Sotto e da ambiti agricoli di pianura con diffuse preesistenze abitative. Elementi peculiari: ambiti residenziali del centro urbano di San Fior di sotto edifici vincolati da D.Lgs. 42/2004, centri storici. Principali obiettivi: salvaguardia del territorio agricolo, mantenimento e valorizzazione del centro di San Fior di sotto, salvaguardia del patrimonio storico. Criticità: presenza di edificato diffuso, carenza di servizi.

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ATO 4 – Polo produttivo Ambito ad ovest dell’autostrada A27 Venezia-Belluno, con caratteristiche tipicamente industriali. Elementi peculiari: Apparato produttivo composto prevalentemente da un tessuto di piccole e medie imprese. Principali obiettivi: riqualificazione e riorganizzazione degli attuali insediamenti produttivi, rilocalizzazione e ridefinizione funzionale degli insediamenti non coerenti o in contrasto con il contesto insediativo. Criticità: limitata dotazione di servizi

− DIMENSIONAMENTO DEL PIANO Per il futuro di San Fior le tendenze demografiche degli ultimi anni evidenziano una significativa crescita (1,56% annuo). La previsione della popolazione riferita al Comune di San Fior per il decennio 2008-2018 fa riferimento ai dati ISTAT riguardanti il movimento demografico della popolazione negli anni 2005 e 2008, tenuto conto del saldo naturale e del saldo migratorio, con una popolazione al 2018 prevista in 7.375 abitanti. Le analisi demografiche e le previsioni tendenziali forniscono le indicazioni per determinare l’obiettivo del dimensionamento abitativo del piano. Le risposte ai fabbisogni vengono individuate in modo da disporre di una nuova offerta residenziale diversificata, che faccia fronte a diversi livelli della domanda non ultima quella di qualità; nuova offerta che non significa sempre nuove aree di espansione, quanto piuttosto di riqualificazione urbanistica di ambiti bisognosi di ricuciture del tessuto edilizio. Per il settore produttivo si prevede una espansione dell’area industriale considerata idonea dal PTCP vigente, volta soprattutto alla rilocalizzazione di attività produttive in zona impropria. Il PAT prevede il seguente dimensionamento, sulla base di un volume residenziale di 200 mc /abitante: • nuovo volume residenziale generato dal PAT = mc 104.635 • totale abitanti insediabili nelle aree di espansione del PAT = 523 • volume residenziale totale disponibile = 139.600 mc. • totale abitanti insediabili nel decennio = 698 • nuovo volume per commercio, servizi e turismo = mc 25.197 • superficie coperta ad uso produttivo = mq 50.000 • aree per standards = mq 243.375

− VERIFICA DI COERENZA INTERNA DEL PIANO E’ stata verificata la coerenza del PAT con il Documento Preliminare e con gli obiettivi di Piano. Inoltre, si è proceduto a verificare la coerenza interna delle azioni di piano rispetto agli obiettivi e alle criticità ambientali riferita alle singole matrici.

− VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Come sopra precisato, i temi del PAT sono i seguenti: • Sistema insediativo; • Sistema produttivo; • Servizi. La matrice di impatto identifica l’entità dell’impatto di ciascuna azione su ogni componente del sistema ambientale, che comprende sia componenti di tipo naturalistico, che profili riconducibili al contesto socio-economico: le prime sette componenti sono riferite al profilo strettamente ambientale: • Aria • Acque superficiali • Acque profonde • Suolo • Flora • Fauna

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• Paesaggio Le altre componenti permettono di valutare la sostenibilità economica e sociale. • Agricoltura • Sistema insediativo • Popolazione • Salute umana La matrice dà una prima informazione di tipo qualitativo, secondo la seguente scala cromatica:  impatto nullo (colore bianco)  impatto positivo (colore verde)  impatto negativo (colore rosso) Per il sistema insediativo e produttivo il PAT prevede azioni di tutela e valorizzazione che comportano impatti positivi. Per il Sistema dei servizi parimenti si evidenziano effetti positivi. il sistema della mobilità comporta impatti negativi, che saranno adeguatamente mitigati. La matrice evidenzia come il PAT generi soprattutto impatti positivi (103) rispetto a quelli negativi (11). Si è poi valutato l’inserimento delle nuove aree di espansione previste dal Piano, tenuto conto delle fragilità e sensibilità ambientali, come di seguito evidenziato: PARAMETRO PRESENTE ASSENTE Presenza di vincoli (ville e parchi, pozzi, risorgive, corsi d’acqua, A 1 0 SIC/ZPS, coni visuali, aree rurali integre) B Presenza di invarianti e fragilità idraulica e geologica 1 0 C Presenza di edificazione diffusa 0 1 Il parametro A tiene conto degli elementi di pregio e dei vincoli corrispondenti, cartografati in TAV 1 – Vincoli. Il parametro B considera gli elementi oggetto di invariante o di fragilità (TAV 2 – Invarianti e TAV 3 – Fragilità), quali aree a rischio idraulico. Il parametro C assegna una priorità (punteggio 0) alla intersecazione di aree con preesistenze insediative. Il punteggio attribuito a ciascuna espansione deriva dalla somma algebrica dei valori che assumono le quattro variabili appena indicate, secondo la griglia di seguito indicata : PUNTEGGIO ATTITUDINE 3 INSUFFICIENTE 2 SUFFICIENTE 1 DISCRETA 0 BUONA Area di espansione San Fior-est : In questa zona di espansione, posta immediatamente a nord della SS13 Pontebbana, non sono presenti vincoli; l’indagine geologica evidenzia una qualità di terreno ottimo. L’intorno è caratterizzato da urbanizzazione consolidata, per cui l’attitudine all’edificazione è buona. Area di espansione San Fior-sud : In questa zona di espansione non sono presenti vincoli; dal punto di vista geologico il terreno appare idoneo. Pertanto l’attitudine è buona. Area di espansione San Fior di Sotto: In questa area non sono presenti vincoli e il terreno dal punto di vista geologico non presenta limitazioni particolari ed appare dunque idoneo. L’attitudine risulta dunque buona. Accordo pubblico- privato n.1: All’interno del perimetro non sono presenti vincoli e, dal punto di vista geologico, il terreno appare ottimo (area idonea). L’attitudine allo sviluppo insediativo è quindi buona. Accordo pubblico- privato n.2: Il sito è soggetto al Vincolo Paesaggistico D.Lgs. 42/2004 – corsi d’acqua (riferito al Torrente Codolo); dal punto di vista geologico il terreno appare scadente con una porzione soggetta a ristagno idrico. Tuttavia l’edificazione è possibile con specifiche limitazioni (art. 14 NTA): in particolare il divieto di realizzare piani interrati. Tenuto conto delle mitigazioni e delle sistemazioni a verde proposte, nonché delle prescrizioni assunte con la Valutazione di Incidenza ambientale, l’attitudine alla trasformabilità è da considerare sufficiente.

