Agenzia per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile

Servizio Area Affluenti Po – Ambito

D.D. n. 2101 del 12/07/2017 – Capitolo di bilancio U15020 – Spese di manutenzione ordinaria finalizzata alla sistemazione della rete idrografica e alla difesa dei versanti e della costa

STRALCIO MANUTENZIONE VERSANTI NEI COMUNI DI , , , Gossolengo e Piacenza (PC)

Titolo Intervento: Interventi di manutenzione mediante ricalibratura alvei e gestione della vegetazione sugli affluenti del Fiume in loc. Varie dei Comuni di Corte Brugnatella, Bobbio, Travo Rivergaro, Gossolengo e Piacenza (PC)

Codice Intervento: U15020_003PC

Importo finanziamento: 40.000,00 euro (IVA inclusa)

CUP: ______

Progetto Allegato RELAZIONE GENERALE n… • esecutivo

1 SOMMARIO

Premessa:...... Errore. Il segnalibro non è definito.

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E TERRITORIALE...... 3

INQUADRAMENTO GEO-MORFOLOGICO E IDRAULICO ...... 5

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE, idrauliche, AMBIENTALI E PAESISTICHE DELLA REGIONE FLUVIALE: Fiume Trebbia ...... 5

Aspetti illustrativi dei lavori, dell’intervento e delle opere ...... 9

Lavorazioni previste...... 9

durata dei lavori ...... 10

Aspetti relativi alla sicurezza dei cantieri - APPLICAZIONE D. lgs. 81/2008...... 10

Aspetti paesaggistici e ambientali...... 11

Compatibilità con gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica ...... 11

QUADRO ECONOMICO...... 13

2 1- PREMESSO CHE:

· Con determinazione del Direttore della Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile n. 2101/17 è stato approvato il programma operativo annuale delle attività a titolo oneroso da realizzarsi nel corso dell’anno 2017, indicato per voci all’allegato A e nel dettaglio negli allegati da 1 a 5 della medesima determinazione. L’allegato 1 e l’allegato 2, della determinazione n. 2101/17, costituiscono rispettivamente atto di programmazione per l’acquisizione di beni e servizi e atto di programmazione triennale per i lavori pubblici.

Nell’allegato 2 – Lavori, al n. 21, è stata programmata per il 2017 la seguente attività: “Spese di manutenzione ordinaria finalizzata alla sistemazione della rete idrografica e alla difesa dei versanti e della costa”, per complessivi € 480.000,00, imputati al capitolo di bilancio U15020. Per tale finanziamento sono previsti per la sede di Piacenza l’esecuzione di lavori dell’importo complessivo di € 240.000, suddivisi in vari interventi nei corsi d’acqua e sui versanti.

· Il presente progetto è relativo ad una serie di interventi di manutenzione finalizzati ad una gestione in sicurezza dei corsi d’acqua.

· Le località principali interessate dai lavori, sono nel tratto da Marsaglia a Roncoli sul T. Cordarezza in di Corte Brugnatella; fra le loc. Settima e Pittolo SS45 sul Rio Carbonale e Colatore Rifiuto dei comuni di Gossolengo e Piacenza; fra le loc. Pittolo e Settima sul Rio Stradazza in comune di Gossolengo e Piacenza; Durante la fase esecutiva dei lavori, però, le eventuali economie maturate potranno essere utilizzate anche in altri interventi da realizzarsi in località diverse da quelle indicate, in funzione delle mutate esigenze territoriali, legate a segnalazioni di pericolo e/o insorgenza di nuove criticità anche puntiformi;

PREMESSO INOLTRE CHE:

· come noto, un buon assetto idraulico e idrogeologico del territorio passa attraverso una corretta manutenzione dei corsi d’acqua; · che il risezionamento e il taglio di vegetazione dei corsi d’acqua sono di primaria necessità al raggiungimento degli obiettivi sopra descritti; · valutato il pregiudizio determinato dallo scarso stato di manutenzione che in alcuni tratti riducono la sezione di deflusso dei corsi d’acqua; · che in alcuni casi anche il forte vento può rappresentare un pericolo dovuto alla caduta di rami o alberi anche di notevoli dimensioni, che spesso si trovano nelle adiacenze di viabilità pubblica o di fruizione pubblica; · Il presente progetto intende intervenire, pur se con le limitate risorse disponibili, al taglio di vegetazione e alla riprofilatura d’alvei, nelle situazioni prioritarie a noi note, sugli affluenti del Fiume Trebbia in loc. varie dei Comuni di Ottone, Corte Brugnatella, Bobbio, Coli, Travo, Rivergaro, Gossolengo e Piacenza.

