Aeroporto Anno 15 - Numero 4 Ottobre - Dicembre 2011 Notiziario dell’Associazione “V. Giannotti” per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze

Responsabilità istituzionali

Perché Fly lascia Firenze? L’in - Senza chiarezza nessun futuro terrogativo riecheggia ormai da due mesi l’abbandono di ma la risposta data in comunicati e comuni - Questo numero del notiziario è dedicato in gran parte al problema del poco perché ci sa- cazioni ufficiali da enti e istituzioni fiorenti - Firenze come base operativa della Meridiana. Non è una questione da li, pur tardivi, diano ne e toscane racconta solo mezza verità. Si rebbero (uso il condizionale nella speranza che gli interventi istituziona erdita di decine di ferma al livello nazionale ed al piano di ri - qualche frutto) ripercussioni pesanti sull’aeroporto, a cominciare dalla p ente da vari fattori, strutturazione e razionalizzazione dei costi posti di lavoro. La decisione della compagnia aerea dipende certam rastrutturale, soprat- che la compagnia ha dovuto attuare, ma ma fra questi non si può far finta di non capire che pesa molto quello inf non dice la ragione per cui tale piano colpi - tutto per la pista inadeguata. a maggioranza sce pesantemente proprio il “Vespucci”. Mi permetto qualche ricordo personale dei tempi in cui era Sindaco. L po la mia elezione) Non si ammette cioè che la ripercussione su che mi sosteneva aveva deliberato nel novembre 1990 (pochi mesi do nzata dalla società Firenze della vicenda nazionale di Meridia - il prolungamento della pista di 400 metri, accogliendo la proposta ava no e, in parte, della na Fly ha origine tutta fiorentina (e toscana). di gestione del “Vespucci”. La contrarietà del Comune di Sesto Fiorenti ro ad accettare un Nasce dalla condizione in cui è costretto ad Regione ad ogni intervento per lo sviluppo dell’aeroporto mi costrinse di soli 250 metri. De- operare lo scalo fiorentino per i mancati compromesso, con un accordo di programma per un prolungamento ra presidente della adeguamenti infrastrutturali (pista su tutto) e vo dare atto che il compromesso fu possibile grazie alla volontà dell’allo osi impedirono il più che da sempre rappresenta per qualunque Regione Vannino Chiti. Successivamente ogni sorta di ostacoli pretestu lio soprattutto ricor- vettore un grave costo aggiuntivo. limitato allungamento fino al 1996, quando non ero più Sindaco. Ma vog l’amministratore de- Costo economico per impiegare aerei in ver - dare che, all’inizio del 1991, il gruppo dirigente di Meridiana guidato dal omune di operare sioni particolari, per sostenere addestramenti legato venne a Firenze per incontrarmi e per accertare la volontà del C eliberazione del no- speciali per gli equipaggi, per sopportare le per lo sviluppo dell’aeroporto, come era del resto già avvenuto con la d ze la sua base ope- conseguenze delle note disfunzioni: dirotta - vembre 1990. Mi fu allora assicurato che Meridiana avrebbe fatto di Firen razie anche all’en- menti, ritardi, operativi saltati per intere gior - rativa nel continente, dopo quella di Olbia. I risultati furono immediati, g i allora. In pochi an- nate, trasferimenti in pullman di passeggeri e trata in funzione di nuovi aerei come i BAe 146, adatti alla pista corta d il milione e la cresci- equipaggi da/per scali alternati (spesso in al - ni i passeggeri del “Vespucci” da 100.000 annui che erano, superarono pagnie, attratte da tre regioni), penalizzazioni nei carichi, pe - ta poi proseguì per la forte presenza di Meridiana e anche di altre com Khan, proprietario santi consumi aggiuntivi di carburante bru - una città famosa come Firenze. Venni poi invitato in Sardegna dall’Aga egno a favore del- ciato nelle attese in volo e sui piazzali o nei di Meridiana, che volle personalmente ringraziare me e la città per l’imp dirottamenti, ecc. ecc. Ed è anche un grave lo sviluppo dell’aeroporto. Sviluppo che poi purtroppo non c’è stato. uale? Che l’ina- costo d’immagine, perché i disastri operativi Ma quale conclusione voglio trarre dai miei ricordi e dalla situazione att rezza sul futuro del- suddetti che mandano all’aria la qualità del deguatezza delle infrastrutture, come già detto, e la mancanza di chia di Meridiana di ab- servizio ovviamente vengono rinfacciati al l’aeroporto sono un fattore importante, se non decisivo, della volontà imismo sulla volontà vettore dagli utenti che poco sanno delle as - bandonare Firenze. Da queste pagine abbiamo espresso un cauto ott stanno crescendo. surde vicende dello scalo fiorentino. di Renzi e Rossi di realizzare la pista parallela all’autostrada. Ma i dubbi posizione, ma pro- Non sulla posizione del Sindaco, che però non può imporre da solo una diversa da tutte le prio sulla mancanza di chiarezza. Pista obliqua? Nuova pista allo studio La piana tra Firenze e Sesto Fiorentino. tà di Pisa e Firenze? altre proposte? Ingresso della Regione in ADF e fusione delle due socie La rotazione della pista secondo un tracciato : mancanza di chiarezza. È quella che girato al fianco dell’autostrada (pista Piano di Indirizzo Territoriale: quando, come? Appunto arsene. 12/30 “convergente”) e posto nella giusta scoraggia chi deve investire su Firenze e induce chi ha investito ad and collocazione permette di avere un’infrastruttura libera da ostacoli e distante da tutti gli abitati. Il Presidente Giorgio Morales I S S O R A I

O C R A M Gli accordi degli altri La fusione tra Meridiana Fly e Air for - ma un nuovo gruppo che integra i net - work e le basi dei due vettori (tranne quella di Firenze) e le rispettive flotte di Airbus e Boeing (tranne i quattro A319 di Firenze, messi a terra per essere ceduti). Oltre a Roma (Fiumicino) e Milano (Mal - pensa e Linate), sono confermate le basi operative di , Napoli, Cagliari e Ol - bia, dove saranno concentrati aerei ed I S S

O equipaggi e da dove si origineranno la R A I maggior parte dei voli. Da Roma, Milano, O C R

