ORIGINALE

COMUNE DI TRICHIANA PROVINCIA DI

~~~~~~~~~

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 16

OGGETTO: RICHIESTA ALLA REGIONE DEL DI VARIAZIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI COMUNALI PER FUSIONE DEI COMUNI DI MEL TRICHIANA E LENTIAI E COSTITUZIONE DI UN NUOVO COMUNE DENOMINATO " " (L.R. 24.12.1992, N. 25). APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO POLITICO - PROGRAMMATICO FINALIZZATO ALLA RICHIESTA DI FUSIONE.

~~~~~~~~~

L'anno duemiladiciotto addì trentuno del mese di maggio alle ore 19:30 nella sala consiliare di Trichiana, è riunito in prima convocazione e in sessione il Consiglio Comunale.

Sono presenti alla trattazione dell’argomento sopra specificato i componenti di seguito indicati:

N. Cognome e nome Presente Assente N. Cognome e nome Presente Assente

1. DA CANAL Fiorenza X 8. ROSSET Secondo X 2. FRANCO Gianluca X 9. TRINCERI Calogero Matteo X 3. REOLON Michele X 10. CAVALLET Giorgio X 4. BERNARD David X 11. CERENTIN Alessia X 5. CAPRARO Giorgio X 12. CESCA Matteo X 6. DANIELI Elisa X 13. ROSSET Tamara X 7. D’ALPAOS Lara X

Presiede il Sindaco sig. DA CANAL Fiorenza

Partecipa il Segretario Comunale dott. FLORIDIA Fabrizio con funzioni consultive referenti e di assistenza.

Il Presidente, constatato che il collegio è costituito in numero legale, dà inizio alla trattazione, in seduta pubblica dell’argomento sopra indicato.

Oggetto: RICHIESTA ALLA REGIONE DEL VENETO DI VARIAZIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI COMUNALI PER FUSIONE DEI COMUNI DI MEL TRICHIANA E LENTIAI E COSTITUZIONE DI UN NUOVO COMUNE DENOMINATO "BORGO VALBELLUNA" (L.R. 24.12.1992, N. 25). APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO FINALIZZATO ALLA RICHIESTA DI FUSIONE.

Il Sindaco espone al Consiglio comunale i contenuti della proposta di deliberazione in oggetto depositata agli atti a disposizione dei Consiglieri comunali.

Terminata l’esposizione della proposta il Sindaco apre la discussione. Interviene il consigliere Michele Reolon il quale: • esprime grande soddisfazione per questo risultato, ricordando che la fusione dei Comuni della Sinistra Piave era nel programma elettorale e che anche la fusione con era un primo passo verso questo traguardo; • evidenzia che si è rimasti sopresi della scelta, legittima, di Limana ma ciò ha comunque permesso di potersi aggregare con Mel e Lentiai che hanno avviato l’iter dopo Limana e Trichiana; • riferisce che si tratta di territori omogenei con zone industriali importanti, di bella montagna prealpina, con borghi importanti, con qualità della vita; • sono previsti finanziamenti che consentiranno di effettuare interventi a vantaggio dei cittadini i quali dovranno essere altresì debitamente informati.

Interviene il consigliere Giorgio Cavallet il quale: • ritiene che si tratti di un momento di importanza storica per il futuro dei cittadini dei tre comuni coinvolti che merita degli approfondimenti e che dovrebbe coinvolgere tutti (e tale coinvolgimento avrebbe dovuto avvenire anche per la fusione tra Trichiana e Limana); • dichiara che ora tutti sono favorevoli alla fusione a 4 comuni, ma si sa che per un certo periodo così non è stato e nonostante il gruppo di minoranza avesse presentato una proposta di delibera di Consiglio comunale in tal senso che però è stata “edulcorata” asserendo che “c’era chi correva di più e chi correva di meno”; • ritiene che ora occorrerebbe riconoscere di essersi sbagliati e che chi correva di più è “rimasto a piedi e ha preso un treno in corsa”; • rileva che dalla stampa si evincono tre notizie con riguardo alla fusione: il 3 maggio “Fusione Trichiana Limana avanti tutta” – 13 maggio “Limana decide di sospendere tutto” – 19 maggio “3 Comuni pronti alla fusione”; • evidenzia che il gruppo di minoranza è stato convocato il 19 maggio 2018 per la prima volta da quando si è stati eletti e ritiene che se fosse andata avanti la fusione con Limana la minoranza probabilmente non sarebbe stata neanche coinvolta e nemmeno vi è stato il dovuto coinvolgimento dei cittadini di Trichiana; • evidenzia che è necessario definire le seguenti questioni: aliquote tariffarie; istituzione Municipi; gestione rifiuti; regolamento referendum; • riferisce che il feed – back da egli ricevuto dai cittadini sull’argomento non è positivo e ritiene che il “Tavolo di lavoro” dovrebbe essere istituzionalizzato con una deliberazione di Consiglio comunale e le riunioni dovrebbero essere verbalizzate così da rendere responsabili i soggetti che lo compongono e seguire un percorso trasparente e scritto; • ritiene si tratti di un’operazione complessa ed impegnativa.