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Al diminuire dell’attitudine alla trasformazione, Il Piano prevede di implementare misure di mitigazione e compensazione per le quali si dovrà, per quanto possibile, diminuire l’effetto di frammentazione del territorio.

− MISURE DI MITIGAZIONE In relazione agli impatti sopra rilevati per ogni componente ambientale e per ciascun ATO ed area interessata il Valutatore individua le corrispondenti misure di mitigazione. Le Norme di attuazione prevedono un articolato sistema di prescrizioni e indirizzi, volto a mitigare gli interventi di trasformazione del territorio. L’impianto normativo del PAT si fonda sul principio della mitigazione/compensazione di ogni intervento di trasformazione significativo, con particolare attenzione alla configurazione degli spazi aperti e delle pertinenze dei fabbricati. Di seguito si riportano le principali azioni di mitigazioni, con il riferimento all’articolo delle NTA in cui si trova la prescrizione o l’indirizzo: AZIONI NTA (art.) 12 Nuove aree verdi urbane e periurbane 28 13 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) 34 14 Conservazione e potenziamento delle rete ecologica comunale 34 Mitigazione delle nuove espansioni, infrastrutture e della rete viaria 16 34 autostradale e non Eliminazione/mitigazione dell’impatto di fonti di degrado e di detrattori 18 24-28 visivi Riqualificazione e valorizzazione dei centri abitati come luoghi 20 19-21 dell’abitare, del tempo libero e dell’istruzione 25 Piano di gestione delle aree collinari 29 L’impianto normativo del PAT è stato configurato in modo da garantire la realizzazione degli interventi di mitigazione contestuale alla trasformazione edilizia La TAV. 5 VAS – Mitigazioni ambientali indica la localizzazione preferenziale degli interventi di mitigazione degli impatti.

− IMPRONTA ECOLOGICA L’impronta ecologica dell’Italia nel 2003 è di 4,2 ettari/abitante e tende a crescere negli anni, mentre la capacità biologica (cioè la disponibilità di aree) diminuisce progressivamente. Il deficit ecologico è di 3,1 ettari/abitante ed evidenzia la necessità di un riequilibrio ecologico anche nella redazione degli strumenti di pianificazione territoriale. Di seguito si indicano la azioni del PAT in grado, se attuate, di contrastare la progressiva tendenza all’incremento dell’impronta ecologica. AZIONI 6 Contenimento dei consumi idrici 7 Progetti di valorizzazione dei prodotti tipici locali 9 Piano di tutela dell’atmosfera coordinato con gli Enti competenti Completare e potenziare la rete ciclopedonale protetta con parchi e aree 10 verdi Incentivare il risparmio energetico nelle costruzioni con interventi di 11 edilizia improntati ai principi della sostenibilità 12 Nuove aree verdi urbane e periurbane 13 Nuova disciplina degli spazi aperti (Piano del Verde) Mitigazione delle nuove espansioni, infrastrutture e della rete viaria 16 autostradale e non 25 Piano di gestione delle aree collinari Il Rapporto Ambientale evidenzia gli effetti generati dal Piano, relazionabili con l’impronta ecologica: Stato attuale Parametro Stato finale (31.12.2018) (31.12.2008) Popolazione residente 6.677 7.375 Densità demografica (ab./kmq.) 375,7 415

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Incremento demografico 698 S.A.U. (mq.) 13.232.368 13.040.811 S.A.U. (mq./ab.) 1.981,8 1.768,2 Il principale indicatore riferibile al Piano in esame, vale a dire il suolo agricolo per abitante residente nel comune, diminuisce del 10,77% (al 2018), il che evidenzia la tendenza ad un consumo di suolo sostanzialmente analogo nelle future trasformazioni urbane, a fronte tuttavia di una maggiore estensione di aree verdi e di spazi aperti oggetto di specifiche misure di mitigazione. In sostanza il Piano migliora la disponibilità di aree a verde per i cittadini, che pur essendo computate come sottrazione di SAU, in effetti concorrono ad una maggiore sostenibilità ambientale.