A Verona e Bologna saranno confermati e M potenziati anche voli intercontinentali per Un Airbus A319 di Meridiana Fly. I velivoli, adattati per operare sulla pista fiorentina, dopo sette anni di le maggiori mete turistiche. Il legame con voli dal “Vespucci” saranno messi a terra sullo scalo di Olbia in attesa della vendita. La flotta a medio- Verona e la Sardegna, inizialmente in di - corto raggio del nuovo vettore nato dalla fusione con sarà costituita da A320 e Boeing 737. scussione, è stato rinsaldato da accordi con le istituzioni locali seguiti immediata - Per tutto questo operare a Firenze è sempre sta - Lavoro perso mente all’annuncio della nascita del nuo - to ed è un problema per tutti i vettori: quelli che vo scenario societario. vorrebbero venire ma sono costretti a rinuncia - Una delle più importanti ricadute prodotte sul A Verona, dove nel 2010 Meridiana Fly e re, quelli che già se ne sono andati e per Meri - territorio dalla presenza di uno scalo aereo effi - Air Italy hanno trasportato oltre 1,2 milio - diana, che per venti anni ha retto la situazione ciente è l’effetto generatore di posti di lavoro ni di passeggeri, è stato adesso deciso un ma adesso, in tempi difficili e di ristrutturazioni tra occupazione diretta, indiretta e indotta ed ulteriore sviluppo dell’attività, con nuovi obbligate, ha deciso di tagliare i costi aggiuntivi attrattore di attività che si insediano nelle aree voli e nuovi aerei, che interesserà il siste - ed eccessivi. meglio servite. È un concetto ormai assimilato ma aeroportuale del Garda (Verona Villa - Se Firenze avesse avuto la pista funzionale Me - da qualunque amministratore in ogni angolo franca e Brescia Montichiari, distanti 50 ridiana si sarebbe sviluppata qui in modo diver - del mondo e spiegato in qualsiasi studio sugli km). La Sardegna ha confermato un ruo - so e oggi Meridiana Fly (o Air Italy) non andreb - effetti di una infrastruttura aeroportuale per lo primario nelle strategie del vettore. Il le - be via; se Firenze avesse la pista funzionale non ogni città e regione (in Toscana questi concetti game storico con l’isola è stato rinsaldato ci sarebbe problema a sostituire ogni vettore sono stati spiegati tante volte dall’istituto regio - con l’accordo tra la Regione ed AKFED (Aga Khan Fundation for Economic Deve - che se ne va (e ricollocare i lavoratori), in una nale IRPET). D’altra parte da tempo ormai l’in - lopment), agenzia per lo sviluppo del Prin - normale dinamica di voli aperti e chiusi come sediamento di un vettore su uno scalo non è cipe Aga Khan che detiene il 75% di Me - avviene in qualunque aeroporto del mondo. accompagnato solo dal piano per l’attività ae - ridiana Spa, che prevede l’ingresso del - Finché la pista non ci sarà non si uscirà da que - rea ma anche dai numeri di posti di lavoro l’ente regionale nell’azionariato del vetto - sta situazione. creati per ogni volo e destinazione attivata. Ma re (15-20%). L’obiettivo è lo sviluppo del finora, nella questione aeroportuale fiorentina, sistema aeroportuale sardo quale volano Risveglio tardivo anche l’aspetto occupazionale è stato ignorato per la crescita del settore turistico. o addirittura negato da chi comunque si è sem - Nel complesso la riorganizzazione del net - Nel momento in cui chiudiamo questo notizia - pre opposto ai progetti per far funzionare il work ha privilegiato aeroporti in grado di rio non sappiamo se le iniziative annunciate “Vespucci”. C’è quindi da augurarsi che oggi garantire un forte potenziale di traffico, dalle istituzioni locali saranno riuscite a salvare tutti riflettano non solo sui 150 lavoratori fio - supporto da parte delle realtà locali ed ov - qualcosa dei voli in chiusura (purtroppo pare di rentini e toscani coinvolti nella vicenda Meri - viamente adeguate capacità infrastruttu - no), ma anche nella vicenda Meridiana Firenze diana, ma anche sul numero ben superiore di rali che assicurino prospettive di crescita. e la Toscana si sono distinte dagli altri contesti mancati posti di lavoro per i voli che non si so - nazionali per ritardi e disattenzione. L’annuncio no potuti aprire, per i vettori che non possono della fusione Meridiana Fly-Air Italy e del piano atterrare e si spostano su altri scali. Tutto lavoro di ristrutturazione, con i tagli a Firenze, Verona perso dalla Toscana (a cominciare dai comuni e in Sardegna, è arrivato il 18 luglio. In Sarde - della piana fiorentina), lavoro regalato ad altre gna e a Verona sono stati avviati subito confron - regioni che ringraziano sentitamente. ti concreti tra le istituzioni locali ed il vettore e il possibile disimpegno si è trasformato in un pia - no di rilancio dei voli in entrambi i territori. A Firenze solo a settembre sono arrivati annunci di tavoli per valutare la situazione, dopo ecla - tanti iniziative dei dipendenti di Meridiana Fly che hanno scosso istituzioni e sindacati. Ma il risveglio tardivo fiorentino e toscano parte mol - to prima, perché l’addio di Meridiana non è sta - to un fulmine improvviso ma è un disimpegno da Firenze iniziato da anni con il depotenzia - I R A N

mento dell’originaria base tecnica già attuato, la I M

cancellazione di voli e la riduzione degli aerei O C R basati al “Vespucci”. Un’involuzione che ab - A biamo raccontato passo passo sulle pagine di M questo notiziario ma che è stato accompagnato Sopra: un Boeing 737-700 di Air Italy. In alto: l’amministratore delegato di Meridiana Fly - Air Italy Giuseppe Gentile e il presidente della Aeroporto Catullo di Verona Paolo Arena si stringono la mano dal disinteresse pressoché generale. dopo aver firmato il piano di sviluppo della compagnia sull’aeroporto veronese.

2 / Aeroporto Ottobre - Dicembre 2011 Pista o farsa? 1. Allungamento pista 05-23 Dotare il “Vespucci” della pista giusta è una vittoria di tutti ed un merito riconosciuto a chiunque vi contribuisca. Reiterare l’errore di una scelta politica imposta sulle questioni tecniche sarebbe inaccettabile.