Il Sindaco risponde che: • lo studio di fattibilità contempla varie possibilità in ordine alle aliquote tariffarie che saranno comunque eventualmente parificate al ribasso; • il “Tavolo di lavoro” è già stato convocato per il prossimo 2 giugno e verrà istituzionalizzato; • i Municipi verranno mantenuti; • con il personale c’è stata già una prima riunione e ne seguiranno altre anche con le organizzazioni sindacali; • la gestione dei rifiuti è un punto di domanda; vi sono dei termini per le decisioni che saranno assunte dai nuovi amministratori, ma saranno comunque formulate delle linee guida; • erano previsti gli incontri annuali con i cittadini ma a gennaio sono stati sospesi a seguito delle risposte non convincenti dateci da Limana; • l’articolo di stampa del 13 maggio tendeva a stimolare il Comune di Limana, ma la risposta è stata per la terza volta negativa; • questo progetto sarà illustrato nei giorni 11/12/13 giugno ai cittadini ed ai portatori di interesse; • alcuni punti saranno stabiliti nello Statuto che approveranno le tre Amministrazioni.

Interviene il Vicesindaco il quale riferisce che: • le scelte politiche saranno prese dai nuovi amministratori ed è ora il momento di incontrare e raccogliere indicazioni dai cittadini, tale iter ci è stato suggerito anche dal consulente; • il referendum è disciplinato dalla legge e non è necessario un regolamento comunale; • non sono previsti maggiori costi di personale e crescerà invece la professionalità dei dipendenti; • con Limana abbiamo fallito ma viene comunque raggiunto un obiettivo di fusione (e forse proprio la rottura con Limana ha fatto scattare il volano della fusione con Mel e Lentiai) e non si è mai detto di essere contrari ad una fusione a 4.

Interviene il consigliere Giorgio Cavallet il quale afferma che: • l’intervento del Vicesindaco fa preoccupare e se si delega tutto al nuovo Comune il “Tavolo di lavoro” non conta più nulla; • si sarebbe aspettato che il Vicesindaco avesse riconosciuto che l’avventura con Limana è fallita; • le regole e le macro aree della struttura vanno decise prima.

Interviene l’assessore Trinceri il quale riferisce che: • si tratta di una serata storica e di una scelta molto coraggiosa e non facile ma che serve ai territori della Sinistra Piave; • saranno creati dei servizi aggiuntivi: sportelli polifunzionali - ricerca di contributi – servizio informatico – specializzazione dei dipendenti – maggiori capacità attrattive e maggior peso istituzionale da parte del nuovo Ente – miglioramento della difesa del suolo – sviluppo del turismo – economie di scala – risorse finanziarie in più per €.20.641.000,00 in 10 anni; • non si può essere arroganti nel decidere prima ciò che deve essere deciso dal nuovo Comune, occorre invece definire la struttura che sarà presa in mano dal commissario e dare tutti gli strumenti affinché la nuova amministrazione possa decidere appena insediata; • si lavora tutti i giorni per arrivare all’obiettivo.

Interviene il Consigliere Matteo Cesca il quale: • ricorda che: la fusione a 4 comuni era stata prospettata già dalla precedente Amministrazione ma ciò che è stato fatto è stato cancellato in poco tempo da questa Amministrazione – il gruppo di minoranza aveva raccomandato di fare delle prove di unione di servizi con l’Unione montana ma c’è stata la nota spaccatura in materia di rifiuti e tale questione andrebbe risolta prima di creare il nuovo Comune; • dichiara che nulla vieta alle 3 Amministrazioni di allineare prima i regolamenti e le funzioni fondamentali; • ritiene che non ci sia stato il coinvolgimento dei cittadini.