− COERENZA ESTERNA La verifica della coerenza esterna è stata effettuata con riferimento alla pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – PTCP, Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’atmosfera, Piano Regionale di Tutela delle acque, Piano d'Ambito Idrogeologico). Inoltre, è stata verificata la coerenza esterna del PAT con riferimento al PATI tematico elaborato insieme con i Comuni di Codogné, Cordignano, Gaiarine, Orsago, San Fior.

− SOSTENIBILITA’ SOCIALE ED ECONOMICA Le analisi demografiche e le previsioni tendenziali forniscono le indicazioni per determinare l’obiettivo del dimensionamento abitativo del piano. Le risposte ai fabbisogni vengono individuate in modo di predisporre una nuova offerta residenziale variegata che faccia fronte a diversi livelli della domanda non ultima quella di qualità; nuova offerta che non significa sempre nuove aree di espansione, quanto piuttosto di ristrutturazione urbanistica di aree oggi dismesse o degradate o in altri casi bisognose di ricuciture del tessuto edilizio e di quello paesaggistico. Gli scenari tendenziali e di crescita dell’economia presentano valori di significativa crescita sia in termini quantitativi che nei confronti del settore della residenza; pertanto il Piano fornisce un quadro di offerta localizzativi, che permette di migliorare la qualità degli insediamenti e di concentrare le attività produttive nelle aree idonee ad essere ampliate. Si prevede inoltre, sotto il profilo sociale, l’incremento dei servizi.

− VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE E OPZIONE ZERO Il Valutatore indica che il comune di San Fior è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con delibera della Giunta Regionale n. 1046 del 01.03.1988. Esso è stato più volte assoggettato a varianti; e che per la sua impostazione risulta oggi non essere più adatto a soddisfare le esigenze di sviluppo e tutela del territorio comunale. Dall’analisi dello scenario di riferimento (opzione zero – PRG vigente), rappresentato dal probabile assetto del territorio ipotizzabile, sulla base delle dinamiche spontanee incardinate sul vigente PRG, il valutatore ipotizza, per ciascun macro obiettivo, le probabili conseguenze negative in caso di mancata realizzazione delle azioni di piano. Tendenza: progressivo degrado del sistema dei corsi d’acqua Tutela e ricomposizione del sistema e delle risorgive, che rischiano di rivestire un ruolo marginale A idrografico nelle scelte urbanistiche, in mancanza di un efficace strumento di tutela e di pianificazione di interventi. Tendenza: rischio di peggioramento della qualità delle falde, in mancanza di un piano di tutela in cui tutte le autorità B Tutela delle falde acquifere competenti cooperino per conseguire gli obiettivi di piano a scala comunale, ma coerenti con quelli di area vasta. Tendenza : progressivo peggioramento della situazione, per Garantire la sicurezza idraulica del C carenza di indirizzi e prescrizioni e per insufficiente territorio manutenzione e gestione della rete scolante. Tendenza: progressivo peggioramento della qualità dell’aria, D Tutela della qualità dell’aria in mancanza di un efficace strumento di tutela e di pianificazione di interventi coerente a scala comunale e di DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 9

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area vasta. Tendenza: progressivo peggioramento, causato dai modelli E Migliorare il microclima urbano insediativi convenzionali a bassa sostenibilità. Tendenza: progressivo degrado e frammentazione del sistema ambientale, che rischia di assumere un ruolo F Tutela e incremento della biodiversità marginale nelle scelte urbanistiche, in mancanza di un efficace quadro pianificatorio e di interventi. Tendenza: probabile replicazione di standard a verde assai G Potenziare e migliorare il verde urbano frammentati e di esigua superficie. Tendenza: limitata efficacia dello strumento vincolistico, Tutela e miglioramento degli ambiti H spesso limitato ad un appesantimento procedurale delle Natura 2000 autorizzazioni edilizie. Tendenza: progressivo degrado e frammentazione degli I Tutela e ricomposizione del paesaggio elementi di pregio, a causa di mancanza di incentivi e dei crescenti costi di manutenzione. Tutela e valorizzazione dei beni storico- Tendenza: progressivo isolamento del patrimonio di culturali e del patrimonio rurale, con J interesse storico- culturale e possibile insorgere di degrado, attribuzione di ruolo prioritario per la per mancanza di alternative alla funzione residenziale. riqualificazione degli ambiti Potenziamento e razionalizzazione della rete viaria al fine di migliorare la Tendenza: progressivo congestionamento della rete viaria, in K qualità urbana, in coerenza con il mancanza di una pianificazione di area vasta. principio dello sviluppo sostenibile Tendenza: difficoltà a realizzare piani di intervento in settori Partecipare ai processi di pianificazione L strategici per un equilibrato assetto del territorio, quali la sovraordinata e di area vasta mobilità, le acque, il comparto agricolo e zootecnico. Tendenza: progressiva espansione a nastro o diffusa in zona M Limitare il consumo di suolo agricolo agricola; nuove espansioni in aree ad elevata integrità fondiaria e di pregio paesaggistico. Tendenza: possibile insorgere di conflittualità tra aziende Tutelare le aziende agricole N agricole professionali, anche zootecniche e insediamenti professionali residenziali. Tendenza: crescente peso delle esternalità negative generate Migliorare la compatibilità ambientale O dall’agricoltura specializzata e dalla zootecnia, in mancanza delle attività agricole e zootecniche di un piano coordinato anche a scala ampia. Consolidamento e riequilibrio delle potenzialità urbane del territorio, mediante recupero, riuso e Tendenza: progressiva saturazione dei vuoti, con probabile P riqualificazione, con inserimento di replicarsi di modelli insediativi radi, ad elevata nuove funzioni compatibili con la frammentazione territoriale. residenza, nel rispetto del principio dello sviluppo sostenibile Definizione della configurazione del settore produttivo, in termini di Tendenza : elevati impatti ambientali , causati dalla mancanza Q riconversione/ consolidamento degli di zone di transizione tra edificato produttivo e zona agricola insediamenti esistenti, in coerenza con il o residenziale. principio dello sviluppo sostenibile