Una pista serve per fare atterrare gli ae - il parco della piana, con il tracciato rei e un aeroporto funziona se gli aerei pos - del Fosso Reale, con il polo universita - sono atterrare (e decollare). Scrivere e leg - rio di Sesto Fiorentino. gere una simile ovvietà appare (ed è) un’emerita presa di giro ma questo aspetto Pista sbagliata pare ancora essere l’ultima preoccupazio - La nuova pista non può essere più ne nella ridda di dichiarazioni e indiscrezio - ruotata verso l’autostrada (più obliqua) ni che animano le polemiche sulla questio - perché si incastrerebbe tra ostacoli (so - ne aeroporto. Delle piste si continua a par - prattutto l’autostrada) e creare di nuo - lare e sparlare in termini di rapporti politici, vo una pista messa tra terrapieni e bar - 2. Nuova pista 08-26 (Obliqua) bisticci di partito, assetti societari, sudditan - riere varie sarebbe inaccettabile, so - ze psicologiche verso Pisa; si gioca al Mo - prattutto considerando che la pista nopoli sulla piana come se si trattasse di giusta dà l’opportunità di creare una si - posare un oggetto da qualche parte (chi tuazione di spazi liberi oltre le testate lo vuole? dove vi piace di più?). Insomma, che pochi scali possono vantare. La pi - una farsa più che una pista. Come se nella sta non può essere più obliqua perché costruzione di una stazione, una tramvia o riavvicinerebbe le traiettorie ad aree un porto fosse considerato un particolare ir - abitate (Campi Bisenzio e Castello), rilevante la possibilità poi che treni, tram e perché riabbasserebbe il coefficiente navi possano o meno utilizzare la nuova in - di utilizzo dello scalo per l’incidenza del frastruttura. Allora sarebbe l’ora di finirla vento e per altre ragioni operative, tec - con il balletto degli orientamenti e di chia - niche, ambientali e urbanistiche (tratta - rire veramente a cosa si sta lavorando. Per - te in altri numeri di questo notiziario). 3. Nuova pista 13-31 (Parallela) ché vogliamo sperare che al di là di tutto Non può essere più corta rispetto ai questo, in qualche ufficio, si stia lavorando 2.000 metri operativi previsti perché si alla pista giusta e non all’invenzione di solu - vanificherebbero i miglioramenti funzio - zioni politiche che ripeterebbero errori gra - nali, soprattutto in funzione della sua vissimi fatti per quarant’anni nella questio - prevalente unidirezionalità. Non può es - ne aeroportuale toscana. sere traslata verso Castello perché si avvicinerebbe di nuovo a ostacoli e Pista giusta abitati. D’altra parte i tecnici di ADF, La pista giusta deve garantire prima di quando hanno studiato fin dal 2004 il tutto la funzionalità dello scalo e la massima ventaglio di ipotesi, ovviamente hanno regolarità ai voli, cioè assicurare un coeffi - considerato tutti questi aspetti e davve - ciente di utilizzo più possibile superiore al mi - ro è bizzarro che quando si parla di ae - nimo del 95% richiesto dall’ICAO per consi - roporto di Firenze per molti, tra politici e derare efficiente un’infrastruttura di volo; commentatori, le indicazioni dei tecnici 4. Nuova pista 14-32 (Divergente) deve avere una lunghezza sufficiente per che elaborano i progetti non valgono. permettere la piena operatività agli aerei da impiegare per svolgere il ruolo ricono - Promemoria sciuto allo scalo (Airbus A320, Boeing 737, Nelle immagini qui a fianco ripro - jet regionali); deve essere libera da ostaco - poniamo per l’ennesima volta le cin - li sui prolungamenti della pista per permet - que ipotesi di pista valutate nell’ultimo tere ampie fasce di sicurezza e spazi per studio di ADF (2009) e poste agli atti nei l’istallazione di strumentazioni di assistenza documenti del PIT: l’allungamento del - al volo complete; deve garantire il migliore la pista attuale (1), soluzione che non inserimento ambientale evitando con le di - ha niente a che vedere con la realizza - rettrici principali di volo il sorvolo a bassa zione di una nuova pista funzionale per quota di aree abitate; deve integrarsi con il lo scalo fiorentino (era ed è un’altra co - territorio che a sua volta deve ovviamente sa); la pista definita obliqua (2), ruotata 5. Nuova pista 12-30 (Convergente) modificarsi per accogliere la nuova infra - di 30° rispetto all’esistente, la soluzione struttura aeroportuale (come avviene per più sbagliata e inutile (utile a chi punta qualunque altra opera). A questi requisiti - prima di tutto a mantenere vincoli e li - come ormai noto a tutti - risponde solo una miti al “Vespucci”); le tre piste al fianco pista con tracciato steso al fianco dell’au - dell’A11 (3, 4 e 5), con evidenziata quel - tostrada A11, possibile e studiata con tre in - la preferibile “convergente” (5). È imba - clinazioni. Tra queste - come altrettanto no - razzante proporre ancora una volta to - la preferibile è la soluzione convergente queste considerazioni e immagini ma (pista 12/30), preferibile alla divergente continueremo a farlo finché aleggerà (14/32) ed alla parallela (13/31, in realtà la minaccia di soluzioni peggiorative neppure questa esattamente parallela) per ispirate a esigenze politiche conflittuali il migliore rapporto con le aree abitate, con con l’interesse pubblico generale.