Il Sindaco risponde che: • le decisioni sono state prese in pochi giorni e i 4 anni non sono stati “cancellati” da Trichiana; • non intende ripetere le motivazioni che hanno a suo tempo portato alla “spaccatura” in materia di rifiuti (ciò è già stato riferito in Consiglio comunale in più occasioni); • non è vero che il Comune di Trichiana non ha sostenuto l’Unione montana, anzi è quello che più ha affidato servizi ed ha trainato gli altri in tal senso (ad esempio in ambito di servizi cimiteriali); • si è dovuta rispettare la decisione di Limana ed il percorso di 4 anni è comunque servito.

Il Vicesindaco precisa che è necessario allineare tutto ciò che è possibile prima della costituzione del nuovo Comune ma non è possibile fare le scelte politiche che spetteranno ai nuovi amministratori.

Interviene il Consigliere Matteo Cesca il quale chiede di sapere il ragionamento che è stato fatto in questi 4 anni e perché il gruppo di minoranza non è stato coinvolto fin dall’inizio.

Il Consigliere Michele Reolon risponde che: • occorrerebbe chiedere ai Sindaci degli altri Comuni il perché di questi 4 anni di cambiamenti; • si era provato il percorso a 4 ma si sono defilati prima Lentiai e poi Mel e quindi si è trovato un interlocutore in Limana, ma poi Limana ci ha detto che avremmo dovuto sciogliere la Società Essepiuno S.r.l.; • la scelta di entrare in Bellunum si è rivelata azzeccata e positiva per i cittadini; • si possono formulare le linee guida ma si augura che a decidere arrivino persone nuove e diverse da tutte quelle che sono oggi qui presenti; • gli amministratori di Trichiana sono in totale buona fede.

Il Vicesindaco risponde che il gruppo di minoranza non è mai stato coinvolto perché in precedenza non c’era un documento come questo.

Su richiesta del capogruppo di minoranza il Consiglio comunale rimane sospeso per 5 minuti allo scopo di consentire al gruppo di potersi consultare.

Ripresa la seduta interviene il Consigliere Giorgio Cavallet il quale dichiara che: • il proprio gruppo era partito con una idea positiva ma con l’andare della discussione molti dubbi che erano latenti sono emersi; • si è favorevoli alla fusione a 3 ed anche a svolgere un ruolo attivo nell’ambito del “Tavolo” purché venga istituzionalizzato nei modi sopra proposti; • si sarà parte attiva anche per agevolare la campagna referendaria e quindi anche negli incontri con la popolazione; • si è però costretti a malincuore, soprattutto a causa di alcune esternazioni che dicono tutto e il contrario di tutto, ad astenersi; • un vero coinvolgimento del gruppo di minoranza anche nel percorso con Limana avrebbe risolto le criticità emerse questa sera; • non si chiede alcuna ammissione di colpa; • aveva apprezzato l’intervento dell’assessore Danieli in Conferenza dei capigruppo dove sono emerse le criticità; • non è possibile accettare l’assunto che sia stato fatto tutto in modo perfetto; • la questione di metodo costringe la minoranza ad astenersi; • questo documento doveva essere un punto di arrivo di condivisione con cittadini e minoranze e da cui partire per la campagna referendaria.

Terminata la discussione, uditi gli interventi e le dichiarazioni di voto,

IL CONSIGLIO COMUNALE

RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio comunale n. 48 del 22 settembre 2014, esecutiva ai sensi di legge, con la quale sono state approvate le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato elettorale 2014 - 2019;

RICHIAMATO il vigente Documento unico di programmazione ed il Bilancio di previsione;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 456 del 19 aprile 2016, pubblicata nel BUR n.45 del 13/05/2016 con la quale sono stati definiti criteri per l'assegnazione e l'erogazione di contributi sulle spese sostenute per predisporre progetti di fattibilità finalizzati alla riorganizzazione sovra comunale delle funzioni e servizi, tramite la fusione di Comuni, la costituzione di Unione di Comuni (art. 32 D.Lvo n. 267/2000) e le Unioni montane (L.R. n. 40/2012);