Tendenza : rischio di perdurante squilibrio tra tessuto R Sviluppo del sistema dei servizi insediativo residenziale e offerta di servizi per la popolazione. Ai fini della valutazione, il Valutatore considera come prima alternativa denominata “ opzione zero ” o “ do nothing ”, la “capacità residua” del PRG vigente. L’analisi dello stato di attuazione del PRG individua ancora oltre 34.965 mc realizzabili a fini residenziali. Il Valutatore ritiene che nei prossimi dieci anni bisogna valutare tale stock, incrociarla con la reale fattibilità e con gli scenari di sostenibilità che il PAT intende avviare. DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 10

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Le nuove zone residenziali indicate dal PAT come linee preferenziali di sviluppo sono disegnate in modo da completare il tessuto esistente. Nell’individuare le possibili direzioni di sviluppo il PAT in primo luogo esclude le aree che per ragioni diverse sono comunque da salvaguardare, cerca un equilibrio tra la dotazione di servizi e la capacità di accogliere ulteriori residenti , tiene conto delle possibilità per ciascuna frazione di avere una crescita commisurata al fabbisogno e ad uno sviluppo ragionevole. Il PAT individua i limiti fisici degli insediamenti oltre i quali nessuna nuova edificazione è consentita, per motivi di carattere paesaggistico, ambientale, di salvaguardia del territorio agricolo, o di fragilità di diversa natura. Dal punto di vista della dotazione di servizi pubblici, il territorio comunale richiede una maggior offerta di servizi nella ATO di San Fior di Sotto. Questa scelta è conforme agli obiettivi, strategie ed indirizzi definiti in sede di documento preliminare, sia del PAT che del PATI tematico. L’opzione PAT comporta una variazione media annua della popolazione residente dell’1,1%, inferiore al dato medio annuo nel periodo 2000-2007, che risulta dell’1,56%. Tale incremento comporterà inoltre, a parità di volume edificato, un impatto qualitativamente più favorevole, in quanto le politiche di intervento del PAT sono mirate al miglioramento ed alla ricomposizione ambientale ed alla mitigazione degli interventi edilizi. Un’analisi del carico insediativo generato dal PAT permette di verificare che una parte significativa dei nuovi abitanti insediabili, sono riferiti ad interventi di riqualificazione e miglioramento della qualità urbana e territoriale ed alla formazione delle zone di ammortizzazione. Per quanto attiene le aree produttive, il Piano pone come obiettivo fondamentale il contenimento delle espansioni, che saranno utilizzate preferibilmente per favorire il trasferimento delle attività produttive, ora collocate in zona impropria; pertanto il valutatore considera tali previsioni in linea con gli obiettivi della VAS. Il valutatore dà poi evidenza alle correzioni in itinere del Piano, che hanno portato ad inserire tra gli indicatori di performance e tra le azioni prioritarie il rafforzamento della capacità di depurazione dei reflui civili, al fine di una concreta tutela del suolo e delle acque.

− IL MONITORAGGIO In sede istruttoria il Valutatore propone un monitoraggio dello stato dell’ambiente ed uno relativo agli effetti dell’attuazione del piano. Il primo è quello che tipicamente serve per la stesura dei rapporti sullo stato dell’ambiente. Il secondo tipo di monitoraggio ha lo scopo di valutare l’efficacia ambientale delle misure del piano, tenendo presente che è comunque possibile che alcuni indicatori utilizzati per verificare lo stato dell’ambiente si dimostrino utili per valutare le azioni di piano. Gli indicatori di monitoraggio predisposti sono i seguenti:

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Concentrazione Superamenti annui S1 polveri sottili D-K Triennale delle soglie limite (PM 10 ) S2 Densità popolazione Densità popolazione Tutti Triennale

Specie di avifauna S3 indicatrici di qualità Numero di specie F-H-L Quinquennale ambientale Stazioni di telefonia Numero di stazioni S4 D Triennale mobile di telefonia mobile Elettrodotti ad alta S5 Sviluppo lineare D-I Triennale tensione Superficie territoriale inclusa S6 Ha A-B-F-O Triennale nelle aree vulnerabili ai nitrati Superficie Agricola S7 Ha M-N Triennale Utilizzata Superficie ambiti Incidenza aree S8 Rete Natura 2000 e F-H-I-L Triennale protette aree boscate

INDICATORI DI PERFORMANCE Superficie aree P1 Aree verdi/abitante D-E-G Triennale verdi fruibili Popolazione servita P2 % sul totale B-P Triennale da fognatura Qualità del P3 Punteggio F-H-I-J Triennale paesaggio rurale Indice di P4 Incidenti mortali K-R Triennale incidentalità

INDICATORI DI ATTUAZIONE DEL PIANO

Rete ecologica PAT1 R.E.I. A-E-F-G-H-I Triennale intercomunale Lunghezza percorsi Indice di mobilità PAT2 ciclopedonali/n. di K Triennale lenta interruzioni Trasformazione Mq. di superficie PAT3 I-M Triennale SAU trasformabile

− VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE Poiché il comune é interessato dalla presenza nel proprio territorio di un Sito di Importanza Comunitaria e precisamente: SIC “Ambito fluviale del Livenza e corso inferiore del Monticano” , la VAS ha tenuto conto delle conclusioni della valutazione di incidenza ambientale, che dovrà essere redatta con i riferimenti normativi di seguito riportati. La relazione di screening ha permesso di individuare gli habitat di interesse comunitario da tutelare e tali informazioni sono state implementate nella procedura di VAS, in particolare nella fase di valutazione della idoneità del territorio di San Fior alla trasformazione urbana. Per quanto concerne il PAT di San Fior, il Valutatore dichiara che le azioni del PAT non incidono in modo significativo sull'ambito del SIC; precisa, altresì, che si assumono quali misure di tutela quelle indicate in sede di valutazione.

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Il preposto Comitato della Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi con parere URB/66/2009 del 29.06.2009 prende atto delle dichiarazioni dell’estensore della relazione di screening con le seguenti prescrizioni: con le seguenti prescrizioni: 1. la progettazione definitiva di ogni singolo intervento, preveda la verifica del rispetto della normativa in vigore sulla Valutazione di incidenza ambientale 2. i tempi di esecuzione dei lavori siano brevi, eseguiti in periodi idonei per evitare il disturbo agli habitat naturali, in particolare a tutela degli uccelli e delle altre componenti floro- faunistiche presenti 3. durante i lavori siano messe in atto tutte le misure che possono evitare gli inquinamenti da parte di olii, carburanti e sostanze tossiche in genere e tutte le precauzioni che possano, comunque, ridurre gli effetti di eventuali versamenti accidentali; 4. nelle previsioni di mitigazione degli impatti, per recuperare e/o incrementare il verde al fine di impedire possibili colonizzazioni di specie esotiche e quindi di un possibile inquinamento genetico siano utilizzate esclusivamente specie autoctone e non siano utilizzate specie alloctone invasive; 5. la progettazione del verde sia eseguita con l’obiettivo di sviluppare una diversità fitocenotica il più possibile elevata, controllando le specie utilizzate al fine di limitare lo sviluppo di specie non autoctone o di specie alloctone invasive; 6. il divieto, lungo i corridoi ecologici indicati in cartografia del PAT, di asportare specie erbacee ed arboree che servono da alimentazione per gli animali; 7. la conservazione delle formazioni vegetali estese e secolari lungo i fossi e i corsi d'acqua.

− PARERI DELLE AUTORITA' AMBIENTALI il Responsabile dell’Unità Urbanistica del Comune di San Fior ha dichiarato di avere provveduto, successivamente all'adozione del Piano e del Rapporto Ambientale, ad inoltrare richiesta di parere agli Enti aventi competenza ambientale. Il Genio Civile di Treviso con prot. n. 199855/57.04 del 09/04/09 ha espresso il proprio parere sulla valutazione di compatibilità idraulica ai sensi della DGR n. 1322 del 10.05.2006. Il Genio Civile di Treviso con prot. n. 185097/57.13 del 03/04/09 ha espresso il proprio sismico ai sensi DPR 380/2001, art. 89.

− AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI CARTOGRAFICI CON IL REALE UTILIZZO DEL TERRITORIO E COERENZA DEI LIMITI FISICI DELLA NUOVA EDIFICAZIONE CON LE PREVISIONI DI PIANI REGIONALI/PROVINCIALI APPROVATI In ottemperanza alla prescrizione impartita in fase di approvazione del Rapporto Ambientale Preliminare, il Valutatore ha allegato al Rapporto Ambientale la Tavola 1.VAS “Carta dell’uso del suolo”, che riporta l’uso attuale del territorio relativamente alle tematiche trattate, suddiviso con le relative destinazioni. Il Comune di San Fior, giusta dichiarazione in data 16.11.2009, dichiara che gli elaborati cartografici del Piano riportano le reali destinazioni d’uso del territorio e che è stata verificata la non conflittualità delle linee preferenziali di sviluppo previste dal PAT e rappresentate nella tav 4 –Trasformabilità, con eventuali previsioni infrastrutturali.

− OSSERVAZIONI Come emerge dalla deliberazione di Giunta Comunale n. 35 del 15.03.2010 avente ad oggetto “Presa d’atto controdeduzioni al PAT” del Comune di San Fior, a eseguito della pubblicazione e deposito degli atti di Piano e del Rapporto Ambientale, sono state presentate complessivamente n. 36 osservazioni di cui n. 7 attinenti il Rapporto Ambientale, ovvero con attinenza con questioni prettamente ambientali. Per queste ultime viene riportato nella seguente tabella il numero dell’osservazione ed il nominativo del proponente, sintesi dei contenuti, le controdeduzioni espresse dall’amministrazione comunale, il parere del Valutatore e quello della Commissione VAS. CONTENUTO PARERE DEL PARERE N NOME CONTRODEDUZIONE Sintetico VALUTATORE DELLA DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 13