3 · In considerazione di ciò il presente intervento disporrà di un importo di Euro 40.000,00 comprensivi di IVA, pari a Euro 30.410,00 , oltre ad Euro 1.355,60 per oneri della sicurezza, oltre l' IVA .

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E TERRITORIALE

I lavori si svolgeranno in diverse località dei comuni di Ottone, Corte Brugnatella, Bobbio, Coli, Travo, Rivergaro, Gossolengo e Piacenza, fra cui:

1. Tratto compreso fra le loc. Marsaglia e Roncoli sul T. Cordarezza in comune di Corte Brugnatella (PC)

2. Tratto compreso fra le loc. Settima e Pittolo SS45 sul Rio Carbonale e Colatore Rifiuto dei comuni di Gossolengo e Piacenza (PC)

3. Tratto compreso fra le loc. Settima e Pittolo sul Rio Stradazza in comune di Gossolengo e Piacenza (PC)

Il progetto di manutenzione viene realizzato tenendo conto delle segnalazioni pervenute lungo l’asta dei corsi d’acqua, ed in particolare, della presenza di vegetazione arborea e arbustiva spontanea infestante che arreca pregiudizio al corretto deflusso delle acque.

Tutte le località sono raggiungibili dalle strade e dai campi che costeggiano i torrenti.

L’ubicazione degli interventi è riportata con maggiore precisione nelle corografie di dettaglio allegate al progetto.

Tratto compreso fra le loc. Marsaglia e Roncoli sul T. Cordarezza in comune di Corte Brugnatella (PC) area cartografata all’elemento n°197091/104/052 della CTR alla scala 1:5.000.

Tratto compreso fra le loc. Settima e Pittolo SS45 sul Rio Carbonale e Colatore Rifiuto dei comuni di Gossolengo e Piacenza (PC) area cartografata all’elemento n°197041/042 della CTR alla scala 1:5.000.

Tratto compreso fra le loc. Settima e Pittolo sul Rio Stradazza in comune di Gossolengo e Piacenza (PC) area cartografata all’elemento n°197041/042 161162/164 della CTR alla scala 1:5.000.

4 INQUADRAMENTO GEO-MORFOLOGICO E IDRAULICO

CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE, IDRAULICHE, AMBIENTALI E PAESISTICHE DELLA REGIONE FLUVIALE: FIUME TREBBIA

Inquadramento fisico e idrografico

Il Fiume Trebbia nasce in Liguria dalle pendici del monte Prelà (1406 m) e ha una lunghezza di 116 km. Il bacino del Fiume Trebbia ricade principalmente in Provincia di Piacenza. Ha una superficie complessiva di circa 1.070 km quadrati (1,5% del bacino del Po) di cui l’86% in territorio collinoso e montagnoso e la restante parte in pianura. È situato in destra Po, tra i bacini del Tidone e dello Staffora a est, del Nure a ovest, dello Scrivia a sud- est, del Taro a sud-ovest e dello Sturla a sud. Si sviluppa con il tipico orientamento sud-ovest — nord-est e confluisce nel Po poco a ovest di Piacenza, tra i comuni di Piacenza e di , in località Malpaga. Lungo lo spartiacque a sud si hanno i monti Penna (1.735 m s.m.) e Maggiorasca (1.799 m s.m.), a est il monte Cavalmurone (1.670 m s.m.) e a ovest il monte Crociglia (1.578 m s.m.), riceve numerosi affluenti fra cui: -il torrente Boreca, affluente di sinistra che si immette nel F. Trebbia a valle dell’abitato di Valsigiara del comune di Ottone; -il torrente Aveto, affluente di destra che si immette nel F. Trebbia a monte dell’abitato di Marsaglia del comune di Corte Brugnatella, è il più importante è lungo circa 30 km, con un elevato contributo idrico per l’alta piovosità sul suo bacino, di superficie circa pari a 257 km2; - il torrente Cordarezza, affluente di destra che si immette nel F. Trebbia a monte dell’abitato di Marsaglia del comune di Corte Brugnatella; -il torrente Bobbio, affluente di sinistra che si immette nel F. Trebbia nell’abitato di Bobbio del comune di Bobbio; - il torrente Perino, affluente di destra che si immette nel F. Trebbia nell’abitato di Perino del comune di Coli; - il torrente Dorba di Bobbiano, affluente di sinistra che si immette nel F. Trebbia in loc. Dorba del comune di Travo.