Ottobre - Dicembre 2011 Aeroporto / 3 Meridiana: problema Firenze Meridiana è stata importante per Firen - Il rapporto tra Meridiana e Firenze è anche nell’attesa, durata fino ad oggi, della ze, per la crescita del “Vespucci” dai primi sempre stato caratterizzato dai pro - famosa bretella di rullaggio mai realizzata, anni novanta e per tanti anni è stata il princi - blemi operativi generati dalle condi - opera di per sé semplice semplice e simbolo pale operatore dello scalo fiorentino. Firenze zioni strutturali del “Vespucci”. della non-politica aeroportuale che ha ac - è stata importante per Meridiana, nuovo compagnato la vita dello scalo fiorentino. marchio internazionale dello storico vettore sardo lanciato proprio con l’apertura della le dell’allora Prefetto di Firenze in vista del Dai BAe agli Airbus base del “Vespucci” nel 1991. Ma l’avventu - vertice Europeo che si doveva tenere nel Tra tanti problemi operativi, più o meno ra fiorentina non è mai stata semplice ed ha capoluogo toscano). La flotta fiorentina di gli stessi di oggi, Meridiana ha operato su Fi - dovuto fare i conti fin dall’inizio con le caren - Meridiana si fermò quindi ai BAe 146-200, ac - renze con i suoi BAe 146 per 13 anni. Poi, da - ze dello scalo e con vent’anni di questione quistati definitivamente in quattro esemplari to che lo scalo non cambiava nelle sue con - aeroportuale fiorentina irrisolta. nel 1994 e mantenuti fino al 2004. Nel frat - dizioni strutturali e operative, il vettore decide tempo attua un piano d’investimen - di cambiare gli aerei lanciandosi nella sfida Niente CRJ di operare comunque a Firenze A fine anni ottanta Alisarda, velivoli della classe Airbus A319 nata ad Olbia nel 1963, decide per sostituire i “jumbolini” che sta - di fare il grande salto fuori dalla vano uscendo di produzione e regione d’origine e caratterizzar - non avrebbero dato un futuro al - si con una nuova immagine in - lo scalo. Da aprile 2004 entra in ternazionale con la quale inserirsi servizio al “Vespucci” il primo dei nel nascente mercato dei voli re - quattro nuovi A319, nella famosa

gionali (a partire dall’operazione N versione modificata con il “Flo - A M

Firenze voluta dal Principe Karim D rence Kit” studiato dall’industria O O G

Aga Khan). A tal fine vengono di Tolosa per facilitare le operazio - L A G

ordinati 20 esemplarti del Cana - R ni su piste difficili. L’A319 porta un E dair Regional Jet, annunciati con F miglioramento qualitativo ed grande risonanza al salone aero - operativo delle prestazioni e nella nautico Le Bourget di Parigi nel capacità, ma abbassa ulterior - settembre 1989. L’industria cana - mente la soglia operativa dello dese però studia e ristudia lo sca - scalo in condizioni meteorologi - lo fiorentino e sentenzia l’impossi - che non ottimali, con i noti pro - bilità di operare col piccolo jet blemi arrivati fino ad oggi, e com - (50 posti) sulla pista fiorentina cor - porta altre problematiche. Diven - ta e penalizzata (allora di 1.400 ta ad esempio più difficile sostitui - metri). Anche per questo Alisar - re un aereo in caso di manuten - R I A

da rivede i programmi ed annul - D zione o guasti, perché mentre era A N

la l’ordine. A semplice trovare un “jumbolino” C da noleggiare (erano usati solita - Le attese mente quelli dell’inglese Titan Air - Accantonati i Canadair e il ways), non ci sono altri Airbus più ambizioso piano di sviluppo A319 adatti allo scalo come quel - della flotta, Alisarda riparte dal li di Meridiana e la soluzione è progetto Firenze e si orienta verso operare il volo con altri modelli in il BAe 146, del quale però vengo - flotta (MD-82 o A320) ma da Pisa no presi solo gli esemplari neces - o Bologna, con le conseguenze sari per lanciare l’attività sul “Ve - del caso per il trasferimento di E

spucci”. Era l’unico jet esistente in C passeggeri ed equipaggi. Diven - A P S

grado di operare, pur con varie O ta impossibile arrivare a Firenze R E A difficoltà, su una pista tanto cor - quando le condizioni di vento im - H S I T I

ta, con caratteristiche e costi R porrebbero di atterrare dalla par - operativi che non sarebbero sta - B te di monte Morello, cosa che av - ti giustificate su altri scali. Inizial - Dall’alto in basso: un ATR 42 di che iniziò a operare voli da veniva - pur con limitazioni - con i Firenze nell’agosto 1987; simulazione grafica del Canadair Regional Jet mente furono presi in leasing tre ordinato da Alisarda nel 1989; uno dei BAe 146 con le insegne di BAe 146 (anche perché intanto BAe 146 serie 200 da 79 posti, in Alisarda che avviò la base fiorentina il 1° luglio 1991. le distanze operative di pista usa - attesa del promesso allunga - bili da tale parte si riducono ulte - mento completo della pista del riormente). Diventa impossibile “Vespucci” a 1.800 metri che avrebbe per - ti da 10 miliardi di lire sullo scalo fiorentino per decollare da Firenze quando tira anche un messo di operare con la serie 300 da 90-100 realizzare la propria base tecnica. Dopo va - solo nodo di vento da nord e la pista risulta posti. L’allungamento completo della pista rie lungaggini burocratiche la struttura viene bagnata. però, approvato nel novembre 1990 dall’al - inaugurata l’11 maggio 1993 e a Firenze na - lora Comune di Firenze (giunta Morales) che sce un polo tecnologico di grande prestigio Impegno e disimpegno aveva supportato in ogni modo lo sbarco a con la formazione di personale altamente Con tutti questi problemi Meridiana ope - Firenze di Alisarda, non è mai arrivato per qualificato, che per tanti anni è stato punto ra a Firenze per altri sette anni fino ad oggi, l’opposizione degli altri enti locali coinvolti di riferimento per tutti gli operatori che sono tra impegni e disimpegni. Con gli A319 effet - (solo nel 1996 arrivò il prolungamento parzia - scesi al “Vespucci” con i jumbolini. Parallela - tua voli spot su tratte anche lunghe per di - le di 250 metri, grazie alla volontà decisiona - mente alla vicenda pista gli anni passano mostrare le prestazioni dei velivoli in condizio -