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Commissione VAS L'osservazione è accolta Si concorda con la in quanto l’ambito è Chiedono il cambio controdeduzione, in ricompreso tra ambiti già Speranza di destinazione d’uso quanto le modifiche urbanizzati ed edificati e Si concorda con il Luigi e dell’area in proprietà proposte con 6 presenta le caratteristiche parere del Speranza da zona agricola l’osservazione sono in per essere considerata valutatore Antonio (ZTO E2.1) in zona sintonia con gli obiettivi come una zona di residenziale. di sostenibilità della urbanizzazione VAS. consolidata. L'osservazione è accolta parzialmente . L’ambito urbano appare come Chiede il cambio di aggregato di abitazioni e Si concorda con la destinazione d’uso volumi edificati che controdeduzione, in dell’area in proprietà formano, nel loro quanto le modifiche Si concorda con il De Nadai da zona agricola 8 insieme, un borgo rurale; proposte con parere del Gemma (ZTO E2.1) in zona per questo motivo l’intera l’osservazione sono in valutatore residenziale. zona viene inserita come sintonia con gli obiettivi e

ambito da sottoporre a le azioni della VAS.

riordino con lo scopo di riqualificare e valorizzare il borgo stesso. L’osservazione è accolta Si prende atto della parzialmente v isto lo HIEDONO IL CAMBIO DI controdeduzione, stato di fatto dei luoghi e DESTINAZIONE precisando che le il contesto urbano, l’area D’USO DELL ’AREA previsioni del P.I. Bortoluzzi presenta caratteristiche Si concorda con il IN PROPRIETÀ DA sull’area in esame 10 Sergio e per essere considerata parere del ZONA AGRICOLA dovranno essere Pin Mabel come “urbanizzazione valutatore (ZTO E2.1) IN sottoposte a verifica di consolidata” Sarà il P.I. ZONA compatibilità, rispetto poi a determinare la COMMERCIALE . agli obiettivi di destinazione d’uso sostenibilità della VAS. specifica. Si concorda con la controdeduzione, in L'osservazione è respinta quanto la previsione del Chiede che il cono in quanto essa non risulta Leiballi cono visuale risulta in Si concorda con il visuale posto lungo pertinente. Si ricorda in 16 carni sintonia con gli obiettivi parere del la pontebbana verso merito che la previsione S.p.a. di sostenibilità della valutatore sud sia soppresso. dei coni visuali sono state VAS, intesi anche a recepite dal PATI. garantire la presenza di varchi ecologici. L’osservazione è accolta parzialmente v isto lo Si prende atto della stato di fatto dei luoghi e controdeduzione, Chiede il cambio di il contesto urbano, l’area precisando che le destinazione d’uso presenta caratteristiche previsioni del P.I. dell’area in proprietà Si concorda con il per essere considerata sull’area in esame 19 Pin Mabel da zona agricola parere del come “urbanizzazione dovranno essere (ZTO E2.1) in zona valutatore consolidata”. sottoposte a verifica di commerciale e Sarà il P.I. poi a compatibilità, rispetto residenziale. determinare la agli obiettivi di destinazione d’uso sostenibilità della VAS. specifica. L’osservazione è accolta Si prende atto della visto lo stato di fatto dei controdeduzione, Chiede il cambio di luoghi e il contesto precisando che le destinazione d’uso Della urbano, l’area presenta previsioni del P.I. dell’area in proprietà Si concorda con il Libera caratteristiche per essere sull’area in esame 21 da zona agricola parere del Anna e considerata come dovranno essere (ZTO E3) in zona valutatore Mirella “urbanizzazione sottoposte a verifica di residenziale di consolidata”. compatibilità, rispetto completamento. Sarà il P.I. poi a agli obiettivi di determinare la sostenibilità della VAS.

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destinazione d’uso specifica. L'osservazione è accolta parzialmente . L’ambito urbano appare come Chiede il cambio di aggregato di abitazioni e Si concorda con la destinazione d’uso volumi edificati che controdeduzione, in dell’area in proprietà formano, nel loro quanto le modifiche Si concorda con il Leiballi da zona agricola 30 insieme, un borgo rurale; proposte con parere del Germano (ZTO E2.1) in zona per questo motivo l’intera l’osservazione sono in valutatore residenziale. zona viene inserita come sintonia con gli obiettivi e

ambito da sottoporre a le azioni della VAS.

riordino con lo scopo di riqualificare e valorizzare il borgo stesso.

− La Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, esaminati i documenti trasmessi ha elaborato la propria istruttoria dalla quale emerge che: • Il Rapporto Ambientale ha opportunamente considerato le criticità presenti sul territorio nonché quelle derivanti dalle scelte di Piano. • La metodologia risulta correttamente impostata e rispetta tutti i passaggi necessari alla Valutazione. • Il Rapporto Ambientale del PAT di San Fior conferma i criteri assunti dal PAT approfondendo gli obiettivi del Documento Preliminare ed evidenziando le specifiche azioni inserite nelle NTA, divise sia per componenti ambientali e socio-economiche, che per obiettivi. • La verifica della coerenza esterna è stata fatta in relazione alla pianificazione sovraordinata (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’atmosfera, Piano Regionale di Tutela delle acque, Piano Regionale di attività di cava, PAI Livenza). • Per quanto riguarda il monitoraggio il valutatore ha individuato, su richiesta della Direzione Valutazione Progetti ed Investimenti, alcuni indicatori da misurare in sede di attuazione. Sul punto, tenendo conto delle criticità presenti sul territorio esaminato, degli obiettivi di sostenibilità assunti con il PAT nonché degli indicatori di monitoraggio individuati per il PATI tematico, si ritiene che il Comune San Fior, al fine di evitare inutili duplicazione degli stessi, dovrà integrarli/verificarli, per la parte di competenza del proprio territorio, con quelli previsti dal PATI

VISTE - la Direttiva 2001/42/CE ; - la LR 11/2004; - il D.Lgs. n.152/2006; - la LR 4/2008; - le D.G.R. 791/2009 e 1587/2010

RITENUTO che dalle analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni di cui all’allegato I della Direttiva 2001/42/CE, nonché la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l’attuazione del PAT potrebbe avere sull’ambiente come prescritto dall’art. 5 della medesima Direttiva.