5 L’asta principale del Trebbia è suddivisibile in due tratti distinti per caratteristiche morfologiche, morfometriche e per comportamento idraulico: il tratto montano che si sviluppa dalla sorgente fino a Rivergaro, per una lunghezza di circa 95 km, e il tratto di pianura, con alveotipo tipicamente pluricursale, fino alla confluenza in Po.

Il primo tratto si presenta costantemente incassato, profondamente inciso nel substrato roccioso, con morfologia caratterizzata da meandri in roccia molto irregolari, con curvatura generalmente elevata, in lenta evoluzione. Nel tratto terminale appenninico l’alveo tende a rettificarsi e assume tipologia ramificata. Il tratto di pianura mantiene il carattere ramificato, con ampie aree golenali e notevoli depositi alluvionali.

Il Trebbia è caratterizzato da una notevole capacità di trasporto solido, negli ultimi anni ridotta per effetto della sistemazione degli affluenti. Il corso d’acqua nella parte alta ha un alveo incassato, con sponde rocciose ed elevata pendenza. Nel tratto intermedio l’alveo è costituito da materiali di scarsa consistenza e in quello finale scorre in un’ampia conoide che si estende fino allo sbocco nel Po.

Caratteri generali del paesaggio

La valle del Trebbia rappresenta una delle poche aree con caratteri ambientali ancora fortemente integri e con livelli di qualità delle acque particolarmente elevati. Il Trebbia è morfologicamente caratterizzato da un fondovalle formato da masse calcaree molto dure, all'interno delle quali il fiume si è scavato un percorso tortuoso e suggestivo, che tagliando gli strati depositati ha portato in luce nei secoli significativi fenomeni fossiliferi.

Aspetti idrologici

Caratteristiche generali

I bacini del massiccio centrale appenninico, di esposizione nord-ovest — sudest, sono caratterizzati da rilievi non molto elevati, in genere a quota tra i 1.000 e 2.000 m s.m.; il regime pluviale è contraddistinto da elevata piovosità solo nelle zone prossime al crinale, dovuta alla particolare intensità dei fronti, che per ragioni orografiche e per la vicinanza del mar Ligure tendono ad amplificare la loro azione; nella parte collinare e di pianura la piovosità è invece modesta.

Eventi meteorici intensi sono possibili in tutte le stagioni anche se il periodo compreso tra settembre e novembre è quello con la massima incidenza di eventi gravosi.

Le caratteristiche morfologiche e litologiche del bacino, la forma, l’acclività media dei versanti, implicano ridotti tempi di corrivazione, con rapida formazione delle piene ed elevati valori delle portate al colmo.

6 Nel bacino idrografico le precipitazioni medie variano da 800 mm/anno a oltre 2.000 mm/anno.

Portate di piena e piene storiche principali

Tra gli eventi di piena verificatisi nel bacino del Trebbia si ricordano quelli dell’ottobre 1889 e del Luglio 1953. Quest’ultimo rappresenta l’evento alluvionale più gravoso; fu provocato da un nubifragio di breve durata ma elevata intensità che produsse esondazioni diffuse lungo tutta l’asta. L’evento pluviometrico interessò una ristretta fascia compresa tra Genova e il torrente Aveto, con altezze di pioggia di 40 mm in 1 ora e 112 mm in 3 ore alla stazione di Losso. Per altre stazioni si dispone solo di dati giornalieri con altezze di pioggia sempre superiori a 100 mm e massimi attorno ai 200 mm. Il colmo di piena alla sezione di S. Salvatore (superficie di 631 km2) è stato di 3.430 m3/s (stima dell’Ufficio Idrografico). L’evento produsse un incremento della portata del Po a Piacenza di circa 830 m3/s, abbondantemente laminata, data la non contemporaneità dei colmi. I danni furono rappresentati da processi di erosione di sponda e da oltre 2.000 frane. Non si registrarono inondazioni rilevanti, grazie alle scarse precipitazioni registrate nei tratti medi e bassi del bacino.