4 / Aeroporto Ottobre - Dicembre 2011 Meridiana: problema Firenze ni meteorologiche favorevoli zione, ogni taglio ovviamente (charter per Doha, Tel Aviv, lo cancella. Istanbul, Dublino), prova nuovi voli; tenta di ottenere l’autoriz - Quale futuro? zazione per far atterrare da A livello nazionale la situa - monte Morello anche gli A319; zione di Meridiana è ancora nel settembre 2006 entra in ADF tutta in evoluzione. Nel 2009 la acquisendo sul mercato il 15% fusione Meridiana- ave - delle azioni (un po’ per rafforza - va dato vita a Meridiana Fly. X X

re l’impegno su Firenze, un po’ X Nel luglio scorso è avvenuta la X X X

per difendere i propri investi - X fusione con Air Italy (vettore X menti sullo scalo). Ma i costi ag - X milanese nato nel 2005) per giuntivi per operare a Firenze dar vita a un nuovo soggetto pesano. Più volte i piani di ristrut - che nelle intenzioni dovrebbe turazione elaborati per riorga - assorbire anche Livingston, al - nizzare la compagnia, che da tro vettore in difficoltà, specia - tempo vive vertenze non facili lizzato nell’attività charter. In (un po’ sul modello ) tutto questo il futuro del nuo - avevano suggerito la chiusura vo soggetto resta ancora in - della base fiorentina, eccessi - certo e sicuramente ci saran - X

vamente dispendiosa e soprat - X no altre novità. Qualunque sia X X X

tutto senza prospettive certe X l’evoluzione comunque, allo X X

per le perenni incertezze sullo X stato dei fatti, il “Vespucci” dif - stato dello scalo. Il taglio rientra In alto: un BAe.146 con il nuovo nome Meridiana ripreso all’interno ficilmente potrà ambire a re - ogni volta per volontà del prin - dell’hangar della base di Firenze. Sopra: uno dei quattro Airbus A319 cuperare qualcosa di più di cipe Aga Khan che aveva vo - che nel 2004 sostituirono i BAe.146 nelle operazioni sul “Vespucci”. qualche volo originato da altri luto lo sbarco in Toscana e ha scali. Ovviamente sarà così continuato a credere nelle potenzialità di Fi - sto e ottobre di tutte le attività rimaste su Fi - finché operare a Firenze rimarrà un proble - renze. Ma alla fine il disimpegno inizia. Il primo renze, come era noto già prima della fusione ma, un costo aggiuntivo difficilmente sop - segnale è l’avvio del ridimensionamento del - con Air Italy. Epilogo che peraltro era stato portabile per lo stato infrastrutturale in cui vie - la base tecnica, anche conseguenza del - anticipato in marzo dall’accordo Regione- ne tenuta la città. l’alienazione dei BAe 146, conclusasi con la Alitalia che ha portato l’ex vettore di bandie - cessione dell’hangar che ancora presenta il ra a inserirsi proprio su due sue rotte storiche marchio Meridiana ma da anni non è più di Meridiana (Catania e Amsterdam), con le Evoluzione voli di linea usato dal vettore. Quindi arrivano i tagli ai vo - stesse frequenze e orari, rotte dallo stesso I voli del gruppo Meridiana sono elencati in li, anche su rotte storiche e importanti come momento cessate dal vettore sardo. Ed epi - base alla data di attivazione. In neretto so - Palermo. Vengono vendute le quote di ADF, logo che inevitabilmente porta con sé no evidenziate le linee che sono state ope - vengono ridotti gli aerei dedicati a Firenze e l’aspetto umanamente più doloroso, la per - rate nel 2011. gli A319 iniziano a volare su altri scali. Quindi dita del lavoro per tante persone (più di 150), 1987 1/8 Olbia Avianova perché come ogni volo in più crea occupa - l’epilogo attuale con la cessazione tra ago - 1988 7/4 Catania Avianova 1989 1/8 Trieste/Vienna Avianova/AZ Avianova-Alisarda-Meridiana-Meridiana Fly 4/9 Gerona Avianova 30/10 Barcellona Avianova Dai primi voli serviti da Avianova all’ultima rotta inaugurata da Meridiana Fly, il vettore ha 1990 1/6 Stoccarda Avianova gestito dal “Vespucci” collegamenti di linea per 23 destinazioni, 8 nazionali e 15 interna - zionali. L’attività su Firenze fu avviata nel 1987 con la sussidiaria regionale Avianova ap - 1991 1/7 Catania Alisarda Palermo Alisarda pena costituita e turboelica ATR 42. Oltre alle rotte di linea elencate qui accanto, fu av - 1/9 Barcellona Meridiana viata subito anche l’attività charter che vide per la prima volta collegamenti diretti tra Fi - Francoforte Meridiana renze e il continente africano (Tunisi). Da ricordare anche i voli promozionali a prezzi po - Londra LGW Meridiana polari organizzati dal “Vespucci” nei fine settimana con “passeggiate aeree” tra i vari sca - Monaco Meridiana li toscani. L’attività della base vera e propria inizia il 1° luglio 1991 con i BAe 146 sotto il Parigi Meridiana marchio Alisarda, che diviene Meridiana dal successivo 1° settembre. L’evoluzione com - Zurigo Meridiana pleta dei voli di linea può essere scorsa qui accanto. Alcune sono state rotte storiche ope - 1993 28/3 Cagliari Meridiana rate per quasi venti anni, altri voli sono durati per brevi periodi. L’ultima rotta avviata, 1994 1/6 Lamezia Terme Meridiana quella per Helsinki operata per la sola stagione estiva 2010, ha rappresentato la più lun - 1995 14/4 Amsterdam Meridiana ga rotta di linea mai operata da Firenze (grazie alle prestazioni degli Airbus A319) ed ha avuto una grande importanza perché ha rappresentato il collegamento più rapido mai at - 1996 1/8 Olbia Meridiana tuato tra l’area fiorentina e il continente asiatico (in particolare la Cina) grazie alla con - 2002 7/6 Perugia Meridiana nessione sull’hub Finnair della capitale finlandese. Nel corso degli anni Meridiana è stata 2004 1/6 Madrid Meridiana la compagnia di riferimento per la Fiorentina (vivendo le note vicissitudini per le difficol - 2005 1/12 Torino Meridiana tà di tornare a Firenze dopo le partite serali) e spesso per la nazionale italiana di calcio. Con servizi charter sono state raggiunte le più disparate destinazioni europee, comprese 2006 7/12 Praga Meridiana mete turistiche come Atene, Corfù, Ibiza e Palma di Maiorca offerte per molti anni nella 9/12 Budapest Meridiana stagione estiva, e sempre con un charter è stato effettuato anche il più lungo collegamen - 2008 30/3 Berlino Meridiana to commerciale mai operato dal “Vespucci”, per Doha (Qatar) nel novembre 2006. 2010 30/3 Helsinki Meridiana Fly