TUTTO CIÒ CONSIDERATO LA COMMISSIONE REGIONALE VAS ESPRIME PARERE POSITIVO sulla proposta di Rapporto Ambientale del Piano di Assetto Territoriale del Comune di San Fior (TV) a condizione che siano ottemperate le seguenti

PRESCRIZIONI 1. prima dell’approvazione del Piano : DIREZIONE VALUTAZIONE PROGETTI E INVESTIMENTI 15

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1.1. le Norme Tecniche di Attuazione dovranno essere integrate con tutte le prescrizioni poste dalle competenti Autorità Ambientali nonché con le seguenti ulteriori disposizioni: 1.1.1. dovrà essere inserito il seguente articolo relativo al piano di monitoraggio: “C riteri di verifica e modalità di monitoraggio delle previsioni di sostenibilità del Piano in rapporto alla Valutazione Ambientale Strategica: Al fine di assicurare il controllo sugli impatti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano nonché la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, così da individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e, quindi, adottare le opportune misure correttive, è redatto il Piano di Monitoraggio . Sulla base del Rapporto Ambientale elaborato per la VAS, le componenti ambientali (con relativi indicatori) da sottoporre a monitoraggio sono le seguenti:

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OBIETTIVI DI SIGLA INDICATORE PARAMETRO PERIODICITÀ PIANO

INDICATORI DI STATO

Concentrazione Superamenti annui S1 polveri sottili D-K Triennale delle soglie limite (PM 10 ) Densità Densità S2 Tutti Triennale popolazione popolazione Specie di avifauna S3 indicatrici di Numero di specie F-H-L Quinquennale qualità ambientale Stazioni di Numero di stazioni S4 D Triennale telefonia mobile di telefonia mobile Elettrodotti ad alta S5 Sviluppo lineare D-I Triennale tensione Superficie territoriale inclusa S6 nelle aree Ha A-B-F-O Triennale vulnerabili ai nitrati Superficie Agricola S7 Ha M-N Triennale Utilizzata Superficie ambiti Incidenza aree S8 Rete Natura 2000 F-H-I-L Triennale protette e aree boscate

INDICATORI DI PERFORMANCE

Superficie aree Aree P1 D-E-G Triennale verdi fruibili verdi/abitante Popolazione P2 servita da % sul totale B-P Triennale fognatura Qualità del P3 Punteggio F-H-I-J Triennale paesaggio rurale Indice di P4 Incidenti mortali K-R Triennale incidentalità

INDICATORI DI ATTUAZIONE DEL PIANO

Rete ecologica PAT1 R.E.I. A-E-F-G-H-I Triennale intercomunale Lunghezza Indice di mobilità percorsi PAT2 K Triennale lenta ciclopedonali/n. di interruzioni Trasformazione Mq. di superficie PAT3 I-M Triennale SAU trasformabile L’amministrazione comunale, d’intesa con la Provincia di Treviso, attiva il processo di verifica del monitoraggio delle varie azioni ed in considerazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e socio-economica, provvede a redigere ogni tre anni specifico rapporto al fine di verificare come le azioni operino nei confronti del Piano. Nella fase di attuazione del PAT tuttavia si potranno ridefinire il numero e la tipologia degli indicatori ora individuati per il monitoraggio.”.