Trasporto solido

La caratterizzazione del bacino in rapporto al trasporto solido nell’asta principale è definita dai seguenti elementi:

• la quantità di sedimenti mediamente prodotta dal bacino montano in funzione delle specifiche caratteristiche geologico-geomorfologiche e climatiche;

• la capacità media di trasporto solido dell’asta principale in funzione delle caratteristiche idrologiche, geometriche, granulometriche del materiale d’alveo e idrauliche.

Rispetto a un valore totale di produzione del trasporto solido a scala di intero bacino montano del Po (superficie considerata di 28.440 km2) pari a 3,35 milioni di m3/anno, il trasporto solido prodotto rappresenta il 7,4%, a fronte di un 3,3% di estensione territoriale; nel complesso quindi il bacino si colloca su valori molto elevati di erosione, come per altro evidenziato dal valore di erosione specifica rispetto al valore medio a scala di intero bacino che è pari a 0,12 mm/anno.

Il confronto tra la capacità di trasporto solido dell’asta e il volume di materiale solido prodotto dal bacino montano permette di valutare, pur nell’approssimazione insita nel metodo, la tendenza al deposito ovvero all’erosione.

Assetto morfologico e idraulico

[…]1

QUADRO DEI DISSESTI

Quadro dei dissesti sul corso d’acqua principale

1 il paragrafo si occupa solo del tratto di pianura (a valle di Rivergaro)

7 La parte di pianura del corso d’acqua […]2

Quadro dei dissesti sui versanti e sulla rete idrografica minore

Stima della pericolosità a livello comunale

LIVELLO DI PROTEZIONE ESISTENTE

Il corso d’acqua non è arginato; in prossimità della confluenza in Po gli argini maestri risalgono per un breve tratto, arrestandosi circa 500 m a valle dell’autostrada Torino- Piacenza, delimitando ampie aree golenali. Le opere di difesa spondale e di stabilizzazione del fondo alveo sono a carattere locale e sporadico, generalmente poste a difesa di abitati e infrastrutture. In particolare nel tratto alto, fino a Gossolengo, il grado di artificializzazione è da considerarsi pressoché nullo; nel tratto medio-basso si ha una presenza di opere saltuaria, mentre sono diffuse nel tratto in prossimità della confluenza in Po. Lo stato di conservazione delle opere in alveo risulta buono.

INDIVIDUAZIONE DEGLI SQUILIBRI

Gli squilibri sul corso d’acqua principale e nei fondovalle

Il Trebbia denuncia squilibri complessivamente modesti in relazione soprattutto alla sporadica presenza di insediamenti e infrastrutture in prossimità dell’alveo.

Gli squilibri principali, di entità modesta per il basso livello di antropizzazione, sono da porre in relazione a fenomeni di trasporto solido, sovralluvionamento ed esondazione che coinvolgono limitate aree interessate da insediamenti.

Le opere idrauliche sono sporadiche, tuttavia il livello di stabilizzazione risulta discreto e solo localmente si verificano fenomeni di sovralluvionamento.

Gli squilibri nei territori collinari e montani

Le principali condizioni di squilibrio, connesse ai fenomeni di dissesto che interessano il reticolo idrografico minore nella parte montana del bacino, sono da mettere in relazione a fenomeni di erosione di sponda e di fondo nonché al trasporto solido. Ciò è particolarmente evidente nell’alto Trebbia e nella porzione inferiore dell’Aveto. In taluni casi tali fenomeni innescano processi di instabilità di versante per erosione al piede, e locali fenomeni di sovralluvionamento che provocano condizioni di scarsa officiosità dell’alveo in corrispondenza delle infrastrutture di attraversamento. Nella porzione centrale del bacino, in particolare, vi sono condizioni di criticità provocate da fenomeni di trasporto di massa sulle conoidi. I corsi d’acqua che determinano condizioni critiche per abitati e infrastrutture, sono i torrenti Aveto, Rezzoaglio, Perino e Curiasca e i rii Rondinera, Ottone, Ventra, Bobbio, Ghiaia, Armelio, Dorba.