Ottobre - Dicembre 2011 Aeroporto / 5 Regione-Pisa-Firenze Un sistema aeroportuale si costruisce pri - La Regione deve chiarire le reali inten - fisico nella piana, ma per scelta fatta fin dal - ma di tutto realizzando infrastrutture aeropor - zioni verso l’aeroporto di Firenze sbloc - l’inizio dalla società di gestione consapevole tuali efficienti in grado di accogliere aerei e cando la pista ed avviare una vera del contesto nel quale si inserisce lo scalo. Una voli secondo le esigenze dei territori da servi - politica di sistema prima di pensare scelta che - come noto - lascia a Pisa il ruolo re, non con alchimie societarie e gestionali ad assetti societari e gestioni uniche. di maggiore infrastruttura toscana, la capaci - volte ad assecondare posizioni particolari (Pi - tà intercontinentale, l’attività cargo, il princi - sa, piana, partito). Anche questo è un con - pale ruolo di base low cost, i velivoli di grandi cetto lapalissiano che purtroppo occorre ri - farà fare un salto di qualità all’operatività del dimensioni. Rispetto a questo assetto di ruoli petere per l’ennesima volta di fronte alla “Vespucci” ed alla compatibilità dello scalo ed alle caratteristiche già contenute della scaletta di priorità al rovescio dettata dalla con il territorio, ma Firenze manterrà per lun - nuova pista fiorentina non sarebbero accet - Regione che vuole entrare per forza nell’ADF ghezza dell’infrastruttura una delle ultime posi - tabili in alcun modo ulteriori vincoli e limitazio - di Firenze, quindi guidare l’integrazione con zioni tra i 47 scali commerciali italiani. Ciò non ni ai voli ed alle capacità dei velivoli di riferi - Pisa e infine - se mai sarà possibile - pensare perché non sarebbe stata giustificata una pi - mento. Tanto più che lo sviluppo possibile pre - alla pista del “Vespucci”. Esattamente il con - sta ben più lunga o non ci fosse stato lo spazio visto per Firenze potrà coniugarsi con l’abbat - trario di come si dovrebbe pro - timento degli effetti ambientali sul cedere e di fronte a queste pro - territorio grazie al diverso orienta - spettive si moltiplicano interro - mento della pista ed alla raziona - gativi e preoccupazioni per le lizzazione dei movimenti aeropor - sorti dello scalo fiorentino e del tuali. Davvero non esiste alcuna sistema toscano. ragione per giustificare l’invenzio - ne di ulteriori paletti. In ADF a far cosa? La Regione ovviamente ha Sviluppo o inviluppo toscano? tutto il diritto di decidere l’acqui - Il chiarimento sul significato S E

sto di quote dello scalo fiorenti - J dei vincoli preannunciati è essen - T N

no se ritiene opportuno fare una A ziale per capire il vero futuro del si - R B

simile operazione. Certo, può D stema aeroportuale toscano. Per - R A U

apparire un po’ bizzarro di que - D ché se dovesse passare una politi - E sti tempi investire 15 milioni di de - ca aeroportuale regionale che naro pubblico per entrare in una dietro ragioni ambientali o di altro società a maggioranza privata Integrazione operativa possibile tipo allarga a dismisura le limitazio - dove occorre fare quello che gli ni alle attività aeroportuali, ben ol - azionisti privati (salvo prova con - PISA FIRENZE tre quanto previsto da norme e traria) vorrebbero fare da tanti Voli intercontinentali (charter, leggi in una sorta di accanimento Ruolo merci, linea). anni, ossia investire in opere indi - esclusivo - terapeutico (ad esempio per vie - spensabili al territorio, ma non Voli cargo. tare il sorvolo di qualunque nu - possono farlo perché bloccati Vettori low cost (voli per mag - Vettori tradizionali (voli per hub cleo abitato anche a quote ele - dal sistema politico regionale. giori destinazioni nazionali e in - e maggiori destinazioni naziona - vate), gli effetti sulle prospettive li e internazionali consentite da Ma d’altra parte la Regione è Ruolo ternazionali e destinazioni turi - della Toscana sarebbero pesanti. prioritario stiche). aerei compatibili con la pista). già il maggiore azionista della Aviazione generale (aerei com - Perché in ottica di politica di siste - SAT di Pisa e dell’Aerelba ed è Voli charter. patibili con la pista). ma tali misure andrebbero estese dentro la SEAM di Grosseto e ovviamente a tutte le infrastruttu - molte amministrazioni regionali Vettori low cost (voli per mag - re aeroportuali della regione e pri - Vettori tradizionali (voli per giori città italiane e europee). sono nelle compagini azionarie Altro hub). ma di tutto a quelle di maggiori di - ruolo Aviazione generale. Voli charter (principalmente voli dei principali aeroporti. Ciò che dedicati per eventi). mensione, con più traffico e mag - proprio non va è far diventare giore impatto sulla popolazione. questo passaggio azionario un Quindi la Regione, oltre a frenare Nella tabella è schematizzata l’integrazione operativa possibile tra atto prioritario sullo sblocco del - Firenze, dovrebbe immediata - gli scali di Pisa e Firenze. Non è un assetto rispondente propria - la pista del “Vespucci”, come se mente imporre a Pisa la riduzione mente alla domanda del mercato e alle logiche del trasporto ae - le cose dovessero essere per for - del traffico e lo stop alle prospetti - reo (la Toscana resta un’anomalia) ma rispecchia la suddivisione di za collegate. E preoccupano ve di sviluppo. E il sistema aeropor - ruoli già in essere e riconosciuta per gli scali toscani. sempre più, in vista di tale ope - tuale toscano nascerebbe in - razione, le interpretazioni sulle si - camminandosi verso un ulteriore nergie con Pisa, su chi fa massa depotenziamento generale. e chi margini, chi sviluppa voli e La cose da chiarire nella poli - chi sarà vincolato e controllato. tica aeroportuale regionale quin - Cosa significa? di sono ancora tante. L’unica certezza è l’urgenza assoluta di Pista già vincolata attuare tutti gli interventi infrastrut - La nuova pista fiorentina turali che facciano funzionare gli (quella giusta), se mai verrà fatta, scali, quindi su tutto la pista di Fi - nascerà già di per sé vincolata renze (tutti gli interventi per Pisa I

per le dimensioni progettate dal - S sono già in corso o approvati). S O

la stessa società proponente. R Per la società unica e tutto quel - A I

O

Con i suoi 2.000 metri di distanze C lo gli che ruota attorno i tempi R A

operative e il suo orientamento M paiono tutt’altro che maturi.