VISTO che con propria deliberazione 12 giugno 2017, n. 16 è stato approvato un progetto di fusione tra i Comuni di Limana e Trichiana, comprensivo del Documento della partecipazione (sondaggio della popolazione), per la costituzione di un nuovo Comune, ai sensi di quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta regionale del Veneto n.456 del 19 aprile 2016 – “Criteri e modalità per l'assegnazione e l'erogazione di contributi a favore di Comuni per l'elaborazione di studi di fattibilità finalizzati alla fusione di Comuni, alla costituzione di una Unione di Comuni (art.32 D.Lvo n. 267/2000) e a favore delle Unioni montane per progetti di riorganizzazione per la gestione associata di nuove funzioni fondamentali conferite dai Comuni ad esse appartenenti. Anno 2016;

DATO ATTO che tra le Amministrazioni di Trichiana e Limana non sono state raggiunte le necessarie intese per dare attuazione al predetto progetto di fusione mediante richiesta alla Giunta Regionale del Veneto di farsi promotrice del disegno di legge per l'istituzione del nuovo Comune;

CONSIDERATO invece che sulla base delle intese raggiunte tra le Amministrazioni di Mel, Lentiai e Trichiana, il Comune di Mel ha provveduto ad aggiornare e mettere a disposizione degli enti interessati, previa ripartizione in parti uguali delle spese, il proprio studio di fattibilità per la fusione dei Comuni di Mel e Lentiai mediante la partecipazione al progetto di fusione anche del Comune di Trichiana al fine di poter disporre: • di una base conoscitiva e indicazioni utili per valutare la fattibilità organizzativa e gestionale delle scelte di fusione, evidenziando gli effetti derivanti dalla riorganizzazione sovracomunale; • delle informazioni necessarie alla decisione per il concreto avvio di un procedimento di fusione; • di uno strumento per dare la corretta informazione ai cittadini dei territori coinvolti al processo di unificazione, assicurando così un'adeguata attività di comunicazione e di supporto alla decisione in merito alla fusione dei Comuni interessati.

VISTO pertanto il progetto di fusione fra i Comuni di Mel, Trichiana e Lentiai, per la costituzione di un nuovo Comune, redatto dalla Società Sistema Susio S.r.l. ed allegato alla presente deliberazione (Allegato “B”) che costituisce il documento politico – programmatico contenente le ragioni toponomastiche, storiche, culturali, artistiche, sociali ed economiche poste a base della proposta di fusione;

DATO ATTO che il Decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 e s.m.i. dispone: - all’art.15 che 1. A norma degli articoli 117 e 133 della Costituzione, le regioni possono modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni sentite le popolazioni interessate, nelle forme previste dalla legge regionale. Salvo i casi di fusione tra più comuni, non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano sotto tale limite. 2. I comuni che hanno dato avvio al procedimento di fusione ai sensi delle rispettive leggi regionali possono, anche prima dell'istituzione del nuovo ente, mediante approvazione di testo conforme da parte di tutti i consigli comunali, definire lo statuto che entrerà in vigore con l'istituzione del nuovo comune e rimarrà vigente fino alle modifiche dello stesso da parte degli organi del nuovo comune istituito. Lo statuto del nuovo comune dovrà prevedere che alle comunità dei comuni oggetto della fusione siano assicurate adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi. 3. Al fine di favorire la fusione dei comuni, oltre ai contributi della regione, lo Stato eroga, per i dieci anni decorrenti dalla fusione stessa, appositi contributi straordinari commisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono. 4. La denominazione delle borgate e frazioni è attribuita ai comuni ai sensi dell'articolo 118 della Costituzione. - all’art.16 che 1. Nei comuni istituiti mediante fusione di due o più comuni contigui lo statuto comunale può prevedere l'istituzione di municipi nei territori delle comunità di origine o di alcune di esse. 2. Lo statuto e il regolamento disciplinano l'organizzazione e le funzioni dei municipi, potendo prevedere anche organi eletti a suffragio universale diretto. Si applicano agli amministratori dei municipi le norme previste per gli amministratori dei comuni con pari popolazione ;