Per quanto riguarda i versanti i principali fenomeni di dissesto, puntuali e diffusi, che determinano condizioni di squilibrio sono stati individuati in Val d’Aveto e nel settore superiore del bacino del Trebbia. In queste zone risultano a rischio alcuni centri abitati e alcune infrastrutture viarie.

2 il paragrafo si occupa solo del tratto di pianura (a valle di Rivergaro)

8 Sono infine da considerare gli elevati apporti di materiale ai corsi d’acqua generati da dissesti di versante. I territori maggiormente interessati ricadono nei comuni di Fascia, Rovegno, S. Stefano d'Aveto, Corte Brugnatella, , Bobbio, Coli, Travo.

Nel settore montano del bacino si contano circa 90 situazioni puntuali di dissesto che interessano poco meno della metà dei Comuni dell’intero bacino; circa 50 sono i centri abitati interessati da tali dissesti i quali danno anche luogo a circa 20 interferenze con infrastrutture di viabilità. Tale situazione si riscontra in particolare nel sottobacino del Basso Trebbia.

Stima del rischio totale a livello comunale

Linee di intervento sull’asta del Trebbia

Linee di intervento strutturali

L’assetto di progetto del corso d’acqua prevede il mantenimento delle caratteristiche prevalentemente naturali, debolmente condizionate da interventi puntiformi di difesa dell’alveo. Mediante l’impiego di massi e cls.

Linee di intervento non strutturali

Gli interventi a carattere non strutturale sono costituiti essenzialmente dalla RISEZIONATURA E TAGLIO DI VEGETAZIONE SECCAGINOSA E PERICOLANTE.

ASPETTI ILLUSTRATIVI DEI LAVORI, DELL’INTERVENTO E DELLE OPERE

A seguito delle abbondanti precipitazioni che si sono abbattute su tutto il territorio della provincia di Piacenza nei gli ultimi anni si è verificato un notevole innalzamento del livello idrometrico del F. Trebbia e dei suoi affluenti, che ha innescato fenomeni di erosione e, altresì, sovralluvionamento, con manifestazione di un elevato trasporto solido, costituito da materiale ghiaioso, terreno, vegetazione secca e non. Si sono, dunque, create zone con evidenti erosioni spondali ed altre, di contro, con palesi accumuli di materiale di ostacolo al corretto deflusso delle acque.

La vegetazione naturale spontanea, pertanto, ostacolando direttamente il deflusso e trattenendo il materiale trasportato, ha creato situazioni critiche, in prossimità di ponti e attraversamenti stradali, rendendo difficoltoso, lo smaltimento delle piene ordinarie.

In particolare si evidenziano situazioni critiche di:

1. Tratto compreso fra le loc. Marsaglia e Roncoli sul T. Cordarezza in comune di

9 Corte Brugnatella (PC)

2. Tratto compreso fra le loc. Settima e Pittolo SS45 sul Rio Carbonale e Colatore Rifiuto dei comuni di Gossolengo e Piacenza (PC)

3. Tratto compreso fra le loc. Settima e Pittolo sul Rio Stradazza in comune di Gossolengo e Piacenza (PC) .

LAVORAZIONI PREVISTE

L’intervento in oggetto, prevede essenzialmente la rimozione di vegetazione spontanea infestante lungo affluenti del F. Trebbia, in prossimità di ponti e attraversanti; nel ripristino di tratti del reticolo idrografico superficiale naturale e di scolo; nella risagomatura dei tratti di alveo sconvolti dalla piena e caratterizzati da erosioni o da sovralluvionamenti.

DURATA DEI LAVORI

Il tempo per l’esecuzione delle opere, come stabilito dal Capitolato Speciale di Appalto per Lavori in Economia, sarà di 90 giorni (naturali e consecutivi) a partire dal verbale di consegna dei lavori.