6 / Aeroporto Ottobre - Dicembre 2011 Piazzale aeromobili Strutture carenti, sinergie impossibili È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del 21 settembre l’atto che conclude Tra le polemiche sugli aeroporti toscani è stato denunciato come fatto grave che i due l’iter del progetto di ampliamento del piazzale maggiori scali non riescano a fare sistema neppure per i dirottamenti, cioè a supportarsi aeromobili ovest del “Vespucci”. Si tratta di una a vicenda quando uno ha problemi operativi. Effettivamente questo dovrebbe essere un delle opere previste nel masterplan dello scalo compito scontato tra scali di una stessa regione ma tale collaborazione in Toscana è po - del 1998, annunciata e sfumata tante volte e co praticabile per le criticità strutturali degli stessi scali. Quando va in tilt Firenze (quasi sottoposta a un lungo processo autorizzativo. ogni giorno) pochi voli dirottati possono essere accolti a Pisa perché il “Galilei” non ha L’intervento prevede un ampliamento di 36.870 spazio sufficiente sul piazzale, affollato dal proprio intenso traffico. Gli altri finiscono fuo - mq del piazzale (attualmente di 33.000 mq) ri regione. Quando va in tilt Pisa (solitamente per bassa visibilità) poco o nulla tra i voli di che incrementa le piazzole di sosta di 9 o 12 linea può essere accolto a Firenze per i limiti della pista. Ovviamente dirottano fuori regio - posti in base alla tipologia di velivoli. L’opera ne i velivoli di maggiori dimensioni comunque incompatibili con il “Vespucci” (solitamen - differisce un po’ da quanto previsto originaria - te a Genova), ma dirottano anche quelli più piccoli e gran parte dei jet regionali (ad esem - mente nel masterplan e nel complesso le aree pio di Air ) perché neppure loro sono in grado di operare sull’attuale pista fiorenti - di sosta del “Vespucci” risulteranno inferiori al na. Anche questo piccolo aspetto dovrebbe far capire quanto sia urgente avere due strut - progetto iniziale per la cancellazione dell’am - ture entrambe veramente funzionali per assomigliare a un sistema aeroportuale. pliamento del piazzale est (lato aerostazione) imposto a fine anni novanta nell’iter del master - plan dalla prescrizione posta dagli enti locali di non uscire dall’attuale sedime aeroportuale sul lato della piana di Castello. L’intervento, di per sé importante, va però a rafforzare un assetto aeroportuale anomalo: il fatto cioè che il piaz - zale di sosta principale (più grande) si trova dal - la parte opposta dell’attuale pista rispetto all’ae - rostazione, il ché comporta un continuo lungo movimento di mezzi sui piazzali per spostare passeggeri, equipaggi e personale tra il terminal e gran parte dei velivoli. C’è da augurarsi che anche questo aspetto possa trovare una miglio - I S re soluzione nel nuovo assetto aeroportuale S O R A connesso al riposizionamento della pista. I

O C R A Nodo annodato M Sopra: il piazzale ovest del “Vespucci” di Firenze che dovrebbe essere ampliato di circa 36.000 mq sui Il 3 e 4 agosto gli enti locali hanno sottoscritto terreni limitrofi all’hangar ex-Meridiana. Sotto: vista parziale del piazzale civile del “Galilei” di Pisa. accordi con Società Autostrade e RFI che sbloc - L’area di sosta è stata recentemente ampliata verso la parte militare dello scalo. cano molte opere previste in città, ma i nodi ir - risolti che interessano l’accessibilità dell’aero - porto restano piuttosto annodati. L’opera che ri - guarda direttamente la zona davanti al “Ve - spucci” è addirittura peggiorativa in funzione aeroportuale. Si tratta dell’eliminazione del se - maforo all’ingresso dell’A11 e dello scalo, inter - T E N

vento doveroso in ottica del traffico viario per . S O eliminare la bizzarra situazione della sosta al T O H P semaforo prima di imboccare l’autostrada. Ma T E J

/

con la soluzione prevista si complicano le cose A K N O per andare dall’aeroporto verso la città perché I C Z R

occorrerà fare un giro un piuttosto lungo (attra - T

W versando anche il flusso viario diretto in veloci - A L S O tà in A11) prima verso l’autostrada e poi all’in - R A dietro per reimboccare il vecchio percorso più J o meno all’altezza dell’attuale semaforo, per - correndo alcuni chilometri invece di attraversa - Associazione “V. Giannotti” re l’incrocio. Purtroppo la soluzione progettata, per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze peraltro nota da anni, è più o meno obbligata per la complessità del nodo che fin dagli anni ottanta è stato ingolfato con opere di vario tipo, Chiunque volesse contribuire alla nostra causa e ricevere come la sopraelevata delle ferrovie che ha pre - il trimestrale “Aeroporto”, può effettuare un versamento giudicato la possibilità di realizzare i necessari sul c/c postale n° 14413504 intestato all’Associazione. sottopassi o viadotti per l’accesso allo scalo. L’iscrizione prevede una quota minima annua di 30,00 euro per Ancora più in alto mare pare la stazione ferro - viaria a servizio dell’aeroporto, che non compa - le persone fisiche ed un contributo libero per enti e società. re negli accordi. Eppure anche quella sarebbe Il vostro aiuto è di vitale importanza in quanto l'attività un’opera fondamentale e logica dato che da dell'Associazione si basa sulle quote associative circa 25 anni la ferrovia passa davanti all’ingres - e sul lavoro volontario degli iscritti. so del “Vespucci”. La stazione era stata prevista