DATO ATTO che, ai sensi della L.R. del Veneto 24.12.1992, n.25 “Norme in materia di variazioni provinciali e comunali”: - la variazione delle circoscrizioni dei comuni all'interno di una provincia avviene con legge regionale, previo referendum consultivo (art.2, comma 1); - la variazione delle circoscrizioni comunali può consistere nella fusione di due o più comuni in uno nuovo e può essere conseguente al processo istituzionale avviato mediante l'unione di comuni (art. 3, comma 1, lett. d) e comma 2); - l'iniziativa legislativa per la variazione delle circoscrizioni comunali spetta ai soggetti di cui all'art. 20 dello Statuto del Veneto, approvato con Legge Regionale Statutaria 17.04.2012, n.1 (art. 4, comma 1); - quando uno o più comuni, anche nel loro insieme, non acquisiscono titolo all'esercizio del potere di iniziativa legislativa comunale, i relativi Consigli possono presentare le loro richieste di variazione alla Giunta Regionale che, entro sessanta giorni, trasmette al Consiglio Regionale il corrispondente disegno di legge (art. 4, comma 3); - ove il disegno di legge venga approvato, la Giunta Regionale delibera il referendum consultivo delle popolazioni interessate ed il relativo quesito (art. 5, comma 1);

DATO ATTO che secondo quanto prevede l’art.4, comma 6, bis, della richiamata legge regionale 25/92 e s..m.i. “ Le iniziative legislative e le richieste afferenti variazioni di circoscrizioni comunali di cui al comma 1 e al comma 3 dell’articolo 3 , devono essere presentate alla regione entro e non oltre il termine del 30 giugno dell’anno precedente a quello di rinnovo per scadenza del mandato amministrativo dei comuni interessati. ”;

CONSIDERATO che secondo quanto prevede l’art.7 della richiamata legge regionale 25/92 e s.m.i . la presente deliberazione va assunta a maggioranza dei consiglieri assegnati, è pubblicata per quindici giorni all'albo pretorio, durante i quali gli elettori del comune possono depositare in segreteria eventuali osservazioni od opposizioni ed alla scadenza del termine è inviata alla Giunta regionale unitamente alle osservazioni e alle opposizioni presentate, nonché alle eventuali controdeduzioni del comune;

RITENUTO, pertanto, di chiedere alla Giunta Regionale del Veneto di farsi promotrice del disegno di legge per l'istituzione del nuovo Comune denominato “BORGO VALBELLUNA” mediante fusione dei Comuni di Mel, Trichiana e Lentiai, che si propone in allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale (Allegato “A”);

RIBADITO che il suddetto progetto di fusione: • fornisce una base conoscitiva e indicazioni utili per valutare la fattibilità organizzativa e gestionale delle scelte di fusione, evidenziando gli effetti derivanti dalla riorganizzazione sovracomunale; • contiene l'insieme delle informazioni necessarie alla decisione per il concreto avvio di un procedimento di fusione; • costituisce strumento per dare la corretta informazione ai cittadini dei territori coinvolti al processo di unificazione, assicurando così un'adeguata attività di comunicazione e di supporto alla decisione in merito alla fusione dei Comuni interessati.

VISTI gli artt. 117 e 133 della Costituzione della Repubblica Italiana e s.m.i.;

VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 e s.m.i.;

VISTO il vigente Statuto comunale;

RICHIESTO ed acquisito il parere in ordine alla regolarità tecnica sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi dell’art.49 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. inserito nella presente deliberazione;

CON VOTI n. 8 favorevoli e 4 astenuti (Giorgio Cavallet, Matteo Cesca, Tamara Rosset e Alessia Cerentin) espressi in forma palese su numero 13 componenti assegnati al Consiglio comunale, DELIBERA