ASPETTI RELATIVI ALLA SICUREZZA DEI CANTIERI - APPLICAZIONE D. LGS. 81/2008

Per l’intervento in oggetto, viste le tipologie di opere non è da escludere che un’unica ditta possa eseguire l’intero lavoro; non è stata pertanto immediatamente necessaria la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento. Il medesimo potrà essere comunque redatto a lavori affidati, nel momento in cui si affianchino altre ditte esecutrici alla Ditta affidataria. I costi per la sicurezza, pertanto, non sono limitati alla sola interferenza del cantiere con soggetti terzi, ma ricomprendono una serie di aspetti legati alla possibilità della redazione futura del Piano di Coordinamento, fatte salve le opportune modifiche ed integrazioni che potranno rendersi necessarie.

10 ASPETTI PAESAGGISTICI E AMBIENTALI

1) Le opere in progetto si configurano come “ripristini e manutenzioni, anche straordinarie”, ai sensi della Circolare del Direttore Generale Ambiente DAM/01/3700 del 26/02/2001, punti A1 (“rimozione di rifiuti solidi e taglio di vegetazione presente nel fondo e nelle sponde degli alvei pregiudizievole al deflusso delle acque”), A3 (“ripristino della sezione di deflusso mediante movimentazione di materiale litoide in caso di manifesto sovralluvionamento”) e A4 (“sistemazione e protezione spondale intesa come risagomatura e sistemazione di materiale litoide collocato a protezione di erosioni spondali, sostituzione di gabbionate o difese artificiali collabenti e loro adeguamento funzionale”) e pertanto non sono soggette a procedure di verifica (screening) o di V.I.A. Regionale ai sensi della L.R. 9/1999 art. 4 e 4bis; 2) Ai fini della valutazione di incidenza ambientale, il presente progetto non risulta ricadere in zona SIC o ZPS e, pertanto, non è soggetto alla disciplina di tali aree (ai sensi del PTCP art. 13, 14, 15, 16,17 e 35); 3) Gli interventi previsti dal presente Stralcio sono compatibili con gli strumenti di pianificazione vigenti. Le misure adottate, relative alla mitigazione dell’impatto ambientale, si sostanziano in un ripristino puntuale di tutte le zone di accesso alle opere oggetto del presente progetto, verranno quindi ripristinate le sponde, nonché le aree di lavoro. Inoltre a lavori ultimati è necessario che non venga alterata eccessivamente la struttura fisica dello stesso corso d'acqua (dimensione media del pietrame di fondo, soglie naturali, pendenze). L'impatto ambientale dell'intervento risulta minimale in relazione alla modesta entità delle opere necessarie ad una regimazione efficace del corso d'acqua.

COMPATIBILITÀ CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA

Alla luce delle indicazioni fornite dalla pianificazione e dagli studi elaborati da altri Soggetti, è possibile affermare che gli interventi progettati sono pienamente compatibili con l’ambiente nel quale si inseriscono sotto i vari punti di vista:

- dimensione, perché congruenti con le prescrizioni del P.A.I.: Gli interventi strutturali da realizzare sono pertanto molto limitati, costituiti essenzialmente da ripristino di opere di difesa spondale e completamento di quelle esistenti e di nuova realizzazione, che hanno carattere puntuale e sporadico;

11 - tipologia, perché rispettano la Del. GR 3939/1994: Direttiva concernente criteri progettuali per l'attuazione degli interventi in materia di difesa del suolo nel territorio della regione Emilia-Romagna.

12 QUADRO ECONOMICO

L’importo della perizia ammonta ad EURO 40’000,00=.

Come risulta da computo metrico estimativo, la somma è così suddivisa:

Euro

a) Importo esecuzione lavorazioni 30.410,00

b) Oneri per la sicurezza 1.355,60

Totale lavori 31.765,60

c) IVA 22% su €. 31.765,60 6.988,43

d) Fondo incentivante ( 1,60% ) 508,25

e) Fondo incentivante ( 0,4% ) 127,06

f) Premio polizza assicurazione progettisti 300,00

g) Premio polizza assicurazione verificatore 300,00

h) Arrotondamento 10,66

Totale somme a disposizione 8.234,40

Importo complessivo 40’000,00

Il computo metrico è stato redatto sulla base dell’elenco prezzi della Regione Emilia- Romagna.

Redatto da: VISTO: Il Responsabile del Servizio (Ing. Francesco Capuano) Geom. Elisabetta Villa

Ing. Cristina Francia

Geom. Tullio Mela

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