Ottobre - Dicembre 2011 Aeroporto / 7 molti anni fa in corrispondenza del parcheggio Palagio degli Spini (il famigerato parcheggio Trent’anni per il “Jumbolino” realizzato con i fondi del Giubileo del 2000), dove doveva attestarsi la linea 2 della tramvia, Ha compiuto trent’anni il BAe 146, conosciuto come “Jumbolino”, aereo di riferimento un terminal dei bus extraurbani e dove doveva per tanti anni di aeroporti particolari come Firenze, London City o Toronto Island. Il 3 set - sorgere l’altrettanto famigerata passerella di col - tembre 1981 infatti volò il primo prototipo (un modello 100), sviluppato negli anni set - legamento con l’aerostazione. Questo snodo tanta dall’inglese British Aerospace, poi prodotto nei modelli 200 e 300, in versioni mer - sarebbe diventato la principale porta della città ci e VIP e quindi diventato Avro RJ sotto il marchio BAE Systems (versioni 70, 85 e 100). integrando davvero tutte le tipologie di trasporto In 30 anni di produzione sono stati venduti 387 esemplari a 117 clienti di tutti i continen - e favorendo l’accesso allo scalo all’utenza aero - ti. La produzione del velivolo fu interrotta improvvisamente a fine 2001 mentre stava fa - portuale proveniente dalla direttrice di Prato e cendo i primi voli il prototipo di quello che avrebbe dovuto essere il suo successore, l’Avro Pistoia. Ma questo assetto è stato via via sman - RJX, che l’industria inglese era venuta a presentare proprio a Firenze nell’ottobre 2000 in tellato, il parcheggio mai aperto, la passerella occasione dell’”Avro RJX Meeting” organizzato in collaborazione con ADF. Proprio l’RJX mai realizzata, il terminale della tramvia è stato doveva essere l’aereo per il futuro dello scalo fiorentino e su tale modello si era basato il spostato, la stazione è sparita anche dagli ac - masterplan del “Ve - cordi sulle infrastrutture e per ora non si sà se e spucci” del 1998. quando rispunterà in altra localizzazione e co - L’uscita di produzione me la ferrovia si connetterà con i collegamenti dell’aereo, dieci anni su ferro con Prato. fa, aveva reso ancora più urgente l’adegua -

mento della pista fio - I Pisa avanti tutta S S O

rentina ai nuovi model - R A I

Lo scorso 7 luglio l’assessore ai trasporti della li, anche quelli con ca - O C R

Regione Toscana ha annunciato la volontà di A

pacità similari o inferio - M sostenere lo sviluppo di nuovi voli da Pisa per l’est europeo, in particolare Mosca. Questo im - ri ma con prestazioni pegno segue quello profuso a inizio anno per operative diverse. Il BAe sostenere l’avvio di nuovi voli sullo scalo pisa - 146 resta infatti un veli - no con l’apertura della base /Alitalia (le volo unico nella storia pubblicità circolano da mesi sui bus di Firen - dell’aviazione (e per le ze); segue l’impegno a supportare, da diversi sue caratteristiche era anni, il volo Delta Airlines per New York, le anche piuttosto costo -

iniziative volte a favorire il nuovo volo diretto A

N so nella gestione rispet - E Pisa-Shanghai e l’ormai antico impegno (co- B A

S to a velivoli normali). A marketing) a sostenere l’attività Ryanair del Firenze il BAe 146 at - “Galilei”. Segue anche l’impegno per supporta - terrò la prima volta il 2 maggio 1987 con i colori della RAF in occasione di un visita tosca - re ogni opera infrastrutturale progettata dalla na del Principe Carlo d’Inghilterra (che pilotava personalmente il velivolo). La prima com - SAT (senza percorsi partecipativi, audizioni, pagnia a metterlo in linea sul “Vespucci” fu la DAT, sussidiaria della Sabena che gestiva i VAS, VIS, ecc.); l’impegno a reperire fondi mi - voli con Bruxelles, il 12 dicembre 1989. Arrivarono quindi i quattro esemplari di Alisarda nisteriali per la delocalizzazione delle abitazio - (poi Meridiana) e quelli utilizzati da Crossair, Alitalia, Lufthansa, Air France, , Bel - ni prevista nel masterplan in attuazione; il cofi - le Air e Swiss Airlines mentre tante altre compagnie italiane ed europee sono passate in nanziamento del nuovo people mover stazio - occasione di voli charter. Oggi a Firenze operano ancora con il “Jumbolino” Lufthansa ne-aeroporto da 74,5 milioni di euro con 27,8 (Monaco), Air France (Parigi e London City), Brussels Airlines (Bruxelles) e Swiss Airlines milioni di finanziamenti regionali. Di fronte a (Zurigo) e quindi per il “Vespucci” il quadrigetto rappresenta ancora un velivolo di riferi - tanto attivismo non c’è che da rallegrarsi. Ma mento che le compagnie tendono a mantenere finché non sarà messo definitivamente anche da augurarsi che il famoso motto “To - fuori flotta (nella stagione estiva 2011 gli Avro RJ85 o RJ100 hanno operato il 38% dei scana avanti tutta” sia applicato prima o poi in voli internazionali, quota destinata a crescere con la sparizione degli A319 di Meridiana). ottica di sistema aeroportuale toscano.

Anno 15 - Numero 4 N° progressivo 57 - Ottobre - Dicembre 2011 Notiziario trimestrale dell’Associazione “Valentino Giannotti” per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze Direttore responsabile: Marco Iarossi Redazione: Marco Iarossi, Sergio Iarossi Autorizzazione del Tribunale di Firenze L

E n° 4710 del 24/7/1997 G N E

P O T S I R H C

Albanian Airlines ha programmato l’avvio del volo Tirana-Firenze dal prossimo 11 dicembre. Il servizio Associazione “Valentino Giannotti” per è previsto con frequenza trisettimanale (martedì, giovedì e domenica) e sarà operato con BAe 146. Il lo Sviluppo dell’Aeroporto di Firenze collegamento si affianca al volo già attivo tra il “Vespucci” e la capitale albanese gestito da Belle Air. Casella Postale 1463, Firenze 7 50121 Firenze Tel. 055/330601 Chi volesse ricevere Aeroporto in formato digitale (PDF) è pregato di Email [email protected] comunicare il proprio indirizzo email a: [email protected] Presidente: Giorgio Morales

8 / Aeroporto Ottobre - Dicembre 2011