1. di chiedere alla Giunta Regionale del Veneto, per le motivazioni espresse in premessa, di farsi promotrice del disegno di legge per la variazione delle circoscrizioni comunali mediante fusione dei Comuni di Mel, Trichiana e Lentiai, appartenenti alla Provincia di Belluno, ed istituzione del nuovo Comune denominato “BORGO VALBELLUNA”, che si propone in allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale (Allegato “A”). 2. di approvare l’allegato progetto di fusione (Allegato “B”), che costituisce il documento politico – programmatico contenente le ragioni toponomastiche, storiche, culturali, artistiche, sociali ed economiche poste a base della proposta di fusione. 3. di autorizzare il Sindaco a presentare alla Giunta Regionale la domanda di approvazione del disegno di legge di fusione con i relativi allegati, nonché a compiere tutti gli atti derivanti dal presente provvedimento. 4. di pubblicare all'Albo telematico istituzionale la presente deliberazione per 15 giorni consecutivi durante i quali gli elettori del Comune potranno depositare presso l'Ufficio Segreteria eventuali osservazioni od opposizioni alla stessa, ai sensi dell'art.7, comma 2, della L.R. del Veneto 24.12.1992, n.25 e s.m.i.. 5. di dare la più ampia diffusione alla presente deliberazione mediante affissione in tutte le bacheche frazionali nonché attraverso i mezzi di comunicazione locale. 6. di trasmettere, alla scadenza del suddetto termine, copia della presente deliberazione alla Giunta Regionale del Veneto, unitamente alle osservazioni ed alle opposizioni presentate, nonché alle eventuali controdeduzioni del Comune, per gli atti di competenza.

Successivamente con separata votazione avente il seguente esito: voti 8 favorevoli e 4 astenuti (Giorgio Cavallet, Matteo Cesca, Tamara Rosset e Alessia Cerentin) espressi in forma palese su numero 13 componenti assegnati al Consiglio comunale, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 – 4^ comma – del D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267, data l’urgenza determinata dalla necessità di rispettare i termini previsti dall’art.4, comma 6, della legge regionale 25/92 e s.m.i.. ************************************************************** A) ai sensi dell'art. 3, comma IV della legge 7 agosto 1990, n.241 e s.m.i., avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso: - giurisdizionale al TAR del Veneto, nel termine di 60 giorni dalla data di notificazione, comunicazione o piena conoscenza, ovvero, per gli atti di cui non sia richiesta la notificazione individuale, dal giorno in cui sia scaduto il termine della pubblicazione se questa sia prevista dalla legge o in base alla legge, ai sensi degli artt.29 e 41 del D.Lgs. 2 luglio 2010, n.104; - straordinario al Presidente della Repubblica per motivi di legittimità nel termine di centoventi giorni dalla data della notificazione o della comunicazione dell'atto impugnato o da quando l'interessato ne abbia avuto piena conoscenza ai sensi degli artt.8 e 9 del DPR 24 gennaio 1971, n.1199.

B) ai sensi dell’art. 5, comma III della Legge 7.8.1990, n. 241 e s.m.i., il Responsabile del Procedimento Amministrativo è il Sig./la Sig.ra Dr. Fabrizio Floridia - Segretario Comunale e che i soggetti interessati potranno accedere ai documenti presso SEGRETARIO ubicato in P.zza Toni Merlin n.1 a Trichiana (BL).

******************************************************************************** PARERI ESPRESSI SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE IN OGGETTO ai sensi dell’art.49 del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i.

Si attesta che sulla proposta della presente deliberazione, conservata nell’archivio digitale, è stato richiesto al sottoscritto il prescritto parere in ordine alla regolarità tecnica, espresso con firma elettronica, con il seguente esito: FAVOREVOLE.

Il Responsabile del Servizio Dott. Fabrizio Floridia (sottoscrizione apposta con firma digitale)

Si attesta che sulla proposta della presente deliberazione conservata nell’archivio digitale, è stato richiesto al sottoscritto il prescritto parere in ordine alla regolarità contabile espresso con firma elettronica, con il seguente esito: NON DOVUTO.

Il Responsabile del Servizio Economico Finanziario

(sottoscrizione apposta con firma digitale)

======Si dispone che la presente deliberazione venga pubblicata e comunicata con le modalità e nelle forme previste dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. Letto, confermato e sottoscritto, in forma digitale, come segue.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO COMUNALE Da Canal Fiorenza Dr. FLORIDIA Fabrizio (sottoscrizione apposta con firma digitale) (sottoscrizione apposta con firma digitale)

La stampa di copia analogica del presente documento informatico, predisposta secondo le disposizioni di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n.39, è valida ai sensi e per gli effetti di cui all’art.3bis, comma 4 bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.82.