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Al fine di evitare inutili duplicazioni, il su riportato Piano di monitoraggio va integrato/verificato, per quanto di pertinenza, con quello individuato per il PATI tematico tra i Comuni di Codognè, Cordignano, Gaiarine, Orsago e San Fior sul cui Rapporto Ambientale si è espressa codesta Commissione con parere n. 26 del 16.04.2009. 1.1.2. dovrà essere verificato l’avvenuto recepimento, limitatamente al Comune di San Fior, delle norme relative al PATI tematico tra i Comuni di Codognè, Cordignano, Gaiarine, Orsago e San Fior, delle prescrizioni poste nel parere di codesta Commissione n. 26 del 16.04.2009. 1.1.3. dovrà essere inserito un articolo in cui vengono riportate tutte le misure di mitigazione/compensazione individuate nel Rapporto Ambientale e nelle successive integrazioni e richiamando quelle individuate con il PATI tematico tra i Comuni di Codognè, Cordignano, Gaiarine, Orsago e San Fior sul cui Rapporto Ambientale si è espressa codesta Commissione con parere n. 26 del 16.04.2009. 1.1.4. l’art. 46 va integrato con le seguenti disposizioni: • Per l'illuminazione di impianti sportivi e grandi aree di ogni tipo devono essere impiegati criteri e mezzi per evitare fenomeni di dispersione di luce verso l'alto e al di fuori dei suddetti impianti. • Fari, torri faro e riflettori illuminanti parcheggi, piazzali, cantieri, svincoli, complessi industriali, impianti sportivi e aree di ogni tipo devono avere, rispetto al terreno, un'inclinazione tale, in relazione alle caratteristiche dell'impianto, da non inviare oltre 0 cd per 1000 lumen a 90° ed oltre. • È fatto divieto di utilizzare per fini pubblicitari fasci di luce roteanti o fissi di qualsiasi tipo, anche in maniera provvisoria. • Per l'illuminazione di edifici e monumenti, gli apparecchi di illuminazione devono essere spenti entro le ore ventiquattro. • L'illuminazione delle insegne non dotate di illuminazione propria deve essere realizzata dall'alto verso il basso. Per le insegne dotate di illuminazione propria, il flusso totale emesso non deve superare i 4500 lumen. In ogni caso, per tutte le insegne non preposte alla sicurezza, a servizi di pubblica utilità ed all'individuazione di impianti di distribuzione self service è prescritto lo spegnimento entro le ore 24 o, al più tardi, entro l'orario di chiusura dell'esercizio. • E' vietato installare all'aperto apparecchi illuminanti che disperdono la luce al di fuori degli spazi funzionalmente dedicati e in particolare, verso la volta celeste. • Tutti gli impianti di illuminazione pubblica devono utilizzare lampade a ristretto spettro di emissione; allo stato attuale della tecnologia rispettano questi requisiti le lampade al sodio ad alta pressione, da preferire lungo le strade urbane ed extraurbane, nelle zone industriali,nei centri storici e per l'illuminazione dei giardini pubblici e dei passaggi pedonali. Nei luoghi in cui non é essenziale un’accurata percezione dei colori, possono essere utilizzate, in alternativa, lampade al sodio a bassa pressione (ad emissione pressoché monocromatica). • E’ vietata l’installazione all’aperto di apparecchi illuminanti che disperdono la loro luce verso l’alto. 1.1.5. nell’art. 47 vanno inserite le seguenti prescrizioni • la progettazione definitiva di ogni singolo intervento, deve prevedere la verifica del rispetto della normativa in vigore sulla Valutazione di incidenza ambientale • i tempi di esecuzione dei lavori dovranno essere brevi, eseguiti in periodi idonei per evitare il disturbo agli habitat naturali, in particolare a tutela degli uccelli e delle altre componenti floro-faunistiche presenti • durante i lavori dovranno essere messe in atto tutte le misure che possono evitare gli inquinamenti da parte di olii, carburanti e sostanze tossiche in genere e tutte le precauzioni che possano, comunque, ridurre gli effetti di eventuali versamenti accidentali;

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• nelle previsioni di mitigazione degli impatti, per recuperare e/o incrementare il verde al fine di impedire possibili colonizzazioni di specie esotiche e quindi di un possibile inquinamento genetico, dovranno essere utilizzate esclusivamente specie autoctone e non siano utilizzate specie alloctone invasive; • la progettazione del verde dovrà essere eseguita con l’obiettivo di sviluppare una diversità fitocenotica il più possibile elevata, controllando le specie utilizzate al fine di limitare lo sviluppo di specie non autoctone o di specie alloctone invasive; • va vietata, lungo i corridoi ecologici indicati in cartografia del PAT, l’asportazione di specie erbacee ed arboree che servono da alimentazione per gli animali; • deve essere assicurata la conservazione delle formazioni vegetali estese e secolari lungo i fossi e i corsi d'acqua. 1.2. l’elaborato 4.2 “Carta della Trasformabilità” dovrà essere integrato con le azioni individuate dal PATI tematico tra i Comuni di Codognè, Cordignano, Gaiarine, Orsago e San Fior (vedi elaborati 4.2 “Carta della Trasformabilità” e 5 “Carta della viabilità” ) sul cui Rapporto Ambientale si è espressa codesta Commissione con parere n. 26 del 16.04.2009.- 1.3. La Dichiarazione di Sintesi va redatta ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 152/2006 come modificato con D.Lgs. 4/2008, tenendo conto di tutte le integrazioni/chiarimenti forniti in sede istruttoria. 1.4. la Sintesi non Tecnica dovrà essere integrata con quanto riportato nel documento trasmesso dal Comune di San Fior con nota prot. n. 9454 del 19.07.2010 nonchè con il Piano di Monitoraggio di cui al precedente punto 1.1.1.- 1.5. Il provvedimento di approvazione dovrà essere pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione con l’indicazione della sede ove si possa prendere visione del Piano approvato e di tutta la documentazione oggetto di istruttoria. 1.6. Il Comune di San Fior deve provvedere alla pubblicazione nel proprio sito web dell'atto di approvazione del Piano, del Piano, del Rapporto Ambientale così come integrato, del presente parere, della Sintesi Non Tecnica così come integrata, della Dichiarazione di Sintesi, delle misure adottate per il monitoraggio. 2. in sede di attuazione del Piano : 2.1. il Piano degli Interventi dovrà garantire la contestualità degli interventi previsti dal PAT in ambito urbano con carattere di perequazione ambientale in ambito rurale. 2.2. il Piano comunale di zonizzazione acustica dovrà essere adeguato in relazione alle previsioni attuative del Piano degli Interventi. 2.3. in sede di monitoraggio, dando applicazione alle modalità e criteri contenuti nel precedente punto 1.1.1., dovranno essere misurati gli effetti cumulativi nonché quelli derivanti dalle scelte di Piano per verificare gli effetti previsti in relazione agli obiettivi descritti nel Rapporto Ambientale.

FIRMATO FIRMATO Il Presidente Il Vice Presidente della Commissione Regionale VAS della Commissione Regionale VAS (Segretario Regionale alle Infrastrutture e Mobilità) (Dirigente della Direzione Urbanistica) Ing. Silvano Vernizzi Arch. Vincenzo Fabris

FIRMATO Il Segretario della Commissione Regionale VAS (Dirigente della Direzione Valutazione Progetti e Investimenti) Avv. Paola Noemi Furlanis

Il presente parere si compone di 19 pagine

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